terra non è più rotonda -è tutta d' una piana evidenza, come la vuole copernico
nella guardaroba del culto esterno; aveva d' uopo di espandersi nelle più intime ed ardite
per il quale finisci col disporre soltanto d' un moto caloroso, effervescente, di
, effervescente, di pietosa simpatia, d' una nobile infatuazione, d'un'idea
pietosa simpatia, d'una nobile infatuazione, d' un'idea inebriata. =
fa [certa terra] un poco d' effervescenza toccandola coll'acqua forte. paoletti
anni avanti quasi subitamente a mezzo il corso d' una febbre infiammatoria, dopo una patente
, dopo una patente e breve cessazione d' una effervescenza cutanea. 2.
pazzi sono gli artisti che trattano d' insulsa e fredda la saviezza.
a tutta l'effer vescenza d' idee in italia e fuori. rovani,
ogni ombra di romanzeria, non credo d' aver sentito affetto né moto altro che
nobili, 26: se io propongo d' andare al papa, questo mio andare nasce
: e chi potrebbe soffrire l'aspetto d' una strage, d'una tigre, se
soffrire l'aspetto d'una strage, d' una tigre, se ci comparissero effettive
... solo le industrie che fruiscano d' impianti modernissimi, che rispondano alle effettive
12-114: di effettivo, soltanto un biglietto d' augurio che lei gli aveva inviato due
, per furberia, al signor commendatore. d' annunzio, v-1-123: eletta dal consiglio
, denaro, ecc.). d' azeglio, 1-63: erano dati dieci soldi
i quali perdendo l'8o % non rimaneva d' effettivo che un paio di soldi.
sovente e molto àe pensato che effetto proviene d' elo- quenzia. giamboni, 145:
. una sorda catena di cagioni e d' effetti strascina le faccende degli uomini.
come, non so: ma tale / d' amor vero e possente è il primo
: hanno fatto mine meravigliose, e d' un effetto tale che hanno riempito tutto il
ammazzarli? -egli è un mezzo eroico, d' effetto sicuro. d'annunzio, iv-2-350
mezzo eroico, d'effetto sicuro. d' annunzio, iv-2-350: era stato spiccato contro
anni fa lo forzarono a bere una bottiglia d' olio di ricino e lo tennero in
sapendo risolversi a spogliar la sua corte d' ornamento sì nobile, andava procrastinando l'
: ai fini di essa. cecco d' ascoli, 4633: conoscenza d'intelletto /
cecco d'ascoli, 4633: conoscenza d' intelletto / conduce l'uomo per li
effetti alla retto- rica, l'uno d' insegnarla altrui con parlare, e l'altro
effetti dire / con poco bene e pien d' assai martire. zanobi da strata [
spirto detto. tasso, 7-64: fu d' alto valor più chiaro effetto / le
più chiaro effetto / le spoglie riportar d' uom cosi forte, / che s'al-
e pratiche tenute, rimanemo con lui d' acordo in questo effetto, ciò è che
brami / quel del prossimo e simile d' ognuno, / massimamente il ben ch'a
esperti fanno con lor vantaggio, cioè d' ingannar l'avversario col trinciare..
commozione, emozione (destata da opere d' arte, paesaggi, incontri decisivi e fatti
udiva un ronzio, un rombo come d' alveare; e alla nenia della canzonetta e
che definimmo per accordo di luce e d' ombre. effetti di luce e d'ombra
e d'ombre. effetti di luce e d' ombra non se ne danno senza colore
di qualunque falsità, una sapiente conquista d' effetti e di luce, ecco,
di tessitura 0 di finitura. -filati d' effetto: filati di fantasia che vengono
libbre di dieci reali a un conto d' oro, compresi i capitali per comprar la
di cavarmela con un: « effetti d' uso », a fior di labbro.
dello scalandroni fallito, e fu carcerato d' ordine de'sei. g. m.
ed altre obbligazioni che compongono il portafoglio d' un banchiere o d'un negoziante.
compongono il portafoglio d'un banchiere o d' un negoziante. de roberto, 124
naturalmente ». -all'effetto, d' effetto: di fatto, in realtà.
, 25-89: si farà cristian così d' effetto, l come di buon voler stato
orgoglio. -avere effetto, essere d' effetto, fare effetto: commuovere,
gran quadro e di grand'effetto. d' azeglio, 1-457: le litografie riuscivano
azeglio, 1-457: le litografie riuscivano d' un certo effetto a forza di fatica,
tasso in poi, fa l'effetto d' un piccolo componimento a sé. verga,
sul quale il microfono fa l'effetto d' un serpente ritto sulla coda, come
, 121: si specchiava nell'acque d' acheronte; ma quel torbido e ingannevole
per effetto / importa povertà di gioì'd' amore / e riccor di tristizia e
: fra 1 quali amando anco io d' esser posto, lasciando le parole,
15. spreg. effettàccio. d' azeglio, 1-261: combinai un quadro con
4-18: si può dubitare se l'arte d' acquistar danari è la medesima col governo
medesima col governo di casa, o parte d' esso, o s'ella gli sumministra
e sappiate che, a volersi lusingare d' effettuargli, bisogna tenersi basso bene con
cassola, 2-123: il brusco cambiamento d' itinerario effettuato dal mulattiere mise fine ai
morte di francesco maria, duca d' urbino. de sanctis, iii-92: le
iii-218: venne [cesare] a casa d' amiclate, e tanto venne effettuosamente
perché costoro, con più vera nobiltà d' animo, non si fanno eglino, non
chiede che io possa esserle raccomandatore efficace d' un suo scritto che amerebbe vedere pubblicato
in esclamazioni sulla squisitezza de'cibi. d' annunzio, v-3-45: il comando ha da
, fiorita, efficace, evidente. d' annunzio, v-3-73: tra lo storico e
pomice » l'aveva definita il professore d' italiano -una definizione non molto nuova ma
dovere: / e se chi dice sarà d' amor punto, / dirà più efficace
inquietudine di non disgustare l'imperatore. d' annunzio, iv-2-451: il suo gesto
generosa e di bontà efficace, parve d' improvviso infondere nel mio spirito una specie
e però sanno tutti gli argomenti efficacissimi d' ogni cosa; e però ti pare miracolo
di foco e soggiacere alla minima. d' annunzio, v-3-18: bisogna aver comandata
in alcuni casi la loro efficacia. d' annunzio, v-3-38: le torpediniere possono
v-3-38: le torpediniere possono oggi essere d' efficacia grandissima contro le offese nemiche,
lucrezio e da vergilio ciò che era d' ennio. bocchelli, 1-1 * 431:
se alle idee si togliesse la prerogativa d' irritare e di scandalizzare, perderebbero di
cavalca, 16-1-58: dell'efficacia del parlare d' antonio. zanobi da strato [s
modi. sono alquanti i quali sono abbondanti d' intendimento e di modo di parlare.
del dire, ma non hanno sottigliezza d' intendimento. castiglione, 209: sopra
e l'altro verso ponente a piè d' un faggiottolo segnato. = dal
ec. che risparmierebbe molto di quello d' oliva, di cui si potrebbe accrescere
erger vago fagian non lunge scorge / fuor d' una macchia la purpurea testa. olino
e savorevili frutti gustosi avete già in d' el giardino di pacie...!
, lxvi-1-112: per ensalata, estremità d' ucelli, / sì comme di fasciani et
. cipriani, 11-1-239: il filetto d' orso al madera era squisito -i fagiani
nieri, 187: salvo di rubare e d' ammazzare, era il primo a tutto
il maschio è quasi matto: dalla cima d' un tronco d'albero ove si è
matto: dalla cima d'un tronco d' albero ove si è stabilito, ed al
. gadda, 6-22: vivendo sott'acqua d' appetito e di sensazioni fagiche in genere
. di legno di faggio. d' annunzio, i-44: le semplici figlie d'
d'annunzio, i-44: le semplici figlie d' eleusi, / cinte di spicei
portano un pen duta corimbo d' ellera / misto di candide rose di maggio
, che un buon giuoco in mano d' un tristo giuocatore è come una perfetta
è come una perfetta spada in pugno d' un poltrone. firenzuola, 759:
? -voi farneticate, signor conte d' almavilla: chi vi ha fatto bere
non nasce ne'nostri paesi, come d' un'altra sorta oltremodo grande, che viene
un'altra sorta oltremodo grande, che viene d' armenia. ne sono degli schiavoni e
. gemelli careri, 1-iv-89: per mancanza d' orzo, i cinesi danno a'lor
ed altri erbaggi da pastura; / d' asini, porci e buoi proveda il dente
fatica, a detta degli accademici, copriva d' onore immortale la loro città, come
forma onde la spezie si mantiene / d' ogni animai, ve'che son duo fagiuoli
eran, dice catullo, sì veloci / d' aver per nulla degli uccelli i voli
de'fagiuoli, / noi n'abbiam d' ogni ragione, / e de'ceci ancor
belli al paragone, / che son buon d' ogni stagione. panciatichi, 102:
viaggiato a solo; / ed ho d' amore sofferta la fame: / or vedi
marzaiuolo, / granchio nato nel fondo d' uno avello, / bazachio, pregno
, / col viso in mezzo a guisa d' un fasuolo? berni, 20-2 (
e tassi. allegri, 234: d' un viso di fagiuolo, / che non
. gadda, 550: in quella stagione d' amore la sua voce era ancora voce
singolarmente velata: come se la pellicola d' una mandorla... o qualche
eo moragio doglioso sanza faglia. cielo d' alcamo, 175: quisso ti 'mprometto sanza
lo giorno / e 'l mar batte d' intorno / san faglia si convene.
, 79: questo mondo è un giuoco d' ombre: / faglia a danari
di fuori; e se fu consiglio d' alcuno, fu di francesco vettori, perché
non diamo loro il mezzo appunto / d' ogni cosuzza, guai a noi! o
a firenze. panciatichi, 223: procurerò d' pnorar me stesso in servirla dei libri
iacopo di giuliano di raugia a dì 26 d' aprile s. iij pie.
si dimenava tutta senza conchiuder nulla. d' annunzio, v-3-226: da quel fagotto
su l'erta aveva brandito la « piccozza d' acciar ceruleo ». panzini, iv-245
pananti, i-50: poscia più rosso d' un gambero cotto, / inferocito peggio
un gambero cotto, / inferocito peggio d' un leone, / disse: ella faccia
non c'è né pietà né remissione. d' azeglio, 2-230: fate fagotti,
garzoni, 1-849: afranio pavese, uomo d' ingegno mirabile, ne compose un detto
fogazzaro, 5-173: si udirono i remi d' una barca che veniva da porlezza,
e de'figli e de'padri in breve d' ora / fece il dente sanguigno aspra
sua pochezza con gran copia di gale e d' ori. -pelliccia della faina.
; e di fuor vestio la pelle / d' un bigio lupo; e sopra,
le centomila copie del suo vocabolario. d' annunzio, iii-2-147: taluni sono imberbi e
imprecazione. pananti, i-108: sangue d' un rospo! pelo di faina! /
tassoni, 3-66: dietro a l'insegna d' una barca a vela, /.
alvaro, 8-127: il masso, d' una ventina di tonnellate, legato e
gr. cpàxocy ^ -ayyoz 'tronco d' albero '. falanga2, sf.
gr. cpdcxay£ -ocyyo <; * tronco d' albero '. falangaggio, sm
usavano mettere in una falangia otto migliaia d' armati. livio volgar., 5-177:
, con la quale particolarmente gli eserciti d' alessandro magno fecero così grandi e meravigliose
somiglianza col terribile moderno 'quadrato'. d' annunzio, v-2-516: poggiai i gomiti,
mila, e ch'era / una falange d' uomini famosi. metastasio, i-365:
, i-365: abbastanza finora / versò d' indico sangue il greco acciaro. /
344: l'allegro vincitor con l'ale d' oro, / tutto dipinto del color
e le falangi / popolose di pesci d' ogni sorta / dirò. p. verri
di mosche non mi lasciava quieto. d' annunzio, i-895: pe 'l bianco mare
e mille appariran e mille ardenti / d' essercito divin falangi e squadre, / risplendendo
/ risplendendo là su di luce e d' armi. mamiani, 1-156: nei lenti
stelle. pallavicino, 1-4: procuri d' intessere a lei ghirlande trionfali ne'propri
astri. monti, x-1-144: questa d' insania tutta e di peccato / tenebrosa falange
scopa mattinale delle vie / biancheggiano falangi d' ali morte. -letter.
in lenta fila tornino alle celle. d' annunzio, iv-2-851: le nuvole si disponevano
parini, giorno, ii-1162: quindici nere d' ebano girelle / e d'avorio bianchissime
quindici nere d'ebano girelle / e d' avorio bianchissime altrettante / stan divise in due
falangi più libere, più volonterose. d' annunzio, iv-2-870: per qual segreto
dal gr. cpàxay£ -ayyoc, 4 tronco d' albero '. falangèridi, sm.
termina il dito e porta l'unghia. d' arzo, 265: il dottor gori
. - anche al figur. d' annunzio, v-2-296: dietro la dilochìa e
v.]: 'falangio', genere d' insetti della famiglia de'ragni che ha le
la sua pelliccia, detta 4 opossum d' australia ', è abbastanza pregiata.
era giunto l'ordine di prestare servizio d' onore alla stazione di mentone.
periodici popolari, i-297: il vero sistema d' associazione e la vera organizzazione del lavoro
numero ingente di appartamenti; grosso fabbricato d' abitazioni; caseggiato popolare (e ha
un valore spreg.); agglomerato d' edifici. -anche: albergo, pensione in
due vecchie matrone. ma nella stanza d' un collega eccentrico... stavano a
non ho mai capito come lo spirito d' un falansterio puritano si conciliasse con l'
giamboni, 7-163: la falarica a modo d' asta in uno forte ferro si ficca
e con arcieri, / che levi d' affacciarsi ogni ardimento. caro, 9-1106:
la fida / lorica di due squame e d' or contesta / non lo sostenne.
non potea sì franca testa; / d' una crudel falarica fu d'uopo,
; / d'una crudel falarica fu d' uopo, / poiché figlio d'un monte
fu d'uopo, / poiché figlio d' un monte era quel topo. n.
, l'esostre e i tellennoni. d' annunzio, iii-2-104: la falàrica / brucia
falàrica * arma 'lanciata dalle torri d' assedio: deriv. da fala torre di
. v.]: 'falaropo', genere d' uccelli dell'ordine de'pinnatipedi, distinti
, / per tetto della casa alta, d' abete. d'annunzio, iii-2-150:
tetto della casa alta, d'abete. d' annunzio, iii-2-150: otri, riempiremo
bighe di falasco altissimo e larghi fossati d' acqua. montale, 79: un
e ci ho messo frangia di merli d' argento che fanno più figura. d'annunzio
merli d'argento che fanno più figura. d' annunzio, iv-2-101: comare, guardate
al mantello di cavalli e al pelame d' animale o all'animale stesso):
corame rosso, nero e falbo con filetti d' oro. dottori, 1-109: passa
stalloni in corsa inalberati al salto. d' annunzio, i-707: la ripa di pioppi
, / e più e più si mostrano d' attomo / per troppa luce, le
da buon volere e da giusto amore. d' annunzio, ii-4i2: l'ugne /
persona di giudice dee egli vestire persona d' amico, e guardare che sua persona
chiama falcastro a ciò che tagliasse spine d' un certo luogo e diboscàsselo. d.
zappe, e ronche, e falcastri. d' annunzio, iii-2-50: lo segue la
compiuto correndo da altri quadrupedi. d' annunzio, iii-2-296: sùbito su tanche /
, rientra nell'ombra, si colora d' acqua marina, piglia il lustro della perla
elefanti, de'carri falcati, e d' altri riscontri inusitati, che le fanterie romane
sui cinquanta, dalla gran fronte piena d' anima, dal profilo falcato, dagli occhi
volontà veemente e di umorismo bizzarro. d' annunzio, i-592: or n'
primier, ch'imago han quasi / d' umana orecchia e di falcata luna, /
struttura. 3. geogr. falcatura d' equilibrio: il profilo arcuato che assume
monti, 18-767: le destre / d' acuta falce armati, i segatori / mietean
. pascoli, 358: sembra l'oscurità d' un temporale / che fa fuggire con
falci in pugno / le villanelle. d' annunzio, iv-2-49: passava la falce al
fienaia / muove come una grande ala d' amore / che abbracci sussurrando l'erba in
ha adoperato la falce fienaia e ha fatto d' ogni erba fascio nel prato matto e
550: falce martello e la stella d' italia / ornano nuovi la sala.
sul cader del sole. -lama d' acciaio appuntita, ricurva. cellinì,
diaboliche. milizia, iii-216: carri armati d' ogni banda di falci, con una
di diana casta, / la grossa mazza d' èrcole possente, / la falce,
cosa in avvenir fu pura. relazione d' inghilterra, li-8-502: avendo un'immatura
del padre, venne alla luce postumo d' otto giorni. parini, v-50: ma
sì dolci promesse? / o quai d' atroce grandine furor / ne sfregiano il
mai, che il gran colpo sospenda. d' azeglio, 4-ii-341: le cose decrepite
a centuripe, per tutto il contado. d' annunzio, i-442: la morte,
il carcame della morte siede sul coperchio d' un gran tumulo, vociferando; e
figuratevi la piccolissima falce di venere inghirlandata d' una chioma, che se le sparga e
. pascoli, 102: ecco la falce d' oro all'orizzonte: / due nere
/ indi non so che candido. d' annunzio, i-196: o falce di luna
brilli su tacque deserte, / o falce d' argento, qual messe di sogni /
campi seminati cresciute le biade e'grani d' aspetto d'ubertosa ricolta vicina alla falce
cresciute le biade e'grani d'aspetto d' ubertosa ricolta vicina alla falce, in
nel contado di firenze, vennono diluvi d' acque, i quali guastarono molto grano
: a roma era ripreso l'imperatore d' aver messo (dicevano) la falce nel
(dicevano) la falce nel seminato d' altri. magalotti, 24-223: sento che
incontro il diavolo con la falcellina. d' annunzio, iii-1-719: al saccomanno falcétta
. pascoli, 370: la falciola d' oro / brillava in cielo e ricadea
, 351: così vi dia dio grazia d' avere un pria- pone grande per il
2-32: il silvano ha il suo ramo d' albero, il falcetto ed intorno a'
e di natura segaligna, segno manifesto d' uomo aggressivo e pervicace. 2
dentro l'aria dolce ch'odora / d' un tiepido odore di fieno. / c'
/ quel falcetto con qualche stella. d' annunzio, v-2-694: è l'ultimo
filo di bagliore, l'affilatissimo taglio d' un falcetto logoro dall'ar- rotìo.
. govoni, 2-27: con quel mannello d' oro al fianco / e il falcetto
chiesa, 5-137: il maestro, armato d' un gran falcet- tone, sceglieva qua
e là nel bosco i più bei rami d' agrifoglio, di tasso e di pino
, squittivano su per la roccia. d' annunzio, iii-1-141: migliaia di falchetti
le ragne, / che già più d' un falchétto entro appannocci. guerrazzi,
e gettarli tra quelle povere rondini. d' annunzio, iv-2-253: si voltò come un
, /... / la voce d' orco, il naso di falchétto. ojetti
cecchi, 9-81: progettava un nuovo modello d' argano 0 di bombarda, un falciante
0 di bombarda, un falciante carro d' assalto. -andatura falciante, passo falciante
un'esposizione, o ispezionano la compagnia d' onore allineata. falciare, tr.
trifoglio, veccie, timi, mente. d' annunzio, i-i7: 1 mietitori curvi
talvolta capace anche a falciare la vita d' una generazione. carducci, iii-13-m:
nelle campagne della messe umana falciata. d' annunzio, iii-2- 1123: la sua
anni, bellissimo, falciato dalla morte d' improvviso. baldini, i-754: il
) o da scariche di artiglieria. d' annunzio, iv-2-1255: i battaglioni falciati all'
nel ventre penetrò lo stocco, / d' un fiero colpo di carlon cartari, /
il sol più bolle, / taglia oceani d' ariste il falciatore. lorenzi, 1-131
i bovi, che muggian sommesso. d' annunzio, iv-2-53: da lontano, dalle
, una trebbiatrice che era un mucchio d' ossa,... e una
irradia sulle nostre contrade lunghe folate sapide d' erbe e di gore. comisso, 12-153
parte. lalli, 6-124: sforzavasi d' ascondere il sembiante, / di cui sì
. fagiuoli, i_6_393: la moglie d' un dottore con un soldato 'non bene
pratolini, 10-278: le maestranze, minacciate d' ulteriore falcidie, avevano occupato la gali
che ha l'impero de tonde. d' annunzio, 11-86: in tutte le vie
viti). inventario di alfonso ii d' este, 1315: falcinello con le
tutto dorato, e fatto a somiglianza d' uno sprone da pasta, colla falcinèlla
bestie. inventario di alfonso ii d' este, 3176: falzoni vecchi.
, sottili e flessibili, della figura d' un falcione da segar il fieno, ma
ove cap- pasti i fasci, / d' un colpo sol le barbe ne recida.
falco meditante il salto / a piombo. d' annunzio, i-i7: il bufalo guata
affoga / la testa levò; / d' intorno girò / quegli occhi di falco.
lor superba maschera, / gli ammassatori d' oro, i falchi umani / passarono,
4. spreg. falcàccio. d' annunzio, iv-2-26: egli se ne stava
i-7: un giorno sopra l'isola d' arno egli giva a falconare. pascoli,
il re di falconar nel greto / d' un grande fiume, sul suo bel
falcon straniero, / ch'errando van d' intorno a questo monte, / fan
, niii- 1046: il falcone è d' acutissima vista e grandissima velocità nel volo
instigar la rabbia e il morso. d' annunzio, iii-1-644: io l'avevo lasciato
: io ti fo cavaliere e conte d' angrante, marchese di brava, falcone
nella costruzione navale in legno). d' annunzio, iii-2-177: le travi affrontate in
sovrano, che l'aveva caro più d' una cittade. g. villani, 9-33
popolo, andando a falcone in isola d' arno a cavallo sanza guardia con suoi falconieri
leone, / e gli occhi avea d' un pellegrin falcone. equicola, 337:
»); ma si tratterà piuttosto d' una etimologia popolare. falcóne2,
e in là fiutando coi musi bassi. d' annunzio, iii-1-596: ho letto il
, 291-23: et cussi facendo fatto d' arme, sopraionze assai più gente de'fiorentini
, ad attaccare nel piano il fatto d' arme. montecuccoli, i-123: i falconetti
corsia e di falconetti dalle sponde. d' azeglio, 4-102: in cima v'era
, rete e leopardi, e modo d' andare alla struzza, a can da rete
dante, 43-20: levasi de la rena d' etiopia / lo vento peregrin che l'
, 13-i-240: la terra si copria d' orrido velo / e le falde di neve
verrà successivamente urtata da una falda sottilissima d' acqua, che vi arriva di nuovo
smembrar le cosce che di doppia falda / d' adipe ricoprirò, accumulando / sovr'esse
sottilissime falde che i toscani dicono ostie. d' annunzio, iv-2-762: il suo viso
ii-333: argilla viscosa lavata da falde d' acqua continua. gozzano, 921: la
petrarca, 146-5: o sol già d' onestate intero albergo, / torre in
gradita fiamma, perch'eterno duri. d' annunzio, iv-2-964: lunella dalle dita di
, 14-29: sovra tutto 'l sabbion, d' un cader lento, / piovean di
sul colmo delle tagliatelle fumanti, color d' oro. govoni, 2-96: [le
ricche sopravvesti e l'armadure / arabescate d' oro e gli elmi fini / cadono a
cinge, / né in tutto 'l mar d' europa, / terra non copre il
passato il tuo tempo, / squama d' acqua falda di vento / perdono la veste
strisce di panno, di gallone o d' altro, fermate ima per parte dietro
e leghe / in più guise si fan d' ogni metallo. / di sette falde
stati picciol tempo dipoi sommersi in un diluvio d' acque. ojetti, i-579: luca
si scontromo in un filone di pietra d' albazzano durissimo, grosso di falda più
albazzano durissimo, grosso di falda più d' una canna e mezza. idem, i-187
695: generasi la sua miniera [d' oro] tra varie spezie di pietre
acuto del carrettiere, / o romor d' acque serrate e cupe / sotto la
riarsi / cala il pastore per dissetarsi. d' annunzio, iv-2- 479: si
tendini che invigorivano i pollici gemmati, d' un'unghia rosea, distinta alla radice dalla
a qualche falda di calcare in modo d' allungare i piedi verso sud. piovene
. vittorini, 5-180: due falde d' acqua s'erano aperte e si alzavano
sua sparse per tutto, / non d' oro e non d'argento, / né
tutto, / non d'oro e non d' argento, / né di velluto o
distempre / quel pensier che del ben d' altri ha dolore. alfieri, v-2-515:
pure il bel gusto trovarsi alla sfalda d' una montagna che arde, in una campagna
vi svolge, al di sopra, d' intorno, le sue cime e le balze
un toro, / lontano, alle falde d' un colle, / tracciavano un solco
falde del soprabito un pò malandato. d' annunzio, v-3-104: il mazzamurello ruzzante
in dir si ponea / di color d' ametisto, e sparsa a fiamme / lucidissime
ametisto, e sparsa a fiamme / lucidissime d' or pomposa veste, / che tra
, ed alle civili instituzioni alla dimensione d' una livrea, sotto le falde protettrici
, sotto il sinistro fianco, / d' un velo sottilissimo contesta / d'azzurro
, / d'un velo sottilissimo contesta / d' azzurro e d'oro; e,
velo sottilissimo contesta / d'azzurro e d' oro; e, fra purpureo e bianco
si dilata, / morde con dente d' or fibbia gemmata. sagredo, 246:
stava dal mio destro lato / tutto vestito d' onorate falde. guerrazzi, ii-80:
-figur. abito morale. d' aragona, 23-1: altissimo signor, ch'
un paio di leggierissime piatte, coperte d' un vermiglio sciamito, guarniti di quanto
arco a caso, e ferì il re d' israel fra le falde e la corazza
fra le falde e la corazza. d' annunzio, v-3-195: stava costui discinto,
falde, e sono molto bello. d' annunzio, iii-2-50: armato d'un piastrone
bello. d'annunzio, iii-2-50: armato d' un piastrone il petto, d'una
armato d'un piastrone il petto, d' una coltella il fianco, d'un lungo
petto, d'una coltella il fianco, d' un lungo ràffio la mano, il
lungo ràffio la mano, il capo d' un elmetto con creste e falde foggiate a
volendo comprare una pezza di raso o d' ermisino, la fa cavar fuori di bottega
12-2-448: calamita bianca con fal- doline d' amianto. -vezzegg. iron.
(v.). = voce d' origine germanica; dal frane, falda '
molte pietre, come della lavagna, e d' altre, le quali paion composte di
dura faldata, cioè che sopra è d' un colore, e sotto d'un altro
sopra è d'un colore, e sotto d' un altro. s. maffei,
pezzi, i quali s'ungono con oglio d' oliva e con un poco di lissiva
, frode, imbroglio. f. d' ambra, xxi-n-76: io ho fatto a'
n. 6). f. d' ambra, 4-24: egli è forza,
3. cotone cardato per imbottitura d' abiti. guerrazzi, iii-176: se
: risplende sopra la corrazza imbelle / d' ostro e d'oro la tonica contesta.
la corrazza imbelle / d'ostro e d' oro la tonica contesta. / maniche
belle / fregia un ricco lavor d' aurea tempesta. / di verde seta è
spazio / striscian faldiglie di velluto e d' ostro. 3. dimin.
e cinto il crin di gran tiara d' oro, / grave compone a la grand'
, / e la corazza ch'era d' ozal fino / fende e ismaglia faldoni e
e va pur ricordando quanto sia / d' antica stirpe e la genealogia. berchet
, calcate, osterie, / stuolo d' imbriaconi e genti ghiotte. -agg
biringuccio, 1-49: si debba cercar d' abere pietra... morta faldosa
storti nelle gambe pascolavi / ne'gioghi d' ida faldosa, selvosa. falduto,
spezie. targioni tozzetti, 12-6-154: d' animali vi trovai solamente certe falene,
. disco o borchia di metallo o d' avorio, con sculture o intagli, che
plinio], 217: faleride sono uccelli d' acqua in seleucia de'parti et in
stilla del suo falerno / in una coppa d' attica fattura / che le porgea con
sapeva più i fatti suoi che quei d' altri. tassoni, 3-40: una
nelle opere di arginatura di un corso d' acqua, in una diga e, in
da una ora all'altra fanno falle d' acqua in quantità; e molte volte interviene
risentono in un punto, corre risico d' acqua grande. d'annunzio, iii-1-818
punto, corre risico d'acqua grande. d' annunzio, iii-1-818: -passami con la
banti, 8-210: una gran macchia d' umido nel muro denunciava una falla nel
. -spiraglio, varco. d' annunzio, iv-2-1281: l'effige dell'ulisse
, di meccanizzazione, di oblio, d' istintificazione, che gli psicologi hanno proposti
il saldo di quel po'di freddo e d' appetito che aveva per quindici giorni patito
: o mondo « innondo, che d' onne ben m'hai mondo; / o
, / vedea che donne la covrian d' un velo. idem, par.,
quel tragico disse: la gloria in migliaia d' uomini nulla esser altro che grande enfiamento
uomini nulla esser altro che grande enfiamento d' orecchi. boccaccio, i-42: o
, i-83: la conchiglia, / d' arte fallace dono, il roseo tinse
/ con eterne facelle, / memoria d' un fallace e falso toro. monti,
quei morti che una consuetudine americana para d' un postremo e fallace incarnato.
a osolare: / ché non hai termen d' un anno, néd un'ora pòi
frenesia son debolezze, / fallaci sogni d' animo imprudente, / cercate ove non son
fallace. bocchelli, 9-280: merci d' occasione, partite di roba proveniente dalle
le zatte] per lo più sono d' ottimo sapore, e manco fallaci che non
; e cruda era la fame / d' ogn'intorno, e le ville erano in
; / com'era allor che improvvida / d' un avvenir fallace, / lievi pensier
dee l'uomo troppo allegrare, né d' aversità troppo turbare, perocch'ell'è
le tuo divine e chiare scorte, / d' ogni fallace corso guida e freno.
che per lung'uso / si nudria d' uman sangue, entr'il fallace /
/ ravvolgimento avea stanza e covile. d' annunzio, v-2-63: ed ecco la
, che fra dubiosi scogli / or d' un oscuro e or d'un chiaro lume
scogli / or d'un oscuro e or d' un chiaro lume / vedi tran- scorsa
il saluta da lunge in lieto grido. d' annunzio, i-213: ma il mio
, che copriva un incendio devastatore. d' annunzio, v-2-763: una umetta lacrimatoria
: / io me ne vo in terra d' egitto ». fiore, 16-14:
tutte hanno detto contro al seggio / d' ogni pastor per lor vita falace.
i giudizi umani, se ben sono d' uomini prudentissimi e di gran discorso,
. alfieri, v-2-760: non credo d' andare in inghilterra per quest'inverno;
suoi presentimenti non erano fallaci]. d' azeglio, 1-80: il giudicare l'uomo
azeglio, 1-80: il giudicare l'uomo d' un'età secondo le idee d'un'
uomo d'un'età secondo le idee d' un'altra, è il più fallace ed
ardisce / fidare a fragil fil d' aerea fune, / con la morte scherzando
, perché fallacemente era ritornato al castrocampo d' anibaie, come è detto. diodati
o mondo tutto pieno di fallacia e d' inganni, or chi può viver in te
? garzoni, 2-82: la fallacia grande d' ulisse, spergiuro e mancatore di fede
inglese, in francese ed in tedesco. d' annunzio, iv-2-868: i suoi pensieri
ornai il tempo delli errori; abbastanza d' ogni altra conobbi la fallacia. 2
, e la paraula di dio vita d' anima è. cavalca, i-48: se
; / l'annel che le schivò più d' un disagio / tra le rosate labbra
cadere in questo errore non per manco d' animo, ma per fallacia di lusinghe.
fallacia di quest'opinione risalterà agli occhi d' un indifferente esaminatore dei veri rapporti tra
rovani, i-571: 1 medesimi sostenitori d' essa [tortura], a forza di
oh! oh! non sono tutte d' una fatta. -non son già d'una
tutte d'una fatta. -non son già d' una appa- rienzia; ma sono ben
appa- rienzia; ma sono ben tutte d' una natura. -gran fallacia pigli.
: ma pur, qual dissi, d' ogni grave oltraggio / che offosca di no-
senza mai far loro gustar l'acutezza d' una sola dimostrazione, onde il gusto
medesimo strumento abbia fatte molte sperienze. d' annunzio, v-2-693: ero per sorvolare tutti
lingua, in questa esamina fa mestieri d' eccellentissimo e di giusto giudice: perché il
. bisticci, 3-10: il fratello d' alamanno era stato grandissimo mercadante, e
linguaggio degli scolastici). cecco d' ascoli, 4188: oh quanto distinguendo nasce
che egli mediante questa divisione mi par d' avere in non so che modo molto conosciuto
purgare l'architettura. nuovo giornale letterario d' italia, xl-623: bacone da ve-
tanta fede, ch'è stimato degno d' essere udito. -a lui basta ben
bartoli, 28-276: or da una bocca d' oro (che tanto suona in nostra
e questo voglio provare per forza d' arme contro a quale barone si sia
l'altrui fallimento, / di mal dire d' altrui avria dottanza, / per la
, vano / mondo crudele e pien d' ogni falanza, / se non correr al
che ci fanno / privi del cielo e d' ogni buona usanza? -fare,
ingannarsi, fraintendere. rinaldo d' aquino, 103: leanza / le porto
in tale sicuranza, / ched eo d' amor facia il meo talento: / e
e mancò troppo, al suo parer, d' onore. 2. difetto, mancanza
in usanza / l'altre di 'nchieder d' amare! / ch'io inchiedesse lui
amare! / ch'io inchiedesse lui d' amanza, / ché m'à tolto lo
.. mi più bella / gioia d' amor fina, / tu c'avanze -per
la 'ncomincianza, / ché m'invitaste d' amore, / non guataste in fallanza,
-fallacia, falsità, doppiezza, intenzione d' ingannare; mancanza di fede.
se non fusse fallanza / 0 'mponimento d' arte / che dimostrasse exparte / altro
a un impegno. rinaldo d' aquino, 101: paremi che falli malamente
che ha fatto costruire a quest'uso. d' annunzio, v-3-793: ditemi voi,
e sì ben falla, / che invece d' arrossir gliel'incoralla. goldoni, iv-96
: se 'n ciò fallassi, / colpa d' amor, non già defetto d'arte
colpa d'amor, non già defetto d' arte. casti, 4-20: coraggio,
/ colgon di vaga pastorella il viso. d' annunzio, iii-1-581: ho sentito le
', * fallire 'l'abbia d' 'errare ', e tal volta ancora
a. f. doni, 2-142: d' un bel forestiere, innamorato di laura
cui poter falla e desiderio avanza. d' annunzio, iii-2-195: se l'occhio falla
: non si voglion porre magliuoli pur d' una schiatta in tutto 'l posticcio; acciocché
non si perda del tutto la speranza d' aver del vino. crescenzi volgar.
in riserva, che possa servire al bisogno d' uno o due altri anni, talmente
purg., 9-121: quandunque l'una d' este chiavi falla, / che non
chiaro e terso come uno specchio. d' annunzio, v-2-692: nel mio stile
alcuna cosa nel mio dir fallassi: / d' andare ad roma i'ò grande disianza
federico ii, 159: la fiore d' ogne fiore / prego per cortesia,
io so che tu m'hai fallato. d' annunzio, v-2-655: ora penso che
io me ne scordai; ma mi sforzarò d' emendar con queste quel tanto ch'io
morto, non li si'imputato a colpa d' anima. -fallare di poco:
che non cagionasse in un'altra estremità d' italia un più importante cambiamento.
1-6-34: non fallò il colpo quel segnor d' an- glante, / ché proprio a
, ognor gli falla / il pensier d' incontrarla. -fallare il piè d'una
d'incontrarla. -fallare il piè d' una staffa: uscir dalla staffa
ariosto, 26-116: che fa che d' una staffa il piè gli falla.
convenesi ch'eo dica / lo tuo fallar d' onni torto tortoso, / non però
/ ma per fame cruccioso / chi d' amor per innanzi si notrica. busone
en suria, / non empirìa la briga d' onore; / morìa a dolore che
, / e non teme peccato / d' avistar suo mercato, / né di cometter
colpa, peccato, vizio. rinaldo d' aquino, 102: altrui ingannare è gran
o parola offensiva, ingiuria. rinaldo d' aquino o galliziani, 437: se fai
maestro alberto, 147: e beveraggi mescolati d' erba, / e incantati da sua
trascurare il proprio dovere. rinaldo d' aquino, 95: poi ch'eo son
eo son dato ne la segnoria / d' amor, che solo di piacere nato,
vegna in fallènza, / ch'io d' amar non dichino. 3. mancanza
, xli-1-457: col mezo dell'arciduca d' austria, spero d'aver a servire l'
mezo dell'arciduca d'austria, spero d' aver a servire l'altezza di questo
, 15: se poi cerchi ristoro / d' incessante travaglio, / stoppia o fieno
promessa. - anche assol. rugieri d' amici, 2-29: io t'ameragio /
collo bronzeo delle devote genuflesse i più rati d' occasione, per pochi soldi, in vendite
sbaglio non gli può mai esser cagione d' un danno finale. fogazzaro, 1-623:
in luogo del mondo si prezzavano / d' ogni sorte piaceri. = voce
convenienza dell'opera col fine risultante dall'unità d' un effetto da produrre, la limitazione
giardino piantaron l'ecloga picciolissima verga. d' annunzio, i-46: fra le tue
vide una allegoria fallica. un grido d' indignazione accolse questa sua ermeneutica. soffici
due del rito fallico, negli altri d' autolesionismo e d'illuminazione sacra.
fallico, negli altri d'autolesionismo e d' illuminazione sacra. 2. che
estratti da una melma marina, sorridenti d' un osceno sorriso, protendono le braccine
osceno sorriso, protendono le braccine cariche d' emblemi fallici nel loro universo di cristallo
/ ch'ai cominciar no mostri fior d' amaro, / poi scruopi tua malvagia
dritta fede / e senza fallisgióne. trattato d' amore, 22-14: il mi'buon
vi s'unì il mercato delle merci d' occasione, partite di roba proveniente dalle
involontaria, torto. rinaldo d' aquino, 95: venuto m'è in
lassare, / per perdenza, cantare d' allegranza. fatti di cesare, 286:
non fallire? -difetto, situazione d' errore, di colpa. chiaro davanzali
trovo tanto fallimento / che due parti fecete d' uno core, / da voi mi
ed involpiti cuori / passa il valore d' ogni mercanzia. 3. mancanza,
/ amor che cosa sia, / e d' onde e come prende movimento, /
: ebbono grande persecuzione; e molte d' altre buone compagnie di firenze per lo fallimento
ed è adiutato da ognuno cadervi. d' azeglio, 2-344: le cose d'italia
. d'azeglio, 2-344: le cose d' italia, per me, somigliano ora
pea, 1-415: quando non vanno d' accordo, gli sposi borghesi, si dividono
se fosse necessario un fallimento, prima d' entrare nella nuova vita tutto nuovo dentro
giuridico di 'dissesto finanziario, condizione d' insolvenza '). il termine s'
ma te stesso riprende, / e d' altrui ti difende. guittone, xlix-70:
ho fallito e non mi lamento perché so d' aver fallito; vorrei però che dal
fallito; vorrei però che dal fallo d' una volta non si traesse argomento d'
d'una volta non si traesse argomento d' una penitenza perpetua. bocchelli, 1-i-189
la madre anche, rigorosa, fanatica d' onore e odiatrice delle ragazze che fallivano.
specialmente severino, che mi lasciò credere d' aspettarsi molto da me, per non
, anche il dolore è sommo. d' annunzio, i-131: né la speme fallisca
i quali siccome dotti non son usi d' ingannarsi, e come buoni non son
, e come buoni non son usi d' ingannare. pertanto, se in queste due
conosco, ho una penetrazione infinita. d' annunzio, v-2-225: non falliscono mai
: men danno fora / de la morte d' un omo, sì éom'io,
, basso, / ch'un sol punto d' onor foste fallita. dante, inf
ufficiale è fallita e dà l'impressione d' un continuo oltraggio a dio.
colpì nel bel mezzo lo scudo. d' annunzio, iv-2-340: partì qualche parola
iv-2-340: partì qualche parola ingiuriosa. d' un tratto wanzer afferrò un bicchiere e
/ se ad uom, che tanto avea d' arredi vivo, / fallisse un drappo
smascherator di storia, / un creator d' orrende / romantiche leggende. b. croce
la lena, / di sé e d' un cespuglio fece un groppo. ovidio volgar
e per la stracchezza e per lo attraversamento d' ima fossa dove gli fallirono i piè
stigliani, ii-257: arrivossi al canale d' una cisterna, dove, fallendo a
i quali erano stati i maggiori mercatanti d' italia. velluti, 30: di
e punirlo di quanto avea fallito, / d' aver tolto a una donna il suo
errore, ingannare. mostacci o rugieri d' amici, 422: ben vive morendo
padri è men crudo il rammarico / d' aver fallita l'alta meta: attingerla
tutta la campagna furono distesi a furia d' archibusate, senza fallire il colpo. d'
d'archibusate, senza fallire il colpo. d' annunzio, iii-2- 80: la
ii-566: questi viaggi delle anguille, d' andata e ritorno, si dice,
. cieco, 9-5: o popol d' error carco, / come oggi falliran
che siede sui cerchi divini, / e d' adamo si fece figliolo; / né
, signori pietà del miserando / strazio d' italia! il suo fallir fu molto,
: / se la ferocia ha modo / d' inferocire, / l'inganno d'ingannare
/ d'inferocire, / l'inganno d' ingannare, / il fallir di fallire.
o dei sensi). iacopo d' aquino, 2-6: ma non ch'eo
i ch'ingiuriosa e cruda, / d' ogni virtute ignuda / la trovo,
no rimaso è che membra en fassone d' omo, ché tutto l'altro è bestiale
s'eo fosse a mia guisa segnore / d' ogne terren riccore, i..
non è virtù, ma dura / necessità d' amor, misera legge / di fallita
e i re spergiuri, / e d' alberto la viltà. dossi, 656:
e tradito, ovvero fallito dal re d' alemagna,... non s'affidò
donde / il tuo fallito cor, nudo d' amore, / toglie 'n presto i
... era come la fine d' un fallito ammutinamento: così che invece d'
d'un fallito ammutinamento: così che invece d' una gita di piacere sembrava trattarsi d'
d'una gita di piacere sembrava trattarsi d' una deportazione in massa. sbarbaro,
come tutti / quelli che ci fioriscono d' accanto. -ridotto in cattive condizioni
lasciò un lotto / con due benefiziate d' infinito / valor e ciascheduna avea il
disfatti a due file come una corsia d' uno spedale fallito e ci spinse quasi per
alla fede ed all'officio i fuorusciti d' europa ovvero falliti, che erano fuggiti
vagabondi, baldracche, falliti, birboni d' ogni razza dell'europa, che colà come
asilo vanno a cercar ricovero e fortuna. d' azeglio, 2-487: il risorgimento d'
d'azeglio, 2-487: il risorgimento d' un popolo non può essere il risultato
con una partita di debito a carico d' arrigo di lamagna. de roberto, 20
desperazione e, per conseguente, resoluzione d' animo ad ogni fortuna. g. m
, 3-39: gente più che altro d' incornati, di muffiti e di stizziti,
scorressi; ma perché noi dal dì d' oggi siamo poveri imperatori falliti, ma
ed avaro, che navigava per conto d' un armatore mezzo fallito. -puzzare di
, tutti i monti, a riserva d' uno che rimane a chi tiene il
. come egli possa credere, dopo d' aver veduto per un lungo corso d'
d'aver veduto per un lungo corso d' anni la sua dottrina andata fallita, di
da rifiniti, / che alla vigilia / d' andar falliti, / si danno l'
iv-198: l'esemplare su cui ti scrissi d' aver poste le mire, mi è
in seguito che questo personaggio era tutto d' invenzione; e giova credere che il
preferito il ripiego di foggiarlo a quello d' apporre un delitto ad un personaggio reale
, i-434: saresti mai altro che figlia d' un falli taccio, morto di fame
guittone, i-10-87: e sse d' esse alcuna badasse ne lo schiavo suo
/ veggendo voi se n'è fuori d' erranza, / ché siete il proprio amendo
ogni fallo rio. alfieri, 1-313: d' uomo è il fallir; ma dal
parola sola... quell'aureola d' onoratezza distinta e quasi eccezionale, di
eccezionale, di cui ella sapeva pure d' aver, sino a quel punto, fruito
quel punto, fruito nel mondo. d' annunzio, v-3-240: hawi un solo fallo
riceveva né scriveva lettere: un fallo d' amore. -fallo capitale: delitto
scusa de'semplicetti / l'involontario fallo. d' annunzio, iv-2-1240: il cane era
là disteso, come aspettando il perdono d' un fallo. -con valore attenuato
tutto dannabile, e l'altro è d' ignoranza, e però in qualche parte
virtù per la somiglianza del vizio. d' annunzio, iv-2-499: non pur damane
11 vallo, / perché noi turbi d' improvviso marte / 'impeto o fraude
è la ragione in ciascun fallo che d' ignoranza proceda. sarpi, i-2-182:
fa chi copia da un esemplar sicurissimo d' ogni fallo. monti, ii-132:
della ronda o di qualche sentinella. d' annunzio, v-2-471: quella gente picei
esser che non avia fallo, / come d' arco tricordo tre saette. garzoni,
il fuoco che scalda e vivifica. d' annunzio, v-2-51: il gettatore non
non si serviva egli, oltre che d' esse leghe, di invemiciature speciali,
, nel cadere / batte nel fallo d' ogni speme fuori. -risultare vano,
fallo, / disse il circasso al re d' algier rivolto: / sappi, signor
fallo, non ci fu lo strappo d' una sola congiunzione, lo sgarro d'
d'una sola congiunzione, lo sgarro d' una sola coordinata e tutti i periodi si
quasi fosse stata sorpresa in fallo. d' annunzio, i-235: maestro, fu costei
còlta su 'l letto / in fallo d' adulterio. gozzano, 329: due,
stallo. guarini, 389: tutte monete d' oro: oh felice loretta! oh
5-60): dir li potrò: tenea d' angel sembianza / che fosse del tu'
che mai il mio cor tene / è d' averti voluto e voler bene. ariosto
in quella, ha commesso qualche fallo. d' annunzio, iv-2-696: tu sai essere
fede / a tua merzede, e presto d' ammendallo. tavola ritonda, 1-158:
? pisacane, ii-64: l'esercito d' annibaie era poco numeroso per dividerlo,
speranza, una previsione). d' annunzio, iii-1-542: guido bonatto..
fallo, / prese cupido, e d' uno strai gli diede / a venti braccia
gli diede / a venti braccia forse d' intervallo / sol nelli panni e giù appresso
e scappa, e io dietro senza perderla d' occhio! -imputare, ascrivere,
fatte e tal cavallo / da por d' origlia l'arti tutte in fallo. botta
labil così che tutte tore avviene / d' affogarsi a chi pone il piede in
trovasse una di fallo: tutte sono d' un pelo e d'una buccia.
fallo: tutte sono d'un pelo e d' una buccia. crusca [s.
io corro a morte, / come d' ogni suo ben l'alma si spoglia.
ogni suo ben l'alma si spoglia. d' annunzio, v2- 868: diedi il
deasi al suolo / vibrar tripodi. d' alberti [s. v.]:
: 'fallo', dicevasi anticamente l'imagine d' un priapo che portavasi processionalmente nelle feste
due mamme, ha un fallo etrusco d' oro. settembrini [luciano],
[l'arte dei cavallari] insegna d' assettargli tutte le sorti di briglie, come
fallofori', mimi che ne'teatri d' atene portavano turpi figure, che il pudore
a furore, tutta sia dissipata. trattato d' amore, 56-2: i * son
, qual perdi'per mia fallura. d' annunzio, iii-1-745: luce gioconda, /
el vedi volar come un uccello; / d' ogni poca fallura ha gran vergogna
de le fiamme, / paion drappelli d' anime beate. verga, i-35: venne
esilio resta / a spegnersi il falò / d' una povera festa. 2
falò di tutti gli altri, da que'd' omero giù sino a que'di sofifilo
rosello, acceso / e quattro some d' asino di scopi; / sicché ben tosto
faro, grande lanterna '(lo spostamento d' accento forse per influsso del gr.
dar quattro ad un falogia dal contado d' arezzo, ripulì un bestiai bastone,
esser l'ippocampo, che i pescatori d' aquileia e di grao chiamano faloppa.
cervello falotico, ma spiritoso, sospettò d' esser burlato con sì strana domanda.
che gli pervenisse, trasognava in avventura d' un personaggio falotico come lui, ed
le falotiche figure incontrate sul mio cammino d' allora. e. cecchi, 9-298:
nella maglia grigia non si ravviva che d' uno argenteo spagliettio sul giustacuore e nel raso
mutarsi della mia vita, / lo schiudersi d' un'ignita / zolla che mai vedrò
vedrò. moravia, iii-102: il lago d' asfalto tra i casoni falotici.
la sbarra innanzi a una porta. d' annunzio, i-244: clori attende ati.
viani, 10-153: la silenziosa fanciulla d' un altro pianeta mostra al collo un
amica, / che falsamente mi tentò d' amore, / s'è partita da
ribelli veri a dio ed al re d' avere imposta falsamente a noi la macchia
dai loro scritti, deve per religione d' arte e di patria cercare il vero che
morte, quanto fu canonizzata la fama d' uno ricco contadino falsamente in santità in
con finzione, con doppiezza. rinaldo d' aquino, no: amante è che ama
condiscendente, aveva sul viso un'espressione d' interesse cortese. moravia, v-295:
con la parola falsamente precisa, cerca d' illudere sull'assenza di ragione estetica che
destra, come se sollevasse una colonna d' aria larga quanto il palmo. moravia,
, 408: sempre i due si credean d' esser soli / nel tener que'discorsi
e il peso andava progressivamente calando. d' annunzio, iii-i- 925: il vino
un libro, iddio tei dica: / d' un iccase farotti un fio, ch'
. salviati, 19-34: -la notte usa d' andar rubando, / il giorno attende
per ben piacere al vostro signoragio / d' aver fermo coragio, / a ciò
. giusti, 3-42: chi crede d' esser furbo si falsa le armi da sé
furbo si falsa le armi da sé. d' annunzio, iii-1-717: non tien la
corrompersi, guastarsi, alterarsi. d' azeglio, 1-220: chi fa all'amore
vi fanno più nessun senso spiacevole. d' annunzio, v-2-316: mi sentii prendere
eucaristica che si falsò, il pane d' anima che si bruciò, il sacramento
migliaccio, / il qual non ebbe d' arsenico manco, / al quale i
: / giuri e spergiuri e falsar d' ogni parte! forteguerri, ii-198: ma
ti dismagare, / ca per null'altra d' amare, / amor, te non
29-44: poco più oltre, sette alberi d' oro / falsava nel parere il lungo
... sempre cade in sospetto d' aver in ciò qualche interesse, che gli
: che cara festa ch'è quella d' oggi! ah se non si fosse fatto
ima parete e sbattervi la testa. d' annunzio, iv-2-345: un uomo, un
fatto altretanto; / ma sì l'osbergo d' ambi era perfetto, / che mai
: promettono, a forza di sughi d' erbe o di sigilli sculti con istrani e
-mancare di fedeltà, tradire. rinaldo d' aquino, 103: ch'i'spero ed
usanza sia spessamente / che ti 'nfinga d' amare, / poi pare -a noi tre-
artigli] mi lasciava assai più righe / d' un libro di maestro di liuto,
di maestro di liuto, / e d' una stamperia di falsarighe. note al
: quando si sia preso l'abito d' adattar le pagine spesso bianche della propria
falso posto per uno buono e temerebbono d' usarlo per paura della corte, la
quale giudica li falsari, non si vergognano d' usare e d'avere falsa lingua.
, non si vergognano d'usare e d' avere falsa lingua. g. villani,
'l contrabbando. / meglio fora che d' arsenico / o di coni da falsario
bilance adulterate, / gli venne fatto d' esser milionario. de marchi, ii-60:
egli è un ladro e un falsario? d' annunzio, iii-1-419: avete protetto il
questi col testo allato, che più d' ogni altra prova convince il traduttor di falsario
sono: uno avvocato, l'altro capitano d' infanteria. carducci, iii-6-71: siffatto
124: sul principio, ho temuto d' esser vittima, con tutti gli altri
vittima, con tutti gli altri, d' una truffa spaventevole, d'aver a fare
gli altri, d'una truffa spaventevole, d' aver a fare con un'associazione di
371: lo sanno tutti che razza d' imbroglione, di ladro e di falsario
nell'anima / che un morto vuoto d' aria. = voce dotta, lat
circostanze, concetti); travisato. d' azeglio, 1-69: né [v'è
] libertà possibile senza la responsabilità legale d' ogni potere, d'ogni partito, d'
la responsabilità legale d'ogni potere, d' ogni partito, d'ogni associazione,
d'ogni potere, d'ogni partito, d' ogni associazione, come d'ogni individuo
partito, d'ogni associazione, come d' ogni individuo, ridotta in fatto vero,
, e da altri esecrato il dito d' un falsatore della divinità. berchet-borsieri,
, per lo più verso l'estremità d' una gonnella, o di veste da donna
che segate! che falseggiare! che parar d' elsetto! 6. cantare in
vari specchi. bonarelli, xxx-5-162: d' amorosi sospiri / fal- seggiatore industre,
... / chi si diletta poi d' ipocrisia, / vuole il falsetto.
strumenti musicali. valeri, 1-25: d' un tratto, dalla via /..
signoria, / ca lealmente m'avene / d' amar voi sanza falsia. pauuuccio dal
, più a tramontana, ava, capo d' un regno de'brami. vi è
grosse, siano falsificate; incrustate cioè d' una pasta di certe gomme, con
codici antichi sulla fede superstiziosa all'autorità d' ignoranti copisti... ad altro non
, 0 per malizia, sono cagione d' alcuno danno altrui, che sappiano che
in questi casi sono tenuti a restituzione d' ogni altrui danno e interesse. capellano volgar
né può essere più fatale a una società d' uomini, che quello di non cercar
tua così falsificando, / se fai d' alchimia intonaco alla pelle, / del
giacché il suo cinismo era rimasto piuttosto d' intelletto che di sentimento. b.
: alle dita, soltanto il cerchietto d' oro della fede; e ogni volta
di più, per darcelo nelle mani d' ora in poi? -sofisticato (merci
spende soperchio, e sta a rischio d' avere cosa falsificata. alberti, 297
9-290: nell'anno 1325, in calen d' aprile, si fece in firenze nuova
non fosse, io sarei pago dei grappoli d' uva, delle albicocche e dei fichi
falsificata dal poeta in questa supposta uccisione d' eraclio. foscolo, xvi-167: né questa
i-261: se alcuna femmina arde tanto d' avarizia, che all'amante dà se stessa
da nessuno sia tenuta amatrice, ma falsificatrice d' amore, e da congiungere alle femmine
di questa critica falsificatrice dell'arte. d' annunzio, iii-2-150: voi del sangue
per alterazione e falsificazione di codici. d' annunzio, iii-1-1154: l'aveva -a
1-i-538: la pietà religiosa divenne ipocrisia d' un ateo ambizioso; e finalmente l'
certi suoi non cessano di gridare e d' esaltare questo libro per unico di dottrina
essere ingannata; e sua condizione èe d' esaminare lo consiglio che dee tenere, che
lo qual fuor'esco / per pura grazia d' ogni falsitade; / gustando te,
stesso, così acuto nell'awertire le cause d' un fatto, non può avere obbliato
passioni e del linguaggio la violazione infine d' ogni verità, e non già la mescolanza
: questi epitafi non hanno grandi pregi d' invenzione o di ornamenti: uno anzi
per il march, di pescara, è d' una falsità di stile singolarissima, disconveniente
di qualunque falsità, una sapiente conquista d' effetti e di luce, ecco, in
suo disgusto fu privo di ogni amarezza. d' annunzio, iii-2-1063: parla, parla
mondo e dio servire / e dipartirmi d' ogne vanitate, / però che veggio
cosa e fame un'altra per animo d' ingannare altrui di alcuna cosa. tomitano,
quanto quella buona donna gloriar si possa d' amante e di marito; ché l'
ché l'amante ad una ora lei priva d' onore, con bugie guastando la fama
rivelare prette falsità a danno suo o d' altrui, onde... tentare una
uomo maligno! avete ancora tanto coraggio d' aggiungere la calunnia alla falsità, all'
ha due figliuoli, l'uno accusato d' omicidio e l'altro di falsità.
pregiudiziali. imbriani, 3-35: la ristampa d' un sonetto può costituire attentato alla proprietà
se è falsa, ed importa pericolo d' infamia, l'uomo se ne debbe scusare
corpo, quanto uno corpo fussi maggiore d' uno altro, tanto arebbe maggiore virtù,
: chiunque, innanzi a un'opera d' arte, domanda se ciò che l'artista
, io non riguardo a questo: / d' averlo fatto la loderei molto, /
un architetto avrà male intesa la fabrica d' un palagio, avendo preso errore nel disegno
. pisacane, ii- 139: cinse d' assedio martinengo, lasciando con questo falso
giudicar male e tesser ingannato denota debolezza d' intendimento. romagnosi, 17-189: la
più la speranza in lui, / che d' ogni pace e di fermezza è privo
/ chiamato amor, sollecita paura / fuor d' ogni dirittura, / volubile disio pien
ogni dirittura, / volubile disio pien d' ignoranza, / fanciullo detto se'per
folle credenza / a seguir poi falsa d' onore insegna; / e bramai farmi a
altri noi segna / di gemme e d' ostro; o come virtù, senza /
fa spesso inganno / l'ombra falsa d' onor, ché non nel tórre / toro
: mi aduggia, codesta luce falsa d' una commozione d'obbligo. moravia,
aduggia, codesta luce falsa d'una commozione d' obbligo. moravia, ix-74: c'
falsa, erraita, è la sapiensia d' esto mondo,... dio,
largo della carnalità, e per forza d' arme, corruppe non solamente 1 grossi
arabi di quello paese, ma il paese d' assiria, persia, e media,
e turchia, e molte altre provincie d' oriente, e poi l'egitto e l'
rapite da i tempi / indarno sputeran d' egizi e traci / le cidonie donzelle i
5-1190: voi siete un buon penitenziere d' andare a predicare alle false gente.
un documento, una firma, opere d' arte, ecc.). guittone
pa- tròclo insanguinar la via, / d' uccider chi l'uccise non fu sazio
coltellaccio, detto hanzàr, colla guaina d' ottone adorna di pietre false. d'annunzio
guaina d'ottone adorna di pietre false. d' annunzio, iv-2-737: sentì le rughe
, galline, era fatto l'angelo! d' annunzio, iii-1-1014: costei è quella
e per una falsa porta, don- d' egli entrato era, trattala, e a
facile riderne), vedi bene che sa d' eroismo. manzini, 11-115: quantunque
aria di falsa giovinezza, disdicevole peggio d' una truccatura. -falsa magra: donna
molto magro e con una vibrazione quasi d' acciaio -era invece un corpo di falsa
un architetto avrà male intesa la fabrica d' un palagio, avendo preso errore nel disegno
veri- simile, ancorché non falso. d' azeglio, 1-215: da tutti è
1-215: da tutti è conosciuto, d' altronde, quel poetico innamoramento che per
di poemi, romanzi, versi amorosi d' ogni genere. letteratura falsa, artificiale;
; diventiamo falsi. serra, i-277: d' annunzio non può essere mediocre. può
per un segreto della luce, diviene d' un verde che solo a venezia si vede
vetri di murano, tutto fuor che verde d' acqua. -che manca di naturalezza
. carducci, ii-12-12: il linguaggio d' una volta, ora, nello stato dell'
/ gli operai che i panni / d' ogni giorno, pur tanto utili e belli
vano, privo di sostanza (un modo d' agire, un costume, un gusto
lxiii-64: adunque partir mi voglio / d' amore e di suo servire / e de
tingoli, iii-188: s'ha il regno d' amor giusti rigori, / te pur
sì falsa beltà comprando i cori. d' azeglio, 2-158: tanto meglio, se
-inefficace (un rimedio). d' annunzio, v-1-358: i veterani della marna
parole di fraternità rudi che confortano più d' ogni balsamo falso. -falso
lasciare 11 suo posto per soccorrere quel d' altri. 13. che trae
penoso. ma questa pena è coverta d' onori falsi, d'adulazione e da ricchezze
pena è coverta d'onori falsi, d' adulazione e da ricchezze di fortuna,
, ma forti detti, / tentando d' oscurar la luce al vero, / le
: non sentimentalità, ch'è accusa d' anima debole e dura. soffici, iv-11
fraudolento, operato, inventato a fine d' inganno; architettato ad arte per provocare
isaac volgar., i-58: perfezione d' umilitade è sostenere con gaudio le false
/ che falso, ch'empio e d' altre piaghe infetto, / nel cor,
attendono che all'infame professione di ridere, d' ingannare e di aggirar la semplice brigata
6-356: dalla sgualdrinella viziosa e impertinente d' una volta, era sbocciato un esserino
che nel core èi enfiato. cecco d' ascoli, 120: questo pone il
far visita a un suo conoscente. d' annunzio, iv-2-309: ivi alloggiava ogni
panciuti;... i montagnuoli domatori d' orsi, i cerretani, i falsi
/ sparse un falso sudor, fuora d' ogn'uso. magalotti, 24-286: solamente
e coperto di una ricchissima bardatura ricamata d' argento; e l'altro un ginnetto di
spagna di color falso con sella guarnita d' oro, piccolo di corpo e velocissimo
intervalli diminuiti ed alterati, inesauste sorgenti d' infinite scordanze? i diminuiti, detti
piovene, 5-292: tra gli intellettuali d' oggi scorge una maggioranza di esprits faux
e quell'altro emispero, / principio d' ogni cosa santa ettema, / donami
: ogni stilla di falso è una stilla d' inchiostro. p. verri,
da l'apparente e vana fraude / d' arte fallace, ond'è schernito il senso
quali [tenebre] corrispondendosi male quei d' una parte con quei dell'altra,
dell'altra, e confondendosi in tanta incertezza d' oggetti troppo il falso col vero,
rima, / convienti esser più grasso d' aggiettivi, / di nomi, verbi,
scopo di frode, di un'opera d' arte, che si vuol far credere antica
autori, i quali hanno data occasione d' errare a molti che a buona fede
la pratica s'impara a distinguere le opere d' ispirazione genuina dalle varianti e dai falsi
bugiardo, mentitore. mostacci o rugieri d' amici, 421: di sì fina ragione
vivere, 7: elli sieno degni d' avere la gioia di paradiso, dove cuor
4-1116: era vestito aiolfo molto corto d' uno angelin con infinite pieghe, ed era
griglia, se tu lo vuoi staccare d' un colpo e intendere attraverso quella agli
sicuro fondamento, di una sufficiente ragione d' essere. -anche: affidarsi a una
allettamento fortissimo ad abbracciare un tal genere d' orazione, ma è un allettamento fondato
strumenti musicali, / col ciel gareggian d' armonia le orchestre, / e per l'
demetrio le rivedeva in mezzo alle nebbie d' una greve sonnolenza, sul falso- bordone
convien che sia ladrone o muor d' envia, / o serà falsonier o men
causa. mostacci o rugieri d' amici, 422: disaventura / mando
il padre s'aveva, per falta d' un testamento. dunque in milano un fratello
in milano un fratello reda a preferenza d' una figlia e de'di lei figliuoli?
morire (dicea scherzando) per falta d' ardire. = voce dotta, deriv
oltre a ciò, non essergli lecito faltar d' aiuto a'farnesi che s'erano ricoverati
, nientedimeno fama è notizia molto frequente d' alcuna cosa, gloria è notizia chiara
alcuna cosa, gloria è notizia chiara d' alcuna cosa con loda. adunque la
/ de le belle lontane, ora d' amante / o di marito i semplici
darsi sulla sponda medesima a qualche fazione d' importanza. manzoni, 322: obbrobriosa
si facessero i migliori gelati napoletani. d' annunzio, iv-2-157: la fama del
va dietro a quello che si dice d' uno per publica voce e fama,
ci porge ancora ella qualche volta occasione d' addurla per pruova. cantini, 1-17-133
fosti, sì che 'n vece / d' alcun'ammenda tua fama rinfreschi / nel mondo
cauto. castiglione, 109: la fama d' un gentilom che porti l'arme,
sempre resta vituperosa al mondo e piena d' ignominia. guarini, 99: che vai
anni / titolo di bellezza / o fama d' onestate, / e 'n mortai sangue
, la fama è un fiore / d' odor soave, la fama è di piume
pochissime, impareggiabili, le antichità monumentali d' atene non valgono la loro fama. alvaro
, 14-21: la qualità della fama d' oggi è espressa molto bene da certi
ne la sua grazia urbino, fama d' italia, gloria de italiani e speranza
tosto che ritruovi il calle / la fama d' avvisar, gli abbia alle spalle.
chiabrera, 175: fama, che d' auree piume / tutta guer- nita il
compagnia né amistanza con uomo ch'abbia fama d' essere traditore o paterino o falsatore di
è infido, sì, ha fama d' infido; ma con me, no;
cfr. malfamato). d' annunzio, v-1-927: quel cavalocchio senza muscoli
, per la fame grande: / ché d' un corsetto ho fatto mie vivande,
stanchi e lassi, capitarono a casa d' un povero contadino, al quale dissono:
: noi ti preghiamo che per amore d' iddio tu ci dia mangiare. cellini
colazione ed era disfatta dalla fame. d' annunzio, i-581: parean publiche fonti
alfieri, 8-195: fame, imbratta d' inchiostro / fogli a tuo senno. /
partic., degli abitanti di città strette d' assedio). giamboni, 4-292:
di grande fame in tutta la terra d' egitto. m. villani, 1-5
inverno si sarebbe tagliata col coltello. d' annunzio, iv-2-1255: contro i cancelli d'
d'annunzio, iv-2-1255: contro i cancelli d' un ambasciatore invisibile s'accalca la fame
recato da lui per intercedere in favore d' alcuni parenti poveri, che morivano addirittura
sia ita smarrita, poiché ella mostra d' averne una tanta fame. foscolo, xvii-68
la fame / in aria come un nugol d' acqua pregno; / e certo una
l'anno passato, non si vantava d' aver fatto un grande affare, quando ridusse
, finché venne il destro a buonaparte d' incamminarlo a più certo destino.
mano, accapigliandosi fra di loro. d' annunzio, iii-1-608: fuor trattone il
l'esilio famelico, le carceri schifose. d' annunzio, iii2- 335: udendo il
. panciatichi, 86: in caso d' un assedio, / che opportuno rimedio
la man callosa, / a cui d' intorno aleggiano / voti di figli e
1-32: usciva da una famelica famiglia d' ufficiali borbonici, tanto numerosa, che
/ ch'all'ac- cecata italia e d' error piena, / per punir forse antique
pallavicino, 1-149: io son famelico appunto d' udire la seconda equivocazione da voi notata
, vi-3-182: sempre mai / famelica d' onor la vita io vissi. f.
foscolo, iii-1-295: di', famelico d' oro, aspetti forse / oggi un troiano
viviam, famelici / di fede o d' altri inganni, / rigirando il rosario /
il rosario / monotono degli anni. d' annunzio, v-2-23: rosi dal marchio della
pubblico, un promotore di saccheggio e d' omicidio, il famoso lorenzo tramaglino. [
della famiglia. tasso, 7-8: d' ogni oltraggio e scorno / la mia
, viziato). f. d' ambra, 4-13: non è possibile /
sartori... ed ai garzoni d' ogni bottega, come ancora a'figlioli
non mi sono ancora adattato al fatto d' essere marito e padre di famiglia, mi
e gesù bambino (e anche l'opera d' arte che li raffigura).
la mia famiglia, e fu mia intenzione d' avere di lei un figliuolo l'anno
sangue: le famiglie nostre / sitibonde d' onor, vaghe di pugna, /
stando in vescovado, attendendo l'altro dì d' esser disposto, la famiglia, volendoli
e governa il mondo tutto? / aver d' ancille e servi assai famiglia, /
, di famiglia e di cavalli e d' arnesi rimesso fosse in assetto, secondo che
, 3-70: era in questo tempo d' età d'anni novanta o più, sanissimo
: era in questo tempo d'età d' anni novanta o più, sanissimo di corpo
familiari effettivi o di numero e familiari d' onore o soprannumerari). 5.
di certi romani molto usati e dotti d' arme, li quali si chiamavano famiglia
acqua e formi e spiri / dolcissimi d' amor sensi e sospiri. campanella,
me alla terra non fecondi questa / bella d' erbe famiglia e d'animali. lambruschini
questa / bella d'erbe famiglia e d' animali. lambruschini, 2-261: noi gemiamo
nostri col concetto orgoglioso di far parte d' una famiglia europea. rovani, i-89
vi-1036: se l'umana famiglia, d' improvvisa / morte colpita, disparisse tutta
quanto è al disopra di loro. d' annunzio, iv-2-150: ciascuna formica trascinava
come quelle che esistevano negli altri stati d' italia, e principalmente nei pontifici.
mortifica, del resto, poco più d' una famiglia: le collemacee.
più parametri variabili con continuità. d' alberti [s. v.]:
di curve ', dicesi da'geometri d' una classe di curve di differenti ordini o
., 22-52: mia madre a servo d' un segnor mi pose, / che
pose, / che m'avea generato d' un ribaldo, / distruggitor di sé
buon re tebaldo. f. d' ambra, 9: mi rallegrerrò per certo
angelo infra lor sceso dal polo, / d' ogni guardo mortai gran meraviglia; /
che mai strabocchevolmente spendevano. f. d' ambra, 9: feci tanto che
la moglie e la sua dispensiera soltanto. d' annunzio, i-335: discendemmo piano,
, 100: mandarono cinquecento uomini d' arme, senza famigli e senza ragazzi
la servitù s'era raccolta nel cortile. d' a nnunzio, iii-2-319: poi ch'
, e con alta voce incitare i famigli d' otto a pigliarlo. lippi, 10-45
di mille dugento altri cavalieri a sproni d' oro e banderesi, e cavalieri di scudo
furbo, più tristo di un famiglio d' otto: essere sagacissimo, furbissimo.
più trincato che non è un famiglio d' otto'. lippi, 6-80: ma
tre assi, / e viepiù tristo d' un famiglio d'otto. note al malmantile
, / e viepiù tristo d'un famiglio d' otto. note al malmantile, 2-513
note al malmantile, 2-513: famiglio d' otto è uno de'birri del magistrato
si dice: il tale è più tristo d' un famiglio d'otto, per esprimere
tale è più tristo d'un famiglio d' otto, per esprimere è uomo sagacissimo.
, 3-1-201: io son più tristo d' un famiglio d'otto. guerrazzi,
: io son più tristo d'un famiglio d' otto. guerrazzi, iii-25: poiché
con una esattissima imitazione di vestiti, d' attitudini, d'intercalari e di dialoghi
imitazione di vestiti, d'attitudini, d' intercalari e di dialoghi, in alcune scene
ispiratore di buoni e civili costumi, d' amor patrio e familiare e umano. saba
de luca, 1-1-38: questa seconda qualità d' erede, come il giuristi dicono,
tuo'consigli eleggi: / e savi che d' ess'ofìcio sieno isperti, / e
caro quanto la famigliar amicizia esser dee d' un sì compiuto cavaliere e d'un sì
esser dee d'un sì compiuto cavaliere e d' un sì generoso signore, chent'è
suoi compagni apostoli e co'suoi antecessori d' una cotale privata e familiare disputazione dello
la marfisa è un poema giocoso e d' uno stile scopertamente famigliare. cesarotti,
ma quel racconto è sempre famigliare, d' un comico elegante. barilli, 5-2:
. tasso, iv-254: mi pareva d' aver così grand'obbligo al merito di vostra
familiari sue nei libri della medicina. d' annunzio, iii-1-333: è in piedi,
le persone amiche, ritrova le abitudini d' un tempo, si dispone ai gesti che
dosso, lo baciò con certe espressioni d' amore, famigliari su le lagune di
, poteva parer mara- vigliosa la poesia d' omero, ma non quelle tragedie le
da noi molto più del vero. d' annunzio, iv-2-854: raccoglieva i libri familiari
materia gli era somministrata dall'occasione. d' annunzio, iv-2-227: nella casa c'era
vedendolo così nero, si sentiva l'animo d' accostarglisi; e così pure i servi
firenze, con cinquanta familiari vestiti tutti d' una assisa per fare onore a'detti
col mio vecchissimo e fido famigliare. d' annunzio, iv-2-431: si propagava una
non sia familiare e pressoché naturale. d' annunzio, v-3-95: non credo che
che hanno udito la voce sua, come d' un suave vento, per mostrar ben
un suave vento, per mostrar ben d' essere familiari a conoscere li segreti suoi
di contegno (che esclude ogni idea d' impaccio, d'etichetta, di distanza
che esclude ogni idea d'impaccio, d' etichetta, di distanza); confidenza
della familiarità anche con dei subalterni. d' annunzio, iv2- 268: come essi
si vede spesso in corpi strani e d' ignota familiarità, l'uno essere con sanguinoso
di famigliarizzarsi; se implorava un po'd' amore, si sentiva subito toccare,
e non alle minerve, il pomo d' oro. pea, 7-82: la donna
de sanctis, ii-15-221: sento il dovere d' indi- rizzarvi alcune franche parole, e
primamente o più famosamente adoperati nei romanzi d' avventura del ciclo d'alessandro.
adoperati nei romanzi d'avventura del ciclo d' alessandro. 2. notoriamente,
famoso religioso in bonitate, don ranieri d' aresso, g. frate, grasire in
dinanzi a'discreti giudici, niuna sorte d' onore per cortesia gli deve esser negata.
inedia famoso, o nome acquista / d' illustre voratore. leopardi, iii-784: tra'
/... / ritorta conchiglia. d' annunzio, v3- 72: per virtù
annunzio, v3- 72: per virtù d' un prodigio operato sopra una tavola con
, dure domanda / di perigli e d' amor pruove famose: / in mezzo al
la sua ghirlanda / crescon le rose. d' annunzio, i-782: agrigento famosa /
in oriente. foscolo, xviii-293: il d' elei mi pare l'effigie sputata del
famosi uomini, il fiore della braveria d' italia, quegli uomini senza paura e
come il famoso toro di falaride. d' annunzio, iv-2-378: la mia vergogna
regalo futuro; ed era una spada d' argento non mal lavorata. monti,
eccesso, abilità, eccellenza. d' azeglio, 1-141: ho presente ancora mio
il più, il nome del duca d' epernone, ridondavano in disprezzo ed in
delle persone di servizio (al giorno d' oggi). cattaneo, ii-1-330
(in forza del contratto di prestazione d' opera) veniva reso dal dipendente al
varietà l'uso dell'astratto per mezzo d' alcuni verbi che servono a tutte le
su l'isoletta faro alla foce del porto d' alessandria d'egitto, a servir di
faro alla foce del porto d'alessandria d' egitto, a servir di fanale e guida
andiamo sugli scogli. serra! serra! d' annunzio, iii-1-51: in basso,
due fanali d' un rosso sanguigno. bocchelli, 3-107:
servir di fanale al rimanente degli studiosi d' italia e a i secoli venturi.
strade brulicano di fanaloni e di fanalini d' automobili. = deriv. dal gr
grazie alla loro abilità, allo spirito d' iniziativa e alla conoscenza delle lingue europee
, 1-i-327: credete voi che nelle città d' italia non si vada manipolando cotai dottrine
nievo, 384: io solo fui d' un salto alla finestra, e vidi giunto
atteggiamento, un gesto, uno stato d' animo, ecc.); sconsiderato,
, sembra voler roteare in un parossismo d' insania e di concitazione, fra grida di
della nostra infelice maschera / (clausura d' infinito) / con blandizia fanatica / la
incrocicchiate verso l'oriente, in atto d' orante, col piegarsi tante volte,
di donne interamente fanatiche, non che d' uomini, in quell'isola. deledda,
corruzione maligna che vanno ancora fomentando. d' azeglio, 1-81: fu sua la
dovere. ed ebbe quindi l'onore d' esser detto talvolta esagerato o fanatico dalla
sollevò le plebi ignoranti e fanatiche. d' annunzio, iv-2-173: essi stavano in
, come le femmine, due cerchi d' oro. deledda, ii-907: il prete
incensando con festa propriamente fanatica il vitel d' oro, montò in furore. parini
pezzo, anzi catto lici d' un cattolicesimo acceso e idolatrico, superstizioso
certi tipi che si credono magari investiti d' una missione, non comprendo se celeste o
tutti i dì si faccia; / perché d' avemo il fiero can non latri /
le sue dimostrazioni egli dà per via d' esempi; e ci convinse tutti, ad
, dell'eccellenza dei suoi sistemi. d' annunzio, i-250: a voi su
, e tutto questo fatto coll'esultanza d' un cuore fanatico e pronto a fare
a casa, evitando così quelle spese d' impianto di cui i torinesi non sono fanatici
in qualche ufizio con un forte spavento d' una da essi immaginata divinità. lami,
contro il fanatismo che lo ha crocifisso. d' annunzio, iv-1-893: era palese nella
tutti gli idolatri e che talora in terra d' abruzzi muove le popolazioni a guerre feroci
essere scosso pel forte suono del congresso d' udine, del fanatismo, e del
contrastante, guerriero; e uno sperpero d' eroismi, un eccesso di fanatismi, un
ateismo / e il far la societade d' animali, / ma d'uomini tanto
far la societade d'animali, / ma d' uomini tanto peggior de'bruti, /
stampe, co * quali diceva egli d' essere certo di fare un grosso guadagno.
alto qualche metro, proclama le qualità d' un cosmetico, sta alta nel cielo brumoso
sulla via profonda, come l'idolo d' un nuovo fanatismo, il simbolo delle
morte e a bottino, un muggire d' insaziata bramosia fanatizzante. fanatizzare
fiori, differenzia di frutti, multiplicità d' animali, bellezza di colori, suavità
colori, suavità di canti, svernamenti d' uccelli, iocundità de'cieli, nobiltà
stelle, ordine di pianeti, maraviglia d' ogni creatura. ma raccordati tu se'la
, / ch'i'mi son bene addato d' un fan- cello, / che ti
ti gaveggia, beca, di sottecchi. d' annunzio, v-2-278: la visiera del
che fa l'elmetto su'pensieri del duca d' ur- bino, alla sagrestia nuova.
come nuovo nibbio / e arzagogo. d' annunzio, v-2-276: ma tu m'esci
4. dimin. fancellétto. trattato d' amore, 48-8: ma chi me ne
conoscere i loro difetti ne'libri. d' annunzio, iii-1-254: nell'isola di
figura, e le corre e spumeggia d' intorno. bacchelli, 11-22: l'idolo
grazia dell'arte e, insieme, d' un candido e genuino e semplice intento e
iv-165: una fanciulla da signa / d' un garzon s'innamorò, / lungo
dottori, 157: ora vada / d' una vergine invece / una fanciulla gravida all'
s'era negato perfino... d' avere da qualche parola di lei un cenno
ciombalo, de pifferi e del lauto e d' altri instromenti. foscolo, 1-170:
. boccaccio, 8-95: a guisa d' una fanciullétta lasciva, con certi animaletti
quivi presenti, io veggo una fanciullétta d' una forma... e d'un
fanciullétta d'una forma... e d' un volto, o sosia, in
apparir due fanciullette, / ambe pari d' età, belle egualmente, / ambe d'
d'età, belle egualmente, / ambe d' ermisin rosso in gonne schiette, /
quanto le fregia oro lucente, / d' ambe accolto in bei nodi il crin si
nodi il crin si vede, / e d' ambe di coturno avvinto il piede.
al banco, e chiede l'elemosina, d' un tono di vecchia conoscenza.
due mentori presso la gente di cucina. d' annunzio, iv2- 1190: egli diceva
storpiati, che, servendo all'idiotismo d' una musica con la fanciullaggine de'loro metri
o l'esorta; né gli par ancora d' essere uscito di fanciullaggine, mentre si
loro e de'paoli a'più grandotti d' entrambi i sessi. = deriv
boccaccio, v-155: non si vergognarono d' essere su per lo lito di gaeta
all'accorto uditore, il quale si sdegna d' esser fanciullescamente trattato. palazzeschi, 4-111
la giovane, che semplicissima era e d' età forse di quattordici anni, non da
lanciar di palo, / e trar d' arco e di fromba; e 'n fin
arco e di fromba; e 'n fin d' allora / facea strage di gru,
allora / facea strage di gru, d' oche e di cigni. serdonati, 9-474
andazzo, acclamatissimo per tanti anni, d' una mia serie successiva di fiabe fanciullesche
1-213: e poi di troia, e d' armi, / e di nemici udendo
fanciullesco che si chiama profondo, perché d' un tratto, senza farci scendere a uno
di rado awien che adulta donna / d' un fanciullesco amor memoria serbi. bettinelli
.). anguillara, 3-224: d' intorno a lui varii fanciulli avea,
e quel braccio, / e con plauso d' ognun spesso bevea, / e si