di pazzo; a volte temo d' esserlo infatti. bocchelli, 9-127:
, i-362: sul discorso che tenne d' amico quella domenica mattina non avrei avuto
, 3-65: iscadde ch'egli infirmò d' una infirmità, chiamata da'medici diabetica
ogni caso... però questi termini d' eccessività cadono quando il dotante sia minore
fece loro onore eccessivo, a fine d' offendere altri, fece tanto che ne
piante di viole] lei medesima soccorreva e d' acqua per li eccessivi caldi, e
acqua per li eccessivi caldi, e d' ogni altra cosa necessaria al nutrimento loro
estremista (un partito politico). d' azeglio, 4-ii-81: il medesimo errore che
tassoni, ii-2-36: la cui fortezza [d' alessandro] non ebbe punto dell'ordinario
. parini, 437: poi che d' amor, di crudeltà, fùr mostri /
: tòrgli [dovevi], / pria d' ogni cosa, arme peggior del ferro
sentimento e gli eccessi del temperamento. d' annunzio, iii-1-379: la folla era
giovane, e mi sentirei, creda, d' esser tuttora giovanissimo; ma gli eccessi
chi arebbe però mai creduto / che d' una lebbra tanti ben nascessi? bandello
se speranza non avesse appresso / il fren d' alcun timor, cresceria tanto, /
: quanti udii in apparenza degni / d' aureo diadema, e celebri in eccesso,
prendere delle fiaccole, calai, colla guida d' un contadino, in una di esse
. le ossa [di giganti] d' una sformata grandezza, la quale poi con
provvide che non si facessero dimostrazioni pubbliche d' allegrezza. -per eccesso: per
, che di subito non sia liberato d' ogni e qualunque tentazione. eccètera {
di questa cosa e di queiraltra. d' azeglio, 1-142: si menava esclusivamente vita
'). la formula et cetera era d' impiego nel latino medievale, specie negli
: santo ioanni vangelista non fue martire d' opera, ma sì di volontà; non
lor dislealtadi. buti, 1-289: d' ogni legge che si facea a grazia delli
delli figliuoli. or non temere dunque d' esser flagellato, ma temi d'essere disredato
dunque d'esser flagellato, ma temi d' essere disredato. boiardo, 1-99:
bisticci, 3-66: mai se gli partivano d' appresso il vescovo di barzalona e messer
parte di dietro era di sciamito foderato d' ermellini. ariosto, 12-30: ferraù il
predetti non si ponessero selvatecine e uccellami d' alcuna sorte, eccetto che si permetteva
fusse presente, e non si ricordò d' excettuame cesare. giov. cavalcanti, io
roma e la gran capova eccettuate, già d' altre città ita- lice la migliore si
lacrime, i ringraziamenti, le promesse d' andarsi a trovare furon molte. non
, con sollicitudine visitati, suonano e d' ogni parte i lidiani popoli, ornati,
enorme il metter le mani nel sangue d' un cittadino della sua patria; imperoché
interessi fondamentali dello stato stesso. d' azeglio, 2-277: oggi sulla 'gazzetta',
sì che astrea / giusta non fa d' alcuno eccezione. cicerone volgar., 1-541
muratori, 1-8: nella giurisprudenza d' oggidì il meno son le leggi.
aggiugnendo digiuni e quattro tempora e vigilie d' apostoli e di mille altri santi,
eccezionale, singolare, straordinario. -legge d' eccezione: legge eccezionale (cfr.
arila, 181: dicono: 'tabacco d' eccezione', 'rosolio- cognacche, rumme
scelta. rigutini-cappuccini, 191: 'd' eccezione ', che fa il paio con
tacolo d' eccezione'. pascoli, i-275: i nostri
, i-275: i nostri sono tempi d' eccezione. b. croce, iii-27-281:
dal bismarck, dopo votate le leggi d' eccezione contro i socialisti, segnò il
partiti dovevano lasciare il post oa uomini d' eccezione che chiamavano prìncipi, i quali
. foscolo, xi-1-146: all'eccezione d' omero, niuno stile poetico...
. avverb. per eccezione, in via d' eccezione: eccezionalmente, in modo da
per eccezione, di qualche avvenimento straordinario d' altro genere. rovani, i-209:
chiunque ama, chiuderebbe lo naturale corso d' un'altra regola d'amore. f.
lo naturale corso d'un'altra regola d' amore. f. negri, 234:
quanto a quello che mi scrivete, d' uno uomo da mandare in creti,
e che col pretesto forse che il posto d' arauco zione d'incompetenza sollevata dalla difesa e
pretesto forse che il posto d'arauco zione d' incompetenza sollevata dalla difesa e aggiornando non
macchia superiore a ogni eccezione, fuori d' eccezione: eccelemorragica di colore rosso violaceo
cute (ecchimosi superficiale) o vincere d' errore, confutare. degli organi interni {
maritarle traumatici, in alcuni casi d' avvelenamento, per a suoi eguali
egli, il quale deve esser fuor d' ogni eccezione, già era divenuto marito d'
d'ogni eccezione, già era divenuto marito d' una, asfissia e per alcune cause morbose
, e secondo signori bolognesi cercano provvedersi d' un dottor di alcuni anche 'ecchisi '
uno che, secondo me, è fuor d' eccezione. lippi, la cute per effetto
scale del carcere mandamentale, tutto fuor d' ogni misura: / per me non saprei
, e dar anche l'eccezione a più d' uno. monti, ecchimòtico, agg.
voce onomatopeica del suono si contentavano d' un testimonio solo, purché fosse mag
dello starnuto. giore d' ogni eccezione. eccidio (excìdio
, fatto conto, più di duemila uomini d' ogni gli altri architetti asserivano ricercarsi per
final l'imperator dai gigli d' oro / gli avea gli alloggiamenti mente
mezzo di difesa del contaccò pratica / d' uscir di quel castel con la sua gente
(530): nell'osservare i princìpi d' una vasta mortalità, in 2-19
(534): nell'osservare i principi d' un liti con facilità e prestezza
. marino, 14-37: oranta, che d' armenia ebbe mento, o l'incompetenza
/ suora fu di morasto, il re d' egitto, / che 'n
della guerra addirittura. soltanto, sono d' accordo che l'eccidio è inutile.
. figur. letter. sangue. d' annunzio, iii-1-758: consacraste / voi la
/ voi la spada ancor calda / d' eccidio. 3. disus.
371: ma nessun chiamerà vero successore d' un regno... chi non
, perché quando l'uomo s'avvede d' esser amato da molti non si può
e l'ira di coloro che tentano d' insidiargli la vita. vico, 626:
la quale daniele profeta dice che, escisa d' un monte senza mano e senza toccamente
da porto, 1-280: pareagli già d' essere in pericolo della vita per lo processo
lo confortassi e consigliassi, mi parrebbe d' incorrere in un reato... di
un reato... di eccitamento e d' aiuto alla corruzione. pascoli, i-146
si sentiva correre, quasi un fremito d' entusiasmo, l'eccitamento delle note d'aida
d'entusiasmo, l'eccitamento delle note d' aida ancora vibranti nell'aria e dei
come una carezza del pubblico intero. d' annunzio, iv-2-75: agli eccitamenti del
tranquilli e manifestano il loro disgraziato stato d' animo, i loro tormenti solo agli
, 1-52: le finestre chiuse, coperte d' una carta gialla...,
io il propongo ripartito in sei capi d' eccitanti generali... questi sono il
lontananza se non tutt'un ordine nuovo d' eccitanti per la curiosità?
/ dentro certa predella da sedere. d' annunzio, v-2-766: restando nella rapsodomanzìa napoleonica
di tanto maestro, scrisse una specie d' epistola morale e critica sopra i nostri versi
: ahimè quanti zelanti cattolici, lettori d' infiniti libri ascetici e digiuni persino delle
paolo ai romani; era una notte d' aprile, limpida, lunare.
, 1-26: questo tempo si è tempo d' orazione, e la ecclesia l'epistole
officii, che fa, sono pur d' orazione ed ammaestramento d'orazione. buommattei
fa, sono pur d'orazione ed ammaestramento d' orazione. buommattei, 1-37: legge
di loro, ma de'profeti o d' altri libri del vecchio testamento: quasi
panciotto e del colletto e col tono d' un prete che canti l'epistola ricominciò
europa un guanto di sfida al fatalismo d' oriente, proferiva di tempo in tempo
epistole pontificie, parole di pace, d' unità morale, di fede comune.
infaticabili epistolai che siano stati dai tempi d' aldo manuzio, buon'anima. epistolare
dell'etichetta epistolare, la si citava d' ufficio a comparire tosto innanzi a quel
. pirandello, iii-43: sei anni d' amore epistolare: che allegria! cicognani,
, cioè, come dante direbbe, materiati d' amore: i sonetti gnomici o sentenziosi
. baldini, i-133: nella casa d' un commerciante in grassi dove alloggiava ha
ha trovato in un cassetto un epistolario d' amore, che va dalla prima dichiarazione fin
giorno delle nozze: tutta la storia intima d' un bravo monfalconese al quale la passione
il vento con i risecchi / epistolari d' amore. -volume che contiene le
perché di tale che fieramente sentiva. d' annunzio, v-3-77: per ristampar l'effigie
vicino alla sponda vi erano molte chiavi d' acqua, o, diciamle anche in italiano
per lo più cittadini romani, incaricandoli d' invigilare sulla condotta dei strategi o magistrati
sm. gemma risplendente. cecco d' ascoli, 3233: epistrite è che luce
chiude il mesto sepolcro, a cui d' intorno, / in bronzi, in marmi
con la erezione di una colonna ed epitaffio d' infamia e detestazione del suo misfatto.
epitaffio in pietra, murato nella parete d' essa [chiesa] dentro nella cappella dell'
o quattro volte, per conto suo, d' avvicinarsi a qualcuno degli epitaffii, ma
ii-370: se mi manderete l'epitaffio d' alfieri, ho cuore anch'io per
quel che ti voglio. -ah bugiardo più d' un epitaffio! bene a me,
coadiuvare a compiere la vittoria. d' annunzio, ii-115: governano ordigni
comandante dell'epitagma. d' annunzio, v-2-516: poggiai i gomiti,
avenire in sì fatte grandezze, epitalamigista d' eroi. epitalàmico1, agg.
, e cantate epitalamici versi alle glorie d' un così degno connubio. di breme,
in moglie nell'anno 1680 maria ludovica d' orleano,... i singulti di
che poi che voi avete onorate le nozze d' olimpia discrivendole in prosa, pigliaste ancor
o in gliconei o in esametri. d' annunzio, iv-2-203: era un uomo
). carducci, 840: monti d' alba, cantate sorridenti l'epitalamio;
gaudio sommesso pieno di misteriosa voluttà. d' annunzio, i-190: cantano al vento le
dei membri di una epitarchia. d' annunzio, v-2-292: in un baleno vuotai
'). la forma adottata dal d' annunzio è contratta (la desinenza è
gruppo di autorità, gerarchia. d' annunzio, v-2-292: era la proboscide vermiglia
epitarca). la forma adottata dal d' annunzio è contratta. epitasi, sf
equicola, 70: non con moltitudine d' affettati e impertinenti epitechi; non con
]: 'epitelio ', strato sottile d' epidermide, che cuopre le parti sprovviste
neppur da passarsi sotto silenzio l'aggiunta d' un'altra non mediocre seccaggine, cioè
bisognava quel tumulto a cangiare le cose d' italia: la crudele, e per epitetarla
piene di maestà, di dolcezza, d' affetto, e non più intese dal volgo
de'vostri pensieri, come fanno sospettare d' esagerazione gli affetti del vostro cuore!
il confuso che è nel suo animo. d' annunzio,
verbi ed epiteta. -con valore d' aggettivo. b. segni, 9-114
sapere che s'era detto da più d' uno: « avete veduto quella bella bagiana
. la seconda varietà nasce dal timo, d' onde il nome di epitimo.
dottissimo savonarola nella sua epitome della dottrina d' aristotile. speroni, i-4-422: il terzo
che non sembra corpo, ma epitome d' un corpo, o una femina in
ed epitome di un coacervo di dati d' ogni origine, e talora contradditori.
mio inchiostro epitomico, lambiccato al fervore d' un intelletto acceso. = deriv
terzo; sesquiterzo. -anche con impiego d' aggettivo. trissino, i-33: nella
tempo è in ragione sesquiterza, cioè d' una volta e un terzo.
quattro terzi di un altro numero. d' alberti [s. v.]:
si dee epittimare il cuore dello 'nfermo. d' alberti [s. v.]
quel medesimo vale il sugo epittimato. d' alberti [s. v.]:
del decadimento imperiale e del rinforza- mento d' italia in queste tre secoli. il primo
, 33 (574): i cavalieri d' un'epoca del medio evo, ferrati
ferrati fin dove ferro ci poteva stare. d' azeglio, 1-37: so bene quanto
scoperti grandi finestroni dell'epoca medioevale. d' annunzio, iv-2-421: il mondo non può
, e coloriti / crudeli, come dèi d' epoche morte. palazzeschi, i-211:
per intenderci, con la pennellata zighezzagheggiante d' un watteau, né con quelle, di
. leopardi, iii-812: con bunsen restai d' accordo che a bologna egli avrebbe saputo
sarei trovato all'epoca del suo ritorno. d' azeglio, 2-434: esco da un'
che si va sulla falsariga francese. d' annunzio, iv-2-249: era venuta da ortona
le epoche della vita e dell'anima. d' annunzio, v-2-476: fu la prima
galleggia, superstite, come l'avanzo d' un romantico naufragio, sui ricordi della
a olio; e questo diede alle scuole d' italia più felice epoca, e specialmente
di accordare e di esigere un'intiera libertà d' opinioni religiose. pisacane, ii-150:
il rispetto che l'epoca imponeva. d' annunzio, iv-2-584: io non comprendo
volgarità dell'epoca presente e si rammarichino d' esser nati troppo tardi o troppo presto
poesia, è... questione d' un certo equilibrio. non certo che le
... rinvenivano [i cinesi] d' ogni pianeta quel che chiamano il moto
importante pei negozianti. godono della facoltà d' impiegare una somma, di fruire dell'interesse
strada, promovendo una migliore massima. d' alberti [s. v.]:
avvenimento 4 fa epoca 'nella vita d' un uomo, che un uomo 4 fa
dalla realtà, dal tempo. d' annunzio, iii-1-1090: costui vive fuori d'
d'annunzio, iii-1-1090: costui vive fuori d' ogni epoca e fuori d'ogni ordine
vive fuori d'ogni epoca e fuori d' ogni ordine sociale. = voce
interruzione '; e anche 4 punto d' arrivo 'e 4 punto del cielo
truffare coll'osten- tata ignoranza il titolo d' unici sapienti nel mondo. montale,
da te per me voluta sospensione / d' ogni inganno mondano; che sia tempo
xv-261: leggi e rileggi l'epodo xiii d' ora- zio... io l'
di strofe, di antistrofe, e d' epodo, ed ha un'armonia così
l'epodo uguale alla strofa e antistrofe. d' annunzio, ii-55: aperto era il
, sf. mus. ant. rapporto d' intervalli 9: 8. trissino
, sm. mus. ant. rapporto d' intervalli 9: 8. tramater
]: 4 epogodo', nome del rapporto d' intervalli 9: 8.
colori, nella quale v'eran più copia d' oro. = voce dotta, lat
protezione, di destino). d' annunzio, ii-200: anche l'oplìte devoto
ogni angolo delle scuole di germania o d' inghilterra. 4. paese o città
prosa. bettinelli, i-209: fin d' ora, voi riconoscete una nuova epopeia
epopea, secondo il concetto generalmente ricevuto d' un tal componimento, è di rappresentare
circostanze; per produrre così un diletto d' una specie più viva, e un'ammirazione
una specie più viva, e un'ammirazione d' un grado più elevato di quello che
: primitiva o letteraria, è l'opera d' una nazione, d'una civiltà,
è l'opera d'una nazione, d' una civiltà, d'un secolo. b
una nazione, d'una civiltà, d' un secolo. b. croce, iii-25-342
la rappresentazione della natività diventa una specie d' epopea alla quale ciascun contadino di gesso
/ e sereno riposa in larghi specchi d' azzurro. -figur. scherz.
epica, grandiosa rappresentazione di uno stato d' animo. ^ nievo, 4-193:
di quella epopea de'giganti moderni. d' azeglio, 1-165: il cavalier d'al-
. d'azeglio, 1-165: il cavalier d' al- brione, un lombardi, un
di quella grande epopea: non parlavano d' altro, ed io a bocca aperta,
ed io a bocca aperta, con tanto d' orecchie, a sentirli e a empiermi
sue tinte delicate l'epopea splendida delle spighe d' oro. linati, 16-190:
cinquecento italiano con il ritorno della poetica d' aristotele e la lunga e accanita polemica
congiunti insieme, chiamando questi facitori d' elegie, e quegli epopeici.
, titolo dell'iniziato ai grandi misteri d' eleusi, il quale dopo cinque anni
vedere le secrete ed infande cose. d' annunzio, ii-186: l'ombra d'
d'annunzio, ii-186: l'ombra d' una nube curvata / era sul callìcoro,
epos, ossia narrazione, fosse pieno d' avventure e di fatti maravigliosi, tutto
nel sole mattutino / scende l'epos d' omero, che va fiume divino / popolato
brontolio e palpebre verso terra, combinato d' un certo distacco dall'evento, d'
d'un certo distacco dall'evento, d' una certa sotterranea magnificenza, come di
bastimento dall'urto de'vascelli nemici. d' annunzio, iii2- 205: mancava a
boccalini, i-334: primo di tutti cercai d' introdurre nella mia lingua l'omicron,
nove capanne / l'arguto eptacordo. d' annunzio, iv-2-830: era riuscito ad
, un grande eptacordo lesbiaco, ricco d' avorio e d'oro. 2
grande eptacordo lesbiaco, ricco d'avorio e d' oro. 2. scala musicale
raccolta di margherita di navarra. d' annunzio, i-433: margherita di navarra /
/ in suo stil libero narra / d' amor novi casi lieti, / come un
novelle (cfr. decameron). d' annunzio, i-380: quivi tennero lieti eptameroni
cui si designarono i sette reami anglosassoni d' inghilterra. casti, i-2-89:
volendo che tutte le stanze siano tessute d' endecasillabi o che almeno gli endecasillabi superino
testimonianza di dante e il primo verso d' una canzone « di fermo sofferire »;
niente. fiamma, 1-13: penuria d' ogni cosa; come mostrò l'epulone,
mostrò l'epulone, ch'ebbe bisogno d' una gocciola sola d'acqua. marino,
ch'ebbe bisogno d'una gocciola sola d' acqua. marino, i-104: questa
e politico, a guisa di bestie, d' epu- loni et imbriachi lussuriosi vissuto era
; e soltanto un uomo in balìa d' un triste destino. 4. locuz
epuloneschi, or in conversazioni profane? d' annunzio, v-1-633: tanta passione, tanta
da imperfezioni e difetti (un'opera d' arte, ecc.); liberare da
campagna epuratrice ed educativa ha un sapore d' ironia. 3. polit.
da difetti e imperfezioni (un'opera d' arte). -epurazione del bilancio: soppressione
senato di 64 senatori sottoposti al tribunale d' epurazione e poi discriminati. brancati,
ii-538: alcuna volta il fiorimento istantaneo d' una favella fu veduto emergere da un
sempre animato con giuste proporzioni e sparso d' un lume equabile d'immaginazione che talora si
proporzioni e sparso d'un lume equabile d' immaginazione che talora si cangia in un
marchetti, 4-136: poste a giacer d' una gelata selce / su l'equabile cima
: le primogeniture che uniscono i beni d' una famiglia sulla testa d'un individuo,
uniscono i beni d'una famiglia sulla testa d' un individuo,
10-3-xxix: o cara quanto rara virtù, d' un cuor candido...,
un cuor candido..., d' una equabilità di modi e di maniere,
una equabilità di modi e di maniere, d' una preziosa, d'una rilucente schiettezza
di maniere, d'una preziosa, d' una rilucente schiettezza! lanzi, iv-92:
crescendo, né mai arrivi allo stato d' equabilità. 3. l'usare
le piccole compagnie,... [d' alembert] divideva equabilmente il suo tempo
ii-353: credo che il lettore troverà grato d' intendere come un orologio che camminasse equabilmente
, mentre distribuisce il potere più equamente d' ogni altro. foscolo, xviii-97: non
distribuire equamente nello spazio la sua esplosione d' ilarità. piovene, 5-657: roma,
buono, equanime, calmo, esatto. d' annunzio, v-3-60: l'egregio uomo
, v-3-60: l'egregio uomo raccomandandomi d' essere equanime e spassionato nei miei giudizii
, iii-1-127: i popoli più sapienti d' istoria universale dovettero esser quelli che racchiudevano
presentare il biàsimo degli avversari, spoglio d' ogni amarezza ed offesa, ma insegna
bocchelli, i-ii-iii: il marchese, piccandosi d' equanimità, e superiore com'era ai
sulla sfera celeste. cecco d' ascoli, 320: due cerchi sono che
suo troiano / col petto equato avria d' achille il mento. = voce
e de l'alma fuggitiva! quanta / d' in torno al sole aggirerai
dopo avere da giovane sofferto il mal d' africa e aver passato tre anni ai laghi
. landolfi, 3-44: la nebulosa d' andromeda... muovendo seco tutto
ridurre i termini del problema all'equazione d' una curva. bettinelli, i-i- 309
2-1-97: rinvenivano [i cinesi] d' ogni pianeta quel che chiamiamo il moto mezzano
tariffa, in cui la stessa quantità d' oro fino vaglia sempre lo stesso numero
il perché di quell'incanto equestre. d' analizzare quella disinteressata facoltà d'entusiasmo per
equestre. d'analizzare quella disinteressata facoltà d' entusiasmo per l'aspetto superbo e trasfigurito
e quasi di tutta soria, / d' una bella e forbita compagnia. ariosto,
, ai regni e lontani e finitimi. d' annunzio, iii- 2-318: una improvvisa
di cavalli. oblia egli l'avventura d' oltremare e la potenza del talassòcrate cnossio
o di maraviglia o di diletto o d' altro. -sport equestri: gli sport
fugli conceduto [ad orazio fiacco] d' essere dell'ordine equestre, il quale in
d. bartoli, 22-17: gli stati d' amendue gli ordini, senatorio ed equestre
adultero bergami, ella [la regina d' inghilterra], insanita, procacciava titolo di
/ esprimer possa dio, ridir fa d' uopo. guerrazzi, iii-353: egli avrebbe
segnarla equidistante alla superficie dell'acqua. d' annunzio, v-2- 557: questo
due angoli ottusi e due acuti. d' annunzio, iii-2-140: una grande croce
iii-2-140: una grande croce equilatera fasciata d' auree làmine e costellata di pietre incise
che sul capo gagliardo equilibrano ceste colme d' uve. e. cocchi, 6-9:
eclissavano, come due lucciole; cercò d' equilibrarsi sulle gambe; e stese la
per prendergli il ganascino, in segno d' amicizia e di riconoscenza; ma non gli
attestava ad ambedue la sua devozione. d' annunzio, iv-2-878: l'occhio a
stata, nel mondo, una creatura d' impulso, facile all'entusiasmo, alle
due sono i modi con che la lingua d' un popolo diventa conquistatrice, e soggioga
popolo diventa conquistatrice, e soggioga quella d' un altro. quello della forza egli
di fasciature o di rin- fianchi. d' annunzio, iv-2-911: da principio avevano
fermò del tutto, equilibrato nel mare d' aria. fracchia, 541: al
atmosferico: stato di quiete di masse d' aria contigue che sono sottoposte a condizioni
. -farsi equilibrio: equilibrarsi. -superficie d' equilibrio: v. superficie.
trasmissione, di ritmo, di equilibrio e d' elasticità. -centro di gravità.
e l'equilibrio si trasporta al piè d' avanti. de marchi, ii-28: ve
gli scalmi delle gondole, al modo d' una forcella ricavata da un ramo d'
d'una forcella ricavata da un ramo d' albero, potato alle sue giunture, presentando
più volte vicinissimo rischio di perderlo! d' annunzio, iv-2-354: salendo, mi soffermavo
cappellino minuscolo. -sport. asse d' equilibrio: attrezzo ginnastico consistente in un
palestra, con pertiche, fimi, asse d' equilibrio, anelli. -giochi,
, anelli. -giochi, prove d' equilibrio: esercizi eseguiti in circhi o
facendo giochi di destrezza. - giocare d' equilibrio: mostrare la propria abilità e
la propria abilità e il proprio senso d' equilibrio. - anche al figur.
pareva che ella si divertisse a giocare d' equilibrio. -fisiol. senso d'
d'equilibrio. -fisiol. senso d' equilibrio: l'insieme delle impressioni dovute
, a influenze culturali in un'opera d' arte, a correnti politiche e sociali
in equilibrio di costumi, / e d' onesti pensieri, onde la luce / della
primavera in pisa, come i mattini d' autunno su i colli piceni, ove
, se non per comprensione e nobiltà d' intenti, per normalità d'organismo consistente
e nobiltà d'intenti, per normalità d' organismo consistente nel compiuto equilibrio, postulato
equilibrio dello spirito e della materia. d' annunzio, v-i-iio: l'abuso delle
ambizione che... avrebbe precorso d' un secolo l'incorporazione delle grandi monarchie
debolezza... minacciava la pace d' europa e l'equilibrio delle potenze secondo il
.. di che nasce un difetto d' equilibrio, la discordia o la scissura
il vital suco, / e però fuora d' equilibrio stando / in me ciò che
ha sempre il suo ventre un po'fuori d' equilibrio e anche la mamma potrebbe star
e anche la mamma potrebbe star meglio. d' annunzio, v-3-259: per lunghe ore
equilibrio della vita è sconvolto dal germe d' una malattia ignota, che somiglia al
malattia ignota, che somiglia al presentimento d' una sciagura senza nome. stuparich,
e l'abilità di compiere giochi 'd' equilibrio; l'insieme dei giochi d'
d'equilibrio; l'insieme dei giochi d' equilibrio. - anche al figur.:
. - anche al figur.: condizione d' equilibrio, di stabilità, d'armonia
condizione d'equilibrio, di stabilità, d' armonia. soffici, v-1-712:
, dunque: un divertimento; divertimento d' ordine spirituale ed assoluto. suoni, parole
. -i). chi esegue giochi d' equilibrio, acrobata. pirandello, 5-659
gli arabi e i macrobi, questi d' oro / ricchi e di gente, e
/ ricchi e di gente, e quei d' equino gregge. monti, 6-619:
equino, un canto agro di gallo. d' annunzio, iv-2-112: le orme delle
equine e bovine facevano come un circolo d' incanti su l'erbe semplici del terreno.
. jahier, 222: magnifico stradone d' alemagna! / sempre cosi uguale ordinato
cielo. manfredi, 1-12: il tempo d' una intera rivoluzione del primo mobile chiamasi
, e il 23 settembre: equinozio d' autunno) in cui il sole, nel
giamboni, 7-182: otto dì anzi calen d' ottobre viene l'acerba tempestade dell'equinozio
difficili del calcolo delle attrazioni celesti. d' annunzio, iii-2-177: la lanterna è
disposto all'orizzonte, dopo l'equinozio d' autunno. quasimodo, 4-15: oggi
cose da sbrigare in città. mancavo d' un equipaggiamento equatoriale. sbarbaro, 5-28
, ecc. -anche rifl. d' annunzio, iii-1-1118: l'altra notte.
precisione delle manovre lo sforzo del turbine. d' annunzio, v-1-707: quando tutte le
vascelli de'più velieri e ben montati d' artiglieria e di tutto il rimanente in
di perrucche e livree fatte all'usanza / d' abiti da cittade e da viaggio.
equipaggio, al quale non mi scordai d' accoppiare la cassetta dei miei libri e il
passai come venturiere in quelle provincie. d' azeglio, 2-190: nel disfare la
bigio, e in quest'equipaggio regalare d' una alternativa di freddure e di zaffate di
n'è uscito di camera in equipaggio d' afflitto, e a farcelo tornare non è
fanciulla di tanto equipaggio manca rade volte d' amante. bettinelli, xii-165: una donna
cuochi, parigi è un'ottima piazza d' arme. de roberto, 29: gli
le altre cose, sopportando che alfonso d' avalos, ovvero don alonso, molto ineguale
di perfetta equiparazione; perché lei ha d' avanzo quel tanto che manca a me;
tanti un corpo vengano espresse pei lati d' un paralellogrammo, la forza equipollente viene
4-55: qui si fa una equipollenza nuova d' un cossetto di vitello con un
che si veda mai sempre regnare egualità d' azioni ove interviene l'equipollenza. p.
berlino risultava... che 1 libbra d' oro vi equi- polleva a 15.
vi equi- polleva a 15. 692 d' argento. = voce dotta,
, benché ci conduciamo a tal similitudine d' equiponderanza, che tanto piombo, aggiunto
riccati, 2-352: pendano dalle braccia d' una stadera due gravi, che sieno
papini, iv-180: non è possibile parlare d' un particolare dissidio quando tutti gli opposti
can. attributo di uno dei modi d' unione di due chiese o benefici in
alla legge, e con mirabile temperamento d' equi tade partìe se medesimo intra misericordioso padre
: ogni legge si riduce a legge d' interpretazione e d'equità, o a legge
si riduce a legge d'interpretazione e d' equità, o a legge rigida e
incomoda? interpretazioni stiracchiate, falsi titoli d' eccezione, vane ragioni d'equità,
falsi titoli d'eccezione, vane ragioni d' equità, impossibilità immaginarie. carducci,
la ragione scritta è arte di bene e d' equitade ». ugurgieri, i-596:
troppo molle né troppo aspro, sanza d' inchinare da neuna parte. fazio,
è appunto il principio dell'eguaglianza. d' azeglio, 1-476: questi pensieri non
sentimenti religiosi ravvivati: ma puro effetto d' un senso d'equità naturale, col
ravvivati: ma puro effetto d'un senso d' equità naturale, col quale giudicavo me
cara, / e congiunti mi son d' alma amistade. 4. diritto
ragione, irragionevolmente, infondatamente. -fuori d' equità: eccessivamente, oltre il giusto
, e ogni troppo timore è fuori d' equitade. m. adriani, iii-348
cavalleria. -equitazione di scuola o d' alta scuola: che impone al cavallo una
, l'equitazione e la scherma. d' azeglio, 1-259: per pochi soldi
che caracollava meglio di quelli delle scuole d' equitazione. negri, 2-974: il tennis
1-1-434: l'ima e l'altra maniera d' equiti, o cavalieri che gli vogliamo
nelle colonie. salvini, v-446: d' un equite romano che morì pieno di
nel 1830). suono né d' intervallo gli equitoni. equitare, tr
, che è composto di due brevi e d' una lunga, ha la proporzione che
trasportate nel nostro linguaggio con equivalente bellezza d' artifizio, comparirebbono piene di nobiltà e
artifizio, comparirebbono piene di nobiltà e d' ingegno incomparabile. pascoli, ii-562:
necessità, anzi pure senza utilità o vaghezza d' al- cuna specie, quando la lingua
senza aver prima assicurato l'equivalente. d' azeglio, 1-318: a tutto rassegnandosi
signori, vengono a farsi l'equivalente d' un'entrata, e vivono vilmente ma
di un lavoro eseguito). d' azeglio, 2-128: ho quasi finito il
caro, 12-iii-274: non mi par d' aver parole equivalenti a rappresentare il mio
del pagamento di mezz'annata, o d' essere equivalentemente gratificato per li motivi addotti
che non è altro se non quanta moneta d' una piaza è pari di valuta a
piaza è pari di valuta a tanta d' un'altra o d'altre. 0.
di valuta a tanta d'un'altra o d' altre. 0. rucellai, 2-1-7-212
1780 equivalgono a cinque scudi nella marca d' ancona, a settanta lire in parigi,
noi e i nostri avversari ci mettiamo d' accordo per stabilire una equivalenza tra quantità
suoi amatori... ad affermare d' aver veduto in effetto ciò che, diceva
militare che non equivale nemmeno alla guarnigione d' una città europea di secondo o di
frequentare un uomo se non in presenza d' altri, soprattutto se l'uomo non ha
se le stanze da purificare sono più d' una, il numero dei vasi del cloruro
, 2-5-15-88: stolta proposizione è quella d' epicuro, il quale reputa gli uomini avere
arte parimente, altramente una medesima spezie d' animali si potrebbe generare univocamente, cioè
egli ne la poetica un non so che d' allegoria; ma intende per allegoria la
è « passa la nave mia colma d' oblio », la quale equivocamente,
dell'equivocazione e dell'anfibologia. esempio d' un sofisma che nasce da vocaboli di
tende franzese, ma volgarmente chiamato duca d' a tene, o vero per
per alcuno titolo vano della distrutta città d' atene, per essere egli stato soldato
, celebrati da me come segni equivochi d' una passione veemente. longo, xviii3-
la buona fede io possa averci mescolato d' equivoco. romagnosi, 19-886: l'equivoco
che importa se non vi siete curato d' intendermi? se vi siete compiaciuto d'interpretar
d'intendermi? se vi siete compiaciuto d' interpretar sinistramente le mie opinioni, malgrado
, e il ganzo, segni non equivoci d' intesa erotica. 2.
propria di ciascheduna, non a cagion d' ornamento. galilei, 3-4-181: aveva il
. guiducci, con quell'onestissimo fine d' agevolar la strada agli studiosi del vero
allusioni particolari o triviali, è piena d' anomalie e d'ambiguità, però senza conseguenza
triviali, è piena d'anomalie e d' ambiguità, però senza conseguenza, perché
protagonisti della vita quotidiana sempre strani tipi d' uomini giostranti sull'equivoco e sull'improvvisato
egli, con la mite bontà, cercava d' accostarsi a lei, per ispirarle una
4. equilibrato (uno stato d' animo). nievo, 2-138:
uluminavan le pensate carte / fulgor d' ingegno e equa luce d'arte. bocchelli
fulgor d'ingegno e equa luce d' arte. bocchelli, 13-742: e la
limpida e stellante, equa notte del tempo d' equinozio, si veniva chetando.
. tasso, 7-8-25: passando d' uno in altro equoreo seno.
a sfidar nato su gli equorei campi / d' africo e d'euro i tempestosi assalti
su gli equorei campi / d'africo e d' euro i tempestosi assalti. leopardi,
l'equoreo / pian si distende. d' annunzio, i-301: su dai campi terrestri
, / e di quel giove-equoréo, / d' ogni più vasto pelago / dominator et
ammiratore immobile / sospende il fluttuar. d' annunzio, i-153: via!..
, ed 4 era ispanica ', o d' augusto, anzi il nome generale
canzoni di tempi remotissimi, linguaggi d' una grecia non soltanto bizan
: annessa vi dovea essere la cura d' ogni forma di vermini sì preservativa come
le cui spillette hanno la forma elegante d' un cuore e con le quali i fanciulli
, e... l'abolizione d' infinite vessazioni ne faceva entrare due nelle
a dimostrare che pago le 3000 lire d' imposta erariale. -avvocatura erariale:
as- salio; e quindi trasse pondi d' oro quattromila cento trentacinque, e d'
d'oro quattromila cento trentacinque, e d' ariento poco meno di novecento migliaia.
suo trionfo assai oro ed argento, e d' ogni altra sorta preda, nello erario
che oggi i tesorieri di romagna costumano d' usare. giannone, 1-i-5: era
, e la superano con l'abbondanza d' ogni sorte di metalli nelle loro viscere,
buona entrata all'erario regio con le miniere d' argento, rame, ferro e altri
dieci baiocchi, / con una ciurma d' affamati dietro, / e un'altra intorno
disserra e fende / de l'erario d' amore e di natura, / apre
di quello, il quale fabbricò tutto d' ordine rustico molto bello. -luogo
a rimunerare inanzi al ventesimo anno. d' annunzio, iv-2-1142: per decreto del
far leggi e decreti, molto meno d' infligger pene, di dare censure, di
erato bella, che '1 nome hai d' amore. pindemonte, 179: dirai ch'
euterpe, clio / nell'onda tersa d' aganippe lava / le dorate sue trecce
euterpe il furor santo, / e d' erato il sospiro, o dolce madre,
inghirlandati, con le mani piene o d' erbe odorifere o di fiori. beicari
e con gran quantità di fiori e d' erbe odorifere lo coper- sono. caro
radici d' erbe, in erbe che si vanno arrampando
purpureo drappo / mostra turgido il sen d' erbe odorate / che l'aprica montagna in
, spirava fresca da monte calvo. d' annunzio, i-580: le radici /
. cardarelli, 1-83: un ciuffo d' erba che ingiallisce e muore / su un
'; cioè a fare fruttificare l'erba d' italia, cioè li cristiani d'italia
erba d'italia, cioè li cristiani d' italia. cavalca, iii-179: la nostra
soffocarlo. loredano, 1-60: i fiori d' un bel volto presto si seccano.
, 4-94: anche in altre parti d' italia... s'ingegnava il re
-erba agitaria, erba alitarla: piè d' asino (erysimum alliaria).
7-191: uno spiacevole odore e sapore d' aglio altresì viene trasfuso nel latte dall'erba
, detto anche vulgar- mente * piè d' asino 'o * lunaria selvatica '.
'erba calenzola, erba diavola, fico d' inferno, erba rogna, rogna ':
, ecc. -erba canterella o erba d' amore: scorpioide. 0.
che vulgarmente anche si chiama 'erba d' amore 'o * vecchia tenten- nina
le finestre chiuse avevano, pore d' aglio altresì viene trasfuso nel latte..
come conviene, vasi di gerani e d' erba cedrina. moretti, chiamato
. erba medica. qualche ciuffo d' uvaspina / per contorno di un'aiuola.
i quali un poco poi si pone frutto d' erba coca simile alle ciriegie, il
ragadiolus stellatus ', che anche 'piè d' uccellino 'e 'radicchiella selvatica '
resta [o campo] qualche fior d' erba cornetta, / i fioralisi, i
1 e denari sei. -erba d' amore: erba canterella. -erba da
stato sperimentato utile negli ardori e difficultà d' urina. -erba diavola: erba calenzola
le gatte si chiama per la più parte d' italia erba gatta. il quale errore
. produce le foglie di melissa overo d' ortica; ma minori e bianchiccie.
: canapa selvatica, scabbiosa; verga d' oro (in emilia). crescenzi
-erba gozzaia o erba bruciante o erba d' amore: qualità di ranuncolo coltivato nei
erba gozzaia, erba bruciante ed erba d' amore. -erba grana: verbena
[nasce] in borgaccio in tempo d' estate. lastri, 1-5-107: allorché ronca
: avea ima foggetta in capo foderata d' indisia, che pare l'erba luccia.
. erano i semi, i semi / d' erba lupina. -erba maga o
è stata confusa con la mandragora, d' onde i nomi francesi ed inglesi di
dall'indie di mezzo giorno. meriterebbe d' essere annoverata fra le piante grandi, se
veccia, fagioli, erba medica. d' annunzio, iv-2-39: egli s'inebriava dei
, ritondo, simile a un piccolo acino d' uva, vinoso e pieno di minuto
, scuri, di stupende fogne / d' erbasaetta in cui si stampa chiaro / il
alli lombrici] e uccide, cioè sugo d' assenzo bevuto e sugo di bruotano e
risus 'ed 'erba sardoa ', d' onde il riso sardonico. d'annunzio
, d'onde il riso sardonico. d' annunzio, iv-2-130: aveva le labbra sempre
fatta oggi volgare a tutti gli orti d' italia per l'uso familiare che se n'
garzoni, 1-189: fra l'erbe d' orto si trovano... il dragoncello
famiglia labiate, frequente lungo i corsi d' acqua e negli acquitrini. - anche
gonnella, / a tagliare una fetta d' erba sulla, / a fare un quadro
sulla, / a fare un quadro d' erba lupinella. d'annunzio, iv-2-1297:
fare un quadro d'erba lupinella. d' annunzio, iv-2-1297: la lupinaggine,
grasso, alto ora più ed ora meno d' un piede, secondo la bontà
. gimignano, vi-n-136 (5-2): d' april vi dono la gentil campagna /
tasso, 13-55: mentre li raggi poi d' alto diffonde, / quanto d'intorno
poi d'alto diffonde, / quanto d' intorno occhio mortai si gira, / seccarsi
vi-932: bastan quattro solchi e un poco d' erba / o un riflesso nell'acqua
, 3-355: nutricavasi forte di frutti e d' erbe; bevé lungo tempo acqua ischietta
: avea già sparse / le finte acque d' avemo, e i suffumigi / fatti
di luna e con la falce / d' incantato metallo eran segate. tasso,
ch'arte non vi varrà di pietra o d' erba. delfino, 1-400: davano
1-1237: vo'farle un caldo impiastro / d' erbe e di latte, e l'
vecchie rughe egli facea più tante. d' annunzio, v-1-358: dalla mia terra
annunzio, v-1-358: dalla mia terra d' abruzzi le donne superstiziose mi mandano sacchetti
mandano sacchetti di erbe salutari e vaselli d' unguento. deledda, ii-40: era
selvatiche, e veniva a domandare un po'd' olio per condirle. 4.
pegnorare per la gabella di frutte e d' erbe che vendea, la quale cominciò
. ariosto, vi-457: pareami / d' aver sentito un di questi che vendono /
, ma insieme con essa mangi quanto vuole d' erbe bollite. settembrini, iv-13:
quand'ella ha in testa una ghirlanda d' erba, / trae de la mente nostra
ognuno a l'erba. -color d' erba: una sfumatura di verde.
perfetto che si truova, in color d' erba togli. -color d'erba
color d'erba togli. -color d' erba secca: grigioverde. cicognani
6-25: era [il coscritto] vestito d' un fustagno grave, color d'erba
vestito d'un fustagno grave, color d' erba secca. bocchelli, 3-107: coperti
di quel comodo ma squallido pastrano color d' erba secca che fu dato in luogo
manovre fra luglio e agosto sui miti colli d' italia. -comprare in erba (
per lasciarsi imbeccare alle dame / di fior d' erba trastulla, /...
erba vicino al leccio. -fare d' ogni erba fascio: prendere cose di
come si suol dire per proverbio, d' ogni lana un peso, d'ogni
proverbio, d'ogni lana un peso, d' ogni erba un fascio? f.
capriccio le balza [alla femmina] d' esser medea, è facile divenir maliarda
, è facile divenir maliarda con fare d' ogni erba fascio per isprememe il succhio
a raccoglierla tutta insieme, e far d' ogni erba un fascio, pure è un
erba un fascio, pure è un mezzo d' intenderci intorno a un certo numero di
macchiaiuoli, alcuni nuovi critici, facendo d' ogni erba un fascio, avevano mescolato
. varchi, v-52: 'fare fascio d' ogni erba... 'si dice
lontane, ed empio le pagine facendo d' ogni erba fascio. -vivere da
qualunque mal modo, e di far fascio d' ogni erba; e poi ch'ebbe
frate,... ancor che facesse d' ogni erba fascio, sapeva però così
, a una certa villa, e d' ogni erba facevano fascio. moneti,
offizio suo, sì mal inteso, / d' ogni erba un fascio e d'ogni
/ d'ogni erba un fascio e d' ogni lana un peso. note al malmantile
al malmantile, 2-840: 'far d' ogni erba fascio ', che s'intende
fascio ', che s'intende l'operare d' un uomo scellerato, di coscienza larga
dabbene,... avvezzo a far d' ogni erba un fascio. pea,
bene e su quelle che hanno fatto d' ogni erba un fascio, vostro figlio potrà
di ogni erba insalata. -filo d' erba: lo stelo. -non spuntare,
-non spuntare, non crescere un filo d' erba: a indicare uno stato di
pascolar, che così fresco / fil d' erba non provaste assai gran tempo. d'
d'erba non provaste assai gran tempo. d' annunzio, iii-1-948: si può vivere
e avere gioia / da un fil d' erba che trema / sul davanzale al soffio
cui non spunti più un sol filo d' erba. quasimodo, 4-18: un'anfora
su una porta / luccica di gocce d' acqua / e fili rossi d'erba.
di gocce d'acqua / e fili rossi d' erba. -in erba: non
: sì sì, dammi pur la madre d' orlando, tu sai ch'i'ti
in erba cavalli, buoi: pascerli d' erba. trattato delle mascalcie [crusca
. borghini, i-iv-4-169: io vi dissi d' un dante, se quel ruscello ne
ginestra / certe lor brache di frondi d' erbella. -erbétta (v.
giordano [crusca]: solo una virtù d' una erbic- ciuola, a volerla perfettamente
33 (579): era una marmaglia d' ortiche, di felci, di logli
voglio dire, di cui il contadino d' ogni paese ha fatto una gran classe a
. erbàceo, agg. bot. d' erba, dell'erba, che si
queste cose separatamente, le troverà tutte d' un istesso odore, e ciò per
. 2. che ha natura d' erba; di consistenza tenera, non
ho un bruolo molto grande, che d' ogni maniera d'erbaggio è copiosissimo moltò
molto grande, che d'ogni maniera d' erbaggio è copiosissimo moltò. carletti,
ma ci sono bene tutte le sorte d' erbaggi come nel nostro. casti, ii-6-140
trovar là intorno erbaggi e frutti. d' annunzio, iv-2-158: ella non aveva
ai depositi tranviari, in pieno mercato d' erbaggi, nel regno degli spedizionieri e
biada. montigiano, 99: truovasi ancora d' un'altra ragion rombice,..
erbàio, sm. bot. luogo pieno d' erba; spazio coperto di erba
di cui talora è l'erbaio cosperso. d' annunzio, iv-2-1351: i grandi erbai
transito. bacchelli, ii-303: frusciavano d' un fruscio più lieve d'un tenero sospiro
: frusciavano d'un fruscio più lieve d' un tenero sospiro le acque, invadendo
(femm. -a). venditore d' erbaggi o di ortaggi, ortolano.
per erbaruoli accrebbe alla procurazia settecento ducati d' entrata. buonarroti il giovane, 9-164:
salgono da la città, / non d' erbaiola il grido o corrente rumore di
corrente rumore di carro, / non d' amor la canzone ilare e di gioventù.
, e sarà più aspro a filare. d' annunzio, ii-834: tempo è di
2. letter. erboso. d' annunzio, ii-815: vanno pel tratture antico
spianati per lo giardino, e coprendola d' ogni maniera erbame e frasche, accioché non
questo suo discorso sul nostro assoluto bisogno d' astenerci moltissimo dal vitto animale e d'
d'astenerci moltissimo dal vitto animale e d' empierci le pancie d'erbami e di
dal vitto animale e d'empierci le pancie d' erbami e di latte. rapini,
fu giovanni pona, speziale al pomo d' oro, insigne nella sua professione e
cocchi, 5-1-179: i primi lumi d' istoria erbaria, che per tradizione egli [
altri da arabo figliuolo di babilone e d' apolline; ma l'erbaria e i medicamenti
essi posti al fisco della repubblica. d' annunzio, v-1-1148: mi portò in una
olmi, o verdi di erbari. d' annunzio, iv-2-545: il bulbo di narcisso
, condomini e diritti promiscui, servitù d' uso, erbatico e pascolo nelle province
. erbato, agg. coperto d' erba, coltivato a erba (un
3. sostant. terreno coperto d' erba. proverbi toscani, 286:
. salvini, 21-94: o tu d' eringo, / e di medico acanto
/ spiana, ed unguento fanne, e d' amboduo / portane peso d'un
e d'amboduo / portane peso d' un egual momento, / e d'erino
peso d'un egual momento, / e d' erino, che a piè de'
l'aria s'udia / piccolo suon d' auretta, / né mormorava fronda, /
: il suolo era quasi tutto coperto d' un'erbetta d'un verde smorto,
suolo era quasi tutto coperto d'un'erbetta d' un verde smorto, morbidissima. d'
d'un verde smorto, morbidissima. d' annunzio, 1-8: io disteso su
saporite. 3. terreno coperto d' erba, prato. tavola ritonda,
erbidi lochi non videva opilione alcuno. d' annunzio, ii-565: e di natura
erblfero, agg. letter. coperto d' erba, erboso. varano,
/ lieta semplicità, se non bellezza. d' annunzio, 11-377: il divino /
. letter. rendere fruttifero e ferace d' erba. salvini, 24-360: e
, erbisci). letter. coprirsi d' erba. padula, 393:
, agg. letter. coperto d' erba, erboso. pascoli,
. (femm. -a). venditore d' er baggi.
a saccheggiare qualche botteguccia di panettiere e d' er- bivendola. di giacomo,
ricor dano appunto quel poco d' erba che gli entomologi ficcano nelle
monti di sozzure, e rifiuti d' erba in tale quantità da chiedersi
chiedersi se quella non fosse una contrada d' erbivori, il quartiere d'una
contrada d'erbivori, il quartiere d' una specie di conigli giganti.
la pelle. passeroni, ii-21-61: credo d' averlo detto un'altra volta: /
erbolatto), sm. ant. torta d' erbe, con vari altri ingredienti.
insieme nei giardini e nei campi. d' annunzio, iv-2-522: passava quasi tutti i
nelle mie erborazioni, vengono rigogliose. d' annunzio, iv-2-545: quivi simonetto aveva
,... mi sarebbe gratissimo. d' annunzio, iv-2-522: lo vedo ancóra
gusti curiosi / insieme di maniaco e d' artista / e per soddisfarli va a caccia
(superi, erbosissimo). coperto d' erba. giamboni, 237: fewi
morando, iii-232: qui scorre più d' un rio eh'erboso ha il letto,
per i molli terrapieni / erbosi. d' annunzio, iv-2-900: dietro di loro
liscio, più alto di tre quarti d' un piede e concavo. 4
'l verde. -luogo coperto d' erba. dossi, 259: e
tavole messe, e ogni cosa d' erbucce odorose e di be'fiori seminata.
... tutto inteso al particolar bene d' ogni erbùccia, d'ogni piccolissimo verme
inteso al particolar bene d'ogni erbùccia, d' ogni piccolissimo verme, come all'universale
vedi tu qui quella pianura verde / d' erbucce tutte ricamata eguali? pascoli,
74): molte volte aveva disiderato d' avere cotali insalatuzze de'erbucce, come le
caproni, 113: un corollario / d' armoniosi bicicli sul- l'erbura
l'africa giamai, / quante il regno d' amor. bùgnole sale, iv-232:
dell'ercinie querce / che li segna d' un solco e si dilegua. gnoli
selva ercinia (che è il luogo d' origine). ercogamìa, sf
alta dell'ideale eroico). -colonne d' èrcole: v. colonne, n
ornata, / benché attraverso, a guisa d' ercol, tiene / una gran pelle
ercol, tiene / una gran pelle d' asino ammantata. vico, 185: gli
è poi vero ch'io faccia prove d' èrcole: poveretto! appena mi reggo.
: era l'ercole della 4 troupe 'd' acrobati attendata a giffoni dietro il mercato
gli occhi al soffitto con un sospiro d' inconsolato dolore. e. cecchi
lusinghevole parte sinistra del bivio erculeo. d' annunzio, v-3-218: la grandiosità del torso
-letter. colonna, opera erculea: colonna d' èrcole (v. colonna, n
10-490: lor non valse / né d' èrcole aver l'armi né le braccia /
èrcole aver l'armi né le braccia / d' erculea forza, né che già melampo
già melampo / lor padre in compagnia d' èrcole fosse / allor che de la terra
pesava addosso con tutto il corpo. d' annunzio, i-46: gioconda vite, amor
, / come sei bella tra'baci d' apolline / che ti feconda il vin ne'
, per aver egli osservato nel cadavere d' una dama fiorentina seccate le ovaia,
, che si riferisce a ercole i d' este. -addizione erculea: gruppo di
di ferrara fatti costruire da ercole i d' este. ariosto, 1-3: piacciavi
augei rivolse, / dove ricca sedea d' illustri fregi / la città che dal ferro
, / s'adonta di un erebia, d' un virgaurea, / suoi commensali
vecchierella, in cui s'annida / d' erebo e notte una malvagia figlia, /
/ invita col più orribile scongiuro / d' èrebo, e il caos, ed i
205: hanno il matrimonio senza pericolo d' adulterio, provvedendosi le donne, oltre
l'erede che ha accettato con beneficio d' inventario. -erede legittimario o riservatario o
altro deve lasciargli tutto il suo. d' annunzio, iii-1-1041: e non le ami
tu sei l'ultimo dei sangro / d' anversa: sei l'erede. pirandello,
: sappia che io, come erede d' un terzo legittimo che toccava a mio fratello
e rimasa io / de l'isola d' olanda unica erede, / il re di
conciede. caro, 7-80: sola d' un sangue tal, d'un tanto regno
7-80: sola d'un sangue tal, d' un tanto regno / restava una sua
senza eredi, gli stati sarebbero in libertà d' eleggersi un nuovo principe. testi,
, e a morti acerbissime gli conducono o d' eterno dolore gli fanno eredi. castiglione
: piace all'uom pingue e stufo e d' ozio erede / barzellettar sovra le sacre
con ciò sia ch'egli sia signore d' ogni cosa. guido delle colonne volgar
, figliuolo del re priamo e fratello d' ettore, ne è menato preso?
ottenere un erede, vedendosi fraudato anche d' un tale conforto, cadde in tal melanconia
che non avesse bisogno di rincalzi. d' annunzio, iii-1-956: è il raccolto
hanno, e l'hanno per eredità d' un carioso che morse l'anno passato.
presso uno zio bolognese, certe speranze d' eredità, s'era creduto disamato dalla
, v-102: avevo cominciato un piato d' una mia eredità, che mi doverrà trarre
: bellerofonte [donava] un nappo d' oro a tondo / calice doppio, e
ch'io lasciai partendo, / eredità d' enéo sacra, al mio tetto.
, 41: sol chi non lascia eredità d' affetti / poca gioia ha dell'urna
era morto in quello anno il re d' ungheria, del quale non rimase niuno figliuolo
cui succedeva per ereditàggio il detto reame d' ungheria. boccaccio, iii-7-7: qui
libertà, stretto da le cocenti fiamme d' amore de eugenia, deliberò andare a
ma della migliore; di quel modo d' imaginare che l'arcadia ereditò dalla poesia del
movimenti dell'animo e della passione. d' annunzio, i-290: era l'odio il
, che ereditariamente si assumono l'incarico d' impedir di pensare, si sono di
. bartolini, 16-166: si trattava d' una donna pazza per ereditarietà e degenere
-acquistato per eredità, posseduto per diritto d' erede (beni, ricchezze, patrimonio)
reale segno di merito, quando è frutto d' industria personale ed onorata; non lo
, niuno desiderio ebbe più ardente che d' acquistare, come cosa ereditaria, il ducato
sarpi, i-301: usurpavano le possessioni d' altri, massime ecclesiastiche, procurando di
per quanto spetta ai diritti ereditari su d' una parte della savoia, si sarebbe
e trattivi fuor dalla fornace di ferro, d' egitto, ac- cioché gli siate un
da alfonso i in poi ereditaria in casa d' este, massime per quello che spetta
ventitré anni, nera di capelli e d' umore, spenta, fuligginosa, e con
fiandra ed ereditaria di quel contado e d' alcuni altri stati. aretino,
: all'ereditato dominio di molta parte d' italia univa federigo la maestà del nome
non spera / che l'aureo titolo d' ereditiera, / perché i suoi cento
... / con panni grossi lunghi d' ere mita. cavalca,
mezzo il petto, / devoto e venerabile d' aspetto. / dagli anni e
del mattin pur purei e d' oro, / vigilante ad orar subito sorse
. alvaro, 13-32: si trattava d' una ricca e pia signora, la
tutt'a un tratto farsi eremita. d' annunzio, v-3-353: un esempio di completo
121-1: i'sì non ho più cura d' ermitaggi, / né di star in
. da eremita, eremitico. francesco d' albizzo, i-33: in vent'anni il
vii politico, / scordandovi un tantin d' esser flemmatico, / non siate punto
anni di vita eremitica cessò di vivere. d' annunzio, iv-2-88: tutti i romori
iv-2-88: tutti i romori della vita d' una suburra infima salivano, in certe
, a quella altezza e facevano tremare d' orrore le povere spose di gesù chine in
gesù chine in umiltà su i tegami d' argilla pieni dell'eremitica innocenza dei legumi
*. ^ 21-110: tra'due liti d' italia surgon sassi, /..
salvini, 30-2-228: in vece d' eremo, alcuni dicono accorciata- mente l'
l'ascesi e la mistica dei monaci d' oriente appiccarono alle pareti e sulle vette
solo con se stesso a fantasticare. d' annunzio, v-2-676: l'ospite ammirabile
fattevi da severo e celere, architettori d' ingegno. 5. agg. v
, 138-2: fontana di dolore, albergo d' ira, / scola d'errori
albergo d'ira, / scola d' errori, e tempio d'eresia, /
scola d'errori, e tempio d' eresia, / già roma, or babilonia
* princeps 'quasi * principe d' eresi'. pulci, 28-88: era in
in quel tempo medesimo spagna / d' altra prava eresia più maculata; / quando
.. / l'astrologo di stelle e d' elementi, /... /
, /... / d' oro gli avar, d'eresia gl'idolatri
/ d'oro gli avar, d' eresia gl'idolatri. guicciardini, iv-285:
per la germania minacciava l'altre parti d' europa, per questa via della stampa
se nella storia ci sia un solo esempio d' un cattolico, il quale, per
a qualche eresia dominante, abbia protestato d' aver per essa un gran rispetto.
beati i poveri di spirito'»? d' annunzio, iii-2-123: a volta a
donna illustre, moglie di plauzio, tornato d' inghilterra ovante, querelata di eresia,
li eresiarche / co'lor seguaci, d' ogni setta, e molto / più che
princeps » ', quasi « principe d' eresi ». zanobi da strata [s
eresiarca tedesco venuto espressamente a convertirle. d' annunzio, iii-2-99: sul petto ha
gadda, 7-91: dubbio reprimendo e malvagità d' eretico è invero, nella chiesa di
che sa quel che dice, non dirlo d' animo eretico. botta, 4-111:
veramente dell'imperatore il collegarsi col re d' inghilterra scismatico ed eretico. carducci,
nell'amor tuo fervido bolle, / e d' eretica strage, al suo ferire,
in campo / fan... / d' eretiche falangi orrenda strage. bùgnole sale
è argomento / di fede e non d' eretica nequizia. storia di fra michele,
dell'eretico; ed è appunto un trovato d' eretici. cattaneo, i-2-292: reputarono
privilegio sul corpo di prolungare le sue facoltà d' impeto oltre gli anni dell'impeto.
aumento di vo lume. d' annunzio, iv-1-829: il seno era piccolo
come scolpito in un alabastro delicatissimo, soffuso d' una tinta tra rosa e violacea
, più che di pietra, grave d' oro; / che da altrettanti regi erette
che in simile occasione, per segno d' onore e di gioia, avevano potuto
ne vide mille elmetti, / che d' altrettanti capi eran guaina / e vide
, ed erette al cielo]. d' annunzio, i-465: alto il capitolino
dal suolo, asciutta e quasi lignea, d' un verde chiaro e neutrale che non
or si parrà chi più diletto / avrà d' amare emilia ». tasso, 19-12
piedi sosteneva con la mano un'asta cui d' intorno s'avvolgeva un serpente. a
tenesse un po'pendente per indietro. d' annunzio, i-943: inclite gentildonne tiberine
, il collo eretto, in posizione d' offesa. -che è in erezione
/ stava bravando col pistello eretto. d' annunzio, v-2-292: con la coda
anche: che è segno di altezza d' animo; nobile, eletto. guittone
cipi -di moli immense erettore magnifico. d' azeglio, 1-473: mi sembrava un'
peli e la formazione della cosiddetta pelle d' oca. baldinucci, 104:
obelisco vaticano, fu levata la carica d' architetto del papa. botta, 4-482:
la erezione di una colonna ed epitaffio d' infamia e detestazione del suo misfatto.
altro che per rompere con lo scandalo d' un esempio clamoroso il millenario divieto opposto dal
da sua santità... la erezione d' una cappella e decanato nella pieve d'
d'una cappella e decanato nella pieve d' arezzo, che è la cappella maggiore di
samuele madden, colla erezione dell'accademia d' agricoltura, commercio e manifatture. nievo
egli lasciava ai poveri per l'erezione d' uno spedale e d'un monte di pietà
per l'erezione d'uno spedale e d' un monte di pietà nella comune. pirandello
se vederci una minaccia per l'asilo d' infanzia o una promessa: forse l'
o una promessa: forse l'erezione d' un asilo per vecchi. 4
ergasima secca, muffata et acuta, d' aspetto e di virtù simile alla gomma
, un po'di vita quieta prima d' andare alla terra per sempre, non
/ a ceffi da galea, schiuma d' ergasti, / avanzumi di chiasso e
dossi, 280: in un isolotto ergastolino d' italia, ammu- tinàtisi i condannati e
; nel breve tempo in cui fruirono d' una larva d'indipendenza...
breve tempo in cui fruirono d'una larva d' indipendenza... avèvan creato un
già gli asili e ospedali in cambio d' altrettanti ergastoli di schiavi e di gladiatori
fra ottocento malfattori condannati a vita. d' annunzio, iii-1-1219: spesa grave per
fracasso dei magli e delle macchine. d' annunzio, iv-2- 966: condannati all'
ergastule (sec. xiv; ma d' uso più frequente a partire dalla fine del
erse; / né pur di sangue d' agno il fe'vermiglio, / ma 'l
torri e marmi in sua memoria / d' armi e nomi scolpir, fumi di gloria
a la medesma giuno, / un tempio d' altro, che di baie, ergea
, / di porfido era, con stupor d' ogn'uno, / le porte,
comandò che fosse il più ampio teatro d' europa. manzoni, 293: al
i fiori / veder di sangue umano d' ora in ora. tasso, 13-
, onde i riposi / magnanimi allegràr d' atene e roma. d'annunzio, i-467
magnanimi allegràr d'atene e roma. d' annunzio, i-467: ii capo ergeano
, volando intorno, / mille stormi d' augei ne'verdi campi, / dove
su que'colli a schiere, / d' ogni cornuto a par, le coma altere
del nemico le sale, e a te d' incontro / le torri di cairba ergon
irte ed umide i grigi alberi muti. d' annunzio, v-3-117: la cittadella dei
: la cittadella dei conti abbracciava i fori d' au- gusto di nerva, e di
ogni elatere dell'animo e vinceremo. d' annunzio, iii-1-1082: egli non incurva né
uno e l'altra come colui che teme d' essere sorpreso da uno sgomento improvviso.
, non piacque a irene che, d' improvviso, si alzò ed ergendo il petto
. petrarca, 146-7: o sol già d' onestate intero albergo, / torre in
a quel la spada, / timor d' infamia il suo manto alt'ergea, /
in cielo. spolverini, xxx-1-24: ma d' esperia e de'nostri itali campi /
; / in cotal guisa ho speme / d' ergervi al cielo e d'infiammarvi all'
speme / d'ergervi al cielo e d' infiammarvi all'armi. parini, 346:
di costei [aragne], prese forma d' una vecchia, e con belle parole
che si erge sul suo cappellino. d' annunzio, iii-2-137: quando il torso si
e rammentare, cigolando le lunghe notti d' inverno, che san pietro rinnegò tre
, ix-416: toma, zefiro, d' ambre e di coralli / stellato; aprine
contro il sentimento di dio. d' annunzio, iii-1-450: ella si
falcate, come se le sue vertebre fossero d' acciaio e scat tassero insieme
buscarsi paro lacce e rumori d' ogni genere da parte dei giovani che
s'erga. caro, 7-407: d' esterna parte, tal d'italia è 'l
, 7-407: d'esterna parte, tal d' italia è 'l fato, / un
desiderio. cesarotti, 11-86: par d' oceàn tempesta / mossa da due cozzanti
, essere in piena (un corso d' acqua). marino, vii-502:
in voi supreme: / che mentre d' una o due dir mi preparo, /
. giusti, 2-230: au'ergo / d' incamminarmi per porta romana, / mi
? quale argomentazione contro le 'speranze d' italia 'di cesare balbo e le
gioberti, i-m-581: non vedete che sin d' oggi i popoli eridanici son più
, i-343: giano antico, / padre d' ausonia, e l'itala anfitrite
di eridano, di sagitta e d' auriga i luoghi e dell'australe corona,
. fuggì il mortai pericolo. d' alberti, 352: 'eridano', costella
emisfero meridionale, rappresentata a guisa d' un fiume. = voce dotta
qual compose / el dormitor ne'parti d' indi extreme, / n'altra che
'ncontra il cielo eresse / l'alta mole d' error, forse tal era. garzoni
si consumarono e si fusero i sogni d' occidente e d'oriente. alvaro, 7-166
si fusero i sogni d'occidente e d' oriente. alvaro, 7-166: a un
s'è veduto in nessun'altra parte d' europa; si sono cominciati a erigere
, o unirà commende alla religione a vita d' una persona sola, possa il provveduto
magalotti, 24-323: gli dà parte d' avere in casa sua eretta un'accademia
necessità di erigere in roma una cattedra d' italiana letteratura, ha impressa alla sua
il busto e sollevò una mano sovraccarica d' anelli per palparsi lievemente su la fronte
corpo consultivo per quel che riguardasse questioni d' ordine tecnico in materia di comodi e d'
d'ordine tecnico in materia di comodi e d' usi e costumi cittadini. alvaro,
con gli occhi al ciel s'eresse. d' annunzio, i-286: gli orecchi /
, 7-170: così in cambio di confondermi d' avervi mossa questa persecuzione, me n'
', * spellicciosa ', 'piè d' uccellino '. = voce dotta
di marmo lam peggianti e d' oro, / che di là dalle nubi
farina, e con nitro. d' alberti, 352: 'erino', genere di
fare condire i cibi con noce moscata. d' alberti, 352: 4 eringe'
4 eryngio '... aveva virtù d' innamorare tutte le donne del fortunato suo
terror dell'erinni ardean le schiere. d' annunzio, iii-2-219: s'è partita una
empio seno ove l'erinni alberga. d' annunzio, iii-2-339: no, non posso
. garzoni, 1-186: l'erbe d' acqua dolce sono o di rivi, come
piante erbacee della famiglia eriocaulacee. d' alberti, 352: 4 eriocàulo ',
sistemi di disseminazione, di propulsione, d' aviazione: l'elica aerea o samara
semi cinti di lana bianca lunghissima, d' onde ha tratto il nome. a.
: appena lo studio della botanica cessò d' essere un obbligo, iniziai un erbario.
quegli anni rincontro esclamativo con la raggera d' argento che s'apre raso terra, della
degli animali forniti di lana. d' alberti, [s. v.]
ne i quali è dentro il suo seme d' acuto sapore. domenichi [plinio]
, al gusto forte e acuto. d' alberti, 352: 'erisamo', sorta d'
d'alberti, 352: 'erisamo', sorta d' erba salvatica, comunissima, che cresce
eresi- pele, ed altri somiglianti. d' alberti, 352: 'erisipela', tumore
miste, ciò è di umida frigidetta e d' una certa non apertamente costrettiva,
tarda di quella scuola). d' alberti, 352: si disse eristica la
dieci semi. esse hanno un fogliame d' un verde carico e lucente. =
o di sostanze caustiche). d' alberti, 352: 'eritema', rossore prodotto
: la tenne [cassala] col battaglione d' ascari eritrei che noi gli regalammo.
oriente, / nata e concetta in mar d' umida brina. redi, 16-ii-174:
questo mestiero a gli eritrei, popoli d' asia. 3. sm. ant
'. voce già registr. dal d' alberto; cfr. fr. érythrine (
chiamato da alcuni eritro, è un seme d' uno arbuscello chiamato coriario: percioché coloro
quei sileni sedenti nelle officine di scultori d' erme o busti di mercuri. f
, quando sarà portata in vaticano. d' annunzio, iv-1-148: in un luogo
3-129: i francobolli degli stati uniti d' america, con quelle teste, con
con quelle erme di virtù presidenziali. d' annunzio, iv-1-507: -sei tu
, 3-77: i sentimenti di rispetto, d' amicizia e d'affetto..
di rispetto, d'amicizia e d' affetto... parevano lasciati alla porta
, presenza di entrambi i sessi su d' uno stesso individuo. tale era l'ideale
tanto suggeriva, quasi oscenamente, l'idea d' una maschiezza ermafroditica, fra i lazzi
tra questi ultimi, uno massiccio, d' intaglio a cesello..., con
..., con una figura d' androgino; ed è, a giudizio del
grande tempo avea desiderato e richiestolo disonestamente d' amore nell'acqua, spolliossi et incominciò
in roma... una statua d' un ermafrodito di grandezza d'una fanciulla
una statua d'un ermafrodito di grandezza d' una fanciulla d'anni tredici, la quale
un ermafrodito di grandezza d'una fanciulla d' anni tredici, la quale statua era stata
bivalente. -per simil. d' annunzio, iv-2-275: ella pareva non so
famosa pianta sulla quale apparve poche diecine d' anni sono in toscana il pomo ermafrodito
intarsiato di limone, di cedrato e d' arancio, chiamato volgarmente la bizzarrìa.
due maschi e di due femine, e d' uno ermafrodito, cioè d'un maschio
, e d'uno ermafrodito, cioè d' un maschio e d'una femina. a
ermafrodito, cioè d'un maschio e d' una femina. a. f.
, / qui son mille sconciature / d' espressioni tartagliate, monti, iii-122:
, agg. guarnito di ermellino. d' annunzio, v-2-203: e s'io m'
i capriuoli e perfino i cervi. d' annunzio, v-1-304: m'appariscono di una
aperta mai la occasione di truffare! d' annunzio, iv-2-455: com'ella non mi
cicognani, 13-258: avventure con donne d' altri ambienti non ò, da uomo
/ piena di molte pietre preziose: / d' overa fu di terra alessandrina, /
carretta è coperta di drappo rosso ricamato d' oro con una banda d'ermellini attorno
drappo rosso ricamato d'oro con una banda d' ermellini attorno, ed è posta in
bianca; e la soprana chermisi foderata d' ermellini. bettinelli, 1-ii-410: l'oro
di spagna, i lattati di regno e d' altrove. d. bartoli,
spina, il berberi, l'uva d' orso, il lampone, pennellino, il
. v.]: 'ermeneutica', arte d' interpretare i libri antichi, e singolarmente
quella portante la testa di mercurio e d' amore. = voce dotta,
atmosfera di beata melensaggine pur troppo sente d' aver perdute tutte le illusioni. verga
contro l'estremità del tubo aperto. d' annunzio, v-2-611: la bocca è
2-ii-27: v'è un silenzio ermetico. d' annunzio, v-3-280: quanto difficili nodi
miti elleni! -s'ella mi stringesse / d' improvviso, così, tra le sue
quegli scritti (di tipo religioso e speculativo d' ispirazione mistica) apparsi durante il ii
2-70: l'ermetismo delle « pazienze » d' avorio e gli indecifrabili arabeschi delle trine
: aveva [il letto] tegumento d' una « coperta da letto » verde stinta
di tenerezza, e 'nginocchiossi a'piè d' ajolfo, e volevagli dare el baston sopra
dà vita, / tu ti fodrai d' ermine e di vai, / e la
: li ricchi uomeni vestono di drappi d' oro e di seta e di ricche pelli
, 375: trovai qui un padiglione d' ermesino bianco col suo cappelletto azzurro,
apparir due fanciullette, / ambe pari d' età, belle egualmente, / ambe
età, belle egualmente, / ambe d' ermisin rosso in gonne schiette, / se
tutte le fiorerie dei giardini di versailles. d' annunzio, iii-1-609: voglio scegliermi una
ogni volta e rivolta di lume / e d' occhio cangi l'aspetto, 0 smaragdi
venivan dal cielo, e per farle d' abito differente da quello del secondo intermedio,
da quello del secondo intermedio, tutte d' un ricco ermisin mavì. menzini, 5-5
solitari et ermi. bembo, 1-51: d' erma rivera 1 più deserti lidi /
ti levi, o fratei mio. d' amore / cantan su la tua fossa erma
un muretto, e il verde / d' un grande castagno, si vede / lo
affrette, / e, quasi in terra d' erbe ignuda et erma, / né
mare, spogliato e ermo sino allora d' ogni altra cosa che di boscaglie.
] il singulto ermo del mare. d' annunzio, v-2-22: o roma, come
/ valle di loto e non valle d' olido.. dallo spagn. hermosura
un subito spento / cadé, tocco d' un colpo assai leggiero: / l'
camminar senza 'l braghiero, / ferito d' una punta in quella parte / esalò
pesi, si precipitava, nella speranza d' un'emia strozzata. pavese, 5-107
per esso, e fanno le viste d' essere più greci de'greci; viluppo
] tutto rugoso, incallito, pieno d' ernie, eppure ancora gagliardo e vivente.
, chi soffre di ernia. d' annunzio, iv-1-928: una erniaria..
cruenta dell'ernia intestinale strozzata. d' alberti, 353: 'erniotomia', recisione dell'
. ant. e letter. (d' uso moderno nelle forme composte con il
qual compose / el domitor ne'parti d' indi extreme, / n'altra che
il grande le profezie del ristabilimento del regno d' israel, dette per lo messia:
. ornit. airone. cecco d' ascoli, 2439: erodio, il quale
la sola prosa erodotea essere la 'storia d' europa'del giambullari: e fu lode soverchia
. = deriv. da erodoto (d' alicamasso): lat. herodótus (
commedia. tasso, 11-ii-309: il nome d' eroe è nome ch'in greca favella
eroi i poeti e le belle. d' annunzio, ii-550: grande era l'uomo
acquistato profonda saggezza, nobiltà e fortezza d' animo; maestro, guida. -per antifrasi
tempo all'orco / generose travolse alme d' eroi. leopardi, i-957: bellissima
di sua casa, l'eroe navigatore. d' annunzio, ii-495: fra l'erba
. gramsci, 6-14: se nelle opere d' arte si tratta di argomento economico,
. -per antonomasia, nella storia d' italia: garibaldi. d'annunzio,
nella storia d'italia: garibaldi. d' annunzio, ii-391: ancora dorme la città
ancora dorme la città che ululò / d' amor selvaggio all'apparito eroe / nel bel
, nel clima tepente, delle ferite d' aspromonte. 3. personaggio che
e di tanti altri eroi, anzi d' un'armata intera per conquistar la terra santa
13-174: patrizia fu la causa involontaria d' un nuovo mutamento della mia vita. fu
era promesso in premio. -dare d' eroe, dell'eroe: chiamare eroe,
quando ti ammirano, quando ti danno d' eroe! eroe a me!
eroesse. nomi, 13-83: filizia, d' eroesse unico esempio. salvini, 34-69
per l'aurea pelle / giason figlio d' esone, e lo seguirò / i più
fatiche a quella / ricca iaolco, d' alcumena il figlio, / d'alcumena,
iaolco, d'alcumena il figlio, / d' alcumena, eroessa mi- deatide.
cattaneo, i-2-23: verrebbe a crescere d' altri parecchi milioni l'effettiva erogazione del
uomo nato per gli studi, chiamato d' un tratto ad amministrare, dai suoi
[s. v.]: 'erogazione d' acqua', distribuzione regolata delle acque.
o ardimento; stoicamente, con fermezza d' animo, con piena coscienza delle responsabilità
è eroicamente assunto di mettere un po'd' ordine in questa vera babilonia di libri.
; e se vogliam chiamare amicizia quella d' achille e di patroclo, niun'altra potea
decenti i versi di sofocle in bocca d' aiace morituro! bartolini, 5-209: è
dell'albero e del nome, / d' esso nome il suono solo / basta
simpatia » eroicizzante che li fa gestori d' una nostra speranza. piovene, 5-42
nella loro storia poetica, all'ideale d' una civiltà posteriore, più vasto, più
squillano da un luminoso mondo eroico. d' annunzio, v-2-10: tutto mi solleva
e di stile solenne (un'opera d' arte figurativa). giràldi cinzio,
eroica: che canta e celebra imprese d' eroi. gelli, 15-i-38: che
, si cava chiaramente da la poetica d' aristotile. monti, vi-133: la gran
eroico di tempo, come ancor è d' eccellenzia di dire. varchi, 7-607:
rapita ', poema contro le ire municipali d' italia, nel quale lo stile eroico
dell'eroico è fondato sovra l'imprese d' una eccelsa virtù bellica. rosa, 186
l'italia / a gl'italiani. d' annunzio, iii-1-1072: destinato a scomparire,
ed eroici come in questa prossima stagione d' autunno 1 ragazzi fanno girare le loro
. -che muove da uno stato d' animo di esaltazione e di entusiasmo.
di esaltazione e di entusiasmo. d' annunzio, v-3-8: non so qual sogno
però non ponno più cadere in stima d' amori volgari e naturaleschi. idem, 3-991
divinità. -per simil. d' annunzio, iv-2-412: fuma dalle fenditure di
eroica. -eroica senza fallo, ma d' altri eroi e in altro modo più maraviglioso
l'aria bizzarra e squarciona di quelli d' estromoz. giusti, iii-358: lo sposo
canti del suo poema eroicomico del catorcio d' anghiari. perticari, ii-113: se
altro sono che una follia carnascialesca. d' azeglio, 1-414: s'io avessi a
cia scuna delle fittizie lettere d' amore in distici elegiaci che ovidio
. - per antonomasia: lettera d' amore in versi. dolce,
rale, gelata, specie d' eroide; se vengo costà la porterò.
eroificato e fatto capace di tutto e anche d' uccidermi. = voce dotta,
distinti per popoli e per tribù. d' annunzio, v-2-729: un abate francioso
/ di stupefar la terra, e d' eroina / eccelsa e grande acquistar nome e
, parliamo italiano! cos'han mai d' eroico le protagoniste di novecentonovantanove novelle sopra
a sublimare le immagini con iniezioni d' eroina. = voce dotta,
narrazione eroica, mi schiata d' innica; e il purgatorio è parte eroico
, il pietoso esempio di gratitudine d' un leone. vico, 189: l'
piegarsi imparzialmente alla verità è una sorta d' eroismo. d'azeglio, 1-71: tanti
alla verità è una sorta d'eroismo. d' azeglio, 1-71: tanti altri uomini
cuore, senz'aiuto di libri o d' esempi i germi dell'eroismo e compiono
cosa non ordinaria, a grandezza e fortezza d' animo, ed è una sorte d'
d'animo, ed è una sorte d' eroismo. pirandello, 6-532: poveretta.
. alvaro, 7-75: l'eroismo d' oggi è l'eroismo degli irregolari,
un componimento letterario, di un'opera d' arte. cesarotti, ii-275: ma
; che appare, che si mostra d' impeto. bechi, 13: le
, che si manifesta con violenza, d' improvviso. d'annunzio, v-1-731:
con violenza, d'improvviso. d' annunzio, v-1-731: « figlio! »
serico filo, aspettando i futuri amori d' allorquando eromperà farfalla. carducci, 116
la carne degli uomini a tocchi. d' annunzio, v-2-63: dalla pietra la luce
. michelstaedter, 798: uno zampillo d' acqua... erompe dalla terra,
giri incantati. -derivare; nascere d' improvviso; impetuosamente. cattaneo, iii-2-177
suono, un grido); alzarsi d' improvviso, con violenza (una voce)
, / e un lungo eruppe plauso d' inferno. imbriani, 2-192: oh!
aprirolli, / né codarda bestemmia eromperanne. d' annunzio, iii-2-230: fin dal cominciamento
gioia, perché tutti trasalissero di stupore, d' invidia e infine di vergogna. landolfi
di tratto come un congegno pirotecnico che d' improvviso mandi un'eruzione di razzi e
è uno sfogo ma un eccitamento. d' annunzio, iii-1-12: erano [gli occhi
quest'ossa / erompa nella sua nudità d' oro. boine, ii-161: una domenica
. il dio greco dell'amore. d' annunzio, ii-127: con eros confusi il
. si tratta, in termini poveri, d' una sorta di prostituzione sacra; attraverso
detriti non è come andare al corso. d' annunzio, iv-2-1023: dalla profonda erosione
profonda erosione centrale si creava un golfo d' ombra ove un dirupo irto di croste e
, versato per l'erosione o disfacimento d' alcuni canali. orioni, x-14-166:
. adulterato con rame (una moneta d' argento); misto di rame e di
ragione che ha fatte alterare le monete d' argento, e ne ha fatte battere quasi
i tredici e i dicia- sette anni d' età, nessuno di voi è tanto vecchio
brancoli, ii-244: i due amici erano d' accordo nel riconoscere che per un siciliano
per fermo; ma fine e mezzi soverchiavano d' assai le mie preoccupazioni erotiche, i
agli erotici misteri della cronaca paesana. d' annunzio, iv-2-92: sotto l'odore dell'
una ragazza. possibile che non m'interessi d' altro? o è perché il rapporto
ma chi non saprebbe riconoscere, a colpo d' occhio, per averla appena intravista in
non è che il racconto della matrona d' efeso, notissimo episodio del 'satyricon
arbitro e riprodotto anche nell'antico volgarizzamento d' esopo e in altre oscure com
]: 'erotomania', pazzia per effetto d' eccessivo amore. bocchelli, 6-247: era
: era un sensuale con qualche tinta d' erotomania. moravia, 16-238: parlava
- anche al figur. d' annunzio, i-174: allor con ala più
stento erotto dalla pietra / un gemito d' agnelli si propaga / smarrito per le strade
s'estese per quasi tutta la faccia. d' azeglio, 4-185: malgrado la forza
può riputarsi male impiegato, correndo rischio d' impie- garlo anche peggio. bontempelli,
, 166: t'insegnerò l'uso / d' ogni utensile agreste: / dell'erpice
e alcuni altri uccelli, con aiuto d' alcun catello a queste cose ammaestrato, il
meglio è che solo con l'erpice fatto d' alcune spine ovver pruni si cuopra.
facev'ir di qua di là. d' annunzio, iii-1-891: e s'io pur
-per simil. e al figur. d' annunzio, i-1066: il savio, curvo
fare così! / ero un erpice d' offese / sopra un rigoglioso grano.
e briosa, non supera i limiti d' una fatica occasionale ed estemporanea. comisso
ignoto / un errabondo popolo nettunio. d' annunzio, i-582: le tribù d'
d'annunzio, i-582: le tribù d' israello avean per capo un saggio. /
chi va errando; che è segno d' animo non fermo, inquieto; che è