ne ponghino debitore me. f. d' ambra, 96: -com'io t'ho
, 469: cuoco non ho; ma d' altra parte, isnardo / non mi
debitor, per tai rispetti, / d' avermi cara o no, tu 'l vedi
1-38: la volontà nostra è debitrice d' indirizzar le sue azioni a dio.
fuoco dell'inferno, cioè è degno d' esservi mandato. -farsi debitore: assumersi
regga il debil fianco appena / quella d' alti dirupi orrida balza. pallavicino,
mio povero stomaco non soffre veruna sorte d' alimento sostanzioso. leopardi, iii-1057:
e s'era concio a quel modo. d' annunzio, iii-1-244: come sta,
, e temesi abbia a rimaner debole d' un braccio. castiglione, 211: spesso
castiglione, 211: spesso le braccia d' un fabro, debile nel resto, per
. -cascante, ciondolante. d' annunzio, iii-1-768: sento ornai / questo
volgar., 1-9-45: meglio t'è d' entrare debile in vita eterna, che
., 2-2: quando il seme d' alcune piante è debole o per difetto del
. mamiani, 1-213: e se fil d' erba / moverà il vento quivi,
vento quivi, o debil frasca / d' arbore amica in sul mio sasso inchina
fremeran le fronde, / e faville d' amor darà la pietra. borgese, 6-152
di ben vivere, 15: elli credono d' un vetro che sia un zaffiro:
morte, / poco godere la crudeltà d' averno. alfieri, 1-878: io,
degli itali era sparito, e il nome d' italia viveva la sua debole vita di
la sua debole vita di favilla. d' annunzio, iii-2-359: etra fa
in roma in compagnia del signor marchese d' este. marino, 1-64: arse per
ragazzo] non era più il frivolo oggetto d' una debole intenzione. 5.
secondo la virtù, io ho bisogno d' essere confortato e consolato dalla tua bontà
consolato dalla tua bontà. f. d' ambra, 4-74: le donne son più
dato il trono ad un re, debole d' età, ancor più debole di consiglio
. leopardi, ii-234: gli uomini d' ingegno grande ed esercitato sono per lo
l'alma debole incostante / mi nodrir d' assurde fole. cesarotti, i-346: i
lo guardano come una chimera o un pregiudizio d' anime deboli. alfieri, i-94:
un re che comandi a due milioni d' uomini sparsi nello spazio di mille miglia è
miglia è dieci volte almeno più debole d' un re che comandi a venti milioni
un re che comandi a venti milioni d' uomini sparsi nello spazio di cinquecento miglia.
e servi; io grandemente mi vergognava d' essere, e di parere italiano.
le quali [api], avendo più d' uno re che le guidi e le
cavalleria e instruttis- simo di copia grande d' artiglierie e di grandissima perizia di maneggiarla
95: debole, ma sincero apologista d' una morale il di cui fine è
qualche cosa in un genere in cui capiva d' esser debolissimo. carducci, ii-5-15:
. non è lunga, ma troppo debole d' argomenti. 10. insignificante
., 1-39: nascevano le città d' un piccolo e debile cominciamento come l'
fama, / o non mai sazia avidità d' imperi, / forse a deboli acquisti
gli effetti più grandiosi e durevoli. d' annunzio, v-3-23: [il corso superiore
deboli funi e l'invadente deserto formicola d' impazienze e anche il sonno turba e
falda, / falda in ruvido sen d' alpe canuta / per lunga età ben
rompea gli orrori tuoi sol quando è d' uopo / a sentirli assai più. cesarotti
/ dell'alma di dartula è 'l prence d' eta. b. croce, ii-9-64:
sbrigarsi a più serena / vita fuor d' esto nostro laberinto, /...
così timido, che jeanne capì tutto. d' annunzio, i-703: non mi sovviene
, i-703: non mi sovviene che d' un infinito / silenzio, dove un
: le sillabe semilunghe sono quelle fornite d' accento secondario, che si può far sentire
odore, un profumo). d' annunzio, i-694: fra le tende scolorate
carducci, iii-20-32: così un sasso caduto d' alto in piccolo lago alpestre eccita da
con debil soffio atterra / monti alti d' arroganza. castelli, 1-10: osservasi ancora
, 4-439: spingesi il reno per mezzo d' essa con un de'suoi rami che
cose umane, quivi conosciute più leggieri d' un pizzico di polvere, che in un
salito, dunque, sopra la stagliata punta d' un alto giogo, e adattatisi a'
le lor case, non reggerebbe al peso d' una grande alzata. redi, 16-vii-195
signor, che fra dubiosi scogli / or d' un oscuro e or d'un chiaro
/ or d'un oscuro e or d' un chiaro lume / vedi transcorsa la mia
in me congiura perché il debil filo / d' una vita meschina, in mezzo agli
di dover sparger per lei un getto d' inchiostro. buommattei, 11: bisognava ch'
formato egli è sol di sogno, e d' ombra. l. a dimari, 133
castello di quello di siena, fornito d' ogni sorte di vettovaglia. di costanzo
, 534: dimostrò essere gran temerità d' aspettare in quel luogo debole e malamente presidiato
di protezione, indifeso (per scarsezza d' energie fisiche o morali o intellettuali,
li eretici. baldovini, xxvi-3-179: d' esser guida al giusto, appoggio al
spiriti atroci a terra incombano / in peso d' odi, e ai deboli si rubi
come una marionetta. 19. inclinazione d' animo, particolare tendenza della sensibilità,
essendo accompagnata dal vero, non era d' insegnamento veruno. goldoni, vii-499:
zappi trovò in lui veramente i sensi d' un anacreonte. verga, 11-68: le
mio padre aveva per il suo fratello d' america e capii che le parole acerbe
taglienti. -difetto di un'opera d' arte. cesarotti, i-297: soddisfacendo
soddisfacendo al doppio uffizio di traduttori e d' interpreti, prendessero ad illustrar il loro
cesarotti, ii-73: ode appressarsi / d' oscarre i passi, e n'adocchiò lo
incominciava un deboletto raggio / via via d' ullina a tremolar sull'onda. serao
g. raimondi, 2-125: mi pare d' aver fame. ho veramente una grande
: la debolezza di carattere è finitima d' un brutto vizio e il vero probo
assai attaccati al sensibile, serve spesso d' aiuto a rendere distinti i pensieri.
conosco mio marito: è un uomo d' onore; ma ha la debolezza di correr
forza di studiare il vangelo, a forza d' eseguirne i precetti, a forza.
eseguirne i precetti, a forza. d' andarli tutt'ora inculcando ad altrui.
venne a trovarla, colle mani piene d' arance, vinta da una gran debolezza,
cagionata da umor malinconico, da leggerezza d' animo amico delle novitadi, da debolezza
qual fondo di sapere, qual vigore d' intendimento, qual vivacità e prontezza di
. manzoni, 156: vedono potenza d' ingegno dove non c'è altro che
c'è altro che debolezza e impotenza d' abbracciare tutte le relazioni importanti d'un
impotenza d'abbracciare tutte le relazioni importanti d' un oggetto. carducci, iii-15-65:
debolezze, non averei avuto l'onore d' esser'ascoltato. redi, 16-v-81: credo
versi in fila che meritino l'onore d' essere trascritti. tutto è debolezza poetica
queste macchie son coperte e compensate dal lume d' altre virtù, onde non lascia perciò
virtù, onde non lascia perciò omero d' esser divino. -inconcludenza, non
in questa debolezza e disunione degli altri d' italia essi per timidità rifiutassino tanta occasione,
vie; la necessità la rende perfida. d' annunzio, v-3-52: ora, il
i nimici, e sieno per valersi d' ogni tua debolezza e negligenza, percioché a
: la riteneva ispiratrice delle sue debolezze d' adolescenza, e se n'era scelta
europa, anzi per gli stati uniti d' europa la migliore diga di sicurezza contro
, iii-86: il suo vanto è d' esser inclinato 17 palmi fuori del suo appiombo
vecchiezza inerme, l'irritare la possanza d' un principe contro la debolezza d'im cittadino
possanza d'un principe contro la debolezza d' im cittadino innocente. -indigenza
xxxi-161: perché io non desidero fuori d' onestà alcuna cosa, con questa dolce
, s'elle non si sforzano continuo d' andare innanzi. s'elle si tramezzano,
, 11: snervato e debolito all'apparire d' una vii tentazione, effeminato in tutt'
: la beccaccia ferita appena alla punta d' un'ala, lo guardava da terra
civiltà che andava debolmente crescendo nel mezzogiorno d' europa a metà del secolo xi.
: splendono per un momento gli strumenti d' ottone dei bandisti e la corona dei leggìi
verso la mosa, affinch'egli tentasse d' acquistare il castello di lovesteyn.
assalti di lei, dopo averle fàtto più d' una volta giurare che non fiaterebbe,
, le raccontò il miserabile caso. d' annunzio, iv-2-229: ella non preparava l'
, ei vuol far il saccente. d' azeglio, 2-274: ora, non si
, non si tratta più di pettegolezzi d' amor proprio, si tratta del tutto;
. -come mi pare, debolmente, d' aver fatto. pirandello, 7-583: vossignoria
in quelle vie non si adagiano, né d' altronde sono tanto forti da non aver
tòrsi, / che conobbe feconda e d' aria sana, / e di limpidi
parte piana. arici, i-266: d' alme isolette spargesi l'immenso / mar
se ci ha qualche altezza e disinvoltura d' idee, e nobiltà di discorso negli
discorso / di umil servito- rello e d' un sovrano, / di chi una torre
alvaro, 9-17: la sola voce fu d' una gallina che si mise a strillare
sì presso di lor [sette alberi d' oro] fatto / che l'obbietto comun
antesi- stenti ne l'anima in modo d' oblivione. ariosto, 7-2: a
-ohimè -muggiando -ohimè -dicea -qual veggio / d' insoliti portenti alto concorso? / che fia
però se ciò che si dice su d' una di esse cade su quella parte
nelle menti degli uomini. f. d' ambra, 18: in verità che
tutti li viaggi che facemmo, partendo d' italia per spagna. a. verri,
/ fra tutti quei, che privi d' invenzione, / traducon l'opre e
tozzetti, 4-1: una specie particolare d' insetti, che si fecero vedere in
parlargli insieme. ariosto, 41-67: d' azzi, d'alberti, d'obizzi discorso
ariosto, 41-67: d'azzi, d' alberti, d'obizzi discorso / fatto
41-67: d'azzi, d'alberti, d' obizzi discorso / fatto gli aveva.
sento / lodar le sue sentenze. d' azeglio, 1-45: essendo un giorno
. pavese, i-i7: sentir uomini d' altra terra parlare di donne è avvilente
? che discorsi! ragionevole mi pare d' essere anche a me. -entrare
chiamassero (e chi fossero) i padroni d' un certo vecchio castello. pavese,
, attaccando discorso, mangiarle un po'd' uva. -essere a discorso di
dare finché ei non avesse un po'd' impianto in casa. -in discorso
, 132: « è un principio d' economia politica... » e qui
.. » e qui, col tono d' autorità portato da palermo, un discorsone
sicché, speranza mia, sie contenta d' aprirmi un poco l'uscio, né volere
discortese indole degli stessi concittadini sorgere armata d' invida critica, e la fama scemare ai
ingiustizia, perché discortesia mi parebbe il privarlo d' al- cuna piacevol compagnia. bruno,
al viceré, discortesissima, e piena d' orgoglio e di minacce contro alla fede.
quella del montorio, dal quale professava d' essere stato anch'egli nell'ugualità della
il favellìo / di cento sciocchi che volean d' ingegno / far pompa, e cui
asta / insanguinata? -è sangue d' un nemico, / ch'ucciso ho poco
nuovo verde, / ma le mani son d' aria i ai tuoi rami, /
ch'avea in prima rotto, / discoscese d' un sorbo un gran broncone, /
dell'azzurra anfitrite il salso fiotto. d' annunzio, iv-2-963: ii vento,
x-4-61: l'esercito nostro allor repente / d' anféa vincendo la fatai giornata / e
discosceso della rupe impediva, non che d' accostarsi, né tampoco di vedere.
dita di spazio con discostargli dal muro. d' annunzio, iii-2-1148: già invasa dal
(275): quando gli parve d' essersi allontanato abbastanza, rallentò il passo,
(275): quando gli parve d' essersi abbastanza discostato, allentò il passo,
, per non dar sospetto]. d' annunzio, iii-2-130: ella si discosta
la opinione umana non poter essere scienza d' alcuna cosa, ma giudicarsi il meglio
ne discosta, in quanto la narrazione è d' amore e fatta ad ammonimento d'amore
è d'amore e fatta ad ammonimento d' amore, il seguente frammento di sirventese
: quei che per guadagnar lo scudo d' oro / di paese venian tanto discosto,
maraviglia, / né verso ullania ardian d' alzar le ciglia. giraldi cinzio, intr
. bruno, 3-92: la mole d' una testa d'uomo a due miglia non
3-92: la mole d'una testa d' uomo a due miglia non si vede
, 3-269: eranci tutti i singulari uomini d' italia, ed eranvi venuti discosto cento
il grave puzzo che l'avello spira. d' annunzio, v-3-225: la vettura m'
lago stesso, quando questo ingrossa. d' annunzio, iii-2-68: all'aperto,
abbiamo trattato problemi che con un poco d' esperienza e di buona volontà si possono senza
di discredere il falso creduto ne'tempi d' ignoranza. foscolo, xvii-159: v'
discredere alla pratica si suole / più d' uno, che facea tanto rombazzo.
a loro, o che hanno più d' un significato, di mutarla, né
pulci, iv-29: per discredermi un tratto d' un bel tristo, / ch'un
animo la felicità de gli ultimi tempi d' augusto, e non si poteva discredere che
che si fa e si dice a discreditaménto d' alcuno, produce discredito.
. verri, xxiii-190: questa feccia d' italiani che viaggia il mondo, son quelli
non vi discreditate, dando a conoscere d' aver commesso la tranquillità del vostro animo
. f. galiani, 3-222: d' un debito di tanti milioni neppur ima
sarpi, iii-354: molti non sono capaci d' intendere la verità o falsità delle opinioni
un oggetto ridicolo è propriamente l'arte d' interessare quella porzione di malignità, che
su cui sono costituiti tutti i governi d' europa... cotesti princìpi son
volta buttato il discredito su le opere d' arte che si vedevano qui, venne la
cielo. castiglione, 304: ridesi ancor d' alcune cose
a messer an tonio rizzo d' un certo forlivese: « pensate s'è
[scrittori] tengono, senza discrepanza d' alcuno, il primo luogo dante, il
v'aveva uno scoglio, che a guisa d' isola era alquanto eminente fuori dell'
del- l'ugnia del dito grosso d' uno uomo insino a sei grandezze
: dopo aver soggiornato in varie piazze d' europa, la fortuna mi ha discretamente arricchito
non desiderare di esserlo di più. d' azeglio, 2-454: certo dopo una
suonò discretissimamente, in un dopocena, d' estate. 6. disus. con
le parole, che sono quasi seme d' operazione, si deono molto discretamente sostenere
non si conveniva sepoltura men degna che d' oro a così fatto cuore chente questo
te intendo né ti conosco e manco d' intenderti e conoscerti mi curo. va
ritrovandosi il cortegiano nella scaramuzza o fatto d' arme o battaglia di terra o
or lasciami riposare, e ti scriverò d' altre faccende: bensì di quanto leggi
ho scritto in tanta fretta e foga d' idee. carducci, iii13- 328:
, ché si astenevano ne'loro discorsi d' entrar meco in punti di religione. goldoni
sopraggiunto queiraltro male, gli era stata d' attomo indovinando, intuendo, venendogli in
alla famiglia, esaminai delle affittanze specialmente d' alcuni nostri poderi di bergamasca e,
punto dalla discretezza cristiana, mi riuscì d' accrescere le dette affittanze di circa dugento
alcuno di studio per intendere le cose d' onore, bastando ad ogni uomo civile il
latini volgar., i-80: si procacci d' avere cavalli e arnesi buoni ed onorevili
; ma sopra tutte cose si brighi d' avere buoni giudici e suo assessore discreto
essecutori a marte. / e s'ella d' elefanti e di balene / non si
sarà dinanzi a'discreti giudici, niuna sorte d' onore per cortesia gli deve esser negata
. 3. che mostra mitezza d' animo; che è benevolo nel giudicare
mandata. calogrosso, 37: ella è d' egregia forma e sì discreta / che
molto convenevole che lo sterile buon gusto d' alcuni debba essere discreto nella censura de'
la sfera, /... / d' or- lando usciron le mirabil pruove /
poi venne severo / vertudioso tanto e d' alto ingegno, / che di vii nazion
libertà... conseguendola pel merito d' aver ben servito per un tempo discreto
onorario, e dopo due anni ebbe cuore d' abbandonar l'impiego e la patria.
abbandonar l'impiego e la patria. d' azeglio, 2-359: c'è del pasticcio
aperto indizio, voi esser stato oltraggiato d' alcuna che era men discreta nelle dimande sue
: quando / potei le leggi usar teco d' amore, / fui però sì discreto
sì discreto, / che quasi mi scordai d' esser amante. marino, 1-6:
, sarà per te un discretissimo marito! d' annunzio, iv-2-1131: egli uscì per
. batteva due colpi discreti alla porta. d' annunzio, iv-2-595: l'unico
: michelagnolo dunque, per le cose d' architettura, non potendo disegnare più per
si voltò per vedere se mai ci fosse d' intorno qualche vicino, da cui potesse
'l colosseo, inondato dalla piena luce d' un sole meridiano d'agosto, e
inondato dalla piena luce d'un sole meridiano d' agosto, e lo stesso colosseo,
che la polvere sa mettere tra le pieghe d' una vecchia palandrana. soldati, 125
l'etica, « conoscere l'ordine d' una cosa ad altra è proprio atto
», e è questa discrezione. cecco d' ascoli, 1156: prudenzia, dico
disamina tutto quanto la nostra mente sostiene d' avversità: ed ella è sola quella
incontanente venne, / e sì l'asciuga d' un bel drappo e netto.
di toccar gli anni della discrezione, d' essere, in quella società, come
. muratori, 5-iii-147: è permesso d' usar talvolta vocaboli nuovi e locuzioni di
che finalmente non è altro che un poco d' alito di terra. 3.
suo dovere il farlo, sfuggì sempre d' impicciarsi negli affari altrui; anzi si scusava
e di qui si genera la discrezione d' abbassare o alzare il gomito. berni
nell'accattare e sciegliere da tutte parti d' italia i più accomodati modi da esprimerle,
personalmente a teseo,... affine d' indurre col suo soccorso 1 tebani a
se alcuno à tolta una cosa sacrata d' uno luogo privato, se dee essere giu
elesse in senato, e senza descrezione d' etade. bembo, 1-82: senza
gli egizi... paghi e fastosi d' avere in terra, e nella propria
avuti di molti tentatori, di molte tentazioni d' ogni sorte di stratagemmi a dosso,
la vita, / è lecito e d' aveme discrezione. -cercar discrezione fra
discrezion, la loro, tór la roba d' altri! almanco ne pagassin la pigione
la menippea che vi mando è piena d' emendazioni e di pentimenti nell'ultimo.
tamente discriminale, treccette, ghirlanda d' oro o d'argento, affibiature o
discriminale, treccette, ghirlanda d'oro o d' argento, affibiature o cinture, specchi
ad adornezza di corpo e ad allegrezza d' aspetto, e che dello amante li renda
, e già conoscevo per altra esperienza d' altri disumani dolori, che certi fatti bruti
senato di 64 senatori sottoposti al tribunale d' epurazione e poi discriminati. g
la lemosina spegne, e porge grazia / d' andare a dio senza troppo discrimine.
a poco a poco (un rapporto d' amicizia); allentare. bartolomeo
ci troviamo, e ne possiamo gloriare d' averle satisfatto. = comp.
uscivano aghi secchi di pino e briciole d' ogni maniera. = deriv. da
soldani, 1-34: il magisterio / d' una sgualdrina... /..
gli avea tolta de l'arpie d' intorno. / ma poi che la grossezza
g. villani, 9-164: il dogio d' osterich... mandò in lombardia
far passare anche una legge parziale. d' annunzio, v-3-9: dalla discussione parlamentare
marina l'onorevole brin è uscito avvolto d' un certo luc- cicor di trionfo.
de roberto, 508: qui seggono uomini d' un patriottismo superiore ad ogni discussione.
cenere si voglia a cuocere una matassa d' accia. zanobi da strata [s.
, 5-393: come tanti altri uomini d' affari credeva che le cose si possono
di gente, un gruppo di suonatori d' orchestra discuteva la patti. de roberto
su lei, facendole balenare, quan- d' era necessario, 1'esistenza, sebbene assai
girano, i falsi e le opere d' attribuzione discutibile. = deriv.
sull'utero con le foglie, e radici d' ebulo,... le unzioni,
aspetto, / dadi, e cercar d' ogni spiager vendetta. / queste otto
più che creatura, / termine fisso d' ettemo consiglio, / tu se'colei che
dando alle cose liete, riguardi me, d' alta donna picciolissima serva tornata, e
sì m'appago / che non disdegno signoria d' ancella. chiabrera, 347: io
quello aperto per mostra e con un fascio d' altri ombrellini ad armacollo, l'aveva
/ pur qui per uso, e forse d' altro loco / disdegna di portarne suso
arici, i-9: disdegna / la canna d' ibla di sicilia il pingue / terreno
croce, ii-5-84: la vera critica d' arte è certamente critica estetica, ma non
o patria mia, / quella schiera infinita d' immor tali, / e
sdegnato, irato. cecco d' ascoli, 2042: amor che non comincia
in mezzo il re, di scettro e d' ostro adorno, / con empio core
. bellini, i-126: il gran disdegnator d' ogni viltate. disdegnévole, agg.
di disgusto, accompagnato da un moto d' ira e da un senso di disprezzo (
: donne, la donna mia ha d' un disdegno / sì ferito 'l meo core
di colore / di rabbioso disdegno ed or d' amore. marino, 2-46: ne
febo, e scese / dalle cime d' olimpo in gran disdegno / coll'arco
lasciandosi cadere quasi sfinita sul canapè. d' annunzio, iv-2-516: chiusa nel suo
simil. e al figur. cecco d' a scoli, 380: converte [un'
380: converte [un'altra cometa] d' ogni pianta il dolce effetto, /
volesti esser fellon pria che negletto. d' annunzio, v-2-329: ma quando ettore carafa
. latini volgar., i-73: d' altra parte, se la podestà none
? -essere disdegno: essere causa d' ira, di sdegno. anonimo
in grande disdegno: però presono partita d' averle con la forza. 5
fiamma / co ^ se, e avvolse d' incendio archi e colonne. carducci,
/ in un'ampia campagna tutta adorna / d' erbe e di fiori, ove due
e sanguinoso / muor fra'ladroni. d' annunzio, iii-2-162: il navarco torreggia in
allevar la nobil prole / è via più d' altro disdegnosa e 'ngiusta; / ché
altiero e disdegnoso colui che per excellenzia d' animo non riguarda né pon pensiero a
impoiché quando uno sprezza non per grandezza d' animo ma per troppo al- teriggia non
il nostro poeta dante... d' animo alto e disdegnoso molto. poliziano
nazioni, di accettarle per maestre e d' imitame i metodi e i sistemi.
lo possono patire appena gli schiavi. d' annunzio, iii-1-614: per quel che so
mia volta, / ed ai giochi d' amore ed alle imprese / giovanili mi
ritrosa (una donna, nelle schermaglie d' amore). nievo, 403:
amor del capraro e della disdetta d' esso scornato, di più vivere
bartolomeo... ottenuta la tregua d' un mese, con alcuni giorni di
. pananti, ii-153: si mettono d' avanti / a un giuocatore pieno di
più in disdetta / di fortuna e d' amor troppo potenti. caro, 3-1-412
le chiese perdono che si fosse innamorata d' un disdettato. disdétto1 (part.
partirmi, s'eo volesse, / né d' averla in obria. fr. colonna,
cum la penna exarro / exceptione andar d' ogni disdecto. 3. cattiva
: io spero di rivedervi tosto almen d' aver tanto più spesso lettere da voi
tornando la città qual era innanti. d' annunzio, iv-2-549: per la prima
il demerito, ch'ell'aveva d' esser'eletta per genitrice di dio.
. fra giordano [crusca]: d' ogni cosa richiesta subito sono disdicitori.
di aver fatto una precedente affermazione o d' aver parlato in un particolare senso o
o ti par (trepidi) d' altri. 2. respingere affermazioni
, / tanto sopra 'l cavai mostran d' ardire. redi, 16-iii-171: da
, e cantano * felicità 'co'libretti d' opera, e recitano la poesia come
ad alcuni dei nostri principi nobiltà e grandezza d' animo, niuno potrà disdire ingegno,
grazia e di forza, di finezza e d' ingenuità, conferisce non poco alla originalità
poliziano. viani, 14-498: il solitario d' ara- rupe, sotto quel tatuaggio,
azione. - anche assol. rinaldo d' aquino, 1-45: senza ripentimento / ben
1-122: uno, che sia ben amico d' uno signore, quando adimanderà al segnore
, / la qual, poi che d' amar lei non disnervo, / m'è
novellamente amor mi giura e dice / d' ima donna gentil, s'i'la riguardo
. gadda, 5-153: si trattava d' una gran tela che un ricco setaiolo
ad ingegno li respose dicendoli che era acconcia d' esser sua moglie ma prima volea fare
lieta e felice, / e se d' altro diletto il cor s'accende / impedimento
ricciardetto / in compagnia e 'l signor d' inghilterra / che molto gli ha questa
quand'i'mi fui umilmente disdetto / d' averlo visto mai, el disse:
di opportunità). rinaldo d' aquino, 10-36: mi china, ch'
namura / e fami star pensata / d' aver mercé ormai / d'un fante che
star pensata / d'aver mercé ormai / d' un fante che m'adura; /
tesoro; / ma no: tomba fregiar d' uom ch'ebbe regno / vuoisi,
dosso, lo baciò con certe espressioni d' amore, famigliari su le lagune di
dirmi che sentendosi il cuore ancor pieno d' amore, ma disdicendosi ai vecchi il parlar
amore, ma disdicendosi ai vecchi il parlar d' amore, scriveva tragedie per poter mettere
sarìa disdetto se fusse figliuolo del conte d' ormignacca. caro, i-299: fileta.
che nuda, e quale / non disdirla d' uom penitente al labbro.
in disdutto di bon core. cielo d' alcamo, 130: mortasi la femmina,
ch'eri di ciascun delizia, / arca d' onni divizia, / sovrapiena ama di
ama di mel terren tutto, / orto d' onne disdutto, / zambra di poso
disdutto, / zambra di poso e d' agio, / refettoro e palagio /
palagio / a privati e a strani d' onne savore. fiore, 39-6: s'
anni e l'inerzia e la compagnia d' ignoranti dottori, l'hanno disdottorato.
. desduire (dal lat. dis-con valore d' allontanamento e dùcère 'condurre ')
borgese, 1-184: allora celestina rise, d' un riso che poteva sembrare anche sardonico
, di furore sentimentale o creativo, d' euforia. alfieri, i-262: senza
più aspettar, né riflettere, scrissi d' impeto, quasi forsennato, così come la
della facoltà uditiva, parziale sordità. d' alberti, 315: 'disecca', difficoltà d'
d'alberti, 315: 'disecca', difficoltà d' udire, durezza d'orecchio.
'disecca', difficoltà d'udire, durezza d' orecchio. = voce dotta, comp
volontà umana infiacchita e pervertita dagli abiti d' una cultura farraginosa e contradditoria) sono
il sensualistico e il decadentistico sono stati d' animo affatto diversi e nascono da altra
quando il dicitore disegna molte gravi cose d' alcuno fatto. = deriv. da
e de colore chiaro, e poi d' uno colore liquido ruginoso con ombra le
mia opera, cioè del disegnare figure d' angeli. simintendi, 2-25: in quello
disignerai in quelle i nomi de'figliuoli d' israel. l. ghiberti, xv-325:
/ che io disegnai in una sera d' agosto / al limitare del bosco del lorenese
ad essi li seguì la mia punta d' acciaio / lungo ima nera lastra di
e a ricamare nella fresca chiesuola. d' annunzio, iii-1-1103: sopra [la tavola
farsi in luce, e senza perderla d' occhio, buttò un foglio sulla tela del
a disegnare. -per simil. d' annunzio, v-2-582: nessuno interpreterà le figure
egli [lucifero], dunque, pensiero d' inalzarsi col tirarsi da un lato e
, prospetti) e nel suo aspetto d' insieme (mediante rappresentazioni prospettiche).
di murare e con savi e pratichi uomini d' arme, e con loro e suo
che disegna a fronte / del calife d' egitto una fortezza. castiglione, 173:
universo] e veggiate come, non credendo d' in- tenderla, ottimamente la capite.
in noi di quel celeste senso / d' angeli e mondi, che a noi corpo
, che a noi corpo sembra i d' un uomo di quaggiù, / mentre in
il torso invece disegnarsi e dondolarsi. d' annunzio, iv-2-479: [le mani
violetta sulle calde tinte dell'occidente. d' annunzio, iii-1-111: mi ricordo: la
. comisso, 15-54: sulle acque morte d' un canale vide disegnarsi i fremiti dell'
viso (un sentimento, uno stato d' animo). deledda, i-120:
un sorriso arguto e reticente, felice d' amore e sicuro, si disegnava sulla
luoghi sua bella persona / coprì mai d' ombra, o disegnò col piede. montale
onesta, / con piccioletta bocca e d' alto ingegno. pulci, 24-84:
, sono al pari di me impazienti d' averla sott'occhio. leopardi, i-30:
: il quarto libro disegna ogni generazione d' edificio, e d'ingegno, per lo
disegna ogni generazione d'edificio, e d' ingegno, per lo quale cittade, o
le segrete cose de'membri segreti e disiderare d' usare lo ufficio di ciascuno membro di
per ozio mi svago, a disegnarlo d' idillio. betocchi, 5-54: con che
-intr. con la particella pronom. d' annunzio, i-263: non mai, nara
studio di bologna lungo il secolo decimoterzo. d' annunzio, iv-2-1060: bastava che qualcuno
possa disegnare che sia composta in simiglianza d' uomo, come quella che è una natura
, ancor che venga / l'oste d' egitto il dì ch'ella disegna. lancellotti
e la tomba del medio evo. d' annunzio, iii-1-273: se il mio consiglio
vorrei che tu andassi per ora a bocca d' arno, come avevi disegnato. là
. poliziano, 2-32: chi cerca d' acquistare onore, con veloce passo se
mia animosa fé qui mi condusse, / d' amor, d'affezion, di voler
mi condusse, / d'amor, d' affezion, di voler carco. metastasio,
, parlavam diversi; / ma, d' una mente, con maturi avvisi / quel
. guittone, 243-3: la forma d' essa morte dolorosa, / o che
dolorosa, / o che 'n esser d' un garzon è figurata, / desegna che
: né senza ragione i latini davano titolo d' amplissimo all'uomo autorevole per senno e
-ant. provocare, determinare. cecco d' a scoli, 378: [un'altra
378: [un'altra cometa] converte d' ogni pianta il dolce effetto, /
, mostrò che il delitto fosse degno d' un notabilissimo castigo. -fare assegnamento
bisogno, mettono nella scodellina già piena d' acqua una foglietta d'acciaio sottilissima. muratori
scodellina già piena d'acqua una foglietta d' acciaio sottilissima. muratori, 5-ii-213:
muratori, 5-ii-213: così alla perfezion d' una dipintura non basta che le figure
tronca le cui quattro facce, tappezzate d' ellera e di mortella, portavano nel
e non vi sia chi per forza d' urto o di scossa fuor d'esso vi
forza d'urto o di scossa fuor d' esso vi tragga mai. alvaro, 2-26
terreno, ma appena superavano l'altezza d' un uomo, ancorché fossero ottimamente intese
... disegnate da inigo jones. d' annunzio, iii-2-989: al piano terreno
annunzio, iii-2-989: al piano terreno d' una vecchia villa toscana, in altri
emulare la magnificenza medicea e la copia d' acque e di cipressi tiburtina, appare una
. alvaro, 7-211: nella collezione d' una grande sarta si trova sempre una
braccio ripiegato gittare sopra uno tavoliere quadrature d' ossi, cioè dadi, disegnati per
di battaglia e rubinosa come un pomino d' amore. dossi, 968: era pure
amante disegnata sopra la muraglia dallo splendore d' una lucerna. carducci, 693:
di regolarità, di simmetria). d' annunzio, iii-2-1028: la sera già cala
, disegnate bene, eran fallite per difetto d' esecuzione o di fortuna; altre,
inteso a un determinato scopo. d' annunzio, v-1-14: là erano schiere ordinate
disegnatore. cellini, 508: antonio figliuolo d' un pollaiolo... fu sì
stesso che fece il ritratto a massimo d' azeglio, quest'anno ha voluto fare
11-81: chi si consiglia pare che cerchi d' una cosa, e che la risolva
carboncino, terre, pennello, punta d' argento), con intendimenti estetici o decorativi
faldella, iii-70: cominciai con il disegno d' ornato, quelle foglioline a linee semplici
corte., ii-50: i romantici d' italia in somma pensano...
porcellana fina quest'ultimi, col bordo d' oro e un disegno di frutta e
ecc.), consiste in rappresentazioni d' insieme dell'oggetto o in rappresentazioni di
ancora figura e componimento di linee e d' ombre, che dimostra quello che s'ha
che trasforma in proprietà individuale l'invenzione d' una macchina e d'un processo chimico
proprietà individuale l'invenzione d'una macchina e d' un processo chimico, doveva pure assicurare
, di compirne la costruzione, e d' unificame lo stile. incorporava massicci resti feudali
norte il mezzo dì dell'europa. d' annunzio, iv-2-826: con le cesoie
sentissi... stimolare dal desiderio d' applicare anche a cose di disegno. carducci
ed effigiate... sono degne d' ammirazione non che di lode, così
e. gadda, 2-41: il pilastro d' angolo, a colonna con lesene,
, 223: come sarebbe a dir d' una sgraziata / figuraccia, animai senza ragione
figuraccia, animai senza ragione, / d' un uom senza disegno e discrezione, /
e personaggi in un'opera letteraria. d' azeglio, 1-216: mi dica signor lettore
di disegno che dipinge le cose minime. d' annunzio, v-3-76: [nella 'vita
ad essere contradetti da coloro che lui ha d' intorno. ariosto, 29-1: o
: la procellosa e trepida / gioia d' un gran disegno, / l'ansia
un gran disegno, / l'ansia d' un cor che indocile / serve, pensando
premio / ch'era follìa sperar. d' annunzio, iv-2-410: m'insegnò a ricercare
l'uomo opera caso per caso e d' istante in istante, attuando la sua volontà
disegni, non solo di difenderla, ma d' offendere i viniziani. caro, 3-1-33
l'appen- nino, l'arrivo opportuno d' attilio, mostrano ad evidenza come tutte
la chiesa messa a bruno, e d' ogni intorno doppieri e fiaccole: in mezzo
: ecco, leggitori, un disegno d' un libro il più bello e il più
, egli è certo che nella mente d' omero il modello avrà preceduto la fabbrica
foscolo, vii-102: tutta la letteratura d' ogni nazione consiste ne'poeti, negli
, / ed a la fama indegna d' ogni lato, / mostrar non m'affidava
mente * piano ', bensì il disegno d' ogni pensiero partita- mente. leopardi,
salute, che andava con disegno ostentando. d' annunzio, iii-1-411: è scoppiata una
non s'avea finalmente a far getto d' ogni cosa alla morte? -ant
. sagredo, 1-88: a disegno d' allettare i popoli non permise alcun oltraggio
faccende umane quegli che pur sono disponimenti d' ordinazione divina. -a disegno di qualcuno
... di quelli che han disegno d' ingannar qualcuno, che le viene a
senza luce / cammina, a guisa d' un cervo comprato, / e più non
la ghermisce / pien di speme e d' amor, te la scorazza, / te
ha le gambe enfiate di questa razza d' enfiameno, se sta qualche giorno,
12-10-338: una donna che aveva un principio d' idropisia... presto ne guarì
la spalla assai disenfiata, gli permise d' alzarsi alquanto. disennato, v
lustri, 1-2-24: s'incomincia il lavoro d' erba ad erba, ossia di diserbare
276: ha diseredato d. luigi d' haro, unico suo nipote di sorella,
putativo. muratori, x-1-295: non d' altro parla che di chi volesse diseredar
nei loro discorsi che come terra diseredata d' ogni potenza per fare appendice più che
potenza per fare appendice più che secondaria d' altrui. bandi, 316: lo splendore
miseranda sua fine, lo rendono degno d' ammirazione e di pietà a chiunque non
pietà a chiunque non abbia cuore diseredato d' ogni gentilezza. soffici, v-1-21:
: malati, diseredati, vecchi d' ogni genere giungono dalle contrade più remote.
, e contr'a tutte queste genti d' intorno; e le distruggerò, e le
il tiranno per lo disertamento altrui procura d' accrescere se medesimo. roncisvalle, 3-22
.. sottoporre sforzatamente i popoli a gravezze d' eterni ed immensi tributi. ciro di
cento / cadon gli egri mortali / d' ogni età, d'ogni sesso e d'
gli egri mortali / d'ogni età, d' ogni sesso e d'ogni grado.
d'ogni età, d'ogni sesso e d' ogni grado. pindemonte, 11-220:
, barsio]. leopardi, 34-211: d' arbor cadendo un picciol pomo, /
maturità senz'altra forza atterra, / d' un popol di formiche i dolci alberghi
cari ammalati; ma voi scrivereste. d' annunzio, v-3-473: giovedì prossimo..
lontano, o restare e suggetto e schiavo d' una turba crudele e fiera, inimicissima
. bambagiuoli, 55: per cupidità d' esser signore, o d'acquistare onore
: per cupidità d'esser signore, o d' acquistare onore, città, castello o
conciossiacosaché io abbia appreso dal vostro libriccin d' oro in oro che l'indiscrezione diserti le
la fiandra, inorridirsi solo del nome d' inquisizione; e quindi essere per disertarsi
. villani, 12-66: ordinò il re d' inghilterra i suoi arceri, che n'
a strazio crudelmente implica / per disertar d' ogni virtude il cuore. giordani, iii-59
oggi! mi diserti il cielo / d' ogni ricchezza, un misero sepolcro /
sole aveva disertato il vicolo già tutto pieno d' ombra, egli riprese la sua mazzetta
punto disertare? / vuo'mi tu d' ogni ben lasciar distrutto? berni,
, trapassato e feltrato per ogni maniera d' inganni e disinganni. prati, i-78
: colui che diserta la probità, manca d' essere uomo. c. bini,
disertasse i principi della dritta e mostrasse d' inclinare troppo a sinistra, quel giorno
povera gente senza speranza di guadagno. d' annunzio, iv-2-762: la campagna si distendeva
l'amante ad una ora lei priva d' onore, con bugie guastando la fama sua
certo che la non potrà reggere la fatica d' uno uomo, son certo che la
scapoli dell'ufficio; offriva il gelato d' estate, il punch d'inverno.
offriva il gelato d'estate, il punch d' inverno. vittorini, 2-89: eravamo
che tutti siano tenuti ad uccidere animandosi d' un odio che non tutti hanno nell'anima
tutti ha riscattato la sua propria ragione d' essere. comisso, 12-61: il blocco
suoi patrimoniali per fare acquisto di quei d' altri. pallavicino, 7-37: disertare il
noi altre povere sciocche, per parere d' assai davanti agli occhi de'congiunti, ci
respinte o fugate varie partite di genti d' armi, giunse al fiume pescara,
nobilume e clericume, disertato dagli uomini d' intelletto e di cultura, incapace di progresso
: una strana pace, più deleteria d' ogni guerra, s'accampò fra le nostre
da'turchi, rimase in tanta scarsezza d' abitatori, che chi poscia a due
bell'arte / del diserto parlar. d' annunzio, v-3-428: il vostro lepidissimo e
di quel savio bevitore avicenna che morì d' una malattia di stomaco. bacchetti,
e alle romane spade / co'figli d' israello il padre mio, / dovrò giacermi
che rimanesse alla repubblica in quella parte d' italia, la fortezza d'ancona. de
quella parte d'italia, la fortezza d' ancona. de roberto, 1-262: don
fare il volontario, aveva corso rischio d' essere arrestato come disertore per un imbroglio
frumier e lo consideravano come un disertore. d' annunzio, v-1-672: io gridai un
vin concio la dimenticanza del vero culto d' amore. barilli, 3-67: eccolo
appoggiata / la beffa casa in mezzo d' un giardino, / e 'n mezzo le
le colonne era serrata / da cancelli d' argento e d'oro fino; /
era serrata / da cancelli d'argento e d' oro fino; / per onde a
, un cambiar repentino di propositi e d' opinioni. carducci, ii-10-251: per me
: per me non è il caso d' inclinazione a sedere in parlamento o di collegi
mi fecero del dovere da parte mia d' accettare il pericolo della prova, che
reazioni diverse dal normale. d' annunzio, iv-2-351: quanto io vi descrivo
/ quanto novellamente è la mia vita / d' una non doglia, ma mortai ferita
: un fosco brivido di delirio e d' aberrazione percorreva il creato, promettendo di
.. diverse pistolenzie di fuoco e d' acque poco meno disfecero la cittade. g
bellezza, la vecchiezza inutile e triste. d' annunzio, iv-1-574: mi parve di
estenuato i segni dell'agonia, i segni d' un disfacimento già avanzato e inarrestabile.
in via di putrefazione, di fiori d' angiolo anche quella, il cui odore si
di nevi, senza pioggia, senza aumento d' acqua alle sorgenti del fiume, il
salviati, 19-85: un traditore / d' un ladro, un ladro maladetto solo,
la qual dante teneva, grandissima moltitudine d' armati in disfacimento de'loro avversari aver
... similmente forese il disfacimento d' alcun fiorentino. cieco, 41-26: «
m. adriani, vi-214: insomma confessando d' esser figliuolo di questa nimfidia, arrogeva
): ancora non erano le morbidezze d' egitto, se non in piccola quantità,
con disfacimento di tutta italia le morbidezze d' egitto essere in toscana trapassate. mariani,
di abbandono, di squallore. d' annunzio, v-1-15: commemoriamo il passato?
francia avrà intorno a sé cento millioni d' uomini liberi, non sarà più
il quinto [grado] è non curarsi d' essere conosciuto, e d'essere infamato
non curarsi d'essere conosciuto, e d' essere infamato e disfamato. detto d'amore
e d'essere infamato e disfamato. detto d' amore, 81: amor blasma
, 3-271: gran pazzia è temere d' essere disfamato da'disfamati. = comp
., 3-271: gran pazzia è temere d' essere disfamato da'disfamati.
fattura, che si fusse pentito d' averla fatta. b. davanzali, ii-422
sua, quan tunque / d' alto artificio a contemplar, non prima /
quegli che pose il presidio di quegli d' alba intra'monti dov'è aguale roma,
disordinata, da disfare come la mostra d' un negozio l'estate. pratolini, 9-312
, pallida, turbata anch'essa. d' annunzio, iii-1-5: non ha mai
disfare il turbante davanti a una scodella d' acqua sedativa. dossi, 5:
altissima febbre,... più d' una volta, eludendo la vigilanza, aveva
adamo centurioni, e di poi il principe d' oria, a raggiungerlo, quantunque pigliassero
in cielo, non fatta con mano d' uomini, ma dal sommo artefice dio.
contro gli altri della famiglia, spogliandoli d' ogni beneficio ecclesiastico e secolare, e
. bracciolini, 1-12-52: le maremme d' animali / avean disfatte in una settimana,
i piacevoli in tutto e per tutto d' atterrare i piattelli, e farsi signori
pugna campale; spianò le castella. d' annunzio, iii-i-5or: ma noi siam qui
, 1-10: della quale ecuba e d' altre ebbe ventisei figliuoli tra madornali e
; considerato questo quelli più vecchi, d' accordo, li mia le- vomo via
villani, 7-4: fece battere nuova moneta d' oro e d'argento per tutto suo
fece battere nuova moneta d'oro e d' argento per tutto suo reame di molto meno
saria forse il meglio, tante croci d' oro quante noi oggi n'abbiamo per
abbiamo per le chiese, e calici d' oro, disfarli e darli alli poverelli.
. soderini, iv-23: del tempo d' inverno e dell'autunno e di primavera
nosi / i dolci nidi, e d' alti monti cascano / le nevi, che
a disfare, ch'è nel principio d' aprile, nessuno si fida nella grossezza del
, 297: l'accrescimento del corpo d' acqua si fa,...
., i-390: ma la previdenza d' uno incantatore, nome lettino, ovvero come
stiacciate rotonde e grosse quanto la costola d' un coltello. piovene, 5-508:
i calestri... son terreni d' una certa sorta di pietra scolorita, bigiccia
caminiera di marmo nero le grandi anfore d' argento mandano dei riflessi con la pancia ossidata
14-40: l'odore dei fiori nel camerino d' un'attrice, come qualcosa che si
pisa, disfaccendo e acciecando ogni dipinture d' aguile e disfacciendo moltissime case. leggenda
di piacere a se stesso e diffidando d' esprimerla a suo talento, montato in corruccio
confortar poi di documenti una cotal litania d' imposture, scartabellava librat- toli e registri
con minutissime particule tutta la carne che d' intorno a esse vene si trovava, sanza
trovava, sanza insanguinarle, se non d' insensibile insanguinamento delle vene capillare.
superbia e per loro malizia e per gara d' ufìci, ànno così nobile città disfatta
niuna persona stanno con ferme radici. d' azeglio, 1-444: giocai più forte
iv-55 (12-n): questa vertù d' amor che m'ha disfatto / da'
può già temer che sia scultura / d' amor ch'in altra imagine lo faccia.
: l'animo che è 'diritto', cioè d' appetito, e * verace ',
te non avrò mai pianto nessuno. d' annunzio, i-212: giungea di sopra
/ ogni dolce penser ch'i'avea d' amore. francesco da barberino, 94:
onore voglia suo onor disfare? cecco d' ascoli, 1012: lo vizio..
, i-595: s'aveano consigliato quelli d' efesia per dicreto di disfare la memoria del
condanna e fa nuovo ordine, / d' ogn'opera perversa tu se'tonica,
sudditi suoi. alfieri, 1-142: d' un re tiranno io vengo / l'empie
piangerlo disfatto: / che chi dispera d' ottener pietade, / troppo offende sua
villani, 1-30: ordinò [catellina] d' uccidere gli consoli e parte de'sanatori
perduto, se si lasciava sussistere un decreto d' impunità per chi aveva tentato di rinnovare
le fonderie di cannoni, le fabriche d' armi e di panni, e da ultimo
., 1-42: la sua virtude [d' una medicina] è, che monda
groppi, onde t'è poi rimasta / d' ogn'insano pensier sana la mente.
cielo. ojetti, i-137: corimbi d' acacia bianchi e torpidi... salgono
. salgono a disfarsi in un pulviscolo d' oro. soffici, v-1-113: è
canto che non muore. -diminuire d' intensità; spegnersi (una luce,
di nulla, in quella occasione, neppure d' un anellino, fra tanti che ne
: seguendo tale contradiosa vita le città d' abitazione in brieve tempo si disfanno.
città. di molte testimonianze della vita d' un tempo s'è disfatta o non
aveva già reso il partito di disfarsi d' ogni cosa, a qualunque prezzo, e
ogni cosa, a qualunque prezzo, e d' impiegar nella nuova patria quel tanto che
disfarsi dopo una serie di male annate d' una parte della sua tenuta, s'
dà licenza in più modi. a disfarsi d' uno, più modi si hanno:
, xxiii-130: a douvres la dogana è d' un rigore estremo. disfanno implacabilmente tutto
fare e disfare, / come padrone d' italia assoluto? monti, iii-205: ho
la medesima crederà conveniente e proficuo. d' annunzio, v-3-29: le singole
più difficile che costruire. f. d' ambra, xxi-n-107: a sua posta;
ginocchia / e l'alma lu- singavasi d' amore. = comp. da
giusti, iii-196: ti paiono amici d' italia quelli che vituperano adesso carlo alberto
eventi / e le disfatte: gli emuli d' un giorno / pugnan per loro.
sconfitta totale di una nazione. d' annunzio, v-1-649: la disfatta del ceffo
s'era sottratto alla sua disfatta! d' annunzio, iv-2-604: egli sentì qual
pericolo la resistenza della nazione. d' annunzio, v-1-1061: cagoia ha fatto intorno
azione. borgese, 6-16: né d' altro canto mi arrendevo a disfattismi o
darle sulla voce e ad ogni modo d' attenuare quest'impressione di disfattismo.
rende colpevole di disfattismo. d' annunzio, v-1-1061: ha sciolto il parlamento
di batto / e 'l gran tempio d' amon, ch'oggi è disfatto. galileo
potemmo, a l'aer cieco. d' annunzio, v-3-385: tra la nuvola polverosa
bella corona in lor s'estolle / d' antiche mura e quasi è 'l pian disfatto
/ la dolorosa piòta / ti ripungea d' un grido, / ti rivolea poeta
l'imperio, pensavano allo scampo. d' annunzio, v-3-397: l'esercito piemontese
che non osò dirle la verità. d' annunzio, iv-1-799: ella era una femmina
annunzio, iv-1-799: ella era una femmina d' alta statura ma curva, macilenta,
a rifare la mia disfatta salute sciolto d' ogni cura, e tutto in braccio
non le tue furie, o uomo d' affari, / né i tuoi nervi disfatti
tante arrendevoli civette / che creder fan d' averle sode e immote, / e son
che mostra i lineamenti disfatti dell'arte d' amare di ovidio, raffazzonata con gli
foglie e rami marciti e disfatti. d' annunzio, v-1-216: 11 cadavere è
dal platano, e sùbito disfatti prima d' essere maturi. e. cecchi, 3-124
e disfatti. bacchelli, 9-252: d' un tratto l'odor disfatto delle malte
quando si abbandonava sul guanciale un fiume d' oro partiva dalla sua testa e che lasciava
com'un ficaccio piat- tolo maturo. d' annunzio, iv-2-1337: rivedevo roberto prunas
una pianta); appassito. d' annunzio, iv-1-403: le foglie cadute da
). - anche al figur. d' annunzio, iv-2-484: un odore dolciamaro accompagnava
fioco (un suono). d' annunzio, iv-1-175: portava un abito d'
d'annunzio, iv-1-175: portava un abito d' uno strano color di ruggine, d'
d'uno strano color di ruggine, d' un color di croco, disfatto, indefinibile
di croco, disfatto, indefinibile; d' uno di que'colori cosidetti estetici che si
me disfatto! ho lasciato quelle occupazioni d' una volta, quei compagni, quella
per ciò sono adirato al suo popolo d' ora così fiacco, così tisico, così
, 7-122: se poi si desse riscontro d' un terzo busto a qualche prezzaccio disfatto
forse ci applicherei per metterlo in luogo d' un'uma, che è sola tra'
volte m'hai sicurtà renduta e tratto / d' alto periglio che 'ncontra mi stette,
sbarrati e fissi, senza dir verbo. d' annunzio, iii-1-568: ma le vostre
4-237: ogni festa, ogni capo d' anno, come la piccola isabella riceveva
riceveva altri regali più costosi, un crocifisso d' argento, un rosario coi gloriapatri d'
d'argento, un rosario coi gloriapatri d' oro, un libro da messa rilegato
che fattori, anzi disfattori della robba d' altri, compagni de'cuochi per la
obbedienti / gli astri con danze alterne. d' annunzio, iv-2-414: così talvolta su
: ah disfavilli ormai / nell'alma d' ossian la serena luce! arici,
serena luce! arici, ii-85: d' auree tazze ingombre / disfavillan le mense
/ sera, disfavillando senza fine. d' annunzio, i-980: tu guardi se
i-980: tu guardi se non sorga d' improvviso / a le soglie la bionda camar-
non ci è cosa fatta a favor d' uno che non riesca a disfavor d'un
favor d'uno che non riesca a disfavor d' un altro. parini, 577:
tosto oppresso, come il mondo sa. d' azeglio, 4-236: bandì ad alta
ii-52: diceva che sarebbe stato facilmente d' accordo con l'imperatore in questo particolare
a loro e ai loro discendenti, sì d' esilio e disfazione de'loro beni,
e disfazione de'loro beni, e d' altri danni fatti loro per lo ingrato
, v'è burlato addosso quel malvivente d' america; che però, se tuo padre
/ ed amanti e nemiche / risse d' amor pudiche, / e 'n lieta lizza
della disfida tra classici e romantici. d' annunzio, v-2-871: il canto degli
, ma la voglia di finirla. d' annunzio, iii-2-130: sibilano a volta a
re delli ateniesi conciofosse che 'l paese d' atene indebolito per l'oste de'nimici
disfidamento dello aiutorio umano rifugìe al risponso d' apollo delfico, e per legati cercòe
barberino, 3-1004: la santa corona d' ungheria manda a disfidare la casa di
de le mani, anco il discinse / d' altri legami che il tenieno stretto.
, e si dà poi mano a vasi d' ampia grandezza. dottori, 1-375:
carta di disfida, / che il conte d' altavilla beroaldo / manda a qualunque in
, accettò la disfida, sì che d' ambe le parti si apprestavano eserciti e disegni
tra cui sorge disfida di canto. d' annunzio, v-3-157: la prima [schiera
e chiarista;... so d' aver fatta una disfida perché mi si additasse
/ suscitò fra le dive alte disfide. d' azeglio, 1-462: venni cercando prima
1503, nella disfida di barletta. d' annunzio, iv-2-925: la folla iterava
disfida ogni core / a la guerra d' amore. parini, 535: un cardellin
forteguerri, 26-29: ricciardo ed ulasso d' ira stolti, /...
- anche al figur. rinaldo d' aquino o giacomo da lentini, 401:
. non aver fiducia, diffidare; perdersi d' animo, sfiduciarsi, avvilirsi.
. gonella degli anterminelli, xxxv-1-278: d' ogn'arte de l'al- chima mi
l'al- chima mi disfido / e d' om che muta parlar per accento.
da la disfidenzia et arrecarsi a la fidansa d' iddio. giustino volgar., 473
preveggo, futura sciagura della lingua italiana d' essere disfigurata dal troppo amore di que'
amore di que'tanti che vogliono arricchirla d' abbellimenti d'ogni maniera...
que'tanti che vogliono arricchirla d'abbellimenti d' ogni maniera... molti sgrammaticamenti de'
così fatti sono stati tenuti per atticismi. d' annunzio, v-3-445: quel che avevo
cadenti il terren tocca. / è d' un bruno broccato, il qual si spande
il qual si spande / sovra tela d' argento, e si disfiocca, / e
argento, e si disfiocca, / e d' un fregio di perle ad or commiste
i-321: cominciava la smania in me d' uscire di quello stato di ragazza nubile,
berchet, 386: se la mente sua d' altri già fosse, / a che
-togliere la panna dal latte. d' annunzio, i-708: non tanto a la
belli occhi strani della bellezza ancora / d' un fiore che disfiora e non avrà domani
. martelli, 1-23: canzon mia nata d' amoroso pianto, / che mi disfoghi
dolcemente, / va truova il fior d' ogni gentil persona. lalli, 1-2-34:
le punture non può già soffrire / d' una sol mosca ch'ai ventron l'
può té a serrar la porta grande d' essa chiesa. -intr. con
: par che dentro egli abbia il d' annunzio, iii-1-638: in quella sera /
perso grazia e bellezza. d' annunzio, iv-2-592: un pudore doloroso,
sfogarsi; manifestazione di sentimenti, stati d' animo; sfogo. fra giordano
esprimere liberamente con atti o parole stati d' animo o sentimenti a lungo repressi (
, i-149: un numero non piccolo d' uomini ignoti e dalle circostanze condannati all'
rivelarsi (un sentimento, uno stato d' animo). epicuro, 9:
sì greve, / ch'è fuori d' ogni conforto e d'ogni speme. fed
ch'è fuori d'ogni conforto e d' ogni speme. fed. della valle,
a mane, poi si accovona. d' annunzio, iv-2-749: un soffio disfogliò
la terra vostra, non mai partendo d' essa, mostrando a le gente vostro
o del nervo corrispondente. d' alberti, 316: 'disfonia', difficoltà di
di carattere depressivo o vicino agli stati d' irritazione (ed è il contrario di euforia
il contrario di euforia). d' alberti, 316: 'disforia', difficoltà nel
disforia ', stato di patimento, d' angoscia; impazienza nella malattia.
che per una o per altra via entrarono d' ogni tempo in qualunque sia generazione di
tesoro della favella. poi uomini diversi d' ingegno e di dottrina e di piccoli
dis formatissimo). letter. mutato d' aspetto, di forma; che ha una
e neri, che sempre affliggono le anime d' ogni ingenerazione di tormento. bartolomeo da
: ebbevi... un ferito d' un colpo d'apoplesia, con un torcimento
... un ferito d'un colpo d' apoplesia, con un torcimento e disformazione
termine, di compirne la costruzione, e d' unificame lo stile. -strabico.
bracciolini, 1-19-5: al pregar dell'avolo d' achille / si disformicolò la stirpe vana
prima la disformità che un soldato prò'd' arme, non si sarebbe messo con
di nuovo ha fatti decapitare quel nerone d' inghilterra. = comp. da
piedi grandi ed eguali, ed è d' ogni bellezza disfomito. alberti, i-360:
lili volesse tollare u disforzare, sì iurano d' aitame cului a cui fosse disforzato
disfrancato per altro dalla propria fiacchezza, d' offerire umilmente alla m. v. questa
essermi tutta l'ammorbata francia, / che d' ira e tedio hammi smidollo ogni osso
e mena l'asta in volta. d' annunzio, i-122: o forti pitiambici /
pilato s'accorge, troppo tardi, d' essersi cacciato in un ginepraio dal quale
, nell'allegrezza e in mille porcherie d' ogni genere. angioletti, 136:
, / che lo disgamba in men d' un batter d'occhio. = comp
che lo disgamba in men d'un batter d' occhio. = comp. da dis-con
disgannaménto, sm. ant. il togliere d' inganno, il far conoscere la verità
disgannare, tr. ant. togliere d' inganno, far conoscere la verità,
, che nella disgelata gli venne fatto d' uscire da quelle catene il 15 luglio
sfalda in massi di varia grandezza. d' annunzio, iv-2- 1293: lo strepito
e i tuoi cerchi / acustici in amori d' animali / secondano le curve acque dei
olao magno], 11: del mese d' ottobre tutte tacque generalmente di stagni
soffocati, al tempo che si disghiaccia. d' annunzio, iv- 2-1293: la
girolamo volgar. [tommaseo]: mostrano d' avere grande compunzione e danno vista di
piano. apparve la guancia sanguinante. d' annunzio, v-1-509: non c'è
si tratta non di cosa umana, ma d' un sagramento ordinato da cristo, che
da venezia, e trarle sotto al comando d' alcuno de'suoi, che potesse all'
di giustizia suora, or ten disgiungi? d' annunzio, iv- 2-715: da tempo
. levi, 1-92: il sentimento d' onore si disgiunge da quello di paternità:
in un altro, prese la forma d' un bellissimo castello. alfieri, i-102:
viuzza pure dischiudevano a chi si fosse arrischiato d' in- tromettervi una barcuccia. d'annunzio
arrischiato d'in- tromettervi una barcuccia. d' annunzio, iii-2-314: t'accadrà che
disgiugniménto è sempre oscuro nelle scritture. d' annunzio, v-3-787: in un giorno
participato, egli non ammetta il governo d' un solo, il regno, dico,
membro, approvando il re in quel caso d' eccellenza, ch'egli più volte ha
rappresentano, chi dicesse, per atto d' esempio, disgiuntivamente le stelle essere o
hus ebbero dal concilio determinatamente la nota d' ereticali, ma disgiuntivamente con altre censure
di sopra era [la camera] d' un suolo / di più tavole insieme,
in continua guerra / meniam disgiunti, d' uno in altro lido? / meglio
, 12-644: se il torvo regnator d' avemo / unì le fiamme di due furie
una lungi dall'altra ardere agogna. d' annunzio, v-2-869: le gambe sono
un pensiero più acuto che fortunato: d' adoperare personalmente a prò d'amendue que'
fortunato: d'adoperare personalmente a prò d' amendue que'suoi disgiuntissimi principati. cesarotti
/ di tempi, di luoghi, d' amore. / era disciolta la danza /
che mi palpava; e nel vano / d' un'am- piezza infinita / ricercavo invano
sa, né valer punto, / omo d' amor non punto; / ma ch'
in apparenza disgiunte, l'azione sua d' oro, l'azione sua fervidissima,
tengo / che tutti andrete in operar d' accordo / più che non foste in divisar
composta, o di due affermative, o d' affermativa e negativa, o di negativa
condizionali così disgiunti come congiunti sotto titolo d' argomenti da i conseguenti, antecedenti e
ed avendo egli dato generalmente due modi d' argomentare ne'disgiunti: l'uno,
! pure di qui a un quarto d' ora ci ricongiungeremo con esso in cielo
vita non dura se non un quarto d' ora, tanto passa via veloce. leopardi
. onde che senz'esso è manifesto che d' una se ne fanno molte. la
b. cavalcanti, 2-100: questo modo d' argomentare conviene che comprenda tutte le cose
della crusca] da tutta questa selva d' errori è sudore di molto tempo e
53-10: non disgombra / un sol penser d' amore, ond'io son carco,
così la natura, il poeta le disgombrò d' intorno quei terrori che fecero infelice e
entrature, ed altre spese, e d' ogni altro sborso che per tal conto
disgombrono / li dolci acerbi lai che d' amor nascono. bonarelli, xxx-5-10:
rende placido il nostro cuore: l'ira d' ogni giorno si disgombra dallo spirito.
metter capo, sfociare (un corso d' acqua). petrarca, 38-2:
notte / non era il tetto suo d' alcun di questi. d'annunzio,
il tetto suo d'alcun di questi. d' annunzio, v-1-646: o valli disgombre
deggio parlar del vin? vuoisi egli d' oro? / vuoisi egli di rubin?
molti tramazzi e disgombri e di mutazioni d' offiziali e d'altri qui di casa
e disgombri e di mutazioni d'offiziali e d' altri qui di casa.
, che non fa l'acqua ch'è d' essa onda causatrice. chiabrera, 391
un picciol mare, / opre ingegnose d' ammirabil mano. d'annunzio, i-1047:
/ opre ingegnose d'ammirabil mano. d' annunzio, i-1047: dal mio cor.
dicendo disgorgò dagli occhi / un fiumicel d' innamorato pianto. salvini, 16-246:
essi sono arcadicamente decrepiti per me. d' annunzio, iii-1-653: è bello il combattente
1-2-128: tu debbi / far professione d' arte di memoria; / io ne disgrado
essere in declivio; digradare. d' annunzio, i-528: un istante voi fermaste
al vescovado di cortona. / e quel d' arezzo avendolo in disgrado. genovesi,
, i-529: quanto poi ai derivati d' ogni specie..., che stoltezza
presumere che una parola di origine e d' indole italianissima, di significazione chiarissima,
, 1-9-41: ma questa è più d' amor la gran sciagura, / che il
a quel diletto, / che par che d' ogni noia ci disgrave dottori, 218
toccante cortesia, che fanno / lei palpitar d' insolita dolcezza. alfieri, 8-344:
tuo non è stato; / però d' ogni trestizia ti disgrava ». di costanzo
mandare con lui quasi tutte le genti d' armi nel regno, tanto per sicurtà
sarebbe data dal giudizio degli uomini, d' avere tante forze e tanto tempo indarno
aspetto / ir con baldanza, e d' ogni nebbia mostri / l'aer del viso
venir fatto. speroni, 1-3-222: accorgendosi d' esser gravida, usa ogni arte a
1-159: o fortuna, sei piena d' aggiramenti! sperava da te mia madregna
misera vita, bisogna aver la disgrazia d' essere molto insensati per non sentirsi tratto
cardarelli, 3-169: una piccola categoria d' inesperti e amanti del paesaggio, a
paesaggio, a cui ho la disgrazia d' appartenere. -disgrazia che: peccato
queste ed in altre assaissime testimonianze. d' annunzio, iii-2- 1050: la disgrazia
di sciagure. carducci, iii-24-34: d' allora in poi l'amore mi fu
qualche atroce disgrazia di sé, o d' altrui, la giocondità si cangia tosto
un incomodo per l'inquilino, un colpo d' occhio pel pas- seggiere, e un
la disgrazia del signor ingegnere rimasto cieco d' un occhio. nieri, 102: stando
famiglia aveva anche travolto un suo sogno d' amore: il suo fidanzato l'aveva
disgrazia di più comune, che abusar d' un termine generale per fame qualche applicazione
meno se le aspetta. f. d' ambra, 41: -ma di che dubiti
a disgraziame la natura. f. d' ambra, 4-94: vo'dirgli appunto com'
della porta, 1-98: se i segni d' amor che devo aspettar da voi saranno
ha le treccie, che paiono fila d' oro, ha due occhi che ne disgrazio
. eboracense disgraziato da enrico vili re d' inghilterra. bruno, 3-75: gli ultimi
un poeta, un innamorato, un giocatore d' azzardo, ecc.). -
da far venire la voglia al disgraziato visitatore d' an- darsene dalla finestra.
figlio scarso di concetti; / pezzo d' asino, disse, e disgraziato, /
: gira, disgraziato, la macchinetta d' un cinematografo. cicognani, iii-2-76: la
iii-2-76: la bellezza del corpo è d' un giorno; disgraziata te, se badi
può ringraziar te d' aver netta la pelle da qualche livido
carattere di qualsiasi donna, e specie d' una donna come angelica, un ricordo
cicatrice di rancore, di scorno e d' umiliazione sociale. dessi, 6-200: mai
imbrogliato (una controversia). d' annunzio, v-3-15: può chiunque, io
dove son forzati costoro di rifuggire. d' azeglio, 1-62: fu pei nostri giorno
discordia, la gelosia, l'opposizione d' un paese coll'altro, fa parere,
liberali dal bismarck, dopo votate le leggi d' eccezione contro i socialisti, segnò il
impedisce l'eccessivo ristringimento dei pezzi. d' annunzio, iv-2-456: in una rovina del
eletti da dio. non temere dunque d' essere flagellato, ma temi d'essere
dunque d'essere flagellato, ma temi d' essere disgregato. cicerone volgar., 2-28
da una banda il mio orecchio possedeva fin d' allora una terribile virtù morbosa, dissolvente
, 396: la licenziosa fortuna le robe d' una sol casa, con gran fatica
, ella disgregò in picciol tempo nello arbitrio d' infinite persone. -figur.
, e vi mostra tanto il contrario d' ogni cosa, che ve lo fa vedere
altri buoni, quello ora con le laudi d' italia ora con la favola de orfeo
ed il parenchima [ecc.]. d' annunzio, v-1-277: ecco che io
umano vivente. -figur. d' annunzio, iv-1-1045: la sua vita interiore
come un nesso chiaro di forme, d' atti, di sentimenti, di colori.
di maggio disgregarsi / in un turbine d' oro granuloso. 7. disunirsi
popolo, cioè su quella parte mobile d' esso popolo che ad ogni vento si leva
, tremanti o rassegnati indarno. d' annunzio, iv-2-1207: non fui,
e la volontà collettiva fanno l'atmosfera d' una nazione, la sua logica,
stucchi, ecc.). d' annunzio, iv-2-880: le vittorie mostravano l'
padroni sulle acque che gli circondano. d' annunzio, v-3-404: nella stessa europa,
faldella, 3-62: egli sentiva con passione d' invidia la sua disgregazione da quegli esseri
né questo era il solo francesco d' atri che si rifacesse vivo in lui nella
ogni canzone ed ogni sonetto saranno corredati d' una semplice interpretazione, nuda affatto d'
d'una semplice interpretazione, nuda affatto d' ogni erudita disgressione. carducci, iii-20-164:
, 2-373: egli, com'era / d' atro sangue, di bava e di
le man tentava indarno, / e d' orribili strida il ciel feriva. segneri,
., 9-126: a quandunque l'una d' este chiavi falla, / che non
una; ma l'altra vuol troppa / d' arte e d'ingegno avanti che diserri
l'altra vuol troppa / d'arte e d' ingegno avanti che diserri, / perch'
. landino, 234: la chiave d' argento ha bisogno d'arte e d'
234: la chiave d'argento ha bisogno d' arte e d'ingegno: perché invero
d'argento ha bisogno d'arte e d' ingegno: perché invero questa è quella che
sguainare. betteioni, i-576: pieno d' ardimento / disguaina lo squadrone / e
el forte, 3-23: dicendo e'son d' arme disguemiti. disguido (descuido
ant. mutato di forma, d' aspetto; contraffatto, mascherato.
emanuel, duca di savoia, prencipe d' animo e di spirito grande, brioso e
grande, brioso e risentito al pari d' ogni re. baldi, 634: vengo
la punizione nasce dal caso, cessa d' essere punizione, e non istruisce.
3-139: a furia di dispetti, d' orgogli e di maldicenze, s'alienò e
11 cielo che me l'avesse offerta d' innanzi per consolare gli occhi miei,
: ne portò anche la notizia d' esser giunta la flotta nel porto della vera
sarpi, vi-3-250: lascia intendere d' essere disgustata [la corte] perché
ogni occasione di persuaderli, per via d' induzione, che non aveva perso nulla
in padella, o conditi a modo d' insalata, non sono disgustevoli. 0
veduto coll'esperienza, che una quantità d' uve poco mature... producono sempre
. milizia, li-io: questo difetto d' accordo è ben frequente e disgustevole ne'
miscuglio, disgustevole a ogni delicato spirito d' artista non meno che a ogni serio spirito
, facendo però dei segni di disgusto. d' annunzio,
, 7-559: siffatti slanci di gioia e d' ispirazione sono rari, domina il profondo
fangosa, che faceva pietà e disgusto. d' annunzio, i-219: tristezza atroce de
disgusto si spegne e nessun velo / d' amor l'inerte nudità circonda! saba
poco a disturbare uno stato felice! d' azeglio, 1-450: tremando che le potessero
ispido e nero s'accovaccia su la cenere d' un focolare spento, avevano reso ormai
38 (670): a forza d' esser disgustato, era ormai diventato disgustoso
: vi resta un non so che / d' oleoso, / disgustoso, / e
oleoso, / disgustoso, / e d' ingrato / all'odorato, / che lo
alla bevanda della vita quel che ella ha d' amaro e di disgustoso. de sanctis
di eliminazione di gran parte del contenuto d' acqua, al fine di diminuirne il
quello che io mi facevo una festa d' ammirare ma che invece mi disilluse un po'
anni prima ella aveva avuto una disillusione d' amore oramai dimenticata. soffici, v-2-51:
con me venga / a respirare questo odore d' erba / inumidita. alvaro, 14-214
brezza. betocchi, i-147: le mattine d' in verno, / fredde
, schiarito il cielo, lungo un orlo d' eterno / vanno dei disillusi azzurri
disimbarazzare, tr. disus. togliere d' imba razzo, sbarazzare,
desidera: che tu possa disimbarazzarti d' ogni proprietà. = dallo spagn
, / ed ora bestia sotto immagin d' uomo. = comp. da
, aminta, 906: chi imparar vuol d' amare, / di simpari
rino, che non aveva disimparato ancora d' esser padrone. niccolini, ii-45
, 41-467: se medesimo trasse fuora d' intrigo, disimpegnandosi dal verificare ciò che
come » gusci di noce; e d' una si passa nell'altra con un complicato
della cura di coprir asti disimpegnati, d' inseguirlo e di fiancheggiarlo. segneri, 5-125
don luigi cercò il disimpegno nella spedizione d' un corriere a madrid, protestando di
. ferrari, xxxiv-1248: l'italia d' altronde si propone di tenere firenze come
da impacci. - rifl.: trarsi d' impaccio. gamerra, 71-619:
sfondi e scappucci, / non v'è d' uopo per crederlo esser lucci.
esempi, e io pavento la riuscita d' alcuni cavalieri erranti, ch'andando a disincantare
cioè i disincanti da tornare in esser d' uomo chi si è fatto una bestia
fama, di gloria, ed impaziente d' acquisti. disinclinazióne, sf.
patogeni. - anche rifl. d' azeglio, 1-315: aveva comprato gran cartocci
mobili, non che i panni. d' annunzio, iii-2-1077: gherardo in un
ad allontanare dall'uomo le fonti d' infezione e a distruggere i germi patogeni (
è chi '1 beneficio niega d' avere ricevuto, ingrato è chi 'l disinfigne
. disingannare, tr. togliere d' inganno, d'illusione; chiarire,
disingannare, tr. togliere d'inganno, d' illusione; chiarire, far ricredere (
disinganna. 2. rifl. uscir d' inganno, perdere le illusioni, ricredersi
francia, e con sì poca speranza d' avvantaggiarsi per via dell'armi in quelli
di tutta quanta la vita, disingannatìssimo d' ogni illusione, e sul punto di
disinganno, ancorché si ritrovi senza colpa d' aver ingannato. rosa, 1-150:
? indarno aspiri / ad espugnar la fedeltà d' al- ceste. alfieri, i-103:
disinamorerò mai. baretti, 2-267: dopo d' aver letto come la sua tenerezza e
; cessare di interessarsi. d' alberti, 317: 'disinteressarsi', lasciar di
mirare al proprio utile; gratuitamente. d' alberti, 317: 'disinteressatamente', con modo
, del tutto disinteressatamente, si vanta d' essere il tale o il tal'
per ciò fare, abbisognava far procaccio d' uomo valoroso in quell'arte, e
a sfidare ogni pericolo per il sorriso d' una dama, per un capriccio,
e una calma di pensieri, e d' affetti, anche allora che si perseguita
chiedere all'acqua di questo lago, d' un verde torbido, greve e segreto
un'opera teatrale, evitando ogni complicazione d' intreccio - anche assol. alfieri
è studiato a spogliare il suo tema d' ogni qualunque incidente che non vi cadesse
quale appena si potrebbe dire per via d' una lunga circollocuzione, o spiegare e
désinvestir (sec. xvi) * cessare d' investire (una fortezza), negare
è disdetto; annullare un invito. d' alberti, 317: 'disinvitare', voce dell'
che maravigliosamente allettava ad udirlo gran numero d' ascoltanti. cesarotti, ii-283: la
bocchelli, 10-32: invelenì in accuse d' abuso di fiducia, di furto di
puoi venire con la solita disinvoltura. d' azeglio, 1-122: a poco a poco
. evidentemente ne aveva sentito parlare come d' una provinciale riguardosa delle apparenze, ossessionata
muso duro: - badate, ragazzi. d' annunzio, iv-2-783: parlando egli s'
rendere comune e popolare la lingua colta d' italia... sarebbe d'uopo
colta d'italia... sarebbe d' uopo eziandio che in ogni genere di scritti
credito pubblico dei « paesi più civili d' europa » contemplassero la possibilità, e
possibilità, e riconoscessero la validità, d' un simil genere d'operazioni.
la validità, d'un simil genere d' operazioni. = comp. da dis-con
la stampa, e 'l foglio, / d' udime il prezzo, e di notar
ii-275: febo, già imbietolito, pur d' un crollo / dare alla rete onde
repubblica vergine, l'amazonio tuo sen. d' annunzio, iv-2-969: quando messer iaco
ne dislaccia. tanaglia, 1-195: d' ambizione arà spenta ogni sete: / che
. sciogliersi da un abbraccio. d' annunzio, iii-1-761: perdutamente egli ghermisce
. e letter. slacciato. d' annunzio, v-2-87: i pensieri, che
. sorgere, elevarsi da una distesa d' acqua. dante, purg.
sospiri. foscolo, xviii-19: temo d' offenderti palesandoti la mia passione; d'affliggerti
d'offenderti palesandoti la mia passione; d' affliggerti se la dissimulo; di essere
per cui / annunzio di sventura al cor d' un padre / è udirsi dir che
il crudo tiranno amor che sempre / d' ogni promessa sua fu disleale, /
iii-246: in pochi giorni s'avvide d' esser avuto in orrore da tutti i più
minore diletto che fusse già la noia d' udire tutto il dì gl'inganni e le
dilegasse di tutti i legami fuori che d' uno solo, altresì sarebbe egli pur preso
popolo interamente sciolto ad un altro da più d' un laccio legato: avvegnaché pare a
a quello perdere tanto quanto non acquista d' autorità. tasso, 2-76: comanda
le nari / e dislegava il cor d' ogni tristezza. 7. figur
, con parole non che irriverenti, ma d' ingiurie accomiatò dalla sua legazione, e
dissolva a giusa di scopa dislegata o d' altro fascio. g. c. croce
mostri esser bella, venendo poi alle mani d' un bon orefice, che col legarla
tanto è pianeggiata la campagna a vista d' occhio. alvaro, 13-97: l'albergo
essere necessariamente eguale al peso della massa d' acqua spostata dalla carena della nave:
il vo lume o quantità d' acqua di cui il bastimento occupa
(di truppe); trasferimento (d' impianti industriali). dislocare, tr
tanto terrore non potea io sì presto d' indi cusì facilmente dissolverlo né dislocare.
. marin. spostare una determinata quantità d' acqua con lo scafo (detto di una
letter. slogato, disarticolato. d' annunzio, v-1-608: la mia volontà può
dissoluta volontà et ogni minima dislodata turbazione d' animo. dislogaménto, sm. slogatura
caduta dalla rupe gli avvenne il dislogamento d' un braccio. a. cocchi, 8-151
d. bartoli, 2-2-117: si gittò d' una finestra non molto alta;.
fallo e dislogarselo ad un tratto. d' annunzio, v-3-102: quello strano riso meccanico
, 220-4: non già me greve fa d' amor la salma, / messer bandin
in questa guisa fermato ed accomodato. d' annunzio, v-1-142: l'ufficio di collegamento
. dà al comando notizia dei fatti d' arme, degli svolgimenti strategici, dei
diloggi. forteguerri, 18-83: una nebbia d' atro odor ripiena / sorge, che
facendosi tuttavia più innanzi per trovar occasione d' azzuffarsi, costrinsero i nimici a diloggiare
1-iv-563: già filippino doria con otto galee d' andrea doria e due navi era venuto
. con la particella pronom. perdersi d' animo, scoraggiarsi; smarrirsi, turbarsi.
ti dismagare, / ca per null'altra d' amare, / amor, te non
loro, / « e che fai d' esse talvolta tanaglie, / dinne s'alcun
berchet, 222: fatte in pezzi d' ogni parte / eran l'armi ch'
che la madre dismalò sì presto e fuori d' ogni loro speranza...,
vostro stato il mio rassembra, / cui d' ogni ben fiera procella scosse!
né fu di minor momento alle cose d' italia (oltre quello d'aveme dismembrate le
alle cose d'italia (oltre quello d' aveme dismembrate le migliori provincie) un
la memoria. - anche assol. d' annunzio, iii-1-606: io getterò / una
un piacer, v'arei per iscusati. d' annunzio, v-i- 535: se
scibilità e talvolta anche vomito. d' alberti, 318: 'dismenorrea', soppressione de'
. davanzali, i-220: furia d' accusatori uscì addosso agli usurai, che arricchivan
finalmente che non sia mio, ma d' altri, e già dismesso come rancido
, 105: nel 1823 londra era popolata d' esuli d'ogni specie e d'ogni
nel 1823 londra era popolata d'esuli d' ogni specie e d'ogni paese;.
popolata d'esuli d'ogni specie e d' ogni paese;... generali,
bellini, i-61: uno sportello sbandellato d' imposta di finestra
d' un'osteria dismessa in campagna. bettini,
(lo sguardo); dimesso. d' aragona, 17-46: con umil riverenza inginocchiossi
, 632: è una gran vergogna d' aver dismesso tutte le buone usanze de'
seguenti pontefici i vescovi e preti primarii d' altre chiese fatti cardinali; ma poi
il prencipe, che non tiene miniere d' oro e d'argento nel suo stato
, che non tiene miniere d'oro e d' argento nel suo stato, deve dismettere
e temerità sua licito famiglie ben copiose d' omini virtuosissimi,... ornate
, laude, auctoritate e grazia dismettere d' ogni felicità, porle in povertà, solitudine
sorte di persone son quelle che meritano d' esser dismessi, che di loro non sia
italiana, si autorizza o si dispone d' ufficio la cancellazione della nave stessa dai
pur mostrano che 'n me sia dismisura / d' ogne forfal- sitate. dante, inf
, 5-92: e n'era il numero d' ogni dì grande, e in certe
ha cresciuto a dismisura il mio pentimento d' essere stato con lui sì largo nella composizione
. giamboni, 8-i-159: dicono quelli d' egitto, che quando il nilo cresce
.. degno per la sua dismisuratezza d' una tanto dismisurata capitale. = deriv
giovane, grande di corpo, dismisurato d' animo. muratori, 5-iv-287: bisogna dire
il ponte] per la sua dismisuratezza d' una tanto dismisurata capitale. 2.
/ ed è dismisurata di gran guisa / d' avere tutto bene in provedenza / ver
manto le membra gli avvolse, / ché d' uopo non avea d'altro metallo.
, / ché d'uopo non avea d' altro metallo. giannotti, 2-2-184: il
facendo fino dismontar da cavallo gli uomini d' arme. -assol. a
b. fioretti, 1-3-257: le membra d' un animale, tuttoché mostruosamente nate fuor
, le vuol toccare a gettar più d' un sospiro. -anzi io dico prima che
mio mastro dir disnebbia / quant'era d' ombra sparso ne la mente. pallavicino,
, quando comparve giovannardi in un'aria d' orgoglio, che non puoi concepire.
, che in questa terza particola d' alcuna condizione di cotal natura parlare in
vera dissolve e disnoda ogni vincolo d' amore. anguillara, 2-252: l'accorto
sloga menti attorno alla sbarra d' invisibile trapezio. -mettere di colpo
altr'ordine, e disnodandoci dalli andirivieni d' un lungo volume, cercheremo ritrarre il
terren mi giaccio, / e percosso d' orror tremando agghiaccio. pascoli, 1024:
, vengono a difficultare tanto il ritrovamento d' un vero amico, che niente più.
non altramenti che chi il nostro verso d' undici sillabe disobbligando dalla regola degli accenti
riconoscimento per insino ch'io mi disoblighi d' un voto, il quale feci a san