mezz'un bosco / che, cinto intorno d' altissime rupi, / desse albergo a
ballo. idem, 8-77: colmo d' alto vigor, d'ardita spene /
, 8-77: colmo d'alto vigor, d' ardita spene / che nel vólto si
ultimo giunto, / le ceneri preme / d' un mondo defunto. carducci, 677
, e quello fumava baldo e sorridendo. d' annunzio, v-1-788: ma il terzo
saturnali del caldo. = voce d' origine germ.: cfr. antico alto
. bald e band * fiero, pieno d' ardore '; provenz. ant.
baldoria, non stette più alle mosse. d' annunzio, iv-2-368: e la notizia
. fu, per i miei compagni d' ufficio, per gli antichi commensali, per
, 1-55: tutto cresce a vista d' occhio. la terra butta e fiorisce
fare un dì fumo, e baldoria / d' odorifera stipa di ginepri. allegri,
baldoria di luce. -far baldoria d' una cosa: darla alle fiamme.
sol, se vostra altezza accetta / d' onorarmi d'udir questa mia storia, /
se vostra altezza accetta / d'onorarmi d' udir questa mia storia, /..
, 463: pareva che i fantasmi rinatigli d' improvviso in capo lo sospingessero..
firenzuola, 739: bella prodezza d' un marito, rubare una veste a
... 10 non mi ricordo d' averla trovata mai. verga, ii-272:
cose enormi dei vicini, li accusava d' ogni porcheria e perfino di crimini. non
le donne erano state altrettante baldracche. d' annunzio, iv-1-773: tu volevi guadagnare
: i telefoni parevano i nervi paralizzati d' una baldracca fràdicia. comisso, 1-66
così, -disse -io metterei al governo d' una città; pensa quale calma e forza
, potrò barzellettare col vero, dicendo d' averlo tradotto, prima d'averlo letto
, dicendo d'averlo tradotto, prima d' averlo letto, o senza averlo letto.
arto), che costituisce il punto d' inserzione su altra parte della pianta o
: le colonne erano fondate in basale d' oro. quali sono queste basali d'oro
d'oro. quali sono queste basali d' oro? basalischio (basalisco,
il scudo azzurro e un gran scaglion d' argento; / un basalisco porta per
è quello di esser incotti e scompaginati. d' annunzio, v-1-786: trevignano su la
basaltica [o cipresso] s'irradia / d' un tremore di luce. basaltina
), sm. miner. roccia d' aspetto compatto e omogeneo, di colore
pareti eran guarnite / di basalte durissimo e d' offite. vallisneri, ii-285: fra
e la spagna, altre meno uniformi eruzioni d' indole vulcanica, che accumularono a brevi
monte che par tutto basalti, rotto d' anfratti, fulminato. camerana, vi-938
ti piantasti quadro sulle sponde / ticine. d' annunzio, ii-819: di ferrigno basalte
e. cecchi, 5-12: mi fissa d' un occhio astratto, vetrino, che
i banchieri, e fra essi ha d' uomini molto ricchi, e altri che,
basalucchi quanti bastano a cambiare una moneta d' oro o d'argento, pigliandone l'
bastano a cambiare una moneta d'oro o d' argento, pigliandone l'aggio, d'
d'argento, pigliandone l'aggio, d' onde si sostentano. basaménto,
capitelli intagliati posavano sopra un basamento ricco d' intagli alto due braccia e mezzo,
nascita e la morte del pittore. d' annunzio, v-1-790: la città..
quadrata pei battesimi, e i mosaici d' oro e verdi... e il
sua ricchezza incalcolabile, in un fiato d' acque morte; di pozzo, di cisterna
un pianerottolo dov'era basata una bocca d' acciaio di tre palmi. 2
« basque, autrefois petite partie d' étoffe qui était au bas du corps
quei gran bascià. berni, 101: d' esser bascià grand'appetito aveva. dolce
oste premente e gli orridi bassà. d' annunzio, ii-970: don giovanni nella battaglia
si combattè più di due secoli prima d' espugnare le alpi di snowdon, e vi
2. tecn. bascula: il massello d' acciaio fissato al calcio (nel fucile
non si risentirà tutto in vedere la porta d' alcun palagio storpia di tutte le membra
le membra, e come un mostro d' architettura? senza legamento le parti, senza
. dottori, 220: bagna indarno / d' amaro pianto le marmoree basi. algarotti
così beneficata, ch'io, in iscambio d' averti obbligo e d'esserti grata,
, in iscambio d'averti obbligo e d' esserti grata, posso voler da te quel
quei fatti gli serve per gettar le basi d' una teoria del delitto politico, d'
d'una teoria del delitto politico, d' una teoria del carattere romagnolo e di
i caratteri buoni e cattivi dello storico d' oggi si possono scorgere come in germe
credito, ripetere o comunque diffondere voci d' allarme. vittorini, 5-53: fino
sollevato l'animo popolare, e ricostruita d' un tratto, in ogni senso alla
base marittima, base aerea, base d' operazioni, base permanente, base provvisoria
cattaneo, iii-4-203: nel sollevamento universale d' italia, e nella impotenza momentanea del nemico
mazzini, ii-433: un esercito composto d' elementi che cominciano ad abbor- rirsi l'
l'altro, moralmente disfatto, senza base d' operazione. giusti, iii-116: che
mi parlano di piani, di basi d' operazione e d'altri vecchiumi? queste son
piani, di basi d'operazione e d' altri vecchiumi? queste son cose che
e grida: la partita è mia. d' annunzio, v-1-89: siamo un pugno
annunzio, v-1-89: siamo un pugno d' uomini sopra tre brulotti disperati, soli
: la costa atlantica era allora base d' operazioni alle flotte baleniere. piovene, 5-559
fonetica di una lingua, il tipo d' articolazione che prevale e la caratterizza (
base (del sec. xii, ma d' uso assai raro fino al sec.
/ e perch'egl'è auditor d' ipocrisia, / veste cilizio, e con
un colletto inamidato all'ultima potenza. d' annunzio, v-1-191: il tipo di questo
e porta sempre tra le labbra un filo d' erba. moravia, ii-62: ma
, e a mandare per la piazza d' innsbruck queste faccie fresche con basettine appena
. villani, 5-2: essendo il cardinale d' ostia legato del papa..
e sopra a questa aggiunto un arco d' oro / nella santa basilica del coro.
, e di statue di bronzo smaltate d' oro. algarotti, 3-283: le altre
nella basilica in sedia gestatoria coi flabelli. d' annunzio, v-1-659: in un punto
. questo mi dava il sentimento della vita d' oggi. piovene, 5-154: il
. piovene, 5-154: il lago d' orta, con le rive selvose, l'
medievale, è forse il più suggestivo d' italia. pasolini, 1-12: scesero giù
simiglianza della lettera t. usarono adornarle d' architetture, simili a quelle de'templi
un ombrellone a spicchi di rosso e d' oro sormontato da un piccolo globo con
bencivenni [crusca]: sarà d' uopo cavare il sangue dalla vena interna
senape, di menta, di basilico, d' agli e di porri, e di
, che ella non attrae le cose inzuppate d' olio e la saggina, o,
addosso ai muri umidi e scuri. d' annunzio, iii-1-636: a suolo a suolo
per me consolatori, / di basilico d' aglio di cedrina... govoni,
il basilico salvatico copiosamente in ogni luogo d' italia, e massime tra le biade,
rami irsuti, riquadrati e più alti d' un palmo, nelle cui sommità nascono i
che stette sotto l'obedienza d' eugenio iv, fu celebrato con presenzia
sguardare face l'om perire. cecco d' ascoli, 2635: signore è il basilisco
/ e credo che s'insogni / d' aver, qual basilisco, / ucciso
accende e infiamma, ed è di color d' oro; il secondo si nomina chrysocephalon
sul finire del secolo xvii una sorta d' artiglieria da muro usata dai turchi,
. regina o imperatrice bizantina. d' annunzio, iii-2-112: dorme la basilissa teodora
, feroce onestà anche in quel consiglio d' amministrazione. i suoi colleghi consiglieri lo
: ansava, e davvero pareva basisse d' amore. beltramelli, i-588: all'
, nei suoi nidi terragnoli, basiva d' afa e di sgomento. 2
origine celtica): la voce è d' area toscana. basisfenoidale, agg.
, infatti, andarono perdendo a vista d' occhio il loro verde metallico, e dopo
le lamie di questa sala sopra capitelli d' oro posti sopra le ricche colonne, le
ricche colonne, le quali sopra basole d' oro similemente sopra il pavimento si posano
. gadda, 79: anche d' estate, imperversando certi strattempi indiscutibilmente paesani
e di pioppi e da fossi pieni d' acqua ferma e di ranocchie. pavese,
fu fatta la « bassa » d' entrata del soldato pendino all'ospe
di servizio ', in contrapposizione alla cour d' honneur (nei castelli, nei palazzi
). 2. antico registro d' organo, ad ancia. = etimo
viso, tutto smore, / e d' ogni suo difetto allor sospira: / fugge
cataste di legna. battista, 248: d' oste nemica e barbara coorte, /
/ e fra nubi di strali e selve d' aste, / mentre seguita marte,
, orecchini, collane, ogni cosa d' oro: una mezzana dove si poneva
l'ampiezza della vidra, in forma d' una catasta quadra intesta minutamente di ramicelli
. lo si vede, una catasta d' oro, e si vede il luogo preciso
morti, avendo lor sotto e sopra d' essi grandissima catasta. b. davanzali,
le fuliggini fummicanti esalate da una catasta d' ossa ch'ardeano a fuoco lento e morticcio
sei cataste di legne, che bindo d' andrea comperò da lui per suo ardere.
6-351: mi ricordavo un'analoga impressione d' umanità macinata e travolta come polvere,
chi avesse cento fiorini di valsente, d' avanzo alla vita, pagasse mezzo fiorino;
sai con quanta speranza vivevo... d' avere pochi soldi di catasto, et
convertirla in tragicommedia con aggiungervi la catastrofe d' una rivoluzione altretanto piacevole quanto era stata
si può dire una lunga catastrofe. d' annunzio, v-1-387: le remote imaginazioni
cui assistevamo ora, ma non impedirla. d' annunzio, iv-2-1153: sentiva che ogni
erano si può dire universali: alcuni stati d' animo erano comuni perché v'erano ideali
una catastrofe, ne evoca l'atmosfera d' orrore e di rovina; che può
una sola pieve, ma sibbene all'universale d' italia. manzoni, 147: essendo
ammesso alla confessione che l'ignori. d' azeglio, 1-381: certamente il catechismo
queste nobili donne ad alloggiare in casa d' un amico fedele e dabbene, acciò
una maniera di pasta dura, rossigna, d' un gusto sul principio austero ed amaro
della chiesa riservata ai catecumeni. d' annunzio, iii-2-17: dal catecumenio, di
dimettono, si converrebbe maggiormente a'catecumeni d' adorare. v. borghini, 1-2-439:
lagrime il torrente: / fu per morir d' angoscia il sir d'anglante, /
fu per morir d'angoscia il sir d' anglante, / e chiede al catecumeno suo
città, rotte schiere infinite; / giudicai d' aver fatto quanto basti / a meritarmi
entro una chiesa della sua ippona. d' annunzio, iv-2-547: una teoria di
, i-724: mi ritrovo l'intimidita anima d' un catecumeno che ha lasciato fuori,
vesti quotidiane, gringanni del colore e d' ogni senso e s'appresta alla rivelazione
19-301: la taverna, una sera d' alluvione, con i catecumeni aggruppati sui
s'era fatto, da un paio d' anni, zelante e scrupoloso catecumeno: salvo
colui che sapeva ben a mente le categorie d' aristotele, che sapeva disputare sull'universale
quando si ha un carattere: nonché d' una povera sonnambula, che si affida
scienze, usanze, professioni e operazioni d' ogni specie. se ne formino diversi cataloghi
categorie significa considerare, in un gruppo d' individui, non quello che ciascuno ha di
più difficile lavoro; e gli altri opifici d' italia, privati delle migliori forze,
, un gallo che se la sente d' annunciare cose grosse. 3.
città a una nazione, l'idioma d' alcuni alla lingua di tutti. domanda
al pedagogismo delle educatrici la categoricità inespiabile d' un elenco tariffario. = deriv.
mancano le date e con un po'd' immaginazione ognuna di esse potrebbe adattarsi ad
che hanno i cateliini appena nati. d' annunzio, v-3-278: ella gli dava
altro e dietro il braccio destro / d' una catena che 'l tenea avvinto / dal
torre de metallo, / l'un merlo d' oro e l'altro de cristallo.
qualche fermaglio nel cappello, o qualche catena d' oro al collo: i broccati e
un castello impregionati, / al fondo d' un torrion con gran paura, /
22-24: quivi trovò che di catena d' oro / di ruggiero il cavallo era
. straparola, 9-3: la catena d' oro... li pendeva dal collo
colà giù, con una gran catena d' acciaio il legò. vico, 637:
la quale si rappresentava con la consegna d' un nodo finto, per imitare la catena
carrozza e gli uomini avevano la catena d' oro al gilé e le donne del
curar dobbiamo, la quale abbia forza d' offenderla? piovano arlotto, 276: che
i-95: ei di nemici, ella d' amanti ha stretta / in catena
saetta; / egli del cielo, ella d' amor rubella. l. bellini,
è dato loro da un fischio che è d' un linguaggio sì barbaro che è
augusto... sotto manto d' amore carezzava cleopatra per menarsela a
in un giorno di festa e d' orgoglio. d'annunzio, iv-2-30: gittava
di festa e d'orgoglio. d' annunzio, iv-2-30: gittava certi piccoli
quando uggiola in catene nell'afa de'meriggi d' agosto. borgese, 1-408:
! magalotti, 20-12: ben mi parrebbe d' esser matto da catena, se foss'
nullo è più mortai velen né pena / d' ogni losinga, che l'om ten
sì dolze catena incatenato / i'fui d' amore in eterna prigione, ò'.
in cima / e se'legato già d' altra catena. boiardo, canz.,
m'ha legato / con la catena d' oro, / ne la mia servitù mi
catene delle cose che per via d' una strada comune eglino di continuo
/ che dolci lacci e quai catene d' oro / son quelle con che
craticole di ferro si aggiungono catene d' amore. di quelle posso pure e debbo
goni, 626: pur d' amor la nave è questa, / che
lingua più gentile / qui si parla d' amor; qui con rispetto / un
facea sfuggire di allacciarmi in nessuna catena d' amore. idem, xiii-30: ripiglierai fra
. pascoli, 798: popoli a te d' eroi vennero, schiavi; / e
altro, io? tu, nessun dovere d' amarmi. la catena che t'imprigionava
un cane, ti legano a un tronco d' albero e ti fanno lavorare finché crepi
: dare all'europa ammirata l'esempio d' un popolo che, spezzate le sue
. -doveva desinare con arrivabene a casa d' un nostro amico, ma appena ebbi
, uniscono con molti anelli la catena d' ogni vivente, perché d'ogni vivente
la catena d'ogni vivente, perché d' ogni vivente portano in qualcheduno di loro
i tre aspetti per li quali merita forse d' essere unicamente riguardata. cesarotti i-144:
delle lingue, tessuta sulle prime fila d' una lingua naturale, catena che va cercandosi
agli uni e agli altri iniqua / d' aspre discordie ordiro una catena / che né
, generalmente parlando, ne ha più d' uno; il che forma una catena di
in forse l'esito della giornata. d' annunzio, iv-1-228: una catena di
a stretto contatto: per passarsi secchi d' acqua in occasione di un incendio,
insieme una catena come le scimmie. d' annunzio, ii-613: le saltano all'incontro
, che arrivino al peso di quattro scudi d' oro. berni, 37: un
; un de'quali avea due catene d' oro lucente al collo, e l'altro
fé candida e pura, / delle piume d' amor pennuto arnese. foscolo, gr
/ « inanellando al candidetto giglio. d' annunzio, iv-1-46: in quell'inverno
maggi, io7: ad ogni due braccia d' altezza bene spianata si metteranno le catene
, cioè arbori grossi quanto la gamba d' un uomo o poco più, incrociati e
. vasari, i-608: nella altezza d' ogni braccia nove delle dette volte siano volticciuole
di castagneti e di boschi foltissimi. d' annunzio, iv-2-555: la catena delle rupi
primordiale. gozzano, 169: ma d' improvviso, come sospesa nello spazio,
e a sinistra si prolungavano a vista d' occhio in dirupate catene, apparentemente inaccessibili
della prima coperta,... cadena d' ar- mizio,... cadene
,... cadene longe parascosole. d' annunzio, 11-866: christe, eleison
: 'catena', lunga serie di piastrettine d' acciaio, piccolissime e cortissime, imperniate le
, forata in cima, alcune catenette d' oro uscivano, ed all'orecchie parimenti forate
. cellini, 735: uno boccale d' argento, due grillande d'oro,
uno boccale d'argento, due grillande d' oro, uno chiavacuore, uno zaffiro,
uno vezzo di perle, una catenuzza d' oro. galileo, 4-3-263: vedrete,
dentro avevano aperto, ossia avevan finito d' aprire, tirando via il catenaccio insieme
a gli orecchi un paio di catenaccetti d' oro. = lat. tardo
sdegnoso di seguire il vii signore. d' annunzio, ii-113: la speranza..
vènti. / nel trono ella sta d' amfitrite. / catenata sembra la gloria
. piccola catena (per lo più d' oro o di altri metalli preziosi):
collo et a le maniche de'bottoncelli d' ariento inorato infilati a varie guise.
, vi-55: noi ti faremo catenelle d' oro, lavorate con virgule d'ariento.
catenelle d'oro, lavorate con virgule d' ariento. aretino, iii- 133
al collo vezzi di perle, catenelle d' oro e simili altre cose. nievo,
: prese la medaglia per la sottile catenella d' oro e se la mise al collo
e. gadda, 438: catenelle d' oro, da polso, tenui, e
da polso, tenui, e un orologio d' oro, da polso: e,
detta pertica una carta con una catenella d' oro legata. soderini, iv-147:
l'avanzo della canna c d. d' annunzio, ii-224: le catenelle dei
lugubre ritornello, mentre il lucido peso d' ottone attaccato alla catenella scendeva inesorabile.
catenella, e che son divenute ormai d' uso comunissimo. 6. dimin
. piccola e sottile catena (d' oro o d'altri metalli preziosi),
e sottile catena (d'oro o d' altri metalli preziosi), usata per
, 7-31: al collo ha una catenina d' oro: la benedizione.
manciate di càtere. = voce d' abruzzo, dal nome càtera, per caterina
della chiavica stessa. per d' entrare per la fossa ov'erano le cateratte
gran gelosia il forte specialmente per sicurezza d' alcune cataratte, con le quali si
mattina / presso la risonante cateratta. d' annunzio, ii-72: e d'improvviso
. d'annunzio, ii-72: e d' improvviso tutta / la valle echeggiò di fragore
la valle echeggiò di fragore / come d' un émpito d'acque / irrompenti da cataratte
di fragore / come d'un émpito d' acque / irrompenti da cataratte / aperte
la città come un liquido furioso fuoco d' allegrezza! bacchelli, ii-42: l'
sfiorire in un punto, per aprir d' un tratto la cateratta del flagello.
in opuscoli disfatte. -grande quantità d' acqua impetuosa, violenta. -a cateratte
, 407: un gruppo di persone credendo d' essersi poste al sicuro in una cavità
che appunto era stata scavata dalle acque d' un rigagnolo che andavano a sbacchiarvi in
scrosciava giù a cateratte, come un torrente d' ambra portone, quale anticamente si chiudeva colla
nei rari momenti in cui questa raccolta figura d' oratore si apre e si libera,
non si presenta come un salto d' acqua ma come un pendio più o meno
siene sedici, il fine della navigazione d' egitto. marino, vii-526:
4. ant. chiusa (d' acqua); pescaia. sacchetti,
da altri, a riguardo della caduta d' acqua che vi succede, si dice ancora
e chiù- desi con una ribalta. d' annunzio, iii-1-592: dal mezzo del
voglia. baretti, 1-238: dopo d' averci detti gli accidenti nati dal venire quelle
facendo così rientrare le cateratte nel luogo d' ond'erano uscite. leopardi, iii-
la cuffia di s. caterina d' alessandria, patrona delle zitelle,
patrona s. ca terina d' alessandria. catèrva, sf.
caterve, le quali faceano di sei migliaia d' uomini armati. machiavelli, 292:
come ferve / contro costoro il fior d' italia tutta. / genti a l'ibero
/ fra cielo e mare, e d' affrica al ruggito / torbida vien di tuoni
crescea rapida, opaca, / gravida d' ira la caterva accolta / da'forti
. carducci, 114: disse / come d' un grido... /.
? garzoni, 1-595: nino re d' egitto... mai si vedeva se
ed hanno dietro una caterva magna / d' uomini forestieri e paesani. baretti,
, di bottai, di falegnami e d' altra cotal gentaglia? p. verri,
, i-72: ed ecco di discepoli e d' abati / spingersi in sala un'orrida
[il gesso] in una catinella d' acqua chiara; lascialo bere quant'acqua e'
di pioggia a catinelle) sulle acque d' un lago. -andarne il sangue a
addosso un'enorme cati nellata d' acqua che lo annaffiò tutto dalla testa ai
: catino intendiamo un vaso di terra o d' altra materia, per servizio di cucina
bel sole, or rapida caterva / d' uccelli con falconi o con sparviero.
e avente sovrapposta una livella a bolla d' aria: per misurare la differenza di
, io non so: so che d' allora in poi per un pezzo morale
odiai, odiai, quei libri, d' un odio catilinario. 2.
.; ogni conversazione prende l'aria d' un conciliabolo di catilinari o di
: 'catetere', strumento per lo più d' argento, scanalato e curvo, il quale
si applica più propriamente a quella tenta d' acciaio piena, cilindrica, ecc.,
lo scalpello nell'operazione della litotomia. d' annunzio, iv-1-577: il dottore aveva
v.]: 'cateterismo', l'operazione d' introdurre la tenta od il catetere nella
compongono l'angolo retto. -cateto d' incidenza; cateto di riflessione. tommaseo
[s. v.]: 'cateto d' incidenza', linea retta tirata da un
retta tirata dall'occhio o qualche punto d' un raggio riflesso, perpendicolare al piano
. linea perpendicolare, asse; linea d' appiombo che passa per l'occhio della voluta
di terra, o di rame, o d' altra materia che si tenga al fuoco
, cosa doveva fare! cercai sì, d' in- gegnarmi, disponendo pel granaio a
parete, la catinella e una brocca d' acqua. vittorini, 1-47: una
quel bel catino di porcellana e una brocca d' acqua. ora ecco io pongo nel
, sola ricchezza, una gran secchia piena d' acqua, un catino verde, una
verde, una bottiglia, un bicchiere. d' annunzio, v-2-157: la donna,
, regge sul capo un gran catino d' acqua dove io a quando a quando
finestra fu loro gittato uno grande catino d' acqua a dosso e tutti a dua
. d. bartoli, 9-31-2-m: avvenne d' esser versato da una finestra in capo
e immergeva il pettine in un catino d' acqua. comisso, 7-46: aveva preparato
la vecchia porta sulla tavola un catino d' insalata, e talino la mescola in
picciole cannellate, si mandano solamente gocciole d' acqua sotto la volta, e di
, come un'apparizione contro la roccia d' uno speco, il volto di cristo
a sedere, / pararsi il petto d' un tovagliolino, / alla forcina e al
, 146-8: ebbe una volta tanta sicurtà d' andare a imbolare un porco di notte
del bisonte, o pur ne le solitudini d' africa e d'etiopia la manticora e
pur ne le solitudini d'africa e d' etiopia la manticora e la catoblèpa e l'
catoblèpa e l'altre sì fatte? d' annunzio, iii-1-1095: non rado avviene ch'
, che 'l maggior catollo / era d' un monte. idem, i-308: quando
brachimi: granchi terrestri, anfìbi, d' acqua salmastra e d'acqua dolce,
terrestri, anfìbi, d'acqua salmastra e d' acqua dolce, con uno scudo quadrangolare
costumi e di intransigenza morale. d' annunzio, iii-1-1092: dice: « che
, salvo esser lui venanzio ottima pasta d' uomo incapace di far del male a
fra il popolo borghese e quel d' anghiari, / di come irati vennero alle
/... / per cagion d' un catorcio maledetto, / che 'l catorcio
un catorcio maledetto, / che 'l catorcio d' anghiari ancora è detto. carena,
carletti, 44: fumo certe pozze d' acqua, dalla superficie della quale si
i sassi, e come le avevan foderate d' impalancati senza commessure. catramato
stato a giocare con la concolina piena d' acqua messa in mezzo alla stanza,
a piangere cheta cheta in cucina. d' annunzio, v-2-813: la peata nera di
1242 a genova), dall'arabo d' egitto qatràn (ar. class, qàtiràn
adatta più volentieri sono gli adiettivi composti d' un verbo e d'un nome, indicanti
gli adiettivi composti d'un verbo e d' un nome, indicanti professione e abitudine
): il giorno avesse io mille marchi d' oro, / che la dianuzza fia
, è rimaso ancora, quasi un poco d' ombra, quel nobile di contado.
sarà dato il cattarne la fiducia. d' annunzio, ii-750: spezzate i flauti
per cattare augurii, se ci fossero d' ogni sorte ucegli, come ci sono solamente
n'andrò anche cattando le congiunture. d' annunzio, v-1-740: chi è? è
tini, se non che egli s'astenesse d' andare mai alla cella d'alcuno
astenesse d'andare mai alla cella d' alcuno,... per non apparir
è descritto, e dipinto in forma d' un signore sonnolento, il quale dormendo
, tanto più ch'io portava pericolo d' esser veduto d'alcuno de'miei scolari.
ch'io portava pericolo d'esser veduto d' alcuno de'miei scolari. garzoni, 1-751
iii-2: cristo è libro, e specchio d' ogni perfezione, e in croce quasi
tre piedi, abbia anche un tavolino d' avanti: stia pure con tutti 1
zio, marco mèola, facendosi cattedra d' un tavolino del caffè pedoca, si
facendo. e ciò vien dalla catedra d' epicuro, che riformò, e corresse in
/ a l'alta sedia, che d' aver bramata / tanto, indarno san georgio
generiche, e quel vocabolario comune, d' influssi, d'aspetti, di congiunzioni
e quel vocabolario comune, d'influssi, d' aspetti, di congiunzioni; ma sapeva
algarotti, 2-403: siede vano nelle corti d' italia valorosi principi institutori di bei giochi
italia valorosi principi institutori di bei giochi d' ingegno e di accademie; e quivi
e quivi si tenevano circoli sulla scienza d' amare, vi dettavano lezioni, vi
da sé dipinte per il coro della cattedrale d' anversa. moneti, 32: ciaschedun
messa la notte di natale? ». d' annunzio, iv-1-179: l'ombra era
luce traversanti il fogliame già tocco dal mal d' autunno erano come raggi lunari traversanti i
erano come raggi lunari traversanti i vetri istoriati d' una cattedrale. campana, 21:
stampata a cuore, / zampa schiacciata d' uccellino ucciso, / carta da gioco dell'
stabili, e allora dicevasi più bonamente cecco d' ascoli o il maestro
, che dottoreggia; professorale. d' annunzio, v-2-242: in questo tempo di
del professore, e nei tre quarti d' ora rimanenti, dove si procedeva poi alla
ambulante: titolare di una cattedra ambulante d' agricoltura. einaudi, 1-466: ho
ebbe alfin di catti da admeto / d' esser a guardar pecore tenuto. forteguerri,
altri, ed han di catti / d' esser corretti. = v. cattare
, e il catti- vaggio e servitudine d' esiona. = deriv. da cattivo2
proprio volere. bruno, 3-295: d' indissolubil nodo tien avvinto l'animo del
cattivare i popoli o gli eserciti. d' annunzio, iv-1-14: egli sapeva, nell'
posseduto da spiriti maligni. cecco d' ascoli, 3048: e questa gemma vale
297: paolo... diè vista d' essere buono garzone, stando al fondaco
ser ciappelletto -che io ho detto male d' altrui; per ciò che io ebbi già
cattivelle de'miseri sudditi con acutissime punte d' ago in più parti del corpo,
74-44: ritornò col signore alla corte, d' onde s'era partito, più giallo
/ ei [l'elefante] non cavi d' arcione, e di budriere / infin
dopo consolò il povero cavaliere, defrauderei d' un piacere le anime buone; e
come un pericoloso disturbo del suo chilo. d' annunzio, v-2-206: preso a un
in molle e ben coperto dalla polvere e d' ogni cattiveria. = deriv.
e di malvagitade. ottimo, ii-323: d' accidia vegnono... imperseveranza,
, e m'aspetto bene che più d' uno e più di quattro saranno o pretenderanno
della lega lombarda, è il sentimento d' una tal quale virtù nella massa de'
le sette, i vaticini del furore d' iddio, la dispersione de'cittadini in
si era l'aver riauto la grazia d' un così gran papa, la quale si
consumare. velluti, 296: diè vista d' essere uno tristo e cattivo; e
che gli spiriti di casa vostra sono d' un'altra sorte, anzi della più cattiva
morte. pellico, ii-112: quando d' un uomo che giudicammo dapprima cattivo,
, ci pare di scoprire evidenti segni d' onestà. nievo, 1-16: « pare
3-5-193: tu che sol fra'serti d' oro / te ne stavi ognor giuliva,
: sendo una mattina in uno collegio d' alquanti uomini da bene a desinare el
arlotto, vi sopragiunse imo prete maligno d' ogni tristizia: in tra l'altre,
lui compose di dovergli dare cinquecento fiorin d' oro, ed egli una notte con la
ripari ben disposti e da caverne sfolgoravano d' infilata trincee e strade e batterie. pavese
, 11 più schifo minestraio, / d' ingegno e garbo e di memoria privo
risoluto, come cattivo cardinale ed aderente d' eretici, di non lo volere né vedere
argomento); sbagliato (un piano d' azione, un metodo di studio);
forze estranee siano chiamate da una parte d' uomini che vivono in una città,
il falso, non avendo egli animo d' ingannare altrui, co- meché egli per
bestia] m'ha già / levato d' altri fanghi e d'altri fondi; /
già / levato d'altri fanghi e d' altri fondi; / ma la mi cadde
carini se ella non si fosse migliorata d' aspetto. 5. malfermo
stracciati e cattivi, con un fascio d' erba in capo per uno, entrarono in
buono e un tavolino tutto rovinato. d' annunzio, iv-2-248: aveva i capelli
7. di poco valore (un'opera d' arte o di pensiero). baretti
dirvi che mi sono sembrate cattive. d' annunzio, iv-1-147: la lenta decadenza
, 200: ma prima si proveda d' un pastore, / che mangiar non gli
hanno cattivo. pascoli, 50: parlan d' uno ch'è un altro scrivo scrivo
potere fare meglio che fare a modo d' altri, e volessi dio che sino a
un confuso bisbiglio eccitato dal cattivo suono d' una simil proposta e poi da una irritazione
così accosto, incolpatene una mia depravazione d' olfatto, per la quale mi sono
, vedi quel che io faceva! trattato d' amore, 35-1: morte gentil,
suoi baroni una cattiva contentezza ch'aveva d' ariabarzane. -con le buone 0
di tre assi, / e viepiù tristo d' un famiglio d'otto. note al
, / e viepiù tristo d'un famiglio d' otto. note al malmantile, 6-80
lo'trasero dietro, e andavali caciando d' in pogio in pogio come gativi.
tutti questi cotali sono li abominevoli cattivi d' italia che hanno a vile questo prezioso volgare
costui maliziosamente si crede avermi messa paura d' andare oggi al bosco nostro? là
, ma, in genere di lettere e d' arti, più del cattivo medesimo nauseosa
a me in vece pare d' essermi dato al cattivo, e se potessi
e dei primari della città) un po'd' ogni cosa; dei ricchi e dei
... / al paese fatai d' armida arrive, / pensi indarno al fuggir
egizi, suoi nemici, per il simulacro d' asino, ed appresso essendo lui vittorioso
, fin ch'io respiro, / d' ilio le torri, né trarrai cattive /
hai sfasato il tuo accordo di corpo e d' anima, vivi in antinomie: voluttuoso-tragico
l'incorporeo o il momentaneamente corporeo. d' altra parte, il cattolicesimo non è,
lo studio delle lettere e degl'idiomi d' oriente... fu culto, educato
, e terra catecù o iaponica. cattolicità d' una dottrina filosofica. chiamavasi menicuccio dalle
bembo, 7-2-242: se alcuna usanza fu d' al- cuno de'predecessori di sua maestà
più devoto di molte pratiche cattoliche. d' annunzio, iv-2-153: ella sentiva ora nell'
sentiva ora nell'animo un'immensa venerazione d' amore per tutte le cose, per gli
cattolica; qualunque si fosse la pratica d' opposizione: ostruzionismo parlamentare, o astensione
alti fianchi,... l'accento d' oro, che esce estenuato e sonoro
, 1-77: a un tratto si ricordò d' essere cattolico, il più grasso
romano: cioè... un seminario d' operai apostolici di tutte le nazioni,
cristiani e gentili, tra cattolici e d' ogni setta eretici. segneri, i-163:
la riunione di questa città al resto d' italia possa essere interpretata dalla gran massa dei
essere interpretata dalla gran massa dei cattolici d' italia e fuori d'italia come il segnale
massa dei cattolici d'italia e fuori d' italia come il segnale della servitù della
l'amore tra gli uomini va imposto d' autorità, magari con qualche rogo ben
per la prima volta da ferdinando v d' aragona e da lui trasmesso ai suoi
applicato l'animo a ricuperare per via d' accordo il suo regno, stato occupato
e dai peccati, e fossono pieni d' amore e di carità l'uno contra
fussi uscita una pianta sì pestifera? d' annunzio, v-3-476: serra [l'
di cose catoliche e di sciagure e d' amore in parte mescolata, la quale per
fare scrivere la cattura, come è d' usanza. machiavelli, 566: ebbe la
fama, né fuga, né querela d' un offeso, né accusa di persona
; non c'era altro che il detto d' un supposto complice. tommaseo, i-324
col mandato di cattura e col mandato d' arresto [il giudice istruttore o il
dei torrenti, per cui un corso d' acqua che scorre lungo un versante viene
della giustizia, le leggi potranno contentarsi d' indizi sempre più deboli per catturare.
catturata dopo essere stata segnalata dal faro d' un porto neutrale, pretendendo che il
per se stesso in tutta la costa d' india. 2. catù italiano
disus. e dial. due piatti d' ottone che si suonano percuotendoli l'uno
. = etimo incerto: forse d' origine imitativa. confronta a. prati
etnografi chiamano quella che popola le regioni d' europa più distinte per la bellezza vigorosa
oriente, culla del genere umano. d' annunzio, v-2-308: nella camerata de'mezzani
sta dalla parte della coda. d' annunzio, ii-310: una inattesa bellezza /
bimbo che regge lo strascico dell'abito d' una sposa. palazzeschi, 4-319:
fior del loto e qua la foglia d' acanto, e altrove una danza di caudati
altre tinte vivaci, era poco men larga d' una mano; e passava d'una
larga d'una mano; e passava d' una all'altra azalea, a volte sostando
viticci che, sorgendo dalle foglie d' acanto, s'incurvano e si arricciano sotto
secca col caulo? e chi non trionfa d' una suppa lombarda? bruno, 3-882
bruno, 3-882: fui prima in serviggio d' un ortolano, aggiutandolo a portar iettarne
letter. taverna; osteria. d' annunzio, ii-246: aurelia via..
questo picciolo merito ch'io mi lusingava d' avere, abbaiando e ululando a tutto
, principio attivo. cecco d' ascoli, 304: cessa l'effetto,
intelletto, che natura inclina / ricercar d' ogni cosa la sua causa,
cosa la sua causa, / d' una in altra cagion sempre cammina; /
, /... / fin che d' ogni cagion la causa trova, /
la giustizia del- l'azioni sia causa d' utilità ai loro autori, eccome lo crediamo
costituzione stabile delle nazioni, e massime d' italia, in quella unità civile o
era detto, che venuto egli a contezza d' un impegno anteriore della camilla, e
/ funebre, causa agli achei già d' infiniti dolori. pirandello, 7-219: tu
ciò sia tanto avvenuto per la negligenza d' alcuni suoi ufficiali e per l'artificio de'
224: si potevan patir poco a causa d' una certa ruggine antica. svevo,
de privare gli confinanti della suave dolcezza d' amore, donde ne successeno sanguinente e
pigliassi errore, ch'io mi stia qui d' attorno, sinoché gli esce.
vostra, sia causa che noi perdiamo d' udir questa domanda. guicciardini, 340
criminale et importante deve interrogare per mezo d' altri, ma per se stesso. sarpi
sì fatti parlamenti dovettero discettarsi cause feudali d' intorno o diritti o successioni o devoluzioni
veste da camera, cioè coperto d' una toga ormai consunta, che gli
addietro, per perorare, ne'giorni d' apparato, quando andava a milano, per
andava a milano, per qualche causa d' importanza. settembrini, 1-28: mi venne
triegue, trasse in giudicio il re d' inghilterra a corte di roma per suoi
la fede delle triegue prestata il re d' inghilterra gli aveva tolto per furto la
una voce, in cui si duole d' essere stato da me offeso nell'onore.
gesualdo, dicendo ch'era un affare d' oro quel matrimonio, una fortuna per
corte, arrotandosi pe'tribunali come litiganti d' una causa spallata. manzoni, 436:
. buonarroti il giovane, 9-164: d' ogni parte ragioni / d'anteriorità s'
9-164: d'ogni parte ragioni / d' anteriorità s'odon gagliarde / e sode:
, 6-5-7: come in un subito fuor d' ogni mia speranza è una gran tempesta
condannarla, forse, se avesse potuto dimenticare d' esser parte in causa. -far
portogruaro o accasatevi cogli sposi per ragioni d' uffizio, facevano causa comune colle signore
neo-ingegnere, soffondersi tutt'a un tratto d' una porpora senza causale, magari per
tumultuare per il vivere caro, d' una intelligenzia e l'altra. sarpi,
pelago sanza l'una sopra un d' acqua forse da questi due concetti che
che non fa l'acqua, ch'è d' essa onda causatrice. leone ebreo,
de le bellezze sensitive buona e causatrice d' amore e diletto, quanto si dirizza
de're macedoni, si cingeva la tempia d' ellera. milizia, ii-249: 'causia'
che trattava o difendeva, in rappresentanza d' altri, cause giudiziali.
il quale [figliuolo], desiderando d' essere ne lo onorato collegio de'notari posto
e dei iudìci, e la colpa d' ogni loro errore si ha da dare a
fontanella, i-257: leggi e riti d' astrea né do né prendo, /
fuochi chimici,... diverrà spirito d' aceto, il quale immerso in copia
alcune terre, che hanno di bisogno d' un caustico che faccia una valida revulsione
, che vi trasfusi, qualche varietà d' episodi e di capricci, e soprattutto
7-282: ne segue, che se una d' esse curve è geometrica,..
periglioso salto della sua amata padrona più d' ogni altro per disperazione fatto coraggioso,
venne non quasi sollevato da cieco impeto d' insperata ventura, né sorpassando i gradi
più cauto che voi non vi stimate d' essere. davila, 1-3-52: il re
di napoli ebbe de'francesi, invece d' ispirarle una prudente cautela, fu cagione
cioè di parlare piuttosto in certi quarti d' ora che in altri, piuttosto quando v'
riputazion de'dottori era in truovar cautele d' intorno a'contratti o ultime volontà ed
a cautela, non mai a persecuzione. d' annunzio, iv-2-155: per cautela,
nuova conversa fu dispensata da ogni obbligo d' opere servili. = voce dotta,
. cessando di esser... d' impaccio, rimarrebbe, però, ben custodita
cautela; compiuto con cautela. d' annunzio, v-3-226: vedevo, come quel
quell'uomo casalingo e cauteloso la costanza d' una virtù virile, la durezza d'una
costanza d'una virtù virile, la durezza d' una vita fatta di disciplina, di
colori nella pittura a encausto. d' annunzio, v-2-330: domattina mi tocca andare
dare il fuoco metter fili e taste. d' annunzio, v-3-246:
ben madonna all'orbo, con ogni cautezza d' ingegno speculativo, sofferendo le sue sagacità
di qualche dolce liquore. f. d' ambra, 4-23: in queste cose
pellico, ii-128: non avevamo infatti d' uopo d'avvertimenti, per esser cauti.
ii-128: non avevamo infatti d'uopo d' avvertimenti, per esser cauti. leopardi
il fringuello / cauto via via zittì. d' annunzio, ii-337: ecco, venir
montale, 91: s'empì d' uno zampettìo / di talpe la limonaia,
e ascoltare. ma quel cauto equilibrio d' ansie, di attese e di futili speranze
ben cosa insolita, mirabile. f. d' ambra, 4-13: ma non vogliono
gianpaulo pagato per sei mesi co'danari d' altri. 6. locuz.
ché varia turba di mal caute genti / d' ogni intorno v'accorre e s'urta
, 3-5-60: al vescovo dette tre centinaia d' oro in uso de'poveri, dicendo
lui proposta unica; la quale era risoluto d' abbracciare, procedendo però con la debita
oscure cave, / dov'è un martir d' ogni martìr più grave.
da alcuni di quelli cittadini una cava d' allumi. biringuccio, i-77: ne
eccellenzia illustrissima mi fece dare parecchi libbre d' argento, e mi disse: « questo
da ignote preziose cave; / e d' oro e gemme grave / oppri
841: che fanno ai folletti le cave d' oro e d'ar gento
fanno ai folletti le cave d'oro e d' ar gento, e tutto
vatore offre loro acqua viva. d' annunzio, ii-647: lunge per
/ l'alpe di carrara, / cerula d' ombre / bianca di cave.
, 9-507: gli uomin son tutti quanti d' una cava / di terra, qua
ristesse cave / vive altra gente ancor d' affanni piena. s. maffei, 5-5-204
cave sotterranee, adiacenti al campo stesso d' intorno, si facessero venire a vista del
, i-55: e sotto il raggio d' un fanal notturno, / cinto di bari
loda il teatro di marco emilio scarno d' altezza di trecento sessanta colonne...
non tanto del medesimo danaro, che d' ogni altra cosa diversa da quello.
viani, 14-252: il deschetto abbagliava d' oro come un piccolo altare;
. mucchio di covoni di grano o d' altre biade. pascoli, 1028:
, / e ch'a voi darei d' erbe un pien cavagno: / non resterò
, 321: essa filava all'ombra d' un castagno / centenario, e parlava
cavagnòla, sf. ant. gioco d' azzardo in passato molto diffuso in italia
folto / era di nebbie spesse e d' umor pregne. 3. sm
giornate cavalcare, / tanto ch'ai fin d' una lunga pianura / un giorno in
dove più volentieri starebbe: o in casa d' uno gentile uomo che gli insegnasse cavalcare
che 'l nostro cortegiano sia perfetto cavalier d' ogni sella, ed oltre allo aver cognizion
: cavalcando ne van per la pianura / d' un chiuso trotto che mai non allenta
accademia avendo saputa questa mia smaniosa brama d' imparare a cavalcare, pensò di approfittarsene
solo, a la lugubre / schiera d' avanti, ravvolto e tacito / cavalca.
corsaro, gaucho, ammiraglio, generale d' oltreoceano, che già in italia s'
, 4-19: quivi per forza lo tirò d' incanto, / e poi che l'
cinta. pulci, 1-19: e cavalcando d' uno in altro errore, / in
sotto l'usbergo la crociata fè. d' annunzio, iv-2-106: gli enormi pilastri
giovanni dalle celle, 4-2-14: che sarà d' alquante donne, le quali dicono,
iddia de'pagani, e colla moglie d' erode? boccaccio, 9-324: non estimò
: andando cavalcava in su uno asino d' un povero uomo. 4.
... io smontai. f. d' ambra, xxv-2-409: mai più bestia
di paggi, e nel fasto esteriore d' una bella, e leggiadra comittiva.
cavalcare sopra i baroni che teneano col re d' ungheria. sacchetti, 34-10: essendo
del regno per conto di guerra 0 d' altro, sono obbligati a cavalcare in quelle
con qualche fazione il nemico annasare. d' annunzio, v-1-30: come debbono esser
come debbono esser tristi i giovani soldati d' italia! invece di marciare e di
doni, 3-198: il viandante diceva d' aver cavalcato molti paesi, e nel praticare
attraversare (una via, un corso d' acqua, ecc.) passandovi sopra
ingiuriandosi o cantando ad alta voce. d' annunzio, iv-2-297: un vecchio ponte di
un letto amplissimo, con rari filoni d' acqua vaganti in un deserto di crete
, si tirerà ad alto la pezza d' artiglieria... e nell'istesso modo
: cavalcano e baroni alla pianura / d' un chiuso trotto, che giamai non
dovea conchiudere / oggi col vecchio, mutatomi d' abito, / ho cavalcato qui sol
in man gli giurar l'obedlenza ». d' annunzio, ii-535: muzio attèndolo sforza
, che gli diceva che non cercasse d' altro, starsi, senza volere, più
cavalca de la man soave, / quando d' avere utolità ne sente. = deriv
alfieri, i-54: intanto essendomi stretto d' amicizia con parecchi giovanotti della città che stavano
facevano delle gran cavalcate su certi cavallucci d' affitto, cose pazze da fiaccarcisi il
cavalcata di forestieri, ch'abbiano cera d' aver qualche carlino, vogliono intendere donde
che, traversando la strada, uscivano d' una foresta vicina. d.
trombetti degli svizzeri », i camerieri d' onore, i camerieri ecclesiastici, i
vedendo i capitani della gente del re d' ungheria che la baronia del regno era
usando piuttosto industria e celerità che virtù d' arma. 5. ant.
abbiamo ricevuta la cavalcata di vostre signorie d' oggi, e intendiamo quanto di nuovo
mila pedoni, e di firenze vi fu d' ogni casa uno. cavalcato
dagli occhiali, ecc.). d' annunzio, ii-191: e del laziale deserto
, 35-156: il giuoco... d' una fune cavalcata sopra una girella,
questo al padre sentire, con lui ordinò d' avere ad una ora ciò che in
20 (339): al rumore d' una cavalcatura che s'avvicinava, comparve
poi la metteremo al passo e vedremo d' arrivare in fondo, forse un po'
, per disgrazia, a una finestra d' un cavalcavia che allora c'era sul principio
e questa è stata l'aver pretendenza / d' andare a cavalcion sulla chinea / col
nel terreno il perno innesta, / va d' un destrier di legno a cavalcione /
atteneva alla vita di suo padre. d' annunzio, iv-2-111: era venuto al paese
una muletta bianca, con due triangoli d' oro agli orecchi, con una fila di
una fila di bottoni larghi come cucchiai d' argento senza manico. de pisis, 42
poi mutò idea, e pensò invece d' andar a piedi: ripose le due molle
giovinezza: un anello alla cavalièra, d' oro giallo, con uno stupendo diaspro e
8-68: era sposa di un cavaliere spron d' oro attempato, fatto da papa
'l nostro cortegiano sia perfetto cavalier d' ogni sella, ed oltre allo aver
e il cavaliero / nel cratere inabissò. d' annunzio, iv-1-114: la concitazion nervosa
: ma stolto quel cavaliere che cerca d' armarsi di tali armi che portare non
comunque opinione di messer lio- nardo e d' altri scrittori degni, che vogliono che i
. muratori, 7-ii-130: ogni uomo d' armi... o sia cavaliere o
. i cavalieri o sia gli uomini d' armi andavano in guerra tutti armati;
dispiegato, disse / resa peschiera. d' annunzio, ii-882: romba il carriaggio
quella età è questo nome di grado e d' onore, perché son anche così chiamati
o semplicemente, o con l'aggiunta d' altro nome, come cavalieri di cavallate,
. giamboni, 7-10: l'usanza d' essere presto e leggiere fa essere buono
: e per multiplicare il popolo romano d' ogni lato, egli [tulio] ordinò
ordinò dieci torme di cavalieri della gente d' alba. varchi, 23-281: io ho
maldesco / cento cavaler a desco / d' in tempo non ili 'ncrescono / anzi
c. rinuccini, ix-257: in coppa d' or zaffir, balasci e perle;
al tempo che passaro i mori / d' africa il mare, e in francia
ma vedevo come un gran cavaliere splendente d' oro, un grande errante che va
lancilotto,... e generalmente d' ogni altro cavaliere errante della taula, e
quel tempo provaro loro persone in fatto d' arme. ariosto, 4-52: vanno per
i-73: i rimatori attingevano nel codice d' amore; i novellatori o favellatori attingevano
e prudente. -cavalieri a sproni d' oro: portavano, quando venivano creati
quando venivano creati cavalieri, gli sproni d' oro (e rappresentavano uno dei massimi
la prima schiera furono tremila buoni uomini d' arme, tutti vestiti a nero, e
feceli la maggior parte cavalieri a spron d' oro, e chiamavansi i cavalieri della
2-21: messer mario tornaquinci, cavaliero spron d' oro, assai ricco. muratori,
per questo si chiamavano cavalieri a speroni d' oro. -cavalieri bagnati o del
. redi, 16-i-266: il re d' inghilterra carlo, fratello del regnante,
bagnato sì come merita? -cavalieri d' arme: che si facevano cavalieri all'
svolgimento. sacchetti, 153-23: cavalieri d' arme son quelli che nel principio delle
g. villani, 9-48: erano d' una compagnia di volontà a una insegna
donzelli di firenze, e assai feciono d' arme. -cavalieri del drago:
del drago] fu particu- lare insegna d' una compagnia ed ordine di cavalieri detto
di mille dugento altri cavalieri a sproni d' oro, e banderesi, e cavalieri
con la barbuta in testa. -cavaliere d' onore: che accompagnava il principe quando
e quei ch'è un becco cavalier d' onore. -farsi cavaliere: diventarlo
fulgore della sua gentil giovinezza questo crociato d' italia, questo cavaliere della repubblica.
. per estens. chi agisce con nobiltà d' animo e di modi e possiede largo
(58-1): due cavalier valenti d' un paraggio / aman di core una
in suo coraggio, / ched avanzar d' amor sarìa neiente. iacopone, 22-41
. intelligenza, 2: donzelli e cavalier'd' alto paraio / cantan d'amor novelle
e cavalier'd'alto paraio / cantan d' amor novelle canzonette. passavanti,
fornito; ed era questo cavaliere coronato d' una corona d'oro, ed era poi
era questo cavaliere coronato d'una corona d' oro, ed era poi seguito d'una
corona d'oro, ed era poi seguito d' una compagnia di donne belle e molto
nostra... ben poria senza suspetto d' adulazion dir che in tutta la italia
, tenta il gradino troppo alto. d' una mano agevolmente un soldato la leva
. la vecchia investe il suo cavaliere d' una ammirazione di nonna. è nero,
tuo cavalier, quanto concede / la guerra d' asia e con l'onor la fede
, 2-380: tra tutte le donne d' italia fu trascelta madonna beatrice versatissima nella
andàvano sottobraccio nella prossima sala. d' annunzio, iv-1-79: le dame si misero
giungevano dalle sale contigue le prime note d' un valzer ungherese. i cavalieri si
dal non tenermi sempre ferma nell'opinione d' essere da voi preferita, anche dopo il
so che in aria di cavaliere servente. d' azeglio, 1-59: era l'anno
armi, ecc.). cielo d' alcamo, 86: di quello frutto n'
in quel tempo era don pietro bravo d' acugna cavaliere del abito di san giovanni
a tre ore di notte il capitano d' arme, un bell'uomo colla barba a
il nome di san giorgio nella casa d' inghilterra, il toison d'oro in
nella casa d'inghilterra, il toison d' oro in quella di borgogna; ed in
l'andare a bologna per saldar la ragione d' un traffico che avevamo insieme messer buonaparte
lor chiese, dottori ed eziandio maestri d' università, cavalieri d'ogni professione da nobile
ed eziandio maestri d'università, cavalieri d' ogni professione da nobile: e così
. giusti, 2-74: a lui d' intoro il nobilume e il clero, /
il paese con un bastone dal pomo d' argento. -fare, intitolare cavaliere:
giusti, 2-72: quando s'aprì rivendita d' onori, / e di croci un
quando si vider fatti cavalieri / schiume d' avvocatucci e poetastri, / birri, strozzini
, o cuculli, secondo i luoghi d' italia diversi. trinci, 1-276: siccome
coraggioso ribi buffone incontro a un cavaliere d' uno podestà, che 'l prese. ser
. verso napoli. disse al duca d' ascoli suo cavaliero, essere brama o sacramento
uomini più maturi. -cavaliere d' industria: chi per acquistare credito si
carducci, 501: ma i cavalier d' industria, / che a la città
dicon -se il tempo brontola, / fiiniam d' empire il sacco; / poi venga
che sarà. panzini, iv-121: 'cavaliere d' industria'. borsaiuolo, ladro in guanti
poneva in capo la mitera, segno d' infamia). salviati, 19-105:
noia me fai pegro scudero; / d' amigo audir mala novela; / fel segnor
carmelitani, dal quale tirando molti pezzi d' artiglieria minuta, e percotendo il sito
.. furono costretti in poco spazio d' ora d'abbandonarlo. g. bentivoglio,
furono costretti in poco spazio d'ora d' abbandonarlo. g. bentivoglio, 4-654
l'altro baloardo, con una parte d' essi fuori della muraglia, e l'
anche più confortativa per gli occhi, d' un palmeto. manzoni, pr.
una valle angusta e uggiosa, sulla cima d' un poggio che sporge in fuori da
iii-4-220: il nemico, a cavaliere d' ambo i fiumi, avrebbe posizione sommamente
io son tanto imprudente, che creda d' esserle a cavaliere. lippi, 8-65
che fosse dianzi il vedere il duce d' insolita milizia abbracciato con il cavalierotto,
certi fastosi cavalierotti, i quali si vergognavano d' accostarsi a parlargli. d'annunzio,
si vergognavano d'accostarsi a parlargli. d' annunzio, v-3-155: i cavalierotti mandavano
bruco. la locuz. 'cavaliere d' industria 'risale allo spagn. cabotiero de
, da cui il fr. chevalier d' industrie (cfr. rigutini-cappuccini, 181:
181: * cavaliere, se aggiungi d' industria, è il francese chevalier d'industrie
aggiungi d'industria, è il francese chevalier d' industrie, che ironicamente designa uno scroccone
designa uno scroccone o imbroglione non privo d' eleganza e abile ingegno *).
, e cavaliere e universale negli studi d' umanità. guicciardini, iv- 254
= v. cavaliere1. cavalière d' italia, sm. ornit. uccello della
: il giorno avesse io mille marchi d' oro, / che la dianuzza fia contessa
2. forcella piccolissima, di filo d' alluminio, che, posta a cavaliere
è posta l'intestazione (in genere lettere d' alfabeto), che s'infila sul
cavalla. carducci, 574: nova d' armi e di carri e di cavalle /
. tozzi, iii-24: agostino, figliolo d' un cavallaio che aveva due poderi a
tirare meglio la barrozzetta per la salitella d' uno sterro dove stavano a lavorare.
e siccome faceano anticamente i romani. d' annunzio, v-2-609: fu egli buon
varchi, 18-2-224: anguilletto, colpito d' una zagagliata nel petto da un cavalleggiere,
tanno scorso, nella caserma dei cavalleggieri d' aosta, pregava con noi che nascesse la
con noi, e si affligge. d' annunzio, ii-893: tra sangue e
avv. in modo cavalleresco; con nobiltà d' animo e lealtà; generosamente; con
e una ne dirò, non mica d' uomo di poco affare, ma d'un
mica d'uomo di poco affare, ma d' un valoroso re, quello che egli
io son preso da un ardente desiderio d' esser da voi fondatamente istruito nelle materie
. foscolo, v-154: ebbi l'onore d' essere presentato al vecchio marquis de b
parecchie non gravi imprese cavalleresche nella corte d' amore. manzoni, pr. sp.
consuetudini; gli diede maestri di lettere e d' esercizi cavallereschi. de sanctis, lett
carducci, 446: da i reni d' un ladron de l'alemagna / sangue cavalleresco
consuetudinarie con cui sono regolate le questioni d' onore. manzoni, pr. sp
con cui si trovò anche, più d' una volta, a dar giudizio sopra
volta, a dar giudizio sopra casi d' onore... e fin da quando
di fuori, per trasmutarle e rimaneggiarle. d' annunzio, v-1-514: fra tante cose
per cento; ma rechino un soprappiù d' interesse sotto nome di dividendo. de sanctis
di oria, antico ufficiale del regno d' italia, con la sua figliuola,
, gli mandò degli abiti splendidissimi, d' una magnificenza senza pari e tagliati sulla
forza di corpo o per virtù d' animo li fatti cavallereschi più e maggiormente
fatica cavalleresca, e molto avvisato in fatti d' arme. campanella, i-360: bisogna
. g. gozzi, 3-5-374: d' animoso destrier premere il dorso / forse
giovanni, 152: queste son quelle donne d' amor fino / c'hanno lor visi
: l'insegna della cavalleria del sesto d' oltrarno era tutta bianca. m.
. villani, 1-17: partito il re d' ungheria del regno, la cavalleria dei
co 'l sangue è il pavimento / d' arme e di membra perforate e fesse
/ indi mandargli per eterno esempio / d' alta prodezza ad appiccar nel tempio.
, 3-81: convenne quivi tagliare quantità d' alberi per far carrette, estrame quantità
li ungari non hanno altra cavalleria che d' ussari; i polacchi di lancieri;
cuochi, parigi è un'ottima piazza d' arme -ed ei potrà campeggiarla quanto è
, i-60: da prima io aveva chiesto d' entrare nella cavalleria, per l'amore
di guerra ad una pericolosa inferiorità. d' annunzio, ii-893: tra sangue e fuoco
conservando il carattere aggressivo, la duttilità d' impiego e le forme d'azione della
la duttilità d'impiego e le forme d' azione della cavalleria tradizionale. 3.
queste cose non ti dico confessandomi quasi d' essere vecchio, ma volendo dal cuore
ha passato giovinile età, debbia da cavalleria d' amore essere cacciato, con ciò sia
accesi e ferventi, ch'egli passavano d' arme e di cavalleria tutti cavalieri di quelle
di bontade e di cavalleria, o vero d' arme. ariosto, 13-7: il
, la cavalleria e i suoi codici d' amore, i poeti solitari, il
, cantano, narrano di fatti d' arme e di amori relativi ai cavalieri
di libri di cavalleria: cioè tutti fatti d' armi e d'amori, intrecciati con
: cioè tutti fatti d'armi e d' amori, intrecciati con que'maravigliosi avvenimenti,
romanzieri. berchet, 113: soglionsi d' ordinario distinguere le romanze antiche in due
. di queste, i poeti italiani d' allora non ne composero nessuna. « de'
ne composero nessuna. « de'fatti d' arme », disse dante, « non
altri l'appellarono fiorìa, dal nome d' un gran capitano, che quivi fu morto
cavalca, 19-241: a nessuno permetteva d' avere onore di cavalleria nel suo regno
ordinata al fine de la cavalleria franchezza d' animo e fortezza di corpo. livio
e ch'egli debbano usare cavalleria e fatti d' arme. giov. cavalcanti, 65
nobiltà, specialmente in caso di questioni d' onore e di duelli. ariosto,
donne). -anche: generosità, nobiltà d' animo e di modi. ariosto
un giovene gentil,... / d' alta cavalleria, d'alta bontade /
.. / d'alta cavalleria, d' alta bontade / famoso, e riverito fra
per dovere di cavaliere; per nobiltà d' animo e per generosità; per cortesia
con tutta l'armatura mia / dentro d' un fiume tu debbi gettare. ariosto,
il più adatto a contenere la visione d' un poema. 2. arte
francese, il ballo, la cavallerizza. d' annunzio, iv-2-984: egli sollevò all'
cavalcare ubbidisce al cavallerizzo, nel giucar d' arme allo schermitore. d. bartoli,
c'è pericolo, perch'egli è figlio d' un bravissimo cavallerizzo. segneri, iv-43
uomi di parigi] hanno per costume d' andar sempre stivalati e speronati; e questa
; / squassavano le cavallette / finissimi sistri d' argento. d'annunzio, v-2-923:
cavallette / finissimi sistri d'argento. d' annunzio, v-2-923: cercavo l'orecchio nel
orecchio nel pesce; spiavo certi errori d' un condottiero di anatre; perseguitavo la
dove posa in fuga mette / voli d' insetti giù per la campagna. / forse
dipendenza provincie e comuni. una moltitudine d' impiegati invasero lo stato come cavallette, ciascuno
di alte e grosse travi ad oggetto d' innalzare pesi enormi. 4.
mio padre ha restaurata la casa. d' annunzio, v-2-155: sto in piedi,
, dico veramente sopra una vera scala d' imbiancatore; che una di quelle donne m'
senza avere urtato e travolto una tavolata d' ortaggi posata fuor d'un uscio su dei
travolto una tavolata d'ortaggi posata fuor d' un uscio su dei cavalletti.
farsi in luce, e senza perderla d' occhio, buttò un foglio sulla tela
chiama il pezzo dell'ottone, o d' altra cosa, che si mette nel foro
altre maniere non cessavano di molestare e d' impedire il progresso di quella batteria.
, cioè, masse di spighe prima d' abbarcarle... cavalletto, dall'
-anche: parte dell'aratro che serve d' appoggio alla freccia. carena, 1-304
, era ai miei occhi una specie d' ambasciata di firenze in partibus infidelium.
ha poi un suo nipotino, un bimbo d' un altro suo figliuolo: se lo
ci appassionavan fanciulli per tutte le piazze d' italia: sbarra, querciola, cavallina
che non vi sia marito più geloso d' uno che abbia battuto la cavallina del libertino
era composta di rame con qualche traccia d' argento (e il suo valore era
figure mitologiche: i centauri). d' annunzio, ii-731: un fil di sangue
6. attributo di una varietà del sugo d' aloè usata solamente per le medicine dei
caro, 12-ii-251: l'una è d' un cavallino ignudo e non domo, che
e non domo, che per mezzo d' uno splendore... mira in due
lieto e cortese / un nano sopra d' un bel cavallino. pananti, i-266:
5. marin. pompa d' alimento, a stantuffi contrapposti, installata
cui confina. 7. gioco d' azzardo di origine tedesca che si svolge
da colle, vi-1-226 (1-8): d' este parole eo so ch'io t'
carro, anzi fè trare / cinque colombi d' un su'colombiere; / a corde
colombiere; / a corde di fil d' or gli fè legare. / non bisognava
che 'l nostro cortegiano sia perfetto cavalier d' ogni sella,, ed oltre allo
il circo e le mete, a cui d' intorno / vanno i cavalli e 'l
con buffali et cavalli, diverse sorte d' alberi. d. bartoli, 4-1-368:
e neppure incessante passaggio di granaglie o d' altre derrate campestri. carducci, 688
primo giorno, insediandosi, è nome d' opera e non d'onore. e smise
, è nome d'opera e non d' onore. e smise la vettura, licenziò
gentili, munirsi di una borsa piena d' oro, di dotti cuochi, di carrozze
si potrà anche lasciar correre come maniera d' intendersi nel conversare alla buona, ma nella
al presente, / non creda mai d' aver a far soggiorno / in mano
, 251: 'cavallo di ritorno', parola d' una lingua passata in un'altra e
cavallo dell'apocalisse a suon di frustate e d' arri là. -cavallo d'ottobre
e d'arri là. -cavallo d' ottobre: che veniva sacrificato, nell'
ventimila cavalli, non pure a vita d' un uomo, ma traspassa el grado nella
: e comandò che stesse pronta la gente d' arme ordinaria di fiandra, che poteva
e più, leggieri / dietro alla guida d' ariman gagliardo. guicciardini, 249:
buoni capitani che nel principio de'fatti d' arme mandano innanzi e'cavalli leggieri per
quando le cose stringono, gli uomini d' arme e di mano in mano el
delle cavallerie, i capitani delle genti d' armi, i capitani de i cavai
mille navi con grandissima moltitudine di genti d' arme a cavallo e a piè. m
treccine e la coda come un grappolo d' api, sapevo che bastava mi spostassi di
gran frastuono che in quelle contrade / d' armi, di bestie, e d'uomini
/ d'armi, di bestie, e d' uomini rimbomba; / il sentir
/... / lo fecero mutar d' opinione. note al malmantile, 2-32:
. 7. popol. cavallo d' acciaio: la bicicletta. cicognani,
quanto il correre sopra il « cavallo d' acciaio ». 8. popol
giorgio, / (e son l'alloro d' ogni festa) spesso / mostran d'
d'ogni festa) spesso / mostran d' aver il cavai di danari, / e
un trincierone di radu nata d' arena sotto l'acqua, assai più alta
dall'impeto de'venti contrarii al corso d' arno gli si andasse perpetuamente interrando la
idem, 175: fa'elezione d' una de le altre due: o prendi
moneta di rame emessa da ferdinando i d' aragona, re di napoli e di sicilia
centinaio di dinamódi, ossia di metri-cubi d' acqua che in un minuto cadono da
in un minuto cadono da un metro d' altezza, equivale col suo peso alla
all'effettivo lavoro di 50 cavalli communi. d' annunzio, v-1-952: tutte le potenze
... e tirò innanzi trottando. d' annunzio, iv-1-99: una sera,
i cipressi nerastri che penetrava una polvere d' oro. pancrazi, 2-180: un uomo
qui siamo tornati a casa sani e d' amore e d'accordo. -andar
a casa sani e d'amore e d' accordo. -andar via, correre
e ben confitti abeti / in sembianza d' un monte edificaro. / poscia..
come me! -credere, parere d' essere sul cavallo d'orlando: tudine
-credere, parere d'essere sul cavallo d' orlando: tudine per i benefici ricevuti
aver tanto comando, / gli sembra d' esser sul cavai d'orlando.
/ gli sembra d'esser sul cavai d' orlando. -dare cavallo (o
povera donna, e gli pareva già d' essere a cavallo. « dunque voi siete
di luglio, non isperi mai né d' essere inteso, né d'esser creduto,
isperi mai né d'essere inteso, né d' esser creduto, né d'esser curato
, né d'esser creduto, né d' esser curato. collodi, 363: il
collo e la criniera scuoteva le briglie / d' oscuro colore di ferro.
firenzuola, 645: uguccione, accorgendosi d' esser levato a cavallo, ha fatto come
va questa sera a impalmare la sorella d' alessandro amadori. varchi, v-50: tor
'. e quando uno vuol dire d' un uomo accorto e ammaestrato, si dice
le poste; e come a traverso d' un par d'occhiali verdi, mirano ogni
e come a traverso d'un par d' occhiali verdi, mirano ogni cosa a
di fucili, di pistole, pezzi d' artiglieria: montare i vari pezzi di
milano] rotto con il conte ogni ragionamento d' accordo; e con grande diligenzia rimesse
il dar in una sassaiuola allo svoltar d' un canto,... che
a letto, in qua; e dubito d' averne a toccare un buon rabbuffo per
tecchi, 2-127: in un batter d' occhio fu vicina al muretto e stava per
, ma è ancora una donna piena d' energia, una cavallona. 3
b. davanzali, i-72: eccoti d' un nero nugolato un rovescio di gragnuola,
fra un bollimento di creste spumose. d' annunzio, iv-2-12: mentre la gente
. 2. numism. moneta d' argento o di mistura, coniata da
vi so dire, da cavare altrui d' ogni fango. — acer,
alfieri, i-54: intanto essendomi stretto d' amicizia con parecchi giovanotti della città che
facevano delle gran cavalcate su certi cavallucci d' affitto, cose pazze da fiaccarcisi il collo
giocattoli... sono, a modo d' esempio, palle, pallottole, trottole
cavallucci: a pasqua, due serque d' uova; e pel ferragosto, un par
lippi, 3-30: e in man d' enea posero il lem- buccio, /
nell'acqua, tremava fitto fitto. d' annunzio, iv-2-32: toto pareva felice:
zena e la natalina mi si mettevano d' intorno perché facessi far loro salti e
capriole, o perché, preso l'un d' essi a cavalluccio, mi lanciassi di
i-32: noi bolognesi chiamiamo questa sorta d' insetti perle,... i livornesi
son dovuto restare a denti secchi. d' annunzio, v-1-927: quel cavalocchio senza
, aggirator di cani, / e d' orsi. carena, 1-372: 4 smacchiatore
. di cavare e da macchia; voce d' area settentrionale: cfr. lombardo cavamac'
vid'io già fare sopra uno renaio d' arno. grandi, i-2-20: resta
cavaménto sono stati alquanti pezzi di colonne d' africani 4. agric. zappatura.
sempreverdi / bruciati e le cavane avide d' acqua. 2. a venezia
terra che secca si cavi, / d' un color fora col suo vestimento.
biringuccio, 1-35: provincie, che d' altro sai non si servono, che
e promette tesori grandi di argento e d' ogni spezie di metalli; e monsignor nostro
dito e li manderò giù come acini d' uva nera. de pisis, 53:
; dragare (il mare, un corso d' acqua). -anche assol.:
matazone da caligano, v-501-269: del mese d' otovre, / per ch'el no
aggrada, / cavar un pozzo in capo d' una strada. davila, 1-1-425:
, grasso, strutto, ogni maniera d' untume cavato da'gran corpi delle balene,
a cavallo, armato in guerra. d' annunzio, iv-2-545: io medesimo,
., 5-2: in questa generazione d' arbori niuna cosa è più utile, che
una delle parti che concorrono alla formazion d' ogni corpo. idem, 35-196: di
tozzetti, 12-2-409: da questa sorta d' uva per altro se ne cava vino
estens.: togliere di sopra o d' intorno a una cosa ciò che la
di metallo, rivestimenti protettivi, cassa d' argilla per la gettata dello smalto,
pontificale, e misesi indosso una cappa d' uno frate, e andandosene) a uno
don giammaria buttava in fretta quattro colpi d' aspersorio sul cataletto, e mastro cirino cominciava
livio volgar., ii-1-100: uno bastone d' oro inchiuso dentro a uno bastone di
, / cavo e ridutto a guisa d' arco al basso, / e stava sopra
, che riposi tira tua, acciocché quelli d' egitto non dicano: a ingegno e
: a ingegno e a inganno li cavò d' egitto. alberti, 207:
in collegio a torino, infermò gravemente d' un mal di petto... lo
ca vare la maestà sua d' italia. bandello, 2-37 (i-1071)
colpa pure è nostra, che invaghiti d' un apparente e falso diletto ci lasciamo
e cavo / fui per cavare una coppia d' orsatti, / ove appiccando con le
della sua audacia, se non parere d' avere eletto e desiderato la morte per
802: quel che vi preme è d' aver delle persone da condannare: persone
che solo per la prestanza delle genti d' arme gli bisogna 130 mila ducati,
il fieno che fa per esser copiosa d' acque gli averebbe pagato il fitto. getti
. non per avere biasimato azione alcuna d' augusto, ma per aver lodato solamente
, 1-242: ma il paradiso vero d' ogni almanacco è la cabala, il giardino
la forma di mercurio o di febo o d' altro iddio; la qual, benché
raddoppiare il lume citando gl'innumerabili esempi d' innocenti, che rei si confessarono per
: se da ogni pioggia due sorte d' esalazione si debbon cavare, una che
vasari, iii-435: né si può pensare d' immaginarsi di potere aggiugnere alla eccellenza della
: vide uno che sfregando il polpastrello d' un dito sopra l'orlo di un bicchiero
, vi mettono i noccioli che son d' accordo: e colui, al quale è
tutti i noccioli. -càvami d' oggi e mettimi in domani: trastullarsi,
e mille altri. -un càvami d' oggi e mettimi in domani: chi
, 357: chiamatemi più tosto un cavami d' oggi e mettimi in domane; e
protezione. -cavare, cavarsi d' impaccio, d'impiccio: togliere,
-cavare, cavarsi d'impaccio, d' impiccio: togliere, togliersi d'imbarazzo
, d'impiccio: togliere, togliersi d' imbarazzo, d'imbroglio. monti,
: togliere, togliersi d'imbarazzo, d' imbroglio. monti, iii-289: mi
ed accorto com'è, saprà cavarsi d' impaccio. manzoni, pr. sp
che più accorti degli altri si cavarono d' impiccio, partendo da venezia. verga,
cosi ci avrebbero pensato loro a cavarsi d' impiccio, e la betta non avrebbe
di parole, colui mi avrebbe cavato d' impaccio; bastava che dicesse: «
/ che quattromila braccia e più vien d' alto. -cavare beneficio, frutto
facessi uno fondamento di amici partigiani, cioè d' uomini che da imo canto cavassino beneficio
perpetuamente incalzato dalla smania del futuro viaggio d' ol- tramonti, non ne cavai neppure
se io ne arei potuta ber più [d' acqua]; al quale io dissi
, 3-30: avevo cominciato un'opera d' una invenzione rarissima; nella quale scrittura
il suo aiuto. -cavare d' affanno, di guai, di miseria,
cenno, venisse a cavare la figliuola d' affanno. varchi, 23-72: egli m'
: vediamo cosa avete pensato per cavarci d' imbroglio?... in qual
aretino, 8-278: odi la crudeltà d' uno -cavare costrutto, senso:
una vera porcheria! -cavare d' errore: liberare da una falsa credenza,
sacchetti, 37-58: così questo croce cavò d' errore questi tre errati di loro medesimi
: io son colui il qual cavai d' errore / gente pagana, turca ed africante
alcuno, ma solo per cavare altrui d' errore e per manifestare il vero.
, 18-2-10: promettendogli di doverlo cavare d' ogni danno e pena, che di ciò
altro dubbio. -cavare di noia, d' imbarazzo: liberare da un fastidio,
di dio a san giovanni si sarebbero cavati d' imbarazzo. -cavare di pan duro
pan duro: mangiare tanto in casa d' altri da non lasciare neppure un po'
lippi, 10-56: poich'ei vedde ornai d' esser sicuro, / andò all'oste
. -cavare di, della sella, d' arcione: disarcionare, strappare, far
lo prese per lo camaglio e cavollo d' arcione. -cavare di scherma o di
mente con gli unghieri, pure allora tornati d' italia, li condussero nella sassonia,
, e tutte l'altre cose degne d' esser vedute, fecero, dico, metter
quali tenacemente s'attaccano a qualche tronco d' albero o a qualche sasso. pirandello,
lombarda è cominciare a dir male d' uno o scrivere contro di lui; il
tanto esser manesco, / tanto fumo d' arrosto caverebbe / le ceffate di mano
in questo congresso me la potrò cavar d' attomo, * sublimi feriam sidera vertice '
sue voglie, e massimamente ne'casi d' amore. sassetti, 250: le
represso, e cavarsi anche lui la voglia d' essere un po'fantastico, e di
gusto di sentire le migliori compagnie drammatiche d' italia. imbriani, 1-187: voglio
gli sgherri di venchieredo gli avevano proibito d' entrare, ed egli avea fatto un gran
, 2-17: 'cavastivali ', pezzo d' asse con traforo capace di ricevere il
, 21-59: chiudendo a ogni cavata [d' aria] la chiavetta.
, ecc. o dei loro contrari. d' annunzio, iv-1-787: la sua mano
: bello, grosso, color castagna d' india, con due lame a scatto
, cavarono in più luoghi alcune buche larghe d' un cubito, ed alte di
di lontano, attraversarono la bocca d' esse di cannucce. bel
2. figur. ripiego ingegnoso per cavarsi d' impaccio. 3. dimin. cavatinétta
l'inclusa carta. mi disse esser disegni d' anticaglie cavate agli anni passati in inghilterra
le palme] non hanno gran bisogno d' essere annaffiate. quando sono ingrossate a
] similmente cavato da vite buona. d' annunzio, v-2-850: il centurione seduto
medio luccica un anello cavato dal metallo d' una spoletta. 5. tratto,
a far viaggio. leopardi, 34-206: d' arbor cadendo un pic- ciol pomo,
maturità senz'altra forza atterra, / d' un popol di formiche i dolci alberghi,
olio, grasso, strutto, ogni maniera d' untume cavato da'gran corpi delle balene
a giudizio di ciascuno, il più bello d' europa, cavatone costantinopoli. cavato2
pucci, cent., 16-93: e d' altronde recare i calcinacci / facea la
di miniere, che vive al chiarore d' un lumicino tra l'argilla smottata e
, sorvegliando l'opera di certi cavatori d' argilla, nelle vicinanze del cimitero, notò
; fosso scavato, scavo. trattalo d' astrologia [crusca]: la ventesima quarta
: infilava il cavatu- raccioli nella testa d' un'altra bottiglia... e tornava
allungare poi la botta dritta). d' annunzio, iv-1-126: invitò il santa margherita
, sf.). ittiol. pesce d' acqua dolce della famiglia ciprinidi, lungo
argine che attraversa per intero un corso d' acqua, impedendone il deflusso e separando
'n cartoccino / o de squilletti e d' agora un quattrino. bembo, 2-168:
asportazione localizzata di rocce solubili a opera d' acque circolanti nel sottosuolo (e
tasso, 14-37: ma pur gravide d' acque ampie caverne / veggiono, onde
moltiforme impostura han ripieno il mondo tutto d' infinite pazzie, bestialità e vizii.
ed egitto; / finché i piedi d' ausonia in luogo hai fitto, / dov'
selve, uno spettacolo misto di compiacimento e d' orrore; cioè grotte e abissi e
e come pendoli in aria, di cascate d' acqua, di caverne e di grotte
rotte dal crepitante rosseggiar dei tizzoni. d' annunzio, iv-2-750: vide la donna
che invase la basilica con l'irruenza d' un torrente per la porta aperta da
da una mano ignota. la profonda caverna d' oro, con i suoi apostoli con
manzini, ring: il mare era d' un azzurro sfacciato, a gara col cielo
ne'getti delle campane, de'pezzi d' artiglieria, e simili, avviene in alcune
533: e'si piglia una piastra o d' oro o di argento, qual sia
piastretta, o facciamo conto la sia d' oro, bisogna mettersi innanzi tutte le sorte
per industria umana, / picciola cavernetta d' ogni intorno / tutta vestita d'edera tenace
cavernetta d'ogni intorno / tutta vestita d' edera tenace. d. battoli,
e situati ad alcuni su la bocca d' una cavernetta d'osso sottile, e saldo
alcuni su la bocca d'una cavernetta d' osso sottile, e saldo, tutto
l'anno vivono solamente dentro l'acqua d' arno in alcune cavernucce che da per loro
è un membro muscoloso e nervoso composto d' assai legamenti, pieno di vene e
al cavernoso monte / con lo scettro d' un urto il fianco aperse, /
, 7-38: vedete là, dove d' alpestri monti / risonar fanno il cavernoso
marino, 9-183: quand'ecco fuor d' un cavernoso tufo, / sbucar difforme
): che stava fermo in mezzo d' un sentiero / sott'una tomba cavernosa e
tre volte rivolti in vèr le stelle / d' umidi sprazzi e di salata schiuma /
che finì con uno scaracchio giallastro. d' annunzio, iv-2-233: le loro voci erano
a quella dei vecchi pareva essersi fatta d' improvviso la sua voce, per certe
è un membro muscoloso e nervoso composto d' assai legamenti, pieno di vene e
2-320: ella [europa] fa d' una cinta una cavezza, / che vuol
della cavalcatura per animarne la corsa. d' annunzio, iv-2-307: turlen- dana prese
al ciuco e gli doleva il cuore d' andarsene, gli chiese: « in-
mezzo, il paretaio del nemi, / d' un pergolato, il quale a ogni
giusti, ii- 384: sento d' aver messo troppa carne al fuoco, ma
cozzoni... insegna la pratica d' assicurare i cavalli, e d'andar soli
la pratica d'assicurare i cavalli, e d' andar soli in cavezzana, senza ch'
roditore (detto anche impropriamente porcellino d' india), dal corpo tozzo,
panzini, iv-122: 'càvia', porcellino d' india, vittima degli esperimenti fisiologici.
serviti furono tre: il primo fu d' insalate nobili, pesci in su la graticola
e condito con olio e un poco d' agro di limone. se ne fa di
mal francioso, annidata ne la cavicchia d' un piede o ne la chiovola d'un
cavicchia d'un piede o ne la chiovola d' un ginocchio o ne la commessura
un ginocchio o ne la commessura d' un braccio. 4. mus.
di finissimo oro, tarsiata di tasti d' avorio e d'ebeno, scolpita delle
oro, tarsiata di tasti d'avorio e d' ebeno, scolpita delle imaginette d'apollo
e d'ebeno, scolpita delle imaginette d' apollo e delle muse, adorna d'annel-
imaginette d'apollo e delle muse, adorna d' annel- letti e di cavicchie di rubino
una] capanna contesta rozzamente di tronchi d' albero sovrapposti e trattenuti da grosse caviglie
4-1-412: guarda [o fiorenza] d' intorno pur, guarda toscana; / e
e spremuta, per incorporare quel poco d' umido che è rimasto in tutte le
improbo sasso, ed ei cadde supino. d' annunzio, iv-2-49: egli aveva gli
si ammainano i pappafichi, ai qual d' ordinario servono di scotte. d'annunzio,
ai qual d'ordinario servono di scotte. d' annunzio, iv-2-680: si volse per
l'attaccò a mezzapoppa. era fatta d' alcuni cavigliotti consunti e d'una sola
era fatta d'alcuni cavigliotti consunti e d' una sola corda a doppino logora. ma
s'alzò e trassesi de'caviglioni fiorini d' oro cinquecento ch'avea. g. villani
alzò e trassesi de'caviglioni cinquecento fiorini d' oro ch'avea. * =