d' avere avuto il suo nemico fino al letto
/ e fa la dura a forza d' onestade, / dàlie, ridalle, in
delle cose vecchie di dare e d' avere, d'ogni cosa ch'io ti
di dare e d'avere, d' ogni cosa ch'io ti potessi mai domandare
varchi, 18-2-410: fu ancora filippo d' antonio del migliore confinato a firenzuola,
, per loro differenze di dare e d' avere. galileo, 3-4-202: mi
sta già aspettando che lo disbrighi. d' azeglio, 1-336: con un pezzo di
darèmo, sm. nunism. moneta araba d' argento. l. frescobaldi
dirham (volg. dirhem) 4 moneta d' argento '. dàrico (darico
). numism. antica moneta persiana d' oro o d'argento, fatta coniare
. antica moneta persiana d'oro o d' argento, fatta coniare da dario i
e tappeti, e quanto altro avevamo. d' annunzio, v-2-516: poggiai i gomiti
una muraglia di susa straboccante di dàrici d' oro. = = voce dotta,
che comprende un piccolo bacino con specchio d' acqua perfettamente tranquillo, circondato da banchine
molo, e la fortezza, / e d' ogni nave d'asia, o americhiera
la fortezza, / e d'ogni nave d' asia, o americhiera / nei di
magazzini e le case per attrezzi marittimi d' ogni ragione mi fecero inarcare le ciglia.
oleosa acqua stagnante / una foresta inalbera d' antenne / in faccia all'orizzonte ampio
, 4-210: la darsena era inselvita d' alberi. montale, 2-31: poi seguimmo
). la voce è registrata dal d' alberti. dasipèltide, sf.
e non conduce vita sociale. d' alberti, 282: 4 dasipoda ',
, 282: 4 dasipoda ', genere d' insetti che offrono, fra gli altri
). la voce è registrata dal d' alberti. dasiuròide, sm.
l'avarizia ed il fare quel d' altri per modi illeciti suo, dassaézza;
in danno gli tornò dassézzo / se d' achille obbedia saggio al comando, /
ingozza; / venimmo al piè d' una torre al da sezzo. marco polo
è capitata a le mani assai più d' un mese dopo la data di essa,
data dell'accettazione dalla data della lettera d' avviso e dovrà indicare il trattario la
più serio, esclamò: « il 15 d' ottobre 1627! sicuro: è dell'
e l'inchiostro avevano avuto il tempo d' invecchiare e d'ingiallire, la data era
avevano avuto il tempo d'invecchiare e d' ingiallire, la data era divenuta remota:
breve esistenza del suo caro infermo. d' annunzio, iv-2-766: il custode non sapeva
termine contrattuale stabilito per presentarsi al porto d' imbarco, trascorso il quale, in caso
in cui la nave lascia il porto d' imbarco. -data di spedizione: giorno
bagni... erano tutti circondati d' idonea muraglia... partendo da questa
una data anteriore al vostro '. d' azeglio, 1-63: hanno una biouse turchina
data, anche robustezza e sanità fisica d' eccezione, e talvolta il coraggio,
ne'giuochi di data, non in quelli d' azzardo, nei quali la sola sorte
sicché rimase molto ignuda di persone e d' avere. idem, 1-84: lo
ciò che ha detto. f. d' ambra, xxi-n-29: buono! a una
xxi-n-29: buono! a una espugnazione d' una città ha agguagliato quest'opera; egli
primo dell'altro, che voglio datare d' altrove. orioni, x-29-338: noi
datando dal di tanti * ecc. d' azeglio, 1-236: lo scalone s'era
in persona di cardinali, e d' altri prelati di quella corte riputati
così gran ministerio, come è il datariato d' un papa, veggo posto voi
sendo allora le laude molto note / d' un che serviva al vicario di dio
termine (e indica generalmente il punto d' arrivo, la destinazione di un'azione,
cosa che non fa niun'altra parte d' orazione. corticelli, 107: il
lettera, data a minucio fundano proconsole d' asia, che a neuno fosse licito
asia, che a neuno fosse licito d' offendere i cristiani. simintendi, 1-59:
, che te li stroppiano sotto colore d' educarli. 5. ant.
... nominati in una querela datagli d' esser entrato coll'arme sotto, in
. cantù, 106: andava fastoso d' avere ottenuto pel primo in milano i 4
nella storia ci sia un solo esempio d' un cattolico, il quale, per servire
per un dato ramo di scienza, d' arte o d'industria. de sanctis
dato ramo di scienza, d'arte o d' industria. de sanctis, lett.
, con quella sincrona attenzione di milioni d' uditori, a un dato momento su
a chi gli è dato, / d' amor prendo cumiato e vói partire. rinaldo
prendo cumiato e vói partire. rinaldo d' aquino, ii-143: a voi mi laudo
, / non mi fosse furato / d' alcun malvagio per lo mio parlare. laude
dati a cagnolini e a pappagalli. d' annunzio, iii-1-1161: sono di uno
lo tuo minimo et inutile fratello, d' ogni virtù, stefano poverello. rinaldo
di messer pier vettori, date ambedue d' aprile. 12. somministrato (
l'uscio sul muso, un secchio d' acqua in testa, la sassaiola come
vergine data al mondo per essempio / d' alta umiltade, e di bontà suprema.
vigne non sia fatto questo danno. d' azeglio, 2-409: la mia speculazione
gente pareva temesse di èsser creduta capace d' inventare le più innocenti fandonie, e
terra, ch'ella ti sia cagione d' alcun onore. ottimo, iii-626: dato
a questi tempi abbiamo trovato per scrittura d' antichi autori e più degni di fede,
il contrario. baldini, 7-170: d' animo efferato che fosse, voi non potete
condotti innanzi a tribunali militari straordinari composti d' intendenti delle provincie, e di procuratori
immagina che quel ragazzo aggrappato ai rami d' un albero, in procinto di essere
sempre mi ricorderò, che nel canto d' alcina, a quei bellissimi passi che descrivono
. de sanctis, 7-359: proprio d' una scienza d'applicazione è, non
sanctis, 7-359: proprio d'una scienza d' applicazione è, non il lavoro in
servono al puntamento e al tiro. d' annunzio, v-1-320: l'ufficiale calcola sopra
1-i-1-86: e se alcuno domandasse copia d' alcuna scritta, la qual dicesse appartenere
abbondanza; molto. f. d' ambra, 4-45: io lo veggio,
buon dato. saccenti, 1-1-170: canta d' amor, che due bell'alme unìo
, i mira com'hai ragione / d' onni part'e cagione -in cristo amare
è dator de l'anime, co'raggi d' un solo intelletto l'illustri tutte a
, 8-438: ma i datori / d' ogni bramato ben dèi sempiterni / nell'atrio
lidia, / se iperion precipita. d' annunzio, iv-2-451: veniva verso di
cortese, avventuroso fiume, / dator d' acque perenni, e non mai domo /
pia courmayeur, che l'ultimo riso d' italia / al piè del gigante de l'
di canti, / io reco nel verso d' italia. d'annunzio, iv-2-438:
io reco nel verso d'italia. d' annunzio, iv-2-438: cercammo tutti e tre
dall'aspetto arido e tormentato ma datrici d' un opulento frutto. serra, ii-38
rime volgari vi son considerate come opera d' arte vera, datrice di vera gloria.
. -datore di lavoro, datore d' opera: chi ha alle proprie dipendenze
alle proprie dipendenze lavoratori retribuiti. d' annunzio, v-1-114: la quarta corporazione associa
: la quarta corporazione associa i datori d' opra in imprese d'industria, d'agricoltura
associa i datori d'opra in imprese d' industria, d'agricoltura, di commercio
datori d'opra in imprese d'industria, d' agricoltura, di commercio. b.
commercio. b. croce, iii-26-262: d' accordo poi col bara- tono che del
, e prima di essi, i datori d' opera e, insieme, la classe
di pregio e di piacere, / e d' onni nostro ben solo datore. passavanti
datore. passavanti, 218: al datore d' ogni bene adunque si vuole ogni gloria
, col cuor disioso / al dilettoso d' ogni ben datore. rinaldo degli albizzi
il rimeritar con le grazie il dator d' ogni nostro bene, e il procacciar
, e il procacciar grazie dall'arbitro d' ogni nostro bene. redi, 16-v-123
mia sciocca testaccia e ringrazio il datore d' ogni bene del suo avermi condotto dove
volgar., ii-117: cantò il popolo d' israel in questo luogo: vegna il
scontratati, / simile credi la natura d' elli. /... l'osso
364): dandole alquanto da mangiare radici d' erbe, e pomi salvatichi e datteri
della rosa o del giglio, e d' altri molti fiori, ma s'aprono di
soria, e vienvene ancora da napoli portati d' africa e di barbaria; ma a
dattili dentro a'fiori sono della grandezza d' una perla,... caduto che
color verde, ma cresciuti alla grandezza d' una uliva, cominciano ad ingiallire,
trabaccolo di rivalicar per l'america. d' annunzio, i-479: e prendean su la
magnifiche banane, di grassi datteri e d' altri splendidi frutti esotici. gozzano,
, ognuno di noi, i datteri colore d' ambra dal ramo giallo appassito.
dolcissimi, e queste mie stanze vengono d' ogni dolcezza ignude. lancellotti, 505:
'n tre giorni spediva l'uomo. d' annunzio, iii-1-254: nell'isola d'
d'annunzio, iii-1-254: nell'isola d' elefantina avevo un'amica di quattordici anni
vede il dattilo qua e là. d' annunzio, i-55: l'azzurra antilope che
dattili idei), faceva quest'arte d' insegnare a trattar l'armi.
di dattili, né di trochei, né d' anapesti, e finalmente di niuna maniera
, che è composto di due brevi e d' una lunga, ha la proporzione che
, de pirricchii, de bacchi, d' anapesti. chiabrera, 583: narrando che
, sono composti di versi sdruccioli. d' annunzio, i-171: paternamente auspice orazio /
6. figur. deteriorato. d' annunzio, v-1-760: il coraggio aveva il
di molte membra organizzate a formare il corpo d' un eco di sette voci. baldinucci
richiedeva quella numerosità di vescovi alla digradazione d' un sacerdote, affinché e's'intendesse
o. la voce è registrata dal d' alberti, 301: « digramma, prolungazione
far minutamente digrassare e purgare le budella d' un castrato. redi, 16-vi-no: si
gli abiti, le stoffe dalle macchie d' untume, di frutta o di checchessia
, sulle qualità indispensabili, costitutive, d' una bella mano. pavese, 8-188:
di proposito per riprendere le discordie civili d' italia e maxime della nostra republica.
una destra digressionétta gli ho motteggiato d' ingratitudine. = voce dotta,
divisivo, probativo, reprobativo e positivo d' esempli. palazzeschi, 7-236: i
di schiuma; / e de'membri d' acciaio entro le fiamme / fa con l'
la testa ti porrai la testa / d' un vecchio lupo, che ti scaldi
strano, ch'era quasi il verso d' un cane, quando tra sé pensando digrigna
denti, / che forse stritolar più d' una vita, / digrignan gl'ingranaggi rilucenti
, del demonio): come segno d' ira, di minaccia o anche in
offensiva ch'ella gli aveva detta. d' annunzio, v-2-281: mamma! mamma
dolersi in sé o adirarsi in verso d' altri. o alcuna volta ridere. caro
cui gloria dir basti, che contro d' esso tutti i moderni eretici han digrignati rabbiosi
o il volto) a una smorfia deforme d' ira, di minaccia. angiolieri
. di grignare (v.): d' origine assai probabilmente imitativa; cfr.
, 6-497: la belva s'era ritratta d' un balzo in fondo alla gabbia;
arzagoghi e balle di sementi / cercavan d' ipocrate gli argomenti / per mettere in
, agli urli, ed alle contumelie. d' azeglio, 4-233: sarà inutile il
', dar la prima mano alla forma d' un lavoro che poi si deve compire
. rendere più civile una persona rozza d' animo, di costumi; raggentilire, dirozzare
vezzo delle belle, digrossò gli spiriti d' un popolo di guerrieri, e comunicò
4 dì piuttosto per ingrossarti '. d' annunzio, v-1-768: così mutilato,
rimane [la coccola] a guisa d' un cono assai rozzamente formato, e solamente
fecero al capo / con digrossati tronconi d' abete, e tesserono in vetta / lanuginoso
buonarotti direbbersi semplicemente digrossate o dirozzate. d' an nunzio, iii-1-848:
del dì, perché l'aria è disgrossata d' omori. 4. figur.
della provincia già di buovo, / buovo d' antona, detta poi volterra: /
.. specialmente ove fosse un po'd' ombra di piante o di case, per
rabbia. baretti, 1-26: dopo d' avermi dunque digrumata un poco la rabbiosa
8. figur. pronunciare confusamente. d' annunzio, v-2-230: è solito [il
accaderebbe, se avendo noi un vaso d' acqua,... venisse dalla nostra
marino, 13-193: pargo- leggianti esserciti d' amori / fan mille schemi al bellicoso
). pulci, 27-177: cavalcando d' uno in altro monte, / ecco
ceste, aveva dato / un po'd' alterazione a lei. cagna, 1-45:
sicché per migliaia di spilli l'acqua d' acheronte v'entra da più lati, e
da quel tetto e da questo. d' annunzio, v-2-529: fa per muoversi;
mese ed anche degli anni in compagnia d' uno di loro, non sento più il
diguazza deliziosamente, come fosse il bagno d' armida, l'italia libera e una
, l'italia libera e una. d' annunzio, i-842: le paranzelle vermiglie,
i-842: le paranzelle vermiglie, fiammanti d' arancio, / bianche, fuggiasche per il
sec. xii) 4 cambiare maniera d' essere ', poi 4 travestirsi '(
ridesti / vaghi ricordi, e piangere d' amore. 2. atroce,
gran deserto / dilacerare i lupi. d' annunzio, v-3-159: strappatogli del capo l'
tasca. avremmo dovuto dilacerarlo. d' annunzio, v-2-760: tanto è stretta
mia, dice iddio. dice iddio d' israel alli pastori, i quali pascono
ancora si ritrovava tra i morti. d' annunzio, iii-2-215: a noi ricondurrà le
, straripamento. -anche: vasta raccolta d' acqua (o di qualunque materia)
ora questa usanza recata avea a quelli d' egitto il dilagamento del fiume nilo.
; / olio fu dilagante a smanie d' onde. baldini, i-139: a un
e sconclusionata, ma in cui la fissità d' una proposizione surrogava la coerenza del ragionamento
incessante. landolfi, 2-48: raramente d' una sonorità di giunco, esso [
in apparenza smorzato, in realtà dotato d' una penetrazione implacabile e profonda, d'
d'una penetrazione implacabile e profonda, d' una continuità dilagante. dilagare,
si scaricasse sul mare, scoppiò invece d' improvviso sulla città, dilagando per tutta la
delle loro squamme, col nero peso d' ima pigna. giù dilaga il cobalto,
. montale, 1-14: lo sguardo fruga d' intorno, / la mente indaga accorda
essi che dilagò in un nuovo sentimento d' amore a tutte le cose. boine,
che estinguere, dilagarono. una mattina d' agosto dovemmo fuggire di celato dalla torre
sproposito dilagherebbe dai salotti giungerebbe ai sapienti d' ogni paese abituati a considerarlo persona grave
.. e dilagarono nel viale. d' arzo, 86: il funambolo avrebbe dovuto
turco. pasolini, 3-335: fiumi d' automobili, di carrozzelle, di motorini
viaggi, oltre l'usato, / forza d' umidi nembi il fa corrente. leopardi
mira di iena le funeste valli. d' annunzio, v-1-461: da poco era
... era tutto melma e stagni d' acque dilagate. buzzati, 4-73:
, fatt'e sermone / abbiàn lungi d' onni dilaido limo. = comp.
spezza, che fa a brani. d' annunzio, iv-1-898: si scorgevano le loro
che tormenta crudelmente l'animo. d' annunzio, v-2-399: o gelosia dilaniante!
: anche il corpo alla costante misura d' un tempo avaro, s'è fatto temerario
lo dilaniò orrendamente e lo uccise. d' annunzio, iii-1-453: ti vogliono vivo
simil.: con valore enfatico. d' annunzio, iii-1-66: correvano per il naviglio
cavalca, i-32: [il nimico d' ogni buono uomo] congregati tutti i
le coltri e le lenzuola che gli erano d' intorno. galileo, 3-4-138: esclamerà
intorno. galileo, 3-4-138: esclamerà d' una minima macchia o tagliuzzo di quell'
ii-53: era come se fussino vestiti d' una veste molto stracciata e mal condotta,
dilaniava la mia persona cogli accesi dardi d' una fantasia riscaldata, credesse d'aver ragione
dardi d'una fantasia riscaldata, credesse d' aver ragione di farlo. -rifl
gli uffìzi son diretti / in prò d' un frasca, suo nuovo amadore, /
hanno tutte un carattere di tristezza e d' orrore che dilania il cuore, e di
un amore sventuratissimo dilaniava le viscere. d' annunzio, v-1-267: la prima stanza è
prima stanza è deserta. la felicità d' una volta non vi lasciò se non coltelli
attorcigliavano al collo viluppi di biscie. d' annunzio, iii- 1-968: su squassatemi
. devastato, rovinato, guasto. d' annunzio, iv-1-692: cipressi michelangioleschi, torti
da un ciclone, aspri e neri avanzi d' una tenacia secolare. quasimodo, 1-45
notte di falsa e morbosa resistenza. d' annunzio, v-2-370: credetti ritrovare tra
un onest'uomo, s'egli è disarmato d' un risibile filosofico. 3.
estremamente violento, crudele, scatenato. d' annunzio, iv-2-1248: erano fanciulli capricciosi e
: il desiderio aveva conosciuto la gioia d' essere più forte della paura, e il
... se ne crea la suggestione d' un paesaggio fie- raiolo, ma dilapidato
scialacquatore, il dissipatore, il dilapidatore d' una fidatagli passaggiera onnipotenza...
di precoce sapore di vecchiezza, e d' altronde anche quanto crudelmente necessaria: tutto
parte ad una universale e indistinta dilapidazione d' un patrimonio? alfieri, v-2-813:
: la quarta è amministrare cose resolutive d' esso occhio, e che traggono umiditadi dilarganti
anima si trova annegata in tanto abisso d' amore, quanto vede che dio ha
.. di muoversi non per dilatamento d' imperio ma per desiderio di pace.
pur con le scorie vai più d' un vetro che noi dilatiamo e formiamo
lunare facciano impeto e gravino sopra la superficie d' esso concavo; mentr'egli introduce,
di questa compressione, una continova rarefazion d' esse sostanze, le quali dilatandosi,
s'afforza la casa e si guernisce d' armi, ma sciampiasi e dilatasi, acciocché
fu bisogno dilatarne lo spazio, accrescendola d' una gran giunta. filicaia, 2-1-169
in una espressione comunque che non fosse d' invidia e di noia. -per
sua elegante disinvoltura c'era un che d' impaziente, di avido, di febbrile,
si dilatano le montagne / in sorsi d' ombra lilla / e vagano col cielo.
dilatò per tutto l'orizzonte, ricoperse d' oscurità il cielo e proruppe in dirotta pioggia
si dilata e volve, / e d' inane torpor le menti occupa. cattaneo,
a vailette declivi con seni tra'poggi. d' annunzio, i-676: pullula ne l'
il petto e dilata e assottiglia. d' annunzio, iii-2-196: ella ha scagliato
palchi de'climi... e fornito d' edificare la machina meravigliosa che mondo si
io già divento; e parmi / che d' ippocrène si dilati il fonte. cuoco
ampi e più sicuri che si conoscano. d' annunzio, iv-2-25: al primo rintocco
paglie scosse e trite mescolate con farina d' orzo o grano, per cinque o
ritornandovi lo secondo dì, trovò la virga d' aaron nella casa di levi; e
una pianta dispogliata / di foglie e d' altra fronda in ciascun ramo. / la
: nella sommità nasceva una vite pur d' oro fino; i tralci della quale si
gl'imperi. metastasio, ii-54: d' eccelse mura / babilonia adornai; /
i-331: ma l'accademico, membro d' una repubblica sempre intenta a migliorare e
sempre più i fautori del nuovo metodo d' innestare il vaiuolo, e dilatavano il
f. negri, 217: una specie d' erba spongiosa,... nel
fra noi, in un breve giro d' anni sorsero, si dilatarono e perfezionarono
se nell'angusto punto va a terminarsi d' una vituperevole successione? leopardi, ii-578
figur. marino, 3-23: piume d' oro, di bianco e di vermiglio
rosmini, xx-7: ciascuno è tenuto d' imitare i maggiori nell'assiduo investigare della
studio del commercio, che al dì d' oggi va dilatandosi, è una vera guerra
che sordamente si fanno i diversi popoli d' europa. de sanctis, ii-15-33:
: il male, come la macchia d' olio, dilatandosi, usciva a deturpare le
toccare molto il cuore. né non sono d' abbre- viarle, ma da sciamparle e
, i-432: v'è bensì molto d' accuratezza nelle discussioni grammaticali e filologiche,
, che subito si fa sentire la necessità d' impinguarlo e ampliarlo co'materiali degli scrittori
splendevano sugli ori le candele, le raggere d' oro, i fiori d'oro,
le raggere d'oro, i fiori d' oro, i candelabri d'oro.
i fiori d'oro, i candelabri d' oro. -rifl. crescere in
da samminiato [petrarca], i-251: d' importanza è grande chente sollicitudini e cure
, e dare materia a'suoi cittadini d' essere scenziati e virtudiosi, con buono
leviatan ', il quale per mezzo d' anticristo, che egli piglierà, si dilaterà
, il quale dal suo principio si dilata d' ogni intorno per cerchi via via più
villani, 10-113: ma fu con danno d' alquanti di sua gente a piè,
quest'anno dar nuova a vostra paternità d' esserci dilatati in altre parti. menzini
danno più grave che non fosse. d' annunzio, iv-1-443: alla messa celebrata
è ornai sì grande / ch'in guisa d' un diluvio intorno senza / alcun contrasto
un muro farse / parve, e d' armati mostri esser difeso. panzini,
si dilatava per tutta la vita. d' annunzio, iv-2-322: la gonfiezza [del
a li poveri che molto è grande rischio d' apostasia, quan- d'altri è in
è grande rischio d'apostasia, quan- d' altri è in prigione, il troppo dormire
: buona speranza il cor dilata / d' allegrezza. flaminio, 20: questa
dilatarsi, a gonfiarsi, a riempirsi d' amore. -dilatare il governo:
liberare da una grave preoccupazione. d' annunzio, iv-2-485: ancora una volta l'
da quel naturale prestigio ingrandita al par d' un gigante, quanto fa agli estimatori
le glorie e le vittorie, i fiumi d' oro / profusamente diffondete altrove. pananti
dilatala? questa si è la carità, d' amare eziandio il prossimo. dante,
divinità non è comprensibile tra l'angustie d' un animo che pieno di mortalità non
vi si poter dilatare e compiacere. d' annunzio, iii-1-140: la mia anima
cibo e bevanda al germe umano. d' annunzio, iii-2-108: una meraviglia misteriosa
veder chiaro. -rifl. d' annunzio, i-637: ma chi vide più
gravi dell'acqua mercé della figura dilatata. d' an nunzio, v-3-42:
più, eppoi subito si congestionò. d' annunzio, i-281: ascol- tavan,
una pupilla dilatata / da una goccia d' atropina / che la notte incupì con
, come i capelli, ad uno stato d' animo impaurito e schivo.
sono alcune ville dove il formento riesce d' ordinario di miglior qualità e più pesante che
re dopo il peccato della rivoluzione. d' annunzio, v-2-572: la milizia celeste accompagnò
14-29: sovra tutto '1 sabbion, d' un cader lento, / piovean di
dilatate, il fumo del sigaro. d' annunzio, v-1-683: il suo petto dilatato
quella spaccatura cacciando otto o dieci granella d' orzo o di grano, acconciandovi un
per raffrenare le troppo dilatate palpitazioni. d' annunzio, v-3-214: riconoscevo a quel
di gitto ha un partimento / fatto d' or fino e dilatato in tondo.
ella avea trescato un poco, / su d' un palco restò decapitata / perché trovolla
sentimento, una disposizione, uno stato d' animo, e anche l'anima stessa
grande. malvezzi, iv-260: quell'angustia d' animo, che cagiona l'avarizia,
vedere gli altrui fatti t'è uopo d' avere il cuore dilatato. dilatatóre
s'hanno da combaciar talmente che appariscono d' un sol pezzo; dall'altra parte sono
della radice di questo àrbore, ch'era d' oro, uscì un altro àrbore tutto
oro, uscì un altro àrbore tutto d' oro, lo quale produsse foglie fiori
manderà in detto muro appunto tanta dilatazione d' ombra quant'è quella che si trova su
di lapidi] a torino nel fondamento d' un piccol tratto della vecchia muraglia,
per chiusa figlia, / fu solita d' andar sempre a bisdosso, / perché
da tutte le coste mediterranee ai centri d' africa, d'asia e d'europa,
coste mediterranee ai centri d'africa, d' asia e d'europa,...
ai centri d'africa, d'asia e d' europa,... occorreva ancora
sì come quasi suo effetto, procura d' adomare. 7. perfezionamento delle
ancorché fosse declinatoria, dilatoria o d' altra sorte. pallavicino, 1-227:
gemelli careri, 2-i-9: dopo desinare fu d' uopo implorar l'intercessione del govemadore per
per l'impeto delle pioggie o di corsi d' acqua straripati. - anche assol.
che dilavasse in molti volumi il significato d' ogni sua pietra. papini, v-468:
e pollini, si dilavò e riempié d' acqua. 5. intr.
, acquidoso, e come si dice d' un brodo di poca sostanza, acqua pazza
fiore formato di cinque sottilissime foglie, d' un color verde giallo chiarissimo e dilavato
, i-6-43: il testo in più d' un luogo è dilavato, / e,
chi duri la fatica di leggerla? d' annunzio, iv-1-241: roma appariva d'un
d'annunzio, iv-1-241: roma appariva d' un color d'ardesia molto chiaro,
iv-1-241: roma appariva d'un color d' ardesia molto chiaro, con linee un po'
una luce pallida pallida, un'alba d' un colore delicato, dilavato. c.
la fronte] la non vuole essere d' una bianchezza dilavata, senza alcuno splendore
è, se non c'è un po'd' incarnato? verga, 2-210: camilla
5-216: dopo qualche minuto, approfittando d' una pausa, luca disse: -se
aquila porta, / per non udir più d' atti e di parole / dilazion,
. villani, 11-65: colle ricchezze fatte d' arti e di mer- catanzie e usure
basso. il volgo l'adopera a modo d' imprecazione 0 di scongiuro; né
stante da sé mi venne fatto d' udirlo. = etimo incerto:
, e tal che rende molto più degna d' invidia la sorte di noè, che
del giogo che si è meritato. d' azeglio, 1-390: ottenere di presentarsi a
fronte alta senza trepidar sempre pel sospetto d' esser tenuto in poco conto, o
, iv-165: una fanciulla da signa / d' un garzon s'innamorò, / lungo
, e tal che rende molto più degna d' invidia la sorte di noè, che
vizio. bencivenni, 4-85: elle siano d' onesto e semplice riguardo, cioè a
continuamente in su l'appuntare i difetti d' altri; come sono i dileggiatori e
e chiarista;... so d' aver fatta una disfida perché mi si additasse
dileggio però è indizio, sempre, d' anima vile. rovani, i-103: potemmo
facciano incanutire. 2. disposizione d' animo di chi guarda a persone e
molli giovani cresciuti dopo la restaurazione. d' annunzio, iii-1-449: crudelmente, ridendo
son preso a dileggio? oh rabbia! d' azeglio, 4-ii-304: la nazione che
moveva dileggio a'vecchi capitani delle case d' austria e di savoia: ma in pochi
, ogni cosa è piena di fango e d' acqua, onde 11 far viaggio di
11 far viaggio di quel tempo è d' incredibile malagevolezza. segneri, i-761:
prender parte alla battaglia meteorica. d' annunzio, i- 904: passan
cose mi han mostrato alcuni specchi concavi d' acciaio, e mi han detto che
sempre in senso positivo) uno stato d' animo, una situazione, un modo
credo cotesta una fortuna, tra gl'infortuni d' italia; dacché ha dileguato per tempo
tecchi, 9-56: in un giorno d' inverno, in mezzo a un gran gelo
reggimento, con altre centinaia e centinaia d' uomini. buzzati, 4-346: gli
vinta / dal gran splendor si dileguò d' intorno. gir aldi cinzio, intr.
dileguavano alla chiara luce del sole. d' annunzio, v-1-274: tutte le apparizioni
casa, e fu ritrovato sotto l'ombra d' un folto arbusto, come fosse andato
: quel si dilegua, e questi acceso d' ira / il segue, e van
gran ristoro alla prima vista delli spallini d' argento. carducci, iii-18-405: dispersi
il non vedere differenza nessuna tra la estinzione d' un popolo e la caduta dell'erba
sfazio / che a mille lingue ragionando d' ella / lasso, stanco serei,
distempre / dal proprio obiecto in forma d' uom che muora. bembo, 1-105:
, 8-214: c'era un suono d' organo in qualche chiesa, che nell'intrico
dileguano le male voci, ed essi godono d' una fama costante. a. verri
moriva lassù, verso san vito. d' annunzio, i-25: un tremolo canto dileguavasi
si dileguavano verso oriente, come alla fine d' una battaglia di teatro i tamburi scantonano
, con qualche ritorno di vento e d' acqua, la bufera si dileguava e
, sociali, ecc.). d' annunzio, v-3-815: molto mi duole che
in segno e in testimonianza della santitade d' abraam. berni, 312: la
, 1: velocemente più che batter d' occhio, più che baleno, più che
... goderanno che quella parte d' italia doppo tant'anni, dileguate le nubi
. sacchetti, iii-142: coll'ultimo colpo d' archetto, dilegua l'incanto, i
di tutti, ma fatali a ciascuno. d' annunzio, i-509: ecco settembre.
da tutta una corteccia di iniquità o d' indifferenza, deva dileguare annientata nella pena
, 8-173: non si dilegua / d' orba madre il dolore. monti, x-y
: e solo / sei fatta albergo d' amarezza e duolo. foscolo, xiv-241:
, che aveva collocate sul fratello. d' annunzio, v-2-359: sentivo dileguarsi l'
di men buono, il suo figliolo. d' annunzio, v-1-15: le figure della
mente ciò che hanno recitato o pensato. d' annunzio, v-1-1088: se si sono
cesarotti, ii-42: erina / cade pur d' ogni parte, e si dilegua /
). testi, ii-188: tal d' umane ricchezze / si dileguan ben tosto
senza impasto, e con soverchio uso d' olio, onde le immagini si son dileguate
: il grande edifizio che egli credeva d' aver costruito su basi incrollabili non era
259: in ulisse tal ampiezza e signoria d' eloquenza compose, che ad un torrente
finito, venuto meno (uno stato d' animo, una situazione); corretto (
. sbarbaro, 1-164: gli vedemmo d' inverno trangugiare gotto su gotto di birra
è nuovo arzigogol mal tecchito. f. d' ambra, 49: e, se
guadagnato, / che forza gli è d' andarsene in dileguo. pindemonte, 4-404
e tutti gli stati, non solamente d' italia, ma d'europa capovolgere e tramestarsi
, non solamente d'italia, ma d' europa capovolgere e tramestarsi parecchie volte.
, 2-99: pongono adunque una maniera d' argomento, la quale col nome greco chiamano
uscita. de marchi, i-306: più d' una volta sorprese se stesso in istrada
soluzione. -senza dilemma: senza via d' uscita. guerrazzi, iii-167: questo
giacomo, ii-814: un'infinità di dilemmi d' arte che, fra tanto, quell'
ha dato la radio che rende il mondo d' ora in ora partecipe degli avvenimenti più
un leggiero dileticamento di senso negli animi d' un bernardo, d'un francesco,
di senso negli animi d'un bernardo, d' un francesco, d'un benedetto,
un bernardo, d'un francesco, d' un benedetto, che incontanente tutti ignudi correvano
opere sventurate che l'avesser condotto a necessità d' un beneficio di tanta sua confusione?
negare ch'egli non iscriva con un nonsoché d' iso- crateo, che diletica soavissimamente.
umiltà cristiana ma forse non senza un diletico d' invo lontario compiacimento. guerrazzi
vigna del signore delli eserciti la casa d' israel è, e gli uomini di giuda
adunanza / erge le cime in ciel d' amene piante, / se ogn'una
conforto, benessere. rugieri d' amici, 2-22: ed io basciando stava
m'amava, / bionda, viso d' argento. giamboni, 20: salamone.
mogliere; e non abbiate amore pur d' essere con loro per dilettamento. cassiano
due o tre insieme, non appagandosi d' essere governati dalla cura o dal comandamento
nella corruzione loro periranno, ricevendo mercede d' iniquità, pensando loro dilettamento le ricchezze
dell'antica puz- zura corrompa la mente d' oscuro fiatore e cacci via lo spirituale
avendo in sé ogni dilettamento e suavitade d' ogni sapore. scala del paradiso, 134
estetico procurato dall'eccellenza di un'opera d' arte, dall'aspetto piacevole di una
, per attirarvi i turisti e dilettanti d' emozioni della caccia grossa. savinio,
: si servirà il maestro di cappella moderno d' arie vecchie composte in altri paesi,
è stato più volte citato il capriccio d' un fiorista, possessore d'un fiore ch'
il capriccio d'un fiorista, possessore d' un fiore ch'egli credeva unico.
, per più che un dilettante. d' azeglio, 1-481: cominciai ad andare per
coi guanti e le scarpette verniciate. d' annunzio, v-1-900: la sua lesta abilità
. cecchi, 66: dilettante è chi d' una formula d'arte e di pensiero
66: dilettante è chi d'una formula d' arte e di pensiero si fa uno
dire da amico mio, dilettan- tissimo d' ogni forma d'amena dottrina, che la
mio, dilettan- tissimo d'ogni forma d' amena dottrina, che la venere di
agg. e sostant. chi compra opere d' arte; chi favorisce le lettere e
, per aver sue opere, dilettanti d' ottimo gusto. marcello, 120
: ogni curioso doveva pagare un nummo d' argento... che ora sarebbe pagato
i-949: l'aria a due mila metri d' altezza è d'una leggerezza esilarante:
a due mila metri d'altezza è d' una leggerezza esilarante: quel che si domina
da dilettante. carducci, iii-7-418: cessiamo d' essere un popolo di dilettanti e d'
d'essere un popolo di dilettanti e d' orecchianti, un volgo sensuale; e
di degenerazione dilettantesca dei coloni e costruttori d' imperi, diventò campanilista e sedentario. pavese
erano suoni e canti dilettanteschi senza pretesa d' arte. dilettantésimo, sm. dilettantismo
, e tutti hanno una portentosa facilità d' assumere una certa quale aria professionale.
vi formai in cera / le belleze d' intorno. bonagiunta, ii-306: non è
" fra noi cresca alegranza / e d' amor diletanza -e tutta gioia. dante
toso, / partir da gioco e d' ogne dilettanza. dante, 20-11: or
e perenni, sapendo ognuno quanto egli fosse d' ottimo sapore nella naturale filosofia, e
, piacevole, giocondo. rinaldo d' aquino, ii-150: poich'io 'ncontanente /
. bacchelli, 6-152: temette dunque d' essere una dissoluta libertina...
quel che diletta / in questa vita, d' ogni oltraggio e danno / contra 'l
discorso, che veramente non si può far d' avvan- taggio. marino, vii-269:
: le scienze essendosi rivendicato il diritto d' illuminare la mente, alle arti letterarie
materia della quale parla, che è d' amore, e sì per coloro de'quali
tasso, i-65: io so molto bene d' essermi dilatato assai più di virgilio e
essermi dilatato assai più di virgilio e d' omero, procurando di dilettare. campanella
tutti i mezzi possibili di rappresentare, d' illustrare, di dilettare e di muovere.
, v-2-404: le lettere son l'arte d' insegnar dilettando, e di commuovere,
che deggia dilettare / libero core e van d' intendimenti. cicerone volgar., 1-443
contrarie a quello che l'omo aspetta d' udire, e naturalmente dilettaci in tai
. dolce, xxvi-1-385: l'avviso d' un amico mi diletta, / che dice
della città non la dilettavano troppo. d' annunzio, iv-2-199: ella rideva e
contenziose, e di musica, e d' altro, le liti e altre simili
/... / e diletti d' usar fra buon legista, / en domandare
né in numero di cavalli; ma d' avere i capelli bagnati di morra,
, alle quali lei medesima soccorreva e d' acqua per li eccessivi caldi, e d'
d'acqua per li eccessivi caldi, e d' ogni altra cosa necessaria al nutrimento loro
volte essere loro presentati cavalli, arme drappi d' oro, pietre preziose e simili ornamenti
breve tempo quanta roba avea. f. d' ambra, 40: que'maledici /
interrogava, dove da vasi la corda. d' annunzio, iv-2-204: nella grave quiete
diletti, tra gli altri suoi miracoli, d' accendere in dispetto degli anni i cori
iii-1-131: seco nella mente si diletta / d' aver per cotal donna tanta amara /
. mira sempre e 'nvita / noi d' alto e ne fa grazia o pur
per sé rende, / e beon d' acqua, e nul compera o vende:
., 2-143: le donne si dilettano d' andare accende e assettate per piacere a'
alcuni tra loro, che si dilettano d' aver qualche pezzo d'argento, come cuc-
che si dilettano d'aver qualche pezzo d' argento, come cuc- ciari, tazzette
se delectava tenere al suo servizio omini d' ogni etate, de aspecto, de costumi
giamboni, 7-2: non v'incresca d' usare questi libri quando di leggere vi
e più in ozio che in fatica d' arme. guido da pisa, 1-331:
intendi di fare, noi ci deietteremo d' arrecare li sassi con le nostre spalle a
rovani, i-154: una è la moglie d' un gabelliere che sta lì dirimpetto.
si diletta di far la cucitrice. d' annunzio, iii-1-636: guido cavalcanti /
poco, amore, / e tra'mi d' ira, che mi fa pensare;
lungo, con la fantasia, su particolari d' una tortura morale, più efferata delle
ogni suo dolce mi pare / pien d' amaro e grieve pondo. grazzini, 4-187
vita mostrate vo'de seguire, aveano cura d' umana delet- tassione. bartolomeo da s
. bocchelli, 1-ii-556: così il vizio d' arrabbiarsi... le divenne ostentazione
delettassione naturale, la quale è delettassione d' operassione intellettuale, ch'è la più
, 777: ancora che il fine d' una commedia sia proporre uno specchio d'una
fine d'una commedia sia proporre uno specchio d' una vita privata, nondimeno il suo
esemplare, anche per gusto suo proprio d' immonda e perversa dilettazione crudele.
racconciò, prima che essi l'ultime dilettazioni d' amor conosciute, a dover segretamente l'
, 203: tu hai fatto più conto d' una venerea dilettazione, e d'una
conto d'una venerea dilettazione, e d' una vecchia e vieta concubina, che della
parte avvenuto; s'ella introduce per mezzo d' una dilettazion soverchia negli ascoltanti la mollezza
di fagiani, di capponi, d' anitre e pernici e simili, e massimamente
. ant. amore, desiderio, soddisfazione d' affetti. libro di sentenze, 1-4
libro di sentenze, 1-4: cominciamento d' amistà è dilettazione. ottimo, iii-217
che sia ordinato e storiato de figure d' animali composte de stelle, quasi elio
bianca del ligustro assai, / più dilettevol d' un fiorito campo. marino, vii-95
fiamingo a l'altrui vista con vaghezza d' inganno, ch'assai meglio con verità reale
quando v'hanno poggioli con veroni, d' onde godete la vista dilettevole dei 'quais
e. cecchi, 2-170: la vista d' un fante di cuore mi faceva un
l'impressione di una diversità e varietà d' inganni, resa dilettevole da quei fiori,
i alogò. / e1 g'è d' ugni fructo d'arborsello, / dolce e
/ e1 g'è d'ugni fructo d' arborsello, / dolce e delectevele e
quali ci notrichiamo, danne mille maniere d' erbe, di fiori e di frutti
, 4-4: è un'altra spezie d' uva nera, la quale è detta nubiola
, 91: egli è situato nel mezzo d' un bellissimo piano dimestico e adorno di
, sì forsennato, che per goder d' un sogno, quantunque esser possa dilettevole
ove il cuore istàe e à volontà d' essere. bibbia volgar., v-385:
, xviii-128: ora, come direttore d' una scuola d'equitazione, ha.
: ora, come direttore d'una scuola d' equitazione, ha... un
: artifiziosa e non sempre dilettevole esercitazione d' oziosi da altri oziosi ammirata, tollerata
, tanto nobile e dilettevole e piena d' ogni soavità, dobbiamo esser solleciti a degnamente
de le feste, per non avere materia d' andare vagando oziosamente, potiate in essa
sopradetta procedeano molti rivi e ramicelli d' acqua, li quali dilet
i-387: udiva gli adulterii e fornicazioni d' una sua unica e dilettissima figliuola. beicari
arte che apprese nell'orrenda scuola / d' origlia, e fu la sua diletta erede
mio fidato e diletto elia, procrastinando d' un giorno in un altro, io
. ch'era diafano e molle del sudor d' agonia. e. cecchi, 6-221
/ e per l'odio una saetta. d' annunzio, iv-2-854: ora accadde che
additto / già di gran tempo. era d' abeti e d'aceri / e di
gran tempo. era d'abeti e d' aceri / e di pini e di peci
dagli esercizi diletti alla buona gioventù indipendente d' allora. sinisgalli, 9
marte il chiama, / chi diletto d' urania, e chi l'appella / de
ii-241: avuto accesso all'arciduchessa marianna d' austria, pia e zelosa, fondò per
fiacchi, 42: una turma [d' augelli],... /.
caduto in triste bande, / e d' ogni mio diletto esser privato. a.
, purg., 1-16: dolce color d' oriental zaffiro, / che s'accoglieva
. loredano, 1-149: nella perdita d' un senso s'apporta augumento e perfezione
sovrabbondano di memoria e i muti sopravanzano d' ingegno. onde chi sa che non si
e l'aere tutto e ogni cosa d' intorno d'infinito diletto parea ripieno.
aere tutto e ogni cosa d'intorno d' infinito diletto parea ripieno. aretino,
queste sono lagrime di dolcezza, lagrime d' amore e di tenerezza, che m'empiono
. nievo, 359: la segreta soddisfazione d' una buona opera mi teneva il cuore
, ma non priva di qualche diletto. d' annunzio, i-459: mi veniva ne
paolo da certaldo, 116: usa d' andare a vedere giustiziare gli uomini,
siena, 133: alcuna volta do dilecto d' una allegrezza mentale; alcuna volta una
ultimo alla fiera, e non potendo d' altro fornirsi, piglia tutte cose già da
ver, s'adorno in parte / d' altri diletti, che de'tuoi, le
9-23-15: sedete in qualità di spettatore d' una tragedia: che il vederle è
grette colonne gotiche, empiono l'animo d' un severo diletto. leopardi, i-4
la poesia diventò versificazione, un'esercitazione d' ingegno; ed ebbe per fine il
verisimile era esibito a fine di diletto, d' indiscriminato diletto. 6.
/ di fredo e di calore, / d' ira né di dolore. g
tuo non fia terrestre, / ma turbator d' ogni mortai diletto. delfino, 1-415
godersi sollecitamente i diletti della vita. d' annunzio, i-388: ei parlò di
, / di terre ismisurate, / d' omaggi e di diletti senza nome. serra
cavalcare, e 'l trar di fromba e d' arco. g. b. adriani
diletto. buonarroti il giovane, 10-874: d' una favola nuova il nuovo gioco /
amore. simintendi, 1-98: la figliuola d' agenor... vae a lui
l'altro e nessun se medesmo, / d' un gusto e d'un diletto,
se medesmo, / d'un gusto e d' un diletto, a tal mercede /
, diletti fuggitivi e ferma noia. d' annunzio, 1-888: donne misteriose / da
gran tempo prigioni / vivono, inconsce d' ogni / diletto de l'amore.
, ridendo, si sporgevano sullo specchio d' acqua, per vedervisi mentre si baciavano.
che può lieto farmi, / ultimo fin d' un tremante diletto. / tempo è
un tremante diletto. / tempo è d' amar, tempo è da spade ed armi
se quel sen piagasti / che fu d' osceno amor sozzo ricetto, / non già
, o l'amatore che raccoglie opere d' arte, colleziona medaglie, monete antiche
e per la sua ambizione, delle qualità d' arte pura e inimitabile,
, 5-471: tra i più prelibati d' italia [il vino dell'etna],
tutta la persona a bel diletto. d' annunzio, i-47ò: come la tibia
annunzio, i-47ò: come la tibia d' oro ove un'auleda / prova a diletto
. cecchi, 5-50: -i'son risoluta d' andare insino a pisa. -per nulla
iv-161: non riguardando esser corta noia d' amore in colui, od in colei,
, 4-5 (425): sembianti faccendo d' andare fuori della città a diletto tutti
proprio covil, se ne tornava. d' annunzio, i-420: noi lungo il
in farsetto / le noci e rivestir d' altra divisa; / tal che i fichi
xx-84: baccanti, e cupide / d' abbominando aspetto, / sol dall'uman pericolo
lume, gli conduce / il desio d' esso; al qual seguir disposti, /
'l bel giovenil petto, / torre d' alto intelletto, / mi celan questi
estremo diletto delle lodi e della magnificenza d' ippolito de'medici. -amabilmente,
basti sol se vostra altezza accetta / d' onorarmi d'udir questa mia storia, /
se vostra altezza accetta / d'onorarmi d' udir questa mia storia, /..
/ che la fortuna gli ha posto d' avante / di far di quella donna
... / tal ei, che d' amor langue, alcun diletto / non può
le piante, i mosso a diletto d' una fé sì pura. -nuotare
cheggio, per maggior diletto, / d' essere in braccio 'n braccio con colei,
altari. -volentieri. detto d' amore, 413: e se se'forte
periodo, una cadenza, la scelta d' un aggettivo. -compiacersi di un'
, 13-95: or se non sai d' amor prender diletto, / il tuo sesso
/ pur disperata prenderò in diletto / d' esser al sangue in vendetta ricorsa.
essi che, se bene le monarchie d' elezione venivano a gusto e a diletto,
mille aspetti e in mille forme. d' annunzio, i-494: prono su la
, / v'immerge ima sua grande anfora d' oro / con tardo gesto, dilettosamente
quando di così belle varietadi lo studierai d' occupare. dante, conv.,
e può far la mia sorte, / d' aspra e noiosa, dilettosa e piana
ancor pico e laurente, / simil coppia d' un parto e d'un amore,
/ simil coppia d'un parto e d' un amore, / caro al padre,
nel tranquillo silenzio ivi risplende / copia d' accese faci, e dilettosa / sensazxon soave
dei corpi e degli atti, come d' una ridente e dilettosa festevolezza naturale.
: o pianto gaudioso, e pieno d' ammiranza, / o pianto delettoso,
latini, i-1223: io mi trovai d' intorno / un grande pian giocondo,
(74): vorrei partir ornai d' esta campagna / e ritornar nel dilettoso spazio
, dilettosissima per istarvi e sedervi. d' annunzio, v-2-10: dall'altro lato si
quasi feminea, ornata del suo fiume d' oro come d'un monile fornito ne'
, ornata del suo fiume d'oro come d' un monile fornito ne'secoli da tutti
boccaccio, vii-64: tu di pace e d' amor e di gioia / sei fatto
fatto grembo e dilettoso seno, / degno d' ettemo nome e di memoria. b
levando le pere, lasciano un liquor d' un sapor dilettoso e di color bianchetto.
in gai spumeggia- menti, in bagliori d' ambra e di rubino, nella multiforme
non temer dell'aspra bruma oltraggio. d' annunzio, i-591: oh pomeriggi chiari
deh, pregate / ch'in onor d' alme sì degne / ninfa alcuna non
di diciassette anni, il * pittare d' esercizio dilettoso che eragli stato, se gli
. 5. che dona le gioie d' amore; che appaga le aspirazioni dell'
alme / ed amanti e nemiche / risse d' amor pudiche, / e 'n lieta
-che suscita un piacere morboso. d' annunzio, v-3-31: gironzano con una dilettosa
e in partic., il piacere d' amore, il diletto carnale. meditazioni
lui mina. testi, i-258: d' innocenti sospiri oggi e di pianto /
. 6. conforme alle regole d' arte; esteticamente riuscito, perfetto (
un prodotto dell'ingegno, un'opera d' arte); elegante, fine, eccellente
modestia in uomo che sa e ripete d' esser troppo elegante e dilettoso scrittore sì
cose sue e non tornarvi su volentieri. d' annunzio, iv-2-594: mi pento amaramente
annunzio, iv-2-594: mi pento amaramente d' aver accettato questo ufficio di oratore ornativo
sempre più belle, di francia e d' italia, erano piacenti e dilettose ad ascoltarsi
dissertazioni frivole, e prose e poesie d' ogni generazione, che non hanno in
/ ch'ell'è la nera fuor d' ogni costume. piero da siena, 1-18
èssi rinchiuso dentro nel mio core. d' annunzio, v-2-111: il signore magnifico
che esprime gentilezza, cortesia, bontà d' animo. chiaro davanzati, ii-332:
loro liccio proprio, e non di stame d' alcuno lanaiuolo, minerva, poiché 'ntese
, xv-356: che li abbracciamenti d' altrui non possono desiderare, in
capace terra, senza quel colpo d' occhio, senza estro. d'
d'occhio, senza estro. d' amame debitamente una sola. tommaseo-rigutini, 319
tutti a star diligenti per specie d' affetto che il vangelo non pur ci consiglia
preservarsi da tai venefici. comanda d' avere ai nemici. -
lagrime dolci e dilicate / di narciso e d' aiace a sugger penda ode '
. raro. inclinazione, impulso di menti d' ottone dei bandisti e la corona dei leggìi
de'panni, e egli, come d' ingiuria gravissima, accusollo a chi poteva
parole grande ornamento, né grande sottigliezza d' ingegno, ma fatica diligente e fedele
xxiii-207: la prima sorgente delle ricchezze d' una nazione dee essere la coltura diligentissima del
e che 'n possibel t'è sempre d' avere? / non hai tu loco e
7-187: in questo punto mi dicono d' aver oggi consegnato in dogana il tartufo col
nella città di firenze frate matteo cardinale d' acquasparte. bibbia volgar., vii-348:
ungheria. alfieri, v-2-761: spero che d' ora innanzi le mie le perverranno colla
quale non vollero che mai fosse via d' entrare nella corte, ma fecerlo per somma
quale attribuisce a duo quello ch'è proprio d' uno; ed ha similmente del magnifico
siate compiaciuto di diligenza, di disegno e d' industria. -cura, sorveglianza,
diligenza. monti, iii-429: panni d' avervi dato l'esempio di maggior diligenza
capanna, ove fa il suo monte d' ostreghe: né si toccano sin che la
2-459: chi vorrà amplificare l'utilità d' ima provincia, potrà celebrare la benignità dell'
balo, de pifferi e del lauto e d' altri instromenti. g. capponi,
, tratte da un'opera tuttora inedita ma d' assai fede e diligenza. c.
lo scalpito, con le battute eguali d' un celèuma, vi risonava in una sua
custodia de'contrabbandi la vigilanza degli uomini d' arme. pagano, 1-390: li rimettevano
consoli che con ogni diligenzia si sforzassino d' adoperare l'uomo guarisse e non guardassino
acqua e per terra vengono a parigi. d' alberti [s. v.
sappia il nome del mercante, la città d' onde la mercanzia partì, con che
spedita, e a che recapito. d' azeglio, 1-107: oggidì il viaggiare in
dell'altra alla tesa del cappello -l'atto d' ossequio dei diligenzai. =
degna per merito di ricevere la grazia d' essere visitata spesso e amata e diletta
, scorrere in basso (un corso d' acqua). fazio, iii-8-28:
quel pescio [scaglie e squame]. d' annunzio, v-2-156: bagnata la prima
, al modo dantesco di grifi olino d' arezzo. = comp. da
della sonda, introdotti anche nei giardini d' europa, simili nell'aspetto al castagno
. per simil. doppia fila. d' annunzio, v-2-296: s'era riaperta la
sul pietrato come una folle, asseriva d' essere la madre della bastardella.
quelle brutte e scomode carrozzelle della parigi d' allora, tirata da un cavalluccio dilombato
/ mal ne'suoi versi dilombati e d' arte / voti e di genio a gran
dei forti a camullìa tiromo molte bótte d' artiglieria alla volta della cittadella, che
degli statuti: ma è in cerca d' un ferrarese che fornisca carte occorrenti a dilucidare
a sé n'ha fatti e farà vaghi d' esser esperti. alberti, 147:
varii tempi illustrati,... sono d' ordinario il suggetto delle mentovate prefazioni e
quarta 'fen 'del primo canone d' avicenna, un'opera bellissima, e chia-
, far scomparire gradualmente, far scemare d' intensità. monti, iii-418: a
un canto, ha diluita la materia d' una novella in un romanzo.
diluzione de'sali per l'accresciuto concorso d' acqua comune nelle sorgenti. 2
, di rime, di melodia, d' interiezioni sentimentali, di meraviglia bambina.
] un budello quasi fatto a modo d' un corno da sonare, e quando vuole
castiglione, 405: benché la corda più d' una volta le pervenisse alle mani,
; / fulmina il brando e pezzi d' armi schioda. arici, ii-166:
che punto non m'invogliava a visitarla. d' an unzio, iv-2-298:
nazione colta, ricca, scienziata, fornita d' arti e di commercio, tanto più
-comprendo che devo scrivere questa cosa. d' annunzio, iii-1-634: inghirlandata / di violette
si dilungava per un corridoio col tintinnio d' un mazzo di chiavi. -intr.
qual fato, / riposto il guidardon d' ogni mia fede. sacchetti, 164-24:
, io cavalcando mi dilungai molte miglia. d' annunzio, i-121: in alto una
prima che finisse il rito dell'offerta d' armi, dilungai dalla parte del castello per
, ma a'popolani ancora pareva atto d' una passione troppo dilungata dalla ragione.
. / ei vien dilungi, e d' un paese strano. -col verbo
-col verbo sottinteso (e con impiego d' aggettivo). - anche al fìgur
cavalca, 19-321: fu bisogno a'frati d' andare per certa cagione ad un monastero
quanto di studiare a dilungo un par d' anni a mio modo, e valermi
mio modo, e valermi dello studiato d' un valentuomo vostro pari. passeroni,
formato dalle acque del grande diluvio o d' altri minori. forse meglio che diluviano
2-284: piove a scroscio: pioggia d' estate, non temporalesca, ma tenacemente diluviale
negri, 2-240: verso la fine d' un aprile di piogge dilu- vianti,
schiodava dall'alto impetuoso / un nembo d' aria diaccia, diluviava / sul nido
, e pioggia e grandine / diluviando, d' ogni parte in fuga / ascanio,
, ii-58: quando diluviava il cielo d' acqua, aveva piacere di veder rovinarla a
quanto basterà a riscontrare in questo diluviar d' acque, in questo romoreggiar che stordisce,
quella spremeano, parea che da nugola d' oro diluviasse pioggia di perle. f.
ed i fendenti; / ma niun d' essi, benché molto sude, / impiaga
che gli erano diluviate da quelle zolfare d' aragona, e che aveva deciso di
classe bucce di banana, rosse scorze d' aranci, e stagnole di cioccolatini. montale
anima 'nebriata; / per men d' una favilla / è tutta divampata:
/ è tutta divampata: / men d' una gutta stilla, / dentro v'è
essendo stata diluviata la terra per cagion d' esso [l'iniquo], la
sì che mi fosse dato / grandini d' or diluviarti in grembo; / altra
miglior anni; / né lascierò che d' importuni affanni / nubi pallide e dense
che avea più di dieci pani con più d' un quarto d'agnello diluviato,
pani con più d'un quarto d' agnello diluviato, si misero a camminare in
,... non senza americana presunzione d' essere i noè della diluviata europa.
191: dirotti dormiglione, di- luviator d' ambrosie, portator di ganimedi, trapolator di
corte di roma, fu grandissimo diluvio d' acqua per crescimento di rodano. alberti
principi recano uno sconvolgimento perpetuo ed inestimabile d' accidenti in tutto 'l genere umano.
a settentrione o a mezzogiorno un diluvio d' acqua o di fuoco...?
di tre, di cinque, anche d' uno, a organizzare una strenna,
giornale straordinario, un numero unico. d' arzo, 1-27: un paese che brucia
, terzo da cecrope, fue diluvio d' acqua sì grande che la maio re
xxviii-935: in questo anno, del mese d' ottobre, venne il diluvio e crebbono
anno 1269, la notte di calen d' ottobre fu sì grande diluvio di pioggia d'
d'ottobre fu sì grande diluvio di pioggia d' acqua da cielo col continuo piovere due
un dì, che tutti i fiumi d' italia crebbono più che crescessono mai. g
roma poche miglia venne sì gran diluvio d' acqua convenne tornasse in roma con gran
i-34: quanto 'maggiore sarà l'asciuttezza d' un anno, tanto maggiori saranno i diluvii
dal lucernaio accecato volavano gocciole e odor d' acqua. 4. per antonomasia
la terra, per casione del vento o d' altra casione, pò tòllare la terra
da noi 40 o 50 secoli. d' annunzio, iv-2-421: se fossero distrutte da
-figur. ungaretti, ii-39: d' altri diluvi una colomba ascolto.
, 17-209: le seriche piume di semi d' alberi / vagano, incerte sul posarsi
non mai, né oscura faccia / d' umido ciel vi sfaccia. baruffaldi, i-201
/ nuovo di fiamme verserai diluvio. d' azeglio, 1-190: una sera mi ricordo
una lampada, che fu un diluvio d' olio su filippo, isabella, perez
: calan dall'alte cime / torrenti d' arme, e con fragore insano /
diluvio allor fia che t'inonde / d' uomini e d'animai con varia salma
fia che t'inonde / d'uomini e d' animai con varia salma, / che
non ha servito né serve questo diluvio d' opere legali... che a
monti, ii-370: oltre il diluvio d' applausi che vi è rovinato sul capo,
e lo scoppio di quelle ciancie poetiche. d' azeglio, 2-376: ti scrivo dalla
e che sento, come il mormorio d' un ruscelletto, senza capirne il senso.
giusti, 2-72: s'aprì rivendita d' onori, / e di croci un diluvio
buttò per terra, piene com'erano d' iscrizioni, capaci di attirarle addosso un
su di esso sta titubante un diluvio d' aria. -diluvio d'inchiostro:
diluvio d'aria. -diluvio d' inchiostro: scrittore fecondissimo. c.
che a me facevano que'due diluvi d' inchiostro, goldoni e chiari,.
fin che sien vuote le nevose pleiadi. d' azeglio, 2-68: ieri v'è
sempre a lampi, tuoni, torrenti d' acqua e grandine. pirandello, 7-738
. venat. grande rete a forma d' imbuto che termina con una nassa, dentro
ammira; / tal ne'campi funesti / d' alta beltà splendesti. manfredi, i-80
svevo, 5-319: promise... d' imprendere una cura dimagrante. soldati,
volte che nel dimagrare o invecchiare d' un sol muscolo se ne fa più muscoli
sanctis, ii-1-126: dimagravo a vista d' occhio; ero gracilissimo, spesso infreddato.
1-500: la marchesa ingrassava a vista d' occhio, come la quaglia in un
assottigliò, e, dimagrando a colpo d' occhio, diventò un modestissimo tiro-a-due. carducci
impoverirsi di acque (detto di corsi d' acqua). malatesti, 1-68:
ferrara andava manifestamente dimagrando e impoverendosi d' acque. cinelli, 1-19: conducevano
spalancati, lucidi, fissi, spaventosi. d' annunzio, v-3-134: in breve il
ulivo né grano. 3. diminuito d' importanza, non più urgente. rinaldo
(di cui oggi è variante d' uso più comune). svevo
dei riflettori, si dimagriva a vista d' occhio, mentre le nostre barbe infoltivano,
, ascia, netta e lustra come d' argento. dimanare, intr.
sette figliuoli uomini alla costanzia del martirio d' essere scotennati, dimembrati, straziati,
di cimiteri e al visionario duoleva d' essere dimembrato dalla zanna della iena.
sinceramente, prima, che la nimicizia d' agrippina leverebbe più fiamma, se livia
poesie anonime, v-334-44: dimenbra tuo core d' orgo- glianza. = lat.
caro, i-312: l'opere d' amore... non sono né baci
solo dimenamento di persona, non è cosa d' arte, e non poteva essere soggetto
e guizzava dipoi la coda nel vano d' esso burrato, come noi abbiam detto
cui forse soleva brancicarlo dietro la poltrona d' una signora. verga, 4-197: la
con gli occhietti lucenti dietro gli occhiali d' oro posati sul naso fiorito, dava altri
allora s'ingegnò di cavarsi el coltello d' allato, e colla mano stanca levò el
in bilico colle funi, nel mezzo d' un'altra per traverso, la quale molte
verso, con un'assa- porarle come d' uomo che ne godesse per gola.
, con una mano, l'orlo d' un paiolo, messo sulle ceneri calde
botte nuova per risciacquarla con un'infusione d' alloro e d'altre piante aromatiche. bocchelli
risciacquarla con un'infusione d'alloro e d' altre piante aromatiche. bocchelli, 12-325
tutte coteste cose sopra le palme delle mani d' aaron, e sopra le palme delle
ben brandimarte assai si dimenava, / d' ira, d'orgoglio e di vergogna acceso
si dimenava, / d'ira, d' orgoglio e di vergogna acceso: /
vedevan molte braccia dimenarsi, in segno d' accoglienza e di gioia. leopardi,
un letto vergognoso dentro in corte. d' azeglio, 1-75: non s'è
vita non altrimenti sdrucciola che l'acqua d' un fiume; e le cose umane si
13. sfaccendare, scalmanarsi; darsi d' attorno, affaccendarsi, adoperarsi, prodigarsi
argento vivo addosso, e non si contentino d' esser sempre in moto loro, ma
ai vagli immensi, come ossessi. d' annunzio, v-3-419: marinai, mercatanti
vortice della contumacia triestina ove accolgonsi genti d' ogni favella, d'ogni abito,
ove accolgonsi genti d'ogni favella, d' ogni abito, d'ogni fede,
ogni favella, d'ogni abito, d' ogni fede, d'ogni costume, e
ogni abito, d'ogni fede, d' ogni costume, e il commercio dimena le
loquace e generale da farlo sembrare un popolo d' anatroccoli messi in fuga. quarantotti gambini
stava per finire si perfezionò nello smarrimento d' ogni percezione dimensionale. 2.
larghezza e alla lunghezza dei medesimi. d' annunzio, iv-2-908: ben quivi entrambi
i-80: si crede un dramma aver pien d' interesse / nelle sue belle dimensioni fatto
sarebbe agevole percorrere per esteso le dimensioni d' un elogio. carducci, iii-9-329: i
da ogni legge. e ne scrissero d' ogni forma e dimensione. einaudi,
-che sola -di quattro gli sopravvisse. d' annunzio, v-3-389: in un'ora non
. firenzuola, 126: prese scusa d' aver lasciate le maniche in casa per
, 897: l'amore de la forma d' un bel garzone si è uno dimenticamento
. questa dismenticanza, la quale quelli d' atene chiamavano amnestia, ritrasse il discorrevole
vin concio la dimenticanza del vero culto d' amore. foscolo, vii-11: se non
parlerò esclusivo come panni temiate; parlerò d' italia e d'unità nazionale, perché i
panni temiate; parlerò d'italia e d' unità nazionale, perché i più fra
, e dimenticante se stesso si vesta d' altri. monti, ii-82: disperati
imbriani, 3-5: siamo ben lontani d' allora, siamo ben avviati a dimenticarci
/... / grosso dell'uva d' asti e di monselice, / dai
bruno viale. / ell'era velata d' affanno, / come avesse una notte ferale
, 3-14: non si potevano ottenere permessi d' importazione se non si dimenticavano pingui buste
, perch'i'piglio sempre queste sentenze d' epicuro, più che degli altri filosofi,
noi pervenuti tanti libri di versi divoti. d' annunzio, iii-2-245: non dimenticare ne'
volergli bene come ai primi tempi. d' annunzio, iii-1-966: le parole volano
perché i benefizi grandissimi si pagano sempre d' ingratitudine, romano, con la occasione
hai abbandonata nell'ospizio e l'essere stata d' altra parte dimenticata per così tanto tempo
. b. croce, ii-8-119: fuori d' italia, si osserva più frequente lo
il diavolo] in forma e spezie d' una femmina smarrita, e tanto cominciò a
il quale veniva dietro passo passo. d' annunzio, iii-1-1020: e sarà vero?
riducerò più ad avere misericordia alla casa d' israel; ma io la porrò per
mette in campo un pensiero troppo pieno d' orrore; e non è maraviglia se per
: allorché noi scorgiamo, dice uno d' essi, nelle gallerie un chiodo dimenticato per
tanto di più di guadagnato per la fin d' anno ». pascoli, 238:
c'era sul davanzale una scodella / piena d' acqua. era là dimenticata. ungaretti
stanza, un armadio dimenticati, e d' averci trovata dentro la vita di un
dicono che 'l sonno è dolce dimenticatóre d' ogni male. dimenticazióne, sf
, non auditore dimentico, ma fattore d' opra, questo sarà beato nel suo fatto
15-2-103: 11 buon tessitore, dimentico d' avere il braccio non possibile ad alzarlo
il penultimo proprietario aveva sempre vissuto fuori d' italia, scorrendo l'europa per missioni
, dopo molti pensieri e doni ricevuti d' alcuna femmina, poi che un'altra ne
al petto bracciate di verghe scarlatte gemmate d' argento. rincasan pesanti, in goffi
, ii-220: ché ben fa forza dimession d' avere / talor bass'omo in donn'
agradio già né v'agrata: / donque d' amor coral fu 'l ben volere.
: pago volentieri a gino questo tributo d' amicizia e certo se fosse stata minore,
la storia delle grandezze e delle rovine d' italia, si riconosce facilmente che l'
cui già di calma era cortese e d' ombre. arici, ii-184: un salice
istesse empie sorelle, / ti serviran d' ancelle. menzini, i-16: evvi di
nell'alveo (un fiume). d' annunzio, i-140: cangia tenor la terra
dimessa / sfriggeva, ora guizzava alto d' un tratto, / come in un sogno
spesso / v'armate incontro a me d' ira e d'orgoglio, / che in
v'armate incontro a me d'ira e d' orgoglio, / che in atti et
testa, e... non ardivano d' alzare gli occhi, non che di
a mio potere, / ché bell'armi d' amor son le preghiere. segneri,
tante sono eziandio le vie del peccare d' intorno ad essi stili. tasso, 12-656
, iii-14-163: gli fu dato vanto d' avere innovato la terzina a rime sdrucciole
/ tra lo scoppiare dei mortaretti. d' arzo, 126: con un suo odore
fatti e le grandezze di cesare, d' alessandro, di scipione, d'annibale e
, d'alessandro, di scipione, d' annibale e di tanti altri, non
di tanti altri, non s'infiammi d' un ardensissimo desiderio d'esser simile a
non s'infiammi d'un ardensissimo desiderio d' esser simile a quello? tasso,
: vita ordinaria di tutti i letterati d' italia. molta celebrità, molti gradi accademici
giunse nella terra dei miei padri il giorno d' ira e di abiezione, nel quale
obbligato dalla gotta o dalla costrizione abituale d' una calzatura momentaneamente dimessa. pratolini,
operandosi il demonio, incominciarono a parlare d' amore. s. degli arienti, 145
. bellini, i-83: con maniere d' indica finezza / tutte composte di soavità,
fu accresciuta la superbia e maraviglioso enfiare d' animo, e fu tolto via la
povero, impaziente di protezioni, incurante d' illustri dimestichezze, sdegnoso di menar fama
: non deve tampoco, per mostrar d' esser libera e piacevole, dir parole disoneste
, 425: non dava alla dimestichezza d' una donna e neanche al matrimonio l'importanza
servitù, non con altra compagnia che d' una gatta, che per maggior mia disgrazia
destituire (un magistrato); allontanare d' autorità. - anche al figur.
avea veduta più volte colle cameriere. d' annunzio, v-1-1073: svampata la prima ebrezza
, / addur si fece: e d' esse inutilmente / gravò gli omeri e 'l
cattaneo, iii-4-11: l'esercito del regno d' italia erasi fatto compagno di gloria all'
gierusa- lemme / (o s'avisan d' aver) dottor soprani / dimetto l'
'n grotta: / stanze di marmo o d' altro vivo sasso / dimette a voi
, gesù in piedi; nell'aspetto d' uomo che assai patì, ma dai dolori
a dio e, col dimezzarlo, d' aveme perduto ogni merito. mazzini,
nuvolone rasentava i tetti, un altro d' ombra volava sul selciato, si dimezzava
altro del sant'agostino scrittore di cose d' arte, e che s'era dimezzato
di che sdigiunare i miei figliuoli. d' annunzio, iii-1-1218: odo..
in aspettarlo compiuto, fu la voglia d' averlo eziandio se dimezzato. botta,
scarlatto, e accompagnaronli di giovanaglia vestiti d' assisa dimezzata di scarlatto e di nero.
: le calze non basta si portino una d' un colore e l'altra d'un
una d'un colore e l'altra d' un altro; ma una calza sola dimezzata
sovra tutte cose, e dimezzatrice potente d' ogni anima che non sia di tempra
dimicando, fu uciso e poi spogliato d' ogni suo arnese. = voce dotta
obbligata sia questa città / ottantamila scudi d' or pagare / soluta prima la dimidietà
, / e 'n tedesco le pistole d' ovidio / feciono innamorar la padronessa. canteo
eri di ciascun delizia, / arca d' onni divizia. chiaro davanzati, xvii-
e fami gir gaudente, / e d' ogni reo sofrir m'ha tratto fora.
mi serra in suo dimino. cielo d' alcamo, 55: con teco stao la
.. fussero cacciate su la cima d' un monte alto alto, accioche la
. onofri, 11-73: dal limbo d' apparenze in dormiveglia / sciamano, a
in dormiveglia / sciamano, a guisa d' ombre, arcobaleni / diminuenti in
di certi versi già composti da lui d' uno uom d'arme, il quale
versi già composti da lui d'uno uom d' arme, il quale per perdimento di
che volendo comprare una pezza di raso o d' er- misino, la fa cavar fuori
9: chi toglie al mare una stilla d' acqua, chi al mondo un granello
dagli uomini seri e duri che credono d' esser chissà chi perché hanno passato i trenta
editto, nel quale differiva il titolo d' agusto, non riceveva quel di cesare,
sentano è diminuirlo e non comprenderlo. d' annunzio, iii-1-438: anche tu devi
. imbriani, 3-11: la necessità d' un dolore non ne diminuisce l'aculeo.
di tuo marito s'era diminuita? d' annunzio, iv2- 76: la frequenza
era pisa diminuita né di ricchezze né d' uomini. sarfii, i-i- 203
e luce dalle circostanze del momento diminuiscono d' interesse col variare dei desideri. cattaneo,
principio delle basi strategiche e delle zone d' operazione fa sì che un esercito diminuisce
insanguinato e quelle fiamme che lentamente diminuivano d' altezza e d'intensità, un immenso silenzio
fiamme che lentamente diminuivano d'altezza e d' intensità, un immenso silenzio si dilatava
del mugello si sarebbe tratto diecimila uomini d' arme. ma io credo sieno diminuiti
notabilmente per la perdita di cochin e d' altre importantissime piazze usurpate dagli olandesi.
che fossero tanto diminuiti di forza e d' animo, si congregarono. fogazzaro,
imperfetta, perché ha in sé parte d' affetto. -mancante delle più alte
così diminuito nella mia stessa stima. d' annunzio, v-2-626: allora tutta la devastazione
cucina francese è grandissima cosa, ma pecca d' un eccesso d'arte. a dar
cosa, ma pecca d'un eccesso d' arte. a dar le vivande col loro
saranno alcuni altri i quali, dilettandosi d' arte di canto, disiderano col cantar,
vecchi con voci diminutive per maggior dimostrazione d' accarezzarlo. buommattei, 101: lo scemare
dalla grandezza dell'ugnia del dito grosso d' uno uomo insino a sei grandezze di
uve] lungamente, fino alla diminuzione d' un terzo almeno. -nelle arti
nel principio di qualcuna più acconciamente che d' un'altra, è ricevuta nella prosa,
, diciamolo chiaro, una gran diminuzione d' interesse nella nostra storia. carducci,
debbonsi cercare più sottilmente le cause. d' annunzio, iv-2-844: ella esitò da
moravia, viii-79: questa dipendenza, d' altra parte, non era affatto diminuita
violazione dei suoi diritti essenziali). d' annunzio, iv-2-664: in ogni ora,
il vecchio per la debolezza di corpo e d' animo, e pel disinganno de'beni
1-6: in questo anno, del mese d' agosto, nacque in prato uno fanciullo
: vedemmo seguire in quest'anno diminuzioni d' acqua, e dal maggio all'ottobre non
dava gran facilità senza dubbio a'fiamminghi d' impedirne l'effetto. 10. dir
il popolo dice alla buona: 'levar d' impiego, levar d'uffizio, riposare
: 'levar d'impiego, levar d' uffizio, riposare, dare il riposo '
che è destinatario del provvedimento di dimissioni d' ufficio; decaduto dalle proprie funzioni,
prevenuto dalla dimissione dei novi ministri. d' azeglio, 2-363: gioberti s'è
ed il proprio interesse. -dimissioni d' ufficio: l'atto (analogo alla pronunzia
dal giorno della vacanza, la licenza d' ordinarsi, o le lettere dimissorie.
ha cavato il più deplorabile corridoio d' esposizione di bianco e nero; e
con una rapidità incredibile seguiva il dimoiare d' ogni qualunque gelo. 2.
ho perduto dimolto tempo. f. d' ambra, xxv-2-381: ben passaci / dimolta
. fagiuoli, 2-274: la roba d' altri piace, spesso e quasi sempre,
poi tanto, e ha tanta prontezza d' ingegno da supplire col lampo dell'intuizione
importa anche dimolto il saper tutte / d' accorto agricoltor malizie e schermi. fagiuoli
noi pare che si sia fatto abbastanza. d' annunzio, v-2-384: è uno
, e poi dimoltone. = voce d' uso toscano, comp. da di-con valore
ignorante chi fa lunga dimora nella corte d' uno signore, e come in uno
stare lungamente a dimora in nessun luogo d' italia. foscolo, xvii-357: le
solinga è fatta / la mente mia d' allora / che tu quivi prendesti a
ripresero il cammino. sacchetti, vi-22: d' alquante donne che 'l gran giove onora
e una dimora fissa e solida. d' azeglio, 1-46: egli aveva fermata la
biglietto con l'indicazione della dimora. d' annunzio, v-3-131: l'imperatore
una spaziata e miracolosa grotta in quel d' alghero o di teulada che fosse!
'l suo moto ei toglie, / è d' ogni morbo e d'ogni mal signora
toglie, / è d'ogni morbo e d' ogni mal signora. rovani, i-236
a cui rivolse brevi e commosse parole d' addio il nostro assessore comunale. govoni
comunale. govoni, 81: o tristezza d' andare al camposanto / senza la compagnia
: perché mutare? non assai ridente / d' amore e luce era la tua
poi i bruni coppi e il tetto remoto d' una cascina, ecco un sogno è
: subito, immediatamente. rinaldo d' aquino, 104: forte potess'eo,
forte potess'eo, stando, / d' amore più durare / mal che mi fa
., 10-70: quando s'accorse d' alcuna dimora / ch'io facea dinanzi
brescia e milano a gridar mora mora. d' annunzio, iii-1-498: poiché paolo malatesta
, dove esso è posto, segno d' un poco di dimora nel leggere.
chiaro davanzali, ii-324: mia canzon d' ubidienza / e di grave gechimento,
la quale aspirava alla repubblica, e d' esserle favorevole s'affrettava, non bisognava
di sé per tutto pianissima via non d' altra larghezza di quella che noi,
iv-157: un tedesco loeuser, amatore d' arte, dimorante allora nell'antica torre
/ in aerea magion fo dimoranza. d' annunzio, iii-1-627: poi fa qui
/ tenemi in tempestanza, / trami fuor d' ogni gioco, / da poi ch'
per loro dimoranza le parti che sono d' intorno al fiume alin. ottimo, i-366
spelonca per sua dimoranza, sì scoperta d' ogni parte, che indi vedea liberamente il
. -anche al figur. rinaldo d' aquino, 100: belleze ed adomeze in
tempo m'ha aggiunto 0 cagione nata d' ufficio di città; ma i'son sempre
. boiardo, 1-25-22: parli più d' uno anno ciascuna ora, / che arivi
assai che forte, / ove dimora d' etiopia il capo. boccalini, i-23
a un lato della porta in veduta d' ognuno i nomi di quanti in essa
ricca casa, cinta da ogni maniera d' agiatezze e d'eleganze. negri, 2-957
cinta da ogni maniera d'agiatezze e d' eleganze. negri, 2-957: il villino
ancora il mio testimonio, il successo d' alquante di loro per dimorarmi tanto più
mio destin mi chiama / nella reggia d' epiro: ivi pur debbo / con
tutta mia baldanza, / che si movea d' amoroso tesoro: / ond'io pover
si dimorò infino alla venuta del re d' ungheria a napoli. matazone da caligano,
aria si raffredda e si perturba / d' ogni intorno a la terra. galileo,
vide a che sesso ella apparteneva. d' annunzio, iii-1-554: tornato di cesena
bel capuccio la donzella avea / d' una sua roba molto divisata, / che
è grande per le due e ricca d' oro. anonimo, ix-870: là
/ che sta legato ad una stanga d' oro. pulci, 2-12: sento
anzi era italia, alla quale si brigasse d' andare senza nullo dimoro. 'boccaccio,
a napoli ne giunse, a 'ntendimento / d' arder quella città; ma fu soccorsa
più vera la fede e religione catolica d' ogni cosa dimostrabile. rosmini, xxiii-97:
i-227: se la perfezione non è propria d' alcuna cosa umana, perché lo sarà
alcuna cosa umana, perché lo sarà d' uno scrittore? egli è dimostrabile,
, atti, segni, di stati d' animo (individuali o collettivi).
guittone, i-37-2: vero pare demostramento d' amore a l'amico clarire dei suoi
e con dimostraménto di franco cuore e d' ardire, senza tenere altro consiglio promise
, noi posso vedere, né per dire d' altri l'ho inteso, perché tu
ogne uomo s'allibrasse, che cesare d' ogne uomo fosse prencipe e segnore,
tenne in la vita mortale, / d' uom non aspetti alcun dimostraménto, / ma
tratte a iudicio per indizio e dimostraménto d' una serva, una parte di loro condannate
giustissimamente ci avvedremo se egli è pieno d' onestà comune, o s'egli è grave
credo uno podere / che si prende d' amansa, / poi lo saver ne fa
dimostrantissima in questo proposito, trattandosi qui d' ima guerra, che non si eseguiva né
capo dei dimostranti una gran catinella piena d' acqua. di giacomo, ii-661:
parecchi dimostranti s'erano arrampicati sul tram d' aspetto e di là urlavano a squarciagola:
dimo- stransa di bono, sentome apprizo d' amore, e poi diletto disiando servir
di far conoscere se stesso in istato d' assai minore abilità di quella ch'egli era
dimostranza più valida e più aperta / d' ostilità solenne e discoperta. giannone, 298
sopra il cerchio della luna, e d' alcune particularmente a dì nostri con tante
palesare, scoprire. iacofio d' aquino, 2-5: ma non ch'eo
gran prodezza, / con nobil compagnia d' ogni ragione. 2. mostrare
: così lacrimosa come era e piena d' angoscia andò la sua fante a chiamare,
dentro ne frema, e in più d' un segno / dimostri fuore il mal celato
opinione di se medesimo e la infima d' altrui. leopardi, 16-15: alcuna /
1-168: ridendo e gridando e saltandole d' intorno dimostrava per mille modi la sua
crescenzi volgar., 9-82: il desiderio d' usar con la femmina il maschio [
ai suoi segno d' alcuna paura né viltà. boccaccio, dee
un tempo essere appresso ad anfonso re d' ispagna. g. morelli, 139:
1-396: nel rifiutar l'amore / d' alma grande e regai ella dimostra /
avvenire ch'io, minore a voi d' ingegno, era bensì per l'altezza d'
d'ingegno, era bensì per l'altezza d' animo degno di esservi contemporaneo ed amico
poterle dimostrar vere, quali sono sicuro d' aver io. tommaseo, 3-i-298: quello
preghiere non dimostra invano / il tribunal d' astrea. goldoni, vii-220: rea
cose usuali al paragone del proprio stato d' animo: lo fermano, lo invecchiano,
guittone, 42-7: dimostra se ragion hai d' alcun lato, / ed eo son
virilmente, altrimenti non sareste né dimostrereste d' essere sposi della mia verità e figliuoli
i-22: avendo in genere la perfezione d' essa [lingua] dimostro, giudico
, i-606: alla fine della sua carriera d' una cosa più che di tutto si
più che di tutto si diceva soddisfatto: d' aver per la sua parte contribuito a
quadro che rappresentava un'eruzione, alla parete d' una stanza, dimostrava che anche l'
, che ciò non ha bisogno alcuno d' esser dimostrato. galileo, 3-3-467: dimostrare
nell'armonia, cioè, che al suono d' una corda le altre che con lei
dimostra mia sienzia. f. d' ambra, 4-8: se dimostratili / saranno
78): avvisa se vi fai pensiero d' andarvi [a roma]: che
, simple- mente, / sono feruto d' imo dardo intero: / ciò è 'l
il caro seno, / apri 'l giardin d' amor, dimostra al sole / i
, 4-11: di monte in monte e d' uno in altro bosco / giunsero ove
dimostrolli a dito / la terra cinta d' arenoso lito. forteguerri, 2-34: ritornatevi
, mi si dice, dimostrata deficienza d' olfatto. -figur. bibbia
da gubbio, 162: cresciuto per ispazio d' uno anno il fanciullo di più tempo
gran vergogna, con una sola parola d' ammonirlo e dimostrargli che avveduto se ne
... che dimostrano nel parlare loro d' esservi grandi amici, e potendo,
che, dopo aver amorosamente fiutato l'angolo d' una strada, vi alza contro graziosamente
graziosamente la gamba, non dimostra forse d' aver riconosciuto in lui ima presenza buona
, 177: i giovani del dì d' oggi sanno fingere e piagnere a lor posta
piagnere a lor posta, e dimostrar d' essere tutto mèle, e poi riescono fiele
hai dimostrato / li vizi e le virtù d' umana vita, / consiglia che ciascuno
che la mia mente / porto vestita d' una veste nera, / in segno di