feudale e militare in giappone. d' annunzio, iv-1-44: egli pareva un daimio
crostacei mostruosi e poi ficcato ne'panni d' un tavoleggiante occidentale. = voce
vaggie e di daini e di lepri. d' annunzio, iv-2-1003: una frotta fulva
linati, 30-34: non un grido d' aquila, non un zampettio di daino si
o due colombe / o un nido d' uccelli tolto dalla cima d'un albero.
un nido d'uccelli tolto dalla cima d' un albero. moravia, xi-233:
(dalbèrgia melanoxylorì) fornisce il legno d' ebano africano; altre specie, vari
e l'abito erano sparsi di fiori d' autunno, ciclamini, dalie, crisantemi.
: predicò frate giordano questa medesima mattina d' allato... in santa maria maggiore
io mi volsi da lato con paura / d' essere abbandonato. testi fiorentini, 19
anco no 'l preme, / avea color d' uom tratto d'una tomba, /
, / avea color d'uom tratto d' una tomba, / quando una giovenetta ebbi
giù, con due forcelle, una d' odio di sé col timore santo di dio
di dio dallato, e l'altra d' amore, con la nutrice della vera umiltà
man diritta / abita questa stanza qua d' allato. l. salviati, ii-1-258:
dallato: da ogni parte. cielo d' alcamo, 97: macara se dolesseti,
ch'era traditore stato / allo re d' inghilterra, e per procaccio, /
confidenza. cavalca, ii-217: leggiamo d' uno che volle provare la moglie che
volle provare la moglie che si vantava d' essere buona secretaria e dissegli
. foscolo, vlii-192: una tabella d' uomini, donne, fanciulli decapitati,
pascoli, i-291: tutti i martiri d' italia, incatenati, affamati, bastonati
, ai muri dei camposanti; finiti d' angoscia nell'esilio, caduti gridando: «
giorno nei due prodittatori di garibaldi. d' annunzio, v-2-473: ma il decapitato
fiero spettacolo della decapitazione di federico duca d' austria. nievo, 287: soltanto
'in suffragio dell'anima sua. d' annunzio, iv-2-833: il consiglio, ordinando
eserciti degli stati greci). d' annunzio, v-2-287: sinceramente mi piaceva la
. il rappresentante mi ha assicurato che d' inverno non c'entra neppure il più piccolo
. del resto c'è il riscaldamento. d' estate puoi abbassare la capote, è
di voi; / ché mal l'averebbe d' altrui / chi se medesmo decede.
forma. gioberti, 1-iii-610: al dì d' oggi... la forza predominante
numero, ch'è l'assolutissima idea d' ogni perfezione. berardi, i-490:
angelico. il decenàrio è l'idea d' ogni perfezione. 3. disus
premi assegnati agli autori di opere e d' instituzioni utili. colletta, iv-83: tutti
nell'affidare l'esito di questa impresa d' amore, ormai decennale, al solo fatto
impresa, / andrà superbo al par d' ambo gli atridi. tommaseo, 3-iii-405:
altro popolo e divenne il più tassato d' europa. pasolini, 35: muti /
né piatosa, / se sente forse d' alcun tradimento, / che inmantanente non
e la conduceva meco pubblicamente a'teatri d' opera, di commedia o a quelle
miseria che subivano, senza mormorare. d' annunzio, v-3-102: come il cruscaio
una decente sala, con quattro stanze d' annesso. foscolo, xviii-213: quanto
37 (650): il primo pensiero d' agnese fu quello di preparare nella sua
che potesse, a quell'anima buona. d' azeglio, 1-267: messi i sacchi
, ché in ogni / donna, e d' ogni grado e stato, traendo quelle
stentando a trovare la forma decente. d' arzo, 1-45: provate a usare
penso a te, mi fa sdegno. d' annunzio, i-147: già l'alma
egli è decente e buono, / d' esaltar il signore, / e del sovran
vero del decente, e vivo / d' esempi lume / vedeano i figli ne la
gente che si truova in casa / d' esto passato marito, e lo stare /
, che alcune città colme di reliquie d' innumerabili martiri, che restano poco decentemente
dove in un discorso occorre materia propria d' altro genere che di quello che il
compresa entro l'influenza della grande città d' origine) di nuclei organici di popolazione
commerciali, ecc.). d' amico, ii-12: la vita artistica e
ciascun maggior che vene / mangia pan d' oro e lor dà piombo a bere
mi pare assai stravagante. voi meritate d' essere trattata con maggior decenza, e
nel suo manto sopportò con la decenza d' ifigenia i colpi dell'europa. verga
, alla dignità ': il verbo era d' uso impersonale (decet, decebat,
stabilire; decretare. cecco d' ascoli, 2662: prego che intendi lo
o i romani devono tenere l'imperio d' italia. buti, 3-195: è
, 12-17: eran questi una man d' ambasciatori / di modana mandati ad invitarlo,
quella corte / esclusi da ogni onor d' infima sorte. = voce dotta,
tante grande disputa- zioni in tante centinaia d' anni di tanti santi dottori sopra a
finito il mangiare, aveva uno giudice d' appellagione, uomo singula- rissimo, che
fatto me inducono a decidere la questione d' un tale accidente. ariosto, 26-133
cessar fin che decisa / col re d' algier non l'abbia del cavallo. girardi
una corbelleria basta a decidere dello stato d' un uomo per tutta la vita.
pieni di allegria, nella stessa aspettazione d' una sentenza che decida della loro vita
7-124: a volte, la convalescenza d' una malattia ha deciso di una vocazione
sarpi, vi-5-131: il papa decise d' agire, avendo in considerazione che quanto
le nozze, avrebbe accettato una proposta d' imprese ferroviarie, nel lontanissimo siam. govoni
ragionare qual sia maggior assurdità, quella d' immaginarsi che gli scrittori approvati abbiano esaurito
o quella di obbligar tutti gl'individui d' una nazione a lasciar abortire le loro idee
le loro idee, piuttosto che servirsi d' un termine non registrato nelle tavole della
, orso, ecc. e decideranno d' ogni cosa assolutamente. cesarotti, i-399:
ad entrare, i gestori delle sale d' ogni specie avevano anche il più possibile largheggiato
specie avevano anche il più possibile largheggiato d' inviti e ornamenti sussidiari. comisso, 15-47
cesarotti, ii-455: credo l'originalità d' alfieri più nociva che utile a chi
umiliato di molto ed anche un po'afflitto d' averla letta. carducci, iii-9-341:
malferma. pascoli, i-141: meglio d' ogni altro « al mondo » aveva decifrate
decifrare i caratteri malsicuri della madre. d' annunzio, v-1-427: le difficoltà del decifrare
l'altra, assai più giovane, era d' un pallore estremo, intenta a leggere
di bello e di santo nel cuore d' una buona creatura. forse non gli
l'espressione del volto, lo stato d' animo, ecc.; comprendere il
, non altrimenti che se diciferasse misteri d' impenetrabile profondità, il fa rendere,
5-443: invece di decifrare i pensieri d' una mente, sembra di assistere al
mente, sembra di assistere al divincolarsi d' un mondo geologico in formazione. c.
/ tu ne sai quanto e più d' un uomo: ah, meglio / deciferar
e dismessi. alvaro, 14-57: canzone d' autunno, « ora ci faremo i
per tutti questi miei studi. d' annunzio, v-3-126: il deciferatóre di la
« decima » che fu detta « d' èrcole » appresso i greci, ovvero
sparsa già la voce che i giacobini d' ombrosa volevano proclamare l'annessione alla « grande
decima di sangue, di tormenti, d' esilii, di sconforti morali supremi all'
manzoni, 1103: soppresse le decime d' ogni genere, colla riserva di provvedere
ancora ordinò il detto papa il passaggio d' oltremare, ed egli prese la croce ed
eziandio con nome di dono o d' imprestito. dovila, 281: l'ordine
figliuoli di levi diedi tutte le decime d' israel in possessione, per lo ministerio che
: ed abram gli diede la decima d' ogni cosa. e 'l re di sodoma
alla morea e da tutte le province d' albania, le quali decime si distribuiscono
sembrano dissigillarsi piano piano con un sorriso d' anima beata. 4. sciogliersi
è sempre più affettuosa, più gentile d' una dissigillata. -per estens.
cose inique da'pessimi si veggiono, d' odio de'colpevoli ardendo, reddirono al
in sé e non sa di avere. d' annunzio, v-3-73: nelle biografie come
dissomigliante al comune degli scrittori non originali d' italia? dissimiglianteménte, avv. ant
l'imprudenza, non dissimigliantemente dal nome d' 'aphrodite ', 'aphrosyne 'vien
, ii-176: conciossiacosaché dissimiglianza sia cagione d' odio, come la simiglianza è cagione
odio, come la simiglianza è cagione d' amore, segno è che sono amici di
lasciato credere agli altri ch'io creda d' esser congiunto al heine? altro che
è, che la prima è capace d' assai più chiara e più comune evidenza
legno o di metallo, rimasa per memoria d' alcuno valente uomo, si dissomiglia ne
dissimigliare più letterario. i dizionari (d' alberti, tramater, tommaseo) registrano i
nati sotto un cielo e con ordine d' una equale disciplina e costume educati e instrutti
. guidi, xxx-5-324: dolce forza d' amor, che 'l tutto movi / e
, o bacco? che son fratelli nati d' una madre amore, ermafrodito e priapo
perché s'io vorrò magnificare l'utilità d' un paese, mostrerò quanto sia dissimile da
i-648: dissimulava, sotto l'aspetto d' una indolenza invincibile, l'attività prodigiosa ma
invincibile, l'attività prodigiosa ma intermittente d' uno spirito che conflagrava a sbalzi, e
/ dissimular, fargli querela ancora / d' un'offesa che mai creder non puote
. savinio, 143: noi persone d' età e d'esperienza, noi conosciamo bene
143: noi persone d'età e d' esperienza, noi conosciamo bene l'arte
quegli dimenticherebbe o dissimulerebbe più cose. d' annunzio, iii-1-667: ma / sei
difetti, che del resto è pericolo d' ora innanzi e colpa il dissimulare.
io, di tutte le carità cittadine? d' annunzio, v-2-710: per sollevare una
da base, uno straccio di tessuto d' oro m'è buono a dissimulare il cubo
sono preparati vari supplizi contra quelli che d' altro non sono colpevoli se non d'
d'altro non sono colpevoli se non d' aver manifestato al mondo li vizi della corte
tessuta, non pur di vocaboli o d' usi metaforici ec. di parole,
petrarca, ma di frasi intere e d' interi emistichi di questi poeti, dall'autore
tu ritogli a volo me dalla turba che d' ossequio avaro (interessato) pasce gli
villani, 1-20: con molti stormenti d' ogni ragione, sforzando la dissimulata festa,
e senz'arte; ascoltano e tacciono. d' annunzio, v-3-247: un giorno ch'
sentimenti, non mostrò fare gran caso d' un suggerimento che tanto gli diede per
il secondo d' onorare e reverire i cherici, il terzo
. bisticci, 3-69: era uomo d' anni quaranta, grande di persona, magro
la quale però sentiva un rimorso segreto d' una tale dissimulazione, con un tal
registrano anche dissipabilità, senza documentazione [d' alberti [s. v.]:
partic.: straripamento (di corsi d' acqua, di mari).
a l'uso gentil profani onori / prestò d' averno ai tenebrosi numi, / e
averno ai tenebrosi numi, / e d' empio aitar in mal accesi ardori /
, / dissipava qua e là turbe d' imbelli. d'azeglio, 4-ii-5: spargendosi
qua e là turbe d'imbelli. d' azeglio, 4-ii-5: spargendosi in piccole
la città e per il regno. d' annunzio, v-1-958: per la prima volta
di cristallo, o una guastada piena d' acqua, faccia lo stesso effetto d'accender
d'acqua, faccia lo stesso effetto d' accender l'esca. al che rispondesi
cattaneo, iii-1-106: tutto quello sforzo d' armi fu dissipato. 5.
del testo e quella delle note. d' annunzio, v-1-21: beati quelli che,
aveva passati i suoi giorni. d' annunzio, v-3-644: or rente figura prodursene
. cattaneo, iii-4-114: colla promessa d' una guerra vendicatrice dell'italia, aveva
doveva essere quell'italia dove un uomo d' ingegno abusava l'operosità sua e il
. niccolini, 1-5-12: a sé d' intorno / dissiparsi le schiere. -andare
salvo qualche scontro con masnadieri nei boschi d' alessandria, avea poca faccenda, sfogava
nativa in dissipatezze e in galanterie. d' annunzio, iv-2- 966: ridotti
hae abbandonato me, che sono fonte d' acqua viva; e hannosi cavato e fatte
la voce rintuzzata dalla repulsa de'sassi d' un luogo concavo, non però dissipata
l'intelletto, è madre e conservatrice d' illusioni, e la sventura dissipatrice degli inganni
di quelli, dove esse discipatrici desiderano d' essere. caro, 5-53: come sarebbe
avente lo scopo di ricevere un corso d' acqua per dissiparne l'energia cinetica (
somma contenevano: ch'egli avea più d' una volta impedita la dissipazion del concilio
perdita o consumazione insensibile delle parti minute d' un corpo; e più propriamente lo
da dissipare. si noti che il d' alberti e il tommaseo sotto la voce
. dissociale (nel 1603, ma d' uso specifico a partire dal 1835).
, più che di solida stima, d' amore fortissimo e devoto per il marito
la di lui metallica sostanza, perché d' un sulfureo sale partecipa, come l'oro
; ma, al figur., d' uso frequente con il sec. xviii)
. io dissociate (nel 1611, ma d' uso tecnico dal 1866).
il territorio mantovano rimase dissociato sulla via d' aqua dalle altre provincie per effetto delle
provincie per effetto delle dogane modenesi. d' annunzio, v-2-883: quando mi ritrovo
cominciato a assaggiare pur troppo i frutti d' un sapere monco, leggiero, arido
): coltivava, anzi dissodava l'orticello d' agnese, trasandato affatto nell'assenza di
che non furono ancor dissodati dagli scrittori d' italia collo strumento naturale della loro lingua
dalla terra dissodata, dalle vigne cariche d' uva e dalle acacie sorgevano festose schiere
dissodatore di poco fa, si propone d' avvelenare due galantuomini che gli dànno noia
a rosseggiare nello sfondo azzurrastro dei monti d' oliena. = deriv. da
: accidia è un fastidio, è tedio d' animo; le specie di questo vizio
restare fra noi: perché nella vita d' oggi non avresti saputo trovare il tuo
oimè, quanto mal conoscete le leggi d' amore! certo elle non sono così dissolubili
perciò forano di lor natura dissolubili) ma d' una sostanza corporea d'incomposta simplicità.
dissolubili) ma d'una sostanza corporea d' incomposta simplicità. s. borghini,
scompostamente. cavalca, ii-163: leggiamo d' un santo padre, che vedendo ridere
agevolmente, a guisa di peste o d' altro male contagioso, alle parti sincere
fino alla mezza oncia dissoluti in sei once d' acqua comune, 0 di brodo.
sedobrol, dissoluti ognuno in una tazza d' acqua tiepida, un paio di volte
serio e santo, a cui non fa d' uopo d'un abito sfoggiato, ben
santo, a cui non fa d'uopo d' un abito sfoggiato, ben acconcio,
, dissoluti, e paterini, e d' ogni setta scacciati. dovila, 164
ogni occasione era facilmente per riunirsi. d' annunzio, v-1-867: impotente contro la
da re musico coro; / ma ben d' animi molli e dissoluti, / da
'l nostro cortegian non debba far profession d' esser gran mangiatore, né bevitore,
sino ripieni di tanta lascivia e dissoluti essempli d' amore. garzoni, 1-412: canto
. vico, 277: per assolverlo d' un'oscitanza sì dissoluta, è necessaria
pura, più gentile, più forte, d' un sapere incompiuto, orgoglioso, dissolutore
composizione, hai da intendere altrettanti gradi d' odio, che son cagioni de la lor
cibo per via di lesso, né d' arrosto, ma per via di dissoluzione
debolezza organica e di dissoluzione cancrenosa. d' annunzio, v-2-628: giorni indicibili di potenza
potenza e di miseria, al capezzale d' una creatura malata dal più feroce male
la sua carne di granitura perfetta, d' uno splendore pallido che vinceva il riflesso
tutte le gabelle di roma, pensando d' aver a far un gran beneficio al genere
progrediscono più, e la assoluta tranquillità d' ogni ente mortale comincia col silenzio,
spaventosa dissoluzione la società dei cristiani. d' annunzio, iii-1-370: non v'è dunque
ch'è principio ed è la misura d' ogni reverenza. cavalca, 9-310: è
iv-31: i congiurati cercando occasione d' appiccarsi, usarono palesemente voci lascive,
usarono palesemente voci lascive, e fingendo d' esser ebbri, vennero a dissoluzione estrema
i conviti de'persi, le crapule d' epicuro, le cene di cleopatra, l'
molti insieme, s'avrebbe in conto d' una publica dissoluzione. -rilassatezza,
: accidia è un fastidio, è tedio d' animo; le specie di questo vizio
quanto più vi può ogni persona staccata. d' annunzio, iv-2-454: simile a una
, ii-449: un esempio così luminoso d' amor filiale in questa brutale dissoluzione di
e le occasioni che porgerebbe ai potentati d' europa di discordare tra sé, d'accordarsi
potentati d'europa di discordare tra sé, d' accordarsi contro l'italia e la francia
loro dissoluzione..., avea deliberato d' andare più innanzi. paruta, 415
se stessi bastanti a dare senza aiuto d' altri giusto contrappeso alle forze turchesche.
, 3-72: chiamasi dissoluzione quella divisione d' un corpo in parti minutissime, natanti
: quando questo aceto è ancora impregnato d' olio vegetale serve vantaggiosamente per la dissoluzione
si decompone si fa traversare in un vaso d' acqua, la quale mette in dissoluzione
la quale mette in dissoluzione un po'd' acido sebacico. tommaseo [s.
s'immischia con quelle de'pozzi. d' annunzio, iv-2-636: una immensa pioggia favillante
avvolgeva tutte le cose nel suo tremolio d' oro. deledda, iv-543: immobile
venire in dissoluzione per le grandi ricchezze d' asia ch'egli acquistòe. leopardi, 888
qualunque liquido atto ad operare la dissoluzione d' un corpo solido. 3. figur
è carlo marx, tedesco, uomo d' ingegno acuto ma, come quello di
una banda il mio orecchio possedeva fin d' allora una terribile virtù morbosa, dissolvente
. cicognani, 9-122: il bisogno d' un altro piacere, oltre che d'
d'un altro piacere, oltre che d' uccidere: d'una voluttà dissolvente, lasciva
piacere, oltre che d'uccidere: d' una voluttà dissolvente, lasciva. piovene,
al dissolvente della sua * critica '. d' azeglio, 1-305: se se ne
, che taluni usano, può sapere d' esotico: quantunque anco l'italia abbia
a ricciolo, nevosi e teneri come d' un papero infante, persistevano ad alto
parere anelli in dissolvenza, del fumo d' una sigaretta. montale, 3-243:
alle spogliate piante, / poi che d' attena s'eran dipartute / le greche navi
e l'eroismo. bartolini, 17-192: d' un immenso urto si dissolverà tutta la
superbo orgoglio, / simile a tela d' infelice aracne, / che ne la sua
nelle oscurità torbide dell'anima, come d' un cadavere che si dissolva...
dissolversi, senza diffondere una minima stilla. d' annunzio, iv-2-168: nel cielo ora
che potessino interromperla operò che il duca d' albania dissolvesse, dai cavalli e fanti
e vera dissolve e disnoda ogni vincolo d' amore. guicciardini, i-289: si
si potesse dissolvere il matrimonio per causa d' eresia. -intr. con la
], 30-1: cercavano i giudei d' ucciderlo, perché non solamente dissolveva il
4-288: questa eguaglianza è senza unità d' idee comuni e definite, perché la
pallavicino, 1-114: non richiedersi alla certezza d' una sentenza che tutte le opposizioni contra
declinante in teologia, quel volterianismo inverniciato d' acqua benedetta, tutto si dissolveva innanzi
completa forse, ma rimasta cadàvere. d' annunzio, iii- 2-203: gli parla
e con ogni memoria di pompa e d' allegrezza. moniglia, 1-1-16: il
di camminare, parèa di volare. d' annunzio, i-331: tutte di nostra vita
sì come colui ch'alle maravigliose forze d' amore non può far resistenza, non contrasto
7-84: vote / son le stanze d' olimpo, e cieco il tuono / per
, che mi dissolve i nervi. d' annunzio, iii-2-1110: la madre si smarrisce
la morte presente. inmantenente le membra d' enea si dissolvono per paura. bibbia
inrigiditi e di sudor gli ha sparsi. d' annunzio, iv2- 52: in quella
popolo che, fatto superiore ai mezzi intelletti d' una classe che dovrebbe guidare e dissolve
questa macchina preparata contro di lui. d' annunzio, v-3-25: allora si intrapresero corsi
bagnato non si dissolve in fango. d' annunzio, v-2-37: la realtà mi
si spegnerà; se egli è l'armonia d' aristosseno, si dissolverà. galileo
si genera il mondo moderno. d' annunzio, iii-1-17: ed egli la rivedrà
onofri, 11-56: gli squilli d' epopea dei miei contatti / coi
primordiali archètipi viventi / decidono il dissolversi d' an tiche / presenze,
-turbarsi (l'atmosfera). cecco d' ascoli, 63: l'aere per tempesta
: lunghe e rigorose diete più che d' anacoreti nell'eremo, per dissolvere e
dissolva a guisa di scopa dislegata o d' altro fascio. de sanctis, lett.
di oftalmia] si fa di dissolvimento d' umori discorrenti dal capo agli occhi.
alterazione organica; decomposizione, putrefazione. d' annunzio, v-3-279: tanto dunque una carne
al crocefisso supplicarono, empi, / d' essere abietti. d'annunzio, iii-1-1052:
empi, / d'essere abietti. d' annunzio, iii-1-1052: lo sfacelo fu
-disfatta, rotta; sbandamento. d' annunzio, v-3-651: il tradimento e il
. pascoli, i-705: un'opera d' arte buona e bella, ha nella sua
fatica corporale, dissolvitrice de'nervi e d' ogni membro. d'annunzio, iv-2-465:
de'nervi e d'ogni membro. d' annunzio, iv-2-465: chi ti sottrarrà
lasciarsi andare, con l'impressione dissolvitrice d' aver sbagliato ogni cosa, di non
di immediata e dolce, più forte d' ogni stanchezza, dissol-6. figur. discordante
discordante, contrastante, diverso, vitrice d' ogni immediata pena. ci impegnavamo a fondo
lamentevol voci si sentiva un doloroso romore d' una dissonante armonia resultante da varie voci
una dissonante armonia resultante da varie voci d' uomini e donne. ammirato, 1-320:
musica. marino, 7-io: chi d' eburnea testudine eloquente / batter leggiadra man
la lingua italiana studiata da tanti scrittorelli d' oggidì,... ancorché sia piena
le cose dissonanti insieme / rendan concento d' armonia divina, / e inalzino le
150: le lingue vive e morte d' europa,... per quanto
, quanto nella formale ossia nel modo d' infletterne e combinarne le derivazioni. de
fecer sentire con una salva di grida, d' urli, di corna, e di
e di que'lor tamburi, sinfonia d' orribile dissonanza. monti, i-264:
, la fina, la dolcissima sinfonia d' idillio che la natura pe'suoi innumeri pispigli
non era turbata da dissonanza alcuna. d' annunzio, v-3-271: da ogni più
nel novero delle * disonanze '. d' annunzio, v-2-913: per la prima
aiutata, ella [lingua] s'è d' ogni spina liberata, d'ogni macchia
] s'è d'ogni spina liberata, d' ogni macchia lavata, d'ogni bruttezza
liberata, d'ogni macchia lavata, d' ogni bruttezza mondata; e sbandita del
pensare che uomini di tanto senno e d' avvedimento così profondo, quali furono dante
;... fino in una dissonanza d' accento tra'fraterni dialetti cercavano la barriera
il medesimo demetrio, con l'esempio d' omero. tommaseo, 3-iii-236: provatomici in
., 230: una melodia uguale, d' una gioia mescolata di tenerezza e pura
una gioia mescolata di tenerezza e pura d' ogni dissonanza, si effonde in versi
effonde in versi facili e semplici. d' annunzio, v-2-227: così, nella
, che si odono fra tanti milioni d' uomini, pur uno è il concetto della
alle città è il paesaggio più rotondeggiante d' italia, tutto dolcezza, senza la
gilio, l-n-19: che convenienza sarà quella d' un pittore se facene, contra il
, come punto entra in loro sprone d' onore, si disonnano, ed altre
, 4-5 (423): i fratelli d' isabetta uccidon l'amante di lei;
. sarpi, ii-192: diede materia d' indignazione che martino bucero e paulo fagio
3- 26: da questa villa d' adriano furono pur dissotterrate, quando che
come una abbondevole e conservata supellet- tile d' una casa antica, che si sia disotterrata
mai / qual si sia più forbita / d' agro proccu- rator lingua arzentina. de
. « barbara e antonio non vanno d' accordo *. « guarda cosa vai a
dissotterrato, tremando gittava fuore alcune gocciole d' un sudore freddo com'un ghiaccio. grazzini
appena disotterrati che aspettano un solo buffo d' aria per cader in polvere. comisso,
l'anno 1727, facea vedere il busto d' uomo barbato, colle lettere * aufret
, come opere favorite de're francesi. d' annunzio, i-280: pare una selva
ingegno dei latini, disotterrati dalle rovine d' italia. carducci, iii-24-383: ogni
conquasso, e recata quasi a solitudine d' eremo; il tempio arso e atterrato
lavorare di falegname: la prima libreria d' estate, a due palchetti soli, me
palchetti soli, me la fece lui d' un abete dissotterrato dalle sue mani.
ch'essa cercava amorevolmente di dissuadere. d' arzo, 36: la giovane
della persona sulla cui volontà si cerca d' intervenire). livio volgar.,
/ di gracili arbusti sul ciglio / d' insidiosi bisbigli. = voce dotta,
notte che soprastava, e le dissuasioni d' alcuni cittadini. sarpi, i-
, e che gli allegarono la condizione d' incredibile scompiglio e d'inservibile confusione a
allegarono la condizione d'incredibile scompiglio e d' inservibile confusione a cui erano ridotti gli archivi
. = voce registr. già nel d' alberti e nel tramater. dissuasòrio,
. garzoni, 1-241: e diverse specie d' epistole, distinguendole in commendatizie,.
seppe dire e fare narrando la debilità d' asia e le genti di quello regno dissuete
che egli ingannò più facilmente trenta migliara d' ateniesi che un uomo solo di lacedemonia.
un coro di voci bianche lontanissimo. d' annunzio, iv- 1-763: il proposito
lucca, e che dà l'immagine d' un costume dissueto, tra la regalità
un costume dissueto, tra la regalità d' un'antica porpora e la veste dell'infanzia
gioventù di quel corpo disfarsi a vista d' occhio, videro quel corpo aggrinzirsi,
; quelle seggiole che simboleggiano la forza d' inerzia; quelle finestre che invidiano l'aria
ginose, la qual vi fa afa d' ogni intorno, dissuga l'anima e
un'istoria grandemente considerabile... d' un pittore per nome apaturio, di
di certi pittori ha stabilita loro. d' annunzio, v-1-599: anche una volta il
merito o no. e proverai la letizia d' una sorgente d'amore inesausta che sgorga
. e proverai la letizia d'una sorgente d' amore inesausta che sgorga dentro di te
disuggellate dal compare mio tommaso. f. d' ambra, 45: sia la soprascritta
croce, iii-10-78: la credenza (stato d' animo di soddisfazione e di calma)
per me fia questo! che immagine d' orrore m'infonde nell'anima la vostra
essi intieramente disfatti e sen fuggirono. d' azeglio, 4-i-469: in questi stessi
che di man di licàone guarnito / avea d' avorio il fodro, e l'else
avorio il fodro, e l'else d' oro, / distaccossi dal fianco e lui
ii-10-157: se m'accorgerò in viaggio d' aver de'raggi, sta certa che me
oceano... per la possente virtù d' una palla di cannone. pindemonte,
; / seguirà meco ad invecchiar. d' azeglio, 2-323: ieri il chirurgo mi
una buona nuova; che il pezzo d' osso si muoveva. è dunque in
canaletto, in mezzo ai pioppi. d' annunzio, iii-1-1177: sentii d'un
. d'annunzio, iii-1-1177: sentii d' un tratto il giorno distaccarsi e cadere come
nero nel paesaggio / distacca / un grappolo d' uva. -intr. con la
/ s'io v'adoprassi l'ugne d' una gatta. manzoni, pr. sp
inevitabilmente dalle cose e dagli uomini. d' annunzio, iv-2-83: lentamente, quasi
agramente lo riprendono [il mai] d' esser stato fedele al suo venerando codice;
, xxiii-182: abbiamo distaccato il duca d' aremberg con diciottomila uomini, che si
includervi il ruolo nominativo e gli effetti d' ogni individuo de'residui de'tre depositi
forza di non distaccargli mai l'occhio d' addosso [al giocolatore] né per
. cecchi, 9-144: guai allo stile d' un'opera, se nell'opera si
tre statue di dorme, a color d' oro, sedute, con più inscrizioni avanti
se non che mi piace; difetti d' arte non veggo perché non so né
1-iv-104: il rimanente de'due spazi d' oriente ed occidente, che non è ingombrato
, 2-807: ripete, sola, fattasi d' un tratto distaccata e lontana, accompagnandosi
quella familiarità di chi accudisce alla vita d' una persona e ne divide il peso;
, ii-22: si trovava nello stato d' animo distaccato e superiore del professore che
la sinfonia non altrimenti viene riputata al dì d' oggi come ima cosa distaccata in tutto
, con che si abbiano a riempire d' avanzo e ad intronare gli orecchi dell'udienza
ojetti, i-32: l'infermità [di d' annunzio) è nota: distacco parziale
distacco dal mio bellissimo cavallo andaluso. d' azeglio, 2-172: le cose che mi
non si è accorta, credo, d' aver a morire. e così il distacco
senza fine, / e fu il distacco d' altri tempi, quando / le amate
. alvaro, 11-231: questo distacco d' una settimana gli era particolarmente penoso,
, la separazione, il silenzio? d' annunzio, iii-1-1123: il mio destino è
degli anni, per quanto imo cerchi d' essere attento, si apre un distacco tra
dalle cose, dalla realtà; sentimento d' indifferenza, d'imperturbabilità (che può
dalla realtà; sentimento d'indifferenza, d' imperturbabilità (che può denotare equanimità,
... senza che ne'passaggi d' una voce all'altra vi sia distacco
= deverb. da distaccare: registrato dal d' alberti [s. v.],
bot. che porta due spighe. d' alberti, 323: 'distàchio', si dà
lontana (rispetto a un convenzionale punto d' origine): la porzione di un organo
intra due cibi distanti e moventi / d' un modo, prima si morria di
, alla città distanti / un tirar d' arco, s'erano alloggiati. g.
vicino o non distante al resegone. d' annunzio, iii-1-328: ora partono [
par., 21-107: tra due liti d' italia surgon sassi, / e non
distante quasi di tre secoli dal patriarca d' assisi, cita e recita quei canti.
, cita e recita quei canti. d' annunzio, v-1-7: è questo un ritorno
dalla sua umile condizione, senza sapere d' essere amata, senza speranza: tutto
baldini, 4-52: quel fatto poi d' esser così morette... mi
popolo, lungo tempo ignorano i bisogni d' esso, rare volte li vogliono ascoltare
ascoltare e sempre tardi vi provvedono. d' annunzio, iii-2-1076: non ti sembra
distanza che la porta si aprisse. d' annunzio, v-1-383: o fantasia,
, quantunque scoccato da robusto arderò. d' annunzio, i-49: ecco da l'incognite
, i-100: vi ha due sorta d' intervalli e di distanze fra i soldati,
tempo dell'apertura degli stami, e d' aveme lasciate alcune di distanza in distanza.
aveme lasciate alcune di distanza in distanza. d' annunzio, v-1-312: la manovra è
di ragione, si lascia un posto d' ignoranza ed un campo d'arbitrio a
lascia un posto d'ignoranza ed un campo d' arbitrio a tutti coloro che prevalersi vogliono
essi non avrebbero dato consalvo vii alla figlia d' un semplice barone contadino, se costei
ha dato da sudare a infinita turba d' uomini in questa materia esperti da dovero
vita. garzoni, 1-624: per intendersi d' orologi bisogna sapere gli angoli orarii,
i-20: vi è non so qual novità d' immaginare e di disporre, che da
, cioè un dato stile di successione d' un suono all'altro, il quale diversifica
l'altezza di sicurezza e il raggio d' azione delle schegge dei proiettili al momento
politici sono di persona che guarda gli eventi d' oggi a distanza. -con
niega / all'agente la forza / d' operare in distanza. filicaia, 2-1-217:
giusti, iv-70: in questi tempi d' amnistie tutti bisogna fare la pace,
l'orizzonte più uggioso delle grigie nubi d' inverno. moravia, vii-79: dànno del
da troia. pindemonte, 13-297: sin d' ilio ai campi, che dal
narrar, molto distanno, / d' itaca giunge, o forestiero, il nome
distava dal mare quanto l'altezza d' una delle mistiche statue. sinisgalli, 9-104
atèyot; * dimora '). il d' alberti [s. v.]
registra distego (distègo), come termine d' architettura: « edificio di due travate
: con detta acqua distempera buona quantità d' acqua di tartaro, e con quella acqua
. tasso, 14-67: sopiti ardori / d' occhi nascosi distempràr quel gelo / che
distempre / dal proprio obiecto in forma d' uom che muora. tansillo, 123:
ghiaccio e si disfoga in foco. d' annunzio, iii-2-40: ella si protende verso
per non distemprar l'udito al suono d' una voce discordata e al nome d'un
suono d'una voce discordata e al nome d' un uomo contr'a se medesimo disumanato
mattiuolo distemperata in 6 once dell'acque. d' annunzio, iv-2-491: il sapore d'
d'annunzio, iv-2-491: il sapore d' un latte in cui fosse distemperato un
. -anche al figur. cecco d' ascoli, 3463: luna per naturale sua
volgar., i-70: amor distemperato d' avere, e non di ritenere, si
. bartoli, 9-29-1-95: a guisa d' un sonatore, a cui si mettesse in
con irregolare stimolo la distemperanza degli umori. d' annunzio, iv-2-607: il suo spirito
, pur gli rimaneva una strana lucidità d' indagine esteriore, quasi una separata facoltà
stiacciate rotonde e grosse quanto la costola d' un coltello. panciatichi, 318:
. la vescica del fiele lunga più d' un braccio, i nervi ottici,
figuratevi la piccolissima falce di venere inghirlandata d' una chioma che se le sparga e
febo non torce e non distende / d' intom a questo globo freddo e molle
sotto alle tendine, m'afferra il collo d' un piede e tira. -rivolgere
cantato con tutto effetto sopra alla casa d' israel, ecco io distenderò la mia mano
! è la messa, questa, d' un buon vecchio lavoratore. c. e
di fiori aperti: e gli coperse d' oro, e distese l'oro sopra i
la fiumana, allato a una fonte d' acqua chiara e bella. ammirato, 1-209
per tutto. ariosto, 11-35: d' oscura valle umida ascende / nube di pioggia
e vie più degna di loda e d' ammirazione l'aver disteso e accresciuto i confini
e veramente conosca quanta sia la grandezza d' una moltitudine finita d'anni e di secoli
sia la grandezza d'una moltitudine finita d' anni e di secoli ammassati. algarotti
per l'orizzonte, arancine e porpuree. d' annunzio, i-461: su l'argine
, ma per suono è noto / d' un ruscelletto. maestro alberto, 1-50
forse non molto più si sarebbe la novella d' emilia distesa, che la compassione avuta
ed ho disteso minutissimamente l'allegoria non d' una parte ma di tutto il poema.
si serviva per segretario, nell'occasioni d' importanza. giusti, 2-175: ma
sopra una analisi, che avrebbe bisogno d' esser troppo sottilmente distesa e ragionata: ma
distende, /... / e d' un colpo crudel l'elmo gli offende
arrivai con la fronte alle fresche onde d' una fontana; e distendendomivi dentro la mano
, e mi distendo / al piè d' un elee o sulla molle erbetta.
stamani mi sono disteso / in un'urna d' acqua / e come una reliquia /
forte, mi sono distesa a fargli aiuto d' una bestia perché possa portare del concime
con altro generai nome che sotto quello d' italia furon appellate. ma questa ebbe
sm. miner. cianite. d' alberti, 323: 'distèno'(distèno)
), pietra dura, che trovasi d' ordinario sotto forma di prismi compressi,
animo di modo le potenze o facoltà d' esse tornino al loro officio, non
- anche rifl. rinaldo d' aquino, ii-158: vostr'amor che m'
l'impaziente disagio, scintosi con le fibbie d' oro il corno di argento, nelle
4. ritenere, credere. cecco d' ascoli, 1493: or, sia l'
civili, religiosi e militari ricevettero comandamento d' inviare all'assemblea i nomi, cognomi
distensione), gli sarà a rimedio d' una donnola minutamente tagliuzzata la pelle.
ebbe di spirito, di vigore e d' intendimento tutto alla disterminazione del gentilesmo.
splendido sotto il sole, tutto superbo d' illuminare a porpora e oro una distesa di
1-888: nell'orto vedo i suoi solchetti d' agli, e di fave, di
, di lenticchie, i bei quadri d' indivia, i bei folti lupini,
dune, all'uscita, è una distesa d' automobili: quelle degli operai, che
distesa, da quelle che son disopra d' essa. e così fu. ed iddio
2-81: scoprirono in lontananza un esercito d' indiani così numeroso e che tanta distesa
e tutto insieme, perché dovendone in più d' un luogo toccare, serva questa distesa
vico, 549: a tal difficultà d' orazio aggiugniamo in più ampia distesa quest'
è stato il fine nostro cercar gloria d' eloquenzia nella distesa, o di grande acutezza
fretta, senza mai fermarsi. cielo d' alcamo, 38: ersera ci passasti vu
288: io non mi sento per ora d' andar toccando o numerando in breve,
alla distesa col corno da sonar suono d' allegrezza, e voi udirete il suon
spintoni frequenti che si distribuivano i ballerini. d' annunzio, iv-2-232: un gran silenzio
difficile a cavalcare, che chi disegna d' andare distesamente a trovargli, e non
andare distesamente a trovargli, e non d' accostarsi loro di passo in passo con le
e con l'ale distese cominciò ad andare d' intorno a questo pane e gracidava.
che questa / ornai distesa notte. d' annunzio, iv-2-660: cessava allora il
. simintendi, 1-109: lo figliuolo d' agenore si trasse uno poco addietro, e
che distesi / allo sguardo sul fianco d' un declivo / si parano di gale e
sole. pavese, 94: ci sono d' estate / pomeriggi che fino le piazze
dagli alti monti a lumeggiar sui campi d' oro il grano ancora in piedi o già
, v-9: fra gli strabocchevoli balzi surgeva d' alberi, di querce, di cerri
, di querce, di cerri e d' abeti uno folto bosco e disteso infino
dal nostro mare sino all'oceano glaciale. d' annunzio, i-23: da le vette
fu alzato un sontuosissimo baldacchino di broccato d' oro scuro, con ricamo attorno, sotto
ricchissimo, con ricamo attorno di larghezza d' un braccio. 9. prolungato
: che andiamo ai pirenei io son d' avviso, / e caliam 'nuna valle assai
/ e più e più si mostrano d' attorno / per troppa luce, le
hanno contrafatto,... nel suggetto d' alcun poemetto favoloso già da me disteso
semplicemente una copia distesa di tali atti. d' annunzio, v-1-1125: questo documento,
senza avvocato, vibio prese a trattare d' un peccato per volta, halli,
, e chi il destino / piangea d' entel, c'avea se stesso offeso.
secondo le varie alture dove si torce per d' intorno all'africa. stuparich, 3-60
, sonetti e ballate assai, e d' amore e morali. dolce, 2-225:
introdur dunque a primo slancio la circolazione d' una carta qualunque siasi,...
, come l'ultimo greco nei distici pieni d' argentei brividi voluttuosi di paolo silenziario.
o * distico 'è una sorte d' orzo di grandezza notabile, a tal che
, all'erema i falda io sedea d' un tacito castel. 2.
umanità di iesu di una certa distillanzia, d' un licore limpidissimo come acqua, ridondante
e di lambecchi e di pentolini e d' ampolle e d'alberelli e di bossoli
lambecchi e di pentolini e d'ampolle e d' alberelli e di bossoli. s.
il mercurio, e si promette / d' empir d'argento e di fin oro
mercurio, e si promette / d'empir d' argento e di fin oro il corno
elefante può mangiarsi anche tutti i frutti d' ima pianta di caiù, dalla quale
amaro lo distilla, / né sol d' una favilla / scema '1 gran foco de
: arrivati a distillare così la quintessenza d' un poeta,... il patrimonio
: fra tante migliaia di poeti, d' oratori, d'istorici, di filosofi,
migliaia di poeti, d'oratori, d' istorici, di filosofi, di scultori,
nettare che è il compenso al messaggiero d' amore e spande intorno la voce deliziosa
, / odi ciò che distilla / arte d' ape dorata / in sua magion cerata
/ che da'begli occhi, on- d' escon le faville, / che sole hanno
sgorgare, fluire, scorrere (un corso d' acqua, un fiotto di liquido,
assetata il passo / mova a cercar d' acque lucenti e vive, / ove un
, infinite volte la basiava e rebasiava. d' aragona, 23-75: l'elmo tratto
, si, che rampilla / vedutol d' abbracciarlo si distilla. -sciogliersi in
sóli ingannar, creder mi fai / d' uscir presto dei guai. tasso, 13-i-472
. cattaneo, ii-2-288: dal peso d' un centimetro cubo d'acqua distillata e
ii-2-288: dal peso d'un centimetro cubo d' acqua distillata e ridotta alla temperatura di
: una roccia orrida, senza un filo d' erba né una goccia d'acqua buona
un filo d'erba né una goccia d' acqua buona: si beve l'acqua di
se ne cava nulla che valda una goccia d' innocenza. bartolini, 5-137: ogni
impiegati, che si contano sulle dita d' una mano, vivono mattina e sera
sera fra le emanazioni e i distillati d' ogni sorta d'agrumi, di fiori
le emanazioni e i distillati d'ogni sorta d' agrumi, di fiori e d'erbe
sorta d'agrumi, di fiori e d' erbe aromatiche che il gran sole di calabria
e cavandone per così dire uno spirito d' intelligenza, si viene a pascere in un
di bere un distillatissimo tra i fumi d' una cucina densa di sughi.
fornelli e correggiuoli, / son tossa asciutte d' un distillatore. brignole sale, iv-242
odore vien denominata quest'acqua angelica o d' angeli, d'una fragranza gratissima,
quest'acqua angelica o d'angeli, d' una fragranza gratissima, essendo da i
uomini, i quali, anzi che d' animali ragionevoli, meritano talvolta il titolo
sm. apparecchio per la distillazione. d' annunzio, v-3-453: io, che come
di bordo:... il distillator d' acqua salsa, la lampada di segnale
materie, / e i vasi, opre d' incanto / per lo più sono.
in un baule dopo aver goduto lo spazio d' uno sconfinato orizzonte. 2
formulazione di un pensiero. d' annunzio, iv-2-80: avevano stupefatto lo spirito
.]: * distimia ', abbattimento d' animo. = voce dotta, lat
parer tuttavia caggio, / ed oso d' affermar che mal distinse / e pose fuor
è uopo che ben si distingua. cecco d' ascoli, 4187: oh quanto distinguendo
dimostrazione vi si proponga; e prima d' esporvela vi avverto che distinguiate sempre i
amare che si truovano acconci a portare arme d' amore: e così di'che li
, co'quali noi sentiamo piccolissime differenze d' aspro, liscio, molle e duro
si distingua, tra il verde / d' acquosi ontani, la fontana bianca /
moto di sustanzia, di quantità, d' alterazione e di luogo. tasso, n-iii-640
elegiaco. vallisneri, i-205: è d' uopo distinguere [tra gli insetti]
carducci, iii-25-179: io non mi sento d' accordo con nessuna delle sette nelle quali
si distingue e si confonde la camera d' oggi. 8. rendere riconoscibile,
5-i-97: tanta vastità di suggetto, o d' oggetto, conceduta alla poesia, la
. muratori, 5-ii-213: così alla perfezion d' una dipintura richiedesi che le dette figure
, lodando i capelli, li quali d' oro estimava, la fronte, il
filonardi scrive qua al signor abbate massi d' avere effettuato il negozio, ma non
né fu scolpita mai gelida pietra / d' atto sì vivo, che 'l dolor distingua
pelo ancor non tinte, / d' amore con l'ingenuo / rossor saran distinte
[la natura] di fregi e macchie d' oro / l'ali di leggerissime farfalle
gierusalem sovra duo colli è posta / d' impari altezza, e vólti fronte a
; che arriva a terminare in distanza d' un tiro di moschetto dall'alpi o giogo
., 2-15: gli antichi uomini d' egitto primieramente distinsono il campo con misure
.]: i nativi di certe parti d' italia penano a pronunziare distinguibilmente certe consonanti
allargarmi in questo discorso, ed ingegnarmi d' abbattere il presupposto del già detto distinguiménto
distinguiménto acciocché, servendovene voi innanzi più d' una volta per fondamento di vostre pruove,
e meridionale, fatta di sfumature e d' inezie, di formalità e di minutaglie
si riunivano al disopra formando ima volta d' un verde tanto oscuro che in alcuni
delle foglie vi si riflettevano distintamente. d' annunzio, iv-2-315: si mise [
e distintamente domanderà da ciascheduno il guadagno d' ogni bene che gli fu commesso.
veduto distintamente, ossia col microscopio, cessa d' essere bello. -in modo
delle lettere radicali sono i caratteri distintivi d' una stessa lingua. leopardi, i-134
7-53: l'orologio e la catena d' oro sono la gioia più distintiva e l'
1-ii-281: un segno visibile o sonoro cessa d' essere onorifico quando cessa d'essere distintivo
sonoro cessa d'essere onorifico quando cessa d' essere distintivo. manzoni, 210
carroccio, ed era questo il distintivo d' una totale sconfitta. 3.
ii 7-15: la mozzetta d' armellino era il distintivo peculiare di quei
pretendere il titolo di probità a parer d' ogni altro. -raro. nome
di una spezie particolare di thè. d' azeglio, 1-175: dirò solo che la
più stabile ordinanza della romana, e d' una sola condizione, cioè non v'era
parti, intendo di più compagnie e d' altre diversità d'arme. tasso, 14-n
di più compagnie e d'altre diversità d' arme. tasso, 14-n: in giuso
/ ciascun distinto e di fulgore e d' arte. bibbia volgar., i-450:
e di porpora e vermiglio, distinto d' arte rilevata. guido delle colonne volgar.
pindemonte, 10-408: sovra un distinto d' argentini chiovi / seggio a grand'arte fatto
distinti dal verde cupo delle ficaie. d' annunzio, iii-2-117: il suo lungo pallio
avvolgimenti da fibule e distinto da fregi d' oro. -raro. riferito al
tommaseo, i-275: desino nella casa d' un vecchio venerando, che l'esperienza
e i maschi / generatori dell'armento. d' annunzio, iv-2-228: l'infermo bevve
questo giudizio, non percotesse li figliuoli d' israel, li quali abitavano in egitto,
del secondo ordine, distinti colla cintola d' argento, e col cappello azzurro.
ciò gioverebbe lo stabilire che gli allievi d' esse scuole in certi dì solenni portassero,
? baretti, 3-292: di quella sorte d' uomini il mondo ne ha sempre avuti
, distinto sopra tutti gli altri nell'affetto d' un tant'uomo rende giusto e ragionevolissimo
loco, / la testa e 'l collo d' un'aquila vidi / rappresentare a quel
ascolto sempre più distinta / quella voce d' anima / che non seppi difendere quaggiù
perfettamente tutt'i pensieri e affetti interni d' un uomo ad un altro uomo. boine
di privilegio vituperoso, di pena, d' infamia'. rovani, ii-121: era già
samuele madden, colla erezione dell'accademia d' agricoltura, commercio e manifatture. cesarotti
distinti monta su la testa del direttore d' orchestra, e di lì schizza sul palcoscenico
ma con la fierezza e l'eleganza d' una principessa. uno scialletto colorato, di
di primario, di secondario, o d' altre chiacchiere, ch'io l'assicuro che
de'cattolici di quel regno, è necessario d' andargli considerando / con distinzione. milizia
gli ordini senza distinzione o esclusione d' alcuna classe, partecipi, o
quali [chiariscuri] benché veramente sieno d' un color solo, v. g.
distinzione. e gli no ragionevoli sono d' animali sensibili sanza ragione, gli quali non
, i-69: sicché la predetta antica distinzione d' ordini non divieta me stare nella cavalleria
materie lor fatte rubelle, / e d' ogni operazione guaste le forme, / e
: l'4 orfeo'vi è senza distinzione d' atti, co 'l titolo di 4
di famigliarizzarsi; se implorava un po'd' amore, si sentiva subito toccare, in
quel paese. comunque sia, vi godeva d' una grandissima autorità; e pensò che
più operosi certe distinzioni nell'abito e posti d' onore e premi di denaro. bacchetti
presso a costoro di fondere una verga d' argento o di copella o d'altro,
una verga d'argento o di copella o d' altro, la qual verga va distirata
; e poi si fa una verghetta d' oro, la qual si distira e assottiglia
fra quei capelli che aveva disciolti, d' un pettine largo, bianco avorio,
: si costuma di pigliare ima quantità d' argento fino di cinerazzo, di libre quindici
cui solo è riservato / a distirpar d' italia la mala erba, / la qual
e distirpò li filistei contrarii infino nel dì d' oggi. leonardo, 2-131: per
compimento del parto naturale. d' alberti, 324: 'distocia', parto difficile
. è di distogliere dal vizio. d' annunzio, v-1-985: una lunga banda
/ non sai ch'io son timon d' odio ripieno, / e tu speri che
iv-46: bouvard pensò che il soggiorno d' una grande città lo avrebbe distolto dalle sue
giente folle, / che non pò soferir d' amor lo costo: / di suo
, tasto, / ch'ai primo provo d' amor si distolte. alberti, 23
amate. ariosto, 11-1: a guisa d' orso / che dal mel non sì
è folte drudo che non si sa d' amar distorre, e il suo prò fugge
col nome di fasciola). d' alberti, 324: * distoma '(
dell'uomo. essa ha la forma d' una piccola foglia puntata in dietro.
. gamerra, 51-1: più d' un dirà ch'io spolpomi ed intombo,
: se il peccatore, a guisa d' una corda indurata ed incorrigibile, seguita a
/ e 'l suo destrier più rinculò d' un passo. speroni, in: per
dire la verità. -rifl. d' annunzio, v-3-444: spesso l'atto si
: lo andar veloce, il vano aggirar d' occhi, il mover spesso le mani
. leopardi, i-60: un riozzolo d' acqua che corra per un luogo dov'è
, indi il distorna, / né d' agitarlo e scoterlo si stanca. denina,
: non soffrir che sien fatte / d' altri cani che miei pastura e gioco,
, quasiché fosse avvolto in un lenzuolo d' amianto; i popolani, tutti a bocca
-allontanarsi, recedere. cecco d' ascoli, 3898: da me l'ignoranza
, 1-1-87: ho vendicato gran numero d' innocenti, ho distornato gran numero di
vittoria, hanno unità di mire, unità d' interessi; la disfatta è egualmente ruinosa
a loro uno giovane povaro, ma d' uno grande lignaggio, che avea nome piso
e. cecchi, 9-190: come avviene d' ogni cosa umana, il lavoro d'
d'ogni cosa umana, il lavoro d' attribuzione si presterà ad abusi, distorsioni
c'era anche un forte ammanco -distorsione d' altri, lei lo saprà -ma di cui
ritrose. arici, i-18: più d' ogn'altra si dirama e parte / la
triste ramo distorto / sin dal tempo d' adamo, / dell'albero nostro,
e vai, sì si cruccia volentieri. d' annunzio, ii-814: villoso egli era
diversa- mente inflessi e torti in guisa d' archi,... prima di disgiungersi
bontà, insomma, è fortezza. d' annunzio, iv-2-450: così forte era
i-1-129: il giudizio estetico sull'opera d' arte non ha che vedere con quello sulla
, 37: ma perciò che gran tumulto d' affetti t'ha posseduto, dolore,
il barbi per lei dalla sua carriera d' insegnante. pratolini, 9-161: era
sono tornato per qualche giorno mi sembrava d' essere un forestiero. -scacciare
l'intelletto, è madre e conservatrice d' illusioni. carducci, iii-14-119: quello splendido
menti e gli animi con la guerra d' africa, la quale occupò tutti gli
, di mantenersi in un determinato stato d' animo, di cadere in una situazione penosa
imitiamo da noi medesimi, col vetro d' un bicchiere, il diamante puro che
: trovandomi sul finire della mia versione d' omero io aveva decretato nell'animo mio
. magalotti, 1-109: forse come d' una soavità più austera, meno allettatrice del
lunga vita; solo patisce dell'indisposizione d' aver le membra molto distratte, cosa che
continuate e congiunte, senza l'interposizione d' altrettanti spazi vacui, ma immaginandola risoluta in
i-51: essendosi egli collocato in servizio d' altri, ed io distratto dal
loro porta seco / la condanna d' esistere: ma vanno / dimen
polizia, distratto dal fine suo originale d' una disciplina religiosa, ascetica, e
quando aveva lasciato invadere l'altra parte d' italia, non poteva, da sé,
vi si tiene un discorso equivoco, d' interromperlo, se continua, con introdurre
manzini, 8-86: anche se dichiaro d' essere stata incoraggiata da virginia woolf a
anni ad un viaggio di distrazione e d' istruzione. pavese, i-264: ha smesso
le lettere di fanny] mi servono d' una cara distrazione dalle brighe incessanti che mi
pallavicino, i-418: cresceva il bisogno d' invigorir la lega per altra parte,
e perch'io faccia / poi vendemmia d' amor, meco t'intreccia, / come
/ che fìar pur somiglianti a quelle d' anno, / non ne fia altro:
movere tutta la terra che v'è d' intorno e li difìcii che vi sono sopra
dico che, s'ella sarà figlia d' imperadore o di re coronato, convien per
dimori. fazio, ii-6-24: costui d' amare e servir si diletta / sempre
., 4-99: allor sarai al fin d' esto sentiero: / quivi di riposar
di iudicamento. anonimo, ix-972: quel d' aragona fo sollecitare / ch'entri nel
essa erano, e cavalli e fanti d' intorno ad otto mila, ad avere e
pronta ad anticipare la somma necessaria. d' annunzio, iii-2-41: il grido / della
non trapassa il cuore / come il silenzio d' una sola vena / ov'è discesa
così giudica altrui, come tu desideri d' essere giudicato tu. giordani, vi-60:
pò dar fin piagimento: / anzi d' aver m'allegra ogni tormento. francesco
inf., 19-127: né si stancò d' avermi a sé distretto, / sì
. folco di calabria, 1-1: d' amor distretto vivo doloroso. guido delle colonne
in un pensiero, in uno stato d' animo). carducci, ii-1-108:
di subito si cominciò a fare, d' amica, distretta usuraia, raddomandando i danari
guittone, xiv-65: s'eo tormento d' una parte forte, / e voi
1-157: si levò il re alicar d' anflor, e disse: « signori,
tre navi, in una isola che è d' oltre venegia, verso ungaria, la
lor ch'ai distretto / questo cibo d' ogni altro è più perfetto. distrétto2
che ne dipendono fa un separato governo d' arras. f. negri, 84:
propongono i più seducenti patti possibili. d' annunzio, v-1-1093: il distretto di
di figurazione terrestre, appartiene al corpo d' italia. baldini, 5-205: le truppe
mobile »! tutti i distretti d' italia, e dieci leve altincirca, richiamati
guittone, ii-217: en le parti d' arezzo, o nel distretto, /
detto, / la rotta fu, che d' allegrezza rase / firenze col contado e
distretto, erano per la cacciata del duca d' atene perduti. -in partic.:
cui distretto era circondato da un fosso d' acqua. muratori, 10-ii-156: tanto
ben conoscere tal volta le vedute maraviglie d' un forassero contorno, o provati agi d'
d'un forassero contorno, o provati agi d' un paterno distretto, fa di mestieri
corrispondono a quelle dei distretti delle corti d' appello. -compagnia distrettuale: reparto addetto
a destra c'è scritto: « corte d' assise », e là, in
il giovane, i-591: ardii, d' ogni reverenzia atteggiato, al prezioso distribuiménto
cose comuni, nulla di voi dica d' avere proprio; distribuite tra voi la vivanda
si distribuirono al contestabile, al duca d' umena, al duca d'epernone, al
al duca d'umena, al duca d' epernone, al principe di gianvilla,
distribuire va dietro a quello che si dice d' uno per publica voce e fama,
sustanzia. boccaccio, 8-62: a qualunque d' alcuna mia possessione avea il governo,
republiche, nelle vittorie loro, riempiere d' oro e d'ariento lo erario, distribuire
vittorie loro, riempiere d'oro e d' ariento lo erario, distribuire doni nel
le schede per comporre e distribuire. d' annunzio, iv-2-201: ella si divertiva a
dio, distribuiscono alli poveri spirituali. d' azeglio, 1-145: il buon re
. longo, xviii-3-227: per lustro d' una casa io intendo gli agi e le
ricchezze distribuite nei componenti della casa. d' annunzio, iii-2-117: anche sotto i
insegna a conservare le ricchezze nelle mani d' alcune famiglie; poiché dovunque sieno disegualmente
diseguaglianza è un bene prezioso agli occhi d' un illuminato legislatore. leopardi, 975:
, la quale iniquitade è proprio effetto d' imperfezione. cavalca, iii-138: la
, la quale non so che partecipi d' alcuna divisione. pallavicino, 1-32: il
trovano i distributori dell'elemosina pubblica. d' annunzio, ii-1061: di poi verranno
certificati azionari delle più quotate società distributrici d' energia elettrica, d'un delizioso color albicocca
quotate società distributrici d'energia elettrica, d' un delizioso color albicocca o giallo canarino
desiderato (sigarette, francobolli, scontrini d' ingresso, dolciumi, cibi, bevande
lettera, ne troverà per me. d' annunzio, iii-1-416: il colpo è stato
iii-1-416: il colpo è stato fatto d' accordo. era premeditato. si sa d'
d'accordo. era premeditato. si sa d' una distribuzione di armi avvenuta nella notte
, ii-275: in somma nella distribuzione d' una città regni scelta, abbondanza,
a sormontar quel dirupato sasso / a sé d' intorno districò le spine. baruffaldi,
gliela strappi d' improvviso, e mandi / il tiglio ed
che a distrigarla è gran fatica. d' annunzio, iii-2-1056: si china a districare
in un bel giorno di estate. d' annunzio, v-2-428: il lembo del suo
mi aiuti a distrigare questa matassa. d' annunzio, v-1-511: pare che di
e voi che farete per districameli? d' annunzio, iii-2-1082: ho pregato dio,
ma fin allora ch'avrei causa avuto / d' esserti sempre capitai nimico. bandello,
posso andarmene tranquillo, senza il pensiero d' aver lasciato troppi fastidi ai miei.
l'alma non vòle, / man d' avorio, che i cor distringe e fura
giamboni, 50: coloro che sono poveri d' avere... sono suo
cor tanto una situazione imbarazzante; tolto d' impiccio; è durato, / poi sì
che disimpegnato. non rispira in vita d' alcun lato. bibbia volgar., v-651
elli fossero distretti dalla guerra di quelli d' illirico, rono il colosseo e si
folla,... ripregarono quelli d' epidamnia che dessero loro aiutorio. cominciarono
(sentimenti o persone). rinaldo d' aquino, 114: vostr'amor, che
mi poss'io dir pago ornai / d' ogni tuo oltraggio, amor, e s'
teologia sé ha circa la solli- citudine d' esaminare lo intelletto umano, né lei fatica
due o tre insieme, non appagandosi d' essere governati dalla cura o dal comandamento
s. v.]: l'ode d' orazio alla regina di pafo è distrofa
ojetti, i-324: a distruggere il cadavere d' un bue è più sollecita una coppia
19-74: il sole co'be'raggi d' oro / bianca neve d'april sface e
be'raggi d'oro / bianca neve d' april sface e distrugge. -intr
ii-586: in un palco ovvero soffittato d' un'anticamera è dipinto a olio
di cannone il villaggio di bosco già deserto d' abitanti. carducci, ii-18-181: accennano
cui non spunti più un sol filo d' erba. 3. devastare le
distruggere molti bei giardini, che sono d' intorno alla terra, sì nel piano come
paventarne il furor, che ancor fia d' uopo / a la nostr'arte d'emularne
fia d'uopo / a la nostr'arte d' emularne i colpi / per distrur tante
/ di mar commosso, un fiato / d' aura maligna, un sotterraneo crollo /
, un sotterraneo crollo / distrugge. d' annunzio, iii- 2-146: trascina /
la lumaca e fatto crollare un pezzo d' intonaco con quella schioppettata irragionevole, cominciò
legislatura, senza la quale nessuna compagnia d' uomini può vivere bene. guidi,
distruggere ogni autorità ed ogni morale. d' annunzio, v-1-236: il nuovo silenzio della
tanto affannato i sudditi loro di gabelle e d' imposizioni,... cercar di
distrutto da sì grave molestia il commercio d' ancona. verga, 4-28: io non
di quella mercatura che la casa empie d' oro. dovila, 219: vuoto,
lo cor mi distrui -avenenti. rinaldo d' aquino, io7: oi croce
andando a patire mi era aviso d' andare a festa. forteguerri, 20-129:
sempre veloce. / segue rinaldo, e d' ira si distrugge. tasso, 13-i-463
e l'aure tue serene / sospiravan d' amore; e i duri petti / si
5-466: ceravamo fatti un obbligo cavalleresco d' ergerci sulle rovine col gesto melodrammatico:
1 penserò, che parlar mi sole / d' un'an- gela che 'n cielo è
296: sia che difendano il diritto d' esistenza di ciò che danno per vero
la quale non potrà distrugiere l'ira d' iove né 'l fuoco né 'l ferro
se stesso il suo primo ed antico disegno d' estinguere e d'estirpare totalmente e l'
primo ed antico disegno d'estinguere e d' estirpare totalmente e l'una e l'altra
-rendere inefficace un'opera di magia, d' incanto; disincantare. forteguerri,
disincantare. forteguerri, 26-56: melena d' armodìa ultima figlia, / a cui
/... / distrutta m'ài d' ogne gioia. cicerchia, 1-222:
giovanni, 2-69: alberto si fuggì d' italia e papa giovanni fu distrutto del papato
ver ch'ora mi serea destruggimento / d' onne crudel tormento, / potendo vo tornare
grandezza del mio lignaggio e lo cominciamento d' esso; e tu se'lo fine e
., 22-51: mia madre a servo d' un segnor mi pose, / che
mi pose, / che m'avea generato d' un ribaldo, / distrug- gitor di
teneva il regno in foco, distruggitore d' uomini e di cose cittadine. tommaseo,
che possono levare in incendio distruggitore. d' annunzio, iii-2-1136: archimede domanda al
, e le altre bruttissime fiere distruggitrici d' ogni bene nelle republiche. marino, 17-
chesco furor morso e ritegno, / fia d' ingiuria immortai poca vendetta / contro il
più tosto distruggitore dell'antico che facitore d' un nuovo. alfieri, 1-304:
appellava; io combattea pel trono. d' annunzio, v-3-17: un ammiraglio può
ti scongiuro, fa'di calmarti. d' annunzio, iii-1-80: la dogaressa si
tori de'malvagi consigli del corpo e d' ogni altezza che si leva in
. pallavicino, 7-176: distruggitori d' un male sogliono essere i contrari
fatto suo, gl'ispirò un fuoco distruggitore d' ogni ti midezza, lo
distruggibile', nel figurato, di forze, d' argomentazioni; o anco di cose corporali
in mezzo al fumo e alla polvere d' un teatro. piovene, 5-292: «
di più intolerabil rimprovero alla vita sensuale d' un uomo, nato per la beatitudine
un'azione demolitrice, disgregatrice. d' annunzio, iv-2-1208: perché in quel punto
dolore che nasce in noi per cagione d' un male apparentemente distruttivo et apportante danno
et apportante danno a chi non è degno d' averlo. cuoco, 2-51: la
: la naturai fertilità del suolo divenne fomento d' indolenza; e la naturale energia degli
]: recipe libbra mezza di sugna d' oca, bene distrutta in olio nardino.
awertiscasi che non vadi giù parte alcuna d' esso [lardo], che non sia
stolto, et ecco che tutta era piena d' ortica e di spine, et era
tra i bronchi, / grandi giacean d' una città distrutta. quasimodo, 1-56
che mille. tasso, 8-20: pien d' estinti il campo e quasi tutta /
delle donne, 1-19: gallieno dice d' una femmina ch'avea questa malattia, e
una figura / più di mummia che d' uomo. v. franco, 283:
imbriani, 3-104: il fondo poi è d' un color neutro e distrutto, che
e fola / fa parer la speranza. d' annunzio, iv-2-954: non creatura di
iv-2-954: non creatura di carne ma spirito d' angoscia disumanato, come distrutta dalla violenza
, dagli agguati, dalle malattie. d' annunzio, v-2- 573: è
. villani, 10-39: la piccola città d' imola quasi rimase distrutta di buona gente
padroneggiare l'elemento distruttore e contenerlo. d' annunzio, iv-2-431: era il tempo
distruttor di fere e gran maestro / d' armar di tosco le saette e 'l ferro
porta, e non permetterà al distruttore d' entrar nelle vostre case per percuotere. casti
si ricordi se gli spagnuoli si vantino d' altro poema più che di quello dove
delle virtù, delle lettere, e d' ogni altra arte che arrechi utilità e
, mutatori, per non dire destruttori d' ogni cosa, e dove ancora per
non puossi a lungo / al fianco aver d' asdru- bale la figlia, / e
pascoli, 1011: andava lento in vai d' olona il plaustro. / il distruttore
maffei, 6-323: osserviamo per cagion d' esempio il moderno volume * contra l'
e ridursi in un punto, cioè d' annichilarsi? russo, i-324: quanto vorrei
la distruzione, e tanta meritata vergogna d' italia incancellabile, finché i due mari
: la distruzione del più illustre bosco d' italia, dovuta al tempo, agli uomini
(di mari, laghi, corsi d' acqua in genere). leonardo,
consumatori dell'argine o del monte generatore d' esso lago. -ulcerazione della pelle
. -ulcerazione della pelle. d' annunzio, iv-2-76: una distruzione dolorosa della
qualche segno esposto alla pubblica frequenza. d' annunzio, iv2- 826: ogni giorno
colpi di grande potenza e precisione. d' annunzio, v-1-314: le enormi torpedini,
aria a favolose altezze, contenenti ordigni d' efferata distruzione. piovene, 5-292:
quel popolato paese non minor destruz- zion d' anime di quel che soglia fare ima peste
, / tu, amico, gatto d' angora, mi gioverai da esempio / affinché
in una punta di quell'isola. d' annunzio, iv-2-664: in ogni ora,
distruzione divoratrice di tutte le cose. d' annunzio, iii-2-61: mio padre mi
quel libro] a petizione del duca d' urbino, il quale duca lo liberò dalla
pavese, 8-97: malgrado questi mesi d' orrore, malgrado questa distruzione stupida e
, malgrado questa distruzione stupida e inconscia d' ogni energia che restava a un poveruomo
del sadismo e del masochismo). d' azeglio, 1-53: ardeva in quell'epoca
passioni di reazione, di distruzione. d' annunzio, iv-2-867: combattevano senza toccarsi ma
dallo stesso delirio che agita gli amanti acri d' odio carnale sul letto scosso, quando
distruzione. pea, 5-15: mi par d' essere in guerra: cammino e simulo
schioppo e arghibuso 'sono voci native d' italia. 5. distogliere,
filippo, l'aver perduto nella giornata d' africa li maggiori parenti, amici, e
. pitti, 1-105: perché il duca d' orliens disturbava il suo spaccio quanto il
quanto il più potea, penò più d' uno mese a essere ordinato il danaio per
e perciò disturbano questo nostro corpo. d' azeglio, 2-240: ho tardato a risponderti
di francia riscaldati i petti / per disturbar d' italia il bel paese. davila,
loro berretto, hanno una dignità conferita d' ufficio che non deve essere disturbata
sgradevole; esser fuori posto. d' azeglio, 1-163: in certi luoghi,
alla scuola chiedendo: -ma il professore d' italiano non è ancor giunto? bocchelli
leopardi, iii-845: dopo il viaggio d' una notte, sono qui piuttosto disturbato
sollecitato da molteplici interessi, incombenze. d' azeglio, 2-249: la mia vita seguita
: bradamante... avendo tante ragioni d' uccidere il vecchio atlante suo disturbatore singolare
/ suon di pianto qui trassemi. d' annunzio, iv-2-317: michelangelo, che dal
, che dal suo letto udiva, d' improvviso s'affacciò alla finestra soprastante;
conventicoli di disturbatori della pubblica tranquillità. d' azeglio, 1-172: messo finalmente il gran
; contrattempo; opposizione. trattato d' astrologia [crusca]: nondimeno per avventura
avendosi proposto omero per oggetto il ritorno d' ulisse a la patria, e virgilio la
la patria, e virgilio la venuta d' enea in italia, tutte le cose sono
doni, 40: per quella poca commodità d' andare due ore del giorno a spasso
quanta spesa di tempo, quanto disturbo d' uomini e quante male spese ore ci
tosto si genera disturbo, che frutto d' alcuna sorte. -sviamento, allontanamento
petrarca, app., 3-10: d' ambedue que'confin son oggi in bando
serpente avvelenato e il fuoco di toscana e d' italia: e in questa confermazione che
virtù di difendermi, o per debolezza d' animo o per troppa delicatezza di fibra
o per troppa delicatezza di fibra. d' annunzio, iv-2-371: una sera (circa
sull'amiata c'era il santo barrocciaio d' arcidosso. cicognani, iii-2-127: a mezzo
729: né quando era al governo d' uno esercito o d'una provincia voleva
quando era al governo d'uno esercito o d' una provincia voleva da'suoi subietti altro
imperatori, che discacciavanli dalla città. d' annunzio, v-1-1153: non disobbedivamo a
si abbassa un fievole e vasto brusìo d' infinite, piccolissime ali.
i-21-93: manlio fu sì forte e d' alto core, / che comandò che il
, e ne scompiglia ogni serie. d' azeglio, 1-49: io sento che è
le leggi che s'estendono a pochi individui d' una società presto sono neglette, disubbidite
tale / da fame a modo suo qual d' una cera. / il genitor lo
e della madre inverso i figliuoli sia d' una medesima maniera. = deriv.
cesarotti, i-387: da questa mescolanza d' uguaglianze e disuguaglianze si vede chiaramente,
volubilità. -in partic.: mutevolezza d' umore. g. gozzi, 1-267
vita solita era tornata alle solite disuguaglianze d' umore. bocchelli, i-376: [la
fra sé e sé, non ha ragione d' alzar tanto le coma. 5
. bartoli, 9-29-1-42: la terra, d' un ugualissimo globo ch'ella era,
dise- qualati elementi; malattia è discordanza d' elementi fusi nel vitale corpo.
di ménalo in vetta, anco ricevi. d' annunzio, iv- 2-195: la sua
mia poca laude sarà letto a paragon d' esso. tasso, 1-14-43: rispose
vituperandole come piene di metafore ardite e d' improprietà; e lodandole, o pur anche
umano, come privi di ragione e d' intelletto, e diseguali alla compagnia umana e
/ che nulla avea di diseguale e d' erto. spolverini, xxx-1-21: altri
ahi! stanza diseguale / nel freddo d' inverno / cui è canto il latrare /
inverno / cui è canto il latrare / d' un cane. -obliquo, pendente
, anzi parea che fosser tutti d' un padre e d'una madre. tasso
fosser tutti d'un padre e d' una madre. tasso, n-ii-384: del
la vista anco i più degni: / d' intorno ha innumerabili immortali, / disegualmente
un suo ministro [dello scin] parente d' un cristiano... mi disse
umanità si disumanarono per voler essere soldati d' italia. = deriv. da
fiera più fiera de l'umanità disumanata. d' annunzio, v-2-215: ma le quattro
per non distemprar l'udito al suono d' una voce discordata e al nome d'
d'una voce discordata e al nome d' un uomo contr'a se medesimo disu
nemici del proprio bene, che per mercede d' intollerabili fatiche si procaccino ima vita.
finirono in un rantolo, fra grida d' esecrazione, doloroso, umano finalmente dopo
privato di materialità, di fisicità. d' annunzio, iv-2-954: non creatura di carne
: non creatura di carne ma spirito d' angoscia disumanato, come distrutta dalla violenza
i soliti mobili anonimi arredanti le camere d' albergo indifferenti alla vita di chi vi
e disumano / la vostra morte o d' altrui domandate. manzoni, 1080:
di casa... dànno prova d' una discrezione disumana... la loro
perigli e morte e disumano / strazio d' offese membra a te non chiede /
o dell'arida vita unico fiore. d' annunzio, iii-2-1025: è disumano il
leonardo, 2-241: quella cosa d' uniforme grossezza e colore che sarà
natura avesse impresso nella terra l'instinto d' andare in giù e di aderire al
; mettergli insieme, fa un'unione d' una figura. 2. disparità di
o tale concordia che non si possa sperare d' aveme a raffreddare o a disunire dagli
montale, 1-14: lo sguardo fruga d' intorno, / la mente indaga accorda
la predicazione dell'evangelo dividerà gli uomini d' una stessa famiglia. 3
: i britanni sparsi con mescolato pianto d' uomini e donne strascicavano fuoco per ira
cosa che meritava molto matura considerazione. d' annunzio, v-2-737: in talune cose di
grandemente il suo impero. disunita più d' ogni altro membro da tutto il resto del
nello stesso tempo, come un barlume d' un grand'effetto che sarebbe prodotto dalla loro
è quello umano / che per assenza d' amore / appare disunito e strano.
disurpava la gloria di dio, dilettandosi d' essere chiamato e riputato iddio.
di mettere in disusanza le antiche leggi d' un regno, donnone, 1-iv-236
le leggi de'longobardi, non ostante d' essere risorte le romane, e restituite
. milizia, iii-216: carri armati d' ogni banda di falci, con una gran
nobile donna, ma non piacente; d' ingegno malinconico e austero; che, non
pretori assistevan essi alle nude possessioni fuori d' ordine. = comp. da
di paura or di speranza, / d' abandonarme fu spesso en tra due. boccaccio
prima lento, e 'l cuore disusato d' amare, col vivo amore d'enea.
cuore disusato d'amare, col vivo amore d' enea. esopo volgar., 4-63
ma, s'ella è malvagia, usa d' essa quasi come di verga di disciplina
discusse, riprodotte e controverse per più centinaia d' anni da molti, notissime anche a
legni grossi essendo carichi di cavalli e d' arnesi e di cherici e di gente disutili
e fanciulli e gente disutile in tempo d' assedio. collenuccio, 171: li
312: sotto pena a chi trasgrediva d' esser mandato via per bocca disutile.
essendo e di sì vago aspetto, / d' avere uom sì disutile nel letto.
propio tanto disutilacci ogni qualvolta si tratta d' alcuna cosa che non sia letteratura.
utilità dell'amico, e non con disutilitade d' altrui, o sia amico, o
, per lasciare ai posteri materia abondante d' assotigliarsi e travagliarsi disutilmente. pallavicino,
aprir libro; e l'uomo s'accorge d' aver consumata disutilmente la gioventù. carducci
riccore veramente è paragone in mostrare disvalor d' omo e valore, in prosperevil parte
s'ha comunemente nel trasportare i concetti d' una lingua in un'altra.
: egli [il vico] si raggira d' intorno a'vantaggi e disvantaggi della maniera
volessi fare alcuno disvariato pesce, cardalo d' alcune spine d'oro. 2
disvariato pesce, cardalo d'alcune spine d' oro. 2. ant.
. monte, v-321-9: disvariato son d' ogn'altro corpo, / for di
corpo, / for di natura son d' ogne animale; / e solo amore m'
fantesca mandò sul solaro / con do bazili d' aqua a tal disvaro.
di fare una interissima donazione in vita d' ogni mio stabile sì infeudato che libero (
pensoso / porta nel viso la vertù d' amore, / la qual fa disvegliar
la finissima calza di seta nera rameggiata d' oro lungo il polpaccio e terminata con
e terminata con tre piccole spighe pure d' oro. tecchi, n-134: in
diventava calda, come se la passione d' amore egli la inseguisse e disvelasse, ma
leggiere ai venticelli, / ch'empion d' odori il disvelato cielo, / e scotendo
: la campagna si chiuse nel suo cerchio d' ombra e di silenzio come in uno
arici, ii-235: fra i bennati d' israele / chi più fede ebbe di lui
, sì com'ercol dalle / pire d' eta fumanti al seno d'ebe, /
/ pire d'eta fumanti al seno d' ebe, / risorgerai con giovanili tempre
mica disvelso. alfieri, 1-529: d' arrigo è la magion disvelta / fin da
medesimo caldo, che tiene sì gran peso d' acqua, come si vede piovere de'
produrre, trarre fuori (un'opera d' arte). alfieri, 46:
come puoi tu trovare in tale generazione d' uomini di quegli che per cupidità di pecunia
ottimo, i-433: quando cadmo, figliuolo d' agenore re, edificava tebe, e
lasciarlo sfogare in quella femmina senza offesa d' alcuno, che nelle donne illustri.
fanti fu occupata in tirannia la città d' agobbio in una notte. = comp
pose, e la tarda / pietà d' avversi genitori. = da sventurato
ma appare nel letto e in periglio d' enfermitate, ove onni vertuoso desvertuda e perde
non pur in bataglia, ma in d' el lecto si dice provare vertù,
imperterrito granatiere, è altresì agli occhi d' ogni ragionevole persona una macchia, e un
traffico, la rotta, un corso d' acqua, un colpo).
: il sito è piano e abbonda d' acque perfette, le quali...
marino, 9-199: seben la dea d' amor così dica, / non n'era
noi tolto ha fra via, / d' ogn'altro obietto spesso il cor disvia /
, / che sotto a'pioppi delle rive d' arno / furtiva e argentea gli volava
prati, i-32: siffatti / son d' arrigo i pensieri. e cerca ovunque /
, / ch'è sì pien tutto d' amor e di fede / per voi,
saraceni, donde mi ha disviato il danno d' italia, i medesimi signori della affrica
con esso voi, ma per abondanza d' amore che ad altra donna portasse,
dì ariano, prete de la città d' alessandria, disviandosi dalla via della fede cattolica
degno di posare in pertica di falcone e d' astore, e per mano di cavaliere
e per mano di cavaliere è degno d' essere portato. castiglione, 227
rapisce e disvia. carducci, 328: d' ogni aspetto in cor mi si rauna
belleze, ond'eo disvio. rinaldo d' aquino, 107: la croce salva la
a cui mi ha condannato il dovere d' un'antica e santa amicizia.
cor ven disvicina, / ove stecco d' amor mai non fe'foro.
disviluppando, di colà si tolse. d' annunzio, iii-2-133: ella veloce disviluppa dalla
glebe avite / s'allontani ridendo. d' annunzio, iv-1-824: vedeva con i terribili
l'opera e che possono cagionare abbagliamento. d' annunzio, v-3-358: più grande scrittore
fratta (o forse è un biancore d' ale?) / un corredino ride in
giovenca disvincolantisi sotto il giogo e muggenti d' amore e di terrore, e condussero
disviato, ed effetto. disvio d' un negozio, de'suoi avven
che non se lo poteva disviticchiare d' addosso. alunno, 1-17: 'disviticchiare'
ma posto a mensa, in breve d' ora / s'empia di vento, e
ma si sente in balìa delle onde d' un mare che non conosce,..
ii-53: o sola eletta e più d' ogne altra degna / d'esser chiamata
eletta e più d'ogne altra degna / d' esser chiamata madre de colui / che
9 (160): si pentiva poi d' essersi pentita, passando così i giorni
. monti, 5-270: per colmo d' infortunio un paggio inglese / lo fè
situazione sì regolata e necessaria che qualunque d' esse un po'poco se ne disvolghi
sapeva leggere... nell'aria ingenua d' isabella che scendeva a cercare le forbici
guanto, che cuopre il dito. d' alberti, 325: 'ditale', dito che
dita egli ha fatto i ditali / d' intorno a innumerabili mortali. 3
pirandello, 7-309: avevo un ditalino d' argento, ricordo della nonna, sant'anima
scabrosi nella superficie, quasi avessero impressioni d' onde o di ditate. sbarbaro,
eterno è consunto. ariosto, 40-33: d' uomini morti pieno era per tutto;
(opposto a monoteismo). d' alberti, 325: 'diteismo ',
. villani, 12-84: era una maniera d' infermità, che non giaceva l'uomo
: quando si vede il petto / pigner d' un capezzal largo ed aperto, /
; è volatile in corrente di vapor d' acqua, facilmente in alcool ed etere
da due atomi di zolfo e uno d' azoto. = voce dotta, comp
molti mali italiani, fra cui quello d' un pensiero privo di facoltà critica, dogmatico
, fra l'ode e l'inno, d' ispirazione potente, ricco di immagini ardite
spesse, perché scriveremmo ditirambo in vece d' orazione. bracciolini, 1-18-13: ditirambo
/ e non ci trovi nulla. d' annunzio, i-1063: odi? tra puglia
in coro, / come su'nervi d' una cava cetra, / palpita il
illumini te stessa, / è un ditirambo d' angeli, che induce i la musica
acquistasi, fiducia mantiensi non con ditirambi d' umanità né con idilli, ma sì con
a ricorrere ai diti della fantesca. d' annunzio, iv-2-48: si voltò, ritta
vidi una vecchia con chiome e grinze d' erinni che procedeva scalza, piedi a
, in alcuni paesi, le persone d' una certa condizione dell'intelligenza si riconoscevano
/ figliano tralci e gettano racemi. d' azeglio, 2-149: il tempo m'è
un ostacolo, che subito dopo supera d' un colpo con uno sforzo 0 con
11-60: i grilli erano di lunghezza d' un dito colle gambe lunghe e rosse,
ch'un'oncia, un dito sol d' error che faccia, / per mala impression
preparato a tutto, e non piego d' un dito. verga, i-115: donna
avea messo al mondo il dito mignolo d' un baroncino. pascoli, 477: