sonmi in fio / generalmente i perigli d' amore. abbracciavacca, lxiii-13: pensando
che, andando per amorevolezza in casa d' un suo amico ed essendovi accolto con
, 237: speranza è virtute / d' uno adtender salute / per suo bene
con vostre genti / venire per pagar d' amore il fio. pulci, 27-126:
assai pagò la dolorosa il fio / d' antiche colpe che l'han doma e
libro, dio tei dica: / d' un iccase farotti un fio, che a
vostro fui: / e poi mostrai d' altra aver vaghezza / per tor di
/ a rispetto il pescar, manco d' un fio. b. corsini, 3-38
di rovinarsi il petto divenuto fragile o d' esaurire quel poco fiato. 2
adattarsi alle varie emer genze d' una vita laboriosa. = comp
colonne vidi rampollare il flutto / d' un'ampia chiarità, cangiante /
cangiante / al palpitare del gran tutto. d' annunzio, i-907: il flessile
quelle della statua di kroisos sembrano d' un toro. govoni, 6-221: e
.. la flessione delle due parti d' arco b e, c e, nel
a concedere che quando elle fusser fatte d' angoli rettilinei, e massime se fussero
] infine più ricca di flessioni e d' atteggiamenti senza sfigurarla o sconciarla. carducci
funzione sintattica, in quei verbi che, d' uso continuo, hanno più vita sociale
sua varia flessione e dal vario grado d' impulso, che si diversifica più o meno
alvaro, 7-19: le statistiche parlano d' una flessione della nuzialità oltre che della
, inclinato. cecco d' ascoli, 801: quando tu vedi questi
anche questi con li flessi lombi. d' annunzio, ii-286: flesso il pòplite,
orbe estivo / giunga al flesso brumai d' egocerote. d'annunzio, iv- 2-1142
/ giunga al flesso brumai d'egocerote. d' annunzio, iv- 2-1142: nel nesso
una così fatta azione dei muscoli. d' alberti, 390: 'flessorio', aggiunto
il girare o il rialzarsi della strada. d' annunzio, iv-1-463: ora sono tua
e la flessuosità aristocratica della signora. d' annunzio, iv-2-9: ma che superba fiera
io mi veniva immaginando che la riviera d' orta m'avesse da offrire un ricovero
, ii-30: scade flessuosa la pianura d' acqua. — ondulata, dotata
larghe onde dai vetri / l'aura d' aprile, e in cima ai flessuosi /
si semina in diamanti / di gocciole d' acqua / sull'erba flessuosa.
in flessuosi amori / con l'ametista. d' annunzio, iv-2-629: due sole voci
savinio, 56: entro quella gabbia d' oro la signorina fufù si sentì canarina
, / sul dorso volpe e il petto d' ermellino. rebora, 109: striscian
essa acqua con moto flessuoso e curvilineo. d' annunzio, iv-2-1068: la cagna si
cagna si avvicinava simulando il movimento flessuoso d' una piccola onda, per vincere la collera
, par., 27-45: per acquisto d' esto viver lieto, / e sisto
', / la madre del signor d' ogni mio bene? ». ariosto,
le cime / i solinghi palmeti. d' annunzio, v-2-42: ma è più
è più facile talora trovare l'accento d' un verso ineffabile che flettere un braccio
che per punto si pareva impossibile. d' annunzio, v-1-1037: chi può sperare
-inflettersi, insinuarsi. cecco d' ascoli, 41: poi gira il corpo
la nostra vita, / agente universal d' ogni soggetto; / e virtù pinge sì
uomo lordato di loto, di sangue, d' ingiurie, che non spiegava né fletteva
orda galoppante sganasciante in un grande flicflac d' acqua spaccata e schiumosa. = voce
volta (come nel caso... d' un certo sergio che flirteggia con
parete nella penombra luccica il padiglione d' una cornetta o d'un fliscorno
penombra luccica il padiglione d'una cornetta o d' un fliscorno. =
cause esterne fisiche o chimiche. d' alberti, 390: 'flittene', pustule o
.. nel extremo del filo interdicte d' uno elegante floculo, cum gli spirili di
infiammabile già bella e sviluppata e scevra d' ogni ingombro, niun contrasto trova essa
-per simil. e al figur. d' azeglio, 1-252: la mia demagogite non
si è di renderlo ricco di princìpi, d' aria, cioè, e di
non è il sale un infecondo innesto / d' acqua e di terra, ma
. infiammazione dei tessuti ossei. d' alberti, 390: * flogostosi infiammazione delle
compaiono in un certo oggetto o opera d' arte. carducci, iii-12-204: il
frasche i negozianti esponevano le loro stoffe d' occasione; lo scarlatto sanguinava al sole,
. - anche al figur. d' annunzio, i-175: oh trionfi d'attinie
d'annunzio, i-175: oh trionfi d' attinie su per le rocce, /
le rocce, / simili a petali d' una novella flora! e. cecchi,
a una donna, protende dal centro d' un'aiuola il ventre e lo stomaco rigonfi
, la bella flora / surge, d' archi e trofei, di statue ornata,
2. bot. fiorale. d' alberti, 390: 'florale'aggiunto delle foglie
un sogno, ecc.). d' annunzio, i-247: inconsapevole, / un
dalla ricerca di nuove e inconsuete forme d' ispirazione naturalistica, tratte dal regno vegetale
. cecchi, 8-55: il celebre stelo d' acanto, con in vetta le tre
ricomposto alla meglio nel museo, testimonia d' una produzione fantasiosa, brillante, che
bugni, 1 l'api con suon d' avene e di campestri / buccine e franto
buccine e franto strepere di trombe. d' annunzio, i-144: a te di un
. bacchelli, 4-171: a perdita d' occhio si stendeva la città in rovina
floridezza di uno stile degno del portico d' atene. carducci, iii-16-15: era passata
moltiplicità di culti, di opinioni, d' interessi, di mire, di caratteri,
interessi, di mire, di caratteri, d' indoli debba produrre a poco a poco
... secondo la ineguaglianza legislativa d' allora venivano a pesare tutte su 'l
più vario che nei giotteschi, e d' una floridità che pare preludere il baroccio.
, cantan le foglie al vento. d' annunzio, i-23: da le vette
furon così rigogliosi:... famiglie d' erbe floride coi loro fiori annidiati,
fiedesti / la diva terra col tridente d' oro, / e tosto fuor n'uscì
sospira / e con un tremito d' amor gli move / in man la lira
, traendosi un pargolo a mano. d' annunzio, iii-2-358: lamentavano i floridi
lamentavano i floridi / figli le donne d' argo. pirandello, 7-353: cresceva a
pirandello, 7-353: cresceva a vista d' occhio, florida e vispa. banti,
nuora... singhiozza colla veemenza d' una natura florida e feconda.
i floridi / segreti del tuo seno. d' annunzio, i-31: io voglio perdermi
voglio perdermi / in sogni azzurri e d' oro su 'l tuo florido / petto e
florida contentezza la gentilezza virile del discorso d' arquà. 5. ferrari, vi-1088
a questa gaggia rifiorita / il verbo d' origine, induce / ad esser profumo e
: quest'autore vivea pure nel secol d' oro della lingua latina, e nel tempo
magnanime e gloriose, con maestosa continuazione d' imperio. mamiani, 1-101: era
felice / di guerra, e comecché florido d' anni, / molte avea già pei
di soria / dure imprese compiute. d' annunzio, v-3-21: floridi ancóra della prima
della prima giovinezza, navigano in compagnia d' ufficiali di pari grado. 8.
lo stile, la forma di un'opera d' arte); eloquente, facondo (
secondo. pallavicino, 1-127: ornato d' una florida letteratura nell'una e nell'altra
una lingua per essere universale ha bisogno d' essere arida e geometrica, e la
un musicista posa sulla tastiera quattro accordi d' un maestro, per ricamarci sopra floride
re cattolico n'ha copia per tutto d' elettissimi [di cavalli], e quello
per non esser questi territori così fertili d' erbe fiorifere come quelle d'altri stati.
così fertili d'erbe fiorifere come quelle d' altri stati. ma
nelle collezioni o florilegii di stobeo, d' antonio, di massimo. d'annunzio
, d'antonio, di massimo. d' annunzio, v-2-583: perché dunque, in
v.]: 4 floripondio', albero d' america, i cui fiori sono assai
un frutto, che è una specie d' arancia piena di mandorle. = deriv
in imo manichette di legno con ghiera d' ottone o di rame. aretino,
e le briglie in varie guise / d' ostro e di seta ricamati e d'oro
/ d'ostro e di seta ricamati e d' oro, / e d'òr le ghiere
seta ricamati e d'oro, / e d' òr le ghiere e d'òr le
/ e d'òr le ghiere e d' òr le borchie e i freni. battiferri
'ghiera cerchietto di ferro, o d' altra materia, che si mette intorno
si mette intorno all'estremità o bocca d' alcuni strumenti, perché non si aprano
sodo e pesante cerro, le ghiere d' argento e i calci ferrati. c.
] un cono di una bianchezza opaca d' attomo la meccanica della ghiera trinata.
un salsicciuolo. 2. vaso d' argento simile a una brocca. inventario
una brocca. inventario di alfonso ii d' este, 2221: un bacciletto ovato
66: 'ghiera dell'arco'. termine d' architettura, vale la grossezza del medesimo
possa essere morto, ché gli fia dato d' una lancia o d'una ghiera
ché gli fia dato d'una lancia o d' una ghiera o d'una bombarda
lancia o d'una ghiera o d' una bombarda o prieta che l'ucciderà.
v. galilei, 2-104: tibie d' ebano e d'avorio, d'argento
galilei, 2-104: tibie d'ebano e d' avorio, d'argento e d'oro
: tibie d'ebano e d'avorio, d' argento e d'oro, ghierate.
e d'avorio, d'argento e d' oro, ghierate. = da ghiera1
nuovo per mandare all'altro mondo la gente d' ogni condizione. bartolini, ii-57
» a quella smorfiosa di una marchesazza d' alife. 3. dimin.
teschio mozzo contro te ghignante / d' antonietta. deledda, ii-1079: le pareva
non da letizia, ma da malizia d' animo, per la qual ci sforziamo
non poteva riaversi da quello smacco. d' annunzio, iv-2-1147: il negro ghignava
ghignava dalla larga fauce piena di denti d' oro. pavese, 4-212: i
de'nostri petti noi vivemmo un giorno. d' annunzio, i-119: già, fantasima
5-14: « ha in corpo una paura d' inferno, povera diavola » ghignò pasotti
con un pecorino, non senza un ghigno d' una s. anna, che
declinante in teologia, quel volterianismo inverniciato d' acqua benedetta, tutto si dissolveva innanzi al
sanctis, i-60: temete ad ogni tratto d' incontrarvi in quel formidabile ghigno, e
schiaffi, dandosi l'aria di signore. d' annunzio, iii- 1-394: i miei
, quella maschera mostruosa di ferocia e d' ingordigia. 4. smorfia (
'ghilde ', pure le corporazioni d' arti e mestieri ebbe un'origine essenzialmente
dove passano le vette da ghindare. d' annunzio, ii-93: il legno gemeva
ghinèa, sf. numism. moneta inglese d' oro, coniata dopo la restaurazione
avvezzo a maneggiar sempre ghinee e luigi d' oro. goldoni, iii-344: -tieni pamela
i-1-208: nota è un'inglese / moneta d' or chiamatasi ghinea. a. verri
le fosse, in questo ultimo giorno d' ottobre venivano messi in ghingheri.
ai contadini da covare la ghiòccia e d' allevare li pulcini, posciaché, nel
cade una giocciola più o una meno d' acqua sopra la terra che si bisogni.
... spe- diere e spedi d' arrosto sottili e grossi, e ghiotte.
pesci cani. -ghiottoneria. d' annunzio, v-1-1056: cagoia foggiato di ghiotterìa
roba e poco onore avere. cecco d' ascoli, 1816: non può'con
/ ch'è più impronto e più ghiotto d' una mosca. bembo, 9-2-51:
la satira / chiara e lampante / d' un pranzo funebre / detto elegante,
con dei biglietti per avere qualche mezzadozzina d' aranci, perch'ella ne ha di belli
]... per una famiglia d' amici miei che ne sono ghiotti oltremodo.
egoiste, ghiotte, lascive, crudeli. d' annunzio, iv-2-1254: rivedo la mietitura
casti, i-2-291: il padre ch'era d' ottimo appetito / le sue rare spiegò
: di letteratura non hanno punto fama d' essere soverchio ghiotti, né lo potrebbono
. -fine, raffinato. d' annunzio, v-3-95: non credo che alcun
i-72: gli occhi mie, ghiotti d' ogni maraviglia / c'a questa s'
, / di lor fan pruova a più d' un fero strale. -avido di
, ch'erano in abbondanza ne'tempi d' ignoranza. bocchelli, 1-i-51: il primo
che ora, fu di levarsi e d' andarsene; e subito gli rincrebbe, da
della città romana dissepolta, non trascurando d' introdurmi con falsa, ghiotta cautela nell'
66-m: fra questi il becco contasi d' auronte / che in francia un tempo visse
ghiotte e non ne ragionare, mangia d' ogni cosa. b. davanzati, ii-447
una bella cosa. 10 non ricordo d' aver veduto fanciulla di più ghiotta bellezza
tale è vaghetta », quando parliamo d' una che ha un certo lascivetto, e
smanito giotto / che si diede ad intender d' esser dotto / in saper la natura
esser dotto / in saper la natura d' un ginestro. nuovo modo de intendere
pagania, / traditor, ghiotto, pien d' ogni magagna! s. degli
, 2-104: ne la puerizia fu discepolo d' un or- biglio beneventano, il quale
me che sono sopra il giuoco pare d' udire due ghiotti a un tagliere,
di mazzicare, e non fece ragione d' essere ingollato, come avete udito. e
/ gli uomini sol, quel ghiotterei d' amore, / quand'ella dolce parla
pugnere il ghiottuzzo. / che tanta boria d' un ciam- bellottuzzo? -spreg
pochino il capo all'indietro, e beve d' un fiato, deliziosamente.
: i stracciaruoli ghiottoni comprano una veste d' ormisino o di raso, che
grossa come un pastone trionfi a spese d' altri. lippi, 2-51: non essendo
: questo ghiottoncèllo è un figliuolo bastardo d' un canonico di verona veneziano, fuggito
sono vagabondi, capricciosi, insolenti e d' infinita ghiottoneria,... volonterosissimi di
! allora si vedrebbe se questa ghiottoneria d' armi è falsa fame o vero appetito.
si chiama metter giudizio: bel fiore d' un albero secco. c.
, 15-48: le donne gli vanno mugulando d' at- torno col pretesto del comune amore
ammirativa per il virulento babbeo che regala d' amoroso guiderdone le amiche. -piacere
della ghiottornìa fuggire i guai / con assiomi d' uomini sapienti. settembrini [luciano]
per la sua ghiottornia del latte. d' annunzio, v-3-429: in voi l'
. landolfi, 3-199: si tratta d' una ghiottornia offertagli tempo addietro.
/ che far si suol per ghiottomia d' avere, / tenuto è più sapere.
più fragile. -entusiastica predilezione. d' annunzio, v-3-624: il primo de'miei
. fogazzaro, 2-68: si figurava d' essere innamorato di fanny, una ghiottomia
, sono... il ghiozzo d' acqua dolce ed altri. guerrazzi, 2-35
come il fondo del mare: saraghi d' argento,... ghiozzi dal labbro
andate, / è questo il gran- d' onor che voi mi fate? =
secchielli, e l'acqua divien fango. d' annunzio, iii-i- 1169: le ghirbe
entrò nella lingua italiana con la guerra d' africa del 1895-96 e con la guerra
successivamente, i recipienti per il rifornimento d' acqua adoperati da alcuni reparti militari,
potesse tornare a casa. f. d' ambra, 4-18: lasciatemi / andare
esaminare se veramente i latini del secol d' oro avessero in uso un nome femminile
n'esce, / e fugge nelle braccia d' orione. -girare, passeggiare per
alle cittadine botteghe alquanto tardi a ghiribizzare d' attomo al duomo e batisteo, fu
soprappresa dalla notte con una sua dama d' attomo. 5. tr. pensare
, aspettando a che fine questi ghiribizzi d' eleonora devessero riuscire. caro, i-133:
con isfacciata mescolanza di composte menzogne e d' immaginati ghiribizzi. bugnole sale, iv-
424: perdonatemi, / voi dimostrate d' esser poco pratico / a trovar ghiribizzi
: a mandricardo il ghiribizzo tocca / d' udir se la campana avea buon suono;
architetto della gran piazza del duomo. d' annunzio, v-3-91: stufo di star
un ghiribizzo, nondimeno egli si gloria d' aver tanta carne addosso, che servirebbe
spezzati, contorcimenti, risalti, ghiribizzi d' ogni specie erano le delizie di questo
, intrecci amenti di bisce, gruppi d' uccelli e d'animali con mill'altri
amenti di bisce, gruppi d'uccelli e d' animali con mill'altri ghiribizzi di ch'
pittura uso è venuto, figurando architetture, d' operare a caso e di far-ghiribizzi,
26-285: crescono [alberi] a foggia d' una lama di coltello, la quale
frotte di sette od otto dall'angolo d' una strada, inseguiti dai ragazzini.
/... il ghiribizzo osceno d' un sorriso / ha corso la gran
gli scolari studianti logica ghiribizosi fur loro d' attorno con molte baie, proponendo loro a
dolcezze che si lusingarono di trovarvi prima d' entrarvi, hanno a biasimarne la loro ghiribizzosa
, poi di non essere / stato d' accordo... /...
sedie co'lor piumacci ed origlieri / d' oro, ch'ognuna valea quanto un trono
ghirigorato mantello della poesia c'era il segno d' una inclinazione istintiva verso il pensiero astratto
, e poi finisce, / a piè d' un ghirigoro, in propria mano.
teatro ducale... era sovraccarico d' ornamenti barocchi. volute in oro e vermicelli
lastricato davanti alla casa con molti ghirigori d' acqua. di giacomo, i-611:
bizzarra fatta e scritta a graffi di penna d' oca, arabeschi, ghirigori angelici di
angelici di cariatidi di marmi cariati, e d' aria, di fedeltà. papini,
borsetta di pelle tutta martoriata da ghirigori d' oro antico. stuparich, 5-467:
è una piccola tartaruga, con le piastre d' un nero verdiccio, istoriate di ghirigori
esser bene informato, / restar capacitato / d' ogni fatto e ragion, tal ch'
tal ch'un accento, / un titolo d' un 'i 'non mi s'occulti
/ tra l'uscio e 'l mur d' un anfibologia, / o abbia scacco,
si celi / dietro a una macìa / d' un qualche ghirigor che non s'intenda
. petrarca, 12-6: i cape'd' oro fin farsi d'argento, /
12-6: i cape'd'oro fin farsi d' argento, / e lassar le ghirlande
, i-201: in su be'crin d' òr verde ghirlanda / fa l'ór parer
aveano ghiande de viole, de rose, d' altri fiori. poliziano, st.
tutti vestiti di bianco, e con ghirlande d' ulivo in capo, e crocette rosse
in capo una ghirlanda di fiori. d' annunzio, iii-1-31: io farò la ghirlanda
. g. morelli, 91: d' intorno come una bella ghirlanda, sono
: venite all'ombra de'gran gigli d' oro, / care muse, devote a'
devote a'miei giacinti: / e d' ambo insieme avinti / tessiam ghirlande a'nostri
di ghirlanda alle diseguali lor sommità. d' annunzio, iv2- 571: in quell'
ghirlanda. machiavelli, 834: d' alloro una ghirlanda aveva in testa; /
aveva assai gioconda e lieta; / d' intorno, gente che li facean festa
/ di trionfante lauro, a noi d' uliva. r. borghini, i-77:
a cui frattanto un nume men serio d' apollo presenterà di furto colla punta del suo
ma via: si attenui col nome d' emulazione codesta gara; si affermi ch'
cielo. pallavicino, 1-4: procuri d' intessere a lei ghirlande trionfali ne'propri
cento altari ha cento volte il giorno / d' incensi e di ghirlande odori e fumi
ghirlande al tempio / di vergini viole e d' altri fiori, / persi, gialli
all'altare ghirlande, fiori, erbe odorose d' ogni maniera. parini, 255:
le ghirlande all'uscio e alle finestre. d' annunzio, iii-2-72: ella si sofferma
, l'altro bianco, come una bandiera d' italia. ojetti, i-631: le
cipolle; né si avverte la presenza d' anima viva. -per estens.
: la ghirlanda, e il pennacchio d' airone, che adomavano il suo vecchio
la testa di frasche e fiondi verdi d' alberi, e s'accosta notando alla
potesse portare nulla corona né ghirlanda né d' oro né d'ariento né di pietre
nulla corona né ghirlanda né d'oro né d' ariento né di pietre né di seta
/ sopra tumide trecce una ghirlanda / d' oro e di gemme orientali accesa. grazzini
si sforzano, vestendosi di seta e d' oro, e con ghirlande e vezzi
primo che ritrovasse l'omamento delle ghirlande d' oro, che le donne portano in
serpi assozia: / è del conte d' esenia; e la ghirlanda / in campo
angeli di bassorilievo che tengono una ghirlanda d' ulivo, dentro la quale sono i
altra una doppia ghirlanda di papaveri e d' edera repente. moravia, ix-6: la
sorella del sole... fea d' argento / gli arbori ch'a quel loco
ghirlande. filicaia, 2-1-15: le corde d' oro elette / su su, musa
/ gran dio delle vendette / compon d' inni festosi aurea ghirlanda. 7.
linea da questo punto sino alla ghirlanda sarà d' una mensura al altre equale e questo
tempio vedeasi una corona, o ghirlanda d' oro di non piccola larghezza.
. 9. astron. ghirlanda d' arianna (anche semplicemente ghirlanda):
veder verso 'l mattino / le figliuole d' atlante e la ghirlanda / della sposa
/ son più di tutti appresso al fiato d' austro. 10. meteor.
orizzonte si mostrino maggiori per una ghirlanda d' aria illuminata che s'aggiunga al lor disco
provato. alfieri, 1-654: il sol d' intorno / cinto ha di sangue ghirlanda
volata a ghirlanda. -far ghirlanda d' ogni fiore: v. fiore, n
del giorno / difendon que'bei prati d' ogni banda, / e fanno intorno al
: il sole folgorava su gli strumenti d' ottone e le spalline. il verde degli
cent., 89-83: a danneggiar fur d' un volere accorti, / sicché d'
d'un volere accorti, / sicché d' intorno arezzo fer ghirlanda, / col
toscani, 332: non si fa fascio d' ogni erba ma sì ghirlanda d'ogni
fascio d'ogni erba ma sì ghirlanda d' ogni fiore. -un fiore non
a lei vidi volare / un angiolel d' amore umile. intelligenza, 2: ne
, 2: ne li bei mesi d' aprile e di maio / la gente fa
): nel giardino entrarono due giovinette d' età forse di quattordici anni l'una,
anni l'una, bionde come fila d' oro, e co'capelli tutti inanellati e
, e di foglioline e fogliuzze verdi. d' annunzio, v-2-19: dioniso, più
attraversa il torace, chiede una ghirlandétta d' apio amaro. -ghirlandèlla.
da siena, 185: ella è piena d' adomezza; ella ha e'dindoli;
ha le ghirlandarelle in capo l'anella d' oro. rovani, i-871: nel cortile
foscolo, gr., iii-277: come d' erato al canto ebbe perfetti / flora
azzurre oceanine / a me surgono, e d' inni e di compianti / mi ghirlandano
ariosto, 14-38: ecco vede un pratel d' ombre coperto, / che sì d'
d'ombre coperto, / che sì d' un alto fiume si ghirlanda, / che
di pergole costrette / di viti e d' uve un gran giardin s'inquadra. pindemonte
. pindemonte, 13-35: per lor d' alcinoo la sacrata possa / un bue quel
bue quel giorno uccise al ghirlandato / d' atre nubi signor dell'universo. monti
una muraglia a edificar si diero / d' alti torrazzi ghirlandata, a schermo / delle
in vano ghirlandate di mite apio. d' annunzio, iv-2-545: un cantore di
ugurgieri, 18: cento altari si scaldano d' incenso arabico ed uliscono di freschi fiori
un uccelletto che canta la primavera. d' annunzio, v-2-262: libare, ma libare
scoiattolo. giusti, 2-223: quan- d' eccoti, per farmi un altro tiro,
? lontano / cantava l'invisibile assiuolo? d' annunzio, iii-1-803: mattutina come la
l'acqua. inventario di alfonso ii d' este, 2344: una ghirola bianca
, 2344: una ghirola bianca d' acqua. = etimo incerto.
'ferraccio ', che in alcuni luoghi d' italia chiamano ghisa, è la parte
si fa il ghitarrino colle punte delle penne d' acciaio. = variante di chitarrino
lunge, / quanto sarebbe un mezzo tratto d' arco. tasso, 3-1: già
. bisticci, 3-310: lapo era già d' età d'anni venticinque, quando cominciò
, 3-310: lapo era già d'età d' anni venticinque, quando cominciò a dare
. ora, a questo punto, sin d' ora. fra giordano, 2-57:
la tua gente ascende / su le sparse d' estinti infrante mura. manzoni, 73
una volta, tempo addietro, prima d' ora (e indica che il fatto di
è ripetuto altre volte). rinaldo d' aquino, 100: già lungiamente è stato
morte. alfieri, 1-8: ei d' esser padre, / se pure il sa
il sa, si adira. io d' esser figlio / già non oblio perciò.
non ti serbiam de le sassate / tue d' una volta: oh, non facean
che non fue, amor meo, già d' altra parte. dante, inf.
davila, 145: ma il già duca d' angiò coll'esercito, camminando a grandissime
si riunivano alla mirandola, già piazza d' arme e asilo sicuro di tutti i
castella era signore ernesto, / già figliuol d' erimanto. buonarroti il giovane, 10-933
/ di diece vender cento: / già d' usura che dai / nulla grazia non
. tutto ardi e consumiti nello amore d' una donna strana. sacchetti, 133-67
anni fu a fermo uno che uscì d' una selva. machiavelli, 1-iii-454: gli
belle lettere ', secondo la moda d' oggidì, me lo fecero a un
già. -in passato; prima d' ora, poco fa, poc'anzi.
carcere. forteguerri, 8-23: fa conto d' averla in mogliera, / e già
di armature e di cotte di cuoio o d' acciaio. sozzini, 353: per
ungaretti, xi-95: quell'albero, che d' estate diventa come un globo di fiamme
vago e come dipinti su uno smalto d' un candore perfetto, non s'affacciano
volesse strapazzarlo, per fargli sentir ragione. d' annunzio, iv-2-15: portava una vecchia
un uomo. zucchetti, 67: d' altri frutti non ne ritrovai di maturi
9 (160): suggerì a gertrude d' informar con una lettera il padre della
siamo a favellar di seccaggini, egli è d' uopo che n'udiate alcuna mia.
sorta di trappole e di delitti. d' annunzio, iv-2-1202: ella portava una
di cincillà più lieve che la peluria d' un cigno cinerino. levi, 1-16:
vedere i paramenti sacrati esser facti giachecte d' armare, vedere le bocteghe di ciascuna
né mi condurei a vestire una fantesca d' una gonnellaccia sdruscita, né un famiglio d'
d'una gonnellaccia sdruscita, né un famiglio d' un farsetto stracciato, ma anzi porrei
1-226: cosa mi mancava dunque a paragone d' ogn'altro? il cappello?.
3-7-326: quale col giacchio il pescatore d' occupare nel fiume molti pesci ad un tratto
avvolgendosi, molte pinzochere... d' avvilupparvi sotto s'ingegnavano. crescenzi volgar
a lungo per farla aprire. d' annunzio, iii-2-134: ella si china alquanto
aria lungo tempo, diventan più fertili. d' annunzio, iii-1-869: e aspettami,
tenebre, in mezzo a una compagnia d' addormentati. [ediz. 1827 (140
chi a coloro che mal fanno studia d' adulare, quasi pone 'l guanciale sotto 'l
lieta e dolente, / in atto d' amore sovr'esso al giacente, / immota
3. che si congiunge carnalmente. d' annunzio, i-583: da gran tempo colei
siam l'una a l'altro ancor misti d' amore, / ella pur semiviva ed
organizzare le difese di centinaia e centinaia d' accusati politici, giacenti nelle prigioni.
l'orientazione e 11 senso del corpo d' italia, in quel punto ombilicale, in
superbi monti, la vena del cuore d' italia. 7. lasciato in
bestie fìesolane giacenti in lor letame. d' annunzio, v-2-98: a lui giacente
v-2-98: a lui giacente nella stanchezza d' amore come in una dolce morte,
medesimo tullio a gran ragione si pregia d' aver suscitata nel lazio la giacente filosofia.
]: molte giacenze di cause o d' affari che hannosi a trattare e non si
ripiego... darvi la data d' una stamperia di genova o torino la
nel tuo grembo giace / gli occhi pascendo d' immortal bellezza. manzoni, pr.
dire i secolari: io ho maggior merito d' un dormire e giacere vestito o d'
d'un dormire e giacere vestito o d' un digiunare ch'un religioso, ché si
per terra tutte quante, / fuor d' una ch'a seder si levò, ratto
fanciulla, / un certo che sol mormorò d' orrendo, / e trafisse la vergine
m'accolse con una grande gioia. d' annunzio, iv-2-159: in ogni parte,
annunzio, iv-2-159: in ogni parte, d' in tomo, giacevano infermi, vecchi
manzoni, 7: impugnando un flagel d' anfesibene / la tirannia giacevasi da canto
. villani, 12-84: era una maniera d' infermità, che non giaceva l'uomo
il suo corpo giaceva, quello a guisa d' un corpo santo nella chiesa maggiore ne
fretta, o sia la troppa voglia / d' uccider quel baron, ch'errar lo
... / giace, lasso! d' un tuo, che tu non sai
giacerò co'miei padri, portami fuor d' egitto e seppelliscimi nella lor sepoltura. patini
anche il nome a chi giace. d' annunzio, iii-1-1044: non riposa /
poveri o, nuda spoglia, ai piedi d' un albero, o in fondo al
mi sia schermo e dalla pioggia. d' annunzio, iv-2-1202: ella era tutta
di sì difforme aspetto / che più d' orso che d'uomo avea figura. sempronio
aspetto / che più d'orso che d' uomo avea figura. sempronio, iii-208
vo'fare un lascito / nel testamento / d' andar tra'cavoli / senza il 4
lor neglette sepolture ornate / con gusto d' altri tempi, / [i defunti]
finitima uccisero; e, per forza d' arme ricevuta pace, giacquero con gente d'
d'arme ricevuta pace, giacquero con gente d' altro paiese, e quelli che nascieno
vacca. alfieri, 8-199: più d' un le piace; / con tutti giace
le mura del castello, il boschetto d' acacie dove aveva giaciuto con la bella
gamerra, 7-36: l'assira moglie d' un foco intestino / arse per un
bel- l'onde / sulle sponde / d' ippocrene io mi giacea, / quando
de la terra, ove confusa / giacea d' alberi folla e d'animali, /
confusa / giacea d'alberi folla e d' animali, / che un tempo fur,
tutto sovra 'l coro giace. cecco d' ascoli, 3305: perpetua giacesse galassia
pozzo è cavo e pieno al sommo d' acque: / grieve è lo scudo,
/ un'isoletta delicata e molle / più d' altra che 'l sol scalde o che
ora stanno / giacendo miserabili mine / d' abbattuti edifizii. a. verri, ii-9
tra i bronchi, / grandi giacean d' una città distrutta. d'annunzio,
grandi giacean d'una città distrutta. d' annunzio, v-1-9: le metropoli..
); scorrere placidamente (un corso d' acqua). -anche: stagnare,
torbide onde, / che altiere e d' ira gonfie, / correr pareano a divorare
ne traspare. imperiali, 4-617: d' un rio corrente l'impigrito umore, /
. testi, ii-168: giaccia in letto d' argento / addormentato il mar.
terra simile alla mia, / che ardo d' amore e giazo in zelosia? l
cova. garzoni, 1-359: una infinità d' uomini giacerebbe al mondo senza fama se
, abbandonato, e un sorso / d' acqua non vi sarà chi pur gli porga
porga. mamiani, 1-246: vedovato d' onor, di pace fuora, / orbo
restaurato (un edificio, un'opera d' arte). boccaccio, i-52:
, iv-73 (35-19): pieno d' angoscia, in loco di paura,
i-43: di quella paura ne giacque più d' un mese. niccolò da correggio,
divora arida scorza / avidamente, e d' improvviso d'acque / talun l'inonda
scorza / avidamente, e d'improvviso d' acque / talun l'inonda, subito
esser di tutto suo contento giace. cecco d' ascoli, 4567: intra l'
? ma vi par? da più d' un mese / sono in lutto per perdite
, burla. f. d' ambra, xxv-2-423: cacasangue! i'non
alle lunghe giornate silenziose e solitarie. d' annunzio, iv-2-987: il grido della femmina
: l'insubria / fatta è giaciglio ornai d' anime brute. gnoli, vi-1198:
sul foglio... la figura d' una bionda dea, coperta dal peplo,
prima aveva servito di giaciglio agli scimmiotti d' una matrona inglese. bartolini, 1-50
distinti e separati fra loro dalle nervature d' una cordonata a mezzo bastone, sbalzata
/ che l'uomo, allo stillar d' ogni rugiada, / lasci il giaciglio e
forma cinese, faccenda intrigatissima, e d' una prodigiosa memoria, il raccordarsi di
di loro ed alle sostanze alle quali trovansi d' ordinario uniti. cattaneo, iv-2-322
volgar., i-395: farai una lama d' oro purissimo, nel quale scriverai
dentro, ed altre con cristalli giacintini. d' annunzio, i-302: le dalile
: la cupola del cielo s'era tinta d' una pallidità giacintina. panzini,
numerose varietà coltivate, come il giacinto d' olanda con fiori bianchi, gialli,
ce n'andrem per le famose rive / d' eurote e pe'gioghi là di cinto
., 1-79: l'alba nutrica d' amoroso nembo / gialle sanguigne e candide viole
: venite a l'ombra de'gran gigli d' oro, / care muse, devote
o clori. inventario di alfonso ii d' este, 2553: un balasso over
: un balasso over ghiacinto grande. d' alberti, 449: * iacinto '
le belle teste di corone e reticelle d' oro tempestate di crisoliti e di giacinti
e di giacinti e di perle. d' annunzio, 4-ii-127: erano più che
, 1'tiriatino, e il radichino. d' annunzio, i-1046: or ne 'l
quanti, cavalieri montati sopra cavalli. d' annunzio, iii-2-99: dov'ella prese
vedeva in un canto un letticciuolo coperto d' ima grossa e ruvida coltre;.
2. letter. amatore. d' annunzio, iii-1-731: non io ti strapperò
in cesena / come schiavetta al giacitóre d' este. idem, v-3-95: or avvenne
la continua giacitura in un sotterraneo. d' annunzio, iv-2- 1056: una impazienza
] quanto guadagnavano per una giacitura. d' annunzio, iii-1-830: or tiènitela tu nella
ferrata nel senso di linea nazionale. d' annunzio, iv-2-849: immobili erano le
.. che il verso intero sia d' undici sillabe; ma è mestiero d'avere
sia d'undici sillabe; ma è mestiero d' avere riguardo alla giacitura degli accenti e
balestrieri, in seguito anche dagli uomini d' arme). -anche: cotta
cristo / si riposàr le schiere. d' annunzio, iii-1-51: i cancelli di
633: un comunello, un vero guscio d' uovo, nel quale tutte le fazioni
. verga, 4-54: una statua d' autore!... il re,
crederei un bel giacobino assai peggiore cioè d' una bestia, come è tale colui che
e giacobini; / viva le maschere / d' ogni paese, / loreto e la
proprio dei sostenitori del re giacomo ii d' inghilterra e dei suoi discendenti dopo la
calvino, 2-254: scrisse a londra questa d' ombrosa dover essere una nuova massoneria di
epicuro, 86: qui presso v'è d' apollo il sacro oracolo, / per
nostre ninfe accendere / potrà mai forza d' amoroso giacolo. 3. zool
dentro 12 grandi prelati e lo cardinale d' ostia e vescovi et arcivescovi et altri giàconi
: ha nella detta chiesa certe cappelle d' altri cristiani giacopini e cristiani greci.
collottola] ombreggiava verso la giacòppa / d' un grand'orrore, e d'un ben
giacòppa / d'un grand'orrore, e d' un ben fermo pelo. =
, intr. dire giaculatorie. d' annunzio, v-2-239: io m'ero quasi
sotto i nostri piedi un fragore come d' imo scoppio sotterraneo, e poco stante un
le tentazioni più grandi svanivano al soffio d' una giaculatoria o per uno sguardo degli
patria. zena, vi-1102: son d' amor le tue istorie, / d'amor
son d'amor le tue istorie, / d' amor le litanie, / i cantici
, parola spesso ripetuta; intercalare. d' azeglio, 1-312: la sua parola divenne
come l'acqua, non volli mostrare d' applicarmi quelle nebulose giaculatorie. nievo,
o povero lettore, come una massima d' epitteto o una giaculatoria favorita. chiesa,
., la giada, i diaspri. d' annunzio, iv-1-286: luccicavano qua e
barocco di giada, di marmo, d' argento. -gioiello di questa pietra
ciò che assume tale colore. d' annunzio, i-960: fiorìano, in una
una / fila, i peschi d' a-kouna / a la rugiada; / e
giolo. - anche sostant. d' annunzio, iii-1-616: piè di cappone,
, iii-1-616: piè di cappone, orecchio d' orso, penna / d'angelo,
, orecchio d'orso, penna / d' angelo, colombino, / giaggiolino, colori
piegate dalla rugiada, / i giaggioli d' oro su le prode dei fossati.
, di tela e giaggiolo. d' annunzio, v-2-487: ecco un odore di
congetturato l'etimo pers. zargùn 4 colore d' oro 'e dzargùn 4 colore di
(è detto anche leopardo o tigre d' america). guerrazzi, 7-47
il tedio di quel navigare a rande. d' annunzio, i-828: io passo correndo
giaietto, alla ragna il pigliò. d' annunzio, iv-2-1198: bertucce nere e
cose come se fossero una peste naturale. d' alberti [s. v.]:
gialdonieri, / che avien la schiera d' intorno fasciata, / lasciare addosso a'nostri
questa allorché molto lunga dicevasi gialda, d' onde gialdonieri. = dal fr.
nieri, / che avien la schiera d' intorno fasciata, / lasciare addosso a'
questa allorché molto lunga dicevasi gialda, d' onde gialdonieri. = deriv. da
terra, anche de'vulcani, sono d' un rosso giallastro. pascoli, 729:
strie giallastre, / piene di buchi. d' annunzio, iv-2-30: era una specie
annunzio, iv-2-30: era una specie d' orsacchiotto,... con quei
simile a quella dei vecchi pareva essersi fatta d' improvviso la sua voce, per certe
verso un'ora di notte, stanco d' una giornata di caccia,...
partic. di foglie ingiallite). d' annunzio, 4-ii-18: s'inoltrarono pe 'l
orientali, o mezzo ascoso / tremoli d' occidente in su le porte. tommaseo,
vedi di sotto a quella collina una vampa d' incendio lontano tingere di rossor gialleggiante l'
gialleggiante l'orizzonte che le sovrasta. d' annunzio, iv-2-491: io portavo nell'orecchio
in grecia e in tutte le parti d' oriente che son bianchi e gialleggiano e traspaiono
mite nei verzieri della dolce toscana. d' annunzio, iv-2-780: gialleggia una lucerna
quest'acqua in orinali di vetro. d' annunzio, iv-2-587: un bagliore gialligno
pelle gialligna, egli aveva spiacenti occhi d' albino, orlati di rosso e lacrimosi.
/ nel fondo suo, a modo d' albuscello, / pallido, di color tra
baldini, i-800: ecco l'orìgano, d' un color giallo carico. -giallo
. -giallo dorato: con riflessi d' oro. milizia, ii-37: 'ambra
i-4-123: rimbombava tutta quella valle / d' acque e d'augelli, et eran
rimbombava tutta quella valle / d'acque e d' augelli, et eran le sue rive
st., 1-79: l'alba nutrica d' amoroso nembo / gialle sanguigne e candide
fico. carducci, 430: fioccano d' un cader lento le fronde / gialle,
ha il colore dell'oro; che è d' oro; aureo. dante, purg
9-119: l'ima [chiave] era d' oro e l'altra era d'argento
era d'oro e l'altra era d' argento; / pria con la bianca e
è luminoso: ovvero giallo o di colore d' oro. -aggiunto o unito a
ventre [dell'insetto] era vestito d' embrici di color arancio e neri, grosso
che è del colore proprio del tuorlo d' uovo. g. raimondi, 1-17
stesso che nella cera gialla e vergine. d' annunzio, iii1- 74: ecco la
con l'aggiunta di sostanze come tuorlo d' uovo, zafferano, ecc.,
viso verde, giallo, maltinto, d' un colore di fumo di pantano.
alfieri, 1-1231: dietro ai passi d' invidia, esca, ed accanii / con
riso / beltà e salute scambiano. d' annunzio, iii-1-956: bene ti s'
accerchiavano la carrozza quand'egli usciva. d' annunzio, v-3-809: non so perché
imperi la memoria del mondo ricorda. d' annunzio, v-1-868: s'arrochirono a
vigorina. marino, 340: è d' un giallo amariglio / sparso di fiori
celesti, di gazzera marina, giallo d' oro, granato. bacchetti, i-143:
fa dall'ima all'altra vebre. d' annunzio, iii-1-629: i sonatori /.
. baldini, 5-167: era vestita d' un giallo di gaggìa. -giallo
un giallo di gaggìa. -giallo d' uovo: il tuorlo. libro
in partic.: l'oro; moneta d' oro. a. pucci,
. -giallo di napoli (o giallo d' antimonio): polvere di colore fra
, di pigmenti verdi). -giallo d' oltremare: varietà di giallo di zinco
si dice giallosanto: questo è materia d' un'erba e con artificio ridotta,
: giallo è un color che si fa d' una spezia che ha nome zafferano.
incorniciati di diaspro rosso, vedendosi su d' uno in grande ovato di fondo di giallantico
siena; e se ne trova d' ogni lunghezza e grossezza. -giallo
tempo sembravano raggrinzirsi in un ghigno. d' annunzio, 4-i-59: il colorito giallognolo
di terza classe, immerso nella poca luce d' un torbido lampadino giallognolo. e.
colore giallo chiaro, pallido. d' annunzio, 1-220: mentre sognavo assai placidamente
giallolino fasciato di verde, fui risvegliata d' un tratto. a. sm
giallorino, poi colorisci, e vernicia d' olio vecchio chiaro e sodo, ed appiccalo
color giallo che viene di fiandra. d' azeglio, 460: un corpo che pareva
etichetta del barattolo di sciroppo, sono d' una tal succulenza visiva che anticipano la
e senza cibo, era diventato spaventevole. d' annunzio, v-2-62: il crepuscolo avvampato
di sinistri giallori, il gran tronco d' albero acceso come un gran tizzo,
e gialla. fredda di pietra e d' un giallore calcareo africano. 2
vide quel giallore sparso sul terreno. d' annunzio, 4-ii-85: la marea alta
3. scherz. ant. moneta d' oro zecchino. g. m.
con un giallume di erbacce soporifere. d' annunzio, v-1-430: vedevo nella sua faccia
, 9-443: sono, a perdita d' occhio, erbe e vegetazioni palustri di un
quell'anno, caporale della 'guardia d' interna sicurezza '. calzoni bianchi con
san gennaro. = = voce d' area napoletana, diffusasi in tutto il meridione
, 7-187: s'egli avien che talor d' ira s'infiammi, / invettive e
dire una sola delle tue malvagità. d' annunzio, v-3-392: udirono, a traverso
papa pur assai, / e mai ma'd' altro non vi si ragiona, 1
senese, che sempre vogliono il giambo d' altrui. g. m. cecchi,
bambagia e così bianchi, di sapor d' acqua rosata. p. della valle,
e dello stesso sapore; però odorifere d' acquarosa. la corteccia esteriore è gialliccia
scorza, la forma e 'l colore d' una poma d'adamo, ma gli spicchi
forma e 'l colore d'una poma d' adamo, ma gli spicchi di dentro
della iamboyera bianca o giam- boyera bianca d' india è alto quanto un lauro; il
un lauro; il frutto della forma d' una pera, bianca e rossa al di
io trovai abbastanza da perdere un paio d' ore;... non mi sarei
più, in nessun modo. rinaldo d' aquino, 105: già mai non mi
miei fiori, e senza / soave fumo d' odorati incensi. marino, 319:
giovinezza sparì, non si colora / d' altra luce giammai, né d'altra aurora
/ d'altra luce giammai, né d' altra aurora. verga, i-110:
: dal piem. giandouya, da gioan d' ia douya 'giovanni del boccale '
impresa di fabbrica... combinata d' un leone rampante, su di un napoleone
un leone rampante, su di un napoleone d' oro in campo scarlatto, che azzannava
con vetrina sul corso; ma la carta d' argento intorno al gambo ce la mettevamo
. davanti, tra gianduiotti nella carta d' oro. = deriv. da
sciocco, balordo; minchione. d' annunzio, v-2-247: il miracolo dei ciliegi
ordine del luogo,... e d' alcune cose alcuna volta comandare,
dette da porto ghesi frutta d' adamo) della figura delle noci, paonazze
ii-448: porfirione bello, questo sgorbio d' uomo, questo giangùrgolo di bellitropai, me
facendo superchiarie..., fo ferito d' un coltello. guicciardini, ii-185:
iii-13-297: il valentino... morì d' un colpo di giannetta sotto le mura
passeggio, fatto in genere di canna d' india. fagiuoli, xv-59: ho
xv-59: ho pur rabbia in veder più d' un favetto, / più d'un
più d'un favetto, / più d' un lacchè, ch'io trovo per la
averia visto uno di più belli spectaculi d' arme che credo si possono veder in queste
e ora sono ridotti in arme bianca. d' annunzio, v-1-632: la sella alla
masuccio, 266-267: la vecchia mora uscita d' aguato, e videndogli a la scrapistrata
l'andare... ornato di veste d' oro, di drappi di seta,
messina, per mare, dugento uomini d' arme, dugento giannettieri e dumila fanti.
lui gran cerchio fassi / di giannizi e d' esappi, o suoi gualuppi. angioletto
vestiti, schiavi a torme, tutti d' un'assisa. bocchelli, 11-64:
ebbe da quel signore in premio un ufficio d' un giannizzero, del quale trasse buona
scena gianseniana / colse frutto fatai d' ottimo seme. gioberti, i-288
.. l'austerità, ed i cilici d' un giansenista, che atterrisse una coscienza
più, ma si scrissero sempre non d' amore, veh! neppur per sogno.
gianuino, sm. numism. moneta d' argento coniata a genova nel 1668
ha meritato il proprio titolo radioso. d' annunzio, v-3-675: tutte le mie stanze
in giappone a mano, con colla d' amido o di gomma, ricavandola da
. mobili, ninnoli, piccoli oggetti d' arte giapponesi, o che imitano
sul cassettone in primo piano una giarra d' acqua e libri e manoscritti: manoscritti
mezza cucchiaiata di questa in ima giara d' acqua fredda preparata con lo zucchero farà
perché il paese è molto abon- dante d' uve, fanno del vino e tengono in
peretto micheli lo menava per andare a caricare d' olio. biringuccio, i-176: due
'di vetro sottile, capacissime. d' annunzio, iv-2-136: i coloni,.
grandi botti di vino, grandi giare d' olio, gran sacchi di frumento.
donato... per lo costo d' una giarra di sorra e stuoe e agnelline
un pignatto capace di due buone giarre d' acqua e più. citolini, 344
tappani e limoni e olive, farete d' averli; dette giarre sono verde e segniati
si fa un'enfiatura ne'garetti a grandezza d' una noce. crescenzi volgar.,
: è giarda un'enfiatura a modo d' uovo o maggiore o minore, la quale
quale nasce ne'garretti così nelle parti d' entro come di fuori. trattato delle mascalcie
convien che finalmente vada. f. d' ambra, 4-114: costui accortosi /
per i libri e per le teorie d' orticoltura e giardinaggio, scompagnata da qualsiasi
e del fiume larghissimo, decorato d' isole verdeggianti. = deriv.
foggia, / allo scoperto è cinta d' una loggia. g. gozzi, 3-5-381
meschino e polveroso, in quel torrido pomeriggio d' agosto era quasi deserto. ojetti,
al meriggio inganni illustri, / giardiniera d' un vel, la dea ch'adoro /
ligustri / sovra un serico aprile un maggio d' oro. 2. con uso
. maestra giardiniera: maestra dei giardini d' infanzia. rigutini-cappuccini, 202: '
maestra giardiniera ', cioè de'giardini d' infanzia. = cfr. fr.
, 5-624: fuoco di stizza, anzi d' ira, fomentato anche dal dispetto di
alcun segno di piacere, di meraviglia, d' ammirazione per quella sala da pranzo,
lor nome con lettere di bossolo e d' altre erbe odorate sopra il terreno.
questo gran giardiniere di cristo, dopo d' aver mandato alla mensa del suo signore molti
: poiché italia giardiniera è piena / d' un innesto sì grato e signorile, /
delle spalliere luccicava di splendori metallici. d' annunzio, iv-2-764: per la campagna fluviàtile
regie / v'era 'torquato nei giardini d' este'. montale, 1-39:
fra dieci anni, avremo un giardino d' aranci che varrà quasi un milione. piovene
; generalmente pianeggiante, ha molti specchi d' acqua e molte nicchie. -giardino all'
ricco di scalinate, terrazze, cascate d' acqua, siepi tagliate a mano.
e recinti di bosso. -giardino d' inverno: stanza con una o più
. panzini, iv-295: 'giardino d' inverno '(fr. jardin d'
d'inverno '(fr. jardin d' hiver), salone a vetrate, specie
veranda chiusa, forse un piccolo « giardino d' inverno », dai vetri a delicati
aperta dove mi riposai e scrissi parole d' amore, delle stradette silenziose, fra palazzi
a rimirare i cigni del laghetto. d' annunzio, iv-2-85: più in là
simil. e al figur. cielo d' alcamo, 84: lo frutto, /
. iacopone, 91-225: giardino d' onne fiore adomato, / dove se sta
del giardino del cuore le quattro radici d' orgoglio. castiglione, 142: se
con lunghezza di tempo ne i giardini d' amore. muratori, 8-i-40: l'eloquenza
all'italia, detta per antonomasia giardino d' europa). dante, purg.
fedeli la vostra santissima benedizione con abbondanza d' amore e di pacie,...
tu vedi, la terra è condotta / d' un bel giardino spelonca o deserto.
l'esser bella, o il giardino d' europa, o, come la chiamavano,
colti in italia, / nel giardino d' europa, ornerò l'inno. de sanctis
ne traggiate li fiori puzzolenti, pieni d' immondizia e di cupidità, enfiati di superbia
[bibbia], 1-5: mangia pur d' ogni albero del giardino. ma non
caro seno, / apri 'l giardin d' amor, dimostra al sole / i dolci
innumerevoli. 6. giardino d' infanzia o froebeliano: scuola elementare di
in un recinto, era il giardino d' infanzia, l'asilo dei bambinucci,.
l'asilo dei bambinucci,... d' età fra i cinque e i dieci
è da essere portati via. figuriamoci d' inverno. -vezzegg. e spreg
c'è la statua nera e piccina d' un uomo un po'curvo e con una
è l'ottobre, pigliasi infinita quantità d' un certo pesce che gli africani chiamano giarrafa
di san georgio, nella casa d' inghilterra. giacomo soranzo, lxxx-1-316: né
10-ii- 147: l'ordine principale d' inghilterra era molto antico, e nobile
sue sorelle e mogli con molti vasi d' oro, in cocomi e giarroni grandi.
). ant. prediligere. rinaldo d' aquino, 98: li occhi per guardare
sm. ittiol. region. ghiozzo d' acqua dolce. - anche: scazzone.
, i-424: il turco ha per arme d' offesa:... salette
diecimila balestrieri,... con più d' altri trentamila sergenti d'arme a piè
. con più d'altri trentamila sergenti d' arme a piè,... con
ischiatta delli uberti li corse adosso e dielli d' una mazza in sulla testa e
par., 21-109: tra'due liti d' italia surgon sassi, i..
un 'gibbo', cioè uno scrigno. d' annunzio, iv-2-1042: su pei dossi
figura lunare. garzoni, 1-307: uno d' essi [meati] si stende fino
/ lanugine vestir le bionde gote. d' annunzio, 1-240: così gibbosa,
fronte immensa e gibbosa, la bocca d' un rosso vivo. g. bassani,
e ineguale e gibboso de'bastioni. d' annunzio, iv-2-1013: tutta la campagna gibbosa
tesoro messo sotto la sua custodia. d' annunzio, iv-1-897: davano imagine di
smisurato in grossezza o in lunghezza. d' annunzio, ii-636: passano per la macchia
pennacchi e bandiere dell'esercito italiano. d' annunzio, v-3-670: avean fatto provvista
grasso del pesce, giognendogli un poco d' aglio tagliato menuto,... o
di gioielli... ce n'è d' ogni genere, d'ogni foggia,
ce n'è d'ogni genere, d' ogni foggia, d'ogni valore,.
ogni genere, d'ogni foggia, d' ogni valore,... tutti eguali
fuse insieme con altri gruppi nel partito d' azione. = deriv. dalle
libertà o dei gruppi partigiani del partito d' azione, che ne ripresero la sigla
le tende] sono tutte di pelle d' armine e di gierbellini. 2
, guanti. inventario di alfonso ii d' este, 1334: coperturo...
di zibellino. inventario di alfonso ii d' este, 1408: giebbelino intiero da
di zibellino. inventario di alfonso ii d' este, 2568: un giebellinó con
: un giebellinó con la sua testa d' oro, con tre diamanti, sei rubini
montale, 15: punge il suono d' una giga crudele. = dal
gavotte, si struggevano in sudore. d' annunzio, v-2-593: le vecchie danze d'
d'annunzio, v-2-593: le vecchie danze d' italia, gighe sarabande pavane.
. qualsiasi danza rapida e vorticosa. d' annunzio, v-3-103: con la coda dell'
la loro ossitona o zoccolata giga d' attorno. = dal fr.
un orribil gigante /... d' otto piedi ogni statura avanza. tasso,
e grande sopra la comune, e d' animo feroce. muratori, 5-ii-147: presso
nuova e poco nota, l'anima vive d' immaginazione, e popola la terra di
, / et ebbi voglia anch'io d' esser gigante. muratori, 8- ii-6
] un poeta che comparisce gigante innanzi d' essersi mostrato uomo. guerrazzi, 167:
grandi ed altri abbigliamenti di panni o d' arme finte, che avevano membra e
-intensissimo, profondo (uno stato d' animo, un sentimento di grande evidenza
prova perpetua di quel che dico. d' annunzio, i-19: maligno qual serpe,
famosa spoglia / di quel bravaccio giganton d' abante. forteguerri, 21-4: veggono un
, ma di que'grassi, / che d' altro si pascea che di rugiada.
che di potere / e di sapere e d' animo gli avanza. zanella, i-76
giganteggiava, / che fra que'mucchi d' isole minute / qualche gran cosa ne rappresentava
nella storia di francia, di lamagna e d' italia, nonché negli annali ecclesiastici.
tutti i costi. nuovo giornale letterario d' italia, xl-644: bisognerebbe che si
che a passi gigantei gli corre appresso. d' annunzio, v-2-296: la nera dilochìa
rivoluzionario il governo giustamente rabbrividisce. d' annunzio, 4-i-189: in tomo, su
, che alcuni ebbero della statura gigantesca d' adamo. leopardi, i-152: di
, 1-302: la reale [nave] d' egitto in guisa di corpo gigantesco.
d. bartoli, 21-265: ricusaron d' onorario alla divina, inchinandosi davanti a
inchinandosi davanti a quella gigantesca sua statua d' oro. pananti, i-434: queste
due alari giganteschi borchiati di ottone. d' annunzio, iii-1-1200: fra il logu-
le loro pimmee forze colla gigantesca robustezza d' un metastasio. alfieri
la facciata di questo palazzo, giudichiam d' altra parte degnissima di maraviglia la gigantesca grandiosità
questo gigantesco spreco / di materia vivente e d' energia / dell'intero creato. vittorini
un curioso rumore di serramenta col ritmo d' una pulsazione gigantesca. -in
una teoria, un pensiero). d' azeglio, 2-31: ti ringrazio del colossale
in compromesso la pace e la libertà d' italia. mazzini, i-872: non dovrebbero
.. intendere ch'essi sono conseguenza d' un amore esagerato per l'italia,
si concluse sul serio quel matrimonio ideale d' un nano con una gigantéssa.
. gioberti, 8-iii-12: gli scavi prodigiosi d' ib- sambul... e di
addirittura precipitosa, nel giro di pochi milioni d' anni si può dire, si è
gigari e vepri a prendere un po'd' aria. govoni, 7-249: il tumore
milano e parla in gergo di libretti d' opera. linati, 13-14: dame filantropiche
o fibrosa, rare volte fascicolata. d' annunzio, iv-2-1216: non era se
se non il vento nelle dure foglie lanceolate d' una pianta gigliacea che si moltiplica per
per forma o per colore. d' annunzio, v-2-255: perfino i tre putti
b. davanzali, i-n: nummo d' oro pesava una dramma d'oro fine
: nummo d'oro pesava una dramma d' oro fine, come il nostro fiorino gigliato
forzati / in vece lor, tremila scudi d' oro / tutti in dobloni e in
quattrini gigliati. -sostant. moneta d' oro fiorentina, napoletana, francese,
ovvero in napoli, li 5 fiorini d' oro tanti gigliati d'argento,..
, li 5 fiorini d'oro tanti gigliati d' argento,... si verrebbe
moneta, avendo sempre valuto la dobla d' oro 20 lire fiorentine, lo scudo d'
d'oro 20 lire fiorentine, lo scudo d' argento 7, gli ongari 11 e
, 1-ii-101: è noto come il fiorino d' oro è la stessa moneta che oggi
il collo gigliato è chiuso nel calice d' un bavero-corazza. -che ha un timbro
con una mano. era un cristo d' uomo, il diavolo gigliato. 9
agli inizi del xv secolo da ferdinando d' aragona. piccolomini, xxi-1-277:
brolo, / anzi di rose e d' altri fior vermigli. simintendi, 3-73:
6-63: il giglio si pianta del mese d' ottobre e novembre in terra grassa e
entrate in un giardino di piante, d' erbe, di fiori... voi
ancora a biancheggiar tra folti / cesti d' ortica. d'annunzio, iii-2-1104: sarò
tra folti / cesti d'ortica. d' annunzio, iii-2-1104: sarò là per l'
figlia mia, che pare un giglio d' orto, / vo'torre e sarà
tenebroso foco, / spumante il fren d' ambrosia e di rugiada,
vischi che la sciarpa ti tempestano / d' un gelo incorruttibile e le mani, /
simile a quello delle cimici. -giglio d' acqua: nome volgare della nymphaea alba
della tigre, le liste verdi e d' oro del serpente in faccia al sole:
: nome volgare dell'iris germanica. d' annunzio, iv-2-1235: quella inflessione della sua
acceso molto e tempestato / di gocce d' oro, alto di capo, fiore /
i-440: fece lo candeliere a martello d' oro mondissimo; della canna del quale usciva
. cavalcanti, 78: fu vestito d' un panno lino grosso, tutto dipinto a
] per insegna una spada ricamata di gigli d' oro. pratolini, 2-42: la
del palagio, ornato di molti gigli d' oro, furono percossi e guasti solamente tre
/ nel fior degl'anni, in un d' ostro e d'alloro: / e
degl'anni, in un d'ostro e d' alloro: / e de gli avi
de gli avi lo scudo ergi dipinto / d' invitte spade e di bei gigli d'
d'invitte spade e di bei gigli d' oro. monti, x-3-464: celeste è
il cibo: e, simbolo / d' alto regai consiglio, / con più felice
stemma -di rosso, con tre gigli d' oro, su sbarra del medesimo. viani
13- 271: guardavano il cancello d' ingresso della tenuta di don carlos di
rosso in campo di porpora dava un saluto d' incantesimo. -giglio al naturale o di
leggermente scostate. -gigli gialli, gigli d' oro, gigli di francia: emblema dei
nel cui stemma erano raffigurati tre gigli d' oro (più noti sotto il nome
moro / più quel giorno aiutasse i gigli d' oro. caro, i-9: venite
i-9: venite all'ombra de'gran gigli d' oro, / care muse, devote
poscia ch'ugon morì, de'gigli d' oro / seguì l'usata insegna il fer
delfino, 1-483: sovra i gigli d' oro / l'ali posò la gloria.
pura per ospitare l'esilio dei gigli d' oro in campo bianco e dar sepolcro
città del pio purpureo giglio / cingon d' intorno con l'erbose fronti.
impressa su una delle facce delle monete d' oro e d'argento del comune di
delle facce delle monete d'oro e d' argento del comune di firenze (mentre sull'
targioni tozzetti, 9-267: moneta bellissima d' oro,... larga e grossa
giglio da un lato. -giglio d' oro: moneta del valore nominale di
munificò molto e donnòli onoratamente sei gigli d' oro. -giglio d'argento: moneta
onoratamente sei gigli d'oro. -giglio d' argento: moneta del valore nominale di
.); in alcune regioni d' italia viene posto in mano ai fanciulli che
gli ave a grano a grano / d' una corona. e le dicean parole /
ciascun si procacci a suo potere / d' aver l'amor del grazioso giglio,
candido giglio sei di castità / e d' ogni altra virtù bene adomata, / in
state due gigli graditissimi al signore. d' annunzio, iii-1-1225: sia benedetta la
sopra me non fu mai servidore / d' amarvi, fresco giglio dilicato. anonimo,
gibello / che a genutrisse avea voglia d' andare, / disse: -io ti lascerò
di giglio che sorga fra le spine. d' annunzio, iii-1-744: per te,
te, aulente giglio, / morrò d' amore. deledda, iv-19: nostra signora
caro seno, / apri 'l giardin d' amor, dimostra al sole / i dolci
da l'avorio. marcheselli, iii-189: d' una guancia e d'un sen la
marcheselli, iii-189: d'una guancia e d' un sen la rosa e 'l giglio
/ de la morte i trofei l'arco d' un ciglio. parini, iv-4:
da pesca; girone. d' annunzio, ii-674: il giglione del remo
né debba fare nell'arte, né fuore d' arte, niuno lavorio d'oro né
né fuore d'arte, niuno lavorio d' oro né d'argento...,
arte, niuno lavorio d'oro né d' argento..., sotto pena di
e guardare ogni die di domenica e d' altra festa. = deriv.
xv) 'coscia di montone, d' agnello ', deriv. da gigue '
una quasi società di maestri muratori settentrionali d' italia ('magistri comacini '),
milizia, iii-260: la gran moda d' un giletto corto e stretto, un
gilè deve prendere... la misura d' un piede, io sarei pazzo.
di terziopelo attraversato da una enorme catena d' oro, veniva salutato, riverito.
gli donò... una boccetta d' acqua di gelsomini del gimè, la quale
per darla al più valente. d' annunzio, 3-356: le reni si inser
e muniti di un piccolo bagaglio d' idee agevolissimo a portare, mostrano
che incanta e una vispezza da ballerini. d' annunzio, i-35: ne'campi
in uno, i ginnosofìsti, nazion d' india. baldelli, 5-i-46: appresso
appartiene la specie gymnotus electricus, pesce d' acqua dolce dell'america centrale e meridionale
carducci, iii-4-298: quanto azzurro d' amori e di ricordi, / gin
dial. forza, lena. detto d' amore, 271: se gelosia ha 'n
tor- mene segina, / lo dio d' amor mi mente. pataffio, 4:
alza i trofei / e riempiendo va più d' un tiberio / di sfacciate pitture i
intime stanze e i chiusi ginecei / d' arme suonar, di strida e di femmineo
per lo più segregati nel primo piano d' uno stabile, quasi ginecei dai quali lo
e. cecchi, 5-553: sembrava d' essere dinnanzi alla vetrina d'un museo
: sembrava d'essere dinnanzi alla vetrina d' un museo ginecologico. ginecòlogo, sm
gineceo. barbaro, 300: d' intorno a i portichi sonvi i triclini
corsono. forteguerri, 14-44: quan- d' ecco sotto un baldacchin di fieno / balza
aiuto in quel ginepraio che aveva figura d' un gran nido di aquilotti, io non
incatenate di ginepraio o di bosso o d' ulivo, strette insieme a modo di
quella volta, mi detti ad intendere d' esser fuori di questo cicale voi ginepraio
ginepraio di sofistiche e vane questioni e d' interpretazioni vuote di senso, [i
, v-i- 516: la casa d' austria, per la quale il re sigismondo
mille gineprai e la morte ti leva d' impiccio una volta per sempre. gramsci,
rocco sano e salvo fuori dal ginepraio d' insidie in cui si era ingenuamente avviluppato
, per- sicaria, mentastro, foglie d' alloro, puleggio e assenzo, e
.. dintorno de altissimi fagi, d' abeti, de gineveri e grossissime querce
carca in su la testa bionda / d' un fastello odoroso di ginepri. pascoli,
del tasso, che nereggia accanto. d' annunzio, iv-2-734: il mare superava
ottiene per distillazione delle coccole con vapor d' acqua; è scorrevole, incolore o
, la ginestra spinosa, detta anco d' amburgo, il rusco minore,..
: di gigli e rose, e d' aurate ginestre / fregiato un velo avea
sottil sottile. carducci, 935: molli d' auree ginestre si paravano i colli.
(lat. class, genista), d' origine mediterranea. ginestràggine,
dieci o dodici miglia lontano nel mezzo d' una vigna o d'un ginestràio a
lontano nel mezzo d'una vigna o d' un ginestràio a chiamarli a voi, non
, zucchero, acqua rosa, farina d' amido stemperata co'l latte di capra,
discernersi molto di lontano il fulgentissimo color d' oro che risplende da i lor amenissimi
. il fiore di questa pianta. d' annunzio, iv-2-1189: udivamo...
coronati da greppi pieni di ginestreti. d' annunzio, iv-1-817: trovò il ginestreto
968: val più un tocco sol d' un buon battaglio, / che valli e
, detto anche ginestra spinosa, o d' amburgo o d'olanda, con fiori
ginestra spinosa, o d'amburgo o d' olanda, con fiori gialli, diffuso in
.. comunemente si dice * ginestrone d' olanda 'e da alcuni 'ginestra
filosofo ginevrino, e la bontà naturale d' elvezio pubbli cano parigino.
i... i cantavano alla culla d' un bambino, / di nome gingillino,
ninna nanna in coro, / tutta sentenze d' oro / degnissime del secolo e di
sul petto, e non so che gingilli d' argento. nievo, 1-508: vendeva
accosto una cassetta con dentro certi gingilli d' oreficeria a buon mercato. 2
altra testa a botta di queste e d' altre simili trappolerie, che per la
aguzzo, e ricorro a miei stilli. d' azeglio, 1-109: non c'hio
-a). famil. chi sta d' abitudine a gingillarsi, perdendo tempo senza
di zuzzurulloni, di senza-mestiere dotati soltanto d' un brutto e d'un appetito che
senza-mestiere dotati soltanto d'un brutto e d' un appetito che chiamavano virilità.
, la quale non fa che movimenti limitati d' opposizione. dicesi 'angolare perfetto '
pose il campo suo a cinosarge, tempio d' èrcole intorniato e del gimnàsio e d'
d'èrcole intorniato e del gimnàsio e d' un bosco. valerio massimo volgar.
: nel ginnasio di elei stavano le imagini d' amore e d'anterote. nardi,
elei stavano le imagini d'amore e d' anterote. nardi, 342: appiccarono la
dire che la povertà era aspra a guisa d' itaca, ma generava buoni figliuoli,
nobil ginnasio, e ima chiara palestra d' ogni virtù. g. c. croce
sodi. leopardi, v-574: le conversazioni d' italia sono un ginnasio dove colle offensioni
che seguono le scuole dette elementari. d' annunzio, v-2- 152: mi
sappiamo da lui stesso. « credo d' esser nato anfibio », soleva dire
ii-1123: vedesi appunto da quel tanto d' instituzioni e di usi antichi che recentissimamente
l'ultimo della fila, in ordine d' altezza. g. bassani, 4-72:
purissime pose che aderivano alle sommesse musiche d' un pianoforte interno. savinio, 10-344
volontà e dello spirito). d' azeglio, 1-183: egli poi mi aveva
con tutte le lor selle e briglie d' oro. boiardo, 3-6-7: gionse
... avea ferrato il piè d' argento fino, / e sella efren di
e sella efren di perle ornati e d' auro. gemelli careri, 1-ii-143: i
pascer 'n un prato un bel ginetto. d' azeglio, 4-46: cavalcava un giannétto
il re di falconar nel greto / d' un grande fiume, sul suo bel ginnetto
grande fiume, sul suo bel ginnetto. d' annunzio,
/... / dritto inverso d' erodio il cammin piglia. =
di tutte le femine, fu permesso d' essere a la veduta del giuoco ginico.
alla corsa e ai ginnici esercizi. d' annunzio, iii-2-356: co- strusse il
chiera. inventario di alfonso ii d' este, 2109: calze a bragone.
). 7. numism. soldo d' argento del valore di 16-18 piccoli,
. dominici, 1-151: quanto studio d' insegnare: fa'buona vita, sta'
poca. foscolo, v-120: era cinto d' un politissimo grembiule di tela che gli
dicendole non so che all'orecchio. d' annunzio, iv-2-117: con l'energia dell'
li vacillanti e li ginocchi tremanti confortasti. d' annunzio, iii-2-199: non si muove
le ginocchia vanno in entro a modo d' arco, è di picciol pregio, imperocché
rossa, ricavate da una « camera d' aria » e assicurate da funicelle, proteggono
tua stirpe cadrà fra le ginocchia / d' una madre mortai. -calvo come
a lei abbracciando la sua veste. d' annunzio, iii-2-330: come la pantera
dovevano fermarsi e mettersi a ginocchio. d' annunzio, iii-1-514: mira le macchie
aretino, ii-212: non è pila d' acqua santa che ella non intorbidi con le
intorbidi con le dita, né predella d' altare che non logori con le ginocchia.
e ginocchi in qualche materiale divozione credono d' essere in pari con lui e d'
d'essere in pari con lui e d' aver fatto quanto chiedeva. -salire
con pietoso affetto / mira, e d' amor si strugge a lor davante, /
della città, presso ad un pozzo d' acqua, in su la sera. gemelli
che ci aveva due piaghe alle gambe. d' annunzio, iii-2-380: cade su i
le cui ginocchia poteva dire quasi quasi d' esser cresciuto. sbarbaro, 1-16: quando
piè / ginocchio a ginocchio batté. d' annunzio, v-1-414: le ginocchia mi
di qualcuno: infondergli coraggio. d' annunzio, v-1-425: o liberazione, liberazione
: mettergli una gran paura. d' annunzio, v-3-168: la paura dirompeva al
il cielo, pregando per la salute d' ettor! cavalca, 19-454: si
: mettiti, sancio, in ginocchion d' avanti / al signor duca; e per
filosofia per la mano, e trassila d' una parte a consiglio. boiardo, 3-53
/... / finché a forza d' acciacchi il corpo non va / a
, che l'avete trovato il vitello d' oro a cui mi butto ginocchioni immediate.
giò là, inter. ant. voce d' incitamento ai cavalli da soma.
flora in calabria, dell'ordine cisterciense. d' annunzio, v-3-172: divenuto gioachimita ardentissimo
monacale » che doveva iniziarsi con l'avvento d' un santo uomo eletto a riformar la
l'autorità moderatrice del papa. d' azeglio, 2-151: la sola cosa ove
2-151: la sola cosa ove non siam d' accordo è quel suo giobertismo. b
ogni dì giocando in presenzia sua, d' ogni ora giocante nel mondo e nel
prato. soderini, ii-34: il re d' inghilterra fe'tanto grande una nave,
per aria più (l'un quarto d' ora senza toccar mai terra. alfieri
, destrezza, velocità e qualche po'd' intrepidezza nell'aspettar la pesante palla che l'
pari si convenivano, massimamente di giucar d' arme e di cavalcare, si scom-
ponevan con atti e con parole or d' impazienza, or di sdegno, egli
o giocando a dama coi sassi. d' annunzio, iv-2-357: entrammo nell'osteria.
giocare a briscola. -impegnarsi in giochi d' azzardo (cfr. gioco, n
è vita noiosa, / più che d' un vecchio quando gioca a zara. boccaccio
giucare, li quali, in poca d' ora alcuni denari che egli avea avendogli vinti
per avarizia e di trarre la roba d' altri a sé. cammelli, 78
gemelli careri, 2-i-29: si giuoca d' ordinario alla 'bassetta '. goldoni,
a giocare a zecchinetta o alla mora. d' annunzio, iii-2-1166: gozzovigliano, sbevacchiano
luoghi di malaffare, io non giuocavo d' azzardo. landolfi, 8-125: ho
l'ombra de le gran foreste / d' amor sì punte e deste, / qual
: ho trovato sui monti due gemelli d' un'orsa / che possono giocare con te
piglia il ghiribizzo di giocare coll'inesperienza d' un giovane non spento del tutto.
uomo rompe fè, non per partirsi d' amore, ma perché disavventuratamente...
. siri, 55: fu risoluto d' attaccare le trinciere alla pianura dalla parte
in rassegna tutti i mezzi di superiorità e d' influenza che l'autorità, la scienza
pensò al modo di farli giuocare. d' azeglio, 1-324: bisogna conoscere tutto
/ bisogna adoperar la fantasia / e giocar d' invenzione e indovinare. bar etti,
5-42: la montagna del vicentino è d' un pittoresco romantico, con i piccoli
come pendoli in aria, di cascate d' acqua, di caverne e di grotte,
dei capelli e sulla nuca bianca. d' annunzio, i-264: per entro a la
macchine come sarebbero stantufi e chiavette. d' annunzio, iii-2-207: le maestranze assegnate
, la balla li possa liberamente girar d' attorno, come fanno i pater nostri d'
d'attorno, come fanno i pater nostri d' intorno al filo, se il filo
si rivolsero i cardini di due partite d' uscio... ch'entravano sopra e
la lira, ma di far da vero d' una piccola terra una gran città
equivalente) come posta in un gioco d' azzardo. a. pucci, cent
1-23: sull'erbe assisi all'ombra d' alni e d'oppie, / si giocavano
erbe assisi all'ombra d'alni e d' oppie, / si giocavano al giuoco delle
di segni da puntare a un gioco d' azzardo (come 11 lotto, l'
a chiunque chiama; / e giuoco d' ogni tempo e in ogni loco, /
si giuocava in una notte il capitale d' un artista di prima classe. guerrazzi
giuocate dai soldati le sue vesti. d' annunzio, iii-1-833: or ci mettiam qui
giucherei che l'ha adesso più voglia d' udirlo che io di parlargli. benzoni,
core e quivi abbarbicarsi, egli può dir d' aver giocata e perduta la sua
perdono sul principio que'popoli tumultuanti. d' azeglio, 1-235: i miei parenti
po'di salute che mi rimane. d' annunzio, iii-1-292: ma non hai dunque
, / perch'io ti giu- cherò d' altro partito. guicciardini, 13-iv-105: si
italiani, a quattro anni dalla liberazione d' italia, di essere stati giuocati in
passa un tragico soffio -la signorina almerinda d' ettorre? certamente l'isterismo. bartolini,
nell'aereo fervore di quei momenti, sciolta d' ogni freno, destituita d'ogni riflessione
, sciolta d'ogni freno, destituita d' ogni riflessione, accesa, abbagliata in
i consiglieri non dovrebbero saper questo modo d' interpretar lo squittino; perché altrimenti giocherebbero
/ o fatto alle piastrelle. -giocare d' astuzia o d'ingegno: agire con
alle piastrelle. -giocare d'astuzia o d' ingegno: agire con grande accortezza (
cinese coll'altro è uno scambievole giuocar d' ingegno a deludersi e far trasvedere.
bocchelli, 1-i-51: credette di giuocar d' astuzia e che quel gaglioffo, dopo la
e giuoca del piacente. -giocare d' equilibrio: v. equilibrio, n.
grosso: puntare somme rilevanti nel gioco d' azzardo. tommaseo [s. v
, era temperato dalla moderanza e prudenza d' agricola, che non si giuocava la riputazione
avviso afflitto resta, / onde più d' un poi giuoca di lontano.
subito fu preso, / a ciò d' un tale error portassi el peso. gheri
queste provincie tiene ordinariamente guemigione di gente d' arme per giucare al sicuro. guicciardini
quali le circostanze che determinano la estrazione d' una carta o la gettata d'un dado
estrazione d'una carta o la gettata d' un dado, variano all'infinito e
si sottolineavano le giocate con le espressioni d' uso. -combinazione di numeri o
cui è registrata la puntata. d' azeglio, 1-382: comincia col regalargli certi
con quel fogliolino giallo in tasca le pareva d' avere la salute della figliuola..
riprendere i quattrini della giocata in caso d' insuccesso sui primi? 4
patto? pananti, ii-153: si mettono d' avanti / a un giuocatore pieno di
/ e, col braccio guemito / d' orrido legno, lo percuote ardito,
famoso per le sue * volate '. d' annunzio, iv-2-1229: fu assiduamente assediata
. -schermitore, armeggiatore. d' azeglio, 4-241: venuti alla spada,
s. v.]: 'giocatore d' arme ', vale armeggiatore, schermitore
, in partic., del gioco d' azzardo). cavalca, ii-18:
, detti atleti; ma pitagora esercitator d' essi fu il primo che gli facesse
: innamorossi de paisi strani, / d' ogni mal'arte giucator devenne / e da
spesso nella strage confusa di soldati e d' abitanti, divenne una partita di geometria,
palazzeschi, 4-245: egli era un giuocatore d' azzardo di fronte alla vita, abilissimo
, / col quale ho avuto l'onor d' ubriacarmi / più volte, ed è
', nome collettivo di varie sorte d' oggetti, di legno, di metallo o
oggetti, di legno, di metallo o d' altra materia, 1 quali servono di
sollazza. tali sono, a modo d' esempio, palle, pallottole, trottole
per ricomporre l'intera figura di edifizio o d' altra cosa, cavallucci di legno e
ai giuochi dei bambini. voce più d' altri dialetti che del toscano. '
coniugi sognavano già di deambulare nelle corsie d' un gran negozio di giocattoli,..
dì del natale, per l'acquisto d' una trombetta, dello schioppo, del
l'arte « religiosa » e quella « d' intrattenimento »..., lasciva
ancora ispirarsene... fa un gioco d' arcadia, che il giochetto.
lungo le cause con questo pretesto d' allegare sospetto il perito, giocherèllo
... aspettano i giocarelli. d' azeglio, 1-101: io che ero l'
valore, inezia, quisquilia. d' azeglio, 2-406: fui presentato a corte
, calcoli e tetti, sarebbero affar d' un giuochétto per le recenti bocche d'
d'un giuochétto per le recenti bocche d' assedio. alvaro, 14-110: gl'intellettuali
. che m'avete fatto questo giochetto. d' azeglio, 1-418: erano costituiti in
ombra della indiscutibile senza la necessità d' allegare. magalotti, 23-91: sapete
: sapete il giochetto di questa transmigrazione d' asia in affrica del nome d'etiopia
transmigrazione d'asia in affrica del nome d' etiopia. g. capponi, 4-313:
a quell'orso di marito l'innocente scappata d' oggi. serra, iii-106: con
maliziette sono in uso ne'teatri d' italia, e specialmente in venezia, dove
verseggiavano (la scure, le ali d' amore, l'altare, l'ovo di
giochetti di parole sono un ridicolo sforzo d' ingegno che gli uomini sciocchi fanno per
voce in doppio senso o si fa contrapposti d' idee e d'imagini, troppo,
o si fa contrapposti d'idee e d' imagini, troppo, cioè troppo poco,
giochettini di parole piuttosto che ingegnosi riscontri d' idee. e'm'ha fatto un giochettino
192): ripieno fu [ulisse] d' ogni sagacitade e malizia,..
prendere o con giuoco o con conversazione d' altra sorte. pallavicino, 7-219:
egli infilò la strada per andarsene. d' annunzio, iii-2-260: altri giochi / io
fuori. gherardi, iii-170: uno giocolare d' incredibile destrezza... s'infiammò
. aretino, iii-35: tu stai d' ogni ora ne'motti, ne'tratti e
che parigi non pensi che al divertimento. d' annunzio, iv-2-173: già i grandi
petrarca], i-257: io abbondo d' animali che sanno fare giuochi. machiavelli,
. io7: vado a lucca, cerco d' un ebreo e gli faccio fare il
pace si fece gran festa in pistoia d' armeggiare e d'altri giuochi, e ancora
gran festa in pistoia d'armeggiare e d' altri giuochi, e ancora in firenze
le battaglie di cavalieri e le battaglie d' arme intra uomini e bestie selvaggie, sì
vittorie riportate ec. come di quella d' azio, per cui s'istituirono i
; / gli mantenner gli albani; e d' alba a roma / fur trasportati,
tra cleone e fliunte. d' annunzio, iii-2-248: con esso / vinse
e co la ruota, ricevea l'onore d' essere coronato di fiondi esculee. anguillara
e diè premii condegni / al vincitor d' ogni proposta impresa. -giochi salii
compiono in due modi, con battaglie d' uomini contro mostri od animali diversi,
? -una contesa di fortuna e d' ingegno fra due e fra più.
rispondere con sincerità. -gioco d' azzardo (anche, semplicemente, gioco)
, i-1430: ma tuttavia ti guarda / d' una cosa che 'mbarda / la
se volessi fare ora, / levar più d' un con la mano o dir sette
2-ii-191: era parimenti proibito il giuoco d' azzardo. colletta, i-138: introdusse
e tanto più se porta testimoni / d' essersi a questi termini ridotto / per il