profondamente, intensamente, vivamente. rinaldo d' aquino, no: da poi che gravemente
stessi abbiamo peccato gravemente insino al dì d' oggi. segneri, iii-2-204: in
/ cenere e rusco e graveolente fimo. d' annunzio, v-2-332: i quarti di
quante volte, presa tra il fiato graveolente d' un fattorino affacciato allo sportello e il
graveolenza per cagione del distillatoio. d' annunzio, 4-ii-49: i contadini ossequenti
fare sono. carletti, 94: più d' un palmo d'orecchia stiantato della gravezza
, 94: più d'un palmo d' orecchia stiantato della gravezza di quelli loro
, con una certa inanimata gravezza. d' annunzio, v-2-125: le affaticava la
spirito, all'anima). cecco d' ascoli, 1009: quest'è la scala
ciò sia cosa che io ho mie rendite d' intorno ad avignone,...
di cose, e chi per gravezza d' etade. frezzi, ii-8-49: ell'era
, segue tal gravezza... d' animo, che appena possiamo...
dovila, 15: il popolo non cessava d' esecrare l'avarizia di lei attribuendo a
: comperò... iosef ogni terra d' egitto, vendendo tutti le possessioni loro
... la gravezza dell'infermità. d' annunzio, iv-1-564: era per me
gravezza de'miei peccati. -gravezza d' animo: malizia. fra giordano,
nasce odio, e non ci è gravezza d' animo. -ostinazione, decisione;
, i-433: quanto fu efficace gravezza d' animo e ricisa di parole! tasso,
è caricato di gravezze e soffre angarie d' ogni genere. g. capponi,
, che si chiamò la lega. d' annunzio, iii-2-28: imposto hai..
v-19: prendono maggior diletto del suono d' una cornamusa o d'uno sveglione, che
diletto del suono d'una cornamusa o d' uno sveglione, che di quello d'
d'uno sveglione, che di quello d' un liuto o d'un gravicémbolo. vasari
che di quello d'un liuto o d' un gravicémbolo. vasari, iii-127: appresso
/ stancar sul gravicémbalo la mano. d' annunzio, iii-2-1043: un gravicémbalo a due
: un gravicémbalo a due tastiere, d' un color chiaro d'avorio ornato di tenui
due tastiere, d'un color chiaro d' avorio ornato di tenui ghirlande, è
gravicembali doppi, / da quattro viole d' arco. = alterazione di clavicembalo
219-57: con li vostri mariti ingegnatevi d' usare quanto sie possibile, e in poco
l'ovulo si annida nella sua normale sede d' impianto, cioè nella cavità del corpo
di questo nuovo odore tutto quel complesso d' esalazioni, dal quale dopo una lunga
impero. b. corsini, 12-56: d' onor troppo avida, / volle andare
: gravida restai di questo figlio. d' azeglio, 1-65: mia madre era.
a casa gravido, non abbiate paura d' altro. -mitol. con riferimento
.., non si sognava certo d' esser gravido delle regole come giove di
una coscia ei [giove] fu gravido d' un fanciullo avuto da semele.
parvermi i rami gravidi e vivaci / d' un altro pomo. gradenigo, ii-518:
olmo la feconda moglie / gravide d' or le pampinose braccia. roberti, ii-
travagliato ulisse / il ritorno aspettavano. d' annunzio, i-828: si spezzan ne l'
e venti. tasso, 1-12-12: gravide d' umor ampie caverne / veggiono. marino
i grembi, / di fini unguenti e d' ottime rugiade. spallanzani, xxiii-435:
idropisia. idem, 30-50: miniere d' ogni spezie di metalli e di marmi onde
sarebbe colui il quale reggierebbe italia gravida d' im- perii. ottimo, ii-353:
e fecondi, userà quell'innocente malizia d' aiutarli e fecondarli con immagini concepute da
): al sentir quelle parole gravide d' un senso misterioso,... gli
, 879: ascese tacita il tevere / d' enea la prora d'avvenir gravida.
il tevere / d'enea la prora d' avvenir gravida. savinio, 10-371: l'
mondo è ben così tutto diserto / d' ogne virtute, come tu mi sone,
qual nutre sdegnando orribil parto / gravida d' ira la panonia e d'arme? b
/ gravida d'ira la panonia e d' arme? b. corsini, 5-62:
padre, / forse pentito e gravido d' affanno, / la ritolse alle selve
a scrivere. leopardi, 15-61: d' angoscia / porto gravido il cor. de
giù alla china o che vibrano appesi d' in alto e pendoli in aria. beccaria
della terra dipendono dalla gravità universale. d' annunzio, iv-2-1177: gli ritornava in
l'essere pesante, peso. cecco d' ascoli, 3854: l'altr'acqua muove
, con la dolcezza e la gravità d' una amicizia che supera tutte le altre,
trarre dalla mortificazione ogni vantaggio possibile. d' annunzio, iv-2-1304: certi sguardi.
lor sembianza,... piena d' autorità e di gravitade, parea che
, andò quasi di corsa da gertrude. d' annunzio, iii-2-1118: non v'è
molte serie di voci, nel loro variare d' acutezza e gravità, gli sono [
orecchio] talvolta di sommo incomodo. d' annunzio, iii-2-1018: in quel tuo vecchio
-sentire gravità: dispiacersi. cecco d' ascoli, 2076: sentendo de la vita
cattaneo, i-2-36: mostrerà lo sconcio d' una cupola senza fianchi, gravitante sopra
sull'orizzonte irto di culmini rocciosi. d' annunzio, i-794: sola una nube
ed inerme, in preda all'imperator d' alemagna. -ricadere (una responsabilità
. se il mondo osservasse la legge d' amore, d'armonia, di attrazione che
mondo osservasse la legge d'amore, d' armonia, di attrazione che dio impresse
anima gravitasse liberamente sul suo centro. d' annunzio, iii-1-1210: tutta la bellezza
gioia, 1-i-166: tra la caduta d' un pomo e la gravitazione de'pianeti
del mondo. -figur. sfera d' interessi, ambito culturale. e.
riposo arrivato. cino, iii-145-27: d' ogni gravor m'alleva / lo suo
aria gli par gravosa e morta. d' annunzio, iii-1-283: non senti che aria
. marino, 13- 112: d' oppio forte e gravoso è quel licore /
7-317: le persone sapienti e pie sanno d' ogni grossa e gravosa materia fabbricarsi ruote
di sottostare ad un contratto gravoso. d' azeglio, 2-287: buttar troppi mesi di
lasso doloroso, / e cor pien d' amareza, / quanto sono gravoso / di
ad ognuno, avvenga che i lineamenti d' esso non siano molto delicati; ma tien
e della soavità dell'animo tuo. d' annunzio, iii-1-254: su tutta quella
slanciata, frescamente pettinata, dalle fattezze d' una grazia quasi ignara e sfiduciata,
sulla porta. -di animali. d' annunzio, v-3-356: nelle pitture di quel
, orribile, scontrafatta, se invaghisce d' alcun bell'uomo, per quanto l'
nel ridere, nel moto delle mani e d' altre membra. g. gozzi,
o se le voci in sé, svaria d' un soffio. landolfi, 8-27:
muliebre. -di animali. d' annunzio, iv-2-1239: s'accostò [un
. martelli, 1-3: giovine corpo d' ogni grazia adorno. chiabrera, 1-ii-178:
nostro desir! stigliani, iii-292: splendea d' alta finestra il viso adorno, /
snelli già torniti di grazie nascenti. d' annunzio, i-919: ave, madonna
, 4-151: quanto più / han d' ogn'intomo le muraglie chiuse, / sì
si potrebbero dire nel nostro linguaggio. d' annunzio, v-3-82: giungeva di lontano
piacevolezza [negli edifici] non derivi d' altronde che dalla bellezza e dallo ornamento
. s'impernia su una leggiadra istituzione d' arte, il presepio: arte minore,
arte, il presepio: arte minore, d' accordo, ma in cui ancora si
toscani ed ancor abbiano origine di fuor d' italia. giraldi cinzio, 1-2io:
allora non la materia, ma l'artifìzio d' essa diverrà cagione del nostro diletto.
ahi quante cure / ha una madre d' eroi! medita certo / come al
doman da i chiostri ove il sermon d' italia / apprese ad obliar, vaga soltanto
essenziale dell'amore. 9. disposizione d' animo benevolo e disinteressato che spinge ad
libri, quando il merito o demerito d' essi dipenda dalla buona grazia di chi lo
goduto mai le sue buone grazie. d' annunzio, 5-485: accanto al letto del
a la novella gioia, / vestute d' umiltà e di cortesia, / girete
1-120: or s'egli avesse licenzia d' andare a lui e di favellargli, come
.. godevano della grazia di polifemo d' essere gli ultimi devorati. p. verri
sempronio, 15-83: guerniti la man d' aurea facella, / li chiama al
: io son, sanza peccata, / d' assai pene guernita / per un c'
secondo il decoro invitarci quel prencipe, sarà d' uopo che si ponga mano a una
onestare quella richiesta. siri, i-2: d' animo sì generoso guernito mi trovo che
18-2-110: celata... tutta guarnita d' oro e piena di molti spennacchi.
di man di licàone guarnito / avea d' avorio il fodro, e l'else
avorio il fodro, e l'else d' oro, / distaccossi dal fianco e lui
, 1-4: tiene de'detti corni guerniti d' oro e gioiellati con ricche pietre,
tartari. casti, ii-6-62: di pel d' orso guernita ha la berretta; /
cannocchiale aggiugni, / e la guernita d' oro anglica lente. foscolo, xiv-249
cofano di legno guarnito di cuoio e d' ottone e di chiodi d'argento.
di cuoio e d'ottone e di chiodi d' argento. -con riferimento a
e la sottoveste guernita di bontà e d' onore. -pavesato, imbandierato.
ignudo in fuora, ivan guemite / d' un pelliccion che parea un petto a botta
marino, 16-215: guernito le man d' arabi guanti, / vien ninfeggiando,
furore; / e 'l suo cavai d' acciaio era guernito. ambrogio contarmi,
o terso brando, / o per destriero d' ostro e d'or guernito.
/ o per destriero d'ostro e d' or guernito. 10. accompagnato
nuovo e guemite di foglie di lattuga e d' in divia. artusi,
con bullette di garofano e mazzettini d' erbe diverse, guar nita
picciola armata di nove navigli bene guerniti d' ogni arnese necessario ad una spedizione maritima
arnese necessario ad una spedizione maritima. d' annunzio, iii-2-177: appare la nave
con i colori alcune guarnizioni ed ornamenti d' oro che insino allora di smalto
/ bianco, ed a guarnizioni azzurre e d' oro, /... /
timore e induce alnon paia a quella d' essere una dea? baldinucci, 1-30:
1-30: l'ossequio. malamente sentiva d' aver a porre ogni suo fine nell'arte
nelli, i-344: ventinove soldi e otto d' un abito usato, e più c'
fibbie * à l'empire braccialetti barocchi. d' annunzio, iv-1-20: un mantello di
5. metall. contenitore d' acciaio fuso o di ghisa in cui
vestiva un abito bianco semplicissimo di mussola d' india con guarnizione ricamata e forata,
per massimo diletto, cioè l'intreccio d' avventure in cui consiste ogni romanzo cavalleresco
di gomma; e rotoli di curve d' acciaio, che risuonavano urtandosi.
nidiata, / in un certo cespuglio, d' uccellini; / io te li serbo
la sua virtute / in non curar d' argento né d'affanni. =
/ in non curar d'argento né d' affanni. = dal lat.
, non vi avrei fatto la guasconata d' invitarvi. rovani, i-906: la città
nel dì della battaglia, / togliendosi d' addosso / il cimiero, la maglia,
(forse gesuita) che per salvarsi era d' uopo fare in tutto il contrario dei
): dialetto dell'area della lingua d' oc. -in senso generico: francese
guaspo, sm. ant. raspo d' uva. trattati dell'arte del
fa mestiere che tu abbi guaspi d' uve sanza fiocini e sanza granelli.
.. portando in mano una guastada d' acqua. guido delle colonne volgar.,
): li diede una guastada piena d' uno mirabile liquore, del quale ella
siena, v-285: togli l'anno, d' agosto, una guastada d'acqua ben
anno, d'agosto, una guastada d' acqua ben fredda e po'la al sole
voce siciliana, usata dal boccaccio. d' azeglio, 4-160: vasi in fresco
, 1-258: gittò loro una guastada d' acqua, e sì gli mollò. della
robbia, 1-291: bevve una guastada d' acqua con gran gentilezza. nannini [
163): celle piene... d' ampolle e di guastadette con acque lavorate
a regalare una bella e ricca cantinetta d' argento con gua- stadine di vari scelti
e con le giuste lance agli uomini d' agnolo molto danno facevano; per lo
di uno stile, di un'opera d' arte). liburnio, 1-3:
: vollero che vi fossero certi corpi d' artisti e di manifattori:...
,... irrequieto per l'unità d' italia messa a pericolo dai guastamestieri.
quelli emuli ingegnosi ch'ei si tengono d' attorno per isfoggio di vanità. de
al vignola? aborto dell'utero intellettuale d' un boito guasta pietre? =
bibbia volgar., ii-39: una guastarda d' ariento di peso di lxx sicli,
predar, non gustar cit- tadi. d' annunzio, iii-1-968: taci, madre.
.. sparsonsi guastando per molte parti d' italia insino a roma. lettere senesi,
. giamboni, 4-378: i confini d' ambiorige, il quale tante battaglie gli
ore quel deplorabilissimo fuoco finì di colmare d' estrema irremediabile miseria l'angosciato rimanente popolo
: i manti tinti in ostro e testi d' oro / il tempo in breve guasta
negli ultimi anni sia stato guastato. d' annunzio, iii-2-8: gli assediatori,
filo che si fa della buccia della noce d' india,... e non
incorruttibile e si conserva per lo spazio d' intieri secoli nella terra senza guastarsi. settembrini
3: avere tre o quattro some d' uve in uno tinello e, come fossono
i pozzi ch'aveano cavato i servi d' abraam, padre suo, in quello tempo
e messo in sulla riva le genti d' arme in battaglia,... percosso
7-83: in quanto alla piccola vite d' acciaio, che serve a fermare il cannello
e non si va più avanti. d' annunzio, v-3-42: sotto le ineguaglianze improvvise
. bartolini, 16-111: una moda d' acconciatura di capelli così detestabile quanto antica
. baretti, 3-248: fa mò d' uopo di divenire sultana per guastarci la dentatura
a questi diletti plebei. f. d' ambra, xxv-2-302: promettevi / pure d'
d'ambra, xxv-2-302: promettevi / pure d' aver piacer; e non arrechivi /
guastare il menava, che gli piacesse d' attendere tanto quivi, che di doverlo
paolo da certaldo, 116: usa d' andare a vedere giustiziare gli uomini,
a gli altri frutti / metter dentro e d' intorno ghiara o vasi / che guarde
or erbe, or acque, / e d' occulto veneno empion la terra. arici
] si guastano e perdono l'odore. d' annunzio, iii1- 941: nel giardino
gaia adomeza, / c'avete e possedete d' abondanza, / no la guastate,
groppi, onde t'è poi rimasta / d' ogn'in- sano pensier sana la mente
il carattere. bar etti, 1-121: d' ogni dozzina di creature umane, tre
. gelli, 17-118: avviene come d' un sasso gettato dopo l'altro in una
a guastar questo passo contribuì l'ignoranza d' una elegantissima guisa di dire. bar
buona poesia, quando più si vantavano d' averla aiutata. cesarotti, 1-8: s'
affettazione viziosa che la guasta in luogo d' arricchirla. monti, v- 391
ogni giorno più alzando di pregio e d' aggio, e perciò diedero incentivo a molti
ha bisogno il frutto di questa sposa d' essere riformato, perocché non diminuisce né
. davanzali, ii-286: vede il giudice d' oggidì dove chi dice vuol battere,
battere, e (non essendo da filatessa d' argomenti o belle sentenze o descrizioni vaghe
povera ammalata! malata di corpo e d' anima. quanto m'avete resa felice,
, gli orecchi no gli possono sopportare d' udire, perché si guasta quello che
uomini di roma e scellerati e fuori d' ogni fede, per loro tirannia vollono
, 17-29: -io ho quasi mezzo voglia d' adirarmi con esso teco. -che?
il sonno, eh? f. d' ambra, 4-55: el vostre sopraggiugnere /
se da spendere avesse avuti diecimila fiorin d' oro, teneva mercato, il quale sempre
senza che guasti alcun vostra fattura. d' azeglio, 2-223: bada a non guastarti
maniera, che nel favorir la pace d' italia, i mezzi piuttosto non si guastassero
: ebbe arrigo per qualche tempo speranza d' accordi,... ma si guastarono
non guasta i digiuni, né il giuocare d' altrettanti soldarelli non rompe i voti.
gote, occhi, chiome / guasta d' ingrata e di superba il nome. marini
guastata la gloria di sua prima impresa d' italia. svevo, 1-361: un anno
ed invechiano dieci anni inanzi al tempo. d' alberti [s. v.]
il primo, nè il centesimo. d' alberti [s. v.]:
, vii-3-98: per arrivare alla maestria d' un qualche lavorio non bene inteso da loro
: si ravvivava nel ricordo anche un'assisi d' antica età, quella rocca d'una
assisi d'antica età, quella rocca d' una genia empia e superba, presa e
la memoria dei grandi uomini repubblicani. d' azeglio, 1-99: presi il difficile comando
ii-60: stentava a digerire l'unto d' una cena straordinaria, guastata da un
incendi. boccaccio, v-136: vandalo, d' italia guastatore e ferocissimo nemico dello imperio
le locuste? so'i soldati guastatori d' ogni cosa verde, cioè di case,
, di biade, di bestiame, d' uomini, di donne, di fanciulli,
porco selvaggio fu mai sì gran guastatore d' una vigna, come tu, roma,
pena e l'infamia dei loro falli. d' annunzio, v-2-206: la casa di
giamboni, 10-58: se ti guardassi d' esser avaro, guarda che non diventi
; chi rovina o deturpa un'opera d' arte. grazzini, 4-465: oggidì
, 4-465: oggidì non ci è dovizia d' altro che di poeti, di componitori
in aiuto, vide, che sormontavano d' intorno le fiamme alte da sette braccia
i guastatori dalla veste di scarlatto guarnita d' argento, con cappello frangiato e banda intarsiata
con cappello frangiato e banda intarsiata pure d' argento e d'azzurro. g. raimondi
e banda intarsiata pure d'argento e d' azzurro. g. raimondi, 2-184:
donne [tommaseo]: in vece d' un buon lavoro, s'accorgono d'aver
d'un buon lavoro, s'accorgono d' aver fatto un guastime grande. redi
da'turchi, rimase in tanta scarsezza d' abitatori che chi poscia a due anni la
. gemelli careri, 1-iv-43: oltra d' esser basse le case, ve ne ha
più agresti, più guasti di prima. d' annunzio, iii-1-995: [le medicine
. dovila, 219: un corpo ripieno d' umori guasti e corrotti. segneri,
la vita era descritta come una palude d' acque guaste. -sostant.
e lorda che uscì dal suo letto. d' annunzio, iv-2-735: alcuni felsi marciti
né poi lo rinvenni mai guasto. d' annunzio, iv-2-879: e ancora lampadarii in
segni, 9-159: a chi la minacciava d' ammazzare i figliuoli s'ella non dava
da strascinare per tutta la vita. d' annunzio, iii-1-979: mi struggevo d'
d'annunzio, iii-1-979: mi struggevo d' amore / per te...,
, e tanto scempio ornai ti basti. d' annunzio, iv-2-116: era una femmina
12-37: non basta a far voglia d' una camminata a piedi, la bella giornata
foscolo, 1-285: numero ei son d' arcadia e d'accademie, / vedono libri
: numero ei son d'arcadia e d' accademie, / vedono libri assai, piangono
verità scrivere le sceleragine e guasta vita d' alcun de loro, niuno sei deve a
e rotta. ariosto, 29-61: d' averla amata e riverita molto / ogni
-guastissimi: ma in un modo fuor d' ogni credenza umana. serdonati, 9-139:
travagliava quell'animo generoso la vittoria guasta d' ormuz e 'l dolore d'aver perduta la
vittoria guasta d'ormuz e 'l dolore d' aver perduta la rocca tanto opportuna e
el conte orlando è guasto di nuovo d' un garzone raugieo. bibbiena, 160:
, e come ne fu guasto. d' alberti [s. v.]:
. firenzuola, 204: alla moglie d' un suo guasto, perciò ch'ella
morelli, 307: fecion gran danno d' arsione e di guasto di frutti e di
, 18: una notte, sul principio d' agosto, si scatenò nella valle un
, di guasti gravi lungo lo stradale. d' annunzio, iii-2-312: sempre / a
2. deterioramento di oggetti o di opere d' arte; sciupio, logorio.
che faceva dei suoi panni e d' ogni cosa, e i guasti in casa
complemento non diventi opera di guasto e d' esterminio, è mestieri che conservi al
nievo, 588: per sanare i guasti d' un dispotismo cancrenoso e immorale, nulla
se le voci in sé, svaria d' un soffio. 7. discordia
7. discordia, malumore. d' annunzio, iii-1-819: che tra voi non
tutta a corsa e a guasto, or d' una parte, or d'un'altra.
guasto, or d'una parte, or d' un'altra. -avere un guasto:
solenne cura / e '1 mantenea d' ogni contagio netto; / non dava
lungamente in una città da farle guasto. d' annunzio, v-3-164: con le ferite
/ col cuore fasciato / di crudeltà e d' ira fredda, / un uomo fece
madre sul monte entro i recessi / d' alto speco educò, / fan ruba
a guasto e a morte o a guasto d' incendio e di morte: mettere a
disidera mettere a guasto di morte e d' incendio. idem, 84: vogli
che mandavano a sacco e guasto la roba d' un rubello, operavano legalmente. baldini
11 loro campanile. = voce d' area settentrionale, dal lat. * vastum
la 'ncomincianza, / ché m'invitaste d' amore, / non guataste in fallanza,
mostro, e guata / colui che d' oro e verde ha l'armatura. annotazione
là intorno, % fremendo guatava / d' atreo le soglie. cattaneo, i-1-333:
/ che sudar dietro al piccioletto verso! d' annunzio, v-2-208: i carri funebri
padre e tucti li suoi cictadini da'frategli d' essa dina. 2. letter
: io vo pur dietro a sbirciare d' intorno, / per vederti una volta,
la notte, ed ella guatando sempre d' intorno se potea scorgere ragio di lume,
/ vedrà gli scritti nostri quasi tutti / d' errori e discordanze pieni e brutti.
da certaldo, in: sempre guata d' usare con buone persone e con uomini
ma guato di dare di petto e d' incolpare lo vizio. cicerchia, 1-146:
: questa simia si stava in cima d' una rovere, e guattava minutamente,
costumi un atto regna, / che d' ogni reverenza la fa degna. ottimo
per uno istarnuto o per una vista d' uccello. frezzi, ii-9-19: stolto è
.. che elle [le piante d' ulivo] siano appiccate, e di vederle
-guatare al vero: dare uno sguardo d' approvazione, d'assenso. dante
: dare uno sguardo d'approvazione, d' assenso. dante, inf.,
figurato, per fare col viso segno d' approvazione ad una verità.
forma toscana, deriv. da guadare (d' area settentr.): cfr.
letter. guardato, osservato, tenuto d' occhio. bocchelli, 9-158:
9-158: ricordo... quel senso d' essere indifesi e alla mercé dell'offensore
in nitrito / quale il nitrito umano d' un centauro / che in guato fu da
che quello che si nasconde in infingimento d' ufficio. 2. per estens
tristano, 118: or dunque avete tanto d' ardimento che voi venite a ponere guato
si diede a sballare una terribile storia d' amore. = deriv. da
nella caldaia in cui bollono un cucchiaio d' argento, il quale s'annerisce se
sercambi, 145: lo re, apparecchiato d' andare, le some cariche, molti
e gli alloggiamenti, e i vasi d' argento d'antonio da leva e del duca
alloggiamenti, e i vasi d'argento d' antonio da leva e del duca
: continuò a menarla in casa i d' aguglione, sebbene il guatterino fosse stato
fosse stato rimandato per mariuolo sulla denunzia d' ubaldinetto. -guatterèllo. bandello
e con la manca. = voce d' area settentr. e toscana, di provenienza
armi tra il guattir dei falchi. d' annunzio, iii-2-1146: a quando a quando
guazzallétto: medicastro. f. d' ambra, 32: non ti creder già
, 3-46: facendo che l'avanzo d' uno [mulino] si portasse ad
fanno. magalotti, 6-254: allor d' infrà gli sterpi e la verdura / io
ramo di sei fiori adorno / coperti d' una guazza pura pura. pananti,
guazza caduta in su l'aurora. d' annunzio, iii-2-1160: è l'ora della
.]: 'guazza'per denaro. è d' uso nelle campagne toscane. un po'
vento di marzo, le dolci acque d' aprile, le guazze di maggio,.
, / di capi e di peducci e d' altro ossame, / un certo guazzabuglio
certo guazzabuglio ribollito, / che pareva d' inferno il bulicame. della casa, 708
. della casa, 708: si facea d' ogni cosa un guazzabuglio: / ogni
. varchi, v-81: affermavano che d' un mescuglio, anzi più tosto guazzabuglio
]: 'guazzabuglio'..., misto d' acque e di neve, specialmente quando
. aretino, 1-23: che guazzabuglio d' angosce! muratori, 4-44: i
testa. pirandello, 7-1199: un guazzabuglio d' immagini, di ricordi...
con essa guazzabugliando le più strane guise d' altri linguaggi. b. fioretti, 2-3-138
son certo che torrete a questo fiume d' orgoglio e di fondo assai, e facilmente
baretti, 6-250: andai un paio d' orette guazzando la caya torrente così chiamato
: portarlo a rinfrescarsi lungo un corso d' acqua o in un guazzatoio. giovanni
state, altro dalla * brinata ', d' altre stagioni e che può nuocere
fatta fare al cavallo in un corso d' acqua o in un guazzatoio per rinfrescarlo
: neuna persona possa... d' ora inanzi lavare, mettere o curare
di saper non ha festuca, / d' unità e d'episodi fa un guazzetto,
non ha festuca, / d'unità e d' episodi fa un guazzetto, / che
2. letter. piccolo specchio d' acqua; pozzanghera. aretino, iv-1-130
stati i suoi migliori guazzetti scenici, e d' una tempera d'avere vita più lunga
guazzetti scenici, e d'una tempera d' avere vita più lunga in sul teatro degli
, sapori, potaggi, guacetti, pieni d' arrosti. galileo, 5-216: ho
il nemico esser lontano, / andavam d' allegria tutti in guazzetto. forteguerri,
passa dì che non legga qualche dichiarazione d' amore alla finestra o di lei
, cent., 28-21: il fiume d' arno passò i suo'confini /.
..., gli mandò la testa d' un suo ritratto condotta da lui a
viddero molte belle fatiche a guazzo. d' azeglio, 1-79: nel suo scrittoio
lasciar passar a guazo i germani. d' azeglio, 1-165: aveva passato la
io non so dove sia. mi pareva d' esser fuor di mare, e pur
campane di piombo, tanto maggior quantità d' acqua se ne cava, avvertendo che
rasciutti dalle cadute piove, ogni cosa d' erbe e di fiori avea rifatta bella.
fiume. papini, i-16: inno d' inverno sciolto come neve guazzosa / sul
temporale con una guazzosa pioggia e soffiamenti d' impetuosi e fierissimi venti. -ant
la cervice, la gola, il pomo d' adamo,... il gobbio.
. lessico dell'inventario di alfonso ii d' este, 1083: gucchiari
gucchiari alla tur eh esca d' osso et legno. = deriv
= di etimo incerto, forse d' origine german. guèio, sm.
e la sa più lunga dei ghibellini d' italia. guelfescaménte, avv.
esclusivo vessillo guelfo le provincie italiane. d' annunzio, v-3-118: vide bolzoni e
politico neoguelfo (balbo, gioberti, d' azeglio) prima del 1848. bocchelli,
partecipavano più o meno tutti i liberali d' ogni tempera e gradazione, perfino quelli
ogni tempera e gradazione, perfino quelli d' origine guelfa delusi nell'ultima speranza d'un
quelli d'origine guelfa delusi nell'ultima speranza d' un papato, se non rinconciliato e
: famiglia guelfa chiamava dianzi il re d' annover la propria, salariata con molti milioni
quadrata con profilo superiore rettilineo. d' annunzio, iii-1-537: si scorgono..
. 7. numism. moneta d' argento, che s'incominciò a coniare
l'altro dietro. = voce d' area lombarda, di etimo incerto. cfr
, 270: ti ricordi che annata d' uva! l'avevan fatta anco le guerce
1-47: quando il cavallo è guercio d' uno ochio, overo di due, i
di non so che razza, guercia d' un occhio e dell'altro orba in tutto
un'ingiusta e guercia rabbia furente, d' uccidermi alla vita civile. 4.
si deve fidare delle donne. cecco d' ascoli, 4378: chi fida in donna
, disonesti, subdoli. cecco d' ascoli, 911: non fu mai guercio
di dio. « = voce inizialmente d' area settentr. e toscana ('cieco
ogni terra / mandò a far scelta d' uomini da guerra. g. m.
. cecchi, 21-16: una razza d' uomini da guerra, / delle migliori,
di colonie nei territori extraeuropei. -guerra d' indipendenza, di liberazione: quella che
era... che la guerra d' indipendenza del vietnam e quella dei paesi
non essendo guerra bandita, si fidò d' andare. dottori, 1-205: il carroccio
non si queti, ma sempre desideri gloria d' acquistare,... discordie e
i-81: la guerra è un'azione d' eserciti offendentisi in ogni guisa, il cui
interiore di tutti intorno a uno schema d' azione semplicissimo. — come personificazione.
cavalla indomita, corse il mondo. d' annunzio, iii-2-215: o guerra,
mosse, / fu re beltramo, signor d' inghilterra, / con ca- valier,
a poco, anche in lingua tedesca d' oggidì, * danaro di guerra '.
. 7). ritratti del regno d' inghilterra, lii-3-387: la gente da
, 5-8: parlossi... d' impiegar una parte dei beni della chiesa per
che utilizzi e som- ministri una via d' attività a tutti gli elementi, a tutte
in arte -che non trascini seco la necessità d' un vasto e regolare materiale di guerra
segreto... è la guerra d' 'insurrezione per bande '. carducci,
. non per ciò i conti si perderono d' animo, seguitavano le guerre di bande
di giganti'; guerra di nazioni o d' eserciti di grande forza e valore.
condanno, colla chiesa, le guerre d' ogni sorta, esterne e domestiche.
: ne nascevano... molte occasioni d' odio e di sospetto, che proruppero
bentivoglio, 4-688: contro la regina [d' inghilterra] avrebbe comodità pur anche il
voleva conquistare la libertà, era il diritto d' insorgere. periodici popolari, i-211
di sagrifìcio scemò, perché a una guerra d' insurrezione, a una crociata di popolo
di sotto degli obiettivi da distruggere. d' antoni [gherardini]: le contramine,
1-232: fu comandato di scrivere gente d' armi, ed a'consoli, ch'eglino
atterra. nomi, 2-51: quella lancia d' oro il getta a terra, /
, guerra, pace da capo. trattato d' amore, 8-9: guerra posso ben
che disfida ogni core / a la guerra d' amore. b. corsini, ii-48
corsini, ii-48: la guerra suavissima d' amore / sia sempre in pregio a
spillo: v. spillo. -guerra d' industria o industriale: conflitto economico con
colle armi si fa una vivissima guerra d' industria da nazione a nazione. galdi,
, invece di allontanarlo con la guerra d' industria si era reso permanente lo stato
pura guerra, allora si sarebbero versate lagrime d' indignazione su tutti i capi d'opera
lagrime d'indignazione su tutti i capi d' opera d'economia politica. g
indignazione su tutti i capi d'opera d' economia politica. g. ferrari
. martelli, 1-14: secure ornai d' ogn'altrui guerra / la donna sua
per cui la dialettica faretra / s'empie d' acuti sillogismi a prova, /
che ha dato occasione a una guerra d' ingegni così graziosa. rajberti, 2-17:
pennin robusta pianta, / che sprezzò d' euro e d'aquilon la guerra.
pianta, / che sprezzò d'euro e d' aquilon la guerra. redi, 16-i-309
guerra di due o di più venti d' uguale o poco differente possanza tra di loro
lui, potendo, la dichiaragione; o d' altrui, non potendolo avere da sé
bel volto, / dove pace trovai d' ogni mia guerra. bencivenni, 4-64:
preveduto suscitarmi in seno / tanto incendio d' affetti e tanta guerra? imbriani, 2-266
è la guerra di fuori, che quella d' entro. gelli, 15-50: io
oramai... stracco in questo stato d' amore, e dalla guerra degli affanni
xliii-68: fu d' un tremuoto sì gran guerra / che
ho vista molto fèra, / armata forte d' una nuova guerra. 12.
concluderla con un accordo. cronaca d' orvieto [rezasco], 509: il
n'è suto preso di furto e d' imbolìo, e fuori ordine della guerra.
.. ha narrato come lui e sandro d' antonio, suo compagno, guadagnarono di
mortale): mortalmente, senza possibilità d' intesa (e, in costruzione con
uno sventurato amante... risolve d' andare alla guerra per trarsi di capo
inf., 27-86: lo principe d' i novi farisei, / avendo guerra presso
. malispini, 1-156: il paese d' italia si commosse molto a guerra,
il re di francia ben daddovero pentirsi d' essere entrato col re nostro sempre più in
fra giordano, 1-33: chi fosse nemico d' un re e continuamente gli facesse guerra
cui la morte fa guerra. rinaldo d' aquino, 106: tanti sono li sospiri
ricciardetto / in compagnia e 'l signor d' inghilterra / che molto gli ha questa
via, a qualche befana / carica d' oro: con costei sarebbe / da fare
già che il re tibaldo / a guglielmo d' oringa mosse guerra. machiavelli, 1-iii-1421
della petulanza di costoro e dell'infelicità d' un pari del copernico, sottoposto ad
pulci [tommaseo]: ma son disposti d' andar nella terra, / e mettersi
. vasari, i-255: un castone d' oro, dentro al quale...
, essendo a compagnia o a guardia d' un altro, quelli reputa l'ingiuria
salvini, 16-195: quindi t'è d' uopo allo spuntar dell'alba / far
vincer lor prove, / a rinforzar d' ogni parte la guerra. -restaurare,
poche genti che aveva e con pratiche d' accordi. -tenere guerra: sostenerla
. tasso, 9-52: come pari d' ardir, con forza pare / quinci
i poltroni alla scodella. -nella guerra d' amor vince chi fugge: nelle schermaglie
amor vince chi fugge: nelle schermaglie d' amore ottiene il vantaggio chi finge indifferenza
proverbi toscani, 44: nella guerra d' amor vince chi fugge.
guerrucce civili non disturbavano tutto il resto d' italia. -guerrùcola. d'
d'italia. -guerrùcola. d' annunzio, v-2-485: la comunella si poteva
invece fornito di una certa sensibilità e generosità d' intendimento, fin troppo delicate per uomo
una specie di sinistra, di partito d' azione, che nel parlamento cerebrino affermano
2-3: fu uomo guerrigevole, dispregiatore d' iddio. 2. pieno di
. lamfiredi, 4-91: chi pretendesse d' impedire per quanto è nelle sue facoltà
innanzi che le porte di mantova, d' alessandria, e di genova siano aperte
noi guerreggiamo, ara, o villano. d' annunzio, iii-1-578: andiamo, andiamo
. 10. per estens. cingere d' assedio, assediare. -anche al figur
prode guerreggia, / di cedere inesperto. d' annunzio, v 1-65:
guerra, il sangue sgorga dalle vene d' italia! 16. prov.
voto / su guerreggiato avello in palestina. d' annunzio, ii-412: navigando laggiù pel
natura delle guerre da essi guerreggiate. d' annunzio, v-2-683: la guerra -quella
dagli accidenti che porta seco la lunghezza d' una guerra guerreggiata. foscolo, xiv-419
setta. pisacane, jv-74: l'opinione d' un guerreggiatore come ney. pascoli,
1367: or sì che davvero t'è d' uopo / essere il buon lanciatore,
buon lanciatore, l'intrepido guerreggiatore! d' annunzio, v-3-164: roma era affamata.
4-281: qual destriere di turno, / d' orizia nato fra vezzose torme / di
. carducci, iii-9-12: le corti d' amore e i trovadori, la lirica
: quelli il quale s'arma sie d' eloquenzia che non possa guerriare contra il
è fuor là in oriente / a far d' armi, a guerriar con eroi.
, i-654: non cura nave la rocca d' amore, / né fals'amante che
di fuori non possono essere guerriati. d' annunzio, v-2-705: aveva guerriato tutta
. ci stessimo nelle puglie alla testa d' una piccola guerricciòla di bosco che poteva
combattendo le guerricciuole feudali del suocero morì d' un colpo di giannetta sotto le mura
per sé indipendentemente dalle guerricciole letterarie. d' annunzio, v-3-54: un ministro..
piero terraglio, chiamato baiardo, guerriero d' inusitate forze. f. negri, 139
doveri di buon soldato, agl'impegni d' un guerrier onorato. cuoco, 1-18:
. tasso, 1-12-103: guerrieri qui sol d' amor sarete. garzoni, 5-43:
. salve accortissimo guerriero nelle marziale imprese d' amore. marino, 2-124: restò l'
adorno / sì di se stesso e non d' altr'armi altere / nel grand'arringo
-attore che impersona un antico uomo d' armi. cicognani, 1-117: appena
cicognani, 1-117: appena finita la marcia d' introduzione appare al proscenio un guerriero mitologico
guerriere. parini, 358: questa d' atene / cui contese il mio nome il
rivoluzioni degli stati nascono sempre dal genio d' un uomo guerriero. linati, 8-58
architettura monolitica eretta da schiavi sulla tomba d' una dinastia guerriera. onofri, 103:
, 103: dal tuo bel viso d' angelo guerriero / io contemplo stupito aprirsi
guerriere, / della possanza rapida crescente / d' al- boin suo legittimo signore. botta
una spada, un'asta, un vessillo d' oro. — di animali.
veggonsi negli artificiati ricami di seta e d' oro... insanguinarsi le spade de'
ii-504: per questa impavida senese, d' un secolo rissoso e guerriero, il sangue
, xxx-6-205: dal braccio guerriero / d' eroe sì pregiato / l'orgoglio malnato
far difese / vi stabilì la signoria d' amore. gemelli careri, 2-ii-132: gli
, 1-105: è uno spirito in lui d' umor guerriero. metastasio, i-253:
-gridò la madre..., colmata d' un tratto di miseranda e guerriera infelicissima
novella / ella apparia guerriera / ad ognor d' ogni fiera. -crudele. anonimo
increscioso, spiacevole. galliziani o rinaldo d' aquino, 437: amor m'à miso
guittone, ii-29: und'e'morrone / d' esta noi, sì guerria / lo
ganghero. inventario di alfonso ii d' este, 3135: guerzi da legno
. guerzétto. inventario di alfonso ii d' este, 3283: guerzetti da fenestrini
da fenestrini novi. = voce d' area emiliana; cfr. maranesi, 197
giusti, i-366: il sapere privo d' esperienza della vita è una dotta gufaggine
fare il verso del gufo. d' annunzio, v-3-166: per dodici notti un
. poliziano, 153: a me d' esser gufato non m'incresce, pur
: il gufo e la coccobeggia sono d' una medesima natura, e sono animali che
al fienile / con quei loro occhi d' oro / come rotondi ventagli di piume
che non ha l'uguale, / pieni d' astuzia sono i tuoi grandi occhi,
tuoi grandi occhi, / come quei d' un notaro criminale. nievo, 1-500:
umidicci tufi / singhiozzano i pensier. d' annunzio, i-816: giù dentro a
noi vecchi gufi risorgimentali, che i giovani d' oggi trascurino le nostre glorie e i
dio, civetti, / tanto più d' ogn'un se'gufo. 4
danno [alla torre] l'aria d' una vedetta ad un tempo e d'una
aria d'una vedetta ad un tempo e d' una fortezza. carducci, 590:
/ le mille guglie bianche e i santi d' oro, / osannando irraggiata. pea
cannoni conducetevi le colonne di traiano e d' antonio. -e le guglie?
'. mole di pietra, fatta d' un pezzo, nella base quadra, ma
le conifere guglie aspiranti al ciel. d' annunzio, iii-1-51: vaste nuvole immobili e
-il nido conico delle termiti. d' annunzio, iii-1-1194: a un tratto vedemmo
di ponente, luceva in una luce d' argento. pascoli, 881: i monti
il comporre è un filo che esce d' una matassa filata di diversi lini in più
, a commesso e a produttore d' affari. = deriv. da
il guglieimo dei paesi bassi, moneta d' oro rimasta in uso fino al 1875
trifoglio, piede di gallo e altre sorti d' erba a loro convenienti.
, / con la guida si pon d' alcate 'n via. tasso, 15-44:
, 1-181: i padri e la plebe d' una volontà e d'un animo presero
e la plebe d'una volontà e d' un animo presero la guerra contro i ribellantisi
.. doveva viaggiar per terra. d' annunzio, v-3-35: sono [i marinai
la vera guida e scorta et ella d' ogni riccheza è fatta erede.
/ nel chiaro sonno il lieve odor d' un'orma. e. cecchi, 8-25
... / e all'umi- d' aere stride la rapita / fiamma dei pini
menava, andava su per un argine d' un lago, e non v'era altra
questo argine, ancora lui era coperto d' acqua in modo che la bestiale guida
con quattro cavalli, e con la guida d' essi, sì piccoli, che una
che par ch'ili troppe cose sia d' intoppo; / promette e dona largo
i-169: * guida '. il sergente d' ala d'ogni drappello. in ogni
guida '. il sergente d'ala d' ogni drappello. in ogni movimento del battaglione
, i quali precedono il quartiere generale d' un esercito. ibidem, i-170: *
calcate torme degli abbé le blanc e d' altri tali francesi, che sono male
a cui il pontefice è scorta. d' annunzio, iv-2-495: -o massimilla,
sarà più duca né guida nella terra d' egitto. ariosto, 44-97: lo pregan
: se sentite come noi la vergogna d' una condizione nella quale il popolo nostro
i rotondi lor mozzi, e vergolate / d' argento e d'or del cocchio anche
, e vergolate / d'argento e d' or del cocchio anche le cinghie / con
girando finché 'l buco sia fatto. d' alberti [s. v.]:
volgersi dalla piazza, invece, un pulviscolo d' oro annebbia tutto. sagome di palazzi
del tram, lucenti come carraie colme d' acqua. -tipogr. regolo di legno
in riga per evitare omissioni. d' alberti [s. v.]:
tenaglie, è quello strumento che, dopo d' aver fatto il taglio, s'introduce
sottopriore, e noi poetini restammo orbati d' ogni poetica guida, e scornati. arici
, i-123: le georgiche, ispirate d' un affetto mirabile, sono tuttavia la
ore libere a leggere alla mamma romanzi d' amore. senz'altra guida che i
fiocco. anche stragli. -guida d' inferitura: v. inferitura, n.
elettromagnetico in determinate direzioni. -guida d' onda: tubo metallico per la trasmissione di
qualche metro da correre, sulla guida d' asfalto liscia come il pavimento d'un
sulla guida d'asfalto liscia come il pavimento d' un salone; e poi, ecco
alta e spande sul mare una guida d' argento. 24. con funzione attributiva
. invar. che costituisce un elemento d' identificazione certo per lo studioso, il
, prendendone la direzione. balduccio d' arezzo, xxv-1-363: se non andasse [
magi da oriente a giudea a guida d' una stella, com'era profetato.
sceglierò per guide, / che degne sian d' un vendicato impero? giocosa, 28
sul colle da cui, in un volger d' occhio, si domina la val di
marinai de'mercatanti della mercatanzia per guidàggio d' ogni tinello di vino o d'olio
guidàggio d'ogni tinello di vino o d' olio o di mele... uno
dalle chiese, ovvero persone ecclesiastiche. d' alberti [s. v.]:
e spezialmente membri del pastore e ragunatori d' una greggia. cantini, 9-235: volendo
/... come un branco d' innocenti agnelli, / smarrito il guidaiol che
, che chiamasi guidaiolo del branco. d' alberti [s. v.]:
... usasi anche in forma d' addiettivo, come 4 vacca guidaiuola '.
un frugnolo, / perché in quel loco d' ogni tempo annotta. guerrazzi, ii-55
fatto nostro barbaresco, / a bisdosso d' un burico / caricarne il guidalesco.
un burico / caricarne il guidalesco. d' azeglio, 1-441: quei poveri giumenti cui
mente tolerare e i calci e i morsi d' un cavallo o d'un giumento suo
calci e i morsi d'un cavallo o d' un giumento suo, quando li medica
colpi di zappa e delle guidalesche. d' annunzio, 4-ii-73: poche chiazze di peli
, 493: allor guarisce [l'acqua d' arno] guidaleschi e rogna. caro
gozzi, 4-32: de'guidaleschi fracidi d' allora / io non vi do di cento
, coglierlo nei suoi mille guidaleschi. d' annunzio, 1-466: ma in realtà
mare a diversi luoghi, a guidamento d' un principe troiano, ch'avea nome
11 coro delle muse (ed è attributo d' apollo e di ercole).
pose le statue delle nove camene trasportate d' ambracia, e ad ercole, cognominato
demagogo degli ateniesi, cioè guidapopolo. d' alberti [s. v.]:
, capopopolo, guida del popolo. d' annunzio, v-3-150: cola sedette a conviti
con compassione da grandi, raccomandavano loro d' essere ubbidienti. pascoli, 499:
risguardate dando ispeme, / saragio cierto poi d' uscir di pene / e di venire
alle croci. dottori, 104: io d' aspra fune / le stringerò le molli
forte a cantar de li uomini e d' i dèi. antonio da ferrara, 160
/ tu già percepisci nei canti / d' amore dei puri e dei santi,
diporto, / ove giugner disia, d' essere pòrto: / la stella il guida
voce della principessa margherita li guidò. d' annunzio, iii-1-851: su la pianura monta
colli, / sì che per quel d' alcina non andassi. varano, 42:
testate a guidare in basso le abbattute d' alberi. alvaro, 12-116: si ricordava
., i-m: vien sopra un carro d' ellera e di pampino / coverto bacco
mie rozzo martello i duri sassi / forma d' uman aspetto or questo or quello,
l'avolge in giro al basso cavo, d' ove s'inserisce la coda della trivella
che guidato ero dal furore, / d' ogni antico fallir ho pentimento. bembo
che non guida un cieco / empito d' ira! metastasio, ii-121: la libertà
stipata di dottrine teologiche... e d' insegnamenti a ben guidare la vita tra
. villani, 9-315: il re d' inghilterra si reggea male, e contro a
di man sua... il ritratto d' esso giovanni, quando era giovane in
vi concede figliuoli, abbiate in mira d' allevarli per lui, d'istillar loro l'
in mira d'allevarli per lui, d' istillar loro l'amore di lui e
nell'arme. caro, 1-805: scorge d' altronde di lunati scudi / guidar pentesiléa
... guidare come feudatari truppe d' eserciti armati. a. verri, ii-306
. tommaseo, i-181: quanto più d' etere, / alto cerchiando, piglia,
candore, / guidar la vidi. d' annunzio, i-44: poi co'giovani pastori
a poco il chiaro della luna. d' annunzio, i-7: le vigili strofe intorno
, 19-96: nessuno schiavava i denti prima d' aver risposto alla orazione che guidava mio
guida delle pecore. = voce d' area pistoiese, deriv. da guidare.
: per accorgimento e per bon- tade d' ingegno, solo da sé guidato, per
erano più leggiere e più sane. d' alberti [s. v.]:
dieci manichi guidati da altrettanti uomini tutti d' accordo. d. battoli, 40-i-127
(dalla passione). f. d' ambra, 27: guidato dalla passione,
perché guidati dall'ambizione e dallo spirito d' ingrandimento. -ant. disciplinato, moderato
e disonore, sventuratamente a dì 2 d' ottobre 1341. ariosto, 20-28: come
col fine di significar l'inquieto stato d' un amante poco fortunato, questa è creduta
... ti trasse della terra d' egitto, di casa di servitudine, e
e un guidatore di cani. bottoni d' ottone dorato con stemmi e iniziali.
pon dietro un numero di balestrieri o d' archibugieri. 2. che guida
il mio bene i su le ratte d' amor fervide penne / innanzi vola, indi
. pascoli, 1354: i cavalli d' achille già dalla battaglia in disparte,
di auto da corsa). d' annunzio, iv-2-868: ella sentiva l'esitazione
. emanuelli, i-277: il guidatore d' un pullman, che egli non aveva visto
carissime donne,... apprendiate d' esser voi medesime, dove si conviene,
. foscolo, 1-169: mortale guidatrice / d' oceanine vergini, / la parrasia pendice
, terror di cervi, / lungi fischiar d' arco cidonio i nervi. settembrini,
una grida, che chi il conte d' anguersa o alcuno de'figliuoli gli rinsegnasse
ogni modo, coperti di seta, d' oro e di gemme. -in
, 1-69: gli altri prendano materia d' accostarsi a noi, sì come a
per qual fato) / riposto il guidardon d' ogni mia fede. boccaccio, dee
e brutti, / ch'aspetta el guiderdon d' ogni suo affanno, / vede pur
ojetti, i-759: per avere il guiderdone d' una pinocchiata o d'un bastoncino di
avere il guiderdone d'una pinocchiata o d' un bastoncino di zucchero d'orzo dovevo
pinocchiata o d'un bastoncino di zucchero d' orzo dovevo aspettare che suor anna si
giustizia del suo lavoro; all'uomo guiderdon d' improperi e di esecrazioni, per la
, che... chi era reo d' infamia, avesse il guiderdone che meritava
ant. compagno. nuovo modo d' intendere la lingua zerga, 333: compagno
era portato avanti alle schiere dai sergenti d' ala o dalle guide generali del battaglione
compagnia di lancie, un'altra compagnia d' arcieri, distinta solamente d'insegna, che
altra compagnia d'arcieri, distinta solamente d' insegna, che si chiama guidone.
o turchino, che portano i sergenti d' ala, o le guide generali del battaglione
i drappelli del battaglione sulle guide. d' annunzio, iv- 2-1040: rivedeva se
percorsi nelle manifestazioni sportive). d' annunzio, iv-2-995: il mio amico,
lippi, 1-65: un certo diavol d' una mona cionna, / figliuola d'un
d'una mona cionna, / figliuola d' un guidone ignudo e scalzo, /
. patini, 320: in man d' essecutori e di notai, / che vuol
proprio, che si riferisce a guido d' arezzo (990-1050), e ai
del guidrigildo, per cui la vita d' un romano valeva la metà di quella
un romano valeva la metà di quella d' un franco, basta per sé a definire
il contorno e doppia avea la guiggia. d' azeglio, 4-36: masuccio, -gridò
ieri si ruppe la guiggia dello scudo. d' annunzio, iv-2- 1144: pareva che
/ ca de coio scorfizo te pensai d' ammantare. guinizelli, lxv-1-39: greve cosa
grande in cielo. = voce d' area toscana e umbra: variante di guiderdone
195: guardai [il bambino] d' acattatori e da guiglioni, / che ne
e ruvido, prodotto con le fibre d' abaca. = deriv. da
aveva, è vero, il capo pieno d' idee, come una zucca è piena
baldovini, xxx-11-32: basta, non asca d' altro; il caso è guine,
striscia lunga e stretta di cuoio o d' altro materiale (o, talvolta, catena
sacchetti, 199-53: la donna scende d' una scaletta con una gatta legata e
e di fasce e di fregi e d' intagli / sottilissimi l'ornaro / quei che
al guinzaglio per tutti i giornali. d' annunzio, iii-1-726: meglio perire /
al polso, credono, il tempo, d' averlo a guinzaglio. -lasciarsi,
guinzaglio: trovarsi bene assieme, andare d' accordo, essere affiatati. pulci,
e le tengan ferme. = voce d' origine germanica, dal medio alto ted.
e alla poppa materna lo conduce. d' annunzio, v-2-375: la lince al mio
al mio fianco tenuta con un guinzale d' oro. = cfr. guinzaglio
'n ciò potrèno dar guirènza. trattato d' amore, 31-6: no li lascia
; / longo sirìa a proferire lo penar d' esmesu- ranza; / omo, vide
. bonagiunta, ii-306: ciascuna guisa d' amor graziosa, / secondo la natura /
altri simil, rubatori, / superbi e d' ogni guisa malfattori. n.
ne già, / vestita a guisa d' una pastorella. frachetta, 858: prencipe
cangiai. foscolo, 1-408: allor d' ulisse / strane le guise non parean
non parean, né il volto. d' annunzio, iv-2-897: nel tuo viaggio
guise. marino, 233: onorar d' altra guisa o con altr'arte / che
, fra noi, / che trambi sen d' un tempo: i faite ch'abbiam
ricordò lei dovere avere una margine a guisa d' una crocetta sopra l'orecchia sinistra
guisa del pensiero, / cade. d' annunzio. iv-2-895: la figura, scolpita
: la figura, scolpita a guisa d' un cammeo, aveva anch'essa le lunghe
, che venia lontano, / en guisa d' un arder presto soriano. dante,
, purg., 9-64: a guisa d' uom che 'n dubbio si raccerta,
petrarca, 18-8: vommene in guisa d' orbo, senza luce, / che
2-42: pianger lui vede in guisa d' uom cui preme / pietà, non doglia
chiostro, all'osteria / gridando a guisa d' uom che fussi insano. leopardi,
pindemonte, 213: dileguossi / d' augel notturno in guisa. verga, 2-35
lorica cioè di pan- ziera a guisa d' uno gigante. cantari cavallereschi, 100:
, seminudo, con manto di drappo d' oro e capelli a guisa d'alga ed
drappo d'oro e capelli a guisa d' alga ed è seguito dalla dora fanciulla
/ ed è dismisurata di gran guisa / d' avere tutto bene in provedenza / ver
. cavalcanti, i-197: quel pauroso spirito d' amore / lo qual sol apparir quand'
, 7-705: stordito sorgendo, arme d' intorno / cercossi, armi gridò, d'
d'intorno / cercossi, armi gridò, d' ira s'accese, / d'empio
gridò, d'ira s'accese, / d' empio disio, di scelerata insania /
pipa ardeva, lo manifestavano vivo. d' annunzio, v-2-50: lisciava di belletto
tutta mia baldanza, / che sì movea d' amoroso tesoro; / ond'io pover
al varco, / ho ben pensato d' afferrarla in guisa / che non potrà
; sotto tutti gli aspetti. rinaldo d' aquino, 100: de lo ben de'
onura. arrighetto, 216: fui satollo d' ogni prosperitade; questo confesso esser vero
, bella, / né meno esperta d' arme in ogni guisa. alfieri, i-757
finalmente ti rimarrai tu... d' usare in mala guisa la nostra paciefica sofferenza
(1015-1085), figlio di tancredi d' altavilla. gulscia, sf.
un quattrino / ostenta il diritto / d' andare al casino, / vi trovo in
vi trovo in idea, / bastardi d' enea. carducci, iii-1-327: tu miserabil
tu miserabil, tu guitto, e d' ingegno / e di saper meschino. panzini
vero, / ch'avete più cervel d' un elefante, / e se può darsi
, conoscere bono, amare e gaudere d' esso. = v. guidone
, che è proprio del poeta guittone d' arezzo { 1230-1294). carducci,
salvini, 23-401: quante mai famiglie / d' augelli nelle nuvole e per l'aere
-che scorre sinuosamente (un corso d' acqua). ungaretti, xi-125:
. monti, x-3-246: tosto vari d' indole e figura / guizzaro i pesci
grigi guizzano vispi per quella nitidità fresca d' acciaio. deledda, iv-701: un bel
rubarsi a vicenda di tutta quella famigliuola d' argento vivo. comisso, 1-160: il
nutrito di vermi nella cenere del camino. d' annunzio, iii-2-296: guizzavano / tra
marino, 13-193: pargoleggianti esserci ti d' amori / fan mille scherni al bellicoso dio
, / tra gli spacchi e i ciuffi d' erba pensile, / le lucertole guizzano
). luzi, i-233: un brivido d' attesa e d'incertezza luminosa guizza di
i-233: un brivido d'attesa e d' incertezza luminosa guizza di casa in casa.
il daino] e lui ferio / d' un dardo nella gola, donde spesse /
sui tonfani del rusigliardo guizzati da lampi d' ombra di trote. guizzatóre,
acque chete, che, rotte dal guizzo d' un pesce, si dolevano e si
e baleni. pirandello, ii-1-274: d' improvviso, un tuono e il guizzo
, un tuono e il guizzo diabolico d' un violentissimo lampo rosso fracassa tutto.
i tronchi scemi / dan su i liti d' olanda i guizzi estremi. salvini,
ungherese, entrato specie nella nostra cucina d' albergo: corrisponde al nostro 'spezzatino '
ritonda, 1-48: avea in sé gulosia d' avere uno figliuolo o più, acciò
, ed essendomi un poco la reina d' inghilterra rincresciuta, mi feci venire la
mi feci venire la gumedra del gran can d' alta- risi ». diceva il maestro
ammorbo sotto coltre, in braccio / d' una gumedra infranciosata, ho cento / che
: con il tirarsi indietro a forza d' argani, che si attaccano alle gumine
come seme di coriandri, fatta nel colore d' una gumma lucida, la quale si
sia fatto polvere e stemperato con albume d' uovo. ibidem, 1-12: agaria
di muratura adibita a magazzino. d' annunzio, ii-872: schiavi alla mola,
miro / gurge, di luce. d' annunzio, v-2-610: il più profondo e
dai denti a gurgiti la spuma. d' annunzio, iii-2-335: ah non groppo
come una piccolissima cassettina; l'empiono d' un liquore rosso e dolciastro; e
per confezionare cordoncini e nastri. d' alberti [s. v.]:
, 3-116: piglia a volo l'elica d' un semino alato / e un
semino alato / e un guscettino d' uovo picchiettato. = dimin.
di vimini partite e di guscia ferma d' alberi coperte fatta, pigliò.
1-1-598: tutti non vi prezzo un guscio d' aglio. mattioli [dioscoride],
di penne di gallina, di zampe d' oca. viani, 14-325: si
portato a idolatrare l'ingegno e la finezza d' animo. -buccia dell'acino dell'uva
corpo... si piantino vitami d' uve di guscio gentile. -per
: insino a'fornaciai a cuocere guscia d' uova... n'erano impacciati.
della cura delle malattie, 1-13: guscia d' uova arse e polverizzate e insufflato nel
voi di già vi figurate le guscia d' uovo, ed io vi dico in poche
, torno a dirvi che le guscia d' uova respirano. zanella, 329: [
al cielo, e rotte come gusci d' ovo. -uovo al guscio:
ammorbidendone i gusci. -guscio d' uovo: ceramica, di origine cinese,
, ritrovata da mercurio, era formata d' un guscio di testuggine. settembrini [
che si ripone / nel grave guscio / d' un cra- vattone. 5
, i-18: terza [disgrazia] finalmente d' essere stato troppo esaltato contro ogni giustizia
amici non mai usciti dal guscio, d' aver visitato tanta parte d'italia.
guscio, d'aver visitato tanta parte d' italia. tecchi, 7-19: finiva col
! -guscio di castagna, guscio d' uovo: piccolo territorio, piccola regione
estrinseca, e che riguarda il suo guscio d' uovo come un grande orbe terraqueo.
di un comunello, un vero guscio d' uovo. -per estens. ambito
loro; altrimenti bisognerà che voi crediate che d' una balla di lana il guscio o
guscio della palla un dio padre circondato d' angeli. idem, ii-184: cominciò il
fine, il quale guscio è d' ordine rustico e graduato. buonarroti il
appoggio a questo edificio un ordine novissimo d' architettura. 8. corpo della
è cavo il guscio? perché bislunga? d' annunzio, iv-2-1352: cammina col suo
in un fosso, affonda un guscio d' automobile arrugginita. quarantotti gambini, 7-
ruoli, dentelli, guscie ed altri sorti d' intagli. 5. maffei, 5-5-318
di scorza di fave, che serve d' ornamento al capitello ionico. 'guscio
, a'gusci, agli ovoli. d' annunzio, v-2-649: la cornice della mia
e i gusci accostati alla riva. d' annunzio, v-1-920: come nel giorno
loro mitragliatrici nere e coi loro siluri d' oro fulvo. montale, 1-123: nel
pirandello, 7-824: provava un senso d' opprimente angustia, lì, su quel
di filippo rinuccini mi dette uno guscio d' oro d'uno balascio. a nostro padre
rinuccini mi dette uno guscio d'oro d' uno balascio. a nostro padre o alli
suoi redi s'ha a pagare il guscio d' oro di sopra. -elemento o struttura
quella poi con due gusci sottilissimi vestì d' una molto gentile armatura. d.
i marinari, / dirò, nacquer d' un guscio. salvini, v-428: *
. salvini, v-428: * nacquer d' un guscio '; cioè nacquero a un
ànno ancora molti cantori, che dopo d' aver cantato un pezzo antico accompagnandosi colla
gustaménto del quale; imperò che ebbe ardimento d' assaggiare lo pomo vietatoli da dio nel
e trattato poi da quegl'ingegni d' ogni più fina letteratura gustantissimi e
, ii-1-29: non trovando altra maniera d' empiastro, applicò, dopo averne gustata buona
il sapore del pane stantìo bagnato d' acqua, e non pensava più
317: perché non ho il collo d' una grue, / ch'andrei gustando
vin robusto, che si vanta / d' esser nato in mezzo al chianti.
caffè. jovine, 2-173: incominciò d' allora a trattenere, gustandolo golosamente,
, palpare, riconoscere al tatto. d' annunzio, v-2-203: se bene nicolao sapesse
e contornare i carnei e gustare la grana d' un frammentuzzo di pario, gli mancava
naturale, la quale è delet- tasione d' operassione intellettuale, ch'è la più nobele
gloria? 11 mio / destino è d' agognarla, e di morire / senza averla
gustar de te, dolze fontana, / d' amarte più gran sete avria. dante
senza mai far loro gustar l'acutezza d' una sola dimostrazione,...
, e consola / l'umana vita? d' azeglio, 2-183: que'versacci.
la signora marchesa gustasse di restar servita d' una piccola tavola sinottica, dove poter
mi sopraggiunse a dosso la morte fuora d' ogni mia opinione o sospetto. frisi,
avessi gustata. documenti su margherita luisa d' orleans, 197: l'amore è
a questo, la mi gusterebbe molto più d' una slavatina biondina come te.
è per lo dono della sapienzia, d' uno cognoscimento, dico, delle cose divine
quel che dall'odore si stimerebbe. d' annunzio, i-131: tutti i doni
campestre nume. ungaretti, ii-34: nappo d' un miele, non più gustato /
fortunati e più gustati riescano i quadri d' 1 atelier ', le ripetizioni commerciali.
4. provato, sperimentato. d' annunzio, v-2-892: avevo disposto che mi
condotto imaginato e caro / ch'altrui spoglia d' affanno / e dolce face ogni gustato
, donna reai, vostra beltate / d' africa son quei frutti, al
nei viali, pieni di frutti nani d' ogni sorte, sono di grandissimo ornamento e
9-29-1-14: come in nulla consonanti e d' accordo a ragion d'armonia, [
in nulla consonanti e d'accordo a ragion d' armonia, [quegli strumenti musicali]
garzoni, 1-896: gerusalem è detta città d' iddio, e sion monte d'iddio
città d'iddio, e sion monte d' iddio, come luogo più de gli altri
cibo gustevole, che sazia la mente d' un nutrimento sodo, eguale, e
tasso, n-iii-573: abbiamo una moltitudine d' affetti ne l'animo nostro, la quale
l'omo alcuna defacoltà, la quale d' esso li tolle pagamento. iacopone,
grifon, che non discindi / col becco d' esto legno dolce al gusto, /
e tatto. petrarca, 191-12: alcun d' acqua o di foco, e 'l
'l gusto e 'l tatto / acquetan cose d' ogni dolzor prive, / i'per
gli facessero un collo lungo come quel d' una gru, perché il piacere che gli
di musivo salame / o il girasole d' oro / di due uova al tegame
or di paura or di speranza, / d' abandonarme fu spesso entra due. abate
, oh con qual gusto abbraccierolla! d' azeglio, 2-483: egli mi ha,
con la maggior chiarezza, espresso più d' una volta il pochissimo gusto che producono
questo non invanio in lei la favilla d' amore, anzi per atti esperti poi
di zel si mostran, non già d' ira caldi / per lo negato a sé
l'assisteva [filippo iv] il conte d' olivares, come favorito suo e mezzano
quanto prima avrebbe inviato un nuovo governatore d' intiero gusto a quelle provincie. lancellotti,
provincie. lancellotti, 339: affermava d' aver avuto in più volte forse 700 mogli
: - dunque questa ballerina è un capo d' opera.
tutto gusto. -ant. disposizione d' animo. dovila, 319: arrivato
, o sia stato un più reo disegno d' accrescer la pubblica confusione. itnbriani,
s. maffei, 93: egli è d' ottimo gusto / e distingue e conosce
altro e nessun se medesmo, / d' un gusto e d'un diletto, /
medesmo, / d'un gusto e d' un diletto, /... sol
mio dolore / di non poter al gusto d' ambo noi / goder la vita in
loro dottrina, per accomodarla al gusto d' ogni uomo. fed. della valle,
de roberto, 1-85: s'accorgevano d' avere gusti simili, aspirazioni identiche,
aspirazioni identiche, gli stessi ideali. d' annunzio, iv-21341: il gusto del
anche l'inconsapevole valore di una rivendicazione d' indipendenza dagli adulti. -eleganza,
il primo che, per l'ineffabile dolcezza d' una voce naturale e pel gusto squisitissimo
stilistica e formale (di un'opera d' arte). -con significato attenuato:
di accorgersi immediatamente o di quell'angustia d' ingegno che non osa scostarsi dalle forme
28: loreto impagliato, e il busto d' alfieri, di napoleone, / i
con scene amorose, davano l'impressione d' un nido di amanti. -uomo di
. croce, ii-5-85: se la critica d' arte è critica storica, ne consegue
taluni ad astrazione immutabile, è risultato d' educazione e rappresenta il grado che un
storia, or fingendole come antiche e d' autori illustri, ora scrivendole senza esame con
si è diffuso ultimamente a roma, è d' una modernità anche troppo spinta.
, accompagnata con una facilità e franchezza d' operare, dimostri avere in sé tutte quelle
il pensar di virgilio; altro quel d' ovidio; altro quel di stazio.
si veggono erigere e ornare talora edilìzi d' un gusto così depravato e barbaro,
golfo. faceva piccole onde estetiche, d' argento, d'un gusto barocco.
faceva piccole onde estetiche, d'argento, d' un gusto barocco. g. raimondi
disegnava assai bene ed intagliava in rame d' un gusto superiore a femmina e che
una baldoria, una fiammata / in casa d' una bella contadina; / e da
tutto questo tempo sono vissuto a gusto d' altri. tassoni, vii-52: il dire
a gl'infermi non è concesso mangiar d' ogni cosa e non possono...
tal gente folle / che non pòn soferir d' amor lo costo; / di suo
di qualcosa avvenuta o fatta a dispetto d' altri. melosio, iii-282: due
nostri, e avete fatto bene a levarveli d' attorno. periodici popolari, i-350:
ove verdeggie il citiso, ove abbonde / d' alcun salso sapor erba odorata, /
la sete e grazioso e vago / d' un insolito sai dà gusto al latte.
gusto. moravia, vii-150: non ricordo d' aver mangiato mai tanto e così di
abati, 83: visto... d' arme il cavallo onusto, / ch'a
stato ordinato il tal lavoro; figuratevi d' in traprenderlo per vostro piacere: e allora
, è un cosettino di gusto. d' azeglio, 1-92: non portai mai
qualch'altro studio più di mio gusto. d' azeglio, 2-402: mi scrisse
, che era incaricato di darmi commissione d' un quadro; soggetto a mia scelta.
aperte e spalancate, e niuno ardisce / d' entrarvi per paura della morte. cinelli
, cercate di far gusto delle cose d' iddio, trattate con lui, e
valle, 370: se bene le monarchie d' elezione venivano a gusto e a diletto
di carne. cardarelli, 6-107: moglie d' un cuoco, sapeva improvvisare su due
di vari accidenti, di paesi, d' acque, d'animali, di casupole,
accidenti, di paesi, d'acque, d' animali, di casupole, di capanne
, di casupole, di capanne e d' altre cose vaghe, gustose e ridicole.
: mobili e suppellettili di fogge, d' altri tempi, talvolta estremamente gustose.
con la sapienza si unisce, a guisa d' una diatessaron dissonante che congiunta alla diapente
la terza pagina, una gustosissima caricatura d' attualità. palazzeschi, 4-178: invece
scegliere quattro o cinque gustosissime pel dialogo d' atticità fiorentina. dossi, 975: faceva
non poco insieme col maestro dell'opere stupende d' antonio da correggio, diversi dipinti di
bianco da siena, 53: per men d' una favilla / è tutta divampata:
/ è tutta divampata: / men d' una gutta stilla, / dentro v'è
asciutta / la terra bene, e d' essa trita o rena / pilli, che
essa trita o rena / pilli, che d' acqua non gli nuoca gutta. fr
verso li stelliferi cieli traendo, gutte d' oro amorosamente faceva piovere. caporali,
fr. martini, i-389: lo epistilio d' esse in luogo del cimasio ha la
guttaperca coll'anima di grossissimi cavi e d' altre materie elastiche e forti da ricevere quegli
i-42x: oggi il signore sotto i soli d' italia porta il soprabito di guttaperca,
: avevo imparato a riconoscere a colpo d' occhio la pianta del sagù e l'albero
lubrici viali / per ristagno tutte imbrunano. d' annunzio, iv-2-910: sono..
di voci nasali e gutturali o d' impertinenze a regola di galateo. fogazzaro,
nello stesso tono gutturale e dormiglioso. d' annunzio, iv-2-89: tra quei fiori.
suoni sordi, rauchi (uno stato d' animo), che risuona di voci profonde
a strappare alle vecchie ragazze inglesi esclamazioni d' ingenua e gutturale meraviglia. c. e
tutta scalpitìo di gutturali da farvi credere d' essere in cina. -pronuncia gutturale
o biotina: vitamina contenuta nel tuorlo d' uovo e nel fegato, la cui
habanera, sf. mus. danza d' origine cubana, diffusasi dal secolo xix
dalla costituzione del suo paese. d' annunzio, v-i-m: gli statuti guarentiscono a
gli statuti guarentiscono a tutti i cittadini d' ambedue i sessi... l'«
seguiva una storia / della figliuola d' inaco. = voce espressiva.
, caratteristica delle popolazioni berbere. d' annunzio, iv-2-983: quel viso bronzino che
: quel viso bronzino che le pareva d' aver già intravisto in una fantasia alzato su
, iii-3-316: hallalì, hallalì, gente d' hab- sburgo! / ad una caccia
in fine non è altro che un composto d' interiezioni e di avverbi comuni alle due
di rami, un graticcio a foggia d' 'hamac '; ma non si curò
paesi musulmani; bagno turco. d' annunzio, v-2-356: mi prediligeva perché gli
campo... di sfoggiare conoscenza d' ogni fondaco e d'ogni caffè della
. di sfoggiare conoscenza d'ogni fondaco e d' ogni caffè della città moresca, d'
d'ogni caffè della città moresca, d' ogni laberinto di viuzze luride e d'
d'ogni laberinto di viuzze luride e d' ogni hammam profumato di muschio.
handicappare » tr. porre in condizione d' inferiorità o di svantaggio rispetto ad altri
) col senso originario di 'giocare d' azzardo; scommettere affidandosi al caso':
ariosto, 43-58: che tante spezie d' animali, quante / vi fen,
sui centri nervosi, provocando uno stato d' ebbrezza con allucinazioni spesso a carattere erotico
entro a quella storia, un vapore d' oppio, d'ambra, di giusquiamo;
storia, un vapore d'oppio, d' ambra, di giusquiamo; e 1'*
come il veglio / della montagna, ebbri d' haschisch, al sangue. d'annunzio
ebbri d'haschisch, al sangue. d' annunzio, iv-1-810: certe sostanze..
: far di suo figlio un dottore d' israele, un rabbino. =
carducci, 496: a un heiniano d' italia. papini, iv-697: l'
sm. bot. henna. d' annunzio, iv-2-982: i miei piedi sono
annunzio, iv-2-982: i miei piedi sono d' avorio oggi. vedi. allora avevo
unità adottata per la misura del coefficiente d' induzione. = dal nome del
ecuador; cfr. spagn. d' america jebe 'gomma '.
l'hoc e aveva pisciato in più d' una neve..., però diremo
dio... la decima parte d' una misura che si chiama efi, aspersa
misura che si chiama efi, aspersa d' olio, la quale misura avrà la quarta
, la quale misura avrà la quarta parte d' una altra misura chiamata in. diodati
offerta da spandere, offerisci il terzo d' un hin di vino. =
parte di frantumi di vegetabili e d' altri corpi organici decomposti mescolati per solito con
dove si nutre di frutti e germogli d' alberi e viene intensamente cacciato per la
un'altra consonante, si accresce questa d' un », e talvolta i-j
, e talvolta i-j d' un e, e così si scrive *
non s'era mai parlato tra noi d' interessi. baldini, 14-213: fosti un
serviamo per esprimere uno che s'affanni d' operare, e non conchiuda. viene
; e i due rimuovi / da te d' un modo. boccaccio, dee.
bel monte, e sovra i crini / d' oro e di gemme un gran palazzo
più ardua sfida / levansi enormi. d' annunzio, i-4: oh i dolci colloqui
/ ne'plenilunii bianchi, ne'bei tramonti d' oro! ungaretti, i-32: ora
dir che qui claude / septe maniere d' ingrati esto livro, / deli quai
disfida accettata hanno i cristiani, / e d' affrontarsi teco i men gagliardi / mostran
guerra ardea / sul fior degli anni miei d' esito ancora / quasi che indifferente,
angiolieri, vii-145 (27-8): chi d' amor sente, di mal far no
inf., 2-17: l'avversario d' ogni male / cortese i fu. idem
sua eternità di tempo fore, / fuor d' ogni altro comprender, come i piacque
, xxxv-n-518: così pregata foss'ella d' amore / ch'un poco di pietà no
, vi-4: da'quai [lacci d' amore], chi v'incappava lei mirando
, è circondato di molte spine in forma d' un riccio, ma tenere e molli
sono certe noci assai grandi, ricoperte d' una scorza dura, la quale è
ne gli orti e ne i giardini. d' alberti, 449: 4 iacea ',
addobbati ad uso di mera delizia. d' alberti, 449: 4 iachetto ',
vetro e trasparente per l'aria. d' annunzio, iv-1-890: i pampini stillanti
l'aconito variegato co'suoi cappucci sfumati d' ialino in violetto. 2.
colore del giacinto: azzurro cupo. d' annunzio, i-228: funebre sotto il cielo
ne l'onda / mitica il mozzo capo d' un orfeo. lucini, 7-7:
grandissima quantità di cavalli e gran numero d' arcieri e iaculatori. citolini, 458:
i suoi inni tra persone che parlino d' amore. = voce dotta,
gravità del iambo assai si avvicinano. d' este, 60: i suoi versi latini
mai lascive arsure / svegliano i metri miei d' amplessi e baci. pascoli, i-652
apollo e di evadne. d' annunzio, ii-78: ecco agesia siracusano /
schiatta indogermanica; che tra una cinquantina d' anni quando avremo studiato il giapponese,
.. ed ha virtù di dissolvere, d' ammor bidare e di sottigliare
si trova in italia (isola d' elba), boemia, spagna, svezia
su la cima, / il manico è d' iaspe orientale. tesauro, 2-225:
aggiungersi gli iaspidi, le agate. d' annunzio, iii-2-245: già le lodasti
ch'ha nome iaspis, / che d' udir si disdegna chi lo 'ncanta.
e per gli iati della versificazione. d' annunzio, iv-1-149: egli ascoltava in
il seno / a lei, cason d' ogni mio male e danno, / oymè
male e danno, / oymè! piena d' inganno, / che terra cum iato
e l'effervescenza; chemiatria. d' alberti, 450: 4 iatrochimica', l'
il piemonte essere la « macedonia » d' italia. -rifì. vantarsi,
affettazioni, per più oscurarsi e giattarsi d' aver letto autori astrusi. n.
in italia, quello cioè degli etruschi. d' inverno'; cfr. fr. hibernacle (
, ii-1053: restava minacciata la francia d' irreparabili gravissime giatture. algarotti, 1-viii-237:
schiavo, più rispetto / gli avrò d' assai, però che la iattura / che
a colui che per lo patrio nido / d' ogni bene e di sé larga iattura
. hibernant (nel 1829). d' ibenusso ornate a oro con perle e pietre
caratteristico dell'inverno; invernale. d' alberti, 450: * ibemacolo ',
i cieli iberni, / da tempesta d' inverno si distacca dalla colonia. continua agitati
caro, 9-906: sopra l'arme / d' una purpurea cotta era adobbato / di
da lontan scorgo il gran giove / colmar d' invidia il tebro, e 'l suo
frate / da tonde ibere a quelle d' eufrate / spargere il suon de le sue
si gettano, e come se uscissero d' un mangano, si veggono per aria
par cicogna, / perché e'si pasce d' uova di serpente. citolini, 224
serpente. citolini, 224: l'uccel d' acqua... è poi la ibi
... è poi la ibi d' egitto. domenichi [plinio], 8-27
sente carico, s'empie il gozzo d' acqua, e col becco si fa uno
buonarroti, 1-425: nel bassorilievo antico d' avorio messo per ornamento alla fine de'medaglioni
serpi, le locuste, i bruci. d' annunzio, i-360: l'ibi migrante
entro un canestro / di vitalba e d' ibisco attorno in guisa, / che non
cannelle, gl'ibischi ed un'infinità d' altre erbe lacustri... nascono sopra
vento e gli uccelli vi trasportarono. d' annunzio, ii-711: teco andare vorrei tra
amorosi affanni, / come ne'colli iblei d' april le pecchie. lori, lxi-19
versi miei. tommaseo, 11-96: d' ape iblea turbar non lice / la quiete
la quiete a'fiori in seno. d' annunzio, i-767: scossa da 'l vento
il verdone è... più d' ogni altro adatto ad incrociarsi colla canarina
ibridi sono sterili. — ibrido d' innesto: chimera (v. chimera2)
salvini, 6-132: pare che l'esempio d' ennio agl'ingegni che venner dopo arrecasse
aspirazioni da combinazioni ibride e immorali. d' annunzio, iv-1- 164: nella
dal destino, che, sotto le sembianze d' una bimba ignara, celava tutte le
vocabolario, è ibrido, perché composto d' una greca e d'una latina.
, perché composto d'una greca e d' una latina. foscolo, xi-1-123: sappiamo
una parola e l'altra, ibrido impasto d' inglese e di un dialetto lucano.
4 l'uomo vestito 'a lutto d' una scena ibseniana. ungaretti, xi-72:
. dallo spagn. hicaco, voce d' origine aruaca. icaco, sm
meno: / troppo è vasto desio d' un uom terreno / per tanto olimpo icareggiar
augel palustre gli ingegni inonorati condanna. d' annunzio, ii-941: roma apparìa. l'
il riserbo del ragazzo... meritava d' essere imitato dalla matrigna: questo pensa
padre scolopio, dicesse icasticamente ai suoi ragazzi d' ultimo anno: « dalle sigarette al
pur fu operazione de la fantasia, intendasi d' una imaginazione intellettuale; ma questa non
. comanini, l-m-274: due sorti d' imitazione avete detto che si ritrovano; icastica
pittori icastici e facitori de'ritratti. d' alberti, 450: 'icastico', aggiunto
alberti, 450: 'icastico', aggiunto d' imitazione, o simile, che ha per
i modi più icastici e realistici. d' annunzio, v-2-270: lo guatavo per
: ricordo ancora di lui alcune espressioni d' una straordinaria virtù icastica e schiettezza paesana
denominazione della lettera x. frottole d' incerta attribuzione, xlvii-265: tal crede
un libro, dio tei dica; / d' un iccase farotti un fio, ch'
: non torrai 'l nome a pinca d' oro; / che non faresti un icchese
gosta, la scimia, più specie d' uccelli, sono avidissime delle uova de'
... non l'almo nome d' osiri,... non la propria
da'latini son dette 'crabrones '? d' al berti, 450:
hanno imposto questo nome ad un genere d' insetti che distruggono i bruchi e l'
che distruggono i bruchi e l'uova d' altri insetti perniciosi. gioia, iii-211
imagini, overo tavole, come icone d' altari e cose simili. lucini,
2. in senso generico: dipinto d' argomento sacro. d'annunzio, iv-2-423
generico: dipinto d'argomento sacro. d' annunzio, iv-2-423: tra le imagini dei
antifonando nuovo litanie: / passan vescovi d' oro ed ingemmati come le teche / delle
tesauro, 2-565: figure iconiche son metafore d' ipo- tiposi, rappresentanti all'occhio alcun
, de'vizi, delle scienze. d' alberti, 450: 'iconiche'epiteto