tommaseo-rigutini, 2016: per modo d' iperbole, dicesi accanimento ogni cura smaniosa
, angoscioso accanimento contro dell'altro. d' annunzio, iv-2-139: la vittoria fu
stuparich, 2-200: udiva il martellio d' una mitragliatrice, così vicina, che gli
mitragliatrice, così vicina, che gli pareva d' averla accanto agli orecchi, e gli
, dilaceramenti si susseguivano in una specie d' accanimento quasi non volessero dar pace a nessuna
accaniti e sofistici che gli fosse capitato d' incontrare nella sua camera. govoni,
, e si azzuffano e si accaniscono. d' annunzio, iv-1-520: egli è rimasto
, accanendo, questa pioggia nella luce d' un giorno fangoso. 2. tr
francesi, né mai vorrebbe sentire a parlare d' una lega con francia. botta,
tirano addosso un nuvolo di nemici e d' invidiosi: e guerre scientifiche accanitissime e perfidissime
i limoncelli accannellati dicono non esser frutto d' artifizii, ma naturali, e veramente la
canto a l'altra, tuttavia ragionando d' amore. vasari, ii-291: e seguitando
lei. de amicis, i-807: ricordo d' aver visto per un momento ritta accanto
che non vediamo mai. 7. d' accanto: v. daccanto. verga
verga, ii-498: aveva preso lo schioppo d' accanto all'uscio della capanna. pascoli
: e c'è tua madre lì d' accanto e piange. negri, 162:
: oh, s'io potessi corrergli d' accanto! saba, n: oh potessi
, n: oh potessi sedermi a te d' accanto! idem, 129: come
/ esser non mia, vivendo a me d' accanto? = comp. da
tons ou villages ». rata la direzione d' ogni gioco: sapeva comandare a bacaccantonato
il grano rincari, non si parlerà più d' altro che del caro, di commercio
punto, e trovava il suo tavolino d' angolo, sempre lo stesso, già accaparrato
nievo, 84: serbava il contegno d' un giovine che gode d'imparare da
il contegno d'un giovine che gode d' imparare da chi ne sa più di
: avea sofferto due volte la prigionia d' ordine del consiglio dei dieci per aver
deledda, ii-792: sotto il cielo d' un nero verdastro s'intravedeva come una torma
titolando di zughi e gabbiani i contadini d' intorno la città, in cotesta accapigliatura tra
da cappate (v.): voce d' area toscana e umbra. accappare2
messo a dormire su un sofà. d' annunzio, iv-1-824: vedeva con i terribili
e tutta delicata come un alabastro color d' oro. panzini, ii-377: i grandi
far rabbrividire, far venire la pelle d' oca. - anche al figur.
: una risata di donna dietro gli scuri d' un primo piano fa accapponare la pelle
di lardo e di ciccia, d' un uomo. moravia, ix-238: sedeva
beltramelli, iii-631: quando gli toccava d' andare da un luogo all'altro allora
, inf., 22-31: sì stavan d' ogni parte i peccatori: / ma
: ha afferrato al volo la foglia vizza d' un platano e in silenzio l'accarezza
acceso sguardo con le dolci tempre / d' amor, rende men fiero, e
: e l'aria profumata t'accarezza / d' incenso, di mirto, di giglio
ii-115: non occorre che io ti raccomandi d' offe- rirtegli, e di servizio,
rirtegli, e di servizio, e d' accarezzarlo quanto podrai. idem, ii-164
la sua vaghezza e leggiadria, meriti d' essere accarezzata. soderini, i-403:
che diceva pria, « tu parli d' arno ». vellutello [purg.,
in questo [stomaco], è d' uopo subito considerare, se si sieno ancora
pelle della faccia, in una smorfia d' uomo che stenta a capire. idem,
ingiallire, ad accartocciarsi, a cadere. d' annunzio, v-i- 173: l'orlo
region. rigonfiarsi, incresparsi, tello d' ottone con gli orli accartocciati come una conchiglia
. alfieri, i-35: circa un par d' anni prima che questi [mio padre
ricchezze lo splendore della vostra famiglia. d' annunzio, iv-1-799: nove femmine ho maritate
andrea da barberino, 228: fece d' intorno abitare ed accasare e lavorare tutto il
lavorare tutto il poggio con certe ville d' intorno. 6. intr.
è ciascuno di voi un piccolo corpo d' uomo. = deriv. da
portogruaro o accasatevi cogli sposi per ragioni d' uffizio. 3. figur. che
quella contrada, riccamente accasata, foltissima d' abitatori,... ben da
accasciamento per la lunghezza della febbre. d' annunzio, iv-1-141: un senso umano
incombeva su quel mare, un accasciamento d' agonia gravava su quell'aria. panzini
su quell'aria. panzini, iii-356: d' improvviso... si tolse da
del sistema nervoso e mi ordinò come cura d' andar a fare il giro del mondo
accascia. varchi, v-790: mi risolvei d' andare all'oracolo d'apollo e dimandargli
: mi risolvei d'andare all'oracolo d' apollo e dimandargli, perché di me,
oggimai che ce ne sia per poco. d' annunzio, iv-2-536: sembravami ch'egli
colle braccia in croce sui ginocchi. d' annunzio, iv-2-186: si accasciò sopra
a ogni intoppo eran presi dalla voglia d' accasciarsi a terra e di chiuder gli
3. figur. venir meno; perdersi d' animo, avvilirsi. ariosto, 5-55
accorato come se si fosse davanti a qualcosa d' irreparabile. = dal lat. quassiare
dal brontolio sonnolento delle formule criminali. d' annunzio, iv-1-265: che avrebbe detto il
a moisè dicendo: favella a'figliuoli d' israel e di'a loro chè, tornati
volte si cambia perché tiene la paura d' accatarrarsi. = deriv. da
vi è quell'accatastamento superbo di pezzi d' ambra. accatastare1, tr. disporre
5-2-163: e tante e sì varie moltiplicità d' esempli io vi replico, e poco
, 24-49: così m'armava io d' ogni ragione / mentre ch'ella dicea,
: in te i vaghi pensier s'arman d' errore.
avere onore /... / d' amici s'armi e sia onesto e pio
.. s'armino di tanta dose d' egoismo quanta possano maggiore. idem,
volete bene, fatevi coraggio e armatevi d' un poco di costanza. tommaseo, 1-77
costanza. tommaseo, 1-77: armiamci d' amore, vinciam col perdono. giusti,
e i critici s'armarono di punti d' ammirazione, e profetarono un nuovo rinascimento
odomi intorno; ed armasi / pur d' odio il canto mio. palazzeschi, 4-225
: ma quelli il quale s'arma sìe d' elo- quenzia che non possa guerriare contra
in un sospetto assai ragionevole gl'inglesi d' un'altra guerra vie maggiore dell'americana.
14-32: armate di pesci, sgusciando fuor d' acqua, argentavano il cielo. idem
logistica (negli eserciti moderni). d' annunzio, iv-2-1314: l'osservatorio di dove
per tramite, aggiunse, dei comandi d' armata. montano, 117: prestai
servizio per qualche tempo al comando del corpo d' armata di firenze. buzzati, 4-467
-armata aerea: la maggiore unità aerea d' impiego; anche il complesso delle forze
: dicono che sea [sia] fornito d' un'ar- matella di poca stima.
amor al luogo usato / ristretto in guisa d' uom ch'aspetta guerra, / che
baretti, ii-179: al principio d' ogni guerra sempre siamo disarmati, in oggi
arte armata di stridenti rote, / d' acute fila adamantine, vince / il rigor
vince / il rigor del corallo. d' annunzio, iv-2-167: e la falange,
armate galee scorrevano il mare, ebbono spia d' un legno di turchi; che da
tasso, 11-46: torre che grave d' uomini ed armata, / mobile è sulle
fia come esso armato di prudenza e d' armi, lo terrà [lo stato]
scienza fondata su un principio, e armata d' un criterio, volendo applicare il quale
, e forse no? ». d' annunzio, iv-2-770: era là, alta
della mano sinistra agli occhi, armati d' una grossa lente, della marchesa. ojetti
cena] seguiva france dovunque, armato d' una macchinetta fotografica. civinini, 1-292
saggina. alvaro, 9-401: le ragazze d' oggi scrivono molto bene, con scioltezza
colpo di tuo strale: / fatto ha d' orgoglio al petto schermo tale, /
beato odo chiamarsi / l'uom, che d' adipe armato, in lieta scorza,
volte al giorno sulla parete di carne armata d' ossa, per molto tempo non fu
tasso, 9-48: e sossopra cader fa d' ambo i lati / cavalieri e cavalli
dall'alpi non vedrei torrenti / scender d' armati. papini, 8-325: si troverà
che da'nemici aguati / le schiere sue d' asse- curar desia, / molti a
fino ai denti: armatissimo, carico d' armi (e vi è connessa per
. moderno dtp (jiatwxo ['uomini d' arme '. armatóre (ant
ed avaro, che navigava per conto d' un armatore mezzo fallito. idem, 9-451
cavarsela assai bene nel non facile mestiere d' arma trice. c. e
, 240: aveva ancora un'armatura d' un maraviglioso sciamito foderato d'un bianco
un'armatura d'un maraviglioso sciamito foderato d' un bianco armellino. m. villani,
ceppo in breve carme: / armatura d' orlando paladino. idem, 41-92:
iii-216: si acconciava di buone armadure e d' un bello e forte destriere e cavalcava
: e negli angoli tra una fila d' alabarde tre armature, ritte come tre
tre armature, ritte come tre sentinelle d' onore. tombari, 1-199: piombò ai
; lui era altissimo, tutto ricoperto d' un'armatura scintillante, e io,
può dirsi armatura-, e per simile d' ogni cosa che difenda un luogo da'
vittorini, 4-133: è un pezzo d' armatura della batteria. 2.
78-8: descrezion de granne altura / d' onguento ha presa l'armadura, / ed
i-170: sai, perché questo esercizio d' ogni virtù si dice armatura? perché orna
come a morire per propria volontà faccia d' uopo una bella armatura di coraggio.
uopo una bella armatura di coraggio. d' annunzio, ii-400: e l'armatura /
chiesa, 1-29: a te nei veli d' iride natura / non piacque, 0
sembrano rugginose: al contrario certi come d' acciaio forbito. c. dati, i-400
, 16-iii-175: tra'congiungimenti dell'armadura d' una locusta di mare, trovai appiattato
del grandissimo peso che dovevano reggere. d' annunzio, iv-2-833: la città brutale
dai monti di carbone, dalle selve d' antenne, dalle mostruose armature. idem,
i-333: è come rivedere la facciata d' una casa dopo, che han tolto l'
inglobata nel getto del cemento. d' annunzio, iv-2-1148: il forno crepitò e
non sarà il diametro della ruota. d' annunzio, ii-776: escluso avea dall'
che l'arma- dura della ciòcia toglieva d' apprezzare al giusto merito una delle parti
, 1-162: si fa una buona fronte d' uomini scelti; e si pone innanzi
scelti; e si pone innanzi qualità d' armatura, che di sua natura sia
cappelli], la paro, perché giurerei d' aveme vedute le centinaia.
ant. gioco, spettacolo, esercizio d' arme. compagni, 1-7:
armeggiaménto, sm. ant. gioco d' armi, spettacolo militare.
barberino, ii-151: e tutto el popolo d' or- lino si fe'loro incontro,
armeggiamento..., propriamente giuoco d' arme, bagordo, festa, in
agg. che partecipa ai giochi d' armi. baldelli, 3-365:
duca e i grandi feciono grande festa d' armeggiare, e la sera grandi luminarie
: con donzello si dee ragionare cose d' amore, di cortesia, d'allegrezze
cose d'amore, di cortesia, d' allegrezze, di belle cacce, di bigordare
, di belle cacce, di bigordare, d' armeggiare. boccaccio, i-108: tanto
/ che aver si possa in opra d' armeggiare. marino, 5-135: chi
armeggiare. marino, 5-135: chi d' acuto trailer la destra armando, / chi
acuto trailer la destra armando, / chi d' asta lieve e chi di grave mazza
tempi loro, ma i nostri sono d' un'altra maniera. varchi, v-38:
vedere s'io potessi trovare uomini capaci d' avventurarsi all'impresa. verga, 1-373
ant. esercitazione, spettacolo, gioco d' armi. g. villani,
. ant. chi partecipa a giochi d' armi, giostre, tornei. compagni
grande onore e trionfo fattogli per gli fiorentini d' ar- meggiatori con bandiere. boccaccio,
facendo smisurata festa. l'aere risonava d' infiniti sonagli, per li molti armeggiatori,
difese cascò in mezzo a noi la notizia d' una malattia. beltramelli, i-640:
superba, / mi apparve a pie'd' un fresco et verde colle. machiavelli,
bianca, la faccia vermeglia, vestito d' uno bianco armellino. algarotti, 3-47
fiore / il dì e la notte son d' un tenore. pascoli, 307:
proprietà terapeutiche): detta anche pietra d' armònici. mattioli [dioscoride]
si dà al peso della duodecima parte d' una oncia, giova ai malinconici e
lat. armenium 1 colore della pietra d' armenia '(plinio, 35-12).
e dicendogli quello, che era della provincia d' alin- già, ch'è abitata la
un padre armeno mi porta il libro d' un principe polacco che tratta della tirannide
allorché le vitellette al campo / soggiornanti d' intorno all'armentarie / vacche [ecc
armento ', anche * il pastore d' armenti '. armentière (ant.
prati, con forse dieci cani d' intorno, che li guardavano. ariosto,
tempo / ferino latte, e balia una d' armento / ancor non doma e pavida
e capanne rende maraviglia a chi venendo d' altri paesi, ove non siano, s'
, che biade / non germina. d' annunzio, ii-762: icaro disse: «
dava a quel passaggio d' armenti per mezzo alla gran città addormentata
degli eroi si conservano con indifferenza armi d' oro e di ferro, perché il primo
... andava pensando che diavolo d' armeria poteva esser nascosta sotto quella casacca
. caro, 15-iii-140: ciascuno d' essi in mezzo di due altri signori
venne magnalmo, grato e peregrino. d' annunzio, iv-2-139: nacquero tumulti popolari
disunito, questo ordine solo è cagione d' unirgli. idem, 479: ma perché
fioriva ancor molto più per molte lodi d' ingegno. caro, 6-1226: la gente
armigero degli abitanti di una volta. d' azeglio, 1-144: mio padre non vedeva
armìgero2, sm. guerriero, uomo d' arme. buti, 1-131:
sostantivo, armigero, vale: uomo d' armi. c'è armigeri non armati,
armilla, sf. cerchietto di bronzo, d' oro o d'argento lavorato, di
. cerchietto di bronzo, d'oro o d' argento lavorato, di solito a forma
girello in ornamento del braccio, smaniglia d' oro, che gli imperadori degli eserciti
incontrare erode, quel che resta proprio d' intatto, d'ancora vivo, non
, quel che resta proprio d'intatto, d' ancora vivo, non sono che gingilli
gingilli da donne: reticelle e catenelle d' oro e di perle...:
di perle...: il serpe d' oro d'un'armilla. 2.
...: il serpe d'oro d' un'armilla. 2. per estens
: e di molte vi feci opere d' ingegno, / fibbie ed armille tortuose e
quanta parte della caviglia resta nuda. d' annunzio, iv-2-1094: si scorgeva appena
si raccolgono le vergini bellissime dalle armille d' argento. alvaro, 3-39: certi
antico / di monete, di lunule, d' armille. 3. figur.
. astron. sfera armiilare. trattato d' astrologia [crusca]: incastona altresì l'
2. cinto di collare. d' annunzio, ii-809: i narcissi fioriron su
armipotente, questa, edificata / tutta d' acciaio splendido e pulio. g
, / non sembri un campo cinto d' armi attorno; / un nido sembri,
ore. salvini, v-404: sospension d' armi, armistizio, dallo starsene quiete
1847], 61: armistizio: sospension d' armi, breve tregua; cessazione dell'
durlindana fosse consegnata dai nemici nelle trattative d' armistizio cinque giorni dopo la battaglia.
: s'egli è vero il pensier d' alcun che 'l crede, / l'alta
prigionia ramosa degli uccelli ch'empiono il cielo d' armonia. b. tasso,
monti, x-2-12: giunte a quell'onda d' armonia beata / le due celesti peregrine
il silenzio. leopardi, 11-4: d' in su la vetta della torre antica,
e si perde nell'ampio seren. d' annunzio, iv-1-1015: le sonorità dell'
: le loro armonie si svolgevano per movimenti d' una nitidezza incrinata, archi lievi di
v-280: la bellezza è una specie d' armonia visibile che penetra soavissima ne'cuori
persona pargoletta e bella / era tutta d' amore un'armonia. idem, 590:
: fassi un'armonia colle diverse cadute d' acqua, come vedesti alla fonte di rimini
134: aspro concento, orribile armonia / d' alte querele, d'ululi e di
orribile armonia / d'alte querele, d' ululi e di strida / de la misera
venti, a i tuon s'accorda / d' orribile armonia che 'l mondo assorda.
e de'canti a l'armonia. d' annunzio, iv-1-970: le quasi impercettibili ondulazioni
la dolcezza ed armonia che risulta più d' una che di un'altra. bembo,
: l'armonia dipende dal suono assoluto d' ogni parola, dalla collocazione e dal metro
che imitino un particolare tema musicale. d' annunzio, iv-1-971: era questa imitativa armonia
drammatica, come a qualsiasi altra opera d' arte, ed è yunità del fine
da poema o da serie e non piccola d' inni. d'annunzio, iv-1-883:
da serie e non piccola d'inni. d' annunzio, iv-1-883: come più la
da quel non mai veduto accordo audace d' archi a tutto sesto, d'archi
accordo audace d'archi a tutto sesto, d' archi acuti e d'archi a ferro
tutto sesto, d'archi acuti e d' archi a ferro di cavallo...
onofri, 63: se una luce d' armonia sovrana / redime il sangue dalla sua
i differenti sistemi cronologici di calvisio, d' ushero e del padre petavio.
armonia non dovrà il compositore moderno servirsi d' altra legatura, che (alla cadenza
). ant. armonico; pieno d' armonia, di concordanza. leone ebreo
, i-485: lo ammoniaco è il liquore d' una ferula, che nasce in libia
. e letter. armonico; pieno d' armonia. firenzuola, 540: spargeranno
armoniale bellezza di tutto il corpo. d' annunzio, ii-133: e tanto la vela
: e tanto la vela era bella / d' armoniale virtude / che parea la scotta
la parte inferiore, in uno strato d' acqua), che venivano poste in vibrazione
del vetro che vi si adopera. d' annunzio, iv-1-481: l'usignolo cantava.
che si limitano, come le canne d' organo, la colonna d'aria sonora
come le canne d'organo, la colonna d' aria sonora » (tommaseo, s
sono le cose tutte armonicamente disposte. d' annunzio, iv1- 569: una sovrana
armonica cetra, e poscia s'ode / d' angioli il canto in su le sacre
delle nostre voci fresche ed argentine. d' annunzio, iv-1-1009: un motivo..
sommità delle onde armoniche, ora oscurandole d' un'ombra tragica. idem, iv-2-
faceva un suono profondo, un suono d' organo. idem, 9-285: il
sistema completo, connesso ed armonico. d' annunzio, iv- 1-551: non è
cuore? alfieri, 18: io canterò d' amor soavemente; / molle udirete il
ariette son prive di sentimenti forti e d' ingegnose riflessioni, purché abbiano belle ed
armoniose / ella ti vede. d' annunzio, iv-1-138: per la prima
di bella e proporzionata struttura. d' annunzio, iv-1-180: quelle due figure muliebri
primi; idea più armoniosa e perfetta d' ogni creatura. serra, i-188: il
ungaretti, iv-38: in un meriggio d' un ottobre / dagli armoniosi colli /
del- t armonia. d' annunzio, iv-2-475: è un effetto di
la voce andava perdendo quelle sue risonanze d' harmo- nium, ed era spesso
gli giunse grave, nascosto, d' un tratto un suono d'armonium. soldati
, d'un tratto un suono d' armonium. soldati, 98: quando
in desinenze tronche e aspre altrettanto vaga d' armonizzarle a forza di dittonghi. giusti
bischeri, che hanno conoscimento e possanza d' armonizzare per dir così questi strumenti sospenditori
nel cuore di chi ci ascolta? d' annunzio, iv-1-653: avevamo più volte
iv-1-653: avevamo più volte insieme ragionato d' un ideal libro di prosa moderno che
. spolverini, xxx-1-100: se alcun d' armenti / custode villanel lor di lontano /
che non armonizza col soggetto. -parti d' un tutto che non armonizzano tra sé.
-tempera- menti che armonizzano bene insieme. d' annunzio, iv- 1-242: le tappezzerie
eletti per fare al calcio i gentiluomini d' anni diciotto fino affi quarantacinque, o
, atanti e prò'della persona. d' annunzio, iv-1-155: le colonne e i
sella o da tiro: voce storica e d' araldica *. viani, 14-145
, sm. armatura, corazza; arma d' offesa e di difesa. fatti
di risa da far venire la pelle d' oca al più ardito scampaforche che avesse tenuto
avea certe novelle intese / che s'è d' egitto il re già posto in via
séte / empie tutta la contrada. d' annunzio, iv-2-522: lo vedo ancóra in
. negri, 2-995: era gonfio d' orgoglio di mostrarsi a noi in quell'
.. furono rubate dal minuto popolo d' ogni sustanza, e masserizie e arnesi.
: apparecchiata la desinea con magnifico paramento d' oro e d'arnesi e d'argento e
desinea con magnifico paramento d'oro e d' arnesi e d'argento e di nobili vivande
paramento d'oro e d'arnesi e d' argento e di nobili vivande, [il
costumato di tutte maniere, / ricco d' argento e di terre e d'arnese
ricco d'argento e di terre e d' arnese. crescenzi volgar., 5-51:
vaselli da vino. magalotti, 6-259: d' avorio in vago arnese / chiude balsami
le tavole, su le seggiole. d' annunzio, iv-2-129: venne il viatico
299: allora partendosi lassano molto arnese d' uomini, d'argento solido, e
allora partendosi lassano molto arnese d'uomini, d' argento solido, e armi. m
arnesi, mi parevano, da manovale. d' annunzio, iv-2-913: congegnature di aste
brillavano innumerevoli cristalli metalli avorii: fiale d' essenze, scatole di cosmetici,..
nuovi. -figur. d' annunzio, iv-2-1224: s'era ritrovata.
e io ho già veduto / solo d' una canzone / pegiorar condizione; / che
giamboni, 50: coloro che sono poveri d' avere, di manicare e di bere
1-2-306: era una povera / fanciulletta figliuola d' una vedova, / che stava a
, 2-226: non si erano accorti d' essere male in arnese per il luogo
caldo, drieto al leon si distese. d' annunzio, iv-2-539: comandando sempre milizie
è di saggi'uomo non trarre d' arnia veneno, ma di tiro triaca.
luna, le sette arnie in fila rilucevan d' argento sul bruno della prateria:
: sette scrigni preziosi, nei quali masse d' umili vite operanti si riposavano.
faceva prima di grosse incette di arniai d' api, di dove si cavava gran partita
e nei terreni incolti di europa e d' asia). pietro ispano volgar
dal gr. àpvó- yxcoooov 1 lingua d' agnello '. arno glosso, sm
dal gr. àpvó- yxcoooov * lingua d' agnello '. arnomanzla, sf.
tale, che purpureggia, in forma d' un pestello, nel quale è seme
a fianco. negri, 2-974: aiuole d' ibischi e di arum, vivai di
con pepe e canna / di amomo e d' altri aromati, che tutti / come
quasi aromi, congiunti in un timiamo d' oro celeste. redi 16-i-50: quando
a dio fuma devoto / arso nembo d' olibani e d'aromi. nievo, 265
devoto / arso nembo d'olibani e d' aromi. nievo, 265: sono ornamenti
contiene un aroma odoroso ed incorrotto. d' annunzio, iv-2-637: le stive cariche
, 11-49: con quelle due gocce d' olio e quel pizzico d'aroma opera
quelle due gocce d'olio e quel pizzico d' aroma opera a meraviglia, o su
di nicodemo? -figur. d' annunzio, ii-938: aroma / era del
sostanza aromatica; fragranza, profumo. d' annunzio, iv-2-553: l'aroma essenziale che
negri, 2-44: aromi a zaffate, d' una dolcezza amara, venivano dal traboccante
soave primavera rifiorente; l'aria era piena d' aro- mati. pea, 7-617:
. pea, 7-617: i tigli impregnavano d' estate, l'aria d'aroma snervante
tigli impregnavano d'estate, l'aria d' aroma snervante. e. cecchi, 6-238
cecchi, 6-238: l'aria s'empiva d' un sentore di resine, d'un
empiva d'un sentore di resine, d' un caloroso aroma d'incenso. onofri,
sentore di resine, d'un caloroso aroma d' incenso. onofri, 66:
fiori, fra gli ulivi / parla parole d' oro nella sera: / sono infantili
esala, un triste aroma, come d' una resina d'erba. -figur.
triste aroma, come d'una resina d' erba. -figur. d'annunzio
resina d'erba. -figur. d' annunzio, iv-2-397: quel brano della trama
di aroma; aromatico, odoroso. d' annunzio, ii-834: potess'io sostenerti nella
, usano alcuni ridicoli latinizzanti. d' annunzio, ii-835: e vi
non vi desiderasse [nella risposta] più d' aro- maticità, posto il suo sdegno
erba e fiocca in larga vena / d' aromatici odor pioggia serena. idem, 7-
questa [frutta] è di sapore et d' odore pregiato, et molto gustevole,
... è fatta in foggia d' una mandorla fresca, con la buccia verde
certi aromatici semi, / colti là d' ulma sui confini estremi. svevo, 2-500
un'ora a quella rigida temperatura. d' annunzio, v-1-334: si appiccano [le
negri, 2-696: il terreno è coperto d' aromatici aghi disseccati, d'un bel
è coperto d'aromatici aghi disseccati, d' un bel rossiccio. deledda, ii-
provassero in giudizio che la presente pace d' italia... dalla guerra di fiandra
riconoscere, con tutto ciò la reina d' italia con la sua solita prudenza ismorzò
alta, soffice, arida, piena d' odori come un cespuglio d'erbe aromatiche
arida, piena d'odori come un cespuglio d' erbe aromatiche. palazzeschi, 3-213:
. fracchia, 441: un'infusione d' alloro e d'altre piante aromatiche.
, 441: un'infusione d'alloro e d' altre piante aromatiche. silone, 5-18
odore penetrante (1oli volatili), d' origine vegetale (menta, assenzio,
santi clergi l'aromatiz- zaro, / d' un palio imperiai fèr covertura. bencivenni,
rose,... con mèle d' emblici e miva aromatizzata. magalotti,
loro un'arpa, e cantava una canzona d' amore. ariosto, 7-19: a
, / faceano intorno l'aria tintinire / d' armonia dolce e di concenti buoni.
sacri cigni: un lento / interrotto, d' ignote arpe tintinno. panzini, iii-383
la remota vibrazione, il timbro / d' arpa di cui percuotono le corde.
, le quali, mediante una corrente d' aria che vi passa sopra, risuonano
loro arpe romantiche, e questo cimitero d' italia era quello che ci voleva per
salvini, v-466: graffi, sorta d' uncini; lat. harpagones, da
onde permetterne rarrembaggio; anche macchina d' assedio. giamboni, 7-72:
voce, consistente nell'eseguire una serie d' arpeggi. 3. sm. mus
(femm. -trice). suonatore d' arpa. carducci, 748: re
per renderlo veramente perfetto, ci è d' ogni cosa un poco. de marchi,
n: oh potessi sedermi a te d' accanto! / udire quei tranquilli / arpeggi
i cibi dei barbari con quella sorta d' immondizia che le arpie sgorgarono per invidia
sgorgarono per invidia sulle mense troiane. d' annunzio, iv-1-145: i dubbi guastano
. carducci, 103 7: castello d' este, invano d'arpie vaticane fedato
103 7: castello d'este, invano d' arpie vaticane fedato. / abbassa i
arpie / ch'ali'accecata italia e d' error piena, / per punir forse
arpia per non ispendere / berebbe piscio d' asino. marino, 229: [corsari
: egli già molto pria si trova d' averlo ceduto [il cuore] ad un'
. fece, oltre la detta cassa d' arpicordo piena di figure, che fu cosa
/ o pur il tintinnar delle campane. d' annunzio, iv-2-641: la scoprì dietro
iv-2-641: la scoprì dietro il coperchio d' un arpicordo, mentre rovistava una bottega
un arpicordo, mentre rovistava una bottega d' anticaglie. e. cecchi, 6-226
185): egli nella corte smontato d' un suo pallafreno e quello appiccato ivi ad
la coverta del cavallo era tutta piena d' arpioni, e a ogni arpione era una
lasciata la voglia, o il desiderio d' una tal cosa... il detto
plur. m. -i). suonatore d' arpa. borgese, 6-100: a
loco / diede per arra a lui d' ettema pace. g. villani, 6-84
: nella pagella riportata vedevano un'arra d' avvenire. = voce dotta, lat
a tal vista dovessero quei superbi arrabbiar d' invidia. -locuz. figur.
iacopone, 13-7: ecce acceso fuoco d' ira, che a mal far la
far la voglia tira: / vòlvose d' entomo e gira, mordenno co arrabbiata
stretta di mano arrabbiata e cordiale come d' innamorati in collera. soffici, ii-7
bruna. marino, 5-95: ferve d' insana ed arrabbiata voglia / di tartaree
, e scriver cose che facciano ardere d' arrabbiato amore o di arrabbiatissima ira le
. magalotti, 9-1-191: caricando acqua d' ambra, a poco a poco si
degli arrabbiati: del resto, i moderati d' allora, i seguaci del capponi,
il vezzeggiativo e l'arrabbiatuzzo di rabbia d' amore. arrabbiatura, sf.
a furia, che non ebbe agio d' abbracciare i figliuoli... arraffato,
imprese, v. g. d' un leone rampante a un monte, a
il terzo giorno per avere un po'd' aria e di luce, arrampicatomi con le
avrò sempre da arrampicarmi io!? d' annunzio, iv-1-358: il gelsomino, che
, ii-219: macchie gigantesche di fichi d' india... sorgevano sui ciglioni e
vede e non si vede più. d' annunzio, iv-2-24: egli si alzò e
4. figur. faticare, darsi d' attorno per raggiungere una buona posizione sociale
ojetti, i-331: un par di mustacchi d' un biondo da granturco arrampinati alla guglielmo
e le persone / ne la plumbea d' un sogno infinita regione, / arrembando
come se avesse gli sbirri dietro. d' annunzio, iv-2-238: e l'idiota nuotava
una fontana sui monti, una sorgente d' acqua fresca intorno alla quale arrancava senza
non rimenasse infaticabilmente il giallo pane. d' annunzio, iii-2-21: la liburna /
di voga arrancata e di rematori. d' annunzio, iii-2-31: se ascolti,
storie era figu rato andrea d' oria, fi quale colla sinistra mano reggeva
tassoni, 4-7: al primo colpo d' un trabucco vasto / fu arrandellato un asino
3. rifl. e recipr. mettersi d' accordo, giungere a un accomodamento.
accomodamento. 4. rifl. cavarsi d' impiccio con mezzi di fortuna, spesso
propri interessi senza troppi scrupoli; vivere d' espedienti. rigutini-cappuccini, 17: arrangiare
chiede aiuto e consiglio, a trarsi d' impaccio da solo. beltramelli, i-269
rassegnazione erano appena i colori mal arrangiati d' ima stessa ala di bandiera. arrangolare
ch'ordin non ci fu mai che d' una proda / del letto suo volesse altrui
soffrire sarebbe? - mi spiegò tutto d' un colpo con la voce arrangolata. idem
. idem, 4-88: la voce d' elena era stata dura, arrangolata, come
sentito arrapinate, quasi arrabbiate per mancanza d' umore. arrappare1 (arrapare),
con tutte le sue forze si studia d' arrappare tutte cose. = deriv
tutte le sue forze si studia d' arrappare tutte cose, e arrappate non pensa
da razzo; il n. 3 è d' uso romanesco. arrecante (part.
sottili, si fa arrecare un ramo d' ulivo, e salito a cavallo, con
che... noi ci pavoneggiamo d' avere arrecato qualche gran lume nella
boccaccio, i-340: non è atto d' umiltà l'altrui cose ingiustamente a sé arrecare
prezzo [della cerbaia] fiorini settemila d' oro: e 'l comune si fermò
era cosa oltreché inumana e troppo fiera d' arrecare a'diserti, bellissimi paesi.
medici, i-33: se all'ombra d' arbuscei verdi m'arreco, / veggo un
fosse arredata una ricca navicella, coperta d' uno vermiglio sciamito, con un ricco
antico non è stata un'invenzione di d' annunzio. egli l'ha accettata dal
le imagini, e gli arredi. d' annunzio, iv-2-464: io vidi uomini.
stelo di un candelabro e la raggiera d' un ostensorio e la gobba d'un
raggiera d'un ostensorio e la gobba d' un turibolo. con le mani tremanti di
con combattimento a corpo a corpo. d' annunzio, ii-925: muti ridean nel cuor
, / con alla mano 1 raffi d' arrembaggio. idem, iii-2-76: beati quelli
, / urto di rostro e salto d' arrembaggio, / rombo di fionda e sibilo
nave nemica, andare all'arrembaggio. d' annunzio, ii-854: come quando sorgeva sopra
e le persone / ne la plumbea d' un sogno infinita regione, / arrembando
sm. letter. arrembaggio. d' annunzio, iii-2-12: legni di mercatanti sono
secolo di corsi impetuosi, e però d' inaspettati arrenamenti. 2. veter
nemici, i quali a gara cercano d' interrarli e riempirli; uno si è
arrenano e fermansi. varchi, v-57: d' uno il quale ha cominciato a favellare
ecco ritorno a bomba / a brache d' or, che nel salire arrena / per
7-29: un fiume di quelli che prima d' arrivare al mare sembrano presi da timidezza
tra il niuno studio e l'incapacità d' ogni altro me- stiero, che quello
7-18: [il re] fuori d' ogni speranza di potere più sostenere la
pucci, ix-388: e quando pur d' amor è saettata / ella s'arrende
l'uomo dabbene] mai non cadrà d' animo, mai non s'arrenderà, e
cosa pel cieco affetto che le portava. d' annunzio, iv-2-1316: il prato è
, 12-104: altre terre... d' abruzzi s'erano arrendute all'ubbidienza del
s'erano arrendute all'ubbidienza del re d' ungheria. m. villani, 1-36
fra questi un animale che non ha d' osso se non una parte, la quale
in tutti gli altri animali non è d' osso giammai, ma è sempre d'
d'osso giammai, ma è sempre d' una arrendevolissima e cedente membrana. salvini,
solete essere e più arrendevoli agli assalti d' amore, che noi [uomini] non
di essere arrendevole alle openioni degli altri d' intorno a quelle cose, che poco
di confessori arrendevoli, o addormentati. d' annunzio, iv-1-469: veramente bella appariva
necessarie agli strumenti sospenditeli dell'ossa. d' annunzio, iv-2-1115: era intenta alla
trovate arrendevolezza dove temevate trovar resistenza. d' azeglio, 1-471: tutto ciò coll'evidente
... aveva tutta l'arrendevolezza d' un turco fanatico. 3.
sotto pena della vita, dovesse parlar d' accordo, né di arrendimento d'alcun patto
parlar d'accordo, né di arrendimento d' alcun patto. = deriv.
percosse, / e fra tante cagioni / d' arrestamenti. botta, 6-i-89: ne
e gli passò vicino senza fissarlo. d' annunzio, iv-1-581: la corrente continua
1-123: i ventagli arrestarono il loro batter d' ali di farfalle d'argento. viani
il loro batter d'ali di farfalle d' argento. viani, 14-277: in tutto
di por freno a traiano, e d' arrestarlo quando egli già per andar a
, il passo altero / entro un circolo d' oro oggi m'arresti? cesarotti,
arresti? cesarotti, i-io: niuna autorità d' un individuo o d'un corpo può
: niuna autorità d'un individuo o d' un corpo può mai nemmeno in progresso arrestare
, inf., 13-24: io sentìa d' ogni parte trarre guai, / e
della testa / con maggior chiovi che d' altrui sermone, / se corso di giudicio
., 5-1 (13): d' in su la proda a quegli che sopra
la proda a quegli che sopra il legno d' efigenia erano forte gridò: -arrestatevi,
calate le vele, o voi aspettate d' esser vinti e sommersi in mare. pulci
corre a ferir il saracin gagliardo / che d' altra parte la gran lancia arresta
): si fecero interrogatori, esami d' arrestati, d'arrestatori, di testimoni.
fecero interrogatori, esami d'arrestati, d' arrestatori, di testimoni. settembrini,
se l'arresto ha avuto luogo nei mari d' europa. arrestato2 (part.
540): si fecero interrogatori, esami d' arrestati, d'arrestatori, di testimoni
si fecero interrogatori, esami d'arrestati, d' arrestatori, di testimoni. =
in arresto venne tradotto, per mezzo d' una vettura pubblica, al deposito delle carceri
ferma l'azione iniziata dall'avversario. d' annunzio, iv-1-124: su la pedana,
giudice, si trova notato nel carteggio d' ufficio sotto il regno d'italia; né
nel carteggio d'ufficio sotto il regno d' italia; né fa maraviglia, essendo
del sole per dieci linee alla preghiera d' isaia. lastri, 1-5-159: un arretramento
. / e veste sua persona d' un diaspro / tal che per lui,
vide le facce maladette, / arretrassi d' ugon l'ombra turbata. verga,
proprio come / chi si desti sull'orlo d' un burrone, / e con le
, / e con le mani disperatamente / d' arretrare si sforzi ma non possa.
da ciò fugge et arrietra. cecco d' ascoli, 2478: chi seco porta questa
che si deve, ciò che è scaduto d' un'entrata, d'una rendita,
ciò che è scaduto d'un'entrata, d' una rendita, d'un fitto
entrata, d'una rendita, d' un fitto. soldati, i-283: provvidi
cavallo dell'apocalisse a suon di frustate e d' arri là. settembrini [luciano]
. ant. arricchire. rugieri d' amici, 1-20: amor m'à sì
arricchiti strizzando l'occhio: « mettiamoci d' accordo: io che sono la causa del
il concilio ai vescovi] lo studio d' arricchire i parenti e i fami- gliari
in sì breve tratto di vita arricchir d' avventure chi s'affeziona col cuore a
idea, o menoma parte o modificazione d' idea in qualunque modo nuova.
il sig. ciro ha trovato modo d' arricchirlo col rappresentare nel vaso di marmo un
di che, tornando crasi arricchita. d' annunzio, iv-2-499: dichinava il giorno
guittone, ii-260: donque chi voi d' amor sempre gioire / conven ch'entenda
idem, 16-12: eo non disio d' aricchir d'avere, / ma de gioia
16-12: eo non disio d'aricchir d' avere, / ma de gioia. g
: tu, c'hai per arricchir d' un bel tesauro / volte l'antiche e
foscolo, ii-2-66: per arricchirsi d' idee proprie, bisogna avere sensazioni proprie
avere sensazioni proprie. arici, 154: d' infinite prede / innanzi tempo s'arricchì
. boccaccio, i-324: io disideravo d' arricchire per riposo, ma io veggo
alberti, 411: ogni povero cerca d' arichire. leonardo, 2-614: e
nessuna cosa è più iniqua, che cercar d' aricchire sotto nome di volere essere povero
fa un che arricchisce è di pelle d' asino, la seconda di lupo. lottini
dati, vii-3-90: arricchito dallo studio d' erudizione non ordinaria. d'annunzio,
dallo studio d'erudizione non ordinaria. d' annunzio, iv-1-398: arricchito in quelle settimane
luigi sedici, col piccolo pomo arricchito d' oro e di brillanti, e il segno
or convien ch'io ti porga / d' alcuna gente ch'à nom risaluti: /
sorrideva sempre inutilmente, colle labbra pallide. d' annunzio, iv-2-11: le diceva sempre
: [i capelli] erano folti d' un caldo castagno, ma lisci e indocili
con l'indice il personaggio dalla mazza d' argento. pirandello, 8-86: il piacere
dopo aver lanciato alla serva uno sguardo d' ira e di disgusto, arricciava il
paura); raccapricciare. ecco d' a scoli, 4484: perché l'uom
e'capegli, / gli orecchi parean d' asino a vedegli. p. della valle
due lunghi mustacchi arricciati in punta. d' annunzio, iv-2-187: in tomo al
cadere ai piedi sulla soglia il mucchio d' erbe arricciate ancora fredde di brina.
come le penne di struzzo sul capo d' una regina d'allora. fracchia,
di struzzo sul capo d'una regina d' allora. fracchia, 656: due corti
piccole gole / lunghi nastri arricciati / d' un metallo sonoro. 2.
bella e ricca livrea di velluto e d' arricciato turchino. arricciato2, sm
negri, 2-850: la cintura è d' un'esiguità che pare non abbia osso
arricciature. 3. primo strato d' intonaco che si stende su un muro
un muro greggio (in alcune regioni d' italia è il secondo strato, che
in questi paesi, e un poco d' arricciatura è il maggior lusso. baldini,
il volto così pomiciato e i capelli d' un biondo slavato arricciolati con tanto garbo che
fisso di una nave). d' annunzio, ii-145: con un alberetto volante
un capo le manovre fisse in cavo d' acciaio o catenella: serve per portarle
ventisette anni abbandona / come a le braccia d' arri- dente sposa. idem, 1025
ivi m'arrise fanciullo la diva sembianza d' omero. beltramelli, i-342: aveva
, iii- 250: di là d' onde l'aurora il sol richiama, /
, / fin dove cade al piè d' atlante ucciso, / a te sarà da
. mazzini, ii-130: le destituzioni d' impiegati prevaricatori che sotto libere leggi arridono
boccardo, i-196: arrimàggio, voce d' origine olandese, usata in francia,
, noi il torneremo a vedere a capo d' uno anno. = rafforz.
fatta in parlamento dal re carlo primo d' inghilterra v'è quest'espressione. colletta
orazione lodare, esortare o riprendere. d' annunzio, iv-2-302: arringò, non senza
deputati che da quei balconi aringavano. d' annunzio, iv-2-302: arringò, non senza
. che l'aveva coraggiosamente arringata. d' annunzio, iv-2-594: credo che.
desco, e recandosi di nuovo in contegno d' aringatore... sciamò].
che ci rimangono, sarebbe un affar d' oro. d'annunzio, iv-2-217: duo
, sarebbe un affar d'oro. d' annunzio, iv-2-217: duo o tre schioppettate
e una parte di esse alla fine d' un verso s'assegna, l'altra
,... non sono disposto d' arrischiarla in un pubblico teatro. manzoni
ben naturale che costoro, in vece d' arrischiare, anzi di gettar la vita in
grande egli non voleva arrischiarmi sulla groppa d' un ronzino che era troppo antico di
dei fattori, coi quali tratta partite d' olio e di farina che rivende maggiorate
di cui dire intendo, s'arrischiasse d' andare. sannazaro, 9-139: un
ogni cosa sottosopra, s'era arrischiato d' andarci. pellico, 185: allorché
, per ottenere i quali facesse bisogno d' adoperarsi molto, o d'arrischiarsi un poco
facesse bisogno d'adoperarsi molto, o d' arrischiarsi un poco. verga, i-202
caffè, oltre l'acqua di pomi. d' annunzio, iv-1-786: restò perplesso
lo scrittore è ten tato d' arrisicarsi. tozzi, ii-335: e solo
dace; temerario, spericolato, che agisce d' azzardo. varchi, 18-2-261:
uno spettacolo misto di compiacimento e d' orrore; cioè grotte e abissi
la fantasia si scalda subito all'idea d' una cosiffatta comunità d'arrisicati di terre e
subito all'idea d'una cosiffatta comunità d' arrisicati di terre e di mare,
città quadrata / dal sole arrisa. d' annunzio, 11-41$: orti custoditi da cieche
di fiamma viva, / e l'ali d' oro, e l'altro tanto bianco
il saggio al buon concetto arriva / d' un'immagine viva, / vicino a
arrivi anco il diletto / negli orrori d' avemo. c. dati, 3-81
ogni tanto dalle colline arrivava l'eco d' un canto liturgico. gruppi di pellegrini scendevano
che arrivi nel buio / una punta d' odore terroso, tartufi scavati. idem,
, lungo quel muro, un filo d' ombra che non arrivava a riparare fino
. jahier, 221: magnifico stradone d' alemagna / sempre così ordinato e uguale!
: lo tiene e lo caccia una furia d' arrivare, frenetica, spasmodica, con
borchie rotonde piene di gioie et anelletti d' oro massiccio e pesante, se le fanno
arrivavano, entrarono tutti in gran timore d' essere enfiati. 8. giungere al
, i-63: esso va già d' accordo che iddio ci è; né arrivandogli
scopo e una via per arrivarlo. d' annunzio, iv-2-840: ti ricordi..
2. letter. ammaraggio. d' annunzio, iv-2-1179: la costa era là
egli sia, sia il bene arrivato. d' azeglio, 1-146: la famiglia del
il cipiglio / di poveri arrivati, d' ingenui dottrinari. 3. ant
arrivata. 4. malconcio, d' aspetto patito. firenzuola, 449:
mille grazie per la sua cortesia. d' annunzio, iv-1-411: e si mosse per
altro sia propriamente in sul punto d' andarsene. giusti, 2-229:
, i nati semi affonda, / qual d' oste irata al furioso arrivo. magalotti
di terrore, la prima impressione vertiginosa d' una civiltà quasi violenta e distruggitrice.
all'arrivo mattutino in fabbrica. -punto d' arrivo: meta, traguardo. ojetti
: la sincerità in arte è un punto d' arrivo, non un punto di partenza
, è stato per me il punto d' arrivo. -in arrivo, essere
escono i viaggiatori appena arrivati. -stazione d' arrivo: la stazione terminale di una
intermedia... le due tettoie d' arrivo e di ripartenza, onde il trasbordo
ci saremmo fermati soltanto alla lontanissima stazione d' arrivo). 2. plur.
: amor iesu, fammiti amare. d' annunzio, iii-2-254: chiama la sorella
sbarramenti, le gallerie, i cammini d' arroccamento. = deriv. da arroccare2
/ arrochiscono; ed un rantolo faticoso d' agonia / par che salga su
il più vantag gioso mezzo d' arrogare a sé autorità. 2
quasi sdegnoso ': è questo atto d' uomini arroganti, li quali, quasi
« /., 7-121]: d' arroganza nasce ira in due modi: l'
2-372: fatti arroganti da qualche poco d' ingegno, si stimano più degni di
pasta e semplice, sì che agevole sia d' inve- scarlo e prenderlo. caro,
per che notare si puote che non d' arroganza, ma d'umilitade è vocabulo.
si puote che non d'arroganza, ma d' umilitade è vocabulo. idem, conv
ch'è principio ed è la misura d' ogni reverenza. g. villani, 6-3
domandava di voler esser restituito nella capitaneria d' arezzo. passavanti, 177: l'
. boccaccio, i-340: non è atto d' umiltà l'altrui cose ingiustamente a sé
e maggiore che uomo non è; d' arroganza nasce ira..., e
seguendo l'errore comune o la arrogantia d' altrui acquisti propria infamia. landino,
; / e perché, come pien d' alta arroganza, / pensava di poter
: tanta è la mia modestia. d' annunzio, iv-2-411: l'arroganza delle plebi
un titolo, di un diritto, d' una prerogativa (come cosa dovuta e
26-33: e che le chiavi s'arroghi d' avere / del cielo e de l'
questo artefice, ch'egli si stimò d' esser giunto a comprendere in quella figura
dispero della mia patria tanto meno presumerò d' arro- garmi dritti di cittadino e parteggiare
vedo religiosamente e lietamente onorati i dritti d' ospite e d'uomo. manzoni, 1093
lietamente onorati i dritti d'ospite e d' uomo. manzoni, 1093: compartimenti di
altri... si arrogavano il diritto d' es- sermi ostili, qualificandomi carbonaro.
] non vede: / e l'uom d' eternità s'arroga il vanto. idem
. rom. adozione, da parte d' un capo di famiglia, di una persona
poi con loro / con ferraù più d' un famoso moro. firenzuola, 577:
6-i-145: e mentre pur m'attempo e d' anno in anno / sento le forze
2-231: s'arroge a ciò, che d' ogni intorno il suono / se medesmo
o i deputati dell'arruolamento sono stati d' un altro parere, e m'hanno
6-30: indagini che precedono l'arruolamento d' ogni operaio. 2. marin
. boccardo, i-197: le condizioni d' arruolamento del capitano e delle persone d'
d'arruolamento del capitano e delle persone d' equipaggio di un bastimento risultano dal ruolo
,... ritornavano alle antiche insegne d' austria. manzoni, 1097: ma
de'suoi servitori, io mi contento d' essere scritto nel ruolo più basso. l
... [s'armavano] d' investiture pontificie che li arrolavano nella gran corporazione
: la medesima state, una coorte d' usipi arrolata nelle germanie, e traghettata in
175: manca in loro il desiderio d' acquistare altri paesi, e si contentano
. rompere, spezzare. cielo d' alcamo, 7: lo mare poteresti arrómpere
assemenare, / tabere [= avere] d' esto secolo tutto quanto assembrare, /
, nientedimeno s'arronca appresso della fine d' aprile,... e poi del
arronciglia, / e 'l fa cader d' arcion col collo in terra.
ronca, roncola, ronciglia, specie d' arme o piuttosto arnese per gli agricoltori.
coda ammagliata, soffiando nel quale una pallina d' osso gli dava il zufolìo del rospo
a preferenza di tutti, oltre al credere d' avere in pugno il paese, fanno
/ gli occhi m'arosa -d'un'aigua d' amuri. bencivenni [tommaseo]:
una medusa. tutti conoscono l'effetto d' un simile accidente: è un arrossamento
/ le falde ampie del cielo. d' annunzio, iv-1-141: il fiotto sgorgante
, iv-67: il vento potrebbe / d' altro sale gli occhi arrossare. comisso
, 1-47: l'acqua di quel ramo d' arno incominciò ad arrossare che parea sangue
in cima / in cima al melograno. d' annunzio, ii-435: come la nube
che certe volte si mettevano a colare d' improvviso, a una a una, dagli
tal nel viso divenne qual fresca rosa d' aprile o di maggio in su lo schiarir
ii-2-177: erano pastori seminudi, dipinti d' azzurro, con chiome intonse, arrossate coll'
, con chiome intonse, arrossate coll'uso d' un'ac- qua di calce. d'
d'un'ac- qua di calce. d' annunzio, iv-2-982: i calcagni arrossati
velata di toni cenili, arrossata d' incendi immani. palazzeschi, 4-190: gli
e veduta la seconda linea, arrossato d' onorata vergogna, preso il pennello, con
terzo colore partì quelle linee per lo mezzo d' una linea. arrossènte (part
che è di color rosso. d' annunzio, iv-2-96: tutte le fogge passavano
siena, 665: come vedeva viso d' uomo, subito arossicava tutta quanta di vergogna
[fa male] chi si ride d' alcuno sformato o malfatto o sparuto o picciolo
ti dubitare, / ch'e'non infragne d' amor lo scudiscio. marino, 7-48
e spontaneo dalla voce e da'volti d' un'adunanza,... farà
trovarci lì soli, ci ricolorì il volto d' un secondo rossore innanzi che il primo
allegre ed alle sue esclamazioni gioviali. d' annunzio, iii-2-998: e il cuore
fronte, come il vino arrossa un bicchiere d' acqua. pratolini, 9-273: sei
paglia sulla faccia arrossita dal calore. d' annunzio, iv-1-722: ella aveva le
chiappata la pala da infornare, / d' attomo a lor la 'ncominciò arrostare.
manca. caro, 5-309: d' una grotta, ov'aggia i dolci figli
guardando ch'egli è corruzione... d' abbrostire il quale originariamente è il medesimo
re di francia, l'arrosto del re d' inghilterra. frezzi, iii-i2-118: per
minestrine leggerissime al giorno, un pezzettino d' arrosto d'agnello da ingoiarsi in un
al giorno, un pezzettino d'arrosto d' agnello da ingoiarsi in un boccone, e
tombari, 1-16: un gran sentore d' arrosto maialesco veniva dalla cucina del priore
. 3. locuz. -fumo d' arrosto: boria, arroganza, albagia
tanto esser manesco, / tanto fumo d' arrosto caverebbe / le ceffate di mano
, v-117: quando dice che il popolo d' egitto vivea di manna, intendi,
, e così chi avea voglia d' un'arrosta il simile, e così dell'
tossa. forteguerri, 12-70: viso d' impiccato, / anzi d'un porco
12-70: viso d'impiccato, / anzi d' un porco abbronzito ed arrosto. crudeli
456: fuoro per 25 fiorini d' oro che li dovea avere d'arota
25 fiorini d'oro che li dovea avere d' arota quando partimo co lui il podere
, dopo di aver creato un'arrota d' uomini eletti con autorità straordinaria, mandato
e semplice, sì che agevole sìa d' invescarlo e prenderlo. = deriv
che diffìcultà è egli concepire altrettanti pezzi d' acqua insensibili per la piccolezza della lor mole
cote. marino, 378: amor d' oro ha gli strali e d'oro ha
: amor d'oro ha gli strali e d' oro ha l'arco, i.
copertoni rotondi che s'arrotavano sulla mola d' asfalto tra un favillìo crepitante. pratolini,
si pongono sul suolo ed in forma d' una ruota, non dalla parte del calcio
negli abissi e l'etemo anotare dei castelli d' acciaio che non fanno che un gesto
, anotandosi pei tribunali, come litiganti d' una causa spallata. dotti, iii-255:
di animali, digrignarli, in segno d' ira, di minaccia, di dolore
la propria soddisfazione e modo e modo d' anotare il dente. -arrotare le
547: predace augel... d' alto mira / stuol d'incaute colombe,
.. d'alto mira / stuol d' incaute colombe, i foschi cigli / là
. simintendi, 1-182: apparecchiasi d' uno anotato coltello. andrea da barberino
coltello anotato. boiardo, 1-2-22: lui d' un gran colpo tocca quel fellone,
nettissima e bianca, e fa'd' avere un tassetto, il qual sia bene
che difficultà è egli concepire altrettanti pezzi d' acqua insensibili per la piccolezza della lor
viani, 14-252: il deschetto abbagliava d' oro come un piccolo altare; il trincetto
imprigionati fino dal 27 di giugno. d' annunzio, iv-1-732: udiva garrire le rondini
ne'loro collegi con piccolo numero d' arroti. capitoli della com
arruotolata avanti alla bocca con molti anelli. d' annunzio, iv-2-1235: quella inflessione della
assortito. marotta; 1-109: allegre trecce d' acqua che levigano il selciato e arrotondano
8-42: e siccome non aveva nascosto d' essere stato contadino, spesso quegli ortolani.
: che giova quando uno è schiavo d' una porta che s'apre, e con
, assumere una forma rotonda. d' annunzio, iv-2-37: avete fatto mai,
erte ciglia ed occhi arrotondati, in gesto d' un uomo fortemente maravigliato.
ma per i più si tratta solo d' un modo arrotondato di parlare e di comportarsi
arrotondato di parlare e di comportarsi, d' un'educazione esteriore quasi diplomatica. arrovellaménto
occhio e il cuore alla presenza d' uno che abbia perduto un braccio.
sfogo adeguato). f. d' ambra, 22: e chiami, e
, non resta mai di gridare e d' arrovellare altrui. tommaseo [s. v
dì. magalotti, 21-12: il modo d' empierlo sarà con arroventar la palla,
voi dite, non è egli parte d' amore? -sono faville scappate fuori dal
1-63: sente i suoi carri arroventare. d' annunzio, ii-684: l'arbore luce
annunzio, ii-684: l'arbore luce d' un baglior sanguigno, / qual bronzo
a farsi strada tra i mattoni arroventati. d' annunzio, iv-2-1343: la gran luce
alvaro, 2-8: cavano dal legno d' ulivo la figurina da mettere sulla canocchia
si trovano cuori di ferro che arroventati d' un subito non raffreddano più. d'
d'un subito non raffreddano più. d' annunzio, iv-2-10: la ragazza sostenne impavidamente
s. v.]: l'arroventatura d' un ferro alla fornace si compie in
ardente, o con aceto versato sopra d' un ferro arroventilo. idem, 12-6-69:
uovo sodo, un cocomero dalle semi d' acciaio arroventile, una zucca frataia lessata
: un deserto, senza un fil d' acqua, arroventilo dal sole. arrovesciaménto
: costei... facendo sembiante d' alzarsi i panni di dietro per cominciare
, lasciar cadere all'indietro. d' annunzio, iv-1-303: rideva del suo forte
. montano, 97: fu veduta d' improvviso la sirena arrovesciar la testa all'
dell'argento vivo, che ha forza d' indebolire quelli che tal'arte esercitano,
a conveniente grandezza saranno venuti, sono d' arrovesciargli sotterra, e così ingrassano i
del lenzuolo. saba, 105: come d' un balzo arrovesciata preda, /.
arrovesciati che pareano foderati di scarlatto. d' annunzio, iv-2-211: aprì subitamente le
d. battoli, 4-1-40: molti d' essi per dimenticanza arrozziti, appena alcuna
biondello, e màndavi pregando che vi piaccia d' arrubi- nargli questo fiasco del vostro buon
stendonsi i mari assiderati in gelo. d' annunzio, iv-2-264: quel buon vermiglio
arruciolato dal vento si scotrionò sullo spigolo d' una cantonata. = deriv. da
l'arruffapopolo? 'ateo salmista, apostolo d' inganno, / vile se t'odia
palpa, abietto'. verga, i-219: d' ora innanzi non ci saranno più amiffapopoli
anche i fuscelli nascosti tra l'erba. d' annunzio, iv-2-1298: una fila di
o rimarrò un canchero in perpetuo. d' annunzio, ii-706: la cima leggiera /
: i sentieri erano pieni di ciuffi d' erba, le siepi traboccavano, le
acqua di rosa e fui perfettamente convinto d' esserle apparso piuttosto idiota.
chioma arruffata e polverosa, / e d' onesto sudor bagnato il volto. berni,
irti intorno alle tempie come le spine d' un istrice. carducci, 730: e
fracchia, 231: sul biancore sudicio d' ogni guanciale spiccava la macchia scura di
-col pelo arruffato', irto, in segno d' ira, di minaccia. beltramelli
), tr. sedurre per conto d' altri; invogliare al desiderio, al
; invogliare al desiderio, al piacere d' altri. -al rifl.: degradarsi,
degradarsi, prostituirsi per ottenere il favore d' altri, per averne vantaggi, guadagni
autore reca alla sita immaginazione uno infamato d' una grande ruffianeria, ciò fu messer
, i-359: in montagna, i rintocchi d' una badia di camaldolesi, sul tramonto
a quello architettore che si vuole ingegnare d' insegnar la cosa, ma è officio
insegnar la cosa, ma è officio d' architettore ambizioso. arruffìanatura, sf.
, non me l'imputare a mancanza d' amicizia, ma accusane quest'arruffio che
. linati, 8-71: gran svampate d' esplosioni rischiaravano a tratti le cime e queltarruffio
brunitori / di spade, stocchi e d' arme arrugginite. salvini, 22-462:
gobbo fu ripescato fradicio e gonfio d' acqua. arsanilato, sm.
è i nicchi di due o d' un sol guscio, / conche di venere
deledda, iii-338: il vecchio pescatore d' arselle sdraiato accanto alla sua barca umida
. pea, 1-48: i cercatori d' arselle... con gli ordigni di
.. le marugge ch'erano arselle ma d' una diversa specie. = dal
di venezia e di dresda, pieni d' ogni ordigno militare e da mare e da
e finanche i chiodi dell'arsenale. d' annunzio, ii-328: l'aspra virtude apuana
) e il bollire che vi fa, d' inverno, la tenace pece, nei
, 25: il duca meritò gran lode d' arte di guerra, per aver passato
. giusti, i-64: si trattava d' impadronirsi dell'arsenale di ginevra, per
g. bentivoglio, 4-283: la terra d' encusa... è sommamente opportuna
opportuna di sito, per giacere alla punta d' un gran golfo,...
marittimo. nievo, 497: pattuglie d' arsenalotti, di guardie municipali e di
crestaie, una stiratrice, la moglie d' un arsenalotto e una mammana. periodici
. periodici popolari, i-433: certe autorità d' arsenale avevano comandato che non si dovesse
giorno in opera dieci di quelle travi. d' annunzio, iv-2-679: il vocìo degli
attossicanti. gazola, i-673: farebbe d' uopo sapersi con quali sughi d'erbe
: farebbe d'uopo sapersi con quali sughi d' erbe malsane, con quali bave di
di venefici insetti, con quai mestrui d' arsenicali rugiade si preparino e si manipolino
è ottimo quello che ha più colore d' oro: e quello ch'è più pallido
vannoccio mio compatriota, non si fa d' orpimento per solimazione, ma nasce così
sarà segno di rame; se tramanda puzzo d' aglio, indica arsenico. mascheroni,
crede! / diamogli l'arsenico. d' annunzio, iv-2-243: il medico guardò in
... famiglia che egli aveva nutrita d' arsenico, di ferro e d'olio
nutrita d'arsenico, di ferro e d' olio ferruginoso e d'acqua di levico.
di ferro e d'olio ferruginoso e d' acqua di levico. papini, 8-231:
, che costituiscono i rivestimenti dei minerali d' arsenico. = comp. da
consistenza, presto arsiccia e importante minerale d' arsenico). presto fangosa. montale,
boccaccio, v-61: poiché il greco fuoco d' ogni cosa arsibile ebbe le sue
e quella arsicciatura leva dipoi il vento d' in sulle pietre, e quella è
tinto più che perso, / d' una petrina ruvida e arsiccia. donato
varchi, 18-2-230: fu ferito d' un archibuso nel braccio dritto,
sul ter reno arsiccio. d' annunzio, ii-733: l'erto corpo piombò
l'eolie aspra e deserta, / ove d' arsiccia l'arsione / accadde egli era andato
ch'il e il terriccio pativa d' arsione, si sfarinava in una cenere
aborre sentiva, parte per una certa alterazione d' animo..., gli e
inclinazione al vomito, sete. d' annunzio, iv-1-211: la sua parola mite
ancóra non conoscevano if sale amaro d' altre lacrime o l'arsione, ben
e tonde fresche, / che le tazze d' argento e 'l vin di creta.
argento e 'l vin di creta. d' annunzio, iv-2-1041: fendi
arse dal sole e fra le bianche braccia d' una donna. dall'arsura. =
ch'aspettiam noi, dodon? qua sa d' arsiccio. verga, i-348:
manto vi l'arsiccio. d' annunzio, ii-391: chiama a nome /
una ondose / che sanno ancor d' arsiccio. rupe, gli occhi
pascoli, 329: ai monti sparsi d' un vapor d'argento / =
329: ai monti sparsi d'un vapor d' argento / = deriv. da
faccendo gran danno di ruberie, ma non d' arsione. 2. per estens
10-79: nel paese fece danno assai e d' arsione e di preda. fazio,
intorno dove e'vollono e feciono gran danno d' arsione e stia ristrecta et arsa da'freddi
: allegavano si vede / frondeggiar, verdeggiar d' arbori eccelse, / un'altra molte
molte incomodità avevano aùte, di tempeste, d' arsioni, arida ed arsa / mille torbidi
429: i danni che alto esala. d' annunzio, iv-2-53: da lontano, dalle
/ che di lontano mormorando viene. d' annunzio, iv-1-6: l'odore del ginepro
arsa, sotto il sole di giugno. d' annunzio, iv-2-152: ambedue nella miseria
trasportato da una forte passione. d' annunzio, iv-2-1311: apro a caso il
e mi chino sopra questa inquieta cenere d' una mia giornata arsa. deledda, ii-119
nella mia infanzia ho conosciuto il figliuolino d' un bandito famoso; il bimbo era
che diseccò ogni fonte ed ogni roggia. d' annunzio, iv-1-1013: ah come il
mi consuma! e non il refrigerio d' un'ombra, mai, a questa divorante
l'ora che tu faccia, / vignaiolo d' iddio, la tua vendemmia! sbarbaro
duro e buono. ogni suo filo d' erba ha spaccato la roccia per spuntare,
le vene / l'arsura infuriar. d' annunzio, iv-2-4: a poco a poco
di tanto in tanto per levarsi un po'd' arsura e di fame mangiava la neve
tal copia di ardente acquavite, annosa d' altronde e squisita, da non trovar posa
; desiderio carnale, concupiscenza; pena d' amore. bonagiunta, ii-311: davanti
morir, che 'l viver senza. d' annunzio, iv-2-827: una sera d'ottobre
d'annunzio, iv-2-827: una sera d' ottobre, nell'arsura del veleno,
buti, 1-380: ora domanda dante d' una anima che vedeva giacere nell'arsura
io non so dir qual fato il re d' avemo, / signor del foco eterno
. ricettario fiorentino, 261: unguento d' artanita maggiore di mesue.
scarlo, quasi ogne dì d' altri cortesani in bottega gli con-
buoni dicitori per natura e non per insegnamento d' arte. bartolomeo da s. c
fontanella, iii-365: questa aracne d' amore, / che con dita maestre adopra
: mira il loco il guerrier, che d' ogni parte / inespugnabil fanno il sito
una qualsiasi realtà, situazione, stato d' animo, sentimento in opere dotate di validità
di suoni; attività estetica. -opera d' arte: che presenta un evidente valore
diparte, / abandonata da ragione et d' arte, / che fur nei dubi suoi
volgari senza che sappiano ragionarvi sopra. d' annunzio, iv-1-146: -l'arte!
superandolo, non è sogno; così d' arte non si può parlare se non
ognuno aveva capito che per fare opera d' arte veramente viva era necessario tornare alla
1-78: volete dire che un'opera d' arte può essere tale anche se competente a
se'tu oderisi, / l'onor d' agobbio e l'onor di quell'arte /
710: in una settimana si sbrigava d' uno ignudo o vestito, con sua gran
una battaglia, un mostro, la morte d' una persona, e altre simili cose
materia dell'arte e maneggiare gtinstrumenti. d' annunzio, iv-2-715: da tempo le
arte, filosofia in cui possa dire d' esser veramente despota assoluto.
6. eccellenza di esecuzione di un'opera d' arte; bellezza, leggiadria, eleganza
io taccio e toro, / meravigliosi d' arte e di lavoro. d'annunzio,
meravigliosi d'arte e di lavoro. d' annunzio, iv-2-1041: non acque,
o lombarda o dall'altra provincia d' italia, dove non sia arte ma
in però che non possono essere tutti d' uno animo. domandagli catuno di per
so'frate, non m'è lecito d' impiccare uno, però che non è mia
è proverbio, vergognar. f. d' ambra, xxi-57: i mali della persona
. baretti, ii-61: in ogni lavoro d' ago non abbia paura di renderla estremamente
il nostro paese fece la prima prova d' una navigazione aperta dalla mano dell'uomo
consolazione... della vostra vecchiaia. d' annunzio, iv-2-147: egli esercitava fin
una arte mediante la quale gli uomini d' ogni tempo non possono vivere onestamente,
intorno, / in cima al piano d' una piaggia aprica, / o d'un
piano d'una piaggia aprica, / o d' un rapido fiume a canto al corno
conclude... che l'arte d' aristotele sia manca ed imperfetta, ed
complire alli rispetti suoi che li stati d' italia non maneggino arme, ma con le
.], 8-6: s'afforzerà d' arte di veritade, sicché di sua bocca
sufficientemente hai con danno mio l'arte d' amare imparato. tasso, 6-81: si
a vicenda: / la pugna ha manco d' arte ed è più orrenda. chiabrera
e muoveva con moltissim'arte un paio d' occhi grandi e turchini. nievo,
maestria / che aver se puote in arte d' armeggiare. tasso, 12-340: per
altra [chiave] vuol troppa / d' arte e d'ingegno avanti che diserri.
] vuol troppa / d'arte e d' ingegno avanti che diserri. petrarca,
: se 'n ciò fallassi, / colpa d' amor, non già defetto d'arte
colpa d'amor, non già defetto d' arte. boccaccio, dee., 10-9
: qui si convene usare un poco d' arte /... in accostarsi.
, e la menzogna / arte è d' amor, ma troppo cieco amore / trova
/ oggi adoprar con esso emmi pur d' uopo: / al suo timor dar
(156): qualcheduna anche, rammentandosi d' esser stata, con simili arti,
colle arti politiche, colle armi? d' annunzio, iv-1-589: io solo sapevo persuaderla
francese è grandissima cosa, ma pecca d' un eccesso d'arte. -in particolare
cosa, ma pecca d'un eccesso d' arte. -in particolare: i mezzi
a sé ogni sorta di manifattura e d' arti; quella della seta specialmente che
in germania: capi squadra, capi d' arte, maestri muratori. -per estens
industriali. -arte decorativa: degli oggetti d' arredamento. -arte del pennello: pittura
di molto adoperamento, di più provamenti, d' altissimo senno, di presentissimo consiglio viene
piaga, / e non già vertù d' erbe, o d'arte maga. aretino
non già vertù d'erbe, o d' arte maga. aretino, vi-7: mi
su 'l monticello circondato di prede pietro d' abano e malagigi in mezzo al cento
. soffici, v-1-703: quel periodo d' arte che... doveva poi
bisonti e delle renne. -critica d' arte: che si occupa di arti figurative
si occupa di arti figurative. -mercante d' arte: che commercia in opere d'
d'arte: che commercia in opere d' arte figurativa. -accademia di belle arti
, fu dato a quelle il nome d' arti liberali, o, meglio, d'
d'arti liberali, o, meglio, d' arti belle. vogliamo vedere se sia
parte dell'autorità sanitaria. -figlio d' arte: figlio di attori. panzini
le figlie dell'arte. -nome d' arte: pseudonimo che spesso assumono gli
pietra filosofale. -edil. opere d' arte: nelle costruzioni civili, opere
lavori di movimento del terreno. -oggetti d' arte: di uso comune, ma lavorati
ii-484: l'annuale esposizione degli oggetti d' arti e manifatture aggiunge lo sprone dell'onore
. petrarca, 270-62: dal laccio d' or non sia mai chi me scioglia,
buone / fingendo ad arte, arco d' inganno tende. manzoni, 1129: qui
lungo tempo alternati ad arte usai. d' annunzio, iv-i- 274: ad
274: ad arte, egli si fermò d' innanzi alla vetrina e guardò molto la
rimanevo a capo basso. -a regola d' arte, ad arte: seguendo scrupolosamente
; se è stata fatta a regola d' arte, il carbone acquista la tempera.
, che volete prender moglie / senza d' avere in voi parte né arte. settembrini
, iii-24-225: sta a vedere, che d' ora innanzi il poeta...
. silone, 5-112: aveva la fama d' un vagabondo, senza arte né parte
potrà essere utile in avvenire. d' azeglio, 1-179: « impara l'arte
. fare). fare per opera d' arte. 2. alterare con
), agg. fatto per opera d' arte, non di natura.
molto risaltare dall'artifizio, ma è tutta d' artificio. d'annunzio, iv-1-53:
, ma è tutta d'artificio. d' annunzio, iv-1-53: era un uomo già
(284): costei adunque, d' alto legnaggio veggendosi nata, e maritata ad
ti levi molto tosto, non usare però d' uscire di casa se non quando senti
de'nostri artefici giovò sommamente la scuola d' ornato eretta in milano fino dal 1775
che avevano maggior numero di mercanti o d' artefici, o di possidenti allodiali e livellari
fare cose belle. -figur. d' annunzio, iv-2-12 77: vidi un'altra
.: di animali particolarmente industriosi. d' annunzio, iv-2-889: -ascolta l'ape -
materia de'libri, le darò conto d' aver ricevuto quello di monsignor vignier, il
egli versi o nel farli male! d' annunzio, iv-2-450: l'epoca
bruco] di gioielleria animata, opera d' un artefice infinitamente più grande quanto più
demoni ingannatori degli uomini, e artefici d' ogni corruzione. boccaccio, 5-138: colle
di una famiglia, come l'uovo fresco d' oggi e di ieri, e d'
d'oggi e di ieri, e d' arteficiacci per la minore. = lat
artificioso, artefatto, manierato. d' annunzio, ii-780: icaro, figlio /
ii-780: icaro, figlio / di dedalo d' atene, / ai tuoi mani
fragili dell'ali / che sono opera d' uomo. idem, iv-1-94: alla gran
crescenzi volgar., 4-39: prendi seme d' artemisia e d'erba cinque foglie,
, 4-39: prendi seme d'artemisia e d' erba cinque foglie, e polverezza.
e parimenti i fiori fregati respirano d' odore di maiorana. trita e
l'assenzio degli antichi farmacisti locali, tinta d' un blu intenso.
, 7-16: a quest'opra lor serve d' aiuto / non so s'ió deggia
, lungo e concavo, a sembianza d' una canna, fatto di doppia tunica ch'
16-iii-121: ci venne ad ambodue in pensiero d' osservar le viscere e l'interna fabbrica
ultimo nodo della coda, fa l'ufizio d' esofago, di stomaco e di budella
tosto legate con filo di seta. d' annunzio, i-223: quasi un tossico
della tempia, recisa da un filo d' acciaio con la nettezza d'un colpo di
un filo d'acciaio con la nettezza d' un colpo di rasoio, versava un
-per simil. e al figur. d' annunzio, iv-2-6: nelle rocce..
, con gli occhi bianchi e pieni d' acqua dietro gli occhiali, egli non
era che l'ombra del bel tronco d' uomo d'una volta. gramsci, 228
l'ombra del bel tronco d'uomo d' una volta. gramsci, 228: non
sofficiente, essendo che ella è sostanza d' arteria, e perciò nasce dal cuore.
a rag giungere una vena d' acqua. ojetti, ii-733:
tutto mi vien fatto di lucidare il nome d' ogni razza di mestieranti sulla parola bottegaio
membra. quindi: dolori articolari. d' annunzio, iv-2-158: la povera idiota visse
di dolcezza; e un'altra maniera d' articolare la testa e un valore differente
pareva udirvi entro articolarsi strane parole, d' un linguaggio che non conosceva, sillabe
... li preme le dita d' esse mani, et se si tratta a
l'impalcatura dei denti articolati con filamenti d' oro. 3. che si
). neol. scritvictor, imperator d' annunzio, iv-1-853: la sua voce
politico, entrano a far parte della redazione d' un giornale....
e rugghio. articolista: scrittore d' articoli nei giornali. se articolo
: al, così unito e senza nota d' apostrofo, è segno articolato del terzo
3-1-n: veramente la poesia, quan- d' essa non fa qualche utilità a que'popoli
articolista che scrisse quattro parole sull'avvertenza d' un fascicolo di quaranta pagine, serba
, serba presso i posteri una vendetta d' infamia. panzini, iii-703: -distinguiamo -risponde
un primo articolo nel quale si dicesse che d' ora in avanti soltanto gli uomini di
mai avran disputato con quei gesti da corte d' appello: del conto del fornaio o
del conto del fornaio o dell'interpretazione d' un articolo del codice penale?
aristotelica. baretti, ii-35: credo d' avervi già pregato un tratto a non ripetere
rigenerazione a noi dalla provvidenza donata. d' azeglio, 1-200: riconosco d'esser sempre
donata. d'azeglio, 1-200: riconosco d' esser sempre stato su quest'articolo d'
d'esser sempre stato su quest'articolo d' un'impressionabilità morbosa. ojeth, ii-788
suo programma. 7. capo d' accusa, motivazione di una condanna.
castruccio, siccome... fautore d' eretici per più articoli contro a fede.
.. ne'quali erano molti articoli d' eresia. della casa, 632: per
calvino, 1-532: fare un giornale d' argomento specializzato non è difficile come sembra
fusti e rami del garofano, del fico d' india e di altre piante xerofile,
ii-707: dovevano averle mostrato i titoli d' uno o due articolucci miei di letteratura inglese
terra. ottonaio, 1-2-366: o giovani d' ingegno, / artieri e mercatanti,
che vive dell'esercizio di un'arte d' industria, e fa manual
che al mestiere / fece i muscoli d' acciaio: / capo ha fier, collo
il braccio, e l'occhio gaio. d' annunzio, ii-781: e le mani
, 2-821: una di quelle famiglie d' artieri milanesi che conservano in cornice,
titolo di nobiltà, l'ingrandimento fotografico d' un bisnonno o d'un prozio, eroe
l'ingrandimento fotografico d'un bisnonno o d' un prozio, eroe del quarantotto.
celebri orioli li fabbricava un piccolo popolo d' artieri. saba, 101: l'artiere
2. artefice, artista. d' annunzio, ii-528: uman prodigio dell'artier
l'esordio e la perorazione, investiti d' un cuore e d'una mente artifiziali;
perorazione, investiti d'un cuore e d' una mente artifiziali; parla come se
com'era artificiale la passata fiducia. d' annunzio, iv-2-198: i capelli, lucidi
materie plastiche. -fuochi artificiali: d' artificio. -lago artificiale: costruito dall'
si faceva sentire, come lo scoppio d' un razzo più forte si fa sentire nell'
forte si fa sentire nell'immenso scoppiettio d' un fuoco artifiziale. ojetti, ii-
barocche cui la luce artificiale aggiunge ridondanze d' ombre e di luci. papini, 8-319
. artificioso, privo di spontaneità. d' azeglio, 1-215: letteratura falsa, artificiale
in tiberio], né di artifiziale. d' an nunzio, iv-1-217:
di questa camera sono quattro grandissimi arbori d' oro, i cui frutti sono smeraldi
uomo con una verghetta percuote il gambo d' alcuno di quelli, niuno uccello è che
moltitudine, volle l'autore ad intelligenzia parlare d' al- cune grandissime battaglie. cennini,
si fa artifizialmente, ché si fa d' azzurro della magna, e questo si chiama
il vaiuolo artificialmente alle creature, dopo d' aver preparato loro il corpo a dovere
espressione, o per nascondere qualche difetto d' essa voce. = deriv. da
; parte solamente, e parte artifiziata d' un vero idioma. leopardi, 960:
: v'eran pergole e grotte artifiziate e d' ogni sorta aiuole e cose di maraviglia
castagno rustico. -fuoco artificiato: d' artifìcio. bandello, 3-30 (ii-368
costruito secondo precisi dettami, a regola d' arte. dante, conv.,
artifiziati e'le barche a vapore. d' annunzio, iv-2-912: le tettoie nuove
alla fabbricazione o alla preparazione dei fuochi d' artificio (e, in genere,
manutenzione degli esplosivi. -anche il soldato d' artiglieria che durante le azioni di fuoco
in particolare nell'esecuzione di un'opera d' arte). dante, purg
i-242: gli donarono una ricchissima coppa d' oro, nel gambo e nel piè
, 1-96: le mura a tomo d' artificio miro / forma un soave e lucido
. fontanella, iii-365: questa aracne d' amore, / che con dita maestre
la sua vittoria / reggia s'estolle d' artificio mira. 2. trovata
bel volto compose: / di natura, d' amor, de'cieli amici / le
a tutti questi oggetti, potendo per mezzo d' esso il poeta rappresentarceli vivissimamente e con
coprire la mancanza dei doni naturali. d' annunzio, iv-2-737: s'è vista
vari artifizi. tasso, 14-56: cotal d' armida l'artificio astuto / primieramente fu
? e non aveva adoperato un po'd' artifizio a farlo crescere, per farlo fruttare
lettera fu] fatta recapitare per via d' artifizi molto studiati. pellico, ii-60
parole per far cessare il sangue. d' annunzio, iv-1-93: talvolta, riverso,
, cogli artifizi della poesia, co'vezzi d' una più raffinata musica. leopardi,
penna e lascia parlare il cuore. d' annunzio, iv-1-3: nei disgusti che seguivano
limpida semplicità del tuo ragionamento m'era d' esempio ed emendazione. idem, iv-1-48
quanto nelle sue espressioni e manifestazioni entrava d' artificio e quanto di spontaneità? palazzeschi
interna di uno stile, di una forma d' arte. leopardi, 894: [
894: [lo stile] è cosa d' inesplicabile difficoltà e fatica, tanto ad
perfetto artificio, quanto ad esercitarlo. d' annunzio, iv-1-149: egli ascoltava in
questo artificio [il telescopio] o costa d' un vetro solo, o di più
un vetro solo, o di più d' uno. buonarroti il giovane, 9-26:
nella notte. 9. fuochi d' artificio: ottenuti per mezzo di polvere
la notte si ode lo sparo di fuochi d' arti- fizio, che dai balconi si
tutti moderati: la sera fecero fuochi d' artifizio. verga, i-94: si vide
verga, i-94: si vide un fuoco d' artifizio di faville, a guisa dei
... sono simili a fuochi d' artifizio. ojetti, ii-141: in quell'
scoppiati laggiù sulla marittima, i fuochi d' artificio: serpi verde e oro,
nel cielo un proiettile come un fuoco d' artifizio, rovesciò come da una cornucopia
rumori). sbarbaro, 1-68: d' estate, il fuoco d'artifizio d'un
, 1-68: d'estate, il fuoco d' artifizio d'un rosaio sanguigno. idem
: d'estate, il fuoco d'artifizio d' un rosaio sanguigno. idem, 1-141
. idem, 1-141: in un fuoco d' artifizio di tenerezza, la madre la
, la madre la chiama con nomi d' animali: pulcino, ranocchia. montale
. montale, 2-99: il fuoco d' artifizio del maltempo / sarà murmurc d'
d'artifizio del maltempo / sarà murmurc d' amie a tarda sera. 10
i-19): le redine erano due catene d' oro molto artificiosamente fatte. boterò,
ne rendono ancora un così grato odore. d' annunzio, iv-2-298: i canapi e
quelle che si conservano in francia nella città d' am- buosa, che son lunghe dodici
acconce e splendienti parole nasce una sospeccione d' esservi molto artificiosamente pensato. boccaccio,
riputazione andava circoscrivendola con sì fatte chimere d' astratti, concreti, materie, forme
una artifiziosa e non sempre dilettevole esercitazione d' oziosi. d'annunzio, iv-1-14: la
non sempre dilettevole esercitazione d'oziosi. d' annunzio, iv-1-14: la espressione verbale
artificiosa attenzione. -fuoco artificioso: d' artificio. dottori, 1-200: bruciò
e suoi appetiti, voglie et passioni d' animo. leopardi, i-23: [
, agg. che concerne un'attività d' artigianato, artigianesco. c.
bocchelli, 1-iii-461: tutto un popolino d' artigiani girovaghi di paese in paese. pratolini