stava più a cuore -gli studi sugli effetti d' urto d'elettroni e di ioni -avesse
a cuore -gli studi sugli effetti d'urto d' elettroni e di ioni -avesse deciso fauni
uomo elettronico avrebbe saputo resistere alla tentazione d' aggirarsi nel più vano dei regni,
elettronistagmografla, sf. medie. metodo d' indagine fisiologica che consiste nel registrare mediante
impianti di bonifica, per la circolazione d' acqua calda, per impianti di termosifone
e dall'altra in due sottilissime foglie d' oro (elettroscopio a foglie d'oro
foglie d'oro (elettroscopio a foglie d' oro) o d'alluminio; l'asticciola
elettroscopio a foglie d'oro) o d' alluminio; l'asticciola, perfettamente isolata
aria secca; se un corpo carico d' elettri cità si pone in
le due foglioline, anch'esse caricatesi d' elettricità, divergono formando un angolo,
drenaggio e il prosciugamento di terreni imbevuti d' acqua e anche per l'essiccazione del
fare. piovene, 5-223: si tratta d' industria più piccola, ma più versatile
uniti amando spiri, / e te, d' uomo e di dio vergine madre,
, di padre in figlio. -figlio d' adamo, figlio d'èva: l'uomo
figlio. -figlio d'adamo, figlio d' èva: l'uomo, considerato nella
animali bruti, chiama quelli tutti figli d' adamo; e ciò fa quando dice:
sa se li spiriti de li figliuoli d' adamo vadano suso, e quelli de le
solleva? / che a tutti i figli d' èva / nel suo dolor pensò?
? niccolini, 1-3-8: ambo siam figli d' èva. pascoli, ii-125: quando
siano puniti senza mezzo. -figlio d' arte: v. arte, n.
ch'ercol fisse, / con volontà d' orlando gli offeria, / se creder volea
; / e s'assideva al tronco d' un olivo. cicognani, 6-12: ritrovo
poter scrivere bugiarde, generiche consolatrici parole d' amore mi ripugnava. cassola, 6-89
poeta òmero: « ella non parea figliuola d' uomo mortale, ma di deo »
ammaestrò i figliuoli e le figliuole / d' ogni arte liberal, d'ogni dottrina.
le figliuole / d'ogni arte liberal, d' ogni dottrina. f. colonna
dice la scrittura, è co- minciamento d' ogni peccato, e le prime sue figliole
di firenze in quello tempo era camera d' imperio, e come figliuola e fattura di
d' ogni parte intera, / del tuo parto
è negazione della fede. -figliola d' èva: la donna. carducci,
. carducci, ii-9-23: come figliuola d' èva sei curiosa; e ti ho
ti credi, o misera figliuola, / d' aver a conseguir, menando i giorni
): avendo una sua bella figlioletta d' età d'undici anni, conoscendo egli chi
avendo una sua bella figlioletta d'età d' undici anni, conoscendo egli chi arri-
diceva ogni tratto ad una sua figliolinetta d' otto anni: va, che ti mangiano
averete una bella figliuo- lozza voi. d' annunzio, iii-1-1021: fatti animo / figliuo-
ed i letti geniali racconta, io d' esser vergine non ascondo. l. bellini
gli dava qualche cagione di amarezza. d' annunzio, iii-1-822: all'ultima di tua
presentò viva agli occhi la scorante figura d' una dama borghese di laggiù, matronale quanto
in mezzo a tutte quelle galanterie. d' annunzio, iii-1-511: il nostro buon padre
alcuna volta * figliuòlto ', e così d' alcune altre. varchi, v-97:
di fratei tuo e figliuolo tuo. d' annunzio, ii-855: era desso, l'
. villani, 6-1: egli, figliuolo d' ingratitudine, non riconoscendo santa chiesa come
discreti figliuo'di quel comune / ch'è d' ogni provedenza alluminato? rinaldo degli albizzi
provveduta dalla natura di bei prati, d' arbori fronzuti e di ruscelli d'acqua.
prati, d'arbori fronzuti e di ruscelli d' acqua. botta, 6-i-443: la
ognuno è figliuolo delle sue azioni. d' annunzio, iii-1-10: quando mi è
4-1-77: siccome ancora due figliuoli spirituali d' alcuno possono contrarre. e gli spirituali
sentiranno, o tutti o alcuno, d' alcuno de'detti vizii e magagne.
congetturando democrito in quel figliuolo ingegno e d' indole opportuna a gli studi, l'invitò
sua coltella / tagliate avea le rame d' un querciuolo. note al malmantile, 3-25
via col viso altero, / figliuoli d' èva, e non chinate il volto /
. ugurgicri, 77: la casa d' enea signoreggiarà per tutte l'ore,
non ne porre la loro somma cogli figliuoli d' israel. passavanti, 2: non
in sulle spalle di tutt'i figliuoli d' adamo. f. rondinelli, 7:
ira di dio, / tutti convegnon qui d' ogni paese. boccaccio, dee.
voi, figliuolo, non sareste né d' arezzo, né vertuoso, non avendo lo
eterno / figliuoi col padre se'principio d' ogni / somma cagione. tasso, 7-74
quale dice che per natura siamo figliuoli d' ira, non s'intende della natura
bibbia volgar., vii-435: o figliuolo d' uomo, proponi lo detto sottile,
sottile, e narra la parabola alla casa d' israel. s. giovanni crisostomo
lume, non cessiamo eziandio nella notte d' orare. dante, par., 31-112
. 1). f. d' ambra, 4-13: non è possibile /
: invece di accudire a'figliuoletti, d' istruirli ed educarli, invece di badare alla
leandro il modo / ha ben trovato d' awiargli. in fatti, / questo
. = lat. filìolus, d' area ital. e romanza occid.
253: i poeti con figmenti la forza d' amore ne mostrano. ariosto, 4-20
del cappone. soderini, iv-239: pieni d' enfiagione sono, quando 'l corpo loro
: o orciolaio (fu el padre d' agatocle, come sai, maestro di
durantino, tramutatosi presso la corte urbinate. d' annunzio, iv-2-926: le nubi erano
decadendo, ai figuli della beozia, d' asia minore e del nostro mezzogiorno,
3-4-298: noi vediamo frequentissimamente gran pezzi d' acqua sostenersi in particolare sopra le foglie
sopra le foglie dei cavoli, e d' altre erbe ancora, in figure colme
più abitata e la più fertile parte d' europa. marino, 2-17: le quattro
costrutte / son fatte in quadro e son d' egual misura: / tranne la principal
giacevano i due forti maggiori di callò e d' ordam, spiccavansi varie fila di grossissime
apparire per un istante delle figure strane. d' annunzio, i-498: in fondo all'
siete, abitasse intra l'umana gennerassione d' esto seculo mortale. iacoponc, 57-16:
sulla sua elegante figura di donna. d' annunzio, i-645: alte le biade,
/ e vestiuse veramente / ém figura d' un pezente. dante, inf.,
donzelle già di mia figura / ardere più d' una vidi in giovanezza. de mori
x-942: quivi ella trovò, fuori d' ogni suo pensamento, giacere sopra il terreno
terreno nudo uno ch'appena aveva figura d' uomo, tanto era fatto difforme per
entrambo e andaro al fondo, / e d' abito mutati e di figura, /
di me, con bastanti danari, d' età diciott'anni, ed una figura
color, vari di vita, / d' opere variate, e di costumi. redi
. monti, x-3-246: tosto vari d' indole e figura / guizzaro i pesci
mostrando nella vista come il core / era d' amor servente. tedaldi, 22-12 (
no rimaso è che menbra en fassone d' omo,... no è a
figura / incominciarsi il mondo a vestir d' erba, / panni vedere in quella etate
, fecemi, oimè lasso!, / d' un quasi vivo e sbigottito sasso.
a la quale io discemea una figura d' uno segnore di pauroso aspetto a chi
così fatta invenzione, si fossero intesi d' astrologia, avrebbono saputo che le figure
, imprevedibile di un fenomeno (figura d' interferenza, figura di diffrazione, figura
.. e però è primo fondamento d' ogni cosa terminata e figurata. galileo
sfere, or torte ambagi, / e d' altre ine- stricabil figure / aperto mostri
assecondare la forma delle barche con risparmio d' aqua. b. croce, ii-1-173
ora dell'alba, agilulfo aveva sempre bisogno d' applicarsi a un esercizio d'esattezza:
sempre bisogno d'applicarsi a un esercizio d' esattezza: contare oggetti, ordinarli in
ordinarli in figure geometriche, risolvere problemi d' aritmetica. -per estens. la
atti al naturale. intelligenza, 12: d' overa fu di terra alessandrina, /
dissegnino dal naturale la forma et la figura d' alcuni paesi et città particolari, come
tanta è la grazia delle figure. d' annunzio, v-1-388: quando dipingeva questa testa
: e del contado di là da fiume d' arno si prendono alla coscia del ponte
casa sua infinite medaglie di bronzo, d' ariento e d'oro, e molte figure
medaglie di bronzo, d'ariento e d' oro, e molte figure antiche d'ottone
e d'oro, e molte figure antiche d' ottone. machiavelli, 834: una
. alvaro, 12-215: è la guerra d' una volta come si vede nelle figure
corpo umano. -immagine fotografica. d' annunzio, iv-1-687: io stavo, sólo
triste, con non so qual bisogno vago d' idealità fluttuante sul disgusto.
mi pare a me che e'manchino d' alfabeto, e di caratteri o elementi
/ il decreto reai, che qui d' intorno / al proprio cerchio, in cui
ima- gine impressa, / con figura d' egitto a sacre note / iscol- pito
, scrivere distesamente e chiaramente per lettera d' alfabeto, e non per abaco, né
; e non amico, ma vana d' esso figura. ché non signor vero
quello, una figura / magra e d' aspetto tisico gli apparve. prati,
intorno a'suoi sempre si gira / d' ogni crudelitate una pintura; / ma
tasso, 18-35: sì come avvien che d' una altra figura / trasformando repente il
figure strane, deformi, mostruose. d' annunzio, iii-1-38: le figure immobili e
e fosche della vita trascorsa si coloravano d' un bagliore prodigioso, irriconoscibili come le
, irriconoscibili come le statue nell'incendio d' un tempio. -rappresentazione mentale di
italiano lo fa più singolare e originale. d' annunzio, v-1-15: le figure della
è sempre un negromante fattucchiere befanevole più d' ogni altrui spi- ritarfacente paura. p
pochissimi passi e di pochissime figure. d' annunzio, v-3-418: altera un de'
, v-3-418: altera un de'paggi d' oltremare prende di su la mensa una rosa
, a non esser suo, ma d' altri, anzi viene ad essere sì fattamente
, anzi viene ad essere sì fattamente d' altrui, che s'egli si toglie dalla
con difforme figura il principato nella potenza d' un dannosissimo uomo privato. s
, mostrando la mia condizione sotto figura d' altre cose. cavalca, iii-162: per
gran fatto / sarà lieta figura / d' altra pugna più dura, / di più
ma un altro, non ha niente d' organico e diviene un accozzamento meccanico mostruoso
i-180: a rincontro conosco d' essere stato troppo frequente ne'contrapposti,
: io nondimeno posso attestare ai dilettanti d' iperbole che i suddetti maestri maneggiano le
]; e $0 dottrina e 'ntendimento / d' ortografia. varchi, ii-1-92: cominciando
, o è composto di più d' una parola come 'granduca, arcivescovo
che povera figura / fa quella porta! d' azeglio, 2-71: ti annunzio che
-che figura!: per indicare un modo d' agire, di comportarsi, un atteggiamento
a * fatti parve far meco la figura d' un collegiale. rovani, i-210:
, non direbbe mai che è moglie d' un bottegaio. giusti, ii-424: lasciate
e non se gli fa più gran pressa d' at- tomo. a. f.
, dare l'apparenza. ubertino d' arezzo, xxxv-1-403: a invisibil'cose deste
zendado bianco e per cimieri una stella d' argento; la quale sopravesta dava figura
garzone non avea mai più fatto fatti d' armi. nievo, 8: [un
e neri, che gli davano figura d' un laboratorio di streghe. -di
il quale in oggi fa figura piuttosto d' argine che rattiene le piene dell'amo.
): se ha avuto cuore fin d' allora di mandare que'due demòni a farmi
presente: / -questi sono in figura / d' un che si mòre sbigottitamente. dante
tone antico / già s'imbiancava al balco d' oriente, / fuor de le braccia
il granato il suo decoro, / ricco d' innume- rabili rubini, / quasi in
/ quasi in figura di un bel secol d' oro. f. f. frugoni
a cero son portati, come a figura d' offerta, su certe barelle. p
anco può ella sussistere sotto l'aspetto d' una aristocrazia clemente; fors'anco può
; fors'anco può ritrovarsi in figura d' una moderata monarchia. manzoni, pr
forte, che s'era anche parlato d' invadere il milanese; e naturalmente a
in figura di saetta, sto cane d' un caprone bestia, vi impazza sibilando
lungo il mare... ci avvenne d' incontrare una brigatella di garzonette dalle gambe
in una branca, / di subito d' un uom prende figura: / e s'
quella cosa tenue, esalata, prese figura d' un ultimo giuoco felice, al di
guinizelli, ii-415: remagno come statua d' ottono, / ove vita né spirto
, / se non che la figura d' omo rende. dante, inf.,
una figurona nera nascosta sotto le falde d' un cappellaccio da contrabbandiere o da mago
difficili; li pronunziano scambiandosi uno sguardo d' intelligenza, e fanno una figurona!
fu data gli era sopragiunta una figuraccia d' affronto, con la quale aveva fatto
rimanesse nei termini del figurabile, schivando d' immitare gli oltramontani che forzano la fantasia
virtuosa che bella; percioché la bellezza d' una femmina formale, e non figurale,
figurale, per mezzo di figure, d' immagini sensibili; con riferimento a oggetti
. verga, ii-310: il principe d' antona discorrendo con una figurante che non
groppi, intagli diligentemente per lo vóto d' esso, e per la maestria dell'
il figuri e assomigli ad una imagine d' uomo. crescenzi volgar., 1-4:
fare un modelletto dell'altezza di circa d' un braccio, figurando quel perseo che sua
stagno, altre di piombo, altre d' argento ed altre di carta, e so-
figurato carne nel ventre della madre. d' annunzio, v-1-386: col medesimo pollice
qual rozzo pittore, / sperato in van d' essere al vivo espresso / da man
volta rappresentante 11 cielo di notte traforata d' una infinità di finestrine di vetro colorato
figurare in intaglio di marmo in forma d' uno cavaliere armato a cavallo. m.
le ciglia e tutto figurandosi a maniera d' inorridito, ahi (disse) la trista
doni, 3-48: gli astrologi per parere d' essere inventori d'una cosa bellissima hanno
gli astrologi per parere d'essere inventori d' una cosa bellissima hanno figurato con le stelle
notte oscura; / con lui tacea d' intorno / l'universal natura / presso a
addirittura, quando aveva da figurare trasporti d' amore e di desiderio.
figuratevi la piccolissima falce di venere inghirlandata d' una chioma, che se le sparga e
e bella, / co'suoi capelli d' oro e l'occhio nero, / che
. pirandello, 5-306: si mise d' accordo con gli strozzini, e comprò
furono i ridotti delle più qualificate persone d' ambi i sessi, e le monache
dalla francia e dalpinghilterra, [quelle d' italia] avranno figurato come in tavole
figurato, per mezzo di figure, d' immagini, di simboli; per traslato
usanza de'poeti parlando figurativamente in persona d' altrui. buti, 1-214: alla fortuna
erano in complesso rimasti validi gli ideali d' una grecità accademica alla winckelmann. aivaro,
latini, i-675: li diede segnoria / d' ogne cosa che sia / in terra
... e però è primo fondamento d' ogni cosa terminata e figurata. galileo
[l'istria] o estrema provincia d' italia, da quella banda dove il sol
rombi figurati, montanini, / cantator d' eroe, lira toccanti. giordani, i-21
di figure, di scene. cecco d' ascoli, 309: si vederanno e son
palagi ed anco / de i vasi d' oro e tazze di ducati. tassoni,
innamorata donna, / nuda no, d' una gonna / velata sol semplicemente bianca,
un libro di preghiere in francese. d' annunzio, iv-2-576: -che deliziose fantasie
ove son giti / dell'ignoto ricetto / d' ignoti abitatori, o del diurno /
septentrionalium ', specie di geografia figurata. d' annunzio, iii-1-1103: alle pareti pendono
frammento contiene, in prevalenza, elementi d' una lingua tronca, mimica, figurata,
. guittone, 243-2: la forma d' essa morte dolorosa, / che 'n
morte dolorosa, / che 'n esser d' un garzon è figurata, / desegna che
divinità involge essenzialmente il concetto della volontà d' un ente infinitamente possente ed intelligente,
cose nel quale, palesandosi particolar virtù d' ingegno, si viene a formar l'
, i-281: pittore, egli sente d' istinto la coerenza dell'immagine scritta, le
bernardone, per altro, non piaceva d' esser messo troppo alle strette e,
strette e, continuando in parlar figurato, d' essere torchiato. -sostant.
m. adriani, 5-129: gli oratori d' oggidì trattano quello che nell'orazione chiamano
reale, non di fame figurata. d' annunzio, v-2-459: uno spirito di
figurato. pea, 7-152: una fantasia d' infanti sopra un immenso prato..
fabbri, scarpellini, tintori, battilori. d' annunzio, v-3-169: i quali parvero
scultori e i pittori hanno imparate. d' annunzio, v-2-4: più d'una
. d'annunzio, v-2-4: più d' una volta, scrivendo a chiarezza di me
che si suggella, essere l'obietto d' amore; e la figurazione che fa il
fa il suggello, essere il movimento d' amore. bufi, 3-526: 'di tutto
princìpi e fondamenti di prospettiva possa ciascuno d' ogni suo immaginato corpo e veduta trovare
tintura dei drappi nelle vasche capaci. d' annunzio, iv-2-309: la casa, molto
, aveva le mura inferiori tutte segnate d' iscrizioni e di figurazioni oscene. e.
. cecchi, 8-191: l'immagine d' uso è in parte congegnata sulla ottocentesca
. piovene, 5-558: il fondo d' una grotta, con stalagmiti capricciose,
stelle. -configurazione geografica. d' annunzio, v-1-1093: il distretto di idria
di figurazione terrestre, appartiene al corpo d' italia. sta su la linea del
spaventevole del leone, mettere il guaito d' una volpe! bontempelli, 20-65: lei
strosciar della pioggia e il rotolar massi. d' annunzio, v-1-482: le statue allora
non figurazioni delle forze elementari, animate d' acque e di raggi, di suoni
, 2-65 (415): certi vasetti d' oro, cesellati, con istorie di
, che non si disceme se non d' appresso. lanzi, iv-273: questi
debba inspirare loro una tavolozza incomparabile, d' una stupenda conservazione e freschezza. pascoli,
una parola, una figurina nel margine d' un libro sgualcito ha spesso la virtù di
con entro mille ferruzzi per le pipite. d' annunzio, iii-1-127: animali fantastici d'
d'annunzio, iii-1-127: animali fantastici d' oro, d'avorio, di cristallo
iii-1-127: animali fantastici d'oro, d' avorio, di cristallo; sfingi,
loro promesse spose, cavano dal legno d' ulivo la figurina da mettere sulla conocchia
lumini e candele, comete di carta d' oro su cieli d'un inverosimile turchino.
comete di carta d'oro su cieli d' un inverosimile turchino. la rappresen
tazione della natività diventa una specie d' epopea. soldati, 102: mentre
13-20: ecco entrare in salotto, precedendo d' un passo antonio, una vaga figurina
non alta ma fatta a meraviglia, d' aspetto giovanissimo. -con riferimento a
170: io che sono ima figurina tutta d' un colore, cioè che ho su
piccolo, sparuto,... minor d' un mezz'uomo, ma avveduto per
suoi fogli invece de'figurini di parigi. d' azeglio, 2-85: era in agitazione
i-460: il figurino della moda venuto d' inghilterra portava quest'anno, come il
giovani. giusti, 4-i-169: la scacchiera d' arlecchino / sarà il nostro figurino,
; damerino, zerbinotto, bellimbusto. d' alberti [s. v.]:
per più esatto dire nebulo- veggenza verbosa d' alcuni tipi di scrittore, guidò l'idolatria
, guidò l'idolatria umana, che d' un idolo, come del suo priapo,
delle tappezzerie che imitò a maraviglia. d' alberti [s. v.]:
mi pare ancora di vederlo quel figuro d' intendente con tanto di bocca spalancata cantare
tommaseo-rigutini, 1737: in senso simile, d' uomo, dicesi anco: un 'figuro'
di cavalli condotti a mano dai postiglioni. d' annunzio, iii-1-276: le lunghe file
cavalcanti, 101: mandarono cinquecento uomini d' arme... e dietro a loro
fanciulla di jesse / tutta avvolta di faville d' oro. pascoli, 221:
/ delle grandi orme degli agricoltori. d' annunzio, iv-2-575: quasi a favorire revocazione
iii-132: è lor buon riparo una fila d' alberi e di pioppi bianchi e neri
iv-307: tratto tratto le due file d' alberi opposti erano congiunte da vari rami di
vento sussurranti file / de'pioppi. d' annunzio, i-960: fiorìano, in una
in una / fila, i peschi d' a-kouna / a la rugiada; / e
25; ma quelle ci stanno comode. d' azeglio, 1-85: a una di
1-15: la fila è certo numero d' uomini guidata dal caporale, e di
onde chi ha fatto il numero delle fila d' otto uomini, chi di dodici,
altro. una fila di fondo, ovvero d' altezza, sono più soldati posti in
lavo nelle file dei volontari. d' annunzio, iv-2-1311: file di
, che era composta per lo più d' uomini bassi e poveri, fu provvisto
/ trecentomila i perfidi lapponi: / d' africa e d'asia ancor v'era una
perfidi lapponi: / d'africa e d' asia ancor v'era una fila / che
amici che mi si potrà trovare nelle file d' un partito conservatore. alvaro, 7-177
poteano più veramente chiamarsi bestie coronate. d' azeglio, 2-125: ora sto facendo
a scrivere una fila di nomi e d' indirizzi che dovevo lasciare all'amico steele
de'teatri bisogna che stiano a capo d' una fila?: per poter respirare.
: uno dietro l'altro. d' annunzio, vi-823: salgono in fila indiana
avviliti. luzi, 45: i carri d' uva sostano ai portoni in fila indiana
, in cuoi gelosi avvolti, / d' antiche età mi svelano i segreti.
versi in fila che meritino l'onore d' essere trascritti. manzoni, pr.
pioppi animati da l'estiva sera! d' annunzio, i-459: vedea composti in
fila, proprio di fianco alla carrozza. d' azeglio, 1-163: mio padre che
o centocinquanta vecchie doppie di genova, d' un bell'oro giallo, uscirono dal pedule
palmo più lungo dell'altro come canne d' organo. jahier, 279: ho preso
prima fila, e in generale le scuole d' applicazione. socci, ii-1-684: i
altare (in una chiesa). d' annunzio, iv-2-638: lady myrta non mancherà
, 28: si vada in questo giovedì d' aprile / in fila, due per
pozzetti, 12-8-450: di queste fibre [d' amianto] una gran parte sono fra
sottilissimi, bianchi lucenti come i pappi d' apocino, pieghevoli ed assoluta- mente filabili
donna agrippina macrì preparava filacce e parlava d' andare al campo, appena cominciava la guerra
: quindi col sai morde le tuniche / d' una cipolla, e posta, con
far filacciche, lo spettacolo compassionevole. d' annunzio, iv-2-1354: un filàccico di lesso
è un acquaro filaccicoso con breve tappeto d' erbe smeraldine: dove sedemmo.
farli restringere e rinserrare detto orifizio doppo d' essere stati nel bagno più
pesca dei pesci costieri. d' alberti [s. v.]:
il contegno di chi stia sotto la schiavitù d' una minaccia raccapricciante, soffocante.
tutto questo che si venga a formare d' una tal nazione una società di filadelfi non
leggiadri arboscelli, fra quali il fior d' angiolo indigeno del nostro regno, noto
'fiore angiolo 'o * fior d' angelo '. filadito, solo
tutto ben confitto con chiodi grossi. d' annunzio, v-2-680: lancerò ellinor contro la
. galvani, 234: osservata su d' un vetro ed in sito la sostanza
i filamenti a carezzare il muro. d' annunzio, v-1-1093: noi abbiamo visto
, v-1-1093: noi abbiamo visto più d' una volta, nella guerra, un braccio
un braccio o una gamba al taglio d' una scheggia di granata rimaner penzoloni per
liscio come l'olio. lunghi filamenti d' alga vi affioravano. -piccola venatura
de'follicelli de'vermi da seta. d' annunzio, iv-2-1192: un vasetto di coccio
sospeso a un tronco scorticato aveva ricevuto d' un tratto tanta ragia, al primo
, che ne traboccava in lunghi filamenti d' apparenza quasi zuccherina. slataper, 1-120
alvaro, 7-283: in questo buio d' oggi... la stessa d'un
buio d'oggi... la stessa d' un tempo è la vita, quasi
passato innanzi don rodrigo, in compagnia d' un altro signore. verga, i-427
giorno son state immerse / nelle caldaie d' acqua bollente. = deriv.
un serafino cec- coni possidente e filandiere d' iolo nel pratese. 2.
. stella filante: stella cadente. d' annunzio, v-1-311: una grande stella filante
una grande stella filante traversa il cielo d' agosto e si spegne all'altezza della capella
.]: 4 filanto ', genere d' insetti dell'ordine degl'imenotteri,
filantropia. filantropìa, sf. disposizione d' animo e atteggiamento spirituale di simpatia e
peggior che viziosa, come quella che manca d' ogni filantropia, cioè d'ogni carità
che manca d'ogni filantropia, cioè d' ogni carità, amore e affetto umano,
rifare, imbusecchiati di filantropìa e impomatandoci d' idiotismo, la poesia del popolo all'oggetto
educare il popolo, è una fissazione d' atavismo. dossi, 834: la
croce, iii-27-28: il filantropico marchese d' argrenson ministro di luigi xv similmente trattava
popoli e voleva formare « une menagerie d' hommes heureux ». jahier, 3-61:
politico e filantropico poteva occupar l'animo d' un giovane come io era. moravia,
, i-250: son questi i principali mezzi d' una istruzione pubblica rivoluzionaria ch'io raccomando
cattaneo, ii-1-364: nelle società svizzere d' utilità publica quei filantropi illuminati discussero assai
stoltissime e vilissime bestiuole che a guisa d' uomo voi pascete, che presummete contra nostra
fila in mèrica. son usi / d' una volta, del tempo delle fate.
che tanto è a dire quanto nascimento d' uomo, lachesis fila, cioè a dire
/ a le fatiche mie con fuso d' oro / di stame adamantin la vita fili
le tre presaghe riempian le spole. d' annunzio, iii-1-547: queste sono buone /
. canti carnascialeschi, 1-9: filatrici d' or siam come vedrete, / se
novembre / non giugne quel che tu d' ottobre fili. fazio, vi-2-5: sì
di un suono variandone soltanto i valori d' intensità; mantenere una nota costante e
o punto: al più fingiamo d' amarla per romanticismo, filando il sentimento
aria la trafila del fuoco, conciossiacosaché d' una rozza massa ne produce fila finissime,
, a produr suono, una massa d' aria rinchiusa in un mantice, se questo
la costringesse a siringarsi per le canne d' un organo o d'un flauto, e
per le canne d'un organo o d' un flauto, e filarsi in fila sonore
l'acqua dalle narici nere fila. d' annunzio, v-1-283: a raccogliere i
fiamma di una lampada). d' azeglio, 1-237: una lucerna d'ottone
d'azeglio, 1-237: una lucerna d' ottone (supponiamo il momento della conversazione
passò l'ollio a pontoglio e cinse d' assedio martinengo. nievo, 2-83: filo
il vento / e il timoniere. d' annunzio, v-3-704: filammo su firenze
, passare (le ore). d' annunzio, v-1-84: le ore filano.
fila (un esercito, un gruppo d' armati). davila, 555:
filando, come militarmente si dice, d' ambe le parti, si ritirarono a
-filarsela: andarsene via rapidamente, d' improvviso, di filato. pirandello
vigne. leopardi, i-953: un filare d' alberi, la cui fine si perda
guarda 11 passo con un terribil filare d' artiglierie d'ottimo bronzo cinese appuntate a
11 passo con un terribil filare d'artiglierie d' ottimo bronzo cinese appuntate a fior di
: pare che la natura abbia dato d' ogni senno una coppia, siccome due occhi
filar di denti, / con volto d' uom, manticore appellati. vignali, 3-5-33
o godenzio, provediti a tua posta d' un filar di denti più per poter
archibusieri. salvini, 16-288: girsen filari d' uomini uccidendo. 4.
, come dice santo agostino, sta d' un filare o di due solamente; la
figura del cerchio è quella che si conchiude d' un filare e non di più.
, ornata il primo filare delle poppe d' alcuni putti tutti traforati e spiccati dal
serpe, sui passavanti, sul cassero. d' annunzio, iii2- 1165: si sollevano
11. locuz. -apporsi a un filar d' embrici: andare vicino al vero,
nostri. -ti apponesti a un filar d' embrici! -non la guardare in un
! -non la guardare in un filar d' embrici, in un filar di case
e non la guarderebbe così in un filar d' embrici, no. -non ha
1-16: null'altro vedo dal mio letto d' erba, / se non, in
in cima al colle, un filarétto / d' azzurri ulivi dentro il cielo candido.
[s. v.]: 'filari d' impagliettatura'o 'filaretti', sono liste di
filargia ovvero amore di pecunia, ovvero d' avarizia. = voce dotta,
si trova una continuazione di monte formata d' alberese, ma spaccata da un torrente;
quale si ritrova la continuazione de'filoni d' alberese, e seguitano per lungo tratto
, 5-294: al primo piano del museo d' una di coteste città minori, uno
serbati in quella biblioteca e la copia d' altra lettera autografa che è presso l'
brigate stavano dattorno a bocca aperta. d' annunzio, i-914: ah! forse inarcherete
gargagliata, / che non era né d' ungher, né tedesca: / più tosto
, riprodotte e controverse per più centinaia d' anni. manzoni, pr. sp
secche, visciole secche e una filastrocca d' altre cose secche. giusti, 4-i-234:
filastroccola che non finisce mai sul mese d' agosto? 3. per estens.
, a me non farete già confessare d' avere avuto cosa da lui né pari né
. v.]: una 'filata d' ulivi'; non ogni filare fa lunga
, soffia risoffia, la cosiddetta fame d' ossigeno gli fa aprire la bocca come ai
città sia occupata negli scambi e baratti d' una immensa raccolta filatelica.
27): poiché giasone tanta filatera d' ambasceria udìo, tutto s'accese d'ira
filatera d'ambasceria udìo, tutto s'accese d' ira. nomi, 2-60: sian
distese di formiche, / che 'l piè d' un viator sperde n'un passo.
una squadra di bicchieri, una filatessa d' orciuoli erano in su la tavola. b
, ii-286: non essendo da filatessa d' argomenti, o belle sentenze, o
venne volontà al papa di far panni d' arazzi ricchissimi d'oro e di seta in
papa di far panni d'arazzi ricchissimi d' oro e di seta in filaticci. allegri
colle sue belle calze / all'usanza, d' un certo coloriccio, / che so
. contraddicendo al sapientissimo democrito, fu d' opinione che i ragnateli non si cavino
di tutto quanto il loro corpo. d' annunzio, v-1-335: i nidi innumerevoli filati
. -oro, argento filato: filo d' oro, d'argento. statuti dell'
argento filato: filo d'oro, d' argento. statuti dell'arte della seta
manifesta / la sua presura, portò d' or fila to / una rete ridotta in
magalotti, 14-69: hanno bellissime drapperie d' oro filato. carducci, iii-14-32: una
nome è l'instrumento della frode. d' annunzio, iv-2-1001: parlava all'ombra
ombra del suo cappello bianco, tessuto d' una paglia fine trasparente e un poco
, / ma biondi sì, che d' or parean filati, / e ricciutelli con
, 5-1 io: la lettura filata d' un quotidiano somiglia infatti ad un viaggio
che non lesina certo varietà di colpi d' occhio. c. e. gadda,
per far le tovaglie dell'altare, d' un poco di filato o d'altra cosa
, d'un poco di filato o d' altra cosa tale. i. nelli,
che tanto è a dire quanto nascimento d' uomo, lachesis fila, cioè a dire
filato. -filo sottile; laminato d' oro, argento, ecc. carducci
a quella guisa che costumasi coi filati d' oro. filatoiàio, sm.
: aveva essa portato via il padrone d' un altro filatoio, situato quasi sulle
monastero,... un filatoio d' intrichi. 3. locuz.
toro per europa, e in pioggia d' oro per danae; ercole in femina filatrice
e. gadda, 7-107: filatore d' organzini lecchese d'anni venti.
, 7-107: filatore d'organzini lecchese d' anni venti. -che riduce l'
lorenzo de'medici, ii-314: filatrici d' or siam, come vedrete, /
cattaneo, ii-1-109: imaginatevi che oggidì d' un sol colpo si annullassero tutti i
la filatoria, tessitoria, pittoria, d' aco, recamatoria. = deriv.
, vii-369: strascicava la profusa filateria d' una dilatata fimbria, stretto ne i lombi
una dilatata fimbria, stretto ne i lombi d' una zona di cuoio di tigre,
vii o vili lire per pagare la tessitura d' una tela, e non so che
tela, e non so che filatura d' accia. g. gozzi, 112:
, i quali giudicano delle genti all'apparenza d' un mantello, come se appunto l'
andò in america a fame l'esperimento. d' azeglio, 4-iii-317: gii operai ruppero
gii operai ruppero le macchine, uccisero d' una schioppettata il signor ashton, padrone d'
d'una schioppettata il signor ashton, padrone d' una gran filatura, uomo onesto e
per estens. ciò che filtra; filo d' aria; striscia di luce filtrata attraverso
, e che riguarda il suo guscio d' uovo come un grande orbe terraqueo.
importa amico degli ateniesi, fece alla città d' atene gran doni. tommaseo [s
, con gli scritti, con sussidio d' armi o di danari, dimostrarono l'
notizie relativamente al regno di ottone. d' annunzio, v-3-652: non mi indugio
avvolgono tutti), contenente piccole bolle d' aria, simile allo sputo, da cui
fregiare con uno o più filetti d' oro, d'argento o di vario colore
o più filetti d'oro, d' argento o di vario colore (un
persone di buona intelligenza usano o filettar d' oro intorno intorno, o con comicina
loro pitture. angioletti, 21: filettavano d' oro e celeste i piatti e le
che è ornato con filetti colorati oppure d' oro, d'argento (mobili,
ornato con filetti colorati oppure d'oro, d' argento (mobili, cristalli, rilegature
giovinetto con una cappa di cotone filettata d' oro e'con una berretta di velluto co
e'con una berretta di velluto co puntali d' oro? varchi, 18-2-232: avevano
tavolino la bella chicchera di porcellana filettata d' oro. di giacomo, ii-448: anche
stile di un secolo fa, filettato d' ottone, e aveva seguito beatus in
borsetta, ne trasse un cartoncino filettato d' oro, strappato dal taccuino, e glielo
sotto i capelli neri, appena filettati d' argento, aveva sempre quell'espressione sovrana
: quel soprabito... era d' un bel rosso dalia con bavero, risvolti
in tela bianca con filettature e titolo d' oro. tornasi di lampedusa, 303:
terra vi si trova con qualche filetto d' erba, si vede essere senza il
guarnite nella loro base di filetti barbuti. d' azeglio, 2-476: la farei [
di cemento idraulico; farei che il filetto d' acqua vi cadesse dall'alto, con
pesce. sbarbaro, 1-190: l'offerta d' un bicchiere finisce di rabbonirlo. dallo
e azzurre di cristallo, dai filetti d' oro. svevo, 1-86: portava occhiali
, 1-86: portava occhiali con filetti d' oro. -in partic.: striscia
3. ant. sottile filo, d' argento o d'oro, che i
ant. sottile filo, d'argento o d' oro, che i gioiellieri usavano per
, 402: qui saranno i lavori d' argento, e d'oro, che escono
qui saranno i lavori d'argento, e d' oro, che escono de le man
i falconcini, i passatoi e i falconetti d' assalto. dato sfogo a questi.
in bocca, sorretto da due bacchette d' acciaio, rigide, attaccate a un
squarciabocca, il cannone, il chiappone. d' azeglio, 1-259: mi trovavo appunto
ero senza sella ed un solo filetto. d' annunzio, v-2-164: mi sellai da
. cipriani, ii-1-239: il filetto d' orso al madera era squisito. viani,
filetto, devono essere coperte di carta d' oro e d'argento. panzini,
devono essere coperte di carta d'oro e d' argento. panzini, iv-262: *
luoghi dell'opera erano contesti di alcuni filettini d' ebano. targioni tozzeiti, 12-7-322:
vero delitto che mi pesava orrendamente. d' annunzio, v-2-543: io ebbi talora
maestà, la mi compunge l'anima d' un amore quasi filiale. bocchelli, 1-i-217
si sia bruttato di fiiial sangue. d' annunzio, iii-1-1005: l'impronta mia,
augusto che venera filialmente il pontefice! d' annunzio, v-1-465: la mia anima è
gelli, ii-169: che la eredità d' un padre è del suo figliuolo subito che
né 'l padre cerca per altro d' aver figliuoli, che per avere a
un'idea, del genio). d' azeglio, 1-305: questa rapida rivista,
. filibèrto, sm. moneta d' oro fatta coniare da emanuele filiberto
e del valore di 3 scudi d' oro (e si ebbero pure il triplo
il triplo filibèrto e il filibèrto d' argento). filibranchi, sm
, nome che si dà ne'mari d' america a'pirati. fu dato in origine
francesi ed inglesi corseggiavano sugli spagnuoli. d' annunzio, v-2-354: se tu,
. bocchelli, 1-iii-280: il posto d' un gentiluomo di ventura, nei tempi
meglio. bandi, 47: garibaldi fremeva d' impazienza... e non gli
che restava loro, per asserirsi vergini d' ogni complicità con colui che di lì a
piccade ', il divino filibustiere. d' annunzio, v-1-631: il filibustiere nizzardo
in quel momento di supremo pericolo e d' angoscioso scompiglio, di fronte al nemico
contenuto artistico se non per qualche figura d' eccezione, filibustiere dei portafogli, ma
, o acantine, se con foglie d' edera o d'acanto. filicèo
, se con foglie d'edera o d' acanto. filicèo, agg.
, i-188: tutte le cose co'fili d' oro passati per filiera si girano per
: dorato che è [il cilindro d' argento], cominciano a tirarlo con
. salvini, 19-iv-1-310: una verga d' argento inglese, quasi fatta passare per filiera
filiera ', è una robusta piastra d' acciaio, bucherata di più fori di decrescente
vetro o da capsule di platino o d' oro con una serie di forellini attraverso
marcellino, 2-168: io non ho intenzione d' affastidirti col volerti raccontare la lunga filiera
odore: / splendon per tutto spiriti d' amore. tansillo, ix-627:
buonarroti il giovane, i-22: là d' angosce e d'ambasce / malvagio sguardo
giovane, i-22: là d'angosce e d' ambasce / malvagio sguardo minaccioso scocchi,
6-179: finì col metterci quasi l'orgoglio d' uno scenografo che andasse preparando favolosi sfondi
i sulle deserte cime / e inviolate d' appennin sublime. 2. figur
. attributo del padiglione in cui fiocchi d' oro pendono dai cordoni delle cortine.
/ fra manteche fra pastiglie / e d' aranci e di giunghiglie, / fra
di pelle lustra con fibbie e borchie d' ottone, due camelie bianche agli orecchi
dedico proprio a voi, miei cari montoncini d' arcadia. imagino capogirli che vi avran
bianca avrete lasciato per quelli spineti. d' annunzio, v-1-748: bevve. si
il monte, candida la riva. d' annunzio, iv-2-34: c'era la neve
, con ceri, / con fiocchi d' incenso leggieri. serra, i-417: l'
terminale di una pianta; folto ciuffo d' erba, di foglie o di fiori.
tappezzati di scuri muschi, di fiocchi d' erba, di ciclami pomposi. pascoli,
/ pendule nappe, tremuli balocchi. d' annunzio, 1-484: salgono miti su da
vairi / molto lucenti e clari / zento d' una zentura / che era de gran
: aveva... un'armatura d' un maraviglioso sciamito foderato d'un bianco
un'armatura d'un maraviglioso sciamito foderato d' un bianco armellino. testi fiorentini,
lini, di robe in acia foderate d' agnieline. boccaccio, dee., 10-9
cipolle, il cappotto foderato di pelle. d' annunzio, iii-1-741: la più bella
[veste] / quella di panno d' oro / fodrata d'armellini. jovine,
quella di panno d'oro / fodrata d' armellini. jovine, 417: il suo
9-349: quel che par ch'abbia d' occhi di civette / foderata la pelle
, ii-178: c'è un attestato d' un tale che non mi ricordo, il
non mi ricordo, il quale asserisce d' aveme veduto un intero barile [di monete
sotto il nome di una religione fodrata d' empietà e di malignità. boccalini, ii-297
. boccalini, ii-297: numero grande d' uomini sono foderati d'una finta semplicità.
: numero grande d'uomini sono foderati d' una finta semplicità. rajberti, 2-247
, 1-ii-446: aveva la coscienza foderata d' un osso più duro che la testuggine.
che i falsificatori spacciavano per vera moneta d' argento. f. galiani, 3-173
far monete di rame simili a quelle d' argento, vestirle d'una foglia di
rame simili a quelle d'argento, vestirle d' una foglia di buon argento, e
divenute più preziose per 10 certo carattere d' antichità che hanno nella loro falsificazione,
: la foderatura de'detti vestiri, o d' al- cuno d'essi, non possa
detti vestiri, o d'al- cuno d' essi, non possa avanzare il panno o
possa avanzare il panno o le finestrelle d' essi per alcuno modo. statuto del podestà
ad alcuna foderatura di vaio, o d' altro fodero, nulla vaio o fodero vecchio
mescolato si venda. libro della compagnia d' orsanmichele [crusca]: dava soldi 14
crusca]: dava soldi 14 a fiorini d' oro, per una foderatura di cappuccio
messe nel fodero un'altra volta. d' annunzio, v-1-78: un solo sorriso nei
come un fodero di altri filetti. d' annunzio, iv-2-915: le loro teste,
ferire. varchi, 18-1-335: giudicando d' avergli a man salva senza cavar le
? tutto è bracia, e fiamma d' ardente fuoco pennace, il quale sanza
per amo, valeva l'anno fiorini 50 d' oro. machiavelli, 1-iii-1096: passorno
giù per lo adice più foderi carichi d' ogni qualità di munizioni. guicciardini, ii-234
281: vide tirare, a migliaia d' uomini, foderi e travate. parea
e delle sue milizie e delle strade d' importanza militare. = dal basso
galileo, 4-3-186: a noi deve bastare d' esser quei men degni artefici che dalle
alquanto sottili, quasi a tanta foga d' affetto non si convenga tanta sottigliezza d'
d'affetto non si convenga tanta sottigliezza d' ingegno. alfieri, 1-438: la foga
nievo, 1-543: figuratevi quell'accozzaglia d' assassini e di barattieri contrastata tra la
del godere e l'avidità del guadagnare. d' annunzio, iv-2-302: come il perorante
là dove l'angoscia lo tira. d' annunzio, i-891: io ti chieggo suoni
il pomeriggio, altrettanto disordinato e pieno d' improvvise ambizioni mostruose [il sole]
cose). - anche: forza d' urto, impeto. dante, purg
s'infiamma e bolle. / colla foga d' ardente atra saetta / d'irti lupi
colla foga d'ardente atra saetta / d' irti lupi e leon fra la superba /
avea una fog- getta in capo foderata d' indisia, che pare'l'erba luccia,
voleva dire quanto: viva la portatura d' uomini degni e da bene; e:
rena arida e spessa, / non d' altra foggia fatta che colei / che
pioggia / l'aire coprir, saiette d' ogni foggia. petrarca, 48-7: amor
cantine. castiglione, 238: desidero io d' intendere qualche particularità ancor della foggia dell'
4-68: vicino ai venditori di gabbie d' ogni foggia e dimensione ci sono quelli
statura militare, mediocre e convenevol foggia d' armi più tosto utili e adatte che
/ ch'eterno può sperarsi il secol d' auro. allegri, 15: il
maniera di parlare o di scrivere o d' esprimersi artisticamente. tolomei, i-30:
da molt'anni le tante vaghe fogge d' esprimersi usate già da que'nostri sopranomati
in monte giordano una buona foggia d' uomo, con barba sparsa d'alcuni
foggia d'uomo, con barba sparsa d' alcuni peli canuti. 7.
... gli italiani tanto son vaghi d' abbigliarsi alle altrui fogge, credo che
grandi come un pentolino di dua quattrini, d' argento, con belle mascherine in foggia
amici quel salottino raccolto, dai mobili d' antica foggia, consunti a furia di
alla foggia dei serpenti di medusa. d' annunzio, iv-2-545: i grandi fiori
taddeo seguitò per lo comune l'opera d' orsanmichele e rifondò i pilastri delle logge,
. mamiani, 1-141: in foggiate d' avorio arche lucenti / e in auree teche
. carducci, iii-7-54: i romanzi d' avventura furon dunque riserbati per il rifacimento
e colorita da qualche artista bizzarro. d' annunzio, iv-2-646: ella a un tratto
passioni e dai sogni su un'incudine d' oro. savinio, 1-106: le dita
una pianta dispogliata / di foglie e d' altra fronda in ciascun ramo. sacchetti,
in sur un prato, quando tu guardi d' inverno, tutte l'erbe son seche
dopo le due foglie seminali, / altre d' intorno alzarsi ne vedrai / al picciol
e le beanti / fragranze, amor d' eteree nari, accolse / entro a bei
fiori, e colorì le foglie. d' annunzio, i-379: giacea la bella
/ con tralci di rubino e foglie d' oro. gozzano, 204: foglie più
, dentate, frangiate, bianche venate d' azzurro e di rosso, rosse venate di
si spengono... con foglie d' ellera peste e mischiate con olio. gelli
foglia / la pace mi toglie. d' annunzio, i-650: luce ne l'ombra
cladodio (del pungitopo, del fico d' india, ecc.); foglia caulinare
, o rami trasformati, o che servono d' involucro, ec. -canna
bestiami, specialmente bovini. -foglie d' uovo: orchidea. 0. targioni
serpe. cipolle da due foglie. foglie d' uovo. -per simil. e al
maestro rinuccino, xxxv-1-432: il fior d' amore è 'l primo nascimento / de
lieve, / più di schivar che d' incontrar [l'alma mia] ha voglia
alla vita quanto all'albero la foglia d' autunno. ungaretti, i-104: si sta
, i-104: si sta come / d' autunno / sugli alberi / le foglie.
4 (56): un venticello d' autunno, staccando da'rami le foglie appassite
? che giova amar? ». d' annunzio, i-652: una foglia secca
simil. e al figur. rinaldo d' aquino, 117: però prego l'amore
vento. de roberto, 586: sicuro d' esser spazzato via come una foglia secca
il vassello avanti la partenza sia fornito d' ogni cosa, cioè stagno con buone vele
gotta, perché non son gottoso. d' azeglio, 1-439: il sor giacomo
non è fatta pei gottosi. è musica d' assalto. -da gottoso (con
pollice e l'indice gottoso il disco d' una miserabile sterlina. -che è causato
corrono come forsennati ai loro governali. d' annunzio, iii-2-177: s'incurva di contro
sotto il suo govemamento multiplieòe lo regno d' acaia molto forte. d. battoli
castello..., governanti, damigelle d' onore. negri, per meglio
: seconda una brezza le vele governa. d' annunzio, fracchia, 261: aveva un
. pisacane, i-70: tutte le città d' italia le gover ii-70:
sudstrapoggiava e straorzava. dito d' essere escluso dalla chiesa perché non governi.
, 23-35: chi crederebbe che l'odor d' un pomo / sì governasse, generando
governasse, generando brama, / e quel d' un'ac- qua, non sappiendo corno
governa. -regolare (un corso d' acqua). d'annunzio, iii-1-1103
(un corso d'acqua). d' annunzio, iii-1-1103: alle pareti pendono.
vi hanno dipinto al governo per uomo d' onore. settembrini, 1-76: li trasformò
e securtate, è aver quazi pegno d' eternal vita. svevo, 6-409: l'
affari e la donna fa l'uomo d' affari, l'uomo governa come il
corpo [di cristo] con molte spezie d' aloe e di mirra. -curare
biada, egli ne fa fare molte canove d' ogne biade,... e
l'infimo vino], governatelo a ragione d' un fiasco o due per barile con
). capitoli della compagnia della madonna d' orsanmichele, 3-22: accendere e governare
che sono dirimpetto al detto oratorio. d' annunzio, iv-2-1218: il servo le
secondo un determinato principio. detto d' amore, 149: sanz'amor vive reo
, 27: sta un certo conducto d' acqua che descende abasso...;
. leggenda di s. guglielmo d' oringa volgar., xxi-1189: e1
e delle proporzioni, si limitò agli aspetti d' una moda e d'un lusso.
limitò agli aspetti d'una moda e d' un lusso. 4. assistito
b. davanzali, ii-522: rosai d' ogni sorte, gelsomini, sparagi, uva
e simil gentileze, piantati alla luna d' ottobre con le barbe giovani, e
... anche un grosso orologio d' acciaio. -il territorio sottoposto alla
. / fattor, governator, re d' ogni cosa, / poco ti fie aver
giudicati i supremi governatori delle nazioni. d' annunzio, v-1-664: i ritratti dei vecchi
., e non ad alcuno altro rettore d' alcuna provincia, terre di chiesa romana
di chiesa romana, o veramente governatore d' esse. nardi, i-340: fece testamento
sia governatore prima di sé e appresso d' altrui. libro di sentenze, 1-47:
ragione ti governa, tu sarai governatore d' altrui. tolomei, i-12: se primieramente
7-35: il titolo di direttore della banca d' italia cambiato in * governatore '.
felice] quegli abbondevole di ricchezze e d' onori, ma sarà fidato governatore di
e per abitazione dei maestri e governatori d' esse. diodati [bibbia],
. la più bella guardatrice e govematrice d' infermi quanto vedessi mai. bembo, 9-1-64
le stanze erano rinfrescate da grandi bacili d' acqua. governatura, sf. l'
la corporale essenza, ma per l'anima d' esso, la quale elli ponevano
: quella [spesa] del governime, d' orzi, segale, paglie..
. è la stessa. = voce d' area toscana, deriv. da governo,
noi in quella, / sotto il governo d' un sol galeoto. ariosto, 41-10
, 189-3: passa la nave mia colma d' oblio / per aspro mare..
di un veicolo in genere. d' annunzio, iv-2-995: non una bava di
ciò non una manovra di governo o d' inflessione... non ho il
2-7 (212): sotto il governo d' antigono la rimandò al soldano. serdonati
. stato destinato dal re il maresciallo d' aumont al governo della bretagna. a.
. rappresentò la forma e l'apparenza d' un re benefico. beccaria, i-21:
di benedizione il governo della augusta casa d' austria. de sanctis, ii15- 9
si vuole instaurare. -governo amministrativo o d' affari o ponte o tecnico: quello
le stradette... in un batter d' occhio si vuotarono. -in senso
, e nel re, i quali d' accordo tra loro debbano esercitarla. botta
me n'andai a roma, lasciato qui d' ogni mio avere il governo a simone
percentuale (8-10 %) di mosto d' uva passita in piena fermentazione, allo
, 1-2x1: si accorse del tristo effetto d' una tal maniera di governo.
e vuol con gli occhi d' altri / esser guidato e dal senno d'
d'altri / esser guidato e dal senno d' altrui / aver governo.
beccuti, 83: quel ch'il pomo d' oro ebbe in governo / par che
giambullari, i-122: la mia è donna d' assai e di governo.
mal governo / là dove soglion fan d' i denti succhio. petrarca, iv-2-128:
stoccate e ferite / quei veramente diavoli d' inferno. caro, 2: empio,
proprio fai governo e scempio tale / d' un tal mio figlio. d. bartoli
, e ti raggiunge, allora / d' angelica e medoro / qual governo farà
satireggiare l'abitudine di dare la colpa d' ogni cosa al governo (ed
mettere a governo: regolare. d' annunzio, iii-1-1223: per beneficare la città
. - governùccio. d' azeglio, 2-313: le forze comuni.
giusti, 3-47: le paurine del governùcolo d' allora erano senza dubbio quei signori accademici
gozzaie. guerrazzi, iii-382: cause d' inimicizia tra voi non ce ne avrebbero
4-113: il filosofo ingollò una gozzata d' acqua di mare. = deriv
montuose (in partic. la val d' aosta) in cui il gozzo si
si sente ammalato, empie il cozo d' acqua e col becco si fa un
pecore nasce alcuna volta gozzo per abbondanza d' umori che dal capo discendono. michelangelo
broncocele o gozzo in chi le beve. d' annunzio, iv-1-926: un altro aveva
romane) e nella vanitosa sua coscienza d' autore se ne sentiva tutto contento, lo
. 6. cisterna, pozza d' acqua; bozzo. salvini, 7-6
bioccoli, / e se ne fece gozzi d' anitroccoli! -forare il gozzo:
egli non era uomo da prendersi soggezione d' una monaca. -non andare,
nuccoli, vii-791 (2-10): hammi d' allegrezza sì 'l cor raso, /
. fagiuoli, xiii-121: con due foglie d' alloro e bere al pozzo, /
monti, vi-61: vi sia dunque d' avviso che finché voi non veniate a prender
esultanza / le frinì e i duci. d' annunzio, v-3-119: visse cola l'
sentì che usciva un buon odore: fattosi d' appresso, udì dentro una gozzoviglia di
] costume fu de i gozzo- viglianti d' appendere al collo. periodici popolari, i-53
periodici popolari, i-53: i governi d' italia... hanno palesato il vivo
gioberti, iii-226: voi deplorate le miserie d' italia, ridendo e gozzovigliando.
servono loro come da paravento, gozzovigliano d' amore. 3. tr.
pro vedono di vettovaglie e d' appetito. = v. gozzoviglia
loro figliuoli all'educa zione d' uomini religiosi e prudenti, per non li
salotto tenendosi in collo un marmocchio. d' annunzio, iv-2-234: la lotta fu tra
, 9-603: moglie, / al par d' ogni spinoso, irta e ritrosa,
e ritrosa, / storta e bitorzolata, d' ogni gallo / più gozzuto e crestuto
con gracchiamenti e con improperi in vece d' arme è atto da femmina. chimentelli
si udivano l'un l'altro. d' annunzio, iv-1-325: si udiva distinto il
come una voce umana rispose il gracchiare d' un corvo spaurito nel volare via.
batacchi, 193: al vano gracchiar d' una muffetta. pascoli, 97: tra
: il silenzio nella camera era costituito d' echi e rumori divenuti consuetudine: fischi e
rumori divenuti consuetudine: fischi e rombi d' automobili giù nella via, gracchiar d'un
d'automobili giù nella via, gracchiar d' un grammofono al piano di sotto.
5-iv-172: ferdinando continuava tutte le funzioni d' im- peradore, burlandosi di questo gracchiar
coltivato dà al ministero dell'intemo l'albero d' oro, alla cui ombra covano i
divinatori. siri, 136: la casa d' austria... per muovere gl'
capuana, 12-180: non si parla d' altro? ma come impedirlo? suggeritemi.
del gracchiare di que'pedanti che cercarono d' avvilire orazio, che giunsero a far
del censito volgo / al petulante cinguettio, d' amici / ceto preponi intemerati e pochi
240: balordi, perdegiorni e gracchiole meriteranno d' esser chiamati. = dimin.
cacciò il ceffo in un piccolo rio d' acqua: con la quale bevi tura gli
mente gracidano gracidano. idem, i-312: d' ogni parte gracidano le rane la loro
corvo... cominciò ad andare d' intorno a questo pane e gracidava. bibbia
, gracidare a gola asciutta, sforzandoti d' intonar primo e più sonoro l'evviva
sentimo gracidare molte volte molte ruote di carri d' artiglieria. soffici, v-3-159: la
sentinelle di cittadella sentimo arrivare più pezzi d' artiglieria alli forti di camullìa...
ligure valeva più che fortissimo gallo. d' annunzio, v2- 855: passano i
fatto per temperamenti gracili e delicati. d' annunzio, iv-2-620: tuttavia, come
. pascoli, i-662: una stella d' oro è nel cielo; e si sente
il cinquecento, nei quadri e nelle pale d' altare, il violino lo suonavano gli
prìncipi, poderosi di membra, gracili d' intelletto impallidiscono e si ritràggon confusi.
la figura qui davanti segnata e è d' opera composita: la quale si potrà dimandare
, e non tutte, qualche gracìmolo d' uva, l'altre quasi tutte si
. pananti, ii-29: un gradinolo d' uva saporosa. -per simil.
. sannazaro, iv- 46: d' oltraggio o di vergogna oggi non curano /
il corvo. = voce semidotta, d' area meridionale, deriv. dal lat.
sinistra sdrucciolente grada. / al sommo d' essa vidi ragù- nate / anime molte
avrìa ripinte per la strada / on- d' eran tratte, come fuoro sciolte.
il santo gradale: coppa dove giuseppe d' arimatea raccolse il sangue di gesù durante
agg. letter. digradante. d' annunzio, i-179: da l'argentina volta
il mansueto re ch'ogni contrada / d' uomini, donne e parvoli si priva.
, venezievoli in città pei tre mesi d' inverno, che tornati fra i loro merli
gradassa, / affé gli sembra uscir d' un grand'impaccio, / se l'alto
gradassi e urloni,... dicevano d' essere stati suoi amici. 2.
di piccolezza generale e individuale, e d' impotenza in cui lo vediamo oggidì.
, 4-286: il cielo dell'orizzonte era d' un rosa tenero che, per gradazioni
. disus. polisillogismo, sorite. d' alberti [s. v.]:
mille indefinibili gradazioni di fiso- nomia, d' espressione, di gesto. levi, 2-188
tu vorrai dare ad intendere il meccanismo d' un'aria, l'analisi, le differenze
della cittadinanza, sarebbero stati la forza d' un popolo unito e concorde. carducci
e di rappresentanze di tutte le classi e d' ogni gradazione del gran partito liberale.
valersi con molto risparmio di spesa del piè d' alcuna collina, collocandovi sopra la gradazione
. gradellétta. inventario di alfonso ii d' este, 2171: due gradelette da
così malamente quel fanciullo d' una gradevole improvvisata che esso aveale preparato
narrano e drammatizzano eroismi e vaghe storie d' amore. -grato (il ricordo
assai gradevole e perché molti che mostravano d' esserne intendenti non la biasimavano, dirovvi
o poco soavi o quasi del tutto privi d' odore, spargono una gradevolissima fragranza.
maturi l'avevano appena appena arrotondata, d' un innocuo, e forse anzi gradevole
.. aveva una gradinata a gradole d' altezza gradevole. 4. trascorso
piena di nomi di navi, e tabelle d' approdi e partenze. montale, 3-238
dea la cosa sì gradevolmente che dimostri d' essere più allegro d'avere dato la
gradevolmente che dimostri d'essere più allegro d' avere dato la cosa all'amico, che
della veste grigia e delle braccia ulivastre d' uno dei ghermitori me ne servo per
la fusciacca celeste e le spalle rosate d' una delle ghermite; e il viso
e al pranzo del prossimo natale. d' annunzio, v-3-229: entrò nella stanza con
bruciano, per gradimento, carte miniate d' oro e d'argento. 3
gradimento, carte miniate d'oro e d' argento. 3. dir.
si propone [la sapienza] per fine d' incontrar sempre più in tutte le cose
imposto il proprio gradimento, è un abuso d' autorità e talvolta un'infamia.
ritornandovi sopra col ferro così domandato. d' annunzio, v-1-527: la pietra non soffre
roccia, giacciono subbie, gradine e subbioni d' acciaio, e in un angolo dentro
abbozzata nel pieno macigno geme un filo d' acqua. 2. segno lasciato
non grande, con le navate sgombre d' altari, lascia pure l'occhio soddisfatto
, coperte le gradinate di stuoia. d' azeglio, 4-124: sulla piazza era stato
sere di festa, scintillano come mitre d' oro; le gradinate deserte dei teatri
profumo dei gelsomini. -caduta d' acqua che rimbalza di gradino in gradino
mondo tanto bene, ce lo tolsero d' anni trentacinque. lanzi, i-297: in
all'altra. -gradino del pianerottolo o d' arrivo: ultimo gradino della scala,
abitavo... uno studio tutto circondato d' olmi, di platani e di quercie
gradini che lo separavano dalla terra. d' annunzio, iv-2-354: salendo, mi
su di un fagotto di lavandaia. d' annunzio, iv-2-122: altre verginelle prendevano il
arco del portone, di cinque metri d' altezza, mostrava la sola pietra lavorata che
appena introdotto nella gabbia della squallida corte d' assise,... cavò di tasca
uscio / sul facile gradin sedea micone. d' annunzio, iv-2-170: ora mentre i
/ hanno a bassa marea umide barbe d' alghe / come le chiglie delle navi.
alghe / come le chiglie delle navi. d' arzo, 1-72: se quel giorno
caduta e di rimbalzo di una massa d' acqua; ciascuna delle sezioni di una
di una gran città in una cascata d' acque, che, da un gradino all'
un gradino all'altro scendendo, e d' una in altra conca versandosi, ogni parte
, e si pigia / per le catacombe d' entrata e sale ai verdi / gradini
e intanto... si ascende. d' annunzio, iii-1-1108: il mio sogno
di giovenale o dell'alighieri, fulminante d' indignazione o arroventato e friggente a bollare
di gradino praticata sul fondo dello scafo d' idrovolante nella parte che pesca nell'acqua
strumento a ciò fatto, a collo d' orazeta, a gradino, terminato in
« molto andate », osarono scricchiolare. d' annunzio, iii-2-1040: ho disceso quei
fischiettare, che si potrebbe credere suono d' ocarina o di flauto, va perdendosi
gradisca qualche cosa; mi dia questa prova d' amicizia. cicognani, 9-172: il
. sbarbaro, 1-190: l'offerta d' un bicchiere finisce di rabbonirlo. ma mentre
gradito, per metterti sopra 'l trono d' israel, per l'amor che 'l signore
di più dilicato stormento, facciamo qui memoria d' alquanti fiori di parlare, di belle
la quale il conte, ch'era uomo d' anima, gradiva, venne al conte
non è virtù, ma dura / necessità d' amor, misera legge / di fallita
genio di gentilezza, e di grandezza d' animo mi dichiaro di gradire le vostre reverenti
del barone ricasoli: egli poteva dissentire d' opinione dal presidente del consiglio d'allora,
dissentire d'opinione dal presidente del consiglio d' allora, ma certo non poteva non
iddio, / che ci può sol gradir d' eterno onore. b. tasso,
m. villani, 2-65: il re d' ungheria,... già soddisfatto
, i-18-20: come che voi foste impedito d' altro, non vi gradìo di darla
fuor non è tiro, / così d' amor lo manto mi ravvinge, / cotanto
davanzati, 28-6: io ne sento pur d' amore un poco / del suo incendore
ma lo core coco: / disiderando d' esso mi guerisce. petrarca, 268-47
vita mi sarà gradire / più che d' onni altra mai gioia pigliando. fed.
alma cortese e bella / degne fiamme d' amor odie e rifiute, / e non
padr'e signor di me e ancor d' elli! anonimo, ix-856: imperador de'
no è baldanza / né possibilitate / d' alcun pregio acquistar di gioì'gradita.
metastasio, ii-326: anzi sperai / d' un improvviso arrivo / più gradito il piacer
barca, / di vera lode e d' ogni pregio carca, / per l'universo
per migliorare... la specie d' orsi che ne'boschi di abruzzo vive poco
, amici orrori, / grata stanza d' eroi, seggio romito, /..
superba. menzini, i-321: nella vaga d' amor selva gradita / folle è ben
o forte / figlio di mata. d' azeglio, 2-454: non osavo sperare le
effetti mi vedrai / de la stirpe d' eneo rampollo vero: / e degno
quel bel fonte / che serba più d' ogni altro tonde chiare, /..
delle scale non usarono né più grossi d' un quarto né più sottili che uno sesto
di uno piede e mezo né più d' un braccio. marino, 5-112: di
barlume usciva da un uscio semiaperto. d' annunzio, i-335: ella era innanzi.
curvo per i sacri / facili gradi d' un superbo altare, / seppe con dolce
berti, 39: i candellieri, pur d' argento e di manifattura simili (grandi
, / e vegno al primo grado d' esta parte. giov. cavalcanti,
sogni, et imagini smorte / eran d' intorno a l'arco triumfale, / e
di superbia che non offende, cioè d' arroganza. trattato dei cinque sensi, 1-2
., i-39: ordinati furono anticamente d' amore quattro gradi: lo primo è d'
d'amore quattro gradi: lo primo è d' avere isperanza e dare isperanza d'amore
è d'avere isperanza e dare isperanza d' amore; lo secondo è baciare;
è baciare; lo terzo, copia d' abracciamenti usare; lo quarto, segreta
sia. speroni, 8: non d' altra foggia è in me fatta la gelosia
5-14: gli uomini trascinati, nel corso d' una breve vita, ai gradi più
dalla sua varia flessione e dal vario grado d' impulso, che si diversifica più o
14: priva è pur questa sorgente d' odore; ma vi si scuopre un sapore
grado a impoverire / è il parer d' esser ricco. sarpi, i-1-91: a
4-265: le lingue straniere non sono tutte d' un grado e d'una uguale potenza
non sono tutte d'un grado e d' una uguale potenza in oscurare il significato della
l'opera poetica al grado di un prodotto d' industria. 11. stato,
'l non è chi dica. cecco d' ascoli, 4547: natura a ciascun
. francesco da barberino, i-101: d' un grande et alto sire / che
v-108: si riempierono [le mense] d' uomini e di donne, e ciascuna
cento / cadon gli egri mortali / d' ogni età, d'ogni sesso e d'
egri mortali / d'ogni età, d' ogni sesso e d'ogni grado. l
d'ogni età, d'ogni sesso e d' ogni grado. l. pascoli, i-67
al tedesco furore, / a quel d' italia in preda iddio la dette; /
tua virtute al già promesso / grado d' onore. gelli, 15-ii-332: il principato
. gioannetti, ii-381: avete bisogno d' esser quasi a viva forza spinti a fraternizzarvi
, siccome oggidì e da molte centinara d' anni li vediamo, ma come ministeri
faccia amico destin, propizia stella / che d' ostro luminoso / ti cinga un giorno
de'grandi facesse malificio contro la persona d' uno popolano, oltre alla sua pena,
gioia, 1-ii-144: la cattiva scelta d' un funzionario non influisce ella più sulla
influisce ella più sulla società che la contrattazione d' un matrimonio entro i gradi proibiti?
lo cielo stellato era mosso verso la parte d' oriente de le dodici parti l'una
oriente de le dodici parti l'una d' un grado. idem, purg.,
terra, / con due terzi che d' uno ancor v'è giunto. boccaccio,
staranno come le dignità delle medesime contralleve d' un grado più alte. grandi,
s. v.]: * grado d' una potenza 'o * d'una quantità
* grado d'una potenza 'o * d' una quantità intera algebrica *: si
somma è maggiore. il * grado d' un'equazione 'si desume dal maggior
un termine dell'equazione. 'grado d' una linea 'o 'd'una superficie
'grado d'una linea 'o 'd' una superficie 'è il grado dell'equazione
vostra e della matematica che si tratta d' un'equazione « indeterminata ». c.
cinque; dalla sera precedente, più d' un grado. barilli, 5-184: siamo
: indice dell'attitudine di una candela d' accensione per motori a scoppio a dissipare
ottenni grado nella milizia di fanteria. d' azeglio, 1-162: quanto ai reduci
anche per le donne sianvi gradi diversi d' istruzione. tommaseo [s. v.
perugia, preso ch'ebbe il grado d' essere dottorato, se ne venne in corte
, con grado di maestro e fama d' incomparabile letterato, stava per rendersi bonzo
soprattutto dalle circostanze e dalla sua capacità d' intendere e di volere. nido eritreo
pretore, del tribunale o della corte d' assise; la giurisdizione di secondo grado o
assise; la giurisdizione di secondo grado o d' appello, che è propria del pretore
tribunale rispetto al pretore, della corte d' appello rispetto al tribunale e della corte
appello rispetto al tribunale e della corte d' assise d'appello rispetto alla corte d'assise
al tribunale e della corte d'assise d' appello rispetto alla corte d'assise; e
d'assise d'appello rispetto alla corte d' assise; e la giurisdizione di terzo
tisico in terzo grado il tuo barone. d' annunzio, iv-2- 415: quella solitudine
: quella solitudine poteva dunque dare, più d' ogni altra il grado di follia e
ingenui ritorni al popolo, in amori / d' inerme umanitario, in regressi / alla
schiere, / e per altri ferir d' acuti strali, / de la battaglia
latini, i-1429: ti guarda / d' una cosa che 'mbonda / la gente
composizione, hai da intendere altrettanti gradi d' odio, che son cagioni de la lor
notato / ben altro che un sol grado d' orpello colorato. 42. ant
della generazion de'buoi son quattro gradi d' età. la prima è quella de'vitelli
sentir rappresentazioni che non avessero questo carattere d' incessante caldissima rapidità. rajberti, 2-115
grado. salvini, 41-171: prima d' uscire del guscio... [le
., son certo che si guarderebbe d' usar quelle parole antiche toscane. tasso
se la ride e innanzi va. d' annunzio, iv-2-450: eravamo su per le
di rosse uve sui tralci / o nereggiante d' ancor fresche zolle. d'annunzio,
o nereggiante d'ancor fresche zolle. d' annunzio, iv-2-438: la catena rocciosa
vi-145: di grado in grado, d' una in altra bella, / le vaghe
al cielo e move / un parlar pien d' affanno e rotto a giove. baretti
vien fuora con novità grandi e suscettibili d' opposizioni e di contrasto, fia sempre
francese, lessi di francese molto. d' annunzio, iv-1-841: quel mondo inerte
era giovane di buon garbo, svegliato d' ingegno, savio di giudizio e di
viviate allegro sopra ogni cosa, procurando d' aiutarvi adesso che vi pare d'essere in
procurando d'aiutarvi adesso che vi pare d' essere in buon grado senza l'aiuto
; ricevere una promozione. trattato d' amore, 30-12: ma quegli è saggio
di sorte alcuna. f. d' ambra, 25: a questo modo fanno
i'possa, / se già l'un d' esti due l'altro non caccia.
quello che è economia militare e mantenimento d' un'ar- mata. pavese, 8-126
nel quale era rapita fin dai primi accordi d' un andante o d'un adagio
primi accordi d'un andante o d' un adagio la poneva in grado di rivelarne
vegghiasse. caro, 8-611: io fin d' allora, / se t'era grado
/ se t'era grado, avrei d' arme provvisti / i teucri tuoi. f
serve alla vita tua è in man d' altri sanza tuo grado. machiavelli,
21: vediamoli [questi giovani] d' intelletto e natura non inepti a farsi valere
grado. dimmi sicuramente il vero. detto d' amore, 2275: e'm'ebbe
, ii-1-311: dette queste parole pieno d' ira e di maltalento, la moltitudine
a lor bel grado, per via d' una coperta galleria..., andar
castello di fratta] è nulla più d' un mucchio di rovine donde i contadini traggono
essere di grado, per buona verità d' amore. -di grado, di
buon grado, di tutto grado, d' ottimo grado: di buona voglia, con
pallavicino, i-324: testimoniava che il papa d' ottimo grado aveva assentito a convocar il
esagerare l'innocente età del re. d' annunzio, iii-1-887: per ciò, te
mio grado / vi si pingeva. d' annunzio, iv-2-783: a mal suo
, derare la cantatrice come un semplice strumento d' arte, come una pura forza ideale
. arici, 11-68: o prole / d' iperion divina, occhio del cielo,
11 presenti e rechi alcun'otta un canestro d' uve o di fichi; or degliene
. carducci, iii-24-448: l'idealità d' una nazione, la religione cioè della patria
delle classi inferiori verso il meglio. d' annunzio, iv-2-421: lo stato non
mente adatto a favorire la graduale elevazione d' una classe privilegiata verso un'ideal forma
andare se non per quelli xv gradi. d' alberti [s. v.]:
frate giuliano. inventario di alfonso ii d' este, 1427: libri de
conc., ii-541: ridicoloso orgoglio d' uomini fatti incapaci di sentire, di apprezzare
: e in un inciso, nel risvolto d' una frase, sappia evocare, precisare
non isde- gnarono [i greci] d' usare la parola cutrettole, 4 iungas '
lingua. giannone, 1-iii-100: oltre d' aver federico fornita quell'accademia di professori
accademia di professori in ciascuna facoltà e d' averle conceduta potestà di spedire lettere d'
d'averle conceduta potestà di spedire lettere d' approvazione a coloro che volevano in quelle
cui sia stato graduato ciascun creditore. d' alberti [s. v.]:
o male, a tenerlo in piedi. d' annunzio, i-1076: la danzatrice /
oratori messer cosimo de'pazzi, vescovo d' arezzo, e messer francesco pepi iureconsulto
repubblica, né per anco graduato a savio d' ordine. -con riferimento a concetti astratti
egli è rimaso graduato a vocabolo significativo d' un estremo giubbilo, gioia e gioioso
via, schifata ogni comitiva di schiavi e d' amici, vecchi e donne, di
sia lecito pubblicar vita di capitano o d' altra persona graduata, se egli con
, 22-24: il serviva in ufficio d' aio un giovanni bilinski, giovane nobile e
cagionevole di salute nella prima infanzia e d' ingegno non precoce, accolto con diffidenza
per sentenza data da questo tribunale. d' alberti [s. v.]:
ii-19-257: a chi ha laurea ed esercizio d' insegnamento non può esser richiesto l'esame
alvaro, 10-112: era un impegno d' onore del collegio mandare agli esami di
la possibilità di una graduatoria delle opere d' arte. bartolini, 5-237: dare ad
cui sono prezzate le monete maggiori. d' alberti [s. v.]:
tutti i cinque sentimenti cavandosi varie graduazioni d' espressioni di maggiore o minore evidenza d'
d'espressioni di maggiore o minore evidenza d' una verità, l'infima e la più
mille graduazioni di tinte nelle desolate ore d' attesa. serra, iii-554: ebbi
privilegi, ecc.). d' alberti [s. v.]:
i punti esterni li appongono col sussidio d' una pinza speciale, che infigge e poi
di battaglia e rubinosa come un pomino d' amore. 8. dimin.
, 7-312: riprese a misurare lo studio d' architettura quant'era lungo, prendendo.
n'andaro / su la squallida riva d' acheronte. imbriani, 2-166: vorrei
pratolini, 9-601: mi graffiai alle macchie d' ortica che nes suno le
le spine non graffino le gambe indegne d' essere offese. boccaccio, ii-246: non
sarebbe certo bellissima tra tutte le cose d' andrea. nievo, 1-180: il loro
graffiava con la man lo scritto. d' annunzio, iii-1-1095: troppi..
gli venissero fatti a centinaia di ritratti d' uomini attualmente esistenti in questo mondo, tuttoché
vita e dello stato suo, non meritava d' esser lapidato chi si graffiava un poco
mitigatole il dolore delle graffiature col sugo d' alcune erbe. p. verri, i-254
alla mano, e dovette ringraziare il cielo d' esseme uscito con una graffiatura nel viso
quale è fermo un ferro a simiglianza d' un chiodo, e il regoletto dalla parte
stava co'meco, il quale era d' argento. ariosto, 42-9: corse
e non si vede sazio / alcun d' oprar. soderini, iv-197: si
, 1007: il ferro a voi fa d' uopo / per ganci e graffi e
/ che fan corona a una cassa d' oro, / ch'è a piè d'
d'oro, / ch'è a piè d' un tempio, ch'è dipinto a
le graffiscono ancora con inciderveli a forza d' istrumenti taglienti. d'annunzio, v-1-922
con inciderveli a forza d'istrumenti taglienti. d' annunzio, v-1-922: il suo insegnamento
piene di incisioni graffite nel muro. d' annunzio, v-2-837: rivivo certi vespri fiorentini
scannelli, 181: fra l'opere degne d' eterna memoria si considerano in particolare quelle
l'allusione delle grazie al genio gentile d' appiani [nel monumento] non poteva
scultura. deledda, ii-59: macchie d' inchiostro, incisioni e graffiti..
tratteggio ottenuto sul fondo di un pezzo d' argenteria per mezzo di lievi incisioni.
. landolfi, 3-197: un errore d' ortografia, uno di grammatica, scambio di
grafia. brancati, 4-255: lettere d' ogni forma e qualità: firmate e
, quella grafia carezzosa e piumosa che d' improvviso s'inasprisce in aghi di pino
pezzo a osservare, dietro una lente d' ingrandimento, il pendolo destinato a dare la
nel risolvere de'problemi astronomici per mezzo d' una o più figure delineate sulla carta.
poetico consistesse tutto in un tritume impalpabile d' immagini labilmente accennate. 2. per
è proprio tratta da un dipinto settecentesco. d' annunzio, iii-1-1103: alle pareti pendono
., si conoscono di già prima d' andarle ad ammirare sul posto, le
questa buffa conformazione, si potrebbe credere d' esser capitati in un paese d'irrealtà
credere d'esser capitati in un paese d' irrealtà e d'incubo. bocchelli, 6-336
capitati in un paese d'irrealtà e d' incubo. bocchelli, 6-336: lo
i grafici di marcia per il quinto corpo d' armata... s'era contentato
, sm. preminenza, in un'opera d' arte, del disegno sugli altri elementi
le persone dall'esame della loro scrittura. d' an nunzio, 1-591:
piovene, 7-487: ho salito le scale d' una agenzia di diagnosi grafologiche in rue
indizio, come osservano i grafologi, d' una « passionalità generosa ». baldini
grafometro è un circolo od un semicircolo d' argento o d'ottone, esattamente diviso
un circolo od un semicircolo d'argento o d' ottone, esattamente diviso, ed accompagnato
la pianta e formar l'esatta descrizione d' un terreno. = voce dotta
cominciò a cadere una gragniuola senza gocciola d' acqua. galileo, 3-1-267: sin ora
le gragnuole, i venti rigidi. d' annunzio, iii-1-940: caduti sono i
c'è piovuto: un croscio / d' acqua, un rovescio di gragnuòla:
318: cominciò... a querelarsi d' una malattia ch'era stata di fresco
stata di fresco nel bestiame, e d' un incendio nel fenile, e di
guerra di rappresaglia, investendo i passeggieri d' ogni lato con satire e con motteggi
trova poco o nulla da mangiare. d' alberti [s. v.]:
, 189: la fu una gragnuolata incessante d' aneddoti mal contati, di facezie da
con lo scudo ombelicato e il casco! d' annunzio, iv-2-926: i velivoli partivano
1-155: la vedova del giorno, / d' una sua negra cuffia il crin velato
e bianca, /... d' ampio velo e di gramaglia ingombra. carducci
. la leggiadra patrizia era morta. d' annunzio, v-2-26: i carri fermi
vento! / v'è la gramaglia. d' annunzio, v-1-86: l'ombra dell'
. cesareo, 320: una gramaglia d' alberi si sporge / a riva d'un
d'alberi si sporge / a riva d' un pallido stagno. d'annunzio,
a riva d'un pallido stagno. d' annunzio, iv-2-833: il fumo nero delle
giambullari, 211: venne il duca d' orléans con una vesta di panno nero
. guerrazzi, 8-425: al cadavere d' isabella furono fatte l'esequie grandi e
. non raffiguri se non il peccato d' un vecchietto che tenga stretti i lacciuoli
dutto de grameza reportò li trenta denari d' argento alli principi de li sacerdoti.
dar al padre suo gramezza, / d' a casa ritornar contro a sua voglia
le fiondi dure, come se fussero d' una piccola canna, larghe, e in
33 (579): era una marmaglia d' ortiche, di felci, di logli
e corone di querce e di gramigne. d' annunzio, v-2-373: la più difficile
in toscana più della mala gramigna. d' azeglio, 1-485: la vanità..
campo gramigno, il quale è intorneato d' ogni parte di selve. =
]: 'gramigno ', sorta d' ulivo con foglie strettissime, frutto nero,
grammatica,... ossia l'arte d' intendere gli antichi scrittori. baldini,
volgar., 5-10: il quale, d' alta grammatica e di forte construtto,
due princìpi: l'uno si è d' un vero verbo, molto lasciato dall'uso
bocalosi, ii-80: noi abbiamo bisogno d' un'altra logica, e di un'altra
altra grammatica per determinare il genuino valore d' alcune idee. rovani, ii-400:
'poi col superlativo va sì bene d' accordo, che ogni grammaticùccia l'insegna.
. anonimo, lxxiii-183: lo dio d' amor, in cqi ben dicer posso
greci. foscolo, xi-1-147: la poesia d' omero... nelle parole procede
di sapere la mia lingua quant'uomo d' italia... fatto il giuramento,
1-2 (19): infino al dì d' oggi le colonne d'èrcole manifestano insino
infino al dì d'oggi le colonne d' èrcole manifestano insino dove egli appa- rette
; non... a mo'd' un industre grammatico o d'uno stilista.
. a mo'd'un industre grammatico o d' uno stilista. 3. dimin.
, con uno splendore vitreo. presentasi d' ordinario in forma di bastoncelli schiacciati,