lo stesso, presa con tre once d' aceto tepido comune, fa egregiamente sudare
, appunto come suol fare il fiore d' un vino che si guasti. 23
. 28. locuz. -a fior d' acqua, a fior d'onda:
. -a fior d'acqua, a fior d' onda: a galla, sulla superficie
. negri, 207: una grandissima quantità d' erbe nate nel fondo del mare,
in tale stagione mandino sopra a fior d' acqua quella superfluità. foscolo, gr.
s. v.]: 'a fior d' acqua ': alla superficie dell'acqua.
acqua. onde * scoglio a fior d' acqua ', 'tiro di cannone a
, 'tiro di cannone a fior d' acqua '. d'annunzio, i-266:
cannone a fior d'acqua '. d' annunzio, i-266: il corpo ella adagiò
saba, 595: isolotti / a fior d' onda emergevano, ove raro / un
sostava intento a prede, / coperti d' alghe, scivolosi, al sole / belli
e chiaramente il proprio pensiero. d' azeglio, 1-492: quando gli si parlava
a fior di pelle un'intricata diramazione d' esilissime venic- ciuole violette. palazzeschi,
boiardo, 1-9-2: dico che aspetta promessa d' amore, / perché ogni altro aspettare
in sulle prime l'asino si rallegrò tutto d' aver cambiato padrone, e ogni cosa
rose e fiori. -far ghirlanda d' ogni fiore: scegliere le cose migliori
mia non è che si faccia fascio d' ogni erba, ma sì ben ghirlanda d'
d'ogni erba, ma sì ben ghirlanda d' ogni fiore. -fare i frutti
pesco / in fiore, e trilla. d' annunzio, i-533: i tuoi capelli
apparire del sole, cominciavano a sorridere. d' annunzio, i-448: viva m'apparìa
volgar., 1-2-238: né uno fiorellino d' erba, né una foglia d'arbore
fiorellino d'erba, né una foglia d' arbore non ha lasciate senza la concordia e
, rappresentanti un intrico di fiorellini, d' oro raggelati nella fonditura. -fioricèllo
vestito mal da femmina; e credea / d' esser a far da primavera il caso
a far da primavera il caso. d' annunzio, iv-2-33: s'alzò, corse
bianchi lì dal ciglione, li sparse d' intorno, e si chinò su ninni.
: troverebono molti diserti, che fiore d' acqua non v'à. b. davanzali
si vedesse più fiore d' onestà. magalotti, 1-85: io lascio
austere e felici, a voi verrà. d' annunzio, i-14: soave effluvio mi
io dirò che io sia di città fiorentissima d' arme, d'imperio e di studi
sia di città fiorentissima d'arme, d' imperio e di studi, dove egli non
la vittoria è vana? / il suol d' estinti ricoperto, sparso i e scoraggiato
da grande fervore, di attività, d' iniziative, d'innovazioni (la cultura,
, di attività, d'iniziative, d' innovazioni (la cultura, lo studio
non si può chiamar fiorente la coltura d' una nazione quando ella vanta soltanto qualche
carducci, iii-7-176: giunsi a castel d' ario; e in iscuole ariose e
istante il suo bel colorito fiorente. d' annunzio, i-461: voi, con un
rovani, 11-688: giunio accese una fiorentina d' argento. 3. sorta di
, non ne leggere alcuno mai. d' annunzio, iv-2-194: egli cantava fiorentinamente,
: quel muzio che venne di capo d' istria in firenze a parlare e scrivere di
al fiorentinismo. fosse stata un centro effettivo d' italia come parigi, la foscolo,
, xviii-292: la sua lingua è scevra d' arcaismi, lingua fiorentina sarebbe rimasta lingua viva
carducci, iii-16-41: questo fiorentinismo attrazione. d' annunzio, iii-1-614: certo, madonna,
della lingua fiorentina; fiorentinismo. cinquecento né d' altro secolo scrisse mai così leggiadra
, e fiorentinità, come un fiorentino. d' annunzio, iii-1-598: se t'imbatti
, scona. foscolo, xviii-293: il d' elci attonito di stupore per gli antichi
ultimo nome della lista, nel mezzo d' una pagina bianca, era « rosa »
scodellerà fiorettata del minestrone e un tondino d' insalata. fiorettatura » sf. il
seno / e le treccie stillanti. d' annunzio, iii-1-843: questi fioretti di
questi nostri secoli tutta di fioretti e d' erba è rivestita. chiabrera, 478
le muse / mi scacciano dal monte d' elicona, / né mi lascino córre alcun
color di paglia graziosamente ricamato a fioretti d' argento. d'annunzio, iii-1-802:
graziosamente ricamato a fioretti d'argento. d' annunzio, iii-1-802: vuoi la veste
potrei farvi assaggiare qualche fioretto di lingua d' un gusto molto bizzarro. serra, ii-292
, fuggire gli ambascia- tori certi puntigli d' onore e certi fioretti di cerimonie che
favole degltddii de'gentili, delle fatiche d' èrcole. bettinelli, 1-i-128: l'
numero furon romanzi e poesie amorose. d' annunzio, iv-2-492: voi siete dunque
. michelini, ii-139: due sorte d' impostime s'osservano colassù; una dell'
gli argomenti dal maestro dettati, per via d' oratoria scherma e di fioretti apparecchiarli all'
alcuna volta l'estate fiori di fiorfiorèllo o d' uva spina. sbarra, iii-182:
mentre faceva una splendida mattina del mese d' aprile, un aprile che avrebbe ben potuto
: a genova era riparato il principe d' angri, e v'era giunto da milano
della città). -anche: fiorino d' oro per distinguerlo da altri tipi di
fiorentini, 250: ebe trecento sesanta fiorini d' oro. malispini, 1-351: si
cominciò la buona moneta di fiorini uno d' oro fine di ventiquattro carati. rustico,
in grosso, gli diede cinquanta fiorini d' oro. dante, infi, 30-89:
poseli per decreto il valore di un augustano d' oro che allora valeva un fiorino e
alcino, battemmo il fiorin dell'oro d' una dramma tutto fine, tanto piaciuto
1-ii-101: è noto come il fiorino d' oro è la stessa moneta che oggi chiamiamo
ne'secoli a noi più vicini il fiorino d' oro fiorentino è stato sempre del peso
oro fiorentino è stato sempre del peso d' una dramma, ossia dell'ottava parte
una dramma, ossia dell'ottava parte d' un'oncia d'oro puro. carducci,
ossia dell'ottava parte d'un'oncia d' oro puro. carducci, iii-7-66: era
[firenze] la prima potenza denaresca d' europa; le sue banche fiorivano ad
a parigi a londra, negli scali d' oriente: il pontefice chiamavaia fonte dell'oro
soldano ammirava i suoi fiorini, i re d' europa ricorrevano a'suoi banchieri o li
a'suoi banchieri o li rubavano. d' annunzio, iii-1-610: certo qualche fiorino
e segno del fiorino / moneta far potesser d' ogni lato. -moneta convenzionale per le
pubblici che privati si riducessero a fiorini d' oro effettivi che furono detti fiorini larghi
idem, 9-272: vi era il fiorino d' oro in oro, che così contrattato
che il fiorino semplice senza l'aggiunta d' oro in oro. -seguito da vari
. m. n. fiorini 387 larghi d' oro in oro, de'quali si
sua, e lui mi diede fiorini due d' oro, uno papale l'altro genovino
fiorini, tante ragioni di ducati, fiorini d' oro in oro, fiorini di monte
prefata comunità di bologna con 100 uomini d' arme per otto anni continui prossimi futuri,
, e con stipendio di fiorini dodicimila d' oro di camera per ciascun anno.
perché ugali nel peso a i fiorini d' oro papali. -fiorino d'argento o
fiorini d'oro papali. -fiorino d' argento o fiorino piccolo: moneta d'
d'argento o fiorino piccolo: moneta d' argento, che portava impresso il giglio,
dies diecie ussciente dicienbre in fiorini grossi d' ariento. tedaldi, 11-1 (43
11-1 (43): e'piccoli fiorin d' argento e d'oro / sommariamente m'
): e'piccoli fiorin d'argento e d' oro / sommariamente m'ànno abbandonato.
niuna cosa sono simiglianti a'fiorini nostri d' ariento? -fiorino rosso: moneta
di lucca. 2. moneta d' argento coniata a firenze nel 1826 e
l'attendeva, il quale per parte d' essa reina gli pose in mano una borsa
città di augusta donato 250. 000 fiorini d' oro, e il re di dania
a ciascuno pare maggior la sua perdita d' un fiorino, che quella del compagno
lelio o scevola chiamato. f. d' ambra, xxv-2-305: -io fantastico /
ghirlanda, che disprezza i fieri orgogli / d' ogni aspro verno. baruffaldi, xxx-1-13
siccomo fae l'arbore in lo mese d' aprile. francesco da barberino, 3:
, delle sette e delle cospirazioni. d' annunzio, i-594: con che mitezza
di fiori (o, in genere, d' erbe, di vegetazione).
/ del fuggitivo. manzoni, 7: d' ogni intorno commosso il suol fioriva.
, 1-55: tutto cresce a vista d' occhio. la terra butta e fiorisce mostruosamente
una grata e vera primavera di gioia e d' allegrezza. metastasio, ii-153: lucido
gli anni, / il cor m'accese d' immortale amore. idem, iv-341:
discioglia. bùgnole sale, iii-238: d' emilia gentil che si morio / più
fiorisce, e in te si cria. d' azeglio, 1-348: la festa fu
amore che le fioriva in petto. d' annunzio, i-422: cantate, o gentildonne
prati le margherite in una volontà invincibile d' oblio. moravia, i- 223
chi cento, e chi più catini d' acqua gelata. pascoli, 400
, 4-189: grandi scritte sui muri, d' incauto entusiasmo, erano fiorite nella notte
età hanno fiorite tutte e sette farti liberali d' uomini eccellentissimi. ariosto, 37-45:
gli fiorì la fronte, / del trionfo d' amor fregi e trofei. mar
[crusca.]: sul rame bagnato d' aceto vi fiorisce il verderame. domenichi
aiuto di un reagente, getti di vapor d' acqua fanno fiorire, attraversandolo, una
di ginestre, / rizzale i mai d' avanti, e nulla impetra. foscolo,
.. fioria la mia casa ai dì d' estate / co'suoi pennacchi di color
suoi pennacchi di color di rosa. d' annunzio, iii-1-809: le sorelle /
. pucci, cent., 3-97: d' altre cose alcuna volta / m'ingegno
: l'esposizione colombiana fiorì la piazza d' una stravagante architettura di cartapesta. c
n'è vestito lo sacerdotale, / e d' essa sia adomata la memoria. piccolomini
il regalo consiste in fiorire le vivande d' una di [queste [quattro cose,
cose, o di riso, o d' erbette, o d'uova sode in piccatiglio
riso, o d'erbette, o d' uova sode in piccatiglio, o di tagliatelli
: ecco: una valigia-baule: forma d' ordinanza, ma su modello meditato dal nostro
42-77: l'alte colonne e i capitelli d' oro, / da che i gemmati
se gli dà che forma altrui vuole d' animali, navi, galere, vasi,
rono in italia un'ara alla bellezza. d' annunzio, v-2-21: la divinità dell'
, il quadretto dà l'astratto piacere d' una musica piena di mistero. -scult
ornamento ne'sodi de'marmi bianchi e d' altre pietre; il che dicono essi
... / e specchio e mirador d' onni vilezza, / di ciascuna laidezza
faccio coabitare con un ammalato di vaiuolo d' ottima qualità. imbriani, 1-45: il
in quai strane forme / di sorti e d' accidenti!) / che trascorrer sovente
anco vi fanno / da meriggi lietissimi d' altezze / a orribili accidenti / di misere
straziati in tutte le forme si disperavano. d' azeglio, 1-327: mi trovavo in
quale nota sopr'il vetro in forma d' olio. delfino, 1-477'-giacer solean
, quando poss'esser buono per esercizio d' ingegno, certo non vai niente per
quali era trattato dal provveditore generale. d' azeglio, 2-412: l'irregolarità di
que'riguardi che sollevano la buffoneria al grado d' ironia. oriani, x-8-7: la
le repubbliche eroiche... furono d' una forma aristocratica severissima. nicolini,
rajberti, 2-152: religioni affatto opposte d' indole e di forme, fasi diversissime
fu creato da dio avere una forma d' una universale republica, alla quale,
luogo a discorrere di un « parlamentarismo d' apparenza », come fu definito nel
lo movimento di quello cielo, pieno d' amore, dal quale prende la forma
stagno, altre di piombo, altre d' argento ed altre di carta, e so-
austere forme della scienza più austera? d' annunzio, v-1-278: la morte non mi
/ forma e la premurosa / carità d' una voce mi consuma. 19
esser che non avìa fallo, / come d' arco tricordo tre saette. guido delle
tien l'impero / nel lampo tremulo / d' un occhio nero. b. croce
259: quatro spezie di creature e d' animali creò iddio, oltre alli angeli
, o elle son celestiali o animali d' anima vegetabile, la quale è in loro
verdi fronde in pianta vita. cecco d' ascoli, 4: la forma intelligibil che
di questo nodo '; cioè la forma d' ogni cosa, che è nodo fermo
non si pensò di fare rapina e d' essere sé uguale a dio. giovanni da
corpo. - nel linguaggio dantesco: spirito d' oltretomba (e si dice pure forma
fu la terra sì degna / che tal d' amore insegna -in lei si posi?
sé tutto un mondo di forme e d' immagini: forme dapprima fluttuanti, senza
narrativo, senza frapporre citazione alcuna. d' azeglio, 1-487: s'agitava appunto
più sapevasi di proprietà, non che d' eleganza. giusti, i-408: nella
ancora noi qui avamo notizie e della forma d' esso mandato. machiavelli, 1-iii-585:
considerata come unico elemento determinante dell'opera d' arte, indipendentemente dal contenuto, questo
prodotto dell'attività artistica; l'opera d' arte. cesarotti, i-204: in
ad autorizzarsi quel gusto esclusivo, figlio d' una ristrettezza di spirito...
le sane menti con atti ingiuriosi alla dignità d' uomo, pareva che s'affannasse a
la forma non è un poeta. d' annunzio, iii-1-272: intendo che forse sarei
la quale [lingua] se fuora d' una sola città distender non la vogliamo
la mente a rendere ragione a sé d' ogni cosa. d'annunzio, iv-2-
rendere ragione a sé d'ogni cosa. d' annunzio, iv-2- 286: mungià
forma cinese, faccenda intrigatissima, e d' una prodigiosa memoria, il raccordarsi di que'
, 1-2: possa cognoscere e cognosca d' ogni e ciascune questioni civili e criminali
e balene / le ripe aveano a lei d' intorno piene. collodi, 123:
rete in mezzo a un brulichio di pesci d' ogni forma e grandezza. nencioni,
, o si possan col gitto far d' ottone. ariosto, 11-24: alcuno il
accesa. michelangelo, i-83: non pur d' argento o d'oro / vinto dal
, i-83: non pur d'argento o d' oro / vinto dal foco esser po'
foco esser po'piena aspetta, / vota d' opra prefetta, / la forma,
gesso o di terra o di cera o d' altra materia, nella quale si gettano
forme i metalli sacri agl'immortali. d' annunzio, v-i- 236: le ultime
donna de'tempi nostri a chi la minacciava d' ammazzare i figliuoli, s'ella non
chiodi della toppa dello sportello con due forme d' archi- buso a sua posta. lorini
della cottura, si comprime il pastone d' argilla impiegato nella fabbricazione dei laterizi.
le forme del mattone, fatte a modo d' una cassetta di legname,..
', tavoletta con disegni di figure, d' animali o di fogliami, intagliati di
e diversi colori, si stampano tessuti d' ogni maniera, sia di lana, di
che si inchiodano provvisoriamente attraverso ai quinti d' innalzamento, per regolare con le loro
): questa gente hanno una forma d' oro a tutti i denti, ed a
sotto, sì che tutti i denti paiono d' oro. -meccan. trafila.
carena, 1-185: 'forma a stampa'modello d' acciaio, che serve a formar le
tutto gentilezza. inventario di alfonso ii d' este: 1128: forme d'avorio,
alfonso ii d'este: 1128: forme d' avorio, d'osso bianchi con altri
este: 1128: forme d'avorio, d' osso bianchi con altri ordegni poste a
4-62: a ogni vigilia di capo d' anno, il suo spasso era metter
di spagna. -pagnotta. d' annunzio, iv-2-680: « gavemo el pan
metterle in torcolo e poter imprimere. d' annunzio, v2- 603: doveva poi
corrispondente... chiese un libro d' indirizzi ad alfonso, e, la
abbastanza pronta, con le mani cercava d' indicare la forma del libro, fremendo d'
d'indicare la forma del libro, fremendo d' impazienza. 36. nell'industria
acciaio forbito a spada, fatta a forma d' una ghirlanda d'alloro. castiglione,
, fatta a forma d'una ghirlanda d' alloro. castiglione, 82: d'ogni
d'alloro. castiglione, 82: d' ogni oportuna cosa sì ben lo fornì
si partisce in forma della croce. d' annunzio, iv-211: aveva gli occhi
.. e ciò non in forma d' un temperamento proposto da me o da lui
garzone. compagni, 2-17: in forma d' uno venditore di spezie, andava invitando
. tasso, 11-27: in forma d' orrido gigante / da la cintola in su
5-12: quegli, che tengono forma d' eretici, prima cominciano a parlare con
reo demone uscire e tener forma / d' un furiai serpente. alvaro, 11-297:
disse: è un uomo antico, vestito d' un mantello. guicciardini, iii-188:
spiri nel petto un occulto e dolce fuoco d' amore. marino, 7-23: or
stiacciate rotonde e grosse quanto la costola d' un coltello. davila, 82: nella
forma: produrre, formare. cecco d' ascoli, 665: l'arco che vedi
; / ma il viso glielo feci d' uomo più che d'angelo.
il viso glielo feci d'uomo più che d' angelo. -eseguire, portare a
concedendo le premesse, negare la conseguenza d' un argomento in forma. carducci,
, / angeli de celu sete! cecco d' ascoli, 136: move ciascun'angelica
l'aria e rimbombarne i monti. d' annunzio, i-457: pe'i mirabili
/ fumi in cielo prendean tutte / forma d' alberi. moravia, ix-45: io
di loro schiatta, volsorsi in forma d' uomini. leggende di santo, 4-3
della più vezzosa ed esercitata civetta. d' annunzio, i-498: sale dubbio vapor
mostrate vo'de seguire, aveano cura d' umana delettassione... e quelle
e la doglia / che sotto forma d' un asin soffersi, / canterò io,
e azzurre di cristallo, dai filetti d' oro. di giacomo, ii-746: si
essere formato, atto a prender forma. d' annunzio, v-2-667: ero di terra
, / pane e formaggio, e più d' una 2. marin. pomo
avvicina e vede che è la reclame d' un formaggino. = dimin. di
quel ch'è lecard de carne on d' ov on de formagio. fiore di virtù
». aretino, 1-128: un pocolin d' insalatuccia, due tagliature di bue freddo
quello si rappiglia; ma per far d' esso schietto formaggio, ravig- giuola,
e rimestando insieme, come si faria d' agra, mettendovelo così in freddo come
faccione rosso come una palla di formaggio d' olanda. -formaggio parmigiano: v
sotto i rocchi colanti delle salsicce. d' arzo, 1-30: entrò, con tre
'idest 'ebbe occasion di levarsela d' avanti per quella volta. latti,
savi, quatro spezie di creature e d' animali creò iddio, oltre alli angeli.
manso, 1-41: essendo la cagion d' amore facitrice il conpiacimento, e la finale
della beatitudine è essere contento alla volontà d' iddio. -essenziale, sostanziale.
piccolomini, ii-69: per qual cagione d' ogn'intorno la terra dall'acqua non
padri, a tali racconti dei veterani d' america, si sentivano invadere dalla persuasione dei
a pensarci bene si prestava invece a più d' un'interpre- tazione, per quanto meramente
? « io ardo di incredibil desiderio d' essere celebrato dagli scritti tuoi ». galileo
scortesia sottrarmi alla richiesta formale di soccorso d' una donna in lacrime. -evidente
muover l'uomo ad allegria o dimostrazione d' allegria straordinaria o diversa dalla disposizione in
. si piacque neh'immaginare una sorta d' impero abissino che egli avrebbe donato all'
per tante altre manifestazioni, si contenta d' una osservanza esteriore e formale, perché
virtuosa che bella; percioché la bellezza d' una femmina formale e non figurale ha
discorso letterario o artistico, l'opera d' arte considerata nei suoi mezzi espressivi (
espressivi (parola, linguaggio, tecnica d' esecuzione), nello stile, negli
, distribuzioni, strappate violentemente all'opera d' arte e messe in mostra sotto il
f. frugoni, v-269: ho voluto d' industria rapportarti questo formalissimo testo di petronio
savia e commendata; m'è piaciuto d' averla veduta formale. gir. giustinian,
roma, con la sua automobile dalle porte d' oro tutta coperta di fiori, si
giannone, 2-ii-266: non meno il consiglio d' aragona che quello d'italia dovean riputarsi
meno il consiglio d'aragona che quello d' italia dovean riputarsi veri e formali tribunali.
possono corrispondere a gusti eguali a quelli d' una creatura come lei. buzzati, 4-554
, ii-12-118: io, pur non reo d' altro peccato che formale, forse veniale
11-ii-385: numero formale è una ragunanza d' unità non applicata alle cose numerate, numero
di giacomo, ii-612: aveva un 'carlino'd' acqua * im- brunzata 'e la
, iii-7-114: nelle città di palestina o d' egitto, nel tempio ebraico, nel
, iii-27-166: i positivisti... d' inghilterra, con tutta la logica dello
quello dell'assoluto formalismo, come conclusione d' ogni scienza dello spirito, ossia d'ogni
conclusione d'ogni scienza dello spirito, ossia d' ogni vera e propria scienza, che
critica sugli strumenti formali di un'opera d' arte. 5. dir. tendenza
, perché si ha dinanzi uno scoppio d' indignazione morale del sentimento pubblico, che
6-183: noialtri latini abbiamo sempre paura d' essere troppo formalisti. montale, 3-184
. broggia, 137: le fedi d' immissione... sono di quella sorta
» « che vuol ch'io sappia d' impedimenti? ». tommaseo [s.
asserragliato il cassiere che riscuoteva le tasse d' iscrizione. nessun bisogno di formalità,
è ima formalità. potete rispondere che chiedete d' essere ammessa a vestir l'abito in
tempo non si era costumato l'uso d' ambasciatori con le formalità e la facoltà di
voleano perché voi prendeste piacere alla conversazione d' una donna ed arrivaste al grande eccesso
e meridionale, fatta di sfumature e d' inezie, di formalità e di minutaglie.
la sola sustanzia, imperfetta madre, e d' ambi son fatti e formati di nuovo
ii-331: permettete ch'io vi sgridi d' avermi fatto un'esortatoria con tutte le formalità
si confà solamente a'numeri del vuoto d' un altro corpo seco armoniosamente attemperato.
dovette promettere formalmente che, ai primi d' ottobre, sarebbe ritornato a scuola.
5-29: il punto di convergenza d' un sistema logico formalmente sbagliato ma sostan
dalla pratica del creatore nel formaménto d' altra sustanza. salvini, x-190
, 1-354: * formanze ', strisce d' alluda o di bazzana, che girano
un diadema naturai ch'alluma / l'aere d' intorno. ariosto, 44-62: scarpello
mie rozzo martello i duri sassi / forma d' uman aspetto or questo or quello.
quel cristallo pur con le scorie vai più d' un vetro che noi dilatiamo e formiamo
vi-1155: in mezzo a un prato d' ingiocondo tasso / ricinto, intorno a un'
fiori e l'erbe formano corona. d' annunzio, v-1-244: c'è il giacinto
, 6-134: là dentro, un filo d' acqua formava stagni successivi.
eravamo compresi in lui. f. d' ambra, 4-74: no dio;
nell'aspetto a iftìme, la figlia d' icario, che abitava a fere con lo
nel disio, / che 'l pregio d' ogni vita è 'l morir mio. beccuti
formata in una così lunga consuetudine. d' annunzio, iv-2-113: così a poco a
molti notevoli uomini si sono innamorati d' alcune donne, diremo però male di
, 277: il mio concetto / vestir d' umani accenti unqua non seppi / e
l'acqua e formi e spiri / dolcissimi d' amor sensi e sospiri. -introduce
tanta lontananza si generi la cometa. d' annunzio, iii-2-204: sembra che ogni
che mai un suo passo non sia fuor d' ogni proporzione cogli antecedenti. de sanctis
, di sincope, di semitoni, d' alterazione di sillabe. f. m.
forma in chirurgia un nuovo sistema di male d' aria. cesarotti, i-12: lo
, generalmente parlando, ne ha più d' uno: il che forma una catena,
rotoli e quanti coppi formano un cafisso d' olio. soffici, 148: aveva cominciato
: più prezioso di tutte le gemme d' india fu per me il gabinetto di storia
, con constituzione del tutto monarcale. d' azeglio, 2-292: l'italia, dopo
aver formato l'italia, come disse d' azeglio, senza gli italiani. levi,
. della valle, 370: le monarchie d' elezione venivano a gusto e a diletto
esempi ed al rigor degli avi. d' azeglio, 1-78: non s'era saputo
livorno e così formandosi il cuore. d' annunzio, v-3-18: a formare i buoni
7-366: a diciott'anni, priva d' ogni discernimento, d'ogni nozione della
diciott'anni, priva d'ogni discernimento, d' ogni nozione della vita, era stata
quel spegnendo, e, qual già, d' egro et empio, / farlo di
91: la libertà, facendo d' ogni cittadino un censore del governo,
q 'e p * erre '/ d' oro scolpiti dentro al campo rosso.
quadro di beltà somma, in grazia d' una chiesa o di una città, e
formare il vetro, abbruciato nelle fornaci d' esso. garzoni, 4-66: anticamente i
taluna facevane gettare e formare a paolo d' andrea laurentini orefice. 5. maffei,
far presa e ponendolo sopra alcuna cosa d' intero o non intero rilievo, acciocché
. croce, i-2-39: pensavano cavarsi d' imbarazzo distinguendo due ordini di concetti,
ordine formativo ordinario, un legame analogico d' immagini, il cui rapporto, o contrasto
pensati formati distesi disegnati coloriti dalla volontà d' uomini logici e civilissimi.
luogo, attorniato di belle fiumane e d' utili alpi e di fini terreni. testi
de'tronchi, perché non eccedono la grandezza d' una quercia annosa e ben formata.
/ voi piena di dotrine, vestita d' onestae, / nodrita di costumi, ornata
, 6: esci, imagine bella / d' altra di te più bella, ancor
poscia un'altra edificandosene, che e d' altezza e di stanze e di pietre sia
se formato egli è sol di sogno e d' ombra. goldoni, vii-11: d'
d'ombra. goldoni, vii-11: d' ossa e di carne umana siamo noi
alma tua ben degna / è di quella d' augusto: elle son pari / in
son pari / in bassezza, e d' egual tempra formate. carducci, iii-20-53
sopra un qualche pianeta recente, formato d' acqua e di mota. 6.
sia lecito pubblicar vita di capitano o d' altra persona graduata, se egli con
, nascono e muoiono con quelle. d' annunzio, v-2-710: palpito e m'
certamente che, se il paradiso avessi d' avere porte, che più bella di
le deposizioni conformi de'testimoni riesaminati più d' una volta sarebbero testimonianze false; perché
con delle pietre bianche liscie a forza d' acqua e di sole. -estet.
forma espressiva (il contenuto dell'opera d' arte). b. croce,
. maffei, 4-89: a spezie d' ecclesiastici diplomi possono anche ridursi l'epistole
mano a far di minio le storie d' un uffizio della madonna, scritto di
: io ho per fermo che le lingue d' ogni paese... siano d'
d'ogni paese... siano d' un medesimo valore, e da'mortali ad
materia e di forma, ma formati d' essere e d'essenza: sempre intendenti,
forma, ma formati d'essere e d' essenza: sempre intendenti, ma col
(un procedimento giudiziario, la risoluzione d' una contesa). g. bentivoglio
quel verno a trattar di qualche sospension d' armi, per discender poi, se
non disposizione di naturale bellezza, ma d' anima. capellano volgar., i-7:
esser piacevole e faceto, sia formato d' una certa natura atta a tutte le
... tutti essendo formati in genere d' una sola maniera, è loro inevitabile
, 1-128: il segno formato nel marmo d' egitto. bibbia volgar., viii-263
, 26-27: oltre una buona quantità d' argento / ch'in diverse vasella era
fabbro mortai sembra formato, / ma d' angelica man, ché, mentre suona
ii-243: la statua di giove olimpico d' oro e d'argento, formata da fidia
statua di giove olimpico d'oro e d' argento, formata da fidia. levi
-per simil. e al figur. d' annunzio, v-2-667: ero di terra ancora
bontà de'versi, secondo il parer d' aristotele, e comune, nasce in
, ii-266: parvi, signor, che d' umiltà sul fondo / a quanto mai
passeggio su l'acque lo spirito formatore. d' annunzio, v-2-12: non so perché
de'poeti in generale e de'formatori d' epitaffi e pasquinate in particolare. dottori,
dove si tratta del divorzio per causa d' adulterio, s'avevano astenuto li formatori
s'avevano astenuto li formatori dei canoni d' usar la voce d'anatema. o.
formatori dei canoni d'usar la voce d' anatema. o. rucellai, 2-11-2-161
e tutta in lui si racchiude. d' annunzio, v-2-600: torino, la città
un paese dell'italia abitato da millioni d' uomini di spirito vivace. monti, x-2-207
, splendor de'regni e formatrici / d' almi costumi,... /.
fanno di gesso o cartapesta o d' altra materia, che si metta nelle forme
eccellente formatore e fonditor di cannoni e d' altri si fatti arnesi pertinenti
ordinazioni o mandati imperativi da nessuno. d' annunzio, iii-1-1126: quel busto di dante
satiro dormente come lo figurano i formatori d' imagini e pittori. garzoni, 1-670:
libertà; poi con cristo perfetti in istato d' eternità. crescenzi volgar., 2-21
: esprimesse un voto sopra la formazione d' un nuovo vocabolario. monti, iv-374:
[milano] vivissimi eccitamenti alla formazione d' un altro giornale, che..
. come esser possibile che la vita d' un'uomo bastasse per imparare a conoscere
imparare a conoscere una moltitudine così vasta d' intri- gatissime cifre, e che la
venir nelle fantasie umane, il simolacro d' achille che il mio. muratori, 5-1-209
nazione, impedì pure la compiuta formazione d' una lingua comune, nella quale riposasse
del loro paese; per lo scrivere, d' una sidcxexxoi; xoiv / j molto
. pallavicino, 1-428: nella bottega d' uno scultore, affinare scarpelli, segar
da macdonald, che decise la giornata. d' annunzio, v-1-94: cerchiamo di conservare
due o tre formazioni nemiche, luccicanti d' argento; tremava la terra ai motori.
cui bellezza emblematica siamo ridotti alle soglie d' un mondo preumano. 13. anat
, di sviluppo, di organizzazione, d' educazione, di addestramento. d'
d'educazione, di addestramento. d' azeglio, 1-161: il reggimento era in
formaggio parmigiano, formelle di monferrato. d' annunzio, iii-1-958: non t'era
nuovo al fuoco con dentro un terzo d' acqua e due di cera, e tostocché
, si vuoti in vasi larghi spruzzati d' acqua, affinché non vi si attacchi,
greco, scolpite di bassorilievi simbolici. d' annunzio, iii-1-592: una camera adorna
delle formelle. -bottone per lo più d' osso (tipico di costumi popolari dell'
popolari dell'italia meridionale). d' annunzio, iv-2-96: tutte le fogge passavano
, bottoni di metallo lucido, formelle d' osso bianco. -piastrella di laterizio
, perirà quell'anima della compagnia d' israel. giovanni dalle celle,
dramma sementina, e la giornata d' una gallina, fanno una buona
dissennatamente. anonimo, i-477: d' una cosa ti voglio somonire: /
una cosa ti voglio somonire: / d' altrui amor non ti far conoscente, /
soderini, i-533: piglisi ancora agresto d' uve molto acetose e se ne faccino
me vogliati prestare fine a diece ducati d' oro, acciò possa comprare del fomento per
che gli antichi attribuivano agli dei. d' annunzio, iii-1-528: prima acqua di
/ cresce il formento; / primo pianto d' amore / cresce il contento.
mattioli, 1-417: in molti luoghi d' italia si chiama saracino, quantunque
un poco prima egli zappò le file. d' an nunzio, v-1-781:
e di pabbio. = voce d' area settentr., accr. di formento
: tu vedi la formica / che d' affannarsi la state non cala, /
1-284: ammiriamo... la sagacità d' al- cuni animali, come dell'api
delle formiche, che un bel giorno d' estate vanno, vengono, ristanno intorno
intorno al faticoso procacciare del grano. d' annunzio, v-3-270: le formiche salivano e
, 239: furono appiccate nel tempio d' èrcole di eritre le coma d'una
nel tempio d'èrcole di eritre le coma d' una formica indiana per cosa miracolosa.
8-4-333: pensa fra te, se mai d' eccelso giogo / d'orrido monte rimirando
, se mai d'eccelso giogo / d' orrido monte rimirando a basso, / umil
sua camera. giusti, ii-384: cercherò d' andare per le corte, senza fermarmi
grandi stati, gran regioni nella piccolezza d' un atomo? concetti da formica sono cotesti
nasceva, e moscerino, e filo d' erba. -formicùccia, formicuzza.
: 'formica', è il nome d' una malattia ch'è una specie di
isole nel mar tirreno presso l'isola d' elba. -due piccole isole presso la
, da lumache, da zanzare. d' annunzio, iv-2-212: a poco a
come un popolo di formiche nei labirinti d' un formicaio. calvino, 1-413: diamo
: cacciarsi in una situazione senza via d' uscita. f. galiani, 2-158
formicaménto, e quasi solleticamento, come d' un bruco che vi stuzzicasse. pasta
passeggierò. leopardi, i-501: formicano d' imperfezioni e di scorrezioni. 2
'. di formica, degno d' una formica: « erudizione minuta e formichesca
. v.]: 'formico', nome d' un acido che si estrae dalle formiche
estrae dalle formiche. è senza colore, d' odor agro e pungente, sempre liquido
, di formica (si tace per motivi d' opportunità il nome degli artisti; acido
la ricotta, le formicole che fuggono d' ogni parte. 2. figur.
modo frenetico, brulicante (una moltitudine d' insetti; una folla di persone)
nuove, gittò, come una bomba d' indignazione, * la curée *. d'
d'indignazione, * la curée *. d' annunzio, 4-ii-50: il sole..
si allungò nell'aria in una striscia d' oro tutta formicolante di atomi. soffici
fondo alla piazza formicolante di lumi. d' annunzio, v-2-713: si chiama paola
a un topazio bruno formicolante di faville d' oro, era ai vetrai di murano
figur. che esprime vivacemente uno stato d' animo (il volto, gli occhi)
ilare faccino, dai piccoli occhi formicolanti d' ilarità. formicolare1 (ant. formiculare
e frenetico, brulicare (una moltitudine d' insetti, una folla di persone)
il reno] indi a poi formicolare d' isole. foscolo, iv-351: non so
e steli ed erbe e arene / formicolavan d' indistinti amori / e di vite anelanti
i-n: io non poteva, a mo'd' esempio, passar vicino a un vassoio
: giurerei che tu già formicoli di voglia d' andare a fare il viaggio nuziale.
nievo, 1-273: i piedi le formicolavano d' andar dio sa dove.
dentro il cielo austero / un grido d' infelicità comune. e. cecchi, 2-64
formicolio di akka della letteratura del regno d' italia. 2. sensazione di
rimasero assorti in un mare di fuoco. d' annunzio, iv-2-65: un formicolio tenue
vogliono spuntare da tutti i pori. d' annunzio, 4-11-86: o contes- sina
formicone abbiano a portar via i loro grani d' oro. deledda, iii-385: alcune
. pulci, 25-64: ritenuto più d' una volta e due / se ti
infedele, / e gran periglio toltosi d' intorno. caro, 8-371: allor di
lontano, con l'oste sua formidabile d' indiani. magalotti, 14-75: il
arbori, vele ed ancore, / e d' aquilone il formidabil impeto. spallanzani,
breve marcia essere intercetto, essendo pieno d' ostacoli, che la guerra di popolo
intensità (un sentimento, uno stato d' animo). leopardi, i-1015:
perché da ciò appunto nacque sempre la rovina d' italia. = voce dotta,
abano fuma ignoto un calle / stava d' ortiche ingombro e di nappello / in
mamiani, 1-151: salve, o fior d' immortali, o formidato / braccio
incappar molti che non han formidine / d' amore, e sì animosamente passano /
segni, 1-41: teognide, trattando d' uno che saettava con l'arco, chiama
delle venete e il calor delle sìcule. d' annunzio, iv-1-75: nella galleria d'
d'annunzio, iv-1-75: nella galleria d' annibaie caracci le semiddie quiriti lottavan di
il fiore di quest'albero sia bellissimo d' ogni formosità di colore. dominici,
fiori, differenzia di frutti, multiplicità d' animali. settembrini [luciano],
la bellezza formosa delle fanciulle ungheresi. d' annunzio, v-2-63: ali rosse ha il
; tutto fuoco, con un paio d' occhi fulminanti e una bocca che strappava i
/ ch'apre le foglie e si fa d' ora in ora / a gli occhi
e scala principale di arabia, e d' etiopia, terra di ragionevole grandezza, essendo
, la quale è fatta alla immagine d' iddio. girolamo da siena, xxi-307:
, nella serie del mondo, come d' altra qualunque disordinata ed informe.
limitate; così pure proponendo le forinole d' altri contratti, la metà delle dispute di
, var- rone, plinio credevano. d' annunzio, iv-2-1312: pronunzia [il
del conte zio per i suoi nipoti. d' annunzio, iii-2-1015: non ti servire
di esse non c'è opposizione. d' azeglio, 1-73: fiorivano quelli [i
tribuna pubblica, tanto esso è vario. d' annunzio, iv-2-530: il più potente
matematiche. d' annunzio, iii-1-1106: umile ingegnere idraulico
sue parole e coi suoi capelli grigi. d' annunzio, iv-2-716: meccaniche e dure
-enunciare solennemente. d' annunzio, iv-2-112: sotto la maestà di
nella poesia del parini] i soggetti d' uso e di convenzione, gli amori artefatti
autori e formolatori il graf e il d' ovidio. = deriv. da formularex
il materiale cotto nella fornace. d' annunzio, v-2-666: era di carne e
annunzio, v-2-666: era di carne e d' ossa il cruciato? o era di
fornaci: l'isola di murano. d' annunzio, iv-2-614: quirizio da murano e
. cavalca, ii-246: vide uscire d' un pozzo d'abisso fumo come d'
, ii-246: vide uscire d'un pozzo d' abisso fumo come d'una grande fornace
d'un pozzo d'abisso fumo come d' una grande fornace, per lo quale scurò
/... / tante aggiugni d' ugual tempra bollenti / fra nevi e ghiacci
nevi e ghiacci acque diverse. or d' onde / invariabil sempre il caldo abbonda
del ferro e premeva metà della persona su d' un colletto. -luogo dove
. pratolini, 9-393: mi pare d' avere una fornace nei bronchi, bisogna fumar
pien di puzza / da le triste fornaci d' acheronte. d. bartoli,
che gli percuote quella gamba già ferita d' archibuso. 5. fulgore divampante
, 28-34 (iii-12): or ecco d' altra parte la fucina, / la
e si sono buttati nella fornace come materiali d' ogni genere nella fusione d'una statua
come materiali d'ogni genere nella fusione d' una statua troppo grande. 7
vi menò fuori della fornace del ferro d' egitto di molte tribulazioni. giovanni dalle celle
insieme dai tenebrosi spechi della coscienza. d' annunzio, v-3-114: dalla fornace scoperchiata degli
a sua eccellenzia che io avevo bisognio d' una casa, la quale fussi tale che
: insino a'fornaciai a cuocere guscia d' uova, gromma di vino, marzacotto
che fortuna abitare a pensione nella casa d' un fornaio, svegliarmi il mattino immersa
con l'animo che talchimista metterebbe pezzi d' argento dentro al crogiolo. -figur
vale. proverbi toscani, 383: d' una cosa che ha un prezzo fisso
intelletto! vorrei sapere a che giova d' imparare a fare il pane, quando
sarebbe stato a chicchessia per la promessa d' una fornata di ciambelle. governi,
che si fa per fondere a vento d' aere. grazzini, 2-35: il forziero
e di lambecchi e di pentolini e d' ampolle e d'alberelli e di bossoli
lambecchi e di pentolini e d'ampolle e d' alberelli e di bossoli. leonardo,
che cociano, stilleranno una gran quantità d' acqua, se la campana fia grande
.. dice come lo componeva. d' annunzio, iv-2-857: s'udiva la voce
dove ha luogo la combustione. d' annunzio, v-3-42: le macchine di queste
appena morta la mamma, avevano lasciato d' arrabattarsi agli armadi, alle tavole e
], per la contratta abitudine, d' andar attorno alle scrofe, onde chiamossi
ii-7-38: che pedanteria! che bassezza d' ingegni! che livellamento di materia asinina
un dì sen giva, / quan- d' ecco ergendo ad un balcon la fronte /
come racconta il medesimo ezechiel sotto figura d' una donna fomicaria la cosa tutta che seguì
l'odio disciogliere e rompere uno legame d' amore fornicano, che era durato lungo
affinità fomicaria, della pubblica onestà. d' annunzio, v-2-271: messere messerino e monna
divori e spaventi col batter le penne. d' annunzio, v-2-382: in una specie
.., non tentando le donne d' altrui, ma ben guardandole da'fornicatori e
era prescritta pel di lei omicidio. d' annunzio, iii-2-120: fuori i cani!
, 740: brillavaie fornicazione lo sguardo. d' annunzio, iii-2-122: o senzapòllice,
dio, il diavolo gli apparve in forma d' uno fanciullo nero atterrato dinanzi a lui
: avrebbe avuto un solo desiderio: d' esser lasciata in pace a consumare quelle sue
volto, che è fatto a simiglianza d' un monte cavato, è detto fornice
apollo nel mio corpo l'ha vengiate. d' annunzio, v-2-301: a lucia di
fornicarla, prodi galità. d' annunzio, v-2-205: andavo spesso a razzolare
qual fornimento di farmachi hai comprato? d' annunzio, v-3-648: dimenticammo i fornimenti
: quando tu lo rimanderai in libertà d' appresso a te, non rimandarlo voto.
della sua paniera, ch'ella credeva d' aver perso. 2. ant
4-503: apparecchiandosi con fornimento di mare d' assalire e confondere il nemico, per aguato
turchi si sono impadroniti di zolnoch ripiena d' artiglieria e di altri fornimenti militari. botta
presentava con grosse schiere e gran fornimento d' artiglieria. d'annunzio, iii-1-1110: passa
schiere e gran fornimento d'artiglieria. d' annunzio, iii-1-1110: passa le notti
, che fue pregiato più xxx di fiorini d' ami. fra giordano, 2-75:
al suo palagio, oltra quattro pezzi d' artiglieria co'loro fornimenti. gemelli careri
un mar tu varchi, / nave fornita d' ogni fornimento / per il passaggio.
661: volle ad ogni costo provvedere lucia d' un bel fornimento d'abiti, con
costo provvedere lucia d'un bel fornimento d' abiti, con tutto il lusso contadinesco.
delle armadure e i fornimenti da cavaliere. d' annunzio, v2- 214: già con
goldoni, iii-100: ella aveva desiderio d' avere un fornimento di pizzi di seta.
famiglia si lavora in cuffie, fiori d' ogni qualità e altri fornimenti e abbigliamenti
e'grandi e ricchi fornimenti della sala d' oro e d'argento, che lo re
ricchi fornimenti della sala d'oro e d' argento, che lo re balante molto si
fece fare uno bellissimo fornimento da tavola d' ariento, di grandissima valuta. inventario
grandissima valuta. inventario di alfonso ii d' este, 2276: fornimento da quadri
senza pericolo, un fornimento di posate d' argento, è retorica. -assortimento
: dipinse... tutto il fornimento d' una camera, che fu tenuto cosa
da chiesa, con una pezza di teletta d' oro, e vasi di cristallo.
sul coperchio del bidone, scintillante come d' argento, dei fiori di campo stavano
fiori di campo stavano in un bicchier d' acqua, quasi a chiederci scusa: in
: ebbe... un fornimento d' uno scrittoio. g. gozzi, i-24-32
letto, le ha lassato cinquantamila scudi d' intrata l'anno. -estremità superiore
un fornimento avea [il cavai] d' oro e di seta, / il più
crinuto e bianco, / che tutto d' or brunito ha il fornimento. cellini,
punto all'altezza dell'occhio de'riguardatori d' essa storia, e poi, diminuendo
e pianure, farai tutto il fornimento d' essa storia. 10. gramm
non ricuso il fornimento degli sdruccioli e d' alcuni verbi. 11. dimin
. fornimentazzo. inventario di alfonso ii d' este, 2937: casse con fomi-
l'opra anzi il chiarir dell'alba. d' annunzio, iii-2-37: -maestro isopo
, iii-348: benedetto il signore iddio d' israel, il quale colla sua bocca disse
olao magno], in: si fornivano d' oro i tempi de gli idoli,
, e egli tacendosi diede lor segno d' averla fornita. tasso, 13-i-1031: mentre
/ dell'ardor mio / è ricoperto / d' ingrato oblio? / io vo'fornire
li capitani e possano... d' imporre quella quantità di pecunia infra la
di grano e biada e di frutti e d' olio, e simile vi si ricoglie
e principalmente di vettuvaglia, e fare abondanza d' ogni cosa. pisacane, iii-217:
venia, chi si sentia sì poderoso d' avere e di coraggio, e levavasi
fece legge che a ciascuno fosse lecito d' avere e usare tante mogli e concubine
in bologna in su lo mare e d' intorno a fare al continuo guerra guerriata
fare al continuo guerra guerriata al re d' inghilterra e a sua oste per terra
molte cuoia di bue e di becco e d' unicorni e di molte altre bestie,
fornì [la casa] di mobili e d' attrezzi. leopardi, iii-190: mi
necessario come 11 resto della famiglia. d' annunzio, iii-2-10: noi lo forniremo
solo affetto amoroso, che fornì ordinariamente d' argomento le rime loro, mostrarono essi
, ii-1-12: si provò subitaneo difetto d' armi e provvigioni guerresche... non
non era agevole fornirsene a lontani porti d' altre nazioni. ojetti, ii-155:
livio volgar., 2-98: si fornirono d' un alto steccato intorno al palancato a
alto steccato intorno al palancato a modo d' alberi, acciocché gl'inimici non potessero
[l'isola] una gran quantità d' uva passa a molti bastimenti inglesi, che
cavalca, ii-273: la lingua è università d' iniquità, cioè che per lei e
e per difetto di ragione e per difetto d' ammaestramento. d. bartoli,
dimostrazione] con la vita, passato d' una punta nel cuore, che il gittò
strilla, perché quello è il segno d' aver perduto. tasso, 19-94:
dopo l'aver... fornito d' edificare la machina maravigliosa che mondo si
aretino, iii-23: tu mi fornisci d' accorare con le dolcezze del tuo cuore
denina, iv-106: questo fatto fornì d' infiammare gregorio contro l'imperadore.
b. cappello, 69: spero d' esse baronie famele avere maggior utilità e
esse baronie famele avere maggior utilità e d' affitto e di vino, attento che l'
di vino, attento che l'affitto d' esse fornirà fra tre anni. p.
, 8-22: derivare un grosso ramo d' acqua corrente dal serchio... e
siri, 1-ii-87: confessò... d' avere serbato... li duplicati
, acciò... li servissero d' attestati, come forniva al suo dovere.
resvigliato « camaliter » in questa contentezza d' avere visto fornito e stampato « impensis
o sarebbe tornato ad impresa fornita. d' annunzio, iii-2- 277: più
signora infanta essendo molto fanciulla in età d' anni dieci solamente fomiti il settembre passato,
colpi del pennello o della matita. d' annunzio, v-2-10: si scorge la
, quasi feminea, ornata del suo fiume d' oro come d'un monile fornito ne'
ornata del suo fiume d'oro come d' un monile fornito ne'secoli da tutti i
altro arnese, onde al fattoio è d' uopo. / un forte in prima,
sia fornito di molti palazzi, / d' ogn'altra cosa che vi sie mesterò
la quale non era troppo riccamente fornita d' alberghi. sacchetti, 34-185: andossene
caduto in triste bande, / e d' ogni mio diletto esser privato. ariosto,
stanza che, presso all'uscita, / d' orzo e di paglia sempre era fornita
17-94: vi pare poco frutto quello d' un orto come è il vostro, eh
alvaro, 8-127: il masso, d' una ventina di tonnellate, legato e
giordano, 2-171: la sua corte fornita d' oro e d'argento, la più
: la sua corte fornita d'oro e d' argento, la più bella che mai
, 4 (57): era figliuolo d' un mercante... che,
... aveva rinunziato al traffico. d' annunzio, iii-1-895: accòstati. consunta
cino, iii-160-28: non son fornito / d' intelletto a parlar così altamente, /
giovane fornito di delicatezza di sentimento e d' ingegno. brancoli, 3-249: la
angiolieri, 11-4: di dolor e d' angosce e di pene / son più
troppo lungo e per di più fornito d' un formidabile pomo d'adamo. papini
per di più fornito d'un formidabile pomo d' adamo. papini, 6-274: un
far che si stesse volentieri meco e d' esser ben fornito per lussuria. galileo,
di pescatori, la quale... d' albero e di vela e di remi
bello e meglio fornito esercito, così d' uomini d'arme e di cavagli leggieri,
meglio fornito esercito, così d'uomini d' arme e di cavagli leggieri, come
belle cose del mondo, fornita benissimo d' ogni cosa da difendere. bembo, 5-33
onde costui saetti; / ma un'estasi d' amor lo trae di vita.
copioso e abbondante di tutte quelle masserizie d' arredi e suppellettili che si richieggono per
di cesare, 240: una centura aveva d' uno cuoio di serpente, fornita d'
d'uno cuoio di serpente, fornita d' oro splendidissimo. marco polo volgar.
una molto bella corona e uno schegiale d' oro, fornito a grande maraviglie. bisticci
il papa gli cinse una spada fornita d' oro. varchi, 18-3-170: pugnali
. varchi, 18-3-170: pugnali fomiti d' argento. s. maria maddalena de'pazzi
, 182: era vestita di teletta d' argento fornita con un ricamo di oro
carducci, iii-12-195: un elmetto fornito d' argento con un marte per cimiero.
argento con un marte per cimiero. d' annunzio, iv-2-897: vasi di calcedonio
vasi di calcedonio o di diaspro fomiti d' oro. bar illi, 3-17: la
l'erano fornite di splendidissime anella. d' annunzio, v-1-376: era un piccolo
vergini, con le lampade fomite / d' olio odoroso. silone, 5-229: il
: lo detto luogo era dintorno chiuso d' alberi pieni di fiori e di pomi molto
si mettesse insieme una esposizione di opere d' arte antica e moderna, fomite gentilmente,
quella congiuntura, dai privati possessori. d' annunzio, v-1-114: qualunque sia la
del lavoro fornito, di mano e d' ingegno, d'industria ed arte, di
, di mano e d'ingegno, d' industria ed arte, di ordinamento e di
un documento, una notizia). d' annunzio, iii-1-1071: ed ecco un altro
. essere fornito: non avere via d' uscita, essere perduto, spacciato (e
popolo, carichi di una pesante soma d' ortaglie. pea, 3-173: l'
contratti di cessione di terreni, o d' ipoteche, o di forniture d'energia
, o d'ipoteche, o di forniture d' energia elettrica. pratolini, 2-18:
.). inventario di alfonso ii d' este, 2951: due forniture di
ripartimenti e forniture di fregi e bizzarrie d' intagli. f. f. frugoni,
proprio... era normale fornitura d' ufficio novecento. -ornamento, guarnizione
forniture e guemimenti di prezzo che ciascun d' essi pare un re. baruffaldi, 162
un veicolo. inventario di alfonso ii d' este, 2948: una fornitura nova
. pulci, 24-75: la bocca d' un forno parea. collodi,
in vece una bocca che pare la bocca d' un forno. brancoli, 3-240:
cotto nel forno; infornata. cronichetta d' incerto, 246: adì 4..
... ruppe tutte le mulina d' arno... e durò tre dì
tasso, n-iii-1120: forse nel forno d' eraclito erano presenti gli dii immortali.
2-77: hanno in questo procinto abbondanza d' acqua, ed hannovi mulino a secco
generale e valore dell'industria ferraria. d' annunzio, iv-2-786: si scorgevano..
: una tradizione indelicata ti fa colpa d' avere distratto dal lavoro e ridotto in poco
). biringuccio, 1-61: è d' uopo un forno potentissimo di riverbero.
teatro dell'« argentina » che, d' altra parte, faceva « forni » memorabili
stava intorno, / egli era più ostinato d' un ebreo: / tu vuoi ir
: 4 va in un forno': spezie d' imprecazione, come va in malora,
in giorno; / e con reliquie d' orchi e di giganti / ve n'andrete
; mettersi in una situazione senza via d' uscita. machiavelli, 715: -ahimè
di andare in rovina o chi rischia d' incorrere in un guaio in cui altri
sulla pala. dicesi di chi risica d' incorrere in alcuna disavventura dove altri è incorso
è che 'l cammello passi per foro d' ago, che non è che l'uomo
nella nostra cittade per soprabbondanza di piena d' acqua, venuta per divino consentimento in
piccolo foro, e volgi la faccia d' essa piastra verso il sole.
. caro, i-266: né mai d' occhio perdendola, per il medesimo foro
, i-147: saglia, se il vuoi d' alcuna banda il muro / contro al
aquilon,... / purché d' ampie fenestre e di patenti / fori l'
all'ampliamento del porto di genova. d' annunzio, iii-1-217: è il vento
la terra livida di fori, / d' un largo tutti e ciascuno era tondo.
danari] e nascondono in qualche fòro d' un monte, o in altro sito,
loco. foscolo, 1-373: dai fori d' alvear petroso / le schiatte delle vaghe
8. aeron. foro apicale o d' uscita: praticato al centro del paracadute
aria. marinetti, 1-60: foro d' uscita -apertura tonda praticata al centro della
comparir nel foro e in giudicio quando d' alcuna cosa aveano a render testimonianza.
tiberio avea nel roman foro / più d' una volta i sacri rostri ascesi, /
/ e con la grave sua facondia d' oro / fatti i quiriti ad ascoltarlo intesi
romano, in cima avevano una rosa. d' annunzio, i-528: era il fòro
antichissimi, come lo dimostrò la statua d' èrcole sacrata da evandro e posta già
nel tribunal selvaggio / colà del foro d' ida il pastor frigio / mirò del ciel
n. villani, 4-15: nel foro d' amor giudice insano, / chi non
gravina, 128: lingua illustre e comune d' italia, ch'egli [dante]
usate per misurare la portata di un corso d' acqua. = voce dotta, comp
cantando al vespro / nell'albergo tornar d' argento carca. caro, 17-86:
le nostre forosette avevano in uso / d' andare a la cittade. chiabrera,
che gli cavano di bocca il suo segreto d' amore. d'annunzio, iv-2-200:
bocca il suo segreto d'amore. d' annunzio, iv-2-200: vestita da forosétta,
danzando i forosetti avanti, / e più d' un frutticel gli offrono in dono.
comperato un pezo di terra ne la valle d' a- gliana lungo la forra al coleraticcio
ch'io vidi / certo nel sogno d' una canzon d'arme e d'amori.
vidi / certo nel sogno d'una canzon d' arme e d'amori. verga,
nel sogno d'una canzon d'arme e d' amori. verga, ii-487: quella
fuga, e sbocca dalle forre. d' annunzio, iv-2-1225: l'automobile rimessa in
un vostro pari, entrare in casa d' una povera vedova, ch'ha la fanciulla
anni e quanti secoli son corsi / d' allor, ch'ebbe lo scettro in
, 1-521: oh fatai giorno! e d' altri assai più tristi / foriero forse
pascoli, 91: a un po'd' auretta scricchiola il canneto, / fruscia il
che m'è toccato di sentire prima d' andare a letto. montale, 2-32:
tu resisti / in questo lago / d' indifferenza ch'è il tuo cuore;
il chiamò, no; ma era d' etade forse di quaranta anni. dante,
le sue opere biece / sotto la mazza d' ercule, che forse / li ne
cioè prima che nascesse don rodrigo. d' annunzio, i-675: già fu,
vedi volar come un uccello; / d' ogni poca fallura ha gran vergogna.
/ dal mio pensier sei tu? d' annunzio, iv-2-493: ma perché voi
, forse che sì nel maggio. d' annunzio, forse che si forse che no
che io doverò piu: esser presto fuori d' un gran forse. d
, 21-282: si procede con l'incertezza d' un forse. alfieri, 1-916:
84): rimasa fuor della speranza d' avere il falcone, e per quello della
perché la donna era rimasa in forse / d' ucciderlo o tenerlo così preso.
seconda volta, di dentro venne il trillo d' un: « chi è? »
mia venuta costà. marino, 10-33: d' una cosa a spiar l'alta cagione
cent., 19-77: e lo re d' erminìa... al gran signor
altamente, ardentemente, forsennatamente forse. d' annunzio, iv-2-871: se l'amore
, 3-17: la sua volontà era d' altro stampo, e tutta pratica,
si scaldava spensierata all'incendio del convento. d' annunzio, iii-2-159: tu deliri /
l'anima forsennata, che procaccia / far d' una tigre sciolta preda in caccia,
forsennate grida / e le canzoni. d' annunzio, i-780: ovunque nembi di
, globi / rossi di fiamma, flutti d' acque ardenti, / ululi lunghi e
si sbracciarono ad applaudire il linguaggio forsennato d' emani. rebora, 82:
d. bartoli, 30-166: un correr d' acque tanto a capriccio, ch'elle
più in alcun modo fuggire l'universal taccia d' inetto,
di ridicolo, di forsennato e d' infame. foscolo, vii-16: ben
più agili insiem di braccia e fianco. d' azeglio, 1-143: siccome io ero
più ogni mia picchiata rappresentava la rotta d' una pazienza durata cinque anni, non domandi
. alberti, 162: le bellezze d' un uomo exercitato nell'arme paiono a me
liquor bevendo anch'io. / miraculo d' amor stupendo e raro! / cessò
forte vuole il forte, / d' acciaio, di qua zappa, di là
far difesa / che battuta non sia d' amore e presa. marino, 233:
perché sieno loro che vincano ogni genere d' ignoranza. -età forte: quella della
: quinto fabio massimo sostenne il sacerdotatico d' auguratore sessantadue anni, acquistando quello già
, di singolare rettitudine di giudizio, d' incrollabile forza di volontà, di esemplare
caterina. ariosto, 3-50: sarà ciascuno d' essi e pronto e forte / l'
. marino, 376: uom che d' alto consiglio armato e forte / francamente
fra tanta folla di letterati venderecci. d' annunzio, i-693: bisogna che tu
, disinteressato e nobile di tratto come d' aspetto. -sostant. cicerone
bibbia volgar., iii-287: il dio d' israel disse a me, disse il
disse a me, disse il forte d' israel, signoreggiatore di tutti gli uomini,
inimico, è chiamato gabriello, cioè fortezza d' iddio. bibbia volgar., vi-783
combatte ancora. marino, 14-317: d' amor i torti e del suo proprio male
37-5-6: al forte non si conviene d' indegnare, quando viene romore di combattere.
umanità si disumanarono per voler essere soldati d' italia. -convenientemente equipaggiato e attrezzato
non sorga un uom che ci raduni. d' annunzio, iii-1-1007: tutta la mia
iddio sì ce ne trasse, e menocci d' egitto colla mano sua forte.
? -fortissimo. parla il dialetto pisano meglio d' un discenderannovi i grandi, e i
ricever scorno; / ché lo veggian troppo d' amici forte. salvini, 6-37:
/ e forti ulivi s'inghirlandi. d' annunzio, iv-2-4: su tutta quella
giovine di piante, di bestie, d' uomini, s'apriva il cielo oltremarato.
i migliori, in distanza di meno d' un palmo uno dall'altro. 0.
il grano del coffe è più forte d' ogn'altro grano, ma risponde meno affa
soldani, 1-53: però non ti curar d' andare a caccia / per certi forti
perché non vi si insinui il sospetto d' una certa ironia o esagerazione.
sé; la mia libertà è in poter d' altri, la mia vita nelle sue
macchia sotto i venti anni, che d' ordinario non supera i sette-otto metri di
a tal vegnenza / forti e non d' apparenza. marco polo volgar., 126
che non la cede a quella, che d' argento / rassembra, e macerò l'
diamante, / che ne le parti d' india è trovata; / ed è vertudiosa
/ adamante il fatai trono sorgea. d' annunzio, iii-2-1145: il sacro stelo splende
annunzio, iii-2-1145: il sacro stelo splende d' uno straordinario lume, tutto roseo dal
g. villani, 6-83: il terreno d' intorno, ch'è forte, per
si piantino ne'mesi di marzo, d' aprile. lastri, 1-1-217: ne'terreni
4-90: in foco di pietà strali d' amore / tempra, onde pera a sì
/ entra per fabricar tempra divina / d' un aureo strale, imperioso amore;
. cattaneo, iii-4-282: proposi perciò d' istituire un'altra linea di punti forti,
verona. gozzano, 443: ludovico d' acaja ampliò le costruzioni difensive, provvide al
di mura, forte di gente e d' arme, e sempre era fornita per quattro
35 (185): al valicare d' una fossa il palafreno cadde sotto al cavaliere
: voi credete / forse che siamo esperti d' esto loco; / ma noi siam
tempestavano contro i difensori molto furiosamente. d' annunzio, iv-2-551: ai nostri piedi
sembra una pozzanghera, / colmo è d' un vin sì forte e sì possente.
.. e quando vorrai fare aceto fortissimo d' alcun vino, se 'l vino sarà
siam vaghi di due cose, / d' aceto dolce e di finocchio forte.
, brodi, ecc.). d' annunzio, iv-202: ho una imaginosa eccitazione
(un tipo di tabacco). d' azeglio, 2-319: vedi di mandarmi un
che l'essenza del male sia solamente d' affezione ipocondriaca, ma delle più forti
più forte. comisso, 12-24: d' annunzio giunto a fiume preso da una
con ardire. marino, 13-112: d' oppio forte e gravoso è quel licore
, / muta sì lunga etade? d' annunzio, iv-2-573: un nuovo clamore,
, piroettavano. moravia, ix-408: d' improvviso ci fu / un cigolìo forte
, che dovevano servirci per cibo. d' annunzio, i-384: su'freschi vènti odore
forza il puledro sui campi / umidi d' orme di cavalle, apri / il
forte veniva spinto verso i lidi importuosi d' italia. pascoli, io: nessuno /
. di giacomo, i-699: costei beve d' un subito fino all'ultima goccia,
labbra e il mento le si tingono d' un rosso fortissimo. tozzi, i-51:
. vittorini, 2-16: ero d' un tratto entusiasta di qualcosa, quel
burrascoso (il mare, un corso d' acqua). - anche al figur.
credetti all'abisso mio e profondo. / d' ira nel volto e di squallor dipinto
tozzetti, 12-1-422: si vedono molti filoni d' alberese di color celeste, da far
se è mal costruito, se è su d' un cattivo fondo, se le malte
forse perché non ho fortissima volontà. d' azeglio, 1-79: su un trono
pananti, ii-424: colui si vanta d' esprimere arditamente i suoi liberi sensi,
casa sua, l'altra in procinto d' abbandonarla, tutt'e due con troppo forti
espressione, un complimento). cecco d' ascoli, 4146: io so che questi
bensì, ma forti detti, / tentando d' oscurar la luce al vero, /
carducci, iii-6-123: la descrizione dell'età d' oro è... originale;
lumeggiato, ed anche del soverchiamente acceso d' ovidio. -molto espressivo e realistico,
non per lo forte aiuto del figliuolo d' apollo. bibbia volgar., vi-185:
ch'uscir ne dovea cagion sì forte / d' unirsi a l'uomo dio, d'
d'unirsi a l'uomo dio, d' ancider morte. delfino, 1-346: d'
d'ancider morte. delfino, 1-346: d' ogni monarca / la più forte custodia
lunghe guardature di traverso, più forti d' ogni divieto della decenza, di quelle che
donne dedicano alle donne, scie lunghe d' una eterna invidia, soldati, 1-88
con patti avevan tratto a loro il forte d' ogni città. sassetti, 109:
abba, 56: tornata mentre quella sorta d' alterco era sul forte, stava poco
, e i miei versi erano pieni d' immagini. giusti, 3-228: il coraggio
meno mendicanti che in ogni altra parte d' italia e forse del mondo.
chiese di dio condannano come superflua. d' azeglio, 2-243: concorrerò anch'io al
-rischioso, pericoloso (un gioco d' azzardo). de roberto, 150
milia sollecitudini più forti che alcuno rostro d' uccello. pulci, 28-69: il pan
morte; / perch'ei vi muta d' un'in altra etate, / non gli
giacomo da lentini, 20: o'vista d' amor cosa più forte: / ch'
: le sillabe semilunghe sono quelle fomite d' accento secondario, che si può far sentire
classiche autorità. giusti, 3-189: pure d' arrivare alla cima, s'era fatto
a premersi della mano il petto. d' annunzio, i-480: le vostre membra treman
stecche e stringeva forte le bende. d' annunzio, i-379: io la trassi a
e la saetta prende, / tal che d' ucci- dermi e'crede esser certo.
-resposono le donne, ridendo forte. d' annunzio, i-28: qua e là le
forte / contro i tamburi e in vetta d' ogni chiesa / canta la morte.
(fumare); rischiosamente (giocare d' azzardo). bisticci, 3-355:
, 3-355: nutricavasi forte di frutti e d' erbe; bevé lungo tempo acqua ischietta
salvini, v-436: noi dichiamo, d' un che suda forte, andarsene in
circola salata di mare, i fiori d' acacia odorano forte. 6.
/ forte de lei gaudere, / né d' alcun suo piacere. dante, 47-34
. / com'io temo l'orgoglio d' un bel ciglio. baldovini, xxx-n-32:
e forte si lagnava che cosimo cercasse d' infamarlo. ojetti, i-484: si
meraviglio forte della meraviglia e della inscienza d' ot- taviano. panzini, i-475:
l'ale, / ché poi sicuranza d' essi / ria serà se li credessi.
: donne, la donna mia ha d' un disdegno / sì ferito 'l meo
, son eo ripreso forte / che d' amar voi diparta mia intendanza. boccaccio,
gioventù, forte si abbia a pentire d' avere invano consumato el tempo.
volgar., i-103: nella corte d' amore leggieri è a entrare, ma,
grave, e, per li disiderabili atti d' amore, uscire di quella è durissimo
fuori / spingersi i baloardi, e d' ognintomo / correre i fossi. pervenuto
bentivoglio, 4-1201: era munita la torre d' un for- ticello, ma il tutto
che l'assalto non trovò quasi resistenza d' alcuna sorte. balbo, ii-219:
24-371: vulcan gravoso, di coraggio, d' alta / possa, indefesso fuoco,
che in camicia la vegga, uscirà d' agguato, e presola e tenendola fortemente,
il luogo fortemente fia adusto, sarà diserto d' arene e di morto sabbione; imperciocché
essere per sé, e sentirsi parte d' un tutto, avere diritti imperscrittibili e doveri
(276): fu tentato fortemente d' entrarvi. carducci, iii-12-4: ma noi
, godere; attrarre). rinaldo d' aquino, 114: fortemente mi 'navanza /
teatro lagrime di cordoglio, or giubilo d' allegrezza. alfieri, i-83: quella prima
vostre aver- sitade. mostacci o rugieri d' amici, 421: però de la
abbia fortemente danneggiato privandomi di quel poco d' iniziativa virile che quel mio curioso stato
iniziativa virile che quel mio curioso stato d' adolescenza m'avrebbe concesso. -furiosamente
, 60 (98): il conte d' angiò si lamentava fortemente. gelli,
dio fornì l'uomo di questa specie d' istinto comune, si è ch'egli determinasse
in fondo, di eccessiva ombrosità e d' un principio di mania di persecuzione.
facente professione, o fortemente indiziato, d' invidia al signor rapisardi, mi parlò
far sussistere questa specie di bestiame. d' annunzio, ii1-2-1160: si vede il
macchia sotto i venti anni, che d' ordinario non supera i sette-otto metri di
ordinata al fine de la cavalleria franchezza d' animo e fortezza di corpo. cavalca,
una ghir- landetta verde di quercia o d' appio a dimostrare la sua grandezza.
noi abbiamo intorno i grandi vecchi alberi d' italia, dai quali era pur denominata
. boterò, i-282: la fortezza d' un esercito sta più presto nell'ordine che
fare per sua fortezza papa vittorio nato d' alamagna. beicari, 5-17: la tua
al magnanimo ancora s'appartiene per fortezza d' amore sostenere fortemente cose terribili, e
: io vado tratto da quella fortezza / d' amor che trasse pluto a innamorarsi /
senza avarizia esatta scelta de'materiali. d' annunzio, iii-2-94: -dove sono le mie
la fortezza del sito, la facoltà d' assaltargli senza gravissimo pericolo, partito da
del sito, fortissimo molto è quello d' italia; percioché è in isola tra dui
le emozioni, ecc.; forza d' animo. guittone, i-21-59: fortessa
convien che di fortezza t'armi. cecco d' ascoli, 1042: sempre è fortezza
fortezza è excellenzia e altezza e grandezza d' animo la quale appetisce grande e alte cose
e presenza di spirito e vera fortezza d' animo aveva mostrato costui in codesto accidente.
dei sensi); resistenza alle profferte d' amore. bonagiunta, lxiii-68: rendete
del suo cuore altro che la bellezza d' un volto. -coraggio, valore
e negli urbani tumulti diè tale segno d' intrepida fortezza che più non si vide di
. nelle quali domestiche fortezze più ancora d' opera e di studio si debba porre
quali stanno in cima de l'arbore d' essa carità: cioè la pazienzia,
, de la temperanza... e d' ogni altra virtù, la quale o
a ciò che sia ischifamento di nimistade e d' ogni scandolo, sia accrescimento d'amicizia
e d'ogni scandolo, sia accrescimento d' amicizia e fortificamento di ragione. 3
. davanzali, ii-116: nella guerra d' otone i soldati germanici cinsero le mura di
la dissenteria e a fortificare i membri d' entro. gherardi, 1-ii-414: il terzo
avea già carlo fatte, / fortificando d' argine ogni sponda / con scannafossi dentro
il campo lo potrete fortificare di tagliate d' alberi, o cavando terra munirlo d'argini
d'alberi, o cavando terra munirlo d' argini, di trincee, di fossi
: bisogna sopratutto approfittare delle molteplici linee d' acqua che interrompono il paese, difendendo
in aperto si fortificarono di gente e d' altre cose, aspettando l'impeto dell'ira
i-76: partita già quella parte delle genti d' arme della chiesa la quale aveva rivocata
... vende i frumenti senza participazione d' al- cuno,... diminuisce
fortifica i miseri quasi in un castel d' atlante, -rifl. chiudersi,
nondimeno non volle però usarle atto alcuno d' inciviltà. metastasia, xxiii-33: tutto
la collera, contro il dolore. d' annunzio, v-1-251: l'anima è fortificata
medesimo. -rifl. acquistare forza d' animo, energia morale, dominio di
efficienza. nievo, 54: sicura d' apprendere tutto con somma agevolezza, la
sono più che altrove robusti di corpo. d' annunzio, iv-2-147: era un sessagenario
composte e fortificate con torri e merli d' ogni necessaria e piacevole bellezza. guicciardini
collegati fortificato con fossi e con ripari e d' abbondante d'artiglierie. montecuccoli, 17
fossi e con ripari e d'abbondante d' artiglierie. montecuccoli, 17: helmstatt è
il giudizio, si può dir provveduta d' armi potenti per far fronte ai fantasmi
70: venne poi fu signore il duca d' ateni e ribandì gli sbanditi, e
riprovare lo giudicio de la gente piena d' errore; 4 falso ', cioè
e 4 vile ', cioè da viltà d' animo affermato e fortificato. m.
gli architetti in universale, overo maestri d' edificii e fortificatori di fortezze e maestri di
baretti, 3-148: assai pezzi delle mura d' asti sono reliquie di fortificazioni romane.
bersaglieri con bellissima caserma e fortificazione. d' annunzio, v-3-66: il punto debole
di sapore. -figur. d' annunzio, v-2-237: il latino dell'ecloga
più sgradevole; fortemente aromatico. d' annunzio, ii-246: un odor maligno di
... / di sudori, d' olio fortigno / occupava la via romana.
, iii-95: vi sono alcuni fortilizi d' un sasso invetriato come se ne trova
/ ripa si elevan tuttavia gli avanzi / d' un veneto fortino, ove sull'
, una baracca abbandonata, coperta d' alberi, in fondo ai filari.
francesco maria della rovere, duca d' urbino. la crusca ha 'in
delle vili, e con ragione d' utilitade sostenimento di fatiche. alberti,
: se ci potessimo armar il cuore d' una bricia di fortitudine,...
loricato il velite, sogno romùleo, squamine d' un'am- mirata fortitudine.
fortitudine fermato, ripieno di molti abitatori d' intorno intorno e di molte ricchezze abbondevole
naso un certo niffolinq, come mostrando d' aver a schifo quel lezzo caprino (
tappeto e spruzza nei damaschi una bottiglia d' acqua di colonia, per toglier quel
per toglier quel fortore di camera. d' annunzio, ii-248: le femmine belle
e di aceto. -figur. d' annunzio, v-2-154: sento il fortore dei
: scavando alcuna volta sotterra è avvenuto d' abbattersi fortuitamente in sepolcri antichi d'oltre
avvenuto d'abbattersi fortuitamente in sepolcri antichi d' oltre a mille e duemila anni addietro.
collegato da militar disciplina, la presenza d' un capo era di suprema e continua
: viandante pacificatore, / armato appena d' un fortuito tronco / d'albero,
/ armato appena d'un fortuito tronco / d' albero, ercole nudo, ercole solo
: quella laude acquistò [annibaie] d' avere con singolare arte quello dì ordinate le
facilità che gli untori ci avessero trovata d' eseguire in grande il loro empio disegno.
venir nelle fantasie umane, il simolacro d' achille, che il mio. berchet,
della natura umana, piuttosto che prove d' una imitazione non altro il più delle
a me in dispetto; / chi è d' una e chi d'un'altra fantasia
/ chi è d'una e chi d' un'altra fantasia. g. del papa
, i-124: chi considererà la facciata d' inanzi, lo vedrà levato da terra o
. razzi, 6-31: potrebbe la fortuna d' amara fartisi dolce,...
, un filosofo, un mercante e d' ogni sorte generazioni brevemente. parini,
doversi appendere il boto per la sanità d' agusta da'cavalieri romani fatto alla fortuna
della influenza comune, che dante à d' essere glorioso e famoso. boccaccio, viii-3-
», cioè il celeste corso. cecco d' ascoli, 733: fortuna non è
in una certa ora di un certo giorno d' un mese. fucini, 609:
legger la buona fortuna a una cliente d' elezione. luzi, 65: il venditore
dal mondo abbandonati amante, / e d' afflitte fortune ognor compagna. d'annunzio
e d'afflitte fortune ognor compagna. d' annunzio, iii-1-404: in che modo ella
, giorno, iv-466: là i vezzosi d' amor novi seguaci / lor nascenti fortune
umani e le fortune del mondo. d' azeglio, 1-227: il mondo ha passato
sibbene la confidenza nella propria fortuna. d' annunzio, iii-1-29: guardate: una
se da voi n'è dato / d' usar questa fortuna,... /
quello del legittimo proprietario stato derubato. d' annunzio, iv-2-254: faceva professione di
il felice esito di un'impresa. d' annunzio, i-740: rosse latine vele,
29: agatocle siciliano... d' infima ed abietta fortuna, divenne re di
bella, e ch'esser deve erede / d' amplissime fortune. parini, giorno
, giorno, iv-406: schiera d' eroi, che nobil estro infiamma /
eroi, che nobil estro infiamma / d' apprender l'arte onde l'altrui fortuna /
campanella, i-23: questa pena è coverta d' onori falsi, d'adulazione e da
pena è coverta d'onori falsi, d' adulazione e da ricchezze di fortuna, ne'
medesimi disegni, i quali erano insomma d' involgere sempre più fra le turbolenze il
dei cittadini, laonde la privata fortuna d' un individuo si compone di tutti i
tempo inclemente; intemperie. cecco d' ascoli, 511: se [la luna
prave stelle segue il moto, / d' acquosi tempi mostra la fortuna. giustino
s'incontrano a fortuna / le man d' astolfo con le benedette / di ferraù,
monti, iv-73: egli ha la fortuna d' aver continuamente a sua disposizione qualche febbretta
favorevoli. ariosto, 18-135: mostrava d' ognintorno il tempo chiaro / ch'avrian
stesso. chiari, 1-ii-18: risolsi d' afferrare alla fortuna la chioma giacché mi s'
e di spirito da non aver paura né d' un pugnale né d'un bicchier di
aver paura né d'un pugnale né d' un bicchier di veleno? rovani, i-24
procurarselo. parini, 483: è d' uopo uscir di cuna, / chi vuol
magalotti, 7-76: m'avete aria d' averci pensato pochissimo; fortuna e dormi
tancia, per ceccone? / fortunèlla d' amor, che puoi tu farmi?
i-240: vegnamo dalli lontani liti d' alessandria in questi luoghi, non volonterosi
ridurre la velatura al minimo, in previsione d' un fortunale. 2. figur
e fortunato e di sottile ingegno, / d' alta scienza e con parlar pulito.
carco di più bel peso il legno d' argo. gemelli careri, 2-ii-91: uno
non aver perduta la mia vita e d' essere una donna fortunata, perché tu mi
, 9: è rovina il ciel d' acqua; il cielo dove non arrivano i
; il cielo dove non arrivano i ragghi d' asino; ed il cielo che toccano
/ cinger potrò di rai, sparger d' onore / e render degno il nome suo
/ e render degno il nome suo d' istoria! leopardi, 19-m: ben mille
caro immaginar non perde / per volger d' anni. collodi, 72: se tutti
l'altro. -per antifrasi. d' annunzio, iv-2-523: prese il germe della
due giorni. avemmo un funerale invece d' uno sposalizio. fortunati sempre!
alcun v'è che m'oda qui d' intorno / di così lieti e fortunati amanti
vostra; pure non può esser, che d' ogni rinfrescamento che dona la fortunata acqua
fortunate tutte quante, / quasi obliando d' ire a farsi belle. anonimo fiorentino
un fortunato spirto / nel bel regno d' amore; e fra gli elisi / coronata
di trionfi laureati altero / e d' illustri trofei fregiato e cinto. leopardi,
fati, / di fortunati regni e d' aurei mondi / segno e sicura spene /
potesse essere più soccorrevole senza danneggiarsi. d' azeglio, 1-251: presso gli antichi
parini, giorno, iv-497: avvi chi d' altronde / con fortunato studio in novi
che i fortunati eventi / son più d' ogni sventura difficili / a soffrir. parini
bella prima. manzoni, 7: d' ogni intorno commosso il suol fioriva,
trapassati (il regno, i campi d' oltretomba). caro, 6-1055:
oltre le mete e i segni / d' alcide invitto i favolosi regni / di que'
avventurosa, fortunata età, / che d' oro anticamente si chiamò, / forse
memoria assiste loro per formar somiglianti giardini d' erudizione. -che ha lineamenti
conti, ii-37: veder mi parve, d' un leggiadro nembo / coperte ambe le
di perle star distesa, / e circondata d' amoroso lembo. p. verri
la fisonomia fortunata è un sicuro indizio d' un uomo che fida nelle proprie forze.
in pisa, e male fornito di gente d' arme da potere provvedere e riparare alle
il travagliare, il fortuneggiare e lo scadere d' italia si riscontrano mirabilmente coi successi proporzionati
di fortunevoli casi,... né d' ogni altra chimera imaginata per testimone di
quali novelle, piacevoli ed aspri casi d' amore e altri fortunosi avvenimenti si vedranno
-poi che l'impresse / il morso d' un vampiro. -temerario. michelstaedter
pagina volata di sulla sedia al fresco d' un balcone, diventano l'oggetto di
cavaliere fortunoso, pomposo, sempre piumato. d' annunzio, v-2-876: penso allo sguardo
allo sguardo di ettore modigliani nel giudicio d' un fortunoso domingo el griego da acquistare
attenzione insaziabile il racconto dei fortunosi amori d' un suo furiere. -che sovrasta minacciosamente
tempeste (il mare, una superficie d' acqua); che è reso pericoloso dalla
dalla violenza della corrente (un corso d' acqua). -anche al figur.
, 2-45: i'sono fi- gliuol d' un villano, / e 'l fortunoso mar
e molto sottoposta ai tempi fortunosi. d' annunzio, iv-2-922: ella era separata dai
violacei, di foruncoli nigricanti. d' annunzio, iv-2-287: ha il collo pieno
lo disponeva meglio all'amenità e dolcezza d' indole. moravia, vii-236: non mi
altro [tralcio] nasce dal tralcio d' uno anno, e sempre si lascia il
che i pratici chiamano serafica contemplazione. d' annunzio, v-1-1144: siamo passati di
ancora più complicate e fuorvianti di quelle d' oggi, ma il fondo di chiasso d'
d'oggi, ma il fondo di chiasso d' una strada italiana sarà sempre addolcito e
sarà sempre addolcito e animato da vive voci d' italiani. g. bassani,
bassani, 3-183: lui mi consigliava fin d' ora di non dare eccessivo credito a
subito via di colà, e così d' uno in altro luogo forviando e smarrendosi
sé stessi... perocché se d' un punto indivisibile forviassero, l'ordine
, non hanno altra soddisfazione che quella d' imprecare più spesso al primo uomo che
di san marcello di fazione panciatica. d' annunzio, iii-1-1222: poiché si- mone