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vol. V Pag.58 - Da EFFICACITÀ a EFFIGIATO (11 risultati)

suoi polmoni. comisso, 12-189: [d' annunzio] fu il primo a insegnare

prova la forza c'hanno le stelle d' operar ne le cose inferiori da l'

quanto lo comporti la ragione e la natura d' essi, d'osservar la loro efficienza

la ragione e la natura d'essi, d' osservar la loro efficienza reciproca, e

visitando un malato ne ha un senso quasi d' invidia. barlolini, 5-160: molti

un bambino a giuocare con il barattolo d' una farmacia in efficienza. bocchelli,

effigiò di fango prometeo / un'immagine d' uomo, ed indi ascese / negli alti

accesa. zinano, 5-14: chi d' effigiar materie aspira, / prima ben

ho in questo poema osservate le regole d' aristotele: cicalino i poetuzzi dozzinali ma

parlava, poni, di giunone querelantesi d' èrcole suo figliastro, i mimi come

contra, effigiata ad una vista / d' un gran palazzo, micol ammirava / sì

vol. V Pag.59 - Da EFFIGIATORE a EFFIGIE (34 risultati)

esser vivo. marino, 339: d' asta acuta e forbita arma la destra,

medusa effigiata al vivo / con chiome d' angui attorte / spira spavento e morte

. né le città fur meste / d' effigiati scheletri. rovani, i-853: si

il pianoforte a mezzacoda, il pianoforte d' eleonora, che le figure effigiate in quei

. tasso, 16-2: le porte qui d' effigiato argento / su i cardini stridean

, non la sorte '. / d' auro incorrotto, d'artificio miro / effigiato

sorte '. / d'auro incorrotto, d' artificio miro / effigiato, ne corrusca

effigiato, ne corrusca il giro. d' annunzio, iii-1-80: la dogaressa si

di fra le trecce un lungo crinale d' oro, come uno stile dalla guaina

ed effigiate... sono degne d' ammirazione non che di lode, così per

trattò lo stil maestro. / pregio adunò d' effigiate carte: / diè co'suoi

atteggiamento (un sentimento, uno stato d' animo). d. bartoli,

propri sembianti tanta varietà di pensieri e d' affetti, quanti ella ne portava nel

/ avvegnadio che sì di sua natura / d' ogni bellezza fosse effigiata, / che

gran nome e di maria '. d' annunzio, iv-2-610: l'eloquenza del poeta

ha un forte oggetto presente per opera d' alcun senso, ne diviene vivissimamente effigiata

terr'ed inferno, / fa presente d' absenti effigie vere. marino, 15-86

, onde t'è poi rimasta / d' ogn'insano pensier sana la mente. milizia

una effigie la più bella e più depurata d' imperfezioni umane. dossi, 181:

[gli evangelisti] in effigie e forme d' animali, cioè d'uomo, di

effigie e forme d'animali, cioè d' uomo, di lione, di bue e

uomo, di lione, di bue e d' aquila. bandcllo, 3-19 (ii-363

, 3-43: una prencipessa grande, bianca d' effige,... venne in

successe per aver mirato fissamente la imagine d' uno etiope che nella cella sua si

vera, vorrei che egli si contentasse d' aspettar questa. caporali, ii-41: vi

quanto giovanile, sarebbe ella bella? d' annunzio, iii-1-927: tu lavorasti nel

4-785: fatta la pira, / e d' ilici e di tede aride e scisse

scisse / altamente composta, la regina / d' atre ghirlande e di funeste fiondi /

, cangiando, simular la vita. d' annunzio, iii-2-91: non vedi che l'

pugile caparbio, ricciuto come un cespo d' ellera; entrambi di una patina bruna

potenza fiacca di certe ire odierne. d' annunzio, v-2-105: o elihu, è

caro, 12-ii-286: volendomi dar notizie d' altre medaglie scrivetemi sempre tutte le lettere

, di un suo ritratto. d' azeglio, 1-284: gli altri condannati,

riflesso. foscolo, xviii-293: il d' elei mi pare l'effigie sputata del

vol. V Pag.60 - Da EFFIMERITÀ a EFFIMERO (19 risultati)

dire figura, anzi piuttosto l'ombra d' uomini, corrotta e molestata da fame

chi lo disse aveva appunto effigie / d' un trafurello. marino, 8-84: adone

nello aspetto tumultuoso delle passioni, e d' un inquieto piacere. d'annunzio, v-

passioni, e d'un inquieto piacere. d' annunzio, v- 3-71: forse l'

nobiltà di sangue, dignità e bellezza d' aspetto,... gravità e piacevolezza

luoghi che tante cose videro disfiguriamo. d' annunzio, iv-2-423: per confortare la

: il mio nuovo domestico sta morendo d' un'efimera perniciosa; impaziente del male,

, 1-60: sento dileguarsi a vista d' occhi i piccoli malucci che l'effimera mi

. loredano, 3-117: fu minore d' un'efimera la sua felicità. segneri

, i-367: il veggo a più d' un segno, / questa è febbre di

senza nutrirsi, svolazzando lungo i corsi d' acqua; le larve, dotate di

so che distinto, che chiameremo efimero d' italia, conciossiecosaché nel modo accennato da aristotele

chiamato efemero, cioè diario, o d' un giorno solo. leopardi, 872

e contuttociò muoiono bisavoli e trisavoli. d' annunzio, v-2-861: gli efimeri non hanno

la conservazione di ima forma fragile, d' una labilità continuamente riprodotta. govoni,

argentea / ha scorto il prato verde d' una foglia. fracchia, 851: la

e i vaghi elisi suoi tempre han d' inferno. algarotti, 2-388: cotesti efimeri

nostro amore effimero / eterno freme in vele d' un indugio. montale, 1-85:

italia minima, fiaba dei micropati efimeri. d' annunzio, i-1051: nessuno tra gli

vol. V Pag.61 - Da EFFINGERE a EFFLUVIO (17 risultati)

letterario sarebbe certamente da pregiarsi assai più d' ogni altro. carducci, iii-25-360:

quanto più gli è stato possibile, d' imitare ed effìngere la frase e il filo

magalotti, 20-11: vi troverete pieno d' umori acri e mordaci, i quali

passioni cutanee di pustule pruriginose, d' impetigine, di efflorescenze purpuree e squammose

si erano formate certe efflorescenze globulari delicatissime d' ingemmamenti selenitici. d'alberti [s

efflorescenze globulari delicatissime d'ingemmamenti selenitici. d' alberti [s. v.]:

2. sm. disus. corso d' acqua che si dirama da uno maggiore

sostituire alle due bocche inferiori un canale d' efflusso praticato nel traversagno stesso.

non più s'inebbria / il pingue campo d' olezzanti effluvii, / né l'incenso

pari a lungo e blando / solco d' argento in coda a una barchetta, /

via delle nari, il palato. d' annunzio, i-575: pendono i frutti.

. parini, giorno, i-853: d' odorifer'onda / colmo cristal...

di zolfi / ferve in mezzo e d' asfalti un bulicame. cattaneo, ii-2-

al calore delle fornaci, alli effetti d' un'aria rinchiusa e oscura. linati

si scrolla mai nonostante la continua giostra d' effluvi industriali che vi sono sovrapposti.

noi si potè ancora, / che d' effluvi maggior ne cinge il corpo, /

l'atmosfera non è altro che una congerie d' eterogenei effluvi all'aere commisti. tommaseo

vol. V Pag.62 - Da EFFOLTO a EFFUSIONE (12 risultati)

, sotto la fiamma del sole. d' annunzio, i-619: certi giorni / così

della sera sul caldo dei mattoni / mormoranti d' età. -svanire, svaporare,

modo alla fine sia rinvenuto. per virtù d' alcool, immagino. -coprirsi

, per effondere un'idea, ha bisogno d' un circuito di mezzo miglio. tenca

effondere / il sorriso de l'alma. d' annunzio, i-654: ella non è

, come sostenuto e anche elegante. d' annunzio, v-2-384: la guardavo intento

tuoi verd'anni / spendesti e fuor d' affanni, / onde s'è il nome

paradiso / mi fulgoreggia il sol. d' annunzio, i-362: rompi il tuo

8-105: una sensazione ineffabile di primitività e d' innocenza... mi s'effuse

effrenato per le medaglie e l'idea d' una tradizione puramente orale furono anche reputate

persona per avvolgersi insieme nell'inebbriante turbine d' un 4 valz 'effrenato. d'

d'un 4 valz 'effrenato. d' annunzio, v-3-113: quel tirannico spirito.

vol. V Pag.633 - Da FANCIULLESCO a FANCIULLEZZA (5 risultati)

fantasioso (un pensiero, un'intuizione d' arte, ecc.). passavanti

italiano guido settimo, esule come lui. d' annunzio, v-1-413: per la prima

africani... ci appaiono segni d' una civiltà arretrata, simpaticamente fanatica e fanciullesca

. aretino, iii-69: le cose d' amore che è cieco e putto vogliono

io credo, per troppo dolore / d' aver perduto en la sua fanciullezza /

vol. V Pag.634 - Da FANCIULLITÀ a FANCIULLO (14 risultati)

sedevano appresso, fratelli di sangue e d' amore, nei quali riviveva l'anima degli

, / padre, perché mi par d' aver lasciata / tutta la fanciullezza in

/ la mia voce di brezza dolce d' umido, / i miei occhi modesti,

fanciullezza parlava perciò più di achille che d' elena, e s'intratteneva col ciclope meglio

: di questo mese intorno a calen d' ottobre ovver del mese di febbraio si séminan

. onofri, 28: sagra terrestre d' una stagione eterna è primavera! /

: i suoi capelli neri e arricciolati, d' una fanciullezza non disfatta, gli scherzavano

.., fecero di gesù un inventore d' immagini vive ed eterne.

. idem, 2-33: composto è lor d' intorno il rogo ornai, / e

io nel fanciullo ravvisai me stesso. d' annunzio, iii-1-646: vattene! ho pietà

volgar., i-85: il fanciullo d' otto die sia circonciso intra voi, ogni

dolci suoni della materna lingua toscana. d' annunzio, iv-2-159: in ogni parte,

annunzio, iv-2-159: in ogni parte, d' in tomo, giacevano infermi, vecchi

nuovo salve accortissimo guerriero nelle marziale imprese d' amore. mamiani, 1-339: il puro

vol. V Pag.635 - Da FANCIULLO a FANCIULLO (9 risultati)

da te chieggio, e il dèi / d' agide moglie, ad infelice vita /

fanciulli, che lungi da queste anime d' oro è la leggerezza del voler galleggiare

: bella cosa avvolgersi le tempie superbe d' una cecità di tenebre, e farla da

mancar di parola. f. d' ambra, 106: vorreste fare a fanciullo

però quando uno nel fare i fatti d' altri furfa qualche cosa, si dice:

solo un fanciullétto, che con grandissime preghiere d' amici, mezzo contra la mia voglia

saltavan destramente sopra i fuochi / fatti d' aride paglie e di granate. manzoni,

niente ragione, ma li videro pieni d' anni e di placato sapere, con

sieno ragionate insieme e senza la provedenza d' alcuno uomo si sappiano regolare. leggende

vol. V Pag.636 - Da FANDANGO a FANFALUCA (9 risultati)

foglie gialle, / si mescola un brillar d' erba fanciulla / che l'oro dell'

sempre qualunque fandango e qualunque tarantella. d' annunzio, i-969: in duplice ordinanza

tassoni, 10-50: egli, cinto d' un largo e folto cerchio,

cerchio, / narra fandonie fuor d' ogni soperchio. buonarroti il giovane,

vii-56: lasciam queste fandonie, parliam d' un'altra cosa. / cavaliere, mi

fandonie pastorali, di leziosaggini amorose vote d' ogni senso d'amore. 3

di leziosaggini amorose vote d'ogni senso d' amore. 3. cosa di

palagio posti, si faccia a modo d' una casa che abbia il tetto e

, calderugi, fanelli e ogni generazion d' uccelli che cantino. sacchetti, 6-11

vol. V Pag.637 - Da FANFALUCARE a FANFARONE (17 risultati)

hanno avuto anco agio. fanfaluche / d' innamorati. -stu sapessi, granchio, /

. 7to|i. cpóxu5 -uyo <; 'bolla d' aria, d'acqua; goccia di

cpóxu5 -uyo <; 'bolla d'aria, d' acqua; goccia di vapore '(

paglia abbruciata et acqua calda i piatti d' argento e d'oro. idem, iii-532

acqua calda i piatti d'argento e d' oro. idem, iii-532: altri le

né perfida, ma lassù applauditissima. d' annunzio, iv2- 471: in vista

dei toni e dei colori: quella corda d' argento ha lo squillo d'una fanfara

quella corda d'argento ha lo squillo d' una fanfara di vittoria, quell'altra corda

fanfara di vittoria, quell'altra corda d' oro imita il rimbombo marziale del tamburo.

avèa cessato dal proceder di corsa. d' annunzio, v-3-392: furono risvegliati nei

manzini, 12-56: entrava nella luce d' un gran giardino, sospinto dal tripudio

un gran giardino, sospinto dal tripudio d' una fanfara. -figur.: a

, certo tutto questo non era fanfara d' orgoglio. -con riferimento al grandioso

aurora / rimbalzano sugli angoli smussati / d' oro dei sogni, ch'ora il

ungaretti, i-25: brulicano già gridi / d' un vento nuovo. / alveari nascono

il tonfo dei mortaretti e lo strepitio d' una fanfarina su un palco minore, accanto

giungere dall'imperatore per mezzo del principe d' avello, con cui 1'assicura che roma

vol. V Pag.638 - Da FANFARONERIA a FANGO (22 risultati)

dai rivenditori di motociclette, troppo popolato d' asini in tocco e di villani indomenicati:

: con analfabe- tissime donne, sazie d' ogni cibo, sdraiate nelle fanfaro- nesche

temo che un piè dentro vi rimanga. d' annunzio, iv-2-110: la figlia di

, in una fangaia di vituperi d' ogni genere. settembrini [luciano],

piedi in un velluto di fanghiglia, d' una fanghiglia cretosa che si appiccicava agli

navicelle che affida alla fanghiglia / mobile d' un rigagno. g. raimondi

toga, le calze nere, le fibbie d' argento. e. cecchi,

e sporco; color fango. d' annunzio, v-1-758: vedevo passare nel chiarore

5-15: ma come si fa tal mutazione d' ottusità in acutezza, e di grossezza

o fanghiglia che anche chiamasi 4 terra d' arrotino ', si attribuisce qualche virtù medicamentosa

morchia industriale s'era sostituito all'odor d' acqua e fanghiglia, di quando le

: quaggiù la fanghiglia calpesta / anela d' alzarsi al respiro / d'un ritmo natio

/ anela d'alzarsi al respiro / d' un ritmo natio, nel raggiro / d'

d'un ritmo natio, nel raggiro / d' un fuoco di caos in tempesta:

prementi ore senza uscita, / fanghiglia d' acqua sorgiva: / torpor d'àttimi

/ fanghiglia d'acqua sorgiva: / torpor d' àttimi lascivi / fra lo spirito e

forma in fondo ai corsi e ai bacini d' acqua; mota, melma.

pasce e nutre, altri di fungi e d' alga, / altri d'erbe marine

fungi e d'alga, / altri d' erbe marine, over palustri. testi,

0 dan frutti di cenere e tosco. d' annunzio, iii-2-56: udite le fiumane

libertà del cielo, tu sai quanto d' anima costi / che la primavera ogni

nascite sue, / quando l'antico fango d' alluvione prende forma neonata di giaggiolo,

vol. V Pag.639 - Da FANGO a FANGO (20 risultati)

: grigio sporco o giallastro. d' annunzio, iv-2-95: era messaggero uno di

miglior camin la ritornasse, / fuor d' un gran fango. berni, 112:

cattive. -ella m'ha già / levato d' altri fanghi e d'altri fondi;

ha già / levato d'altri fanghi e d' altri fondi; / ma la mi

il viso / e l'unghie smorte. d' annunzio, iii-2-5: orti grassi di

quali spero qualche rintegrazione di forze. d' azeglio, 1-98: l'indomani con

sue propie case / fa senz'aita d' architetto o fabro; / e le festuche

alto portar tenero limo, / l'ali d' acqua si sparge, e poi di

bicchiere mezzo riempito di vino e mezzo d' olio, poggiato sull'impiantito sopra una

voi tenete vii fango vestito. cecco d' ascoli, 1311: non fare come

labbro, ond'alto / par, come d' urna piena, / traboccare il piacer

noi siam 1'* homunculus '/ d' un chimico demente, / forse di fango

gioco / un buio iddio ci fe'. d' annunzio, iii-1-1076: il crimine fu

puzzo te ne verrebbe, gitteresti lacrime d' allegrezza. folengo, ii-52: quel che

/ di dignità, di nobiltà, d' impero? alfieri, 6-210: ma pett'

e penserete de fango acquistare auro, cioè d' auro vertù. dante, conc.

petrarca, iii-2-36: la morte è fin d' una prigione oscura / a l'anime

, 23-59: trovato un gran fondo d' ignoranza, e stagnatavi per lungo tempo

fischiate e gli urli e lo schiamazzo d' un ozioso gregge d'insensati partigiani. monti

e lo schiamazzo d'un ozioso gregge d' insensati partigiani. monti, x-1-138

vol. V Pag.640 - Da FANGOSITÀ a FANGOSO (19 risultati)

prenda in suo duce: / ma d' aquila abbia il guardo, e del mondano

fango: adirarsi inutilmente e stoltamente. d' azeglio, 2-355: se costì sono irritati

fango del rosini, dei de'coureil? d' azeglio, 1-321: la vidi a

dei rustici si mescolasse a quello della corte d' augusto, vedremmo quella nobile favella anzi

, i-i75: un poeta deve arrossire d' imbrattar col fango della satira il vezzoso

mi sento un'anima sublime e sdegnosa d' imbrattarsi nel fango di quella nobile e

, iii-4-219: l'animo si accende d' ira, al vedere sì generosi popoli immolati

usi degli invidiati abitatori della penisola. d' annunzio, iii-1-358: io, per

fiume che ci sta sopra e accenna d' ingoiarci nel fango, opponete lo scudo

, ché egli non ne fu degno d' avere una figliuola fatta come se'tu.

anch'io sballottato dal mare in tempesta d' un'epoca finale, un'epoca di sconvolgimenti

, vi so dire, da cavare altrui d' ogni fango. -uscire, sorgere

; non siam affogate 'n un bicchier d' acqua; noi abbiam sapute uscir nette

schizzature, e non vede le sue. d' alberti [s. v.]:

: 1 fango di maggio, spighe d' agosto '. cioè dovizia di biade,

[l'alga marina] una gran piazza d' innumerabili ceppaie fortemente attaccate in quel fangaccio

sarà discaro il saluto e il conforto d' un uomo onesto. -dimin.

vii-56: quest'acque inferiori non sono tutte d' una sim- plicità indifferente, ma altre

molte popolazioni della morlacchia sono in necessità d' attingere nel tempo di state. leopardi

vol. V Pag.641 - Da FANGOTERAPIA a FANNULLONE (17 risultati)

squagliata, un zampillar d' acqua fangosa, un mestio di

zione. boine, ii-112: era stato d' un tratto come quando col bastone passando

fangoso animale: / « non so d' onde tu venga, o di qual

alto portar tenero limo, / tali d' acqua si sparge, e poi di polve

, ii-1-423: i paludi sono coperti d' un cedevole strato fangoso, deposto già dalle

e di cetrioli sott'aceto, salsicce d' aspetto fangoso. bocchelli, 1-i-44:

la grossa borgata s'allungava ai lati d' una via principale, deserta, nera

simintendi, 1-165: vide uno stagno d' acqua rilucente infino al fondo: quivi

, che si svolge nel fango. d' annunzio, v-2-579: un dio velato su

glauco delle favole,... d' un povero e fangoso pescatorello che egli era

dal gran giove vendè per vilissimo premio d' una fangosa libidine... cotanto importante

chiari... impiastricciato qua e colà d' infiniti squarci mal innestati sulle pagine di

la negazione di tutte le fedi. d' annunzio, v-1-815: quel che fu detto

bel fannonnolo! varchi, 8-2-94: d' uno che sia dappoco e non vaglia duo

su l'uscio con un vicino, d' onde s'abbatterono a passar certi fannonnoli

serraglio... un'aria stupidissima d' inattualità e fannullaggine, come in un ex-acquario

che i soliti fannulloni fossero divenuti uomini d' atene e di sparta. verga,

vol. V Pag.642 - Da FANO a FANTASIA (16 risultati)

di forma rotonda, con li termini d' argento rimessi d'oro, di turchine,

, con li termini d'argento rimessi d' oro, di turchine, di rubini e

ella sen varca: / né desia poppa d' or né d'or fanò. rovani

/ né desia poppa d'or né d' or fanò. rovani, i-419: si

una moneta, che vale quanto uno reai d' argento, e però dico che otto

però dico che otto rubini fini di peso d' un fanan, che sono circa dui

fanoes x (che fanno uno scudo d' oro). idem, i-355: fanan

del tempio, ne trasse una pentola d' oro, piena di monete d'argento,

una pentola d'oro, piena di monete d' argento, che gli indiani chiamano fanoni

alcune monete, dette fannò che sono d' oro larghe e tondi, di larghezza poco

, di larghezza poco maggiore di quella d' un grano di lente grossa ed hanno

guantate di rosso e ricamate di una croce d' oro, sul viluppo della dalmatica

ne'consigli essercitato, mira l'arme d' un fantacino giovanetto insperto, che pure

ancora infami fantacini, indegni di nome d' uomini? f. f. frugoni,

visione ingannevole, frutto di illusione, d' incantesimo. d'aragona, 25-39

di illusione, d'incantesimo. d' aragona, 25-39: non v'era arbor

vol. V Pag.643 - Da FANTASIA a FANTASIA (10 risultati)

i'dico l'amore, la cupidità d' avere e l'ambizione, si divide in

... propormi innanzi agli occhi d' avere ancora io perduto una carissima cosa

abbandonata a se stessa. una testa d' uomo ad un corpo di quadrupede con coda

informi e sconnessi abbozzi di oggetti e d' idee si crea una figura quando regolare,

fante, dia l'acqua alle mani. d' annunzio, v-i- 383: o

per ben usar di queste ali fa d' uopo che la natura amorevolmente ci doni

della fantasia, bisogna vederli nell'insieme. d' annunzio, iv-2-474: la portantina odorava

nozze:... amabile opera d' una fantasia leggiadra e d'una mano

. amabile opera d'una fantasia leggiadra e d' una mano sapiente. b. croce

; affetto e immaginazione graziosa nei versi d' amore. bocchelli, 3-65: le

vol. V Pag.644 - Da FANTASIA a FANTASIA (17 risultati)

la sua mutazion de viso non provene d' altro eccetto per diverse fantasie che ella

fantasie e fo che mi tormentino! d' azeglio, 1-206: io dunque anche

prolatore, raddoppia in me l'invidia d' ingegni tanto acuti e speculativi. di

non più, che si vuol dare d' un bel gioco di fantasia. barilli,

, 2-49: offron l'aspetto illusorio d' un giuoco di fantasia. -narratore

in bestie, che già avevon disegnato d' esser duchi e sognatosi d'esser furfanti

già avevon disegnato d'esser duchi e sognatosi d' esser furfanti. d. bartoli,

, creazione poetica. -anche: opera d' arte. pulci, 23-48: lasciagli

; / ma non del senno che cantò d' achille / l'ira, e fu

: la poesia orientale disprezzata nel mezzogiorno d' europa fa fortuna nel nord, e le

pensieri, i sentimenti, di disperazione, d' ira, d'indignazione, poeticamente pigliano

, di disperazione, d'ira, d' indignazione, poeticamente pigliano faccia fantastica,

543: il mondo fu sempre ripieno d' ingegni vaghi di strane fantasie. marino

ponti, ruscelli, fontane, archi, d' una fantasia cinese cara all'ottocento.

e cornicione, doppi similmente di membri e d' intagli, e pieni di varie fantasie

e pieni di varie fantasie, e particolarmente d' imprese e d'arme de'medici e

fantasie, e particolarmente d'imprese e d' arme de'medici e di fogliami. nannini

vol. V Pag.645 - Da FANTASIA a FANTASIA (22 risultati)

'mercure de france ', le cronache d' arte per i giornali, le fantasie

. caro, 12-i-290: egli mostra d' esser mezzo disperato de la sanità, quando

è il mondo di falsi profeti / d' astrologhi sibille e di resie, / di

, / di sogni e fantasie, / d' indovini d'àuguri e nigromanti. a

sogni e fantasie, / d'indovini d' àuguri e nigromanti. a. f.

a me in dispetto; / chi è d' una e chi d'un'altra fantasia

; / chi è d'una e chi d' un'altra fantasia. savonarola, iv-217

: infino a ora io sono stato d' una certa mia fantasia poetica, che se

ammaestra? torricelli, 185: che frutto d' interna consolazione stimate voi che raccolga un

animo veramente filosofico, dedito alla cultura d' una scienza, gli insegna- menti della

sono opinioni di dottori, o fantasie d' uomini, ma beneplaciti divini e verità indubitabili

capriccio e fantasia, o per fama d' un dottore, non men con sati-

guadagnato sotto l'arrogante e fortunata ignoranza d' un cavallo, che qualsivoglia altro sotto

preso, di scrivermi dopo un silenzio d' anni, e di scrivermi di una

e noto varii gusti e diverse fantasie d' uomini. -ant. umore, stato

uomini. -ant. umore, stato d' animo. gelli, iii-18: voi

con la mia volontà, facendovi beffe d' ogni cosa con la fantasia che me ne

alla gola per quanto largo il nodo d' un'ampia cravatta, i capelli ondulati

, quando, dietro il mio grande tavolo d' eccellenza, mi divertirò a osservare gli

actus tragicus 'una sol volta eseguì d' intero e parecchie altre, come una cosa

. -anche: riduzione concertistica di pezzi d' opera. v. galilei, 2-112

ordinato, quasi fosse stata una fantasia d' infanti sopra un immenso prato (per

vol. V Pag.646 - Da FANTASIA a FANTASIA (12 risultati)

volere; a capriccio. cecco d' ascoli, 1846: questa sì è l'

sbadiglio. bontempelli, 8-83: rivedeva d' un tratto in fantasia certi figuri cui non

come cose che gli andavano a fantasia più d' al- cun'altra. -andarsene

perch'avea fantasia / cantar di troia e d' ettore e d'achille, / non

cantar di troia e d'ettore e d' achille, / non una volta già,

punto punto a 'nvecchiare, e sì diventa d' un'altra fatta; vengono altri pensieri

tanta fantasia, / quanto se fusse d' india o di zimia. -entrare

trovò che 'l detto conte per consiglio d' indovini, entrò in fantasia e fecionlo

, il quale, intrato in fantasia d' essere diventato un taccone da scarpa,

ma bisogna far fantasia di rimetterli. d' aragona, 2-26: è più dì ch'

necessità di partire, che queste ore d' indugio mi paiono anni di carcere.

il correre la meta e il giuocar d' armi? grazzini, 102: ond'io

vol. V Pag.647 - Da FANTASIAMENTO a FANTASIOSO (19 risultati)

. velluti, 322: sendo lui d' età di 22 anni in circa,

anni in circa, li venne fantasia d' andare di fuora; e così se n'

, me lo trovai dopo poco così colmo d' acqua che potei, per una fantasia

il baciamano dicendogli che con un poco d' ozio gli scriverò una esperienza, che

apostolo delle genti riscaldando il cavolo lesso d' una fantasiuzza incolora del matto werner.

io penso di voler far le viste d' aver male più che io posso, per

dai suoi. -sostant. d' annunzio, v-3-215: ora mi chiedo con

i vampiri e le chimere ti stanno d' intorno per spaventarti. leopardi, v-7

spaventata: ih, la fantasima! d' annunzio, iii-1-540: te lo vedi innanzi

lascia ingannar da questa vana / fantasima d' errore e de'più cari / amorosi

se a questa autorità della natura, quasi d' ingannatrice, negassimo fede, potremmo sospettare

quell'altra fantasima, che voi mostrate d' apprendere tanto nel giuoco e che siete così

] dice, alcune mirabilmente belle immagini d' angioli ovvero di iddìi...

sono quelle fantasime, il quale desiderando d' allacciare l'anime misere colle fallaci sacre delli

lontananza; e luccica ad immago / d' argentea benda appiè de'boschi il lago

benda appiè de'boschi il lago. d' annunzio, i-80: là dietro i culmini

e con una nipote che non sapevano d' avere a roma. praga, vi-871:

roma. praga, vi-871: che fantasima d' abate / ho scontrato stamattina / sul

non è il piacevole, che è scevra d' espressione come di voluttà, il kant

vol. V Pag.648 - Da FANTASISMO a FANTASMA (22 risultati)

, e il borghe- succio che fantastica d' un palazzo in città grande e rumoreggiante

rima, dell'* aminta 'e d' 'alceo ', vanno sui cigli delle

madre, e tutto femminino e fantasioso d' umore. alvaro, 8-285: si tratta

. cecchi, 8-55: il celebre stelo d' acanto, con in vetta le tre

ricomposto alla meglio nel museo, testimonia d' una produzione fantasiosa, brillante, che

letteratura, si trova al centro vivo d' una delle nature più fantasiose di questa

a questo sensazionale movimento impressionante lo sfondo d' uno scenario partenopeo, dategli le voci

poemi, è in realtà una forma d' infantilismo, di ebetismo. -estroso,

piena la carniera / di certa caccia d' etimologie, / che i lor pensier frugnolare

5. immaginato, inventato, frutto d' immaginazione, di visione deformata e falsa

fantasia (una passione, una disposizione d' animo). bocchelli, 12-18:

bocchelli, i-44: io non ebbi tempo d' indulgere a confronti fantasiosi.

g. raimondi, 3-27: una spontaneità d' immagini; una disposizione a stupirsi di

scrittore che con stile brillante, ricco d' umore e di fantasia compone brevi prose di

egli muoia, ma perch'egli cessa d' operare intorno a le cose variabili,

provasi nell'immaginativa, la qual dilettandosi d' obbietti giocondi al senso, riceve pena in

anche egli ciò che noi spieghiamo con quel d' immagine, per non confondere colla fantasia

quale, o spossata talvolta e mancante d' energia, leggermente reagisce sugli oggetti che

la barbarie dei frati medievali intercalava pedanterie d' erudizioni tra strofe e strofe in certe

tra strofe e strofe in certe odicine d' orazio, così la barbarie del positivismo moderno

commovimento dell'anima avanti ad esso. d' annunzio, i-638: per consolarmi in

... mi nascevano dentro fantasmi d' idee,... viluppi di concetti

vol. V Pag.649 - Da FANTASMA a FANTASMA (19 risultati)

che venne ad uccidere barth. vestiva d' un bianchissimo camice, che in sul

peccato. ungaretti, ii-127: nelle sere d' estate, / spargendoti sorpresa, /

sforzato, quando doppo aver visti li fantasmi d' assuero e del giusto mardocheo e di

s'era destato nella corsia fiocamente illuminata d' azzurro, fra quei letti agitati e

, il quale veniva empiendolo collo staio d' una bianchissima farina di frumento. levi

sogni di perpetua delizia e aerei fantasmi d' incessante felicità. foscolo, xiv-333: la

, 300: egli era / un fantasma d' error quel che parea / dall'italia

compiacere, sibbene nella gente che ho d' intorno e nella stima in cui son

n-iii-807: mille altre passioni a guisa d' onde maritime sono sollevate: l'ima-

mentre t'amai, spietati morsi / d' amore e gelosia provar mi parve, /

che lo perséguita [dante]. d' annunzio, v-2-37: la realtà mi

, de'fatti antichi e moderni, e d' infiniti altri fantasmi che secondo le congiunture

360-131: mai notturno fantasma / d' error non fu sì pien, com'

, che talor passa per l'ombre / d' un sogno tormentoso, ei si dipinge

tormentoso, ei si dipinge / la fé d' edmengarda. gnoli, 74: perché

che possa passar liscio di sotto le forbici d' un birro 0 di un prete.

; e non amico, ma vana d' esso figura. botta, 4-136: eglino

capo un'altra delle due settimane. d' annunzio, i-693: ne l'aria fluttua

e s'accende / quasi il fantasma d' un aprii defunto. linati, 30-101

vol. V Pag.650 - Da FANTASMAGORIA a FANTASTICAGGINE (11 risultati)

, abiturio di piccolo tempo ». d' annunzio, v-1-373: l'allucinazione prende

termini in un'ombra, un fantasma d' uomo, la pittura ha finito con l'

pensatore oppure una dottrina, una corrente d' idee, esercita ancora dopo il proprio

fantasmagorìa, sf. successione d' illusioni ottiche prodotte, in partic.

giochi di luce, di giochi d' acqua. ojetti, ii-385:

della mente, dello spirito. d' azeglio, 1-458: non mi ricordai più

, son certo, parve lo stesso) d' averle mai voluto tanto bene, e

mai voluto tanto bene, e mi sembrò d' esser più su del paradiso..

altro che il fantasmo e il simulacro d' esso colore ricevuto nel senso) dappoi

'i5 al '35 fu così precoce e vigoreggiante d' uberta sua, nel 1841, la

odori e colori. socci, ii-1-585: d' idea in idea, di fantasticaggine in

vol. V Pag.651 - Da FANTASTICAMENTE a FANTASTICATO (17 risultati)

loro, e vogliono investigare e'fatti d' altrui con speci di bene. gelli,

dipingeva sopra la testa un altissimo pelago d' argento- vivo. bar etti,

seduto sul l'argine erboso d' un canale, lasciavo correre l'occhio smar

rito su quella immensa superficie d' acqua stagnante e di lunghe connéggiole

del monte i ragazzi videro crollare la processione d' alberi che si staccavano nel cielo

l'altre cose, che su in cima d' ima carta erano notate sei tra lettere

che tu abbia altre cagioni, che d' allegrezza. botta, 4-126: nella sua

/ un militar corteo; / fantasticò d' ascendere / su per uno scaleo; /

iii-11: ti ringrazio pure di quelle parole d' augurio e di speranza, con cui

genealogie della sua prosapia derivandola da'fuggers d' ausburg. foscolo, vii-21: [

letteraria, dottrinaria (con una notazione d' iinprobabilità). lorenzo de'medici,

a vasi, ad utensili e a mobili d' ogni fatta. la voglia di ornare

anche incredulo, non mi mossi; d' altronde la voce sembrava davvero scaturire da

lo stesso fantasticare, e lo stato d' animo che vi corrisponde. imbriani,

vidi, mi parve incarnato l'han d' islanda fantasticato da vittorio hugo. pirandello5-357

, quel mio nonnino fantasticato, che più d' una volta mi parlò anche per bocca

una volta mi parlò anche per bocca d' un vecchio cicerone. sbarbaro, 5-123

vol. V Pag.652 - Da FANTASTICATÓRE a FANTASTICO (15 risultati)

saziar di così bello aspetto, / d' una popolazion tanto copiosa. nievo, 1-223

le sussurrava all'orecchio misteriose fantasticherie. d' annunzio, iv-2-26: che fantasticherie, che

pittore, fu nondimeno in altre fantasticherie d' acutissimo ingegno. bontempelli, 19-122:

certi occhi, del colore glauco cilestre d' una specie di giacinti, quali i poeti

nereidi, l'ardore forse del sangue d' oriente va lentamente degradando e non si

di tutti gli atti sensuali e fantastichi d' esso uomo e moderanti la loro dilettazione.

l'uom la conoscenza / due sorte fan d' immagini ideali: / l'une de

poeta la coscienza di questo passaggio. d' annunzio, v-3-83: entrava in me

soltanto di abitudine ai viaggi, quanto d' un potere fantastico proprio dell'infanzia degli

infanzia degli uomini e dei popoli, d' una facoltà di animare ogni aspetto singolare

chimere; aperto alla fantasia; ricco d' immaginazione (l'animo, la mente

, ma lo poco parlare à natura d' adunare la mente. bianco da siena,

: con buona frase egli sostiene / d' ingegno una fantastica invenzione: / e

composti in gran parte di piante, d' arbusti, di rami leggieri, e di

viaggio per i tre mondi spirituali. d' annunzio, iv-1-739: camilla è guasta,

vol. V Pag.653 - Da FANTASTICO a FANTASTICO (21 risultati)

acqua e spaccando / il cuore gigantesco d' una quercia. bocchelli, 10-74: era

, raccolti intorno alla lampada domestica. d' annunzio, iv-2-1192: pensai con invidia

co'gran passi potevan eguagliare il galoppo d' un cavallo de'pirenei. tozzi,

un folle dubbio fantastico 11 mio. d' annunzio, iv-2-190: don domenico ricominciò

originale (un oggetto, un'opera d' arte). fr. colonna,

vasari, ii-415: fece un bellissimo quadro d' una circoncisione, del quale fu tenuta

mia nova invenzione non mi pareva degna d' alcun disprezzo? perché tutti gli incanti

del che costui lo fece star prima più d' un'ora ginocchioni, e poi con

cerimonie li dette una presa di sugo d' assenzio, e fu per far crepare il

secentesca era la sua lettura prediletta. d' annunzio, i-30: arde fioca la

: arde fioca la lampada oscillante / d' una luce rossastra, e a le

in balli fantastici uno strano / popolo d' ombre. govoni, 2-38: sotto la

. govoni, 2-38: sotto la capitozza d' una quercia / trovai un grosso fungo

bertola, 162: cercai in vano d' intorno a me i colori, le gradazioni

femmine / schiavo son fatto, / d' occhi fantastiche, / brune di crin.

, e avesse più di persuasione che d' entusiasmo. rasori, conc., ii-

famiglia, l'uomo individuo; composta d' inni, di elegie, di canzoni,

: mi scoprii in corpo, rivelatami d' un tratto per certi piccoli fatti che

possa dare a gli uomini sospetto / d' esser cagion di qualche lor rovina? gemelli

fantastico, /... si credea d' intender il latino. botta, 4-290:

fu mai fantastica, cioè senza motivo d' utilità, perciocché ella sempre mirava o a

vol. V Pag.654 - Da FANTASTICONE a FANTE (18 risultati)

sottilmente fantastico, a una delicata bizzarria d' umore che era la vena stessa della sua

, fantastico, ipocondriaco, e sentì d' amare la prima volta, perché tutti i

volta, perché tutti i poeti parlavano d' amore. cicognani, 9-139: sensibile e

che allora prendevano, mille ottocento miglia d' un de'più fantastichi e pericolosi mari

forza immaginativa nell'invenzione di un'opera d' arte (un artista). -anche sostant

, 'n vece di dir « uomo d' ingegno », dicevan ¦ uomo fantastico »

capriccioso e pettinato, dei personaggi inglesi d' ogni tempo. -come soprannome (e

e sopra un poco di velo rosso e d' oro, acconciovi alla fantastica.

, purg., 25-61: ma come d' animal divenga fante, / non

ancor. buti, 2-602: ma come d' animal divegna fante, cioè parlante

pur a quel ch'io ricordo, che d' un fante / che bagni ancor la

pisa, 1-47: furon seicento migliaia d' uomini senza le mammole e le fantine

, e fuggendo le segnorie naturali addomandano d' essere francheggiati e poi diventano fanti d'

d'essere francheggiati e poi diventano fanti d' altri vili segnori, e sospirano d'

d'altri vili segnori, e sospirano d' avere perduto i loro primi segnori naturali.

: fomiti noi ci siam di quel che d' uopo / più era a'nostri affari

un giorno sorvenne il vecchio fante / d' àbramo ed alla florida fanciulla / di

de'panni... siano tenuti d' andare a cercare per quelli panni [falsi

vol. V Pag.655 - Da FANTE a FANTE (22 risultati)

e sa'tu s'egli aveva aria / d' esser fante da farlo! buonarroti il

cento e cento matasse e gomitoli / d' intrighi e d'involture: fante tale /

matasse e gomitoli / d'intrighi e d' involture: fante tale / che, se

anticamente aveva il significato generico di uomo d' arme, soldato, anche nelle locuz

che acuta. caro, 11-956: piena d' armi, d'insegne, di cavalli

caro, 11-956: piena d'armi, d' insegne, di cavalli / e di

a sinistra risponde uno squillo: / d' ambo i lati calpesto rimbomba / da cavalli

loro signore. 5. uomo d' arme addetto in firenze alla guardia della

che reca un fante o un uomo d' arme (ed è quella di minor valore

favellare / come un eco a piè d' un monte, / messo a monte /

questo fratino... è una coppa d' oro. a m. vincenzo non

un lesto fante, / con pelle d' una lupa riverita /... /

cavò di tasca certi cartoccini, / pieni d' alloppio, e dentro al vin li

almanco, dubitando / che suo o d' altri e'non nasca un figliuolo /

voluto farli andar tutti [i porcellini d' india] di brigata al covile,

mio vivere a padova era proprio quello d' un povero studente. somigliava nella figura il

modestamente i contrassegni della nazione italiana. d' annunzio, iii-i- 608: entra

mercatante che ha seco un fanticello carico d' una balla. linati, 16-266: sarebbe

non ha né fanti né fancelle. d' annunzio, i-374: ella, composta

; / e la fante con anfore d' argento / pianamente d'ambrate acque l'

la fante con anfore d'argento / pianamente d' ambrate acque l'asperge. negri,

l'aveva lasciato a casa affidato alle cure d' una vecchia fante, perché era affetto

vol. V Pag.656 - Da FANTEGGIARE a FANTINO (14 risultati)

: meuzzo, i'feci una vista d' amante / ad una fante -ch'è piacente

m. cecchi, 30-31: volendo parer d' aver rovigliato ogni cosa, e d'

d'aver rovigliato ogni cosa, e d' essere stato studioso, e di non

e va per acqua al nero fonte. d' annunzio, v-i- 243: nerissa

balestrieri e altra fanteria si partì dal castello d' empoli. g. morelli, 347

oppugnazione. montecuccoli, 65: la fanteria d' inghilterra è la più gran parte armata

/ ai cannoni, o cannonieri. d' annunzio, iv-2-1322: è una brigata di

fanteria femminile in ghingheri, non ricordavo d' avercela lasciata, nel nostro prato giardino.

dogliomi del mio fratello, che d' una cosa, che volea ch'ad altri

con il sufi, -esco, d' uso medievale e romano (come da *

16-3-143: or diciam della fantina / d' insin che ell'era picciolina.

chiamata, al mio parere, / d' ipolita sorella picciolina. boiardo, 2-1-7:

che raffigura un personaggio femminile. d' annunzio, v-2-222: mi congedo dal burattinaio

a scola fo mandao: / grand grazia d' imprende dominodé g'ha dao.

vol. V Pag.657 - Da FANTO a FANTOCCIO (14 risultati)

, era piccolo fantino, cioè monsignor d' angulem. passeroni, i-13-63: elvia

bottega. sacchetti, 220-9: convenutosi d' un paio di capponi per soldi quarantacinque

so che tresca a macerata, e d' appelli, e di citazioni a civitanova,

, v-2-854: e come anderà il 16 d' agosto? chi è l'eroe tra'

vivi colori dei fantini, che caracollavano. d' annunzio, iv-2-1224: dopo aver vissuto

cercare di disarcionarli, tra le grida d' incitamento o di sgomento della folla.

? stride per rabbia, guaisce per dispetto d' esser destinato a calcare le fantoccerie di

fantòccia, sf. bambola. d' annunzio, v-1-865: il tenitore ha messo

(per via, con- cludesi, d' incanti) / certi artifici suoi, certi

7-1191: fatti pochi passi nella saletta d' ingresso al buio, don camillo inciampò in

si danno i giuocarini ai ragazzi. d' annunzio, v-2-464: ad orgon,

soldani, 1-13: il capo che sia d' or non fa composto / col piè

priapo dio contro l'ingordo / stuol d' aerei stornelli. bacchetti, 13-734:

cinque piante l'uno, variati, o d' una sorte sola come più piace,

vol. V Pag.658 - Da FANTOLINO a FARABUTTAGGINE (14 risultati)

6-63: quei fu zerbino, e d' amoroso dardo / mostrando il cuor ferito

sur un sedile di pietra all'estremità d' un viale solitario a disegnar dei fantocci

i fantocci geometrici che annunciano la forza d' un motore e la fluidità d'una

forza d'un motore e la fluidità d' una benzina. -modello di creta

. vasari, i-826: non parlerò d' alcuni ceri che si dipigne

operare. b. corsini, 4-52: d' armi in eccellenza / pochi lascia egli

, / è in somma un fantoccin tutto d' acciaio. algarotti, 3-219: da

ecco balzar fuori dalla casina un fantoccino d' uomo, che si volta in sù

paura o quando elli è afflitto. cecco d' ascoli, 4448: perché di morte

passi di fantolino sorpreso dalla paura. d' annunzio, v-3-166: egli si sveniva come

) 'che ha la vana apparenza d' un fantasma ', da fantóme (sec

ciptà di lucca la morìa a morire d' anguinaie, sossitelli, bolle e faoni.

, col sufi. -one di nome d' agente (cfr. parabolone).

sono stangate o pedate, sono patenti d' idiozia, vigliaccheria e farabuttaggine regalate a

vol. V Pag.659 - Da FARABUTTO a FARAONE (5 risultati)

e sei oncie e mezzo di portogallo d' oncie xvi la libra (che sono circa

200 il bar. = voce d' origine indiana, trasmessa dal port. faragola

da pisa, 1-218: come li re d' egitto sono chiamati faraoni, e li

faraóne3, sm. gioco di carte d' azzardo, al quale partecipano un

quello che costumasi ancora in diverse parti d' italia, e fuori ancora di essa;

vol. V Pag.660 - Da FARAONESCO a FARDELLO (12 risultati)

..., e là, fuori d' ogni sospetto, aperta la voragine del

delle principali divinità dell'egitto faraonico. d' annunzio, iv-2-1202: ella era tutta

intendente di musica e di danza come d' ogni arte, lèmula assisteva con cesare a

in fette, prugnoli, gialli d' uova e spezie. luraschi, lxvi

ettogrammi di lardo, un po'd' aglio e prezzemolo; tritate e pestate bene

e farciglioni, / altri uccèi d' acqua, io non saprei dir tanti.

tutto quel farcirne di gloriosi aggettivi e d' avverbi, coi quali gli scrittori di questa

s. fusse uno, pur corre dubbio d' andame alle fardelle se stamperà.

fardata, / che lo tenne balordo più d' un mese. note al malmantile

anche assol. f. d' ambra, 66: vi troverà albiro che

fatto alcuno suo fardello di robe e d' altre cose opportune, e tolti fiorini mille

a casa senza fardello alcuno. f. d' ambra, 4-105: ma chi è

vol. V Pag.661 - Da FARDO a FARE (15 risultati)

cammino di questa vita pericolosa e piena d' aguati, non solamente portano i gravi

. peso, carico, soma. d' annunzio, v-3-475: dai rimasugli della carne

vicino alla stanza dov'è il letto. d' annunzio, v-1-229: il fante ritorna

mostrandosi allegro e disinvolto, mi tocca dentro d' una pena più acuta, che se

più acuta, che se lo vedessi soffrire d' un vero dolore. palazzeschi, ii-185

dita / prese il rosario col suo teschio d' osso. -fare fardello di un tessuto

tratto il padiglion giù spiana / e d' ogni cosa ne fece un fardello.

rimirando intorno, / vidde i legni d' enea tutti in fardello, / e n'

: diliberonno portare certi drappi di lucca d' alquanta valuta. e di quelli fenno uno

la donna arcieminente, oppure dea / d' aspetto imperiai, di vari scettri / sopra

'/ il sorriso che si sforza / d' esser cordiale / ma sotto questo fardo

soria, di sacchi di cotoni e d' altra così fatta materia, potevano quei

, potevano quei forti contra ogni sorte d' offesa gagliarda resistenza. = dal

alto ted. farawen) * impregnare d' una materia colorante, dare, spalmare

che non guarda cui fera. rugieri d' amici, 2-12: dolce meo sir,

vol. V Pag.662 - Da FARE a FARE (17 risultati)

, altro credere, altro fare. d' annunzio, i-718: ah perché, dunque

. pallavicino, 7-275: per esercizio d' umiltà (dissemi egli) deesi porre studio

quel fiore, / ch'io tanto disiava d' odorare. bartolomeo da s. c

, che non voleano dire gli fatti d' altri. fazio, iii-7-83: di

belle donne e con vaghi costumi, / d' uomini accorti a saper dire e fare

fu in lei [in sparta] nemica d' ogni ornamento, avara di parole,

il re monsignore di villaclera e monsignor d' o per fare la cerca de'forestieri.

piacire / e lascia l'altre e d' essa si comprende. dante, inf.

un certo suono, spesso, / d' una voce, che par che inalzi sùe

non avrebbe potuto far con parole. d' annunzio, v-1-356: ed ecco che il

sovra questo colle / io venia pien d' angoscia a rimirarti: / e tu

monte, ii-385: non mi difendo / d' amor, che m'ha 'n pregione

(7): questo libro tratta d' alquanti fiori di parlare, di belle cortesie

che gli è signore, / disse d' andare e fare oltre il potere. buonarroti

ne 'mpacciare. / fa a mo'd' un pazzo: levane 'l pensiero, /

/ e dice: « donna, d' ogni virtù piena / come farò che sento

appuntamento e debbo andarci, assolutamente. d' annunzio, v-1-388: ecco questa mano

vol. V Pag.663 - Da FARE a FARE (14 risultati)

, 128: è il detto francesco d' età da'trenta a'trentacinque anni..

. palazzeschi, i-426: che sciagura d' egitto? perché voi non lo sapevate che

fatto. -con riferimento al paese d' origine. dante, purg.,

isaac volgar., i-109: l'uccello d' ogni luogo toma al nido suo,

da far figliuoli sieno innanzi di perfetta che d' imperfetta età e che sien di buona

fatto ortora, et ho innestati albori d' ogni generazione. palladio volgar.,

grano e biada e di frutti e d' olio. storia nerbonese volgar., 35

per crollar di vento / o d' altra cosa così ben si regga / che

trabacche e padiglioni, / destrier coperti d' arme rilucenti, / e sentia trombe

, / e de) ponteficato nostro d' oro. ungaretti, i-62: col mare

con l'esempio dei celebrati capitani e d' altri uomini eccellenti, ai quali gli

bronzo e di marmo, e talor d' oro, e collocarle ne'lochi publici.

avea finito col fargli addosso tali paramenti d' arabeschi e festoni che non si discemeva

de'cavatori, se si fa una ruota d' asse duplicata

vol. V Pag.664 - Da FARE a FARE (16 risultati)

, sopra la quale sia fatto muro d' altezza d'una puntata. tanaglia, 1-789

la quale sia fatto muro d'altezza d' una puntata. tanaglia, 1-789:

loro promesse spose, cavano dal legno d' ulivo la figurina da mettere sulla conocchia,

sì avea nel mezzo una punta di lunghezza d' una spanna. marco polo volgar.

ad orlando, / fè nel giardin d' orgagna il crudel brando. mattioli,

litargiro. serdonati, 9-50: vivono d' una radice che seminano, e ne

, i-109: questi cenciucci che avete d' intorno / nemmanco per far carta non son

/ or trine, or calze. d' azeglio, 1-237: ha davanti un tavolinetto

a casa e consumate / furon tre serque d' uova a far chiarate. manzoni,

(439): molto avendo ragionato d' una merenda che in quello orto ad animo

bilance adulterate, / gli venne fatto d' esser milionario. carducci, 531: io

chi vuol l'apostolo o il buffone. d' annunzio, iv-2-254: mandò a chiamare

è fatto castaido e poi mezzaiuolo. d' annunzio, v-3-219: l'ultimo [nostro

che mi faria lettere di favore e d' aiuto. rosa, 1-95: mi farete

borraccina; e tocca poi a chi sa d' ornitologia, a dire e a squattrinare

dalla prigionia. -porre un segno d' ortografia. g. villani, 7-31

vol. V Pag.665 - Da FARE a FARE (20 risultati)

de l'arcadia, mentre il dardo / d' amor m'avea toccato il cor,

vii-288: quante volte rapito dalla dolcezza d' una musica, che di notte sotto

batte ogni primo sospiro di battuta. d' annunzio, v-1-275: l'infermiera sorride

ne le loro magioni faceano magnifici lavorìi d' oro e di pietre e d'artificio

lavorìi d'oro e di pietre e d' artificio, acciò che quelli che le vedessero

minori un miracolo di santo francesco, d' un fanciullo cadde a terra d'un verone

, d'un fanciullo cadde a terra d' un verone, di grandissima perfezione:

doni, 3-42: dolevasi un giovane figliuolo d' un grand'uomo da bene e onorato

dove ne fanno le statue dei loro idoli d' un pezzo solo e gli scettri reali

l'asta nella cantante bocca del poeta d' apollo; la quale, atomeata di

tranquillo, una dorata nube / e d' armi un nembo che tra lor percosse,

umano / sonanti e i clivi memori d' impero / fece deserto, et il deserto

scarica generale diretta contro di lui. d' annunzio, i-636: e nulla, veramente

al signore: anzi a'sacerdoti, figliuoli d' aaron, che son consagrati per far

vedea / una casetta che fumo facea. d' annunzio, v- 1-313: sempre i

ti fa, passando, di fischiare? d' annunzio, i-701: fiammeggiava testate impetuosa

lo sguardo. lanciare occhiate. rinaldo d' aquino, 112: che li sguardi micidiali

celebrati da enea in onore delle ceneri d' anchise uno ne fu il trar dell'arco

dell'arco ad una colomba in cima d' un albero di nave legata, dove ciascuno

fallimento, / che due parti tacite d' uno core, / da voi mi

vol. V Pag.666 - Da FARE a FARE (14 risultati)

far le capriole, a cecchino pareva d' affogare nell'erba. bacchelli, 1-87:

groppa del destriero. lippi, 5-41: d' esser corriere già negar non posso,

picciola, ch'è sopra la lucida d' ariete, facendo sette o otto minuti

domicilio di un sacerdote, e la consolazione d' una bibbia. nievo, 1-249:

... oscilla / nella mano d' un bimbo: egli perduta / la monetina

far la campagna estiva al « cannon d' oro ». alvaro, 9-150: quella

fatemi scorta al console gherardo ». d' annunzio, iii-1-371: nessuno manchi qui,

: per andare al centro mi servivo d' una vecchia diligenza a cavalli che ancora faceva

da far riparo / contr'a'colpi d' amor. boccaccio, dee., 8-8

forza; io ho altresì a parlar seco d' un mio fatto, sì che egli

venisse abusato. marino, 4-177: fa d' edra fresca un ramoscel reciso / ombroso

recipr. e al figur. rinaldo d' aquino, io7: lo 'mperadore con pace

, e a far guerra al duca d' atene si dirizzò. sercambi, i-14:

murlo. bisticci, 3-88: prestavagli favore d' una buona somma di danari, a

vol. V Pag.667 - Da FARE a FARE (10 risultati)

in fior mena tedeschi / pur come d' uso. fanno pasqua i lurchi / ne

passò di questa vita lo primo dì d' agosto, avendo egli centotrentatre anni.

inf., 27-68: io fui uom d' arme, e poi fui cordigliero,

: or avenne un giorno che lo re d' ungaria suo padre fece una grande festa

/ che fece a tutti far più d' un pensiero. tassoni, vii-254: la

che tu parli contraro / al dir d' una sorella che tu hai; / che

202: sentii come una puntura d' ago, ma non ci feci caso.

iii-75: facea conto... d' imparare dagli idioti o piuttosto di rendermi

più parole fare, / ma riposarmi ornai d' esto lavoro. dante, inf.

, / son imperfette, e quasi d' uom che sogna. boccaccio, dee.

vol. V Pag.668 - Da FARE a FARE (12 risultati)

puote essere di molti che, essendo ricchi d' avere, sono stati santi appo dio

drappelli armati; faccia appello in nome d' italia a cui apre l'avvenire perché invii

passiva del soldato strumento del despotismo. d' annunzio, iii1- 852: mila,

3-98: il marito accusava la moglie d' essere stata la causa della malattia di

, che dà retta, ch'è d' aiuto; / ch'ha il grembialino,

per messer giovan matteo bembo mio nipote d' intorno all'ingegniere eletto in vostra assenzi

l'abisso al varco / e fattovi d' aprir le porte segno / per trame la

una botte di vino piene, cioè d' esso vino barili 7. 25.

disposti a mal fare, e ordinò d' uccidere gli consoli e parte de'sanatori.

voto di core e di fede / d' esser cristian, se ponea in terra

tutti i martiri, che fo giuro d' assassino che qualcuno se ne pentirà.

: / e la rechi pur io! d' annunzio, iii-2-57: facciamo giuro in

vol. V Pag.669 - Da FARE a FARE (17 risultati)

novembre / non giugne quel che tu d' ottobre fili. g. villani, 7-47

che tu proibisca e'giuochi. f. d' ambra, 4-8: noi sian sott'

ragionate finora in forza di questa logica poetica d' intorno all'origini delle lingue, si

fa giustizia a'primi di lor autori d' essere stati tenuti in tutti i tempi appresso

la terra rimase alla signoria di quegli d' oria e de'grimaldi che teneano insieme con

che ne dipendono fa un separato governo d' arras e di s. omero nella provincia

arras e di s. omero nella provincia d' artois, e di namur città che

esercito bene ordinato e con l'intervento d' uno stato forte si poteva far la

-intr. con la particella pronom. d' azeglio, 1-38: l'italia da circa

m'aspetta / sì ch'io esca d' un dubbio per costui; / poi mi

, inf., 4-101: più d' onore ancora assai mi fenno, / ch'

maffei, 5-4-297: quel re innamorato sempre d' ogn'in- gegnoso lavoro...

/ pur sdegni; und'e'morrone / d' esta noi, si guerria / lo

conduceva in breve a farsi seguaci e martiri d' una fede già da loro aborrita.

città, occupa una marcita distesa / d' erba sozza nell'accesa campagna.

certo tempo dell'anno, a guisa d' una fiera, fare una gran ragunanza

fece venire i soldati, che 'l duca d' urbino avea proferii alla repubblica,.

vol. V Pag.670 - Da FARE a FARE (20 risultati)

: il tuo parlar modesto / ben d' alto cor fa fede: il so;

, il fazzolettone di seta cruda frangiato d' oro che porti intorno al capo con quel

avversitadi, e peccato pessimo è godere d' avere compiute l'empie iniquitadi e vantarsene e

: quello che io mi facevo una festa d' ammirare ma che invece mi disilluse un

, dandogli per un momento l'impressione d' essere anche lui persona di casa.

testi fiorentini, 74: crediti mostrare d' essere ubidente a dio, ma tu li

molta loda di sé con molta utilità d' altrui pervenire. l'una è il

amico mio, hollo conosciuto sempre persona d' onore e da fame conto. g.

; praticare il vizio. rugieri d' amici o giacomo da lentini, 408:

gola dall'austria, fece la stivaleria d' esiliarlo. pascoli, 980: e però

e due presi dalle dette reti a modo d' uccelli. ariosto, 20-57: fu

: non si elegge il miglior, come d' an- tiquo, / ma per lignaggio

(284): quando parve loro d' esser gente abbastanza, s'avviarono verso

, un capo sventato, un arnese d' omo strambo che spesso si divertiva a

guinizelli, iv-21 (5-14): foco d' amore in gentil cor s'apprende /

viene, e grande movimento dalla terra d' aquilone, acciò che ponga le città di

quel ch'i'sono, / facendomi d' uom vivo un lauro verde, / che

senza piumaccio. caro, 10-1275: qual d' un greppo, / d'una ripa

: qual d'un greppo, / d' una ripa, o d'un antro il

, / d'una ripa, o d' un antro il zappatore, / piovendo,

vol. V Pag.671 - Da FARE a FARE (18 risultati)

delle lenzuola. d' annunzio, i-371: fonte d'oro

lenzuola. d'annunzio, i-371: fonte d' oro ove candidi e tranquilli / vanno

donna valente, / tuttor m'alluma d' amoroso foco, / che mi dispera e

inclinato ed a gli amori, / legator d' alme e feritor di cori. a

ingrate cure, / senza un bacio d' amor, senza un amplesso / che le

, farammi acerbo / tesser vissuto indarno. d' annunzio, i-378: quel sorriso fievole

diporto, / e del gravoso mal d' amore ho 'l manto, / e s'

intera. comisso, 15-10: ricordava d' avere inteso in un'osteria di campagna un

come un oracolo e dabbene al pari d' un colombo, purché trovi intorno a sé

avevano fretta di arrivare alla fiera. d' annunzio, iii-1-12: i suoi occhi

fecemi, oimè lasso!, / d' un quasi vivo e sbigottito sasso.

dell'alte fronde: la verga fu fatta d' oro. trattato del ben vivere,

/ che al mestiere / fece i muscoli d' acciaio. sbarbaro, 1-37: una

sente il sangue suo di ghiaccio farsi. d' annunzio, v-1-229: l'aria s'

che vade davante al tuo segnore / e d' esto conve- nente il facie saggio.

un muro farse / parve, e d' armati mostri esser difeso. cesarotti, ii-37

1-4 (96): fatto avea sembiante d' andare al bosco. giov. cavalcanti

che cosa il principe con quella gente d' intorno; e di tutta questa roba,

vol. V Pag.672 - Da FARE a FARE (11 risultati)

, iv-1015: vi siete forse mutato d' opinione? la sarebbe bella! bada

cesare, abbattendosi ad esser grande e d' aspetto terribile. gli ingannati, xxi-1-196

musicali accordi, / ch'alto mistero d' ignorati elisi / paion sovente rivelar. de

bell'esempio di lui, fece guadagno d' un altro singolarissimo artefice, pure suo

peccando mortalmente, sono tenuti a restituzione d' ogni guadagno ch'e'fanno. petrarca

parole dolcissime questi cotali mercatanti s'ingegnano d' adescare. savonarola, 8-i-46: per

e mi paga, mi vuol parere d' aver fatto diciotto con tre dadi.

schiera ed ordinata pompa / le donne d' ilio a far offerta. vasari, i-477

crescenzi volgar., 9-65: si bagni d' acqua per tutto, e gli si

tutto, e gli si fa unzione d' olio e di vino tiepido. redi,

: morte avea in casa, e d' ogni tempo appese, / con lor mariti

vol. V Pag.673 - Da FARE a FARE (12 risultati)

lacopone, 12-37: li vermi congregati d' esto corpo fo stacione: / non

, / ch'un'angiola sembiava con d' or penne. leonardo, 2-162:

male a fare la memoria in sui libri d' altri, e monstrommi tutti i testi

grande amore. cicognani, 9-7: d' estate: in montagna e al mare nei

, v-34: si dice [ragioniere] d' uno il quale sia buono abbachista,

. a quel tempo faceva ventimila uomini d' arme. sigoli, 1-10: il corpo

città... fa bene 50000 d' uomini d'arme, contando saracini, giudei

.. fa bene 50000 d'uomini d' arme, contando saracini, giudei.

far fagotto, per non pagare nessuno. d' annunzio, v-2-490: sùbito dopo il

molte cose da sbrigare in città. mancavo d' un equipaggiamento equatoriale. c'eran le

equipaggiamento equatoriale. c'eran le formalità d' imbarco, le valige da fare -

mia, son cose buone assai. d' annunzio, iii-1-5: non ha mai

vol. V Pag.674 - Da FARE a FARE (28 risultati)

. pallavicino, 6-1-169: essendo fornita d' ingegno, di grazia e di loquela eccellente

, vi farebbe un ovo ». d' annunzio, iii-2-1052: dice che questo è

, 20-11: oggi... saper d' inglese e di cose anglosassoni « fa

cercare di intravedere qualcosa dei lineamenti d' una società che si va formando dietro a

va formando dietro a uno stato d' animo. pavese, 6-334: mi disse

. c., 19: d' acquistare onore e gloria era fra loro a

fece sì che anche i negozi domestici d' alcun poco si raddrizzassero. d'annunzio,

domestici d'alcun poco si raddrizzassero. d' annunzio, i-636: fate che questo

intoppo, si cerca con ogni sottigliezza d' ingegno la verità; e non fa l'

la verità; e non fa l'autorità d' ari- stotile che s'achetino gl'intelletti

che fanno / ch'esperto io rimuoia. d' annunzio, i-460: le lacrime facean

una druda, / la qual sia d' un altr'uomo 'nnamorata. bartolomeo da s

salute, 1 faccia che li occhi d' esta donna miri, / sed e'non

/ di far che muoia, e sia d' augusto, divo. 52

cosa mirabile s'addita / chi vói far d' elicona nascer fiume. ariosto, 26-10

nostrana; e potete tenerlo per semenza d' altri migliori ». d'annunzio, i-648

per semenza d'altri migliori ». d' annunzio, i-648: o danze,

mani: / mani di donna avida ancor d' amare, / non più giovine,

la dolcezza / del dì fatai tempererà d' affanno. verga, 3-19: allo zio

fare credere il detto o 'l fatto d' alcuna persona. dante, conv.,

il primo che per l'ineffabile dolcezza d' una voce naturale e pel gusto squisitissimo

volte, e andò a palermo. d' annunzio, i-719: fatemi dormire, /

errore; / fàmi tener manera / d' omo ch'è 'n disperanza, / che

che non à in sé membranza / d' avere alcun valore. cielo d'alcamo

/ d'avere alcun valore. cielo d' alcamo, 6: se di meve trabagliti

, i-20: lo bel pianeta che d' amar conforta / faceva tutto rider l'oriente

picciolo fiumicello chiamato lete, il quale esce d' una dura pietra che col suo corso

.. / facea sì l'aria tremolar d' intorno, / che non potea noiar

vol. V Pag.675 - Da FARE a FARE (15 risultati)

o ciaramelle degli anni primi, / d' avanti il giorno, d'avanti il

primi, / d'avanti il giorno, d' avanti il vero, i..

/ fateci dunque piangere un poco. d' annunzio, i-654: l'abbandono /

azuro una mano che salava uno capo d' aglio in uno saliero e, disopra

vere credendo le pittagoriche metempsicosi, pensarono d' aver le due anime ne'loro corpi

due anime ne'loro corpi, questi d' alessandro, imitandolo negli arnesi, ne'

, ne'portamenti e nelle risposte: quegli d' èrcole, facendosi ercole chiamare, dipignere

. alvaro, 7-52: tutta la vita d' oggi dà l'immagine d'una estrema

la vita d'oggi dà l'immagine d' una estrema facilità di rapporti e di esperienze

là dal mare dietro ad una favola d' amore? pavese, 1-25: adesso come

e non giovava, benché avessino bisogno d' esser consolati. cellini, 632: farai

il pagan, constrette / le cingie son d' abandonar la sella. g. bentivoglio

soverchia / gli accolti in piedi al console d' intorno. pascoli, 422: ti

e dai bugni, / tapi con suon d' avene e di campestri / buccine e

di farsi in luce, e senza perderla d' occhio, buttò un foglio sulla tela

vol. V Pag.676 - Da FARE a FARE (15 risultati)

di potersi mostrare contenta dello amore d' alcuno che atteso l'avesse per la

spalle quadrate, viso da pipa. d' annunzio, iii-2-289: si fanno al limitare

ancora in quel medesmo loco / coverto d' oro tutto risplendeva, / facendosi alla

rovani, i-33: chi vuol farsi d' accosto a qualche dama, non dee che

macchia / a colonne di pino e d' albogatto. beltramelli, i-343: ben

.). tanaglia, 1-1035: d' aprile pongansi aranci e milioni; /

crescere bene (gli animali, specie d' allevamento). -anche: deporre le

gli altri uccelli non fanno quasi più d' una volta. olina, 17: non

che fanciulla virtuosa, / graziosa, d' assai. mascardi, i-xviii: ad

il difendere le cose proprie, che quelle d' altrui. giusti, ii-396: questo

ti fanno! -esclamò nedda tristemente. d' annunzio, iii- 2-173: -faledra,

colui che ha quello che gli fa d' avere, sia contento. s. caterina

gran maraviglia / ch'una frittata già d' un uovo solo / facesse a una

. doni, i-153: io favello d' un universale tristo, e non d'un

d'un universale tristo, e non d' un particolare, che oltre il meritar

vol. V Pag.677 - Da FARE a FARE (11 risultati)

. ariosto, 13-33: l'altro, d' un colpo che gli aveva reciso /

fatto quasi dì chiaro e parendo loro d' essere privi di speranza, det- tono

nel suo cervello, mille supposizioni. d' annunzio, iii-2-227: l'agita,

cominciava a fare dì), uscirono, d' una casa dirimpetto, loro addosso molto

a una rupe posta in fondo al mar d' occidente, ven- tiquattromila miglia sott'acqua

dianzi, addietro). cielo d' alcamo, 113: ora fa un anno

essere la corsica il paese più vergine d' europa. fogazzaro, 5-23: l'abbiamo

fa che remava come un barcaiuolo. d' annunzio, iii-2-1108: qualche ora fa

di tramontana, che ancor traeva, d' intorno al fuoco raccoltisi, preso prima

in fondo io aveva sì un sentore d' avviarmi ad una solenne gabbata; ma

vuol far da principessa / con quella voce d' una canna fessa! -cominciare un'

vol. V Pag.678 - Da FARE a FARE (13 risultati)

fatto consolo, egli avrebbe leggermente fatto d' antonio secondo la sua volontà. macinghi

1-29: ramondo fece di me come d' uno cane, né più né meno.

-trattare; essere in rapporti di lavoro, d' interessi, ecc. celimi,

o di stucco, di legno, d' avorio. r. borghini, ii-12:

, essere in rapporti di lavoro, d' interesse, ecc.; andar d'accordo

, d'interesse, ecc.; andar d' accordo, discutere; concludere, render

riguardo di non metterle in impicci. d' azeglio, 1-540: io me la

disagio del cammino / di due salotti e d' una galleria, / provvidero gli amanti

del bene ad alessandro, / e'sarà d' altro che di duo bugie; /

fare di bisogno, di mestieri, d' uopo: bisognare, occorrere, eèsere necessario

la voce né pensando ancora, / d' un altro vero andare a la radice.

grazia speciale mi fosse conceduta una caraffa d' acqua diacciata, e che, mentre

fa duopo attraversare un troppo vasto letame d' oscenità e di nefandezza per rendersi assoluto

vol. V Pag.679 - Da FARE a FARE (19 risultati)

nieri, 279: d' altra roba di legname non me ne fa

dare an cia doi d' outobre f. cinquantatre larghi d'oro ne

doi d'outobre f. cinquantatre larghi d' oro ne fano buoni per giovanbatista giovani

vincenzio di lucha martini e c1 * tintori d' arte magione deono dare f. ventuno

che vuol far del mosto. f. d' ambra, xxi-11-115: fatevi con dio

maddalena. - fare d' arme: combattere. francesco da barberino

93: lungo tempo messere ugolino fece d' arme e menò cortesia per una sua donna

pregiati donzelli di firenze, e assai feciono d' arme. -fare da sé, da

pascoli, 1445: ti sia questo d' argomento ne'tuoi casi, sempre; che

di conto. - fare d' occhio: dare un'occhiata, sbirciare.

, ii-40: il primo violino, fatto d' occhio al buttafuori, mise lo strumento

speranza; lasciar correre. f. d' ambra, 4-112: orsù del parentado con

sarebbe fuggito con un carico di lingotti d' oro. pavese, 4-244: -con la

! e si capisce che ha voglia d' esser fatta fuori. sorride sempre.

fare, e tutte le sere pria d' imbucarmi nel fieno, pregava a mio

non ti serbiam de le sassate / tue d' una volta: oh, non facean

, / e di rinaldo che più d' altri instava, / de la bella figliuola

. pascoli, 313: e'parlò d' altro, e disse in fine: «

per ottocento anni sì tenacemente questa macchina d' imperio collegata che niuno tenterà scommeterla che

vol. V Pag.680 - Da FARE a FARE (13 risultati)

che il tempo è più veloce che saetta d' arco, e niuna cosa, per

adesso. pascoli, 322: « siete d' età », l'uomo riprese:

studio e con migliore ingegno mi sforzassi d' apparare. crescenzi volgar., 3-8

, 3-119: il governo ha bisogno d' interrogare l'opinione dell'universale, per

primo che, per l'ineffabile dolcezza d' una voce naturale e pel gusto squisitissimo del

anzi vespro a me fa sera. d' annunzio, i-429: o donna ch'anzi

/ cui laura è suora ne le rime d' oro, / deh foss'io,

maggiori, perché questo è un animo d' uomo troppo aldacissimo. g. m

discorso, affrettare la conclusione. d' azeglio, 1-186: di questa smania romana

da un impiccio; sottrarsi alle conseguenze d' una colpa o di un errore.

e di attitudini che si penserebbe o d' altri climi o scomparsi affatto; cui

cotte. idem, i-49: mi accusan d' ogni sorta di peccato; / ne

-al figur.: spaventarsi, perdersi d' animo. magalotti, 9-2-50: se

vol. V Pag.681 - Da FARE a FARE (15 risultati)

già da più giorni disiderato, e dubitava d' aprirti il mio talento: però qualora

detto sopra i processi e opere del duca d' a tene,... e non

di non poter più far di meno d' un paio d'occhiali. onofri, 73

più far di meno d'un paio d' occhiali. onofri, 73: alla

in nostri aliti e in sillabe / d' oro, da non poterne più far senza

non ha da gir là suso. d' azeglio, 4-58: non sapevo che mi

-osservava il pastore. -adesso bisogna tenerlo d' occhio perché sarebbe capace di lasciarsi andar

stalla: -che vuoi tu che mi faccia d' un somaro zoppo? verga, ii-62

quanto ella fe', non riuscille / d' imbeveme il discepolo imbecille. lanzi,

facciano quella sua vescica non possono spuntarla d' uscire. piovene, 5-297: per quanto

bartoli, 1-66: per il fare d' un pozzo o di una cisterna o

18 (317): uno stringer d' occhi che esprimeva: non posso parlare.

. 1827 (317): un far d' occhi che esprimeva: non posso parlare

mi si gira per la mente / d' un concetto, che abbia / di questo

inerzia, oziosità, fannullaggine. d' azeglio, 1-87: mio padre..

vol. V Pag.682 - Da FAREA a FARFALLA (17 risultati)

poi valutati il doppio e il triplo d' un ordinario giordano. ve ne ha pur

. / me'gli starebbe un vaso d' orvietano, / o un gruppo di chelidri

nemico. carducci, 822: la chioma d' oro lenta irriga il collo, a

con un cinto vermiglio sta la faretra d' oro. pascoli, 1397: parò [

così come porre coperchio a faretra. d' annunzio, iii-1-1169: su le pareti

natura cruda, / e veste sua persona d' un diaspro / tal che per lui

che già mai la colga ignuda. cecco d' a scoli, 1040: vedemo le

e la faretra, / e le saette d' amor tutte quante. / volea pur

rimaser prive per alcun tempo della presenza d' amore. non lo vedeano più i

tolse uno strai, su l'arco d' oro il tese, / lungo e profondo

l'epico, che somiglia l'uomo d' arme, usare alcuna saetta tolta da

usare alcuna saetta tolta da la faretra d' ovidio; la qual vada a ferire in

. galiani, 1-377: di alcune specie d' orologi, e loro inventori. il

/ che giovar gli egizi arcieri? d' annunzio, iii-2-263: non la schiava

schiava sarai; sarai la sposa / d' ippolito. sei degna / che il figlio

: questo riposto bel vago boschetto / d' ombrosi mirti e d'indorati allori, /

vago boschetto / d'ombrosi mirti e d' indorati allori, /... /

vol. V Pag.683 - Da FARFALLA a FARFALLA (17 risultati)

e mai, o ben di rado, d' una sola si contentano; e nondimeno

ai viburni / le farfalle crepuscolari. d' annunzio, iii-2- 1036: voi siete

o meraviglia! se penso alla mia d' allora, su l'orlo della vita,

barbara, inquetante / come un gioiello d' oro e di smeraldo / foggiato per la

/ foggiato per la fronte tatuata / d' un principe, da un orafo papuaso.

6-179: po's'armava a guisa d' un scudiere, / é per le scale

parini, giorno, i-494: mille d' intorno a lui volano odori / che

sperando, mi stimassi una crisalide / d' angelica farfalla! a. boito, vi-904

rusticani; e dall'altra gente impazata d' ogni qualità e paese che seguiva per

girar trottola, / o farsi lieto d' una bella frottola. muratori, 8-ii-210:

gli autori di sì fatte scoperte si credano d' aver colto lioni ed elefanti nelle reti

. pirandello, 5-285: si compiaceva d' aver conservato fino alla sua età i

color celeste, seminata a farfalle di ricamo d' oro. dossi, 32:

giù percosse con il capo sopra un tronco d' un sambuco, e così tutto il

come farfalle ad essa [alla face d' amore] n'andiam per diletto,

proverbi toscani, 367: gli gira d' intorno come la farfalla al lume.

più vento ch'una palla, / pien d' inchini e di sergeri / stanno in

vol. V Pag.684 - Da FARFALLAGGINE a FARFALLINO (9 risultati)

quegl'invasati, andando in traccia / d' idee per l'aria e immagini novelle,

2-4: mirate stravaganza, vedete varietà d' essa natura, per la quale gloriasi d'

d'essa natura, per la quale gloriasi d' esser sì vaga e bella. a

era allora un gran farfallino, avesse bisogno d' un amico serio e riservato come m'

un grandissimo farfallone intorno agli ultimi giorni d' aprile. barilli, 5-119: un farfallone

zig-zag capricciosi, il doppio di quella d' un treno diretto: 100 chilometri all'

buon rolandino, e però qui prende più d' un farfallone. f. galiani

giuseppe venarvagamente capì di non disporre ornai d' altra fonte da cui poter attingere i quattrini

e. cecchi, 9-153: dinanzi al d' ancona, sembra di trovarsi davanti a

vol. V Pag.685 - Da FARFALLISTA a FARFUGLIARE (9 risultati)

i dieci fanciulli, mostrarono tanto cuore d' ingannare i toscani e per lo tevere

popolo, di qual nazione (tralasciando d' altre virtù per ora, e stando in

farfara e farfarella et in altri luoghi d' italia unghia di cavallo. è notissima e

. garzoni, 1-186: l'erbe d' acqua dolce sono o di rivi, come

e farfarella, et in altri luoghi d' italia unghia di cavallo. è notissima e

di fretta lungi da me alla prima idea d' impegno. batacchi, 3-171: vennero

che volessero e potessero portare qualche boccata d' aria oceanica nel salone provincialotto della nostra

per un farfarello, / un fiutafatti d' altri, un ser faccenda, / di

fine scoppia in un giubilìo generale, quasi d' orchestra che stia provando i suoi strumenti

vol. V Pag.686 - Da FARFUGLIATA a FARINA (16 risultati)

sempre le sue quando non si trattava d' utilità e di negozi: -adamuccio

, 323: voleva darvi più che d' un cappone / un dì a cena

, il quale veniva empiendolo collo staio d' una bianchissima farina di frumento. verga

far vedere che non le importava più d' andare al convito dei malavoglia. pascoli,

disse, « staccia la farina ». d' annunzio, iii- 2-9: allora belisario

quella gialla, queste due chiavi, d' oro e d'argento, del paradiso

, queste due chiavi, d'oro e d' argento, del paradiso delle cucine.

, e granella di mortine, e d' ellera, e d'uliva. mattioli [

di mortine, e d'ellera, e d' uliva. mattioli [dio- scoride]

2-69: una vuota conchiglia di farina d' ossi / sul vergine quaderno dei suoi

di sostanze plastiche). -farina d' ossa: fertilizzante ottenuto dalla macinazione di

grande maraviglia: ch'egli hanno farina d' albori, che sono albori grossi e

macinatura valeva l'anno fiorini quattromiladugentocinquanta d' oro. guicciardini, vii-54: se adunche

participare della luce, è un mezzo proprio d' imi- tarla; ma si usi con

grazzini, 592: qui ci son d' ogni sorte dadi e carte / in

cagione / i poeti mi ci piovon d' ogni parte. / gran primiere, giulè

vol. V Pag.687 - Da FARINACCIO a FARINAIOLO (12 risultati)

, lingua bara; / qualche cosa d' iniquo si progetta, / e questa qui

. moneti, 147: con roba d' altri nel pigliar gran parte / si

pigliar gran parte / si dimostra peggior d' una formica: / ma in crusca si

di farina del demonio è misto. d' annunzio, iv-2-1230: quel paolo, il

ch'ella aveva traviato, era il nipote d' un mercante di vino col quale il

vino col quale il pitone aveva trattato operazioni d' usura sul denaro di là da venire

. farina di fave, di mochi, d' orzo, an. lib. 11

adoprava il digestivo di trementina e rossi d' uovo. -mangiar pane dell'altrui

che parolone, ma son privi affatto d' acume, e spesso ancora di senno,

ben, che il mondo è pien d' ingrati, / e si pon l'acqua

quello che si aspettava. f. d' ambra, xxi-n-37: messer mario, non

mai) / 'n una bugnola d' un farinaiolo. beccaria, ii-141: si

vol. V Pag.688 - Da FARINARO a FARINOSO (31 risultati)

prima tariffa d' antonio ferrer. ranieri, 1-69: in

fatto seguito, la secchia ed io. d' annunzio, v-3-97: credeva quel

di frumento, di granturco, d' orzo o altro) cotta nell'

1-15: dieta convenevole è farinata d' orzo, farro e midolla di pane trita

esser negro. pascoli, i-660: d' un medimno di orzo ha bisogno,

bisogno, per farsi la farinata, d' un paio di pantofole per i suoi

e per quindici dì, con farinata d' orzo ben mestata e intrisa con vino

giorno dar fondo: tra la crosta d' oro della farinata e il cancarone dei mez-

di cipolle soffritte nell'olio, e d' aglio soffregato su fette di pane scaldate

son [i giovani] farinelli d' amore, che tal è cotesto signor quincio

della farina accademica, ma non sono cospersi d' altro che di triviale tritello.

: ferve / fin nel cor d' un plebeo, d'un farinello / d'

nel cor d'un plebeo, d' un farinello / d'aver le genti tributarie

d'un plebeo, d'un farinello / d' aver le genti tributarie e serve

e serve. menzini, 5-260: d' intorno hai cento furbi e farinelli

farinelli, / che a un girar d' occhio ti squademan tutto / dalla

33 (579): era una marmaglia d' or tiche, di felci

logli, di gramigne, di farinelli, d' avene salvatiche, d'amaranti verdi

farinelli, d'avene salvatiche, d' amaranti verdi, di radicchielle, d'acetoselle

, d'amaranti verdi, di radicchielle, d' acetoselle. gavoni, 3-1 io

e respiratorio dei vertebrati, in forma d' imbuto situato in posizione verticale dietro le

ingresso dell'aria per la glottide. d' alberti, 369: 'faringe ',

precisione dei tisici. -è una tosse d' abitudine. viene dalla faringe.

che si riferisce alla faringe. d' alberti, 369: 'faringeo', aggiunto d'

d'alberti, 369: 'faringeo', aggiunto d' uno dei muscoli che servono per la

muscoli che servono per la deglutizione. d' annunzio, iv-i- 557: rivedevo

e all'elevazione della faringe. d' alberti, 369: 'faringo-stafilino ',

faringe eseguita dall'esterno. d' alberti, 369: 'faringotomia', operazione che

nascosta entro un cannello o guaina d' argento, leggermente curvata, lunga e piatta

non farinosa, / non polverosa. d' annunzio, v-3-172: forse a vespro

sorgere il sole. il pavimento è d' un azzurro muto farinoso. e. cecchi

vol. V Pag.689 - Da FARISAICAMENTE a FARMACEUTICO (19 risultati)

d' un roseo un po'farinoso, dagli occhi

dagli occhi castano chiari e la bocca d' una carnosità delicatissima, è rialzato dalla

, agg. letter. egizio. d' annunzio, 1-55: su l'ali tremule

flebili del sinistro isìaco / e i cantici d' amore / de le vergini farie.

contenti di un'apparenza esteriore, più d' altro non si curano: è il *

ai farisei, simile ai farisei. d' annunzio, v-3-619: io gridavo, in

, v-3-619: io gridavo, in fiume d' italia: « c'è da una

passava fra costoro per interessato pretesto d' avaro sordido e guardingo. = deriv

. ochino, 122: e1 fariseo pensava d' essere giusto non solamente per sé,

per noi, amor, se'nato, d' amor sempre ne ciba, / qual

entra a la soglia, / vi son d' intorno, e son da cinque o

in ogni spontanea effervescenza dell'affetto. d' annunzio, iii-2-131: silenzio, scribi

ritorna a casa, si siede su d' uno sgabello all'aperto e lì sventra

e forse più utile dell'antica. d' alberti, 370: * farmaceutica '

dei rimedi, ed insegna la maniera d' impiegarli opportunamente. cuoco, 2-159:

o in francese? i pesi farmaceutici d' italia sono ben diversi da quei di francia

. era l'ora della visita. d' annunzio, iv-2-147: fra vittorio era un

, pessima consuetudine che dà alla poesia d' un giardino esotico un sentore farmaceutico e

esotico un sentore farmaceutico e tutta la prosa d' una rivendita di droghe e coloniali.

vol. V Pag.690 - Da FARMACIA a FARMACOCHIMICA (18 risultati)

stato a roma, la sua meraviglia d' avere visto non si pensi neanche minimamente

le rime farmaceutiche delle scuole serali. d' annunzio, v-2-233: lo sguazzalotto poi,

dati, 7-22: per si bella mischianza d' onesto diletto nelle fisiche speculazioni e d'

d'onesto diletto nelle fisiche speculazioni e d' utilità sì giovevole nella farmacia, montò

e far simili altre azioni per forza d' incanti. 3. negozio,

i quali gridavano contro il governo. d' annunzio, iv-2-1147: un chiarore verdognolo,

: un chiarore verdognolo, dalla vetrina d' una farmacia, non rischiarava se non le

sanctis, nell'essenziale, si trovarono d' accordo e lavorarono nella stessa direzione;

grandi farmacie, potrebbero istituire piccoli rami d' industria. mazzini, i-572: gavirani,

ant. terra di aspetto bituminoso, d' odore sgradevole usata in farmacia; argilla

1-66: introduzione dentro al corso del sangue d' alcune materie di lor natura troppo efficaci

tratto le annunziava la sua presenza. d' annunzio, iii2- 305: fatti innanzi

rechi maraviglie? rechi / il farmaco d' egitto, / il nepente che dà l'

notti in pace: / un sonnifero d' oro, in fede mia! ».

. -bevanda magica, filtro. d' annunzio, iv-2-322: egli aveva qualche vaga

: e si speri / nell'aiuto d' iddio nuovo consiglio. battista, vi-4-54:

pei nervi in parossismo della contessa. d' annunzio, iii-2-329: ah no,

iii-2-329: ah no, / non d' amore materno t'amo. inferma, /

vol. V Pag.691 - Da FARMACOCITOLOGIA a FARNETICARE (2 risultati)

in turingia, nella stiria). d' alberti, 370: 'farmacolite', nome dato

cui tali azioni sono regolate. d' alberti, 370: 'farmacologia ',