detta dal boccaccio per baia in persona d' uomini idioti, per servare il costume
galleggiante, la quale regge un grappolo d' individui campaniformi ai quali se ne aggrappano
1-859: oggidì i veneziani tirano benissimo d' arco nelle lor fisolare. balbi,
', così chiamasi in qualche luogo d' italia lo smergo. dizionario di marina,
della positiva, si eliminano i sali d' argento non alterati dalla luce rendendo l'
garzoni, 1-167: amano tanto fissamente d' esser chiamati col nome di signori e
come sono desiderosa di compiacervi in cosa d' onore, perché vi farei conoscere quanto
. intensa applicazione della vista. -fissamento d' occhi: sguardo intensamente fisso. magalotti
, mettendosi brevissimo tempo da un fissamento d' occhi a un altro. 3
di iposolfito sodico per sciogliere il sale d' argento che non sentì l'azione della luce
fissa ed arresta la leggerezza e l'incostanza d' una età ancora poco capace di reflessione
conversazione, mettendo a nudo il muscolo d' un argomento, fissandolo in un paradosso
ii-2: l'abbozzo è il primo lavoro d' un'opera già determinata, che deve
per campi, strade, aie, fissavo d' un tratto o a forti colori gli
all'intomo, li fissava alla parte d' un monte, dove la luce del sole
si fissavano estatici sugli splendori delle notti d' estate. d'annunzio, iv-2-51:
sugli splendori delle notti d'estate. d' annunzio, iv-2-51: due piccoli occhi.
il frate udì, fissando i milioni / d' astri, il vagito d'un agnello
i milioni / d'astri, il vagito d' un agnello sperso / là tra le
fiorito alla rinfusa davanti alla facciata bianca d' una casina che fissava il sole, e
cose aggirandosi venne a fissarsi diritto agli occhi d' europa. -recipr. bacchelli
la più atta a fissare nella mente d' un giovane tutta la storia antica e
, le voci, l'atmosfera sonora d' un luogo, lo fissano nella memoria
pienezza: tale la visione di campanili e d' alberi che una notte fu fissata eternamente
regole, avrete, invece di quella d' orazio, un'altra arte poetica, ma
fissò definitivamente il disegno dell'impresa. d' azeglio, 4-48: aveva fisso di partire
9-59: quivi se stessa e l'anime d' abisso / crudi. così commando e
norma. rezzonico, xxiii-260: il commercio d' inghilterra si fa in gran parte per
trasporto a io pollici, onde invece d' aprire gran solchi appianano, quasi cilindri
. carducci, ii-8-264: prima parliamo d' affari. oggi credo di aver fissato
: trattandosi di sentimento e di energia d' anima, chi oserà fissarne i limiti
. confermare una persona in uno stato d' animo, in un atteggiamento dello spirito;
atteggiamento dello spirito; provocare uno stato d' animo (e reca la connotazione di
scuola, sempre nello stesso piccolo cerchio d' idee, il cervello si fissava, e
per un'ora spogliarvi quest'abito. d' azeglio, 2-149: m'ero fissato
milizia, ii-213: la natura, dopo d' aver passato
poco a poco come un fiore privo d' acqua. landolfi, 2-156: dapprima macchie
un'udienza, un appuntamento. d' azeglio, 1-327: avevo chiesto se il
gritti, lii-10-340: con una sola fissata d' occhi s'accorge chi vi è e
, a differenza degli altri, sicura d' una sua religione segreta, fissata fin
, 1-ii-176: trattandosi del particolare risorgimento d' italia, ella [la musica] per
rimaner debba a vicenda fertilizzata e ricoperta d' orrore. palazzeschi, 7-289: allora
olanda in cui restò fissato il marco d' oro a 355 fiorini, tali deliberazioni
più facevo la borsa nera con prezzi d' affezione, sempre meno vendevo al negozio
rissa, non consentivano più a lei d' abbandonarsi au'immemore beatitùdine delle ore amorose.
allo 'n giù, una terribile fissazion d' occhi,... fa vedere maravigliosamente
vuoto, nel nulla: parevano gli occhi d' un morto. 3. ordinamento
sola anzi forse dentro i salotti d' un solo quartiere di quella sola città,
maggiore freddo, lì è maggiore fissazione d' omori. biringuccio, i-159: alcuni sonno
vo- glino aver che 'l sia prima d' ogni vitale spirito privo. d
che può giugner l'arte, facendo d' ogni materia vetro e cristallo, pur non
ivi arrestandosi per qualche stagnazione o fissazione d' esso sangue, [il veleno della
, iii-597: fece aprir il cadavere d' un certo giovane morto per una crudele passione
: diversifica molto [la vena d' allume]... per la maniera
con zoccolo fesso, artiodattilo. d' alberti [s. v.]:
fissa. -anche al figur. d' annunzio, v-1-266: ora non posso non
... in cui la fissità d' una proposizione surrogava la coerenza del ragionamento
. 4. compattezza. d' annunzio, v-2-554: come il verbo perde
di cesare, 240: lo fibiaglio era d' oro fine, nel quale erano fissi
in solitario loco / dove non teme d' esser sopraggiunta, / con atti e con
, e correnti come per la circonferenza d' un circolo che non ha fine dove posarsi
di quell'4 unum est necessarium '. d' annunzio, v-1-174: il mio capo
bende. dalle anche alla nuca una volontà d' inerzia mi rende fisso come se veramente
costumi: non quelli che con nome d' usanze sono chiamati, ma quelli che
] asilo de'virtuosi, seggia vera d' una perfetta libertà, antemurale contro i barbari
ecco... / il martellar d' una fucina immensa, / e il rugginoso
l'altre cose le quali doveano essere d' oro purissimo. biringuccio, 1-393: si
. gadda, 7-61: sbozza il fucinato d' un pignone. 2. figur.
impronte di fuchi marini. d' alberti [s. v.]:
fuchi udii ronzare sotto un moro. d' annunzio, i-650: nel giardino..
senza invidiare i larghi possessori, / pasto d' ignavia spesso e di pigrizia, /
verde oliva. si mangia sulle coste d' olanda e di scozia, e si dà
colore con cui le gote tignevansi; d' onde tirò il nome di fuco tutta
alcune donne s'imbellettano il viso. d' annunzio, i-478: le vestimenta lor,
l'asserire, ch'ei fa, d' avere io pagliatamente, e con fuco
odiator de'calamistri e de'fuchi e d' ogni ornamento ascitizio e d'ogni affettazione,
de'fuchi e d'ogni ornamento ascitizio e d' ogni affettazione, che altro era ne'
verbene, di fuchsie, di basilico e d' altre erbe e frasche odorose. soldati
e invece si mantengano nella miglior posizione d' equilibrio per la voga.
o imbroglio che s'incontri nelle fila d' un tessuto o di lavori di paglia o
cosa leggera ', presente nei dialetti d' italia e in diverse lingue romanze occidentali
sotterra, ov'era inestimabil somma / d' oro e d'argento, di molt'anni
ov'era inestimabil somma / d'oro e d' argento, di molt'anni ascoso.
cadaveri, di feriti e di storpiati, d' orrore e di spavento, di gemiti
emigrazione e la fuga,... d' innu- merabili artefici, operai ed agricoltori
sì come la giustizia e la potenzia d' iddio vuole, come se morta non fosse
o da sterilità, come nell'ardor d' una febbre ai deliri succede l'abbattimento
cattaneo, i-2-153: a questa fuga d' affettuose imagini, l'espressione delle quali passa
nubi, nere, ammon- tonate. d' annunzio, i-468: scintillavano l'acque;
scuola, abitavano nelle città in stanze d' affitto trasformate in dormitori. -il
prati, 1-54: il fragoroso / suonar d' un cocchio; e nell'obliqua fuga
corsa ancora. / e passan fughe d' alberi chiomati; / rari giardini;
galassia che si trovasse a dieci miliardi d' anni-luce da noi, avrebbe una velocità di
in ìride di schiume e in rami d' oro / è l'intreccio-a-svolìo delle tue vesti
potranno mai nulla né un'innumerabile serie d' anni né la rapida fuga dei tempi.
affluenti / faro, l'idea. d' annunzio, i-363: reclinando il capo,
settimana sul mare - / e mi pareva d' essere il casanova nei piombi. e
scampo / dalla presente irreparabil morte. d' annunzio, iv-2-1227: egli non teme
la fuga del tono, la fuga d' imitazione, la fuga reale legata o
11: oh potessi sedermi a te d' accanto! / udire quei tranquilli /
di fughe, che, all'avanzar d' un passo o al salire d'un gradino
all'avanzar d'un passo o al salire d' un gradino, tutte quelle forme sembrano
: / varcano i ponti snelli con fughe d' archi il fiume. pascoli, 984
. cardarelli, 3-54: la guglia d' un campanile di là da una fuga
tumultuosa / dove fughe di strade a vista d' occhio / aprono prospettive d'infinito,
a vista d'occhio / aprono prospettive d' infinito, / disagio da stupore in
è volta, / e de'lacci d' amor leggiera e sciolta / vola dinanzi
e in fuga velocissima uomini di sorpresa e d' avventura. -di sfuggita,
accusano... la forza prepotente d' un esercito che la campana a stormo avea
., 4-163: prima che al gittare d' un dardo s'appressasse prese la fuga
quel che dite, che ad amore d' altro sete legata, senza dubbio credo che
mi suonin ', intende: prima che d' accordo se ne fuggano.
e di nome più chiaro assai, che d' onde, / fugace peregrino / a
però ch'io vile / non fui d' aspetto, né fugace in guerra.
bonarelli, xxx-5-59: s'adira, e d' ira il freddo sangue acceso, /
mansueto e qual ritroso e fiero. d' annunzio, i-7: una fugace e gor-
una fugace e gor- gheggiante / torma d' augelli neri. levi, 1-190: piccole
nevi / il passaggio dei monti. d' annunzio, v-2-811: ecco un cielo
il valore figurativo anche dai fugaci moti d' un volatile o dai guizzi d'un fustigato
moti d'un volatile o dai guizzi d' un fustigato. montale, 1-62:
. bembo, 1-83: sì rubella d' amor né sì fugace / non presse erba
. carducci, 951: come ricordo d' un mattin d'aprile / puro è il
951: come ricordo d'un mattin d' aprile / puro è il sorriso de
s'affretta / il nono lustro. d' annunzio, iii-2-191: noi saremo..
messaggio / così lungi che, a vespero d' un giorno / fugace, trapassarono il
/ fugace, trapassarono il confino / d' eternità e senza riconoscerlo / entrarono nei
fonti, / al suo passaggio, d' un baglior fugace / che ancor passava su
ancor passava su le bianche fronti / d' uomini e donne addormentati in pace.
uomini e donne addormentati in pace. d' annunzio, v-1-415: la sua perfezione [
sembra di vedere i suoi petali schiudersi d' attimo in attimo. deledda, i-120:
balen fugace il cor si svelle. d' annunzio, v-3-712: un lampo fugacissimo
/ chi mi ti tolse sì tosto d' inanzi, / senza 'l qual non
, alcuna ebbe un fugace / ricordo. d' annunzio, iii-i- 1120: ora
/ chiamata vita, vera sepoltura / d' alma mortai chiamata a glorie eterne.
lieve e fugace. testi, i-95: d' esequie onor fugace / non abbia il
, né 'l cener mio / beva d' assiria i lagrimali odori. augustini, iii-196
cattaneo, iii-1-89: alle fugaci vittorie d' edmundo successe la sconfitta e dispersione de'suoi
ma chi dirà doversi anteporre la lusinga d' un plauso fugace alla riconoscenza più tarda
ch'è nel cuore di chi parla. d' annunzio, v-3-98: come nell'orchestra
tarassi, ardente fiamma, orrida fera. d' annunzio, iii- 1-547: arde di
cui fugacemente s'erano rivolte le speranze d' italia. d'annunzio, i-881: fiutano
erano rivolte le speranze d'italia. d' annunzio, i-881: fiutano i mozzi,
. sbarbaro, 6-19: fugacemente fuor d' un finestrino / una piccola mano mi
, di economia meridionale e degli sforzi d' oggi, bisogna porre una premessa: si
8-108: l'orgoglioso stupore per le testimonianze d' una civiltà insuperata si mischia e confonde
. manso, 1-170: l'autore d' uno de gli epigrammi greci- così della
sulla fugacità della gloria degli autori moderni. d' annunzio, v-3-119: doveva esperimentar poi
fugara, sf. music. registro d' organo formato da canne strette da quattro
', registro di organo di canne d' anima di stretta misura; ormai fuor d'
d'anima di stretta misura; ormai fuor d' uso. = voce di origine polacca
tutta la cavalleria ed amazzarono grande numero d' uomini e di cavalli con loro lance.
mar fugati i legni / della donna d' egitto, altari e tempio, / e
e tempio, / e ti diè nome d' azio il buon romano. tasso,
, 1-700: agli inumani messi / d' agesilao già in mano ei stava quasi,
ei stava quasi, / quando opportuni d' agide gli amici / gli ebber fugati,
genti barbare, / grecia li fuga. d' annunzio, v-1-62: si scagliavano.
; proscrivere, esiliare. cecco d' ascoli, 74: fuga [il sole
impolverati a balzellone -figur. d' annunzio, v-2-288: questa ventrìloqua bestia della
. -anche al figur. cecco d' ascoli, 516: quando si muove con
, 1-1-136: da sì fulgide facelle / d' ogni orror fugato il velo, /
errore. carducci, iii-13-226: ambasciatori d' ungheria lo stringevano con allettative di premi
.. lo ritenevano in ferrara. d' annunzio, i-685: altre [mani]
il « mondo » non si stancavano d' incontrarsi, sempre gli stessi, per congratularsi
dove siete, / chi vi fugò? d' annunzio, iii-2-109: ora la tentatrice
ogni persona e per te medesimo fughi d' essere onorato e desidera d'essere ischemito
medesimo fughi d'essere onorato e desidera d' essere ischemito. = voce dotta
dalla gelosa possa / del re fugato, d' ogni bene in bando / vive.
/ correa, lo dibattea, lo fea d' intorno / girar, volar, quasi
accademia, un suo coro fugato. d' annunzio, iv-2-626: gli giunsero dall'
venisse fatto, su certi « fugati » d' immagini e allitterazioni che...
che... partono dal tema d' una radice verbale; e talvolta sbandano
e glottologica demenza, talvolta svegliano echi d' autentica poesia. c. e.
ogn'altra gioia, / che più d' ogn'aspra noia è fugatrice, / onde
bocchelli, 13-449: una risata fugatrice d' ogni ruggine e fuliggine. landolfi, n-145
, 1-321: povertà... cacciatrice d' allegrezza e di riposo, fugatrice d'
d'allegrezza e di riposo, fugatrice d' onori, occupatrice di virtù, adduci
, occupatrice di virtù, adduci trice d' amare sollecitudini. s trapar ola, 1-5
la rabbia della subita gelosia, fugatrice d' ogni nostro bene e insidiatrice d'ogni
fugatrice d'ogni nostro bene e insidiatrice d' ogni onesto vivere. = voce dotta
quanto sia permesso fugere questa fiamma [d' amore] et ardore celeste certo e
non già l'udiva / tuffato il cuore d' odisseo nel sonno. fracchia, 805
scorre rapido, impetuoso (un corso d' acqua). alamanni, 5-5-90:
/ quasi fuggenti a sovrapposta schiena / d' alpe selvosa. pindemonte, ii-42: un
lunghe vie, fuggenti / all'ombra d' olmi e di tremuli pioppi. d'annunzio
ombra d'olmi e di tremuli pioppi. d' annunzio, 1 486:
lunghe vie, fuggenti / all'ombra d' olmi e di tremuli pioppi. pirandello,
come in quell'istante ogni movenza / d' edmengarda, e le fuggenti trecce,
. idem, iii-17-239: ciò che d' un fatto umano, anche fuggente,
fuggente sempre e non ancor fuggito. d' annunzio, i-9: i miei sogni di
9-101: questa fuggente e potente evocazione d' un atto, forse l'ultimo, di
vita fuggente, sono i grandi concentratori d' una energia diramata agli estremi dell'orizzonte
5-13: credevo che quegli esseri fuggevoli, d' un colore inafferrabile, via da un
simintendi, 1-105: po'che 'l figliuolo d' agenor ebbe cercato il mondo..
la terra e la collina s'univano. d' annunzio, iv-1-43: le scapule.
volto, la fronte). d' annunzio, iii-2-147: altri hanno il ceffo
boccaccio, iv-116: egli nel seno d' un'altra giovane lieto trascorre il fuggevole
a noi forse non fie guari più d' altrettanto spazio di qui dimorarci conceduto di
che dura un breve istante (uno stato d' animo, un'impressione); improvviso
ne fa tuttora, la gran fiera d' ogni agitazione, il teatro d'ogni passione
gran fiera d'ogni agitazione, il teatro d' ogni passione tumultuaria e fuggevole, la
tumultuaria e fuggevole, la rapida scena perenne d' ogni forma della vivacità partenopea. d'
d'ogni forma della vivacità partenopea. d' annunzio, iv-2-491: ella sorrise;
fuggevole. baldini, 6-141: prima d' andare laggiù, in galera, dico,
tenui sorrisi e le più fuggevoli occhiate. d' annunzio, v-3-732: stamani ricompare il
riflettersi sulla parete dipingendovi un fluido scompiglio d' arabeschi di luce continuamente fuggevoli. bocchelli
botta, 4-525: ciò dovrebbe servire d' avvertimento e di regola a tutti coloro
, e canta / rosignuol, che d' amor cerca e si lagna: / il
la conversazione, come chi si vergogni d' un passato ancor troppo recente. de
innamorata fuggevolmente, una sola volta, d' un viaggiatore in stoffe. ma era stato
mano manderò oggi all'inferno enea fuggiasco d' asia. p. f. giambullari,
nel suo buco a colpi di mazza. d' annunzio, i-155: o fauno amante
riva del lago e s'imbarcano. d' annunzio, iii-1-729: ti dà terrore?
lor paura nella sterilità del deserto. d' annunzio, iv-2-180: rovesciava la testa
napoli signorelli, xix-4-630: in tal successione d' incendi la coltura perseguitata e fuggiasca ancora
qualche striscia di lume benché moribonda. d' annunzio, iii-2-362: nell'ombra d'
d'annunzio, iii-2-362: nell'ombra d' una nuvola fuggiasca, / sbuffando a capo
tempo, una stagione). d' annunzio, v-3-820: ardisco mandarle un fascio
terrazze per richiamo al sole fuggiasco file d' ombrelle a righe rosse e turchine.
leggeva e meditava alla fuggiasca un quarticello d' ora. -andare, uscire fuggiasco
magalotti, 24-9: essendogli venuto fatto d' interessarsi nell'assassinamento del conte di s.
io viva fuggiasco, mi vengono tutti d' intorno quasi volessero mansuefare una fiera generosa
. che seguita la forma appresa è d' avere alcuna perfezione di fuora, o vero
, ove non vi piaccia per altro d' intendervi tra voi soli, udite un po'
. boccaccio, i-324: io disideravo d' arricchire per riposo, ma io veggo
sotto la presenzia e devozione e clamazione d' essa beata imagine della vergine gloriosa.
, 114: l'obedienzia è fuggimento d' ipocresia e di propio desiderio. vita
spesa. bembo, 1-128: risvegliamento d' ingegno, sgombramento di sciocchezza, accrescimento
sciocchezza, accrescimento di valore, fuggimento d' ogni voglia bassa e villana. pallavicino,
fuggire un uomo; comprendeva che trattavasi d' un qualche delitto. d'annunzio, iv-2-
che trattavasi d'un qualche delitto. d' annunzio, iv-2- 296: si mise
/ molle di pioggia, al risonar d' un passo, / fuggono ranchi ranchi
di sydrac, 180: sì s'ungono d' uno incenso nero, perché gli pesci
venirne / più frettoloso assai: son d' uom che fugge / i passi suoi.
impedimentita la tornata, abbandonata l'oste d' ottocento migliaia d'uo- meni, per
tornata, abbandonata l'oste d'ottocento migliaia d' uo- meni, per paura fuggio.
un fiume che si chiama trebbia. d' annunzio, iii-1-511: bastardo, / oggi
peneo suo padre. f. d' ambra, 4-20: fuggì in casa un
la testa fra servaggio e morte? d' annunzio, iii-1-13: appena udì il
, / e cervi altronde, che d' armenti in guisa, / quasi in un
espatriare, andare in esilio. detto d' amore, 99: or taglia geti,
verrà de'nostri, e non sarà armato d' una estrema pazienza, ma sarà veloce
che 'l caldo segue / del paese d' europa. tansillo, 135: schive del
fuggitosi per non portar il fucile, pensa d' arrolarsi volontario. buzzati, 1-60:
giustinianeo, 30: l'alma mia d' amor costreta / del to amor zerca
e tu pur fuggi, e fai d' intorno / ombrare i poggi, e te
uscia parola / dalla sdegnosa bocca. d' annunzio, iii- 1-757: che giova
-fuoruscire (un vapore). d' annunzio, v-3-42: se [il macchinista
e con la pressione la velocità, d' un tratto. -soffiare impetuosamente (
lasciorno il marchese, / perché tutti d' orlando hanno spavento. dottori, 86
/ verde e al docile colle. d' annunzio, iv-2-162: una lunga striscia
paesaggio, s'eran viste fuggire le terre d' ogni lato e comparire barche e barche
dava a tratti uno strano risalto alla faccia d' adolescente di quel giovane, e la
decim'anno de l'imperio / del successor d' ottavio era fuggito. alamanni, 5-1-334
con te, che quell'anno! d' annunzio, iii-1-702: ma pur l'ora
ci resta un gelo / fosforico d' insetto nei cunicoli / e un velo scialbo
sospiro aspetta. manzoni, ii-616: d' anni / carco, fuggir sente la vita
/ carco, fuggir sente la vita! d' annunzio, iii-2-38: la vita sembra
che al visconte non fugisse la via d' avere guerra con lui. redi, 16-viii-
firenze. baretti, 3-208: più d' uno de'vostri più sinceri e più cordiali
veleno conservano maggior dignità, sono indizi d' uno spirito più sedato e più grande,
che da queste / immagini funeste / d' una miseria estrema / fugge il pensiero
antiche storie cercare, infiniti esempli troverebbe d' uomini e di donne, a cui
/ fugge la luce da quest'occhi. d' annunzio, iii-1-17: abbiamo anche noi
di gioia, tutta la nostra forza d' improvviso fuggire, dileguare, disperdersi, per
ogni allegrezza era fuggita dai figliuoli d' israel. paolo da certaldo, 307:
, / albergo di dolor, madre d' errori, / son fuggito io per allungar
fuggiti. pallavicino, 7-297: a guisa d' un pappagallo, quanto ha letto gli
'anco 'è voce più regolata d' 'anche ', sì come tronca
illegalmente e clandestinamente (capitali, opere d' arte, ecc.). cfr.
gli occhi da un'imagine disgustosa. d' annunzio, iii-1-999: e tu non te
digiunto / è nostro core in mar d' ogne tempesta, / ove pur fugge porto
il simile e fugge il contrario. d' eredia, 22: tinta di scorno l'
. bibbiena, xxi-1-72: i compagni d' amore sono via, odii, inimicizie,
il dolore di rinunziare alle proprie idee. d' annunzio, i-414: fuggite il triste
, i protestanti s'ingegnavano di fuggirla. d' annunzio, i-620: oh non più
segue e 'l ben si fugge. d' eredia, io: fuggo il mio bene
aver ispera, / primeramente s'apprenda d' amare, /... / e
settata, iv-47: chi si intirannisce d' uno stato, per fuggir quanto può questo
in alcun modo fuggire l'universal taccia d' inetto, di ridicolo, di forsennato
, di ridicolo, di forsennato e d' infame. parini, 263: ma della
el toro ferito, quando e'fugge d' essere morto, e scuote e schifa
: se tu al tempo ragionevole fugirai d' avere moglie, non essere mio erede
fugia. -sentirsi fuggire qualche anno d' addosso: provare l'impressione di ringiovanire
si sente quella sera fuggire qualche anno d' addosso, e, malgrado i malanni
. bocchelli, 12-316: delle sue passioni d' ogni sorta ne disse soltanto una,
vallo de'nemici e privo / al fin d' ogni compagno, io fuggitivo? marino
da casa sua, l'altra in procinto d' abbandonarla, tutt'e due con
troppo forti motivi di stame lontani. d' annunzio, i-448: non apparìan le ninfe
e fuggitivi e sbanditi, e gente d' ogni condizione disposta a mal fare.
nelle nazioni, e radunerà li fuggitivi d' israel, e radunerà li dispersi di giudea
/ altri, con maggior gloria, / d' atterrar orso o d'assalir cignale.
gloria, / d'atterrar orso o d' assalir cignale. tasso, 8-6-642: qual
fuggitivi. boriili, 3-55: impietra d' un tratto sulle dune il fuggitivo sciacallo
volgar., viii-391: cacciarono il popolo d' israel in luoghi nascosi e celati e
vita fuggitiva, / deh! scampatemi d' amore. -che si muove o
/ come da un'altro mondo. d' annunzio, v-3-6: il mare appariva
il mare appariva tutto quanto sereno, d' un verde soave,
. -che scorre rapidamente (un corso d' acqua). -acqua fuggitiva: acqua
/ te vedo incerta vision fluire. d' annunzio, i-420: tutto s'accende il
ciascun giorno, è brevissima e fuggitiva. d' annunzio, i-625: splendon ne la
estiva. viani, 14-447: se finirò d' ottobre, voi, di me più
degli occhi e vi scorgerete una lacrima d' oro per il fuggitivo autunno. saba,
giovanezza in me si duole / solo d' esser fuggitiva. ungaretti, ii-48:
: quasi un fugitivo raggio vago / d' arno appigliossi in chiara riva ombrosa. morando
via / vende il tristo lupino. d' annunzio, iii-1-25: somiglia a quel tintinnìo
mi ricorda la giornata rapida di fine d' ottobre, la sera imminente.
/ e rubel di virtù, ben sei d' estreme / tu pene reo. bonarelli
, a momenti, nella vicenda oscillante d' uno spirito fugitivo e aleatorio, chiamato
e de l'alma fuggitiva! quanta / d' intorno al sole aggirerai perenne / gloria
a noi la vaga fantasia produce. d' annunzio, i-403: i beni fuggitivi,
gioia, nostra disperata- / mente breve ora d' immortalità. 11. difficile da
: me che i tempi ed il desio d' onore / fan per diversa gente ir
mi rammento / che son per te d' ogni speranza priva, / orfana, desolata
monti essere insieme ridotte molte varie spezie d' animali, spaventati e ridotti al fin
rimaner privo di cena, / chiama lucina d' ogni mal nocente, / e la
: è già in procinto / spedito stuol d' arceri nostri, a cui / scelsi
, di fanciullo, di giovane, d' uomo fatto, di vecchio, temuta,
portasse una lebbra invisibile, la condanna d' una divinità. 3. abbandonato
, svanito, cessato (uno stato d' animo, un ricordo, una sensazione)
da siena, xxi-302: sieno fuggitori d' ogni mondana fama e onore. machiavelli
pericoli, de'disagi, delli spendii e d' ogni altra molestia fuggitori. s.
se mai t'awenne di sentir gravare d' ingiuriose parole alcun saggio ed onesto gentiluomo
dirà esser cosa molto magnifica l'andare d' ogni tempo secondo le stagioni riccamente e
stagioni riccamente e splendidamente ornato di veste d' oro, di drappi di seta,
era un duca, cioè un signore d' exercito mandato da dio el quale occiderà
come l'ha ne le sue carte. d' annunzio, iii-2-67: sotto l'argine
, per tutto il suo giro guarnita d' un riparo composto d'alte pietre infisse
suo giro guarnita d'un riparo composto d' alte pietre infisse, a guisa di
nome di 4 fulcro 'o 4 punto d' appoggio 'a quel punto della macchina
tremendi, da cui, come dal fulcro d' una bilancia delicatissima, dipende spesso il
e porge occasione a difficoltà insolubili. d' annunzio, v-3-171: altare di sacrificio
, v-3-171: altare di sacrificio e d' implorazione tra i più venerandi, sollevato
, però che tutte queste sono simplici e d' una natura le parti e il tutto
rossetti, vi-31: e di porpora e d' or risorge adorno / del fumante vesevo
fascino vivissimo - anche sostant. d' annunzio, 1-459: ma la meraviglia,
, / in che fulge ella sì che d' ogn'intomo / i raggi vibra,
1-439: da vaporoso padiglione intanto / d' accese nuvolette, i raggi d'oro /
intanto / d'accese nuvolette, i raggi d' oro / trae, maraviglia d'ogni
raggi d'oro / trae, maraviglia d' ogni giorno, il sole; / e
mezzo a la prefissa orbita fulge. d' annunzio, 1-8: io disteso su l'
gli ozi barbari luce e vita. d' annunzio, i-56: tra i molli cantici
linati, 25-191: si spalancava una voragine d' oro, una fiammeggiante mascalcia dalla quale
tepente tra scintillazioni di lampi sereni e d' auree fulgetre. = voce dotta
fiacca, / gì serpendo all'intorno e d' atro fumo / sparse torbidi flutti.
astata / di pal- lade athena. d' annunzio, i-428: fulgida aurora a me
/ folgorante, pomposa / di gemme e d' oro... /...
. frugoni, vii-741: son figurati entrambi d' uno stesso marmo, di candor senza
: la carne lacerata era viva, d' un rosso fulgido. mi accontentai di domandargli
perpetuamente volgentisi da un lato all'altro. d' annunzio, i-453: ne la bocca
viii-3-207: lascerò stare i fulgidi nomi d' euripide, d'eschilo. ciro di pers
stare i fulgidi nomi d'euripide, d' eschilo. ciro di pers, 205:
onde l'età s'indora, / onde d' europa il ciel splende sereno, /
all'altro, come evocati dalla immaginazione d' un poeta. pascoli, 661:
da tivoli traea / inchinandomi i fulgidi d' orazio / carmi dicea. palazzeschi,
. -che esprime purezza e nobiltà d' intenti; sublime (un ideale,
, imprese, arme e colori, / d' oro e di ferro al sol lampi
l'oro qui sotto in superbo tetto / d' un pallido fulgor le travi accenda.
rompevano l'oscurità cresciuta, e lumeggiavano d' un chiarore istantaneo i lunghissimi tetti e gli
ediz. 1827 (637): lumeggiavano d' un fulgore istantaneo i lunghissimi tetti e
e gli archi de'portici]. d' annunzio, i-275: tra le rame fulgori
via nebbiosa, aveva lambito l'orlo d' oro antico di uno specchio. landolfi,
pupille ardea / un tremolo fulgore. d' annunzio, i-452: segreto in me
, 7-12: l'intelletto, anche d' uomini materiali e ignoranti, affisi le deboli
legno / che reggi il pegno / d' un'immortai salute. /...
: illuminavan le pensate carte / fulgor d' ingegno e equa luce d'arte. orioni
/ fulgor d'ingegno e equa luce d' arte. orioni, ii-131: mentre
ha sempre il fulgore e la consistenza d' una nuvola rosa, che il sole illumina
lei: il suo fulgore, al centro d' una raggiera di sguardi, o sogni
, sm. plur. entom. famiglia d' in setti emitteri del sottordine
i monti arsi, e'sassi quasi d' una fuliggine turbati si vedono, ma i
a vederli di fuori sono bellissimi e d' entro sono pieni di fuliggine; onde struggendoli
seccare e mescolata con polvere di scorza d' ostriche, e mettavisi sopra, che risanerà
che serve agli artisti per macchiare disegni d' acquerello, e per tignere fogli da
delle guastade appese ai loro chiodi. d' annunzio, iii-1-885: penna nera e fronda
nello scioglimento di quest'acqua di fior d' aranci alcune delle sue parti più volatili sono
, 2-2: secondo l'antica ipotesi d' ippocrate, che per tutta la superficie
pasticche, quando debba servire all'acquerello. d' annunzio, v-3-105: mi sarebbe stato
avampi un bel fuoco, e sia fuoco d' onore, e di gloria,.
di parte lo straniero che la spogli d' ogni bene, d'ogni libertà e d'
che la spogli d'ogni bene, d' ogni libertà e d'ogni gloria.
d'ogni bene, d'ogni libertà e d' ogni gloria. carducci, iii-7-175:
, dentro di noi vibrati, son d' ogni intorno occupati da fuliggini corporee.
, c'avean coperto i veri amori d' ebani finti, e vellato d'oscure nubi
amori d'ebani finti, e vellato d' oscure nubi così bel sole, cominciò
infezioni (v. fuligginosità). d' annunzio, iv-2-73: nelle braccia pallide le
a la fuliginosa atra catena, / pien d' una pura fonte, dove intende /
non pertanto / fuliginoso il volto, d' atro sangue / asperso,...
pochi cenci fuligginosi apparve tutto ancora gocciolante d' olio un antico schioppo da caccia.
/ umidi, ardeano fisse le faville. d' annunzio, v-2-799: si arrossa e
, a grandi fiorami. solo, d' inverno, copriva quest'abito con uno
ventitré anni, nera di capelli e d' umore, spenta, fuligginosa, e con
toni, e tutto 'l cielo, / d' un denso si coperse, e scuro velo
marmo all'immagine, non so se d' un ercole o di un giove fulminante,
dei misteri, / sgorga il vigore d' oro del mattino. -sostant. -
bersaglio di un piccolo ridotto interno munito d' artiglierie, con grandissima strage loro risospinti
ii-168: rapiscono in passando gli alloggiamenti d' una banda di cavalli in asciburgo sì fulminanti
dentro alle scene il fiero conte stia. d' azeglio, 4-233: nessuno rispose né
tempo; tutto fuoco, con un paio d' occhi fulminanti e una bocca che strappava
di giovenale o dell'alighieri, fulminante d' indignazione o arroventato e friggente a bollare
rivelatore (un sentimento, uno stato d' animo, un'impressione); che colpisce
: questi due signori sono stati presi d' amicizia fulminante l'uno per l'altro.
periculo nel quale stanno le anime di nocera d' andare in bocca di lucifero, in
24: fece pubblicar nelle città d' italia, soggette al suo imperio,
si udì lo schiocco dei due cappelletti d' innesco schiacciati dai cani dello schioppo come
/ vonno quaggiù raffigurarvi, o dèi. d' annunzio, iii-1-783: cristo signore,
sino all'adriatico; invece parve d' improvviso una paralisi avesse fulminato i battaglioni
bocca, o spesso degenerano in dicerie d' accademici. manzoni, 1081: quell'uomo
: i quali, sempre in pericolo d' essere fulminati o sepolti, pensano a
e fulminando / dritti e roversi fuor d' ogni misura. / egli ha gran forza
.. fora in campo / cinto d' oste contraria, in sul più vivo /
, i-380: del detto anno del mese d' aprile si fermò la pace tra papa
e dalla politica s'è fulminato contro d' esso il bando. cesarotti, i-314:
: inni di gloria, / canti d' amor, selvagge ire dal petto / fulmina
bel modo di procedere questo, fulminarmi d' un tratto una nota con cui mi
mi conviene andare a vinegia alla cura d' un gentiluomo troppo mio grande amico.
crudele / borea fulmina, e quando d' euro e zeffiro / tuona la casa,
/ mi spaventa co'suoi fulmini. d' annunzio, iii-2-145: o signore, signore
gioia, con letizia e con favelle / d' un amoroso lume fulminando. achillini,
muoversi rapidamente; scattare velocemente; darsi d' attorno con alacre impegno. bibbia
gioia, di virtude un monte, / d' amore un fuoco, e d'ira
, / d'amore un fuoco, e d' ira un dolce obblio / fucina d'
d'ira un dolce obblio / fucina d' arti, e di scienza fonte /
, e di scienza fonte / miniera d' oro, albergo al bel desio,
albergo al bel desio, / selva d' allori al fulminar dell'onte.
non trovò dove l'avea / lasciata fuor d' ogni segnato calle. tasso, 1-7-69
. comanini, l-m-271: mi soviene d' aver veduto a mantova in una camera
vediamo, tra le cento braccia inaridite d' un albero fulminato, sopravvivere talora un
un ramo solo e rivestirsi di fiori. d' annunzio, iv-2-506: l'albero fulminato
, / e le stelle eran gemme d' oriente. -segnato da violente striature
che disarmò la mano / al girar d' un bel ciglio / e al balenar d'
d'un bel ciglio / e al balenar d' un guardo, / fulminato restò di
lx-3-57: questi erano i colpi fulminati d' amore. abba, 1-101: fummo trattenuti
nel fumo, biancheggiavano i budrieri incrociati d' una lunga fila di fanteria.
. sarpi, vi-1-39: la publicazione d' un monitorio così severo, repentinamente fulminato
e rossa, / del gran fulminator d' olimpo e d'ossa. mascardi, 1-341
/ del gran fulminator d'olimpo e d' ossa. mascardi, 1-341: l'
. mascardi, 1-341: l'alessandro d' appelle aveva la mano fulminatrice, per
la fortuna diede una particella dell'imperio d' alessandro, si fe'nominare 11 fulminatore
. segneri, ii-310: abbia tutte pronte d' intorno ad ogni suo cenno le legioni
di giumenti, traevano le macchine fulminatrici d' ambi gli eserciti rivali e le vettovaglie
di citazioni esecutoriali, fulminatorie, o d' altra maniera, non si mettono in
la cima e mostrano la fenditura nera d' un fulmine. fucini, 405: giù
ponente l'aria era infuocata dai fulmini d' un temporale che si avanzava lucente come
a dormire; ed ecco il fragore spaventoso d' un fulmine prese in mezzo la casa
. bisognerebbe che fusse un fulmine. d' azeglio, 2-293: sto benone di salute
pezzi. marino, 233: onorar d' altra guisa o con altr'arte / che
, 17: marco tullio cicerone, fulmine d' eloquenza. torricelli, 194: sovvengavi
facezie mi son trovato esposto ai fulmini d' uno di questi monomaniaci, fulmini che mi
violente (il vento). d' azeglio, 1-442: era uno di quei
/ lo porta via con tal prestezza d' ale, / che lascieria di lungo
incominciò di rara / desterità nel trar d' arco o di fionda, / o nel
vibrar fulminea lancia o spada. d' annunzio, i-61: portavan fluide vesti purpuree
istantaneamente (un veleno). d' annunzio, v-3-618: celava [l'astuccio
rapidamente e con impetuosa audacia. d' annunzio, iii-2-1139: il fulmineo massinissa incalza
tommaseo, i-257: di macedonia, luogo d' illirica gente, uscì l'aquila forte
i-293: quel diavolo di mazzoni asciugava d' un colpo una tazza di caffè cacciandovi dentro
di pane arrotondata che faceva l'effetto d' una tromba aspirante. d'annunzio,
faceva l'effetto d'una tromba aspirante. d' annunzio, v-2-663: le più diverse
: allibirono di ribrezzo come sul passaggio d' un ramarro fulmineo. -che avviene
dorso / de'monti armeni insino al mar d' an- tandro. ojetti, ii-318:
quante volte, al tacito / morir d' un giorno inerte, / chinati i rai
abba, 1-69: la sua faccia, d' un pallido scuro, è fina di
fina di lineamenti e illuminata da un par d' occhi fulminei e mesti. fogazzaro,
percezione, ecc.). d' annunzio, i-684: venne il desìo,
contemplazione fatidica, il rapido fulmineo grido d' orrore, di sdegno, d'allarme.
grido d'orrore, di sdegno, d' allarme. d'annunzio, iv-2-400:
orrore, di sdegno, d'allarme. d' annunzio, iv-2-400: io non so
conficcava nell'occhio destro dell'assalitore. d' annunzio, iii-2-157: entra fulmineo;
per me di un'evidenza fulminea. d' annunzio, v-1-8: udremo allora forse,
casi de la pugna orrendi / e flutti d' aste e fulminose spade / nel vasto
nelle artiglie teneva uno fulvido diamante. d' annunzio, iv- 2-1003: il fiume
de'leoni egualmente i fulvi corpi / e d' ogni altro animai che 'n terra alberghi
, circondata da ricci ariosi, fulvi. d' annunzio, iv-1-750: istintivamente gli guardò
quelle mani lunghe, robuste, coperte d' una lanugine fulva. pirandello, ii-1-403
come il miele vergine, solforosi, fulvi d' una insinuata vena di rame, che
, 21-v-24: i miei cani non dubitano d' assalire i fulvi leoni. tasso,
. tasso, 7-8-72: un fulvo leon d' orrendo aspetto. pindemonte, 252:
regio armento sparso tra i cespugli / d' erbe palustri col suo fulvo toro /
olmi / manda il suo dolce gemito d' amore, / così tuba lontano all'orizzonte
berretto buttato su una parte sbuca la ciocca d' un rosso sulfureo. jovine, 204
bianco,... se ella è d' un colore solo, è o flava
montagne lontane del lario avevano una gloria d' oro fulvo e di viola. graf
. dossi, 835: il formicaio d' adamo nereggia sulla fulva arena del deserto
sulla fulva arena del deserto libico. d' annunzio, iii-1-98: tutta la pianura d'
d'annunzio, iii-1-98: tutta la pianura d' argo, dietro di noi, era
, le fulve colonne superstiti del tempio d' apollo, col loro aspetto massiccio e
, come rappresi da magia: relitti d' una testé dissolta parvenza: bianchi,
parvenza: bianchi, quasi ovatta, o d' un bianco irreale di vapore. montale
segnala ogni giorno piccole vampe e fumacchi d' insurrezioni per tutte le terre di francia
fenditura, dalla quale s'esala il respiro d' una realtà primordiale, il fumacchio d'
d'una realtà primordiale, il fumacchio d' un vapore pitico. 4.
. fornello di mina con un raggio d' azione limitato, che consente lo sfondamento
quali alla lontana gli davano l'aspetto d' una scacchiera a mezza partita. soffici
, caratteristica delle costruzioni industriali. d' annunzio, v-1-260: una fabbrica di mattoni
fabbrica di mattoni sta presso una smotta d' argilla,... col suo fumaiolo
di una locomotiva a carbone. d' annunzio, iv-2-780: un fumaiolo fumicava sul
come la torricella del camino sul tetto d' un tugurio. ojetti, i-425:
... abbatteva giù dal fumaiolo d' un battello in pressione il fumo oleoso cacciandomelo
ogni pezzo avea 'l suo fumaiuolo. d' alberti, 408: 'fumaiuolo '
furibonde battaglie toglievano alle anime il piacere d' esser venute a sto mondo,.
scartarsi come dice il filologo modenese. d' annunzio, iv-2-58: in lontananza i
annegava, e nella chiara solitudine nembi d' oro fluttuavano. -in partic.:
inanti / e già le mura d' occupar si crede, / ma fiamme
fumante. maggi, 17-143: più d' un vicino / le sue ville fumanti ancor
il camin fumante a tratti splende. d' annunzio, iii-2-135: la faledra ha
tutta la città immersa nel sole alto d' agosto. moravia, i-546: sedeva alla
simintendi, 3-157: lasciò lo regno d' eulo, e le terre fumanti di
pani biondi e di fumanti carni. d' annunzio, v-1-464: luminosi pensieri solleva
vedeva l'oro pallido del sole. d' annunzio, iii-2-370: come appariscono su la
czar le fumanti rovine di sebastopoli. d' annunzio, v-1-624: chi s'alza oggi
fumante, /... / giuro d' usar la forza, e 'l ferro
ladron parte le spoglie, / che son d' italo sangue ancor fumanti, / l'
sangue rappreso, / (tenere gorge d' agnelli, imprecazioni di beccai, / rapidi
governano una formale abolizione sino del nome d' inquisizione. alfieri, i-129: né
ripiegato bocconi, egli s'era accorto d' aver l'arma ancora calda e fumante
, / o 'n su i lini finissimi d' olanda / d'ogni delizia ingombri ori
'n su i lini finissimi d'olanda / d' ogni delizia ingombri ori ed argenti /
delizia ingombri ori ed argenti / fumanti d' ambra,... / mi
... / mi sento accender d' èmulo desio / d'un talento simil.
mi sento accender d'èmulo desio / d' un talento simil. -spumeggiante (
animo, la mente). -fumante d' ira: furente. boccaccio, viii-2-194
teste fummanti. siri, 1-vi-311: fumante d' ira carlo emanuel... minacciava
ira carlo emanuel... minacciava d' avventare il folgore delle sue armi contra
per l'appariscenza [ecc.]. d' annunzio, iii-2-337: sì, tra
, i-378: ancora torbido e fumante d' entusiasmo o di vituperio. -che
non una piccola vacuità in ne'fianchi d' esse, in ne'quali le difese co'
'è terribile di tutta la terribilità d' una lingua di malagrinta come la romanesca
palemon similmente fatto avea / ciaschedun tempio d' attene fummare, / né 'n cielo
stordito il pastorei si desta, / che d' elee ombrosa addormentato al piede, /
e già fuma il palazzo, e sa d' arsiccio. botta, 4-107: fumavano
sfogliava il mandorlo ali di farfalle. d' annunzio, v-1-260: una fabbrica di
fabbrica di mattoni sta presso una smotta d' argilla, con la sua tettoia rossa
. come lo stoppino umido e ammaccato d' una candela, che presentato alla fiamma
una candela, che presentato alla fiamma d' una gran torcia, da principio fuma
o vit- tim'arda: / è d' uopo, achille, alzare / nell'alma
per longa strada; ed i luoghi d' intorno fumando molto di solfo. boccaccio
]... mezzo di piombo puro d' ogni altro metallo, come el vedrete
20: messe nel tegamino, invece d' olio o di burro, un po'd'
d'olio o di burro, un po'd' acqua e, quando l'acqua principiò
seminati / di foglie gialle e piene d' acqua; i prati / fumano come un
squallor, / che strana calma! d' annunzio, v-2-358: da frequentatore perverso mi
fumé et arde il legume a te d' aleppo / giunto, e da moca che
li avreste visti fumare come due grani d' incenso. -essere coperto di sudore
corpo osceno / l'eterea luce: e d' in- fernal rugiada / fumarono le membra
, ii-91: la essalazion, quale fumma d' alcune aperture della terra, come presso
la nebbia mattinai fumare, arano. d' annunzio, iii-2-1145: sul fiato d'
d'annunzio, iii-2-1145: sul fiato d' oro che fuma dalla primavera palustre, il
primavera palustre, il sacro stelo splende d' uno straordinario lume. serra, ii-363:
squallida. -figur. d' annunzio, iii-2-1023: guarda a quando a
per l'ampia oscurità scintille / balenar d' elmi e di cozzanti brandi, /
delle foglie di rosa e del legno d' aloe. cattaneo, iii-4-34: i
era sempre bòna a spiaccicare qualunque muso d' òmo con una ciabattata.
via se l'è fumata / temendo d' esser essa divorata. grossi, 24:
erbacee annue, o perenni, d' un sapore amaro, che sente
che fu trovato nella fumaria e nel lichene d' islanda. = voce dotta,
nella solfatara di pozzuoli, nell'isola d' ischia, e nel vulcano del- l'
l'islanda, dalle quali escono sorgenti d' acqua calda, o anche solo quest'
con fumate, la notte con fiamme. d' annunzio, iii-2-22: il lanternaio di
dove le fumate dei colpi si formavano d' improvviso e lentamente svanivano. -effluvio
la fumea di questo speco / farti d' angoscia lagrimar mi vanto. salvini [
levano intorno stritolando cespugli e sterpi. d' annunzio, v-i- 184: i
. linati, 25-78: dal guazzabuglio d' emozioni che dentro mi veniva formando,
mi veniva formando, m'esalava la fumea d' un'accidia che a volte arrivava fino
forma esisti o ubbia nella fumea / d' un sogno t'alimenta / la riviera che
suole / condur la vita in sul confin d' un campo / tizzo nasconde fumeggiante ancora
fumeggia ogni erma villa: / più d' intorno non suona opra campia. -figur
e accordamento tengono congiunto un gran rilievo d' annunzio, iv-2- 865: -forse
orecchi inserite nel suo cappello a guisa d' elmetto. = iter, di fumare
sf. locale pubblico riservato ai fumatori d' oppio. e. cecchi,
e. cecchi, 6-153: le fumerie d' oppio; dalle quali i marinai,
per una questione di giuoco in una fumeria d' oppio a san francisco, spaccò la
. moravia, xi-196: ci illudevamo d' essere uomini misteriosi, decisi a tutto
in quel caffè, neanche un bicchier d' acqua con lo schizzo di fumetto.
, fu facile di molto a questi d' insinuarsi cautamente segreto nella mente di quegli
luce tumida della stanza, erano pieni d' iridi e di fosforescenze come quelli dei
trave, / la veglia che fila. d' annunzio, iv-1-947: dalla bocca fumida
annunzio, iv-1-947: dalla bocca fumida d' una delle gallerie si propagò per l'
che avanza / sussultando e fischiando. d' annunzio, iv-2-634: egli scorse.
tumido nell'aria fulgida di sole. d' annunzio, iii-1-459: nella lontananza,
94: dove si vede il grappolo d' argento / splendere al sole? / grappolo
che invaia / alle prime acque tumide d' agosto. d'annunzio, v-1-331: il
alle prime acque tumide d'agosto. d' annunzio, v-1-331: il terreno è caldo
e fumarole e colate di zolfo e d' ossidiana. luzi, 1-13: dopo la
cade / quasi in gran fili elastici d' acciaio, / sferza vetri e muraglie
, le sue narici). d' annunzio, iii-2-294: guardasti / tu dentro
narici / fumide il mio respiro / d' uomo, ché questo m'insegnava un tessalo
, accosto ai fumidi olocausti, / d' un soave arpicordo i lamentosi / cercò
i lamentosi / cercò flebili suoni. d' annunzio, v-3-386: nel furore dei popolani
sgorgato da una ferita). d' annunzio, i-43: forse la vittima pingue
e fumide. -evanescente. d' annunzio, v-1-185: nella piazzetta un uomo
l'animo, la mente). d' annunzio, v-2-14: l'anima non fu
la terra ha nel ventre, / che d' abisso li tira suso in alto.
d. bartoli, 9-29-2-9: più d' una volta dicono essere avvenuto, allo schiuderne
finestre fumicanti delle stanze di sopra. d' annunzio, v-1-333: hanno lasciato dietro
fumigante. deledda, i-149: il rigagnolo d' acqua che correva giù per la strada
guglia del duomo nel vasto cielo azzurro intriso d' oro. bocchelli, 3-79: si
fuliggini fummicanti, esalate da una catasta d' ossa ch'ardeano a fuoco lento e morticcio
tintinnìo / e i neri boschi fumiganti d' oro. d'annunzio, i-436: a
i neri boschi fumiganti d'oro. d' annunzio, i-436: a l'imo de
448): lo stoppino umido e ammaccato d' una candela, che presentato alla fiamma
una candela, che presentato alla fiamma d' una gran torcia, da principio fuma
sua luce rossastra il piccolo covo disabitato. d' annunzio, iv-2-780: un fumaiolo fumicava
la tor- ricella del camino sul tetto d' un tugurio. e. cecchi, 7-23
, che dicono ch'è una bocca d' inferno,... ma per solfo
il capo su l'altre siciliane montagne. d' annunzio, i-574: e, dietro
cielo fumigava di nuvole e l'aria sapeva d' acqua lontan le miglia. stuparich,
. -diffondersi, aleggiare (uno stato d' animo). d'annunzio, v-2-285
(uno stato d'animo). d' annunzio, v-2-285: il tavoleggiante mi portò
di gelo, e un bicchierino tristo d' un rosolio giallognolo della certosa...
. e si faccia alle loro nari fumicazione d' incenso. baldelli, 3-566: egli
dov'è fra noi aria in puro esser d' aria? e non d'un torbido
puro esser d'aria? e non d' un torbido e feccioso tramischiamento d'aria e
e non d'un torbido e feccioso tramischiamento d' aria e di centomila altre fumicazioni,
raro. che produce fumo. d' annunzio, v-1-552: non rievocavo l'inferno
ed essendomisi raccostato colla bocca mi favorì d' un fumigio tale che n'ebbi a tossire
praticare fino alle forme e ai modi d' espressione più azzardati, fossero pure non
). che si avvale di invenzioni d' effetto per suscitare l'attenzione, l'
pavimento, vedemmo tutta la città essere d' ardenti fiamme e di noiosi fumi ripiena.
usciva un gran fumo di ginestre. d' annunzio, iv-2-88: era [la stanza
. pecchi, 2-81: quella trama d' idee, che aveva con tanta fatica seguito
sentimenti. et lo facevano col fumo d' una certa herba, che per quello,
la fatica, divertirsi con un che d' inutile. sinisgalli, 8-34: il fumo
purgare il capo e all'uvola ripiena d' umor freddo, vi si ponga la sua
da un crollo, da una massa d' uomini e di animali in movimento.
dispiegato, disse / resa peschiera. d' annunzio, iv-2-471: d'improvviso una
resa peschiera. d'annunzio, iv-2-471: d' improvviso una polveriera si squarciava scrollando dalle
, e non sofferse / un poco d' odorar que'fummi porti, / ma
su, senza misura né regola. d' annunzio, iii-2-147: tra i fumi
lasciar sbollire i fumi dei suoi anfitrioni. d' annunzio, iii-1-368: io ho divorato
di odio. -ant. cattiva disposizione d' animo. dante, inf.,
fa nero similmente. l'accidia nata d' umore nero fa l'omo nero, impoiché
suocera forse la accusava entro di sé d' aver fuorviato lei il marito, d'
d'aver fuorviato lei il marito, d' avergli riempito l'animo di fumo e acceso
la speranza sua, perché solo merita d' esser veramente amato: gli altri tutti
gli altri tutti son fumi et ombre d' amore, non vero amore. guidiccioni
cattaneo, iii-4-167: si può rimproverar loro d' essersi arresi a sacrificare il fatto della
della vittoria..., ma d' avergli [al popolo] incartocciato il
,... se sentisse fumo d' un disordine tale che foste stati svaligiati
vasari, ii-81: si valse assai d' imitare in questo colorito le cose di
si fa di fummo da una lucerna piena d' olio di linseme derivante, la cui
fumo di stampatori... e nero d' avorio bruciato. 16. color fumo
così farò, ancora che tu mi riempia d' una speranza che io temo non se
fumo. de roberto, 175: sicuri d' aver il tanto aspettato e desiderato figliuolo
. moneti, 54: l'esser d' ingegno alquanto spiritosi / in fumo andar
. moneti, 54: l'esser d' ingegno alquanto spiritosi / in fumo andar
la sua casa, dicendo che era d' architettura falsa e inabitabile, solo perché il
, 197: chi vuole aver gran numero d' amici / aggia in balìa un che
fummo al naso al vecchio. -fumo d' arrosto: ambizione, boria. berni
tanto esser manesco, / tanto fumo d' arrosto caverebbe / le ceffate di mano
tavola nulla che non sia bruciato o sappia d' attaccato o di fumo.
son divezzo, e non costumo / d' imbalsamar furfanti, e di parnaso, /
sfossandosi nella terra venivano rispurgate, tritumaglia d' acciaro e pietrisco. bocchelli, 6-199
-grigio nerastro (un colore). d' annunzio, iv-2-1214: la finezza del naso
, languido, aggrondato, sordamente rabbioso d' impotenza. = voce dotta,
di fumo, di caligine. d' annunzio, 4-1-190: li alberi immobili parevano
isboglientare, ruttare... e fumosità d' esso montare alla testa e alla fronte
da alcuna fumosità di stomaco o d' altro che occupato l'avesse gli volesse la
e fumosità che imbriaca più che il vino d' uve. pallavicino, 6-1-40: rivoltò
robustezza de'concetti, che a vestirgli d' una chiara e morbida dicitura...
colore, tenendo di fuore il sasso chi d' azzurro e chi di verde e chi
, / e non curate de morte né d' ombra. tesauro, 2-ii-9ó: come
targioni tozzetti, 12-9-54: in vece d' investire il tronco o filone grosso
sole son più preziose che le misture d' alchimia formate col fumoso calor del fuoco
affumicato, rigido, quasi sinistro. d' annunzio, iv-2-1255: la senna stagnante
opaco, brunito (toro). d' annunzio, iv-2-947: rivedeva quell'alfa sembianza
di asceta avventuriere,... soffusa d' un oro fumoso che già s'infoscava
nella fumosa / fucina di vulcan parve d' entrare. palazzeschi, 4-333: le
in solitudine e penitenza su la punta d' una montagna, fumosa per sotterraneo fuoco
il petto mio sì spesso / fiutò. d' annunzio, i-774: quando a sera
ispendere l'avere, cercherà i vani titoli d' onore, e'fumosi vocaboli che hanno
, tanto è sicuro che si tratti d' un libro fumoso, enfatico, d'
d'un libro fumoso, enfatico, d' un wagnerismo da strapazzo. landolfi, 8-122
fia che tu questa mia coppa / d' argento, empia di vin fumoso.
, e fanno dolere il capo e vertigini d' occhi. tasso, iv-210: io
è duro a digerire e ha bisogno d' essere smaltito col sonno. -cne è
un gloriosetto fumosétto, che si stimava d' esser stimato e meritava d'essere stimatizzato
si stimava d'esser stimato e meritava d' essere stimatizzato come ladro delle altrui fatiche
complimenti, / a vergogna di più d' un fumosèllo, / che non sei
delle medicine benedette; ma l'abondanza d' esso il rimuove dal numero delle medicine
bot. pianta messicana affine al fico d' india (genere opuntia, famiglia cactacee)
la produce, nasce sopra la foglia d' essa, o per dir meglio vi si
: omini... pessimi, degni d' essere per- sequitati da tutto el populo
su una corda tesa (un esercizio d' equilibrio, una prova di destrezza,
. linati, 8-103: le prove d' agilità, i balli e lazzi funamboleschi,
qualità fìsica, umana e trasfigurando in qualcosa d' etereo. -per estens. che
del funambolo; l'insieme degli esercizi d' equilibrio che fanno parte del repertorio di
mutare delle situazioni; abilità nel cavarsi d' impaccio da una situazione difficile.
circo di funamboli e di zingari! d' arzo, 13: su quel filo,
fare questa turba che, non arrischiandosi d' esser 'funambola ', si fa improvvisatrice
suoi giuochi di funambolo sulla lucida corda d' acciaio della sua intelligenza tesa. michelstaedter,
.: che ha uno spiccato senso d' equilibrio e un'eccezionale agilità.
si de'ben la femina avvisare / d' assegnar a ciascun la sua giornata. a
che sparir fa 'l sole / folgorava d' intorno: e 'l fune avolto / era
quella che è fatta di canape o d' altra simile materia apta a legare.
: voltato il furore particolarmente contro quella d' un cristo crocifisso, di scultura famosa
sì, sì, merope nostra. io d' aspra fune / le stringerò le molli
orrida, su la / pendula salma d' un gentile ucciso, / e su quel
.. si spenzolavano sopra la bocca d' un pozzo, co'piedi sollevati da
magna / che, avendo invan stentato d' aggrapparsi / su per quegli erti e spaventosi
scogli,, i tirata dal desio d' immortalarsi, / mille suoi scritti alfin,
le acque bituminose. funi e cavi d' acciaio intricavano il cielo. -fune
altare l'armi sì amiche, si vestì d' un sacco, cinsesi d'una fune
si vestì d'un sacco, cinsesi d' una fune. menzini, 5-118: la
... son quelle fune, fatte d' erbe secche e nervose, con le
che rimane dopo aver staccato i capi d' aglio o di cipolla dalla resta in
campion ladri da fune, / degni d' aver, più che le tratte, i
palestra, con pertiche, funi, asse d' equilibrio, anelli. -tiro della
grande, ma quando borghiani e ragazzi d' un'altra contrada, schierati, si
in genere a benna raschiante. -fune d' equilibrio: quella fissata con due estremità
di fili avvolti intorno a un'anima d' acciaio più dolce di quella che costituisce
, ecc. -fune traente: quella d' acciaio che costituisce l'organo di trazione
, o essere altramente martoriato, confessò d' aver franteso. -confessare senza fune
di buon grado. f. d' ambra, xxi-n-75: oh; oh,
fiorentini, ciò è alcuno forestiero, d' alcuno fiorentino, lo confesserò senza fune.
in luogo lungi dal publico e per mano d' artefici giapponesi, lavorata segretissimamente una funè
altra vedrà squallida e nera / lettera nunzia d' immaturo fine / segnata a lutto da
/ funebre panno, o tenui mani d' oro, / però che i morti
ch'io devo / esser con loro. d' annunzio, i-784: il sicano agricoltor
anticipo, per rendere « doveroso tributo d' affetto ai funebri del compianto scomparso ».
, 285: la borbonica signorìa coprì d' un funebre panno la macchina governativa,
[bibbia], 1-1742: figliuol d' uomo, intuona una canzon funebre sopra
intuona una canzon funebre sopra la moltitudine d' egitto. s. borghini, 1-144:
, i-561: stanno lì sotto i rovesci d' acqua, sotto le pioggie di fuoco
fuoco; e cantano. la gaia canzone d' amore e di ventura è spesso l'
di zolfo poscia e di funèbri fiondi / d' atro cipresso i suffumigi accendi, /
tasso / coronate le tempie, e d' atre bende. foscolo, sep.,
suon funebre, un mormorio lontano. d' annunzio, v-1-198: a destra la ripa
de'morti / mille scheletri, come d' incanto, erano sorti; / passavano,
corvo pessimo, la mustella purissimo animale d' ottimo augurio. parini, 302: ugne
e una penna funèbre aggiunge ad esse / d' una strige che ancor palpita e langue
gadda, 317: aspirò una lunga boccata d' aria, spianò la fronte, enfiò
/ sotto la tacita ombra funerale. d' annunzio, i-225: o antico sogno di
govoni, 1-54: per la riva deserta d' un canale / sbucò (ma donde
-per simil. e al figur. d' annunzio, iv-2-200: vestita da maga,
funerarie, auree cornici / all'agonia d' ogni essere. brancoli, 3-154:
spento ogni rancore, io l'onorai d' iscrizione funeraria, che per lunghi anni
o misera, esorbitassero, a scapito d' ogni dignità e reverenza e decenza.
1-265: le poche visite, poi, d' etichetta, quelle che peso, che
incredibilmente fitta. -cadaverico. d' annunzio, iv-1-295: elena si chinò per
del fanale e alla luce del crepuscolo apparve d' una bianchezza quasi funeraria.
/... / quando il ferro d' ildebrando / su la donna si calò
. / tanto alla morte inclina / d' amor la disciplina. -che accompagna
s'espone in finta scena, / è d' un zerbin, che don giovanni è
di lontan per l'ombre / rosseggia. d' annunzio, v-2-555: ricordate quello sguardo
o nostro ben si cura! '. d' annunzio, v-2-467: sul principio rilessi
calanti a funestar di nero ingombro, / d' obliqui voli, e di funereo grido
, e di funereo grido, / rigogliosa d' intorno in molti rami / arbore,
in molti rami / arbore, figlia d' un'aprica vetta. c. bini,
al davanzale del balcone; ma lo strepito d' una seggiola che rovesciai nel movermi,
mio proprio fai governo e scempio tale / d' un tal mio figlio, e di
] che funesta le mie lunghe veglie d' inverno coi suoi amori dannati.
a funestar di nero ingombro, / d' obliqui voli, e di funereo grido
e di funereo grido, / rigogliosa d' intorno in molti rami / arbore, figlia
in molti rami / arbore, figlia d' un'aprica vetta. bacchetti, 13-58:
chiara e ricca, si stende l'arido d' un deserto avvampante al sole; di
g. bentivoglio, 4-510: d' allora innanzi s'era veduto per ogni
... / giace, lasso! d' un tuo, che tu non sai
priva di finestre, funestata dalle zanzare d' estate e dal freddo glaciale d'inverno
zanzare d'estate e dal freddo glaciale d' inverno. 2. per estens
nipote, fu messo a cavallo. d' azeglio, 2-142: sono un po'funestato
fresco, e vi si fa una crosta d' un giallo nero. parini, vi-44
strade a sgomento e confusione dei popoli. d' annunzio, iii-2-216: chi vien dal
di dante potrebbe essere funesta al gusto d' un giovane non ancora formato. leopardi,
, ed hai salvato tuo figlio. d' annunzio, iii-1-497: da più giorni
s'inquieta, avverte, le grida d' un pubblico hanno la funesta forza..
iettatura, attribuiva a una gran quantità d' individui il funesto potere. moravia, 1-68
messene a rimaner m'invita / pietà d' aristodemo; e sallo il cielo,
più, non so se per tema d' aver notizie esagerate dall'ignoranza della domestica,
in altri vive, / pieno il pensier d' immagini funeste, / venia soletto cavalcando
, l'espressione del volto). d' azeglio, 1-135: comparivano truppe lacere,
piante antiche, orrende, / che spargon d' ogni intorno ombra funesta. g.
ridursi e concorrere quasi tutte le nazioni d' europa a gara, per isfogar l'ira
, era costretto l'uomo, per trastullo d' altri uomini, offerire se medesimo agli
in mezzo alla strada, per timore d' altro sudiciume, o d'altro più
, per timore d'altro sudiciume, o d' altro più funesto peso che potesse venir
che miro / (appiè del botro, d' irruenti / acque sontuoso, d'antri
, d'irruenti / acque sontuoso, d' antri / funesto) la scia di luce
vedovile aspetto / dì funeste facelle e d' atri panni / si vide piena.
pur di spirti cassi / sarete e membra d' ogni senso vote, / ma dentro
cangiati in massa vii di polve e d' ossa. fed. della valle, 295
abito funesto, / pallido in faccia e d' atro sangue tinto. giulio strozzi,
meraviglie in carte? / dir le vasa d' argento, e i nappi d'oro
vasa d'argento, e i nappi d' oro, /... / e
preziosi innesti / di lieti avori e d' ebani funesti? -fumoso.
cura, / ch'uscì fuor vivo d' un corpo funesto, / fu sol
funeste; tristezza, angoscia. d' azeglio, 1-128: io era in età
2-165: riflettete che tutto questo funestume d' idee può dileguarsi ad un tratto,
. muffa. barboni, ii-1-933: d' inverno, acqua putrida, limacciosa,
inghirlandati alla pianta, fuor dalle guazze d' autunno, di smilzi funghi. non
i tronchi, le foglie, i fili d' erba, facendo d'ogni cosa un
, i fili d'erba, facendo d' ogni cosa un putridume di cui l'odore
cincinnati, / e gracchi pullularono / d' ozio nell'ozio nati; / come in
a potenza] da plaghe nude, e d' un tratto si vede sorgere una fungaia
s'era già ordita una trama intricata d' antipatie e d'inimicizie:..
ordita una trama intricata d'antipatie e d' inimicizie:... una fungaia
fruttiferi di funghi mangerecci. d' alberti [s. v.]:
fa sempre piacere, anche l'amicizia d' un fungaiolo o di un affossatore.
soltanto nell'espressione anno fungato). d' alberti [s. v.]:
pirandello, ii-2-608: ecco qua: cicatrice d' una pietrata che mi tirò un avvocato
, 7-191: parlavano concitati nella saletta d' aspetto, che in realtà era poco più
dello stato maggiore un estratto da'ruoli d' ogni deposito per servire di foglio di chiamata
foglio di chiamata certificato dal generale comandante d' armi di questa piazza, fungente le
/ la fiumana terrosa / funghire velenoso d' ovuli. 2. per estens
lì, in quel paese marcio, d' ignoranti. 4. per simil
dolce terra rotonda che giri / funghita d' irrequieti umani, / povera luce di pensieri
e che sarebbe vano cercare nelle opere d' arte così concepite, o meglio così attuate
. v.]: 'fùngico', nome d' un acido incristallizzabile, deliquescente, senza
singolarissima e ricercata da tutti i musei d' europa... così funghi, o
e tante altre petrose piante marine. d' alberti [s. v.]:
gambo, attornovi un cerchio a uso d' anello d'una materia più frale di
, attornovi un cerchio a uso d'anello d' una materia più frale di loro,
ma per il più hanno la forma d' un cappello, con diversi colori di
pasce e nutre, altri di fungi e d' alga, / altri d'erbe marine
di fungi e d'alga, / altri d' erbe marine, over palustri, /
in ambiente umido il micelio emette gocce d' acqua. -fungo delle mosche: ovolaccio
grande e piè terrosi) / più d' un fungo malefico, che d'uno /
/ più d'un fungo malefico, che d' uno / sposo novello. casoni,
: i quali sono proprio di figura d' un fungo, onde hanno preso il
. bartoli, 26-199: dal fungo d' una lucerna e dallo schizzar che ella fa
dall'osso rotto, o trapano di figura d' un fongo. a. cocchi,
anima fatta la virtute attiva / qual d' una pianta, in tanto differente, /
marino 'è una coagulazione di schiuma d' acqua marina che si fa in mare,
quarta vi s'agiugne un'altra potenza d' anima che si chiama sensitiva, come
, abbarbicato nella terra tra gli screpoli d' uno scoglio:... di
marino', è una congulazione di schiuma d' acqua marina (dicono alcuni valenti maestri
male intendo come muovasi e senta. d' alberti, 409: 'fungomarino', pianta
. galileo, 5-299: nimici capitai d' ogni disagio, / che non vanno
più rinco- glionisco, e mi par d' essere un fungo fuori di stagione.
fusse che io non veggo l'ora d' umiliarmi con ogni reverentissimo ossequio al nuovo
, 2-29: or la mente, d' un stimolo ferita / piggior di quel che
versi mi venivan come i funghi. d' azeglio, 2-154: l'emancipazione delle
facciano quella sua vescica non possono spuntarla d' uscire. checchi, ii-1024: a una
. baldovini, 2-50: non so d' occhiali, o d'altro; / so
2-50: non so d'occhiali, o d' altro; / so ben che a
poter far la tal cosa, prima d' arrivare a tal giorno, posson nascere cento
e un fungo secco che le serviva d' esca. fungosità, sf.
v.]: 'fungosità', si dice d' una spezie d'infracida- mento, e
: 'fungosità', si dice d'una spezie d' infracida- mento, e propriamente de'legnami
mento, e propriamente de'legnami, e d' altro, che per soverchia umidità infracidano
]: 'fungosità', escrescenza vascolare, d' apparenza carnea, che rialzasi assai spesso dalla
, / e prodighi di zanza e d' olio avare. 2. per
escrescenze fungose che impediscono e soffocano più d' una volta la poesia... nel
, 558: riudiva il possente scoppio seguire d' un attimo lo strattone dato alla funicella
] sia da essere giudicata ne'freni d' ariento,... e ne'belli
intrecciati ed intessuti con funicelli di fila d' oro, ed in queste cose sia
lucente il suo tener congiunge / mercé d' un funicel che l'attraversa. algarotti,
, effettuato per mezzo di un nastro d' acciaio elastico, che nella parte esterna
alta tenda / trattenuta dal funicolo suo d' oro / che si perde nei mondi,
quale voi possederete la terra nelle dodici tribù d' israel; però che iosef ebbe lo
ve rassicuro! una bella visione ottimista d' un mondo funzionale. -architettura funzionale:
li sorprende e rivela nella loro carica d' energia, nello slancio e guizzo dei
dal tornaconto commerciale, sostenuta dalle garanzie d' una rudimentale correttezza e funzionalità, e da
e funzionalità, e da quanto sopravvive d' un desiderio di vedere e conoscere,
somministrazione di un reagente scelto appositamente. d' annunzio, iv-2-244: credo sia un caso
questa volta si manifesta nell'intervento spicciativo d' un giovane signore sardo. baldini,
e il tiro alle pipe di coccio funziona d' incanto. moravia, xi-466: avremmo
... per la negazione assoluta d' ogni pensiero: gente, direste, che
al paradiso, una specie di missionario d' un paese lontano, dove gli uomini
maggior polso, e sopprimere tante fonti d' iracondia, di animosità, di ruina:
roma, li-7-223: fra questa meschia d' uffici e funzioni grandemente è vero che
attribuite, la connessione che hanno fra d' esse, gli oggetti a'quali dirigonsi
... le costui funzioni esser quelle d' un ministro della guerra, io dimandai
: se egli, cioè nell'atto d' accendere i lampioni non debba essere considerato
1-44: in questi suggetti dunque io disegno d' impiegar quegli anni di vita non inabili
e che però coloro i quali avevano talento d' esercitarsi in cotal funzione, si offeressero
il veleno erano soliti di lavarsi avanti d' inghiottire la velenosa bevanda, acciocché,
guardia nazionale, correva, con l'uzzolo d' un vecchio a cui manca il meglio
alfieri, i-84: ci fui pel capo d' anno del 1768, giorno anche più
con funzioni astratte e mascherate, / d' aria e nebbia fondate: /
i-45: il clero non sol ricusò d' intervenire alle funzioni sinodali; ma, non
quando potessi adoperarlo, poiché il profluvio d' una lacrimazione, che di continuo ne
, era pur anche durante quel tempo d' una sordida parsimonia; ma come appena
vita e dalle quali essa dipende. d' annunzio, iv-2-244: il processo [
ha un po'di carità, un po'd' amore e di buona grazia, bisogna
noi siam 1'* homunculus '/ d' un chimico demente, / forse di
/ un buio iddio ci fè. d' annunzio, iii-2-1129: gli eventi e gli
uscito di sotterra. caro, 3-871: d' etna il monte vedemmo, e lunge
terra, anche de'vulcani, sono d' un rosso giallastro. colletta, i-280:
sui terreni paludosi, specialmente nelle notti d' estate. -al figur.: fenomeno
sepolcreto del poema romantico fu chiuso. d' annunzio, iv-2-738: in una sera
traverso un terreno solitario s'era sentito d' improvviso avviluppare dai fuochi fatui e aveva
onde accendere quello delle loro case. d' annunzio, iii-2-206: dietro di lei il
, i-85: la speranza e la vita d' italia... alberga nella città
. foscolo, viii-59: diede sembianza d' umana giustizia alle liti civili sottoposte sino
pezzo da catasta, di quelli che d' inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti
, / abbandonato il capo sugli scudi. d' annunzio, iv-2-857: sola s'udiva
ch'è di feccioso in una massa d' argento, attendiamo a ciò che 'l
ismalto, a olio ed a tempera. d' annunzio, v-1-392: la fibra del
. riscaldamento. beccaria, ii-729: d' inverno sia provveduta di fuoco la guardia
richiesto il governo né di benefici, né d' impiego. carducci, ii-2-43: mi
foco, / e di pianto, e d' angoscia e di sospiri / pasci 'l
medicamento per estinguer quel fuoco febbrile. d' azeglio, 1-201: nessuno può aver »
... oh la sete! d' annunzio, iv-2-553: l'aroma essenziale che
dei riflettori, si dimagriva a vista d' occhio. govoni, 3-40: tante pergole
. govoni, 3-40: tante pergole verdi d' osteria / che bruciano la gola e
i-xii-i: se manifestamente per le finestre d' una casa uscisse fiamma di fuoco,
boccaccio, v-61: il greco fuoco d' ogni cosa arsibile ebbe le sue fiamme
: ah cielo! e tu consenti / d' oro sì cruda fame? / né
ad ascoltare il martellare a fuoco. d' annunzio, iv-2-220: il fuoco, sotto
persona addetta alla sorveglianza dei pericoli d' incendio; pompiere. p.
inf., 29-110: « io fui d' arezzo, e albero da siena »
sulle piazze. carducci, 710: d' alti fuochi alessandria giù giù da l'apennino
de la lega rispondon da tortona. d' annunzio, iii-1-80: si vede un
mani tolse la madre idea da le sedie d' egitto trapassante a li nostri altari et
, de'miei propi denari, fiorini 14 d' oro, per lo fuoco mio e
fioco / / s'offerse il vacillar d' un picciol foco. giusti, 4-i-354:
ecco vede laggiù sorgere un foco. d' annunzio, iii-1-711: una interna / melodia
spremuto. -per simil. d' annunzio, iii-1-34: ora viene la fiorita
: ho notato con piacere la bruciatura d' un granello di fuoco, caduto, scommetterei
e il sole indugiava, color d' oro, sui prati verdi, dal ponente
case / il sole, e trasse d' ogni vetro il fuoco. di giacomo,
,... solo, qualche frustolo d' oro, o una goccia,
colori di pietre preziose sfaccettate. d' annunzio, iv-1-308: brillava di vivi fuochi
a la quale io discemea una figura d' uno segnore di pauroso aspetto a chi
, 157: la bella donna mia d' un sì bel fuoco / e di sì
rosso-fuoco gallonata, e panciotto di teletta d' oro. nievo, 3-61: sul sommo
aer discorda, / di giove il foco d' alta nube piomba. anguillara, 15-31
in che si muta un astro. d' annunzio, i-442: ne l'alba i
fuoco elementare, cioè a dire privo d' ogni mistione d'altre materie.
cioè a dire privo d'ogni mistione d' altre materie. -letter. spirito
: la moschetteria si ordina a sei file d' altezza... per tener di
nel fumo, biancheggiavano i budrieri incrociati d' una lunga fila di fanteria. d'annunzio
incrociati d'una lunga fila di fanteria. d' annunzio, iv2- 1353: mangiavo allo
più esposta piazza duplicata con tre mani d' artiglieria... e avea di più
si vide saltare in aria il tronco d' un albero ch'era in mezzo alla
più vicina alle postazioni nemiche. d' annunzio, v-1-278: laggiù, su la
si combatte; la guerra guerreggiata. d' annunzio, v-1-253: ero messo fuori della
fornitele [le navi] gagliarda- mente d' una quantità infinita di fuochi lavorati e di
fuochi artificiali, e le ferite cieche d' ambe le parti. botta, 4-432:
.) e sostanze coloranti [fuochi d' artifìcio o fuochi artificiali o artificiosi o lavorati
..., e l'ebrietà d' una fiera suburbana. -fuoco fenicio,
equivaleva a più di cento armate. d' annunzio, iii-1-544: preparo fuoco greco,
. 22. figur. passione d' amore; ardore dei sensi. rinaldo
amore; ardore dei sensi. rinaldo d' aquino, in: or dunque no è
dunque no è maraviglia / se fiamma d' amor m'apiglia / guardando lo vostro viso
: dura 'l meo core ardore / d' uno foco amoroso, / che per
si comprende / quanto in femmina foco d' amor dura, f se l'occhio
con tanto effetto, / tanto il foco d' amor drento era acceso! lorenzo de'
mani. leopardi, 20-143: anzi d' altrui le tenere / cure suol porre
suol porre in gioco, / e d' un celeste foco / disprezzo è la mercé
del mio soave foco, / gli stimoli d' amor,... / lassan
della casa, 5-i-16: le chiome d' or, ch'amor solea mostrarmi,
/ per meraviglia, fiammeggiar sovente / d' intorno al foco mio puro, cocente
divampa e sfavilla di tratto in tratto. d' annunzio, v-1-14: fuoco d'amore
. d'annunzio, v-1-14: fuoco d' amore, d'acerrimo amore, di indomabile
, v-1-14: fuoco d'amore, d' acerrimo amore, di indomabile amore,
da entusiasmo, da zelo; fervore d' azione; vigore giovanile, pronto ad
15-106: vidi genti accese in foco d' ira / con pietre un giovinetto ancider
o scrittore, avendo il fuoco del desiderio d' immortalarsi, non gli bastando l'animo
e profondo l'occhio azzurro aprivi! d' annunzio, i-9: ti mando un
, o sannio fiero, / senza nube d' affanni, / con tutto il foco
in cattura. 24. tormento d' animo; angustia, afflizione. cielo
animo; angustia, afflizione. cielo d' alcamo, 3: tràmi d'este focora
cielo d'alcamo, 3: tràmi d' este focora, se feste a bolontate
non poco la mente del pittore e sarà d' alimento al fuoco che lo infiamma.
e bellezza, ma vivacità e affollamento d' idee e di figure. c. gozzi
sono la critica e la scienza? brente d' acqua che spengono il sacro fuoco del
intanto accendeva la macchina dei suoi fuochi d' intelligenza. piovene, 5-654: questo
barocco lo consuma rapido in un fuoco d' immaginazione. 26. causa di
perché el loro mal sangue non ricoglie frutto d' altro seme che di discordie, sempre
che di discordie, sempre stanno in studio d' accender fuoco e generare discordie. pulci
, e il fuoco di toscana e d' italia. ariosto, 32-3: avea
f. bertini, 5-4: i cavalieri d' onore pròccuran spegner il fuoco, non
fuoco da stimolare le tue capacità migliori d' attenzione e di gusto. 28
, portandosi nella estate, piglia facilmente d' aceto, o come altri dicono,
a botti che abbiano questo odore [d' aceto], e che noi diciamo il
motore di una nave a vapore. d' annunzio, iv-2-1345: forse era meglio ch'
acqua e fuoco: cercare di mettere d' accordo persone o cose fra loro inconciliabili.
, come uomo di stirpa di ordinatori d' ogni tradimento e d'ogni male. petrarca
stirpa di ordinatori d'ogni tradimento e d' ogni male. petrarca, 273-4:
. -andare col fuoco { un pezzo d' artiglieria): funzionare per mezzo dell'
ferro rovente. -al figur.: coprire d' infamia, di vergogna. fogazzaro
volgar., 2-70: quegli cittadini d' atene udendo il caso di tanta iniquità
-anche: sperperare, dilapidare. d' azeglio, 1-261: rimasta sola e con
assalire con la baionetta in canna. d' annunzio, iii-1-938: è probo di gon-
', è cominciare a dir male d' uno o scrivere contro di lui.
faccenda, e non si mancherà di qua d' ogni sollecitudine. pasolini, 3-315:
lagnano [gli appassionati]... d' esser costretti a presentar una copia languida
anima di fuoco furono delle passioni. d' annunzio, iv-2-597: dalla riva di san
rivolse, e 'l pianto / vide d' amor, che gli languiva a canto
capei biondo, e un paio / d' occhi di nobiltà pieni e di fuoco.
-al figur.: non andare più d' accordo. machiavelli, 701: se
o non fa fuoco né anche questa. d' annunzio, v-1-598: se filippo corridoni
è da lei mirato / con occhi d' ira e di desio tremanti: / ei
in un momento cessa e s'estingue. d' azeglio, 1-235: egli temeva sempre
lanciàr verbi di foco / druidiche fanciulle. d' annunzio, iv-2-94: scriveva epistole piene
, / che piglia fuoco ad ogn'ombra d' ingiuria. zena, vili: teresa
5-47: a meno che non si tratti d' una scioc- china cui piaccia di scherzare
di male, / che con ogni tantin d' olio o d'unguento / della lor
/ che con ogni tantin d'olio o d' unguento / della lor discrezione / potea
di quel maggiore e celeste sole, come d' un padre suo. segneri, 8-1-269
5-22: pensavo... al fuocherello d' ideale che teneva ancora desto sotto il
cucina presso un focarino sfavillante ci parve d' esser rinati. -focolino.
quali... non son degne d' essere nominate. bibbia volgar.,
a le fangose tane, / tutta d' argento in fuor che gli occhi d'oro
tutta d'argento in fuor che gli occhi d' oro. p. fortini, ii-183
! tasso, 1-47: quivi a lui d' improvviso una donzella / tutta, fuor
conosci, / fuorché te stesso. d' annunzio, iv-2-469: tutto egli aveva
: avea veduto altri amba- sciadori tornare d' altre terre e non sapeano dire altre
... con due grandissimi piattelli d' argento in mano pieni di vari frutti.