: ma poi ch'i'fui al piè d' un colle giunto, / là dove
di legname, ed ogni altra generazione d' edificio, onde cit- tade o castella
. ariosto, 3-50: sarà ciascuno d' essi e pronto e forte / l'altro
il tuo verso è bello assai, e d' una facilità non plateale, e sonante
steli ed erbe e arene / formicolavan d' indistinti amori / e di vite anelanti
come uno strale, / e lontan d' oggi sentiero / ora scende e ora sale
notte alla rocca ed al fuso. d' annunzio, i-614: tu torci il fuso
. gozzi, 3-5-301: tutti e due d' accordo andarono al cadì. leopardi,
svevo, 5-211: mutatosi in uomo d' affari gli era rimasto l'egotismo del letterato
onoravano, e chiamavano patrizio e degno d' esser deputato della città. foscolo,
uccello consisteva nel fatto che la voce d' allarme veniva emessa solo nel caso che
, / dentro e di fuor, d' arte e d'ampiezza egregi / tempii,
dentro e di fuor, d'arte e d' ampiezza egregi / tempii, e di
e 'l pomo le fe'gemmato e d' oro, / con magistero tal che perde
da un'eletta schiera di letterati e d' artisti. beve e fa loro una lezione
artisti. beve e fa loro una lezione d' estetica. questo quadro darebbe occasione di
scaricarsi de'nervi che il caricarsi. d' annunzio, iii-2-365: il cavallo paventò.
stretto la mèta; giunto al varco / d' egresso con un lancio obliquo, come
quei delle carte, né vagliono più d' una frulla di porco nel lor mestiero.
morte. michelangelo, i-130: a me d' un modo e d'altri in ogni
: a me d'un modo e d' altri in ogni altrove: / più e
/ egritudin, vecchiezza, / e d' estremi congedi agro martire, / e
più fera orrida assai, / egritudine d' animo. genovesi, 2-216: ogni
vallisneri, ii-268: in questi casi è d' uopo contentarsi, di prescrivere una sola
, emaciato. campailla, 1-1-39: d' immonde piaghe, e brutta lebbra aspersi
. 2. debole, privo d' energia, spossato, languente; stanco
, ignudi e frali, / poveri d' argomenti e di consiglio, / egri del
egro, / non far che il carbon d' oro / si muti in carbon negro
le gridai dietro, con accento carico d' odio e di minaccia: « e
tanti secoli aver messo insieme un po'd' italia quale dante e il machiavelli né
? pascoli, 322: « siete d' età », l'uomo riprese: «
, non si sa più nevicare ai giorni d' oggi, ehè, ehè.
il conte. - è un buio d' inferno! - eheh! - esclamò l'
, 2-193: fattasene dare una coppia [d' uova], se le succiò in
, le guaite / anche la bocca aprono d' ora in ora, / d'alto
aprono d'ora in ora, / d' alto e di basso, e gridano:
, e gridano: eia! eia! d' annunzio, iii-2-170: eia, sergio
. eia, eia, alalà: grido d' entusiasmo degli aviatori, adottato poi dai
augurio fatto in coro). d' annunzio, v-1-887: bevo anche all'altra
, v-1-887: bevo anche all'altra ala d' italia, che non è visibile se
. che utilizza la spinta della corrente d' aria prodotta dal sollevamento della laringe a
producendo una depressione mediante un getto d' acqua o di vapore o di gas compresso
ìl [le), pronome in funzione d' aggettivo dimostrativo (cfr. il,
costruito con grande diligenza (un'opera d' arte, una teoria, un oggetto
cominciare, scrissi una elaboratissima istanza, d' ufficio, all'esimio cavalier gerolamo pomino
cura (una teoria, un'opera d' arte, uno scritto, ecc.)
il papato fu alla dipendenza di casa d' austria,... e dalla elaborazione
... e dalla elaborazione penosa d' una riforma interna, mossa da un concilio
spunti popolari in vista di un prodotto d' arte superiore, mi capitò di apprendere il
di carta rigata con sopra molte parti d' opere vecchie, suoi stromenti, unissoni
basso continuo per comporvi sopra più originali d' opera interi. elapini, sm
da una certa degnazione). d' alberti [s. v.]:
... assottigliano gli splendidi patrimoni. d' annunzio, iv-2-176: si mise a
, accennavano per un istante l'ondulamento d' un ritmo di danza; poi si
a me con le pupille nere e rettangolari d' un numero infinito di finestre simmetriche.
, cioè la facoltà di ristrignersi e d' allargarsi in diversi tempi, secondo la
: richiedesi... che l'elasticità d' una molla non abbia incontro una fermissima
suoi movimenti, ecc.). d' azeglio, 1-183: egli poi mi aveva
: ma l'anima sua, quasi fornita d' invidiabile elasticità, si ricompone e rimbalza
avevano assunto un'elasticità senza pari. d' annunzio, iv-1-293: per uno di
: per uno di quelli singolari fenomeni d' elasticità e di volubilità repentini, andrea
, già per sé cedevole, o d' altro, con entro più fila parallele di
. elastica, succosa, sanguinolenta. d' annunzio, iv-1-1032: erano le confetture
orientali inviate da adolfo astorgi, composte d' una specie di pasta elastica dal color
una specie di pasta elastica dal color d' ambra o dal color di rosa.
l'aria elastica del mattino, una tazza d' acqua freschissima bevuta in un fiato,
grassi né magri, avevano un che d' astratto e di freddo. 4.
sua fantasia, ecc.). d' azeglio, 1-481: siccome io patisco,
sintomi non tutti belli della vita sociale d' oggigiorno, che resultano da quella poesia
elastica. = voce dotta (d' area europea), dal lat. scient
per accomodarle meglio al piede. d' annunzio, iv-2-1350: vuoi, di grazia
l'ascella una lunga mazza dal pomo d' avorio, l'un dei calzoni col rimbocco
metro, scocca, coglie sull'orlo d' un bicchiere la preda e rientra in
. = voce scient. (d' area europea), deriv. da elasti
della crisalide] molto solida, e d' un elaterio così robusto donata, che da
al- l'infuora ritornava in un batter d' occhio a chiudersi e ad accomodarsi come
gioia, lv-405: anima fredda e priva d' elaterio, più soggetta allo scioperamento
con nativa lana di montone / alquanto d' elaterio fin congiunge, / e questa al
, gonfio, ambizioso e più elato d' animo che la superbia istessa; se gli
sì grande e gloriosa impresa, ripieno d' elatissimi spiriti minacciava già di stendere il
vivace spirito fussero portati a tanta dazione d' animo, che niuno voleva sopportare di vedersi
di vendicatore... quella dazione d' animo aveva durato qualche tempo; di
. gnoli, vi-1210: sui rami alti d' un elice ti cullavano i venti
cocenti / l'ombra discreta e tremula d' un verde padi- glion. pascoli
pensosa, / là sur un torvo giogo d' ap- pennino / qualch'elce nera
qualch'elce nera lo ripete ai venti. d' annunzio, i-394: era la
/ de gli inni, e con citara d' oro / ebe serena v'accenna a
rivissuta nella memoria, assume un carattere d' irrealtà favolosa. settembrini, 1-262
cecchi, 7-87: elefanti lungo macerie d' alberi grandiose come castelli, nella favola
alberi grandiose come castelli, nella favola d' un mondo frondoso, argenteo e imporrato,
affare. ma del resto la vita d' una volta è ormai così lontana che a
e la favola mia non è compita. d' annunzio, v-1-356: « riavrò la
è dato introduzione alla favola col dialogo d' azione. de sanctis, i-31:
creder che sieno fumo, e stare sempre d' un opinione che questo vivere sia una
e sotto aspro governo, / fatto d' ingorda plebe e preda e scherno, /
scherno, / favola e gioco vii d' acerba sorte. b. corsini, 7-48
: ella fu per molti mesi la favola d' ogni bocca. -essere in favola
canzone: essere celebrato in componimenti letterari d' ogni genere. pulci, iv-169:
e con lui insieme, a guisa d' uno beccone, schernito; senza che
,... io vi divellerò d' in su la mia terra, ch'io
dimin. favolétta, favolèlla. cecco d' ascoli, 695: acciò che a favolette
se vuol la sua ninfa / tentar d' amor talora, / in sì fatte ragion
avrebbe dato mangiare a un lupo. d' annunzio, iv-2-641: ecco un uomo che
era la favola col gusto di favolare e d' udir favolare; se n'era ita
favolastòria, sf. ant. narrazione mista d' invenzione e di storia.
il favolatore incominciò a dire ima favola d' uno villano, che avea suoi cento bisanti
più volgari favolatori, cominciò a narrare. d' annunzio, 1-393: questo narrò la
memoria degli antichi loro favoleggiamenti) presumono d' esser nati per divina generazione. brusoni
pur buon pezzo fa, senza avederci d' aver cangiato clima, seder lungo l'ilisso
suo favoleggiare, e fileta lo lodava d' aver con sua favola pòrto maggior piacere che
tipo di parigi, e plasmano il villano d' italia su quello dell'inquieto operaio francese
già favoleggiare, ma non mi ricordo d' aveme sentito l'istoria particulare. poerio,
diffuse acque profonde, / favoleggiava altrui d' un'altra terra / a lui sol
lieto? / ov'è 'l favoleggiar d' amor le notti? boccaccio, iv-73:
/ sfogar cantando l'amoroso ardore. d' annunzio, iv-2-1332: la notte cala come
menzogne. boiardo, 2-2-46: lei d' ogni cosa li rende ragione, /
fiamme verso v. s. illustrissima d' ardentissimo affetto. g. capponi, 6-63
, né merita maggior riprensione del vello d' oro o de'pomi d'oro,
del vello d'oro o de'pomi d' oro, de'quali si favoleggia in tante
menestrelli per istoriarne il suo musaico romano. d' annunzio, v-2-687: nel tempo de'
« il fuoco » scopersi in un fondachetto d' antiquario libraio sul fianco della basilica dalla
favolésca che sia portata dal vento. d' alberti, 373: 'favolésca', quella
di frasche, o di carta, o d' altra simil cosa abbruciata, che il
tasso, 8-2-487: e la corona d' arianna, e mille / favole vaghe,
sta subito qui a rammentare le glorie d' un favoloso arione,
, con lodi immense, / e d' alcinoo e d'adon gli orti a le
immense, / e d'alcinoo e d' adon gli orti a le stelle. bettinelli
, terrore e scempio / de'regni d' aquilone, ov'egli in alto / pose
rende mesti e romantici come gli spettri d' amleto. d'annunzio, i-530:
e romantici come gli spettri d'amleto. d' annunzio, i-530: a 'l pian
vanire, come dietro un velo / d' eguale lontananza favolosa. alvaro, 8-202:
, fantasioso, dotato di grande capacità d' invenzione (l'intelligenza, la fantasia
scrittore, il suo stile). d' annunzio, v-2-228: sono un artefice di
teologica aveva tenuto la poesia in conto d' arte frivola e per nulla utile,
per un vago errore / dolce sui labbri d' eloquenza incanto / arbitro delle menti,
la morte, e favoloso il pianto? d' annunzio, iv-2-264: la bravetta,
, i-257: con le comiche il termine d' amicizia è favoloso; sostituiscono a quella
che a corbellarsi tra femmine con una tempesta d' espressioni e di baci giudaici. leopardi
di quei suoi miraggi favolosi, fuori d' ogni realtà. 15. che
: a un tratto ci venne la paura d' avere sbagliato strada. fin a quel
, i-138: o favomele, o dolcezza d' animo, e sanità d'ossa,
o dolcezza d'animo, e sanità d' ossa, che sono le tue composte parole
spezzi le labbra di favo mele. d' annunzio, v-2-288: o favomèle, o
v-2-288: o favomèle, o purità d' animo e sanità d'ossa, o mio
, o purità d'animo e sanità d' ossa, o mio incorrotto e purgato e
, 30-18: gionata figliuolo di saul meritò d' udire la sentenza della morte per bocca
delle superbe un po'maggiori, aniziane d' agretto giocondo sapore. = deriv
, conteria ancora / ciò che sparge d' april favonio e flora. bandello,
canto. baretti, 1-10: certi gianetti d' ànda- luzia è fama debbano tesser loro
luzia è fama debbano tesser loro allo incorgarsi d' un po'di vento favonio nella matrice
le selvagge primavere il riso / era d' un fior, che ai pronubi favoni /
o il vaporar de le fragranze. d' annunzio, i-933: ebbri di vita pispigliano
principio di questa disciplina con nomi stranissimi d' equato, d'azoth, di cor di
disciplina con nomi stranissimi d'equato, d' azoth, di cor di saturno, d'
d'azoth, di cor di saturno, d' eufrate, favonio, flegma; mercurio
flegma; mercurio, occidente, bianco d' ovo, sperma, onto, e
. disus. madrepora fossile. d' alberti, 374: 'favonite ',
essi, come buoni curatori del bene d' un suo servitore ed amico, hanno
vedea volentieri, e gli faceva grazia d' alcuno beneficio. ugurgieri, i-593:
era balia e favoratrice de la resia d' ario, sì cominciò a conturbare lo stato
, propizio. battista, vi-4-215: d' amor tu parli, e quando parli,
. f. favóra). disposizione d' animo amichevole che spinge ad aiutare qualcuno
virtù dovuto, a me il darebbe / d' appio il favore. gioberti, ii-60
oltra il costume: / gli empie d' onor la faccia e vi riduce / di
di pers, iii-518: né forza ha d' eseguir quanto comanda / la sacra legge
, e le prosperità della patria. d' annunzio, iii-2-1132: dispersi dalla fame per
: carriere che s'erano iniziate nel favore d' una costellazione, si svolgono sotto i
costellazione, si svolgono sotto i segni d' un'altra, e finalmente sboccano all'
12-60: l'anno 1346, del mese d' aprile, venuto in corte di papa
il suon dei miei sospiri / forza d' amor, non già virtù d'ingegno:
/ forza d'amor, non già virtù d' ingegno: / non han favor di
, ed oltre all'altre lodi degno d' esser celebrato eternamente, perché colla moderazione
e col favore delle buone arti e desiderio d' accrescere la religione, rappresentò la forma
, rappresentò la forma e l'apparenza d' un re benefico e mansueto, e veramente
difendi e vendica, / tu guardane d' insulto; / ché dell'arti il favore
il suo favore non mi faceva progredir d' un passo nella considerazione e nel rispetto
primo sia del lor volare per battimento d' alie, il secondo del volo sanza batter
stagione ritraggon copiosa ricolta di grano o d' uva, ed altri meglio periti lavoratori
queste acquistarsene in breve l'abito. d' annunzio, i-561: prendeano singolare / forma
'l dubbio lume / alti i pioppi d' argento / e parean s'abbracciare /
di lieti raffronti, che il favore d' un autunno sereno e la contingenza del
mercato a firenze potevano concedere agli abitanti d' una piccola città di toscana, appunto in
non ci è cosa fatta a favor d' uno che non riesca a disfavor d'un
favor d'uno che non riesca a disfavor d' un altro; ma quando la disposizione
è per molte sue parti vaghe del favor d' onorata gloria degnissima. caro,
ma nell'ammettermi a cotesta ragguardevole adunanza d' arcadia tanto più mi ha fatto ammirare la
. bentivoglio, 5-i-108: si contentarà d' aver le mani nella distribuzione de'favori,
voti stessi / del popolo a favor d' aristodemo, / ch'eufae, l'ucciso
/ senza pari favor sarebber nuove. d' annunzio, iv-2-914: erano costoro i
volano... in servizio dei fabbricanti d' uccelli artificiali, mettevano a guadagno le
il terzo. davila, 186: fingevano d' esser pochissimo soddisfatti per la conclusione della
di marzo, e de gli xi d' aprile. rolli, 584: alle muse
non si compia nei popoli una certa evoluzione d' idee. palazzeschi, 7-17$: nessuno
. -atto, espressione, manifestazione d' amore con cui si corrisponde al sentimento
arene. leopardi, i-160: nei trasporti d' amore, nella conversazione coll'amata,
che è tale, perché, moglie d' un pastor povero, fu già amica di
evidenti segni di favore da imbarazzarmi. d' annunzio, iv-2-206: ella a poco a
, xviii-24: canto ora in favore / d' onne sconfortato omo, / che conforti
cuscin purpureo drappo / mostra turgido il sen d' erbe odorate / che l'aprica montagna
pirandello, 7-134: aveva osato finanche d' aizzare i cani contro un santo sacerdote
recato da lui per intercedere in favore d' alcuni parenti poveri, che morivano addirittura
filando, come militarmente si dice, d' ambe le parti, si ritirarono a
erranti. parini, xxi-29: in stuol d' amici numerato e casto, / tra
mi scrive sollecitandomi a ricordarvi la promessa d' un biglietto di ferrovia a favore da
che mi faria lettere di favore e d' aiuto. g. m. cecchi,
. olimpia panfili, gran vergogna del pontificato d' inno- cenzio x, dopo essere stata
sian tutte, e farete il favore d' andare. all'infuori di qualche
braccio a quel re nell'età sua d' anni settantacinque. -prendere favore di
. bisticci, 3-88: prestavagli favore d' una buona somma di danari, a
per introdurre il suo amore nell'animo d' aleria ricorse a i favori della penna
la sua simpatia; giovargli, essere d' aiuto. bartolomeo da s. c
dall'ingegner fraschi, rappresentante la società d' assicurazione contro i danni della grandine.
blandimenti e lusinghe, ma con un vigore d' aspra inve- zione li riprese. galileo
gloria, che è almeno l'ombra d' un ideale; favoreggiate l'arte che
carducci, iii-12-98: albertino, reo d' avere accusato di concussione un grande e
quale si fosse, di democrito che d' eraclito. 8. avvalorare,
le eresie della ragione e del sentimento d' ogni dove irrompenti e favoreggiate più o meno
intrigato, e per fretta sostenendo difetto d' umanitade, la santissima deità della pie-
[il brigadiere], proprio dalla smania d' acchiappar qualcuno, di non tornare a
benevolo (una persona, ima disposizione d' animo, una volontà, un sentimento)
eminenza il primo, voglio meno sperare d' impetrar tanto di favorevole umanità. metastasio,
: noi giovani fummo subito favorevoli a d' annunzio, essi non si opponevano direttamente,
piante, le pietre sono tutti frutti d' amore, e tutti amano. lanzi,
castiglione, 81: la piccola città d' urbino,... benché tra
a sentirsi quei goccioloni sulle guance pareva d' aver pianto per qualche motivo consolato e
aver pianto per qualche motivo consolato e d' indugiare in una fresca scompostezza, favorevole
una fresca scompostezza, favorevole alle grazie d' una tenera licenza. g. raimondi
sue grandezze ho pieno l'affetto, d' altretante aure favorevoli siano per esser gonfie
. comisso, 15-54: sulle acque morte d' un canale vide disegnarsi i fremiti dell'
disegnarsi i fremiti dell'aria e s'animò d' indefinite speranze. presto si trovò fuori
4. che rivela buona disposizione d' animo, simpatia, consenso; che
donne innamorate, / in cui ferve d' amor dolce desìo, / per voi scrivo
non aveva già mai provato il volto d' aleria più favorevole, né l'aveva già
l'aveva già mai esperimentata più ufficiosa d' allora. pallavicino, 11-541: tutte queste
in quel tempo appunto ricevette il soprannome d' ugonotti. tommaseo, 3-ii-269: un
c., 3-7-7: vergogna è madre d' onestà e maestra d'innocenzia, a'
vergogna è madre d'onestà e maestra d' innocenzia, a'prossimi è cara e agli
infinità della forza della percossa; conoscendo d' aver io percosso ornai tanto la pazienza vostra
favorevole di me, e mi aumenta d' un qualche grado il vostro affetto,
nello scrutinio, per la speranza incerta d' avergli poi favorevoli nell'accesso.
un armistizio inaspettatamente favorevole, a giudizio d' ogn'uomo militare o politico d'
d'ogn'uomo militare o politico d' allora. -ant. lettera favorevole:
dalla cortesia di v. s. d' indrizzarglilo, acciò co 'l favore suo
suo ottenga una favorevol lettera al commissario d' arezzo, che gli facci espedita ragione del
iv-300: sempre è tempo a'principi d' usar clemenza, a'ministri di far
ministri di far buono e cortese officio e d' interpretar favorevolmente le commissioni. dovila,
per 10 contrario ne giudica più sfavorevolmente d' ogni altra persona, e quindi non
quella nazione è mansueta di costumi e d' ingegno docile ed acuta, onde io
di anime. -intr. essere d' aiuto. piccolomini, 141: a
il papa e favorivano gli altri potentati d' italia lo stato di... massimiliano
, perché il re persuaso dal duca d' epemone e dagli altri suoi favoriti che
favorisce la mia opinione; e la storia d' italia di questo aureo secolo pittoresco l'
nome di favorirli, le adulazioni divennero d' uso in italia. carducci, iii-13-
a sé gli ultimi trovatori in lingua d' oc, favoriva la poesia provenzale e racco-
della basilica di massenzio, ed esposizioni d' ogni sorta nelle celle dei mercati di
regnar dovresti eterna / in questa terra d' ogni luce indegna, / del tuo
il senso della vergogna non mai. d' annunzio, iv-2-189: don paolo seccia
più facevo la borsa nera con prezzi d' affezione, sempre meno vendevo al negozio coi
, quattro sottocoppe, e sei candelieri d' argento. nievo, 1-543: avevano favorito
casa del signor pandolfo, e più d' una volta vossignoria mi ha parlato della sua
un poco / lavato e posto al sol d' una finestra. caro, i-235:
delle quali intervengo, tanto più sono solita d' esser favorita e tenuta in pregio.
esser conforme alla vera teologia e degna d' esser faurita da le vere religioni.
* manzini, 8-48: una striscia d' ombra la toglieva al consumìo della gran
troiano, siccome si è fin qui degnata d' assistere allo spettacolo, favorendo della sua
sindaco verso l'impresa, che era d' un suo nipote, passarono in proverbio.
proprio quest'anno, che il capriccio d' un'aristo- cratica dama, favorita da
una grande bellezza e potenza, regina d' ogni libertà e degna quindi di regnare
duca di mena senza partecipazione sua né d' altri gli elesse a gusto e a soddisfazione
e inesperto, ma che era nato d' una sorella della madre del re e
, 3-62 (ii-571): s'innamorò d' un favorito del re, che si
dovila, 352: non sapevano discorrere d' altro, oltre l'estirpazione degli ugonotti,
que'tempi, per significare il favorito d' un principe. moravia, i-208:
tal lulò, favorito della regina carolina d' austria, avea fabbricata, e dicevasi
lei, fu comprata ed ingrandita. d' annunzio, iv-2-766: la regina di
denina, vii-94: ella s'ingegnava pertanto d' attraversare tutto ciò che la favorita del
di circa tre miglia di circonferenza chiuso d' alte muraglie... fuor di
: s'insediò [l'ex kedivè d' egitto]... alla favorita con
starei malvolentieri nell'harem, a patto d' essere la favorita. 5.
scrivesse, / sebbene ei si morisse d' appetito, / fuorché se quel signore non
. di maniere accorte e graziose, d' ingegno versatile e spiritoso, e accompagnata di
imperio di persia, diede il nome d' aspasia alla più favorita di sue concubine,
/ figlio di cagna ircana / e d' adultero tigre. baretti, 1-313: di
idem, 12-ii-248: non si contenta d' essere in questa tanta vostra grazia, né
, con una specie di voluttà, d' orgoglio e di trionfo. alvaro, 14-10
doluto del papa. hanno sparso fama d' averli ritrovato un ritratto d'ima sua
sparso fama d'averli ritrovato un ritratto d' ima sua favorita, che dicono esser in
: cosa che non vien creduta. d' annunzio, iv-2-1331: quando le fanciulle
riprendere la via del ritorno, afflitte d' aver deluso i favoriti, ecco che odono
iii-25-233: quand'ella vuole certi servizi d' elaborazione d'ingredienti al tal prezzo per
quand'ella vuole certi servizi d'elaborazione d' ingredienti al tal prezzo per la tale ora
marchi, i-468: a andreina » batté d' una lunghezza « lazio », il
ii-9-332: il suo viso di 4 puttino d' ingegno 'con i favoriti biondastri e
esercizio, questo studio, questa vaghezza d' udire; virtuosa vaghezza, curiosità favoritrice
de colui, ancora che la giovene d' alcuna piacevole guatatura il favorizzasse, puro
, paglie, favuli, e foglie d' ischio e di quercia. soderini,
se manchi sterco, i favuli e fusti d' altri legumi faran buon effetto, riparando
li giuristi, e anche li professori d' altre lettere,... han fatto
299: il re si crea per voti d' urna, non per ragione di retaggio
impresa, azione di guerra; fatto d' arme, combattimento; scontro; operazione
renzo... svaligiò cinquanta uomini d' arme che vi erano alloggiati; riportando
che sogliono avere i soldati che chiamansi d' ordinanza. cuoco, 2-i-161: le fazioni
a venezia non è accaduta fazione alcuna d' importanza: perciò state di buon animo.
, 742: per un vaso grande d' argento di libbre 7 in circa, e
di libbre 7 in circa, e fazion d' esso, appare al libro verde segnato
, di porci e di montoni e d' altri. seneca volgar., 3-342:
niuna cosa simile a'cinque buoni ordini d' architettura antichi, ma di fazione in
voi no rimaso è che menbra en fassone d' omo, ché tutto l'altro è
, ch'era stato più volte borgo-maestro d' anversa, uomo di gran fazione in
ii-367: malgrado le proteste dell'autore d' imparzialità, si vede manifestamente ch'egli è
la loro tacita discordia alla concordia comune d' una nazione: gli oppressori e gli oppressi
e né meno è la repubblica oligarchica d' un partito anche ottimo, e tanto
, e tanto meno la repubblica dittatoria d' una fazione. de roberto, 2-34
. pratolini, 9-339: le cronache d' italia sono un susseguirsi di faide,
elezione del nuovo pontefice, verso la fine d' ottobre giunse a noi di spagna funesta
cui, e poi da altri medici d' altra fazione, deve essere stato aggiustato
stati, e il decadimento delle arti d' immaginazione, e il freddo calcolo delle
caro, 12-i-266: le traditore sanno d' esser tenute le più belle di roma
giudicio fu collocato nel secondo luogo. d' annunzio, iv- 2-195: subitamente il
, ii-530: tra i due grandi corpi d' esercito che sostengono questa guerra armeggiano in
gabella dall'altra; e il condottiero d' una delle due fazioni restò, con
una delle quattro fazioni del circo. d' un bravo auriga della fazion veneta iscrizione
, fa loro bisogno di pensare pur d' averne; e sì ne sono straziati
], 1-128: e facciano la fazion d' esso, e la fazione di tutta
, per naturale inclinazione, per disposizione d' animo. d. bartoli,
bartoli, 7-3-230: sì gli venne fatto d' aveme una fazioncèlla di quattro [compagni
e l'orgoglio degli antichi maestri. d' azeglio, 4-iii-383: la popolazione in
significato [di democrazia], cesserete d' essere rivoluzionari, non sarete che opportunisti
occulto e sovrano, onde spesso mostrate d' ignorare le leggi; facendo stima che
albergati, 241: consideriamo... d' onde egli ha cavato, che l'
davila, 18: l'altro, feroce d' animo, precipitoso di natura e perpetuamente
le magiore rise del mondo acom- pagnate d' amichevoli conforti... lo induseno a
fazzoletto, prese un'aria malinconica. d' annunzio, v-1-2x1: il fazzoletto, che
dalla fenestra / su l'arco mette fuor d' una balestra. foscolo, xiv-231:
preziosi vestimenti de'pontefici, sontuosi panni d' arazzi, mitrie risplendenti di gemme e
arazzi, mitrie risplendenti di gemme e d' oro, pulitissimi purificatoi e fazzoletti. inventari
: erano uomini con un fazzoletto di seta d' attomo il collo, con la catena
attomo il collo, con la catena d' argento al panciotto. pratolini, 6-53
gli donò in un fazzoletto cento scudi d' oro di camera. n. secchi,
casa, quando lo aperse, credè d' averlo perduto, tanto era diventato bianco
. degli albizzi, 21: guarda pur d' aver teco il fazzoletto, / che
aver teco il fazzoletto, / che d' aranci e limoni empier tei voglio / insieme
era ben minuscola, un fazzoletto. d' arzo, 1-25: per un matrimonio alla
buona e dottrina ai ragazzi e metter d' accordo anche sette caprai per un fazzoletto
fazzoletto: v. nodo. -fazzoletto d' addio: il fazzoletto con cui ci
agitata ventarola / come un inzuppato fazzoletto d' addio. -fazzoletto-far falla: il
la nave si stacca dalla banchina stipata d' ima folla, e un lungo fremito,
5-48: un grido giocondo, lo sventolio d' un fazzoletto, un cenno della mano
la mano colto, affidato alle ali d' uno zeffiro. 7. dimin
che li trasse [i soldi] d' una certa pezza o fazzuolo istracciato, e
arrossata col fazzolo bianco in testa. d' annunzio, iii-1-71: ella ha
per lo tuo minimo et inutile fratello, d' ogni virtù, stefano poverello. leggenda
, come si cava dal terzo capitolo d' ester, nel cui terzodecimo giorno s'osserva
cui terzodecimo giorno s'osserva il digiuno d' ester, ch'è chiamato da gli ebrei
di voi, leoni di soave? d' annunzio, iii-1-626: marzo è giunto e
govoni, 2-108: sopra un cuscino d' erba febbraiola / io vorrei coricarmi /
imbriani, 1-72: corse in cerca d' un bicchier d'acqua. essa il
1-72: corse in cerca d'un bicchier d' acqua. essa il tracannò, macchinalmente
di luglio, non isperi mai né d' essere inteso, né d'esser creduto,
isperi mai né d'essere inteso, né d' esser creduto, né d'esser curato
, né d'esser creduto, né d' esser curato. -in frasi deprecative
sete: insorge nel lattante per scarsità d' acqua nei tessuti delporganismo. - febbre
lavoro il lunedì o dopo qualche giorno d' assenza avvertono malessere, irritazione di gola,
(così trovo) e 'l dolor d' occhi afflisse grandemente la germania, e
volta così fiorenti, sedi di febbri. d' annunzio, v-1-367: soffrivo la siccità
.. / febbre, m'ascolta. d' annunzio, i-i7: unica dea,
acerbo / gonfia lor pupille il pianto. d' annunzio, iii- 1-554: v'è
da lei lasciato o la febbre d' attenderla. -in senso osceno. febbre
che divorava il bonaparte della macedonia. d' azeglio, 1-53: ardeva in quell'epoca
la scoperta e lo sfruttamento di giacimenti d' oro, che ebbe luogo negli stati
al bagno. machiavelli, 6-2-285: d' accordo i fiorentini lasciorono guastare dal popolo
intero da poeta, moderno di scorza d' albero color di febbre, guarnito di metafore
, che l'accascia / sotterra, d' ogni cosa lo dispoglia, / e le
umidissimo, era caduto in diverse sorti d' infermità, cioè dolore di stomaco, e
, 12-ii-40: l'imperatore stava indisposto d' una febbretta, la quale si dubitava
pristino stato di salute per la continuazione d' una febbrettina leggiera e continua. saccenti
battezzi / per una febbrerella catarrale. d' annunzio, iii1- 997: -ma oggi
]: simili febbret- tucce lunghe vengono d' autunno. idem [crusca]: fu
tormentato da una febbricciuola ch'io credeva d' avere lasciata a milano. d
coltello, di quelli che furono cagione d' impedirla. salvini, 41-416: per aversene
, / fa'che guardato si levi d' attomo / qual si sia occasion che 'l
essere in giovintù febricitanti, / o d' altro male offesi, veterai / che
al buio, in una camera, senta d' improvviso il vento sforzar le imposte della
senza ch'egli la chiedesse, una tazza d' acqua per bere e ristorarsi la bocca
regno de'beati di vita eterna. d' annunzio, iii-1-721: troppo t'arde
: il dispiego di forza brutale e d' adorazione ad essa... mi rendono
essa... mi rendono febbricitante d' ira e di lotta. g. ferrari
: questa nuova susanna, a cui d' intorno / un nuvolo di nonni ognor
di reumatico amor febbricitanti, / più d' un allocco ha preso a questa rete.
contabile è teso e minaccioso come quello d' una folla che stia per prorompere,
g. bentivoglio, 2-64: sì aggravato d' umori e febricitante, per dir così
è atleta, o cacciatore, o d' altro / esercizio simil vago, trabocca /
in gran febricitar di male acuto. d' annunzio, v-1-975: ciascuno febbricitava per
gli abiti fra i pruni era stata d' un macilento e febbricoso bracconiere da caccia
febbricoso dei sughereti delle vecchie maremme. d' annunzio, iv-2-1015: aldo rivide la
verso la quale abbia un senso parlar d' amicizia, è il mare, e lasciamo
[il viaggiatore] contro le guide d' italia menzognere; che assalti repentini di
l'entusiasmo anche pei giorni del sole. d' annunzio, iv-2-415: quale ardua colonna
la dose. io ò veduto più d' un morlacco perfettamente guarito con questo strano
, e in un lampo si colorisce d' un rosso febbrile. deledda, iii-27
luogo, l'aria). d' annunzio, iv-2-412: fuma dalle fenditure di
quasi annunzio ferale, all'ultimo foglio d' una pubblicazione già ridotta a perire consunta
, 55: gettài la matita e, d' una mano febrile, tolsi dalla cappelliera
febbrile, che ora nasceva a fiore d' una constatazione immediata e d'una impressione
a fiore d'una constatazione immediata e d' una impressione genuina e se ne staccava rapido
fumicoso, ora scossava paurose scintille all'urto d' un particolare inquietante. loria, 5-140
mazziniano, non rimase circoscritto nella testa d' un uomo febbrile o d'un pensatore:
nella testa d'un uomo febbrile o d' un pensatore: egli era un pensatore
febbrili, facendo i più pazzi progetti d' imprese guerresche, di marce nella notte,
123: con incendio febril, qual rabbia d' angue / sibila nel tuo cor,
, di realtà che parevano sogni. d' annunzio, iii-2-40: basiliola perde a un
provvidenza: il compenso a un'attività d' altra specie, alla febbrilità e agli
, 15-296: fu durante tale ultimo quarto d' ora che io feci tesoro d'
d'ora che io feci tesoro d' ogni minuto e febbrilmente disegnai,
moralmente malato. - anche sostant. d' annunzio, v-1-597: chiamavano colui che,
: chiamavano colui che, nel bombardamento d' interdizione, restava solo in piedi sul parapetto
mondo febbroso e imbestiato non merita che d' essere punito da un diluvio di fuoco
luna. boccaccio, v-93: tutti d' oro coperti, portavano in vermiglia cintura
/ chiara neu'armi, a guisa d' una stella, / amorosa vezzosa e valorosa
/ contesi alle febee vergini sante. d' annunzio, iii-2-213: l'ardente luce occidua
in faccia al solar raggio nascente. d' annunzio, iv-2-1340: la vita è
vita è bella. oggi è il solstizio d' estate, è l'immobile estasi della
vola, nuvole spargendo / di glicine e d' acanto. 4. che ha
della mia voce, a certi punti. d' annunzio, i-435: veniva isotta lungo
come potrei senza tua aita o quando / d' elicona salir l'eccelse cime / o
.. da cui ottenne lo scarico d' una quantità prodigiosa di materie fecali, miste
o punta di corona / oltre i bastioni d' ebano, fecali. 2.
rosso per noi non è possibile qui. d' annunzio, iv-2-1263: cànove di vino
salita in cima ai monti, neri d' intemperie e di fumo e d'ogni feccia
, neri d'intemperie e di fumo e d' ogni feccia e rancidume di raccolta e
-per simil. e al figur. d' annunzio, v-2-14: tutta ancor bagnata dagli
, 31-8: l'alece è vizio d' essa [della salamoia], cioè la
s'è cominciato a farla in privato d' inutili e minuti pesciolini. malvezzi,
catinelletta, da poter coprire la pastiglia d' acqua pura o d'odore, per
poter coprire la pastiglia d'acqua pura o d' odore, per assicurarla con quel poco
spirituale, meschinità intellettuale, volgarità d' animo. cassiano volgar., xi-10
servo / di duo vaghi occhi e d' una bella treccia, / sotto cui si
. folengo, ii-102: parlo del d' ogni fezza pien tiberio, /.
correzioni della mia stampa, occupato soltanto d' inezie grammaticali, di collocazioni di parole
che è giunto a l'ultima feccia d' ogni bruttura. aretino, ii-245:
dame degeneranti, che possono aver cuore d' andare cercando nella feccia del vulgo i loro
feccia del vulgo i loro trattenimenti, d' essere da quei medesimi vituperate che s'
non batté ciglio né mutò colore. d' annunzio, iii-1-415: la festa si cangia
, 6-73: brutto ingrato! feccia d' uomo! 5. l'estremo
ii-431: non avete bevuto il calice d' umiliazione sino alla feccia? de sanctis,
, un fele, un tossico più orribile d' un corpo puzzolente. tassoni, vii-131
tanta feccia non han gli scolatoi / d' ogni più immonda e fetida cloaca,
tu dei stare al fracidume delle parole d' un mercatantuzzo di feccia d'asino. bandello
delle parole d'un mercatantuzzo di feccia d' asino. bandello, 2-27 (i-
/ bisogna spesso risciacquare il fondo. d' annunzio, v-1-647: tal specie,
tuo buffon da feccia / per coronarlo d' una pergamena. -rivoltarsi sopra la
: gli stoici giudicarono che la luna d' un fuoco feccioso e torbido fosse formata.
ch'è di feccioso in una massa d' argento, attendiamo a ciò che 'l
], 210: è occupazione degna d' un ottimo cittadino e d'un uomo
è occupazione degna d'un ottimo cittadino e d' un uomo amante del bene degli uomini
aria cambiato quel loto con le arene d' oro del tago. manfredi, 4-5-354:
chiaro nel mezzo, e con angusti paglieti d' intorno, come dev'essere un lago
,... si vede coperta d' una materia glutinosa e di cattivo odore,
/ carne, nata in peccato e figlia d' ira, / che spesso a mal
in quello scambio e sozza, / piena d' attucci, di lezi e di smagi
333: strano mi parve udir, d' un uom diviso / dai fecciosi costumi
potenza di spagna e dar favore alla libertà d' italia. ma come se fosse destinato
laidezze, le quali dinotano un disperato d' animo, ebbro d'ira, ineducato,
quali dinotano un disperato d'animo, ebbro d' ira, ineducato, vendicativo, basso
gola, e ventre; simbolo perciò espresso d' un uom, che non sia uomo
feccia / sempr'ebbe in uso / d' alzare il muso, / e d'uscir
/ d'alzare il muso, / e d' uscir di sua corteccia, / offuscando
purgato di cotesto fecciume di parole. d' annunzio, iv-1-552: poi sopravvenivano le
311: quanto a puzzare, baroncello feteva d' antica sozzura, e di sudore e
: gittatesi ginocchioni innanzi a questa fece d' uomini,... chiedeano loro di
] in pillole, mescolando col sugo d' assenzio o di cicorea, osservando bene ogni
redenzione è come non fosse avvenuta. d' annunzio, iv-2-730: le figure eschilee
. groto, 53: le ostriche d' india, in sul romper dell'alba
alla terra non fecondi questa / bella d' erbe famiglia e d'animali, / e
questa / bella d'erbe famiglia e d' animali, / e quando vaghe di lusinghe
l'alme egizie campagne, a cui d' intorno / entro pinte barchette, festeggiane
uomo. -formare, produrre. d' annunzio, i-46: gioconda vite, amor
, / come sei bella tra'baci d' apolline / che ti feconda il vin
, ha benanche saputo e potuto coronar d' ulivi francesi l'alpi gelate. foscolo
e ordinata di tutte le grazie, e d' ogni virtude e santitade. fiamma,
la mente del pittore, e sarà d' alimento al fuoco che lo infiamma. monti
buone e cattive; col fomite perpetuo d' un'immaginativa sbrigliata per fecondarle e il
sbrigliata per fecondarle e il ritegno invincibile d' una volontà ferrea e calcolatrice per guidarle
una non mai definita e finita tavola d' articoli di fede, e sentitelo,
quale è, come una grande corrente d' amore, che scaldi e fecondi il gelido
fecondare con le altre: è opera d' amore provvido e di religiosa pietà.
e fecondare un dialetto ancor vergine. d' annunzio, iii- 1-357: se la
presso uno zio bolognese, certe speranze d' eredità, s'era creduto disamato dalla
fér manto / di molli erbette e d' olezzanti fiori. alvaro, 8-10: si
concepire alcun vero, empiersi e fecondarsi d' immagini confacevoli. pratolini, 6-178:
che pare il destino ebraico del sapiente d' oggi. = voce dotta,
refrigerative, purgative delle macchie, fecondative d' ogni santa operazione. pascoli, ii-
che sia rimasta bambina di forme e d' espressione sotto le rughe della vecchiezza.
da cui repente fecondato e corso / d' universal verzura ammanta il dorso. corazzini
, tutte eguali, nel territorio privo d' ombre, si prova l'impressione di essere
per le piagge amene / erra fecondator d' ogni semenza, / e lascia al
galla un uovo, e talvolta più d' uno. vallisneri, ii-234: quantunque ascenda
e le ore e le stagioni. d' annunzio, iv-2-36: stava lì assopito,
le braccia stese nell'erba; gli pareva d' esser diventato egli stesso humus fecondatore;
, 166: t'insegnerò l'uso / d' ogni utensile agreste: / dell'erpice
. savinio, 1-17: un che d' assortimento mazziniano -virtù più fecondatrice che feconda
l'animazione del feto e la fecondazione d' un fiore. d'annunzio, v-2-862:
feto e la fecondazione d'un fiore. d' annunzio, v-2-862: gli efimeri non
la conservazione di una forma fragile, d' una labilità continuamente riprodotta. tozzi,
anguilla, torcia, frusta, / freccia d' amore in terra / che solo i
della coltura superiore che occorre alla fecondazione d' una letteratura nazionale, non direi lo stesso
letteratura nazionale, non direi lo stesso. d' annunzio, iv-2-574: egli tacque,
imagini e musiche impetuose come per virtù d' una fecondazione subitanea ed egli gioiva sotto
attri buisce alla luce. d' annunzio, iv-2-306: le rive, coperte
, xxi-657: santa maria, madre d' ammirabile verginità, vergine d'amabile fecundità
, madre d'ammirabile verginità, vergine d' amabile fecundità, la qual generasti lo figliuolo
per sé non avrebbe: la fecondità. d' annunzio, iv-2-290: come giungevano
su la sposa, pronunziando una forinola d' augurio rituale in cui la fecondità e
gli anni della fecondità, il tempo d' una generazione per succedere alla precedente.
scheme del parto della madre loro. d' annunzio, v-3-265: la landa pareva
render gli elementi fecondi, non già d' una fecondità momentanea e mancante, ma bensì
gli enti, e, per esser d' ogni fecondità fonte ed origine, infonde l'
soderini, iv-211: tengono alcuni che d' un anno elle [mucche] sieno atte
mentre racconta la fecondità di molti alberi d' india, dice fra quelli ritrovarsene alcuni
, di biade, di legumi, d' erbaggi, di piante v'hann'eglino portato
, di piante v'hann'eglino portato d' europa, che prima del tutto vi mancavano
xviii-3-277: costoro continuando collo stesso spirito d' industria e non perdonando a spese,.
nostro goldoni... una fecondità d' invenzioni, un ingegnoso artifizio d'intrecci,
fecondità d'invenzioni, un ingegnoso artifizio d' intrecci, e tant'altri requisiti primari
della pastorale e dell'egloga in questo clima d' italia? il sannazaro fece egloghe,
di vico e di tanti altri. d' annunzio, iii-1-140: ma non
9. capacità creativa, ricchezza d' invenzione, di fantasia o anche di
che cotesta tua maravigliosa acutezza e forza d' intendimento, cotesta nobiltà, caldezza e fecondità
, caldezza e fecondità di cuore e d' immaginativa, sieno di tutte le qualità che
. nievo, 54,: la era d' una fecondità e d'una prontezza prodigiosa
: la era d'una fecondità e d' una prontezza prodigiosa senza mai scomporsi o mostrar
rossa piuma e penne nere, e d' impari dita e di grossi capi, e
è stata madre fecondissima di buoni servi d' iddio. bembo, 1-52: cresce
., ii-748: la curiosità feconda madre d' ogni umano perfezionamento ci porta naturalmente
tòrsi, / che conobbe feconda e d' aria sana, / e di limpidi fiumi
, / e per gli alpestri dossi d' apennino. redi, 16-i-23: per
o sacre case, o feconde campagne d' italia echeggianti de'nostri gemiti, e
ne cavai quanto potei senza argomento alcuno d' ingegneria. corazzini, 3-28: il
beni, della forza e della opinione, d' onde sorge l'albero maestoso fecondo e
soave cura / del verno rusticale; e d' infinita / serie ne cinge le campagne
e superò illustremente ogni altro duca valoroso d' armati (dei quali italia allora era
giunse in eolia, di procelle e d' austri / e de le furie lor patria
preti, iii-177: ondosa mole, ognor d' acque feconda, / a piè del
secolo, per fecondo che siasi stato d' uomini grandi, s'abbia prodotto giammai
fiorentina, / di quella trista età d' ire feconda / cui diè nome la rabbia
. aleardi, vi-521: un murmurc d' umane opere ascese / da le pianure,
ossian, e gli presentavano molto maggior copia d' oggetti di tutti i generi.
i tristi eventi / de la sorte d' amore, onde fu il giorno / agitato
e capricciosa diversità qui non si vede. d' annunzio, i-22: o tesori de
l'arte, o grandi immagini / d' una gloria fuggita, /...
g. capponi, i-24: i fatti d' italia in quegli anni fecondissimi consumavano la
dell'armi, si tira dietro la conquista d' uno stato. muratori, 5-iii-105:
diramazioni vanno a formare l'intero corpo d' una dottrina, procacciano all'opera il
... insieme con le liberalità d' altre mani private, se non così feconde
. ricco di ispirazione, di fantasia, d' invenzione, di capacità creativa (una
tasso, 13-i-300: lasso! ben d' eloquenza in me feconda / vena s'
/ fonte, eh''l dolce mescolò d' amaro. mascardi, 463: scuoprono in
lontan da un ingegno alto e fecondo? d' azeglio, 2-439: tutta quest'ambasciata
farse, storie e rappresentazioni sacre. d' annunzio, v-2-65: qui, dopo
: vedrai gl'ignudi poggi rivestirsi / d' irrigua selva e di feconde nubi. pascoli
e fiottar al tuo passaggio i campi / d' orzo e di grano, come ad
secondo /... fe', come d' atlante udir potesti, i di nostra
fr. colonna, 1-760: bellezze non d' altronde exorte e parte / che dal
e attratte. carducci, 1037: castello d' este, in vano d'arpie vaticane
1037: castello d'este, in vano d' arpie vaticane fedato, / abbassa i
tanta fede, ch'è stimato degno d' essere udito. magalotti, 23 369:
uno dottore: fede si è confessione d' amore, sodo fermamento di tutta la religione
mill'anni, in vertute, / d' onni salute -coltore, / agricola a nostro
la tua fede illesa: / fede ristoratrice d' ogni piaga / per l'anima fanciulla
fé vestita in altro modo, / che d' un vel bianco che la cuopra tutta
prima della cattolica fede, il secondo d' onorare e reverire i cherici, il terzo
fece tornare alla fé di cristo stefano re d' ungheria con tutto suo reame. iacopone
la propaganda della fede, ecc. d' annunzio, i-739: nutrito come i padri
sua. manzoni, 39: o prole d' israello, o nell'estremo / caduta
celle, 4-1-79: possono gl'infedeli d' una fede contraere cogli fedeli d'un'
infedeli d'una fede contraere cogli fedeli d' un'altra fede. cantari cavallereschi, 276
si ritruova, / dove era una città d' un saracino, / ch'avea trovata
contumacia triestina... accolgonsi genti d' ogni favella, d'ogni abito, d'
. accolgonsi genti d'ogni favella, d' ogni abito, d'ogni fede,
d'ogni favella, d'ogni abito, d' ogni fede, d'ogni costume.
ogni abito, d'ogni fede, d' ogni costume. massaia, ii-64: nelle
. dopo la guerra il primo movimento laico d' italia, capace di recare alla sua
,... dico di fede, d' un modo di fede, ch'è speranza
fede, ch'è speranza, cioè d' avere speranza ferma che iddio possa fare quello
vostra lettera questo dì, così piena d' amore avete alla famiglia di niccolaio, come
lascia ingannar da questa vana / fantasima d' errore e de'più cari / amorosi diletti
... è sì pien tutto d' amor e di fede / per voi,
core, / vestito di dolcezza e d' amar pieno, / tuo fede al tempo
non crede, / che strazio fan d' un amoroso core / molto sdegno di
mia fé pareggia, / le lusinghe d' amor gode e vagheggia / le meraviglie del
la fede. metastasio, i-103: d' ogni amator la fede / è sempre mal
e lunga fede, e vano / d' implacato desio furor mi strinse, / vivi
lo schianto del fulmine la gioia? d' annunzio, iii-1-677: o mio fratello,
salario dandogli il prezzo ch'erano restati d' accordo con lui, a tanto il
quando degg'io sopra le verdi rive / d' arno lieta veder di libertade / vestirsi
poniamo per caso che uno sia innamorato d' una donna, e pro- metteli fede
ornai disciolta, / libera sei d' ogni promessa fede. / contro tua voglia
fede; tu gentilissima, egli pieno d' estrema cortesia ed umanità. dotti,
/ il mio bel sole io d' abbracciar presumo, / tu sei tutto costanza
3-24: fermossi l'animo dello imperadore d' osservare la sua promessa, come signore
m. adriani, iii-107: né nodo d' amicizia o fede d'ospitalità è sicura
: né nodo d'amicizia o fede d' ospitalità è sicura, qualora incontra l'uomo
l'inteste merci sue di seta e d' oro / crede alla dubbia fé di
una donna viene a prostituirsi alle voglie d' un uomo, egli cede e si dona
. casti, ii-3-82: dai rapaci esattor d' imposte e dazi / invano fede e
/ invano fede e probitade attendi; / d' angariar non mai contenti e sazi,
incomoda? interpretazioni stiracchiate, falsi titoli d' eccezione, vane ragioni d'equità,
falsi titoli d'eccezione, vane ragioni d' equità, impossibilità immaginarie. giusti, 4-i-217
. verga, 3-54: al giorno d' oggi chi è galantuomo è gabbato, ché
avessono osservato e mandato la fede autentica d' essersi tramutati a nuovi confini, non
, che, portando la lor fede d' esser quelli, vadino a pigliar la valuta
giorni; / i bagni; un mese d' aria / qui per questi dintorni;
della impresa, presso i primi banchieri d' italia. de sanctis, ii-18-153: nel
fede? / se la non è d' argento, par che 'l presto / non
piccioli diamantini intorno; e certi bracciali d' oro che mia moglie tolse con lei:
12-166: alle dita, soltanto il cerchietto d' oro della fede; e ogni volta
all'anulare la semplice e grossa fede d' oro. 13. mitol.
è, né dio, / è spiritei d' inferno, / che accese in flegetonte
letture e le misure. a. d' alberti [s. v.]:
a buona fede che cagione della creazione d' ogni cosa visibile e invisibile non è
la buona fede io possa averci mescolato d' equivoco. gioberti, ii-87: l'
, xv-9: però me departuto / ho d' essa e qua venuto; / ed
è quel, quando sovene / mene d' essa o de cosa / che ve faccia
contesa, / vedendo ch'ella avea d' andar desio, / disse: -a la
fede / a tua merzede, e presto d' ammen- dallo. m. frescobaldi,
sotto la fede per otto giorni. d' alberti [s. v.]:
noi più che dei carmi è viva / d' amor la fiamma; e al fin
, di promessa solenne. f. d' ambra, xxv-2-315: -come, in ogni
/ vi son, così prometto in questo d' essere. / non dubitate. -alza
lezioso. -per estens. d' azeglio, 2-484: eccomi a farti -poiché
fiata, fede grande e talento avendo d' essa. dante, conv., iv-xn-3
di sé fede avere, e sotto pretesto d' amistade chiude lo difetto de la inimistade
meno, sono tutti lavoro di gente disperata d' ogni sapere e giudizio. rajberti,
signore può far questo ed altro. d' annunzio, iii-1-191: vorrei, bianca maria
tratte da un'opera tuttora inedita ma d' assai fede e diligenza. gioberti,
del salire in ella; / ma d' esservi entro mi fe'assai fede / la
io rischio alcuno / non rifiutai né d' arme, né di foco, / né
fede l'essere stato ammazzato per cagion d' una donna de la quale s'innamorò.
avvenire a cui / par bello, o d' ambi, e d'altri può far
bello, o d'ambi, e d' altri può far fede. alfieri, 1-300
: il tuo parlar modesto / ben d' alto cor fa fede. leopardi, 34-13
, il fazzolettone di seta cruda frangiato d' oro che porti intorno al capo con
vostro libro non solo non è lavoro d' arte, ma n6 eziandio una storia.
di ferdinando col comandante di gaeta? d' annunzio, iii-1-845: io ho veduto
freddissimi... passino ad altri paesi d' aria più temperata, prima che ivi
schiettamente, sinceramente; sulla propria parola d' onore (e serve a confermare affermazioni
mi vorrei por ne la fede / d' un nostro, nato in africa com'io
nato in africa com'io, / che d' un esterno, nato in altra parte
., 13-74: per le nove radici d' esto legno / vi giuro che già
fede / al mio signor, che fu d' onor sì degno. livio volgar.
santa fede!... buon dio d' amore!... -stor
virtù della sua lealtà, della sua parola d' onore (e si riferisce prevalentemente a
del resto è questa * storia d' una fanciulla tradita '; e di più
acconcie e splendienti parole nasce una sospeccione d' esservi molto artificiosamente pensato; la quale
erano innanzi passati i beni agl'incapaci d' eredità). muratori, 9-65: né
. botta, 5-5: moderò la facoltà d' istituir fide-commissi, e riunì la facoltà
avito, / e in retta linea / d' età in età / ereditaria / l'
ho, né stanza; / altri han d' argento infin a l'orinale; /
a ragunarne uno. la letteratura d' italia è un pingue fidecommesso. bella
pregato di restituire, abbandonata alla fede d' esso questa restituzione. -figur.
testamento esécutori,... de'beni d' esso testatore per l'amore di dio
guisa li viniziani adescare, che egli quasi d' ogni testamento che vi si faceva era
: si abolirono gli inciampi fedecommissari. d' annunzio, iii-1-955: mia madre fruga
come per lo comune perugino si cerca d' avere l'entrata o di chi la dea
compì, di termine). cecco d' a scoli, 267: cessa, intelletto
avventori, fedeli alle belle * storie d' orlando '. d'annunzio, iv-2-152:
alle belle * storie d'orlando '. d' annunzio, iv-2-152: i cinque giorni
. cavalca, iv-83: era figliuolo d' una donna fedele, ma lo padre era
con l'esempio de'cavalieri fedeli che d' infedeli, movendo sempre più l'esempio
, cipressetti miei, / fedeli amici d' un tempo migliore, / oh di che
colava la saliva giù per il mento. d' annunzio, i-70: o belle nuvolette
, / hai di più amarla e d' onorar ragione, / che non ha quei
o inviti, / o per forza d' amore al suo consorte; / e qui
a passare quasi tutta la vita. d' annunzio, iii-1-968: taci, madre.
un'ampia stanza... in compagnia d' una vecchia donna di casa, più
casa, più sorda di lui, e d' un grosso cane nero, fedele e
monte abele. -sostant. d' annunzio, iii-1-1163: sentivo quel che c'
. metastasio, ii-106: ne'disastri d' un regno / ciascuno ha parte e nel
: si servì nel mandar la lettera d' una fanciulla, che avendola beneficata in
vi spiace, v'offende / il consiglio d' un labbro fedel. manzoni, ii-566
quale continuatamente meco stava, fosse baldanza d' amore a segnoreggiare me, tuttavia era di
/ se non per consigliarne in stil d' odori / a raccoglier fra l'or d'
d'odori / a raccoglier fra l'or d' amore il miele. -ispirato
fedeli / sembrar ti può che sian d' eleno i detti, / e se scarso
/ or di saggi costumi, or d' eleganti / modi l'adorno dipingendo, il
carattere della nazione che la parla. d' annunzio, iii-1-97: qualche volta mi sembra
tanto appo me la mia fedele memoria d' animo liberale, che,...
arrivai nella frigida forra dell'appennino. d' annunzio, iv-2-855: ella aveva cominciato
gran turba scese de'fedeli al piano / d' ogni età mescolata e d'ogni sesso
piano / d'ogni età mescolata e d' ogni sesso: / portò suoi doni al
che tue abbi speziale cura e sollicitudine d' atare e'difunti fedeli, acciocché tu
dalle celle, 4-1-79: possono gli 'nfedeli d' una fede contraere cogli fedeli d'alcun
'nfedeli d'una fede contraere cogli fedeli d' alcun altra fede?... possono
. papini, 28-35: il mio compagno d' esilio era ebreo e nessuno trovava a
sia: / ch'io son fedel d' amor tanto vivuto / a la speranza di
ne lo quale io salutasse tutti li fedeli d' amore. idem, purg.,
- / dice, e cos'altre d' arrestare il sole. boiardo, canz.
sia presa e legata, / cosi voi d' uopo qui più non mi sete, /
e non par trecentista il boccaccio. d' annunzio, iii-1-794: non vedi tu
, 74 (125): uno fedele d' uno signore, che tenea sua terra
contrada, vide in su la cima d' un fico un bello fico maturo. fecelsi
signoria del comune di firenze. cecco d' a scoli, 1459: noi semo gentil
comperare, overo per alcuno altro titolo d' alienazione acquistare nel contado overo nel distretto
.. a pena di mille marche d' argento. -stor. fedeli
senato di roma; oggi prestano servizio d' onore, indossando il costume tradizionale,
la pisana era tornata la mia fedelona d' una volta, io non ci stava
lecco, / e fedelàccio al pari d' un can bracco. = voce dotta
spesso all'uovo; capellini, capelli d' angelo. bresciani, 1-ii-292:
], 205: ornato della fedeltà d' àbramo, della mansuetudine di moise,
, e ch'alia fine non manca d' aiuto a chi fedelmente di core lo domanda
trascurato pure una parola del testo. d' annunzio, iv-2-345: perché ginevra in
nella città; e pieni di rabbia e d' ira e odio, l'universa città
si trattasse, e non restasse intriso / d' obbrobrio il mio candore e lealtate:
filo, un neo dà dispiacere. d' azeglio, 1-53: la fedeltà ad un
insigni valori morali o sentimentali. d' annunzio, iv-2-1304: il più segreto brivido
gli occhi al cielo, perché sicuri d' aver dio spettatore, e 'l paradiso
tutte le sue comandamenta. ma solo d' una cosa mi spavento, che,
e diligente inquisizione, se è bene d' ogni cosa con lei in concordia; perché
concordia; perché se il trovasse pur d' una vile cosa discordante, non lo riceverebbe
in amor la fedeltà si trova. / d' ogni amator la fede / è sempre
come impastocchiano gli sfaccendati nei romanzi. d' annunzio, v-1-262: perché abbandonai anche
lontano tuo marito per rapirgli la fedeltà d' una donna che gli sarà d'ora in
fedeltà d'una donna che gli sarà d' ora in poi la sola e la più
interpretai fosse, la sua, una dimostrazione d' amore e di fedeltà, giacché egli
servo verso il padrone, il prestatore d' opera verso il datore di lavoro (
di nuovo che li francesi fanno gran- d' istanzia al papa di dannar quella dottrina,
sarpi, vi-3-49: se l'interpretazione manchi d' intiera fideltà, quando nel progresso sarà
iii-15: 'fedeltà'nelle arti è una verità d' imitazione; ma questa verità deve essere
rappresentazione di fiori, di piante, d' insetti e di quanto è destinato ad instruire
effetto medesimo, facendogli giurare privatamente d' eseguire l'ufficio con cura e con fedeltà
le addizioni che agli statuti si portarono d' anno in anno o indi a più anni
simile a tutti gli baroni e città d' italia. fiore, 2-10: i'sì
einaudi, 1-62: gli stati uniti d' america, che pur sono, con
finalmente nel suo seno varie accademie fornite d' illustri soggetti: perché non tentare di
-in senso generale: unito da un patto d' alleanza, di mutuo soccorso.
, e sommamente i due / successori d' atreo duci del campo. leopardi,
traditori, ingannatori -e peggio -derubatori. d' annunzio, v-1-61: oggi...
regio. papi, 2-3-31: il d' espremenil che... era divenuto un
unione o la federazione degli altri stati d' italia. cattaneo, iii-4-76: abbiam
la federazione militare di tutti i popoli d' italia. mazzini, 1-77: ad
stamane portano un'altra lettera di gabriele d' annunzio alla federazione dei lavoratori del mare
l'andamento delle sveglie in un deposito d' orologi..., impiegato nella segreteria
.. che la tenevano in conto d' una fedifraga e traditrice della patria.
, elegante, colle fedine rosse, d' aspetto e di modi signorili, tendergli
altere e deboli in grandi / ritratti d' oro. tornasi di lampedusa, 26:
, 118: messer bondelmonte diede d' uno coltello a messer oddo arrighi per
2-36: amor fedilla, e dielle d' un quadrello, / sì che ogn'altro
storie pistoiesi, 1-77: entrarono per forza d' arme nel palagio, uccidendo, pigliando
270: qual digiuno falcon, che d' alto vede / di storni o d'altri
che d'alto vede / di storni o d' altri augei schiera che passa, /
nell'elmo ch'era di gemme e d' oro. / sbriciola via l'acciaio e
12-101: ma i bianchi crini suoi d' immonda polve / si sparge e brutta
ove scendemo, i liti pesti / d' alcun sentier, né intorno albergo appare
, abbandonati lidi, / ove mai voce d' uom l'aria non fiede; /
di luce. leopardi, 4-52: d' amor digiuna / siede l'alma di quello
, / che subit'ira il cor d' orlando feggia. tasso, 5-18: tal
5-18: tal che 'l maligno spirito d' avemo /... / tacito in
408: ecco ermon, che d' aver speso un quattrino j sogna la
fiedesti / la diva terra col tridente d' oro. 11. rifl
eneasse si partìo per mare: / che d' una spada si fedio nel ventre,
/ pur qui per uso, e forse d' altro loco / disdegna di portarne suso
diverse fedite clizie e dane, nati d' una madre. boccaccio, dee.,
stette quie tanto celato che fue guarito d' alcuna fedita. g. morelli, 398
g. morelli, 398: morì d' una fedita ebbe nella mano da un bolognese
amato possa partire da sé le fedite d' amore le quali hae al cuore. s
luogo per la puzza, ed indi corruzione d' aere. alberti, ii-172: di
boccaccio, vii-197: fedito son dalla lancia d' achille. sacchetti, 110-37: il
tutti fediti di coltello. trattato d' amore, 40-6: non mi dànno
infermo. varchi, 18-2-309: fedito d' un'archibusata in un ginocchio, se
da giovine feditóre, paura e letizia. d' annunzio, iii-1-558: il vostro viso
l'alta valle feda / tremò. cecco d' ascoli, 2329: [notticora]
loro salma immortai vedean coprirsi / già d' orribili scaglie, e in feda serpe /
e del bel petto offrendo, / d' auro e di baci liberale, a lui
chi non ha nella memoria... d' averla veduta [l'ispirazione],
.]: 'fegataccio ', detto d' uomo d'ardire che si mette a
: 'fegataccio ', detto d'uomo d' ardire che si mette a qualunque impresa
prudenzani lxvi-1-112: per ensalata, estremità d' u- celli, / sì comme di
salsa de pavo. habi di rossi d' ovo cotti duri et figatelli di pollo cotti
innamorare perdutamente qualcuno, farlo ardere d' amore. buonarroti il giovane, i-335
facili alterazioni a causa di stati d' animo esa sperati e cagiona
volta, quando duole, mutamenti d' umore, scatti irosi, ecc.;
milia sollecitudini più forti che alcuno rostro d' uccello. gherardi, ii-24: noi
bile! allor rosso mi faccio. d' azeglio, 2-193: la tua ultima
in vari modi, con il fegato d' animale. n. franco, 2-90
-disse trionfalmente il custode levando il coperchio d' un tegame fragrante di cipolla soffritta colla
altri, per assicurarsi se era difetto d' infermità o di pascoli. 4
paura, al dolore, ardimento. d' annunzio, iii-1-584: questo è cuore /
paro a paro. -un fegato d' uomo: un uomo coraggioso, che
fosse trovato un uomo, un vero fegato d' uomo, il mercante non avrebbe potuto
: fece pigliar duo lenzuoli tutti molli d' acqua di vita, nei quali, come
attacco in un'azione bellica. d' annunzio, v-2-840: iersera un soldataccio che
il fegato. pananti, i-302: d' amanti ella avea sì lunga filza /
gr. ^ rcap ouxgìtóv * fegato (d' animale) ingrassato coi fichi '.
collaborazione di uno scrivano pubblico ubriaco e d' una maestra zitella fegatosa. moravia, xi-24
porta un rossastro livido, come d' interiora di bestie non sane.
musco e felce / tutta vestita e d' edera selvaggia / pendente costa di scabrosa
33 (579): era una marmaglia d' ortiche, di felci, di logli
, di famelli,... e d' altrettali piante. aleardi, vi-537:
con le foglie arabescate, / e d' altezza vincean le nasciture / querce vocali.
: era lor letto un mucchio / d' alghe e di felci. gozzano,
giacigli di animali, ecc. d' annunzio, v-1-269: sa che quando si
parecchi decimetri; cresce lungo i corsi d' acqua, in zone acquitrinose; la
inghilterra, equivalente al rango di maresciallo d' italia o di francia.
sedimentarie, massicce e clastiche. d' alberti, 375: 'feldspato', specie di
di studio e di conservazione della lingua d' oc e delle tradizioni provenzali; ha
tempo dell'anno a tagliare un gambo d' una felice, erba nota a tutto il
quanti amanti fur felici mai. f. d' ambra, 4-14: mancami / solamente
bei capelli, / quei crini d' oro, quelle vaghe trecce. di costanzo
mia vedrete. marcheselli, iii-190: d' incenerite membra adoro intanto / spirante empirei
secoli onorati e felici di genti nobili d' ogni nazione. botta, 4-45: andava
per esser propinquissimi ad augusta, / son d' esta rosa quasi due radici. fogazzaro
la fortuna tanto destra, / che d' ascoltarla fatti degni siate! ariosto, 33-64
popoli regalano se stessi, di re e d' imperatori parlando, con questa locuzione:
farà [sua altezza] la grazia / d' aprire alla dottrina / gli stati felicissimi
oltre le mete e i segni / d' alcide invitto i favolosi regni / di que'
. muratori, 5-i-108: poiché la morte d' essi altro non è che un passaggio
ben sem beatrice. / come degnasti d' accedere al monte? / non sapei
di basso loco alto signore. cecco d' ascoli, 734: non vien necessitato
per ben usar di queste ali fa d' uopo che la natura amorevolmente ci doni
e, pur troppo, complicatissima, ma d' una bella e felice proporzione. leopardi
non mi ha dotato delle fibbre felicissime d' epicuro. dossi, 708: a denti
piazza fresca di nuove foglie e leggera d' ombre, m'imbattei -a capo d'una
d'ombre, m'imbattei -a capo d' una lunga noia domenicale -nel più felice
qualcheduno che non ci voglia bene. d' azeglio, 1-92: lo stato già fin
, 1-92: lo stato già fin d' allora poco felice della salute di mia madre
con latino spirito e con artifizio felicissimo d' imprimere alle frasi inusitata energia, che in
frasi inusitata energia, che in man d' altri sarebbe riuscito, e riuscì, stento
altri sarebbe riuscito, e riuscì, stento d' inezie laboriose. fogazzaro, 4-14:
: credo che le dicerie sparse prima d' allora su di lei e il marito d'
d'allora su di lei e il marito d' un'amica sua fossero false; ch'
/ commessa al senno ed al voler d' un solo. 7. perfettamente
sirena / ornata di bellezze e piena d' arte, / aver sua stanza eletta
rena, / e qui lasciat'ancor d' età non piena / le membra sua,
loro aiutorii con fortissimi e felicissimi meriti d' eloquenza. n. franco, 2-114:
possa chiamar sapienza, ove intraviene ardor d' imparare; dio te 'l perdoni.
mi pare una bella e poetica dipintura d' un pentimento poco durevole. l'allegoria
man lavoro industre, / felice invenzion d' uom nobil degna: / chi sa
della primavera in pisa, come i mattini d' autunno su i colli piceni, ove
traduttore è un uomo di garbo e d' abilità grande..., il lavoro
felice calle, / mentre al suon d' una muta di viole, / viole pavonazze
, patria mia, tanto è felice d' ingegni, quanto è purgata di cielo.
giorno a non so qual pendice / salìa d' un fabbro nazaren la sposa: /
salìa non vista alla magion felice / d' una pregnante annosa. carducci, 410:
e felici, a voi verrà. d' annunzio, i-25: da'felici giardini spandeasi
puro attico ciel felice, / pose d' ogni bell'arte il tempio. foscolo,
suoi gioghi a te versa appennino! d' annunzio, i-452: io sol dissi a
verri, i-16: nella china cento milioni d' abitanti in un clima de'più felici
che naviga felice, / o seme d' orzo o lebbra / che sé esprima
e esilarò l'egro suo spirto. d' annunzio, i-423: la luna che pendea
mattino, col divampo felice dei suoi capelli d' aurora. -consacrato alla gloria (
cose, subito turbarono el felicie piacere d' aiolfo. caro, 9-467: a tutta
rallegravano a vicenda del cambiamento felice. d' azeglio, 2-21: le nuove della
di felici errori: / nova speme d' italia. de roberto, 541: il
la vita per ringraziarla dei suoi doni d' illusioni felici. -nel linguaggio ascetico
cosa, o qual ti fa degno d' onore? / chi t'ha donato un
giulio dati, 1-50: gli aveva assicurati d' ogni felice successo. marcello, 31
dai romani. gli ammiratori del secolo d' augusto poi ne cavarono il più felice
di ben dire e fare / e d' aver stato grazioso e filice. dante,
nella guerra di siena, una catena d' oro di molto peso, dalla quale
collegio, il corridoio senza ornamenti era d' una povertà felice, la luce del giorno
par., 7-18: cominciò, raggiandomi d' un riso / tal, che nel
nel foco faria l'uom felice. cecco d' ascoli, 751: fassi felice chi
notte: formula di augurio. d' azeglio, 1-267: gli si lasciò un
, 1-267: gli si lasciò un fascio d' erba [al somaro], colla
. e quivi stetti tutto quel secol d' oro del ponteficato di leone massimo felice memoria
deveva esser mio, sendo nato io d' olbio, di felice ed onorata memoria,
questo regno non come araldo o re d' arme, ma come angiolo di pace.
, in quella un tempo beatissima parte d' italia che di nome e di egregi
casti, ii- 2-21: voliamisa, d' idee meno elevata, / vivea e partoria
e partoria felicemente, / perché mai d' altro affar s'era occupata. de
pure necessario, volendo fondare il regno d' italia, che ci sia una legge
italia, che ci sia una legge d' istruzione pubblica generale; un codice scolastico
le vele a'venti e del porto d' alessandria si partirono e più giorni felicemente navigarono
conghes, dove felicemente arrivammo in capo d' alcuni giorni. alfieri, 1-1115: parla
forte ostacolo che incontrano anche al dì d' oggi in italia i talenti, che sarebbero
5-iv-144: la terza stanza è piena d' immagini veramente ardite, ma, secondo il
ancora, sebbene v'è gran mancamento d' operai, la reli- gion cristiana germoglia
ant. filicità), sf. stato d' animo di chi si sente contento
imbriani, 1-157: felicità vuol dire oblio d' ogni cura, anzi d'ogni cosa
dire oblio d'ogni cura, anzi d' ogni cosa, tranne il pensiero, che
[s. v.]: forma d' augurio: tutte le felicità per tanno
con furto i frutti e i doni d' amore, non è chi ne dubiti.
mover piuttosto il ribrezzo che i desideri. d' annunzio, iii-1-407: tutta la materia
papini, 28-13: ho la speranza d' una felicità eterna. 3.
si queti, ma sempre desideri gloria d' acquistare, sì come per esperienza vedemo
sorte è cieca, e la felicità d' una nazione non dee dipendere da un beneficio
bramar felicità più vera / che far d' ostriche scempio infra gli amici? /
avventurosa, fortunata età, / che d' oro anticamente si chiamò, / forse
e teodoro cinereo poteo essere quasi matrimonio d' animoso spirito, pari in virtude, dissimile
, 76: tutti li soi concetti fumo d' avere in vita nome e celebrazione
che li possa discretamente fare con felicità d' esito e con vero vantaggio dell'arte.
dee l'uomo troppo allegrare, né d' aversità troppo turbare, perocch'ell'è
di temperamento; ed era l'effetto d' una disciplina costante sopra un'indole viva
alia fine è dono più di natura che d' arte), sono per altro nondimeno
la medesima felicità in persuaderli ad altri. d' azeglio, 2- 19: ti posso
, ma spesso con felicità e finezza d' espressione. carducci, iii-19-86: ma quel
sorrisi, gli consentono di trovare delle felicità d' occasione, che non avrebbe forse incontrato
non sono punto soggette al vaiuolo. d' annnunzio, v-1-211: acqua azzurra,
di las palmas dove nelle albe chiare d' inverno si fanno ancora i bagni di
credere fece, perché più che trenta migliaia d' ala- manni... vi fuoro
xi-1-180: il secreto del boccaccio fu d' immedesimare lo spirito e la materia del
della prosperità e fortuna e non perdersi d' animo nella sventura. proverbi
a lui con parole cotanto dolci e d' amore, che si potevano dire veramente felicitanti
la mente. anguillara, 6-101: d' ogni più raro don che 'l ciel comparte
-riverita / mia sposa, usciste alfin d' un grand'intrico / nato dal caso e
padre, / qual superbia; si crede d' esser atto / a rendermi felice.
è interamente ingannato, e si felicita d' esser ingannato. borsieri, conc.,
lui opere, noi oseremmo quasi felicitarci d' avere in parte emendata quella o fatale dimenticanza
, nelle quali poi si dolse cicerone d' aver perduto il tempo e il momento utili
le più gradite al mio cuore. d' azeglio, i-148: le istruzioni di
v.]: 'felino', delle specie d' animali che la scienza comprende sotto questo
fare un boccone solo di me. d' annunzio, iv-2-962: -se tu mi
v'era colta in contorni e scorci d' un'arditezza e d'una giustezza degne di
contorni e scorci d'un'arditezza e d' una giustezza degne di mano maestra,
ricorda caratteristiche proprie del gatto. d' annunzio, iv-2-469: egli aveva tutto:
v.]: 'felino', di persona d' astiizia cu pida e rapace
di un messo del governo francese. d' annunzio, iii-i- 1217: allora
avevano certa elasticità carezzevole e felina. d' annunzio, iv-1-1033: ella aveva l'
quasi lamentandosi per ischerno con esso. d' annunzio, iii-1-312: pel suo corpo
ginocchia e sulle braccia come nell'atto d' un felino che è sul punto di
in luoghi paludosi e ha le foglie d' appio. beesi il seme suo per chi
, iii-597: fece aprire il cadavere d' un certo giovane morto per una crudele
presso a la cattolica / per tradimento d' un tiranno fello. boiardo, 2-12-48
de li eterni pianti, / cittadini d' averno, or qui v'invoco.
ingannatrice e traditrice, spietata e fella, d' amore rubella. manzoni, 9:
alfieri, 8-289: ira di re d' ogni bell'arte ignudo / ministri infidi
ve vói dir novella / de la cità d' inferno, quant'ell'è falsa e
la battaglia e 'l gran flagello / d' un re pagan, che carlo imperadore /
e fel ciascun nel su'misteri, / d' amici e di fratei grand'aversari,
tener fai quasi iddio denieri. cecco d' a scoli, 908: non ti fidar
non ti piglie. / empio, d' animo falso e ladro e fello.
faretrato augello. ariosto, 5-46: vien d' altra parte il fraudolente e fello,
parte il fraudolente e fello, / che d' infamar ginevra era sì lieto; /
batte le calcagna? « perché non ama d' arrischiar la pancia - incontro ad un
atto, una notizia, un modo d' agire, ecc.). francesco
/ dietro i pochi la strada erta d' onore / salite, che altra ognor
2086): lingua mendace e più d' ogn'altra fella, / che sol mal
, che una saetta, / quand'esce d' arco,
marchin va liere, / certo vin greco d' ischia avvelenaro; / ma poi,
mostrarse in un e stampa / l'aria d' impression maligne e felle. malatesti, tessuto
, / gli diè per dota la contea d' angiò, / acciocché contro a pier
sempre vive, e notte fella / d' ogni dolor qual nell'orrende grotte /
anguillara, 2-168: figlia del re d' arcadia, che potevi / fra tanti regi
dentro, se voi vi mirate, / d' ossa di morti e di fetor sì
senso galante o per celia: traditore d' amore, infedele, briccone, brigante
bella. tasso, 1-8-97: fere colui d' aspra percossa e fella. forteguerri,
guittone, 42-14: ora te parte ormai d' esta novella, / poi conosciuto hai
core amaramente impresso, / ma dico d' uno annunzio crudo e fello, / che
nella fedeltà, poco hanno da temere d' un capo o sia offeso o sia ambizioso
ambizioso. non vorrà, se è d' animo nobile; non potrà fellone. pallavicino
derelitto, il fido / degno è d' onor, più che il fellon tra gli
pensiero. -ant. che esprime debolezza d' animo, di carattere (un atto
per darvi punizion del fallo rio / d' aver ucciso sì fellonemente / il mareschiera.
non vi fossero venuti, per punta d' arme contraddisse loro lo scendere.
o fellonesco, o periglioso / sovra d' onni nemico, reo peccato. g.
nimici de'buoni uomini, e rubatori d' italia, e intra sé hanno fatto
, 11-44: il traditore mastino giovane d' età, e più di senno e
ni lealtà per nesun tenpo, / ma d' ogna cosa fa felonia; / el
., i-i35: questione e accusa d' attossicamento non fu conosciuta a le leggi
; tra un'ora vi attendo. d' annunzio, v-1-750: tra la mia angoscia
fuggite da questo regno; siete incolpato d' intelligenza col re, di fellonia contra il
sì fatti parlamenti dovettero discettarsi cause feudali d' intorno o diritti o successioni o devoluzioni
che lo spogliava per fellonia del feudo d' urbino. nievo, 210: dopo il
donna; e salverà ciascuno / che d' ogni fellonia viva digiuno. marino, 16-180
volgar. [tommaseo]: el duca d' atene fedì archiloco, e traboccollo molto
il lessico dell'inventario di alfonso ii d' este, 873: saglio di felpa
ora è vestito di felba, ora d' una schiavina, ora dorme alla stalla,
: era in quel giorno glisomiro vestito d' un abito nero di felpa rasa trinato di
nero di felpa rasa trinato di merletti d' oro col giuppone pur di broccato d'oro
d'oro col giuppone pur di broccato d' oro e la rocchiglia foderata di martori
: un donnone coi baffi come un uomo d' arme, la quale aveva il colorito
, son vile, / non son d' alto sapere, ho basso stile. rosselli
si trattava bene nel vestire, portando d' inverno la felpa, che è una sorta
2. per simil. pelo morbido d' animale. salvini, 16-261: s'
un sasso / di musco avvolto e d' edera tenace, / naturai felpa,
: / deh cessate per dio / d' esser nel mio terren micidiali / de'
felpa e nel muschio, incollando poi stelle d' oro sul firmamento di garza celeste.
e tutto ricopre questo tappeto selvaggio, d' un verde opaco di felpa, e
un verde opaco di felpa, e d' un rosso funebre. manzini, 14-126:
di borraccina, qualche pervinca e mammole d' un viola cupo. -ricoperto,
pieni di pigrizia, durante le notti d' inverno emettevano grida altissime. tecchi,
, e da profani / labbri inquinato d' eloquenza il fonte. foscolo, 238
proprietà di certi tipi di lane d' infeltrirsi, riunendosi in gruppi di fibre,
ebbi la sensazione che in un rombo d' arnia le pareti barcollassero: erano le mosche
d. bartoli, 28-161: l'acqua d' un vaso pieno, si va a
: se una spugna, un panno, d' una qualche untuosa materia accada che imbrattati
: ché tanto aduna e solve / d' erbe e di spoglie d'animali. carena
e solve / d'erbe e di spoglie d' animali. carena, 1-66: la
. batacchi, i-147: l'ignominia d' intorno errar si vede, / e
3. per simil. ricoperto d' erba fitta e folta (il terreno
paletti e lime sorde / e succhi d' ogni fatta e grimaldelli / e scale o
il lessico dell'inventario di alfonso ii d' este, 1419: feltro e feltrini
mio inchiostro epitomico, lambiccato al fervore d' un intelletto acceso, chiarificandolo in feltrirlo
. pascoli, 657: fatti col cuoio d' un di loro, ucciso, /
loro, ucciso, / un paio d' uose, che difenda il freddo, /
prima il dentro addenserai di feltro. d' annunzio, iv-2- 513: vi
, là nascosta, col suo manichino d' osso, liscio, bianco, emergente dalla
, alla pioggia e al sole. d' annunzio, v-2-473: oliviero cromwell, duro
. cattaneo, i-2-184: sul margine d' un prato stava a cavallo in atto altiero
lunga la chioma al vento si distende. d' annunzio, i-651: il feltro ampio