se non per certa comparazione e conferenza d' un sensibile a l'altro ed un
ogni certezza e probabilità, vanta- vansi d' aver trovata la quiete. algarotti, 2-155
è fondata sul principio di contraddizione. d' annunzio, ii-489: la mia certezza
ecco, nient'altro che questa certezza d' una realtà di vita altrove, lontana
... non soffera lite alcuna d' oppinioni o di sofistici argomenti, per
ultimo, a compimento ed a certezza d' ogni loro carità, dico che essi [
. /... / io ben d' esserle caro altra certezza / veduta n'
questo corpo in cui gli fia possibile d' unirsi o avvicinarsi più altamente al suo
dello stato maggiore un estratto da'ruoli d' ogni deposito per servire di foglio di
foglio di chiamata certificato dal generale comandante d' armi di questa piazza fungente le veci di
, e modo del vivere santo. d' annunzio, v-2-718: odo il tarlo
buttar via danari con non mediocre pregiudizio d' un suo cherichetto, che dev'essere
dì suo erede perché gli è nipote. d' azeglio, 1-269: io non possedevo
sagrestia / e di moccoli spenti e d' eresia. dossi, 787: i
, intorno, agitavano i turiboli fumanti d' incenso. b. croce,
e fantastici che giocavano con strane palle d' argento, dalle quali si sprigionavano lievi
chierici, dei sacerdoti; clero. d' annunzio, iii-1-753: la litania lauretana è
: / a brieve motti, i'son d' ogni mestiere. passavanti, 65:
38-22: i vescovi e gran chierici d' intorno, / che le leggi sapean del
, / non è lume di chiesa o d' officina / che alimenti / chierico rosso
trombetti degli svizzeri », i camerieri d' onore, i camerieri ecclesiastici, i collegi
segava la gola, diceva lui. d' annunzio, iv-1-8: ambedue si credevano
credevano lontani dagli altri, soli; ma d' improvviso passava la carrozza nera d'un
ma d'improvviso passava la carrozza nera d' un prelato; o un buttero a
; letterato, studioso. rugieri d' amici, xxxv-1-890: so piatare et avocare
un altro fece cherico, e così fece d' altri mistieri. dante, conv.
grandi e di gran fama, / d' un medesmo peccato al mondo lerci.
i-1276: la produzione letteraria de'chierici d' ogni sorta fu per tutto il secolo
altre volte servito da chierico nella parrocchia d' inverigo: e stando fuori di patria
da un corno all'altro dell'altare. d' annunzio, iv-2-75: i clerici genuflessi
era della sottana nuova, senza cura d' impolverarsi, si attaccò alle funi delle
tempo di papa bonifazio, essendo servo d' uno de'suoi cardinali uno chericone, che
de'medici, 5-21: deh piacciavi d' ascoltare / di questo mio chericotto, /
villani, 5-18: segui torme del padre d' essere ingrato a santa chiesa, e
cantari cavallereschi, 12: di milon d' angrante cavaliere / ne nacque orlando che
, 1-20: dove el papa pensa d' avere questi denari, el conte guarda
avere questi denari, el conte guarda d' avere la rocca del conte currado, e
provedere all'ordine, pace e disciplina d' essa. pallavicino, 3-2-45: il
chiesa di vicenza, città infetta allora d' eretici, e non vi risedeva. d
cui s'era fatto, da un paio d' anni, zelante e scrupoloso catecumeno:
: ebbono parte di molte vasella- menta d' argento, e di croci e di calici
, e di croci e di calici e d' altri ornamenti delle chiese che avieno spogliate
sannazaro, 224: io vidi in breve d' ora convertite / le mie chiese in
. dicesi 4 semplice se è composta d' una sola navata e del coro; fatta
x-1-119: vede in preda al furor d' ingorde spade / le caste chiese. manzoni
femmine / nella chiesa del convento. d' annunzio, iv-2-5: era silenzio;
gente ai crocevia, per quel po'd' ora di spasso prima d'andare a mangiare
quel po'd'ora di spasso prima d' andare a mangiare. -chiesa cattedrale:
carletti, 151: nella città d' amacao vi è un vescovo con la sua
culto o alle devozioni religiose. d' annunzio, iv-2-154: dedicava tutte le ore
ci tennero quasi tre ore per mancanza d' uomini; il secondo giorno, dopo aver
composto [il consiglio di stato] d' alcuni de'signori più stimati delle provincie,
chiesetta, già sonante in coro / d' umili donne al vespero d'aprile / le
in coro / d'umili donne al vespero d' aprile / le litanie. verga,
le litanie. verga, 3-117: d' allora in poi [dalla morte del figlio
, 93: sciama con un ronzìo d' api la gente / dalla chiesetta in sul
. gavoni, 1-38: la chiesina d' un fervido convento / insiste nel suo
nella pianura, le due torri bianche d' una chiesetta intorno a cui volano falchi
mondo,... quando prima d' entrarvi si ritirò dentro una chiesicciuòla diserta,
dopo quel xx settembre, romana. d' annunzio, v-3-154: il santo padre rimproverava
suono di trombe angoscioso, l'eco d' un coro chiesastico, giungevano dall'angolo della
e sempre mai la troverai col prete. d' annunzio, iv1- 1026: divide quella
chiesta, che fu di cento ducatoni d' oro. giusti, ii-516: m'aveva
gliel'avrei dato in buona forma cresciuto d' otto e forse anche di dieci componimenti,
pesco fiorire e maturare accanto alle campane d' ima chiesòla; e qualche olivo chiamasi
. gavoni, 1-57: sul tetto d' una prossima chiesuola / sopra una pertica
messer rosello... fece pensiero d' andare la sera a starsi con uno suo
di bussola con li trenta doi venti sopra d' una tavoletta. carena, 2-353:
la lampada che in essa rinchiudonsi. d' annunzio, v-1-311: il timoniere sta alla
patria senza punto di chietarìa o d' altro. caro, 12-ii-81: sarà mai
]: vive in qualche parte d' italia: 'a che tante chietinerie? '
costruzione, dal quale partono le coste d' un bastimento come quelle degli animali dalla
con un ondular lento e blando. d' annunzio, iv-2-55: egli era disteso
. 3. numero stragrande. d' annunzio, v-1-71: se tu veda per
dello stomaco] è un segno univoco d' una gran ridondanza di fiele, e
d' un stato infiammatorio nel tubo chilifero. a
carducci, 4: quanti ravvolgerti chili d' affetto / giù ne lo stomaco
le persone, / senza pericolo d' indigestione? = abbreviazione di chilogrammo
, facendo un chilo agro e stentato d' un desinare biascicato senza appetito. bocchelli
4 chilògnati ': denominazione di un ordine d' i'i- setti in cui i labbri
cattaneo, ii-2-288: dal peso d' un centimetro cubo d'acqua distillata e
: dal peso d'un centimetro cubo d' acqua distillata e ridotta alla temperatura di +
usato da soldati e marinai. d' annunzio, ii-921: ti saluto, /
si staccano durante la lavorazione. d' alberti, 255: 'copponi', schegge,
alla fine della messa. d' annunzio, iv-1-239: da per tutto poi
tutto poi, con un gesto pieno d' ingegnosità, erano adoperate a uso di ornamento
vive tra gli escrementi dei bovini. d' alberti, 255: * copride ',
, 255: * copride ', genere d' insetti così nominati perché vivono di sterco
insetti così nominati perché vivono di sterco d' animali. baldini, i-290: si
rigettare gli escrementi dalla bocca. d' alberti, 255: 'copriemetico', epiteto di
invar. specie di imbuto di lamiera d' acciaio, applicato alla volata delle armi
, con la bocca ch'è la bocca d' un drago, e con un
, 1-271: i coprimenti de gli animali d' acqua son molti: altri son coperti
abito pontificale, e misesi indosso ima cappa d' uno frate, e andandosene a uno
ossa. bembo, 1-212: le chiome d' or caro e lucente / saranno argento
mantello il viso ad agamennone nel sacrifizio d' ifigenia. pindemonte, 3-584: ne
sul petto, a coprire lo scollo d' un nero saio. nievo, 1-11:
isola èe molto grande, ed è coperto d' oro, come si cuoprono di qua
nobil marmo in cotal guisa / ha già d' adon le ceneri coverte, / la
! / gagliardo fui tenuto e d' arme esperto: / questa vergogna ha
, / vedea che donne la covrian d' un velo. bibbia volgar., i-366
tanto che buonamente io ne bevvi più d' un fiasco: di poi mi copersi e
tasso, 6-i-102: la terra si copila d' orrido velo, / e le falde
europeo, s'awezzò a coprirsi il capo d' un turbante. pindemonte, 137:
). tasso, 1-48: ella d' elmo coprissi; e, se non era
se coprire, spezialmente se con ispade d' appresso si combatta, s'appara per uso
: gli ungheri e i tedeschi sprovveduti d' ingegni da coprirsi e da prendere aiuto all'
. e'cavalieri cristiani le feciono cerchio d' intorno, sforzandosi di dargli morte.
vanno lodando forma: non più lungo / d' una lucertola. rendo far del
dei titoli. 7. superare d' intensità, impedire di scorgere, offuscare
/ spariva nell'ombra del tutto. d' annunzio, iv-2-847: lo stridore degli argani
due o tre formazioni nemiche, luccicanti d' argento; tremava la terra ai motori,
più non posso soffrire; / cotanto forte d' amor son presa eo, / ch'
lor travagli, / tutto si cuoprar e'd' altra coverta. m. villani,
delitto suo coprire, / dalinda consapevole d' appresso / levandosi, che sola il
bada due fanciulle da marito, e fingessi d' amame una, r coprire la
, e la mascherava con l'apparenze d' una più cupa ferocia. tommaseo, i-
/ di fredda ombra covrio / te larva d' altri secoli, / nume de'greci
alvaro, 9-121: quand'erano certi giorni d' inverno, la nebbia copriva la vallata
giuochi, dolciumi, baci, affettuosità d' ogni specie. bocchelli, 2-354:
..., si infuriò e coprì d' insulti i primi che incontrò nei corridoi
: nel tempo che s'infiora e cuopre d' erba / la terra sì che mostra
qualche tempo, ma poi si copre tutto d' erbacce. quasimodo, 2-29: subito
, e il piano e le montagne d' innumerabili popoli. mannelli, 1-13: fece
van leggier pe'laghi / mille spezie d' uccei dipinti e vaghi. ariosto,
ah cielo! e tu consenti / d' oro sì cruda fame? / né più
/ cui già di calma era cortese e d' ombre. manzoni, 33: stillano
germoglia il fior. leopardi, 34-211: d' arbor cadendo un picciol pomo, /
maturità senz'altra forza atterra, / d' un popol di formiche i dolci alberghi
sulla barca e copriva ogni cosa. d' annunzio, iv-1-21: era una seggiola
una seggiola ampia e profonda, ricoperta d' un cuoio antico, sparso di chimere
gusto di quello che copre le pareti d' una stanza nel palazzo chigi. quasimodo,
..., la non recuserà d' essere coperta dall'asino, dal quale e
non si lascino coprir le pecore più d' una volta all'anno. banti, 8-253
(i-611): ma quello che più d' ogn'altra cosa la sventurata e disperata
influsso (un astro). cecco d' ascoli, 1126: in gentilezza molto l'
fila. 18. locuz. -coprire d' ombra, della notte eterna: uccidere
/ lo sacrifica a l'ombra e d' ombra il cuopre. monti, 13-546:
di fredda ombra covrio / te larva d' altri secoli, / nume de'greci
che scoppierà un giorno più rovinoso. d' annunzio, iv-1-22: poiché il calore
un articolo su di essi. -coprire d' oblio, di silenzio: dimenticare, tacere
il pianto, né il dì verrà che d' oblianza il copra. = dal lat
ricadeva fin quasi a terra il copritastièra d' un bianco sporco, ricamato malamente a
9-58: quelli [muli] che nascono d' asino e di cavalla son più nobili
con la bocca a cielo aperto. d' annunzio, v-2-834: do all'ufficiale
, le cui copriture sien di tegoli o d' embrici, tuttoché secchi ed arsi,
la qual chiude dal lacrimatoio alla coda d' esso occhio, e la prima si
pecore] si fa dopo mezzo il mese d' ottobre, acciocché intorno il principio della
, spregevole, bassamente scandalistico. d' annunzio, v-1-972: « l'italia,
licomi che vivono negli escrementi. d' alberti, 225: 'coprofagi ',
, 225: 'coprofagi ', famiglia d' insetti che vivono nelle immondizie. c
diletto da cose vili, immonde. d' annunzio, v-2-7: il vecchio mondo si
, 1-545: un altro genere di concime d' origine animale, ma ridotto allo stato
normalmente fisiologico; stitichezza. d' alberti, 255: 'coprostasia', ritenzione
ti decidi... per un po'd' olio di mandorle? = voce
i pantaloni di bronzo del simulacro genovese d' altro e non meno venerato giuseppe, e
cristianesimo sotto la signoria araba; cristiano d' etiopia. d'alberti, 255
; cristiano d'etiopia. d' alberti, 255: * coptico', usato
indigeno, il quale mi ricevette bene. d' annunzio, iii-1-258: gli donò lo
, che appartiene ai copti. d' annunzio, v-2-137: negli apocrifi copti l'
al consenso e alla copula coniugale. d' annunzio, ii-61: tracannavano il vino
quale vi pone, quando dice * d' infanti e di femmine e di viri '
. rosmini, xxii-55: la copula d' ogni giudizio si riduce al verbo *
che insegna a mettere insieme più rapporti d' intervalli, in modo che il secondo membro
il primo membro del rapporto seguente. d' annunzio, v-2-200: so costruire solidamente
costruire solidamente una frase musicale, fuor d' ogni imitazione classica e d'ogni uggia
, fuor d'ogni imitazione classica e d' ogni uggia di copule consuete.
caso, e v'andò un tempo. d' annunzio, ii-262: simile al bove
/ iacomin de verona de l'ordeno d' i minori / l'ò copula de testo
zolle. prati, ii-142: son d' elementi involucro / od elemento anch'io?
anch'io? / di fèra e d' uom compagine, / copulo il nulla e
] s'afferma la copulazione o coesistenza d' alcune cose o d'al- cune note
la copulazione o coesistenza d'alcune cose o d' al- cune note. b. croce
passato dal seno alle calze, e d' indi in terra, fece un lago
ornit. altro nome del gracchio. d' alberti, 255: 'coracia', nome generico
coracia celeste: gazza di mare. d' alberti [s. v.]:
del corbo ha nel suo nome. d' alberti, 255: 'coracino ',
detta apofisi coracoideà). d' alberti, 255: 'coracoide *, quel
. v.]: 'coracoide', nome d' una eminenza stretta, allungata, e
ricurvata in se stessa come il rostro d' un corvo, che termina il margine superiore
. coràggio, sm. forza d' animo, che, nascendo da un
ix-912: e poi el corno el baron d' ardimento / si pose a bocca e
coraggio, e chi non teme il male d' altri, neanche ne fa ad altri
le nutre e il mio lavoro. d' annunzio, iv-2-828: e il suo coraggio
neri / fianchi adunavi impavida coorte / d' uomini armati di coraggio e fieri. brancoli
: mi umiliava; egli solo può dire d' averlo saputo fare. e c'è
berchet, 99: su, figli d' italia! su, in armi! coraggio
viaggio vi ha sfinita, e v'è d' uopo qualche po'di ristoro. coraggio
perdere il coraggio: smarrirsi, perdersi d' animo, scoraggiarsi. segneri, iv-520
perder la pazienza né il coraggio, d' aspettar migliori circostanze. -prendere
(58-3): due cavalier valenti d' un paraggio / aman di core una
in suo coraggio, / ched avanzar d' amor sarìa neiente. dante, 4-9
vi mostro di menzogna fore. cecco d' ascoli, 1544: quanto più piove,
se era degno di signoreggiare il regno d' italia, si vennero tra loro in questa
vide sotto un pino / un gran vaso d' argento pien di biada, / ond'
chi non paventa naturai dannaggio. trattato d' amore, 33-12: « e ciò sempre
con coraggio, con gran forza d' animo. seneca volgar.,
fecero conoscere che nello scriver i fatti loro d' arme l'ariosti era stato scarso
uno stendardo, dov'erano tre leopardi d' oro nel campo vermiglio. castiglione, no
che ardite e pronte / fa nell'uopo d' onor l'anime belle, / padre
di toccar gli anni della discrezione, d' essere in quella società, come un
sopportato con coraggio, con grande forza d' animo. -di uno stato d'animo
forza d'animo. -di uno stato d' animo: che nasce da un carattere
iacopone, 38-5: l'amor me conestregne d' amar le cose amante; /
lo meo co raio / d' altro non si diletta / tuttora aspetta /
cui castica [dio], segnio è d' amore corale, e cui non castica,
e cui non castica, segnio è d' ira crudele. chiaro davanzali, ii-339:
è sì corale, / che passa quel d' ogn'altro sciagurato. cino, ii-562
-per simil. e al figur. d' annunzio, ii-634: l'amo luce fra
di musica praticata nelle chiese protestanti. d' annunzio, iv-2-1099: l'ultima canzone
una melodia composta su le piccole parole d' un grande dolore, larga e grave
del luglio sale in clangori di trombe d' oro / a tua gloria; ed il
puramente ritmici, e senza la modulazione d' un motivo, in un treno,
banco, isola corallifera. d' alberti, 256: 4 corallifero *,
acqua mercuriata o lo zucchero antelmintico. d' alberti, 256: * corallina
una certa quantità di materia mucillaginosa. d' annunzio, iv-2-60: gli restava sul
trovasi fissa sugli scogli, sopra banchi d' ostriche lungamente abbondanti nel mediterraneo.
nel basso tirreno). d' alberti, 256: corallina è anche un
quel tesoro / fa'per te gonne d' oro. d. bartoli, 4-1-341:
e le giovani spine dei rosai, d' un purpureo di ramificazioni coralline.
/ bacco vi stilla soave umore / d' un tal sapore che amor non ha.
nel tramonto, l'orizzonte s'infiammava d' una luce corallina; sull'estremo lembo
, decorazioni, ecc. cecco d' a scoli, 3289: nel rosso mare
ciascuna; / pien'è di color'vari d' ogne canto. bencivenni [crusca]
nel mar rosso... ha forma d' ar- buscello, e di colore è
specie di color men vago, ma d' assai più artificioso lavoro) e verità provatissima
5-500: il bel corallo trapanese, d' un rosso forte, straor
di corallo, / pettine e liccio d' avorio commessi, / seggiole e calcol
tasso, 6-i-37: ma di coralli e d' or, di perle e d'ostri
e d'or, di perle e d' ostri, / qual don sarà, che
ninfe in su le sponde; / che d' alga il crin coperte e di coralli
., 5 7: de avorio e d' oro e de coralli è ordita /
vecchio, ix-416: toma, zefiro, d' ambre e di coralli / stellato;
e le labbra come il corallo. d' annunzio, iv-1-186: il laureto infatti andavasi
diradando, il mare appariva più libero; d' un tratto il bosco dei corbezzoli andracni
caro, 12-i-107: si veggono poi d' intorno a le fontane per tacque,
capilvenere, scolopendie, musco ed altre sorti d' erbe acquaiole. = 3
è simile al corallo distincto di gocciole d' oro. = voce dotta, lat
sig. dott. bal- dassarri. d' alberti, 256: 'coralloide', litofite di
è om di qui 'n terra d' abruzzo / che non ne inamorasse coralmente.
uomo ama coralmente, sempre teme che d' alcuno avvenimento contradio turbata non sia.
, pietre, legni, tele, metalli d' ogni spezie, drappi e corami,
la sala era fornita di corami e d' ogni altro ornamento ch'ad abitazion di
di candidissimi piatti di creta, piena d' ogni sorte di frutti. garzoni,
che stimar non si potrebbe / di figure d' argento eran scolpiti. / ei donogli
'l don pagò con mille baci appresso. d' annunzio, ii-770: mi fasciai la
.: maomettano, orientale. d' annunzio, v-2-356: mi prediligeva perché gli
grazia corànica, di sfoggiare in conoscenza d' ogni fondaco e d'ogni caffè della città
sfoggiare in conoscenza d'ogni fondaco e d' ogni caffè della città moresca, d'
d'ogni caffè della città moresca, d' ogni laberinto di viuzze luride e d'ogni
d'ogni laberinto di viuzze luride e d' ogni hammam profumato di muschio.
su corani alluminati pregavano per il ritorno d' un assente. = deriv. dall'
: la fulgente asta vibrando, / d' ippaso il figlio, apisaon, percosse /
a centura de saperle iettare / parole d' addolorare, che passan le corate. angiolieri
cruda, / ch'e'mi sia dato d' una spada gnuda, / che pure
che vi pare, fornendovi dei vostri soldi d' alcune cora- delle, d'alcune testiciuole
vostri soldi d'alcune cora- delle, d' alcune testiciuole troppo ben conosciute dai gua-
, amico mio, farmi una coratella d' agnello in umido, con funghi porcini e
di catafratte, cioè corazze, e d' elmo s'armò l'oste de'pedoni.
cera, / e la corazza ch'era d' azal fino / fende, e ismaglia
nel petto al saraino / gli misse d' asta. s. bernardino da siena,
se lo trovava o di corazza o d' altra simile difesa munito. ariosto, 1-11
scimitarre, pugnali, cotte e corazze d' acciaio, d'argento, di latta,
, cotte e corazze d'acciaio, d' argento, di latta, d'oro e
acciaio, d'argento, di latta, d' oro e di similoro. -mezza corazza
pazienza, che possa stare a prova d' archibugio, e disponeti sempre a comportar
vuoi comportar il peggio per forza. d' annunzio, iv-2-61: sopra gli amanti
luna, erti su'tronchi dalle fini corazze d' argento, vaporosi alle cime. deledda
, 3-113: si chiamava il * re d' italia 'un bastimento come non ce
addosso una cannonata senza farvi nulla. d' annunzio, v-3-64: la invulnerabilità delle
il fatato o il ghiacciato; il secondo d' essere il ciurmatore che fatta avea la
generale che gli aveva armato l'anima d' una triplice corazza contro ogni malinconia.
forte giovinetto / da lei cresciuto, d' incorrotti sensi / gli tesserà salda corazza
e di muschio, lucide come giovanna d' arco nella loro corazza di acciaio chiuso
frecce, di scudi, di lance, d' elmetti, di corazzine. d'annunzio
, d'elmetti, di corazzine. d' annunzio, iii-1-538: se ognuno non portasse
, pelle di drago, / imbottito d' insulti e di bravure, / mettile indosso
a botta', perché è a figura d' una botta, o perché si presume che
si presume che regga a una botta d' archibuso. = lat. coriàceus
prim'or- dine, munita di corazza d' acciaio. verga, 3-15: i piedi
ai piedi, ancorate, di guardia. d' annunzio, iv-2-996: attente le mani
, / tutti in punto seguiam torme d' ettorre. pascoli, 1342: ecco
1342: ecco che crise, ministro d' apollo saetta-da-lungi, / venne alle rapide
semoventi, autoblindo, cingolati). d' annunzio, iv-2-908: si guardarono negli occhi
dalla prima giovinezza, nata sul ponte d' una nave da guerra, nei primi
armi corazzate. il fragore sinistro dei carri d' acciaio nella notte e nel mattino lacerava
a trovare sotto un portone il colonnello d' alessandro, alto e pettoruto come un corazziere
vignali, e portar via le corbe d' uva intiere, tagliar le biade innanzi tempo
gran corba, e gran paniere / pien d' uve bianche e nere; / chi
545: ciascuna il suo cestello / pien d' uve porterà / dove la corba sta
ammucchiò nelle corbe intrecciate di vinchi. d' annunzio, v-2-558: due manovali gagliardi
, giuocando a questo, dieci corbe / d' un buon trebbiai garzoni, 1-197:
matta presunzione, con la quale cercavi d' averme per isposo? quali carne me
corbacci. -per simil. d' annunzio, v-1-628: osate di cancellare qui
coste che formano l'ossatura del bastimento. d' annunzio, ii-no: nave catafratta /
montagne, se ne viene il bello d' infinocchiarlo con qualche falsa informazione? rajberti
per potere da me medesimo coll'aiuto d' una gramatica e d'un vocabolario giugnere,
medesimo coll'aiuto d'una gramatica e d' un vocabolario giugnere, come feci al
niziosi libri che escono da quella nazione. d' azeglio, 1-55: a prima vista
scacco matto a'periti del mestiere. d' azeglio, 1-253: prima di
, e bisognerebbe che la maggiorità smettesse d' ammirare ed applaudire, sia grande sia
. tornò recando una stoffetta più debole d' una tela di ragno. l'avevano
in villa si commercia di truffe come d' ogni altra cosa, voglio dire al
fatto altro che una malvagia corbellatura]. d' azeglio, 1-202: v'erano
in ispecie allora, galeotti a iosa d' ogni categoria; ed anche senza parlar di
, iv-20: nelle tenebre e nel silenzio d' un paesucolo, al quale è stato
città, il non saper cogliere un quarto d' ora per farsi vivo cogli amici lontani
bianca, brontolando contro il 'lac d' amour 'che infine era una grandissima corbellatura
. baretti, 1-9: quegli amanti d' inutili notizie, che, non sapendo come
una corbelleria basta a decidere dello stato d' un uomo per tutta la vita. settembrini
di fòsini, parlo di una diecina d' anni fa: ora non diresti tante
fiori, vasi di profumi, urne d' acque odorose, cingoli e monili.
bel bello, / il suo tesoro d' accattato fimo: / e quello va più
aveva dormito, e avendovi trovato delle monete d' oro a corbellini, ne empì il
di merli e di tordi, che arrivano d' inverno su tutti i mercati della toscana
, che si era slungato all'ombra d' un gelso. ma la terra girando lo
frutto del corbezzolo. f. d' ambra, 119: in su l'omero
, / che si fa rosso più d' una corbezzola. d'annunzio, iv-2-1089:
fa rosso più d'una corbezzola. d' annunzio, iv-2-1089: -che orrore!
e di fiori di ginestre, e d' altri. soderini, iii-389: l'erbago
tutti, l'albatro 0 corbezzolo. d' annunzio, ii-795: il molle settembre,
anche sui ramoscelli del mirto le coccole d' un nero violaceo erano più numerose che le
metteva. sannazaro, 12-212: talor d' un'alta rape il corbo crocita; /
seguisse quello spettacolo grato a'corbi. d' annunzio, ii-1037: non colle /
vrànovo è mensa / di corbi e vuiàn d' avvoltoi. idem, v-2-715: pongono
ix-605: chi vuol veder la piena d' occhi ed orba / fiera, quel crudo
velenoso rostro, / tutto il dolce d' amor rape ed ammorba; / miri questa
e nera corba, / nemica naturai d' ogni ben nostro, / questa ch'
signor giovambatista, nella quale mi favorisce d' un suo sonetto in lode di quel suo
concetto di mandare a 'ncontrare le navi d' india, e mandò, ma la
come un corbo. carducci, 704: d' un tratto al re da canto /
tu ti credi per esser ricca, d' osservare la festa; quando non guardi
sicuro. pulci, 19-129: e d' ogni cosa che in tavola viene /
grazia dei suoi fiori precoci, grandi e d' un bel giallo dorato. =
carro, anzi fè trare / cinque colombi d' un su'colombiere; / a corde
su'colombiere; / a corde di fil d' or gli fè legare. m.
... feciono a quelli traditori d' entro certo segno ordinato. marco polo volgar
l'intero / guemimento ch'avea dentro e d' intorno. cellini, 1-62 (152
: così mi mostra l'esperienza accadere d' un peso pendente da una corda,
carletti, 44: fumo certe pozze d' acqua, dalla superficie della quale si
colle lanterne a gettare delle corde. d' annunzio, ii-179: i trierèti in silenzio
della invidia; e però sono / tratte d' amor le corde della ferza. idem
o esecrabile avarizia, o ingorda / fame d' avere, io non mi maraviglio /
maraviglio / ch'ad alma vile e d' altre macchie lorda, / sì facilmente
.. / alcun che per altezza era d' ingegno, / se te schivar potea
, / se te schivar potea, d' ogni onor degno. a. f.
in moto le campane della fantasia. d' annunzio, v-2-556: subitamente il forno rugge
doppino) formi un occhio. d' annunzio, iv-2-680: si volse per prendere
. l'attaccò a mezzapoppa. era fatta d' alcuni ca- vigliotti consunti e d'una
fatta d'alcuni ca- vigliotti consunti e d' una sola corda a doppino logora.
! verga, 3-54: al giorno d' oggi chi è galantuomo è gabbato,
l'amore tra gli uomini va imposto d' autorità magari con qualche rogo ben secco
suoi giuochi di funambolo sulla lucida corda d' acciaio della sua intelligenza tesa.
in ansiosa attesa, in trepidante sospensione d' animo. crudeli, 1-89: io
, sulle spine, in una condizione d' animo di ansiosa attesa, di trepidante
con colui dal maschio naso, / d' ogni valor portò cinta la corda.
composta di fili di paglia intrecciati o d' altra fibra vegetale, usata per impagliare
copra 'l cornicione, avea bisogno poi d' altri palchi. magalotti, 9-1-131: rimase
, bastoni e sassi, di scudi io d' oro larghi in oro, e alla
falsi, maligni o corrotti, e d' interrogazioni suggestive, e di tormenti e
ormai gli ho dato la corda: d' ora in poi, ogni mezz'ora suona
di minugia, o di metallo, d' altrettanta grossezza l'una che l'altra,
doppio più lente che l'altra ch'è d' un sol piede? algarotti, 2-69
un lavoratore in casa, il quale disegna d' essere un buon sonatore di ribeca;
tira / dall'armonia del mondo e d' ogni corda, / che vario suon disserra
, nella musica come nella natura? d' annunzio, ii-80: eternità del canto!
tutta la valle / come la testudine d' erme, / d'innumerabili corde /
/ come la testudine d'erme, / d' innumerabili corde / fatta immensa, cantava
: anche il corpo alla costante misura d' un tempo avaro, s'è fatto temerario
tuo nome in quest'ora meridiana / pigra d' ali, di corde di cicale /
i nervi tirati come corde di violino. d' annunzio, iv-2- 158: la
/ i modi appresi di sue corde d' oro. fontanella, i-232: accorta ne'
. filicaia, 2-1-15: le corde d' oro elette / su su, musa,
trionfante / gran dio delle vendette / compon d' inni festosi aurea ghirlanda. menzini,
allor la diva / col dolce lampo d' un sorriso intera / ridestando la gioia
vibrare le corde tese della sua lira. d' annunzio, iv-2- 647: i
di un personaggio teatrale. f. d' ambra, 23: io gli ho tocco
-corda magna, corda dtppocrate, corda d' achille: robusto tendine che dai muscoli
parte della malibran sarà interessantissima perché è d' un genere come la 'nina pazza
rifondere e di beinuovo istrumentare tutto. d' annunzio, iv-2-1137: i piedi magri
seno [di mare] / in guisa d' arco, a cui di corda in
cui di corda in vece / sta d' un lungo macigno un dorso avanti,
118: sendo la linea ab corda d' un arco minor di gradi 6, (
: segmento congiungente un punto del bordo d' attacco con un punto del bordo d'
d'attacco con un punto del bordo d' uscita del profilo di un'ala:
gli archi meno che interi abbiamo bisogno d' una catena di ferro, o gli
... « corda molla * dicesi d' una lunga strada che avvalli e nobilmente
quello che in esso la terza parte d' uno staio di grano si semina in circa
esperti fanno con lor vantaggio, cioè d' ingannar l'awersario col trinciare...
fare a la corda: / ognuna d' esse venti libbre pesa. citolini, 483
venditori di lupini, di ciambelle e d' altre golerfe. boine, i-122: quando
effemeridi, e accusò un amico mio d' averla messa in contradizione col lunario.
tra la peste, purché fosse tabacco d' ottima qualità, e colle foglie ben mature
di carattere burlesco e licenzioso, eseguita d' ordinario dal coro, nella commedia greca
ballavano ignudi con corna e coda. d' annunzio, iv-2-986: a un tratto con
voce di regola, e anche d' uso, specialmente fuor di toscana.
, specialmente fuor di toscana. d' annunzio, ii-389: eri presso il cordaio
trainatine di pietra [ecc.]. d' annunzio, iv-2-735: l'odore affogante
di cordami, per le inferriate ingombre d' una pelurie cinerina come di ragnateli confusi.
e di cordami e di carbone e d' assi / ingombri son gli spiazzi irti di
fanno cordami per ogni gran vascello. d' annunzio, 11-866: s'erano congiunte /
. quasimodo, 108: verde deriva d' isole, / approdi di velieri, /
, 146-8: ebbe una volta tanta sicurtà d' andare a imbolare un porco di
2-34 (i-1010): tien conto fin d' un minimo foglio di carta e d'
d'un minimo foglio di carta e d' un palmo di cordella da legar 1
quale tu ci avrai calati giù. d' annunzio, v-1-103: dove sono gli ammiragli
v-1-103: dove sono gli ammiragli / d' arzanà? su la ciambella? / santa
ch'avea dietro al viso / portava d' or legata una cordella. ser giovanni,
egli era forte innamorato... d' una bella giovane, che teneva cuffie,
io le compri cordelle da capo, d' oro, pianelle per i piedi, di
iscambio dei fiorellini, delle cordelle e d' altre somiglianti chiappolerie, parlaste loro di
cappellino della zia una magnifica cordella nera d' amoerro... e l'acconciò così
da uno frate cordelliere e da due d' ognissanti; e ne l'atto suo
[quella vite] il pedale alla grossezza d' un uomo, alta da terra nove
: « 'cordellone'... voce d' uso comune *. corderìa,
lastri, 1-3-81: il vero modo d' allevare e mantener questo bestiame si è
aprile, che si chiamano cordesche. d' annunzio, iii-1-889: prendere voglio /
la cagione di sì lamentevole pianto? d' annunzio, iv-1-991: ella cantava il
io feci molt'anni sono, cioè d' aver vostra signoria non solo per caro e
po'di falsità che offende nel carattere d' una dama, che si mostra cordiale
gusto / il sorriso che si sforza / d' esser cordiale, / ma sotto questo
non riuscivano a gustare fino in fondo: d' avere dei vicini, e per di
qualche giulebbo cordiale, come di fior d' aranci o di altro appropriato al male.
e più potente acqua cordiale che avessero. d' annunzio, iv-2-170: il cordiale aroma
più sostanzioso mediante 1'aggiunta di tuorli d' uovo frullati e agro di limone.
, e corse a cercare un cordiale. d' annunzio, iv-2-257: nell'inverno del
, circola in abbondanza e libera dappertutto. d' annunzio, v-1-748: presi tra le
accolse colla più premurosa cordialità, cercando d' iniziarli nei segreti di quella gran vita
conoscevo, che mi ricordava la città d' altri tempi, altre sere, scampagnate sul
, scampagnate sul po, varietà d' osteria e di barriera, amicizie passate.
con lui qualche giorno con gran dimostrazione d' amore. pellico, ii-121: una mattina
che ambiscono anche da'più sciocchi: d' altronde ti odiano cordialmente, né devono
cordicella lunga un po'più che il giro d' un polso ordinario, la quale aveva
piedi per fare più presto, tutto d' un balzo un bel pesce rosa piombò nella
legarlo nel mezzo con la cordiera. d' annunzio, v-1-394: non c'era
è lucido e puro costituisce lo zaffiro d' acqua che in gioielleria sostituisce il vero
inf., 27-67: i'fui uom d' arme, e poi fui cordigliero,
quanto danno sia seguito dal disonesto appetito d' un cordigliero, il quale, allargate
mano al bordone, e partir. d' annunzio, ii-907: il re col
cordiglio mi slega / la tunica marcia d' orbace: / mi cardo la carne /
/ mi cardo la carne / tarlata d' ascaridi: / amore, mio scheletro.
. -simbolo della povertà. d' annunzio, v-1-663: ciascuno merita in premio
-simbolo della religione cristiana. d' annunzio, v-1-628: io conosco il corano
di bigotteria, di religiosità ipocrita. d' annunzio, ii-915: il canapo scorsoio /
/ quei cordiglin che 'l legan d' ogni 'ntomo, / come rilevan ben,
mano poi tonni, come son cresciuti maggiori d' un piede. domenichi [plinio
da una polvere infume di moderata velocità d' esplosione composta da fulmicotone, nitroglicerina e
iacopone, 3-13: sostene lo flagello d' esto nodoso cordo, / emprende
giacomo da lendini, ii-57: ma d' una cosa mi cordoglio, / ch'
serve una donna: / e può soffrir d' amor l'indegno orgoglio, / chi
tuo fratei diletto, / a guisa d' onde, che nasconde scoglio, /
e scioglie, / costoro, amici, d' aizzarmi contro / restate, e me
muta sul cordoglio, che la consuma. d' annunzio, ii-907: il fùnebre convoglio
. guittone, xlix-117: non sembrante d' amor, non promessione, / ni cordogliosa
gran crudeltà, vedere i vecchi pieni d' anni, le donne, le fanciulle
un esaminatore,... per burlarsi d' un prete, l'interrogò quanti fossero
[tommaseo]: tutto il piano [d' un certo giardino] diviso in aréole
saio, con non so che ferro d' oro al collo, uccellatore di sberrettate
nero pendente da un groppo di cordoncini d' oro. pananti, i-115: que'
dirittura il cordoncino sviato della crocetta. d' annunzio, iv-1-273: portava una giacca
una giacca di panno azzurro cupo, guarnita d' astrakan nero su gli orli, sul
a collegare un apparecchio con la sorgente d' energia oppure due apparecchi tra di loro
nel petto, in mezo cinto / d' una cintura a meraviglia estrana, /
sguardo pieno di speranza, di paura, d' amore in quegli occhi impietrati, quando
la mano le si impigliò nel cordone d' una medaglia che pendeva fuori del letto e
cordoni, dei cordoncini, delle divette d' osso, degli alamari, dei guanti,
fusciacca, del colbacco, con un fioccolone d' oro da una parte, che ciondola
, 1-53: erano le famose trombe d' argento della fortezza bastiani, con cordoni
sciorinare la biancheria al sole, dopo d' averla attorta in grossi cordoni affinché ne schizzino
affinché ne schizzino fuori l'ultime gocce d' acqua. 2. letter.
chiesuola anche nel contado, dove alcuna d' esse non sia, del rosario, del
una brigata di ragazzacci che, fingendo d' esser alle mani tra loro, gl'inzaccherassero
persona che ne è fregiata. d' azeglio, 1-204: se ho fatto il
cantini, 1-15-214: tutti li suddetti drappi d' oro... devino avere il
ei [il feto] si muove. d' annunzio, v- 1-1093: noi abbiamo
v- 1-1093: noi abbiamo visto più d' una volta, nella guerra, un
un braccio o una gamba al taglio d' una scheggia di granata rimaner penzoloni per
solo filamento rosso, per la fibra d' un muscolo o per il cordone di un
baldinucci, 40: cordone è un ornamento d' edificio, per lo più di pietra
stazionava un cordone di soldati dello stato d' assedio. portavano elmetto e fucile:
maniche fra i chiodi e la polvere d' uno scaffale. ferd. martini [in
marino, 20-26: darassi al terzo d' immortale alloro, / degna non pur
immortale alloro, / degna non pur d' arcier ma di poeta, / ghirlanda,
presentava di alcuni cordonucci molto artifiziosi, d' insalatuccie, di qualche susina, e che
cordovani, e son pelli di castroni o d' altri animali. d'annunzio, v-1-4
pelli di castroni o d'altri animali. d' annunzio, v-1-4: presi una grande
dosso e le due tavole e il motto d' oro * regimen hinc animi '.
coreggiuoli, / son l'ossa asciutte d' un distillatore. 2. dimin
comprendente numerose specie dei paesi settentrionali d' europa, d'asia e dell'america;
specie dei paesi settentrionali d'europa, d' asia e dell'america; frequenti nei
quelle grazie che ne son l'anima. d' alberti, 275: 'coreografia
e di vario colore. d' alberti, 257: * coreopside ',
si chiaman corepiscopi, quasi dica vescovi d' una parte, i quali sappiamo che
corète, sm. ant. specie d' uccello rapace. pulci, 25-328
e intera, come nel monastero; d' andare a spasso non si parlava neppure;
l'unica necessità che ci sarebbe stata d' uscire. pascoli, 92: trova i
gittandosi giù, s'appiccò una falda d' un coretto, il quale egli aveva
farlo [il tuo figliuolo] segatore d' assi, o menatore di carro, e
assi, o menatore di carro, e d' assai altri mestieri ti potre'dire,
agora o chiavare maglie di coretto. d' annunzio, iii-1-538: se ognuno / non
corniola. caro, 3-1021: pascomi d' erbe, / di coccole e di more
e che non ne manchi in ogni luogo d' italia. chiamasi volgarmente l'iperico perforata
e più picciole, non più alte d' una spanna, d'odore aggradevole e
, non più alte d'una spanna, d' odore aggradevole e acuto; ha i
] degenerò in ulcera callosa, ricoperta d' una sostanza coriacea, che racchiudeva materia
, i-350: gli alberi, mostri ignoti d' oltremare, / non hanno nella fronda
trochei, de'pirricchii, de'bacchi, d' anapesti, di peani, d'
d'anapesti, di peani, d' antipasti, di coriambi, di ionici e
glabri, con semi sferoidali, rosso-bruni, d' odore aromatico, di sapore dolce bruciante
., i-340: e appellò la casa d' israel lo nome suo manna: perciò
curiàndolo chiedendol tu; altri non ti servirieno d' un danaio, se tu non gli
si fabbricano a posta in alcune città d' italia, da gittarsi addosso per sollazzo nelle
seme di coriandri, fatta nel colore d' una gumma lucida, la quale si
per confetti a certi villani quei coriandri d' acqua, che nascono da una fonte
verde, seben seccandosi diventa aromatico. d' annunzio, ii-585: e la bietola
2. preparato per la concia. d' alberti, 257: 'coriaria', spezie di
/ i coribanti ancor di creta e d' ida, / che rimbombò di strida
del pascoli e gli striduli coribanti del d' annunzio. = voce dotta,
tarantismo; frenesia patologica. d' alberti, 257: 'coribantiasmo', nome che
magalotti, 19-31: in su questo / d' indiche canne aggraticciato scanno / m'aiuta
letto la donna, e copertole il viso d' un velo ricchissimo e profumata la camera
e profumata la camera di legno aloè, d' augel- letti cipriani, di temperati muschi
corcatomi dopo tante e sì strane peripezie d' un sol giorno, non ho dormito
sol giorno, non ho dormito mai d' un sonno più tenace e più dolce.
geminato cielo, / e la stella d' amor ci sta remota / per lo
15-33: giacea su 'l piumacciuol d' un violeto / lungo un ruscel
conta il p. cabeo... d' aver veduta una colonna di marmo grossa
la faretra e gli strali a punta d' oro, / la face coll'altre armi
simili ad augelletti conformi alle lodole. d' alberti, 257: * coridàlio '
esandria, il cui fiore ha sembianza d' un elmo. = voce dotta,
: dal lat. corydon, nome d' un pastore delle egloghe virgiliane.
; dalle sue foglie si ricava materia d' intreccio e dal fusto una qualità scadente
e anche nel mediterraneo). d' alberti [s. v.]:
il sole, risplende di un chiaro d' oro e di vari altri bellissimi colori.
più non conserva che una lieve tinta d' azzurro sul dorso e di bianco sul
, / verso la sera, con gridìo d' uccelli. d'annunzio, iv-2-618:
la sera, con gridìo d'uccelli. d' annunzio, iv-2-618: ecco l'adolescente
come prima, ma di aria, d' incenso, di mosche e di speranze.
rifugge i più aspri siti dell'alpe. d' annunzio, ii-764: il boaro m'
da fero 'porto '). il d' alberti registra la voce * corimbifero,
e da'corimbi. chiabrera, 222: d' ederosi corimbi ogni uom verdeggi, /
, che rassomigliano ai merletti delle donne d' orvieto. gozzano, 24: c'era
/ scorta per avventura tra le petraie d' un greto, / esiguo specchio in cui
; / e su tutto l'abbraccio d' un bianco cielo quieto. tecchi, 3-123
di primavera. -per simil. d' annunzio, iv-2-59: dalle grandi acacie fiorite
biondi corimbi, / sembrava, quel capo d' argento, / dicesse col tremito,
/ sì... piccoli, sì d' annunzio, ii-824: certo, d'
d'annunzio, ii-824: certo, d' olio di sèsamo son unte / quelle tue
colli e sciolte i crini, / d' irsute pelli involte, e d'aste armate
, / d'irsute pelli involte, e d' aste armate, / di tralci avviticchiate
di dafni tutti con le coma inghirlandate d' ellera e di corimbi. chiabrera, 364
16-i-31: a così lieti accenti, / d' edere e di corimbi il crine adorne
lat. corymbus * grappolo di bacche d' edera', dal gr. xópuu3o <;
'coro '; ma in alcuni paesi d' italia, nella romagna bassa ad esempio
conosce ne l'azione di ciro, d' alessandro, d'alcibiade, e particolarmente in
azione di ciro, d'alessandro, d' alcibiade, e particolarmente in quelle di
x-2-321: gonfiata ed aspra / spandeasi d' oro con argentee spume / la corinzia
5-5-112: vi era allora un arco ricco d' ornamenti, un tempio corintio, superbo
capitelli corinzi caduti a terra dalle colonne d' un tempio vegetale. 3.
per fare statue, vasi e oggetti d' arte (bronzi corinzi). -anche
e si pregia e si cerca. d' annunzio, iv-2-768: ella fuggiva attraverso
coriste! così modeste di voce e d' intonazione, e così aliene dal gareggiare per
di roma, e di vari tuoni d' italia e altre parti. = lat
, rami) e dalle foglie. d' alberti, 258: 'conno', generale denominazione
cornabò, sm. numism. moneta d' argento coniata in molte città del piemonte
, topi, uova di uccelli, d' ogni tipo di rifiuti; emettono suoni
tra i lacci vola una cornacchia. d' annunzio, v-2-542: sul lido neréggiano
fare previsioni catastrofiche. f. d' ambra, xxv-2-330: -oh guarda cosa!
porta a sé tirò colla cornacchia / d' argento. 5. locuz.
io son rimasto oggimai come la cornacchia d' esopo, senza pure una piuma dintorno.
delle penne altrui già rivestiti / sono d' ingegno e di cervel puliti.
onde un piccolo comamento, o fischiare d' orecchi parrà un fulmine, o tuono
cornamuse, cemba- nelle, cemboli e d' ogni altra qualità romori. marino,
e nelle note basse un'anatra. d' annunzio, ii-807: un bel pastore dalla
, ii-807: un bel pastore dalla barba d' oro / mi raccolse. ed all'
/ mi raccolse. ed all'ombra d' un alloro / mi lavorò con suoi
che già fu sì buia, / risplende d' un astro divino. / orsù,
ogni casa si ornavano di frasche e d' arance le immagini dei santi, e i
: rinaldo il volea far pur cornamusa / d' un certo sogno, e trovava sua
. ma io lascio cantare, contento d' aver fatto ciò che dovevo fare; e
cecchi, 7-3-4: anzi son tutti / d' un pelo stesso e d'una cornatura
tutti / d'un pelo stesso e d' una cornatura. fagiuoli, 1-3-229: ghi
lo riguarda quasi mostra di morato, ma d' un morato dolce e piacevole, io
leggiadro. baretti, 1-238: dopo d' averci detti gli accidenti nati dal venire quelle
facendo così rientrare le cateratte nel luogo d' ond'erano uscite. ojetti, i-325:
soli e così fragili, con le migliaia d' occhi degli insetti e con la loro
: / così mia donna, quan- d' altri la mira, / non ha cuor
delle sue unghie e dei suoi speroni. d' annunzio, ii-730: erto alla presa
: ma il peggio era coi critici d' arte. se coloro che dissertavano sulla
diseredati di genio, di talento e d' ingegno, essi erano dei tenebrosi ignoranti
5. ant. luna cornea', cloruro d' argento. bicchierai, 33: in
1 mariti e dire che essi meritavano d' esser mandati a corneto, se elle
alle case, e monta in sul tetto d' una casa, e suona una cornetta
perché poco appresso fu udito il suono d' ima cornetta tutti si chiarirono ch'era un
gemendo dirimpetto la sala da pranzo. d' annunzio, iv-1-364: nella luce cruda,
luce cruda, tra le mura coperte d' avvisi multicolori come d'una lebbra,
le mura coperte d'avvisi multicolori come d' una lebbra, gli squilli delle cornette
. segnale acustico delle vecchie automobili. d' annunzio, iv-2-884: - credevamo che tu
chiabrera, 457: nè mai m'avvenne d' incontrar pur uno / che dello stato
. / chi languisce bramando una cornetta / d' uomini d'arme, chi sbandisce il
languisce bramando una cornetta / d'uomini d' arme, chi sbandisce il sonno / desiando
levata di seimila fanti svizzeri, e d' alcune cornette di cavalleria tedesca. segneri
.. ordinò che con alcune cornette d' albanesi e d'italiani guardasse la campagna d'
che con alcune cornette d'albanesi e d' italiani guardasse la campagna d'anversa.
d'albanesi e d'italiani guardasse la campagna d' anversa. 3. sm. e
o procella, / con doe cornette d' oro, altera e bella, / viddi
di cornetti; cocchi, o noci d' india. redi, 16-iii-129: quelle
11. ipp. ant. figura d' alta scuola: corvetta. garzoni,
carena, 1-353: 'cornettino', strumento d' osso con manico di legno, per
-acer. cornettóne: come registro d' organo. paglini, 2-19: diversi
s'attraversa di nocchie irsuta copia. d' annunzio, ii-725: forse amico sei di
è de alabastro egreggio, / e d' ór coperta è la suprema altura, /
elleno sono più rade e quanto più d' importanza, tanto più grosse e più
: risplende [la loggia] / d' almo cristallo, a riguardar lucente,
la cornice allora / de la finestra d' or levava il ciglio. idem, vii-247
presenza e, nel caso delle opere d' arte, perché se ne possano cogliere più
storie v'è una fregiatura di foglie d' ellera e d'altre ragioni tramezzate poi da
una fregiatura di foglie d'ellera e d' altre ragioni tramezzate poi da comici; ed
ed in su ogni cantonata una testa d' uomo o di femmina. marino,
/ distinguea la cornice in linee d' oro. idem, 15-119: a recar
cornice, e 'l resto / tutto d' avorio e d'ebano è contesto. baldinucci
'l resto / tutto d'avorio e d' ebano è contesto. baldinucci, 2-6-395:
, con uno sguardo dolcemente estatico. d' annunzio, iv-2-242: otto stampe colorite,
28: loreto impagliato e il busto d' alfieri, di napoleone, / i fiori
del paese è avventuroso come la crescita d' una conchiglia, di quelle grandi conchiglie che
a cui fanno cornice / due belle ciglia d' ebano. manzoni, pr. sp
cornice intorno alla faccia, al lume scarso d' una piccola lucerna. oriani, x-21-12
678: certo, era un capriccio venirsene d' improvviso a passare la fine del carnevale
una illuminazione artistica, una bell'opera d' immaginazione, da cui non esce alcuna
-di limitarci, di darci una cornice, d' insistere su una conclusa presenza. siamo
platonica per cui la colpa è disordine d' amore, dalle sue circolari comici manda al
, 12-3-264: molti di questi ammassi d' ingemmamenti salini affettano la figura di piramide
base non si metta sopra al componimento d' architettura che sia di tanta altezza, ma
egli era), riquadrò pezzo per pezzo d' un corniciaménto intorno, che veniva a
e per le tribune e cappelle, piena d' innumerabili lumi tutta splendeva. 5.
figurine di tutti i colori incollate sulla pagina d' un libro. cardarelli, 3-62:
: questa è una cupoletta vagamente dipinta d' una cappella de'padri serviti, che fu
dire, il cocuzzolo di essa. d' annunzio, iv-2-74: un vivo baglior
: il fiore cristallino dei ghiaccioli scintillava d' iridi all'altezza della stanza. panzini
delle torte. ojetti, ii-118: d' un tratto il pizzaiolo generoso ammiccava e
, 9-69: fassi il vate portar sol d' acqua pura / una comicular tazza ripiena
spalla dritta uno segno bianco a modo d' una luna cor- niculata. garzoni,
e col quale allora si tingeva, d' un cotal minio agreste, il viso
, xxxv-1-430: di penne di pavone e d' altre assai / vistita, la corniglia
xxxv-1-430: di penne di pavone e d' altre assai / vistita, la corniglia a
come l'uomo dice, uno bastone d' oro inchiuso dentro a uno bastone di comio
. monti, 16-1076: gareggiano / d' euro e di noto i forti fiati a
straparola, 4-5: preso un bastone d' un forte comio ben afferrato, in
forte comio ben afferrato, in mare d' ostia si partì. d'annunzio, v-2-
, in mare d'ostia si partì. d' annunzio, v-2- 400: molti
, ecc.). cecco d' ascoli, 3308: la corniola pur mitiga
cera di spagna e... quella d' un socrate e d'un altro filosofo
... quella d'un socrate e d' un altro filosofo incerto in corniola,
usata per iscolpire i sigilli. d' annunzio, iv-2-187: un bottone di
-che voi, che gittate i pozzi d' oro, gittaste ancora la comiuo- luzza
folte di lazzi cornioli i borri / e d' avellane. d'annunzio, ii-725:
i borri / e d'avellane. d' annunzio, ii-725: forse amico sei di
, e per portare vino. cecco d' ascoli, 4233: perché gli animali,
riccamente / di seta bianca lavorata e d' oro, / sì che due coma pareva
oro, / sì che due coma pareva d' un toro. leonardo, 1-229:
colca e lieva, e non può uscir d' impaccio. firenzuola, 465: accecata
: gli ha per iscettro un naso d' elefante, / e per diadema, che
, iii-396: sotto la forma o figura d' un ariete o montone con le coma
/ fendean gemendo la saturnia terra. d' annunzio, ii-701: più non vessa [
coma sul suo capo: / e splendevano d' oro. piovene, 5-159: lo
tavole, [mosé] venesse in forma d' un uomo puro, essendo che si
materia del racconto tutta ordinata in vista d' una conclusione che al momento buono ha
a quelli menzogneri che scaturivano dalla porta d' avorio). sannazaro, 11-185:
, 6-1357: escono i sogni / d' inferno per due porte; una è di
di corno, / l'altra è d' avorio; manda il corno i veri,
520: stan su gli usci, un d' avorio ed un di corno, /
essi escano, o da quella che è d' avorio, come i denti, o
.. e fanne polvere con once tre d' allume, e altrettanto di midolla di
cervo colla gomma arabica, l'acqua d' orzo,... le divisate cose
e gli occhi santi, / le zone d' oro e i candidi destrieri, /
le coma, gli si darà materia d' invilire. pulci, 12-3: ma 'l
, ed a fare qualche azione degna d' onore. tasso, 6-1v2- 13:
stesso adorno / e troppo avido ogni or d' alzar le coma, / s'
, republiche greche di piccol tratto e d' angusti confini. alfieri, i-50:
gioi compiuta / che tu ài prezo d' averl'enbozito. / et oi me lassa
vero »; e subito si partì d' inde, che gli parbe che quella parola
scemano il decoro, / quando son coma d' oro. gamerra, 20-89: se
veda cacciato da cicerone, come il mastino d' esopo che s'accinse ad imitare l'
1-297: ma furono in questo tutti d' accordo, che da principio nel disegnare una
grande e piccola con due comi. d' annunzio, ii-39: ei tolto s'
ariosto, 18-183: se non traea fuor d' una nube oscura, / a prieghi
emula al sole. / tu con freno d' argento / reggi, in campo d'
d'argento / reggi, in campo d' orror, carro di stelle; / tu
: quando picciola di coma / la luna d' occidente ne compare, / avviso dona
, 4-410: ed egli guemite due corna d' egitto, cioè pelusio e parettonio,
par., 8-61: e quel corno d' ausonia, che s'imborga / di
[di mare] / in guisa d' arco..., / ne'suoi
viso santo, / sovra il superbo d' adria e ricco corno, / morte
terra, ramo secondario di un corso d' acqua che si biforca da quello principale;
sul corno; / l'altro, coverto d' amorose piume, / torna volando al
non ha tante coma, facendovi beffe d' alcuni astrolaghi che voglion che la macchia
fiume, adomo / di vaghezze e d' odori, olezza e ride. / ei
/ le tetre corna, decima fatica / d' èrcole invitto. fiacchi, 168:
. fino alla riva opposta del como d' oro. 15. diramazione,
, cinque canti, 5-46: unuldo d' aquitania era nel destro, / ivo sul
/ e gente a piedi e machine d' intorno. monti, 11-670: non per
qua e di là, come comi d' una lunetta,... comi da
negli angoli, sportano fuori due teste d' agnelli. 21. stor.
di velluto rosso, poi di stoffa d' oro). caro, 12-iii-135:
/ in mezzo e per gli canti e d' ogn'intomo, / fatte di nicchi
, che voteria bossoli e comi / d' ogni più infame e scelerata strega, /
42-80: ne la man destra il corno d' amaltea / sculto avea lor l'ingenioso
vita vi scorreva facile e lieta. d' annunzio, 11-66: ei vedea la
/ a cui la prima rota va d' intorno. buti, 3-389: imagini,
. stanno le dette sette stelle a modo d' uno corno. pulci, 26-94 ^
rivoltella moderna. levi, 1-117: d' oro non aveva soltanto i denti,
quale avviene per troppo gravamento della sella o d' altro peso, la qual lesione dalle
landino [plinio], xxxvii-10: como d' ammone è tra le sacratissime gemme d'
d'ammone è tra le sacratissime gemme d' etiopia; ha colore e forma di
montone. vallisneri, iii-396: * como d' ammone ': appresso gli storici naturali
avvolticchiata in certe spire simili al corno d' ammone, cioè di giove ammone,
era adorato sotto la forma o figura d' un ariete, o montone con le
marina, abbondantissima di nautili e comi d' ammone. tramater [s. v.
v.]: * como d' ammone ', che anche dicesi * cornammone
volessi far ora, / levar più d' un colla mano o dir sette / al
la prima osservazione è sopra una malattia d' unghie e coma in un pene, assai
? un corno. / le fanciulle d' oggi giorno / ne san più delle matrone
magalotti, 7-122: il mio bisogno è d' un busto, per rimpiazzarne uno,
corno, / perché non ti vedrò. d' azeglio, 1-140: e l'uomo
dell'ardire, alla fine si tollera più d' un padrone che anche vi peli meno
la limatura dei comicini dei cavretti nati d' un mese. leonardo, 1-230: 'ceraste'
: persone di buona intelligenza usano o filettar d' oro intorno intorno, o con comicina
ficati: * punta, estremità, ala d' un'armata, corno della una '
strumento musicale a fiato (di corno, d' osso, di metallo) formato
metalli, / e voci di camelli e d' elefanti. tassoni, 9-7:
da la colonna pende incatenato / un corno d' oro; e dice una scrittura
punta della lancia e la celata. d' annunzio, ii-823: vanno 1 cani
. forse / dà fiato dai pianori d' acquaviva, / dove il plàtani rotola conchiglie
, conte, tu sonerai il corno d' orlando, e in tuo aiuto e favore
somiglianza di suono con 'coma', detto d' infedeltà coniugale. così anche la città di
vaso in forma di corno, coronato d' erbe e di fiori e riempito di frutta
di sopra dell'arco era la statua d' una femmina col cornucopia in mano. a
inopie / di pedanti meschini / e d' ingegni tapini. f. buonarroti, 1-107
ci abbia rovesciato il suo cornucopia. d' annunzio, iv-2-677: il ponte di
il comucopio, da cui escono le monete d' oro grosse come scudi. baldini,
di mali, di sciagure. d' annunzio, ii-518: e, mentre astorre
2-8-16: avea sem bianza d' un bove cornuto: / più crudel mostro
al suon de la cornuta cetra, / d' intenerire un cor si dava vanto.
moltitudine, il quale saria una congregazione d' uomini giusti. buonarroti il giovane,
voce / simile ad un gorgheggio alto d' uccelli / tra l'infinito murmure del bosco
vasari, ii-46: ewi un coro d' angeli sopra la capanna che cantano,
dal cielo, che fatti dalla mano d' un pittore. tasso, 11-5:
quante sono le voci, e i suoni d' un gran coro di musici, e
un gran coro di musici, e d' una moltitudine di strumenti qual volta se
ha luogo principalmente nella messa cantata. d' annunzio, ii-828: vedi...
nel campo la pannocchia / dalla barba d' oro / lucere, che al plenilunio
veri sapete, non sono a forza d' acqua, son fatti di carne e d'
d'acqua, son fatti di carne e d' ossa, e hanno la vita e
b. doni, iv-385: un concerto d' otto viole diviso in due cori;
, come un intenditore aspetta l'entrata d' ogni strumento nel coro dell'orchestra.
tutti sentimentali, e pieni di contrasto d' affetto. foscolo, gr., ii-44
nei vespri, dentro la chiesa. d' annunzio, iv-2-122: tutte le sere l'
nelle navate oscure, e l'odore d' incenso, e di cero, e tutta
/ tutto egualmente adoro, / dal filo d' erba al sol. carducci, 688
eterni fra la terra e il cielo. d' annunzio, ii-91: tutto / era
simile al coro della natura le notti d' estate, quando è un tutto indicibile
te canti non finti o rochi. d' annunzio, iv-2-879: e il coro dei
garzoni le danze, / te principio d' affanni e di speranze. carducci,
coro di vergini / danzando cingere l'ara d' apolline. d'annunzio, ii-560:
/ danzando cingere l'ara d'apolline. d' annunzio, ii-560: e tu danzavi
l'altra; ed un bel coro / d' ingiurie insieme avevan cominciato. muratori,
, - risponde l'uom della plebe. d' annunzio, iv2- 156: a poco
7-147: io ricordo bene che cori d' approvazione e che applausi e quanta ammirazione
vii-109: infra l'eccelso coro d' elicona / mi trasportò l'altr'ieri il
virtuti al santo coro, / spirto d' ogni valor ricco e fecondo, / or
che prenda per te dolce martoro, / d' amorosi legami il core involto, /
/ discese uno spiritei con l'ale d' oro. poliziano, 142: gli
occhi avea neri, e chioma crespa d' oro, / angel parca di quei del
lucida e serena / duce vi fate d' amoroso coro, / e bella è più
, e vidi allor quanto era bella. d' annunzio, ii- 567: vedremo
: vedremo... / nel tempio d' erettèo, coro notturno / dai negricanti
: quando febo dal ciel col carro d' oro / muove a sparger la luce,
la regai torino / incoronata di vittoria. d' annunzio, ii-28: lacrimava il coro
/ ed orione in corsa / veniva armato d' oro / su le tristi sorelle.
, con una cappella e un coro d' innanzi, con quello ch'è vicino alla
s'awiò al convento, arrivò a tempo d' andare in coro a cantar sesta.
graticciate del grande coro e dei coretti. d' annunzio, iv-2-512: v'è dietro
/ siete un uomo di cabale e d' inganni. pellico, ii-38: il
vivo pan del ciel! '. d' annunzio, iv-2-104: nelle barche i marinai
fa, di quel che dice. d' annunzio, iv-1-35: quello stesso alessandro scrisse
tempeste, / e cessato il soffiar d' austro e di coro. magazzini,
di casa sua, e venti cori d' olio vergine. d'annunzio, v-2-99:
, e venti cori d'olio vergine. d' annunzio, v-2-99: che molti bati
sulla faccia superiore di un canaletto pieno d' acqua. b. galiani,
o con traguardi, 0 col livello d' acqua, o col corobate; ma col
parimente per le corodie, cioè canti d' una sola aria, per cantarsi a coro
dante scritti tanti volumi di astrologia, d' astronomia, di geometria, di cosmografia,
quanto descrizione di un luogo, cioè d' una città, o terra particolare,
guglielmini, 190: fare una pianta esatta d' un fiume in una carta di corografia
la mezza luna può alludere alla corografia d' italia. = voce dotta, lat
dal naturale la forma e la figura d' alcuni paesi e città particolari; come
, le tonache che gl'involgono e d' attomo doppie li chiudono; e la
chiudono; e la coroide, una d' esse, bucata quanto è quel piccol
non può ristar due minuti sulla corolla d' un fiore, senza batter le ali
e sogna [il rovere] ancora d' essere fronzuto. palazzeschi, 165: intorno
corolla, si chiama l'amore! d' annunzio, iv-2-611: sorridevano con un vago
scopo dell'applicazione, e nelle forme d' esporla. gioberti, ii-119: i dogmi
trasmissione, di ritmo, di equilibrio e d' elasticità. baldini, i-85: non
: non si possono più riparare i disastri d' applicazione di questa filosofia di affezioni deluse
, corollario per corollario, senza scampo d' eccezioni e d'attenuanti. pavese,
corollario, senza scampo d'eccezioni e d' attenuanti. pavese, 8-149: rinasce
10-150: nel detto anno, per calen d' aprile, essendo le donne di firenze
in soperchi ornamenti di corone e ghirlande d' oro e d'argento...,
di corone e ghirlande d'oro e d' argento..., fu sopra
potesse portare nulla corona né ghirlanda né d' oro né d'ariento né di perle
corona né ghirlanda né d'oro né d' ariento né di perle né di pietre
tesoro; / corone e robe v'ha d' ogni balia, / cinture, gemme
cinture, gemme, anella e vasi d' oro. boccaccio, dee.,
fornito; ed era questo cavaliere coronato d' una corona d'oro. pulci, 10-20
era questo cavaliere coronato d'una corona d' oro. pulci, 10-20: rinaldo una
lira in mano e con la sua corona d' alloro in capo e con un'altra
f. buonarroti, 1-446: colla corona d' ellera in capo [bacco],
posongli uno mantello addosso, e incoronarono d' una corona di spine acutissime. soderini
fiondi e di fiori di ginestre, e d' altri. f. buonarroti, 1-120
buonarroti, 1-120: il rovescio [d' un medaglione]... pare che
fiori! » esclamò ironicamente lamarra. d' annunzio, v-1-221: poi corone corone corone
costernata, nel leggere le grandi scritte d' oro dei nastri delle corone. brancoli,
piedi del monumento c'era una corona d' alloro, bella spessa, ma ormai
fronte / corona di beltà vie più che d' oro. algarotti, 2-510: non
petrarca sovra le lacrime / passai tingendo d' azzurro l'aere / e accesi corone di
stelle / in su l'aurea treccia d' avignone. d'annunzio, ii-330: la
su l'aurea treccia d'avignone. d' annunzio, ii-330: la santità degli
la santità degli ulivi / ti coronava d' immensa / corona la fronte sublime.
, / una corona con le ali d' aquila. pavese, 6-329: certe sere
-corona di ferro o corona del regno d' italia: cerchio d'oro purissimo,
corona del regno d'italia: cerchio d' oro purissimo, esternamente adorno di rilievi
con il quale furono incoronati i re d' italia da ottone i a napoleone i (
romano impero, constava di un cerchio d' oro, rialzato di fiorami e di
, in cui si levavano tre archi d' oro (quello mediano sostenente il globo
dignità nobiliare, formato da un cerchio d' oro, brunito o rabescato, gemmato
aperta); oppure sormontato da archi d' oro, riuniti con doppia curvatura sulla
curvatura sulla sommità, sostenenti un globo d' oro (corona chiusa). guittone
la corona per coronarsi in firenze re d' italia, morì. ariosto, 45-84
ad accendere nel tinello una gran lucerna d' argento sulla quale era inalberata, in
, i-105: la corona di napoleone re d' italia restituita da vienna a milano ed
povera, ornata di pallide acquemarine, d' ametiste sbiadite e di pezzi di vetro colorato
re vi s'afatica / né per tema d' alcun no l'abandona. novellino,
che le ripe tedesche abbandona. cecco d' ascoli, 348: gema chi regna e
se la bona sorte vole che monsignor d' angolem, come si spera, succeda alla
l'universo / teatro, e premio d' immortale alloro, / corona altera e
, / corona altera e ricco scettro d' oro, / quando disse il gran carlo
la responsabilità. giusti, v-265: d' essere al discorso della corona poco mi
buon ruggiero, / fiore e corona d' ogni cavaliere. 10. emblema
. - corona trionfale: di fronda d' alloro e d'oro, ve niva
corona trionfale: di fronda d'alloro e d' oro, ve niva data ai generali
dall'ettemo spiro / la santa voglia d' esto archimandrita. arrighetto, 237: per
, 2: cesare per uno bello fatto d' armi fu coronato, per premio,
armi fu coronato, per premio, d' una corona chiamata civica (per avere
sudori / sia corona di mirti e non d' allori. salvini, 39-i-48: gli
una particolare onoranza, la qual fu d' una ghirlanda di leccio
0 di quercia, o d' eschio, perciò detta civica, ovvero
vita e favore alle scienze, e d' ogni maniera d'alloro ha meritamente corona.
alle scienze, e d'ogni maniera d' alloro ha meritamente corona. giulianelli,
forti achivi, / e acquisto fate d' immortal corona. manzoni, 186:
difetto di pazienzia riporterà pericolo. trattato d' amore, 3-14: ma vogli'e
mai mi troverà sprovista; / o mai d' avermi vinta avrà corona. chiabrera,
1805, quando assunse il titolo di re d' italia. -ordine della corona d'italia
re d'italia. -ordine della corona d' italia: istituito da vittorio emanuele ii
, ora hanno la commenda della corona d' italia. borgese, 1-298: ha avuto
generale edoardo lambert, commendatore della legion d' onore, gran croce dell'ordine della
e voi, beati / giardini che d' aranci e d'odorati / cedri fate corona
beati / giardini che d'aranci e d' odorati / cedri fate corona al mar
e quella nobil corona che si vedean d' intorno (era la corte del tribunale e
foscolo, v-165: vidi la famiglia d' un uomo attempato con la sua donna
faccia sopra il giro dell'altro colonnato. d' annunzio, iv-2-192: su le tribune
quegli ambienti aristocratici in cui gli uomini d' ingegno fanno corona a gentildonne di animo
serie di oggetti legati fra loro. d' annunzio, iv-2-264: sopra di loro pendevano
pendevano dalla vòlta lunghe corone di poponelle d' acqua verdegialle. c. e
saporava a batti- suola per dei quarti d' ora filati, mentre una salivazione copiosa
col nome di verga dentro una corona d' aggettivi, mi piace: è segno
è di rose la corona di sonetti d' annibai caro contro il castelvetro.
comincia il voltar il cielo, s'ha d' andar dolcemente ingrossandovi, e per non
vedevo che i margini e qualche corona d' albero in fiore. e. cecchi,
! 31. medie. rivestimento d' oro, di platino o d'altro
rivestimento d'oro, di platino o d' altro, che i dentisti applicano su un
viviani, 1-3: se 'l letto d' aroo non si fosse innalzato sotto le
appresso di eridano, di sagitta e d' auriga i luoghi, e dell'australe corona
e le corna del camoscio. d' annunzio, ii-701: [il cervo]
corona erano giganti che assistevano alla nascita d' una rosa. baldini, i-698:
, i-34: sì alto intendimento / avete d' ogne canto, / che voi corona
sambuco, / lo posero a cavai sopra d' un ciuco. = lat
. numism. nome di molte monete d' oro e d'argento di vari luoghi e
nome di molte monete d'oro e d' argento di vari luoghi e di zecche
in una agordine, / quattrocento corone d' oro, che ardevano, / che le
] l'unico tipo monetario. un chilogrammo d' oro puro fornisce 124 pezze da 24
panzini, iv-162: 'corona', moneta d' argento austriaca, coniata nel 1892,
cominciò a estrarvi a manate belle monete d' argento: corone, fiorini e talleri di
se hai una mezza corona, qualcosa d' argento, ma poca roba. =
bianca e più dura dell'altra. d' annunzio, v-1-735: la mano di mia
bot. anemone coronale: anemone. d' annunzio, iv-2-544: io farei che,
per la qual cosa... meritò d' essere coronato d'alloro. bisticci,
... meritò d'essere coronato d' alloro. bisticci, 3-267: e commessono
orazione funebre], e coro- nasselo d' alloro, secondo l'antica consuetudine. ariosto
i tuoi capegli / di fiori e d' erba coronavi, e quegli / occhi seren
al mio crin di nobile / fronda o d' eletti fiori / serto destina il cielo
vincitori in guerra e nel circo. d' annunzio, ii-330: e la santità degli
la santità degli ulivi / ti coronava d' immensa / corona la fronte sublime.
... di coronare i sepolcri d' appio. g. averani, 1-3-140:
le tazze con corone di fiori e d' erbe. 3. investire di
cercando gli asini, fu in punto d' esser stimato degno ed esser ordinato re del
pollonia, la condusse in lungo corso d' anni in tanto pericolo, che si vide
che li angeli, di gloria e d' onore l'hai coronato, e posto lui
oro quanto vento, / e'cupidi d' onore in alta banda / di gloria
: tu l'hai coronato di gloria e d' onore; e l'hai costituito sopra
/ chi ha prediletto il nome / d' iniquo e d'oppressor. de sanctis
ha prediletto il nome / d'iniquo e d' oppressor. de sanctis, lett.
cappello di paglia alla messicana gli coronava d' un'aureola tutta sfrangiata la persona allampanata.
., 1-71: corona un muro d' or l'estreme sponde / con valle ombrosa
perpendicolo alta dal pavimento, vien coronata d' una cornice ritonda, che ne risalta
cento colli, onde appennin corona / d' ulivi e d'antri e di marmoree ville
onde appennin corona / d'ulivi e d' antri e di marmoree ville / l'elegante
[la lambrusca] coronava la cima d' un olmo, e poi s'abbandonava
carducci, 872: oh solitaria casa d' aiaccio, / cui verdi e grandi le
e davanti le risuona il mare! d' annunzio, iv-2-98: da quel mucchio ella
841: qual pende / il legume d' aleppo da suo ramo / a coronar le
l'opera. leopardi, 2-40: amor d' italia, o cari, /
col distribuire ai loro awersarii il titolo d' intolleranti. nievo, 698: seguivano
imponente erogata dal testatore per la costruzione d' un suntuoso campanile. b. croce
sia aggiunto un altro più piccolo d' erbette da fiori dette coronarie.
ventricolo, che poi costituisce la vena coronaria d' intorno allo stomaco. l. bellini
per la forma del fiore o d' altra lor parte. 4. veter
involta in uno porporino velo, coronata d' alloro,... dimorava.
i-109: ed era questo cavaliere coronato d' una corona d'oro, ed era poi
era questo cavaliere coronato d'una corona d' oro, ed era poi seguito d'una
corona d'oro, ed era poi seguito d' una compagnia di donne belle e molto
coro: / voi di canne, io d' alloro / coronati cantiamo. campanella,
son le monarchie de l'universo. / d' or coronata è quella de gli assiri
è quella de gli assiri, / d' argento l'altra c'ha l'impero
¦ no » secco secco. d' annunzio, iv-2-580: rigida nel suo
bica alta e ancora scura sembrava coronata d' argento, e nell'ombra si accennavano
accennavano confusamente altri covoni in mucchi. d' annunzio, iv-2-857: quei porti e
penserò, che parlar mi sole / d' un'angela che 'n cielo è coronata.
a i pomi natii. -degno d' onore, di gloria. guittone,
, 331: figuratevi una determinata grandezza d' una capellatura; nel mezo della quale se
berti monsieur le fevre segretario d' alquier. carducci, 1-1216: questo
le eccelse acute creste coronate di nubi. d' annunzio, iv-2-161: si accostava agli
/ coronato è di sbarre in forma d' ovo. algarotti, 1-27: dovrebbe
: in fondo a questa [stesa d' acqua] sorgevano qua e là disseminati
, coronati taluno da qualche campanile. d' annunzio, ii-21: cantò: ben venga
(92): ella coronata e vestita d' umiltade s'andava, nulla gloria mostrando
tazza). chiabrera, 245: d' aureo vin coppa gemmata / coronata /
pianta gradita / e a cerere cagion d' alto disdegno, / il coronato melagrano,
, sf. letter. corona. d' annunzio, v-1-739: ancóra mi tendete la
si ebbe ricca ambasceria di tutte le città d' italia. bisticci, 3-281: fece
al pontefice il duca sforza cesarmi. d' annunzio, v-3-149: la cerimonia della
. raro. letter. corona. d' annunzio, iv-1-152: il mare, mentre
balenava fra i tronchi come negli intercolunnii d' un portico di diaspro; gli acanti corintii
dov'era legato il nerbo. d' annunzio, ii-225: l'elsa / d'
d'annunzio, ii-225: l'elsa / d' argento tegnamo nel pugno / e la
i piccoli; è innocua. d' annunzio, iii-1-1024: ti mostrerò, se
] era vermiglia, con una coronetta d' oro, per amore di isotta,
plinio], ii-152: i gambi d' alcune erbe spinose vanno per terra, come
modellatore di oggetti di terracotta. d' annunzio, v-2-506: apparivano [le nuvole
apparivano [le nuvole] come opere d' arte foggiate dalla improvvisa fecondità diversità celerità
arte foggiate dalla improvvisa fecondità diversità celerità d' un artista giovenile che avesse studiato..
ghiottissimo [di fave] più che d' ogni altra civaia, facendone bene spesso grandissime
il corpacciuto signore posto sopra la porta d' ingresso. quella mole di grasso,
] minore era più corpacciuto e divenuto d' un bellissimo verde, tutto tempestato di
si vedeva battere sotto il corpetto di pelle d' agnello, quando ad un tratto mandò
l'affettuoso e istintivo moto materno. d' annunzio, iv2- 40: mena,
e a sé stante). ubertino d' arezzo, xxxv-1-403: la pianeta maggior
una moltitudine indeterminata di parti e d' accidenti, sugetta al movimento, e
e simile a quella del fuoco o d' altro corpo che sia ritenuto a forza
cesarotti, i-109: l'essenza material d' una lingua dipende dalle desinenze e dalla
a formare un'unità. rinaldo d' aquino, v-i 16-20: e quello bascio
tutto ciò che potrà dilettarne. cecco d' ascoli, 155: il corpo umano non
6-ii-253: ferro in ferir pietoso / d' ambi gli amanti il core, /
/ ferro, ch'in ferir fosti emul d' amore; /... / ch'
dispo- nimento, compongono il bellissimo corpo d' un giglio. vico, 333
tutte le lingue la maggior parte dell'espressioni d' intorno a cose inanimate sono fatte con
, / dentro il tuo duro calice. d' annunzio, iv-2-230: una femmina,
accusatore che falanio aveva messo tra'sacerdoti d' agusto... un certo casso strione
separatine di scambievole consentimento i corpi. d' annunzio, iv-1-322: la comunione dei
. monte, xxxv-1-450: isvariato son d' ogn'altro corpo; / fuor di
corpo; / fuor di natura son d' ogne animale. simintendi, 2-2-153:
che aveva dato al mondo tanti capolavori d' anime e d'opere. 8.
al mondo tanti capolavori d'anime e d' opere. 8. cadavere, salma
2-1 (126): quello a guisa d' un corpo santo nella chiesa maggiore ne
l'ultimo della vita comandato che mano d' uomo non la toccasse per imbalsamarla;
fosse il ritratto del suo luca. d' annunzio, ii-891: ma tu guardasti
, i-1325: questo esercito, da diecine d' anni esposto, come corpo vile,
esposto, come corpo vile, alle esperienze d' ogni inquisizione; assillato, accaneggiato,
accaneggiato, torturato, con ipocrite proteste d' amore, un po'da tutti e un
casalberti, i-57: a dì xxix d' aprile. moritte tedda figliuola mia.
alberto e di lor fue. / d' un corpo uscirò. cavalca, 19-457:
disse che sì, e che si pensava d' esser grossa di qualche mese, e
in terra, correrà l'intero spazio d' un'ora per lo necessario dimorare che sì
stato di polarizzazione, le loro lunghezze d' onda, la loro direzione. 21
, che le stelle mi pareano tutte d' alcuno albore ombrate. e per lunga
cennini, 112: ancora si fa d' un colore di verzino bollito con ranno e
brutale tirannide, cotesti miei parenti pensarono d' am- mogliarmi senza il consentimento mio.
magri e poveri, che si pubblicavano fuori d' italia, era in grande stima.
, 439: tu vedi in un corpo d' impresa aggomitolati duo corpi; due proprietà
11 corpo dell'aria è pieno d' infinite piramide, composte da radiose e rette
capidoglio, perché alita acqua 'n iscambio d' aria. marino, 10-14: se corpo