le pochissime fortune della mia vita. d' azeglio, 1-126: è...
82-43: avendo gli avversar per men d' un'acca. cantari, 28: questo
acca il saperla. idem, ii-259: d' acque termali e d'anatomia non ne
idem, ii-259: d'acque termali e d' anatomia non ne so un'acca maledetto
l'uso de'filosofi peripatetici e di quegli d' accademia, i quali usavano che d'
d'accademia, i quali usavano che d' ogni cosa disputavano in contradia parte.
atene. 3. istituto superiore d' insegnamento, soprattutto d'arte, di
. istituto superiore d'insegnamento, soprattutto d' arte, di recitazione, di musica,
, così soglion chiamare un pubblico esercizio d' assalti fatti col fioretto da maestri o
da maestri o da abili dilettanti. d' annunzio, v-1-195: gli anni d'
d'annunzio, v-1-195: gli anni d' accademia passati con l'amico nostro a livorno
, / le aveano dato il titol d' eroina. pananti, i-97: per far
reverendi educatori o nel palazzo gentilizio. d' annunzio, iv-1-130: parava netto e veloce
pedana, in un'academia di scherma, d' in- nanzi a un fioretto innocuo.
idem, ii-296: ciò che io ho d' eloquenza l'ho non dalle scuole de'
considerate da quegli accademici come un motivo d' escluderli dal loro vocabolario, e da esser
titolo accademico, grado accademico, quarto d' ora accademico); universitario.
forma onde ce le presenta, dimostra d' essere meno accademico dei compagni. b
pedantesca e priva di originalità a canoni d' arte tradizionali (soprattutto nelle arti figurative
. accadére, intr. e anche d' uso impers. (forme antiche:
succedere, capitare (per lo più d' un avvenimento inatteso, fortuito).
, come talvolta avviene che l'uomo d' un ragionamento salta in un altro,
, accidente, successo, ecc., d' ordinario s'impiegano per puri sinonimi.
e che tomi improvvisa sotto il cielo d' allora / la donnetta seduta in attesa del
molti, li quali peccando a speranza d' avere più tempo, o d'avere
a speranza d'avere più tempo, o d' avere buona fine, sono poi morti
si sparsero a raccontar l'accaduto. d' annunzio, iv-1-209: ho lottato,
dinotare che il barattiero rapisce le pecunie d' altri di nascosto. sacchetti,
accagionare, attribuire a taluno la cagione d' un male; e dicesi, per lo
per lo più, di persone o d' atti che vengano o s'imagina che vengano
il latte col quaglio. ma coagulare dicesi d' altre cose,
. 3. figur. d' annunzio, iv-2-1329: sole esistevano le mie
nieri, 138: pigliava quei pezzi d' olio duro accagliato. viani, 4-129:
. condensato: detto del vapore. d' annunzio, iv-2-1078: e per l'umidità
e dell'aguzzino intonacati in una cappa d' incerato nero con gli scarponi rinceppati d'
d'incerato nero con gli scarponi rinceppati d' ontano e un berretto basco sul capo:
bocchelli, 2-268: aggiungendovi l'affronto d' un accalappiacani che gli chiappò una sua
.. ma pensò essersi trattato o d' un cane, di competenza degli accalappiacani,
cane, di competenza degli accalappiacani, o d' un'al- lucinazione, di competenza del
queste vanerelle, in onta alle capricciose leggi d' amore, si lasciano facilmente accalappiare da
chi accalappia; accalappiacani. d' annunzio, iv-2-95: [uno] di
s'accalcan per lo sacro loco? d' annunzio, iv-1-890: erano genti venute
lavoro levati in alto, e gridano d' essere ingaggiati. bocchelli, 1-i-67:
questo sì. ma che farci? rimpiansi d' avere scherzato con lei su quei fiori
nell'accensione del volto (per via d' una fatica, d'una corsa,
volto (per via d'una fatica, d' una corsa, per l'ambiente chiuso
espressione calda, schietta, dei rari periodi d' accalmia: forse era la vera loro
4-976: si accalorarono maggiormente le imprese d' armi sulla sommità dell'alpi. carducci,
grado, senza guardarci in viso. d' annunzio, iv-1-1025: certe linee volgari che
/ meglio m'è esser pelegrino, che d' aver questa reccheza, / qual me
ecc.): ed ha senso d' improvvisazione e di provvisorietà; attendamento.
mala- notte, trovarono un altro picchetto d' armati, ai quali don abbondio fece
/ e compiti e quadrati accampamenti. d' annunzio, iii-2-130: e blandi mi
: e sempre quel senso di convoglio d' accampamento e di frontiera. baldini, 4-197
e in qualunque modo improvvisato. d' annunzio, iv-2-1205: quella cittadaccia nata per
di giacomo, i-662: una striscia d' ombra sotto quei muricciuoli, e in
v'era... una capanna d' accampare una pecora, nonché lo imperadore.
raccolsi e strinsi, / in guisa. d' uomo a cui d'intorno accampa /
in guisa. d'uomo a cui d' intorno accampa / dispietato nemico. c.
6-36: una strana pace, più deleteria d' ogni guerra, s'accampò fra le
; et il gallo rosso in campo d' oro quella del giudicato di gallura »
e, in quel colore, / più d' ogni vita un arco, il sonno
, teso. 3. tratto d' arco: unità di misura equivalente alla
arco. ariosto, 42-73: un tratto d' arco fuor di strada uscirò.
arco / sul cavo legno armoniose fila. d' annunzio, iv-2-288: giocava d'arco
. d'annunzio, iv-2-288: giocava d' arco con gesti rapidi, premendo su
39: non rileverà parimente la proprietà d' istromenti d'arco o da fiato, quando
non rileverà parimente la proprietà d'istromenti d' arco o da fiato, quando sia egli
cembalo; e se il compositore suonasse strumenti d' arco non curerà punto d'intendere il
suonasse strumenti d'arco non curerà punto d' intendere il clavicembalo. d'annunzio,
non curerà punto d'intendere il clavicembalo. d' annunzio, iv-1-881: alcuni sonatori di
. idem, 12-72: a dì 4 d' ottobre, si serrò l'arco di
è quello che ha la sua corda minore d' un diametro... lo arco
ponte mirabile appariva; / un ricco ponte d' or, che larghe strade / su
/ varcano i ponti snelli con fughe d' archi il fiume. di giacomo,
ricorrevano davanti a un breve peristilio. d' annunzio, ii-887: i corvi dall'
di trionfo, archi di ponti, archi d' acquedotti, archi di mercati, di
archi di mercati, di templi, d' arene, di terme, di palazzi.
buie e massiccie delle cattedrali / calde d' inverno e fresche nell'estate. de
arco del portone, di cinque metri d' altezza, mostrava la sola pietra lavorata
saetta 'è uguale al raggio. d' annunzio, iv-1-883: quel non mai
: quel non mai veduto accordo audace d' archi a tutto sesto, d'archi
accordo audace d'archi a tutto sesto, d' archi acuti e d'archi a ferro
tutto sesto, d'archi acuti e d' archi a ferro di cavallo. negri,
-figur. ciò che ha forma d' arco. deledda, ii-156: nell'
; / ma il tuo trionfo, popol d' italia. idem, 997: la
sopra i barbari manieri / l'arco d' augusto. d'annunzio, ii- 241
barbari manieri / l'arco d'augusto. d' annunzio, ii- 241: le bianche
. aretino, vi-42: in foggia d' arco drizzato in gloria trionfante era il
sire alloggiò. morando, iii-234: altri d' arabia i più pregiati odori / versa
arabia i più pregiati odori / versa d' intorno al virginal cospetto; / altri
; / altri onor trionfale in più d' un arco / inalza, ove la dea
. negri, 2-988: una fila d' archi: verdi archi vegetali, appartenenti a
durazione tra le andate e le tornate d' un medesimo pendolo, grandissime o piccolissime
che ha forma curva, a guisa d' arco. dante, 53-8: quel
fronte] sottilissime ciglia, in forma d' arco, non molto disgiunte, di colore
occhi, sotto grandi archi di ciglia. d' annunzio, iv-2-356: folta bassa opaca
fora il muro da banda a banda d' una buca appunto tanto grande, che basti
la gente vedendolo si metteva a ridere. d' annunzio, iv- 2-269: tutti quelli
ant. anello, alone. cecco d' ascoli, 682: e da la luna
13. ant. sfera. cecco d' ascoli, 13: e l'arco dove
cielo oscuro un bel trofeo sospende. d' annunzio, iv-1-888: erano su la collina
e quel che sedeva simile era all'aspetto d' iaspide e sardino; e l'arco
: di diversi costumi s'anderà ornando: d' arme, di lettere, di cortesie
, di lettere, di cortesie e d' altre parti insieme tutte lodate e pregiate
/ dolce a vedersi, tacito sbadiglia. d' annunzio, iv-1-99: il cane.
e l'arco. -nel trarre d' un arco: con grande rapidità.
, sentì due colpi in un sol trarre d' un arco, il primo di pietà
di pietà e di compassione, l'altro d' amore e di libidine. -avere
tornabelli, il quale era sì vago d' acquistare moneta, che sempre stava con
v-56: stare coll'arco teso si dice d' uno il quale tenga gli orecchi e
di con un'accorta leggerezza e tanta grazia d' amore che bene operare, e le
rimmagine di lei e quella dei vetri color d' arcobaleno, cosa oggi pochi o
, 9-257: quelle [mura] d' oltramo grosse pur braccia tre, sanza i
e quivi la facciata cominciando ad apparir d' esso anfiteatro, si vedeva sotto a'suoi
coordina la densa terra in lena / d' umanità, la cui volontà buona / nelle
cui volontà buona / nelle tue gesta d' uomo arcobalena. arcobalenato (part
sole dopo la pioggia: le gocce d' acqua sospese nell'aria e investite dai
: potrei... fabbricarmi un corpo d' aria condensandola insieme, e di poi
da monte a monte / l'arcobaleno. d' annunzio, iv-2-1083: quando guardo un
giù buttati a caso / né cenci allegri d' antiquata foggia; / ma tagliate nel
arcobaleni. onofri, 59: spiriti d' acque e spiriti di fiori / sposano il
pulviscolo, percosso da una striscia come d' arcobaleno, li separava.
delle due crociere dà a questa sorta d' arcolai una forma un po'piramidale,
28-199: spergiurano tutti i pioli d' italia ch'io sono una girandola, un
fargli perdere la testa. f. d' ambra, 4-94: m'hanno aggirato come
sotto l'arconte o capitano di giustizia d' atene, filocle. carducci, 830:
su 'l clipeo scrivendo? / è d' un arconte, che sovra i despoti
/ gloriò le sante leggi de'liberi? d' annunzio, ii-76: e gli strateghi
e arctostaphylos alpina, suffrutice di pascoli d' alta montagna, con sacche nero-azzurro,
ad arco; dare forma e ampiezza d' arco. -anche rifl.: piegarsi
l'imboccatura del golfo di squillace è d' una settantina di chilometri e l'orizzonte marino
fatto ad arco, che ha forma d' arco. ristoro, 38: ciascheduno
e. danti, 2-33: questo pezzo d' arco dell'orizzonte di stadi mille,
piede arcuato, una calza bianca. d' annunzio, iv-1-409: ella teneva le
viani, 14-497: anche il pioniere d' ararupe, dalla robusta ossatura e dalla fronte
, l'uomo intero diventerà una specie d' iride gialla. calvino, 1-32:
nelle quali le dette gemme usi erano d' intarsiare quei popoli. idem, i-iio
i miei denti escon da tavola. d' annunzio, iv-2-912: somigliava l'ombra
vivono negli acquitrini, stagni, corsi d' acqua poco rapidi, in cerca di prede
/ e par che avvampi in mar tonda d' inferno. crudeli, 1-88: né
sol di savoia i lieti albori. d' annunzio, iv-2-955: l'ombra dei
la camicia nera e i pantaloni d' ufficiale, sul cuscino c'erano le decorazioni
, 24-10: ché non bolle la polver d' etiopia, / sotto 'l più ardente
9-33: ecco immantenente / due tori uscir d' insolita figura, / che con occhi
martiri su 'l monte / parla. d' annunzio, iv-1-32: l'aria doveva essere
2-97: batteva 1 denti nel ribrezzo d' un'ardentissima febbre. -sete, fame
, era diventata ardente, insopportabile. d' annunzio, ii-672: quante volte / ci
. / di forte stomaco / con d' esta polvere / in mano un pizzico /
/ questo intingolo ardente in insalata. d' annunzio, iv-2-225: la donna, che
accesi di passione, di desiderio, d' ira, di bramosia. dante,
ardenti. tasso, 7-42: infiamma d' ira il principe le gote, / e
occhi alla seconda [donna], d' ardente colore la vide vestita, e
, / per minacciar la morte a più d' un core. giacosa, 27:
cose, e infiammasi, udendole, d' ardentissima ira. idem, dee.,
dio diletta, a febo cara, / d' onor amica, e 'n bene
alfieri, 41: nell'atto io d' esser dal mio ben diviso, / di
vento gelido e gli innamorati ardenti. d' annunzio, iv-1-199: quanto era ardente e
(472): e ardentissimamente disiderando d' aiutarlo, né veggendo alcuna altra via
altra via alla sua salute se non d' accusar sé e di scusar lui,
letter. arsura, caldo intenso. d' annunzio, iv-2-527: nell'ora pomeridiana in
2. figur. ardore, impetuosità d' animo, fervore; intensità di sentimento
. vidi splendere... tanto entusiasmo d' ogni alta cosa, tanta ardenza di
cosa, tanta ardenza di vita nuova. d' annunzio, ii-742: per entro al
udimmo crepitar sopra le canne / pioggia d' agosto calda come sangue. idem,
che di maggiore nominanza erano, e d' una parte e d'altra arsi,
nominanza erano, e d'una parte e d' altra arsi, e la cenere messa
alla qual botta non avendo alcuno ardire d' appressarsi, fattale d'intorno una stipa
avendo alcuno ardire d'appressarsi, fattale d' intorno una stipa grandissima, quivi insieme con
, 6-112: e sol per far salir d' empi olocausti / un fumo abominevole a
gettò dentro l'arco con grande fracasso. d' annunzio, iii-1-548: or volete dunque
arderà, se non i tuoi peccati? d' annunzio, iv-2-1304: alla cima della
del mezzo dì, che ardea a modo d' una fornace quel luogo, però ch'
luogo, però ch'era del mese d' agosto. prati, ii-339: come nel-
figur. infiammare di passione; accendere d' amore, desiderio, ira, sdegno;
hai così arso / di costui, che d' amor m'è così scarso? ariosto
: i grandi occhi ridenti / arsero d' immortal raggio il mio core. carducci,
dormendo. / poi la svegliava, e d' esto core ardendo / lei paventosa umilmente
alfieri, 98: allo sparir d' un lume / che lento m'arde e
al figur. tasso, 7-8: d' intorno / d'alto incendio di guerra arde
tasso, 7-8: d'intorno / d' alto incendio di guerra arde il paese
arde 'l cielo, / tutto tremar d' un amoroso gielo. idem, 132-14
ardeva il cielo! / né aspetto d' uomo od opra umana avante /
come se l'avessero schiaffeggiato. d' annunzio, iv-1-287: si sentiva ardere le
tempie, intorno agli occhi, d' un ardore intenso, mentre pel
iv-2-102 6: il sole ardeva d' un ardore così forte che subito s'inceneriva
, la lampada notturna ardeva ancora. d' annunzio, iv-1-81: intorno alla fontana
orizzonte, gittando sprazzi di sangue e d' oro sul fosco delle acque. idem
arde tutta, a traverso il suo velo d' acqua. panzini, iii-188: al
4-203: io ho procacciato cento ducati d' oro che ardano. v. borghini,
/ mentre ei parlò, di maestà, d' onore. carducci, 71: dolce
l'ampia distesa del lombardo piano. d' annunzio, iv-2- 1316: gli alberi
/ su la vetta del labbro. d' annunzio, ii-683: la tua bocca vermiglia
10. intr. rosseggiare. d' annunzio, iv-2-772: guarda le rose rosse
del cielo, ond'io ardo / tutto d' amor, ne farà ogni grazia.
: di sue bellezze mia morte facea / d' amor, di gelosia, d'invidia
/ d'amor, di gelosia, d' invidia ardendo. boccaccio, dee.,
, tutto ardi e consumiti nello amore d' una donna strana, reo e malvagio uom
che mi dire, se non che d' ira e di malinconia mi consumo e ardo
cantari, 201: questo barone essendo d' amor preso / più ch'altro mai
amor preso / più ch'altro mai d' una donna valente, / ardeali il core
, per la mia sciagura, / d' una fanciulla, e non so più che
, 252: al presente ella arde d' un giovane, il quale è sommamente bello
, 8-64: ciò che sofferto abbiam d' aspro e d'indegno / sette anni
: ciò che sofferto abbiam d'aspro e d' indegno / sette anni ornai sotto la
alfieri, io: solo al girar d' un bel modesto sguardo, / color,
carni sotto al fustagno del corpetto. d' annunzio, iv-1-393: ed io pensai,
li miei pensieri, che sono parlare d' amore, sonan sì dolci, che la
se già bramava, or tutto arde d' imporre / fine a la guerra,
il volto ancor pregava, / qual d' uom che d'udire arda, e
ancor pregava, / qual d'uom che d' udire arda, e fra se tema
bacio a edith, ina non osò. d' annunzio, iv-1-104: un uomo,
gibbosa, sparsa di villaggi dai lucenti tetti d' ardesia. panzini, i-569: sotto
, i-569: sotto, digradavano i tetti d' ardesia delle poche casupole di monte coronaro
2-984: le scale e i pianerottoli d' ardesia hanno un quieto colore grigio- blù
mare, ancora ricoperta di uno strato d' azzurro. barilli, 2-263: rade casupole
legno, rosse come il loro tetto d' ardesia. boine, ii-61: c'era
. boine, ii-61: c'era, d' in- nanzi, lo sghembo tumulto dei
, lo sghembo tumulto dei tetti rossi o d' ardesia. sbarbaro, 1-86: la
vestigio,... qualche portale d' ardesia intagliata. dessi, 6-21: correva
umida che subito spariva, sugli scalini d' ardesia. 2. lavagna.
grigio scuro con riflessi azzurrognoli. d' annunzio, iv-1-241: roma appariva d'un
d'annunzio, iv-1-241: roma appariva d' un color d'ardesia molto chiaro,
iv-1-241: roma appariva d'un color d' ardesia molto chiaro, con linee un po'
iv-2-1036: prese uno dei grandi garofani color d' ardesia che ornavano la mensa, e
chiesa, i-m: monotono, colore d' ardesia, terribile come, / sotto
monti di tivoli avevano una tinta azzurra d' ardesia. papini, 25-19: i suoi
di ardesia sembravano protendersi per l'elemosina d' un complimento. borgese, 2-37:
stirate dall'afa, e le nuvole colore d' ardesia toglievano l'aria. sbarbaro,
l'aria. sbarbaro, 1-53: striscioni d' arancione, di rosso cupo, d'
d'arancione, di rosso cupo, d' ardesia che sono i monti lontani. sinisgalli
, 22-387: dodici fibbie aveavi tutte d' oro, / in ben curvi ardiglioni congegnate
corta mantella da bersagliere con gli ardiglioni d' ottone. = fr. ant
zelo / mi fe'riprender l'ardimento d' èva. fatti di cesare, 87:
mura i cori agghiaccia / ai difensor d' insolito spavento. idem, 6-11: tu
dell'alto ardimento / troppo alle leggi d' onestà rubello, / mille vendette a suo
scena / mosse guerra a'tiranni. d' annunzio, iv-1-104: in questa sua ultima
/ di farti loro incontra: ma fa d' uopo / d'essere un uomo,
incontra: ma fa d'uopo / d' essere un uomo, aminta, un uomo
la gola / a qualunque uom ardisca d' affermare / che il murtola non sa ben
: promettetemi di non levarle un filo d' intorno, né di lasciar che altri ardisca
di notte opprimi il barbaro tiranno. d' annunzio, iv-1-430: io pensai con un'
con basso volto, né s'ardiscon d' entrar all'uscio drento. a riosto,
non si sono ardite di pareggiarvisi. d' annunzio, ii-196: e coglierlo [
ardire2, sm. prontezza, sicurezza d' animo nel compiere imprese diffìcili e pericolose
cantari, 95: ecco la gente d' arme comparire; / son dieci squadre,
squadre, ciaschedun armato, / dimostran d' aver forza e grand'ardire. giov.
lingua agghiaccia. carducci, 134: d' onorate / opre giovando questa patria, al
sì grande, / che 'n guisa d' un diluvio intorno senza / alcun contrasto si
ch'io vegliavo, ed ero risoluto d' usare in vostra difesa tutti i mezzi che
più chiara. boccaccio, iii-7-56: e d' altra parte vide il folle ardire,
pene] parve, com'era, ardire d' un grand'ingegno. 5
..; niente schiva degli 'ardiri'. d' annunzio, iv-1-91: la grande fantasia
pinturiechio si svolge in un miracoloso tessuto d' istorie, di favole, di sogni,
ardire, / essendo il sopra capo d' ogni pecca? canti carnascialeschi, 64
: avvenne che, l'un più d' ardir prendendo che aver non solea e l'
della paura e della vergogna cacciando che d' avere era usata, insieme a'piacer
, 154: siccome lion- cel pien d' arditanza, /... / bracciò
a quel fello ch'è sì pien d' arditezza. redi, 16-ix-365: certi arditi
che per lui non v'è nulla d' improprio. il suo frasario spira talora
suo frasario spira talora la felice arditezza d' un uomo di genio: ma molte delle
delle sue locuzioni non dovrebbero renderlo degno d' essere alla testa dei secentisti? svevo
in un balbettio timido e tronco. d' annunzio, iv-1-97: un alto levriere bianco
204: ha di spertissimo e d' arditissimo piloto mestiere. tasso, 6-69
stata cagione a sé e a'discendenti d' eterno esilio da'superiori reami. cellini,
mal regolato in ordine a sé. d' annunzio, iv-i-iio: ad ogni frase
o satana, / re del convito. d' annunzio, iv-2- 1318: siamo a
] come piene di metafore ardite e d' improprietà. c. dati, iv-3:
vènnono a tanto, che niuno era ardito d' uscire fuori della tana. tasso,
(nella prima guerra mondiale: reparti d' assalto). panzini, iii-374:
. pratolini, 9-247: dei piccoli d' annunzio, nel migliore dei casi,
, ad es., la temperatura d' un forno). = voce
ch'entro di pin tessuta era e d' abeti, / e ne le cuoia avvolto
infesti, / pur come ardor che d' ogni intorno avvampi, / folgoreggiava.
condensati algori / incanutisce la nevosa bruma. d' annunzio, iii-2-206: l'ardore s'
il cielo, / spira or senso d' alta gioia, / e la noia /
di gelo. -bollore. d' annunzio, iv-2-1338: calda era la notte
., 9-68: non altrimenti fatto che d' un vento / impetuoso per li avversi
è dolorosissimo, così la prima apparenza d' amore. tasso, 7-19: allor che
. morando, iii-227: povero è d' ombra il suolo, il rio d'umore
è d'ombra il suolo, il rio d' umore; / fatto è d'
d'umore; / fatto è d' estinto fior bara ogni stelo; / fatta
di metallo le penetrasse nelle vene. d' annunzio, iv-1-995: il sole canicolare
solare, e i più lontani rosseggiavano d' uno ardore di minio non così bene acceso
. eccitazione, turbamento dei sensi. d' annunzio, iv-1-261: la passione lo riavvolse
malfida e tenera, mista di svogliatezza e d' ardore. panzini, ii-167: dalla
passione. -in particolare: ardente passione d' amore. guido delle colonne, ii-169
colonne, ii-169: amore è uno spirito d' ardore. iacopone, 65-122: amor
. / tanto si dà quanto trova d' ardore. petrarca, 88-10: voi ch'
sì fatto, che, s'io d' un ribaldo nato fossi, mi faria subitamente
iii-441: vinci il fior ch'additò d' aiace il lutto, / ch'ei di
): provava... un ardore d' arrivare, con opere di espiazione,
di espiazione, a una coscienza nuova. d' annunzio, iv-2-760: era vi in
carezze e dalle lacrime di un commiato d' amore. pratolini, 9-795: gli occhi
/ anni in cuor mi trovo. d' annunzio, iv-2-943: mirò attonita la sua
/ come imponeste, noi ristemmo. d' annunzio, iv-1-972: balzava [l'onda
leopardi, 7-27: arcane danze / d' immortal piede i ruinosi gioghi / scossero e
/ quasi accennando l'arduo cipresso. d' annunzio, iv-2- 680: i raggi
rammenti delirante muta / sopra tre palmi d' un rotondo ciottolo / in un perfetto
. degno dei suoi trionfi, le figure d' una sfera e di un cilindro.
. era un'altra ardua impresa quella d' assicurare il servizio e la subordinazione.
e a la plebe / arduo sfugge. d' annunzio, iv-2-910: alzandosi contro il
di parlare mi dà contumacia della temerità d' intraprenderlo,... mi servirà di
si assegnarono loro altri scompartimenti lontani. d' annunzio, ii-601: quivi batterò la
e. cecchi, 6-318: proprietario d' una piccola area petrolifera, si formò
si formò una fedele milizia, e cinse d' un cordone armato la zona.
colore arancio o scarlatto, detti noci d' areca o noci di betel, contengono
anticamente chiamavasi 'avellana indica \ d' annunzio, iv-2-920: comperava dal
. neol. privo di corsi d' acqua perenni, desertico. =
: serraglio, di fiere vive o d' animali rari; serraglio, l'aremme de'
bianchi eunuchi a l'arèm del padiscià. d' annunzio, iv-2-998: che faceva egli
iv-2-998: che faceva egli su quel tappeto d' aremme ove la voluttà pareva regolata dal
... fa lo stesso effetto d' un palcoscenico di teatro visto di giorno
ringhiere di legno, e vetri colorati moderni d' un cattivo gusto e d'ima stonatura
colorati moderni d'un cattivo gusto e d' ima stonatura incredibili. = fr
, iv-187: essa prese uno pugno d' arena marina e domandò di grazia di
vivere tanti anni quanti quelli granelli erano d' arena. crescenzi volgar., 2-1:
luogo fortemente sia adusto, sarà diserto d' arene, e di morto sabbione. leonardo
, ed ha vicine / immense solitudini d' arena, / le quai, com'austro
l'arena de'liti bollita al sole essicca d' acqua de'hidropici, se dentro vi
galileo, 414: una vasta solitudine d' arena o una massa di diaspro.
, torma. zanella, i-160: granellin d' arena / nell'oceàn degli esseri è
nell'oceàn degli esseri è la terra. d' annunzio, iv-2-455: uno di quei
eranvi le piaggie allor ripiene / quasi d' uomini sì come d'arene. idem,
ripiene / quasi d'uomini sì come d' arene. idem, 6-i-52: non ha
2. riva del mare e dei corsi d' acqua, spiaggia. boccaccio, i-454
al chiarore / bianco le nude arene. d' annunzio, iv-1-983: ripensava i bagni
iv-1-983: ripensava i bagni... d' un tempo, le lunghe immobilità su
/ eh'ei con fronte dimessa / d' orme servili stamperà l'arena. manzoni
alla festiva arena / il popolo raccolto. d' annunzio, iii 2-321:
mostrarsi nell'arena de'combattenti carnali. d' azeglio, 1-133: venivano in casa pochi
dubbia arena, / vedi che sia d' alto furor capace / il personaggio che
nell'orto / a circondar la conca d' arenaria, / vedo fioriti! d'annunzio
conca d'arenaria, / vedo fioriti! d' annunzio, iv-1-963: trovarono una specie
il colle delle pomarance coperto dai lastroni d' arenaria cavernosa, tutto scavi e risalti
e risalti. negri, 2-770: color d' ocra nell'ombra, giallorosea nel sole
vedeva distinte le bifore e le colonnette d' arenaria. viani, 14-384: l'
e. cecchi, 2-172: sull'arco d' un muro di cinta, il trionfo
un muro di cinta, il trionfo d' un vaso d'arenaria che mandava dalla bocca
cinta, il trionfo d'un vaso d' arenaria che mandava dalla bocca fiamme di
faro e l'antemurale dai grandi blocchi d' arenaria scavati dalla salsedine. montale,
e difficili a riferirsi alla loro specie. d' annunzio, iv-1-947: i promontori arenarii
navi rapite dall'impeto delle correnti. d' annunzio, iv-2-47: ella si contorceva come
alla necessità, e quasi alla persona. d' un parlatore, d'un solo.
alla persona. d'un parlatore, d' un solo. = cfr.
fuori il sagrestano del paese, su d' un ballatoio che dava sul sagrato,
e cominciare a battere con due martelletti su d' un certo ordigno composto d'una lamina
martelletti su d'un certo ordigno composto d' una lamina di bronzo incastrata nel mezzo
una lamina di bronzo incastrata nel mezzo d' una tavola riquadrata, traendone uno squillo
edera monta dove fu l'arengo. d' annunzio, iii-2-5: appare il pubblico
gli altri erano campi e terre arenose d' uno modo. buti, 1-379:
grembo / su l'arenoso dorso. d' annunzio, ii-796: già sento l'odore
rose, / del cotto mosto. d' annunzio, ii-218: il tuo bel corpo
il tuo bel corpo / era immune d' adipe ignavo, / come l'ottime spiche
sotto il mai curvo / tuo capo d' oro. = voce dotta,
? tasso, ii-73: già migliaia d' anni son trapassati che la severità de
di marte, e siede per giudicare d' omicidio, o di ferite premeditate, o
omicidio, o di ferite premeditate, o d' incendio, alle due parti si concede
areò- pago discende / da la reggia d' olimpo. panzini, 1-793- non possiamo
, la quale dal più severo areopago d' oltra i monti, è prescritta.
quasi tutto le bastava figurarsi un areopago d' uomini non vecchi, anzi prestanti,
eri di ciascun delizia, / arca d' onni divizia. idem, ii-241: ma
per antonomasia, di laidezza invereconda e d' audace viltà: * un aretino '.
che mancò poco che non facessi l'arfasatteria d' archi- mede quando, per l'allegria
archi- mede quando, per l'allegria d' una scoperta, scappò fuori di casa
che pretendeva di ritrovar tesori per via d' ampolla. giusti, i-227: sebbene (
a preferenza di tutti, oltre al credere d' avere in pugno il paese, fanno
né andar su, se non per via d' una corda grossa tirata con un arganello
è un vaso alto, rotondo, pieno d' acqua, montato ad argano, che
, o al cono dell'argano. d' annunzio, iv-1-967: lasciarono le leve a
locuz. -con gli argani, a forza d' argani: con grande fatica, con
vedovo,... ad ogni poco d' occasion che gliene fosse data, con
vestiri acquosi, / scalzarli a forza d' argani, murate / loro le calze
la mia forma, e con virtù d' argani e di buoni canapi diligentemente la dirizzai
, 9-16: per via di curri, d' argani e di travi / gli avean
ne'giardini in grazia de'suoi fiori d' un bel giallo di zolfo » [tommaseo
plinio], 25-9: beesi un denaio d' argemonia in tre ciati di vino.
la radice ancora dell'argemónia a peso d' un denaio si bee in tre bicchieri
foglie quali lo anemone divise a modo d' appio, e nel gambo ha il capo
: armate di pesci, sguisciando fuor d' acqua, argentavano il cielo. idem,
armario, l'argentario, il monetario. d' annunzio, iv-2-151: passò in mezzo
. idem, iv-2-248: i vasellami d' argento e gli altri strumenti da tavola
: argentiere, artefice che fa lavori d' argento. argentario non si direbbe, se
parlato, ma giova a significare ornato d' argento; inargentato, tutto coperto d'argento
d'argento; inargentato, tutto coperto d' argento. uno scudo si potrà forse
potrà forse dire argentato, se ha borchie d' argento; sarebbe inargentato, se una
; sarebbe inargentato, se una lamina d' argento lo vestisse tutto, sì ch'
vestisse tutto, sì ch'e'paresse d' argento. baldini, 4-104: una
luce irreale, cilestrina, creata dal riverbero d' una carta argentata messa fuori dei vetri
un piegarsi / di felci argentate nel soffio d' un zefiro cilestre. ojetti, ii-25
il velivolo li attraversa con l'allegrezza d' un saltatore che sfonda un cerchio di carta
. cecchi, 6-32: i tre scudi d' acciaio sembravano grandi gusci di crostaceo argentati
l'argentee piume / splendeano al sol d' inusitato lume. chiabrera, 4-3-1 n:
chiabrera, 4-3-1 n: egli coll'onde d' un argenteo fiume / su durissima cote
, ii-i: luccica ad imago / d' argentea benda appiè de'boschi il lago.
: le ville e il verde piano d' argentei / fiumi rigato contempla. idem,
del ticino la striscia argentea dell'alba. d' annunzio, iv-2-318: le forme argentee
1-91: si avviarono, nel tramonto d' autunno, per ima strada argentea d'
d'autunno, per ima strada argentea d' ulivi. palazzeschi, 1-33: dopo l'
s'alzavano e s'abbassavano come branchie d' un pesce. 3. figur.
. argentino, chiaro, squillante. d' annunzio, iv-1-127: una fontana illustrava del
5. sm. numism. moneta d' argento coniata dagli imperatori romani a partire
voce dotta, lat. argenteus * fatto d' argento, che ha il colore dell'
argenterìa, sf. quantità di oggetti d' argento lavorato: posate, vasellame,
macchina, una fabbrica, / a guisa d' una guglia fatta a gradi, /
guglia fatta a gradi, / piena d' argenteria. settembrini, 1-6: tutta l'
dolci e ogni grazia di dio. d' annunzio, iv-1-749: da molto tempo aveva
sbarbaro, i-m: fra vecchia argenteria d' olivi e marine lontananze, beato oblio
argentièra, sf. ant. miniera d' argento. marco polo volgar.
l'argento; chi tiene bottega di oggetti d' argento. trattati antichi [crusca
quei giovanotti commessi di mercanti, garzoni d' argentieri, lavoratori di sughero o di
. eccovene in prima le vestite d' uno schietto drappo: argentine, bianche,
12-10-51: talco argentino, o color d' oro, di cui si servono in alcuni
laghetto, limpido ed argentino come la faccia d' uno specchio. carducci, 486:
mare, / la marecchia argentina. d' annunzio, ii-694: lungo i lidi
ghiacci. borgese, 5-111: i giorni d' aprile sul lago... con
e posammo la roba a un poco d' ombra, poi entrammo nell'acqua. era
: timpani cupi, cimbali argentini. d' annunzio, ii-685: la sua voce era
spasso, a quanto mi parve, d' un commesso viaggiatore francese dai capelli grigi
(detto anche argirose): solfuro d' argento, di colore grigio cupo,
purg., 9-118: l'una era d' oro e l'altra era d'argento
era d'oro e l'altra era d' argento: / pria con la bianca e
di firenze, con pena di diecimila marchi d' argento a pagare per la parte che
vin bianco e due bicchieri che parevan d' ariento, sì eran chiari. idem,
: nel prato sì v'avea mensa d' ariento, / piena di cibi e d'
d'ariento, / piena di cibi e d' ogni guarni- mento. capellano volgar.
i lumi, una voce, un fulgore d' oro, il candore dello ariento.
cinque canti, 1-61: a chi collane d' oro, a chi vasella / dava
oro, a chi vasella / dava d' argento, a chi gemme di pregio.
avean dentro e dintorno,. / quella d' argento e questa in nodi d'oro
quella d'argento e questa in nodi d' oro, / le note incomincianti i nomi
anno che io vi stetti, e lavorai d' oro e d'argento cose importante e
vi stetti, e lavorai d'oro e d' argento cose importante e belle, le
tre scudi di moneta bianca, cioè d' arienti. a. f. doni,
si rallegra dell'oro? il martel d' argento spezza le porte di ferro. domenichi
e le mule ben guarnite con staffe d' argento e con briglie d'oro. tasso
con staffe d'argento e con briglie d' oro. tasso, 16-2: le porte
tasso, 16-2: le porte qui d' effigiato argento / su i cardini stridean di
bracciolini, iii-260: alzi pur i d' oro e cinga il letto intorno / scolpito
271: la dea lentando / l'arco d' argento, e disarmando il fianco /
339: la sua leggiadra vesta / è d' un drappo contesta / d'argento e
/ è d'un drappo contesta / d' argento e seta del color del mare /
panno? glie la voglio fare tutta d' argento e d'oro. d'annunzio,
la voglio fare tutta d'argento e d' oro. d'annunzio, iv-2-249: e
tutta d'argento e d'oro. d' annunzio, iv-2-249: e si mise a
, iv-2-1200: mi facevano pensare agli occhi d' un dio o d'un atleta di
pensare agli occhi d'un dio o d' un atleta di bronzo composti d'argento azzurrognolo
dio o d'un atleta di bronzo composti d' argento azzurrognolo. deledda, ii-14:
deledda, ii-14: aveva il naso d' argento perché 11 vero glielo aveva portato
dall'apparenza notarile ha dato lire dieci d' argento all'accattarotto, il quale lo ha
. 2. figur. argento o d' argento', a indicare il colore biancheggiante
fonte era sanza bruttura, a modo d' ariento, con le chiare acque. petrarca
lume spento, / e i capei d' oro fin farsi d'argento. burchiello,
/ e i capei d'oro fin farsi d' argento. burchiello, 80: le
: le ciglia e i nepitelli eran d' argento. ariosto, 14-83: i crini
, 14-83: i crini avea qual d' oro e qual d'argento. bandello,
crini avea qual d'oro e qual d' argento. bandello, 1-5 (i-70)
e che i mie jbiondi capelli diventino d' ariento? tasso, 13-60: tra frondeggianti
818: né così dolce frange onde d' argento / fiume a le ripe ch'ei
avea di neve il manto, il crin d' argento; / movea veloci i passi
suo trionfo altero, / sulla luna d' argento un grillo nero. zazzaroni, iii-474
: [luna] tu con freno d' argento / reggi in campo d'orror
con freno d'argento / reggi in campo d' orror carro di stelle; / tu
in su l'egeo cruccioso / spuma d' argento, e poi fra tonde amare
la faccia pallida, e la barba d' argento del padre cristoforo. leo
la sorella del sole, e fea d' argento / gli arbori ch'a quel
egli stesso bellissimo uomo, coi capelli d' argento. prati, ii-228: il silenzio
v'ascende / il notturno e solingo astro d' argento. carducci, 138: lenta
/ colle riveste e 'l nudo pian d' argento. idem, 882: e tu
talpe volgenti / ceruli in fuga spume d' argento. idem, 955: ben
: ben vieni, o bell'astro d' argento, / compagno tacente a la
, i-390: in mezzo alla gran luce d' argento che piove sui rami, da
macchia nell'oscurità si leva una nota d' argento anch'essa, e canta la festa
acque nere del lago una spezzata lama d' argento. d'annunzio, ii-752: ha
lago una spezzata lama d'argento. d' annunzio, ii-752: ha il gran torace
i-113: la barba rossiccia con qualche filo d' argento. negri, 2-998: vedevo
, dalla finestra, il cielo farsi d' un grigio strano, quasi livido: poi
livido: poi latteo, con brividi d' argento. deledda, ii-158: siediti dunque
scaricava un cestino pieno di pesci d' argento. ojetti, i-iio: da trent'
] le sue macchie e il suo color d' ombra fra il grigio e l'argento
la campagna si riempiva di pioppi colore d' argento. linati, 8-95: le
, 8-95: le frasche rovesciate fan d' argento tutto 11 monte. papini,
19-359: sul mare palpitante, barche d' argento erano al dondolìo dell'onde. idem
vento non riesce più a far luccicare d' argento il colle. sbarbaro, 1-13
, 1-13: la montagna fa mostra d' un filone d'argento. baldini,
: la montagna fa mostra d'un filone d' argento. baldini, 6-141: prima
argento. baldini, 6-141: prima d' andare laggiù, in galera, dico,
pioggia, saltellando tutto intorno, li circondava d' un minutissimo spolverio d'argento. stuparich
, li circondava d'un minutissimo spolverio d' argento. stuparich, 2-9: sotto
là dove cominciavano ad apparire dei fili d' argento, vide rilucere un umido velò
di londra, / in un cielo timido d' argento, / dietro la tenda bianca
paese ci si parò davanti divenuto color d' argento nella luce lunare. lombari,
restavano che pochi segni: la traccia d' una lumaca, la polvere d'oro d'
la traccia d'una lumaca, la polvere d' oro d'un'ala, un filo
d'una lumaca, la polvere d'oro d' un'ala, un filo di bava
un'ala, un filo di bava d' argento. silone, 5-45: campi di
fave con occhietti neri tra le foglie d' argento. pavese, 132: si passava
a lavarci lo sguardo: ce n'era d' argento, / di vermigli, di
, argento, diafane. -voce d' argènto: chiara, squillante, argentina.
panzini, iii-232: era una vocina d' argento e a bruto tremò tutto il
28-166: all'improvviso un bel riso d' argento squillò su per la scala e comparve
non aspettavo. 3. moneta d' argento; denaro. tesoro volgar.
della sua virtute / in non curar d' argento né d'affanni. s. bernardino
/ in non curar d'argento né d' affanni. s. bernardino da siena
argento. papini, 20-409: un ingordo d' argento non sarebbe rimasto molto in così
così povera compagnia. 4. oggetto d' argento lavorato, argenteria (vasellame,
né altri danari che per le spese d' un giorno solo, si possono star contando
, concessane quarta parte a'denunziatori. d' annunzio, iv-1-65: gli argenti lavorati
ad altri più o meno nobili, età d' argènto: nella mitologia classica, la
mai; e quella di giove, d' ariento, fu migliore che quella di
rame seguente poi. -età d' argento: nelle vecchie classificazioni manualistiche,
precedente età dell'oro). -nozze d' argento: il venticinquesimo anniversario del matrimonio
anche lui. -siamo quasi alle nozze d' argento, -osservò cate e sorrise.
anche argentovivo): mercurio. cecco d' ascoli, 3945: mercurio fa lo vivo
a me e mi porse un piccolo anellino d' oro, il quale era tutto imbrattato
oro, il quale era tutto imbrattato d' ariento vivo, dicendo: isvivami questo
viscosa e sottile, con molta soprabbondanza d' umidità. idem [discoride],
. imperato, i-22: nelli monti d' idria, discosto da gorizia circa miglia quaranta
onde gli orefici per cogliere la limatura d' oro sparsa, gettano l'argento vivo sopra
per fermarlo in buono argento per via d' achimia. orsino, iii- 290:
son leggieri, ed hanno inclinazione per natura d' andare all'insù... fuor
, 21-25: empiasi per di quivi d' argentovivo... scenderà subito l'argento
collo una boccetta con dentro un po'd' argento vivo, persuasi che avesse la
vivo, persuasi che avesse la virtù d' assorbire e di ritenere ogni esalazione pestilenziale
sprizzando pareva da lungi ariento vivo che d' alcuna cosa premuta minutamente sprizzasse. borgese
di procedere in mezzo a piccoli vortici d' argento vivo. viani, 19-325: le
: la rete deposita il suo carico d' argento vivo. nella barca che approda nottetempo
vivo addosso, e non si contentino d' esser sempre in moto loro, ma voglian
rubarsi a vicenda di tutta quella famigliola d' argento vivo. bocchelli, 9-146: aveva
ricavano (vasellame, posaterie, utensili d' uso domestico). ojetti,
). ojetti, 1-777-la corona d' oro coi gigli di francia era d'
d'oro coi gigli di francia era d' argentone e di rame dorati. viani,
, sigillo di vetro, sul banco d' argentone. idem, 14-467: una
una giubba verde bottiglia lunga, coi bottoni d' argentone. frocchia, 227: è
vento di nord-ovest, maestrale. d' annunzio, ii-624: i miei carmi son
cennini, 53: fa'poi una asticciuola d' argiere o di castagno o d'altro
asticciuola d'argiere o di castagno o d' altro legno buono. = lat.
si fae di gesso e di cera e d' argiglia. leonardo, 2-82: l'
: il capo di questa statua era d' oro fine...: ed i
in parte di ferro, in parte d' argilla. targioni tozzetti, 12-1-60: il
solitaria e bruna / su le colline tue d' argilla meste! pascoli, 384:
il nero testo di porosa argilla. d' annunzio, ii-691: negli orciuoli d'
d'annunzio, ii-691: negli orciuoli d' argilla non rimane / goccia di fonte.
.. poiché avevano attraversato vastissimi sedimenti d' argilla, erano sanguigne. idem, iv-2-
iv-2- 456: in un vaso d' argilla rossastra..., una sola
, l'argilla viscosa lavata da falde d' acqua continua. idem, ii-570:
. idem, ii-570: un banco d' argilla trascinata dal po e costipata dalle
govoni, 2-82: giù nel letto d' argilla si raccoglie / l'acqua che
. panzini, i-75i: le statue d' oro di siracusa... faranno
foscolo, v-136: voi, teste d' argilla fredda e tepidi cuori, potrete
faville divine in queste nostre forme umane d' effimera argilla. idem, 5-341:
non ci resta che ricoprire il fondo d' una verità umana che nella vita andavamo a
. cattaneo, ii-2-173: nella gera d' adda si trova immediatamente sotto al terriccio
, e quindi ciotoli con acqua. d' annunzio, ii-742: a mezzodì scopersi tra
siringa. idem, iv-2-179: sul limite d' un campo di fro- mento sorgeva un
. di allargamento, votamento e arginamento d' ombrone. arginare, tr. [
l'arginare potentemente a sinistra il fosso d' aiolo, per porre al coperto quella gran
i muriccioli di sabbia con cui il filo d' acqua s'argina maestosamente.
argini (l'alveo di un corso d' acqua); argine. castelli,
di arginature, in sì frequenti imprese d' industria e di coraggio! rajberti,
ai lati l'alveo di un corso d' acqua e ne contiene la piena.
menava, andava su per un argine d' un lago, e non v'era
, e questo argine ancora lui era coperto d' acqua. soderini, iii-250: gli
direzione del suo moto attuale, o d' energia, non faccia angoli colla superficie
caverna [le formiche] la circondavano d' argine in altezza bastevole a sostenere gli
nemici, i quali a gara cercano d' interrarli e riempirli; uno si è il
questo paese a guisa di un lago d' acqua dolce. arici, i-311: per
] passava una strada elevata, a guisa d' argine. idem, 68: un
.. non aveva solamente l'appoggio d' un fiume navigabile, ma parallelamente a quello
gelsi che mettevano le prime foglie. d' annunzio, iv-1-511: l'argine [
... e via un pezzo d' argine; e dentro, l'una sull'
più nemmeno una goccia ne passava, d' acqua. deledda, ii-887: il vento
del ruscello fiesolano e la vicina piazza d' armi sulla quale aveva dal municipio licenza
e circondano pianure di diverse grandezze. d' annunzio, iv-1-988: altra gente sopraggiungeva.
: era una strana impressione, quella d' un paese animato e deserto, e i
8-19: di sangue un rio; d' uomini uccisi un monte / d'ogni intorno
rio; d'uomini uccisi un monte / d' ogni intorno gli fanno argine e fossa
urtare le onde minacciose delle passioni. d' annunzio, iv-1-259: egli credeva con
, sostegno quindi, quindi ricostruzione degna d' encomio solenne. idem, 4-31: negli
un argine sopra il fiume dal lato d' entro. machiavelli, 163: stando
: stando in sul piano, ogni poco d' argine e di riparo che il nimico
'n sembianza di campo e di fortezza / d' argini lo circonda e di steccato [
pianta, scassinando con essa la testa d' un arginèllo. linati, 8-70:
parate a questa / maravigliosa forma d' oltremare! = voce dotta,
che hanno usato per lungo tempo sali d' argento (per lo più per
. medie. avvelenamento cronico da sali d' argento, di natura professionale o terapeutica
medesime minere quella che chiamano spuma d' argento. le spezie sue sono tre
verso il basso, affinché uno strato d' aria rimanga sempre trattenuto dalla peluria dell'
a forma di campana rovesciata, riempita d' aria, di colore argenteo. =
di voi cantava sulle scene argive / d' aristofane l'inno. carducci, 39
luce un riso / da i marmi che d' argiva anima infusi / vivono dèi ne
alto il lardo in su l'argnone. d' annunzio, ii-799: occiso penzolò sanguinolente
e il fegato possente. = voce d' ambito emiliano, marchigiano e umbro (cfr
: questi lincei, questi argi c'ho d' intorno, / a chiuder li occhi
n. franco, 2-20: gli occhi d' argo, che furono posti ne la
2. locuz. avere gli occhi d' argo: avere una vista acutissima,
ché ti bisogna aver qui gli occhi d' argo. ariosto, 14-107: con occhi
argo. ariosto, 14-107: con occhi d' argo il figlio di pipino / previde
/ che fe'nettuno ammirar l'ombra d' argo » (cfr. argon ave)
gioco, per celia, per invidia d' un'alta luce latina, per derisione
, o gli argomentanti dottori e dulcamari d' ogni medicina, d'ogni farmacologia, d'
dottori e dulcamari d'ogni medicina, d' ogni farmacologia, d'ogni teologia.
d'ogni medicina, d'ogni farmacologia, d' ogni teologia. 2. sm
la risposta, lasciavasi spazio all'argomentante d' impugnarla. magalotti, iv-59: non si
con entusiasmo, a un ragazzaccio ignorante d' ogni arte ch'io m'era,
argomentare nell'autore della splenologia la stoffa d' un uomo politico. 2.
, determinare, far derivare. cecco d' ascoli, 757: fortuna per ragione s'
specie, di luogo, di materia o d' operazioni tanto diverse, possa argumentare dignità
: allotta sarà più chiara la ragione d' argomentare, quando l'exemplo si potrà a
questo silogizzare sì riceve vigore tal credenza d' argomento. alberti, 124: anche
compresi da la verità che dah'argomentare d' altrui. savonarola, iii-373: il cognoscere
spande lagrime, e in quelle più d' impigrire si diletta, che argomentarsi di
, e cerchia il muro, / e d' entrar s'argomenta ov'anche è chiuso
). ant. ingegnarsi per trarsi d' impaccio, industriarsi; darsi da fare
un argomento; che procede per via d' argomentazioni; che segue il metodo deduttivo
. landino, 408: ingegno d' uomo sofista, idest d'uomo che
408: ingegno d'uomo sofista, idest d' uomo che usi argomentazioni sofistiche. imitazione
senza strepito di parole, senza confusione d' opinioni, senza ambizione d'onore e senza
senza confusione d'opinioni, senza ambizione d' onore e senza astuzia d'argomentazione.
senza ambizione d'onore e senza astuzia d' argomentazione. bruno, 643: quelle [
o la raggione, procedono alla notizia d' altra cosa ignota, il qual discorso è
dimostrare la naturale sociabilità dell'uomo. d' annunzio, iv-2-226: dinanzi a queste
, iv-2-226: dinanzi a queste argomentazioni d' uomo pratico, rimaneva smarrita. fanzini
e fare credere il detto o 'l fatto d' alcuna persona, la quale si difenda
avere altra vista, / però intenza d' argomento tene *. vellutello [par.
, so che egli è onnipotente. cecco d' a scoli, 4752: e tu
così la questione, che, al pari d' una questione di letteratura o di filosofia
questione di letteratura o di filosofia o d' altro, avrebbe potuto durar dei secoli
accettare per buono il suo argomento. d' annunzio, iv-2-417: mi tornavano alla memoria
l'altro vedere a scattare dal manico d' osso un pugnale di lunghezza impressionante.
percuote; / e ciò non fa d' onor poco argomento. boccaccio, dee.
sfortunato a me pare un grande argomento d' innocenzia il suo richiedere il giudice.
questo prendendo argomento, era in oppinione d' avere la più leal donna ed il
: pigliando argomento insieme perché non vengano d' inverno. -trarre argomento:
, è argomento / di fede e non d' eretica nequizia. boccaccio, i-203:
portenti argomento e di diletto / e d' occulte paure, il mar sorgea /
giusto] cade, ne prende argomento d' umiltà, e di nova e più instante
per questo, più sinceri di quelli d' argomento cittadino. soffici, ii-78:
esposizione de'sonetti, fatto prima alquanto d' argumento che pare necessario a questi primi
in bei rilievi espresso / di niti- d' oro e di forbito argento.
costui trovò le genti sì perdute / d' ogni argomento, che di fredde vivande /
tengo per lo primo e migliore argomento d' una mente ordinata potere stare fermo in
: fanti a piè fomiti di seghe e d' altri argomenti da tagliare. idem,
apparecchiarono di cavalieri e di masnadieri e d' argomenti per combattere la terra. boccaccio,
in ali. petrarca, vi-53: poveri d' argomento e di consiglio, / egri
asinelio, gli semplici, gli poveri d' argumento, gli pargoletti. 9
cotte, con una provision di pillole, d' impiastri, untion e argomenti da far
la nave argo alla conquista del vello d' oro, nella lontana e barbara colchide
arguisce di fuori, non ha l'aria d' aver mutato gran che. montano,
2. con aria arguta, con sguardo d' intelligenza. d'annunzio, iv-1-99:
arguta, con sguardo d'intelligenza. d' annunzio, iv-1-99: il cane..
il muso lungo e sottile come quel d' un luccio, argutamente. 3
. siccome dante disse faccia arguta, d' uomo che ne'lineamenti e nell'aria del
si rivolsero a coltivar certa viziosa sorta d' acutezze o argutezze, o, vogliam dire
di pensiero pungente vivacità e prontezza d' espressione; che suscita una comicità sottile,
imo. foscolo, v-189: egli era d' animo libero, di spirito bizzarro
, di spirito bizzarro, e d' argutissimo ingegno segnatamente contro la vanità
, non pertanto condito alla occasione d' una grazia arguta. leopardi,
vuoi scoprire il forte o il debole d' un parlatore, lascialo dire senza opporgli mai
arguta e frizzante, fatta uomo. d' annunzio, iv-1-156: era un'amica buona
sepoltura questi versi: « qui, d' atropos il colpo ricevuto, / giace di
iii-294: così tirsi cantava / a suon d' arguta canna. menzini, ii-194:
, 7-31: arguto carme / sonar d' agresti pani / udì lungo le ripe.
alghe del lido. -figur. d' annunzio, ii-322: un tempio / quadrato
[il languore] l'aveva stretta d' improvviso, sotto i vivissimi occhi degli arguti
volendo io perder tempo in accumulare esempli d' un'arguzia da me reputata assai fredda
vivacità, rapidità, facilità, fecondità d' idee, di ragionare, d'immaginare,
, fecondità d'idee, di ragionare, d' immaginare, di motti, d'arguzie
, d'immaginare, di motti, d' arguzie. d'annunzio, iv-2-1249: parlavamo
, di motti, d'arguzie. d' annunzio, iv-2-1249: parlavamo piano,
re numa, che richiesto da giove d' un olocausto di teste, decapitò un
con- cettini; ed egli è pieno d' arguzie frivole, buffonesche, puerili,
il sublime, le acutezze per arguzie. d' annunzio, iv-2-787: due labbra sottilissime
mandorla: occhi delle sabine che sono pieni d' arguzia quando l'iride si stringe e
e l'acqua e la terra è d' amor piena, / ogni animai d'amar
è d'amor piena, / ogni animai d' amar si riconsiglia. ottimo, i-35
di faville intorno avampi, / e quasi d' alto incendio in forma splende. galileo
esporsi appena all'aria aperta un vaso / d' acqua, ch'essendo il ciel notturno
lieti e snelli, / con dolcezza d' ogn'intorno: / queta è l'aria
che giovi molto. -filo d' aria: venticello leggero. -corrente d'
d'aria: venticello leggero. -corrente d' aria: spostamento di masse d'aria,
-corrente d'aria: spostamento di masse d' aria, che penetrano da due aperture
-colpo d' aria: infreddatura provocata da corrente d'
d'aria: infreddatura provocata da corrente d' aria. tozzi, ii-407: un
. tozzi, ii-407: un colpo d' aria gli fece gonfiare una gengiva.
1: quando li augelli fan versi d' amore, / e l'aria fresca comincia
la cortina e vedeva i rami scarni d' un giardino sfumare nel bruno dell'aria
egli altri, gli arabi e quegli d' etiopia e gli altri di là, sono
di canto viene a passare una settimana d' aria buona da noi. 8.
scorte avvezza. leopardi, 2-18: d' aria e d'ingegno e di parlar diverso
leopardi, 2-18: d'aria e d' ingegno e di parlar diverso / per
tutta bruna e nuda in una chiara aria d' inverno. pavese, 4-181: mettemmo
. fis. aria compressa: la quantità d' aria che, compressa mediante ventilatori e
. -aria fossile: piccola quantità d' aria, rimasta racchiusa nei minerali e
10. meteor. tipi di masse d' aria, definite in base alla pressione
nazione. 12. pitt: color d' aria, azzurro; fondo, campo
mutevoli della piena luce solare. -color d' aria: azzurro chiaro, non pesante,
alle colline be- riche, tutte color d' aria. sbarbaro, 1-257: ha gli
1-257: ha gli occhi ormai color d' aria, finestre che danno nel vuoto.
. -prender aria, prendere un po'd' aria; prendere una boccata d'aria:
po'd'aria; prendere una boccata d' aria: uscire all'aperto; recarsi
i piedi e per pigliare un poco d' aria. b. davanzali, i-130:
con fuoconi di paglia. nella stanza d' un ammalato credesi rompere l'aria bruciando
aria: preoccuparsi di evitare le correnti d' aria, per timore delle infreddature.
, / cantavam versi nostri, oppur d' altrui. negri, 2-795: il naso
a mezz'aria e guerra fanno / d' ira, invidia e timor turbini e venti
farsi clienti solvibili. -per via d' aria, a volo. f.
aria, a volo. f. d' ambra, 4-48: prometterai / che lo
beltramelli, i-671: in un impeto d' ira, si alzò e mandò all'
aria, presupponendo che questa " fiamma d' amor facesse colar e fonder metalli. allegri
cui si avvertono i primi accenni; d' eventi, di provvedimenti di cui incominciano
.. la regina. -nutrirsi d' aria: mangiare pochissimo. tasso,
mangiare pochissimo. tasso, 6-i-71: d' aria un tempo nudrìmi: e cibo e
/ l'aura mi fu, che d' un bel volto spira. -filato
volto spira. -filato, tessuto d' aria: assai fine e delicato.
svelta, aria! -camera d' aria: v. camera. -vuoto
aria: v. camera. -vuoto d' aria: v. vuoto. 14
meritò questa donna per lo suo valore d' essere amata sommamente da un nobile e gran
facilità in tenere a mente una aria d' uno volto, impara prima a mente
machiavelli, 664: [fanciulla] d' una bella aria e tutta gentile.
a chi si faccia a descrivere le pitture d' oggidì, verrà di rado opportuna.
talvolta prende l'aria di gergo. d' annunzio, iii-2-998: cerca le parole con
: cerca le parole con l'aria d' una educanda impacciata innanzi all'esaminante.
po'squadrar s'ha l'aria / d' un ser capocchio. cellini, 1-12 (
34 (603): m'hai aria d' un pover'uomo; ci vuol altri visi
sgocciolio sordo, che aveva l'aria d' un chiacchierare sommesso. barilli, 2-325
se non fosse stato ariano., d' eccellente prudenza. de marchi, i-723:
; so cosa vuol dire quella faccia d' ariano, con la corda al collo
della cristiana devozione si portano aridamente. d' annunzio, iv-2-145: la testuggine le
tirare a sé le cose umide. d' annunzio, iv-2-77: un pallor terreo.
la terra 3. portamento. d' annunzio, iv-1-67: il ricordo d'un
d'annunzio, iv-1-67: il ricordo d' un gesto, d'un sorriso,
iv-1-67: il ricordo d'un gesto, d' un sorriso, d'un'aria della
un gesto, d'un sorriso, d' un'aria della testa,...
stravaganza, capriccio. -avere un poco d' aria: essere stravagante, capriccioso.
; ed anch'ella ha un poco d' aria. 6. ipp.
in aria di non voler andarsene, prima d' esser stato ascoltato. idem, pr
malamente, e che si sia dat'aria d' essere il maggior letterato del mondo.
una, perché tu rendi un poco d' aria alla mia disavventurata figliuola, e io
... gli rendeva un po'd' aria. 0. rucellai, 2-6-3-204:
in questo senso diciamo: l'aria d' una canzone; bell'aria a belle
cantare un'aria a due voci. d' annunzio, iv-1-171: riviveva meravigliosamente sotto
arie da sorbetto perché segnavano il momento d' andare in fondo al palco a sorbirsi
di simpatia, di commozione. d' annunzio, iv-1-532: chi saprà mai rendere
inutile di pianto, dopo un parosismo d' inutile disperazione? gozzano, 105:
: io ho al presente mestieri di sughi d' erbe, per li quali l'arida
si vede / frondeggiar, verdeggiar d' arbori eccelse, / un'altra arida ed
: entro ai capaci / rivolgimenti d' intentato speco / arida tace al
ampio, tutt'arido, eguale. d' annunzio, iv-1-167: parevano aridi,
nevan distaccati l'uno dall'altro, penetrati d' aria, quasi direi respiranti. idem
rogo / morente che s'avviva / d' un arido paletto, e ferve trepido.
piana ondulata che corre intorno a perdita d' occhio, del tutto arida, con
e arido, però tu se'fonte d' ogni dono e d'ogni grazia. marsilio
tu se'fonte d'ogni dono e d' ogni grazia. marsilio ficino, 2-105:
2-241: si mise a piangere, d' un pianto arido e nervoso. sinisgalli
abbonda il freddo, è duro. d' annunzio, iv-2-1144: un piccolo corpo
piscina, significa il populo peccatore pieno d' ogni infirmità di peccati. carducci, 156
ha bisogno di essere arida e geometrica. d' annunzio, iv-2-756: e considerò l'
/ del foco, e l'aria è d' umida natura, / così a la terra
popoli driante, e chi teseo / d' egeo figliuolo arìeggiante i numi? carducci,
arieggianti a satira familiare e borghese? d' annunzio, iii-2-989: una sala rotonda,
dell'occhio, avrebbero vinto la causa. d' annunzio, iv-2-980: un respiro che
. per essere con barba rasa, d' età grave ed asciutta in volto, veduta
e nella pasta, e negli atteggiamenti / d' arieggiar molto alla manifattura. salvini,
, 30-1-147: questa libertà e restituzione d' egualità, usata per le sette saturnali
ma spessi, di fattura grossolana e d' un azzurro torbido. baldini, i-281
scrittori del giorno temon perfino di parere d' ingegno. ojetti, i-481: sei
volti. baldinucci, 1-3: rendeale d' assai minor bellezza, tutto che venisse
unitamente. dotti, iii-251: mole d' un fiume in su le sponde accolta,
la bellicosa cimo, aspra dintorno / d' eccelse rupi, in sen cresce e
e forte, / ariete ed agnello. d' annunzio, iii-2-320: la miglior fronte
balzavano sulla spiaggia come mandrie di arieti d' argento. = lat
al 21 aprile. -primo punto d' ariete: punto di intersezione dell'equatore
bello di fiondi, di fiori e d' erbe. in libra sta da mezo settembre
stacchi / ai suoi colpi il vento d' inverno / dal tuo orecchio.
trave solevan comunemente essere intagliate in forma d' una testa di montone, e si diceva
vi fosse stata spinta contro a guisa d' ariete. -figur. pecchio,
poppa del sandoncello, vi menava colpi d' ariete, da sfasciarla. 2
leggero. 3. meccan. colpo d' ariete: variazione di pressione che si
idraulico: macchina che utilizza il colpo d' ariete, per fare risalire l'acqua a
, 9-220: 'n tonando un'arietta d' improvviso, / che le 'nviti alla fiera
... sogliono in un subito cantare d' accordo un'arietta o canzone, senza
di cene, di cieli in terra o d' altro spettacolo, d'intendersi bene con
in terra o d'altro spettacolo, d' intendersi bene con gli operati, cioè con
: un uomo che parla diversi dialetti d' italia assai piacevolmente, che canta canzoni
arietta montanina che pizzicava le gambe. d' annunzio, iv-2-781: un'arietta ch'egli
solo per suonare / con una foglia d' erba / ingenue ariette. 2.
ariettina. menzini, ii-168: pien d' ariettine e canzonette a ballo / vedesi
ci sentiva quel che di ricco e d' allegro è nel suo mare; poi gli
porterà una causa davanti a noi prima d' essersi rivolto al suo giudice. pascoli
e di buon odore, secondo odore d' aringhe. burchiello, 67: aringhe fresche
regno de'gotti, tanta gran quantità d' aringhe, e s'insalano, e pon-
spalancata del negozio s'intravedevano i barili d' aringhe coperti di veli rossi. viani,
di tonnina, botti di catrame e d' olio. tozzi, 2-130: un giovane
e dei broccati era preso dalle teste d' aringhe e altre trouvailles fatte negl'immondezzai
che c'era in mossa un banco d' aringhe verso le isole. vittorini, 2-56
de l'arringo il destriere del conte d' universa cadde. m. villani,
veracemente sì si conobbero, e sforzandosi d' offendere l'uno l'altro, menelao
boccaccio, i-155: io veggio costui che d' iniquità o d'altro arde tutto
veggio costui che d'iniquità o d' altro arde tutto nel primo aringo: or
n'ha messi, del novellare, d' esser colei che corre il primo aringo
. idem, 757: due belle d' amor guerriere in giostra / vidi con tarme
così felici. cicognani, 6-8: giaggioli d' un celeste arioso. boine, ii-61
ii-61: i dorsi lievi-argentati dei colli d' olivi sconfinavano, svanivano l'un dietro l'
e sciolto (un gesto). d' annunzio, iv-2-999: ella gli s'era
non vincolato alla forma di questa. d' annunzio, iv-2-975: era un arioso,
selve, e parmene un fulgore / d' ariostesche fantasie raggiarmi. d'annunzio, iv-1-310
fulgore / d'ariostesche fantasie raggiarmi. d' annunzio, iv-1-310: muta, solenne
vera architettura dell'edi- fizio il fantasma d' una prodigiosa architettura ariostèa. panzini,
.]: ansar0, nome volgare d' una specie di aro, la cui radice
buccia più tenera, delle foglie invece d' ariste si copre. boterò, i-203:
l'arista e secchi il guscio. d' annunzio, ii-604: si sgranano le spiche
lo dio si finse, / e d' ariste novelle ornato il crine, / segò
, 7-158: ispida il biondo crin d' aride ariste. battista, i-422: e
il sol più bolle, / taglia oceani d' ariste il falciatore. d'annunzio,
taglia oceani d'ariste il falciatore. d' annunzio, ii-18: giacqui su la bica
ciel di canna, / è fatto lido d' infeconda arena. = lat.
, 207: e se stimano degni d' essere costantemente uditi, come vedete che per
pone a notare gli errori nel buovo d' antona o nella marfisa bizzarra, ma nel-
cesarotti, i-137: in questa confusione d' idee vari aristarchi bastardi acquistarono l'impunità
senza poscia far nulla del loro ministero. d' annunzio, iv-1-956: e i leoni
, 511: tonio ex cuoco del fico d' india, l'onni- genio che sapea
colpire lui e la sua paura. d' annunzio, iv-2-366: alcune finezze fisiche,
loro. altri son popolari, altri d' aristocrazia, altri misti. nido eritreo
farete a non conculcare il popolo, innalzando d' un grado l'aristocrazia, e a
monarchia è il riflesso, l'ombra d' una vita che fu. rajberti,
. panzini, iii-57: il male d' italia è che manca un'aristocrazia!
di razza; distinzione, signorilità. d' annunzio, iv-1-307: e la linea delle
quella cadente grazia che è un segno d' aristocrazia fisica divenuto ormai rarissimo.
, in una società) per superiorità d' ingegno, di cultura, e in
tornare, pur con qualche vaghezza arguta d' umanista, il ritornello aristofanesco.
polvere: recipe aristologia lunga, seme d' aneti, cristallo, sempre bianca,
rapo, e la lunga di grossezza d' un dito:... l'una
: studi genealogici e araldici, abbandonati d' ordinario ai provveditori dell'aristomania e ti-
idem, iii26- 265: il minar d' una torma di dannati nell'abisso sente
aristotelismo sopravvisse alla intelligente lettura delle opere d' aristotele, e quando cominciò a essere
possa come virginio entro una cistola / d' una finestra in giù restar pendente /
problemi lineari, quanto per alcune regole d' aritmetica. c. dati, 1
segno di pace, concordia, e d' amicizia. a. cocchi, 5-2-78:
po'di geografia, disegno elementare e d' ornato. rajberti, 2-20: la statistica
assurdo matrimonio del capriccio coll'aritmetica, d' onde nasce la prole dei più mostruosi
sua eloquenza era fatta... d' una sorta di aritmetica superiore, per cui
, restando gli altri in uno stato d' individuale separazione, ed è aumentabile con progressione
3-6 (117): arismetici ch'ensegnano d' annumerare. sacchetti, ii-265: principio
anche: marionetta, pupazzo in figura d' arlecchino; persona mascherata da arlecchino (
rine, i fantocci dipinti da arlecchino. d' annunzio, iv-2- 202: in
, fanno lo strano effetto... d' un arlecchino disteso malinconicamente ai piedi di
miti affezioni. 3. veste d' arlecchino: piena di toppe multicolori.
fece della sua vecchia camicia la veste d' arlecchino, ché non si peritò sostituire lembi
il traduttore... ha saputo vestire d' un abito schietto quello che il marchese
variegati, pelle di pantera, veste d' arlecchino. = fr. hellequin (
aria, capeggiati da herlequin (nome d' origine anglonormanna, tratto dall'inglese * herle
per insegna quest'arlotto, / figliuol d' un cimator di panni lini? grazzini,
tuttavòlta dimandava che li fossono concedute tarmi d' achilles... e dall'altra parte
... e perciò domandava tarmi d' achilles e dicea che non si convenivano
g. villani, 7-82: si pensò d' uccidere messer gianni de pà, è
conventi: tutti gli troverai pieni d' arme di chi gli ha murati. io
i corsari, come quelli ch'erano d' arme gravi, con le scimitarre a
misero. tasso, 6-48: sparsa è d' arme la terra, e tarme sparte
tira di spada, come la saetta. d' annunzio, iv-2-1342: l'acqua rotta
donde l'uso delle bombarde, e d' ogni altra arme da fuoco ne nacque
udito il rimbombo di due formidabili colpi d' arma da fuoco. -arma corta:
usa a proprio vantaggio. -arma d' asta o in asta: composta di un'
: adunque colui che si mette tarme d' eloquenzia è utile a sé et al suo
sue arguzie e i suoi sali. d' annunzio, iv-2-464: la roccia assaliva il
l'alpe ed il mare; / una d' arme, di lingua, d'altare.
/ una d'arme, di lingua, d' altare. carducci, 118: te
/ alma italia novella, / una d' armi di leggi e di favella.
loro e tratti i più dai suoni d' un motore che tarda o che manca.
per ritrovare i propri alloggiamenti i reparti d' ogni arma ricominciano a giostrare per la
5. plur. il mestiere dell'uomo d' armi, del guerriero, del militare
e gran barone,... uomo d' alto affare, e per armi e
nel- l'armi prese con istolta ansietà d' onore. tasso, 1-39: ma
. petrarca, iv-3-64: porfirio, che d' acuti silogismi / empiè la dialettica faretra
bufi [crusca]: l'arme d' iddio è la giustizia; imperocché colla giustizia
con uno stocco nudo in mano. d' annunzio, iv-2-425: vestito d'un'
. d'annunzio, iv-2-425: vestito d' un'arme leggerissima, damaschinata certo da
dalla torre erano gentili uomini, e d' antica stirpe, e per loro arme portavano
, cioè il campo azzurro e fiordaliso d' oro. idem, 10-37: [il
. pulci, 8-25: l'arme d' erminion famoso e degno / nel campo rosso
paiono ladri di bacini e di tazze d' argento e d'oro che, levate
di bacini e di tazze d'argento e d' oro che, levate via l'arme
co'miei occhi, una grida con tanto d' arme in cima. nencioni, v-130
ricamate sulle quattro punte della coltre. d' annunzio, iv-2-522: usano per le
campo partito in linea retta da una fascia d' oro, il cui mezzo campo
mezzo campo superiore è rosso con un giglio d' argento. idem, iv-2-890: più
delle due aquile e dei tre gigli d' oro. tombari, 3-28: cavalcava da
armata così ben in punto e piena d' uomini armati presti a combattere gridar contra loro
partire all'istesso punto verso il castello d' anversa. colletta, i-125: e allora
e prudenza, non fasto e furore. d' azeglio, 1-172: non ci voleva
avuto all'incirca l'importanza ed il diletto d' una confra ternita di battuti
bagagli e si accampò definitivamente qui. d' annunzio, iv-2-146: la fortezza..
capofitto nel canale. -atto d' arme: combattimento. in particolare:
in giostre, né in qualunque altro atto d' arme niuno era nel paese che quello
quello valesse che egli. -fatto d' arme: combattimento breve, scaramuccia.
: franco ed esperto cavaliere in fatti d' arme. boccaccio, dee., 4-9
ogni torniamento o giostra o altro fatto d' arme insieme. bisticci, 100: questi
insieme. bisticci, 100: questi uomini d' arme... appiccorono il fatto
i-166: 'l più delle volte i fatti d' arme, ne'quali sempre si
tutta la sciagura, / e 'l fatto d' arme com'era passato. boterò,
, ne ammazzò in un terribilissimo fatto d' arme, trecento settantacinque mila.
trecento settantacinque mila. -gente d' arme: che esercita il mestiere delle
, 7-39: provveduto di compagnia di gente d' arme a cavallo e a piè.
temendo che l'avvenimento della compagnia e d' altra nuova gente d'arme in romagna
della compagnia e d'altra nuova gente d' arme in romagna non rimbalzasse in loro
far la terra rossa, / la gente d' arme in ambedue le bande. tasso
e le pedestri schiere / la gente d' arme impetuosa fère. d'annunzio, iv-2-215
la gente d'arme impetuosa fère. d' annunzio, iv-2-215: riconobbe in cima
nella notte a chieder soccorso di gente d' arme. -stor. milizie a
alloggiamenti restorono due grosse compagnie di gente d' arme e mille fanti. porzio,
fanti. porzio, 112: la gente d' arme, quantunque fusse molto meglio armata
la soverchia gravezza peccava. -uomo d' arme: dedito alla guerra, esperto di
, inf. 27-67: i'fui uom d' arme, e poi fui cordigliero.
questo tempo erano più di cento uomini d' arme. guido da pisa, 1-251:
più pietoso signore e lo migliore uomo d' arme, che fusse al mondo.
ridi forse, perché vedi me uom d' arme andar domandando di queste cose feminili?
. ariosto, 10-82: gli uomini d' arme e gli arcieri a cavallo /
milano giovanni de'medici con cinquanta uomini d' arme. porzio, 112: le
, non potevano gl'incontri degli uomini d' arme sostenere. muratori, 7-ii-130:
. muratori, 7-ii-130: ogni uomo d' armi (ché così li chiamavano),
famiglio per loro servigio. -piazza d' armi: luogo vasto e spazioso, per
, per compiervi esercitazioni militari. d' azeglio, 1-165: vedere in piazza d'
d'azeglio, 1-165: vedere in piazza d' arme il colonnello...,
era l'attesa di quando in piazza d' armi il giorno dello statuto sta per giungere
. baldini, 4-190: una piazza d' armi da poterci manovrare dentro con gli
.: a una specie di piazza d' armi. -sala d'armi
piazza d'armi. -sala d' armi: sala di scherma. d'
d'armi: sala di scherma. d' annunzio, iv-1-415: ma una sera lo
una sera lo trovai in una sala d' armi; e là ci conoscemmo, fummo
. - anche al figur. -compagno d' armi: commilitone. -fratello d'arme
-compagno d'armi: commilitone. -fratello d' arme: chi si impegnava con giuramento
cuore saldo contro ogni tempesta e fratello d' armi del re. -arma spuntata
quelle messe avanti dall'avversario. -re d' arme: araldo. varchi, 18-1-272
. varchi, 18-1-272: guienna re d' arme del cristianissimo (ché così si
6-19: tacque: e tornò il re d' arme al suo viaggio / per torme
dov'io onestamente viva né mi rimorda d' alcuna cosa la coscienza, parli chi vuole
, 13-81: e però non vi spiaccia d' ascoltarme, / come fuor de le
/ che fece a tutti far più d' un pensiero. berni, 15-1 (ii-28
della casa, 2-3-181: flaminio si duole d' essere il terzo, ed io non
per noi, tante son genti / d' italia in arme. b. davanzali,
, i-137: manda innanzi una mano d' aiuti, e guasta il paese de'sequani
armare / con chiara faccia e parole d' ardire. -ant. adoperar d'
d'ardire. -ant. adoperar d' arme: combattere valorosamente. g.
miglior gente, e che più adoperasse d' arme. boccaccio, iii-8-72: e fer
maravigliar chi li mirava, / tanto d' arme ciascuno adoperava. -far fatto d'
d'arme ciascuno adoperava. -far fatto d' arme: combattere. b. segni
segni, 90: non voleva far fatto d' arme col turco; ma ritirandosi sempre
strinse / a fare un crudo fatto d' arme, e 'l vinse. -abbassare
, tra nazion non conosciuta e piena d' inganni e di tradimenti. -stare
. castiglione, 109: la fama d' un gentiluomo che porti tarmi, se
sempre resta vituperosa al mondo e piena d' ignominia. g. bentivoglio, 4-202:
tarme alle tue stellette. -saper d' arme: essere esperto nell'arte militare.
colui resista, / e sappia tanto d' arme e di battaglia, che 'l
poco vaglia? -ant. fare d' arme: giostrare in tornei. novellino
altri nobili cavalieri, torneando e facendo d' arme. francesco da barberino, 93
93: lungo tempo messer ugolino fece d' arme e menò cortesìa per una sua
appresso francamente, e feciono maravigliose cose d' arme il giorno. m.
il campo piano e aperto per fare d' arme chi avesse voluto. boccaccio,
mi toccare, ché tu hai troppo fatto d' arme per oggi. -giocare d'
d'arme per oggi. -giocare d' arme: esercitarsi nel maneggio delle armi
non ha mancato giammai insino a qui d' occupar la gioventù in esercizi nobilissimi,
nobilissimi,... come nel giuocar d' arme e nel cavalcare. -prender l'
e dial. anima. cielo d' alcamo, 102: deo lo volesse,
allegri, 175: un ceratanon rigoglioso, d' aspetto grave,... con
coreggione, di cordovano, di dante o d' altro cuoio, che si porta ad
, 1-872: voi uscite un mattino d' autunno... col fucile ad
col vostro cane che vi saltella innanzi. d' annunzio, iv-2-1192: messi ad armacollo
36: i parieti dell'armario, ornati d' avorio e di vetro. boccaccio,
che nel parlare si cade nel nome d' alcuno di questi [libri], dire
, 27: trassene una bella coppa d' oro ch'era in uno armario. giuseppe
, machiavelli, 826: poi trasse d' uno armario una cassetta: / dentrovi
avevano preparato lì in un armadio. d' annunzio, iv-1-328: il collezionista prendeva
suoi grandi armarii di noce, profumati d' ireos, dove due donne accumulavano la
spalancò due enormi battenti di legno coperti d' intarsi. in alto egli indicò le
non sa nulla, sia uno armario d' ogni scienza. 3. dimin
. pea, 1-27: cercava il crocifisso d' argento, la stola e il roccetto
in genere che lavorano tutte le sorti d' armi da difendersi e offendere...
e in milano sopra tutte le città d' italia. manzoni, 1059: già erano
armaiuoli. zanella, i-217: or d' armaiuolo nel paterno borgo / officina tenea.
, lasciavano nelle retrovie con la cassetta d' ordinanza. 2. milit. sottufficiale
filone, che fabbricò il celebratissimo armamentario d' atene nel pireo, scrissene anco, per
» (la caviglia è un pezzo d' armamento per rotaie). 4
e appresso il sinistro omero gli armò d' un bello e forte scudetto e ben fatto
, / e tutto fiammeggiar lo facea d' auro. ariosto, 27-54: avendo armato
vertunno] / or di pelo e d' artiglio / veste le membra, arma le
le membra, arma le branche, e d' orso, / di leon, di
fasci accolte / sorger mobili fila. d' annunzio, iv-2-100: mentre parlava gli si
armar la plebe, / consumar colpe che d' atreo le cene / e le vendette
in qualche cespuglio, armandolo di foglie d' alberi, pagliuche, vitalba e musco
si dovrà tener sempre piantate di legname d' ontano, tamerigia, salcio, vetrice
e stringe, / l'alma che d' umiltate e non d'altr'armo. firenzuola
l'alma che d'umiltate e non d' altr'armo. firenzuola, 235: strofinandomi
3-3-33: pure il tenero cor arma d' asprezza / il grave rischio. magalotti
legnetto sottile da corseggiare, e quello d' ogni cosa opportuna a tal servigio armò e
della costiera dove è il predetto porto d' acapulco. d'annunzio, iii-2-58:
dove è il predetto porto d'acapulco. d' annunzio, iii-2-58: arma la prora
scalmi, pronti alla voga. d' annunzio, iii-2-21: la liburna / viene
un colpettino, e in cambio / d' andar a letto, s'arma, e
fa profonde, aspre, e mortali. d' annunzio, iv-1-129: prese..
mazzini. divulgata al tempo della guerra d' africa (1895) da l.