e mansueta sfera, / santa madre d' amor, figlia di giove, / bella
figlia di giove, / bella dea d' amatunta e di citerà. leopardi, 22-106
primo giovanil tumulto / di contenti, d' angosce e di desio, i morte
/ chiostro, de'sotterranei profondi! d' annunzio, iv-2-159: tutta la buona gente
, far nascere e prosperare. d' annunzio, ii-243: egli sarà segnato /
/ metterà in fuga i sogni / d' infermo e i delirii palustri? / caccerà
, poi ch'ebbe di questi e d' altri cori / scòrti gl'intimi sensi il
or- dinaro di chiamare uno gentile uomo d' altra città, che fosse loro podestà
la miseria e l'infermità. sente d' esser chiamato anche lui a questo convito d'
d'esser chiamato anche lui a questo convito d' amore e di comunione sociale. collodi
de l'ali e con le macchie d' oro / le occhiute leggerissime farfalle,
le occhiute leggerissime farfalle, / onor d' erbose rive; a i caldi soli /
. battoli, 40-i-547: si gittò d' una finestra non molto alta...
. 3 e 13). rinaldo d' aquino, ii-154: amante è che ama
ivi chiama che, per cortesia / d' alcuna bella donna, sia menata / dinanzi
umilmente il priego; / ed el d' ogni merzé par messo al niego. idem
l'arcione. ariosto, 23-4: che d' altro aiuto quel non si provede,
quel non si provede, / che d' alti gridi e di chiamar mercede.
capelli in modo biondi che parevano fila d' oro ben brunito e terso. varchi,
con i vocaboli propi, ma accattati d' altronde, come (essempi grazia),
, e chiamando ciascuna stanza dal nome d' alcuno, disceso da lui. casti,
dubbio se omero avesse scritto al tempo d' oggi si sarebbe avvisato di chiamare il
la qualità del vento che esce dalla bocca d' esso. tasso, 6-ii-256: o
? monti, x-3-264: e tu d' amor, bellissima, / ti chiamerai la
alamanni, 7-i-218: da cieco abisso d' esto mondo infermo / chiamo a te,
sanza cagione, da principio, partimento d' ordine tra le genti fue trovato,
contento ogni qual volta com'ora sentirò d' amarvi, e di venerarvi. manzoni
(65): eran tutti smaniosi d' aver nell'unghie l'uccisore, o vivo
luogo? capitoli della compagnia della madonna d' orsanmichele, 2-15: facciamo cantare una
petrarca, 349: e'mi par d' or in ora udire il messo,
anche soltanto al desiderio, quando sa d' essere amorosa, pietosa e materna più della
capo dello stato maggiore un estratto da'ruoli d' ogni deposito per servire di foglio di
foglio di chiamata certificato dal generale comandante d' armi di questa piazza fungenti le veci
, 1-120: non vadano trovando chiamate d' uomini né congiurazioni.
che devia la corrente di un corso d' acqua. perelli, ii-225: è
duchessa, chiamato da parte il conte d' agamonte, e datagli quell'istruzione che
. capitoli della compagnia della madonna d' orsanmìchele, 1-2: quelli capitani nuovi
l'entrata del porto non è più d' ima acumina, e dalla punta di verso
, / come sul lito gli atomi d' arena, / e molti ancor se ne
ciulla pudica cui sia stata detta una parola d' amore. 2. la parte
e smarginate, con due lobi d' un tessuto irritabile e armato di spine al
contatto con la realtà; persona piena d' idee, di progetti astratti, teorici,
chiappare, tr. acchiappare; prendere d' im provviso; cogliere,
lo chiappasse testa testa, / gli sparì d' occhio. note al malmantile, 1-197
fragranti '; intendendovi * crimine ': d' uno che sia stato sopraggiunto improvvisamente a
ma a domandarglielo mi peritavo perché temevo d' esser caduto in un chiapperello. bocchelli,
2. sbirro, poliziotto. d' annunzio, v-2-518: tu sei un birro
fare? in ogni modo, questa chiappola d' isabella non vi volse mai bene.
si chiappolavano sempre tra loro quel po'd' emolumento di venticinque scudi che dà il
di seta, o un mendico anellin d' oro, o velo, a altra chiappoleria
che egli è. idem, v-58: d' un ceriuolo o chiappolino, il quale
di pesche, altri con sola chiara d' uovo. mattioli [dioscoride], 220
16-v-139: l'acqua rosa con chiara d' uovo sbattuta, e vino rosso mescolato,
mangio il torlo solamente, che è d' una grandissima sostanza, e serbo la chiara
, di quella fatta con le chiare d' ovo, impastandovi, tantissimo a lungo,
biliose misture che luccicano come la chiara d' uovo su un dolce natalizio.
un dolce natalizio. -color di chiara d' uovo: giallo chiaro, quasi bianco
. allungando la testicciola color di chiara d' uovo fuor del bavero di batista ricamata
e a nulla poi giovò la chiara d' uova. 3. locuz.
3. locuz. più chiaro della chiara d' uovo: del tutto evidente.
ho per cosa più chiara della chiara d' uovo. = deriv. da chiaro
vibrato con l'acutezza, in luogo d' esempio considerarsi. nievo, 149: e
conoscer chiaramente, / come era sì d' ariodante accesa, / che quanta acqua è
11 quali nella lombardia e nelle altre parti d' italia son rimasti integri e senza mutazione
allor di fianco, e '1 batte / d' un gagliardo man dritto in su la
ficcando lo sguardo nella sua spera. d' annunzio, iv-2-269: il pomeriggio era
il cielo e l'aria ch'egli ridottò d' assalirli. = dal lat.
, sf. impiastro fatto con chiare d' uova sbattute: e viene applicato su ferite
chiare dell'uova, e aggiugni un poca d' acqua rosata. lippi, 1-60:
è provveduto / gran ceste, piene d' uova e di capecchio, / con fasce
alle ferite, è l'albume o chiara d' uovo, entro alla qual chiara s'
ma non bastò, e passai una notte d' inferno. 2. chiare d'uova
notte d'inferno. 2. chiare d' uova sbattute: usate in cucina per
. caproni, 25: aria / d' innocenza sul chiareggiato / colle. idem
balletti alti e bassi, / contentezze d' amor... / vi fur con
metti nel detto azzurro un rossume d' un uovo; ma se l'azzurro fusse
ha di grazia sovra suo valore. cecco d' ascoli, 517: quando [la
/ solo sei luce: trasparente luce / d' ottobre, al cui tepor nulla matura
, come si farebbe di un cartello d' appigionasi da una casa all'altra.
mi vergogno, / sì, mi vergogno d' essere un poeta. 4
, / o perché stia a fior d' acqua un duro velo.
, agli elementi particolari. cecco d' ascoli, 4169: tutto ciò che è
loro nipoti gli battezzano, non vergognandosi d' avere ripieni li luoghi sacri di concubine e
ch'a pascer tante concubine, / d' altro che d'aste avean bisogno e d'
tante concubine, / d'altro che d' aste avean bisogno e d'archi.
d'altro che d'aste avean bisogno e d' archi. firenzuola, 203: tu
poi che tu hai fatto più conto d' una venerea dilettazione, e d'una
conto d'una venerea dilettazione, e d' una vecchia e vieta concubina, che della
ma che alcune volte fino avevano ardito d' ammetterle con la medesima moglie nel sacrosanto
prossimo, e non sa neppur pensar male d' una ballerina di teatro che passa per
ballerina di teatro che passa per la concubina d' un baro ricevuto da essa anche di
alla messa: / sempre è scandalezzata d' un bordello. / con ironia la
e padre freschissimo di una bambina. d' annunzio, ii-21: tra l'una
una cortina / grave, che copria d' ombra / il rito infecondo / e la
antico / già s'imbiancava al balco d' oriente, / fuor delle braccia del
guardia nazionale, correva con l'uzzolo d' un vecchio a cui manca il meglio
giove, collattanei di apollo, manuarii d' epimeteo, botteglieri di bacco..
, ii-156: io starei prima a patto d' esser nihil che maggiordomo, i quali
avea detto di non aver mai mangiato budello d' animale che rugumasse. 2
di pari il giudicio or l'arroganza / d' antigone, il concubito d'elettra,
arroganza / d'antigone, il concubito d' elettra, / lo scorno d'ebe,
il concubito d'elettra, / lo scorno d' ebe, alfin di ganimede / e
in cigno, giace con leda. d' annunzio, v-3-645: ond'è che dal
volgar., vi-457: li dì furono d' uccisione e di conculcaménto e di pianti
leopardi, 19-96: havvi / chi d' altrui danni si conforta, e pensa
, / la destinata sua vita consuma. d' annunzio, ii-884: conculcate le stirpi
. bartoli, 36-17: vedersi divenuti d' oppressi oppressori, e di conculcati terribili
conculcato, ed avvilito, e lordo d' onta? guicciardini, ii-246: seguitorono per
dorme / placidi sonni; ove trofeo d' orgoglio / colpa o dolor l'inavvertente
giordano [crusca]: soffrivano per amor d' iddio tante conculcazioni. bruno,
canove, e le grotte col verno: d' aiutare a concuocere nello stomaco, e
acconcia e preparata, senza considerazione più d' un luogo che d'un altro,
senza considerazione più d'un luogo che d' un altro, così succede de'metalli imperfetti
è, è concupiscienzia di carne e d' occhi e superbia di vita. iacopone
remedio ne la sua affrantura. cecco d' a scoli, 936: concupiscenza tien carnosa
« la concupiscenza degli occhi *. d' annunzio, iv-2-477: poiché un ignoto sortilegio
all'altre persone da lui con affetto d' amicizia dilette. = voce dotta,
concupiscibile amore verso la donna, acceso d' onesta carità si rimase. bandello, 2-37
più tosto il nome di cupidigia che d' amore. -appetito concupiscibile: tendenza
commesso il reato di concussione. d' alberti, 234: 'concussionario', colui che
, quella concussione, quel quasi tritamente d' ossa [ecc.]. targioni tozzetti
repentina violenza: e nella totale concussione d' ogni verisimile. 2.
provava un misto sentimento di sdegno e d' invidia impaziente. [ediz. 1827 (
monti, ii-267: è una storia d' iniquità senza esempio e limpide come la
che il notaro non si spiccia / fecer d' ingegno una levata, e tale,
subire come una fatalità). d' annunzio, iv-2-558: pensate quella povera madre
2. sm. chi è degno d' essere condannato. abate isaac volgar.
, se lo lasciavano in vita, d' insegnare a parlare ad un elefante.
muratori, 7-v-146: viene egli incolpato d' avere commesso cose enormi contro la fede
dall'impossibilità di far bene deliberatamente. d' annunzio, iv-2-912: apparivano a quando
davano convegno, era forse un rifugio d' animali condannati a una lunga agonia, un
pellico, ii-161: siccome l'impero d' austria è paese misto di tedeschi e
cuore, / trasse la spada'. d' annunzio, v-3-151: quegli che più
: quegli che più a dentro tremava d' incertezza in verità, era il condannatore
: ordinare di chiamare uno gentile uomo d' altra città, che fosse loro podestà
cent., 10-21: per quel fu d' ogni uficio privato. / con mille
le censure per un anno ed ha ardito d' appellare al futuro concilio, cosa proibita
quale v'era una condecente tavola coperta d' un tapeto di seta, ed era
a tutti e poco condecente al luoco d' un concilio, che debbe esser tutto in
secondo i varii avvenimenti ed atti, d' ostro dipingeva. = voce dotta,
onorificenza. parini, 883: scriva d' anno in anno, in uno stile nobile
cavalca, iii-44: io non son condegno d' essere apostolo, perocché io perseguitai la
e pregarlo ci dia quiete e verità d' animo e di intellecto. lorenzo de'
loro, onorato nome, possono anco sperare d' avere a godere in cielo condegno guiderdone
e condigno ch'abbia altra gloria che d' asino. = deriv. dal
mia virtù informativa fabbricarmi un corpo d' aria, con densandola insieme
che un grido gittate alla bocca d' una spelonca lo raccolga e le condensi
raccolga e le condensi un miglio d' aria in corpo. magalotti, 21-12:
: refrigeratorio, è un vaso empiuto d' acqua fredda, collocato intorno alla testa di
/ ne le tombe condensa / prole d' uomini immensa. beccaria, 1-359:
di vapore allo stato liquido. cecco d' a scoli, 480: per foco /
, e si dilatasse pel ghiaccio. d' annunzio, iv-2-664: una sola onda
: a un chiosco comperai una quantità d' opuscoletti che condensano la dottrina della città
], presa a fatto senza composizion d' acqua, verrà a sopranatare a l'acqua
descende, se prima non è imbibita d' acqua e condensata in una massa e
aleggiai vapor condensi / per sacra legge d' amistade antica, / ch'io serbo ancor
a gli occhi miei / ch'eran d' atra caligine condensi, / notte mi parve
martelliamo in un significato un singolo stato d' animo, che è principio e fine a
di segno opposto sull'altra. d' alberti, 234: 'condensatore', macchina atta
in un dato spazio un'insolita quantità d' aria o di fluido elettrico. sinisgalli,
è completamente perduto per la macchina. d' annunzio, v-3-26: uomini vi sono
, che pur ieri vestivano la divisa d' operaio d'arsenale, di marinaio torpediniere.
pur ieri vestivano la divisa d'operaio d' arsenale, di marinaio torpediniere...
366: e quella specie di tromba d' eustachio che era il passaggio fra latrina
.. vivesse e andasse covando prima d' allora... e che portato in
, che rivengono ad essere scudi 14 d' oro e nove giulii in circa;
, che è poco più o meno d' un giulio, e dieci mais fanno un
, che a peso è undeci reali d' argento spagnoli, et il conderino si
dieci per uno de'detti conderini d' argento, il quale si pesa con certe
al valore francese, monsieur le comte, d' esercitarsi contro gli invalidi.
condecère, incrociatosi con condiciré 'stabilire d' accordo '. condicévole, agg.
elementi delle articolazioni condiloidee. d' alberti, 234: 'condilo *, protuberanza
talora anche di altre regioni. d' alberti, 234: 'condiloma *,
signor ottaviano, avendo ragionato de'sdegni d' amore: i quali, avvenga che
punge. / ella a gli occhi d' adon, pur come voglia / compartir lor
insensata e semiviva spoglia / del balsamo d' amor condisce ed unge. a. cocchi
fu introdotta la consuetudine... d' aprire e separare e condire le viscere
l'altra posti di queste contentezze [d' amore], ora il pregio della schifeltà
sapore sì dilettevole ne condiscono, che d' altro cibo alle loro anime né prende
e condire ad uso di sale piuttosto che d' unguento da cancheri, come usano di
, se fantasia mi punse / mai d' intingoli o salse. oh prelibato / cuoco
e anche * imbalsamare ': voce d' uso tecnico e figurato (di etimo
di chi li regge, credono poi d' essere in possesso di averle non meno a
chiedergli soltanto / ciò che siam certi d' ottenerne; opporci / sol quanto basti a
la millesima volta, presenziano alle effusioni d' un loro vecchiarello un po'rammollito. c
, 12-69: la qual domanda il re d' ungheria non accettò, ma sarebbe condisceso
piaceri del mondo e i dolci abbracciamenti d' amore, agevolmente condescendeva alla volontà di
lui insieme, e sempre s'ingegnava d' aiutarlo e consigliarlo in tutto ciò che potea
condiscepolo di diogene; amendue furono discepoli d' aristotile. firenzuola, 216: allora partendomi
ricordavano solo che carlomagno aveva otto piedi d' altezza ed un palmo di naso. d'
d'altezza ed un palmo di naso. d' annunzio, v-2-152: mi ritorna nella
vada nelle ricette. = voce d' area pisana e laziale: di etimo incerto
imbottiti di mozzarelle, di formaggio, d' interiora di pollo. d'a nnunzio,
di formaggio, d'interiora di pollo. d' a nnunzio, iv-2-135: i
iv-2-135: i piatti dei legumi conditi d' olio novello fuma vano;
: percioché, siccome i chiodi unti d' olio s'affigono ne'legni più facilmente,
, 6-389: se siete in compagnia d' amici di qui, avrete il vantaggio
amici di qui, avrete il vantaggio d' una conversazione condita di tutte le squisite
beviamo del vino, e mangiamo condito d' oglio con allegrezza ispirituale. allegri,
di loro è, e non ti parrà d' impazzare? bruno, 3-1123: alcuni
, ma per l'altre conditure e d' allume e di sale, che male
al capitano non incumbe solamente l'obbligo d' invigilare al buon allestimento e condizionamento della
buon allestimento e condizionamento della nave e d' ogni sua parte, ma deve inoltre
, per tale ad apparire in virtù d' un simolacro ideale si condiziona. 2
e di trentadue o circa, repetizioni d' una sillaba renduta dall'eco, non si
manzoni, 142: ogni speranza d' un bene promesso condizionatamente...
: ancora le mercanzie spirituale hanno bisogno d' investigare li paesi e tempi condizionati a
di vite un grande e bel grappolo d' uva, ma diversamente condizionato; perocché
i due quadretti], la priego d' esser cauta nel mandargli ben condizionati,
capponi, 1-61: in toscana rimanavamo nudi d' ogni forza, e rimanavamo co'nostri
38-64: con patto, che qual d' essi perde, faccia / che 'l suo
può verificare. guarini, 297: d' ogni sua sostanza lasciolla reda, con
la dolcezza ed armonia che risulta più d' una che di un'altra...
possono e sogliono render mirabile il colorito d' una pittura: la vivacità della naturalezza,
: / ciò furo li belli occhi pien d' amore / che me ferirò al cor
amore / che me ferirò al cor d' uno disio, / come si fere augello
rinaldo stava più che in orazione / d' appiccar con orlando la battaglia. /
la battaglia. / vedi che razza d' uomo o condizione! guicciardini, 348:
tempo, in alcuni paesi, le persone d' una certa condizione dell'intelligenza si riconoscevano
aveva aggiunta la integrità e la bontà d' essere uomo giusto. lorenzo de medici,
per ricchezze, per condizion di natura e d' ottimo allevamento, scelti come i più
animo. fra giordano, 3-230: d' ogni creatura togli le buone condizioni,
a dio; e così avrai conoscimento d' iddio. dante, conv., iii-vm-2
è necessario che concorrano... destrezza d' ingegno e accortezza e facondia e grazia
più al perfetto s'avicini il quale d' esse avrà maggior parte. peregrini, xxiv-167
esser borioso, feroce e bisognoso solo d' arte e di freno, che tesser mansueto
questo tempo oltre modo essendo stato acceso d' altissimo e nobile amore, forse più
a gridare:... gente d' ogni condizione va, viene, compera
quasi un'uniforme sociale, il segno d' una condizione o d'un mondo:
, il segno d'una condizione o d' un mondo: nella donna esso è divenuto
11. l'essere, il modo d' essere di una persona (o di
questa qui, ha tutte le condizioni d' un'ossatura viva. vallisneri, ii-18
, a que'tempi, era quella d' un animale senza artigli e senza zanne
, e che pure non si sentisse inclinazione d' esser divorato. leopardi, 984:
potere fare meglio che fare a modo d' altri, e volessi dio che sino a
che più non poteva piangere e far disperato d' ogni rimedio il mondo, massimamente quanto
già fatti cittadini; e le virtù d' altri tempi in parte diventarono vizi, quando
la scienza canonica] a qualunque condizioni d' uomini perfetto ordine mette, consiglia i perfetti
cecchi, 1-30: è come uno zio d' america,... che verrebbe
42: cominciò di nuovo avere dispiacere d' animo, ma non di condizione, che
egli non è atto di savia né d' onesta donna d'ascoltare alcuna ambasciata delle
è atto di savia né d'onesta donna d' ascoltare alcuna ambasciata delle così fatte né
che fa il ghiaccio sempre a fior d' acqua, vuole intendersi sotto condizione, ch'
dotta, lat. condicio -ónis 4 formula d' accordo, condizione stabilita tra due parti
indicare una * formula di comando, d' imposizione ': deriv. dal verbo dicére
, con tutte le altre espressioni tanto d' affetto quanto di concetto. d.
.. o a condolersi di morte o d' altra sciagura o far altro simil
clorinda intenerissi, e si condolse / d' ambeduo lor. tassoni, 2-8:
: la svariata unanime vedremo / famiglia d' elementi, / che a noi conduole e
, quelle comunità si soggettarono ad alfonso d' este. fu. ugolini, 100:
di eccessivo, non posso occuparmi. d' annunzio, v-1-916: c'è da
mi pare del resto che a trovarsi d' accordo co 'l gentil poeta modo non
che però non è bella voce. d' annunzio, iii-2-1023: ecco, da
) che misura 3 m di apertura d' ali e 1 m di lunghezza del
passarono in italia per guida e condotta d' uno italiano della città di chiusi.
la condotta dell'arciduca carlo in germania. d' annunzio, v-3-48: l'ufficiale di
, se fosse spediente accostarsi all'assedio d' an- versa, lasciandosi alle spalle gante
de i vetturali con armar la cassetta d' un grand'involto di paglia. monti
quale i signori inquisitori lo tenevano paternamente d' occhio. de roberto, 321: «
che lo riempie completamente. -condotta d' acqua: destinata al trasporto d'acqua per
-condotta d'acqua: destinata al trasporto d' acqua per uso potabile o per produzione
non è questa la sola impresa di condotta d' acqua che sia stata dichiarata di pubblica
basse, talora, che il pelo d' acqua entro la condotta viene a soprastare la
a fitto detto podere per scudi sessanta d' oro in oro tanno. e per
incanalato. milizia, ii-244: 'castello d' acqua', bottino, edificio per ricevervi
manzoni, 185: e quando i figli d' israele ritornano dalla terra de'padroni stranieri
: / italia! italia! italia! d' annunzio, ii-536: non diemmi forse
braccia delle grandi ali di tela incerata. d' annunzio, ii-585: di questo mese
novatore che si fosse messo in testa d' abolire il saccheggio; o per lo
governi o di popoli, uomo politico o d' affari audace, spericolato, non conformista
a vedere de'liquori condotti per magistero d' arte a tanta sottigliezza, e per
svizzeri mandati dal re per la recuperazione d' arezzo. 5. comandato (
, la terra è condotta, / d' un bel giardino, spelonca o deserto.
, erbose mura e rotte, / d' uomini albergo, ed ora a tal
a tal condotte, / che temen d' ir fra voi serpenti e lupi.
per l'autorità di pallante, il quale d' intrinseco d'agrippina, per le condotte
autorità di pallante, il quale d'intrinseco d' agrippina, per le condotte noze,
, eseguito, elaborato (una opera d' arte o letteraria, un lavoro che esige
pulci, 28-112: e tre tavole ricche d' ariento, / tutte intagliate, ed
tempo, e condotte con la pacatezza d' animo, con la serenità di mente necessarie
e le fonti e li mari e condotti d' acqua che rigano e passano per la
con grande uccellagione / pien di condotti d' acqua e cacciagione. g. villani,
, 12-8-153: nel risarcire un condotto d' acqua di fonte... tirarono
199: quattro uomini per un condotto d' acqua rimasto asciutto erano sbucati dietro la
asciutto erano sbucati dietro la torre. d' annunzio, iv-1-361: alcuni operai restauravano
volgar., i-109: la tema d' iddio è chiave ad ogni bene,
quand'egli è tratto per uno stretto condotto d' al- cuno strumento. leonardo, 1-337
propio transito e condotto di cibo, sepoltura d' animali, albergo de'morti, facendo
scaricare v. g. dieci mila palle d' artiglieria con farle passare per questo e
dì condotti nelle case che il duca d' atene avea fatte disfare per incastellarsi.
. d. bartoli, 33-285: d' esse [le orecchie] dunque non
parte de'suoi ramu- scelli a grossezza d' una fava gomma simile al mastice,
femine in pezze di lino a quantità d' un'oliva provoca il mestruo. durante,
è anche il nome di una sorta d' erba che si mangia in insalata;
da salma e da tiro. d' annunzio, v-1-154: compongono la squadra mista
b. davanzali, i-130: moltre strade d' italia eran rotte, e non abitevoli
i sogni, / echi e fantasmi d' opere canore. alvaro, 7-49: ognuno
alle costiere della provincia di ranràn. d' annunzio, 11-2x6: condotto avea su
: ella scampa, ed in abito d' uomo serve il soldano; ritrova lo
che conduce il mobile per la circonferenza d' un cerchio intorno al suo centro stabile
dante, 53-17: levasi de la rena d' etiopia / lo vento peregrin che l'
provvedimento de'grani, cui mandò condurre d' inghilterra, di sicilia, di francia
ampuria si vide a man dritta un bosco d' alberi. d. battoli,
stradette che conduceva a casa sua. d' annunzio, iv-2-201: la musica cessò.
qualche signore, e 'mparerei a fare fatti d' arme; ma io sono condotto a
femmina, con la qual maritandomi credetti d' uscire di povertà. tasso, 11-13
le une e le altre alla sottilità d' un filo, per non dir d'un
sottilità d'un filo, per non dir d' un capello. brusoni, xxiv-845:
conducere due cuori diversi in un legame d' amore, e congiunti sempre servare.
(lavori letterari, musicali, opere d' arte), eseguire con arte un lavoro
alla finezza sua, come se fusse d' assai quantità. firenzuola, 632: la
tal maniera, che molto meglio delle figure d' andrea stava l'angelo di lionardo.
scudo / di dèdalo rilievo, e d' auro intorno / tre bei fulgidi
si riesce a condurre la medesima quantità d' affari. tommaseo, i-526: certamente sarebbe
condurre in persona la spedizione. d' annunzio, ii-417: dalla toscana nel lazio
insegna / dall'indo al mauro. d' annunzio, ii-560: e tu danzavi
preso un pezzuol di legno di parecchi specie d' alberi, gli ha condotti a una
uscisse fuor del cammin vecchio. cecco d' a scoli, 665: l'arco che
mesi, e già n'era passato più d' uno e mezzo colla loro venuta,
, e alcuni altri condottieri di gente d' arme. baldi, 4-1-32: 1
abbiano fatto istanza di aiuti per le cose d' alemagna in favore di savoia, e
un fondo in base a un contratto d' affitto. - anche al figur.
147: dalla sua grotta in sen d' atra foresta, / ove condusse il dì
variato, / ross'è 'l color, d' arabia si conduce. boccaccio, dee
de'lor viziosi desideri appetiscono e desiderano d' avere oppor- tunitade e 'l destro ad
amor constretta si condusse / a farsi moglie d' un povero fante. aretino, 8-32
momento ella... pregò iddio d' una grazia soltanto: quella di con
rispettose che quella ch'era tutta arte d' onestà, la faceva parer tutta riverenza
dal condursi a proprio talento nella cura d' anime. svevo, 3-627: non
ch'è 'n viver di speranza c'ho d' avere. francesco da barberino, 181
sue prede / là dove avea più d' un inganno ordito, / il panico in
trottavano inanzi a le conducitrici loro. d' annunzio, iv-2-787: due mani pieghevoli mobili
tumulto e si divertì a gridare. d' annunzio, ii-115: non l'ebrietà
ebrietà della strofe / né fronda di quercia d' olivo / di pino s'attendono,
cupido, conduttrice del strai del dio d' amore. pindemonte, 152:
13 (32): antinogo, conducitore d' alessandro, facendo alessandro un giorno,
e geremei, v-463-37: feno apellare d' ambedoe le parti / li migliori, /
innanzi che egli fusse conducitore del popolo d' israel, stette anni quaranta nel diserto.
istinto. gioberti, ii-224: lo scadere d' italia incominciò col declinare civile delle somme
ai popoli ed ai loro conduttori. d' annunzio, iv-2-828: le sue qualità virili
comisso, 7-350: ogni remoto angolo d' italia ha i suoi... falsi
. falsi, impreparati, gretti conduttori d' anime che rendono al popolo insopportabile la
conduttori, co'quali non si ha d' avere altra biiga, se non il sab-
chiesto una stanza per passarvi la notte. d' annunzio, v-1-114: la quarta corporazione
v-1-114: la quarta corporazione associa i datori d' opra in imprese d'industria, d'
associa i datori d'opra in imprese d' industria, d'agricoltura, di commercio,
d'opra in imprese d'industria, d' agricoltura, di commercio, di trasporti
che comunica coll'estremità inferiore del tubo d' uscita e discorre sotterraneamente le vie attigue
carico, e ponendogli presso il dito d' una mano, mentre con un dito dell'
e dalla quale uscivano alcuni fili conduttori d' elettricità. 14. ant.
sbarcava [in lacedemone] maestro d' eloquenza, né indovino datore di buona ventura
. cecchi, 1-159: la campagna era d' un verde lucido e gonfio, rigata
ad alcuno conestabile più che dodici ducati d' oro in oro al mese; intendendosi
contestabile dell'artiglieria di questo galeone. d' annunzio, iv-2-1022: a quando a
di molte persone già a noi note d' altronde, come a dire d'alcuni famosi
note d'altronde, come a dire d' alcuni famosi papi..., del
, 1 (io): carlo d' aragon, principe di castelvetrano, duca
castelvetrano, duca di terranuova, marchese d' avola, conte di burgeto, grande
bizantina (xovootocoxoc) come * comandante d' esercito '(così presso i normanni
quattromila cinquecento uomini, sotto la conestabilia d' appio erdonio ch'era di sabina, vennero
, avendolo fatto presentare... d' un armacollo di ricamo di seta nera,
confidente di dio, è una sorta d' inno a quella inesplicabile ed ineffabile natura
del papa, 5-182: quale spezie d' acqua possa essere più propria e più confacevole
conface. petrarca, 72-65: sforzomi d' esser tale / qual a l'alta speranza
: non si confà bene a senno d' uomo, per parola di femmina, ben
ma perché il borgia era in debito d' allogar prima i figliuoli,...
tabacco di bologna mi si confà più d' ogni altro. giusti, i-371:
una lingua schietta, vispa, che sa d' antico; e per dimandarti se l'
. (riferito a persone): andare d' accordo. - anche recipr.:
, e la religiosa etichetta che veste d' una stessa divisa tutti gli esterni costumi
son potuti passar fuori, senza ligamento d' alegoria, di storia e di bizzaria,
che la calma lo disgonfìa, una conca d' acqua che piova, fa più romor
marito: consisteva nell'offerta sacrificale d' ima focaccia di farro, che
: latino afflitto / de la morte d' amata e del periglio / del regno
il bianco e vene- rabil erme / d' immonda polve: amaramente pianse / che
compresi anch'essi dal sentimento dell'esistenza d' una mente infinita, attiva, incomprensibile
che parenti / si sieno ornai, poiché d' ausonio sangue / già sono i teucri
le forze loro temporali allegando le regine d' inghilterra, i duci di sassonia,
, 5-1-74: poco altro ne tornava d' aggravio, che il contribuire armi,.
prosperità della nazione, altrimenti sarebbe schiavo d' una delle due parti. 2
col tanto boriare che vi si fa d' onore nazionale, s'ignori poi l'epoca
davila, 59: s'awisarono d' operare che i predicanti ugonotti chiedessero una
terminare in buono accordo se la cittadella d' amiens non si spianava o non cambiava mano
in essi si rappresenti una piena conferenza d' uomini letterati. 6. ant
. bartolini, 15-9: ero d' ottimo umore, dopo avere ascol
tempo di scoprire a'suoi collegati ghibellini d' italia la sua intenzione, ebbe in
in milano i caporali di parte ghibellina d' italia, e conferì con loro di
molti anni sono mi fece l'altro, d' appropriarsi l'invenzione del mio compasso geometrico
a tre teologi insigni; questi tutti d' accordo, bisogna tirare avanti, bisogna
niente conferisce ', cioè nulla dà d' aiuto, né di consentimento,
a casa borgia, e 'l parergli d' aver conferita indarno la porpora di cardinale
all'occiduo lo aveva elevato alla dignità d' uno stipendio, gli aveva espedito alcuni
. pallavicino, 1-297: la dignità d' ultimo fine, in questa università di
, in questa università di cose e d' operazioni, pare che debba essere conferita
splendore, vigore e potenza allo stato. d' annunzio, iv-2-500: la potenza massima
con ordine l'ufficio commesso, sempre d' ogni cosa colla reina e colla nuora
contribuire, giovare, favorire; essere d' aiuto. crescenzi volgar., 2-12
dopo il meriggio, conferivano a quella specie d' estasi nella quale ci smarrimmo.
) con michelagnolo, l'altro schizzato d' acquerella è d'un uomo da bene
michelagnolo, l'altro schizzato d'acquerella è d' un uomo da bene, che non
da bene, che non si cura d' esser nominato. 2. dato
aveva discusso, proposto ed approvato. d' annunzio, iv-2-751: in ogni aspetto
senza forma alcuna di giudicio e nemmeno d' accusa tutti li impiegati, che loro
mano e la corona in testa, / d' adria prende costui nobil consorte. davila
la sua paura? nello accrescergliela? d' annunzio, v-1-1069: tra il grido e
che egli è fermamento di corpo e d' anima razionale. g. villani, 4-21
moltiforme impostura han ripieno il mondo tutto d' infinite pazzie, bestialità e vizii,
che s'io facessi, mi avviserei d' averla bastevolmente confermata per buona.
roma, e fosse capitano del passaggio d' oltremare. g. villani, 8-80:
avuto / l'ha fin la pioggia d' oro coi piccioni. manzoni, 1025:
li presenti per tutto il mese prossimo d' aprile. -ratificato. giov
ma confirmato assai pur nella mente / d' essere amato dalla damigella, / perché
sì fatti parlamenti dovettero discettarsi cause feudali d' intorno o diritti o successioni o devoluzioni
d. bartoli, 9-23-259: infermi d' ogni maniera... per ricoverare
sanità venivano a far sacrificio nel tempio d' esculapio,... idropici sformati,
, 34-94: ogni ghiaccio apparisce pien d' aria: e ancorché a crederlo non
mazza, nel riacquistare la vostra amicizia sento d' essermi fatto più ricco, e d'
d'essermi fatto più ricco, e d' aver il cuore contento. sia dunque
, 155: poco dopo la confermazione d' essa [legge], furono condannati a
.. e l'altro della eleonora d' este, non più che la segnatura e
2. nome di varie specie di alghe d' acqua dolce. domenichi [plinio]
, cioè risaldare; più veramente spugna d' acqua dolce, che musco o erba
, balenata la possibilità di ritrovarsi possessore d' un tesoro, e per via tutt'
senza ribrezzo a un uomo che confessa d' esser peccatore anche lui. verga, 3-40
sottoscrive / può salvarsi da questo sterminio d' oche; / che chi geme ed obiurga
matteo mancino di dio andò in cerca d' un prete e confessò il suo delitto.
queste cose non ti dico confessandomi quasi d' essere vecchio, ma volendo dal cuore
ha passato giovinile età, debbia da cavalleria d' amore essere cacciato. sassetti, 33
... ucciderlo valeva confessarsi da meno d' uno zingaro. 7. riconoscere
questo confesso io, che fui satollo d' ogni prosperitade; questo confesso esser vero
: non si confà bene a senno d' uomo, per parola di femmina, ben
di detto andrea, fior. 1000 d' oro. s. degli arienti, 95
in caso di confessarsi, e diano segni d' esserci disposti. tommaseo, 1-140:
delle peccata, / vede qual luogo d' inferno è da essa. parafrasi del
a deo me confesso / mia colpa d' one pecà che ò comesso. s.
fanciulle, io mi fo coscienza / d' ogni mio fallo, e vo'far penitenza
del vecchio mondo), il suo modo d' essere. 14. ant. dimostrarsi
del comune... fiorini 3800 d' oro, confessati che avea avuti in
chiesa, sul gradino di un confessionale. d' annunzio, iv-2-1169: vedeva a traverso
, 109: noto la sua confessione d' essere internamente innasprito ed in collera. d
incognita 'che s'interpreta a confession d' ignoranza. i. riccati, 4-41
concilio di laterano. moneti, 7: d' ogni vizio in essi incancherito / facesse
. più a basso, sopra l'uscio d' un confessionario, pur in un tondo
ladrone] e chiaritosi per propria confessione d' ogni cosa, fece quanto la giustizia
della caterina... fior. 1000 d' oro,... avvenga che
a la borsa, li dette dieci ducati d' oro... or, venuto
« padre, per esser io professore d' armi, son visso secondo il costume
sarpi, ii-147: più stupivano che d' ogni altra cosa, nel leggere il capo
quant'altro può un uomo apostolico investito d' una straordinaria virtù dello spirito santo. manzoni
il palesare il proprio intimo. d' annunzio, iv-1-193: constretta dalle circostanze a
nella sua purità come in una torre d' avorio incorruttibile e inaccessibile, ella provava
di confessione cotidiana affidata alla pagina bianca d' un libro segretissimo. baldini, i-554:
: se avessero fatto solamente un po'd' esame sul sistema chiamato classico,..
confessione tra le altre confessioni religiose. d' annunzio, v-1-129: le scuole pubbliche
il difficile abbagliò, ed ebbe una folla d' imitatori. 15. ant. preghiera
(in quanto aderenti alla con- essione d' augusta del 1530). sarpi,
. m. -ci). proprio d' uno stato confessionale e della sua politica
o non è debito di onesto cittadino, d' uno che ha percosso l'errore senza
nacque, che fu il venerdì santo, d' anni trentasette. -ant. sostant
medesimo confessore, ch'egli amava meglio d' essere ingannato con sua derisione, che di
derisione, che di cadere in pericolo d' ingannarsi con altrui danno. alfieri, i-20
, le chiedesse in suo nome perdono d' essere stato lui la cagione, quantunque ben
, i-268: colui che celebrerà questa messa d' oro... è il buon
.. è il buon vescovo confessore d' italia, geremia bonomelli. d'annunzio
confessore d'italia, geremia bonomelli. d' annunzio, v-1-18: l'estremo dei martiri
del carnefice, luigi pastro, pieno d' anni e di solitudine, spirò la
. -fautore, seguace. d' annunzio, v-1-811: si dichiara confessore dei
l'allumiera, si trovano le rovine d' un edifizio per confettare il vetriuolo.
zanina che era scaltrita e più maliziosa d' una volpe, per meglio confettar il marito
suo ufficio gli fu donato una confettiera d' ariento, orata e smaltata e ricca
onta su te caschi la morte. d' annunzio, v-1-60: per costoro [gli
iii-148: hagli fatto beccare alcuni acini d' anisi confetti, e bere un ciantellino
que'baccelletti di cassia confetta, che vengono d' alessandria. = voce dotta
(talvolta da una ampolletta di salda d' amido piena di liquore) rivestito da
è rimasta altra memoria se non quella d' uno zio paterno, il quale avendo io
costui sormonta, / come par degno d' ogni cosa buona, / ancor mi potrà
salette accese, / camer'e letta d' ogni bello arnese, / lenzuoi di
, ma egli si gittavano via, d' ogni ispecie che si possono pensare.
/ e con frutti e confetti e coppe d' oro / se rinfrescamo e cavallier pregiati
molti vasi di diversi vini / e d' ogni buona sorte di confetto. straparola,
confetto, / quand'ho insalata mi par d' esser papa; / e spesso me
spesso me la fo col pane schietto. d' annunzio, ii-518: la mensa d'
d'annunzio, ii-518: la mensa d' ogni frutto e fior redole, / reca
ogni frutto e fior redole, / reca d' ogni ragion confetti e vino.
sua villa per ismal- tire col confetto d' altea quel catarro alterante. parini,
palma, del quale fanno uno zucchero d' infima sorta, passa tra gli indiani
più ricca e le galanterie più rare d' una savia mensa. algarotti, vii-59:
frutta e lo sdolcinato delle confetture. d' annunzio, iv-1-255: hai mangiato mai
pasta, fatte di bergamotto, di fiori d' arancio e di rose, che profumano
lucida e soda. da quella pezza d' umanità se ne potevano confezionare quattro,
deledda, iii-802: oltre ai recipienti d' uso pastorale e domestico, io conoscevo
e poi trita bene, con sugo d' assenzio e di petacciuola, tanto che
, o confezione con giulebbo di fior d' aranci, ed è cosa gratissima al gusto
detto re vestiti di dosso di broccato d' oro e d'argento, fornimenti da
di dosso di broccato d'oro e d' argento, fornimenti da letto, da
: così nasce nel corpo la privazione d' un sugo tanto opportuno [la bile]
universale come popolare, per dire 'fattura d' abiti'o d'altro. jahier, 142
, per dire 'fattura d'abiti'o d' altro. jahier, 142: queste
. arila, 112: e dava d' occhio a tutte le più belle botteghe
le altre, dove a grosse lettere d' oro sopra una bellissima lastra di cristallo
, e tutto scandalizzato che nell'atene d' italia gli abiti o i vestiti cuciti si
chi confeziona abiti o altri capi d' abbigliamento. = deriv. da
. algarotti, 1-23: da quei pezzi d' albero, da quelle travi che furono
a cebrìon folta conficcasi / una selva d' acute aste e d'aligeri / dardi
conficcasi / una selva d'acute aste e d' aligeri / dardi guizzanti dalle cocche.
conficchi loro un chiodo, in corpo. d' annunzio, v-1-217: il coperchio di
, che veniva qui da ogni parte d' ogni sorta d'uomini, la conficcava loro
qui da ogni parte d'ogni sorta d' uomini, la conficcava loro nella testa.
salvini, 30-2-58: ponendo altra voce simile d' altre lingue a me cognite, come
marino, 20-259: la lorica è d' argento, adorna e ricca / de
belle pietre di levante. / con fibbie d' or si serra, e si conficca
, e si conficca / con chiodetti pur d' oro e di diamante. -per
9. ant. inchiodare (un pezzo d' artiglieria). bembo, 5-151:
capo conficcato nel fango della strada. d' annunzio, ii-913: un vascelletto / greco
mese di giugno di mccccx, e d' altri confidanti amici tali bandiere si rifornirò.
delle triegue, trasse in giudicio il re d' inghilterra a corte di roma per suoi
sotto la fede delle triegue prestata il re d' inghilterra gli avea tolto per furto la
di meccanica di cui non impararono sillaba? d' annunzio, iv-2-206: confidava largamente nella
questa dolente etade / nuovi fetonti, che d' orgoglio insani / nel mondo, che
guida / uscir del campo e torlesi d' appresso, / e mal restarne senza
taren- tino detto evangelo, né confidandosi d' entrar nel certame della lutta, come
giorno, iv-467: là i vezzosi d' amor novi seguaci / lor nascenti fortune
la gelosia ed i sospetti ci staranno d' intorno. verga, 4-201: si chinò
e scoscesa, / ha tra le balze d' etna e di peloro / serrato il
cent., 86-98: a'dì otto d' aprii nel tempo dolco, / salva
marini, xxiv-804: al repentino cangiamento d' una soave calma in così orrida tempesta
che ancor essi da una confidente serenità d' animo ad una totale disperazion di salute
vulgar gente, / penso per erma via d' aspre montagne. d'annunzio, iv-2-712
per erma via d'aspre montagne. d' annunzio, iv-2-712: andavano andavano i due
speme, che le terga accinge / d' infaticabil'ale, e verso il cielo /
scordate appieno le passate ingiurie, fu d' allora innanzi sincero amico. nievo,
.., la quale era a modo d' un cassero, e dava l'entrata
poteva, tutta la dava in guardia d' un altro monaco, il quale avea nome
a fare la reverenza al detto re d' ungheria; e ricevuti da lui con
sua dottrina e nella sua forza. d' annunzio, iv-2-144: ella pensò che
. l'unzione di questo semplice atto d' abbandono le sparse sul cuore un'abbondanza
: a me [è] intervenuto più d' una volta tesser ingannato da chi più
chi sopra ogni altra persona aveva confidenzia d' essere amato. galileo, 2- 1-267
qua movo il debil passo errante / d' amor trafitto, e il mio tormento chiede
col vestito nero della festa, cerchi d' oro alle orecchie, e lo sguardo sorridente
nievo, 161: debbo appunto intrattenerla d' un affare di confidenza.
a voi, dilettissimi, e d' indirizzarvi, come fo, questa mia lettera
dei gambe- relli per la coda. d' annunzio, 11-749: rugge e odora il
cappa,... la sua sosta d' un attimo di fronte al toro,
di fronte al toro, e quel configgergli d' un colpo solo simmetricamente sull'alto del
la famiglinola / tua nuda a quella d' un uccelletto? 2. figur
ripreso animo, cominciarono i più dotti d' oxonio, di conturbia e altri studi,
conformarsi a essa; attuarsi in opere d' arte o di pensiero (le fantasie
accaderebbe in vestire ima formica di pelle d' agnello, di cui la configurazione delle
dunque gli atomi sono il comun principio d' ogni sustanza individua, è necessario a seguirne
] essendo tuttavia informe, è capace d' ogni configurazione. cattaneo, iii4- 125
vecchia, e non mai andata fuor d' uso in questa nostra italia. arila
urgenze di un'azienda privata dalle convenienze d' una fondazione di pubblico credito e di
de privare gli confinanti della suave dolcezza d' amore, donde ne successeno san- guinente
/ che tra lor confinando, han d' ambo i lati / cagion di star
, premuta anch'essa da tante miglia d' aere ammassato, dall'altra ov'e'non
milioni di mondi sieno tanti aridi compatti d' una a noi ignota materia. nievo
quali termini confinanti il discorso, a separazione d' una parte dall'altra, e a
santamente il resto de'suoi giorni. d' annunzio, iv-2-453: non è possibile
in disparte, senza degnarli né pure d' una sol vista; che tutti sono
che sta confinata quasi nella rozza capanna d' una testa brutale. d. bartoli
, confinato e quasi perduto nelle tenebre d' un romitaggio. f. f. frugoni
uno dei più fieri dolori è questo d' essere confinato quassù. nievo, 1-14:
: era qui in milano un gentiluomo d' una città non molto di qui lontana,
per certe liti che aveva di confini d' un suo castello, aveva condotto una
confin divisi si vedranno i campi. d' annunzio, ii-5: coronate la fronte
spartiacque di un monte, un corso d' acqua o il limite estremo del mare
. guarini, 210: gentil terra d' arcadia, / che col piè tocco e
668: oggi in europa non sono d' aristocrazie più che cinque, cioè vinegia
, / il capitano calvi -fischiavan le palle d' intorno - / biondo, diritto,
, / il foglio e 'l patto d' udine, / e un fazzoletto rosso,
7-217: contavo, in qualche licenza d' un mese, di passare i confini (
di francia, perdendo per la guerra d' inghilterra in ponente, accresceva senza guerra
mele calamagne molte some / da poggibonisi e d' altri confini. sercambi, ii-16:
51: nuovo timor gli nacque / d' avere esilio in sì strette confine,
luce e bruna, / ch'un girar d' occhi, un balenar di riso /
ché già tiene '1 confine / d' amendue li emisperi e tocca tonda /
sanza cagione, da principio, partimento d' ordine tra le genti fue trovato,
lo scudo e de l'elmetto, / d' ima percossa si possente e fiera,
i confini dello 'strietum jus'. d' annunzio, iv-2-404: i suoi minimi
è allato del torrente, sterile / d' acque, vivo di pietre e di calcine
foce di umani atti consunti, / d' impallidite vite tramontanti / oltre il confine
/ tal ch'io son oggi d' ogni ben confine, / di pena carco
considerate socialmente o politicamente pericolose. d' alberti, 237: 4 confino ',
. di concedere al belligerante il diritto d' impedire assolutamente il commercio delle munizioni da
patrimonio era sparito, per confisca. d' annunzio, v-1-56: non era forse intento
osato intessere tra i freschi roseti pinciain d' una villa ornai destinata alla confisca?
). varchi, v-51: d' uno infermo, il quale, come dice
: veggo un qualche palo ritto / tutto d' un pezzo, che né in qua
come potea / quella gran calma, gravissima d' armi, / assumer io? manzoni
fianchi. prati, ii-40: e d' amilcare il teschio deforme / sulle punte
piede confitto nell'uscio di casa? d' annunzio, ii-46: simili a sarisse di
come sarebbe della polvere da fuoco. d' annunzio, iv-1-6: le legna conflagravano
bevuta con gli occhi quel dì. d' annunzio, ii-695: vorrei / vivere,
selva australe, / in quest'aridità d' ombre estuose. / è come un
'ardere '. voce registr. dal d' alberti. conflagrazióne, sf. il
(di un incendio). d' alberti, 237: 'conflagrazione', abbruciamene,
secoli. -per simil. d' annunzio, iv-2-412: roma era terribile come
in una guerra di tutti contro tutti e d' ognuno contro ognuno. d'annunzio,
tutti e d'ognuno contro ognuno. d' annunzio, v-3-404: dovunque la lotta mercantile
cavalca, iv-35: feciono uno vitello d' oro conflàttile, e feciorgli sacrifici.
., 4-176: adorò il popolo d' israel il vitello confràtile, cioè l'idolo
e incoreono nella ira di dio. d' annunzio, v-1-13: se mai a
, v-1-13: se mai a grandezza d' eroi fu dedicata opera di metallo, con-
. atto a fondere il metallo. d' annunzio, v-2-559: sta in ginocchio di
delle parti nel tutto, quasi fatto d' un soffio, e fuse insieme esse parti
e fuse insieme esse parti in virtù d' uno spirito solo. 3.
, fuso (un metallo). d' annunzio, v-2-231: ora nel mio contrappuntizzare
facendo per confi azione quattro anelli d' oro per li suoi quattro canti.
stando pitto / di fiamme rogge e d' ardenti papiri. alberti, 140: quella
, che rapportano gli affetti e la forma d' un conflitto a un capitano absente:
perché mi son partito da quel conflitto d' andabati? perché alla cieca nella palestra
manzoni, 73: ahi! qual d' essi il sacrilego brando / trasse il primo
, 1-238: ove non vi è conflitto d' interessi, ove i motivi di corruzione
! o un conflitto di interessi o d' altro, entri per caso un pipistrello.
: / te, forse milite / d' aspri e bollenti / conflitti umani.
che sbocca in un altro corso d' acqua, che mescola le proprie acque
sf.). luogo ove due corsi d' acqua, o due ghiacciai, si
situata quasi in piano, in fondo d' uno scavo di collina di tufo, alla
4. sm. per estens. punto d' incontro di più cose, punto ove
. congiunzione, convergenza di due corsi d' acqua o ghiacciai; il punto dove
del secondo mulino è dopo la confluenza d' un altro ramo. perelli, ii-124:
unirsi formando un'unica corrente (corsi d' acqua, fiumi, canali).
scoli. -per simil. d' annunzio, ii-663: l'anima si fa
la campagna interposta tra l'argine destro d' arno e il sinistro del serchio e
la voce / simile ad un gorgheggio alto d' uccelli / tra l'infinito murmure del
tra l'infinito murmure del bosco. d' annunzio, ii-127: m'accomunai con
dell'antitesi, dài oggi l'esempio d' una vita completa e strapotente.
sarpi, i-247: dando libertà a ciascuno d' esaminar se sia ben tradotto [qualche
collo il bel tesoro / sovra un colle d' avorio un bosco d'oro. p
sovra un colle d'avorio un bosco d' oro. p. verri, i-415:
saperle distinguere come di dovere, come d' ob- bligo. - anche assol.
, io confondo, come i più d' essi, e adopero per uno stesso il
dell'altro, cioè di nestorio e d' utico, pienamente confuse. ottimo,
a'suo'begli occhi et alle treccie d' oro, / et al dolce parlar che
disfare una così buona città? cecco d' ascoli, 4655: povertate superbia confonde
derieno la mia fama e mi riprenderebbono d' avere quasi passati li termini della propria
la pietà s'erano confuse in un incendio d' amore. carducci, 907: sotto
e più la morte non sarà. d' annunzio, iv-2-591: le voci di bronzo
il calice entro cui lo versava splendeva d' oro, il vino e l'oro si
, perciocché io mi vergogno e confondo d' andare più innanzi. scala del paradiso
ricevuto da dio, avendo fatto segno d' orare, si volse al compagno.
, 6-101: così 'l veggia cader d' un olmo e frangasi, / tal ch'
: e il manzoni confondersi in atti d' umiltà e di tenerezza non dicibili con degna
fuga il nemico '). cfr. d' alberti, 238: 4 confondere 'include
e significati non confondibili, senza pericolo d' errore. confondiménto, sm. il
, 2-475: trovava un nuovo indirizzo d' arte al quale volle conformarsi. d'
d'arte al quale volle conformarsi. d' annunzio, iv-2-144: ella pensò che tutte
i. riccati, 4-27: due gocce d' acqua o di olio appena si toccano
caritate a suo piacer conforma. cecco d' a scoli, 115: intelligenza del terrestre
non siam numi, almeno / procuriam d' imi tarli; e il suo costume /
conformista. iacopone, 64-35: canto d' amore ce trova a dottore / a
, xxiv- 857: mi toccano d' empietà e d'ateismo perché ho sempre
857: mi toccano d'empietà e d' ateismo perché ho sempre voluto vivere a
della dolce volontà di dio; perocché d' ogni cosa gode, ed è contenta di
ottimo, ii-15: elli ha bisogno d' aumiliarsi; la quale conformazione con umiltà
181): l'esaminatore fu prima stanco d' interrogare, che la sventurata di mentire
sicché convien che rispondin le membra / d' igual bellezza e grandezza e grossezza,
pungente e saldo, / così vestisse d' un color conforme, / forse tal m'
. pagnati da una spinta verso l'assestamento d' una condi d. bartoli
4. ant. rimanere conforme: restare d' accordo. cellini, 1-90 (210
apena lasciato il nido avea, / d' una capra poppò l'ispida mamma, /
bruno, 3-809: non si dee temer d' altro che d'esser spogliato dall'umana
non si dee temer d'altro che d' esser spogliato dall'umana perfezione e giustizia,
, ii-9: l'amicizia richiede conformità d' opinioni e di stato. de sanctis,
e che nutrichino e conservino in vigore d' umiltà e di povertà, e che faccino
confortati; conforto, consolazione. rinaldo d' aquino, 97: gioia e confortaménto /
non aspetto di premio, né acquisto d' amicizia indusse piero a sì malvagio confortaménto
bonagiunta, ii-298: novellamente amore / d' una donna piacente / mi rallegra e mi
villani, 1-9: temendo il giovane d' entrare nella camera alla reina, confortatolo
, 250: se awien che amor d' alcun brieve contento / conforti l'alma al
, gr., iii-70: poi d' un suo bacio confortò le meste / vergini
tasso, 16-7: e nel piacer d' un bel leggiadro vólto / sembra che
mesi che tu mi hai amato. d' annunzio, iv-2-423: per confortare la
mise dentro alle segrete cose. cecco d' ascoli, 374: se [la cometa
, /... / fontane d' occhi faranno pietate, / natura bella,
: l'uomo che si conforta ai premi d' un'altra vita, e che nel
sapienza, della clemenza e della onnipotenza d' iddio. leopardi, 19-91: havvi
leopardi, 19-91: havvi / chi d' altrui danni si conforta, e pensa /
lo studio e la consuetudine sono cagioni d' amore accrescitive. e tutte queste cagioni
crescenzi volgar., 4-46: la salsa d' aceto, salvia, pretesemolo, menta
canz., 57: de avorio e d' oro e de coralli è ordita / la
non più libertà, non più consorzio d' amici, non più speranze! giusti
di tristano e di isotta fu albero d' amore, e appresso il quale confortava
, 1-19: lo bel pianeta, che d' amar conforta, / faceva tutto rider
tasso, 9-16: e poscia, d' alto / parlando, confortolle al crudo assalto
venne confortato dal sentimento e dallo stato d' animo esistenti nel paese. 11
infermo,... non lasciano d' esercitar anche in esso la loro virtù confortativa
qui, dove si tratta della lusinga d' amore, che addolcisce ogni pena, andava
mandiamo de'fanti, e delle genti d' arme nostre. guicciardini, 363: così
: leggesi, assai cittadini stati confortatori d' una impresa, e, per avere
io che sia la confortatrice e sollevatrice d' ogni afflitto tribulato, che si chiama *
da'quali rifriggerazione ovvero confortagione, e d' umori superchievoli diseccazione si disidera, o da
: la casa era poco confortevole, specie d' inverno. 3. sm. tutto
con- fortinai /... fusti d' alloro / alti. g. a.
109: persone di niun conto e d' arte bassa e vile, come lo sono
fortinai / pel ceppo e befania fusti d' alloro / alti e ramosi più che
. monte, ii-390: ne'mal d' amor ognora frutto e foglio, / sì
queste altre parole molte, / piene d' amor, di fede e di conforto
erano poi i soli ad averne. d' annunzio, ii-815: han bevuto profondamente
ai fonti / alpestri, che sapor d' acqua natia / rimanga ne'cuori esuli a
. forteguerri, i-292: altri per sete d' oro è sì conquiso, / che
, purg., 9-65: a guisa d' uom che in dubbio si raccerta,
, / e li occhi fori -piangano d' amanza / e d'allegranza. dante,
occhi fori -piangano d'amanza / e d' allegranza. dante, purg., 3-22
vita se me non avesser generato, d' ogni conforto ignudo, a me medesimo noioso
quel giogo insuperabile veduto, / sì d' ogni moto e d'ogni senso priva,
veduto, / sì d'ogni moto e d' ogni senso priva, i che '1
, 2-29: andowi poi lo vas d' elezione / per recarne conforto a quella fede
domandare amore in quella ove per conforto d' amore è costretto. storia di fra
grande fervore: o in quanta poca d' otta potremo vedere ciò che dicono le scritture
nell'animo di carlo inclinazione a cercare d' acquistare con tanni il regno di napoli
: l'estremo lito adorno io veggio / d' uomin cortesi e di cortesi donne,
in paese largo e dovizioso e pieno d' ogni bene, soggiornarono volentieri più dì
opportuni conforti. pindemonte, 142: d' arcane tazze a lei medica mano / invan
e disapprovazione da cui certo il conforto d' un po'di brodo caldo non serviva
simili. baldini, i-109: prima d' un assalto,... i capisquadra
materiale di quelle che abbiamo tutto giorno d' avanti agli occhi, delle quali,
forche. foscolo, vii-131: le congregazioni d' ogni specie valgono mirabilmente a queste pratiche
a loro rischio, prendevan le parti d' un debole oppresso, contro un soverchiatore
confraternita. masuccio, 233: vistitose d' un sacco de quei de'disciplinanti de
gl'inquisitori dal creare in parecchie città d' italia certe confraternite di laici, uomini
per di più suonatore di bombardone. d' annunzio, iv-2-148: la confraternita del ss
era chiusa. non così l'usciolo d' una sorta di confraternita, a un
. muratori, 7-v-528: degne son d' aver luogo in quest'opera anche le
[nella corrente] sarà poca profondità d' acqua, perché in tal sito si crea
leonardo, 1-346: la voce è movimento d' aria confregata in corpo denso o 'l
taglini, 2-148: pieno poi che sia d' aria l'accennato globo, comecché si
immagini, due parti o pezzi d' uno stesso oggetto, e simili),
scienze, misure, senzazioni, stati d' animo, ecc.).
testi a penna delle più celebri librerie d' italia, in tutti ho trovato costantemente le
; che poi la confronti con tanto d' occhi aperti colla scritta, e in ultimo
repentina, a testa indietro, chiusa d' un colpo come un morso, la stessa
caro, 3-3-238: vostra eccellenza si degnerà d' avvisar se questo le pare a proposito
. salvini, 41-68: molte fatiche d' accademici, per quanto mi diceva il
la prudenza consistono nell'operare a norma d' un retto giudizio formato dietro l'esame,
disturbo di pensare, di mutare, d' accettare il confronto col vero, d'
d'accettare il confronto col vero, d' entrare in un processo dialettico con la realtà
, memorie, per identificare la qualità d' uno spettacolo. -termine, punto
istruttore, su istanza di parte o d' ufficio, può disporre che essi siano messi
a lavarci lo sguardo: ce n'era d' argento, / di vermigli, di
/ al confronto col mare tutto scaglie d' argento, / la vincevano i pesci.
!... c'è modo d' accomodare quell'affare della cauzione adesso..
le soddisfazioni che aveva lassù un direttore d' azienda. calvino, 1-56: loro erano
. metallo ricavato nelle fusioni delle miniere d' argento. biringuccio [tommaseo]
sopra vi cavasti [nelle fusioni della miniera d' argento]... è quella
saper più proprio né miglior vocabolo. d' alberti [s. v.]:
parte ramigna che nelle fusioni della miniera d' argento si trova immediatamente sotto le loppe,
egli si chiamasse il pastor confuciano. d' annunzio, v-2-162: della mia intima
caos la virtù che lo incardini. d' annunzio, iv-2-195: nella sala s'
dighe, / gli alberi si gonfiano d' acqua, bruciano di neve. 2
/ di lingue sì, ma più d' opre e di fede. campanella, i-420
e vieni per la casa, un odor d' incenso e di moccolaia, una confusione
panni disseminati qua e là, catinelle piene d' acqua, caraffe di aceto. d'
d'acqua, caraffe di aceto. d' annunzio, iv-2-295: per le vie la
parole arruffate, di frasi interrotte, d' esclamazioni, d'istanze, di lamenti
di frasi interrotte, d'esclamazioni, d' istanze, di lamenti, di promesse
, 32-59: sia il vaso pien d' acqua; il suo centro dividianne la
poi, avute altre lettere sue e d' altri, le quali tutte cose mi
da altri i titoli di duca e d' eccellenza che udiva darsi, da altri gli
cesarotti, i-137: in questa confusione d' idee vari aristarchi bastardi acquistarono l'impunità
mezzo alla camera a pulire le canne d' un fucile. borgese, 1-427: essa
sassetti, 147: ho trovato una confusione d' aristotile, che dice, se mal
propri co'figurati; di tanti passi d' autori stortamente compresi,... che
che il disgombrarlo da tutta questa selva d' errori è sudore di molto tempo e
il grande numero de soldati che continuamente d' italia in germania passava.
, prodotta da un po'di scompiglio d' animo, me la farebbe comparire donna qual
439: tu vedi in un corpo d' impresa aggomitolati duo corpi; due proprietà,
misti, e confusi con una innumerabile moltitudine d' altri corpicciuoli. metastasio, 1-8-9:
globo sarà confusa in un caos universale d' onde risorgerà un mondo ordinato a più
un oscuro mormorio o un gorgoglio confuso d' acque correnti. metastasio, ii-315:
, 840: come in antico bosco d' alte querce / denso e di pini,
/ una confusa e morta salmodia. d' annunzio, iv-2-815: vide 11 suo
: la fantasia confusa / cinta è d' angoscia e d'ira, / come caverna
confusa / cinta è d'angoscia e d' ira, / come caverna chiusa.
ira, / come caverna chiusa. d' annunzio, iv-2-173: essi stavano in silenzio
confuso. tasso, 6-i-122: se d' alma vaga e da stupor confusa /
di colei... notizia universale d' amore e cognizione in confuso che cosa
don abbondio, come, nel forte d' un temporale notturno, un lampo che
come altra volta di sopra notai, d' andarsi formando conclusioni di suo arbitrio ed
confutarle ed in questa guisa farci autori d' opinioni assurde e false. d.
cristianesimo, e quindi il peggior popolo d' europa... non è nostra
, alla quale abbiamo dato il nome d' elenctica, o redarguiva faccia uso di
che mezzanamente detto, può favellarne [d' alchimia] a modo suo,..
. li quali spero io con tanta copia d' autori famosissimi, e con tanti esempi
a parlare delle leggi, e salta d' un tratto a parlar di spettacoli e di
confutava con urbano risentimento, non tiranneggiava d' ire e di spregi decrepiti. de sanctis
parte in dichiarazione e parte in confutazione d' un terzo moto attribuito dal copernico alla
già da lungo tempo, in fatto d' arte, una popolare confutazione con l'argomento
congratulazione, con tutte le altre espressioni tanto d' affetto quanto di concetto. =
, 5-258: egli avrebbe potuto approfittar d' una pausa per metter fuori il suo
ho un impegno anch'io ». d' annunzio, iv-2-581: una sera, nella
nella vostra casa, congedandomi dalla soglia d' una stanza dove non erano ancóra accese
maggio: / di libertade noncurante e d' armi / chiassava il volgo a l'
congedati. govoni, 1-71: domeniche d' inverno con la neve, / simili
suoi pari, i quali non soffrono d' ammetterlo nelle loro assemblee così gretto e
varia tra loro / fu la sorte d' amor, mille le guerre, / mille
lontana; e agnese promise alla figlia d' andar là a trovarla, a dare
, 2-478: arrivarono dinanzi alla casa d' angiolina ed ella si fermò, forse
, ancora, così muti! ». d' annunzio, iv-2-688: forse la simpatia
; le sue reliquie disperse nei presidi d' oltr'alpe; gli officiali per la
bocchelli, 2-260: « t'intendi d' artiglieria?... ». «
* passaggio, strada, cammino, letto d' un fiume '): nel senso
e pube ne nasce un altro congegnamento d' ossame girante dal di dietro al dinanzi.
vere, e un abito non fatto d' altro che di parole spiegatrici di pensieri sì
di frasi, nelle quali tutti trovavansi d' accordo, era ornai la poesia.
che camminano da sé son tutti congegnamene d' arte umana che hanno quel movimento per forza
arte umana che hanno quel movimento per forza d' acqua che scorre per canali, nascosti
valente architettore / congegna insieme a sostener d' eccelso / edificio il colmigno, agli
accostando, ammontando; congegnare richiede cura d' ingegno e d'arte. panzini,
; congegnare richiede cura d'ingegno e d' arte. panzini, i-480: giove
ritardo. sbarbaro, 1-83: immaginavo d' essere io l'arciprete;...
quelli che si erano congegnato un nome d' arte sonante e scorrevole. 3
congiungersi insieme, connettersi. cecco d' ascoli, 3853: io dico che per
, 22-387: dodici fibbie aveavi tutte d' oro / in ben curvi ardiglioni congegnate
con una gran guardia traforata a lamine d' ottone, congegnate come in cifra, forbite
spettatori. e congegnata con bell'industria d' effetti. borgese, 1-275: la
terga, / compatte, impenetrabili. d' annunzio, v-2-506: ma quanto eran
colmo del cielo! apparivano come opere d' arte foggiate dalla improvvisa fecondità diversità celerità
arte foggiate dalla improvvisa fecondità diversità celerità d' un artista giovenile che avesse studiato nelle
de'muscoli faceva quel medesimo effetto. d' annunzio, iv-2-912: congegnatine di aste
salvini, 30-2-104: a sciorre i versi d' omero e di virgilio da quel glutine
il nostro paese fece la prima prova d' una navigazione aperta dalla mano dell'uomo
de roberto, 679: carro carico d' ogni sorta d'ordegni e di congegni
, 679: carro carico d'ogni sorta d' ordegni e di congegni. d'annunzio
sorta d'ordegni e di congegni. d' annunzio, ii-776: e sul congegno solido
baleni, melodia sorella, / angiola d' inni, entro il mio stesso ascolto
lamentele dei centri industriali italiani: mano d' opera sovrabbondante, difficoltà di esportazione.
cinquecento e di toscane e fiorentine poesie d' ogni maniera, ond'ei meditava d'estinguere
d'ogni maniera, ond'ei meditava d' estinguere le fiamme infernali, e di
le vive travi per lo dosso d' italia si congela, / soffiata e stretta
elegante parlare si condensò e congelò. d' annunzio, iv-2-779: il riso gli
è congelato e vischioso. cecco d' ascoli, 522: la piccinina pluvia pruina
maggior pregio, o congelate o calde. d' annunzio, iv-2-836: l'arciorgano sorge
inclinava a magnificare i suoi viaggi -diceva d' aver vedute nel paese degli iperborei.
una parte del corpo). d' annunzio, v-1-280: mi raccontava che gli
suo passaggio e sorridevano. o gentilezza d' italia! in un sol giorno il
sederò nel monte del testamento: dal lato d' aquilone sarrò sopra l'altezza delle nuvole
vedevano pendere stille di congelato cristallo, e d' intorno a le mura per ornamento poste
conchiglie. caro, 12-i-106: gocciole d' acqua..., come per diversi
e caggendo passano per alcuni tartari bianchi d' acqua congelata, che si trovano ne
esposte a freddi intensi e prolungati. d' annunzio, v-1-363: i piedi sono laggiù
, lontani, estranei, come quelli d' un mutilato per congelazione, simili a
le vite de gl'innamorati, sieno d' ariento vivo, onde cupido perderia più
gettano gli alchimisti drieto a la congelazione d' esso. d. bartoli, 34-276
di opera toscana, coperti di colature d' acque pietrificate, che pendono a guisa di
di radi- cioni, fatti col tempo d' alcune congelazioni d'esse acque. baldinucci
cioni, fatti col tempo d'alcune congelazioni d' esse acque. baldinucci, 171-2:
è [il trevertino] una congelazione d' acque e di terra, che per la
già, e non ispenti dal sopravvenire d' invasioni straniere. b. croce,
avv. in modo conforme alla natura d' una persona (o di una cosa)
tutti i filosofi e tutti i fisici son d' accordo... che il latte
.. e col più remoto antecedente d' una quasi congenita debolezza. tommaseo
frugoni, xxiv-970: sospinto dall'istinto d' una congenita inclinazione innestata dalla natura nella
s. borghini, 1-117: taciti impulsi d' una ingenita e congenita coscienza. borsieri
ho accennate le cause... d' insalubrità delle maremme, le quali..
anco? e nell'aurato bronzo / che d' attiche colonne il grande imita / i
raccolta, mancava di qualche pezzo. d' annunzio, ii-603: versano i plaustri /
mentre freddar sente l'arterie, / e d' incendio amoroso il petto ha calido,
bastare quelle congerie di notizie pressoché nude d' ogni filosofìa, non bastano ora più
una tal congerie in un giornale. d' annunzio, ii-335: tornerà il cielo
tornerà il cielo sul fòro / liberato d' ogni congerie / vile, d'ogni cenere
/ liberato d'ogni congerie / vile, d' ogni cenere e polve, / restituito
sia di natura dura e scirrosa. d' alberti [s. v.]:
v.]: 'congestione'. ammasso d' umori prodotto lentamente in alcuno de'solidi
accu mulamento lento e successivo d' un liquido in una parte del corpo
di contraria dolcezza i sensi altrui. d' annunzio, ii-660: mira funebre letto che
. 2. congestionato. d' annunzio, iv-2-1047: imagini le balenavano incoerenti
vuoi ch'io il creda per coniettura d' argumenti. machiavelli, i-75: la
è vedere li uomini che lui ha d' intorno: e quando e'sono sufficienti
consolarsi con me della mia fortuna. d' annunzio, iv-2-249: allora ambedue si misero
dagli sperimenti, riguarda la prima specie d' ipotesi: non può riguardar la seconda,
fatti sperimentati. quindi questa seconda maniera d' ipotesi addimanda una cautela maggiore della prima
. - anche assol. cecco d' a scoli, 4779: congetturo secondo il
, tali erano i fondamenti della tranquillità d' italia, disposti e contrapesati in modo
] per cui l'intelletto, dopo d' avere percepite e denotate le forme sensibili
congetturare da'suoi moti se fosse tranquillo d' animo od inquieto, a far voti
mi sentiva maggior forza, maggiore abbondanza d' idee, maggior contento di me. leopardi
cosa da non credersi, che un uomo d' ingegno e di studio come fu
un congio ', da congiarius 'd' un congio ': e poi 'distribuzione
poi 'distribuzione fatta al popolo 'd' una misura calcolata d'un congio,
fatta al popolo 'd'una misura calcolata d' un congio, e perciò * gratificazione
domenichi, 1-441: egli quando ritornò d' asia distribuì mille cadi, più che cento
, preso congio da palemone, / d' attene il mostra uscir con duolo amaro.
pure anche sono, a guisa d' offerta da spandere, sparso sopra
riata unanime vedremo / famiglia d' elementi, / che a noi
, / e lacrimava al funebre / aitar d' italia 11 mondo, / ah
11 mondo, / ah! tu, d' italia principe, / sulle codarde piume,
con la candida man talor cogliendo / d' in su la spina la rosa novella
insieme la mano, congiungetela in segno d' incorruttibil fede et osculatevi. tasso,
commettere e scommettere diversamente questi principii. d' annunzio, iv-1-172: egli era spinto
nuovo per suo fatto congiugne alla corte d' amore e a ben fare lo mena,
suoi saettator quell'aere / aiace figlio d' oileo, che in petto / non
avere senza impedimenti di mezzo la signoria d' italia, comandava che il decreto del
/ te declinato, o sole. d' annunzio, iv-2-504: una comunione più
singularissimi che si possan leggere, pieno d' ogni buona teologia, naturalità e moralità
la saetta; / punisci la nemica d' ambidui, / e congiungi alla mia
la congiungeva al resto del quartiere. d' annunzio, iv-2-298: il gonfaloniere nemico
2-12: la mastice mollificata con albume d' uovo crudo posto in sulle labbra fesse,
, in alto si congiungono a modo d' un comignolo di casa di paglia. a
. / perinto avvampa di disdegno e d' ira, / e d'una punta
di disdegno e d'ira, / e d' una punta a mezzo il ventre il
al giubilo e all'ammirazione comune. d' annunzio, 11-866: s'erano congiunte /
, 1-496: semi- ramis potentissima regina d' egitto fu tanto impazzita deu'amor d'
d'egitto fu tanto impazzita deu'amor d' un suo cavallo, ch'arse di desiderio
inseme raccolto passare soavemente sotto le volte d' un picciolo ponticello, e senza strepito
: in fondo a questa [stesa d' acqua] sorgevano qua e là disseminati
poteva indovinar cosa fosse quello spazio infinito d' azzurro, che mi pareva un pezzo
un azzurro trasparente, e svariato da striscie d' argento che si congiungeva lontano lontano coll'
altro l'angolo, che la inclinazione d' una linea con l'altra, nelle
sì che due appariscono una sola. d' annunzio, v-1-933: se l'altra
mi maraviglio. che è sanza movimento d' anima, o vero congiu- gnimento di
è occupato; ma si dimostra in aspetto d' una piazzetta biancheggiante, la qual deriva
perpetuata. quel che è la sfinge d' ogni filosofia e il tormento d'ogni intelligenza
sfinge d'ogni filosofia e il tormento d' ogni intelligenza, l'arcano congiungimento dello
fatti col timore di qualche divinità. d' annunzio, ii-127: tutto attrassi e composi
/ di congiugnimenti maestro, / perito d' innesti immortali. panzini, i-813: chi
congiungimento più lecito, che espediente. d' annunzio, v-2-271: messere messerino e monna
: si facevano maritaggi, mezzo sempre d' intimo congiungimento fra le nazioni.
necessaria [del discorso] con intramessi d' altri congiungimenti; percioché rade volte sarà
giunzione. trattalo d' astrologia [crusca]: accosta l'un
in compagnia. -al figur.: d' accordo, di comune consenso.
l'artificio viene a mostrar particular virtù d' ingegno e per conseguente ad aver l'
rende consapevole, trasporta il suo sguardo d' una all'altra, e le annoda,
ne trae illazioni e vi ragiona sopra. d' annunzio, v-2-269: dal congiuntivo sguardo
e l'altro matto; l'uno d' una condizione, e l'altro d'un'
uno d'una condizione, e l'altro d' un'altra. dante, conv.
abbassa. marino, 7-193: veggendogli d' amor rapire il frutto / seno a
ma commesse strettissimo e congiunte col vischio d' un umore così tegnente, che, riserrato
appressamento di due gusci, ma continuazione d' un solo. monti, x-2-46: ed
che non avia fallo, / come d' arco tricordo tre saette. maestro alberto
l'improvviso / pullular meraviglie, e d' ogn'intomo / contro l'antico e naturai
conditi, oltre agli argutissimi sali, d' una graziosa e grave maestà. sassetti
se non erano congiunte alla rarissima arte d' usame. leopardi, 1012: il godere
. marino, 5-117: veder si può d' ogni lumiera ardente / il fermo stato
congiunta al vostro fianco, / le delizie d' amor farò gustarvi. garzoni, 1-673
congiunti da un vincolo di complicità. d' annunzio, ii-873: ed uguccione e
non mozzi capelli, / non barba d' impiccato, o cose tali, / arse
da lui ho avuto il congiunto foglio d' avvisi, che mando a v. s
guida. era una di quelle carte d' italia che sono congiunte agli orari delle ferrovie
lui, ma congiunto, un giogo d' alpe minore, su la cui cima dissegli
: di amicizia, di amore, d' intimità, di fedeltà, ecc.)
. guittone, i-183-184: per che d' un sangue e d'una carne sete
i-183-184: per che d'un sangue e d' una carne sete; no è alcuno
autra parte aggia pluzori de sangue e d' amore seco congiunti. compagni, 1-25
due parti, neri e bianchi, nacquono d' una famiglia che si chiamano cancellieri,
molto stretta: / e poi che d' ira si 9on sì consunti, / al
conducere due cuori diversi in un legame d' amore, e congiunti sempre servare. trattato
, e congiunti sempre servare. trattato d' amore, 24-1: i'son congiunto sì
di megara, / e di sangue e d' amor, siccome intesi, / a
iddii, e con esso loro strettamente d' affinità congiunta. brusoni, xxiv-843:
. pratesi, 1-59: piangeva d' essere strappata a un'epoca della sua
la vita mai tanto e la morte. d' annunzio, iv-2-550: stando noi chini
dell'altre alcune ne fossero congiunte parenti d' alcuni di loro. 12.
come dianzi più non ti rispondo / d' avere i miei congiunti vendicati. s
anseimo da loiano, signore de loiano e d' altre castrile, magnifico e de nobile
alati. -figur. cecco d' a scoli, 451: gli animi vigorosi
era allogata, composta di sottili congiunture d' ebano e d'avorio. marino, vii-
composta di sottili congiunture d'ebano e d' avorio. marino, vii- 247
che [gli elefanti] abbino le gambe d' un pezzo e senza congiunture. redi
le costole e tutte le congiunture. d' annunzio, ii-772: e tolsi la
dei rami di un albero. d' annunzio, ii-690: preso per i capegli
omeri, già coprono la groppa / d' agrio. vedi? a miriadi,
che possa aguagliarsi alla concinnità et elegantia d' uno verso d'omero, di virgilio o
alla concinnità et elegantia d'uno verso d' omero, di virgilio o di qualunque
; ma ogni altro modo di coniunzione d' uomo e di donna è peccato.
: la mandò ad effetto nel fine d' agosto, senza rispetto all'universal mormorio che
ancora sotto l'eclittica, i movimenti d' esse stelle ci si mostreranno fatti per una
instabilità le viene / da la congiunzion d' altro pianeta. manzoni, pr. sp
nozioni generiche, e quel vocabolario comune, d' influssi, d'aspetti, di congiunzioni
quel vocabolario comune, d'influssi, d' aspetti, di congiunzioni; ma sapeva parlare
lingua ebraica manca quasi affatto di congiunzioni d' ogni sorta. de sanctis, lett.
lusso di congiunzioni e di membri e d' incisi mal dissimula il vuoto e la dissoluzione
e il destino di una persona. d' annunzio, iv-2-494: -ma perché voi guardate
stende. marino, 10-221: ecco d' astio privato ancor bollire / de'duci istessi
strascinarono ancora malamente sino al famoso dieci d' agosto, in cui la cosa scoppiò
all'arrivo dei promessi da cesare soccorsi d' armi, furono i disegni della congiura
stanco e stava per sollevarsi davvero. d' annunzio, iv-2-139: corse molta pecunia
di tradimenti, degna dei romanzi cosiddetti d' appendice. 2. per estens
villani, 1-14: per la detta ruberia d' elena, il re menelao..
congiura di distruggere troia. f. d' ambra, xxv-2-374: or che deggio /
, 1-15: tutta la congiura s'avacciò d' ucciderlo. 4. ant
, 3-397: il fior di cristianità tragittato d' europa in asia, congiurato santamente insieme
, i-120: caterina sforza, signora d' imola e di forlì, disse a sua
firenze. fatemi il favore, prima d' andarvene, di tornare a dare un'
questa congiura; e se ne'principali d' essi, se non in tutti, in
indennità percepite a vario titolo dal prestatore d' opera, in vista del trattamento di
pistricia, ché tal appellar soglio quella non d' altro conglobata che d'acumi spinosi.
soglio quella non d'altro conglobata che d' acumi spinosi. arila, 113: 'questa
, consueto nell'umbria, di città d' arte; e che, nonostante alcuni
polmone, si è lo zucchero rosato d' un anno, perché ha virtù conglutinativa,
diverse forme, tanto che fa un corpo d' uno uomo. 5. rifl
virtù infrigidativa e conglutinativa, e composte d' esse, sono somme. conglutinato (
erano molto grosse, e di pietra d' antica struttura,... conglutinata per
4-3-73: infondendo intorno a quel globo d' acqua del vino, se gli potrebbe alzare
casa questa notte » rispose la vecchia d' un fiato e la frase parve conglutinata
sopra alla superficie delle medesime una conglutinazione d' umori, che in breve s'unisce e
agostino volgar., 1-6-197: il riso d' abraam è allegrezza del congratulante, e
gesualdo, dicendo ch'era un affare d' oro quel matrimonio, una fortuna per
e con reciproche voci cortesi / congratulavansi d' essere illesi. panzini, iii-329: io