passo passo que'cinque portici, che correvan d' attomo alla famosa piscina di gerusalemme,
betsaida, non aspettava di trovar quivi infermi d' una semplice infreddatura. « =
mologie. passavanti, 231: fecesi discepolo d' un ebreo per apparare bene la lingua
sia 'l mio nome, che più d' uno intassa, / scritto in latin
amore. giusti, i-226: mi ricordo d' uno di costoro che mi consigliava di
per essere in quei tempi ogni sentor d' ebraismo odiosissimo ad ogni nazione. segneri,
sovente come delegati procedessero contro gl'imputati d' eresia e d'ebraismo. 2
procedessero contro gl'imputati d'eresia e d' ebraismo. 2. stile tipico
, 'et qui sanctus est'. d' alberti, 336: ebraismo dicesi ancora
croce, ii-2-184: gli ebraisti sono divisi d' opinione intorno all'essere composta la poesia
eh'un calendario ebreo, per parer d' essere / amico sviscerato in corpo e
: come altro mezzo di commercio e d' industria, chiamò gli ebrei; tollerati
istituzioni: qui potrebbe essere il caso d' una legge speciale. papini, 20-36:
cui ardeva il volto perenne / unto d' olio della pasta àzzima / e la
pasta àzzima / e la buia carne d' ebrea. 2. che fa parte
: quel che translatò in latino / d' ebreo la bibbia. g. m.
l'ebreo ha già del mio più d' un farsetto: / toglio carne in credenza
, e lo mandai al diavolo. d' alberti, 336: ebreo dicesi figuratamente ad
letter. amico degli ebrei. d' azeglio, 2-285: roberto è anche lui
volgar., ii-33: parla ai figliuoli d' israel, e dirai ioro: l'
di futuro danno la ebrietà di maso d' andrea minerbetti; il quale senza bisogno
e il cervello, e ridondante il cuore d' ebrietà del vino d'amore. d'
ridondante il cuore d'ebrietà del vino d' amore. d'annunzio, iv-1-876: egli
d'ebrietà del vino d'amore. d' annunzio, iv-1-876: egli non potè risuscitare
panziera, 1-27: una eccellentissima ebrietade d' amore in contemplare. giovanni da fécamp
/ poi, via: colla rapidità d' un topo / selvatico guizzar fra siepe e
anch'eglino. marino, 4-177: tutto d' ebuli e mori ha tinto il viso
fianco adorna. roberti, ix-168: d' ebuli e ferule s'implica / le tempie
lo volle [questo ramo] il dio d' ar- cadia, e lo prepose /
(eburno), agg. letter. d' avorio, fatto d'avorio.
. letter. d'avorio, fatto d' avorio. boccaccio, v-164: serano
che l'una è eburnea, cioè d' avorio, l'altra è di legno di
con terso eburneo vomere dentato / campi d' oro animato. magalotti, 4-192:
. magalotti, 4-192: e muri d' alabastro, e tetti d'oro, /
e muri d'alabastro, e tetti d' oro, / e all'edifizio in giro
sacro fonte, pizzicai le corde. d' annunzio, iii-2-314: un olio ti darò
trina veneta le spalle / eburnee. d' annunzio, v-2-858: donatella rinnova l'
a casa ed immola solenni ecatombe. d' annunzio, ii-97: la cenere delle ecatombi
mese ecatombèo le feste di minerva. d' annunzio, ii-81: dormivano sul suolo /
/... sotto il plenilunio / d' eca- tombeone giacenti. = voce
che ha cento porte. d' annunzio, i-55: tra i rami floridi
e favorisce il parto. d' alberti, 337: * ecbolico ',
, sedativo (un medicamento). d' alberti, 337: 'eccatartico ',
codesti curiosi mortali... dotati d' intelligenza eccedente la sfera comune, non poteano
eritreo, i-153: questo gran numero d' uomini... ba tutto
circolare con centro più alto dei punti d' imposta. 6. sostant. cosa
, che è in più. cecco d' ascoli, 2008: offende la virtù visiva
oltre il loro cibo, un eccedente d' un milione e trecento cinquanta mila annui
verso il fiume, non avendosi più eccedenza d' acque ad uso irrigatorio, né incontro
merce sulla domanda, o della mano d' opera disponibile sulle possibilità d'impiego.
della mano d'opera disponibile sulle possibilità d' impiego. -eccedenze attive: gli utili
. dominici, 1-124: non cerca d' eccedere né di volere quel che non si
non eccede, / e con divorzio d' intervallo breve / distingue in duo confin
. buonarroti il giovane, i-354: d' una botte fuor la spuma / pel
di potenza eccedono e gran voglia avrebbono d' espugnarli. = voce dotta, lat
/ voi fiorite i ginnasi e'licei / d' ecceomi e barabbi e zebedei. verga
emersi, ad ascoltar le lezioni d' uno scolastico intorno a quelle inezie delle ec
/ della nobil città di barberino / d' aver a saggio l'eccellente vino /
è spenta e riposata, nella sommità d' essa. compagnoni, i-36: ogniuno
ciò alle loro parole dan fede, sforzansi d' ingannare, 5. appellativo onorifico
. tasso, n-ii-447: il titolo d' eccelentissimo e d'eccelente vien da «
n-ii-447: il titolo d'eccelentissimo e d' eccelente vien da « eccelso »,
eccellentissima signora donna vittoria colonna, principessa d' esemplar castità, tre giorni sono comparve
l'illustrissimo ed eccellentissimo signor don carlo d' aragon... pubblica un bando contro
(117): come per nobiltà d' animo dall'altre divise siete, così ancora
vien denominata quest'acqua angelica, o d' angeli, d'una fragranza gratissima.
quest'acqua angelica, o d'angeli, d' una fragranza gratissima. 2. qualità
. petrarca, 337-4: quel che d' odore e di color vincea / l'
e fiondi, onde 'l ponente / d' ogni rara eccellenzia il pregio avea.
al populo cristiano, / quanta eccellenzia d' arme al mondo fusse / fra tutti
o morte avara, / ci spogli ben d' una eccellenzia rara. l.
vergogna; perocché il primo è cosa d' eccellenzia, lo secondo di bassezza.
; nella gerarchia ecclesiastica, è titolo d' onore spettante ai vescovi e agli alti
al mondo il maggior saggio di grandezza d' animo, né di liberalità, né
liberalità, né di giudicio, che d' accarezzare un uomo simile. boccalini,
i-268: eccellenze in mantello rosso e croce d' oro, eccellenze in finanziera e guanti
. doni, 3-64: l'eccellenza d' uno scrittoraccio infame mi fece una volta una
. leonardo, 2-55: arai vernice d' ambra bella e buona per eccellenzia.
eccellenza, né altra materia accogliea che d' amore. alvaro, 11-26: l'idea
tale cosa o in tale altra. d' annunzio, iv-2-1302: di notte,
, negli accordi languidi, nelle combinazioni d' un'estrema sottigliezza. -tr
eccelsitùdine a noi e a gli altri divoti d' italia benignamente converti. ottimo, iii-348
. petrarca, 318-3: al cader d' una pianta che si svelse / come
nome il rubicone, / un fil d' acqua che scivola al pilone / d'
d'acqua che scivola al pilone / d' un ponte eccelso come un monumento. moravia
, 164: colui, il qual è d' ogni gloria degno, / della eccelsa
, spiccò il volo, con ali d' aquila, verso le eccelse vette della tragedia
nostro re, l'eccelso / dio d' israele serviamo. -come attributo di
suo proprio archètipo-essenza, / creato nel fuoco d' origine / da eccelse potenze divine.
tasso, 5-24: quanto di magnanimo e d' altero / e d'eccelso e d'
quanto di magnanimo e d'altero / e d' eccelso e d'illustre in lui risplende
d'altero / e d'eccelso e d' illustre in lui risplende, / tanto adombrando
a l'ombra tua / quanto è d' eccelso e altiero. / or che
artigiani eccelsi, inquisitori, predicatori e critici d' una compitezza sobria e severa, l'
. cattaneo, iii-3-351: il centro d' attrazione della massa liquida che..
: la flora di questi luoghi è d' una eccentricità folta fanta stica
ignote al ciglio. lucini, 81: d' in tomo si propagava quel subbollimento,
di cosacchi sparirà, come spariscono i bersaglieri d' un esercito, nel giorno in cui
si direbbe che le acque si propongano d' imitare materie preziose ed estranee.
; espatriare, esulare. d' alberti [s. v.]:
pascolo alla malaria e alla febbre. d' annunzio, iv-2-151: i parenti erano
govoni, 843: è uno stormo d' aironi alto che passa / coi suoi lugubri
onore di tener in fresco qualche mazzo d' ortensie. di giacomo, ii-642:
v-2- 920: la signora contessa d' albany verrà infallibilmente tolta dalla classe degli
la fame il freddo e la dissenteria. d' annunzio, iv-2-1255: contro i cancelli
annunzio, iv-2-1255: contro i cancelli d' un ambasciatore invisibile s'accalca la fame
natura economica, si trasferiscono dal paese d' origine in altro paese. -emigrazione permanente
di lacedemonia, e latino silvio, re d' alba. beccaria, i-406: non
l'emigrazione, ma il dispettoso abbandono d' una terra inzuppata di lacrime, che
da religione alle celebri emigrazioni e guerre d' oriente. monti, i-339: io
mia. rajberti, 2-243: il traslocarsi d' abitazione da un quartiere all'altro equivale
quartiere all'altro equivale a una specie d' emigrazione: costumi tutti diversi, faccie
origine, fu villana l'esecuzione. d' azeglio, 1-81: l'europa era
, e i popolani / della città d' apeso, e pitiea / e l'eminente
. marino, 6-26: siede eminente e d' ogni senso è duce, / e
... eminente grado il difetto d' adulatore rinfacciato a'suoi confratelli. botta,
i-1-54: è stato obiettato che gli uomini d' azione, gli uomini pratici in senso
medesimo già osservato nella visita degli eminentissimi d' adda e barberini. casti, i-2-26
carducci, iii-25-129: mi domanda col cardinale d' este (non eminentissimo, badi lo
arbori divelti / a le verdi eminenze. d' annunzio, iv-2-517: era una piccola
-in senso concreto: persona o cosa d' alto valore, di gran pregio,
dell'ente: / atto e diffusion d' esser, che farsi / fuor della prima
in saccoccia. 3. titolo d' onore riservato ai cardinali (per decreto
venerazione grandissima. casti, i-1-265: d' un povero abate io mi rammento, /
cibo, ci aprirà strada ampissima alla cura d' una emiplegia. a. cocchi,
della metà del corpo, cioè delle membra d' un lato solo. targioni tozzetti,
all'apoplessia. carducci, iii-15-204: morì d' emiplegìa in napoli il 23 giugno 1796
mezza parte di una spera, cioè d' un corpo ri tondo come è una palla
circolo dell'orizzonte, e nello spicchio d' emisfera del cielo notturno. c.
e quell'altro emispero, / principio d' ogni cosa santa etterna, / donami grazia
giogo e severo, / facean fumar d' incenso i sacri altari. galileo, 3-1-73
, o cani, / sì che d' infamia non si scuopra il vero.
nacque e visse senza pecca. cecco d' a scoli, 259: se possibil fusse
sua esistenza. questo « periplo d' africa » che i battelli della libera trie
agg. ant. che ha forma d' emisfero. sacchetti, 249:
tu vuoi che l'acqua arrivi, d' onde l'acqua possa uscire o continovamente o
l'intemo di questo cratere le acque d' un lago, già diminuito dagli antichi
, già diminuito dagli antichi per mezzo d' emissari particolari: poi fu prosciugato definitivamente
caprone che si è accollate tutte le iniquità d' israele (levitico, xvi).
fr. émissaire (nel 1519; ma d' uso raro fino al sec. xvii
. -pagamento, versamento. d' azeglio, 1-151: si passò tutto l'
felicemente consentito di stabilire giorno ora vettura d' emissione del biglietto: nonché d'interrogare
vettura d'emissione del biglietto: nonché d' interrogare il bigliettaio emittente, convocato alla direzione
: parlava succinto, con certa intonazione d' imperio, volentieri lardellando il discorso con
: aveva felicemente consentito... d' interrogare il bigliettaio emittente, convocato alla
artigli, / di bei rubini e d' altre care gemme / tu le vedresti una
suoi dagli 4 emmi ', / o d' esser matto o di morir tapino.
, protoplasma basofilo con granulazioni azzurrofile e d' altro genere. = voce dotta,
rigattiere, / senza un picciol né men d' emolumento. beccaria, ii-368: il
fitti propri servivano di dote agli uffici d' annona allora vigenti e di emolumento agli
cercar da grandi spese emolumento, / d' orti, bagni, ginnasi a ciascun
continue alterazioni, se non quel ceto d' uomini che a guisa di presidio mercantile
mercantile era appostato per tutte le città d' europa e d'asia? einaudi, 1-213
per tutte le città d'europa e d' asia? einaudi, 1-213: basta sfogliare
nardi, i-64: furono anche fatti officiali d' accatto, che accattassero fiorini centomila da'
natura erodente,... le punte d' alcune sue particole corrosive...
scient. haematopoièticus, dal gr. cecco d' ascoli. 3114: [il topazio!
, con pari fede e grandezza d' animo entrò nella chiesa, mentre si cele
emorroissa il corso del sangue. d' annunzio, iv-1-930: l'emoroissa
figur. persona tirchia, esosa. d' annunzio, v-2-298: ora l'ordinanza de'
scene gaie e incruente, è quello d' un forsennato che da un'altissima rupe si
affanno. magalotti, 24-177: direi d' aver sentito due volte qualche cosa;
. ojetti, iii-280: si tratta d' un empiema ai polmoni dopo una lunga bronchite
in alcuno re cristiano non mi ricordo d' avere letto giammai. guicciardini, ii-
. brusoni, xxiv-857: mi toccano d' empietà e d'ateismo perché ho sempre
xxiv-857: mi toccano d'empietà e d' ateismo perché ho sempre voluto vivere a
dì parlar t'udimmo / meno altero d' alquanto. botta, 4-479: chi voleva
presto mi avvolsero e tinsero tutto, d' una leggenda d'empietà e di feroce
avvolsero e tinsero tutto, d'una leggenda d' empietà e di feroce misocristismo. moravia
dolcezza, oggi ei mi dava / d' inaudita empietà l'ultime prove.
1-38: voi non avete a vantarvi d' aver commesso tanta empietà nel sangue nostro
stancar gli altari, / chi sol d' un letto le lussurie adora. / sciocca
snocciolando pacatamente le maggiori empietà. d' annunzio, iii-2-378: offendi /
che pose il presidio di quegli d' alba intra'monti dov'è aguale roma,
: commette... gravissimo peccato d' empiezza quegli che quando manda alcuna orazione
. alfieri, 1-669: le parti / d' agàg mal prendi; e nella via
agàg mal prendi; e nella via d' empiezza / mal tu ne segui i passi
idem, 12-2-489: questo tale alzamento d' aqua è chiamato * empifondo 'semplicemente
. ariosto, 15-58: nel tempio d' anubide a canopo / la rete molti
/ al crocefisso supplicarono, empi, / d' essere abietti. moravia, xiii-53:
avara babilonia ha colmo il sacco / d' ira di dio, e di vizii empii
incre- scevol ti fero il mondo. d' annunzio, v-2-253: o mistero non
anch'essi. grafi, vi-1146: d' empia medusa al negro cerchio in cima /
, 18-87: peccato pessimo è godere d' avere compiute l'empie iniquitadi, e vantar
sette pianeti mi nuoce, e ciaschedun d' essi smania della nostra morte. petrarca
selvoso, accanito, ronzante / ruggito d' un sole ignudo. -infausto,
empia mercatanzia. delfino, 1-489: d' aletto l'empia face / tomi all'abisso
nebbie serpeggianti per le valli, carica d' umori acri, fino al punto da soffocarci
e voi, / di pietate e d' amor nemica e mia. caro, 6-674
a morte iniquamente: allora / io negai d' essere padre. metastasio, i-96:
core / già gl'insulti a soffrir d' empia fortuna. mamiani, 1-40: lo
, 1-8: gli avvolgimenti infami / d' empia corte non sai; né dritto cuore
audaci; chi di bacchettone, chi d' empio. de marchi, i-722: aveva
, e... ognun avacciava d' empiersene il seno e 'l grembo. piccolomini
una mano... bevette. d' annunzio, iii-2-122: empite i calici!
: se 'n ciò fallassi, / colpa d' amor, non già defecto d'arte
colpa d'amor, non già defecto d' arte. a. f. doni,
dispiaceri che gli empivano 10 stomaco. d' annunzio, i-3: il sole gli saetta
de'suoi quadri tutta l'italia. d' azeglio, 1-107: chi non aveva quattrini
grande dell'aniene empiendo le solitudini. d' annunzio, iii-2-223: o gridatrici forsennate,
empiste di lamento queste case / e me d' angoscia, non farete ammenda? baldini
arroganti parole gli animi di tutti coloro d' una ragionevole indignazione. marino, 4-92
di felici errori: / nova speme d' italia. carducci, 709: un fremito
italia. carducci, 709: un fremito d' orgoglio empieva i petti, / ergea
di fare il faceto con le piaghe d' egitto, empiva di spavento e terrore,
santo di dio, di sapienza e d' intelligenza e di scienza e d'ogni
sapienza e d'intelligenza e di scienza e d' ogni dottrina. aretino, iv-1-122:
xxx-1-8: quando vezzoso / le tepid'aure d' occidente a noi / riconducono aprii,
se quelli avessero empito l'uficio suo d' insegnare e di predicare, questi sarebbonsi
l'ananas, di figura e grandezza d' una gran pina. g. capponi,
nel cervello, ovvero egli è voto d' ogni bene. quale è dunque la ragione
frinire delle cicale, o la resistenza d' un grande eroe all'indifferenza d'un
resistenza d'un grande eroe all'indifferenza d' un asino che seguita a empirsi d'erba
d'un asino che seguita a empirsi d' erba nel prato donde i bimbi vogliono
reai destrier, gemmato e carco / d' un lucido oriente / il porti, e
/ l'occhio e non bevve più. d' annunzio, i-706: i frutteti ove
ove tarda maturando / la sorba s'empie d' un pastoso miele. baldini, 4-192
, 16-19: per tanti rivi s'empie d' allegrezza / la mente mia, che
e l'alma ognora s'empie / d' error più gravi, ed io, con
editti, di bandi, di constituzioni e d' una infinita farragine di nuove leggi,
. monti, x-3-67: l'etra d' intorno empieasi / d'insolito chiaror.
x-3-67: l'etra d'intorno empieasi / d' insolito chiaror. ungaretti, i-42:
altro avanza; / poi l'empie d' ann e falle prosperose. -empire
: ser ciolo non ebbe minor volontà d' empiersi il corpo, che avesse ribi di
, sbucò fuori cinto col fagotto d' erba. ci veniva incontro arrancando e nuto
', o, * non pensare d' infinocchiarmi', e talora si dice: 'tu
, quando invece era proprio il tempo d' empirsene le mani, mi stanno a guardare
paradiso, furono formati tre ge- rarzie d' angeli. lacopone, 91-147: en quello
gli occhi erranti nell'empireo stellato. d' annunzio, iv-2-900: una sovrana purità
or dal- l'empirea reggia, / d' onde piove di grazia almo ristoro,
terren si stima. marcheselli, iii-190: d' incenerite membra adoro intanto / spirante empirei
suo sospiro, e intemerata amante / d' un angiol più che d'un mortai s'
amante / d'un angiol più che d' un mortai s'estima. = voce
8-193: filosofia! desiderio e speranza d' una certezza riposatrice;... succedaneo
questa ricerca « scientistica » vengono incriminati d' empiria,... disancorata dai lemmi
la possibilità di una graduatoria delle opere d' arte, non voglio già negare l'
epopee storiche secondo una logica preordinata. d' annunzio, iv-2-254: una femmina del volgo
modo con certe caraffe ed ampolle empiriche d' instillar la virtù, si va meditando come
egli, esponendoli, non si fece schiavo d' un metodo al tutto arido ed empirico
quei dintorni, per le sue cure d' ogni specie. bocchelli, 10-37: «
empirico, e sì un accortissimo uomo d' affari, che aveva saputo interessare alla
non che alcune raccolte di sentenze, miste d' opinioni religiose e di decisioni legali,
sebbene i miseri resti del druidismo che vivevano d' empirismo a roma dessero la medesima denominazione
: per la detta pioggia il fiume d' arno crebbe in tanta abbondanza d'acqua
fiume d'arno crebbe in tanta abbondanza d' acqua, che prima onde si muove scendendo
di casentino, e poi tutto il piano d' arezzo, e del valdamo. boccaccio
, / gridando ad ogni èmpito più. d' annunzio, iii-2-56: udite le fiumane
vigore gli confuse, che dopo aver d' essi fatta strage infinita, scorgendo che non
vidi splendere con émpito primitivo tanto entusiasmo d' ogni alta cosa, tanta ardenza di vita
denina, ii-11: le altre contrade d' italia già eran molto bene prostrate e
437: [queste tre maniere d' iracundi] tutte offendono gravemente idio,
favori possibili che quei risentimenti erano empiti d' onestà, non effetti di sdegno. vico
da un soverchio amore del bene. d' annunzio, iv-2-565: l'émpito interiore cresceva
: l'émpito interiore cresceva così violento d' attimo in attimo, che non m'era
dire, che singolarmente rifulse in lui. d' annunzio, v-3-265: aveva confuso il
i-128: quante volte ebbe milone potestà d' ucciderlo, quando egli furiosamente dentro corse nelle
: il tonno non nuotava più, sbalzava d' onda in onda; fendeva con empito
tener più conto che non fate, d' un testone, quale è il vostro,
da statue, e maggiormente dell'empitura d' esso, la quale mi pare di quella
di cappuccio di vaio per la moglie d' andrea; e fiorini 13 per empitura
quando... le minime stille d' olio, che in virtù della precedente agitazione
tutti i lavorìi, e comune emporio d' asia e d'europa. livio volgar.
lavorìi, e comune emporio d'asia e d' europa. livio volgar., 4-295
faceva il mercato, fortificato e fornito d' una buona e grossa guardia. f.
della grecia, nel grande emporio commerciale d' atene. oriani, x-13-29: non
/ di fiori piena / sarà temporio / d' ogni color. bartolini, 15-245:
entra nella reale oxford per una via d' un aspetto modernissimo, con grandi magazzini
.. vi sono adunque de'vasti empori d' acque più alte e imminenti. pisacane
altri ch'eran della casa e famiglia d' àbramo, così domestici, come alienigeni,
: deriv. dalla voce portogh. d' origine coloniale (emeu, ente, etna
ancor manifesto quali sieno gli uomini degni d' esser emulati; e'son, dico
che emulassero i vizi e s'ingegnassero d' essere somiglianti agli uomini maliziosi e malvagi
tutte l'azzioni sue mostra non solo d' esserti simile, ma pretende, quasi tuo
ma pretende, quasi tuo competitore, d' emularti e di concorrer teco. pallavicino,
: or chi vi vieta di profittar saggiamente d' un tal esempio, e d'imparar
saggiamente d'un tal esempio, e d' imparar dalla francia l'arte d'emularla
, e d'imparar dalla francia l'arte d' emularla e di vincerla? colletta,
in terra, / raccolto in pioggia d' oro / cadde nel sen de la donzella
collenuccio, 90: era boe- mondo d' animo molto generoso et alto, onde tirato
malvagi a desiderare e operare contra il bene d' altrui, come invidiosi, ma i
feroce, gli avevano anche servito come d' una specie d'autorità contro la coscienza
avevano anche servito come d'una specie d' autorità contro la coscienza. d'annunzio,
specie d'autorità contro la coscienza. d' annunzio, v-3-34: l'uomo ignorante
limiti giusti, e che il miraggio d' un piccolo premio concorra a stimolare la
re de'romani e con filippo arciduca d' austria suo figliuolo erano molte non sole
rancori e le mortali nimicizie con apparenze d' amore. leopardi, 892: potrei
quando la persona si contrista de'beni d' altri, perché gli pare colui non
hanno di quei beni che sono degni d' uomini onoratissimi: in cotal grado di
, 2-206: l'emulo s'ingegna d' essere tale che e'possa conseguire quei
emuli, se non fosse stato armato d' una più che netta coscienza, sarebbe
, 1-66: emuli al male oprar, d' edippo figli, / nati al delitto
. dal male stesso, tutto che d' alcuna bontà non capevole, trae del
di grecia videro sì ampio e verace. d' annunzio, i-544: pascean su 'l
all'emulazione. tasso, 17-82: d' emula virtù l'animo altèro / commosso
ambizion di fama. parini, xiv-27: d' emula brama / arser per te le
: avevo sbagliato nel dosare la miscela d' olio emulsionàbile ed acqua che raffredda e lubrifica
il sorriso costante emulsionato con un fondo d' autorità. emulsionatrice, sf.
da la famosa ortigia alquanto lunge / solca d' orin la foce il pin navale,
di tronco in tronco le diseguali masse d' acqua, che l'irrigazione vien successivamente
una vita lunga, lo aveva emunto d' ogni umore superfluo, e ridotto come una
altro di dolcezza privo, / che d' ogni amor le lasciò il cor sì emunto
115: in quella spoglia emunta / d' alma e di sangue...
colatoi del corpo umano, divenute indegnissime d' esser proferite per l'abbomine- vole macchia
labrusca. ricogliesi quando è fiorita e d' ottimo odore. seccasi all'ombra in su
ottima viene di parapotamia. la seconda d' antiochia e da laodicea di siria, la
e varia e contrastante di ritmi e d' enarmonia, gli anni in cui suscitava i
indotte del volgo si rallegrano al solletico d' irregolari cadenze, mentre l'al tre
nome nome l'inchiostro, quasi encausto. d' annunzio, v-2-341: targioni tozzetti, 12-5-xxvm
l'encesaran contenute nella collezione. lavoro d' encausto come un suo garzoncello di botfalo
le banderelle di una capsula fibrosa. d' alberti, 345: 'enartrosi', articolazione o
dal gr. èvdtp- tìpoooic 'capacità d' articolazione '(comp. da èv *
la voce è registr. anche dal d' alberti; cfr. fr. encanthis (
cospicue dell'edificio. 'ara ornata d' encarpii, in stucco '. =
gittano, si faccia encatisma, cioè vaporazion d' acqua salsa e di vino.
belle arti, 1-1-126: applicarsi almeno fin d' ora a ritrovare dei rimedi, con
infiammazione dell'encefalo; encefalite. d' alberti, 346: 'encefalitide', infiammazione
ypàcpto 'scritto'. voce registr. dai d' alberti, 346: « encefalografia,
. -in senso generico. d' alberti, 346: 'encefaloidi ',
unguento della biacca lavato con aceto. d' a iberti [s. v.]
, 39-ii-60: l'enchiridio, ovvero manuale d' epit- teto, filosofo stoico celebratissimo
teto, filosofo stoico celebratissimo, panni d' aver letto essere stata lettura famigliare
è rimasto come termine specifico del * manuale d' epit- tetoper lo più nella forma enchiridion
omicidi, dalle ferite, dalle rapine. d' annunzio, v-3-26: ogni giorno gran
l. bellini, i-82: più d' alto pregio, di che l'uom si
ambo i sessi amano molto la lettura d' enciclopedie. giusti, ii-376: mi parete
ii-376: mi parete persona culta e d' ingegno non mediocre, se pure..
: lo scrissi da studente in lode d' un libro che trattava i più disparati
sotto la direzione del diderot e del d' alembert, col titolo di 'enciclopedia o
pubblicata primamente col 'discorso 'di d' alambert, e l'altra posteriore chiamata
e per l'enciclopedico che ora è d' uso, sicché ciascuna nazione vuol conoscere
. si è introdotta fra le nazioni d' europa una specie d'uguaglianza di riputazione.
fra le nazioni d'europa una specie d' uguaglianza di riputazione. 2.
si mostra... dall'enciclopedico ingegno d' ari- stotile. idem, ii-356:
davanti a quel dottore enciclopedico, traduttore d' omero e di dante. leopardi, i-235
. ogni candidato, intanto, vantava d' essere enciclopedico. -sm.
periodici popolari, i-167: vogliono arricchirvi d' ogni opinione l'ingegno, e spandere
che per formare un prospetto enciclopedico sia d' uopo tesserne una enumerazione individuale. carducci,
... parla degli enciclopedisti come d' una società di persone che studia poco,
che studia poco, se ne eccettui d' alembert. gioberti, iii-101: i deisti
ha rapporto con l'encisti. d' alberti, 346: si chiamano encistici tutti
sono come affisse, fa inchinare l'accento d' una sillaba all'altra, perciocché dice
esempio, ne aveva anche pianto. d' annunzio, v-3-134: il breve papale encomiava
annoverato tra gli encomiasti dell'ordine. d' annunzio, v-1-316: il mio eroe
mi sarei uno de'più caldi encomiatori d' una tal opera. alfieri, v-2-504
l'encomiende, overo baronie de'casali d' indiani, che si dànno per concorso
, / e in pindo reo diviene d' inganno e fraude. a. verri,
non posso far a meno di strabiliare. d' annunzio, v-3-478: da prima io
assortimento di affetti, e dei più degni d' encomio. -milit. riconoscimento,
poesia ti lascia nel naso come il pizzicore d' una vaga intenzione endecasillàbica e sonettìfera.
, come mi par che dovrebbe? d' annunzio, v-3-321: due endecasillabi si
, 7-285: se la collettività cade preda d' una irreducibile endemia di cretinismo, l'
grano] che il comune n'avea procurato d' avere, catuno temette di tenerlo,
e apersono l'endiche di marzo e d' aprile del detto anno, e davano il
te un diposito segreto, un'endica d' olio e di cosa buona e sicura
viani, 10-188: come un fascione d' automobile embricato e forato e limato,
buonarroti il giovane, 9-852: la ricoperta d' oro enea figura / sembianza della dea
segno rammenti, / l'eneo serpe d' arcana virtù te, / onde ottenne,
, [forme], più grate d' 4 energeticamente 'e d'4 energiaco '
più grate d'4 energeticamente 'e d' 4 energiaco 'scritte da buone penne
un uomo, ma una forza energetica d' ambi i genitori. b. croce,
perfettamente tutt'i pensieri, e affetti interni d' un uomo ad un altro uomo.
l'epoca delle infermità della vecchiaia. d' azeglio, 2-204: con i suoi
diè a notare verso lo scoglio bianco. d' annunzio,
2. vigore spirituale, forza d' animo, fermezza di carattere; decisione
di carattere; decisione, risolutezza; spirito d' iniziativa. cesarotti, ii-395: per
cuore e capii che bastava un soprassalto d' energia, un bel ricordo, per ritrovare
pur l'altro ieri, una politica d' energìa in africa essere una follìa.
energia, come di un generale, o d' un vecchio direttore d'orchestra. pratolini
generale, o d'un vecchio direttore d' orchestra. pratolini, 5-16: la canizie
denaro è l'energia maggiore del mondo d' oggi. -individuo fornito di doti
, 16-iv-289: questa facultà solutiva è d' uguale ugualissima energia in tutti i sali.
sé i miei guai / coll'energia d' un guardo a me scoprio; / e
altri al bene della sua famiglia. d' annunzio, v-1-482: la pelle fosca
. croce, i-1-54: gli uomini d' azione, gli uomini pratici in senso eminente
'l quale imita il poeta quelle cose che d' imitare si ha proposte, necessaria è
espressioni in uno spazio più angusto. d' annunzio, v-3-396: v'è in
b. croce, ii-1-261: ogni opera d' arte si giustifica solamente per l'energia
... spossata talvolta e mancante d' energia, leggermente reagisce sugli oggetti che
di uso comune, e più grate d' 'energeticamente 'e d''energiaco '
più grate d''energeticamente 'e d' 'energiaco '. energicaménte, avv
. cicognani, 9-89: figura nervosa d' un uomo energico sulla cinquantina con l'occhio
. 2. che ha forza d' animo, fermezza di carattere, risolutezza
stagionato, gioviale e riflessivo, pieno d' una vivacità energica e un po'barzoniana
l'erario della lingua nazionale, defraudandola d' una quantità di termini e d'espressioni
defraudandola d'una quantità di termini e d' espressioni necessarie, opportune, felici,
popolazioni, che annover ha potuto osare d' occupare il lauemburgo. montano, 338
svevo, 5-90: era una faccia d' adolescente su cui stonava l'ira energica
azzurri grandi, ben disegnati, sani. d' annunzio, v-1-187: la malinconia energica
malinconia energica del commiato inalzava il pregio d' ogni ora trascorsa. -acuto,
era energico, e l'arsi nulla. d' annunzio, v-2- 619: amava
nei corpi animali, [lo spirito d' aceto] vi opererà non altramente
che un energico caustico. d' azeglio, 2-193: vorrei che facessi
.]: 'energici '. setta d' eretici del xvi secolo, chiamati così
, non si deve pretermettere la liberazione d' una energumena per la sua celebrità, avenuta
2-57: lo stato caduto in mano d' energumeni, spalleggiati da una repubblica francese
anche lui,... teneva d' occhio la testa dell'energumeno di cui ogni
di tirar giù sculaccioni, le mamme gridano d' amoroso e orgoglioso spavento. o cercano
cicerone volgar., 2-64: negli animi d' ognuno è per natura quasi una certa
, piena di rancore e graveza d' animo, rendere quel fanciullo pigro et enervato
5-227: il governo non si perdeva d' animo, scoprendosi in questo qual differenza
della sua innervazione vegetativa. d' alberti [s. v.]:
gonia, proveniente dalla paflagonia. d' annunzio, iii-2-265: come / la vittoria
m. adriani, 5-129: gli oratori d' oggidì trattano quello che nell'orazione chiamano
per incastonarlo nel brillantato del discorso. d' annunzio, v-3-325: in queste frasi
: non sentimentalità, ch'è accusa d' anima debole e dura. de marchi,
semplicità sono sulla vetta del monte, e d' arri- varci senza l'asma pochi son
, 4-46: basta abbisogni per esprimersi d' un tono più alto, di un
e in estasi il giovinotto. -peccare d' enfasi: lasciarsi andare all'esagerazione.
bocchelli, 1-ii-352: uno, che peccava d' enfasi per natura,...
e vivacità, e che tu leggi intero d' un tratto come un romanzo. moravia
prima il poeta non ha trovato il segreto d' impadronirsi del cuore de'lettori, lusingando
arrischiò a giudicarle, ma l'idea d' inginocchiarsi davanti a pietre intagliate gli parve
: con tra la enfiagione e caldezza d' occhi sono l'appio, cotto con lattuca
bembo, ii-156: ho ricuperata la vista d' assai. sopra la qual cosa pensando
delle palpebre mi si rincrudirono assai. d' annunzio, iii-1-877: gli s'invelenì la
. baldinucci, 9-ii-24: nel muro d' una casa della nobil famiglia de'pecori
(del mare, di un corso d' acqua). guido delle colonne volgar
, ristretta la materia umida da venti d' ogni parte, con disordinato empito sopra la
, 97: la gloria in migliaia d' uomini nulla esser altro che grande enfiamento
uomini nulla esser altro che grande enfiamento d' orecchi. -nel linguaggio ascetico:
verso le persone, e mal pensare d' altrui. boccaccio, i-560: oh,
l'userà, darà a'suoi uomini materia d' enfiare, de'quali enfiamenti niuna altra
/ e tumide levando acquose bolle. d' annunzio, v-2-663: la salsedine m'enfiava
ora la guancia s'è enfiata. d' annunzio, iii-1-100: le sue palpebre si
si enfiava e arrossava simile alla testa d' un gallinaccio, le pappagorge si allungavano
... altri enfiati a modo d' otre. borgese, 6-xii: anche la
, 317: aspirò una lunga boccata d' aria, spianò la fronte, enfiò le
le onde, il mare, un corso d' acqua). libro di sydrac,
ma pensati davanti / se per modo d' orgoglio / enfiasti unque lo scoglio, /
: el nostro astuto aversario si sforza d' enfiare e soffiare con cattivi desideri le menti
grande vi era un cadavere stranamente enfiato. d' annunzio, villania che 'l presto giovanni
dire, v-1-375: per le dolci praterie d' erba medica, ventri enfiò sì forte
, turbini di mosche. più d' ira e scoppia più d'orgoglio. -per
più d'ira e scoppia più d' orgoglio. -per estens. congestionato dal furore
muto di vendetta, / un fremer sordo d' intestina contenuto, / dimmi, perché
2. ant. e letter. pieno d' aria; disteso dalla ne fraudi e
i gran campi varcar de suo giallore d' autunno come uno strano orsacchiotto. l'oceano
petuoso, straripante (un corso d' acqua). diti, spergiuro
loro neri mostri membruti della lava pietrificata che d' ogni a bere tre bicchieri di garo
avreste cavalca, ii-183: sono alquanti enfiati d' umana stoltizia detto il viso d'un
enfiati d'umana stoltizia detto il viso d' un cadavere. orioni, x-14-163: la
con astuti constento dentro la bocca. d' annunzio, iii-1-1062: dio! sigli e
ne traggiate li fiori puzzolenti, pieni d' immondizia e di cupidità, enfiati di superbia
. villani, 12-84: era una maniera d' infermità che non giaceva l'uomo tre
primo / dello spedai: la cura d' altri mali, / insanie abituate, o
naturali... appropriano questa parola d' enfiato a certi tumori delle piante, dentro
sia grave o pericoloso, ma per rispetto d' un'enfiatura mi conviene giacere. a
, qualche leggiera enfiatura edematosa. d' annunzio, v-1-556: t comandante nostro
alla presunzione, alla vanagloria; sfogo d' ira, di sdegno. maestro alberto
sangue, bava, dai mille bracci. d' annunzio, v-3-233: tutti i denti
trovarono tutto enfio e nero come corbo. d' annunzio, v-2-84: tace, immoto
.: sazio, rimpinzato. d' annunzio, v-2-243: ridotti in scheggiarne i
cicognini enfii. -figur. d' annunzio, v-1-971: italiani enfii del beverone
sangue, in questo modo il conosci. d' alberti [s. v.]:
enfiata o sia l'effetto dell'enfiagione. d' annunzio, iii-1-962: ho un rancore
; il di lui addome era teso d' enfisema, la faccia scolorita. tramater [
lucente, elastico, indolente, formato d' aria sparsa sotto la pelle fra le
essi a livello, da'principi della casa d' este alcune boscaglie del monte, con
rosa, 81: perché vedendo che più d' un l'onora, / e ch'
fa menzione nelle leggi di costantino e d' altri imperadori seguenti per cent'anni.
rappresentante un uomo in ginocchio; costellazione d' èrcole. salvini, 3-25:
, in uruguay e brasile); goccia d' acqua di vicenza.
suo centro, che contiene una doccia d' acqua mobile. = voce dotta,
gr. èvu8po? * pieno d' acqua, acquatico '. cfr. isidoro
; / in altri è larga e d' oro, / in altri è ferrea e
azione, sciogliendo enimmi e bisensi. d' annunzio, v-1-508: se ancóra /
da costringere petti / umani a gridi d' amore / e d'orgoglio verso la vita
umani a gridi d'amore / e d' orgoglio verso la vita, / andiamo,
] anche una certa chiarezza e leggiadria d' espressioni, tale che almeno i dotti
doganale; ma questo non lo disse. d' annunzio, iii-1-1112: [voglio]
1-30: davano le risposte per via d' enimmi. sergardi, 143: d'uopo
via d'enimmi. sergardi, 143: d' uopo non han d'interprete i miei
sergardi, 143: d'uopo non han d' interprete i miei versi, / né
ad accusarmi in enigma di mille torti. d' annunzio, iii-1-517: parli per via
annunzio, iii-1-517: parli per via d' enimmi / e sembra che il tuo
stravagante, / e dalla bocca uscir d' un che delira, / l'intenderai quando
agitato sul vostro venire di cui mi parlate d' una maniera enigmatica. foscolo, xvi-198
enigmatica che per poco non la stracciai. d' annunzio, iv-2-757: la domanda enigmatica
, figliolo, ch'è tardi? d' annunzio, iv-2-516: chiusa nel suo tedio
ch'eie en cor se fese / d' enivriar lo pare, e con si giaser
qualunque altro poligono regolare che sia proposto d' inscrivervi. baldinucci, 57: 'ennagono'.
, 1-40: scritto in esse / lettere d' oro... / la prima
: se noi dovessimo scriver il suono d' ogni lettera,... le consonanti
festa / ballando la norcina / al par d' una regina. pratolini, 4-40:
v. galilei, 1-117: è d' avvertire che l'hyperhypate dell'enneacordo la
.]: * enneàfilo '. sorta d' erba di lunghe foglie e di
i càmpi cùi con plàcid'àcqua'. d' annunzio, i-920: girino il collo quali
girino il collo quali / duplici anella d' oro i quinarii / filigranati, l'enneasillabo
proprio di enna; siciliano. d' annunzio, ii-447: ma, se canti
a colei / che pur pensosa è d' enna in acheronte, / ella in memoria
. bontempelli, 20-120: i cittadini d' italia... erano mossi da un
olvos 'vino 'e ydcpov 'salsa d' inte- riora di pesci ').
noi in anticipazione una buona bottiglia d' un vino che oramai più che al
archeologia, quasi come il falerno d' orazio; un vino che fu spremuto dai
degli olivi ci stanno a regola d' arte. c. e. gadda,
patriottica » del repertorio della piva, figlia d' un grande « industriale enologico »
ma le sue dimostrazioni egli dà per via d' esempi; e ci convinse tutti
il vecchio ponte posava sopra i fondamenti d' un altro ancor più antico, ed
queste forme / che esprimono il senso d' un tessere / in tuoi panorami l'
coltellaccio, detto hanzàr, colla guaina d' ottone adorna di pietre false. rovani
: peri nani con enormi pere. d' annunzio, v-3-209: andavamo a paro,
, oppressi da uno di quei cieli d' uragano bassi e rossastri, sotto i
peso di un quintale e più. d' annunzio, iii-2-99: non ti fidare
, una testa grande come il petto d' un uomo. levi, 2-136: guardai
amazzoni agli estremi confini della patagonia. d' annunzio, iii-2-311: e che faremmo
/ il delta? grasso, immenso; d' ogni specie / frutti; pecore,
tardanza in rispondere alla carissima vostra. d' annunzio, i-904: passan le vele
svevo, 2-503: contava sui consigli d' emilio, nel quale aveva l'enorme
che hanno gli incolti per i letterati. d' annunzio, i-492: bella è la
occhio gli balena / di desiderii enormi d' avventura. soffici, i-49: il mio
silenzio di penna, per l'orrore d' udire tra'cristiani sì alto e sfacciato male
quelle che, udendo narrare modi disonesti d' altre donne, se ne turbano e mostrano
io privo di ogni mia eredità e d' ogni mia successione il medesimo marzio,
religioso, e che si possa temere d' averlo a sentire in pergamo. compagnoni,
enormi veramente e degni, non che d' una, ma di mille morti sono,
m'affaccio all'aperto a dissetarmi / d' aria, di luce e di color.
aveva fulminato un editto contro i profanatori d' alberi, comminando pene tanto enormi,
enorme il metter le mani nel sangue d' un cittadino della sua patria; imperoché
benché realmente delle più gigantesche, compariscono d' una giusta grandezza. le enormi del
tirannide, pronta ad accettare colla rassegnazione d' un ilota qualsiasi giogo. bocchelli,
spasso della credulità popolare, si dilettava d' atroci e di nefande enormezze sul conto
: gesto inconsiderato, imprudente; scatto d' ira; intemperanza. nievo, 382
il maggior supplicio, quanto il rimorso d' una coscienza macchiata dall'enormità di colpe
apparenze la propria enormità e ridicolezza. d' azeglio, 4-i-189: l'enormità di
e richiamati i negoziatori a torino. d' annunzio, iii-1-360: dalla parola tutto
chilometri, e di un par di milioni d' uomini! -tariffa eccessiva, prezzo
pur la voce sola / 4 d' enoscio 'basta a far ch'io abbia
tremoti e per la forza / d' enosigèo percosse, le fiorenti / d'arti
/ d'enosigèo percosse, le fiorenti / d' arti, di cittadini e di
: fuoco saetta ed il furor d' odino / su le arridenti di due mari
le braccia / bianche porgenti. d' annunzio, ii-764: udii mugghiare in quel
se col vino si sparge mitiga la fierezza d' ogni animale. domenichi [plinio]
v.]: 'enotico *, editto d' unione pubblicato da zenone, in apparenza
padre, / un subitaneo grido / d' incredibile fama, che dicea /..
la camicia rossa sotto la blusa! d' annunzio, i-934: una bruna villana
dell'enrosadira, / alla sicilia che d' amor delira! = deriv.
tre stelle che formano parte della costellazione d' orione, la quale rassomiglia ad una
di lui cartilagine ensiforme un bicchiere pieno d' acqua, il quale vi si mantenne
ente, cioè quello che è privazione d' ogni ente e che non ha essere nessuno
occhi, / fa che in punti d' arene un perù fiocchi, / e pompeggi
/ e pompeggi da grande un schizzo d' ente? alfieri, 8-212: e tu
marino, vii-1-27: mentre platone ed aristotele d' una multitudine di più dei fanno menzione
, a cui nel petto / la nequizia d' un demone s'annidi! guerrazzi,
, il che cagionerà confusione e disgusto. d' azeglio, 1-69: l'italia e
frivolamente... se l'anima d' aristotile si scrive endelechia per delta,
intestinali, di enterocele incarcerata, e d' inghiottiti corpi acuti '. e. cecchi
, 3-76: se annunciate il proposito d' una escursione in co testa terra,
rotti e e'malori che impigliano. d' alberti [s. v.]:
: 4 enterocele ', denominazione comune d' ogni sorta d'ernie dell'intestino, semplice
', denominazione comune d'ogni sorta d' ernie dell'intestino, semplice o composta,
più furiosi e che non è capace d' amare chi non sente la voglia di mordere
.]: 4 enteroepiplocele ', specie d' ernia in cui l'intestino e l'
sf. studio scientifico degli intestini. d' alberti [s. v.]:
sutura onde mantenere in contatto le labbra d' una ferita fatta nell'intestino.
noi dobbiamo primieramente ricorrere alle tre specie d' argomentazioni più sopra distinte, onde tre
; 30 sillogismi verbali... esempio d' un sillogismo entico: lo spirito,
e di segni, la quale spezie d' argomentazione i greci e i latini interpreti d'
d'argomentazione i greci e i latini interpreti d' aristotele dichiarano essere tale che in quella
composto di parole che si rigirano, d' onde e'prende il suo nome,
tempo è ben che si tolga, e d' entimemi / più non faccia tesoro,
tali [sentenze] non sono parti d' entimema, ma tengono d'entimema, e
non sono parti d'entimema, ma tengono d' entimema, e però sono chiamate entimematiche
, ideata da uno scultore, cessi d' essere un bel verosimile: e quando la
/ e tutti i mondi in carità d' aiuto, / è l'unica entità ch'
fatuo sognasti / per te l'entità d' esser nato, / sei vinto, e
, e l'eterno creato / è d' uopo che ormai ti sovrasti / col peso
uomo che tutti avrebbero voluto in corte d' assise, venne chiamato una mattina,
idee platoniche, l'unità dell'intelletto d' averroe, i tre elementi del cardano.
la seta, imperò che prima sono d' una spezie e figura, e poi
gli uomini superbi, che si cambiano d' uomo in demonio, e così manca loro
. b. davanzali, ii-554: d' oro non già, ma d'infelice entoma
ii-554: d'oro non già, ma d' infelice entoma / son le fila ond'
. non erano caricature ma soltanto rappresentazioni d' occasione; in somma, entomati in
1138: gli anemofili / affidarono i baci d' oro al vento; / gli entomofili
reliquiari / nelle comici di peluscio e d' altre cose entomologiche! e. cecchi,
vi sono le dafnie o pulci d' acqua e i balani. tramater
animale che vive abitualmente nell'intemo d' altro animale. = v.
di emettere acqua. cecco d' a scoli, 3273: l'entrace l'
/... indi la fiamma / d' aride schegge alimentando, a quella /
/ scemo vi giace; e chi d' un braccio è manco. bresciani, 223
beccaio rosso ed aitante / l'entragno d' un vitello / infilò s'una picca
tanto di cartello / ove « cuor d' aristocrate » in grandioso / caratter nero scrisse
glorioso, / con le pupille fisse. d' annunzio, ii-874: tremavagli il fondo
gli entragni, s'illustrano di pagliuzze d' oro e nastri rossi. pancrazi,
il cuore a'falsi e disleali rimproveri d' un accusatore di mal entragno. salvetti
/ l'un di vertute e non d' amor mancipio, / l'altro d'entrambi
non d'amor mancipio, / l'altro d' entrambi. zanobi da strata [s
e alle volte è levato per cagione d' entrambi. firenzuola, 83: qui si
mia donna, e 'l core / arse d' entrambi in amoroso fuoco. tasso,
sito vario, / dicendo: entrambi ho d' ascoltare eletto, / l'uno in
291: che parli / or tu d' astolfo e di pipin? sotterra / giacciono
crudele, a te cadon vittime entrambe. d' annunzio, iv-2-701: l'angoscia della
portento; / leggi e stati sapea d' entrambi i mondi, / e giornali
dar vita ad entrambo i progetti. d' annunzio, v-1-750: con le mitragliatrici
così qualche secondo. = voce d' area ital., provenz., spagn
de rea creenza, / entrambi era d' una sentenza. = comp.
quale si entra; passaggio, via d' accesso, adito. - anche al figur
alquanti, i quali con bugiarda fama d' amore illeggiadriscono e ismaniano, e per cotali
. ghiberti, i-19: adunque tali entramenti d' essi... ò pensato prepararti
, iii-60: oh parola più entrante d' ogni coltello! crescenzi volgar., 11-48
dolori avvengono a'cavalli o per superfluità d' umori cattivi che son nelle vene,
sopra tutte le cose [nei fatti d' arme] li cavalli vogliono essere sicuri ed
vennero a crescere verso la metà del mese d' aprile, e nel primo sabato dell'
: anno domini mccxxxviii a l'entrante d' otobre xm die. g. villani,
, all'entrante di marzo, i genovesi d' entro ripresono per forza e ingegno il
profumati lini / che pareano di man d' aracne usciti, / tenendo tuttavia torecchie
capanna: la cucina / è piena d' un sentor di medicina. montale, 2-15
entra, moglie di ieroboam, perché mostri d' essere altra persona? io sono mandato
faceva grandi gesti di benvenuto e poi d' invito a entrare. -ant. consegnarsi
gloria sua? allegri, 5-17: piacendomi d' entrare... in nome piuttosto
non saria tra lor l'aere entrato. d' annunzio, iv-2-24: in quel fondo
sofrire potesti, crudele morte, / d' entrare ne la mia donna amorosa, /
estendersi (una grotta, un corso d' acqua, una strada, ecc.)
in vasta crepatura e nella pancia / d' altissima montagna entra e s'interna.
-sfociare, sboccare (un corso d' acqua). giamboni, 4-19:
settecento miglia, ed è di lungi d' ogni mare bene dodici giornate, ed entravi
e mischia / di certe doglie e d' allegrezze incerte. pulci, 1-22:
ingannata. ariosto, 6-52: avrai d' alcina scettro e signoria, / e sarai
certo sii di giunger tosto al passo / d' entrar o in fiera o in
vi entra l'occhio, più veloce assai d' una stoccata. c. bini,
rotoli e quanti coppi formano un cafisso d' olio. -famil. avere tempo
pur quell'anno entrava in studio. d' azeglio, 1-227: mai e poi mai
mai m'è stata fatta la proposizione d' entrare in società segrete, e perciò
praticare quest'uso a tali che puzzano d' arroganza, mi ricusai di farlo,
, ed era solita, a guisa d' amazone, entrare coraggiosamente in battaglia.
questi, che entrorono a dì 15 d' ottobre 1301. marco polo volgar.,
, turbato (da pensieri, stati d' animo, passioni, ecc.).
, sospettare, ecc. cielo d' alcamo, 113: ora fa un anno
, e di dolore / varco non ha d' entrarmi in seno, / sì lo
non vi era più l'esercito italiano. d' annunzio, iii-1-172: dianzi, non
1-31: non si può riputare per vita d' uomo, nella quale scienza di scrittura
suo, e lo inferiore non cerca d' entrare nel luogo del superiore, però
fermai che tu non dovessi, uomo d' età compiuta, consigliare ch'entrassi in nuovi
della salute, della cresciuta, e d' una certa robustezza che andai acquistando a occhio
poi entrò subito a parlar della peste. d' azeglio, 2-51: ci sono due
negli uomini l'entrare nel distinto dettaglio d' un solo fatto di tal sorte in presenza
abbiano usato con certa pratica e resoluzione d' entrar co'ferri nel marmo subitoché avranno
entra. -aver compiuto un determinato anno d' età (e cominciare quello successivo)
cominciare quello successivo). f. d' ambra, xxv-2-309: -i'vogl'intendere /
/ che niuno al par di te sentio d' amore. pascoli, 247: «
secchi e caldi si pongano all'uscita d' ottobre o all'entrar di novembre. redi
commedia,... trovai preparati d' ordine di s. a. serenissima-diversi rinfreschi
alla luce in sull'entrare del corrente. d' annunzio, iii- 2-380: vi sorride
gridarti; e orribil taccia / tòrti così d' esserne entrata a parte.
ghieri..., si dispose d' andar là per vederlo e per pigliare
intimo, familiare di qualcuno. d' azeglio, 1-481: cominciai ad andare per
, esempio a tutti di modestia e d' umiltà. -entrare in determinazione:
, 9-81: io non mi arrogo autorità d' impetrar vescovadi con le mie raccomandazioni;
raccomandazioni; ma quando 10 mi attentassi d' entrare intercessore in questa materia, ho
, 3-1-171: io vi prego siate contento d' entrar promessa per me, insieme con
giamboni, 4-151: e ancora quelli d' atena, che, guer- nito il
asilo infantile, gentilmente concessa. prezzo d' entrata, una lira, a tutto profitto
, io non potevo ottenere il visto d' entrata negli stati uniti. -entrata
parole de'giusti, e sempre si sforzano d' avere alcuna entrata di riprensione contro le
a qualcosa. -anche: l'ora d' inizio. g. villani, 12-54
in pace. -per estens. segnale d' inizio (di una cerimonia, della
sonetto per lo buon uso deh'aforismo d' ippocrate. carducci, iii-16-166: l'entrata
adriani, il-n: la prima entrata [d' alcibiade] nel governo dicono essere stata
nel governo dicono essere stata un donativo d' argento fatto al popolo. -assunzione
del soprano sopra le parole 'et sedebat d' annunzio, v- 1-659: le entrate
l'entrate la mano gli si stringeva d' angoscia e di rimorso. 5
soglia gli indugi, avanza in cerca d' un tavolo dove allogare la nidiata.
traesi inanzi l'amiraglio, e comanda d' essere seguito. viene in su l'entrata
che alla primiera entrata trovarai. f. d' ambra, xxi- ii-61: la casa
combattere un luogo bastionato di zolle, d' entrata strettissimo alla cavalleria. alfieri,
locale o i locali che in una casa d' abitazione o in un negozio formano l'
: quel fascio deve esser nella prima stanza d' entrata, a pie'delle scansie che
come l'inghil- terra, nulla più d' un'entrata di servizio. -anat
la famiglia cresceva. -libro d' entrata e d'uscita: registro di contabilità
cresceva. -libro d'entrata e d' uscita: registro di contabilità nel quale
quadro, una statua, al paragone d' un libro d'entrata e d'uscita?
statua, al paragone d'un libro d' entrata e d'uscita? che sono gli
paragone d'un libro d'entrata e d' uscita? che sono gli andrea del
perire i nostri compagni, cioè quegli d' asia, pare che si richiegga ad una
riconosciuta, ed assoggettava a diritti enormi d' entrata le produzioni del suolo francese.
-bollettino d' entrata: titolo nominativo non girabile che
lega al carro della antenna: ha d' esser questo ferzo alto da palmi 81 /
questo dì detto ho ricevuto io iacopo d' ubaldino ardinghelli, cassieri alla camera, fiorini
l'onnipotente iddio fa come uno maestro d' uno trafico, che dando al cassiere
altro sia l'entrata tolta. -vivere d' entrata, d'entrate: vivere di rendita
entrata tolta. -vivere d'entrata, d' entrate: vivere di rendita. varchi
. varchi, 24-6: chi vive d' entrate non avanza mai troppo in questa
ch'egli non era uomo che vivesse d' entrata, ma di pura limosina. manzoni
invasioni si facevano per il conto, non d' un governo, ma d'una nazione
, non d'un governo, ma d' una nazione, cioè d'una massa d'
governo, ma d'una nazione, cioè d' una massa d'eroi, il principale
d'una nazione, cioè d'una massa d' eroi, il principale scopo de'quali
, il principale scopo de'quali era d' andare a viver d'entrata.
scopo de'quali era d'andare a viver d' entrata. 12. prov.
: dimostrava essere offizio del mercatante e d' ogni mestiere, quale abbia a tramare
successivamente dagli altri nostri fino al dì d' oggi: con un sì bel privilegio,
entratura alla gloria gli lasciò, ardì d' intromettersi nell'imperio di cesare. g
. per l'entratura scudi cento venti d' oro. buonarroti il giovane, 9-739
, dove fu ricevuto con isplendide dimostrazioni d' onore sì pel suo grado sì per
giro per le botteghe e le gallerie d' arte moderna, che io ben conoscevo,
: e un medesmo sia 'l fine d' imparare e di vivere. petrarca, i-1-62
sono e nudriti insieme alla dolce ombra / d' una sola città gli avoli nostri!
regna entro se stesso, / quei d' invitto valore / coglier potrà corona. romagnosi
il divino del pian silenzio verde. d' annunzio, i-444: i coppieri d'alessandro
. d'annunzio, i-444: i coppieri d' alessandro sesto / tenean coppe d'argento
coppieri d'alessandro sesto / tenean coppe d' argento / entro la man levata. barilli
mondo soffiato entro una tremula / bolla d' aria e di luce. landolfi, 2-194
: perché tua voce modesta, / qual d' usignolo ch'entro a fragrante roseto /
par di sfoggiatissimi capponi, / entro d' un olla gorgogliando forte, / dianzi fur
adriani, 1-i-328: giunse a capo d' una selva, per entro la quale
/ forano vie per entro le montagne. d' annunzio, i-i7: su da le
per entro le tombe un brulichio / d' ossa agitate e d'esultanti salme. guerrazzi
un brulichio / d'ossa agitate e d' esultanti salme. guerrazzi, 90
leggiadrie, e impensate maniera di grazie. d' annunzio, i-442: quando ne l'
voler del primo amor ch'i'sento / d' entro le leggi trassi il troppo e
1-5-29: ispaventosi muggiti... d' entro alle caverne dei monti per tutto l'
/ non cura né di tua né d' altrui forza. lorenzo de'medici, ii-151
tempo ivi una selva antica, / d' ombrose piante spessa e di virgulti, /
, 4-150: nell'acqua, che d' arancio il fior distilla, / dolci goccie
cui le ginocchia vanno in entro a modo d' arco, è di picciol pregio,
e dà del gomito al compagno. d' annunzio, iii-1-80: si vede un
spessa e viva. -da entro, d' entro: esprime un movimento, che
, reliquie còlte dalla sua peregrinazione. d' azeglio, 1-174: mentre era più
11. con specificazione attributiva. d' entro: nella parte interna di un
trasse li occhi, perché la vergogna d' entro non paresse di fuori. idem
sua ancella iube, / nascendo di quel d' entro quel di fori. boccaccio,
d. bartoli, 11-82: quanto d' aria a ogni succiata si veniva estraendo,
estraendo, e con ciò dilatando quella d' entro, e togliendole con la densità
entrorege, era uno uficiale con arbitrio d' ogni cosa, e non si facea se
, 12-253: aveva partecipato, quantunque d' una tribù d'entroterra, a predaci e
aveva partecipato, quantunque d'una tribù d' entroterra, a predaci e temerarie spedizioni
si preferiscono le località della costa; d' inverno, i paesini dell'entroterra.
12-121: chiedevo al ragazzo dei contadini d' imprestarmi scarpe bucate, dove l'acqua passava
letterina di ringraziamento, e ciò fini d' entusiasmare monsignore. michelstaedter, 629:
dei genii... in linea d' invenzioni di fantasia, poemi, tragedia,
esperienza di vita ed insieme tanta facilità d' indulgenza frizzante di spirito, che la
furore non è altro che una specie d' ispirazione celeste che illumina l'anima razionevole
entusiasmo, natura, arte. poeti d' entusiasmo sono quelli che, da inspirazione divina
più profana e ria / da miniere d' onor traete i biasmi? muratori, 5-i-303
. óc;: entusiasmo di dolore, d' ira, di gloria: d'amore
, d'ira, di gloria: d' amore, ché tutto si riduce ad amore
come la sorgente della vita morale e d' ogni cosa grande. cesarotti, ii-351
se non è prontamente oppresso, minaccia d' esser fatale. compagnoni, i-37:
a quel complimento, gli cadde ogni spirito d' ira e d'entusiasmo, e non
gli cadde ogni spirito d'ira e d' entusiasmo, e non gli restò altra risoluzione
non gli restò altra risoluzione che quella d' udir tranquillamente ciò che a don rodrigo piacesse
tranquillamente ciò che a don rodrigo piacesse d' aggiungere. d'azeglio, 2-203: il
a don rodrigo piacesse d'aggiungere. d' azeglio, 2-203: il pubblico è in
gli esuli una classe, numerosissima, d' uomini i quali non avendo combattuto che
se sia naturale, sarà un valore d' intelletto per natura vivacissimo, e per arte
11 credo tutti imperfetti e corruttibili per legge d' umanità. alfieri, v-2-410: gli
4-78: giornata non fu niente contento d' un tal cambiamento, perché egli era
circoscritto nei tessuti che lo circondano. d' annunzio, v-1-361: v'è una voce
garzoni, 1-151: quel bravo aritmetico d' amfistide... non sapeva enumerare
iii re di spagna e giacomo i re d' inghilterra... si trovano.
con chiarezza, attuarsi pienamente. d' annunzio, v-1-468: la vita si manifesta
essendo io (qui) mera prigione d' uomo, / né potendo enunciarmi io,
privilegio dell'imperatore federico iii, enunciativo d' altri privilegi concessi prima di esso. papi
e meccanicamente valutazioni e giudizi dai canoni d' una scuola, o dagli enunciati d'una
canoni d'una scuola, o dagli enunciati d' una riforma estetica. -per
facevano sulla sua bocca il crepitio improvviso d' uno zolfanello illuminatore. enunciatóre,
. chi enuncia, afferma. d' annunzio, iii-1-369: la mia fede stessa
cicognani, 13-60: il tono, quasi d' enunciazione di corollari o di postulati,
. avvegnaché fosse da smirna, città d' ionia, non però alla lingua ionica
a bocca. 2. registro d' organo di suono dolce. = deriv
dall'eolia cyme / venne, fuggendo. d' annunzio, i-770: la musa ne'
ch'animava alceo / e ti ricinse d' un vapor soave / d'eolie ambrosie
e ti ricinse d'un vapor soave / d' eolie ambrosie. arpa,
e diametralmente opposti, che riempita d' acqua e riscaldata fino a ebollizione del
una bocca strettissima per la quale si empiono d' acqua; indi si pongono al fuoco
, 2-445: la forza elastica del vapore d' acqua che, nelle mani di gerone
acqua che, nelle mani di gerone d' alessandria non aveva ad altro giovato fuorché
venti ') e tcóxtj 4 battente d' una porta, passaggio, condotto '
bianche. ce n'erano di gente d' ogni paese. biglietti di congratulazione agli
di charles de beaumont, detto chevalier d' eon, celebre travestito. eonistica,
qual purpurea benda al crine avvolta / d' alto monarca, che lampeggia e brilla /
e brilla / sparsa di gemme e d' ametisti eoi, / e di più segni
vigili / nitriti eto e piroo. d' annunzio, i-128: furie ed aurelio,
, i-32: non sai che l'epa d' esca e vin ripiena / corrompe il
rintrona il vicolo e la piazza. d' annunzio, i-236: saturo l'epa,
manfredi, 3-14: la prima [forma d' anno solare] è quella di giorni
l'epanafora, sì come quando ella dice d' espero: 'espero il tutto apporti
'nireo condusse tre navi': 'nireo figliuol d' aglaia': 'nireo bellissimo uomo'.
idropici et i tisici nei vasi fatti d' essa, hanno gran giovamento; e
palladio volgar., 11-14: il vin d' un anno ti parrà che mostri di
mostri di lunghissima etade, se un'oncia d' un'erba c'ha nome melliloto,
di nardo celtico, e once tre d' aloè epatico, e pesti, e stacci
delle donne, 1-5: recipe polvere d' aloe epatico, e sia distemperato a modo
distemperato a modo di sciroppo con sugo d' assenzo, e di questo usi continuamente.
nei luoghi marittimi di spagna ne fa d' una sorte [della scilla] che
sotto le false coste, con sensazione d' ardore e di peso, difficoltà di
epatta non è altro che un numero d' undeci giorni, ché nell'anno commune solare
6-59: zuffe non vuol, con tanto d' occhi attenta / a tenere i suoi
la deteriore letteratura da edicole e più d' una volta il cinema hanno sceneggiato pei
in versi, laonde richiede maggior modestia d' espressioni; e l'affetto, padre del
] nei tempi più favorevoli alla composizione d' un poema epico, quando la gagliardia
conosco gente ostinata, paziente, forte d' una forza quasi naturale. questa dell'argentaro
né solo è fra loro quella convenienza d' imitar l'illustri in genere, che è
ancora una più particolare e più stretta d' imitare il medesimo illustre; quello, dico
epica, essendo tutti uguali di sillabe e d' accenti. -sm. carattere epico
2-265: hai mai sentito la grandezza epica d' un argine massiccio piantato fra l'acqua
le cortine di velluto quasi in cerca d' un ritrattista epico che almeno sulla tela
mente amano, con tutte sottigliezze d' epicuraica filosofia. b. croce
6-139: cantò i piaceri d' un amore sensuale e il fastidio
un amore sensuale e il fastidio d' aspettare e il dispetto di non ottenere,
di non ottenere, con massime d' epicureismo godente. verga, 2-134: avea
, 2-134: avea la riputazione d' aver corso la cavallina in gioventù, la
dovrebbe menare verisimilmente a una sorta d' epicu reismo. bocchelli,
epicurea, imperciocché con una incomparabile rettitudine d' ingegno egli purgò il sistema di epicuro dall'
epicureo; ogni legge si riduce a legge d' inter pretazione e d'equità
legge d'inter pretazione e d' equità, o a legge rigida e letterale
imponeva per legge sacra ad ogni cittadino d' inserirsi nelle faccende della sua patria; e
e ciò si crede fosse per giudicio d' iddio, perciocché i fiorentini erano corrotti
iddio, perciocché i fiorentini erano corrotti d' eresìa. e intra l'altre cose
che non è inferno, né pene d' inferno. mazzei, xxi-260: voi siete
siete or sano del corpo, e d' avventura non avete or mente turbata,
faceva sopra quei suoi scherzi grossi, trattandoci d' epicurei. stuparich, 5-148: formavamo
79: tacciavano [l'ariosto] d' indifferenza epicurea per i destini d'italia
] d'indifferenza epicurea per i destini d' italia. levi, 1-86: a compenso
agreo, / né nulla aveva paura d' altrui. mascheroni, 837: se per
mantenendosi in giro pel mondo e passando d' uno in altro paese. c.
; e, accompagnati dalla voce tuonante d' un frate francescano arsiccio e nero e sempre
che un morbo diffuso tra gli uomini d' una città e d'una regione.
diffuso tra gli uomini d'una città e d' una regione. d'annunzio, iv-2-153
una città e d'una regione. d' annunzio, iv-2-153: alcuni mesi dopo il
fra i contadini, con l'inesorabilità d' una falce che mieta un campo di frumento
: un figlioletto gli ebbe a morire d' otto anni. epidemia difterica, tardato arrivo
eran cose mortai più che epidimia. d' azeglio, 2-332: tutte le rivoluzioni hanno
portasse una lebbra invisibile, la condanna d' una divinità. saba, 38: sempre
si obliqua il passo; / e d' un tamburo il suon lugubre e basso
stalle all'occasione di epidemie bovine. d' annunzio, iv-2-112: nelle epidemie del
equine e bovine facevano come un circolo d' incanti su l'erbe semplici del terreno
va sotto nome di quinto degli epidemici d' ippocrate. = cfr. fr
c. gozzi, i-62: questo signore d' animo soave e d'indole gioviale,
i-62: questo signore d'animo soave e d' indole gioviale, che aveva notizia della
, è veramente una morbosità fastidiosa. d' azeglio, 2-355: qui intorno, hanno
'è un'epidemia '. e d' altro: * tutti voglion esser deputati,
. cecchi, 8-118: rammentiamoci certe epidemie d' occhiali all'americana, o i famosi
proprio campo e senza altro orizzonte si trovò d' improvviso stanca di sopportare. piccole epidemie
sopportare. piccole epidemie di emigrazione scoppiarono d' improvviso. = voce dotta, lat
in un paese ') * propagazione d' una malattia contagiosa in un paese': cfr
, feste ed allegrie pel felice arrivo d' un amico o parente che per molto tempo
enormi svi luppi ventricolari. d' annunzio, iv-1-983: ripensava i
iv-1-983: ripensava i bagni casti d' un tempo, le lunghe immobilità su l'
effetto, se l'effetto / fu solo d' ottenere / con un così mostruoso spreco
mostruoso spreco e tanti / sforzi e milioni d' anni, / un risultato appena in
sprigionava dal petto con un sibilo. d' annunzio, iv-1-712: da tutto il busto
posseggono... una grande generosità d' animo. -per simil. e al
la punta acutissima del temperino l'epidermide d' alcune foglie. d'alberti [s.
temperino l'epidermide d'alcune foglie. d' alberti [s. v.]:
erano commozioni fatue, sfoghi fisiologici, cose d' epidermide e non di cuore. bocchelli
fra uomo e donna a una questione d' epidermide e di denaro. pavese, 8-143
hebra e l'epidermoflzia interdigitale o piede d' atleta). = v.
.]: 'epidesi ', infasciatura d' una ferita. 'epidesia ',
', l'azione di fermare il sangue d' una ferita mediante l'infasciatura.
sono corredati de'loro epididimi, vestiti d' una nera sì, ma trasparente membrana
tesauro, 2-6: stilo epidictico, ricco d' ogni ornamento ingegnoso. peregrini, xxvi-150
solenne, decisiva, rigeneratrice). d' annunzio, iv-1-1020: era quel giorno per
le care ebrezze di quella sua epifania d' amore. onofri, 11-71: le mansuete
le mansuete epifanie / di sue viscere d' oro in bionde infanzie / che rincorrono
', sintomo che sopraggiunge nel corso d' una malattia, e la cui apparizione non
primo è il capo massimo e rotondo fatto d' un'ap- pendice che s'incastra nell'
di osso separata dal corpo per mezzo d' una cartilagine che si annulla coll'avanzare
loro, e a'rosoni de'palchi d' intaglio, e alle porpore doviziose. magalotti
23-136: una vecchia casiera di una villa d' un mio amico,...
inglese, che non parlava una parola d' italiano, diede in questo bellissimo epifonema.
posto in fine del secondo quadernario. d' azeglio, 1-226: « io penso
poi », disse il monsignore a guisa d' epifonema, « che i popoli ignoranti
1-49: l'entimema non è a fini d' ornamento, ma s'aggiugne ben per
segnatamente se a modo di celia o d' ironia; onde potrebbesi: 4 eloquenza epifo-
superbo sono concordemente di quattro ductile tube d' oro e quattro suavissimi epifonii, antifonii
per otturare temporaneamente la conchiglia in condizioni d' ambiente sfavorevoli, come la siccità,
della grecia antica di sposare una persona d' altra città legata alla prima da un
città legata alla prima da un patto d' alleanza. tramater [s.
, che presso i greci inserivansi ne'trattati d' alleanza, onde nasceva il diritto reciproco
alleanza, onde nasceva il diritto reciproco d' imparentarsi. = voce dotta,
in senso generico: stomaco. d' alberti [s. v.]:
, che ha quasi la figura d' una rete stesa sugl'intestini, di varia
fenomeno che ha luogo quando le acque d' infiltrazione, nel disgregare le rocce,
falconi, / o patisce di fianco o d' epiglotta. garzoni, 1-303:
al momento della deglutizione impedisce agli alimenti d' introdurvisi. = voce dotta,
sono, sempre o quasi sempre, d' epigoni, d'ingegnosi ripetitori, di ripulitori
o quasi sempre, d'epigoni, d' ingegnosi ripetitori, di ripulitori eleganti.
roberto, 8-71: torquato tasso aveva temuto d' essere « alquanto licenzioso nelle voci latine
, vasi da fiori, servizi e vassoi d' argento, tutti epigrafati. epìgrafe
la prospettiva, / e vedesi apparir d' amor la reggia: / alzano allor
. compagnoni, i-13: sui rottami d' una falsa coltura dominatrice per molti secoli
, alle letterature di tutt'i tempi. d' annunzio, v-3-9: tutta la discussione
ogni genia / per gran delirio / d' epigrafia, / mi scusi l'epoca /
lì cominciava ogni volta una lezione eterna d' epigrafia latina. 2. raccolta
, ii-196: il senso arguto / d' epigrafiche note or de'migliori / dichiara i
: si romantizzò in iscrizioni la storia d' una giovane impazzata d'amore per il sole
iscrizioni la storia d'una giovane impazzata d' amore per il sole: si piagnucolò
in fatto di cose etnische e d' archeologia. = voce dotta,
segni farà del nostro amor constante, / d' una morte un sepulcro, un epigramma
, 3-26: a voi, muse d' inghilterra, dico: inspiratemi suf- fiatemi
alla satira scherzosa e alla riflessione severa. d' annunzio, iii-1-1076: l'epigramma sepolcrale
epigramma. 2. componimento poetico d' intonazione satirica più o meno aspra e
7-187: s'egli avien che talor d' ira s'infiammi, / invettive e libelli
gerusalemme del tasso più tosto tela o filza d' epigrammi, che un epico poema,
, volendo significare che essa è piena d' acutezze e di quei lumi coi quali per
/ la mentita virtù trafigger puote / d' una bella ostinata. borsieri, corte
alcune volte dei suoi pungenti epigrammi. d' annunzio, iv-1-51: -voi siete una
sfilate di notizie monche,... d' im- properii e vituperii epigrammatici e anche
im- properii e vituperii epigrammatici e anche d' un pocolin di calunnie. dossi,
che epigrammatizza; e così fa il d' elei sovente nella chiusa di ciascuna ottava,
a tutti i venti, la rosa d' epigrammeggiare a diritto e a traverso,
vasi e sigilli cretesi, ai poemi d' esiodo e d'omero, alle immagini dei
cretesi, ai poemi d'esiodo e d' omero, alle immagini dei tragici e
.. fu negromante, e gravato d' infermitade che si chiama epilesia. crescenzi volgar
altro la fece non essere un accidente d' epilessia, che tessersi gettata alle parti
abolimento o diminuzione dei sensi, e d' aumento involontario di moto. p. verri
, e costui ritrovo soggetto ad attacchi d' epilessia da'quali si solleva con trattamenti
, 12-15: dopo il primo slancio d' amore, la ragazza prese a battere i
: son quasi prolapso in una epilepsia d' allegrezza. di giacomo, ii-580: il
, 371: il seme o l'uovo d' un uomo 0 di una donna che
conversazione. -sm. cecco d' a scoli, 3656: or prendi esempio
l'avere in casa una epilettica. d' annunzio, iv-2-234: un povero epilettico idiota
, i-33: ella con la forza d' un epilettico si svincolò dalle sue strette
mano, l'elmo coperto di piume d' ogni colore. soffici, v-2-52: saltellio
, acciò che egli più miseramente ardesse d' amore. fontanella, iii-348: pietra
pietra che luminosa ardi tremante, / gemma d' impenetrabile rigore, / ben sei tu
il caffè], 348: le filature d' oro e d'argento... distruggono
, 348: le filature d'oro e d' argento... distruggono quella materia
. marino, 2-173: sì ben d' ogni bellezza in quel bel volto /
, delle quali la maggior parte è d' uopo rifondere. b. croce, ii-13-58
fine del trattato, quasi per modo d' uno epilogo, ricogliendo in brieve quello
prologo e un epilogo in versi. d' annunzio, v-3-334: intorno all'essenza dell'
il movere e l'insegnare sono frutti d' invenzione, le cui parti son proemio,
e male inverso la parte. l'altra d' accrescere e di diminuire. la terza
epilogo di quel periodo della sua vita d' improwisatore. pesci, ii-1-470: parecchi
7-880: fu l'epilogo buffo e clamoroso d' una quieta sciagura che durava da lunghissimi
iv-478: ella aveva assistito a più d' un epilogo di dramma, e le
e. gadda, 6-27: la fiamma d' ogni eventuale impianto termico, a roma
il mese e la si lasciò smorire d' un prolungato languore. calvino, 2-191
si obbligavano ad assistersi reciprocamente nel caso d' invasione. = voce dotta
epimedio ha non grande gambo con foglie d' ellera dieci o dodici. mattioli [dio-
di bestie, o proprie, o d' amici, o d'amiche, e se
proprie, o d'amici, o d' amiche, e se v'è versificatorello che
mele, o se gettano puzza con fiore d' ulivo selvatico s'ungono e condilomati e
di ridurre in ordine questi quattro libri d' epinici (cioè versi per conseguite vittorie
la famiglia, l'uomo individuo; composta d' inni, di elegie, di canzoni
dalla vita dell'intimo spirito mio. d' annunzio, ii-934: carme romano ed epinicio
destra e delle evoluzioni di sinistra. d' annunzio, ii-157: bevuto aveano gli
pelagico della zona illuminata e della zona d' ombra (contrapposto al batiplancton, che
milza con la coda del pancreas. d' alberti [s. v.]:
. xvi). voce registr. dal d' alberti e dal tramater.
sinistra), l'emorroidali interne. d' alberti [s. v.]:
.]: 4 epirrea ', affluenza d' umore in un punto dell'economia animale
dipinta sulle scene da non so qual apaturio d' alabanda, la quale viene lodata da
giovani, i quali, fatta nel mezzo d' una piazza una linea chiamata 4 sciro
che non è però maggiore autorità quella d' uno vescovo che quella d'uno prete,
autorità quella d'uno vescovo che quella d' uno prete, quanto al corpo vero
-giubileo episcopale: ricorrenza venticinquennale (giubileo d' argento) o cinquantennale { giubileo d'
d'argento) o cinquantennale { giubileo d' oro) dell'elevazione all'episcopato.
spese de la prigionia, ottanta ducati d' oro per emenda a la mensa episcopale.
sp., 25 (431): d' allora in poi, in tante visite
traballò squassando i frangioni e le frappe d' oro del fusciacco. piovene, 5-594
ufficiale anglicana, che comprende le chiese d' inghilterra, di scozia e d'irlanda
chiese d'inghilterra, di scozia e d' irlanda, esclusi gli altri rami dello scisma
della chiesa protestante episcopale degli stati uniti d' america (cfr. episcopalismo, n.
ridotti... a quattro sfilacele d' oro di tutta la veste episcopale d'
d'oro di tutta la veste episcopale d' onde vi ammantava il barbarossa.
indi a poco canonizzato, fu uniti d' america, che ripone l'autorità suprema dedicata
antica letteratura e si nella regina d' inghilterra). gittarono i semi
. negli episcopii, come tanti fanno. d' annunzio, iii 2-177: episcopalità
, pietre con lo scarpello, cupo d' ombra: àdito al catecumenio =
dal principio del suo episcopato avea stabilito d' operar nulla per suo privato parere, senza
ancora oggi premesse è la conclusione d' un altro, suol chiamarsi epiperdura,
gramm. contra le bolle d' investitura, erano vacanti tanto in francia,
o si dere il papato parlamentare. d' annunzio, v-2-314: im
che si dovesse più tosto esser traduttore d' una storia che favoleggiatore sopra una storia
invidiosa di giunone, vinta dalla genitrice d' enea e progenitrice di cesare. b
... ma io mi sono ingegnato d' arricchirla d'azioni episodiche come meglio mi
ma io mi sono ingegnato d'arricchirla d' azioni episodiche come meglio mi è stato possibile
, ma sbalzato in origine, col peso d' un grave problema morale, con la
alfieri, i-69: io mi son compiaciuto d' individuare questo fatto episodico, come tratto
e non entriamo in episodio che riuscirebbe d' assai più lungo che non il fatto principale
allungar troppo un episodio, tralasceremo anche d' esporle. carducci, iii-12-203: si
cagion de'quali nelle favole s'ha bisogno d' assai istrioni, che invero l'azione
. piovene, 5-453: la recitazione d' un ciclo occupa un intero mese,
meraviglioso fu in questa parte il giudizio d' omero: il quale, avendosi proposta
proposta materia assai breve, quella accresciuta d' episodi e ricca d'ogni altra maniera d'
, quella accresciuta d'episodi e ricca d' ogni altra maniera d'ornamento, a
d'episodi e ricca d'ogni altra maniera d' ornamento, a lodevole e conveniente grandezza
cesarotti, ii-116: ossian è fecondo d' episodi. le regole più severe vorrebbero
azion principale, e servissero di mezzo o d' ostacolo. ma nissun poeta si assoggettò
, 6-247: l'apparato teatrale consisteva d' alcune sedie sulla pedana da musica che
musica che formava palcoscenico, e d' un tavolino sul quale, nel primo episodio
la macchina cada o se ne risenta. d' azeglio, 2-86: costanza desidera che
assorbo nelle comici che, a mo'd' una viacrucis, corrono intorno alle pareti.
barbarossa, respingo sanguinosamente dai novelli spaldi d' alessandria. ferd. martini, ii-1-1156
coloniali ne novera di simili a centinaia. d' annunzio, v-3-8: egli aveva veduto
v-3-8: egli aveva veduto il 're d' italia'sommergersi con tutte le sue bandiere
interessante, della vita privata. d' azeglio, 1-60: rarissime volte ci ha
ha narrato qualche episodio delle sue vicende d' allora. nievo, 4-264: eccoci
madri, le insolenze dei servitori. d' annunzio, v-3-235: mi stupivo che un
. locuz. per episodio, per via d' episodio: episodicamente. -anche: divagando
* adone ', dove per via d' episodio descrivo la guerra del monferrato.
della rovina di troia e del peregrinaggio d' ulisse intrecciati si veggono que'concetti o
, che è pure un altro pezzo d' albero, o una trave posta orizzontalmente
la sposa bella / dona un monil d' epistide. -tranquillamente quella / sorride e
re orso, - muta e col gesto d' èva. = cfr. efestite.
per celia o per ironia, d' un letterone pesato e pesante direbbesi:
che gli casca addosso ogni mattina. d' annunzio, iv-2-94: scriveva epistole piene