, x-13-286: l'ultima forma imperiale d' italia fu il papato rimasto sempre elettivamente italiano
abito elettivo consistente nel mezzo. cecco d' a scoli, 997: dunque, virtù
un governo qualunque, o sia in mano d' un solo o di più, ereditario
, / vecchio, suo padre. d' annunzio, iv-2-1194: la porta della mia
vedrai fra i garzoni a gara / d' esser gli eletti, e gongolar per giubilo
di colei per cui fors'hanno / qualche d' amor viva scintilla in petto. manzoni
, 1-632: oh di david virtù! d' iddio 10 eletto / tu certo sei
10 eletto / tu certo sei. d' annunzio, i-586: ma quel messo
m. villani, 3-6: si deliberarono d' essere all'ubbidienza del detto eletto imperadore
la guerra dello imperadore o vero nuovo eletto d' ungheria. tasso, v-221: giovan
intera del diritto che ha il popolo d' amministrare per mano delli eletti suoi la
pochissimi, gli eletti, potevano onorarsi d' accompagnarlo, di scortarlo, di
. crescenzi volgar., 4-4: è d' un'altra spezie [d'uva]
: è d'un'altra spezie [d' uva] la quale è detta duracla,
i velli avea di seta e l'ugna d' oro. marino, 239: sparso
. / aure pure e leggiere / d' indiche gomme e di misture ibere. spolverini
, 4-168: ma la consorte ornar d' eletti doni / elena volle a parte:
a parte: una leggiadra / conocchia d' ór le porse, ed il paniere /
rimembrar psiche qual fue / quando sposa d' amor tra i numi uscia. /
: la legge elettorale era ancora un segreto d' officio. de sanctis, 7-289:
. oriani, x-19-317: i conservatori d' italia per impedire l'allargamento proposto da
e'quali consoli e consiglieri sieno tenuti d' eleggere dodici buoni uomini della detta arte
detta electione di consoli, cioè tre d' ogni quartiere sì che in somma sieno e'
da elettricista nel palazzo del marchese'. d' annunzio, v-1-153: la seconda decuria si
questa sola, se grande ambo, ma d' ordinario più quella che questa. verga
, come succede quando uno, sovraccarico d' elettricità, le lascia libero sfogo,
cagione del sottilissimo effluvio o alito sulfureo d' ignea natura, mescolato in moderatissima apparente
un po'di rame, un po'd' acido solforico, un po'di zinco
cesarotti, i-450: la testa quadrata d' un compilatore non può sentire la scossa
la scossa elettrica che comunica al cervello d' un poeta un'immagine nuova e brillante che
/ non maledire alla divina scossa. d' annunzio, iv-2-167: su tutte le coscienze
trottole semoventi; paradiso di conocchie e d' aspi governato dall'elettrico, accudito da
al figur. betteioni, i-56: d' elettrico d'amore / carica è l'atmosfera
. betteioni, i-56: d'elettrico d' amore / carica è l'atmosfera.
parola in mezzo a un silenzio pieno d' elettrico. a. soffici, iv-640:
che fece ritrovare al mio tutto l'elettrico d' altri tempi e di circostanze, forse
mare lasciando dietro la nave un solco d' argento elettrificato dalla oscurità.
città indorata... mio innalzamento d' animo elettrizzamento furore e come conobbi che
ficato e fatto capace di tutto e anche d' uccidermi. elettrizzante (part.
/ come s'urto e assalto fosse / d' aspro foco elettrizzante; / dall'elastiche
il monile, l'ornamento stesso fatto d' ambra. simintendi, 1-71:
molte varie opinioni è secondo alcuni nata d' un bitume liquido. mattioli [dio-
lagrimoso umor, che sparso cade / d' arbor fumosa, e 'n un bel
: aureo monile avente; e si d' elettri / lavorato era e chiuso. bresciani
fregi di granati, di turchine, d' ambre, di sandastri, di talchi e
, di sandastri, di talchi e d' elettri tutti ben commessi. carducci, 1039
a'venti / sciolte le chiome? d' annunzio, ii-176: con un gesto di
cotogna, i malleoli svelti / inanellati d' elettro. savinio, 10-348: se
/ dell'alba: tremule colonne / d' opale, ondanti archi d'elettro. d'
colonne / d'opale, ondanti archi d' elettro. d'annunzio, iv-1-1019:
d'opale, ondanti archi d'elettro. d' annunzio, iv-1-1019: il profilo della
limpido elettro. 2. lega naturale d' oro e d'argento che, durante
2. lega naturale d'oro e d' argento che, durante molti secoli e
: su quella mensa erano vasi nobilissimi d' oro, di argento, di elettro e
man lo scettro / lucente gli lasciò d' oro e d'elettro. d. bartoli
/ lucente gli lasciò d'oro e d' elettro. d. bartoli, 5-76:
manzoni, 14: spargi i detti miei d' eterno elettro. 3. miner
. 3. miner. varietà d' oro contenente argento fino nella proporzione del
ed * elettro '(lega d' oro e d'argento). per il
* elettro '(lega d'oro e d' argento). per il n. 4
] alla fine dell'ottocento, un nucleo d' impianti idroelettrici e di stabilimenti siderurgici ed
/ che oggi compone la mia vita d' uomo, / si verserà paziente in altre
di materia isolante; sul molti elettrodi d' argento che vengono poi colleprimo disco può
: gli elettrologi non ne vollero sapere d' una simile ipotesi, e sfoderarono delle equazioni
per molto tempo, che è costrutto d' un piatto metallico ricoperto d'uno strato
è costrutto d'un piatto metallico ricoperto d' uno strato resinoso, e d'un disco
ricoperto d'uno strato resinoso, e d' un disco metallico libero, munito d'
d'un disco metallico libero, munito d' un manico forse isolato di vetro.
o in rilievo mediante l'azione diretta d' una corrente elettrica. =
24-371: vulcan gravoso, di coraggio, d' alta / possa, indefesso fuoco,
il fischio che sfida lo spazio. d' annunzio, i-65: poi palme verdi,
e va nel tenue senso un crepolio / d' aria che a galla su per l'
levi. -torrido, canicolare. d' annunzio, v-3-346: non possiamo pensare a
ci si riapra nella memoria lo spettacolo d' un flammeo pomeriggio dell'estate moritura nel
dal fuoco e dalla fiamma. d' annunzio, iii-2-296: negli atti come
era. negri, 1-409: rosa d' ebbrezza, flammea / rosa del sogno,
). bertola, xxii-771: non d' isabella il flammeo / occhio dell'alma
carattere, una persona). d' annunzio, ii-455: la borgogna..
altri, abito purpureo o di colore d' arancio, che portava abitualmente la moglie
verdi fronde uscisse una chiara fiammétta d' ardente fuoco. tasso, ii-479: essendo
, sì che fiammétta / parea ciascun d' amor luminosa. 4. figur
due luci benedette, / pur come batter d' occhi si concorda, / con le
il lessico dell'inventario di alfonso secondo d' este, 2594: fiametta da pacchetta
ella vuole e pagare la dote. d' annunzio, iv-2-342: i fiammiferi stentavano
falde del quirinale s'aprisse un cratere d' eruzione; e che l'immenso palazzo
]: 'fiammifero', per similitudine, d' uomo collerico, che per nulla monta in
le vivande in tavola. d' alberti [s. v.]:
carena, 1-121: 4 fiamminga', piatto d' argento o di altro metallo di forma
al butirro e, preso il color d' oro, unitevi la salsetta di cui
, giusto di sale, versatelo sopra d' una fiamminghina. d'alberti [s.
, versatelo sopra d'una fiamminghina. d' alberti [s. v.]:
attaccò una colonna prussiana di fianco. d' azeglio, 1-327: un panno d'arazzo
d'azeglio, 1-327: un panno d' arazzo di fabbrica fiamminga. cattermole mancini
/ quell'anima ritrosa e adamantina. d' annunzio, iii-1-741: la più bella [
veste], / quella di panno d' oro / fodrata d'armellini; / e
quella di panno d'oro / fodrata d' armellini; / e il mantello fiamengo
il mantello fiamengo, / gli zoccoli d' argento, / e la rete. bocchelli
potevin. vi fuor menati, / e d' alamanni vi fu gran masnata, /
i-944: fece i cartoni per molti panni d' arazzo che poi furono tessuti di seta
è realtà e tutto è ideale. d' annunzio, i-854: ne l'acquitrino verdastro
ne l'acquitrino verdastro accendono / scintille d' oro caldo i crepuscoli / d'autunno:
/ scintille d'oro caldo i crepuscoli / d' autunno: son note squillanti / in
certe monachelle barattarono con un quadro triviale d' un fiammingo un suo, che rappresentava
che qui stanno insieme in molte ville. d' annunzio, iv-2-926: i velivoli partivano
alti due gombiti e le fiondi di smilace d' insopportabile acutezza, dal che s'ha
fiammola ', nome volgare e botanico d' una specie di clematide, con foglie pennate
. v.]: 'fiamma', sorta d' erba parassita che, avvitichiandosi alle piante
-anche: ciascuna delle due pezze d' arme che protegge vano il
masuccio, 325: non essendo d' altro che de bracciali e amisi de
incontro della sua lancia si rovesciò. d' annunzio, iii-2-365: il cavallo paventò.
nimicizie per poco, diede fiancata a regolo d' andare molto adagio all'opprimere i ministri
privato a un pubblico risentimento per ripetìo d' una fiancatèlla, l'intervallo è troppo
spalliera di lance] erano due battaglioni d' infanteria, che dall'una parte e dall'
12-37: si erano fatti avanti fiancheggiando d' annunzio per influenzare le sue decisioni.
a intimando ai volontari che erano d' allora in poi destinati otto,
, essendo costume batterlo di nuovo. d' ogni esercito in marcia, sul terreno conteso
sentiva di essere in una casa ricca. d' annunzio, iv1- 173: le loro
contestabile erano gli svizzeri fiancheggiati dai reggimenti d' archibugieri di bretagna e di pic- cardia
, spalleggiato. redi, 16-ii-17: d' intorno al cuor freddi pensieri, /
fiancheggiato dalla ragione, usa questa sorta d' arbitrio in moderar lo statuto. ginanni
freni del vel promettean troppa / gioia d' amplessi al maritai desìo. verga, 1-232
fianchi e agitavasi la sua testolina. d' annunzio, i-23: passava una villana /
, iv-55 (12-11): questa vertù d' amor che m'ha disfatto / da'
. de jennaro, 47: fuor d' ogni pietà m'aperse il fianco / nel
caso, ed eloquenza corrispondente al merito d' un tanto eroe. pallavicino, i-175
, 1-24: grav'ebbi il fianco / d' un frutto più infelice: ei nacque
da'capaci fianchi di donna filomena. d' annunzio, v-1-504: il tuo fianco
rimira colui che, quasi in modo / d' uom che consigli, sta dall'altro
di più, ed è opinione ancora d' alcuni che vi si debbano aggiungere i
ch'ogni vento, ogni flutto, d' ogni lato / che vi percuota, ritrovando
è navigazione dal destro al sinistro fianco d' italia, né commercio alcuno, se non
.. disposte quattro co- lobrine sopra d' un colle, che dominava quel fianco della
yerso il piemonte e la venezia. d' annunzio, v-1-617: gli alleati vogliono.
, 167: cominciando ornai / l'acqua d' intorno a l'infiammato fianco / del
viviani, 1-14: che amo dallo sbocco d' om- brone in giù si sia ripieno
, lo riconobbi patentemente dal primo ponte d' ombrone stesso,... essendoché i
/ fuor d' una terra che sul destro fianco / di
al cavernoso monte / con lo scettro d' un urto [eolo] il fianco aperse
una montagna ascende / disabitata, e d' ombre oscura e bruna, / e per
una foresta, e fianchi / orridi d' alpe, e masse ferree. leopardi,
liquefatti massi / e di metalli e d' infocata arena / scendendo immensa piena,
... confuse / e infranse. d' annunzio, i-740: la montagna materna
cielo / tutta cenila in vene / d' oro, cerchiata i fianchi da le
che distesi / allo sguardo sul fianco d' un declivo / si parano di gale e
e i fianchi / delle navi corrosi. d' annunzio, i-645: fendono [le
quasi due fianchi de'vascelli grossi pieni d' artiglieria, fermarsi intorno alle marine,
fianchi, voi che le verghe de'reggimenti d' italia prese avete. boccaccio, dee
le passò da fianco, / la figliola d' amon, chi la donna era.
fianco. parini, giorno, ii-61: d' altra / dama al fianco s'assida
cui marito / pranzi altrove lontan, d' un'altra a lato. colletta, ii-255
cattivi buoni, se buoni ottimi. d' annunzio, i-378: cavalcò per la
cittadini più compagnoni e ridanciani che, d' altra parte, gli si eran subito messi
carducci, iii-n-65: ma più fedele d' ogni amico stava sempre al suo fianco
resistere. dovila, 90: dubitavano d' esser circondati e assaliti per fianco. papi
è l'aspetto che presentano i contorni d' un oggetto veduto di fianco. giordani,
sollevarsi, ogni tanto, sul lucido ingranaggio d' acciaio di una macchina da cucire.
di libia, o di lidi / d' asia premessi, a mille armi nemiche /
mille armi nemiche / teco non schiverei d' esporre il fianco. -essere,
, che mi farà lavorare sempre. d' annunzio, iii-1-190: vorrei andare con
lione, accrebbe il peso di lei più d' un milione di libbre. galileo,
bontempelli, 19-215: questi schieramenti a perdita d' oc chio di gerani allineati
, 1-7 (33): ciascun mostra d' aver seco tormento, / o mal
, / o mal di testa, d' occhi, od è sciancato, / qual
folle è pur chi sotto al peso / d' età grave ornai va stanco, /
offre nudo il fianco / allo strai d' amore acceso. p. verri, i-184
ne andranno a casa. f. d' ambra, xxi-11-61: la casa è ben
troverebbe. baldinucci, 2-5-178: avanzo d' altre pitture simili, che egli aveva fatte
su un lato del corpo. d' annunzio, i-714: bianco è il letto
tenevano i fianchi dal ridere, e d' allora in poi le ragazze inacidite lo chiamarono
fede. lorini, 139: però d' ogni parte, dove è l'angolo,
fiancuta, enorme sotto una grossa cesta d' erbaggi. soffici, v-4-122: una
fiaro, gli portavano mèle, senza d' alcuna cosa offenderlo. palladio volgar.
alcuni che sia re dell'api. d' annunzio, ii-77: seco recava al consesso
1-119: che non solamente vasi da bere d' ogni sorta, ma e fiasche e
del signore! ecce ancilla del signore! d' annunzio, iii- 1-801: vi saranno
in pugnali ed i calamari in fiasche d' archibusci, le dispute in sanguinose risse.
per tenervi i pallini da caccia. d' annunzio, v-2-710: la gente semplice intorno
stoffa preziosa, uno scampolo di nastro d' oro, la scatola dei colori d'acquerello
nastro d'oro, la scatola dei colori d' acquerello, una fiasca di pallini da
collettivo, grande quantità di fiaschi o d' altri simili vasi. = deriv
/ mi diè del buono, e più d' una fiaschetta / asciugammo parlando.
aperse, all'improvviso, la porta d' una fiaschetteria. pirandello, 7-264: non
fiaschetteria. pirandello, 7-264: non parlò d' altro, a casa, per via
, rivestito di paglia (o anche d' altro materiale), per contenere vino
. vi mandò dentro col vino fiorini d' oro. romanzo di tristano, xxviii-589:
, xxviii-589: tenete questi due fiaschi d' argento, che sono pieni di beveraggio
argento, che sono pieni di beveraggio d' amore, e guardategli bene; e quandv
9-8 (385): vi piaccia d' arrubinargli questo fiasco del vostro buon vin
alvaro, 8-115: fuori, a perdita d' occhio, ci sono i depositi delle
uno staio di farina e un fiasco d' oglio. soderini, 111-545: se
mano, / ed era più buffon d' una bertuccia. g. gozzi, 1-229
gara sportiva, ecc.). d' azeglio, 2-408: la tua lettera,
il quale serve per ricevere la sola acqua d' una sorgente che scaturisce, direbbesi,
femmine con maschi / scherzin sott'ombre d' alcun parentado, / perché s'ap-
perdio! mi sento debole e meschino riderò d' aver fatto fiasco, come riderei d'
d'aver fatto fiasco, come riderei d' esseme uscito a bene. massaia,
/ e non dar più quanto un puntai d' aghetto. pratolini, 1-150: era
: messe mano a un fiaschétto pieno d' una certa acqua sbiancata, che pareva
si fa ballare il re tre ore d' oriolo. foscolo, xvii-290: le rendo
: essa rompe il collo del fiaschétto d' alabastro e rovescia metà dell'olio sul capo
aspettava a piè dello scaglione, / e d' un ottimo vino sì gli dava /
ediz. 1827 (604): trincando d' un gran fiascóne che andava in giro
vento, / o di belletti o d' acque profumate, / o son fiascacci da
intera sarebbe repubblica una ed indivisibile. d' azeglio, 4-ii-55: la francia e l'
dell'anarchia e della barbarie, era d' uopo che un altro * fiat '
. cecchi, 5-197: questo cangiarsi d' un elemento in un altro: d'un
cangiarsi d'un elemento in un altro: d' un ritmo musicale in proporzioni plastiche e
dava il senso d' un atto davvero creativo, d'un '
il senso d'un atto davvero creativo, d' un 'fiat * miracoloso.
bagna dela sua onda / tutta terra d' egitto, / e l'amolla a
lunghi sbadigli; 0 più fiate / d' atro rapè solleticar le nari? alfieri,
era, ch'io il piè fuor d' albion portava. cantù, 279: invocava
non ve lo pone in iscena più d' una fiata: lo descrive, e tutto
e ai colleghi suoi era accaduto più d' una fiata di perdere la testa, ma
verificatisi in un certo periodo con carattere d' unicità). malispini, 1-549:
come altra fiata aveano fatto) quadrella d' argento, e feciono grande onta a'genovesi
27-8: amor li suoi amanti raprende / d' uno disioso foco a le fiate.
spesse fiate, mentre l'uno d' essi per qualche suo diletto si dipartiva,
si dipartiva, l'altro alla guardia d' ambedue le greggi restava. g. b
ragazzo... dopo aver ripreso d' assalto la montagna si era messo a
calano in una grotta fatta a simiglianza d' una botte, nella quale...
a fiatare colle tranquille e regolari battute d' una robusta campagnuola che dorme della grossa
: non fu niuno ardito contro a'figliuoli d' israel d'aprire la bocca né fiatare
niuno ardito contro a'figliuoli d'israel d' aprire la bocca né fiatare. m.
: la prima opera del nuovo principato fu d' uccidere agrippa postumo, cui sprovveduto e
, e guai a chi fiatava! d' annunzio, iii-1-837: t'è fuggita /
di questa fossa « eran gro- mate d' una muffa »; ecco la ragione,
/... a quella tenerezza d' aria / cenila, dove...
nei solchi, dalle froge umide fiatavano vapori d' aurora. govoni, 842: sulla
gola è chiusa dai singhiozzi laceranti che d' un tratto scoppieranno. pea, 7-146:
, / e il cielo una bocca d' abisso che fiata la morte. morante,
che gli fiatava contro una robusta fragranza d' aglio, il raibolini impallidì.
-nulla: fiato qualche libretto delle novità d' india, del verzino e della china.
sentiva dietro di sé, alla distanza d' un palmo, l'ansare affannoso di
a letto, il mare si ricorda d' esser lui... salgono dall'abisso
abisso oscene fiatate, come il fortore d' un limo primordiale, brulicante di avanzi
ant. fiatò), sm. corrente d' aria immessa attraverso alla bocca e al
-anche: capacità polmonare, quantità d' aria che un individuo riesce a inspirare (
l'alito e 'l fiato. cecco d' ascoli, 3759: quando alita l'uomo
amante infermo di qualche malattia per cagion d' amore sono la siccità e la profondità
plebei / da le spregiate crete / d' umor fracidi e rei / versan fonti indiscrete
chiusa! / odo, col mormorio dolce d' un vento / profumato d'amore,
mormorio dolce d'un vento / profumato d' amore, il suono intento / che muove
quello dragone che è ne la fossa, d' allora in qua che tu ricevesti la
e gittòllo dinanzi a sé per ispazio d' una grande asta. guanni, 74:
virtudi e nello insegnare, non avranno forza d' assottigliare uno ingegno grosso, se dentro
i ghiacci del polo: il formicaio d' adamo nereggia sulla fulva arena del deserto libico
sulla fulva arena del deserto libico. d' annunzio, iii-1-978: maturata / sono,
/ la città vive un giorno / d' umori campestri. alvaro, 7-131: se
, /... / né anima d' onor, santificata / fra i sommi
corpo, ammutolita, tutta piena / d' una rassegnazione disperata. / noi non ci
fantasia, dava a quelli una forma esclusivamente d' arte, 0 letteraria.
ì fiati e i venti sono fatti d' aria. dante, inf., 33-108
borea e si discopre a'fiati / tepidi d' austro, sicché sprezza il verno.
di mar commosso, un fiato / d' aura maligna, un sotterraneo crollo / distrugge
innova il creato / col pronubo fiato. d' annunzio, iv-2-400: il primo fiato
frescura e di mare. -corrente d' aria prodotta artificialmente. cavalca, iii-153
pagine mi è stata come un fiato d' aprile in bassura fuligginosa. stuparich,
le vaporavano dalla fronte, come fiato d' orrore. -figur. ombra,
passione o da alcuno diletto oppressata. d' annunzio, v-3-263: è una notte
di -180 celsius: un vero fiato d' avello! 4. suono, canto
quanto prodotto dalle vibrazioni di una corrente d' aria). -in partic.: facoltà
andromaca o l'antiopa recitare. d' annunzio, iii-2-229: cadde di schianto
nelle feste pirotecniche, il fiato vigoroso d' una granata, al suo svellersi da
ornai ci ha avvezzi / a ogni fiato d' atene e orecchi e naso / il
: gli strumenti musicali / di fiato, d' arco, di tasti e di mano
39: non rileverà parimente la proprietà d' istromenti d'arco o da fiato, quando
non rileverà parimente la proprietà d'istromenti d' arco o da fiato, quando sia
se di pennello o di scalpello o d' arco o di fiato o di gola o
e vigorosi di coloro che ballavano. d' annunzio, iii-2-136: il canto s'
spelonca oscura / uscì quel sozzo vomito d' inferno, / sentirò i fiori intorno
verdura / fiati di peste ed aliti d' avemo. algarotti, 1-170: per li
veleno, fiumi / di fuoco. d' annunzio, iii-2-1145: sul fiato d'oro
. d'annunzio, iii-2-1145: sul fiato d' oro che fuma dalla primavera palustre,
primavera palustre, il sacro stelo splende d' uno straordinario lume. pirandello, 7-131:
zolfara, aperta lì come una bocca d' inferno. rebora, 87: l'ora
combattere, e gli divamparono tutti. d' annunzio, v-1-235: il tumulto ha
letame dee avere il suo luogo abbondante d' umore, e per lo fiato schifarne
di moribondo odor gli ultimi fiati. d' annunzio, i-428: quando più ne'
fiato / sapor di miele da'pomari d' oro, / venne isaotta un tempo a
quadrata pei battesimi, e i mosaici d' oro e verdi..., affoga
la sua ricchezza incalcolabile, in un fiato d' acque morte; di pozzo, di
acace / per offrirlo a strie diafane d' argento / e all'oro della luce
questi che che si fosse, estasi d' animo, o tramortimento di spiriti, cagionatogli
gran maniera a conoscere in quanta perfezione d' amore fosse in lui fin d'allora quella
quanta perfezione d'amore fosse in lui fin d' allora quella verginal purità. alfieri,
ogni uom, che schermo / non fa d' altri pensieri. serao, i-955:
frale? / perché sono amendue figli d' un fiato. aleardi, vi-539: un
poetico consistesse tutto in un tritume impalpabile d' immagini labilmente accennate...
accennate..., come una sabbia d' oro che mossa da un tenue fiato
munimenta domus '; fiati della casa d' augusto. guerrazzi, 124: ghirlandaio
di ragioni che la persuadessero, né d' autorità che la comprovassero. alfieri, 1-878
la morte avria sofferto, / che trasgredir d' un punto in fatti o in detti
ma che non gli era mai venuto fatto d' intenderne fiato. fracchia, 48:
: -portoci io pericolo di carico / d' onore? - fiato al mondo.
da fiato, se non sa fare d' ogni lana un peso. -tu mi vorrai
casca il fiato '. si perde d' animo. e soggiungendo: 'il fegato
le budella', intende, si perde d' animo affatto. baretti, 3-89:
ascoltando queste genti parlar di lettere e d' amore. fanfani, 48: io cominciai
di gio- vancarlo... era d' ogni parte isolata in mezzo al grande
è falso che il maresciallo avesse necessità d' armistizio, per dar fiato alle sue truppe
in versi mimal- lonei, l'esequie d' un passero egualmente che la morte di
le gote per dar fiato alla tromba. d' annunzio, iii-2-59: date fiato alle
serpenti. forse / dà fiato dai pianori d' acquaviva, / dove il plàtani rotola
grosso: poco resistente alla fatica. d' annunzio, v-2-264: ve n'eran degli
nel decembre di quell'anno stesso composi d' un fiato le quattro prime odi dell'»
: il decreto del 13 maggio impose d' un solo fiato un'anticipazione sul censo,
una sulle arti e il commercio. d' annunzio, iii-2-147: i più dei commensali
, intingono le dita nella vivanda, bevono d' un fiato i calici novamente colmi.
vicino, rassomigliava alle sonnambule che recitano d' un fiato le filastrocche mandate a memoria.
scritto tre anni avanti, lo divora d' un fiato, non lascia correre tempo
cartelle. quarantotti gambini, 4-18: scesero d' un fiato le scalette, attraversarono i
e la maestra? -fece questa domanda d' un fiato, senza rifletterci, perché era
saranno né ascoltate né capite. d' azeglio, 1-345: la religione e il
, 1-345: la religione e il clero d' oggidì saldano gli arretrati di molti secoli
molti secoli. sarebbe tempo per roma d' accorgersene. sarebbe tempo di riconoscere che
tempera col fiato. tommaseo-rigutini, 3240: d' incisioni, di pittura e simili,
: eccovi in un fiato l'argomento d' una lunghissima istoria. chiari, 1-i-72
sui cardini, e quelle faccette sorridenti d' umiltà sparivano in un fiato, dietro il
vi condurrà finalmente ad altro che ad accrescere d' uno il numero di que'miserabili mozzorecchi
miserabili mozzorecchi decorati costà del sonoro titolo d' avvocati. tommaseo, i-260: se sperdiamo
anni che visse meco una tenera ricompensa d' affetto. svevo, 1-129: dapprima alfonso
[il virtuoso] ripigliar fiato più d' una volta, prima di chiudere con un
tozzi, iii-24: si trovava perso d' animo, senza fiato, con la paura
risparmiare il fiato e a spogliarsi prima d' entrare nel fiume. -rompere il
tramontano da settentrione incontrava un'aspra chiostra d' alta e scabra alpe, dirupata, irta
che per mefitico miasma / anela e gronda d' un sudor gelato, / o come
, / o come un gobbo che patisce d' asma, / bécero si sentì mozzare
aria gelida che mozzava il fiato cessò d' entrare a folate. moravia, xi-
poi che alquanto riavuto ebbe lo spirito. d' azeglio, 1-185: coll'anelito corto
che mai potevo andare fino in fondo d' un respiro, e tirar il fiato a
pavese, 6-129: respiravo un odore d' aria mossa e di fichi, che così
la tracanni [la morte] tutta d' un fiato: vada morendo finché può vivere
costuma universalmente pigliarla a piccioli sorsi. d' azeglio, 1-35: io son arrivato,
arrivato, si può dire, tutto d' un fiato sino alla mia età di sessanta
sempre le cose sue, e tutto d' un fiato. moravia, vii-345: «
. cassola, 2-226: parlò tutto d' un fiato e attese trepidante la risposta.
di quel signore per mezzo le viscere d' un monte hanno fatto passare un condotto
. bocchelli, ii-184: un fiaticéllo d' aria rigida, che doleva sulle facce
vienna, e con sua compagnia di gente d' arme al soldo della chiesa passò per
passò per firenze all'entrare del mese d' ottobre 1345, e andonne a vinegia per
dire, le quali, subito, come d' istinto, avevano ritrovato il passo di
volgar., 553: essendo stato più d' uno anno sotterrato, [il capo
pensamento dell'antica puzzura corrompa la mente d' oscuro fiatore, e cacci via lo spirituale
sf. fermaglio di metallo o d' altro materiale provvisto di una staffa a
vestimento e una spada spagnuola con fibbia d' oro e uno cavallo ornato.
e l'altro piede, / che d' oro avean la fibbia e la girella.
è la sua chioma / con nastri d' oro in treccia al capo avvolta,
di gemme come stelle aspersa; / e d' oro son le fibie, onde sospeso
le fibie, onde sospeso / le sta d' intorno de la gonna il lembo.
foscolo, 1-412: pria gli schinieri, d' eleganti argentee / fibbie costretti, circondò
proposito, che ci aveva due fibbie d' argento di mezza libbra luna alle scarpe.
colla negligenza di persona che mediti. d' annunzio, iii-2-361: ippolito / scese a
. 2. stor. fibbia d' oro: simbolo della dignità cavalleresca presso
: diedegli autoritade di bere in vasi d' oro e di vestirsi di rosato e di
di vestirsi di rosato e di avere fibbia d' oro. 3. ant.
che m'avea rubato fin le fibbie d' argento da serrar l'ufficio. marino,
]: affibbiano la gonna con gangherelli d' argento e con fibbiettine. -acer
allaccian due grandi e malfatti / fibbion d' argento che parean due piatti. carena
poni loro, da petto, una mosca d' oro o d'ariento (cioè una
da petto, una mosca d'oro o d' ariento (cioè una bòccola con un
dare caruccio per zendado e per tignitura d' un mantello e per fibiagli e per
di cesare, 240: lo fibiaglio era d' oro fine, nel quale erano fissi
occhi erranti / or qua or là d' intorno a tutto, avvenne / che esso
esso vide nel petto un fermaglio / d' oro, lì posto forse per fibbiaglio.
. frugoni, 5-267: le coppe d' agata d'ambra, di corniolo e
frugoni, 5-267: le coppe d'agata d' ambra, di corniolo e d'alicorno
agata d'ambra, di corniolo e d' alicorno, legate in fibbiagli d'oro gemmante
e d'alicorno, legate in fibbiagli d' oro gemmante, rintuzzavano l'occhio curioso
da una fascia, con un ricco fibbiaglio d' oro. = deriv. da
. in libri, o in lettere d' oro, o in fibbiali d'oro,
in lettere d'oro, o in fibbiali d' oro, o in segnaculi di seta
, o in segnaculi di seta o d' oro. sacchetti, 159-151: egli è
trovata bona, e la guardancanna più d' un'ora m'ha tenuto, che
dovizia di libri, limosina inviata loro d' europa; e certi d'essi, volumi
inviata loro d'europa; e certi d' essi, volumi in foglio, e di
si soglia, con fregi e profili d' oro e fibbiali d'argento. -figur
con fregi e profili d'oro e fibbiali d' argento. -figur. s.
o di bronzo, o d' altro, il cento a peso.
seme viscoso fece con l'impeto d' uscire i ventricelli del cerebro,
/ vermi ciechi famelici / umori d' infezioni e riche marce / come succhi di
si scioglie, / e il vincolo d' ogni osso si rallenta, / e mi
, 6-13: mi sento / mutato d' un tratto / nel sonoro strumento: /
si consiglia. baldi, ii-48: d' arunta, a cui de l'erbe e
tremante ancor dentro l'aperto ventre / d' immolato animai fegato o fibra. m.
il misterioso lavoro ch'è la polpa d' un albero, gl'intreccia- menti delle
acute lenti, / nelle fibre or d' un'erba ed or d'un fiore.
nelle fibre or d'un'erba ed or d' un fiore. arici, i-io:
fibre e fini / rigagnoletti, che d' esterna offesa / hanno sentore. d'annunzio
d'esterna offesa / hanno sentore. d' annunzio, iv-2-481: riuscì ella a
serrato, e assicurato da una fasciatura d' una spezie di canovaccio doppio stradoppio, tessuto
operati colle fibre delle foglie di palma. d' annunzio, iii-i- 1169: sopra un
fosse / dormire avvolti in bianche fibre d' erba. palazzeschi, ii-333: sono
alle fibre armoniche / maritar dilettoso inno d' amor. 12. per simil
delle fibre, o dallo squisito contatto d' ogni particella. f. f
le contraddizioni, le rivelazioni meravigliose. d' annunzio, v-3-254: simile alla foresta
: simile alla foresta, la cattedrale d' occidente può essere penetrata in tutte le
in tutte le sue fibre secolari dalla forza d' una primavera inaudita. govoni, 56
, di fibra forte e vigoroso e d' acuto ingegno. bocalosi, ii-167:
ansanti; / centuplica le tue fibre d' amore, / ti stempra, anima mia
quel che mi palpita nelle fibre. d' annunzio, v-2-700: ma la mia
fibre ti si legga / ancora picchiettato d' albe e canti / di galli, ben
a se stesse, che formano un reticolato d' ammirabile tessitura. campailla, 4-119:
di radi- cine, barbicine, fibroline d' erbe, qual setolette e loto.
di capua, 57: primieramente è d' avvisare i corpi de'viventi, di
: che è segnato da venature. d' annunzio, iv-1-962: maschere dalla bocca rotonda
nostri. roberti, iv-50: è d' uopo aver pazienza e lasciar che i
e molce; / né al digerir d' assiduo lavoro / gli stomachi affatica.
, le formiche e i vermi. d' annunzio, iv-2-500: le nobili piante con
fragili, quelle fibrille delicatissime che cercano d' innalzarsi coi loro steli d'ambra trasparente
che cercano d'innalzarsi coi loro steli d' ambra trasparente! baldini, 7-103: perché
ci vuole. -per simil. d' annunzio, i-198: aggrovigliarsi per tutti i
tessuto connettivale) che ha come sede d' impianto il tessuto muscolare (e si
acquosa, che non offrano quella condizione d' increspamento fibroso, dietro la quale i
radice di salsaparilla perfettissima e di rasura d' avolio, aggiungendo in fine della bollitura un
. / girfalchi bianchi e novità d' uccelli / e diversi animai vi sono assai
, che è ovunque succede fregamento considerabile d' un osso o d'un tendine contro
succede fregamento considerabile d'un osso o d' un tendine contro il periostio, che si
, bianchicci o giallognoli, nell'isola d' elba, a pallières (francia) e
lunghi, più sottili e più fibrosi d' ogn'altra sorta di lino; ma va
mantello sopra la destra spalla con fibula d' oro ristretto. f. buonarroti, 2-77
anelli, di collane, di fibule d' oro lavorato artifiziosissima- mente, che adornavano
pur tu non sei galla). d' annunzio, iii-2-117: il suo lungo
, / che sfaccettate risplendono per fibule d' oro, su seni eretti.
, 147: vantar già mi potea / d' avere 11 più fidato e 'l più
corre il campo ficaie per vincitore. d' annunzio, v-2-251: « oggi è più
un ficcanaso, uno che si dilettava d' impacciarsi nei fatti altrui, e che
molto insinuante, molto ficcanaso in fatto d' estrazioni di cereali. moravia, i-276
giamboni, 7-163: la falarica a modo d' asta in uno forte ferro si ficca
macchia biancastra come di gesso spento. d' annunzio, iv-2-1148: il forno ruggiva da
e di grattarlo pure un poco, meno d' un'ave maria, sì si corica
simintendi, 1-28: tu sii contento d' infiammare non soe quali con la tua
non mai / tenta col capo suo d' aprir l'angusto / de'vinchi, ma
palpitato per altri che per te. d' annunzio, iii-2-1014: se ti riuscisse
il piede / in cure sciocche e d' intelletto sceme, / per cui l'uomo
. cecchi, 1-63: quel paggetto moro d' uno dei re magi...
ficcati / le leggi in tasca. d' annunzio, v-2-536: ficcavo il viso nel
ima quantità di libri, nell'intenzione d' augurar a se stesso, dormendoci sopra la
per genio... il salone d' èrcole a versaglies è forse la più gran
versaglies è forse la più gran macchina d' europa: egli vi ficcò 142 figure.
la sua approvazione a quel famoso progetto d' andare a passare l'estate in campagna,
passione, un desiderio). d' annunzio, iv-2-9: ma che superba fiera
è inutile ficcar gli occhi: bocca d' arno di qui neppur si vede. brancoli
la salute nostra, ma per utolità d' alcuno guadagno, noi ficchiamo in lui
dilungansi le sudette [radici [del fico d' india] fino a terra, dove
: mo'non ti vo'tacere / d' alcun che per città talor cavalca, /
ventura buona m'ha porto una cava d' oro. hae fatto questo la fortuna
faceva serrar le buche delle volte. d' annunzio, iii-1-411: quella gente era senz'
la capitale della nuova turchia? fin d' ora è palese in tutta la sua portata
: era dei mille intermediari a caccia d' una provvigione, pronti a ficcarsi nei
, i-11: al buon navigante è necessario d' intendere se il navilio ha nessun difetto
, 285: al mondo veggiam turba d' alocchi, / che per tutt'i canton
ne fece delirare anche il nelis vescovo d' anversa emigrato a parma nel '95.
amor può meno ed il sonno prevale. d' azeglio, 1-479: perché dunque tanti
i cacciatori suoi compagni l'avevano richiesto d' aiuto per ficcargliela alle guardie; ed
: andarsi a nascondere. f. d' ambra, 4-96: o va a ficcarti
dio, civetti, / tanto più d' ogn'un se'gufo. / deh,
fanno proprio né ficcano, -i resti d' arcadia sono preziosissimi, perché l'arcadia
acque; strappate le ficcate delle catene d' ormeggio, si cacciò con violenza contro
giarrettiera, quasi ci vien fatto di rammaricarci d' essere nati troppo tardi. piovene,
non vie, ma piene / campagne d' ossa, di sepolcri e sassi / o
: si vedevano allora sui colli umani d' uliveti e di bianche case soprastare le alpi
di bianche case soprastare le alpi spaventose d' enormi fianchi squarciati e di petti dallo scavato
che i tacchi non poggino sulla banchina d' approdo. = deriv. da ficcare
carte e ficcator di dadi, / tutti d' ogni bell'arte ha scorsi i gradi
curiosone, importuno; ficcanaso. d' azeglio, 2-331: ora che codesto antagonismo
tensini, 1-44: il tiro che viene d' alto al basso, detto di ficco
). fichétto, sm. gettone d' avorio o d'osso per segnare i
fichétto, sm. gettone d'avorio o d' osso per segnare i punti.
e no dubitar!, no solamente d' un figaro fari zò, ma se voi
ne riguardavano, tutte di vigne, d' ulivi, di mandorli, di ciriegi,
mandorli, di ciriegi, di fichi e d' altre maniere assai d'alberi fruttiferi pieni
di fichi e d'altre maniere assai d' alberi fruttiferi pieni. pulci, 14-53:
gran figaro con i suoi rami sparsi d' intorno, carico di frutti bellissimi et ottimi
braccio destro. nieri, 76: chi d' abeto e chi di noce -ognun porta
fico dare, / né amor gioì d' amare, / se non fosse per te
, 74 (125): uno fedele d' uno signore, che tenea sua terra
contrada, vide, in su la cima d' un fico, un bello fico maturo
. pascoli, 339: i primi fichi d' oro / vedrebbe, e il primo
vedrebbe, e il primo grispoletto vaio! d' annunzio, iii-i- 658: aprimi
par che strugga quando tu l'assanni. d' annunzio, iv-2-116: era una femmina
, 14: tutte le case sembravano fichi d' autunno striate dagli spacchi, con tegoli
palom- boli) e con dugento agostari d' oro, presentando al detto ammiraglio.
non sono niente sì sane come quelle d' oriente, ché 'l sole non puote
soprasta la faccia della pianta a modo d' un bozzolo, e però volgarmente fico
. - eh, trenta fichi! siete d' accordo anche voi. 5.
fagiuoli, 1-5-175: come se fussero sposi d' una settimana; che fichi! saccenti
molto allettanti). f. d' ambra, io: un vecchio di sessanta
. pucci, 3-7-15: ben sarebbe ragionier d' un fico / chi ben guardasse nelle
accadere, capitare raramente, difficilmente. d' azeglio, 4-108: chi può guadagnarsi cinquecento
-non curare un fico, curarsi men d' un fico: non darsi nessuna cura
45-69: ancor perch'el curava men d' un fico / il popol, tant'era
, non c'erano più le illusioni d' una volta, era venuta la ragione,
il territorio pistoiese in desolazione, uomini d' alto lignaggio, d'onore e di rispetto
desolazione, uomini d'alto lignaggio, d' onore e di rispetto. -somigliare
8. prov. -fico basso e fantesca d' osteria palpeggiando si matura: come il
dice ancora: fico basso e fantesca d' osteria, palpeggiando si matura. -quando
a * colore '. fico d' india1 (ficodìndia; ant. anche fico
, 1-310: è da questo [fico d' india] differente l'altro fico indiano
così grosse, che eccedono la grossezza d' un pollice, per la più parte armate
ma più grossi, e coronati in cima d' un colore che nel verde porporeggia.
. soderini, iii-421: il fico d' india fu trasportato di là nelle nostre
durante, 2-335: opuntia. fico d' india. settembrini, 1-353: la campagna
a secco e da siepi di fichi d' india. verga, 4-76: colline su
aspromonte, che negli occasi- si colora d' inesprimibili tinte. pirandello, 7-727: arrivava
qualche strillo di calandra o la risata d' una gazza, che faceva drizzar le
colle palme e gli aranci e i fichi d' india e la bianca polvere e il
la bianca polvere e il furente sole d' estatel sbarbaro, 1-251: il ficodindia
2. il frutto stesso del fico d' ìndia. serao, i-1099: è
piattelli, vedi dei castelletti di fichi d' ìndia, sbucciati. levi, 2-337:
piazza, tra un carretto di fichi d' india e un banco di passatempi,
le addossavano ai muri. fico d' india2 (fico indiano), sm.
gemelli careri, 1-v-156: i fichi d' ìndia de'portoghesi sono chiamati * platani '
terrestre. fico egiziano [fico d' egitto, fico del fa
passa per la città una fossa d' acqua... vestita di sicomori,
quel frutto che il vostro ser cecco / d' averlo visto spesso in corte disse /
canna del pescatore, e un po'd' oro, e fichisecchi per inescar l'
e fichisecchi per inescar l'amo. d' annunzio, iv-2-123: di là a qualche
il trabaccolo tornò carico di fichi secchi e d' uva di corinto, dopo aver toccata
volgar., iii-162: ritrovarono uno uomo d' egitto nel campo, e menaronlo a
di fiche secche, e due palle d' uve passe. 2. figur
: piange la madre, c'ha più d' una doglia, / dicendo: -lassa
in vaticano. / ma l'entrata d' un pero o d'una vite / non
ma l'entrata d'un pero o d' una vite / non dareste, e nemmeno
che in un altro, importava meno d' un fico secco. cassola, 3-135:
.. et uno iucundissimo populno. d' annunzio, ii-811: tutto ritorna; e
provare se poteva indurre il padre superiore d' un convento vicino a darci due letti.
si credette farmi vantaggio dicendo due fidalghi d' inghilterra e il vantaggio fu che mi buscai
fidalghi fondarono i regni di navarca, d' aragone e di galizia. 2
: i don di spagna, i conti d' ale- magna, i monsieur di
, i monsieur di francia, i vescovi d' italia, i cavalier di napoli
, i mi nori fratelli d' inghilterra e i nobili d'ungheria, fanno
nori fratelli d'inghilterra e i nobili d' ungheria, fanno una povera compagnia
fianza), sf. letter. stato d' animo, inclinazione dello spirito,
dio ben cole, / l'aria sgombrar d' ogni mortai oltraggio, / cangiare a
più che ogni laccio, / sensi d' onor le affrenano: gran parte /
benedetta francia, che la viva fidanza d' un giorno gli si era di molto annuvolata
annuvolata, e temeva anche un poco d' aveme a prendere un granchio. carducci,
sarai avvezzo e ignaro e spoglio / d' ogni fidanza; ed io gustato il dolce
. fiducia nelle proprie forze, sicurezza d' animo, audacia, coraggio, ardimento.
mia troppa fidanza e la poca fede d' altri mi sforzano a mandarla fuori a
del padre, avrebbe questi mandate dodici legioni d' angeli in sua difesa.
10 core / è la tua, madre d' amore: / se 'l sapesse lo peccatore
sian tutti certi / che noi scamperem d' esta graveza. nardi, 410:
, iii-49-14: in segno di merzede e d' umiltate / odo si muove lo gentil
te congiunto di parentado o di tenerezza d' amistade, imperocché, per la fidanza
cicognani, 9-10: e per dire d' una ingenuità, d'una minchioneria per
: e per dire d'una ingenuità, d' una minchioneria per troppa fidanza, per
per troppa fidanza, per un eccesso d' umanità solevano dire: « cose da
, iii-6-287: quando nel 1668 i parenti d' un papa entrati nella compagnia che disponeva
ritenne segreto e disaminollo, e seppe d' alcuno ch'era de'detti congiurati e
, / ma non tirava a più d' otto la fune; / e chi facea
senza saputa de'commissari conceduto al duce d' urbino, ammalato, salvocondotto di partirsi sicuramente
avea gran fidanza, perché era potente d' amici e di sèguito, cominciò afforzare
, / non ti faranno oltraggio. d' annunzio, iii-1-902: dio vi dà la
scoperse 11 suo amore e 'l desiderio d' ammogliarsi seco. -osare, ardire
colla man su l'elsa la soccorse / d' un suo tal riso il gran guerrier
in campagna. e nella nuova disposizione d' animo, volle fare a fidanza con
e alla cristiana scrupolosa venne il dubbio d' aver abusato e fatto troppo a fidanza
che può essere morta per mille migliaia d' impedimenti, che possono intervenire! e però
. manetti, no: gli operai tutti d' accordo traevano questa sentenzia delle parole di
amalia si staccò un po'da loro. d' annunzio, iv-2-1035: è un fidanzamento
per aver consentito a questa unione. d' annunzio, i-847: diceva la canzon
mirando si sta, / si rinforza su d' ambe le coscie, / e provando
ed ha fidato a teodorigo tedesco alfonsini d' oro cinquemila cinquecento cinquanta cinque. pulci
cinquanta cinque. pulci, 22-220: d' ogni cosa gli fida la chiave.
stato del nostro comune. f. d' ambra, xxv-2-354: -la madre che dice
/ e po'come mi fidi / d' aver portato fede a'miei begli occhi?
e di prigione, era ciascuno / d' un segno pileato sopra sé. a
fidato maneggi di grande importanza a uomo d' incerta fede. b. davanzali, ii-190
vergognose / alle labbra non fidarono! d' annunzio, i- 187: non
/ e par che male il cor d' ambo si fidi. metastasio, i-219:
foscolo, v-385: chi è in istato d' imbecillità fida al soccorso de'ciarlatani.
che tu ti debba fidare a me d' or innanzi. sbarbaro, 1-199: il
, canz., 79: tristo chi d' alma feminil se fida, / a
. metastasio, ii-167: ei, d' emirena amante, / di te panni
vino, / non mi fiderei 'n lu'd' un bagattino. pietro de'farinelli,
donne, fidatevi de'giovani del tempo d' oggi, e massime di costoro di
troppo nel suo intendimento fidare. cecco d' ascoli, 668: al tuo veder
non dura. bembo, 1-187: né d' altrui né di me molto mi fido
3-29: amici cari, il domani d' una gente può supporre di poterlo aiutare
di avviarlo, solo chi si fidi d' aver imbroccato giusto il proprio passato.
/ ché i ferri, c'ho d' intorno, / ridonsi e fanmi scorno /
magalotti, 24-16: il disordinare in luogo d' aria così pestifera potea costarmi la vita
fido / di sciorgli, perché cerchino d' orlando, / che mi han promesso di
prudenza e oculata diffidenza. cecco d' ascoli, 2585: chi non si fida
e 'l cielo, per opera maligna d' una violente mano, allora che più
mezzo a tutta questa servitù, così varia d' u more, di carattere
, i-319: sono templi pieni quasi d' uno spirito santo li fidati petti de
maggior tristo del mondo, ma fidatissimo d' angravalle. marino, 308: di bacco
11 (199): così, d' amico fidato in amico fidato, il segreto
felice] quegli abbondevole di ricchezze e d' onori, non sarà fidato governatore di
sanguigna pioggia, / fulmina l'aria d' una luce cruda. d. bartoli,
e non devo farmi distogliere dal timore d' infastidirlo. -vigile; guardingo,
un padiglione, sotto la fidata guardia d' ascalione, ella e le sue compagne fossero
: / -questi sono in figura / d' un che si mòre sbigottitamente. simintendi,
nel più cieco orrore, / paradiso d' amor, porto fidato. foscolo, v-73
, tra il precipite dislivello del palazzo d' antuni cogli altri casamenti di sotto,
/ [l'ardito pescatore] visita d' elmo ai naviganti amico, / serti
sia in terra, godendo egli qui d' una gran porzione del paradiso. foscolo,
un amico in un giovane, che dicendo d' amarmi mi abbandona nel momento più pericoloso
vita, in cui avrei bisogno e d' una amicizia fidata, e delle consolazioni
notti, / membrando i fidati colloqui d' amor. guerrazzi, 97: quando le
giro di commercio, scegliere le opere d' esito più certo; aprire corrispondenze fidate
fia dunque che vegli a difesa / d' un vangelo fidato agl'imbelli? / qual
oltre l'anno, fidata alle cure d' uomini non pagati, non ricchi, occupatissimi
distanze, a piedi, per notti d' inverno piovose, al convegno? landolfi,
un tacito saluto / ed un sospir d' amore / del mattino a le fresche aure
comune di firenze, e sanza riguardo d' offesa, e come fidati da'sanesi
, e mette l'uomo alla mercé d' ogni offerta di certezza limitatrice.
dinanzi da detti consoli... d' alcuno fideiussore e promettitore per alcuno d'
d'alcuno fideiussore e promettitore per alcuno d' alcuno debito e contratto inito e fatto,
l'esecuzione dell'altrui obbligazione. d' annunzio, iii-i- 603: sì
cosa più straziante che le fidenti carezze d' un oltraggiato? giocosa, 33: tornò
uomo a punto del '6o, che mostrò d' intendere risolutamente all'effettuazione di tanta idealità
gli strinsi col pensiero fidente ed attento. d' annunzio, iii-2-1158: la paura dell'
la paura dell'armonia notturna sembra riempirsi d' un'aspettazione fidente. b. croce,
vostra mano fidente nella mia. d' annunzio, v-3-276: non so che umida
apposito, /... / degnati d' esomar la mia testudine. tommaseo [
ma le fidiache forme non ne cela. d' annunzio, i-108: quando a tratti
. gozzano, 395: giuravano d' averla vista con un corpo fidiaco.
risparmio, della nostra letteraria repubblica. d' alberti [s. v.]:
, io ho eletto te per fidissimo guardatore d' un mio segreto, sperando primieramente che
de'venti, /... / d' oro gli avar, d'eresia gl'
.. / d'oro gli avar, d' eresia gl'idolatri, / di bene
l'alme fide; / e io d' amor, perché amor m'uccide. ariosto
l'antico errore / l'alta pietà d' un pastor fido ammende. tasso,
de'suoi scudieri, / e mettea d' angoscia un grido / per gl'incogniti sentieri
/ già percorrea il garrulo telaio. d' annunzio, iii-1-661: non ti crucciare meco
ardisca, / l'alma sua alleggia d' aspra e dura salma. pindemonte,
: / così favellano col sole, e d' intima / luce fioriscono, tutte le
ma spennacchiata dal leone di savoia. d' annunzio, i-540: mirinda e il
gittar lucidi strali / sotto i piè d' un fanciul nudo che danza. saba,
fida / lorica di due squame e d' oro contesta / non lo sostenne. marino
bicchiere fin che cinzia si muore. d' annunzio, i-79: venne l'autunno,
, 1-72: non di dolce cantar d' empie sirene; / non di romper
lochi. leopardi, 189: era d' intorno intorno ogni confine, / ove
giorni è cosa profana innanzi alla quiete d' una fida stanza ove mi sorrida il
i loro animi sì fidi e sì divoti d' un riceproco amore divennero, che non
tempo che polis- sena, senza essere d' alcuno veduta, condusse il prete in
la baviera: già per napoleone prosciolta d' ogni timore dell'austria, cne continuo
austria, cne continuo la minacciava. d' annunzio, i-449: non così dolce il
e mena / per lunga via d' orme seguaci impressa, / va brancolando
). rovani, ii-802: era d' una ignoranza mitica; ma aveva il
e sicuri elementi di futura opposizione. d' annunzio, iv-2-874: contratto egli taceva,
fussi istato dello amore degno / e d' un pari voler fussin due cori! ariosto
marino, 4-154: non temer no che d' ambe noi ne l'opra / avrai
fida, / ospitale il suo tetto. d' annunzio, v-1-78: questa che noi
colle e il piano; allor tutto d' amore / ti riconsiglierà soavemente. d'annunzio
tutto d'amore / ti riconsiglierà soavemente. d' annunzio, v-3-836: cara cara giusini
, seguitando il corso del fiume, d' inviarsi alla volta di ruremonda; pieno
vecchio cacciatore aveva nell'anima quella radice d' ogni virtù che è la fiducia nella
povertà di cuore fa enfiare l'animo: d' onde procedono la vanagloria, la
dace. redi, 16-v-389: d' alta speranza e di fiducia pieno
fiducia che con tutti gli altri figliuoli d' adamo. manzoni, pr. sp.
, 393: aveva, senza perdersi d' animo, impugnato la sicura sua spada e
e buona fede (o nei rapporti d' affari, anche grazie alla sua solvibilità)
nella probità solamente, ma nella solvenza d' un uomo, d'una cosa,
, ma nella solvenza d'un uomo, d' una cosa, d'una società,
un uomo, d'una cosa, d' una società, d'uno stato; degli
una cosa, d'una società, d' uno stato; degli impegni contratti da
professore narenza deviò e invelenì in accuse d' abuso di fiducia, di furto di
nostri sentimenti non potranno essere fraintesi. d' annunzio, v-3-17: colpa gravissima di
perdere ogni fiducia nel mio grande uomo d' affari. comisso, 7-307: a un
livello del mercurio nel pozzetto, e d' onde si comincia la scala. =
, le quali si riservano in persona d' un nazionale chiamato testa di ferro. idem
gobetti, 1-i-890: nelle fabbriche tratterà d' or innanzi con gli industriali soltanto un
... come un galantuomo. d' annunzio, i-814: tu mi parlavi tutta
e in sé, come una palla d' oro. bocchelli, 11-56: sono così
fine le ultime volontà; i fiduciosi scaricandosi d' ogni cosa nelle capaci mani della provvidenza
tidue anni, nel 1326, alla corte d' avignone... non isde- gnava
. la vescica del fiele lunga più d' un braccio. l. bellini, 5-21
generi [l'arbore] tarli e corruzione d' animali e gusti la materia; come
iacopone, 22-5: il censalito piagnea d' uno figlio c'avea, / impio e
o il fele, anzi né saprei d' avere il fele, la milza o i
sua salute n'avrebbe certamente sofferto. d' azeglio, 1-91: né allora né in
giorno riuscita una colomba senza fiele? d' azeglio, 1-556: era così senza
era così senza fiele, senza ombra d' un sentimento basso, o brutto!
: le forche fienaie [si fanno] d' olmo e di nocciolo. calvino,
, che van tuttodì per roma carichi d' una gran soma di fieno. faldella
fieno. cantari cavallereschi, 120: d' un fenile uscì ben venti armati. palladio
fenile nella stalla o a cielo scoperto. d' annunzio, iv-2-52: si rividero al
all'etere sereno, / qual fumo d' olocausto, / sale l'odore del
grilli il verso che perpetuo trema. d' annunzio, i-264: io disteso nel
rovesciare e ricostituire più volte i mucchi d' erba finché in seguito alla fermentazione,
che, nei boschi delle zone montane d' europa, è usata come foraggio. -
molto differente dal trifoglio. -fieno d' ungheria: nome dato in toscana all'
mettono] incenso, pulicaria, radice / d' elleboro, fien greco insiem con vino
venuta pietosa; / e tu pur d' orgogliosa / manera se 'nver me sempre
fiere tal, che natura armi / d' aguzzi denti e d'ugne da ferire.
natura armi / d'aguzzi denti e d' ugne da ferire. caro, 7-733:
casolari e tane, / tacciono. d' annunzio, iii-1-52: l'attitudine della
il giardino, appare simile a quella d' una fiera presa in una rete. jovine
in vasta crepatura e nella pancia / d' altissima montagna entra e s'interna, /
da presso la vocal sua fiera. d' annunzio, i-441: quando, furia d'
d'annunzio, i-441: quando, furia d' amore, in labirinti / di rose
allor più m'informe / a seguir d' una fera che mi strugge / la voce
beltà non trova, / perché il regno d' amor qua giù non péra. ariosto
vecchio, ix-416: torna, zefiro, d' ambre e di coralli / stellato;
facinorose senza la menoma educazione, intendono d' esser suddite e vorrebbero conciliare però la
testi fiorentini, 256: diedi vettura d' una piccola gibba la quale mandai nella
, vii-493: egli riempirono le tue fiere d' argento, di ferro e di stagno
: è tempo di fiera, tempo d' allegria. algarotti, 3-1 io: arrivammo
popolo e gli offrì uno zecchino veneziano d' oro. barilli, 2-37: tori morelli
tuttavia contrattansi come giovenche in fiera. d' annunzio, iv-2-201: ella si divertiva
bernardino da siena, v-207: al dì d' oggi le chiese sono diventate iscuole e
c'è chi non manca mai al seguito d' un morto di talento, e ci
, tutti ne parlavano. non si discorreva d' altro; sempre la fiera da quella
ne fa tuttora, la gran fiera d' ogni agitazione, il teatro d'ogni passione
fiera d'ogni agitazione, il teatro d' ogni passione tumultuaria e fuggevole, la
e fuggevole, la rapida scena perenne d' ogni forma della vivacità partenopea. gramsci
tre mesi, chiamandosi de'santi, d' apparizione, di pasqua e d'agosto.
santi, d'apparizione, di pasqua e d' agosto. g. m. casaregi
intimi del fierone deutmpruneta dove non sdegnavano d' intervenire i granduchi medicei. palazzeschi,
. nieri, 315: il primo d' agosto poi c'è un altr'uso che
papini, 20-401: un fascio convergente d' interessi partiva dunque dalla mole erodiana per
... se ne crea la suggestione d' un paesaggio fieraiolo, ma dilapidato e
, 160: sopra la più alta torre d' ilion ordinarono una imagine d'uomo forte
alta torre d'ilion ordinarono una imagine d' uomo forte e fiero, il quale
una debolezza e senza un lamento. d' annunzio, v-3-743: ti pentirai di
v-3-743: ti pentirai di tutto fuorché d' esser venuta a me, liberamente,
: quant'è, più ch'om, d' amore a 'n- formar fera,
l'età di quindeci anni s'innamorò d' una donzella de la madre, e sì
ch'ha feramente arse e consunte / fiamma d' amor, ch'ancor ne'morti è
falsificata dal poeta in questa supposta uccisione d' eraclio. manzoni, pr. sp.
medesima provincia quinto fabio massimo, desiderando d' abattere e d'indebolire li animi della ferocissima
fabio massimo, desiderando d'abattere e d' indebolire li animi della ferocissima gente,
ferocissima gente, costrinse il suo ingegno d' usare più crudele fierezza, ponendo giù
gravi ramarichi degli amanti e la ferezza d' amore vi volle dimostrare. parini,
lei sarà tanta ferezza, / vestita d' un'asprezza / che par che sia
tremante,... a i cenni d' una femina s'aghiaccia. artale,
artale, 67: or per segno d' allegrezza / voglio all'uso mascherarmi,
catone. questa saldezza e quasi fierezza d' indole, questa sicurezza di portar sempre
la prima volta un'energia fittizia. d' annunzio, iii-2-1061: c'è nella
un po'butti in disparte, / d' esser te stesso la fierezza esprima,
va ora mentovando le infuriate baccanti, piene d' un nume impuro, per far ogni
nume impuro, per far ogni pruova d' intemperanza e di fierezza? manzoni,
mi replicò che tutta la loro grandezza d' un tempo si era ridotta a una
qualche fierezza di stringimento divien necessaria. d' annunzio, iv-2-464: la roccia assaliva
un'arme irta di punte, maculata d' un color rossastro come di ruggine o
fronte ha tutte le fierezze sue / d' un cinghiai, quando irato più si sente
di marmo ah'immagine, non so se d' un ercole o di un giove fulminante
che arresta come a nuovo spettacolo. d' azeglio, 1-459: quadro molto ragionevole
il tutto studiato sul vero ed anche d' un bel colore per chi se n'intende
colore per chi se n'intende. d' annunzio, v-3-76: il disegno vi è
. avevano un'aria di fierezza e d' alterezza singolare; si piacevano d'imagini
e d'alterezza singolare; si piacevano d' imagini o ardite o pure. c.
pietate. chiabrera, 76: nella reggia d' amor non suol chiamarsi / lo straziar
vasari, i-537: fra l'altre storie d' animali fece alcuni leoni che combattevano fra
magalotti, 7-35: sono due caraffine d' essenze... in quella di
mangia le tempie, insieme a certi accenni d' oro e d'azzurro, delicatissimi,
insieme a certi accenni d'oro e d' azzurro, delicatissimi, che, in ogni
ii-89: sorrise con fierezza cornelio. d' annunzio, iv-1-371: ella aveva sofferto,
rispondeva, dominando con fierezza un tremito d' umiliazione e di terrore. levi,
machiavelli, 11-3-416: sendo questo maneggio d' accordo in fieri, debbe volere vederne
che non è in via, non solo d' esser compita, ma d'esser ben
non solo d'esser compita, ma d' esser ben cominciata. nega la realtà,
è stato indicato come il più moderno d' europa. è in fieri anche un insieme
, / torme seguì di fier leone e d' orso. marino, 13-5: ogni
e fiero, come sono le tigri d' erminia e gli adirati lioni, e gli
boschiva la tua notte; / guizzi d' acque pudiche, / specchi tornavano di fiere
t'adora / spogli il tuo petto / d' ogni pietà. guerrazzi, 128
dei santi: ornata di barbariche gemme, d' oro e di perle, che tiene
individui erano fieri di passioni, ardenti d' immaginazione, ambiziosi di gloria. carducci,
della casa, 15-i-16: le chiome d' or, ch'amor solea mostrarmi /
mostrarmi / per meraviglia fiammeggiar sovente / d' intorno al foco mio puro, cocente
da me lunge quell'avara mano / d' esta empia e fera, che la falce
: poscia ch'ugon morì, de'gigli d' oro / seguì l'usata insegna il
/ con debil soffio atterra / monti alti d' arroganza. parini, 417: ecco
a premersi la testa con pezzuole bagnate d' aceto, perché era uomo siffatto, ben
... e alle fiere calabrie. d' annunzio, altrove, ed appunto
dissero partito in traccia di men d' affanni, / con tutto il foco prepotente
alvaro, 9-342: la popolazione lì è d' una ermetica, e parve che
e vendetta, / freme l'ombra d' un padre e d'un re. /
/ freme l'ombra d'un padre e d' un re. / fiera in volto
, ti donava il carme / novo d' alfieri. barilli, 1-190: mite e
netto, un carattere delicato e bellissimo d' italiano sul serio e senza macchia.
sorriso ilare -gongolavano, lieti e fieri d' aver ospitato l'illustre gente delle città
che il fero allobrogo / note piene d' affanni / incise col terribile / odiator de'
le sue persuasioni ancora non intendea. d' annunzio, i-411: io l'amo.
e liberi, i suoi canti / balzaronmi d' innanti / qual torma di levrieri.
fiero di forze, invaghito della bellezza d' i buoi,... scelti buoi
lo dicono le mamme e le balie d' un bambino che vien su rigoglioso e vivace
poscia l'argivo / e 'l fero d' ambidue nimico achille, / fermossi,
, ii-135: ma quei di gante, d' anversa e di brusselle, infuriati oltra
di fero instinto, / peggio è d' odio scoperto, amor ch'è finto.
nel territorio di lecco non mancano memorie d' indole più fiera e bellicosa. alvaro,
tant'ha il viso fero. cecco d' ascoli, 20-32: sono in nostra
un cavalliero / insino al petto uscir, d' aspetto fiero. vasari, iii-458:
il cuor mi balza in tanto. d' annunzio, iii-1-578: già con quella banda
occhi accesi / di vivo fuoco e d' atro sangue aspersi / vibrar le lingue,
sguardo aquilino. onofri, 38: zampilli d' astri e svolìo d'ali e sangue
38: zampilli d'astri e svolìo d' ali e sangue / fanno il riso d'
d'ali e sangue / fanno il riso d' infanzia di quel volto, / fra
, virtuosi, onesti, e pieni d' integrità. verga, 2-125: -voi m'
quella la quale vietasse ai gentili spiriti d' innamorarsi alcuna fiata della bellezza non con
fiero e disumano / la vostra morte o d' altrui domandate, / o genti sciocche
metastasio, i-398: gelo ed avvampo / d' amor, di gelosia; lagrimo e
; lagrimo e fremo / di tenerezza e d' ira; ed è sì fiero /
che amor, può in lui / impeto d' ira, ebrezza di possanza / e
difficilmente potrebbero trattarsi in italia, e d' altra parte anche quei primi argomenti potrebbero
volesse dipingere que'quadri con un intento d' odio allo straniero; ma né questo
e spessi / aperta, fracassata e d' ambi i lati / de'cardini divelta
altra guancia ho pronta, / né d' elmo per corprirla ho di mestiero.
fortuna è aportato, / e per forza d' amore sormontato, / in disio,
disio, onde giammai non posa. cecco d' ascoli, 349: gema chi regna
vostro stato il mio rassembra, / cui d' ogni ben fiera procella scosse! erizzo
dispietata e fiera morte, infallibile avvenimento d' ogni cosa creata! come hai tu
angeli ti pose / a'coronati maccabei d' accanto. e. cecchi, 6-10:
senza posa gravò la sferza fiera / d' un avverso destin... ma fosti
per me fia questo! che immagine d' orrore m'infonde nell'anima la vostra
che mi trovo in letto, martire d' una fiera flussione di capo, che mi
si pose in terra sopra l'orlo d' una fossa, e fecesi a un servitor
all'interno, e fuori, il vescovo d' arezzo,... che la pretendeva
. o. cavalletta, lvi-200: passò d' un anno il terzo lustro appunto /
, e senta prima / una voce d' amor che la conforti. rovani, i-316
fiamme in un bel viso / amore armato d' una luce altera: / indi
molli i fiori / veder di sangue umano d' ora in ora. guarini, 56
. monti, x-i- 120: fremè d' orror di doglia generosa / allo spettacol
spettacol fero e miserando / la conversa d' ugon alma sdegnosa. foscolo, iv-475
ombra di scrupolo o di ripugnanza. d' annunzio, iii- 1-378: per saziare
annunzio, iii- 1-378: per saziare d' un fiero spettacolo la vostra anima che
donna, / moglie, cred'io, d' alcun dei guardiani. giovannetti, iii-203
che l'infelice e rea / stirpe d' adamo, senza più ritorno, /
che non potei per più ore pensare d' altro. -cupo, tetro,
grave e nocente, e fieri spirti / d' aure maligne, onde perturba il cielo
magia muta e canora / sapea più d' ogni citeida strega, / un cibo valoroso
/ e lo condìo con tre salive d' aspi, / fero germe letal de'
. /... e poi correa d' un volo / nella stess'ora all'
alto punto / della virtù toccò. d' annunzio, v-1-474: afforzatela ancora [
rompesse in alte strida e fieri gemiti. d' annunzio, i-35: quando ne'campi
: fieri e noiosi caldi del mese d' agosto, nemico della vecchiaia. caporali
. lagrimosa pioggia e fieri venti / d' infiniti sospiri or l'hanno spinta, /
. ariosto, 2-28: contra la voluntà d' ogni nocchiero, / pel gran desir
che la più fiera tempesta non smorzerà d' un punto il vostro sacro e fervidissimo
-gonfio, irruente (un corso d' acqua). delfino, 1-215
; e può riferirsi anche ai regni d' oltretomba). latini, i-1192:
e 'l bel giovenil petto, / torre d' alto intelletto, / mi celan questi
mari, / e 'l fero lito d' orenoco impari / culti civili.
). caro, 3-1022: pascomi d' erbe, / di cocolle e di more
iii-46: con tutto che ogni pianta d' arbore abbi forze di nascer da se
dal principe di piemonte e dal duca d' aosta. -tribolato, tormentato,
: mauritania finisce ne l'alto mare d' egitto, e comincia quello di libia,
più che ispirato, è imposto. d' annunzio, i-287: de gli agguati /
fabbriche egli fu bisbetico e sempre fiero. d' annunzio, v-2-142: nulla di molle
del trecento conseguì ben altri risultati che d' impaludarsi nella produzione dei giotteschi stereotipi o
impaludarsi nella produzione dei giotteschi stereotipi o d' impronta goticiz- zata, per non trovare
il brutto che è nel mondo. d' annunzio, iv-2-520: ella doveva avere
perché tutta la sua scrittura è brulicante d' imagini vive, fierissima di colorito e di
. alberti, 162: le bellezze d' un uomo exercitato nell'arme paiono a
affronte, / né chi pur lunge d' assalirlo accenne. casti, ii-2-44: benché
indocile). linguaggio fierùccio (d' alterigia crucciosa). = dal lat
chiabrera, 337: o rive d' arno, o fiesolane piagge, / ove
democratico... trovava materia d' un paragone omerico nell'imagine della luna
contemplata dal galileo su le alture fiesolane. d' an nunzio, v-2-682:
salgono a far prov vista d' aria fiesolana. = deriv.
, co'dindoli, piene le dita d' anella, ella è lisciata; ella ha
fletta, e in ogni lato alluccica d' oro. tommaso di silvestro, 355
di silvestro, 355: certe anelle d' oro et argento, flette de seta
fievoli e deboli mani, per desìo d' avere il regresso alla vita. tesauro,
fuga, che non eccedevano quattromila fanti d' ordinanza e duemilacinquecento cavalli da campeggiare.
l'occhio, i cervelli fievoli corrono rischio d' immergersi in mille incertezze, e di
morte audace core / nulla forma turbò d' alto spavento, / ma lui che solo
lenta, cioè fiebole, allora è peccato d' accidia. bembo, 1-61: vanamente
floriano e la tesoruccia fossero in sardegna. d' annunzio, iv-2-503: uno sguardo fuggevole
avete esso [bono], e d' onni parte avete ladroni furtando, e dentro
sono i loro [fogli] ordinari d' una materia sì fievole, e d'
d'una materia sì fievole, e d' un lavoro sì dilicato, che per lo
non si stampano da amendue le facce. d' annunzio, iii-2-41: affloscito come il
quel luogo starebbe assai meglio in bocca d' una dolente femminella che con una cotal
un fievole lamento, il rumore bestiale d' un corpo che si dibatteva, e infine
dibatteva, e infine uno schiocco come d' una giuntura che si sloga. -fioco
lasciava tutto il resto quasi invisibile. d' annunzio, i-378: quel sorriso fievole
dietro firenze, la cortina dei colli d' un azzurro fievole e svenevole come ero
troppo forte, né troppo fievole. d' annunzio, iv-1-534: sùbito il mio senso
odore della batista, un odore svanito d' ireos e di mammola che conoscevo.
fiocamente (il polso). d' annunzio, v-1-292: non dormo, eppure
fievolezza di membra, o da mancamento d' arnesi. correrà, xl-163: questa
): alcuno de'savi riputava movimento d' omori, alcuno fievolezza d'animo; chi
riputava movimento d'omori, alcuno fievolezza d' animo; chi dicea infermità di celabro
altri baroni non lo avessino sostenuto. d' annunzio, iv-2-108: vertigini la prendevano al
, 8-i-242: vanno a bere al fiume d' eufrates, là ove è un piccolo
resistente a'vizii. guittone, 184-1: d' animo fievilezza e codardia, / vizio
lor medesimi più umiliare, e quan- d' elli veggono lor fiebolezza, e lor povero
tutte cose si truova: né tanta fiebilezza d' età pensare potrebbe le segrete cose de'
amorosa fievolezza, le feci la storia d' angelica e del mio quadro, delle speranze
forse alcuno fra noi, che ambizioso d' apparire sensitivo nell'altrui duolo, ami d'
d'apparire sensitivo nell'altrui duolo, ami d' accompagnare i comuni danni con la pompa
, gradisci ed ama: / fievolezze d' un cor sono i ritiri, / e
e d' una fievolezza che non si può la maggiore
tragici greci, è certo perché egli più d' ogn'altro ha tratto fuori dalle tragedie
dove quel lume penetra a stento. d' annunzio, iv-1-286: ella aveva nella
pavoncella. redi, 16-iii-398: porzione d' intestino della pavoncella, ovvero fifa.
verle, luì, fife, cuculi. d' annunzio, iii-2-1146: lungh'essi i
scapole: una figaretta, dicevano le signore d' allora. savinio, 10-58: venizelos
nere, e annuncia al mondo che d' ora innanzi la grecia ha due sovrani:
alta del normale, la cintura nera d' elastico che gli serrava la vita. bernari
, e le spirò sul viso. d' annunzio, v-2-142: ne'piedi è ancóra
figer nel cor l'acuto dente / d' alcun guerrier incominciò l'eterna / stimulatrice
già batte la novella aquila i vanni / d' ostil sangue roranti; e nell'antica
le radici, e diramatele, e d' intorno sparsele largamente in ogni parte?
loria, 5-24: dormiva in una posizione d' abbandono precario le mani sul ventre e
: lisimaco re per questo detto acceso d' ira, comandòe che fosse fitto in croce
fige il petto, / l'ottavo enrigo d' inghilterra è detto. -figur
vettori, 1-113: io mi son servito d' un pannaccio o sacco, il quale
ella ben vorria / a quella vaga crocellina d' oro / figgere... un
giove / le due dodici tavole future. d' annunzio, iii-1-78: esse offrono i
uno arbor montato / più per paura che d' amor sentire, / io vidde un
essere stata disfatta dalli agrippinesi con inganno d' aver loro pieno il ventre, ubbriacati
li sguardi / l'anima figgo; e d' ogni sua parola / non mi giunge
della morta, v'impresse una violenza d' amore più forte che tutti gl'insulti.
più forte che tutti gl'insulti. d' annunzio, i-108: quando a tratti tu
col partirsi, il sonno. d' azeglio, 1-96: idea che a forza
forza di scioccherie, di smorfie e d' adulazioni, vien da tanti fitta,
mio ingegno, / ma con l'ali d' amor levarmi a volo, / e
in uno studio, in uno stato d' animo. - anche: volgersi con lo
il bel fiore della pulcellona di casa d' este. -figgere il chiodo a
-taddeo dunque si è fitto nella testa d' andare alla guerra per disperato. l.
a placarvi; a liberare la patria / d' un mostro: e in questo alla
popolo. tasso, 13-i-521: o d' eroi figlia illustre, o d'eroi sposa
: o d'eroi figlia illustre, o d' eroi sposa, / o d'eroi
o d'eroi sposa, / o d' eroi madre. alfieri, 1-647: di
. alfieri, 1-647: di te cantavan d' israel le figlie: / -davidde,
pisa, / che, già figlia d' alfeo, d'arno ora è sposa.
che, già figlia d'alfeo, d' arno ora è sposa. 3
alta più che creatura, / termine fisso d' ettemo consiglio. -riferito ad
stelle in camera serrate. -figlia d' onore: damigella d'onore. grimani
. -figlia d'onore: damigella d' onore. grimani, li-5-87: prende
monsieur » essendo ivi una delle figlie d' onore di madama. 5.
di dio candida figlia, / prima d' amor germana, e di natura / amabile
che varca pellegrino errante / questa valle d' esilio e di sciagura; / vuoi tu
i musicali accordi, / ch'alto mistero d' i- gnorati elisi / paion sovente rivelar
taglio duplicato, rende ineseguibile ciò che d' altra parte è inutile, poiché tali licenze
. 8. locuz. -figlia d' adamo, figlia d'èva: donna
. locuz. -figlia d'adamo, figlia d' èva: donna. dante,
29-86: beneditta tue / nelle figlie d' adamo. tasso, 4-35: donna,
terrena, / né v'è figlia d' adamo in cui dispensi / cotanto il ciel
198: pretendono alcuni che le figlie d' adamo riescano molto meglio a dominare l'
la fronte solleva, / povera figlia d' èva: / lo sdegno del signore /
dolore / partorirai briaca. -figlia d' arte: nata, discendente da genitori
per lei [eleonora duse] figlia d' arte era il foglietto dell'4 arte
denotante un rapporto di familiarità. d' annunzio, iv-2-253: -voi siete stata ieri
ai divini officii. = voce d' area centro-meridionale; cfr. lat. mediev
essere di spediente, a chi vuole d' armenti far figliar femmine, farle montare
anno si considera che figli poco meno d' un terzo del total numero del branco
figliato, gli diede molte volte sospetto d' averla perduta. t. alberti,
, rimette... e 'n luogo d' un solo albero ch'era, multiplica
, vestita in strania guisa, / ninfa d' età cresciuta. giusti, 2-178:
e sì leggiadre forme / di piante, d' animai, di fiori e d'erbe.
piante, d'animai, di fiori e d' erbe. achillini, iii-169: fuggìan
fra i respiri, / figliava il dì d' aprile in mezzo ai fiori.
ingravida e partorisce questa buona madre terra d' uraba: né mai in tutto l'
-a). figlio (o figlia) d' altro letto in rapporto al nuovo coniuge
de'latini, e lavina la moglie d' enea rimase grossa di lui d'uno figliuolo
la moglie d'enea rimase grossa di lui d' uno figliuolo; la quale per paura
uno figliuolo; la quale per paura d' ascanio suo figliastro non uccidesse lei e
dea / accesa tutta di focoso amore / d' ippolito, cui per figliastro avea.
, ma figliastro: non potè ottenere d' avere da loro danari. bandello,
fortunati amanti, / ché senza mai d' amor gustar il dolce / le belle selve
cor tant'arso, / che convien che d' amor fatto olocausto / crispo l'estingua
tollerabile sul teatro la fedra antica. d' annunzio, iii-1-982: ma intanto / io
: volendo questi cotali la marchesana moglie d' opizzo averlo conceputo d'altrui, e dato
la marchesana moglie d'opizzo averlo conceputo d' altrui, e dato a vedere ad
e pertanto l'auttore noi chiama figliuolo d' obizzo, ma chiamalo figliastro. p.
, poni, di giunone que- relantesi d' èrcole suo figliastro, i mimi come il
alle altre sode coi marrucai e luoghi d' erba meno domestica per lasciare alle figliate
efficace della polizia figliata dell'evangelio. d' annunzio, iv-2-447: trigento apparve sul
contenere le monete figliate fino al giorno d' oggi da quelle trenta che vi gettò
infatti in quell'epoca, produttrice impetuosissima d' uomini e di donne di stampo ardito
ritrovano nel ventriglio due pietre: una d' un sol colore, e l'altra
trucidati] vi fu un figlio piccino d' erode ch'era a balia in betlemme.
0 più figli da parte di uno o d' entrambi i genitori. botta
stesso uomo abbondava / il primo d' api figlierecce, e molto / sciame
guittone, 144-15: in vizio d' odio corpo, alma, podere,
dura di ghiaccio, al lamento / d' agnello dei fanciulli, all'urlo nero
odiava tanto / l'ardito e valoroso fio d' amone. marino, 7-9: de
: / debil è nel pugnar la stirpe d' eta. alfieri, 6-173: non
gesù fu un operaio e figlio adottivo d' un operaio. alvaro, 10-225:
ricevi. leopardi, 2-41: amor d' italia, o cari, / amor
anzi nomi / del morto calabrun re d' aragona, i... i s'
ch'ero figlio bastardo e gusto in opere d' inchiostro, / scarso cervello, scarsa
che farà 'l più ardente dell'inferno / d' un nimico covon campanella, i-20: carestie
: o del prio, figlio degno / d' ignoranza, radice e fomento hanno.
nella rinnovazione del al ciel d' amor spesso condotte, / or che 'n
lo scialbo asceta / che, forsennato d' umiltà, vaneggia / d'imitare di sé
, forsennato d'umiltà, vaneggia / d' imitare di sé l'inimitabile. -di
buccia. pascoli, 137: figlio d' ignoto nòcciolo, d'allora / sei
, 137: figlio d'ignoto nòcciolo, d' allora / sei tu cresciuto tra gli
. leopardi, 24-32: piacer figlio d' affanno; / gioia vana, ch'è
e di nome più chiaro assai, che d' onde, i fugace peregrino / a
natal tenebroso / avesti intra gli orror d' ispido monte, i...
, che dal mirabil ode / carro d' eterna maestate adorno / gli umani voti,
. bocalosi, ii-147: ve- dansi d' indi in poi i pulpiti e gli altari
sopra il mare nostro, / figlio d' absburgo, la fatai * novara '.
5. persona nei cui confronti per ragioni d' età, di vincoli di parentela,
7-8: o padre, or che d' intorno / d'alto incendio di guerra arde
padre, or che d'intorno / d' alto incendio di guerra arde il paese
offese? / figlio, ei rispose, d' ogni oltraggio e scorno / la mia
del santo ispirito in una bella fontana d' acqua, la quale era nel suo palagio
al padre, / e te che d' ambo uniti amando spiri, / e te