a roma per più strade. f. d \ ambra, 4-63: e'si
vestimenti da cortegiana che apparecchiati aveva. d alessandri, xcii-ii-226: di questi tre
italici, e infine, nel 212 d. c., con la constitutio antoniniana
e delle istituzioni repubblicane, al 470 d. c., anno della deposizione da
romolo augustolo; a partire dal 394 d. c., alla morte di
: / ciò crede la fede romana. d. morosini, lii-6-75: in brandeburg
v, x, l, c, d, m, che rappresentano rispettivamente i
frequente sopra equivoci di questo genere. d primo veniva inteso talora come l'artisticamente
a sera, a teatro, una signora d ^ età classica, ma di cuore
alterando la realtà dei fatti. d. bartoli, 7-ii-204: si diede un
tesseremo fole di romanzi. f. d. vasco, 542: il pensiero di
di salvarsi si affatica e stenta. d annunzio, iv-1-475: qualche rondine dispersa
martellar... /... d romor cresce, / il rombazzo,
altro che doi dì in la cenere. d alberti [s. v.]:
ferma e d'un gusto finissimo. d annunzio, ii-711: t'appendo le nasse
rombo o vento che ella si trovi. d. bartoli, 4-2-51: posato il
eremitano. - anche sostanti d. frescobaldi,, 2-4: poco innanzi
, io non posso dimenticarmi di veruno d ^ ssi, né temere che m'abbiano
m'abbiano per morto e sepolto. d azeglio, 7-ii-187: ho passato alcuni giorni
entrovi la madonna con due santi. d. bartoli, 2-4-56: fabbricarono di legname
chiamare. breme, tit.: d romitorio di sant'ida. d. martelli
.: d romitorio di sant'ida. d. martelli, 203: dopo l'
vogliate rompere le vostre carni. intrichi d amore [tasso], 108: ti
-avanzare passando attraverso rovesci di pioggia. d annunzio, iv-2-46: soltanto la gatta vagava
nemico che la tardi e rompa. d. bartoli, 4-5-14: tutta ozaca,
di magistrati molti dei punici borghi. d azeglio, 4-ii-34: l'armistizio sta per
guardato dalla finestra, ho pensato. d tempo, in questo paese, si
-sfogarsi (una malattia esantematica). d. bartoli, 4-1-293: egli era vaiuolo
diede sopra il posto de'portoghesi. d. bartoli, 1-2-20: d'amboino,
fortuna: scatenarsi una tempesta. d. bartoli, 1-1-46: né punto men
grande di quei rompicolli di strade. d azeglio, 7-ii-95: quest'ultimo tratto
.); voce registr. dal d. e. i. rompiculo,
che serve a rendere regolare un getto d ^ acqua o di altro liquido.
ad impedire quei rompimenti de'vasi. d. bartoli, 16-2-75: giacobbe.
espressione rompimento di testa). d \ 'azeglio, 7-i-380: sarà almeno
la vita coh'alleggerimento della nave. d. bartoli, 2-2-140: quinci a
e moschicida e rompitor di pace. d. bartoli, 7-iv-234: due singolarmente
. romuleo); è registr. dal d. e. i. romùleo
o dar fuoco in modo alcuno. d. bartoli, 4-5-32: il bosco era
agente da roncare2; voce registr. dal d. e. i. roncatura
scinse, / fin che nuda apparì. d annunzio, iv-2-1046: su dal riverbero
4. dimin. roncigliétto. d. bartoli, 9-29-1-172: miratele [le
genitale maschile. aretino, 20-36: d zoticone, cacciatole il roncone nella siepe
manigoldo. p. levi, 3-32: d secondo giorno faceva [lo scimmiotto]
pagati, rondano la muraglia tre patrizi. d. bartoli, 9-32-24: avea per
e cadesse uccisa senza sapersi da chi. d. bartoli, 13- 1-20: già
prende volando e non posando. cecco d \ ascoli, 2411: la rondine
schema circolare a b a c a d, diffuso nei secoli xviii e xix
e di correre me'che possano. d. bartoli, 4-4-423: 1 cinque
o si riferisce al presidente americano f. d. loosevelt (1882-1945) o che
xépa; 'corno'; è registr. dal d. è. i. (nella
lago, ove tonda si strema. d annunzio, i-120: tra i salci un
doppio suff.; è registr. dal d. e. i. salciàia
terreno grasso, spesso anche umido. d alberti [s. v.]:
. da salce-, è registr. dal d. e. i. salciòlo
invar. è registr. dal d. e. i. saldarne
molto dottamente e saldamente. d d -con certezza, al di
e saldamente. d d -con certezza, al di là di
; conferire energia e vitalità. cecco d ascoli, v-42: poi gira il corpo
rasgione con ra- nere giuovedì die xiii d ^ agosto anno mcccxxxvtii de tucto el
la mal saldata cicatrice hai tocco. d. dolfin, lxxx-4-603: con prudente
saldatore ed il saldare e la saldatura. d. bartoli, 2-1-71: il che
trovino sono nell'isola dell'elba. d. bartoli, 2-2-203: se poi dentro
/ un simulacro farti d'oro saldo. d. bartoli, 9-31-2-102: come fosse
in saldo: in quiete. cecco d \ ascoli, 620: nel grande freddo
, s'intendessero saldi e pari. d. bartoli, 2-2-85: il ricevette in
il solimato con il sale vegetale o d. rubeo o solfo animale farebe miracoli.
dell'ingegno è il sale del convito. d annunzio, v-1-80: sono i marmai
particolare arte. tommaseo, 3-i-132: d povero pieri se la piglia meco,
: formato da giacimenti salini. d. barbarigo, lii-13-5: ormus è un'
var. è regi- str. dal d. e. i. salegaro,
salicata di pietre fra la campagna. d. carli, 356: proseguimmo poi
. = voce registr. dal d. e. i., femm.
salìcchia1', voce registr. dal d. e. i. salicchio
stendonsi in curvo filare i salici. d annunzio, i-50: su pe'declivi
/ sementa sparse, e diverran salina. d annunzio, iii-2-24: viene sopra a
'hallwr'('hallur'), satinatóre. d annunzio, 1ii-2-7: or tu,
marcellino in salì e ripuari. d annunzio, ii-294: la raffica pregna /
insù, onde ne segue la stanchezza. d annunzio, cerulee, quale perspicuo crystallo
cose della pace che della guerra. d. bartoli, 2-4-99: a queste dignità
d'acqua con un'imbarcazione. d. sestini, 48: i venti poi
scesa... del peso posto in d sarà eguale alla salita del peso posto
il primo grado, il primo passo. d. bartoli, 14-1- 37:
conquistarne la fiducia e il benvolere. d. bartoli, 4-5-37: la caduta d'
tose, salìvia è registr. dal d. e. i. salivate
, a lei darei la palma. d. veniero, 8: benedetto lo strai
gran copia di qualcosa. cielo d alcamo, 91: molti so'li garofani
13. dimin. salmétta. giovanni d arezzo, lxxxviii-ii-732: filippo e testa
n. 2 è registr. dal d. e. i. salmastràia
, salmastra, crudele ai nervi. d annunzio, 1-602: io pensai con molta
. adattamento dello \ studio d atene', lxxxviii-i-705: e '
bosco esser condotte a l'oste. d. bartoli, 4-1-122: dicevano che appena
da salm 'salmone'; voce registr. dal d. e. i. (che
cantare con un altro coro scambievolmente. d. p. cerone, 1-20: questi
il più della musica tedesca odierna. d annunzio, iv-2-130: molti altri canti sorsero
deriv. dal nome del medico americano d. e. salmon (1850-1914).
appannare e disegnare il vetro. d annunzio, 4-i-192: la stanza era va
necessario; vivere non è necessario ». d. bartoli, 1-1-143: quello stesso
far salpétra o sia salnitro. d. bartoli, 4-1-224: così poco gli
la var. è registr. dal d. e. i. (che l'
sovra un piatto molto prosaico. d. martelli, 47: questo effetto è
umili muri / corrosi di salsedine. d annunzio, iii-2-366: parve a un tratto
carne). pacichelli, 1-189: d refettorio somministra birra sola e carne per
. da salso; voce registr. dal d. e. i. che la attesta
come aveva lasciato dolente il cane. d. bartoli, 8-65: il correre che
-di animali. b b d. bartoli, 9-29-1-137: que'ragni.
, i-129: linci e pardi insiem giu- d d ivi e mansi / saltabellano
: linci e pardi insiem giu- d d ivi e mansi / saltabellano intorno.
- anche di animali. d. bartoli, 9-30-145: ancor de'cani
e su quelle anteriori. d \ azeglio, 5-ii-60: cominciò allora a
. ann. romei, 3-468: d reno con l'artificio delle sgarbate e
la mamma ti stringe la mano. d annunzio, 8-94: si guardarono ancora,
a cesare. sozzini, 198: d capitan bagaglia del monte s. savino.
o m, senza successivamente passare per d, e, f, eccetera.
, ottusa, dove tutto spirava miseria. d annunzio, vi-482: il tetrametro trocaico
/ ch'alio stesso palliardi invidia arreca. d annunzio, vii-119: la mano che
riferimento a un essere demoniaco. d. bartoli, 1-4-8: si vide levar
e conseguenti 'salti'nella produttività). d. lanzardo [« quaderni rossi »,
legittimamente e non per salto. d. bartoli, 4-2-4: cominciò a montare
un onore che si rende alla bandiera d * una nazione, inalberata e spiegata
così perché comincia a quel modo. d alberti [s. v.]:
che i vescovi conferiscano questo sacramento. d. bartoli, 1-1-16: fin dal ventre
l'ombra è pianta di lauro. d. bartoli, 2-3-112: quel fianco della
l'anima nelle braccia della madre. d. bartoli, 6-5-257: egli proseguì a
libero potrebbero ritornarmi nel primo stato. d. bartoli, 9-23-11: quell'altro
i dilettevoli colli e monti salutiferi. d. carafa, 312: è anche da
qualche parte de'suoi giardini a tirar d arco e burlar con li suoi muti
liberare da una moda ideologica. d. bartoli, 9-31-2-26: qual v'è
logistilla a salvamento andasse. t. d aragona, 23-77: vanne via,
l'uno, il nome. timi. d annunzio, v-2-306: nel gran fieno maggese
proprio si dè aver rispetto. d. bartoli [manuzzi]: non.
scomengar recoier suso la galia. d. dolfin, lxxx-4-576: il cancelliere saillers
- impegno pattuito. d. bartoli, 6-5-9: impetratagli da possenti
o di limitazione). cecco d ascoli, 1514: ogni creata cosa vede
'salvum me fac'. f. d ambra, 4-47: -io son ben contentissimo
; la var. è registr. dal d. e. i. samaróso,
portogh.; è registr. dal d. e. i. sàmbar
24 di agosto; è registr. dal d. e. i. sambartolomèo
ant. sambue: è registr. dal d. e. i. (che r
un profumo acuto e pur dolcissimo. d annunzio, 4ii- 13: solo il
verniciati di rosso lucido). d annunzio, v-2-78: rimpasto l'argilla arditamente
a le volte la pietra samia. d annunzio, v-2-563: del samio vaso e
di samosata (nato intorno al 120 d. c.), al suo stile
samaritano fra loro subitamente venne a cristo. d. bartoli, 2-3-341: felicemente gli
la conservazione come situazione legale. d. bartoli, 11-66: se v'ha
sul consenso delle classi popolari. d. martelli, 40: chi oserebbe adesso
non vi si sente odore alcuno. d. barbarigo, lii-13-13: il padrone della
è droga nn- frescativa e ristorativa. d. bartoli, 1-1-139: navigò solamente
picciolo piede ne'sandali della madre. d. carli, 393: in questa
i contadini e della chiesa. d azeglio, 4-ii-362: all'instaurazione dello statuto
sapore delicato. - anche sf. d alberti [s. v.]:
molti sanzachi, mamabucchi e schiavi. d. trevisano, lii-12-122: in quel
sangue che fuor di vena spiccia. d annunzio, ii-834: dìrata la ceràgiola rosseggia
-il colore roseo delle mucose. d annunzio, iv-1-41: la sua qualità più
-succo estratto dal murice. d. carli, 198: in questo mare
al nome francese che all'imperiale. d. bartoli, 13-3-31: lunga istoria
sangue e vita degli stati. f. d. vasco, 227: il popolo
re, ma governò lo imperio male. d. bartoli, 1-3-23: molti di
sangue romagnolo (racconto mensile). d annunzio, iv-2-417: per qual misterioso
sangue: non piacere gran che. d azeglio, 6-28: quella compagnia m'era
carducci, iii-20-24: anche a f. d. guerrazzi nocque la fiera madre:
: odiarsi reciprocamente a morte. d. bartoli, 9-31-1-130: parisatide e statira
non vi è buon sangue insieme. d azeglio, 1-417: pur troppo se il
-cavare sangue: produrre ferite. d. bartoli, 9-31-1-130: 1tomeamenti..
cavan sangue. -praticare salassi. d. barbarigo, lii-13-59: al barbiere,
: ucciderlo o farlo uccidere. d. trevisano, lii-12-114: non ebbe allora
chiama ancora una gomma d'un albero d ^ africa di colore naturalissimo di sangue
tale tecnica (un disegno). d annunzio, v-1-694: il ritratto a sanguigna
che ne avrei ricavato gran giovamento. d azeglio, 2-206: per molti giorni
, / non vestì donna unquanco / ne d or capelli in bionda treccia attorse,
nel ceruleo, là nel sanguigno. d annunzio, iv-2-1086: a ogni scoppio
o figli miei, vi benedissi. d annunzio, iv-2-164: subito vide disteso in
, una piaga aperta). d annunzio, iv-1-427: le mostrai le scalfitture
(un pezzo di carne). d annunzio, iv-1-360: egli s'interrompeva,
guerra (il terreno). d annunzio, iv-2-1311: una sorta di alloro
maria che la liberasse da tante pene. d annunzio, i-822: il gelido vento
i martiri / la benedetta fossa. d annunzio, ii-293: sentii tornare nel vento
intensità (un dolore). d annunzio, v-2-21: la disperazione di edipo
vincitori e nimici d'ogni religione. d. bartoli, 4-3-75: ruppe egli.
la è qui sanguinente la mia piaga. d annunzio, v-2- 606: attendere che
il corpo di animali macellati). d. bartoli, 2-4-394: gli si avventavano
cuori sopra modo sanguinolenti e crudeli. d. bartoli, 2-4-450: per la troppo
durante, 2-413: 'sanguisòrba': pimpinella. d alberti [s. v. j
. -con funzione appositiva. d. bartoli, 9-28-3-194: quegli..
. da sanidino-, voce registr. del d. e. i. (al plur
cosa che 'l padule d'orgia bisogni d * essere sanificato, e facciansi nel
e in alcuni casi d'iniziativa e d ^ ìv istituto superiore di sanità,
argomenti delle poesie, che noi fantastichiamo d incorporare nella quarta faccia dell'opera sannazza-
/ facciano infule d'or superbi inviti. d annunzio, i-174: ma quando,
di san paolo-, voce registr. dal d. e. i. (che
fr. saint-paul-, voce registr. dal d. e. i. (che
di san petronio; voce registr. dal d. e. i. (che
e attenti agli ordini ». d azeglio, 1-549: il mio caffettiere deplorava
fra il iv e l'viii sec. d. c., per poi assumere
modello di madonnaro-, è attestato dal d. e. i. nel xx sec
grande e severa alla sua porta. d annunzio, i-462: poi, ne la
-estrema purezza della luce solare. d annunzio, 1v-1-603: il seminatore avanzava con
menando un gran ballo mascherato da capo d * anno a san silvestro. montale
sant'ermo: v. santelmo. d alberti [s. v. elmo]
lo stato mio chiaro e beato? d. borghesi, lxv-116: luci, le
, per sottolinearne la violenza. d azeglio, 6-54: di cento, dieci
chiesie. 2. santuario. d. bartoli, 2-4-431: bello anche a
. nel santuario in procuratia. d. malipiero [rezasco]: è sta
e più particolarmente degli ebrei. f. d. vasco, 459: qualunque atto
con una prop. subord. rinaldo d aquino, 109: ti prego, duccetto
porcacchi, i-419: sonvi pochissime fonti d ^ acqua e quelle per tristizia degli abitatori
questa ambasciata. duoao, lii-15-137: d signor di bellievre... è ministro
che testé afflisse i vostri giorni. d annunzio, iv-1-424: il gaudio mio più
. come, n. 14. d. bartoli, 4-1-377: que'giovani.
quando, ammazza non so perché. d. bartoli, 40-ii-208: il valente
persona che prova tale sensazione gustativa. d. bartoli, 1-4-61: un dì,
attualmente strigliacavallo, capraio e bifolco. d. bartoli, 16-2-14: fu di
e sé con falsa opinion trastulla. d. bartoli, 1-1-12: il re don
). f f rinaldo d aquino, 99: son dubitoso, /
nel modo più favorevole. d azeglio, 1-483: per quanto gli eruditi
ogni verso, sapido e salubre. d annunzio, v-2-785: gli odori della vai-
. sapindo); è registi, dal d. e. i. sapindo,
, questo è bene pro- batu. d. carafa, 272: sempre che uno
con verde salsa o savore. giovanni d arezzo, lxxxviii-ii-733: onne dì fra
dell'animo, dicendo noi d'esser pieni d * amaritudine in vece di dire d'
savori / merzede per troppa usanza. cielo d alcamo, 130: sengnomi im patre
apparire allettante, attraente; costituire motivo d interesse. mostacci, 150: ormai
gustano saporitamente e che piacciono assai. d. bartoli, 1-7-11: né punto
viva allegria (il riso). d. bartoli, 2-3-153: con esso la
'vita'; è registr. dal d. e. i. saprobiòsi
'sangue'; è registr. dal d. e. i. (che l'
'amico'; è registr. dal d. e. i. (che l'
'pianta'; è registr. dal d. e. i. (che l'
. da saprofita-, voce registr. dal d. e. i. (che l'
. da saprofita-, voce registr. dal d. e. i. (che l'
da saprogeno-, è voce registr. dal d. e. i. saprògeno
yewào) 'genero', è registr. dal d. e. i. (che l'
. saprolegnia); è registr. dal d. e. i. (che
'succhio'; è registr. dal d. e. i. sapropèl
da sapropelite]; è voce attestata dal d. e. l. i.
'fango'; è registr. dal d. e. i. (che l'
swgv 'animale'; è registr. dal d. e. i. sapure
. 3. intuizione. d. bartoli, 16-1-81: s. ignazio
risaputa e quasi provata da tutti. d. bartoli, 2-1-112: il presentano,
donna molto saputa e dottrinata. d. bartoli, 1-1-84: presi..
che savia et ostinata non ubedendo. d. bartoli, 2-4-480: morto lui,
le influenze di quella dominazione. d annunzio, v-1-244: c'è la zàgara
era la toppa saracinesca. f. d ambra, 22: il quale [uscio
-legge saracinesca: la religione islamica. d. bartoli, 1-2-37: com'ella sapeva
democratico italiano (p. s. d. i.).
gola-, voce registr. dal d. e. i. (che l'
fosse, egli tornerebbe in prigione. d. bartoli, 6-5-253: avvenne che gli
imbarcazioni. stratico, 1-i-405: d sarangousti è una pasta tenace, ed è
ironia, di contraddizione e di sarcasmo. d annunzio, rv-1-511: un orribile sarcasmo
ir con destrezza i repugnanti tori. d. bartoli, 1-7-27: il dì appresso
d. carafa, 326: vedendose practicare cum
ant. attività, esercizio. d. carafa, 326: potiti tenere le
. da sarcocolla-, voce registi, dal d. e. i. (che l'
tpayeiv 'mangiare'; è registi. dal d. e. i. sarcòfago
del n. 1 è registr. dal d. e. i. sarcòfilo
v.); è registr. dal d. e. i. sarcolèmma
la forma masch. è registr. dal d. e. i. sarcologìa
discorso, trattazione'; è registr. dal d. e. i. sarcòma
. da sarcoma-, voce registr. dal d. e. i. sarcomatòsi,
. da sarcoma-, voce registr. dal d. e. i. sarcomatóso,
trxàqxa 'formazione'; è registr. dal d. e. i. sarcòpside,
colore rosso-carne; è registr. dal d. e. i. sarcopsilla
/ uxxa 'pulce'; è registr. dal d. e. i. sarcopsillosi,
. da sarcopsilla-, voce registr. dal d. e. i. sarcòpte
. sarcòpte); è registr. dal d. e. i. sarcoptifórmi (
del n. 2 è registr. dal d. e. i. sarcosina
); è registr. dal d. e. i. sarcosporidiosi
. da sarcosporidì; è registr. dal d. e. i. sarcotèsta,
debia pagare grana doe per migliare. d. bartoli, 4-3-535: il vitto,
v.); voce registr. dal d. e. i. sardagnòlo,
. da sarda1-, è registr. dal d. e. i. sardegnolo
dormian, senza temer ami né reti. d. bartoli, 4-4-56: per lo
-in un contesto scherz. d annunzio, v-2-292: chiamate i sarissofori!
); è registr. dal d. e. i. sarmàtico,
. da sarmento-, voce registr. dal d. e. i. sarmentino1
sarmenti per crescere vigore alla vite ». d annunzio, iv-2- 482: non
suono'; voce registr. dal d. e. i. sarsaparilla
un governo o di un signore. d. (parafa, 180: primo,
mezzana grossezza, e dicesi anche sartiétta. d annunzio, ii-145: con un alberetto
corde, gomone ed altri sartiami. d. barbarigo, lii-13-34: vi è
forma femm. è registr. dal d. e. i. sassafràgia,
in persia dal 266 al 640 circa d. c. (e al plur.
v. sassifraga); è attestata dal d. e. i. nel sec
di sangue e d'avarizia pregno. d. carafa, 151: la iustizia è
popolazioni germaniche stanziate dal iii sec. d. c. nella regione dell'elba e
di arenarie); voce registr. dal d. e. i. sassònico,
in terreno delicato e gentile. d. bartoli, 9-29-1-82: le pine durissime
3. diavoleria, stregoneria. d alberti [s. v.]:
inutili uccisioni di quei pochi soldati. d annunzio, v-2-477: un giorno fu
; la var. è registr. dal d. e. i. satisfare e
da uno o due secoli avrebbe bisogno d * un dizionario per sapere il giusto
sommi gradi a la milizia ascritto. d. bartoli, 2-2-380: il padre ricci
fino alla massima concentrazione possibile. d \ alberti [s. vj: 'saturare'
circa 5 milioni e mezzo in tutto. d. lanzardo [« quaderni rossi »
dello scrittore latino macrobio (sec. iv d. c.). tesauro,
una iscrizione che non sia in saturni. d annunzio, v-2-845: cerco il polimetro
saudiano, agg. saudita. d. nascetti [« l'espresso »,
, lungo le coste, prosperava la vita d ^ imali marini, specialmente anfibi e
tale patologia; è registr. dal d. e. i. saurodónti {
^ pa 'preda'; è registr. dal d. e. i. sauròttono,
(1740-1799); voce registr. dal d. e. i. saussuritizzazióne
, cavalleria'; voce registr. dal d. e. i. savama
non più savio almeno più rassegnato. d annunzio, iv-1-345: « siate savio »
corte ad estare. pascoli, 1-855: d nostro savio cuore soltanto / vuol che
essere consigliata in savi in ragione. d. trevisano, lii-12-170: volle che
excepti solum i savi del collegio. d. malipiero [rezasco], 67:
proverbio antiquo, insanna savi e mati. d. carafa, 237: se dice
proprio ambito di competenza. f. d ambra, xxv-2-364: sa meglio / e'
facesti per sfogare / il tuo bisogno d odio e di livore, / per saziare
. da sbaccanare-, voce registr. dal d. e. i. (che
attenzione che la poesia epico-lirica richiede. d azeglio, 4-227: il beccamorto compiva
quali reca vano esempi? d annunzio, iv-1-788: rivide il violinista
senza di questo i lontani sbaglierebbero più d una volta il senso delle parole.
. colpire con la baionetta. d azeglio, 2-326: l'ordine intero,
al canto degli uccelli). rinaldo d aquino, 115: ormai quando flore /
si dice nel linguaggio della droga. d. camboni [« corriere della sera »
(un'imbarcazione). d. bartoli, 1-2-34: accorsero a'marinai
lor, ma tardi, accorti. d. bartoli, 1-6-125: mandò uccidere alcuni
/ per carestia ch'avranno di terreno. d. bartoli, 2-3-364: né poteva
come se ella fosse uno sportello sbandellato d imposta di finestra d'u- n'osteria
a sbaraglio. tecchi, 10-327: d passo che piu lo aveva attirato nel vangelo
prevalerne all'inclinazione. f. d. vasco, 285: la cosa non
fisse disposte trasversalmente alla nave. d. trevisano, lii-12-140: si mettono sopra
passaggio; circondare un'insenatura. d. bartoli, 1-1-123: è manar un'
una finestra, una casa). d. bartoli, 2-2-427: trattone le due
: protetto da un ostacolo naturale. d. bartoli, 1-8-104: vocosciura è il
luogo massimamente pendente e più basso sarà d contiguo all'argine hq, e che poi
massimo strisciamento e impeto si faccia nel sito d, infimo luogo dell'hd, e
, voce registr. dal d. e. i. (che l'
di legno per sbatter gli abiti. d annunzio, iv-1-360: due altri uomini
vogliamo esser veri e buon'cristiani. d annunzio, v-1-217: affinché la segatura
). -anche sostant. cecco d ascoli, 3635: dello sbatter degli occhi
che sfaccenda, oggi, in cucina. d annunzio, iv- 1-641: giungeva a
non aver mai più nome giovanni. d. bartoli, 4-3-299: consentì, rinnegò
piume con lo sbattimento dell'ali. d. bartoli, 4-1-282: que'due nostri
-in partic.: scossa tellurica. d. bartoli, 14-1-107: in quella terribile
il piano dove egli è posto. d. bartoli, 9-29-2-33: lavorando in piano
fatica). aretino, 26-78: d non men divino fisico che illustre isto-
. da sbavare-, voce registr. dal d. e. i. sbavagliare1,
.); è registr. dal d. e. i. sbaudire
. da sbavare-, voce registi, dal d. e. i. sbavottare
; la var. è registi, dal d. e. i. sbeccare
movimenti rapidi e colpi fitti. d. daniele [« stampa sera »,
alle proprie case. = nome d azione da sbellettare. sbellettare (
il lume e smascherato il volto. d annunzio, iii-1-237: i suoi occhi
); è registr. dal d. e. i. sbènna,
. a. piazza, 3-220: d maestro, innamorato delle sue arie,
a pigione / cotesta sbemia turchesca? d annunzio, iv-2-896: la marchesa di cotrone
abbondanti e frequenti; ubriacone. d. battoli, 9-23-188: alceo, poeta
smascherato, sbugiardato. f. d. vasco, 70: nissuno de'zelanti
un che si more sbigottitamente ». d. frescobaldi, iv-125 (7-14):
agiatamente, per lo più a carico d * altri. g. b.
a sbirciarmi tutta la santa serata. d annunzio, i-60: un rigido britanno il
antica; il rammarico del tempo perduto. d annunzio, iv2- 1288: la sbirciata
cavo per sospendere un paranco. d alberti [s. v.]:
/ che si disfiocca in argentata spuma. d. bartoli, 2-4-131: ito al
, farebbe le vicine terre inabitabili. d. bartoli, 1-4-125: videro le fiamme
stretto o di un golfo. d. bartoli, 2-4-119: su lo spiegar
, eccogli un messo del re. d alberti js. v.]: in
e di modesta entità. d. bartoli, 14-1-107: in quella terribile
-parte terminale di un condotto. d. rossetti, i-515: queste boglie infocate
-passo montano, valico. d. bartoli, 4-4-34: v'avea in
... s'appuntano le brame d individui sordidi. 4. prima
e del linguaggio familiare). d azeglio, 7-i-295: l'avete azzecata a
continui sudori alle città le vettovaglie. d. bartoli, 7-iv- 100:
che se gli sarà data in preda. d. bartoli, 4-2- 30:
le sbottonate delle sue compagne di barca. d azeglio, 1-312: la sua parola
. carducci, iii-6-408: f. d. guerrazzi... sbozza più che
rapidi e sommari; schizzato. d. bartoli, 4-1-325: coll'indugiarsi l'
(o considerata tale). d. bartoli, 2-2-314: le virtù cinesi
perfezione e la bellezza dell'opera. d. bartoli, 2-3-145: furono il primo
annunzio, iv-2-975: era il gorgheggio d una di quelle antiche villanelle italiane che sembrano
3. figur. diffamazione maligna. d. bartoli, 9-30-136: saette velenose i
eguali e fermi che pareano aver capo. d. bartoli, 4-3-529: né per
piccole formazioni (una flotta). d. bartoli, 1-0-90: spedì egli ad
sbrancate. -diviso territorialmente. d. bartoli, 4-1-n: queste sono vicende
cose necessarie per il forte. d. bartoli, 13-4-13: mise le mani
dalla battaglia, ma isbrattansi leccandosi. d. bartoli, 9-30-3: stanche [le
quindici anni al pare. d. bartoli, 7-ii-144: conciosiecosa che.
/ lo spadone a duo piè? d. bartoli, 4-4-311: uscivan poi loro
come i suoi digiuni e con lo scherno d una gualdrappa fatta d'uno sbrendolo di
di apollodoro di damasco inaugurata nel 113 d. c., soffre di mali gravi
-composto da singole particelle. d. bartoli, 3-24: che l'acqua
fosse già tanto rovinosa da sbrigarmi presto. d \ azeglio, 7-i-101: abbiamo una
trasaliva e si sbrigava a vestirsi. d annunzio, iv-2-1049: « sbrigati,
che è causa di preoccupazioni. d. bartoli, 6-5-4: iddio mise in
che comprimono, intervenendo chirurgicamente. d. porzio [« oggi », 13-i-1955
cavalla pazza. -sostant. d. martelli, 93: in certi casi
strapparglieli (il vento). d. bartoli, 4-2-272: michele atterrollo [
(in espressione iperb.). d. bartoli, 16-2-76: i turbini di
piano (una catena montuosa). d annunzio, i-933: lunge, sull'orizzonte
levar la buccia, cioè scorticare. d. bartoli, 2-4-393: fin che v'
/ arrotate ben, ben vò sbudellarmi. d. bartoli, 4-3-187: cade morto
, sbuffa, il terren furioso pesta. d \ annunzio, 1-372: 'i cavalli
v.); voce registr. dal d. e. i. sbugiardare,
ant. bucare, perforare. d alessandri, xcii-ii-233: sopramani, rovescie e
. da sbuzzare-, voce registr. dal d. e. i. sbuzzo,
, che nel celeste bian- cheg ^ d, e per nascere ella nei prati e
sguisciano levigate e lucide dalla mano. d annunzio, 1-34: la via dell'arte
-tenere lontano da sé qualcosa. cecco d ascoli, 2161: per vaghezza della stella
del sole (le tenebre). d. borghesi, lxv-120: non sa teti
: scacciò da sé il brutto sogno. d annunzio, iii-1-220: volli scacciare dalla
oro durante l'operazione di battitura. d \ alberti [s. v.]
/ chiedemmo di terren solo uno scacco. d. bartoli, 2-1-44: avvegnaché gli
, da carlo ingordamente è predato. d. bartoli, 2-1-116: col lungo anelar
, come cosa che scadea alla corte. d. bartoli, 2-4- 138: moriva
a qualcuno (un bene). d. bartoli, 2-1-74: mentre si sopratiene
ch'e'bisognasse ribandire i malfattori. d. bartoli, 13-3-65: ma quanto si
condizioni patologiche o alla vecchiaia). d. bartoli, 2-1-176: sindacati i mandarini
. devoluto a titolo di confisca. d. bartoli, 4-4-292: le lor case
l'uso di un traghetto. d. carafa, 179: bonamente le intrate
. scafandro2); è registr. dal d. e. i. scafandro1,
è tutto coperto di scaglie dure. d annunzio, iv-2-601: una smisurata chimera
, e chi di ferree scaglie. d annunzio, i-559: in un'antica stampa
il volo (un uccello). d annunzio, iii-1-115: migliaia di allodole,
il primo ad accusare qualcuno. d annunzio, 8-179: la dama che non
n. 3, registr. dal d. e. i. (che l'
n. 7; voce registr. dal d. e. i. scaglionàbile,
messero per dormire sopra uno scaglione. d. bartoli, 2-1-22: vaghissime sono a
..., lo scagnèllo. d annunzio, iv-2-1339: ci sentivamo fatti d'
varie gradazioni di uno stesso colore. d. martelli, 93: l'abbati,
. -sistema di misurazione. d. bartoli, 4-1-361: misurando quivi,
avana, san domingo e cartagena. d. dolfin, lxxx-4-594: quando assunsi
franca ad ogn'u. no. d. bartoli, 4-3-13: non venne lor
farsi sentire, picchiando sulle persiane. d annunzio, ii-506: sul petrame ove
, e le seconde con la lettera d o il segno —, in modo tale
: gigantesco ed etereogeneo agglomerato di genti d ^ ogni razza e ogni fede,
per spronare un cavallo. d azeglio, 1-260: con una strappata di
e smantellando i primi corsi delle pietre. d \ azeglio, 6-24: v'era
scalchi non facciano parzialità a nessuno. d annunzio, v-3-415: all'un capo
fecero che ella tornò in se stessa. d annunzio, iv-1-941: non erano belli
puzzolente naso si faceva sentire. d. bartoli, 2-4-526: egli.
due fiumi, olona e ticino. d annunzio, iii-2-1027: quando era per giungere
la completezza (anche nell'espressione scaletta d 'accompagnamento). arneudo [s
può gelare. -cuocersi. cielo d alcamo, 143: per zò che dici
cadde sulla mano scalta dell'assistente. d annunzio, iv-2-566: quando nel soccorrerla
uno di noi rimanga sul terreno. d annunzio, iv-1-427: le mostrai le scalfitture
certa scalinata di quel sontuoso monastero. d annunzio, iv-2-842: una scalinata di pietra
sudata, faticata; scalmana. d azeglio, 6-61: « v'ammalerete,
var. scàlope è registr. dal d. e. i. scalòppa,
scudo quadro la forma del leone rampante. d annunzio, v-1-818: con un ferraccio
si fanno tutti di ferro stietto. d. bartoli, 1-3-53: tutto e ricavato
e le rugiadose erbe con lento passo scalpitando d una parte in un'altra, belle
scaltriménto. f f d. bartoli, 6-7-69: non potè cadere
scaltriti e scelerati / che fusser mai. d. battoli, 2-3-42: non v'
a poco a poco il vero. d. bartoli, 2-3-226: non era che
muro (un mattone). d. bartoli, 9-31-1-163: scalzate e tirate
furono morti e feriti alcuni spagnuoli. d. bartoli, 4-1-24: dopo vari scam
[del tesoro] cosa alcuna. d azeglio, 4-i-70: la romagna e l'
messer giannozzo di cappone capponi giureconsulto. d. bartoli, 43-4-300: in que *
dell'economia di sussistenza con l'economia d; scambio vuol dire distruzione della tribù
ex-intens.; voce registr. dal d. e. i. (che l'
una voce, una risata). d annunzio, 8-37: la contessa, ridendo
il bifolco e rauco 1 bovi incita. d annunzio, iv-2-5: un biancicore dubbio
generico: salvarsi, sopravvivere. rinaldo d aquino o rugieri d amici o giacomo da
sopravvivere. rinaldo d aquino o rugieri d amici o giacomo da lentini, 409
: / l'uomo non sarà felice. d annunzio, iii-1-835: su la via
-preservazione dalla rovina. d. bartoli, 2-3-381: appresosi un grande
stuellare. -anche assol. d. carafa, 361: li boni e
relazione con una prop. subord. d. bartoli, 4-1-284: convenne ch'egli
o fango, fuor che sassi. d. bartoli, 1-2-78: allora il saverio
zoppica con gli uni e gli altri. d annunzio, 5-483: la mia penna
/ allevatomi in collo della mamma? d azeglio, 1-418: lo rinnegarono [mio
duello, sterminarsi in guerra. d. bartoli, 9-31-2-137: gladiatori ignudi e
sdrusciti, stava seduto sopra uno scannello. d annunzio, iii-1-592: grandi candelieri di
bicchieri su lo scanno, avendoci nel mezzo d « essi acconcio una guastadetta piena d'
che renda malagevole l'ingresso delle navi. d annunzio, v-2-284: non più sapevo
ma compare alfio lo scansò colla mano. d annunzio, iv-2-81: ella pianamente scansò
urti, la può rompere e scantonare. d. bartoli, 9-28-3-157: se gli
quatto quatto, rasente al muro. d annunzio, iv-2-21: era diventato cupo
un dito, e un dito e mezzo d all'altra parte; e questa detta
di lavorarlo per la conservazione. d alberti [s. v.]:
/ fate nascer ognor dei scandalezzi. d azeglio, 1-559: se un giovane era
sì i costumi scapestrate e sciolte. d azeglio, 7-i-91: la vita nostra scorsa
ad una rigida e severa disciplina. d. bartoli, 2-2- 447:
aveva anch'ella scapezzata la cima. d. sestini, 46: ancora si vedono
pugni e buffettoni quante le lucciole. d. bartoli, 16-3-76: uno..
aspettando di vederli menare alle forche. d. bartoli, 4-1-78: i parenti di
straccia i veli e corre insana. d annunzio, ii-714: ah, chi mi
primieri / pallido e scapigliato esso tiranno. d annunzio, iv-2-1061: parlavano a viso
maltrattato, malconcio, ridotto male. d. frescobaldi, xxxv-ii-626: la mente mia
anche il dazzi, anche lo sbigoli. d. martelli, 54: il manet
. -non ben pareggiato. d. bartoli, 4-3-315: ecco venir loro
la var. scapularo è registr. dal d. e. i. scapolare3 (
assassinato dagli arabi. f. d ambra, 45: ora il rimedio /
. e perciò esigono giuramenti tremendissimi. d azeglio, 7-ii-293: son venuto a
cuore le batteva precipitoso come il galoppo d un cavallo scappato. piovene, 14-120
contra le due corone, f. d. vasco, 78: fi dono della
! e che scappellate a garibaldi! d annunzio, 8-41: la fa passeggiare
-battuta d'arresto in un'attività. d azeglio, 7-i-64: mi rallegro delle buone
non fabbricare mai delle catene al prossimo. d annunzio, v-2-183: avevo veduto una
con probabile sovrapposizione di scarafone; per il d. e. i., deriv
, bianco-veraastri, le tiravano le orecchie. d annunzio, iv-2-272: certe gocciole grosse
, con cambio di suff.; il d. e. i. registra anche
scaramucciavano i fiesolani cogli romani insieme. d. carafa, 346: sempre devino incitare
che combatte in una scaramuccia. d. carafa, 358: perché s'è
.); è registr. anche dal d. e. i. (che l'
? < ko; è registr. dal d. e. i. come voce
/ delle tenaci ritirate invoglie. d annunzio, iii-2-130: -dona tutta quanta
animoso sopra la condizione della sua fortuna. d. martelli, 200: prato,
di scardassatori e tessitor di lana. d annunzio, iii-2-5: i velai,
il corpo, lo trovarono sparito. d. bartoli, 13-2-21: la ricreazione che
coperte di punterelle un po'curve. d annunzio, iii-2-1151: ahi te,
. letter. forza scardinatrice. d. correnti [in lacerba, i-143]
forte smarrito. e. barisoni [« d popolo d'italia », 14-ii- 1943
; è voce registr. dal d. e. i. (che l'
intimidazioni. -assol. f. d ambra, 4-83: vegg'io qua carico
può adoperarsi in ogni breve spazio. d. bartoli, 4-1-328: due archibusi
formata di busso o fabricata di gesso. d. bartoli, 2-4-41: gueicun,
accogliere persone da altri rifiutate. d. battoli, 16-3-59: le religioni non
di colpi di armi da fuoco. d azeglio, 5-i-47: s'udiva giorno e
tubo di sfogo; tubo di scappamento. d annunzio, v-1-706: i meccanici avevano
927: il ricevitore comunale è tenuto d ^ accettare tali contessi come denaro,
cannone e con salva di moschettate. d. contarmi, lxxx-4-290: il duca di
schiera'; è voce registr. anche dal d. e. i., che l'
di scarlatta-, è voce registr. dal d. e. i. (che
(lychnis chalcedonica). d alberti [s. v.]:
, gli otto bovi e il carro. d annunzio, 4-ii-13: certe bocche di
da esse vene e dal misenterio. d. bartoli, 16-1-29: si condusse
estens. rendere magro e smunto. d. bartoli, 13-1-49: una tanta e
del dente fiero assolvono le colpe. d. bartoli, 2-2-328: tanto
-eroso dall'azione delle acque. d. bartoli, 1-1-70: quando il gama
carezzevole effusione, dentro alle proprie. d annunzio, 3-92: la respirazione nell'
asciutto molto e di leggiadrissima figura. d annunzio, i- 1086: l'opra
codice dei podestà e smelaci del regno d italia (1811), 163
o su un altro veicolo. d azeglio, 7-i-374: vi sarà anche suo
, e di quello assai scarsamente. d annunzio, v-1-388: la volta era
molto studio in quella guerra servivano. d. bartoli, 44-22: renda nostro
impedisce alle gomene di corrodersi. d \ alberti [s. v. j
spilorceria. giacomo da lentini o rinaldo d aquino, 402: donna c'à
scarso la picchiata / sopra la testa. d. bartoli, 4-3- 419:
.. splende tortuoso tra le radure. d annunzio, iv-2- 77: una scarsa
di pers, 3-162: se non son d « agni grazia i cieli scarsi,
fratei di lei, questa fanciulla. d. bartoli, 1-5-75: per fino i
-bocciare a un esame. d. bartoli, 2-2-137: gli tornerebbe in
nelleschi che negli scartocci del borromino. d. martelli, 47: ai tanti
gli scartocci: deridere, burlare. d alberti [s. v.]:
incarico dal furiere di matricola, di trasporto d una ventina di chili di scartoffione,
, ve id est la scarga. d alberti [s. v.]:
quella roba era di già impegnata. d. martelli, 231: l'anno di
v. scassare e squassare); il d. e. i. [s.
cassa del cuore: ferire mortalmente. d alessandri, xcii-ii-229: spaventosa [punta]
scavare i resti di antiche costruzioni. d. bartoli, 2-4-5: i cavatori s'
le pietre e scatenar le muraglie. d. bartoli, 1-2-30: diè in
l'anello di una catena). d. bartoli, 16-3-41: quando compariva in
ben serrate (un esercito). d. bartoli, 1-4-12: 1barbari venivano non
si li do- verà di ragione. d. bartoli, 2-1-130: il contenuto di
. -con uso awerb. d. bartoli, 2-2-233: percioché i cinesi
e da 91x101 'amore, passione'; il d. e. i. l'attesta nel
(v. scatofago); il d. e. i. l'attesta nel
scurrili; volgare, triviale. d annunzio, iv-1-327: comprendeva tutta la letteratura
var. è registr. dal d. e. i. scatòrcio,
panzini, ii-541: una di esse, d \ m tratto, fece scattare contro
pianura le scaturiggini di acque zulfuree. d annunzio, iii-1-224: nelfantichissima solitudine, già
-insorgenza di un suono. d annunzio, iv-2-13: il canto fluiva limpidamente
ciò che scaturisce dall'intimo. d annunzio, iv-2-56: fioriva così mila,
pensiero direttivo scaturì da sì lunga controversia. d annunzio, iv-1-27: d'improvviso su
nel 'ruolo'la signora tisbe medina. d. martelli, 48: questi eroi della
, lo zioni di terra. d annunzio, \ -2-742: medito il costume
il livello del terreno; scantinato. d. bartoli, 4-4-385: cercavano..
-incavo praticato in un mobile. d. bartoli, 13-1-47: così sformatamente grasso
tic.: minatore. d. bartoli, 9-28-3-40: cavando, fanno
terreno o nella roccia. d. bartoli [manuzzi]: lapide trovata
. incavo delle tavole della gogna. d. bartoli, 2-2-181: e 'l condannò
e non scavezzacolli, fratelli di bartolomeo d ^ al vi ano, troppo focoso nel
-troncare l'albero di una nave. d. bartoli, 1-4-113: erano in alto
: che ha la schiena spezzata. d. bartoli, 15-2-84: giovanni skroara,
, con trattamento inverso al rotacismo di d > r e con probabile pronuncia velare dell'
che ti ammiro quanto ti amo? d annunzio, iv-2-1058: ella si compiaceva
uomini scelleratissimi, pieni de'predetti e d ^ altri vizi. boccaccio, iv-116
fame fuoco ed uno sacrificio a dio. d. bartoli, 2-4-115: rittosi in
, di ragionamenti, di idee. d. bartoli, 17-1-33: quel grand'uomo
applicata in una scelta; selettività. d. bartoli, 16-3-59: oltre che le
loro per cento anni, con scemamente d ^ alquanti loro campi, per punizione.
bianco stame intorno avvolto, / che d ^ ampio cerchio in picciol globo accolto /
, esausto (l'erario). d. contarmi, li-5-328: non puoté ciò
sì scemo che non si guardi. d. bartoli, 1-8-174: i più lo
fatto », e mostrò una manciata d oggetti luccicanti, « tutte le borchie d'
, e si dimanda orsolina capoana. d. bartoli, 4-2-349: costui, per
/ pier pettinalo in sue sante orazioni. d. bartoli, 7-iv-215: lunghe parecchi
-mancanza di risorse economiche. d. bartoli, 7-2-174: atteso il grande
di sì solenni scempiaggini siano capaci. d. bartoli, 1-1-100: assegnò loro certe
sfregiare e di fame scempio. d annunzio, iii-1-923: gente di dio,
. -rilevante danno materiale. d. battoli, 9-28-1-25: le altre navi
di disgrazie e di sventure. d. battoli, 9-28-2-45: dall'indole sua
paventano i regni oltraggio e scempio? d. battoli, 4-3-355: passi il regno
quel bello che si ritrova in amore. d. bartoli, 2-4-33: il cielo
che stia facendo tutta una sua scena d agonia e di mortorio per prenderli tutti per
fino a quel momento tenuto nascosto. d alberti [s. v. j:
/ benché odiate da lui, quel grande d * asti, / che d'un
crepuscolo scendea / su la valle profonda. d annunzio, iv-2-60: le lunghe ombre
, magnifico fin dal levarsi della tela. d annunzio, iv-2-194: l'apparato scenico
abitata da altri etiopi, chiamati sceniti. d alberti [s. v.]:
di quei paesi stimato e potente. d. barbarigo, lii-13-4: il diritto
intorno a ciò raccontasse. t. d aragona, xliv-208: non mi appuntate
che in altro sito della circonferenza 0 d f. galileo, 3-1-222: delle
ogni peccato, saliranno al cielo. d annunzio, iv-1-531: credetti che veramente in
frantumi di violino giacevano sparsi sul pavimento. d an nunzio, iv-2-846:
gl'innocenti di uesto delitto. d. bartoli, 4-1-306: si ridon di
uniscono insiememente in una dilettevole consonanza. d. bartoli, 4-3-295: come all'era
quasi fosse la morte che partoriva. d \ annunzio, iv2- 41: cercò
stereotipato, superato dai tempi. d annunzio, v-2-328: tutto quel che c'
nerbo, senza spina dorsale. d annunzio, iii-1-961: sei venuto / dopo
antonio renien 'delle sue fiamme', a carta d v, è questo schema: ode
per pigliargli lo stato d'alessandria. d. bartoli, 2-1-185: fra 'cinesi
discorsi allusivi e insinuanti). gambmo d arezzo, 58: credetti averte mostra tanta
cerchio marzia! che l'inghirlanda. d annunzio, i-438: èwi ginevra ed isotta
schermàglio e di scudo a rintuzzare la punta d ^ ogni dolore che di assalitore a
ingegnosi et adeguati per sventarlo. d. contarmi, lxxx-4-297: io schermii l'
schermirsi. de marchi, i-52: d conte, schermendosi a tutt'uomo, non
ischermirsi dalle frequenti inondazioni del nilo. d. bartoli, 1-2-131: i marinai,
. -non darsi cura. d. bartoli, 2-2-236: ripigliando il ricci
pratica lo sport della scherma. d annunzio, iv-1-415: la luce del gas
in su la coltre d'oro. d annunzio, i-267: risalendo la sponda con
infrenabile. -parabrezza. d annunzio, v-1-562: nel lungo volo tre
, un tormento interiore. d. veniero, 191: né men anco
punta già pronto al salto il piede. d annunzio, v-3-669: quei combattenti inventavano
ché dal falso suo laccio abbiamo incianpo. d. veniero, 49: non
assalti del mar prendere a scherno. d. bartoli, 16-1-44: il moro
come ho scherzato con voi nell'infanzia. d annunzio, i-13: tu, mia
natura / quanto scherzando ancor quaggiù potea. d. sestini, 41: la natura
lasciar venir in capo questi ghiribizzi. d. bartoli, 2-2-497: altro che le
che si possono fare nel vetro. d. bartoli, 4-1-330: dentro poi van
eguali formava con naturali scherzi la prospettiva d un vaghissimo teatro. c. dati,
pieno. -di animali. d annunzio, i-89: una scherzosa / falange
schiaccia mento della francia. d annunzio, v-1-617; a che mirava e
di schiacciate e cialdon canestre intiere. d. bartoli, 2-4-393: la crusca e
, m. a., ph. d., un omino molto piccolo e
'scrivo, disegno'; e registr. dal d. e. i. schiagramma
, figura'; è registr. dal d. e. i. schiamazzante
. 4 e 5 sono attestati dal d. e. i. schiamazzìo (
/ esposto a vagheggiarsi da vicino. d annunzio, i-831: o voi ne 'l
si può senza strepito e fatica. d. bartoli, 2-4-96: l'imperadnce.
con ogni strumento senza romperla o schiantarla. d. bartoli, 1-6-5: secche incontanente
corpo sì l'andarono caendo nel capo. d. bartoli, 6-5-4: iddio,
serrato legname, ma schiantano volentieri. d azeglio, 4-i-439: fallace e fra-
anima; commozione profonda. cielo d alcamo. 41: quante sono le schianterà
, fuggì via col fazzoletto alla bocca. d annunzio, v-2-331: intravidi, nell'
partic. un ceppo, un tronco d ^ albero, una pietra in pezzi
prar quel mazzo grave da schiapparli. d. bartoli, 13-4-12: schiappar legna
non è men buona dell'altre. d. bartoli, 11-70: io ho vedute
in avanti! sciabolatemi quei miserabili! d. angeli [« l'illustrazione italiana »
di dota i be'cento ducati. d. bartoli, 2-3-152: questa mala
. figur. perdita di tempo. d. bartoli, 17-1-65: il frequentare i
. spreco, perdita di tempo. d. bartoli, 13-1-26: il minor danno
. j: una scialacquona. d. del prete [« la repubblica »
. e letter. ricoprire d'intonaco, d. bartoli, 1-5-4: si condusse ormur
muri antichi di essa non fosser tocchi. d. bartoli, 2-1-33: ha la
deflusso delle acque in eccesso da una d. sestini, 106: m'è derivato
la var. sialadenite è registr. dal d. e. i. scialodochite (
amaro fumo è la caverna offesa. d. bartoli, 4-4-158: contano del suo
il n. 1 è registr. dal d. e. i. sciampagnòtta
podere. = voce registr. dal d. e. i., che l'
; la var. è registr. dal d. e. i. sciapare1
; la var. è registr. dal d. e. i. sciarabottana
, contedi chardonnet; voce registr. dal d. e. i. sciare1
12-639: le navi furono tutte sciarrate. d. battoli, 1-6-100: iddio,
, 1-80: non tanta furia, monsieur d..., le nostre spettabilissime
; la var. è registr. dal d. e. i. scìbile
corrucciato, irritato'; è regista dal d. e. i. (che l'
allora tale scienzia è valida. d. bartoli, 1-1-12: questi divisarono la
); voce registr. dal d. e. i. scieliare1,
occasione di un assedio nell'880-90 d. c.; i musulmani sciiti rappresentano
, sottrae l'v in alcune voci. d. bartoli, 16-5-74: risanato.
var. è registr. dal d. e. i. sciliorino (
); è registr. dal d. e. i. (che l'
v.); è registr. dal d. e. i. sclerèide,
. sclerodermataceae, deriv. dal dal d. e. i. (che l'
v.); è registr. dal d. e. i. sclerenchimàtico,
v.); è registr. dal d. e. i. scleroblastèma,
v.); voce registr. dal d. e. i. sclerodattilìa
. derma); è registr. dal d. e. i. sclerodermìa
. derma); è registr. dal d. e. i. sclerodèrmico,
. derma); è registr. dal d. e. i. aeree superiori e
sclera); è registr. dal d. e. i. (che l'
circa 3 millimetri). dal d. e. i. (che l'
. derma); è registr. dal d. e. i. sclerometrìa, sf
. da sclerometro; voce registr. dal d. e. i.
v.); è registr. dal d. e. i. scleroparèi,
v.); è registr. dal d. e. i. sclerosante (
'guardo, osservo'; è registr. dal d. e. i. sclerosètto
. spora); è registr. dal d. e. i. sclerostòma,
'bocca'; è registr. dal d. e. i. (che l'
. sclerozio); è registr. dal d. e. i. sclerotiniacee,
'taglio'; è registr. dal d. e. i. scleròtomo,
. -spreg. scodellàccia. d. bartoli, 4-4-417: il frate vincenzo
o diga di scogliera). d. fontana, 2-ii-27: quando cominciomo a
osservava attentamente i tronchi dei pini. d. mainardi (« airone », settembre
si imbotta. e sarà buono. d. bartoli, 2-1-28: percio- ché
scannandogli e facendone scolar bene il sangue. d.
secreto (un liquido organico). d. bartoli, 1-4-116: indi a non
vuotarsi (un recipiente). d. bartoli, 4-2-300: poiché il verno
l'entrate scolano in questo officio. d. bartoli, 6-5-107: fu condotto alla
nella vostra falsa e iniqua bocca. d. bartoli, 2-4-396: tornato a
con i suoi scolatoi ben fognati. d. bartoli, 9-29-2-37: quando roma
da persone spregevoli, immorali. d. bartoli, 14-2-62: questo incendio.
curvo'eliéxqov 'misura'; è registr. dal d. e. i. scoliòsi,
vestitesi di seta... conpe. d. battoli, 4-1-304: di cotali giubbe
d'oro e scollate in forma tonda. d. bartoli, 2-1-52: modestissimo è
una affollata'o 'e's'abborraccia'. d. bartoli, 4-3-38: mentre così pregavano
): questa fu una medaglia grande d oro da portare in un cappello: dentro
m'è nel cor scol d. bartoli, 1-3-6: gli occhi oltre
commessa una scolta. tom d. carafa, 323: sia mino lo
. le guardie non lo scoitavano. d. carafa, 131: questa parte diro
. scombro); è registr. dal d. e. i. scombrifórmi,
. da scombro-, voce registr. dal d. e. i. scómbro
o ideologica instabile, confusa. d. bartoli, 7-iii-252: il vicario laynez
tumulto di idee e di passioni. d. bartoli, 2-3-34: prima non accordarsi
fattamente che più non potè moversi. d. battoli, 2-4-343: la nave tutta
suez per lo spazio di miglia ottanta. d. bartoli, 4-1-241: di nuovo
le spalle scommettongli e le braccia. d. battoli, 16-1-28: 1 pezzi dell'
.. non supplivano a votarla. d. battoli, 43-2-294: ne sgangherò il
colpi dell'ariete, cadevano a terra. d. bartoli, 2-4- 221:
mie mani, sieno cadute per terra. d. bartoli, 7-iv-64: soccorrer.
. scompiglio, sommovimento. d. bartoli, 2-1-275: in tanto scommovimento
bastoni, credendosi ferire invisibilmente le d. bartoli, 1-2-23: que'barbari han
chioccia non scommuova o spezzi uova. d. bartoli, 9-31-1-112: scommuoverla
dalla sua scranna di paglia. d. bartoli, 16-2-167: raunati quanti più
scomodamente e solo per ostinazione. d. bartoli, 9-23-24: quel continuo ondeggiare
e tempesta. diaria. d. bartoli, 9-29-1-112: infuria sovente l'
la fortuna in bene tutti gli scommodi. d. bartoli, 4-4-135: solea dire
/ giacerai scompagnato in fredda piuma. d. èartoli, 9-31-2-76: scompagnati e
v.); voce registr. dal d. e. i. scompensare2
., e da com d. carafa, 249: nota che non
. da scomponibile-, voce registr. dal d. e. i. scomponiménto
lussuria, l'ambizione, la colera. d. battoli, 2-1-47: quindi anco
far venire meno una condizione. d. contarmi, lxxx-4-293: qualche contesa successe
lo più in espressioni negative). d. bartoli, 4-3-71: giovanna, come
da un insieme di elementi disparati. d. bartoli, 9-29-1-95: sovviemmi d'aver
gli ordini nuovi sconchiuso e sconcertato. d. bartoli, 1-1-89: vìsnù poi,
a cantare con un tuono sconcertato. d. bartoli, 9-29-1-14: facevano [
, abitato (il mare). d. bartoli, 1-1-8: ai capo bogiadore
, la ria dello sconcerto passato. d. bartoli, 9-29-235: per valen
: di che così sconciamente ridi? d. bartoli, 2-2-359: stare in chiesa
tempo antico con questa vostra sentenza. d. bartoli, 2-3-15: domandavano esenzioni
di panni, tinger di faccia. d. bartoli, 2-4-106: in udir ciò
prelati, p. leopardi, 42: d. sebastiano ha creduto sconcluso il mio
da un termine di confronto. d. battoli, 6-6-204: sono tanti solecismi
, a pericoloso partito sarebbonsi costretti. d. battoli, 8-7: disputando la
delle tante sventure della nostra repubblica. d. bartoli, 16-3-106: seminatori di dissensioni
modo rozzo e scomposto. d. bartoli, 2-2-255: altri, il
antico. -volgare, sguaiato. d. bartoli, 2-4-543: ebbevi altrove una
che uscir odian, vidi io. d. bartoli, 7-ii-184: né altro gli
a'quali necessariamente si dè fidare. d. bartoli, 1-1-29: egli [paolo
dei fia che scon- di. d. bartoli, 7-iii-45: abbandonar l'impresa
. anche sostant. d. bartoli, 7-iv-19: egli, umilissimo
con la particella pronom. schiodarsi. d. bartoli, 1-6-29: si aperse improvisamente
dividere. - anche sostant. d. bartoli, 2-2-304: se per disastro
ne venne a san piero martire. d. bartoli, 2-2-238: bonzi stregoni,
sfogarmi teco d'un mio segreto? d. bartoli, 16-2-95: una volta si
8-222: con gliocchi fissi su quella goccia d * olio galleggiante, la malanot- te
troppo distante e sconnesso. f. d. vasco, 411: le menti volgari
beni dai quali procedeva la viziosa ingratitudine. d. bartoli, 4-1-51: or che
abito sconosciuto-, sotto mentite spoglie. d. bartoli, 13-3-64: cortesissimo delle sue
con la propria funzione o dignità. d. bartoli, 1-3-15: egli poi si
. grave deperimento organico. d. bartoli, 14-2-97: neanche perciò gli
vivi né disubidire ad un padre. d. bartoli, 1-1-134: iddio non rivelò
sia diletto eziandio la morte corporale. d. bartoli, 9-23-379: soli essi
; moto di ribellione, sommossa. d. bartoli, 2-4-67: alla qual ciancia
per sconto di qualche tuo grave peccato. d. bartoli, 2-2-304: il re
tu sei più deforme che un etiope. d. bartoli, 1-4-183: una sì
incontro fra due parti del corpo. d. bartoli, 9-29-1-212: coll'esser corto
scontro madonna tarquinia vedova con la figliuola. d. bartoli, 2-2-440: il padre
che il danno potrebbe essere comune. d. bartoli, 13-2-62: si scontrò nella
così si serrano appresso dei muri. d. bartoli, 2-3-184: come a
contato ogni cosa. -sostant. d. bartoli, 2-1-57: il far sembiante
fortuna che difficilmente si è in d di prevenire. -per scontro:
gran consiglio per elegballottaggio. d. malipiero [rezasco], 102:
. rivoltare lo stomaco; disgustare. d. bartoli, 4-4-167: una cotal nera
di una condizione cosmica o naturale. -con d. bartoli, 6-4-158: quella furiosa tempesta
spirituale, emozione sconvolgente. d. bartoli, 9-30-202: condannato alle sconvolture
. da scopa-, voce registr. dal d. e. i. dano
per altro, almen per scopatore. d. bartoli, 1-5-97: per dover essere
. da scopar, voce registr. dal d. e. i. scopazzóne
. scopelo); è registr. dal d. e. i. scòpena,
. accompagnò il sacramento ingiuriato dagli empi. d. bartoli, 9-31-12-115: i romani
lontana li ferirono al fianco scoperto. d. bartoli, 2-4-281: un d'essi
san donato in scopeto; il d. e. i. cita un lat
(v. ammine); il d. e. l. i. l'
et] ina-, voce registr. dal d. e. i. (che
per tre lati) che quelle versoil centro d non fanno. magalotti, 21-80: trovammo
da'temerari inaltro più fiero animale. d. bartoli, 4-2-3: di fattezze in
scoppiare1-, è re- gistr. dal d. e. i. (che l'
di risa. -vivace cicaleccio. d. martelli, 127: tutti vi salutano
nuovo mondo dalla monarchia di spagna. d. bartoli, i-1-6: a're discendenti
e in altre parti del nuovo mondo. d. sestini, 60: la
pazzo e correrannomi dietro e fanciulli. d. trevisano, lii-12-172: aveva scoperto
legno usato come spessore. d. bartoli, 2-2-415: per la concessione
un periodo di tempo). d. bartoli, 6-5-152: il giorno era
petto e del ventre gran parte. d. frescobaldi, xxxv-ii-622: e'si
18. ispirare un ragionamento. d. bartoli, 16-1-76: supplicare a dio
nube vi ha scorto el cammino. d. bartoli, 4-4-285: la notte andava
al cannello; è registr. dal d. e. i. (che l'
la var. scorpena è registr. dal d. e. i. (cfr.
. scorpena); è registr. dal d. e. i. (che l'
guardate intorno, sevi dormisse lo scarpione. d. battoli, 4-4-63: conveniva ad
all'altro di un luogo. d. bartoli, 2-2-238: bonzi stregoni.
vanno scorrendo tutto dì per le piazze. d. bartoli, 16-2-44: scorrono vagabondi
viaggio per ostro, scoprimmo la bocca d? un fiume largo forse un tirar d'
figura, qual sente di vizio. d. bartoli, 2-1-47: quindi anco l'
loro proviste di ciurma. ven- d. borghesi, lxv-105: a certa prova
errori, in partic. tipografici. d. bartoli, 2-3-10: fallo d'astronomia
azione disonesta, malefatta, colpa. d. carafa, 175: primo che te
corruzione dei costumi, dissolutezza. d. bartoli, 7-iv-125: il non ammettere
farà una bella scorsa a man sinistra. d. bartoli, 14-2-121: andando avanti
fretta, disattenzione o negligenza. d. bartoli, 17-2-18: licenziandolo,.
menzogna può procedere da scorso di lingua. d. bartoli, 4-5-91: né turbamento
trascorso personale, non pubblico. d. bartoli, 7-4-28: se per isciagura
di uno stato d'animo. d. bartoli, 2-4-204: fattosel venire avanti
stato un miserabile convoglio di poveracci, d. carafa, 337: da la sera
la sua scala tanto scorte? ». d. frescobaldi, i-19: e'si
positivo o negativo che sia. d. bartoli, 16-4-6: un padre
gli scomodassi: / le sono scortesie. d. bartoli, 4-1-164: non offerire
perpiombo o metallo, causa molte volte scorticamento d * in- teriora, mal caduco,
per scoiare gli animali macellati. d \ alberti [s. v.]
inciso nella corteccia; scarificato. d. bartoli [tommaseo]: la parte
, edotto, informato di qualcosa. d. bartoli, 7-2-10: ogni sera s'
più scorto stil sia più gradito. d. veniero, 73: poiché dal ciel
col core a navigar quel seno. d. bartoli, 9-31-2-80: colà,
-con riferimento a una personificazione. d. frescobaldi, i-4: vedi pietà,
d'un tanto eroe camminerian le imprese. d. bartoli, 16-4-95: tutte le
stesso si dica di parecchi altri d. bartoli, 13-2-28: sotto quell'apparente
bestie salvatiche e dimestiche e alberi sobissò. d. bartoli, 9-30-201: quel dì
volsero lasciare per il grande travaglio. d. battoli, 7-3-87: altresì d'una
in contesti fi- da ogni banda. d. carli, 102: all'improvviso,
ducati 500, scossi di campi. d. trevisano, lii-12-178: li ducati ventun
da voi non mi scosti, vò ragionar d un marchese, non cosa magnifica
comportamento che rivela tale inclinazione. d. bartoli, 2-1-57: veniamo ora ad
e mi facciano alfine morir disperato. d. bartoli, 2-1-49: quanti ne scrivono
lavorata vi si semina ogni otto anni. d. era aoso né no scotegava a dir
. da scoticare-, voce registr. dal d. e. i. scoticatóre,
. 2 è registr. dal d. e. i. scotolatura {
angolo ove si congiunge il filo. d. battoli, 4-1-145: mentre si naviga
(a padova nel 1399); il d. e. i. la attesta
: gran predator, se tien la primapeggio d * un contadino. carducci, ìi-12-113
, una società). giovanni. d. bartoli, 7-4-165: la sperienza,
fine e fé partire piùdiscontento che glorioso. d. bartoli, 2-2-234: gli stava forte
e consumata dalla violenza del fuoco. d. bartoli, 28-126: gli
var. scrivasenato è registr. dal d. e. i. scribattare
leggera mano spazza sopra l'oro. d. bartoli, 2-4-343: la nave tutta
velo ch'io tengo nel mio scrignétto. d. bartoli, 4-4-49: trasse.
, e piangeva e lamentavasi molto. d. bartoli, 4-3-440: ella, in
le partite. d. bartoli, 2-2-501: diede al padre
e d'operetta, e gli scritturati. d. falconi [« stampasera », 25
del guscio; voce registr. dal d. e. i. scrocca
, vi è il suo scrocchétto in d, e per se stesso il mazzo cala
la son dritto de l'età. d. sestini, 82: l'acqua.
. scrofularia); è registr. dal d. e. i. scrofulariali,
.); voce registr. dal d. e. i. scrofulofìma,
-oeióf|g 'simile a'; voce registr. dal d. e. i. scrogiare,
simile, in modo che lo cavò. d. bartoli, 13-4-57: senza più
quei timidi governanti guardano sospettosamente ad d. bartoli, 9-31-2-168: gli schemi e
non caglia mai nella mente tua. d. carafa, 153: faza lo signore
. -evitare come sconveniente. d. battoli, 2-4-544: erano in questa
in troppo scrupoloso che in troppo largo. d. battoli, 1-8-159: il maggior
mia testa è severa, scrutinatrice. d. martelli, 242: a lui,
/ per ottener le voci a compiacenza. d. bartoli, 14-1-56: venutosi alla
predizione, fu sortito al primo scrutinio. d. malipiero [rezasco], 102
in difesa di una 'tale'letteratura. d. a. lemmi [« omnibus
e a terra scuotono chi li cavalca. d. bartoli, 2-3-284: i lor
noi chiamiamo scurazio ne. d. bartoli, 2-1-97: nelle medesime istorie
istrani e trovati di lor capo. d. bartoli, 2-2-198: ordinò..
sulle scuse-, giustificarsi, scusarsi. d. bartoli, 1-4-184: quegli che,
, può scusarsi delle azioni viziose. d. battoli, 9-31-2-130: ne sgridò agramente
fussi fizione per scusarsi dello andare infrancia. d. carafa, 225: quillo tempo.
. liberare da un debito. d. bartoli, 12-3-50: a'carcerati per
. figur. redento dal peccato. d. bartoli, 5-34: nel pagar suo
vostri padri con grande isdegnamento. d. bartoli, 7-4-56: famiglie intere o
un animale. gnare. d. sestini, 91: per lo più
altre impedite, altre rilasciate. d. bartoli, 2-2-508: come a piccol
pensamo né avemo pur volontà di bere. d. bartoli, 16-5-76: giovanni leida
-infiammazione, irritazione di un organo. d. bartoli, 15-2-45: era catarina in
bosco ombroso / aspro per- cote. d. bartoli, 2-4-88: messo in rotta
azione da sdiacciare1-, voce registr. dal d. e. i. sdiacciare1
. da sdigiunare-, voce registr. dal d. e. i. (che
. metaplasmatica sdirenire è registr. dal d. e. i. sdirenato
azione da sdiricciarer, voce registr. dal d. e. i. fdiridito
ha perso la doratura. d. battoli, 12-2-93: il divin sacramento
una persona importuna o sgradita. d. bartoli, 2-3-239: non rimanendosi ella
cagioni della guerra, quando fosse seguita. d. bartoli, 1-6-41: a gran
attività anche in modo avventato. d. bartoli, 2-2-357: se la sapienza
a poco dà altrui nel capo. d. bartoli, 9-29-1-166: ciò che sol
madornale di valutazione o di opere. d. bartoli, 4-3-223: il buon organtino
sdruscitura vedeva quelli che si battezzavano. d. bartoli, 9-28-3-153: chi vi truova
giudicare se rispondessono tra sé o no. d. bartoli, 9-31-1-24: il mare
quattro trianguli della superficie segnata c. d. bartoli, 9-31-2-155: è materia
sé. -a parte. d. bartoli, 2-3-4: grande anco era
fuori d'una gran pena ». d. bartoli, 17-2-95: il senno
ella fosse più in fiore che mai. d. trevisano, lii-12-120: egli non
e di grado in grado, venendo da d piccola enciclopedia hoepii, 3007:
. anche con la particella pronom. d. bartoli, 15-1-61: il ramo di
. 5. scheletrire. d. bartoli, 16-4-102: contra il micidiale
era entrata nella barca e nella sentina. d. bartoli, 2-4-343: la nave
logorarlo inutilmente col troppo pensare. d. bartoli, 16-1-100: si levò voce
germinava il fructo de l'obbedienzia. d. bartoli, 7-iv-238: quel che suole
da piovere, dar loro fuoco. d. bartoli, 9-30-102: mirate ora quellaseconda
suo coi piedi secchi ed immobili. d. bartoli, 16-2-100: il provò
disciplina, ecc.). d. bartoli, 8-21: egli solo fu
orecchio fu colpito da una d. bartoli, 0-31-2-165: or come tanta
in questo cotale, cinque, c d e f e la piaza di lione,
, 1-249: chiamasi secco il fondo d un mare poco profondo; così per esempio
paliducci, seccucci, occhiaie e mocci. d. martelli, 31: vi siete
dal pref. di separazione se [d \ -e cedere (v. cedere)
dal pref. di separazione se [d \ -e cernere (v. cernere)
dal pref. di separazione se [d \ -e eludere per claudere (v.
tale significazione lo prese il boccaccio. d. bartoli, 9-29-2-129: sem
, l'ultima delle quali nel 248 d. c., nell'anniversario della fondazione
università e uomini della detta arte. d. morosinx, lii-6-70: l'imperio
e pensando quasi di ritornarsene al secolo. d. bartoli, 1-3-79: tanti eran
secolo andò, e fu sensibilmente. d. frescobaldi, iv-140 (19-59):
a favore (il vento). d. bartoli, 2-1-34: tutte poi vanno
, / e li guida arontèo. d. bartoli, 1-2-34: si erano sbandati
la sua figlia e 'l fato. d. bartoli, 1-1-16: poscia, fatto
riflette e gira le sue onda. d. bartoli, 14-1-257: in mare.
dicano come si conviene secondo il vulgare d onde si favella. compagni, 1-16:
, furono assai bene e ordinatamente serviti. d. èartoli, 8-4: era costui
del prenze di taranto, secondogenito. d. carafa, 265: ultra te remunera
estraneo; forse una secondogenitura. e d. vasco, 550: se il reddito
lagrime e le strida a te chiamava. d. morosini, lii-6-74: il duca
più pronto e certo difen d. trevisano, lii-12-122: in costantinopoli ed
che non aveva da rim d. pieraccioni [« lingua nostra »,
sedia d'oro il re artù. d. barbarigo, lii-13-31: essendo sua
aspetto della realtà. f. d. vasco, 485: questo è un
. pida successione. d. gianieri [« la stampa »,
agente; voce registr. dal d. e. i. sgommatura,
(sgónfio). ant. d. bartoli, 1-3-46: incontanente gli guarì
pepite d'oro dalle sabbie aurifere. d. bartoli, 2-1-40: la sola provincia
ridurre in parti minutissime, scomporre. d. battoli, 11-71: assottigli, divida
un gran sgranellare di latini, oggi! d. battoli, 2-4- 43: presentò
, sbrogliare, dipanare. d. bartoli, 15-2-31: gli appestati,
non so da qual razza si d. bartoli, 9-28-1-69: se mai fu
17-62: sgretolare è rompere facendo scheggie. d. bartoli, 9-31-1-162: davano una
tolar si sentìa la carena. d. bartoli, 2-4-221: era poc'anzi
altro che ridere e sgrignare. d. bartoli, 1-2-98: senza niun rispetto
di servirmene, le sgruppo. d. bartoli, 4-3-117: sgroppasi i capegli
dall'altra, e tutte da una. d. bartoli, 9-30-56: della
na; dirozzamento. d. bartoli, 16-5-27: cadde in estrema
, sgrottando sempre intorno e allargando. d. bartoli, 4-3-411: ciò era spiantare
bocche / di cerber colla schiuma. d. bartoli, 9-30-289: chiuso entro uno
e brulicare a fior d'acqua a d. bartoli, 2-3-339: costretto dunque a
sia di bene, sia di male. d. bartoli, 9-32-9: a voi
àwriov 'vaso'; è registr. dal d. e. i. sialocèle [
'cavità'; è registr. dal d. e. i. sialodochite e
. ductus 'dótto'; è registr. dal d. e. i. sialogògo,
sialismo); è registr. dal d. e. i. sialomucina,
v.); è registr. dal d. e. i. siamango,
delle rive. betteioni, i-491: quando d ^ nvemo sibila rovaio / io vo
siciliano (un'espressione). d. fo [« panorama », 21-ix-1986
sicuro in su tutti e'loro beni. d. bartoli, 2-1-293: n'ebbero
non abbandonar chi prima non abbandona lui. d. bartoli, 43-3-35: il correa
per sicurare uliveto e certal- do. d. bartoli, 1-2-56: gli bisognava un
può sicurare niuna cosa in questa vita. d. bartoli, 17-2-59: aveva il
git- tossi nelle braccia de'vandali. d. bartoli, 2-3-8: ciò torna
poter contare su un determinato vantaggio. d. bartoli, 2-2-113: non pochi.
securadori molto se- curi quando occoresse. d. bartoli, 6-4-69: egli stesso se
conferma la verità di un'affermazione. d. bartoli, 2-3-307: santa esser la
con riferimento a gesù cristo). d. bartoli, 5-292: sicuratóre e sostegno
. -anche con uso avverb. d. trevisano, lii-12-114: non ebbe allora
timore', comp. da se [d \ 'senza'e cura 'affanno'. sicurtà
sicurtà e franchigia che mai ci ebbono. d. carafa, 338: anche s'
la rotta di un'astronave). d. porzio [« oggi », 21-ii-1957
. da siderite1; voce registr. dal d. e. i. sidero1
sida, di origine incerta (il d. e. i. la collega all'
. da siepe, voce registr. dal d. e. i. sièrico,
. da sifilide-, voce registr. dal d. e. i. sifìlina
[ide] \ voce registr. dal d. e. i. sifiloterapìa
'mi volgo'; è registr. dal d. e. i. sìfio
. sifone); è registr. dal d. e. i. sifònico,
unione'; è registr. dal d. e. i. sifonogamìa
magalotti, 21-44: il ramo c d si dilati a tromba nella bocca d ed
c d si dilati a tromba nella bocca d ed il ramo b a comunichi con
con il quale si fa cose maravigliose. d. bartoli, ii-ii: io prendo
e sigilata senza saputa dii pontifice. d. trevisano, lii-12-163: con il
i magistrati rimangano sigillati in torri d. bartoli, 11-77: l'asse entri
ypa
var. è registr. anche dal d. e. i. sigmoidale
i: gr. xé [av (d 'incido, taglio'. = deverb. da
rappresentativo, emblematico di una situazione. d. bartoli, 4-3-52: le circostanze davano
virtù si pongono angeli è significati divini. d. battoli, 2-4- 376:
averne essi la vera intelligenza. f. d. vasco, 333: quel nome
cheabbiano fatto bello il mondo. f. d. vasco, 536: è raro il
un territorio (una città). d. bartoli, 9-30-12: vi mostrerà sotterra
e maestro rinuccino, 2-viii (d) -i: amor, sì come credo
avesse piena signoria di se stesso. d. bartoli, 2-4-267: il principale suo
quel magnanimo core e signorile. d. bartoli, 4-4-207: era gentile
signorile / e vedi el mio servir con d. bartoli, 2-2-147: la città di
benefico (un'influenza astrale). d. battoli, 9-29-2-135: questa union di
; con grande disponibilità di mezzi. d. battoli, 1-3-5: le case non
per indicare la comunità stessa. d. bartoli, 8-46: il re mandò