festeggiare bacco, essere in uno stato d' ebrezza, d'esaltazione '.
essere in uno stato d'ebrezza, d' esaltazione '. debaccatóre, agg
erbe, e legni, o portati d' altronde, o ivi prodotti. si pratica
martello suo primo genito, interamente re d' ungheria avendo dibellato gli avversari suoi.
. metastasio, i-317: vii trofeo d' un'alma imbelle / è quel ciglio allor
avea; / e adorno il crine d' immortali allori, / ebbe a vile
il tempo arciero a debellar possenti. d' azeglio, 1-142: non v'era da
inferno. dossi, 405: e luisa d' albania debella col suo sorriso il cipiglio
albania debella col suo sorriso il cipiglio d' alfieri. pascoli, 1002: le glebe
dei sensi, a frenare lo slancio d' un'immaginazione innamorata, e a desiderare un'
, e a desiderare un'esistenza non d' altro ricca che di soavi dolori, e
che, già varcato il mar, d' italia in seno / in trionfo traessi
dalle menti più sane, a confronto d' ogn'altra già debellata e distrutta, l'
debellata e distrutta, l'applauso trionfante d' ausonio. pisacane, i-98: intanto i
debellati nel campo della discussione dalla forza d' ingegno e l'inesorabile logica di questi
corpo non vi poteva intervenire, tutti d' accordo deliberarono andare alle sue case a trovarlo
po'rinvenne / dalla gran debilità. d' annunzio, v-1-572: mi sembra che in
gli umori, e muovongli dalla parte d' entro a quella di fuori. boterò,
seppe dire e fare narrando la debilità d' asia e le genti di quello regno dissuete
che egli ingannò più facilmente trenta migliare d' ateniesi che un uomo solo di lacedemonia
questa misera vita suggetti a molte tribulazioni d' animo e a molte corporali passioni;
sostentare, ma con debolità e mancamento d' animo per tema di non potere a
spiriti visivi che le stelle mi pareano tutte d' alcuno albore ombrate. cavalca, i-29
lunga vita; solo patisce dell'indisposizione d' aver le membra molto distratte, cosa
ha armato il corpo... d' unghie, di denti o di coma,
4-383: arrecava sommo dispiacere al duca d' alba questo successo, perché vedeva da una
debilitò l'imperio smungendolo di denaro, d' uomini, di marinai, disertandone le
e debilita [l'impeto della palla d' artiglieria] in modo, che leggerissima
(427): ma quelle tante decine d' anni che v'era piovuto su,
perché e'restava sempre quei buchi pieni d' acqua, la detta aveva penetrato tanto che
andazzo, acclamatissimo per tanti anni, d' una mia serie successiva di fiabe fanciullesche?
modi... considerandola come opera d' uomo, che, essendo per lo peccato
ch'io gli scrivessi che nel ragionamento d' ugone, disegno che particolarmente egli mostri
, che non temevano punto le minacce d' alcun assalto di fuori. 5
non dee sovertire femmina che ad amore d' altri sia congiunta debitamente. bembo,
; / e venuta è pur dianzi d' oriente / per assaggiare i paladin di francia
, agg. (superi, debitissimo, d' uso assai raro; ant. devitìssimo
persone di riguardo, di prestigio, d' autorità (in relazione ai concetti di
esser reputo. pananti, i-156: d' altri piccioli borghi io non v'informo,
vago paesetto di pontormo, / patria d' un gran pittore e del marchetti.
i-418: unici abitatori umani dell'astro d' argento... potremo rimanere finché
, con la sua automobile dalle porte d' oro tutta coperta di fiori. piovene,
quale più sotto nome di ricognizione e d' elemosina, che per debito tributo gli
dimenticare, e che voi tutti fuste d' uno animo e d'uno volere. savonarola
voi tutti fuste d'uno animo e d' uno volere. savonarola, 8-ii-15: se
e de'rami ne'frutti, servisse come d' un mestruo digestivo alla crudità dei loro
: a tempo debito, non mancai d' avvisare gli asini, badassero bene ad astenersi
inteso da uomo degno di fede, d' una nobile donna, la quale partorì a
converrà, ch'egli passi in possesso d' altrui; perché quando alcuna cosa è
io gli ho creati con tanto fuoco d' amore e dotatigli di grazia; e
che egli stesso, combattendoli per debito d' onest'uomo, non potesse fare a
quale il reo era fatto poco meno d' un santo. carducci, ii-6-126:
un santo. carducci, ii-6-126: d' ordine del signor presidente mi faccio debito di
uomo; però ch'egli è sempre tenuto d' amare di debito, partecipando e ricevendo
a un lato della porta in veduta d' ognuno i nomi di quanti in essa
. sassetti, 31: questo benedetto stato d' urbino, il quale par che sia
. goldoni, vii-363: al giorno d' oggi vi è poco da compromettersi. ci
trentina di lire, io mi trarrei d' impaccio e da'miei debiti, e da'
che abbia accettato l'eredità senza beneficio d' inventario, risponde senza limiti.
. -debito di gioco, debito d' onore: obbligo sociale del perdente di
sua larghezza non si stringe da necessitale d' alcuno termine, non ha riguardo lo
... si poteva far debito d' essersi innamorato di pensieri più grandi di
mio debitore di ragguagliarmi di molte cose d' intorno d'amore. -per debito
di ragguagliarmi di molte cose d'intorno d' amore. -per debito non s1
, debituòlo, debituzzo. f. d' ambra, xxi-n-27: dite a vostro padre
, xxi-n-27: dite a vostro padre, d' esser contento al far quanto egli vuole
/ e sciolto a spasso andar più d' un ghiottone. manzoni, pr. sp
ancora piacerebbe più, se per via d' amore o di carità, non si riscotessono
suo marito. parini, 442: d' un altro ancor ne sono debitore / al
, non gli gettasse la borsa. d' annunzio, v-2-96: venivano i debitori del
venivano i debitori del padre portando bati d' olio, cori di frumento, in gran
tasso, iv-29: gli son debitore d' una quarantena di versi almeno. bruno
della salute, della cresciuta, e d' una certa robustezza che andai acquistando a
che giustificasse la richiesta col suo stato d' animo, in quel giorno dei morti.
controversie, alle sottigliezze, alle interpretazioni d' ingegno, che in tanta inopia di
addosso le mie furie, / sangue d' un rospo! pelo di faina!
filologia, offerse in dono una lima d' oro, con cui dirugginarsi i denti,
animali. pulci, 23-37: rinaldo d' ira diruggina i denti. firenzuola,
ancora cantate e cantatine per l'imperatore d' austria, che viene giù dal cielo
.. e m'inondai di squarci d' orazio, virgilio, giovenale. bacchelli,
de sanctis, 11-233: innanzi all'uomo d' ingegno l'argomento si monda si dirugginisce
a grattarsi un fianco con la punta aguzza d' un corno. = comp.
franto del dirupamento, nasce una maschera d' ombra. = deriv. da dirupare
. cattaneo, iii- 1-399: cadevano d' ogni parte alla rinfusa sui loro cavalli,
cupidità, iniquità, libidine e crudezze d' animi et isfre- nate affezioni degli omini
. cantù, 447: non finì d' urlare queste parole, che alpinolo,
, di comi, di trombe e d' altri crudeli strumenti, e sì del forte
giù per un balzo di quasi venti braccia d' altura, e sembrò miracolo il non
talor ch'o la vecchiezza / solve d' un monte, o svelle ira de'venti
, non sanza ferita sentìo il colpo d' achille, ed allora per li forti
limpido rio quella rovina par l'opera d' una grande fantasia turbolenta e ansiosa che la
abbia interrotta, freddata quasi a castigo d' orgoglio. bocchelli, 9-101: dalla
strada che egli trovò giunse sotto una caverna d' ima grande montagna dirupata, e quivi
fossato dirupato che piglia tutto il traverso d' uno piano insino al monte. tasso
d. bartoli, 9-31-1-185: chi lavora d' ingegno ha per pruova l'awenirsi talvolta
susinana, e la carcere di giovanni d' azzo, con tanto disfacimento delle
dallo stile nervoso e serrato, sicché niente d' inutile, molto d'oscuro, il
, sicché niente d'inutile, molto d' oscuro, il più dirupato per mancanza di
plebei, / che del dir mal d' altrui mai son satolli. / le fruste
regga il debil fianco appena / quella d' alti dirupi orrida balza. baretti, 3-255
3-255: corsi anch'io il rischio d' essere tombolato giù di quegli erti gioghi
dal paese per timore del colèra. d' annunzio, iv-2-463: il dirupo scendeva
settentrionale, già schiarentesi in un principio d' albore. sinisgalli, 9-52: la
di apparire suggestivo, splendido, pieno d' incanto e d'attrattive. guittone,
, splendido, pieno d'incanto e d' attrattive. guittone, 102-n: dirà
: peroché in fatti l'era e d' anima e di corpo non mai disabbellito con
corpo non mai disabbellito con veruna macchia d' impurità ne'quaranta anni e dieci mesi che
denom. da bilie * tronco d' albero pronto per essere lavorato '
dal lat. volg. bilia * tronco d' albero ', d'origine celtica).
. bilia * tronco d'albero ', d' origine celtica). cfr.
/ che le ventilano èmule pigrizie / d' abbandoni e d'amplessi in braccio al sole
ventilano èmule pigrizie / d'abbandoni e d' amplessi in braccio al sole.
, calda per l'inverno, leggera d' estate (simile a vestaglia).
. il diventare meno abile; diminuzione d' abiutà, scarsa abilità; incapacità.
dicono che apparve un porco di grandezza d' un bue, il quale guastava tutta la
n'andai nelle sedie di licaon re d' arcadia, e entrai nelle disabitate case
sia divenuta ignoranza, tutta silvestre, disabitata d' uomini. buonafede, 1-ii-250: la
: grande voracità. f. d' ambra, 21: che voi parlaste bene
gola disabitata di questi gran barbassori. d' alberti, 308: gola disabitata,
gigli, 1-195: bandirono nuove leggi d' ortografia..., ora mutilando
30-2-27: testi a penna disaccentati e privi d' apostrofi, che l'età susseguente,
64: la casa del dottore era su d' un'eminenza, e dinanzi le corrispondeva
, e ciò con mia vergogna. d' alberti, 308: 'disaccolare', probabilmente
, e '1 fa noioso, / e d' onni bona parte el desaccolle.
594): e fuor di questa cura d' andar succinti e ristretti il più che
magalotti, 21-124: similmente due minugie d' ottone accordate all'unisono sì che toccata
d. bartoli, 9-29-1-95: a guisa d' un sonatore, a cui si mettesse
riscalda. 2. figur. mancanza d' accordo, divergenza di opinioni; disparere
si potrà anche lasciar correre come maniera d' intendersi nel conversare alla buona, ma
, sproporzione, deformazioni in un'opera d' arte (ed è segno negativo per
cordialità de'fedeli che se la cantavano d' accordo e di cuore. è un gran
legno. cattaneo, i-2-26: il pensiero d' una piazza unica e uniforme, a
piazza unica e uniforme, a simiglianza d' un lazzaretto bislungo, involge adunque dispendio
si accrescano, ciascuno di un terzo d' intrinseco valore, si toglie ogni pretesto
più duro cuore, / ogni cuor che d' amor non senta amore. d.
pur di rose e fior dipinta e d' erba: / lo inanellato crin dall'aurea
mitigare? manso, iii-304: pria che d' aspre catene e di profonde / piaghe
virtù di nobil erba, / né saper d' antica maga, / se bellezza un
il giunse. 3. far diminuire d' intensità; attenuare. -anche al figur
suoi studi gravi, nell'amata compagnia d' alcibiade, giovane ateniese di cervello lieto
/ né per radice o fiore o sugo d' erba / la cruda piaga sua si
, e 'l mangiare un po'd' erba. leopardi, 2-64: voi,
fido amore. giusti, 2-139: virtù d' amor non lieve e non mentita /
più mite, addolcito. d' annunzio, iv-1-547: mi sentivo ora disacerbato
ant. piovere. cecco d' ascoli, 3881: « perché dà segno
/ mal ne'suoi versi dilombati e d' arte / voti e di genio a
, / pur s'argumenta, e d' ostentar non pavé / splendenti strisce di purpureo
sì piccolo conto questa lingua, che meriti d' esser chiamata, anche in presenza di
in presenza di chi la parla, lingua d' oca, lingua sgraziata, goffa,
impuntava con l'ingrata ed inetta ostinazione d' un animo in cui la grettezza sorda
v.); voce già registrata dal d' alberti.
, sguernito, disaddobbato, in lasciando d' esser quel pomposo, lasciava d'essere
in lasciando d'esser quel pomposo, lasciava d' essere quell'orgoglioso che dianzi. tommaseo
loro risposto: se voi faceste sacrificio d' una donzella, egli s'
185: una donna vedova... d' alcuno forfatto era accusata dove colpevole
lo re, notando le parole, dié d' indugio al giudicio all'altro dì
e disadorno, amore lo fa chiaro d' adomezze. pallavicino, 1- 527
non superiore a quella che porterebbe la sposa d' un facultoso cittadino. botta, 4-182
un sol piano e dalle gronde sporgenti. d' annunzio, iii2- 43: troppo rozzi
chiederai tu, morto disadorno, / d' abbandonare questa disperata / passione di essere
errare taciti e disadorni sui campi impoveriti d' ombre sin da quando ogni macchia nascose un
festosi abiti coloriti, tutte le collane d' oro della dote, i maiuscoli orecchini
una cert'aria di pace serena. d' annunzio, iv-1-289: la vecchia sala
rimaneva su l'egual candore qualche traccia d' un fregio..., offriva ima-
..., offriva ima- gine d' un luogo che fosse rimasto chiuso per un
bini, 1-387: lo stile è quello d' una narrazione affollata, disadorna, e
profondo dall'anima tutta fatta di verità e d' indulgenza, era come una musica che
, 8-37: dio mio, mentre parlo d' attitudine primordiale, d'intenzione genuina dell'
, mentre parlo d'attitudine primordiale, d' intenzione genuina dell'essere, mi coglie
adorabile in opere e in parole, / d' una bontà che splende più del sole
disaffètto, agg. letter. privo d' entusiasmo, di impegno, di attaccamento
sudditi, siano a voi non cagione d' irritarvi, ma sì ragione a correggervi.
subbidienza, di disaffezione, e d' incredibili affanni causati agli autori dei
un incarico, ecc.). d' annunzio, v-2-496: i genitori non dovevan
nutrire i nidaci, né studiar qual d' essi bisognasse di cibo, né angustiarli
per via, né ti sgomenti / d' altri fossi o ruscei frapposto impaccio, /
impaccio, / né l'avaro timor d' averlo ogni anno / per troppo lungo di-
disagiato. pea, 8-140: specialmente d' inverno sarebbe stata per lui disagevole [
, dalla favola e dall'intenzione d' istruire e di dilettare con contrapposti
piccolo trattato di dio ebbe la fortuna d' esser veduto da v. m.,
? i segni / di stima, d' affetto? 2. intr. spiacere
falce o pennato, sì che non ecceda d' altezza e disagguaglianza l'un l'altro
sarà dissimigliante e disagguagliata, anzi saranno d' una simiglianza in larghezza e d'una simigliante
saranno d'una simiglianza in larghezza e d' una simigliante bellezza. d. bartoli
anch'io disteso / qui resti, d' uopo fia che tu disage / la tua
): fu messo in una cameretta d' un palagio assai oscura e disagiata. lorenzino
, gravoso (un viaggio). d' annunzio, iii-1-994: bisogna / che prima
careri, 2-i-3: come che la strada d' abruzzo è disagiata assai, sapete che
di fuori di pietre preziose e di fermagli d' oro e d'ariento, ma elle
pietre preziose e di fermagli d'oro e d' ariento, ma elle vili e brutte
volea dare loro mille e cinquecento fiorini d' oro. foscolo, xiv-379: il mio
spiacevole. giacomo da lentini o rugieri d' amici o rinaldo d'aquino, 409
lentini o rugieri d'amici o rinaldo d' aquino, 409: s'eo l'amo
orno, c'a disagio / aspetta d' aver agio, / poco di bene piglia
il peregrin molto a disagio tiene. d' annunzio, iv-2-966: dopo la morte
di marcello inghi- rami ed unica erede d' una larga fortuna, li aveva raccolti
disagi, / che, disperato ognun d' ogni rimedio, / ne'belli alberghi e
e inseparabili da quel suo incarico. d' azeglio, 1-136: rimanevano sotto un
, agonie di dio sa che dolori! d' annunzio, v-2-886: è il padre
1-47: pure lo senti, nel gioco d' aride onde / che impigra in quest'
tra le sciagure e tra i disagi / d' inculte piagge abitator rimango, / ed
irritazione; condizione morale di fastidio, d' imbarazzo, d'impaccio. de roberto
condizione morale di fastidio, d'imbarazzo, d' impaccio. de roberto, 377:
la man di chiara- monte, / d' amici e di soccorso ebbe disagio. n
, s'io vi tenessi in disagio d' ogni comodità, s'io vi trafugassi ogni
alcun non ha, povero e privo / d' ospiti, qual di vitto, e
, qual di vitto, e qual d' albergo / non patirà disagio? botta,
pratolini, 2-181: gradì un goccio d' anisetta. era a disagio, e un
la lancia], e con lame d' ór fino, / tutta di smalto intorno
esplicare senza disagio della penna la verità d' un suo documento serio con questa leggiadria
è fornita; e romoreggiando fate segno d' allegrezza. g. m. cecchi,
come io per me credo, certo dimostrato d' avere grand'amore e ottima intenzione verso
boterò, 1-120: si camina poco meno d' un mese per luoghi tanto deserti e
viver dilicato accompagnarsi con languidezza e debolezza d' animo, onde pare che coloro li
. con la particella pronom. perdersi d' animo, disanimarsi. caro, 12-i-71
a dio, gli danno disaiuto in cambio d' aiutare. = comp. da dis-con
in punto d' alloggiare, o di disalloggiare, o non
; il far uscire (un corso d' acqua) dal suo alveo. querini
tale sia nobile, o vile, d' alta o di bassa fortuna, amabile o
, ii-94: disama chi per sé finge d' amare / ed ancora colui / che
colui / che vuol far men che ricever d' altrui. cino, iv-164 (29-4
ti chero, ch'io porto d' onestà mio cor armato, ma non disamo
con loro a comune di ruberia e d' ogni male acquisto, spezialmente sopra i
scorto che un oggetto di compiacenza e d' orgoglio. bettini, 30: 10
tepore / come di carne in respiro d' amore, / che mi ti riconduce,
e rincrescevole, / di bellezza, d' amor, di grazia povero, / da
disamina tutto quanto la nostra mente sostiene d' avversità. felice da massa marittima,
del peso, vi ha maggior interesse d' ogni altro. muratori, 8-i-30:
accettato, ove nasca controversia del valore d' essi. parini, 558: se a
, 205-12: cercò di farlo prete d' una sua chiesa; e convenendo che
..., m'attestarono tutti d' accordo che quante fontane ne'monti da
5-37: gli fece disaminare a un giudice d' arezzo. esopo volgar., 1-99
vuole la sua costanzia innanzi che speranza d' amore li sia donata. -provare
il dottissimo pier vettori, particolare commendatore d' essa e disaminatóre. 2. giudice
: si concilia benissimo la sentenza filosofica d' orazio, che fa la disammirazione, per
disamorare i figliuoli delle loro madri. d' annunzio, v-2- 512: un'avversione
voi mi fareste tosto disamorare e uscire d' ogni amore. boccaccio, v-240:
, agg. che non prova passione d' amore, che non ama (o
xxx-5-75: malagevole impresa, / parlar d' amor a cor disamorato / per forestiero amante
carducci, 692: non tale un navigar d' oblio per tonde / ebbero amanti mai
l'avrò, credo, ottenuto, d' indurvi ad accusare ima sì manifesta parzialità
3. figur. che deriva da mancanza d' amore o d'affetto; che rivela
che deriva da mancanza d'amore o d' affetto; che rivela freddezza, indifferenza
-si spende più a mangiarne a capo d' anno [insalata di monache] che non
egli piutosto ci di- sprezava che cercasse d' amarci. d. bartoli, 9-31-1-70:
uno spirito di contraddizione, o disamorataccio d' ogni sorta di bestie.
perché in verità non ho mai lasciato d' amarlo, ma la mia austerità e la
te 11 mio disamore o altro. d' annunzio, iv-1-314: la delusione recente
è laido e dispiacevil forte en sermon d' omo dizamoroso amore! o come non vergognia
2. che deriva o rivela mancanza d' amore. - anche con uso neutro
marinaio] però disancorarla, e levarla d' ormeggio, senza che gli sia comandato.
vecchiaia, dall'ambiente delle piccole agenzie d' affari d'ogni specie, dei caffeucci frequentati
dall'ambiente delle piccole agenzie d'affari d' ogni specie, dei caffeucci frequentati col miraggio
specie, dei caffeucci frequentati col miraggio d' imbastime qualcuno. 3. econ
da quella catena logica di causa e d' effetto che nella vita ci teneva insieme
questa ricerca « scientistica » vengono incriminati d' empiria,... disancorata dai
, dello heine, senza tuttavia mancar d' originalità, e anzi rispecchiando fedelmente quella
; l'essere disanimato, il perdersi d' animo; abbattimento; prostrazione.
288: la boria delle nazioni, d' essere stata ogniuna la prima del mondo,
è già oscura e fonda / l'ora d' estate che disanima. bocchelli, ii-403
figlio, il qual facea gran stima / d' aver la spoglia in quel duello opima
. con la particella pronominale. perdersi d' animo, scoraggiarsi, demoralizzarsi. abati
; / vi mancavan de'bischeri più d' uno; / ond'è che tosto mi
me vernami riconfortando a non disanimarmi. d' annunzio, v-1-1112: arrestato e affrontato da
bocchelli, 1-ii-460: il passo era d' uno che avesse quanto tempo voleva;
attendi) / giace, lasso! d' un tuo, che tu non sai,
presso loro stampati, bandirono nuove leggi d' ortografia,... ora mutilando
lancellotti, 1-24: siami lecito d' usare questa parola [prudenza]
: che sarebbe, se avessimo sicurezza d' esenzione da un tal morire improviso e disapparecchiato
posteri ne stupiranno. nuovo giornale letterario d' italia, xl-630: ove era lo
e rigidi sperimenti un uomo che cerchi d' essere maestro di cappella di qualche cattedrale
. giusti, ii-150: mi maraviglio d' esser vivo, se questa si chiama
. sbarbaro, 4-49: teme dopo tanto d' aver disappreso a nuotare.
che pretenda di vederlo discolpato per forza d' un miracolo. = deriv.
dritto nel testamento, se non quello d' indicare un successore. il popolo nelle
dichiarano ad alta voce partigiani e fautori d' aristarco scan- nabue, e molt'altri
pulirsi, e cimentarsi a onorate prove d' ingegno, questa adunanza è fatta,
povero vecchio non si sarebbe mai arrischiato d' accennare, non che d'esprimere la sua
mai arrischiato d'accennare, non che d' esprimere la sua disapprovazione di ciò che
mi sembra dover meritare la disapprovazione d' un severo lettore, ed è
, diciamolo chiaro, una gran diminuzione d' interesse nella nostra storia. fil. ugolini
giace una insensibil pietra, / tal volta d' arbor sorge altero un fusto. /
soma / di neve alla chiama cordiale d' aprile. = comp. da dis-con
care di disarcionarli, tra le grida d' incitamento o di sgo mento
xii; ma ripreso come termine d' equitazione alla fine del settecento).
o in parte) un oggetto dello strato d' argento che lo ricopre, far perdere
), agg. privato del rivestimento d' argento, che ha perso la pàtina
argento, che ha perso la pàtina d' argento che lo ricopriva. govoni
finché la vanità e l'intraprendenza compressa d' ogni parte, si irrita, si
lascia senza parole o mette in condizione d' inferiorità (cfr. disarmare, nn.
sconfortante, demoralizzante, disperante. d' arzo, 6: quanto alla seconda [
cura degli austriaci nel 1814 era stata quella d' isolare e disarmare la nostra milizia,
: la dea tentando / l'arco d' argento, e disarmando il fianco / de
nemico a lui vien meno, / tal d' ogni cor trionfatrice appieno, / sì
serpenti? / pantere e tigri disarmar d' ungioni / et a un cingial trar
mi copro et armo, / e d' ogni altra difesa io mi disarmo. d
mille saette, non volanti, e d' un sol colpo, ond'ella in fin
: l'ufficio poi de marinari è d' armare il legno, caricarlo, montarvi
remi, timoni, barre; e d' inverno quando si disarmava, anche fiocchi
: quando si è posta la chiave d' ima volta, è certo che l'armatura
che la volta, specialmente se è d' un gran diametro, si regga nel
non le ispirasse più alcun timore. d' annunzio, iv-1-1041: quasi pareva ch'
averlo debitamente riattato, regalarlo ad antonia. d' annunzio, v-1-689: occorre rinnovare tra
. 11. prov. detto d' amore disarma rigore: spesso una parola
riesce più efficace a vincere una disposizione d' animo contraria che un atteggiamento di risoluta
. proverbi toscani, 43: detto d' amore disarma rigore. = comp
veggio in frale e disarmata / barca, d' aiuto e di governo priva, /
rendea men pregevole e men bella. d' annunzio, v-3-40: le torpediniere disarmate
cavallone e l'altro apparve il tagliamare d' una barca disarmata, senza albero, né
ma lagrimosa pioggia e fieri venti / d' infiniti sospiri or l'ànno spinta, /
st'uomo, s'egli è disarmato d' un risibile filosofico. foscolo, xvii-245
di quell'onda, senza cui / vuoti d' estro e disarmati / sono i cerebri
. pirandello, 5-592: si trovò d' un tratto tutto disarmato e restò brutto di
fiaccato. guidi, xxx-5-312: quando d' un'alma amor preso ha l'impero
palmizi a denunziare che quella è terra d' approdo, tanto sarà bassa la sponda sull'
tirandole fra le sue, la disarmentò d' otto delle migliori di tutta la sua
: era dei mille intermediari a caccia d' una provvigione, pronti a ficcarsi nei
della sera che gli erano indispensabili prima d' andare a far la dottrina ai ragazzi o
palle scheggiate fanno sul panno rattoppato rumore d' artiglieria sul ponte di legno.
, assurdità, dissonanze e disannonie. d' annunzio, iv-2-549: per la prima
e in noi beata / nostra immortalità d' uomini in cristo, / pur se in
2-848: la ricostruzione del convento è d' ieri; ma arieggia lo stile antico,
mattoni. per quanto più chiaro, d' un roseo giallognolo, non sta in
lasciò cadere la secchia disarmonica per bere d' un fiato. papini, 26-23: a
io per mia disgrazia ho l'onore d' esseme una), che a sentir sonare
mente]... dai pregiudizi d' ogni disarmonica impressione. scrofani, xxiii-531:
: se vedeste com'essa è povera d' acque, d'alberi, di verdura;
vedeste com'essa è povera d'acque, d' alberi, di verdura; come tutto
essere per conseguenza sproporzionate e disarmoniche. d' annunzio, v-3-348: quando ci ponemmo
e vasto, ha un certo che d' incondito e di disarmonico, e rimane chiuso
con gambe storte, fianchi stretti come d' uomo, grandi piedi e grandi mani
strumento di poche corde, una sola d' esse, che or sia troppo tesa o
articolazioni. -per simil. d' annunzio, v-3-102: non so perché,
, ridendo io medesimo, ben sapevo d' avere dinanzi a me la mia vittima
controrivoluzionari non poteva non disarticolare le maestranze d' officina 3. rifl. sconnettersi
si regge più e ha gli occhi bianchi d' un cieco. 4. figur
comisso, 14-61: non si parlavano d' amore, ma sospiri e baci si
espressivi più delle parole, come altre parole d' un linguaggio primordiale dimenticato dagli uomini.
-per simil e al figur. d' annunzio, v-1-678: c'era l'immane
, v-1-678: c'era l'immane scheletro d' una tessorìa meccanica smantellata e disarticolata dal
monte... l'ossa vennero disascose d' una femmina ivi giacenti da secoli.
sogni / della mente leggiadri, e d' elicona / alle velate finzioni avvezzo,
carducci, 148: ben io nel gaudio d' un futuro giorno, / che il
che quindi fu detto avere le arene d' oro. i. nelli, iii-68:
la novella dell'asino di luciano, che d' uomo diventò asino, e poi si
tannino in soluzione con gelatina o bianco d' uovo, filtrando in seguito le sostanze
vi entra l'occhio, più veloce assai d' una stoccata. = comp
per la perdita di cochin, e d' altre importantissime piazze usurpate dagli olandesi.
degli uomini, scenderà fra secoli vincitore d' ogni oltraggio alle remote generazioni. leopardi
qualche giorno dopo, in un disastro d' automobile, a mezza strada fra milano
3-20: fame, malattie, disastri d' ogni genere. forse era stata una fortuna
alla fortuna dreto, / e soffersi più d' un aspro disastro. monti, iv-143
, 13-327: aveva dimostrato con ragionamenti d' intenditore che la guerra con perugia sarebbe
]: * disastro ', situazione d' un bastimento reso innavigabile da qualche sinistro
: la voce è già registrata dal d' alberti. dìsastróso, agg. (
si può chiamare) di violenza e d' instabilità, più o meno durevole,
effetto, se non di nome, d' un vero e non contrastato governo. de
era uno dei pochissimi ufficiali ancora fomiti d' un cavallo, dopo il disastroso passaggio
1-18: non ti scordare allo spuntar d' ogni sole di pregar il genio della misericordia
musulmane... portano tutte le tracce d' un esodo disastroso. -contrario
, 9-327: io [il commercio] d' ogni loco, / comecché lontanissimo,
loco, / comecché lontanissimo, e d' accesso / disastroso e difficile, raccolgo
, raccolgo / ciò ch'io vi veggo d' utile e d'acconcio. gemelli careri
ciò ch'io vi veggo d'utile e d' acconcio. gemelli careri, 1-ii-316:
fatica ch'io provassi, ell'era d' interrogarli con quel riguardo e destrezza necessaria
: se 'l corpo fosse puro d' imo alimento, elli non potrebbe disattemperare giamai
importanza di qualcosa (di un'opera d' arte, di un aspetto della natura
occhi, guardava intorno come sbigottita. d' annunzio, iv-2-467: i due servi,
lenti e disattenti, avevano l'aria d' esser venuti fuori da una guardaroba del secolo
guardaroba del secolo scorso, tristi avanzi d' un lusso abolito. e. cecchi,
a forza di scrupolo e di scavo, d' attenzione e di scelta, sarebbe dunque
altri. manzini, 12-18: è meno d' un giuoco: è un disattento ruzzare
disattenzione, un lavoro inferiore a quello d' un mio vicino, avrò diritto a un
avendo, neppur questo stesso conoscono, d' essere infermi. -mancanza di adeguamento
disattenzioni mi hanno fatto tremare anche prima d' oggi. 3. affermazione, notizia
. manzoni, 408: alla disattenzione d' un rifacitore ignorante, piuttosto che a una
', immobilizzare il congegno di scoppio d' una mina subacquea. = comp.
le rose e l'essenze lasciano d' essere di grandi odori. =
svetonio il principato di galba, e d' ottone, e di vitellio;
: vogliamo che i cavalieri serventi d' arme esercitino quegli uffizi che al
rucellai, 2-4-11-247: perché dare il regno d' atene ai pisistrati, e disautorizzare i
papa. francesco da barberino, i-119: d' un'altra cosa ti convien por cura
fatta del contender del denanzi, / d' umiltà disavanzi / s'alcuno eletto dirietro
; degradare, deprimere. ubertino d' arezzo, xxxv-1-402: in gran parole la
la spagna, 16-43: tanto il cavai d' orlando si distende, / che quel
angustie di un disavanzo che promettono cancellar d' anno in anno e che ricompare d'
d'anno in anno e che ricompare d' anno in anno ostinato,...
un'esistenza che poggia sul trionfo rimpicciolito d' alcune idee nostre. oriani, iii-292:
disavvantaggio di chi venisse di sotto gente d' arme gli andasse ad assalire. boccaccio,
, 1-3-331: quest'altro simigliante disavvedimento d' euripide in elettra pare alquanto più scuse
. boccaccio, iv-142: uno giovane d' una barca saltato, sì come io
, il quale per soprabbondanza di piene d' acqua,... venne nella vostra
/ ogni dolce penser ch'i'avea d' amore. boccaccio, dee., 5-3
di svagamento al gran padre nettuno. d' annunzio, iii-1-515: la schiava, lavate
il disavventurato vechelio meritasse tante sciagure. d' azeglio, 1-529: a poco a poco
disavventurata battaglia per li franceschi, e d' alta gloria per gl'in- ghilesi.
fra qualunque più barbara idiotaggine fu scarsezza d' operai acconci alla coltivazion della terra, al
: non volevo tanto impegnarmi nel racconto d' una privata avventura in un giorno disavventurato.
famoso oratore demostene, che per disawezzarsi d' un cotale spesso gittare ch'egli faceva
più appassionati nell'azione, più disawezzi d' ogni politica, più nuovi alla rappresentativa
contrario di * avvisamento ', nel senso d' avvertenza aweduta, attuale o abituale.
esiliato. -luogo disbandeggiato: luogo d' esilio. zanobi da strato [s
.], 18-30: essi stimano d' essere in questo mondo, siccome in luogo
vostro, svellendo e disbarbicandone ogni radice d' amore proprio e tenerezza di voi.
cammino s'indirizzò, e con disposizione tale d' animo al comune disbarco si arrecò.
iv-228: gittala in una catinella pulita d' aqqua chiara, dove subito fra l'aqqua
disbatto, incomenzavano ad venire le gente d' arme suoi. = deverb. da
/ ch'era distante poco men d' un miglio / dal loco ove il lor
. disus. pagamento fatto per conto d' altri (e che deve essere rimborsato)
. -essere, stare in disborso d' una somma di denaro: attenderne la
soffrir l'incomodo e qualche volta il disastro d' un disborso. -spesa.
! così gran letterato, e venutoci d' onde appunto io il desiderava, per disbrigarmi
promise di difendere e disbrigare con parola d' arrigo su'manovaldo. 2.
lami, 1-1-281: in tanta confusione d' idee vere e false, non sapendosi i
disbriga, e l'alma / parte d' aura divina, ed il celato / fuoco
suo di me discacci fori / per trar d' un arbor secco fronde e fiori.
18 (309): fu per risolversi d' andare a milano,...
, e usciva fortificata dall'orazione. d' annunzio, i-816: giù dentro a 'l
le tenebre e discaccia, / che d' ignoranza il cor tanto obbumbraro! mattioli [
pozzo; / e una secchia calàr nuova d' abete / per rinfrescarsi e discacciar la
beccuti, 140: con l'insegne d' achille all'armi sopra, / non
siam venuti, discacciati e privi / d' un regno de'maggior e de'più chiari
e faticato dei paradisi, la purezza d' una verità non contenibile. -sostant.
. gelli, iv-15: quel dolce traditorello d' amore, discacciator di tutte le maninconie
de l'umana tristezza, / e tesor d' allegrezza, / liquefatto rubin, tenera
intende e vedesi com'elli sieno stati poveri d' amici. s. bernardo volgar
per mille ducati, perché discaggereb- bono d' onore. d. bartoli, 2-1-213:
, per lettere pregoe marco manilio proconsolo d' africa, ch'e'gli mandasse scipione emiliano
francia. ariosto, 6-15: la duchea d' albania, ch'ai re tornava /
battoli, 9-25-1-39: una brieve girata d' occhio, che con memoria e con senno
peggio per discadimenti e perdite, in chi d' un bene e in chi d'un'
chi d'un bene e in chi d' un'altro, ci rappresenta? papini,
balducci pegolotti, i-69: e per discadimento d' argento a fonderlo e a lavorarlo,
panni. -spregevole. cecco d' ascoli, 1609: pare a lui [
.., si esibisce ad istitutore d' un giovane patrizio. = voce dotta
, il lettore si ributta in luogo d' applaudire, e lo spirito dell'autore è
solo inutile parte delle sue forze ma d' impaccio al libero evolvere delle altre.
= comp. da dis-con valore d' allontanamento e cappello (v.)
ora del giorno per cagion di salute o d' altro, e anche per tempo più
mezzo il mare / l'aspra tempesta d' ognintomo mira, /... /
più piccola e leve / più la discarca d' ogni peso greve. della porta,
, i-459: per discaricarsi dell'odio d' aver agevolati gli avanzamenti de'turchi,
di non disturbare a cesare l'impresa d' algieri. colletta, 2-ii-311: la mia
, che non avrebbe al certo sovra d' un solo, e di chi! i
, che in mare si discarica vicia d' arena. = comp. da
suo discarco, et in vergogna / d' anselmo, il capo gl'intronò di
che sperato / né pensato ho pur mai d' allonta- narmi / da te. alfieri
. manzoni, 23: come d' infermo, cui feroce e lungo /
un aspetto immateriale, incorporeo. d' annunzio, v-1-304: d'attimo in attimo
incorporeo. d'annunzio, v-1-304: d' attimo in attimo, di nota in
la contessa d' albania, come amica d'alfieri, e
la contessa d'albania, come amica d' alfieri, e come donna d'elegantissimo
amica d'alfieri, e come donna d' elegantissimo ingegno, mi sarebbe cosa assai cara
staccarsi da una po sizione d' incastro; districarsi. bontempelli,
, i-212: si scende dal sesto circulo d' inferno nel settimo, che è il
smonta, / solo per sua viltà, d' alto parente. sassetti, 343
sessuale, cede luogo all'amore per elezione d' affinità. bacchelli, 1-iii-68: le
dunque questo vizio da temere dalli discendenti d' adamo. passavanti, 133: se adamo
non è concessa ad alcuno de'discendenti d' adamo, se non per un dono specialissimo
la nostra antica madre, terra potente d' arme e grassa di buono terreno;
, o perché fossero disegnate in foggia d' arbori con li rami delle discendenze, overo
v'ha dunque alcun merito nella discendenza. d' azeglio, 1-46: egli aveva fermata
dio sa come, diventato taparel. d' annunzio, iii-1-362: discendenza riconosciuta con
moderna coltelleria dall'arte antica, dei fabbricanti d' armi bianche, specie nel bresciano e
da leopardi. -scherz. d' annunzio, v-3-216: da prima egli temeva
i-26: i ministri della camera de'feudi d' udine sono vigilantissimi. se una discendenza
tutta la sua discendenza, in armatura d' acciaio. alvaro, 7-27: ci
personalmente responsabili, come l'ultimo erede d' una dinastia, pur mite e innocente,
. g. bentivoglio, 4-181: d' alemagna portavano ancora diverse famiglie delle più
e fra le altre quella del principe d' oranges. svevo, 5-460:
l'arringo, il destriere del conte d' universa cadde, col conte in un
discenderne. monti, x-3-430: tutta d' armi tonar l'alpe s'udio, /
dagli orizzonti aperti / quando una mischia d' acque e cielo schiude / finestre
gli schermi sempre accorti / contro l'arco d' amor, che 'ndamo tira,
. cesarotti, ii-193: col raggio d' oriente / s'alzano i miei sospiri;
pesco / in fiore, e trilla. d' annunzio, iii-1-275: un giorno a
luogo fu conosciuto da'marinari, contenti d' essere in sicuro e grazioso luogo, discesero
di dolore mi s'aggiugne che la vita d' alquanti, li quali il presente secolo
v'ebbe, discendendo poi nelle paludi d' arno, si perdé tutti i suoi
bello e meglio fornito esercito, così d' uomini d'arme e di cavagli leggieri
e meglio fornito esercito, così d'uomini d' arme e di cavagli leggieri, come
nel tranquillo silenzio ivi risplende / copia d' accese faci, e dilettosa / sensazion
guinizelli, iv-21 (5-13): foco d' amore in gentil cor s'apprende /
, in cui s'affina / valor d' ogni valor più risplendente, / vede la
di non essere di troppo sulla terra. d' annunzio, iv-2- 123: anna si
me una sensazione ineffabile di primitività e d' innocenza. -ricadere (una vendetta,
opre soprane, / discese a ragionar d' altro che achille, / d'altro che
ragionar d'altro che achille, / d' altro che enea, nostre fatiche insane
per venire alle moderne, e quelle d' alemagna per discendere a'presenti bisogni di
particolari, al discentramento, alla libertà d' insegnamento, di coscienza, della stampa
, 66: v'ha un'arte d' acquistar l'alme volgari, / senza discender
nostre mani. mazzini, i-97: d' intenzioni? no, perdio -e mi
boccaccio, ii-8-31: molte ancor perché d' alto lignaggio / discese sono, e sanno
bene ho inteso tal ragionamento, / d' orlando nostro, degno paladino; / però
di questo mi fate contento, / d' onde disceso siete e in qual confino
ariosto, 43-74: un cavalliero / era d' antiqua e d'onorata gente, /
: un cavalliero / era d'antiqua e d' onorata gente, / che discendea da
da quel lignaggio altiero / ch'uscì d' una mascella di serpente. firenzuola, 197
portare nello scudo tegoli e mattoni. d' annunzio, v-2-220: quest'omicello discende
arca. serdonati, 1-33: tutti sono d' un medesimo parere, che il primato
al secol nostro / la bella gloria d' ambedue le stirpi / non discendea giammai
rispondere con effetto, cioè compiutamente, d' ogne e ciascune cose...
che dipendessono o discendessono da esse, e d' ogne ragione che dipendesse o discendesse da
da due principii: l'uno si è d' uno verbo molto lasciato da l'uso
scorrere verso il basso (un corso d' acqua). dante, inf.
dal beato ubaldo, / fertile costa d' alto monte pende. g.
concl. (122): un rivo d' acqua chiarissima... d'una mon-
un rivo d'acqua chiarissima... d' una mon- tagnetta discendeva in una valle
alfieri, 24: rapido fiume, che d' alpestre vena / con maestà terribile discende
non discende, precipita; e quanto più d' alto corre, tanto più tosto scorre
panorama con l'aria del ponte di comando d' una nave ammiraglia. cardarelli, 3-78
sì discende, / che 'l giorno d' ogne parte si consuma, / lo ciel
risplende. manfredi, 1-104: quell'arco d' ec- clittica che in un dato spazio
e i baluardi dei grattacieli il sole, d' inverno, non fa a tempo ad
e discendere, come fra le spaccature d' un ghiacciaio. 20. cadere
, i'non fu'mai quel nuvol d' oro / che poi discese in preziosa pioggia
primi suoli di sasso e di stipa. d' annunzio, v-3-273: la marea discendeva
bicchiere che la contiene, e l'acquarzente d' un termometro che vi sia immerso velocemente
, per discenderli dell'ottavo circulo. d' annunzio, iii-2-340: prendimi sul tuo carro
desiderii sopra i fratelli suoi, e d' amore puro gli ama e non mercennaio
ché vuol saper quante ne lassa. d' annunzio, iii-2-1040: ho disceso quei
, che discendono in questa pugna, d' ordinare le schiere ingegnosamente, secondo la
, iv-171: il quale [il re d' inghilterra], avendo prima prestato occultamente
porteremmo lui senpre; ma quello re d' onni re, che discese di cielo
da'tanti che si cagionano per discendimento d' umori, si prende un nome da sostituire
, cioè di questo discendimento e montamento d' esso, la notte così tosto era
. gioberti, 1-iv-12: la discensione d' iddio e l'ascensione dell'uomo sono
amabile di continentia, 37: d' una parte temea el descenso per il porco
discenti, quando si pigliano le vacanze d' un mese anzi che di dieci giorni e
particolari, al discentramento, alla libertà d' insegnamento, di coscienza, della stampa
, 370: 'discentramento': concessione d' autorità ai corpi
'l suo signore. basta al discepolo d' esser come il suo maestro, ed il
come il suo maestro, ed il servidore d' esser come il suo signore. salvini
tutto attestano la bontà della educazione. d' annunzio, iv-2-84: fu prima su
marino, 1-148: detto talora a suon d' avena o flauto / ai discepoli boschi
discepolo malarrivato, come noi tutti, d' amore. 2. per estens
ii-877: se alcun di zoroastro e d' archimede / discepol sederà teco a la
pendici metallifere, in un qualche periodo d' abbandono delle miniere e di solitudine,
, noi cura più che un giudicio d' una turba di ciechi * a nativitate '
. pavese, i-146: nell'angolo d' ombra disceme va appena la lunga macchia bianca
gelli, 15-105: non useremo mai dire d' uno animale: egl'intende, se
, di- scemere e intendere la parola d' un uomo libero? -guardare attentamente
è ciò che miro / a me d' intorno o ch'in altri discemo.
ap parite, illuminando / d' elisia luce i solitarii campi / onde
non si possono intendere senza qualche fatica d' intelletto, che ha da sgombrare quelle
/... / s'amor d' un colpo e d'un dorato strale /
/ s'amor d'un colpo e d' un dorato strale / le viscer di duo
ardire e cuore e sanno modo trovare d' essere tante volte e con tanti uomini
colombini, 64: posto ch'io sia d' un picciolo discemare, tuttavia pur conosco
1-55: era di sottilissimi fili tessuto e d' ogn'in- torno d'oro e di
fili tessuto e d'ogn'in- torno d' oro e di seta fregiato e per drento
molto studio in sé di maestra mano e d' occhio discemevole dimostrava. gir aldi c'
quel, che la dolcezza dell'acqua d' un povero gemitivo rimanga discernibile, dopo confusa
ideale e sol discernibile con acuta vista d' occhio interiore di mente. baretti,
, come pieno di buon senso e d' ottimo discernimento, farà le sue parti perché
può dire porta da tutte le nazioni d' europa all'accademia. g. gozzi,
7-211: ha avuto la cattiva ispirazione d' innamorarsi di me, poverina. ottimo gusto
ma poco discernimento. bocchelli, 10-204: d' altronde, nulla di men saggio che
, di luoghi, di persone, e d' autori, osano alcuni trattar materie erudite
del conveniente o no e ch'egli mancasse d' ogni sentimento di delicatezza.
discemitore guardingo, editore liberalissimo di memorie d' ogni genere. leopardi, v-547: ancora
- anche al figur. cecco d' ascoli, 2177: tanto per amor di
oltre aver cantata la discesa agl'inferi d' enea, ed essere perciò come l'evangelista
non avrebbe sufficiente discesa nel foro. d' annunzio, v-3-3: i clamori e le
le benedizioni, accompagnanti la discesa felice d' una novella nave in mare, si ripercuotono
garanzia di vita, come un getto d' acqua per l'assetato nel deserto. bernari
. carducci, iii-17-252: la gara d' amore e d'imene nel mattino,
, iii-17-252: la gara d'amore e d' imene nel mattino, la discesa del
san rufino, quest'era il grado ultimo d' una discesa e primo d'un'ascesa
grado ultimo d'una discesa e primo d' un'ascesa contemplativa. 2.
che l'effettuasse, morì carlo ii d' angiò, e succedettegli roberto suo figliuolo
. c., 177: li confini d' affrica sono da occidente la ripa del
parte del profeta, fervente, pieno d' entusiasmo, di fede, che infiamma
, di economia meridionale e degli sforzi d' oggi, bisogna porre una premessa:
utero. 9. radiotecn. discesa d' aereo: parte dell'antenna che collega
metri. -nel calcio, azione d' attacco che, per mezzo di opportuni
., i-495: ecco lo fuoco disceso d' iddio arse tutto lo sacrificio. bonarelli
sarebbe espiata con la morte del figliuol d' iddio. borsieri, conc.,
del peloponneso, diviso tra i discesi d' èrcole, come il tenitorio d'elea,
i discesi d'èrcole, come il tenitorio d' elea, dove il tempio era,
si vedesse se dell'altre cose rimanevano d' accordo. machiavelli, 154: venuta
separare; distinguere (attraverso un processo d' analisi). giamboni, 2-165
.. non guatano, se non d' ararti e fendere questa terra dura: cioè
ararti e fendere questa terra dura: cioè d' aprirti il cuore ed amare il cielo
, ai quali tornava grande frutto e utilità d' amare gli amici loro, e disceveravansi
solo odio ed affrettavansi di tribolarli e d' ucciderli. salvini, 39-ii-81: col disceverarsi
delle moralitadi per meglio dischiarare li detti d' aristotile. cavalca, iv-81:
cavalca, iv-81: ecci piaciuto d' eleggere uomini di noi discreti e dotti
una parte delle foglie trasformate in depositi d' acqua per le radici che vi crescono
quella foresta, ch'era molto dischiesto d' acqua, e perciò sostenne grandissima sete
figur. monti, x-1-420: carco d' odii frattanto e di delitti, /
. sfrondato (un albero). d' annunzio, iv-2-848: alti cipressi circondano il
uscio, e balzò rabbrividendo nella notte d' inverno, sul ballatoio. -anche
9-65: quella, senza la forza d' alzare le palpebre -come le pesavano! -
situazione, ecc.). d' annunzio, iv-2-291: su 'l finire,
distico rituale che nei conviti della terra d' abruzzi suol dischiudere ai brindisi le bocche
moravia, i-550: in fondo al viale d' accesso la porta del villino si
, bianco qual neve / e fiammeggiante d' indico piropo, / e di verde smeraldo
pure dischiudevano a chi si fosse arrischiato d' intromet- tervi una barcuccia. foscolo,
i tesori / lor diè nobil ricetto. d' annunzio, v-2-518: rido, o
limpido ruscel, che la pietosa / storia d' una fanciulla e la credenza / de'
. onofri, 104: nella veglia d' inverno i tronchi spogli / già presentono
o mio alberto, ch'egli è d' allora che tu cominciasti a trovarmi la buona
di gioia mi s'era dischiuso. d' annunzio, iv-2-534: l'aspetto del vecchio
nell'ombra. -sostant. d' annunzio, iv-2-492: chi potrà mai dire
s'avvede che i vivi suggelli / d' ogni bellezza più fanno più suso /
a porte dischiuse, affrettati si sono d' intervenire allo spettacolo. mantiarti, 1-47:
foggiato / oro, di gemme, d' ogni ricco e vago / signoril fornimento.
e de la / gloria di roma. d' annunzio, iv-2-614: per le porte
dell'occhio e la bocca pareva viva d' un ineffabile bianco sorriso. bonsanti, 2-160
-sbocciato (un fiore). d' annunzio, iii-1-31: io farò la ghirlanda
chi mi dà un filo? un filo d' oro? moravia, iii-295: la
dischiuso un libro; portava gli occhiali d' ebano inforcati sul naso. -figur
sul naso. -figur. d' annunzio, v-2-279: mi pareva di andare
: mi pareva di andare in cerca d' uno che mi rassomigliasse pur essendo di me
, 1-86: odori pingui e riverberi d' oro vengono dalla cucina, dischiusa,
, né so mercantar. / il ghetto d' italia dischiuso è per tutti. /
dischiuso è per tutti. / al popol d' italia chi un calcio vuol dar?
sentii dischiuso / all'universo, che d' un tratto invase / l'essere mio.
e succinta / tardò dal corso sì che d' altri vinta / l'antica / zona
il giovane, i-11: sparso 'l crin d' edera cincol suo commento e mi discifri
, tagliare, fare a pezzi. d' annunzio, iii-2-299: vincere / uomini vuole
, che non discindi / col becco d' esto legno dolce al gusto, / poscia
, col becco, cioè tuo, 'd' esto legno '. =
movimenti degli occhi). d' alberti, 311: 'discinesia', difficoltà che
, 1-2-259: anco il discinse / d' altri legami che 'l tenieno stretto / legato
, i-387: la giovinetta liberata / d' un cortese regalo a lui fu grata:
/ del bel vermiglio manto a liste d' oro, /... / onde
acconciandosi sul capo un fazzoletto rosso. d' annunzio, iii-2-338: ah, non
che sia potente e fornito di uomini d' arme, per questo aver la vittoria,
/ qual da sé bella e qual d' abito adorno, / discinte, scalze
, iv-315: teresa parea confusa, veggendosi d' improvviso un uomo che la mirava così
strage, e le discinte schiave. d' annunzio, iii-1-65: la cintura le
. mascardi, 435: i componimenti d' eraclito, tutti caliginosi per la favella
a pescare il tempo della nascita e d' onde le venne questo peccato originale),
discioglie, / frusciando come un lungo rivo d' oro / tra l'arpeggiare delle chiare
., 32-158: di sospetto pieno e d' ira crudo, / disciolse il monstro
si distrurrebbero i rapporti degli uomini. d' annunzio, iii- 1-81: tante sono
, e di quanto / è nel mondo d' errore e di follìa, / di
di follìa, / di bassa ambjzion, d' inutil vanto, / festoso ei dal
tanto più disciogliere la mente dal timore d' iddio, quanto più la richiede di molte
disciolgano una volta da questo pregiudizio. d' annunzio, v-1-595: ma l'italia
vapore di disperazione s'era disciolto. d' annunzio, v-3-44: dinanzi a tanto
di voi non mi doglio, / quanto d' amor che questo vi comporte; /
quello che vi rimane si raguna in sembianza d' una piccola nuvoletta la quale, secondo
sacra e in vento si disciolse. d' annunzio, iv-1-1045: la sua vita
se disciolse, / e parli più d' uno anno ciascuna ora, / che arivi
mentre t'amai, spietati morsi / d' amore e gelosia provar mi parve, /
la crudeltà raccolse. leopardi, 15-98: d' angoscia / gridar volendo, e spasimando
ove ancora mia nascondo / la volontà d' amarti, ahi troppo grama, / fa
accomiatarsi da essa. -anche: levarsela d' intorno. -anche al figur.
disciogliere di questa qui- stione pende più d' albitrio della femmina che da speziale comandamento
albitrio della femmina che da speziale comandamento d' amore. cieco, 25-85: queste tue
morte improvvisa non certo lo discioglieva. d' annunzio, i-677: la donna in
, o agevola una rivoluzione violenta. d' annunzio, iv-2-393: d'improvviso, udii
violenta. d'annunzio, iv-2-393: d' improvviso, udii il grido di mio
lontana del cuore disciolse un sospiro. d' annunzio, i-154: tra'silenzi de
jennaro, 53: farei piatoso un cor d' acerbo tiro / col pianto, che
-trasportare, far scorrere (un corso d' acqua, un fiume).
della comodità del discioglimento; così stimolo d' onore non la rattiene, vedendo che in
dianzi eri tuo, or se'fatto d' amore: / sei or legato, e
su l'omero disciolti / qual ruscelletto d' oro, / forma attendon novella /
oro, / forma attendon novella / d' artificiose anella. a. verri, i-57
via, / sfiorando nevi e rocce d' ima breve carezza / e subito svanendo
ariosto, 42-14: voci e suoni d' angeli concordi / tosto in aria s'udir
, / che l'aggressor ne pavé. d' annunzio, iv-2-480: io immaginai le
perch'è folta. marmitta, ix-301: d' ogni cura libero e disciolto, /
1-832: ornai disciolta, / libera sei d' ogni promessa fede. manzoni, 311
. manzoni, 311: disciolta / già d' ogni tema e d'ogni amor terreno
disciolta / già d'ogni tema e d' ogni amor terreno, / dal rio sperar
beato è chi l'ottien, che d' ogni biasimo / sola è disciolta,
nel modo di esporre, un che d' indefinibile, di non completamente disciolto e
; molesta per troncamento di numero. d' annunzio, v-1-737: quando agonizzavo, il
fuori il grano lor, disciolte. d' annunzio, v-1-182: il mio compagno è
né così grande in numero di case e d' abitatori, né disciolta e senza mura
sia di mala grazia, quando si sforza d' andare così stirato in su la sella
su la sella... a comparazion d' un altro, che paia che non
professionale). -anche: metodo d' insegnamento o di studio. -sotto la
412: né eziandio un piccolo momento d' ora non lasciava perdere, e tutto
/ tu sii l'adone o l'atide d' alcina? cellini, 2-26 (348
dottrina, teoria, scienza, materia d' insegnamento scolastico. -anche: sistema di
samminiato [petrarca], ii-8: d' allora in poi non ho coltivate le poetiche
come si pongano nel posticcio, e d' ogne disciplina delle viti. crescenzi volgar
può dir libero, e non abbisogna d' alcuna disciplina di seminare. -raro
-raro. prescrizione rigorosa. d' annunzio, v-1-395: se bene il rigore
un gran chiuso, / che i penitenti d' iside racchiude. / questi han per
han per disciplina, hanno per uso / d' andare a piedi, e con le
dell'insegnante. 4. rigore d' autorità, imperio. -in partic.:
occasione? non crede quest'esercito ancora d' avere il duca d'alba per capitano?
quest'esercito ancora d'avere il duca d' alba per capitano? oppure non teme
l'uom della villa, ignaro / d' ogni virtù che da saper deriva, /
. / tanto alla morte inclina / d' amor la disciplina. oriani, i-46:
di temperamento; ed era l'effetto d' una disciplina costante sopra un'indole viva e
sono ignoranti e abborrenti dallo studio. d' annunzio, v-1-771: la libertà è
ma ricavo se non altro il vantaggio d' avvezzarmi alla salutare disciplina della rassegnazione.
.. ivi severa / di studi e d' arme disciplina. d'annunzio, v-2-186
di studi e d'arme disciplina. d' annunzio, v-2-186: fin da'miei prim'
egregia ed ottime forme di disciplina. d' azeglio, 1-61: uno dei doveri,
buon'ora l'ha prese, cioè innanzi d' avere il collo indurito. -consiglio,
cattaneo, iii-3-12: si fece un collegio d' orfani militari; un corpo sanitario
francesco una domenica notte disciplina nella cappella d' un oratorio di compagnia di battenti,
che l'ascesi e la mistica dei monaci d' oriente appiccarono alle pareti e sulle vette
tal disciplena / sotto 'l ciel che d' aver moglie. ariosto, 6-49: perché
lingua. monti, v-533: fin d' allora v'avrei ringraziato... se
culti vasi nei giardini e le sue foglie d' un verde gaio, con le spighe
masuccio, 253: [si vestì] d' un sacco de quei de'disciplinanti de
manzoni, 181: andava in cerca d' orfani pezzenti e sbandati, per nutrirli
non può dunque eseguire l'ufficio commessole d' insegnare ai popoli e iniziarli ai riti
bonfield », sotto l'autorità regia d' un loro anziano. 3. per
'l disciplinarsi a sangue, in pena d' eziandio leggerissimi difettuzzi. gioberti, 1-iii-368
regola. - anche al figur. d' azeglio, 1-196: cominciava intanto nel regno
la posizione più confacente a lei. d' annunzio, v-3-48: ora, per uso
ove non si professa altra dottrina che d' innamorare. faldella, 3-189: i
un poco quanto di giovamento, quanto d' utile, quanto d'onore rechino le lettere
giovamento, quanto d'utile, quanto d' onore rechino le lettere a chi le appara
, si scolpano, e accusano gl'impeti d' una non ben disciplinata inclinazione, il
, inconscia, i segni le tracce d' un'arte consapevole e disciplinata. -figur
-eseguito con cura, a regola d' arte. cellini, 1-23 (64
, i-5 (4): non sentiranno d' esser caduti dal dirizzamento di quella disciplinata
fatica (il corpo). d' annunzio, iii-1-1113: ecco una energia tesa
tempi del cristianesimo, predicare un complesso d' idee che valessero a mitigare i costumi
forse per questa coscienza esatta le masse d' oggi sono più disciplinate che mai.
disciplino tenevasi boccone, abbracciato ai piedi d' un cadavere, seguitando a prorompere in
pelle. le discisse / cosce ricoprir d' adipe, sanguigni / brani sovr'esse
diero / le pregustate viscere alla fiamma. d' annunzio, ii-63z: e, s'
che quindi fu detto avere le arene d' oro. = comp. da
sono i cattivi sonatori di piffero o d' altra simil sorte di suono, i quali
alto / il disco, al par d' ogni pastor rubesto. m. c.
l'asta / gareggiando a diporto. d' annunzio, iii-2-265: l'arte del
/ ei piccoli bambinelli colgano fiorellini. d' annunzio, i-230: per lei quel
nicolò pizzolo, discepolo dello squarcione. d' annunzio, iv-2-572: lo strepito di
19-370: il disco della grande stadera d' ottone si stemprava sul nero. gozzano
martellava delicatamente il tempo e il peso d' ottone calava lento e uguale, quasi
sentì in mano il peso dei dischi d' oro, si piegò come sotto un atroce
nero: o anche un semplice disco d' oro e d'argento. 3
anche un semplice disco d'oro e d' argento. 3. superficie visibile
, si vedrà chi ha fabbricato prima d' ogni altro il sistema materiale di saturno,
posizione degli assi delle loro rotazioni. d' annunzio, iv-2-995: tutto è pronto.
disco che tu ascoltavi sempre / pallido d' emozione, ad occhi chiusi, /
per la quale dovea passare un dischetto d' argento. bibbiena, 130: lasciorono
triangolo frangiate di perline, di dischetti d' oro entro cui le donne d'oriente rimpiattano
di dischetti d'oro entro cui le donne d' oriente rimpiattano i capelli attrecciati, che
. buonarroti, 1-39: un braccio antico d' un discobolo, molto stimato da'professori
e accentata del disco- buio greco. d' annunzio, i-1088: somigli, o discòbolo
che ha forma di disco. d' alberti, 312: 4 discòide, discoidèa'
di un disco; discoide. d' alberti, 312: 4 discoideo', dicesi
dicesi dei fiori che hanno la forma d' un disco. = voce dotta
discolato, e rappresentava l'antico ostracismo d' atene, e la censura di roma
non appartenente '[qui figuratamente]. d' annunzio, v3- 625: io m'
dominio dove non c'erano altre vie d' uscita che la discoleria, la cattiveria
che io sia quella che sono usata d' essere, vedendomi questi panni mondani e discollati
delle camere de'loro figliuoli ogni generazione d' armi quanto meglio potevano e sapevano, acciò
pallavicino, i-306: le minacce o d' unirsi, o di non opporsi al
che il principe beauharnais fu installato viceré d' italia, e cominciò...
: chi è costui che viene così d' improvviso ad attaccare tutti i nostri paladini
quasi infamante). patronato de'discoli. d' annunzio, v2- 245: nel collegio
non mostra adorna tempia, / porgendo d' esser discoletto e acro. bartolomeo di castel
gli animi degli duoi amanti dal fuoco d' amore col mezzo della bellezza del corpo,
ii-165: né più confidi verun di noi d' innalzarsi, se non con l'altrui
11-116: la vostra nominanza è color d' erba, / che viene e va,
362-6: talor mi trema 'l cor d' un dolce gelo / udendo lei,
, ii-198: si vede annebbiato il sereno d' una tramontana bellezza,...
bellezza,... discolorato il fiore d' una grazia smarrita, impallidito lo splendore
una grazia smarrita, impallidito lo splendore d' una gloria eclissata, arruginito l'oro
una gloria eclissata, arruginito l'oro d' ima saviezza disutile, inaridito il fonte
ima saviezza disutile, inaridito il fonte d' una dottrina mancante. pallavicino, 7-26:
: tantosto che 'l senso cessa d' avvalorar con la sua rappresentazione l'obbietto
decreto irritante, per la sua natura d' infettare il possesso, siche si abbia per
, 1-ix-17: chi esplicherà le maraviglie d' esso fuoco, che annerisce le cose arse
(65): quando questa battaglia d' amore mi pugnava così, io mi movea
risoluto di fare stampare una certa specie d' apologia, in discolpa di quanto se gli
moniglia, 1-1-69: taci, / d' un cor colmo d'errori / son le
: taci, / d'un cor colmo d' errori / son le discolpe ancor colpe
interrogarono se avesse a dedurre discolpa. d' annunzio, iv-2-865: è orribile quel
: reputano anche li dottori che sii d' anteporre l'opinione che serve a discolpare
che pretenda di vederlo discolpato per forza d' un miracolo. alfieri, 1-25:
v'ha tra voi chi il possa / d' altro fallo accusar; se v'ha
ii-1239: la mia filosofia fa rea d' ogni cosa la natura, e discolpando gli
, che cosa diremo per discolparci? d' annunzio, iii-1-671: io voglio ch'egli
gradara, dal padre / per discolparsi / d' aver disobbedito. / che te ne
pittori di questi nostri ultimi secoli, cioè d' aver rappresentata la tavola ed i luoghi
. cieco, 1-82: o valoroso fio d' amone, / di bona lega conosco
: egli certamente siccome nobil desio nudriva d' essere dipinto,... così fu
per quanto stette in lui, industrioso d' avere valenti storici, da cui le
le fiorite piagge, e fertil piano / d' ombrose selve e folti boschi pieno,
press tnsubria bagna, / pan dio d' arcadia venne, poi che 'n vano /
che 'n vano / seguì siringa che d' amor il seno, / superba e ritrosetta
fedel, ch'è meco, e d' un tenore / meco del mio martir grida
insieme caddero nella tomba sotto i colpi d' una triade reazionaria; la teocrazia coll'inquisizione
ti discompagni mai da quella volontà libera d' ogni mutazione e aliena da ogni affetto
., i-x-13: chi vuole bene giudicare d' una donna, guardi quella quando solo
piede, / con bel cambio tra lor d' amore e fede. algarotti, 3-158
o retenzione di acciarini, canne e ruote d' archibusi, o d'altre armi da
canne e ruote d'archibusi, o d' altre armi da fuoco, mentre siano talmente
in qualche scorso di lingua o in atti d' animo discomposto per ira, o per
stabilita, comandare ai capitani della guardia che d' allora innanzi le chiavi dell'alloggiamento reale
pazzo e lungo, come fu quello d' èrcole. 2. discorde,
appetiti e le disconce voglie, e d' intorno a sé il fasto, l'ambizione
è l'uomo... maculato d' alcuno disconcio membro. capellano volgar.
disconcio e disadorno, amore lo fa chiaro d' ador- nezze; quello che è di
valvasone, 1-5-26: disconcia, e d' un color tremante e rosso / sparsa gli
: non è però che ne gli autori d' essa non si trovino molti disconci errori
... sì passò lo vicario d' oltre parte incontra e zetòlo morto custui
volgar., 2-2: quando il seme d' alcune piante è debole o per difetto
i vecchi son male atti a dolci spassi d' amore, i giovani apportano con loro
bono. aretino, ii-63: cavaliere spron d' oro? 10 mi specchio nel gioielliere
.. ha finito per cercare fuori d' italia od in altre regioni quella politica,
107: con un così sterminato eccesso d' amore potrà, se non se in
disconforto la mia mente; / ancora d' amar voi non fui sì acciso. g
(32-12): la prima [saetta d' amore] dà piacere e disconforta,
la particella pronom.). perdersi d' animo, sgomentarsi, disanimarsi. -
ii-181: donqua, se la stagione / d' avril più disiare / mi face che
disconfòrto, sm. disus. abbattimento d' animo, sgomento, sconforto; grave
, amor, ben fora convenenza / d' aver temenza, -corno l'altra genti /
del suo creatore; lo simigliante divenne d' adamo e di tutti quelli che peccano
coloro che disconoscono la comune illustre lingua d' italia si vergogneranno del loro errore,
risolvo di non più cercare la compagnia d' uomo che mi disconosce. tarchetti, iv-49
, conseguitala, l'aveva disconosciuta. d' annunzio, v-2-285: d'esser tanto disconosciuto
disconosciuta. d'annunzio, v-2-285: d' esser tanto disconosciuto non m'adontavo né
, iii-6-142: predicano aperto il disconoscimento d' ogni legge morale. d'annunzio,
il disconoscimento d'ogni legge morale. d' annunzio, v-1-1019: non vi fu mai
questo cavaliere sanza paura, a guisa d' errante cavaliere, disconosciutamente, trovò suoi
tolto alla classe dei genii disconosciuti. d' annunzio, i-644: fu per me ciascuna
ignorato di proposito; misconosciuto. d' annunzio, v-3-171: solo [l'eroe
è tristizia. 2. non essere d' accordo, essere in contrasto, in
11: conciossiacosaché io da mali costumi d' altrui discordassi e disconsentissi, impertanto
quel medesimo desiderio d' onore e di fama, e quella
di s. bonaventura, di scoto, d' egidio e d'altri maestri,.
, di scoto, d'egidio e d' altri maestri,... benché disconsentano
, i-492: di che gl'imperiali mostrarono d' ingelosire, quasi argomentandone che quell'infestazione
. con la particella pronom. perdersi d' animo. andrea da grosseto, xxviii-205
né consolamento neuno, né non s'aspettan d' avere d'altrui; e tanto si
neuno, né non s'aspettan d'avere d' altrui; e tanto si contristano e
mio dolor s'aggiunga, / d' aver a udir parole / di chi
/ io morirò di doglia e non d' amore. cesarotti, ii-284: per dare
, non mi piacerebbe il diviso vostro d' interrompere il trecento per intrammettere del cinquecento
filosofia naturale e la morale, non d' una cosa o d'altra scrivendo discontinuatamente
la morale, non d'una cosa o d' altra scrivendo discontinuatamente, come hanno fatto
, disunito. galileo, 4-2-327: d' un monte di miglio, che è un
la continuità e la somma discontinuità. d' annunzio, iv-1-428: una discontinuità,
leonardo, 5-85: la neve d' appresso [nel cadere] ci pare
: alcuni pongono che tale corpo sia mescolato d' elementi o vero principii discontinovi e separati
, ricorrere alla forza del vacuo o d' altro tale, acciò si mantenga la connessione
spazio, vi sono tutti i gradi d' un reale svolgimento nel tempo; ma le
, che niuno mai de'termini conseguenti d' una proporzione serva d'antecedente all'altra
de'termini conseguenti d'una proporzione serva d' antecedente all'altra simile che le consegue.
e villana cosa ad alcuno dare isperanza d' amore e ritrarre poi la mano e
ché il fuggire, oltre che viltà d' animo vergognosa, era confessarsi colpevole dell'
apro un mio desiderio, e sarebbe d' inviarvi non uno ma due esemplari dell'
dugent'anni o più fa, signor d' imola. 2. non adatto al
presa gara stimava non potermi portar punto d' onore. = deriv. da
: lo aver abandonata ariadna per amore d' egla figlia di panopeo biasimano come atto disonesto
: questi epitafi non hanno grandi pregi d' invenzione o di ornamenti: uno anzi,
per il march, di pescara, è d' una falsità di stile singolarissima, disconveniente
modo di concepire e scrivere dell'ariosto. d' annunzio, iv-2-528: piuttosto che rinunziare
diamante,... credo che andremmo d' accordo. -sostant. leopardi
la disconvenienza di questo fatto, spero d' avere a fare uscir voglia ad alcuno
me credo non disconvenga: ben che d' ingegno e di letteratura non mi agguagli loro
disconvenga. alfieri, 1-557: ma d' ogni dolce affetto il cor mi sgombra
: secondo il sentimento di questi gran- d' uomini, il commovimento degli affetti allo scrittor
l'aspetto della timidità in un oggetto d' altronde amabile, e quando essa medesima
si disconvene, / così la gioventù d' amor nemica / contrasta al cielo e
al temperamento di qualcuno). d' annunzio, v-2-657: « come a te
come te ti disconviene / portar foco d' amor nel petto ascosto. ariosto, 33-94
: / che se la prima cagion, d' onde vene / ogni produtto, con
l'usò di corno, e quella d' oro. pallavicino, i-282: or ciascuno
da queste sentenze. -non essere d' accordo. cuoco, 2-1-154: giovani
. sassetti, 376: questa maniera d' arme [la cotta di maglia]
. vico, 180: la statua d' omero sopra una rovinosa base vuol dire
qualità, cessò in me ogni i mmagine d' interesse. l'amor solo occupò intieramente
... / come tornasse d' itaca nel grasso / popolo...
'l mondo tutto. tasso, 4-29: d' auro ha la chioma, ed or
non era grande, posta a modo d' una isola dentro de tacque) apparirono prima
/ da puoi ch'è descoprito, briga d' attossecare. dante, conv.,
dimostranza più valida e più aperta / d' ostilità solenne e discoperta. b
dice questo sergente che il signor antonio d' aragona mandava cinquecento fanti alla discoperta,
del fondo, siano più insalubri di quelle d' acqua dolce. papi, 1-2-137:
una convinzione intima, di uno stato d' animo personale, ecc.).
vita intendo io un certo scambievole discoprimento d' ogni cura, d'ogni pensiero,
certo scambievole discoprimento d'ogni cura, d' ogni pensiero, che gli amici debbono far
, così la correzione e il discoprimento d' un peccato sia segreto e non pubblico.
l'ampio eufrate ella già nacque / d' una sirena ch'in gentil figura / il
immortai, che scorrea dalla ferita. d' annunzio, v-2-716: si indugiavano al
-disegnare, raffigurare scoperto in un'opera d' arte figurativa. marino, vii-92:
colpo capace di arricchirlo, il disegno d' iniziare una serie di scavi come quelli
esporre, mostrare al pubblico un'opera d' arte nella sua forma definitiva; inaugurare
senza posa cuopre li lidi vicini del mare d' acqua, e poi li discuopre.
persone, tanto quanto lo nuovo raunamento d' avere appo alcuno? lo quale raunamento
lo fine de li quali sanza ingiuria d' alcuno venire non si può. fazio,
vapore. scalvini, vi-87: com'uom d' anni già grave, il qual perdea
primi di un'arte nazionale e dotta. d' annunzio, v-3-358: più grande scrittore
, purg., 9-66: a guisa d' uom che 'n dubbio si raccerta,
/ che il famoso pittor la fè d' argento: / l'ali sbattea gracchiando,
insieme un grosso esercito. f. d' ambra, 4-7: la seconda era poscia
/ vago egli pur di falsi beni e d' oro, / novo calle all'ibero
a lui [palemone] la tornata d' arcita sotto cambiato nome si discoprisse e
et incomenzosse a coprire e descoprire dal lato d' occidente. a. degli alberti,
copre la terra / di fronde e d' erbe e di color di verde, /
borea e si discopre a'fiati / tepidi d' austro, sicché sprezza il verno.
. 2. rifl. perdersi d' animo, avvilirsi; mancare di lancio
, che dissente, che non è d' accordo; che è di parer contrario;
giamboni, 186: se il trovasse pur d' ima vile cosa discordante, non lo
riceverebbe per fedele, né il prometterebbe d' atare. boccaccio, v-131: così discordanti
, è molto discordante la cascia piena d' oro da i panni ch'ei veste.
: i sentimenti discordanti di gioia o d' angoscia che palesa sul volto, sono suscitati
., i-v-9: se coloro che partiron d' esta vita già sono mille anni tornassero
leonardo, 2-76: malattia è discordanza d' elementi fusi nel vitale corpo. equicola,
a nome, si poteva per arte d' interpreti ricomporre la discordanza delle voci in
pronom. (discòrdo). non essere d' accordo, dissentire (persone);
i quali tutti, niuno discordante, erano d' accordo con gli ambasciatori dell'arcivescovo.
[questo patto] porgerebbe ai potentati d' europa di discordare tra sé, d'accordarsi
d'europa di discordare tra sé, d' accordarsi contro l'italia e la francia
: quando [la ragione] ricusa d' ammettere motivi soprannaturali di precetti ugualmente soprannaturali
un poco da quell'attitudine guerriera. d' annunzio, i-148: oh quanto,
non discordate. ariosto, 26-17: semai d' aver veduto vi raccorda, / o
troppo essenzialmente discordano dalla sua maniera poetica d' avanti e di dopo il 1812.
lo spregio sofferto / col misero orgoglio d' un tempo che fu. onofri, 113
di fare il buon tempo, e d' intonare le figure che per altri motivi discordano
discorda, / di giove il foco d' alta nube piomba. tasso, 1-3-58
strano e sempre più discorde gridio -come d' un'orchestra che provasse gli istrumenti per discordarli
industre di canoro vento, / e d' un soave discordar concorde; /..
. scordarsi, dimenticare. cecco d' ascoli, 2266: se di lei peccando
: parevami con tal imitazione far testimonio d' esser discorde di giudicio da colui che io
. non vi è cosa peggiore al mondo d' un matrimonio discorde. parini, 392
a noi sarà dunque questa concordia discorde d' incontri, di scoperte, di sviluppo
nebbie serpeggianti per le valli, carica d' umori acri, fino al punto da
barbari metalli / e voci di cameli e d' elefanti, / tra 'l nitrir de'
, che cercavano a vicenda di soverchiarsi. d' annunzio, i-1075: lo zoppo dai
, iii-20-4: fu lirica personale, d' armonia spesso discorde e sanguinante più volte
coppie dei ballerini ondeggiano definitivamente nel gorgo d' un'orchestra composta di grossi e lenti
composta di grossi e lenti ottoni e d' un tamburo. serra, i-16:
p. verri, i-133: al suono d' una corda le altre che con lei
uomini, onde e'giudicano sì discordemente d' una medesima cosa, perfidiano, e delle
sono più discordevoli, che l'orgoglio d' un folle che d'un altro uomo.
che l'orgoglio d'un folle che d' un altro uomo. valerio massimo volgar
201: discordia si è ima discordia d' animo tra coloro, ch'erano in
coloro, ch'erano in prima congiunti d' amore. dante, conv., iv-iv-3
non si queti, ma sempre desideri gloria d' acquistare, sì come per esperienza vedemo
loro discordie saria così facile, se d' accordo non si rimettessero alla sentenza delle
il giudicio di paride e l'integrità d' aristide. foscolo, vii-212: la discordia
... di che nasce un difetto d' equilibrio, la discordia o la scissura
insieme col freddo, e genera furiosa discordia d' acqua, pioggia, grandine e vento
, pioggia, grandine e vento. d' annunzio, iii-2-104: ch'io ti
da la discordia fiera, / madre d' ire e di liti, ecco è turbato
tosto una sola; ma la discordia d' una le fa molte, e le distingue
, rettor., 22-8: gli uomini d' altissimo ingegno, quasi per scampare di
e vissa meco en descordo. d' annunzio, v-1-476: o lavoratori, non
trovo sordo! / sostene lo flagello d' esto nodoso cordo, / emprende esto
discordo alternato di un verso provenzale e d' uno italiano, come piacque pur fare
uno bosco, accostandosi allato alle radici d' uno albore vide infinite formiche con discorrenti
che scorre, che discende (un corso d' acqua, un liquido in genere)
pietro ispano volgar., 1-4: dissolvimento d' umori discorrenti dal capo agli occhi.
sue conclusioni. -bagnato, intriso (d' acqua, di sangue). simintendi
: oramai mi persuado voi sommamente desiderare d' udire francesco e pieradovardo discorrenti i gravi
di cenere uno luogo in tornato d' alti paretìi e postovi suso uno
lo ardore, lo sangue e la discorrènza d' omori. = deriv. da
discorreano infami simoniaci, barattieri e artefici d' ogni falsità e fraude. marsilio ficino
guicciardini, 1-375: quella parte d' italia la quale, discorrendo da napoli
, e percuote le nerbora. cecco d' ascoli, 2911: sì come acqua
insieme raccolto passare soavemente sotto le volte d' un picciolo ponticello. ariosto, 7-53:
sereno / lungo un bel rio che discorrea d' un colle / verso un laghetto limpido
vezzoso / che con passo lucente / fuor d' un seno petroso / con bel roco
mondo, / con freni è retta d' ordine bel molto, / e segue legge
discorrono o presto o tardi son d' accordo; mentre, al contrario, quei
le opposero i favoreggiatori della vecchia commedia d' arte. serao, 1-143: comparvero
monologo, il solito monologo della gente d' oggi, che non discorre, fa
coda, in una sorta di ebbrezza d' immaginazione e di facondia, che si trapunge
, che si trapunge qua e là d' un'amabile filosofia o piuttosto poesia. c
marino, 7-108: l'acque accese d' amor bacian le sponde, / e
bacian le sponde, / e discorron d' amor l'aure e le fronde. alvaro
discorrere a proposito dell'improvviso dono d' un ignoto che antonietta aveva ricevuto.
assicurare il suo stato dagli ugonotti. d' azeglio, 2-370: non firmerò, certo
colpito per una certa esagerazione, come d' uno che declami. 6. pronunciare
, il quale, comeché sia invenzione d' uomo secolare, chi sa che non
-non si discorrono più: la corrispondenza d' amore è finita. cantoni, 52:
per tutte le foggie di stile e d' immaginazione [dante] magistralmente discorre,
fermano a discorrersela fra loro le portatrici d' acqua. -esserci poco da discorrere
. che scorre, fluente (un corso d' acqua, un liquido).
: questa dismenticanza, la quale quelli d' atene chiamavano 'amnestia', ritrasse il discorrevole
tutta la casa gittando sassi e menando d' attomo bastoni alla disperata: e ciò
quali io ho assai; il discorrimento d' esse con amari beveraggi bagna la mia bocca
riflusso né discorrimento né accrescimento o diminuzion d' acque. -scorrevolezza, fluidità.
mandarono vintidue galee contra caito maimono re d' almeria, il quale, corseggiando per
di cose non avviene senza alcuno discorrimento d' animo. maestro alberto, 44: ogni
, giungo a gran pena al verisimile d' alcune deboli opinioni. roberti, ii-25:
i confetti: il diadema di fiori d' arancio, la fascia tricolore, la
, la fascia tricolore, la penna d' oro, la discorsa del parroco.
appresso con aperto latrocinio cominciò ogni cosa d' intorno come di nemici ad infestare.
discorsivamente, non sol non mi sia d' aiuto, ma di osta
di osta colo, ma d' intoppo, ma d'impedimento all'eccelsa con
colo, ma d'intoppo, ma d' impedimento all'eccelsa con templazione
importuno cicaleccio, far un miscuglio d' istoria discorsiva, che si riponga fra i
mostri, e non fra i parti d' una mente giudiciosamente letterata. settembrini
vertici della pittura con il ciclo d' affreschi sulla storia della croce; ed è
nel discorsivo, diciamo, in cambio d' imparaticcio, genio, costume, modo
gloria ciascun contento, e infra'termini d' una gente quella chiarissima immortalità di fama
scorso, che è fluito (un corso d' acqua, liquidi in generale).
dinanzi a tutti, per vie discorse d' acqua menomoe il calore fervente della state
475: già era corso il tempo d' uno benedetto anno, nel quale discorso la
indi al reno, ove in discorso d' anni / entrò con arte in francia e