/ piena d'un tremulo ululo ferino! d' annunzio, iv-2-13: che rosseggiare lussurioso
, indistinte, concetti vaghi, stati d' animo incerti, sensazioni indefinibili).
dante, purg., 2-23: poi d' ogni lato ad esso m'appario /
un suon che flebile concento / par d' umani sospiri e di singulti; / e
che lasciava trasparire un non so che d' altero e d'inquieto. giusti, 3-113
un non so che d'altero e d' inquieto. giusti, 3-113: se
come un che bianco e biondo. d' annunzio, iv-2-15: portava una vecchia
, pur troppo, di più vecchi d' un secolo perché cent'anni fa non
oggimai poco si leggono. f. d' ambra, 38: imponetemi che altro peso
al principe. ariosto, 1-2: dirò d' orlando in un medesmo tratto / cosa
amor venne in furore e matto, / d' uom che sì saggio era stimato prima
11 avrebbero presi a calci nel sedere. d' annunzio, iv2- 112: così fu
più giovani: ma è della costola d' adamo. sbarbaro, 1-93: è
di sguardo e di piacer e d' umiltate: / deh! i'vi prego
co'fulmini divini / e con l'armi d' italia opporsi a cui / rifiutasse
abbia a lamentarsi di te! *. d' annunzio, iv-2-544: io farei
mi man dava a tenerli d' occhio che zappassero, che dessero bene
ch'i'noi savria contare: / cotanto d' umiltà donna mi pare, / che
mai non resta. / questi la fanno d' igno- ranzia carca, / tal che
perduta corra, / ch'esser dèe d' ogni ben albergo ed arca. ariosto,
arca. ariosto, 1-2: dirò d' orlando in un medesmo tratto / cosa non
amor venne in furore e matto / d' uom che sì savio era stimato in prima
è disposto in maniera che ogni poco d' istanza basta a ottenerne ogni cosa che
lunge / da trovar pace o loco. d' annunzio, iv-1-89: giungevano cosi oltre
e pel viso in un ottavo / d' ora voi conoscesti quel che io, /
in contro al fato ostile / cantor d' italia a la stagion servile? saba,
: tendea / più che al racquisto d' elena, e tu il sai, /
e ostentava con loro le sue morali d' uomo che bada solo al sodo, alle
., 9-67: un fracasso d' un suon, pien di spavento, /
.. / non altrimenti fatto che d' un vento / impetuoso. passavanti,
fin, ché farle onore / e d' altri omeri soma che da'tuoi. boccaccio
, 162: non nacque tale rovina d' altronde che dalla cavalleria amica. ariosto,
mio prigioniero; i et è pur d' altra fama che ruggero. alamanni,
al par che m'abborriva oreste. d' annunzio, ii-766: sorgea la forma
o svelato? montale, 1-94: d' altra semenza uscita / d'altra linfa
, 1-94: d'altra semenza uscita / d' altra linfa nutrita / che non la
un bracciere, e sull'ultimo anche d' un bastone d'appoggio. leopardi,
, e sull'ultimo anche d'un bastone d' appoggio. leopardi, 4-87: a
ricerca, ché questo è proprio ufficio d' ogni re, e mio particolare.
cinse la spada e missesi uno anello d' oro in dito che gli donò la reina
che veloce / nel campo del re d' africa la caccia. -ant.
cuore di menare dolorosa vita per la morte d' una persona cui elli amava sopra tutte
savio lo consolava, tanto che propone d' avere allegrezza, la quale non era
ricovero, / che di sedermi solo appiè d' un acero, / d'un faggio
solo appiè d'un acero, / d' un faggio, d'un abete, over
acero, / d'un faggio, d' un abete, over d'un sovero.
un faggio, d'un abete, over d' un sovero. firenzuola, 463
rappresentarsi vista più malinconica e più miserabile d' un palmeto veduto da vicino; e a
leggieri, ed hanno inclinazione per natura d' andare all'insù, tanto l'acqua
... le leggi potranno contentarsi d' indizi sempre più deboli per catturare.
ch'a le dimostranze umili e care / d' amor, d'ubidienza ebbe risposto.
dimostranze umili e care / d'amor, d' ubidienza ebbe risposto. chiabrera, 52
poi attaccando altri pezzetti di sughero o d' altra materia leggera, sino che i
la persia, ordinò una bellissima caccia d' animali che quella regione no- drisce.
, con tutto che alla prima mostrò d' aver buona intenzione e comune. boccaccio
che ci sia el contento di saper d' essere amato da chi io amo,
all'impro- viso roma con le genti d' arme delle compagnie loro e con gli
venire in odio de'suoi parenti; e d' altri simili, da'quali tutto che
, sì degli animali che degli uomini e d' ogni cosa. fil. ugolini,
, ch'io mi poteva bene accorger d' ogni cosa, s'io non fussi stata
potea / quella gran calma, gravissima d' armi, / assumer io? manzoni,
. carducci, 20: oh, che d' ogni mortai cura diviso, / sopra
sia felice; fagli le vie piane. d' annunzio, ii-472: però che io
caro, 1-61: quando punta giunon d' amara doglia, / dunque, disse
ora, / vedut'in lei tanta bassezza d' animo, / ch'io l'ami
291: che parli / or tu d' astolfo e di pipin? sotterra / giacciono
più giovani: ma è della costola d' adamo; e i suoi del tempo antico
la morte di alessandro, io cercai d' occultarla il più ch'io potetti.
, e la mascherava con i'apparenze d' una più cupa ferocia. imbriani,
non che della penisola nostra, ma d' europa lavoravano per conto suo, e colla-
: adunque colui che si mette l'arme d' eloquenzia è utile a sé et al
colomba geme. marino, io-io: sciolser d' un lancio le colombe a volo /
colombe a volo / legate al giogo d' or l'ali d'argento. /
/ legate al giogo d'or l'ali d' argento. / s'apriro i cieli
passeggio, mi godo per un paio d' ore gli urli d'un sargente, poi
godo per un paio d'ore gli urli d' un sargente, poi vo a letto
le baltresche / tubano le colombe. d' annunzio, ii-489: so come sia dolce
dal nido, e menata in casa d' una graziosa e gentile comare del valente
pulci, 5-1: pura colomba piena d' umiltade, / in cui discese il
quale è il spigolo del fondo. d' alberti, 219: * colomba ',
a noè sull'arca, col ramo d' ulivo, dopo il diluvio.
, con le ali appiccicate nel cielo d' un turchino che voleva smettere. calvino
.. in un mezzo dì ha lettere d' alessandria nel cairo; e queste
11- ii-345: il cinchiaro è preda d' un gentiluomo nostro amico e vicino,
e de'figli e de'padri in breve d' ora / fece il dente sanguigno aspra
dove c'era soltanto una catinella piena d' acqua e un cestino ricolmo di vecce.
quelle freddissime concioni fatte nella presa anco d' ogni vii colombaia, era crepacuore che
nelle storie del guicciardini] sopra la presa d' ogni po'di colombaia, concioni che
, ricorse a tanta furia a'piè d' apollo. giusti, v-230: avevo stabilito
apollo. giusti, v-230: avevo stabilito d' essere a firenze ieri, ma avendo
colombaie detestabili, sono igienicamente un fomite d' infezione, per l'agglomerazione di centinaia di
. giusti, v-238: gli eroi d' una volta mi sono tutti morti;
mi sono tutti morti; con quelli d' ora, sto zitto per non tirare sassi
... ed un abrostino forte. d' alberti, 219: * colombana '
219: * colombana ', sorta d' uva dolce, carnosa e piacevole alla
/ mi tracanno a piena mano. d' alberti [s. v.]:
di un colombario nell'esquilino. d' annunzio, v-3-88: ora in un giorno
in un giorno di nebbia e d' uggia... mi si presentò la
terribilità dell'agro quanto la vertebra d' un acquedotto o il rudere d'un
la vertebra d'un acquedotto o il rudere d' un colombario. baldini, i-610
, resti di colombari e nuclei d' altri mausolei pagani. 2.
quale accendemi dolce desio / in amicizia d' unirmi anch'io. calvino, 1-125:
era ima specie di colomba salvatica. d' alberti [s. v.]:
carro, anzi fè trare / cinque colombi d' un su'colombiere; / a
su'colombiere; / a corde di fil d' or gli fè legare. =
'colombina', a firenze, il fuoco d' artifìzio, in forma di colomba, che
* incendiaria sfrecciò rapida lungo il filo d' acciaio steso dal- l'altar maggiore della
al grigio; cangiante; violetto. d' alberti [s. v.]:
: 'colombino': aggiunto di colore dicesi d' una specie di violetto. ojetti, i-567
obesi e i barbuti di francia e d' italia, dalle ghette al mezzo cilindro color
candido, quale comunemente vel figurate. d' alberti, 220: pensiero colombino,
carro, anzi fè trare / cinque colombi d' un su'colombiere; / a corde
colombiere; / a corde di fil d' or gli fè legare. folgore da
xxv-1-205: v'era ammarcito / un mondo d' uova e colombi favacci / e teste
bedorè ', con nome francese (bec d' or) quello che ha il becco
il becco e le zampe di color d' oro. v'ha anche il * domenicano
poi ricalano e zampettano fra le fossette d' acqua. ungaretti, ix-30: saltellano
... si pone, per cagion d' esempio, al fuoco al tempo del
e tondo; e dicesi anche per metafora d' uno che sia comodo, e non
-essere come passere e colombi: andare d' accordo, amarsi a vicenda.
ciliegia amara '(chi n'ha assai d' un bene, non sa goderlo).
ad ali aperte): voce d' uso generale (che si alterna con palombo
, i quali perciò diconsi torraioli. d' alberti, 220: varie sono le spezie
quella gravità ch'altri discorrerebbe del piano d' una campagna o della spedizione d'una
piano d'una campagna o della spedizione d' una colonia. foscolo, viii-183: né
di aprire una pizzeria in roma. d' annunzio, iv-1-45: piacevasi di raccogliere
insegnar loro la geografia e la storia d' italia. palazzeschi, 3-202: in quei
più di una volta le colonie inglesi d' america ebbero a proclamare i loro diritti
perfetta dipendenza da'suoi vicini, priva d' abitanti, diventa un paese non ad
pavese, 4-148: erano gli ultimi giorni d' estate e il figliuolo della mia padrona
i quali venivano trasferiti in un territorio d' oltremare e ivi gradatamente lasciati in libertà
penale creato dagli stati nei loro territori d' oltremare, retto sostanzialmente secondo le regole
1-1: non aveva potuto evitare la taccia d' epicureo, solo perché profumava il suo
suo tabacco a bagnarlo di qualche goccia d' acqua di colonia. cassola, 2-324
estense, per la necessità del colono d' essere alleviato dei pesi e delle alee inerenti
: se il fondatore della potenza coloniale d' italia si fosse mostrato agli occhi loro
; di che ha ella trionfato? d' annunzio, v-1-619: un gran soldato coloniale
o come importazione di quelli del paese d' origine. e. cecchi, 6-300
coloniali ', derrate che vengono dalle colonie d' oltre mare, come caffè, caccao
quell'esperimento che si sono seminati napoleoni d' oro per raccoglier soldi. boccardo,
, 1-497: conviene negli stati uniti d' america distinguere una colonizzazione di fatto,
). petrarca, ii-120: d' un bel diaspro era ivi una colonna.
sopra a colonne de ambro e base d' oro / una ampia e ricca logia se
/ sostenuto da un ordine leggiadro / d' alte colonne e compartito in quadro.
conta il p. cabeo... d' aver veduta una colonna di marmo grossa
: il banditor nel mezzo / sedia d' argento borchiettata a lui / pose, e
spiovente da un finestrone della cupola. d' annunzio, ii-819: alte sul fòro
stan le tre colonne parie / come d' argento cui salsezza infoschi. e. cecchi
colonna sul sepolcro ritta / di matrona o d' eroe, starsi li vedi / giunti
esile colonna verde i miei gigli. d' annunzio, ii-816: settembre, oggi veder
: in fondo a questa striscia interminabile d' asfalto scoppia come una cannonata, e
mare tutto abbonacciato / il tremolare quasi d' una maglia: / in fondo in fondo
un ermo colonnato, / nivee colonne d' un candor che abbaglia. d'annunzio
colonne d'un candor che abbaglia. d' annunzio, iv-2-68: nella tranquillità lacustre gli
e fra gli intercolunnii il cielo venato d' agata si addolciva sotto il fogliame cupo.
cristo battuto alla colonna con molti giudei d' intorno a pilato. lippi, 6-28:
legno di libano. e le colonne fece d' ariento, e il richi- natoio d'
d'ariento, e il richi- natoio d' oro; e lo ascenso ad essa fece
libano. egli ha fatte le sue colonne d' argento, 11 suo capezzale d'oro
colonne d'argento, 11 suo capezzale d' oro, il suo cielo di porpora.
mano la spalliera di una bella poltrona. d' annunzio, ii-600: l'avida maga
che tenne l'insonne / piloto re d' itaca odisseo / nel letto dall'alte colonne
, che sono fondate sopra le basi d' oro. buonarroti il giovane, 9-182
colonne. marino, 288: cerchiava d' alabastro / della colonna pura / che reggea
collar fatto di smalto / a foggia d' angue attorto. 8. ant
dette colonne, erano infino alla città d' adria. 9. come insegna araldica
disse. tasso, 20-128: le fe'd' un braccio al bel fianco colonna.
poli,... e fornito d' edificare la machina meravigliosa che mondo si
pulci, 9-1: o felice alma d' ogni grazia piena, / fida colonna e
tronca morte. tasso, 6-i-194: imperiosa d' ogni cor s'indonna / colla man
del popolo cattolico, di colonna e d' appoggio di santa chiesa. d.
brutte, ho creduto che fosse mio dovere d' avvertir di tutto il signore zio,
modo compatto, senza espandersi. -colonna d' acqua: tromba d'acqua.
espandersi. -colonna d'acqua: tromba d' acqua. bibbia volgar., v-430
che gli usciva dalla punta della coda. d' annunzio, iv-2-836: soffia nel ferro
1-421: la prima colonna mostra i giorni d' ogni mese, e tutte le altre
: adatta a spostarsi rapidamente. -colonne d' attacco: destinate ad attaccare successivamente le
lungo che bastava a regolar il passo d' un'intiera colonna. fogazzaro, 5-465:
alla baionetta, fra la mitraglia. d' annunzio, v-1-1028: a qualche chilometro
, i-155: l'orientamento delle colonne d' attacco fu di primo impeto così giusto
un'attività di commercio marittimo. tavola d' amalfi, 12: item se alcuno compagno
. 28. locuz. -colonne d' èrcole o d'atlante o d'alcide
28. locuz. -colonne d'èrcole o d' atlante o d'alcide (o anche
-colonne d'èrcole o d'atlante o d' alcide (o anche, semplicemente, colonne
conosciuto, / fa che si dice d' ercol le colonne, / e che
, e già ristrettasi fra le colonne d' alcide, entrava a vele gonfie nel mare
sono,... le colonne d' èrcole: le colonne d'èrcole ormai
. le colonne d'èrcole: le colonne d' èrcole ormai sono men che un mito
panzini, iv-148: 'le colonne d' èrcole '. dicesi per significare un limite
indietro. avevano varcato le loro colonne d' èrcole. montale, 3-38: esistono,
tutto precluso; fanciulli per cui le colonne d' èrcole del mondo animale sono rappresentate dal
raggiungibile. -al di là delle colonne d' èrcole: smisuratamente. fagiuoli, 1-2-95
: è miserabile di là dalle colonne d' èrcole, e vuol fare il generoso,
di vederselo sempre davanti con quegli occhi d' idolo e quelle ginocchia inamovibili che parevano
quelle ginocchia inamovibili che parevano le colonne d' èrcole. -il più valido sostegno
onore, pregio, perché son le colonne d' èrcole per i prencipi.
galleria] col cannone, con fuoco d' artifizio, bombe, granate, pietre,
sconosciuti a tutte le nazioni gentili. d' annunzio, ii-489: la mia certezza.
la sua camera è grande, piena d' aria e di luce, ma arredata ancora
comisso, 1-18: buttò un grano d' incenso sul bracere, il fumo che subito
son poste in colonnella, / son d' amatisto assai meraviglioso. palladio volgar.
colonnante, sm. ant. socio d' una colonna (cfr. colonna,
. 2. ant. creditore d' una banca privata. boccardo, 1-235
io già fare sopra uno renaio d' arno. idem, 7-ii-5: quella parte
seminato il letto del fiume. d' annunzio, i-953: da 'l terrazzo solitario
formano, tutto alla ventura, giuochi d' eco maravigliosi. cassini, 2-7:
/ rimbombavano in tanto alti latrati. d' annunzio, ii-541: veggo, di
i rami un nido / addormentato. d' annunzio, iv-2-231: l'ospite col
della compagnia stessa. -anche con valore d' agg.: compagnia colonnella. dovila
sessanta bandiere di francesi, otto pezzi d' artiglieria. = femm. di
di profferito i colonnelli, / e d' alabasto molto ricchi e belli: / antica
suddetti defalchi in un colonnello della facciata. d' alberti [s. v.]
]: quando la scrittura o la stampa d' una facciata d'un libro è nella
scrittura o la stampa d'una facciata d' un libro è nella sua larghezza distinta in
a qualcuno un colonnello, un colonnello d' ingiurie: dirgliene moltissime, caricarlo d'
d'ingiurie: dirgliene moltissime, caricarlo d' ingiurie. compagni, 2-31: chi
spagnuole nel combattere per i capricci infelici d' un ajaccino. giusti, ii-10: questo
tutta una pietosa vicenda post-bellica, cioè d' un qualche anno prima. -tenente colonnello
sessa. giusti, v-230: avevo stabilito d' essere a firenze ieri, ma avendo
aveva un veroncello adorno / con colonnette d' ambre e di cristalli. marini,
tutto all'intorno era formato di colonnette d' avorio, con capitelli d'argento.
formato di colonnette d'avorio, con capitelli d' argento. d. bartoli,
altrettanti sottili e grossi cilindri o colonnette d' aria vaporosa, grave e col suo peso
di nuovo, quante di queste colonnette d' aria di grossezza di tre
carducci, 685: sotto la volta d' una bruna arcata, / in tra
protegge, sono di diaspro verde. d' annunzio, iv-2-466: le pareti erano
specchi compartiti in giro simmetricamente da colonnette d' oro e nei campi delle compartiture erano
ojetti, i-155: seduto all'angolo d' una tomba sopra una colonnetta scolpita ad
metà del foglio resti bianco. d' alberti [s. v.]:
campi, e pieni i voti / d' ogni ingordo colono, opra che forse /
. pananti, i-89: colgo un grappolo d' uva, o un pomo aurato,
la decozione della ruta o dell'oleandro. d' alberti, morte, accerchiato come era
, accerchiato come era dagli stranieri armati. d' an219: 'colloquintida', pianta simile
che con la vertù delle arme e felicità d' onesto rossore, ma solo di crucciosa vergogna
alcune di loro [colonie] mandati più d' una = voce dotta, lat. tardo
lampedusa. a'coloni delle due prime, d' america. presi tra i poveri di
di miei di spagna, mescolato con quintessenza d' aloé posto o miscuglio che dia
di calda e fer cecco d' ascoli, 3917: la coloquinta delle parti
n'uscia spesso baleno / feria le spalle d' appennino e tutto come una vite selvatica
la dimestica. e colora, / morti d' italia, venite, venite! pascoli,
gli venute per assistere alla sua discesa. d' annunzio, iv-2- umori viscosi, tirandoli
ma col palato così amaro che tutto è d' aspra coloquintide asperso. g. gozzi
/ e del cor la notte immensa / d' alti duoli e d'alta gioia /
notte immensa / d'alti duoli e d' alta gioia / s'incomincia a colorar.
alcuna deliziosa scena di bellezza o d' amore il godimento ce ne resti nell'anima
ci si ritrova in un mondo fatto d' infingimenti e di menzogne, senza luce che
come farebbe delle tornite assicelle un dipintore d' imposte. ì;. figur.
fele, / lupo, che po d' agnel prender colore. / ma non te
, / se celar no, può d' eteócle alquanto / l'animo atroce colorar:
10-262: né pur del sangue di più d' un squadrone / la terra sola si
/ giovinezza sparì, non si colora / d' altra luce giammai, né d'altra
/ d'altra luce giammai, né d' altra aurora. panzini, ii-198: [
le luci vergognose e chine / tenendo d' onestà s'orna e colora. c.
quasi trasognata la fanciulla colorandosi in viso d' un pudor virginale. fogazzaro, 5-24:
, 5-24: aveva occhi parlanti, d' un ceruleo chiarissimo, una scarna faccia simpatica
, pronta a colorarsi e a scolorarsi. d' annunzio, iv-2-491: ella sorrise;
scritta] si trovò essere di mano d' uberto infangati fittamente e coloratamente composta.
, ii-476: se l'è in piacer d' avermi in potestate, / non fia
109): fece ragunare marmi maravigliosi colorati d' ogni diverso natio colore. boiardo,
tonde una matina / il sol di ragi d' òr tutto iubato, / e di
al sole alquanti vetri, l'un d' essi puro, gli altri colorati dentro
e son certo che siete colorato / d' ambra e di moscato; lo sapore /
e di moscato; lo sapore / è d' ogn'altro megliore. 6
pensiero; e quel fu di volergli richiedere d' un servigio il quale ella pensò niuno
, che è grossa quanto il taglio d' un coltello, o poco più, bianca
chimica, fisica, ottica, la tecnica d' ogni pittura, la coloratura delle stoffe
solidità e la permanenza della colorazione. d' annunzio, v-3-301: quando considero la
la rapidità con cui il dono sacro passa d' artefice in artefice e va di colorazione
mi sorge spontanea nello spirito l'imagine d' una di quelle lampadeforìe con cui gli
a lumi e ombre pari- menti saturi d' un'aurea caldezza, profondi e riposati a
più o meno intensa secondo la lunghezza d' onda di queste e il loro grado
suo colore vedemo rosso mesto al colore d' auro. dante, conv., iii-vn-4
): aveva già l'ottavo cielo d' azzurrino in color cilestro mutato tutto.
caro, 9-906: sopra l'arme / d' una purpurea cotta era adobbato / di
l'abnobie rupi / il sol cadendo raccogliea d' intorno / dalle cose i colori,
superficie, il colore taceva, dormiva. d' annunzio, iv-2-10: filoni di scarlatto
ancora nel cortile, dove si mangiava d' estate, alcuni affreschi di paesaggio lacustre
far parere le cose ne lo specchio d' alcuno colore, interpongono di quello colore
combinazioni. soffici, ii-267: più d' una volta era già accaduto che per imperfezione
accaduto che per imperfezione occorsa nella smaltatura d' un portacenere, d'un cucchiaino,
occorsa nella smaltatura d'un portacenere, d' un cucchiaino, o per lo sperpero
un cucchiaino, o per lo sperpero d' un po'di colore, la sua ira
ii-476: se l'è in piacer d' avermi in potestate, / non fia su'
vero o falso, mi parea. trattato d' amore, 17-5: tornato v'è
pena il potè proferire, / e sparse d' un color come di rose / la
l'aver sempre acceso il fronte dal fuoco d' un colore intrepido, così al giuocatore
re sognava danze / di saracine del color d' ulivo. d'annunzio, iv-1-53:
di saracine del color d'ulivo. d' annunzio, iv-1-53: era un uomo già
una sordità incurabile, bene incerettato, dipinto d' un color biondastro, artefatto dal capo
che sono in essa spagna, diventano d' altro colore. bruno, 3-23: doi
razza diversa da quella bianca. d' annunzio, v-1-1099: la vostra causa è
: mi par di essere nel quartiere europeo d' una immensa città di colore che sfumi
; / il rosso, la gioia d' averla compiuta; / il bianco, la
/ il bianco, la fede fraterna d' amor. manzoni, 42: ecco alfin
modo di vedere le cose. d' azeglio, 1-104: parliamo de'governi,
tutto senza eccezione; monarchie e repubbliche d' ogni forma e d'ogni colore,
monarchie e repubbliche d'ogni forma e d' ogni colore, ed anzi d'ogni potere
e d'ogni colore, ed anzi d' ogni potere, compresi i partiti e
pungente e saldo, / così vestisse d' un color conforme. marco polo volgar.
quegli dodicimila baroni, e vestegli tutti d' un colore con lui. sacchetti, 50-65
le calze non basta si portino una d' un colore e l'altra d'un altro
portino una d'un colore e l'altra d' un altro; ma una calza sola
a volontà de'signori capitani si vestono d' uno colore, lo quale eleggeranno e
o angelo nero, carica di collane d' ambra piombanti, e vestita di colori
lor cagione / fanno la complessione / d' ogne cosa formare / e sovente mutare.
candela accesa, in un mezzo minuto d' ora, fu spenta. carboni ardenti,
così che asperge / lieto la stanza d' improvviso lume / sorride da le piume /
colore, / in forma voglio ir'io d' una comare / della sua geva.
, come abbiam detto, a caccia d' una seconda bugia. 16.
colore oscuro / vid'io scritte al sommo d' una porta. 17. figur
nelle zone arate, ha il colore d' una giornata senza sole. ungaretti
e, in quel colore, / più d' ogni vita un arco, il sonno
composizione di molte figure è di porre d' avanti in una stessa distanza tutti i
pieno di colore, la mulattiera brulicava d' una gente che saliva allegra, cantando
il caso come occorse, senza fuoco d' eloquenza e senza altrimenti con ampliazioni e
del tasso così nuda de gli ornamenti d' atene, percioch'alcuna volta l'ho veduta
combinazioni per cui l'intelletto, dopo d' avere percepite e denotate le forme sensibili delle
calore, la nobiltà di modi e d' imagini in quelli [poeti antichi] prosegue
in quelli [poeti antichi] prosegue d' ammirazione e d'amore.
poeti antichi] prosegue d'ammirazione e d' amore.
come un ritratto di pittura della corte d' urbino, non di mano di rafaello
in un quadro sono come le corde d' uno strumento, difficili ad accordarsi,
risero mai di più allegri colori. d' annunzio, iv-2-224: il novissimo senso
, purg., 1-13: dolce color d' oriental zaffiro / che s'accoglieva nel
e hanno un valore simbolico. d' annunzio, iv-1-607: il parroco..
chiuse le sbarre, / ci fe'd' intaglio e di color ritrarre. carletti,
, rossastra delle foglie, dei fiori d' autunno. bocchelli, 2-266: il
barberino, iii-306: amendue, trafitti d' amore, abassarono gli occhi, e
la savia condotta di stefano da quella d' orazio, che tutti mi descrivono con assai
ogni colore, di tutti i colori: d' ogni sorta (per lo più con
. padrone diverse volte, ne vide d' ogni colore, nella sua lunga storia
3-227: una volta aizzato diceva oscenità d' ogni colore. pecchi, 2-30: in
fele, / lupo, che po d' agnel prender colore. / ma non te
la canzone, e sotto colore d' insegnare a lei come scusare la conviene,
quando e'vengono a lui sotto colore d' amicizia racontando parentadi et antiche conoscenze.
le loro donne e figliuole, sotto colore d' avere alla rocca ogni riguardo e sollecitudine
lo stato dalle invasioni de'prencipi stranieri, d' inespugnabili cittadelle cominciò a cingerlo, quali
ingannar gli ugonotti, e sotto colore d' amicizia e d'aiuto aprire la strada a'
, e sotto colore d'amicizia e d' aiuto aprire la strada a'suoi alla
, ii-308: ogni pretesto gli basta, d' ogni colo- retto si vale, né
... alcuni [vasi] d' un colorétto isabella, che erano graziosi
sue belle calze / all'usanza, d' un certo coloriccio, /...
alcuno colonizzo svariato dal verde, come d' ocria, cinabrese, e d'orpimento
come d'ocria, cinabrese, e d' orpimento. -spreg. color àccio
di colori a placche brillanti senza interruzione d' ombre e di riflessi. giordani, ii-43
2-3-26: molto s'esercitava nelle cose d' alchimia, finché sortì di trovare il bel
può essere una fallacia della veduta. d' annunzio, iv-1-667: è bellissima, oggi
le ceree guance le si colorirono un po'd' una tenuissima tinta rosea. deledda,
, iii-652: il suo grande viso d' avorio si coloriva al sole; gli occhi
tenerezza, certo perché ricordavano un convegno d' amore. 4. figur.
una voce, in cui si duole d' essere stato da me offeso nell'onore.
colorista com'era disegnatore e compositore grande. d' annunzio, iv-1-35: ebbe a secondo
incomprensione. -per simil. d' annunzio, iv-2-739: imaginate un piccolo chiostro
colorito. ariosto, 42-79: un ciel d' oro, che tutto era di sotto
nievo, 100: quello spazio infinito d' azzurro... mi pareva un pezzo
azzurro trasparente, e svariato da striscie d' argento che si congiungeva lontano lontano coll'
notte stellata, chiara ma senza luna. d' annunzio, v-1-955: a ogni borgo
simigliante senza avere alla pace l'anno d' avanti fatto alcun rispetto, e senza
sfumatura (un atteggiamento, uno stato d' animo). deledda, iii-598:
, più forte, più colorita. d' annunzio, iv-1-167: possedeva la coltura
possono e sogliono render mirabile il colorito d' una pittura: la vivacità della naturalezza,
baldinucci, 2-4-82: un gran quadro d' un sansone, che colla mascella uccide
cennini, 113: per tanto bisogna provedere d' avere una vernice ben chiara; e
e le dette diademe, o ver campo d' oro. vasari, ii-356: e
roma pur molti che di grado, d' opere e di nome i coloriti loro conducevano
cesarotti, i-112: nelle opere pressoché d' ogni specie domina il colorito francese.
. leopardi, i-137: le metafore d' ogni sorta sono adattissime... alla
l'altre, bisogna che sieno di mano d' un bello inventore e bel coloritore.
l'uomo si trova in fine sprovisto d' intelligenza del fatto della positura regolare delle
. cecchi, 6-248: punteggiavano la chiusa d' ogni periodo con degli uh, uh
.]: * colorizzazione ', manifestazione d' un colore qualunque in una sostanza.
: spartì nel più basso con duoi ordini d' altezze, prima una loggia dorica bellissima
colosseo 'o 'culiseo ', benché d' ordinario non s'usi applicare quest'ultima
roma, perché di colossali dimensioni. d' annunzio, iv-2-566: le rocce disposte in
disposte in cerchio e digradanti davano imagine d' un colosseo construtto per opera ciclopica,
posto in un vagone, si sente d' essere dovunque intrusi ed estranei, capitati per
con la vettura carica di valige nell'atrio d' un colosseo. 2. scherz
rovescio... conserva la memoria d' una di queste vittorie, e forse tal
: veggiamo apolline toscano ne la biblioteca d' augusto di l piedi dal dito grosso
a roma il dì della festa di piazza d' agone, che di fori mostravano similitudine
il colosso di rodi né le piramidi d' egitto, la cucina di fratta ed
abbiano mai gravato la superficie della terra. d' annunzio, ii-160: pel grembo intatto
gozzi, i-296: sembrava a lei d' avere il colosso di rodi per appoggio nelle
mal contenute nelle cinture elastiche; polpacci d' ippopotamo e braccia da colossi. sbarbaro,
molte famiglie, e a vicenda la caduta d' un colosso industriale porta ruina a intere
punto vitale per le sue ambizioni. d' annunzio, iv-2-677: passarono il palazzo dei
opachi anneriti dal tempo come dal fumo d' un incendio. deledda, iii-751:
è quella spugnosa spessezza del latte. d' alberti, 220: 'colostro *, il
molto dolore / di viltà, negligenzia e d' ogni errore. tasso, 6-ii-249:
, / ma fallo di fortuna, anzi d' amore. bruno, 77: o
merci il capitano. per lo che, d' un apparente e falso diletto ci lasciamo al
, morto a sua colpa per lo re d' inghilterra. delle colpe orrende e rie
delle colpe negli uomini che la gran pietà d' un padre vecchio, / che avvezzo a
vede ir dissipato... / colpa d' un v-311: ne'primi secoli della
: babilmente, delle sue colpe. d' annunzio, iv-1-336: tutto a te la
accendeva alle voluttà della colpa della straniera e d' un fratello, / tristi! a chi
agghiacciava agli sbigottila dura sorte impose / d' andar canzone a'posteri e alla menti
che fosser dal fisonomia. d' annunzio, iv-1-152: strofa come
colpa medaglia riuscita imperfetta per colpa d' un fonditore inesperto il qual non avesse
si sono uccisi degli uomini. trattato d' amore, 34-7: stato i'son servente
stato i'son servente, e son, d' amore / senza me dipartir né sceverare
9. 8. locuz. -colpa d' anima: peccato. capitoli della compagnia
peccato. capitoli della compagnia della madonna d' orsanmichele, 1-4: ciascheduno dica per
, non li si'imputato a colpa d' anima. -perdono di colpa e pena
g. villani, 7-9: il vescovo d' alzurro, siccome legato del papa,
ha colpa, / vegg'io a coda d' una bestia tratto / invèr la valle
ha la donna alcuna colpa. trattato d' amore, 27-5: chi ci ha colpa
convenzionale non ha altra colpa che quella d' essere scambiato per l'essenziale, e
, i-xi-n: molti sono che amano più d' essere tenuti maestri che d'essere,
amano più d'essere tenuti maestri che d' essere, e per fuggir lo contrario,
un'improvvisa crisi religiosa perché non riteneva d' essere così in colpa per dovere subire
colpa, e ciò che può, fa d' emendarla. bandello, 1-7 (i-96
ché aveva ragion di farlo, ma d' esser stato tanto tardi a farlo. berni
ben mi poss'io dir pago ornai / d' ogni tuo oltraggio, amor, e
villaggi, / sente l'anglia colpata d' oltraggi, / maladetta da un nuovo livor
, qualcuno pensava addirittura a un picchiar d' ossa con ossa. 2.
rosina! » / la verginella dai capelli d' oro. 3. pitt.
... hanno lavorato non tanto d' impasto, quanto colpeggiando o di tocco.
: perch'augusto di crudeltà e vespasiano d' avarizia furono colpevoli, non che biasimati
se forse errai, / colpevol son d' involuntario errore. peregrini, xxiv-170: da
è buon giudice di questo mestiere posso temere d' essere forse in alcun luogo colpevole del
/ dama improvviso adombrerà la fronte / d' un nivoletto di verace sdegno / simulato
profondamente, sapeva il mondo tutto pieno d' infelici e di colpevoli, di strazi e
di quello posto accanto al suo. d' annunzio, iv-2-219: non rimanevano più nascosti
i-85: ch'un uomo venga risoluto d' uccidermi,... che porti una
... e pur colpiscano al segno d' alcun particolare, ch'essi stessi non
in particolar modo colpito la mente al vedere d' un albero cadere un pomo. parini
, / colpìeno il core e lo strignean d' affanno. alfieri, i-49: quella
di marmo o proferito, / tu rimarrai d' esto parlar colpito. deledda, iii-232
qual colpo è da sprezzare e qual d' aveme / fede ch'ai destinato segno
gli parve meglio di una carezza. d' annunzio, iv-2-811: la scena orrenda
il cavallo si mosse. -colpo d' ariete, colpo di maglio: urto violento
ponte e l'assaliva con travi e tronchi d' alberi a colpi d'ariete che la
travi e tronchi d'alberi a colpi d' ariete che la scotevano dalle fondamenta.
2. per estens. proiettile d' arma da fuoco, palla di cannone
riporta su di sbieco un luccicante mucchio d' acque verdi e viola, come un
campanella, i-269: il cielo udìa / d' amore i colpi e i fragili tuoi
menar colpi contro di una moribonda. d' azeglio, 1-323: si giustiziano gli
tale, a colpi di calunnie. d' annunzio, v-1-864: di là dalla nostra
guerra bombisce ed echeggia a lungo. d' annunzio, iv- 1-64: quindi chiuse
interrotto da un colpo battuto alla porta d' ingresso. 7. disus.
vita, / perché tu, fonte d' ogni crudeltate, / madre di vanitate,
incarnavano bene... egli arebbe fornito d' ucciderlo. tassoni, 11-45: così
don giammaria buttava in fretta quattro colpi d' aspersorio sul cataletto, e mastro cirino
scarduffati come da un colpo di vento. d' annunzio, iv-2-1085: colpi improvvisi di
volgarizzamento dell'espressione bel colpo, sinonima d' un furto fatto bene. abba,
, come una profittatrice e una ex-cantante d' operette, una furba, insomma, a
; stavano in cagnesco e facevano temere d' un colpo di mano sopra palazzo vecchio.
: si trattava, senza dubbio, d' un colpo di mano, non so se
del futuro, in cui tremava l'urgenza d' un avvertimento. pavese, 4-243:
passioni, dai versi armoniosi e caldi d' espressione, non che dai colpi di scena
nell'aspettativa lunga e inutile di un colpo d' ispirazione travolgente e trionfante. alvaro,
altro colpo, e sarà polvere. d' annunzio, iv-2-825: ah, che
-colpo apoplettico (popol. colpo d' accidente; anche soltanto colpo):
leopardi, iii-684: ebbe un colpo d' accidente, del quale poi si riebbe
7-113: quanto al pericolo che morisse d' un colpo, questo pericolo non c'era
mi piglia un colpo! -colpo d' acqua: somministrazione massiccia di una grande
del pennello. gli schizzi si fanno d' ordinario a grandi colpi ed alla prima.
quando ambedue gli avversari risultano toccati. d' annunzio, iv-1-123: la sua mano,
: non è mai finita nel giocatore d' azzardo l'idea che, pur avendo
induttiva. 19. idraul. colpo d' ariete: v. ariete3. 20
colore bruno della superficie di un acino d' uva, dovuto alla necrosi per calore
contemporaneamente, subito, in un batter d' occhio. maestro alberto, 208:
magalotti, 1-93: con la conveniente dose d' un poco di giudizio e di discrezione
e di discrezione, si può esser certo d' andare a far bene a colpo sicuro
ch'egli tira colpisce. -colpo d' accetta, di scure: fatto che provoca
che mi dai sarebbero un vero colpo d' accetta per un innamorato. oriani, x-
tutto il passato. -colpo d' ala: volo dell'ingegno, momento di
drammatico, e non di rado un colpo d' ala a tempo che leva d'un
colpo d'ala a tempo che leva d' un tratto in alto il cuore e il
ma... continua- mente, d' un colpo d'ala, riattingono il sublime
. continua- mente, d'un colpo d' ala, riattingono il sublime.
, riattingono il sublime. -colpo d' aria: azione improvvisa e inattesa di
azione improvvisa e inattesa di ima corrente d' aria che provoca nell'organismo umano sensazioni
39: dicevano che quel tale fosse morto d' un colpo d'aria buscato di sera
quel tale fosse morto d'un colpo d' aria buscato di sera andando in gondola con
panzini, ii-703: sta attento ai colpi d' aria, perché tu vai soggetto ai
, occhio ai crocicchi e ai colpi d' aria. -colpo di fortuna,
sanza macula. quando è l'uomo maculato d' una passione, a la quale talvolta
non può resistere; quando è maculato d' alcuno disconcio membro;... e
... e quando è maculato d' alcuno colpo di fortuna. idem, par
fortuna, o prima / ch'ira d' amor rompa il mio cor costante. guicciardini
comisso, 1-265: mani forti come radici d' albero erano le sue e sapevano.
di napoli sia stato un colpo di rimbalzo d' altri colpi tentati qua e là.
la sposa sulla fronte. -colpo d' occhio, colpo di veduta: veduta panoramica
mondo. parini, 751: il colpo d' occhio riuscì per ogni sua parte dilettoso
delle buone mezz'ore ai bei colpi d' occhio, che di passo in passo si
presentano in queste vette, * popolate d' olivi e di castagni '. soffici,
s'innalzava. sentiva come se ogni colpo d' occhio fosse per lui una ripresa di
straordinaria... offriva un colpo d' occhio netto e chimerico.
tutta la sua complessità. -a colpo d' occhio: con una sola occhiata,
ovidio... può servire di colpo d' occhio. milizia, ii-295: né
supplire a quel che si chiama colpo d' occhio, cioè a quella facilità che
mezzo del quale poteva scorgersi in un colpo d' occhio l'abbondanza o sterilità relativa degl'
i-372: l'incassatura la vedrete a colpo d' occhio quanto è bella e ricca.
fil. ugolini, 92: 'colpo d' occhio '; non rubiamo ai francesi
. -41 mercanti debbono avere un bel colpo d' occhio \ leopardi, i-1178: il
\ leopardi, i-1178: il colpo d' occhio de'tedeschi nelle stesse materie astratte
nievo, 235: -che colpo d' occhio avete, caro dottore! -gli
.. nel saper giudicare a colpo d' occhio quante piante può contenere un carciofeto,
vetri da cui vedere con un colpo d' occhio tutta l'attività dello stabilimento.
di fronte e abbracciarla tutta con un colpo d' occhio. -colpo maestro, colpo da
v. botte. -di colpo, d' un colpo: a un tratto, all'
a sostenerlo, sarebbe piombato a terra d' un colpo. pirandello, 7-130: spronò
giumenta, come per volare là a distruggere d' un colpo la campagna che non poteva
serra, ii-217: egli si pone d' un colpo solo nei panni del suo personaggio
e s'egli m'abatte io sono contenta d' essere sua moglie. -menare colpi
govoni, 2-29: qua il corso pallido d' una serpicina di latte, / là
di latte, / là il ciuffo d' un trifoglio incarnato / rabuffato da una
grido, non pur solamente non ardirò d' attestarsi, ma fuggirò senza colpo ferire
s'avesse da perdere quella terra. d' annunzio, ii-417: dalla toscana nel
un colpettino, e in cambio / d' andare a letto, s'arma e piglia
di gamins si azzuffano, un nuvolo d' oziosi si stringe loro intorno. nievo,
c'era dell'altro, altri capi d' accusa contro l'inquilina del primo piano
si sono sviluppate sulle forme francesi: coup d' état, coup de main, coup
. acqua che si ricava da un corso d' acqua per alimentare un mulino; il
viene raccolta. - anche: raccolta d' acqua. salvini, 15-1-93: e
fiumi reali], per esservi abbondanza d' acqua, basta un sostegno o steccata.
colta sopra i pisani di sessantamila fiorini d' oro. m. villani, 2-51:
quale gravezza accrebbe cinquecento migliaia di fiorini d' oro sopra le sue rendite ordinarie.
grazzini, 3-2-m: accade alle composizioni d' oggidì, le quali o di colta
mill'anni, in vertute, / d' onni salute -coltore, / agricola a nostro
molto stretta: / e poi che d' ira si son sì consunti, / al
sua coltella / tagliate avea le rame d' un querciuolo. note al malmantile,
usa portare quando si va a caccia. d' annunzio, v-2-155: sto in piedi
, dico veramente sopra una vera scala d' imbiancatore; che una di quelle donne m'
): vedendolo il garzone, fuori d' usanza, arrotare il coltellaccio...
colpo in un ramo o nel tronco d' essi... ne facevo uscire quel
rosso che pareva apunto sangue quando esce d' una ferita. segneri, iv-150: dipoi
sopraluogo successivo, mi munii a controcuore d' un coltellaccio. 2. stor
un manico di coltellaccio che spuntava fuori d' un taschino degli ampi e gonfi calzoni.
coltel- laccia ', arma da ferir d' appresso, poco dissimile dalla scimitarra,
quali appena passata la carica degli uomini d' arme, si gettavano coi coltelli,
capre e coltellacci: non andare assolutamente d' accordo. pataffio, 6: e'
lodi, egli venne anche onorato più d' una volta d'alcuna buona coltellata,
egli venne anche onorato più d'una volta d' alcuna buona coltellata, che lo tenne
si minacciano di cortellate come una truppa d' assassini, fra'quali si sia cacciata
era che quattro uomini per un condotto d' acqua rimasto asciutto erano sbucati dietro la
, corrono coltellate per questa emulazione. d' annunzio, iv-2-11: ma quel finanziere
mi assicura che non vengano delle truppe d' amici? in campagna si suol tenere tavola
il volto collo scapolare, e diegli d' uno coltellino per lo corpo. antonio da
miraculosa mano, e postola in un bicchiero d' acqua bene- ditta e aperta la bocca
in un manico (di metallo, d' osso, d'avorio, di legno
manico (di metallo, d'osso, d' avorio, di legno, ecc.
18-3-115: vietato l'uso non solamente d' ogni maniera d'armi da offendere e
l'uso non solamente d'ogni maniera d' armi da offendere e da difendere, insino
vecchio chirurgo tagliò tutto intorno, la profondità d' un dito; poi tirò in su
, deformasse col coltello anatomico il cadavere d' una vergine, e sotto la pallida
in verso dell'asse della lama. d' annunzio, ii-405: aveva ei seco il
. alamanni, 4- 1-101: qual d' anna e caifà spirto più duro / seppe
14-117: timoni, larghi come coltella d' aratro. 6. elettr.
coltello; e che a quella riotta d' urli, di strida, di spaventose bestemmie
in mezzo alla battaglia armato, / d' ira e di rabbia si mordea le mani
coltello, in una rissa. d' annunzio, iv-2-124: pantaleo, l'uomo
per coltello', disposizione de'mattoni o d' altri corpi simili, quando sono posti
bene col suo simile. f. d' ambra, 102: ell'è la fante
b. tasso, x: molte d' esse [lettere] più tosto poemi,
con poco divario, di silice, d' allumina, e di calce carbonatica.
da più anni la vigna aveva bisogno d' essere concimata e governata. il frutteto non
, barbara di costumi, e priva d' ogni coltivamento di lettere. salvini, 39-iv-56
. parini, v-164: quanta parte maggior d' almi nipoti / coltiverà nostri felici campi
verde egitto / e la gran madre d' ogni bella cosa, / l'itala terra
mare, il sempre glorioso prencipe andrea d' oria fosse ammesso nel teatro. pallavicino,
delle strane difficoltà che prolungarono per centinaia d' anni la costruzione delle presenti nostre vie
anni la costruzione delle presenti nostre vie d' acqua,... ci deve far
altra maturasse a tempo e luogo. d' annunzio, iv-2-419: il mio spirito.
delle tue psalmodie; godi se puoi / d' aver cangiato in pastoral l'acciaro!
viii-130: gli regalò tre viole vaghissime d' un vaso coltivato da lei. manzoni
alberi che rimanevano nei filari scomposti. d' annunzio, iv-2-238: la campagna da
i costumi naturali e i sentimenti ingenui d' una nazione non coltivata, né ripulita
: quel buon vecchio coricio, coltivator d' un picciolo orto. spolverini, xxx-
dell'armento è la prima qualità così d' un savio coltivatore come d'un buon
qualità così d'un savio coltivatore come d' un buon marito. baldini, i-693:
: il vanaglorioso è uno fedele coltivatore d' idoli, però che secondo apparenza adora iddio
oggi tutto questo regno de vini e d' olio, per la coltivazione introdottavi dalli spagnoli
della coltivazione che erano gli schiavi. d' annunzio, iv-2-133: i colloquii volgevano su
sospetti che destano le cose nuove. d' annunzio, iv-2-284: va per le campagne
... sulle sponde e i meandri d' un lago ove anticamente erano coltivazioni di
, in cose occulte, in paure d' infanzia. piovene, 5-311: le file
aurea corona: / parlan gli occhi d' amor più che le carte. garzoni
segno di buona educazione e di gentilezza d' animo. ariosto, 232: qual
che quando con diligenza e fatica si sforzò d' esser più culto e castigato. alamanni
musa di quel gentile, che meritò d' avere in pindo febea ghirlanda. vico,
da questo celebre e colto scrittore procurai d' indagare, con la massima docilità,
massima docilità, e con sincerissima voglia d' imparare, dove consistesse principalmente il difetto
f. villani, i-413: fu d' ingegno altissimo e di sottilissimo acume,
uomini, ed uomini specialmente sì ingenui d' indole, sì civili, sì culti,
di età, di dottrina, e d' esperienza nell'arte mi compativano pure, ed
: io n'aveva inteso parlare come d' uomo di colto ingegno e di somma onestà
aveva sempre avuto su lui una specie d' autorità paterna. pavese, 8-237: anche
più che non alcun'altra colta parte d' europa. parini, v-134: questa a
le nazioni colte dopo il lor secol d' oro, hanno avuto quello della corruzione
dure zolle, / e venga a mano d' un forese folle, / che la
campagne, / e per gli alpestri dossi d' apennino. monti, x-2-312: spumosa
, e riso- naro / di muggito d' armenti. carducci, 9: in mezzo
giamboni, 2-65: ma sopra tutte maniere d' acqua si è quella, che novellamente
, / di tenero le foglie, e d' ostro i fiori / tutto cosperso e
gli cavano di bocca il suo segreto d' amore. là è una pastorella che
boschetto, e ti abbozza una scena d' amore còlta dal vero. pascoli, 139
ancora a biancheggiar tra folti / cesti d' ortica, ed ora... ora
colti in fallo, al tempestar minaccioso d' un sentimento. slataper, 1-151:
, 1-120: colto da un accesso d' ira, l'aveva cacciata via, dicendole
animo. pirandello, 7-153: un telegramma d' urgenza lo aveva richiamato a montelusa per
era solamente dalla cintura in giù coperta d' una coltre bianchissima e sottile. ariosto
valore, con tante coltre di sete e d' oro e con tanti e sì vari
apparecchiatogli, tutto a cortine e sopraciel d' oro broccato e coltri di prezioso trapunto
coltri aurate; / quando il figliuol d' agenore / vergin vezzosa e bella / strinse
di quello stanzino che era nulla più d' un sottoscala; m'aiutò a svestirmi,
sua coltre di neve / e alti sogni d' alberi / nel cielo che appena si
coltri di stelle, / mangiano fiori d' acacia lungo le piste / nuovamente rosse
manzoni, 19: se alcun da furia d' irritato nervo, / o da grave
s'andrebbe a giudicar se vera / d' aristippo o di plato è la sentenza
un cataletto di avorio con le coltre d' oro e di porpora. l. rucellai
un minuto dovea esser posto suo padre. d' annunzio, v-1-200: rientro nella stanza
ricoperto con la coltre nera dalla croce d' oro. palazzeschi, 3-60: anche la
coltre, coperta per il letto. d' annunzio, ii-44: e partiva il suo
3. raro. drappo funebre. d' annunzio, v-2-705: fiso al feretro vedevo
parea piena di gomitoli e di penna d' istrice. d. bartoli, 7-3-44:
agnolo di berto fei coltriciàio, per prezzo d' un paio di lenzuola. coltrina
col coltro, come nei campi antichi. d' annunzio, v-1-5 42: con la
di luglio, non isperi mai né d' essere inteso, né d'esser creduto
isperi mai né d'essere inteso, né d' esser creduto, né d'esser curato
, né d'esser creduto, né d' esser curato. -per simil.
coltrone spellato. brancati, 4-94: d' un tratto gli parve che le mura della
mura della chiesa s'inalzassero a perdita d' occhio, che pesanti e neri coltroni
closura, / deu, corno se percaza d' aver bona coltura, / e dis
mezzo del pantano, / sanza coltura e d' abitanti nuda. m. villani
rivi / dal bel fonte vicin righe d' argento. f. f. frugoni,
natura, e temendo per averne copia d' uscire da'confini che si avevano essi
contadini. tasso, 15-41: ponsi veder d' abitatrice gente / case e culture,
canne di vetro. ne esala un soffio d' aria ghiacciata; ché le culture di
/ fin dalla senna a delibar discende / d' italia mia che a lei s'è
in effetti assai, perché si fanno d' un pezzo. guicciardini, iii-158:
si chiamava lo stato dei presidii. d' annunzio, v-1-540: la colubrina di alfonso
, v-1-540: la colubrina di alfonso d' este lavorata come un pomo di daga.
con la bocca ch'è la bocca d' un drago, e con un altro drago
1500 tiri di puro rame, tutti d' una misura, che chiamano qua cammelletti,
più romore che non fanno i campanacci d' un intero armento di buoi.
sue làtèbre / lubrico si convolve. d' alberti, 222: 'colubro', voce pura
i tedi insonni de l'infinito. d' annunzio, ii-565: converse le tue
colui che lo cavalca cade indietro. d' annunzio, v-2-818: mi sembra d'aver
d'annunzio, v-2-818: mi sembra d' aver abbandonato la mia spoglia luccicante di
. tardo coluber -bri o -bris, d' uso nella lingua di apuleio e di tertulliano
12-19: colui che si mette l'arme d' elo- quenzia è utile a sé et
erbe e con alberi e con frutti d' ogni maniera. alberti, 206: come
vece di coloro e di quelli e d' essi usa di por la mia lingua in
cui porti la preda che fai. d' annunzio, ii-508: frate filippo, agli
rena arida e spessa, / non d' altra foggia fatta che colei / che fu
cadrem noi tutti / vuoti di sangue e d' alma. ove fortuna / empia arridesse
allora di prendere il suo schioppo, d' appiattarsi dietro una siepe, aspettando se
sentire una pedata, quella pedata, d' alzar chetamente la testa; riconosceva lo
aspetta, / per non lo perder d' occhio, e ch'ei le manchi,
o vuogli lentisco, e poi ramatelli d' ulivo; e ima omina d'aceto,
ramatelli d'ulivo; e ima omina d' aceto, e di muria fondi di
. v.]: 'columbare', specie d' uliva che si suol confettare; così
di macule, a modo di serpente. d' alberti, 222: 'columbaria '
222: 'columbaria ', sorta d' erba, detta anche * erba colombina '
v.]: « columbaria, specie d' erba detta anche * serpentaria 'o
coluto degli equinozi). cecco d' a scoli, 680: olio con acqua
dicendo nella fine di quelli il coluro d' ariete cominciarsi insieme con lo equinozio del
tanto una certa similitudine con quella parte d' esso animale. manfredi, 1-100:
autunnale, chiamasi coluro degli equinozi. d' alberti, 222: 1 coluro ',
nei giardini in grazia de'suoi fiori d' un bel giallo dorato disposti a grappoli
di caro, e di letargo. d' alberti, 222: * coma ',
. - per simil.: fogliame d' albero, criniera di cavallo, di leone
genti, han le lor reti tese. d' alberti, 222: * comadre ',
. giamboni, 7-1: il popolo d' isdrael per comandamento di dio volentieri offerse
volgar., i-35: comandamento è d' amore che qual più ben fa,
voi sapete che chi sta al servizio d' altrui dee fare le comandamenta. galileo,
mio gran genitore, / qualche impresa d' amore. d. bartoli, 37-124:
de'suoi da me rispettatissimi comandamenti. d' annunzio, h-555: dèspota, andammo
156-2: figliuola mia, chi vuol gioir d' amore / con vien che sappia i
gran cane sia benedetto ». trattato d' amore, 15-1: otto comandamenti face amore
non per nulla uno dei primi comandamenti d' una delle più grandi religioni che ci
. svevo, 3-681: faceva tanto d' occhi quando sentiva parlare di qualunque accorgimento
lagrime. targioni pozzetti, 12-10-211: d' ordine del sig. duca di montemar,
? chiabrera, 242: alma ricca d' argento / faria comandamento, / ne
: eseguirne gli ordini. cielo d' alcamo, 70: e sposami davanti da
. in questo caso, la volontà d' usar il predetto mezzo chiamasi nelle scuole
che nell'atto comandante amisi con amor d' amicizia un fine, e nell'atto comandato
. nievo, 34: quelle masnade d' uomini, attnippati come le pecore,
. -stor. titolo assunto dal d' annunzio, insieme con i pieni poteri
impresa di fiume (1919). d' annunzio, v-1-124: quando la reggenza venga
veda la sua salute nella devota volontà d' un solo, che sappia raccogliere eccitare e
al colonnello. fu chiamato così gabriele d' annunzio in quanto durante la guerra fu
niari et a le sue redi in perpetuo d' una peza di terra arata posta in
vostra casn questa mia cameriera a titolo d' una paesana di cillia. redi,
non gli piaceva né di comandare né d' ubbidire. che, in tutte le cose
nievo, 54: superba di comandare e d' esser la prima in tutto, e
, 1385: ingiungi alle femmine ancelle / d' essere a loro faccende: il parlare
567): « non voglio fidarmi d' altri che di te », riprese don
/ non dubiar dela morte. cecco d' a scoli, 754: ma chiunque
sempre quietissimamente il professore di francese o d' inglese nelle romagne e in ancona..
autoritario, senza ammettere discussioni. d' essere comandato * a roma 'i
si chiamava marione, era un cristo d' uomo, ma un amico.
ore; poi suo figlio bastiano. d' annunzio, ii-578: o sorella, comandano
della giustizia, le leggi potranno contentarsi d' indizi sempre più deboli per catturare.
di comandare), agg. prescritto d' autorità, ordinato, imposto.
. e sm. che è stato obbligato d' autorità a prestare un determinato servizio (
carica di dinamite comandata da un congegno d' orologeria. alvaro, 9-313: raffigurava
. in questo caso, la volontà d' usar il predetto mezzo chiamasi nelle scuole
che nell'atto comandante amisi con amor d' amicizia un fine, e nell'atto comandato
, iv-v-8: allora che, alla voce d' un solo, principe del roman popolo
sì duri e forti che forzato sono d' offender me stesso e d'esser del mio
forzato sono d'offender me stesso e d' esser del mio mal ministro. varchi
stati sì duri e forti che forzato sono d' offender me stesso e d'esser del
forzato sono d'offender me stesso e d' esser del mio mal ministro. f.
lasciò per addietro, sotto il comando d' ibraimmo, duemila turchi. salvini,
stimo, / se non maggior, d' ogni romano: e in prova, /
campo il piede appena, / ch'io d' innalzarti a militar comando / avrò.
gelosia di comando, che imprimeva il sentimento d' una necessità fatale. nievo, 1-59
. nievo, 1-59: l'uomo prima d' ogn'altra cosa ama la libertà,
perdita de li uomini di comando, d' intorno a seicento. 3. milit
spedale [militare] non vi consiglio d' entrare; e se cercate di qualcheduno domandatene
eglin vecchi tutti? / hanno una cera d' essere squisiti. / sono al vostro
ordini, a beneplacito. rinaldo d' aquino, 103: amor, che m'
. boccaccio, vii-io: al canto d' arion venne il delfino / facendo sé
visitò anch'esso, con tal tre pescaie d' ombrone, questa di riboccatura. forteguerri
condottiere italiano di minore, ma non d' ultima fama, aveva ricevuto l'ordine
1-267: armi: pistole rigate, d' arcione. patti: quindici passi,
patti: quindici passi, con facoltà d' avanzare tre mirando e sparando a comando
.]: * comandolo ', filo d' ordito, che s'inaspa sopra un
conto dei dazieri'; xix secolo, 'magistrato d' un borgo '».
a battesimo o alla cresima un bambino d' altri (e anche, rispetto a
cariamente, e poi si fa compare d' alcuno, e leva il suo figliuolo
perché in francia così è il costume d' un solo compare e dua comare. girolamo
milon che se n'andasse / a casa d' una suà cara comare / e per
: egli era forte innamorato... d' una bella giovane, che teneva.
da una sua commare. f. d' ambra, xxv-2-356: e1 mio disegno /
regali di monache e di comari, conti d' artigiani; oh che guai! fiacchi
/ cianciano le comari in capannello. d' annunzio, iv-2-250: le comari si
il volgo nomina per comari. d' alberti, 222: 'comare', dicesi
arila, 102: in alcune parti d' italia si dice 'comare 'la *
6. dia!. scaldino. d' alberti, 222: comare, dicesi oggi
oggi anche quel vaso di metallo pieno d' acqua calda, che coperto di panno si
costumano in occasione di vere parturienti. d' alberti, 222: comare dicesi anche
anni di cristo 1264, del mese d' agosto, apparve in cielo una stella cornata
, / ch'era degli anni più d' una trentina / stata dell'altre comatrice e
si vede sorger nella faccia piana d' un muro dal segno o sgraffio
l'una dall'altra si solleva, è d' uopo / che vuoto resti l'interposto
s. v.]: due parti d' un corpo, o due corpi la
l'orto combaciava quasi colla maremma. d' annunzio, v-2-76: la sua ombra
sai che le parti combattenti cercano sempre d' indagare i passi e i progetti del
: raggiante di fatai valore / surse d' un popol combattente al grido. alvaro,
cantari cavallereschi, 167: in termine d' un mese si trovava / alla gran corte
trecento miglia lontano, un volo. d' annunzio, ii-366: ciascun combattente /
per il possesso delle femmine. d' alberti, 222: combattente, è anche
combattimento come scopo della vita; stato d' animo di esaltazione bellica; celebrazione,
'combattentismo ', il nuovo stato d' anima della gioventù fascista (1935).
avviare le squadre a cominciare il fatto d' armi; e combattessi per l'una parte
v'erano tutti i singu- lari uomini d' italia. pulci, 6-28: e'mi
non rifinano mai costoro di combattere. d' alberti, 222: da 'combattere
all'amore tutto a un tempo. d' annunzio, v-3-635: come vincemmo? soli
e cui di vanagloria, e cui d' avarizia, e cui d'accidia e d'
e cui d'avarizia, e cui d' accidia e d'invidia. petrarca, 68-14
d'avarizia, e cui d'accidia e d' invidia. petrarca, 68-14: qual
essere degno amante e combattere in battaglia d' amore, nessuna avarizia conviene che abbia
fulgore della sua gentil giovinezza questo crociato d' italia, questo cavaliere della repubblica.
muoversi. -al figur.: darsi d' intorno, darsi da fare.
di lotta, di pugilato. d' annunzio, iv-2-1147: sopra un palco recinto
: il quarto libro disegna ogni generazione d' edificio, e d'ingegno, per lo
disegna ogni generazione d'edificio, e d' ingegno, per lo quale cittade, o
, 1-1-369: si mosse il duca d' angiò per seguitare gli ugonotti, sperando
ogni dì combattuto, non venga fatto d' esser preso una volta. boiardo,
., 5-30: io venni in luogo d' ogni luce muto, / che mugghia
lo dolce paese c'ho lasciato, / d' altra part'è con la forza d'
d'altra part'è con la forza d' amore. idem, inf., 2-107
costume della terra contro a uno desiderare d' adempiere le sue grandissime speranze? bembo,
ahi, troppo spesso! / ma d' espugnarmi non fu lor concesso, /
quella materia che doverebbe dar tanto campo d' aprir gli intelletti ad ammirabili speculazioni,
deriso, o giustamente impugnato da'promotori d' altri sistemi, i quali, come
il brieve giorno: / nel ciel seren d' eterne fiamme cinto / lieta il carro
mena intorno. ariosto, 27-74: d' averlo [il cavallo] non far stima
, sm. il combattere; fatto d' arme, battaglia, lotta armata. -in
, ed era morta molta gente. d' annunzio, iv-2-908: s'era cementata [
questo dei picadori è il primo atto d' ogni combattimento col toro; ma da primo
è diventato, per volontà della regina d' allora, un po'comico.
un combattimento di affetti, un misto d' eroismo e di tenerezza. beccaria, 1-300
: feri dopo costui demoleonte, / d' antènore figliuolo e valoroso / combattitore.
antènore figliuolo e valoroso / combattitore. d' annunzio, 11-555: o magnanimo dèspota concedi
ferocemente attaccandosi e ferendosi, che alcuno d' essi si muore, e talora l'
discorso e la sua posa di uomo d' azione, romagnolo politicante, guidatore e combattitore
si può combinare, concertare, mettere d' accordo. v. riccati
2-51: ricorre sempre alla composta miscela d' infiniti corpi, gli effetti dei quali
, in cui sono o mi par d' essere maestro; ed è certamente una delle
da camera, sebbene potesse stare anco d' un solo colore. deledda, iii-646:
cattivo gusto. 2. mettere d' accordo, armonizzare, far coincidere.
la ragione, intorno a quel che avverrebbe d' un medesimo peso di metallo, se
chiesa non è, né dev'essere, d' estirpare gli abusi a qualunque costo,
stancate tutte quelle che ingombrano lo studio d' un ingegnere. e. cecchi, 6-278
donde veniva, subito entrò in chiaro d' ogni cosa. disus. compitare,
corrispondere, armonizzarsi; andare, mettersi d' accordo, cooperare. galileo, 3-1-308
i tre aspetti per li quali merita forse d' essere unicamente riguardata. alfieri, i-42
stato si combinasse l'adulterazione della moneta d' argento, o in bontà o in peso
] era in me un accesso periodico d' ogni anno nella primavera,..
di ottenere un dato risultato; messo d' accordo, armonizzato. parini
69: [i libri] erano avanzi d' una biblioteca andata a male in una
le lingue, che sapere i vocaboli d' esse lingue, e la combinazione di essi
innumerabile numero de'milioni, gravido ciascun d' essi di una, per così dirla,
che compongono il corpo, per esempio d' un giglio, e lo stesso è
un giglio, e lo stesso è d' ogni altro. segneri, iv-78: né
è certo esser questo il più naturale d' ogni altro, poiché di questo non solo
oggetti nuovi, e le nuove combinazioni d' idee. beccaria, 1-302: se la
gas idrogeno carbonato, cioè una combinazione d' idrogeno e di carbonio, atta ad
la notte una certa combriccola di giovani d' alto affare, i quali hanno messo a
di esercitare al minuto la loro. d' azeglio, i-479: paese classico delle sètte
. fagiuoli, 3-1-113: mi parve d' essere invitato a bere, / di quegli
. (pass. rem. combussi, d' uso assai raro; più frequente la
e cantai di quel giusto / figliuol d' anchise che venne da troia, / poi
tutto fedele, / e moisè, che d' amor fu combusto. negri, 1-619
zulfuree, e particelle di nitro o d' altre sostanze combustibili. algarotti, 3-434
così combustibile, che ad ogni favilla d' impuro accento... in vasto inestinguibile
artificiali (gas illuminante, liquigas, gas d' aria, gas di acqua, gas
misto, idrogeno, acetilene). d' alberti, 223: 'combustibili', corpi dotati
, capacità di bruciare. d' alberti, 223: 'combustibilità', quella proprietà
per venire consumata, la torba si riduce d' ordinario a forma di mattoni, la
poi tranquillamente, dando molta fiamma. d' annunzio, iv-1-89: parevano non trovar
boccaccio, vii-90: né per combustion d' alcun, che vitto / sia dai
spirava combustione, odio e vendetta. d' annunzio, iv- 2-579: sapevano costoro
de'venti / che 'l re spinse d' eolia a tempestarlo. tasso, 6-iii-48
, verrebbero sbarbicate, sfumerebber combuste. d' annunzio, ii- 368: ti sovvenga
trovammo nel più stremo altra gente. d' annunzio, ii-231: ben vi so
: in società, in comune, d' accordo (spesso con il significato di complicità
i * abbia fatto il contadino, d' essere in combutta con certi, ch'enno
combutta ', che vogliono 'servirsi d' alcuna cosa in co mune
. giacomo da lentini, ii-92: perché d' amare ogni ama- dore passo, /
7-29: ammaestrati debbono essere i cavalieri d' ogni arte di combattere sì in colpire,
come in sapersi coprire, di qualunque generazione d' arme combattano. guittone, 21-12:
, / ch'io noi vedessi sfavillar d' intorno / com ferro che bogliente esce del
leggiere, ed hanno inclinazione per natura d' andare all'insù, tanto l'acqua,
insolenti grida, / a giustizia ottener d' uopo non fanno, / come a sturbarla
cela un tardo / facile dono. d' annunzio, ii-849: italia! italia!
del leone / quando ogni fiato era d' amor messaggio, / sì novo come questa
lo finì mai, e fate opera d' averlo. -di come: di
, quante sono li uffizi dell'azion d' esso collo; e questo primo, che
dirmi... un uniforme pezzo d' acciaio, il quale se fatto punzone
punto, fu come quando, nel mezzo d' un'opera seria, s'alza per
piumacciuolo viscoso che v'hanno, on- d' elle fino a'tersissimi specchi s'appiccano?
chi debbe sperare, come giusto, sappia d' esser tale. galileo, 880:
e senza passioni la vita dei comuni d' italia, allargò il nome e l'affetto
nome e l'affetto di patria. d' annunzio, iv-2-248: aveva la parlatura molle
aveste dovuto spendere di tasca vostra! d' annunzio, iv-2-540: io l'aveva dinnanzi
come se un'insormontabile vergogna l'avesse d' improvviso assalita. -filos. espressione
conto se non erano congiunte alla rarissima arte d' usame. manzoni, pr. sp
/ quel verme a quel cielo lontano. d' annunzio, ii-819: alte sul fòro
stan le tre colonne parie / come d' argento cui salsezza infoschi. quasimodo,
aperta l'indolenza, / il ricordo d' un gesto, d'una sillaba, /
/ il ricordo d'un gesto, d' una sillaba, / ma come d'un
, d'una sillaba, / ma come d' un volo lento d'uccelli / fra
/ ma come d'un volo lento d' uccelli / fra vapori di nebbia. moravia
amor che cosa sia, / e d' onde e come prende movimento, / diliberar
? baretti, 1-9: quegli amanti d' inutili notizie, che, non sapendo
come, non so: ma tale / d' amor vero e possente è il primo
tutti. allora dissi che non ero d' accordo. mi chiesero come. pratolini
andar via, la testa, in vece d' aiutarmi e farmi coraggio! *.
gli anni, in quella prigione! d' annunzio, ii-568: taci! la cima
il cielo stanotte, come una notte d' estate, e l'aria tiepida e profumata
redi, 16-iii-10: non sono però d' accordo nel determinare il modo, come questi
, come allora si ritrovarono nella corte d' urbino, fui sti- mulato da quella
tolse anche il vestito, aspettando. d' annunzio, iv-2-155: come la povera donna
mi tengo vostro omo / e non d' altro segnore. pier della vigna,
sente: / ca là sse mosse d' oriente / unu magmi vir prudente /
magmi vir prudente / et un altru d' occidente. g. cavalcanti, ii-450:
ma il suo diritto nome era buovo d' antona. pulci, 8-10: uliver
medesimo vid'io già fare sopra uno renaio d' arno. machiavelli, i-55: volendolo
bella simonetta gli regalò tre viole vaghissime d' un vaso coltivato da lei. manzoni
tosto servente di voi, / come d' un raggio gentile amoroso / da'vostri occhi
nazione, incontanente si mise in fatti d' arme, e fu maraviglioso in prodezza
erranti, /... / molti d' armida seguitaron l'orma. marino,
bocca del cannello col sigillo detto volgarmente d' ermete. foscolo, iv-402: come tu
mi sarebbe sembrato inutile di parlare. d' annunzio, ii- 739: com'
bevuto: -duole ai denti. diaccia d' estate e poi d'inverno calda che
denti. diaccia d'estate e poi d' inverno calda che fuma. 10.
e savio uomo che udisse la confessione d' un lombardo che in casa loro era infermo
moneta; e comecché voi foste impedito d' altro, non vi gradìo di
: il nostro paese, comeché abbondantissimo d' uomini dotati di garbato e signorile animo
sia necessario che tutti quelli che parlano d' amore con donne dicano le bugie e
con donne dicano le bugie e cerchino d' ingannarle. v. borghini, 1-406:
qualunque / donna o donzella abbia la fè d' amore, / come che sia,
sferzo, / e pur la fama d' un mortai non domo! ariosto, 29-27
stando pitto / di fiamme rogge e d' ardenti papiri / di terribil comete.
irsute con certi velli, e circondate d' alcuna chioma... il più breve
niuno autore antico o moderno, degno d' esser avuto in considerazione, aver mai
anch'esse / le indocili comete. d' alberti, 223: 'cometa', fu così
. tutto l'albergo ho pieno / d' astronomi e di dotti, qui giunti d'
d'astronomi e di dotti, qui giunti d' ogni dove. de pisis, 59
. -per simil. d' annunzio, v-2-804: esco all'aria gelida
comica italiana giacché ella non è povera d' intreccio d'invenzione di condotta...
giacché ella non è povera d'intreccio d' invenzione di condotta...;
gli antichi di maravigliare lo strano genio d' italia verso l'imitazione. avevano udito
saltambanchi e ciurmadori, i teatri comici d' ogni città. c. gozzi, i-266
s'espone in finta scena, / è d' un zerbin, che don giovanni è
i-107: i poeti comici si permisero più d' una volta d'aflfibbiargli [a ercole
comici si permisero più d'una volta d' aflfibbiargli [a ercole] ciò che comunemente
si chiama azioni da balordo, e d' eccitare il riso del popolo a spese
, il primo teatro è il tempio. d' annunzio, iv-2-273: c'era magnasangue
saltimbanchi, delle sonnambule, dei domatori d' orsi, di tutta la gentaglia famelica
lutti della pestilenza e dagli oscuri silenzi d' una chiesa per distendersi e serpeggiare su
vocina nasale sopra un tintinnìo sottile come d' infiniti bicchierini minuti e fitti. svevo,
comico... neanche tre quarti d' ora di palcoscenico... duemila
: le mie saccule non eran capaci d' intera e tragica e comica biblioteca.
fino all'infinito. ma la era d' una fecondità e d'una prontezza prodigiosa.
ma la era d'una fecondità e d' una prontezza prodigiosa... credo
la imagine della vita umana. f. d' ambra, xxv-2-302: se non bastano
fiacchi, 135: sopra il comignolo d' un tetto / un vecchio topo ei ritrovò
dove si uniscono due opposti pioventi. d' annunzio, v-2-493: senza indugiarmi, di
indugiarmi, di tegolo in tegolo, d' embrice in embrice, seguendo il comignolo,
comignolo, col piede lesto e cauto d' un ginnasta peritissimo, mi allontanai dal
, in alto, si congiungono a modo d' un comignolo di casa di paglia.
9-586: quell'altro si fa parte / d' un palazzo: al comignolo s'appliglia
palazzo: al comignolo s'appliglia / d' una cupola un altro. [sostituito
e rammentare, cigolando le lunghe notti d' inverno, che san pietro rinnegò tre
(45): nascevano nel cominciaménto d' essa [pestilenza] a'maschi e
vita, è un pericolo della vita. d' annunzio, ii-461: su la porta
che sia, a mio parimento, / d' agri infino in messina; / cioè
presa nel co- minciamento sul tuono pedantesco d' una predica in tre punti, come
amore prese cominciamento da la misericordiosa sembianza d' una donna. maestro alberto, 203:
per alcuno operare nel mondo, se d' amore suo cominciamento non prende, vedere
fino a una porta della città; d' onde uscì, cominciando il suo pedestre
. it., ii-114: la storia d' italia è in venti libri e si
di maggio, essend'io di età d' anni 18, mi partii di questa città
. savonarola, iii-223: nella generazione d' uno animale vediamo che comincia prima una
. a e l'infinito. rinaldo d' aquino, v-i 19-49: ed eo mi
ad abbassar le fronti, / e d' ogni 'ntorno ad occupar le valli / già
avviare le squadre a cominciare il fatto d' armi; e combattessi per l'una
singulari uomini d' italia. machiavelli, 795: fattisi loro
comincia di star ferma, ella manca d' esser fortuna. -ant. con
. -cominciare vanno: stabilirne la data d' inizio. -anche: trascorrere, per
10-24: così coperti di piastra e d' arnese, / usciron tutti fuor della
i-139: la s'ammalò sul cominciar d' agosto, / men dal lavor che da'
2366: e fui mia coninzata / d' amoroso volere. guido da pisa, 1-12
un periodo di tempo, uno stato d' animo, ecc.).
g. villani, 8-20: il conte d' ar- tese con grande cavalleria di franceschi
mi restando più luogo alcuno da dubitare d' un mal affetto ed ostinato volere contro
una notte / di zagare di nascite, d' amori / appena cominciati, che l'
e'ghibellini onde si cominciarono le parti d' imperio e della chiesa in italia.
, che partir di buono comincio. detto d' amore, v-362-144: tu mi vuo'
, v-362-144: tu mi vuo'trar d' amare / e di'ch'amor amar
o anche come medicamento popolare. d' alberti, 223: 'cominella ',
223: 'cominella ', nome volgare d' una pianta, il cui seme,
sf. ant. bot. antica qualità d' oliva. palladio volgar.,
manifestamente prova il ciclope, quando dice d' essere invitato dalla stagione, e andare a
delle cose udibili, si fa menzione d' una comissazione o serenata colla tromba.
constituisse a propugnare le elezioni di uomini d' altri principii di governo da quelli di
. chi non chiuse ma si mise d' attorno fu il parroco. convocò subito
di tasse non è che come un tribunale d' appello. cuoco, 1-86: una
. il comitato direttivo esamina le domande d' iscrizione. il criterio di severità nell'
politiche dell'aprile 1948. -comitato d' impresa o di fabbrica: organo elettivo
occupa una posizione intermedia fra il consiglio d' amministrazione e l'amministratore delegato di una
formato da un ristretto numero di consiglieri d' amministrazione e in genere costituito allo scopo
feudo del conte, la contea, d' onde 'contado '. 2.
comite, e con autorità di comite. d' alberti, 223: 'comite titolo d'
d'alberti, 223: 'comite titolo d' onore che davasi agli amici i quali accompagnavano
di paggi, e nel fasto esteriore d' una bella e leggiadra confitti va.
: che dirò della sciocca gravità pedantesca d' alcuni con quel bacillo magistrale in mano,
gruppo di persone, brigata, compagnia d' amici riunitisi allo scopo di recarsi in qualche
del monte, è accolta dal fuoco d' un centinaio di soldati. fogazzaro,
, così... potea ritoglierlo. d' alberti, 223: 'co- mito '
e soprantende alle vele della galea. d' annunzio, ii-873: i voga vanti
altri corniti delle galee dipendenti. d' alberti, 223: 'comito reale', dicesi
politica maggiore che in qualsiasi altra parte d' italia, un entusiasmo comiziale perpetuo.
, per servarsi liberi dal mal comiziale. d' alberti, 223: 'comiziale',
dichiarare guerra e di costituire una corte d' appello per i processi penali di maggiore
su problemi del giorno, su fatti d' attualità o per presentare e diffondere un
canti e guerre e conquistar allori. d' annunzio, v-1-1133: il gioco degli
qualche utile metodo di coltivazione, d' introduzione di nuove piante, di allevamento del
i pedanti], quando veggono una opra d' altri, discorrendola con un rugnar di
commi o incisi quei che s'incidono. d' alberti, 222:
sentire, e patire fino alla differenza d' un sottilissimo coma, che fra suoni è
rimane tagliato, spezzone, parte o membro d' un periodo'. cfr. isidoro,
acco mandita. d' alberti, 223: 'commandita', società
il trasformarsi della commedia in unica forma d' arte drammatica, ha perso il suo
spettatori. e congegnata con bell'industria d' effetti. -per simil. e al
di sagacissimo ingegno... sarà d' ora in poi l'eroe protagonista della commedia
una bassa commedia, tutti consapevoli. d' annunzio, iv-1-17: questo delicato istrione non
scritta in prosa e ispirata ad argomenti d' attualità, nella quale si cerca di
più ordinarie della vita. -commedia d' intreccio o d'intrigo: in cui
vita. -commedia d'intreccio o d' intrigo: in cui l'interesse è
. it., ii-102: « commedia d' intreccio » fu detta dove l'interesse
oggi è alta commedia, domani, commedia d' intreccio, doman l'altro commedia in
non finisce bene; / e se d' accordo non ci si rimedia, / un
e ricostruendolo per sentirlo e soffrirlo. d' annunzio, iv-1-351: l'inganno medesimo
un po'a sentire accapigliarci insieme figurandovi d' udire ora discorrer lui, ora discorrer me
. de sanctis, iii-80: quest'uso d' introdurre ne'chiostri le rappresentazioni e i
vera barbarie, in cui erano le scene d' italia, ha dovuto superare i primi
albertano volgar., i-142: per cagione d' operar la memoria, quello che cotidianamente
della nazione; e le colte genti d' europa convengono e consentono a onorare il
padre del rinascimento e il poeta. d' annunzio, iv-2-412: una folla compatta
al populo un calice di veneno. d' annunzio, iv-2-470: la vergine e
parevano abolire le cose vaghe e trascolorite d' intorno, creare una specie di atmosfera fumosa
decreto del febbraio o del marzo per titolo d' aver partecipato a un banchetto commemorativo della
, 3-398: essendone esecutori il conte d' aliffe... e leonardo di cardine
dimostrazione del lavoro presente in una esposizione d' agricoltura e d'industria. e fu
lavoro presente in una esposizione d'agricoltura e d' industria. e fu ottimo consiglio.
anfiteatro di marmo. è una sorta d' auditorio all'aperto per uso di concerti
: ragazzo, restai preso nella ressa d' un teatro, accasciato sotto lo stillicidio
un teatro, accasciato sotto lo stillicidio d' una commemorazione ufficiale. -per simil
tanto amico 4 in diebus illis '. d' a nnunsio, iv-2-410: così l'
commemorazione del primo giorno di quaresima. d' annunzio, v-1-1034: soldati di terra
mi fa grazia ch'io possa esser provisto d' una de le due commende che son