Grande dizionario della lingua italiana

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vol. IV Pag.85 - Da DECLINARE a DECLINARE (11 risultati)

tasso, 1-2-75: spiegò tale purpuree e d' or lucente / la fama di quel

. leonardo, 1-166: torme [d' uccelli] declinavano in basso per moto

b. tasso, 17-45: d' una collina / scender veggiono il nano

dal re inacus il nome dichina / d' inaco fiume, che pare uno strale.

da questa caterina, / nemica elena d' ogn'altra superba, / da cui

. scorrere in giù (un corso d' acqua, una sorgente); sfociare

novella. ariosto, 14-64: indi d' uno in un altro luogo errando, /

vegna in fallenza, / ch'io d' amar non dichino. libro di sydrac

moderna società trovasi in quel punto fatale d' onde le antiche hanno rapidamente declinato.

). cavalca, 16-1-106: guatava d' intorno se vedesse alcun monasterio, al

: il quale di sé manco, e d' altrui più del dovere estimando, ha

vol. IV Pag.86 - Da DECLINARE a DECLINARE (14 risultati)

del disegno. boterò, i-230: d' allora in poi le sue imprese e la

declina. -declina? è finita. d' annunzio, iv-2-531: voi vedete che

il sudore, sia posto in bagno d' acqua tiepida in una camera calda.

o figli morti, ai vivi! d' annunzio, iii-2-1158: con noi rimani,

che la subitanea concitazione orgiastica del tramonto d' agosto declinasse? e. cecchi

vaghezza. menzini, iii-24: fanno d' invidia molta ir piena l'etade, che

/ scemano, inaridiscono, si sparge / d' oblio la fama dei lor fatti antichi

la spada da lato tutto il cerchio d' uno bracciale gli ruppe, e profondò

il pancirone. ariosto, 2-74: ecco d' un olmo alla cima frondosa / volgendo

, 13-788: al cono dell'elmetto irto d' equine / chiome sotto il cimier pisandro

e passa, / e fa sembiante d' uom cui d'altro cale. spolverini,

/ e fa sembiante d'uom cui d' altro cale. spolverini, xxx- 1-77

e, avuta dai colleghi l'assicurazione d' aver fatto quant'era possibile per l'

, 9-166: l'indomani, l'ufficiale d' ordinanza le recava dei fiori e un

vol. IV Pag.87 - Da DECLINATO a DECLINATORIO (11 risultati)

loro attenzione principalmente sulla loro combinazione. d' annunzio, v-2-152: mi ritorna nella

, dicendo qualcosa di pungente o d' inquietante... naturalmente, sforzando la

o loto, e declinarti sotto i piè d' ogni persona. cellini, 2-59 (

ingegno di giotto, di masaccio e d' altri. g. gozzi, 1-93:

'l declinare della vita e nella terra d' esiglio, non sentono, come le

lo vidi partire, e al dichinare d' uno poggio io lo perde'di veduta.

tenuti di riconoscere né comportare il dominio d' un principe dechinato dalla fede cristiana e

dechinato dalla fede cristiana e cattolica. d' annunzio, iii-2-103: sazio dei giorni

, un tempo e di consiglio e d' opre / possente, ed or sì declinato

.. e serviva per trovare le levazioni d' ogni stella, per isquadro, compasso

, ancorché fosse declinatoria, dilatoria o d' altra sorte, se prima non avrà

vol. IV Pag.88 - Da DECLINAZIONALE a DECLINO (8 risultati)

giacomelli, 1-151: se io sapessi d' essere in qualche cosa colpevole, io potrei

declinatoria è la domanda che uno fa d' essere rimandato innanzi a'suoi giudici naturali,

, che vi scorran le palle. d' annunzio, iv-1-43: [le scapule]

offendere per la declinazione del sole. d' annunzio, v-1-485: aveva dinanzi a

linea. galileo, 3-4-152: i movimenti d' esse stelle ci si mostreranno fatti per

segna la linea senza declinazione magnetica. d' annunzio, iv-2-494: forse anche nello stilo

. garzoni, 1-624: per intendersi d' orologi bisogna sapere gli angoli orarii,

, che s'adagia sopra il declino d' uno scoglio nel mare, bianca,

vol. IV Pag.89 - Da DECLINOGRAFO a DECLIVITÀ (30 risultati)

un rapido declino, tanto col prevalere d' indirizzi freddamente intellettualistici e accademici, quanto

essenziali di razza, e l'aspetto d' una regina in esilio. deledda, iv-328

: ora l'accompagnava nel lento declino d' una vita che era esclusiva- mente di

dichino, e diede speranza a quelli d' atena di ricoverare potenzia. cecco d'

d'atena di ricoverare potenzia. cecco d' ascoli, 2522: così dovria ciascun cittadino

]. ser giovanni, ii-61: d' allora in qua parve che sempre andasse

, e cessò ormai fuor di tempo d' esercitare ufizi pubblici, si vide chiaro

lorenzago aprica tra i campi declivi che d' alto / la valle in mezzo domina.

verdeggiante e declive in una pura / chiarità d' alba il belveder t'appare. d'

d'alba il belveder t'appare. d' annunzio, i-448: venìan tacque de

strada che si dice (per cagione d' un'antichissima chiesa parrocchiale, che v'

declive del tetto altrettanto, in forma d' una piramide, con una apertura in

declive, bassa, verde e sparsa d' alberi e di casicciuole bianche. d'annunzio

sparsa d'alberi e di casicciuole bianche. d' annunzio, i-675: lentamente la curva

di finta pietra, tagliando un declivo d' erba, sul quale serpeggiava il tubo

che distesi / allo sguardo sul fianco d' un declivo / si parano di gale

anche di fortezza al porto, essendo ricinta d' un muro sul declivio del greppo.

un muro sul declivio del greppo. d' azeglio, 1-288: una linea di

declivii de'prati, / e molli d' auree ginestre si paravano i colli,

in sul diafano / orizzonte lontano. d' annunzio, v-3-71: egli è là di

il cielo cittadino / tra le frane d' odore delle piazze / a cui vanno a

le correnti / delle tortuose strade piene d' echi. ungaretti, i-51: bosco

dolce lume / agognanti di rinnovellare. d' annunzio, v-3-206: chi sale contro

temeva di precipitare; sentiva il bisogno d' aggrapparsi a qualche cosa. -per

nel declivio dolce e potente della vita. d' annunzio, v-1-729: il fluente della

ultimo prato in declivio stavano a guardia d' alcuni giovenchi due brutte vecchie rugose e rinsecchite

mondo di rose, scendevano a perdita d' occhio uliveti e vigneti, in dolcezza

che s'apriva in declivio, spoglia d' alberi e dovunque segnata da scavi si riempiva

alberi e dovunque segnata da scavi si riempiva d' ombra. brancoli, 3-49: le

veloci, quanto maggiore sarà il corso d' acqua che porteranno. man redi,

vol. IV Pag.90 - Da DECLIVOTERAPIA a DECOMBENTE (14 risultati)

, uccidea ima bestia, e gittavala d' intorno a quelle idole; e pòi l'

133): troppo sostegno mazòr martire / d' omo, che fusse decollato mai;

. davanzati, ii-373: fu condannata d' adulterio e d'incesto, e dicollata alli

ii-373: fu condannata d'adulterio e d' incesto, e dicollata alli 9 di

2-854: uno in ispecie, un pezzo d' uomo avvinazzato, bonario della bonarietà pletorica

bocca sgangherata. -ciapa su, fieul d' un can. -ma non arriva a

resse, benché fussi buona; / quella d' astolfo non si dicollava / e tutto

fu cotal mercato, / mille trecentoquindici d' agosto, / il dì di san

giovanni dicollato, ch'è all'uscita d' agosto, in quella mattina si trassono

partenze, di grandi decolli: il senso d' un decollo d'anime.

decolli: il senso d'un decollo d' anime. = deriv. da

decolorati da un veleno durante il corso d' una sola notte?) ma vivi e

e giovani, pieni di movimento e d' aria, costretti sulla nuca in un

2. bot. di ramo d' albero che si piega verso il basso

vol. IV Pag.908 - Da DOLCEPICCANTE a DOLCEZZA (14 risultati)

la fortuna al fratello, che minor d' età, nello stato privato, era avanzato

una capra che pascolava a un mucchio d' erba fresca, e glielo presentava alle poppe

de pisis, 50: nella mite sera d' urbino / vecchine scure con fasci di

pare che rimanga. iddio li tenga d' accordo, e che ci governino bene.

... ne'versi cagiona stupore, d' improvviso ci rapisce e diletta, e

, i-42: procurate dolcemente di porre d' accordo tra loro la veracità colla discrezione,

. baldinucci, 69: si servono d' un punteruoletto d'osso o d'avorio

, 69: si servono d'un punteruoletto d' osso o d'avorio dolcemente incurvato per

servono d'un punteruoletto d'osso o d' avorio dolcemente incurvato per impedire che non

che non vi si trattengano alcune bolle d' aria. paoletti, 1-2-122: si

che non vi si trattengano alcune bolle d' aria. 9. con poca ripidità

/ anche i gran cigni di savona e d' arno. = voce dotta, comp

tiepida / l'argine sugli arazzi d' oro dei vigneti. = deriv

leonardo, 2-108: [ii] grappolo d' uve... per la sua dolcezza

vol. IV Pag.909 - Da DOLCEZZA a DOLCEZZA (28 risultati)

/ sopra l'ara de'numi e d' ogn'intorno / ribocca la fragrante alma dolcezza

/ ribocca la fragrante alma dolcezza. d' annunzio, 3-575: pendono i frutti,

. 2. figur. qualità d' essere gradevole; attitudine a dare piacere

la dolcezza / del dì fatai tempererà d' affanno. giusti, 2-224: sentìa nell'

li ripete i giorni del dolore. d' annunzio, iv-2-122: smarrì la vista per

le irrigò i capelli con la dolcezza d' un bagno tiepido e odoroso. pavese,

: chi non sarebbe [amoroso] d' una tal coppia di gentildonne! sono

con finezza, le teste delle vergini d' una dolcezza amabile. brancoli, 3-249:

del salterio sono sanza dolcezza di musica e d' armonia; ché essi furono trasmutati d'

d'armonia; ché essi furono trasmutati d' ebreo in greco e di greco in

tempo e luogo, come nella poesia. d' annunzio, i-672: il liquido stei

aura e che la pioggia in voi. d' annunzio, i-649: o profumi di

alla primavera ne spira una certa dolcezza d' aria, e bene spesso doppo molti

da noi ma ancora nelle latitudini più settentrionali d' europa, formerà un'epoca notabile negli

mite dolcezza del chiaro della luna. d' annunzio, v-1-246: il prato deserto aveva

, 1-36: una volta mi parlò d' un convento ch'era stato ammesso a

guittone, i-23-19: non pò già desiderio d' amore loco abitare ove piacer non trova

guarini, 116: o dolcezze amarissime d' amore, / quanto è più duro

è più grata, se liberi / d' affanni, e stanchi, da paesi stranieri

buscò fra l'altre dolcezze una flussione d' occhi che durò alquanto più del

nel fine / un non so che d' amaro. s. maffei, xxx-6-70:

dolcezza mi giunge / da tanta dolcezza d' allora! d'annunzio, i-628:

giunge / da tanta dolcezza d'allora! d' annunzio, i-628: voi non mi

del sonno colla morte, si morì. d' annunzio, v-1-410: il viso era

se va in dolcezza / il cuor d' argea, che sé chiama felice, /

è donna piena di dolcezza, ornata d' onestade, mirabile di savere, gloriosa di

belli occhi vidi, / tutti pien d' onestate e di dolcezza, / che presso

di dolcezza, / che presso a que'd' amor leggiadri nidi / il mio cor

vol. IV Pag.910 - Da DOLCIA a DOLCIATO (18 risultati)

forza, la fierezza, la baldanza. d' annunzio, i-453: ne la bocca

quasimodo, 2-12: questa sera carica d' inverno / è ancora nostra, e

dolcezze e di furori, / un lamento d' amore senza amore. pavese, 8-168

dolceza. milizia, iii-95: la bellezza d' apollo sarà quella d'un uomo esercitato

: la bellezza d'apollo sarà quella d' un uomo esercitato con dolcezza. pratolini,

100 di rame, di ferro, o d' argento, o d'oro, gli

di ferro, o d'argento, o d' oro, gli move del suo colore

i poeti nostri gli chiamano dolci amari. d' annunzio, iv-2-484: un odore dolciamaro

pasticcere ed il signore finirono col mettersi d' accordo..., oltre alla parte

e metalli hanno un sapore dolciastro. d' annunzio, iv-2-1128: sentì il noto sapore

dolciastro nella sua bocca, e non d' una sola stilla. ojetti, 1

con un'ombra di falsità). d' annunzio, v-3-732: stamani ricompare il delegato

, dolciastro, solenne, aveva l'aria d' un prete spretato che continui a confessare

licenza. -di stile od opera d' arte: lezioso, frivolo; affettato

e dolciastre che stuccano e risolvono. d' annunzio, v-2-46: v'è un lago

qui presso, v'è un corso d' acqua, poggi vi sono e boschi.

jesu, sposo dolciato, / fuoco d' amor fa ch'i'abbia provato /

provato / sì che mi faccia consumar d' amore. burchiello, 2-24: sbaviglia

vol. IV Pag.911 - Da DOLCIBENE a DOLCIORE (19 risultati)

si dice che sia virtù dell'acqua d' aprile. 4. figur.

ha perduto il suo gusto dolcigno. d' annunzio, v-2-284: approdavo col carico

e amariccio; e scorgevo tra i cortaldi d' ormeggio, sotto il bastione, il

mellifluo (una persona). d' annunzio, iv-2-130: persona dolcigna, di

gli orecchi forati da due minuscoli cerchi d' oro. -che esprime moderata tranquillità

tranquillità e benignità di animo. d' annunzio, v-2-827: io già conoscevo e

un piacere non pieno, incerto. d' annunzioi. iv-1-700: ella ripeteva mentalmente la

in far miracoli / vi giuro, d' uom da bene e non infingolo,

del mio fratello / non aveva bisogno d' altro. redi, 16-iv-340: la distendono

non ha altro in questo mondo. d' annunzio, v-2-709: come dunque il corpo

di vino, odor di essenza, dolciore d' elisire? fracchia, 501: in

): per man mi prese, d' amorosa voglia, / e disse che donato

foglia / là dov'i'vidi fior d' ogni colore; / e tanto vi sentìo

sentìo gioia e dolzore / che dio d' amore -parvemi vedere. laude di cortona,

: / luce intel- lettual, piena d' amore; / amor di vero ben,

: che s'alcun vive / sol d' odore, e tal fama fede acquista,

e tal fama fede acquista, / alcun d' acqua o di foco, e

'l gusto e 'l tatto / acquetan cose d' ogni dolzor prive, / i'per

, / io spesso albergo in cor d' illustre amante: / ella fel tutta,

vol. IV Pag.912 - Da DOLCIPOMIFERO a DOLENTE (13 risultati)

, i-312: non sono [le opere d' amore] né baci né abbracciamenti,

con devossione! -grazia, bellezza d' arte. leggenda aurea volgar.,

dolcitudine di canto, e una maravigliosa soavitade d' odore si spande molto a la lunga

gioberti, 1-iii-368: ma i portoghesi d' allora... non conoscevano queste

donne,... non vi sdimentichiate d' esser venuti qua per vedere recitare una

, mentre i parenti toglievano commiato. d' annunzio, v3- 210: una vetrina

e di dolciume letterario in diverse contrade d' italia. faldella, iii-61: un giorno

cent., 86-98: a'dì otto d' april, nel tempo dolco, /

termometro stette sopr'al grado 6. d' annunzio, iv-2-1274: era una domenica di

gocciola e diguazza e fa fango. d' annunzio, iv-2-1214: la landa era

che si attacca alla spina dorsale. d' annunzio, iii-1-101: una volta,

, e me n'era grato come d' una medicina deliziosa. -punto dolente

, or che giova tanti movimenti / d' odio destare, e con la propria mano

vol. IV Pag.913 - Da DOLENTE a DOLENTEMENTE (18 risultati)

nada si svegliò col pensiero in capo d' una cosa dolente e spiacente.

. franco, 2-12: queste tue frasche d' alloro, o apollo, e niuna

tacenti -e non far dimostranza! rinaldo d' aquino, ii-152: la croce salva la

paurosa gente / che da le man d' orlando era fuggita, / chi del figliuol

a placarvi; a liberar la patria / d' un mostro: e in questo alla

. marcheselli, iii-189: fatale arbitrio d' atropo inclemente / se può di stige

in van ti gonfi, in van d' orgoglio carca / oblìi l'avello, o

lo splendore. pitidemonte, iii-531: ma d' ogni pianto era il bel volto asciutto

penetrava più a fondo: l'impressione d' una voluttà dolente. stuparich, 5-248

egra e dolente / col volto ombrato d' ampio oscuro velo, / piena d'immenso

ombrato d'ampio oscuro velo, / piena d' immenso inusitato gelo / stava latona al

colori, avea un non so che d' abbandono. baldini, 7-45: l'inverno

forte fatica, che sono il risultato d' una lotta secolare contro gli elementi.

a un dolente / e falso barlaim, d' iniquo frodo / ch'è tenuto un

? / facciolo, ch'ognuno che qui d' intorno sente, / pianga di mia

grandi pianto / ca « foi figlio d' uno orna santo, / mo so adunato

dolenti non avrebbero trovato un vendicatore? d' annunzio, i-616: nessun dolente al

alzando dolentemente le strida, pregavano. d' annunzio, i-648: o danze,

vol. IV Pag.914 - Da DOLENTIA a DOLERE (14 risultati)

mi faceva dolere con maggiore irritazione. d' annunzio, iii-1-842: con l'acqua

patire pena, tormento. cielo d' alcamo, 96: macara se dolesseti,

pastor pagani, / che si doleano d' una lor sciagura. machiavelli, 464:

: molle il flauto si duole / d' innamorati giovani e di ninfe / sulle

non ti dolere della tua fortuna. d' annunzio, iii-1-60: come i frutti

/ colpito a morte fra l'erbe / d' agro mattino dopo le piogge nuove.

così bene apparecchiato, convenne si procacciasse d' altra cena e d'altro albergo. g

convenne si procacciasse d'altra cena e d' altro albergo. g. morelli, 254

di voi non mi doglio, / quanto d' amor che questo vi comporte; /

voci flebili? gatto, 1-200: d' intorno, all'aperto / colore degli anni

che tutta italia dovrebbe dolersi della morte d' uno uomo che non c'era il simile

si risguar- dano piuttosto come strumenti fisici d' un bisogno che come compagne d'uguale

fisici d'un bisogno che come compagne d' uguale diritto. 7. ant

a cuore, importare. f. d' ambra, xxv-2-437: e'danar troppo dolgono

vol. IV Pag.915 - Da DOLERITE a DOLIOLI (9 risultati)

croia / gente e fellon paiese. fino d' arezzo, vi-11-81 (1-4):

varchi, v-54: dare in quel d' alcuno, o vero dove gli duole,

avevo né testa, né modo veruno d' ascoltare i consigli. -a far per

il lessico dell'inventario di alfonso ii d' este, 549: ci- folino d'

d'este, 549: ci- folino d' argento fatto a dolfino. sassetti, 205

ingrandire le dolie dei tuoi squisiti patemi d' animo. = deriv. da

con sull'occipite un resto di boccoli d' un giallo terroso. = voce

.]: * dolicopodi ', tribù d' insetti a lunghe zampe. =

o da piccoli laghi). d' annunzio, v-2-851: la dolina ha la

vol. IV Pag.916 - Da DOLIRE a DOLORARE (9 risultati)

richiedessero gli stati a fornire per via d' imposizione all'erario otto milioni di dollari

: si vedevano le carte della banca d' italia, del banco di napoli, di

accordano: probabilmente, tombe. d' annunzio, iv-2-1266: il nemico già occupava

, 8-132: se altrove rimangono d' una vita remota i dolmen e i nuraghi

piena di frode e di doli e d' inganni. leone ebreo, 113: il

il dolo e la fraude sono mezzi d' acquistare le cose desiderate. ariosto,

prima saggiar del dolo il frutto. d' annunzio, iii-2-334: le figlie /

ed egli protestava, nei suoi soliloqui, d' essere innocente. = voce dotta

cattaneo, iii-1-332: formarono, a guisa d' alto antemurale, la catena delle prealpi

vol. IV Pag.917 - Da DOLORATO a DOLORE (8 risultati)

nievo, 1-328: cominciò a dolorare d' una puntura fra le coste del cuore;

; e tirava innanzi a fatica. d' annunzio, iii-1-860: poi venni allo

sensazione di dolore fisico. d' annunzio, iv-1-1021: non era la prima

scende, / ma indiviso è il dolor d' ogni ferita; / e spesso è

paurosa; e vide un sozzo bubbone d' un livido paonazzo. verga, 3-93:

il dolore impietrito dentro di me. d' annunzio, i-654: fu di voluttà ebra

non davan lacrime, ma portavan segno d' aveme sparse tante; c'era in quel

, ed il suo sguardo era così pieno d' affetto, di dolore e di disperazione

vol. IV Pag.918 - Da DOLORE a DOLORE (15 risultati)

me risparmia il reo dolor che pensa. d' annunzio, v-1-710: la volontà si

il dolore è tal cosa che più d' ogni altra porta l'uomo a vertiginose

sorti, / por fine ai dolori d' un volgo stranier? b. croce,

/ le gran cose del mondo. d' annunzio, iii-1-147: ma il dolore

solinga parte andai a bagnare la terra d' amarissime lagrime. boccaccio, dee.,

chi conoscimento ha, che è d' avere il tempo perduto. s. degli

che la mìa mente era un gran magazzino d' idee altrui; ora l'ingombro della

di sonno. alfieri, 1-313: d' uomo è il fallir; ma dal malvaggio

: ritornando alla meditazione interrotta, scopriva d' improvviso quanto falso fosse stato il suo

io porto tanto amore / a una crocetta d' oro / che s'apre, sul

in questa via / pietosa oggi mi sia d' una parola, / d'una lacrima

mi sia d'una parola, / d' una lacrima sola e d'un sospiro,

parola, / d'una lacrima sola e d' un sospiro, / udendo il mio

3-1-82: della qual cosa l'uomo d' iddio giovanni portava non piccol dolore. ariosto

. simintendi, 1-216: il danno d' avere perduti gli fiori mosse lo dolore della

vol. IV Pag.919 - Da DOLORIFERO a DOLOROSO (11 risultati)

! che bisogno hanno i suoi genitori d' inquietarsi? = deriv. da

testi fiorentini, 128: per forza d' aspre carcere in puglia il fece dolorosamente

quattr'altri più dolorosi del primo. d' annunzio, v-1-368: la mia bocca

, vii- 251; muoiono dolorosamente disingannati d' un raggiante fantasma che quanto più s'

perdita. jovine, 2-135: i ducati d' argento vennero fuori ad uno ad uno

puntura dolorosa, e come pesante. d' annunzio, v-1-204: il capo mi

. folco di calabria, 239: d' amor distretto vivo doloroso. giamboni,

. sacchetti, 13: quel dio d' amor, che mi donò favilla / accesa

quantunque pio, quantunque afflitto / e d' amore infiammato e di desire / di

in veglia, / premea le piume. d' annunzio, iii-i- 497: io

i burattini e si sveglia con un'anima d' uomo navigato, esperto, disilluso,

vol. IV Pag.920 - Da DOLOROSO a DOLOROSO (17 risultati)

un pugnale dall'impugnatura simile a quella d' una sciabola le trapassava il seno.

dubbio! pure di qui a un quarto d' ora ci ricongiungeremo con esso in cielo

vita non dura se non un quarto d' ora, tanto passa via veloce. manzoni

3-68: non discorreva mai del paese d' origine, quasi il nome della patria gli

nel terzo, che fu un rosaio finto d' oro,... fece vedere

polvere, fumo e foco, / suon d' armi, scoppi e dolorosi gridi,

, dove erano due pieghe dolorose. d' annunzio, i-453: un fiore /

e dolorosa fede / il cenere ne fa d' atene e roma. de sanctis,

giovanni randaccio... è stata d' una grandiosità dolorosa e consolante come l'

oscuro albergo e 'l doloroso ostello / d' un putrido sepolcro, arca e miniera.

perugia ancor dolorosa delle fresche percosse. d' annunzio, v-1-932: facciamo un'erma

innanzi che prolungasse tanta dolorosa vita diterminò d' ucciderlo, e diegli a bere veleno,

crido della gente dolorosa, / che d' una e da altra parte hanno a morire

/ più tarda li seguia la dolorosa. d' azeglio, 2-292: le triviali ambizioni

azeglio, 2-292: le triviali ambizioni d' uomini mediocri, che si credon genii

a confortarti. abba, 1-15: temei d' assistere ad una scena dolorosa, perché

così di lungi da casa tua, preda d' uccelli e di cani! e non

vol. IV Pag.921 - Da DOLOSAMENTE a DOMANDA (14 risultati)

xxi-1049: sia semplice e senza dolosità d' inganno e senza molte preoccupazioni, a ciò

: le violenze alla libertà non sono d' ordinario suscettibili della distinzione in 4 doloso

morto per li falsi e dolosi ordinamenti d' ulisse. bibbia volgar., viii-304:

viii-304: coloro che rimarranno del popolo d' israel non faranno iniquità, né non parleranno

ha pervertito e corrotte anime generose. d' annunzio, v-2-811: il troppo lungo

era una sostituzione dolosa, una frode d' identità! -preparato con l'inganno

1 marinari,... pieni d' allegrezza, cominciarono sopra tromboni, cornetti

248: giovanni elemosinario, patriarca d' alessandria, una volta stando in orazione

sé e portava in capo una grillanda d' ulivo. = variante di donzella

un istante, di fronte alla conclusione d' un'opera d'arte smuove entro di noi

di fronte alla conclusione d'un'opera d' arte smuove entro di noi domande e problemi

scolaresca che risponde al coro delle domande d' un maestro. viene dal di dietro della

identico: una dichiarazione, la domanda d' un appuntamento, l'indicazione d'un

domanda d'un appuntamento, l'indicazione d' un segnale. 3. petizione

vol. IV Pag.922 - Da DOMANDAGIONE a DOMANDARE (9 risultati)

, i domandanti, o gli abbisognosi d' altro, che di schietta e sublime

e noto varii gusti e diverse fantasie d' uomini. ariosto, 2-36: questo

affacciarsi, come ondina emergente dal silenzio d' un lago domandando alla natura il perchè della

troverò, che me ne darà. d' annunzio, iii-1-875: tu mi dimandasti

« amore », con viso vestito d' umilitade. idem, conv., iv-

, padre mio buono, che così puntualmente d' ogni cosa mi domandiate come se mai

servi non debbono mai domandare e'padroni d' alcuna cosa, né cercare alcuno loro

, / c'a voi, donna, d' amare / domandassen pietanza. iacopone,

volare, istranaraente piacendogli, forte disiderava d' averlo, ma pure non s'attentava di

vol. IV Pag.923 - Da DOMANDARE a DOMANDARE (15 risultati)

, 125: vidi in casa un piloto d' india un manto per a collo per

decima parte di quello che viene domandato. d' azeglio, 2-141: del mio quadro

avete bisogno de orazione o de elemosine o d' altra cosa, dimandate, ché noi

dimanda; / non di parenti né d' altro più brutto. speroni, 1-3-187:

compagnia: e ventisette in numero, d' età più oltre che giovani e senza neppure

anni. marino, vii-106: fornito d' edificare la machina maravigliosa che mondo si

greto o piaggione o renaio si dimanda. d' azeglio, 4-46: cavalcava un giannetto

, 367: queste cose ingrava drances d' ira pieno, e dice lui solo

e collo inchinato timone domandava il mare d' esperia. ugurgieri, i-577: noi

ed è ordinariamente costruito col compì, d' argomento). dante, inf.

si sarebbe ricordato sempre... d' una famiglia, d'un nome, d'

sempre... d'una famiglia, d' un nome, d'un paese,

d'una famiglia, d'un nome, d' un paese, di cui avrebbe poi

sorpresa, meraviglia. f. d' ambra, xxv-2-309: -i'vogl'intendere /

appunto da santa trinità, gli fuggì d' occhio, e vennene là senza essa

vol. IV Pag.924 - Da DOMANDASSERA a DOMANI (11 risultati)

dima- nisera, ch'è dire innanzi d' arrivare alla sera del terzo dì,

fra tutt'e due s'eran messi d' accordo con un bel numero di persone

rispose / che 'l giorno avanti uscir d' alta foresta / vide molti guerrieri, ond'

quale faceva, come s'usa dire, d' ogni lana un peso. 5

una particella, ch'è quasi domandatrice d' aiuto a la precedente parte e a la

, i-299: quando alcuna è richiesta d' amore dee studiare con tutte le forze

finge uno indovino che risponda alla domanda d' un solo uomo cose alienissime da esse e

lontana, e di tirarla a proposito d' esso domandatore con qualche ingegnosa interpretazione.

tali dimandite s'occultava. f. d' ambra, 4-63: e'si va a

, aver non aspetti / allegro fine d' alcun suo dimando. 3. la

eterni fra la terra e il cielo. d' annunzio, iii-1-187: perdonatemi, anna

vol. IV Pag.925 - Da DOMANI a DOMARE (16 risultati)

, di volontà non dubbia dell'esercito d' otone (e vólti a pentirsi i più

diman per tempo / in sul monte d' olempo / di sopra in sula cima.

dimane i sopra una sala, che d' oro e d'argento / era coperta

sopra una sala, che d'oro e d' argento / era coperta de figure strane

chli e abissi cercando, e popolato / d' anime in mezzo a tutte tacque un

la speranza mi lusinga e mena / d' oggi in domane, e così passa tanno

adunque girolamo a parigi fieramente innamorato, d' oggi in domane ne verrai, vi fu

, e gli mandano per la lunga d' oggi in dimane,... si

promesso, i non vo mandarla più d' oggi in domani; / che chi promette

/... sempre più vedea d' oggi in domani / esso e la roba

] può durarti, e che a continuare d' un tal passo dovrai per forza,

e di buon cuore, senza dimani. d' annunzio, i-656: senza domani

ha effettivamente domato ogni sorta di bestie, d' uccelli e i serpenti medesimi. questo

, sellò: lo domerà stradando. d' annunzio, iv-2-748: mentre mi sforzavo

. pratolini, 2-129: è fiacco d' animo e di corpo. è un cavallo

e in ogni caso della vita. d' annunzio, iii-2-98: alcuna cosa è in

vol. IV Pag.926 - Da DOMASCHINO a DOMATO (19 risultati)

, 8-778: a nessun italo / domar d' italia una tal gente è lecito

, raccoglie e sé dintorno / schiera d' eroi, che nobil estro infiamma / d'

d'eroi, che nobil estro infiamma / d' apprender l'arte onde l'altrui fortuna

sempre più agevoli e più sicuri. d' annunzio, v-2-581: la materia sfugge

utensili giganteschi. jovine, 194: d' estate il ruscello era domato dal sole

i ramarri verdastri in cerca di una stilla d' acqua. -spegnere, estinguere (

che mi trovo in letto, martire d' una fiera flussione di capo, che

con sanguigne, né con vessicanti. d' annunzio, v-1-559: è l'alba,

atti, moti del corpo). d' annunzio, v-3-475: se avessi tenuto su

, iii-6-139: il medici con prontezza d' ingegno e di favella meravigliosa corre dall'una

forma], sempre ricco di modi, d' imagini, di melodie diversissime; ora

, ora piegandolo a rilevare la tenuità d' un pensiero delicatissimo. d'annunzio, i-295

la tenuità d'un pensiero delicatissimo. d' annunzio, i-295: un'angoscia mi

. caro, 6-57: or è d' offrir mestiero / sette non domi ancor giovenchi

tori non domati, più dura / d' antica quercia, più volubile delle onde

che la carne domata, lo spirito tentato d' orgoglio. 3. debellato, vinto

si manifesta alle domate terre. trattato d' amore, 50-4: al re giuba

lombarde, allor che su 'l furore / d' ezzelin domo / rin- guainando placido la

: sono [i giovani] d' animo e di spirito grande, perché non

vol. IV Pag.927 - Da DOMATORE a DOMENICA (18 risultati)

un'altra parola della cannella, ma d' una cannella doma. pindemonte, iii-481:

, / ma il gran tesoro i d' un casto nome / nel gran momento /

, 4-151: sfatte / nell'acqua che d' arancio il fior distilla, / dolci

trasposta, domata dal prepotente contenuto. d' annunzio, i-5: a me la

a tergo alta gli sorge / folta d' ombre la serra e di lontano /

vado dove mi spinge ardente zelo / d' alzar la gloria al cielo / del prencipe

di tiranni / domatori e di mostri. d' annunzio, iii-1-1082: il suo cadavere

tassoni, 265: da i termini d' alcide avea già sciolte / le vele

, 30-169: il colombo, quel domatore d' un fino allora incognito e sì sterminato

antiche / già domatrici del gran mar d' atlante. monti, x-3-274: l'igneo

scudo del suo invictissimo diamante, domatore d' ogni altra gemma, ogni mal parlare

quel primo addio fu al tutto privo d' un ombra di melanconia. pascoli, 494

stellato fisso: domattina piove ». d' annunzio, iii-2-1104: buona sera, mortella

culto di dio e in cui è d' obbligo l'astensione dal lavoro).

loro venivamo a essere in questa differenza d' un giorno; e quando essi dicevano

, cent., 25-59: dì duo d' april, domenica d'ulivo, /

25-59: dì duo d'april, domenica d' ulivo, / corse quel fiume per

dove cristo salì sull'asina la domenica d' ulivo, quando andò in gerusalem,

vol. IV Pag.928 - Da DOMENICALE a DOMESTICAMENTE (14 risultati)

deliberate di osservare il riposo domenicale. d' annunzio, v-2-196: profittai della vacanza

... che i panni / d' ogni giorno, pur tanto utili e belli

domenicale / tardi piovuto con la gioia d' una / stella filante, l'autobus

l'autobus dell'una / lo riportò d' un tratto al suo guanciale. cassola

ammirata sta a godersi / un poco d' ottimismo americano. e. cecchi, 9-141

segneri, iv-528: siete in debito d' insegnar loro di più l'orazione domenicale.

santa rosa)... si sentì d' improvviso cambiare il cuore. panciatichi,

si rappresenti... un vescovo d' arezzo, con santa agnese di monte pulciano

chiesa cattedrale con il suo arcivescovo e d' altri religiosi: vi sono li gesuiti,

superiore a tutte le verità umane. d' annunzio, iv-2-519: pare che questa domenicana

vivande / la domenicata popolare / gusci d' ovo, carte gorgon- zoloidi spande,

10 dobioso peito. = voce d' area settentr., dal lat. dum

galles. bocchelli, 4-139: gran degnazione d' un fantasma dell'antichità d'accoglierci così

gran degnazione d'un fantasma dell'antichità d' accoglierci così domesticamente. -scherz.

vol. IV Pag.929 - Da DOMESTICARE a DOMESTICATO (12 risultati)

monti essere insieme ridotte molte varie spezie d' animali, spaventati e ridotti al fu

. ant. pacificamente, senza contrasti, d' accordo. velluti, 109: non

umano, come privi di ragione e d' intelletto e diseguali alla compagnia umana. baldovini

tutto quanto il piano, / ed afforzollo d' ogni guernimento; / e quel paese

, né predicare sé né pigliare boria d' alcuna cosa, né mai lodarsene con

più ragioni, sì come da mettere d' oro, sì come lavorare di piatto

. dominici, 1-173: quando sono d' anni sei infino a quattordici o più

: tu sai che a questi bagni va d' ogni qualità gente, e potrebbe venirvi

, va in pubblico liberamente senza sospetto d' esser chiamata per nome.

: gli uccelli rapaci son quasi tutti d' una natura. gli uccelli si prendono

... che quasi non temono d' essere da noi toccati. leopardi, 960

amenità e della vaghezza dei luoghi. d' annunzio, iv-2-930: modulò la voce

vol. IV Pag.930 - Da DOMESTICAZIONE a DOMESTICO (16 risultati)

il demonio, incomen- ciarono a parlare d' amore. foscolo, x-530: pochi [

). leggenda di s. guglielmo d' oringa volgar., xxi-1205: innanzi

e tenebrosa, e ancora al dì d' oggi non è troppo dimesticata. boiardo,

, a una comunità sociale. d' annunzio, iii-1-1090: costui vive fuori d'

d'annunzio, iii-1-1090: costui vive fuori d' ogni epoca e fuori d'ogni ordine

vive fuori d'ogni epoca e fuori d' ogni ordine sociale. non è all'estremo

, disiderando, come ciascun fa, d' aver poi il di delle feste alcuna consolazione

sono veramente le sole cose che meritino d' esser considerate dall'uomo, quando ha

per l'uso domestico; allorché ne'mesi d' inverno specialmente si potesse riunire l'illuminamento

e comodini, materassi e ogni sorta d' arredi domestici, il tutto scaricato alla

factotum e suo braccio destro nei mille affari d' una grossa azienda domestica. bocchelli,

bocchelli, 11-8: è un lavoretto d' arte dimessa e dimestica, non pur minore

difettosa e maldestra, di modesta bottega d' umile marmorino. -lingua domestica:

non afatica la reina di consiglio o ragionar d' altro che di farla dimestica, la

umanità dolce ed amabile e bona maniera d' accarezzare e i sudditi e i stranieri

il ben venuto, e fatte sue doglianze d' esser colto alla sprovveduta, e a

vol. IV Pag.931 - Da DOMESTICO a DOMESTICO (17 risultati)

di ricche gemme e di gran summa d' oro / avendo i lor dimestici spogliati.

mi disse come innamorato egli era / d' una donzella vaga e lusinghiera. d'

d'una donzella vaga e lusinghiera. d' azeglio, 1-143: la sera stessa,

più mal appaiati non avevamo mai visto. d' annunzio, v-2-533: il domestico entra

domestici. carducci, iii-1-50: i trivii d' urli e domestico / marte e

, colla chiesa, le guerre d' ogni sorta, esterne e domestiche.

; la nostra avrà molti caratteri di letteratura d' occasione e domestica, intraducibile.

, 5-59: di così fatte generazioni d' opere è la terra attica sommamente ornata

, 1-640: a soldati s'appartien d' essere allevati... a guisa dei

quantunque questa affezione con persona spirituale mostri d' avere puro principio, nientedimeno la spessa

. baldini, 4-52: quel fatto poi d' esser così moretta... mi

tepida, che difficilmente hanno le case d' affitto. c. e. gadda,

ch'egli [borea] è usato d' avere, e molto dimestica al vento,

publica un odio domestico e necessario. d' annunzio, v-2-716: la stanza di

voglio... versare il balsamo d' una potente distrazione nella tua ferita;

« società delle nazioni? » ripetè d' impeto la signora poma, con l'improntitudine

dimestiche. garzoni, 1-850: narra d' un occa domestica tanto che...

vol. IV Pag.932 - Da DOMEVOLE a DOMICILIO (8 risultati)

: nell'aria c'era odore pesante d' avanzi di lavatura di piatti e d'insetti

d'avanzi di lavatura di piatti e d' insetti domestici. -ant. addomesticato

cerri sal- vatichi o domestichi, e d' assi forti d'abete la nave liburna

vatichi o domestichi, e d'assi forti d' abete la nave liburna si tesse.

e molto copiosi di pozzi o fonti d' acqua viva. guicciardini, ix-115: e

rama, lv-160: non parlo dei conventi d' uomini e donne; perché li suppongo

tener fondachi, come della magna e d' italia tutta, e poscia dal guadagno state

: era la sua casa uno domicilio d' uomini degni. beltramelli, i-728: se

vol. IV Pag.933 - Da DOMIFICARE a DOMINANTE (6 risultati)

di un sacerdote, e la consolazione d' una bibbia. -permanenza, soggiorno

imeneo, io ho per paura molte d' esse non vengano... ad apparire

: i soccorsi a domicilio sono sorgente d' infiniti abusi e di diffamazione agli amministratori.

casa, n. 12). d' alberti, [s. v.]

, 71: forse vizio nuovo, insolito d' oggidì, e non più tosto inserito

e disperare, fuor che arrestarsi sulla china d' un precipizio, del quale forse non

vol. IV Pag.934 - Da DOMINANZA a DOMINARE (14 risultati)

aveva discusso, proposto ed approvato. d' annunzio, iv-2-677: il ponte di

incetta di barilotti e li issò pieni d' acqua in cima alle piante più alte e

e conclude che queste terre son magre d' acque correnti. -che ha gran

la mira, ed efficacemente li ritiene. d' annunzio, iii-2-51: l'alta statura

in ima gran rosa mistica, fa segni d' addio e di benedizione.

un componimento letterario, di un'opera d' arte figurativa, di un sistema filosofico

frequente s'aggira la melopea. d' alberti [s. v.]:

'dominante'. dicesi della corda che è d' una quinta più alta dell'altre corde fondamentali

di sé senza esiger patti o condizioni d' alcuna sorta,... questo non

] dominare e quasi pigliarsi a gioco d' alzar spesso fin al cielo chi par a

, e sepellir nell'abisso i più degni d' esser esaltati. campanella, i-21:

583: queste ed altre accidentali superiorità d' una lingua fanno ch'essa domini sopra

, e coi subitanei, violenti scoppi d' ira plebea. -esercitare un profondo

ammirazione e di imitazione (un modo d' arte, un artista).

vol. IV Pag.935 - Da DOMINARE a DOMINARE (21 risultati)

all'intorno tutto lo spazio dove piede d' uomo potesse posarsi. d'annunzio, v-1-1094

dove piede d'uomo potesse posarsi. d' annunzio, v-1-1094: rinun- ziata postumia

sapiente, ma è anche un segno d' esserlo, quando quello lo sia che domina

, i-43: fossi rinato in una selva d' età geologica, quando la terra era

, 58: che giova a me tesser d' infinitissimo / gregge signore e ch'altri

bellini, i-84: questo indiano è d' un rigiro grande; / perché in somma

, / e se ne serve peggio d' un paggetto. a. verri, ii-231

. foscolo, 1-317: quando i principi d' un arte sono stati confusi dalle scuole

presente tu mi nomini / qual virtù d' uomo è al mondo tanto franca / che

l'usanza dependono, come la maniera d' armeggiare, i modi dell'avventure,

il discorso. la sventurata rispose. d' azeglio, 1-331: posto sul ciglio

azeglio, 1-331: posto sul ciglio d' un poggio, [genzano] domina da

ed entriamo nel giuoco dei suoi canali d' aria, delle sue pareti scoscese, dei

qualche capanna e cinta in mediocre distanza d' amene colline onde scendono copiosi e limpidi rivi

, iv-628: in vano il guardo / d' esperto cavalier, che già su lei

e dove il sole le domini. d' annunzio, iii-2-206: il grido del navarco

ogni altro grido. comisso, 15-37: d' improvviso intese provenire dall'interno voci che

libretto. onofri, 63: quel cigolio d' antico albero parla / il resistere in

il nostro cor, non speri / d' incontrar, finché vive, altro che pianto

un'attrattiva che dominasse le volontà. d' annunzio, iii-1-168: nulla valeva a dominare

bocca. comisso, 14-14: l'impulso d' una risata fu dominato, attenuandosi in

vol. IV Pag.936 - Da DOMINARE a DOMINATORE (16 risultati)

pugna a calci a morsi / farla d' accordo, e a fiera lotta esporsi

che la domina e la tormenta. d' annunzio, iii-1-13: comprese ella?

ma è uso di sinistre memorie e d' augurii sinistri. bocchelli, 9-188: dominatori

che ci sieno dei mortali di talento e d' onore, ma dominati dalla voluttà.

represso (un sentimento, uno stato d' animo, un istinto, ecc.)

effetti più vasti e più rapidi. d' annunzio, iii-2-1033: è padrone di sé

. è tra le piazze più stupende d' italia. -tenuto sotto controllo,

poi lente ed uguali con fresco sentore d' inverno. 6. padroneggiato con

: punti di decisa inferiorità [del d' ancona], in confronto ai maestri di

, forse la tenda in cui la bambina d' un tempo s'avvolgeva, sipario tutto

s'avvolgeva, sipario tutto per lei d' una scena dominata a meraviglia.

pianto, / abbi pietà, sciamando. d' annunzio, v-3-114: dalla fornace scoperchiata

austriaci] ben credere gli incontrastabili dominatori d' italia, senza rendersi conto di non

pio settimo; e tutti i dominatori d' europa intenti nella faccia del venerando vecchio

inquieto ed acceso della di lui consorte. d' azeglio, 1-546: un certo suo

, con il suo fiuto di dominatore d' uomini, indovinate le qualità eccezionali

vol. IV Pag.937 - Da DOMINAZIONE a DOMINE (17 risultati)

d' energia del giovinetto allievo, gli affidò quella

l'italia] pe 'l commercio dominatrice d' europa cuopre di legni il mediterraneo,

legni il mediterraneo, dispensiera delle ricchezze d' oriente spinge le sue peregrinazioni fino alla

che innanzi a me sì spesso torni. d' annunzio, iii-1-167: il pensiero persiste

su tutte più snellamente aerea e splendida d' oro la guglia che sostiene la vergine;

il vento, la tempesta). d' annunzio, iv-2-716: formidabile era la voce

ogni altra classe onorevole di cittadini. d' annunzio, v-3-189: il suo sogno

paria non poteva comparire nel campo visivo d' un bramino o costui aveva facoltà di

reprimere il male, il dolore. d' annunzio, iv-2-556: se bene il volto

senso convulso che aveva di frequente dominazioni d' incubo e passava ne'suoi carri vertiginosi agitando

amara all'orgoglio, che l'accorgersi d' essere stato, per troppa semplicità,

per troppa semplicità, un cieco istrumento d' un'astuta domina zione,

un'astuta domina zione, d' avere ubbidito a de'voleri ambiziosi, credendo

paradiso, si furono formate tre gerarchie d' angioli, e in ciascheduna gerarchia si ha

ordini, e così sono nove ordini d' angeli in tre gerarchie. nella maggiore

io sia ita alla strada. f. d' ambra, 4-23: perché domine /

domine di pensiero è il vostro? levatemivi d' intorno. — che pur

vol. IV Pag.938 - Da DOMINE a DOMINIO (10 risultati)

e attese a fornir d' empiere una sua sportellina; della qual

novelle della vita e del buono stato d' arrighetto capece. savonarola, iv-233:

voluto seguitare fino a andare a ire. d' annunzio, iii-1-733: quanta preda /

arroga ogni potere, padreterno. d' annunzio, v-1-1056: cagoia dominedio rotondo,

come di cherubini e di serafini destituiti d' ogni verginità: cagoia foggiato di ghiotterìa

fortuna. fagiuoli, 3-1-115: queste d' allor coccole amare e nere / son

principe, / egli ha fatto pensier d' esser de'nostri. settata, iv-57:

suo moto ei toglie, / è d' ogni morbo e d'ogni mal signora,

toglie, / è d'ogni morbo e d' ogni mal signora, / in lei dominio

iii-22-223: la sciagurata per pia fraude d' un faentino armigero dell'ordelaffi potè esser trafugata

vol. IV Pag.939 - Da DOMINIO a DOMINIO (17 risultati)

e il dominio di se stessa. d' annunzio, iii-2-1033: udendo da quella

cominciano le radici del dominio mediceo. d' annunzio, v-3-154: aveva dal ponte-

cesare] magistrati, funzionari e dignitari d' ogni grado, e notabili delle più diverse

grado, e notabili delle più diverse qualità d' ogni provincia e paese del dominio di

cesarotti, i-303: la vita dunque d' una lingua corrisponde alla vita di una

della vita nei dominii del fantastico. d' annunzio, i-972: è la luna a

né volevano dimostrare altro che una congiunzion d' animo e una egual communion di dominio in

che a notte diventavano case di nottole. d' an nunzio, v-3-28:

sue arti che non sono più quelle d' un tempo; quelle d'un tempo

sono più quelle d'un tempo; quelle d' un tempo sono rimaste dominio di un

sono rimaste dominio di un ristretto numero d' individui. le arti d'oggi sono le

ristretto numero d'individui. le arti d' oggi sono le arti meccaniche.

alle voglie sue tutto disporre / più d' un oca in pastura l'assassino.

diretto con l'utile, o d' estinzione di linea, o per qual si

, in maniera che il dominio diretto sia d' un altre [ecc.].

'. dossi, 382: ogni sorta d' oltraggi alla libertà...,

mercé della quale si può acquistare una specie d' eminente dominio su tutte le sostanze dei

vol. IV Pag.940 - Da DOMINO a DON (21 risultati)

portate gran tempo ascose nel cuore. d' alberti, 330: * dominò ',

cappuccio che scende sulle gote e si raggiunge d' ogni parte alla maschera che copre il

degnamente rappresentano una cappa da becchino. d' annunzio, iv-2-199: ella era vestita diabolicamente

, mascherati da fitti * domino 'd' edera. pascoli, 1261: i ranocchi

si fa generalmente con ventotto rettan- goletti d' avorio (chiamati tessere), la faccia

giuoco che si fa con piccoli quadrelli d' osso o d'avorio, a uso di

fa con piccoli quadrelli d'osso o d' avorio, a uso di dadi, accoppiati

, fin che non aveva più il becco d' un quattrino. e. cecchi

. domino2). voce registrata da d' alberti, tramater, tommaseo.

presepi, e pur guardando / braman d' uscire al tepido sereno. arici,

sereno. arici, ii-320: sorgon d' ambe le rive alte castella / torrite,

è già oscura e fonda / l'ora d' estate che disanima. = voce

qual compose / el domitor ne'parti d' indi estreme, / n'altra che

di destrieri domitrice e i nobili achei! d' annunzio, i-478: in tomo,

diffidamento; / l'angelo non tenea d' aiutar l'omo / e non potea con

nobil pomo: / popoli e lingue d' ogni nazione / servono a lui come famigli

ant. dòm), sm. titolo d' onore di ecclesiastici e di laici;

più davanti a nome proprio) è d' uso comune nell'italia meridionale dove equivale

che gli fu dato, si deliberò d' andare in avignone. guicciardini, i-221:

federico, con cui era don cesare d' aragona. cellini, 1-93 (219)

forbici, tempereni, nastri e refe d' ogni colore. panzini, iv-204: nell'

vol. IV Pag.941 - Da DON a DONARE (30 risultati)

alla mano delle sue figlie aspira più d' un « signore », e anche lui

spagna... e i nobili d' ungheria fanno una povera compagnia.

. -famil. prete. d' arzo, 1-76: magari lei spiava dai

avea ripieni di donamenti, nel regno d' aderbale avere pose tutto il suo animo.

presentò sì ricco dona- mento, / d' ima ricca corona d'or verace, /

mento, / d'ima ricca corona d' or verace, / ed elifanti li

figliuola... ad alfonso primogenito d' èrcole da esti con dota di centomila ducati

; offrire in omaggio. cielo d' alcamo, 28: se tanto aver donassemi

: donogli il valore di diecimila fiorini d' oro, tra in danari e gioielli e

gli donone / in una coppa mille fiorin d' oro. boccaccio, dee.,

che in gioie e che in vasellamenti d' oro e d'ariento e che in denari

e che in vasellamenti d'oro e d' ariento e che in denari, quello

in denari, quello che valse meglio d' altre diecemilia dobbre. bisticci, 3-418:

fiore, / un mandare un sospir messo d' amore, / uno stringer di mano

di lanz, essendo stato regalato dal re d' una bellissima collana di diamanti e d'

d'una bellissima collana di diamanti e d' una pistola che sua maestà gli ha

: fu la sola « missiva » d' amore che ella ricevesse, e la custodì

fiori secchi ch'ei le aveva donati. d' annunzio, iii-1-656: ecco, mia

di parole / pagare in parte e d' opera d'inchiostro; / né che poco

/ pagare in parte e d'opera d' inchiostro; / né che poco io vi

gli donano e quando li essaltano. d' annunzio, iii-1-490: noi lo diremo a

è un tira e molla a schiena d' asino, questa altalena dell'amore:

in quella di guglielmo rucellai alcuni rocchetti d' oro, parte filato e parte tirato,

; / contener nell'immenso / cuore grani d' in censo / pe''l

di luglio novanta otto, fior, d' oro xxxi e s. xvi d.

4 di dicienbre anno * 319, fiorini d' oro 23, de'quali ne doveano

de'quali ne doveano dare fior, d' oro 21 prestati loro siccome appare di

appare di sopra: e i due fiorini d' oro ci donarono di loro volontà,

/ ch'è nato da lentino. cielo d' alcamo, 14: quando ci passo

comforto donimi tuttore. guittone, i-25-23: d' essa donerò voi alcuna gioia piacente e

vol. IV Pag.942 - Da DONARE a DONATISTA (12 risultati)

lingua nostra in piemonte, minacciata più d' appresso d'un'intera ecclissi dalla troppa prossimità

in piemonte, minacciata più d'appresso d' un'intera ecclissi dalla troppa prossimità e

a un determinato scopo). rinaldo d' aquino, 408: ma, ch'eo

al fuoco. delfino, 1-386: d' atro color agnelle e bovi / sacrificò,

acconciature, ecc.). d' azeglio, 1-291: parlano [le donne

una donna viene a prostituirsi alle voglie d' un'uomo, egli cede e si

/ al tutto sia di lui e d' altrui do. bembo, i-io7: io

te donossi / per tua dama. d' annunzio, iv-2-401: mi divora un

; anzi dal vedere che in due donari d' uno stesso offerente è scritta una lettera

i baroni dell'irlanda eran donatarii e incaricati d' un re straniero, alla cui potenza

: da se stessi, nel tempo d' anni quattro, volle ire a bottega,

]: 'donadèllo '. nome d' un picciolo libretto, prima introduzione della

vol. IV Pag.943 - Da DONATIVO a DONAZIONE (20 risultati)

chiamasse il parlamento generale per il mese d' aprile se- quente, per trattare d'

d'aprile se- quente, per trattare d' imponere donativo. sarpi, ii-307:

cioè la possessione di quelle 12 oncie d' acqua donatemi dal cristianissimo re. ariosto

in italia contribuì non poco l'autorità d' un uomo [bossuet] donato di

anche così per carità donato, il bene d' amore rimane tale per chi lo riceve

, e quivi inteso / l'altro fuor d' ogni modo. -pagato (un

iv-n-10: parve a me che fosse d' aspettare tempo, lo quale seco porta

, lo quale seco porta lo fine d' ogni desiderio, e appresenta, quasi come

donatore, a coloro a cui non incresce d' aspettare. boccaccio, dee.,

farò volentieri... perché apprendiate d' esser voi medesime, dove si conviene,

di nuove e fiere cose, involatrici d' ogni nostra quiete e donatrici d'infinite

involatrici d'ogni nostra quiete e donatrici d' infinite sollecitudini e di diversi tormenti apportatrici.

pria / guerra agognava il cor. d' annunzio, i-200: io voglio cingerti /

per lei,... la donatrice d' amore dei porti, la cariatide dei

donatore, donatore celeste, donatore d' ogni bene: dio.

, sia collocato / en quello smesurato d' onne ben donatore. busone da gubbio

ciò ne ho pregato assai el donatore d' ogni grazia. tasso, n-iii-698: così

beni. dottori, 40: ché vanità d' ambiziosa pompa / non è quella,

fe'donagione. landò, 57: più d' una fiata gli fece per fidati messi

vii-244: [cristo] per prezzo d' una sola paroletta gli fa [al

vol. IV Pag.944 - Da DONCHISCIOTTATA a DONDE (12 risultati)

., i-138: l'altra sentenzia fu d' appio claudio, riprendendo questa nuova donagione

..., che gli fa donazione d' una parte de'suoi beni, e

l'affare è concluso per parte sua. d' azeglio, 1-374: aveva dato a

sua possessione, facendogliene donazione a patto d' essere tenuta e mantenuta in casa vita

le due fughe e i due giuramenti d' astolfo e la donazione di pipino,

de'vichi di roma fu dato un cogno d' olio. = voce dotta,

l'interruzione di una donchisciottesca barbieria o d' una drogheria sudicia rinforzata dalla giunta d'

d'una drogheria sudicia rinforzata dalla giunta d' un romantico bar. c. e.

forma di donde (per la forma d' onde, cfr. onde).

in qual luogo si riponevano i vasi d' argento che si levavano dalla mensa del patrone

dansi a la coppia bella i seggi d' oro, / donde quanto si fa tutto

di tanto adoprar, di tanti moti / d' ogni celeste, ogni terrena cosa,

vol. IV Pag.945 - Da DONDECHÉ a DONDOLANTE (10 risultati)

vita, meno badiamo a quell'angolo d' anima donde esso risuona. sbarbaro, 1-240

frodare il solito minuto all'orario, d' ingobbirsi sotto la finestra di pianterreno, donde

vede ne l'aria oscure torme / d' uomini con pugnali erti passando, /

molti cittadini, gli mandò uno nappo d' ariento pieno di confetti. ariosto, 12-34

, donde tu se'piena? trattato d' amore, 20-1: messer, l'umilità

. boccaccio, 8-69: di sei maniere d' erbette verdi, o d'altrettante

maniere d'erbette verdi, o d' altrettante di fiori, donde ch'ella se

se l'avesse, o da sé o d' altrui, egli si colicò da piedi

boiardo, 2-17-47: benché a ciascun d' essi un'altra volta / sembri aver

unirci teco fuor della tua carne / d' oro, che pur nasconde / il tuo

vol. IV Pag.946 - Da DONDOLARE a DONDOLO (12 risultati)

bucato... dondolano gli incensieri d' ottone all'altare della messa cantata.

, facendolo dondolare violentemente come il battaglio d' una campana che suona a festa.

suo padrone, il quale eragli maestro d' ogni buona massima. verga, 4-34:

vanvera. varchi, v-57: d' uno che favella favella e favellando favellando

mezz'ora, a dondolarsela / prima d' andare al sizio, / un'altra mezza

dondolìo lento / implori, o voce d' oro, / nel cielo sonnolento. negri

. le listre, e'vostri dondoli d' ariento, le cioppe. pulci, iv-22

a tuo senno, / senza oppugnar d' un cenno, / che tu se'tutto

tutto minchia, fava e zugo / d' appiccicarti per dondolo di un ciugo.

furono occupati in drapperie, nastri, dondoli d' ogni qualità. giusti, 2-116:

/ che a muoverla bastava una bava d' aria. ungaretti, i-32: dondolo di

per farvelo poi la notte. f. d' ambra, xxv-2-390: -igno- rant'asino

vol. IV Pag.947 - Da DONDOLONE a DONNA (10 risultati)

potrai giudicare essere cotal cane arrabbiato. d' annunzio, v3- 184: nulla era

.. ricercava curiosamente se alcuno sapesse d' una giovine, dondunque ella fosse.

/ non sia dal cor, se desia d' onor fama. anonimo, ix-812:

cicognani, 1-73: una malizia d' animale domestico insinuava lucentezze nell'umidiccio delle

quelle specificamente maschili). cielo d' alcamo, 2: rosa fresca aulentissima c'

non si può bene manifestare la bellezza d' una donna, quando li adornamenti de

un fiume profonde le acque agli assetati. d' annunzio, iii-1-991: le sorgenti fredde

ammantò della roba reale con altri ornamenti d' oro donatili, e da donne. e

egra. manzoni, 40: aperto d' europa era il convito, / e questa

degna non la tenean dell'alto invito. d' annunzio, v-1-639: qui sanguina l'

vol. IV Pag.948 - Da DONNA a DONNA (21 risultati)

né conosciuto altro amore fuor di quello d' iddio. 2. con intenzione

40: o fanciulla reale, / d' età fanciulla e di saver già donna,

donna fu poi, / ché per scamparlo d' amorosa morte / gliel diedi, e

lui e i suoi costumi considerando, d' occulto amore ferventemente di lui s'accese

agio alla salute della dolce sua donna. d' annunzio, iii- 1-663: se il

fiamme chi ha donna che non è degna d' esser amata da tutti, o chi

ed ho la mia nel cuore. d' annunzio, i-373: levasi da 'l gran

vittorini, 1-9: ma quanto desiderio d' avere cose! non soltanto mare o soltanto

mai sia: / ch'io son fedel d' amor tanto vivuto / a la speranza

69): donne ch'avete intelletto d' amore, / i'vo'con voi de

/ e dice: « donna, d' ogni virtù piena / come farò che sento

con che coscienza / potete voi tenervi quel d' altrui? l. martelli,

musicali accordi, / ch'alto mistero d' ignorati elisi / paion sovente rivelar.

buona donna, poco bene ». d' annunzio, iii-1-578: andiamo, andiamo

, donna! 10 farò / usbergo d' oro fino, e tu verrai / cavalcando

donna e madonna e usu- fruttuaria / d' ogni sua cosa mobile e immobile / a

: con donne di nettezza / e d' onestà con belle novellette / che non sien

altre femine e donne era usata sovente d' andare. sannazaro, 227: oh

magalotti, 1-16: ambiscono ancora al dì d' oggi di potersi ornare tutte le donne

di potersi ornare tutte le donne reali d' europa. a. lamberti, 22

giovani delle due parti che stavano spettatori d' un ballo di gentili donne in piazza santa

vol. IV Pag.949 - Da DONNA a DONNA (15 risultati)

a rintanarsi quatta quatta in cucina. d' annunzio, iii-1-7: ma è vero -dite

mani. -per estens. titolo d' onore a entità astratte. francesco da

se dir lice e convensi, / vergine d' alti sensi, / tu vedi il

, e i sette salmi penitenziali. d' annunzio, iii-1-740: tonderle voglio et

sentisti come fue guemito quel castello d' armati. -immagine che rappresenta la

chiari, 1-i-93: non mi cangiai d' abito e non presi alcuna delle cose mie

tutti i lavorìi, e comune emporio d' asia e d'europa. dante, conv

, e comune emporio d'asia e d' europa. dante, conv., ii-

a le mie lagrime rimedio, ma vocabuli d' autori e di scienze e di libri

imprudenza o per delazione, nel letto d' una donna di malaffare nella strada delle

, donna galante, ebbe a confessarmi d' essersi incontrata con lui, di propria

di donna- uomo, che s'intendeva d' affari, appassionata agli affari, che

, dove pure ci sono sante e patrone d' ogni categoria. -essere donna

, 56: con una assicella di larghezza d' una palma di mano va'fregando su

una donnona in capelli, con una catena d' oro tra il doppio mento e il

vol. IV Pag.950 - Da DONNACCHERA a DONNESCO (17 risultati)

. donnàccia, sf. donna d' animo maligno, di cattivi costumi,

4-219: ti rammenti, che figliuol d' oro?... docile, amoroso

sf. donna volgare, pettegola, d' animo meschino. bersezio, 119:

toscano da vero e di razza. d' annunzio, i-792: tema il vile il

; piccando fufio consolo, stato tutto d' augusta; grazioso alle donne, mala lingua

ambizione di medico e di donnaiolo. d' annunzio, iv-2-1223: affettava quel sorriso

donne; fare la corte. iacopo d' aquino, 1-22: s'io sogno la

micrio, / mai non disio / d' aver null'altro bene. dante, 39-52

/ e, con mia donna parlando d' amore, / sotto pietate si covrìa

in piccol cerchio / torreggiar lucca a guisa d' un boschetto / e donnearsi con prato

mi sono ingegnato in altre mie opere d' addolcire ed illuminare l'aspro e l'orrido

passi scarsi / fra gli albuscelli, d' umiltà vestuta, / donnescamente giva

favola desse cominciamento. carducci, 326: d' un molle riso gli assentì la dama

, 3-559: poiché venute / fur d' alessandro alle splendenti soglie / corser di qua

relazioni altrui fatte a suo carico. d' annunzio, iii-1-821: aligi sarà in piedi

1-211: al nostro 'prete'nessuna dote d' amore si può attribuire. è tutta malefica

vorrei altresì suggerire al signor matani, è d' astenersi

vol. IV Pag.951 - Da DONNESSA a DONNOLA (22 risultati)

che salio / vie più che l'altre d' ogni valor degna, / incominciando la

di lei sarebbero i primi a tacciarvi d' indiscreto, irragionevole, avaro e pazzo.

: per esser notte, alloggiò in casa d' una donetta peccatorella, che aveva covati

all'ora di nuovo covava alcuni uovi d' altri. goldoni, vii-104: già si

, 375: passando dunque dalla casa d' un povero lavoratore, con le sue

la quale vendeva verdura e fichidindia. d' annunzio, v-3-713: è là, nella

e dannosi idealismi, dinanzi al no d' un uomo, nato forte e cresciuto

due larghi occhi lucenti di fosforo e d' energia. pea, 7-442: già

alvaro, 9-156: le diceva che sperava d' incontrarla qualche volta, e

in sardegna, e stette col donno d' alborea ed innamorovvi d'una sarda,

e stette col donno d'alborea ed innamorovvi d' una sarda, ch'era molto bella

, / quel di gallura, vasel d' ogni proda, / ch'ebbe i nemici

/ più de l'inferno stige e d' acheronte, / torbido fece e livido

su 'l mondo, e tutti a sé d' intorno / i secoli evocò. giudice

gli occhi non ponno, / né d' altro che di duol l'alma si

, aminta, 710: ma tu, d' amore e di natura donno, /

donno dell'arte. 2. titolo d' onore (premesso al nome di battesimo

roma e tutta campagna e 'l paese d' attomo. dante, inf., 22-88

(i-242): essendo dal regno d' ongaria tornato, ove per commessione del duca

uno scheruolo, e la pecora poco minore d' una donnola,... la

de'figli e de'padri in breve d' ora / fece il dente sanguigno aspra ruina

/ fece il dente sanguigno aspra ruina. d' annunzio, iv-2-1270: avevano veduto [

vol. IV Pag.952 - Da DONNONE a DONO (14 risultati)

un donnone coi baffi come un uomo d' arme, la quale aveva il colorito

: a'piedi te li butti! d' annunzio, iii-1-828: ci sono gli sposi

che furto sia quel che fu don d' amore. augustini, iii-196: de la

-con riferimento al rapporto amoroso. d' annunzio, iv-2-592: mentre sentiva che il

. a me non è mai riuscito d' improvvisare due parole a garbo. moravia

e il trionfo delle mie atroci usurpazioni. d' annunzio, v-3-30: per ottenere le

caffè, dal capo-squadra del tal gruppo d' operai con doni di candele. 5

l'arte deponendo e il van desio. d' annunzio, i-44: le semplici figlie

annunzio, i-44: le semplici figlie d' eleusi, / cinte di spicei serti,

come appresso si dirà. f. d' ambra, 4-123: sia mio genero,

cassa ho trovato questo paro di gocciole d' oro, che mio zio baccio aggiunse alle

: firenze fece [carlo magno] libera d' osti e di cavalcate, di dazi

le sopraddette vittorie avute, il re d' inghilterra... non l'ebbe in

donata, che venga regalata. cecco d' a scoli, 1279: più tosto dare

vol. IV Pag.953 - Da DONOSO a DONZELLO (18 risultati)

tre grassi giovenchi, e tre gran- d' urne / di prezioso vino. preti,

/ portava due bambole in dono. d' annunzio, iii-1-234: conservo il suo primo

boccaccio, iv-177: calisto fu una giovinetta d' ar- cadia figliuola di licaone e fu

che intorno intorno il nobil orto / d' insuperabil muro è tutto chiuso. manzoni

sì, sì, la conosciamo. d' annunzio, i-381: su la cima

su la cima de 'l bel colle d' orlando / sorgevano i palagi, aperti a

/ ampia, coperta di fanti e d' arcieri, / di messi, di valletti

, / che per par ciascuna che d' amor s'appaghi. folengo, ii-44

ornate, / che pareano al sembiante arder d' amore. fontanella, iii-364: vengon

; far da sé. f. d' ambra, 60: perché gli è necessario

a'mortori, o alle ragù- nate d' un mogliazzo, o a starci tutto dì

1-18: non ti scordare allo spuntar d' ogni sole di pregar il genio della misericordia

messer filippo alberigli i, in opera d' arme e in cortesia pregiato sopra ogn'

: non passeranno otto giorni, che d' un bel donzello della casa di lodrone

castelli per ricoverarsi nei chiostri solitari. d' annunzio, v-3-81: un giorno ci

sui ginocchi lustrati delle rozze! -donzello d' armi: scudiero. caro, 11-50

costui già del parrasio evandro / donzello d' armi. -figur. leggenda

ancorché molti donzellacci vi facciano la grazia d' invidiarvi come tale. -acer.

vol. IV Pag.954 - Da DOPA a DOPODOMANI (9 risultati)

segnato dunque il cavaliere doppo molte prove d' arme, gli dee essere la dottrina mostrata

quali io gli vidi a l'ombra d' un bel velo. boiardo, canz.

/ che la beata gioventù vien meno. d' annunzio, iv-2-179: dopo d'allora

. d'annunzio, iv-2-179: dopo d' allora, poiché tra le due famiglie

io mi spargo, / come grappol d' agresto in un'ampolla, / che

ragazzo... dopo aver ripreso d' assalto la montagna si era messo a sedere

fatto il giro del mondo, ritornando d' onde erano partiti, vedrassi che quello che

, non farà lo conto menzione se non d' uno. valerio massimo volgar.,

t] 'dòpo '. lo spostamento d' accento, in proclisia, da dopò

vol. IV Pag.955 - Da DOPOGUERRA a DOPPIA (6 risultati)

la perdono. oh che bei pezzi d' oro! mentre egli facea le doppie,

dóppia2, sf. numism. moneta d' oro coniata a milano da carlo v

portammo parte del nostro avere in doppie d' oro et in parte in crediti fattici da

con l'istessa impronta. le doppie d' italia di peso valgono 8 soldi meno di

rimaste di più forse un trecento doppie d' oro di spagna,... difficilmente

doppie di savoia, una gran coppa d' oro fatta cesellare e smaltare dai migliori

vol. IV Pag.956 - Da DOPPIAGGIO a DOPPIATO (15 risultati)

cosa doppiamente se'da riprendere: principalmente d' avere avuta così poca costanza in te,

mentre moveva l'uncinetto, la venuta d' un'altra lucia. 3.

quali alessandro in quelle parti calde / d' india vide sopra 'l suo stuolo / fiamme

erba, e si veda qualche madre incapace d' allevar sola il suo parto. tommaseo

? l. martelli, 1-31: antro d' alti sospir, letto di fonti /

fa minimi / in sua balìa, privi d' ogni limite, /... vedere

vicino, mai avremmo potuto doppiarlo. d' annunzio, iii-2-301: mi giova forse il

quaranta anni, con cui si lamenta d' essergli attaccata perché sperava di doppiare presto

o più bastimenti da destra a sinistra d' una armata nemica, d'uno scoglio

a sinistra d'una armata nemica, d' uno scoglio, d'un'isola o d'

armata nemica, d'uno scoglio, d' un'isola o d'un capo, facendo

d'uno scoglio, d'un'isola o d' un capo, facendo un mezzo giro

, indicando il largo. -siamo fuori d' ogni rotta -disse giannino -anche chi passa

due; doppio. cecco d' ascoli, 1186: o madre bella,

braccio, e un foglio in mano doppiato d' un secondo foglio. -in senso generico

vol. IV Pag.957 - Da DOPPIATO a DOPPIO (16 risultati)

superficie da una sottile lamina di oro o d' argento, applicatavi sopra ed in perfetta

doppio guinzaglio. inventario di alfonso ii d' este, 979: doppiatura da cane

doppiatura da cane dorata con il cordone d' oro e seta turchina. 3

gozzi, 3-2-168: le sue predizioni [d' una strologa]... erano

rischiarandogli il cammino fino alle scale. d' annunzio, iii-1-694: andate, andate /

di corno. 3. candelabro d' argento, di bronzo, di legno

caricorno di doppieri, di madonne e d' altre predelle e tavolelle di boti;

debil lume / vacillante facella in doppier d' oro. l. rucellai, 1-18

. carducci, iii-7-382: il sole d' autunno placido ma solenne testimone splendea nella

.. di cani e di doppiette. d' annunzio, iv-2-1093: a mezza macchia

poneva innanzi veruno mostramento di doppiezza o d' infingimento in parole e in opera.

alvaro, 14-159: vi sono tipi d' italiani che a sessant'anni l'esercizio della

. v.]: 'doppino'. parte d' una fune piegata sopra se stessa o

piegata sopra se stessa o doppiata. d' annunzio, iv-2-680: si volse per

attaccò a mezza- poppa. era fatta d' alcuni cavigliotti consunti e d'una sola

. era fatta d'alcuni cavigliotti consunti e d' una sola corda a doppino logora.

vol. IV Pag.958 - Da DOPPIO a DOPPIO (22 risultati)

. varchi, v-148: il tempo d' un movimento al tempo d'un altro

il tempo d'un movimento al tempo d' un altro movimento ha necessariamente alcuna proporzione

abito regio. / di doppie fila d' or son quelle spoglie / tramate tutte

quelle spoglie / tramate tutte, e d' oro han doppio fregio. parini, giorno

, nei cristalli doppi alle finestre. d' annunzio, iv-2-914: erano costoro i pratici

regalato dei colletti, un fascio di colletti d' uno ch'era militare; ma il

doppio tesoro / quinci e quindi scopria d' avorio e d'oro. moniglia,

/ quinci e quindi scopria d'avorio e d' oro. moniglia, i-1-394: -languir

.. /... -esser d' un solo / ben so che devo,

ed esplicarsi nella sua doppia natura. d' annunzio, iii-2-357: taluni s'appoggiano

ulivi i quali son venuti su doppi d' in su la terra e sono in modo

, / come dirassi al tempo, d' una coppia. 4. ripetuto

doppia chiave / ti chiuderò nel sen d' ora in appresso. deledda, ii-533

., iii-478: manda loro un talento d' ariento e doppie vestimenta da mutare.

li piatti del servizio reale sono tutti d' oro, e tutti doppi, perché

avarizia; et ecci duppio il peccato d' ingiustizia e d'avarizia. frezzi, i-1-44

ecci duppio il peccato d'ingiustizia e d' avarizia. frezzi, i-1-44: nella faretra

faretra al fianco avea gli strali / d' oro e di piombo e di doppia

regni, come di qualche pericolosa infezione d' eresia che potesse penetrar fra quei popoli

.. non altro che la tirannide d' un ridicolo pregiudizio può togliere agli scrittori

loro antecessori di dispor dei vocaboli antichi e d' in- trodume di nuovi; purché l'

è doppia ignoranza e duplicata sciocchezza. d' azeglio, 2-63: melania ha passato una

vol. IV Pag.959 - Da DOPPIO a DOPPIO (9 risultati)

e torna a casa coll'idea positiva d' appiccarsi. d'annunzio, v-1-194: alberto

casa coll'idea positiva d'appiccarsi. d' annunzio, v-1-194: alberto prende l'

si possa accusar mai di condotta doppia o d' inganno anche a dosi infinitesime. moravia

buona intenzione per campar sé o altrui d' alcun pericolo o peccato. b. davanzali

caro, 2-1-151: con un altro ordine d' architettura posò tutta l'opera di bronzo

: io sono stato questi dì malato d' una febbre terzana doppia assai noiosa. redi

, tanto leale, che doppia. d' annunzio, iii-1-815: vieni, splendore,

, e verzica / come un pratello d' erba vetturina / dove tu sei la pecchia

sul quale essa poggia è che fa d' uopo addebitare il conto della persona o

vol. IV Pag.960 - Da DOPPIO a DOPPIO (2 risultati)

come contumaci, e se noi degnare d' udire, in due doppi contumaci,.

la nostra dolcezza rinforzare. f. d' ambra, 4-94: s'io non mi

vol. IV Pag.961 - Da DOPPIOGIOCHISTA a DOPPIONE (8 risultati)

questa / offesa, ma or trattienti e d' ubbidire / non ricusa. leopardi,

persone vestite di nero: i frati d' un convento... venivano a due

suonano a doppio; suonano l'entrata. d' annunzio, iv-2-1022: le campane sonavano

un miglio si sentì lontan lo scoppio. d' azeglio, 1- 365: traversando

prima dello sdrucciolo, vedo fin d' ora il tempo e il momento in cui

in capelli, con una catena d' oro tra il doppio mento e il mar

: i doppii esemplari della medesima stampa d' un libro, in una biblioteca, si

, del passato il ricordo, dell'opera d' arte la valutazione, di se stesso

vol. IV Pag.962 - Da DOPPIONE a DORATO (36 risultati)

. doppióne2, sm. moneta d' oro del valore di due doppie (

, diede al prete un doppio ducato d' oro, di quelli che al buon

me impose che io facessi un modello d' un doppione largo d'oro, in

io facessi un modello d'un doppione largo d' oro, in el quale voleva che

papa et uno imperatore, che dirizassino d' accordo una erode, la quale mostrassi di

agg. raro. di tessuto trapunto d' oro o d'argento (velluto, seta

. di tessuto trapunto d'oro o d' argento (velluto, seta, damasco)

in un'altra vermiglie, in un'altra d' amaranto. = deriv. da doppio1

petto », tancredi con i bottoni d' argento dei lancieri. carlo con quelli

l'alto colletto di velluto nero bordato d' arancione il primo, cremisi l'altro

a doppio senso, oscure e a forma d' indovinelli, che dopo avute se ne

, sm. il dorare, il rivestire d' oro. plutarco volgar., 93

. stendere e far aderire uno strato d' oro sopra una superficie di metallo,

..., tre milia talenti d' oro di ofir e sette milia talenti d'

d'oro di ofir e sette milia talenti d' ariento probatissimo, per dorare le mura

lui compose di dovergli dare cinquecento fiorin d' oro, ed egli una notte con

; per che, fatti dorare popolini d' ariento, che allora si spendevano, giaciuto

il bolo macinato e temperato con chiara d' uovo; il quale doppo ch'è

natura untuoso e viscoso, senza interposizione d' altra materia, riceve e tiene stabilmente

materia, riceve e tiene stabilmente la foglia d' oro. idem, 55: 'dorare

ii-13: quel certo splendore che dopo d' avergli quasi dorati i capelli [a vittorio

nel suo giusto elemento vitale, ebbra d' una felicità elementare che la dorava e la

e piene di pagliuche, ma bionde d' un biondo che pareva dorasse anche il viso

verde che sfuma e si dora. d' annunzio, iii-1-197: pareva che la

sua voce si dorasse come la cima d' un cipresso al tramonto. ungaretti,

è imposta; come l'ar- chimia d' alcuno maestro che oro vuole somigliare, ma

schienali, animelle, granelle, testicciuole d' agnello, testa di vitella di latte

, agg. rivestito di una patina d' oro; che è stato sottoposto alla

alla doratura; indorato. ubertino d' arezzo, xxxv-1-403: vile metallo talfiada

perle di sopra, che se cibava d' uno core de robini. caro, 8-1019

, 8-1019: tra'portici dorati iva d' argento / l'ali sbattendo e schiamazzando

tue cupole e le bianche / torri d' incontro al sol raggian tal lume. verga

dorati in fondo all'altare in lutto. d' annunzio, iii-2-117: sette candelabri di

alla mensa con in sommo le lucerne ardenti d' olio aromatico. moretti, 22:

che non mostrava altro che la punta dorata d' una scarpetta m'è parso di ringiovanire

il taglio rivestito di un sottilissimo strato d' oro (un libro). -carta dorata

vol. IV Pag.963 - Da DORATO a DORATURA (49 risultati)

margini dorati. -tessuto con fili d' oro; trapunto d'oro. marco

-tessuto con fili d'oro; trapunto d' oro. marco polo volgar.,

da bagno di boccaccino, con fregi d' oro filato, e bottoni dalle maniche e

e bottoni dalle maniche e dal collare d' ariento dorato...; una celata

gioiellata. -ant. circondato di monili d' oro (il dito, il braccio

piene di giacinti. il ventre suo d' avorio, distinto di zaffiri.

distinto di zaffiri. 2. d' oro, aureo. fatti di cesare

azzurro una dorata sbarra / il conte d' ottonlei ne lo stendardo. caro,

. parini, giorno, i-554: d' ogni lato astanti e sacerdoti / pallidi all'

sacra / umiliava le dorate corna. d' annunzio, iii-1-680: un piatto dorato

un piatto dorato, pieno di grappoli d' uva novella. 3. per

di un color giallo, con riflessi d' oro. boccaccio, v-67: co'

possono vedere [le piante] cariche d' uve dorate e purpuree di diverse forme.

. marino, 16- 114: d' un farsetto leggier, qual si costuma /

la lastra della fotografia, un bel grappolo d' uva biondodorata, e non ha resistito

colorito, la carnagione). d' azeglio, 1-290: la moglie, riparata

quella fine carnagione dorata di bionda. d' annunzio, v-2-34: quel volto dorato

già un poco appassito come un grappolo d' uva di corinto su la stuoia esposta al

ragazza atticciata alquanto e pallida, ma d' un pallore dorato, con vasti occhi un

sporgenti. -leggermente abbronzato. d' annunzio, iii-1-254: nell'isola di elefantina

, e tonde eran capelli, / navicella d' avorio un dì fendea. manzoni,

si abbandonava sul guan- giale un fiume d' oro partiva dalla sua testa. bocchelli,

'n oriente / aprìa con chiave d' or l'uscio lucente. manzoni,

/ sfuma dorata intorno ogni sarmento. d' annunzio, iv-2-372: era di settembre:

giapeto volle / l'uman seme formar d' inganni dolci, / d'illusioni amabili,

uman seme formar d'inganni dolci, / d' illusioni amabili, di sogni / dorati

palagi, belle fanciulle, belli abiti. d' annunzio, 1-8: la pineta mia

debito ancor caro ed onesto / che d' alessandro e d'ottavio ragioni / con risonante

ed onesto / che d'alessandro e d' ottavio ragioni / con risonante voce /

: il secondo rimedio contra questa fame d' onore è il discemere che tu appetisci una

sofia, ma la faconda / arte conobbe d' ogni cor regina, / possente a

e a lei dal labbro / stillavan dolci d' eloquenza i fiumi. papini, 26-206

il pan dorato in testimonianza dell'età d' oro. salvini, v-510: 'rosolato',

dorato rimanga coperto, con un terzo d' orina di maschio, sai comune,

e resta finito il lavoro che rimane d' un color d'oro bellissimo ed acceso.

il lavoro che rimane d'un color d' oro bellissimo ed acceso. -colore

del giallognolo e del dorato in trasparenza d' ambra e di perle, quando è

falbo dorato, / che la briglia d' argento e 'l ricco arnese / avea d'

d'argento e 'l ricco arnese / avea d' oro trapunto e ricamato. lalli,

, 21-147-la rimanente chiusa con una foglia d' oro da doratori, la virtù dell'ambra

cornici, che venivano al lavoro (era d' estate) fin dentro il cortile di

di santo stefano: posavano la foglia d' oro sul legno in un odore acuto di

di un oggetto con uno strato sottilissimo d' oro; il materiale adoperato, il

, mediante vernici resinose, sottilissime foglie d' oro. -per gli oggetti metallici attualmente

, a caldo, una sottile lamina d' oro sulla superficie da rivestire; la

stendendo sull'oggetto uno strato di amalgama d' oro dal quale col calore si fa

oggetti in una soluzione di cianuro doppio d' oro e sodio; la doratura galvanica

vasari] dato carico... d' uno stendardo di drappo per il castello

del quale andarono cinquanta migliaia di pezzi d' oro. galileo, 4-3-56: la

vol. IV Pag.964 - Da DORCADE a DORICO (21 risultati)

. ma quanto alle dorature degli ornamenti d' architettura, esse non piacciono se non

2. in senso concreto: oggetto rivestito d' oro; fregio, ornamento fatto con

dorature della grata del coro straluccicavano. d' annunzio, iv-1-21: il cuoio aveva

di tartaruga fina da cui trasparisca una foglia d' oro. fracchia, 1013: la

il gesso bianco. -capsula dentaria d' oro; involucro, ponte d'oro

dentaria d'oro; involucro, ponte d' oro. soffici, iii-132: bruttina

stendeva una scialba doratura su tutto. d' annunzio, iv-2- 245: una

dell'adriani restò inedito e ignorato nell'armadio d' una biblioteca, e non fu pubblicato

la nobile doratura dell'amyot, è d' uno stile « puro e vezzoso »,

-accento, cadenza, inflessione. d' annunzio, v-1-918: luigi rizzo disse,

. -traccia, sfumatura. d' annunzio, v-1-275: indovino il pomeriggio.

colore giallo caldo; che ha riflessi d' oro. b. davanzati,

dorerìa, sf. quantità di oggetti d' oro, monili, gioielli;

adorne [le donne] di drappi d' oro, ed acconciature di perle e

quella doreria immensa vagheggiò attento una coppa d' oro. faldella, 6-154: sorgevano dentro

. figur. sfarzo, magnificenza. d' annunzio, v-2-836: i salci i pioppi

medesimo doricismo è impiegato da omero, d' impiegare altresì quel lombar- desimo.

e di popolare e acconcio a questa spezie d' urbanità. dorìcnio, sm. bot

guari lungi dal mare, con rami minori d' un gombito e frondi di colore di

voce / simile ad un gorgheggio alto d' uccelli / tra l'infinito murmure del

sono appena passati 30 anni dalla morte d' alessandro, teocrito, poeta della corte di

vol. IV Pag.965 - Da DORIDACEI a DORMENTARE (21 risultati)

. avvegnaché fosse da smirna, città d' ionia, non però alla lingua ionica

pensiero le amenissime descrizioni di tempe, d' arcadia, l'egloghe di virgilio e

vaghe e artificiose sonate..., d' ogni tuono e d'ogni modo le

.., d'ogni tuono e d' ogni modo le proprie, e dorico grave

allo squillar del loto / chiarosonante. d' annunzio, iii-2-1131: è il vespero

'ordine dorico'. uno de'cinque ordini d' architettura, il più massiccio e più forte

... con un solo volger d' occhi si dominava il mare aperto.

piena di forza, di carattere, d' energia: così richiedevan i secoli eroici

, vi si sono usati quattr'ordini d' architettura... il primo piano,

trabeato dorico annicchiate / l'arche pesanti. d' annunzio, ii-90: giaceva sul dorico

non uccidessono il re delli ateniesi '. d' annunzio, ii-444: quivi improvvisa dopo

alle grazie, / il dedalo d' arezzo. doriése, agg. e

i'son greco, siracusano, e doriese d' origine. settembrini [luciano],

, giovinetto sire, / che mostri d' un pensoso arabo gli occhi, / cui

il mento e domò l'ire. d' annunzio, ii-170: io vidi / thànatos

. v.]: 'dorifora'. genere d' insetti dell'ordine de'coleotteri,.

2-68: 4 doriferi ', guardia armata d' asta, alla custodia degli imperatori.

e dubie su quelle forme stese d' uomini, né si commovevano.

. v.]: 'dorilo'. genere d' insetti dell'ordine degl'imenotteri, famiglia

. dorino, sm. piccolo gioiello d' oro o dorato. carena, 1-117

il frigio e il lidio, in ciascuno d' essi fece un coro con le sue

vol. IV Pag.966 - Da DORMENTATO a DORMIENTE (1 risultato)

sdegnando s'arrossisse ancora / per chi d' endimion dormente scrisse. galileo, 3-1-160: