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vol. II Pag.89 - Da BASSARICIONE a BASSEZZA (21 risultati)

gli occhi dolcemente, / il volto d' un rossor dolce copria, / e per

bassare gli occhi per l'orrore. d' annunzio, ii-731: pontata a terra la

voce), usato nella sequela e catena d' altre dizioni, nelle finali..

vogliono in qualche valle raccogliere al meriggio d' alcuno arbore: e poi, bassante

; pertinente alle baccanti. d' annunzio, ii-248: una forza selvaggia e

/ bovari, nei bùtteri armati / d' un'asta ch'è un tirso cui tolta

bassétta1, sf. gioco di carte d' azzardo (di origine veneziana),

di giacomo, ii-452: quel ficcanaso d' angelo carasale... in questo

aretino, 1-36: privò, in virtù d' una bassettina, un dotto dotto,

persona e di cosa, segnatamente della statura d' uomo o d'animale.

segnatamente della statura d'uomo o d' animale. = dimin. di basso

a quattro corde, di forma e d' uso tra la viola e il violoncello

; insufficienza; miseria morale, viltà d' animo, abiezione; scadimento, decadenza

cagione di nobilitade, e là ovunque bassezza d' antecessori mai non fu, non può

travii bassezza: / s'io fossi servo d' un suo servidore, / non sarei

ordine de'senatori, sua vile basseza d' ardite sfacciateze fregiava. sassetti, 72

e dona / donna più bella della donna d' argo. idem, 11-iii-634: io

dell'istesso mese essendosi accostato il duca d' alva a roma, quella sarebbe stata presa

fu ascritta la sua ritirata a bassezza d' animo; egli diceva in pubblico aver temuto

lodar quello o questo per pura bassezza d' animo. colletta, i-161: la

sua combattuta costanza alle sue fedi, virtù d' ogni civiltà; ma la intolleranza ne'

vol. II Pag.90 - Da BASSINA a BASSO (13 risultati)

noncuranza e infingardaggine, o di bassezza d' animo, iniquità e disonestà di azioni.

per delizie, per mollezza e bassezza d' animo il peggio del peggior secolo che nelle

: è più perdonabile il costante procedere d' un carattere caustico, che non la

dalla quale vorrebbero uscire, siano obbligati d' appiattarsi sotto l'ali del potere assoluto

e di bassezza, di pedanteria e d' ignoranza incarognisca per anche nei bassi sedimenti

. si tirano in disparte e par loro d' essere sciupati nel dover assistere a quelle

so più dove stia la verità. d' annunzio, v-1-815: ci balzava 11

, iii-22-150: in italia, letteratura d' arte e letteratura di trattenimento...

di non rappresentare parti che richiedano bassezza d' animo. 3. figur.

chiostro, sotto due storie di mano d' altri, e più basso fece il diluvio

più bassa, così anco più dispregievole d' un calcagno? torricelli, 1-19:

le società degli industriosi le farebbero salire d' anno in anno nelle parti più interne.

basso mondo / non fu cagione a lei d' aspra partenza, / né 'l chiaro

vol. II Pag.91 - Da BASSO a BASSO (25 risultati)

. baldini, i-15: l'urlìo d' intorno s'era presto chetato, e la

più basso di lei sorge dai monti d' epiro la luna. soffici, ii-254

pieno di solitudine, di silenzio, d' ombra verde cupa e di umidità, specie

esigenze elementari, costumi frugali: mano d' opera femminile; minime spese generali,

, carico di nuvole, di polvere e d' elettricità. de pisis, 186:

delle quattro età del mondo, cioè d' oro, d'argento, di rame e

del mondo, cioè d'oro, d' argento, di rame e di ferro,

del palladio e della capitale provvisoria. d' annunzio, iii-1-362: ima- gina il

del basso impero su questa immane convulsione d' agonia. alvaro, 7-130: le epoche

scurrile più che tutte le altre forme d' arte. -primitivo, arcaico.

i quali vinsero gli egizi in contesa d' antichità, ch'a tali tempi sì bassi

trovar alteze? / vegio che so forteze d' amor senza mesura, / che muta

tanto bassa, / che 'nvidiosi son d' ogni altra sorte. idem, inf.

è ch'ivi si senta, / ma d' onor, di vertute. lorenzo de'

, 20-91: se udite dir che d' ardimento priva / la vii plebe si mostri

da basso, bruto e sporco ingegno d' essersi fatto constantemente studioso, ed aver affisso

un curioso pensiero circa o sopra la bellezza d' un corpo femenile. alfieri, 1-17

da basso affetto di vanità offesa e d' amor di vendetta. leopardi, 10-98

, 1-190: certi pentimenti sono indizi d' animo basso e servile. giusti, 11-77

al tuo parere, / men potente d' avere, / per dio, no lo

questo tempo oltre modo essendo stato acceso d' altissimo e nobile amore, forse più

disconcio e disadorno amore lo fa chiaro d' adornezze; quello che è di nazione basso

, o vero dalla fortuna fuora d' ogni modo travagliato. castiglione, 107

io l'amo, terrassi forse a vile d' esser da così bassa persona amata.

e di man vita innocente, / stiman d' animo vii, di basso ingegno,

vol. II Pag.92 - Da BASSO a BASSO (13 risultati)

i giovanottini armati senza licenza di porto d' armi, gl'imberbi frequentatori dei biliardi di

della gioventù era stato un frenetico cercatore d' avventure; di paniche avventure lungo le

, dopo molte voci di piene e d' alte lettere, è da porne alcuna di

volgo usata, e per ciò non meritevole d' aver luogo negli eroici componimenti. castiglione

immagine del salvatore e i dodici apostoli d' argento ch'egli fece fare, furono

e l'altissimo... e d' altra parte l'opposto al gravissimo sarà

io, son vile, / non son d' alto sapere, ho basso stile.

di queste due ambizioni si vuole procurar d' avere alcuna pietra, la quale, come

per vezzo, non tanto di statura d' uomo, quanto d'attitudine o di misura

tanto di statura d'uomo, quanto d' attitudine o di misura di cosa;

i-41: in mezzo alla serietà muta d' un piccolo gruppo di soldati...

in quanto drammatica è sempre la formazione d' una metropoli. è un'esplosione dal

conducemmoci nell'altura dell'isole di tristan d' acunha e del capo di buonasperanza con

vol. II Pag.93 - Da BASSO a BASSOFONDO (15 risultati)

paese rivedi gli oscuri « bassi * d' un'unica stanza senza finestre, col

per ventura, / donde un suono esce d' una sepoltura, / e dice:

musici concenti / da basso incominciò, d' alto e da lato, / e concordi

farà giuoco e non danno a quello d' ancona. garzoni, 3-5: e

di farmelo dimenticare, e mi pare d' impazzire al solo pensiero che egli possa

dico che è in basso l'onore d' italia, somacal luigi. -mirare

esser mutevole (malattia, umore, stato d' animo, condizione, ecc.)

, 9 (148): i suoi d' adesso, laggiù a milano, contan

sanfrediano. del resto di « di là d' arno » si tratta e di qualcosa

al figur.: da una condizione d' inferiorità (cfr. alto).

vedevano ora la maraviglia, l'idolo d' una moltitudine. nievo, 276: egli

e il cuore l'avessero anticipato. d' annunzio, v- 1-657: il canto

, per quanto io stesso mi meravigli d' esseraìi lasciato andare in discorsi così frivoli,

, da impor silenzio alle batterie. d' annunzio, v-1-93: ancora s'ode il

prender la rotta giusta, a scanso d' allargarci troppo o di dar nei bassifondi

vol. II Pag.94 - Da BASSONE a BASTABILE (15 risultati)

correva, strillava, che pareva d' essere nei bassifondi di shanghai.

l'arti di fondere in bassirilievi, d' intagliar in metalli, come, fralle altre

cose, si dimostra con lo scudo d' achille ch'abbiamo sopra osservato. algarotti,

, una serie di medaglioni, e d' imperadori, di filosofi. bettinelli,

sculte le imprese dell'imperatore. d' azeglio, 1-260: bellissimo di

attiva, sì nei basso- rilievi d' andrea da pisa sì nella poesia di dante

a bassorilievo sul davanti di un altare. d' annunzio, iv-2-106: in mezzo

loro nel cervello, faresti un mondo d' arrabbiati e di balordi, piuttosto che altro

bassotto, tipo pesi medi, una specie d' homunculus figlio del novecento e dell'antichità

forano vie per entro le montagne. d' annunzio, iv-2-30: allora pascolava le

così talvolta su l'agro il tramonto d' autunno versava la lava impalpabile delle sue

ariose coste che dalle bassure di porto d' ischia salgono alla grande cima, nella

in quella stanza, dove una penombra d' indaco tremava su dal lume coperto, le

della mia infanzia entro alla grotta illuminata d' un acquario. 2. figur

deo noi tragga lui ah'innorranza? d' annunzio, ii-468: venite a me!

vol. II Pag.931 - Da CAVIGLIATOIO a CAVILLOSITÀ (4 risultati)

finanza, la quale devastava ogni germe d' industria nel popolo. beccaria, x-241:

sottilmente e suo., discepolo d' etade di xvm anni o da indi in

da centotrenta precetti così giusti e pieni d' equità, che se alcun dicesse non

generale che gli aveva armato l'anima d' una triplice corazza centro ogni malinconia.

vol. II Pag.932 - Da CAVILLOSO a CAVO (21 risultati)

[s. v.]: cavillosità d' un'argomentazione, d'un ingegno.

]: cavillosità d'un'argomentazione, d' un ingegno. cavillóso (ant.

il giorno usitato il porre il termine d' infinito in luogo del grandissimo. buommattei

95: più esperta, più cavillosa d' un patrocinatore, se le toccava ricorrere alla

viste e mutazioni a capello, che d' ora in ora si scorgono nella luna.

1 suoi canaletti, le sue cavità piene d' aria. torricelli, 159:

: nel mezzo aveva una cavità capace d' una grossa mandorla senza la scorza.

, 407: un gruppo di persone credendo d' essersi poste al sicuro in ima cavità

che appunto era stata scavata dalle acque d' un rigagnolo che andavano a sbacchiarvi in

lor genti che lontane / tenea corinto. d' annunzio, iv-1-133: « ferita toracica

bellissima mela, un esemplare da mostra d' agricoltura, fotografata dalla cavità del picciuolo

33-291: or che le interiori cavità d' esso [orecchio] sien piene d'

d'esso [orecchio] sien piene d' aria, ma di questa comune aria che

mio credere ima espressione di qualche porzione d' aria nella cavità della bocca. vallisneri,

/ il canto dell'aereo cuculo? d' annunzio, iv-2-436: poiché la strada costeggiava

si sente un romoreggiare profondo, come d' un cavo baratro sottoposto. algarotti,

al piè sonante / sembra il terreno. d' annunzio, ii-93: e come dal

le apparenze di una malattia correnti d' aria ascendenti e discendenti).

marat occhi un balen / di riso. d' annunzio, iv-1-81: * cavo

smarrita / ascolta il lungo favellìo d' un fonte, / ascolta 2

le grandi quercie bisbigliar sul monte. d' annunzio, ii-662: tutto il cielo precipita

vol. II Pag.933 - Da CAVO a CAVOLFIORE (19 risultati)

trasse... dal cuore stesso d' un animai vivo un bicchiero di sangue,

nella maggiore cascata, che si spicca d' un salto, e senza toccare 10

paesano (posati gli zoccoli nel cavo d' un albero) si gettò. cavour,

già scivolati nel cavo della sua anima. d' annunzio, ii-643: sento che il

. 11 cavo orribile delle gote testimoniava d' una dimora sepolcrale, come pure le

ii-260: codabassa saltò fuori dal cavo d' un grosso canapo addugliato lì presso,

iii-517: gli fece fare un modello d' un crocifisso, che era bellissimo,

o di terra o di cera o d' altra materia, nella quale si gettano

/ e più la morte non sarà. d' annunzio, iv-1-152: la strofa era

come una medaglia riuscita imperfetta per colpa d' un fonditore inesperto il qual non avesse saputo

formate o di gesso o di zolfo o d' altre misture dai cavi, dove

anco montassero loro e sciogliessero i cavi d' ormeggio. viani, 19-352: dalla

se in tutti i cittadini sia sorto d' un tratto l'irrefrenabile desiderio..

destinata alle manovre degli aerostati. -cavo d' incidenza: cavo metallico che serve a

alla ricerca / di compagne festevoli e d' ortaglie. govoni, 2-2: fa'che

il vecchio muro / sono comparse stamane d' un tratto / delle dolci bianche campanelle.

... / poi più tardi una d' esse impazzita / monta leggera, vagola

/ lo mostra il primo che sfognasse d' èva. trinci, 1-258: si piantano

i porri, sedani, e diverse qualità d' insalata. collodi, 104: la

vol. II Pag.934 - Da CAVOLINIDI a CAVURRINO (5 risultati)

/ al cavol tenerel di fimo e d' alga / s'awolga il piede.

certi versi a risposta i soldati lagnavano d' esser vissuti di lapsana sotto durazzo,

dimostrazione del lavoro presente in una esposizione d' agricoltura e d'industria. verga,

presente in una esposizione d'agricoltura e d' industria. verga, 3-102: anche la

fare un lascito / nel testamento / d' andar tra'cavoli / senza il qui giace

vol. II Pag.935 - Da CAZIOSO a CE (12 risultati)

biringuccio, 1-67: v'è di necessità d' avere tutta la quantità dell'argento

introdurre la carica in fondo ai pezzi d' artiglieria. biringuccio, 1-155: per

di dire, accademici, sopra lo imbusto d' un cazzatèllo sottilissimo e dispariscente imo smisurato

su dal messere. -cazzica! f. d' ambra, 4-91: cazzica! /

mi sentivo la pancia più dura d' un muro. e noi ci divertivamo a

6-367: la sola preoccupazione, prima d' averci fatta l'abitudine, era d'essere

prima d'averci fatta l'abitudine, era d' essere, una volta o l'altra

orso vagliato la rena, ma ormai erano d' un'altra condizione. calvino, 1-505

assai di cazzuola, e così manovali. d' annunzio, v-3-90: maestro di cazzuola

sapiente e nervosa e istintiva come quella d' un violinista. 3. disus.

sui bracieri come i pomi o cazzolette d' argento, e sul lume dentro le profumiere

focone dei cannoni per riporvi il polverino d' inescamento. = dimin. di

vol. II Pag.936 - Da CE a CECE (17 risultati)

: li ricchi uomeni vestono di drappi d' oro e di seta e di ricche pelli

sughero e questo, poi, coperto d' un foglio bianco a coordinate rettilinee,

gabbiani vola basso cercando a ogni picchiata d' afferrare un muggine o un'anguilletta cecolina

290): quasi percossi da cecaggine d' occhi, non consideriamo in noi se

per la cecaggine de'nostri cuori. d' annunzio. v-1-616: di contro alle arsioni

l'amo. berchet, 66: e d' uopo quindi presumere che nella paternità letteraria

gli occhietti celesti quasi bianchi parevano quelli d' un ciecato, sotto i riccioletti essi

: la umanità procedette sempre a dispetto d' ogni accademia, d'ogni senato,

procedette sempre a dispetto d'ogni accademia, d' ogni senato, d'ogni governo.

ogni accademia, d'ogni senato, d' ogni governo. guài se il passato avesse

il loro schioppetto e fan cecca. d' annunzio, v-1-94: l'allarme fa cecca

batteva i passaggi obbligati. d' annunzio, v-1-936: lungo la bainsizza,

beppe], nome popolare dell'imperatore d' austria francesco giuseppe. cecchino2,

e tanti serfaccendi e cecchisudi, / d' ogni cosa, che fanno, storpiatorl

ii-78: il cece è di natura d' ammazzare tutte le erbe cattive che gli

tutte le erbe cattive che gli nascon d' attorno. garzoni, 1-189: l'erbe

e della sorra, e appresso del pesce d' arno fritto, senza più. crescenzi

vol. II Pag.937 - Da CECEPRETE a CECINO (15 risultati)

fave, di modo che ne sono d' una certa spezie, che rompono e stritolano

da mezzo, dal fondo vescichette e bolle d' aria, grandi quanto un cece:

senno. fagiuoli, 3-1-195: pretender d' essere un galante cece, / l'idolo

essere un galante cece, / l'idolo d' ogni femmina e l'amore. 8

... egli ha pisciato in più d' una neve; egli ha cotto il

ad un bollore; / benché dichin d' aver la medicina. -insegnare a

né amare, / né otriaca che vegna d' egitto. = cfr. ceceprete

, / la miseria e povertate, e d' onne tempo attrap- parìa. dante,

infamia e depressione de li malvagi uomini d' italia, che commendano

di vanagloria; la quarta, argomento d' invidia; la quinta e ultima, viltà

invidia; la quinta e ultima, viltà d' animo, cioè pusillanimità. maestro alberto

infinitamente; e ne cavano in questo luogo d' una sorte ch'è rossiccia e

barboni, ii-1-925: c'era d' ogni cosa un po':...

.]: 4 cecidomia ', genere d' insetti del l'ordine dei

una specie di galla che serve d' asilo e di nutrimento alla larva.

vol. II Pag.938 - Da CECINO a CEDENZA (19 risultati)

: cantò [stesicoro] contro l'amore d' elena e paris vituperandolo, e avuta

paris vituperandolo, e avuta la medesima pena d' omero, che perse la vista,

versi contrari a'primi in laude e favor d' elena e del suo amore. guarini

una cecità di baie, cagionata dalla merda d' uno uccello e guarita dal fiele di

più cagione di cecità e di deformità d' occhio più assai che non l'operazione vecchia

, quanto basti a trarmi di cecità e d' errore? bruno, 3-47: non

e persuasione di certezza quelli ringraziano idio d' aver quel lume, per il quale

mi sentii destare improvvisamente un certo bollore d' indegnazione e di collera nel vedere la

fin allora. pindemonte, 11-349: d' edipo ancor la genitrice io vidi,

ed ho trovata in me una larga vena d' amore e di sdegno, e (

curiosissima contraddizione la tanta servilità e cecità d' obbedienza, la tanta noncuranza di virtù

a la cecropia dea / trenta tiranni. d' annunzio, ii-202: io sul tuo

sul tuo tumulo grande / colsi ima rama d' alloro / che dure avea foglie di

cecubi / gl'idi aspettò di marte. d' annunzio, i-153: o strenua lide

ogni figura, che in lei si piaccia d' imprimere. 3. che

34-55: a che si tiene una gocciola d' acqua piovuta dal cielo, tutta pendente

, tutta pendente all'in giù dall'orlo d' una fronda o d'albero o d'

giù dall'orlo d'una fronda o d' albero o d'erba, e non cedente

d'una fronda o d'albero o d' erba, e non cedente? nievo,

vol. II Pag.939 - Da CEDERE a CEDERE (16 risultati)

hanno / di destar, di nutrir d' amor gl'incendi; / cedi, cedi

settembrini, 1-180: i siciliani non cessero d' un punto, anzi aggiunsero altre dimande

mi tormenta all'estremo per l'impazienza d' andare, e per cento ragioni 10

, innamorato solamente della sua dote. d' annunzio, iv-1-336: da che ella aveva

cuore si agitava in una felicità solcata d' inquietudini profonde; tutto il suo sangue

con me che mi balenò 11 sospetto d' avere a che fare con una donna di

mio, schernendo il buon giudicio / d' ergasto, che mi ornò di mirti

, che mi ornò di mirti e d' edere. ariosto, 43-32: cede d'

d'edere. ariosto, 43-32: cede d' antiquità [la città], ma

cedon le brine, / portiera fatta d' amoroso cielo, / stese, e al

(né vai che il nieghi) ardi d' orribil foco. foscolo, v-85:

vin biondo nostrano che, se ingenuo e d' alcun anno attempato, non la cede

un tempio de'mortali al guardo / d' altro e purpureo lume adorno splende:

a poco a poco la prima impressione d' imbarazzo cedeva a un senso di divertimento

spiraglio. tommaseo, i-144: a'colpi d' implacato acciaro / grave armatura cede

il piovano non mi avesse già prima d' allora preparato le orecchie a impedirgli di

vol. II Pag.940 - Da CEDERNO a CEDEVOLEZZA (17 risultati)

notte liquida e serena / vien la stella d' amore avanti al giorno, /.

altre stelle minore / che a lei d' intorno intorno / cedon parte del ciel e

invasi mari, / e 'l fero lito d' orenoco impari / culti civili: /

quanti! quasimodo, in: mite letargo d' acque: / la neve cede chiari

cede chiari azzurri. / sono memoria / d' ogni mia ora terrena, / angelo

cominciò a estrarvi a manate belle monete d' argento: corone, fiorini e talleri

suo tinello, gliele aveva cedute al prezzo d' ima lira per corona. pavese

/ a ceder passo altrui. / chi d' usur- parlo ardisce, / balza respinto

se 'l mio ben fare in util d' altri cede? bandello, 1-45 (i-538

schiena imaginarsi imbottiti più voluttuosamente cedévoli. d' annunzio, v-1-90: ho le ginocchia sopra

un loro segreto, e mescolassero succhi d' erbe delle montagne al ferro fuso rendendolo così

è necessariamente incassata, ristretta, piena d' angoli, di spigoli, preziosa,

, si lascia plasmare e lavorare a guisa d' argilla e poi, d'un tratto

a guisa d'argilla e poi, d' un tratto, si raffredda e ferisce.

tommaseo, ii-75: i tre atti d' umiltà a cui l'altero poeta s'

altrui; arrendevole, docile. d' annunzio, v-1-631: invano l'inghilterra cerca

: mentre così si umilia, le par d' affondare in una cedevolezza senza termine:

vol. II Pag.941 - Da CEDEVOLMENTE a CEDRATO (22 risultati)

: la malinconia è mal adatta conciliatrice d' amore: vuoisi 0 il dolore o

ormai mirando in maria come in iscopo d' immutabile amore; sebben fosse a mezzo il

m. villani, 9-98: lo re d' inghilterra e suo primogenito debbono rinunziare al

rotolo di biglietti, si decise. d' annunzio, v-1-935: questa gente seppellisce

enorme cartame burocratico, sotto le cedole d' obbligazione, i titoli di banca, i

in molti a pensarla che le cose dolci d' amore non esistano. e che le

restituire il sopra più dei mille fiorini d' anselmo, ma egli noi sofferse.

: e consegnandogli e detti, farette d' avere ciendola di ricievuta. f

ciendola di ricievuta. f. d' ambra, 4-59: e che cedola /

: io ho fatto due cedole d' ottanta, / e di quaranta. l

obbliga a cambiar tosto in buone monete d' oro e d'argento. tommaseo,

tosto in buone monete d'oro e d' argento. tommaseo, ii-245: mette

e una cedola di dugento, dono d' un cardinale. nievo, 624: fui

, 8-31: chiunque aveva più boci d' essere ghibellino, o non vero guelfo,

. passavanti, 248: l'altra maniera d' indovi- namento... è.

cedola, o di scritto, o d' altro memoriale. 5. disus

luoghi pubblici della città e dei borghi d' ipeméfelo, diverse cedole, nelle quali

giudici deputati da esso collegio. d' annunzio, v-3-142: il di seguente,

« se questo pazzo mi fa poco d' ira, io lo farò gittare dalle

richiesta. capitoli della compagnia della madonna d' orsanmichele, 3-22: né tolgano [

cedràia, sf. pergolato (per proteggere d' inverno gli agrumi) chiuso verso il

, ii-128: le piante di limoni e d' aranci della cedraia. =

vol. II Pag.942 - Da CEDRATO a CEDRO (19 risultati)

, che sfuma nel tagliar la buccia d' un cedrato acerbo. i. neri,

ch'io non saprei contar; ch'empion d' onore / non pur l'almo giardin

tanto per me consolatori, / di basilico d' aglio di cedrina. onofri, 5

era tavolata di legni cedrini, e d' ebano. soderini, iii-353: dei libri

alcuni vasi che fabbricano in sicilia, d' una certa terra dell'andare del gesso,

letti ricchissimi, e di cedro e d' avorio risplendenti. mattioli, 1-141:

lui già fatto / di cedri e d' oro e di bei marmi altèro. marino

bei marmi altèro. marino, vii-534: d' ebeno e cedro e d'altri legni

vii-534: d'ebeno e cedro e d' altri legni egregi / ampie tavole scelse,

el sudore el quale n'escie in forma d' acqua si ricolga per canale. questo

, 1-50: calda è la messe d' oro, e il profumo < ^ ei

altri impone a le stridenti rote / d' omi e di cedri l'odorate some.

fossero cedri del libano. erano d' avorio, attaccati a piccoli cervi, e

cedro e altri di legno rosa. d' annunzio, iv-1-232: danzano sopra un

iv-1-232: danzano sopra un pavimento intarsiato d' amaranto e di cedro, sotto un

mano un bastoncello di cedro con borchie d' oro. 3. bot.

: e voi, beati / giardini che d' aranci e d'odorati / cedri fate

, beati / giardini che d'aranci e d' odorati / cedri fate corona al mar

, 11-iii-767: mare veramente e oceano d' ogni scienza sono i suoi scritti;

vol. II Pag.943 - Da CEDROCANFORA a CEFALOPATIA (13 risultati)

lor dato a mangiare un cedro. d' annunzio, v-1-194: prende l'acqua

, e tra le cosce pende / fatto d' un cedrolotto / noderoso e ritorto

troppo deserto per non essere un cielo serpeggiato d' invisibili demoni. piovene, 5-128:

di radicchi, o di cappari, o d' endivia, o di ce- dronelli,

, o di ce- dronelli, o d' altra sorte si sia. panzini, iv-123

, formato per lo più da alberi d' alto fusto e di rapida crescita,

salse correnti e le rivolge / d' onde trassero, attorno alcuno appende / ai

parte sono cedui lucrosi e selve d' alto fusto, non giungono al

sarà il tempo della ceduta. d' annunzio, iv-2-843: infaticabile il coro aereo

nelle indie, dove alcuni popoli non vivono d' altro, sicome fe'già l'armata

a cento a cento / orate d' oro e cefali d'argento. salvini,

/ orate d'oro e cefali d' argento. salvini, 23-183: i mug

sui marosi come un cefalo in amore. d' annunzio, i-824: ignudo le

vol. II Pag.944 - Da CEFALOPODI a CEFFO (15 risultati)

polipi, ecc.). d' annunzio, v-2-902: per alcuni attimi il

, prendere a ceffoni. cecco d' ascoli, 3259: è calcedonio pallido e

2-125: peverada, giumenta baia del d' aguglione distanzò d'una lunghezza di testa pinzochera

, giumenta baia del d'aguglione distanzò d' una lunghezza di testa pinzochera, cavalla

in quelle sue gotaccie, e per levarselo d' inanzi ei gli dette un poco più

quel che dicesse « la settimana è maggior d' una torre » o « l'

tutto lo insanguinò. caro, 7-1025: d' un cuoio di leon velluto ed irto

, 1-272: nel gange, fiume d' india, son pesci chiamati ptatanisti,

con sottil lavoro / mostra il ceffo d' argento e l'unghie d'oro. idem

il ceffo d'argento e l'unghie d' oro. idem, i-193: fece [

. 2. spreg. volto d' uomo: deforme, orribile, che

cacciò il ceffo in un piccolo rio d' acqua; con quale bevi tura gli venne

che ceffo, che mostaccio, che figura d' innamorato, ne stupireste. garzoni,

. garzoni, 1-708: la mala ciera d' alcuni è cosa anco più notabile,

trovai; certi ceffi, galantissimi. d' annunzio, iv-2-1147: sopra un palco recinto

vol. II Pag.945 - Da CEFFONE a CELARENT (13 risultati)

ceffo austero / vostro passeggi il popolo d' avante. 3. letter.

subitamente; / e poi che fu d' intorno ognuno assiso, / col moto della

le mani piene, si poteva dire, d' una ragazzona scollacciata, in ciabatte,

landino [plinio], 158: d' etiopia mostrorono cefi. questi hanno e piedi

strani, / che nascon nelle parti d' etiopia. / c'hanno le gambe di

5-19: alcuno dei savi riputava movimento d' omori,... chi dicea infir-

, perché non ha celabro sol che d' umori peccanti distillativo e (come il tabacco

(come il tabacco) eva- porator d' esalazioni umide, che fanno sdrucciolar il senno

cerimonie del sacro ufficio, non s'astenevan d' usarla. parini, giorno, ii-1047

possa riveder la luce mia, / stella d' amor, che sei benigna e pia

/ dentro il tuo duro calice. d' annunzio, iv-2-98: sotto la cascaggine

235: dai miei prim'anni / d' ignoti affanni / io celo in me il

egli non vuol essere che una specie d' indovinello, e si vuol celare sotto il

vol. II Pag.946 - Da CELASTRACEE a CELEBRANTE (15 risultati)

celata, sf. copricapo antico per uomini d' arme, di forme svariatissime, e

, 2-643: la celata e 'l cimier d' andrògeo stesso, / e la sua

montale, 15: punge il suono d' una / giga crudele, l'avversario chiude

al castello motore, fuor dalla celata d' oro del radiatore le pale dell'eliche

2. per estens. uomo d' arme che porta la celata. -

- anche, in generale, uomo d' arme col capo protetto. caro,

parigi celatamente con poca compagnia a guisa d' uno picciolo prelato, incontanente che fu

a la sposa / celatamente un esule. d' annunzio, iv-2-632: disceso nel cortile

animai di sua seta fasciato. cecco d' ascoli, 91: né posson nostre menti

, 239: spesse volte sotto pelle d' agnello sta celato lo aspro lupo,

ch'i'non saccio altro dire. rinaldo d' aquino, ii-153: 1'ne fui

troppo celato / ten l'om de gioi d' amor sempre mendico. monte, v-312-6

, / che men curan del terzo che d' un bue. cassiano volgar.,

si fa più occultamente sanza niuna testimonianza d' uomini, tanto più sottilmente non cessa di

celebramento. celebrando, agg. degno d' essere celebrato, da celebrarsi.

vol. II Pag.947 - Da CELEBRARE a CELEBRATO (9 risultati)

senza volere alle ladrerie del celebrante. d' annunzio, iv-2-93: una processione candida

. i celebranti portavano in mano rami d' olivo e cantavano. negri, 2-745:

dà maggior risalto alla pianeta a fiorami d' argento del sacerdote celebrante. soldati, i-154

ella ordinato la composizione e la rappresentazione d' uno spettacolo teatrale in cui viene celebrata

: quei simboli del passato sono nella memoria d' un uomo, quello che i monumenti

celebrava la morte del suo secondo periodo [d' arte] e che avrebbe fatto un

, il pontificale. -figur. d' annunzio, iv-2-481: chiude la carne tangibile

a porte dischiuse, affrettati si sono d' intervenire allo spettacolo. nievo, x-104

molti mali italiani, fra cui quello d' un pensiero privo di facoltà critica, dogmatico

vol. II Pag.948 - Da CELEBRATORE a CELEBRO (15 risultati)

, non sia celebratissimo, e ripieno d' ogni gloria. b. davanzati, ii-5

con maraviglioso ordigno di mura in celebrazione d' apollo. s. agostino volgar.,

. con grande solennità, e celebrazione d' uficio per lo chericato. masuccio, 453

nozze secondo il rito di santa chiesa. d' annunzio, v-1-756: per ciò si

, / al sepolcro, alla vergine d' ettino, / e se celebre luogo altro

innovazioni contro il rito osservato per centenara d' anni con l'approbazione di tanti celeberrimi

antichi testi a penna delle più celebri librerie d' italia. bar etti, 1-3:

il celebre diogene mastigoforo, insigne papasso d' an- tiochia. c. gozzi,

colto scrittore [il parini] procurai d' indagare, con la massima docilità, e

massima docilità, e con sincerissima voglia d' imparare, dove consistesse principalmente il difetto

ne sai di codeste malie, / d' uomini gesta e di dei cui celebri

assicurato non so per quanto la mano d' un celebre violinista: è vero?

1-1181: fattosi didone un vaso porgere / d' oro grave e di gemme, ov'

come bestie immani in una somma solitudine d' animi e di voleri, non potendovi appena

. garzoni, 1-58: cadmo figliuolo d' agenore fu il primo che diede a'

vol. II Pag.949 - Da CELELMINTI a CELESTE (19 risultati)

adriani, 3-1-251: l'accidente avvenuto fuor d' aspettazione, più ci affligge di qualunque

/ lo porta via con tal prestezza d' ale, / che lascieria di lungo

siete amici, per certo ». d' annunzio, ii-822: corre il ticino tra

per via gran parte delle sue forze. d' annunzio, iv-2-220: il fuoco,

dalle francesi tanto da presso, che uscivano d' una porta 1 vinti, entravano dall'

/ sulla celesta rispondeva a gemiti / d' altri nidi, da un fólto ormai

, i sacrilegi e gli incesti si raggirono d' intorno a l'azzioni de la sua

che instrumenti i quali eseguiscono i cenni d' iddio. salvini, 39-i-82: oh quanto

l'uomo con ragione, non cittadino d' un qualche ristretto paese particolare, ma

foscolo, gr., i-322: tutta d' incendio la celeste volta / s'infiamma

la gran cappa del camino di cucina. d' annunzio, ii- 825: silenzioso viso

, e questo [manto] d' un velo, o vero d'un taffetà

d'un velo, o vero d' un taffetà scuro cangiante. tassoni,

armi e ne la sopraveste / un pardo d' oro e 'l campo avea celeste.

guardavo il cielo, celeste pallido, d' un colore proprio infinito, e con tanto

con tanto trasporto che mi sembra impossibile d' essere ancora sulla terra.

noi ci volgiam coi principi celesti / d' un giro e d'un girare e

coi principi celesti / d'un giro e d' un girare e d'una sete,

un giro e d'un girare e d' una sete, / ai quali tu del

vol. II Pag.950 - Da CELESTE a CELETE (19 risultati)

. monti, 10-549: smisurata e d' oro / (maraviglia a vedersi!)

ch'i'vidi. boccaccio, vii-125: d' omero non potè 'l celeste ingegno /

'l celeste ingegno / a pien mostrar d' elèna 'l vago riso, / né zeusi

, il suon de la favella / e d' ogni indegnità sempre lontano. tasso,

29: celeste è questa / corrispondenza d' amorosi sensi, / celeste dote è

che possa immaginare la fantasia di romanziero. d' annunzio, iv-2-107: manda i raggi

divina: e questo è l'affetto d' amore nelli inferiori inverso le cagioni superne

terra penetra come contrapposto a questa vita d' amore e di pace. è vita

amore e di pace. è vita d' odio e di vana scienza, e provoca

la mente di chi l'ode un pensiero d' amore, lo quale io chiamo spirito

l'appropria alla diversa disposizione di ciascuno. d' annunzio, iv-2-133: sopra di loro

da alcuna deliziosa scena di bellezza o d' amore il godimento ce ne resti nell'anima

., 2-2: il salmo è opera d' angeli, esercizio de'celestiali, e

s'appella, i ed è d' uno colore celestrino; / gemma dell'altre

cuore. pascoli, 209: un'aria d' altro luogo / e d'altro mese

un'aria d'altro luogo / e d' altro mese / e d'altra vita:

luogo / e d'altro mese / e d' altra vita: un'aria celestina / che

la camera con le pareti a stampino d' un celestino sbiadito, la mobilia vecchia.

elettori animalacci! come non v'arrossiste d' estollere al cacume celestino un tristo di

vol. II Pag.951 - Da CELEUMA a CELIDONIA (9 risultati)

cavallo], con le battute eguali d' un celèuma,... risonava in

ritmo della voga. d' annunzio, ii-674: udivasi nel vento il

dire da molti ch'egli è dolentissimo d' aver perduto la mia amicizia. manzoni,

ombra di malizia, proprio col candore d' un bambino, rispose: « eh

* il tuo canto è più dolce d' una avelia; / ma scusami se teco

celibe autore l'ha scritto con d' adulazione che principalmente caratterizza gli arcadi.

nel dare la palla nera agli scolaretti. d' annunzio, iv-2-130: poiché ereditava dal

per alcuna cagione, ella porta loro d' un'erba, che ha nome celidonia,

beccare, e ricoverano la veduta. cecco d' ascoli, 2415: se li figliuoli

vol. II Pag.952 - Da CELIDONIA a CELLA (14 risultati)

foglie di chelidonia, di lino. d' annunzio, iv-2-35: ai vecchi tempi

manco, sana li maniachi. cecco d' ascoli, 3279: dico del celidonio,

torbido e fosco; / ch'uscendo d' esta angusta e fosca cella, /

color si spieghi, e come / d' iride fiammeggiante e vaga in vista /

investite da uffiziali del re e da genti d' arme; gli usci aperti o atterrati

.. le diede un cenno oscuro d' una gran collera del principe. pellico,

, non più di femminei gemiti e d' inni divoti, ma di bestemmie e di

murate, oltre le torri / gelide d' una luce che ignoravi, / grido

le celle, e il richiamo / d' uccello della ronda avanti l'alba. levi

. marino, 6-189: nel pedal d' un elee ecco due favi / vede

vede coverti di pungenti essami. / vulgo d' api ingegnere accolto in quella / sta

tombe fitte alla muraglia / come celle d' alveare e dentro specchi, / ridenti ancora

lo 'ntelletto, / e la forza d' aprendere / quello che puoi intendere. /

beltade, / chi gli occhi mira, d' ogni valor segno, / dolce del

vol. II Pag.953 - Da CELLAIO a CELLOLINA (13 risultati)

converso o un solo monaco, più d' uno ne'priorati. 12. ambiente

, a lunghi banchi paralleli come quelli d' un'officina, nelle vaste celle dove

i cuscinetti delle eliche, lavoravano squadre d' operai. -cella campanaria: il

aver composto 'papera * in vece d' 4 aquila 'e 4 pecorone 'in

fici portanti di un velivolo. d' annunzio, iv-2-912: adunazioni di celle quadrangolari

, apprezzai i massicci muri del convento d' oggi. = dal lat. cella

, lo protegge dalle traviate illusioni d' una immaginazione oziosa, ne for

non ho voluto perder questa occasione d' avvisarla de lo smeraldo c'ho

coro. calvino, 1-219: capisce d' essere allo stretto, in una specie di

carte polverose. 2. scompartimento d' alveare. redi, 16-ii-29: ape

al microscopio l'in testino d' una zanzara, deve già sapere in qual

deporre il suo granellino di polline. d' annunzio, 11-777: fracidi frutti,

, a far gazzarra sulla gran piazza d' armi del giudizio. 6

vol. II Pag.954 - Da CELLONITE a CELLULOIDE (16 risultati)

o di due, non ci dobbiamo dilettare d' aveme quattro o cinque.

dice che il nostro cervello è pieno d' infinite cellule, dove stan chiusi e preparati

tutte quelle forme, frasi, e parole d' altri mi tornerebbero poi fuori dalle cellule

contadini, nella fabbricazione di piccoli oggetti d' ornala cellula dello stato, quella sola

: la cellula del precipizio, gli pareva d' impazzire. panzini, iv-124: mercato

giudizio la reità dell'ac d' annunzio, v-1-233: nell'una e nell'

e fusoliera, per mezzo ai fili d' acciaio, nella carlinga piena di congegni

le forme ingl. e trasformare variazioni d' intensità luminosa in fr. cellular

cellula intatta del puro sangue castigliano. d' annunzio, iv-2-77: era la fame

, o vessicolare, somigliante alla sostanza d' una spugna, od al midollo d'un

sostanza d'una spugna, od al midollo d' un giunco. a. cocchi,

a. cocchi, 8-287 questa [cagione d' ostacolo al circolar del sangue].

fermentazione, pro- ducitrice di durezze, d' infiammazioni, di suppurazioni, di cangrene

collo lardato, una cravattina color pancina d' angelo volante gli solleticava l'enorme naso.

rosso pausati e quasi meditati da virgole d' argento, ci fece compassione. moravia

moravia, iv-197: una gran spoglia d' orso, bianca e irsuta, stava

vol. II Pag.955 - Da CELLULOLITICO a CEMBALO (6 risultati)

1701-1744). sopra un carro d' ellera e di pampino / coverto bacco,

sorta di tezza, eccellenza (come titolo d' onore di sovrani / e bacche, con

). dei celti, che si e d' ogni altra qualità romori. varchi, v-149

... io ini maraviglio d' averla trovata sì tosto. note al mal-

mal- pifferi, o del lauto e d' altri instromenti. marino, 304:

per stridere, l'avea posto al suon d' un cembalo ch'una di esse tasteggiava sulle

vol. II Pag.956 - Da CEMBANELLA a CEMENTAZIONE (21 risultati)

istrumento di rame diviso in due parti, d' un suono assai gagliardo, fatto in

cembali, eco / di timpani. d' annunzio, iv-2-628: le menadi parevano

, x-130: se io parlassi in lingua d' uomini e d'angeli, e io

io parlassi in lingua d'uomini e d' angeli, e io non avessi la carità

, 39: non rileverà parimente la proprietà d' istro- menti d'arco o da fiato

rileverà parimente la proprietà d'istro- menti d' arco o da fiato, quando sia egli

cembalo; e se il compositore suonasse stromenti d' arco non curerà punto d'intendere il

suonasse stromenti d'arco non curerà punto d' intendere il clavicembalo. c. gozzi,

sonante: /... e d' improvviso / quella soave melodia che sgorga

una sicurezza e una dolcezza deliziosa. d' annunzio, v-2-67: nell'ombra m'

42-43 (iv-15): di cembaletti, d' arpe e di liuti / d'ogni

, d'arpe e di liuti / d' ogni vaga armonia fan mescolanza. chiabrera,

/ quando con dita musiche il percoti. d' annunzio, v-2-229: pretendeva di forzare

, cornamuse, cembanelle, cemboli e d' ogni altra qualità romori. varchi, v-149

va pel mondo a caccia a soldi. d' annunzio, v-2-229: il buon maestro

erboso cembri e larici facevano isole d' ombra. = termine diffuso in

due italie e farne una sola. d' annunzio, iv-2-908: s'era cementata [

con date di trenta o quarant'anni. d' annunzio, v-1-757: il cadavere era

cementato. -per simil. d' annunzio * iv-2-1022: dietro il colle la

era il tempo che i grandi stati d' europa prendevano stabile assetto e fondavano ciascuno

idee religiose, morali e nazionali. d' annunzio, iv-2-421: per fortuna lo

vol. II Pag.957 - Da CEMENTERIA a CENA (9 risultati)

cotto ottenuto (clinker). -cemento d' alto forno: prodotto di miscela intima,

: cementi rispettivamente di portland, d' alto forno e pozzolanico, che raggiungono

. -cementoamianto: composto di una pasta d' acqua, cemento idraulico e fibre di

1-218: 'cemento *, denominazione generica d' ogni materia molliccia, la quale col freddarsi

o di piccole pietrucce. dopo d' aver stemperato questo miscuglio si butta negl'

meno menzognera scritta, di quello o d' altro cemeterio. d'annunzio, i-433:

di quello o d'altro cemeterio. d' annunzio, i-433: chiude il gran

mi fu data col mio credere fu d' accordo, dicendo che, com'io

tosto che da cena o desinare / o d' altri convenevol che da chiostri. sannazaro

vol. II Pag.958 - Da CENACOLO a CENADELFI (22 risultati)

: il più lesto di tutti fu d' un volo a parigi, dove più volte

la plebe, / consumar colpe che d' atreo le cene / e le vendette vin-

pausa la cena -era insomma un convito d' amore. manzoni, pr. sp

quegli sconosciuti, non vedeva l'ora d' andarsene. giusti, 2-115: oltre lo

nievo, 1-53: prima di cena d' altro non si parlò che dei tempi

trattenevi a cena. era una cena / d' altri tempi, col gatto e la

cena, avendo in una pietra grande d' anello l'imagine di tiberio scolpita.

sue cene, gli contrastasse il comando d' una provincia. -figur. dante

. pascoli, 43: deh! gola d' oro [o idea] e occhi

: la pianura è un gran scorrere d' acque tra l'erbe, / una cena

33: non son quell'io che già d' amiche cene / destai la gioia tra'

la mente irrigidita, e piene / d' amaro tedio stan l'ore cessanti. e

quella cena, ch'è il viatico d' una fine, è anche un meraviglioso principio

per trasfigurarsi... in qualcosa d' ineguagliabile: nel grande mistero cristiano.

ser dino peinl, altro fuoruscito fiorentino d' allegra compagnia, che di poesia latina non

proposte (voglio dire) di cenini e d' inviti e di brindisi,

son poste in colonnella, / son d' amatisto assai meraviglioso. del tuppo,

uscio che sta ritto per miracolo. d' annunzio, iv-2-649: dai balconi aperti

discendimento del fuoco, cioè l'accendimento d' amore verso iddio. 2.

, v-183: dunque il cenacolo è finito d' andare all'aria? basta che non

grandi libri sotto i tabarri, al suono d' una campanella, si radunavano ne'cenacoli

, si radunavano ne'cenacoli a discutere d' iddio e della vita eterna.

vol. II Pag.959 - Da CENANGIACEE a CENCIO (11 risultati)

così cenarono di grandissimo vantaggio. trattato d' amore, 38-12: oimè dolente!

buonarroti il giovane, 9-370: fo d' ogni cosa come i cenciaiuoli. carena,

, una bottega di cenciaiolo librario. d' annunzio, v-1-866: la storia vostra

: « vo'tu comperare una pellaccia d' una mula che io ho qua? »

, sm. pezzo di panno (o d' altro tessuto), assai logoro o

cuoio o altra pelle o cencio o foglie d' alberi, quella parte del corpo che

. tommaseo, i-285: strana sorte d' un foglio. ordito su un telaio di

sceglievo uno allo scaffale, ma prima d' aprirlo dovevo strofinarlo con un cencio tutt'

in fretta, insieme a un fagotto d' altri cenci, e la cacciò nel cassettone

cenci, e la cacciò nel cassettone. d' annunzio, iv-2-232: sei o sette

. palazzeschi, 3-244: un pezzo d' accidente grosso e rozzo, si vestiva da

vol. II Pag.960 - Da CENCIOLANO a CENCRO (9 risultati)

più forte, col viso nel guanciale. d' annunzio, iv-2-1147: sopra un palco

paolo, che si moveva fra essi. d' annunzio, iv-2-31: il sole

di monfalcone, con la polvere d' un bianco calcare dove stava come un

i-109: questi cenciucd, che avete d' intorno, / nemmanco per far carta

. giusti, 2-217: spero così d' andarmene là là, / o su su

pari, e con un non so che d' oscuro e di sinistro nel sembiante,

cadeva un soldino nella polvere dello stradale. d' annunzio, iv-2-233: la torma cenciosa

tre miglia e forse più in linea d' aria, e ci sarebbe voluto un cannocchiale

più che non alcun'altra colta parte d' europa. parini, giorno, i-665:

vol. II Pag.961 - Da CENCRO a CENERE (20 risultati)

nel corpo, come scrive lucano, d' alcune picciole punture gialle simili alle granella

morso del cenerò. marino, 12-15: d' antica donna ha la sembianza e '1

di doppio orror l'orrido albergo. d' annunzio, ii-565: s'appressano i

gnosciuto. garzoni, 1-177: la nobiltà d' oggidì consiste... nell'aver

e il ceneràccio, al prato! d' annunzio, iv-2-1043: tutta la terra

né pur le spine e i pruni d' isaìa vi crescevano. 2.

o terra che secca si cavi / d' un color fora col suo vestimento. crescenzi

le palme] non hanno gran bisogno d' essere annaffiate. quando sono ingrossate a

soffiare un filo di vampa azzurrognola. d' annunzio, ii-351: dove sono i pontefici

viene usato come fertilizzante). -cenere d' oltremare: prodotto azzurro chiaro, ottenuto

impastando l'oltremare con acqua. -cenere d' ossa: residuo della calcinazione delle ossa

se non fosse che 'n sul passo d' arno / rimane ancor di lui alcuna vista

poi la rifondarno / sovra 'l cener che d' attila rimase, / avrebber fatto lavorare

cadrem noi tutti / vuoti di sangue e d' alma. ove fortuna / empia arridesse

dolorosa fede / il cenere ne fa d' atene e roma. foscolo, iv-301:

di verno immondo / è il cenere d' un mondo / che forse un giorno

/ che forse un giorno fu. d' annunzio, ii-368: pensoso / già del

ardore consuma / che avrebbe il mar d' ogni liquor asciuto? tasso, 6-i-75:

me e lei, quella prima fiamma [d' amore] essendo estinta, il cuor

liturg. residui ottenuti bruciando i rami d' ulivo e di palma benedetta l'anno precedente

vol. II Pag.962 - Da CENERENTE a CENERINA (20 risultati)

. firenzuola. 632: non lasciate d' andare al palco il dì di cenere,

non fors'anche in trastulli più sconvenevoli? d' annunzio, iv-2-512: le clarisse a

si trovò certe anella di ferro commessi d' oro insin dagli antichi, et in

gioconde pupille / di cara donna, né d' amici affetto / che tante a te

che la sua penitenza era di fuoco d' amore accesa, ed era di cenere di

natura muore, / l'incendio arroto d' amoroso gioco? / farà quel che

, nel fango / c'inginocchiammo. d' annunzio, ii-336: tonerà il cielo sul

tonerà il cielo sul fòro / liberato d' ogni congerie / vile, d'ogni cenere

liberato d'ogni congerie / vile, d' ogni cenere e polve, / restituito

, iv-1-27: talvolta anche gli pareva d' esser ridotto al nulla; e rabbrividiva

più un beccamorti che un medico. d' annunzio, iv-1-142: ma, quando la

il grido dell'anima sua, il grido d' altre anime. negri, i-259:

cenere, nel tumultuato occidente: cirri d' oro: di fuoco. vittorini, 1-24

: alberi dalle fronde di cenere, d' un verde spento. 9. agg

, cominciando a riscaldarsi de l'amor d' una giovane molto bella. segneri,

ii-587: e fomentando, sotto la cenere d' un apparente rispetto, le scintille d'

d'un apparente rispetto, le scintille d' un odio implacabilissimo, risoluta- mente volevano

trovato esposto ai ful mini d' uno di questi monomaniaci, ma quando mi

da un lato, e sfugge al colpo d' occhio magnifico: ischia, la cenerentola

. alberti, 357: la domandai d' una mia vicina, la quale..

vol. II Pag.963 - Da CENERINO a CENNO (21 risultati)

tatto / color diversi o ad imitar d' apollo / l'aurato biondo, o il

bionda al sole / su castelli invisibili d' aria: / girano, girano come fissi

tommaseo, i-277: le nubi o d' un ranciato allegro 0 d'un bianchiccio

nubi o d'un ranciato allegro 0 d' un bianchiccio mondo o d'un cenerino vivo

allegro 0 d'un bianchiccio mondo o d' un cenerino vivo. carducci, i-941

, al polveroso della grande estate. d' annunzio, iv-2-10: folate di gabbiani

[le acque] interamente coperte come d' un panno di color cenerognolo. c

nievo, 86: [portava] panciotto d' un sol colore verdone o cenerognolo non

spandeva da una grossa lampada appannata. d' annunzio, iv-2-185: ella era una

ambe le mani la cenerosa chioma. d' annunzio, iv-2-1086: il suolo sgrigliava

il cenerume, ed obbedisce al libro. d' annunzio, v-1-332: varco i fossi

redi, 16-i-21: quindi al suon d' una ghironda, / o d'un'aurea

al suon d'una ghironda, / o d' un'aurea cennamella, / arianna idolo

di natale; / udivi i suoni d' una cennamella. 2

trombette, in tutto dieci, con trombe d' argento; per loro salario, l'

giocondo convito; / poi cenna, / d' un tratto, ad un piccolo dito

. indicare, additare, segnalare. d' annunzio, v-3-194: cor io va al

io, ch'avrei giurato / difendermi d' un uom coverto d'arme, / con

giurato / difendermi d'un uom coverto d' arme, / con parole e con

dui innamorati un lungo e libero ragionamento d' amore. caro, 12-i-96: e data

un breve cenno appena, un batter d' occhi, / un lampo ch'anzi il

vol. II Pag.964 - Da CENO a CENOBIO (21 risultati)

e maggior deve, / fatto pria cenno d' onore, / così disse onesto e

con un breve cenno del capo. d' annunzio, iv-2-302: moderava...

in ogni cenno irraggi il tuo mistero / d' esserti qui votata al salvamento / di

. nievo, 9: più rumorosamente d' ogni altro respirava il cancelliere, se il

suoi, nel centro de le borasche d' un mare d'avversità, ha fatto

nel centro de le borasche d'un mare d' avversità, ha fatto trionfar la pace

1 suoi francesi con indicibil allegria e prontezza d' animo ad ogni suo minimo cenno s'

che instrumenti i quali eseguiscono i cenni d' iddio. d. battoli, 37-93

: né egli potè rendere altra risposta che d' esser tutto in balia de'superiori,

focensi il cenno / di schedio e d' epistrofo, incliti figli / del generoso naubolìde

e la penitenza / s'inizia fin d' ora nel cupo / singulto di valli e

., 22-27: ogni tuo dir d' amor m'è caro cenno. andrea

, 2-36: quei della torre della porta d' entro feciono i cenni ordinati alla gente

cenno / verso di te. f. d' ambra, xxv-2-317: al savio un

cenno di quanto sia stato sempre bramoso d' imparare. pallavicino, 5-206: del

, 1-240: mi pare che questa sorte d' opere... pro- caccerebbono del

di compassione, le diede un cenno oscuro d' una gran collera del principe, e

una gran collera del principe, e d' un fallo ch'ella doveva aver commesso

assimiglia lo cuore paziente a un bussolo d' unguento odorifero; e 'l cuore

un cenacolo artistico e letterario. d' annunzio iv-1-653: pongo il tuo nome anche

cenobio muto, / dal folto dòmo d' irti steli inserto, / par che la

vol. II Pag.965 - Da CENOBITA a CENSO (11 risultati)

nella necropoli del loro cenobio custodito. d' annunzio, iv-2-147: erano costoro i

5-483: siede il convento sulla sommità d' un monte, ha all'intorno folta

supiale dell'america centrale, d' aspetto simile a quello del ratto

diverrebbe così la seccatura un fondo censibile d' onorato lucro per gli uomini che sanno

mento; inserire nel catasto; gravare d' imposta. boccardo, 1-431:

del censimento o del censo; gravato d' imposta. -per estens.: persona di

censito volgo / al petulante cinguettio, d' amici / ceto preponi intemerati e pochi

di vicino, né di consorte, né d' inquilino. cattaneo, iii-136: ogni

e che perciò riescisse tassata in meno d' una lira, doveva ricevere dal governo

, de'censiti, de'coloni, e d' altre spezie d'agricoltori. cènso

de'coloni, e d'altre spezie d' agricoltori. cènso, sm. stor

vol. II Pag.966 - Da CENSORARE a CENSORE (10 risultati)

né che fui per me stesso abil d' un soldo / (dappocaggine o fato)

. manzoni, 15: e questi studio d' allargare il censo / avito rode,

. pucci, ix-994: e molti gentiluomini d' intorno / alla città dov'io facea

l'investitura di napoli con censo solo d' un cavai bianco, il iuspatronato delle

ovvero censo, ogni mese, scudi quindici d' oro in oro. chiabrera, 499

molestava, / tanto che il foglio d' annate era pieno, / e poi tra

; dono, regalo. cecco d' ascoli, 3556: [i demoni]

nel corso degli affari e un'occasione d' inutili cangiamenti, non è forse egualmente nel

. idem, 2-995: un consiglio d' amministrazione, censori od altri ufficiali ispezionano

della chiesa, esamina opere letterarie, d' arte, drammatiche o cinematografiche, o

vol. II Pag.967 - Da CENSORIALE a CENSURA (13 risultati)

. giusti, ii-441: avvisate il censore d' andare fino in fondo prima di

a tagliare, perché non credo d' aver offeso in nulla il suo padrone serenissimo

7. giudice severo di opere d' arte e di letteratura, delle azioni

castiglione, 499: vorrei che avesse cura d' intendere le azioni ed esser censore de'

. pietro un signore che faceva professione d' intendere vitruvio, e d'esser censore

faceva professione d'intendere vitruvio, e d' esser censore delle cose fatte; fu detto

principali asserzioni. monti, x-3-324: d' aliberti la scena / sporca tal altro

iv- 216: quand'io penso d' aver a sentir una mano d'encomi

io penso d'aver a sentir una mano d' encomi e di maraviglie, ohimè!

ammalorato di vanità che sfogava il dispetto d' una sua nullaggine presuntuosa in rare pretese censorie

: 4comune censuàrio ', quel compartimento d' abitanti i cui registri riguardano le imposte

e abbassata. venne a'vescovi proibito d' ingerirsi nella istruzione pubblica, e di

minacciare a chi stampi in altre parti d' italia cosa non approvata nel regno. giusti

vol. II Pag.968 - Da CENSURABILE a CENTAURIDE (12 risultati)

. m'hanno fatto conoscere che voi siete d' un genio conforme al mio. b

sempre più risplendere, si cambia in calore d' invettive. bettinelli, i-265: ma

2. esaminare con rigore (un'opera d' arte, uno scritto) notandone e

gli fosse censurato. trattava questo scartabello d' una materia bestiale, scritta per riprensione

una materia bestiale, scritta per riprensione d' imo dottoruccio infame. boccalini, i-353

i-262: ciò per lo più non d' altro fonte suol nascere che d'invidia,

non d'altro fonte suol nascere che d' invidia, perché pensano costoro col censurare

la chiesa, lascia dubitare se intenda d' attribuire ad essa le dottrine che censura

1-123: se vanno a vedere una casa d' educazione, fanno le meraviglie e censurano

ove siano testimoni della più perdonabile leggerezza d' un alunno. de sanctis, lett.

gli avvicinai, piacendomi le sue forme d' esprimere, non le deformità che lasciò

fiele di terra ', pianta dotata d' una radice molto robusta, creduta efficace

vol. II Pag.969 - Da CENTAURINA a CENTENARIO (22 risultati)

nacquero i centauri, secondo le favole, d' issione e d'una nuvola in forma

, secondo le favole, d'issione e d' una nuvola in forma di giunone.

guerrier piena è la piazza: / chi d' acuto trafier la destra armando, /

trafier la destra armando, / chi d' asta lieve e chi di grave mazza

pascoli, 722: nel fosco / gomito d' una forra anche appariva / l'ultimo

lucenti groppe / di centauri precipiti. d' annunzio, ii-729: il centauro afferrato avea

/ che far tentano rapina, / d' amor caldi e inebriati, / della

o prodi, e non fuggite. d' annunzio, ii-191: e del laziale deserto

lo spogliasse del centauro e della nave d' argo, lo lascierebbe quasi ignudo.

carco, /... d' austro non s'abbia tema. marino,

vicin subitamente / coltone un fascio [d' un'erba], a noi sen venne

un avventore che centellava da tre quarti d' ora una chicchera di 'levante'. faldella,

rinfrescatoi, il quale, nel fare d' una gamba di finocchio e d'un bicchieruzzo

fare d'una gamba di finocchio e d' un bicchieruzzo di trebbiano mille bocconi e

liquore, quasi a dire la centesima parte d' un bicchiere »). centèna

centene. cattaneo, vi-4-428: d' età in età le centine, le

la quasi centenaria signora una riverenza mista d' amore e di venerazione. pascoli,

venerazione. pascoli, 797: quercia d' hawarden, dove sei? te pure

/ della lor giovinezza, o centenaria! d' annunzio, v-1-258: mi vedo bambino

gli alberi, con la gola stretta d' angoscia: quegli olivi centenarii, dal grigio

ricordarli ora? bruno, 3-423: d' infiniti centenarii costa il numero infinito.

centenario della nascita o della morte d' un uomo benemerito. carducci, i-1034:

vol. II Pag.970 - Da CENTENARIO a CENTIBAR (12 risultati)

-'lutto centenne del popolo soggiogato'. d' annunzio, ii-216: condotto avea su

volume / infinito dell'acque / palpitar d' astri. beltramelli, iii- 1049:

col ministero di que'soli tre punti d' avere, con abbastanza pochi giri di compasso

e. cecchi, 1-58: d' ora innanzi non ci conterete sempre il

: se voi ci pensate un centesimo d' ora, la trovereste [la causa]

non v'è amorosa espressione in alcuno d' essi atta a spiegare il centesimo di quell'

o si fossero costituiti in conformità d' un mandato di quelli. cattaneo,

coll'eflìge di ciascuno dei tre re d' italia e colla data di non so più

cani, senza guadagnarci un centesimo. d' annunzio, v-1-667: disputavo per loro

pareva una truffa. erano i denari d' un pazzo schifoso, che ne faceva getto

, 2-1: e con l'altra decina d' unità si giunge al centesimo, che

... ebbe a render sempre ragione d' ogni cosa, e di tutto,

vol. II Pag.971 - Da CENTIBRACCIA a CENTINAIO (14 risultati)

). soderini, ii-329: desiderando d' aver quella rosa, che per le

l'unità di peso è un centimetro cubo d' acqua distillata a 40 al disotto del

cecchi, 6-201: ne esala un soffio d' aria ghiacciata; ché le culture di

quotidiana, instabili cioè come il piatto d' una bilancia il quale va su o

, o canne, o cose simili. d' annunzio, v-1-952: l'arte degli

formano l'ossatura delle ali. d' annunzio, iv-2-923: e l'elica s'

è congegnato un setaccio di fittissima rete d' acciaio attrezzato su una grande centina rotonda,

centina delle spalle à tutto il desiderio d' un mozzo che voglia scoprire la terra

rosa tenue della pelle, non persuade d' un dolce riposo. 9.

volentieri ubbe- dire, perché si ricordano d' avere sempre ubbedito e hanno letto ch'

letto ch'ubbedirono i maggiori per molte centinaia d' anni. bruno, 3-131: dicono

una fabbrica, tenutasi contro alle centinaia d' anni, senza risentirsi, e gittare un

la spiegheremo appresso, contiene più centinaia d' anni di storia poetica. g.

era come gli altri: una prigione d' un centinaio di fanciulli che stanno inginocchiati

vol. II Pag.972 - Da CENTINAMENTO a CENTO (14 risultati)

lire e cinque soldi il centinaio / d' estimo. s. degli arienti,

caro, i-157: allor gli fur d' intorno a centinaia / e cutrettole e sgriccioli

a perdere il nome, il nome d' italia, nel mare di nazionalità diverse.

poco; e verso levante rilucevano come d' argento. 3. archit.

): se volemo cercare in lingua d' oco e in quella di sì, noi

tutti cento e cencinquanta, e fino d' allora si chiamavano popolo. settembrini,

, 19-114: fatto v'avete dio d' oro e d'argento: / e che

: fatto v'avete dio d'oro e d' argento: / e che altro è

circondarlo tutto di ombrose selve con cento altari d' intorno, e sovra a quelli ciascun

ix-161: non sete voi quel pieno d' ardimento, / di senno e di valor

n'erano in quella corte, gli accusò d' aver rapiti a forza tre poveri paesani

orrendi a cento a cento / escan d' averno i mostri. metastasio, ii-101:

c'era più fra loro il buon accordo d' un tempo. d'annunzio, ii-238

il buon accordo d'un tempo. d' annunzio, ii-238: s'accendono i bianchi

vol. II Pag.973 - Da CENTOCAPI a CENTOMILA (12 risultati)

mercatante compererà in ancona, per cagione d' esempio, de'cordovani da uno turco

apposero il nome trentasei professori e da più d' un cento di cittadini, e per

in capo all'anno trecento e venti scudi d' aggravio? bareni, 2-12: si

che rendono le sete del friuli minori d' un venti per cento nel prezzo delle

tacque a cento a cento / orate d' oro e cefali d'argento. prati,

cento / orate d'oro e cefali d' argento. prati, ii-208: gli scolpiti

informi e muti, / fra tumulti d' angoscia e di spavento, / i resti

senza remeio. cavalca, 6-2-29: e d' ogni cosa, che l'uomo per

cielo che quelle ippocritone che m'accusano d' empia e di lasciva sono peggiori di me

non si muove nemmeno: vi tien d' occhio per prudenza, ma sa che

, coltivato anche ne'giardini come pianta d' ornamento in grazia della bellezza de'suoi fiori

caldo della prima impressione, vi ringrazio d' averlo scritto. m'avete commosso, esaltato

vol. II Pag.974 - Da CENTOMILLESIMO a CENTRALE (8 risultati)

ha le foglie aguzze a similitudine del capo d' una capperuccia e giace ne'campi

centoni de'versi del petrarca, e d' altri famosi autori. garzoni, 1-932:

trovi eccellenti] pomponio, proba moglie d' adelfo e laura ten ina. galileo,

gli altri filosofi bravi farete con i testi d' aristotile, farò io con i versi

: voi mi parete persona culta e d' ingegno non mediocre, se pure non vi

un'infiammazione del centopelle. d' annunzio, iv-2-311: si mise a ridere

la faccia gialliccia come il cento- pelle d' un ruminante. 2. trippa

per l'orizzonte del secol nostro. d' annunzio, iv-2-459: gagliardi, su la

vol. II Pag.975 - Da CENTRALINISTA a CENTRIFUGA (5 risultati)

. piovene, 5-269: la gita turistica d' ob- bligo è alla cascata delle màrmore

incendi e per la manovra dei mezzi d' estinzione. -centrale di bilanciamento: locale

essenzialmente all'unità armonica del sentimento fondamentale d' eccitazione. rigutini-cappuccini, 34:

mani dell'autorità centrale. d' azeglio, 1-405: le tracce veramente indelebili

ma che non poteva essere il perno d' una società rinnovata. arila, 87:

vol. II Pag.976 - Da CENTRIFUGARE a CENTRO (12 risultati)

. 4. in un'opera d' arte o letteraria, attributi di quei

da quanto costituisce il nucleo poetico o d' ispirazione dell'artista. 5. bot

. rispetto a una sfera, punto d' incontro dei diametri, equidistante da tutti

l'altro, e tutti facevano forza d' andare a terra. tasso, n-ii-532:

centro; / pessima è, quando è d' ambi mal fornita. zazzaroni,

per far centro di gloria al dio d' amore. f. f. frugoni,

. bartoli, 35-176: fra'capi d' essa [spira], si concepisca equidistante

centro del moto è quel punto, d' intorno a cui si muove un corpo o

ha bassa pressione barometrica, con correnti d' aria convergenti, turbinose, ascendenti.

vivo. -centro di gravitazione o d' attrazione: punto di un corpo da

verso milano, ch'è il centro d' attrazione di tutti questi trasporti di discesa

di tutti questi trasporti di discesa e d' ascesa. stuparich, 5-216: tutto,

vol. II Pag.977 - Da CENTRO a CENTRO (16 risultati)

, il punto in cui la linea d' azione dei carichi incontra il piano d'appoggio

d'azione dei carichi incontra il piano d' appoggio; in aerodinamica, punto convenzionale

sito di roma] quasi nel mezzo d' italia, ed appunto conveniente a città,

la sala un vasto atlante / tutto d' un pezzo di diaspro fino / sostien la

lontananza oscura / sta, sapiente. d' annunzio, iv-2-773: non si scorgeva di

141: essi vivono in un cono d' ombra dal centro del quale vedono nel

nel centro del partenone / lo scoppio d' una polveriera turca / guastò l'armonia

terra sempre discende al centro. cecco d' a scoli, 179: il centro

fra la mia bocca e uno spicchio d' arancia, infallibilmente avrebbe fatto centro in

spogliati alle vetrine ed alle donne / d' ogni primaverile fuoco e voglia. alvaro,

è dio. i quattro cerchi che d' intorno a dio continova- mente si rivolgono

, è il cuore di dante. d' annunzio, iv-2-573: ella aveva lasciato

con un po'di colore ha fatto centro d' un mistero indefinitamente gaudioso. bocchelli,

: se firenze fosse stata un centro effettivo d' italia come parigi, la lingua fiorentina

operaio può comodamente morir di fame o d' asfissia senza che l'inquilino che abita

uno dei principali centri di maneggi e d' informazioni. boriili, 6-122: dove

vol. II Pag.978 - Da CENTROATTACCO a CENTUPLICATO (9 risultati)

centri di cervelli oziosi e vani. d' annunzio, iv-2-460: quando la bellezza si

. carducci, 492: e così d' anno in anno, e di ministro /

quale compete una funzione specifica. d' annunzio, iv-2-416: veementi quant'altri mai

gr. aéxi&ot; * tuorlo d' uovo '. centromediano (centro mediano

e indicò il titolo che annunciava la guarigione d' un centromediano. = comp

in buona coscienza di avere anima differente d' assai di quella d'omero; differente

di avere anima differente d'assai di quella d' omero; differente d'assai, e

assai di quella d'omero; differente d' assai, e superiore d'assai. fece

; differente d'assai, e superiore d' assai. fece dunque pensatamente, assolutamente

vol. II Pag.979 - Da CENTUPLICE a CEPPATA (15 risultati)

volte maggiore. cavalca, 6-2-29: d' ogni cosa che l'uom per lui lassa

, ii-1-27: romolo ordinò tre compagne d' uomini a cavallo, ciascuna di cento uomini

nelle lor centurie risplendevano con bella mostra d' armi. -per anal.:

/ marso fa sibilare il suo sarmento. d' annunzio, ii-67: poi fu polluta

dell'imperatore. -per simil. d' annunzio, v-1-527: il centurione accosciato sopra

: si congregano... li mastri d' ogni squadra, cioè caporioni, decurioni

di commozione su quel fatto delle frontiere d' italia che s'andavano spostando.

chiamati dalla loro figura lingue di faggio. d' annunzio, ii-93: dal cavo /

albore lattato dei pioppi, delle spere d' acqua mettevano il cielo mutevole sotto le

crocchianti con le gemme gonfie di seta d' argento; le ceppe trinate di licheni.

v-565-130: nectanabo iscampò per le contrade d' antomo / e stette in una ceppa una

polloni, che germogliano dalla ceppaia. d' annunzio, v-2-792: i tronchi mi

reclinato il capo sulla spalla di lui. d' annunzio, iii- 1-1118: vedevo.

mettano nuovi germogli (senza mai diventare d' alto fusto). targioni tozzetti,

ceppata, sf. ceppaia; gruppo d' alberi a ceppaia. magalotti

vol. II Pag.980 - Da CEPPATELLA a CEPPO (32 risultati)

ceppo. ceppatèlla, sf. ramo d' albero o parte dell'al

bero che si trapianta; ramo d' albero da ardere. linati, 30-226

rena, 2-216: 'ceppo', piede d' albero, o di pianta cedua,

si consumò e diventò a modo d' un cepperello. verga, i-13: non

vischiosa e di odore sgradevole. d' annunzio, iv-2-1018: la testa mozza di

ceppo in breve carme: / « armatura d' orlando paladino ». c. bartoli

ebrea di fiondi e fiori / e d' inutili germi ignuda e priva, / perché

cielo. nievo, 70: sembrava fin d' allora il rampollo giovinetto di castagno che

dal vecchio ceppo rigoglioso di vita. d' annunzio, v-3-140: ceppo umano della più

tavola rotonda di grossa pietra, tutta d' un pezzo, stava sopra un ceppo

2. grosso ramo, pezzo di tronco d' albero da ardere nei camini; ciocco

, che fortissimo era, in poca d' ora ebbe tutti spezzati. ariosto,

piccolo il ceppo brucia al focolare. d' annunzio, v-1-252: il tuono dei mortai

al sole come il vento sfalda la cenere d' un ceppo che si consuma. viani

iride posso / lasciarti a testimonianza / d' una fede che fu combattuta / d'una

/ d'una fede che fu combattuta / d' una speranza che bruciò più lenta,

. 3. pezzo di un tronco d' albero, reciso e pareggiato, usato

essere con il capo su 'l ceppo e d' aver il manigoldo con la mannara di

duro ceppo fatale lasciare il capo. d' annunzio, iv-2-541: troppo la sua morte

ebbe il capo tronco su lo scalmo d' un naviglio, che servì di ceppo

notte un ceppo o grosso bronco d' alberi. sovvienmi che fanciullo nella mia

: festeggiare il natale. f. d' ambra, 23: gli vidi per insino

confortinai / pel ceppo, e befanìa fusti d' alloro / alti, e ramosi.

vai a far ceppo coi tuoi? d' annunzio, i-816: a ceppo si

30-2-36: la caricano la filosofia stoica d' impossibilità, comeché pretenda di far gli

171: -è caduto il sostegno / d' ogni nostra speranza. / -deh!

dell'altra, ma tutti siamo rampolli d' un ceppo, tutti rivoli d'ima fonte

rampolli d'un ceppo, tutti rivoli d' ima fonte. vico, 403:

agl'italiani « ceppo * significa « pianta d' albero geanolo- gico ». botta,

. manzoni, 39: o prole d' israello,... / non è

quel veder suo figlio bazzicare con gente d' altra sfera. d'annunzio, iv-2-424

figlio bazzicare con gente d'altra sfera. d' annunzio, iv-2-424: non aveva io

vol. II Pag.981 - Da CEPPO a CERA (20 risultati)

campana. -per simil. d' annunzio, v-1-535: dove siete, o

o miei ceppi e dentali e nervi d' aratro sementino, fratelli miei d'abruzzo

e nervi d'aratro sementino, fratelli miei d' abruzzo potati e fruttiferi?

piatto sul fondo del mare. d' annunzio, iii-1-328: una nuvola di rondini

/ dai ceppi di cristallo il piè d' argento. imbriani, 2-242: del ghiaccio

chi servo è, disse, o d' esser servo è degno. bruno,

ribaditi da'vari continui tiranni, schiavi d' altri tiranni, vilmente da'vostri patrizi sofferti

che era ivi presso collegato nel legno appiè d' un crocifisso. marrini, 2-140:

più di quercia, ossia un tronco d' albero tutto di un pezzo, e vuoto

cui spaccatura superiore vi si introducevano scritti d' ogni specie, da leggersi poi dal presidente

mannaia, / a me non par d' avere errato adesso. = dal lat

, cippo funerario): nella lingua romana d' uso popolare (come fa fede anche

: quant'è, più ch'om, d' amore a 'nformar fera, / [

uno lume, che l'aveva io, d' una candela di cera. pulci,

ben si dimostrano questi maghi perversi, d' adoperare ogni cosa per arte diabolica, inducendo

, inducendo anco gli uomini per via d' incanti in pazzi amori e odii disordinati

e odii disordinati... servendosi d' imagini di cera abbrugiate, e di

tanto sia meglio; e sul corpo d' essa posate la bocca (che de'essere

alquanto larga, o sparsa) d' un cannoncello di vetro: e con cera

anelli, orecchini, collane, ogni cosa d' oro; insetti e da vegetali

vol. II Pag.982 - Da CERA a CERA (13 risultati)

incavarsi a vista d' occhio, come cera che coli. verga

ronzìo di mosche sonnolenti, un odor d' incenso e di cera strutta, un torpore

cera e dolce odor di miele. d' annunzio, ii-747: o fanciullo, inghirlanda

lo mio cervello. -cera d' insetti o cinese: prodotta dal coccus

togli cera rossa, termentina, midolla d' osso di cervo, ferruggine, per ugual

qual dinanzi all'imagini divine, / poste d' argento, e più di cera pura

quantità di cera, e gran numero d' imbastiti e vestiti a nero, non

grandi lampadar gemmati / veglia in difesa d' ogni rio successo, / cauti osservando che

/ cauti osservando che incivile assalto / d' aura le cere non ammorzi in alto.

di vetro, e due antichi canterani. d' annunzio, iv-2-204: su i canterali

casetta svizzera di legno, un blocco d' allume, alcune conchiglie, una noce

rosa della grammatica latina, / odora d' ombra, di fede, d'amore.

/ odora d'ombra, di fede, d' amore. 6. ant. tavoletta

vol. II Pag.983 - Da CERA a CERA (15 risultati)

, che non 10 giungeriano i pensieri d' un cortigiano, che sta appiccato con

4-52: avessila tolta quando egli era d' altra fatta e giovine, e non ora

possa fare così belle e naturali imitazioni. d' annunzio, iv-i-53: era un uomo

sordità incurabile, bene incerettato, dipinto d' un color biondastro, artefatto dal capo

e la mente, / quando mi pare d' avanti. mostacci, ii-183: voglia

biondetti e ricciutelli / e gli occhi pien d' amor, cera rosata. dante,

non cambiò cera né colore. trattato d' amore, 17-13: ma or ch'i'

sentenza che si dia dentro di noi, d' una persona la prima volta vista,

; quell'altro pare che abbia fisonomia d' uomo dabbene. c. gozzi, 4-106

'l cor fa rallegrare: / tempo è d' innamorare / e star con lieta cera

ch'egli abbia la testa lunga a guisa d' anguilla, e che la sua cera

cavalcata di forestieri, ch'abbiano cera d' aver qualche carlino, vogliono intendere donde

marito, che proprio tu hai cera d' un'asinaccia vecchia. crudeli, 1-51:

eglin vecchi tutti? / hanno una cera d' essere squisiti. leopardi, iii-60:

il terno al lotto! *. d' annunzio, v-1-811: egli è più nocivo

vol. II Pag.984 - Da CERAFILLITE a CERAMICO (8 risultati)

un boto. varchi, 18-2-123: antonio d' orsino benin tendi ceraiuolo.

; il qual mestiero adesso è estinto. d' annunzio, v-1-928: quando considero i

corpi dove n'è miniera. ricchissima più d' ogn'altro, n'è l'ambra

mi recò in un bicchiere un po'd' acqua da stemperarmi l'inchiostro -mi provvide

che discendono lungo il midollo. d' annunzio, i-824: ignudo le membra agilissime

della quercia / piena di cimiteri d' elefanti di cerambici. = voce

sughero e questo, poi, coperto d' un foglio bianco a coordinate rettilinee,

naccheii, ceramelle e tamburi. d' annunzio, iv-1-625: le voci chiare

vol. II Pag.985 - Da CERAMIO a CERATOFILLACEE (14 risultati)

xepa|i. tti <; * fatto d' argilla ', * che somiglia all'argilla

e vi si rassoda vicino al punto d' onde trasuda. 3. miner

e grida: / -guarda e trema. d' annunzio, ii-565: s'appressano i

questo piena quella vasta / ingordigia d' aver? rimarrà sazia / perciò la sitibonda

cera. tasso, 6-i-127: d' icaro leggesti... /..

rimaner indi nel mare della confusione sommerso. d' annunzio, ii-807: un bel pastore

ii-807: un bel pastore dalla barba d' oro / mi [otre] raccolse

[otre] raccolse. ed all'ombra d' un alloro / mi lavorò con suoi

queste tavole cerate a viva voce ritratte. d' annunzio, v-3-77: in camera sua

modo da renderla impermeabile (per oggetti d' abbigliamento, tovaglie, tende, ecc

. pier corboli dicendogli che sono scritture d' importanza. marino, i-271: ora

composta da un miscuglio di olio (d' oliva 0 di mandorle), di

lat. cèràtum 'impiastro di cera e d' altre sostanze'; cfr. fr.

coltivate come vegetazione per 1 piccoli acquari d' acqua dolce). = voce

vol. II Pag.986 - Da CERATOPOGONINI a CERBOTTANA (12 risultati)

lavorati eseguito per mezzo di cera (d' api, vegetale, fossile) disciolta

con il fulmine). cecco d' ascoli, 3247: ceraunio pur nasce dal

; / ed in ispagna n'ha d' altra balìa, / in lusitania ha di

di meccanismo da oriuolo, dirimpetto alla punta d' un parafulmine, proposto dal celebre elettricista

per la sua forma simile a quella d' un baccello. = voce dotta

, comprendente molte importanti specie oceaniche e d' acqua dolce. = voce

, cerberi, altri mostri / laniator d' agnelli e di fanciulli. marino, i-20

astron. costellazione boreale vicina a quella d' èrcole. tommaseo [s. v

piccola costellazione boreale, presso a quella d' èrcole; per accennare alla favola di

duo cerbiatti mascoli / pasti di timo e d' acetosa lug- giola. segneri, iii-1-130

a correre come una cerbiatta spaventata. d' annunzio, v-2-110: sabbia...

figur. nome che si dà in segno d' affetto ai bimbi (per la loro

vol. II Pag.987 - Da CERCA a CERCAMENTO (13 risultati)

possono lanciare, col fiato, pallottole d' argilla o piccole e sottilissime frecce munite

cominciò a cadere una gragniuola senza gocciola d' acqua. questa era grossa più che pallottole

grossa più che pallottole di cerbottana. d' annunzio, ii-725: sei tu cacciatore?

che appuntandovi io all'orecchio il capo d' una cerbottana, o d'un simile

il capo d'una cerbottana, o d' un simile cannoncello di piombo, ma lungo

giovane, 9-430: sotto la cerbottana / d' un miser finestrucol da prigioni.

il plenilunio piove / sogni ed influssi d' oro, / s'avvian gli erranti per

lucerna egli userà nella cerca che farà d' ogni opera tua. 5.

mezzo a due fagotti / un par d' occhiali affumicati e rotti. carducci,

: che! tu andavi in cerca d' amici... quali amici!.

cauto errava in cerca / non so se d' erbe contro un male insonne / o

matteo mancino di dio andò in cerca d' un prete e confessò il suo delitto

sventolar le mani, allibita, in cerca d' un qualche cosa che non sapeva nemmeno

vol. II Pag.988 - Da CERCANTE a CERCARE (19 risultati)

, che il cercamento del pari. d' annunzio, iv-2-246: il bimbo seminudo agitavate

occhi fissi ed il piccolo / corpo tremante d' inquietudine / e le cercanti dita.

inquietudine / e le cercanti dita. d' annunzio, iv-2-94: orsola nel buio

., ii-2: le dolci rime d' amor ch'i'solia / cercar ne'miei

mi maraviglio. che è sanza movimento d' anima, o vero congiugnimento di membri

fonte più tranquillo / ché 'l mio d' ogni liquor sostene inopia. marco polo

, 9-4 (359): e cercando d' alcuno, il qual seco menar potesse

mio signor, mi fa cercare / d' un suo cugino. machiavelli, i-25:

a cercare ciò che ha per fermo d' aver già ritrovato: e quindi il

: e quindi il mai non uscir d' errore chi mai non entra in sospetto

errore chi mai non entra in sospetto d' errare. baretti, 1-3: molte e

invano che sia del mio paraggio ». d' annunzio, iv-2-249: donna cristina disse

il sole. verga, 4-180: d' allora in poi s'erano viste raramente

le ragioni, / lasciasser le battaglie d' oriente, / e cercassino onor ne

per andare a cercar fortuna ad alessandria d' egitto! oriani, x-21-177: la piaga

per l'ampia oscurità scintille / balenar d' elmi e di cozzanti brandi, / fumar

le pire igneo vapor, corrusche / d' armi ferree vedea larve guerriere / cercar

e ventura, quella dei figli non finisce d' esservi legata. 6. tr

la morte. bembo, 1-257: mentre d' intorno cinto / sarò de la caduca

vol. II Pag.989 - Da CERCARE a CERCARE (16 risultati)

da questo argomento mossi, non curando d' alcuna cosa se non di sé,

gibiltauro, e cercarono tutti e'mercati d' africa e d'egitto e di baruti

e cercarono tutti e'mercati d'africa e d' egitto e di baruti e di tutta

a biasimare che a laudare le azioni d' altri, nondimanco... ho deliberato

e non troverai ombra / degna più d' esser fitta in gelatina. cavalca, 16-1-90

ariosto, 12-9: poi che i segreti d' ogni stanza bassa / ha cerco invan

marino, 6-99: scaltro seguso e d' odorato acuto, / tutto dovunque va

90): se volerao cercare in lingua d' oco e in quella di si,

io prepongo / che la vendetta. d' azeglio, 1-45: non cercai più

vecchio mondo), il suo modo d' essere. 10. studiare con

1-20: messer corso... cercò d' assassinarlo, andando guido in pellegrinaggio a

/ ponga la mano a questa chioma d' oro / ch'io porto in fronte,

la sua infinita capacità è a guisa d' un vaglio forato, anzi d'una

a guisa d'un vaglio forato, anzi d' una secchia sfondata, onde a coloro

secchia sfondata, onde a coloro che cercano d' empirlo dell'acque de'beni temporali,

, 54: superba di comandare e d' esser la prima in tutto, e di

vol. II Pag.990 - Da CERCARIA a CERCATORE (7 risultati)

mattina, che gli era stato cercato d' un bandito in casa nostra, e ancora

, 3-58: ella rimase per un quarto d' ora davanti allo specchio, volgendosi e

giovane, 9-89: che potendo goder d' un bello stato / stabile ereditario *

osiri. marino, 264: più d' una volta ebbe a tornarvi, e spesso

mal cercata per immenso flutto, / d' oro e di colpe america feconda! tommaseo

sugli umani / piovono come i rai d' un dì sereno. de sanctis, i-23

, e, meglio ancora, nel d' annunzio. ojetti, ii-443: era un

vol. II Pag.991 - Da CERCATRAMA a CERCHIAMENTO (12 risultati)

. f. villani, i-413: fu d' ingegno altissimo e di sottilissimo acume,

etrusco, il cercatore, vorrei dire, d' oro nero, non fu neanche sfiorato

una per ogni tanto spazio, sopra d' esse mura talmente, che tutte le

, una valle; alberi, corsi d' acqua che circondano un luogo (come

da ghiacciai enormi, sgorgavano incessanti fiumane d' acqua torba in un grande golfo di mare

ambito limitato (che dà un senso d' intimità, di obbligo o anche di

nella propria piccola cerchia tutto il fiore d' italia. b. croce, iii-23-

6. raro. cerchio di metallo o d' altro materiale. pellico, ii-109:

del zamorino, che è nel mezzo d' una cerchia o corte grandissima.

e vallo / molte africane salme ». d' annunzio, iv-2-157: sul vespro,

in cerchio, formando un circolo. d' annunzio, iv-2-258: tutti i coloni cessano

sono i bottai e'cerchiai, perché d' uno diritto fanno torto. 2 agric

vol. II Pag.992 - Da CERCHIARE a CERCHIETTO (16 risultati)

tutto dì la terra ricoperchia. cecco d' a scoli, 173: cerchiasi con l'

/ popolo gli cerchiava onda solenne. d' annunzio, iv-2-742: tolse e rimise

api, e si mettono a cerchiare d' un ronzìo implacabile la testa di bambù

. tommaseo, i-180: quanto più d' etere, / alto cerchiando, piglia,

una pianta dispogliata / di foglie e d' altra fronda in ciascun ramo. d.

7. accerchiare, attorniare, stringere d' assedio. bibbia volgar., vi-61

forti uomini lo cerchiano, de'più forti d' israel. m. villani,

: in pochi dì la terra fu cerchiata d' assedio. a. pucci, cent

gran corba, e gran paniere / pien d' uve bianche e nere; /

minante, si fondevano palle. d' annunzio, ii-247: l'urto

inf., 4-106: venimmo al piè d' un nobile castello, / sette volte

nobile castello, / sette volte cerchiato d' alte mura, / difeso intorno d'

d'alte mura, / difeso intorno d' un bel fiumicello. marco polo volgar.

quisai] èe tutta in acqua e cerchiata d' acqua, e però v'ha tanti

i-2-12: cerchiato di favor, cinto d' amici. bembo, 5-2-121: la quale

il mantello pelato, la berretta cerchiata d' untume e di succidume carica e rilucente