. e sm. tipo di mantello del d' una nuova guerra: / a cui risiede
ben totalmente era privo di quella vivacità d' ingegno che tanto amano le buone lettere
cota'cervellacci sventati, non mancheremmo ancora d' un estremo diletto? fagiuoli, 3-2-235:
di coccio avria colla squarcina / fatto d' ognun polpette e cervellata. = adattamento
/ balestre grosse e loro saettarne. d' annunzio, v-1-292: ho quell'armatura
ma la fronte è di vetro, piena d' incrinature e di bolle, calda
, motociclisti, aviatori). d' annunzio, iv-2-914: questi icarotti..
, i-551: la cervelliera è un vitigno d' uva nera grossa rotonda e di
che sarà delle nostre cervellinaggini? f. d' ambra, xxi- 11-37: costei,
bella pazienza a raccogliere per un quarto d' ora il suo cervellino nella riga che le
e'ne beeva più un fiasco [d' acqua], e'gli era subito guarito
petizione di certi mariti, che bramerebbono d' aver le loro mogli più cervellute e
l'onde, o si conficcheranno ne'anchi d' antica fortezza americana, o porteranno volando
o porteranno volando nel vano le cervella d' un marinaro bestemmiante. oriani, x-21-4:
un cervello innaffiato largamente di sangue. d' annunzio, v-i- 781: sotto le
: la mia sola [testa] patisce d' emicrania, e vi sono momenti,
impressione. di rado nella stamperia del cervello d' un uomo grande si ristampano le sue
cervello non s'insaldavano colla fragile commettitura d' un innesto ma colle mille barbe d'
d'un innesto ma colle mille barbe d' una radice quercina, cresciuta lentamente prima
. caro, i-193: mi pareva d' esser fuor di mare, e pur
non s'era mai trovato nell'occasione d' assottigliar molto il suo, ne aveva,
se ne discorre; anzi mi pare d' avere il cervello intasato; se non fosse
formica, di passera, di fringuello, d' oca ': l'ultimo dice stupidità
tesauro, xxiv-66: 10 non intendo d' imbrogliarti il cervello con la teorica degli
soverchiamente dovizioso, il gettò come opera d' uomo farneticante e totalmente fuor di cervello
, come femmina, avea bisogno talvolta d' essere strapazzata, e tenersi poco conto
, 64: che cristo mostrò ben d' avervi a noia, / quando in conclavi
, / tu, che in vece d' andar nell'officina / d'un fabbro a
in vece d'andar nell'officina / d' un fabbro a coricarti, o in vii
è vedere 11 uomini che lui ha d' intorno: e quando e'sono sufficienti
maritata molto riccamente, la quale era d' un cervel più gagliardetto e capriccioso che a
: tutte queste che vedi, e d' altri estrani / fantasmi ancor prodigiose schiere
altri forma han di pesci, altri d' uccelli, / vari sì come son
volubile. varchi, 8-2-94: d' uno a cui voli... il
goffi cervelli un sol capello posto più d' un lato che da l'altro, colui
b. segni, 182: non restava d' ammo- nirlo che fusse cauto di quel
morale. foscolo, iv-320: conosco d' essere un cervello bizzarro, e stravagante
(1933), funzionò un comitato d' esperti: il cosiddetto... «
.. l'avrebbero sempre renduto incapace d' essere ammesso tra l'ordine de'pittori
fermamente essere necessario, in questi tempi d' incertezza, di farsi un metodo proprio
redi, 16-vi-348: certi mariti che bramerebbono d' aver le loro mogli più cervellute,
, 25: dolce tristezza, amor, d' affetti mille / turba m'assalse;
/ che doma tutto, lo prese. d' annunzio, ii-564: l'acqua sorgiva
. cicognani, 2-179: sulla cervice d' ognuno [dei cavalli] ima di quelle
, 4-65: qui tace, e già d' una montagna alpestre / eccola intanto giunta
, nodrito di cervici e di cuori d' animali rapaci. stuparich, 5-180: ma
ed arrogante e superbo, è mestiere d' avere pastore subito e forte. c
fallo lo porco salvatico avanza l'uomo d' udire e 'l lupo cerviere del vedere.
al fianco / o che gli omeri vesta d' una pelle / di cervier maculato,
di cervier maculato, o che gridando / d' un zannuto cignal segua la traccia?
. - anche al figur. cecco d' ascoli, 1694: miri la mente con
, / mercurio lusinghiero, / come quel d' argo già, non addormenta. marino
sen va dolente e forsennata / alma d' amor piagata. tasso, 6- ii-38
valle, 213: ma scherzo fie d' aspro leon, che tiene / fra
] toccò le nare [dei cani] d' odore cervino, acciò che ardentemente
si tempererà forse quella poca d' acrimonia che risiede nel sego cervino
che risiede nel sego cervino. d' annunzio, ii-730: erto alla presa
, per lo più è aggiunto d' una specie di primo detto 4 spincervino '
si trova su l'alpi, composto d' erba fresca mescolata colla secca di due
: ed i'cotal via servo. cecco d' a scoli, 2987: il cervo
e nelle braccia / fuggimmi cervia istanca d' altrui caccia. andrea da barberino, iii-
ch'assetata il passo / mova a cercar d' acque lucenti e vive. diodati [
un lion, nel covo entrato / d' agil cerva, ne sbrana agevolmente /
età nostra. / egli ha i piè d' acciaro a smalto, / hale corna
a smalto, / hale corna tutte d' òr. d'annunzio, i-500: ed
, / hale corna tutte d'òr. d' annunzio, i-500: ed i cervi
col bramire dei cervi nella piova / d' armor l'arco del tuo ciglio s'è
cicli, fusi, razzi, frange / d' alberi scossi. quasimodo, 2-43:
corna sul suo capo: / e splendevano d' oro. -come figura araldica.
simbolo di grazia, di semplicità, d' amore. leone ebreo, 264
comparando la sapienzia, dice: « cerva d' amore e capriola di grazia, l'
affezioni sue in abundanzia li dilet- taranno d' ogn'ora e ne l'amor suo crescerai
. aretino, iii-181: o cerva d' amore, o capriuola di grazia,
amore fra loro: ritratti delle qualità d' una virtuosa donna, atte a guadagnar
uomo fa di grano, di vena e d' orzo. pulci, 4-34: rinaldo
ronzìo, in una qualche tasca, d' un qualche notturno silfoide. o d'un
, d'un qualche notturno silfoide. o d' un cervo re- luttante, d'un
o d'un cervo re- luttante, d' un disperato calabrone. 2.
volante', quell'ingegnoso trastullo de'ragazzi d' ogni contrada, fatto di carta,
piccola statura (raggiungono i 50 cm d' altezza), di colore bruno-rossastro, con
.]: 'cerzia ', genere d' uccelli dell'ordine delle piche, che
vergogna che virgilio a torto lo calonniasse d' impudicizia. magalotti, i-io: non
primo amor ch'i'sento, / d' entro le leggi trassi il troppo e
suo bel grembo asconde, / degno d' etterna singular memoria. b. davanzali,
aquila gli animi ed i vessilli / d' italia s'inchinarono e cesare passò! imbriani
: nessun mi tocchi, al bel collo d' intorno / scritto avea di diamanti e
b. corsini, 1-12: s'udiva d' ogni 'ntomo un suon confuso / di
1-359: voi udirete questi cicaloni / d' ogni cosa dir male. aretino, 8-41
sembra che un famoso cicalone avesse riferito d' essere a conoscenza, per certe attinenze
andar mostrando ai cittadini ignudo / pien d' onorate cicatrici il petto. monti, x-2-23
, 4-142: gli piaceva la peluria color d' oro che le fioriva agli ultimi nodi
inesperto sulle braccia esili e bianche. d' annunzio, ii-388: e quella gesta /
cuore, dell'onore, le ferite d' un popolo. imbriani, x-xoi:
si prova con una cutanea incisione. d' annunzio, v-1-278: non voglio guarire.
cicca di toscano e non ci degnano d' uno sguardo. tozzi, iii-42:
. cicchétto, sm. bicchierino d' acquavite o d'altro liquore forte.
, sm. bicchierino d'acquavite o d' altro liquore forte. panzini, ii-185
ciccia1, sf. carne, polpa d' animale macellato. a. alamanni
non integralmente vedovo della su'ciccia, d' una costola bovina. 2. scherz
. 3. scherz. carne d' uomo (con particolare allusione a persone
: là non di fiere, ma d' umana ciccia / si fa macello. tommaseo
. baldovini, 6-354: e subito d' andarvi / m'è venuto nell'ossa
morivano. sassetti, 22: dandomi segno d' averne bisogno [di medicarmi],
torso gentilesco, e morbidamente ciccioso. d' annunzio, v-1-935: con una delle mazze
particolare la mistura di acqua, farina d' orzo e menta, che nei misteri eleusini
anonimo, ix-561: io v'ho recato d' ogni fin'erbetta / -fatevi all'
di cicerchie, e quando tre capi d' aglio. alamanni, 5-1-176: sian
cose di nessuna importanza: un filino d' alga! un fiumiciattolo! un pesciolino!
di cortesia, di amicizia. d' azeglio, 1-328: aveva passione per l'
che illustrano i monumenti, le opere d' arte di un paese, di una
s. girolamo rimproverava a se stesso d' essere più ciceroniano che cristiano. imbriani
di stampa ingombri di periodi ciceroniani, d' epiteti altisonanti, di lodi senz'ombra.
altisonanti, di lodi senz'ombra. d' annunzio, v-3-135: levàtosi in piedi all'
movenza ciceroniana della prima catilinaria, pronunziò d' un fiato una orazione veemente contro i
musica e danza assai popolare nel mezzogiorno d' italia fin dalla seconda metà del secolo
petrarca, i-2-180: vidi 'l pianto d' egeria; e 'n vece d'osse /
pianto d'egeria; e 'n vece d' osse / scilla indurarse in petra aspra
e di muschio, lucide come giovanna d' arco nella loro corazza di acciaio chiuso
marina, dove era una grande turba d' uccelli; e, percosso che ebbe
aver io creduto capace il signor conte d' un cicisbeato di questa categoria non l'ho
a parlare delle leggi, e salta d' un tratto a parlar di spettacoli e di
impiego esercitato sul grave, con un misto d' austerità e di goffaggine. de sanctis
de'cicisbei, / parete un pollo d' india quando e'gonfia. saccenti,
, briganti, ciceroni e cicisbei. d' annunzio, iv-2-773: s'indugiarono a mirare
disegno sovrumano, / merlettato, / d' auree fila trapuntato, / vago,
, i-373: il ciclamino ha le fiondi d' edera, porporee, varie, con
e pare verosimile che abbiano cessato presto d' essere in arbitrio di poeti ciclici, se
portare subito l'ordine al comando di corpo d' armata, chiedendo sollecita assicurazione e pronta
volta accelerare la misura dei tempi elementari d' ogni ciclo. gramsci, 78: ho
ho aspettato con grande ansia il solstizio d' estate...; il ciclo delle
detto che dante debba rimaner solo! d' annunzio, v-1-9: genova è degna di
poeta, quando per caso deve narrare d' un personaggio nuovo e straniero ai soliti cicli
, fusi, razzi, frange / d' alberi scossi. = ricalcato sull'ingl
, o in un moto di masse d' aria sotto forma di vortice-onda (cicloni
equivale a uragano, tifone, tromba d' aria. arila, 92:
preso per l'accrescitivo di 'ciclo'. d' annunzio, ii-266: tu nelle tue
dell'estate era segnato da giorni carichi d' elettricità. 2. per simil
né carpentieri di navi vi sono. d' annunzio, i-181: a te libo
nell'indole il ciclope polifemo; persona d' alta statura, orbo, collerico,
orbo, collerico, violento; uomo d' aspetto ripugnante, che incute terrore.
di questa cecità, parendo a tutti d' essere archi nelle cose proprie, e
essere archi nelle cose proprie, e d' altri, ove non sono bene anco ciclopi
campanella, i-139: i piedi d' ausonia in luogo hai fitto,
, e alla ciclopia / divoratrice d' uomini mascella / ohimè infeli
gli archi romani e le torri feudali. d' annunzio, iv-2-566: le rocce disposte
disposte in cerchio e digradanti davano imagine d' un colosseo construtto per opera ciclopica,
semplice strumento, con cui, valendosi d' un inchiostro co piativo,
; abita i mari europei settentrionali, è d' abi tudini sedentarie, rimanendo
salvini, 16-427: pasturano / sulla riva d' un fiume, oche o pur
ha pasciuti la cicogna i figli. cecco d' a scoli, 2279: cicogna
malato, empie il cozo d' acqua e col becco si fa un cristero
.]: * cicogna ', genere d' uccelli dell'ordine de'trampolieri, composto
di volare, e non s'attenta / d' abbandonar lo nido, e giù la
, dove debbe discendere, son tutte d' una medesima natura e potenza.
: togli radice di petrose- molo, d' appio,... di cicorea,
. garzoni, 1-189: fra l'erbe d' orto si trovan le rape, i
cicoria, pertinente alla cicoria. d' annunzio, v-2-225: al canto degli alberti
, ci soffermammo per bere due gran bicchieri d' acqua. = voce registr. dal
essere della cicuta. monti, x-2-24: d' acute spine circondò le rose, /
15-234: quanto s'inalza più, più d' alto scende / la fortuna de'grandi
talora anco si prende / in tazza d' or mortifera cicuta. baretti, 2-217:
altro è giunto, / della cicuta. d' annunzio, v-1-669: lo volete voi
4 cicutaria acquatica ', volgarmente 4 cicuta d' acqua ', frequente nei siti paludosi
con ricco arnese, / co'stola d' oro e sovr'a capo un palio,
lanugine vestir le bionde gote. d' annunzio, ii-762: anelava / nella sua
o di cidro, col ramo d' abete per insegna ad annunciare che il cidro
279: ritrovandosi alcuni compagni in casa d' un loro amico, il quale era
viii-26: tu, figlia non nasd / d' incesto; ancor la madre tua respira
né lodator comprati avea quel sommo / d' occhi cieco, e divin raggio di mente
, conc., i-372: fa d' uopo essere ostinatamente cieco per non essere
di questo popolo, dalla loro facilità d' imparare. tommaseo, i-54: il mondo
, gli operai, le guardie. d' annunzio, ii-280: ma tutte quelle
tasso, 9-94: la fèra coppia d' esseguir ciò nega, / ebra di
nega, / ebra di sangue cieca d' ira e stolta. monti, ii-207:
ne aveva il deposito, vedendomi cieco d' amicizia per voi, e idolatra delle
di desiderio, se giungeva l'eco / d' una voce, d'un passo femminino
giungeva l'eco / d'una voce, d' un passo femminino. -cieco
a dargli licenza ch'ella si alzasse. d' annunzio, iv-2- 530: il
crepuscolo del re è tutto cinereo, cieco d' ogni splendore. bartolini, 4-241:
cesarotti, i-143: un cumulo d' osservazioni di questa specie produrrebbe la
la metafisica del gusto, studio ben degno d' un filosofo, e senza di
luogo di governare si sottomette. d' azeglio, 1-79: i suoi princìpi ed
; a che prodotta, / a che d' affanni e di miserie carca / l'
, ii-1058: mi sono ordinariamente riconfortato d' animo sopra modo, con una assolutamente
cieco. tasso, 8-18: molti d' essi piagati e molti spenti / son da
in mezzo alle fredd'acque / il petto d' un ardente disir cieco: / perché
cieco amor proprio, figlio degno / d' ignoranza, radice e fomento hanno. metastasia
questo cieco / carcere vai per altezza d' ingegno, / mio figlio ov'è?
, 10-2: ecco un fiero leone uscire d' una cieca caverna. berni, 44-45
con rimorso e compassione, sentendosi colpevoli d' un attentato all'integrità della natura:.
è tanto bassa / che 'nvidiosi son d' ogni altra sorte. 12.
il pensiero] in ciechi labirinti / d' inferno, e so ch'esser non può
. vicolo cieco: situazione senza via d' uscita, che non si vede come possa
a mettere in una camera cieca. d' annunzio, iii-1-1220: ed ecco qui la
cieco, e non ha riuscita. d' annunzio, iv-2-775 = il sentiero si
della turba [torba] tutte cieche d' acqua e di fango, delle quali erano
lunghezza dell'intestino pendono due ordini paralleli d' intestini ciechi, ed in ogni ordine se
espone la sua condotta antecedente, parla d' una lettera cieca, per mezzo della
. nume cieco: eros, il dio d' amore (il quale è spesso rappresentato
vapore e l'organino, e il clarinetto d' un povero cieco, che accompagnato dalla
grave e profonda, come l'ultima canna d' un organo, l'udivi di lontano
cesarotti, i-137: in questa confusione d' idee vari aristarchi bastardi acquistarono timpunità di
le case ed uccidendo alla cieca uomini d' ogni parte. manzoni, pr.
nuda e alla cieca, come si fa d' ordinario, non significa proprio nulla.
far che i sudditi vivano alla cieca d' ogni cosa, prepara la propria rovina,
e poco dinanzi lo dimostrasti, quando d' aprire la cagion della falsa, opera davi
intelligenza, 5: e'non si può d' amor proprio parlare, / a chi
; 4 ciecàccio un cieco che sia d' animo e di maniere cattive.
plumbeo / il cielo e il mattino d' autunno / come un grande fantasma n'è
deserto. o patria delle stelle! d' annunzio, iv-1-138: per la prima volta
troppo deserto per non essere un cielo serpeggiato d' invisibili demoni. campana, 196:
basso come torri, come alberi, d' un calore caldo nel crepuscolo, e sopra
, che a distanza parevano sette alberi d' oro, e dietro gente vestita di
che un cielo sognante / all'orlo d' una montagna. c. e. gadda
pregio tiene. / occhi, cielo d' amore. macedonio, i-22: si consoli
saracini, i-205: questa pur or d' aurei capelli intesta / nuviletta lucente e
e preziosa, / attorta in cerchi d' òr, dianzi pomposa / splendea nel
madonna desta, / apre del ciel d' un volto i gemin'astri, / bagna
in là... lasciando a guisa d' un cielo rotante rapire la debolezza del
, rumori. tasso, 8-16: d' urli barbareschi udissi / romor, che giunse
idem, purg., 16-2: buio d' inferno, e di notte privata /
inferno, e di notte privata / d' ogni pianeta, sotto pover cielo,
.. ivi erano uomini sottili e d' ingegni acuti; tebe aveva il celo
è, che loro fanno più conto d' una donna mora di quel paese, che
una donna mora di quel paese, che d' una bianca di portugallo e pare,
le rutene / squallide piagge, ahi d' altra morte degni, / gl'itali
cielo della camera, dove maestrevoli compassi d' oro, di zaffiri, di smeraldi,
, di smeraldi, di rubini e d' altre pietre si veggono senza numero, egli
, che non arebbe coperto un ciel d' un piccol forno. ariosto, 42-79
. ariosto, 42-79: un ciel d' oro, che tutto era di sotto /
altèro siede; / e sotto l'ombra d' un gran ciel d'argento / porpora
sotto l'ombra d'un gran ciel d' argento / porpora intesta d'òr preme co
gran ciel d'argento / porpora intesta d' òr preme co 'l piede. giovanetti,
di canna, / è fatto lido d' infeconda arena. panciatichi, 8: intriga-
/ del cielo e dell'abisso e d' ogni cosa, /... /
fosse un palazzo reale posato sulla cima d' un monte, e che vi si
deio, ond'io ardo / tutto d' amor, ne farà ogni grazia. s
in sorte / noia pallida e morte. d' annunzio, ii-226: gli iddìi son
. davanzali, ii-285: tutte quelle secchezze d' ermagora e d'apollodoro parevano il secento
: tutte quelle secchezze d'ermagora e d' apollodoro parevano il secento, e chi avea
o in mente desiderio né pensiero d' una sì vergognosa e vile malvagità.
] dominare e quasi pigliarsi a gioco d' alzar spesso fin al cido chi par
e sepellir nell'abisso i più degni d' esser esaltati. bandello, 2-37 (i-1063
terzo cido, e mai non si straccano d' es- saltarle e commendarle. caro,
di movere cielo e terra perché la cattedra d' eloquenza sia conservata in pavia, facendole
. getti, iii-37: si contenterà d' ogni cosa, anzi le parrà toccare il
verga, 3-39: « al giorno d' oggi *, disse padron cipolla,
. 17. prov. raglio d' asino non arriva in cielo: le
e a la gonnella, / desio d' aver una minuta lista. cifo,
cifoni e i credenzoni, custodi magari d' un mezz'etto di gorgonzola sudato.
cronologia dell'umanità resteranno come i segni d' uno de'suoi principali rivolgimenti. verga
visione di sua figlia, lo riempiva d' incertezza, di curiosità, di affanno,
libri / per la virtù di cifre e d' equilibri / oltre gli spazi inesplorati ed
: il popolo, cioè migliaia e migliaia d' uomini che han le stesse facoltà nostre
han date le sole provincie toscane. d' annunzio, iv-1-70: le cifre salivano oltre
, vendendo opere moderne per antiche e d' eccellenti maestri. l. bellini,
dote, coll'aggiunta di due medaglie d' argento, riposto in una borsa di seta
in una borsa di seta, ricamata d' oro, colla cifra di s. a
,... di stoffa trapunta d' oro e ricamata di piccoli smeraldi,
che formavano degli arabeschi e delle cifre. d' annunzio, iv-1-74: scelse un fazzoletto
giovinezza: un anello alla cavaliera, d' oro giallo, con uno stupendo diaspro e
cor ad osservar sen gìo / sì leggiadra d' amor cifra novella. manzoni, pr
con una gran guardia traforata a lamine d' ottone, congegnate come in cifra,
numerato, / scudo a noi, d' animosi e di fidi; / che le
che togliessi le cifre e le scritture d' importanza, e avvisasse a firenze il
essi chiamano lettere sacre, o figure d' animali, con le quali essi egizii spiegavano
un mendicante che ha infilato il viale d' un parco pieno di promesse e si ritrova
promesse e si ritrova contro il divieto d' un cancello altissimo cifrato d'oro.
il divieto d'un cancello altissimo cifrato d' oro. 3. figur. decorato
sentimentalismo. prati, i-153: fumo d' orgoglio è simile / a fumo di
, profumati di patchouli, col cigarro d' avana alle labbra. = dallo
promessi » circolo chiuso, adoràbile misto d' ingenuità e malizia,... e
cigliétto, sm. mus. piccola lista d' ebano o d'avorio applicata trasversalmente tra
mus. piccola lista d'ebano o d' avorio applicata trasversalmente tra l'impugnatura e
riccio del violino, del violoncello e d' altri strumenti a corda, allo scopo di
., 10-45: io, ch'era d' ubbidir disideroso, / non lil celai
fa però che queto non dimora. cecco d' a scoli, 905: non ti
non ti piglie. / empio, d' animo falso e ladro e fello. bencivenni
[ninfa] sottilissime ciglia, in forma d' arco non molte disgiunte, di colore
uomo superbo, avendo dallato uno bacino d' argento, gli diede con esso nel
orlando avea folte le ciglia, / e d' un de gli occhi alquanto stralunava.
di questa bellezza, facevano battere il cuore d' or goglio. pascoli,
, ed ardean crepitando le barbe. d' annunzio, iv-1-28: i suoi occhi all'
de'lunghi cigli, piovevano come soffusi d' un qualche olio purissimo e sottilissimo.
sue ciglia quasi bianche passò una espressione d' orgoglio così sicuro da mettere ribrezzo. montale
que'grilli che saltellan sui fogli, e d' infilzar con gli occhi quelle mosche d'
d'infilzar con gli occhi quelle mosche d' inciostro che nuotan entro il latte delle
lo guardò con ansietà allorché si trovò d' aver parlato delle buone fortune del sorniani.
atteso ad un sorriso di superiorità. d' annunzio, iv-2-471: ella s'avanzava
/ turgido, impetuoso, / che d' alta meraviglia / ti sospendea le ciglia.
il veder nel suo tormento / più d' un ciglio lagrimar: / ché l'esempio
la cornice allora / de la finestra d' or levava il ciglio. -a
sentiva per caso in sé tanta forza d' animo da dire addio con ciglio asciutto
al tòsco, a ogni periglio / chieggio d' espormi, per mostrar ch'a torto
, e le ciglia avea rase / d' ogni baldanza, e dicea ne'sospiri.
ciglio; / or di madre, or d' amante, or teme, or arde
, or teme, or arde / d' onesto foco. pulci, 4-49: come
miei generosi. e tramite / per me d' onor l'esiglio. carducci, 714
co'numi alleati il dio s'assise / d' impenetrabil nube circonfuso. / sul ciglio
costa precipitosa e le case di oria. d' annunzio, i-448: venìan tacque de
prati aggiungevano al senso di immobilità e d' astrazione, come se anche le erbe
strada lungo il ciglio del burrone popolata d' uomini e di bestie. comisso, 1-76
o argine, di un luogo murato o d' altro. lastri, i-223: questi
suòi sguardi gli ebanini di lei. d' annunzio, iv-2-961: gli occhi cigliuti
agg. generato dal cigno. d' annunzio, iv-1-315: i due giovini eroi
= voce dotta, coniata dal d' annunzio; da cigno e dal gr
presso a lo so finimento. cecco d' ascoli, 2271: il cigno è bianco
ripe e l'aere tutto e ogni cosa d' intorno, d'infinito diletto parea ripieno
tutto e ogni cosa d'intorno, d' infinito diletto parea ripieno. ariosto, 35-14
): questa fu una medaglia grande d' oro da portare in un cappello;
come bianche navi / fendeano l'acqua d' un ceruleo fiume. sbarbaro, 1-66
s'apre il pergo, / lago d' acque profonde; mai il caistro, /
: ond'io presi col suon color d' un cigno. ariosto, sai.,
solo io quello, poiché mi ricordava d' aver veduti molti cigni corteggiar un corbo
asino, molti ermellini dipender dal grifo d' un porco. nievo, 487
calme e leggiere come cigni sull'onda d' un lago. d'annunzio, iv-1-42:
cigni sull'onda d'un lago. d' annunzio, iv-1-42: il mantello foderato
annunzio, iv-1-42: il mantello foderato d' una pelliccia nivea come la piuma de'cigni
a te trisalgo / sul curvo e d' armonia gravido legno / scioglie un'aurea canzone
roma inclito cigno, / spargerai tu d' oblio dolce promessa, / onde allegrassi la
, iii-644: metastasio è il cigno d' italia. -canto del cigno:
fui assumpto in cielo circa gli confini d' andromeda ed il cigno d'un canto,
gli confini d'andromeda ed il cigno d' un canto, e gli pesci ed
parrucche di un secolo vicino a quelle d' un altro, un guardinfante rotondo con
stridìo. firenzuola, 25: d' ogni cigolamento di carro, d'ogni
25: d'ogni cigolamento di carro, d' ogni soffiamento di vento fa un nome
gran pondo cigolò; che carco / d' una gran diva egli era e d'un
/ d'una gran diva egli era e d' un gran prode. manzoni, 8
/ cianciano le comari in capannello. d' annunzio, iv-2-719: in un'altra finestra
muraglia cigolando su i cardini, segno d' abbandono e di ruina. campana,
dante, inf., 13-42: come d' un stizzo verde ch'arso sia /
in detti legni, e trovandogli ripieni d' umidità, combatte con quella, e
intorno al troncon cigola e frigge. d' annunzio, v-1-332: sotto una frana
f. frugoni, xxiv-1036: più meritevoli d' esser censurati e di venire staffilati con
milensi e millantatori ampollosi, che presumono d' andar in ruota sol perché si mettono
cigolarono tutte insieme ad un punto. d' annunzio, iv-2-688: il cigolare assiduo
compagna mi fa pur cilecca, / bontà d' un'ar- rabbiata vecchia secca, /
con bluse e calzoni induriti e inzaccherati d' azzurro, pompando dallo zaino di ferro
fugge, aveva già l'ottavo cielo d' azzurrino in color cilestro mutato tutto,
, che quel dì molto era adorno / d' un ricco drappo di color cilestro /
drappo di color cilestro / sparso di pecchie d' or dentro e d'intorno, /
sparso di pecchie d'or dentro e d' intorno, / che cacciate parean dal natio
campo cilestro. marino, 20-258: quarteggiate d' argento, armi azurrine / son le
e di turchine, / fatte a sembianza d' onde e di procelle: / tra
di procelle: / tra cui consparse son d' acque marine / e di brilli cilestri
il glauco rosmarino / dai fior cilestri. d' annunzio, ii-790: quale delle ore
tumidetti e roridi / i labbri e d' ostro pinti; / ha gli occhi qual
pallade / in bel cilestro tinti. d' annunzio, v-1-78: scorgo sul cilestro
, del sottotipo infusori: marini o d' acqua dolce, hanno il corpo rivestito
testa] in panni cilicini nel palagio d' erode. cilicio1 { cilìccio,
che quante volte le viene alla mente d' avere offeso iddio peccando, tante volte
di cilizio camiscie di tele sottilissime venute d' oltramonti, e vestivano panni finissimi.
alcuni suoi veli e vestimenti di drappi d' oro e di seta, e sotto quelli
sulle nude carni: fatta divenir cosa d' ognidì quel ch'era di qualche volta
si vestì tutta da capo a piedi d' un aspro e d'un irsuto cilizio.
capo a piedi d'un aspro e d' un irsuto cilizio. tommaseo, ii-241
(143): si richiamò un villano d' un suo vicino, che li avea
: ve ne sono [arancie] d' un'altra sorte, tanto piccoline che se
/ le rosse ciliegie di giugno. d' annunzio, v-2-262: avevo finalmente trovata
v-2-262: avevo finalmente trovata nel berretto d' un canchero di mon- telupo la ciriègia
molto e fanno ciriegiuzze piccolissime, men d' un cece, che quando sono mature
. agg. che produce ciliege. d' annunzio, v-2-791: l'organo è là
(143): tutte di vigne, d' ulivi, di mandorli, di ciriegi
, di ciriegi, di fichi, e d' altre maniere assai d'alberi fruttiferi piene
fichi, e d'altre maniere assai d' alberi fruttiferi piene. sacchetti, 119-68:
prugni, giuggioli, ciliegi, olivi! d' annunzio, ii-723: tu non pregi
, e più peloso che altra sorte d' uve. 3. sm.
: si trovano per quelle [vie] d' ogni bene; / c'eran,
in costume da bagno, nella piscina d' un piroscafo per bermuda. 2.
era quasi buia e poco più larga d' un vicolo. jahier, 222: magnifico
. jahier, 222: magnifico stradone d' alemagna / sempre così uguale ordinato! /
; ne ho è vero 2000 incirca d' associati, ma la cilindratura, i rami
, a maggio, i primi mazzi d' asparagi: rivendendoli alla chetichella senza la
via lauro, il serpente. contrabbandieri d' una povera lira! frodatori in susurro
sereno un mastello... pien d' acqua, e avutane la superficie fatta
degtinformi e sconnessi abbozzi di oggetti e d' idee si crea una figura quando regolare
ii-2-323: appose ai bacini vèntole cilindriche d' agevole maneggio. rajberti, 2-88: nel
avverte di afferrar tosto la spranga cilindrica d' ottone che decorre in alto dal principio
di preti e scintilla il chepì dorato d' un colonnello d'artigliera. cilindro
scintilla il chepì dorato d'un colonnello d' artigliera. cilindro, sm.
. che nella sommità del sepolcro [d' archimede] era posta la spera e il
: l'istesso asse descrive la superficie d' un cilindro obliquo, che ha per una
e degno dei suoi trionfi, le figure d' una sfera e di un cilindro da
uguali, e riducibili ad un piano d' un cerchio, se non di nota
uscir fuora dell'incavatura, per forza d' un torcolo composto di due cilindri,
appoggiano quattro bacini ad accoglier dodici canne d' acqua... e sovra il cubo
avente da opposte parti due iscrizioni. d' annunzio, iv-1-72: luccicava il cilindro d'
d'annunzio, iv-1-72: luccicava il cilindro d' argento pieno d'acqua calda destinata a
: luccicava il cilindro d'argento pieno d' acqua calda destinata a tener tiepidi i piccoli
onde sono muniti molti de'moderni strumenti d' ottone... onde chiamansi 'a
e cessare la stanchezza fu tutt'una. d' annunzio, iv-2-929: egli era solo
1-14: ali bianche vestì, c'han d' or le cime, / infaticabilmente agili
ne scaturisce, e geme fin dalla cima d' esso, un umor tenace e vischioso
lunga un po'più che il giro d' un polso ordinario, la quale aveva
1400: essi prendendo su il palo d' olivo, appuntito la cima, / glielo
, / glielo ficcaron nell'occhio. d' annunzio, iv-1-32: come il vento a
: quando s'aggiungeva il sommo d' un'erta l'occhio perdevasi lontano lontano pel
fiesole al pian sorride e mira? d' annunzio, ii-647: ma ingombre del muto
/ morbide che risalgono una valle / d' elfi e di funghi fino al cono
che innalzandosi era costretto a cercarlo. d' annunzio, ii-515: quei ch'era
reggean col cenno dalle sette cime. d' annunzio, iv-2-58: una gallina bianca,
che li augelletti per le cime / lasciasser d' operare ogni lor arte. idem,
.., per lo dolce soffiar d' un venterello che va tutto il giorno leggiermente
tal che bene è vero che niuna d' esse s'è veduta mai morir di
palma e del cipresso, / e d' ogni altro, ch'ai cielo alzò le
bezzi di ravanelli, con due cime d' endivia bianca, e stare attaccati a una
delle rose sue sparser le cime / d' amor un mare e sue ricchezze opime:
di quivi s'impara, a cagion d' esempio, che, a convenientemente parlare,
di fiori, cima di cavolo, cesto d' insalata, e non altrimenti. monti
non altrimenti. monti, x-3-65: faran d' arcadia le foreste armoniche / eco allora
lauri curveran le argute cime, / desiosi d' aver tronchi e corteccie / del chiaro
tronchi e corteccie / del chiaro nome d' elissena impresse. leopardi, 814:
/ io, tu le rappe. d' annunzio, iv-2-537: come la cima dell'
grigia / schietto come la cima d' una giovinetta palma. -bot.
], appellansi boschi da cima, o d' alto fusto, e somministrano il legname
arbor del mio sperar, ch'avea d' onore / cime e radici e frutti
onore / cime e radici e frutti d' onestade, / fioria di verno, or
dele cose create / di ragione informate / d' angelica sustanza, / che dio a
di giudicio non s'avvalla / perché fuoco d' amor compia in un punto / ciò
lo lasciano da la cima e colmo d' ogni speranza nel basso abisso d'ogni disperazione
e colmo d'ogni speranza nel basso abisso d' ogni disperazione senza alcun ritegno cadere.
salvini, 30-2-30: obbligazione nostra è d' intendere... a sempre più
: tu saresti in eterno la cima d' ogni amor mio. tommaseo, i-102:
la fronte di letizia il lume. d' annunzio, ii-568: taci! la cima
ma anche un animale). -cima d' uomo: persona che eccelle in tutto
di lei tu eri innamorato, / che d' ogni altro maestro parei cima. boiardo
(11-66): e col cavai, d' ogni altro pregio e cima, /
volta e fa grande afeoltata. f. d' ambra, 100: infin tu
100: infin tu sei cima d' uomo! tu te le / sai molto
cose sue faceva cesare ministrare a cima d' uomini. guarini, 331: -mi procaccio
collitorti. -in fatti tu se'cima d' uomo. magalotti, 9-2-28: quelli
: allor s'alzaro / i figli d' inisfela, e fersi incontro / alla schiatta
42): quello è una cima d' uomo! ho visto più d'uno ch'
cima d'uomo! ho visto più d' uno ch'era più impicciato che un
, i-18: fui messo a scuola d' un altro prete che passava per cima
la mente mia / venute sono a ragionar d' amore. idem, inf.,
2-3-4: come un castello in cima d' un gran sasso / intorno è d'
d'un gran sasso / intorno è d' ogni parte combattuto, / giù manda pietre
, 5-59: così dicendo, di cima d' un sasso / lo vidi a capo
le donne, di voler morire / d' ogni picciola cosa e avere in cima,
lieta e tranquilla... in cima d' una strada detta del monte parnasso.
dell'altar maggiore, con un ciuffetto d' erbe legato in cima alla canna.
e con bianchi fiorellini, in cima. d' annunzio, ii-816: settembre, oggi
, vasi da fiori, servizi e vassoi d' argento, tutti epigrafati. manzini,
vero di poter dire che egli, pure d' arrivare alla cima, s'era
altessa, imperò che infine a quii grado d' altessa montonno. -menare qualcuno
cima / e se'legato già d' altra catena. ariosto, 27-105:
l'avea posto in su la cima / d' ogni favor, ch'a donna
la giovenca cimava / steli e fiori. d' annunzio, 11-149: splendono i buoi
cortina / di granoturco fino alla cimasa. d' annunzio, v-3-94: conosceva le botteghe
govoni, 2-38: sotto la capitozza d' una quercia / trovai un grosso fungo
industrioso uomo,... fu d' ingegno eccelso. bandello, 2-34 (
io mi chiamo tomaso cremonello, figliuolo d' un povero cimatore di panni, che fuggendo
per insegna questo arlotto, / figliuol d' un cimator de panni lini? garzoni,
forbice recide dal panno nel cimarlo. d' annunzio, v-2-813: mi curvo mi piego
luna appena nata, sembra una cimatura d' unghia. 7. operazione mediante
nugoli stillata / e una strana insegna d' un mereiaio, / e gerapigra e un
, / e gerapigra e un treppiè d' acciaio, / e lo strider d'un'
d'acciaio, / e lo strider d' un'anitra inchiodata. = deriv
], i-614: è un'altra spezie d' ombi- lico di venere, il quale
e appresso alle radici sono simili all'ambito d' uno occhio, come si vede nel
risveglino le dita / voce di corde d' oro / nel cimbalo sonoro. alfieri,
sognava danze / di saracine del color d' ulivo... / scoteano lieve il
/ scoteano lieve il cimbalo sonoro. d' annunzio, ii-602: ecco, al tripudio
varie e diverse specie, di candelieri, d' incensieri, di vasi e di corone
l'esistenza dei sospirati cimeli giustiani. d' annunzio, iv-1-65: i cimelii, più
non meno di tre mesi anticipati [d' affitto], novecento lire, e cori
oncia di argento fino per ogni libbra d' oro cimentàbile. cimentare, tr.
, o un caston magnifico / ricco d' oro e di smalto, e te lo
v.]: 'cimentare', detto d' altre materie che si tormentano a fuoco o
caro, 12-ii-144: dopo il caso d' esso duca, non hanno avuto a
iv-52: perché adunque si piace egli d' affìiggermi e cimentarmi? pananti, i-44
di fiandra, come in pubblico steccato d' abbattimento,... concorrere tutte
... concorrere tutte le nazioni d' europa a gara... e cimentarsi
quel superbo lucifero che da principio si cimentò d' assomigliarsi all'altissimo. goldoni, vii-1188
cenzia mia. nievo, 101: sentimenti d' un animo provato dal lungo cimento della
ritorno / t'esporrebbe al cimento / d' esser crudele ad uno o ingiusta a
feci?... io prima d' oggi / non conoscea me stesso! cattaneo
, quanto più cammino / m'era d' innanzi; quanto più cimenti, / quanto
si tratta ornai di far cimento / d' infilzare una lancia entro un anello.
/ un uom privo di forza e d' ardimento. segneri, ii-9: non
non far risparmio del tuo sangue istesso. d' annunzio, v-2-606: l'incontrai dopo
se tu appiccherai una cimice al capo d' ima mignatta, quando per aventura ella sarà
sarà troppo forte attaccata a qualche membro d' un corpo umano, che ella subito
effetto di zanzare e di scorpioni e d' altri animali e cimice, tutti molto
chiamano ancora i naturalisti storici una spezie d' insetti salvatici che hanno lo stesso nauseoso
= dal lat. cimex -icis (voce d' origine e d'uso popolare);
. cimex -icis (voce d'origine e d' uso popolare); per il n
e sf. bot. cimiciattola: varietà d' uva di color rossigno come quello delle
sacchetti, 177-55: vide nuove ragione d' uve al suo intendimento, e dove
, comincia maturare alla metà del mese d' agosto. paoletti, 1-2-49: io
cimieri, / e, come onde d' oceano, / militi sopra militi / empion
g. villani, 7-9: una aquila d' argento ch'egli avea ivi su per
: 11 primo, uno elmetto fornito d' ariento e di perle... il
2-643: la celata e 'l cimier d' andrògeo stesso, / e la sua scimitarra
tasso, 3-7: serico fregio o d' òr, piuma o cimiero / superbo,
lo possa sollevar sopra le stelle. d' azeglio, 1-360: ebbe l'ardire di
, che non intendeva portare il cimiero d' atteone. 7. locuz.
ogni elmetto. varchi, v-60: d' uno che sia in voce del popolo e
il marito, non le parendo assai d' avergli posto in capo il cimiero de le
dittico quiriniano, sui vetri cimiteriali. d' annunzio, iv-2-517: era una piccola
sua sepoltura: ed è questo nome d' alcun luogo dove molte sepolture sono,
, là sepolti, / simili tutti d' animo e di volti. 5
sulla grande sciabola a colloquio col ferito d' aspromonte che si regge sulle grucce.
-fare un cimitero, un cimitero d' ossa: fare una grande strage.
pensiero, / ch'e'v'abbia fatto d' ossa un cimitero.
con 4 notte ', viene dalla fantasia d' ovidio, che pone tra'cimmerii la
» sm. dial. cima, ramo d' albero. pascoli, 323:
', se è di foglie e d' alberi. = cfr. cima
parte più tenera del cespo. d' annunzio, ii-728: ritondo il capo avea
far passare lo spolino tra pochi fili d' ordito e mutarlo ad ogni momento..
il tetto,... alle cimose d' un po'di nuvolaglia dipanata, c'
discende per le nari un flusso a modo d' acqua continuamente. g. m.
discendeva dalle nari un flusso a mo'd' acqua continuamente. montale, 3-250: il
l'arrosto / fa bene un po'd' azzurro: / apri, poeta: il
[fiorentini] avere il cimurro diciamo d' uno sdegnato. -venisse a qualcuno il
burchiello, 223: o muso sgangherato d' arcibecco, / o cavallacci a
: erano brune, i capelli lustri d' unto e molto arricciolati; la faccia bianca
. l'artefi- ciale poscia si fa d' argento vivo e di solfo per via di
, 5-102: il cinnabari è apportato d' africa e costa assai. marino, 3-117
. marino, 3-117: il del d' amor dal cristallino giro / di sanguigne rugiade
che si pulissero bene le scarpe prima d' entrare. 2. cinabro di
a isonne. marino, 202: d' atti cotanto audaci / la diva non
faldella, 2-15: aveva un paio d' occhi furbi e due labbra di cinabro da
mentite rose; / e qual pennel d' adultero cinabro / penò lung'ora a colorirvi
avendo sbandito li calamistri e i cinabri d' ogni affettata eloquenza, la sua latinità,
piroette sì lievi... par tutta d' ala! -ad un ramo basso di
le hanno appesa una fune a mo'd' altalena. = voce onomatopeica,
cui si dona / tra cingaleghe uce'd' ogni manera. pulci, 14-59: quivi
le zampe, e picchiano col becco. d' annunzio, ii-150: odo talor stridore
finestra più alta sui tetti; gorgheggiando d' amore come una cingallegra. = comp
militari. sacchetti, 137-72: d' allora in qua nessuno officiale quasi ha
(per il puzzo): cfr. d' annunzio, iv-1-293: « un mantello
: « un mantello di velluto, d' un color cupo di piombo, orlato d'
d'un color cupo di piombo, orlato d' una larga zona di chinchilla, le
compose in vaghi / ondeggianti cincinni. d' annunzio, iv-1-928: un monòmero,
ferite mi hanno cincischiato il viso. d' annunzio, v-1-545: cincischiarono i reticolati con
aver covato sotto sotto guizzan fuori vampata d' incendio: « la prova, la prova
un maggior studio nella piccola di adomarsi d' arricciarsi e di cincischiarsi. = deriv
, i-505: questa eleganza e sodezza d' ingegno lo salvò dal pericolo che i
budello, e le ali cascatoie. d' annunzio, v-1-1090: si tratta di
-anche di abiti: pieno di fronzoli e d' ornamenti. dominici, 1-141: il
per la presenza di lucilio si ravvivò d' ima subita fiamma d'entusiasmo. egli
lucilio si ravvivò d'ima subita fiamma d' entusiasmo. egli animava accendeva trascinava tutti
giovane e di vivo in loro fermentò d' un bollore insolito. 4. granuloso
le calze non basta si portino una d' un colore e l'altra d'un
una d'un colore e l'altra d' un altro; ma una calza sola dimezzata
lavoro mal fatto, svogliato, pieno d' incertezza e di indecisioni.
.]: * cincischione ', direbbesi d' uno scrittore, d'un parlatore,
', direbbesi d'uno scrittore, d' un parlatore, d'un artefice che bada
uno scrittore, d'un parlatore, d' un artefice che bada a dire o a
con ricco arnese, / co stola d' oro e sovr'a capo un palio,
. / e nel cindàrio avea una piastra d' oro. = alterazione del lat
occupa non professionalmente, da dilettante, d' arte cinematografica (e gira film e
di stimolare l'interesse per il cinematografo d' arte e di diffondere la cultura cinematografica
e documentario, di film inediti, d' avanguardia, sperimentali, e mediante periodiche
. v.]: 'cinefazione', parola d' uso nell'arte chimica, per significare
, la prima volta, nell'ingresso d' un cinema, davanti a una di quelle
boccardo, 2-1081: 'scienze sperimentali e d' applicazione '... 30.
cercava un veliero di legno, caratteristico, d' anni e di modello vecchio, per
. alvaro, 7-150: l'umanità d' oggi, quando cerca un paragone dell'
me, ed è servita per titolo d' un'uma di terra cotta, o pentola
, venivano tratto tratto echi di canzoni. d' annunzio, iv-1-295: la sedizione ingrossava
filo grigio, destava fra i ricci pagliuzze d' oro, soffondeva la chioma di un
. malinconico, triste, inglorioso. d' annunzio, iv-2-530: il crepuscolo del re
del re è tutto cinereo, cieco d' ogni splendore. 4.
di color bianchiccio verso il cinerizio. d' annunzio, ii-821: cinericcio era il
grigio della roccia nuda ed alpestre. d' annunzio, ii-620: ascolta. risponde
a sua posta in ciotola cinese / d' indiche frutta assaporare il succo. milizia
: i ponti cinesi sono per lo più d' una costruzione leggiera, e d'archi
più d'una costruzione leggiera, e d' archi acuti ripidissimi, perché non servono
nella stanza c'era anche qualche tentativo d' abbellimento. in capo al letto stava
carletti, 159: stimano li panni d' europa, e particolarmente di scarlatto et
.: ninnoli cinesi; piccoli oggetti d' arte (statuette, ecc.) che
paesaggi, alcune ville fantasiose e strambe, d' un estro imprevedibile, somiglianti a pagode
strapazzo e guitarra, e gatti e gatte d' amor libero tra le scarpe de'pasturanti
stato dalle invasioni de'prencipi stranieri, d' inespugnabili cittadelle cominciò a cingerlo, quali
baluardi e cortine: ogni cosa bene armato d' artiglierie di bronzo: e al mare
tosto il silenzio degli astanti, che d' ogn'intomo il cinsero folti e porsero
vi dié. alfieri, xiii-44: d' appio all'eccelso tribunale innanzi / vengo,
sguardo pieno di speranza, di paura, d' amore in quegli occhi impietrati, quando
la mano le si impigliò nel cordone d' una medaglia che pendeva fuori del letto
di vergini / danzando cingere l'ara d' apolline / alta ne'rosei vesperi / raggiante
in pario marmo tra i lauri. d' annunzio, ii-501: ma nel tuo
ma nel tuo prato molle, ombrato d' olmi / e di marmi, che cinge
tutti i pensieri miei furono colmi / d' amore e i sensi miei di primavera.
guido da polenta, ix-6: foco d' amor la mente cinge, / sì che
gli cinse ima bella e leggiadra cinturetta d' argento. alberti, 317: il cignere
magiore / che quel de augusto on d' altro imperatore, / che ornar di
n modo che... li lineamenti d' esse pieghe vadino in qualche parte circondando
frugoni, xxiv-931: le fibbie non erano d' oro né di diamante, poiché per
/ e gliela cinse al collo. d' annunzio, ii-99: e tu sei vergine
torri un serto a l'orgogliosa. d' annunzio, ii-576: laudata sii per
della turpitudine. 3. stringere (d' assedio), assediare. a riosto
idem, 39-64: tutta biserta poi d' assedio cinse. g. bentivoglio, 4-346
il coltello ignudo in mano, e mostrò d' avere compagnia, minacciandoli d'uccidere.
e mostrò d'avere compagnia, minacciandoli d' uccidere. boccaccio, 1-34: essen-
voglio di coturno allor calzarmi / e d' altro serto cingermi la fronte, /
non cingeva, pago a un ramo d' edera che ha pur le sue bacche anch'
: l'inquieta cariddi infuria sulla riva d' occidente, / scilla sull'opposta riva
fior, cresciuto / nel suo grembo d' onor, ricchezza e impero, / cigne
turbar, e 'l sole / cinger d' oscuri nuvoli la fronte. f
la spada e mis- sesi uno anello d' oro in dito che gli donò la reina
può metter mano in su la spada d' altri, e però è bene averla a
, né cinger spade, / né cosa d' arme puon gli uomini avere. tasso
europeo, s'awezzò a coprirsi il capo d' un turbante,... a
forte genitor, del gran campione, / d' asdrubale, ch'illustre è sì fra
. / di lui, che in un d' allòr cinse la chioma, / e
la chioma, / e con lume d' onor che non s'imbruna, / fe'
fu quella onde si cinse / colà d' olimpia nell'ardente arena / il lottator che
cuoio, di pelle, di tela o d' altro tessuto robusto), fornita di
pagan, constrette / le cingie son d' abandonar la sella. soderini, ii-
carrozza, con salvatore in serpe. d' annunzio, v-1-220: quattro marinai s'
su alberi paralleli o anche sghembi. d' annunzio, v-1-678: pendeva giù dalle pulegge
tempo assediò in pireo, porto d' atena a sette cinghie di mura murato.
fianco / o che gli omeri vesta d' una pelle / di cervier maculato, o
di cervier maculato, o che gridando / d' un zannuto cignal segua la traccia?
altri fu vago /... / d' atterrar orso o d'assalir cignale.
.. / d'atterrar orso o d' assalir cignale. tasso, 14-73: e
, e il maggiore cignale non vale più d' uno scudo. d. bartoli
: il petto attraversavagli una larga / d' ór cintura terribile, su cui /
le ghiande i su l'aventino. d' annunzio, v-3-434: io m'ebbi in
pelle di cignale, un lungo fucile damaschinato d' argento e un caratello. panzini,
ad accendere nel tinello una gran lucerna d' argento sulla quale era inalberata, in
finezza di sentimenti e una rara facoltà d' osservazione. -cinghialòtto. d'
d'osservazione. -cinghialòtto. d' annunzio, iv-2-30: s'era fatto anche
non nasca caso che si rida. d' annunzio, iii-2-318: auriga, va
, cioè circonda meno che il primo. d' annunzio, iv-2-1010: le balze erano
: le balze erano piene di luce e d' ombra, percorse dal sole occidente;
contento! -oh capo pien divento! d' annunzio, iii-2-361: il cavallo tenuto
f. rinuccini, 1-251: uno fornimento d' ariento bianco da cintola, con traforo
... centa con cegni- ture d' oro sotto alla mamella nudata. cinghio
della invidia, e però sono / tratte d' amor le corde della ferza. idem
pontefice della veste di lino; e cinselo d' uno cin- gulo alle lombi, e
fiori, vasi di profumi, urne d' acque odorose, cingoli e monili.
, / color di violetta; / d' inglese acciar le fimbrie, / la susta
gualdrappe e cingoli la lunga anatomia / d' un corpo che invecchiò. pascoli, 203
il profeta balaam, quando dal luogo eminente d' un colle le scòrse disposte e distinte
, allo scopo di sostituire al punto d' appoggio una superficie piana. frocchia,
ed è venerata a prato). d' annunzio, ii-507: e non il sacro
con insistenza; bisbigliante. d' annunzio, iv-2-26: le edere rigerminanti.
contro le pareti di bossolo verde cinguettanti d' uccelli. cicognani, 6-226: passò gorgheggiando
simil. e al figur. d' annunzio, v-1-329: il fuoco s'appiglia
: farinosi a credere che da purità d' animo proceda il non sapere tra le
moglie, e qui effunda grandissimi fiumi d' eloquenzia in demostrarmi e lodarmi el coniugio
quelli il bario appicca, / e cinguetta d' amore. baretti, 2-62: non
che adularsi reciprocamente, e quindi cinguettare d' elementi grammaticali, o fabbricare sonettuzzi e
là, sotto grandi ombre di pioppo d' ontani e di salici... là
là sotto canticchiava sempre un perpetuo cinguettio d' augelletti; l'erba vi germinava fitta
23: stormir di frondi, cinguettìo d' uccelli, / risa di donne, strepito
volgo / al petulante cinguettio, d' amici / ceto preponi intemerati e
/ quando, cinico novo, entro d' un doglio / ho, divorando i libri
cantava per ore intere con una specie d' allegrezza affatto sterile di buoni sentimenti;
in alto qualche fronte che sembra illuminarsi d' una luce sovrumana: dinanzi a questa
gli tremoli in cuore o speranza o spavento d' una vita futura. d'annunzio,
o spavento d'una vita futura. d' annunzio, iv-1-405: io stesso mi meravigliavo
san domenico, / e la fama d' altrui con morso cinico / lacera.
, prodotta da un po'di scompiglio d' animo, me la farebbe comparire donna qual
ricevuto un leggiero spruzzo sur ima mano d' acqua della regina d'ungheria, mi
spruzzo sur ima mano d'acqua della regina d' ungheria, mi pare uno sforzo d'
d'ungheria, mi pare uno sforzo d' una mente troppo maschile, anzi troppo
i-878: cravatte bianche, ridicole insegne d' eguaglianza sotto cui l'invidia cinica del
stato accomunò l'eroe al cameriere. d' annunzio, iv-1-269: tutte le particolarità
nel giorno di san silvestro, più d' una settimana innanzi, tutte gli tornarono alla
dei bollenti soli / sovra gli aurei deserti d' oriente, / fra ciniche bestemmie e
sembiante invitto, / al crudo re d' egitto / del celeste signor la voglia aperse
posto per adomezza del corpo, erano d' una cinice e d'una ruggine coperti,
corpo, erano d'una cinice e d' una ruggine coperti, non altrimenti che
fin che non fosse ben caldo. d' annunzio, v-1-331: la cinigia scotta
, che adoprasi in lavori di ricamo e d' altri ornamenti... i francesi
, sm. plur. entom. gruppo d' insetti imenotteri, aventi addome peduncolato
aura spirar di cimiamo e di costo. d' annunzio, i-420: i nitidi mercanti
, / profumati di cinn amo e d' issopo, / bevean su la riviera di
due braccia, e non è minore d' un palmo, grosso quattro dita.
gli piove. monti, x-2-24: d' acute spine circondò le rose, i
. marino, 19-399: stillan succhi d' arabia i rami accesi, / che
profumi di mandragora e di cinnamomo. d' annunzio, v-2-112: i tuoi occhi
: plinio... recita per autorità d' ap- pione grammatico, ritrovarsi una certa
noi mercorella bastarda, per ogni luogo d' italia, ne i campi, per
e l'altra l'elice. d' annunzio, 11-688: orione si slaccia
che gli offre il periglioso calle / d' esta misera valle, / e sì addestrarsi
al fianco una larga e lunga cinquadèa. d' annunzio, iv-2-897: il tuo orefice
): se volemo cercare in lingua d' oco e in quella di si, noi
di portogallo, e chi con nere d' affrica, et altri con mulatte. milizia
papa marcello allora si morì in età d' anni cinquantasei, dopo ventun dì che fu
con ventitré ferite l'ammazzarono, sendo d' età d'anni cinquansei. b. davanzali
ferite l'ammazzarono, sendo d'età d' anni cinquansei. b. davanzali,
ricordò doversi eleggere una vergine nel luogo d' occia stata cinquanzette anni con somma santità
avermi chiamato a far parte del comitato d' onore. 2. agg.
2. assol. i cinquant'anni d' età. -essere sulla cinquantina: essere
, capitare un omettino sulla cinquantina. d' annunzio, v-1-215: è un uomo su
tuto libre lii per livre diciotto d' imperiali mezani, a rascione di trenta e
951): ed era santo francesco ammantato d' uno mantello maraviglioso, adomato di stebe
milizia, vii-176: una corrente regolare d' aria... vi ascende continuamente dabe
e gabbadei, / ch'a quel d' altri pon cinque e levi sei. note
. baldini, i-337: la pagina d' un cinquecentista siamo naturalmente portati a leggerla
e criticamente su un'altra, cultura d' adattamento quindi di posa. cinquecentìstico
gusto cinquecentistico delle mie veglie pompeiane e d' ogni mia cosa volgare col mio culto per
): messisi in borsa cinquecento fiorin d' oro. berni, 30-28 (iii-49)
tempo già stelle propinque, / secure d' ogn'intoppo e d'ogni sbarro, /
, / secure d'ogn'intoppo e d' ogni sbarro, / nel quale un cinquecento
. ma s'ha l'impressione che d' esso ci sia solo la facciata.
volgar., 4-39: anche prendi seme d' artemisia e d'erba cinquefoglie, e
: anche prendi seme d'artemisia e d' erba cinquefoglie, e polverezza. landino [
nel pallido gialleggia, come di color d' oro; nasce in luoghi acquastrini e
2-9 (240): metti cinquemilia fiorin d' oro de'tuoi. fioretti, xxi-928
cinquènne, agg. che ha cinque anni d' età, che dura o è
volte la trereme aver passata la cinquereme d' alcun poco spazio. = voce dotta
: lotti diversi e pagherò felici / d' ambi parecchi che quell'orcio piove; /
4. ant. numism. piccola moneta d' argento del valore di cinque tornesi,
.. fece giulio cesare al castello d' aliso in borgogna. andrea da barberino
uno orto e tolse uno grande legno d' una pergola, e con quello salì in
e presero a'tempi della famosa battaglia d' austerliz... non fu più
tanto ch'ei con schierata oste passasse. d' annunzio, iv-2-833: costeggiavano murano.
, due cammini coperti, varie piazze d' armi la muniscono. 2.
costoro avevano fatto di loro una cinta d' armati e lo re balante gittò per
portano alla cinta un grembiule vagamente ricamato d' oro e d'argento con simboli e figure
un grembiule vagamente ricamato d'oro e d' argento con simboli e figure alludenti al
permettergli di lanciarsi col paracadute. d' annunzio, iv-2-996: vedeva...
panno bruno, con la sua tunica azzurra d' artiere su la cinta di salvamento.
difesa che non fosse quella cinta aerea d' amore. 8. archit.
una di quelle pozzanghere con pezzi d' ardesia ben conficcati nel fango,
proprietà, un parco, un punto d' interesse turistico), al fine di
; circondato, attorniato. cecco d' a scoli, 413: ella è cintata
14- 219: poscia i bei fianchi d' un cintiglio a molte / frange ricinse
delle fonti di merlino... / d' intorno cinta di bel marmo fino.
le tebane porte argine al ferro / d' argo si fanno; e da ogni parte
; e da ogni parte cinte / son d' armati le mura: orrida vista!
i-315: un laghetto cinto di qua d' arboscelli verdeggianti, di là di gran piante
prati, i-55: e sotto al raggio d' un fanal notturno, / cinto di
e polveroso, in quel torrido pomeriggio d' agosto era quasi deserto, in mezzo alla
inf., 27-68: io fui uom d' arme; e poi fui cordigliero,
, 30-31: sovra candido vel cinta d' uliva / donna m'apparve, sotto verde
io andar cinto / di cuoio e d' osso. boiardo, canz., 77
, 480: nel ciel seren d' eterne fiamme cinto / lieta [la
intorno. bembo, ix-47: mentre d' intorno cinto / sarò de la caduca e
cinta di ambracane, con una cuffia d' oro. v. colonna, ix-588:
: di palme e lauro cinto era d' intorno, / d'onor, di gloria
e lauro cinto era d'intorno, / d' onor, di gloria, sua sola
cinto / di sanguigni vapori entro e d' intorno, / non mostri ne la
la fronte assai distinto / mesto presagio d' infelice giorno. marino, 4-251:
colma la dea, / e tutta cinta d' odorate rose, / terminate trovò l'
e baccalaurei, che, cinte le tempie d' alloro (altri secco, altri verdeggiante
silenzioso e pallido, / cinto apparia d' un velo / ai conviti del cielo.
. idem, v-120: era cinto d' un politissimo grembiule che gli cascava oltre
musa. pascoli, 758: cinto d' edere e d'acanti / l'eroe,
, 758: cinto d'edere e d' acanti / l'eroe, tolte le faci
/ scorreva in festa i gioghi lustreggianti. d' annunzio, iv-2-510: se oserete levar
il viso della fanciulla, cinta d' un povero fazzoletto la fronte e i
di un luogo di riposo, ora d' una vita ignota interminabile. carducci, 143
e secura, / giaccia la vita mia d' infamia cinta. pascoli, i-92:
., 3-31: e io ch'avea d' orror la testa cinta, / dissi
/ cinto di vaghe immagini, e d' errori. alfieri, i-94: ma pure
i-264: la fantasia confusa / cinta è d' angoscia e d'ira. 5
confusa / cinta è d'angoscia e d' ira. 5. avvolto intorno alla
dante, purg., 7-114: d' ogni valor portò cinta la corda.
, 1-323: vide un bellissimo scheggiale d' oro cinto a pallante. m. villani
, xxiv-966: era vestito l'ebreo d' un panno bigio, in abito corto;
/ con un cinto vermiglio sta la faretra d' oro. pascoli, 853: dove
/ leggiadro hanno i mille lavacri. d' annunzio, ii-382: prona nel suo crine
discioglie il giovinetto. -figur. d' annunzio, ii-576: laudata sii per le
. cerchia di mura, di fossi o d' altro; recinto. andrea da
la donna gli aveva donata alcuna cintola d' argento. s. bernardino da siena,
le contadine le cintole di seta e d' argento. s. caterina de'ricci
eleganza. moravia, iv-193: d' improvviso egli afferrò alla cintola la fanciulla
cintola la fanciulla e tentò per forza d' introdurre la mano in quel suo nascondiglio
, 11-27: e quinci in forma d' orrido gigante / da la cintola in
di diversi lavori e ricamato con filo d' oro con somma leggiadria, con il quale
alle ginocchia, intbnò un canto malinconico. d' annunzio, iv-1-175: la stia persona
, ora emergente con la testa fuor d' un rosaio, hocchi, 1-56: fanno
si pose per scrivano a la banca d' un notaio. berni, 166: e
l'arte sua a cintola, come è d' usanza, perdeva e'suoi guadagni,
con le mani a cintola, spettando d' oggi in domani « il padre mi maritarà
. adimari, 61: vuol la calzetta d' inghilterra e lunga, / con fìbbia
inghilterra e lunga, / con fìbbia d' oro al cintolin da banda. d'annunzio
fìbbia d'oro al cintolin da banda. d' annunzio, v-2-265: e la mia
/ del trar ad ago e lavorar d' intagli: / di pietre e di crestagli
né cintura di più di dodici spranghe d' argento. folgore da san gimignano, vi-11-162
pianelle, / borsa, cintura inorata d' argento, / che stanno sotto la leggiadra
tesoro; / corone e robe v'ha d' ogni balia, / cinture, gemme
/ cinture, gemme, anella e vasi d' oro. boccaccio, dee.,
/ de perle, de cinture e d' altri amise. michelangelo, 7-8: la
/ gli serpe un arco, che d' avorio e d'oro / tutto è commesso
serpe un arco, che d'avorio e d' oro / tutto è commesso, e
e tre, ne avanzava meglio d' un palmo. crudeli, 1-174:
avendo salutata la sua cliente, svolse d' attomo la sua cintura, dove era
, dove era ravvolto un grembiule bianco. d' annunzio, ii-99: e tu sei
a centura de saperle iettare / parole d' addolorare, che passan le corate. masuccio
cintura, e coi subitanei, violenti scoppi d' ira plebea. -fascia da
(sughero o altro) o camere d' aria, per mantenere a galla chi
era solamente dalla cintura in giù coperta d' una coltre bianchissima e sottile. fioravante,
recinto (di mura, di piante o d' altro); cerchia (di persone
, 1063: qual da la cintura d' in cima a'ghiacci diasprati / sciogliea,
a'ghiacci diasprati / sciogliea, nastri d' argento, le cascatelle allegre. fogazzaro,
sigaro di avana, dalla cintura di carta d' oro, ferdinando terzi di torregrande aspettava
ferdinando terzi di torregrande aspettava qualcuno. d' annunzio, ii-171: e sotto i venerandi
o da quartieri di tipo industriale. d' annunzio, v-3-293: tutta la città ai
cintura cavalleresca, si conviene che sia usato d' armi. -cristiano di cintura:
i-333: applaudite negli artefici gli scrittori d' immaginazione e di spirito, che abbelliscono
la spada alla cintura, / gli trasse d' un fendente in sull'elmetto, /
per parer più belle della persona. d' annunzio, v-2-419: certe sere,
orologio, anche lui con il centurino d' oro. 2. cintura di
da qualche segno particolare di distinzione e d' onore in antico. = dimin.
, / et ebbi voglia anch'io d' esser gigante; / ma messer cinzio mi
monaca della quale debbo dire. trattato d' amore, 27-7: chi ci ha
'n sé chere, / non creda prò d' altrui dannaggio trare. angiolieri, vi-1-326
: or veggio ben che tu caschi d' amore: / per che non muove ciò
e de vassalli, / con ciò che d' india e d'eritree maremme / di
/ con ciò che d'india e d' eritree maremme / di perle aver si può
maremme / di perle aver si può, d' oro e di gemme. tasso,
al caro padre / ritorni ornai graziosa d' amore. de sanctis, lett.
è una via insolita dell'amore. d' annunzio, ii-165: per la mia febbre
] e a discuterlo come un romanzo d' ispirazione e di fattura poetica, entrando con
dubitiamo che questa non sia la vigilia d' una mala festa, perché, oltre di
ciò furo li belli occhi pien d' amore / che me ferirò al cor d'
d'amore / che me ferirò al cor d' uno disio. lapo gianni,
essendo scacciati i ghibellini, uscì d' una piccola fonte uno gran fiume,
uno gran fiume, ciò fu d' una piccola discordia nella parte guelfa una
ciò era duodo e alberigo, ed erano d' età di trentacinque anni. carducci
/ e nelle grandi ciocche dell'acacia. d' annunzio, iv-1-186: d'un tratto
acacia. d'annunzio, iv-1-186: d' un tratto il bosco dei corbezzoli andracni
mi batteva fresca sugli occhi come un grappolo d' uva. pavese, 4-290: mi
avvolti, / e tratti li 'avea più d' una ciocca. boccaccio, dee.
pur dianzi biondeggiar le ciocche / de'capelli d' elisa. manzoni, pr.
intorno alla mano, giocarellando. d' annunzio, ii-824: certo, d'olio
. d'annunzio, ii-824: certo, d' olio di sèsamo son unte /
le incorniciavano il viso come grappoli d' uva matura. cassola, 2-130: era
sguinzagliavano per la gola del pozzo le ciocche d' acqua, che precipitavano poi giù frangendosi
. 4. disus. grappolo d' uva. i. neri, 9-70
, io dissi allora, / più d' una ciocca d'uva moscadella. forteguerri,
allora, / più d'una ciocca d' uva moscadella. forteguerri, 5-63:
con l'intenzione di cogliere poche ciocche d' uva moscatella. 5. disus.
di giacinti, di viole mammole, e d' ogni sorta di viole a ciocche.
. 7. dial. ciocca d' orecchio: la parte dell'orecchio fra
gli soffiò una cosina in una ciocca d' orecchio. 8. locuz.
] i verdi crini / de la madre d' amor recisi e sparsi / pendere a
e sottili e serpentelli / con solchi d' òr le vive nevi arate. forteguerri,
tocca, / del detto imperadore ambasceria / d' ogni cittade fece a roma ciocca.
, al focolare, con le ciocchette d' olivo luminose per molta brace e per poca
pasolini, 3-31: era già quasi ora d' andare a scuola,...
fuoco (sfrigola bel bello / un ciocco d' olmo in tanto che ragiona).
presso l'ignota fonte di iuturna. d' annunzio, iv-2-3: lì da san
. io vi ho care come ciociare. d' annunzio, iv-2-40: venivano innanzi le
in testa / sembran le cameriere / d' una qualche accademica / primavera ufficiale.
che sia, a mio parimento, / d' agri infino in messina; / cioè
amante nuovo per suo fatto congiugne alla corte d' amore e a ben fare lo mena
valentre di nuovo, che accrescere la prodezza d' alcuno. giov. cavalcanti, 87
ne mancai di nessuna, ciò è d' intendere l'animo di tutti quelli che mi
animo di tutti quelli che mi parevano d' importanza. galileo, 127: ambedue dicono
venga incontro a braccia aperte per una strada d' alberi in fiore, con la faccia
, 16-ix-192: si mette in un ciccolattiere d' argento, 0 in altro vaso appropriato
0 in altro vaso appropriato, sufficiente quantità d' acqua. = cfr. fr
. = etimo incerto: sembra voce d' area settentrionale. 3. figur. nelle
3. figur. nelle ex colonie italiane d' africa, cioccolata (cioccolatta)
vacca, in cui fosse distemprato un rosso d' uovo e un poco di cioccollata
, / le avean dato il titol d' eroina. goldoni, vii-1012: andate
porta una guantiera con sopra un bicchiere d' acqua e una chicchera di cioccolata. monti
che i pennini di quelle stilografiche fossero d' oro, e li teneva cari come il
albero, ma bensì raggruppati a guisa d' un grappolo. gozzano, 776: che
salvini, 21-80: seme che si sparge d' agno / bianco- fiorito, e neride
ginocchio da un lino bianco. d' azeglio, 1-346: i signori assassini giravano
0 dove l'ha certa gente? d' annunzio, iv-2-405: io aveva investigato
si cercano determinanti quasi fatali alla vita d' ogni giorno. cioè, la vita sembra
non ismentito dal padre, sia atto d' uomo libero, o licenza da ciompo
-che desiderano questi signori? -. d' annunzio, ii-849: siamo una gente /
, e imbriacantesi per solennizzare la festa d' anna perenna. cioncare1, intr.
empita, colmala [la conca] d' acqua cedrata, / ma non di quella
una solenne scorpacciata e cioncato largamente. d' annunzio, iii-1-884: poi va, mangia
che si cionchi, / e quella d' aldighier va in aria in tronchi. pratolini
adunato sangue era lavacro, / e d' intorno eran membri e capi cionchi. d'
d'intorno eran membri e capi cionchi. d' annunzio, v-3- 104: seguì egli
sm. sciancato, storpio. cecco d' ascoli, 4378: chi fida in donna
erano infilati degli zoccoli di ferro. d' annunzio, ii-303: ma dato non
: trovasi la terza apertura a foggia d' un grosso, e ciondolante capezzolo, tutto
parve... uomini ciondolare a guisa d' impiccati. p. del rosso
due tronchi ciondolando pende, / e d' allegra brigata ingombra e carca / da
una testina: / due sonnecchiano. d' annunzio, v-2-529: fa per muoversi;
il colbacco], con un fioccolone d' oro da una parte, che ciondola,
e quale come se fossero le gambe d' un morto, che si fosse provato a
. v.]: 'ciondolare', essere d' inferma salute, giacché questa è immagine
/ così ciò che riluce non è d' oro. = voce onomatopeica,
orto / spighe di lilla e ciondoli d' avorno. 2. piccolo oggetto
denaro, e i ciondoli della catena d' argento massiccio. montale, 3-87:
di medagliette. levi, 1-117: d' oro non aveva soltanto i denti, ma
. prati, i-151: che truppa d' eteroclite / chinesi figurine / saltan là
: un servo i ciondoli / tien d' occhio, e al centro / le borie
poi agli anni addietro farsi il raddotto d' alcuni vecchi gentiluomini a passar l'ore
urto ch'io diedi col naso ne'piedi d' un impiccato, che standosene ciondoloni in
vilucchioni arrampicati e avvoltati a'nuovi rampolli d' un gelso, gli avevan tutti ricoperti
lippi, 1-65: un certo diavol d' una mona cionna, / figliuola d'un
d'una mona cionna, / figliuola d' un guidone ignudo e scalzo, /
ciononostante non poteva far a meno d' interessarsi dei libri di filosofia. moravia,
suo vestire, / ch'a guisa d' una cioppa, il taglio aveva / d'
d'una cioppa, il taglio aveva / d' un zendado. sacchetti, 92-4:
degli sciugatoi della sorella. f. d' ambra, xxv-n-354: uditemi. / i
è voce dell'uso. onde anche d' un uomo si dice che 'gli è
imbavagliando, mi votan le ciotole / d' ogni moneta. carletti, 61: certe
a sua posta in ciotola cinese / d' indiche frutta assaporare il succo. pindemonte,
del pari colla ciotola dell'acqua. d' annunzio, v-1-746: trasportatemi fuori,
metreta di dolce mosto mescola una ciotola d' aceto, e dopo tre dì sarà puro
quelli altri ridono: / qual fa d' un corno e qual delle man ciotola.
, il quale, essendo un vetro d' orologio, non solo era andato in briciole
di tufo infangato per offrirlo all'adorazione d' un visitatore, pareva un officiante in
ciottolato è un tremolìo / di luce d' oro, il musco dei gradini / è
, 19-16: l'ondosa chioma poi d' ostri di tiro / e di ciottoli e
grigi guizzano vispi per quella nitidità fresca d' acciaio. oriani, x-21-174: ambedue
] delirante muta / sopra tre palmi d' un rotondo ciottolo / in un perfetto bilico
al figur.: a indicare insensibilità d' animo, durezza di cuore, o anche
e nel posto del cuore mi par d' avere un ciòttolo. sbarbaro, 1-11:
, acquattandosi, simulando l'indifferenza levigata d' un ciottolo. -a simboleggiare un
, 190: se di febbraio corrono [d' acqua piovana] i viottoli, empie
, rimproverarlo. varchi, v-37: d' uno che dica male d'un altro,
, v-37: d'uno che dica male d' un altro, quando colui non è
, il vecchio alza lo sguardo al greto d' un sentiero bianco e ciottoloso che,
agric. dial. serie di grappoli d' uva appesi (per conservarli a lungo,
, 4-760: signore / tu sei d' ampie campagne, ove fiorisce / loto
spelde, / ove il bianc'orzo d' ogni parte alligna. monti, x-2-329:
', 'mandorla di terra '. d' annunzio, ii-814: nella belletta il
degli occhi: ed è una guardatura d' uno adirato, o d'uno estremamente
è una guardatura d'uno adirato, o d' uno estremamente superbo quasi 'piglio del
in fondo il fare vacillante e contrito d' un generale che capitola. fogazzaro, 7-86
chi ha in bocca un sapore disgustoso. d' annunzio, ii-328: certo nell'infanzia
il cipiglio / di poveri arrivati, d' ingenui dottrinari. -figur. linati
, di rosse, di verdi, d' incarnate e di bianche, di dolci,
, di dolci, di mediocri e d' acute se ne ritrovano. soderini, ii-iio
234: o primavera! con quel verde d' agli, /... / con
la resta / per san giovanni. d' annunzio, v-2-479: le cipolle dalla
pendono ghirlande di cipolle. -cipolla d' inverno o cipolletta: erba simile alla
gruogo dimestico] si colgono del mese d' aprile. segneri, iv-404: non
per simil. recipiente di vetro, o d' altra materia simile, in forma di
12. figur. a indicare grossolanità d' animo, doppiezza, falsità.
si informa presso a poco dallo stampo d' una cipolla. -falso come una cipolla
: a quella gente gli venne a fastidio d' avere ogni momento quel negozio a tavola
occhi chiari ovati le pàlpebre più esili d' un velo di cipolla. -color
bulbo. -anche: cipolla d' inverno. bencivenni [crusca]:
saluto i sacerdoti, facendo due parti d' un moccolo, e dolio per limosina,
e dove vuole che dimeniamo la polenta d' or innanzi, dove abbiamo a serbar
altro lavoro, fuor che per figure. d' annunzio, iv-2-1091: imita la
e i sarcofaghi pagani guardano roma. d' annunzio, v-1-182: sta sotto il
cipressini della sua verde pianura. d' annunzio, iv-2-35: il convento
appresso... era pieno d' abeti, di cipressi, d'allori e
era pieno d'abeti, di cipressi, d' allori e d'alcuni pini.
abeti, di cipressi, d'allori e d' alcuni pini. crescenzi volgar.
delle forbici e del pennato più d' ogni altro arbore, perché questo tagliato non
si può desiderare vista più ricreativa d' una palma veduta in aspetto da
gemelli a un'ora / sotto la man d' enea, cadder, prostrati /
ode: abita presso / il brusìo d' una fonte e d'un cipresso. d'
/ il brusìo d'una fonte e d' un cipresso. d'annunzio, iv-1-156:
d'una fonte e d'un cipresso. d' annunzio, iv-1-156: cipressi, acuti
uso. tasso, 3-72: a dudon d' odorifero cipresso / composto hanno un sepolcro
/ composto hanno un sepolcro a pié d' un colle. bruno, 3-960:
. de cipresso per funerali, e d' altre innumerabili per altre tante occasioni.
. bartoli, 34-177: essendo avvenuto d' abbruciare in una stanza molti fasci o di
stanza molti fasci o di cipresso o d' abeto o di pino o d'alcun altro
cipresso o d'abeto o di pino o d' alcun altro di così fatti alberi resinosi
.: come simbolo di altezza (d' animo o di potere), di volontà
di superbia. chiabrera, 248: d' ogni pregio altera, / quale cipresso,
cipresso, 0 pino / in giogo d' appennino / ti sollevi sublime.
un fosco cipresso alto sul muro. d' annunzio, ii-46: simili a sarisse di
di cipresso: ricavato distillando col vapore d' acqua le foglie e i giovani ramoscelli
usato contro la pertosse e le tossi d' origine nervosa. 7. dimin.
, cipressetti miei, / fedeli amici d' un tempo migliore, / oh di che
fiocchi e i nimbi di cipria. d' annunzio, iv-2-193: con la faccia
cominciavano a chi meglio narrare sapeva. d' annunzio, i-269: il giovanetto cipriano /
su le braccia ardite / verso un letto d' anemoni afrodite? 2.
maraviglioso odore di legno aloè, e d' uccelletti cipriani vide il letto ricchissimo. bandello
: profumata la camera di legno aloè, d' augelletti cipriani, di temperati muschi e
gli dicevi e cipride ed amore. d' annunzio, i-167: la terra e
2. zool. piccolo crostaceo d' acqua dolce, con involucro bivalve.
primi albori, / ridendo, empiea d' amor la terra, e 'l mare.
la terra, e 'l mare. tullia d' aragona, ix-335: ben avev'io
viso; da talune ricominciatasi usare adesso. d' annunzio, i-265: ma poi le
e gonfio, che ha la forma d' una scarpa. = voce dotta
: [come se] cavalcassi l'ippogrifo d' astolfo, o ti menasse il
circa lui con fredda ombra volante. d' annunzio, ii-817: o forse mi parrebbe
lo si potea vantare per un modello d' indipendenza ecclesiastica. b. croce,
nelle condizioni così civili come letterarie d' italia. b. croce, iii-23-102:
una vergine religiosa, la quale essendo d' età d'anni diciotto, o circa,
religiosa, la quale essendo d'età d' anni diciotto, o circa, ratta in
e continuammo il dialogo circa un quarto d' ora. cattaneo, ii-2- 155:
minuti di più, dieci di meno. d' annunzio, iv-2- 1162: tutta l'
. magalotti, 21-25: il cilindro d' argento... sarà d'altezza in
cilindro d'argento... sarà d' altezza in circa d'un braccio e
... sarà d'altezza in circa d' un braccio e un quarto. g
circa della metà della mia totale entrata d' allora. cattaneo, ii-2-163: si
: costei non era fanciulla, ma donna d' un vel circa a quarant'anni.
, a proposito di (in complementi d' argomento e per indicare periodi di tempo
di mastro luchino dall'arpa: saper d' esser vivo e lasciarsi maneggiar al parocchiano,
da loro circa a diecimila fiorini d' oro. andrea da barberino, 1-54
di portogallo, e chi con nere d' affrica, et altri con mulatte.
tutto via in erzerum dalla dammaschina sciabla d' un soldato circasso, le donne del
e rovesciate, la tedesca dalle spalle d' alabastro e dalle trecce di capecchio,
come una colonna, l'italiana languida. d' annunzio, v-2- 605: era
. si parte al suono della tromba d' un vetturale in berretto d'astracàn e
suono della tromba d'un vetturale in berretto d' astracàn e in tunica circassa, nera
e in tunica circassa, nera filettata d' argento. 2. ant. stoffa
. -anche: orecchino, cerchietto d' ornamento. bruno, 3-65: il
il padre in cor si sente. d' annunzio, iv-2-604: quei fieri giochi circensi
, una manifestazione sportiva). d' annunzio, iv-2-914: erano costoro i pratici
... in servizio dei fabbricanti d' uccelli artificiali, mettevano a guadagno le