e fregiata / per mezzo a liste d' oro e d'ognintorno, / e con
per mezzo a liste d'oro e d' ognintorno, / e con rete pur d'
d'ognintorno, / e con rete pur d' or, tutta adombrata / di bei
locato, / che mi scopria dianzi e d' ogni lato. folengo, ii-293:
occhi. tassoni, 5-54: dodici buoi d' insolita grandezza / il tirano a tre
che quegli sciagurati portavano come per segno d' allegria, in tanto pubblico lutto. massaia
termine della lor vita: foglie saziate d' amore, disgregate dalla forza che fin
e facilmente far potrebbono, / saressimo d' accordo. varchi, 24-34: io voleva
collana, affinché né egli avesse occasione d' avermi a capitare più a casa, né
: sedurla. monti, 5-63: d' amor tocco / tener giovanna e non
le facevan traballare ogni volta le ciocche d' oro ricciute e i fiocconi di seta nera
prodiero e il bompresso. d' azeglio, z-441: si partì su una
batté la vela e sibilò nei flocchi. d' annunzio, ii-53: sciogli! allarga
ed ampia / spiegavasi una ragna. d' annunzio, iv-1-334: il sole appariva e
oro di nuvola, fioccoso, e vivido d' interni lampeggiamenti come quello di un crogiuolo
di mortella, o di sondro, o d' olivo, giacché il solo latte non
o composti. i semplici o son d' acqua,... o di piante
. menzini, ii-293: quantunque a torto d' ede- racee foglie / vo cinto il
che fumano parecchi / forse è roba d' avana? oh sì per bacco!
.. scrivea le sue profezie in foglie d' arbori e scrivevale per versi; e
palme, e perciò dura fino al giorno d' oggi chiamarsi fogli quelli de'libri.
schetta foglia / là dov'i'vidi fior d' ogni colore; / e tanto vi
vi sentìo gioia e dolzore / che dio d' amore -parvemi vedere. arrighetto, 220
stava imparando a fischiare con una foglia d' erba tra le mani. 5
in catuna foglia avea scritto di lettere d' oro « ave maria ». sannazaro,
pietosa scrittura, / tutto per man d' amore / lineato a caratteri di sangue,
profumati come le foglie di magnolia. d' annunzio, iii-1-175 • 'mi parve
termine della lor vita: foglie saziate d' amore, disgregate dalla forza che fin
. algarotti, 2-148: una foglia d' oro, per quantunque assottigliata e distesa
così ben lucido che sembrava argento. d' annunzio, iv-1-21: il cuoio aveva
tartaruga fina da cui trasparisca una foglia d' oro. -in oreficeria, sottile lamina
, servendo di foglia alla superficie posteriore d' una lente di cristallo, rifletta quella
e languida, che v'apparisce, d' un lume o d'altro oggetto che
che v'apparisce, d'un lume o d' altro oggetto che vi si specchi.
di vetro, guemite della consueta armatura d' una foglia metallica. carena, 1-141
dello specchio. -tecn. laminato d' acciaio al carbonio o al silicio che
elemento ornamentale a forma di foglia (d' acanto o anche d'olivo), impiegato
di foglia (d'acanto o anche d' olivo), impiegato per lo più
ancora nel centro di quello una colonna d' uno verdissimo e fine ismeraldo, traendo forma
striate, con i capitelli a foglie d' oliva. 5. maffei, 5-4-119:
il bronzo, / quasi foglia pieghevole d' acanto, / ghirlandò le colonne.
frequenti foglie rappresentate in araldica sono quelle d' alloro, di castagno, di edera
strumento da tornire, conformato a guisa d' una fogliolina. 12. nella
con i motori spenti o rallentati, scivolando d' ala con movimenti alternati. - anche
ma in radice di ragione. cecco d' ascoli, 1838: non sempre è frutto
mie legiadre / non curo più il valer d' una foglia. firenzuola, 63:
fatto di levarne [degli arbori dello orto d' amore] pur una foglia. forteguerri
che 'n cima son bobolce / pascon d' ambrosia i fior sacri e divini:
naturalmente. -al cader delle foglie: d' autunno. - anche al figur.
dante, inf., 3-112: d' autunno si levan le foglie / l'una
cader co'primi freddi aride foglie. d' annunzio, i-689: da te cadrà
foglia / quando l'autunno è più priva d' umore, / che 'l freddo vento
verno. forteguerri, 7-53: proposito d' amanti è come foglia, /..
-in foglia: verdeggiante. d' annunzio, v-1-7: monti non ho veduto
senza che prima ne fossero intesi e d' accordo tutti coloro che erano alla testa
/ né il garrir pur si sente d' un augello. barilli, 3-23:
quel ch'i'sono, / facendomi d' uom vivo un lauro verde, / che
che le granella della rena e le gocciole d' acqua del mare e le foglie degli
? -i'non lo so; che dichin d' essere, n'ho io più che
. c. gozzi, 4-67: d' oro, di gioie e ricche spoglie /
, 6-17: ben che ruggier sia d' animo constante, / né cangiato abbia
tremando foglia a foglia, / rifiutarsi d' entrare nella stanza / dov'era l'
iii-133: sapete bene che una foglia d' arbore senza la providenza sua non cade.
1-27: grandi pese fracide / foglie d' ippocastano, e verdi e lievi / e
dall'origine delle quali escono alcuni ciuffetti d' altre foglicelle molto minori. tommaseo [
riccamente vestirsi di foglierella, di bassirilievi e d' ornati. cornice intagliata a bocciuoli,
quarzo commisti alle sabbie, / toltole d' oro impercettibili, / metalli amorfi disorganizzati.
di quell'ornamento chiamato fogliaceo, tempestato d' idatidi di grandezza diversa. 3
. marino, 16-251: lavorato è d' avorio [il carro] ed ha
carro] ed ha per tutto / d' azzurro e d'oro i suoi fogliaggi adorni
ha per tutto / d'azzurro e d' oro i suoi fogliaggi adorni. idem
arboree braccia /... / fanno d' intorno a questa pioggia ascosa / tappezzeria
dolci mele e ingiallano le pere. d' annunzio, i-924: dietro la cupoletta saracina
, che sono... l'invidia d' ogni arte umana con la fattura inimitabile
inimitabile de'fogliami di cui si vestono. d' annunzio, iv-2-5: alla fara quella
rumore, un mormorio, un mormorio d' acqua corrente. d'annunzio, iii-2-377:
, un mormorio d'acqua corrente. d' annunzio, iii-2-377: se insanire intorno
. alimento per animali composto di fronde d' alberi. soderini, iv-41: dando
. una mitra maravigliosis- sima di fogliami d' oro straforati. marino, 5-115: occupa
fogliami di gitto ha un partimento / fatto d' or fino e dilatato in tondo.
testa delle colonne, non è forse degno d' un racconto poetico? l. gualdo
la volta arrotondata quasi come la cupola d' un tempio, dipinta a colori delicatissimi
troppo fogliame *: ornamenti di parole o d' immagini lussureggianti. proverbi toscani, 3
. arald. lambrecchino intagliato a foglie d' acanto. 8. locuz. mangiare
puoi fare di pennello alcuni fogliamenti, d' indaco con biacca pura, su per lo
egli tendea nei prati i padiglioni. d' annunzio, v-3-674: nell'orto..
fae. monte, ii-390: ne'mal d' amor ognora frutto e foglio. d'
d'amor ognora frutto e foglio. d' annunzio, v-2-212: il fuoco è spento
.. più c'è da morir d' inedia e più tu spunti, e più
tu fogli. -tr. d' annunzio, iv-2-1078: i pipistrelli nerastri.
= deriv. da foglia; voce d' area tose, e settentr.
. barboni, ii-1-925: c'era d' ogni cosa un po';...
gran piacer ch'i'porto immaginato / d' un arbore fogliato dilettoso, / m'à
, / m'à fatto disioso / d' amor seguir, guardando nella cima. 0
per non e star nascosa / tutta d' octon fogliato soffia e stride / variamente
fogliato soffia e stride / variamente parlando d' una cosa. a. neri, 1-9
acqua forte potente, solvetti oncie quattro d' argento fine fogliato, cioè ton- dature
broccati vari e di tele e drappi d' oro tessuti, che lui non ne facesse
alcuna aggrati i sudditi della sede apostolica d' un quatrino per foglietta di vino,
qualche buon vino romanesco e un boccal d' acqua fresca per temperarlo. batacchi,
parti? - alle cinque. -foglio d' ordine: documento col quale i comandi
. panzini, iv-269: 4 foglio d' ordini ', bollettino ufficiale del partito
sarebbe dovuto dimettere per aver nel foglio d' ordini pubblicato un attacco alla germania.
vi servo subito. ecco la gazzetta d' olanda, ecco quella d'utrecht. questo
la gazzetta d'olanda, ecco quella d' utrecht. questo è il mercurio di
le notizie politiche e altresì letterarie o d' altro genere, come poi nelle gazzette
foglietto di 5 lire per il posto d' orchestra. 4. in filatelia
pinta carta o foglio / più si riguarda d' ogni straccio 0 taglio, / tal
anche: foglio non intero. mancanza. d' annunzio, iv-2-94: orsola leggeva quei fogli
primo foglietto della vostra come un gentile tatuaggio d' amore, di cui ella gioiva.
raffinata, che chi piglia a scrivere d' una cosa, se non mostra di aver
e in parecchi fogli volanti un centinaio d' adulazioni. carducci, iii-19-18: ma io
che non si farebbe di quelle somme d' oro che vi sono scritte. carducci,
recandomi a casa il burro sovra una foglia d' uva- spina in ora assai calda,
ed or di roma / volge, or d' iberia ei va note dettando. leopardi
del torchio. -foglio di avviamento o d' impronto: quello che ulteriormente si colloca
mento, io ho obbedito al comandante d' armi, e al pia
la pietosa scrittura, / tutto per man d' amore / lineato a caratteri di sangue
20-285: una gran raccolta di notizie e d' erudizioni settentrionali, stampata ultimamente in londra
la lingua volgare, ma essersi sforzato d' impararla da'nobili scrittori. marino, i-13
mezzo foglio reale un disegno di mano d' andrea finito di chiaroscuro. g. p
carta moneta. foglio di cento, d' un franco. mi dia il resto a
al municipio, mise insieme una redazione d' impiegati comunali e di maestri elementari,
: da lui ho avuto il congiunto foglio d' avvisi che mando a v. s
9-179: da ima sola oncia [d' oro] può trarsene più di settecento cinquanta
porte di firenze, 30: fogli d' ottone e fogli in bande, il cento
a peso lire sei e soldi diciotto. d' annunzio, iii-1-851: forse alla badia
frati / per un agnello un poco d' oro in foglio / da mettere nell'ale
. bartoli, 21-274: l'insensibile foglio d' una parete. -foglio cereo: in
mezza costa, con la punta a fogli d' olivo. clorici, 1-735: bisognerà
cervello per le mani, parlerebbono forse d' un altro uomo. loredano, i-iio
più o meno maliziosa, discorso o maniera d' operare. 11. dimin.
[alla lettera] col- l'imbrattare d' inchiostro bleu quattro bei foglioni di carta.
fa non isdebitavano del traviare i fogliucoli d' adesso; ma coloro che avevano
che uscia, / scemò la selva d' un foglioso ramo, / che velame gli
delle esperidi, pieno di alberi fogliuti d' argento, fioriti di gioie e onusti
fioriti di gioie e onusti di frutta d' oro più belle dei famosi pomi d'
d'oro più belle dei famosi pomi d' ippomene e di paride. d'annunzio,
pomi d'ippomene e di paride. d' annunzio, iii-2-1160: si vede il
. vj, li quali dovea avere d' opere di lui e del f. quando
quelle ancora che si fanno, a guisa d' un fondo pozzo, ad effetto di
ed è in ognuno dei luridissimi scompartimenti d' una fogna simile che pendono dai muri
fogne di pietra ribollenti di un brulicame d' insetti, che si chiamano città.
abitata da una razzamaglia di frivoli, d' eleganti, d'oziosi, di scettici,
razzamaglia di frivoli, d'eleganti, d' oziosi, di scettici, di indifferenti
, in quella sentina di ogni vizio e d' ogni scetticismo! -abisso (
ogni scetticismo! -abisso (d' ignoranza). bar etti, 2-173
. bar etti, 2-173: tutti d' accordo sentenziano a favore del sincero vecchio
del sincero vecchio; e si rallegrano d' essere cosi d'improvviso e così agevolmente
vecchio; e si rallegrano d'essere cosi d' improvviso e così agevolmente cavati da quella
così agevolmente cavati da quella profonda fogna d' ignoranza e d'errore, in cui si
da quella profonda fogna d'ignoranza e d' errore, in cui si erano lasciati
lippi, 7-54: ha il ceffo d' orso, e il collo di cicogna,
plinio fogna sfondatissima, dua milioni e mezo d' oro si manicò, e vedutosi rimanere
lui si sa l'usanza sconcia / d' aver dipinto la giustizia in faccia, /
radici di una pianta). oderigo d' andrea di credi, 88: anne dato
dato, detto dì, per fattura d' una fossa di braccia lxxv, fognata e
legni a guisa di barella con forza d' uomini nella sua fossa o formella grandissima,
sopraddetto si è ipermetro, e passa d' una sillaba la giusta misura.
non risquotibili, quella somma e quantità d' accatto ch'egli pareva a lui che a
cogli altri frateschi raggiri e abbindolamenti. d' annunzio, iv-2-987: tu sei l'
la misera prostituta,... prima d' esser costretta a spegner la foia dei
: in amore, in calore. d' annunzio, v-2-22: l'acre odor della
stampa, / la pania della corte e d' elicona. milizia, iii-208: ma
foibe ovvero quello slavo di doline. d' annunzio, v-1-590: stavano [i
viani, 19-677: sulle aie eran tenuti d' occhio come 11 foionco, la volpe
né dentro a suoi ridutti si parla d' altro che adoperar le foiose o i tassi
non si sa mai con queste carogne d' arcadi foiosi, che veggono me da
che sì n'agrada, / sogno d' infermi e fola di romanzi! boccaccio,
molti di voi, signori miei, pieni d' ammirazione ch'io vi narri fole di
vasto e maestoso che ci sia dato d' immaginare. prati, 1-246: quando,
ascoltavo narrazioni e fole, in casa d' un vicino, da uno che aveva girato
studio nelle vecchie fole di virgilio e d' omero, onde ben intessere su quelle
. ariosto, 5-37: io ben d' esserle caro altra certezza / veduta n'ho
, un impudente / veglio, imaginator d' ombre e di fole. leopardi,
rivolge il tergo vigliaccamente; gli piace d' illudersi, sogna progresso, libertà,
a l'infinite fole / di zenon, d' aristotile e di plato, / fa'
foco e fumo tien, chi d' acqua e terra. / s'arrivassero al
. -ant. vaneggiamento, delirio d' amore. tasso, 15-44: quivi
nella tromba, e un bel drappello / d' eletti cavalier corse alla fola.
dice * fola 'o 'folata 'd' uccelli, di popolo ec., per
frontale. - folaga verdipiede: gallinella d' acqua. trissino, 2-1-106:
, e tutto agita e sbanda. d' annunzio, v-3-225: soffiava su noi
. -in partic.: lo spostamento d' aria provocato da una persona o da
, 4-284: sotto le prime folate d' acqua mi cacciai in un cortile coperto.
di foglioline gialle fitte come le goccie d' una nuvola che passa. govoni, 643
forse alla prima balenante idea / la rete d' invisibili puntini / del sottolume d'una
rete d'invisibili puntini / del sottolume d' una diatomea. bocchelli, i-108:
le finestre spalancate / a quella tregua d' ostinati ardori / salìano dal giardin fresche
/ salìano dal giardin fresche folate / d' erbe risorte e di risorti fiori.
nella macchina, lo investe una folata d' afa mescolata con l'odore acre del
gli occhi di più di un ciocco d' olivo. 5. folto gruppo
1-318: si dice fola o folata d' uccelli, di popolo ec.,
loro chiesuola o il loro campanile. d' annunzio, iv-2-10: folate di gabbiani
. slataper, 1-93: una folata d' immagini come al ritorno delle rondini. stuparich
da una folata di vita: frulli d' ala, gorgheggi, festosità di penne sgargianti
gli riportava una folata di timori e d' angosce, per cui ebbe quasi un brivido
giungono improvvisamente e di lontano. d' annunzio, i-865: a tratti a tratti
. stuparich, i-362: passavano folatine d' aria pungente. = si congettura un
estremità sopra due fulcimenti, distanti pure d' un piede, si ruppe col peso
bel monte, e sovra e'crini / d' oro e di gemme un gran palazo
cicilian cammini. caro, 8-207: d' elettra fu padre il grande atlante,
/ signora, io v'amo. d' annunzio, i-672: de le braccia ignude
, / se non di stile, almen d' amor eguale. tasso, 8-4-122:
in un pensiero, in uno stato d' animo, ecc.). - anche
virgo benedetta, / e ama lei d' un amor reverente. /...
regina è tutta intorno intorno / fulcita d' occhi assai vieppiù che argo / ed ha
lato, il folclorismo delle democrazie popolari d' oriente, e dall'altro le rivendicazioni
musiche molto pure e di proverbi propri d' un paese agricolo, derivanti dall'osservazione
, cuoi, ceramiche e ornamenti, d' un gusto convenzionale e intollerabile. alvaro
motivi o spunti popolari (un'opera d' arte, lo stile di uno scrittore)
: dal '6o al * 76 il partito d' azione, mazziniano e garibaldino, fu
seta ordinaria. inventario di alfonso ii d' este, 1015: strenghe di folessello
lunghi bagliori folgoranti, perché rapide correnti d' oro invadevano il cielo. jovine,
/ folgorante, pomposa / di gemme e d' oro. -che manda vividi riflessi
attonito (un sentimento, uno stato d' animo); che colpisce la mente
la poesia, ecc.). d' annunzio, i-269: tremo se ripenso la
folgorante / che m'invadea, mista d' un sovrumano / orgoglio, quando il
era su le mie braccia palpitante / d' amore. panzini, i-457: aveva un
mi sono sentito come disfare, liquefare d' amore. e. cecchi, 8-95:
bernari, 7-372: non era bella d' una bellezza folgorante, ma viva,
folgorante, ma viva, e piena d' una grazia bionda, infantile.
folgorò sì forte, che molti uomini d' arme arsoro della folgore. petrarca, 113-6
, 2-50: in quelle parti ancora d' italia... vi folgora il verno
temerario, ancorch'i segni / vegga d' ira celeste, / dei giudicar per
che sparir fa 'l sole / folgorava d' intorno. ariosto, 10-109: lo dà
la memoria stanimi / de i capei d' oro il folgorare altero. tasso, 13-ii-
: nudo e senza splendor di ferro e d' auro / porge spavento; e l'
il core! grosso, iii-377: quei d' erari celesti eterni eredi / gittan diamanti
biancheggiar lontano / folgora, e con desio d' amor più intenso / ride a'monti
. pascoli, 761: nel cocchio d' oro folgorando ascese / l'eroe.
oro folgorando ascese / l'eroe. d' annunzio, iv-2-10: il sole folgorò,
mare / presso a scender l'astro d' oro; / d'onda in onda un
scender l'astro d'oro; / d' onda in onda un rivol d'oro /
; / d'onda in onda un rivol d' oro / si vedeva folgorar. -figur
gravi occhi apparve, / col folgorar d' un riso glie li aperse: /
nuova, / sì che dal fulgurar d' accesi rai, / che facean gli occhi
essendo in pruova, / ben mi credea d' esser sicur ormai. marino, 313
: l'alma pace / desta su pare d' amor patrio il foco: / folgorando
amor patrio il foco: / folgorando d' un riso osserva e tace / l'
quasi sempre spenti, ma li accendeva d' improvviso se voleva, e allora folgoravano
del quirinale, aspettando, novelli dioscuri d' italia, il momento di folgorare nella battaglia
il momento di folgorare nella battaglia. d' annunzio, iv-2-999: l'allegrezza le folgorava
quarta del calvario sul quale folgorava la gloria d' iddio: bologna. 5
13-ii-202: poich'alfine il glorioso ibero / d' aragon venne folgorando e spinti / i
e influisce dolcezza nelle luci pudiche. d' eredia, 8: i begli occhi,
occhi di ninfe antiche ne'fiori. d' annunzio, iii-1-294: lucio settala rimane a
, xii-1-281: un arbor folgorato / d' amor nuovo riguardo; / lo qual senza
che porta al folgorato suo parente. d' annunzio, i-912: tutto, tutto
; rivelazione improvvisa e stupefacente. d' annunzio, v-3-356: la fiamma dell'intelligenza
e ricerca l'individualità nelle singole opere d' arte come altrettante figurazioni e momenti della storia
che fondesse una gragnuola, che parea coppelli d' acciaio. g. villani, 12-84
apparisce tutta la sua via a modo d' una luminosa biscia. varchi, v-
sacrato petto uscivano fulguri, e dardi d' amore, tutti infocati. delfino, 182
, / entrambi con sovrana maestria. d' annunzio, v-1-236: sembra che il
, v-1-236: sembra che il guizzo d' una folgore passi su tutto il tumulto.
freccia. battista, vi-3-148: folgori d' arco, e turbini di fromba /
tua luze, / vezendo ch'altri d' essa prende luze / più che non si
mentre ei parlò, di maestà, d' onore. dottori, 1-247: smorza i
furie e abbassa il capo aurato. d' annunzio, ii-41: si volse egli men
io non dirò dell! scomunichamenti e d' anatemati, tanto di parole che di
manfredi, i-84: e te solea / d' eloquenza appellar folgore e tuono. alfieri
ogni nebbia di invidia, ogni nugolo d' odio, ogni fulgure di nimixtà nelle
armata, e dall'altro la ragione d' altre tante ragioni munita,...
sentimento, di un'idea. d' annunzio, v-3-793: tuttavia, se ella
folgoreggiante si è del vostro cielo. d' annunzio, i-107: [il sole]
: il momento è giunto, in cui d' un solo / folgoreggiante tuo sguardo tremendo
. pascoli, 1275: e nell'incanto d' una rosea sera / o nel folgoreggiar
una rosea sera / o nel folgoreggiar d' un'alba d'oro, /..
sera / o nel folgoreggiar d'un'alba d' oro, /... / ripenseremo
si ritrovano, onde i raggi folgoreggino d' una costante virtù. 2. scagliare
. redi, 16-ii-45: le glorie d' amor le più lucenti / folgo- reggian
pria di provarsi in guerra, / squadra d' eroi, qual biada, / folgoreggiata
/ lo travolse in un gran folgorio d' astro. bettini, 120: pel bimbo
bimbo il folgorio / del ciel gremito d' astri / è la casa di dio /
di dio / ritta senza pilastri. d' annunzio, i-870: ei li guardò disperdersi
lume di fulgurosi baleni et al suono d' una grossa pioggia. 2.
, / un guardo folgo- roso / d' un bel volto amoroso /...
{ fòlio 0 foglio indo, indiano o d' india), sm. bot
da rimaner bianco, o bigio, o d' altro naturai colore del pelo adoperato.
ondeggiava davanti al casino dei 'galantuomini'. d' annunzio, iv-2-612: anche una volta
. impedivano a una folla di curiosi d' entrare. barilli, 2-24: folle industriali
, xxiv-171: in alcun luogo inculco folla d' esempi, in alcuni altri ne scarseggio
de la terra, ove confusa / giacea d' alberi folla e d'animali, /
confusa / giacea d'alberi folla e d' animali, / che un tempo fur,
annunziato la mia presenza. io non desidero d' aver l'onore di esser promosso al
esser promosso al grado di prima donna o d' orso danzante; e, tutto che
tutto che democratico, odio la folla. d' annunzio, v-3-815: qual miserabile cosa
: si può notare come le folle d' america siano tanto più sensibili al cerimoniale,
cattaneo, ii-2-288: dal peso d' un centimetro cubo d'acqua distillata e
ii-2-288: dal peso d'un centimetro cubo d' acqua distillata e ridotta alla temperatura di
: il prezzo richiesto per ogni grammo d' oro lavorato a mano con sottili ceselli
con sottili ceselli superava di poco quello d' un grammo d'oro grezzo.
superava di poco quello d'un grammo d' oro grezzo. 2. fis
, 238: sono grama e pentita d' avervi giamai usato cortesia. -umile
un umile fante, ma un soldato d' italia a ora a ora buono o gramo
pucciarello, vii-799 (1-14): d' esta vostr'acqua a la mia engorda
la tristezza del mio viver gramo. d' annunzio, v-3-56: que- st'ultima
i-150: la sorte nostra è grama. d' arzo, 1-62: dai costoni dei
spolverini, xxx-1-131: vecchio e mendico errar d' intorno / vedrà la moglie afflitta,
; / macìe di sterpi, e d' infocati sassi, / per cui vedovo starsi
onofri, 93: nascondo / la volontà d' amarti, ahi troppo grama. bocchelli
lavorano e dirompono la pasta per mezzo d' un adattato strumento che dicesi stanga e
madia, o di frullone, la stanga d' ima gramola. govoni, 2-158:
, 1-53: dirompono la pasta per mezzo d' un adattato strumento, che dicesi stanga
431: tre bandiere / con grampe d' orsi. 2. manciata.
, 14-137: -sembra che parli per simboli d' eresia... - e in
grana awien che bolla e stagni. d' annunzio, ii-411: ecco i suoi già
3-1-90: quel divenire [un vaso d' argento] oscuro non procede da altro che
: certe terre... sono d' un'altra grana e nemmeno l'olio di
più tosto sembianza di granai, che d' altro. pascoli, 46: zeppo il
52): que'giovinastri ebber voglia d' andar a vedere quello sterminato mucchio di noci
1-284: ammiriamo... la sagacità d' al- cuni animali, come..
davanzali, ii-106: s'aveva il granaio d' egitto e'tributi di provincie ricchissime.
l'olanda e la francia possono servirli d' abbondante granaio. cuoco, 1-87:
fissata questa discrezione col 'granaio generale d' abbondanza 'da me progettato..
graziose cose del mondo sopra il manico d' una granata. pascoli, 163:
. è un mazzetto di scope o d' altra cosa simile, che s'adopra per
saltavan destramente sopra i fuochi / fatti d' aride paglie e di granate. lastri
la granata ho covato sempre una nidiata d' amori. -serbare le granate e le
acetose. ramusio, i-io: nel mezzo d' ottobre colgono le mele, le granate
di terra (e, in seguito, d' acciaio) riempita di polvere da sparo
); nel secolo xviii proiettile scoppiante d' artiglieria costituito da un involucro sferico di
nelle feste pirotecniche, il fiato vigoroso d' una granata... si tramuta poi
vi sparge sopra una poca d' acqua. 2. prov.
suo di sandalo, di canna d' india, ebano, avorio e di gra
antichi, 168: sette ispighe uscivano d' un cesto bellissime e granate. macinghi
il granato il suo decoro, / ricco d' innumerabili rubini. avanzi, 5-5-84:
granati pomi al piede intesta / la buccia d' or mille rubin ricopre. guazzo,
de granato. -ant. pomo d' adamo. leonardo, 7-i-175: il
celesti, di gazzera marina, giallo d' oro, granato, ametisto, zaffiro.
ha gittato a una cimasa / una pezza d' arancio e di granato. 6
(ed è espressione che g. d' annunzio riprese da una definizione di nietzsche
e i cori nel loro colmo rinculare d' improvviso e rimpiattarsi sotto i colpi infaticabili
capitati mentre è in corso l'espugnazione d' un fortilizio. 2. figur
.. anch'esse, di fisime e d' averi, i dalla persia e pel
. tose. chi raccoglie i granchi d' acqua dolce prossimi alla muta e li conserva
chiamano granchi, non si possono sforzare d' andare velocemente, però che alcuna fiata vanno
tutta una cosa tonda..., d' un de lati gli escono quattro piedi
, una testa grande come il petto d' un uomo, si mise stupidamente a
generico; e tanto si poteva intender d' un lombrico, o d'un granchio
si poteva intender d'un lombrico, o d' un granchio porro, che tutti sono
nel quale il sole entra nel solstizio d' estate; cancro. ariosto,
, pretestando / il granchio nella gamba. d' azeglio, 1-92: i suoi nervi
del granchio, di quelli che veggon d' inghilterra che vagliono un carlino in circa
1-i-120: si trattava di mugnai lauti d' una volta, non di quelli d'
d'una volta, non di quelli d' adesso, immiseriti, striminziti, col granchio
gongolacchiava credendosi esser per ciò l'angelica d' orlando da mont'albano. -camminare
il granchio della buca con le man d' altri. guarini, 363: guardate
gente doppia, piena di fallacie e d' interessi..., non d'altra
e d'interessi..., non d' altra cosa facendo più aperta professione,
, 108: almanco i'potrò dir d' aver per genero / un uomo sodo,
sostenere le proprie ragioni. d' azeglio, 2-39: domani, a dio
bene gli uomini s'ingannano nelle cose d' altri, almeno nelle loro non doverebbero pigliar
di fosso ', è un piccolo granchio d' acqua dolce, a guscio piano,
visibile contro uno scoglio quasi a fior d' acqua, si lasciava cullare dalla calma ondata
; e quanti se ne son cavati d' un sol bucolino di questo vostro sapere.
in 4 o ', con un poco d' enfasi viene a dirsi 4 porro '.
ha preso / un granciporro nel verso d' omero, / il qual non ha,
olina, 1-75: nel palato patono d' alcune ulcerette, che volgarmente diconsi
credete pur, signor, che men d' un paio, / granati qual pe'fianchi
collare ', in segna d' ordini cavallereschi, di maggior grado ancora
s'estenda sopra tutte le genti d' arme, così da piè come a cavallo
solamente ordinare contro di loro le levate d' offese e rimettere al consiglio la provvisione
, 11-2: in su l'estremità d' un'alta ripa / che facevan gran
come un pentolino di dua quattrini, d' argento, con belle mascherine in foggia rarissima
siena, 1-129: due corone, una d' argento in capo al nostro signor gesù
, ne seguirà il dover cominciare ciascun d' essi con lettera grande. carducci, ii-12-229
barbaro, lii-2-251: la fanteria si fa d' uomini più grandi. tasso, 8-23
di persona grossa e grande, / d' ulivigno color, ma grato all'occhio.
grande, / calloso e nero e dinanzi d' un pezzo. ariosto, 6-18:
/ lo porta via con tal prestezza d' ale, / che lascieria di lungo tratto
borbonico nel viso lungo e smorto. d' annunzio, v-2-358: mi parlava dei bagni
portò la midolla del cedro. frottole d' incerta attribuzione, xlvii-271: che gran coda
braccio, una testa grande come il petto d' un uomo, si mise stupidamente a
e sei figliuoli, sole e sanza governo d' anima, e male governo del corpo
sviluppato, cresciuto adeguatamente, fronzuto, d' alto fusto (un albero); rigoglioso
, io: godono ancora la frescura d' un'altra pianta, che fa le foglie
spazio, una superficie). cielo d' alcamo, 59: cierca la terra ch'
e 'l regno di plutone, / sentendo d' allegrezza il dolce verso, / veggendo
asemona, e viene insino al torrente d' egitto; e ancora saranno i suoi termini
son come lor vezzeggiati; / gran sacca d' orzo e gran fasci di fieno.
.. pensò di ridurre in forma d' omo il monte athos, e nella man
. inventari, 1-216: uno bossolo d' ariento grande, ove si votano le fave
la polenta in quel paiolo, pieno d' acqua, troppo grande per bollire presto.
attendato alla campagna. marino, 4-65: d' una montagna alpestra / eccola intanto giunta
i monti che avvallano tra chiostre sonanti d' acque, la gente raccolta intorno alle
eleggerlo che iddio fece, e in virtù d' esso, sollevatoi di peso da quel
quel gran basso, ch'è la vita d' un pecoraio, portarlo al maggior alto
erta di montagna precipiti, con gagliardia d' impeto e foga pari al furioso andar di
, 3-71: vidi genti a la riva d' un gran fiume. ugurgieri, 81
interna, e di gran luce e d' oro / e di ricchi tappeti aula superba
giamboni, 7-18: a questa generazione d' arme provarono i cavalieri, che gli
cavalcanti, 29: cavalcò ne'paesi d' imola, essendo in que'tempi grandis
trovò molto ghiacciato il fosso della città d' imola. grazzini, 4-53: ti so
d. bartoli, 25-372: ricordami d' avere udito un predicatore, uomo di grandissima
smorta, in un gran silenzio. d' annunzio, iv-2-668: poi si fece un
alzata ch'ebbe la spada, ferì d' un grandissimo colpo enea. boiardo,
vero glielo avea cavato, deliberò pur d' andar per rimedio a maestro serafino.
. alvaro, 9-112: tutti credono d' essere educati perché dicono scusate e prego
tempo che mi porti amore; / ma d' una cosa mi rincresce e duole /
grande... si truovi acerchiato d' infiniti bisogni. tasso, n-ii-96: molti
bavera; / in premio promettendola a quel d' essi / ch'in quel conflitto,
1-1-255: servono questi [fogliami] d' un ottimo cibo per mantenerle [le bestie
il caldo grande, se beono alquanto d' acqua, par bene che in quel
: in quella battaglia ebbe gran mortalità d' una parte e d'altra. simintendi,
ebbe gran mortalità d'una parte e d' altra. simintendi, 3-20: o pelleo
era la peste inistimabile, grande. d' annunzio, iv-2-153: alcuni mesi dopo
di picciola fonte tempera grande sete. d' annunzio, v-2-295: era venuta
, come se le avesser levato un peso d' addosso. -ampio, esuberante (
faceva grandi gesti di benvenuto e poi d' invito a entrare. 21.
teglio per guadagnare il tempo perduto. d' annunzio, iii-1-612: si cavalca a
principio a gran voli, ma va d' uno in altro ramoscello con corto viaggio volando
3-4-215: io chiamo distanza mediocre quella d' una lega, grande quella ch'è
lega, grande quella ch'è più d' una lega, piccola quella ch'è meno
taglio delle spade quasi tutti gli uomini d' età da portar arme. lancettotti, 395
, ch'eran molte e grandi, / d' infanti e di femmine e di viri
cavalcanti, 166: soldarono grandissima gente d' arme, a piè ed a cavallo.
, e nobile. onde ima cosa d' un grande prezzo è grande cosa. s
bisticci, 3-297: lesse in più terre d' italia con grandissimi salari. machiavelli,
guittone, i-20-128: ma quello re d' onni re, che discese di cielo
/ è scritto in ogni fior. d' annunzio, i-4: -oh, allah è
inf., 27-70: io fui uom d' arme, e poi fui cordigliero,
ragionare, però che seppe molto / d' ogni scienza e fu grande e aldace.
amare quanto seo più e de servire e d' onorare e adunare insieme ciascun valente e
. pur avesti anima grande e generosa. d' annunzio, iv-2-60: egli era mite
savonarola, 7-i-18: uno è più grande d' intelletto che l'altro, e però
e grossissimo di testa, e grandissimo d' ingegno ferdinando arrivabene. -illustre
uno suo grandissimo compagno, chiamato buoso d' avernia. giov. cavalcanti, 61
un certo maso, / grand'amico d' entrambi. -anche posposto all'aggettivo
affari: io che non chiedo altro che d' esser lasciato vivere! baldini, 7-26
: venite all'ombra de'gran gigli d' oro, / care muse, devote a'
4-166: era stato più volte borgo-maestro d' an- versa, uomo di gran fazione
che conducessi certe galee in quei mari d' inghilterra; qual fu cosa grandissima e difficile
grande ancora è l'opinione della santità d' un bonzo, nomato nequiron, che si
e quasi tutte grande e squillanti. d' azeglio, 1-444: giocai più forte per
questo luogo, con tutte le allusioni d' immagini che simile tratto consentirebbe.
udir sonar vicino, / che la foresta d' ogn'in- tomo empia. davila,
mediante il quale, di nuovo e d' ogni tempo, assai terre e città
, desiderosissimo di assicurarsi di lui e d' obligarlo alla sua difesa, gli propose
messa grande? cicognani, 9-7: d' estate: in montagna e al mare nei
: quel dì, che 'n lite verrà d' asia il regno, / tra due
che più li agrata, / e via d' un passo è più dottata / che
un passo è più dottata / che d' oltremare in saragusa / ed in battaglia.
tempo nostro è tanto quanto una punta d' aco. savonarola, 8-i-33: ancora ti
mutarsi è un gran segno e argomento d' aver, la volontà ferma a. mocenigo
salute de l'anime. f. d' ambra, 4-18: importa assai che dimostriate
cose alla grande, per distinguersi. d' annunzio, iv-2-86: ella aveva ora una
e guastamente della fede cattolica. cecco d' ascoli, 1764: carne volpina vuol
in preda al gran furore / le città d' animali orrendi e immensi? settembrini,
concitazione e vibrò la spada contro la testa d' un alare, quasi disfida alle parole
mai non sale / ed è conpiuto d' ogne cortesia, / ma no'li torna
che sentono di tisico. f. d' ambra, io: poi che la cosa
dovila, 89: avrebbono grandissima comodità d' accumular danari. zeno, xxx-6-128:
: mettiti, sancio, in ginocchion d' avanti / al signor duca; e per
quello che da alcuna femmina... d' ordine più nobile adimanda amore, conviene
baldinucci, 1-16: rappresentato in figura d' un giovane di vago aspetto,.
aretino, 8-29: il mulattiere era d' un venti anni o circa, sbarbato
, con la fronte come il fondo d' uno staio, con due lombi badiali,
maturi? lenzi, 1-54: alla piazza d' orto san michele... non
'ncontra il cielo eresse / l'alta mole d' error, forse tal era. manzoni
con compassione da grandi, raccomandavano loro d' essere ubbidienti. pascoli, 746:
: alcibiade,... da'grandi d' atena per invidia non vogliendo essere offeso
principi, i ministri, i generali d' armata, i magistrati, i grandi
de'grandi è l'uso / valersi d' opra ch'essi stiman rea. massaia
dossi, 543: gli occhiali o d' oro o di osso, le canne d'
d'oro o di osso, le canne d' india dall'aureo pomo, e le
donne, mezzane e minori, e d' ogni altra generazione. vasari, iii-624:
il tuono / parea le vette subissar d' olimpo. butti, 165: i suoi
lembi di cielo orientale dopo una pioggia d' aprile. 2. per estens.
bocchelli, 11-73: di sulla soglia d' entrata, l'occhio è chiamato e
, richieggono che compariate in autorevole portamento d' abito o d'insegne, non diate
compariate in autorevole portamento d'abito o d' insegne, non diate perciò nel grandeggiante
: acciocché con quella ben intesa distribuzione d' accompagnatura andando più sostenuto, più grave
brilla / sotto la buia volta. d' annunzio, iv-2-1004: soli grandeggiavano sul
stessa famiglia, tanto son simili. d' annunzio, v-2-417: quelle primitive incisioni
: il temperamento del semesi ha modo d' effondersi anche in ciò che parrebbe un
diedero a grandeggiare, e a non curarsi d' altro che d'imitare le nobili qualità
e a non curarsi d'altro che d' imitare le nobili qualità di quelle persone che
re-sacerdoti or con mentite chiavi, / d' oro ingordi e di sangue, altri
miei viziosi sistemi. 4. crescere d' importanza, di potenza, di virtù,
porge la man benefica alla drammatica. d' annunzio, iii-2-1101: sento che il mio
ii-538: alcuna volta il fiorimento istantaneo d' una favella fu veduto emergere da un ratto
fortissime castella... guemìo grandemente d' assai gente e di molta vivanda e d'
d'assai gente e di molta vivanda e d' ogni altro fornimento che fa bisogno a
piovene, 5-223: il costo della mano d' opera era grandemente aumentato dalle agitazioni sociali
, 1-67: io grandemente mi vergognava d' essere, e di parere italiano. botta
e incrudeliscono insieme, è bisogno grandemente d' un governatore che sia forte ed esercitato
pietro vieusseux, ove si dava lettura d' ogni libro e d'ogni giornale che uscisse
si dava lettura d'ogni libro e d' ogni giornale che uscisse in europa.
solamente non temo, ma, desideroso d' udire, grandemente domando. serdonati, io-xii
2-304: fu grandemente prezzato in fatti d' arme, e fu buon governatore di battaglie
1-iv-67: i nostri re della casa d' angiò... erano grandemente obbligati
.. erano grandemente obbligati a'papi d' avignone, e per conseguenza gli furono
carità. carletti, 28: arbori d' incredibile e impensata grandezza. i. riccati
ferri, altre di corde, altre d' ancore, delle quali ve n'ha oltre
iv-17: erano bottoni di legno, d' osso e di metallo, arrugginiti; coltelli
arrugginiti; coltelli e temperini e forbici d' ogni grandezza. moravia, ix-49: collocai
del quadro mi pare che lo permetterebbe. d' annunzio, iv-2-284: tra la grandezza
è in roma... una statua d' uno ermafrodito, di grandezza d'una
statua d'uno ermafrodito, di grandezza d' una fanciulla d'anni tredici. pulci,
ermafrodito, di grandezza d'una fanciulla d' anni tredici. pulci, 15-47:
donna, non che per una monaca. d' annunzio, v-1-388: ecco questa mano
, e chiamasi ancora a'nostri tempi piè d' eliprando, il quale è poco meno
eliprando, il quale è poco meno d' un braccio alla nostra misura. equicola
i monti,... le ossa d' una sformata grandezza. levi, 2-147
va caendo questa grandezza egli, ma d' essere grande come sono gli altri uomini,
: portava in mano uno gran pezo d' albero di sterminata grandezza e grossezza.
, i-124: chi considererà la facciata d' inanzi, lo vedrà [l'edificio]
, e sopra tutto alle signore veneziane d' una grandezza tale che per la piazza di
le guerre dell'asia; tutte le grandezze d' egitto. temanza, 177: v'
: enea fece due cesti addurre / d' ugual peso e grandezza. gemelli careri
. -portata (di un corso d' acqua). -in partic.:
, carbonchi, topazi, zaffiri, smeraldi d' ogni grandezza. fracchia, 167:
intorno al collo dieci file di perle d' ogni grandezza. 7. quantità più
. tolomei, 2-284: empiè d' acqua un gran vaso insino al sommo,
e poi vi pose dentro quella massa d' argento, di cui quanta grandezza fu
poco popolo, che non ha carestia d' edifici, sì che si possa dire come
è stato collocato in cuor sconoscente. d' annunzio, iv-2-375: le nostre parole,
pericolo chiedevano o pane o pace. d' annunzio, iii-1-1007: questa rovina /
innanzi mai apparì in tutta la terra d' egitto. serdonati, 10-80: ve n'
navarca, conte di canpagna, duca d' urliens e paladino di briga. aretino
. sarpi, vi-1-39: la pubblicazione d' un monitorio così severo, repentinamente fulminato
paolo iii farnese, avendo desiderio grande d' innalzare la casa sua sopra ogn'altra,
casa sua sopra ogn'altra, cercò d' abbassare quanto si potesse il più la grandezza
, potente e civile per eccellenza. d' annunzio, iii-2-60: tutto tarengo tra
e di grandeze, / di senno e d' ador- neze sete ornata, / e
auro e argento e non gentil coragio / d' esser piacenti. / grandeza si consuma
non già grandessa alcuna di sangue, d' amici o di podere omo parte da
dei più famosi e dei più rispettati d' europa. alfieri, 8-43: e
dov'è più di grandezza, è più d' angoscia. dante, purg.,
. caro, 11- 342: d' italia al regno aspira, / e le
inclito sangue di che nato io sono? d' annunzio, v-1-13: se mai a
, v-1-13: se mai a grandezza d' eroi fu dedicata opera di metallo,
fra giordano, 3-222: tutte quelle grandezze d' iddio, che dette sono per li
in lui sanza nullo contrario o menimamento d' alcun bene; perocché non sono in
poverello, / sol per noi aricchire / d' infinita ricchezza, / o dolce mamoletto
di grandezza e di risorgimento nella letteratura d' una nazione non si misurano a brevi
grandi tratti nel cammino della civiltà. d' annunzio, iv-2-536: volgeva l'ultima
assai ben seco potenza si cima. cecco d' ascoli, 1389: grandezza d'animo
cecco d'ascoli, 1389: grandezza d' animo è nel conseguire / le valorose
cose dello mondo / e nella vita d' insino al morire. boccaccio, dee
moltitudine che oltraggiata dalla loro grandezza tenta d' incatenarle o di deriderle, e chiama
morì catone. questa saldezza e quasi fierezza d' indole, questa sicurezza di portare sempre
storici che sorge adesso in ogni punto d' italia è attività non infruttuosa, è preludio
tutti i semi della grandezza, si figurerà d' essere non uomo di leggier condizione,
, e si compone di degnità, d' asprezza, di veemenza, di splendore,
elegante. tenca, 1-203: povera d' intreccio, più povera di personaggi, [
dà al solenne spettacolo della storia l'efficacia d' un grande insegnamento. -prolissità,
, si viene a intendere una grandezza d' arte, secondo che di ora in ora
capponi, 4-315: in tutte le opere d' arte, non mai si offrono esemplari
galileo, 3-1-391: il diametro apparente d' una stella fissa della prima grandezza non è
e solo barrito, / proprio è d' un solo e semplice elefante, / e
, / di viver sempre nel tremor d' iddio, / perch'è prencipio della sapienza
con gran valenza, / discrezion ch'è d' ogni virtù madre / con suo'figlie
s'awede o sol pur anche sospetta d' esser cerco a morte da alcun suo nemico
una soavità di modulazione agreste anche artefatta. d' annunzio,
la gentilesca grandigia del cavaliere vestito d' una roba di velluto fosco a
roba di velluto fosco a liste d' oro. baldini, 3-260: potè vedere
, in mantello ducale di broccato d' oro. ma non so quanto fosse in
quanto a gusti personali così nemico d' ogni sfarzo e grandigia. =
, 2-177: traspariva un bulicame / d' illustrissimi e di dame. / cappe
di chiarezza, e si può dir d' idee positive nella grandiloquenza platonica. leopardi
che tieni per mano, se degno d' uno stile grandiloquo... o se
discorsi pomposi di memorie del campidoglio, d' aquile romane e di conquiste mondiali.
l'aria fatta plumbea; e innanzi d' aver tempo di dire che in qualche posto
arditamente; ed i rimproveri grandinarono. d' annunzio, iv-2-200: egli ballava.
, 159: tante erano le commesse d' armi e di strumenti guerreschi che grandinavano
udivano soli in quella morta solitudine. d' annunzio, iv-2-168: dieci, dodici,
io sarò là / quando l'erba d' oro dei prati / grandinerà di rosee
: tutta da capo a piedi, e d' intorno quanto era il vano dell'arca
l'umor nutritivo] debbe esser pienissimo d' acque, di parti saline. a.
targioni tozzetti, 12-11-308: in atto d' entrare in città, da una grandinata
entrare in città, da una grandinata d' archibusate restò ucciso. a. martini,
somigliante a una lunga striscia, qual è d' una serpe, vaghissima di colori e
/ di ricchissime gemme, un cinto d' oro / se gli vidde ben tosto in
), dovuti al congelamento delle gocce d' acqua delle nuvole (e, in
e pioggia e grandine / diluviando, d' ogni parte in fuga / ascanio, i
il disastro maggiore fu la grandine, d' uno strano colore grigiastro. pavese, 5-78
92: la fanteria spagnuola scaricando folta grandine d' ar- chibugiate lo veniva ad attaccare per
sassi, ricoperse il povero perinotto. d' annunzio, iii-2-232: saliva senza crollo /
autunno non goda delle tue frutta. d' azeglio, 2-223: quest'anno, è
. bencivenni [crusca]: fae d' uopo mollificare primamente la grandine, e
si morse la lingua; s'accorse d' essersi lasciato troppo vincere dalla stizza,
atto della conclusione. f. d' ambra, 4-85: a punto ben ci
di perle che si sgranano, tintinnii d' argenti e d'ori pestati.
che si sgranano, tintinnii d'argenti e d' ori pestati. = deriv.
di nube / pregna di pioggia; tre d' acceso foco, / e tre di
di essi hanno scaricato tutta la furia d' una meteora devastatrice, rispettando i vicini
i suoi apostoli nella sagrestia del duomo d' urbino, in piccioli quadri bislunghi e
ci richiami indietro. 2. stato d' animo e atteggiamento di chi è molto
ma sempre ancora formidabile, sempre bellissima d' espressione e di grandiosità. -magniloquenza
linee che elena sola sapeva apprezzare. d' annunzio, iii-1-276: il vento, il
cavallo parevano piccolissimi in quella solenne grandiosità d' alberi e di sfondi azzurri. govoni,
randaccio,... nella basilica d' aquileja, sotto quel mirabile soffitto a carena
a carena di nave, è stata d' una grandiosità dolorosa e consolante come l'
salvatica ruvidezza quello è un dei paesi d' europa che mi siano andati più a
uomo. -sostant. d' azeglio, 1-338: è impossibile non rimanere
dò? -è vero! -grida più d' uno: -ha ragione! pietro bernardone è
maestri, eglino medesimi passarono, a fine d' impossessarsi del dissegno, per questa necessaria
del dramma e quelli della tragedia. d' annunzio, v-3-76: il disegno vi è
ride, che piange, che grida d' entusiasmo ed entusiasma e fa ridere e piangere
sono per altro vari edifici pubblici degni d' osservazione. i più rimarchevoli sono sei
un certo loro particolare e bizzarro genere d' architettura, che non manca di fare il
senza un arbusto -una nevicata lunare. d' annunzio, iv-2-446: un silenzio altissimo regnava
un sol uomo e dai suoi mezzi. d' annunzio, iv-2-403: da tempo io
che non affieno di voler grandire / e d' innorar lo vostro gentil core. cicerone
. c. vannetti, xix-4-764: prepotenza d' epiteti grandisonanti; lusinga di nomi speziosi
. chiari, li-io: strisciavano d' ogni intorno i lampi, strepitavan le
/ ciò ch'io ben vidi d' esse / insieme ed in divisa, /
volgar., i-xi-3: poscia che d' una medesima materia molti n'avranno detto
, al grand'imperio, al gran- d' amor alla giustizia e zelo alla religione.
iii24- 42: nel 1858, lasciato d' insegnar retorica al servizio del comune di
amici. bocchelli, 3-71: meritava d' esser nato ministro di qualche elisa baciocchi
: dinante la grande rivista la granduchessa d' assia nel presentare il suo reggimento all'imperatore
landolfi, 3-181: durante l'esecuzione d' un'opera cui assisteva, nella prima fila
tommaseo [s. v.]: d' ordini cavallereschi. 'grande ufficiale della legion
ordini cavallereschi. 'grande ufficiale della legion d' onore'. b. croce, iii-22-223:
bere, e che sono scampate, d' allora in poi bevon volando e più non
paolo da certaldo, 113: procaccia d' avere l'amistà d'uno o di
113: procaccia d'avere l'amistà d' uno o di più grandi uomini de la
dove ritoman poi le lor grandure? d' annunzio, v-3-633: quante grandùre, quanti
nelle loro famiglie musici castrati o menni d' altra parte. = deriv.
partic.: spicciolato (un acino d' uva). s. maffei
s. maffei, 5-1-235: il nome d' acinatico, che viene a dir granellato
quella spaccatura cacciando otto o dieci granella d' orzo o di grano. a. cattaneo
conducendo granelli di frumento per la provvisione d' inverno. manzoni, pr. sp
, non sarebbe andato in terra. d' annunzio, v-2-708: scoprire il segreto dell'
. gioberti, 254: se desideri d' introdurre una mutazione qualunque nella vita..
delle fronte tre granella che paiono quasi d' oro. bencivenni, 4-94: questo
... granella di mortine e d' ellera e d'uliva. crescenzi volgar.
granella di mortine e d'ellera e d' uliva. crescenzi volgar., 5-6
granelli de l'edera. -acino d' uva (o anche vinacciolo).
piluccando / del già maturo grappolo pendente. d' annunzio, iv-2-1336: tastavamo i grappoli
sembra che sia / un maturo granel d' uva lambrusca. magalotti, 24- 362
... un grappolo... d' otto melangoli di portogallo, così serrati
portogallo, così serrati come le granella d' un grappolo d'uva la più serrata
così serrati come le granella d'un grappolo d' uva la più serrata. 3
tempesta percosse e guastò tutta l'erba d' egitto e tutti li arbori fiaccò.
vivere tanti anni quanti quelli granelli erano d' arena. ramusio, iii-126: io ho
: io ho nel terzo libro detto d' un granello d'oro che pesava 3600 castigliani
nel terzo libro detto d'un granello d' oro che pesava 3600 castigliani. caporali,
diavolo per un granello di polvere. d' annunzio, iii-i-bibbia volgar., v-385:
: trovai in circa una libbra e mezzo d' oro die sono formate da granelli di
.. ho notato con piacere la bruciatura d' un granello di fuoco. pavese,
e pruovisi a vedere un di que'granelli d' acqua da sé. baruffaldi, 1-48
nessuno, possessore sotto il cranio suo d' un granello di giudizio, se ne lascierà
giudizio, se ne lascierà abbindolare. d' azeglio, 1-378: a quest'edificio,
che la borsa de'granelli se gli riempiè d' acqua. i. nelli, iii-35
46: taluno pensa avere del cervello d' avanzo, ed ha più del granello.
g. bentivoglio, 4-1576: il re d' inghilterra, potente in mare,.
. vicini, 13-50: un pezzo d' uomo dalle gambe un po'roncolite per
malcapitato... nelle granfie. d' annunzio, v-3-627: doveva dibattersi invano
in qualcosa: impossessarsene avidamente. d' annunzio, iii-1-957: tu che conficchi ovunque
granfie. granfiata, sf. colpo d' artiglio; il segno la
un rudere; ma cascine e stalle d' oggi sono le « grangie » e le
le sue indecisioni... minaccia d' essere travolta in un caos di barbarie senza
il metallo fuso in un recipiente pieno d' acqua immobile o agitata, al cui contatto
mediante setacciatura; si distinguono una graniglia d' acciaio (usata come abrasivo per il
. soderini, ii-212: qualche rugiada d' agosto... lo fa granire
nelle tenebre irrequiete. -sostant. d' annunzio, iv-2-602: le collane molteplici di
fisicamente. negri, 2-953: ebbra d' una felicità elementare che la dorava e
ammaccaturine; nel che fare si servono d' un punteruolo d'osso e d'avorio
che fare si servono d'un punteruolo d' osso e d'avorio dolcemente appuntato,
si servono d'un punteruolo d'osso e d' avorio dolcemente appuntato, percuotendolo bellamente con
questi [i fogliami dei boschi] d' un ottimo cibo... quando appunto
le ricotte. jahier, 3-33: gracile d' òssa e granita bene: qualità apprezzatissima
frugoni, 3-i-49: chi è uomo d' ingegno granito... non è sottoposto
,... granite minutissimamente e tinte d' un non so qual bruno durevole.
granito: parti colare tecnica d' incisione (detta anche genere punteggiato
'una maniera par ticolare d' intaglio o d'incisione, o un genere
par ticolare d'intaglio o d' incisione, o un genere d'intaglio
intaglio o d'incisione, o un genere d' intaglio detto dagli oltramontani 4 maniera
; uno è rosso, che viene d' oriente; l'altro è bianco e nero
feldspato, la mica, l'omiblenda. d' azeglio, 4-82: vi s'entra
nere, ma le più rosse sbiadate. d' annunzio, i-961: santa maria degli
e scassinandone gli argini di granito. d' annunzio, v-3-371: questi versi portentosi.
maestro, che ancor io son ambizioso d' una croce. g. b. adriani
della sua facoltà generativa all'ambiziosa lusinga d' inscrivere nei fasti futuri della famiglia un
di francia e gli mostrò vivi segni d' amore. tommaseo [s. v.
fama, la chiarezza e la felicità d' un gran maestro! berni,
frumento. baldi, 1-21: avea d' altrui danar sì fatta copia / per
ciclo vegetativo di tre mesi. d' annunzio, iii-1-803: viene il parentado /
chicco. -in partic.: acino d' uva. bibbia volgar., viii-254
i melagrani si chiamano in più luoghi d' italia pomi granati, da molti grani
. negri, 70: un gran pane d' orzo... non solo con
la semola o scorza dell'istesso grano d' orzo, ma con la sua veste di
, iii-121: [ii] grappol d' uva, ove i molti grani compongono un
una manina / di bimbo il sonaglio d' argento? moravia, ii-191: avevano
parochi della città]. -grano d' india: granturco, mais. soderini
... altri lo chiamano grano d' india. genovesi, 3-101: l'america
] il maiz che noi chiamiamo grano d' india. -grano siciliano: granturco
bartoli, 43-3-208: l'aver l'uso d' una parte del letto del fiume cuama
tempo di cicerone equivaleva a 528 grani d' argento. -antica misura di lunghezza
troppo dal lungo uso. -grano d' orzo: nelle armature medievali, rigonfiamento
con forma e grandezza di un chicco d' orzo) del filo di ferro che formava
maghe. 10. numism. moneta d' argento e rame fatta coniare da ferdinando
e rame fatta coniare da ferdinando i d' aragona per il regno delle due sicilie
equivaleva idealmente la 6ooa parte deu'oncia d' oro. de rosa, v-591-52:
esser di figura simile ad un grano d' orzo, grano ordaceo è dimandata. a
male... ha tutta l'apparenza d' essere un'ulcera sinuosa...
, ii-243: è terra di grano, d' orzo e di vigne. lastri,
come gli ave a grano a grano / d' una corona. ojetti, i-173:
grano di molte virtù mescolando il loglio d' alcune imperfezioni era riputato proclive a gli
. dossi, 793: un granino d' ingegno lo ha e lo mostra.
v.]: 'granocchiaia', nome volgare d' una specie di sgarza, così
dice che la semenza ci fosse portata d' africa dai saracini, in tempo delle
sia uno de'cavalieri commendatari), d' età d'anni xxix compiiti, il
uno de'cavalieri commendatari), d'età d' anni xxix compiiti, il quale vogliamo
dell'abazia di cluny, gran priore d' un ordine cavalleresco. = comp
gran sacerdote '. segnatamente del popolo d' israele. ritenevano il titolo di gransacerdòte
il titolo di gransacerdòte anco gli usciti d' uffizio. papini, 20-455: il
] le morti succedute in breve tempo d' un sommo pontefice,... d'
d'un sommo pontefice,... d' un gran soldano de'turchi e di
4 pare il gran sultano ', d' uomo bruscamente imperioso, boriosamente superbo.
.. comprendo il grano turco, o d' indie. percoto, 108: un
saldando fra di loro su una lamina d' oro grani aurei (ed è detta
iii-21-217: lavorate finissimamente [le laminette d' oro], e con quella delicatezza di
e al modo di dispersione dei granuli d' argento nello strato dell'emulsione. 5
molto ravvicinati gli uni agli altri, d' un colore molto simile a quello del
privi di colore, del volume d' un grano di miglio o di pisello,
sue varie tensioni, fermenta nella granulazione d' un impasto coloristico. = deriv
del diametro apparente di circa un secondo d' arco (e sono in agitazione e
8. fotogr. ciascuno dei microcristalli d' argento che si formano nell'emulsione fotografica
turco; giacché visire è titolo generico d' alta dignità in quell'impero. panzini
-letter. museruola, frenello. d' annunzio, iii-2-90: chetati se non vuoi
di dentiere, con le loro grappe d' oro vecchio, con i loro palati
ant. grappa pelosa: grancevola. d' alberti [s. v.]:
volgar., 128: grappavi uno ramo d' ulivo. poliziano, st.,
uno staffier mio pari grappa mille scudi d' entrata. 4. intr.
soturini, i-476: piglierai dieci parti d' uva grappèlla matura... e
della lancia. inventario di alfonso ii d' este, 1282: grapelle di ferro
fondo con due marre. -grappino d' arrembaggio (o d'arrembo o d'abbordaggio
. -grappino d'arrembaggio (o d' arrembo o d'abbordaggio): rampino
-grappino d'arrembaggio (o d'arrembo o d' abbordaggio): rampino che veniva usato
. -grappino a mano: grappino d' arrembaggio più piccolo e maneggevole.
sul fondo del mare o di un corso d' acqua, o, più raramente
grappolo. gràppolo, sm. tipo d' infiorescenza e d'infruttescenza costituito da un
gràppolo, sm. tipo d'infiorescenza e d' infruttescenza costituito da un asse centrale allungato
2-108: trovato il ragno uno grappolo d' uve..., li parve avere
albero, ma bensì raggruppati a guisa d' un grappolo. 0. targioni tozzetti,
figura ovale, come nella vite. d' annunzio, v-2-407: lorenzo, è
abbia settantanni valichi, / è innamorato d' una bella giovane. -per estens.
tutta piena di viti cariche di grappoli d' uve e di pampani. bocchi,
per allusione al fatto raccontato ne'numeri. d' annunzio, iv-2-549: nulla veramente quivi
di bianchezza una nuca quasi oppressa dal peso d' una capellatura più densa dei grappoli marmorei
d' annunzio, v-1-667: le vedove, coi
rari autobus del quartiere, / con grappoli d' operai agli sportelli. -di
insetti). battista, iii-397: d' api dorate è qui grappolo folto.
dall'asse penzolan reste di cipolle e d' agli e grappoli di pomidoro vizzi.
dal materiale che si trova nei canali d' alimentazione che si diramano dalla materozza.
materozza. 8. arald. grappolo d' uva: simbolo di unità, di
piccole e scure, a grappoli, d' un nero quasi bluastro. -per
. pirandello, 7-200: quella tetra saletta d' ingresso... aveva il soffitto
il giovane, i-378: con essa opre d' onor produsse a grappoli / in difesa
onor produsse a grappoli / in difesa d' aione. c. e. gadda,
e la midolla / del suo panunto e d' uve un grappolétto / par ch'ad
sotto l'avare frasche i grappoletti. d' annunzio, iv-2-1297: il ribes e i
estrema sua punta di molte foglie e d' un grappolino, che promette di farsi grappolo
di api, sospeso all'estremità d' un ramo. c. e. gadda
una materia fatta preziosa e sontuosa a forza d' essere tormentata e consunta. grappósa
volgar., 4-4: sono altre spezie d' uve bianche... e birbigoni
naglia, botta di graselle. d' annunzio, v-3-158: meno spessa
le grascie a schiena di mulo o d' asino. pascoli, 1044:
monasteri / ricchi di grasce. d' annunzio, v-3-120: ora passava la
, un'arena ginnastica e un coro d' orfeonisti. 4. abbondanza di generi
con carne calda e mele e con seme d' oppii altresi, ed abii grassa di
ii-792: a ventuno anni s'invaghì d' una bellissima giovinetta di nobile casato.
loro penne in balìa di certi capponi d' alta grassa, che s'impinguano alla mensa
persona, / e fèllo a petizion d' una bagascia, / antea, ch'egli
vedervi grascia: non vedere alcuna via d' uscita, alcuna possibilità di vantaggio.
graticcio. inventario di alfonso ii d' este, 2891: nella caneva granda
graspi ed i gusci delle vinacce. d' annunzio, iii-1-684: getta dalla finestra
quello che si ottiene a rovesciar buglioli d' acqua su graspo. -spirito di
sono fatti di pelo di camelo e d' altre lane aspre, le quali nascono fra
, le quali nascono fra i graspi d' i datteri. boterò, 2-33: se
: le rane... in forma d' uomini vivono grassamente. bocchelli, 13-76
.. dichiarò grassatori di strada, ladroni d' infa mia, quanti disotterrando
supponevasi da tutte le persone, / fingeva d' impiccarsi per furti e grassazione. massaia
ottiene diluendo calce spenta in una quantità d' acqua di peso 304 volte superiore;
, e sentono comunemente del grassetto. d' annunzio, v-2-590: non mi piacciono le
primo segno della bellezza, come nei paesi d' oriente; forse perché per raggiungere la
e. cecchi, 9-155: quando il d' ancona tenta una definizione più stretta,
dà nell'arido; o deve contentarsi d' una grafìa unita, affrettata; sotto alla
: il taglio sì di questo come d' ogn'altro albero, che dee servire
governo, a cagione della sua grassezza. d' annunzio, iv-2- 1257: le creature
abbevera del loro sangue furioso, prima d' inghiottirle e di convertirle in sua grassezza
è a dire terra di grassezza e d' abbondanza. machiavelli, 59: [dinocrate
. boterò, 1-25: santongia è provincia d' incredibile grassezza. c. dati,
loro botte drento di ragia a modo d' intonaco; e se così non faces-
campi lavorati e nelle vigne del mese d' agosto: e poi d'aprile e
vigne del mese d'agosto: e poi d' aprile e di maggio, quando saranno
grossa, e secondo il solito mi favorì d' un porco cignale non molto grande,
,... grasse e piene d' umore, di colore più presto giallo che
dell'acqua sia abbondante e a supprimento d' esso,... e ch'el
194: si dee l'uomo guardare [d' estate] di cose salate, di
7-182: se io avessi una cinquantina d' anni manco su le reni, non mi
oggidì la più opulente e abbondante città d' italia e quella ove più s'attenda
s. bernardo vedendo alquanti monaci godere d' aver le ricchezze e le vivande grasse date
. villani, i-380: colle ricchezze fatte d' arti e di mercatanzie e usure in
grasso / di roba più ch'esperto d' addiettivi, / nel dimagrar diè in
fracasso. boterò, 67: lo stato d' un cittadino grasso era sopra tutti desiderabilissimo
fa grasso lo sbirro e la spia. d' annunzio, iii-1-580: te n'andrai
mercanti grassi / e di buffoni e d' uomini di corte. michelstaedter, 448:
-che consente un abbondante bottino. d' annunzio, iii-1-418: ricordatevi della guerra della
grasse, ma ivi ànno l'aiere piena d' alcune minutissime et invisibili musculine. nardi
poste davanti agli occhi le grasse pianure d' italia. s. contarmi, lii-n-264:
e. cecchi, 614: si tratta d' un commercio probabilmente più grasso di quanto
. -lussuoso, confortevole. d' annunzio, v-2-40: ora eccomi, di
abbisi belletta di fiumi, per esempio, d' arno, che è quella terra grassa
, l'aria grassa riducono in poco d' ora così nera la faccia delle case
, 1-6: nel dividere l'acqua d' arno, il trabocco delle fornacette piglia l'
gravida di grassi paroioni, / d' equivoche espressioni, / ch'hanno doppio il
ignorante, sciocco, rude e grosso d' ingegno. anguillara, 2-21: sta sordido
1700 lire e più; per trecento giornate d' istruzione ad un povero maestro lire 800
di qualcosa: abbondarne. f. d' ambra, 3-4-6: delle quali [bugie
. pananti, ii-280: si dice d' uno che schizza il grasso da tutte
un esortando l'altro gliele venderono credendo d' aver fatto un grasso negozio, quando
grassottone? / perché gli ha cera d' esser buon compagno, i venga,
ch'avea una sacoccia piena di radici d' erbe, insieme con...
, insieme con... grasso d' orso, con molt'altre imposture. campiglia
profumato o no, non importa. d' annunzio, iii-1-596: ungergli il becco bisognava
letto, le dii a bere un poco d' acqua di legno, le freghi la
ha sempre bisogno di nuovo cibo, e d' essere aiutata col grasso che continuamente si
: tutte le provviste di benzina, d' olio, di cordami, di grasso erano
mordenti e col grassume di balenotto. d' annunzio, iii-1-959: sei la vescica di
a'coiami, avendo succhiato del grassume d' essi, non più buone alla concia,
grasta di garofani. = voce d' area merid., dal lat. tardo
region. vasaio. — voce d' area merid., deriv. da grasta
era la stanza difesa e serrata / d' un muro grosso, e d'altezza infinita
/ d'un muro grosso, e d' altezza infinita; / sol di verso
una lampadina a olio appiccata alla grata d' una finestra sbatteva la sua luce rossastra
la sua luce rossastra sui contadini scamiciati. d' annunzio, iv-2-1264: di là dalle
ad un suo parente alla grata venuta, d' un bel giovane che con lui era
la fanciulla alle grate del parlatorio vestita d' abito di monaca. zucchelli, 406:
, i-182: mi rispose... d' esser stata nel secolo abbastanza per conoscere
(149): vide una finestra d' una forma singolare, con due grosse grate
, alle grate, / ospite caro? d' annunzio, iv-2-512: v'è dietro
s'io ben concipio, / serà d' adam e d'èva il lor principio;
concipio, / serà d'adam e d' èva il lor principio; / le grate
quattro grate, / che cancelli han d' or fin, s'esce ne gli orti
francescone] ai forellini della grata. d' annunzio, v-2314: spiccatomi dalla grata
raccolto la mia confessione, ero tenuto d' occhio non senza sospetto dal càlonaco parato
/ gialle che ne l'ombra sembrano d' oro, / sonnecchiano allineati. 4
più metallico, collocato in un corso d' acqua per impedire il passaggio di oggetti
. v.]: colino fatto d' una gratina di rame. =
vide e molto gli confortò nel servigio d' iddio. guicciardini, 2-3-124: fu
delfino] ad arrostir sopra la gratella coperto d' anici, di finocchi e di coriandoli
] con una piccola rete posta in capo d' ima pertica biforcata. rosa, 161
il passaggio dell'aria; grata. d' alberti [s. v.]:
varie file di canne o arelle, d' ordinario ne'canali che comunicano con valli
quando comenza e intenerire bolirà mezo quarto d' ora, po li meti a sugare a
34-13 (iii-152): rami insieme sortii d' olmo compose / e fe'di lor
cobra e gran paniere, / pien d' uve bianche e nere. carena, 1-314
pieni di formaggi, / e gremiti d' agnelli e di capretti / gli stabbi.
di rami, un graticcio, a foggia d' 'ha- mac '; ma non
del pubblico, o in alcun chiuso d' alberi dentro a un bosco, o nelle
, per attraversare terreni melmosi e corsi d' acqua. giamboni, 7-67: se
a graticcio: travatura reticolare. d' annunzio, iv-2-879: il coro dei passeri
560: il soffitto lacunare, a rosoni d' oro, era in gran parte precipitato
. de'bardi, 1-10-49: la mischia d' ogni banda ormai s'appicca, /
gran peso adosso, e non hanno paura d' affondare. 8. agric.
sì si ponga un graticcio ovvero strumento d' asse forato, a questo disposto,
, i-142: era più secco e smunto d' un graticcio, / i denti in
fatte nella magna di travette in forma d' una graticola di ferro, e queste
gesù, che m'hai fatto degno d' esser tua ostia in su questo fuoco.
. mangia. vasari, ii-536: finì d' intagliare... una carta grande
che già aveva cominciata, tutta piena d' ignudi che arrostivano in sulla graticola s.
di gioie le manette di strazio. d' azeglio, 2-395: san lorenzo sulla
cellini, 572: farai in modo d' una graticolina di carboni sopra alla tua
di sostegno; grata. d' annunzio, v-2-367: a quando a quando
che si cuoprono spalliere, pergolati. d' annunzio, iv-2-1335: le viti qua
in sua mano, quaranta mila scudi d' entrata. siri, iv-2- 340
questo abboccamento che... al principe d' oranges, a gratificazione del conte ludovico
governatore regio il castello della sua città d' oranges. -in dono. sarpi
. villani, 9-43: sopra tutto desiderava d' essere confidente e servidore del comune di
altezza serenissima di savoia sono stato gratificato d' una pensione di mille scudi d'oro.
stato gratificato d'una pensione di mille scudi d' oro. morando, 122: tolse
baldini, 6-105: il giorno delle nozze d' argento dei signori nipoti il cardinale fece
prima di colazione li avrebbe gratificati d' una visita. -premiare (una
contentavo dell'averlo tirato a dugento scudi d' oro, che 10 li riducessi anco
che 10 li riducessi anco a 200 d' argento, e a quello che più
qualunque moto della nostra mente, operazione d' intelletto e azione dell'anima, per la
gratificargli, si dà nome di cupidità, d' appetito e di desiderio.
saranno alcuni altri i quali, dilettandosi d' arte di canto, disiderano col cantar,
avuto più fretta di toccare il danaio d' altri che di spendere il suo. a
dello spaccio [di tabacco] esente d' imposta e d'affitto per dieci anni?
di tabacco] esente d'imposta e d' affitto per dieci anni? -in partic
casa; ed aspetto la tua risposta. d' azeglio, 2-268: il caffè azeglio
hanno domandato finalmente scudi ventimila di moneta d' affitto per ciascun anno e quindicimila scudi
profferisco * gratis et amore dei'. d' annunzio, v-3-640: grande manicatore a ufo
che sete i finiti ne lo stato d' innocenza. m. villani, 9-43:
sì come discretissima madre di magnifìcenzia e d' onestà, sorella di gratitudine e di
agnese, con quel misto di gratitudine e d' impazienza, che si prova a un'
samento di tal grato e piacevole stato mercé d' altrui. e. cecchi,
quei giorni, come un dissimulato segno d' addio. bocchelli, 3-139: la bocca
pananti, i-307: -veramente mi dispiace / d' avere a darle una cattiva nuova;
bartóli, 22- 241: gratissimo d' ogni piccol servigio che gli si faccia.
e per tutte le vie a roma. d' annunzio, iii-1-101: quando lo sforzo
, e me n'era grato come d' una medicina deliziosa. levi, 1-210:
agosto la mandi al gratissimo giosuè carducci. d' annunzio, v-3-827: il suo devoto
v-3-827: il suo devoto e grato gabriele d' annunzio. -ant. fedele.
alberti, 162: si vuole cercare d' aver donna apta a procreare, grata a
meritano la grata reverenza dei posteri. d' annunzio, i-21: da 'l cor
piace e non è a grato. cecco d' ascoli, 3282: dico del celidonio
gli ebbe ridutto / colui che più d' ogn'altro gli fu grato. castiglione,
vi mancava chi, cantando, dire / d' amor sapesse gaudii e passioni, /
tento pur, diva cortese, / d' ordir testura ingiuriosa a gli anni, /
donne. 5. che dimostra delicatezza d' animo; che attira benevolenza e simpatia
buona e gratissima accoglienza. f. d' ambra, 4-7: la prima era per
né con rose cinge / i bei denti d' avorio, e i grati e belli /
, de'pifferi e del lauto e d' altri instromenti. dovila, 440:
che per le tenebre / osasse d' inalzar la lancia fulgida. leopardi, 20-8
cosa è più grata, se liberi / d' affanni, e stanchi, da paesi
via. buonarroti il giovane, 10-874: d' una favola nuova il nuovo gioco /
la sollevassi alcun poco dalla sua afflizione d' amore. tommaseo, 3-i-130: che
è grato a tutti loro il pieno vento d' estate; che trascorre fra acque e
.. più grata / che 'l sol d' inverno e dolce più che l'uva
, / sì belle e delicate, / d' un amoroso incendio arsero allora / e
fumante il sacro incenso erutta quivi / d' alito peregrin grati vapori. parini,
fonte discorrea per mezzo un prato; / d' arbori antiqui e di bell'ombre adorno
di lingua espedita e pronta, e d' una certa dolce e grave e grata
come buona speranza il cor dilata / d' allegrezza, cotal a me quell'orto /
, 6-ii-500: luogo molto salutifero e d' un'aria grata, vistosa, saluberrima.
/ mi fu interrotto da dolci armonie / d' un canto d'angel dentro una corea
da dolci armonie / d'un canto d' angel dentro una corea. s. degli
, se operasse, colla celerità, d' esser il primo a portargli tanta lieta
: ivi surgeva un graticel stridore / d' un fiumicel ameno e dilettoso, / che
piacevolezza. guittone, xlviii-in: male d' amor male ho tanto mostrato, /
incominciai: « o anime sicure / d' aver, quando che sia, di pace
di tal grato e piacevole stato mercé d' altrui. 2. gratitudine;
gratitudine; ringraziamento. mostacci o rugieri d' amici, 422: dunqua, s'io
ammirabele, / non pòi salire equabele d' amore adoguagliato. 3
: gratuitamente, disinteressatamente. rinaldo d' aquino, 100: senza fallire, /
al meo paraggio. mostacci o giacomo d' aquino o anonimo, 420: ben degio
della pace di grato donò al re d' inghilterra la roccella. gherardini [s
sì com eo, lasso, ostai d' ogne tormento? guinizelli, iv-36 (20-9
timoroso, /... / d' amare e di servire sia voglioso, /
amore del monti ch'ei mi sa grato d' aver difeso. = deriv. dal
item nel detto brodo, giungivi albumi d' ova stretti, tagliati a modo di dadi
, 6-54: in questo mezo è d' avere cura di non ricevere qualche grattacapo.
: dal suo appartamentino all'ultimo piano d' un grattacielo alla periferia,..
grattagrànchio, sm. ant. mal d' orecchi. pulci, iv-174: indozzar
. ma il prurito è una mordicazione d' umore escrementiccio che cerca d'uscire,
una mordicazione d'umore escrementiccio che cerca d' uscire, e 'l grattamento è una rarefazione
'grattabùgia', strumento composto di fila d' ottone, quando più quando meno
meno grosse, accomodate insieme a guisa d' un pennelletto. serve questo a
la grattapugia per istendere l'amalgama d' oro e di mercurio nella doratura d'oro
d'oro e di mercurio nella doratura d' oro modellato. = dal provenz
di grattarlo pure un poco, meno d' un'ave maria, sì si corica in
egli è certissimo, che dei molti modi d' intorbidare l'acqua, che abbia il
. landolfi, 2-205: gli parve d' udire un grattar di scopa dall'altra
4-182: in un campo isolato un paio d' irsuti bufali al giogo d'un leggero
un paio d'irsuti bufali al giogo d' un leggero aratro che gratta appena la
orecchio. -grattare la lira d' alceo: scrivere versi di contenuto politico
giusti, i-158: dai vani lamenti d' amore passai, grattando la lira d'
d'amore passai, grattando la lira d' alceo, ad altri vanissimi sonniloqui.
che dicano loro cose, che desiderano d' udire a diletto, non ad utilità.
; / e però fa ritorno il secol d' oro. d'azeglio, 1-185:
fa ritorno il secol d'oro. d' azeglio, 1-185: addio studio, addio
sono pur tanti que'giovani che dalle scuole d' umanità portan seco un prurito più o
o men morboso di letture eleganti e d' esercizii accademici, e se lo vengono
per cui s'introdussero, trovando chiusa d' improvviso la grattaruòla. = deriv.
poi dite: cosa tal mi par d' avere / in mente, perch'io l'
grattato dalle unghie, metteva la pelle d' oca. faldella, 7-72: la cattedrale
, i rapè grattati, l'avana d' olanda, e gli altri tabacchi pesti
grattato. tesauro, 7-85: cara confidenza d' amico, persuadervi che il vostro emolo
in letto... per cagione d' ima piccola grattatura nella gamba.
. in virtù delle frequenti grattature. d' annunzio, 4-ii-153: la diversità di materia
servirci delle congiunzioni riempitive, non come d' aggiunte vane e quasi rimettiticci e grattature
. grattino1, sm. strumento d' acciaio, per lo più di forma
che tfovaro / non vi campò valer d' una grattugia. sacchetti, 155-80: andando
nievo, 32: mi par ancora d' udire il romore monotono delle croste menate su
utensili vari: catini, mezzine, ombrelli d' incerato verde, stacci, granate,
della sera che gli erano indispensabili prima d' andare... a profumare col
: e or quel ch'è ordinato è d' uopo fare; / spazzar le stanze
. grattugétta. inventario di alfonso ii d' este, 2178: una gratusetta d'
d'este, 2178: una gratusetta d' argento. magalotti, 2-74: grattugétta traditora
la nocemoscata, la buccia di limone, d' arancia. = deriv. da
di pasta con l'acciugata e pesto d' aglio, e peperone, e basilico con
andò in questi zorni con cinquanta omeni d' arme a sue spese in reame per servir
, vii-287: condiscese il papa a gratuirli d' una prorogazione di due mesi. monti
: cromuelo, o per segreta commession d' arrigo che temea di cesare e gli
quei gratuirsi, la sottoscrisse in nome d' arrigo.
insegnare gratuitamente le lettere e la lingua d' italia. imbriani, 1-207: prodigano
necessità che siavi un'alta idea dei doveri d' un cavaliere verso la sua dama.
la forma delle virtù gratuite e doni d' iddio. pallavicino, i-728: se l'
gemelli careri, 1-v-26: sono tenuti d' assistere, ne'dì festivi, alla
, alla cappella regale, come alunni d' un collegio di fondazione regia. in
a sua disposizione due gendarmi in qualità d' impiegati all'ufficio del comando di piazza
creduto in obbligo di dare in più d' un'occasione qualche lezione gratuita di educazione e
/ atterrar marte od ettore, / o d' afrodi te il mignolo ferire. g
iii27- 295: esercitava con molta lode d' ingegno l'officio d'av
esercitava con molta lode d'ingegno l'officio d' av vocato gratuito dei poveri
, senz'altra ragione che di un po'd' ani mo preso nella vittoria
dunque congiurate voi pure a danno d' un uomo che ha avuto bisogno di far
andare: fine a sé, contentezza d' esser vivo, puro spreco.
amplissima del mio solito padre confessore. d' annunzio, iv-2-157: l'arcivescovo d'orsogna
d'annunzio, iv-2-157: l'arcivescovo d' orsogna fece con pompa una visita gratulatoria
nella gradazione di sì bella vittoria. d' annunzio, v-3-229: non dimenticherò mai