alla città giapponese di tokyo. pio d' emilia [« l'espresso », p-x-1988
giuochi, / tale di scachi, d' azara e qual di tole?
debia loal segnor e cantar questo ymno d' i tri devoti pueri. = dal
da tre anni in qua mi ritrovo d' ordine del s. offizio per avere io
che avrebbe bastato a turbare i sonni d' un eremita. 3. che
, 18-549: di molte vi feci opre d' ingegno, / fibbie ed armille tortuose
soffogata ed estinta in noi cotesta utile verità d' annunzio, iv2- 581: « non
, superficiale, sibillino, ecc. d' arzo, 374: egli [h.
. frugoni, 4-9: io, che d' atro color la faccia tingo, / son
lungo, con la fantasia, su'particolari d' una tortura morale, più efferata delle
sanguinolente azzioni e di fatti atroci e d' orrendo aspetto, come sono uccisioni, ferimenti
, determina tale situazione. rinaldo d' aquino, 116: saccio che tortura per
tortura, / servendo per calura / d' essere meritato. leandreide, iv-15-34: ed
a cui le anime forti possono accomodarsi. d' annunzio, iv-1-709: « vedi:
, 1-184: non vi par l'uomo d' ingegno maggior tortura di una non buona
è il moto della potenzia che 'l mezzo d' esso vinco, incluso infra i due
cerchio che si torce, e gira d' intorno, overo all'ultimo tormento,
, e scortisce, e ad ogni poco d' umido dell'aria che lo penetri,
può veramente assicurare se la dama morisse d' apoplessia, non si essendo potuto aprire il
tutta dirittura, degni di venire e d' abitare con noi. s. caterina
deriva l'altro pregiudizio di farsi schiavo d' un autore, d'una nazione, d'
di farsi schiavo d'un autore, d' una nazione, d'un secolo, di
d'un autore, d'una nazione, d' un secolo, di adorarne i difetti
cervello / non ho trovato il modo d' incatenarvi! solaro della margherita, 301:
sono messi alla tortura per definirla. d' azeglio, 7-i-105: ho messo il mio
= dal lat tardo tortura 'torcimento', nome d' azione da torquere (v. torcere
torturaménto del corpo. = nome d' azione da torturare. torturante (
, attanagliare (la fame). d' annunzio, iv-2-77: una bramosìa bestiale di
pirandello, 7-77: mettendoci un po'd' impegno, forse sarebbe riuscito a prendere
assolutismo ora violento e dispotico commette vessazioni d' ogni maniera e più da questo mese arresti
14-106: sono due facce del medesimo tipo d' uomo, torturatore dei suoi simili.
comportarsi verso di esse. = nome d' agente da torturare. torturizzare, tr
... erano come avare stille d' acqua sopra i labbri aridi per lunga sete
fantasma infausto, di plutone un paggio / d' anima esaminata inanimato, / dell'atra
. maffei, 375: di parte e d' altra, / poiché fur dunque in
lo scettro toccò questo e quel petto. d' annunzio, iii-2-243: torva [fedra
, 1-1-115: di ponente il re d' aragona più giovane, più sagace e meno
uno scontro, un combattimento). d' annunzio, i-861: ma attende una torva
pasto cadea di torvi / lupi e d' ingordi corvi. pascoli, 1180: la
torva passione dell'uomo, che pur d' aver lei e di saziar la sua brama
irte, malvage.. / qualche cesto d' assenzio e di cicuta. fenoglio,
invisibile portico veniva il torvo gemito d' un recalcitrante e irosamente tentato motore d'auto
gemito d'un recalcitrante e irosamente tentato motore d' auto. 4. che ha
plinio], 131: socrate sempre stette d' una faccia: né mai o più
maninconoso si vide, ma tale continuazione d' animo fa gli uomini alcuna volta rigidi e
di parlare con anna, si rilasciò tutto d' un tratto. -con riferimento a
inameno / pieno di spine, e d' ogni grazia privo / io, salvin,
ogni grazia privo / io, salvin, d' amor parlo, e canto, e
e canto, e scrivo / e d' amor tre volumi ho già ripieno. nievo
-livido (un cadavere). d' annunzio, i-896: volare, o tempesta
pensosa, / là sur un torvo giogo d' apennino / qualch'elce nera lo ripete
nera lo ripete ai venti. d' annunzio, iv-1-512: cupo luccicante rapido,
dolce amico: gemello, / stimolo d' armonie nell'io fraterno: / anche in
, / che ammorbidisce i nodi ossei d' un tronco / nudo nel torvo inverno,
cupo, a quel rombazzo, / battito d' ira. buzzati, i-285: squallido
estens.: dileggio, canzonatura. d' azeglio, 1-528: chi mi fa un
argento, ed in somma la scarsezza d' un metallo sì bisognevole, han partorito.
tagliatori delle monete. = nome d' azione da tosare. tosare,
al principio di maggio o al fine d' aprile. caporali, ii-21: si legge
si fabbricano le casipole di nicchi e d' altri purgamenti del mare. de notari,
stravince, si farà tosare ». tentò d' accompagnar le parole con un sorriso.
, 2-194: in questi giorni fa d' uopo nettar dall'erbe i seminati, e
tosa le spalliere, sbarba ogni fil d' erba o da'vasi delle viole, o
ritondare la selva nera e le foreste d' america come le spalliere di bosso dei
in partic., anticamente, quelle d' oro e d'argento) per ridurne in
, anticamente, quelle d'oro e d' argento) per ridurne in modo truffaldino
tosate si debbino per tre dì unte d' olio d'oliva tenere al sole. carducci
si debbino per tre dì unte d'olio d' oliva tenere al sole. carducci,
: ecco i prati felici, che coperti d' erbette odorate, quanto più tosati,
chi limava monete metalliche (in partic. d' oro e d'argento) per ridurne
(in partic. d'oro e d' argento) per ridurne in modo truffaldino il
che con le forbici. = nome d' agente da tosare. tosatura, sf
pecore s'avviano a pareggiare il numero d' una volta, e a passarlo.
, i-xlix: vedrete luccicare la lama d' un rasoio menata brutalmente in capo ad un
la tosatura della testa, un po'd' imbarazzo gastrico. 3. asportazione
di una parte di metallo dalle monete d' oro e d'argento (che venivano
di metallo dalle monete d'oro e d' argento (che venivano limate o raschiate
tosatura fiscale. = nome d' azione da tosare. toscaménte,
intorno a sé. = nome d' azione da toscaneggiare. toscaneggiante (
, 3-269: il conte è altrettanto nimico d' ogni toscane- smo, d'ogni toscaneria
altrettanto nimico d'ogni toscane- smo, d' ogni toscaneria, d'ogni toscaneggiatura.
toscane- smo, d'ogni toscaneria, d' ogni toscaneggiatura. = nome d'
d'ogni toscaneggiatura. = nome d' azione da toscaneggiare. toscanéggio,
il vostro tono protettorale e insolente? d' annunzio, v-2-267: da buon toscanello
maggior parte di quelli che fanno professione d' intendere le toscanene. leopardi, i-893:
verrà in paragone l'italiano con testi d' altre lingue, non vedremo i compositori
riguardato ben due volte... d' impiegare altresì quel lombardesimo, da dante,
una toscanizzazióne graduale). = nome d' azione da toscanizzare. toscano (
versa a te fiorenza in grembo. d' annunzio, 8-86: condannato da una
contrassegni: una dovrebbe essere la pianta d' if, l'altra d'un'isola dell'
la pianta d'if, l'altra d' un'isola dell'arcipelago toscano dov'è nascosto
è proprio o si riferisce al direttore d' orchestra a. toscanini (1867-1957),
. scrisse tre libri in lingua latina d' amore, ridotti da lui medesimo nella
costei impose la reina anna che desse opera d' aver qualche rime toscane o altre composizioni
e il fiorentino assai più degli altri. d' annunzio, v-1-673: incomincia la vita
ordine toscano per esser quello meno ornato d' ogroaltro e parlando prima della colonna come
: ordine toscano: uno de'cinque ordini d' architettura più nano e di maggior grossezza
ii-22 (87): si trovan verze d' otto sorti, o diece / quali
rosso, lombardo nero, / romagnuol d' ogni pelo. = dal lai tuscanus
manìa di babbo, il signor paolo d' osnago di bontà. = deriv
s'ascondeva vosco / queli ch'è padre d' ogne mortai vita, / quand'io
voi pensate, signor, troppo altamente / d' una patria selvaggia; il casentino /
il sepolcreto bolognese e quello di villanova d' una età stessa e antichissima, d'una
villanova d'una età stessa e antichissima, d' una stessa gente, la gente che
impura, dopo mille e mille / anni d' esilio. -che si riferisce all'
i primi sacrificatori a rldii con fummo d' incenso detto tuscio. amabile di continenzia,
boschini, 508: dirò un proverbio d' un poeta tosco / che disse che assae
fagiuoli, xi-104: scrive per man d' un segretario tosco, / ch'ha la
che 'n sì dolci tempre / cantò d' amor col maggior tosco a paro, /
, 4-11: di monte in monte e d' uno in altro bosco / giunseno ove
è tuo valor, non già difetto d' arte. c. i. frugoni,
tarsia, 1-90: mortale in vasel d' or tosco gli offerse. marino, 1-13-251
e freme, e si dimena irato. d' annunzio, iii-1-1022: d'uno aspide
dimena irato. d'annunzio, iii-1-1022: d' uno aspide l'uomo ciurmato si può
siri, vii-242: li studiarono d' inorridirsi del passaggio dell'armata di turenna
fra 'l vibraménto dell'armi. d' annunzio, i-482: dava il bianco metallo
stato di euforia, di frenesia. d' annunzio, 4-ii-156: pare come ascolti qualche
un'eco di susurro insidiante, un ondeggiamento d' abbandono che la invade, un vibraménto
vibraménto che tu sai. = nome d' azione da vibrare. vibrante (part
sembra che debba ostruirle e strozzarlo. d' annunzio, 4-ii-15: e rideva in
, come se gli scottassero le labbra. d' annunzio, iv-1-170: nel fuoco del
intensità, sentimenti, emozioni, stati d' animo, ecc.; che li palesa
un quadrello adatta su la corda / d' un arco ch'io le diedi, e
comune decreto qual parte più le piacesse d' un campo ricuperato dalle mani nimiche, egli
figur., con riferimento ai dardi d' amore. niccolò del rosso, 1-292-10
n'babaglia, e 'l ciel rimbomba / d' altro suon che di squilla over di
per cui lasso, i avampo. d' aquino, i-174: armato il ciel di
e da ogni corpo ardente è vibrata d' ogn'intorno la luce, la quale,
e dritti in giù / vibra i raggi d' agosto alla metà, / la cicala
-esplodere, sparare un colpo (un pezzo d' artiglieria). siri, ii-1244:
e di qua si partiranno le sorti d' europa. mazzini, 55-25: e nondimeno
fissava, non visto, coi suoi occhi d' ebano. 5. per estens
modo evidente, far trasparire uno stato d' animo. goldoni, vii-197: se
per sola virtù della presenza di lei! d' annunzio, iv-2-258: la campana vibrava
? -tremolare, agitarsi (una superficie d' acqua). - anche sostant.
ricordo le belle fiorentine / tra un vibrar d' acque calme e un nuvoloso / saettare
festa / assai lontana, dietro un vel d' oblio. gadda conti, 2-448:
suscitato, stimolato intensamente (uno stato d' animo, un sentimento, una facoltà)
più tranquille, più ignare e lontane d' ogni idea rivoluzionaria, come pure nelle personepiù
, un nuovo sentimento chrera comune. d' annunzio, iv-2-45: ma lei li diceva
carducci, iii-7-398: mai il nome d' italia patria e un fremito di libertà
spiccata e un poco tremante, come d' un fanciullo che dica con inadeguata voce il
, / e il canto, ala d' incendio, divora i boschi e va.
de le donne contra lei, / tinte d' invidia da sì gran valore, /
diritte, vibratili, pari -nel poema d' ovidio -torecchie di re mida! metamorfosi
-torecchie di re mida! metamorfosi vindice d' un dio poeta contro un coronato plutocrate ma-
nero, brillante, vibratile, ardente d' un fuoco scuro. 3.
e gelai. goldoni, ix-939: fischiano d' ogni intorno piombi per taer vibrati.
marziali, altre nel mezzo, pria d' assaggiare la vaga pelle, pian- tavansi
e di sangue, al rapiente strepito d' una melodia veloce, piena, vibrata
, 6-102: m'avviò traverso uno stanzone d' apparecchi ed attrezzi ginnastici: una palestra
abitata città di troia. = nome d' agente da vibrare, cfr. fr.
una costruzione stradale. = nome d' azione da vibrare. vibrazionale,
linea diritta, su la quale posava prima d' esser toccata. martello, 477:
velata e interminabile, come la vibrazione d' una campana. -increspatura di una
campana. -increspatura di una superficie d' acqua. galileo, 3-1-465: accade
corpo o di una sua parte. d' annunzio, iv-1-120: il suo pelo,
pena e tenerezza, come la sofferenza d' una creatura umana. jovine, 3-64
intensa emozione o da un particolare stato d' animo. pirandello, 8-838: gli
impercettibile di un sentimento, di uno stato d' animo. frateili, 1-273: nel
suo disgusto c'era sempre la vibrazione d' una tenerezza non compresa. -fitta
6. oscillazione del carattere, variazione d' umore. gobetti, 1-i-475: mussolini
dotta, lat. vibratìo -dnis, nome d' azione da vibrare (v.
1547: 'vibrione': nome di una famiglia d' infusorii vegetali, di cui il vibrione
posa, come uno di que'vibrioni d' acqua che vivono in una oscillazione perenne
dalla pelliccia selvaggia fatta di vibrisse e d' occhi! 2. anat.
con tanta rettorica, / e decorato d' una tal teorica, / ch'ogni agghiacciato
: il viburno nasce con rami della grossezza d' un dito, alto due braccia.
e quello, ch'ella puote avere d' entrata ». = deriv. da
: era la giornata in cui dalle pievi d' intorno convenivano a ponti i parroci di
civile e penale; istituito da carlo d' angiò e retto da un vicario del sovrano
il carico del quale saria degli uomini d' arme; il gran giustizierò, che doveria
roma da quel papa urbano v. d' azeglio, 4-iii-394: potrebbe un alto dominio
questa diocesi, a differenza dell'altra d' oriente, fu divisa in due vicariati,
i quali, pure colle due diocesi d' illirico ed africa, erano sottoposti al prefetto
africa, erano sottoposti al prefetto pretorio d' italia. 2. eccles.
finiti i dui anni, ebbe modo d' esser vicario del podestà e dopo, essendo
zivalle dal fiesco... fosse vicario d' imperio. sercambi, i-113: si
preposto dalla santa sede nel governo ecclesiastico d' un territorio (in par- tic.
: tutti i sacerdoti dipendono dal governo d' un vicario apostolico, che questi anni adietro
gli fu poi dato ancora il titolo d' arcivescovo filippense, per maggiore autorità.
ond'uscì la primizia / che lasciò cristo d' i vicari suoi. cavalca, 18-173
matilda, che allora godeva in alcune parti d' italia, e massima- mente in toscana
era piegato oltre la transenna a tenere d' occhio il punto preciso in cui era sparito
il dottor genger, il signor leonardo d' harrach e il dottor seld vicecancelliere,
il capo del vicecaso sarà presto più d' uno esemplo. buommattei, 128: 1
duce (gli si diede un vicecommissariato d' emigrazione), dino grandi riprende la
al battesimo una creatura in nome d' un altro. = voce dotta,
anni il signor charles trockley è vice console d' inghilterra a girgenti. piovene, 7-211
dare a lui la tribuna della cappella. d' azeglio, 4-i- vicegerènte (vice gerènte
il papa] la vicegerenza di la vicelegazione d' ancona. quel governo. sagredo,
governo. sagredo, 1-324: fu rapito d' anni diciotto, fatto -per estens.
gli altri, e detti eran prefetti / d' illiria l'uno, d'oriente 2-310:
eran prefetti / d'illiria l'uno, d' oriente 2-310: « ma io farei di
si mise l'un dei quali / d' italia si dicea, l'altro di francia
uccelli, ed hanno il color d' aria / sotto sé, vasto.
sulle vicende). statuto del comune d' anchiano (1444) [in rezasco,
cittade e della sua parte molto ricco d' avere. boccaccio, dee., 8-2
usassero con esse; e con certi sughi d' erbe, bagnavano le parti genitali dell'
piacer n'hanno / or l'un or d' altro in caritade e in pace, /
che dodici gentiluomini ungali congiurarono a vicenda d' ammazzare amorathe. leopardi, iii-
vicenda e per nome de la lega d' essi, ciò è pennonieri e consigliere ciascuno
primieramente. tasso, 11-ii-309: il nome d' eroe è nome ch'in greca favella
, 2-ii-232: ecco che piange la cognata d' un uomo di coltissimo ingegno, il
colonna in questi dì ne va viceré d' abruzi. antonio di meglio, lxxxviii-ii-98
il principato di salerno, il toson d' oro, il vicereame in aragona e in
berenicei su la viceregina, ma stiaffò tanto d' aiace sul viso a f
fé'incontro un tale -forse il maitre d' hòtel -ma l'avresti creduto piuttosto uno
e. cecchi, 6-178: la spada d' ordinanza e una spada d'onore,
: la spada d'ordinanza e una spada d' onore, quasi vikinga, col pomo
onore, quasi vikinga, col pomo d' avorio. 2. per estens.
. statuto della società del padule d' orgia, 86: facciasi el transito
sia posta in un triangolo all'incontro d' un angolo, tanto più è forza che
mattina le disse,... d' aver visto amerigo nella tale strada. soffici
. ungaretti, xi-125: un fastidio d' impercettibili zanzare: forse per la vicinanza dello
voi avete la dama in vicinanza. d' annunzio, iv-2-440: non c'è nessuno
del suo impiego) consista in danaro. d' annunzio, iv-1-357: il sepolcro del
truppe molto molesta alla città, risolsero d' allontanarle. muratori, 8-i-15: la
signi opere di teologia e d' erudizione ecclesiastica, non ha fatto e
sa quanto promette al desiderio del compagno d' anima, oltre che d'innocente allegria,
del compagno d'anima, oltre che d' innocente allegria, l'idea della
contarmi, lii-6-219: per tentare l'ingresso d' italia e farvi acquisto, incontreriano opposizione
, e di tutti gli altri principi d' italia, i quali per la vicinanza del
xxxv-i-589: sì me noia omo q'è d' esmanga / e no vai una piuma
da siena, vi-169: caterina infermò d' infermità gravissima a morte, ma sanza segno
cielo per contemplazione, ma per passione d' infermità del corpo si sente venire meno e
derivazione omerica e quello desunto dal ciclo d' artù vicinano senza ombra di stonatura o
arò mia intenzione di quel fresco giglio d' orto ». lorenzo de'medici, ii-
per la mia onestà, né si parlava d' altro per la contrada. g.
lamenti storici. iii-5: vedimi tratto fuor d' ogni rio stato: / pigliate esempio
muscoli slontanatori o vicinatoli. = nome d' agente da vicinare. vicinazióne,
fuori del pozzo. = nome d' azione da vicinare. vicinévole,
di ser giacomo della provedona nel protocollo d' una vicinia tenuta nel 1400 e d'allora
protocollo d'una vicinia tenuta nel 1400 e d' allora in poi l'era sempre rimasta
che, quanto al presente elio dà d' ammirazione tanto quanto diede di paura alli
di marte: la quale alcuni dicono d' èrcole focosa per la vicinità del sole:
gli scontenti di corte, congiurò seco d' assalire con dieci uomini la reina in campagna
. giudica convenire alla cura sua pastorale d' esser sollecito di provvedere di buon'ora alle
vicina da poterne discemere il viso. d' annunzio, i-50: in groppa a 'l
castello. cesari, 6-340: i vasi d' oro e d'argento, le robe
, 6-340: i vasi d'oro e d' argento, le robe preziose, aromi
propria. tommaseo, 11-109: quest'alito d' aura divina che 'n me sente ed
d. bartoli, 16-1-24: più d' una volta racchetò i tumulti d'un
più d'una volta racchetò i tumulti d' un popolo diviso in parti e vicino a
: o che il prencipe fosse già d' accordo co'francesi o che fosse già
mio, e te mi richiamo / d' una vecchia c'ò a vicina. poliziano
il piu vivo allarme nel pubblico. d' annunzio, i-541: da l'alto de
sono pur in parte a voi vicina. d' annunzio, iii-1-103: che cosa potrebbe
quando ascoltavo narrazioni e fole, in casa d' un vicino. morante, i-144:
confinante. baldi, xxxvi-384: alcun d' allargar vago de la villa il confin
ordine che si seminasse tutto il paese d' ogni sorte di grano, e nominarono
, per piova, / il fiume d' arno passò i suo'confini /..
ma che mi toglie fin l'illusione d' essere compianto almen da vicino, e
l'uccel di dio / ne lo stremo d' europa si ritenne, / vicino a'
sbarcar le genti ne'luoghi commodi. relazione d' inghilterra (1960), li-8-514:
uomo? » « generale, comandante d' armata ». « ostrega! sei andata
] monsignor di termes con un corpo d' esercito verso guienna per la suspicione che
sangue, e il bailo (bailli) d' or- leans. bresciani, 6-xiii-181:
, 'quanta maxima diligentia fieri oterit', d' averlo nelle mani; e, legato a
se non in medesmo tempo ed instante d' eternità, al meno in diversi tempi,
in diversi tempi, in vari instanti d' eternità successiva e vicissidutinalmente. = comp
, di primavera, di state, d' autunno, di verno, una delle quali
-il susseguirsi di sentimenti, di stati d' animo spesso contraddittori nella mente di una
correndo, / se stessa a modo d' euripo tira. = voce dotta,
di roma per tutti i vicolacci / d' ogni puttana a riscaldar gli scanni. a
a. abruzzese, 137: il pensiero-esperienza d' artaud finì per teorizzare come attore della
p. arnaldi [« il giornale d' italia », 23-vii-1939], 5:
: ma a far suonare il campanello d' allarme sono stati i videogiochi. s
, la maggior impresa produttiva di videogioco d' america. = comp. da video1
sarà possibile farsi stampare in un quarto d' ora biglietti da visita e carta da
, 21: l'ampliamento del portafoglio d' offerta nel settore della videocomunicazione con l'introdu
effettuare vidimazioni automatiche. = nome d' agente da vidimare. vidimazióne,
imbarcammo per brondolo. = nome d' azione da vidimare. vidimus,
cesarotti, i-ii-in: protesta con asseveranza d' aver frequentemente inteso da diverse persone quasi
detto corregiuolo, 7: - tu puzzi d' importuno. -e tu di
fra giordano, 1-209: quando cristo disse d' ogni parola oziosa, sì disse di
viamaggiormente confermano, essere la nostra città d' origine etnisca. buonafede, 2-iii-5: altre
, 14-182: le parole di gabriele [d' annunzio] suonavano come una specie di
2. situato a vienna. d' annunzio, 8-141: ve ne dirò un'
: nel detto anno, a dì vii d' agosto, fue grande battaglia in viennese
: vide l'angelo di dio in specie d' uno romito che viepresso sedeva, e
cadde la detta coppa come fosse gittata via d' in su l'altare, e,
ogni riva, / in quei prati d' amor viepiù gli avviva. =
si s'intende uno grosso tor- nese d' argento. = adattamento di una
corte di maleficio sie condemnato per virtù d' esso vetamento. ottimo, i-422: come
discordia de'prelati. = nome d' azione da vietare. vietare (
dove rinchiuse dimorano, non avisino gli amanti d' ognilor stato, e non s'accennino di
, 4-ii-200: disegnava il capitan generale d' impadronirsi delle provigioni sbarcate da'turchi a fo-
vi-695: il molto peso ed impedimento d' armi vieta l'agilità, e la
nani, 327: il capello deliberò d' accostarsi, perché le capitolazioni co'turchi permettevano
volto di buona dissimulazione che il petto d' acciaro, e non sa vietar alle
un gran destrier n'appare, / d' oro guemito e riccamente adomo, /
civil gravità andar mancando, regolò più d' una nata le spese private; e
/ sì penetrar ne la vietata parte. d' annunzio, v-i- 239: l'
ordini, leggi 'vietatrici'. = nome d' agente da vietare. vietcong,
mizzatore'del mondo arabo. = nome d' agente da vietnamizzare. vietnamizzazióne, sf
un duro colpo. = nome d' azione da vietnamizzare. vièto, agg
montagna v'è che già fu lieta / d' acqua e di fronde, che si
... /... aman d' imene / con superstizion serbare i diritti
questa settimana, dove è il ragguaglio d' una giunta di filosofia tenuta a questi
gesuiti, dove sono i ristretti dell'opinioni d' un paio di gesuiti ai quei peripatetici
aveva salvato da pericolo certo la verginità d' una fanciulla di nobile lignaggio fosse immediatamente
inclita ai venti la tua bandiera. d' annunzio, iv-2-908: la loro fraternità
e in settantadue quintine, seguivano in fine d' ogni anno cinque giorni nefasti e inoperosi
, n-ii-416: chi considera le cose d' italia in paragone di quelle de l'asia
un soldo, cioè la vigèsima parte d' un braccio. 3. sm
/ i raggi del mattin purpurei e d' oro, / vigilante ad orar subito sorse
facendo zena, 3-153: del como d' oro dalle opposte rive / di stambul di
alpi inanti / fece ir gli suoi d' armatura scarchi; / ma trovar ch'i
, i-365: doveva scegliere un luogo d' approdo, senza essere stritolato a quel punto
colui che non è astinente, si riempie d' immonde fantasie. buonaccorso da montemagno il
, per rubare certe catene appartenenti ai carri d' artiglieria. -che compie un'
bisogno dell'assistenza e della vigilanza mia. d' annunzio, iv- 1-73: « ella
» pensò. « non tiene la vigilanza d' un marito ». -vigilanza
consiglio di vigilanza della nostra società d' esplorazione mi zione e allo
ogni alta materia imprendere, per dovere d' essa in sublime stilo trattare. alberti,
ogni riguardo in favellare e degna moderazione d' ogni mio gesto, curava mantenermi la
dimostrare la vigilanza del buon principe. d' annunzio, iii-1-308: l'ultima favilla
guardie illanguidite / pel lungo vigilar. d' annunzio, i-238: mute su l'
cosa sconfittomi la bottega, trovò assai lavoretti d' oro e d'argento. birago,
, trovò assai lavoretti d'oro e d' argento. birago, 371: fece.
una persona, assisterla, accudirla. d' annunzio, i-878: tu, madre,
): noi eravamo stamattina nella ciotola d' un fornaio, o nelle tasche di qualche
anche sostant. -vigilato speciale-, sorvechia d' acqua per estinguerlo. barilli, 7-34:
, data la della cupola, d' attomo la base della lanterna...
gradi pochi del milite non d' un gran prato vigilato da grandi alberi.
, 627: si bolognese; prima soldato d' una coorte; poi beneficiario (che
della 2. sf. vigilatrice d' infanzia: diplomata abilitata almessa, rimasta
septembre e la purificazione = nome d' agente da vigilare. di ferraio
la notte dell'epifania, / molti guariscon d' ogni malattia. trollo. ulloa [
domenica. foscolo, xiv-176: sospecie d' intromissione e vigilazióne. mazzini, i-900:
voce dotta, lai vigilatto -ònis, nome d' azione da vigilare (v.
vigil serpe, acciò che dagli oltraggi / d' invide voglie il buon signor difenda.
alla vigilia di una assai proficua promozione. d' annunzio, v-i- 51: alla
trapunto. / una donzella de la terra d' ilia, / ch'avea il furor
scusarlo dell'incommodo recatole, esortolla dolsemente d' andarsene a letto per non pregiudicare con
amica almen guarda dal cielo, / onde d' elettra tua resti la fama. cicognani
, 1-369: truffaldino diceva a brighella d' aver udita una gran confusione quella notte tra
. 5. stor. vigilia d' armi o delle armi: nel medioevo,
vigilia, felicia, mia sorella in abito d' uomo se n'è uscita di casa
, / a questa tanto picciola vigilia / d' i nostri sensi ch'è del rimanente
pasqua non vigilia fatta (tra pasqua d' uovo e quella di rose). ibidem
altre, che crun generoso divertimento e d' un onorato pascolo dello spirito solamente sembrano
passato per un vigliacco, se avessi ricusato d' unirmi alle loro combriccole. leopardi,
, senza tosto non le parlare sfacciatamente d' impuro amore. carducci, ii-6-262: tutti
amore. carducci, ii-6-262: tutti merita d' es- ser disprezzato, e massimamente questa
hai fatto bene a venire, boia d' un vigliacco! » g. bassani,
costo di farmi fare accuse dai vigliacchetti d' italia, difendere il vino e chi lo
il grano del vigliuolo. = nome d' azione da vigliare, attestato nel lat mediev
mercedi, pel gran bisogno che si ha d' operai. 5. titolo di
fiorentini, 174: iakopo f. lanberti d' aliana: aven konperato da lui uno
la brigata in che disperse / caccia d' ascian la vigna e la gran fonda.
vigna e la gran fonda. libro d' amministrazione delle terre dei marchesi di cxvitella,
savonarola, iv-208: la vigna fa d' ogni cosa vino, e incino del letame
infiniti luoghi vi sono in toscana suscettibili d' oliveti e di vigne, e di queste
. gozzano, i-1103: a perdita d' occhio, nelle vigne mature, lunghe teorie
occhio, nelle vigne mature, lunghe teorie d' uomini e di donne si spogliavano i
la vostra vigna ornai non deve / d' esser zappata un gran fatto curarsi.
lei s'allongava, né mai diletto alcuno d' andare a vigne o a feste prender
v. s. de'6 d' aprile che m'aveva molti giorni aspettato.
664): questa buona gente son risoluti d' andare a metter su casa altrove,
era tornata in campagna, a baldichieri d' asti, presso la figlia, sorella
pegi di tera posti ne la villa d' aliana, ke ne fue venditore provingao
della stagione autunnale, perché il vento d' agosto sente già di vignate. =
da vigna1, col suff. dei nomi d' agente. vignazzo (vingnazzo)
, che facciano molte e buone generazion d' uve. vettori, 1-124: nelle provincie
. venuti, lxxxviii-ii-704: como esce d' occeàno el gran pianeta / dietro a l'
, sf. piccola vigna. libro d' amministrazione delle terre dei marchesi di civitella,
debitore; confesso il peccato, e d' innocente divento reo. = dimin
vede un mare verde là che sogna / d' essere terra né fiottare più. /
alti e bassi fischi di gnandù. d' annunzio, 8-173: la contessa di lùcoli
egramente le tremule e casse / membra d' ogni vigor, regge il bastone. tasso
tolle tomo lo vigore al lupo. d' annunzio, iv-1-118: mentre brummel e
. forza morale, energia interiore, volontà d' animo, fermezza, risolutezza.
molto effemminati, né abbiamo quello vigore d' animo che avevano gli avoli nostri. beccuti
fitto. butti, 40: natura d' artista contemplativo per la delicatezza del gusto,
12-47: pari eran di vigor, pari d' ardire; / né l'un né l'
non viene in alcuno senza la grazia d' iddio, dà vigore d'intendere quello che
la grazia d'iddio, dà vigore d' intendere quello che l'uomo non arebbe
uomini che sopra gli altri hanno vigore d' intelletto sono degli altri per natura signori
fornaci ardenti. -forza d' urto di un proiettile. c.
suo vigore dopo alcuni mesi di dimora entro d' una città. gentili [in a
prenda, sia tenuto... d' osservare il presente capitolo e ogni e tutte
di firenze, 4-64: molti mali e d' anima e di corpo si fanno,
è causa del far galleggiare la falda d' ebano'e afferma che il sig. galileo
per altri affari politici fra 1 prìncipi d' italia vassalli cesarei, e fra le città
, ii-357: vigoreggia florida e felice / d' erbe e di fior, là dove
di fior, là dove / grazioso d' umor nembo le piove. d'annunzio,
/ grazioso d'umor nembo le piove. d' annunzio, iii-1-224: i mirti vigoreggiano
, chi ha veduto un qualche maneggio d' armi, e una volta o due il
de niento, / angi a modo d' omo dis firmamente: / « odi,
/ e favor di regnanti e vigoria / d' intelletti recava a tanta altezza. berchet
vigore fisico (una persona). d' annunzio, i-170: s'apre! la
e a'suoi suciessori di quello reame d' italia in perpetuale tanto allui la faqultà
italia in perpetuale tanto allui la faqultà d' elegiere succiessoro. = denom.
da dieci braccia vigorose che lo sollevarono d' impeto come fosse un niente. landolfi,
robusto, e atto a portare ogni sorte d' armi,... sia d'
d'armi,... sia d' età vigorosa e valoroso non meno d'animo
d'età vigorosa e valoroso non meno d' animo che di corpo. g.
indi in qua ho amate le muse; d' amore talvolta appassionato, e nobile sempre
poco c'ha moltiplicare; / ché d' agua veggio il foco vigoroso, / ed
di peperoni vigorosi, di fichi e d' uva. -intenso, carico (
rendono con la constituzione di tuoni e d' emituono vigorosa e allegra. milizia, ii-288
classici. mazzini, 93-94: la scoperta d' un continente fino allora ignoto e il
nerboruti pittori che fossero al mondo. d' annunzio, iv-1-74: la scoltura rivelava
una mano dotta, vigorosa, padrona d' uno stile proprio. e. cecchi,
, intr. ant. reprimere ogni moto d' orgoglio, umiliarsi, mortificarsi (la
l'uomo temesse una lepre o il volato d' una eguaglia o le coma d'una
volato d'una eguaglia o le coma d' una lumaca, è atto di vilissimo uomo
, se non che a disnor mi tornerebbe d' ancider vile anima come la vostra,
da poco e quasi da niente nelle cose d' armi. c. dati, 3-46:
. dati, 3-46: perché era d' animo vilissimo credette d'aver troncate le gambe
: perché era d'animo vilissimo credette d' aver troncate le gambe, e per
spartani] non poteva maritarsi sotto pena d' infamia, e questa infamia si estendeva
mi fa vile e prode l'ira. d' annunzio, iv-1-210: io sono pusillanime
né vate mai muova di lui parole. d' annunzio, ii-186: al vile trema
e alle romane spade / co'figli d' israello il padre mio, / dovrò giacermi
loro capitano san pietro, per paura d' un immaginato pericolo, avea bestemmiando rinnegato
tratto / di sì lungo servir, d' ogni fatica; / tu mai d'un
d'ogni fatica; / tu mai d' un uomo vile un dio fatto. giuliano
gente vile, basta squatemare i rapporti d' insubordinazione avvenuti durante la navigazione del toli-
noioso 7 ha il canto del belar d' un vile montone. fortis, xxiii-453
aver trovato un ripiego] der assicurarsi d' un uomo, senza legarlo all'uso delle
una signorona di quella fatta col figlio d' un vile zappaterra? -sostant
è tolta la speranza del regnare, né d' avere prosperi successi? nardi, 15
carmagnola e lo sforza di contado erano o d' infima nazione, molti nobili scriveansi però
il nipote suo, uomo ricchissimo e d' ottimi costumi, si fosse abbassato a
immergersi nei vili piaceri più degli altri. d' annunzio, iv-1-1001: poteva prolungare il
fuggire; / il primo colpo li diè d' uno stile; / segnor del mondo
. 5. che appare privo d' importanza, indegno di considerazione, del
ne sia molto da curare. cecco d' ascoli, 898: cambiar figura con atti
con dolce rimiro, / questi son segni d' amore non vili. boccaccio, dee
riempiva di stracci, di stoppa e d' altre materie vili. montanari, ii-274:
un vilissimo orologio d * argento? d' annunzio, iv-2-677: il letto dell'albergo
). giamboni, 7-9: è d' animo semplice e di vile cibo contento e
/ comparisce talor sovra l'argento / d' ulpidio avaro alla frugai cenina.
che ha scarsi pregi artistici (un'opera d' arte o, anche, un'attività
poi vili fumi alzarsi, intorbidata / d' un tratto quella celestiale fronte, / e
cagione... che i nobili uomini d' esercitare quell'arte ai tempi nostri quasi
suo cuore... era il sospetto d' essere, lui, francesco, una
stimano a pena, come un vii pezzo d' una pignatta rotta. dottori, 3-121
, 379: foco mosto / vii d' agosto. 12. dimin. viluzzo
antipo e il duca anfimaco, signori d' una vilesca provincia,... vi
vilesco abito, vii mistiero e viltà d' animo; vilipesa plebe, cioè vile.
, xvii-159-27: e spechio e mirador d' ongni vileza, / e di ciascuna laideza
brusoni, 1-61: fuggi adunque simiglianti estremi d' amore, che ti portano ad una
. viltà, vigliaccheria. guittone d' arezzo, xxxii-87: e ch'è grande
sydrac, 335: se alcuno ti riscalda d' arme, e tu non v'abbi
gravemente che. ll'altro è. ttenuto d' insengnare tutto per opera che per parole
per così dire. = nome d' azione da vilificare. vilificare,
riprendendosi e vilificandosi, e reputandosi degna d' ogni pena e tribulazione. vita di frate
bisogna essere dalla tirannia di queste vilificatrici d' ogni personalità.
= nome d' agente da vilificare. vìlio, agg
più cara. lo prezioso pepe appo quelli d' india è più vilio che 'l poleggio
di tutte le vilie felicità della fanciullezza d' altri tempi. -che chiede un
atti, né più necessitosi degl'italiani. d' annunzio, iii-2-148: chi l'accusa
poria, talor temendo / non criseida fosse d' altro amore / presa, e per
. avrebbe usato gentilezze a cristina dopo d' esseme stato vilipeso. serao, i-381
esser non pò maggior il vilipendio / d' un vecchio che d'amor piglia el
maggior il vilipendio / d'un vecchio che d' amor piglia el stipendio. campiglio,
portato per vilipendio o per iscomo sopra d' una asinella. carducci, iii- 30-255
e più agevolmente maneggiata dai linguaioli toscani d' allora. bacchelli, 13-752: gli
liberiani dare ad intendere la grandezza e perfezione d' una cosa col pollice, di minore
medio, di quasi vile coll'anulare e d' infima stima, disprezzevole e vilipendiosa coll'
di quella sacra adunanza. = nome d' azione da vilipendere, rifatto sul sup.
singhiozzando. de roberto, 602: arde d' affetto per cotesto marito prima vilipeso?
valersi per onorar la madre di dio d' un omaggio così vilipeso fra gli uomini.
a sofferir costante / l'ira fatai d' un vilipeso amore. piovene, 7-381:
1-iv-39): molte volte aveva disiderato d' avere cotali insalatuzze d'erbucce, come le
volte aveva disiderato d'avere cotali insalatuzze d' erbucce, come le donne fanno quando
perdo la mattina a colmare un canestro d' uva e di pesche, ch'io copro
che hanno una stupenda villa a cap d' antibes. -nell'italia centrale e
. testi sangimignanesi, 59: ite d' un'altra pega poste ne la villa
la villa, la quale è una ragunanza d' uomini e di abitazioni con le cose
imbruna. statuto della società del padule d' orgia, 105: ne la quale convocazione
: l'uom della villa, ignaro / d' ogni virtù che da saper deriva.
è notaio di malmantile, cioè costì d' una villicciuòla. -villùccia.
nome della località piemontese di villafranca [d' asti \. villaggésco (villaggièsco)
, ed io, eravamo perfetti imitatori d' alcune femmine e d'alcuni uomini coniugati
eravamo perfetti imitatori d'alcune femmine e d' alcuni uomini coniugati, note caricature del
e non ebbe sepoltura, né punto d' onore a sua morte. -con
prese per li capelli il morto corpo d' arrigo, e quello villanamente strascinò infin
meschino. carducci, ii-2-16: conosco d' aver peccato villanissimamente di negligenza pigrizia e
, traduzione dell'espressione ingledi genti e d' armi intanto udissi repentino romor giù per la
divino. anonimo, i-477: d' una cosa ti voglio somonire: / d'
d'una cosa ti voglio somonire: / d' altrui amor non ti far conoscente,
, iii-44: pochi giorni dopo il duca d' aosta a roma gli diceva: «
bizin'villaneggiaménto). = nome d' azione da villaneggiare. villaneggiante (pari
b. pino, 4-9: crise sacerdote d' apollo (come scrive omero) essendo
l'oltraggiassero. = nome d' agente da villaneggiare. villanèlla,
l'altre voci: una canzone contadinesca d' amore gaio e scherzevole, di quelle che
popolare: delle quali pubblicò due raccolte. d' annunzio, iii-1-69: ella cantava una
, venendo dal salone e dal porto d' ostia, vidi i figliuoli dell'imperatore andare
: 1 porti erano belli sanza ingegno d' uomo, e 'ntra queste cose aveano
antipo e lo duce anfimaco, signori d' una villanesca provincia, la quale è
, tutto alla villanesca nello scortese modo d' accorli e in un sembiante dispettoso,
uso che non sono le stesse femmine villanesche d' og- gidi. = deriv
, amor, ben fora convenenza / d' aver temenza, -corno l'altra genti,
credo che tardier tu fussi spinto / d' altra cagione, e non da villania,
pensai maidi farti villania, / ma ben d' essere fidele al mio signore.
uomo, lo qual ode mal volentieri villania d' altrui, non lascia mormorare, s'
rosso, 1-382-5: s'eo voio dir d' amor per traiedìa, / el èe
germa no -'l destinòe d' esser sovrano / de tutto regno cristiano:
il core allegra al pio villan, che d' esso / trova odorato il tiepido abituro
leggenda aurea, 829: uno giovane ingannato d' una villana semplicitade, andò a mettere
, andò a mettere fuoco ne le biade d' uno suo ma- novaldo, però che
villane. goldoni, vii-198: quel che d' altri più temo, è il came-
guittone, xvii-159-29: e spechio e mirador d' ongni vileza, / e di ciascuna
non son villano, né fo professione d' esser ingrato. buonarroti il giovane,
chiare apparivan l'in- delebil tracce / d' ignobil alma e d'indole villana. foscolo
delebil tracce / d'ignobil alma e d' indole villana. foscolo, xiv-
6-233: io non so niente. d' altra parte non posso essere villano. con
è privo di nobiltà, di gentilezza d' animo e quindi non è atto ad
, che già noi seppi tanto pregare d' amore ch'elli avesse di me merzè.
iv-vii-9: quelli che dal padre o d' alcuno suo maggiore buono è disceso ed
è vile, ma vilissimo e degno d' ogni dispetto e vituperio più che altro villano
infermo. pavese, 9-41: andiamo d' accordo più di tanti altri. non mi
. goldoni, iii-1105: che diavol d' argomento villano e temerario! / che
guittone, i-10-88: e. sse d' esse [regine] alcuna badasse ne loschiavo
i-1q4: co'suo'soldati e altri d' oltremonte, / corse la terra con villane
, ammiratore dei borgia e dei profanatori d' ogni principio. poerio, 3-26: e
altre cose, e son vivuti di radici d' erbe, e di cose lorde e
era nato / di frisa madre e d' un villan di spagna. f. badoer
di marzo ogni villan va scalzo; d' aprile, va il villano e il gentile
bresciani, 6-xiv-121: era cotesto villanzotto uomo d' età fresca. bresciani, 6-xiii-124:
legge, rivengono a'loro villaggi maestri d' irreligione, di scostumatezza e di congiure
v'han villeggiani e coloni in questa parte d' italia, tutti a un'occasione sarebber
in mezzo al seno, / piena d' abitatori e villeggianti. vita di gio
i loro commodi. = nome d' agente da villeggiare. villeggiatura,
parise, 5-80: andrò in villeggiatura d' estate nei venti giorni che mi toccheranno,
petraia. monti, vi-219: panni d' aver udito da voi che la vostra villeggiatura
per condurlo in villeggiatura. = nome d' azione da villeggiare. villeréccio (villaréccio
, 13-175: quel gran villone 'monumento d' interesse nazionale'ragione per cui da anni
paolo, condusse in pochi dì a perfezione d' intaglio le tavole e la stampa della
: gli rimaneva... il ricordo d' unacasa rustica,... con
con villeresco vocabolo, le chiama rose d' alloro. = deriv. da
villesca alzava per insegna un fascio / d' erba. -rurale, colonico (
. bartoli, 2-3-181. nella casa villareccia d' un d'essi per noviilése, agg
, 2-3-181. nella casa villareccia d'un d' essi per noviilése, agg. ant
m'era impegnato da ier l'altro. d' annunzio, i-804: una villetta pulita
sua [di firenze] fu piuttosto d' una villetta o d'un castelluccio, non
firenze] fu piuttosto d'una villetta o d' un castelluccio, non è maraviglia alcuna
= voce dotta, vilicatìo -ónis, nome d' azione da vilicàre 'fare il castaido',
insetto, un bruco). d' annunzio, ii-20: 1 poledri violenti
foscolo, iii-1-93: l'angoscia s'infiammò d' achille / e ne'profondi del velloso
con una chioma boscosa, la barba d' otto giorni, villoso fin sul naso.
, con due sopraciglia vellose come quelle d' un orso. 3. per simil
tramontar di febo il ciel brillava / d' un bel sereno, e le vellose nubi
da un ronfo infinito e leggero, come d' animale che dormisse a occhi aperti.
i-io (43): di lettere d' amore piacer si prende / e sendo
da denotare codardia, pavidità e meschinità d' animo. -anche: in modo abietto
della entil tua mente / e d' assai tue vertù che ti son tolte.
volgar., ii-205: veduta l'imagine d' alessandro magno al tempio d'èrcole,
l'imagine d'alessandro magno al tempio d' èrcole, pianse, dogliendosi della sua viltade
., 2-20: esce sbandita la viltà d' ogni alma, / e, benché tarda
abiezione, scellerataggine, spregevolezza, meschinità d' animo. cavalca, 6-1-64: egli
quali tratti di virtù, quali semi d' indole generosa si potevano aspettare da tanta
spregevole, scellerato, che denota meschinità d' animo, perversione. monte,
è sempre una viltà abusare dell'inesperienza d' una ragazza, è tre volte vile l'
gentilezza, si conferma in quella bassezza d' animo e di costumi, ch'è loro
, sf. ant. viltà, meschinità d' animo. ruggerone da palermo, 166
, a certi tempi, a similitudine d' erbicine fuor de la terra n'è germugliato
... da sinistra a destra. d' annunzio, v-i- 339: olocausto
essere stato tolto questo capitello dalla sepoltura d' una fanciulla corinta. -vilucchio marittimo-
vilucchioni arrampicati e avvoltati a'nuovi rampolli d' un gelso, gli avevano tutti ricoperti
da capo. = nome d' azione da viluppare. viluppare (
amore ti voluppa / cum la saeta d' oro ne la targa. lamenti storici,
/ che velupava questa italia serva / d' ogne miseria e tristi cuori grami.
aquila volante [tommaseo]: a simile d' un'aguglia, che piglia una serpe
, sì che niuno possa toccarle. d' azeglio, 5-1 io: videro al lume
sicch'a svilupparmi / ho consumata più d' un'ora intera. alfieri, xiv-1-204:
arbusti, di piante, ecc. d' annunzio, iv-1-320: i tronchi e i
le gale, i fioroni, i nodi d' amore, e i trofei delle ancore
s. maffei, 5-2-309: un viluppo d' iscrizione stampata in più forme, che
. abba, i-tj: un viluppo d' uomini si affacendava con corde e stanghe
, preso a sua petizione, essendo d' età di xxx anni o più, morì
a bagnarea personalmente per assistere tanto più d' appresso all'affare. praga, 4-187
, / matasse diserventi, / e viluppi d' amanti uomini e donne, / ch'andavan
confusione di idee, di sentimenti e stati d' animo. brusoni, 9-312: non
, se ne disbriga e respira. d' annunzio, iv-1-236: egli, guardando non
e molte cagioni nascono di sospecioni e d' offensioni, le quali s'apparterrebbe al
gli antichi... a questa generazione d' arme provarono i cavalieri, che gli
tetto è guemito a tre coverture tra d' assi e graticci tessuti e le latora si
, sf. letter. saliceto. d' annunzio, vi-435: le viminaie cupe,
di carta. nievo, 1-271: tagliò d' un sol colpo le viminate di quella
aspettava ancora il grano della rubiera. d' annunzio, iv-1-842: si levò,
netto e puro, / che ti paia d' averlo: ancor'ancora / non lo
massaia, iii-38: dopo un giorno d' infusione essendo già gonfio abbastanza, lo
nella medesima bottiglia per la fermentazione. d' annunzio, ii-58: serbansi i pomi
come ama lo signore i suoi figliuoli d' israel, e loro aspettano e riguardanoalli iddii
ciascuno dei semi contenuti in un chicco d' uva. -olio di vinaccioli-. liquido
di santà, uno di letizia e uno d' ubbria- chezza. proverbi toscani, 320
di sanità, uno di letizia, uno d' ubriachezza. = dal lat. vinacéus
tiene a natura di vinagro, cioè d' aceto. 2. figur.
del corpo mio: allora ti conoscerò. d' annunzio, iv-1-690: si passava eli
vino: c'era l'insegna rossa d' un vinaio, e una gran frasca.
volte l'anno: le prime sul finir d' aprile, istituite per assaggiare i vini
delle vigne; le seconde alla metà d' agosto per avere un tempo esente di
, me fondai in una sfondata botta. d' annunzio, vii- 55: il
staffieri vestiti di velluto vinato, trinato d' oro. redi, 16-iii-269: feci la
nell'oste sua avesse pur cento migliaia d' uomini, più di dugento migliaia, vi
vinattieri che abbiam giurato di esser utili? d' annunzio, iv-2-312: sconfitto dalla brevità
uomo politico dei primi anni del regno d' italia, così denominato in quanto proprietario
in montecitorio celie allooroghe e ambagi? d' annunzio, 8-96: l'esercizio provvisorio non
comp. da vino e da un nome d' agente da attingere (v.)
: in testa [aveva] una ghirlanda d' erba vinca, avvoltovi intorno due fila
di linea e di no- degli. d' annunzio, iii-1-805: su, vienda!
: su, vienda! su, capo d' oro! / guardatura di vinca pervinca
con quel mio vincastro: / un gregge d' ombre, senza 1 folti velli /
sua maestade, / se ben avesse d' esseme vincente / ferma speranza / e
sulle vie dell'esiglio minacciosi e securi d' insultare un giorno alla fuga dei vincenti
due italie e fame una sola. d' annunzio, i-765: vinci, re prode
l'arte armata di stridenti rote, / d' acute fila adamantine, vince / il
de lassù, gente ritrosa, / vincerne d' intelletto, / peccato è nostro,
. chiabrera, 1-iv-140: or ne'remi d' anfitrite / meno udite / sian le
sé in questo luogo: che ben sentiva d' aver vinto in opera di lingua i
bel prato aperto / preser riposo appiè d' una fontana / chiara sì, che il
deh'illustrissimo signor don rodrigo vincono le cene d' elio- gabalo. lucini, 6-197:
vergogna ed il terror mi vince! d' annunzio, i-412: ben tale ebrezza,
., 18-19: vincendo me col lume d' un sorriso, / ella mi disse
poverissimamente, i sanniti portarono grande quantità d' oro, forse per vincere con altro metallo
di vincerlo, e abbracciavamo, e parlavagli d' amore. chiabrera, i-iv-225: or
narrazione in prima persona, che il d' annunzio predilige in questi suoi ultimi lavori,
ii-231: per amor di dio sforzati d' esser un poco più considerato e meno
vinse gli strazi del dubbio colla forza d' un'anima audacissima. gadda conti, 2-226
gli si diceva, che la maggior vittoria d' un prencipe era vincer se stesso con
o per astutia bisognava sbrigarsi da traditori. d' este, 128: quando il canova
, 7-1157: anzi ho il piacere d' annunziare a lor signori che ho avuto la
venduta lode, / non premio sordido d' util perfidia: / vinca io con
: respingere le tentazioni. cecco d' ascoli, 730: non è fortuna cui
stato morboso, guarendo; debellaquesto parere d' abraim, come d'uno tanto favorito,
; debellaquesto parere d'abraim, come d' uno tanto favorito, che girava
., 9-0 (1-iv-834): tante d' una parte e d'altra ne gli
): tante d'una parte e d' altra ne gli diè, che il mulo
feciono sì che vinsono la porta per forza d' arme, e entrano dentro e incontanente
una somma di denaro in un gioco d' azzardo, di carte, ecc.
2-9 (1-iv-215): mise cinquemila fiorini d' oro contro a mille...
nella mia parafrase del secondo libro della retorica d' ari- stotele. monosini, 230:
proverbi toscani, 45: nella guerra d' amor vince chi fugge. ibidem, 7
piantano l'un dall'altro distante per ispazio d' un piede. moretti, iii-199:
di vinco; sferzata. frottole d' incerta attribuzione, xlvii-265: le troppo gran
letamento al gusto squisito dell'esteta pica. d' annunzio, v-3- 71: una
con l'aigento de'più eleganti motivi d' una decorazione vinciana. c. e.
, alcuni accenni appena lineati, come d' un'opera futura e grande, quasi certamente
una proposta). proposte e disegni d' imposizione [rezasco], 476: crederei
fu poi osservato che per le parti d' abbasso e per bocca avea fatto getto,
, 7-191: le potature o vinciglie d' ulivo mangiate dalle vacche dànno al latte il
in par- tic. usato per lavori d' intreccio o per legature. caro
. boterò, 11-317: tu né d' iscariotto stimi frode; / né d'anna
né d'iscariotto stimi frode; / né d' anna, caifa, pilato, erode
i vincigli di frasche di quercia, d' albero o sia pioppo, che sono i
, che sono i migliori, e d' altre qualità d'alberi per uso de'bestiami
i migliori, e d'altre qualità d' alberi per uso de'bestiami. soffici,
dai tenaci vincigli avviluppato, / spasimando d' amor, voglio morire / da l'omicida
di peccato. = nome d' azione da vincere. vincipèrdi, sm
o giocare a vinciperdi). d' alberti [s. v.]:
anche di animali. salvini [d' alberti]: e dodici cavalli grassi raggiunti
dì io ne riportai a casa fiorini xx d' oro di vincita. scambrilla, lxxxviii-i-475
duellanti a predarsi; i vincitori / d' umane carni s'imbandian le cene. d'
d'umane carni s'imbandian le cene. d' annunzio, ii-223: sorse per entro
: la moralità delle guerre (e così d' ogni lotta) è che si produca
crudeltà la tema, il lutto / van d' in
persecuzioni e il sangue si diffuse, vincitor d' ogni più cruper tutto / vedresti ed
scritte, pratica nell'istesso tempo istituirono d' atti giuridici e solenni. lambruschini,
/ (già lo sapete) più d' un impegno. parini, 947: se
rodesse il guinzaglio che 'l vincolava. d' annunzio, 3-36. 1: làimo,
avesse a combattere un palio di panno d' argento, il quale fosse degno premio del
da poco / fra lieti plausi suol. d' azeglio, 4-144. la stanchezza cn'
mi piacie questa giostre- / vincitor siate d' ongni mala parte, / che 'n ciò
: vostro orgoglio né durezza / già d' amar non mi spaura, / ch'eo
tansillo, 47: mentre io canto d' amor l'alta vittoria, / e qual
57: sorse il dì vaticinato dai veggenti d' israele e fra 7. che
esala, e sfuma. = nome d' agente da vincere. vinco1 (
ecc. o, anche, in lavori d' intreccio; vimine, vermena. esopo
. monti, 18-770: le destre / d' acuta falce armati, i segatori /
i-458: acconciò de'vinchi in forma d' anello. pascoli, 1395: poi col
par ch'incida / pur lo vinco d' amor che fa natura. idem, par
'l vinco dell'amor terreno, / d' ogni gravezza mondana soluto. -esile
. mazzini, 20-346: gli americani d' altra parte cospirano per invadere il canadà
prezzo, di pagamento e di tempo d' esecuzione (un ordine dato dal committente
poter natio, / vincolato così, tutte d' oblìo / sparge l'opere sue,
rofondi / umidi cavi di vetusta torre. d' annunzio, iii-2-1136: utto ancor sanguinante
. intralciato, impacciato nei movimenti. d' annunzio, iv-2-1335: andavamo quasi carponi,
creano il deprecato malanno. = nome d' agente da vincolare. vincolatorio, agg
parte dei corrispondenti. = nome d' azione da vincolare. vincolismo,
perfezione. boccaccio, i-80: la forza d' amore tiene l'uomo più che alcun
la chiesa di cristo e quella moltitudine d' uomini, che tutti hanno una stessa
, co'quali ho stretto vincoli d' amicizia. delfico, i-286: non dico
di bricherasio, 1-120: siccome non d' altronde può avere l'uomo gli alimenti,
: questo dover passare da un semituono d' una natura ad un diverso semituono determinato
migliore della terra, entrano nel composto d' innumerabili corpi e sono come il vincolo generale
. [tommaseo]: io desidero d' essere sciolto dal vincolo del corpo e
essere sciolto dal vincolo del corpo e d' esser con cristo. s. caterina da
corporei vincoli liberata acquista un so che d' indivinamento e d'antivedere delicato. bottali,
acquista un so che d'indivinamento e d' antivedere delicato. bottali, 3-2-105:
di domini, tosto che per necessità d' interesse si stabilì fra questi vincolo di
è vincolo dall'altra, quindi fa d' uopo una forza straordinaria per non soccombere
altri che violarono 1 diritti dei loro popoli d' italia, furono puniti sul campo delle
non ha vincoli, che è armato d' una forza cieca. -persona che costituisce
1466: ringhi, tra 'vincoli, d' ira di riluttanti leoni / erano là
ira di riluttanti leoni / erano là d' annunzio, ii-1119: o vincoli, o
cartilagini. onofri, 11-12: quan- d' io ti cerco, / è perché dentro
liquidi si scioglie, / e il vincolo d' ogni osso si rallenta, / e
lui. carducci, iii-4-65: o d' aspromonte ribelle splendido, / o di mentana
dei padri / risorti a libertà!. d' annunzio, ii-220: sotto la clava
delle angustie romane delle quali avete cura d' informar- mi, io dovrei regalarvi delle
la vinella, con le caldarrosto / d' ogni ambrosia del ciel, più saporite,
son favolosi; ausi 100 un mastello d' uva di monte e 60 o 70 il
mete pan in vin, / se tego d' un napo medesmo -bevesse fra bonvesin.
borre et altri simili ricettacoli o condotti d' acque, esistenti lungo le dette vie.
: la casa,... d' un giallo un po'tinto di verde,
la mano, la leva fradicia di melma d' uva, s'imiiastriccia il viso avidamente
nei vari quartieri della città, dal bevitore d' acqua giu- lio, perché..
fermentazione dei mosti. = nome d' agente da vinificare. vinificazióne,
vengono accuratamente eliminate. = nome d' azione da vinificare. vinilacetato,
da vinile, col suff. dei nomi d' azione. vinilcloruro, sm.
e tonde fresche, / che le tazze d' argento e 'l vin di creta.
ancora, / lascia il festino. d' annunzio, ii-798: ei vuole, mentre
caldo. -vino cotto: sciroppo d' uva dolce preparato con mosto appena pigiato
canestrelli di vin santo. -vino d' onore-, rinfresco o brindisi offerto in onore
(ed è calco del fr. vin d' honneur). piovene, 7-492:
ricevimento solenne in municipio, con 'vino d' onore'e discorsi, e una visita
promise in voto al suo falso profeta d' astenersi in avvenire dal vino, facendo
: tutti quegli del cattai si beono d' un vino che fanno di riso e di
nelle espressioni vino della compunzione, vino d' amore, vino della battaglia). -anche
il cervello, e ridondante il cuore d' ebrietà del vino d'amore (è frase
ridondante il cuore d'ebrietà del vino d' amore (è frase biblica). bacchetti
un sacco di noci. -vino d' un'orecchia o d'un orecchio.
. -vino d'un'orecchia o d' un orecchio. detta porta, 1-330
. detta porta, 1-330: 'vin d' una orecchia'è quello che è eccellente,
; e tai cose. -che vuol dire d' un orecchio? -ah, ah.
vino all'osteria. ibidem, 28: d' ottobre, il vin nelle doghe.
quelle cose, che sono acconce al costume d' un servitor di bacco. f.
. fioretti, 2-4-273: ausonio s'incapriccì d' inventare una composizione vinolenta di greco,
duca di hereford, fra la vinolenza d' un convito nuziale trassero a congiurare contro
del bicchiere; vinone pugliese con sapore d' oliva; olive enormi, per antipasti e
., 4-10: è un'altra spezie d' uva,... la quale è
per quella vinosa scaramuccia miseramente perirono. d' annunzio, vi-460: un negozio di vino
che di vinosi / prenci la fine! d' annunzio, v-3-771: ogni bellezza è
viso dell'amore è osceno come quello d' un pagliaccio vinoso. bocchelli, 2-i-59:
abbondantemente vino. chiabrera, 1-ii-313: d' ederosi corimbi ogni uom verdeggi, / e
vinose falde / del fertile vesevo. d' annunzio, v-3-228: si chiamava adolphe bermond
bivalve, esso si vede tutto stillante d' un glutine vinoso, il quale tinge il
attende / da'vinti regi ampio tributo d' oro, / né tarmi invitte in campidoglio
alle statue michelangiolesche dei prigioni. d' annunzio, i-1103. e tu m'appari
, 221: il 'melgranato'chiamato d' altro nome 'punico': perché venne da
ammuffisce; sotto, qualche tavola rozza d' un colore vinoso e le sedie impagliate
simile a quello del garofano. d' alberti [s. v.]:
. termine bottanico. aggiunto di corteccia d' una pianta esotica che ci si reca in
piede brutale dei sopravvegnenti, i vincitori d' oggi, affrettati an- ch'essi,
an- ch'essi, avidi anch'essi d' arrivare, e che saranno sorpassati domani.
quand'io, che meco avea di quel d' adamo [il corpo] / vinto
gliela vinta ». chiari, 2-ii-25: d' allora io divenni più intrepida, e
al rivale fu in me più forte d' ogni altra considerazione. -darle tutte vinte
, 34-17: in lidia venne, e d' un laccio più forte / vinto restò
. tucti e due vincti al braccio d' una cathena. = voce dotta
mia onta, e vento re / d' onne meo percussore. idem, 172-14:
172-14: per che 'l ventor, più d' altro, ho 'n piacimento. l
excellente artefice et upompo apam- filo maestro d' appelle. e1 vintore de upompo cimico tenente
la victoria. = nome d' agente da vincere, attraverso il part.
di nuovo oggi nel sole, / anzi d' antico: io vivo altrove, e
once 2, muci- lagine e radica d' altea un'oncia per ciascheduna: tutte queste
: sostavo su la riva del mare già d' ombra viola; / una tunica sola
in siena. vomene a le 'metamorfosi'd' ovidio, per vedere s'alcuna di sì
: la catena delle alpi titaniche s'incupisce d' un viola fulvo. bernari, 3-54
suo mento sfuggente, quei suoi occhi d' un colore incerto, tra il seppia e
. aleardi, 1-280: nuvole d' amaranto e di viola / tingeano il
ondeggiamenti / entro vapori di viola e d' oro. pascoli, i-491: 1 superstiti
mai non li ho veduti 7 prima d' ora? -di colore nero tanto
'occidue macchiate rive', a dimenticare. d' annunzio, iv-1-153: certo, alma tadema
ma più seducente con quelle mele splendenti d' un verde elettrico, quei viola,
regno di napoli. inventario di alfonso ii d' este, p. netti,
gamba da musica poste in una cassa. d' annun- avviluppare frasche e viole: intrecciare
gamba. pure una scusa. -viola d' amore, antica viola da braccio con corde
: andarsi con gianelli, iii-152: 'viola d' amore': è uno stromento simile al
cerca di viole, eluderne le doquelle d' intestini, le quali benché non toccate dall'
3-111: ciascuno prod'uomo ama più d' essere desto a suono di trombe, e
a suono di trombe, e a romore d' arme, ch'a suono di leuto
archetto si toccherà gagliardamente una corda grossa d' una viola, appressandogli un bicchiere di
e più stretto di quella. d' annunzio, v-2-373: nella morte l'uomo
violare (v. viola d' annunzio, vii-121: viola bordona -il manico
del carretto, 1-142: del segno d' isembergo le due parti / di
, 2-1-443 not.: qualunque spezie d' instrumento, come viole da gamba,
, contralti, tenori e bassi. d' annunzio, v-2-501: mi sovviene del brivido
di spalla': era fra li strumenti d' arco, a manico tasteggiato, la viola
malmantile, 7-88: intende, 'prima che d' accordo se ne fug- gano. viola
prerogativa, la sovranità). d' annunzio, v-1-108: il popolo sovrano di
, ai viole mammole, e d' ogni sorta di viole a ciocche. pascoli
,... le viole mammole. d' annunzio, v-1-403: su la veste
, 7-512: il tramonto tinge le acque d' un rosso violaceo leggero, un carminio
con su le spalle ricche mozzette violacee. d' annunzio,. iii-2- 116:
risplendere, in quella luce, il nero d' acquafòrte del louvre e dell'istituto di
esperienza sensoriale non visiva). d' annunzio, v-1-292: il preludio di scriabine
, e di malva, e di crusca d' orzo. = voce dotta,
letamata e rivoltata la terra non meno d' un piede a fondo, la metta a
siamo troppo violati, per convivere ancolamento d' una donzella,... allora non
violamento de'suoi privilegi. = nome d' azione da violare1. violamina,
possedere sessualmente una fame vendetta sui nepoti. d' annunzio, v-1-87: il canale di fa-
violatore, ecc.; -entrare d' imperio o di forza nella casa di qualabusare
diomede, / e l'in- ventor d' ogni mal opra ulisse, / il sacro
carducci, iii-3-345: cantò allora un coro d' uomini: / « dormi, o
e di giuliantonio che violò la casa d' agusto. tarchetti, 6-i-189: l'
te medesimo mi dorrei, sì come d' uomo il quale hai la nostra amicizia violata
a violar la franchezza e libertà solita d' essere osservata in tutti li luoghi e indirizzi
o commisto con altri colori. d' annunzio, iv-2-49: il sole moriva tra
chiara, e bella ed era tutta coperta d' uve mature, e 'l colore di
vetro, 96: prendi del vetro fatto d' allume di soria... e
e di larga e patente faccia, e d' una cicatrice di violato segnata. dolce
impronta di un sigillo infocato in fronte. d' annunzio, iv-2-1123: l'aveva abbattuta
quella aura che la faceva gioire più d' ogni dolcezza. calvino, 3-9 7:
ignorante, e anche da quei professori d' erudizione, o di altre e
dal non può pensare alla violazione d' un precetto senza inorridire. vincolo
dotta, lat. violator -òris, nome d' agente da violare (v.
non suona bene. = nome d' agente da violare2. violaxantina,
lui non di za perturbatrice d' una illusione fatta abitudine, il governo
, tanto dà dichiarare legale la rivolta d' àssia-cassel e violatrice della costituzione la condotta
costituzione la condotta del legittimo governo. d' annunzio, iv-2-407: il meraviglioso violator
, avrebbe sparlato di lui, come d' impotente. se lo guariva, sparlerebbero
= voce dotta, violatìo -ónis, nome d' azione da violare (v. violare1)
inalzante. = nome d' azione da violentare. violentante (
difficile a violentare. violentare quella situazione: d' uscime. -depredare beni, usurparli
per le leggi della prudenza obligato d' attaccare le sue armi ad ovvero
viedal vino gli aventò contro una tazza d' argento. fenoglio, 1-122: ne
luce diretta, intensa, abbacinante. d' annunzio, vii-238: una delle due vetrate
alberto, 146: se si riscalda d' avarizia il violento rubator dell'altrui ricchezze
., i-9 (38): venguo d' una pietae, andà a l'arca
ma del pari leggiero e volubile a cangiar d' impressione a proporzione della varietà degli oggetti
l'amministrazioni tiranniche e violente, mostraria d' esser stato amico a quelle, et
: la tirannia è imperio illegitimo violente d' un solo. b. croce, iv-
si è involontario ma concorregli alcuno principio d' apetito dentro. nebbia)
intignato il cranio aguzzo. = nome d' agente da violentare. violentazióne,
innesto, / per una tale violentazione d' eternità nella mia vita. 2
del borghese di milano. = nome d' azione da violentare. violenteménte,
non è peccato tornare indietro, pentirsi d' una promessa fatta alla madonna? io allora
. » disse lucia, violentemente agitatadall'assalto d' una tale inaspettata, bisogna pur dire speranza
che il volere violentemente affrettare il finimento d' una sì implicata negoziazione non servisse, che
269: stimo che nella caverna, ripiena d' aria, tutta la volta premerebbe;
arici, ii-16: venere, cui d' invidia arse rovello / per la costei beltà
, ed egli scoppiò in un pianto d' angoscia violenta. gobetti, ii-164: previste
/ siamo in forte città di sito e d' arte, / ma di machine grande
non sia una straordinaria e violenta percussion d' aria. goldoni, xi-58: il moto
quali allora comparvero sotto forma solida e d' aspetto salino. tommaseo [s.
maestà quando morì non gli mancava più d' un mese a finir ventiquattro anni;
, al maneggiar cavalli, al giuocar d' armi, che sono esercizi ancor che
1-503: pranzarono seduti ai due lati d' un tavolo troppo grande, sotto la
troppo grande, sotto la luce violenta d' un lampadario che stordiva. landolfi,
elefante può mangiarsi anche tutti i frutti d' una pianta di cajù, dalla quale questi
scirocco, diede il modo a francesi d' uscire dal porto con undici vasselli da
rimasi quivi sotto il comando del cavalliere d' almeras. campailla, 1-2-2: cominciarono
e brinosa condizione del cielo fa pronostico d' una violenta invernata, differiremo questa bisogna sino
: croce perduta la pazienza fece un atto d' accusa al fascismo rapido e violento.
nature diverse, ma due modi di essere d' una stessa natura. spallanzani, i-24
, con violenza, che non sia d' arbitrio, di libera volontà, molto spiace
società. mazzini, 83-105: vittima d' una singolare illusione, egli [napoleone iii
energia, sforzo fisico, tensione. d' annunzio, iv-1-189: la sua bocca,
una tempesta; rapidità di un corso d' acqua; impetuosità del vento. s
avvenisse in roma per violenza di fuoco. d' annunzio, v-i- 333: la
petto, / tanta dispieghi ornai / violenza d' affetto? boine, i-30: credo
essi impetrarono, a violenza di prieghi, d' aver acqua per bevanda e per vivanda
sozze braccia lo spirito disperato. -potenza d' impatto di un'esplosione. brusoni,
, le perfidie, i tradimenti. d' annunzio, iv-1-727: ad ogni rimostranza,
più vergine era prescritta solamente una menzione d' onore e soldo doppio per tre mesi.
questo vostro libro che avete una buona porzione d' ingegno. esercitatelo con violenza, e
. loredano, 2-356: i prieghi d' una dama di merito portano violenze anche
. metastasio, 1-v-519: le violenze d' amici degni di rispetto, secondati dalla debolezza
alle sue dolci violenze. -forza d' attrazione della seduzione erotica; seduzione,
ufficiali: le schiene nere, i bottoni d' argento, le nuche impomatate di cosmetico
a le volte viene a sulla schiena arida d' un monte, e dubito se le mie
, simi -di violenza: d' impeto, di slancio. le al
e i bassi, onde risultava tarmonia? d' annunzio, iii-i- di superbia: uno
creduto, accettato. -violetta marina: viola d' amore. magalotti, 23-74: ne'
non-violence (nel 1920). cecco d' ascoli, 3-239: mostrasi violetto tametisto /
: noi ab- biam color perfetti 7 d' ogni prova e di ragione, / bianchi
ci si cangia in color violetto. d' annunzio, = denom. da
su gue et altri salami d' ogni sorte., qualchi pani de zucaro
marino, 1-15-33: giacea su 'l piumacciuol d' un violeto / capelli grigi che gli incorniciavano
i vostri onori / sì come in vasel d' or le rose o 3. che ha
come torme della diva e il d' annunzio, v-1-287: aveva officiato in rima
, originaria dell'africa orientale, lo. d' annunzio, iv-2-30: il cielo era di
iv-2-30: il cielo era di un giallo d' oro con delle strisce, degli sprazzi
piccoli e nervosi rietà come pianta d' appartamento. s'incalzavano in violetto
, sanza violette e sanza erbette d' ottobre di violetto. non sono
violette candite, le cartoline con la luna d' oro su acque violetto di genziana: colorante
organico sintetico, - d' argento. usato in microscopia per la colorazione
e stucchevole; sviolinata. d' annunzio, vi-134: tutto il quartetto assieme
, 1-2-203: si vuol far provvisione d' un violino di quelli di cremona o di
da fiato, come per nostro modo d' intendere trombe, flauti ed organi ecc
, ma non decrepito come son io. d' annunzio, v-1-275: il cembalo,
detta, perché, allorquando gli strumenti d' arco, non solo presero nelrorche- stra
violino-, il secondo violinista in ordine d' importanza in un'orchestra; violino di
; violino di fila (disus. violino d' orchestra): ciascuno dei violinisti
galeazzi, ii-283: devono tutti i violini d' un'orchestra avere una intiera, cieca
il nome di violino, e così pure d' ogni altro strumento, che sia da
s. v.]: 'violino d' orchestra': quello che concorre semplicemente all'effetto
squarciata, un violo o una pianta d' amorino o di basilico metteva il capo
mutava in note / d' una viola e d'un violoncello / lo
mutava in note / d'una viola e d' un violoncello / lo strido assiduo delle
12-18: vide da vicino gli strumenti d' un piccolo concerto. quasi sull'orlo della
il nome di 'violino', e così pure d' ogni altro strumento che sia da orchestra
e che sia questa stanza / il fondo d' una torre, o quel che vuole
abbassarsi qua e là lungo la testatura d' annunzio, iv-2-289: veniva co 'l
violone appeso in su 'l ventre per mezzo d' una correggia di pelle d'asino.
per mezzo d'una correggia di pelle d' asino. -basso di violone-,
il bompresso e lo specchio di poppa pieno d' intagli d'oro. =
lo specchio di poppa pieno d'intagli d' oro. = acer, masch
divideva in due viottole, a foggia d' un ipsilon. collodi, 187: pinocchio
diretto, faticoso, complicato. d' annunzio, v-1-1103: bisogna finalmente riconoscere che
passava per un viottolo in un campo d' un nostro benefattore. pea, 3-10:
credenti, ma senza tempio. per terrore d' un'au- torità falsa, usurpata,
partic. nell'espressione sala vip: sala d' aspetto riservata negli aeroporti ai passeggeri importanti
fusse, / natura perderia. cecco d' ascoli, 2683: è velenoso vipera
pratesi, 5-60: spiravano un orrendo fetor d' aglio, essendosene fregati le mani e
vipere, che dilacerano quel ventre, d' onde ricevono l'essere, e la vita
l'essere, e la vita. d' annunzio, i-51: tu fra le strette
e ì pettegolezzi delle città piccole. d' annunzio, iv-1-772: quando finirà di
. region. tipo di dolce. d' annunzio, v-2-660: non ero mai sazio
di nulla,... cercando intanto d' insinuarle il veleno delle vipererelle che occultamente
questo mercato di sfacciataggini ch'è la società d' oggi, bisogna anche fare il cavadenti
viperaio di demoni prigionieri e una schiera d' angeli mutilati. = deriv. da
signor conte. g. del papa, d' annunzio, iii-2-46: la faledra si raddrizza
la forma di una pianta). d' annunzio, iii-1-721: sei tu prigione?
malva che mi pun querelarsi d' essere stata da più potenti contra ogni dovere
nere natrice simile alla biscia d' acqua. particolarmente -gambetta viperina
nel linguaggio fotografico per indicare il bagno d' oro o di platino che modifica in
: a quel viraggio tutta la catena roteò d' un mezzo giro. = deriv
energia fisica, di coraggio e forza d' animo tipicamente maschili; virago.
. attendevano cantando alle opere domestiche. d' annunzio, i-919: come ne l'occhio
energia fisica, coraggio, combattività e forza d' animo tipicamente maschili. caro
sitìa più sangue per man cada / d' una virago, ed anima funèbre / a
per cambiare di mure. = nome d' azione da virare (v.).
che si fa dagli ufficiali marini. d' annunzio, iii-2-6: salpa! salpa!
di marina è sinonimo di girare. d' annunzio, v-1-707: quando tutte le bombe
il volo (gli uccelli). d' annunzio, v-2-773: le rondini a saetta
forza centripeta prevale su quella centrifuga. d' annunzio, iv-2-927: fu visto uno dei
in no giapponese, con un cast tutto d' uomini vecchi che hanno la danza
= dallo spagn. virazón, nome d' azione da virar (v. virare)
. canzone narrativa medievale, in lingua d' òil, spesso accompagnata alla danza,
agostini, 6-4-2: virenti erbette prive d' amar toschi. g. rossetti,
mente, / e co 'l cielo d' aprile e co'i virenti / prati e
al vespro, portante in becco uno ramo d' olivo con le foglie virenti. pensoe
e folto (la capigliatura). d' annunzio, i-153: via!..
/ s'adonta di un erebia, d' un virgaurea, / suoi commensali sullo stesso
per verga, col suff. dei nomi d' azione. virgilianaménte, avv.
belle, a parer mio, e d' eletta e squisita novità, virgilianamente belle le
(il serpe infernale e lucifero, d' origine biblica, si chiamano virgilianamente gerione
bianchi angeli ventilanti con le ali. d' annunzio, v-1-787: si volsero per la
. - anche sostant. gambino d' arezzo, lxxxviii-ii-736: ma tu, divo
fa da guida o da maestro. d' annunzio, iv-1-299: io vorrei essere il
molto popolare in età elisabettiana. d' annunzio, v-2-682: m'attendevano le due
o deriva da candore, da purezza d' animo. de amicis, xii-174:
xii-174: s'indovinavano in lei dei tesori d' amore ardente, la forza contro il
perché io vi baci, / labbra d' argene. -che ha un candore
[la bella cosacca] / dalla spada d' un empio guerrier. carducci, iii-2-106
la bianca letizia da immenso / circolo. d' annunzio, iii-2-338: punirti / saprà
stato del sud atlantico degli stati uniti d' america. - anche sostant.
, nome di uno degli stati uniti d' america. virgloriano, sm.
, per la miglior via / che fuor d' esto salvatico conduce. savonarola, 27
dall'aspetto etereo e angelicato. d' annunzio, i-450: 0 viviana may de
e le virgole alla rinfusa come gli atomi d' epi- curo. manzoni, pr
-anche: lista sottile di seta o d' oro intessuta o applicata a un drappo come
tutto lavorato, e guemito di virgole d' oro, e li fece apparecchiare un cavallo
bellezza di questo raso verdone alluciolato a virgole d' oro, di questa seta spolinata con
., vi-55: noi ti faremo catenelle d' oro, lavorate con viigule a'ariento
è indicato da due gruppi di unità d' informazione, la prima delle quali esprime,
di virgolar bene le scritture. d' annunzio, v-2-239: l'avevo pur dichiarato
questo luogo vuole occhio ben sottile. d' annunzio, v-2-239: lo smilzo burbero
usa un numero eccessivo di virgole. d' annunzio, v-2-239: lo smilzo burbero paesano
calònaco bambini gran virgolatore. = nome d' agente da virgolare. virgolatila,
mauriac, si tratta di educazione, d' inclinazione, di mentalità giansenista: quella che
stessa del diségno. = nome d' azione da virgolare. virgoleggiare,
una virgoletta di corpo e un punto d' anima. 3. plur.
, / che que'due versi eran d' un altro autore. giordani, xi-30:
per diminuirne l'importanza con una strizzatina d' occhio. moravia, 19-174: in
e apri le virgolette. / d' ombrose piante spessa e di virgulti, /
monotona sequela di virgolettature'. = nome d' azione da virgolettare. virgoliamo,
erano nudi e anneriti come le mummie d' una vegetazione remota, e i loro
poi create in varie / guise fur d' animai specie diverse. alfieri, 4-154:
mezzo ai folti / virgulti io seggo. d' annunzio, iv-1-185: poter guardare liberamente
annunzio, iv-1-185: poter guardare liberamente d' innanzi a sé la figura dell'amata
quante pagine di risposta ad una recensioncina d' un tal piero gobetti che mi dicono
(il motto delrimperatore francesco giuseppe i d' austria). -nome di una
e luoghi ombrosi, / col mormorio d' alcuni ondanti fonti / ch'a l'occhio
ecco improvvisa, gran fianchi inarca. d' annunzio, i-56: su 'l fiume viride
smeraldo] colore è verde, ma d' una veridità molto spessa, come ha l'
2. figur. purezza, innocenza d' animo (anche con riferimento a cristo
/ e n'esce in figura / d' un viride arbusto. 2
lucini, 6-18: fresche e viride giovinezze d' arte sentono, nell'aria, pungere
virofobìa), sf. psicol. stato d' angoscia proprio della donna che prova un'
. baretti, 3-69: i vecchi d' allora debbon esser ora descrepiti. chi
successe poi, che la duchessa, d' animo sensitivo, e virile, si rivolse
, né per quattro anni si stancò d' imparare il contrappunto. alvaro, 8-285
dimessa, umile e virile, dimostra d' aver capito il suo enrico perfettamente, a
, iii-408: mirabili di semplicità e d' efficacia le prime pagine della 'vita di arnaldo'
-che richiede o palesa vigore, energia d' invenzione e di gesto (una tecnica
virile. e la virilità di zola. d' annunzio, vii-38: il 'miracolo di
il 'miracolo di s. marco'un'opera d' una 'virilità'oltra- possente. savinio,
'falstaff si sperde in un pulviscolo d' oro, in rosea e tranquilla ambiguità
e qualcosa che indicava una mestizia rassegnata. d' annunzio, v-2-567: virilità virilità,
renderli da loro stessi degeneri, anche d' alcune [il nostro secolo] fa pompa
e rammollenti. = nome d' agente da virilizzare. virilizzazióne, sf