so'arrivati proprio ieri da la banca d' italia: appena sputati fora dar torchio.
morto dela compagnia siano tenuti i capitani d' avervi uno paio di buoni torchi e orre-
santissimo corpo di quel luogo alla città d' ascesi, si mossono con grande solennità
mossono con grande solennità di cantici, d' inni e d'uficio divino e di moltitudine
solennità di cantici, d'inni e d' uficio divino e di moltitudine di torchi
in ponte sant'angelo con torchi accesi d' intorno. giannone, 1-iv-252: assegnò loro
.. presentare un torchio di cera d' una libbra. pindemonte, ii-79: parie
al bagliore di pallidi torchi come spettri. d' annunzio, iii-1-695: adonella per prima
padovana e gli studenti aperto un ruolo d' iscrizione per la crociata, in piazza
. giuglaris, 2-218: il duca d' orleans con una torchia in mano accostossi a
formate con istracci intrisi di cera. d' annunzio, i1i-1-651: egli raccatta l'
v-145): di sotto a lui pur d' oro era il torchione / con ventisei
era il torchione / con ventisei fermagli d' una stampa. -spreg. torchiàccio.
i salci, / che ripulisco ogni anno d' ogni vetta / per fame i torchi
dall'erosione scarpate e sponde di corsi d' acqua. tartini, 105: 1
se non ch'elio gli tolse un torchio d' oro, il quale, com'ello
che questo dì xv di luglio bernardo d' antonio de'medici mi presto una grillanda
fornito di perle, e i bacino d' ariento con uno smalto dentrovi dell'arme sua
cavagli leggiadre e ricche, con torchi d' oro intorno a'colli de'cavalli e
torchione di penne di paon in campo d' oro. berni, 62-34 (v-
145): in cima a l'elmo d' oro era un lione / ch'un breve
un lione / ch'un breve avea d' argento in una zampa: / di
: / di sotto a lui pur d' oro era il torchione, / con
il torchione, / con ventisei fermagli d' una stampa. = acer, di
gli operai che si trovavano a io metri d' altezza sono tutti ricoverati in ospedale con
uno dei moccoli per la compagnia. d' annunzio, iv-1-730: vide se stesso nella
su tutti i passatismi deprimenti; un colletto d' acciai contro l'abitudine dei torcicolli nostalgici
né picchiapetto. rovani, ii-91: d' altra parte, è un fenomeno da non
diverse maniere. inventario di alfonso ii d' este, 2218: 5 torziere grande a
distribuite lungo il muro su gran torcieri d' argento. c. dati, 2-15:
o, per meglio dire, torcieri d' oro, ombreggiati di color tanè. magalotti
e le casse son tutti di vernici d' india, e ogni cosa è piena di
obelischi, delle girandole, de'torcieri. d' annunzio, iii-1-1040: 1 manovali
. del bene, 1-265: questa schiatta d' olmi si pone meglio in autunno che
,... con un travolgimento d' occhi, con un torcimento di collo.
mbe; di torcimenti di corpo, d' inchini di testa. leopardi, 662:
spallanzani, v-20: a me pareva d' esser tornato cacciatore di queste ammirabili besticiuole
sì bene dal disordine e dalla corruzione d' entrambe. = nome d'azione da
corruzione d'entrambe. = nome d' azione da torcere. torcìmetro,
chiostri, vide stretto sentiero all'altezza d' un'uomo continuarsi per diritto quanto potea spingersi
lelse, viva l'imperatore e la casa d' austria, si sbrigarono dalla mensa e
2-ii-439: giunse a segno... d' avere al suo cadavere un funerale,
6000 torci accesi, oltre tantaltri segni d' ossequio che gli vennero fatti da ogni sorte
i tessitori di lione e i torcitori d' italia. c. c. n.
asciugarà pian piano. = nome d' agente da torcere. torcitrice,
dei primi se non il primo paese d' europa per la torcitura della medesima. einaudi
mezzo del torchio. = nome d' azione da torcere, il d. e
: supponete... che nel giro d' un anno un falegname, un ferraio
per me la carta in oro. d' annunzio, v-2-603: momento di misterioso valore
il guaiabara è un buon albero e d' un gentil legno, massimamente per farne carboni
il nome papiro alla sorta di carta d' ora che si fa di stracci di panni
di crocchia che pareva si fossero dimenticati d' imbiancare, una acconciatura nera simile a un
targioni pozzetti, 12-7-183: ogn'anno d' inverno molti tordai, cioè contadini del
del mazzone, / e del mese d' agosto entro le brace, / ballando la
figura al merlo femmina. il popolo d' italia [5-viii-1941], 5: al
. tasso, 8-5-835: tornano al fin d' autunno i tordi a volo / nel
di avignone; il cinghialetto nella campagna d' aix. -per simil. preda
più vantaggi al contempo. intrichi d' amore [tasso], 159: ecco
159: questa bellezza e 'l parlar pien d' inganno / v'ha tutti presi qual
. toreador (nel 1550), nome d' agente da torear (v.
, cxxiiii- 444: iersera gran discorso d' un avv. rambaldi, gran dongiovanni,
ch'era zoppa, gli si fece dlncontro d' un passo andante,...
e procede lungo la chiglia. d' alberti [s. v.]:
alla leggiera con un corpetto di lama d' argento sotto altro di velluto nero e
torera,... la gioia d' una serenata, la gioia d'una conquista
la gioia d'una serenata, la gioia d' una conquista, tutto questo, traditore
vitino sottile, / con abiti color d' arancia / e spada d'argento antico.
con abiti color d'arancia / e spada d' argento antico. = dallo spagn.
marchi, 1-3-209: 'toreuma': lavoro d' arte tornito, lavoro di figure d'intaglio
lavoro d'arte tornito, lavoro di figure d' intaglio. = voce dotta,
, col pretesto di difendere il re d' inghilterra, incrudelirono in irlanda intorno alla
que tempi cornigeri più numeroso di quello d' erisithone. m. praz, 4-86:
delle bonifiche, la lodigiana, la vaudoise d' exploitation agri- coles in valle volta e
quante volte già, nelle mie notti / d' esilio, resupino a cielo aperto,
cni è malato di torinesità), è d' esser più o meno come altre grandi
13-210: venerabile assai tua testa onora / d' uomini, e dei il padre,
che è stato qualche tempo al servizio d' inghilterra... ha scritto l'istoria
con la testa rasa, e bene unta d' olio per non raffreddarsi. =
insieme si partirò, / correndo, d' una torma che passava / sotto la pioggia
nonne seggono intorno novellando e filando. d' annunzio, iv-2-193: poi entrò una torma
ragione di verace intelletto / chi non sente d' amore in qualche forma, / e
effetto, / ché ciascun fu a dio d' amor sug- getto. l. martelli
su, che sia forte i figliuoli d' israel: e annumeraretegli tutti quanti per le
iv-225: replicò alessandro che il mare d' ellesponto già valicato da lui n'arebbe
= dal franco provenzale della val d' aosta tzan 'prato'. tzar,
regioni desertiche, letto di un corso d' acqua asciutto, che in occasione dei
sereni, 4-34: andiamo per gli uadi d' algeria / a cogliere sassame per muretti
comincia a levare anco elli, e studiossi d' uscir fuori più tosto che poteo per
rido. questi villani, che so pieni d' ubbie, non ci bazzicherebbero, in
benign'esser convien ed ubbidiente 7 e d' umiltà vestito. ovidio volgar.,
noi suggetti e ubbidienti, noi tosto concepiamo d' essere da più di loro. g
: ma pènsati davanti / se per modo d' orgoglio / enfiaste unque lo scoglio,
trasseci l'ombra del primo parente, / d' abèl suo figlio e quella di noè
proprio dell'ubidienzia, ubidire alla volontà d' altrui, e none alla propia.
apostati; così l'umiltà è cagion d' ubidienzia. monosmi, 150: l'ubbidienza
semplici religiosi, i quali, perché siano d' uno medesimo abito e d'una medesima
perché siano d'uno medesimo abito e d' una medesima ubidenzia, prendono ardire di troppo
a tutte manifesta, ma sotto pena d' ubidienza non voglio che a secolari si
suo prelato... per cagione d' una aspra ubbidiènzia che gli aveva comandata
e siena... si diliberarono d' essere all'ubidienza del detto eletto imperadore.
, se la non viene tutta alla ubbidienza d' una repu- blica o d'uno principe
alla ubbidienza d'una repu- blica o d' uno principe, come è avvenuto alla francia
a fargli la ubidienza. -ambasciatore d' ubbidienza-, legato inviato al pontefice per
pallavicino, iii-643: mandasse a roma ambasciador d' ubbidienza, come sogliono gli altri principi
. gigli, 7-1-88: riccardo ambasciatore d' ubbidienza a pio ii. -levare
, 1-6-3: e noi vi diamo lettere d' ubbidienza, facendo con loro per modo
., 10-43: io ch'era d' ubidir disideroso, / non gliel celai,
, poi che desire / mi desti d' ubidire / a quella donna, ch'è
commandamenti. statuto della società del padule d' orgia, 8: sieno tenuti tutti e
metastasio, 1-ii-49: la man ricusa d' ubbidir la mente. 4.
sgomentata; le membra par che ricusino d' ubbidire. nievo, 406: i
volontà per lunga costuma à ottenuto forza d' alquna ellezzione. = adattamento del fr
fanno ubiditor mille allegrezza. = nome d' agente da ubbidire. ubbióso [
, q72: è ver che allora / d' esser mortai ti sembrerà; ma innalza
papi del canchero, l'altro pippo d' antonio d'eneo con piena autorità di
del canchero, l'altro pippo d'antonio d' eneo con piena autorità di potere ubrigare
non solo i parigini, / ma d' ogn'intorno tutte le contrade. =
a mia sorella; e per ragion d' amore, come ho detto, l'angelica
l'opra fumanti / camini ostenta. d' annunzio, i-57: vedi? scintillano /
collo ed ubera / con attenzion dipingano. d' annunzio, ii-802: gonfio di latte
ma, ne'pian copiosi, / d' erbe infinite do lor tante e tali /
seminar qua giù buone bobolce! cecco d' ascoli, 1224: in giovinezza si vede
antiquo trascritti e gastigati, moltissime dizzioni d' amendue altrimenti nelli poemi loro essere usate
solco. cesarotti, 1-xxi-133: più d' un cittadino non si curava di portarsi alla
che di quelli delle pubbliche solennità. d' annunzio, i-763: su 'l pendio
vasta e ubertosa: viti e alberi d' ogni frutto, specialmente peschi e fichi
nel contado e distretto di firenze e d' arezzo, e nelle più contrade,
l'eufrate, che vi trascorre, fecondo d' acque, delle mercanzie, che vi
che vi confluiscono e rendono la città ubertosa d' uomini e ricca di trafico.
corpo, una sua parte). d' annunzio, iv-2-130: don pompeo pepe,
, 9-49: io sto ad udirla, d' imparar bramoso; / la non mi
pari. pass, ubicato e del nome d' azione ubicazione risultano attestate nella terminologia teologica
di un'azienda. = nome d' agente da ubicare. ubicazióne,
divisa e dissociata. = nome d' azione da ubicare-, cfr. ingl.
dice ognora, / n'ha visto più d' un caso memorando.
ha fatto nel mondo martin lutero precursore d' antichristo? non si è contentato come
degli ubbriacamenti. = nome d' azione da ubriacare. ubriacante (part
dell'africa: un misto di sudore, d' incenso e di stoppia bruciata.
avversario per la rapidità e la tecnica d' esecuzione (un'azione di gioco volta a
quel canto altro non è che un'ubriacatura d' azzurro. mi accusavano di ebro.
forteguerri, iv-23: egli ha voluto d' allegrezza falsa / lasciarsi ubriacare. bandi
viva della opera delle mie mani. d' annunzio, iv-1-8: ella gli volse uno
del popolo. = nome d' agente da ubriacare-, il d. e
ricominciato a vivere. = nome d' azione da ubriacare. ubriachésco (ubbriachésco
sè ha queste compagnie; cioè leggerezza d' animo: imperò che niuno segreto è ove
, 1-196: amore è una dolce ubbriachezza d' affetto. a. cattaneo,
.. proseguirono bordeggiando, simili a due d' annunzio, v-3-821: chi sa quanti tordi
quanti tordi prende in queste svagarti. d' annunzio, ii-296: errava nelle parole /
volo a becco asciutto, e dirigenmattine d' argento l'uccellaio! tozzi, iv-374:
allusione polemica all'aquila in quanto simvenditore d' uccelli (vivi). alterazione alcolica
vi sia avvenuto di sedere a canto d' alcuno di questi ubbriaconi ben cotti. cesari
de amicis, i-374: un soldato d' onore ne vai dieci di voi, ubriaconi
ucele for del dolce nido, / d' amor cantando, vidi una calandra / uscir
tu vecchio morremo, e i figliuoli d' èrcole, li quali sotto l'ali guardo
più belli del mondo, e più d' una dozina; e tutti mi si tolgono
bene tradotto in lingua italiana quella specie d' uccelaccio dipinto sulla insegna. pascoli,
loro senza concluder niente pigliando solamente scherzo d' aver a tomo questi uccellacci.
landino [plinio], 124: armati d' ugna vivono di cacciagione e uccellagioni.
cattaneo, 1-3: per la molta sorte d' uccelli e salvatichine... si
ville e molte castella, e abondanza d' ogni cosa; e àvi ucellagioni e cacciagioni
con grande uccellagione, / pien'di condotti d' acqua e cacciagione. g. morelli
falcone, / quando si cala giù d' una collina, / drieto a la starna
. tasso, 11-iv-496: il paese d' alfonso è più ricco assai delle ricchezze
che di grano e di vino e d' ogni sorte di legume e d'uccellagione e
e d'ogni sorte di legume e d' uccellagione e di pescagione è copiosissimo.
pigliano al vischio. = nome d' azione da uccellare. uccellàia,
rovigo, dove rappresentò quasi ogni sorte d' uccellami e d'animali terrestri. muratori
rappresentò quasi ogni sorte d'uccellami e d' animali terrestri. muratori, 9-268:
di venezia, dove gran caccia si fa d' uccellami, e non ne risente pregiudizio
ne risente pregiudizio la coltura de'campi. d' annunzio, iii-2-1145: dal paaule comincia
cucinati. varchi, 18-2-232: uccellami d' ogni ragione, pesci d'ogni qualità
18-2-232: uccellami d'ogni ragione, pesci d' ogni qualità pallavicino, 8-130: mense
una solennità di galline e di oche e d' altrettale uccellame. uccellaménto,
seguente di suo uccellamento non abbia mestieri d' ammaestramento. 2. figur.
hanno cotali adulazioni sciocche per una spezie d' uccellamento. = nome d'azione
spezie d'uccellamento. = nome d' azione da uccellare. uccellanda,
dagli occhi di puttanacce di sottosuolo servivano d' uccellanda. adescavano gli uomini a coitare
. folgore da san gimignano, xxxv-ii-416: d' ottobre nel contado a buono stallo /
o pescando le trote rosee nel lago d' idro o nel chiese, troveranno intatta
t'avea nodri- to! / sonalglio d' oro ti faciea portare, / perché dell'
c. gozzi, 4-52: dispose d' andarsene a parigi / ad- uccellar qualche
piam, ch'ogni donna sempremai / d' uccellar si diletta; / e son
son di noi miglior maestre assai / d' impaniar la civetta. aretino, 20-300
senza fondamento l'era caduta in sospetto d' uccellare l'istesso cicerone per averlo per
per vilipendere o pigliarsi giuoco, ridendosi d' alcuno, s'usa dire beffare e sbeffare
: vedendo una donnicciuola appetitosa e piena d' appetito, scompagnata e male in arnese,
tordi o beccafichi, onde si dice d' un che abbia i panni lordi: e'
: dicesi ancora 'tenere a loggia', 'gabbarsi d' al 11 vero nome di
cotoni, vergati, bordi, uccellati. d' annunzio, iii-1-609: -buon mercatante,
vostra: zendadi leggieri e broccati / d' alto ricamo, riccio sopra riccio, /
1-141: sparviere assai pasto, e pur d' uova fresche, non diventa buono uccellatore
è già lungo tempo, che quivi d' ogni parte della nostra terra concorrono giovani prodi
a la rete n'avrei già più d' uno. caro, 9-2-217: gli uccellatori
io vidi ingannato colui che si infignea d' amare; e l'ucciellatore cadde ne'suoi
atto con mano, le venisse dato d' urto in un guanto e in un fazzoletto
. goldoni, xi-946: quel bambinel d' amore / è un bravo uccellatore,
salta in piè. = nome d' agente da uccellare1. uccellatório,
stimerò forse più onesta la bugiardissima uccellatura d' un salutator mercenario. = nome
un salutator mercenario. = nome d' azione da uccellare1. uccelleria,
. egli è ivi solo, per parer d' esser segreto, e attende solamente a
già nella mente / venuto per vertù d' est'ugelletta, / la quale uom non
germani e farciglioni, / altri uccei d' acqua, io non saprei dir tanti /
che dovunque il vascelletto passava, fiorivano d' intorno le sponde, cantavano gli uccelletti.
sentì quivi meraviglioso odore di legno aloè e d' uccelletti cipriani vide il letto ricchissimo.
de raz -ant. piè d' uccellino: raggera di rughe che si forma
. gemelli ca-serdonati [tommaseo]: piè d' uccellino si chiaman le grinze reri,
macchia, tutti li ucellini se le pongono d' intorno a mirarla e ella mira loro
: ecco là, appoggiato a l'altare d' una chiesa, una gabba-femine; eccolo
culo. 3. bot. piè d' uccellino-, erba cornetta (coronilla emerus)
'ragadiolus stellatus', che anche 'piè d' uccellino'e 'radichiella selvatica'si chiama dal
per questa buffa italia sì che debba occuparmi d' altro che delle mie idee e delle
desiderosa di dare beccare a l'ugello d' andriolo, preselo in mano et innel suo
bil serpentario gli omeri / e dell'uccello d' ale larghe il collo, / le
garofano2, n. 1. -nido d' uccello-, v. nido, n.
quaglie. 9. prospettiva a volo d' uccello: v. prospettiva1, n.
11. locuz. -a volo d' uccello: v. volo. -essere
molti e molti di questi merlotti, / d' intorno alle civette ammaestrate / restan presi
ma più tosto, per non mostrare d' avere bisogno d'uno così picciol uccelluzzo
tosto, per non mostrare d'avere bisogno d' uno così picciol uccelluzzo, si volse
, perché v'avea molte ucel- glie d' acqua. s. bernardino da siena,
in 4 libri. ruscelli, 2-60: d' alcuni uccelli, come del papagallo e
alcuni uccelli, come del papagallo e d' altri, veggiamo che formano voce articolata
voce articolata, e. in guisa d' uomini, se oltre all'instinto della
germani e farciglioni, / altri uccei d' acqua, io non saprei dir tanti.
. forza, or, ancora pochi colpi d' ala: nella prossima striscia siamo in
sicula'; e questo naturalista notò fin d' allora che la più frequentata sede di questo
qualcosa o, anche, l'impossibilità d' imporre a qualcosa l'andamento voluto.
lo mal che me mosse / come d' usgiel che fosse / la sua vita cazato
più che del vapore; ci parca d' aver messo le ale come un uccello.
l'uccel di dio / ne lo stremo d' europa si ritenne, / vicino a'
peschiera del sophì vi stavano un mondo d' animali attorno per cibarsi di quel pesce e
ucci col pepe! v'è di piè d' anguille, / il guadagno di berto
volgar., iii-3-2: non è meno d' ardimento in uccidere un porco salvatico,
: ricordati, pagan, quando uccidesti / d' angelica il fratei (che son quell'
lungo ordine del re, di consoli, d' imperatori, di dittatori. pascoli,
par ch'uccida / pur lo vinco d' amor che fa natura. d. frescobaldi
persone, tanto quanto lo nuovo raunamento d' avere appo alcuno? 7.
proverbi toscani, 186: l'acqua d' aprile il bue ingrassa, il porco uccide
lor morbidissimi zamberlucchi. = nome d' azione da uccidere. ucciditóre, agg
gloria degliachei, perché abbandonando la guerra ucciditrice d' uomini ti porti qua?
« non sei fenice, / guarti d' amor che non pianga, s'tu ridi
: se voi dunque volete essere ucciditore d' un'amor così ben impiegato, date luogo
dagli ucciditori dell'anima. = nome d' agente da uccidere. uccisàglia,
avvoltoi] usano di stare è molta uccisione d' uomini, o grande mortalità di bestie
= dal lat. occisìo -ónis, nome d' azione da occidère (v. uccidere)
uno cavaliere spogliando e rubando il corpo d' uno occiso, avendo spogliato il corpo conobbe
ix-1-520: ricordano la superstizione degli uomini rei d' omicidio -che per disviare la vendetta de'
mattina alle 8 o alle 9. d' annunzio, ii-519: giacciono su la via
-in una rappresentazione allegorica delle vittime d' amore. petrarca, i-1-29: d'
d'amore. petrarca, i-1-29: d' intorno innumerabili mortali, / parte presi
.]: clitennestra uccisora del marito. d' annunzio, i-243: senza far motto
= dal lat. occisor -óris, nome d' agente da occidère (v. uccidere)
intendono quei soli / uomini loro addomesticatori. d' annun zio, iv-1-579:
: si buccinava sotto l'atrio nei giorni d' udienza che chi aveva buoni pugni e
[l'amore] de lo vedere e d' udienza / de lo pensiero ed ancor
e leviamoci a battaglia. = nome d' azione da udirei. udinése,
ll. aa. rr. giuseppe d' austria e la principessa isabella di borbone.
addio; / e che lo novo peregrin d' amore / punge, se ode squilla
nel suo volto i guardi miei. d' annunzio, 1-ii-465: taci. su le
e inquieto ascolta / se camminar alcun d' intorno udìa, / né sente verun
, / e sospettar comincia di magìa. d' annunzio, v-1-245: la pioggia non
fosse di tanta fermezza che, per amore d' aver paradiso, cioè cosa che non
2-220: il pittore debbe esser vago d' uldire, nel fare dell'opera sua,
fare dell'opera sua, il giudizio d' ogni omo. f. m. bonini
: ella [maria] fu capace d' udire cose che non fu mai creatura
come ho udito, fu suo costume d' uscir di casa. 7.
com'uom che ascolta e pur disia / d' udir di lei, sospirando sovente,
. alfieri, xv-35: di troja e d' armi, / e di nemici udendo
e'fuoro due mercatanti, l'uno fu d' egitto e l'altro di bandacca si
. 2. dir. testimone d' udita: testimone auricolare. manni,
di udita. -ant. testimonianza d' udita: quella resa da tale testimone.
miracoli per molte testimonianze e di veduta e d' udita,... diliberò il
a prima udita. -perdere d' udita: non riuscire più a percepire un
strade, e che quando la perdevo d' udita tutta l'anima mi pativa d'un
perdevo d'udita tutta l'anima mi pativa d' un improvviso sgomento. 6
più un testimone di vista, che mille d' udita. = deriv. da
per contrasto, quel che sia la facoltà d' orien tamento sotterraneo dei minatori
diligentemente conosciute, melibeo disse: « d' unguento e di diversi odori si diletta lo
una tensione tale che non mi par d' esistere se non nei due organi della
. 4. dir. testimone d' udito: v. testimone, n.
eleganti son riserbati al padre giuliani. d' annunzio, iv-2-595: per le uditrici l'
che egli [socrate] fu uditore d' archelao, il quale era stato auditore
mica i metafisici ma il volgo. d' annunzio, iv-1-151: egli vide distintamente
udizione dei testimoni. = nome d' azione da udire1-, v. anche audizione
è divinità delle acque. d' annunzio, i-42: emergon trepide da'flutti
constantino magno, vi erano anco un paro d' udoni di bianchissimo lino, per ornamento
/ che giacque su le lastre più d' un ora: / non vo'sentir lor
noi si continuava a parlare di cose d' ufficio, minnie si è stufata e
irrogato dall'autorità competente. d' este, 197: i fogli che si
: quello che è di 'positivo'e d' lufficiale'si è che la guardia dell'imperatore
a scanso di sanzioni ufficiali... d' ora in poi nessun iscritto all'eleonora
ora in poi nessun iscritto all'eleonora d' este avrebbe potuto essere distratto dal suo
-in via ufficiale: secondo canali d' informazione o di trattativa formali; pubblicamente
un giornale); che è l'organo d' informazione esclusivo e accreditato di un partito
qui, di quelle discipline di filosofia e d' arte delle quali la grecia fu madre
barilli, ii-619: senza dubbio forlì sa d' essere diventata la capitale ufficiale della romagna
ingegni e men frementi, / l'onor d' esequie officiali e il tempio / ai
: ragazzo, restai preso nella ressa d' un teatro, accasciato sotto lo stillicidio d'
d'un teatro, accasciato sotto lo stillicidio d' una commemorazione ufficiale. -composto per
fiesco moglie di luchino visconti il 4 d' agosto del 1346. -che ha
: nei paesi in cui si è impedito d' autorità che l'esperienza dell'arte moderna
dar loro anima e vita, è magisterio d' altra mano che non di massimamente all'elettione
. statuto della società del padule d' orgia, 102: missere la podestà
per essi furono battuti e liberati gli scudi d' oro del peso suddetto, ma di
rezasco, 86]: abbiamo autorità d' eleggere e deputare uficiali di banco quello
meriti al maggiore africano, et isforzaronsi d' adomare li suoi grandissimi meriti con iguali
rettore di terre, di gente e d' oste, vegnon a la sala dinanzi al
chiamato agnolo, che sta ora in casa d' un mio lavoratore, e già nacque
xiii-2-200: agli ufficiali generali di casa d' austria pareva che dov'io scrivendo avessi disingannatogl'
a sonare, che tutti gli uficiali d' inferno lasciarono stare di fare gli ufici loro
loro e cominciarono ad ascoltare il suono d' orfeo, sì che tutte l'anime
e con quella compagnia ch'a loro parrà d' avere, d'andare dinanzi al vescovo
compagnia ch'a loro parrà d'avere, d' andare dinanzi al vescovo, podestade,
i-46: ho dovuto ingoiare una gran quantità d' interrogazioni di quegli uffiziali, ed ho
bliche, vi è un certo numero d' officiali, li quali si chiamano ancora
andar nelle spedizioni dove si tratta pagamento d' entrate, i quali sono ociosi,
agevolezza che ebbero agio qua e là d' inframmettèrvi leggi e consigli sulle tutele, sulle
, messer bernardo casanuova disse una novelletta d' un altro prete, avvenuta non è
insieme col cugino lelli i sei mesi d' ufficiale di complemento, tutti e due erano
di brigata, di divisione o di corpo d' armata; nell'aeronautica militare di generale
fra eserciti di diversa nazionalità. -ufficiale d' ispezione. nell'aeronautica militare, quello
franzesi... sorseno nel porto d' otranto, con licenza dell'offiziale viniziano,
pulitezza: una dama che facevagli l'onore d' inalberare i suoi colori, come le
monache di pontetetto, 18: alla fine d' ogna sei mesi seguenti la camerlinga e
le memorie della stona secolare del mezzogiorno d' italia, per ordine di un ufficialotto tedesco
di questa nostra guardia cittadina / aombran d' una striscia su'calzoni! serao,
, 25: eccoci dunque a = nome d' azione da ufficializzare. fare i conti
in compagnia del medico e de'due ufficialetti d' artiglieria, amici di cariolin, che
l'uso delle spalline e delle stringhe d' oro e d'argento nell'uffi- cialità
delle spalline e delle stringhe d'oro e d' argento nell'uffi- cialità dell'esercito aveva
ufficialità falciata. chi difenderà domani le porte d' italia? bacchetti, i-355: l'
6-224: perché? si vergogna della differenza d' età? ma se mi fa passare
iii-7-108: qual meraviglia che il ficino tentasse d' in- tramettere all'ufficiatura ecclesiastica qualche sentenza
. davanzati, i-178: i ciziceni imputati d' aver tracurata puficiatura del divino agusto,
, imposizione di una prassi. d' annunzio, v-2-503: vedevo sotto di me
407: discorsasi lungamente in diverse officiature d' esso illustrissimo magistrato la pratica suddetta,
nella presente sessione. = nome d' azione da ufficiare per officiare (v.
]: altresì era ciò lecito ad uficieri d' arme. lud. guicciardini, 3-35
de conti, de ricevitori, e d' altri uffizieri che maneggiano danari del re.
... republica vi aveva ufìcio d' ambasciadore. de luca, 1-3-i-170:
le donne sono incapaci di giurisdizione, e d' imperio, e d'ogni publico officio
di giurisdizione, e d'imperio, e d' ogni publico officio, e magistrato,
ricoperto per lunghi anni l'importante ufficio d' assessore comunale alle finanze, benché la sua
figura criminosa dell'interesse privato in atti d' ufficio). codice penale del 1930
a diecimila. -omissione di atto d' ufficio', v. omissione, n.
omissione, n. 2. -segreto d' ufficio: v. segreto2, n.
di ladro, di spione, e sovente d' assassino. -letter. funzione di
, 20-185: un officiale, un che d' uffici aveva preso a due- milia ducati
preso a due- milia ducati di camera d' entrata, era innamorato di me sì bestialmente
essendo state alienate le rendite rimangono parte d' esse obbligate a monti et offici vacabili.
della carica. -ufficio con pena o d' angaria, ufficio senza pena: nella
. m. protettori non convengono insieme d' opinione, dovendosi fare elezione...
non essere quasi mai eletti a veruno uffizio d' utilità: conciossiaché, essendo moltiplicate le
lo me pensava -che fossi satollato / d' esto malvascio ioco -c'al monno hai conversato
dante, inf, 27-91: lo principe d' i novi farisei, / avendo guerra
) il beneficio. proposte e disegni d' imposizione [rezasco], 460: gli
23-143: il suo ritratto del conte d' olivares è, in sostanza, come
vuoi, ma importante... fin d' ora chiamo la tua attenzione su quell'
e poi, se non sarò mandato d' ufficio, farò la domanda di andare al
giudice... ma viene emessa d' ufficio, lo si voglia o no.
voglia o no. -avvocato, difensore d' ufficio: difensore nominato dall'autorità giudiziaria
1930, 128: 'nomina del difensore d' ufficio all'imputato'. quando l'imputato deve
nell'art. 131, è fatta d' ufficio, secondo i casi, dal giudice
nominato. -consulenza tecnica o perizia d' ufficio-, quella disposta dal giudice nel
un processo civile o penale. -procedibilità d' ufficio-, carattere dei reati la cui perseguibilità
di ufficio. -reato perseguibile d' ufficio-, v. perseguibile, n.
il teatro, sempre tra un dovere d' ufficio e uno svago letterario, come per
già pagato alla truppa, e le spese d' ufficio, vedrete che non possono più
lo suo avolo, e àe già bolla d' oro e sugello d'imperio, ma
e àe già bolla d'oro e sugello d' imperio, ma non fa tuficio infino
valore avverbiale o aggettivale. -in forma d' ufficio: in forma o in veste ufficiale
suoi compagni, ma non in forma d' uficio. statuto di monterotondo (1529)
collocamento, n. 2. -ufficio d' igiene: v. igiene, n.
, è presieduto dal governatore della banca d' italia e dipende dal ministero del tesoro
non si documenta: la pretesa crudeltà d' un regime che le età tarde vollero impersonare
a far ritirare da quel magazzino un cesto d' aranci. -ufficio stampa: quello
il 1871 fu sede del senato del regno d' italia e tra il 1852 e 1975
-galleria degli uffìzi: raccolta di opere d' arte che nel 1581 fu collocata al
-atteggiamento, comportamento ispirato da una disposizione d' animo, da un vizio, da una
: l'autore, andando sempre per via d' invenzioni, dà a divedere di conoscer
nel suo uffizio, aveva per massima d' andar adagio nel credere a simili proteste.
, ii-640: ad ogni modo sarò io d' ora in poi che sceglierò fra due
quelli, / che sono la sentina d' ogni vizio. ungaretti, 9-35: nel
di strumento bellico, per l'espugnazione d' essa. tasso, 1-31: ove un
suoi, imponendo a loro l'officio d' annunziare. -mandato, investitura papale
altro che parecchi giorni della seconda metà d' aprile sarò trattenuto da offici in roma.
34: egli è sì spenta la virtù d' ipolito / e di sarda- napal cresciuto
-richiudendoci di notte in questa spelonca. d' annunzio, iv-2-127: anna rimase in
. pietro satanas, che per pietà d' amore lo ritraeva da morte, perocché è
] che siete posti all'esercizio / d' empiere 'l nostro regno de'peccanti, /
l'offizio / in punto messo gran tempo d' avanti. nannini [epistole],
piè della scala, fanno l'ofizio d' uno che salta in punta di piedi,
sedia quarta fa ufficio di posa e d' accento. gigli, 2-15: il c
della malata facevano uffizio di coperta. d' annunzio, ii-802: d'improvviso, una
coperta. d'annunzio, ii-802: d' improvviso, una notte, mentre vóto [
mentali poffìcio proprio dell'attenzione è quello d' impadronirsi delle idee per trapassare ad altre
v-74: tu poi fai un ufficio d' amore per me e, se credi,
era per beatitudine, / ch'avean d' amor, con lor perfetto inizio, /
con lor perfetto inizio, / usando prove d' amoroso ufi- zio, / e 'n
l'armata ninfa / è l'ufficio d' amore? -cura, assistenza;
piacere, favore, servizio. e d' affetto, agli atti di umana o cristiana
nobiltà vostra risplendente. / non mancherò d' uffizi: il vostro merto / è
. manzoni, v-1-73: avrei bisogno d' un tuo uficio presso lo stampatore bet-
: benedetto cairoli m'incarica presso di lei d' un'uf- ficio pieno di dolore e
cardinal di verona e di vicenza trovarono occasione d' insinuarsi col pontefice a ragionar di questa
pace di cristianità lari e religiosi consacrati d' ambo i sessi), i quali hanno
] in chiesa a dire un po'd' uffizio. d'annunzio, iv-1-912: successe
a dire un po'd'uffizio. d' annunzio, iv-1-912: successe una pausa,
uffici di san benedetto, e cercherò d' aver licenza. foscolo, xii-647: il
è amaestrato nella republica e non cura d' operare. -fare gli uffici di
osservanza e officiosità, mi riputava degno d' essere amato. calepio, 13: l'
, delle risate represse, delle officiosità d' occasione. = voce dotta,
-che di fatto diffonde notizie e posizioni d' ispirazione governativa (un giornale);
è vicino al governo (una fonte d' informazione). -anche: che non è
buoni. alberti, ii-281: curare più d' essere iusto, buono, temperato,
8. difensore ufficioso-, difensore d' ufficio. guerrazzi, iv-116: il
, ed hanno maggiore appetito in casa d' altri, che quando sono in casa propria
del libro], non mi importa d' averne. m'importerebbe che non ne avessi
, avrebbe data più forza e più aria d' allegrezza e di brio al proprio suo
/ di mantenere questo mangia a ufo. d' annunzio, v-3-640: i nostri morti
ugello che batta il vento alringiù. d' alberti [s. v.]:
la camera della villa settecentesca, piena d' uggia grigia... è un antico
4. senso di fastidio, d' insofferenza, di rifiuto e repulsa nei
ch'io ci son, forse vi son d' inciampo, / forse d'uggia vi
vi son d'inciampo, / forse d' uggia vi sono o pur dormite? giuliani
e. cecchi, 2-56: l'uggia d' assistere, per dovere d'amicizia,
: l'uggia d'assistere, per dovere d' amicizia, a qualche conferenza piuttosto
voglia di mettermi anch'io un paio d' occhiali verdi e una barba fiammante.
con una bella voce chiama questa specie d' uomo un seccatore ed un'uggia; isterilisce
e fastidioso; senso di dolenzia, d' irritazione e, in partic., di
, 286: dal suo lettino lucido, d' ottone, / levala, su, che
le luci, / che le borse d' alcun gonfiar più tonde / rimiran delle lor
. con la particella pronom. dare segni d' insofferenza; stizzirsi. tozzi,
altemamento dalli colli. = nome d' azione da uggiolare. uggiolante (part
uggiolante tristezza becera che dovrebbe trovar via d' esprimersi più limpidamente. uggiolare,
, sf. vago senso di fastidio, d' inquietudine, cn disagio.
491: almeno un lume, e puggiolìo d' un cane: / unfioco lume, un
una valle angusta e uggiosa, sulla cima d' un poggio che sporge in fuori da
so che per evitarti anche la piccola noia d' una spiegazione uggiosa. soldati, ix-214
. e con valore avverb. d' annunzio, iv-2-15: solo giungeva monotono,
. di giacomo, ii-645: il rigore d' un inverno uggioso e gelido, alternato
). letter. ombreggiare, coprire d' ombra una superficie, un luogo o altre
uggiva non poco, doveva procacciarmi un paio d' ore di felicità. 3
tanto di te mi tenne / quan- d' io ugnanno ti vidi languire / sì forte
baldinucci, 181: 'ugnetto'. strumento d' acciaio, spezie di scarpello in punta
quel che chiamano 'ugnetto', che è d' acciaio, terminato in una punta schiacciata,
fantasma infausto, di plutone un paggio / d' anima esaminata inanimato, / dell'
ponte, lii-9-222: rivestitosi sopra il saio d' un'altra veste di rase cremisino ugnola
, magro (un cavallo). d' alberti [s. v.]:
contumace persistenza del raffreddore, con difficoltà d' inghiottire talvolta e con rilassamento dell'ugola,
un po'di riposo e due dita d' acqua a rinfrescar l'ugola.
perder l'ugole: / ti si canta d' innanzi e non di dietro. sbarbaro
che di qualche cibo non gli paia d' aveme avuto il suo pieno. s.
verso. lippi, 7-12: dieci pan d' otto, e un giulio di formaggio
s'inghiotte / due par di serque d' uova, e da vantaggio. -stuzzicare
e delle vallate intiere, come quelle d' angrogna, che vivono pubblicamenteall'ugonotta, né
, è una menzogna. = nome d' azione di uguagliare. -con partic
, 88: oltre a questi tre modi d' investigare i delitti occulti, ve n'
v. comparache pone spene i'loco d' iguaglianza / ed ivi impronta quanto tivo
uguaglianza: quello secondo cui due d' elli si turbasse a misericordia e a compassione
individuo deve essere dotato di libertà e d' eguaglianza, bisogna cercarlo in qualcosa di
incorrotta in lui! che fino acume / d' intendimento sano! / che uguaglianza /
intendimento sano! / che uguaglianza / d' onesto candidissimo costume! manzoni, pr
avere un'idea della lucidità e uguaglianza d' animo con cui le torpediniere furono messe
tuo regno è verga di dirittura e d' eguaglianza. -assenza di partecipazione emotiva
nell'opera dello scrittore una morbida uguaglianza d' idee, d'affetti e d'espressioni,
scrittore una morbida uguaglianza d'idee, d' affetti e d'espressioni, da cui
morbida uguaglianza d'idee, d'affetti e d' espressioni, da cui viene l'anima
genti e per climi diversissimi un buffo modo d' acconciarsi che diffama parigi e londra e
di nube mossa, sulla stesa eguaglianza d' un lago, dal vento.
. p neri, 1-vi-33: in quelle d' argento si vede il marco prezzato in
grida di milano, ma in quelle d' oro s'incontrano maggiori variazioni.
sopra la comparazione o sopra la qualitade d' un fatto, per sapere se quel fatto
quattro alimenti / fatto ordinatamenti: / d' aria, d'acqua e di foco
/ fatto ordinatamenti: / d'aria, d' acqua e di foco, / e
in modo la nave che, sparsa d' acqua, venga nell'aggiacciarsi a formare come
de i ripari a l'alte cime. d' annunzio, iv-2-1192: allora,..
co'gran passi potevan eguagliare il galoppo d' un cavallo de'pirenei. 2.
delle genti e l'imitazione, nel decorso d' una lunga guerra eguaglia le sorti.
esser forte e coraggioso / alcuno antico d' uguagliar non parme. pallavicino, 6-1-393
, dove il nil talora / gravido d' acque all'ocean s'uguaglia. giannone,
documenti di que'tempi uguagliano a quella d' un nemico invasore. 4. raggiungere
lettere chiunque fosse allora più in voce d' uomini in quell'età. michelstaeater, 426
in lei eguaglia la dottrina elegantissima. d' annunzio, i-672: il liquido stel
le milizie regolari al servizio dei prìncipi d' italia. -raggiungere il medesimo ammontare
il viver mio essere guidato dalla luce d' una deità, ed acquistarsi qualche onorata
pace a mille doppi. liarità. d' annunzio, iii-1-1074: l'eroe solitario diceva
; /... / s'amor d' un colpo e d'un to
. / s'amor d'un colpo e d' un to, ugguagliato, ugualató
e alle percosse. = nome d' agente da uguagliare. uguale (
a'princìpi delle cose; tu vedrai noi d' una massa di carne tutti la carne
, senza veruno impedimento, facciano acquisto d' impeti eguali, tutta- volta che
ch'i cori / ne dovesse infiammar d' eguali ardori? latti, 1-1-13:
posso. banfi, 8-40: lo scoppio d' ira, dopo la prima vampata,
2i: quei cordiglin, che 'l legan d' ogn'intomo, / come rilevan gen
ottavio pretore dell'anno passato con pari ragione d' imperio a guardare le marine di sardegna
. leonardo, 2-176: il ferro d' equal grossezza mezzo infocato ne fa prova,
, incominciarono a gareggiare fra loro. d' annunzio, iv-2-487: pini giganteschi, dai
schiera / ben composta e sincera / d' eguali bianchi e pargoletti denti. tanaglia,
pompa. / un giro: un salir d' acqua che rimbomba. / un altro
, fra incombenze comuni e banali. d' annunzio, iv-2-511: vi aspetta una vita
sancia che già fu sepolcro a più d' una montaga e a più d'una cantelma
a più d'una montaga e a più d' una cantelma. papini, 6-47: la
cento giovinetti pel suo regno, / d' etate, di grossezza e di statura
, ovunque in guerra ei fosse, / d' arme gravando, anzi il lor
, la qual né appo gli equali d' animo perpetua dura, né tutta agli angosciosi
. in sì bel giorno, / d' amor, di genio eguali / seleucia vi
, dicendolo eguale al savioli ed emulo d' anacreonte. tozzi, i-134: perché gli
il padre in guisa tale / che d' ornamento a lui non vi fu iguale.
ambirono la deità, o pretesero in fatti d' es- ser quasi eguali a dio.
chi sa dir se l'era / d' olmo fa tua parlante ombra o di pino
iii-9-5: eo son in ciascun tempo ugual d' amare / quella donna gentile, /
? varano, 15: quanto ordinò d' eternità nel seno / il supremo voler,
spirto gentile / che ravvivi dell'angelo d' urbino / il pennello divino. carducci,
aderbale, perocché non si sentia eguale d' arme con lui, e perché era
rigorosamente uguale ed imparziale verso ambedue. d' annunzio, i-282: regnava eguale il
volgar., iv-665: tutto il popolo d' israel, con eguale mente e prego
misurato, e da ogni canto composto d' una certa concordia con se stesso. gadda
: sale con l'ombra il suon d' una cascata / che grave nel silenzio sacro
fosse / che lisna bella gli die'd' uno strale. livio volgar., 4-35
ripieno e uguale. -privo d' increspature, uniformemente liscio (l'acqua
coi suoi mosaici, e un nucleo d' arte bizantina senza eguali nel mondo.
'non è alterezza all'alterezza eguale / d' uom basso e vii che in alto stato
non è superbia alla superbia eguale, / d' uom basso e vii che in alto
occhi molta vanitade, / con ciascun d' essi, lasso! ho già mirato.
piccolomini, 10-341: noi tutte sillabe d' una parola, quanto si voglia lunga,
grandissime disorbitan- ze ed alterare la proporzione d' ugualità ch'avrebbe a essere infra di
la prima equalità v'apparse, / d' un peso per ciascun di voi si fenno
equità non è altra cosa che igualità d' animo. guicciardini, 101: questo non
vituarandole come piene di metafore ardite e d' improprietà; e odandole, o pur
ro equalità, così sono lor cagione d' infermità e di morte, qualunque volta
ereditaria. bacchetti, 1-i-554: dicevano d' essere 'comunisti egualitari', di non voler
si coglie anche il balenio di qualche dente d' oro... da quel dente
troppo isolato, rispetto agli infiniti denti d' argento rassegnatamente proletari) sembra di vedere
elettron. equalizzatore. = nome d' agente da ugualizzare, n. 2.
i). = nome d' azione da ugualizzare; cfr. fr.
, egualmente crudeli, egualmente imbecilli. d' annunzio, iv-2-709: le ombre della città
è tutta egualmente illuminata dal sole. d' annunzio, iv2- 446: una luce
equalmente sentito intorno alla sua causa. d' azeglio, 2-399: ti prego dire a
cosperse parevano proprio duo rasati pomi. d' annunzio, v-3-72: delle mani l'una
dato chanmo le nove istaie di grano d' uguanno, che. m'avemmo sedici istaia
ser, voi sapete che giovane ruggieri d' aieroli sia, al quale, piacendogli
, 9-287: avannotti vuol dir pesci d' unguanno, / che vuol dir di quest'
le rene e ne'garetti i sassi. d' annunzio, iii-1-850: non in terra
mai non ebbero i matti / men fortuna d' uguanno. -nell'espressione per uguanno
ha un po'di rogna / peggio d' uguanno ieri e peggio ancoi.
nome collettivo di ogni sorta di pesci d' acqua dolce, di unguanno, che
ricordate cotesto, uh uh uh. intrichi d' amore [tasso], 136
afflizione, tormento spirituale. intrichi d' amore [tasso], 12: -ohimè
della pace, una nuova costituzione politica. d' annunzio, v-1-706: a ogni tratto
(e spesso avverso a ogni processo d' innovazione e modernizzazione). navagero,
degli eccelsi nostri magistrati la mente nostra d' istituire i tribunali. amari, 1-iii-425
, de cavalieri di malta, e d' altri che insino di questi suoi paesi di
assicurandomi ch'ella è degenerata in ulcera. d' annunzio, ii-49: il falso mendico
, l'ulcera sorda del supremo potere. d' annunzio, iv-i- 140: gli scopriva
dell'utero. = nome d' azione da ulcerare. ulcerante (
l'esplosione. -esasperare uno stato d' animo di sofferenza, di rabbia.
incarnata [dell'unghia] e cesserà d' esser causa di flogosi ulcerativa.
su verghe incancrenite, eccetera, eccetera d' annunzio, iv- 2-358: le palpebre
volgar., 3-16: ponsi a modo d' impiastro sopra la scabbia ulcerata, sanala
ancora sia dato campo di parlare e d' essere ascoltati da persone intendenti e non
tommaseo, 19-54: a me chiedi consigli d' amore, a me, anima dall'
voce dotta, lat ulceratio -dnis, nome d' azione da ulcerare (v.
luridi cenci verso la sacrosanta abbazia. d' annunzio, ii-905: con quella mano l'
a pascere e l'altre pecore nei lati d' erbe rugiadose, e la bocca e
e le labbra si scalficcano di piaghe e d' ul- ceri s'empiono. stampa periodica
un nastro rosso / de la legion d' onore. 3. fattore gravemente
e liquidano la faccenda in un batter d' occhio con dei provvedimenti di polizia.
niepita, o di timo; ma era d' ogni erba e fiore ulimoso insieme.
e imprese ardue, rischiose. d' annunzio, 1-ii-161: un ulisside egli era
7 gli affaticava, desìo / d' errare in sempre più grande / spazio,
estens. persona astuta, scaltra. d' annunzio, v-2-685: la mattina dopo,
ulna, radio il più sottile. d' annunzio, iv-2-909: la pressione delle dita
egli fosse quello che oggi si chiama d' india, molto più grosso degli altri e
mangiandosi, e manco sa ancora d' aglio in bocca. = voce
degli antichi, passo al- l'instrumento d' un moderno, che assicura d'essersene servito
l'instrumento d'un moderno, che assicura d' essersene servito con profitto in molte occasioni
in gades, e quivi nel tempio d' èrcole avendo veduta la statua d'alessandro
tempio d'èrcole avendo veduta la statua d' alessandro macedonio, seco si dolse, dicendo
'ulteriormente': in oltre, di più. d' annunzio, v-1-1123: una striscia di
: m'occorre di nicistà il fare memoria d' alcu- na cosa molto antica, pella
1-72: capaneo con molti altri si danno d' attor- no cercando di quel serpente:
tranquillò il mare in quaranta giorni. d' annunzio, i-306: intatti si propagano i
ingordi patti per il desiderio grandissimo d' ultimare una volta questa guerra di pisa.
dello scisma e dell'ultimato italico ha d' uopo della concordia dei prìncipi coi popoli
moderato e non aggressivo per i partiti d' ordine, de gaulle sembra essere passato
al principio dell'anno. = nome d' azione da ultimare. ùltimo1 (
sull'europa; è l'ultim'ora d' untpoca che s'estingue. carducci, ii-15-316
e l'anfiteatro e le mura etnische. d' annunzio, iv-2-11: e una sera
: costei parla di modo che dimostra / d' esser disposta all'ultima partita. parini
tempi impiegato in certa impresa di hotels d' un amico mio. -ultimo scorso
/ vago, ultimo: l'ombra d' un nome. d'annunzio, iii-2-1109:
: l'ombra d'un nome. d' annunzio, iii-2-1109: che prima di morire
-con riferimento a un animale. d' annunzio, iv-2-57: tirò a sé il
il quale, capitato alla rappresentazione domenicale d' un circo equestre, scorgeva,.
gadda conti, 2-218: stava salutando d' un ultimo sguardo il profilo delle montagne
che pugna / mai ricusasse il re d' algier, fu questo. bacchetti, 1-iii-50
contrabbassi abbandonati fra le braccia dei professori d' orchestra sembrano russare 'à la belle
2-43: [all'arciprete] cui toccò d' assistere sul letto di morte l'ultimo
selve, essere poi stata l'ultimo popolo d' europa che ricevesse, più assai per
devi ricordare) si vantava anni sono d' aver mandato in 'merica'una sua figlia mggiore
italiano, di minore, ma non d' ultima fama. solaro della margherita, 198
. v.]: l'ultima stanza d' un appartamento. de amicis, ii-333
della lunghissima corsa, per i viali d' un parco incantevole. -ultima spera
situazione di scarsità, di penuria, d' indigenza. tommaseo [s. vj
condannato all'ultimo supplizio, per causa d' intacchi. angiolini, 65: gli
era punito con l'ultimo supplizio. d' annunzio, iv-2-407: avendo gli ateniesi
iv-2-407: avendo gli ateniesi fatto divieto d' entrare in atene ai cittadini di megara e
servi, e veggio a la vendetta / d' atila un giusto ultor. tasso,
il desiderio di vendetta (uno stato d' animo, un'espressione del viso).
iacopone [crusca]: sono accesi d' ire ultrici, / perché san che
della materna etruria / non può tinger d' orrore i dì felici. onofri, 3-42
arme ultrici. goldoni, ix-828: d' intorno a queste selve cessino l'
dotta, lat. ultor -òris, nome d' agente da ulcisci (v. ul
amplir ultra ad ogni mortai segno / e d' alessandro le imprese animose. fr.
mie carme / verso colui che sempre d' una voglia / è stato mieco in fati
, calabria citra, calabria ultra, terra d' otranto, terra di bari, capitaneato
organiche macromolecolari. = nome d' azione da ultracentrifugare-, voce regista, dal
l'ultimo del così detto « avvenire d' italia » è ultracolossale. =
pomo dei paesi dell'est con roba nazionale d' annata. = comp. dal lat
marmarco, colossale aragosta di oro, d' argento e di smalti, lasciata catamente accentuati
intensa ed euforica felicità (uno stato d' animo). piovene, 13-87
iv-i 1-270: ho... proposto d' invitare i richiedenti a stendere essi un
). baldini, 9-161: caratteracci d' altro tipo non mancano. un desiderio
importanti personaggi della cultura (un luogo d' incontro). marinetti, 5-32
, xxxv-i-880: èn sino asalidore -e d' ordene de frate /... se
li armoni et an'li frinì / è d' or e de smeraldo, - splendenti
industriale. gozzano, i-1155: vestitevi d' assurdo, vestitevi d'ultramoderno, signore
, i-1155: vestitevi d'assurdo, vestitevi d' ultramoderno, signore mie, pensate alla
la parte clericale ha una forza tutta d' apparenza, che le viene da un programma
.: di straordinaria intensità (uno stato d' animo). camerana,
come un trionfale / squillar di trombe d' oro dagli aperti / cieli, dai sacri
[strauss] pigliava intanto l'aria d' un bambolone ultrapotente, anzi d'un
l'aria d'un bambolone ultrapotente, anzi d' un orco che andasse avanti galleggiando barcolloni
elimina... ogni forma così d' irrazionalismo come di ultrarazionalismo o di panlogismo
feydeau, da feuillet a zola, e d' un tratto divenite rossi di vergogna.
: nelle romagne il popolo, i giovani d' azione sono disposti a lanciarsi; ma
spostamento dell'ideale umano da qualche cosa d' insito alla vita stessa in un mondo ultra
. medie. ap probabilità d' una favorevole vicenda giudiziaria in cassazio
di denari'ti ritrae assorto nella contemplazione d' un disegno circolare: forse il 'mandala'
circolare: forse il 'mandala', diagramma d' un'armonia ultraterrena. -vita
, realizzata utilizzando emulsioni sensibili a lunghezza d' onda fra 200 e 400 nm.
. cesarotti, 1-xxxix-205: l'onore d' essere ultroneamente aggregato a cotesta antica e
di abbandonarla ultroneamente. -con iniziativa d' ufficio; non dando seguito a un'
). passeroni, 5-65: d' attendere ricusa / la promessa, colla scusa
f. galiani, 4-107: nel caso d' una ingiusta guerra, quale sarebbe l'
quale sarebbe l'ultronea invasione sul territorio d' una nazione innocente ed amica, non
: pegior augurio el tuo che canto d' ullula. sannazaro, iv-45: non foscho
selvaggio eriban su i gruppi oscuri? d' annunzio, ii-454: sola / eragli
1407: diedemi un otre conciato col cuoio d' un bue di nove anni, /
amico, più a me caro e prezioso d' ogni altro tesoro,... è
braccia il caro oggetto e solo / d' ogni sua cura, ed or misero ed
che né pure / di promaco, figliuol d' alegenorre, / la consorte potrà del
le quemle doglianze delle dame ullulavano strepitosamente d' ogn'intomo. 4. tr
.. senza ruscelli o fontane d' acque cristalline, perché vi è totale mancamento
1-69: sentesi risonare il regio chiostro / d' ululati canori, e di cordogli;
sacra / mugge tutta, e risuona / d' insoliti ululati e di funesti / gemiti
orecchie ad ogni diverso ululato del vento. d' annunzio, 3-5: come i bronzi
l'acustica degli ambienti. = nome d' agente da ululare. ululìo,
14-134: aspro concento, orribile armonia / d' alte querele, d'ululi e di
orribile armonia / d'alte querele, d' ululi e di strida / de la misera
smarrite, le ondeggiavano con ululo continuo d' intorno. d'annunzio, i-61: giù
ondeggiavano con ululo continuo d'intorno. d' annunzio, i-61: giù da li orridi
, in troika, attraverso una foresta d' abeti, sotto la neve che aveva fatto
l'aria farsi roggia in un baleno. d' annunzio, 1-861: addio, mare!
uno strumento a fiato, ecc. d' annunzio, v-1-394: a mezzo della gagliarda
quivi ser agresto vi vedea, / cne d' ulva di pantano era vestito. lorenzo
grazie ad oceano padre, adomi / d' ulva e di fronde fluvial le tempie
dall'ugne del suo gran centauro. d' annunzio, ii-651: svegliati, ermione,
ermione, / sorgi dal tuo letto d' ulva, / o donna dei liti.
di flore pingui, / ed insidie d' angui bilungui / incontro delle verdi rane
voce dotta, lai ultìo -ònis, nome d' azione da ulcisci (v.
umanaménto dell'uomo. = nome d' azione da umanare. umanare,
. achillini, 1-34: o virtù d' una cetra, / che umanar sa le
, ii-92: se a dio fu possibile d' umanarsi, e se può gli uomini
peccarono; e in pena fur condannati d' andare vagabondi trentamila anni. ogni tremila
nome, ed umanossi il fiero cuore d' asprando. 5. civilizzarsi,
ed eccles. humanatio -ònis, nome d' azione da humanàre (v. umanare)
l'ellenismo che ha da risorgere. d' annunzio, v-2-879: se l'umanesimo non
'fare', con il sufi. dei nomi d' azione. umanismo, sm.
greco, qual era zenero di andrea d' asolo stampador, il qual ha fatto
queste carni e ricoperti di questo manto d' umanità. loredano, 2-i-101: alla nostra
la pena / del grave error, d' umanità velato / l'eterno figlio, il
, 5-33: di una diversa possibilità d' essere dell'umanità ci si ricorderebbe come
ci si ricorderebbe come nelle favole, d' un mondo di giganti, un olimpo
cultura. -anche: civiltà; tratto d' incivilimento; segno della presenza della cultura
la solitaria casa lo richiude, / d' umanitade e di commercio priva. malpighi,
dicevano 'umanità'. 4. disposizione d' animo benevola, disponibile, soccorrevole,
, / uno acto pueril, pien d' onestade, / e tanta omanitade / quanta
una grottesca figura lo scorso, corso d' insegnamento letterario corrispontra il frate zoccolante,
ultima nata con classi chiamate ora comunemente d' umanità e di rettorica. l'intento di
di uno spirito di umanitarie = nome d' azione da umanizzare. tà, di
oo'; ma si tratta, più che d' altro, della coda d'una
, più che d'altro, della coda d' una -adattare l'ambiente naturale alle
lettere ricreatrici e umanizzatrici. = nome d' agente da umanizzare. umanizzazione,
limitazione del proprio. = nome d' azione da umanizzare. umano,
: agio colori umani / e saver d' om mortale; / ma quanto il mio
volglio usare a tuto mio podere. cecco d' ascoli, 278: s'agli
5-22: un giorno in un crocicchio d' un burrone / hanno trovato un vecchio molto
strano, / tutto smarrito, pien d' afflizione: / non parea bestia e non
unità discreta, intelligibile e intelligente. d' annunzio, i-222: le foglie / vanno
belve esser pietose / di se stesse e d' altrui, toglieano i vivi / all'
..., non funno parole d' uomo umano, ma piutosto dimonio infernale.
ha sviluppato in voi quei naturali semi d' amore per i suoi simili. e.
umanissima lettera, accompagnata con superba collana d' oro. metastasio, 1-iii-23: non
più al plur.). cecco d' ascoli, 1549: ogni peccato invecchia negli
una figlioletta nominata postuma, nome usato d' imporsi da'romani a'figliuoli nati dopo
dotta, lat. humatìo -ónis, nome d' azione da humàre 'seppellire,
azione politica di umberto i, re d' italia dal 1878 al 1900, e alle
e de rafrecldare e de seccare e d' umettare. boccaccio, viii-3-88: è in
difendere dall'umido quell'avorio si umettava sovente d' olio il pavimento contiguo alla statua,
su particola del trifoglio di semi. addolcita d' olio, ravvivata di limone rimovevo in
animi, ch'era in grandeconfusione e diseccato d' ogni umore umettativo gli organi, li
fronte dell'umbilico e de'piedi si vantano d' indovinare. = voce dotta
, sm. ittiol. famiglia di pesci d' acqua dolce, comprendente un numero esiguo
arte sviluppatasi in tale regione. d' annunzio, v-1-344: sono come una di
monti apennini sempre aquosi over da l'ombra d' elli, ov'è assisa, città
. inumidito, bagnato leggermente; cosparso d' acqua o di altro liquido.
sentimento significativo di umettamento. = nome d' azione da umettare. umettante (part
. [h] umectatio -ónis, nome d' azione da [h] umectàre (
parte dell'aere, secondo la dottrina d' alcuni filosofi. = voce dotta,
mano. betocchi, i-33: piovi pioggia d' aprile /... / e sui
parini] non avea veduto che pescatori d' acqua dolce, gente onesta, non se
ant. inumidire; bagnare, impregnare d' acqua. s. bernardino da
il suolo delle stalle sia sempre coperto d' aridissime felci o paglie, onde tanto più
del vaso contenute, era in arbitrio d' aristotile e d'ogni altro il dire di
contenute, era in arbitrio d'aristotile e d' ogni altro il dire di voler chiamare
/ solchi anche l'olmo screpolato muove. d' annunzio, v-1-363: 1 pensieri,
o una sua parte). d' annunzio, iv-2-228: le tese la mano
di condizionamento. = nome d' agente da umidificare. umidificazióne, sf
in aria non satura. = nome d' azione da umidificare. umidire, tr
rescaldare e de rafreddare e de seccare e d' umidire. lauro, 2-125: ermete
e voi non me ne scrivete cenno. d' annunzio, iv- 2-55: il primo
vapore acqueo presente in un metro cubo d' aria. -umidità relativa o umidità atmosferica
espresso in grammi rispetto a un kg d' aria. gioia, 2-i-114: il
di un paese e i loro gradi d' elevazione e d'abbassamento, sono causa dell'
e i loro gradi d'elevazione e d' abbassamento, sono causa dell'esistenza dei
bene, questa mi pare quella maniera d' uomini, li quali noi chiamiamo 'mentecatti'
cuore spento, che cosa alcuna non ardiscono d' adoperare degna di laude, anzi si
stomaco, dal ventre e dalla testa. d' annunzio, iv-2-671: tanto e più
paragone, come lo stoppino umido e ammaccato d' una candela. carducci, iii-4-11:
umida foglia pispigliano garruli i nidi. d' annunzio, iv-2-617: la bocca aprivasi come
3. bagnato da un corso d' acqua o dal mare (una riva
velocità come un bambino viziato su porche d' altri? -letter. che vive
e negli umidi regni / le figlie d' anfitrite / verso loro tenean cupidi i guardi
non adeguatamente soleggiato o privo di ricambio d' aria (una stanza, un ambiente
mese i sesami: nelle umide contrade d' italia si possono seminare sul fine di
asciugato, e lasciato per un quarto d' ora ignudo al freddo in una grandissima
.. era umido, gommoso, anche d' estate; vi cresceva un musco verde
rancio e vermiglio, / fea biancheggiar d' incerta luce i colli. carducci,
scarse che si rinnovano / all'alito d' aprile, umide e liete. / per
l'acqua umida. caro, 4-751: d' umido mèle e d'obliosi / papaveri
, 4-751: d'umido mèle e d' obliosi / papaveri composto un suo miscuglio.
del bene, 2-372: la terza maniera d' innesto, essendo delicatissima, non è
delicatissima, non è acconcia per ogni schiatta d' alberi, e comunemente l'ammettono quelli
capaci di assorbire e trattenere grandi quantità d' acqua. 13. medie. beri
dì sono faticate, avendo patito mancamento d' umido. crescenzi volgar., 1-4:
la disgrazia che gli occorse alla corte d' ungheria, dove i suoi intarsi, che
sui soffitti delle case le larghe chiazze d' umido. 15. luogo o ambiente
sotto ai piedi i bei calzari incorruttibili d' oro, i quali lo portavano ora sopra
la mazza, e la cazza, d' uno dei due zeti. casti, 7-14
umido: quello costituito da una vasca d' acqua in cui è immerso un cilindro metallico
giamboni, 8-i-159: dicono quelli d' egitto, che quando il nilo cresce
così tal qual era, tutto inzuppato d' acqua fino alle carni, predicava; aggiu-
elegia fra l'umidore della rugiada. d' annunzio, iv-2-4: s'era immerso nell'
di sapino, / senti un odore d' ombra e d'umidore, / di foglie
/ senti un odore d'ombra e d' umidore, / di foglie di corteccia e
un terreno. algarotti, 1-vi-164: d' altra parte il clima caldo, l'umidor
con grande fatica in su la cima d' una montagna; e per la fatica e
e per l'umidore gli venne voglia d' uscire del corpo. d'annunzio,
gli venne voglia d'uscire del corpo. d' annunzio, iv-1-76: certe spalle nude
: certe spalle nude luccicavano sparse cfun velo d' umidore. 6. figur
intriso o bagnato su perficialmente d' acqua o da altra sostanza liquida. -
sostanza liquida. - anche: impregnato d' umidità. salvini, 23-376: la
essere umida e inferma, al suocero conte d' urbino, con lettere e a viva
costituiscono l'humus. = nome d' azione da umificare; è registr. dal
alta più che creatura, / termine fisso d' ettemo consiglio. marradi, 204:
pianta],... scampanellante d' un'umile rosa. landolfi, 2-115:
« io non sarò umile / verso d' alcun che ne li occhi mi guardi,
padre giusto, / che se'conoscitor d' ogni difetto, / umile a'buoni,
, idio incarnato / per salvar noi, d' una vergine pura, / povero,
costanzo, 1-146: fu incredibilmente amatore d' ogni spezie di virtù, ancora che fossero
insipidi e gli acerbi in un vasello d' oro. bacchelli, 2-xix-66: il grandioso
dalla longa noi vediamo li scuri colli d' italia e la umile italia. carducci,
ver assirio manto / ma sol coperto fu d' un umil velo. ariosto, 19-34
tra le due / quella, che d' una e d'altra è ne'confini.
/ quella, che d'una e d' altra è ne'confini. piccolomini, 10-345
propria pochezza e dei propri limiti. d' annunzio, v-1-288: il liocorno cercò invano
a voi ». = nome d' azione da umiliare. umiliante (
mette in una condizione di disagio, d' imbarazzo, di vergogna; avvilente, degradante
non vi sia nulla di umiliante. d' annunzio, v-3-782. abbattuta dalla lunga
esaltato. panigarola, 2-269: finalmente mostrò d' avere inteso dio le voci de peccati
misericordia, qualora voglia operare la conversione d' un peccatore: la prima cosa umiliarlo.
: discrive li benefici per umiliare la dea d' inferno. laude dei bianchi toscani,
tanto amarore. -mitigare un sentimento d' ira, un atteggiamento scontroso od ostinato
umiliare -la vostra dureza, / foco d' amor in vui, donna, allumare.
si facesse, parve loro che con parole d' alto suono essa fosse da umiliare e
non mi posso persuadere che egli mai sofferisca d' umiliarsi, così è superbo ed impazzito
le colline / morir ne la pianura. d' annunzio, 4-ii- 82: come
è propriamente e umiliatamente cristiano per verità d' intuito giusta insieme e caritatevole, per
la quale nelle sacre scritture si congiunge d' ordinario coll'umiltà = agg.
umiliazione; che prova un sentimento d' inferiorità, di sottomissione o di vergogna
accetta, o santo, / d' un cor pentito e umiliato il pianto.
da un leggiero ossequio di formalità. d' annunzio, iv-1-49: elena si volse
savete. -che palesa tale stato d' animo (il volto, lo sguardo)
occhi umiliati e li fissava in quelli d' onice di carducci. -che ha
, 179: a numerose schiere / d' augelli ammiratori / un superbo pavon facea vedere
tale. -che oltraggia. d' annunzio, v-1-870: come doveva considerare i
litori e i suoi percotitori il figliuol d' uomo cinto di spine, egli che
e la luce. = nome d' agente da umiliare. umiliazióne,
fedele alla chiesa, se voleva conseguire d' avantaggio. -comportamento o discorso che
che quel tono di rassegnazione, quasi d' umiliazione. 2. situazione mortificante,
avvilisce, che mette in una condizione d' imbarazzo. leopardi, iii-935: non
tardo (crisi) humiliatìo -ònis, nome d' azione da humiliàre (v. umiliare
/ per motivo nessuno / ai ginocchi d' alcuno / non si prostese mai, /
, che può essere umiliato. d' annunzio, v-2-380: non più temevo l'
/ tra belle donne, a guisa d' una rosa / tra minor fior. landolfi
d' anni dieci alla custodia della madre vedova;
: in quella guisa che marino augello / d' un'altra ripa, a nuova pesca
si va, sentendosi laudare, / benignamente d' umiltà vestuta. a. pucci,
medesimo, e capacità di sacrifizio. d' annunzio, i-444: i coppieri d'alessandro
. d'annunzio, i-444: i coppieri d' alessandro sesto / tenean coppe d'argento
coppieri d'alessandro sesto / tenean coppe d' argento / entro la man levata, e
levata, e con un gesto / d' umiltà grave e lento / offerìano a le
gli uomini, i quali si nudriscono ordinariamente d' un solo cibo, sono più esposti
la lor cagione / fanno la complessione / d' ogne cosa for esser rivolta
3. dettato da uno stato d' animo momentaneo e inadequazione d'omori,
uno stato d'animo momentaneo e inadequazione d' omori, cioè una concordanzia di sangue,
quale desiderava che fosse infuso un poco d' umore. livio volgar., 1-368:
detti tempi sono più secchi gli alberi d' omore, e però sono i legni più
al vento, quando l'autunno le ha d' umore private. b. davanzati,
susino, il melagrano, perché abbondano d' umore. spallanzani, ii-ii: ella sa
ravenna, non si cavi addentro più d' un piede e mezzo. lucini,
quei frutti turgidi, risplendenti, gonfi d' umore, sono meno gustosi che da noi
questo fiorito timo, / per tapi che d' intorno / vaghe d'umor opimo /
per tapi che d'intorno / vaghe d' umor opimo / ebb'ei di giorno in
mio m'àn fatto un sasso / d' umor vano stillante: / vergine, tu
parevano li suoi occhi due abbondantissime fontane d' acqua surgente, in tanto che più si
pianti in mezzo al varco / del ciglio d' umor carco. a. cocchi,
cocchi, 8-106: di tal genere d' umori sono le lacrime, la saliva,
nascoso in sé alcuni umori mortiferi. d' annunzio, iii-2-97: discinta la prima tunica
giù pe'fianchi scoprendo la seconda ch'è d' un indicibile color nero azzurrato, tinta
di una persona verso un particolare stato d' animo; carattere, temperamento. guazzo
bosco, 21: abbiamo avuto un prencipe d' umore feroce e precipitoso. giuglaris,
-indole di un animale. d' annunzio, iv-1-116: montava un animale d'
d'annunzio, iv-1-116: montava un animale d' umor difficile, che poteva rifiutarsi innanzi
. 6. disposizione, stato d' animo per lo più momentaneo e soggetto
231: io di salute sto bene; d' umore non troppo. bonsanti, 4-256:
irrequietudine e l'umor cangiante erano conseguenza d' animo esulcerato. calvino, 7-14: uno
. -umor negro 0 nero: stato d' animo di intensa malinconia o di dolente
: pur io vo teco parlare / d' un successo, che può allegro / farti
espressioni avere umore, entrare o essere d' umore o in umore in relazione con una
certo impaccio fra loro due; accenni d' umore; scatti. si alzava e saliva
], che sono legno verde e fruttifero d' ogni frutto di virtù senza peccato,
talvolta nello sgridarmi di quella mia prostrazione d' animo ella punzecchiava alquanto col suo umorino
alquanto col suo umorino bizzarro e maligno d' altri tempif -spreg. umoràccio.
bizzarro. tasso, i-258: confesso d' esser degno di purga per lo mio
mi trovo ogni giorno di più, d' avere umoristicamente ritratto lo studente quale veramente
na, dice che il cinquecento 'chiacchierava'. d' annunzio, v-3- = voce dotta, lat
possono ripetere scherzando, « i bimbi d' italia son tutti balilla »: allora ai
se si pognano in luogo temperato abbisognano d' innacquare. montale, 1-73: scendendo
. che cambia repentinamente umore o disposizione d' animo; bisbetico, umorale. tasso
teso dal muro / sì come l'indice d' una / meridiana che scende la carriera
alleghi sul tonaco / che imbeve la luce d' accesi / riflessi - e t'attedia
comune, ordinarono che si facesse moneta d' oro in fiorenza. g. villani,
manifesta piena concordanza di opinioni o unione d' intenti e di strategie nel prendere decisioni
, 09-291: è voto unanime degli italiani d' andare a roma e a venezia e
secondo un modello di « centralismo democratico d' impronta giacobina », una « purificazione
pare che ci riescano gli unanimisti -che d' altronde han dato migliori prove nella prosa
non le probabilità suggerite da congetture. d' annunzio, v-1-1083: per la causa di
fatti da un sol pezzo di legno d' uncaria. = voce dotta,
ant. artiglio (nell'espressione dare d' uncico, anche per indicare la rapidità con
essere un topo, aventasi e dàgli d' uncico. idem, x-186-6: grugnendo il
due s'accostaro; l'uno dà d' uncico a l'oca e l'altro il
b. corsini, 12-10: tutti son d' uncinal professione, / e però della
per quest'uso, fatti in lunghezza d' un piede e mezzo, e poco più
. sacchetti, vi-89: erano armati d' uncinati raffi, / di pale coltellacci
: mastino ha corta sopraveste militare listata d' oro a traverso e scarpe uncinate con punte
due bragie, e lucente al pari d' un carbonchio la goccioletta che spesso aggiungeva
un po'uncinato ma fermo, già prima d' aprir la busta era indovinato il motivo
e di scorrimento. = nome d' azione da uncinare. uncinazióne, sf
di parto podalico. = nome d' azione da uncinare. uncinèllo (
con quella grazia che potete pensarvi. d' annunzio, 4-i- 175: ma
370: la moglie che sedeva in lavori d' uncino e sosteneva d'essere cardiopatica (
sedeva in lavori d'uncino e sosteneva d' essere cardiopatica (ma era una idea)
, ogni volta, da un nuovo esemplare d' insulto cardiaco. -croce a uncino
un rapace (anche nell'espressione dare d' uncino). sacchetti, 130-19:
un topo, avventasi e dàgli d' uncino. faldella, 13-226: quelle
dice: « eo so uso / d' aver reposo en me'deiettare; / or
uncino: inclinazione al furto. frottole d' incerta attribuzione, xlvii-266: chi ha le
vata (un oggetto). d' annunzio, i-43: i villici su l'
= dal lat tardo undatio -ónis, nome d' azione da undàre 'ondeggiare, fluttuare'(
composte, delle quali quelle che son composte d' altri numeri
simili che non son composte se non d' unità. = voce dotta,
fra i lieti giovani / a cantar d' imeneo l'accesa face? -posposto
ella volge undici miglia / e men d' un mezzo di traverso non ci ha.
6 settembre 1714, lasciando undici figliuoli d' una cancellieri di pistoia a cui di trenta-
4. punteggio realizzato in un gioco d' azzardo, in partic. in antichi
genova ricusando il riscatto, undicimila regoli d' una sola città, contavansi diciassette dottori
vergini, con le lampade fomite / d' olio odoroso. = comp. da
della plana, era situata una basi d' oro, per diametro infimo pede uno et
altri con lei. inventario di alfonso ii d' este, 682: sottovesta di restagno
este, 682: sottovesta di restagno d' argento in seta morella con astoni e maniche
'inaustriato'e 'ungarizzato', un quarto / d' ora neppur vo''inbóemarmi'in praga: /
, taliani, ungheri, tedeschi e d' ogni gente, e tutti stanno uniti in
mia fé. marino, 381: se d' auree marche ibere / i mucchi possedessi;
i mucchi possedessi; / e se d' ongare stampe / gravide parche avessi; /
, e non solo di seta, ma d' oro e d'argento, usando fodere
solo di seta, ma d'oro e d' argento, usando fodere di pelli preziose
anche solo ungaro): antica moneta d' oro ungherese, imitata in molti stati
affigge. fortis, xxiii-465: usano d' ungersi i capelli col burro, che irrancidisce
anche di lontano il più disaggradevole puzzo. d' annunzio, iv-2-141: unse d'olio
. d'annunzio, iv-2-141: unse d' olio dolce lo scudo osseo; e,
del più forte, s'ugnevan tutti o d' olio o di sevo o di sapone
crin, e meco t'ungi / d' esto liquor, che nelle man ti spargo
stretto a quel più largo, / che d' uom son, con le verbene aggiungi.
con un gran grembiulone bianco, un tegamino d' olio e una penna di falco in
: e le ferite vorria lavare, ongnar d' unguenti e. rrelegare, / non
. le unse e le fasciò. d' annunzio, ii-905: con quella mano l'
-figur. guarire, curare le ferite d' amore o, anche, quelle spirituali
rabbia i vacillanti / gigli fermò [giovanna d' arco] sulimbo gallicano, / e il
. tu [o dio] ugnesti d' unzione di spirito santo. andrea da barberino
ungono chi nasce in quel tempo. d' annunzio, iv-1-607: intinse il pollice nell'
fermo e lucia, 621: fai bene d' ungere questa canaglia: ungili estirpali costoro
nievo, 123: gli occhi miei correvano d' ogni lato sferzati dal
colorate in bigio con una stesa d' inchiostro, e passate nel sevo;
nome e il suo metodo ci vengono d' ungheria. a. pucci,
cornea presente cadoro: corrompere con monete d' oro. sulle estremità delle dita dell'uomo
ungherese e dei patés di strasburgo. d' annunzio, iv-1-79: giungevano dalle sale
giungevano dalle sale contigue le prime note d' un walzer ungherese. ojetti, i-124:
e licor lieti di francesi colli / e d' ispani e di toschi o l'ungarese
, ii-10-54: e si va a innamorare d' una ungherese non so quale, a
di gioco ideata per sviluppare le azioni d' attacco su tre linee verticali. -tiro
ongarina di velluto nero con una collana d' oro bellissima. = deriv. da
brivido e guardandosi le unghie e sospirando. d' annunzio, i-252: stanca sedeste,
la moneta è di argento, poca vedendosene d' oro. ella è picciola, ovale
fare sforzi penosi per dissimulare le unghie d' acciaio che gli laceravano il cuore.
della copertina oltre il formato dei fogli intensi d' un libro, come avviene nell'autentica
in espressioni negative). f. d' ambra, 32: venirmi dietro e da
, non sì pur mosse un'ugna. d' annunzio, v-1-855: la parola della
patria oggi è: « non piegare d' un'ugna ». viva l'italia.
». viva l'italia. -nero d' unghia: v. nero, n.
dove al contrario negli elementi dell'unghia d' una cupola convergano tutte quattro.
2-8: quello medesimo fa la polvere d' erba dell'unghia cavallina. mattioli [dioscoride
farfara e farfarella e in altri luoghi d' italia 'unghia ai cavallo'. bergantini, 1-353
191: la unghia odorata è un nicchietto d' una picciolina gon- f f
mèle, per modo ch'abbia similitudine d' unguento, vale a rimuover l'un-
4 (65): eran tutti maniosi d' aver nell'unghie l'uccisore,
e le energie necessarie per frontegun artiglio d' uccello. giare una situazione diffìcile
: elle [arpie] ànno volti virginei d' uccelli, ma per l'affitto di
co'li altri animali a sé sottoposti. d' an -tagliare le unghie a
, sporgenza dei cartoni formanti i piani d' un libro rilegato o cartonato.
quella forma dolcemente curva, hanno virtù d' insolcare le piastre. 3.
forteguerri, vii-25-17: e va d' attomo al girifalco strano /:
e gli liscia le penne colla mano rtenendo d' occhio al becco ed all'ugnello. d'
d'occhio al becco ed all'ugnello. d' annunzio, iv-2- 1332: tre riflessi
bacchetti, 2-v-106: una donna d' ambiguo volto e di pettinatura maschile teneva
boccaccio, iii-6-22: non ornamenti / d' oro e di pietre aveva, ma
di pietre aveva, ma legato / d' orso un velluto cuoio con rilucenti / unghioni
sì arotati i suoi unghioni. cambino d' arezzo, 157: e s'io la
serpenti, / pantere e tigri disarmar d' ungioni. berni, 5-78 (i-149)
landolfi, i-49: il cacciatore che cerca d' aprirsi un cammino attraverso un bosco di
da poi in qua i'mi sono astenuto d' unguento e d'ogni altro ugniménto prezioso
qua i'mi sono astenuto d'unguento e d' ogni altro ugniménto prezioso.
che dell'altro. = nome d' azione da ungere. ungitóre (
correvano negoziatori ed agenti affacendati a raccogliere d' ogni banda il fior delle belle, e
lavorazioni di filatura. = nome d' agente da ungere. ungitura, sf
tre volte al giorno. = nome d' azione da ungere. ungiume,
frati, ma botteghe di speziali o d' unguentari appaiono più tosto a'riguardanti.
mitiga la doglia e l'unguentario farà d' esse unguenti di soavitade e comjorranne unzioni
. v.]: vasi unguentari. d' annunzio, vi-447: vasetti unguentarti verdognoli
volto unguentato a por si venne / d' una dama gentil di quella corte. salvini
/ tutto unguentato e lustro, / d' una vezzosa amica / la bionda treccia.
compagni di tenda, intenti a spalmarsi d' unguento le lividure di cui avevano cosparsi
assimiglia lo cuore paziente a uno bussolo d' unguento odorifero; e il cuore impaziente a
esser con unguento sì dolce. tutto d' un pezzo come nei cavalli, oppure fesso
. anat. osso lacrimale. d' alberti [s. v.]:
della faccia, fatto a foggia d' un'unghia, detto anche osso lacrimale.
occhi diminuendo la capacità visiva. d' alberti [s. v.]:
disumano / nominato aquiletta / me distringe d' amore in ogni loco, / e fedisce
), col suff. dei nomi d' azione. ungulifórme, agg. letter
, dopo la separazione conseguente allo scisma d' oriente, ristabilirono la comunione con roma
uno il più ricco / di terra e d' oro, che in fenicia fosse,
storicità (relativamente determinata) dell'opera d' arte che discende dopotutto la sua irreperibilità
vivo, e i stemmi unica laude. d' annunzio, i-168: l'igneo tuo
, desta all'improvviso / squillo sussulta. d' annunzio, iv-2-157: le divote diminuivano
. -che costituisce il solo oggetto d' amore. boccaccio, vii-20: com'
, ossia del sovrano, traslocandosi in sinum d' un altro stato.
chiamo, ecco risponde / il pigolio d' un passero digiuno. f
: séte donna rarissima anzi unica e d' infinite doti ornata. aretino, iv-6-150:
altri, ma superò se medesimo. d' annunzio, iv-1-176: una grossa turchese
intorno, / come fa l'unicorno / d' una pulzella vergine dorata, / ch'
di me per cortesia / com'aguglia fa d' uccello, che 'l prende /
le fiere, corre a riposarsi nel seno d' una fanciulla. d'annunzio, 4-ii-130
a riposarsi nel seno d'una fanciulla. d' annunzio, 4-ii-130: erano bianchi come
gran leone, / che la spada d' argento ha ne la zampa: / quell'
attribuivano proprietà curative). tranquillo d' apecchio, lxii-2-ii-197: colla partenza d'un
tranquillo d'apecchio, lxii-2-ii-197: colla partenza d' un laico da quelle missioni manderà a
in fronte lungo 4 palmi in forma d' una spada. la sua carne è di
volta si sostituì all'avorio il dente d' ippopotamo, più bianco e più duro o