Grande dizionario della lingua italiana

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vol. IV Pag.2 - Da DALLE a DAMA (14 risultati)

dettata dallato del pessimo tra i re d' italia, è parola d'uomo che trema

i re d'italia, è parola d' uomo che trema e che maledice.

e se periglio è porto / dallato d' arme, a vita la difendi.

detto che vi è un patto segreto d' alleanza tra l'austria e le alte potenze

: forti lavoratori erano al modo nostro d' occidente, e non oziosi contemplatori nell'ignavia

le coste dalmate. isolotti / a fior d' onda emergevano, ove raro / un

sostava intento a prede, / coperti d' alghe, scivolosi, al sole / belli

fluente e con quelle ali impossibili. d' annunzio, iii-2-116: egli porta su la

di rosso e ricamate di una croce d' oro, sul viluppo della dalmatica rossa

seduta, vestia la dalmatica ancora. d' annunzio, v-3-154: al vedere l'uomo

flutti tormentate assiduamente / dalmatiche scogliere. d' annunzio, v-1-36: su questo vangelo

col sufi. chim. -uro. d' altrónde, v. altronde.

dell'uno de'mali- scalchi del re d' inghilterra. anonimo, ix-825: dico che

/ lampo di veli e sciarpe. d' annunzio, iv-2-474: per qualche attimo

vol. IV Pag.79 - Da DECIMABILE a DECIMAZIONE (11 risultati)

poderi decimabili siano situati dentro li confini d' una parocchia, ma che li loro

virgola basta per trasformare un numero qualunque d' unità in un numero equivalente di unità

unità in un numero equivalente di unità d' ordine superiore ed inferiore. bocchelli,

decimavano gli esserciti, o quella parte d' esercito, che era caduta in colpa

.. ma di più le pasceva d' orzo invece di formento. 2

, dicevano che avendo fatto in prima voto d' offerire agli iddìi le spoglie de nimici

de la menta e de la ruta e d' ogne erba, e trapassate il giudicio

, dagli agguati, dalle malattie. d' annunzio, iii-1-1114: nell'altipiano fra l'

27-1201: nella mia prima gioventù sognai d' essere un eroe della libertà, un assaltatore

decimazione, per la quale facevano morire uno d' ogni decina di quei che s'erano

faceva gelare il sangue a tutti. d' annunzio, v-1-766: 1 cranii sanguinosi

vol. IV Pag.80 - Da DECIMAZIONE a DECIMO (12 risultati)

generale capello, essa [la commissione d' inchiesta] dà come cosa provata che

essere generalmente compresa ne'limiti assai stretti d' un metro 3 a 4 decimetri a due

che lavora, o sopra la testa. d' alberti [s. v.]:

funesto / anno sorge sì presto. d' alberti [s. v.]:

, ma le più forzose speculazioni. d' annunzio, iii-2-1045: il dottore è

, iii-209: ora il mio stato d' animo è press'a poco come dev'essere

analitico (il solo che richiegga copia d' idee, e generi quindi ricchezza di

, cioè non hanno né una lettera d' alfabeto nel cervello, né la croce

alfabeto nel cervello, né la croce d' un quattrino in saccoccia per me. oriani

bene che un complimento ha nove decimi d' esagerazione, se non proprio di falsità

ardire e cuore e sanno modo trovare d' essere tante volte e con tanti uomini

sia detto che venga del bosco. d' alberti [s. v.]:

vol. IV Pag.81 - Da DECIMOLA a DECISO (8 risultati)

punta decisamente su noi, ma senza degnarci d' uno sguardo. pavese, 8-108:

cui il giudice (cassazione, corte d' appello, tribunale, ecc.) risolve

finito il mangiare, aveva uno giudice d' appellagione, uomo singularissimo, che, desinato

decisioni di questi giudici sarebbero un modello d' equità e di sapienza; ma forse ancora

tua decisione di farti gesuita ti vale sin d' ora il disprezzo del mondo.

tecnico, ma quella chiarezza e decisione d' idee che io aveva avuto più volte l'

g. bassani, 3-137: quella ruga d' impegno e di decisione quasi feroce che

conferisca col segni, per formar poi d' accordo con esso seco un giudizio decisivo.

vol. IV Pag.82 - Da DECISORE a DECLAMATO (13 risultati)

, i-92: fu allora che le scuole d' italia che (imitandosi fra loro,

si sforzò di assumere una decisa aria d' indifferenza. pirandello, 7-544: provavano

di vento, parve che il mondo cercasse d' alzarsi in punta di piedi. cardarelli

non curiosamente intromettersi quando sono i re d' uno stesso volere. pallavicino, 1-201

delle parti, secondo le disposizioni e leggi d' un altro territorio. botta, 4-174

declama i versi / del dilicato cortigian d' augusto. cesarotti, ii-437: egli fece

scaldava così, che dopo rimaneva sfinito. d' annunzio, iv-2-584: qualcuno intanto parlava

punita la tua albagia. il rigore d' una notte ti ridurrà daccapo uno stecco »

vecchi, che contro ogni novità e d' idee, e di disciplina, e

a loro rischio, prendevan le parti d' un debole oppresso, contro un soverchiatore

e la punizione del duello su la morte d' un uomo che fece trentatré duelli mi

anche fare l'effetto di un racconto d' apparizione d'ombre in una tragedia del

l'effetto di un racconto d'apparizione d' ombre in una tragedia del secolo passato

vol. IV Pag.83 - Da DECLAMATO a DECLARATORIA (11 risultati)

e i declamatori se ne vagliono come d' argomento popolare. f. f

: 'la passeggiata 'di gabriele d' annunzio era il pezzo forte dei declamatori.

, e possono bensì far il merito d' un retore, o d'un compilatore,

far il merito d'un retore, o d' un compilatore, o d'un declamatore

, o d'un compilatore, o d' un declamatore, non già quello d'un

d'un declamatore, non già quello d' un accademico. = voce dotta,

. gravina, 16: questo modo d' inventare, tutto fuori del naturale e consueto

vaporoso e declamatorio di madama scudéry e di d' ar- lincourt, ha fatto il suo

giordani, vii-26: raccozzano suoni vóti d' ogni pensiero, esclamazioni, declamazioni,

un'orazione...: declamazione d' un ragazzo pieno d'ingegno e di

..: declamazione d'un ragazzo pieno d' ingegno e di letture.

vol. IV Pag.84 - Da DECLARATORIO a DECLINARE (9 risultati)

un declassato e un inquieto: viveva d' elemosina, ormai: buttato in prigione per

: nobili, quindi, per spirito d' avventura o di fatto un tanto declassati;

sydrac, 250: lo fermamento si volgie d' intorno come la macina, e quella

son tutti argomenti, diciam così, d' un periodo di lor vita. bresciani

mette 'l suol, di quanti ha d' uopo / per sostenersi il declinante rivo

sole già dechinante verso l'occaso. d' annunzio, iii-1-259: il sole declinante indora

declinante in teologia, quel volterianismo inverniciato d' acqua benedetta, tutto si dissolveva innanzi

nube ei vede / che 'l fior d' ogni bellezza in grembo serra, / e

a la pura sorgendo aria azzurrina / d' alto vagheggi regolatrice umile / il pian

vol. IV Pag.844 - Da DITO a DITO (8 risultati)

estate. / ma tomi un dito d' ombra, / ritrova il rosolaccio sangue.

, / ima frittata di sei coppie d' uova. pirandello, ii-326: guarda

il buio li fasciò, gremito / d' ombre più dense; vaghe ombre,

vaghe ombre, che pare / che d' ogni angolo al labbro alzino il dito

, che si contano sulle dita d' una mano, vivono mattina e sera fra

sera fra le emanazioni e i distillati d' ogni sorta d'agrumi, di fiori e

emanazioni e i distillati d'ogni sorta d' agrumi, di fiori e d'erbe aromatiche

ogni sorta d'agrumi, di fiori e d' erbe aromatiche. -dare il

vol. IV Pag.845 - Da DITOLA a DITROCHEO (6 risultati)

mangia le dita si lecca. f. d' ambra, 4-70: -sucida,

abbia a mordersi le dita per pentimento d' esser entrato armato d'arme furtive,

dita per pentimento d'esser entrato armato d' arme furtive, quasi nuovo martano, in

: quando mi vidi in firenze parvemi d' aver toccato il cielo co'diti.

bocciòli 'e 'famigliola di mazze d' èrcole bianche '. trovasi nei boschi

dispone e ditratta / il detto papa d' ogni beneficio, / e cosa per

vol. IV Pag.846 - Da DITROITE a DITTATORE (16 risultati)

pagani per platone affermante che dio è d' intorno rotondo, e che dovea essere ditroncato

tappezzata a ogni piano di grandi lettere d' oro: nomi di ditte e di

. pea, 1-415: quando non vanno d' accordo, gli sposi borghesi, si

nel quarto grado, ed è radice d' un'erba, che dittamo simigliantemente s'appella

tutti i serpenti volontariamente si ricoverano. d' annunzio, v-1-638: guatano [i feriti

da pisa, 1-366: una radice d' erba, che si chiama dittamo,

, / di tenero le foglie, e d' ostro i fiori / tutto cosperso e

sue fiondi maggiori ricoperte di borra e d' una certa pelosa lanugine; da i suoi

3-69: il giranio... d' ogni tempo fioriva sull'asse fuori del davanzale

orientale dell'isola di creta). d' annunzio, iii-2-341: ch'io beva ancóra

al dittamo di candia, ma privo d' odore. 4. figur.

e può far la mia sorte, / d' aspra e noiosa, dilettosa e piana

, e così si truova al tempo d' oggi in alcun libro d'antichità.

truova al tempo d'oggi in alcun libro d' antichità. questo medesimo testimonia che colui

tutti gli altri ofìcii di roma, d' onore e di potenza; però che alla

dieci e venti giorni, e niuno più d' un'anno fu console. c.

vol. IV Pag.847 - Da DITTATORE a DITTATURA (18 risultati)

bartolini, 5-225: io medesimo so d' una delle monete di giulio cesare dove il

, la indi- pendenza degli stati uniti d' america è riconosciuta nella pace di parigi

guerrigliero che gli strateghi dottissimi degnavano appena d' uno sguardo di benevolenza, ma fu

solo, a la lugubre / schiera d' avanti, ravvolto e tacito / cavalca:

milano per poco non si coronò re d' italia. d'annunzio, v-3-163: il

non si coronò re d'italia. d' annunzio, v-3-163: il dettatore né sapeva

dittatore e 'l despota della lingua e d' ogni sua parte. bertola, xxii-765

scienza? contro la volontà suprema d' un cittadino circa la destinazione del suo

, ha adottato il nome di partito d' azione. einaudi, 1-5: venti

. e né meno è la repubblica oligarchica d' un partito anche ottimo, e tanto

, e tanto meno la repubblica dittatoria d' una fazione. b. croce, ii-10-124

donne dittatrici del buon gusto in fatto d' abbigliamenti. dittatura (ant. anche

santuario, da una dittatura militare nel dominio d' un geloso senato. gioberti, 9-i-2-271

governanti ma al governo, al principio d' autorità; ed intanto il mazzini,

, se ne fece, al giorno d' oggi, il propugnatore. nievo, 588

, 588: per sanare i guasti d' un dispotismo cancrenoso e immorale, nulla di

par mica abbominevole, come le porte d' inferno; ma la vorrei dei giusti e

tirannico e liberticida. nuovo giornale letterario d' italia, xl-617: e chi siete

vol. IV Pag.848 - Da DITTAZIONE a DITTONGATO (19 risultati)

considerare le cose del mondo sotto specie d' esperimento: esperimento, ad ascoltarli,

. pratolini, 9-339: le cronache d' italia sono un susseguirsi di faide,

gruppo sociale sopra un altro. d' annunzio, v-1-695: è dimostrato come un

ho a dire il vero, la dittatura d' amore fa paragone a quella di siila

. a soffiare tra noi quell'umore d' intolleranza letteraria e di domma- tica dittatura

, 1-2-112: una lettera è particella d' una dittazione e d'uno nome.

lettera è particella d'una dittazione e d' uno nome. = * lat.

gnosiaco re della dittea / isola, già d' europa figliuolo, / vi venne.

distruttori degli insetti nocivi. d' alberti [s. v.]:

consolari erano composti di due tavole grandette d' avorio, congegnate insieme con piccoli gangheri

maffei, 5-5-94: ne'dittici figurati d' anastagio, console orientale, parve al viltemio

si facciano que'giuochi di fiere e d' uomini. tommaseo [s. v.

moltitudine il dì dell'entrare in uffizio. d' annunzio, iv-2-1308: lo sciacquio orlò

altari nel sacrificio della messa i dittici d' argento o di avorio, che finita

un libro, e si recavano altrove. d' annunzio, iii-2-123: -l'anàtema

rivedere nel tesoro della cattedrale il dittico d' avorio del 406, cristiano, ma ancora

gli altarini, che in più paesi d' italia si nominavano ancone; e operosamente

nominavano ancone; e operosamente si ornava d' intagli. palazzeschi, ii-21: al muro

chiesa un altro libro coperto con dittici d' avorio. = voce dotta, lat

vol. IV Pag.849 - Da DITTONGAZIONE a DIURNO (8 risultati)

tuttora trascurata e disconosciuta da'più. d' annunzio, iv-2-85: la prima classe diceva

stomaco digiuno / propose a osmida il cavalier d' ir- landa; / onde con latte

, che oltre all'essere un diluvio d' opere sceniche, aveva anche in corpo non

, de'capitoli e dell'altre poesie d' una vena molto limacciosa, inserì in

. stor. tavola, affissa in roma d' ordine dei consoli, con la quale

son giti / dell'ignoto ricetto / d' ignoti abitatori, o del diurno / degli

è il mondo in breve carta. d' annunzio, v-2-709: la conoscenza. qual

. certo l'universo sarebbe inutile. d' annunzio, iv-1-702: il candore diurno

vol. IV Pag.850 - Da DIUTURNAMENTE a DIVA (15 risultati)

non ci si capeva, e pareva d' entrare dentro un diurno, con quel puzzo

/ il congiunto di sangue e non d' amore. panzini, i-85: la

-destinato a vivere di giorno. d' annunzio, i-1098: io generata fui diurna

17 (292): la paura d' essere inseguito o scoperto... aveva

rissa / del maglio e della roccia. d' annunzio, v-2-692: nel mio stile

a me consuma il core / empio pensier d' amore. /... / così

campagne e i colli / de la figlia d' avemo i foschi orrori. gioberti,

.. cancellò... i filetti d' oro che ne rigavano le coperte.

solo nemico possono poco durare, ma quelle d' una repubblica sono di lunga diuturnità.

, complicarsi e diffondersi di forze, d' indoli e d'idiomi, occupando più

e diffondersi di forze, d'indoli e d' idiomi, occupando più moltitudine d'uomini

e d'idiomi, occupando più moltitudine d' uomini, più diuturnità di fatiche,

spazio di terra, e quindi più numero d' anni, moltiplicò non solo le idee

dolori gli avevano quasi vestito la mente d' una scorza di stupidità. barilli,

essercizio non cessano mai intorno allo sciame d' affaticarsi. pallavicino, 7-341: in ogni

vol. IV Pag.851 - Da DIVAGAMENTO a DIVAGARE (12 risultati)

24-2: omer troppo essaltò gli error d' ulisse / e del figliuol famoso della

tempo all'orco / generose travolse alme d' eroi. foscolo, gr., ii-83

/ di queste dive allor sacerdotessa. d' annunzio, i-5: tu salve,

, 13-64: un'altra [beatrice d' este], poi che le terrene some

. petrarca, 157-7: l'atto d' ogni gentil pietate adorno, / e

, vi-27: il ciel legato con caten d' argento / condusse al mondo questa bella

passato, si conciliò con la gioconda lettura d' essa la benevolenza di tutte le dive

; straripamento, allagamento (di corsi d' acqua). vico, 184

movimento, una strada, un corso d' acqua). vallisneri, i-285

menare il can per l'aia. d' annunzio, iii-1-955: non divagare. ti

: sembrava che non ci fosse un'ombra d' imbarazzo fra di loro, eppure divagavano

e costante, amiche di lucrezia, parlavano d' abiti a quest'ultima, per divagarla

vol. IV Pag.852 - Da DIVAGATO a DIVAMPARE (15 risultati)

, e giovare a questa gioventù. d' azeglio, 1-112: le camere,

o in occupazioni frivole. d' azeglio, 1-359: ancorché distratto, svogliato

sopra me stessa in pensieri men tetri d' ogni trastullo. rovani, i-312:

plur. -ghi). raro. via d' uscita, sfogo. cicognani

! sentir la propria presenza: paura d' esser così solo con sé, che allora

scorrere verso la foce (un corso d' acqua). - anche per simil.

inver levante, / dalla sinistra costa d' apennino, / che si chiama acquaqueta suso

e giù per lo dosso sfuggevole d' un colle fluisce e si divalla.

, che non v'è scampo / d' umana industria a'bambinelli pomi, / non

... porcellane squisite e terraglie d' ogni sorta. vittorini, 4-396:

tu, terra, percossa / dall'urto d' una vagabonda mole, / divampi come

/ divampi come una meteora rossa. d' annunzio, iii-2-274: l'incendio divampa,

forteguerri, 24-8: questi eran pieni d' una nera polvere, / che per

spaventoso divampò per tutto il cielo. d' annunzio, i-176: porpora son le vele

porpora son le vele; bagliori vermigli d' incendio / su per i cieli concavi divampano

vol. IV Pag.853 - Da DIVAMPATA a DIVANZARE (30 risultati)

. l. bellini, i-144: d' ardor santo divampando in volto: /

, la tosa è atticciata? patisce d' isterismo? -ecco, baliosa si mantenne

corpo tuo ti chieggo il dono. d' annunzio, iii-1-948: d'improvviso /

dono. d'annunzio, iii-1-948: d' improvviso / divampi. tutta m'appari affocata

i... i per men d' una favilla / è tutta divampata. giusto

i-85: un novo e sì sfrenato raggio d' oro, / che ogni splendore offende

ira prorompergli dai precordii, gridò. d' annunzio, iv-2-63: mila si sentì il

marino, vii-358: quella cocente fiamma d' amore, di cui aveva cristo acceso

la nuova nelle provincie porrà in fermento d' azione la capitale. de roberto, 135

/ e fuor divampa un grave incendio d' ira. zeno, vi-1106:

, cent., 89-84: sicché d' intorno arezzo per ghirlanda, / col fuoco

alle porti, / rubando, divampando d' ogni banda, / menandone pregioni e roba

cartagine in rovina, tutta accesa / d' ardente fuoco che la divampava. diodati

vaghi fioretti in bei color dipinti. d' annunzio, iii-2-136: le steccaie saranno consumate

cappa? tutto è bracia e fiamma d' ardente fuoco pennace, il quale sanza

se medesima si divampa dentro per fiamma d' una intima dolcezza. =

foco / la foresta latissima crosciava. d' annunzio, iii-1-741: mi risveglio /

, gli uomini e gli avvenimenti. d' annunzio, iii-2-358: ed ecco, ecco

mattino, col divampo felice dei suoi capelli d' aurora. idem, 11-224: tu

. idem, 11-224: tu popoli d' immensi esseri gli astri, / come

esseri gli astri, / come colonie d' angeli potenti, / e i suoli di

potenti, / e i suoli di famiglie d' animali / e di tribù di fiori

/ e di tribù di fiori, e d' àlacri uomini / ch'aprono i tenebrosi

in divampi di sole e in cifre d' inni. = deverb. da divampare

cosa che gli ambasciatori delle maggiori corone d' europa si presentino al divano di costantinopoli

tali da poter accogliere più persone (d' origine orientale, serve ordinariamente per sedersi

scavalcavamo nei corridoi cenci fradici e secchi d' acqua sporca, eravamo condotti da enormi

, soltanto a vederlo, dava idea d' essere piuttosto soffice. 3.

sporgenza delle finestre, con la vista d' infilata sulla strada. -divanùccio.

, barcollando, e si buttò su d' un divanùccio, bianco in faccia come

vol. IV Pag.854 - Da DIVAPORARE a DIVARO (19 risultati)

vapra, / ch'io non daria d' alcun pur sol un perpe: /

non creda dall'altre lei divariare. d' annunzio, ii-816: il sole imbionda sì

, cent., 37-90: nell'isola d' ischia, / che dal napo- letan

però se ciò che si dice su d' una di esse cade su quella parte che

, / e 'l verso, ch'era d' intorno al batista, / papa giovanni

solo. -in partic.: mutato d' aspetto. andrea da barberino, i-53

innanzi, andanti, et cetera. d' annunzio, v-2-629: tre volte il corpo

ch'io rinsaldi l'oggi all'ieri labbra d' abisso, ferita divaricata dell'infinito?

di queste scuderie, col pavimento ingombro d' assi e travi cadute dal tetto, è

di una strada, di un corso d' acqua), bivio. guglielmini,

altra più molle e liscia, / altra d' una corteccia appar contenta, / altra

fra due scrittori contemporanei, compatriotti, d' una stessa lingua e materia. carducci,

mai novità, divario, mutazione veruna né d' opinioni né di usi né di cognizioni

e per tal modo ne fui ricambiato d' amore, che egli tra me ed

è bianco o verde o bruno. d' annunzio, v-1-1077: per qualche tempo

più v'era ancora il formolario / d' un certo giuramento... / d'

d'un certo giuramento... / d' andar nel bosco, non già per

sito vario, / dicendo: entrambi ho d' ascoltare eletto. 5. ant

facendo tante divarie feste, che lingua d' uomo nollo potrebbe dire. = ¦

vol. IV Pag.855 - Da DIVE a DIVELLERE (10 risultati)

che ci sia riuscito cavarne di certo e d' infallibile. -dimostrare, provare.

que'gemiti e quelle lagrime erano confettate d' inesti- mabil soavità. 4

inganno, ovvero trattato doppio, promettendogli d' uccidere il marchese azzo da esti che

/ ch'ogni piè gli urti. d' annunzio, v-2-254: me l'avean ripreso

, li mangiari diventavano piastre rilucenti d' oro. meditazioni sopra l'albero della

de'medici, ii-153: ell'è ripiena d' ogni sentimento: / credo che 'n

e i disleali ne saranno divelti. d' annunzio, iii-2-182: io li divellerò un'

: co tali amistà sono per menomamento d' uso da divellere. petrarca, 264-24:

ancora, delle sette e delle cospirazioni. d' annunzio, iii-1-723: or sei diviso

, 2-1025: in quella guisa / che d' alto monte in precipizio cade / un

vol. IV Pag.856 - Da DIVELLIMENTO a DIVENIRE (15 risultati)

fui dritto, / « a traimi d' erro un poco mi favella ». boccaccio

, la nave improvvisamente investì a imo d' essi, e... vi restò

quel grand'idolo, che con nome d' onore da queste moderne dottrine fu fabricato

che richiama la diligenza e la fatica d' un attento agricoltore, perché non serve

, e con istrana possa / scagliò d' un monte la divelta cima, / che

unità organica dai barbari, lasciò fondamenti d' eguaglianza e diritto in ciascun popolo divulso

sua potenza. salvini, vi-3-272: d' un corpo adunque di così divulse membra

, non com'oro, / ma d' un color che vie meglio sta loro.

annestare; ma per lo più si semina d' ottobre il nocciol suo in terreno umido

'l ciel v'alberghi / ch'è pien d' amore e più ampio si spazia.

cor per gli occhi spiri / dolce disir d' amaro pensier pieno, /..

è da lei mirato / con occhi d' ira e di desio tremanti: / ei

già mai fosse al mondo, cioè quel d' adamo che di lei fu composto.

fu dianzi / quasi angelico aspetto. d' annunzio, iv-2- 414: d'improvviso

. d'annunzio, iv-2- 414: d' improvviso un solo pensiero mi diveniva così

vol. IV Pag.857 - Da DIVENIRE a DIVENUTO (7 risultati)

del paese. la più corta sarebbe stata d' at- traversarlo: che s'andava diritto

di tutti usurai ed avari più che d' altra gente. longo, xviii-3-262: è

essere, ma annullazione e produzione. d' annunzio, iii-1-1075: avrà...

, purg., 6-125: le città d' italia tutte piene, / son di

che non la volle neanche il gatto. d' annunzio, v-2-871: il canto degli

emanazioni, con pericolo di abbracciarsi, d' asfissiarsi, di diventar matti. barilli

de'detti poveri, furono ferventi servi d' iddio. = lat. dèventàre (

vol. IV Pag.858 - Da DIVERBERARE a DIVERGERE (14 risultati)

/ più oltre non può gir pena d' amore. a. verri, ii-170:

divenuta carne e sangue, mi saprebbe sempre d' accatto. -sostant. ciò che

, dai capelli del colore delle foglie d' ontano nell'ottobre, con gli occhi

1-193: dalla piazza veniva il chiasso d' un diverbio. -entrare a diverbio

perché mi dicete che coloro che sono d' opinione che l'egloga convenga alla scena,

diverse (pur avendo un comune punto d' origine o d'inizio); che

avendo un comune punto d'origine o d' inizio); che è posto su linee

divergenti, e nell'abbandono generale. d' annunzio, v-2- 143: ne'

contrastanti fra di loro (un modo d' agire, un'idea, un'opinione,

il suo, i molti non han bisogno d' andar d'accordo in altro che nella

, i molti non han bisogno d'andar d' accordo in altro che nella distribuzion del

angolo (semirette, raggi, corsi d' acqua, ecc.; è l'opposto

opposto di convergere). d' annunzio, v-3-450: desiderai di ritrovarmi teco

opposti sentimenti (l'animo). d' annunzio, iii-1-1008: tu stessa, madre

vol. IV Pag.859 - Da DIVERSAMENTE a DIVERSIONE (13 risultati)

pensieri, l'attenzione, gli stati d' animo verso altri interessi allo scopo di

l'ostinato corso delle sue idee. d' annunzio, v-2-338: ma nella diga vacillante

ognuno di noi percepisce la richiesta d' un'attenzione non generica, d'un amore

richiesta d'un'attenzione non generica, d' un amore non generico, da

: non c'è artista o intendente d' arte che non abbia viva coscienza di quanto

tanto è lungi che il sito sottostia d' efficacia alla stirpe e alla lingua, che

pietre, e di metalli, e d' allumi, e di sali e di zolfo

copertura era tavolata di legni cedrini e d' ebano; lo spazzo della quale con

diversificata materia era distinto in diversi colori d' opera musaica. mattioli [dioscoride],

quale si rideranno del metodo di medicar d' adesso, come noi ci ridiamo di quello

anche ad euripide e sofocle perché consiste d' una lunga unica scena, diversificata da

vari personaggi che, come nel prometeo d' eschilo, vengono a parlare col protagonista

. deviazione, allontanamento (di corsi d' acqua, di strade oppure di qualcosa

vol. IV Pag.860 - Da DIVERSITÀ a DIVERSIVO (11 risultati)

affanni. foscolo, xi-2-314: muratori diceva d' avere trovato in questa specie di società

corso dei pensieri, 0 uno stato d' animo. fogazzaro, 5-258: la

106: delle diversità nostre e gradi d' altezza e di bassezza credo io che

si può però fare senza qualche nota d' incostanza e di leggerezza. redi,

, gl'isteriliscono e li abbassano. d' annunzio, iv-2-83: erano prima vissute

continua, perché in loro ogni diversità d' indole e ogni insorgimento si agguagliava e

centro) sopra un monte alto non più d' un miglio e un settimo di miglio

alla detta maiestà, sanza alcuna diversità d' animi [ecc.]. guicciardini,

chi venticinque e chi trentasei mila pedoni d' una bella e buona gente. la

combinazione e senza nessuna certezza, né d' ingegno né di propositi, con gente

4. ant. turbamento, agitazione d' animo. pucciandone, 3-74: ched

vol. IV Pag.861 - Da DIVERSO a DIVERSO (18 risultati)

delle acque di piena da un corso d' acqua. guglielmini, 344: quando

distanze cinque diversivi sempre aperti a fior d' acqua, e sei paraporti, che

da un pensiero, da uno stato d' animo assillante e angoscioso, da una condizione

inconsci compensi, come proiezioni ed oggettivazioni d' inafferrabili nostalgie. = deriv.

i-1-115: piò via meglio se pascie d' ona legiera vidanda e piò facieli prò

diverso sentiero tutti i mortali si sforzano d' acquistare. alberti, i-270: credo

opinioni, giudizi, pensieri, stati d' animo, o le persone stesse fra di

ch'è in essa: unde giudica d' essa siccome sano giudica dolcie dolcie e

: ahi genovesi, uomini diversi / d' ogne costume e pien d'ogni magagna,

diversi / d'ogne costume e pien d' ogni magagna, / perché non siete

macante... / uom d' ogni umanità così diverso. dovila,

, xxx-5-10: che legge è pur d' amore, / alternar di natura /

, 117: non sempre segno è d' animo incostante / diversa aver dall'opera

... e variate voci / d' altri reami e paesi diversi! pulci,

: me che i tempi e il desio d' onore / fan per diversa gente ir

. carducci, 112: diverso / e d' infanti e di femmine e di vegli

. straniero. leopardi, 2-18: d' aria e d'ingegno e di parlar diverso

leopardi, 2-18: d'aria e d' ingegno e di parlar diverso / per

vol. IV Pag.862 - Da DIVERSORIO a DIVERTICOLO (18 risultati)

rustico, vi-1-137 (12-1): d' una diversa cosa, ch'è apparita,

chiaro con esattezza quello ch'io m'avessi d' entrata; dandomi parole diverse ed ambigue

mostruoso, infinita quantità di poemi, d' emblemi, d'anagrammi e spaventoso

infinita quantità di poemi, d'emblemi, d' anagrammi e spaventoso; crudele,

, / e tenni ala traversa / d' una selva diversa. malispini, 67:

lui [il navigante] diverso feria d' ignote belve / tale un tumulto e d'

d'ignote belve / tale un tumulto e d' urli alto frastuono, / che torse

crido della gente dolorosa, / che d' una e da altra parte hanno a morire

da me stesso diverso oggi ragiono / perché d' ogn'odio già spogliato il cuore /

cominciarono di diverse cose a ragionare e d' un ragionamento in altro travalicando, pervennero

altra orazione in mia loda, d' altre composizioni di diversi begl'ingegni. g

trovo alcune che... meritano d' aver luogo in questo mio foglio. pavese

, xxviii-1018: trovamo lo mulo nàsciare d' asino e de cavallo, ch'è composto

se tragedia, o commedia, se d' un sol atto, o di cinque,

vendere, anche a mezzo prezzo. d' azeglio, 2-276: tutti questi tafferugli

gervasio e l'affrico di cui il letto d' erba -perché così largo? -e

caratteristica (un mobile, un oggetto d' arte, un edificio). bontempelli

, pieno di tradizioni di cultura, pieno d' ingegni facili, pronti, arguti.

vol. IV Pag.863 - Da DIVERTICOLOPESSIA a DIVERTIRE (9 risultati)

poi solito in quella ancor tenera età d' impiegare in simile divertimento. redi,

per le molte private feste e varietà d' oziosi divertimenti, mi riusciva brillante e piacevole

abbandonar l'impresa; fu per risolversi d' andare a milano, allungando anche la

emanazioni, con pericolo di abbruciarsi, d' asfissiarsi, di diventar matti. pirandello,

: 'divertimento', pezzo di musica strumentale d' un genere leggero e facile, atto a

... tentò in più maniere d' indurre il re di sardegna ad assaltar il

carrozzieri. -deviare (un corso d' acqua, un raggio di luce,

disegnò di levare e divertire il fiume d' arno da quella città, e,

da conservare nel mondo la medesima quantità d' acque, e deve avere i medesimi ricettacoli

vol. IV Pag.864 - Da DIVERTIRE a DIVERTITO (10 risultati)

pensiero, cui l'empia / virtù d' amor fatica, / discende il refrigerio /

amor fatica, / discende il refrigerio / d' una parola amica, / e il

e il cor diverte ai placidi / gaudii d' un altro amor. leopardi, ii-206

263: quel che valse più d' ogni piacere, / e dove spese

serata ci fu per me il quarto d' ora più felice. la mia chiacchiera

, vii-1160: -e voi avete il merito d' aver fatto sì buona opera. -io

all'altro di molte prose e poesie. d' annunzio, iv-2-201: ella si divertiva

vico, 476: fetonte, della famiglia d' apollo, e quindi creduto figliuol del

del sole, vuol reggere il carro d' oro del padre... e divertisce

stella apparsa a i magi avea forma d' un putto picciolo e che la vergine

vol. IV Pag.865 - Da DIVERTITORE a DIVIATAMENTE (7 risultati)

favella; però che, essendo elle bisognose d' intelletto non divertito, simigliano in ciò

scuola nella quale erano piantati i fondamenti d' istituzioni fatte per mantenere il suo dominio

volentieri portava il cappuccio e sforzavasi molto d' avere belli capelli, ma ancora vi

: si può dire che non ridevano d' altro; eppoi, il mestiere di pastori

soderini, iii-128: le corna piene d' acqua sotterrate mantengono la frescura il bisogno

la balia, per divezzarlo, la bagna d' assenzio, il bambino ritira la bocca

tu vi poni suso talvolta un poco d' assenzio? -figur. emancipare; avviare

vol. IV Pag.866 - Da DIVIATO a DIVIDERE (9 risultati)

. calandra, 1-114: gli gridò d' andarlo ad aspettare nello studio. sollecitava

, stai irresoluto fra mille rimbombanti promesse d' impossibili lucri, o, se possibili

/ stupisce, e tace, e d' ubbidir diffida, / che rassegnato cumulo

viene avviso che il turena vuol cercare d' introdurre tre convoi nel campo in un

segala, costà saggina, qui grano d' ìndia, e in questo solco panico e

pace e di concordia, e simbolo d' amicizia e di pietade. grandi, 2-28

né si commisurano insieme per niuna corrispondenza d' accordo. viviani, 2-14: passatelo

e 'nfilzavan costati, / druscian li asberghi d' ogni forte maglia. pulci, 18-105

: erano gigantesche seghe per dividere tronchi d' alberi, marmi, metalli. calvino

vol. IV Pag.867 - Da DIVIDERE a DIVIDERE (8 risultati)

schiera / ben composta e sincera / d' eguali bianchi e pargoletti denti. bibbia

di lungo tempo in su uno altare d' una deessa che aveva nome vesta,

in bosco. jovine, 23: d' un tratto, il cielo s'aprì sopra

in dodici parte, e chiamando ciascuna d' esse parte « un'ora » [ecc

divisa. parini, 253: pur oggi d' etiopia / i messagger van lieti.

, attraverso i vetri di una camera d' albergo, a tanta distanza di qui.

tutto il poema in prosa dividendolo sin d' allora in dodici libri; e ne verseggiava

posi: perché, se fusse tutto d' un pezzo e senza distinzione e termino

vol. IV Pag.868 - Da DIVIDERE a DIVIDERE (15 risultati)

che, se la donna sozza impazza d' amore lascivo, quasi hai da goderne

: noi due si può certamente andare d' accordo. perché dividersi? io voglio

che la tradiva, alla propria vita d' amore aveva messo il « finis »,

da bollo a un conto saldato. d' arzo, 1-36: è vero o no

contratto. petrarca, i-1-33: vago d' udir novelle, oltra mi misi / tanto

la colpa ed il pudor deriso. d' annunzio, v-1-744: ho sognato, contenendo

quelli che hanno dovuto comandare ai soldati d' andare a morire. michelstaedter, 404

., i-361: se lo bue d' altrui un altro bue ferisse ed egli ne

sartor che, non ben pago / d' aver teco diviso i ricchi drappi, /

si posano insieme sui campi cruenti / d' un volgo disperso che nome non ha

comisso, 14-175: io e natale andiamo d' accordo: se io ò sigarette,

, 5-iii-58: per lo più fa d' uopo il ben compartire le parti del dramma

chiedeva loro in gara sempre nuove prove d' amore, alle quali essi ogni volta

, / quantunque dicere ose, / son d' alcuna matera / fatte per lor manera

conviene in tre particole dividere. cecco d' ascoli, 4: la forma intelligibil che

vol. IV Pag.869 - Da DIVIDERE a DIVIDUO (13 risultati)

quella che mi darà l'intimo sentimento d' aver contribuito, per quanto m'era possibile

si dice che l'anima è privata d' ogni bene quando è privata d'amore

privata d'ogni bene quando è privata d' amore: imperciocché le sue iniquitadi hanno diviso

bisognava dividere per poter sicuramente regnare. d' azeglio, 2-269: sarebbe [un'unica

sarebbe [un'unica bandiera] espressione d' un fatto vero, grande e utile,

utile, e non copia e simbolo d' idee, che né abbiamo, né possiamo

, non deono quelli, che sono d' una, stimar subito, come cose vane

: soltanto seguendo l'istinto, il modo d' essere iniziale, spontaneo, si può

, 2-34: gli parea mill'anni d' appiccare / la zuffa; e come orlando

vece dividere seco voi il vostro letto. d' azeglio, 1-345: un mio compagno

leonardo, 2-355: infra li mobili d' equal gravità quel fia di più tardi

conte di landò e m. gianni d' omicchi e alcuni altri. dividivi,

che sono caduti dal vero amore quasi d' uno altissimo principio: e per sua

vol. IV Pag.870 - Da DIVIETAMENTO a DIVIETO (22 risultati)

257: lo podestà, che crepa d' invidia che vede che altri si prende piacere

loro, / che danno a peso d' oro / un detto d'avicenna, /

a peso d'oro / un detto d' avicenna, / né san far con la

sue stanze / rieda in olimpo; ché d' andar vagando / più lungamente in terra

divietato han pace / solo a confuslon d' omini 'n parte. petrarca, app.

vannozzo, 119: le chiare luci d' ogni bel pianeta, /...

gione, per qualunque modo, per parte d' alcuno signore, officiale [ecc.

volontà che non fanno le male parole d' altri. caro, 4-527: se tu

il fiume incornati] da una quantità d' ippopotami, perché nella zona, terrestre

firenze grande difetto, e nulla moneta d' argento se non la moneta de'quattrini,

de'quattrini, che tutte le monete d' argento si fondeano e portavasi oltremare,

potenza industriale e della popolazione, accrebbe d' anno in anno il valore dei fondi.

forza del quale alcuni sovrani (quelli d' austria, francia e spagna) potevano

o per divieto, o per cautela, d' accettar lettere. tasso, 13-ii-100:

spoglie. rosa, 161: per voler d' un nume o cieco o sciocco /

/ con man grifagne e con cervel d' allocco / e deridendo scrupoli e divieti,

infelice di perpetuo lutto, / e d' infiniti mali ampio retaggio / lasciato avea

rendere efficaci questi mezzi di corruzione e d' infelicità. e. cecchi, 8-79:

, tragico formarsi, in grecia, d' una coscienza morale e sociale. c.

lunghe guardature di traverso, più forti d' ogni divieto della decenza, di quelle

donne dedicano alle donne, scie lunghe d' una eterna invidia. -in senso concreto

bettinelli, 1-ii-404: altro divieto era d' assalire il nemico o presso le chiese

vol. IV Pag.871 - Da DIVILUPPARE a DIVINAMENTE (12 risultati)

-confine. -divieti d' abita: le colonne d'èrcole.

-confine. -divieti d'abita: le colonne d' èrcole. tasso, 15-31: né

'l generoso entro a i divieti / d' abila angusti l'alta mente accheti.

via non ritrova altro divieto / che quel d' un fiume trapassante e cheto. monti

ogni incerto disperato passo / dai divieti d' odore delle siepi / pullulanti di oscuri

la storia moderna sostiene che le colonne d' èrcole ebbero origine da una favola commerciale

città tutto il suo valore / avean d' allegreza gran divieto / e così tutti gran

: havvi in gran copia vene ricchissime d' ogni metallo: avvegnaché per legge antica sia

ira e ozio, schivano gli uomini d' ascoltarli. foscolo, xviii-263: apollo poteva

. manzoni, 103: due doni d' un solo e stesso dio: la distinzione

, che è dovuto a dio. d' annunzio, v-3-654: divinamente adorabile è la

, ed il negromante riesce divinamente. d' annunzio, iii-2- 1136: archimede domanda

vol. IV Pag.872 - Da DIVINAMENTE a DIVINAZIONE (22 risultati)

di luminoso, faccia prima in campo d' azurro oltramarino quasi un'abbozzo del giorno

? è divenuta tutt'altra casa. d' annunzio, iv-2-571: uno sguardo le

letter. che prevede, presago. d' annunzio, v-2-185: ero un fanciullo,

. - anche assol. cecco d' a scoli, 3062: chi vuole divinar

bandello, ii-1028: per lo mezzo d' amor già si trovaro / tutte l'

, per la perizia dell'armi; d' apolline orfeo, per l'arte della

. -indicare, suggerire per forza d' auspicio. livio volgar., 1-81

. -inferire, argomentare per via d' indizi. sarpi, i-378: molti

persecuzione, convertiti nel veder la costanza d' altri, e immediate rapiti e uccisi

avessero cognizione de'sacramenti per votarsi. d' annunzio, iii-2-222: voi dunque / sol

. interpretare, spiegare, scoprire. d' annunzio, v-1-428: quando le insistenze della

. rifl. rivelarsi, manifestarsi per via d' indizi. p. fortini, i-15

della notte, divinatrice di tempesta e d' altri mali. g. rucellai,

carducci, ii-i- 185: divinatrice d' altre genti indaghe / barbari flutti la

/ cifre di stirpi e regni. d' annunzio, v-3-409: nella città vostra,

striscia di luce. riempì a mezzo d' acqua una bacinella e la consegnò a europa

era comune la onirocritica, l'arte cioè d' interpretare i sogni, e la divinazione

avesser notizia eziandio dell'astrologia genetliaca. d' annunzio, v-2-661: in privilegio di nepote

i malefici. -magico. d' annunzio, iv-2-504: una comunione più lucida

rara finezza di giudizio e quella spezie d' istinto divinatorio, cui l'arte non

non sarà dubbia in mezzo de'figliuoli d' israel. abate isaac volgar., 1-96

mettere di nascosto dai servi la tazza d' argento della divinazione nella sacca da viaggio.

vol. IV Pag.873 - Da DIVINCOLABILE a DIVINITÀ (12 risultati)

la conghiettura ha buon fondamento, e credo d' essermi apposto. guerrazzi, i-4

non più bruco, ma crisalide. d' annunzio, iv-2-171: i corpi avviluppati

tossa sue non erano use a tanta fatica d' arme. rinaldo degli albizzi, ii-152

divincolando, per dare a credere a'viandanti d' essere ancora sana e gagliarda. monti

v'abbisogneranno ne'prossimi tre anni. d' azeglio, 1-75: non s'è

pascoli, i-430: egli era l'uomo d' azione condannato a non agire, e

più da tutti apprezzata e ammirata / d' una bella e pulita riverenza, /

combattendo, incontr'a mago / tirò d' un'asta, a cui sotto chinossi /

pareva si divincolasse una forza sicura fuor d' ogni legge. 4. sostant

fregio del tesoro dei sifni. si direbbero d' un poliamolo più arcaico, massiccio,

peccare è proprio di divinità anzi che d' umanità. libro di sydrac,

non si conseguisce se non per divinità d' ingegno. castiglione, 211: se vorranno

vol. IV Pag.874 - Da DIVINIZZAMELO a DIVINO (11 risultati)

, xi-1-212: né la grande originalità d' invenzione, né la popolarità del primo *

musica malinconica di giacomo leopardi. d' annunzio, i-564: un giorno ella cantò

varo, 13-110: dopo avere veduto più d' una città, posso dire che

divinità dei balli e delle merende. d' annunzio, v-1-66: il popolo di

; e però se allora esse lasciano d' operare alla forma loro, non v'è

lusingare con una splendida adulazione gli orecchi d' antigono epitropo, disse che la sua

redi, 3-9: sotto il trono d' omero divinizzato si veggono i topi.

. intelligenza, 102: il fuoco d' una dea ch'ha nome vesta /

l'uman seme tutto quanto / in bocca d' orche e di mostri marini?

da la discordia fiera, / madre d' ire e di liti, ecco è turbato

che partecipa della divinità. cecco d' ascoli, 156: il corpo umano non

vol. IV Pag.875 - Da DIVINO a DIVINO (17 risultati)

e di soverchia ingiusta / possa, vincea d' assai putii di sparta, / di

, che è immediato a quello, d' essere congiunta con ciascuna parte di quello divinissimo

siede sui cerchi divini, / e d' adamo si fece figliolo, /..

6uittone, i-3-230: non dicie de sapiensia d' esto mondo...; ma

..; ma dicie de sapiensia d' anima, e de divina. simintendi,

indizio si puote avere della rovina d' una provincia, che vedere dispregiato il culto

divina inspirazione, fabrizio infinita quasi moltitudine d' oro rifiutare, per non volere abbandonare

/ se bene egli non ha la punta d' oro, / è di tempra divina

dovunque fiede. testi, i-42: d' ilio predisse il duro caso amaro / cassandra

afflitto, che tuttora il piange. d' azeglio, 2-69: stamattina ho detto

». anche la bimba ha idee d' eguaglianza! ma gliele farò passare:

dei padri e la forza delle armi. d' annunzio, iii-2-161: udite: il

, divina luce / e divino spirar d' ambrosia odore. parini, 218

218: e che t'impose? d' avvertirne te stessa, / d'avver-

impose? d'avvertirne te stessa, / d' avver- tirne i pastori: e poi

che a neuno altro, non restava d' ottarsi requie e di cercare vacazione da quei

comunione divina m'àn dato una specie d' ebbrezza. -che concerne la religione

vol. IV Pag.876 - Da DIVINTO a DIVISA (12 risultati)

con entusiasmo, a me ragazzaccio ignorante d' ogni arte ch'io m'era,.

gli ammiratori della seratante ammessi all'onore d' esprimerle a viva voce i loro entusiasmi

assai agevolmente, / s'al canto d' arion venne il delfino / che, solcando

lettura per chi non le sa. d' azeglio, 2-23: [ii] clima

lettera, che mi fece tanto bene. d' annunzio, iii-1-1095: appar [il

-inebriante, trascinante, sconvolgente. d' annunzio, i-442: quando ne l'alba

d. bartoli, 9-24-2-95: ricusaron d' onorario alla divina, inchinandosi davanti a

inchinandosi davanti a quella gigantesca sua statua d' oro. -diritto divino, legge divina

danni, / e trovo in lui d' anguste mura avvinto / d'invitto il cor

in lui d'anguste mura avvinto / d' invitto il cor quand'io 'l credea

loro una mima parola; tutto feciono d' accordo, che persona ignuna non ne seppe

, 40: cordone è un ornamento d' edificio,... col quale

vol. IV Pag.877 - Da DIVISATA a DIVISAMENTE (21 risultati)

che t vostro cor si rassetti / d' amare la donna, che avete prisa

martello / che, scorsa la val d' elsa in questa guisa, / non mi

: essendo usanza di gittare la superfluità d' intagli e far cenci, e spendere

, 27-52: già con la cotta d' arme alla divisa / del re agramante in

si cominciarono a dare gli * sproni d' oro 'e... quest'uso

, 1-81: l'acqua vibra della musichetta d' un grammofono che gli ufficiali si sono

sotto tali divise i faziosi, tentavano d' innalzare il trono di luigi xvii sulle

rossa, altri senza quel distintivo. d' annunzio, v-3-26: uomini vi sono,

, che pur ieri vestivano la divisa d' operaio d'arsenale, di marinaio torpediniere.

pur ieri vestivano la divisa d'operaio d' arsenale, di marinaio torpediniere. pirandello

come un pipistrello, con la gallina d' oro sul berretto. 5.

gravidi di volere cose stratte, o vorranno d' oro o d'argento lor divise su

cose stratte, o vorranno d'oro o d' argento lor divise su per lo detto

: la divisa del governo in fatto d' istruzione era questa: « non incaricarsene

25-35 (ii-263): non avevan pezzo d' arme intorno / che non fusse spezzato

: dentro [la torre] è murata d' una cotal divisa di marmi, e

la chiesa, il papa si condusse / d' accrescer loro onore e qui t'avisa

.. / più di sessantamila fiorini d' oro; / promettendo, che quando

li augelli / chiaman sua signoria [d' amore] / tra lor divisamente / tanto

che alcuni sono sopra 'l tentare d' un vizio, ed alcuni d'un altro

l tentare d'un vizio, ed alcuni d' un altro. zanobi da strato

vol. IV Pag.878 - Da DIVISARE a DIVISATO (17 risultati)

l'altro e 'l terzo una manica d' oro. 3. descrizione particolareggiata

: andando ciro ad assaltare 11 re d' armenis, nel divisare quella fazione, ricordò

: in tal maniera, per uscir d' affanni, / entro se stesso di morir

. pirandello, 5-129: divisò allora d' allontanarsi da roma per ricostruire col riposo

/ com eo vo vidi, foi d' amor sorpriso, / né già mai lo

fosse il mio cammino: / e d' ogni parte m'era il bosco e 'l

come fece il buono autore recitando la storia d' ale- xandro, che disse nel suo

mio amor l'alma conquisa, / procurate d' avermi in dolce modo, / via

. guittone, 91-10: sovra qualunque d' esti casi regna, / proceda sì

lui, come l'uomo suole divisare d' un uomo, che non sappia il nome

tengo / che tutti andrete in operar d' accordo / più che non foste in

parlare de'gramatici, che non curano d' ornare le parole. ristoro, xxviii-1009:

in certe singularitadi; ché sono ben arbori d' ima natura, e l'uno è

, e l'altro è buono. cecco d' ascoli, 3971: li siti

, cioè il campo azzurro e fiordaliso d' oro, e di sopra uno rastrello vermiglio

lecca, ove voi divisaste le parti d' italia, chi n'avrebbe una parte e

tal gente folle / che non pòn soferir d' amor lo costo. maestro alberto,

vol. IV Pag.879 - Da DIVISATORE a DIVISIONE (24 risultati)

tempo di sisto iiij sopra la varietà d' italia, dove poi incomincia istoria della

. vasari, iii-614: questa opera è d' ordine corinto in guisa d'arco trionfale

opera è d'ordine corinto in guisa d' arco trionfale, e divisata da quattro

colonne tonde striate con i capitelli a foglie d' oliva. marino, 13-221: la

marino, 13-221: la vesta ha parte d' or, parte di squarci / divisata

non ebbe [ioanni batista] usanza d' uomo; ma tutto divisato dagli altri uomini

lucid'ostri divisati a liste, e d' òr monili ai bianchi colli avvolti.

— anche per simil. cecco d' ascoli, 665: l'arco che vedi

chi due chi tre compagni vestiti d' uno panno divisato molto apparente. caro,

svariato; differente, distinto. rinaldo d' aquino, 116: quando lo giorno appare

, ch'à le crina e le coma d' ogne tempo su per lo collo.

circa il principio del secolo decimo- sesto d' aggiugnere alquanti elementi all'alfabeto toscano a

un bel capuccio la donzella avea / d' una sua roba molto divisata, / che

il petto fulgido usbergo con bei lavori d' argento divisato e di gioie. s

è ancor nobile vista, / veder d' intorno a sé ben divisata / d'onesta

veder d'intorno a sé ben divisata / d' onesta gente vaga e doppia lista.

era portata a suono di tromba e d' altri stromenti, da donzelli superbamente divisati

... fosse tutto divisato di membri d' altri animali, oh come sarebbe laida

non v'è che vi riscontri lineamenti d' umano sembiante. -trasformato, camuffato,

portava il scudo divisato / di bruno e d' oro, e un drago per cimiero

dio ed efficace e più trapasse- vole d' ogni coltello acuto e perveniente insino alla divisione

bruno, 3-99: nella fisica divisione d' un corpo finito è pazzo chi crede farsi

abolirla. pascoli, i-555: in metà d' uno dei secoli, quali tanti ha

da contrapporre alle province (artificiali divisioni d' origine napoleonica) è radicata nell'indole

vol. IV Pag.880 - Da DIVISIONE a DIVISIONE (9 risultati)

tra le macchie di quercia ci accorgemmo d' un muricciolo di roccia, che.

61-37 (v-122): così vestiti ambedue d' una vesta, / uscir'di quella

ella si parli in una delle parti d' italia, secondo cotesta ragione più largamente

le larghissime divisioni principali delli tre idiomi d' europa. a. f.

... non solo nel suggetto d' alcun poemetto favoloso già da me disteso in

una fedele, completa ed esatta notizia d' ogni libro, contenente la divisione e

prima volta in quel libretto stampate. d' annunzio, iv-2-148: ella si mise a

: il movere e l'insegnare sono frutti d' invenzione, le cui parti son proemio

, 46: in sì fatta / divisione d' affetti / è più sicuro ed innocente

vol. IV Pag.881 - Da DIVISIONISMO a DIVISO (14 risultati)

. carducci, iii-20-237: il viceré d' italia partiva da milano per raggiungere l'imperatore

appianate, che un nuovo decisivo periodo d' attività comincia per tutti gli uomini del

: divisionismo filato alla segantini e pittura d' impressione. soffici, v-1-250: uno

meriti di daniele ran- zoni, fu d' iniziare... ed inoltrare quelle ricerche

divisivo, probativo, reprobativo e positivo d' esempli. piccolomini, i-25: di

ed ingrossative e divisive, siccome radice d' altea, fichi, regolizia [ecc

. 3. divisorio. d' annunzio, iii-1-300: ai suoi piedi,

, giorno, ii-1152: quindici nere d' ebano girelle / e d'avorio bianchissimo altrettante

quindici nere d'ebano girelle / e d' avorio bianchissimo altrettante / stan divise in

l'indusse a consentire ed a risolversi d' aprire a questi porta così patente,

procuri con diligenza il padre della famiglia d' averlo [l'orto] in grasso ed

bocca, e disserrando quelle / porte d' un bel rubino in duo diviso, /

, / ed ama il rapido baglior d' elmetti / ne l'aér livida che

colle sue cagioni; composto da restoro d' arezzo in quella nobilissima cità, et en

vol. IV Pag.882 - Da DIVISO a DIVISO (20 risultati)

piaga, / e non già vertù d' erbe, o d'arte maga, /

non già vertù d'erbe, o d' arte maga, / o di pietra dal

, tanto che andar vi si po d' intorno. p. f. giambullari,

: s'accrescon le sciagure, e d' ogni parte / vince l'aspra tempesta in

la sollevassi alcun poco dalla sua afflizione d' amore; essendo stata così divisa dal

pulizia, credevano giovarsi l'amore. d' annunzio, iii-1-722: or sei diviso da

indi si spiega, / ch'ebber d' eterna grazia il santo dono; / e

di pelle lustra con fibbie e borchie d' ottone, due camelie bianche agli orecchi

io no li faccio iguali / né d' una concordanza / in vista né in sembianza

più forte, quantunque fosse di ferro o d' acciaio o d'altra più dura materia

quantunque fosse di ferro o d'acciaio o d' altra più dura materia; nondimeno per

diramazioni vanno a formare l'intero corpo d' una dottrina, procacciano all'opera il

11. contrastante, che non va d' accordo; rivale, avverso, ostile

voglie, che, rifiutando i conforti d' unione di ciascun prudente, ogni cosa furiosamente

senza che perciò si formasse uno stato d' animo diviso e morboso. 12.

o altissima quiete ove diviso / poserò d' ogni cura, o interminati / silenzi

occhio di viso / tira l'udito suon d' un corno roco, / quando più

/ questo potea ben dirsi il dì d' amore, / d'amor la primavera,

dirsi il dì d'amore, / d' amor la primavera, il paradiso.

giorno sarà ancora l'invito / di voci d' oro, di lusinghe audaci, /

vol. IV Pag.883 - Da DIVISO a DIVO (6 risultati)

intagli e per divisi e per abbondanza d' acque molto da commendare. -figur

-figur. lotta, discordia. cecco d' ascoli, 1029: verrà il diviso,

poi rizza il tabernacolo secondo 'l diviso d' esso, che t'è stato mostrato

', è necessario gettar rapidamente un colpo d' occhio sulla formazione delle società. pavese

tortuosa detta di serra di bruciano. d' annunzio, v-1-659: un bimbo sensibile

asconde. carducci, 411: fiume d' italia, a le tue sacre rive /

vol. IV Pag.884 - Da DIVO a DIVORARE (11 risultati)

calar della diva visione, / ratto d' intorno si diffonde e vola / un odore

1-59: le false sirene / han forza d' ingannar spirti più divi, / pur

; e costei /... / d' un tuo sorriso assisti. tommaseo-rigutini,

, / ch'in disusate tempre / fa d' uom mortale un divo.

con le libere variazioni del divo, capace d' adattare il cigno di busseto ai suoi

il cigno di busseto ai suoi diritti d' usignolo. cicognani, 13-232: ella

, o fonte vivo, / fine perfetto d' ogni creatura, / fammi della tua

divorante bocca e 'l crudo artiglio. d' annunzio, iv-2-300: è il sindaco un

, alla colpa, all'uomo amato. d' annunzio, iii-2-275: o furore /

annunzio, iii-2-275: o furore / d' efèsto divorante, sia la notte /

alla mia divorante sete / nessuna portatrice d' acqua impietosita / offrì l'umido labbro tagliente

vol. IV Pag.885 - Da DIVORARE a DIVORARE (14 risultati)

undici della sera, divorando il pranzo. d' annunzio, iii-1-608: fuor trattone il

con serena pupilla e, questo gorgo d' azzurro, su, ci divori.

: l'inquieta cariddi infuria sulla riva d' occidente, / scilla sull'opposta riva.

sarà fatta di argento o sì veramente d' oro. tausilio, 137: vedo talor

le torbide onde, / che altiere e d' ira gonfie / correr pareano a divorare

/ e fa confuso in breve spazio d' ora / quinci il saggio cader,

divora arida scorza / avidamente, e d' improvviso d'acque / talun l'inonda,

scorza / avidamente, e d'improvviso d' acque / talun l'inonda, subito s'

. per la sete che la divorava. d' annunzio, iii-i- 1050: bruci /

e tutta la biada della terra tua, d' insino che caggi a terra e venghi

: mostrava loro l'incendio della guerra d' ungheria, il quale, devorato che avesse

e per aprirsi la strada al dominio d' italia. muratori, 7-i-20: l'ambizione

. oh! vidi / le tende d' israello. carducci, 384: un bello

piedi. 9. leggere tutto d' un fiato, con avidità, con

vol. IV Pag.886 - Da DIVORATO a DIVORATORE (18 risultati)

novo, entro d' un doglio / ho, divorando i libri

4-55: qui si tiene catedra di leccardia d' ogni sorte, e si sostenta una

fioretti in prato ameno / vago prato d' april, la fanciulletta, / disiosa d'

d'april, la fanciulletta, / disiosa d' ornar le tempia e il seno,

, reprimere (un dolore, uno scatto d' ira, di rabbia, un risentimento

uomo, la statua della disperazione. d' annunzio, v-1-586: io ho divorato in

la camera. -rifl. fremere d' impazienza; agitarsi, angustiarsi, consumarsi

divorata una parete: / voi dicevate d' esser solamente / per la minestra e

centrali elettriche per mezzo di stravaganti torri d' acciaio, sparse, lontane, attaccan

amore, e privi della sincera luce d' amor divino, che ci può deificare e

misura; ora fischia in cadenza. d' annunzio, iii-1-247: hai l'aria che

e dalla sete, la batteva. d' annunzio, v-1-700: non l'aveva

erano troiani, e che enea figliuolo d' anchisse era loro duca, e che erano

sicuramente trangugiare un pezzo assai ben grandicello d' una stiacciata incaciata,...

che strabone... chiama divoratrice d' acqua. alfieri, i-32: essendo un

verri, i-221: ecco monti ed abissi d' acque: sorge e si avvalla con

16-5): tu [morte], d' ogni età divoratrice, / se'fatta

, 1-31: è divoratrice senza rimedio d' ogni buono stato la cittadinesca discordia e il

vol. IV Pag.887 - Da DIVORAZIONE a DIVULGAMENTO (7 risultati)

parti, un uomo e una donna possono d' accordo maritarsi oggi e smaritarsi domani;

potrebbe dimandare il divorzio solo in caso d' inabilità, ma ciò accade di rado

4-393: pretesseva la nullità del matrimonio d' enrico con maria, per essere stato nullo

1-249: la filosofia aveva tentato invano d' accostarsi e riconciliarsi col dogma; una

., 2-144: uno cittadino della città d' atena... tolse per moglie

dissi [la fama], / d' alcun de'suoi già volea far divorzo.

porre fine a una coabitazione. d' azeglio, 2-471: io son qui ancora

vol. IV Pag.888 - Da DIVULGARE a DIVULGATORE (11 risultati)

5-16: per questo ribelli ai gigli d' oro / eran per tutto il regno divulgati

divulgossi il nome suo insino all'entrata d' egitto per le spesse vittorie. sacchetti,

ogni giorno più, è necessario o d' affrettarlo o d'abbandonarlo affatto. tasso,

, è necessario o d'affrettarlo o d' abbandonarlo affatto. tasso, 12-100:

cose non così divulgate, perché son certo d' esserne stato inventore. sarpi, i-3

poco a poco produce una generale rivoluzione d' idee e prepara al secolo che succede

iii-n-191: giornale non molto divulgato. d' annunzio, iv-2-378: la mia vergogna

invenzione. non ha potuto averne / più d' uno, perché dice né pur quivi

non si lamenti s'altri l'inganna. d' annunzio, iii-2- 1099: che conoscete

comodo usare un singhiozzo e molti puntini. d' annunzio, iv-2-617: egli ora non

dell'idea crevascoldiana, e a metà d' autunno gli aderenti erano già molti.

vol. IV Pag.889 - Da DIVULGAZIONE a DIZIONE (10 risultati)

: dopo aver consultato un suo calepino d' indirizzi s'era fatto indicare da un droghiere

i-8qi): voi séte divota e serva d' essa madama la reina e continova

era la crudele morte di cicilia e d' italia, e che quando elli fosse

pronunciato toscanamente dixitte), frequente formula d' inizio dei salmi. dizaccherare (

, ii-123: fece un corso compito d' architettura. fu il primo a fare

di parole. 4 dizionario 'è d' un significato più esteso, poiché comprende in

principio e le lunghe mie due lettere d' istruzioni, tornatemi insieme ad un dizionaruccio

. roberti, vi-2-151: era d' uopo in primo luogo provare...

fallo, non ci fu lo strappo d' una sola congiunzione. -gramm.

fretta aggiungere eleganza di dizione, vigore d' idee condensate e calore di stile.

vol. IV Pag.890 - Da DIZIONE a DOBLETTO (23 risultati)

mondo minore, e certo la dizione d' esso nome è bene collocata. equicola,

dell'antico ut della scala di guido d' arezzo, attribuita tradizionalmente a g. b

coperto è riccamente, / di drappi d' oro ornati di doagio. firenzuola, 952

di guanto e di lilla e d' ispro e di doagio sono tutt'uno »

sono fatti a modo di doagio e sono d' ogni colore ». l'espres

, sf. numism. moneta d' oro coniata nel regno di castiglia

. -per estens.: moneta d' oro in genere. malispini,

, prestò al re carlo quarantamila doble d' oro. balducci pegolotti, i-124: la

: la zecca di tunizi batte moneta d' oro e d'ariento, e rende la

di tunizi batte moneta d'oro e d' ariento, e rende la moneta fatta in

15 dì, e fa doble d' oro a lega di carati 23 e mezzo

oro a lega di carati 23 e mezzo d' oro fine per oncia. boccaccio,

250): comandò che ciò che d' ambrogiuolo stato era fosse alla donna donato;

[per il cavallo] trecento dobbre d' oro. ariosto, 43-114: facea nascer

diece, / filze di perle e gemme d' ogni sorte. pallavicino, 7-279:

, i-24: prendendo fra le monete d' argento la lira. di savoia e la

4 per cento; e fra le monete d' oro cambiando la dobla di genova collo

cui dobla desire / a ogni volger d' occhio che tu fai. niccolò del rosso

e di grandeze, / di senno e d' ador- neze sete ornata, / e

e nata -d'afinata gentileze. trattato d' amore, 17-14: ma or ch'i'

: la veste di dobletto lionato tessuto d' oro. citolini, 440: le maniere

il lessico dell'inventario di alfonso ii d' este, 193: coperta di dobletto di

con quanti altri frutti e legumi. d' annunzio, iii-1-615: questo / ermesimo cangiante

vol. IV Pag.891 - Da DOBLO a DOCCIAIO (18 risultati)

, sm. numism. moneta d' oro spagnola che valeva due doble,

/ in vece lor, tremila scudi d' oro, / tutti in dobloni e in

,... ma ancora zeppe d' oro zecchino, e di dubloni dell'epoca

una cassetta di gioielli e di dobloni d' oro. = spagn. doblón,

manifesto, qui si menano tacque prestamente d' una parte ad un'altra; e però

di piombo, ovvero per docce di legno d' ontano, ovver per gambiere di terra

fiacca, allora mi saprete dire il vantaggio d' aver dato quel garbo all'infuori alla

di terra cotta, di legno o d' altra materia, per lo quale si

e tramandarla per una sola caduta. d' annunzio, v-2-506: avevo osservato in

, un po'di terriccio, qualche filo d' erba, qualche fogliuzza macera, e

qualche fogliuzza macera, e uno scheletrino d' uccello. soffici, i-100: dalle

.]. -sorgente, vena d' acqua sorgiva. varchi, v-898 (

grande ramo e molto cavato a modo d' una doccia. andrea da barberino,

. cfr. i nomi toscani di corsi d' acqua: doccia, doccio, doccione-

. (plur. -ce). getto d' acqua calda, fredda, tiepida (

convenute più le docce o i bagni d' acqua sulfurea. cicognani, 13-265: si

su lui l'effetto di una doccia d' acqua fredda. panzini, iv-202:

in opposta parte. -'aver bisogno d' una doccia ', detto di chi non

vol. IV Pag.892 - Da DOCCIANTE a DOCERE (18 risultati)

, che scorre abbondantemente (un corso d' acqua, anche il sangue o il pianto

intirizzati. panciatichi, 74: d' acqua fresca fattosi docciare, / con quella

ora coll'acqua del bagno regio. d' annunzio, v-2-234: « ma che

caro, 12-ii-175: n'ho bevuto d' una sorte fino a dieci giorni,

docciarsi, per vedere se si potesse liberare d' una certa grossezza d'udito da un

si potesse liberare d'una certa grossezza d' udito da un orecchio. 4

quella volta, dove fu in meno d' un ottavo d'ora. faldella, 2-47

dove fu in meno d'un ottavo d' ora. faldella, 2-47: da quella

nell'acqua fredda o del mare o d' un fiume, un bagno freddo o

ruinosa di neve squagliata, un zampillar d' acqua fangosa, un mestio di ghiaccio

. colombini, 223: a giovanni d' ambrogio... gli cadde un

tegole de i tetti delle case. d' annunzio, v-2-245: i nomi delle donne

. li doccioni, docce, cannelle d' ogni sorte ed altri simili lavori. bresciani

il movimento a tutto il filatoio. d' annunzio, iv-2-979: il giardino del museo

acqua che viene raccolta dalla grondaia. d' annunzio, iv-2-1263: casupole sordide dalle mura

beicari, 1-58: essendo andato il servo d' iddio giovanni co'suoi poveri fratelli a

visitare quel divoto luogo, a giovanni d' ambrogio suo diletto compagno cadde un doccione

vii-506: non saranno più alla casa d' israel per fidanza, docendo la iniquità

vol. IV Pag.893 - Da DOCET a DOCILITÀ (30 risultati)

. seguaci del doce- tismo. d' alberti, 328: * doceti', eretici

1-iii-387: se i falsi ascetici fossero d' accordo seco medesimi, dovrebbero negare la

docile, il quale è attentissimamente apparecchiato d' udire. vita di filippo di ser

per parlar da pedante anch'io) o d' imprimerli / lor tutto il già passato

apprendere da'forti esempli quanto è incapace d' apparare per massime ragionate. carducci,

.. ti rammenti, che figliuol d' oro?... docile, amoroso

, alla reale e vivente contemporanea concedendo d' essere, di quella, museo e

. soderini, iv-189: il cane d' ogni sorte è il più docile, obbediente

aspetto, atto, comportamento, moto d' animo sottomesso, in cui ha gran parte

men docile di tutte le altre. d' annunzio, i-501: da quel divino gesto

, 3-330: la lingua toscana è d' un'indole affatto docile, d'un genio

toscana è d'un'indole affatto docile, d' un genio sommamente versatile, d'un

, d'un genio sommamente versatile, d' un naturale arrendevole, pastosissimo e da

carducci, iii-15-7: in quella gioventù d' arte e d'artisti la materia tecnica porgevasi

: in quella gioventù d'arte e d' artisti la materia tecnica porgevasi docile e

porgevasi docile e duttile a esser plasmata d' ideale nell'opera ardente d'ingegni ardenti

a esser plasmata d'ideale nell'opera ardente d' ingegni ardenti e credenti in sé e

ardenti e credenti in sé e nelle cose d' intorno. bocchelli, ii-387: aveva

, questa del canalone. par malata d' itterizia. viaggia senza scosse. ungaretti

fracchia, 229: all'inizio d' una di queste docili primavere maestro zìmolo

/ consorte a me ti annodi. d' annunzio, iii-2-1145: su le isolette che

egli portava stampate in mente le rughe d' ogni cipiglio, le grinze d'ogni redingotte

le rughe d'ogni cipiglio, le grinze d' ogni redingotte, i risvolti d'ogni

grinze d'ogni redingotte, i risvolti d' ogni mantello, il verso d'ogni pelo

i risvolti d'ogni mantello, il verso d' ogni pelo. bocchelli, 6-125:

. bonaccia (il mare). d' annunzio, i-357: tutto è sereno.

chiamata, ovver ingegno buono, / se d' uso e di scienza ben s'accende

docilitate, / a cui l'officio d' insegnar è dato: / e guardate suo

docelità, cioè la saccentezza, è virtù d' ammaestrare color che non sono ben savi

ai consigli altrui; arrendevolezza; mitezza d' animo, mansuetudine, remissività. buti

vol. IV Pag.894 - Da DOCILITARE a DOCUMENTARISTICO (13 risultati)

la illuminata fermezza essere la prima base d' ogni onorato carattere. foscolo, xviii-135:

al re, allegati anche de'fatti d' altre deputazioni dell'ordine medesimo ad altre

che poi è la docilità estrema degli arti d' una marionetta)... fa

: da una maniera così convincente d' insinuare le sue dottrine molti suoi scolari [

molti suoi scolari [del vallisneri] d' aperto e lucido ingegno docilitavansi, abbracciavano

con arrendevolezza; cedendo (per bontà d' indole) alla volontà, all'autorità

feto sia nato vivo o morto. d' alberti, 328: 'docimasia', l'indagare

nella vaghezza delle forme anche a quelle d' inghilterra. dizionario di commercio, iii-1329

costituito da documenti. -anche: degno d' essere documentato. t. alberti

parti- cella che ancora restava del partito d' azione volle contestare quel che dico qui

, solo pensavo a scrivere nelle pause d' amore altri di quei poemetti in prosa

quando m'accadde di ricordarmi talune espressioni d' eschilo, fu per una loro evidenza

tedesco, che non era un filme d' invenzione ma un documentario. alvaro, 14-136

vol. IV Pag.895 - Da DOCUMENTATIVO a DOCUMENTO (14 risultati)

tratta di un'opera che abbia pretese d' arte, ma semplicemente di una diligente,

agiatezza sia documentata da una stalla fitta d' animali. levi, 3-144: così le

dimostrazione fondata su documenti. d' annunzio, v-3-332: non ci offre egli

intenso per lui liberarsi di quelle documentazioni d' un tempo che riteneva d'avere malamente

quelle documentazioni d'un tempo che riteneva d' avere malamente vissuto. 2.

di tutta la quantità di centomila fiorini d' oro ch'avieno promesso,...

abbiano tramandato alla memoria dei posteri. d' azeglio, 1-45: ebbi ad esaminare

non sono. gozzano, 896: ciocche d' illustri in scienza in guerra in arte

-documenti, documenti personali, documenti d' identità: attestato, rilasciato dalla competente

: avrei potuto vivere ancora una trentina d' anni; e così fuori d'ogni legge

trentina d'anni; e così fuori d' ogni legge, senza alcun documento tra

il quale è come narratore di un dialogo d' una azione principale, trattata con arte

arte per insegnar con gusto, o d' un dotto documento di virtù commune. foscolo

documenti di città e di uomini doviziosi d' ogni materia atta a giovevoli e nobili

vol. IV Pag.896 - Da DOCUMENTOGRAFIA a DODICENNE (14 risultati)

i-2-182: è gran prudenzia dei principi protestanti d' alemagna il non ecceder in numero non

dei francesi; i quali per colmo d' insulto si vantano pubblicamente di umanità per

salire lo scoppio dell'ira, documento d' una odiata debolezza, cercava disperatamente un

è in quella prefazione imputato dallo zoppo d' aver commessa qualche sgrammaticatura,..

commessa qualche sgrammaticatura,... d' aver dato qualche mal documento in fatto

mal documento in fatto di politica e d' avere sciorinato qualche mal precetto di morale

i nocumenti sono agli uomini documenti. d' annunzio, iv-2-423: per confortare la

le cui cime s'incontrano nel centro d' una sfera che si concepisce circoscrivere il

plinio è un'erba della campania, d' una bellezza divina, e che racchiudeva,

grado della umiltà si è il timore d' iddio. pucci, cent., 91-75

], 1-349: l'anno dodecimo d' achaz, re di iuda, osea,

re di iuda, osea, figliuolo d' ela, cominciò a regnare sopra israel,

mi sono trovato stamane seduto a poppa d' una dodesona, sulla « polacchetta »

colpo acquistata l'intelligenza e la coscienza d' un maggiorenne. saba, 207: dodicenne

vol. IV Pag.897 - Da DODICENNIO a DODRANTE (18 risultati)

o dal suo genio, o d' altronde per tentare non so quale originalità

. grandi, ii-275: in tempo d' estate, avendo bisogno preciso di tutta l'

, 21: avemone cento quaranta otto fiorini d' oro a soldi ventisette e medaglia l'

cielo stellato era mosso verso la parte d' oriente de le dodici parti l'una

oriente de le dodici parti l'una d' un grado, si che quasi dal principio

quattromila combattenti tra fanti e cavalli. d' annunzio, iii-1-62: dodici barche scendono da

coperte di damasco cremisino, con le sirene d' argento su le prue. baldini,

velluto; un de'quali avea due catene d' oro lucente al collo, e l'

, 4-i-157: tenni per àncora / d' ogni burrasca / da dieci o dodici /

? ed essi gli pesarono trenta sicli d' argento. goldoni, vii-1092: sì

parabola che i dodici non eran capaci d' intendere. e gesù dovette fare il glossatore

, che di tante dodicine di migliaia d' uomini che si trovavano in siracusa,

che vale dodici denari. cronichetta d' incerto, 253: adì 30 di maggio

: essendo un digito la decimasesta parte d' un piede, ed il lume d'

d'un piede, ed il lume d' una misura di cinque d'un digito,

il lume d'una misura di cinque d' un digito,... e d'

d'un digito,... e d' un dodrante, che sono digiti 2240

3. ant. spazio di tre quarti d' ora. soderini, i-23: ii

vol. IV Pag.898 - Da DOGA a DOGANA (16 risultati)

296: se tu scommetti le doghe d' una botte che tu abbi contrassegnata prima

che dovevano proteggerla, biascicando avemarie. d' annunzio, iii-1-952: un moggio vecchissimo

riferimento al fasciame delle navi. d' annunzio, v-1-395: arnoldo portava seco un

el vostro modano di legname, vedrete d' aver tavolette de abeto senza nodi,

starsi le belle quattr'ore nell'acqua d' arno. 3. letter. lista

-d'ottobre il vino nelle doghe: d' ottobre si mette il vino nelle botti

botti. proverbi toscani, 28: d' ottobre il vin nelle doghe. =

, ed altri simili ricettacoli 0 condotti d' acque. lami, 1-1-21: potè essere

/ dorma il sonno dei morti. d' annunzio, v-3-346: non possiamo pensare a

ci si riapra nella memoria lo spettacolo d' un flammeo pomeriggio dell'estate moritura nel

francia si obbligava di ricevere le manifatture d' inghilterra mediante un tenue diritto di dogana

parziali delineamenti formano un grosso volume. d' annunzio, iv-2-11: lì di faccia

città, la quale è la dogana d' italia, anzi d'europa, per lor

è la dogana d'italia, anzi d' europa, per lor mercanzie e traffichi

che quell'orrida bafana, / che già d' un tozzo aveva carestia, / e

e del monopolio del ferro dell'isola d' elba. -a siena: provento della

vol. IV Pag.899 - Da DOGANALE a DOGE (12 risultati)

le robe e mercatanzie di fiandra e d' inghilterra, sanza alcuno pagamento o vessazione

alcuno pagamento o vessazione di doane o d' altre. guicciardini, i-236: approssimandosi

copicchi circa, o sia trentacinque soldi d' inghilterra per testa. gioberti, i-112:

vero membro, o vero singulari uomini d' alcuna arte de la città, contado

miniere di rame, di ferro, d' allume. 4. terreno boschivo

e che tutte le bestie minute e grosse d' ogni sorte, che fideranno in detta

1 lor bestiami a dogana non osservavano d' entrare con detti loro bestiami a'debiti

agli oggetti materiali sui quali statuisce. d' azeglio, 2-212: quanto alla nostra lite

e di doganieri capitarono a bordo. d' annunzio, iv-2-876: la macchina s'

deità dell'olimpo intorno a giove. d' annunzio, iii-1-52: la dogaressa.

fu professore di lettere; anzi essendo d' ingegno ottuoso, come la più parte

/ su l'antico bucentauro / l'anel d' oro dava al mar, / e

vol. IV Pag.900 - Da DOGESCO a DOGLIENZA (19 risultati)

7-153: fu morto per alberto, dogio d' oste- rich, figliuolo del re ridolfo

; e divenuto corsale, tutti li confini d' italia per incendio e rapina guastò,

molte battaglie navali fece con li dogi d' ottaviano, e con lui medesimo con

fini; finalmente fu morto da due dogi d' antonio. giov. cavalcanti, 134

, ai quali fia negata l'entrata d' italia; conciossia cosa che i veneziani

posseggono, che sono di ragione dei dogi d' osterlich. 3. locuz. non

a tanta sottigliezza, bastando loro solo d' empire il corpo, e di campare

patria mia, / quella schiera infinita d' immortali, / e piangi e di te

e conchiudere quel matrimonio della mena. d' annunzio, iii-1-902: non me la

. caro, 1-60: punta giunon d' amara doglia, / dunque disse,

, ii-742: [accadde a più d' uno di] essere assalito di notte all'

tastarsi le doglie, prepararsi l'empiastro d' olio e cera, applicarsi le fasciature.

19-119: avea grav'ella il seno / d' un caro giglio settimestre. a questo

accelerò la luce / giuno, e d' alcmena prolungando il parto, / ne

il calice gemino ritondo / alla regina d' immortal bellezza / offerta susurrando: or

le prime doglianze, i primi giudizi. d' annunzio, ii-336: vergine madre,

, che la lasciava rotta e dolente d' una doglianza ch'era pur gratitudine,

non ti fosse lecito esser pietoso. d' annunzio, v-2-333: perché tanto m'è

xvii-564-9: così chi è compreso ben d' amore / ave la vita sua donna

vol. IV Pag.901 - Da DOGLIO a DOGMA (15 risultati)

): or che si dirà ancora d' andromaca sua moglie, le quali la

2-6: intese come senza penitenzia / d' un suo parente l'alma era partita:

ma le sue doglienze eran figlie non d' animo molle, ma di cuor risentito

molle, ma di cuor risentito. d' annunzio, ii-324: il suono si fece

portar domande, doglienze o consigli. d' annunzio, iii-1-768: or sempre nascono rampogna

. / quando, cinico novo, entro d' un doglio / ho, divorando i

voi ch'acquisterà l'altro per opera d' arme, quello abbia ad essere el

, e mille cotai scherzi e giuochi d' amante, non men festoso che doglioso?

di lagrimarla io non fo posa. d' annunzio, iii-2-220: le madri si prostrano

apparire e sparire, ombra dogliosa / d' ifigenia, sotto gli archi lucenti /

caro, 2-4: dogliosa istoria / e d' amara e d'or ribil

: dogliosa istoria / e d'amara e d' or ribil rimembranza, /

., 3-8-5: cotanto ti sia doglioso d' essere lodato da laide persone, come

cielo si protende / l'ombra dogliosa d' un cipresso bruno. 3.

. caro, i-351: quasi infuriata d' intorno al lago aggirandosi, a guisa

vol. IV Pag.902 - Da DOGMATICA a DOGMATICO (9 risultati)

fede, ed in conseguenza non indegni d' essere anco da noi cattolici ammessi.

: l'ostia dovrebbe servire da cartella d' assicurazione su i negozi, e il domma

ergastolo o alla deportazione di borneo. d' annunzio, v-1-721: il mio sentimento

e quella religione è germoglio della religione d' àbramo; lo stesso stile, la stessa

il mio dogma, non è articolo d' amicizia, se non quando importa o a

e perniciosa e pervicace tenacia del principio d' autorità: la scolastica e la dogmatica in

agli ecclesiastici, ma ai veri dogmatici d' oggi. freud, per esempio,

ammette tanti modelli quante sono le opere d' arte e paragona l'opera d'arte

opere d'arte e paragona l'opera d' arte solo con se stessa. alvaro,

vol. IV Pag.903 - Da DOGMATISMO a DOLCE (14 risultati)

che, per mezzo di simboli a modo d' impresa, insegna cose filosofiche o morali

dove fra le altre cose (degne d' esser lette) si dice: conviene che

professa un'idea fondandosi su un principio d' autorità anziché su argomenti razionali, e

zioni 'contra i dogmatizzanti d' eresia. bocchelli, ii-443:

poi i poveri di lione ed altre sette d' eretici, nelle quali dogmatizzavano sino i

protestanti, agli scismatici, agli eretici d' ogni genere, mormoni, quacqueri, turchi

), più fiero del mastino. d' annunzio, ii-417: avendo giorno e notte

le quali dolarono maestri di salomone e d' iram. = lat. dólàre

nell'umido, sì che un cardine d' una porta scrivono aver germogliato.

, la dolatora. = voce d' area settentr., dal lat. tardo

/ e criasi di nobili metalli, / d' una generazione di cristalli: / per

194: si dee l'uomo guardare [d' estate] di cose salate, di

sassetti, 249: cocchi, o noci d' india, che... se

fa molto conto per essere pieni dentro d' un'acqua dolcissima e molto grata al gusto

vol. IV Pag.904 - Da DOLCE a DOLCE (26 risultati)

acre e molto penetrante). d' azeglio, 2-319: vedi di mandarmi un

. -ant. pesce dolce: d' acqua dolce. cornato, 91:

tu vi poni suso talvolta un poco d' assenzio? tasso, n-ii-346: questa dolcezza

alcuno, non avendo, né curandosi d' avere simili delicatezze, sì che nel loro

vólgar., x-416: la fonte, d' uno forame, non dà acqua dolce

delizioso, essendo irrigato da diversi rami d' acque purissime e dolci. -in

appresso ne sarà la sua bocca piena d' una pietra ardente. boccaccio, i-218

la quale potrà... italia d' ogn'intomo pascere con un dolcissimo pane della

bocca uscièno / più che mèl dolci d' eloquenza i fiumi. -ant.

petrarca, 90-2: erano i capei d' oro a l'aura sparsi / che 'n

sorride ancora alla fantasia del cuore. d' annunzio, i-395: commise / in

x-445: ma qual odo io più che d' umana voce / dolcissimo concento? menzini

notte pura, / il dolce suono d' una cornamusa. d'annunzio, i-468:

/ il dolce suono d'una cornamusa. d' annunzio, i-468: non così dolce

della fanciulla toscana che somiglia a cinguettio d' uccelletto. vittorini, 2-24: erano

quantunque fossero così ruvide e callose. d' annunzio, ii-834: in qualche acqua torpente

zefiro dolze spirava per sala / e d' alda i biondi capegli anellati / movea

biondi capegli anellati / movea a guisa d' una angelica ala. ariosto, 11-82:

5-29: scesono al piano e al paese d' india ch'era fruttifero e ubertoso e

ciel fa belle / le valli e'monti d' erbette e di fiori, / e

/ romba il mulino nella dolce sera. d' annunzio, iii-1-654: cavalcherete sotto la

sole è scomparso e c'è quella luce d' attesa che si riveli l'ignoto:

fiume, adorno / di vaghezze e d' odori, olezza e ride. / ei

ondeggiamenti / entro vapori di viola e d' oro. boine, ii-61: i dorsi

, ii-61: i dorsi lievi-argentati dei colli d' olivi sconfinavano, svanivano l'un dietro

, purg., 1-13: dolce color d' oriental zaffiro, / che s'accoglieva

vol. IV Pag.905 - Da DOLCE a DOLCE (11 risultati)

/ che la vita sparisce a guisa d' ombra, / e dolce è la

, / e dolce è la pietà d' altrui lamenti. redi, 16-vi-83: l'

or degli sguardi innamorati e schivi. d' annunzio, i-420: dolci istanti / indugiammo

godrò fra voi brevi momenti estremi / d' alcun privato dolce, infin ch'io tomi

altri miei miglior che mai / rime d' amore usar dolci e leggiadre. alberti,

nudo e nudo in roma, / d' un velo candidissimo adornando, / rendea nel

di dio candida figlia, / prima d' amor germana, e di natura / amabile

in pace riposi e m'addormenti. d' annunzio, iv-2-372: aspetta una creatura del

, dolce. -figur. d' annunzio, i-705: erba immortale, o

il piede preme, / io so d' un uomo che gittò nel mondo / un

-mitemente ilare; mansueto. d' annunzio, v-2-474: era...

vol. IV Pag.906 - Da DOLCE a DOLCE (7 risultati)

/ suo lieto, un detto d' alcun dolce asperso, /...

, ché gli domandiamo sue nuove. d' annunzio, iii-1-994: il mulo ha l'

tutte queste anfore erano dolci e allungate, d' un colore tra il bruno e il

marino, i-265: il pensier mio era d' istoriarla [la mia 'sampogna']

'sampogna'] tutta, ornandola di figure d' intaglio dolce o almeno all'acqua

e agli abitatori per cagione della abbondanza d' esse: onde elle si verrebbero a

moglie eleonora, era incoronato del regno d' inghilterra. bernardo, qualunque fosse la

vol. IV Pag.907 - Da DOLCE a DOLCEMENTE (10 risultati)

(a es. nella locuz. marinaio d' acqua dolce). collodi,

molte vittime, specie fra i liberali d' acqua dolce. -saper conoscere il

un istante / per vigilare la sorte d' un dolce pericolante. comisso, 12-9

più ricca e le galanterie più rare d' una savia mensa. 2.

spirito. le notti in cui soffriva d' insonnia, lo tormentava una cupa e nefasta

e nefasta voluttà di sentirsi vecchio e d' aver istillato, come una malattia,

furonvi, e violini e dolzemeli. d' annunzio, iv-2-890: alle pareti erano gli

firenzuola, 328: venere al suono d' un soave conserto dolcemente ballò. tasso

le notti si lamenta e piagne, / d' amorosi pensieri il cor ne 'ngombra.

fior della lingua, in non buona parte d' italia, e disiderosi pur di risonar

vol. IV Pag.908 - Da DOLCEPICCANTE a DOLCEZZA (2 risultati)

una carezza, come una preghiera. d' annunzio, iv-2-705: egli la fece

gli occhi scopre e i bei crin d' oro. d. bartoli, 21-247: