, gozzoviglia, orgia. fagiuoli [d' alberti]: mi ritrovo a debosce,
ritrovo a debosce, a desinari. d' alberti [s. v.]:
ancor io nel dir fifi / in cambio d' oibò nel dire in seguito / invece
giacomo, ii-454: autore di una ventina d' opere serie, di molte cantate,
titoli rispettabilissimi. ha debuttato con vopera d' amore, un melodramma sacro, scritto
bartoli, 16-2-110: in questa prima deca d' uomini che fondarono la compagnia, nascose
. menzini, ii-168: qualche scrittor d' annali avria compiuto / più d'una
scrittor d'annali avria compiuto / più d' una deca a tutto quel, che ammassi
sole, così limpido in quella prima decade d' ottobre, accendeva di riflessi la densità
iii-12-231: in somma quello effimero teatro d' egloghe che occupò le due ultime decadi
all'ottimismo scientifico e a ogni forma d' intellettualismo) e da una conseguente rappresentazione
posto. bacchelli, 10-43: iridata d' impressionismo pittorico e di decadentismo letterario
7-14: al di fuori... d' ogni pnirigine e d'ogni abbandono decadentistico
... d'ogni pnirigine e d' ogni abbandono decadentistico, lo scrittore ha più
, i-314: il palazzotto dei santafusca, d' un grosso e pesante stile seicento,
. gualdo, iv-67: le abitazioni d' ogni specie... attraversano fasi di
, di prosperità, di forza, d' importanza (di civiltà, città, stati
2-390: gli ultimi anni del regno d' anna la decadenza videro pur troppo della
potesse cavarne di che vivere onestamente. d' azeglio, 1-255: uno de'segni
uno de'segni più certi della decadenza d' un popolo è la stima esagerata per
. c. bini, 1-318: d' allora in poi le manifatture e il
esiliati da ogni possibilità di gioia e d' avvenire. barilli, 5-204: tutte queste
la plebe in quel primo fermento e d' insediare una giunta provvisoria in campidoglio per
procedimento, talché gli uomini anche dopo d' essersi procacciate ricchezze, tendono a riposare
così facilmente dalla giustizia realmente acquistata. d' azeglio, 1-77: per chi ama
: questi pensieri gli davano l'impressione d' essere molto malvagio, gli pareva d'essere
d'essere molto malvagio, gli pareva d' essere decaduto completamente, senza remissione né
gioia, 1-i-45: in generale il prezzo d' una merce decade in ragione de'succedanei
decaduto. -intristire, seccare (d' una pianta). trinci,
[del papa] aveva apertamente dichiarato d' opporsi il re di francia allegando che
rivolgermi finalmente a tessere un'istoria universale d' italia dopo il decadimento del romano imperio
stati, e il decadimento delle arti d' immaginazione, e il freddo calcolo delle
decadimento. giusti, ii-108: molto prima d' am- malarmi, sentiva o credeva di
necessaria la sosta e il decadimento. d' annunzio, iii-1-1181: mi sembra che l'
in tanti piccoli quartieri, era proprietà d' alcune oneste famiglie di contadini.
letter.). moneta antica, d' oro e d'argento, usata nei
). moneta antica, d'oro e d' argento, usata nei paesi di civiltà
quadriga -e il saldo argento palpita. d' annunzio, v-2-205: andavo spesso a
in decadramma, e perfin l'elefante d' etruria e i serpenti di enna.
. ojetti, ii-281: la riccioluta testa d' aretusa... sta impressa sul
... sta impressa sul decadramma d' argento modellato e firmato da eveneto.
de sanctis, ii-15-66: gli altri popoli d' italia non possono vendicarsi in libertà per
quella toga, ornai troppo pericolosa insegna d' un impero decaduto. verga, 2-330:
famiglia decaduta o di ceto medio, d' impiegati o di professori, ha cominciato
, il « vecchio titano ignavo ». d' annunzio, iv-2-901: paolo tarsis guardava
ha perso splendore, che è diminuito d' intensità (un fenomeno naturale);
: non eran più i buoni espedienti d' una volta, erano espedienti modesti e
canneti immoti... / lungi d' approdi errava una canoa... /
abitazione, bombarda le finestre con secchi d' immondizie, tenta d'incendiargli la casa.
finestre con secchi d'immondizie, tenta d' incendiargli la casa. 6. devoluto
che ha dieci facce piane. d' alberti, 283: 'decaedro', figura solida
ottagono, nonagono e decagono e simile d' ogni poligono, e'quali tutti in
grammo, corrispondente a dieci grammi. d' alberti, 283: 'decagramma', peso multiplo
deledda, iii-15: attraversarono una stanzetta d' ingresso che pareva una cantina, umida
di paiuoli di rame, di decalitri e d' imbuti. = comp. dotto
: il decamerone, ch'è il capo d' opera del boccaccio, per la purità
della stampa, potrei fartelo esitare a peso d' oro; perché qua c'è un
ho composto una giornata / intera intera d' un decamerone, / a lui con il
di racconti in cui si intrecciano motivi d' avventura e d'amore, di comicità e
cui si intrecciano motivi d'avventura e d' amore, di comicità e di beffa
possano mai disegnare da brillo pittore. d' annunzio, iv-1-3: né convengono dame ai
e il vostro errore / o innocenti d' allor decameroni! boine, ii-179:
che corrisponde a io metri. d' alberti, 284: 'decametro', misura multipla
campi militari e para- militari. d' alberti, 284: 'decampamento', levata del
per succedere lui al decanato ed al vescovato d' ostia. vasari, iii-752: ottenni
le bolle spedite gratis) la erezione d' una cappella e decanato nella pieve d'
d'una cappella e decanato nella pieve d' arezzo. pallavicino, 6-1-264: pochi anni
sistema di linneo). d' alberti, 284: 'decandria', ordine di
maestro rinaldo, decano di san aniano d' aurelia. da porto, 1-278:
, e trattine per forza alcuni pezzi d' artiglieria, li appuntò contro le case
ci fosse del malanimo contro i mercanti d' italia, lo vide da molti segni,
era stato chiuso il protocollo delle conferenze. d' annunzio, v-1-859: oso rivolgere all'
plenipotenziario di s. m. l'imperatore d' austria, decano del corpo diplomatico.
cioè del decano, del sindaco e d' un altro chiamato filisac. pallavicino,
di sua vena, / né si degna d' alzar guardo / se non tardo.
stati trovati questi sbocchi di fossi ripieni d' acque stagnanti. gianni, xviii-3-1024: questi
ancora accecati cittadini era stato di rifornire d' ogni cosa bisognevole l'esercito, di
sopra accennammo; o finalmente porle in vaso d' acqua limpida e pura, e andarle
torbido sangue si decanti / nel paradiso d' angeli e pavoni. sbarbaro, 4-94:
. sbarbaro, 4-94: la guerra d' ieri già si decanta; di essa oggi
, durevoli sul cielo, le canne d' un organo: la fumata che uno stormo
scrittori latini, come quintiliano, ritenevano d' origine africana o spagnola, e che invece
g. gozzi, 37: gli parea d' essere pervenuto a quella cotanto decantata beatitudine
: questa fu figliuola di re tolomeo re d' egitto il quale fe'decapitare pompeo.
poi l'umanità dell'ospizio nell'orrore d' una lunghissima carcere, e il rispetto ch'
dovuto da corona a corona in un fasto d' intollerabil superbia, l'aveva in fine
aveva amato infelicemente come la patria. d' annunzio, v-2-329: salì sul patibolo
, protesta mettendo il collo sul binario d' un tram in partenza, e facendosi
1-i-359: gli aiutanti dell'esecutore finivano d' inchiodare il palco, e vi drizzavano,
. -anche di animali. d' annunzio, iii-1-644: e il bel falcone
della storia sono conquistati per sempre. d' annunzio, v-1-479: la tua spada falcata
a tenervi in custodia i magnati in istato d' accusa; decapitata, come ora vedesi
a garantire all'imperatore gli stati suoi d' italia, e singolarmente le terre della
altro per me- zanità del papa o d' altri. s. antonino, 2-119:
e la conduceva meco pubblicamente a'teatri d' opera, di commedia o a quelle decenti
come tesser maladetti da dio, o d' uomini si trasformassero in bestie, resta
sciolto ogni naturai legame di sangue e d' umanità. 6. locuz. camera
quasi fulmine di marte, in un giro d' occhi sfrondò gli allori di cesare,
sogliono prendere o con giuoco o con conversazione d' altra sorte. accetto, iv-165:
qualche libro istruttivo, sempre si lusinga d' aver colta l'attenzione degli uomini disoccupata
di rimaner poscia disoccupato da quell'ufficio d' ossequio verso il pontefice. carducci,
di comunicazione, diedero luogo a'forestieri d' impadronirsi delle disoccupate rive e de'fiumi.
non ha dispensari di medicine, distribuzioni d' indumenti, di carbone, di latte
, senz'altro, ora s'intende d' operai senza lavoro: * la disoccupazione
: siano tenuti li operari per saramento d' amonire quello cotale prete che disonestamente vivesse,
avrebbe... più volentieri acconsentito d' opponersi alla lega e d'unirsi con
volentieri acconsentito d'opponersi alla lega e d' unirsi con gli ugonotti, se lo
noncuranza e infingardaggine, o di bassezza d' animo, iniquità e disonestà di azioni
boccaccio, v-239: sostieni adunque pazientemente d' udirle; né paia alla tua onestà grave
: fu querelato e imputato... d' aver esercitato molti atti magici ed empi
elle erano state ingiuriate di disonestà o d' altre cose che di vergogna dipingessero la
fanno arrossire, contenendo amori e disonestà d' ogni sorta. giannone, 1-iv-594:
2-17: siano tenuti li operari per saramento d' amonire quello cotale [prete]
cappella di papa, ma da stufe e d' osterie. gemelli careri, 1-i-177:
inferiore di forze, ma non già inferiore d' animo, cercava di ridurre la guerra
1-1-151: li romani non vogliono disonestare d' uomini scenici né anco la turba popolare,
e disonestare danae le mise una piova d' oro in grembo. guido delle colonne volgar
crudo tiranno amor, che sempre / d' ogni promessa sua fu disleale, i
, spogliando tutti ancora che innocentissimi, d' onestà e di pudicità, gli privavano parimente
moravia, vii-267: lo chiamava figlio d' oro e figlio del sole perché, quando
ricche. ariosto, 17-132: venian d' intorno alla ignobil quadriga / vecchie sfacciate
e bellissima giovinetta, molto più degna d' esser amata che non sei tu,
quando ballava discinta e non trovo nulla d' inverecondo. questa donna non deve essere
a petizione d' una meretrice e donna disonesta condannò uno
più sporche e più disoneste che quelle d' aristofane; ho veduto de'sonetti disonestissimi
, ciabattini e altre cotali vilissime generazioni d' uomini, e alcuna volta femmine,
: una insaziabile e troppo disonesta cupidità d' avere. 8. ant.
l'un all'altro la disonesta gola d' un così fatto animalaccio. c. bartoli
questa: / parea formato il quadro d' una vela, / tanto è l'uom
ella dicesse il vero così non li pareva d' aver fatto male, e tutto rasicuratosi
potenti sia sempre pericolosa o disonorante. d' annunzio, iv-1-564: era per me
francia che l'uomo ch'era degno d' essere disonorato e giustiziato, sì andava
il solo monumento che ci restasse. d' annunzio, v-3-430: [ii]
sono andato considerando che a un gentiluomo d' animo nobile, e grande, come
... o per l'amico? d' annunzio, iv-2-378: io ero ritenuto
. giambullari, 59: il moderno miscuglio d' una turba vile ed infame, e
abbattute da totila e odiate dallo universo. d' annunzio, v-1-924: quando ci risolveremo
mano ai contadini! guittone, i-1-189: d' altra parte, come esser pò danno
scacciati dall'esercito dal re; a cagion d' esempio, un farcito de vinea,
, di gelosa, di rabbia e d' odio pieno, nel letto ritornato,
grande casa, non solamente son vaselli d' oro e d'argento, ma eziandio di
non solamente son vaselli d'oro e d' argento, ma eziandio di legno e
pestilenzioso desiderio di ciò che alla potenza d' alquanti grandi l'onore e la libertà
bartoli, 4-1-71: la nobiltà giapponese è d' un superbissimo spirito, e più che
quanto, essendo ella introdotta per mantenimento d' onore, così disonorevolmente la maneggiano coloro,
, un odore fresco di viole e d' azzurro. = voce dotta, part
, che è prezzo disorbitantìssimo e fuora d' ogni ragione. viviani, i-9:
: se non sapessi come, invece d' essere un prestante negromante, il buonafede
lancellotti, 498: di state e d' autunno per conseguenza furono generali infezioni in
parti di malattie, di febri e d' altri disordinamenti ne'corpi umani.
infastidire, mettere in imbarazzo, essere d' impaccio. machiavelli, 346: fame
disordini. ariosto, 26-116: al re d' algier, come effigiai si scaglia /
disordina e sbarraglia, / che fa che d' una staffa il piè gli falla.
. privare degli ordini sacri. cronache d' imperatori e pontefici, 1-63: tutti i
6-2-6: se in un mese non usciamo d' intrico, le cose torneranno a disordinarsi
: si vide saltar in aria il tronco d' un albero ch'era in mezzo alla
me lo vieta, il disordinare in luogo d' aria così pestifera potea costarmi la vita
potendo lasciare avere abbondanza e buon mercato d' ogni cosa da vivere a romei,
. villani, 7-34: il fiume d' arno uscì de'suoi termini sì disordinatamente,
1-5: il lavorio, e le manifatture d' ogni arte e mestiere montò oltre al
non sarebbe qua giù generazione né vita d' animale o di piante: notte non
penisola, il sublime ma disordinato fermento d' un'opera di creazione. alvaro, 11-47
di bocca disordinate, ch'erano segno d' animo infuriato, e perturbato. muratori
. è una immaginazione disordinata dalla mania d' ammucchiare cose disparate che distruggono la semplicità
pestar disordinato dei sedici zoccoli sulle pietre. d' annunzio, v-1-351: il cuore disordinato
tempo aura serena, / e fuor d' occasion tempesta e notte. marino,
disordinati e stravolti (scambiati i titoli d' essi e'nomi de'favellatori e mutate
gozzi, i-43: volle per i stimoli d' un buon animo, misti con quelli
vasta cucina inondata di quella gran fiamma d' oro, pareva ancor più disordinata del
sbandire ogni regola delle cose letterarie, d' autorizzare, di promuovere tutte le stravaganze,
: elli essendo grave di vino e d' unguenti unto e coronato la testa d'una
e d'unguenti unto e coronato la testa d' una ghirlanda e coperto d'una chiarissima
la testa d'una ghirlanda e coperto d' una chiarissima vesta, entrò nella colui
entrò nella colui scuola piena di turba d' ammaestrati uomini. né contento di così
adorano molti dii, non per errore d' intelletto, che reputino che per verità
verità siano molti dii, ma per disordinazione d' affetto in ciò, che tanto amano
il tutto si potrebbe compendiare nel manco d' esattezza circa i provvedimenti, la quale produsse
piante che i giuggioli e i fichi d' adesso. carducci, iii-6-277: queste figure
figure campeggiano nel davanti del quadro sparso d' armi e cadaveri: i vincitori all'
, un ingegnoso disordine, il mostrar d' essere rapito fuori di sé per qualche
e la confusione, cioè un guazzabuglio d' idee e di dottrine senza niuna connessione,
bella invenzione da'disordini e dalle irregolarità d' una immaginativa licenziosa. leopardi, i-848
ima fabbrica, una chiesa, un oggetto d' arte qualunque, siamo colpiti a prima
marcello, 96: alcuna volta non andando d' accordo co'bassi, daranno sorridendo la
senza legge / scompigliate serpendo / fuor d' un bel nastro di purpurea seta / trabocca
algarotti, 2-449: il leggiadro disordine d' un crine. monti, x-3-71:
essersi vestiti e lisciati stupidissimamente, prima d' uscir fuori, con pochi movimenti incomposti
arme, e si danno l'ultima vernice d' un certo disordine ricercato. de marchi
i-142: la gioconda comparve sull'uscio d' una cameretta vicina, vestita di un
una specie di sinistra, di partito d' azione, che nel parlamento cerebrino affermano
seppe pigliar il sempre glorioso prencipe andrea d' oria, di riordinar la libertà della
qualche disordine in una consegna di merci. d' annunzio, v-3-13: non sa che
corroborano, occorrendo, con un poco d' aceto. goldoni, iii-681: ella
né disordine alcuno nei 'solidi'. d' annunzio, iv-2-351: quanto io vi descrivo
, quantunque con un disordine nuovo. d' annunzio, iv-2-779: non era più
, iv-2-779: non era più capace d' altri sforzi per dominare il disordine dei
galileo, 1-1-184: non però spero d' essere per ridurmi nel pristino stato di sanità
persone, e disordini, e mali d' ogni genere, finché la rivoluzione fosse
di disordine; / ma per regola d' ogn'ordine; / per giustizia / e
; / per giustizia / e per titol d' amicizia. mazzini, ii-343: né
città, e mena seco la moglie d' un amico suo, attempatetta, lasciando
grandi, in debiti e in disordini d' ogni maniera. rovani, i-594: spendeva
rapine, le concussioni, i disordini d' ogni maniera che avvennero di quel tempo
caro, 12-i-270: questi ha molto bisogno d' essere aiutato... per una
. milizia, ii-275: nella distribuzione d' una città regni scelta, abbondanza,
che mostra di non intendere, duro d' orecchi. alfieri, 6-40: feci
. 2. privo di progetti, d' impegni. moravia, 12-315: «
: / ai ciòttoli duri / sul fango d' anguilla mi disoriento. banti, 8-60
che ha smarrito la via. d' annunzio, v-1-699: dopo cinque ore di
privo di scopo, di meta. d' annunzio, v-1-629: ai disorientati non basta
soltanto la larva d' un cieco albore disorientato, somigliavano alla
: 'disormeggiare', è levare l'ancora d' afforco, o la seconda ancora di posto
estens. liberare, staccare dal pilone d' ormeggio (un idrovolante, un dirigibile,
.); voce già registr. dal d' alberti. disorméggio, sm. marin
al bisogno o all'interesse / del pane d' ogni dì, ma si cadenza /
a isterismo o a psicosi. d' alberti, 319: * disosmia ',
trovò assopita: la breve chioma, d' un nero intenso, corvino, un poco
e disossa, / e ricchi cedri d' or spreme e sminuzza. 3
e presentandola al lettore in quattro colonnine d' appendice, si dice mentalmente: «
, i-444: mani disossate e sguiscianti d' amici flosci, sui quali siamo in perpetuo
; vago, lieve, leggero. d' annunzio, iv-2-1189: le sue belle mani
informe (la materia di un'opera d' arte).
del sainte-beuve, il gusto era più cauto d' oggi, e le inibizioni tradizionali erano
rigorose. cosicché l'accusavano di servirsi d' ima forma rotta, disossata, allotropica
, i-428: dopo molti e molti fiaschi d' acqua del tettuccio che ci ho
canella vostra ch'è ne le mani d' alessandro fosse fine, meglio si dispaciarebbe
non si poteva credere che una cosa d' importanza tanto somma fosse stata deliberata di
era scrupoloso nel volere rispettate le regole d' etichetta. il cardinale presentava a pio
la vita e i miracoli de'buccheri d' estremoz vivi; scriviamone adesso 1 miracoli
spagn. vale * spedizione, lettera d' incarico ', ecc. i francesi dicono
risiede in siviglia, secondo l'uso d' essa, m'imbarcai. 3
letter.: infondere. cecco d' ascoli, 34: tal tempesta per l'
: ancor l'uomo che dicie parole d' inganno usinghevili a tamico suo, rete dispande
sione. pagano, 1-263: d' awantaggio, se l'esistenza e la vita
tutte unite con seco, siamo d' una buccia consimile: e ciò si prova
avevano cura [i trapezopei] d' attendere alla mensa solamente, apparecchiar le to
qui s'entra di subito a gareggiar d' intelletto o di potenza o di stato;
(86): qui andavan tutti d' accordo, almeno nel principio; ma il
oggetto. quello è differenza, contrarietà d' opinioni; questa è disunione d'animi
contrarietà d'opinioni; questa è disunione d' animi. inoltre * discordia ', quando
mezzo del fuoco, e disparga il fuoco d' ogni parte; perciò che sono santificati
e inchinare le menti per troppe parole meritano d' essere esauditi da dio nelle loro petizioni
... volse uscir per fare fatto d' armi, e fu rotto e ferito
materia sieno dispari gl'intelletti umani. d' azeglio, 1-167: l''uomo',
col quale si distinguevano gli atti. d' annunzio, v-1-657: un mottetto a
218: che t'impose? / d' awertirne te stessa, / d'awertime i
/ d'awertirne te stessa, / d' awertime i pastori: e poi disparve
e dispariva / dietro le nubi. d' annunzio, iv-2-222: raccolse tutta l'
/ e farmi una fontana a piè d' un faggio. - estinguersi
vi-1036: se l'umana famiglia, d' improvvisa / morte colpita, disparisse tutta
l'aspetto chiaro, sereno e più d' alcun altro pianeta al vedere dilettevole, ed
, come reo di furto, / o d' omicidio. carducci, 732: a
; donde conviene che queste di- sparitadi d' animo facciano disordine. tasso, 13-i-301:
del vicinato. ma altresì quanta disparità d' indole, fra questo padre e questa
comuni occasioni, la più elementare materia d' esperienza. moravia, ii-273: era
manzoni, 95: il trovare nell'opinioni d' alcuno disparità dalle nostre deve avvertirci di
per lui i sentimenti di stima e d' affezione. soffici, i-28: debbo
arbitrato del cardinale tutte le loro disparità d' opinioni. 3. dir.
fonderia del pignone, quelle di là d' arno dai camini e dai muri affumati oggi
2. morto, defunto. d' annunzio, v-1-461: se io fossi stato
gli angioli] appariscono, sieno fatti d' aire, si può mostrare...
manfredi era molto disparta: ché messer corrado d' an- tiochia era in abruzzi con gente
che spento fu in sacrato per le mani d' un suo prete. d'annunzio,
le mani d'un suo prete. d' annunzio, iii-1-1140: sapevo che sarebbe venuta
che un po'butti in disparte, / d' esser te stesso la fierezza esprima
i-259: bramando cesare nettare il senato d' al- cuni vituperosi, per dolce e
avesse fatti incorrere nella sorte dei girondini d' ogni tempo. - mettere
, ii-611: mille cento talenti grossi d' ariento, i quali tu t'avevi spartito
è da procacciarsi di non fare dispartiménto d' amistade, se far si puote. varchi
pareva essere insufficiente a tutti, così sperava d' aver vantaggio da uno a uno.
v'è la regione / di vinegia e d' ancone. 4. figur.
, rompere (un legame affettivo, d' amicizia). cicerone volgar.,
, 5-18 (i-129): così d' accordo si disparte ognuno. -scomparire
abbiamo alle mani, sarebbe uno svogliamento d' infermi. -distinguersi, essere di
volti eran distinti e dispartiti-alberti, 183: d' un trave segato quella e quell'altra
quel popolo molto dispartito, e non d' accordo. bibbia volgar., i-180:
paura del signore assalì tutte le città d' intorno. -separato, tenuto lontano
ridicitor di parole, è disparti tor d' amistade. = deriv. da dispartire
bel lavoro, e in capo granita d' oro. = part. pass,
o virtù,... prega dispegnimento d' alcuno vizio. = deriv. da
di tempo,... somma d' oro avea dispeso. salvini, 35-101:
e per la sua avarizia di prendere e d' occupare le giurisdizioni di santa chiesa per
/ qual da sé bella e qual d' abito adorno, / discinte, scalze,
ne rendè tutto il regno in men d' un mese. stigliani, ii-308: il
governo isterilita, deve bastare ai dispendii d' una corte fastosa, e a quelli
trovar l'ordine delle città, cioè d' una collegazione di tutti contra ciascun soverchiante
dispendio di tempo e di fatica, e d' occasione di meglior studi ed occupazioni,
parte suole accadere, che, in luogo d' aver comprata la dottrina, non m'
dà ad uno s'applichi al dispendio d' un altro. boccaccio, v-61: poi
v-61: poi che il greco fuoco d' ogni cosa arsibile ebbe le sue fiamme
: cure che potrebbero forse indur concetto d' una virtù gretta, misera, angustiosa
virtù gretta, misera, angustiosa, d' una mente impaniata nelle minuzie, e
sue parti immense / fosse orizzonte fatto d' uno aspetto, / e notte avesse
tutte sue dispense, / ciascun di noi d' un grado fece letto. buti,
, dagli animali. detto d' amore, 316: in dispensa e 'n
lume annacquato, e gittava un poco d' albore, in modo ch'e'non
cavarne a loro talento sì gran varietà d' erbe, di fiori, di legni
di tutto quel che gli facea mestiere. d' azeglio, 1-268: altra varietà della
la frugai dispensa / m'era consunta e d' altro avea distretta, / alle siepi
l'armadio ove dette cose ripongonsi. d' annunzio, iii-1-982: puoi senza sotterfugio
del pagamento di mezz'annata, o d' essere equivalentemente gratificato per li motivi addotti
la va per tutto come qui. d' annunzio, iii-1-861: me n'andrò dal
, non gli tenere come se fossono d' altrui, ma dispensagli ed usagli per
, / tal che gli è forza d' atturare i nasi. baruffaldi, i-113:
. baruffaldi, i-113: tullia poscia d' aragona, / e lucrezia tomabuona, /
natura ogni opra sua, quantunque / d' alto artificio a contemplar, non prima
ch'e'suoi pensier dispensa, / d' aver di ciò che si fa testimonio
l'inteste merci sue di seta e d' oro / crede alla dubbia fé di
le tue giornate / senza alcun frutto d' ima in altra guerra. ariosto, 4-54
: s'a dir hai altro, studia d' esser breve, / e col tempo
del re guglielmo che era monaca e d' età d'anni 50, e fecela
re guglielmo che era monaca e d'età d' anni 50, e fecela uscire del
il cieco popolo ad una quieta sudditanza. d' an nunzio, iv-2-155:
conversa fu dispensata da ogni obbligo d' opere servili. jovine, 2-246:
, non che ogni dì mangino più d' una volta, ma mangiano più per
questa città [firenze], sulla facciata d' una storica casa può leggere: *
alli santi, ch'eglino spezialmente meritassono d' avere quelle cotali visioni.
.. così niuno si debbe per motivo d' essa suppor dispensato dalle opere temporali.
. tasso, 13-i-266: dispensatrice no d' oro o d'argento, / o di
13-i-266: dispensatrice no d'oro o d' argento, / o di gemme che
mandi estraneo mare, / ma tesori d' amor, cose più care, /
i veri fedeli dispensatori delle pie liberalità d' una città intera hanno a considerarne ogni minimo
ogni minimo abuso per un sacrilegio. d' annunzio, iii-2-122: molt'anni a
donna... è la dispensiera d' ogni conforto familiare. 2.
g. villani, 9-315: il re d' inghilterra si reggea male, e contro
ei dai viaggi suoi / tornato è pien d' oltramon- tanerie; / e vorrebbe,
funzione digestiva gastrica o intestinale. d' alberti, 320: 'dispepsia', difficoltà di
disperàbile, agg. che è posto fuori d' ogni speranza (un fine, uno
gente antica e disperante, / riore d' adolescenza, / lina è rebecca senza
pensiero, un ricordo, uno stato d' animo, un oggetto, la natura,
padre, dispe rante se d' un figliuolo a diciotto anni. svevo,
e. cecchi, 6-263: xilografie d' auguri ch'esse incidono e ogni tanto
errore; / fàmi tener manera / d' omo ch'è 'n disperanza, / che
che non à in sé membranza / d' avere alcun valore. guittone, 136-3:
iacopone, 33-12: la speranza enfiammame d' aver salvazione, / 'n estante è
, incute timore, paura. d' annunzio, ii-277: un dio nudrito di
: un dio nudrito di fuoco / e d' amarezza era in me, / che
. iacopone, 38-13: la speranza enfiammame d' aver salvazione, / 'n estante è
. leopardi, 15-64: dimmi: d' amore / favilla alcuna, o di pietà
hanno una meta utopistica, lontana. d' annunzio, iii-1-452: guarda, e il
/ un'isola fatale, / con varietà d' inganni / accompagni chi non dispera,
, xxiv-855: l'avermi sempre disperata d' amore, affermandomi di non volervi ammogliare,
, donna valente, / tuttor m'aluma d' amoroso foco, / che mi dispera
e accende / in maniera il desio d' uscir da'mali, / che fa forte
i-113: li figliuoli infermarono sì gravemente d' uno me- trito che erano disperati dai
; lasciarsi prendere dallo sconforto, perdersi d' animo (e anche: provare,
atti o parole). rinaldo d' aquino, 2-11: non mi dispero /
aquino, 2-11: non mi dispero / d' amare sì altamente; / adesso merzé
xxiv-42: quelli è da pregiare / che d' un greve dan- naggio / si sa
sarebbe un dargli materia di disperarsi e d' uccidere se medesimo, o di partirsi
quelli di lacedemonia, chiusi da'nemici d' intorno e ispaventati molto, vennero quasi come
, xv, xvi e nella poesia d' arte ebbe metro vario).
2-473: autore di una disperata. d' annunzio, iv-2-1063: si mise a cantare
: si mise a cantare una canzone d' amore, una disperata. =
disperatissimaménte). senza speranza, fuori d' ogni speranza. -in partic.
, iv-209: dopo un ostinato combattimento d' ambe le parti, toccò la vittoria al
contrario le cose, portandole più alto d' ogni speranza quando elle giacevano disperatamente abbattute
è convenuto riserbarlo a rendermi delizioso vorrore d' una villeggiatura fatta... in
si mise in un pianto dirotto. d' annunzio, iv-2-22: lui il ventre
-iron. baretti, 3-229: vennero d' anno in anno e d'età in
3-229: vennero d'anno in anno e d' età in età sì fattamente commendando,
aggrapparsi disperatamente al loro monticello bruno. d' annunzio, iii-2-204: sembra che ogni parola
: da nulla impauriti, ridendosi d' ogni misura repressiva adottata dal comune e
gioia, nostra disperata- / mente breve ora d' immortalità. bocchelli, 3-37: vaniva
potenzia del re carlo, come disperato d' ogni soccorso, consentì al consiglio di
sempre come bestie in grossezza vivono, d' ogni dottrina disperati. fazio, i-26-29
tutta quanta la vita, disingannatis- simo d' ogni illusione, e sul punto di uccidersi
: così il perrone, circondato e disperato d' ogni soccorso, s'arrese. serra
venuta pietosa; / e tu pur d' orgogliosa / manera se''nver
di coscienza. e questo è certo segno d' anima disperata e dannosa. goldoni,
tuo grande occhio sbarrato. / costui d' un'altra vita ha la speranza: /
petrarca, i-2-182: vidi 'l pianto d' egeria;... / e quella
, 2-62: fausto mostrò colle cifre d' essere povero, disperato dai debiti,
uniti per mostra e passione e sfogo d' indole efferata e disperata, anche più
certi belli, ma disperati animali armati d' unghioni e di tremende zanne, quando siamo
in luogo da poterli vedere senza pericolo d' essere da essi tocchi ed offesi.
e de conforto. tasso, 6-v-142: d' eleonora ottener non puoi l'affetto:
protesta contro la disumanità, la crudeltà d' ogni inquisizione organizzata. gobetti, 1-19:
inospite spelunche, anfrati e dumi. d' annunzio, iv-2-6: il fiume là innanzi
e lunghi tratti di deserto quasi lunare, d' un giallo pallido, rotti dalle fiumare
disperato. dotti, iii-258: riso d' alte speranze adesca e pasce / gli estrani
la faccia sbattuta, silenziosamente disperata. d' annunzio, iv-2-44: c'era nelle
violenza, l'eccesso di uno stato d' animo, di un sentimento, di un
9-146: restava bella si sa, ma d' una bellezza disperata, che non si
sono, giocondissimo imperadore, le città d' italia che oggidì sicure vivono sotto la felice
or quindi, vide le mura altissime d' una bellissima città. forteguerri, 13-14
arsa, sotto il sole di giugno. d' annunzio, iii- i-168: una lotta
anni di studio matto e disperatissimo. d' azeglio, 1-441: mi diedi a far
novità di subiti perdoni / e un abbandono d' ogni dolce cosa. verga, ii-156
buon termine; che non lascia via d' uscita; che è intrapreso come estrema
qual fato) / riposto il guidardon d' ogni mia fede. capellano volgar.,
cioè non ho mai cercato di saperlo. d' annunzio, iii-2-342: lo sente ella
si dibattevano le sorelle dopo la perdita d' ogni loro fortuna. bacchetti, 6-36
eterna e disperata pena, fatto cibo d' inestricabile e immortale fiamma. 15
dante, che attraversi l'inferno proclamando d' esser salvo per la speranza, in faccia
nella bottega interna del caffè, dopo d' aver rimessa la spada nel fodero. guerrazzi
, nell'interpretar tante voci e caratteri d' ignota significazione, nel restaurare tanti passi
e cronici e acuti, e disperati d' ogni sorta, e agonizzanti ancora.
i più gravi, lì stette poco più d' un mese; poi finalmente lo trasportarono
non tagliano; perché non essendo capaci d' ammazzare a un tratto, fanno morire
lui truova essere la figliuola del re d' inghilterra. pulci, 11-81: io ho
: con uno schifo ch'è cavato d' empoli, mi metto a navigar per disperato
mascalzoni di città che per un bicchierin d' assenzio stilettano un uomo, la vera
. anche despirazióne), sf. stato d' animo di chi non avendo alcuna speranza
partito volgersi, non trovar più via d' uscita; dispetto, rabbia.
-in senso concreto: persona disperata. d' annunzio, v-1-667: gli uomini malati,
veramente io a tanta opera mi disperava d' essere sufficiente; ma essendo io ancor più
: la penitenza è una continua disperazione d' ogni consolazione corporale. caro, i-206
ragione, disperazione, pigherizia ne'comandamenti d' iddio, vagamento di mente alle cose mondane
611: vi lasciate trasportare dal vento d' una infelice prosperità a disegni ed a
per la sua ambizione, delle qualità d' arte pura e inimitabile, che saranno sempre
disperazione (per fortuna, è poesia d' una fase sola) e non ha
, gittatosi in disperagione, nel tempio d' esculapio colle sue mani s'uccise. intelligenza
regno, s'indi assolto / restar d' ogni altro danno si sperasse. b.
che, confessatosi reo, e degno d' esser carnefice di se stesso, 'abiens laqueo
due libri dottissimi intitolati 'della cura d' amore ne'quali moltissimi rimedi appresta per
, come si vede nell'amore crocifisso d' ausonio. goldoni, vii-1169: penso,
ruinosa di neve squagliata, un zampillar d' acqua fangosa, un mestio di ghiaccio
, / e nel terren volgendosi, d' arena / si copre il volto ed il
situazione disperatissima, che non offre via d' uscita. valerio massimo volgar.,
signore tutti li operanti la iniquità. d' annunzio, iii-1-655: ornai nessun vento /
avea disperso / molti agresti amaranti. d' annunzio, iii- 1-933: popolo giusto
tasso, 16-70: come imagin talor d' immensa mole / forman nubi ne l'aria
, liquefare le nuvole, e forse d' un vapore più che vile fabricare una
la brigata in che disperse / caccia d' ascian la vigna e la gran fronda.
mi son posto a farmi beffe del chimerizzare d' alcuni, che disperdono le lor fatiche
tutti non si arriva a nessuno. d' annunzio, iv-2-152: legata al paralitico
[carlo v] / e il fior d' europa in affrica disperde. cardarelli,
col cuore fasciato / di crudeltà e d' ira fredda, / un uomo fece guasto
dal soffio purificatore della rivoluzione francese. d' annunzio, v-1-239: la via deserta
fedeli dispersonsi e fuggirono per le contrade d' intorno. serdonati, 9-272: e'barbari
] ve ne vengono più a rodere. d' annunzio, iv-2-317: al trivio dei
/ un mandare un sospir messo d' amore, / uno stringer di mano,
, come non si romperà ogni legge d' eloquenza nel mio stile, in tanta
... se sia stato trascorso d' una fievole giovinezza innamorata un così miserabile
nel distretto, fa fede il gran numero d' iscrizioni votive a varie deità consecrate,
al figur. cavalca, 21-62: d' ogni peccato è tira radice, / e
peccato è tira radice, / e d' ogni virtù disperditrice. alfieri, 1-294:
cantori di soavia e del duecento. d' annunzio, v-1-469: al sentimento vivace
ov'io sì lieto albergo / fuor d' ira e di discordia acerba e ria
animali (che né meno ne viene d' assoluta necessità, perché molti potrebbono aver tempo
già che 'l fior della speranza / vento d' invidia mai fieda e disperga. caro
di frode, / corvo nunzio e ministro d' ogni male; / verme, che
fontanieri sanno rompere così fattamente uno spillo d' acqua, facendolo schizzare a traverso di
., 1-125: gittando continue lagrime d' orazione a dio, e domandando da lui
vostro apollo arderò e saggio / dispergitor d' abominoso mostro? = deriv.
lomazzi, 382: il gran dispergo / d' imagini che fè leone isauro.
-ci). bot. disperino. d' alberti, 320: * dispermatico ',
, diverse bacche e drupe). d' alberti, 320: 'disperalo ',
contrario tanno 1833 n'ebbe poco più d' un solo centimetro [di neve],
bombardiere, al quale trovomo li stili d' acciaio temperato,... e dispersé
soderini, i-382: piglisi poi uva d' una pancata o anguillare di tre filari,
rovina, per un tempo indefinito, d' ogni speranza italiana, la dispersione dei nostri
presagire l'imminente dispersione. -a dispersione d' occhio: a perdita d'occhio.
-a dispersione d'occhio: a perdita d' occhio. bartolini, 4-188: altre
della terra che prolifica messi a dispersione d' occhio tutte eguali. 2.
è più crudele che ogni crudeltà: nimico d' ogni onestà: porta di perdizione:
dispersione di tutte le virtudi, perdizione d' ogni innocenza e puritade. pallavicino,
padre nella mente, / se venendo d' alcun, per casa, / de'proci
non sanno che una lettera, non d' interessi o d'affetti, per me è
una lettera, non d'interessi o d' affetti, per me è dispersione d'
d'affetti, per me è dispersione d' attenzione di tempo e di quattrini. comisso
, di galazia, di cappadocia, d' asia e di bitinia,...
palestina, e per le pro- vincie d' intorno il vangelo, trovarono in que'tempi
dispersione delle dispersioni, s'intende, quella d' israele. -ant. in senso
difetto di organicità (in un'opera d' arte, di letteratura). d'
d'arte, di letteratura). d' annunzio, iv-2-658: concentrazioni e dispersioni rapidissime
una sostanza varia in relazione alla lunghezza d' onda del raggio che l'attraversa)
(sec. xiii) e come termine d' ottica { dispersion de la lumière,
genio attico prosperò da un robusto contemperarsi d' umanità e naturalità; dalla reciproca integrazione
di uomini, fortunosa e dispersiva, irta d' ogni sorta d'incontri e di pericoli
e dispersiva, irta d'ogni sorta d' incontri e di pericoli. =
. dispersive (nel 1627; come termine d' ottica nel 1802).
petrarca, 42-13: stelle noiose fuggon d' ogni parte, / disperse dal bel viso
la porta onde fuggir dall'universo! d' annunzio, iii-2-1132: dispersi dalla fame per
non ho mai ricevutola lettera che dite d' avermi scritta. forse è venuta nel tempo
la voce rintuzzata dalla repulsa de'sassi d' un luogo concavo, non però dissipata o
prementi ore senza uscita, / fanghiglia d' acqua sorgiva. bocchelli, i-70:
la più dispersa, nel mondo. d' annunzio, i-712: penso a tristezze
: penso a tristezze ignote, / d' anime assai remote, / ne la
negli occhi, ma non mi riusciva d' incon- trame lo sguardo, che ancora
che noi avemo con fiorenza. detto d' amore, 315: e sì avrai
lapo da castiglionchio, 49: trovarono modo d' avere il cartello di castiglionchio vicino al
. sacchetti, vi-47: è usanza d' ogni vecchierella / sempre portare invidia e
invece / di lui, vedersi ora appagar d' un scritto, / del bel viso
e di dispitto. tasso, 6-31: d' ira e di dispetto / avampa dentro
miei detrattori, ho esultato delle dimostrazioni d' onore, che avete qui ricevute,
volgar., 2-59: non cessiamo d' orare e di piagnere verso dio, infino
per nessuno, e in villa ci ho d' andare, ci devo andare, e
disordine attraverso alle forme architettoniche a dispetto d' ogni simmetria. manzini, 12-104: usciva
la crusca fosse un paradiso, direi d' esserci entrato a dispetto dei santi, perché
bireno in mio dispetto; / che d' altro sì doler non mi potrei.
tarsia, ix-655: or di paura, d' ira e di sospetto, / d'
d'ira e di sospetto, / d' odio, di crudeltà solo ti vanti,
, inf., 16-29: se miseria d' esto loco sollo / rende in dispetto
fusse cagione e della guerra e delle spese d' essa. veniero, 231:
, 4-237: ogni festa, ogni capo d' anno, come la piccola isabella riceveva
iruzze e i dispettucci adorabili, gemiti d' amor represso, tutte, in una parola
: dolente delle passate vanità, volonterosa d' ammendare nel cospetto d'iddio, mi
vanità, volonterosa d'ammendare nel cospetto d' iddio, mi rendo quanto posso dispetta
che fosse un uomo da bene e d' alcuna apparenza, ma egli non pare
pare che egli abbia figura e somiglianza d' uomo, sì è dispetto. boccaccio
... par che non godano d' altro che d'essere molesti e fastidiosi
par che non godano d'altro che d' essere molesti e fastidiosi a guisa di
ricchezze e della magnificenza, quanto pigliavano d' odio dell'arroganza e maestà tenuta nel
boccaccio, ii-8-31: molte ancor perché d' alto lignaggio / discese sono, e
ti guardi / dentro lo specchio mai d' alcuna fonte, / la candida amarilli
alto romore / menar parlando di scienze e d' arti? mazzini, ii-417: i
i più sprovveduti di forti credenze e d' energia per combattere: taluni dispettosi per
per combattere: taluni dispettosi per altezza d' animo e spronati dalla natura a ravvolgersi.
contra, effigiata ad una vista / d' un gran palazzo, micol ammirava / sì
carte e delle pergamene della dateria. d' annunzio, v-2-277: scorsi al davanzale della
ma... il dispettoso abbandono d' una terra inzuppata di lacrime. -di
voce compressa mormorò: vanne, ministra d' imperio affannoso: il lituo fu più di
: ora, che mi si profferisce d' illuminarmi per richiamarmi sul sentiero della saggezza,
importune, superbe, dispettose, / prive d' amor, di fede e di consiglio
è barbarie di natura, è rusticità d' animo dispettoso. foscolo, xvii-333:
vecchiettaccia arpia, stitica, dispettosa e piena d' astio. pasolini, 1-197: il
ojetti, i-818: sale un continuo strombettare d' automobili, ansioso e dispettoso.
/ la signoria e dispettosa e dura / d' alcun villan, che da basso si
è più dispettoso il sentir una rastiatura d' un piatto d'argento, che una
il sentir una rastiatura d'un piatto d' argento, che una cannonata. a
ed empie. bembo, 1-152: pieno d' inganni è il senso, il quale
156-3: figliuola mia, chi vuol gioir d' amore / convien che sappia i suo'
ii-42: continuai a bofonchiare, dispiacente d' avere smarrito l'ombrello di seta pura
. beicari, 5-47: que'ribaldi pien d' ogni fallenza /... /
sento in riconoscervi molti errori con impossibilità d' emendarli. giannone, 244: non potè
carlo e al papa la risposta del re d' aragona, la quale dispiacque loro molto
è venuto... cento volte voglia d' abbracciarvi e di baciarvi; e,
, 16-iv-395: mi dispiace fino all'anima d' intendere nella lettera di v. s
del giudizio dalle passioni. la forza d' animo che mantiene questa libertà, è senza
pingue, stretta per altro nella ritenutezza d' un robusto fasciame cosparso di vetruzzi.
en desorrata vita / e vive al dispiacer d' onne valente. ricciardo da cortona,
contrade e di dì e di notte e d' amici e di nemici vanno di male
dentro gialli e di fuori bianchi, d' amaro e dispiacevole odore. pallavicino, 7-159
nostra sala di legno e cartone una specie d' eco dispiacevole. -di aspetto brutto
... / e specchio e mirador d' onni vilezza, / di ciascuna laidezza
è laido e dispiacievel forte en sermon d' omo dizamoroso amore! bartolomeo da s.
ora, e così tutta ravviata, invece d' am- mirarla e di compiacersene,
turbato. manzini, 8-166: lo sguardo d' una che non si lascia respingere
lascia distogliere, e insiste dispiaciuta d' avere irrimediabilmente ragione. dispianaménto,
tua ancona e quel che sia mettuto d' oro. dispianala in su due trespidi o
21-202: pepe e semi / fortemente d' ortica dispianando, / distribuisci, il nettare
campanella, i-62: d' essi uniti, amor, per be'lambicchi
di là questo benedetto parrocchiale consenso. d' annunzio, v-1-511: non potei sapere chi
volgar., 2-10: poni in capo d' uno bastoncello trementina o vischio, e
oceano di luce, / ove fuor d' ogni tempo esulta e regna / iéova,
su tutte più snellamente aerea e splendida d' oro la guglia che sostiene la vergine;
/ obbediva a manfredi barisone; / d' aquila un capo bianco dispiegava / miran
faccia de la lombarda lega. d' annunzio, iii-2-134: ella si china
già dispiegava il suo gemmato manto / d' ardenti stelle, e di rugiada un
, vii-115: se tu empi l'aria d' uccelli, archita finge di legno una
, e fresche aurette / dispiegando ali d' argento / sull'azzurro pavimento / tesson
, or di notte all'opre oscene / d' impuri affetti dispiegate i vanni. guidi
il suolo / chi non sa dispiegar d' aquila il volo. 4.
confessare (un sentimento, una disposizione d' animo, ecc.). chiabrera
. bonarelli, xxx-5-153: o giustizia d' amore, hai pur voluto / che questa
di gente. cattaneo, iii-4-29: invece d' imporre rispetto al popolo, dispiegandogli innanzi
e ondeggiar sopra il tuo capo. d' annunzio, v-1-706: gli occhi sfolgoravano
ali). caro, 7-862: d' aletto / fischiàr le serpi, e dispiegàrsi
. 10. stendersi a vista d' occhio, apparire in una vasta prospettiva
vecchia lo stupendo romanico pugliese, tinto d' influenze orientali. -svilupparsi, crescere
le vele di una nave). d' annunzio, v-3-139: il quarto, [
1-19-5: poi veggion l'aste, e d' orrida battaglia / gli ordini avversi ir
medesima cosa; non avendo elle bisogno d' addurre altro testimonio in prova loro che
-profuso, ostentato, sfoggiato. d' annunzio, v-3-176: il limosino..
i-692: il dispiego di forza brutale e d' adorazione ad essa... mi
ad essa... mi rendono febbricitante d' ira e di lotta.
e 'ngiusto; / vedilo andar pien d' ira e di disdegno. boccaccio, v-122
boccaccio, v-122: i furti commessi d' europa da giove erano occulti allora che
giurai sopra a questo anello e spada d' uccidere con le mie mani uno grande
core, / vestito di dolcezza e d' amar pieno. c. rucellai,
e dispietato core / gradì che sol d' angosce io mi nodrisse. 4
o pur qual suole / dal fiato d' aquilon l'umida nebbia, / sen già
d' animo (atti, parole, sentimenti,
altrui / di virtù, di pietà, d' onore e fede; / come or
come or sentiam nel dispietato grembo / d' italia inferma, ove un marcel diventa
dispietati incendi arder fin: visti / d' illustri fabri gl'immortai lavori. forteguerri
districare. - anche rifl. cecco d' ascoli, 3135: [il diaspro]
ascoli, 3135: [il diaspro] d' ogni fattura ciascun uom dispiglia. tedaldi
tommaseo [s. v.]: d' uccello che a'suoi tempi perde le
fallimento, / che due parti facite d' uno core, / da voi mi
nell'anno medesimo seiino figliuolo del monarca d' anni quattordici fu tolto da'vivi con
mali che s'apparecchiano e alla ruina d' italia; le quali cose noi pensiamo non
che fu di somma displicenza ai prencipi d' italia, li spagnuoli... si
prossimo in quel possesso pieno e perfetto d' onde ingiustamente si era dispodestato.
salvini, 30-2-211: qui è figura d' antitesi... e, con fare
ha dispogliato in parte l'alte cime d' essi monti. b. tasso, ix-88
canute, / fan sì ricco il terren d' onde novelle. tasso, 1-23-27:
alfieri, 1-642: il ver dispoglia / d' ogni mentito fregio; il ver conosci
pensier m'uccide e mi dispoglia / d' ogni speranza di futura gioia. anonimo,
3-6-8: quest'è maria, che d' ogni ben dispoglia / la terra,
, che l'accascia / sotterra, d' ogni cosa lo dispoglia, / e le
/ la più laboriosa ed util classe. d' annunzio, iv-2-623: ella sembrava.
perdere. alamanni, 4-1-58: d' intorno all'onde tue la nebbia e'l
nel poter di gesù nazareno / surgon opre d' arcana virtù. manzoni, 29:
che gli passò nel cuor con la virtù d' un subito splendore, che d'ogni
virtù d'un subito splendore, che d' ogni altra sua voglia sol rimembrando l'
a la novella gioia, / vestute d' umiltà e di cortesia, / girete a
lo novello; cioè dispogliate la mala obbedienzia d' adamo e vestite l'obbedienzia di cristo
bertade è quella / che noi dispoglia d' ogni cura amara. giordani, iii-90
si dispoglia / per il tempo invernai d' erbe e di fronde / lassando tutti
non solo del fluido soverchio, ma d' una porzione ancora di quello che inviluppato
, / siccome i'faccio ancor, d' ogni tua veste. leopardi, 540:
.. si dispogliò di fiori e d' altra fronda in ciascun ramo. -per
che mai non s'appellasse re, dispogliandosi d' ogni onore. botta, 5-259:
corpo? leopardi, ii-359: l'abito d' insensibilità verso l'altrui sciagure, contratto
/ purificato dall'interna guerra, / d' ogni basso desio ti dispogliasti. b.
trassi il temerario con vergogna / nel toro d' uri indomito a cozzare. / e
corpo dispogliato, / tra i ghiacciuoli d' un lago innominato. 2.
una pianta dispogliata / di foglie e d' altra fronda in ciascun ramo. arici,
cupido di vivere, ch'egli ami più d' essere strangolato nel dispogliatone, che nell'
arrosto, / e dispolpati in men d' un quarticello. = comp. da
. / lo spillatico fisso disponibile. d' azeglio, 1-348: fatti e pagati i
a non aver più altro che otto paoli d' attivo disponibile. rajberti, 2-236:
non occupato da altri (una camera d' albergo, un appartamento, un posto
alita e mi tenta il senso avventuroso d' una nuova disponibile me stessa. piovene
, non solo di cultura, ma d' informazione, è tra gli elementi che
. v.]: 'disponibilità', stato d' impiegato civile o di milite, che
. ant. spopolare, privare d' abitanti. fatti di cesare, 258
non si trovava altro che una poca d' acqua non punto buona, ma salmastra
stessa, e tutta empièo la terra / d' armi, e in battaglia i pregi
cavalli troveranno il modo di combattere. d' annunzio, iv-2-302: su 'l
, / orna e disponi il crine. d' annunzio, iv-1-107: prediligeva disporre i
se nevicasse, vieni. facciamo un po'd' amore in mezzo la bruma. pea
agli altri stra nieri. d' annunzio, iv-2-410: m'insegnò a ricercare
col cannocchiale che io le disposi. d' annunzio, iv-2-595: il mirabile è che
danari della chiesa... fiorini dugentornila d' oro. foscolo, xviii-7: ella
signora ed amica, godrà del piacere d' avermi aiutato ne'casi estremi, quand'anche
uso assol.: mettere nello stato d' animo adatto; rendere favorevole, propizio
/ cos'aspre, strane e fuor d' ogni ragione. b. cavalcanti, 2-534
anima alla piaciuta cosa disposta: egli d' ogni superbia spoglia il cuore e d'ogni
egli d'ogni superbia spoglia il cuore e d' ogni ferocità, facendolo umile in ciascun
li dea speranza né altri primitivi segni d' amore, imperniò che falsità grande sarà tenuta
giornata solamente / a mandricardo la spada d' ettorre / concedesse gradasso umanamente. grazzini
ragione a ciascuno. leggenda di guglielmo d' oringa, xxi-1174: sono venuto a
gli asini quando fu disposto al regno d' israele da iddio. leopardi,
fosse suo dovere il farlo, sfuggì sempre d' impicciarsi negli affari altrui; anzi si
sua morte per scialarla coi suoi denari. d' annunzio, iii-1-246: conservò sempre una
disporsi e apparecchiarsi a ricevere la grazia d' avere vera penitenza. torini, 249:
africa vagar poi si dispose / dal mar d' atlante ai termini d'egitto. guicciardini
/ dal mar d'atlante ai termini d' egitto. guicciardini, 1-99: le cose
qual mas- sìla fera / ch'allor d' insanguinar gli artigli e il ceffo /
aprendo, e disponendosi ad uscire. d' annunzio, v-3-276: mi disposi di
bologna, di grande concordia, e d' uno consentimento, vollono dare la guardia
. monti, ìi-67: egli ha disposto d' un fondo anche prima di esserne possessore
v. s. in beneficio d' altri, non avendo né securtà né merito
, 20-136: ecco l'ancilla tua; d' essa a tuo senno / dispon,
i-77: non altro che la tirannide d' un ridicolo pregiudizio può togliere agli scrittori
loro antecessori di dispor dei vocaboli antichi e d' in- trodume di nuovi. cuoco,
gerarchie, chi disponeva di un pezzetto d' orticello, e chi no, chi aveva
magno], 129: alcuni s'apprestano d' usurparsi il titolo del regno con minaccie
di poter dispor de prencipi esterni e d' assai genti armate. goldoni, iii-68
e al re carlo la risposta del re d' araona. valerio massimo volgar.,
comincia la gran zuffa / che lingua d' uom già noi potria disporre. tolomei,
, secondo che si dispone ne'libri d' ipocras e di galieno. -esprimere
interpretare. fra giordano, 3-63: d' una medesima parola della scrittura, nella
dingo, dispuoseno li pisani di sul poggio d' onzo. -turbare, sconvolgere.
sudditi loro, non solamente son degni d' odio e d'abominazione, ma di
, non solamente son degni d'odio e d' abominazione, ma di severa morte.
tratto dal destino, egisto / disposò d' agamennone la donna, / e lui
/ e lui da troia ritornato spense. d' annunzio, iii-1-498: paolo malatesta è
che adunate quivi erano a la compapiia d' una gentile donna che disposata era lo
vita nuova, 2 (42): d' allora innanzi dico che amore segnoreggiò la
riceveano sì buono mutamento che, accese d' un fervore di dio, disprezzando li matrimonii
donna, e altrimenti è serva fuori d' ogni libertade. bianco da siena, 62
sacramenti, dicendo che l'efficacia loro d' altro non viene se non perché dio
, e si trovano nella maniera imperfetta d' operare della riflessione: e sono cause
e popolare, dicendo: 4 dispositivo d' un articolo di legge, dispositivo d'
d'un articolo di legge, dispositivo d' un decreto ', per significare ciò che
: con imaginoso studio dei particolari, d' ogni dispositivo più adatto a invescare e a
e. gadda, 10-90: quell'idea d' ordine e di denaro ben speso ch'
. fu grandissimo e lo maggiore disponitore d' aristotile. = voce dotta, lat
conoscer la terra della città, ovvero d' altro luogo da abitare, ed in
quale flessibilità meravigliosa nel suo stelo! d' annunzio, iii-1-195: non vi so
conoscerete il significato che si dà alla disposizione d' un tavolo, d'un armadio;
dà alla disposizione d'un tavolo, d' un armadio; è come se si narrasse
... non solamente ponga cura d' aver in sé parti e condizioni eccellenti,
il poeta materia per se stessa capace d' ogni perfezione, li rimane l'altra
più cose, verbigrazia, di figure, d' animali, di paesi, d'architetture
, d'animali, di paesi, d' architetture; in modo che tutte quelle che
a questo quali lune e quali disposizioni d' esse fossero utili. -raro.
che quelle che si colgono in disposizione d' umidità d'aria o prossimano a piova
che si colgono in disposizione d'umidità d' aria o prossimano a piova.
sopravanzano di gran lunga le nostre donne d' europa. magalotti, 22-86: dicono
6. condizione di spirito, stato d' animo; inclinazione morale; abito,
buona, sincera. leggenda di guglielmo d' oringa, xxi-1174: sono venuto a
, la natura, una costituzion tale d' umori che sia bilioso e collerico o
una nuova beatifica partecipandomi la vostra disposizione d' esser a padova. alfieri, i-143:
tutte le dette cose non fossero fatture d' uomo, ovvero per avvenimenti non certani
divinità involge essenzialmente il concetto della volontà d' un ente infinitamente possente ed intelligente,
4-59: egli, arrogandosi l'assoluta disposizione d' ogni cosa,... fa
monti, iv-73: egli ha la fortuna d' aver continuamente a sua disposizione qualche febbretta
inferno; più spesso era invece un limbo d' anime a disposizione. -essere
ordine a quegli e a'motori d' essi: sì che è di necessitade che
settembrini [luciano], iii-2-153: d' intelligenza, di sagacia, d'astuzia
: d'intelligenza, di sagacia, d' astuzia era singolarissimo: avido di sapere,
prence / deludere sapran la vigil cura. d' annunzio, iv- 2-271: quando tutti
tutto composto, / con l'aspetto d' un gagliardo, / giovin, bello,
g. morelli, 292: vivettesi d' erbe e di barbe d'erbe e
292: vivettesi d'erbe e di barbe d' erbe e di cattive..
, / che 'l ben disposto spirto d' amor turge. giov. cavalcanti,
i parenti non voglio pur vedere. d' annunzio, iv-2-560: ella era disposta
chiedeva loro in gara sempre nuove prove d' amore, alle quali essi ogni volta
scoperto fondo, / che si bagnava d' angoscioso pianto. boccaccio, vii-49: son
lume, gli conduce / il desio d' esso; al qual seguir disposti,
., i-io7: quelle che dalla porta d' occidente stanno, sono quelle femmine comuni
. botta, 4-477: si vantava d' avere già dispostissimi a'suoi cenni in città
disorganizzato. bocchelli, 5-38: sentiva d' imparare, pronta e disposta com'era
4-1-103: stolti del tutto e d' ogni senso privi! / forse guardaste il
anche ai pesci la provvidenza e l'ordine d' una regola disposta a universal gloria,
mano di guido de'tarlati disposto vescovo d' arezzo. esopo volgar., 4-47
loro cantare, dicendo lui non essere degno d' udire sì gentili canti dalla natura umana
i capitalisti fanno monopolio del voto come d' una derrata; il povero nel governo
forze. cesarotti, i-126: creator d' un linguaggio filosofico, egli [dante
il governo clericale sia stato più crudele d' altri dispotici governi; ma...
e come giusto ricevuto, despotico, cioè d' assoluta e non mai limitata auttorità.
un non so che di despotico e d' assoluto; che sia più che 4 legge
. 2. che è investito d' un potere assoluto e lo esercita con
sudditi. giannone, 2-ii-253: arciduchi d' austria per tanti e sì ampi privilegi
/ convenienti al labbro stolto appena / d' oriental dispotica reina. leopardi, ii-906
, 3-71: ger- vasio pisciavino meritava d' esser nato ministro di qualche elisa baciocchi
mente dispotico, naso appuntito, inizio d' un doppio mento asciutto a cui sarebbe
carducci, ii-5-119: quella sua volubilità d' idee... pretenderebbe un cotal poco
: tutto al più, quando fia d' uopo ascoltare le voci dell'amo, ci
prima di determinarli ad una professione. d' azeglio, 1-312: la sua parola divenne
. v.]: 'dispotismo'. difficoltà d' inghiottire le bevande per paresia de'muscoli
v.]: qualche medico più greco d' ippocrate e del vin greco e delle
di cuore, dispregiaménto di sé e d' ogni diletto e piacimento del mondo. zeno
. cavalca, 21-226: la pazienza d' ogni cosa avanza, / la povertà
. giacomo da lentini o rinaldo d' aquino, 402: 3-42: fina
e dispresiato -e posto a grave. cielo d' alcamo, 92: bella,
come forte / e come destro e più d' ogn'altro ardito, / si messe
molle, / e capitò all'ostel d' un eremita. caro, i-334: perché
antiche per lor bere / contente furon d' acqua: e daniello / dispregiò cibo,
avevano, e presero a dispregiarlo. d' annunzio, v-2-758: lo spirito dispregia e
gli albori: perch'io sono degna d' adorno e di prezioso letto. beicari,
uomini e ad andare vilmente vestito. d' annunzio, v2- 524: non ti
volgar., iii-434: ritornò il re d' israel in casa sua, dispregiando d'
d'israel in casa sua, dispregiando d' intendere, e andossene furioso in samaria.
maggiore indizio si puote avere della rovina d' una provincia, che vedere dispregiato il
senza posa gravò la sferza fiera / d' un avverso destin. 2. spregevole
uno egregio sermone la egregia di- spregiatrice d' ogni vanità. serdonati, 9-510: rettore
, gli par quasi non aver bisogno d' aiuto altrui. razzi, 6-35: fa
dell'altrui merito colui dal quale sa d' esser condannato per uomo di poco merito
mostrando vie più l'antica sua impazienza d' ogni dottrina temperata ad umile sommissione.
/ e de parlar de noia / e d' acquistar de- sprigio. valerio. massimo
dispregio di quello è cagione della rovina d' esse. anguillara, 2-132: a i
veleno conservano maggior dignità, sono indizi d' uno spirito più sedato e più grande
hanno, è mirata con dispregio. d' annunzio, v-1-235: il coraggio della mia
unisce all'odio. foscolo, 1-4: d' atreo, gli è ver, tu
ma dimostrarlo senza ira o dispregio. d' annunzio, iv-2-275: raccolse le monete e
pur voleva omero cantar l'ira bestiale d' achille, non doveva farla fomentare e
doveva farla fomentare e cominciare dal dispregio d' agamennone, duce tra tutti 1 greci
impero, / or non sei tu d' amor dispreggio e scherno? -bestemmia.
i suoi compagni egregi, / che d' emulo furor l'essempio accese. / cadeane
, e mille / groppi mi porge d' infocati baci; / poi...
verginetta pura, / spargendo quivi il sangue d' ogni vena. [sostituito da]
la dinegagione che li fecero dell'andata d' egitto. andrea da barberino, 202:
sì generali come particolari in sommo dispreggio d' aristotile. colletta, ii- 271:
sgomento di sentirsi chiusa nella breve vita d' oggi, una vita che le sembrava disprezzabile
, superbo. dovila, 516: d' animo generoso ed ardito, ma di natura
è tanto disprezzante, ha qualche poco d' adulazione e di * striscio 'per chi
, 107: non fare più conto d' avere grazia che d'avere riputazione, perché
fare più conto d'avere grazia che d' avere riputazione, perché, perduta la
bibbia volgar., i-242: desprezzano quelli d' egitto tutti li pastori delle pecore.
: hanno [i corvi] un che d' assi- derante e di demoniaco, e
gramm. spregiativo. crusca [in d' alberti, 321]: questi nomi che
la sua penitenza ed era di fuoco d' amore accesa, ed era di cenere
amore accesa, ed era di cenere d' umiltà disprezzata. p. fortini, ili-io
novero delle stirpi disprezzate e infelici. d' annunzio, v-3-17: per qual privilegio
privilegio alcuni, avendo vissuto in tempi d' ignavia ed essendosi inalzati non con fatiche
: vanno disprezzate della persona e cercan d' apparire magre e pallide in faccia, acciocché
. mamiani, 1-182: a me d' incontro / con certa disprezzata leggiadria /
39: era uomo militare, sopportantissimo d' ogni fatica, di- sprezzatore d'ogni
sopportantissimo d'ogni fatica, di- sprezzatore d' ogni cibo delicato e d'ogni altra mollizie
di- sprezzatore d'ogni cibo delicato e d' ogni altra mollizie. a.
: il nostro paese, comeché abbondantissimo d' uomini dotati di garbato e signorile animo
, ingiusto / disprezzator son di virtù d' uom grande. pallavicino, 6- 2-34
barberino... fu sempre disprezzatóre d' ogni travaglio e d'ogni rischio per sì
fu sempre disprezzatóre d'ogni travaglio e d' ogni rischio per sì nobil cagione,
bracciolini, 2-22-38: magnanimamente accompagnata i d' una nobile sua disprezzatura, / par che
questo può essere più maestria, effetto d' ispirazione o d'arte consumata; nella 4
più maestria, effetto d'ispirazione o d' arte consumata; nella 4 disprezzatura '
disprezzevole e lento, baloccandosi intorno altamenità d' ogni terra e villa, se n'andava
di fabbricazione, la soppressione delle compagnie d' arti e mestieri, de'privilegi,
nelle spoglie dell'estinta famiglia de'duchi d' urbino. 2. sprezzante;
disprezzo che vuoisi avere delle miserabili censure d' un avversario così meschino come quel vostro
boccalini, i-299: con tanta commozion d' animo e com- punzion di spirito raccontò
segnalati, che sopraffatto da un deliquio d' animo grandissimo, tramortito cadde nel pulpito
ver dire, / non per odio d' altrui, né per disprezzo. tasso,
vero il p. valegnani era in procinto d' an- darsene e condurli, pentite li
. severa e disproporzionata al governo d' una turba sì licenziosa e fiera per
essere impotenti... per disproporzioni d' esso [membro] in rispetto della lontananza
conoscere quanta grande sia la disproporzione d' amendue queste piante. caro, 3-2-92:
disproporzione era in vigore, centomila once d' oro siensi estratte e cambiate in argento
ii-525: deve risovvenirsi con onesto orgoglio d' aver cooperato ad impedire che le disproporzioni
dell'architetto, non disproporzionando l'apparenza d' essa colonna. = comp
tempi era la misera italia disprovista d' arme e di capitani. = comp
vi è contrasto di giudizi o diversità d' interpretazione) per definire la verità di una
. straparola, 13-10: tentò prosontuosamente d' ascendere al grado del dottorato. propose
ne'dialoghi; e forse in quelli d' aristotele erano tutt'e quattro. carducci
e le parole. f. d' ambra, 4-111: senz'altra disputa e
/ che cagionaron dispute e dissidi / d' oscura idea o di parola vana. alfieri
: prescindendo da ogni disputa di primato d' idioma in italia, è certo che
g. pecchio, ii-1-68: il prezzo d' ogni cosa è fisso, quindi non
dispute contenziose, e di musica e d' altro, le liti e altre simili cose
che io sentiva già fare ne'portici d' atene da que'filosofi. p
bonzo straniere che non più intesi misteri d' una nuova legge annunziava: uomo di così
boterò, i-153: cosa per via d' esempi e di ragioni molto disputabile dall'
, scomodo per le spedizioni e sempre d' imperfetta applicazione, fu abolito, e tutto
s. v.]: la disputabilità d' una questione non prova sempre né la
da disputabile-, voce già registr. dal d' alberti e dal tramater. disputaménto
ad arimino, dove era grande moltitudine d' eretici, volendogli egli riducere al lume
tristo trovarsi ancora a disputare sul modo d' intendersi da provincia a provincia. baldini
orlando gli passò corazza e maglia / d' un colpo, che non fe'mai
puoi tu fare strana risposta della disubbidienza d' astorre da faenza; la quale chi
senza cagione di vera colpa. f. d' ambra, xxi-n-76: io ho fatto
con qual zelo, con qual purezza d' animo fosse da me intrapreso il disputare
e la causa insieme della miglior parte d' italia, che... dalle oltramontane
, 1-120: imperciocché hai fatto menzione d' amistà, e noi siamo ora oziosi
spintoni e a colpi di gomito un palmo d' ombra, un palmo d'erba.
un palmo d'ombra, un palmo d' erba. sbarbaro, 5-70: su questa
. tasso, iv-28: il soggetto d' ogni dialogo dovrebbe esser qualche questione disputata
i veneti patrizi, giustissimi e scevri d' ogni passione nel giudicare, sedenti a'
ponea, era per via di disputazione e d' esercizio di trovare il vero. cicerone
vincere. pallavicino, 1-52: vagliami d' esempio ne'causali che ora sono tema della
convertiamo nostro stilo a parlare del giudicio d' amore. tasso, 12-335: tragici
116: si mostra [il medici] d' aver assistito alle disputazioni di marsilio ficino
assistito alle disputazioni di marsilio ficino, d' aver seduto nello studio di firenze alle
del voezio. leopardi, ii-28: degna d' esser letta è questa disputazione, massime
: se venivano tra loro in disputazione d' alcuna cosa, il fine era dirsi
fine era dirsi villania con parole piene d' oltraggio e vitupero. -essere oggetto,
disquarciata la terra e fuor dedotte / d' asfalto le correnti, in picciol tempo
disquilibrare, tr. letter. levare d' equilibrio, squilibrare. - anche al
leggi provvidamente si contengono gli eccessi d' altra specie, e colle pene
parlava e disquisiva volentieri di letteratura e d' arte. bocchelli, i-410: lo
che si sarebbero acquistata, e dotati d' una mente sdegnosa insieme e impaziente d'
d'una mente sdegnosa insieme e impaziente d' affaccendarsi in disquisizioni di metafisica e sottigliezze
proprio significato del dipinto, il movimento d' anima ritratto dall'artista, che è
... furono, per più d' un secolo, norma e impulso potente di
opera dura, i dico piò d' onne bestia è bestiale. idem, i-25-277
può l'orno bene dezìo disragionato ed uzo d' esso. tommaseo [s.
, 1-107: santo agostino rifiutò il lascio d' uno aveva lasciato tutto il suo per
da un vincolo sacro. cecco d' ascoli, 3615: lì sono li caratteri
, frantumarsi sul pavimento, nei pezzi d' un macabro 'puzzle'. = deriv
disangua, lo sbatti e lo strapazza. d' annunzio, v-1-1093: il corpo si
, soperchiano, dissanguano gli operai. d' annunzio, iii-1-957: ma chi è che
straniero inferocito, non chiese grazia che d' esser salva dalla ferocia della vicina cremona
essa alla sua volta il doloroso destino d' un popolo divorato e dissanguato per impinguar
le pelli per ripulirle del sangue. d' alberti, 322: 4 dissanguinare ',
(v.). la definizione del d' alberti è ripetuta alla lettera dal tramaler
prefisso. dissapóre, sm. alterazione d' animo nei rapporti fra persone; screzio
[il signore] ben vedeva che d' ordinario le intiere eredità lasciate alla chiesa
: portarono loro... pochi sorsi d' una bevanda dissaporitissima. salvini, 39-iv-210
,... in un punto d' acqua del tibesti, tilho à trovato un
. 2. biol. perdita d' acqua sotto forma di vapore che un
non lascia una nuvola sull'isola. d' annunzio, v-1-367: per settimane e
che imbianca e fa crollare gli alberi d' una foresta. 2. rendere adusto
caterina da siena, v-m: prometteste d' osservare obedienzia, con- tinenzia, e
e voi s'appresta, / o pasciute d' orgoglio altere stirpi, / a schiantar
, non disseccata l'imaginazione. d' annunzio, v-1-455: taluno si chiuse nella
apparivano molto turgide le vene violacee. d' annunzio, v-1-337: il riverbero sempre più
a riaprire una sorgente di poesia disseccata. d' annunzio, iii-2-40: pietà? volete
disseccata e gialla dal lungo celibato. d' annunzio, iv-2-868: il viso bronzino
, può più facilmente scriver belle poesie d' immaginazione che di sentimento, perché quella si
questo no, o molto meno. d' annunzio, iv-2-348: ah, signore,
= deriv. da disseccare. cfr. d' alberti, 322: « disseccatoio,
da'quali rifriggerazione ovvero confortagione, e d' umori superchievoli diseccazióne si disidera. p
carena, 2-84: 'disselciare', voce d' uso e di regola, e vale
, iii- 2-242: ad una voce d' allarme, nata per una escursione di
disselciate, /... / d' un avvilito popolo / fece ad un tratto
ha dissellati o disimbrigliati i cavalli. d' annunzio, v-2-682: la mia emozione nel
soderini, iv-165: sarà ben fatto d' ordinare un luogo piano d'un debito
ben fatto d'ordinare un luogo piano d' un debito spazio, copertato di terra leggieri
, sguernito, disaddobbato, in lasciando d' esser quel pomposo, lasciava d'essere
lasciando d'esser quel pomposo, lasciava d' essere quell'orgoglioso che dianzi.
valore -dissembra, / ed al contraro d' onne manera sembra? 2
loro intenta e posso / messo in mesdir d' amore e mal retrame, /
i-40: la natura volse dentro a'confini d' italia mostrare un picciolo ritratto de l'
loro sangue per portare un raggio almeno d' indipendenza alla infelice lor patria. mazzini,
de'veneziani, e troncò le speranze d' ogni bene, furono le voci,
per la germania minacciava l'altre parti d' europa, per questa via della stampa
il terreno s'andava disseminando dei segni d' awenute battaglie. = voce dotta,
nomi, verbi, e altre parti d' orazione: le quali primieramente da strane
qualche campanile. carducci, iii-20-51: d' un'* erminia ', d'argomento
iii-20-51: d'un'* erminia ', d' argomento cavalleresco tratto dalla 'gerusalemme '
in prosa, qua e là disseminata d' endecasillabi sciolti. verga, 4-70:
dell'armenia, si posò l'arca. d' alberti, 322: 'disseminatore ',
sistemi di disseminazione, di propulsione, d' aviazione: l'elica aerea o samara
, 322: un turbine di pensieri e d' angosce che mi dissennava. d'annunzio
e d'angosce che mi dissennava. d' annunzio, iii-2-329: te anche dissennò
] nei giorni della cacciata dei greci d' asia minore. = comp.
, invaso poi tosto dal re alfonso d' aragona cui s'era giovanna dissennatamente confidata
me, sotto le armi e prima d' ammalarmi, non faceva paura e non faceva
: oh beato chi l'amasse / e d' amor si riscaldasse, / sì che
ahi! disensata e svergognata plebe, d' onde hai tu sì ingiusta e sfacciata audacia
): non far dunque cha forza d' om possente / italiani cum loro dissensione
avean costretto; e che soverchia possa / d' alto nemico il perseguia. cuoco,
a venchieredo per aiutarvi il suocero. d' annunzio, v-1-17: voi non udivate
pietà e per dottrina, torrebbe assai d' onore al sinodo e a quei decreti.
vendita dei beni, questa è fatta d' accordo tra proprietario e usufruttuario, salvo
fame il freddo e la dissenteria. d' annunzio, iii-1-1114: la febbre
dissenteria. -per simil. d' annunzio, v-1-591: tanti fanti sono venuti
io son pure il tuo numa, or d' esser vesco / stagnami la mordace dissenteria
168: giuseppe lanzoni... scrive d' aver guariti due disenterici coll'uso di
riscaldato il fegato, e il mal d' occhi, e sono zoppo, idropico,
ambasciadori, li confortarono a non perdersi d' animo, perché, non ostante il dissentimento
« posizione », tanto differenza d' opinioni, dissentimento, che stato d'opinioni
d'opinioni, dissentimento, che stato d' opinioni, dottrina. = deriv
barone ricasoli; egli poteva dissentire d' opinione dal presidente del consiglio d'allora,
d'opinione dal presidente del consiglio d' allora, ma certo non poteva
religione] si conteneva ristretta ne'discendenti d' àbramo e nel popolo d'israele,
ne'discendenti d'àbramo e nel popolo d' israele, o in altri pochissimi uomini che
era... traccia di lettere e d' arti. -sostant. persona che
cattolici furono chiamati all'ultima fine. d' azeglio, 1-230: è pure altrettanto notabile
di dire, un crearla. d' annunzio, iii-1-1013: e costei
apparve, che la finale confettura portava. d' annunzio, v-2-499: con una ripugnanza
le ruine del tempio del sole. d' annunzio, v-1-691: disseppelliremo due salme
, ricoprire il fuoco e sparire. d' annunzio, iii-i-ioi: egli è sempre là
tornando grave / di strana gemma e d' auro, / portò sì gran tesauro /
dissepellì il progetto del meda, coll'aggiunta d' una terza conca. de sanctis,
questi scheletri di monumenti, proprio color d' ossa dissepolte, ciò che più turba
, impresse nei sigilli e sulle lamine d' oro che cuoprivano gli scheletri dissepolti a
orientali. -per simil. d' annunzio, i-694: settembre...
, / ora dissepolta / quasi tepore d' una nuova gioia, / grazia amara del
fosse cosa sua, da custodirsi gelosamente. d' annunzio, v-3-221: sembra una duratura
un frammento dissepolto di sotto alle rovine d' un antico assedio. e. cecchi,
poco a poco in scrivendo comparir d' avanti la verità, e ricever,
me prender consiglio, / ben più d' una è tra noi critica penna,
, 1 derisione spesse volte acquista. d' annunzio, iv-2-565: l'émpito interiore
: l'émpito interiore cresceva così violento d' attimo in attimo, che non m'
con tutti lor presente / se diecimila d' altri non diserro. pulci, 26-136:
fortuna a noi tutto disserra / quanto d' amaro ha mai portato a canto.
tira / dall'armonia del mondo e d' ogni corda, / che vario suon
faville? cattaneo, ii-2-359: è d' uopo volgere parte del popolo all'industria,
non erro, / scomunicati e privati d' omaggio, / con grande onor, la
-figur. indurre, istigare. cecco d' ascoli, 771: [l'alma]
quando molti ne sono insieme, dando d' uno bastone a uno, tutti si
distendersi; dispiegarsi, estendersi. cecco d' ascoli, 327: de le due stelle
come una frotta di volteggiatori all'assalto d' un ridotto nemico. foscolo, 1-450
onde già si disserra / un cosmo d' amore più terso. -intr.
i-376: e vi corse anche più d' una sassata, / onde quel
professori diseredati di genio, di talento e d' ingegno. -sostant. borsa
la declamazione e il continuo dissertare invece d' agire de'personaggi di lucano.
, per difetto o vizio o malo organamento d' ingegno e per miei pochissimi studii,
son come quei filosofimi, / che su d' ogni soggetto e d'ogni tema /
, / che su d'ogni soggetto e d' ogni tema / voglion far cento dissertazioni
, sul culto di maria, sulle corti d' amore. -anche, in senso iron
: discorso prolisso e pedante. d' azeglio, 2-61: oggi ti scrivo un
opera poetica al grado di un prodotto d' industria. 3. dimin. dissertazioncèlla
: [stabilirono] che per li titoli d' onor che si danno ai protonotari,
: come nessuno serve che per intensione d' aver merito, non de'omo sì bene
se aveva nemico nessuno e se sapeva d' aver offesa persona alcuna. ella disse non
l'ombra, non che l'apparecchio d' un minimo pericolo dello stato reale, avvengaché
l'omiciattolo riparò a otranto nell'asilo d' un monastero; e un barone di là
il quale era di gran cuore e d' animo libero, non andava per la
, sì ordinaro di chiamare uno gentile uomo d' altra città, che fosse loro podestà
scarsella / una miseria non si riducesse. d' azeglio, 1-559: se ima famiglia
un freddo che mi ha dissestato. d' azeglio, 1-65: mia madre era in
dissestando, che appunto in quel tempo d' una tale dipintura veniva lodato assai.
o anche della società). d' azeglio, 1-1721 s'aggiunse il dissesto di
certi dissesti morali ed economici nella vita d' un popolo,... per
tragedia la rendevano disadatta agli umili doveri d' ordine, d'economia, d'attività,
disadatta agli umili doveri d'ordine, d' economia, d'attività, richiesti dalle mansioni
doveri d'ordine, d'economia, d' attività, richiesti dalle mansioni che la
il dissesto e lo smarrimento in ogni ordine d' uomini, di cose, di conoscenze
... stava sdrucciolando a vista d' occhio nel dissesto definitivo. =
baldini, i-9: il padre d' un soldato mi dà una cartata
che nella giornata afosa ci disseta. d' annunzio, iv-2-545: 11 fiume era
prima nel cortile erano ortiche e fossatelle d' acqua, dove i condannati andavano a
per dissetarsi a quelle fetide pozzanghere. d' annunzio, iv- 2-125: tutti i
vittorie, alora effeminata nelle lascivie. d' annunzio, i-1085: ottima è l'acqua
: scorreva in fondo al vallone un filo d' acqua che serviva a dissetare la terra
fiume per dissetarmi la pelle, inzupparmi d' acqua la gola, le narici,
! tommaseo, 1-315: le bellezze d' italia ricevute così a gran sorsi,
del mondo di fuori e lo dissetavano. d' annunzio, iii-1-632: non richiamate,
fonte migliore di questo [il sentimento d' amore] per dissetarsi. chiari, 5-66
brillante, festosa, e non avreste d' uopo di scuotermi. foscolo, 1-41:
cuori che hanno sete di dio, ossia d' amore e di verità, e non
hanno fede di potersi dissetare mai. d' annunzio, iii-1-604: samaritana, dove sei
più esquisito amabile di quella riviera. d' annunzio, iv-2-181: quando fu dissetata,
160: tracannò bicchieri e bicchieri d' acqua senza poterla estinguere, finché fu
che quagiù gli egri sovviene, / d' umido campo al vapor lieve è pari,
alto poggia, / e cade poi ricco d' usure in pioggia. cinelli, 1-125
... ha sofferto, sempre, d' una insoddisfatta sete di amore.
. 2. tecn. dissettore d' immagine: analizzatore d'immagine usato negli
tecn. dissettore d'immagine: analizzatore d' immagine usato negli apparecchi televisivi. =
corpi, coll'ingegnose anatomiche dissezioni, d' una utile curiosità pascerà i vostri intelletti,
che sarebbero stati determinati dalla venuta di d' annunzio a fiume, attraendo in uno
agg. e sm. che non è d' accordo su uno o più punti o
24-70: il curioso è che di mutabilità d' opinioni e volta- bilità accusi altrui la
i dissidenti di francia mandavano continuamente soccorsi d' uomini e di denari ai valdesi.
l'ignavia di chi seguiva la forza prepotente d' un esercito che la campana a stormo
lor sono occorsi, che di natura d' amore, raccontando timori, speranze, suspizioni
sozzini, 31: scrisse per le mani d' un suo figliolo piccolo una lettera.
fatta morir di fame una matrona scoperta d' avere dissigillato i vasi della cantina.
foco / dal cor mi dissigilla. d' annunzio, v-2-88: asia, asia,
tue palpebre dorate, né alcun ferro d' oppressore potrà mai dissigillarle! de bosis
il chiuso vero / con un guizzo d' amor risponde e brilla: / ne la