le variazioni di livello di un corso d' acqua (ed è per lo più collocato
, 13-i-948: dentro all'acque / d' amore ardon le foche e le balene
: gonfiata ed aspra / span- deasi d' oro con argentee spume / la corinzia marina
e de'ministri / del sacrificio, d' arrostite carni / de'tori, di vin
la focaccia da portarsi lassù: impastata d' olio, insaporita di salvia. bacchelli,
per lui luglio e gennaio erano fette d' una stessa focaccia e tutta pasta d'un
d'una stessa focaccia e tutta pasta d' un sapore. -fare focaccia di
elmo con la faccia / che gli fè d' ogni cosa una focaccia.
la detta callosità, rasa imprima a modo d' una focacciuola, e si leghi e
se n'andò col cor focace. d' annunzio, ii-759: o gloria, o
, viii-3-166: il fucile è uno strumento d' acciaio a dovere delle pietre le quali
cotali sassi piccoli a modo che ghiaia d' arno: e sono quasi tutte pietre focaie
volgar., 125: ivi la gente d' enea colli fucili delle focaie pietre traggono
alla pietra focaia ed ah'acciarino. d' annunzio, ii-582: verdi lembi ha
l'ultima visione che ebbi fu quella d' una fornace... coi focaioli seminudi
rosetti, 1-49: empite il vaso d' acqua rosata damaschina, et acconciatelo in tal
, cominciò a lodare il bello d' un focarone, agguagliandolo, quando la freddura
bruno e fulvo di un cavallo. d' annunzio, v-1-376: era un piccolo cavallo
, sf. tratto finale di un corso d' acqua che sbocca in un fiume,
al porto detto mavocasto, sulla focie d' un fiume detto tiglias, s'acconciò
1-91: di contro alla foce / d' un torrente che straboccava / il flutto
, / ora dissepolta / quasi tepore d' una nuova gioia, / grazia amara
di uno stretto, di uno specchio d' acqua). dante, conv.
isoletta faro, alla foce del porto d' alessandria d'egitto, a servir di fanale
, alla foce del porto d'alessandria d' egitto, a servir di fanale e guida
favor comparte, / e le porte d' italia e l'erta foce / vuol che
miglia lontano a lui, nella foce d' una valle. o. rinuccini, 76
o. rinuccini, 76: già d' atlante il figlio / de l'orrida caverna
onde noi amendue possiamo uscirci. cecco d' ascoli, 429: la valanga d'acqua
cecco d'ascoli, 429: la valanga d' acqua va via per la foce /
andare a sboccare, sfociare (un corso d' acqua). g. villani,
mio destrier pian pian men giva. d' annunzio, i-682: pro- fondavasi innanzi
, x-3-347: veloce / nel mar d' eternità mette la foce / mia vita peregrina
i cavalli, tutto dava l'idea d' una abitazione preistorica. = deriv
, v-2-253: zaccagna... balzato d' un salto sulla locomotiva aveva afferrato una
del corpo equipaggi militari marittimi. d' annunzio, v-3-24: tutti quegli uomini,
cova un residuo di fuoco; principio d' incendio. cinelli, 1-274: cento
che dominavano la penisola avranno nel centro d' italia il focolaio d'un incendio che
avranno nel centro d'italia il focolaio d' un incendio che roventerà le loro corone
casa nel mese nono, ed era d' inverno; ed era posto uno focolare
, 877: tolsi un tizzone di fuoco d' un focolare che v'era, e
il colosso di rodi né le piramidi d' egitto, la cucina di fratta ed il
fra tanti incendi sembra / il focolar d' amore. capponi, 4-309: bramo che
o si riattiva un incendio, principio d' incendio. bacchelli, 10-139: videro
città e i suoi cittadini tre miglia d' intorno, senza pagare taglia o alcuna spesa
cittadini di firenze, e tre miglia d' intorno, sanza pagare niuna taglia o spesa
: tolta la speranza a un re d' aver, dopo la guerra, a goder
aver, dopo la guerra, a goder d' una più sicura pace, e a'
umana o diabolica che valga a rimoverlo. d' annunzio, iii-1-835: su la via
maggiori si direbbero estinti, si risvegliano d' improvviso dalla quiete fittizia perché il fondo
particolari, dovendo rispondere a specifiche esigenze d' ingombro, soprattutto in relazione con lo
negri, 269: danno i segni d' allegrezza colle canne degli archibusi, perché
quattro staffieri in bellissime livree cilestrine. d' azeglio, 1-376: i carabinieri entratigli
,... una grande quantità d' armi, dagli archibugi alle pistole a
spalmato, con tutti i suoi corredi d' artiglierie, dovendo portare, oltre a quelli
. il lessico dell'inventario di alfonso ii d' este, 3483: un fuggone de
. straparola, 7-1: dell'amor d' argentina è sì focosamente acceso che della moglie
l'una, riceveva dolcissime prove d' amicizia dall'altra. 3.
che messe nel fuoco non si liquefanno, d' una esalazione della terra secca e focosa
che fossero una viva brace di fuoco? d' annunzio, v-3-92: gli diveniva focosa
poteva [orazio] ben allora bagnarsi d' acqua fredda, come suol farsi anche al
fredda, come suol farsi anche al dì d' oggi a chi troppo dal vino scaldato
chiabrera, 273: sull'alta fronte d' artemin selvosa, /... /
balzo da ladro / basta sul cavallo d' un frontone, il più / focoso.
sempre animato con giuste proporzioni e sparso d' un lume equabile d'immaginazione che talora
proporzioni e sparso d'un lume equabile d' immaginazione che talora si cangia in un lampo
. pananti, ii-307: il desiderio d' onore ferve nei cuori magnanimi, si
beicari, 1-33: l'uomo d' iddio giovanni, innanzi che si facesse
mi vestii il dì de l'ascensione d' una robba di velluto nero fregiata di
robba di velluto nero fregiata di cordoni d' oro con la fodra di tela d'oro
cordoni d'oro con la fodra di tela d' oro. garzoni, 1-652:
fodera, alla foggia del cinquecento e d' altri secoli passati. -rivestimento esterno
o anche di persone). d' azeglio, 2-265: del resto, così
fodera del libro, era la calcomania d' una specie di tamburino del settecento,
tai cose. inventario di alfonso ii d' este, 1381: fodra di lupo cerviero
dà vita, / tu ti fodrai d' ermine e di vai, / e la
sicurezza, la faccia foderare la cassa d' inceratino. guerrazzi, 9-ii-232: esaminata
. -anche al figur. cielo d' alcamo, 77: en paura non mettermi
manganiello: / istòmi 'n està groria d' esto forte castiello; / prezzo le
/ prezzo le tue parabole meno che d' imo zitello. 6. ant
. ghiberti, xv-328: nella chiesa d' ascesi è di sua mano cominciata ima
montagne lontane del lario avevano una gloria d' oro fulvo e di viola.
animo umano... sempre desideri gloria d' acquistare. l. martelli, 1-54
] anzi potrà conquistarsi la gloria imperitura d' aver per primo riconosciuto il suo simile
: deh, quanti, o misero, d' ispirazioni / litri raccogliere puoi ne'polmoni
/ quanti rav volgerti chili d' affetto / giù ne lo stomaco puoi tu
tra le persone, / senza pericolo d' indigestione? serra, ii-227: il carroccio
maestro alberto, 6: con speranza d' acquisto di nuova gente a gloria
, iniqua giovane, prendi tu gloria d' aver dispiaciuto a noi, e insuperbisci per
e 'l vanto di saper me'fingere / d' ogni poeta una bugia. l.
1-655: -ma, sempre a me d' iddio tu parli /... /
: acquisterà la gloriuola di erudito. d' azeglio, 1-299: tutto quanto vengo dicendo
i defunti e in quelle delle domeniche d' avvento e di quaresima; s'inizia
celebrar qualche vittoria, / l'arrivo d' un gran re, cosa si adopera?
, 263: egli aspetta a gloria d' alemagna certe materasse a vento, che
.. l'altro modo della parte d' esso gloriante. d. bartoli, 42-
gloria e glorianza e letizia e corona d' allegramento. = deriv. da gloriare
, 4-237: ogni festa, ogni capo d' anno... riceveva altri regali
altri regali più costosi, un crocifisso d' argento, un rosario coi gloriapatri d'
d'argento, un rosario coi gloriapatri d' oro, un libro da messa rilegato in
., 9-6 (375): d' esser da un così fatto giovane amata forte
i-110: potremo più presto lamentarci noi d' avere perduto il reame per la infedeltà
nostri che non potranno gloriarsi gl'inimici d' averlo acquistato per propria virtù. panigarola
, 865: la patria si gloriava d' un figliuolo che si vendicava degli insulti
, vii-242: lo populo si cesserà d' essere di moab; però che s'è
petrarca, 131-13: mi glorio / d' esser servato a la stagion più tarda
.. attesi a... gloriarmi d' avere te fidatissimo amico in cui riposi
adorare. leggenda di s. guglielmo d' oringa volgar., xxi-1208: ritornarono
bestemmiate e gloriate, della giovine italia. d' annunzio, iv-1-156: simili giganti grandeggiavano
-figur. reso splendente. d' annunzio, iv-2-3: il polverone copriva tutto
copriva tutto quel tumulto di bestie e d' uomini in faccia alla maestà della basilica
, glorificando 'quei guerrieri '. d' annunzio, iv2- 652: bisogna glorificare
ricci, 166: il quale leggerò più d' ima volta, per ringraziare e glorificare
tu riconosci come il più sacro dovere quello d' amare dio sopra ogni cosa; devi
vi farebbonp glorificare e poi uscire d' ogni dolore. 6. manifestare
affliggea di state e di verno. d' azeglio, 1-193: aver visto nelle storie
, parea che fossero cori e schiere d' angioli e de'santi già glorificati. scala
fe'gentile, che par glorificata, / d' onne gente ammirata, de mirabele ornato
e vive il ciel così glorificato. d' annunzio, 4-i-148: sotto un vetro
chiamar la forza di muscoli indeterminata. d' azeglio, 1-298: la sua vera e
4-546: non voleva esser a parte d' un'azione che riputava dannosissima al suo
che tra l'altre meriti il nome d' eccellenza, e che da coloro gli quali
tradito, con seicento uomini armati tentò d' uscire per le porte e morire gloriosamente.
scale. bocchelli 4-7: dal marmo d' onore di ima pescheria gloriosamente fetente e
224: aveva tra se medesimo determinato d' adoperare ogni sforzo possibile per..
posizione eminente per tradizione e per nobiltà d' origine (una famiglia,
? machiavelli, 184: annibaie, partito d' italia, dove era stato sedici anni
. varchi, 18-1-57: arrigo potentissimo re d' inghilterra, glorioso nella francia, e
terzo, che fu un rosaio finto d' oro,... fece vedere i
proseguire in que', lineamenti le traccie d' una bellezza che fu a'suoi giorni
di che temi? / forse non d' altro che dell'esser bella, / di
di calpestar la gloriosa polve / o d' ettore o di priamo o d'altri
/ o d'ettore o di priamo o d' altri eroi. frisi, xviii-3-341:
l'emilia contiene almeno quattro grandi nuclei d' arte. -che è ricco di
rettor., 32-25: dicerà tanto d' essa prima parte [della filosofia],
suo zio canonico morto in tarda età d' indigestione per aver mangiato troppa pernice coi
, 252: gentilezza è dupplice: d' animo e di nazione. la prima si
a criticare... la proporzione d' una gamba... o simile piccolo
2-118: andò a casa gloriosa e felice d' essere stata rammirazione degli uomini e la
avverb. monti, 11-5io: uscì d' agguato / sghignazzando il fellone, e
capellano volgar., i-121: lo re d' amore primieramente entrando fue ricevuto dalla reina
amore primieramente entrando fue ricevuto dalla reina d' amore con grande abracciamento, e preso
), / ha ancora qualche foglia d' oro. -sfolgorante, splendente (
sofia. questa glosa de la diffinizione d' aristotile te la consentirò: ma quando così
intesa, non includerà già l'amor d' iddio, come dicevi. caporali,
critico più sottile sarebbe nato alcun sospetto d' interpolazione. carducci, iii8- 45:
raccolti da giustiniano o de le glose d' accursio. castellini, 36: al primo
diritto, scienza o tradizione giuridica. d' annunzio, v-3-410: tu [bologna]
alla tua scola, dalla bocca magnanima d' imerio / redando il verbo dell'antico imperio
, e vedete se vi da 'l cuore d' intendere il testo dalla semplice glosa poetica
gran poeta. monti, 5-18: più d' un dottor con glosse ha guasto affatto
riusciti a qualche cosa di buono. d' annunzio, iv-2-488: un ambiguo incantesimo
: il pretino... sgrana tanto d' occhi alle mie glosse e tenta di
e per lo più indica una disposizione d' animo poco benevola). - anche assol
institutori impegnarsi nel tempo stesso in più d' una guerra; quando però non sia con
si diceva che, attraverso l'osservazione d' una donna, un augure avrebbe potuto
nominò prisciano di lidia grammatico e francesco d' accurzio glosatore delle leggi, nostro fiorentino
da lui fatta a'glosatori e commentatori d' inter- pretarla. bettinelli, 1-i-158:
delle nostre librerie, e vano pregio d' eterni cataloghi, composti d'aride gassature
e vano pregio d'eterni cataloghi, composti d' aride gassature sulle morte leggi dei romani
molti dei vostri non avessero preso cura d' illustrare il testo che date fuori coi
glossina, sf. entom. genere d' insetti dit- teri della famiglia muscidi,
, 14-3-201: [il falcinelli] dice d' aver sei volte rassettati, col glossocomio
aver sei volte rassettati, col glossocomio d' ippocrate, umeri slogati. =
dal cielo. lucini, 8-57: carche d' oro ad ophir, d'argenti a
: carche d'oro ad ophir, d' argenti a cina, / d'issopo e
, d'argenti a cina, / d' issopo e mirra in asia e di più
idiopatica, ma spessissimo sintomatica o conseguenza d' apo- plesia o di desione all'origine
esser chiusa da una spuma viscosa, fatta d' aria e di acqua insieme dibattute.
. gadda, 550: in quella stagione d' amore la sua voce era ancora voce
singolarmente velata: come se la pellicola d' una mandorla... le fosse andata
e seguitano le vestigie di queste tre spezie d' uccelli: cioè glotto, oto e
, 5-344: certi « fugati » d' immagini e allitterazioni... talvolta sbandano
entrava in noi con quel ronzio d' ingorda / felicità. c. e.
pieno di cavalieri. sono filettati d' oro e raschiano gli amati e i gasparo
nella fossa di tufo, / stretta camera d' amore, / scintillano gli occhi
per applicare le macchine a questa filatura era d' uopo in prima sciogliere il glutine che
ossame, / così l'intingolo / d' un'altra colla, / dal gran carnaio
e agli augelli, che a fior d' acqua / o poco sotto nuotano, di
salvini, 30-2-104: a sciorre i versi d' omero e di virgilio da quel glutine
terree del fango sparse per la sostanza d' acqua sono impedite dal contatto e dal
impedite dal contatto e dal glutine naturale d' essa, che non possono liberamente ricadere
rende [i bachi] idropici e gonfi d' un umore che li uccide o li
ma realmente povera di seta e pregna d' umori e di glutine. olivi, 161
], esso si vede tutto stillante d' un glutine vinoso. 5.
, qualità per la quale le parti d' un corpo hanno del viscoso, e facilmente
aria,... si vede coperta d' una materia glutinosa e di cattivo odore
della loro spoglia e si trovarono coperte d' un nero e glutinoso imbratto! percoto
sommità di un lungo palo unto e bisunto d' olio e di altre materie glutinose.
ha dentro un ronzo di ghitarra. d' annunzio, iv-1-674: non avendo.
qual torta / strada tra noi sì d' improvviso arrivi? parini, 338
. famiglia di sanguisughe, comprendente forme d' acqua dolce e forme terrestri, che
.. da dieci secondi lanciavano gnaulìi d' amore muovendosi languidi uno incontro all'altro
4 primitive ', perché sono prive d' ogni impronta di corpi organici..
un par tuo stia senza vino. d' alberti [s. v.]:
enclitica dopo un verbo. f. d' ambra, xxv-2-435: dimmi chi me gli
e'mi si difilarono tutt'e due d' accordo contro talmente, e tanto d'
d'accordo contro talmente, e tanto d' intorno stettermi, e tanto spinsermi, ch'
levate dalla canova dell'abbondanza, e non d' altra sorte pan e. note al
perché la nazion lor tutta s'impasta / d' una farina, e son tutti una
sesso femminile, / per lo più d' aver nel cuore / avarizia, e
bordo. 5. bot. gnocco d' autunno: varietà autunnale di pere.
, la cosima... il gnocco d' autunno. 6. locuz.
stupido, non ha più ragion d' essere. pascoli, i-739: queste idee
, che sono i poeti del secondo periodo d' una civiltà, proseguono questi rimatori le
par che si metta in via sulla traccia d' un apologo all'antica, adatto ai
ninfe; basta chiuder in un vetro pieno d' aria una mistura d'acqua e di
un vetro pieno d'aria una mistura d' acqua e di terra, e lasciarla esposta
tremende / di mostruosi gnomi, altri d' acquoso / vapor composti ed altri d'aere
altri d'acquoso / vapor composti ed altri d' aere ed altri / di terrestri sostanze
amaranti; / dove dorme per opera d' incanti / il gnomo biondo e l'azzurrina
pragmatici ', che contengono le gesta d' alcuni;... i * gnomologici'
ombra dello gnomone è sei piedi. d' annunzio, iv-2-301: il sole discendeva a
s'è estesa fino al fare orologi d' ombra della luna. scinà, i-12:
] gnomonico, e trovò una forma d' orologgio solare che si disse ragno.
: la linguacciaccia usata da que'cialtroni d' oggi non consiste se non in quel loro
b. croce, ii-ro-53: talvolta par d' intravedere finanche in lui [hegel]
gnosìaco re della dittea / isola, già d' europa figliuolo, / vi venne.
suo dover, rispose il gnossio duce. d' annunzio, i-60: godesti un languido
: teneva nel salotto la bibliotechina d' orticoltura; i libri mistici,
chi ha ingegno metafisico può rinvenire argomento d' alti voli in codesta dottrina dei genii,
, / ch'e'mi sia dato d' una spada gnuda, / che pur allotta
: la moltitudine che si trova gnuda d' ogni mezzo da vivere... acquista
proverbi toscani, 335: voce d' uno, voce di gnuno. =
usata anche per le navi, nei porti d' italia e di provenza, durante e
in su la schiena, e li d' arabia un solo. boterò, 1-216:
bianchi, o non è selciato affatto. d' annunzio, i-933: lunge, sull'
/ che sbucan dalla terra come denti d' ausonia. panzini, ii-37: in
s'esercitava alla meglio sulla pista invasa d' erbacce e tutta gobbe e saliscendi.
fare dei circoli nobileschi hanno l'aria d' essere composti d'uno spirito che non
nobileschi hanno l'aria d'essere composti d' uno spirito che non è quello né
uno spirito che non è quello né d' adamo né quello di voltaire: essendo
di voltaire: essendo al massimo composti d' un poco d'afrodisiaca canfora per raddrizzare
essendo al massimo composti d'un poco d' afrodisiaca canfora per raddrizzare la gobba degli
, 3 succhiellini, 3 paia di seste d' ottone e di ferro, 1 martellino
volgar., i-555: se della schiatta d' aaron nascerà cieco e zoppo, ovver
, iii-1-365: stralunato degli occhi, d' un piè zoppo, / gobbo, le
ci son gobbi animali / di terra e d' acqua. maritu), 13-102:
era quel che mi attirava il cuore più d' ogni cosa. -ripetuto con valore intensivo
cui mento, il cui dorso [d' atlante], / e per nievi e
laido a vedersi / stralunato degli occhi, d' un piè zoppo, / d'omeri
, d'un piè zoppo, / d' omeri gobbi contratti sul petto. de marchi
è gobbo, quando è gobbo. d' annunzio, iv-2-1189: questa sua voce passa
per una bocca avida e scontenta come d' un bimbo ghiotto che con un soldo
pur a trovare, e, interrogandola d' un tal successo, ditemi gobbo se ella
s'afferravano sul panciotto i gob- betti d' argento, i chiodi, i comi di
: ostentando sulla pancia una magistrale catena d' oro piena di corni eburnei, corallini
corallini, argentei, e di gobbetti e d' altri simboli contro la iettatura,.
. leonardo, 3-351: quella parte d' acqua che riga il suo fondo,
, rifiutare (con sdegno). d' azeglio, 2-42: i soldi devono venire
bianco-nivee. idem, 686: 'anatra d' inverno 'o * gobbo rugginoso maschio
volgar., ii-187: comanda ai figliuoli d' israel che diano ai levitici, delle
, / vedea per mezzo sparsa e d' ogn'intomo / di gocce rosse, a
di rugiada luccicavano su di ogni filo d' erba. pirandello, 7-136: una goccia
perlacea, una goccia che rigava giù d' un tratto la gota. brancoli,
, ci renderebbe amari anche i fichi d' agosto dalla goccia d'oro.
amari anche i fichi d'agosto dalla goccia d' oro. -famil. muco liquido
, con i labbri tocca un rivo d' acqua fresca né per ciò ne mandò mai
torrida estate non era caduta una goccia d' acqua. quarantotti gambini, 6-11:
versarmi anch'egli sull'anima una goccia d' amarezza. leopardi, i-236: uno sventurato
, 1-660: una goccia di spirito d' ironia condisce assai bene un'anima gentile;
gentile; due goccie la guastano. d' annunzio, iii-2-1028: per disarmarti,
sportono in fuori a foggia di gocciole d' acqua cadenti dai triglifi medesimi.
polarografia. 11. meteor. massa d' aria separata da queua originale e circondata
). 12. miner. goccia d' acqua: topazio incolore, assolutamente puro
topazio incolore, assolutamente puro. -goccia d' acqua di vicenza o goccia di vicenza
mia. -assomigliarsi come due gocce d' acqua: essere simigliali fissimi (persone
sua sorella, somiglianti come due gocce d' acqua, malgrado i baffetti incerati dell'
la bimba gli somigliava come una goccia d' acqua somiglia all'altra goccia. g.
madre, benché lei fosse « mora » d' occhi e di capelli, ci assomigliavamo
di capelli, ci assomigliavamo come due gocce d' acqua. -bere il calice
disposizione del comitato regina elena la villa d' albano e vi saranno ricoverati oltre cento
rado di stille: / di stille d' oro in coppe di cristallo. bocchelli,
, 9-299: quel così nudo gocciar d' acqua. 2. stillare,
soffitto già s'era aggobbato, gocciava d' inverno per due o tre stillicidii,
tre stillicidii, e le pareti serbavano anche d' estate, due larghe chiose d'umido
anche d'estate, due larghe chiose d' umido, grommose di muffa. e.
cecchi, 7-95: ero tutto imbottito d' aspirina, e gocciavo di sudore.
, con un lento / gocciare. d' annunzio, v-1-15: anni senza numero
fuor che l'oro è rotta / d' una fessura che lagrime goccia, / le
meduse dell'oggi, / del facile incontro d' ogni ora, le molto pallide /
vi-1-337 (35-i): per ogne gocciola d' acqua, c'ha 'n mare
: le nuvole incomincioro a gittare gocciole d' acqua. leonardo, 2-180: allora i
tagliere, / ecco il quissimile / d' un cancelliere / sotto le gocciole / d'
d'un cancelliere / sotto le gocciole / d' una candela. faldella, iii-92:
sole si semina in diamanti / di gocciole d' acqua / sull'erba flessuosa.
occasione... di ritrovare il numero d' esse gocciole in ogni data ampiezza di
che pareva che fosse acqua bollente. d' annunzio, iii-1-281: sta per venire
: sta per venire giù un rovescio d' acqua. aspettavo le prime gocciole:
: irruppe il pianto come l'acquazzone d' estate, e un singhiozzo dalla gola che
gocciole divenute, poco a poco, perle d' una rugiada di soave dolcezza.
al mar, non credarei / gocciola d' acqua potervi trovare. fatti di cesare,
, e non poterò trovare una gocciola d' acqua. boccaccio, dee., 6-2
sappia infornare; e non aspettaste voi d' assaggiame gocciola. rinaldo degli albizzi,
di parole non v'è una gocciola d' ingegno, e in un mar d'inchiostro
gocciola d'ingegno, e in un mar d' inchiostro non v'è
di lentini -corresse il cocchiere -ima gocciola d' acqua in confronto col mare. 3
cassa ho trovato questo paro di gocciole d' oro, che mio zio baccio aggiunse
/... / che con gocciole d' oro avea d'argento / lo scudo
/ che con gocciole d'oro avea d' argento / lo scudo innanzi, e ci
con nobili dipinture a chiaroscuro riccamente lumeggiate d' oro a maraviglia campeggiavano. l
le quali, a foggia di vere gocciole d' acqua cadente da triglifi, sportano in
da alcuni sieno anche dette chiodi. d' annunzio, iii-2-67: a destra, una
, di mal di gocciola cascò morto d' età d'anni quarantasette. pallavicino,
mal di gocciola cascò morto d'età d' anni quarantasette. pallavicino, ii-422:
il tolse di vita l'ultimo giorno d' aprile. panciatichi, 77: grida il
una eleganza tutta particolare, e un sorrisetto d' uomo contento. 7. ant
teneva una arme che aveva il campo d' oro, dentrovi certe gocciole d'argento.
il campo d'oro, dentrovi certe gocciole d' argento. 10. locuz.
della pietra. -essere una gocciola d' acqua nel mare, nell'oceano:
creatura, sono meno che una gocciola d' aceto in mezzo il mare. tommaseo,
doverci stare. -ogni gocciola d' acqua lo bagna: detto di chi
di salute. -somigliarsi come due gocciole d' acqua: essere simigliantissimo (persone o
370: si somigliano come due gocciole d' acqua. e. cecchi, 2-64:
, 2-64: somiglia come due gocciole d' acqua a panzini. 11.
continua fora la pietra, la gocciola d' acqua cadendo cava la pietra: per
* gutta cavat lapidem ', una gocciola d' acqua continuata cava una pietra. equicola
medesima luce, ripercossa nelle minutissime goccioline d' una nuvola rugiadosa, vi circola dentro
ma no: tendersi dietro alla lunghezza d' uno zampillio, distrigare la diversità dei
sanguigna pioggia, / fulmina l'aria d' una luce cruda. manzoni, pr.
sp., 642: in vece d' inquietarsene, ci sguazzava dentro, se
capelli tutti sciolti all'indietro e gocciolanti d' acqua e di sudore,...
l'avrebbe fatto paura a chiunque. d' annunzio, iv-2-188: le fruttivendole e i
quella pietra incominciò a gocciolare un poco d' acqua, ed ogni dì ne usciva tanta
1389: ecco, di non so d' onde, un lupo sbuca, / grande
un buffo di vento gocciolava la pioggia. d' annunzio, iv-2-953: le gocciole della
vi cadesse sopra una forte pioggia. d' annunzio, v-1-388: il pennello gli gocciolava
per un àndito che alle pareti gocciolava d' umido. -sostant. serra,
-sostant. serra, i-204: ho d' intorno il rumore interminabile della pioggia e
in mezzo un alto monte coverto perpetuamente d' una folta nebbia, che gocciola tanta acqua
leggerissime leccature di minio, di cinabro, d' oro. gocciolatóio, sm. archit
cornice sta sotto la gola rovescia. d' annunzio, iv-1-460: su la facciata rustica
, che fa spiccare a piombo le gocciole d' acqua. = deriv. da gocciolare
né un appartato gocciolìo di stille. d' annunzio, iv-2-837: così alto era il
e ora, lasso!, un gocciol d' acqua bramo. boccaccio, dee.
si bevve, senza avervi entro gocciol d' acqua. castelvetro, 4-65: il vino
certa quantità non essendovi dentro mescolato gocciolo d' acqua ha più vigore e spirito che non
e spirito che non ha altrettanto vino d' altrettanta bontà nel quale sia mescolata molta
27-261: non ne fece sentir la domanda d' un gocciol d'acqua, che in
ne fece sentir la domanda d'un gocciol d' acqua, che in eterno mai non
braro e marzo non è caduto un gocciolo d' acqua. carducci, iii-24-376: non
ella si fece servire un gocciolo appena d' anisetta. -per estens. minima
fosse cascata su a goccioli la calce d' una imbiancatura alla facciata del palazzo.
si sta scrivendo cadono talora de'goccioloni d' inchiostro dalla penna,... dettando
frequentemente de'goccioloni inopportuni e molesti. d' azeglio, 1-416: io vedevo il
di raso della signora due enormi goccioloni d' unto. verga, ii-92: tirava vento
goccioloni della pioggia. soffici, i-48: d' improvviso piombavano i primi radi goccioloni di
intralciatosi anni addietro in questo vastissimo disegno d' innovazione... tardi s'era accorto
sarebbono piccoli, ma lieti e godenti d' una vicinità concordata. bembo, 1-67:
corpo nettamente, e più si guarda d' udire villanie, e più si mantiene godente
carducci, iii-6-139: prima cantò i piaceri d' un amore sensuale e il fastidio d'
d'un amore sensuale e il fastidio d' aspettare e il dispetto di non ottenere,
dispetto di non ottenere, con massime d' epicureismo godente. -che esprime gioia
. bocchelli, 11-37: un gaudio d' ebbrezza godente. 4. ant.
loro reità, come fecero nel mondo. d' annunzio, iii-1-580: e te n'
vo * che lo stidione / giri d' intorno al foco. / -se d'ogni
d'intorno al foco. / -se d' ogni cosa un poco / mi drai
ciel di copia, in noi d' inopia hai centro, / circondato dal cerchio
, 18-87: peccato pessimo è godere d' avere compiute l'empie iniquitadi. petrarca
mio amore / che godevi nel cuore / d' una gioia secreta. -con
, ch'ora godete e fate festa / d' avermi tratti gli occhi dalla testa.
sani e godere. delfino, i-m: d' un giorno solo / è la dimora
si compiace di sprofondarsi in uno stato d' animo e se lo gode. piovene,
... godevi nél cuore / d' una gioia secreta. -con partic
ii-557: l'europa per alcuni mesi godè d' una pace che non aveva provata giammai
i colli euganei a godere le delizie d' una collina, che ad onta de i
c'era tempo di godere gli effetti d' una nebbietta svampata su quelle care tegole
): lui mi darebbe cinquanta scudi d' oro, i quali danari mi donava
accolita di gente / ch'à la tristezza d' una stampa antica. palazzeschi, io-m
fruizione e dalla contemplazione di un'opera d' arte o dalla partecipazione a qualsiasi forma
partecipazione a qualsiasi forma di bellezza e d' armonia in genere. - anche assol.
. godermi nella contemplazione del bello antico. d' annunzio, i-5: e tu salve
: la madre... lui pensò d' avere per marito, e godersi con
portare un pane, perché io possa dire d' aver goduto la sua carità. faldella
, ma cento volte più, o d' avantaggio, voglino al presente, godendo
la goda [quel cafone] la figliola d' un droghiere fallito. 19.
lode si gode la lingua greca, che d' esser lei di bei vocaboli copiosa.
è tessere quanto il darsi ad intender d' essere, essi [gli aristotelici] godono
un ben grandissimo, e posson persuadersi d' intendere e di saper tutte le cose
stessa immunità, essendo ministri e interpreti d' esso cuore. monti, v-333: godendo
non avevo neppure sentito mai il bisogno d' una libertà maggiore di quella che effettivamente
fortezze. goldoni, viii-614: per godere d' un tale benefizio dovreste rinunziare al pensiero
: prender, o gesù mio, tarme d' inganno / non debb'io già per
avrebbe goduto il pristino 4 per cento d' interesse. -avere in usufrutto (
bocca e ne le guance: / d' amor e di goder vi si ragioni.
un nobile giovane,... d' una donna... innamorato oltre misura
cavalca, ii-190: non ci consiglierebbe d' abbandonare il mondo, né di fare
chiamata isola di brest e l'altra isola d' uccelli, nella quale v'è quantità
, irrigata da molte fontane e coperta d' olivi e di palme. roberti,
può essere facilmente ammirato (un'opera d' arte). baldinucci, 2-3-43:
speciale a provare godimento e gioia. d' annunzio, v-3-277: cinque de'suoi piccoli
volete solo il godimento, i giovani d' oggi. -mollezza, agiatezza.
casta e di pudica, co 'l godimento d' un solo amante, con la fruizione
un solo amante, con la fruizione d' un solo amore. -piacere estetico
che deriva dalla contemplazione di un'opera d' arte. b. croce, ii-5-224
10: quale sarebbe il tipo ideale d' una società perfetta? quella in cui
platano... ama l'acqua e d' essere in godimento delle fonti e ruscelli
essere in godimento delle fonti e ruscelli d' acque correnti. = deriv.
ma il divorato fino all'osso. d' annunzio, v-2-382: si sformava ne'
non quelle attive rinnovatrici. -goditrice d' uomini: donna sensuale, lussuriosa.
lei balbettava colla faccia accesa di goditrice d' uomini, lui aveva un sorriso èbete.
andarono quattro amici goditori all'osteria. d' annunzio, v-3-416: il principe di tiro
infermeria fan gran goduta; / mostrandosi d' aver la febbre aguta, / si mangian
esagerandola con una volgarità di tagli e d' intenzioni alle quali la goffaggine del portamento
di un artista o di un'opera d' arte). manzoni, pr.
-stupido errore, sciocchezza. d' azeglio, 2-287: ho fatto la goffaggine
gravosa, mi scotta. -opera d' arte mancata, brutta. ramazzini,
nostri cittadini,... pensando d' aver miglior grazia si dilettano di parlare
sul costume degli uomini e delle femmine d' italia. manzoni, pr. sp.
lancellotti, 93: tutto questo mucchio d' imagini assai goffamente fatte e sparse attorno
, se voi vi mirate, / d' ossa di morti e di fetor sì fello
, che vanno a tomo per parere d' essere carne ed unghia del testamento vecchio,
difenderti e ributtar l'altrui gofferia. d' annunzio, iv-2- 1036: turbato,
* giuoco di ventura 'o 'd' azzardo ', simile alla primiera, diminutivo
però che sia impudica, né macchiata d' alcun altro simil difetto: sia pur
non si chiamerà italiana quella degli scrittori d' italia, o che scrivano purgato
ii-137: il difetto di quegli artisti è d' aver caricata la semplicità de'costumi,
quella goffézza. 3. opera d' arte (o manifestazione artistica) rozza
ed a tutti gli altri, che d' ora in ora, de le sciocchezze,
161: molte volte si vede che d' un padre di bell \ presenza nasce un
brutto, anzi mostruoso figlio, e d' un dotto un ignorante e goffo.
trovi tanta maggior grazia presso l'uomo d' ingegno quanta minore ne incontra presso il
. 2. che rivela mancanza d' intelligenza; insulso; assurdo, inutile
ci cognosco apunto un male che è d' importanza grandissima. benvenuto mio, la
da lavorare; il tutto è farlo d' oro ». 4. che
e salvatica, ma congiunta a prontezza d' ingegno e a vivacità di portamento.
pozzo il suono di goffe risate. d' annunzio, iv-2-200: egli ballava..
1-1: si è risoluto di provvedersi d' una buona metaforica frusta, e menarla
; di rozza fattura (un'opera d' arte); artisticamente non riuscito in
* dittamondo '. ben mi dice d' aveme udito qualche sussurro come di cosa goffa
, in vece di tante goffissime opere d' oro ed argento degli ultimi tempi infelici,
stucco messi a oro, secondo il gusto d' allora; tale, però, che
a vedere, per lo goffo vestire. d' annunzio, v-3-145: ricevette l'oro
sciocco. tassoni, 8-35: d' ogni bellica frode era inventore; /
avrebbe avuto un poco del goffotto. d' annunzio, v-2-274: m'erano a
i-142: la gioconda comparve sull'uscio d' una cameretta vicina, vestita di un abito
gogna. firenzuola, 140: la metà d' un podere pur non diviso, che
nel più vivo dell'onore, / d' ira s'infiamman, più che di vergogna
. gogo (nel 1834): nome d' un personaggio di 4 robert macaire '
303: i gatti indiani e i sorzi d' ungheria /... / fecero
re la pinse della gogoria / sopra d' un largo e smisurato fiasco.
dello scuro, era sparito, persuaso d' avere risparmiato all'onorato ezechiele la visita
avere risparmiato all'onorato ezechiele la visita d' un « goi » malin
: la gola era arricchita / di più d' una margherita. baldinucci, 146
vezzo di granati alternati con bottoni d' oro a filigrana. [ediz. 1827
gola aveva un vezzo di granate]. d' annunzio, i-230: per lei
avean precipitato, / colla speranza certo d' arricchire, / fin le raccolte di là
, regalàtimi da un fortissimo punch. d' annunzio, iii-i- 226: quando
abbiamo la gola rossa / dei nostri vini d' occidente. -di animali. - in
giovinetta uscìa / facile il canto. d' annunzio, iv-2-166: la bocca gli
levò ima risata leggera come un frullo d' ali. -anche di animali.
/ con tre gole caninamente latra. d' annunzio, v-2-116: s'appressò col
esistere, e trovano la gola / sua d' uccelletta. -per estens. voce
importa se di pennello o di scalpello o d' arco o di fiato o di gola
fiato o di gola o di rima. d' annunzio, iii-1-947: pensa a una
awien, s'un cibo sazia / e d' un altro rimane ancor la gola,
con atto e con parola. cecco d' ascoli, 1816: non può'con
e massimamente a'giovanetti, conoscere l'avarizia d' un vecchio, il furore d'uno
avarizia d'un vecchio, il furore d' uno innamorato, li inganni d'uno servo
il furore d'uno innamorato, li inganni d' uno servo, la gola d'uno
inganni d'uno servo, la gola d' uno parassito. della casa, 5-iii-313:
io voglio per me. -gola d' acquaio: persona ghiotta o vorace.
molto golosa o vorace. f. d' ambra, 21: i fagiani e le
fu dio de lo 'nfemo. f. d' ambra, 17: per la gola
quelle tre pezze e di quei venticinque scudi d' oro gli parse mill'anni renderla al
per la gente cecata / dalla pessima gola d' avarizia. 5. per anal
fondo scorre per lo più un corso d' acqua. leonardo, 2-380: ha
di monti, per dove s'entra d' una provincia in un'altra, si fanno
il vento mugolava fra le gole lontane. d' annunzio, iii-2-1168: per una gola
uscendo da quella fortezza posta nella estremità d' una penisola, avevano cominciato a fabbricare
cominciato a fabbricare un forte nella gola d' un'altra penisola che chiudeva l'adito
del l'ampia gola / d' inferno per mostrarli, e mosterolli / oltre
: mentre il gentiluomo giunto al capo d' un viale ricomincia il passeggio, una gran
viale ricomincia il passeggio, una gran gola d' acqua gli viene fischiando all'orecchio sinistro
sé rivolta e torta, / la mensola d' or fin gli uovoli avanza, /
tondino e gola dritta fra due riverse. d' annunzio, v-2-649: la cornice della
la quale s'ascende al balloardo. d' alberti [s. v.]:
questi ruotano. inventario di alfonso ii d' este, 3409: arbore fornito con
laterale della manica della sciabica. d' alberti [s. v.]:
affa gola dall'austria, fece la stivaleria d' esiliarlo. -provocare una sensazione di
in una casa ricca: un tanfo d' olio e di formaggio che pigliava affa gola
sofferto, temuto e sperato per lei. d' annunzio, iii-1-393: la parola le
, le lagrime mi ascendono affa gola. d' annunzio, iii-1-13: allora, d'
d'annunzio, iii-1-13: allora, d' un tratto, il pianto mi salì
la gola arsa. -avere la gola d' oro: avere una bella voce.
oro: avere una bella voce. d' annunzio, iii-1-657: la nostra madre ebbe
: la nostra madre ebbe la gola d' oro / fin dall'infanzia prima / la
palpitare il cuore sotto la gola. d' annunzio, iii-2-990: il cuore ti batte
né se la sentirà pizzicar più. d' annunzio, iii-1-99: una sete orribile mi
le chiuse il grido in gola. d' annunzio, iv-2-7: -baciami! -e il
chicchirichì che somigliava al sibilo della sirena d' allarme. -chiudere, serrare, stringere
rende difficile parlare o respirare. d' annunzio, iii-1-218: sono inquieta..
, benché imbavagliato: così si celebra capo d' anno. baretti, 3-201: qui
/ de'filosofi greci: il gran- d' omero, / il grand'omero sol non
alla gola, dubitando che i soccorsi d' egitto non fossero tardi,..
un ferro, o passa il core. d' annunzio, iii-1-585: io vi dico
pratolini, 1-162: possibile tu non sia d' accordo per ricacciargli in gola il sopruso
rimettersi in gola, quasi per viltà d' animo, ciò che avea profferito di lui
. e perché gli tirava la gola d' averla, gli promesse... di
di viver con lei secondo il costume d' acaia. bartolini, 15-78: ella appariva
tien sempre sui ginocchi un vecchio gatto d' angora così grasso così morbido che parrebbe
3-74: si prende in bocca una golata d' acqua. = deriv. da
goldoniane o sollazzavasi nell'idealismo metastasiano. d' annunzio, iv-2-649: aveva [cesare darbes
il letto di magra di un corso d' acqua e l'argine naturale o artificiale
fiumi dovevano esser dense di salici e d' alni. gavoni, 874: nuvole
s'è tramutata in un sozzo trescone d' ali schiantate, / di larve sulle
danaro e golerie col minor lavoro. d' annunzio, v-2-360: forse non c'è
venditori di lupini, di ciambelle o d' altre golerie. = deriv.
. alcuno mantello foderato di vaio o d' ermellino o di testuccie 0 di golette
0 di golette o branche di vaio o d' ermellino. e. cecchi, 5-447
io... da un uomo d' arme tedesco una stoccata nella gola, tra
a becco di passero e goletta tutta d' un pezzo. 3. colletto della
nella quale io avevo compartito quattro figure d' oro. 6. geogr.
inglesi e nei porti degli stati uniti d' america. pecchio, conc.,
di luna ardea la scia fosforescente. d' annunzio, i-823: sogni una goletta
golette. bechi, 252: parola d' onore, preferirei avere un figliuolo latitante
nazionale scozzese introdotto in italia dal conte d' albany nel sec. xviii ma diffusosi
6-39: era bionda, aveva un golf d' angora tutto bianco indosso.
, col profumo tenero dei suoi golfetti d' angora e del collo incipriato.
la terra ferma, e non ha d' acqua più di dieci passi o dodici.
del cielo e quella del mare. d' annunzio, i-301: in arco,
, 28- 331: mi sembrava d' essere... in un golfo sereno
basso di quello della platea. d' annunzio, iv-1-1006: pareva che di nuovo
gli attori che scattano come le lancette d' un quadrante e cantano imbeccati automaticamente.
82: con uno schifo ch'è cavato d' empoli, / mi metto a navigar
è un golfétto di questo mare, capace d' armata. c. e. gadda
per la redenzione del genere umano. d' annunzio, v-1-942: s'andava all'assalto
gioventù piuttosto scapata, con un resto d' antiche licenze gogliardiche. banti, 6-14:
è proprio della poesia goliardica. d' annunzio, v-3-428: una musa goliardica dal
gli usignuoli goliardi, / una notte d' aprile? = v. goliardo1
di quali? -di quelli coi fiori d' argento all'ultima moda. chiari, i-180
si sappia la figura o l'idea d' una tabacchiera, d'un ventaglio, d'
figura o l'idea d'una tabacchiera, d' un ventaglio, d'un golliè,
d'una tabacchiera, d'un ventaglio, d' un golliè, d'una cuffia,
un ventaglio, d'un golliè, d' una cuffia, d'ima mantiglia, se
un golliè, d'una cuffia, d' ima mantiglia, se non se ne aspetta
un golino colle sue ditacce grommose. d' annunzio, v3- 104: come schiantato
1-149: fue detto [iante] d' alcuno brutto e golioso, che ogni
ora voglio andare a far da cena. d' annunzio, v-2-205: andavo spesso a
e più al ventre serventi a guisa d' animali bruti, appresso alla lussuria,
zio che era goloso del zucchero più d' una mosca fu costretto da otto mani
aveva gettato un goloso sguardo al mio anello d' oro; un anello con pietra preziosa
: quando poi... il mese d' aprile e maggio va molta pioggia,
e co'denti della bestia per paura d' essere scoperto. = dimin. di
uno amico che ha quattro / libre d' oro filato. - ah golpe trista /
lomazzi, 455: io raccolsi una mazza d' un gombo. 2. figur
il cui frutto si mangia nelle indie d' onde è originaria. = voce
, o nocchiero, e andiamo. d' annunzio, iii-2-58: ma non a furia
modo, cioè commesso due volte. d' annunzio, v-1-737: mi sentivo preso nel
in questo modo egli difese i figliuoli d' israel. idem, vi-389: delli
gladio la gombièra. = voce d' area tosco-emiliana, deriv. dal lat.
la via, uno gomiscello di colore d' oro di cielo venire in terra.
è descritto, e dipinto in forma d' un signore sonnolento, il quale dormendo
-stare a gomitèllo: a braccetto. d' annunzio, v-2-224: stavamo dunque a gomitèllo
girando per i bivacchi, il modo d' una corazza di star eretta sui fiancali,
fiancali, o il sollevarsi a scatto d' una gomitièra, lo fanno trasalire, perché
, /... non sazi d' un manipolo, / sulla mano, fino
gomito il cavagno / pieno di ghiomi. d' annunzio, iii-1-571: che dio stronchi
spintoni e a colpi di gomito un palmo d' ombra, un palmo d'erba.
un palmo d'ombra, un palmo d' erba. d'annunzio, iv-2-137:.
ombra, un palmo d'erba. d' annunzio, iv-2-137:. qualcuno dei giovini
, 125: feciono uno pezzo di palco d' assi allato a questa cucina, comprendendo
, 722: nel fosco / gomito d' una forra anche appariva / l'ultimo bianco
-ansa, sinuosità formata da un corso d' acqua. biringuccio, i-44: se
1-23: questo arginamento e allargamento universale d' ombrone è la più importante delle operazioni,
una casa di un solo piano. d' annunzio, iv-2-232: le due barche,
modo da formare un angolo. d' annunzio, iv-2-129: una scala discendeva a
potesse porgere un fiore alla gran dama. d' annunzio, v-1-653: c'era come
di chiesa, gente di lavoro, gente d' ozio, gente piccola e grande.
con una testa rinceppata, baffi alla d' artagnan, occhi di merlo.
s'alzavano e s'abbassavano come branchie d' un pesce. -dare o darsi
fervore del ragionamento andava provocando la necessità d' una * prima causa ', mi sentii
legge... che rendeva immagine d' uno che dasse a malincuore, ritirando
i calli e sudare una camicia prima d' arrivare a quell'apparato. cinelli, 2-41
un lavoro per lo più manuale. d' azeglio, 1-142: avevo scoperta in soffitta
di smeriglio, di legno dolce, d' olio e più di tutto d'olio di
, d'olio e più di tutto d' olio di gomito, me l'ero ridotta
da correggio, 1-360: non ritien questi d' azza un piccol gomito, / ma
e giovi, non zuffolo o baston d' un piccol comito. bartolini, 1-39:
che tutto han pieno / di gomitoli d' accia il lembo e 'l seno. baretti
chi svolge dal cielo i gomitoli / d' oro? barilli, 6-118: la folla
percuote co'calci la bagnata arena. d' annunzio, iii-2-171: barcolla l'ucciso vomicando
gomitolo intorno alle ramelle di timo. d' annunzio, ii-585: voto l'arnia
cento e cento matasse e gomitoli / d' intrighi e d'involture. c. e
matasse e gomitoli / d'intrighi e d' involture. c. e. gadda,
acceso un can- delino a gomitolo. d' arzo, 1-28: tuonava, pioveva,
pena, / per ritrovare il capo d' un gomitolo, / legga nel terzo,
, 370: tolto su in gomitolone, d' una lana color lucertola, e tutti
color lucertola, e tutti gli uncinetti d' osso che l'avevano aiutata, durante
arbor che fa gomma si vuol attendere d' innestarlo o quando la gomma non v'è
piglia la esperienza da'licori o gomme d' alberi, e quali, se tengono
salentini, e che per troppa superfluità d' umori trasudan gli ulivi in quella provincia.
fuman le gomme del silvestre pino. d' annunzio, v-2-109: voleva che il
alcuni, una ragia di cedro o d' ulivo d'etiopia, o vero d'
, una ragia di cedro o d'ulivo d' etiopia, o vero d'un altro
d'ulivo d'etiopia, o vero d' un altro arbore incognito. mattioli [dioscoride
i semplici [medicamenti] 0 son d' acqua come l'asfalto, la spuma del
fra loro da festoni di passione e d' altri bellissimi fiori. fogazzaro, 5-228:
una cesta fra borse di gomma piene d' acqua caldissima e cumuli di cotone idrofilo
è sempre più affettuosa, più gentile d' una dissigillata. ecco qui, finché
serve al doppio uso, di torre d' in su la carta i segni della matita
, enfiati, gomme e doglie, / d' ogni cosa abbiamo un poco; /
agrumi. 11. chim. gomma d' amido: destrina. - gomme nelle
redi, 16-ii-85: ordinerogli un servizial d' aceto, / un beveron di pretta
un odore di gomma lacca che sa d' etere e d'oriente. pea,
di gomma lacca che sa d'etere e d' oriente. pea, 7-6x1: i
cotogne e goma eira- bica e albume d' uovo, e mescolare le predette cose tutte
le predette cose tutte insieme a maniera d' unguento. libro della cura delle febbri
, gomma arabica, per portarsi ella d' arabia, provincia vicina all'egitto.
la loro bocca era gommata la materia d' essa pietra. = deriv. da
, è una terra argillosa, intrisa d' acqua gommata, impastata con polvere di
, 6-118: discorrendo del laserpizio e d' altre congeneri gommeresine. tramater [s.
con le gommose pampane e il fior d' uva. soffici, v-1-25: dal
una visita, né gli atti di cambiar d' abito, né l'aria della passeggiata
appiccicano; attaccaticcio, vischioso. d' annunzio, iv-1-1032: ella lo baciò profondamente
fogna, era umido, gommoso, anche d' estate. 4. sostant. gonfiore
parte; e talvolta anche fenomeno simpatico d' infiammazione gonofemorale. idem [s.
i taciti canali / le gondole. d' annunzio, iv-2-679: la gondola volava come
intrando in una gondolétta, come hanno d' usanza, per mare, e approdare e
in bruna gondolétta i furti / rapir d' amore inosservato. de marchi, i-77
xiv-79: a questo dire il gondolier d' avemo / fremè di rabbia. papi
gondola con un gondoliere in livrea. d' annunzio, iv-2-673: udì nella grande
lor chiesa. grassi, 265: merita d' essere qui ricordato uno statuto di quegli
: è maggio! è maggio! d' annunzio, v-3-818: le offro in
gonfaloneggiano traverso le vie: / romba d' ottoni e di gran casse l'atmosfera:
aver voluto la quiete di firenze e d' italia. = deriv. da gonfaloniere
ferire suo gonfaloniere che portava l'aquila d' oro. guido da pisa, 1-136
andavano le genti in battaglia con manipoli d' erba o di paglia legati alle aste;
della detta arte in persona sieno tenuti d' andare, essere e stare con l'
che carlo fia contento a quello. d' annunzio, iv-2-298: il gonfaloniere nemico
comandò ai soldati di tirare sul popolo. d' azeglio, 4iii- 457: il governo
per un organo di cristallo alla fiamma d' una lucerna; e quella,..
noi un tal artefice chiamiamo il gonfia. d' alberti [s. v.]:
spagnuole, conserva pure ancora un'apparenza d' italiano. 3. archit.
guarini, 1-183: per questi punti segnati d' ambe le parti si tirerà una curva
giù giù ne mandi liquor poderoso. d' annunzio, iv-2-1210: potevo distinguere..
dai confini del mondo sotto il soffio d' un fanciullo gonfiagote. 2. figur
bertanni, lx-2-130: spiegò la vela d' un foglio a paure della penna,
. -accrescimento di volume di corsi d' acqua o del mare, dovuto a
lontano. equicola, 61: allegrezza d' amante è ventoso gonfiamento che d'ogni
allegrezza d'amante è ventoso gonfiamento che d' ogni cosa ci fa dimentichi. varchi,
non fa che verseggiare e rim- pannucciare d' ovatta gonfiante certe cose che non si
nel suo muoversi, aggira e urta. d' annunzio, v3- 173: l'industre
le gonfia. parini, 23: stuolo d' amori / invispii sul fuoco agita i
iii-24: il vento gonfiava la camicia d' agostino, tutta sbottonata. pavese, 3-165
cattiva disgrazia infetti, non le infettassero. d' azeglio, 1-268: si comprava un
sarebbe due volte il giorno gonfiar il mar d' india e di persia. tasso,
, 579: avendo tirata la mia piastra d' oro, cominciai a gonfiarla in mezzo
ingrossarsi, essere agitato (un corso d' acqua, il mare); alzare
tante, / che con due crazie d' amido, a scialare, / con tanta
gonfiar si fanno, / che mostrano d' aver quel che non hanno.
; 3-17: catuna di queste generazioni d' innestare è vera. e fassi quando la
giudicato molti che sia il vero tempo d' innestare a marza, quando le gemme cominciano
bellini, ii-296: parrete un pollo d' india quando e'gonfia. -ingravidare
2-168: la ricchezza gonfia l'uomo d' una vana superbia. p. fortini,
la reputazione, la fama). d' azeglio, 1-522: la mia reputazione e
(superi. gonfiatissimo). riempito d' aria o di gas fino a risultare
trincar vi ha fatto in lete. d' annunzio, iv-2-212: i folti nugoli,
-ingrossato, agitato (un corso d' acqua, il mare).
lo secondo dì, trovò la virga d' aaron... e gonfiate le gemme
1-60: andava instigando i più propinqui d' agrippina ad accendere i gonfiati spiriti.
pompa) per gonfiare palloni, camere d' aria, ecc.; cannello usato
, e comperano queste gonfiature a prezzo. d' annunzio, v-1-693: vittima innocente di
quale suppone un principio di putrefazione. d' annunzio, iv-2-227: talvolta passava una
non facciano qualche bolgia o gonfiezza. d' annunzio, v-2-708: rivedo certe vele
. (superi, gonfissimo). pieno d' aria, gonfiato. - anche per
piccole finestre con le tendine gialle gonfie d' aria. 2. per estens
stravolti. imperiali, 4-252: tutto d' empio furor fatto bollente [il serpente
gonfie,... fosse suscettibile d' un tale incendio? d'annunzio, v-1-464
fosse suscettibile d'un tale incendio? d' annunzio, v-1-464: trae dal forno
, quando l'accompagnò all'uscio. d' annunzio, v-3-142: volto aveva altrove gli
-ingrossato, agitato (un corso d' acqua, il mare).
. targioni tozzetti, 8: gonfissimo d' acque,... dando una furiosa
. fed. della valle, 84: d' acqua satolli e gonfi or ritornati /
moravia, xi-38: campi verdi, gonfi d' acqua, rigogliosi. -denso
sbuffi (una veste, un capo d' abbigliamento). garzoni, 1-222:
. cecchi, 1-159: la campagna era d' un verde lucido e gonfio. alvaro
, 22: gonfio sei più d' un pallone, / e dar ti piace
1-178: gonfi di questi titoli come d' altrettanti trofei, non rispondevano ornai più a
... guarda con occhio gonfio d' invidia e di malignità il potente. alfieri
cantare. ungaretti, 2-325: d' un balzo, gonfi d'ira / gli
, 2-325: d'un balzo, gonfi d' ira / gli strappi, va snodandosi
torbide onde, / che altiere e d' ira gonfie / correr pareano a divorare il
-figur. prosperamente; senza impedimenti. d' azeglio, 2-247: il papa va sempre
di borra e di vento e pieni d' invidia, non è mio pensiero, ma
invidia, non è mio pensiero, ma d' aristotile. padula, 239: vivevo
vento per sapere... recitare d' un fiato tutte le regole del portoreale
. lippi, 10-29: più gonfio d' una piva / tirar crede ogni dama
, subito si convertì in una forma d' una bellissima madonna. caro, 2-3-139
, disse che era stato un colpo d' aria preso andando a grande velocità.
, 6-i-64: resta ella parimente aggravata d' un gonfiore non piccolo di piedi e di
non piccolo di piedi e di gambe. d' annunzio, iii-1-947: non ho qui
soggia cere ad un complesso d' inferiorità, complesso d'inferio
cere ad un complesso d'inferiorità, complesso d' inferio rità o fatale reazione
e negli scontri di pugilato. d' annunzio, v-1-522: riodo i dieci
/ come topi di chiavica i padroni / d' ieri (di sempre?)
, 248: quanti tapini hai tratti d' aspra guerra! / chi con la gonghia
: la unghia odorata è un nicchietto d' una picciolina gongola, simili a quelle delle
delle porpore: e ritrovasi nelle paludi d' india, che producono il nardo.
gongolacchiava credendosi esser per ciò l'angelica d' orlando da mont'albano. =
2-44 (ii-130): gongolava, ebro d' odio, il traditor conte. g
, / che ha girato di quarti più d' un paro. nieri, 37:
ricchi magni, pieni di salute e d' ogni ben di dio. = voce
con le dita unite, le guance gonfie d' aria. grazzini, 4-198: -poiché
scopii esagerati di risa, di lagrime, d' urli, l'esclamazione, mezzo migliore
l'altro mobile intorno al centro. d' annunzio, iv-2-1315: nell'osservatorio nascosto dentro
due fan- ciullette, / ambe pari d' età, belle egualmente, / ambe
età, belle egualmente, / ambe d' ermisin rosso in gonne schiette. fontanella,
una seggiola, una gonna / frusciar d' un tratto. d'annunzio, iii-1-950:
gonna / frusciar d'un tratto. d' annunzio, iii-1-950: quella / spazzava
di velluto nero, la gonna a paniere d' un rosa delicato. -gonna
n. villani, i-8-107: una gonna d' acciar fino e sottile / al grand'
... / varie di lingue e d' arme e de le gonne, /
lui domate intanto / varie di gonne, d' idiomi e d'armi. diodati [
/ varie di gonne, d'idiomi e d' armi. diodati [bibbia],
, sì come de colei / che se'd' ogni vertù l'alta colonna.
. tasso, 1-6-12: in lui colpi d' amor più lenti / non hanno il
ornamento, passa- vansi le maggiori d' una gonnella assai stretta e di grosso
gonnella assai stretta e di grosso scarlattine d' ipro o di camo. simintendi, 1-216
volgar., iii-228: era vestita d' una gonnella insino al tallone: però che
orlandino poi dall'altra parte / in man d' un sati- raccio una donzella / mezzo
gonnella 'è parlar da commedia. d' annunzio, v-3- 148: affacciatosi
e gonnelle, / e più maniere d' abiti e di veste / che non ha
: / oh può tanto il favor d' una gonnella! proverbi toscani, 387:
amorosa, affare di cuore. d' azeglio, 4-27: quando si vede un
qualunque gonnella che incontrasse nei suoi viaggi d' affari. soffici, i-240: costui
: avere continue avventure amorose. d' azeglio, 1-183: dall'essere sempre attaccato
custodirlo severamente, non perderlo mai d' occhio. i. nelli, ii-375
su uno asino, con una gonnelletta d' uno villano, al podestà. fazio
e viene dal pastore alla capanna. d' annunzio, v-2-269: la pedanteria mi diveniva
/ o fo- rosetta, a guardar d' occhio bieco / il villanel tuo caro
quando si vuol indicare l'età infantile d' ambo i sessi, specialmente nei maschi
awiso come l'ho messo in punto d' ogni cosa; cioè, un mantello nuovo
diaciamo che quelle cose lì sono cose d' una volta. -fare il gonzo
/... che al nome d' enea / non abbia conosciuto, / che
villani, 11-69: fu loro insegnato d' entrare per la fossa ov'erano le
: 4 gora 'è una parte d' acqua tratta per forza dal vero corso
acqua tratta per forza dal vero corso d' alcun fiume, e menata ad alcun mulino
di qualsivoglia altra macchina guidata per forza d' acqua. lippi, 7-19: giunto al
coricata in gore ove il cielo folletto d' aprile si mirava con civetteria. palazzeschi
un tratto e si risolve in nulla. d' annunzio, v-2- 455: camminavano
, trasmutate per noi in morte riviere d' inferno. cicognani, 3-160: s'appoggiò
sopraffatto, quasi sommerso in una gora d' amarezza. 4. ant.
. -zona in cui un corso d' acqua si allarga rallentando la corrente.
v.). = = voce d' area settentrionale e toscana, anche nel
altro il fa venire, ed è d' oro la sua gorbia. 3
. alberti, 94: ogni gorellina d' indizio vizioso che surge ristagnino emendando,
. piccolo canale; ruscello, rivolo d' acqua piovana. grandi, 326:
racchiusa entro i bastioni, e cerchiata d' alberi, un gorièllo d'acqua in giro
e cerchiata d'alberi, un gorièllo d' acqua in giro,...
, lx-2-41: con le tenere mollizie d' una gorga tutta di mele lusingava il silenzio
cotali erbe a macerare in qualche gorga d' acqua. vita di s.
antonio abate [tommaseo]: una gorga d' acqua corrente, bella e limpida.
gorgata, a zinzini, a garganella. d' annunzio, v-3-82: ogni piega della
velluto e in gorgeretta bianca increspata. d' annunzio, iii-1-60: tutto il mio oro
. 2. arald. collare d' oro dell'elmo gentilizio ornato frontalmente da
1 cannoncini della sua gorgierina ricamata. d' annunzio, v-2-449: ella portava un
nel corpo il vento o altra sollevazione d' umori. c. gozzi, i-84:
. burchiello, 46: l'elmo d' orlando, e 'l gorzerin d'achille /
elmo d'orlando, e 'l gorzerin d' achille / e 'l trespol della tavola
altre armi da difendere e da offendere. d' annunzio, iii-1-552: la vampa allungata
che gorgheggia (un uccello). d' annunzio, i-7: via per l'azzurro
una fugace e gorgheg- giante / torma d' augelli neri. 2. per
mi sentivo attirato all'insù qual bolla d' aria e trasportato (oh la serena,
di castagno e di timo e gorgheggiante d' augelli. 3. trillante,
t'amo, io t'amo ». d' annunzio, i-24: ve- nian da
da lunge mille blandi effluvii / e gorgheggi d' augelli. cicognani, iii-2-76: un
della voce (per esprimere uno stato d' animo, per sottolineare un atteggiamento)
quindi ogni sorta di abbellimento o anche d' esercizio vocale). - per estens
ho vista molto fèra / armata forte d' una nuova guerra: / a cui risiede
la gorgiera / di spesso acciar. d' azeglio, 4-21: le lagrime calde
, e mi bagnavano il collo. d' annunzio, v-2-826: dementato dall'ira
sacchetti, 52-6: era sì vago d' acquistare moneta, che sempre stava con
un'arcata in penombra, le groppe d' un drappello d'elefanti si susseguivano come
in penombra, le groppe d'un drappello d' elefanti si susseguivano come colline bruciacchiate.
. manzini, 14-143: ricchi soltanto d' una gorgiera spiovente, [i capponi
punto del letto di un corso d' acqua o del fondo del mare in
miglia li tennero in continuo pericolo. d' annunzio, iii-1-1119: rividi uno dei
gorghi e roteare intorno ai pilastri tronchi d' alberi, stie galleggianti. comisso,
.. cominciò il parto veramente strambo d' un improvvisatore geniale preciso che spingeva con
-il susseguirsi di pensieri, di stati d' animo, di sentimenti angosciosi e tormentosi
alla perdizione, alla rovina. d' annunzio, iv-1-684: s'abbandonava intieramente al
il terrore, giacché ciascuna sapeva fin d' ora chi era il designato; solo esse
si librarono, raccolte da un gorgo d' ansia. -melodia che avvince,
coppie dei ballerini ondeggiano definitivamente nel gorgo d' un'orchestra composta di grossi e lenti ottoni
orchestra composta di grossi e lenti ottoni e d' un tamburo. bocchelli, i-474:
come le folaghe e gli smerghi ombrosi. d' annunzio, i-268: non sorgeva ella
. -zona di buio profondo. d' annunzio, v-3-272: sul verone il vano
vano dell'adito era come un gorgo d' ombra. ojetti, i-252: lancio un
di ombra. 4. corso d' acqua; corrente; polla, fonte.
, scende con gran'impeto un gorgo d' acqua. magalotti, 4-117: da
. bartoli, 14-2-25: incontrato un gorgo d' acqua fangosa, vi si lanciò dentro
1-197: a gorghi il sangue / d' atreo berrai. -tuffarsi nel gorgo:
, 4-159: tuffiamoci nel gorgo, saturiamoci d' impressioni fin sopra i capelli, poi
che 'n mille parti faccia e ramicelli / d' acqua di solfo, e cotai gorgoncelli
passioni che lascia durevoli vestigi di sé. d' annunzio, 4-ii-85: la marea alta
. rucellai, 2-229: un sorso d' acqua vo'bere da questa gorgogliante fontana
le tavole s'aprivano a un vano d' acqua nera, gorgogliante. -per
vede di bollori, / da'sospir mossi d' alme in essa nude, / dove
espressero sulla carta come per incanto! d' annunzio, iv-2-56: ora fioriva così mila
il capo, e all'uvola ripiena d' umor freddo, vi si ponga la sua
bartoli, 40-i-294: empiutasi la bocca d' acqua, la gorgogliano tante volte,
essere verissimo, veggendosi molti gorgogli come d' acqua bollente a ricorsoio. pascoli,
rise e poi si tacque / come gorgoglio d' acque / d'un sùbito divise.
tacque / come gorgoglio d'acque / d' un sùbito divise. piovene, 3-39:
di uno che sta per affogare. d' annunzio, iv-2-74: aveva...
: ami udir dappresso / il gorgoglìo d' un fonte, che diletta / con quel
mirar negli elementi / sogliono al gorgoglìo d' acre vasello / i chimici curvati e
albertazzi, 871: seguì un silenzio d' alcuni minuti, eterno, rotto soltanto
. bot. ant. erba d' acqua dolce (sium latifoliutn); sio
. citolini, 186: l'erbe d' acque dolci sono o de'rivi, e
, ed alleva / sassifragia a fior d' oro i suoi germogli; / come pur
spaventate da una torma di gorgoni. d' annunzio, i- 1046: non più
occhi biechi e protervi la donna mia. d' annunzio, v-2- 383: in
erano credute metter coraggio a'soldati. d' annunzio, iv-2-425: mani pallide e
elsa, la destra contro lo spigolo d' un tavolo coperto di velluto. =
vie più di voi orrido mostro. d' annunzio, ii-677: la potenza del sangue
. -orribile, spaventoso. d' annunzio, ii-280: bello era e tristo
alquanto scomposti. -agghiacciante. d' annunzio, iii-1-1230: una lamentazione gorgònea
dei pugni, i capelli serpi gorgonesche d' un verde metallico. 2.
c'era un povero poeta sentimentale capace d' amicizia più dei garbati giovinotti per bene.
, ricco di vortici (un corso d' acqua, il mare). bocchelli
un poco galiardo diate l'acqua quando d' essa volete empire un barilotto o altro
giro della sciarpa gialla gorgozzoluto come quello d' un tacchino. = da gorgozzule.
spinta / con tre o quattro sorsi d' acqua tinta. marino, vii-248:
oh qual soave capacità ha il gorgozzule d' una femmina! manzoni, 12: corse
, nei resoconti del viaggio di prova d' un nuovo 'zeppelin ', fu
vogliamo, si dà una gran copia d' acqua e si sumministra. mercante in persia
maraviglia, ed è fatta in forma d' un dragone. milizia, viii-
, bene stacciata e incorporata con chiara d' uova. carena, i-190: * gorna
mio breve orticel chi mi ritorna / ornato d' ombra e di gentil verzura, /
ombrinali delle navi. = voce d' area veneta; cfr. lat. mediev
segato sghi- lembo un taglio porse. d' annunzio, v-2-218: un'altra
particolare (dice plinio) i sacerdoti d' egitto. = cfr. gosapino1
in cristalli acinu- lari, nell'isola d' elba, nel herz, in ungheria,
, tutto ch'ella non serbasse gostanza d' animo a'suoi amatori. = deriv
chi misurar mai puote / il valor d' un sorriso / che ravviva le gote /
un sorriso / che ravviva le gote / d' un delicato viso? manzoni, pr
, che or gli davano l'aspetto d' un vecchio capro scorticato. pea,
7-1027: egli, a piedi, / d' un cuoio di leon velluto ed irto
sua gota, / cupidine la infiammò d' un infiammato amore verso enea. a
/ gota funereo / morbo palesa. d' annunzio, iii-1-948: più non so se
battista [tommaseo]: santo raccontatore d' istorie..., le gote sue
del maiale. soderini, iv-84: d' essa [della carne di porco] la
buonarroti il giovane, 9-764: non d' oro e non d'argento, /
, 9-764: non d'oro e non d' argento, / né di velluto,
volesse soffocarlo, a gota a gota. d' annunzio, v-2-226: « le brucia
che potrebbe arrossirne le gote / ercule ancor d' aver posti que'segni, / perché
dante, purg., 13-84: d' altra parte m'eran le divote /
batterà le gote / miseramente, e cercherà d' aiuto. -dare per gota: colpire
lagna, / che muovere a pietà d' intorno puote / le rive, i
docum. da marziale), anch'essa d' area popolare e di origine dubbia (
gotata con il dorso della mano. d' annunzio, v-3-234: il volto illividito dalle
, 1-80: in corto spazio / d' età pur la spietata invida rabbia /
la gotica origine di tutte le nazioni d' europa. leopardi, 6-9: a spezzar
: l'architettura di quel palagio è d' un gotico assai diverso da quanti gotici mi
i-755: il duomo, dalla facciata d' un gotico foderato di barocco.
ne inargentava gli alti trafori gotici. d' annunzio, v-3-210: alzavo di tratto in
a un biglietto che chiede dieci ducati d' oro « per una certa spesa la
preciose, cioè oro, argento e gioglie d' ogni sorte: pevere, zenzevre,
produce [l'isola] gran copia d' ottimi frutti e de gottoni. =
lui faccia intendente che si duole / d' una sua gotta, che d'averl'è
duole / d'una sua gotta, che d' averl'è usata. buti, i-182
dar tregua, avrei finito o col delirar d' intelletto o col soccombere delle forze fisiche
dalle piccole articolazioni de'piedi, prima d' occupare le altre articolazioni delle membra.
per troppo riposo e superflua umidità d' aere. 3. locuz.
cent., 67-17: assediò il castello d' artimino, / dove a combatter non
questo iddio, / com'una gotta d' oro risplendente / trasformato e cadendo,
dossi, i-117: ciò che una gotta d' inchiostro può fare, non è prevedibile
bianca e 'n tale nera. cecco d' ascoli, 3152: elitropia, che è
negative: niente, punto. detto d' amore, 221: mani ha lunghette e
, / color di porro, e son d' oro gottati. fazio, v-17-67:
', e meglio 'gottazza '. d' annunzio, iv2- 1335: v'era
che portavano coppe, gotti, bicchieri d' argento di bellissima opera, tutte di
era gravato, / e via più d' anni. stigliani, ii-342: va gravato
altri, che credean morire, / gravati d' angosciosa debolezza. cavalca, 19-420:
i-75: la sua memoria era gravata d' inumerabili imagini di parole e di fatti
. leopardi, i-1357: in una disposizion d' animo... distratta o gravata
niuno mai se ne sentiva gravato. d' azeglio, 2-299: dirai...
ch'erano posti in angustia, e d' animo amaro, e gravati d'altrui
e d'animo amaro, e gravati d' altrui avere. storie pistoiesi, 1-233:
cavour, i-369: io non sarei d' opinione di passare dal regime di assoluta
: la grave lancia seguitò la boce d' achille. boccaccio, iii-6- 24
cappe poi non mai di lana grave. d' annunzio, iii-1-300: la cortina si
seduta accanto al baracchino materno infilzando chicchi d' ambra in un filo di refe. savinio
, se non a rimandare l'ultime parole d' una frase. = da vuaglione
/ che voi parlate molto boccaccevole. d' alberti [s. v.]:
, 54: guai a chi tocca d' essere intitolato filosofo,... egli
non avranno mai bene in questo mondo. d' annunzio, iii-2-27: guai a te
guerrieri. milizia, ii-275: nella distribuzione d' una città regni scelta, abbondanza
che si riferisce, che è proprio d' infrastruttura. infrasuòno, agg. fis
dilettanza; / e se 'nfratanto mi grava d' affanno, / aggio tuttavia fede /
infrattóre, sm. chi è colpevole d' infrazione; chi trasgredisce un ordine,
dotta, lat. infractor -6ris, nome d' agente da infractus, part. pass
in napoli, ma sempre suo prigioniero. d' annunzio, iv-2-83: passava così quell'
dotta, lat. infractio -ónis, nome d' azione da infractus, part. pass
altro che bene. s. tommaso d' aquino volgar., 1-18: quelle [
, 20-169: se l'anima è nigligente d' attizzare lo fuoco e 'l lume dell'
, /... / con rischio d' infreddare. g. gozzi,
uscio e rimane al buio per paura d' infreddarsi. pascoli, 459: ritorno via
: ritorno via. si rischia / d' infreddare: gennaio non è giugno. e
: / or sappi che de'far d' ogni altro mese. boccaccio, dee
di catarro, / stilla un pertugio d' un chiodo da carro; / non t'
infreddatis- simo, con la testa pesa d' umori il naso e gli occhi gocciolanti,
125: -sentesi ch'io sparso ed ispruzzato d' acque e di polveri odorifere? -sino
fu in firenze e in toscana una pestilenzia d' infreddati, che ogni uomo e femmina
167: m'incresce che state tanto male d' infred- dato: tenete qualcosa in bocca
. possono considerarsi come un infimo grado d' infiammazioni polmonari. leopardi, 831:
di capo, delle infreddature, delle flussioni d' ogni sorta. carducci, ii-19-249:
gli occhi piccoli, come se avesse sofferto d' una forte infreddatura. -di animali
j: 'infreddaturaccia'... pegg. d' 'infreddatura ', grave, molesta
una grande infreddazióne. = nome d' azione da infreddare. infreddire, intr
pieno di freddo, infreddolito. d' azeglio, 1-110: e per farmi trovar
i lor fatti, infregiando un papa d' avere a viver diece altri anni.
cavalca, 20-20: il nimico d' ogni buono uomo,... con
non può essere impedito, irreprimibile. d' annunzio, iv-1-774: il crescere rapido del
costringere in limiti di spazio. d' annunzio, iii-1-17: abbiamo...
di gioia, tutta la nostra forza d' improvviso fuggire, dileguare, disperdersi,
egli [carducci] si mortificò, d' uno sfrenamento lirico, con un infrenamento
,... come si dice d' aristotile che si lasciò infrenare e mettere la
il diffondersi o raffermarsi di un movimento d' idee o di un'ideologia. carducci
trionfo, al divin giulio infrena! d' annunzio, iii-2-291: ho preso al
ho preso al laccio / il cavallo d' adrasto, e l'ho infrenato.
non jesù. positivismo razionalistico] d' infrenare 1'avviamento del positivismo verso il
. boccardo, 2-744: lo studio d' infrenare la popolazione e di tenerla in
obliviosi di guerra. = nome d' agente da infrenare. infrenellare, tr
marin. frenel- lare. d' alberti [s. v.]:
riformatore della religione di tutto l'oriente? d' alberti [s. v.
terra non lontano un cumulo / coperto d' erba inaridita, e sparso / d'infrequenti
coperto d'erba inaridita, e sparso / d' infrequenti ginepri. 3.
tanti anni mantenersi sonora e popolata. d' annunzio, ii-596: a piè del celio
infronda, infiora, infresca e dora / d' altre più nobil gemme rare e vaghe
: la pregai che mi portassi pieno d' acqua chiara e fresca uno infrescatoio grande di
infrescatoio. 2. annaffiatoio. d' azeglio, 5-139: era uscita con un
la regione de'reni con un poco d' infrigidante di galeno. = come
s'egli [il sole] avesse virtù d' in- frigidare, questa sarebbe grande virtude
540: l'opio, che si fa d' esso [papavero], più infrigida
virtù infrigidativa e conglutinativa, e composte d' esse, sono somme. 2
ed infrigidimento dei terreni, lo sfiorimento d' alcuni altri, le deposizioni di rena.
perelli, li-m: la difficoltà dell'altezza d' arno non può superarsi, e questa
girolamo volgar. [tommaseo]: david d' anni settanta, per l'addietro uomo
infrigidita e ripiena di lame e ristagni d' acque piovane. 3. figur.
. tose. scontento, piagnucoloso. d' alberti [s. v.]:
: ad nessuno al postutto sia licito d' infringere questa pagina della nostra confermazione.
siri, i-174: egli non temeva d' infringere quelle prerogative. 2. infrangere
antro profondo un groppo scaglia, / d' insani flutti il mar, che il sasso
infrittellato, agg. cosparso di macchie d' unto (un abito).
, 15-209: era evidente il suo imbarazzo d' es- sersi incontrata, con me,
sersi incontrata, con me, vestita d' un misero abitino di velluto stinto ed
sembri cruda, / che floscia: tempo d' infrollarla è sempre, / e 'l
. cicognani, vi-43: certi stati d' animo verleniani: essi son propri dei
, 6-i-53: ora non spira un filo d' aria ed hai un'afa che t'
. mamiani, ii-271: io so d' altra parte che voi non siete nato
... quella più dall'aria d' infrollita nel viso sembrava essere la maestra e
soddisfatta del passato felice può essere lo stato d' animo degli infrolliti incapaci più dell'azione
i-59: perché tal poter non vien d' altronde, / non spero mai che
infronda, infiora, infresca e dora / d' altre più nobil gemme rare e vaghe
sua musa non si raffazzona co'lisci d' infrondature, ma fa pompa delle bellezze d'
d'infrondature, ma fa pompa delle bellezze d' una casta penelope, non di una
iacopone, 50-46: si alcuno ne campa d' esta enfrónta, [l'antico serpente
croce. pirandello, 7-516: il giudice d' andrea infrontò gl'indici delle mani per
la richiami a bordo e tuttavia gala d' una barba la infronzoli. -rifl.
da dieci e dodici cavalli, d' ogni razza e paese, tutti in
, secondo il conte, la saviezza d' un uomo. einaudi, 1-264:
...; e che chiarito d' un inganno cosi manifesto,...
appresso del volgo infruttuosamente in concetto d' uomini di mala fede. =
quando noi vegghiamo in qualche orto di semplici d' europa una pianta stentata e infruttuosa di
... alcune semente, e postimi d' erbaggi e frutti, in modo tale
era nato per miracolo dopo diciotto anni d' infruttuoso matrimonio. 2. figur
infruttuosi. foscolo, viii-195: catone fu d' onore a sé; ma di che
ha avuto dell'incontro in italia e fuori d' italia, non mi è stata dalla
, vi-860: la creazione è il no d' ogni ideale, è l'imperfezione necessaria
di qui si è emonide, sacerdote d' appollo e di diana, al quale ornava
.. l'infula, le bende / d' oliva intorte son sembianze vane, /
ministri. monti, 1-486: crise, d' apollo sacerdote, allora / con l'
: avea l'infula in mano / d' apollo lungisaettante avvolta / sull'aureo scettro
dietro le spalle facendo due punte. d' annunzio, iii-2-117: i soffii della
duchi; corno, camauro. borso d' este [in carducci, iii-13-204]:
qualcuno gli avesse chiesto... d' esprimere un desiderio 'da grande '.
/ va, coso, e 'l tasca d' una tentennata, / e gli 'nfuna
un uomo, come un mostruoso pendolo d' orologio, pendeva appiccato per una corda a
, i-821: erano infunate per ciascun capo d' una braca, come si dice,
quale stavano due angeli legati nella cintola. d' annunzio, ii-920: taluno i suoi
malmantile, 9-5 7: quando per accidente d' in- funature male aggiustate, o
in- funature male aggiustate, o d' altro mancamento, un peso tirato o
1-227: ora gli dié sembianza / d' infundibolo; e la spezie s'appella /
la spezie s'appella / infundiboliforme. d' alberti [s. v.]:
o parte di fiore che è a foggia d' imbuto. 3. anat.
acciocché nella tromba medesima si fecondi. d' alberti [s. v.]:
viene. ora gli diè sembianza / d' infundibolo; e la spezie s'appella /
la spezie s'appella / infundiboliforme. d' alberti [s. v.]:
aggiunto di corolla monopetala irregolare a forma d' imbuto. govoni, 575:
idrografo o libra acquaria, si empierà d' acqua nella terza figura la canna ba
della terra poi li o regimento d' osservare in tutto 'l tempo verno,
aretino, 20-37: le poppe pareano borse d' uomo senza granelli, che nel petto
mai più tanti ne nacque. / d' ogni sorta n'abbiam, / donne,
non iniziali maiuscole. il primo verso d' ogni strofe all'infuori. =
nieri, 98: noi ci crediamo d' essere infurbiti. gramsci, 6-345: oretta
il più marcio, il più fetido d' errori, di sceleraggini e di vizii che
dal misero piacere, / de'danar cerca d' avere / per li poveri affamati.