il forte tosco / e rompo e spezzo d' avarizia il freno / e di lussuria
alza gli occhi. e bee tosco d' amore. l. adimari, 117:
. imperiali, 4-252: non di foco d' amor, ma d'ira ardente,
: non di foco d'amor, ma d' ira ardente, / più insuperbita d
fasto, / da quelle vene sue, d' empietà colme, / manda sdegnosa fuor
questo tal colore è artificiato e fatto d' archimia, ed è proprio tosco.
e nascondere il tosco-, ostentare beche d' esser toso non se n'accorgea. bresciani
, 7-iv-1955], 60: gli abitanti d' italia parlano tutti dialetti albanesi 'toschi,
. (con partic. riferimento alle pene d' amore). restoro,
che pure sua natura sanno / seguendo d' anno in anno / suo fieri modi,
174: la tua spada col taglio d' antonico / m'ha rotte sì le cornee
maglie, / che ben mi sembran colpe d' amiraglie; / onde non parlar meco
. / cotal teren ama fromento / d' ogni rason che egli è messo dentro;
essa, per lo splendore del capo d' eschilo scoperto e ch'era toso percosse ad
hanno ugual la chioma ornata e tosa / d' una corona in guisa. -tosato
anzi gli accesi altari il nuovo parto / d' una setosa porca, ed una agnella
... pressoché tutte le regioni d' italia si trovavano rappresentate... la
), sm. vello di pecora o d' ariete. balducci pegolotti, i-xx
per un tosone, o sia pelle d' agnello, per un cordone blo, per
-nel mito greco degli argonauti, vello d' oro sottratto dall'eroe giasone al re
istorietta troiana, xliii-372: quello tosone d' oro [medea] fece mettere in
argonauti; quando avendo conquistato il toson d' oro, venne in questa isola dell'elba
(in partic. nell'espressione toson d' oro, che traduce il fr. toison
oro, che traduce il fr. toison d' or). documenti visconti-sforza, i-276
, i-286: potrebbero offrirmi il toson d' oro, io lo rifiuterei con egual costanza
; / quattro stelle e il toson d' oro, / son le grazie di chi
grande di spagna e cavaliere del toson d' oro. -insegna di tale ordine
di tale ordine consistente in una catena d' oro con pendente raffigurante un ariete sormontato
di panno bianchiccio: portava il toson d' oro in petto, ed alla spalla un
lat tardo tonsìo -ónis 'tosatura', nome d' azione da tondère (v. tondere)
. appartenente all'ordine cavalleresco del toson d' oro. zeno, iii-301: sig
sono all'ordine de'cavalieri del toson d' oro... lunedì dopo la
, e così vuole la sua metìa d' ogni cosa, cacio, ova, frutta
vegetazione. restoro, 1-23: pare d' inverno che la terra sia isvedovata e li
e più lana. = nome d' agente da tosorare. tosóre, sm
/ per un colpo di tosse / sospettato d' ironia. -di animali. tanaglia
secco, tutto di gola, al pari d' una tossétta insidiosa. -tossettina.
si chiamerebbe un capicielo over baldachin di soprarizo d' oro. luca da caltanissetta, 121
, / che, qual è piena d' ombre, galleggiar sembra a vuoto, /
la morte seconda. = nome d' agente da tossicare1. tossicchiaménto,
non potrò cadérne prigioniero. = nome d' azione da tossicchiare. tossicchiante (part
moglie e figliuoli fra il termine d' un'ora, senza più parlar parola,
petronio, 25: de la citade d' efexo si ave la copa cum che beve
tucti, o per maior pardalle saette d' ercule, s'avesse tagliato delle carne intorno
daxi toxego e venim / de berruer e d' asaxim. vita di
giorni, lasciando i suoi cittadini macchiati d' una perpetua ignoranza. b. davanzali,
bartoli, 2-4-47: morì in poche ore d' una presa di tossico. da ponte
, e anch'egli tracanna tossico. d' annunzio, iii-1-736: meglio campar la vita
ventura sotto una masnada / che in coppa d' oro tracannare il tossico.
dei sali metallici, di piombo, d' arsenico e d'alcuni sali di rame
metallici, di piombo, d'arsenico e d' alcuni sali di rame e di zinco
xo|ixóv, sostant di xo|ixóv nismo d' azione delle sostanze velenose, i loro effetti
assunzione di sostan g. d' avanzo [« la repubblica », 25-i-1986
i-249: la rabbiosa e traversa vecchia colma d' ira..., tutta gonfiata
, tuscire, tussiré), in- / d' i malebranche. noi li avem già dietro
qual èva, in tossicose trame / patì d' angue novel farti fiorentini, 126:
. tosse). = nome d' azione da tossire. samente dimando che in
enorme officina di tossine, ha ma d' animo presti e tostani. leggenda della reina
78): ingegnati, se puoi, d' esser palese / solo con donne o
infusi; 'tastatore. = nome d' agente da tostare1. tostatura,
tostatura e la ventilazione. = nome d' azione da tostare1. tostevolménte,
12-6-191: ell'è [la pietra] d' impasto mezzano tra l'alberese ed il
tosto, / poi che vedovo son d' ogni salute. 7rissino, 2-1-80: den
tosta è la partenza vostra. intrichi d' amore [tasso], 21: se
piena / vendetta ei fesse della morte d' api / quel gran dio dell'egitto.
suono di quella voce giulio cangiò tosto d' umore. montale, 1-94: pesanti nubi
, viii-302: il signore giusto nel mezzo d' essa non farà iniquità; tosto tosto
orrenda riva / noi tutti aspetta il gondolier d' abisso. parini, 700: 1
signoria del cuore / per cagion alta d' immortal beltade. tasso, 18-21: passa
a'piedi vostri ei sarà giunto, / d' accoglierlo con altrettanto amore. alfieri,
o spirto ignudo od uom di carne e d' ossa. bembo, io-vl-39: la
di legne. codice napoleonico [regno d' italia], 8: il regio procuratore
, può ella onestamente pensare a isolarsi d' un tratto dai suoi parenti e dai suoi
stato nostro senza riflettere alle consequenze lacrimevoli d' una perdita totale non mi faceva più trovare
faceva più trovare in esso quela dilicatezza d' onore ch'avevo in prima sperimentata.
la fulminea arditissima avanzata del 290 corpo d' armata su trento,... ha
avventuratamente rispetto a quella posizione del signor d' uloa fu totale. leoni, 672:
sia di posta, sia di diffusione o d' operazioni per l'andamento delle cose in
nato inglese, paragonalo a qual uomo d' altra nazione tu vuoi, non ha sul
tanta corruttela che ribocca per alcune parti d' ingilterra. alfieri, 1-253: la razza
paragonandola a quasi tutte l'altre presenti d' europa. berchet, conc.,
così, la totalità si determini non d' un corpo da ogni altro corpo spiccato
altro corpo spiccato in tutto, ma d' un membro intero d'un corpo. galileo
in tutto, ma d'un membro intero d' un corpo. galileo, 3-1-14:
, mascolinizza- zione. = nome d' azione da virilizzare. virilménte (
ben combattuto. tommaseo, 2-iv-304: d' ogni banda i turchi, fann'impeto.
e ad arme ed a guerra, d' ora in ora, / e de'legni
ora in ora, / e de'legni d' enea di poppa in prora / batter
(una donna). salvini [d' alberti]: perché giunone non v'intervenne
, ch'eran molte e grandi, / d' infanti e di femmine e di viri
negli orologi a movimento meccanico, anellino d' ottone che si trova al centro della molla
a pressione sull'asse del bilanciere. d' alberti [s. v. j:
: nome che si dà a quelli pezzi d' un oriuolo che ne sostengono gli altri
la cosa medesima, non si dèe intendere d' altra virtù che da la perfetta,
azioni di vari iddìi, quando con trasmutazioni d' uomini in varie forme, e quando
natura creato lo uomo e la donna d' una medesima specie, e nelle virtuti e
4-5-2: il sacerdote dèe esser fornito d' ogni virtù. pellico, 2-354: le
ora la lotta contro la prima potenza militare d' europa. tarchetti, 6-443: la
equilibrio; pratica di essi. cecco d' ascoti, 997: virtù è un abito
ateniese principe, uomo per molte virtù e d' animo e di corpo prestantissimo. ariosto
sopra le gloriose e prime / virtuti d' ella, il grande animo, sopra /
virtù? quanto sia degno oggetto / d' amor, di meraviglia e di rispetto
/ caio, gli amici, e d' onor poca hai cura. / di tua
repubblicane. 4. forza d' animo, energia morale, coraggio perseverante
. loredano, 141: la virtù d' oleandro resa invincibile a tutti gli accidenti non
la possa. -forza, violenza d' urto. busone da gubbio, 1-300
! bonghi, 1-71: a proposito d' un'altra opera che intendeva di fare
ambedui aperti, però che la virtù d' ambedui gl'occhi si riduce in uno.
coloro, che avessero fortuna e virtù d' interpretare i sentimenti reconditi dei suoi simboli
, 3-259: rimase a dire della potenzia d' iddio... hae virtù d'
d'iddio... hae virtù d' operare ciocch'egli medesimo puote immaginare.
miracoli, io intendo subito, e ve d' accordo, che n'avrebbono avuti a
, ii-1018: 1 t'ho detto d' amor vertuti assai, / e molti effetti
/ tragga da un chiuso cuor virtù d' amore / tal, da farlo di sé
natura e virtude non poca d' alluminare e ragunare la mente, però
la dissenteria e a fortificare i membri d' entro, e acciocché tutte le disiderative virtudi
piaga, / e non già vertù d' erbe, o d'arte maga, o
non già vertù d'erbe, o d' arte maga, o di pietra dal mar
, / m'hanno la via sì d' altro amor precisa, / ch'un sol
1-i-371: i colli toscani avevano fama d' essere ben coltivati, e per grande arte
non darebbe la poca virtù del suolo. d' annunzio, i-291: il terreno ha
grande su le brevi ali poeta! d' annunzio, i-542: fremono a tomo li
angeli alcune vestimenta di pelle la nudità d' adamo, e della donna.
la grande dea circe per potenza e virtù d' erba aveva vestiti della faccia delli uomini
s. venier, lxxx-3-148: in virtù d' esse [compagne militari] necessitava la
da lui a trieste, egli, d' accordo con la moglie, avrebbe tentato di
. di realizzarsi concretamente. d' alberti [s. v.]:
amata] quanto bella e 'vertudiosa'e fornita d' logni canoscenza'altrettanto fiera e superba è
cavalca, 20-421: vidono s. giovanni d' uno aspetto vertudioso e di tanta signoria
pietra virtudiosa, che valeva assai più d' uno buono castello. 6.
potrebbe trovare per l'universo mondo. d' annunzio, 8-132: la policoro fa professione
; onestamente, probamente; con purezza d' animo, castamente. fra
. che lo scopo della poesia è d' insegnare al volgo l'operare virtuosamente.
virtuosamente feroci li rendevano, al cessar d' esser liberi non li faceano cessare per
lucini, 4-47: avevamo [in d' annunzio] il continuatore esatto di foscolo
virtuosamente con una straordinaria ela d' essere scenziati e virtudiosi. sermini, 191
in potenza. e nobili case d' italia, figliuola di famosissimo cavaliere, tu
baldini, 14-227: nelle terze 'laudi', d' annunzio ha sfog tinghi suo
2. virtuoso (un artista). d' operare la nostra salute, cominciò prima ad
sportiva. - anche sostant. e d' una virtuosità tremendamente noiosa. bellori, iii-45
sul buon sentiero. cicognani, v-2-20: d' altronde sgrazia, l'esercizio della
patente, erasi fatto un ben sicuro albergo d' un mon- sime e brutte reputate
o amoroso sfogo, s'ingelosì d' un violino dal quale, in mano al
vivo quattro giorni fuor dell'acqua. d' annunzio, iii-1-258: cer
frutto ed in cui rilucesse qualche raggio d' eccellenza. 8. dimin.
papinix-2-35: vado colla viola al concerto d' una violinista boema... é
un microrganismo. = nome d' azione da virulentare. virulenteménte,
dei più rispettabili e simpatici scrittori. d' annunzio, v-2-483: imparammo a memoria
la persona si sente bene; ma attacca d' improvviso dal virus della febbre, se
visa, sm. invar. visto d' entrata concesso da uno stato a un
.. mi varrò di quello. d' azeglio, 6-21: stavano alla porta
un 'visa'al passaporto ed avevano diritto d' averlo. 2. disus.
smorfia minacciosa, truce. gambino d' arezzo, 154: a lato a lui
era un con un visàccio / proprio d' un traditor, malvagio e crudo. aretino
mio core in vostra amanza. rugeri d' amici, 62: e cuito ben visare
intr. sembrare, parere. rugieri d' amici, 61: e più che nulla
; e autenticare, legalizzare. gallicismi d' uso segnatamente cancelleresco. 2.
crebbe con sensibili dolori alle visceri. d' annunzio, iv-1-454: perché non mi
orologio. filicaia, 2-2-199: se d' orologio, che non parla, e gira
gira, / le ingegnose talor viscere d' oro / siccome dentro io veggio, e
grossissime palle con stragge, e ruma d' ambi gli esserciti. 4.
al giorno aperta la miniera enorme. d' annunzio, iii-1-275: isci- vamo di
le vaghe / zambre, ch'han d' or le mura, e d'oro i
ch'han d'or le mura, e d' oro i palchi: / ne'pavimenti lucidi
26-147: è troppo chiaro il disinganno d' ogni speranza di vantaggio ch'ei potesse
e irti intorno alle tempi come le spine d' un piccolomini, 10-223: là
disciogliistrice e la coda scapigliata come quella d' un merlo scappato menti delle favole dalle
viscere sarebbero potuti prendere i colombi. d' essa. panni, 579: tanto più
vischio, il mosco e seco il polipodio d' ambe le specie, il driot-
del camino c'era / quasi una primavera d' agrifogli; / il vischio, il
, essere crudele, spietato. modo / d' uccel ch'è preso al vischio fra le
cerro terzi dui / e de sonza d' achille s'allegra nel petto vedendo la morte
fere intesi, / o focare d' angoscia, occupar l'animo da un sentimento
/ augelli imprigionar fra ramo violentissimo, d' odio, di gelosia, di ribrezzo,
calvino, sentato in caserma alla commissione d' arruolamento, parato a 2-76: uscì nottetempo
abbasquel vischio, attendono dolorosi l'arrivo d' altri passeggeri che samento degli organi
, ii-228: quello però che più d' ogn'altra cosa mi tormentava era il fuoco
: tasso, albero cupo, dalle foglie d' un verde nerastro d'inchiostro, che
, dalle foglie d'un verde nerastro d' inchiostro, che porta frutti color cremisi dai
appariva per solito umido, vischioso come quello d' un cane. 4. figur
lenocinio. brancati, ii-15: cercavo d' immergermi in una sensazione calda e vischiosa,
lacrime, le dita le s'intrisero d' un viscido appiccicoso: pova rotte che non
pova rotte che non si ricordava più d' aver messo in tasca.
sostanze unte e viscide. vallisneri [d' alberti]: viscidumi nella tonaca vellutata dello
bocca il viscidume di quella minestra. d' annunzio, 4-ii-13: i petali avevano come
iii-iqi: e gli pareva... d' esser sceso giù alla scaturigine buia dell'
scaturigine buia dell'essere suo, e d' avervi nel viscidume del male, come
ebbero visciole fragole natie e peruzze zuccherine. d' annunzio, iv-2-1297: 1 ciliegi carichi
iv-2-1297: 1 ciliegi carichi di visciole e d' amaresche, sopra un pratello in disparte
, 7-11: altri alberi davano ciliegi d' un rosso così chiaro da parere trasparenti.
1-288: né de'frutti m'è occorso d' osservare altra spezie, che pomi,
storia della propagazione della pianta dalla regione d' origine (asia minore) potrebbero far pensare
2-79: non contento ancora, / d' un bel calato pien di visciolone, /
, verdicare nella novella fronde. frottole d' incerta attribuzione, xlvii-271: talor tra
tolgono caneva tota e calcina e un olio d' àlbori, e mischiano insieme, e
/ la noia, che si dà d' amore il visco, / non senza mio
il comune, tutto siano di giuridizione d' imperio. v. borghini, 6-iv-437:
è questa [fumes] capo d' una antica viscontea e fu cinta di mura
stemma teneva inquartati un levriere in campo d' oro e la biscia viscontea in campo
tallemant des réaux, parlandosi della viscontessa d' auchy chaelotte des ursins e delle sue pretese
lascia che vengano a galla le bolle d' aria, poi si toglie il dito e
oziosi si conviene per la viscosità e crudità d' entro. landino [plinio],
la lampreda] a mollare in poca d' acqua e raschia via quella vescosità che ha
piglierai una manata di terra e immoleraila bene d' acqua dolce; e poi se ella
già decti el flegmatico, perché abunda d' umore: e quello perché è molto
, l'argilla viscosa lavata da falde d' acqua continua. -con riferimento a
, 16-iii-239: in questi moti s'imbrodolano d' una spuma o bava, simile ad
: in qualche altra insigne biblioteca pubblica d' italia, i libri non eran nem-
si vedeva; ma in assai meno d' un'ora potevamo condurci in un punto da
fuorché lo sfogo di risentimenti personali. d' annunzio, ii-37: io così navigai /
campo del visibile, intervallo di lunghezza d' onda delle onde elettromagnetiche percepibili all'occhio
: che si trova in uno stato d' animo d'euforia, di entusiasmo.
si trova in uno stato d'animo d' euforia, di entusiasmo. foscolo,
de pisis, 1-391: ricordava ore d' estasi e di visibilio, avute nella
von marées (1837-1887), lo studioso d' arte conrad fiedler (1814-1895),
giugneva quasi a trattarmi da visionario. d' annunzio, v-2-475: mi rappresentava il
un visionario, con una strana facoltà d' imitazione, che di minuto in minuto
popolare una specie di mitologia visionaria, pensò d' adot- tarla, nella stessa maniera che
quarta in cui si risponde alle maldicenze d' un certo teramene, mostra visibilmente la
certo teramene, mostra visibilmente la mano d' un subalterno sofista. leopardi, iii-214:
neh'armi involto, / uom si mostrò d' amabile maniera. manzoni, pr.
bravi di mestiere, e i facirinosi d' ogni genere, usavan portare un lungo ciuffo
volto, come una visiera, all'atto d' affrontar qualcheduno ne'casi in cui stimasser
gonfiar la piva / non senza aiuto d' un'aonia diva. -deporre la
piovene, 6-92: fu la prima visione d' angela, ma il modo col quale
di montaggio. = nome d' agente femm. da visionare.
quel che sedeva simile era all'aspetto d' iaspide e sardino; e l'arco celeste
, i-325: molti insetti hanno due maniere d' occhi, una per la visione a
rivolta a qualcuno che esprime uno stato d' animo, un sentimento particolarmente intenso.
cotali le visioni di daniello, quelle d' isaia, quelle d'ezechiel e degli altri
daniello, quelle d'isaia, quelle d' ezechiel e degli altri del vecchio testamento
sé per sé stessa, a guisa d' una bulla / cui manca l'acqua sotto
voce dotta, lai visto -ónis, nome d' azione da vidère (v. vedere)
la giovanetta a cui natura non solo d' esser bella ma d'esser accorta e scaltrita
natura non solo d'esser bella ma d' esser accorta e scaltrita aveva largamente provisto
elegante (un abito, un capo d' abbigliamento). borgese, 6-107
vestì l'abito virile, ebbe in costume d' andare ogni giorno a far la sua
in gruppo, a musei, gallerie d' arte, ecc., con la guida
alle cantine ed ai granai, era d' andar di guardia ai ponti di barche.
3. ispezione, indagine, atto d' accertamento compiuto da una pubblica autorità in
vita: che, piena come fu d' attività, di governo, di funzioni,
attività, di governo, di funzioni, d' insegnamento, d'udienza, di visite
governo, di funzioni, d'insegnamento, d' udienza, di visite diocesane, di
tinto in grana fece in una città d' italia in occasione di un giubileo grandissimi furti
fino a pallanza, promettendo una visitina d' omaggio alla signora. bernari, 3-265
[crusca,]: conviensi visitare d' atarla di quello che fa bisogno
dì del vicitamento. = nome d' azione da visitare. visitandina (visitantina
88: queste mal pentite non parlano d' altro che delle visitandine e mi ci
ci vogliono mandare per farsi un po'd' onore colla veneranda madre francesca frémiot di
di fiori per tutto dipinti, danno d' allegrezza cagione a'visitanti. carducci, iii-26-114
caduta del suo guerriero e di bizanzio. d' annunzio, v-1-810: il custode geniale
e a trattare quell'infelice come amremmo d' esser noi trattati da altri in simile
a visitar certa donzella, / figlia d' un re che agenore era detto. leopardi
confronto a quelle precedenti, ho creduto d' aver dormito lunghissimamente, i sogni sono venuti
sepolcro del tasso e ci piansi. d' annunzio, iv-2-584: passammo la mattina
2-108: trovato il ragno un grappolo d' uve, il quale per la sua
. 4. sottoporre a visita d' ispezione un luogo, in partic.
militari. sercambi, 1-i-483: è d' usanza che li anziani di lucca vanno
: in queste parole intende l'autore d' ammaestrarci che noi non dobbiamo con la meditazione
l'animo (un sentimento, uno stato d' animo). amico di dante,
il kan era invece visitato da soprassalti d' euforia. 9. manifestarsi,
che li angeli, di gloria e d' onore l'hai coronato, e posto lui
e solo a dio fecondo, / cinto d' umana vesta, il re del mondo
. assarino, 4-226: la contessa d' arundel, dama inglese di quella portata,
son portati nelle cariche, ed han d' intrinsecarsi co'l signor marc'antonio colonna,
i templi con sollecitudine visitati suonano e d' ogni parte i lidiani popoli, ornati,
clara, avendo serbati i suoi vincoli d' amicizia colle sorelle smonacate di santa teresa
visitatrici. svevo, 8-825: decidiamo d' accompagnare la nostra visitatrice in città con
cara soprioro e pietra preziosa / dolce più d' altra cosa. corona devozione.
. 3. che compie una visita d' ispezione in ordine a 4. eccles
di simmaco e condennatoria del visitatore vescovo d' altino. massaia, vii-206: il collegio
, lat. tardo visitator -dris, nome d' agente dal class, visitare (v
, lxiii-13: l'amistà fredda, celata d' amici lungiament'è veduta: però convene
, i-149: voi ringrazio della visitazione d' ieri, che così amorevolmente mi faceste
, 1-91: i dì comandati dalla chiesa d' udir messa, come sono le domeniche
dotta, lat tardo visitalo -ònis, nome d' azione dal class, visitare (v
così mi circunfulse luce viva. cecco d' ascoli, 2007: offende la virtù visiva
sanctis, 11-428: così, per cagion d' esempio, giunto nel cielo empireo,
si raccende alle parole di beatrice. d' annuncio, iv-2-190: il dottore panzoni al
farà, viso di cazzo, / giunger d' una ranocchia una -che privilegia la
ecc. (unomondo, / altre cose d' udir non m'aspettava. vita di gio
lucini, 4-157: nelle 'laudi'il d' annunzio è un visivo intenso ed un
di uno spettacolo o di un'opera d' arte figurativa o cinematografica. gozzano,
. martinori, 548: 'visiino': moneta d' argento di ragusa no e minacciato di carcere
venezia, a carati 137, 2 e d' inbuon viso agli scherzi, molte volte
una delle principali le bombe, aveva alcunché d' orgoglioso e virile. landolfi, 8-1 io
la bottega che volge il viso alla via d' andare all'alvisnuìtico [u + i
viso dilavato e magro dei trao. d' annunzio, iii-1-23: ah quel suo viso
gli uomini di pelle bianca dagli indiani d' america. salgari, 28-33: -
volontà, i sentimenti, gli stati d' animo e l'indole di una persona.
c'era più rimedio, fece viso d' essersene consolato. -buon viso-,
dispiacere, non avessi animo di dar d' un coltello a qual si vo- ciascuno
racconcio in ogni crepaccio gli avea viso d' un villan rifatto. gadda conti, 2-131
perch'era un vin, ch'avea viso d' aceto. 5. industr.
tatto e del viso, con le misture d' altri corpi, con la distillazione,
mercante, di là dall'adda. d' annunzio, iv-2-1061: parlavano a viso a
viso ben prestamente. lififi, 8-55: d' incanti e diavoli non teme, /
la provvisione [il mercante], licompera d' una qualche stravagante merce, della quale non
tanto bello che valeva davvero la pena d' essere spiritoso. -visettino.
: castrate [le galline] per mano d' una figliuola d'una mia fattoressa,
galline] per mano d'una figliuola d' una mia fattoressa, che con un certo
, al mio vizo, mainera / d' avere spera aver non mai altessa / omo
/ ver non creder sia deo. trattato d' amore, 7-1: molto m'è viso
visoni; pelli di vitelli marini. d' alberti [s. v. j:
vedere), col suff. dei nomi d' agente. visòrio, agg.
: che appartiene alla vista, ed aggiunto d' alcuni nervi, provenienti dal cervello,
, vitale, esuberante; vivacità prontezza d' ingegno. carrer, 2-595: 1
, fanciulla, piena di vita e d' inquietudine, presso a poco come l'argento
, di dinamismo; pronto, vivace d' ingegno, sveglio. - anche sostant
-che rivela acume, prontezza, vivacità d' ingegno (gli occhi, l'espressione
che cielo terso; avremo una traversata d' incanto. -frizzante, brioso (
gli aspere ligame / colla suttilità che d' esso schiume, / d'esta vostracqua a
suttilità che d'esso schiume, / d' esta vostracqua a la mia engorda fame /
: la morbidezza sua avrìa vinto quella d' un topo di molino nato, creato e
un periodo di essa). d' annunzio, iii-1-225: pareva che ogni sera
di modo che ho ricuperata la vista d' assai. g. micheli, lii-13-
vista. forteguerri, 25-32: ed eran d' una vista così na; / che
-di animali. -vista d' aquila: capacità, senso visivo acutissimo;
capacità, senso visivo acutissimo; occhio d' aquila. 2. figur. capacità
mortai caduca vista / fasciata è sempre d' un oscuro velo, / e spesso il
riso? mazzini, 23-4: la vista d' un pubblico ignoto mi fa sudare.
un pubblico ignoto mi fa sudare. d' annunzio, iv-1-715: risparmiami però la vista
effigiata ad una vista / d' un gran palazzo, micòl ammirava / sì
di fuori, in contrapposizione alla disposizione d' animo, all'atteggiamento interiore).
ovunque questa donna mi vedea, si iacea d' una vista pietosa, e d'un
iacea d'una vista pietosa, e d' un colore palido quasi come d'amore.
, e d'un colore palido quasi come d' amore. antonio da ferrara, 132
di un sentimento, di uno stato d' animo, di un'intenzione. tedaldi
, e senza alcuna vista nel viso d' essere stata battuta. -apparenza,
tarde, rinovando vista, / le minuzie d' i corpi lunghe e corte / moversi
corte / moversi per lo raggio. cecco d' ascoli, 364: gema natura umana
senza festa o vista. -impressione d' insieme; effetto spettacolare, grandioso,
. / che non è cosa, degna d' es- ser vista, / in questi
/ di maritaggio e non per vista d' utile. leopardi, i-152: credete che
', / lo mento a guisa d' orbo in su levava. cavalca, 6-1-102
,... più di 5000 fiorini d' oro. palescandolo, 115: ma che
basati tutti... sulla moneta d' oro o su monete permutabili a vista
e senza alcuna inchiesta in un peso noto d' oro fino. -con uso aggett
risposi a vista. -a vista d' occhio: servendosi unicamente della propria capacità
nel mezzo, e bisogna navigare a vista d' occhio. -con valore aggett.
sbarbaro, 1-280: appczzati a vista d' occhio, come telai in attesa
cui si quelli smossi, soffusi già d' erba impaziente. indica che un
sindacato a londra dove le grosse ditte d' amsterdam, d'anversa o di parigi fanno
dove le grosse ditte d'amsterdam, d' anversa o di parigi fanno acquisti di
noi, facendo, o mostrando cosa d' alcuna maraviglia, ovvero d'alcuna perfezione.
mostrando cosa d'alcuna maraviglia, ovvero d' alcuna perfezione. -da vista
, ed avesse sempre piena la casa d' amici di qualità. bacchelli, i-256:
scabrosa alle mani, non fece vista d' accorgersene. bonsanti, 3-i-207: devi promettermi
si rannuvolò tutto e credendo il cuoco colpito d' alienazione mentale, lo guardò a vista
due isole, onde scorrendo la staria d' una d'esse, che ne pareva copiosa
, onde scorrendo la staria d'una d' esse, che ne pareva copiosa di
copiosa di arbori, discoprimmo la bocca d' un fiume che usciva di questa isola
bello de '1 mio bel sol d' italia / mi sfolgorava in vista.
: era un inglese spatriata da un paio d' anni per consiglio dei medici, che
altra metà del pendio verso il fondo d' una piccola valle aperta verso la pianura.
sotto buona o cattiva luce. d' azeglio, 2-216: gli farò conoscere che
non appare; viene alle viste più d' una volta alla settimana; nel rimanente il
signore) mantengati la vista, che d' appetito n'hai buona provvista. proverbi toscani
essa l'addita, / le par d' esser mal vista o mal gradita.
. cattaneo, vi-3-83: nel giorno d' esercizio, i libri si sottomettono a
bisogna poi che ripassi a quell'ambasciata d' ungheria. son loro i più duri per
portare vestimenti troppo vistosi di colore. d' annunzio, 8-106: è molto giovine
iii-570: ama ancora [il platano] d' essere annaffiato col vino e con questo
olfattoria, auditiva, gustatoria, tattile. d' annunzio, iv-1-54: di tratto in
ingl. 'display'). = nome d' agente da visualizzare. visualizzazióne, sf
a punti dello spazio. = nome d' azione da visualizzare. visualménte, avv
), con il suff. dei nomi d' azione; cfr. spagn. visura.
scrosciar cantando i fonti della vita. d' annunzio, v-1-249: poi sole esistono
cielo stellato era mosso verso la parte d' oriente de le dodici parti l'una d'
d'oriente de le dodici parti l'una d' un grado. idem, purg.
potessi farti un'idea della mia vita d' impiegato. baldini, 14-151: verga non
, ma lascia immaginare, la vita d' inferno che oramai le si prepara.
nella vita fisica affiorano sotto forza d' animo. g. cavalcanti,
mia / un lume pien di spiriti d' amore, / che porta uno piacer
nel core, / sì che vi desta d' allegrezza vita. dante, conv.,
; salute, incolumità fisica; forza d' animo. pigafetta, 156: disseno
mazzini, 59-27: la storia ci narra d' una illiria greca, e d'una
ci narra d'una illiria greca, e d' una illiria romana: nel 1810 ebbe
suoi gioghi a te versa apennino! d' annunzio, ii-607: par nelle cose nascere
, 6-260: io credo che il lavoro d' incisione sul legno o su pietra,
quindi vite di santi e leggende ascetiche d' origine bizantina e orientale, e trattati
e orientale, e trattati e poemi d' origine provenzale e arabica. slataper,
. acquavite. 17. vita d' oro: ballo popolare di origine romanesca
'marsiliana', alla 'tarantella', al 'vita d' oro \ alla 'cara scena', che
[s. v.]: 'vita d' oro': ballo romanesco, usato anche
questo e quell'altro emisfero, principio d' ogni cosa santa ettema, / donami
vicini, se mai s'awidero pur d' un mal atto di me.
e se periglio è porto / dallato d' arme, a vita la difendi.
traballante del gas, una tribuna da corte d' assise, e sulla scranna un custode
trarre di vita: uccidere. cielo d' alcamo, 174: sanz'onni colpa levimi
/ il forte ardelio, uom già d' età matura, / ma di vecchiezza indomita
. bacchelli, 1-ii-379: la fiera d' ascenza, per dir di ferrara, nel
nuovo in luce venne / con sughi d' erbe, e fu tornato in vita /
papini, iv-16: chi cerca le vitarelle d' ogni medio o minimo autore, i
., 20 (346): afferrandola d' improvviso per la vita, l'alzò
maschio chiamato sultan memet, di età d' anni 18,... di maggior
notte, dànno una capatina alla 'regina d' italia'. bonsanti, 4-166: egli si
, ii-393: la vitalba è di natura d' attaccarsi a tutto quella ch'ella truova
alba / le rondini nell'uliveto. d' annunzio, 4-ii-13: in tomo,
2. tose. vitalba paonazza. d' alberti [s. v.]:
quale presero forma tutti gli esseri. d' annunzio, iv-2-47: un'onda la investì
non si può attribuire altro valore che d' esperienza: ma poiché l'ebbero, significa
con le voci sante / fate gentil d' ogni anima selvaggia. 6.
. fontanella, i-239: nova lancia d' achille,!... con colpi
con colpi vitali / ne le guerre d' amor gli animi assali, / e traendo
in guisa da far della vita qual cosa d' indeterminato e d'aereo, una certa
della vita qual cosa d'indeterminato e d' aereo, una certa generalità che mai non
teleologico e di meccanico, di organico e d' inorganico, di vita e di materia
manette. bonsanti, 4-15: la vitalità d' una sentenza e d'ogni genere d'
4-15: la vitalità d'una sentenza e d' ogni genere d'aforismi, risiede,
d'una sentenza e d'ogni genere d' aforismi, risiede, oltreché nell'età che
chirurgo concedono utttavia di autunnare sul lago d' orta nella villa che già cedette ai
/ sopra un magro vitalizio, / che d' alcuno a pregiuamica [n-iii-1991]:
, ciuzzo pace aveva ceduto per un vitalizio d' una lira panzini, iv-744: 'vitamine':
, lo andava lungamente canticchiando e assaporando d' anima. piovene, 7-330: marsiaddizionato
. re in auge, far tornare d' attualità; risvegliare l'interes
. frequent. ceutici. = nome d' azione da vitaminizzare. vitalménte,
andamento un po'lento delle nostre instituzioni d' archivi e biblioteche. gobetti, 1-i-70:
parrebbe la prova ge cielo d' alcamo, 173: dunque vorresti, vitama
che il prete ergenna / con le fibre d' agnella non sorti e venuti da
sacerdote fiorì e frutti cecco d' ascoli, 1141: maggior prodezza tegno lo
dalla -schivare una persona, rifiutare d' incontrarla. formula chimica (come tiamina
, i-92: e chi crederebbe che d' uno piccolo acino d'uva, nel quale
e chi crederebbe che d'uno piccolo acino d' uva, nel quale non si vede
qua e là i suoi tralci, che d' altro appoggio non abbisognano. foscolo,
i grappoli novelli imporporasse / a'rai d' autunno, era la vite. carducci,
purgativi ed emetici. -vite idea o d' orso: arbusto del genere vaccinio (vaccinium
, 257: osservasi / nella fava d' egitto, e nella vite / del canadà
. pavese, 5-123: i pomeriggi d' inverno lo fecero entrare e lui, che
di vite, essersi mantenuta per infinità d' anni incorrotta; e tutti dicono che
aver del mosto, / zappi le viti d' agosto. idem, 379: se
dall'ingegno umano ritrovati, parmi e d' invenzione e di utilità la vite tenere
6: le viti idrauliche sono composte d' ordinario di un asse girante collocato obliquamente
bischero di uno strumento a corda. d' annunzio, iv-2-1064: aldo sedeva stringendo il
ad antonino pio,... storiate d' alto a basso, e fatte a
aveva sentito il sopravvento decisivo, come silenzio d' ogni cosa. -con valore
io non farei chiesto uccelli di solco, d' ortigia, non fagiani o starne,
ma non tanto quanto nella maggior parte d' italia. pacichelli, 1-162: ottime sono
più saporita cominciando a mezzo il mese d' aprile fino per tutto giugno.
sul pianello, coi piedi nell'erba molle d' acqua, che stava a curiosare chissà
, che non può tenersi ritto. d' annunzio, i-94: ecco s'affretta una
la pelle] di vitello da latte o d' agnello morto nel nascere, si nominarà
l'altra assai. 4. vitello d' oro: idolo costruito con le fattezze di
faceva nel campo intorno a uno vitello d' oro, lo quale per loro idolo
a farli uno dio, cioè il vitello d' oro, e adoro- ronlo. pascoli
. -adorare, onorare il vitello d' oro: perseguire smodatamente la ricchezza.
il giorno vanno a adorare il vitello d' oro nelle chiese de'protestanti.
parabola evangelica del figliol prodigo). d' annunzio, 2-103: quando questo tuo figliuolo
salvini, 23-14: intorno alle vitelle d' ampia / pupilla, [vanno]
inespressivi. pirandello, 7-486: più d' uno a costanova dava ragione al regio
, s'era avviticchiata ai nuovi tralci d' una vite; la quale, cercato invano
sera, andassono a portare certe sue pergole d' uve angiole e verdoline e sancolombane e
sopra l'ultimo ordine di foglie. d' annunzio, vii-238: la statua della
due vetrate, in una selva di viticci d' oro. 3. bot.
sommità degli alberi vicini, in guisa d' olmi. d. bartoli, 7-ii-153:
maestri in agricoltura utilmente ricordano il guardarsi d' appoggiar le tenere viticelle a stecconi,
n. villani, i-3-11: quei che d' erban l'inaccessibil terra, / e
terra, / e i vitiferi colli hanno d' intorno. monti, 3-255: sovviemmi
sei o in sette ovvero otto piedi d' altezza, si riddano, sì che nella
neri le scintillavano sotto una doppia frangia d' ebano, e la svelta sua vitina ch'
due mani, disegnavasi leggiadramente sotto una veste d' indiana di mulhouse. pirandello, 8-989
vitino come penna, / specchio mio d' alessandria, a tutti piacente? petruccelli
, 1-216: fu fatta una gran barella d' abeto lunga braccia cinque, e mezzo
botti da caccia sul fondo di uno specchio d' acqua. = acer,
a. briganti, 282: dopo d' esser cotta l'acqua, si lascia raffreddare
: e voleva, tra i labbri, d' un diaccio calice (v.).
viale dei cipressi ridotto a galleria. d' annunzio, i-783: quivi archimede su la
cristallino (una fonte, una distesa d' acqua). -anche: non increspato
da vitto1, col suff. dei nomi d' azione. -corpo vitreo-, v
alza le mani al cielo in segno d' allegrezza e ringraziamento. massaia, iv-63:
vittime, cioè gli animali mondi. d' annunzio, i-156: con cetre e con
olibani / e co 'l debito sangue d' una vittima / giova placare i superi /
pace postrema. bélcari, lxxxviii-i-223: d' abram la storia mando a te, che
erano assediati, vicini ad esser vittime d' una inondazione, corsero a salvarli. d'
d'una inondazione, corsero a salvarli. d' annunzio, v-3- 787: la
tasso, n-iii-715: ben mi sovviene d' aver letto quel cuore consecrato su l'
letto quel cuore consecrato su l'altar d' amore: onde conosco che voi ancora
la fiamma quella de1 miei desideri. d' annunzio, 8-64: per discretezza io chiamo
vittima offerta / di nostra fé, d' ubbidienza in pegno. cesari, iii-77:
de'garzoni che servono a tavola. d' annunzio, iii-1-1078: s'è coperto di
il sentirsi vittima. = nome d' azione da vittimizzare. vittimologìa, sf
li-6-463: fanno vitto insieme in camerate d' otto o dieci per ciascuna. =
meretrice. tasso, 7-6-3: salve, d' illustri palme e di trofei / provincia
armerà, che ha l'ale. d' annunzio, i-765: e le fanciulle dietro
anni ma lustri / e secoli, vittor d' ogni cerebro, / e vedrà il
palestra, / che coniunse piedi degni d' omame trionfi. chiabrera, 1-iv-53: la
/ fuga de'greggi sbigottiti, o d' alto / fiume alla dubbia sponda / il
dotta, lat. vidor -òris, nome d' agente da vincere (v.
vittoria fu più di conforto / che d' allegrezza. tasso, 3-43: segue dudon
: più copiosamente livio accompagna la partenza d' annibaie, dopo tante vittorie ottenute in
personificazione. mameli, vli-325: fratelli d' italia, / l'italia s'è desta
[zibaldone], 5-19: con corona d' alloro in testa, e nella sinistra
uno angeletto che porge una corona [d' alloro] con l'una mano e con
voce: « vittoria, vittoria ». d' annunzio, iii-1-564: vittoria! / vittoria
noi di baci; e quella, che d' ogni altra baciatrice più scaltra, /
pilastro de giobbo e di tubia / tu d' amadori scudo, un- d'è vittore
/ tu d'amadori scudo, un- d' è vittore / che non piò re che
, qua in campo accompagnati da moltitudine d' angeli per combattere con li diavoli e
7-2-168: ipomenès che fra cotanta / turba d' amanti miseri cursori / sol di vittoria
battaglie. tansillo, 2-7: mentriio canto d' amor l'alta vittoria, / e
allegrezze vittoriali e nuziali, fu ricevuto. d' annunzio, v-1-1128: dal ponte della
. adimari, 2-187: sotto il velo d' epinicio, cioè di verso vittoriale..
): nome attribuito da g. d' annunzio alla villa sita nei pressi di
visse dal 1921 alla morte. d' annunzio, v-2-704: dentro da questa cerchia
l'aria esprime dalla sua inanità qualcosa d' inconsolabile. = voce
e in partic. alla regina vittoria d' inghilterra e al periodo di tempo in
tomo tomo, tutta una magnifica trina d' argento bianco faceva pensare e delle mutande da
1885 al 1911 per celebrare l'unità d' italia. panzini, iv-744: 'vittoriano'
3-14: mentre che augusto porta popoli d' agrania, dacia e cantabria vettoriava.
. numism. moneta romana in argento d' età repubblicana recante sul dritto la testa di
dritto la testa di giove con corona d' alloro e sul rovescio l'immagine della
1 quinari, dopo che, ad imitazione d' altri della dalmazia, furono segnati con
martinori, 549: 'vittoriato': moneta d' argento, che i romani coniarono insieme al
e della vittoria che corona un trofeo d' armi. = voce dotta,
vittoriosamente combattendo, riportò glorioso trionfo. d' annunzio, v-1-1037: il dio nostro
giunga ad agitare vittoriosamente tutte le bandiere d' italia. 2. per estens.
diffuse, come generose squadriglie, combattono d' ogni lato vittoriosamente l'ignoranza e l'errore
abituato alla vittoria (anche come epiteto d' onore). -anche so- stant.
e timorosamente cercati e commentati come segni d' epifanie. -re vittorioso-, appellativo di
una delle quattro o cinque città importanti d' italia. -per estens. che
'teologia'appelliamo, quando con figura d' alcuna istoria, uando col senso d'
d'alcuna istoria, uando col senso d' alcuna visione,... mostrarci l'
priorato, 3-i-166: dopo essersi il parlamento d' inghilterra reso padrone di tutto quel regno
caporali, lxv-73: con tal'parole d' ira e duol presaghe / roma dolente
dolente a pie'del marmo stava / d' una vittoriosa alta colonna. tasso,
mille verdi spechi / gli alti silenzi empiendo d' alto fragor canoro, / prorompano le
bello, più nobile, più sublime d' un librettino -oh! veramente umile e
si manifesta con slancio, con generosità d' ispirazione (un'espressione artistica).
meglio innarcandosi a'suoi trionfi si eresse. d' annunzio, iv-2- 35: sui muri
intorno alla finestra di quella gentile. d' annunzio, 1-211: il gigante descrive
, può venirle facile torreggiare in virtù d' abitudine, senza interna virulenza, insomma
e sporgente (gli occhi). d' annunzio, 8-43: « come? non
amplissimo / su quattro rote sferiche / d' orizzontal diametro, / cui lento lento
vituli. 2. il biblico vitello d' oro. guido da pisa, 1-70
, 2-1-23: i fondatori... d' una tirannide sono vituperabili. piccolomini,
l'onor popolare che 'l solido, godono d' essere stimati anzi potenti per dovizia e
di questa cavillazone. = nome d' azione da vituperare. vituperando,
palmieri, iii-io: due vituperandi modi sono d' ingiustizia: l'uno di coloro cne
vituperandi, vagabonda, strana / genìa d' impura abbominevol faccia. = voce dotta
chi uno valente uomo infama è degno d' essere fuggito da la gente e non ascoltato
malestruo disceso de li buoni maggiori è degno d' essere da tutti scacciato, e de'
la legge. 3. coprire d' onta, d'infamia, disonorare, svergognare
3. coprire d'onta, d' infamia, disonorare, svergognare macchiando la
: e'fiorentini al vecchio vescovado / d' arezzo stetter venti dì, tra 'quali
costume non vitupero, mi pare nondimeno d' ammonirti che, se piacerà al cielo
nemici di questo vizio potrebbono parer sospetti d' ingrandimento in vituperarlo. cesarotti, 1-xxii-171:
, le vituperi convelle si meritano? d' annunzio, iii-1-1092 / 1093: nessuna delle
vituperare il romano imperio coloro che fingono d' essere figliuoli della chiesa. v. borghini
e imbelle dirmi, e privo / d' ogni coraggio: e l'udir tutti.
, a vipistrelli come colombe volavano loro d' intorno e co. lloro bechi agenti vitiperaro
al comandator di sopra / son disposta d' ubbidire: / l'anima mia si vituopra
si vitupera, per esser troppo pregna d' umidità -intorpidarsi, inquinarsi (l'
. -anche: che si è coperto d' onta con un comportamento, o con azioni
di donna sia vituperevole, sei in d' achille non fur osi i teucri / scostarsi
divulgò, per cessare in parte la vergogna d' una le, vergognoso; turpe
qualcuno. ultimamente per mandato del re d' ungheria, per corrotto sa- giovanni
è da disprezzarlo, se per pazzia è d' averne delle vergini. c.
se per malignità e bene il perdonarglielo. d' an gere, caro nonno
dotta, lat. vituperatór -dris, nome d' agente da vitupepèró), sm.
quel ch'egli dice? la volontà d' alzarlo sarà peccato, degno di vituperazione e
la gran pazzia, / ch'ai giorno d' oggi in questo mondo rende.
dotta, lat. vituperano -ónis, nome d' azione da vitupedi vostra roba avete fatto
216: vergogna sempiterna e vitupero, / d' italia non dirò, ma di chi
/ mostrar ancor l'italica grandezza. d' annunzio, iii-1-415: la festa si
esclamative, per esprimere con forza sentimenti d' indignazione, di riprovazione. chiabrera,
: fu già tempo che fra 'l popolo d' israele le madri fuggivano e compiangevano la
scagliati contro di questo poeta comico. d' azeglio, 4-70: una cosa sola,
ricoperto nuovamente a cagione de'maledettissimi 'conti d' antichi cavalieri'. bacchelh, 1-i-515: l'
e gli dice un gran vitupero. d' annunzio, iv-2-169: vituperi atroci contro
che per vituperio in luogo di corona d' oro portava fronde d'edera et in luogo
luogo di corona d'oro portava fronde d' edera et in luogo di scettro,
ozio, nella frivolezza e nelle famigliarità d' ogni peggior vitupero. -aspetto fisico
volgar., 341: elio era nato d' una schiava e per quello era stato
galea. algarotti, 1-ix-214: un nugol d' ignoranti poetini, / vituperio dell'arte
si reca in laude o in vituperio d' una certa persona. dante, conv.
. v.]: in firenze, d' un maledico, d'un malvagio provocatore
: in firenze, d'un maledico, d' un malvagio provocatore, dicono: 'egli
poi vituperosamente furono sconfitti da pochi. fatti d' alessandro magno volgar., 61:
, 4-229: il nostro secolo non manca d' uomini d'egregio sapere, ma i
: il nostro secolo non manca d'uomini d' egregio sapere, ma i superficiali soverchiano
, 4-462: essendo pessimo [commodo] d' ogne peccato di lussuria e vitiperosa crudeltade
guido affare questa arte falsa e vituperosa d' archimia e poi alla fine fu arso in
crudeltà gliel'uccide- va addosso, dandogli d' una mazza in sulla testa. bacchelli,
g. villani, 12-107: ludovico re d' ungheria non avenda dimenticata la crudele e
., 135-13: così indebolìa la ragione d' orestres e mettealo in vituperoso abominio,
, 2-61 (408): levamiti d' innanzi, vituperosa puttana. boccalini,
la giovane all'opera della lussuria, d' amare ristette. -turpe, ignobile
, e... el fine d' esso è 'l mento e la morte eterna
più vituperose invettive contro gli dei. d' annunzio, iv-2-1123: una parola vituperosa
degli dei era stato con ogni maniera d' onore, quasi che adorato da'suoi
cacciato sopra una vituperosa carretta, coperta d' ogn'intomo di pelli. 8
viene acclamato). cielo d' alcamo, 170: se i tuoi parenti
usavano i soldati, creando l'imperatore d' innalzarlo, e sulle spalle,
: egli era prencipe di spirito vivacissimo e d' ani mo, che non
ricchissi mo e autorevolissimo pari d' inghilterra, capitò in sicilia, a
nell'alto confine / vivaci, poste d' assalto sicure, / non curanti di lappole
a poco cominciano degenerare, perché quegli d' ingegno vivace divengono di costumi pazzi, come
la gloria di questi padri, desidero d' intender le gare de * vostri vivacissimi
energia o, anche, prontezza, acutezza d' ingegno (un gesto, un'espressione
appassionato (un sentimento, uno stato d' animo, anche con riferimento all'amore
mia maligna stella / sete voi messi d' alcun novo amore? g. b.
vanti maestria nella nostr'arte: cioè d' eccitare gli affetti or teneri, gentili
inforza. tassoni, xiii-629: le figure d' intaglio ordinariamente non hanno color vivace.
era luogo a dubitarne; quell'uomo soffriva d' un'aliena- zione mentale...
affilato e severo, quel rapido alternarsi d' un rossore vivace e d'un pallore
quel rapido alternarsi d'un rossore vivace e d' un pallore cadaverico. moravia, xiii-5
. casoni, 89: il nepote d' atlante a noi s'en viene, /
, come si è detto altrove, è d' un suono vivace e spiritoso.
: parvermi i rami gravidi e vivaci / d' un altro pomo. boccaccio, dee
sul respet- tivo prodotto dei diversi generi d' erbe pratensi, tanto 'annue che vivaci'
il caffè], 55: non ardirei d' assicurarvi, che tutt'i vegetabili oltremarini
crescere fra di noi; ma se vari d' essi non prendono piede nelle terre nostre
.. / fattor di vita e dio d' ogni vivace, / deh leva al
, sono vivaci, ma periscono quelli d' otto. 15. che sgorga o
inesauribile (una fonte, un corso d' acqua). -anche in un contesto
(disse cristo) quale sia il dono d' idio e a chi tu neghi ciò
lavoro... aveva gran gusto d' ammirar de'bei quadri! « vedete
2. acutamente, con sottigliezza d' ingegno. s. gregorio magno volgar
la mente più vivacemente penetra le parole d' iddio. 3. in modo acceso
con le (lue medaglie appresso, una d' oro e l'altra d'ariento,
, una d'oro e l'altra d' ariento, ne le quali è coniata la
irrequietezza. -anche: acume e brillantezza d' ingegno. buonaccorso da montemagno il
per alcun tempo ho desiderato alcuna vivacità d' ingegno, sottilità d'invenzione, copia
desiderato alcuna vivacità d'ingegno, sottilità d' invenzione, copia di sermone, grazia di
, 3-472: sendo già venuto alla età d' anni piu di ottontacinque, e conservatosi
ottontacinque, e conservatosi in quella vivacità d' ingegno e in quello intelletto ch'egli
quello intelletto ch'egli aveva quando era d' età d'anni quaranta. f.
intelletto ch'egli aveva quando era d'età d' anni quaranta. f. giustiniani,
giuglaris, 1-493: una somma vivacità d' intendere, e una somma riserva nel
egli è fuor di dubbio che maggior vivacità d' ingegno ha d'ordinario chi nasce ne'
dubbio che maggior vivacità d'ingegno ha d' ordinario chi nasce ne'climi caldi che ne'
lì ore e ore a sentire. d' annunzio, iv-2-585: andrea contarmi pareva disapprovare
dello spirito settecentesco, tratto vivacità e speditezza d' estri, dopo la noia pomposa e
. navagero, lii-12-71: è uomo d' anni circa quaranta,... di
. di color fosco nel volto e d' una gran vivacità negli occhi. g.
a smalto, era appesa una infinità d' ex-voto di coccio policromo:...
brano accrescerebbe la vivacità della poesia. d' annunzio, v-3- 340: il
la lenta, assidua, codarda predicazione d' una scuola di materialisti idolatri ha potuto
materialisti idolatri ha potuto traviare l'intelletto d' italia, non corromperne il cuore.
, 1-i-83: noi vediamo nel socialismo d' oggi un problema di organizzazione del lavoro e
balducci pegolotti, i-286: panni niellati d' ogni colore con vivagni piatti alle 38
l'estremità de'lati della tela lina e d' altra materia, cimosa. n.
sponda di una distesa o di un corso d' acqua. sestini, 229: le
le rupi che coronano lo stagno / son d' olmi vetustissimi vestute; / crescon dove
. -vegetazione che fiancheggia un corso d' acqua. pascoli, i-880: in
usati per fabbricare le vele. d' annunzio, 1-ii-199: sul litorale i trevieri
e giardini e oma'li di tutte generazioni d' erbe e di piante, e feci
[giardino] a nostro modo avendo d' acqua viva copia, fece un bel
ed orti, acque correnti e vivai. d' annunzio, iii-1-715: si spande [
cento. -per estens. specchio d' acqua ricco di pesci. bacchelli,
a guardare l'ampio e placido stagno d' acqua viva e profonda, buon vivaio di
citolini, 418: qui sarà il parlar d' uccelli;... tenerli in gabbia
foresta altissima, rigogliosa, popolatad'ogni sorta d' animali, vivaio di belve e di elefanti
idee, immaginazioni o può costituire fonte d' ispirazione per artisti, scrittori, ecc
necessario cercare e trovare anticipatamente il modo d' averli [questi alberi] all'ordine
innestati che possono benissimo essere piantati. d' annunzio, iv- 2-1048: per la
20-121: sotto la grande [spalliera] d' agrumi, nel mezzo una grotticella
in cuore di proseguir vivamente l'impresa d' africa. gualdo priorato, 3-i-68: assentirono
-con impeto, con irruenza. d' annunzio, 4-ii-35: si mossero insieme di
nelle sue declamazioni sopra la fortuna. d' annunzio, 4-i-58: quindi viveva quasi
vede molto vivamente il ballare e saltare d' erodiade, e la prontezza di alcuni serventi
là su non si domande, / d' ogn'altro gaudio lor cura mi tocca;
de'soldati, imbandita la grande mensa d' abbondanti e laute vivande. manzoni, pr
essendo composta di pura libertà e condita d' onore e di gloria? g. gozzi
, / genaio con vivanda. frottole d' incerta attribuzione, xlvii-263: la buona vivanda
per più persone; portavivande. d' alberti [s. v.]:
arnese di stagno da tornio con cerchi d' ottone, maniglie e coperchio, in
. f. doni, ii-141: vivattano d' un desinare, di due scudi,
un desinare, di due scudi, d' una mancetta e d'un presentuzzo.
due scudi, d'una mancetta e d' un presentuzzo. = voce di provenienza
che continua a manifestarsi (uno stato d' animo, una sensazione, un ricordo)
, né di gente / alcun che fosse d' imperio ribello, / non si
ingrati a'genitor, non sono / degni d' esporre a'degni rai del giorno
vostro, e poco o niente d' altrui, è colpa in un povero giovane
nel cipressetto, trema ancora il nido / d' ogni vivente. d'annunzio,
nido / d'ogni vivente. d' annunzio, i-279: allor da i nidi
ha ora ripreso la sua scelta d' un tempo, l'ha in alcuna parte
falchi si cibano di preda vivente, chi d' una razza, chi d'un'altra
, chi d'una razza, chi d' un'altra. tarchetti, 6-i-166: grande
.. ne'moderni quel che v'è d' errato d'improprio e di falso ma
moderni quel che v'è d'errato d' improprio e di falso ma anche la maggior
ponente, / nonn. averà rifino / d' andare al suo vivante, / perché
gli uomini forti e virtuosi temessero mai d' esser mandati in esiglio. carducci, ii-19-135
mortale o immortale, consiste di materia e d' anima. poliziano, st.,
conoscitivo, e non già come qualcosa d' informe e di passivo, o di attivo
per noi essere una predica vivente. d' annunzio, iii-2-1009: -non era l'amico
de'più viziosi, mentre per cagion d' esempio in un governo meramente dispotico,
i-30: riposa / nel camposanto d' ivry / sobborgo che pare / sempre /
sua infino al tempo che tolomeo re d' egitto domandò e fecessi portare iudea le scritture
[gli olivi] vivono molte centinaia d' anni. redi, 16-iii-318: ma nell'
talma e filomene vissero negli affanni e morirono d' allegrezza. casti, vi-146: chi
così lungo tempo a non saper viver d' altro che di spoglie e di rapine.
, quanti già con lor sollecitudine / d' amar son vissi e con vestir be'
giacosa e illica, cxiii-209: vissi d' arte, vissi d'amore, / non
cxiii-209: vissi d'arte, vissi d' amore, / non feci mai male ad
tommaseo, 3-i-xiv: non s'appaga d' insegnare all'italia quali sono mediocri delle
memoria è tenuta nobile insino al dì d' oggi e anche vive di molte sante opere
sicuro, / fabbri, sul monte d' elicona intento / cercai de'greci peregrini torme
cuor da quel ch'i soglio, / d' ogn'immondo pensier mi purgo e spoglio
primi anni nel castello di fratta. d' annunzio, v-1-320: la batteria gazzola tira
continue domande o richieste. cielo d' alcamo, 170. tu me no lasci
amo come sempre, e mi struggo d' aver nuove di te, mancandone da più
aver nuove di te, mancandone da più d' un mese in poi. p.
frutto della divina operazione. -vivere d' aria: avere bisogno di pochissimo per il
. monosini, 87: grandissimo segno d' esser ben vivuto è da giudicarsi il
in tutto il dì tanto di biscotto e d' acqua, tutti otto insieme, quanto
vi somministreremo il vivere dell'africa. d' annunzio, v-1-1025: raccogliete pel popolo
anonimo, i-493: distrutta m'ài d' ogne gioia; / lassa, lo viver
perché turbarmi l'anima, / o d' oro e d'onor brame, / se
l'anima, / o d'oro e d' onor brame, / se del mio viver
civile. guicciardini, 2-1-159: al vivere d' oggi è stimato più uno ricco che
i-129): ove dorme il furor d' inclite geste / e sien ministre al viver
par., 27-43: ma per acquisto d' esto viver lieto, / e sisto
fiato / e di leonza o d' altro assai fragore, / mai nessun ne
viverra. questo non è maggiore d' uno scoiulo, quali altri chiamano schiratto e
4-1471: concorreva in lui gran vivezza d' ingegno, che nel suo mestiere lo
del professore luccicavano di insolita vivezza. d' annunzio, 3-71: una piccola
: si ritrovano in questo sesso fecondità d' ingegno, bontà di costumi, perizia neìl'
baretti, 2-308: l'italia nostra formica d' ogni banda di gente, la quale
dello sguardo; con arguzia e acutezza d' ingegno; con fervida capacità creativa; con
era sorretta la veste, sì a guisa d' una clamide dalle spalle e dalla vividézza
sembrava malato. era cosparso di chiazze circolari d' un rosso più vivido, simili a
un diffuso esantema che talvolta s'orlava d' una trina di sale, bianca come bisso
la lingua e 'l petto avvampi / d' un vivido, suave e chiaro foco.
/ temprò di fantasia l'util fatica / d' obblio sprezzate il livido / stagno,
1-i-102: tu [speranza] in cuor d' ogn'uom favelli, e pensi, e
: o sole o sol, sulla palude d' ora / lancia vividi rai, /
: 1 vivid'occhi / dolce tremanti d' amoroso lume / vener conobbe, e
, quali agli altrui / dolce velo d' obblio, troppo piu cari / ricevuti gli
perseguente tedio / vietami il goder. d' annunzio, i-4: all'occhio riarso
non è fermo e stagnante (un corso d' acqua), sorgivo; limpido,
spiaggie che l'arte soccorsa dal clima riempie d' incanti e delizie.
ii-626: quando ancor cara, improvida / d' un avvenir mal fido, / ebbra
e amor m'incese, / stipata d' infinito atro dolore, / scorgendo come a
ortiche e rovi e squallida verdura / d' aglio e cipolle. -fremente,
; vivido, dagli occhi azzurri e d' umore gioviale. 9. che scorre
/ di camilla ragiono, / madre d' esempi rari. spallanzani, 4-iv-332: quantunque
di keaton si riassocia per me alla stamberga d' un borgo toscano; il viso severo
del poliamolo, con appena l'ombra d' un risolino agli angoli della bocca. montale
, al nostro vedere, l'esempio d' una lirica nuova, vivida insieme e
nuova, vivida insieme e pensata. d' annunzio, iv-2-579: dotato d'una straordinaria
pensata. d'annunzio, iv-2-579: dotato d' una straordinaria facoltà verbale, egli riusciva
n'è vivificaménto. = nome d' azione da vivificare. vivificante (
odio il principio distruggente e mortale. d' annunzio, i-933: alto è il meriggio
fuoco vivificante che l'anime ravviva e d' amor divino l'accende.
: « io vi adoro ». d' annunzio, iv-1-888: giorgio, anche rideva
. foscarini, li-2-529: li spiriti vivificanti d' uno stato sono riputati giustamente le rendite
e grazioso sovr'onni semente e opera d' omini tutti. dante, conv.,
listico. = nome d' azione da vivificare. vivificazióne,
dotta, lat tardo vivificano -dnis, nome d' azione da vivificare (v. vivificare
te di lieve cosa. = nome d' azione da viverei. vivinatalità, sf
, i-362: il dottor samuele lehmann, d' amburgo, era un vivisettóre, un
bonsanti, 4-109: questo cinico vivisezionatore d' anime e di corpi...
degli avvenimenti. = nome d' agente da vivisezionare. vivisezióne,
da vivere, col suff. dei nomi d' agente. vivituro, agg.
che a loro costava poco) un secolo d' oro a breve distanza da noi.
/ omo che no à sentore / d' amoroso calore: / ancor sia vivo,
pensa oggimai per te, s'hai fior d' ingegno, / qual io divenni,
ingegno, / qual io divenni, d' uno e d'altro privo. petrarca,
/ qual io divenni, d'uno e d' altro privo. petrarca, 342-14:
belve esser pietose / di se stesse e d' altrui, toglieano i vivi / all'
qualsivoglia vena o arteria precipitosamente trabocchi. d' annunzio, iv-2-36: stava lì assopita
braccia stese nell'erba; gli pareva d' esser diventato egli stesso 'humus'fecondatore; si
stupisce le intatte 7 sue vene, d' un sangue più vivo, / più tiepido
viva quanto più. chiari, 2-i-49: d' una giovine temeraria in tutte le sue
poliziano, 1-717: i suoi capelli d' oro, / i denticelli mondi /
viva, tane è la bramosia che avevo d' accasarmi. 4. aperto,
324: sonovi... cervelli d' una tempra viva, ma riposata, armonica
: che 'l suo vero ripozo / à d' allegrezza in sé spiriti vivi, /
ch'è di là da ogni memoria d' uomo ». « ma non si vende
mia venuta avendo dato ad essi motivo d' una alternazione vivissima, pareva che andasse tutta
ma così vivi, lucidi, e pieni d' amoroso ardore, che non si possono
): le labbra, quantunque appena tinte d' un roseo sbiadito, pure, spiccavano
degli occhi, subitanei, vivi, pieni d' espressione e di mistero. pirandello,
trarne el licore, / ch'allora è d' olio più recente e viva / e
maraviglia sarebbe in te se, privo / d' impedimento, giù ti fossi assiso,
così toro in vivo foco affina. d' annunzio, v-1-192: la finestra è
lunghi e spietati in paesi lontani. d' annunzio, iv-2-5: nelle gocciole della pioggia
vago e dolce aspetto, / giovane d' anni e vecchio d'intelletto, / imagin
, / giovane d'anni e vecchio d' intelletto, / imagin de la gloria e
., 28 (489): d' acqua perfino c'era scarsità; d'acqua
: d'acqua perfino c'era scarsità; d' acqua, voglio dire, viva e
amaro, / che fuor trabocca or sì d' ambe le rive. giuglaris, 165:
base della sezione considerata di un corso d' acqua. guglielmini, 2-1: l'
corrente non possa rimanere in essa niente d' acqua stagnante; la quale si chiami col
se non li è rotto il cerchio d' alcun canto, / in questa altezza ch'
de l'aspra valle / rinchiusa intorno d' alti e vivi sassi, / e ripensando
van serpendo, e qui son rivi / d' acque gelide, fugaci. leopardi,
medesima cassa i loro canti vivi. d' annunzio, vi-59: discendo...
na- politana, apparteneva a quella classe d' antica nobiltà italica in cui era tenuta
ansa a molti rami accessori, a cagion d' esempio, all'insegnamento delle 'lingue vive'
iacopo sansovino rarissimo vi omarà la camera d' una venere sì vera e sì viva che
sì de'costumi come della virtù e fattezze d' antonio. 20. icastico,
poemi eroici ha composto un gran numero d' inni, i quali sono cotanto pieni di
serafino aquilano, 67: tanti strai d' or, che amor m'aventa al
: et cum acte reverente e pien d' amore / surrise alquanto e mosse tal parole
a temprar talor riedi / con le voglie d' amor più vive e accese. muratori
il re di riceverlo con vivi segni d' amore, e d'aver deposto a fatto
con vivi segni d'amore, e d' aver deposto a fatto ogni primiero sdegno.
nata in questo momento una vivissima curiosità d' assistere almeno una volta a questo tanto decantato
che le son soggetti, avend'essi d' aggravio oltre il contante vivo, alloggi,
aver lasciato pei nuovi padroni il valsente vivo d' un quattrino. -che comporta un
vive, legname, ferraglia, mano d' opera e macine; che quanto all'opera
bisogno di essere fatti vivi dalla virtù d' uno cittadino, il quale animosamente concorra
di cercare al possibile la riconciliazione con casa d' austria e di sassonia onde si terranno
villa / era il grand'uom che d' affrica s'appella / perché prima col ferro
ser giovanni, 3-37: le saette d' amor temperate / passono il vivo più
degna di maraviglia mi pare, che d' un emporio sì grande, il quale per
. lippi, 2-4: eran talmente d' animo cattivo, / che tavrebbon voluto ingoiar
. [tommaseo]: e = nome d' azione da viziare. così vivorosamente,
in voi riprender lice, / che più d' ogni altre ba. dentro di
in canna. co ho questa buona sorte d' aver la vista chiara, vivarosa, che
le chiama e chi cattive. f. d' ambra, ce vino esce; la rosa
colta una vivuola al mio testo; ella d' umori acri, capaci di accrescere di più
[tommaseo]: pagammo per vivore d' uno stanziamento fatto per li detti capitani.
una grande sedia di vivorio, e vestilla d' oro molto splendente, la quale aveva
innamorare / sui dolci canti all'ombra d' un vivuolo. b. davanzati, ii-532
testamento. statuto detta società del padule d' orgia, 94: questo capitolo non
di colui che straniero e poi germi d' anarchia che viziano le sue instituzio- ne scrisse
corpo sociale, ecc. n'ha d' irreparabili e che viziano pur troppo le strofe
. beri, con una specie d' ebbrezza, che usurpava apparenze di dante,
dico che tu lo apprendi male per vizio d' organi; dendo esclusivamente al proprio piacere e
tutta la gamba; è simigliante al vizio d' osso ch'esce di fuori. è
fiorentini] per farlo ritenere per levariosi d' intorno, non fidandosi di lui per quello
sta all'igiene, veicoli d' aria viziata, che hanno soppresso la pas
bottega. moravia, i-ii: una camera d' obbligo di buono, il quale
navarra. boccaccio, viii-2-207: questa spezie d' uomini, quan nale ne'
l'iscrizione è viziata, siccome invece d' innocenzo fu per ignoranza ancora posto eugenio.
. v.]: raddirizzamento de'passi d' autore viziati. passo viziato per errore
voce dotta, lat vitiator -òris, nome d' agente da vitiàre (v.
indosso le vesti. = nome d' azione da viziare. vìzio (
questo era il conte pinibai, figliuolo / d' anselmo d'altaripa, maganzese; /
il conte pinibai, figliuolo / d'anselmo d' altaripa, maganzese; / che tra
, 12- ii-8: sotto il misterio d' èrcole si dinota cristo, il quale estinse
: e dunque, amico, c'hai d' omo figura / razionel, potente,
natura operarsi, per poco non rimase d' incarnarsi. n. lorenzi [
delle dispute intorno l'invalidità per il vizio d' obrezio- ne o della sobrezione. delfico
-pecca, imperfezione di un'opera d' arte o letteraria; difetto di ideazione
poi sempre i mali fisici della specie d' ogni età...; le infiammagioni
che tu lo apprendi male per vizio d' organi; come chi dicesse che il sole
ibidem, 49: l'avarizia è scuola d' ogni vizio. ibidem, 161:
nel vizio, muore nella vita. chi d' un vizio si vuole astenere, preghi
sortita, nascendo, un'anima schifa d' ogni viziosità, e tutta da sé
. de amicis, i-374: un soldato d' onore ne vai dieci di voi,
[i cieli] ricevessero questa spezie d' angeli, la quale è viziosa, essi
peccato. giacomo da lentini o monaldo d' aquino, 455: l'aspido, serpente
sia de'più viziosi, mentre per cagion d' esempio in un governo meramente dispotico,
a comportamenti degenerati e corrotti. cecco d' ascoli, 2037: amor, s'è
, del quale del tutto era disposto d' uscire, si ritrovava senza consiglio alcuno e
battista, ii-261: la tragedia è purgatrice d' affetti viziosi col mezzo della compassione e
caminare col solo raziocinio naturale, dovendosi cercar d' unir al possibile tutte queste parti.
cinque mesi di malattia alla cessazione assoluta d' ogni secrezione viziosa colla sola estrazione d'
d'ogni secrezione viziosa colla sola estrazione d' una dente, è più che non m'
degli occhi, li quali sono principio d' amore; / ne la seconda dico de
la bocca, la quale è fine d' amore. e acciò che quinci si lievi
a ma turare al principio d' agosto, e mentre s'awanza con la
asse penzolan reste di cipolle e d' agli e grappoli di pomidori vizzi. moravia
vecchie tutte, al mio giudizio. d' annunzio, iv-2-1222: quel viso vizzo,
= dall'ingl. wobbulator, nome d' agente da [to \ wobble 'oscillare',
= dall'ingl. wobbulation, nome d' azione da [to] wobble 'oscillare'.
boccuccia che sputi sentenze / più dette d' aristotile e platone. / parli più dolce
, qualunque fosse il soggetto, sapeva d' alfieri e di niccolini. bacchetti, 2-xix-356
generiche, e quel vocabolario comune, d' influssi, d'aspetti, di congiunzioni;
quel vocabolario comune, d'influssi, d' aspetti, di congiunzioni; ma sapeva parlare
comunisti in casa ('separatisti'nel vocabolario d' allora, cioè separati dalla francia, obbedienti
nieri, 2-316: certi signori maestri d' italiano si sono fatti un loro piccolo
sf. lemmatizzazione. = nome d' azione da vocabolarizzare. vocaboleggiare,
altre cose, debb'essere intesa la mente d' un vocabolista. leopardi, i-811:
, e li vocaboli semplici e composti d' un linguaggio pervengano alli nostri orecchi mediante
altro che una applicazione speciale e analoga d' un vocabolo toscano) alle poste loro
, / adritto a bastian nostro, d' onor degno. guicciardini, 2-1-111: di
non possono essere compresi sotto il vocabolo d' epopea poiché sono scritti in prosa.
non in capi, tutte e ciascune d' esso testatore terre, vigne, possessioni e
martello, 322: ma è tempo d' incominciar la commedia didascalica. questi occhi
da vocale2, col suff. dei nomi d' azione dei verbi frequent.
ottimo, ii-212: il mutolo figliuolo acceso d' ira impetuosa scaldò tanto gli organi vocali
vita celiare venga temperata da un opportuno ordine d' istruzione e di visita. pratesi,
loro eran sempre desti e sempre capaci d' alzare fino alle stelle tutta la loro potenza
ond'el- la dovesse conservarsi per mezzo d' una tradizione vocale e trasmettersi di mano
scoppiò nel tremulo meriggio / il vario squillo d' un'aerea rissa: / e grande
/ la cava cetra ripetea com'eco. d' annunzio, i-324: freschi salìan di
attesi, pochi vecchi amici devoti. d' annunzio, i-233: le vele eran
di porpora splendenti / come fiamme; d' avorio era la prora / scolpita;
vocali, che sono anima e legame d' ogni parole. ottimo, iii-420:
sono dette vocali, però che ciascuna d' esse cinque fa suono per sé. delminio
, come nel fono. -vocale d' appoggio: vocale che viene inserita in una
meno numerosi gruppi di note. d' alberti [s. v.]:
dorabella di nan merriman. = nome d' agente da vocalizzare. vocalizzazióne, sf
parte dei lattanti. = nome d' azione da vocalizzare. vocalizzo, sm
non sa però se egli è degno d' essere eletto allo eterno regno. rappresentazione
e questa è quando la immensa bontà d' iddio tocca e risveglia il cuore dell'
per cui abbia avuto mai vocazione. d' annunzio, 1-215: assolutamente ero decisa
-ma mi spaventa il caldo: e d' altra parte aspetto la sentenza del ministro sull'
che tutti siano tenuti ad uccidere animandosi d' un odio che non tutti hanno nell'anima
voce dotta, lat vocatìo -ónis, nome d' azione da vocare (v.
voce dove non è movimento e percussione d' aria. ariosto, 8-46: con voce
'orni mi rimangono di vita. d' annunzio, v-1-271: là ella udì
., 129: voce di pianto e d' urlato de le pietose madri fu udito
fioche, e parevano procedere dalla porta. d' annunzio, iv2- 579: la sua
sensi e il core, / tutta d' alti pensier s'empie la mente. l
giustiniani, 1-247: or ti piaccia d' ascoltare / ste mie voce topinele; /
, 329: in roma la voce d' un oca salvò il campidoglio. sacchi,
di trombe, di tamburi e d' altre voce. ulloa [f. colombo
voce / dell'arpe e dei cantor. d' annunzio, v-1-275: il cembalo,
de gli alberi e da le spelunche coperte d' edera, e da tutte le cose
diede; / e forse sua sentenza è d' altra guisa / che la voce non
voce dell'uso, e non mi pare d' averla messa in quel luogo a sproposito
futuro non caggia quasi mai in occasione d' usarsi nella lingua nostra. avvertendo che
è la capitale del querci, nido allor d' usurai, ma leggete il du-cange,
se 'l conte ugolino aveva voce / d' aver tradita te de le castella, /
che non vi sia il miglior uomo d' arme della maestà sua, e in tutte
la voce pubblica, ma non ebbi intenzione d' ingannare. deledda, ii-82: uscendo
spese più di tre milioni e mezzo d' oro. sarpi, 1-204: e andata
alle prime, ancor sospette, / voci d' un amator. rosmini, 5-1-5:
il « manifesto » doveva essere fatto fin d' al- lora. e non mi sorprenderebbe
, 4-156: si è trasformato [d' annunzio] nell'aspetto sempre giocondamente:
giocondamente: egli è ora nella tregua d' alcione e pure sente la voce della
politico e politicante, è ancora quella d' un prete reazionario. 13.
una cantata a tre voci, non indegna d' esser letta. in roma è stata
quarte un tuono, crebbe il sistema d' una voce. sacchi, 19-20: il
tempo dal re fu spedito il marescial d' aumont govemator della pic- cardia, per
: o... metterli in voce d' uomini esorbitanti e strani. dubito non
più plausibile, che potessi tenere. d' azeglio, 2-329: pinelli...
che la mi sussurri in confidenza. d' annunzio, iv-2-33: -matteo! -disse con
, ucciso da un maestracci in vendetta d' altro maestracci ucciso forse da un parente
ispi- razione. = nome d' agente femm. da vocerare.
sopra i corpi dei congiunti ammazzati. d' annunzio, v-2-654: era là [la
molti vociali, al primo « popolo d' italia ». vocianésimo, sm
tempo voleva dire consenso e compatimento. d' annunzio, iv-1-367: i facchini scaricavano i
, in compagnia dell'ava, / saltar d' intorno a lei, rosei vociando!
, di fuori, sara -non paga d' essersi attaccata disperata- mente al campanello -
1-ii-433: « e roba da corte d' assisi! » si metteva a vociare coniglio
. è guastatrice de'campi o delle selve d' amore; ma sì ben la fiera
un vociare, un ondeggiare, un mareggiare d' uomini confuso e tumultuoso.
ch'io so che voi giurate / d' ingannare ogni dì qualche cristiano? =
gelò con una vociata: « stati d' animo, stati d'animo! ».
: « stati d'animo, stati d' animo! ». 2.
in partic. sproloquiando. d' annunzio, ii-297: egli era la sanie
di quei vociatori. = nome d' agente da vociare. vociferaménto,
2-400: è... debito sacrosanto d' ogni membro di magistrato il non usare
prepotenza,... il non cercare d' intimorire
vociferamento da indemoniato, e il procacciare d' informarsi della cosa in cui si vuole interporre
ma- gistratesca. = nome d' azione da vociferare. vociferante (
vociferare tutta la giornata, dando lezioni d' inglese e di francese, si permetteva questo
. -imprecare, bestemmiare. d' annunzio, ii-226: vociferar contra gli iddii
quando, dico, andava egli vociferando d' essersi raccomandato con me, molti di
lui dimesticamente, diedero assai chiari indizi d' averlo a male. pellico, 4-194:
fosse stato ben osservato dalle fanciulle pria d' imbarcarsi, esse non si sarebbero certamente affidate
in fiandra sia seguito un mezzo fatto d' armi e si vocifera che breda sia stato
alla neve dell'anno venturo). d' annunzio, iv-2-123: si vociferò poi
. si vociferava di sinistri prodigi e d' apparizioni nei boschi, di fulmini micidiali
fulmini micidiali, di nascite mostruose, d' orrende collere dello spirito del lago.
mediocri consiste la salvezza e la ricchezza d' una letteratura. e non potranno essere indirizzati
destavano in quest'ultimo un violento moto d' avversione e d'insofferenza contro il vociferatore
ultimo un violento moto d'avversione e d' insofferenza contro il vociferatore inopportuno.
voce dotta, lat vociferator -òris, nome d' agente da vociferavi (v. vociferare
dotta, lat. vociferano -ónis, nome d' azione da vociferàri (v. vociferare
di cavalli, di battelli, e vociferio d' istante in istante più alto. beltrametti
» rispondeva: « sì! ». d' annunzio, i-95: un lieto confuso
: in quillu tempu si mossi re d' aragona di catalogna e fici vucitari andari
con una voga uniforme solcavano il seno d' anfitrite. d'annunzio, iii-2-31: pel
uniforme solcavano il seno d'anfitrite. d' annunzio, iii-2-31: pel porto albo /
dà veramente un piacer nuovo a vogatori d' acqua ferma come noi. -mettere
. i. frugoni, i-15-8: perché d' un modo degno / teco amore m'
ad altro segno, / dove fa d' uopo alquanto alzar lo stile, / e
i mistici, gli iperesteti della torre d' avorio, in opposizione al positivismo scientifico,
anch'essi bene o mal volevano. d' azeglio, 4-176: cintesi le spade
mare se potessero scoprire 1 loro avversari. d' annunzio, 3-135: i rematori,
estens. attraversare, traghettare un corso d' acqua con una barca a remi (con
/ alle nereidi appresso. = nome d' agente da vogare. vogatura, sf
e senza molta fatica. = nome d' azione da vogare. voga vanti (
, / per esser vogavanti di galera. d' annunzio, ii-873: è i vogavanti
), sf. volontà, disposizione d' animo incline a tenere un determinato comportamento
grande allegrezza e buona voglia con rami d' ulivo in mano, gridando: « pace
di volare, e non s'attenta / d' abbandonar lo nido, e giù le cala
ii-231: per amor di dio sforzati d' esser un poco più considerato e meno impetuoso
, tutto preda farà dell'esecranda voglia d' avere. fantoni, i-41: con pochi
colei si facevano, erano delle carni vive d' una mandra di femminacce, spesate dal
resa conscia del suo errore, ella giurava d' aver contrastato con tutte le forze alle
stasera! aspetta, aspè! hai voglia d' aspettare! il corbo! savmio,
, xii-134: egli m'ha l'aria d' un uomo che non abbia mai mangiato
buona voglia: con una buona disposizione d' animo; di buona lena; di buon
al tuo trovato, / amico, che d' erranza mi dispoglia. sacchetti, 53-105
domandatoli di ricchi drappi, non rattori d' argenti e oro; ma puri, sinceri
, x-1-236: mi posi dietro la gonnella d' una gar- zona di campagna e la
sazia, una rimembranza non ancora spenta d' amore. -acer. vogliolóna.
, insomma vogliucole, astiucoli, piccinerìe d' ogni risma. 9. prov
ant. e letter. volontà, disposizione d' animo a tenere un determinato comportamento,
, a fare qualcosa. rugieri d' amici, 62: per leal servire la
, passione amorosa. -anche: sentimento d' amore, affetto profondo. anonimo,
6-40: eo no o solo in lei d' amor volliènza, / ch'è in
'l pensamento /... in segnoria d' amore tutto sento / ed in vogliènza
, si ricordava dell'uve e de'fichi d' italia e mai domandava se ne potessi
, né avvampasse in lei minor desiderio d' essa di quello si facesse nella francia.
distino, / che sempre fui e son d' amar vollioso, / senza nullo ardimento
], iii-2-125: ei dev'essere d' animo generoso, amante della patria, voglioso
quando bisogno fue. monte, 1-80-16: d' angel sembianza -in voi non mancòne.
che siete in piccioletta barca, / desiderosi d' ascoltar, seguiti / dietro al mio
penetrali della dea pensosa, / giovinetti d' esperia: era più lieta / urania un
tuta tramortita, / quando venne a guisa d' uno argeri / quel che vi presentò