n'ho! e di quei fini d' inghilterra. de sanctis, 7-409: il
quanta visibile gioia, era tranquilla come d' un dovere compiuto. -introduce una
sì come i corsari tolgono la roba d' ogn'uomo, e così facciam noi.
che pure in queste catene vi piace d' annodarmi, e io voglio esser contento.
ma e fu morte incomodissima al resto d' italia. tasso, 1-29: ciò ch'
interessata degli uomini. 5. d' altra parte, del resto. boccaccio
/ sei tu quella di prima? d' annunzio, iii-2-45: non è folle
per dar luogo ad un altro. d' annunzio, iii-2-220: le madri si prostrano
ed eglino lascino la fede. f. d' ambra, 17: m'ha voluto
, 17-12: la faccia sua era faccia d' uom giusto, / tanto benigna avea
avea di fuor la pelle, / e d' un serpente tutto l'altro fusto.
2-1-2: ogni cosa vale un occhio d' uomo, e poi gli scolari si
sue opere biece / sotto la mazza d' ercule, che forse / li ne diè
= = lat. et (particella congiuntiva d' uso generale). la persistenza della
stampa). nell'autografo di ristoro d' arezzo (« la composizione del mondo
al plur. illi, in funzione d' aggettivo. la forma del plur. e
l'apice: e'. la forma è d' uso dialettale e popolare (d'area
è d'uso dialettale e popolare (d' area toscana e fiorentina). la riadozione
eale, animale grande quanto un cavallo d' acqua: ha coda d'elefante,
un cavallo d'acqua: ha coda d' elefante, et è di colore nero e
chiama eale, / la coda ha d' elefante, e nero e giallo / il
del parnaso, codesti semidei dalla bocca d' oro, codesti truculenti poeti del sangue
. ebenino), agg. letter. d' ebano, che è proprio dell'ebano
vii-494: mutarono nel tuo prezzo denti d' avorio ed ebenini. dossi, 260:
tutti nominati coloro che facevano elegie. d' annunzio, iv-1-90: come per il
faustina, per essi roma s'illuminava d' una voce novella. = voce dotta
a noi son mute: / argomento sol d' eleghi dolenti. carducci, iii-13-244
ire e battaglie di re. d' annunzio, i-1002: né sol mi
con sua mano nel corpo il cuore d' elemental fuoco inanzi a gli altri mortali
elemento circundatore della terra, e quella parte d' essa che fia fori della sua spera
elementare per animatore universale del mondo. d' annunzio, v-1-386: c'è in
, 24-155: il fuoco, che d' ogni cosa fa cenere, può ben egli
vitalità cieca, inconscia ma incontenibile. d' annunzio, v-1-482: ho detto: «
non figurazioni delle forze elementari, animate d' acque e di raggi, di suoni e
di solidità secolare, con l'apparenza d' eternità che non è tanto dei monumenti eretti
, i-45: la vita è la base d' ogni bene dell'uomo: il bisogno
.. ci sembrano non abbastanza provveduti d' idee estetiche elementari, quindi non abbastanza
elementare sfolgora denso estatico come negli occhi d' una tigre. e. cecchi,
condurla diritta, che non lui maculato d' astratto e di poesia.
: pulito, ma talmente elementare, d' una sobrietà così scarnificata da rasentare la penuria
dalla puerizia a quelle parole denegazione e d' umiltà, a quelle massime intorno alla vanità
ammaestrare eziandio, od almeno prestar materia d' innocente diletto? cuoco, 2-58:
elementare; povero maestro elementare che tutto d' un botto, e senza alcun suo
tutti sono in suo effetto allo elementare d' uno corpo; perocché di tutti quattro elementi
esigenza di leggere rapidamente, e perciò d' un nuovo mezzo d'espressione, a
rapidamente, e perciò d'un nuovo mezzo d' espressione, a parte la pigrizia e
per la qual cosa appare il fuoco d' amore esser più veemente che lo elementato:
quest'ultim atomi in- secabili, principio d' ogni combinazione e fonte perenne di tutte
venga a formare; è l'opera d' un caso, quasi una deduzione meccanica,
buttato sul sasso / non fui che fibra d' elementi. -figur. monti
usciva ugualmente l'aretino e michelangiolo. d' annunzio, v-3-208: dico che l'
della città. leopardi, 286: d' isole sparso il liquido elemento / scoprian passando
. foscolo, 1-292: dal fondo / d' una caverna i fremiti e la guerra
e la guerra / degli elementi udii. d' annunzio, v-1-461: un coro innumerevole
ciglio / alza il sospiro, e penetrar d' un guardo / il vostro si diria
è l'elemento della nostra esistenza. d' azeglio, 1-440: gran bella cosa la
però diremo, la vita nostra constare d' opposizione, contrarietà e diversi mali.
è troppo debole, aggiunga qualche cosa d' altro. -avete già trenta elementi di più
la giovinezza, e cioè del potere emotivo d' ogni più piccolo elemento, un colore
adunanza di tutti gli interessati per procedere d' accordo contro il signor tognino. panzini,
alcuni principii e elementi di virtude e d' animo, li quali in avvenimento di tempo
gioia, 1-i-430: i primi elementi d' euclide fecero fortissima impressione sul giovine hó-
le matematiche. -disus. maestro d' elementi: maestro elementare. -anche al
medici, mille notai, settanta maestri d' elementi, quindici di grammatica e logica
compagni miei, io sono dunque maestro d' elementi, cioè veramente maestro, di
orientale ricavata dall'amyris zeylonica, albero d' etiopia, e di ceylon, è
esterno, molle e glutinusa all'interno, d' odore di fi- nocchio, ed in
, ritratta dall'amyrts elemifera, albero d' america: è in grosse masse,
elemosina supera di virtù il battesimo. d' annunzio, iv-2-233: la torma cenciosa si
anche in nome dell'abba- dessa, d' impetrare qualche elemosina al convento povero e
il quale più sotto nome di ricognizione e d' elemosina, che per debito tributo gli
lei l'elemosina di un conforto. d' annunzio, v-3-30: il più delle volte
fatta l'opra, vo'la catena d' oro promessame per elemosina delle mie fatiche
un po'di pietà e molto più d' oblio. morante, 2-95: mi spiegò
, 248: giovanni elemosinario, patriarca d' alessandria, una volta stando in orazione vidde
il vescovo di baiona suo primo elemosiniere. d' azeglio, 1-238: v'è l'
contradizione, onde ha egli il nome d' elenco. speroni, 1-1-380: essendo
giuvenco. lanzi, ili-m: girolamo d' udine, che altri sospetta di questo drappello
l'elenio si dice che nacque delle lagrime d' elena... questo è uno
le radiche di bardana, di gariofillata, d' elenio. = voce dotta, lat
scura, lucente, che pare spalmata d' olio; si trova come costituente di
paimire di soria da un certo tronco d' albero distilla un olio più grosso del
/ de le palme di siria. d' annunzio, i-213: udìa, come in
terme, ove i bagnanti si ungevano d' olio. milizia, ii-350:
ordine gobioidei, comprendente specie esotiche d' acqua dolce e marina. =
elèpoli, sf. stor. grossa macchina d' assedio (inventata da demetrio poliorcete)
dal gr. éxé- 7toxi£ * macchina d' assedio '(una specie di torre girevole
« io temo forse / che troppo avrà d' indugio nostra eletta ». ariosto,
le salva- tiche piante a sua eletta d' ogni sorte, le ridusse potando più
il bandino. tasso, 7-6-17: d' esser campioni suoi giurato abbiamo, / onde
destrieri / che tenea in stalla, d' un tolse l'eletta, / ch'avea
zinziberacee, tropicali; i frutti, d' odore penetrante, sono usati in profumeria
costui aperse tre grosse ferriate / poste d' intorno alla regai fontana. da porto
gran diletto / per la ferriata entrò d' una cantina, / perché dal finestrone accanto
monti che fanno boscaglie, quantità grande d' alberi per far ferriere e legnami, veniva
. disus. miniera di ferro. d' alberti [s. v.]:
, una ferriera e uno cappello. d' alberti [s. v.]:
guaina da tenervi dentro strumenti di ferro, d' argento o simili, per cerusici
ferriero ', dicevasi di que'pezzi d' artiglieria che usano palle di ferro a distinguerli
fronte / parean caverne in monte. d' arzo, in: lo spettacolo aveva
era comparso un pesante e ferrigno uomo d' arme. -che contiene particelle di
n'imbarcò di populonia, / trecento d' elba, in cui ferrigna vena /
l'aventurose rive / di gran vene d' argento e di ferrigne. d. battoli
aggiorna, abiti: e sei / d' ogni ricchezza artefice tu solo. d'annunzio
/ d'ogni ricchezza artefice tu solo. d' annunzio, v-2- 447: anelava
/ smosse dalle ferrigne ime radici. d' annunzio, i-300: una ferrigna selva corallina
una vita, quasi dei sentimenti. d' annunzio, iv-2-1069: le moli di
/ cui mille ruote stridule assordanti, / d' una in altra se stesse propaganti,
'l cielo / di ferrigni splendori, e d' ogni parte / s'udian fremer cavalli
piume di cigno, / co'raggi d' auro e di splendor ferrigno. campanella,
del male e dalle offese delle medicine. d' annunzio, v-3-137: quei giovani asciutti
irta ferrigna immobile / dietro le sbarre d' una vasta gabbia. 4. figur
scoglio e meno pieghevole che le querce d' ida, quale rigidezza ritiene il tuo
begli occhi molliste, / fabbra gentil d' amor, / il mio ferrigno core.
monaldo, fin da bambino, aveva disdegnato d' accedere all'affetto materno, sempre invasato
che furon come i schiavi d' oggidì cinti di catena di ferro
fornaci del ferro sono appresso a canali d' acqua corrente. boccalini, i-265:
fantasia dinanzi a quella chiesa dalle cupole d' azzurro e d'oro, dinanzi quella
quella chiesa dalle cupole d'azzurro e d' oro, dinanzi quella piazza gremita di
marinaro si finge nella serenità di primavera e d' autunno il tremolar ceruleo della distesa laguna
, mandar bagliori come di gloria. d' annunzio, iv-2-1179: fece uno di quei
: quant'è, più ch'om, d' amore a 'n- formar fera [la
quando allentar vorrà l'aspre ritorte. d' annunzio, iv-2-10: ragazzacci neri e forti
uomo, oltra il dono de la tazza d' oro in questa età di ferro,
sola disparità che corre tra l'età d' oro e quella di ferro, o vogliam
. leonardo, 2-176: 11 ferro d' equal grossezza mezzo infocato ne fa prova,
, / dispensar da que'ferri i sonni d' oro. settembrini, 1-4: vidi
un fracasso di casa del diavolo. d' annunzio, v-2-220: distinguo la feritoia
altro che ferri, legni e puntelli d' ogni guisa posti da tutte parti..
. caro, 7-278: ai portici d' intorno / carri, trofei, catene,
ripercosso uscio, / ma da la scorza d' un bel lauro è nato. landolfi
composto di ferro sbalzato col martello. d' annunzio, iii-1-937: busti illustri su alte
spinato per impedire ai visitatori piò pettegoli d' andare a scrivere il loro nome sul marmo
cittade sua, e indusse in mezzo d' essa l'acqua, e con ferri cavoe
le gioie e lavorare a fuoco smalti d' argento, era tenuto il più valente che
esala dal lor sen turbine immenso! d' annunzio, iv2- 784: ferveva il
e. cecchi, 5-61: nelle vetrine d' un piccolo museo, con le testimonianze
tagliasse spini ferri di bottega, perché d' uso necessario continuo. di certo luogo.
a volerle partire sono molti argomenti, secondo d' annunzio, i-574: van per il campo
fronzuti cerri, / che mai sentito colpo d' inimica / secure 9-17: quando
par che crescano non avea né d' altri ferri. cellini, 2-72 (426
[nel cavallo] ed infino a modo d' uovo, costringendo l'ar
tanaglie, 1029: chi maneggia d' intorno a sé un rasoio, o altro
altro ferro sicché dopo tre quarti d' ora, tormentosissimi all'infermo o
non colo grande di farlo. d' annunzio, iii-1-851: su dalla pia
della bili sotto al ferro operatore. d' annunzio, iii-2-1083: udivo ghigliottina.
la barba ina ferro inevitabile d' un carnefice vile miseramente la vita.
tra loro, che non è uno uomo d' arme a piè. caro, 2-1093
, / ché i ferri, c'ho d' intorno, / ridonsi e fanmi scorno
cella di rigore; carcere duro. d' azeglio, 4-iii-3: il tribunale militare che
orzo né altra biada, ma vivono d' erbaggio e di fieno, lasciandogli pascere
i-14: questo cavallo ferrai io già d' ariento, e ora non ha ferri
ogni passo cadeva colle gambe di dietro. d' annunzio, iii-1-943: ha il suo
non le sarebbe imposto altro servigio che d' attendere a lavori d'ago, o di
altro servigio che d'attendere a lavori d' ago, o di ferri, o di
/ e di ferri da calze e d' altri arnesi. verga, 2-236: la
celando i ferri sotto il fulgid'ostro. d' annunzio, i-230: per lei quel
santissima onestà, che sola sei / d' alma bennata inviolabil nume, / quest'amorosa
ferro ed unghera la ghiera, / che d' esser suo lo 'mperio ognun quistiona.
il monferrato, ampia e ricca provincia. d' annunzio, iii-2-195: chi ci separerà
biasimo, né può l'oro fino d' una inclita genealogìa indorare il ruginoso ferro
una inclita genealogìa indorare il ruginoso ferro d' una viziosa posterità. -persona disonesta
metallico. giamboni, 7-72: scafe d' un solo albero cavate con fimi molto
quinci livorno e quindi l'elba passa, d' ampie vene di ferro ognor feconda.
il mio saettar possente e crudo. d' annunzio, iv-2-594: brulicava [la
culatta e sul fianco la cassetta-armadio piena d' ingredienti e d'intingoli (con cera e
fianco la cassetta-armadio piena d'ingredienti e d' intingoli (con cera e feltri e paglia
: o generazioncelluccia di stoppa, ricoperta d' una mano di gesso tinta a color di
se avessi una casetta / sul declivio d' un monte, / e una fosca selvetta
delle montagne che surgono per lo mezzo d' italia. c. vannetti, xix-4-764:
», estimano che sia degno scaricamento d' ogni grave peso, quasi più alle
eziandio non volendo, si lascian tirare. d' azeglio, 1-184: per farsi un'
giovinezza non era riuscito a vincer la potenza d' uno sguardo onesto, come poteva lui
, 2-404: stretto dal cerchio di ferro d' una tiranna necessità. rovani, i-98
lamina di ferro lavorata, che serve d' ornamento alla prua della gondola. 18
, di tartaro bianco oncie xxxn, d' acqua bollente libbre dodici; bollano infondendovi
dodici; bollano infondendovi per lo spazio d' ore dodici dell'acqua nuova, a misura
equatore] a lungo andare si ammala d' anemia (sparizione dei globuli rossi del sangue
alla punta, e in terra peggio. d' annunzio, v-3-420: da una parte
di insetti; vive in molte regioni d' europa (ed è assai diffuso anche
: all'arma bianca. d' annunzio, v-1-62: al passaggio della sesia
: egli era in mezzo ai legni pieni d' infelici arrestati, che morivano sotto i
ricordi. / via da noi questo branco d' ingordi! / giù l'orgoglio del
121: subito prese sora e la rocca d' arce cacciandone il conte riccardo, il
/ perfido cavaliere, empio gigante, / d' aver rapito entro lo stato mio /
facevano la guerra ai galantuomini che andavano d' accordo con gli stranieri venuti per mettere
greci. delfino, 1-456: giuro d' usar la forza e 'l ferro e 'l
crudel ferro dentro a la ferita. d' annunzio, v-3-11: la ripugnanza a metter
passavanti, 85: essendo molto sospetti d' errore, furono esaminati per lo giudicio
: sotto le sorti cadono le prove d' innocenza per via di duello o di ferro
longobardi, ma tutte l'altre nazioni d' europa. gonfalonieri, conc.,
, ii-783: i druidi, non contenti d' essere gli arbitri delle leggi, facevano
... / quando il ferro d' ildebrando / su la donna si calò /
, ed al ferro si venisse. d' annunzio, iii-2-169: i due gràfici sono
.]: 'venire a'ferri', parlandosi d' innamorati, vale venire all'adempimento dei
gagliardo dal vino, non li pareva d' aver nulla a dosso, e voluntaroso
doni, 364: i versi latini son d' openione che possino stare apetto dell'eneide
: corso in bottega feci un ferrolino d' acciaio finissimo e torto; e radeva.
. strumento composto di due lame d' acciaio usato per assottigliare e rasare
, ferro formato di due lame d' acciaio incassate da costa in isbarre
28-213: il grigiore ferroso dei crepuscoli d' autunno occupa già gli schienali a bacìo
rete di ferrovie unisca tutte le parti d' italia, facciamo una lega doganale,
l'argine della ferrovia, il cadavere d' un loro compagno. verga, i-292:
in due la pianura come un colpo d' accetta, dove vola la macchina fischiando al
macchina fischiando al pari di un vento d' autunno. fogazzaro, 2-43: sono andato
ferrovia. bechi, 88: i nastri d' acciaio della minuscola ferrovia corrono sul precipizio
comprende la sede stradale con le opere d' arte (ponti, viadotti),
. sbarbaro, 5-93: una pianura d' aspetto selvaggio... respinge a
.. il centro ferroviario più importante d' italia. -società ferroviaria: società
l'implacabil zuffa, / gli occhi d' una feral luce sanguigna / tosto raccende,
nabresina lungo / la ferrugigna costa. d' annunzio, v-3-450: desiderai di ritrovarmi teco
e si serrò come una schiera d' angeli / avventandosi ai pal
il remeggio dell'ali in ferrugigno. d' annunzio, v-3-221: ha il viso
del ratto, ma... d' ogni altro forfatto rugginoso e ferruginato, per
, la « vignetta » fu ferace d' uve, e di uve salmastrose e ferruginate
qual di splendor sanguigno, e qual d' oscuro / tingonsi i fiori in quelle piagge
, che la sua sommitade era coperta d' una grandissima lastra d'un sasso durissimo
sommitade era coperta d'una grandissima lastra d' un sasso durissimo, di colore ferrugineo.
, 1-92: il paese abbonda di minere d' argento e di ferro, le quali
xxiii-253: la rupe è tutta vestita d' ellera,... e gromma d'
d'ellera,... e gromma d' acque in ogni parte e variamente è
altri animali idropici trangugiano terre ferrugginose. d' annunzio, iv-2-243: il medico guardò in
quella dolente famiglia che egli aveva nutrita d' arsenico, di ferro e d'olio
nutrita d'arsenico, di ferro e d' olio ferruginoso e d'acqua di levico per
di ferro e d'olio ferruginoso e d' acqua di levico per tanti anni in
particelle tartaree o ferruminamenti, per servirmi d' un termine dell'arte. =
, per la fame grande: / ché d' un corsetto ho fatto mie vivande,
forse fu questo costume antico per tutto d' usare in cambio di moneta obelischi,
che minacciarono di rientrare per un colpo d' aria infesto. dossi, 9: voglio
dal beato ubaldo, / fertile costa d' alto monte pende, / onde perugia sente
, sirena / ornata di bellezze e piena d' arte, / aver sua stanza eletta
.. / e qui lasciat'ancor d' età non piena / le membra sua,
su la balza alpestra ed erta / d' alni infecondi fertile e di faggi.
fertile di riso e di grano ancora e d' ogn'altra sorte di biade e legumi
, come pittoresco, veduto in tempo d' autunno! alfieri, i-43: questo viag-
s'entra nella regione di napa, fertile d' uve e cereali. comisso, 7-73
. davanzali, i-190: mostravano ancora lettere d' im- peradori; leghe fatte con esso
quella regione... di rame e d' oro è fertilissima. bembo, 2-33
della loro età, ragionare con quello d' ennio o di quegli altri...
all'applauso, egli mi fu fertile d' un bacile di confezione, non mi
, i quali si caricano di moltitudine d' uve tanto che si piegano. crescenzi
lontani dallo scrivere, e i meno fertili d' arrivo di lettere e di discorsi di
lettere e di discorsi di nuove. d' annunzio, v-2-679: fin da'primi
acqua occupata per lo meno da essi. d' annunzio, iii-1-577: figlia di guido
sì che tu mi doni più / d' un leoncello! -figur.
ero, e 'n sul fiore / d' ogni virtude e d'ogni buon costume,
'n sul fiore / d'ogni virtude e d' ogni buon costume, / fertile tutta
l'età primiera / stata è fertil d' eroi madre e felice, / non è
soluzioni, di suscitare immagini; ricco d' inventiva (uno scrittore o anche timmaginazione
che l'autore non ha tal virtù d' intelletto, che sia fertile di cose proprie
, che sia fertile di cose proprie d' ugual bellezza in quel tema. baretti,
alcuno la più leggiadra ombra di speranza d' awicinarsegli e d'agguagliarlo, non che
leggiadra ombra di speranza d'awicinarsegli e d' agguagliarlo, non che di superarlo. alfieri
e ancor più stanca i lettori. d' annunzio, ii-2-317: se il cuore hai
andreini, 77: stimi tu, se d' errore / cagionier fosse il pomo,
: salutati i vicini monti, i quali d' alberi copiosi conobbero, e'piani atti
dimostranti segni di fertilità, quivi disposero d' abitare. s. bernardino da siena
a fargliela credere una terra promessa. d' annunzio, iv-2-665: una vivida forza
pareva in esilio constretto nella sua cintura d' acqua. bocchelli, 1-ii-288: guardava il
io fo per tutto / di fior, d' erbe, di frutti e d'animali
, d'erbe, di frutti e d' animali, / ch'ogni anno [io
fertilità di grani, vini, carni e d' ogni altra cosa...,
vasari, iii-40: trasportato dal disio d' acquistare nome, dalla voglia del fare
fare e dalla natura che l'aveva dotato d' una grazia e fertilità d'ingegno grandissimo
aveva dotato d'una grazia e fertilità d' ingegno grandissimo, condusse quel lavoro con
ella era ricorsa immediatamente alla propria fertilità d' inventiva per staccare la sua vita dalla
ii-321: l'eufrate col suo rigagno d' argento fertilizza così la terra che la rende
: per opera degli interpreti e commentatori d' aristotele e dei nuovi scrittori di poetiche,
mantiene libera dalle acque morte e irrigata d' acque salubri, fertilizza- trici e navigabili
bestie e degli uccelli e de'pesci e d' altre ferucole. bencivenni, 1-202:
'l dorso ha fatto a modo d' uno sdrucolo? = voce dotta
dice palladio, migliori di cortecce d' albori, massimamente de'suveri, imperrocché non
]. roberti, ix-168: fan che d' ebuli e ferule s'im
ora, quel ch'ella porta manca d' ogni ferro. diodoro siculo...
assumere la ferula dittatoria de'critici? d' azeglio, 1-159: di tutto quest'
. tutto ciò è arbitrio o ginnastica d' ingegno, ma non è il vero,
2-18: imparò presto, sotto la ferula d' una padrona meticolosa e dispotica, le
più difficili, le più aspre faccende d' una casa borghese. bacchelli, 1-iii-291:
], 434: il sagapeno è liquore d' una erba ferulacea, che nasce in
tu ci mettessi solamente una gocciola d' acqua, sì constaterebbe al fuoco
gli consente / da un bosco d' alti pini e di cipressi, / pien
alti pini e di cipressi, / pien d' ombre amiche al dì lungo e
cui la face / di pietade e d' amore è più fervente, / mentre bisbiglia
: a me [atlante] il ciel d' astri e di dèi fervente / gli
. moneti, 124: mostrando egli d' aver forza e potere / da domar
diede... in dote la contea d' angiò, acciocché egli col padre re
francia fossono più ferventi contro al re d' aragona. angiolieri, 46-14: chi mi
, / ch'allora m'incende 'l cor d' ogni lato, / e, per
, come ce ne esorta san pietro. d' annunzio, v-2-710: bacio con labbra
impetuoso. simintendi, 1-136: se d' alcuna parte gli erano contraposte travi o
puose mente, / sembrai mancar, né d' inde alcun s'accorse / del subbulir
ferventemente l'un l'altro, mercé d' alcun'altra similitudine che fra loro esser
esser deve, come di temperamento o d' influsso. alfieri, 1-849: sì,
uno slancio d' improvvisazione, per liberarmi da quell'af
i-2-128: intanto amor, dopo più dì d' assenza, / tutti gli spirti lor
. boine, 1-88: adolescenza primavera-fervenza d' ogni possibilità 1 sei come un bosco.
penne gli svelse e fu inventrice / d' un istromento insieme utile e bello,
estive han le sue serve / cura d' intepidir l'aura che ferve. fontanella,
e qual tomba di fuoco, urna d' ardore, / assetata la terra arde infeconda
: e luglio ferve e il canto d' amor vola / nel pian laborioso. pirandello
rogo / morente che s'avviva / d' un arido paletto, e ferve trepido.
/ per le vene un tepore. d' annunzio, v-3-235: se bene andassimo
parini, 359: un tremulo baleno / d' amorose scintille intorno ferve / a le
mia donna il pianto, / che d' intorno al mio cor ferve e ristagna,
/ desta la moglie in fretta. d' annunzio, v-1-511: ella mi guardava,
. della valle, 37: in vece d' elmi, di corazze e scudi,
folla e in breve tutta la spianata ferveva d' ali. -sostant. rebora
/ a un bronzeo inquietamente / fèrvere d' api. -caracollare. d'
d'api. -caracollare. d' annunzio, i-383: piegava ad arco il
che 'l mèle / sparge di timo d' ogn'intomo odore. algarotti, 2-516:
i cibi; e pronto / scoprir qual d' essi a la tua dama è caro
... fervevano le danze. d' annunzio, iv-2-431: era il tempo
donne innamorate, / in cui ferve d' amor dolce desìo, / per voi scrivo
, non c'era via di metterci d' accordo per rendere più rispettata la nostra
fr. colonna, 1-2178: colta fu d' una intercallata febre, / d'un
fu d'una intercallata febre, / d' un fervescente caldo appo il gran fredo.
, / l'altro properzio, che d' amor cantaro / fervidamente, e l'
la volontà. alfieri, 1-75: d' ira, ma regia, pieno, /
lucia, rianimata dal vedere una cert'aria d' esitazione nel viso e nel contegno del
però aveva... una vena singolare d' immaginazione, e una profondità di concepimento
respiravano, e dintorno de altissimi fagi, d' abeti, de gineveri e grossissime querce
bel letto non gli avea la soglia. d' annunzio, i-23: m'esultava a'
sprizzi fervidi / lo sciampagna esulta qui. d' annunzio, v-2-100: nelle angustie del
consolava il cuore l'imagine del prodigio d' eleusi che egli vedeva a quando a
lusinga a traviar dal vero / cammin d' onore, ella con alto impero, /
: noi rallegran le stanze / belle d' avorio e d'or / né il fervido
le stanze / belle d'avorio e d' or / né il fervido clamor / d'
d'or / né il fervido clamor / d' alterne danze. d'annunzio, i-60
fervido clamor / d'alterne danze. d' annunzio, i-60: guidasti, splendido nume
despiacesse a sua excellenzia né per cupidità d' onore o guadagno alcuno, ma solamente
tu scintillavi dei raggi fervidi e puri d' una passione nascente. carducci, 847:
ne l'estasi, / mentre fra nuvoli d' incenso fervide / le litanie saliano.
il canto loro assiduo e fervido. d' annunzio, iii-2-1165: il cantico d'oltremare
d'annunzio, iii-2-1165: il cantico d' oltremare, quello che già risonò nella
: di te non meno / fervido d' ira e giovinezza, io pure / così
la parte più fervida e bramata? d' annunzio, iv-2-1233: il mio spirito era
1-iii-225: i suoi capelli, carichi d' elettricità, crepitavano come fa talvolta,
in lui niuno appetito di danari o d' avarizia, non gli credere. govoni
credere. govoni, 138: la chiesina d' un fervido convento / insiste nel suo
fervido di brandi / percuotere selvaggio. d' annunzio, v-3-55: sono scesi nel campo
, 506: a te fervida luce / d' eterni carmi debitore apporto. faldella,
di raggi dorati di magia tremenda. d' annunzio, iii-i- 547: [
547: [la fiamma arde] d' una mescolanza di colori / che l'
che l'occhio non sostiene, / d' una diversità / indicibile, d'una
, / d'una diversità / indicibile, d' una i moltitudine fervida e sublime /
: avendo nelle mani un corpo ripieno d' umori guasti e corrotti, nel fervore della
fu costretto attuffarsi in un gran vaso pien d' acqua fredda. pallavicino, 7-130:
dà contemplativa, / sovente è malinconico d' umore, / e più la donna
del mare, il fervore ed il mughiare d' esso mare? d'annunzio, v-1-311
ed il mughiare d'esso mare? d' annunzio, v-1-311: il fervore della grande
bocca, pareva ch'e'gittasse fiamme d' amore. s. bernardino da siena,
] fiorirono molti uomini insigni per candor d' animo, fervore di pietà, altezza d'
d'animo, fervore di pietà, altezza d' ingegno e copia di dottrina. verga
religioso in cui si era rifugiata. d' annunzio, iv-2-562: vi giuro,
al magnanimo ancora s'appartiene per fortezza d' amore sostenere fortemente cose terribili e grandi
, già non accuso / il fervor d' orgogliose altre parole, / quando nasce d'
d'orgogliose altre parole, / quando nasce d' ardir che starsi chiuso / tra'confini
, non altezza di sentimenti, non forza d' illusioni. il conciliatore, ii-240:
sperimentatore che col fervore dell'amante. d' annunzio, iv-2-788: senza sforzo, egli
spinto da giovenil fervore et ardore d' animo, con tutto l'exercito
gioventù, forte si abbia a pentire d' avere invano consumato el tempo. c.
in fervore tutte le passioni. d' annunzio, v-2-365: il digiuno aumentava i
dell'allegria, quando i convitati sentono d' essere più che mai fatti a sembianza
essere più che mai fatti a sembianza d' uno solo, figli tutti d'un solo
a sembianza d'uno solo, figli tutti d' un solo riscatto. saba, 30
de sanctis, ii-i 1-183: s'innamorano d' un amore celeste, gualtiero le fa
venuto per la conciliazione, col ramoscello d' ulivo in bocca, come la colomba
, tutte le operazioni, e per segno d' onore confermatolo nella medesima superiorità del comando
giunte a'quattro tomi, veniva accresciuta d' un altro tomo, onde più fervorosamente
fo per malizia, ma per impotenza d' abbracciar quella verità che fervorosamente desidero.
: i tre pastori erano andati al tempio d' amore per impetrare mercé a'loro travagli
cercava di far vendere le acque ad uso d' irrigazione; ma il delegato sartirana,
nel sole. 2. pieno d' attività, d'agitazione, movimentato (
2. pieno d'attività, d' agitazione, movimentato (un luogo,
bollente. bacchelli, ii-313: era d' autunno, alla stagione degli ultimi fichi e
invidia, e però sono / tratte d' amor le corde de la ferza. petrarca
della casa, 540: questa mano d' avorio tersa e bianca, / e queste
si dura fatica per diletto o per rispetto d' altri. la donna..
o vengono adoperati per rivestimenti. d' annunzio, iii-2-39: o donne, una
me fa- ledra dei maggiori / d' aquileia! idem, iv-2-1046: contro
puerili, le tue care fescenine, piene d' angelica dolcezza. = voce dotta
di tali giuochi, ebbero il nome d' istrioni, i quali non come prima
, i quali non come prima alternavano d' improvviso versi male ordinati, somiglianti a'
il fescennino sale / s'apprezzan più d' una dizion purgata. rovani, ii-39:
inverecondo, mordace, salace; privo d' ogni controllo, sfrenato, procace,
, nome della città etnisca considerata luogo d' origine dei versi fescennini (v.)
: solo un nanerello mattacchione, venuto d' america, è riuscito a far ridere
2. inezia, cosa futile, priva d' importanza, di nessun valore.
pietra fessa, / che si moveva d' una e d'altra parte, / sì
/ che si moveva d'una e d' altra parte, / sì come l'onde
. ariosto, 12-86: a piè d' un monte venne, / dove la
venne, / dove la notte fuor d' un sasso fesso / lontan vide un splendor
elle son fesse per lo lungo in istrisce d' una mediocre grandezza. parini, 470
infranti e fessi caddero, / spettacolo d' orror! colletta, ii-244: il terreno
come il fondo del mare: saraghi d' argento, ciortoni, il cui dorso rammenta
per poter sostentarsi sopra la neve. d' annunzio, i-292: or prenda cura /
stato per colpa de'rettori e governatori d' esso, de'quali è il primo
fessi per la qualità del numero. d' annunzio, v-2-236: dall'impaccio così fesso
sessagesimo nono verso dell'ecloga, ape d' oro convertita in fosco bofonchio.
tolto; / la bocca e'denti d' un celeste avoro, / e 'l mento
2. spezzato, squarciato da un colpo d' arma, tagliato; ferito, sfregiato
in due pezzi lo distende a terra. d' aragona, 8-60: né si creda
certo che a questi portamenti tu dimostri d' èssare quello che tu se'. g
di santo stefano fu condotto un cannone d' artigliaria assai grosso, ma alquanto fesso;
: in questa opera si romperà più d' un tegame; però ogni volta se ne
, come innanzi che fossero rotte. d' azeglio, 1-375: non osava neppure fissare
fessa; così non può andare. d' annunzio, i-84: tanto non sa
tanto non sa che farsene il parnaso / d' una campana fessa, / e spaventa
argentine, non dovremo cantare i nostri? d' annunzio, iv-2-25: ed ecco un
questo accasciamento / nell'ebete riflesso / d' un caldo umido vento / che monotono incrina
va al campo, e l'altra d' arli al muro), / tomàr gli
tesoro avea / in un gran fesso d' un antico muro. manzoni, pr.
un certo fesso / fatto nel monte d' una grotta antica / d'onde il venir
nel monte d'una grotta antica / d' onde il venir da me te fia
/ de l'orco insegnò allui la moglie d' esso; / di vestirci le pelli
colmo seno chiuso a metà nel giro d' una scollatura serrata. 6.
: una povera femmina ch'è moglie / d' un sol marito, ch'à più
. innesto a fessuolo: particolare tipo d' innesto a marza. soderini, iii-477
trinci, 1-325: la prima [maniera d' innestare gli agrumi] a scudetto col
usato come ingiuria). d' annunzio, v-2-295: valeva la pena di
noi, invece di andare in casa d' altri a fare le prepotenze e rimetterci tante
sangue. -scherz. fesso d' oro: tipico personaggio oltremodo sciocco dei
fessi '. pavese, 4-31: tengo d' occhio mio padre, ché i suoi
. bernari, 7-207: la parola d' ordine dell'intera famiglia fu una soltanto
al di là di ogni pensabile provvidenza d' indulto del governatore, o benignazione della soprana
... fessacchiotto. = voce d' origine meridionale, deriv. da fesso1,
fuor che l'oro è rotta / d' una fessura che lagrime goccia, /
parve in su la mezza notte sentire d' in su il letto della casa scender nella
dalle fessure dell'imposte intarlate, pieno d' impazienza e non privo d'inquietudine.
, pieno d'impazienza e non privo d' inquietudine.
che turbinando percorre la nuda campagna. d' annunzio, i-104: su le tegole brune
valeri, 3-328: nella bianca fessura d' orizzonte, / tra le due pietre del
casa del suo signore: elli va d' intorno alla casa, e se truova
niuno bucariello, elli s'ingegna d' entrarvi. talvolta si pone alla fessura
dell'uscio, e colle zampe s'ingegna d' entrare dentro. così fa il diavolo
quale si scorgeva quel legno miracoloso. d' annunzio, v-2-232: di lui m'avveniva
, 7-166: è forse il segno d' una mentalità e d'una concezione della
è forse il segno d'una mentalità e d' una concezione della vita che, in
per tirare anche lui in quella fessura d' inferno. -buco della serratura.
di aumentare l'entità e l'angolo d' incidenza della portanza massima. 13
per oggetto il beneficare assi, budella d' animali... prende, per esempio
fessura mandano in sepoltura: le correnti d' aria che soffiano da fessure, sono
della luna e le feste della casa d' israel. marco polo volgar., 63
età fiorita / è come un giorno d' allegrezza pieno, / giorno chiaro,
sono lo tuo signore iddio della terra d' egitto; ancora io ti farò sedere nel
di propria bocca o per opera d' altri, almeno le domeniche e feste solenni
bisticci, 3-57: narrava che, sendo d' età d'anni diciotto a bargalona,
3-57: narrava che, sendo d'età d' anni diciotto a bargalona, per le
sbalordire i più consumati segretari delle corti d' italia. s. maffei,
, 4-34: se presso alla festa d' ognissanti... si rimuova dalla
: sopra tutto tieni a mente / d' andar sempre a ogni festa / bene in
fece maravigliosa festa con fuochi ed altri segni d' allegrezza. tasso, torrismondo, 1373
quale lucessero solamente le punte brillantate. d' annunzio, i-76: ampia de 'l
uno sfascio di luminosità diffusa e luccichii d' acqua sul piano ove a perdita d'
d'acqua sul piano ove a perdita d' occhio i fieni aspettavano la falciatura;
., / madre di pace, sorella d' amore, / festa degli angeli
, purg., 26-33: lì veggio d' ogne parte farsi presta / ciascun'ombra
. con tanta festa e tanta dimostrazion d' onore, che mai n'aveva fatto
. -farsi festa: scambiarsi reciproche manifestazioni d' affetto (anche di animali e,
, fosse anche per fargli le feste. d' azeglio, 2-168: ho trovato la
rumorosamente le feste al padrone, cangiasse d' un tratto l'abbaio festoso in acuti
, dandogli per un momento l'impressione d' essere anche lui persona di casa. pavese
brilli, / di conchee bacche e d' idaspei lapilli. algarotti, ix-231: in
la mia ipocondria], che posso dire d' essere accomodato per le feste. manzoni
di san pier la vesta / gode d' esservi addosso: e per dir tutto,
una bella fritturina, / un'po'd' insalatina lesta lesta, / pane,
, ma ridendo e gridando e saltandole d' intorno dimostrava per mille modi la sua
che fanno continua festa ne'sempreverdi giardini d' eden. carducci, ii-5-15: ti aspetto
, ch'ora godete e fate festa / d' avermi tratti gli occhi dalla testa.
non daranno mai ad intendere a me d' essere doventati il matto della festa a
matto della festa a loro malgrado e d' aver dovuto, a loro malgrado e senza
quello che io mi facevo una festa d' ammirare ma che invece mi disilluse un po'
turba fa venire, / per la festa d' angelica finire. lippi, 7-71:
saia: quelli delle feste una diecina d' anni fa. fracchia, 164: si
, mezzo fiera di trovarsi a braccio d' uno dei « gentlemen » che abitano con
prati, i-32: siffatti / son d' arrigo i pensieri. e cerca ovunque
donna d' abbellirsi a festa / amabilmente impera. vianì
levi l'alloro', esser l'alloro d' ogni festa; far la festa senza alloro
fu da noi una sorta di festicciuòla d' addio, impostaci da una frotta di
le palme. vasari, ii-681: d' una [delle due commedie] erano festaiuoli
, / ciascun distinto di fulgore e d' arte. boccaccio, dee., 7-7
: pare, che avesse una disposizione d' animo molto allegra e festante, e per
n'addoppia il giorno: / suonar d' allegri cantici / odi la valle e
del faro e l'antemurale dai grandi blocchi d' arenaria scavati dalla salsedine e le torri
del porto, fanno corona allo specchio d' acqua come un anfiteatro scombinato e festante
con solli- citudine visitati, suonano e d' ogni parte i lidiani popoli, ornati
spezie di onoranza vi si tralasciò. d' annunzio, iv-2-147: egli esercitava fin
pescara siano stati i primi in italia d' un carattere vistoso e rasentante il patriottismo
festeggiante turba. alfieri, 1-208: d' ogni grado, e d'ogni etade,
, 1-208: d'ogni grado, e d' ogni etade, a gara, /
mille veri ornamenti e festeggiante, mostra d' essere contenta. testi, ii-170: al
fragore / di trombe festeggianti / rimbombino d' intorno i tetti d'oro / de
festeggianti / rimbombino d'intorno i tetti d' oro / de l'eccelsa magione. parini
marzo, ch'è il loro capo d' anno, il quale festeggiano per tutto
; dove trovammo, che il console d' inghilterra festeggiava la nascita del suo principe
fosse cosa che li abitatori delle provincie d' intorno, secondo l'usanza de'pagani
, 6-1-271: in tutte le città d' italia si festeggiò, come se il
: dio sentirò nel barbaro, / che d' uman sangue ha voglia, / ma
dì; / di nostre vittorie, / d' applausi, di glorie / già l'
, ben difeso e armato alla sicura d' un gran festello di strisce di taffettà d'
d'un gran festello di strisce di taffettà d' ogni colore. pirandello, 7-454:
valerio massimo volgar., i-702: interpuosono d' infi- gnere di mangiare festerecciamente.
e proprio della stagione allora corrente, d' esso il rivestono. roberti, vi-2-234:
la città di atena, ri- splendente d' ingegni, di ricchezze e di festereccia pace
tutte le cose divine reverentissimo mi studio d' essere. bandello, 3-64 (ii-587)
nievo, 1-314: siccome gli era d' umor gaio e festevole, in breve
/ fra le insalate e i cavoli / d' ampio piacevol orto. deledda, iv-694
alla ricerca / di compagne festevoli e d' ortaglie. 2. che manifesta
, festoso, esultante (uno stato d' animo, un modo di esprimersi,
insuso, incominciava a parlare de opere d' arme. giraldi cinzio, 6-7 (
tempio, e risona del canto. d' annunzio, v-2-168: non so se mi
e volentieri vi va e pargli uscire d' un misero e lamentoso albergo alla sua
abbondavano nel suo parlare festevole gli aneddoti d' ogni secolo e d'ogni genere.
festevole gli aneddoti d'ogni secolo e d' ogni genere. 4. festivo
cioè quello nel quale nati sono. d' annunzio, i-126: dacché mio dellio
con altri pochi non credeva festevolezza nemica d' ingegno né al buon ingegno odioso il buon
giudizio. linati, 25-159: brillando d' una festevolezza insolita, io la vedevo
dei corpi e degli atti, come d' una ridente e dilettosa festevolezza naturale,
si studiava di salutarlo con semplice festevolezza d' ospite e di sorella quand'egli rientrava,
ii-229: mangiano co'forestieri festevolmente. d' azeglio, 1-58: il reo confesso
era composto in pace / il cor d' arrigo; e carezzava i figli / festevolmente
compi. bresciani, 1-ii-308: avean ragione d' affrettare il divino aiutorio, poiché gli
il divino aiutorio, poiché gli assassini d' italia festinavano a desolarla. 2
delle migliori solennità milanesi della stagione. d' annunzio, v-2-98: credette aver dissipato
. barilli, 6-109: il rombo d' un motore di aeroplano non è forse il
affezione ad un fanciullo che gli veniva d' intorno festi vamente alla tavola
da quello tempo persino al presente dì d' oggi. tavola ritonda, 1-246:
le sorelle ed alcuni vicini di giovanna d' arco. guerrazzi, 6-261: davanti la
esporre nelle solenni festività del comune. d' annunzio, iv-2-78: fuori, era la
mostra, che 'l digiuno non è convenevole d' ogni tempo, né non è di
bonaventura volgar., xxi-807: or affrettiamci d' in- trare in quello riposo della iocundità
3-154: commentò ancora 1'4 economia 'd' ari- stotele, e fece molti sermoni
io noi niego) il vedere da'pastori d' arcadia celebrarsi con salti e giuochi festivi
io vi saluto e vi ringrazio. d' annunzio, i-61: liete per l'aere
risa indi a le stelle, / e d' alti applausi il padiglion risuona. metastasio
per mostrar segno / di dolcezza e d' onor ne i festi giorni. caro,
. mamiani, 1-87: resti segno d' amor segno di fede / la devota
vitalba, i boschetti di bosso e d' alloro, tutti gorgheg- gianti d'uccelli
e d'alloro, tutti gorgheg- gianti d' uccelli. papini, 28-96: l'aspetto
col margine una curva dolce come quella d' un festone. festóne, sm
bianchi, azzurri, rosei, con orlature d' argento. de roberto, 610:
a disporre trofei di bandiere e festoni d' ellera e tende e ritratti. soffici,
alcune concavità delle quali certi fluttuanti festoni d' ombre e di luce ne ritessevano dilettevoli
quattro canti, legati insieme con quattro festoni d' alloro. cellini, 740: la
ignudi sì vaghi e lascivi / fra festoni d' allor che paion vivi. marino,
misto / di zaffir, di topazio e d' ame- tisto. lanzi, ii-230:
un festone marmoreo e dallo stemma quattrocentesco d' una famiglia illustre, si puntava proprio
, da un lato farei la spalliera d' allori col suo festone, e sue
, posta nel suo muro una spalliera d' ellera, con un festone da capo al
iv-307: tratto tratto le due file d' alberi opposti erano congiunte da vari rami di
fargli addosso [al cartello] tali paramenti d' arabeschi e festoni che non si discemeva
una luna piena... irradiava d' argento il ventaglio d'un palmizio.
. irradiava d'argento il ventaglio d' un palmizio. -far festoni: fare
, altri si mettevano in seno, d' altri intrecciando quando un festoncino e quando
ninfe amorose, / inghirlandate 'l crin d' alme viole, / dite liete e
festose: / -non vede un simil par d' amanti 'l sole! redi, 16-i-31
'l sole! redi, 16-i-31: d' edere e di corimbi il crine adorne /
e mi diede il primo bacio. d' annunzio, iv-2-477: egli mi corse incontro
lunari, / aurora, amore festoso, d' un eco / popoli l'esule universo
. ungaretti, iv-25: quella voce d' anima /... / m'isola
3. lieto, ridente, ricco d' animazione (un paesaggio, una scena
trasparìen come festuca in vetro. cecco d' ascoli, 2604: veggendo il cancro
cancro [l'ostrica], / immagina d' averla a pranzo o a cena:
sale a formare una nube dorata. d' annunzio, ii-533: sparvero come in
: niso poi facea certi passacci, / d' una pertica l'un sudante, e
, come dice la fama, bisogna che d' ogni vizio sia netto; e chi
io mi ricordi / non so che d' argomento o serviziale / o cristeo.
, / che m'è rimaso vie men d' un fistuco. boccaccio, v-99:
a questo segno, che in sul capo d' ogni cristiano era uno festuco senza foglie
era un fiore bianco ritondo a modo d' ostia. leonardo, 2-319: esso
1-31 (85): contrafanno le foglie d' acanto, detta branca orsina, con
un'acqua negra come pece, / d' odor fetente e di sapor amaro.
con un troiano chiamato anchise, figliuolo d' un capis ch'era un pastoraccio e
, calda e fetente del signorone. d' annunzio, i-17: pigra, limosa
giudizi vili, di desideri più abietti d' ogni opera e d'ogni possibiltà. guerrazzi
desideri più abietti d'ogni opera e d' ogni possibiltà. guerrazzi, 9-i-
152: quei mascalzoni di paflagoni fetenti d' aglio, che gli facevano coro,
guarirà », quel fetente crepa in men d' un'ora. e se voi dite
, si rivela subito al primo colpo d' occhio. pavese, 4-272: non vollero
sono puzzosi e mi fetono di sentina d' inferno. botto, 35: vivesti
fetèa la nausea / dei tracannati vini. d' annunzio, v-2-94: esco dalla città
. bocchelli, 13-311: baroncello feteva d' antica sozzura, e di sudore e sangue
inesorabile sembrava negare per sempre ogni speranza d' ideale. d'annunzio, v-1-191: si
per sempre ogni speranza d'ideale. d' annunzio, v-1-191: si parla del
invano, travagliati da ogni bizzarra forma d' idolatria, sacrificandosi a vicenda ai loro
artisti; piccoli idoli, totem e feticci d' un tempo non ancora assuefatto ai prodigi
a stagnare indifferentemente, fetidamente a guisa d' ac- quaccia putrefatta.
vittorioso inanti i e già le mura d' occupar si crede, / ma fiamme allora
punto sala, camera e cucina. d' annunzio, iv-2-1156: egli interrogò i due
fiamme, il vestito bagnato, fetido d' orina. -figur. beicari
della lascivia umana, ed è sentina / d' ogni immondizia e fetido letame. ariosto
fetido letame. ariosto, 17-76: o d' ogni vizio fetida sentina, / dormi
i-148: que'tempi furono sì fetidi d' adulazione che... tutti i consolari
con alcuni suoi fetidissimi episodi reso indegno d' esser letto. alfieri, 6-153:
uomo il feto; / quella tomba d' aceto / un canto mi cercò. de
/ s'era naturalmente preparata / per farse d' uman feto genitrice / da 'l solar
papini, 20-564: di regola codesti feti d' amici sono, com'è giusto,
spugna e 'ntinsela 'n un vasel d' aceto, / ov'era mista mirra
/ e quei ch'è un becco cavalier d' onore. abati, 355: qui
lascivi, [la femmina] si condisca d' aromati preziosi. = dal nom
se alcun vuole ascendere, procuri d' aver questo carro [la carità] e
carro [la carità] e non cerchi d' ascender temerariamente, come fanno i
timiama ower l'incenso, / che mai d' arabia ower d'as- siria venne,
incenso, / che mai d'arabia ower d' as- siria venne, / non mitigarla
ci hai messo / tutta apparata ornai d' ossa e di cuoia, / con
fra le candele dell'aitar maggiore. d' annunzio, iv-2-316: i cavalli non
fetore. alvaro, 11-81: il fetore d' una convivenza umana e animale vi assale
, 5-22: lo tatto lussurioso ce vergogna d' apparire, / lo deletto puteglioso lo
ozio sommerso e nel fetore / tutto d' alcina, come animai bruto, / mi
che tante vomitò parole / vane, d' intollerabile fetore, / porse il saluto
sarpi, iii-319: sentiva alquanto il fetore d' eresia il bassar li vescovi delli prossimi
uno a venezia s'era imbattuto in d' annunzio che gli aveva detto: «
fetta cadde in sul desco un tomese d' oro. e viene affettando: ad ogni
non la tenessero in conto di ladra. d' annunzio, iv-2- 795: un
e santissimo e prezioso: chiunque mangerà d' esso una fetta d'amore, avrà
: chiunque mangerà d'esso una fetta d' amore, avrà vita e gloria sempiternale.
per lui luglio e gennaio erano fette d' una stessa focaccia e tutta pasta d'un
fette d'una stessa focaccia e tutta pasta d' un sapore. 2. per
gonnella, / a tagliare una fetta d' erba sulla, / a fare un quadro
erba sulla, / a fare un quadro d' erba lupinella. de roberto, 140
rinuccini, 1-251: a dì 14 d' aprile 1462 speso fior. 4, d
, sono per un fornimento da cintola d' ariento ebbi da maso finiguerra, che
.. fame tessere [delle tele] d' alcuna sorte,... ancor
, una striscia per volta. d' azeglio, 2-129: non mi son mai
porta, 1-219: fate che quel gallo d' india sia più pelato del pelatoio e
, mi avrebbero dato del lupone. d' annunzio, v-2-310: una fetterella di
v-2-641: accanto a un gingillo, pure d' argento, contenente cinque o sei iettine
ha del gioviale, allega... d' esser vissuto sei dì con dodici fiaschi
. 7. fettuccia metrica, fettuccia d' acciaio: metro o doppio metro avvolgibile
o di tappezziere, non c'è fettuccia d' acciaio d'architetto capace di servire alle
tappezziere, non c'è fettuccia d'acciaio d' architetto capace di servire alle nostre necessità
, e lodole che canteranno dalla gioia d' esser mangiate da te, e del vino
che oggi appresso tutte le nazioni d' europa è una delle parti più nobili del
e pochi violenti / spartìansi i campi d' un immenso e scarno / vulgo con la
ostello, / le sparse ampie rovine / d' un feudal castello. d'annunzio,
rovine / d'un feudal castello. d' annunzio, i-396: ma come uscimmo da
nato a imitarla, e che dopo d' avere tentato invano il fratello co'benefici,
. tommaseo, 3-i-121: il padre d' e...., padre feudale
nativo le veniva un bisogno di comando, d' autorità, di supremazia che ella volle
piemonte per tanti secoli sopravissuto alle rivoluzioni d' italia ed anche a quella di francia,
di tutte le sorprese che la valle d' aosta tiene in serbo, quella che
popolo... fosse per la strada d' acquistare novi poteri: era invece ciò
ecclesiastici: s'andava verso il feudalismo. d' azeglio, 4ii- 204: comunque sia
george meredith ci propone in atti ima specie d' egoismo, di qualità sociale, che
, sono i sistemi della feudalità, d' onde nascono le medesime conseguenze. cuoco
giordani, xiii-36: in alcune parti d' italia si vedono risorgere fantasime di claustrali
184: si pensi a mo'd' esempio... alle perpetue guerre
, non poteva in alcun modo comportare d' esser sprezzato da lui. donnone,
... guidare come feudatari truppe d' eserciti armati. botta, 5-9:
parteggiando tra i cittadini. -con valore d' attributo. giovio, 1-50: da
, 1-50: da questo mi vengo ricordando d' una bellissima gentildonna, amata da odetto
gentiluomini feudatari non abitanti sotto altri signori d' alta giustizia cattolici, ma sotto il re
, voglion'es- sere presentati ciascun anno d' un falcone grifagno: con che il
de'nostri capitali misfatti, e la donazione d' entrate, di feudi e d'onori
donazione d'entrate, di feudi e d' onori sopra la naturai condizione. parini
chiedere de gracia al duca lo reintegrasse d' un feudo nobele stato de messere mazzeo
comperò da uno che si chiama arrigo d' abruzo a tempo della reina ioanna, con
lasciarvi fare... vedremo. d' annunzio, iv-2-434: vivevano a trigento,
di più di quanto vi portava dopo d' essere stato quindici giorni a un raccolto
all'anno a somiglianza di feudo o d' enfiteusi. -stipendio, ricompensa degli ufficiali
in parnaso e, con licenza / d' apollo, ci comprar non so che terre
avesse conceduto in feudo a'sopraddetti nobili d' ordine di papa alessandro, allora legittimo
tutti tre la fessa con le barete d' oro. palazzeschi, 3-74: una carrozza
il che si farà domandando per via d' ambasciatori e per feciali...
sfide agli altri popoli, chiedevan licenza d' esporre l'ambasciata: e mi trovi un
erano a principio una ierocrazia militare. d' annunzio, v-3-395: non, come il
, storia, discorso inverosimile, frutto d' immaginazione, di pura invenzione; fandonia
l'andazzo, acclamatissimo per tanti anni, d' una mia serie successiva di fiabe fanciullesche
che vi voglia raccontare / una fiaba d' oltre mare. moravia, v-296:
che gli pervenisse, trasognava in avventura d' un personaggio falotico come lui, ed
principe ivan riesce a strappare una penna d' oro all'uccello fiabesco. 2.
, e in modo speciale la valle d' itria, assumono così un aspetto fiabesco
, ma bisogna che prima ci mettiamo d' accordo. -acer. fiaccóna (
riduche / in istampa a mandarne più d' un collo / pel mondo, e ch'
fiaccamente, quasi ballassero a nolo. d' annunzio, v-3-185: le sue genti operavano
a quella calura d' agosto. e. cecchi, 2-94:
e '1 dolore, che cruciato e rodimento d' interiora, che fiaccaménto di membra,
volgar., 1-4-242: l'occoltumanento d' essa utilità, ovvero è esercitamento d'
d'essa utilità, ovvero è esercitamento d' umiltà, ovvero fiaccaménto di superbia.
fiacco, fiacchi). privare d' energia, di forza fisica; debilitare,
se non da altro dalla debolezza. d' annunzio, i-128: [la mia bella
che cantava e giuocava innanzi al vitello d' oro il quale fatto avevano, fiaccò le
fiacca la stipa e la grecchia. d' annunzio, iv-2-741: il muso è
ravenna fiaccò e disciolse l'esercito francese. d' annunzio, v-1-496: hanno dunque gli
si scoscese il rostro; / e d' un lato pendente e scossa tutta /
. venir meno, affievolirsi, perdere d' intensità (un sentimento, una passione,
. dovesse essere costretto a dipartirsi d' italia. stigliani, 2-58: se tu
la scienza. -ant. perdersi d' animo, infiacchirsi, cedere, rinunciare
fiaccate dalla miseria o dalla concorrenza. d' annunzio, iii-1-1115: quel che dispregi
i sozzi altari / di faria e d' afna, e quei del greco invitto;
37-56: per morir si gittò giù d' una riva / che vi trovò sopra un
, / che la faccia si copre d' un velo, / come fosse un percosso
percosso dal cielo, / il novissimo d' ogni mortai? -ant. che
. [crusca]: vecchiezza è nome d' etade, lassa e non fiaccata.
, 51-86: così ritorno a ragionar d' amore / con mente ardita e con la
parte, e speme anco pur have. d' annunzio, iii2- 43: se fiaccati
5. privo di forza morale, incapace d' agire, incerto, imbelle.
/ lari al valor di comperati brandi. d' an nunzio, v-i-419:
di grazia. cardarelli, 1-79: sole d' autunno inatteso / che splendi come in
di lontano. -dimesso, privo d' efficacia espressiva, prosaico (uno stile
, 1-2-106: un mio padron gentile / d' illustre fama, e di linguaggio antico
anche il prodursi di queste contusioni. d' annunzio, v-2-682: la mia emozione nel
almeno vi lasci scorgere le mie lagrime. d' annunzio, v-2-387: la solita mancia
fiaccheri vuoti erano a poca distanza. d' annunzio, v-2-370: saltai sopra un
« vittoria » per il passeggio domenicale d' una volta. e. cecchi, 5-261
i-220: il p. antonio d' almeida,... nel mese di
la fiacchezza assai di svogliatezza. d' annunzio, iv-2-993: levandosi dall'
stimato tale per la fiacchezza della conscienza d' alcuni. pallavicino, 1-344: la
) entrare in guerra aperta colle scuole d' allora, e il mondo avrebbe stimato
4. mancanza di efficacia espressiva, d' incisività, d'ispirazione, di vigore
di efficacia espressiva, d'incisività, d' ispirazione, di vigore poetico (uno stile
, si serbavano ai solenni sacrifizi. d' annunzio, iii-2-199: non si muove
per ciò sono adirato al suo popolo d' ora così fiacco, così tisico,
il pedagogo fiacco / alternare alla chiosa d' ogni verso / la consueta presa di
cui nome è già un ricordo / d' infanzia. come allor torbidi e fiacchi /
per ora poco vi si pensa. d' azeglio, 4-ii-19: avevano a combattere
chinese può disporre, sono immense. d' annunzio, v-1-894: non avevamo se non
rigore (la disciplina). d' annunzio, v-3-29: la disciplina, nel
modi. primo, considerandola come opera d' uomo, che, essendo per lo peccato
. 6. che è privo d' acutezza (l'intelligenza, l'ingegno,
con lentezza, debolmente (un corso d' acqua, un vento); che
/ gì ser- pendo all'intorno e d' atro fumo / sparse torbidi flutti.
. -che manca di vivacità, d' animazione, d'allegria (una festa
-che manca di vivacità, d'animazione, d' allegria (una festa, un trattenimento
di vettovaglie e di denaro, armata d' armi fiacche o inutili, travagliata dal tifo
e fiacche, le fodrano di dentro d' una sottile scorza di pioppo, appi-
valli grasse e fondate, che abbondano d' umore, si potino all'autunno,
fa fiacco, / che par quel d' ercul quando uccise cacco. b
vanno alla randa, e caccian più d' un bracco, / scuopron contrab- bandier
v-76: io mi sentii dentro accendere d' un subito fuoco e ardere non altrimenti
e ne le mura appese, / e d' ogni intorno accese / de la camera
a riflettersi le fiaccole dei valletti. d' annunzio, iv-2-593: [la] nera
, vi-536: ardea talora, / come d' antico cimi- terio i solchi, /
terio i solchi, / l'onda d' erranti fiaccole azzurrine. -fanale,
4. passione, sentimento veemente d' amore. -in partic.: l'
1-28: tu [cupido] sii contento d' infiammare non soe quali con la tua
passato è 'l sol per lo segno d' acquario / sei volte e più, poi
pare, / cogli occhi gitta fiaccole d' amore. bembo, 1-34: di
: di queste perturbazioni, quantunque propria d' amore sia la primiera, sì come
lontano sì ma giusto ed immanchevole. d' annunzio, v-1-879: in mezzo a un'
scontrava col lutto, il silenzio contegnoso d' una parte della cittadinanza isolava le dimostrazioni
con una fiaccóna il tutto fassi. d' azeglio, 1-393: in questa fiaccóna generale
ripieno di mandorle, rum e sciroppo d' amarene; dolce pasquale abruzzese consistente in
apocalisse, dicendo che vide certe fiale d' oro, piene di cose odorifere,
vasa nella casa di dio, l'altare d' oro e la mensa, sopra la
quale si ponessero i pani della proposizione, d' oro;... e di
di sopra quasi fiori di gigli e lucerne d' oro, e idrie e piscinole e
e piscinole e fiale e mortaretti e turiboli d' oro purissimo. ottimo, iii-251:
.. in premio si davano le fiale d' argento. f. buonarroti, i-xviii
donavano,... regalavano de'vasi d' argento, nominandovi una fiala, la
, e lumi dall'esigua fiamma. d' annunzio, i-649: o profumi di tempi
stesso tempo, con le dita bagnate d' aceto, la fronte. sbarbaro, 1-66
tengono, sigillate in fiale, la brezza d' aprile, l'olezzo del giardino dopo
talora anche per via orale). d' annunzio, v-1-327: c'è là,
e nel rosso brilla un sottile strumento d' acciaio. cicognani, 13-171: l'infermiera
, e orioletti gemmati, e astucetti d' oro che teneano appesi alla cintura, e
appesi alla cintura, e ghian- dicine d' essenza, e fialette d'acque odorose,
ghian- dicine d'essenza, e fialette d' acque odorose, che le parean merciaiole
le parean merciaiole in sulla fiera. d' annunzio, iii-1-84: ella ha più
iii-102: ci sono altre due fialette d' olio canforato. e una d'etere.
due fialette d'olio canforato. e una d' etere. moravia, 12-216: ora
? e quegli gli presentarono una parte d' un pesce arrostito e un fiale di mele
debbe servire di nutrimento alle larve. d' annunzio, iii-2-1156: ecco un fiale di
a roma, non so poi qua) d' una rosetta, trattine 1 diamanti o
: dalla bocca mi scorreva voce / d' un fiale di mele assai più dolce
fiale di mele assai più dolce. d' annunzio, iii-1-326: un giorno sbucciavano
venne all'altare, attinse un fialino d' olio della lampada, e disse: bernardo
latte e pane caldi e bianchissimi. d' annunzio, v-2-361: invece del latte e
un bel fiatone selvaggio rapito al cavo d' un tronco, miele e cera!
già come di fanciullo, ma come d' uomo e dio, fu non fabricato dalle
del petto, riempiteli con ragù crudo d' animelle. = calco del fr
i-xii-i: se manifestamente per le finestre d' una casa uscisse fiamma di fuoco,
e scaglia in alto e col subito sottentrare d' un'altra fiamma nel luogo della partita
fiamma divora arida scorza / avidamente, e d' improvviso d'acque / talun l'inonda
scorza / avidamente, e d'improvviso d' acque / talun l'inonda, subito s'
soltanto [i poveri] il focolare / d' una secchia di fiamme fuori al vento
debil lume / vacillante facella in doppier d' oro; / e parea dire: -io
): lo stoppino umido e ammaccato d' una candela,... presentato alla
,... presentato alla fiamma d' una gran torcia, da principio fuma,
specialmente alla saldatura autogena. d' annunzio, v-1-215: s'ode il rugghio
canzon, i'non fu'mai quel nuvol d' oro / che poi discese in
vibrin come / fiamme su cento colli. d' annunzio, i-722: ah non io
uomo / ciò che le fiamme fanno d' un edificio al vento. govoni,
/ a incendiare la verde prateria 1 d' istantaneo sole. palazzeschi, ii-113: talora
: se quelli del castello non ardiscono d' uscire, con maggiori balestri saettino cose d'
d'uscire, con maggiori balestri saettino cose d' incendio, cioè malleoli o vero falariche
. sostenne tra quelle fiamme il cadavere. d' annunzio, iii-1-933: -mila, mila
di archibuso che ivi sia collocata. d' annunzio, v-1-706: aspettavamo nel nostro
azzurre gialle, versicolori come il velo d' iride, già irrompevano dai tubi di
grave sepolcro e i sassi ardenti / d' encelado superbo, che fremendo / fiamme
tale spavento che napoli temè o d' abissarsi ne'tremuoti o di seppellirsi nelle ceneri
valeri, 3-288: l'oro d' autunno sale giorno a giorno, / per
-letter. focolare domestico. d' annunzio, i-737: va, va o
sirti, / là dove i figli eguali d' innanzi a la madre comune / partiscono
e, in genere, dei regni d' oltretomba). giamboni, 160:
quali alessandro in quelle parti calde / d' india vide sovra 'l sùo stuolo / fiamme
, 18-1-323: essendosi una sera, d' intorno alle due di notte, veduto scorrere
di capua, 101: dall'accozzamento d' aliti così sottili,... oltre
secolo xvii. -folgore. cecco d' a scoli, 549: il tuono altro
con fiamma leggiera, i qual massa d' oro, a la bontà primiera. zeno
, e il venticello diveniva frizzante. d' annunzio, i-631: il tramonto è una
/ e l'acqua e tutto è pien d' ardente foco. dossi, 298:
sospirare i monti e il lago. d' annunzio, i-3: il sole gli saetta
, / il panno verde e le tele d' olanda. tramater [s. v
sincero [indaco] rende una fiamma d' eccellente porpora. garzoni, 1-627:
bellezza il ver ritratto / la dea d' amor nel volto e ne le ciglia.
spronava / contro l'oltraggio gallico: d' intorno / splendeagli, fiamma di piropo al
un tipo d' operaio benestante. aveva gli occhi rosso
. petrarca, 146-5: o sol già d' onestate intero albergo, / torre in
augellin fu colto / a bel filo d' or teso infra la neve / all'aria
/ uscian due fiamme di terribil luce. d' annunzio, i-103: 0 formose fanciulle
sotto l'influsso di vive emozioni (d' ira, collera, sdegno, vergogna
della bocca, pareva ch'e'gittasse fiamme d' amore. giusto de'conti, i-41
in un bel viso / amore armato d' una luce altera. aretino, v-1-300:
che compariva nel suo viso al dire d' una bugia non era perché le dispiacesse
dispiacesse il dirla, era per la mancanza d' arte e per la rabbia che aveva
sperimentatore che col fervore dell'amante. d' annunzio, iv-1-299: appena udì il
. v.]: gli pareva d' aver le fiamme al petto. ha la
il grido della vita, quando chiedon d' esser uomini veramente -questo non è
, 2- 98: quella fiamma d' ardire, c'hin alto importunamente 10
punto a quest'ora / semplicetto cantor d' incolte rime / il villanel che le sue
cor fiamme funeste, / l'una d' amor, l'altro di sdegno, accese
voi splendete / sempre amiche a noi d' intorno: / e destarsi in noi vedrete
/ di se stesso assai maggior. d' azeglio, 1-465: sentirlo narrare, colla
quali sembra affatto estinto ogni pensiero. d' annunzio, i-722: fosse al men
aereo fervore di quei momenti, sciolta d' ogni freno, destituita d'ogni riflessione,
, sciolta d'ogni freno, destituita d' ogni riflessione, accesa, abbagliata in
ciascuno il cui ingegno / ne la fiamma d' amor non è adulto. bianco da
... i e tu, che d' ambo spiri, e d'ambo splendi,
tu, che d'ambo spiri, e d' ambo splendi, / o di gemina
la vita come la finise. rinaldo d' aquino, in: dunque no è
dunque no è maraviglia / si fiamma d' amor m'apiglia / guar
delle colonne, 4-31: cusì, donna d' aunore, / lo meo gran sospirare
/ ombrando copre semplicetto e bianco, / d' una gelata fiamma il cor si alluma
divorante fiamma in me si tace. d' annunzio, iv-2-592: mentre sentiva che
!... ami romilda? d' azeglio, 1-543: sapevo ch'egli aveva
che 'l tempo a ciò prescritto / d' ogni immondizia ne forbisca e terga,
ignorante e rozza, la qual con sottigliezza d' argomenti o forza di ragione o fiamme
argomenti o forza di ragione o fiamme d' eloquenza bisognasse persuadere. chiabrera, 53
di tentare la libertà della patria. d' azeglio, 1-377: fonte di quanto
giovinette al chiaro di luna sul veroncello. d' annunzio, iii-1-313: il sangue che
v.]: tener viva la fiamma d' ogni nobile e operoso desiderio. carducci
dell'idea che gl'illumina la fronte. d' annunzio, iv-2-756: ella la rivedeva
e sciolta da ogni freno, destituita d' ogni riflessione tutta accesa e abbagliata nella
fonti /... di solfo e d' impura / fiamma e di nebbia oscura
, che le occulte fiamme / spegne d' ogn'alma ambiziosa, e frena / i
e frena / i discordi voleri. d' annunzio, iv-2-411: come un rigurgito
che mai vi scoppiasse almeno il lampo d' un bel delitto. -maldicenza, calunnia
. giamboni, 4-232: questa pace d' uno anno, ovvero ombra di pace
cominciamento de'mali? questa cotanta gocciola d' olio, cadendo in mezzo d'una
gocciola d'olio, cadendo in mezzo d' una grande fiamma, mortificò ella il
terribili, che potevano essere pericolosissimi tizzoni d' incendio, ma quando li vide prossimi
e sotto il suo piede li soffocò. d' annunzio, v-3-393: gli uomini chiamati
] in simil guisa, / e d' orpello e di fiamme, e frappe e
buona navigazione e si entra in porto. d' annunzio, v- 1-548: si
bandiera, stendardo, gagliardetto. d' annunzio, v-1-79: per lasciare un segno
, stanotte, laggiù, nello specchio d' acqua incrinato, tra i rottami e tra
. i soldati delle varie armi. d' annunzio, v-1-886: ecco che, guardandoci
: dalle mostrine, [i reparti d' assalto] presero il nome di 4 fiamme
sia dipinto è di color rosso o d' oro; e serve in tessuti, armi
fece trarre di san dionigi la 'nsegna d' oro e fiamma, la quale per usanza
, / cioè dogata di vermiglio e d' oro, / mettendo l'oro da ciascuna
è una fiamma di fuoco nel campo d' oro. cantari cavallereschi, 39: per
mia palma / la ricca e santa insegna d' oro e fiamma. ariosto, cinque
: non domandar quel ch'io so far d' un dado, / o fiamma o
il lessico dell'inventario di alfonso ii d' este, 2259: fiamma da vivanda
fiamma da vivanda con quattro maneghi. d' alberti [s. v.]:
il lessico dell'inventario di alfonso ii d' este, 630: fiama di ramo
, allor che spirto e forma / aveano d' uomo. cattaneo, iii-4-213: tutte
di mobilie, di ninnoli, e d' ogni oggetto di lusso, vanno tutti a
vogliono i pesceduovi o le frittate / d' uova fresche esser fatte solamente, / ben
: il sommo sacerdote /... d' atro color agnelle e bovi / sacrificò
cicerone volgar., 1-85: con moltitudine d' acqua la forza della fiamma si spegne
. tasso, 6-33: in sembianza d' aletto e di medusa / freme il
., 30-33: sovra candido vel cinta d' oliva / donna m'apparve, sotto
vestita di color di fiamma viva. d' annunzio, iii-2-35: è la sua capellatura
non rispose; dapprima avea spalancato tanto d' occhi a quella sfuriata; poi avea
abituale sia improvvisa, dello spirito. d' aragona, ix-336: se forse per pietà
in fiamme... credo anche d' avere un po'di febbre. ungaretti,
avviassi a roma per essere fatto papa. d' annunzio, 1-404: apresi in fiamma
sì grande, che io cominciai ad ardere d' ogni intorno. b. davanzati,
b. davanzati, i-181: la nimicizia d' agrippina leverebbe più fiamma, se livia
di fascine, di pru- nami e d' altre simili legne. dessi, 6-11:
loro, i franzesi ancora. f. d' ambra, 4-109: la casa messono
: l'erudito carlo vi poteva finire d' una temperinata più degnamente forse che non del
con altro cuore. fiammule e baleni / d' allora, erranti lucciole tra'fieni,
le desse virtù di volare a par d' esse sopra le nuvole ed ivi starsene a
: * orobanche *, spezie d' erba nociva, la quale nasce ne'
succiamele, fiamma 'e 'mal d' occhio '. -melampiro. 0
, i grossi rottami di ferro e d' acciaio destinati alla fusione; fiammista,
, secondo che si mette il punto d' appoggio più o meno alto. tommaseo [
ero appeso come al gancio il quarto d' agnello. i primi. spiccati allora
, valli fiammanti e ghiacciate, botti d' acqua bollente. cicognani, 2-205:
/ l'orme fiammanti più diritte stampa. d' annunzio, iv- 2-26: l'immagine
bella e gentile fuor da quel mare d' onde sonore nei mezzogiorni fiammanti. bocchelli
dall'oceano di luce, / ove fuor d' ogni tempo esulta e regna / iéova
/ mentre in man si recò fiammante d' oro / altro vaso miglior, bromio giocondo
ti vedrai forse vestito onorevolmente, fiammante d' ostro, folgorante di oro. salvini,
129: sicillo araldo del re alfonso d' aragona nel suo trattato de'colori,
la bellezza formosa delle fanciulle ungheresi. d' annunzio, 1-842: le paranzelle vermiglie
1-842: le paranzelle vermiglie, fiammanti d' arancio, / bianche, fuggiasche per
suo altare rozzamente adorno di fiammanti fiori d' ogni mese. e. cecchi, 7-43
basti e fornimenti nuovi fiammanti, pieni d' ogn'intomo di cordoni e fiocchi di
campo avrebbe dato uno zecchino fiammante. d' annunzio, v-2-298: per la figura della
smisurata cornucopia i due milioni di fiorini d' oro fiammanti che il duca si vantava
oro fiammanti che il duca si vantava d' aver dato in custodia al suo tesoriere di
sì fiammanti, / né sì gran- d' allegranza, / come la 'namoranza fa venire
convulsa dei nervi, l'anima fiammante d' una emozione nuova, non mai immaginata.
una emozione nuova, non mai immaginata. d' annunzio, v-2-218: quasi s'aspetta
umano / l'aquile a lui davanti. d' annunzio, i-410: io l'amo
in bevanda suole sanare la fiammasalsa. d' alberti [s. v.]:
.]: 'fiammasalsa', specie d' infermità che viene in pelle, cagionata da
baldoria, una fiammata / in casa d' una bella contadina. manzoni, pr.
porte chiuse la fiammata / del focolare. d' annunzio, iv-2-705: si volse ad
magalotti, 19-23: sotto vuota / forza d' accesa polve, ecco improvvisa / scoppia
nel tevere, e alle sue fiammate d' incendio muto, risponde, appena percepibile
(285): fu in un batter d' occhio, vi dico: piglia piglia
essere anche sostant.). d' alberti [s. v.]:
). leggenda di s. guglielmo d' oringa volgar., xxi-1169: di
i-22-116: destasi zelma, e con fiammato d' ira / sguardo mi fa del mio
con estensione simpatica in luigi congeminato. d' annunzio, iv-2-162: una lunga striscia
però che tutte queste sono simplici e d' una natura le parti e il tutto senza
e pose de'cherubini davanti al giardino d' eden, con una spada fiammeggiante,
... s'inghiottiva, o mostrava d' inghiottirsi, della stoppa, e poi
e meno obliqui raggi / spiega più d' alto ad illustrar la terra. bruno,
così chiara e fiammeggiante / la stella appar d' amor, ch'ogni animante / desta
rucellai, 2-1-31: sopra un guanciale tessuto d' oro e fiammeggiante di gemme, risedeva
color si spieghi, e come / d' iride fiammeggiante e vaga in vista / l'
: passava attraverso le più poetiche regioni d' italia una legione ben armata, fiammeggiante
poi da'campi lieti e fiammeggianti / d' eterno dì là donde tuona e piove.
tutte le apparenze ideali e quasi impossibili d' un sogno. pascoli, i-91: non
; / perla acerba potabile sui fili d' erba / e sulle piume colorate degli uccelli
quelli che gli sono accanto, e quasi d' una certa bellezza fiammeggianti. boccalini,
di giacinti fiammeggianti nel sole cadente. d' annunzio, v-2-292: con la coda
, sparso il dilicato e candido volto d' un nuovo e fiammeggiante rossore, con voce
11 guardo orrendo, / in fuoco d' ira fiammeggiante il volto, 1.
della prosa e de'ragionamenti civili. d' annunzio, v-1-1065: era necessario che
sotterra, / e tanti roghi fiammeggiar d' intorno. parini, giorno, iv-
al cortiletto della straduccia del nero. d' annunzio, iv-2-628: la pienezza e
scoppietta dispettoso, o brontola fiammeggiando. d' annunzio, v-3-7: la calma era profonda
c. rinuccini, ix-257: in coppa d' or zaffir, balasci e perle;
una leggiadra vesta, / ove fiammeggia d' oro alcuna stella / nel campo azurro,
armi in cui si fiaccan l'ire / d' avemo, e tutto fiammeggiava d'oro
/ d'avemo, e tutto fiammeggiava d' oro. d'annunzio, iv-2-198: la
, e tutto fiammeggiava d'oro. d' annunzio, iv-2-198: la sala fiammeggiava
2-469: come vario fiammeggi il grembo d' iri, / e 'l gel nasca,
. carducci, 678: a te d' avante / la grande estate, e intorno
estate, e intorno, fiammeggiava. d' annunzio, i-701: fiammeggiava l'estate impetuosa
5-1: s'io ti fiammeggio nel caldo d' amore / di là dal modo che
se io son più splendente nel caldo d' amore di là dal mondo...
vedi oltre fiammeggiar l'ardente spiro / d' isidoro, di beda e di riccardo
splendore dell'altra, che era segno d' awicendevile carità. landino, 367: 4
casa, 5-i-16: le chiome d' or, ch'amor solea mostrarmi, /
, fiam meggiar sovente / d' intorno al foco mio puro, cocente;
un pugno / i preziosi pomi d' atalanta. redi, 16-i-9: il mio
zano le api de'suoi bugni. d' annunzio, i-631: dicono che
, fiammeggia, ultima pitturata, la bandierina d' italia. tornasi di lampedusa,
nel sole moribondo / l'ultimo fiammeggiare d' ombra, terra! dessi, 3-142:
viso, / fiamegia un spirto sì vivo d' amore, / che avanti a la
trovavasi una gentil madonna, leggiadra e d' ogni bellezza compiuta, i cui vaghi
gli fiammeggiavano nel viso rugoso e giallastro. d' annunzio, iii-2-128: il proposito violento
, 11-68: a questo dir, d' acerbo alto disdegno / fiammeggiò in volto
s'era ferocemente incupita, e fiammeggiava d' odio. -soffrire bruciore; scottare
e l'altra a gran sentire e fiammeggiar d' iddio. boiardo, 2-15-27: il
. lalli, 1-3-10: di sdegno e d' amore arde e fiammeggia, / crudo
lodi belle / al nome vostro fiammeggiar d' intorno, / ed ogni nebbia vii
la libera patria ordin s'aduna. d' annunzio, iii-1-786: la menzogna splende
arco e trascolora in bianco. / grotte d' ombra degli alberi, pallore / delle
di fuoco, che somiglia la lingua d' una serpe e d'un cane anelante
che somiglia la lingua d'una serpe e d' un cane anelante. forteguerri, 10-53
del monte; onde orlandino ripieno / d' ardire, e seco rinalduccio a paro /
a noi... fa mestieri d' andar continuamente somministrando alimento, come si
coltre dondolavano per la ripida discesa. d' annunzio, iv-2-810: la fiammella d'
d'annunzio, iv-2-810: la fiammella d' una candela s'inclina sotto il vento
e una sottile fiammella di gas. d' annunzio, v-2-26: la stazione è
, luccicavano adesso due fiammelle funebri. d' annunzio, v-3-72: là nell'angolo la
che amor coll'aurea sua facella / d' ogni peso terren pur- gommi; ond'
ruine / si veggion sol de le fiammelle d' oro, / né resta altro che
parte si vede / frondeggiar, verdeggiar d' arbori eccelse, / un'altra arida ed
ventre / de la montagna alpestra, / d' incendio vivo inestinguibil fonte, / con
/ giù nella sparsa valle, a cui d' intorno / poi s'avvolgea di gravi
giovanni specialmente, vengono fuori le fiammelle d' anime in pena, e si sente
è, né dio, / è spiritei d' inferno, / che accese in flegetonte
celeste lion scalda la pelle, / tutto d' intorno l'orizzon balena / di mille
aria ridente / di vermiglie fiammelle e d' aurei lampi. forteguerri, 8-34: frattanto
colla massima semplicità. a un soffio d' aria cento fiammelle d'oro rinvestivano, dando
a un soffio d'aria cento fiammelle d' oro rinvestivano, dando alla sua gentile
borghini, i-2: l'ottavo cielo sparso d' azzurro oltra- marino, di tante lucide
, n. 5 e 6. d' annunzio, iv-2-901: non un soffio moveva
di altri poggi verdi, coi laghetti d' oro del grano quasi maturo, i
boiardo, canz., 88: fiamelle d' oro fuor quel viso piove / di
belle / hanno, e i crespi crin d' oro: / che s'io fermo
mille pure fiammelle, / mille scorgo d' amor più vaghe stelle. marino, 225
gentil tosse, e con gentil fiammella / d' ira saresti allor balzata in piè
poliziano, st., 1-11: d' antica virtù mille fiammelle / con gli alti
piove fiammelle di foco, / animate d' un spirito gentile, / ch'è creatore
spirito gentile, / ch'è creatore d' ogni pensier bono. matteo correggiaio, 40
7-73: eppure in fondo al cuore d' ogni uomo che non sia un bruto o
vento. -anima beata, spirito d' oltretomba (ed è derivazione del linguaggio
] scese; e mentre scendea, d' auree fiammelle / per l'etereo sentier