: legate con tre o più rossi d' uova crude e la metà di bianchi sbattuti
de'cavalli che abondaro ne la pressa d' una parte e d'altra in quello luogo
ne la pressa d'una parte e d' altra in quello luogo. piero da siena
toga, le calze nere, le fibbie d' argento. e. cecchi, 2-146:
lo più agli orecchi delle donne » (d' altronde, lo stesso puoti registra *
. - anche per simil. cecco d' ascoli, 1693: deh non credete a
chiome. carducci, ii-5-288: fioccano d' un cader lento le fronde. verga,
, e mentre i compagni vi fioccano d' attorno come pere fradice. -letter
degli occhi, / fa che in punti d' arene un perù fiocchi, / e
, / e pompeggi da grande un schizzo d' ente? magalotti, 4-24: folta
, cent., 62-67: la preda d' ogni parte fiocca. leonardo, 2-132
a quegli uomini e a quei secoli d' eterna celebrità. mamiani,
. v.]: 'fluosilicico', nome d' un acido gazoso, senza colore,
trasparente, di sapore molto agro, d' odore pungente, che all'aria libera lascia
. balbi, lxii-4-106: un veneziano d' oro, overo sultanino, vai larini
: fu assalito questi giorni da una flussione d' apoplessia. f. negri, ni
anzi trattone doppio guadagno: l'uno d' aver fermata la pericolosa flussione dell'imminente
maggior regolarità, e non a foggia d' una tumultuosa fermentazione. 2.
1-462: tutti i buoni scrittori che d' amor ragionano, o pongono nella sua diffini-
medie. emissione, uscita, evacuazione d' umori (saliva, sangue, orina,
si fa a colui che è ripieno d' omori? a volere guarire gli bisogna el
corrosive e che sono causate da flussi d' umori. bicchierai, 196:
carica di materia arenosa e terrestre. d' annunzio, iv-2-117: con l'energia dell'
cui carne si è come sono carne d' asini, e lo loro flusso si era
donne e nottule veloce, / capresti d' impiccati, / ossa di morti e
: non sapendo come schermirsi, cercò d' arrestare almeno il flusso delle supplici parole
... mi nascevano dentro fantasmi d' idee,... viluppi di concetti
del flusso e riflusso del mare. d' annunzio, iii- 2-9: se dio
indarno il flusso alterno / del pelago d' amor sempre percuote. negri, 2-852:
folla, mi lasciai portare dal suo flusso d' onda, entrai senza saperlo nella zona
, pareva più che mai flusso e marea d' ulivi. -per metonimia: mare
come la fede stia, / in chi d' un san tommaso isolarmi poi in essi
del prezzo, perpetuo flusso di monete nobili d' ogni sorta g. m
b. giambullari, 1-2: malvagio seme d' idra o bava- di tempo un elemento
fussi, / ché tu d' induzione (elettrica o magnetica) o flusso
sostanza, che non fa altro che gonfiar d' acqua e di vento. 15
e cibata. cioè tutte le carte d' un medesimo seme (e questo è =
onde che s'infrangono). d' annunzio, i-13: tal pe '1
le grazie lievi scorreano: / un profumo d' elisie rose molcea quell'aure.
del ciel la fuga / ferma, e d' apollo il rapido asse equestre; /
bar uff aldi, ii-130: cento d' intorno al nobil carro nuotano / e
, 1-91: di contro alla foce / d' un torrente che straboccava / il flutto
2. per estens. superfìcie, estensione d' acqua. -per sineddoche: il mare
: lasciato avea il terreno / tutto d' europa, e per l'instabil flutto
nave, il flutto azzurro / mormorava d' intorno alla carena. foscolo, 1-170:
rimembra. carducci, ii-1-185: divinatrice d' altre genti indaghe / barbari flutti la britanna
e tonde eran capelli, / navicella d' avorio un dì fendea; / una man
un dì fendea; / una man pur d' avorio la reggea / per questi errori
erba al soffio del vento). d' annunzio, i-264: io disteso nel fieno
/ flutto de l'erbe o i gridi d' un uccello / acuti e spessi tra
noia, / e di timor e d' aspettata gioia. fed. della valle,
battea l'estremo / irrevo- cabil palpito d' amore. d'annunzio, iv-2-504: eravamo
/ irrevo- cabil palpito d'amore. d' annunzio, iv-2-504: eravamo talvolta così
rivolo, labile, lene, / d' ignota sorgente. -vena, ispirazione
! ho scritto queste quattordici pagine tutte d' un fiato, e con tanto impeto,
.., ci riempie la mente d' un benefico entusiasmo. carducci, 835:
carducci, 835: deh come rise d' alma luce il sole / per questa chiostra
loro, nembi / di ferro, flutti d' olio ardente, e i canti /
, / gì serpendo all'intorno e d' atro fumo / sparse torbidi flutti.
flutti. marchetti, 4-176: è d' uopo / suppor che molte cose in
: quel ramo del lago di como d' onde esce l'adda... si
/ flut- tuamenti dell'arcano mare. d' annunzio, iv-2-67: sul mare l'
: campi aperti, colmi e fluttanti d' oro ad ogni aura che spiri. g
le spighe indora fluttuanti e spesse. d' annunzio, 1-27: fremono al vento
foscolo, gr., iii-278: come d' erato al canto ebbe perfetti / flora
, 1247: o bianca nube, stormi d' alcioni / fluttuanti lontano.
rupi... certi fluttuanti festoni d' ombre e di luce ne ritessevano dilettevoli
/ fluttuanti ne l'azzurro immenso. d' annunzio, v-1-430: sul far della
la scozia, tra le fluttuanti cose d' inghilterra, non fu senza notabil alterazione.
di francia son sempre in qualche sorte d' agitazione, secondo la lor solita fluttuante natura
di sé tutto un mondo di forme e d' immagini: forme dapprima fluttuanti, senza
: giuocò e vide fluttuare un oceano d' oro fra una carta e l'altra.
bandiera... fluttua al vento. d' annunzio, i-627: fluttua nel lene
le erbe, ecc.). d' annunzio, i-645: alte le biade,
luce colata, poi per tutto era svolgersi d' ombre e fluttuar di fantasmi. moravia
fluttuar di fanti e di cavalli. d' annunzio, iv-2-612: lo attraeva la
gozzano, 418: tutta la piazza fluttua d' una moltitudine indescrivibile. 3
le foglie / morte nelle boscaglie. d' annunzio, v-2-622: o entrata nei
], 460: l'ambrosia è erba d' incon- stante nome. fluttua questa attorno
da un'opinione, da uno stato d' animo, da un partito all'altro:
tra la barbarie e la civiltà. d' annunzio, iii-2-97: un oscuro terrore
. frugoni, 3-iii-442: morì carrico d' anni e di meriti...;
(e, in partic., d' instabilità politica, economica o sociale)
. siri, 1-iii-318: nella dieta d' arran la negoziazione del barbarigo sempre fluttuò.
fluttuarono per quarant'anni circa in seno d' una terribile anarchia. 8. essere
alterno, ondeggiamento (di una superfìcie d' acqua o di ciò che galleggia su
e ritornare alle barbe nella notte. d' annunzio, iv-2-875: era pallido il
interi cinque atti, senza accidenti accattati d' altrove. manzoni, pr. sp
. reale... e lo supplicarono d' interporre l'auttorità sua, perché il
opinione, sembrava ubbidire alle irresistibili fluttuazioni d' una marea, nella quale naufragavano disegni
che mi trasportano in una deliziosa fluttuazione d' affetti. gioberti, iii-34: ne nasce
storia, in mezzo a fluttuazioni od ostacoli d' ogni sorta, vediamo i popoli andare
parola, la quale trova modo d' ammaliar l'attenzione, senza né scuoterla,
né trascinarla, come il gorgoglìo incessante d' un rigagnolo. = deriv.
biasimarsi della fortuna, e dolersi d' essere agitati da quelle fluctuosissime sue onde,
frali del legno errante, tentava d' aprirsi il varco nel sen di
, quella fronte buona / voglio cingerle d' una corona / gloriosa! beltramelli,
è aponto il modo che s'usa d' estraere l'oro da le arene fluviali
guastato l'arco all'angolo sud. d' annunzio, i-853: la barca per entro
] ad oceano padre, adorni / d' ulva e di fronde fluvial le tempie
/ la fluvial canna si taglia. d' annunzio, iv-2-580: guardarono allora passare
/ e, come attraverso gli occhi d' una fluviale libellula, / vede, ogni
. cattaneo, ii-2-338: la via d' aqua da mantova a milano, che
fluviale, ha sviato molti interessi. d' annunzio, v-1-321: marinai! marinai
vienna dopo il volo m'ero proposto d' evitare i treni e le ferrovie. volli
mi promette la gita fluviale per i mesi d' autunno o d'inverno. piovene,
fluviale per i mesi d'autunno o d' inverno. piovene, 7-243: la grande
. ed è abitato da una quantità d' ippopotami, perché nella zona, terrestre
di levante si stende un paese basso d' isole fluviali, di corsi d'acqua,
paese basso d'isole fluviali, di corsi d' acqua, di paludi dolci e di
aumiliò el corso dell'acqua a modo d' uno lago, che quasi l'acqua a
: è la rappresentazione allegorica dell'inseguimento d' ambra ninfa fluviale fuggente per queste terre
lì vicino, illustre opera di scultura e d' idraulica, con ninfe, fauni,
che intrecciavano zampilli, cascate e giochi d' acqua. 7. che rappresenta
statua, un dipinto). d' annunzio, iii-1-1106: per ciò io.
ardisco tenere accanto all'archipenzolo il calco d' una statua fluviale che ornava la fronte
cassandra? or che si dirae ancora d' andromaca sua moglie, le quali la fragi-
e di deposito esercitato da un corso d' acqua. -sistema fluviale: l'insieme
è proprio di un fiume. d' annunzio, iv-2-184: talvolta una sola voce
come onde in torno al medio filo d' una corrente fluviatile. 2.
. albergano nelle acque della valle. d' annunzio, iv-2-306: le rive, coperte
veggendovisi una coltivazione gentile salire sulla criniera d' un monte, come distesamente sulle colline
piani fluviatili per l'ordinario addiviene. d' annunzio, iv-2-764: per la pianura bassa
un fiume (una statua). d' annunzio, iii-1-1103: non questi fiori soltanto
serra, i-137: una pagina fluviatile di d' annunzio. = voce dotta, lat
fluvide e scorrevoli esser denno / le rime d' un cantor che ha fior di senno
giamboni, 4-247: al fluvio d' aniene presso a tre miglia alla cittade
, iii-22-45: sappi ch'ai tempo d' ogigio diluvio / non arrivò qua su pesce
mercoledì 31 io sono in firenze. d' annunzio, iii-2-122: empite i calici
277): tutto quel giorno primo d' agosto festeggiai con dio, e sempre mi
il firmamento / ch'è breve goccia d' infinita vena, / ma d'una pioggia
goccia d'infinita vena, / ma d' una pioggia eterna di contento / con
tendeva al fine: e già da carceri d' auree file sprigionati diversi uccelli facean giubilar
, / soffro, alle gambe, d' una piaga aperta. pirandello, 5-314:
mi piace, / e la corte d' amore / riformar con novelle / elette
al padre beneficiale fiorìca una bella tabacchiera d' osso. jahier, 97: com'era
, 8-i-137: non si crede uno d' essere tenuto per vero e buon teologo presso
di filosofia sotto la disciplina e direzione d' un frate franciscano de'zoccoli,.
aggiunge che voi siete uno dei giubilati. d' azeglio, 1-251: così non facendo
, in una capitale pretensiosa e squattrinata d' uno stato ch'era lo zimbello e l'
stato ch'era lo zimbello e l'obbrobrio d' italia, di europa, del mondo
giubbilo '; ma questo dicesi anco d' atti fugaci e di segni del sentimento;
è di rimanere ad arbitrio del giubilato d' eleggersi un convento che fosse di suo
, senza più prestar servigio, il salario d' uffizio pubblico o privato, esercitato per
iubileo dicono che significa il quinquagesimo migliaro d' anno, nel quale tutto il mondo
giubileo, che sendo vero giubileo in fine d' anni cinquanta, secondo l'ordinazione della
per dodici mesi in un gran stabilimento d' esercizi spirituali. -indulgenza generale concessa
. 6. numism. giubilèo d' oro: moneta d'oro, del
. numism. giubilèo d'oro: moneta d' oro, del valore di tre ducati
oro, del valore di tre ducati d' oro, coniata a roma, sotto
. poliziano, 177: innamorato son d' una fanciulla / ch'a'giubilei si
scoppia in un giubilio generale, quasi d' orchestra che stia provando i suoi strumenti.
iubelo del core, che fai cantar d' amore! zanobi da strata [s.
, si fece rossa di giubilo. d' annunzio, iv-2-108: il cuore le
nel seno come san giovanni nelle viscere d' elisabetta alla vista della vergine maria.
riso, un giubilo /... d' allegrezza empian le sale e gli atrii
, ora punteggiate come una domanda. d' annunzio, iii-1-789: la voce di lei
vengo, oh giubbilo! / son fuor d' intrico: / verrei, vi dico
-sfolgorio (di luce). d' annunzio, iv-2-609: dalle croci erette in
elisia notte il rapimento / urge l'ebra d' amore anima ai cieli.
panigarola, 2-202: si riempie quasi d' ogni delizia così abondantemente l'anima
e sì felicemente di giubilo e d' allegrezza la bocca mia. goldoni, iv-334
di giubbilo e di conforto. d' annunzio, v-2-114: gli disse il magnifico
cingere e circondare. = voce d' area tosco-veneta per yucca. giucare e
in sostanza che l'indebitato, / invece d' esser io, siamo io e voi
ii-54: un giuccherel, che è nato d' otto mesi, / come un spazzacammino
parola di giuda: atteggiamento o profferta d' amore o di amicizia che nascondono il
sapeva parlar iudaico: anzi parlavano il linguaggio d' un popolo e d'un altro.
parlavano il linguaggio d'un popolo e d' un altro. -cultura ebraica.
detto in toscana nero di spalto o d' asfalto. 4. paleont.
pietra giudaica '. nome dato alle punte d' echini fossili, alquanto gonfiati verso
a corbellarsi tra femmine con una tempesta d' espressioni e di baci giudaici. giudaismo
che el luogo dove era dante fussi d' altrotanto cerchio intorno al centro da quello
di grande virtude. onde e'disse d' uno giudeo che l'insegnava leggere giudeesco
diremmo che la sua vita fosse vita d' apostolo. b. davanzali, ii-398:
valore spreg.). cielo d' alcamo, 127: so ca non se'
pananti, i-55: avea tutta l'aria d' un giudio. d'annunzio, iii-1-481
tutta l'aria d'un giudio. d' annunzio, iii-1-481: -ma no, ch'
monti, x-3-161: ma che giovò d' un truce empio tiranno / scampar l'
in partic. nel linguaggio della lirica d' amore). angiolieri, 6-7:
si'stata zudea, / tanto è d' amarve più cresciù l'effetto: / ché
giudietti di via arenula o del portico d' ottavia.
tu non hai mai rotto il suggello d' una lettera appartenente a un altro uomo con
ancora ha dato fuori il suo atto d' accusa, per il quale poi si
,... non avendo attaccamenti d' amici o parenti, possono più giustamente e
liti più gravi e di momento per via d' ami- cabili composizioni eran rimesse al loro
di rimettere le cose legitime al giudicaménto d' arbitri, ancorché la pace si facesse
disse: franco giudicaménto si è ima volontà d' anima ragionevole, che sanza costrignimento niuno
del giudicaménto / e spergere e sbassar d' ogn'om grandeze. anonimo senese,
lo giudicaménto li met- tarà a dannamento d' inferno. bibbia volgar., v-705:
anche una raccolta di decisioni delle corti d' amore giudicanti ne'varii gradi di prima istanza
: maestà, e umana e divina, d' imperante e giudicante, che,
,... può essere ingiusto più d' una volta e difettoso quasi sempre da
non n'aver colpa, fu dal cancegliero d' alenzone con autorità regale giuridicamente assoluto.
talor declini, / se 'n virtù sol d' un amoroso vezzo / costui trapassa i
molti decreti della forma del giudicare e d' altre materie appartenenti al sollievo de'popoli.
scoglio muse, / forse per indugiar d' ire alla pena / ch'è giudicata
, 1-163: io qui credea / giudicar d' una schiava oggi, e non d'
d'una schiava oggi, e non d' altro; / ma, ben mi avveggo
avveggo, giudicar m'è forza / d' un temerario pria. jovine, 142:
le quali per ogni modo s'ingegnano d' incendere gli uomini di fuoco di male
, / quella tal moglie a cui giungerai d' essi? panigarola, 2-167: però
sopra dodici troni giudicando le dodici tribù d' israel. -con riferimento alla giustizia
. -assol. cecco d' ascoli, 977: non giudicare se tutto
affetti nel giudicare, fortezza e libertà d' animo nel proferire il suo parere.
pronto ti pare mio detto, reputane d' ira furore: e se ti piace,
fatti in relazione all'ordine razionale. d' azeglio, 1-35: giova ormai gettare uno
i miei baci / più di quelli d' ogni altra saporiti, / di propria
strappa dall'anima, la pupattola; e d' impeto, quasi la buttasse, la
f. doni, 33: vestiva d' un colore che io noi potei mai giudicare
temerario, ancorch'i segni / vegga d' ira celeste, / de'giudicar per
universalmente necessario che possa competergli il privilegio d' ingoiarsi per così dire la migliore parte
, 8-281: sono pochi i paesi d' italia che abbiano conosciuto meglio della calabria
ch'è in essa; unde giudica d' essa siccome sano giudica dolcie dolcie e
il giudicar... dell'opinioni d' alcuno in materia di filosofia dal numero dei
più freddamente, e più esattamente, d' una bellezza muliebre, egli aveva anche il
me, si tenga per semplice ricordo d' un servitore affezionato e desideroso di non
qualche bon conforto mi donasse, / che d' eo non fosse così alapidato. giamboni
giudicare nessuno, tutti abbiamo peccato. d' annunzio, iii-1-278: ora io rivivo:
ella si giudicava senz'indulgenza. le parve d' essere stata da anni troppo sedentaria.
è giudicare delle secrete cose del cuore d' un altro. davila, 286:
per lo contrario ne giudica più sfavorevolmente d' ogni altra persona. 9.
non dar mai giudicio de le cose d' altri. bruno, 66: -hai visto
da barberino, ii-294: ivi giudicarono d' accordo lo 'mperadore di gostantinopoli e l'al-
governo dell'alfamir. f. d' ambra, 4-21: giudicò per suo meglio
giudicarlo dalla figura, ma con l'aria d' uomo, dalla fronte bassa e dalla
fini, sì come appare ne'libri d' astrologia giudicativa. piccolomini, 1-166:
de le quali è puerizia, non dico d' etate ma d'animo; la seconda
è puerizia, non dico d'etate ma d' animo; la seconda è invidia,
leopardi, iii-179: quando m'avviene d' apparecchiarmi a qualche fatica in genere di
.. cacciato francesco maria già duca d' urbino, nimico giudicato del papa,
salviati, 19-41: va', procacciati pur d' un'altro medico; / ch'io
ora la presenza di cristo giudicatore? d' annunzio, v-2-511: non avevo davanti
de le quali è puerizia, non dico d' etate ma d'animo; la seconda
puerizia, non dico d'etate ma d' animo; la seconda è invidia, -e
. seneca volgar., 3-335: allegromi d' aver trovato buoni giudicatori delle mie vertudi
la sorella maggiore, realistica, piena d' un brio indiavolato, osservatrice e giudicatrice
: questo voglio aver narrato per memoria d' uno esempio notabile della vanità dell'astrologia giudicatoria
del liberarsi con l'inganno di ogni sorte d' obbligazione, consistendo tutta la giudicatura nella
brigadiere dei carabinieri, il notaio. d' annunzio, iii-2-18: a sergio il pallio
altri; ma non avranno mai la potestà d' imporre agli uomini veramente liberi la credenza
maggioranza (es. tribunale, corte d' appello, ecc.). -giudice
secondo grado o di seconda istanza o d' appello (disus. giudice d'appellazione
o d'appello (disus. giudice d' appellazione): l'organo giudiziario che
in arezzo alcuna preminenza di un giudice d' appellazione. giov. cavalcanti, 54:
, come per ogni altro, che giudice d' appello, perseverò in essere per essi
. -giudice istruttore (disus. giudice d' istruzione o inquirente): organo giudiziario
come rappresentante del popolo (nella corte d' assise) o come esperto (nel tribunale
in contrapposizione a giudice popolare). d' annunzio, v-1-123: i giudici togati giudicano
quelli rendessero ragioni nelle cause particolari. d' annunzio, v-3-135: una volta.
v-3-135: una volta... pronunziò d' un fiato una orazione veemente contro i
e popoli hanno un capo di nome e d' autorità regia, che è padrone della
'giudice', ufficiale della sardegna, munito d' autorità sovrana. lo eleggevano il popolo ed
li pisani e fiorentini. -giudice d' argine: ispettore preposto alla manutenzione degli
adopra per fargli avere un posto di giudice d' argine. -giudice dei banditi o
. guicciardini, i-186: non comportando d' avere anche il marito per rivale,
, dell'orso, del cervo o d' altro animale ', si disse il giudice
, 116: egli [il duca d' a tene] mette podestà,..
, ai tempi della signoria del duca d' a tene). francesco di giovanni
prede, stabiliti dalla pratica delle nazioni d' europa. boccardo, 2-799: la
tutto il resto fino a scudi cento d' oro. -giudice del piovego:
compagnoni, i-34: un altro stabilimento d' inapprezzabile vantaggio al popolo ha creato la
dal gran giudice che la signora contessa d' albany verrà infallibilmente tolta dalla classe degli
sotto l'impero francese, nel regno d' italia, il ministro regio della giustizia.
suscitati da dio a guidare il popolo d' israele oppresso nel periodo intercorrente tra la
li re fossero stati stabiliti nel popolo d' israel. esso giudicava sovranamente nelle cose
è il miglior giudice di essi. d' azeglio, 2-468: ognuno è giudice
delle imprese e degli sforzi del cavaliero. d' annunzio, iv-2-136: impartiva ordini ai
credessi), mi prospettò la situazione d' un « collega », la cui mamma
quando alcuna persona ti loda, ricordati d' essere tuo giudice, e non credere più
, celebre e incomparabil conoscitore e giudice d' ogni sorte d'erudita reliquia. metastasio,
incomparabil conoscitore e giudice d'ogni sorte d' erudita reliquia. metastasio, i-98:
tu giudice, metti te stesso in stato d' accusa. -con riferimento ai sensi
: mi pare che i due giudici competenti d' ogni scrittura sieno l'occhio e l'
che è, e si dice propriamente d' uno il quale, avendo i giucatori rimessa
giucatori rimessa in lui e fattolo giudice d' alcuna loro differenza, dà il torto
stato un gentiluomo, fece da giudice d' armi. -sport. giudice di
iii-234: la disgrazia dell'artista è d' aver giudici che non conoscono le bellezze
, tu sai che fu giuseppe giusti. d' annunzio, v-2-546: egli aveva dato
più che di corporal forza, dotato d' ingegno. sacchetti, 127-24: mandò un
fra tanta prepotenza di vittoria e infuriar d' odii e cupidigie parziali, un tristo seder
amica di farina col passeggio del gallo d' india. oh perché non è giudicéssa ella
o nel laudo, ma che basti d' esservi state alcune citazioni estragiudiziali per informarli
cause del tradimento, dell'omicidio e d' altro universalmente, che sono speziali,
. processualmente; per via legale. d' alberti [s. v.]:
spinta può arrivare dove e'desidera. d' azeglio, 1-147: trovarono comodo di
accettare l'eredità di napoleone con benefizio d' inventario; tenersi la polizia, la
ebrei, si amministrava la giustizia. d' annunzio, v-2-91: il sole cala verso
l'eloquenza massimamente giudiziaria, ma anche d' ogni altro genere, consiste in gran parte
e correggiuoli, / son tossa asciutte d' un distillatore: / uno astrologo è
alcuni stellati caratteri, che alla formazione d' un chiaro poeta concorrono. d.
: francesco paghi i 2 / 5 d' ogni spesa fatta e da farsi per detto
andiamo a cadere in un tribunale. d' annunzio, iii-2-160: vuoi combattere?
vo piangendo / e dimostrando il giudicio d' amore. livio volgar., 6-344
la pena, che dee essere vendetta d' alcuno peccato, fa bisogno che sia imposta
di giudicio non s'avvalla / perché foco d' amor compia in un punto / ciò
vuole versare uno giudicio di pistolenzia o d' aversità o di male sopra una patria
, cioè la cagione e 'l suggetto d' un grave gastigo di dio, il quale
: porterà aaron li nomi delli figliuoli d' israel nello razionale del giudizio sopra lo
dello spirito il giudicio si fa sempre d' una sola maniera. rosmini, xxii-17
parte del soggetto, e questa maniera d' aver presenti delle cose, dicesi intuire.
supreme di azioni, concetti di beni, d' ideali, di fini, e che
, i-1-129: il giudizio estetico sull'opera d' arte non ha che vedere con quello
sempre suggetti più atti e più degni d' essere amati. campanella, i-227: giocondo
1-19: egli non ha la superiorità d' ingegno di lui, ma molta maturità di
di roma, e poche cose passavano d' importanza, che non volessino il parere
sui vostri stendardi / sta l'obbrobrio d' un giuro tradito; / un giudizio
per lo passato dal senato nella legge d' elezione ed in ogni cosa. nievo,
pesare': alle quali parola uno stregone d' un trisarcavolo aveva accomodato un suo giudizio
, assegnando a quest'ultima il pomo d' oro, simbolo del primato.
1-338: nel giudizio fatai del pomo d' oro / fosse stata costei colle tre dee
occhi di ogni passante un giudizio ingiurioso. d' annunzio, iv-2-132: ella non giungeva
sì bene le può mandare al giudicio d' alcuni ingegni, i quali, se non
imparziali e rigidi sperimenti un uomo che cerchi d' essere maestro di cappella di qualche cattedrale
, che ritrae per pratica e giudizio d' occhio sanza ragione, è come lo specchio
a sé contra poste cose, sanza cognizione d' esse. biringuccio, 1-163:
liquefare le nuvole, e forse, d' un vapore più che vile, fabricare una
passavanti, 85: essendo molto sospetti d' errore, furono esaminati per lo giudicio
1-587: noi siamo incerti del giudicio d' iddio, e abbiamo udito che molti hanno
vittoria a chi aveva la ragione. d' annunzio, iii-2-161: udite: il
feroce, gli avevano anche servito come d' una specie d'autorità contro la coscienza:
avevano anche servito come d'una specie d' autorità contro la coscienza: ora,
l'idea confusa, ma terribile, d' un giudizio individuale, d'una ragione indi-
terribile, d'un giudizio individuale, d' una ragione indi- pendente dall'esempio.
, bellissima sopra modo e per giudicio d' ogniun che la vide più d'assai che
per giudicio d'ogniun che la vide più d' assai che altra che in quelle nozze
l'esercito del re è passato di qua d' adda, dove, secondo il giudizio
cecchi, 383: se voi aveste giudizio d' eleggervi i un amico e tenerlo (
a forza di politica, a forza d' aver giudizio, io n'usciva netto
chi ha veduto i palazzi degli altri principi d' italia ed ha giudizio di fabbriche,
per esser potente, si tenga quel d' altri, e un debole non lo possa
che l'assemblea nazionale ha decretato. d' azeglio, 2-350: pare che ramorino abbia
sempre quel popolo si governò con grandezza d' animo infinita e prudenza e giudizio.
con compassione da grandi, raccomandavano loro d' essere ubbidienti, gli assicuravano che s'
duca fa mal giudizio di questa mossa d' armi. -fare, formare giudizio
dichiarativa. bembo, 1-5: prima d' amore potranno far giudicio che egli di
non facciavi giudiccio / esser tal cosa d' alto effetto indiccio. nievo, 1-339:
e veda intanto, / se la cautela d' angelo gli assista. monti, v-430
nostri amici la colpa, abbiamo risolto d' intentame giudizio criminale, trattandosi di furto
: sono costretto a fare la generosità d' uno scudo al detto signor dottore che
massimo volgar., i-419: avea meritato d' essere rimosso da la sedia del giudicio
in prima si richiede giudicio e opera d' animo. gelli, ii-62: a fare
nel mestiero delle guerra come per servizio d' affari e travaglio, dove bisogni adoperare
mostra il giudizio. (mostra cioè d' averne poco). ibidem, 254:
, vale ricchi; e avere giudizio, d' economia parlando, significa mettere da parte
. giudiziàccio. baldovini, 2-23: d' una buona fanciulla / far certi giudiziacci
e più convenevolmente fatto procedere per via d' invettiva, introducendo alcuno uomo o ridicolo
, rubati a me, han preferito d' accordo, giudiziosamente, metterli alla banca
e valli e fabbriche, gli ornò d' architetture bizzarre. cesarotti, i-364:
esperienze passate si sono accumulate negli italiani d' oggi, che possono così vantare una
non abbia in me parte che meriti d' esser conosciuta da così giudicioso signore.
e giudiziosi gioieglieri più di settecento ducati d' oro l'uno. bizzarri, 4:
recitata da giudiziose persone, con prospettiva d' un bellissimo apparato, che qual si
, che io troppo ampiamente incominci a dir d' amore. varchi, 7-419: di
-ov'om giugiasse / cui ver d' amor fallasse -in pena forte! dante,
maturando rosseggia, e diventa dolce. d' annunzio, i-75: -dio bono!
cerase ed i persichi, e le giuggule d' africa. -il legno del giuggiolo
voi n'avete bisogno, / ma d' attempata come questa, e aggiuntovi / la
-costituire difficoltà, imbarazzo. f. d' ambra, xxv-2-321: -sì. ma come
ottenne / penderà dall'orecchio in cerchi d' oro. = da giuggiolo.
truova olio che di giur- giulena o d' altri semi, per logorarsi ne'lumi o
dalecampio; ma, cresciute le coltivazioni d' altre piante, e creduto anco che sfruttasse
sottana / di color giuggiolin, fregiata d' oro, / e di velo un grembiul
emesso sommaria quasi a modo d' un ramuscello... il cui frutto
, si dice per similitudine: io ne d' affrica da papinio, seminato nel campo,
baldinucci, 68: 'giuggiolo'. sorta d' albero fruttifero, il legname del quale,
giuggiolone, baccello, gi- racò'. d' annunzio, v-2-247: nessuno de'miei compagni
; una giornata quanto mai soffocante. d' annunzio, iv-2-38: un magnifico plenilunio
collo tumido, turgide le giugulari. d' annunzio, iii-2-171: barcolla l'ucciso,
come per via di studio e di virtù d' animo s'acquista onore e gloria,
foggia come giuladri, forniti e addobbati d' arnesi e di famigli come baroni.
: e'sa il conto suo al par d' un altro, insino quando e'giuoca
i più si giulebbano nel pensiero storto d' essersi saputi salvare, e pagano tutti gridando
, ii-253: credo che nei moderni sistemi d' educazione vi sia un po'di dolciume
succo di frutta bollita schiarito con bianco d' uovo; sciroppo. -farmac.:
miscela a base di acqua di fiori d' arancio e zucchero, a volte con aggiunta
signore uscì del paviglione con una tazza d' oro piena di giulèppo, e di sua
popolo è più zeppo, / lo rota d' una frombola in maniera. i
che rimane, ne nasce un periodo d' anni 7980, in capo al quale,
, sm. numism. moneta d' argento del valore di dieci baiocchi, fatta
di batterla, mettendovi ciascuno, come è d' usanza, l'arme ed il nome
anche 4 paolo ', è moneta d' argento, e vale otto crazie. broggia
a i venti mandano, / grave d' epici sdegni, fiero di canti eroici.
epici sdegni, fiero di canti eroici. d' annunzio, v-3-442: lontano, nella
sannazaro, 10-166: per povertà d' ogni altro edulio, / non già
affettazione di cose impossibili, in fine d' improviso le ottenga. = deriv
tosto e più sovente; lo collerico d' ira e di discordia; il sanguigno di
: quel bagliore / di sete e d' or, che con la bianca mano /
cervo eletto, / a cui la fronte d' ebeno frondeggia; / qui cavriol giulivo
greggia, / ch'ha di turbini d' or macchiato il petto. d'annunzio,
turbini d'or macchiato il petto. d' annunzio, i-69: soli eravamo lùngo
mare, e una giuliva / torma d' augelli ne la trionfale / maestà de 'l
entusiasmo (un sentimento, uno stato d' animo). antonio da ferrara,
, xliii-101: savio sia e pien d' ogni bontade, / e sano e
nessun ti giovi / co'bei legami d' amistà giuliva. de marchi, i-1015:
attimi della trepidazione, della commozione, talora d' una curiosità giuliva od accesa. manzini
mettevano loro in collo una gril- landa d' ulivo inarientata, giuliva. alberti, ii-29
alberti, ii-29: chi vorria / d' amor esser privo / in luogo sì giulivo
or mischiata, secondo il diverso argomento d' essi. parini, 342: son io
ne tintinniva. -saporoso. d' annunzio, ii-725: tu la persica che
e don diegio gli donò cento marchi d' argento. francesco da barberino, iii-118:
ber con ogni gente / o mangiar d' ogni presente, / né sia largo a'
», tra'parlamentari della « corte d' amore », tra'giudici delle « tenzoni
boccaccio, iii-7-99: l'aula grande d' alti cavalieri / tutta era piena e
.. eran quelli che con piacevolezze d' atti e di parole e di graziosi
parodia erano più facili perché il pubblico d' un « uomo piacevole » e d'
d'un « uomo piacevole » e d' un giullare era ristretto, una corte cioè
scritto. bartolini, 16-56: era contento d' avermi fatto ridere alle sue spalle.
stato di questo mondo non è tempo d' andare cercando lode da'lusinghieri, imperocché
si aconciasse a diletto, porrà imprender d' uno mezzo cannone o di viuola o
uno mezzo cannone o di viuola o d' altro stormento onesto e bello -e non
-e non pur da giullare -o vuole d' una arpa, ch'è bene da
ti pre- gheria / che ti guastassi d' esta gente il nome, / se vuogli
, una giomèlla di fagioli, o d' altre civaie, tornar al quartiere e far
alle reni la ventriera piena di luigi d' oro. a quella vista urlarono di
a giumelle di mano o granelle d' orzo o ghiande, perché poi a quel
fatto giumelle delle mani, se le riempì d' acqua. = lat. gemèlla [
avevo arsione e tolsi una giomellata d' acqua dal mare e la trovai dolce come
guerrazzi, 9-ii-165: a cavarla d' impaccio valse il nitrito del cavallo di
403): se n'entrò in casa d' una sua amica, dalla quale altra
dario per acuto in gegno d' ebare suo giumentiere conseguìe prosperevole fine de
paramenti di chiesa e di corte. d' annunzio, iv-2-153: a bugnara,
non chi, già entrato nella stalla d' epicuro, vi si è im- bestiato
sono di canna e le vele di scorza d' albero. nievo, 1-546: ci
al vento e fugge in alto mare. d' annunzio, iii-1-996: benedetta, ritrova
giuncava le vie fior di ginestra. d' annunzio, v-1-722: il feretro è
colato, e mettivi presame di capretto o d' agnello; e quando sirà stretto,
quello si rappiglia; ma per far d' esso schietto formaggio, raviggiuola, giuncata
farti onor di questi doni almanco. d' annunzio, 4-ii-123: su le mense
. maestro martino, lxvi-1-171: gioncata d' amandole in quadragesima. habi l'amandole
bianche e pistale bene con un poco d' acqua rosata perché non faccino olio.
. rubino, 145: io sogno d' andare con un navicello / tra mezzo
. truovansi di questi fiori di marzo e d' aprile; la sua pianta è alta
sua pianta è alta da terra poco più d' un braccio, e fa certe verghe
doppii, o giunchiglia di spagna. d' annunzio, 4-ii-49: nell'aria, già
gelsomino, o il biondo / fior d' arancio piuttosto, o la giunchiglia, /
particolarmente flessibili, sono usati per lavori d' intreccio. -giunco d'india: una
usati per lavori d'intreccio. -giunco d' india: una specie del genere calamo
tiche, / facea de'cerri e d' altre piante antiche. c. durante,
tiene che abbi a essere sotto copia d' acqua. lalli, 2-34: stei
tacitamente al lieve spirare dell'aura. d' annunzio, iv-2-900: un alito fresco saliva
viene per far le corde da bindoli. d' annunzio, v-3-281: i galli chiamavano
. cattaneo, iii-2-8: colla radice d' un giunco aromatico, che si chiama *
agile, elastico, flessuoso. d' annunzio, iv-2-15: non era alto di
una giovinetta esile e pieghevole al pari d' un giunco. -sottile come un
di curve lucide gretole i sul gambo d' avellano, o ròcca? giùngere (
giugner le ginocchia al petto. cecco d' ascoli, 3949: tu credi che
., i-381: farai cinquanta cerchi d' oro, colli quali li veli della cortina
a un tempo fur l'àncore gravi / d' alto gittate ad attaccar le navi;
correndo alle gomone in aita / più d' una mano, i legni gionti furo.
pubblico insegnamento, sono quasi membra grandi d' un corpo grandissimo; le quali.
due dita si giungerebbero come le bocche d' una tanaglia. -confinare. spolverini
spingere (una persona). cielo d' alcamo, 93: se vento è im
raguna / oste sì poderosa il re d' egitto, / e giunger seco tarme
. giamboni, 4-389: molti re d' oriente si giunsero con pompeio, con
71: si giunsono con la gente d' annibale, e sconfissone annibaie con tutto
cielo d' alcamo, 125: se tu nel mare
di giugnerti e di stare con cavalleria d' amore. alberti, i- 266
esprimere l'acuirsi di tensioni o stati d' animo, o raggravarsi di pericoli,
, ammonisce di raccoglier le sarte. d' annunzio, i-51: alfin ti giunsi
per sorte buona vi gionse una fameglia d' un povero omo cortonese. -seguire in
42: la procellosa e trepida / gioia d' un gran disegno, / l'ansia
un gran disegno, / l'ansia d' un cor che indocile / serve,
l'avanzi / di più ornamenti o d' esser giunta innanzi. parini, 571:
andrea da barberino, i-101: acceso d' ira, alzò la spada, e
verace pruova / contr'al nemico armato d' arme nuova / l'anima, prima che
i verdi liti / di donisa, e d' olèaro varcammo: / giungemmo a paro
via giunsimo dov'essa radeva il sommo d' una rupe che impendeva precipitosa sul lago.
rupe che impendeva precipitosa sul lago. d' annunzio, iii-1-731: non io ti strapperò
in cesena / come schiavetta al giacitore d' este. ungaretti, ii-40: giunse a
. caro, 12-i-176: un giunger d' improvviso per tutto, uno accennare in un
cavalcanti, i-202: lì mi conta sì d' amor lo vero, / che ogni
persone / festeggiami per via di più d' un ballo / giunsamo e 'l giunger
asilo / strepito mai non giunse né d' amica / né di nemica tromba. men
sua doglia raccolto / giunse il suono d' un prego esecrato. leopardi, 22-147
me giungesse, il volto / scolorarmi. d' annunzio, iv-2-503: uno sguardo fuggevole
ventura mai, qual proprio merto / d' infelice mortai tant'alto giunse? niccolini
alto giunse? niccolini, ii-30: d' orror mi colmi! ove non giunse
più che me, contristar la diletta. d' annunzio, iii-2-245: non dimenticare ne'
ogni cosa in un punto; / d' ogni mia gloria e fama il fine è
novembre / non giugne quel che tu d' ottobre fili. soderini, iv-193: è
di te gli disse, e poi narrò d' alquanti, / sin ch'a rinaldi
li angeli parte / turbò il suggetto d' i vostri alimenti. s. caterina da
quanto ascende un più, più casca d' alto. michelangelo, i-99: da fragile
giungere, cioè la morte, è senno d' aveme pensiero. s. degli arienti
). pavese, 4-69: rigagnoli d' acqua denudavano i ciottoli, la umidità
ammenne giunga. -giungere a qualcuno d' un colpo: colpirlo. pulci,
'l prò'rinaldo giunse al saracino / d' un colpo tal, che, benché forte
/ quella tal moglie a cui giungerai d' essi? marino, 1-29: adon nato
giungimenti, concepeo i disiati fratti. d' annunzio, iii-2-98: ella conobbe tutti
novellamente cresciuto per lo giugniménto del popolo d' alba. = deriv. da
iungle 'od in foreste inaccessibili. d' annunzio, i-828: io passo correndo
, 8-90: se in questa giungla d' interessi ch'è la terra dite che
sulla mancanza di scrupoli. -giungla d' asfalto: la grande città moderna,
che il vecchio licaone fu il tiranno d' arcadia, che il licaone giugnóre è
una mattina anche alcuni classici libri, macchiati d' in chiostro. barilli,
fulva chioma e dalla mano affilata. d' annunzio, 1-66: inutilmente abbiamo.
di moda, sei un pesce fuor d' acqua..., tra quattro o
almerinda; ma è distinta assai. d' annunzio, i-96: a la riva un
carovane, compererebbero per conto loro e d' altri quelle mercanzie che di più profitto
, i-106: facciami favore... d' av- visarmi de la giunta del decimosesto
sei lisciato il viso e ti sei adorna d' ornamenti. r. campeggi, 1
due anni poca giunta è la proroga d' un mese. g. gozzi, 1-24
di robe da vendere o desiderate e d' altre faccende. cantoni, 785: ancora
di componimento: onde forse altri posteriore d' età pensò di appiccarvi nella stampa la
potevano così ah'improvviso provvedere, più d' una volta gli fu d'uopo di
, più d'una volta gli fu d' uopo di far nuova giunta alla tavola,
alla quale si fa, la giunta d' ordinario è minore: la prima è di
di alcune palle inviateci dai tedeschi. d' annunzio, v-3-147: donò cinquecento fiorini
i-647: si possono vedere gli avanzi d' un rustica villetta che, novanta probabilità
stessa che mecenate, con la giunta d' una buona e fruttifera campagna, regalò al
perché all'osteria non vado mai. d' annunzio, iii-1-883: per giunta la
danno [i beccari] una gionta d' un osso che pesa più che la carne
fra le giunte, e fa conto d' averlo avuto sopra il mercato. verga
tutto, / grosse le gambe e d' ogni cosa netto, / corte le giunte
ricco e così bello edificio non fusse d' un grande iddio. botta, 4-400:
core è giunta, / poi che d' error cotal mi fate giunta. cavalca,
lor per giunta anco l'onore. d' azeglio, 1-450: ero tornato da napoli
. botta, 4-123: per giunta d' imprudenza veniva pierluigi in sul toccar le
con molta prudenza, e col consiglio d' una gionta di guerra, nella quale
piccini: / viva le maschere / d' ogni paese; / le giunte, i
in co- testa occasione nelle buone grazie d' un influente personaggio della giunta provvisoria reggente
o anche fra persone estranee (valle d' aosta, sardegna); provvede all'
a essa riservate e, in caso d' urgenza, può assumere provvedimenti amministrativi di
che il confessore e fran- queza risolse d' eseguire la volontà del re. birago,
bilancio: commissione istituita durante il regno d' italia presso la camera dei deputati con
perché non partano le navi di qua d' india per portogallo giuntamente. sarpi,
nardi, 327: ne'parlamenti cercava d' ingannare e giuntare. vasari, ii-32
giuntare. vasari, ii-32: essendo incolpato d' aver giuntato da piero soderini, fu
qui si diceva spagnolescamente nel gergo segretariesco d' allora, si giuntarono. = denom
, dal pusillanime, dallo schiavo. d' annunzio, v-3- 147: perché un
dello specchio etrusco balzando entrava nella mela d' oro fitta a sommo della verga.
più volte: prima nella raccolta giuntina. d' annunzio, v-2-600: ecco il libro
fia grato colui che dritto vanta / d' impor novo cognome a la tua dama;
quelle di lei le proprie insegne. d' annunzio, iii-2-310: per te,
stiva un giaco... / fatto d' ugne ridotte in squamine e giunte /
sanno che si sieno rastrelli né uso d' aratro, indarno dovuti a'giunti buoi.
e sopr'umani ingegni / di sangue e d' amor giunti, il pico e il
stromenti, / giunti al continuo suon d' archi, di trombe, / di machine
petrarca, 82-3: io non fu'd' amar voi lassato unquanco, / madonna
sarò mentre ch'io viva, / ma d' odiar me medesmo giunto a riva,
dal gran soldano / della sua gente d' arme capitano. della casa, 5-i-13:
5-i-13: or con la mente non d' invidia sgombra / te giunto miro a giogo
sembianza. marino, 4-65: già d' una montagna alpestra / eccola intanto giunta
giunto, / le ceneri preme / d' un mondo defunto. baldini, 7-121
a l'occaso innanzi l'alba / giunte d' atlante le dolenti figlie. pascoli,
co'suoi rossi garofani, qua mura / d' erme castella, e tremula verzura;
ojetti, ii-820: il grido stridulo d' una giomalaia... annuncia il *
ruffian, con l'opera, / d' un suo compagno, un giunto riuscibile
i-139: accenna a un sogno o visione d' una spada grande e mirabile con tre
singoiar modo le membra alle giunture. d' annunzio, iii-1-1227: vedemmo colare il
, ed ha la più ottima giunzione d' ogni bontade e santitade in ogni repubblica
castiglione, io7: infino alla figliuola d' un'artefice povero e mecanico, vuole la
. gruppétto (sm.). d' annunzio, v-3-89: il cadavere portato alla
se qualche galantuomo mi prestasse un quarto d' ora d'attenzione gli parlerei giuppersù così.
galantuomo mi prestasse un quarto d'ora d' attenzione gli parlerei giuppersù così.
: sommossa mioscindono a far seco giura d' ucciderlo. = deverb. da
che era feudo ecclesiastico governato per mezzo d' un visconte o ga- staldo; corrispondente
farisei son tutta una minestra. d' alberti [s. v.]:
, che della religione si servono come d' arnese da malmenare, sforzano professori e
[s. v.]: giuratori d' amore alle donne, di fede a'
di sé giurano; e la fine d' ogni loro controversia e d'ogni briga a
la fine d'ogni loro controversia e d' ogni briga a confir- mazione, sì
caso di menzogna o di perfidia. d' annunzio, iii-2-99: sul petto ha l'
i suddetti religiosi missionari han prestato giuramento d' ubbidienza a'vicari, dicono che non
. bacchetti, 6-82: i giuramenti d' amore sono lusinghe dell'incanto smemorato o
i pianti, e la faccia smarrita / d' alor che ti partisti? e questi
partisti? e questi i tuoi / giuramenti d' in odio aver la vita? sarpi
: spesse volte ella mi diede / d' essermi sposa giuramento e fede. colletta
in così lunghi viaggi toccai il terreno d' italia: e bene intendete se mi batteva
israeliti, denominata così per il patto d' amicizia concluso fra abramo e abimelek.
è detto più specificamente giuramento estimatorio o d' estimazione). de luca, 1-15-2-232
codici hanno stabilito che se per parte d' un attore sia stata concludentemente provata una
20 è suppletorio quello che è deferito d' ufficio dal giudice a una delle parti al
; / lode al ciel, che d' odiarmi, empia, una volta / giurasti
le quali avevano a dare il giuramento d' osservare. montecuccoli, 27: la
sé chiaro ch'egli non giudicherà mai d' impugnare la sua fede sotto l'impero
torvo, colla canna da cogliere i fichi d' india in spalla, e gli occhi
in croce, giurava e spergiurava. d' annunzio, i-142: era notte e fulgea
madre, sì, aveva tutta l'aria d' essere una strega; ma la figliuola
per quel modo fecero la loro gente d' arme scrivere e giurare. benvenuto da imola
d' abraham, d'isaac, e d'israel
d'abraham, d' isaac, e d'israel, tuoi servidori
d'abraham, d'isaac, e d' israel, tuoi servidori, a'quali
-perda il suo, o perda / quel d' altri, la faccenda sta così.
per lei / meglio è che gioir d' altra; e tu mel giuri / per
l'altra mitate veramente sia. f. d' ambra, 4-12: vi credon troppo
., 13-74: per le nove radici d' esto legno / vi giuro che già
/ al mio segnor, che fu d' onor sì degno. cavalca, iii-26:
: io, ch'avrei giurato / difendermi d' un uom coverto d'arme, /
giurato / difendermi d'un uom coverto d' arme, / con parole e con cenni
, il quale hai menato della terra d' egitto nella terra ch'io giurai ad abraam
49: fece caricare quattro muli d' oro e d'ariento, e diello a
: fece caricare quattro muli d'oro e d' ariento, e diello a un suo
, 22: giura l'amante in man d' amore omaggio di lealtà. tasso,
in su uno libro a castitade / d' essere leale al suo novello marito.
è pergiurato. pulci, 16-117: d' esserti fedel giuro e prometto. ariosto
. villani, n-109: adoardo terzo re d' inghilterra venne d'analdo a ganto,
: adoardo terzo re d'inghilterra venne d' analdo a ganto, e giurò la detta
come l'avea giurata a un giovene d' aulicome. alfieri, 1-181: -la vuoi
aulicome. alfieri, 1-181: -la vuoi d' icilio sposa, e involger teco /
e la vorago /... / d' acheronte giurando, abbassò 'l ciglio.
dell'arme di cavagli, di lance, d' elmi e di scudi e di bandiere
d. bartoli, 20-15: tutti d' un medesimo cuore si giurarono a difender
/ qui giurossi al franco stato. d' annunzio, iii-2-195: compagni miei,
uomini semplici la ripugnanza a giurarsi sudditi d' un principe ignoto. carducci, iii-14-87
com'io andava in cerca di una penna d' acciaio, egli, senza méttervi su
così tutti i baroni giurarono nelle mani d' aluigi. g. capponi, 2-361:
/ nega di dover lor tal somma d' oro, / e giura falso, e
al suo collegio, come ricciardo re d' inghilterra non avea colpa di quella morte
volte e più meco mi son doluta d' essere stata costretta ad usare così dannevole arte
lo quale molto giura, fia ripieno d' iniquità. bencivenni, 4-32: sovente giurare
chi aspirava ad un grado academico l'obligo d' una professione giurata di fede cattolica,
valente giunsero affannati messaggi che l'armata d' otone pigliava la nerbonese, già giurata a
vero ciò che a principio dissi. d' annunzio, v-3-395: non, come
credo che mai più fosse un genere d' uomini così giurati inimici della bontà e verità
. -stor. fratelli giurati: compagni d' arme obbligati per giuramento al reciproco aiuto
giurata al disonor del tuo prossimo. d' annunzio, v-1-501: se quest'adunanza
il giurato in uno di quei processi d' allora, tra fine e principio di secolo
. -membro di un giuri. -giurato d' onore: membro di un giurì d'
d'onore: membro di un giurì d' onore (v. giurì, n.
[s. v.]: 'giurati d' onore', chiamati per comporre quelle differenze
. v.]: 'giurati 'd' una mostra d'industria o d'
]: 'giurati 'd'una mostra d' industria o d'arti, chiamati
d'una mostra d'industria o d' arti, chiamati a rendere in coscienza qualsiasi
scelti volta per volta a ciò, non d' uffizio. de marchi, i-927:
quell'armi dalle quali sono nominati. d' annunzio, v-i- 1011: sette giurati
.. non volendo giurare giurerà. d' alberti [s. v.]:
anche in mala parte e si dice d' uomo avvezzo a giurar per poco;
nulla, ovvero falsa, e addomanda d' essere assoluto a cautela sarà assoluto con
prossimo suo, sono tenuti a restituzione d' ogni danno che i loro prossimi incorrono per
con saramento e con giurazióne, desideran d' ubbidire. = voce semidotta,
la maggior parte mercatanti delle due nazioni d' europa cattoliche. roberti, vii-4: il
che ne'loro responsi si potevano dispensar d' allegare la ragione. 2.
altri in gran numero, fuggiti dalla servitù d' egitto, furono in altre terre accolti
più anni il suo livello per effetto d' inerzia manifesta, riconosciuta per atto d'
d'inerzia manifesta, riconosciuta per atto d' un giurì. tommaseo [s. v
, i polsi ed il collare listati d' ermellino, e molti ghiaccioli per sonagli in
, mediante il verdetto di un giurì d' onore, composto, con il consenso
articoli e precedenti e controversie e giurì d' onore e che so io. codice penale
sentenza irrevocabile, deferire a un giurì d' onore il giudizio sulla verità del fatto medesimo
in italia esso fu in vigore nelle corti d' assise dall'unificazione fino al 1931;
giudi ziario costituente la corte d' assise e parteci pano alla
9-2-242: quel priorato giuridicamente non può d' altri essere se non di colui a chi
v-362: david giuridicamente teneva il regno d' israel; per la quale cosa li altri
quistiona la natura di diritto e d' agguaglianza, e la ragione di merito o
questa controversia giuridiciale assoluta, ho eletto d' ad durre quella parte dell'
per la tesi di laurea il diritto d' autore, nella certezza che di tutti
iii-240: non consentendo per ciò cesare d' investimelo, o di dargli nome di
alcuno, fu nondimeno incaricato il lafayette d' intimare al duca d'orleans ch'ei
incaricato il lafayette d'intimare al duca d' orleans ch'ei dovesse partire per l'
e si chiamava nerazio neri, figlio d' un usuraio latinista e giuridico.
qual apparenza di ragione permette a'ministri d' usurpare la galdita di quelle terre, che
che lascia a pietro et alla sede d' aprire e chiudere, e sono due le
essendo ad esso correlato, dal potere d' ordine, riguardante i sacramenti).
, in giurisdizione e pertinenza del vescovo d' assisi messer guido. -giurisdizione ecclesiastica
m. venier, li-7-36: si trattava d' intaccar la giuridizione ecclesiastica. 4
per cammino per raddoman- dare certe giuridizioni d' uno castello il quale teneano i fiorentini
ragione e giurisdizione e signoria che 'l vescovado d' arezzo avea nella terra e distretto di
ampiezza erano passate nell'ordine ecclesiastico. d' azeglio, 1-454: questo monastero godeva
. loredano, 1-58: che la bellezza d' un volto... fosse il
... fosse il vero oggetto d' amore riputai massima infallibile, e fuori
con ordine l'uficio commesso, sempre d' ogni cosa colla reina e colla nuora di
dittatore e 'l despota della lingua e d' ogni sua parte. -influenza.
incessantemente concilio: quasi chi aveva giurisdizione d' intimarlo, avesse anche potenza di congregarlo.
corpo sarebbe oggetto di disprezzo, non d' amore. f. negri,
quanto è il lume dell'intelligenzia. d' annunzio, v-3-124: l'ottavo bonifacio
avesse il libero dominio del contado suo d' armignac, ove potesse esercitare la sua
repubblica venne in signoria e in giuridizione d' alquanti potenti uomini, li re e
9-191: stupenda in questo proposito merita d' essere chiamata una costituzione di costantino augusto
giurisprudenza, e fra queste la cattedra d' eloquenza forense. carducci, ii-18-172:
distesi in latino, distendere si dovessero d' allora innanzi in francese. p.
limitate; così pure proponendo le forinole d' altri contratti, la metà delle dispute di
conseguenza, non erano certamente i primi d' un tal genere: e non si
. villani, 1-17: in quelle isolette d' intorno si posero, acciocché fossero franchi
posero, acciocché fossero franchi e fuori d' ogni altra giurizione e signoria d'altra
fuori d'ogni altra giurizione e signoria d' altra gente, e di quegli scogli furo
appartiene a me, perché quella è fatta d' usura e di rapina ».
arte: / giuri e spergiuri e falsar d' ogni parte! luca pulci, 1-10
delle prime lettere che mi scrivevi. d' annunzio, iii-2-232: la voce di bronzo
tua stirpe cadrà fra le ginocchia / d' una madre mortai. carducci, ii-10-
giuro solenne, e tutti lesti. d' annunzio, iii-2-57: facciamo giuro in dio
tutti i martiri, che fo giuro d' assassino che qualcuno se ne pentirà.
don francesco molti presenti per i re d' india suoi amici, tra i quali fu
tra i quali fu una ricca corona d' oro per il re di cochin, al
quali sembra che le donne ingrate meritino d' esser gastigate nell'infemo, molto fondatamente immagina
[vi sono da pagare] in pagamenti d' ambasciatori, giusdicenti e consiglieri cento mila
per l'avvenire l'accuse e le querele d' eresia si devolvessero ai vescovi e ai
dalpaustria ai tempi dell'imperatore giuseppe ii d' absburgo (1741-1790) e caratterizzato da
era viva la tradizione in ogni parte d' italia come tanuccismo, giuseppismo e leopoldismo
di giuseppe ii (1741-1790), imperatore d' austria. giuseppino1, agg. e
.]: dall'imperatore giuseppe ii d' austria, * giuseppine 'segnatamente le
. dal nome di giuseppe ii, imperatore d' austria (cfr. giuseppinismo).
indi in giuso, infino alle calende d' agosto vegnente, salvo all'ufficiale della mer-
: ben conviene alla gran donna / d' umiltà far suo ghirlanda, / ché vertù
a lui mi lascio intera. / e d' una cosa sol mi vergognai, /
e di ossequio dovutogli, ed anche d' aiuto e di gratitudine nelli bisogni.
gli eminenti affari della patria colle operazioni d' alta politica. colletta, 1-68: tanucci
di giusquiam asperga / col suco velenoso. d' alberti, 431: 'giusquiamo
di pianta di più maniere, tutte d' odore spiacevole, saporifera e mortale agli animali
: promettoti, giusta la possa mia, d' atarti conquistare il regno di paradiso,
fuoco portare materia e cariche. f. d' ambra, xxv-2-320: oggidì, tutti
il vasari, se non una storia d' isacco. cattaneo, ii-2-217: fu così
avea un giustacòre di color lionato con bottoni d' oro. marcello, 52: nelle
. milizia, iii-260: la gran moda d' un giletto corto e stretto, un
, egli era venuto in quel tempaccio d' inverno a far quattro ciarle con una ragazzetta
quattro ciarle con una ragazzetta sul rivale d' un torrente. ojetti, i-318: lo
giustissimamente ci avederemo se egli è pieno d' onestà comune, o s'egli è
entrano proprio in saccoccia come il prezzo d' una buona visita: ventiquattro e mezzo
, 1 -proem.: senza danno d' alcuno vogliono vivere giustamente delle rendite delle
'per l'appunto', talvolta ha senso d' approssimazione più che d'intera esattezza.
talvolta ha senso d'approssimazione più che d' intera esattezza. dossi, 43: poteva
.. più spesso procede per giustapposizione d' idee o d'immagini. calvino,
più spesso procede per giustapposizione d'idee o d' immagini. calvino, 8-88: siamo
1-52: pennellate crudamente giustapposte: striscioni d' arancione, di rosso cupo, d'
d'arancione, di rosso cupo, d' ardesia che sono i monti lontani: interrotti
. 3. rifl. mettersi d' accordo, giungere a una composizione.
.. ti tiene raccolto e meditativo. d' annunzio, iv2- 962: la grazia
v'era colta in contorni e scorci d' un'arditezza e d'una giustezza degne di
contorni e scorci d'un'arditezza e d' una giustezza degne di mano maestra,
il termine di giudizio per un'opera d' arte come per un'operazione politica,
del compasso. acquisteranno così quella giustezza d' occhio, la quale è l'unica
si vuole sia il foglio da imprimere. d' alberti [s. v.]:
4 giustezza ', la lunghezza eguale d' ogni verso o linea d'una pagina
lunghezza eguale d'ogni verso o linea d' una pagina. carena, 1-87: 4
con assoluta giustezza fabbricato e conservato. d' annunzio, v-1-952: la terza mitragliatrice.
sarà giustificata e sarà lodata ogni generazione d' israel. ottimo, i-123: colui che
2-242: a che proposito voglio procurare d' esser giustificato e conservarmi mondo in mezo
: la mattina il giovane / giustificò d' aver vinto, e sì chieseli / i
a bellagio il marchese alberti aveva la riputazione d' essere alquanto originale, e infatti menava
buona fede delle proprie azioni; dichiarare d' es- sersi comportati secondo giustizia o secondo
.. nella loro confessione non intendono d' accusarsi e di correggersi, ma di
esserlo, e non si giustificava mai. d' annunzio, iv-2-515: confessò..
farebbe il ministro della pubblica istruzione. d' annunzio, v-1-138: in caso di assenza
: i lavori van fatti a regola d' arte, e quando spendo il mio,
mare una casa di legno, / cerchiam d' an- darvi ben giustificati; / sicché
: soltanto seguendo l'istinto, il modo d' essere iniziale, spontaneo, si può
amici ch'erano gl'incuoratori e i giustificatori d' ogni nuovissima impresa e nuovo studio.
crede di aver redento il capolavoro goethiano mercé d' interpretazioni che, fondandosi sulla medesima premessa
fatta la più ingiusta impresa di questa, d' avere rotta la pace e lega fatta
forma di difesa, e molto meno d' apologia. verga, 2-354: ah!
parola di giustificazione, di conforto, d' affetto, di pietà, pel dolore atroce
altre giustificazioni della sua innocenza, vedesse d' assicurarsi in qualche maniera dei neri circonvicini
alcun forastiero, ma i soli naturali d' ollanda, con la giustificazione della contrada,
giustina, sf. numism. moneta d' argento del valore di 2 lire e
2-xiii-272: in venezia 20 soldi contengono d' argento fino grani 25; e la lira
giustiniano i (482-565), imperatore d' oriente. giustiniano, agg.
, 211: giustizia è una virtù d' animo di ferma volontà di rendere a
, 198-1: o tu, giustizia, d' onestà sprendore, / non parte de
più generico producendosi in ognuno, quello d' essere dagli altri lasciato tranquillo possessore de'
fattor sommo e perfetto / di noi e d' onne a noi frate ed amico;
fu bastante a costituirci peccatori e figliuoli d' ira senza alcuna colpa nostra attuale,
. petrarca, 366-44: vergine santa d' ogni grazia piena, /...
, che rasserena / il secol pien d' errori oscuri e folti. storia dei santi
, che gli stavan dattorno in atto d' esecutori della sua vendicatrice giustizia, di ferir
, consente / che per l'error d' una orgogliosa madre / patir debba una vergine
, quello di sentir maggiore il desiderio d' una perfetta e impossibile felicità.
della giustizia, che elli saranno saziati d' ogni lor volontade. getti, i-105
sì ordinaro di chiamare uno gentile uomo d' altra città, che fosse loro podestà
le giustizie sommarie e inumane sono al dì d' oggi più formidabili ai principi, che
propria rovina. nievo, 1-521: metto d' accordo i grilli filantropici dei consoli europei
.]: nel così detto regno d' italia: 'ministro di grazia e giustizia'.
gentiluomini feudatari, come essi chiamano, d' alta giustizia. -stor. ordine
e fa vendetta / giusta e crudel d' ogni commesso male. nievo, 1-520:
tutt'i circostanti di qualunque caso degno d' essere notato stanno con diversi atti ammirativi
114): la maniera... d' incutere a renzo tale spavento, da
vo'impiccarlo come traditore, / perché d' astolfo impedì la giustizia. granucci,
contro il suo nome, dopo d' avergli spiccata la testa e tagliate le mani
, mitera e giustizia. f. d' ambra, 4-35: -non ha cera d'
d'ambra, 4-35: -non ha cera d' astrologo? -di giustizia più presto.
del fare scendere carlo in italia e d' ogni cosa, stava nel chiedere le «
dalla quale nacque nel 1942 il partito d' azione; denominazione delle bande partigiane organizzate
regina, al mondo freno, / mossa d' alta virtù dal sommo cielo, /
... daco in numidia provincia d' affrica a ministrar giustizia, in luogo
. bartoli, 27-15: per l'offesa d' un uomo richiedesti, a rigor di
a rigor di giustizia, la soddisfazione d' un uomo; ma d'un uomo
, la soddisfazione d'un uomo; ma d' un uomo d'essere, di valore
un uomo; ma d'un uomo d' essere, di valore, di meriti,
imprudenza o per delazione, nel letto d' una donna di malaffare nella strada delle
. passavanti, 203: morendo sofferse d' esser tradito... e mandato al
è giustizia, se si tuova / chi d' altamente adoperar s'appaghe) / te
..., e con rettori d' una in altra mi distesi, a'soggetti
provincie di questo regno delle camere composte d' ufficiali del parlamento di parigi, per
l'ira, che non aopera giustizia d' iddio, è prossima a pazzia. bibbia
-ognun vuole giustizia, ma a casa d' altri, non nella sua: tutti
vuole la giustizia, ma a casa d' altri, non nella sua. =
di giacomo, 11-778]: più d' ogni altro documento, per additare al giustiziando
il patibolo, s'awagliono dell'esempio d' an drea l'apostolo
, che l'uomo che era degno d' esser disonorato e giustiziato, si andava
paolo da certaldo, 116: usa d' andare a vedere giustiziare gli uomini, non
sto come quella che sta confessandosi che d' ora in ora aspetta giustiziarsi.
è il processo fatto alla memoria del maresciallo d' ancre... dal quale il
e giustizierato di terra di lavoro, d' abruzzo, di puglia, di terra di
ha. / gastui chiedea trecento dobbre d' oro. aretino, 17-113: tutto
uccisi il carcerier dietro le porte. d' annunzio, iii-1-756: è come / intacco
io, il giustiziere di clara! d' annunzio, iii-1-643: giustiziere ti fai,
cave, / dov'è un martir d' ogni martir più grave. deledda, iv-114
.. del granduca di toscana d' immortal memoria cosimo iii, sembrava che
ro mani, cioè cessazione d' oflfizi, e vestite le muse a lutto
f. frugoni, vi-535: io stimo d' esser stato giusti- zioso con sovrabbondanza peroché
diedi libertà generoso a chi mi empie d' oro. = deriv. da giustizia'
e giusti e bene costumati. detto d' amore, 465: mi'detto ancor non
mi'detto ancor non fino, / ché d' un amico fino / chieder, convien
achillini, 1-15: ridono questi fior d' ogni periglio; / e la vespa che
, / la madre, mai. d' annunzio, v-1-707: il giusto sole genera
, ma giustissimo; ché, avvegnaché d' ogni cosa voglia ragione, non punirà
, o luigi, inclita prole / d' alme eccelse e reali e giuste e pie
equilibrato. alfieri, i-96: perciò d' allora in poi quasi sempre fui giusto
la parte loro in questa trascuranza. d' annunzio, iii-1-273: v'è in te
più pietoso signore e lo migliore uomo d' arme che fusse al mondo. boccaccio
arti] compagne di gloria / talor d' olimpo invia. 6. che esercita
che si dia a giudicar, cerca d' intender le ragioni delle parti. tasso,
giusta madre di famiglia nato, e perseo d' una amica del re. musso
, non pur solamente saputo e giusto d' ingegno, ma esercitato per lunga pratica,
baldini, 4-130: gauthier ne ha fatte d' ogni genere, pastelli, acquerelli,
quel che si fa per alcuno turbamento d' animo non può mai esser giusto né onesto
lungamente fare senza qualche eccesso di vendetta. d' annunzio, v-1-8: tanto la nostra
tingoli, iii-188: s'ha il regno d' amor giusti rigori, / te pur
fine prescritto. foscolo, 1-6: perché d' atreo / non scoppia il sanguinoso rancor
. metastasio, 1-57: io sposa d' un tiranno, / d'un empio,
: io sposa d'un tiranno, / d' un empio, d'un crudel,
tiranno, / d'un empio, d' un crudel, d'un traditore, /
un empio, d'un crudel, d' un traditore, / che non sa che
un grappolo, che mi fu donato, d' otto melangoli di portogallo,..
giuste movenze incominciò a fingere l'istoria d' un amore tradito. jovine, 2-107:
3-108: alte torri merlate, palazzi d' un grigio dorato, cattedrali dai volti
marito è un giovinetto / dell'età d' anni ventotto, / giusta età per prender
, dopo duecent'ore giuste di letto. d' annunzio, v-2-11: a un tratto
sforzi talun repugnante a mirare uno spettacolo d' orrore. no, non è forse giusta
al bisogno, e non la voce d' eco. tasso, 17-92: librar con
veruna spesa o ricognizione, qualunque fiorino d' oro che gli fosse stato da chicchessia
che gli fosse stato da chicchessia posto d' avanti, o doveva dire se era buono
: portò e nu- bunanga dieci piastre d' oro di giusta grandezza. buonarroti il
bocchelli, 10-189: tagliati in nitida forma d' oliva, inseriti in un esiguo e
quell'odore della terra cotta dal sole d' agosto. -in partic.:
due spezie: una di giganti, altra d' uomini di giusta corporatura. monti,
lizza fatta, / di brevi legni d' ogn'intomo chiusa, / per giusto spazio
1-138: fassi poi una forma, fatta d' ottone o bronzo, giusta al possibile
l'indice, vi versai un poco d' acqua. buzzati, 3-168: era salito
quella giovane... uno spirito d' imitazione giustissimo di tutte le altre comiche
4-65: era un pane aromato di granelli d' anice, giusto di cottura, del
di gente e non mancava a loro d' esser giusto esercito, se non un
, che possono o per abundanzia d' uomini o di danari mettere insieme uno
necessarie per mettere insieme un giusto corpo d' esercito, si mosse egli da quelle parti
da combattere ', con pari condizioni d' una e d'altra parte.
', con pari condizioni d'una e d' altra parte. 30. mus
che altra e, tra molta dissonanzia d' infiniti dolori, ella quasi giusta corda più
minore, da essi detta 'falsa'. d' annunzio, i-205: tutto di pallore
, per dirla giusta poi, / d' oltraggiar me per far servizio a voi
di saperla giusta, pigliano l'imperator d' etiopia per l'antico famosissimo pretegianni dell'
giusti, la ragion non trovo / d' esser così sofistici e sottili, / e
8: maggiore allegrezza è a lui d' uno peccatore che fa penitenza, che sopra
', dice chi rende il resto d' una moneta cambiata. 'questo non
calcolo per la gelosia di non ismagliar d' un dito? alfieri, 6-15:
osservati, non per questo hanno conseguito d' indovinar giusto e rettamente. magalotti, 9-2-
vi dirò che io sono su la traccia d' uno universale di comedia, il quale
24-224: mi farà veder un'altra invenzione d' o- riolo con un semplicissimo ordigno,
cader nel pericolo di fermar la voce, d' intonar giusto, d'andar a tempo
la voce, d'intonar giusto, d' andar a tempo. manzoni, pr.
allora battevano i rintocchi della predica. d' annunzio, iii-i- 437: credo ch'
virtù giusto perché non ha nessuna apparenza d' eroico. verga, 4-25: stavo
nel palazzo giù, approfittando della dabbenaggine d' un garzone il quale apri prima d'aver
d'un garzone il quale apri prima d' aver spiato dalle
7-43: quivi si risolve presto presto / d' andar girando il mondo, per vedere
a non defraudarli nella loro aspettativa. d' annunzio, iii-2-1036: -dopo, sono diventata
bellini, 5-1-248: quantunque mi sia paruto d' aver detto molto fin qui delle meraviglie
un gran pizzicotto, e mi suggerì d' andar a vedere da vicino un monarca.
. intorno, non c'era un filo d' erba: giusto qualche papavero che la
violetto rossiccio. inventario di alfonso ii d' este, 675: veste simili di
* glaba * talea ', ramo d' albero tagliato nelle due estremità per piantarlo
acquitrinose vi pianta la radice a glabe d' una spanna, e due palmi profonda
e parve scialbo e glabro in sella. d' annunzio, v-1-588: su codesti seggi
vicina al mar glaciale, onde ella merita d' esser chiamata terra glaciale o vero ultima
. se non il quinto giorno. d' annunzio, i-946: dolce è sorbire
pensosa elegia, / sulla montagna nera. d' annunzio, i-9: or co'giovini
indusse nitti a consigliare gli stati uniti d' opporsi. mil- lerand lo venne a
1-36 (i-446): ella fieramente d' un gladiatore s'innamorò di tal maniera
popolo, e gli uomini liberi sdegnavano d' esser creduti e chiamati gladiatori coi privati
menato, acciò che a lui amatore d' esso servisse. garzoni, 1-561:
sfoghi della passione tutti raccolse gl'istinti d' odio e le smanie di battaglia d'
d'odio e le smanie di battaglia d' un popolo oppresso. gramsci, 7-102
con grand'impeto da arma rotonda, e d' altra forma, come palla o glande
quantità di un lupino o al più d' una ghianda. = deriv. dal
. v.]: 'glarèola', genere d' uccelli dell'ordine de'trampolieri che hanno
glauco rosmarino / dai fior cilestri. d' annunzio, v-2-868: scorsi l'armilla
foglie o frutte, quando sono coperte d' una polverina bianca, chiamata dai contadini
glauco ', genere di piante con foglie d' un verde biancastro tinto di porpora,
lo aveva fatto visitare dai più illustri oculisti d' italia e dell'estero e tutti le
e tutti le avevano detto che era afflitto d' un glaucoma irrimediabile. = voce
tozzetti, 12-8-444: trovammo alcune glebette d' una terra di colore di fuori scuro.
semplicemente l'unguento gleucino, overo musteo d' olio onfacino, di squi- nanto,
il grado zuccherino contenuto in un mosto d' uva. tramater [s.
.]: 4 gleucometro ', sorta d' areometro acconcio a notare la densità del
: noi porremo in prima gli ammaestramenti d' intorno alle cose che sono da natura,
l'ultimo / appello che rapido suona. d' annunzio, ii-325: ah, che
il xanto / dall'alte fonti sue correr d' argento. -con nomi gentilizi,
/ l'ostia viva di pace e d' amor. carducci, 846: sorgono e
che gli fioccava di ogni parte. d' annunzio, iii-1-583: il colpo tramortito
le tasse, con i conti a fin d' anno! — come pron.
lei dovere avere una margine a guisa d' una crocetta sopra l'orecchia sinistra,
crocetta sopra l'orecchia sinistra, stata d' una nascenza, che fatta gli avea poco
. salviati, ii-1-83: il volgo d' oggi usa allo 'ncontro 4 gli 'per
parlate non solo, ma il popolo d' italia in molti dialetti, a conoscenza
volta, dopo cinque minuti di silenzio e d' imbarazzo, gli stringeva la mano:
tenteremo di destare, di confermare, d' accrescere in lui desiderio e passione circa
veniva indicata. carducci. 1000: d' intorno / splendeagli, fiamma di piropo
: ricominciò a bastonarlo, e tante d' una parte e d'altra ne gli
bastonarlo, e tante d'una parte e d' altra ne gli diè, che il
, come lo ricco di mille marche d' oro, in sua ricchezza. pulci
sorgendo con disdegno e con minaccia. d' annunzio, iv-2-4: svelse una manata di
l'amor mio, / saprò se d' amor mi 'nvita; / se non,
: l'altra volta promessi alla signora marchesa d' esser breve, e non fui:
, liberandogli della ser- vitute de're d' egitto, e colla potenzia del suo braccio
lèmula, - glie ne susciterà migliaia, d' amici. -in posizione enclitica dopo
al più tardi il dì 1 o 2 d' aprile. manzoni, pr. sp
quarta bolgia, il quale si bagnava d' angoscioso pianto. s. girolamo volgar.
ne'suoi sospetti; e, cercando d' accostarsi più alla questione, « è
racconcio in ogni crepaccio gli avea viso d' un villan rifatto, che sdegni riconoscere i
rifatto, che sdegni riconoscere i cenci d' un antico compagno. d'annunzio, iii-2-1048
i cenci d'un antico compagno. d' annunzio, iii-2-1048: -non vi sembra
sembra che patisca come chi sia in mal d' amore... senz'amore?
, 646: gli è che d' annunzio è troppo perduto nell'ammirazione per
vegni / a starci e uscirà forse d' errore. tolomei, 2-102: gliè
pure il bel gusto trovarsi alla falda d' una montagna, che arde, in
di tanta follia che mise cinquemila fiorin d' oro contro a mille che io la sua
fragile, di color giallo pallido, d' odore miellaceo, di sapore dolcigno ed
pongono ad agire colle basi forti. d' annunzio, iv-2-1220: per mordere il
venditti, lxxvi-199: non ha che opacità d' occhi riarsi / e mani di geloni
di geloni e glicerina / e capelli svarianti d' anilina / quella madre costretta /.
la figura vagolante di don lorenzo. d' annunzio, iii-2-1043: una loggetta scoperta-
cinta di balaustri e protetta da una pergola d' assi foltissima di glicini in fiore.
cinta il tralcio del glicine s'incipria d' azzurro. slataper, 1-14: una
biochim. acido amminoacetico contenuto nella gelatina d' ossa in misura del 25 % circa
; si ottiene per azione dell'acetato d' argento sui dialogenoderivati vicinali e trova impiego
ad angolo retto nel fregio dorico. adoprasi d' ordinario nel numero dei più, perché
col suff. med. -orna, lamette d' acciaio legate sotto i suoli delle scarpe,
di gliticidia secca... il vin d' un anno ti parrà che mostri di
di lunghissima etade, se un'oncia d' un'erba ch'ha nome melliloto e
altrettanto di nardo celtico e once tre d' aloè epatico e pesti e stacci.
milizia, iii-66: 'glittica'. arte d' incidere in pietra dura. =
esaminato i volumi, per lo stabilimento d' un prezzo globale. moravia, 15-189
infinito tremolio stellare, / un globo d' oro, che si tuffò muto / nelle
rosso del sole sorgente sfiorava la linea d' oro del mare lontano. quasimodo,
tenui fili, / un piccolo globo d' argento oscillava sulla fronte, / lucevano
— 927 — -acino (d' uva). abati, 351:
correa, lo dibattea, lo fea d' intorno / girar, volar, quasi fugato
di bianco stame intorno avvolto, / che d' ampio cerchio in picciol globo accolto,
stemperato nell'acqua. -soffione. d' annunzio, iv-1-846: di tratto in tratto
, 34 (585): una colonna d' un fumo oscuro e denso,.
altro che per espellere globi di fumo. d' annunzio, 1-780: ovunque nembi di
globi / rossi di fiamma, flutti d' acque ardenti. bocchelli, 1-i-284: si
omeri cadente, / parte con globi d' or sen già serpente / tra fiori or
tra le mani un globo / colorito d' azzurro ove dipinto / si mira l'universo
altra il celeste, e la terza d' ottone, i cerchi sferici dimostrante.
que'globi sieno abitati da qualche sorte d' intelligenti creature. pindemonte, iii- 452
. obizzo, 2-8: occhi globi d' ardor, vivaci sfere, / poli
del verone cominciò ad oscurare il globo d' alabastro della lampada da notte. de
, i-220: marina vegliava al lume d' una grande lucerna a globo. di giacomo
varii luoghi ne'guazzosi verni, / e d' acqua globi per freddo aggroppati / gittati
ulissi inglesi, olandesi, spagnuoli e d' altre nazioni... hanno girato a
ritondità, come della luna e moltitudine d' uomini e d'animali e di qualunque
come della luna e moltitudine d'uomini e d' animali e di qualunque cosa insieme congregata
alla città e al mondo negli adornamenti d' imperatore, facendosi recare innanzi la spada
la spada lo scettro ed il globo. d' annunzio, v-3-118: certo ripensò con
di globo, di corona reale e d' aureola raggiata. 12. ant.
delle membrane ricuoprenti il globo visivo. d' annunzio, iv-2-124: di tanto in tanto
sguardi, onde si staccano profili / d' eroi, d'amanti e d'armonie
onde si staccano profili / d'eroi, d' amanti e d'armonie di popoli!
profili / d'eroi, d'amanti e d' armonie di popoli! banti, 6-17
targioni tozzetti, 12-10-23: un pezzo d' anima di sasso... consolidata
. de marchi, ii-175: globuli d' incenso si svolsero e si colorirono nel
equatore] a lungo andare si ammala d' anemia (sparizione dei globuli rossi del
e sfiancarsi. campailla, 1-8: d' atomi tutti sferici, composto / in globoletti
infuriate saette. campailla, 5-120: d' etere globoloso ampio volume. bossi, 19
serpe glo- bulosa e bianca del fumo d' una vaporiera. 2. ant
un liquido nell'uscire dalla struttura del collo d' un vaso. pirandello, 3-328:
di chi ridice, nel- l'ecolalia d' un ebefrenico, vane glomerazioni di parole.
glòmere, sm. raggruppamento formato d' inverno dalle api operaie che mantiene all'
chez elle, che quello di corroborarne, d' ora in ora, la inoppugnabile ritenutezza
, che corre per molte terre, d' alcuna persona di grande affare e di
giudicio degli uomeni, che stimino bene d' altrui. landino, 147:
son la gloria e l'onor. d' annunzio, iv-2-534: io considerava in lui
fortuna, / e sovra i gigli d' oro / l'ali posò la gloria.
l'italia / a gl'italiani. d' annunzio, v-3-3: vive in italia
, tu furtivamente / di vertù tutte d' om tolli onni merto. cecco d'ascoli
tutte d'om tolli onni merto. cecco d' ascoli, 1611: è [la
un'alma vergine, / la gloria d' israello. g. bassani, 1-76:
raccogliere ne la sua grazia urbino, fama d' italia, gloria de italiani e speranza
] asilo de'virtuosi, seggia vera d' una perfetta libertà...,
/ ch'alcuna gloria i rei avrebber d' elli. buti, 1-89: sarebbe alcuna
sia chiaro e felice / di gloria d' avi o d'oro in arca ascoso /
felice / di gloria d'avi o d' oro in arca ascoso / e d'ogni
o d'oro in arca ascoso / e d' ogni don gioioso / che natura può
lui solo si poteva attribuire questa gloria d' aver salvata l'italia di mano a viniziani
gloria è nel regno degli eletti / d' un spirto converso, e più s'estima
, ci infoca e ci sublima più d' ogni altra gloria, e perché è più
. / a dio gloria cantar. d' annunzio, i-22: l'organo gittava ne
a l'invisibile, / come un inno d' amore! -motivo di consolazione, di
che li angeli, di gloria e d' onore l'hai coronato, e posto lui
/ e più e più si mostrano d' attomo / per troppa luce, le parvenze