in un certame poetico sulle rime obbligate d' un componimento che altri prima avesse scritto
3. figur. competizione. d' annunzio, ii-112: nel mare è il
dietro, itaca e same, / d' ambracia poi le combattute mura, / per
come dunque questi frati, che dicevano d' essere così poveri, ora dichino che questa
v.]: 'certamente', modo d' asseverare quel che si afferma, volendo mostrarne
il mio talento / è sempre mai d' amar vi. guicciardini, i-11: ma
; ma certanamente / io la trarrò d' error, se 'l cuor non erra.
certanamente, / ché colla lancia intendo d' acquistarla. boiardo, 2-2-27: or
per certo, di certo. detto d' amore, v-361-83: amor blasma e disfama
/ se non fosse a fallanza proponimento d' arte, / che dimostrasse in parte
e piccolissimi sta bene sperare e desiderare d' essere, e al tutto contendere d'
d'essere, e al tutto contendere d' essere si non il primo almanco tra'primi
, 244: non dee la rondine d' etruria /... / certar col
fra l'una e l'altra. d' annunzio, v-2-624: se tu paragoni la
se tu paragoni la più ricca stanza d' una canzone petrarchesca, perfetta nella sua
, 1-130: la chiave termina in fusto d' acciaio con foro quadro, per piantarlo
molla, e così caricare l'orologio. d' annunzio, iv-2- 781: accompagnavagli
un piccolo congegno metallico che il giro d' ima chiave faceva muovere dissimulato sotto un
: estraeva di tasca un piccolo orologio d' argento, a chiave, che alla sua
14. piccola bietta di legno o d' avorio che serve a tendere o allentare
sonosi inventati i pistoni ed i cilindri. d' annunzio, i-496: siede una donna
nel mezzo di un arco o d' una volta, più stretta in giù che
esclamò bakùnin soddisfatissimo, « la pietra d' angolo, la chiave di volta del mio
volta si staccavano dei calcinacci e dei pezzi d' intonaco. ed ecco, mentre consideravamo
. 20. marin. chiave d' albero: congegno, costituito da robuste
per quelle i buchi, versano zampilli d' acque quando si volta una chiave ch'è
cannella; e così si fanno condutti d' acque e diversi zampilli. l. bellini
chiave mi pare che i due giudici competenti d' ogni scrittura sieno l'occhio e l'
/ un pesante chiavon diede a bettaccia. d' azeglio, 1-379: vidi ima lite
piero di duti dee avere per chiavelatura d' una cavezana e di uno pectorale da
, irto di quattro / coni e d' equine setole con una / superba cresta
guittone, xiv-64: s'eo tormento d' una parte forte, / e voi
che fosse bestia salvaggia, / ferila d' un chiavellecto a piedi d'una piaggia.
/ ferila d'un chiavellecto a piedi d' una piaggia. » dal lat
da colle, vi-1-226 (1-7): d' este parole eo so ch'io t'
tassoni, 3-49: sotto l'insegna avea d' una spinosa / folco raccolti de'più
115: salvo un sol chiavistel d' acciaio duro, / la cui chiavetta
non osa, / tutta vuol che sia d' or semplice e puro / quella ricca
, / color di violetta; / d' inglese acciar le fimbrie, / la
: sopr'esso [tempo] mi parea d' aver potenza: / e con quella
faretra. / per fabricarne le chiavette d' oro / ruppe lo strai, che
la pietra; / l'arco proprio adoprò d' archetto in vece, f e de
ecco l'apertura odorifera del costato. d' annunzio, iv2- 285: dal clarino
cassa di acero scannellato e le chiavette d' avorio... però l'interno,
tre buche », per certe fessure d' una chiavica, il quale non oltrepassavano
la chiavica e lasciava andare un'ondata d' ingiurie che lo coprivano da capo a
/ come topi di chiavica i padroni / d' ieri (di sempre?).
che noi di ferro usiamo, ivi usan d' oro. firenzuola, 208: io
, / stridon le spranghe e i chiavistelli d' oro. marino, 13-115: salvo
, 13-115: salvo un sol chiavistei d' acciaio duro, / la cui chiavetta
osa, / tutta vuol che sia d' or semplice e puro / quella ricca catena
serri l'uscio. pindemonte, 1-566: d' uscire affretta- vasi: la porta /
porta / si trasse dietro per l'anel d' argento, / tirò la fune,
. leopardi, iii-219: il cercare d' ingannarmi non è aprirmi le porte,
. intanto m'assediano, ognuno sicuro d' essere il prescelto. quando si stancheranno
di volatica, o di rogna, o d' altro malore, che esca fuori
che esca fuori alla pelle. d' annunzio, iv-1-50: aveva sempre
discrasia. bencivenni, 5-125: decozione d' epittimo, utile alla doglia melanconica,
avevano stampato da per tutto larghe chiazze d' inchiostro. d'annunzio, iv-l-11:
per tutto larghe chiazze d'inchiostro. d' annunzio, iv-l-11: in lontananza le acque
, come se sopra vi galleggiassero chiazze d' olio o di bitume. tozzi, i-75
alla porta, cominciano due muraglie; d' un rosso scuro, con qualche chiazza giallastra
il temporale] com'era cominciato, d' un tratto. quando uscimmo sul terrazzo.
cemento seminato di foglie aveva già chiazze d' asciutto. -figur. serra
vidi quattro chiazze nere posate sul grigiore d' una pietraia, che già si tingeva
-chiazza d' acqua: pozzanghera. pascoli, 88
le facciatelle bigie dei lotti, le chiazze d' acqua, le piastre sbrecciolate dei marciapiedi
fatta di quella pelle, a chiazze d' olio sull'acqua, che anni fa,
viso della giovane figliuola di roma. d' annunzio, iv-2-110: ella d'un tratto
. d'annunzio, iv-2-110: ella d' un tratto sentì il rossore e il
104: agate chiazzate a color d' oro, o di cera. soderini,
dentro e con la scorza ruvida o d' un'altra sorte bertina, chiazzata di
convulsivamente, fra i quali quel rantolo d' agonia strideva più lugubre e doloroso.
giallo sotto pretesto di tramonti campestri. d' annunzio, v-1-229: il fante ritorna a
inferiore e discorde a quella perfetta armonia d' arte che è la poesia virgiliana.
e singolari che suscitano in lui l'idea d' un quadro che poi esegue.
, che tanto adesca i fanciulli. d' azeglio, 1-105: rammento que'frati:
carezze! e chicche! e giocattoli! d' annunzio, v-2-487: avevamo vergogna di
castello v'era da fare una dozzina d' acquarellini con motivetti pittoreschi ch'erano una
che venian dalle bagnature; cui men d' invoglio che a chicca sarìa occorso trarre
trovavo la sua scrivania coperta di vasi d' altare, di chicchere scompagnate, di
porta una guantiera con sopra un bicchiere d' acqua e una chicchera di cioccolata.
non ha più corso nell'uso commune d' italia, non sentendosi a dir ciccherà
baretti, 1-184: mi par proprio d' averne detto quanto basta per convincere chicchessia
dare con un estratto una sufficiente idea d' un libro quando il voglio fare da buon
compulsione — se fosse stato un atto d' elezione mi sarei, credo, portato
autorità di chicchessia, quando non si tratterà d' altro che di cose letterarie. alfieri
e non fo muso a chicchessia; cercherò d' esser coerente a me stesso e non
. - anche al figur. d' annunzio, 263: nell'orecchio gli squillarono
un istante le risa con i chicchiriamenti d' una strofe pazza.
e quindi data con una sbattuta d' ali una chicchiriata, cascargli morto
.. tutto un chicchiricchì, e poi d' un tratto ecco un lungo collo nudo
1-123: o bel rosolaccio, che d' un po'di granturco ti appaghi e del
vermigli, s'era avviticchiata ai nuovi tralci d' una vite. collodi, 45:
un bell'albero carico di tanti zecchini d' oro, quanti chicchi di grano può
/ da quel brusio di mille chicchi d' oro, / quando il mio mucchio muovo
buon senso. 3. acino d' uva. ojetti, i-355: si
corimbi, chicchi violetti di grandine, pesanti d' un peso di morte. marotta,
poi un suo nipotino, un bimbo d' un altro suo figliuolo: se lo fa
far la notpmia a questa vita mia d' avaro a chicchi, mi metto anch'
o più suppliche, di chiedenti premio d' opere fatte quel giorno, trovò poi vitellio
che la nostra compagnia durerà. trattato d' amore, 35-2: morte gentil, rimedio
una voce ascolta, / che di quella d' angelica ha sembianza; / e s'
le limosine intorno alle chiese. f. d' ambra, xxv-2-433: vo infin a'
non più chieggio a'destini / che d' alme bocche al plettro mio sonoro /
chiedono, poi pregano i più vicini d' andarsene, e di far largo.
/ tra quelle sue povere dita. d' annunzio, iv-1-187: vedendovi così in alto
, quivi son gente e brigate / d' ogni sorta; chiedete e domandate. murrini
te commesse / stretta ragion ti chiederà d' ognuna. manzoni, pr. sp.
x-2-198: diran: stanca la gallia d' una stolta / libertà che a perir la
non avete cuore di chiedere sette paoli d' un volume che possa riuscire un po'sottile
purissimi cristalli coi bei disegni e orlati d' oro e le ben lavorate porcellane mandateci dal
da certaldo, 137: sempre siei vago d' avere a fare più tosto parentado con
lui e le sue figliuole. f. d' ambra, 89: ha adocchiata questa
/ del far gentile e del dolor d' agnese / preso era, e la chiedea
la borsa, li dette dieci ducati d' oro... or, venuto el
: essendo infermi, chiedevano di grazia d' andare a giacere in casa marta.
furore; / e 'l suo cavai d' acciaio era guemito. / chiese licenzia,
del p. ricci, e chiedimento d' assistergli. chieditóre (ant.
sì terribile eunuco si negava la grazia d' intradurlo al re, chi mai più
: un marco parla, / e d' appio asconde la libidin cruda / con mille
. boccaccio, i-174: non dubitò d' aspettare a mano a mano menelao,
lei si fermarono l'agili ancelle. d' annunzio, ii-99: tra l'eroe preparato
glio de le tumid'onde / torme lambire d' un crociato piè. chièrere,
sommità del capo (e varia d' ampiezza a seconda degli ordini religiosi)
laide grinte. / una è crisalide / d' un quondam frate: / oggi per
sulla chierica conservavano una piega ecclesiastica. d' annunzio, v-2-503: la serie de'
mondo fosse vostro cuore come a pastor d' anime s'addice e nella mente vi stesse
armar la plebe, / consumar colpe che d' atreo le cene / e le vendette
allora compiangevano amaramente che per la bizza d' una chierica stizzita si dovesse perdere un
si appiatta; per lo più al centro d' una chierica di terra bruciata e chiusa
, 14-121: or si vede spezzar più d' una fronte, / far chieriche maggior
/ che ben porta chercato / poi d' onne parte incontra ha gran campione.
le compagnie] col chericato a processione. d' azeglio, 1-55: il clericato nel
. ant. forte afflizione, travaglio d' animo. abate isaac volgar.,
e penitenza. petrarca, 366-120: miserere d' un cor contrito, umile. boccaccio
nacque, che fu il venerdì santo, d' anni trentasette. segneri, i-748:
. manzoni, 39: o prole d' israello, o nell'estremo / caduta,
in fondo il fare vacillante e contrito d' un generale che capitola. svevo,
fame, e di sete, e d' altra contrizione. 4. dimin
fra giordano [crusca]: son contenti d' ogni piccola contrizioncèlla. = voce
collo,... itasene sopra d' un profondissimo pozzo, e sé e il
perché era un governo di conigli. d' annunzio, iv-2-299: lasciò che su
., i-115: chi fosse ardito d' offendere amore, non può passare che
altri di loro sono reali, altri d' opinione. foscolo, 1-18: ove apprendesti
1-7 (i-94): tu mi neghi d' aver peccato contra natura, del quale
l'improvviso / pullular meraviglie, e d' ogn'intomo / contro l'antico e naturai
correre come una lucertola nei grandi solleoni d' agosto. b. croce, ii-8-19:
2-9 (240): metti cinquemila fiorin d' oro de'tuoi... contro
sì com eo, lasso, ostai d' ogne tormento? bibbia volgar., v-201
da far riparo / contr'a'colpi d' amor. boiardo, 2-8-62: contra
. 10. a indicare pressione d' urto, stretto contatto. caro,
galileo, 4-3-310: la qual quantità d' acqua non gravita punto né contro alla
l'uccel di dio / nello stremo d' europa si ritenne. leonardo, 3-326:
per arrivare al perù fa de bisogno d' andar sempre contro il vento. d.
di contra / sovra un bel sasso d' ellera vestito / sedea virgilio. monti,
forma, confuso agli avanzi e alle rovine d' epoche condannate. de pisis, 170
contra, effigiata ad una vista / d' un gran palazzo, micòl ammirava. pindemonte
gialli, di una lucentezza metallica. d' annunzio, ii-664: i cieli ultimi /
ii-664: i cieli ultimi / ardevano d' un foco inestinguibile, / e i golfi
si mettono a conto degli scudi 3500 d' oro in oro per conto del perseo
. e per contro i veri nobili d' italia a questo ragguaglio sarebbero i popolani,
croce, ii-8-15: si rigetta, d' altro canto, il contradittorio concetto di genio
dell'opinione e del concetto che altri ha d' alcun'opera o d'alcuno autore,
che altri ha d'alcun'opera o d' alcuno autore, esamina ciò che n'è
e 'l contra delle ragioni possenti a persuadergli d' appigliarsi all'una o all'altra.
quel partito, il migliore gli parve d' affrontar don rodrigo stesso. lambruschini.
del cammino della parata di contro. d' annunzio, iv-1-124: la sua mano,
rivestono i caratteri di un reale trattato d' alleanza. b. croce,
particolari, scene, controazioni, tutto d' una fresca spigliatezza, che non v'aspettavate
. milit. azione complessa di fuoco d' artiglieria di medio calibro, costituita dall'
con polvere uguale al peso della palla. d' annunzio, v-2- 573: quando
griglia con superficie cilindrica fornita di punte d' acciaio che avvolge parzialmente il tamburo battitore
contraccambio del perelli è qui buon numero d' inglesi, altri dotti, tutti molto
galantuomo che voglia degnarsi di disingannarli e d' illuminarli. carducci, i-328: dal
. invar. contraereo. d' annunzio, v-2-834: i soldati si son
sotto le tettoie per non correr rischio d' esser colpiti dai bossoli del tiro contracièlo
sopraluogo successivo, mi munii a controcuore d' un coltellaccio. = comp.
ordinare in linea retta il flusso elicoidale d' aria che viene prodotto da queste.
comisso, 7-220: facevo i gesti d' uno che canti e aprivo la bocca
, di vesti da camera, e d' altri simili arredi da inverno.
in direzione contraria ad altro incendio. d' annunzio, v-1-337: non è più la
ant. nella curva di un corso d' acqua, l'apertura angolare di una
copre, e fa traviar la corrente d' arno dal suo proprio e diritto sentiero,
abili a mantener sempre diritto quella parte d' alveo, per lo quale abbiano adito
educando un controgovèrno, del quale risican d' essere schiavi insieme e tiranni.
assoluta fissità della pellicola durante il periodo d' arresto della macchina da presa.
lunare do vesse tal parte d' etere addensato sublimarsi; nella quale
avallo per le cambiali: è una specie d' atto col quale le parti convengono di
. soffici, ii-54: mi accadeva d' abbattermi invece a certe scenate che scoppiavan
. — controllo amministrativo: esercitato, d' ufficio o talora su istanza della parte
5. econ. controllo generale d' esercizio: il compito (quando una
calarvisi dentro. pavese, 6-18: farsi d' oro ». -controllo del volume
sarete qualche tempo, qualche cosetta. d' alberti, 251: 'controllore'. nome d'
d'alberti, 251: 'controllore'. nome d' impiego. è un incaricato di rivedere
. in direzione opposta alla luce. d' alberti [s. v.]:
per la quale si dà lor campo d' uscire alla scaramuccia. magalotti, 20-199
marcia ', è il modo di girare d' un bastimento precisamente sulla traccia di quello
con contrammine e con ogn'altra sorta d' arte militare riparando a tutto lo sforzo
nelle miniere per dare sfogo alle polle d' acqua. targioni tozzetti, 12-3-167:
giunti a qualche profondità, incontravano polle d' acque
mi si ordiscono, totalmente comincio a perdermi d' animo. manzoni, pr. sp
d. bartoli, 6-6-57: tementi d' aver dato indicio della cava col rintronar
fatti, e che farà l'ambasciatore d' inghilterra. controminatóre (contramminatóre),
mossa, che fa il corpo grave d' andare all'ingiù, è tratte
il contrammoménto, ovvero resistenza, d' un animo che non s'abbatte
estra-o con tra naturale, secondo o fuor d' ogni raggione contropartita, sf. commerc.
tenuta col metodo della partrovare altra via d' escluderne il soprannaturale, che col
l'una sorta di note con lettere d' alfabeto maiuscole, la piovene,
. milit. parola in risposta a quella d' ordine cuno. (e sono
di fosforo e scintille, come la schiena d' un gatto in amore carezzato contropelo.
, di tamburi, di piramidi, d' alberi, di potenze, di contra potenza
vite contro alla potenza, e serve d' appoggio all'altro pernio della serpentina, quello
mettendone in forse il contenuto. d' azeglio, 1-191: sarei curioso di sapere
farò grazia delle prove e controprove astrologiche. d' annunzio, v-3-30: tante sono le
giri che le carte devono compiere prima d' essere approvate. baldini, i-312: per
macchina utensile costituita da un semplice pezzo d' acciaio a forma di perno appuntito [
, 1-228: anco si facci un quadrato d' eguali lati, e ciascuna faccia sia
, che le linee medie siano il termine d' esso. = comp. da contro
si annulla un ordine precedente. d' alberti [s. v.]:
la controscarpa, perlustrava le possibili vie d' accesso. = comp. da
, 9-2-286: il primo [il valor d' anima] l'hanno [i poeti
nelle controscene. questa azione, piena d' incidenti e di trovate, si ripete anche
337): li quali [mille fiorin d' oro] il sensale prestò a salabaetto
altri di loro sono reali, altri d' opinione. i primi sono peccati gravi,
l. bellini, 5-231: la possanza d' una vela... che a
cura qualsisia contrasforzo che gli si pari d' avanti per contrastargli il cammino. vallisneri
registr. dal venendone gli atti. d' alberti. panzini, iv-159: 'controspionaggio
, diversamente dalla pittura o dalla d' alberti. scultura, non sia
maestri vien chiamato contrassoggetto. prima però d' inoltrarsi, deve avvertire il giovane compositore
: le contraspalliere poi son certe piantate d' alberi che si pongono alle già dette spalliere
, secondo le specie più proprie. d' alberti [s. v.]:
.). voce registr. dal d' alberti, sotto l'esponente contrastampa, da
sulle pagine contigue, aderenti. d' alberti, 252: dicesi che un foglio
. che agisce da controstimolo. d' alberti, 252: 'controstimolante', sostanza
. teoria medica del controstimolo. d' alberti, 252: 'controstimolismo'dottrina del rasori
teoria medica del passato). d' alberti, 252: 'controstimolo', parola
quartato; / morto di noia / d' ov'era nato. / per controstimolo /
[al latte] e che imbevuto d' una così fatta opinione lo piglierebbe controvolontà e
arte incisoria, operare il controtaglio. d' alberti, 251: 'contrattagliare', tirare linee
orlo risulti a festoni. d' annunzio, iv-1-238: il letto sorgeva sopra
rialto di tre gradini, all'ombra d' un baldacchino di velluto controtagliato.
incisoria): v. controtaglio. d' alberti, 251: 'contrattagliato', lavorato ad
voti ad una figura romboidale anziché quadrata. d' alberti, 251: 'contrattaglio', sorta
sui velluti, o anche drappi d' oro. tramater [s. v.
sciabola. - anche al figur. d' annunzio, v-2-286: mai m'avvenne di
m'awenne di cogliermi in un qualche moto d' arrendevolezza o di compiacimento nel lasciarmi deciferare
. nel pugilato, finto colpo, azione d' attacco che invita l'avversario alla parata
eventuali sortite degli assediati. d' alberti, 252: 'controvallazione', secondo
invidia... vi contruova cagione d' altra apparenza e sol perché fate ombra
cui soffia il vento. d' annunzio, ii-425: il dittatore cammina contravvento
maggior di sé, ed è la fine d' ogni lor controversia e lite; e
quella medesima volontà c'ho sempre avuta d' onoraria e di servirla. boccalini,
de privare gli confinanti della suave dolcezza d' amore, donde ne successeno sanguinente e
duravano da troppo tempo perché i popoli d' italia non le conoscessero. 3
di trar da essa nuovi vocaboli è d' una tale evidenza, che sembra stranissimo
giuridica, di contestazione (per divergenza d' interessi, di opinioni, d'interpretazioni)
per divergenza d'interessi, di opinioni, d' interpretazioni); conteso, discusso;
, per vedersi in qualche altro luogo d' italia, e fuori d'italia ancora,
altro luogo d'italia, e fuori d' italia ancora, lo stesso soggetto,
e stabilita per certissima e senza bisogno d' alcuna dottrina, una proposizione. p.
capitale sborsato, il ragguaglio colle lire d' oggi, il capitale da restituirsi e
. = voce registr. dal d' alberti. controvertire, tr. e
che fa parte dell'armamento dello sperone d' una nave. = comp.
della stessa quistione; che fossero cagioni d' adulterii e di contubernii ne'secondi matrimoni
si costituisce o non compare nell'udienza d' apertura del processo; di chi si rifiuta
di taglie i beni de'contumaci. d' azeglio, 1-284: gli altri condannati.
arroganzia, superbia, e ogni ingiuria d' avarizia et rapina. bisticci, 3-126
contro e vite (v.). d' evaristo pontefice;... ma quel
ultima grande sconfitta delle armi romane da parte d' un altro popolo! c. e
o maledetta caccia, / o ricetti d' orrore e di fierezza, / indegne di
quale infelici creature non ci siamo vergognati d' offendere tante volte l'augusta persona del
giannotti, 2-279: ma poniamo che d' uno medesimo magistrato in ciascuna mano sia
pezzo, cercando se modo v'avesse d' accordo, ma continovo cresceva la mala
diffidandosi gli ardinghelli e i loro seguaci d' avere remissione di quello ch'aveano commesso
quello ch'aveano commesso, e aveano d' intorno a loro di mali consigliatori;
, 1-92: cominciò a trattare col re d' ungheria di volergli dare per moglie la
carena, 2-5: in qualche luogo d' italia, con traslato un po'ardito
i suoi comandamenti, se noi aspettiamo d' essere salvati da lui: e se a
non sapete che cosa sia tesser in contumacia d' un papa, pigliatene esempio da me
silenzio sinistramente si ascrive o a stupidità d' intelletto, o a contumacia di
, non sarebbe stato promosso alla chiesa d' avila, e gli scrittori non averebbero parlato
di parlare mi dà contumacia della temerità d' intraprenderlo, dopo che avrò parlato inadeguatamente,
più importa, a sé stesso, o d' avere aspettato quella morte con impazienza,
aspettato quella morte con impazienza, o d' averla desiderata con ansietà.
san tommaso: contumeh'a importa disonore d' alcuno per parole, o per fatti
p. verri, i-180: moltissima delicatezza d' ingegno e vivacità d'immaginazione richiedesi in
: moltissima delicatezza d'ingegno e vivacità d' immaginazione richiedesi in chiunque ricerchi di ben
, cantò le guerre di cesare? d' annunzio, iv-2-314: vedendo dietro di sé
contumelia. soffici, ii-268: più d' una volta era già accaduto che per
accaduto che per imperfezione occorsa nella smaltatura d' un portacenere, d'un cucchiaino,
occorsa nella smaltatura d'un portacenere, d' un cucchiaino, o per lo sperpero d'
d'un cucchiaino, o per lo sperpero d' un po'di colore, la sua
, 2-354: si infuriò e coprì d' insulti i primi che incontrò nei corridoi e
resto, a quelli non parve vero d' aver da mangiare e da dormire, e
fra giordano [crusca]: si doleva d' esser trattato sempre contumeliosamente. machiavelli,
corpo, arma contundente). d' azeglio, 1-333: bisognò cominciare dall'aprire
che potea figurare in un processo d' omicidio come istrumento contundente. svevo, 3-879
, che genera, favorisce uno stato d' animo anormale, che suscita un'alterazione
animo anormale, che suscita un'alterazione d' animo non permettendo un giudizio equanime.
il giudizio, fa perdere la memoria d' ogni altra cosa, e di sé
conturbano la plebe, s'apparecchiano già d' essere consoli. capellano volgar.,
di troppa vergogna e se medesimo vizioso d' avarizia dimostra. firenzuola, 247:
corso della natura, ché prima dimandi d' essere amato e tu stesso te ripruovi poi
tu stesso te ripruovi poi non degno d' essere amato, quando, siccome non dotto
quando, siccome non dotto, dimandi d' essere amaestrato nella dottrina d'amore. ariosto
, dimandi d'essere amaestrato nella dottrina d' amore. ariosto, 46-109: essendo
al caro padre / ritorni ornai graziosa d' amore, / ond'ei pur minacciando
, agli elementi naturali). cecco d' a scoli, 1684: distrugge [lo
ed awelene. bruno, 3-1061: figli d' astreo titan e de l'aurora,
i moti], ed in vece d' unire le loro forze,...
prossimi, come presumi di pigliare cura d' altrui, e non hai cura di
noi e contra noi diciamo, udiamo d' altrui, incontanente ci conturbiamo ed indegniamo,
/ dove i cedri al fiero canto / d' isaia si conturbar; / non udisti
/ del fuggiasco fratricida, / né d' abel l'estinto viso / i tuoi rai
nell'alma, egli non cessa / d' espedirsi e saltar verso la riva, /
prima vista un'impressione di bellezza, ma d' una bellezza sbattuta, sfiorita e,
, 153: l'aspetto della signora, d' una bellezza sbattuta, sfiorita alquanto,
, avviserai / il mesto aspetto. d' annunzio, iv-2-524: egli proferì le ultime
nel suo sonno, / motivo dando d' essere / corto al febbraio, e lunatico
. livio volgar., ii-1-316: d' alcun onore non potrei avere gioia per
, sf. ant. profondo turbamento d' animo, stato di intima agitazione.
contuso da quella caduta al caffè. d' annunzio, v'2-425: come egli
fiammeggia, ultima pitturata, la bandierina d' italia. contutóre, sm.
segreto tuttora rimasono gli aretini in trattato d' accordo co'fiorentini. cellini, 1-30
chiama sempre sua patria roma e gloriasi d' essere romano. leopardi, iii-113:
,... contuttociò, a guisa d' un altro tantalo, pur da gli
, cioè in quelli che si levano d' infermi tade. carletti, 31:
come nell'animo del convalescente ai sintomi d' una recidiva. d'annunzio, iv-2-81:
convalescente ai sintomi d'una recidiva. d' annunzio, iv-2-81: la convalescente fu
quel momento la sua convalescenza fu assicurata. d' annunzio, iv-1-135: la convalescenza è
7-124: a volte, la convalescenza d' una malattia ha deciso di una vocazione
. 2. figur. stato d' animo proprio di colui che, dopo
per me,... pago d' aver esposto con precisione la sostanza e
la lima si fanno parte assolutamente integrante d' ogni qualunque poesia. d'annunzio, v-3-479
assolutamente integrante d'ogni qualunque poesia. d' annunzio, v-3-479: son questi i
7-229: gli dissi che il mondo d' oggi è in un tale disordine mentale
. murrini, 2-92: stimo bene d' addurne qui alcuni esempi per lo più convalidati
finché non convalli co'monti di castellona e d' itri. convallària, sf.
antispasmodici. la così detta 'acqua d' oro ', che godette di molta
verde tra ciottoli e lastre chiare venato d' argento. = voce dotta, lat
rappresentino al convegno dei comuni toscani. d' annunzio, iv-1-269: quel convegno inaspettato
correva per il cielo una trama fitta d' infinite nuvolette lievi, basse, cineree,
: verso mezzogiorno il palmento si empì d' uva e fu il primo convegno delle vespe
davano convegno, era forse un rifugio d' animali condannati a una lunga agonia.
incontrarsi 'e anche 'mettersi d' accordo '). convèllere,
1367]: detti due nominati sono d' acordo di puro e di buon animo di
insieme in vignone questo dì lunedì xxv d' ottobre anni mccclxvii, con questi patti
/ ch'allora m'incende 'l cor d' ogni lato, / e per un,
convenente. lettera senese, v-202-113: d' altra parte ti volemo fare asapere d'
d'altra parte ti volemo fare asapere d' i convenentri di toscana; che sapi
con forenza. boccaccio, iii-1-57: teseo d' alta parte riguardava / la falsa punta
maladicendo il duro convenente, / e d' ultima vergogna dubitava, / e quasi uscia
perottino, coteste son favole a quistione d' innamorato più convenevoli, sì come le
questo mondo era fatto di rimbalzo e d' abbattimento... poi vennero altri
incertano. capitoli della compagnia della madonna d' orsanmichele, 3-20: debbiamo vendere la
salvini, 39-ii-n: di più l'utilità d' una cosa si può prendere, o
più confortativa e più convenevole a natura d' uomo. bruno, 3-218: non
cocchi, 4-1-31: mescolare molta quantità d' erbe,... non isfuggendo la
.. non isfuggendo la convenevole conditura d' aceto e di sugo di limone. monti
di cena o desinare, / o d' altri convenevol che da chiostri. caro
per gli ultimi convenevoli di quel dì d' andare alla casa d'un mio buon amico
di quel dì d'andare alla casa d' un mio buon amico. [sostituito
convenevoli e il signore abbia una veduta d' insieme. c. e. gadda,
rispettose che quella ch'era tutta arte d' onestà, la faceva parer tutta riverenza della
aro, 12-i-203: arebbe più caro d' esser un poco amato da vero,
essa concordata, e come un membro d' esso corpo convenevolissimamente congiunta. tasso,
fu una giovane del corpo bella e d' animo altiera..., de'beni
era conveniente ch'io, in procinto d' essere siffatto rovinato, vi togliessi col
sillabe, e nel saper variamente condurre d' uno in altro verso il sentimento.
conveniente che quella, che è madre d' ogni bene, dovesse di suo proprio
, 172: molti piglieranno ammirazione d' alquante opere di carità io ho fatto
al fine di compensare i peccati, e d' ottenere i favori. leopardi, 813
: rimetterà tutto alla recognizione e giudicio d' un concilio generale di tutta la cristianità,
ridurre i termini del problema all'equazione d' una curva, la quale con le sue
: di quivi s'impara, a cagion d' esempio, che, a convenientemente parlare
cima 'di cavolo, 1 cesto 'd' insalata, e non altrimenti.
per convenienza di costumi e mutua corrispondenza d' amore e di offici ne ha lungo tempo
, suoni, immagini, nelle opere d' arte). bembo, 1-129:
che di proporzione e di convenenza nasce e d' armonia nelle cose. vasari, ii-185
ingegno del cronaca seppe servirsi delle cose d' altri e farle quasi diventar sue:
non conoscesse questo suo amore esser fuor d' ogni convenienza. aretino, 1-125: sempre
1-210: chi adirasi, sempre crede d' aver ragione; e però qual fuoco
perché m'importi di madama salmojraghi. d' annunzio, iv-2- 204: i
mia moglie, a me, mi caricava d' insulti; col dottor loero, invece
. bracci, 2-115: mi fece costare d' aver fatte le sue convenienze con lui
le sue convenienze con lui, e d' essersi egli dichiarato soddisfatto che fosse ad
agnese, con quel misto di gratitudine e d' impazienza, che si prova a un'
4-239: nel paese non si parlava d' altro che del matrimonio di don nini
a far crescere il prezzo della mano d' opera, ma non c'è mai
, arresta con un cenno questa specie d' asta al rovescio e la partita è
o il coronamento di un lungo sogno d' amore? 6. ant.
convenienza vostra che pubblicamente io vi vendichi d' un'offesa a cui ho dato innocentemente
vostra fa per se stessa ogni sorte d' officio per mantenere s. m. in
ira di dio / tutti convegnon qui d' ogni paese. cavalca, 16-2-43: una
. tasso, 6-iv-1-142: tutti convengon qui d' ogni paese / quei che vivendo in
... posta... su d' un monte,... a cui
plebe spregiata. monti, 18-691: d' altra parte nel fòro una gran turba /
avea la sua capitale in palermo. d' annunzio, iv-2-481: mi richiamava al culto
partendosi, debbano convenire in un punto d' una data linea. 3.
i-74: i vocaboli nozionali essendo rappresentativi d' idee complesse, e queste non essendo
, ii-63: mi veniva un po'd' inquietudine, parendomi ch'io mi fossi ingannato
pronom.). ant. mettersi d' accordo; venire a patti. boccaccio
resti per detti mezzani. -andare d' accordo, trovarsi d'accordo. albertano
. -andare d'accordo, trovarsi d' accordo. albertano volgar., i-124
come bestie immani in una somma solitudine d' animi e di voleri, non potendovi
strada a cose molto maggiori nel resto d' italia, non fu alcuno pren- cipe
. carducci, i-57: cotesti versi d' un altro sonetto deltauighieri, probabilmente perduto
a'veienti, si vide come ei cercò d' in- gannarlo. 12.
guicciardini, i-73: molti degli uomini d' arme... in tutto dipendenti
si converrìa, l'occhio sorpriso / d' alcuna nebbia, andar dinanzi al primo /
, i-70: io mi son compiaciuto d' individuare questo fatto episodico, come tratto caratteristico
): dubitò forte che il marito d' altra femina fosse innamorato, e che quello
che a tutti vi converrà réndare ragione d' ogni minima cosa che hai fatta contro
alla mercede / o di balene o d' orche / o ver d'orsi e di
balene o d'orche / o ver d' orsi e di lupi, / tra l'
5 (74): s'accorse d' aver detto ciò che conveniva tacere. carducci
, / buon uomo e savio. d' annunzio, iv-1-273: gli convenne anche
convegna per forza partire. / ché d' acquistar l'amico poco vale, / da
anima forsennata, che procaccia / far d' una tigre sciolta preda in caccia, /
andasse, dal desiderio di vederlo, d' udirlo predicare. giordani, i-9: le
, in: le febbri maligne sieno moto d' aria ne'vasi sanguigni da fuori in
sue tenebre: il certo è che più d' uno convenne a batterla, perché la
in tanto, atti di sorpresa e d' indegnazione. tommaseo, ii-133: convien pur
] è sempre lecito di stare e d' andare dove gli piace: questa dinanzi
, per esser potente, si tenga quel d' altri, e un debole non lo
troppo 'l comperrai forte, / ché d' ogni dolor sorte -e onni pene /
insieme, riunirsi 'e anche * essere d' accordo 'e 'adattarsi, confarsi
alli poeti conventati era donata una grillanda d' alloro. gioberti, 1-iv-154: passa
tenere il mosto], awertiscasi d' andargli restrignendo verso la bocca e
garzoni, 1-658: ecci una professione d' alcuni uomini incivili e mal creati,
la città di radunanze e di conventicole d' uomini. f. f. frugoni,
tal quale come il suo opposto reazionario, d' un modello, non meno classico e
.. aveva prevenuto con la pubblicazione d' un editto contra luterani, comandando alli
uomini sono sì caricati di conventigia e d' invidia e di rigoglio, che appena
trovo uomo niuno che non sia in peccato d' alcuna di queste tre cose. fatti
molto parlato con pianto di vizio, d' avarizia e di lussuria e de la
sbarbaro, 1-35: una volta mi parlò d' un convento ch'era stato ammesso a
dove fu proposto si eleggesse una congregazione d' uomini amiri alla libertà.
di dio e di guadagno che bernardo d' antoio de'medici e conpagni lanaiuoli nel
fatto questa presente e di nuovo conpagnia d' arte dì lana nel convento di via
rottami dei muri e fra la calcina d' essi nei lor conventi vengono innanzi.
200 d: né di ciò degno sia d' avere convento. fiore, 87-1:
gli altri, per l'abbondanzia delle lacrime d' amore. ceracchini, 1-1-162: si
vietato di esercitare parrocchie o cure d' anime dove non vi fosse conventualità del loro
lontani, dee esser nato dal volgo d' un popolo principe dell'egitto, che
convenzionale non ha altra colpa che quella d' essere scambiato per l'essenziale, e
i-73: i rimatori attingevano nel codice d' amore; i novellatori o favellatori attingevano
degli altri. carducci, 1-68: d' una poesia convenzionale che non aveva d'
d'una poesia convenzionale che non aveva d' ideale se non le formole, egli fece
odii, perché egli possa, coll'inflessibilità d' un convenzionale e la brutalità d'un
inflessibilità d'un convenzionale e la brutalità d' un comunardo, giungere imperturbato alle ultime
accompagnati da una spinta verso l'assestamento d' una condizione media che per intenderci possiamo
non curava di convenzionalizzarla, sotto pretesto d' idealizzare.
antiche, che conteneano come gli antichi duchi d' oste- rich s'erano patteggiati e convenzionati
quale casa o famiglia di loro faltasse d' ereda legittimo l'altra dovesse succedere.
mano in mano, tutte queste cose. d' annunzio, iv-2-298: offerse egli ai
chiamano conduttori, co'quali non si ha d' avere altra briga, se non il
m. villani, 3-6: si deliberarono d' essere all'ubbidienza del detto eletto imperadore
p. verri, i-180: moltissima delicatezza d' ingegno e vivacità d'immaginazione richiedesi in
: moltissima delicatezza d'ingegno e vivacità d' immaginazione richiedesi in chiunque ricerchi di ben
cuoi bulinati, argenti, ricami e curiosità d' arte locale: prodotti di convenzione,
dove al contrario negli elementi dell'unghia d' una cupola convergono tutte quattro. d'
d'una cupola convergono tutte quattro. d' annunzio, iv-2-161: i suoi piccoli
convergenti verso la radice del naso, d' un colore incerto. 2. figur
conseguenza o l'effetto che dir si voglia d' un unico motivo, d'una causa
si voglia d'un unico motivo, d' una causa al singolare: ma sono come
: avvegnaché le arterie soavemente convergendo parecchie d' esse vanno a terminar nelle vene in
figure più ardite del monachismo democratico. d' annunzio, iv-2- 660: nella
e conferendo alla voce solitaria la concordia d' un coro. pavese, 8-62: la
inclinato ': tanto vergère quanto convergère erano d' uso raro anche nella lingua latina.
convèrsa, sf. archit. linea d' incontro di due falde di tetto,
dire, ch'ha sì poco pensiero d' intendere nostra lingua? -non è cosa che
1-2: e in quello tempo galee d' italiani si partirono... per fuggire
ed en cenner di tornare. cecco d' ascoli, 2071: questa è la donna
qual mai non coverse / spera alcuna d' umana qualitate, / awegna che nel
quali può essere il sottrarsi per mezzo d' essa da que'mille impacci e pericoli
lo me pensava che fossi satollato / d' esto malvascio ioco c'al monno hai conversato
e la luna le riconducano a casa. d' annunzio, iv-1-173: ella aveva nel
una fluidità mirabile, profondeva un tesoro d' osservazioni delicate e penetranti; rivelavasi talvolta
lasciò ogn'altro simile trattenimento e conversazione d' amici. salvini, 19-iv-2-305: salutate
voleano perché voi prendeste piacere alla conversazione d' una donna, ed arrivaste al grande eccesso
la mano. bisognava ch'ella si dilettasse d' astronomia, nominasse di quando in quando
la conversazione, come chi si vergogni d' un passato ancor troppo recente. d'annunzio
vergogni d'un passato ancor troppo recente. d' annunzio, iv-1-196: uno de'più
« come fanno a passare il tempo d' inverno con le notti lunghissime? » gli
passate di padre in figlio, al lume d' una lucerna da morti, erano le
senza veri fiumi, solcata da corsi d' acqua torrentizi, asserragliata su se stessa,
lontano assai; mi bisognava uscire lungamente d' italia per conoscere ed apprezzar gli italiani
consigliasse a conversioni di rendite e ribassi d' interesse. cavour, iii- 210:
se non per estinguerli, v'ha d' altronde un mezzo da preferirsi nella più parte
e massiccio, come s'egli fosse tutto d' un pezzo, a guisa d'un
tutto d'un pezzo, a guisa d' un vascello in acqua; e si fa
un vascello in acqua; e si fa d' essa conversione un quarto, due quarti
, i-292: 'conversione', il girar d' una schiera al fianco destro o al sinistro
delle code ha un garbo di minuetto, d' un secolo o due fa.
foscolo, gr., iii-73: poi d' un sua unità di misura.
domestica con la lucrezia, in vece d' europa, a bisdosso. 5
/ giove, s'è ver che d' amor fusse acceso, / quando, converso
e sfavilla, / ecco in grandine d' or si strugge e stilla. b.
polve. monti, x-2-340: mirò d' ausonia i campi e la pontina / valle
sèrbati / il non mutato amore. d' annunzio, ii-565: converse le tue canne
gloria è nel regno de gli eletti / d' un spirito converso, e più s'
lontan crescea rapida, opaca, / gravida d' ira la caterva accolta / da'forti
l'altezza: pe- roché come uno d' argento a quattordici d'acqua in peso,
roché come uno d'argento a quattordici d' acqua in peso, così in altezza
scaccia e che s'aborre / s'aguzzino d' accuse strali e chiodi. grandi,
una croce nera, di ferro. d' a nnunzio, v-2-803: apre la porta
stretta una fante che ha l'aria d' una suora conversa. baldini, i-695
. 3. ant. infermiere d' ospedale. tasso, ii-579: giurerò
mi pare che si possa annoverare quella d' ambasciatore, quantunque non si dica a
non mobili secondo il moto e delazione d' un corpo. c. mei, 18
altra natura, ma stanziato nei pori d' altri corpi. b. croce,
eccelsitudine a noi e a gli altri divoti d' italia benignamente converti. ariosto, 24-77
che in volto formidabil scerse / il mar d' adria turbato in carro assiso, /
le dette possessioni più di fiorini quindicimila d' oro, e convertironsi a rifacimento de'
più degno / o di mano o d' ingegno, /... / in
.. acquistato il dominio di una parte d' italia, apertosi la strada alla conquista
altre la vaga opra fatale / rorò d' ambrosia. 9. compiere una
/ in bozzacchioni le susine vere. cecco d' a scoli, 142: per
, canz., 104: e son d' altrui zoir sì roto e lasso,
torna, e per non restar sospetto d' idolatria. segneri, 11-8: con la
begli occhi fulgidi, / dolce albergo d' amor, / in fonti si conversero
altro modo, se ne privarono. d' annunzio, ii-683: ahi lassa, dafne
., 25-99: taccia di cadmo e d' aretusa ovidio; / ché se quello
machiavelli, 776: quella lingua si chiama d' una patria, la quale convertisce i
parte satisfar pensosse / all'anima beata d' issabella, /... /
, per distruggere roma e 'l paese d' intorno, per lo detto papa fu
per moisé che dovesse lasciare il popolo d' iddio, il quale egli tenea per suoi
/ ella tutto il cosperse / traboccando d' amor pianto infinito. marino, vii-274:
poi le donne da partito, / che d' esser liberali han per natura, /
mercanzie, che convertite in alcune verghe d' argento di settanta o ottanta libbre l'
determinato numero di dischi da 5 grammi d' argento l'uno al titolo di 9 /
primi nobili traendo sementivo nascimento, piegando d' altra parte tralignano divegnendo bastardi: e
, sola prodezza degna è di corona d' amore. varchi, v-30: chiunque favella
del solido i s sopra la gravità d' una mole d'acqua eguale alla mole i
s sopra la gravità d'una mole d' acqua eguale alla mole i s, alla
s, alla gravità della medesima mole d' acqua, sarà, componendo, come
gravità del solido i s alla gravità d' una mole d'acqua eguale alla mole i
i s alla gravità d'una mole d' acqua eguale alla mole i s; e
i o ad o a così la gravità d' una mole d'acqua eguale alla mole
o a così la gravità d'una mole d' acqua eguale alla mole i s alla
, / e del foco, on- d' avampi e ti consumi, / giovami di
il pittore se le acquisti per forza d' ingegno e si converta in essa natura
peggio ancora / ch'io vidi in breve d' ora convertite / le mie chiese in
, 7-109: devo ricordare certi documenti d' arte indigena di convertiti al cristianesimo,
: messer santo francesco fu grande convertitore d' anime e sì per lo esemplo e sì
sei vertebre o spondili, e l'ultimo d' essi è il pungiglione molto grande e
troppo convessa e la testa troppo grossa. d' annunzio, iv-1-267: vedeva quegli occhi
occhi che prendevano talvolta i riflessi morti d' un vetro o s'animavano d'un
riflessi morti d'un vetro o s'animavano d' un bagliore indefinibile, simile un poco
bagliore indefinibile, simile un poco allo sguardo d' un maniaco. borgese, 1-21:
siccome una lente, / mi fanno d' un tratto vedere / intero / l'immenso
tratto vedere / intero / l'immenso mistero d' oriente. calvino, 1-461: la
viviani, vii-342: inventò i microscopi d' un convesso e d'un concavo,
inventò i microscopi d'un convesso e d' un concavo, e insieme d'uno o
e d'un concavo, e insieme d' uno o di più convessi, applicandogli
: e già bisbiglia il ciel, già d' ogni lato / grida vendetta; e
segneri, iv-190: la reina elisabetta d' inghilterra, ita ne i monti convicini
ii-116: la città si vide piena d' armati; che dai villaggi e dai
altro si fugge dalla città per timore d' esser convinto d'aver corrotto lo schiavo
dalla città per timore d'esser convinto d' aver corrotto lo schiavo altrui. papi,
. bartoli, 9-28-2-61: il convincere uno d' errore, è mettergli la mano nella
le nazioni celebratissimo, movendo le sue copie d' armi per convincere un certo castello,
. bartoli, 38-74: donato da dio d' una più che umana eloquenza e gagliardia
spirito, quale e quanto è bisogno d' aveme per ammollir la durezza, convincere la
butava il dovuto omaggio al sapere d' altrui, non mi atterriva punto per
ripensandoci, si convinse che il gesto d' amelia di mettersi a letto e di far
, e 'l proverbiarsi, e 'l convincersi d' ignoranza l'un l'altro: e
vi riduca insiem nel regno eterno / pien d' ogni ben, sanza manco alcuno.
facilmente, ragionevolmente, fortemente essere convinto d' errore o di fallo, o persuaso di
e plumbleo davvero; come la ruota d' un opificio cui si tagliasse la coreggia.
del quale non l'andava più innanzi d' un passo di formica; e quanto
lasciarsi convincere leopardo aveva tutta l'arrendevolezza d' un turco fanatico. panzini, iii-121:
denunziatori o correi che rivelassero per benefizio d' impunità; il convincimento nella coscienza del
, tanto fu più laudevole l'azione d' augusto. galileo, 97: eccolo dunque
dalle sue stesse deposizioni convinto di bugia d' avere avanti di me fatte co tali
aveva poi determinate, sotto il titolo d' infami, le persone alle quali questa
anni di reclusione nella fortezza di rocca d' anfo sul bresciano come reo convinto di
sgorga dal suo labbro eloquente tanta magnificenza d' immagini e di concetti. nievo, 1-53
molto salutare per lui. « è preferibile d' essere liberi * diceva con convinzione.
messer giannozzo pandolfini, etterato e uomo d' ottimi costumi. boiardo, 1-1-12: già
annumerati. savonarola, iii-308: amano d' essere convitati ad esser nel primo luogo
virtuosi amici. caro, 5-93: voi d' aceste e di troia i patrii numi
mi convitò con una lauta familiarità. d' annunzio, iv-2-260: aveva una tale
pur clamando / li augelli vi convitano d' amare; / amar conven, la
tarda fra i corpi al negro mar. d' annunzio, ii-508: frate filippo,
e il tuo desìo si gode / d' ogni piacer quand'ella ti convita.
bene a sua guisa, e convitando d' esserne al tutto signore, e certi grandi
16-i-224: i convitati si vantano chi d' una cosa e chi d'un'altra,
si vantano chi d'una cosa e chi d' un'altra, facendo, per così
qual sarebbe un convitato che alla mensa d' una vivanda sola non avesse appetito per più
... non vedeva l'ora d' andarsene. pascoli, i-657: il pavimento
mezzo: il vino sente di fiori. d' annunzio, iv-2-202: tutti costoro erano
avidità o il tedio de'convitati. d' annunzio, iv-1-158: adunò tutti i
al caro padre / ritorni ornai graziosa d' amore, / ond'ei pur minacciando
far vedere che non le importava più d' andare al convito dei malavoglia. pascoli,
nella voce ha l'eco dell'ignoto. d' annunzio, iv-2-618: ecco l'adolescente
sfrenata. baldini, i-299: mi pare d' aver partecipato a un gran convito con
che io a quella guisa ne'conviti d' amore mi sia saputo rattemperare, alla
affetti, anteponendo queirinfame convito d' impurità, che loro appresta da una
silenzioso e pallido, / cinto apparia d' un velo / ai conviti del cielo.
convito di grazia, perché mi faceste degno d' assistere a un sì giocondo prodigio!
s'ella imprenda da donna o d' altro servigi al e a fare ciascuno comunale
a cena, avendo in una pietra grande d' anello l'imagine di tiberio scolpita.
giocondo convito; / poi cenna, / d' un tratto, ad un piccolo dito
fante di bastoni per antagonismo di provincia, d' insegnare la scherma in due convitti,
del convitto di amelia, dove sospiravo d' entrare, soprattutto in omaggio ai famosissimi
davvero solitaria e tranquilla. il ciuffo d' alberi del cortile del convitto incoronava l'alto
de sanctis, iii-80: quest'uso d' introdurre ne'chiostri le rappresentazioni e i
condusse tutti ad un banchetto elettorale. d' annunzio, ii-461: il ramoscel cresciuto /
fornita la cena, vestito di drappi d' oro, con collane e altri ornamenti che
in una popolazione riunita e convivente. d' annunzio, iv-2-582: bisogna che la
) i vocaboli e i modi di dire d' una lingua, imitano il processo analitico
protettrici, si stabiliva fra gli animali d' ogni specie. -figur.
e nero s'accovaccia su la cenere d' un focolare spento, avevano reso ormai
impotente a raggiungere di sbalzo quell'ideale d' operosa e libera convivenza. gramsci, 35
lussuria di frasi a chi ha penuria d' idee; -forse m'inganno, ma mi
sorelle, con lei convivevo in intimità d' amore fraterno. nievo, 1-52:
-per simil. e al figur. d' annunzio, ii-91: giaceva sul dorico tempio
. si trovavano prevenute da quello spirito d' innovazione che dominava in europa.
parola « popolo »] che intendo d' applicar qui, è quello di una società
dimenticare la sua origine conviviale e funebre. d' annunzio, iv-1-46: ella metteva più
in una esaltazione di sentimenti collegiali e d' amicizia, come è cantata nelle loro conviviali
/ convivii ognaltro avanzerai per fama / d' esimio trinciatore. monti, 24-95: carissimo
4-2-9 * 5: contumelia importa disonore d' alcuno per parole o per fatti; ma
precedente decreto gli epiteti... d' ecumenico e d'universale, come dati al
epiteti... d'ecumenico e d' universale, come dati al concilio dal
i-132: melibeo convocò una gran moltitudine d' uomini, intra i quali furono medici di
tenere un convocato, il consiglio comunale d' allora, a castello e che aveva
del re (ventitré navi da guerra d' ogni grandezza) lo convolarono per onore
mano di soldati una quantità di vettovaglie, d' armi, di munizioni per maggior sicurezza
per l'aria, rimarrebbono spesso preda d' avoltoi rapaci. però altri uccelli confederati han
poscia ne chiedea commiato, / e dimandava d' esser convolato, / né quel punto
il nome, scritto con dipinte fiamme d' inferno. convolavano il carro, tirato da
, trasportare con sé (un corso d' acqua); incanalare (le acque)
cittade si restò; ma tutti, / d' intollerando duolo il cuor compresi, /
convoglio, dal quale non deve separarsi. d' annunzio, ii-907: il fùnebre convoglio
, x-842: il convoglio si compone d' una serie di vetture di differenti classi
: nei tempi sereni poi, in specie d' estate, per facilitare il convoglio delle
il convoglio delle biade, potranno esser d' uso sedici traghetti... nei passi
, la diletta mattutina si fidanzò col figlio d' uno dei nostri più facoltosi concittadini,
làtèbre / lubrico si con voi ve. d' annunzio, iv- 2 * 664:
, compiere giri tortuosi (un corso d' acqua). d. bartoli,
, porta seco convolta la polvere. d' annunzio, ii-816: settembre, oggi
i-189: l'acqua terrosa trasportava legnami d' ogni sorta, rottami confusi, e ogni
confusi, e ogni tanto qualche carogna d' animale che appariva convolta e rispariva nei
[piante] per innalzarsi han bisogno d' appoggio, come il convolvolo, la balsamina
convolvulus tricolor) è una bellissima pianta d' ornamento fornita di fiori che hanno il
del grano, e un cipresso che d' estate si copriva di convolvoli. govoni,
-per simil. e al figur. d' annunzio, v-2-221: questa danzatrice è forse
più aprir non si possano, e servano d' utero pensile alle suddette sue uova.
razza di gioventù sia quella del giorno d' oggi. non si sente altro che mali
spaventosa contrattura di quelli della nuca. d' annunzio, iv-2-116: orsola non poteva
il pubblico... non si stancava d' applaudire perché voleva alla ribalta anche la
animale, giacché non basta il raggrinzamento d' alcuni muscoli del volto, per cui
in piccolissimi sorsi mi permettea d' ingoiare. monti, iii- 230
reti per la pesca del domani. d' annunzio, v-3-388: sul colle del ronco
massi immani è simile all'avanzo impietrato d' una gigantomachia immemorabile. barilli, 6-36:
convulsivamente, fra i quali quel rantolo d' agonia strideva più lugubre e doloroso.
in padova ad una signora incinta, d' età d'anni 35, dalla violenza del
ad una signora incinta, d'età d' anni 35, dalla violenza del moto convulsivo
convenne star con la bocca sempre aperta. d' annunzio, iv-2-589: col capo chino
, tutta benigna e in vista / d' alta pietà, su le convulse labbra /
sul fratello gli occhi pazzi di terrore e d' angoscia. d'annunzio, ii-67:
pazzi di terrore e d'angoscia. d' annunzio, ii-67: nel suo ventre convulso
bisogna che le sia addosso con tanto d' occhi. 2. di persona
, / insaziato pitocco, / strazio d' orecchi, ciurmador convulso, / sempre fabbro
convulsa, si sentivano schiantare il cuore. d' annunzio, iv-1-304: stringeva i denti
convulso come un uomo sotto i ferri d' un chirurgo. pirandello, 5-442: con
lo scoppio del quint'atto coll'impoverir d' azione i quattro che precedono; non
e feroce, il dolore disperato e convulso d' uno che ha perduto la fede di
quell'omone si mette a ridere, d' una risata trent'anni più giovane di lui
una risata altissima e quasi convulsa, d' un tipo che non avevo mai sentito
vipera del dubbio] / ma sorgerà. d' annunzio, iv- 2-435: mi sembravano
i miei vaneggiamenti restaran coonestati dalla compagnia d' un filosofo cosi austero. gio
laggine di gomma con dentro poche gocce d' acqua coocoonestazione..., il
da lui qualche pozione di laudano e d' acqua coobata per calmarli. 2
i beni del fallito un diritto d' ipoteca... sarà compreso nella massa
contraffatta del vero, quale si reca d' avanti una filosofìa ridotta a vocaboli,
uomo agitato dalla passione, la soddisfazione d' un cieco appetito. nievo, 509:
quel di novara, il « segreto * d' aspro- monte, e poi di mentana
della loro nazione, che da nessun d' essi è mai perduto di vista nel
scienza e della morale; e, d' altro canto, avendo messo le varie attività
agricoltori: costipratico, morale al conseguimento d' un fine, all'ese
un fatto o un'azione propria o d' altri fornendone teologìa e della scrittura] ora
e il damerino in guanti bianchi. d' annunzio, v-3-419: alcune galèe cristiane han
. imbriani, 3-54: più d' uno invoca meco un governo onesto e
produzione: quella costituita per la gestione d' un'im- presa (agricola, industriale
di altri enti pubblici) di case d' abitazione di tipo economico o popolare.
, iii-533: francesco e romualdo, erano d' accordo nella cooperativa del lavoro con la
s. v.]: virtù cooperativa d' una medicina. 2. che
, un'arena ginnastica e un coro d' orfeonisti. serao, i-1070: anni fa
-società cooperatrice: cooperativa. d' annunzio, v-1-115: l'ottava [corporazione
niente. nievo, 209: si parlava d' indurre maria teresa ad appropriarsi il friuli
, come accenna in questo titolo, fosse d' opinione che queste cose, per se
che abbisognano, per così dire, d' essere fecondate dal tempo e dalla cooperazione
1118: de sanctis, in mancanza d' un filo conduttore propriamente formale, cioè
un pensiero compiuto e autonomo. d' annunzio, iv-2-595: per le uditrici l'
menzogna, una falsa notizia). d' annunzio, v-1-703: bisogna liberare il popolo
di sughero e questo, poi, coperto d' un foglio bianco a coordinate rettilinee,
uffizio essenziale della musa storica; dono d' ispirazione, e prova insieme di virtù
di potenza, ma solo coordinazione. d' annunzio, iv-1-160: per ognuna di
, molte fatiche, un alto calore d' ingegno, una vasta capacità di coordinazione.
accanto all'altra su uno stesso piano d' autonomia reciproca (contrapposto alla subordinazione)
la pupilla sua grifagna, / muove d' un cenno della calva testa? panzini
servizio militare, attuata in alcune città d' italia in epoca feudale. muratori
tempi napoleonici, particolare unità della legione d' onore; in italia durante il ventennio
l'animo lento alle battaglie accende. / d' oste nemica e barbara coorte, /
/ e fra nubi di strali e selve d' aste, / 'mentre seguita marte,
, 235: ché un clamor d' irrompente battaglia / sorge ancor da la
e le azzurre sue luci abbarbaglia / d' incalzanti coorti il fulgor. oriani, x-29-194
neri / fianchi adunavi impavida coorte / d' uomini armati di coraggio e fieri.
. prati, i-194: solo ricca d' amore, ella [rondine] a'recinti
morte. faldella, 2-202: il gallo d' ordinario è sempre il primo ad avvedersi
quale due mirabili eserciti e una coorte d' uomini altissimi d'ingegno e di cuore
eserciti e una coorte d'uomini altissimi d' ingegno e di cuore, cavour,
, avevano appena fatta la metà. d' annunzio, ii-541: veggo, di là
esce a guisa di balsamo un liquore d' odore soavissimo, il quale dicono
anche in forza di sm. aggiunto d' una specie di ragia odorosa che
e cavallucci; a pasqua due serque d' uova, e pel ferragosto un par di
. l'unità monetaria è il rublo d' argento da 100 kopechi. dizionario del
giace, / che la statua d' amor tien nel covèrchio / piangente e
di schermo (una lampada). d' annunzio, v-1-311: l'ufficiale di rotta
, / che ben parean di miseri e d' offesi. boccaccio, dee.,
, 83-89: aprendo in atto d' ammorzar la face. pindemonte, 8-585:
più salda e bella [coppa d' oro], / e tutti con la
1339: scese di là, dalle vette d' olimpo, adirato nel cuore, /
avendo e faretra dal doppio coperchio. d' annunzio, ii-502: tu vedi lunge gli
6-380: era come avere alzato il coperchio d' una scatola. il coperchio d'una
coperchio d'una scatola. il coperchio d' una vecchia scatola cinese, bruna e severa
fuori, e stipata di conterie, cavallini d' osso, masche- rette, da non
che l'aria, che quivi era coperchio d' allegrezza, al tutto ne mostrasse serena
del cielo, tuorlo del mondo, custodia d' ogni pianta, coperchio dello inferno,
/ a imbuto, il volo nero d' una rondine, / un coperchio sul mondo
non sendo da esso dormiente guardato, d' alcuna cosa non sia offeso. poliziano,
poi di tempre elette / un coperchio d' acciaio ha sopraposto. baldi, 2-2-103:
rompe il coperchio ogni soperchio. sciogli / d' ogni freno il destrier, corre pe'
di raso carmesino tutta ricamata di fili d' oro, con le frange d'ognintomo di
di fili d'oro, con le frange d' ognintomo di seta carmesina, meschiata riccamente
seta carmesina, meschiata riccamente con fila d' oro. vasari, iii-526: una
coperta di velluto fornita tutta e trapuntata d' oro... copriva la cassa e
ornata che si espone per figura. d' annunzio, iv-2-173: su le vie,
g. villani, 7-13: tuttoché d' animo di parte fossono divisi, sotto
travagli, / tutto si cuoprar e'd' altra coverta. sacchetti, 28-126:
i-246: ahimè! che, a tempo d' infelice stato, / resta di
tutti coloro che sotto coperta di tutela, d' assistenza e di carità, volessero la
la coverta del cavallo era tutta piena d' arpioni, e a ogni arpione era una
insaponò. straparola, 3-4: era fortunio d' un ricco et superbo drappo vestito,
, e la coperta del suo cavallo d' oro finissimo, tutta dipinta di lucenti rubini
e le briglie in varie guise / d' ostro e di seta ricamati e d'oro
/ d'ostro e di seta ricamati e d' oro. parini, 753: conducevano
di grandi pennacchi e bardature e coverte d' argento e color di rosa. ojetti,
dall'umidità; custodia di stoffa o d' altro materiale. ariosto, 4-25:
sarebbero trovate descritte le medesime cose. d' alberti, 254: coperta della lettera è
al ditto libro voleva fare una coperta d' oro massiccio, riccamente lavorata, e
di fregi. ojetti, 1-86: d' ogni libro evocato rivedevo il testo, la
ella [anima] era fasciata. cecco d' ascoli, 2196: ardendo [la
d. bartoli, 34-140: un vaso d' acqua, sopra la cui superficie sia
la cui superficie sia stesa una coperta d' olio o d'alcun altro liquor grasso
sia stesa una coperta d'olio o d' alcun altro liquor grasso, ma fluido
lastre di pietre scagliose de'genovesi e d' alcuni luoghi della toscana, non arrivano
coverta s'introdusse / tutta la ritrovò d' uomini scarca. bandello, 1-19 (i-225
di remi, spingemmo le navi. d' annunzio, iv-2-909: quante volte, dinanzi
dui innamorati un lungo e libero ragionamento d' amore del quale non poteano però i circonstanti
saracini ch'avieno morti, e covertarono d' oro e'loro destrieri, e via che
/ di noi punto intaccare; e d' odorata / lacca tu mel coverta, e
tu mel coverta, e 'l fregia d' oro. 3. figur.
pardi, / che sopraposti son tutti d' ór fino. redi, 16-i-104: dalla
gli sgherri di venchieredo gli avevano proibito d' entrare, ed egli avea fatto un
sua virtù sia da essere giudicata ne'freni d' ariento, e in posole adomate di
romagna del papa, di roma e d' altrove, più di 40 cani levrieri,
pitagorica trasmigrazione faccia un castrone col vello d' oro, un somaro col basto gioiellato,
seta cremesi, e la covertina gallonata d' oro. 3. cartoncino o cartone
un po'della affettazione estetica e dannunziana d' una volta. baldini, i-459:
fascicolo. calvino, 1-564: i settimanali d' attualità portavano notizie da far rabbrividire,
preservare il muro sottostante dalle infiltrazioni d' acqua (e può essere costituita da pietre
i suoi occupanti dalle intemperie. d' alberti, 254: * copertine »,
s'adatta sopra alcuni cerchi piegati a guisa d' arco, e che formano una
, tu furtivamente / di vertù tutte d' om folli onni morto; / tu venen
): noi non abbiamo vergogna più d' un membro che d'un altro;
non abbiamo vergogna più d'un membro che d' un altro; ma voi gli portate
secondo la sentenza di nicandro, d' eliano, e di altri, hanno
. gozzi, 3-2-32: un fossatello d' acqua... correa, coperto da
buona metà occupato da una tavola coperta d' un tappeto verde e grande come due
de li argi, vide polinice coverto d' un cuoio di leone, e vide tideo
di leone, e vide tideo coverto d' un cuoio di porco selvatico, e ricordossi
io, ch'avrei giurato / difendermi d' un uom coverto d'arme, / con
giurato / difendermi d'un uom coverto d' arme, / con parole e con
regina, al mondo freno, / mossa d' alta virtù dal sommo cielo, /
tesauro, / a le dolci acque d' un celeste fonte: / levate or
che più non temo un uom coperto d' armi! ariosto, 38-74: si elesse
tutto diserto / d' ogne virtute... / e di
è de alabastro egreggio, / e d' ór coperta è la suprema altura,
di passare, tuttoché carico e coperto d' altissime nevi. f. f. frugoni
di spine. parini, v-96: però d' umano gregge / va pechino coperto.
4-52: comparve finalmente, col bicchiere d' acqua, tutto impolverato e coperto di
quel labile tuono è del fiume. d' annunzio, ii-642: dormono i monti
prato di fiori / rider, coverti d' ombra, li occhi miei; / rid'
città di parma una bastita a modo d' un'altra cittade con fossi e steccati
fidatamente davi a tener coperte. trattato d' amore, 12-11: e, se
amor, gli odi coverti. f. d' ambra, 102: e andar dall'
alla fontana; / con ricche coppe d' oro in ogni banda / eran coperti
, che vuol dire in sette libre d' acqua, la state al sole, e
leopardi, ii-548: virgilio a riguardo d' enea e della sua passione parla così
comodità non solo di vivere, ma d' albergare al coperto. fagiuoli, 1-6-424:
mettersi sempre al coperto dell'esser convinto d' errori. redi, 16-vii-284: io voleva
. bertini, 7-33: né vi credete d' esservi messo a coperto col descrivere a
al coperto da ogni ricerca della giustizia. d' azeglio, 1-61: in questa forma
pieno di stoppa u lana, né d' alcuna altra cosa, se non di
avea sotto il grembiale fasciato il ventre d' una pelle di montone, degno copertoio di
infreddata; / or sappi che de'far d' ogni altro mese... /
salette accese, / camer'e letta d' ogni bello arnese, / lenzuoi di seta
pieno di stoppa u lana, né d' alcuna altra cosa, se non di bambace
sono appiccate le palpebre, talché mancano d' essa alla vista, che gli fa difformi
ad accrescer baruffa. / ognun dà d' urto ed aizza la schiera, / ed
1-17: chi fosse colto in atto d' andare a frugnolo, di tender copertoi a
, di tender copertoi a qualche genere d' uccelli proibiti,... si fa
. jahier, 92: una sera d' uragano non potevo prender sonno dal pensiero di
, che avvolge e protegge la camera d' aria, costituita essenzialmente da tre elementi
panzini, iii-239: egli tolse le camere d' aria dai copertoni. viani, 19-380
copertoni rotondi che s'arrotavano sulla mola d' asfalto tra un favillìo crepitante. pavese,
fosse arredata una ricca navicella, coperta d' uno vermiglio sciamito, con un ricco
simboli, o nel decoro di copertura d' una benemerenza retrostante. 3. edil
elementi giustapposti: in cui la tenuta d' acqua è data dalla sovrapposizione degli elementi
, 1-10: a copertura di camere e d' in- tonichi è più utile l'arena
dante, 53-17: levasi de la rena d' etiopia / lo vento peregrin che l'
più stimò la onestà che ogni copia d' auro. ariosto, 38-28: che
cavalli ha quel paese inopia, / ma d' elefanti e de camelli copia. cornar
, veggio con questo quasi una specie d' iramortalità nella successione de'miei posteri.
che mi vincesse di copia di sospiri, d' abbondanza di lagrime e di cerimonia di
lato; e a cui gran copia / d' erudita efemeride distilla / volatile scienza entro
vino vermiglio / dentro le navi. d' annunzio, ii-93: dal cavo / còrtice
gran copia di fiori / nei vasi d' oro e d'argento, / cristalli
di fiori / nei vasi d'oro e d' argento, / cristalli squillanti e lucenti
abbia arricchito l'italiana lingua e poesia d' un bellissimo poema, qual è questo:
(423): li quali [fatti d' amore] ad ogni materia prestano abbondantissima
contenta né finisce il suo di- siderio d' aver copia di veder la cosa amata,
aver copia di veder la cosa amata, d' aver copia di parlarle, d'aver
, d'aver copia di parlarle, d' aver copia d'abbracciarla e di baciarla.
copia di parlarle, d'aver copia d' abbracciarla e di baciarla. alberti,
dunque il ciel qualunque ha copia / d' alcun suo bene in questa vii miseria
queste pratiche, perché non hanno copia d' uomini a chi commettere. tasso, iii-32
, 6-10 (134): le morbidezze d' egitto... in toscana.
messe in gran copia d' afrodisio mirto, / né suoni o feste
piagge di monte morello in volgare, e d' alquanti capitoli del caprezio. breve dell'
mi pregate ch'io voglia farvi copia d' alcune mie novelle. -dare copia di
aver serbato copia, era certamente piena d' affetti; non già d'amore.
certamente piena d'affetti; non già d' amore. foscolo, xiv-11: ad ogni
ad ogni deliberazione mi vi raccomando o d' una copia, o d'un avviso.
raccomando o d'una copia, o d' un avviso. manzoni, 773:
sempre più che sia assolutamente perduto. d' una buona parte però è rimasta la
due copie, o esemplari del libro d' ipocrate 'delle ulcere'. baretti, 1-6:
la pecca di farsene venire una copia [d' un qualche moderno libro italiano] subito
l'artista copia senz'affetto fe'/ d' una brutta modella che incontrò. svevo
egli credette di scoprire nei suoni della voce d' angiolina delle copie di quelli serii e
pitture, di sculture, di opere d' arte in genere. l. ghiberti
: mercoledì vi manderò una stampa grande d' un mio nuovo ritratto;..
della biblioteca universitaria, ch'era decorato d' una serie di copie da velazquez.
se ne dia copia [degli articoli d' accordo], e non si è data
sicura, che non ne ho data [d' una canzone] copia a veruno
a riprodurre integralmente i testi delle lettere d' affari. targioni tozzetti, 12-1-403
targioni tozzetti, 12-1-403: ivi in fondo d' un antico campione veddi un pezzo di
non è soggetto alla formalità della firma d' uno dei giudici del tribunale di commercio
si conosca per ottenere due copie d' uno scritto qualunque nell'atto che se lo
slataper, 1-91: scriverai nella tua lettera d' affari cosa che il copialettere non
, iii-435: né si può pensare d' immaginarsi di potere ag- giugnere alla eccellenza
originale, e in particolare un'opera d' arte). - anche: ritrarre dal
ciò ch'ella ha di difettoso e d' ignobile, ebbe quasi forza di sedurre anche
passioni ch'ella copia dal vero. d' annunzio, iv-1-353: si sarebbe trattenuto
copiato accuratamente in una certa sua affettazione d' intontita sorpresa o ammirazione. -rifl
. tommaseo, ii-393: avrei bisogno d' esserle più vicino,...
poter dire che due persone in italia vanno d' accordo senza copiarsi, scrivendo sopra un
pressa. ojetti, ii-238: d' un colpo l'ascensore scarica quassù una
greci. tommaseo, i-285: strana sorte d' un foglio... scorbiato a
scopritori, anzi architetti, e fabbri d' un nuovo mondo copiato di pianta dall'
, chi riproduce fedelmente (un'opera d' arte). - anche: copista,
ampiezza e al numero de'fogli, e d' altre simili cose accessorie; laddove il
l'intelletto nostro debba farsi mancipio dell'intelletto d' un altr'uomo (lascio stare ch'
porlezza; molta fatica e miserabilissimi guadagni. d' annunzio, v-2-243: trasse da una
di ricchi cittadini, e fornita copiosamente d' ogni bene da vivere, era nella guardia
fierezza militare. 2. fecondità d' immaginazione, ricchezza d'invenzione. vasari
2. fecondità d'immaginazione, ricchezza d' invenzione. vasari, i-473: dipinse
occhi come da un lungo profondissimo sonno. d' annunzio, ii-775: dispennai la copiosa
non singhiozzava, piangeva piano, come d' un pianto che avesse in destino durare
la tenea, ed era molto copiosa d' avere. ottimo, i-347: questi fu
ottimo, i-347: questi fu desideroso d' arricchire li suoi, che tutti li benefici
era la città in questo tempo copiosa d' assai cittadini di riputazione. pulci, 1-84
in certa cameretta entrati sono, / che d' armadure vecchie era copiosa; / dicea
possa disputar con momo, né ri copiosa d' ingegno che possa molto imparar da lui
entra ora il sarsi nel copiosissimo apparato d' esperienze per confermare il suo detto e
concettoso, facondo, eloquente; ricco d' invenzione, di vena creativa (un
fosti molto copioso in racontare diverse stultizie d' alcuni innamorati. castiglione, 163
- ma cotesto non è un libro. d' annunzio, iv1- 240: i sette
certa copiosa magnificenza alla rubens, episodii d' amore bacchici. -prolisso, diffuso
oggi ho finito di leggere il libro d' olga signorelli... e un libro
del bello e copioso prato occupando. d' annunzio, ii-802: dalla mamma copiosa
biringuccio, 1-49: ed appresso in veder d' avere boni mantaci, che sien larghi
di pasquino non vi paia poco, che d' un copistàccio sia diventato poeta.
, spacciando il dotto, per aver d' intorno quattro copistuzzi di fava, che pigliano
: di cristallo, di bronzo, d' oro o semplicemente d'argilla; nell'
di bronzo, d'oro o semplicemente d' argilla; nell'età moderna, viene
onor del mondo, / com una coppa d' aigua getar en mar perfondo. maiasala
. e io gliel portai in una coppa d' ariento. bibbia vólgar., v-719
i-242: gli donarono una ricchissima coppa d' oro, nel 'gambo e nel piè della
egli beveva erano coppe di cristallo, o d' altra pietra fine. boiardo, 2-2-44
e con frutti e confetti e coppe d' oro / se rinfrescamo e cavallier pregiati,
con loro. ariosto, 43-133: vasi d' oro e d'argento senza fine,
, 43-133: vasi d'oro e d' argento senza fine, / gemme cavate,
viene, / e gli reca una d' oro, una d'argento / coppe
e gli reca una d'oro, una d' argento / coppe d'ambrosia e nettare
oro, una d'argento / coppe d' ambrosia e nettare ripiene. d. bartoli
34-131: pesate con diligenza una coppa d' acqua, indi ponetela a un bel
, indi ponetela a un bel sereno d' inverno, e vi stia fino a tanto
: ciascun reca una coppa, e d' innocente / sangue l'empiero, e la
già non libava al potente cronide. d' annunzio, iv-1-5: le rose folte e
specie di stelo dorato slargandosi in guisa d' un giglio adamantino. bontempelli, 8-52
8-52: [v'erano] coppe d' un vino che aveva il colore e
animali diede a'sette angeli sette coppe d' oro, piene dell'ira dell'iddio
mondane dolcezze v'è sempre qualche pochetto d' assenzio. monti, 6-703: se
in tre. carducci, 865: somiglia d' intorno il benaco / una gran tazza
gocciar rado di stille: / di stille d' oro in coppe di cristallo. d'
d'oro in coppe di cristallo. d' annunzio, iv-2-609: la coppa invertita
a vedere un bel paio di bilance d' argento, nell'una delle cui coppe era
contiene l'olio e '1 lucignolo, munita d' uno o quattro beccucci curvi, gettati
o quattro beccucci curvi, gettati tutti d' un pezzo nella coppa. 5
, n. io). d' annunzio, v-1-363: la vita terribile dell'
cadevano dagli elei scuri come grosse gocce d' oro bruno, lasciando sui ramoscelli le
, 223: bel nappo cristallino in coppa d' oro, / de'tesori di bacco
i bicchieri e i vasi di vino e d' altri liquori, quando si porge da
e fame un'altra. -coppa d' oro: persona di probità specchiata.
anzi l'avevamo tutti per una coppa d' oro. f. d'ambra, 31
una coppa d'oro. f. d' ambra, 31: oh, come resto
!... mi pareva ima coppa d' oro. caro, 2-3-334: questo
ho ragionato lungamente, è una coppa d' oro. lippi, 2-45: e il
/ un uom discreto ed una coppa d' oro, / faceva con gli sposi a
al malmuntile, 2-45: 'coppa d' oro ', uomo aureo, uomo,
eran quelli dell'età dell'oro, d' aurea tempera. settembrini, 1-24:
: il medici non era un coppa d' oro, ma per dare un colpo
il maestro del villaggio, una coppa d' oro, una vera anima di messer
il giorgio, / e son l'alloro d' ogni festa, spesso / mostran d'
d'ogni festa, spesso / mostran d' avere il cavai di danari, / e
argesto nella coppa l'ha ferito / d' una mazza ferrata, e tanto il tocca
. carena, 1-242: 'coppaia': cilindro d' ottone il cui asse di ferro
cavità poco pronunciata, preparato con cenere d' ossa o d'argilla porosa, e usato
, preparato con cenere d'ossa o d' argilla porosa, e usato nei laboratori
ricevere certa quantità di piombo, o d' altro metallo fuso, per affinarlo.
, 1-186: credo che si dica coppa d' oro, per intendere oro coppellato
solo donati all'oracolo cento- diciassette mattoni d' oro,... de'quali quattro
,... de'quali quattro erano d' oro di coppella. -figur.
raffinarlo di modo che, laddove è ora d' ottima lega, diventi di coppella.
ima canzonetta], e cantatasi a confronto d' altra franzese riputata bellissima, fu da
a coppella: sperimentare, per via d' assaggio, quanto un dato metallo prezioso
suo asino e pieno le sue coppelle d' acqua, chiamatolo a me, lo pregai
ornamento). sacchetti, 137-72: d' allora in qua nessuno officiale quasi ha
, che par che la si pezzetti d' argento ben coppellato e brunito. garzoni,
1-186: credo che si dica coppa d' oro, per intendere oro coppellato,
per l'estrazione dell'argento dal piombo d' opera; il piombo viene ossidato a
fondesse una gragnuola, che parea coppelli d' acciaio. — dal lat.
della pressione, che con altrettanti cilindri d' aria, quante son le coppette,
: pare che la natura abbia dato d' ogni senno una coppia, siccome due occhi
cavo / fui per cavare una coppia d' orsatti, / ove appiccando con le
riccati, 1-276: con una coppia d' esempi illustrerò le premesse riflessioni. g
tutto io so: quella, che voi d' amore, / me di furor consuma,
da quel paesetto, villeggiava una coppia d' alto affare; don ferrante e donna
non falla / messe in gran copia d' afrodisio mirto, / né suoni o feste
l'altra coppia che s'allontanava. d' annunzio, iv-2-135: albarosa, per
con l'ammiccar degli occhi bovini il capo d' anna e quello di zacchiele, seguitò
il piffero e il contrabbasso si fermarono d' incanto, anche le coppie si fermarono
volontà, determinandolo al reato. d' annunzio, iv-2-1169: si tratta di due
iv-2-1169: si tratta di due sozii, d' una vera coppia criminale. l'uomo
meccan. due vettori applicati aventi rette d' azione parallele e distinte, modulo uguale e
ballare a coppia con monsieur poi? d' annunzio, ii-615: farfalle d'oro
? d'annunzio, ii-615: farfalle d' oro come le tue mani / volando a
i bianchi bovi a coppie sparsi. d' annunzio, ii-882: conduce a coppia
montale, 13: per un formicolìo d' albe, per pochi / fili su
: / io vi ricordo che noi siam d' agosto. / -oh, i'non
: in toscana di due persone conformi d' animo e di pensieri, vi diranno:
. varchi, v-54: passarsi leggiermente d' alcuna cosa, e non rispondere a
per lo più nel senso di coppia d' innamorati, di fidanzati). salvini
i moderni quasi han ridotto a legge d' ottava, che si canta, il
. e quello di colle di val d' elsa formato a coppiette, o sia a
da sola. -coppiòla. d' annunzio, v-2-248: appiccato agli orecchi le
) e il verbo apère (d' uso raro) 'legare, attaccare '
18-490: ulisse / s'abbassava d' anfinomo ai ginocchi / per cansarsi da
coppier percosse. foscolo, 1-362: d' immenso riso giubilò l'olimpo / quando
vider gli dei vulcano a raffrettarsi. d' annunzio, v-1-696: chiese da bere.
l'ira, o trovatore e custode d' un segreto tesoro di lagrime e sorrisi!
coppi pieni di vino e di latte e d' altre loro bevande, che sono d'
d'altre loro bevande, che sono d' altra parte della sala, si gli
[frati] più giovani gli parve d' averlo visto trafficare dintorno a una tinozza,
di vino su due trespoli e un coppo d' olio. 2. archit. forma
, la quale averei ricoperta di tegoli d' argento e di coppi d'oro massiccio se
di tegoli d'argento e di coppi d' oro massiccio se giammai non avessi avuto
i bruni coppi e il tetto remoto d' ima cascina, ecco un sogno è
suscitato nell'anima. betocchi, 5-159: d' aria rossastra luce il dorso vivo /
piccola rete da pesca fissata al capo d' una pertica per mezzo d'un anello di
al capo d'una pertica per mezzo d' un anello di ferro che la tiene
coppo di ottone, che posto sopra d' un perno, tanto pesi la punta
chi non gustò l'opera delle massaie d' una volta, la squisitezza del latte rappreso