Grande dizionario della lingua italiana

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vol. XXI Pag.65 - Da TORRAIOLO a TORREFAZIONE (15 risultati)

verso il tor- racchione di vetro e d' alluminio, di vedere una strada privata

una muraglia a edificar si diero / d' alti torrazzi ghirlandata, a schermo /

3-iii- 132: sono le mura ornate d' alcune torri che fiancheggiano il borgo e

alcune torri che fiancheggiano il borgo e d' ogni intorno munite di moderni ripari. f

castrovillarese torre. leopardi, 11-1: d' in su la vetta della torre antica,

vai finché non more il giorno. d' annunzio, i-238: scendea da la torre

, 1-47: e ancora la notte d' inverno, / e la torre del borgo

come un castello di carte. -torre d' avorio: v. avorio, n.

a modo di casa di travi e d' assi fatto... l'altezza sua

... è intorno intorno fornito d' una muraglia di pietra di montagna,

picciola ed oscena stanza rotonda, appiè d' una torricciuola, dove si vede una pietra

sale o del nitro o della morchia d' olio d'uliva torrefatta. g. vialardi

del nitro o della morchia d'olio d' uliva torrefatta. g. vialardi, 1-576

di fresco, versatevi sopra 8 tazze d' acqua bollente, lasciatelo filtrare. serao,

dei consumi. = nome d' agente da torrefare; voce registr. dal

vol. XXI Pag.66 - Da TORREGGIANTE a TORRENTISMO (23 risultati)

principali componenti. = nome d' azione da torrefare-, cfr. anche fr

: ecco re, reine, uomini d' arma, cavalleggieri, torreggianti elefanti e fanti

piccol cerchio / torreggiar lucca a guisa d' un boschetto. murtola, 1-115-22:

murtola, 1-115-22: lucca a guisa d' un boschetto / torreggia vaga. assarino,

. g. graziani, 349: egli d' animo eccelso e di statura, /

già il nemico duce disporre le sue squadre d' infinito numero, e di non mai

schiere ecco s'innoltra, / tutto coperto d' adamante e d'oro, / sull'

innoltra, / tutto coperto d'adamante e d' oro, / sull'orlo della pugna

3-92: fatte le muraglie torreggiate a modo d' una città, pingerassi foresta, e

, e fiumi per dentro, e abbondanza d' acque, e varietà di fiere,

ant. torènte), sm. corso d' acqua, in partic. montano,

de'nemici e privo / al fin d' ogni compagno, io fuggitivo? tassoni,

/ versati e sparsi e lucidi torrenti / d' orme e brodi fetidi e fetenti,

e l'altro regno sgorgarono impetuosi torrenti d' armati. giuglaris, 302: deh che

passione. son due anni, signora. d' annunzio, iv-2- 581: io

modo rapido e impetuoso (un corso d' acqua). landino [plinio]

il topazio]. caro, 10-557: d' altra parte ove rapido e torrente /

non simulata,... soprabbondante d' un foco elettrico che si riversa a

trovano un'ombra, ovvero uno torrentello d' acquicella, come ne giova loro e fa

o terrentaccio, secondo la stagione. d' annunzio, vi-450: un pergolato pende sul

con un'evoluzione semantica che da 'corso d' acqua che si dissecca'passa a '

che si dissecca'passa a 'corso d' acqua'e successivamente a 'corso d'acqua impetuoso'

'corso d'acqua'e successivamente a 'corso d' acqua impetuoso'. torrentismo, sm.

vol. XXI Pag.67 - Da TORRENTISTA a TORRICELLA (13 risultati)

: quattro itinerari di torrentismo in val d' ossola. panorama [26tv-1987], 171

di brahms il programma annunciava la 'morte d' isotta', il 'don giovanni'di strauss e

verbo del comiziante redimito di gloria / e d' alti incarchi mi regalò la sorte.

gorgogli di polla acqua che sapeva anche d' arno e di senna e faceva gorghi di

dell'arrembaggio, questo popolaccio torren- toso d' italia risponderà levandosi tutto. = deriv

-caratterizzato da un'abbondante e violenta precipitazione d' acqua (un temporale). bacchelli

e tutta interiore, forzava la possibilità d' intendere e di vedere la realtà

di un commerciante pisano, 197: benucio d' ardu- vino da sanminiato di fuor di

: beneto se reposà in lu solar d' una torreta de lo monester. sanudo,

fumo, che span- desi nelparia. d' annunzio, i-105: batte su'tetti bruni

dall'onda il periscopio e la torretta d' un sommergibile? r. de benedetti

9. ant. tipo di gioco d' azzardo. cantini, 1-20-387: fanno

: benedetto si ripose in un solaio d' una torricèlla del monistero e servando stette di

vol. XXI Pag.68 - Da TORRICELLATO a TORRIONEGGIARE (13 risultati)

erbe le figure gigantesche nel canto sono d' un pittor mantovano: ma dirimpetto alla

palazzo, e di là sulla cima d' una torricella, che chiamano la specula.

. piccola struttura turrita sopraelevabile alla torre d' assedio in cui trovavano posto i soldati che

debba esser qui, però vedete voi d' intenderìo e datemene avviso.

uno castello molto bello e molto bene murato d' intorno di pietre preziose tutte chiare come

vi si entra per una sola porta d' un torricèllo, ch'è nel principio della

e polveroso, in quel torrido pomeriggio d' agosto era quasi deserto. borgese,

per estens. impetuoso (un corso d' acqua). malatesta malatesti,

forestiere aveva stretto bisogno di parlare alla superiora d' annunzio, v-1-626: c'è un

e gran torrigiano, fino alla stoltezza. d' annunzio, iii- 1-537: si vede

, innalzarsi quattro bertesche ai lecci e d' allori. piovene, 14-82: il pelmo

il giovane, 9-238: quei torrioni d' uomini soprapposti / poi tombolare e rotear

la città, ma il castello stesso è d' una palanca o palaficata de'travi inviminati

vol. XXI Pag.69 - Da TORRIOTTO a TORSO (19 risultati)

soma torrisina, ragionando il taccolino intorno d' uno aspro, e gli 6 aspri

torrità, cioè a dire, incendio d' amore. = voce dotta, deriv

. fue il campo rosso e una aquila d' oro sopra uno torsello bianco. statuto

statuto della gabella di siena, 6: d' ongne torsello di panni d'oltre monti

6: d'ongne torsello di panni d' oltre monti, vii soldi kabella. muratori

per portare pesi; cercine. d' annunzio, iv-2-1107: la massa della sua

vasetti microscopici di marmellate, una treccia d' aglio e una di piccoli salami.

base di miele, zucchero e albume d' uovo (e talora anche cioccolato);

azienda averna (amaro) sono contenitori d' occupazione piuttosto modesti. = voce dotta

, 607: la pila è in forma d' una ancudinetta,... l'altra

effetto di firenze. inventario di alfonso ii d' este, 3363: cassetta con pille

cassetta con pille e torseli vecchi. d' annunzio, v-2-222: voglio celebrare questa

propaga parallelamente al contorno circolare della guida d' onda. 3. medie. strabismo

-per simil. mulinello, vortice d' acqua. ann. romei, 3-492

fa ancora un picciol remolino o torzione d' acqua nel navigarsi il fiume a seconda,

torsioni, che sfiancheggiature, che scivolamenti d' ala! bacchetti, i-i- 138:

torsione di un'ansa intestinale come causa d' ostruzione. l. benso [« la

di stomaco... togli polvere d' origamo e dàlia a bere col vino tiepido

(anche tortìo -dnis), nome d' azione da torquere (v. torcere)

vol. XXI Pag.70 - Da TORSOLATA a TORTA (19 risultati)

non è boccon se non d' un cardinale. nannini [petrarca],

una festa / m'hai scorto ai piedi d' un fanal, seduto; / a

torso / qui de le donne fuor d' ogni misura. dolce, l-1-195: si

/ largo e scoteva il gran capo. d' annunzio, v-1-171: ho gli occhi

testa della volta; perciocché contro affi siti d' essa volta e per forza di lumi

volta e per forza di lumi e d' ombre, il torso che scorcia in dentro

rinvenuto nel 1513, di lavoro finissimo. d' annunzio, vii-98: presso le acque

quali spezzate al mezzo cadevano penzoloni e d' altre non rimaneva che un torso.

lui ridente, là, con un cappello d' ortolano sul provolone, là, là

tommaseo [s. v.]: d' un uomo buono a nulla: è un

da siena, 94: in tale che d' amor vi passi 'l core, /

certo l'ave- rai, / né d' altra cosa non temere un torso.

che 'n ispangna! -valere meno d' un torso: non valere nulla, essere

: pognan, che 'n fine valse men d' un torso. 11. prov

di cavolo nero, / e scorze d' agli e raspi d'uva passa. calzabigi

, / e scorze d'agli e raspi d' uva passa. calzabigi, 181: fu

sassi, mattoni, torsoli, bucce d' ogni sorte, la munizione solita in somma

forse percosse la rotella co uno tersone d' aste ch'egli avea in mano.

ma spessi, di fattura grossolana e d' un azzurro torbido, richiamano meglio quelli di

vol. XXI Pag.717 - Da VELLO a VELLUTO (1 risultato)

quella pianta che fa un fiore a modo d' una nappa rossa e che ha aspetto

vol. XXI Pag.718 - Da VELLUTOSITÀ a VELO (21 risultati)

boccaccio, i-537: biancofiore, vestita d' un verde velluto adorno di risplendente oro

14-173: è una gatta nera tutta, d' un bel nero di velluto, anche

nel giardino del chiostro cresce un albero d' un verde di velluto come in un vecchio

vicino la voce di velluto... d' innocenzo cappa, che mi vuol troppo

. 2. bot. velluto d' acqua-, borraccina. p f.

. vestiti di capelvenere, di velluto d' acqua e di aliga, e cinti di

. betteioni, iii-386: quella tresca d' amore in veste da camera, e

le extremità et appresso le velme. d' annunzio, vi-205: la velma,

/ vedea che le donne la covrian d' un velo. idem, purg.,

, 30-31: sovra candido vel cinta d' uliva / donna m'apparve, sotto verde

da oleandri, sedeva una giovinetta vestita d' un abito di velo celeste, con un

il velo e le ciocche de'fiori d' arancio. -banda di tela che

si distende... un velo d' olio di noce insensibilmente sottile su la

, o nicea, mira ch'avvolto / d' intorno è 'l suol d'un bianco

ch'avvolto / d'intorno è 'l suol d' un bianco e freddo velo.

, spicchi, bucce e veli / d' una cipolla trovereste il tutto.

superficie, strato superficiale di uno specchio d' acqua. buonarroti il giovane, i-69

. cassola, 2-161: dal velo d' acqua emergeva appena un pino che il taglio

guarini, 138: non è furto d' amor tanto sicuro / né di tanta finezza

quel che s'asconde / sotto il vel d' onestate. giannone, 1-iii-235: manfredi

: ma tu [dio], foco d' amor, lume del cielo / questa

vol. XXI Pag.719 - Da VELOCE a VELOCE (16 risultati)

il sacro velo / del tempio e d' ogni intorno / s'imbrunì il chiaro giorno

nella pallacanestro e nella pallanuoto, azione d' attacco di un giocatore senza palla che consiste

il germinato cielo, / e la stella d' amor ci sta remota / per lo

che le si fa velo. cecco d' ascoli, 125: potresti dubitar del primo

cielo non s'awera. -essere d' impedimento alla comprensione o alla conoscenza.

, perché fa velo al giudizio. d' annunzio, iii-1-1165: tu t'inganni;

dante, purg., 16-4: buio d' inferno e di notte privata / d'ogne

buio d'inferno e di notte privata / d' ogne pianeto, sotto pover cielo,

iii-131: or toma su e poni / d' arbore e di temoni / vele grandi

/ pernici seguirai con lungo corso. d' annunzio, iii-2-247: -quali doni gli manda

marinetti, 2-i-452: in poche regioni d' italia l'immediato dopoguerra richiedeva energie pronte

riparo. galileo, 4-2-45: la tavoletta d' ebano e la palla, poste che

. leonardo, 2-55: a similitudine d' un ritrosito vento, che scorra in

sfuggente (lo sguardo). cecco d' ascoli, 915: occhi eminenti e di

è velocissimo in permutarsi, e salta tosto d' una cosa in un'altra. goldoni

, / che il tempo velocissimo cammina. d' annunzio, i-119: fuggonci tore veloci

vol. XXI Pag.720 - Da VELOCECAMMINANTE a VELOCITÀ (8 risultati)

(una nave). salvini [d' alberti]: il respinghiate dalle navi velocicamminanti

panlessico, 1802: 'velocifero': specie d' uccelli del genere 'gan- ga \

. castelvetro, 8-2-186: si crede d' achille che corresse tanto velocemente quanto non

il clero che gli faceva codazzo. d' annunzio, iii-1-612: -assai / velocemente

: 'velocipede': nel ciclismo: bicicletta d' un tempo con la ruota anteriore molto grande

hanno rifatto [gli organizzatori del giro d' italia] tale e quale, a scopo

, né di maggior impedimento alle velocità d' arno, che l'averlo ne'tempi andati

, che è immediato a quello, d' essere congiunta con ciascuna parte di quello divinissimo

vol. XXI Pag.721 - Da VELOCITARE a VELOCIZZARE (12 risultati)

quali le sezioni tutte scaricano egual copia d' acqua in un dato tempo, le velocità

, nel silenzio e nel buio. d' annunzio, iv-1-461: gli stormi s'inseguivano

di questa anna si allontana da me, d' ora in ora, con velocità planetaria

senza velocità di polso, senza accendimento d' orme, senza sete, et senza

pista. 21. tecn. contatore d' acqua a velocità: contatore costituito da

piccola turbina a pale azionata dal flusso d' acqua che attraversa il contatore e collegata

: possibili modalità velocità d' invio di merci da effettuare attraverso il sistema

sistema ferroviario e caratterizzate da differenti tempi d' inoltro e d'arrivo e dalle diverse

caratterizzate da differenti tempi d'inoltro e d' arrivo e dalle diverse tariffe applicate.

sempre in quarta velocità, ma sicuri d' occhio e di polso nel radere le curve

della velocità di acque correnti. d' alberti [s. v.]:

quella del fondo. = nome d' azione da velocitare. velocizzare,

vol. XXI Pag.722 - Da VELOCIZZATORE a VENA (8 risultati)

silenzio contemplativo e riposo. = nome d' agente da velocizzare. velocizzazióne, sf

e di pienezza totale. = nome d' azione da velocizzare. velocròss,

stimano teste buone, vi dicono con aria d' importanza che i libri non servono a

, ma, signori velsci, sapete d' essere governati da null'altro che libri?

: colui che atleta o cacciatore o d' altro / esercizio simil vago, trabocca /

rapido / redir dei veltri ansanti. d' annunzio, 8-51: lunghi cervi biondi fug-

. piovene, 208: gioivo d' avere i nervi, le vene.

, / a cavar lui e noi d' ogni pena. -con meton.

vol. XXI Pag.723 - Da VENA a VENA (32 risultati)

. caro, 4-2: la regina d' amoroso strale / già punta il core,

, e ne le vene accesa / d' occulto foco, intanto arde e si sface

sotterraneo, di acqua sorgiva; falda d' acqua, sorgente (anche nella lo-

, ecc. per indicare la portata d' acqua). rinaldo d'aquino,

la portata d'acqua). rinaldo d' aquino, 118: un oseletto che canta

aquino, 118: un oseletto che canta d' amore / sento la notte far sì

verdi e freschi che vi fusser vene d' acqua viva correnti sottoterra. metastasio,

: precipitano da altezze vertiginose innumerevoli vene d' acqua. dessi, 3-15: quando

larghissima. -tubo, conduttura d' acqua. a. cattaneo, iii-8

largo rivo insorge, / quando lieta stagion d' intorno scorge / l'alma, c'

isole] sono state trovate vene abbondantissime d' oro, cominciorno molti di loro come in

di voragini e di caverne, con vene d' altri minerali, e di zolfo,

di zolfo, che in molte parti ardono d' ogni tempo. targioni pozzetti, 12-3-151

quello dove affiorano vene di piombo, d' argento e calamina. -figur. tradizione

all'antico, e ne furono ritrovate altre d' altri colori belli, e rari,

di varie vene mirabilmente dalla natura. d' annunzio, iv-2-1228: tal bellezza m'appariva

-sottile striscia di colore. d' annunzio, 8-58: alcuni [fiori]

oro e scintille,... fulvi d' una insinuata vena di rame.

secca, c'avrebbe bisogno de l'ozio d' un anno e d'una lieta peregrinazione

de l'ozio d'un anno e d' una lieta peregrinazione per riempirsi. alfieri,

: recar si fece una caldaia piena / d' acqua, e d'un linteo si

caldaia piena / d'acqua, e d' un linteo si fu precento / e ginocchion

come la filantropia mi metta in vena d' indulgenza. 10. bot.

allora cresce la pianta quasi per alcune tunice d' erba e di legno. manzini,

vino] di lesbo ha una tal vena d' amabile, che il rende tanto altrui

vene-, v. sanvano le vene d' oro. gue, n. 31

o la veste co'suoi colori. d' annunzio, xciii-299: ho scritto di vena

sciolta, fluente, armoniosa; ricco d' ispirazione (un'opera, uno stile)

, rotto e non di vena, né d' un solo. algarotti, 1-iii-17:

acceso / si diletta il mio cor, d' arder contento, / soccorri al gran

andò che una venella minore del giro d' un quattrino. -venétta.

'n mille parti faccia e ramicelli / d' acqua di solfo e cotai gorgoncelli /

vol. XXI Pag.724 - Da VENA a VENATO (28 risultati)

piene di metallo, non si vergognano d' entrare e metter mano in quelle che non

in quelle che non son loro, ma d' altrui. cassola, 4-214: scoprì

cavallo] tosto / in calda stalla d' osto. / di troppo gran prebende /

pascoli, 725: tu devi, d' un mucchio alto di semi, / far

mucchi, e sceverare i grani / d' orzo, i chicchi di miglio, le

e il venàbolo convengono al suo stato d' allora. carducci, iii-3-393: in un

iudicio, credo fossero più persone vivevano d' erbe e radiche che di pane legitimo;

[le vacche] a mangiare venacci d' uva, e massimamente di quei granelli

, laghi e luoghi pieni di venagione d' ogni sorte. lud. guicciardini,

3-291: carne, pesce, venagioni d' ogni sorte vi sono eccellenti e in

146: l'essercizio de'sacramenti era pieno d' irreverenza, infetto di mille errori.

. batacchi, i-140: il polmone d' un sordido usuraro / v'intruse,

sordido usuraro / v'intruse, e d' un ruffiano e d'un sensale / le

intruse, e d'un ruffiano e d' un sensale / le labbra, ed il

/ le labbra, ed il ventrieoi d' un fomaro, / e le orecchie d'

d'un fomaro, / e le orecchie d' un giudice venale. foscolo, ix-

coureil implora per elemosina la mercede anticipata d' un poema venale. = voce

dubbio gli poteva soprastare un gran rischio d' essere o con attuale prigionia ridotto in gravi

e venalità consegnato in mano del duca d' alba. foscolo, xvi- 440:

ciarlatani moderni che vendono le amabili muse d' italia. marinetti, 2-i-201: fu

spesseggiasse con tali osservazioni ci riuscì mai d' osservar in essa un minimo venamento di

in certi marmi. = nome d' azione da venare1. venanzite, sf

rilegature dei libri venavano di lievi fremiti d' oro. betocchi, 5-62: riprendi /

imparato a venare piacevolmente di voci e d' accenti toscani la sua pronuncia veneta.

de pietre, fato per le man d' amore: /... / granata

greco venato, che reggono un'architrave. d' annunzio, iv-2- 1091: era parata

1091: era parata con quelle tappezzerie d' olanda in velluto di lino, ove

palmi da quelle sue speciali gambe venate d' azzurro. -che presenta una o

vol. XXI Pag.725 - Da VENATORE a VENDEMMIA (27 risultati)

una foglia, un fiore). d' annunzio, 8-55: dì e notte,

di quercia, dalle foglie purpuree venate d' oro, sporgevano da anfore di porcellana di

volponi, 2-216: gli interessavano risposte d' impeto, anche se venate di psicologismo,

epiteto della dea diana). cecco d' ascoli, 2381: molte nature trovo nel

dotta, lat. venator -òris, nome d' agente da venàri (v.

del luogo in cui andranno nel giorno d' apertura della caccia, per trovarsi primi e

alcune [pietre] hanno delle venature d' argento e altre degli spruzzoli d'oro.

venature d'argento e altre degli spruzzoli d' oro. targioni tozzetti, 12-3-

carne, voluttuose come le più voluttuose forme d' un corpo di donna, con qualche

meraviglie: lastre di zinco e d' argento con venature azzurre morbidissime e carnali

c'era il mare, con placide venature d' argento. 6. crepa del

connotazione ulteriore di un'espressione, sfumatura d' intonazione, di significato; aspetto, caratteristica

lorenzo vecchio m'avean lasciato qualche venatura d' amaro, come certe odi di orazio

socialistiche di uno dei più noti uomini d' affari d'italia, guaiino. savinio

di uno dei più noti uomini d'affari d' italia, guaiino. savinio, 12-333

tortura mitridate. = nome d' azione da venare1. venàzio, sm

di una foglia. = nome d' azione da venare1. venazióne2,

; inoltre di venazione, pesci e d' uccelli, quali pigliano con archi e con

modestia, che non toccava se non d' una vivanda, attaccandosi a venazioni e cose

dotta, lat. venatìo -ònis, nome d' azione da venàri (v.

. rovani, 4-i-99: s'arresta d' improvviso, getta carte, cede la

[venti] che servono per ritornare d' india, chiamano vendavali, che sono dal

vendaval, che è dal fr. vent d' aval 'vento di valle'.

balbo, i-112: i longobardi furono antichissimamente d' una gente scandinava detta vinnuli o vendeli

, salde fisse nere. / uva d' alberi, e pare uva di vigna.

e tennegli favella insino a vendemmia. libro d' amministrazione delle terre dei marchesi di civitella

e le convalli / popolate di case e d' oliveti / mille di fiori al ciel

vol. XXI Pag.726 - Da VENDEMMIABILE a VENDERE (14 risultati)

d' annunzio, ih-i-888: mila di codra,

e a'suoi compagni xx mila fiorini d' oro. -imitazione, plagio di opere

per man delle muse al suon della lira d' apollo, spremute e convertite in suavissimo

vendemmia. ibidem, 339: un canestro d' uva non fa vendemmia.

canzone vendemmiale che par sì gioconda. d' annunzio, i-376: l'ebro clamor

foglie di vite, tralci, grappoli d' uva) che si richiamano alla vendemmia

. govoni, 766: un re d' oro dormì più di mill'anni / nel

ha nelle mascella, / e sai che d' ogni sorte e'ne vendemmia.

vendemmia. ibidem, 176: l'avvocato d' ogni stagione miete e d'ogni tempo

l'avvocato d'ogni stagione miete e d' ogni tempo vendemmia. = dal lai

figur. goduto nel rapporto amoroso. d' annunzio, v-3-751: tristezza del rivestirsi,

cantare al domator de'liti eoi. d' annunzio, iv-2-286: viene talvolta dai campi

settembre del 1801, portava, in vece d' uno, 'la sera', due poemetti

da una trattrice, che raccoglie i grappoli d' uva aspirandoli attraverso un tubo flessibile oppure

vol. XXI Pag.727 - Da VENDERECCIO a VENDETTA (14 risultati)

gli uni restano vittoriosi degli altri. d' annunzio, iii-2-1166: l'armatore e i

ai padroni degli uliveti la loro giornata d' esistenza. 4. per estens

, derisi, venduti, e non piangere d' ira? devastatori de'popoli, si

o farsi o lasciarsi pagare in germania. d' annunzio, 8-96: per servire alla

, che vender l'arte / a cui d' ignobil fama aure dispensa.

, 4-162: perverso e furbo [d' annunzio]... seppe far valere

e vendere i propri vizii estetici per opere d' arte. 7. ant.

donna, le finte offerte di un padrone d' industria, lo trovano pronto a vendersi

n. 17. [non mancavano] d' insegnare, che qualunque convenzione giurata a'

, 2-224: in provincia sembra un mestiere d' oro quello di vender chiacchiere.

manco allamia padrona. documenti su margherita luisa d' orleans, 175: mi dissero a

si fida in la fede e constanza d' omini cupidi, servili e venderecci. d

era luogo a preghiere di parenti o d' amici; né la giustizia era vendereccia.

caporali, 2-82: ho più caro d' accocarla a lui, che tu vedi di

vol. XXI Pag.728 - Da VENDEVOLE a VENDICARE (13 risultati)

forse il più dolce e sensibile del piacere d' una vendetta. leopardi, i-103:

così grato, che spesso si desidera d' essere ingiuriato per potersi vendicare. piave

significato attenuato: contraccambio di una pena d' amore. petrarca, 256-1: far

, lxxxviii-ii- 449: o giustizia d' iddio, fanne vendetta; / a chi

. giuliani, i-325: una striscia d' oro lampante si vede ancora, terra

si può trovare comunemente in commercio. d' annunzio, v-2-390: la mia pezzuola,

anima immortale si prostituì per qualche pezzo d' oro. = voce dotta,

detti deiferi vendicamenti. = nome d' azione da vendicare. vendicante (

intenzione del vendicante intenda principalmente nel male d' alcuno del quale si vendica, e qui

6-163: ahi giorni tuoi, giorni d' angoscie e d'ire, / giorni di

giorni tuoi, giorni d'angoscie e d' ire, / giorni di solitudini e

di vendicanza e di guaire, / giorni d' atrocità -dì detta vendicanza: nel

raffreddato e indurito, diventando un punto d' onore. 3. riscattare una

vol. XXI Pag.729 - Da VENDICATIVAMENTE a VENDILEGGE (15 risultati)

l'italia] di servitù e di tirannia d' altri. c. campana, 2-103

. solinas donghi, 2-92: tenevo d' occhio vendicativamente il signor carletto che scucchiaiava

. mansuetudine, se ci alleviamo più d' ogni fiera vendicativi? foscolo, vii-240:

parti gli animosi ed i forti. d' annunzio, iii-1-312: sembra che si svegli

di più ingenito questi scrittori, che d' istillare negli animi sentimenti vendicativi. foscolo,

: mi piace la immagine di colombo ritornante d' america seguito da feroci morbi vendicatori dell'

(eccles.) vindicator -òris, nome d' agente da vindicàre (v. vendicare

, iii-10-391: così il petrarca dal proposito d' ignorare la commedia è passato all'intenzione

= dal lat vindicatio -ònis, nome d' azione da vindicàre (v. vendicare

altri labirinti. varano, 1-292: o d' artemene la bramata morte / non è

impresa? e se tu mori / pria d' ese- guirla, non discendi a stige

nella morte degli altri da tomo tutte d' uno animo cospirarono. floro volgar.,

1-19: s'io non son degno d' averti per mogliere, né vendica ancor sei

di lombardia, è più forte in me d' ogni affetto umano. =

aveva intinto da pesaro certo dei pianelli d' ótranto, un vendilegge, come tanti ne

vol. XXI Pag.730 - Da VENDILETTERE a VENDUTO (15 risultati)

le presure de'vivi fece la frode d' uno feroce re. = nome d'

d'uno feroce re. = nome d' azione da vendere. vendiparòle, agg

di lombardia è più forte in me d' ogni altro affetto umano. =

stipulato dal migliore offerente). d' annunzio, iv-1-19: si ricordava di avere

favore degli studenti poveri avveniva nella retrobottega d' una libreria del centro.

ricavato è devoluto in beneficenza. d' annunzio, 8-37: a una vendita di

di tera posti ne la villa d' aliana, ke ne fue venditore provin- -contratto

cui il prezzo di un imnobile città d' asia, il padre di lui in publica

a minuto, e la madre fu venditrice d' erbe nella ma nel suo complesso.

io mi sarei valuto della legge. d' annunzio, iv-1-361: il venditore, un

et a le sue redi in perpetuo d' una pega di terra arata.

una vendita: affigliai parecchi toscani ed altri d' altre provincie. carducci, iii-20-106:

provvedimento. ch'ella avea e d' ogni suo bene a montecatino. caro,

= dal lat. vendttor -òris, nome d' agente da vendlre (v.

voce dotta, lat venditìo -ònis, nome d' azione da vendlre (v.

vol. XXI Pag.731 - Da VENEFICIO a VENENO (20 risultati)

ricchi e mendici e vietano a'sacerdoti d' acquistare tesoro per privilegi venduti e mendaci

venduta lode, / non premio sordido d' util perfidia: / vinca io con semplice

monti, ii-114: marescalchi sarebbe stato più d' ogni altro accettato, ma le-brune ha

, impudicizia o lussuria, o servitù d' idoli; li venefici, l'incanta-

possanza versare, non sono più sollecite d' altro, che d'apparare tutti quei venefici

non sono più sollecite d'altro, che d' apparare tutti quei venefici et acque mortifere

. tommaseo, 3-i-374: certi odii d' adesso mettono... suono tristamente

il gas silvestre del loro mosto. d' annunzio, 3-372: bufali eccitati con ortiche

-che trasmette il contagio, che è agente d' infezione (una piaga, una sostanza

vecchio, e ricevuto allora nella scienza comune d' europa, delle polveri venefiche e malefiche

venefica che vi si andava respirando. d' annunzio, iv-1-1020: ella parve ricrearsi come

, venefiche, forse, della passione. d' annunio, iv-1-704: mi par d'

d'annunio, iv-1-704: mi par d' avere in fondo a me non so quali

. -travagliare, tormentare. d' annunzio, ii-278: e la melancolìa /

, i-46: pieno è oramai il mondo d' incantatori, auguri, arioli, aruspici

molte cose a'suoi amici, che d' intorno gli erano, parlò dell'eternità dell'

volgar., i-255: acecato di tenebre d' invidia, venne in tanta malizia che

vari casi della fortuna, pieni tutti d' angoscia, e d'amaritudine venenati, sia

, pieni tutti d'angoscia, e d' amaritudine venenati, sia stato agitato.

venenato strale al fianco / si doleva d' amor miseramente. venenìfero, agg

vol. XXI Pag.732 - Da VENENOSAMENTE a VENERABILITÀ (19 risultati)

agnocasto... piste a modo d' empiastro, le metterete sopra la morsura.

riferimento alla passione amorosa, alle pene d' amore). iacopone, 6-8:

lorenzo de'medici, ii-213: io ho d' amor dolcezza il mio cor pieno,

pieno, / come amor vuole, e d' un dolce veneno. d. bartoli

che non s'introduca nella compagnia speranza d' impunità, peste e veneno delle religioni.

gli altri diserti, non lavorati, aridi d' acqua e molesti di serpenti; la

bollire in acqua con doi o tre capi d' aglio e con mollica di fiane.

fantastica. giacomo da lentini o monaldo d' aquino, 455: guardando basilisco venenoso

spirituale (un sentimento, uno stato d' animo, un vizio). frottole

animo, un vizio). frottole d' incerta attribuzione, xlvii-276: oh venenoso male

più fiori o gentil frutti il fine / d' amor, ma acute e venenose spine

nel linguaggio eccles., come titolo d' onore attribuito a congregazioni e luoghi religiosi

, più volte, sanza ogne studio d' uomo e ministerio, sono state divinamente accese

luochi venerabili in pena dell'ultimo suplicio. d' annunzio, iv-2-1250: le oche del

che sia stato in assisi, uomo, d' altronde, venerabile. -composto da

viii-2-29: fugli conceduto [a orazio] d' essere dell'ordine equestre, il quale

aspetto venerabile, di gradi temperamento. d' annunzio, iv-1-682: il signore era vecchio

, se non talora dagli emoli. d' annunzio, v-1-487: quando io medito gli

venga ad essere che un mostruoso aggregato d' intarsiature diverse, ella tuttavia non mi

vol. XXI Pag.733 - Da VENERABILMENTE a VENERARE (11 risultati)

emilia nella sua piena schetto di tigli. d' annunzio, iv-2-122: l'arcivescovo era un

un testo letterario, di un oggetto d' antiquariato, ecc. carducci, iii-10-361

veneramenti di idoli. = nome d' azione da venerare1. venerando,

il vitello / presso a fumante aitar d' arabo incenso. 2. per

animose, ornato di parentando e venerando d' aspetto. tasso, 7-1-31: uom riscontrò

. tasso, 7-1-31: uom riscontrò d' aspetto venerando / di crespe rughe il volto

, x-4-138: un vecchio / trovai d' aspetto venerando; ed era / già vicino

arrigo] appresso non secondo l'usanza d' oggi, che ancor non era, ma

b. davanzati, ii-278: questa parte d' eloquenza, come ogn'al- tra,

quasi confermassero la presenza delle terribili divinità d' abisso che a delfo, insieme al

, costei che veneri, / ma d' oro l'agita brama insaziabile.

vol. XXI Pag.734 - Da VENERARE a VENERDÌ (16 risultati)

fazio, iii-3-41: quivi son donne d' ogni vaga foggia; / quivi sta

quali la veneratissima del sangue prezioso. d' annunzio, v-1-231: il superstite parla basso

la tradizione, è quella del sacrificio d' àbramo, il patriarca venerato anche dai

.., è uno di quei tratti d' umanità e di gentilezza che distinguono ramatile

immagin vezzosa, / vieni, o d' ulisse venerata sposa. -che è

s'ebbe... né l'indipendenza d' indole né la vita agiata e sicura

dotta, lat. venerator -òris, nome d' agente da veneràri (v.

diversa dalla religiosa, che figurar gente ebbra d' una insana letizia, scomposta, fanatica

uguali, né hanno maggior venerazione tossa d' un re di quelle d'uno semplice privato

venerazione tossa d'un re di quelle d' uno semplice privato. tarchetti, 6-ii-233

ammirazione, talvolta accompagnato da consapevolezza d' inferiorità, che si nutre per qualcuno (

allora in gran venerazione presso ogni classe d' uomini. leopardi, iii- 803:

colle idee; non si ricreano con calcoli d' opportunità, ma colla moralità politica,

caratterizzato da straordinaria maestosità e bellezza. d' annunzio, iv-2-136: ella si fece il

sentiva ora nell'animo un'immensa venerazione d' amore per tutte le cose, per gli

dotta, lat. veneratto -ònis, nome d' azione da veneràri (v.

vol. XXI Pag.735 - Da VENERE a VENEREO (18 risultati)

ha due peccati originali / oltre quel d' èva: dentro non ha cuore, /

fuor non ha i fregi genitali / d' impotente libidine d'amore / arrabbia quindi;

i fregi genitali / d'impotente libidine d' amore / arrabbia quindi; e la venerea

dato al gran pittore rafaello san- cio d' ùrbino; de'solari a leonardo vinci fiorentino

(o gioviale, o venerea, o d' altro tale nome), dal regnante

veneree, intagliati da marcantonio raimondi. d' annunzio, iv-2-304: un naturai fàscino venereo

, bislacco, un po'pazzo. d' annunzio, iv-2-15: lo chiamavano cincinnato;

, v-195: alcuni il chiamano il laberinto d' amore, altri la valle incantata,

nudo e nudo in roma, / d' un velo candidissimo adorando, / rendea nel

intorno alle culte etaire, traf- ficatrici d' intertenimenti ai savii ai poeti agli uomini di

dei piani di un libro con gli angoli d' una tavola, nelle rette di un

nelle rette di un fiammifero, nel telaio d' una finestra, v'è più verità

accusa tutti quanti i settatori di novità d' essere propensi alla venere bestiale.

, qualche donnuccia strapazzata striscia nel filo d' ombra lungo il muro: la venere

membri, e quella venere che più d' ogni altro estimarono gli antichi saggi. patrizi

, 4-ii-627: pieni di ogni grazia, d' ogni giocondità e d'ogni venere,

ogni grazia, d'ogni giocondità e d' ogni venere, quali sono i dattigli,

sa quanti rettorici tulipani e di quante veneri d' annunziane. landolfi, 16-28: le

vol. XXI Pag.736 - Da VENEREOFOBIA a VENEZIANEGGIANTE (8 risultati)

e schiatta biforme, ricordamento e memoria d' uso venereo da non nominare. landino

quando egli avviene che, nella natività d' alcuno, marte si trovi esser nella casa

suoi lumi e colori le venerevoli fattezze d' una religione e d'un culto quale il

le venerevoli fattezze d'una religione e d' un culto quale il secolo li desidera

r. capello venero, polipodio seme d' aneto, finocchio, e anisi; di

e sieno fatte bollire in una libbra d' acqua. marsilio ficino, 4-40:

veneti spiano il sopraggiunger dalle pianure lombarde d' una bella e terribile e tutta italiana milizia

cupola ed è cosparso superiormente di tuorlo d' uovo, mandorle e granella di zucchero

vol. XXI Pag.737 - Da VENEZIANESCAMENTE a VENGIARE (11 risultati)

di veronese o di tintoretto non li toccò d' altra parte mai intimamente e il venezianismo

smarrisce gran parte della sua venezianità. d' annunzio, vii-189: quella venezianità che

turchi sultan amurat del 1546 a'27 d' agosto, figlio di sultan selim e di

sariano rilasciate. inventario di alfonso ii d' este, 457: cassa di paviera veneziana

alla viniziana. inventario di alfonso ii d' este, 391: scarane da donna alla

di mala grazia, quando si sforza d' andare così stirato in su la sella e

sogliam dire, alla veneziana, a comparazion d' un altro, che paia che non

il tutto ben battuto e lisciato. d' azeglio, 7-i-54: il genitore m'ha

, venezievoli in città pei tre mesi d' inverno, che tornati fra i loro merli

questo accento melodico di cui si parla come d' un mistero preistorico. = deriv

. vengement (nel 1160), nome d' azione da vengier (v.

vol. XXI Pag.738 - Da VENGIATO a VENIMENTO (14 risultati)

vengiò con li orsi / vide 'l carro d' elia al dipartire, / quando i

di mia onta, o ventore / d' onne meo percussore. boccaccio, iii-7-79:

come atteòn potè sentire. = nome d' agente da vengiare-, cfr. fr.

volgar., 1-1-116: non cessiamo d' orare, e di piagnere verso dio

fugli concesso quella venia... d' accoglierlo solo in cella. 3

contare su uno stuolo alacre e infaticabile d' esecutrici. -che si è macchiato

, ii12- 118: pur non reo d' altro peccato che formale, forse veniale

madre al vegnente guardò con terror. d' annunzio, iv-2-73: nella casa dell'inferma

, iv-7: non altramente il tenero piè d' euridice trafisse il nascosto animale, che

italia, ci ha costretti a spicciarci d' arrivare per trovar luogo. -che

rivoluzione non è per noi il trionfo d' una educazione nuova che deve far diversa la

deve far diversa la vegnente generazione? d' annunzio, 1-393: le generazioni vegnenti non

arago, i mayer, per forme d' energia oggi sconosciute, come io diceva

battista, iv-271: le sante leggi d' un'amicizia tra noi invecchiata mi sollecitano

vol. XXI Pag.739 - Da VENINO a VENIRE (18 risultati)

li prosperi venimenti. = nome d' azione da venire. ventino,

: venite all'ombra de'gran gigli d' oro, / care muse, devote a'

lettera ero in procinto di venire. d' annunzio, v-1-191: è l'ora della

altra parte del mondo si vegga pevere d' alcuna sorte, perché tutto viene da

i baccalà di terranuova, / il vin d' oporto, e l'olio di balena

marino, xii-233: di grazia non mancate d' usarvi subito diligenza e di scrivermi il

ben con una gamba a gruccia. d' annunzio, 8-78: mistress leechwood le veniva

nel ritornar all'in su vennero in meno d' una settimana. cesarotti, 1-xvii-112:

venni ad ilio dopo molti travagli. d' annunzio, v-1-306: è venuto guido

; spandete / la deità materna! d' annunzio, i-595: vennero a lei le

. la signora dice: « manchiamo d' uomini ». le pare poco? li

aveduto / che 'n voi non trovo cor d' umiltade. giacomo da lentini, 53

da gubbio, 1-228: giuseppe al servaggio d' ero- de venne in grazia, che

, o di qual altra parte? d' annunzio, v-1-219: viene da valona,

v-1-219: viene da valona, dal comando d' una squadriglia di torpediniere. moravia,

-fluire, scorrere (un corso d' acqua); essere portato in una

volgar., 11-29: buona posta d' orto, è alla quale lievemente è inchinato

collocazione spaziale, o anche logica, d' importanza, rispetto ad altri elementi congeneri.

vol. XXI Pag.740 - Da VENIRE a VENIRE (11 risultati)

nipote loro, figliuolo del duca scacciato e d' una loro sorella. giuliani, i-222

della guerra troiana, riempie il poema d' episodi, cioè di quelle cose che

f f ciuccio, 20: d' uno fermo penserò, / che lo piacer

, i-391: venne pensiero a subrio d' assalirlo quando cantava in su la scena,

, pure di guatarla, non che d' entrarvi, gli verrà schifo. crescenzi volgar

accresce la sperma, e fa venir voglia d' usar con la femmina. savonarola,

el dì crudele e pieno di sdegno e d' ira e di furore a porre

ha detto della poesia che è la coscienza d' un mondo da venire. carducci,

, al pensiero di relegarmi in una stanza d' ufficio senza più lui.

iv-220: io dico che di questa e d' altre colpe / vedrassi di là su

isola che dicono deserta, e proprietà d' un tale che ci va per la caccia

vol. XXI Pag.741 - Da VENIRE a VENIRE (8 risultati)

essere eglino figliuoli di gregorio e fratelli d' alberigo amendue conti di tuscolo, benedetto vii

a un banco in piazza un bottiglino d' acqua d'odore, che mi venne

un banco in piazza un bottiglino d'acqua d' odore, che mi venne venticinque soldi

osservò egli di più, che gl'infermi d' altri mali, se si lasciavano aprir

butta tra le gambe come chi viene d' aveme fatta una grossa. venire

, una selvaggia canzone che non diceva d' amore. -venire incontro: v

-indebolirsi gravemente, deperire a vista d' occhio. chiabrera, 3-218: io

il morir, che 'l viver senza. d' annunzio, iii-1-46: un languore subitaneo

vol. XXI Pag.742 - Da VENITE a VENTAGLIO (12 risultati)

o il sole l'offusca al passaggio d' una nube foriera di tempesta.

battista, ii-289: la prima maniera d' agnizione adiviene per segni. i segni

. cecchi, 8-62: da cinque milioni d' abitanti, di colpo la grecia se

del sogno venizeliano di rifare l'impero d' alessandro. venizelista, agg. (

un rio / tosco pel sangue e d' ogni febbre in core / accenderla la

agate venose, agate chiazzate a color d' oro. mattioli [dioscoriae], 107

, altri venosi, come il fladro d' alemagna venosissimo. r. longhi,

gl'im- pedia veder la faccia. d' annunzio, iii-i-584: una cervelliera senza

di prezziosissime penne di levante col manico d' argento dorato e tempestato di rubinetti, dia-

porrai il ventaglio alle labbra. addio. d' annunzio, iv-2-192: mariannina cortese faceva

in fondo non era più che una poesia d' albo e di ventaglio, fatta tutta

a semicerchio, ecc.; zampillo d' acqua che si allarga a semicerchio o

vol. XXI Pag.743 - Da VENTAGLISTA a VENTAROLA (13 risultati)

i muri di lembi del suo ventaglio d' acqua. -con riferimento alla coda

ombrato che mi sorrideva, uno strizzar d' occhi, e due labbra scarlatte che mi

-sventagliata semicircolare di mitragliatrice; il raggio d' azione che copre. d'annunzio,

raggio d'azione che copre. d' annunzio, v-1-1033: mitraglieri con la vostra

castri, iii-153: nella contea d' auxerre le viti sono piantate a spalliera

2-1-74: se pigliarà ancora la maggior altezza d' essa vela, quale se piglia nel

libero, opposto a quello della guaina d' inferitura. = deriv. da vento

spira, che si muove (una tromba d' aria). bacchetti, 19-218

cunicoli e dalle viscere ronchiose un fiato d' aria vivida e gelida. c. e

: senti 'mi presso quasi un muover d' ala / e ventarmi nel viso e din

direzione. leopardi, 676: mio giacere d' estate allo scuro a persiane chiuse colla

, 28-199: spergiurano tutti i pioli d' italia ch'io sono una girandola, un

quanto larghe. 6. corrente d' aria. milizia, vii-253: la

vol. XXI Pag.744 - Da VENTATA a VENTESIMO (17 risultati)

gigli, 3-76: avete visto le ventaroline d' orpello delle nozze? = deriv.

dello scirocco. -soffio o spostamento d' aria. sbarbaro, 6-18: una

, 6-18: una ventata, un luccichio d' ottoni / e mi sfreccia davanti il

sentii quel tonfo, la ventata come d' uno spegnitoio, che mi fece chiudere

, di un impulso, di uno stato d' anid'annunzio, v-3-629: il primo

il primo ardore e clangore del vento d' africa su'vostri bei volti latini non può

era chiaro per lui che il partito d' azione era il migliore dei partiti e che

migliori si sarebbero strette intorno al partito d' azione. -polit. ventata del nord

del vento, a una forte corrente d' aria (un luogo).

vincelo un gioi'tutto, / se d' amoroso bene aggio un sol mico, /

da vento, col suff. dei nomi d' azione. ventàvolo1 (ventàcolo, ventàgolo

uomo, lo qual ode mal volentieri villania d' altrui, non lascia mormorare, s'

ventèllo, sm. ant. tuorlo d' uovo. anonimo toscano, lxvi-1-23

moscada, garofani, cardamone, ventello d' ovo, e distempera con lo zaffarano.

non si ridestarono che nello scorso anno. d' annunzio, ii-43: rammaricavasi acerba /

ultimo ventennio folgora nella sua aureola serena d' ingenuità. c. carrà, 501

, 308: alloggiarono il ventesimo dì d' ottobre a befort, luogo non molto lontano

vol. XXI Pag.745 - Da VENTI a VENTILAMENTO (10 risultati)

153: l'aspetto della signora, d' una bellezza sbattuta, sfiorita alquanto, e

a vienna del gran-signore, e la rovina d' ungheria, se non lo sbattere delle

tempesta di vento accompagnata da violenti rovesci d' acqua. nieri, 3-247: 'ventibùglia'

nieri, 3-247: 'ventibùglia': grande sconquassìo d' aria con forti sbuffi di vento accompagnato

forti sbuffi di vento accompagnato da gran rovescio d' acqua. viani, 19-653: mergano

: mergano; uccello marino che si ciba d' ossa di cristiani;...

termine di giustizia, ai massimi scrittori d' ogni tempo e paese, dopo circa

e paese, dopo circa un venticinquennio d' abbandono. r. bonghi, 82:

sotterraneo in muratura che imprigiona le correnti d' aria e ne permette la circolazione all'

, quando la terra fia ventigiata dal vento d' ostro? = denom. da vento

vol. XXI Pag.746 - Da VENTILANTE a VENTILATO (13 risultati)

lontane le paglie. = nome d' azione da ventilare. ventilante (

controvento o facendoli investire da una corrente d' aria per separare i chicchi o i

del talco o dello zolfo a una corrente d' aria al fine di isolare le particelle

, infine, di tra un baglior d' oro / l'aquila uscì: le ignare

4. colpire con un soffio d' aria per lo più lieve e piacevolmente

, st., 1-123: sovra e d' intorno i piccioletti amori / scherzavon nudi

molte parti / aperto; e lo guemì d' otricoletti / e fistulette, acciocché vago

a un istituto che prevede la ricerca d' ufficio degli eredi di una persona da parte

all'improvviso / all'aura ventilar le chiome d' oro. pascoli, 5-175: ventilano

strozzi, 3-43: ad ogni ventillar d' erba e di fronde, / corsegli o

; esposto a costanti e temperate correnti d' aria; arieggiato. a. cocchi

da una circolazione costante (una massa d' aria). vico, 399:

sedi sulle alture dei monti, in luoghi d' aria ventilata e perciò sana.

vol. XXI Pag.747 - Da VENTILATORE a VENTINA (23 risultati)

, leggero (un danzatore). d' annunzio, \ -1-297: e la danzatrice

danza / ventilata e tenue come la paglia d' avena che svola senza / polvere brillando

, i-51: correrano le intense vie d' oriente / ventilate fanciulle e dai mercati

cui movimento crea e mantiene una corrente d' aria destinata ad aerare ambienti di piccole

maggiori disposto in modo tale da gonfiarsi d' aria, che poi restituisce.

periodica milanese, i-429: seguier all'uopo d' avvivare la combustione, preferisce il ventilatore

combustione. è formato da corso e caduta d' acqua tra casse e tubi comunicanti,

, e mine, dove si voglia sfogo d' aria, senza passaggio di altre sostanze

ventilatori o siano ca nali d' aria fresca sono di sì gran vantaggio in

fresca sono di sì gran vantaggio in tempo d' estate per rinfrescare le camere che fa

3. agric. macchina agricola a corrente d' aria, usata per la pulitura e

sistema meidinger-pisetzky... riscaldano a circolazione d' aria, senza occorrenza di riparazione e

voce dotta, lai ventilator -dris, nome d' agente da ventilare (v.

al soffio delle messi e la ventilazione d' erbe, a punta di forche, sui

spazio aperto favorita dalla presenza di masse d' aria in movimento o di venti costanti

de'venti di levante e di ponente. d' annunzio, 4-i-172: tra il mare

distendendo le braccia verso quei naturali confini d' acqua amara e d'acqua dolce.

quei naturali confini d'acqua amara e d' acqua dolce. soldati, 6-448: l'

per mezzo della respirazione quantificabile nel volume d' aria che, nell'intervallo di un

artificiale: respirazione artificiale. = nome d' azione da ventilare. ventilconvettóre, sm

bene... in confronto di quelli d' una ventina di anni fa. pavese,

di pasquale paoli; di bassa lega d' argento, valeva venti soldi e recava

antonio di guido, lxxxviii-i-14: lapin d' andrea, barbier che sta agli spini,

vol. XXI Pag.748 - Da VENTINO a VENTO (8 risultati)

libri partita, nella quale tratta gli errori d' ulisse. m. giustinian, lii-1-187

iacopo da siena, la quale è d' etade di venzette anni. 2

, 2-2-406: il dì dunque vensette d' agosto dell'anno 1605 entrarono a possederla,

dimostrare la proposizione ventitré del sesto libro d' euclide come la dimostra egli stesso.

, a pescarenico, s'abbattè, prima d' arrivare a casa, in un amico

vènto, sm. movimento di masse d' aria con direzione prevalentemente orizzontale che si

soffia per lo più continuamente; corrente d' aria. giacomo da lentini, 51

: che cosa è vento. turnazione d' aria, mobilità dell'acqua, siccità

vol. XXI Pag.749 - Da VENTO a VENTO (25 risultati)

sassosi il monte, e in ognun d' essi / chiuso senz'alcun dubbio è vento

. gli occhietti grigi come due tari d' argento, sotto le sopracciglia aggrottate dal continuo

più percuote; / e ciò non fa d' onor poco argomento. boccaccio, 1-ii-224

qual piuma al vento, / muta d' accento / e di pensiero. bartolini,

padovana e gli studenti aperto un ruolo d' iscrizione per la crociata, in piazza dell'

di fortuna: tempesta, fortunale. d' annunzio, v-1-311: il timoniere sta alla

pura stirpe tirrena, un vero compagno d' ulisse, con un viso che par

folgore da san gimignano, xxxv-ii-413: d' agosto sì vi do trenta castella /

do trenta castella / in una valle d' alpe montanina, / che non vi

-vento di terra: flusso d' aria che spira dalla terra verso il

di alta quota, caratterizzato da scorrimento d' aria per filetti paralleli. -vento periodico

ma a intermittenza. -vento superiore o d' alta quota: che soffia oltre i milnano

1-607: l'ti ringrazio, amor, d' ogni tormento, che io soffersi e

le navi, prima che s'avveggano d' essere assalite. -con valore aggetti velocissimo

escano per la bocca o per disotto. d' annunzio, iv-2-420: le 3

or là, quasi a modo d' arbori. gioia, 1-ii-158: in mezzo

prossimi, come presumi di pigliare cura d' altrui, e non hai cura di te

, oh, mille volte, signore, d' essere uno di quei servi ignoti di

, piena di sé. intrichi d' amore [tasso], 124: -a

con le sue viscere, col suo cuore d' uomo che vive nel tumulto della vita

betteioni, iii-159: trascinato dal furioso vento d' intolleranza religiosa, che al giorno d'

d'intolleranza religiosa, che al giorno d' oggi imperversa. bernari, 3-275: il

eretici, vi lasciate trasportare dal vento d' una infelice prosperità a disegni ed a speranze

a persuaderli che un tale non meriti d' essere squartato, non ha bisogno di spender

più parole per convincerli che sia degno d' esser portato in trionfo: attori,

vol. XXI Pag.750 - Da VENTOLA a VENTOLA (14 risultati)

di una situazione, di uno stato d' animo. chiose cagliaritane, 112:

, pronta. giamboni, 8-ii-272: d' un uomo pigro io dirò, questo è

, questo è una testuggine. e d' un isnello io dirò, questo è un

la cui atmosfera è in uno stato d' espansione idrodinamica. 17. balist.

. 20. elettr. flusso d' aria sottoposta a ionizzazione diffusa da conduttori

. -fare vento-, produrre un movimento d' aria; aerare, ventilare, in

di poi subito tralo fuora, e fa'd' avere preparato un tuo garzone con un

-fare o farsi vento: produrre un movimento d' aria, in partic. con un

, / condotto m'ha la mostra d' un gran lume, / credendo ivi gioir

risultato o alcun vantaggio. f. d' ambra, xxi-ii-24: trovandosi le mani piene

: chi discioglie la vela a piè d' un vento, / arriva spesso a porto

, 4 (56): un venticello d' autunno, staccando da'rami le foglie

mormorio piacevole / delle fresche acque che d' un sasso piombano, / né quando soffia

: noi siamo sospinti da ogni ventuccio d' ingiuria. -spreg. ventàccio.

vol. XXI Pag.751 - Da VENTOLA a VENTOSA (11 risultati)

candela affinché non dia negli occhi. d' annunzio, 4-ii-28: un domestico portava

è anche un arnese di legno o d' altra materia, a foggia di quadretto,

un timpano; muro a vela. d' alberti [s. v.].

2-167: aprì la valvola della ventola d' aspirazione, mise questa in moto, chiuse

, alla quale non pervegnano de'fuggitivi d' elam. -tose. liberare le castagne

respirare in questi emici monti un po'd' aria pelasgica, che ventolava i polmoni di

e la sua terra. = nome d' agente da ventolare. ventolatura, sf

alla bella diana. = nome d' azione da ventolare, n. 1.

il gran caldo. = nome d' azione da ventolare. ventoleggiare,

superfici lisce o per creare un flusso d' aria attraverso un tubo per disostruirlo (

se le potrebbero applicar le ventose. d' annunzio, iv-1-1039: egli sentì sul

vol. XXI Pag.752 - Da VENTOSA a VENTRACCIO (14 risultati)

ovale, usata come riparo dalle correnti d' aria. biscioni [s.

. boccone, 63: l'esperienza d' un cacciatore,... che,

da ventosa1, col suff. dei nomi d' azione. ventosità (ventositade,

la luna. -ant. corrente d' aria; soffio di vento. restoro

di un dato organo caratterizzata della presenza d' aria (in partic. in quanto

né fan perpetua la ventosa prole / d' euro i nepoti, o pur di noto

nepoti, o pur di noto e d' austro. 2. battuto dal

trevi la città, che con iscena / d' aerei tetti la ventosa cima / tien

ove dà pena / la ventosa onda mossa d' altro lito. canteo, 85:

e ventoso. -percorso da correnti d' aria (il cielo). alamanni

che la disturbò terribilmente per un paio d' ore. 7. che provoca

/ fu di carezze sì pieno e d' onore, / che ne scoppiò quasi il

sanesi, i quali sovente per levità d' animo hanno tentata la loro sovversione e degli

11 è dal fr. ventose (fabre d' eglantine, 1793). ventràccio

vol. XXI Pag.753 - Da VENTRAIA a VENTRE (11 risultati)

fu riempita la grande ventraia, / d' uomini carne mangiando e bevendoci su latte

e interiora di ruminanti macellati. d' annunzio, 4-i-177: tutti i macelli per

l'asticella con il to fu d' opinione, che i ragnateli non si cavino

nel ventre penetrò lo stocco, / d' un fiero colpo di carlon cartari,

quella tintura macilente / dànno a creder d' avere i ventri voti, / e gli

voti, / e gli empion con quel d' altri allegramente. -ant.

euphorbio... è pianta piena d' acutissimo succo, dal cui grandissimo fervore

sua condizione era già irrevocabilmente stabilita. d' annunzio, i-292: doni / recate

terra ha nel ventre, / che d' abisso li tira suso in alto. leonardo

, così chiamasi quella maggior grossezza che dassi d' ordinario alle colonne, nel terzo inferiore

81: si sentiva dentro una forza d' eloquenza simile ad un impeto di acqua

vol. XXI Pag.754 - Da VENTRESCA a VENTRICOLO (14 risultati)

: e'ventricoli e gli intestini d' un sottile e grasso omento, ciò e

ventre della città, come il ventre d' un grosso animale, d'un cetaceo.

il ventre d'un grosso animale, d' un cetaceo. -ventre molle,

ebriachi e più al ventre serventi a guisa d' animali bruti, appresso alla lussuria,

vivo: e vi prometto, mentre / d' olio e di tela il capo io

-avidità, cupidigia di beni materiali. d' annunzio, v-1-972: fisa al ventre cinico

fondo del camaro le ricorda la promessa d' amore e d'onore, un patto d'

le ricorda la promessa d'amore e d' onore, un patto d'amore e d'

d'amore e d'onore, un patto d' amore e d'onore un pegno giurato

d'onore, un patto d'amore e d' onore un pegno giurato e inviolabile.

e l'altro coda, che vanno d' ordinario amendue a mettere nelle ossa e

di un fiume o di un corso d' acqua in cui essa ha la maggiore intensità

sul ventre: provocarne la morte. d' annunzio, iii-1-474: tacete, che non

passare, come spettri, illuminati da bagliori d' inferno, lancieri a cavallo, ventre

vol. XXI Pag.755 - Da VENTRICOLOGRAFIA a VENTUPLICARE (13 risultati)

grande, prominente; che è capace d' ingerire grande quantità di cibo;

v-75: io sono stato in casa d' un ventróne, / che pappava egli solo

sotto el ventróne, / ed ive porto d' acciaio sette piastre. loredano, 5-79

). lorenzi, 1-67: piena d' acqua talor zucca ventrosa / pendè da

da un laccio, e a lui d' umor sovvenne / raro pianto stillando.

, 1-47: avvertendo al cacio di val d' elsa e val di pesa che si

, 3-74: biancheggiavano anche ventrute carogne d' animali, di gatti per lo piu.

s. v.]: il ventrino d' un bambino. ha male al ventrino.

, 6-47: si rallegra al giunger d' un cibreo, / fatto d'interiora di

giunger d'un cibreo, / fatto d' interiora di magnano, / e di ventrigli

, / e di ventrigli e strigoli d' ebreo. emiliani-giudici, 1-240: 1

della sorella, però che lui pensa d' aver qualche cosa di vantagio.

diventasse una specie di maligno ventriloquio, d' informe borborigmo, di sanguigna pulsazione:

vol. XXI Pag.756 - Da VENTUPLO a VENTURATO (7 risultati)

viverne / serà fòr di speransa / d' aver giamai solasso né ventura. testi

venga qua inanzi alcuno di quella specie d' astrologhi, o, a dirlo più conforme

ventura. -per estens. gioco d' azzardo consistente in una forma antica del

, idio incarnato / per salvar noi, d' una vergine pura, / povero,

. domenichi, 5-403: 1 soldati d' antonio da leva udendo il tumulto della

siam cinque ch'andiam alla ventura. d' annunzio, iv-2-799: uscivo per i campi

anonimo, 1-619: vivo a ventura d' om che guarda punto / a lo

vol. XXI Pag.757 - Da VENTURI a VENULA (16 risultati)

incerti al bacio spinse, / d' onde di noi ciascun tornò beato.

poi sempre in discapito dello spatriato venturiere. d' annunzio, v-2-10: imagino il lampo

del venturiero, quando, allo svolto d' una via, al varco d'un monte

allo svolto d'una via, al varco d' un monte, appariva la faccia della

spostamenti, di mescolanze etniche e tentativi d' ingrandimenti in ogni direzione: gli eterni venturieri

dialogo sosteneva la persona di socrate. d' annunzio, iv-2-895: un fregio di grifi

i fondi dei riquadri brillavano di pagliuzze d' oro come incrostati di venturina. =

capitoli tratta dell'apparizione di beatrice e d' alcune figure, le quali hanno a significare

braccio tuo, l'altissime / opre d' un giusto amor. 3.

, mille brighe forensi gli assorbiscono il po'd' ora che rimane alla sera.

popolo,., perciocché nullo avea potere d' appellare fuori di roma, più lunge

appellare fuori di roma, più lunge d' uno miglio. p. fortini, i-121

. - anche sostant. rugieri d' amici, xvii-19-37: canzonetta mia gioiosa /

iii-7-174: già le donne del poema sono d' un altro mondo: lavinia, la

antica, se non forse di sofocle. d' annunzio, iii-2-1135: o [luna

, anzi venturoso chiamerei l'error mio d' aver così a caso ritardata la pugna fra

vol. XXI Pag.758 - Da VENULAZIONE a VENUTA (25 risultati)

godimento amoroso (anche nell'espressione venus d' amore). anonimo, i-620:

). anonimo, i-620: venus d' amore avere al meo talento / no

scala, lxxxviii-ii-568: dol- gomi sol d' amor che m'ha ingannato, / scarlatto

più ch'altri mi truovo legato / d' un sì bel viso che 'n ciel par

/ maggior acquistano / la venustà. d' annunzio, i-578: le gambe in lor

sì dèe che il bandiera non fa, d' annunzio, 4-ii-160: alcune pagine hanno

: la sola fiandra potrebbe essere maestra d' industria a tutto il mondo; arriva questa

natura perfino nella produzione di fiori, riuscendole d' aveme di tal venustà ed in tanta

vi ha alcun clima che ne produca d' uguali. 5. piacevolezza climatica

, la venustà estiva, la ubertà d' autunno, e la quiete del verno.

. de roberto, 10-105: più d' uno [uomo] pensando che il viso

alamanni venusto autore di poemi mitologici, d' ecloghe, d'elegie, d'odi pindariche

autore di poemi mitologici, d'ecloghe, d' elegie, d'odi pindariche.

mitologici, d'ecloghe, d'elegie, d' odi pindariche. 4.

allegramente intorno a un fusto / a suon d' un tamburin ogni villano / con le

un manufatto artigianale). d' annunzio, v-3-675: possedevi i più ricchissimi

è quello del porto di tanta tela d' olanda da farmi una dozzina di collari.

a vostra eccellenza per aggiunta alla copia d' una lettera della venuta delle due fregate

dall'armata de turchi, la quale era d' ogni ualità di legni lunghi ben fornita

. carducci, iii-10-76: alla favella d' 'oil', diffusa anch'essa tra noi

nel mondo -i segni ch'io dava d' essere posseduto da uno spirito -e il pericolo

, 17 (297): disperando ormai d' attaccar sonno, e facendosegli il freddo

la venuta. 6. venuta d' acqua: nella costruzione di gallerie stradali

sacca. 7. disus. via d' accesso a una postazione militare, a

a tutti gli deputati che assistono alle venute d' invigilare con ogni maggior premura..

vol. XXI Pag.759 - Da VENUTIERE a VERACE (13 risultati)

la qual venuta comparvero infinite, e d' ogni forte preziosissime vivande, e delicato

venuto a compimento il desiderio di fiorina d' aver saziato più volte la parte di sotto

lui fatto condurre in mezo alla piazza d' agrigento. g. gozzi, 1-171:

brutto vepraio, quando giunti al confine d' una siepe, sento lì dall'altra parte

vepri della barba gli davano il volto d' un ladrone del gòlgota, ma collocato a

senza più usciremo di questi vepri. d' annunzio, i-828: m'arrestano i rovi

. borgnis, 62: il corpo d' ogni stantuffo è composto d'una viera fusa

il corpo d'ogni stantuffo è composto d' una viera fusa con una specie di

mandato il denaro, con la veretta d' oro, datomi dall'angiolo; ma se

. la natura secondo il veracissimo sentimento d' ippocrate è la medicatrice de'ma

sì saggia e sottile, / che d' ogni cosa tragge lo verace.

170: li veraci amici né per forza d' armi né per ricchezza d'oro non

per forza d'armi né per ricchezza d' oro non si possono avere, ma per

vol. XXI Pag.760 - Da VERACEMENTE a VERBALISTICO (10 risultati)

ci vollero molte chiacchiere, per cader d' accordo; si convenne di non tener conto

scritta nei verbali degli interrogatori e nei mandati d' arresto. -verbale di cassa

marinetti, 2-i-303: sotto i quadri d' antenati senza autontà e senza prestigio che spandono

chiaramente i tratti tipici del proprio luogo d' origine o della propria nazionalità (ed è

i'loco, / e servo son d' amor veraciemente. s. bernardo volgar.

non ciò ch'egli ammira veracemente. d' annunzio, iii-2-354: veracemente ella ha

veracemente ella ha nella carne un misto d' orrore e di voluttà straziante, come

che l'attesta nel em figura d' un pezente. bondie dietaiuti, 295:

grappolo; alcune specie, come d' io cascai, che tu v'eri presente

/ sì veramente che tu mi prometta / d' aiutarlo, possendo, e, -processo verbale-

vol. XXI Pag.761 - Da VERBALITÀ a VERBO (20 risultati)

letteratura parigina. = nome d' agente da verbalizzare. verbalizzazióne,

verbalizzazióne o sintattici. = nome d' azione da verbalizzare. verbalménte,

averani, iii-102: altri annaffiavano il cenacolo d' acqua di verbena, e di capei

/ salice ai vigorosi olmi mariti. d' annunzio, i-39: viene per paure da

fiondi degli alberi felici, cioè a dire d' oliva, di mirto e d'alloro

dire d'oliva, di mirto e d' alloro. pascoli, i-671: quando si

lami, 1-2-614: il marchese obizo d' este, e il popolo ferrarese,

e dante. = nome d' azione da verberare. verberare, tr

, lxxxviii-ii-542: ira commette ancor più d' uno errore, / ché 'nduce il vir

, se n'era fuggito in casa d' un mio amico. bracciolini, 1-2-51:

e i rovi mi stracciarono le mani. d' annunzio, i-i-498: fremere udimmo tutto

/ che mai disia chi v'è d' esser altrove. di giacomo, ii-862:

che più che spada de ettor e d' achille / tagliaron mai, chi resonare odille

gliene darò tante. = nome d' azione da verberare. verberazióne, sf

cosa che genera suono hae bisogno verberazióne d' aere: in cielo non è aere,

aere, ergo etc. = nome d' azione da verberare. verbesina,

specie diffuse nelle regioni tropicali e temperate d' america, con capolini a corimbo o

altre cose che si nominano in più d' un modo: certe macchine verbigrazia che

, 28-236: chi guerreggia ha il dovere d' ubbidire e di vincere: ad altro

.. ch'un verbo solo / tu d' amor non udresti... /

vol. XXI Pag.762 - Da VERBO a VERBO (3 risultati)

. -anche: ordine, disposizione. d' annunzio, iv-1-654: perocché l'uomo sia

, e regolari, nell'uso greco universale d' ogni buon secolo. -verbo

difetti si possano attribuire ad una voce d' un verbo, come, per cagione a'

vol. XXI Pag.763 - Da VERBOLATRIA a VERDASTRO (13 risultati)

, 9-47: ebbi il prurito / d' usar questo verbùccio in un sonetto, /

, / che nello studio si busco d' atene, / donde condusse già le

donde condusse già le ceste piene / d' ogni verbàccio fracido e 'ntignato.

me la simpatia per i libri agitatori d' idee. = deriv. da verbolatrìa

e favole di garrinello, più tosto che d' uomo eloquente. saraceni, ii-530:

che tra un vortice di sottigliezze, d' una diarea abbondantissima di verbosità, risplende

abbondantissima di verbosità, risplende l'arte d' una ingegnosa e talora anche graziosa maldicenza.

verboso e parabolano, che per modo d' ipocresia pare quello che non è, e

eccessiva verbosità ed enfasi (uno stato d' animo, una passione). molineri

... e quando egli è vercio d' ambedue, allora è migliore per lo

di chiari e scuri; come con terra d' ombra, alla quale si fa la

, che presenta sfumature verdi. d' annunzio, v-2-252: indicibile era il cielo

chi verdastro è sempre in faccia. d' annunzio, iii-1-862: appariranno alla bocca

vol. XXI Pag.764 - Da VERDAZZURRO a VERDE (16 risultati)

verdastro... nel chiaro giorno d' estate, fu, e domina nel ricordo

nel suo orticello e più altre piante d' erbe odorose, delle quali vendendole..

. sm. il colore stesso. d' annunzio, v-1-260: le bestie aggiogate campeggiano

ciò è... l'azzuro d' alamagna, il cinabbro sofistico, il buolo

trovoe uno poltrone in sembianti a piè d' una fontana. dante, infi, 4-118

del cinematografo mostrò i suoi veri occhi d' un colore verde e oro, subitamente straordinario

non vestì donna unquanco / né d' or capelli in bionda treccia attorse,

bella, come questa che mi spoglia / d' arbitrio. de amicis, i-800:

copertoro sopra di zuccaro bianco, tocco d' oro. romoli, 124: torta verde

dante, infi., 13-40: come d' un stizzo verde ch'arso sia / da

5. figur. che è giovane d' età. -anche: che è dotato

sperar mio / il qual mi tien d' ogni letizia verde, / ché a buon

. franco, 232: se ben séte d' età fresca e verde, / nulla

; e per sussidio / i popoli d' italia e le cittadi / son con noi

sempre delle idee verdi che mi passano d' innanzi agli occhi. volponi, 2-100:

o simpatizzante di un movimento politico o d' opinione costituitosi in seguito come partito,

vol. XXI Pag.765 - Da VERDEA a VERDECCHIA (9 risultati)

non m'è discemere interdetto. frottole d' incerta attribuzione, xlvii-264: la fiamma c'

pennacchi... faceva il sergente. d' annunzio, iii-1-802: tutta di verde

[colore più caldo che la terra d' ombra] e farai l'ombra più iscura

di un sentimento, di uno stato d' animo, di una virtù, ecc.

medici, i-239: era già il verde d' ogni mia speranza, / sì come

verde con sfumature biancastre. d' annunzio, iii-2-1043: nella parete destra è

ha colore verde con riflessi dorati. d' annunzio, iv-2-1030: tutta l'estate,

dei pianterreni un travolto / con- citamento d' accordi 7 ed ogni foglia che oscilla /

e piccoli, e fa molte uve. d' alberti [s. v.]:

vol. XXI Pag.766 - Da VERDECCIO a VERDELLO (31 risultati)

: di questi [frutti] alcuni sono d' un color verdechiaro, altri gialle

colore verde molto tenue, pallido. d' annunzio, iv-2-42: fuori il cielo era

annunzio, iv-2-42: fuori il cielo era d' un bel verdechiaro di berillo; bruciavano

domi verdicupi e globi a sghembo / d' araucaria. 2. sm.

deggiamento del lembo; o perché madre d' eroi d'intendimento celeste emulasse i saffiri

del lembo; o perché madre d'eroi d' intendimento celeste emulasse i saffiri del cielo

sterminato / verdeggiamento. = nome d' azione da verdeggiare. verdeggiante (

: giunse a la fine a piè d' un picciol colle, ch'il verdeggiante capo

e declivo in una pura / chiarità d' alba il belveder t'appare. moravia,

rosseggianti a salirvi sopra gli invita. d' annunzio, iv-2-181: se

cielo già verdeggiante, dove fiottavano nuvole d' oro. 2. per estens

/ col fido veltro a'piè. d' annunzio, i-263: ora verdeggia ampia d'

d'annunzio, i-263: ora verdeggia ampia d' in torno / villa borghese. moravia

, amor, che sì verdeza / d' adorni gigli per toa gran virtute, /

gigli per toa gran virtute, / d' ogni altro razzo i ochi mi ombreza.

, 1-1-124: ancor gli arbori verdeggiano d' ogni tempo: e mentre maturan le frutte

è circondato di molte spine in forma d' un riccio. tanara, 59: è

uccello [l'ortolano] della grandezza d' una passera, il becco, le gambe

sera gatto, 4-51: il riso / d' un prete che svolazza con la mano

tra le dodici verghe delle dodici tribù d' israel, cadè la sorte sopra la verga

viva e lunga verdezza privilegiata dalla mano d' ogni stagione verdeggieremo noi riuscendo degni scrittori.

massimo grado di intensità (uno stato d' animo, un desiderio, ecc.)

tal diletto, / che verdegiar lo fa d' ogni stagione / che l'astro suo

gli altri pensieri, e solo quel pensiero d' amore vi stette come una torre,

ché sembra una non ancor trovata composizione d' aromati. redi, 16-iv-53: in

colore verdegiallo simile alla bile porracea. d' annunzio, vii-10: golfo di egina

-stupendo - le rive scoscese, piene d' un bosco di pini verdegialli e di mirti

coll'acqua alla cintola, il viso verdegiallo d' itterizia, sognavo di gonfiare il tagliamento

con sfumature e gradazioni grigiastre. d' annunzio, iv-1-421: gli oliveti avevano un'

, la fila delle divise verdegrige, chiazzate d' oro dalla luce che passa a

botto, 1-1371: l'erbetta pinta d' un verdello blando / m'era tappeto.

vol. XXI Pag.767 - Da VERDEMARE a VERDETTO (12 risultati)

e tondi, / che paion fette fatte d' ap- pamondo. -alquanto compatto

[borace] è quella che viene d' armenia, e che si trova nelle miniere

archi- mia, cioè di rame e d' acieto. lomazzi, 4-ii-169: quelli [

i fiorentini non sanno che il vecchio d' ora fu nuovo una volta.

esce una spighetta, come quella del grano d' india, la quale acerba è verderognola

352: è vestita [la pavoncella] d' un manto verde scuro misticato con berettino

. marino, 1-10-256: quel ch'ha d' un verdescuro a fiocco a fiocco /

noce di verdeterra e per la metà d' essa un co'd'ocria.

e per la metà d'essa un co'd' ocria. = comp. da

popolo francese si crede e si professa d' indole anarchica! » ho gridato a

contestura ragnata prossima a dissiparsi, corrosa d' aria d'ombra e da qualche ignoto corrosivo

prossima a dissiparsi, corrosa d'aria d' ombra e da qualche ignoto corrosivo volatile.

vol. XXI Pag.768 - Da VERDEZZA a VERDOGNOLO (16 risultati)

. nn'ebbe dal fondaco cinque fiorini d' oro per sedici braccia di verdetto d'arazzo

fiorini d'oro per sedici braccia di verdetto d' arazzo per li panni suoi di verno

domandandomi perdono del peccato, e grazia d' esser cristiano. boccaccio, viii-i-44:

il profumo di quella fresca verdezza. d' annunzio, i-915: il novissimo sol di

, / versa un barbaglio di pagliuzze d' oro / su le verdezze gelide e profonde

sur un prato, quando tu guardi d' inverno, tutte l'erbe son seche e

un paesaggio, il cielo). d' annunzio, iii-2-1039: laggiù, lavato,

espressione vino verdicchio). d' alberti [s. v.]:

fico piccolo e tardivo; verdino. d' alberti [s. v.]:

quella cosa fue partorita per la bocca d' apollo, per la quale la vero-

dello indovinamento pitico discorse a la morte d' appio. = comp. da

., 4-4: sono ancora altre maniere d' uve assai buone, siccome le linodella

vernaccia da comiglia, vide nuove ragione d' uve al suo intendimento e dove bianche

segno che ha mancamento di giallo. d' annunzio, v-1-333: sono di colore aranciato

verdiscono con fiori e molte fronde. d' annunzio, i-867: pur dolce penso,

/ venendone verdocci e tene- roni. d' annunzio, v-2-855: al parafango bistorto è

vol. XXI Pag.769 - Da VERDOLINO a VERDURA (33 risultati)

grigiastre. faldella, ii-2-173: vestito d' una cotta pretesca, il cui colore

al verdognolo di un bigliardo stravecchio. d' annunzio, iii-2-1043: quel riflesso violetto mescendosi

: certe mattine, durante il turno d' apertura, si fermava a prenderla, aveva

sera, andassono a portare certe sue pergole d' uve angiole e verdoline e sancolombane e

dei tralci, / e già nell'ore d' ozio il villano / sopra una pietra

né bottoni di smalto, e panciotto d' un sol colore verdone e cenerognolo non

sbarbaro, 1-90: paraggi, golfo d' ombra, baia di pietra verdone. cassieri

un gran numero ne resta qua anche d' estate a covare. d'annunzio, v-2-923

qua anche d'estate a covare. d' annunzio, v-2-923: mi ricordo che nella

al dolor, / la mia erba d' inverno - no perde lo so verdor.

fronte di berengario il suo verdore. d' annunzio, iv-2-782: ella camminava lungo il

è circundao -de molto gran verdor, / d' albori e de gigi -e d'altre

/ d'albori e de gigi -e d' altre belle fior. intelligenza, 1:

. -figur. prontezza, freschezza d' ingegno, mentale. libro di sydrac

è una pietra che viene dalla terra d' india; e lo suo colore è verdùccio

suo carrozzino alla moda trapassando a casa d' alberta. bresciani, 6-xv-39: in

capo alla carabina incastrano un verduco. d' annunzio, iii-i- 780: egli

nomi, 4-28: questi per non mostrar d' aver sospetto / si cinse al fianco

di pengole, che si chiamano verdugali. d' annunzio, iv-2-1197: ecco una polla

, massimamente perocché meglio di brocchi e d' erba che nascon tra esse, si saziano

inondazione di cavallette, che il disertavano d' ogni verdume. 2. verdura,

che bastino, e meschiavi un poco d' aceto peverato, ed infondi d'olio

poco d'aceto peverato, ed infondi d' olio. 3. vegetazione putrida

, con il suff. dei nomi d' azione dei verbi frequent. verdura

; materia pittorica verde. rinaldo d' aquino, 115: ormai quando flore /

per misura / il cel tutto avea d' oro a gran compassi, / con smalti

degli alberi istessi ci offre una specie d' apparato conveniente al duolo. pratesi,

del prato umida e ventilata al mattino. d' annunzio, iv-1-338: i vecchissimi elei

, iv-1-338: i vecchissimi elei, d' una verdura così cupa che quasi pareva

e col mattone, come le aperture d' una muraglia. 2. vegetazione

scicomo fae l'arbore in lo mese d' aprile, che monstra lo bello maio e

, 1-ii-374: egli era bello, e d' alberi novelli / tutto fronzuto e di

verdura; / e era lieto di canti d' uccelli, / di chiare fonti fresche

vol. XXI Pag.770 - Da VERDURAIO a VERGA (12 risultati)

1-476: ogni foglia, ogni filo d' erba, ogni fiore, tutto insomma quanto

, dove brillano i più vaghi colori. d' annunzio, i-255: le acerbe /

portate del pollame, un gran vassoio d' insalata, uno di spinaci, e verdure

pavimenti i mobili i vetri, avanti d' uscire, lei preparava la pentola del minestrone

. 4. figur. prontezza d' ingegno, freschezza mentale; prestanza o

la sovraismisuransa / di que'c'an ditto d' aver sentimento / de l'amorozo dolce

verecóndia (verecùndia), sf. disposizione d' animo di chi rifugge da ciò che

perché non si dà mai troppa castigatezza d' idee e verecondia di critica.

: che piu bello è a veder d' un giovin casto / e verecondo, e

melodia pittrice / della vostra beltà. d' annunzio, v-3-377: enrico nencioni non

: v'ha di molti... d' uno spirito flemmatico 0 vile e troppo

garisendi, xxxviii-334: ma il bel studio d' onor, l'alma e veranda /

vol. XXI Pag.771 - Da VERGA a VERGA (36 risultati)

stesso, al duro si legano. d' annunzio, iv-2-62: una nebbia fresca

, voi che le verghe de'reggimenti d' italia presa avete. boccaccio, 9-12:

e la deforme spalla / da la verga d' ulisse illividite / su 'l tumulo d'

d'ulisse illividite / su 'l tumulo d' aiace erge tersite. -come simbolo

/ formavan cerchi con verghe incantate. d' annunzio, iii-1-407: chi saprà mai sottrarsi

-caduceo (in partic. nell'espressione verga d' oro). ruscelli, 1-201:

fine vicino del secondo libro, parlando d' aglauro, la quale percossa con la verga

e teneva in mano splendente, la verga d' oro con la quale incanta, se

di store doppie, sopravi grosse tavole d' olmi, fortificate per lungo da verghe di

da un arco formato da una verga d' ottone lucidissima, alla quale sono attaccati e

sospesicatenelle, medaglie e immagini di santi. d' annunzio, iv-2- 1210: potevo distinguere

distinguere un ragnatelo stellato tra le verghe d' un cancello. -in un'espressione comparai

. lingotto di metallo, in partic. d' oro, pronto per essere fuso e

i-56: zucchero e polvere di zucchero d' ogni ragione... e stagno in

sermini, 363: tante coniate monete d' oro e d'argento, e tanto oro

: tante coniate monete d'oro e d' argento, e tanto oro e argento in

re possedè gran ricchezza in piastre e verghe d' oro. gemelli careri, 1-vi-2:

e come aiuto al viaggio alcune verghe d' oro. -oref. anello decorato

non volevi dritto infilato in una verga d' oro, il marito! 8

e circoncidi un'altra volta i figliuoli d' israel (nel capo della pelle della verga

di colori quelle che tra un color intiero d' una sorte hanno qualche verga solamente d'

d'una sorte hanno qualche verga solamente d' altro colore, come la veientana.

riccati, 31: se sopra la verga d' acqua, che ascende in una fontana

sconfiggitrice de'mali. -verga d' obbedienza: nel linguaggio delle laude medievali,

dei servi della vergine, xxxv-ii-9: verga d' ubidien- cia, - polcella d'astinencia

verga d'ubidien- cia, - polcella d' astinencia, - vu si'amaistrata.

11. bot. verga aurea o d' oro: erba giudaica o pagana (

... 'solidago altissima'. verga d' oro d'america. -verga del pastore-

. 'solidago altissima'. verga d'oro d' america. -verga del pastore-, v

sole. 12. entom. verga d' oro: farfalla del genere licena {

, 984: 'verga': nome generico d' ogni abete minore attrezzato sugli alberi maggiori,

bandiera col suo maschio e selvaggio grido d' isolano. d'annunzio, iii-2-1164: è

maschio e selvaggio grido d'isolano. d' annunzio, iii-2-1164: è l'equinozio

annunzio, iii-2-1164: è l'equinozio d' autunno. un immenso stormo di rondini,

punto di apertura del passo. d' alberti [s. v.]:

e'panni mal tessuti di verghe e d' ogne altro mal lavorio. bufi, 2-625

vol. XXI Pag.772 - Da VERGAIA a VERGELLA (12 risultati)

.. non ponere similmente il nome d' un'altra ninfa per italia, accioché

carta filigranata, piano costituito da vergelle d' ottone parallele e ravvicinate. -per estens

quello che mi dite. = nome d' agente da vergare, n. 4.

vergature di sotto. = nome d' azione da vergare. vergèlla (

andrea da barberino, ii-224: molte percosse d' una vergella gli diè di sue mani

a una vergella, simile alla trissagine. d' annunzio, ii-776: l'armatura /

poffa, e se ne cavano i pezzi d' agro che si fanno rappigliare sul piano

: ogni sera trascorro le prime ore d' oscurità vergando queste pagine che non so se

ha inviluppato, / la veste lunga e d' or tutta vergata; / e di

gran maniera vergato. cinelli, 2-228: d' intorno al suo capo [di tommaso

/ la mustra fé l'amore vestuto d' un vergato. novellino, vi-98: dacch'

di guanto e braccia 3 di covertura d' ipro. a. casotti, 1-8-59:

vol. XXI Pag.773 - Da VERGELLATO a VERGINALE (16 risultati)

tre dita: superiormente coperto di fili d' ottone sottili, paralleli, vicinissimi,

nel pensiero di cicerone. = nome d' azione da vergheggiare. vergheggiare, tr

venuto di là a roma, dicendo d' averlo così marchiato, perché non era

più essere sottoposti. = nome d' agente da vergheggiare. vergheggino (

e ricciutelli, / e gli occhi pien'd' amor, cera rosata; / con

, 203: a me basta questa verghetta d' argento, qual è l'anello matrimoniale

starebbe bene sementato di verghette di gocciole d' oro. = dimin. di

castità verginale, che non ebbe anche uso d' uomo; e altra è castità vedovale

è castità vedovale, che già uso d' uomo hae avuto, ma ora se ne

altra è castità matrimoniale, che hae uso d' uomo, ma legittimamente. cavalca,

, che non fu mai vasello né d' oro né d'argento, o d'altra

fu mai vasello né d'oro né d' argento, o d'altra qualunque cosa

né d'oro né d'argento, o d' altra qualunque cosa reziosa così cara a

con molte pene, / vergine sacra e d' aspetto leggiadro, / e viddi i

rivela innocenza interiore, pudicizia, sincerità d' animo, o anche ingenuità, sprovvedutezza.

luce, l'amenità del paesaggio. d' annunzio, 4-i-31: era una di quelle

vol. XXI Pag.774 - Da VERGINALMENTE a VERGINE (14 risultati)

partic. nei monasteri femminili. d' annunzio, iv-2-890: alle pareti erano gli

quell'uomo non trovando altro scampo. d' annunzio, iv-1-239: un paliotto, raffigurante

anton., la madonna. rinaldo d' aquino, 107: santus, santus,

alta più che creatura, / termine fisso d' et- temo consiglio. petrarca, 366-1

o anche impazienza o ira. d' azeglio, 4-109: che volete che vi

dì sono faticate, avendo patito mancamento d' umido. fasciculo di medicina volgare, 11

. verga, 5-291: i primi slanci d' entusiasmo, di gloria, di patriottismo

ricchi di illusioni e di fede. d' annunzio, 8-86: benché vedova, io

-che denota o rivela purezza o virtuosità d' animo, intenzioni oneste, innocenza e

, bollito in vino a bagnomaria. d' annunzio, 8-15: amava i toni falsi

dell'acqua vergine. filicaia, 2-2-94: d' acque ricco il giordan vergini e chiare

il corso le bellissime onde / sposa d' un lago. milizia, iv-201: niccolò

il delizioso avventuroso disordine proprio dell'officina d' arte, gli stromenti quasi misteriosi,.

peggiavano non visti da occhio d' uomo. moravia, ii-210: quel

vol. XXI Pag.775 - Da VERGINEAMENTE a VERGOGNA (8 risultati)

.. si degnò di venire nel ventre d' una verginella da la quale prese carne

ornit. tose. airone bianco. d' alberti [s. v.]:

disdegno / se nel femmineo core / d' uomini ardea, non di fanciulle,

chi aveva salvato da pericolo certo la verginità d' una fanciulla di nobile lignaggio fosse immediatamente

idealità dei pensieri; candore, innocenza d' animo. s. caterina da siena

immacolata e splendente di un fiore. d' annunzio, i-471: langue, da presso

e puro / quale un vaso liturgico d' argento. 4. integrità,

avere in regalo un'altra copia ordinaria d' esso foscolo: quella che mi desti l'