chiari di luna e stelle / e verde d' orti e di giardini, sei /
via del sole e il suo dorso è d' andare ciascuno da oriente in occidente per
tornése, sm. numism. moneta d' argento coniata a tours ai tempi di
si battessero monete di grani e tomesi d' argento. relazione d'inghilterra (1661
di grani e tomesi d'argento. relazione d' inghilterra (1661), li-8-425:
queneau], 44: gioacchino duca d' auge sarà tenuto a defalcare dal suo tesoro
defalcare dal suo tesoro cento scudi tomesi d' oro fino zecchino e non di lega.
men che due tor- nesi: / d' un sol fo stima, e quello è
vai più di tutti gli amici. d' annunzio, iii-1-955: non ho manco un
-occasione, possibilità di guadagno. intrichi d' amore [tasso], 159: ola
tomeselli piccioli, che sono di lega d' once 2 e mezzo d'argento fine per
di lega d'once 2 e mezzo d' argento fine per libbra. marco polo
, / che hanno arricchito già più d' un tomiaio, / perché dan poco peso
, colonne ben torneate e di grandissimi pedali d' alberi, vi si può far qualche
delicata e pari. = nome d' agente da torniare1. tornìbile,
usata nel linguaggio comune per indicare il 'molinello d' affor- co', o anche la 'maglia
di consentirlo dietro pagamento di un prezzo d' ingresso, di un pedaggio, ecc.
, sm. ant. tomeo, giostra d' armi. niccolo del rosso,
rosso, 333-10: qascuno abbatte l'alma d' amor tinta: / cusì portano l'
tomimento di cilindri conduce. = nome d' azione da tornire. tórnio (ant
, i-175: fece vasi grandi al torno d' altezza d'un braccio e mezzo.
: fece vasi grandi al torno d'altezza d' un braccio e mezzo. galileo,
su 'l tomo un gran bicchier d' argento. gemelli careri, 1-ii-91: dalla
arte del tornio, e nell'arte d' intagliare. filarete, 1-ii-495: voglio
: voglio gli sia uno buono maestro d' argento, uno buono maestro d'intaglio di
buono maestro d'argento, uno buono maestro d' intaglio di marmo, uno di legname
terra, cioè di begli vasi. d' annunzio, iii-1-848: vi saranno giacigli
, un panconcello per lavorar di tornio e d' intaglio. pavese, 7-47: gli
della milizia italiana, i-27: alcuna d' esse compagnie abbia almeno quattro balestra a due
12-13: sta con la bottega piena d' orci invetriati e di tomi da balestra,
uscio o finestra che s'apra, ondeque'd' entro si possano affacciare con que'di
lavorati al tomo della sincerità, e d' una retta intenzione. gioberti, 1-iv-191:
grano su nel detto molino per via d' una corda, che s'avvolge all'asse
il qual torno si fa tornare per via d' un altra corda, ch'a quella
, o sieno meramente buffonesche, e composte d' in- filzati ridicoli avvenimenti, furberie,
ix-1170: fu rimesso al tornio l'affare d' hassia. -stare sul tornio-,
fusa tonfando (un gatto). d' alberti [s. v.]:
, grave, tornito e lungo più d' un braccio, che pesava circa a tre
: non sia dunque egli punito / d' ogni verso mal tornito, / d'ogni
/ d'ogni verso mal tornito, / d' ogni rima male intesa, / perché
passaggi lirici. = nome d' agente da tornire. tornitrice,
i-47: abbandono dolce di corpi / pesanti d' amaro / labbra rapprese / in tornitura
parola lucida, precisa, spontanea, sfornita d' pgni frondosa dottrina e di torniture stilistiche
tutto personale. = nome d' azione da tornire. tornitura2,
gesualdo, lxx-422: è dalla città d' avignone verso oriente x miglia lontana una
il nome del sito, per essere d' ogni tomo chiusa da monti, se non
quali sostengono l'urna del santo mancavano d' anima e d'espressione nella loro attitudine,
urna del santo mancavano d'anima e d' espressione nella loro attitudine, e che
incrudisce armoniosamente da un lato il circuito d' alte e dense foreste; finalmente una
foreste; finalmente una serie di poggi d' un tomo dilicato e lucente.
: la via del sole si è d' andare ogni dì da oriente a occidente d'
d'andare ogni dì da oriente a occidente d' intorno a la terra, sì che
unita così bene alla dolcezza, che resta d' ammirazione alle nazioni più culte. benvoglienti
di tebalducio nel tomo di lv fiorini d' oro. boccaccio, viii-2-25: cieco
, 4-358: nell'uso comune degli orari d' irrigazione, usitati in lombardia, l'
gli unici assolutamente. nuovo giornale letterario d' italia, xl-639: sopra una frase di
pur di rose e fior dipinta e d' erba; / lo inanellato crin dall'aura
tomo, si ascoltava se medesimo. d' annunzio, i-267: tutto taceva in tomo
intende come, ancora che la pratica d' accordo a'dì passati si rompessi non è
ciascuna tragedia abbia il suo termine convenevole d' un giro del sole sopra la terra o
brutale ingiunzione ad andarsene, a smettere d' importunare, d'infastidire. bilenchi,
andarsene, a smettere d'importunare, d' infastidire. bilenchi, 14-218: se
donzella, io garzone, / dalle leggi d' amor sarèn ribelli? fagiuoli, vii-23
: 1 tori selvatici fuggono comando l'aspetto d' un uomo. d'annunzio, ii-16
fuggono comando l'aspetto d'un uomo. d' annunzio, ii-16: invidiai l'uomo
plinio], 215: è nel contado d' avelate piccolo uccello che mugghia come il
al solito egli mi raccomandava di andar d' accordo con nerazzini, gli ho replicato
2. bordo della culatta di un proiettile d' artiglieria. dizionario militare italiano [1833
toro / da quel che 'l vello d' oro / aguadagnò per virtù de'suoi incanti
, si chiude lo spettacolo con dei fuochi d' artificio; è un divertimento, come
se non belle, fan sospirar più d' una. moretti, iii-342: egli alzò
, perché, esclama: al giorno d' oggi ci vuole della scienza e non quelle
di colui, che lo tocca. d' annunzio, v-1-309: lungo il bordo,
bertolucci, 1-253: erano candidi marinai d' una torpediniera italiana, soldati americani in vacanza
marinai, 3008 cannonieri e torpedinieri. d' annunzio, v-1-85: il torpediniere e il
e negligenza, tor pedine d' animo. g. bragaccia, 1-583:
vion l'alma gli asperse; / e d' invincibil noia e di torpenta / indifferenza
iii-2-33: non son quell'io che già d' amiche cene / destai la gioia tra
la mente irrigidita, e piene / d' amaro tedio stan l'ore cessanti.
cerchiati sui fiori della tappezzeria; né d' altra noia si lamentava se non del freddo
saluzzo roero, 3-ii-157: entro la grotta d' altifon raccolta / poca è l'aria
aria che torpida si sente, 7 d' ansia cagion, sotto la bassa volta
cagion, sotto la bassa volta. d' annunzio, i-192: quale, se i
torpide acque dei fiumi, delle lunghe pioggie d' autunno. 5. opaco,
tutta la strioneria conosciuta nei pubblici teatri d' italia. -torpidìccio. bazzero
: torquati sono coloro che meritano guiderdone d' alcuna virtude ch'abbiano fatta, cioè una
ch'abbiano fatta, cioè una quantità d' oro sodo, e si sono meritati talotta
menò con sé... grande quantità d' oro e d'argento, torqui d'
... grande quantità d'oro e d' argento, torqui d'oro mille e
d'oro e d'argento, torqui d' oro mille e quattrocento, e settanta nobili
portò... mille quattrocento settanta torque d' oro, e ducento torpire,
essere contraddistinto da immobilismo, e mancanza d' iniziativa (un'attività, in partic.
di brillantezza, di lucentezza. cecco d' ascoli, 315: delli primi raggi lo
/ di più torpor foco, e d' atra spuma / le smorte labbra asperse.
un torpore, tristo ed oscuro. d' annunzio, iv-1-70: l'invadeva un leggero
dobbiam noi credere altro di questa rimession d' animo dell'accidioso, se non quella procedere
che ha ricevuto in dono una collana d' oro come riconoscimento del valore militare.
riconoscimento del valore militare. d' oro di collo, si se la mise
sciolti e diffusi per le spalle. d' annunzio, iv-1-910: una torque di grossi
iv-1-910: una torque di grossi acini d' oro le cingeva per tre giri il collo
rigida formata da spirali di bronzo e d' oro intrecciate fra di loro. 2
: portate li furono inanzi otto corone d' oro, quattordici civiche, tre murali,
tale inclinazione. botta, 7-341: d' allora in poi il patriotismo si ridusse ad
patriotismo si ridusse ad una vanità nazionale d' una nazione verso l'altra, non a
l'altra, non a vero amore d' interna libertà bacchetti, 5-152: « ha
: ne la recava a ciò pensier d' amore / 'che ella avesse, ma
fondachi avete, ove i tesori? d' annunzio, iv-2-589: « bisogna ch'io
, 3-76: in questa sua volontà d' essere la più splendente sul campo di
mondo e dio servire / e dipartirmi d' ogni vanitate, / però che veggio
di ragion, fé giusta stima / d' ogni terrena vanità gadda conti, 2-270:
sentire in modo serio e profondo; mancanza d' impegno, di senso di responsabilità.
boterò, 122: san canuto, re d' anglia stando una volta vicino al porto
; sì che non ho quasi il coraggio d' andar fuora di casa solo.
/ dalla città vanita su nel vuoto / d' un plenilunio. bontempelli, 20-12:
, intensità (un profumo). d' annunzio, iv-1-825: la vedova bella bella
proprio aspetto e del proprio abbigliamento. d' annunzio, iv-1-739: portava una barbetta aguzza
e sul naso un paio di lenti cerchiate d' oro... un giovane vanitoso
in lunghe ruote il falco stende. d' annunzio, v-2-662: onufria...
/ perder vedransi i cape'che fùr d' oro, / mostrando allo canuto i vanni
pensiero, un sogno, uno stato d' animo o, anche, un impulso,
(105): io fui levato d' una vana fantasia da certe donne. petrarca
gemelli careri, 2-ii-260: la densità d' un bosco rendè vano ogni nostro disegno.
/ no le par grave né sape d' oltragio, / tant'è di vano affare
che i greci dottori dietro vane speculazioni d' astratte cose, dietro infruttuose osservazioni del
ben vani / di gente in gente e d' uno in altro sangue. idem,
del primo amor ch'i'sento, / d' entro le leggi trassi il troppo e
scritti, è vano che io parli. d' annunzio, iii-2-102: non ti chiedere
se, sappiendo prima che li fiori, d' un'ardore in certa parte perdere si
sanese? / certo non la francesca sì d' assai ». boccaccio, dee.
van lascivo, / giovan che t fren d' ogni licenza hai sciolto, / e te
3-31: non abbiamo tu ed io vanità d' essere persone dabbene, ciascuno dal suo
/ il capriccio e la moda, entrambi d' ozi / e d'ignoranza maraviglia e
la moda, entrambi d'ozi / e d' ignoranza maraviglia e cura, / nati
vestire di giusti panni la sua intenzione d' arruolarsi a sessantasette anni volontario per una
furor de lassù, gente ritrosa / vincerne d' intelletto, / peccato è nostro,
felicita!... nome vano d' un concetto confuso! e non l'arriva
un tratto, proprio gli si fossero votate d' ogni senso, tutta la vita gli
ogni voce lontana, / un coro d' assassini io lo credea / ogni buca
cascate: / un turbine, il soffiar d' ogn'aura vana. pascoli, 350:
bambini, all'abbandono / del profumo d' oriente. 13. privo di
penna vana, o paglia leve cadente d' alto in basso. casti, i-2-92:
sapute tener fra le dita le penne d' oca, così leggere e vane.
fantasmi popolatasi / tanta di cieli e d' acque serenità infinita. landolfì, 2-199:
1-23: tutte le carte di vendizione o d' alienazione... siano casse e
primo sgangherato grido di don abbondio. d' annunzio, 4-ii-12: ella teneva li occhi
volator ferito [il dragone] in più d' un loco, 7 misti per via
, 18-i-153: chi mi dà, d' un medesimo corso / volando pel vano,
1-146: ha il trombone questo particolare d' eccellenza, che egli è atto (per
ammesso alla sua confidenza, a segno d' avergli... detto a quattr'occhi
. detto a quattr'occhi, nel vano d' una finestra, che il duomo di
, anche senza di lei, nel vano d' una finestra o sopra un tavolino
finto: porta finta che simula un vano d' ingresso. c. bartoli, 1-139-5
mezzo di queste mura feci uno vano d' uno braccio e mezzo, nel quale veniva
nel quale veniva a essere una scala d' andare di sopra per tutto l'edifizio.
poi della nuova boscaglia / fece coprire d' un candido bisso / tutto a fior d'
d'un candido bisso / tutto a fior d' oro. -area urbana priva di
per ogni verso; ma il vano d' essi saranno cinquanta braccia: venticinque l'uno
sassetti, 289: parmi ch'e'penserebbe d' esser obbligato al consolo d'una lezione
e'penserebbe d'esser obbligato al consolo d' una lezione, e per uscirsene pel vano
della gloria, che è almeno l'ombra d' un ideale. = lat.
e pelame lungo e ispido; mangusta d' acqua o di palude.
rimprocciavano a fabio ch'egli avesse sfuggito d' avere a compagno appio claudio, che per
di valentìa e di bellezza di corpo e d' ogni virtù vantaggiarmi ». porcacchi,
che vantaggino questo di grandezza o eziandio d' alcun'altra cosa. pindemonte, iii-180
ai fiorentini il dispetto e il rammarico d' aver speso immenso denaro per vantaggiare i veneziani
prefetto con le risoluzione e con l'uso d' ogni arditezza e forza.
soderini, iv-352: hanno [le anatre d' india] le polpe doppie del petto
un vantaggiato partito in un nobile giovane d' assisi. 2. che possiede
se ti pare, tu dia ordine d' averla: qualche tartera di nazione, che
de'fiumi e massime di quelle del fiume d' ad 4. tose.
, xviii-7-513: uguale o vantaggiata quantità d' oro [si richiede] per ottenere la
[s. vj: oltre l'uggia d' accompagnarla a casa, c'è stato
i vestimenti non fossero impedimento o vantaggio d' alcuna delle parti. g. morelli,
dando eglino monete di bassa lega per monete d' oro e d'argento fino, ne
bassa lega per monete d'oro e d' argento fino, ne avevano per una volta
. documenti riportati nell'opera hi fiorino d' oro antico illustrato (1303) [
a ragione di lire cinque e il 'fiorin d' oro largo in oro', che valeva
supplemento, consistente in prodotti agricoli e d' allevamento, che veniva imposto dal padrone
padrone di un podere oltre al canone d' affitto. magazzini, 1-25: alla
disopra, che è situato a cavaliere d' un altro. -in lieve discesa
pregammo poi i nostri più autorevoli amici d' impedire qualunque chiasso, e di lasciarci
pericolosa malattia, che le persone infermavano d' un'ardentissima febbre,... e
17. prov. frottole d' incerta attribuzione, xlvii-267: non cominciar
ve lo farò, o di quaglie o d' altro, cioè beccafichi, se se ne
sa- peano vantaggiosamente combattere con gli uomini d' armi, tuttoché vestiti a ferro.
essere vantaggiosissimamente compensata da un maggior grado d' union virtuosa degli spiriti: il nesso
, ii-9-184: un uomo-puttana il quale d' una donna dice in teatro che è la
della lingua, me ne tengo come d' un all'orecchio. 4. con
placido monistero de'benedettini. posto su d' un'eminenza che, per lo sito vantaggioso
6. che rivela buona disposizione d' animo, simpatia, consenso; che
pennello. betteioni, i-182: più d' ogni metallo è [il ferro] vantaggioso
il mio onor compromesso in abbandono? d' annunzio, iii-2-164: l'irrisione la sfida
= nome d' azione da vantare. toria e per
oscurar volle il candore: / e fingendo d' aver pentito il cuore, / lo
, iii-48: seneca e l'oratore d' arpino, che vantavan tanto la moderazione e
splendide case e belle ville nel tusculo. d' annunzio, v-1-893: quali premi non
, che costituisce un vanto, un motivo d' orgoglio, di soddisfazione. a
nessuna creatura può essere l'intera cagione d' alcun effetto. imperocché non v'ha cosa
, affrica ed america cotanta / perfezion d' idee finor non vanta. bertola, 174
per opposito ragionando di quella, mi scusai d' averla rozzamente composta. parini, 433
e quelli, che più si vantano d' accortezza, quelli sono i più facili
: veramente, ora non c'è ricerca d' operai; anzi appena appena ognuno tiene
, e per ischemire cipriano, vantandosi d' averli menata justina. aretino, v-1-244:
più volte asserito, vedersi un pezzo d' anfiteatro fuor di frejus in provenza,
loro facilità ti fanno spesso dormire: bugiardi d' altronde, vantatori bugiardi, inesatti e
che parli senz'errore. = nome d' agente da vantare. vantatòrio,
. f. frugoni, vii-592: gloriarmi d' aver onorata dunque la mia patria non
compiacenza e sodisfazzione. = nome d' azione da vantare. vantazióne (
il secondo [vizio] si è vantagióne d' al- cuna cosa. ricci, 2-81
aria di vantazione. = nome d' azione da vantare. vanteggiare1,
faceva parte dell'atteggiamento di vanteria, d' esagerazione, comune a questa gente.
bugiardo. mascardi, 468: d' esser imitatore di due grand'uomini si dà
seguendo l'ire e i giovenil furori / d' agramante lor re, che si diè
nuove, / lettor, cerchi, d' udir, or odi alquanto / cose da
nella stima, che un'egual mole d' oro schietto. parini, 217: 1
l. giustinian, 1-139: d' oro son le to trezze, / le
son le to trezze, / le carne d' ar- zento, e 'l bel colore
ha sforzato gli scrittori a non contentarsi d' imitare, ma a cercare nuove vene di
25: io scrivendo a vanvera ho fatto d' ogni erba un fascio. carducci,
a passetti di grammatico e colle gruccie d' una dubitanza infeconda. = comp
vapida flemma è fatto. -privo d' intensità; smorto, opaco (la luce
luna anche per l'ecclisse si riempie d' acque nostrali e poi col suo lume vapido
pindarico della fantasia. = nome d' azione da vaporare. vaporante (
vaso di mirra vaporante di cinnamomo e d' incenso. 2. che si
s. vassalli, 14-3: nelle mattine d' estate, e nelle sere d'autunno
mattine d'estate, e nelle sere d' autunno, il nulla invece è una pianura
vapore acqueo). brocca d' acqua calda, che vaporava un piacevole calore
vapor che in acqua riede, / d' annunzio, ii-823: vapora il fiume le
ufficio fu, secondo il costume d' annunzio, ii-502: tu vedi lunge gli
. ant. rendere meno penoso uno stato d' animo, sopra paria; e confortata dal
di vapor acqueo, sorgenti dal suolo. d' annunzio, iv-1-25: vapo re
che quivi per certo avrà acqua. d' annunzio, i-709. e pur qualche
. figur. avvolto, velato. d' annunzio, ii-144: sul lido ricurvo /
fòcide piena del nume / era vaporata d' olivi / come di tripodi mille, /
sciacqua- trice. = nome d' agente da vaporare. vaporatòrio, agg
sia causato quel soverchio umido acquoso. d' annunzio, 4-ii-41: nella sala c'era
usare, riceva primieramente vaporazione di fumo d' acqua calda alla stufa. =
voce dotta, lat vaporatto -ònis, nome d' azione da vaporare (v.
motore a scoppio, sono come i cortigiani d' una volta che cantavano le prodigiose gesta
. circondata di fetido vapore. d' annunzio, i-17: su da le livide
aria. mascheroni, 8-158: vapor d' arabia fumano; / s'odono cetre e
mille, / fanno vergogna al dì. d' annunzio, 8-145: un profumo lento
lento, caldo, fluido, più penetrante d' un essenza di aroma, più deificante
di aroma, più deificante di un vapore d' ambrosia. pasolini, 12-212: l'
ruota, e quindi camminavano più lentamente d' oggidì. pirandello, 8-45: senza neppure
pirandello, 8-45: senza neppure un'omora d' esitazione rispose alla miss, che subito
ponente sovra 'l suol marino. cecco d' ascoli, 475: gira lo sole il
per l'ampia oscurità scintille / balenar d' elmi e di cozzanti brandi, / fumar
e attuta il vapor del vino. d' annunzio, iii-1-1075: egli sente a
quali alessandro in quelle parti calde / d' india vide sopra 'l suo stuolo / fiamme
, / né, sol calando, nuvole d' agosto, / che color non tornasser
cadere come morto, ond'è molto pericoloso d' apoplessia. dizionario di sanità, iii-194
di fiammeggiante livrea, profilata di strisce d' oro, ma falso come il padrone di
[il nostro governo] potrebbe attivare d' un tratto una flotta di 15 o 20
15 o 20 vaporiere del valor capitale d' una ventina di milioni, con grande vantaggio
sul legno dei ponti fa uno scalpiccio d' inferno, d'una corsa di folletti a
ponti fa uno scalpiccio d'inferno, d' una corsa di folletti a piedi nudi.
dovesse simili effetti. = nome d' azione da vaporizzare. vaporizzare,
nievo, 1-vi-208: cascate aeree di fili d' acqua sottili sottili che si vaporizzano nell'
diverso. 2. recipiente pieno d' acqua che si appende ai termosifoni per
filati e tessuti. = nome d' agente da vaporizzare. vaporizzatura,
per aumentarne la plasticità. = nome d' azione da vaporizzare. vaporizzazióne, sf
e la sua mescolanza alla forte proporzione d' aria che rendeva la fiamma più viva
energia termica). = nome d' azione da vaporizzare. vaporosità (ant
e debolezza di fegato, e abbondano d' acque. = deriv. da
... aveva dunque il privilegio d' ospitare la vedova di quel giornalista loffredi.
.. annaffiava le aiuole fiorite di zinnie d' ogni colore e di tulipani rossi.
buon tono e buon pigmento, capelli d' onda ricca e vaporosa. 3
tenca, 1-132: così in una fantasmagoria d' imagini vaporose ed indistinte [prati]
vanno disseminando le più care memorie nelle camere d' albergo. -che rivela languore
perché a dio non paressero le enormeze d' arrigo ben purgate con sì lieve vapulazion
la loro sconcia azzione. = nome d' azione da vapularé; cfr. spagn.
accadesse mutazione della moneta, sei marchi d' argento, 36 vare di tela, 17
: domani c'è a livorno il varamento d' un nuovo vapore. = nome
un nuovo vapore. = nome d' azione da varare. varànidi, sm
niloticus), diffuso lungo i corsi d' acqua africani; il varano di komodo (
, che basti a farli navigabili. d' annunzio, iii-2-196: all'acqua! all'
secolo nuovo. = nome d' agente da varare. varca,
severi, e amore di patria maggiore d' ogni téma). = agg
esemplo ne'prolegomeni. = nome d' azione da varcare. varcante (
partito. boiardo, 1-129: partitosi hepisaspe d' egitto sopra a una nave armata vargando
sopra a una nave armata vargando le coione d' hercule passò il promontorio d'africa nominato
le coione d'hercule passò il promontorio d' africa nominato sole e navigò più mesi per
un altro giuoco proposto fu il varcare d' un salto nove cavalli, posti l'uno
, 41: ho i capelli corti, d' un opaco castano: / non varcano
anni, / fortemente diletto al cor d' elvira, / onde osava sperar la regia
-scorrere attraverso un territorio (un corso d' ac- qua). groto,
siete in piccioletta barca. / desiderosi d' ascoltar, seguiti / dietro al mio legno
dalle fatiche / posa cantando la canzon d' amore; / e spinta dal tivano all'
, varcai felicemente all'altra sponda, e d' un colpo di mano rimandai loro lo
e al proprio albergo / ricco poscia tornar d' oro e di pregio. pavese,
la riva, xxxv-1-708: ki fosse aprovo d' un vescovo, tanfin k'el beverave
parini, 696: lo sfrenato amatore d' ogni sorta di sapere, non essendosi proposto
all'ira e varca il segno? d' annunzio, iii-2-1028: non ti fidare,
e tu custode, / io vincitor d' altrui, tu di te stesso.
tu di te stesso. = nome d' azione da varcare. varchièra,
per la strada, tutto carco / d' affannati pensieri e di paura / per una
ad un varco comun si riconduce. d' annunzio, iii-1-1032: -non porrò / piede
di notte, o nel buio artificiale d' un ambiente chiuso, mi pare che s'
varco per segreti meati, affin solo d' unirsi, con braccia ondose, all'amate
alpi inanzi / fece ir gli suoi d' armatura scarchi; / ma trovar ch'i
a'varchi, / miei poveri muletti d' itali argento carchi. 3.
. ganzarmi, i-2-86: quando autunno d' uve e frutti carco / con bacco vien
. attraversamento del mare o di un corso d' acqua. -anche: il punto in
corpo sciolse / ardita giunse al fiume d' acheronte, / né trapassar su la sua
viscere sboccanti / per l'ampio varco. d' annunzio, i-701: era morta,
ed al sinistro fianco, a men d' un varco, / un che avea posto
su e giù dinanzi alla casa, aspettando d' acchiapparlo al varco, pazientemente.
quela nova fiera sopra d' un destrieri, / intorno tuti l'andavano
le fatte a man, a guisa d' un pan di zuccaro. = voce
coron e modon. = nome d' azione da varentare. varesino,
non si mutano per varietà di tempi e d' usanze, tu hai da sapere che
corso del tempo a seconda dell'ambito d' uso, del registro stilistico, ecc
del notturno cielo / imperadrice, che d' un lume gelido / sua faccia variabile inargenta
(il colore degli occhi). d' annunzio, iv-1-739: era alta e smilza
: era alta e smilza, con capelli d' un bel castagno chiaro, con occhi
e render sana, e il più sano d' ogni altro si potrà giudicare quello che
; che cambia repentinamente umore o disposizione d' animo; volubile (una persona,
effetti reali o possibili di una invenzione, d' una scoperta. -nel linguaggio filosofico,
, 1-1 y-rifl.: nell'eremo d' un solitario tutte debbono manifestarsi le cristiane
, non altrimenti che in un verziere fior d' ogni sorta ridono variamente dipinti e odorosi
. 5. cambiamento di stato d' animo, di umore. giovanni da
variamento dell'animo. = nome d' azione da variare. vària minora
e pubblicazioni sparse non soggette a diritti d' autore. = locuz. lai
pieni di perfidia, varianti come i mari d' autunno. -instabile, mutevole
stanotte / una / piana / striata / d' una / freschezza / in veli /
freschezza / in veli / varianti / d' azzurr'oro / alga. 2
di nuove esigenze. -variante in corso d' opera-: modifica parziale arrecata a un
varianti: egli intendeva così l'insegnamento di d' ancona. -modifica apportata da un
successive redazioni (anche nell'espressione variante d' autore). e. cecchi,
stesso vocabolo, a seconda della regione d' origine del parlante o dello scrivente (
e i secchi e spiccati del piano d' erba, fino ai cadenzati e grassotti
uso parlando di persone e di cose. d' annunzio, v-2-345: dal giorno che
fattori influenzano un fenomeno che è oggetto d' indagine. = voce dotta, lat
/ come a chi viene al fin d' ogni sua etade. a. f.
e di fusione, alla quale arrivano. d' annunzio, iv-2-293: le leggende si
di francia. 9. cambiarsi d' abito. tommaseo [s. v
aria un mugio di leon, un fischio d' angue, tal che ogni ucello dal
animali o entità inanimate. cecco d' ascoli, 4030: ogni elemento se dall'
il trovarsi alcune differenze tra le lingue d' italia, e variarsi qualche vocabolo o
loredano, 1-95: 1 ragni, benché d' una stessa spezie, variano, però
di confusione e vergogna coloro che tanta possanza d' opinione ostentano e questa trovano ad ogni
., i-v-o: vedemo ne le cittadi d' italia, se bene vole- marina
vegetazione si faceva più robusta, e d' un verde variato ed om
atteggiagua. menti (nell'espressione variato d' animo). 9. costituito da persone
vaeterogenea (una folla) riati d' animo., renderono savio consiglio. guicciardini
, 2-i-794: a parigi nella vasta galleria d' arte di rue paolo da arezzo
, perché 'l detto impera- che d' irrigazione. dico dunque, che escluse quelle
volgar., 8-1 (187): d' ogni luogo nicchia notte si
e letter. che vita, / d' opere variate, e di costumi.
come un motivo fantastico, che lanteria d' una festa ridente che un poema tragico.
de la natura, = nome d' agente da variare. maestra d'
d'agente da variare. maestra d' ogni bellezza, variato e distinto di prati
xii-249: seguita un tempo matto, variato d' acquello che consiste nella determinazione di soluzioni
minima. mostruosa, e variata d' oro, d'argento, di rame,
mostruosa, e variata d'oro, d' argento, di rame, di ferro,
vedemo che. l- lo stomaco pure d' una vivanda prende fastidio, e delle variazioni
vivanda prende fastidio, e delle variazioni d' esse ricreazione e piacere. giuglaris, 239
239: riesce di ricreazione questa variazione d' usanze, quando che però non danneggi
movimento, ogni parola, ogni variazione d' umore o di gusti. -modificazione
nelle sue variazioni ha conservato certi lineamenti d' insensibilità e di freddezza, che l'hanno
hanno fatta parere la stessa, più d' altra faccia che si vegga. 3
opera, a un prodotto artistico. d' este, 272: quale fosse la sua
io v'accludeva una copia della 'batracomiomachia'd' omero tradotta, con molte correzioni e
fiumicello, per mirare / la gran variazion d' i freschi mai. d'annunzio,
gran variazion d'i freschi mai. d' annunzio, i-420: li orti ove un
secondarie, le denominazioni di declinazione, d' inflessione, di variazione, intendendo ugualmente
dotta, lat. variatìo -onis, nome d' azione da variare (v.
coricato, non potendosi levar senza aiuto d' alcuno. 2. in idrografia
caratterizzata dalla comparsa di vescicole con alone d' arrossamento sulla cute. tramater
possibile causa di ridotta fertilità. d' alberti [s. v.]:
, 53: nascon erbucce dipinte, / d' infiniti coloretti / rossegialletti, 7
parte excoriata, il nodulo la havea d' antomo sopra gli sui fianchi cincta,
dimostrin più tosto, che le frutte d' un'albero particolare insegnino? =
barbe quivi; e s'avranno i grappoli d' uva variegati. boccone, 92:
là sul variegato manto della terra. d' annunzio, vli-29: rimangono nella navata destra
, profonda, come la condensazione fossile d' una verde e possente foresta splendida,
da variegato, col suff. dei nomi d' azione. variegazióne, sf. screziatura
da variegato, col suff. dei nomi d' azione. vaneggiato, agg. ant
59): tutti li miei penser parlan d' amo- re: / e hanno in
offre un contributo infinito di motivi e d' espressioni al danzatore. 2. ogni
pensiero, di giudizio o di stato d' animo; mutamento di condizioni nella vita di
i-2-120: 1 vecchi zoologi, invece d' indagare la storia e la trsformazione
. cecchi, 6-223: non sono tanto d' accordo con certi giornalisti francesi, i
, come la natura da cui ritrae. d' annunzio, iv-1-706: il linguaggio della
della più alta passione è poco più vario d' un gergo. -costituito da diversi
/ girar fa ciò che v'è. d' annunzio, iv-2-200: la sala si era
: l'aree di vari strumenti e quasi d' angeliche voci ripercossa risonava tutta. leonardo
potrebbero opprimere colla nuda forza 25 milioni d' un popolo, cui la natura privilegiò
iii-28-6: varie da vero di argomenti, d' intonazione, di metri, queste poesie
/ che tanti hai troni variodipinti. d' annunzio, ii-808: avrò tra i muri
cattaneo, i-1-170: affinché la lenta influenza d' una o più lingue cementatrici involga un
'l pentimento ha in lui destato, / d' ogni uom lo sdegno appiana.
coll'attività variopinta e appassionante del viaggiatore d' affrica. gobetti, ii-208: prezzolini
, i-420: la piazza s'era riempita d' una turba fremente e variovestita.
del carretto, 1-174: cascò d' una finestra alta el meschino / e
, del mancini e del popolo italiano. d' annunzio, iv-2-678: egli pensò i
ii-658: un editore col quale volevo mettermi d' accordo, ahimè, di persona per
ahimè, di persona per il varo d' un romanzo tradotto da una mia cara
loco varo, / così facevan quivi d' ogne parte. frezzi, i-15-64: tra
a le sue pecorelle alcun riparo. d' annunzio, 1ti-838: da lussin alla
di lupini, vecchie e lenti e d' ogni sorta frasche secche per darle loro nelle
ebbono varrocchi, e facervele legare. d' annunzio, iii-2-177: sopra altissimi pilastri
] grandi, di qualità che duoi d' essi portano una nave, per grande che
la famiglia che prima fa de'savoldi. d' annunzio, v-1-93: pel mio orecchio
. divino vasaio: dio creatore. d' annunzio, iv-2-1137: il teschio traspariva di
in fine ci è l'agiamento. d' annunzio, v-1-282: ecco quella stilla
orlo della vasca del mio giardino. d' annunzio, iv-1-192: alcuni passi più
-vasca di decadimento: recipiente profondo pieno d' acqua, usato negli impianti nucleari, nel
lacustre o artificiale. -anche: specchio d' acqua racchiuso da una baia; golfo
fonte', siccome anco 'capo', o 'testa d' acqua'. marinetti, 2-iii-317: mi
due vascèlla, fatte / per man d' alchimedonte. frachetta, 1-221: le
star sott'acqua, conficcavano fitto fitto d' aguti con cappelli larghi assai, e stiacciati
giovinetto era un levantino di zante, figliuolo d' un chirurgo di vascello della repubblica,
vaschettina con pesci rossi e vivace spillo d' acqua nel centro. = dimin.
precedente, nel sistema capillare generale. d' annunzio, v-1-357: veggo le circonvoluzioni
che esistevano prima. = nome d' azione da vascolarizzare. vascolo, sm
faggio, ove potrai le capre mungere. d' annunzio, iv-1-608: il parroco attingendo
colmo d' acqua posto sull'altare in cui il sacerdote
candide rose con vermiglie / in vasel d' oro vider gli occhi miei / allor allor
. -protuberanza del collo; pomo d' adamo. n. villani, i-8-53
de'ftae / vaxel preciosissimo e plen d' omia bontae. dante, par.,
questa peste, si farà non cloaca d' iniquità, ma vasello di santità.
ma vasello di santità. -vasello d' elezione-. s. paolo, in una
è mutato, e hollo fatto vasello d' elezione a portare il nome mio dinanzi
alle genti e a're e a'figliuoli d' israel. s. caterina da siena
uno vasello di elezione pieno di fuoco d' ardentissima carità, a portare il dolce nome
, / quel di gallura, vasel d' ogne froda. luna [s. v
racconciare con percosse di battiture, e d' improperi. 5. prov.
. vico, 5-12: la metafisica d' aristotile conduce a un principio fisico,
che colea comperare vasellame in grande quantità d' oro e d'argento. cellini,
comperare vasellame in grande quantità d'oro e d' argento. cellini, 657: la
con non minor decoro che bizzarria. d' annunzio, v-2-109: molto egli amava
sapere allegare argento e oro per fare monete d' oro o d'argento..
per fare monete d'oro o d' argento... per far fare vaxellamenta
argento... per far fare vaxellamenta d' oro o d'argento. marco polo
. per far fare vaxellamenta d'oro o d' argento. marco polo volgar.,
, di scodelle e di taglieri e d' altri fornimenti. boccaccio, 1-i-471:
sala non si mangia se non sopra tavole d' oro, né niuno vasellamento se non
oro, né niuno vasellamento se non d' oro v'osa entrare. sansovino, 2-30
saliera, la tazza o il cucchiaio d' argento e altre vasellamenta, secondo che essi
del carmine vari mobili preciosi e vascellamenta d' argento. denina, xviii-3-747: lavare il
di stefano, 4-17: aduxème uno vaselo d' acqua molto grosso. / e queli
mirar negli elementi / sogliono al gorgoglio d' acre vasello / i chimici curvati e pazienti
da vasello, col suff. dei nomi d' azione. vasellerìa, sf.
bresciani, 6-x-32: e si vedean bacini d' argento e mescirobe da dar l'acqua
alle mani... e vaselleria massiccia d' oro e d'argento.
.. e vaselleria massiccia d'oro e d' argento. = deriv.
, 5-20: le pere salvatiche o aspre d' aspra generazione, si serbino per tre
]: teneva in seno un vasellettino d' unguento prezioso. = dimin. di
, comperarono di quelli denari un campo d' uno vaselliere, in sepoltura de'pellegrini
cennini, 1-17: e con acquarella d' inchiostro in un vasellino, va'col
le quali risplendevano grandissima quantità di vasella d' oro e d'argento. idem,
risplendevano grandissima quantità di vasella d'oro e d' argento. idem, iii-2-83: l'
di lagrime di mirra altre vasella. d' annunzio, v-2-97: or avvenne che
5-275: fioriscono, all'ingiro, vasselli d' oro, caraffe d'argento, spazzolini
all'ingiro, vasselli d'oro, caraffe d' argento, spazzolini.
serale, il qual faceva lume in mezo d' una camera, e scaldava il vaseto
questo però, che accettasse un vasetto d' unguento, e andasse con esso unguendo
città. verga, 8-240: un profumo d' incenso... svolgevasi da un
: troverete su lo scrittoio un calamaio d' alabastro con due vasetti per le penne.
fece [metello] cercare delle ville d' intorno quanto più potè bestie domate; e
* 1 mete in uno vasso d' acqua, el ge fa parere grande meravegie
s'adatti / le vasa in catin d' acqua o calda o frigida / con cenci
boccaccio, 9-82: aveva io nel vaso d' oro porto il veleno ad alessandro di
veleno ad alessandro di macedonia, domatore d' asia? o aveva fatta al- cun'
, alle quali lei medesima scorreva e d' acqua per li eccessivi caldi, e
acqua per li eccessivi caldi, e d' ogni altra cosa necessaria al nutrimento loro.
bella simonetta gli regalò tre viole vaghissime d' un vaso coltivato da lei. ghislanzoni,
con loro, con gordiano massimamente, vaso d' ogni viltà le porterò nella lor
ii-119: quali [filosofi] furono contenti d' una sola e trita vesta, quali
assai più elevata che non la valle d' olona. - vasca di
: fece nel cantone del tempio un vaso d' argento capace di sei cento anfore,
questi se ne sono ancora per più luoghi d' italia tagliati assai grandi rocchi.
: ben sai che amor è desiderio d' immortalità e d'eternità; e la natura
che amor è desiderio d'immortalità e d' eternità; e la natura volendo eternarci in
(in partic. nell'espressione vaso d' elezione, v. elezione, n.
, i-23-94: la bella sposa, / d' ogni pura virtù tesoro e vase,
, che virtù, non trova. d' annunzio, iv-2-600: vaso di purità [
, e che si faccia / punir costui d' ogni nequizia vaso. monti, v-455
, tu fosti 'l sommo vaso / d' ogni scienza e poetico canto, / tu
cime, con lo slancio fatale e facile d' un liquido entro enormi vasi comunicanti,
la sua perorazione era sempre in favore d' una corte intemazionale d'arbitrato, da cui
sempre in favore d'una corte intemazionale d' arbitrato, da cui vedeva uscire tutti
alla conservazione delle specie eucaristiche. d' annunzio, i-471: langue, da presso
e puro / quale un vaso liturgico d' argento. pirandello, 7-444: amministra i
sanguigni (un farmaco, un meccanismo d' azione). = comp.
vassallaggio (anche con riferimento alla servitù d' amore). arrigo testa, xi-1-180
ragione di guerra publica, e d' esercito; che però verso questa resti verificabile
conquistato l'impero occidentale, dal quale d' allora in poi non furono mai più richiesti
le porpore, in capo le corone e d' intorno il vassallaggio di tutta la terra
, posciaché ampio è colà il vassallaggio d' amore. zeno, lx-3-43: la gioventù
la gioventù, come sottoposta alle tirannidi d' amore, deve ribellarsi a questo misero vassallaggio
. del casto, 1-8: rispose d' aver spesse fiate tentato, negli anni
fermi, e facoltà di vender trentamila scudi d' entrata de'vassalatici delle chiese.
da'vassalli dell'imperatore. cantare di bovo d' antona, 541: eo voio
: hanno medesimamente scritto al sign. duca d' urbino, che voglia intender in questa
ii-215: ogni mezz'ora un braccio d' acqua s'apre su un lato e sull'
. gli piaccia di donarmi cinquemila ducati d' oro,... e cinquemila
, però che noi siamo tutti vassalli d' uno signore. -chi è in
crociate,... distraendo i signori d' europa dalla tirannide delle loro castella,
che era necessario, come vasselle d' argento, apparamenti di camere di
apparamenti di camere di ricchissimi drappi d' oro, di seta et altre cose simili
, siccome la valuta di uno agostano d' oro. livio volgar., 5-312
. livio volgar., 5-312: d' ariento non lavorato porto diciotto miglia di pondi
di pondi, e dugento settanta pondi d' argento lavorato: tra il quale erano
lavorato: tra il quale erano vassellamenti d' ogni generazione. muratori, 14-19: e
ai maestri che muravano insino che fu d' età di diciotto anni. baldinucci,
5. locuz. sm un vassoio d' argento-, in modo invitante, agevole
/ ogni mondo non meno / immenso stuol d' abitatori conta. r. longhi,
: noi veneriamo in gesù il fondatore d' un'epoca emancipatrice dell'individuo, l'apostolo
la gragnora che quasi non ge remase niente d' uga. livio volgar., 1-222
piede / sparso rimase il suol d' ossa insepolte. 2. guastatore
gran mancamento di vastatori. = nome d' agente da vastare2. vastazióne, sf
, le desolazioni delle città = nome d' azione da vastare2. vastézza,
: tu non puoi avere idea d' un altro contrasto, cioè di quello che
altri tempi doveva essere stato uno studio d' artista, di tale genere di costruzione
papini, i-244: io avrei pur bisogno d' una provianda commisurata alla mia vastità e
delle sensazioni diletta moltissimo l'anima. d' annunzio, v-1-235: sono della sua
vastità dell'animo umano non ha grandezza d' oggetto che la pareggi. buonafede, 1-ii-150
i campi e i monti / empiea d' orrore, e le deserte arene. sergardi
reame, / o un ricco erario pien d' oro e d'argento, / se
o un ricco erario pien d'oro e d' argento, / se più non serve
, che dessero loro il corso. d' annunzio, i-3: va il bruno cammelliere
va il bruno cammelliere pe'vasti deserti d' arabia, / stendonsi l'arene fulve ondulate
stagione, ecc.). d' annunzio, i-52: e intorno a noi
o breve, / morte o sdegno, d' amore ogni desio. tasso, 14-10
scogli. cattaneo, vi-1-333: uno stuolo d' uomini deliberati s'era già più d'
d'uomini deliberati s'era già più d' una volta avventurato in un legnetto da pesca
caro, 3-678: una vorago / d' un gran baratro è questa, che tre
... volar su tacque. d' annunzio, iv-2-575: san giorgio maggiore
: san giorgio maggiore appariva in forma d' una vasta galea rosea. tornasi di
, diretto (lo sguardo). d' annunzio, iv-2-137: gli altri guardavano con
popoli vasti il fren correggi, / sogni d' esser contento? ah che t'inganni
ma come poeta, ho un campo vastissimo d' invenzione circa la vita del cola,
: quanto alla vastissima bibliografia cartomantica e d' interpretazione simbolica dei tarocchi, pur avendone
: questa cità è dotata... d' una bella e fertile pianura, ove
diva, / che nel bel monte d' erice in bel tempio / sei venerata con
cammelli, 58: non canti più d' amor chi a lui respira, / né
rigor maligno / negar miei versi a chi d' averli è degno? alfieri, xiv-2-104
iii-4-184: ond'io, / vate d' italia a la stagion più bella, /
o re de'miei verd'anni. d' annunzio, 1-779: ascolta gl'inni /
bartoli [tommaseo]: perduto nel vaso d' una selva, nascoso nel cupo d'
d'una selva, nascoso nel cupo d' una caverna. ticano dal punto di vista
morale dell'uman genere. = nome d' azione da vaticinare. vaticinante (
, ma seguì con voce / piena d' orrore la carmenta antica / vaticinante.
'l seggio / quinco io pronunzierei. d' annunzio, i-1053: la tua fama nel
, che al più sublime / grado d' astrea dovea toccar le cime. foscolo,
destrieri eterni a correre l'eliso. d' annunzio, v-3-155: radunò una volta il
radunò una volta il popolo per dirgli d' aver udito in sogno... il
virgilio, dove molti de'santi padri d' allora, e anche dopo, trovarono vaticinato
un'alma vergine, / la gloria d' israello. -con riferimento a eventi
e dalla carità per la patria. d' annunzio, v-2-49: quella sublime fioritura del
ci è toccata. = nome d' agente da vaticinare. vaticinazióne, sf
bugiarde. = nome d' azione da vaticinare. vaticìnio,
quelli che osservando i moti dei cieli credono d' arrivare alla cognizione delle cose future,
ripeto il vaticinio, sarà il primo poeta d' italia se pure non lo è già
proferiva vaticinio, come l'unità, d' un futuro infallibile e non remoto. banti
granne multitudine de cavalieri, e gioii incontra d' esso ad la vattalia.
la vergogna, dio ve ne guardi d' essa. casti, 15: qualunque frattanto
premure ed ubbidire a'vostri voleri. d' annunzio, iv-2-186: ve la ritrovo io
arbasino, 117: una fila di macchine d' ogni nazione lunga lunga su per i
essere nessuna così pazzarella, vecchiacciulla, d' intorno il foco di casa, che di
. 'rispettate lavecchiaia. la vecchiaia ha bisogno d' assistenza. la vecchiaia è sospettosa'.
: la toppa quasi sempre s'empie d' aere, eccetto se i ragnuoli, per
in parigi nel 1803 di vecchiaia e d' indigestione un abate nato in roma o
g. prati, 1-205: a lui d' accanto / un boemo vecchiardo era ferito
buffali e cavrioli e lupi tanti, / d' ogni animale giovini e vecchiardi, /
lucini, 4-61: dunque: o il d' annunzio è un decadente od è un
ora sego vechiasti, / poi è d' amor sì tolto ch'el noi crede.
» papini, v-593: v'eran ceffi d' ogni età, d'ogni tinta,
: v'eran ceffi d'ogni età, d' ogni tinta, e d'ogni stampo
età, d'ogni tinta, e d' ogni stampo. giovanetti con occhiaie nere e
le vecchiate di calvino, di soncino, d' ochino? vecchiate per vecchiate, io
con quelle del fénélon e di tommaso d' aquino, del manzoni e di dante.
, ii-1024: ma sotto quel luccicore lumacoso d' apparente avvenirismo ognuno resta quel ch'era
no. pasquini, lvii-95: avea d' attomo gli altri vecchiarelli, / ma
chiesa, 5-61: aveva un'aria d' uomo importante quel vecchierello, tutto roseo come
vecchieria di francia, di rhodez, d' assassinio, e che so io, di
: era il soldano vecchio, ma d' una vecchiezza robusta e molto vivace, e
.. e quasi oltra la speranza d' ogn'uomo la vecchiezza dello imperio retomò verde
imbellettata e infarinata, su quella rovina d' ogni cosa, resa più orribile da
i-558: ecco che la prima finestra d' angolo s'apre e s'affaccia un vecchino
xvii- 138: frequento una botteguccia d' un vecchio venditore di stampe dove trovo
che m'accarezzano come loro figliuolo. d' annunzio, v-1-881: per avere io detto
vecchia italiana settantenne in nome delle donne d' italia mi ha rimprocciato. landolfi,
che a trent'anni si è spesso vecchi d' una vecchiezza che va e viene,
una vecchiezza che va e viene, d' una specie di vecchiezza intermittente.
mi scrisse della sua grande serie biografica. d' annunzio, v-2-468: i romanzi di
: i romanzi di alessandro dumas vecchio folti d' avventure e di millantature...
goccia di sangue, gli occhi si gonfiarono d' ine- spressività, come di un vecchio
sicilia, la quale essendo monaca e d' età quasi vecchia, però ch'era universale
e data in moglie ad arrigo re d' italia. b. corsini, 74:
periodici popolari, i-53: 1 governi d' italia... hanno palesato il vivo
muro, presso / il vecchio busto d' un imperatore, / col tronco svelto come
crearne uno nuovo, io gli prenderei d' ogni età, tra diciassette e quaranta.
vecchio, o vero aceto, paghi d' ogne soma xii denari kabella. roseo,
. borgese, 6-94: anche l'aroma d' un prezioso vino vecchio / scivola sul
vino vecchio / scivola sul palato del bevitore d' assenzio. soldati, i-257: lo
in certa cameretta entrati sono / che d' armadure vecchie era copiosa. bandello,
hanno le botteghe piene di panni vecchi d' ogni sorte, che sono in modo acconci
vecchio, ed abbia delle fessure. d' annunzio, v-1-261: là per quella via
: sono per fiorini 12. 997 d' oro, soldi 17, denari 1 a
regno ascendono alla somma di tre milioni d' oro. mazzini, 39-215: noi tutti
porto alla cosmopolita pettegola ed elegante ressa d' una spiaggia di lusso;...
persone, che non possono rispondere. d' annunzio, v-1-338: i fanciulli piangono
: la moralità delle guerre (e così d' ogni lotta) è che si produca
: ippolito, figliuolo di teseo, re d' atene... fuggendo la sua
vegliardo s'egli sa- pea la via d' andare a panfilia. rispose el vecchione di
, incanutissi, / e di bende e d' olivo il crin velossi: / calibe
nostri vecchioni, fatto un abito alla sposa d' un gran broccato e soprarriccio,
con una connotazione affettuosa). d' azeglio, 6-655: mio marito era vecchiotto
5-330: iersera dina mi ha mandato al d' angennes dove si è data male un'
vecchiotta, provinciale, fresca / tuttavia d' un tal garbo parigino, /..
quel cavallo infelice, qual venne nelle mani d' un caval- liero d'asia, ch'
venne nelle mani d'un caval- liero d' asia, ch'avea nome nigidio, e
cavalcanti, e di messer cino, e d' altri a lor anteriori, che lessi
rovesciarono con quanti vi erano sopra. d' annunzio, 4-ii-23: erano poi toni scialbi
o rifiutata; opera letteraria ormai priva d' interesse (o considerata tale).
. 4. prov. d' azeglio, 1-527: si beccavano quaranta scudi
i buoi. soderini, iv-20: d' inverno si soccorre loro [alle pecore]
de'viveri lo permetta, con farina d' orzo o, di veggiolo. 0.
: in alcuni luoghi, verso la fine d' ottobre si se- minan lungo le viti
quanto i veccioni sul cuoio del buffalo d' africa. guerrazzi, 1-630: a
ii-i-192: laonde 'vecco'e 'veccolo', invece d' ecco'e d'eccolo', si dice
e 'veccolo', invece d'ecco'e d' eccolo', si dice tutto giorno nel favellar
non ha. betteioni, i-258: d' ogni cosa mortale / la varia vece è
flusso e riflusso di acque. d' annunzio, ii-19: mi persuase i sonni
, ch'era in quella vece, / d' acquistar fama e onorar sua patria,
quando s'ha a lavorare i fondi d' intaglio, far delle stampe sui legni,
giunge al fonte di merlino nella foresta d' ardenna, dove erano due fontane incantate
vini. li quali ebbero in grossi d' oro e piccioli presente me notaio e li
maddalena il dì della sua resurrezione in vece d' ortolano. 6. rappresentanza
pegolotti, lxxxviii-ii-238: cristo, figliuol d' iddio, pastor ti fece / unico
quale potesse fare le veci di testo. d' annunzio, iv-2-1206: in piedi nvera
dinanzi, intiera, silenziosa, piena d' un suo male simile a una verità o
vice / bagnandote di più, o d' altre e tante, / priva ch'io
i rrencipi rappresentano la vece e la sembianza d' iddio in terra. chiesa, 5-160
e che vogli virtù aver per vece / d' ogni mondana cosa, c'ha possanza
cosa, c'ha possanza / a liberarti d' ogni trista pece. 8. stor
tutte le cognizioni apprese in un batter d' occhio. lussi, 11-26: nulla,
/ un nero, una lacuna / d' oscurità rimasta in sua vece.
nel preterito, / che mentre cercon d' altri fare interrito, / per sé dimandan
, 183: non dolersi / de'mal d' altrui, mi par somma vecòrdia.
. tesoretto, i-1104: tanto andai d' ogne lato, / ch'io vidi apertamente
il sole or sì, or no. d' annunzio, i-io: veggo i lavacri
mio bel pescara, / immane angue d' argento, / co'i salci e i
degno e sì gentile / rimasi a guisa d' uom, che sogna e vede /
maturate l'uve, dopo il mese d' agosto quelle dalle soperchie foglie spogliare,
fine le città ordinarsi in questa parte d' italia sotto al governo degli artefici, e
, 1-ii-542: la cui venuta diè tanto d' orrore / a chi nel teatro stava
-visitare una città, un'esposizione d' arte, un monumento, ecc.
porcacchi, i-13: andò vedendo le sepolture d' aiace, d'achille e degli altri
: andò vedendo le sepolture d'aiace, d' achille e degli altri eroi per quel
dette anche qualche disturbo che il duca d' urbino, fatto che ebbe l'accordo con
a genova, scenda a s. giuliano d' albaro (sono dieci minuti di tram
veggiamo ignari anco i più degli adulti. d' annunzio, iv-2-368: ti vedo molto
ciuccio, 23: or veggio che d' amare / era a torto pensoso. fra
è a bibbiena ». f. d' ambra, 11. dove prima e'la
10-16: il gufo e la coccoveggia sono d' una medesima natura e sono animali,
. priuli, lii-5-248: il duca d' alva... è molto vecchio e
lo vedremo se non hai nulla! d' annunzio, 8-70: giungerò allo scandalo.
veder quanto in ciò erra, / sperano d' acquistame gloria e fama. montano,
vedere di nuovo per le strade. d' annunzio, 8-171: io non voglio
mi avrebbe ricondotta a casa la marchesa d' ateleta. dunque, voi potete, nel
pena di danno, cioè perdere lo vedere d' iddio. 2. capacità di
s'egli abbia più con gli slavi d' austria corrispondenza veruna. 3.
adunque in cercina, isola del mar d' affrica, quattordici anni, fu allora
e più di 30 fanti spagnuoli. d' annunzio, iii-2-1166: dalla coffa dell'albero
/ contemplava di là l'aspro conflitto. d' annunzio, iii-2- 180: ogni
che certo con questo solo si può apparire d' aver veduto tutto il vedibile nella materia
altore: 'questa acqua e questi fiori d' erbe che. ttu vedi sono solamente una
de'suoi divini attributi. = nome d' azione da vedere1. vedismo,
faccino i circu- stanti ispartitori o veditori d' esse cose. de'sommi, 66:
che uno bono pittore figuri il furore d' una battaglia e che 'l poeta ne scriva
~ nostri cuori equità, e perdono. d' annunzio, v-3-445: molte di queste
delle merci e a determinare il dazio d' introduzione. balducci pegolotti, i-21:
o nel messico. = nome d' agente da vedere1. veditorìa,
.. soldi io. = nome d' azione da vedere1, n. 14.
, temperaste il petto alle martellate frequenti d' empio destino. vedovale (ant
castità verginale, che non ebbe anche uso d' uomo; e altra è castità vedovale
è castità vedovale, che già uso d' uomo hae avuto, ma ora se ne
altra è castità matrimoniale, che hae uso d' uomo, ma legittimamente. rinaldeschi,
firenzuola, 648: io ho retto più d' un anno questa vedovanza; ora s'
star così, che mal è cercarmi d' un marito, che mi provegga alle mie
.. che il tanghero credette bisogno d' esser consolata e risarcita di quello stato
bresciani, 4-i-17: gli pareva miltanni d' uscir di vedovàtico. 2.
a me, dicendo: o figliuolo d' uomo... piagni tacendo e non
le sorori delli novellamente uccisi furono constrette d' asciugare le lacrime, e spogliare il doloroso
, allevare un po'di macchia o d' erba rassodatrice, sia fatto...
marino, 20-40: là ve nifate d' aspre selve pieno / volge la fronte
... da ravenna, vedovata d' impero, su di mano in mano per
compagnia. sestini, 191: veggio d' atene la feminea prole / tolta alla patria
andar con passo tardo, / seguendo torme d' una gran signora, / or derelitta
e in pianto / come malvagio, e d' ogni ben rubello, / lasciandomi dolente
mostrò l'accorta vedovella qualche segno d' allegrezza nella faccia (le donne hanno
. 3. orni! cavaliere d' italia. 4. zool. piccola
a vindicar la sua vedovezza col sangue d' ildobaldo. -con riferimento alla condizione
vittorelli, i-168: ricopritevi la fronte / d' altro panno ve- dovil. / pianga
, / e querelesi l'ovil. d' annunzio, iv-i-qqo: era vestita della gramaglia
m. zane, lii-5-367: ha d' entrata 42. 000 scudi in napoli di
mi specializzai rapidamente in vedovilità rimaritabili, d' ambo i sessi. vedovilménte, avv
), sf. invar. d' un'amabile zittella si lagnano che la morte
. guazzo, 1-232: si contentò d' anteporre alle nozze la vedovità, alle preziose
uccise messer arrigo della casa del re d' inghilterra, quando si levava il corpo di
del lai viduitas -àtis. oso d' opporsi / a questa barba; né per
, iv-13 (2): per spacio d' un anno romase vidua. sercambi,
bella nomata checca delli asini, figliuola d' asininino, vedua, la quale stava
chiari, 2-i-37: era egli unico figlio d' una madre già vedova d'un uffiziale
unico figlio d'una madre già vedova d' un uffiziale del regno. -con riferimento
così abbassata, perch'ella sia vedova d' ettore e di deifobo. pulci, 2-54
manche / ne potean rimaner d' ogni conforto, / s'acquetò, consentì
furo: / macìe di sterpi, e d' infocati sassi, / per cui vedovo
al lume di lanterne / riportarne la testa d' olofeme. caro, i-210: è
di tre giovanisposa vedovetta, / sta margherita d' austria. -vedovòtto. grazzini
russa, propr. 'secchio, mastello d' acqua'. védro e deriv.
vidi ch'i'era / ne l'aere d' ogne parte, e vidi spenta /
del campo ma ancora tra quelli, che d' appresso si scontravano. a. cattaneo
bel fonte rilevato, adorno e ricchissimo d' oro, faccia in prima giunta bella
2. per estens. spazio, ampiezza d' orizzonte che si può abbracciare con la
vita,... come nel centro d' un pianeta spento. -rappresentazione grafica,
scontrarono insieme, e amendue, trafitti d' amore, abassarono gli occhi. 8
, i-205: non si vergognò quello giovane d' animo accesissimo di renderli la spada e
: 'val più un di veduta che dieci d' udita'. plu- ris est oculatus testis
e semplice realtà, essenza di carta, d' inchiostro, di linee impresse.
, che scorre impetuosamente (un corso d' acqua). -anche in posizione predic
faccino di loro una schiera a uso d' uno palancato. di castro, 3-436
alv. contarmi, lii-4-256: monsignor d' angiò è di complessione delicata, né
le portò fuor dello stomaco un catino d' umori fracidi, e di puzzo insofferibile.
: era di natura veemente e impaziente d' aspettare. botta, 5-211: più vivo
alla napolitani bacchetti, 13-678: regno d' anticristo: in quelle menti così disposte
passionalità e anche da sentimenti, stati d' animo esasperati, da stizza, sdegno
botte di vino dentro di barche rimorchiate d' alcuni de'nostri vascelli non troppo lontane
che questa vegine arda veementissimamente dello amore d' un uomo vilissimo. carducci, iii-10-165
caldo borro', com'e'dice, d' una passione veementemente sentita e sensualmente significata
terremoto, non s'inceneriscono per disgrazia d' incendio? mamiani, 10-ii-364: egli [
v-2-508: la frescura diffusa di un getto d' acqua sorgente con veemenza di mezzo
grande del male, in pochi giorni d' infermità dovette cedere ai decreti del cielo
s s -grande impatto, forza d' urto di un proiettile. leoni,
f. frugoni, 2-85: né d' altro spirito era fornito, che dell'impulso
portano con più veemenza all'oggetto. d' annunzio, iv-1-62: tutto il suo essere
di tale veemenza. a rapire un panorama d' anime e d'anni nel giro di
a rapire un panorama d'anime e d' anni nel giro di così poche parole.
sanctis, 11-236: le idee guadagnano d' ampiezza senza perdere di veemenza.
che vi appartiene. cecco d' ascoli, 275: intelligenzie, stelle,
cattaneo, vi- 1-139: i quesiti d' listoria naturale'versavano... sul rapporto
la moltiplicazione e perfezione dei frutti fa d' uopo, in primo luogo, renderne abile
organismi vegetali. garzoni, 8-814: d' essi colori, per la prattica de'pittori
, un frutto è un germe. d' annunzio, iv-2-441: brandì la roncola,
tre brigatelle di contadini che seminavano poche manate d' orzo o di marzolo in minuscoli campicelli
macìe di sassi e le prunaie. d' annunzio, iv-2-665: una vivida forza di
pareva in esilio constretto nella sua cintura d' acqua. -silenzio vegetale, con
/ silenzi industriali sotto lampade elettriche / d' opifici e della stazione.
suolo). carducci, iii-2-42: d' ebrietà possente / sale dal suol che vegeta
delle bagnanti e vegeta la riva / sazia d' effluvi. -figur. svilupparsi,
ne'rozzi sterpi, e pieni / d' amor ridono i fior, l'erbe e
che rimportazione delle idee artistiche del centro d' italia o vegeta poco vitalmente, come
contiene in sé e partecipa della natura d' ogni creatura del mondo: lo essere cogli
. dei verbi frequent e dei nomi d' azione. vegetativo (ant. veggetativo
sé attrae con le sue radici quella parte d' ogni elemento che gli bisogna. lorenzo
quali sono composti, ma a dispetto d' essi e contra alla voglia loro. g
muffa microscopica vegetata nei luoghi più umidi d' una crosta. vegetatóre, agg
sue bellissime produzioni. = nome d' agente da vegetare. vegetazionale,
che si adopererebbero a definire la vegetazione d' una pianta. -acqua di vegetazione
, e per mantenerla, avrà bisogno d' un emissario di sangue e di felicità
mi è rimasta altra memoria se non quella d' uno zio paterno. r. sacchetti
dotta, lat. vegetalo -ònis, nome d' azione da vegetare (v.
eccellente salute (l'incarnato). d' azeglio, 5-16: gli stava ancor sulle
, vigoria (la maturità). d' annunzio, v-3-24: secondo, una legge
bergantini, 83: a un batter d' occhio, trasformato il corpo, /
carducci, iii-30-335: corre un fremito / d' imene arcano / pe'monti, e
quel gusto sano e vegeto e rubizzo d' amor della vita, in un
s. v.]: col nome d' 'acqua vegetominerale's'indica il sotto-acetato
che sta stappando coi denti la bottiglia d' acqua, vegeto-minerale, con delle bende sul
. v.]. 'vegetosolforico': nome d' un acido deliquescente e non cristallizzabile che
cose (la luce solare). d' annunzio, i-1041: sul lito di luni
ricordava ancora della santa veggente al- merinda d' ettorre. -profetico, premonitore (
che si trova a possedere tale capacità d' annunzio, v-2-656: che cosa avrei potuto
e dipintore, / di veggi e d' arke facitore, / mastro di petre e
alcuno contasto e catuno m'andò carico d' uva. 2. carro per trasporto
di terracotta munito di manico. d' alberti [s. v.]:
ma non il veggio, quel mucchietto d' ossa de zi'romilda. 2
bembo [tramater]: le fece dono d' un grazioso veggino. = forma aferetica
, in tutti i miei momenti. d' annunzio, v-2-367: il digiuno e la
balli, canti, giochi e dispute d' amore). aretino, 1-30:
al tuo marito, tu non ti cureresti d' andarvi. adr. politi, 1-713:
alla tortura della veglia. -veglia d' armi o delle armi: nel medioevo,
verso, e questo / con la mente d' amor piena, e feconda.
. carducci, iii-2-105: non danze d' imenei vedesti, e madri / veglianti a
e abon- danza de'vini e odori d' unguenti e uso ai lussuria e di lascivia
in muratori, cxiv-44-53]: sto impaziente d' aver qualche nuova del trattato di torino
questi due risultati di ol- tramonte e d' italia ne viene la comune in ragione di
fatiche ed in angoscia, in d' armi con il duca di baviera, ricordava
stava. gilè. = nome d' azione da vegliare. s.
aver bresciani, 1-i-568: poneva la vegliantina d' alabastro dietro 9. liturg.
aveva ottenuto la grazia e l'amor d' una donna col mezzo d'un vegliardo pollacco
l'amor d'una donna col mezzo d' un vegliardo pollacco, che aveva fama
un vegliardo pollacco, che aveva fama d' esser grande incantatore. monti, 0-715:
i padri e le madri trastulla. d' azeglio, 7-i-420: ho avuta la lettera
alla povera nonna. sarà un sentimento d' egoismo ma sentendo che avevi di nuovo vegliato
, 11-157: nel corridoio, dalla strisciolina d' aria che è sotto la porta,
si facesse per tre anni una tasca d' anziani, incominciando il loro officio quando la
gelide notti, / membrando i fidati colloqui d' amor. 12. assistere,
il proverbio de'vecchi: 'chi dorme d' ottobre, veglia di maggio'. »
casa e ceppo. = nome d' agente da vegliare. vegliévole (vegghiévole
. visconti, ii-2-1: pietà ti prenda d' uno afflitto veglio / che t'ama
marco polo volgar., 3-55: direnvi d' una contrada che si chiama milice,
nostro reame è un montone col veglio d' oro. giovanni dalle celle, 2-35:
, salicastri, erbacce, alghe, ceppatelle d' ontani che nei giorni di piena s'
gonzaga, ii-40: coteste frasi inculcative intendo d' attendere, veiculate da luoghi topici del
, ecc. = nome d' azione da veicolare2. veicolo [
del trfunfal veiculo una volpe / che d' ogne pasto buon parea digiuna. livio
quale significasse loro qual dì, ragunati d' ogni parte ogni generazione di veicoli e
; / in luogo di veicolo e d' appoggio, / alziam lodi al signor,
del massimo traffico. -veicolo a cuscino d' aria: mezzo di trasporto che si
dell'acqua per mezzo di potenti getti d' aria e si muove grazie alla propulsione
ma per lo strumento e il veicolo d' un agente finito. -persona che compie
: veientana gemma trovata a vei città d' italia. = voce dotta,
, xxvlii-868: la damigella morì di mal d' amore, e fu fatto di lei
e fan men gonfio il mar. d' annunzio, i-233: le vele eran di
mare; / fame tornare - a porto d' allegranza? / voi m'avete tolto
. sassetti, 269: trovammoci poi d' aver passato il capo di buo- nasperanza
il capo di buo- nasperanza a'12 d' agosto, e con quella così poca vela
furono da noi lasciate per poppa. d' annunzio, i-91: rientran lente da le
alianti che veleggiano in presenza di masse d' aria ascendenti. 13. archit.
, i-190: dante, lo scultore d' anime, comprende michelangelo; dante che alza
pigafetta, 80: luni a tre d' ottobre a mezzanotte se dette le vele
dal buon volere di tutte le città d' italia trasse di che metter sotto vela in
328: chi discioglie la vela a più d' un vento, / arriva spesso a
. 2. figur. stato d' animo appena percepibile. dossi, 4-47
da capo a piedi (la 'velada'd' una volta mi è stretta e corta)
altri fratelli, e darveli come compagni d' arme e di merito. guai, o
, 1-i-490. 'velaio maestro': treviere. d' annunzio, iii- 2-5: i velai
, le filatrici, le cucitrici, d' ogni sorta artieri, trattano il lino da
bassi / crucci ravvolgi e sperdi. d' annunzio, iv-2-67: dal velame dei vapori
conoscere sotto velami di corporee simiglianze. d' annunzio, ii-102: chi mai dunque
altri spositori di tal velamento favellano. d' annunzio, iv-2-466: sembravami che la
e ch'ella già mostrasse il sembiante d' una creatura 'partita di questo secolo'.
l'aspra sua piaga, e brama / d' unirsi a chi toffese. c.
: neve non tocca da nemico fiato / d' austro piovoso, e fragola dipinta /
austro piovoso, e fragola dipinta / d' ostro di primavera eran tue gote,
tue ferme membra / nudrìa saldo vigor d' alma salute. parini, 373:
nelle cattedrali delle chiese sotto baldacchini fregiati d' oro... di velar vergini.
., 1-21: lo bel pianeto che d' amar conforta / faceva tutto rider l'
splende, / lo veli alcuna nube d' improvviso. carducci, iii-3-287: allor le
45: o pur, qual suol velar d' incenso eletto / fumo tara del tempio
, e tutto vela e annebbia. d' annunzio, iv-2-345: ella rientrò nella sala
.. a dare alla traduzione un'aria d' originale, e a velare lo studio
offuscandole (un sentimento, uno stato d' animo, un pensiero o, anche,
, 69-69: sull'edifizio che il popolo d' italia innalzerà iù sublime del campidoglio e
mai per terrore di despoti o libidine d' interessi d'un giorno. 8
terrore di despoti o libidine d'interessi d' un giorno. 8. pitt
color di carne, e chiariscuri a uso d' acquerelli, velarle, siccome aveva fatto
sopra di sé un sottilissimo velo. d' azeglio, 2-152: metà del giorno l'
. acquisire una determinata qualità, stato d' animo, sentimento o espressione. gigli
, 27: or che si velano d' ombra cinerea / le notti roride, falbe
istinti poderosi t'avviluppano di sogni e d' emozioni. dentro la tua anima, tutto
, cosicché può dirsi una ragion novella d' architettura e non già una corruttela dell'antica
di fiori, alberi, erba. d' annunzio, i-544: quindi, rompendo il
che si disperde nell'atmosfera. d' annunzio, iv-2-853: venezia era oscurata da
valeri, 3-67: quel liscio velario d' argento, / di là dai vetri,
un bosco di ladri e un postribolo d' anime, sia pure a colonne ioniche e
in fondo al quale scorreva un gorgoglio d' acque misto a un suono di campani
compaiono delle altre, sempre su sfondi d' alberi fioriti. 8. zool.
enfatica delle liquide. = nome d' azione da velarizzare. velàsio, sm
nomin. del lat velatìo -ònis, nome d' azione da velare (v. velare4
di tutte le terre dell'eloquenza. d' azeglio 4-ii-208: tra porti di grandissima distanza
fare l'amore sì apertamente, diede ordine d' andare velatamente. = comp. di
in mezzo cerchio le scalee digradanti a uso d' anfiteatro; il tutto velato d'arazzi
uso d'anfiteatro; il tutto velato d' arazzi. -protetto dalla luce da
prima la sua superiore superficie già velata d' acqua arriva al livello della superficie totale
tutti gli altri splende, / a me d' oscurità velato appare. michiele, i-311
fumo. loredano, 5-236: ma d' oscura caligine velati / marte gl'occhi
oscura caligine velati / marte gl'occhi d' ogn'un per non lasciarsi / da lor
in modo poco evidente (uno stato d' animo). manzoni, pr.
: e del futuro il vel fendea / d' inni celesti 'l vaticinio alato,
sostener la pena / del grave error, d' umanità velato / l'eterno figlio,
voce un po'velata dalla distanza. d' annunzio, iv-1-625: i suoni continuavan,
, alterato da determinati sentimenti, stati d' animo, condizioni. aretino, 9-309
intorno, come avviene nelle sontuose stanze d' albergo ma tutto si confà qui ad
de'cartaginesi velata e piena di rami d' ulivo venne verso lui. caro, 3-860
. pascoli, 1-86: poco si pregiava d' esser tenuto per unico ne'componimenti minuti
. -strato sottile di cosmetico. d' annunzio, iv-1-739: era alta e smilza
: era alta e smilza, con capelli d' un bel castagno chiaro, con occhi
mattina egli si lavi in una catinella d' acqua e rosso. -cortina di
gelo era come l'appannarsi dei vetri d' una finestra. e. cecchi,
delle masse mette una facoltà quasi femminile d' abbrividire e d'attiepidirsi alle dolci oscillazioni
una facoltà quasi femminile d'abbrividire e d' attiepidirsi alle dolci oscillazioni solari.
nelle velature non deve mai entrar colore d' alcun minerale. questi son poco trasparenti,
contestura ragnata prossima a dissiparsi, corrosa d' aria d'ombra e da qualche ignoto corrosivo
prossima a dissiparsi, corrosa d'aria d' ombra e da qualche ignoto corrosivo volatile
terminazioni di cui la nostra lingua è più d' ogni altra ricca per sfumature, per
sopportabili le sconfitte, mi capita talvolta d' imbattermi in lei, e di stentare sempre
di un sentimento, di uno stato d' animo che grava sull'anima o ne condiziona
o ne condiziona le reazioni. d' azeglio, 7-i-418: nell'ultima mia ti
di un vino. = nome d' azione da velarea velatura2, sf
superimi aerodinamiche di un velivolo. d' annunzio, iv-2-914: erano costoro i pratici
dotta, lat. velatìo -ònis, nome d' azione da velare (v.
veleggiamento approdarono alla goletta. = nome d' azione da veleggiare. veleggiaménto2,
da velo, col suff. dei nomi d' azione dei verbi fre- quent
per aver vivo nelle mani il barone d' armfeldt. d'annunzio, ii-856: così
nelle mani il barone d'armfeldt. d' annunzio, ii-856: così tu veleggiasti
veleggia su un mare di berretti grigi, d' elmetti, di fazzoletti da testa.
fuga del pensiero congiunse omero colla velocità d' una ala, che per l'aria veleggi
sono scoperti [gli errori], servono d' indizi; tanto più illustri per veleggiar
. tr. solcare, percorrere una distesa d' acqua con un'imbarcazione a vela.
vedea per l'ampia oscurità scintille / balenar d' elmi e di cozzanti brandi. carducci
indirizzare, volgere in un determinato ambito d' interesse. r. longhi, 1-i-1-459
da uccelli, animali (una superficie d' acqua). cerretti, xxii-500
veliero, bastimento a vela. d' annunzio, v-2-556: da quante ore il
a vela; aleggiatore. = nome d' agente da veleggiare. veléggio, sm
venere che fascia l'equatore del globo. d' annunzio, iv-2- 911: per
ad ali aperte di determinati uccelli. d' annunzio, iv-2-1172: imitavano il veleggio dei
, i-405: apparecchiò un vaso preziosissimo d' oro pieno di velenato confetto. sarpi,
figur., con riferimento alle frecce d' amore. equicola, 6: il
ac- cecatrice. = nome d' agente da velenare. velenìfero,
non potere / il bianco rettile velenifero d' una strada. = voce dotta
-albero del veleno: tossicodendro { toxicodendron glo-coglieste d' un ortica e mi premeste / sulla gota
deposero per bene della patria ogni veleno d' ira, e di concordia si diedero
-in partic.: sentimento, passione d' amore che sconvolge e tormenta profondamente l'
e tormenta profondamente l'animo; pena d' amore. mare amoroso, 95:
cor scendeva / quella dolcezza mista / d' un secreto veleno, / tal diletto n'
ti piace / de le muse e d' apollo esser seguace. c. gozzi,
della « stampa » di torino. d' annunzio, iv-2-165: giacobbe disse con
non si può superare con veruna sorte d' antidoti, se subito inghiottito non se
fosche e velenose fronde / quivi piante d' ignota orrida forma / ed in quelle s'
sicilia non nuocono. ariosto, 10-103: d' alto venendo aquila suole, / ch'
morale (un vizio, uno stato d' animo, una passione, ecc.)
tarlo / nel core è roso. d' annunzio, iv-2-188: don giovanni, in
. morelli, 56: molte belle proteste d' amicizia troppo spesso celano perfidi disegni,
sciorre ne potrà l'amato nodo / d' astro maligno velenoso influsso, / aurea
imbarcato sopra due immensi bastimenti, tinti d' un velenosissimo violetto. landolfi, 8-65
inteso di burle, di furti e d' ammazzamenti, ma non già di mal franzese
tiziola, una parola velenosetta, un litigio d' argomento politico mi fa star male mezza
novecento. inventario di alfonso ii d' este, 1058: velleta di filindente,
la croce. inventario di alfonso ii d' este, 1211: velletta da crucifisso di
da crucifisso di caudal turchino con lavori d' oro. = dimin. femm.
vengono, dal più lontano che può. d' annunzio, ii-919: su la vetta
su la rocca, / de l'armata d' alcina si fu accorto. d.
2-1-82: sta alla veletta su 'l pinnacolo d' una torre: e vegghiante ivi la
velette, se mai venisse l'occasione d' entrar nel discorso essenziale. =
pre- giati. f. d' ambra, xxv-2-329: non creder già che
. a. prati, 1032: d' impronta letteraria è 'velico'in 'periodo velico'
è sono molte, che non si curano d' esser chiamate figliuole del diavolo, cioè
la croce. inventario di alfonso ii d' este, 801: veliera di tabbì bertino
veliera di tabbì bertino vergata di lavoro d' oro. 3. venditrice di
provigioni ai mulini e ai depositi. d' annunzio, i-848: ei gittò il grido
andato a prenderlo a perim). d' annunzio, v-2-920: in delfo, come
dietro san giorgio: un gorgo / d' altri e più acri aromi / pullula,
triari... / ma i morti d' ora non son più che morti, /
per le terre e i mari. d' annunzio, iii-2-148: la madre / vendeva
. a vespero, in un campo / d' orzo, soaggiacque a un vèlite romano
di velletri; velletrano. d' annunzio, iv-2-911: la chiostra dei monti
, sm. aeron. aeroplano. d' annunzio, iv-2-926: 1 velivoli partivano
che sì forse che no', cantava d' annunzio la passione dei veicoli e concorreva a
la tarda prole del palladio ulivo. d' annunzio, i-804: una graziosa cimba velivola
cui seno ondante godere / le dolcezze d' un chiaro di luna.
; il sostantivo fu introdotto da gabriele d' annunzio. vèlie, sm.
ha lo mio velie, / possessor d' onne chevelle, / le mie ale ò
i-119: viveva da burocrate all'ombra d' un ufficio statale, senza sogni, velleità
dall'animo un sentimento, uno stato d' animo, un'inclinazione. s.
cattiva ispirazione di ridurre a miseri camerini d' albergo le povere cellette dei frati.
corpo di una persona; solleticamento. d' annunzio, iv-2-4: in fondo all'erba
iv-2-4: in fondo all'erba udiva brulichìi d' insetti, provava su la pelle,
loro. -desiderio sessuale. d' annunzio, iv-2-49: un fiato di giovenca
piccoli brividi lussuriosi. = nome d' azione da vellicare. vellicante (pari
spalle, sul collo nudo, passò, d' improvviso un soffio umano, vellicante come
soffio umano, vellicante come un filo d' erba. piovene, 6-35: bacche rosse
delle oscillazioni isocrone, le quali scemano d' estensione e di celerità in una proporzione
suscitando desideri, istinti libidinosi. d' annunzio, iv-2-36: quei formicolìi, quei
a'suoi concittadini. = nome d' agente da vellicare. vellicatura, sf
il pungolo afrodisiaco. = nome d' azione da vellicare. vellicazióne,
volatili nelle parti nervose delle narici. d' annunzio, iv-1-341: era una carezza
dotta, lat. vellicatto -ònis, nome d' azione da vellicare (v.
ojetti, i-327: sogno che insetti d' ogni specie s'affollano sul mio guanciale
accoccolati tra un fresco vellichìo di fili d' erba, l'uno a fianco dell'altro
pecore con due denti e sustentato delle pelle d' esse pecore e del velle loro giaceva
essi con pecore tarantine, ingenerarono montoni d' un vello più delicato. d'annunzio
montoni d'un vello più delicato. d' annunzio, iì-44: il savio ulisside /
i porcari. -mitol. vello d' oro: nella mitologia greca, quello del
oro. fazio, iv-6-74: a piè d' un arbor puose il solco, /
, / che riportò da coleo il vello d' auro, / nonvide in nave mai tanta
impresa degli argonauti per la conquista del vello d' oro hanno preceduto f'iliade'.
e con altro vello, cioè capello d' altro colore, ritornerò poeta, e in
ritrovarsi chi ci sappia dimostrare le frondi d' alcuna spinosa pianta così lanuginose che si
e suo carnai fratello / vivi luisi duca d' orliense. / 11 quale è di
conferendole una calda intensità cromatica. d' annunzio, iv-2-1291: la notte trasparente non
marinetti, 6-62: il paesaggio si velluto d' ametista = deriv. da velluto2,
comincia a maturare subito passata la metà d' agosto;... fa i pam-
bianca vellutata, gli occhi sensuali zucchero d' orzo molto cotto. -disseminato di
glandule, affinché, secondo che è d' uopo, il cibo si ammollisce,
265: tra muri... diacci d' umidità e vellutati, su cui spuntano
ghiacciato, il bianco regaleali del conte tasca d' almerita. diverso dal bianco etna.
a rialzare il pelo. = nome d' agente femm. da vellutare. vellutatura
aspetto di velluto. = nome d' azione da vellutare. vellutazióne,
la plastica, ecc. = nome d' azione da 'vellutare. vellutèllo, sm
sm. region. muschio. d' azeglio, 1-267: un cortiletto ridotto a
della fiorentini, con dei festoncini smagozzati d' uva sotto il cornicione e il vellutello nel
velluto leone, e invitalo in una sedia d' acero. boccaccio, ii-311: mi
sode e tutto il petto velluto. d' annunzio, ii-718: la possa / dei