bene che a formare uno specchio è d' uopo porre su di una tersa lastra di
classe bucce di banana, rosse scorze d' aranci e stagnuole di cioccolatini. montale,
fiuto. alfieri, xxxix-49: 'boeta d' tabac': stagnuòla. 3. recipiente
7. popol. disus. moneta d' argento falsificato con lo stagno.
bassa, si dicono ancora le monete d' argento falsificate collo stagno. = deriv
grano. statuto della società del padule d' orgia, 152: anco providero e
di state... e uno staio d' anona. ricordi domestici, v-191-31:
vidi lo luogo, ne le coste d' un monte che si chiama falterona, in
di tutta la contrada, zappando, più d' uno staio di santalene d'argento finissimo
, più d'uno staio di santalene d' argento finissimo vi trovo, che forse più
di luglio dare un paniere di tenuta d' uno staio di pere mézze alle mosche,
codice dei podestà e sindaci del regno d' italia (1811), 324: barche
/ delle castagne, e i primi fichi d' oro / vedrebbe, e il primo
comperato da bonaventura fedirigo scriniaio iii libre d' olio e staia viii di vino. statuto
può separar l'umidità da uno staio d' aria che da uno staio d'acqua.
uno staio d'aria che da uno staio d' acqua. galanti, 1-ii-544: per
staio e dallo staio nel sacco. d' annunzio, i-581: or giaceva alfine booz
], / ch'ella per dirittamente d' un somaio, / con tutto che
che porta cappello a staio ed orologio d' oro, non ha un appartamento pulito ed
a staio che gli dava un'aria d' inglese. -rappresentazione del copricapo tipico
[pezzo di terra] in terra d' alaobrandino di galiano di sa. barsolomeo ed
mego. statuto della società del padule d' orgia, 123: statuto e ordinato è
pucci, cent., 7-24: diliberaron d' arrendersi a patti, / ed -fare la
sconoscente mia nemica, / c'ha d' ogni scortesia ben colmo staio, / a
proposito e senza occasione vestirsi l'arme d' un altro a rinaldo, e, per
tua lordure, / cn'io sarò d' altra foggia, ch'io non paio.
n. 9. -mangiare più d' uno staio di sale-, trascorrere un
esser caporale, / mangierà certo più d' un staio di sale. -mettere
, 1-iii-555: per rimirare voi, fiore d' amore, / io mi levai buon'
qualche staiuol di grano o qualche boccal d' oglio o qualche pezzo di lardo, come
unge e da lo sputo il prezio / d' uno staiuol di farina. 2
e. llo popolo de la pieve d' albagnoro per soldi xxvn lo staiore. velluti
, per due dei lavoratori fiorini tre d' oro lo staioro. sacchetti, x-175-3:
in quello poco terreno avea posto quasi d' ogni frutto e spezialmente di fichi,
di gennaio e si semina al principio d' aprile, mettendo di seme uno staio
e secondo il comune e volgar uso d' uno staioro almeno. lami, i-i-xx
stalagmite. gab. fis. [d' alberti]: lapillo verde, montano,
nostri scalpellini sono conosciuti sotto 'l nome d' alabastri fioriti. santi, i-56: incrostazioni
uno cioè che si congela in certe caverne d' umori che gocciolando vi colano et imperò
le pietre maggiori e i marmi, d' incredibile diversità nella durezza e ne'colori
pozzetti, 12-1-35: solo nella volta d' una cava di fiesole osservai una traccia di
orrido ventre terrestre, umidi stallattiti. d' annunzio, iii-2-1087: questo chiarore singolare.
gli scalpellini nostri conoscono sotto il nome d' alabastro di corfù. bombicci porta,
stalattite. gab. fis. [d' alberti]: quarzo stalattitifórme. santi,
ramanzina / le seguìa, di poltrona e d' insolente, / di puttana, di
è giunti in certi strati di popolo, d' un tale ideale è un rifiuto della
centro il loro antico servilismo provinciale, d' area depressa) operino una coazione dirigistica
staliniz- zato. = nome d' azione da stalinizzare. stalire,
percoteste. matazone da caligano, xxxv-i-795: d' un cavenavo crudo, / però che
a la strania guixa; / cento d' un sogaione, / de dré un rancaione
de luca, 242: li servi d' oggidì si tengono in stato depresso al
loro custodia). bembo [d' alberti]: proferendovi poi, quando ve
: incarnino poi la sua stalla alla volta d' angolemme. montecuccoli, 50: il
mercurio porge la vesta, le stalle d' augia e giunon fra le nubi. crescenzio
in memoria della vittoria che ebbe ercole d' augea, re di elide, e della
non gli armenti della sicilia e lo stretto d' abido... e i polmoni
della rivoluzione possa completamente nettare queste stalle d' augia. panzini [1905], iv-462
1905], iv-462: le 'stalle d' augia. sono le stalle del re augia
egli era, aveva lavato le stalle d' augia della critica. montale, 15-277
della vita fui gettato / nelle stalle d' augìa. / non vi trovai duemila bovi
iii-2-168: o arcadi o romantici fratelli / d' impertinenza e di castroneria, /.
un momento spero / dalle stalle alle stelle d' in- nalzarmi: / il che quamprimum
guaio, che ormai è capitato. fuor d' una stanza, la quale da una troia
stallage). colla forza del culto d' odino e all'antica libertà,..
di pecore e capre stallavano. che ciascuna d' esse mangia e quanto di paglia va per
cavalcando avanti, stando perché. d' annunzio, v-2-280: l'odore dei foraggi
, v-2-280: l'odore dei foraggi fuor d' una sempre lo scudiere attento alle
alli reggitori dei stallatico della spada d' oro. cavalli, quando hanno
smontò latico. a un'aqua chiara d' un rivo che correva e fecie stallare e'
e ridicendo che brucavano faccia in un secchio d' acqua e magari buttarsi sull'erba di quei
terzo più de quello di lombardia e d' altre parti. gioia, 3-i-223: la
parti. gioia, 3-i-223: la vicinanza d' un caffè ad un teatro, d'
d'un caffè ad un teatro, d' uno stallazzo ad un mercato, d'un
d'uno stallazzo ad un mercato, d' un bosco a forni di fusione,
un bosco a forni di fusione, d' una cava di pietre a fiumi navigabili ecc
che saranno, debbano sempre tenere a soldo d' ogni una di esse. sassetti,
amici sanno dar avviso preventivo delle marce. d' azeglio, 7-iii-188: sabato si spedirà
e bevono a conto delle loro pelli. d' annunzio, v-3-707: persistetti, risoluto
baldini, 14-154: un altro si gloriava d' un avo cavaliere, e le carte
avo cavaliere, e le carte parlavano d' un papà stallino. malaparte, ii-250:
un pezzo e di buon sangue. d' annunzio, v-2-455: subito si drizzarono
tutto compunto, e dal suo stallo d' onore, stringendosi al petto le braccia
, mandava occhiate e sospiri al cielo. d' annunzio, iv-1-683: un coro di
situazione la partita risulta patta. d' alberti [s. v.]:
impaccino la mente sua di veruno fruttamento d' abbondanza al distendimento di lavorìo, e
po'duv'ella / egli à destinato d' esser lo suo stallo. fazio, 1v-11-42
questi non son », diss'io « d' andare a ballo; / e però quanto
. 7. condizione o stato d' animo in cui si trova una persona
in questo stallo / io mi ritruovo sì d' angoscia pieno / e sdegno, che
, 33-102: avvegna che, sì come d' un callo, / per la freddura
, gli tenne dietro furioso, com'è d' usanza degli stalloni. palladio volgar.
vergogna. bisognerà che la sua moglie d' altro stallone si procacci. bonfadio,
il nostro furfante biello in questo secol d' oro! b. davanzati, i-385:
proviene generalmente dalle annose piante dei boschi d' alto fusto o da cima, oppure da
che si riserbano ne'cedui per un numero d' anni assai maggiore degli altri e che
credere che i tedeschi si fossero a forza d' armi impadroniti di goito. leoni,
: se non ch'egli è servo d' una trecca, / maremma sì tare'preso
. leonardo, 2-678: in queste d' alberti [s. v.]:
termine de'tessitori di panni montagne li uccelli d' acqua detti marangoni; qui nasce abeti,
doppio suff. 1-16-214: veste di pelle d' indico stembuccó / colletto che di
bosco, sopra acute roccie; / e d' una in altra egli balzava, pari
una specie di bastimento del mediterraneo, d' ordinario destinato alla guerra, il quale
certi scanni, / stamberghe vote e d' ogni ben rimonde. magalotti, 22-173:
incredibile di malati... ad aspettar d' esser soccorsi nelle loro stamberghe. fagiuoli
era anche peggio, nonostante il soccorso d' un microscopico scaldino. misasi, 1-73
callè, il trattore-nano dal nomigliolo color d' africa, mi riverì nella sua stamberga
a bandiere dipinte, e la casa d' atto, uno stambergónealto, nero, con
, vi-738: la musica negra o d' imitazione selvaggia è... quella
fallimentare regime. = nome d' azione da stamburare. stamburante (part
braccia. e con queste, armato d' una lunga pertica,... stambura
ancio, a suo tempo, sono già d' accordo che il ministero della cui.
sf. rullio di tamburo. d' azeglio, 1-146: la mattina s'ebbe
del cagliostro caio. = nome d' agente da stamburare. stambureggiare, tr
: la produzione di un nuovo lavoro di d' an- nunzio è un avvenimento paragonabile alla
lavoro, / né pur il vello d' oro. gelsi, 73: la rocca
empie di lana e di stame / e d' altra cosa ch'in fri si distenda
mai damigella o a tesser nodi / o d' aurei drappi a separar lo stame.
000 stami di cotone per settimana. d' annunzio, i-249: ella intreccia dal
entro 'l tuo crin, che ri flutti d' oro ondeggia, / quasi aurata sferza
'n sua propria reggia: / quivi d' aurati stami / tende mille al mio
stame ha di seta e 'l ripien d' oro. spettacolo della natura, 1-xi-156:
: in questi dì ho veduta grande pruova d' una che filava a filatoio o stame
, / a le fatiche mie con fuso d' oro / di stame adamantin la vita
: tale si tesse là lo stame / d' una progenie stralunata. 6
con la gravitazione. r. d' auria-p. fré [« la stampa »
. hanno i gradi di superillustre e d' illustre, e sotto loro son posti gli
commissari per superamento. = nome d' azione da superire per sopperire (v.
mente,.. è obbligata d' avvertire i genitori., che se,
riore, andavano attorno da tre lati. d' annunzio, ili-2-1104: fna branca saliente
si scorge nel cielo protesa in guisa d' un'alta prua. c. carrà,
piana, è nondimeno l'una parte d' essa per tal modo superiore all'altra che
e di sicilia con le regioni superiori d' italia. zeno [in muratori, cxiv-
mazzini, 49-299: voi siete incaricato d' organizzare l'azione immediata nella parte superiore
citolini, 148: le isole d' italia, per esser di gran numero,
, ii-120: non debbe una femmina d' onore / ornamenti portar da taide e frine
. cesarotti, 1-xxxiv-263: il titolo d' imperatore supenor a quello di patrizio assicurava
è superiore a quello di ravizzone e d' olietta. cavour, iii-431: questo
nelle classi superiori, avveniva una vacanza d' un maestro titolare. -ginnasio superiore
cantù, 3-250: entrerà nelle scuole superiori d' applicazione, nel museo industriale, ove
non solo agli antichi pittori eguale, ma d' arte e d'ingegno superiore. prose
antichi pittori eguale, ma d'arte e d' ingegno superiore. prose e rime spirituali
loro questa quistione, chi fusse superiore d' umanità. nardi, ii-216: affrontandosi
ai suoi simili per via dell'opere d' ingegno. leopardi, iii-953: quel forestiero
, le nature superiori ne muoiono. d' annunzio, 1-575: gli uomini superiori,
. ginzburg, i-1272: è una persona d' eccezione, mia moglie. una donna
33: membri ordinari del consiglio superiore d' istruzione pubblica.
luca, 1-3-1-121: quando anche le parti d' accordo volessero mutare quest'ordine con andare
e padrone delle campagne fa una fortezza d' ogni villaggio. bilenchi, 14-100:
parentela). codice napoleonico [regno d' italia], 23: mancando l'avo
: il duca essendo cavaliere del toson d' oro e il gran maestro dell'ordine essendo
18: un italiano poteva essere il superiore d' un longobardo, come viceversa. ferd
uno scritto senza licenza dei superiori? d' annunzio, v-1-934: lasciamo le parole storiche
da nulla comanderà più egli per ostentazione d' autorità di un mese. = voce
le mando copia della xvili edizione milanese d' un mio libretto, ado- prato in
... potesse bene accoglier, senza d' esseme riprovata, l'omaggio d'un
senza d'esseme riprovata, l'omaggio d' un amico d'ordine ben inferiore al suo
riprovata, l'omaggio d'un amico d' ordine ben inferiore al suo. ungaretti
e l'altra color di rosa. d' annunzio, 8-174: ella, ridendo e
la natura presentava a'loro sensi. d' este, 105: come superiormente ho accennato
un livello più elevato di riflessione. d' annunzio, iv-2-416: avevano origine [gli
, lxxxviii-i-238: abbiamo el pegno / d' essere eletti a'ben superlativi. antonio di
, 6-147: ieri v'ho parlato d' una fabbrica che un giorno sarà una cosa
cosa grande. oggi mo vi dirò d' un'altra che merita uno de'più be'
: crebbe il traffico peggio che infame d' adulazione e di titoli superlativi fra gli scrittori
: dalla sottigliezza dell'inganno s'accorgono d' aver a fare con un furbo in
fare con un furbo in superlativo. d' azeglio, 7-i-434: sono stato assente da
dotta, lat. superlatìo -ònis, nome d' azione da superferre 'portare sopra'.
, / ma superliquefatte / parole del d' annunzio. = comp. dal
tra i quali troneggiavano i su- permandarini d' aragona, buozzi, bertero e compagnia gialla
le membra superne il sangue mande. d' annunzio, iii-1-708: impeto fanno al ciel
natura ed essenza; divino. cecco d' ascoli, 1112: uomo disposto dal superno
dico t vero, son di carne e d' ossa, / formato anch'io da
potrò olocausto offrirvi unqua sì puro? d' annunzio, ii-143: sì novo l'aspetto
più adatto a sentire farte del verga. d' annunzio, v-3-359: francesco paolo michetti
: qualcosa ch'è sopra e di più d' un numero fisso. in vari impieghi
determinato contesto. m. d' ayala, 1-271: 'supero': avanzo.
civiltà di vittoria, di intelligenza e d' orgoglio umanistico. pratolini, 9-248:
noti, da far risalire sino al romanzo d' appendice ottocentesco, nelle sue varianti superomistiche
realizzazione di lungometraggi. p d' agostini [« la repubblica », 4-vii-1986
e underground; tre, il superottismo d' autore. superottista, sm.
investigativa antimafia. g. d' avanzo [« la repubblica », 15-xi-1991
: abbiamo osservato che un mezzo grano d' ostia, unta con olio di ricino,
anche ad essere surreale (un'opera d' arte). g. briganti
te, esasperatamente realistico (un'opera d' arte, il suo aspetto).
o scoprire a sé (d' un sistema) un significato o compito.
liricità, di superrealtà, di metafisicismo, d' astratti smo plastico.
di testi editoriali con competenza e potere d' intervento generali; supervisore.
. sfruttare in modo molto gravoso mnto d' arrivo, un premio... mentre
e da saturazione (v.). d' una inevitabile polarizzazione della società e della lotta
mdxxvii loro rispose che per amore del re d' inghilterra in base alla concezione della
effetti provocati dal rumore e dall'onda d' urto. m. bernardi regole di
stato deve aspectare più resoluta determinazione. d' animo di chi credendo, oggi, di
lat. mediev. supersessio -ònis, nome d' azione dal class, sudello dell'ingl
e '5o). il popolo d' italia [6-xii-1941], 4: 'cristallo'
e il suo bal letto d' arte, l'orchestra cristallo. il gazzettino
telli superstiti nacque contrasto e rumore d' arme. de luca, 278
consolando un amico addolorato per la morte d' un figliuolo, gli facea riflettere,
della famiglia. codice napoleonico [regno d' italia], 20: la legittimazione può
/ con mesto desiderio / pose. d' annunzio, iii-1-363: delle superstiti -della
. io so cose che nessuna potenza d' invenzione umana avrebbe saputo trovare. sbarbaro
anche sostant. codice napoleonico [regno d' italia], 22: il padre durante
nati e procedenti della stirpe di davide. d' este, 271: fino dall'
5. epigono di una forma d' arte, ultimo esponente di un passato
. che continua a manifestarsi (una forma d' arte); che sopravvive anacronisticamente (
la colonna dell'erba, / come tronco d' albero: è sola / superstite della
, può vedere nel giardinetto della banca d' italia una cappella superstite della basilica del'
dipinti superstiti,... quanti interventi d' altrui pennello, quante cicatrici, e
, denti, ecc.). d' annunzio, xciii-284: per preservare l'occhio
saba, 4-67: un'ombra appena / d' apprensione superstite, visibile / al buon
3-78: di questi ultimi, più che d' altri caratteri, utilmente si serve la
, ii-525: la superstizione era abitudine d' una parte di popolazione, alla quale
di popolazione, alla quale ogni luce d' educazione era vietata. d'annunzio, iv-2-12
quale ogni luce d'educazione era vietata. d' annunzio, iv-2-12: èra un misto
: èra un misto di superstizione, d' odio, d'amore; l'onda paonazza
un misto di superstizione, d'odio, d' amore; l'onda paonazza l'attirava
che l'abuso delle superstizioni e d' altri diabolici riti, così tra questi
. passavanti, 255: il nome d' iddio... sanza niuna osservanza e
; dal vangelo alla superstizione sanguinaria. d' azeglio, 7-i-199: suppongo per un
ha ormai chi non sappia che i sacerdoti d' egitto, ch'erano i liberi muratori
la famosa avventura del cantero di barro d' estremoz trovato nella seggetta di yelves, non
tutto ciò che sente di novità o d' arditezza anche la più felice, sono i
viete usanze, /... aman d' imene / con superstizion serbare i diritti
. gli abissini sono così superstiziosi! d' annunzio, iv-1-861: la sua anima,
tali. tanara, 8: il canto d' alcuni uccelli è di buon augurio, come
, che è in verità e spirito. d' annunzio, v-1-1047: arditi, questo
religione non potrebb'esser più superstiziosa in onor d' un anima piena di mille imperfezioni,
sensata audacia agli attacchi la scienza profetica d' apollo, non crederà certamente ch'egli
egli fosse molto disposto a venerar la divinità d' omero, protettor del nume fatidico,
xl-31: per il romano le cose d' egitto appariranno sempre come stravaganze. lascerà
21: vi è un'altro tempio d' idoli di straordinaria grandezza e sontuosità,
codici antichi sulla fede superstiziosa all'autorità d' ignoranti copisti. tommaseo, 15-295: un
scettico, una superstiziosa filosofia, un fanatismo d' incredulità, un'ipocrisia d'ateismo.
un fanatismo d'incredulità, un'ipocrisia d' ateismo. pareto, 376: in quei
al piviale dei papi... tessuto d' oro, di turchino, di porpora
ad opera di ricamo, con fogliami d' oro, e dalle bande aveva due pietre
, fin dalla tarda grecità (dionigi d' alicamasso, luciano), per riemergere
novecentesca: letteraria, con g. d' annunzio che lo connotò di vitalismo panico estetizzante
non era precisamente quello di nietzsche. d' annunzio, iv-1-957: il verbo di zarathustra
quindici metri, l'orto di quel giuseppe d' arimatea. 3. fis.
riconosciuto, licenziò quasi supervacanei gli aiuti d' altronde aspettati. imbriani, 6-101:
. poeta che esaspera gli attegil popolo d' italia [14-ii-1943], 4: il
per la facoltà di revocarla per capo d' ingratitudine o... per quella
. super1) e visor- -oris, nome d' agente da videre (v. vedere
può portare la rovina e la perdita d' un'impresa grave, supinamente la trascura
un agg. fanfani, i-123: d' uno supinamente ignorante suol dirsi, con
lungo del radio. = nome d' agente da supinare. supinazióne (ant
dotta, lat. supinatto -ònis, nome d' azione da supinare (v.
, infi, 10-72: quando s'accorse d' alcuna dimora / ch'io facea dinanzi
occhi. carducci, iii-24-189: bel sennino d' oro! ha venti anni, e
non cacciava i corinti da tauromino. d' annunzio, iv-1-87: le braccia fuori
supina sta su dodici colonne / tutte d' un nero diamante oprate..
modello o la realtà (un'opera d' arte). soffici, v-5-57:
da marzian capella come turbante numeri, d' apollinare come flaccido e supino fu notato [
prato, su cui spiccavano due pantofole d' un rosso fiammante. 2.
peditamento di sceleraggine. = nome d' azione da suppeditare2. suppeditare1 (soppoditare
il numero loro potriano [gli indigeni d' america] assorbere quei pochi spagnuoli che li
-corredo di gioielli o ornamenti personali. d' annunzio, iii-1-133: bianca maria, in
, xii-3-95: io posso onestamente vantarmi d' aver cresciuta di parecchie migliaia di voci la
: in un tino si pongono cento boccali d' acqua e 40 libbre di ciriege suppeste
un finanziamento, una erogazione. d' anticipazione a un ufficio subalterno.
incorso nell'amatoria suppeditazióne. = nome d' azione da suppeditare1. suppeditazióne2,
da diverse casse particolari. = nome d' azione da suppeditare1. suppeditìzio, agg
, intorno, qualche suppellettile più signorile. d' annunzio, iv-1-696: ella vide un
formino come una abbondevole e conservata supellettile d' una casa antica, che si sia disotterrata
, vi-1-445: fa poi menzione il buffier d' altri vocaboli che dice equivalere a più
non è un piacere ma il supplimento d' esso. g. porro, lv-361:
come poi sia nata quest'idea singolare d' assegnar per sussidio, per supfcimento,
difficile di giuntare all'inchiesta un supplemento d' inchiesta relativo al misterioso garzoncello. montale
n. 13. -dir. supplemento d' istruttoria-, attività di indagine giudiziaria svolta
bacchelli, 2-v-684: appariva la minaccia d' un rinvio, d'un supplemento d'
: appariva la minaccia d'un rinvio, d' un supplemento d'istruttoria e d'una
d'un rinvio, d'un supplemento d' istruttoria e d'una perizia balistica.
, d'un supplemento d'istruttoria e d' una perizia balistica. -aiuto alla
in supplemento e darà materia alli laici d' inchiedere li coloro memorevoli fatti e detti.
, vi-1-445: fa poi menzione il buffier d' altri vocaboli che dice equivalere a più
il signor tratico ha il merito d' aver fatto un ragionato supplemento all'insigne
e trascritto nella biblioteca barberina il supplemento d' una gran lacuna della famosa orazione di libamo
, e l'intitola 'supplemento al giornale d' italia', ponendo in questo quelle dissertazioni che
un supplemento nel quale si trattassero argomenti d' arte e di letteratura; e si finì
del « fanfulla della domenica ». d' annunzio, 9-39: l'articolo di
, cxx-417: per la 43 del primo d' euclide i supfcimenti di ciascun paralellogrammo sono
al diametro. manfredi, 2-147: supplemento d' un angolo è il difetto di esso
supplente magistrato. codice napoleonico [regno d' italia], 3: s'uesti
. carducci, ii-ia-282: il prof. d' ancona ha pure ottenuto, meritatamente del
dal supplente al giudice di sanza. d' annunzio, v-1-123: sette cittadini giurati,
si propongono economie per certe altre. d' annunzio, v-3-22: i corsi suppletivi del
pagamento è richiesto dal fisco a titolo d' arretrato, per rimediare ad errori di
manzoni, v-3-298: mi permetta anche d' accennarle, il più brevemente che potrò,
col decreto annullativo. = nome d' azione da supplire. supplì (
per conto della mia tavola et ornamento d' arezzo, che per non esser finito
dove scrisse una supplica, richiedendo abilità d' essere ascoltato per mostrar la sua innocenza
.. ci fu levato l'incomodo. d' annunzio, iii1- 794: feroce è
supplica- menti. = nome d' azione da supplicare. supplicante (part
il suo cavallo / il cancello la supplica d' aprire. g. giudici, 11-
di supplicare, di chiedere la carità d' un affetto a un traditore.
eccellenza vostra e supplicarla che si ricordi d' avermi per servitore. pallavicino, 11-147:
dolori. pallavicino, lx-1-196: stimava impossibile d' essere giunto al ricevere grazie, dov'
1157]: supplicarono ugualmente l'imposta d' un pedaggio e pontaggio per il mantenimento
dotta, lat tardo supplicator -óris, nome d' agente da supplicare (v. supplicare
,... sono di poche pennellate d' inchiostro. redi, 16-vi-351: rappresenterò
dotta, lat. supplicano -ònis, nome d' azione da supplicare (v. supplicare
pellegrin. goldoni, xiii-870: porgiam d' accordo supplici e devoti / per la
umiliati / esser da te graditi. d' annunzio, iii-2-1135: o regina [la
abiti bruni, ecc.). d' annunzio, iii-2-213: etra del sangue di
vi rendo / (eccomi) colpevol d' ogni mio fallo no. salandri, xxii-1171
pirandello, 7-304: tutti nella sala d' aspetto si levavano in piedi e guardavano
. l'invio di centinaia di cassette d' arance a personaggi influenti di roma, e
suoi pianti sprezzar, sprezzar le grida? d' annunzio, v-i-747: a uno di
disse renzo, guardandola con un'aria d' aspettazione supplichevole. verga, 0-84:
ansiosa, supplice attesa (uno stato d' animo, un sentimento). d'
d'animo, un sentimento). d' annunzio, iv-1-20c): quando i miei
negocio sia essortatorio, overo supplichevole. d' annunzio, 8-136: egli passò le
e lucia, 515: erravano mezzo coperti d' un re
poi tanto, e ha tanta prontezza d' ingegno da supplire col lampo dell'intuizione a
/ al presente desio supplite ancora. d' annunzio, v-1-1123: la città di vallona
-in partic.: svolgere un incarico d' insegnamento in un istituto scolastico durante la
, 2-104: quando ben si scordasse d' ogni altra massima, supplirà questa sola
. guarini, 2-108: - quei d' una medesma proffessione non possono aver essi amicizia
manca all'uno o di conseglio o d' altro, l'altro supplisce. metastasio,
del verbo... è un mancamento d' un sentimento o d'un boemia, con
. è un mancamento d'un sentimento o d' un boemia, con carico di supremo coppiere
in toscana, 14-1-353: 'i fatti d' alessandro il grande, spiegati e suppliti,
codice dei podestà e sindaci del regno d' italia (1811), 778:
a sevizie. - anche sostant. d' annunzio, iii-2-41: allora la sorella con
di cacio pecorino. = nome d' agente da suppliziare. supplìzio (
ad un supplizio rarissimo in roma. d' annunzio, iii-2-25: confinarti / voleano solitario
buonafede, 2-v-23: gesù nel mezzo d' un supplizio spaventevole prega per gli carnefici
e da non potersi comprendere da mente d' uomo... e in vero,
, di profonda afflizione, in partic. d' amore. lorenzo de'medici, ii-9
il maggior supplicio, quanto il rimorso d' una coscienza macchiata dall'enormità di colpe esecrabili
esser vendicato di lui con il supplizio d' una moglie ch'io gli ho fatto tórre
è supponibile clvei lo facesse per via d' un comparante privo totalmente di senso,
privo totalmente di senso, se non d' intelligenza. solato della margarita, 338:
supponiménto: 'supposizione'. = nome d' azione da supporre. suppòrgere,
.. sia... sgombra d' alberi e di case. -in
un'occhiata colla quale una donna supponga d' essere in camicia. 2. credere
. c. dati, 4-70: o d' egregia virtude alto destino, / suppone
puer se'sol pratico, / amico d' ozio e d'ogni cosa vile. ariosto
pratico, / amico d'ozio e d' ogni cosa vile. ariosto, vli-318:
i raggi tuoi / puri eterni vestir d' umana scorza, / con sopporla a una
divino al mortai pondo, / folgorasti d' amor vive scintille. rosmini, xxvii-401
del contestabile e sono stati tutti generali d' arme, supponendo prove di gran valore
soppongo che tutti li miei pensieri sono d' amore. 13. rendere percepibile
che siete per fare; egli dubita d' esser supposito. settembrini [luciano]
ducati alla mia figliuola co 'l supposito d' un'altra femmina, v'ingannereste ben
sono infelici centoni raccozzati intorno all'età d' alessandro e vantati da recenti sacerdotelli egiziani
. da supposito, sul modello dei nomi d' agente. suppositòrio1, sm.
, vi-105: qui siamo per farvi spettatori d' una nuova comedia... e1
. de luca, 251: possibile sopposizione d' un foglio in vece ell'altro
propr. 'il metter sotto', nome d' azione da supponlre (v. supporre)
tutte furono contaminate dalle varie cose suppostizie d' isidoro. = forma sincopata ai suppositizio
motivo ispiratore (un libro, un'opera d' arte). boccaccio, viii-1-112:
iii-597: si richiede necessariamente un numero d' individui, supposti di ugual forza.
la città si stende nella pianura sopposta. d' annunzio, i-779: ma qual terrore
sopposto alla publi- ca questione per opera d' avere offeso il comune. documento
vani e incerti suposti, non dubitavano d' entrar animosamente nell'impresa. magalotti, 9-1-155
! senza bastonate! addio il punto d' onore: impunità per tutti i mascalzoni.
caro che ella me ne avvisi. d' annunzio, iv-1-791: appariva manifesta la cura
sussista che in se medesimo quindi un ramo d' albero non può dirsi un supposto perché
che giungano al suppuraménto. = nome d' azione da suppurare. suppurante (pari
583: in questa eterna tragica catena / d' astri erranti, di teschi, di
: l'umidità lo manda [il fico d' ìndia] in idropisia: si tumefà
ad qualunque subul- liente e novizio accessorio d' amore, che di novo nello perpesso
eppure anche l'epatite suppurata nel mezzogiorno d' italia ha una parte non insignificante nella
: ho ancora in uno stinco la cicatrice d' un morso, suppurato, dei suoi
autore del saul... ci racconta d' aver contratto, o patito un male
ii-2-370: meraldy, per purgare l'anima d' ogni scoria e d'ogni suppurazione molesta
purgare l'anima d'ogni scoria e d' ogni suppurazione molesta, scrisse una lunga lettera
dotta, lat. suppurano -ònis, nome d' azione da suppurare (v. suppurare
, 1-262: lo spirito santo parlando d' anticristo [nell'apocalisse] ci commanda
dotta, lat. supputàtor -óris, nome d' agente da supputàre (v. supputare
dotta, lat. supputatio -ònis, nome d' azione da supputàre (v. supputare
l'anima mia tutta e la vita. d' annunzio, v-3-360: la qualità della
. suprematismo, sm. movimento artistico d' avan guardia fondato da k
supremazia del re nella chiesa medesima. d' alberti [s. v.]:
che i sovrani delpinghilterra si hanno arrogato d' esser capi della religione. tramater [s
ma le parti supreme / eran avolte d' una nebbia oscura. s. bernardino
sole; la folgore). cecco d' ascoli, 595: portando sopra il capo
e i premi, / ora, tenor d' egualità serbando, / non separar da
santa severina maggiore penitenziere e supremo inquisitore d' ordine di sua santità. forteguerri,
portando gli ordini supremi / dell'oracol d' ammone. pananti, ii-272: sire,
. negri, 1-3: non lascio d' ammirare la grande architettura del supremo artefice
. varano, 1-13: quanto ordinò d' eternità nel seno / il supremo voler,
ornamento, angiol supremo, / penetrator d' inaccessibil cose / e vincitor de'nembi.
i. che è primo in una graduatoria d' importanza, dijore; che ha natura ontologicamente
fra una settimana, fra un mese. d' annunzio, iv-2- 73: nella
te virtù tanto supleme / tempo è d' aver di te qualche bon seme.
, iii-1-28: ma volse che nascesse d' adulterio / giove sì raro figlio del suo
suo seme, / e mi fusser d' eterno vituperio / le doti, che gli
: dal senato fu poi eletto con titolo d' ambasciadore straordinario a roma pietro foscarini senatore
/ da eloia mi può staccar! d' annunzio, v-2-394: celo la mia vita
provinciale, color di rosa e filettato d' oro, finiva così. c. carrà
grande intensità, vivissimo (uno stato d' animo, un'emozione, una sensazione,
magliabechi, cxxxiv-i-37: non voglio tralasciare d' annunciare a vostra signoria illustrissima le vegnenti
ed i primi signori di londra. d' annunzio, iii-1-142: ho aspettato che la
/ già la mia mano palpa / d' una pistola il gelo. -improntato
r. carli, 2-xiii-309: l'oncia d' oro, che è il metallo supremo,
tasso, 1-18-35: tal ch'arifan fu d' improvvisa tema / mosso invano a fuggir
, i-1006: nessuno ha avuto modo d' assisterlo, d'aiutarlo con lenimenti e preghiere
nessuno ha avuto modo d'assisterlo, d' aiutarlo con lenimenti e preghiere nell'ora
. pucci, ii-96: in ogni corpo d' uomo son quattro virtù, ordinate per
, circa (e introduce il complemento d' argomento). francesco da barberino,
resistenza ai sovraccarichi. = nome d' azione da surdimensionare. surdimensionare, tr
bitana morte molti di quelli, pieni d' aina e di mala volglienza, e
surfisti realizzate a chamonix e in val d' isère, i veri adepti della glisse sono
elementi refrigeranti. = nome d' azione da surgelare. surgelante, sm
indu- ritori-surgelatori. = nome d' agente da surgelare. surgelazióne, sf
la consistenza dell'alimento. = nome d' azione da surgelare. surgeneratóre,
surimi, sm. invar. preparazione alimentare d' origine giapponese costituita da pasta di merluzzo
per lo più con decorazioni in polvere d' oro, d'argento o di rame e
con decorazioni in polvere d'oro, d' argento o di rame e raffigurazioni di
. soffici, iv-246: scrivevano regolarmente più d' uno dei miei amici, quali apollinaire
scoprono nelle associazioni automatiche di parole e d' immagini una ragione obiettiva contrapposta a quella della
. sfugge per tal via al pericolo d' arbitrio in cui può indurre la poetica surrealistica
... un gran bel pasticcione d' odori plautini e surrealtà di alice e pizzicotti
di alice e pizzicotti agli stati uniti d' oggi. = comp. dal
un insolito surrecitamento. = nome d' azione da surreccitare. surreccitare (
/ facesti, victorioso! = nome d' azione da surressire. surressire {
al giudice venite, / a rendere rasgione d' onni ozioso! = deriv.
di fatto stato scacciato da francesco ippolito d' amelia in vigore di certe lettere ottenute
a cercare di carpire documenti riservati, segreti d' ufficio. v. gandus [«
. 3. che è opera d' altri, non autentico. scannelli,
e documenti di artefici e di cose d' arte, ii-441: debba avere cominciato
il valore per vizio di surrezióne e d' orrezione? siri, i-656: ha luogo
voce dotta, lai subreptìo -ònis, nome d' azione da surripére (v
dotta, lat. subrectto -ònis, nome d' azione da subrigère (levare, alzare)
determinarne fenomeni di liquazione. = nome d' azione da surriscaldare. surriscaldare, tr
sul tasso di umidità. = nome d' agente da surriscaldare. surro,
in surrogamen- to. = nome d' azione da surrogare. surrogante (
licheni, or vengono surrogati dai prodotti d' anilina con un'infinità di scalature.
= nome d' agente da surrogare. surrogatòrio,
imperfetto e meno soddisfacente. e flores d' arcais [« panorama », 5-x-1986]
generale vuol dire lo stesso che una sorrogazione d' uno in luogo dell'altro. botta
sublimità di condotta, o la surrogazione d' idee più giuste ed al pubblico vantaggiose
dotta, lai tardo subrogatìo -ónis, nome d' azione dal class, subrogàre (v
o siano anche semplici congruenze di geni, d' usanze, di costumi, dirò insino
è suscettibile né di compassione, né d' interesse per gli altri. mar
quella prevista. = nome d' azione da survoltare. survoltare, tr
= dal fr. survolteur, nome d' agente da survolter (v. survoltare)
3-i-39: qualunque quantità è essenzialmente suscettibile d' impiccolimento. de roberto, 10-81:
sentenze umane, anche questa è suscettibile d' esser capovolta. pirandello, 12-69: passerò
circa 4 mila lire italiane, suscettibili d' illimitato aumento. silone, 5-38: è
gozzi, uomo di mente penetrantissima, d' un sentimento d'onore assai delicato, d'
di mente penetrantissima, d'un sentimento d' onore assai delicato, d'un temperamento
d'un sentimento d'onore assai delicato, d' un temperamento suscettibile, risoluto e da
in sé l'impressione di parole e d' atti che paiono offendere o voler offendere
, 8-778: non avrei mai creduto d' essere tanto suscettibile ma me la festi
più innocenti trastulli dell'umanità che nella cultura d' un giardino, bisogna dire che in
2-3, 45]: quella afflizione d' animo che doveva conciliarmi in tal caso la
16-62: ruben, dotato... d' una suscettività di quelle che...
gabr. pepe, i-380: una suscettività d' immaginazione che mi esortare a farsi animo
realtà egli viene a riuscire insoffribile. d' annunzio, ii-264: il coro inerme ed
sursum corda non è intonato a tutti, d' eccitazione, dove manca la suscettività delle parti
eccitazione, dove manca la suscettività delle parti d' essere ma a quelli ch'hanno l'
è come una pasta molle, suscettiva d' ogni possibile figura, impronta. cavour,
, lat. tardo susceptor -òris, nome d' agente dal class, suscipere (v
voce dotta, lat susceptio -ònis, nome d' azione da suscipere (v.
suscitaménto della sua anima. = nome d' azione da suscitare. suscitare (ant
viii-196: l'esempio degli stati uniti d' amenca, popolo nuovo, suscitò il
il desiderio di libertà ne'francesi. d' annunzio, i-681: chi...
la libidine in chi li vedesse. d' annunzio, iv-1-261: la passione lo
. vittorini, 1-24: una vena d' acqua... suscita un'irta vegetazione
-produrre un suono, un'eco. d' annunzio, i-59: la cascatella i piccoli
savonarola, 8-ii-122: dio percosse quel popolo d' azoto digrave infermità e suscitò topi assai della
far retrocedere, reagì e si spinse d' assai più innanzi che essa non era.
chiaro fonte / che presso a lui d' argento tonde stilla / ha suscitato in
: io suscitava / la buona fiamma d' eriche e sarmenti. 5.
. si gloria nel libro degli 'elenchi'd' aver egli proprio suscitato od almeno grandemente ampliato
, come è di morti suscitare e d' altre infermitade sanare. novellino, xxviii-862
4-86: alquanti... non meritano d' essere suscitati per grazia.
boccaccio, i-33q: costui non è cacciatore d' onore,... né suscitatore
principe dell'accademia vostra [platone] d' essersi risentito del suscitator fastoso del peripato
dotta, lai tardo suscitator -óris, nome d' agente da suscitare (v. suscitare
dotta, lat tardo suscitalo -ónis, nome d' azione da suscitare (v. suscitare
nel cospetto di dio e delle creature d' aver fatto la nostra possibilità, ed
, iii-178: lo 'svegliarino'è una sorta d' orologio... così detto perché
chiaro davanzali, v-46: poria sucitar d' un'acoglienza / di voi meco 'n
243: polemica suscitata dal « giornale d' italia » sulla 'scalata alle banche'.
dagli angeli, talmenteché giungesse allo strepito d' una buccina. -espresso, prodotto.
lasciare l'esercito sul volturno alla vigilia d' una battaglia, per recarmi a palermo
nel cospetto di dio e delle creature d' aver fatta la nostra possibilità: ed è
se'de'meriti guasta- trice, invocatrice d' ira e suscitatrice di briga. garimberto,
susa, castello agli ultimi confini di qua d' ita lia, che bastano
fichi, pesche, susine, mele. d' annunzio, ii-709: spicco la susina
, 175: quel bianco era fiori d' albicocco / e di susino. slataper,
elmo per forza tagliòe / un macometto d' or che v'era soso. g.
/... / dala sinistra costa d' àpennino, / che si chiama acquacheta suso
fece ricoverare e gittowi suso un pannaccio d' un saccone. leonardo, 2-55: serra
infocata, e spluzzavi suso dua bocali d' acquavite a poco per volta.
-verso la sorgente di un corso d' acqua, all'indietro, controcorrente.
. -anche di animali. cielo d' alcamo, 175: lévati suso e vattene
, 4-27: non recata pace, tornato d' italia, tagliatogli le palpebre e confitto
tempio, essendo ella [anna] d' animo amaro, orò a dio.
/ 'n reverenza fase meno, non presume d' andar suso. -dare dei piedi
curerave chi gli despresiasse o ghe daesse d' i pè suxa. -dare suso le
dietro. vico, 4-i-999: a'tempi d' omero [gli dei] erano un poco
io... andassi per forza d' una riscaldata immaginazione fingendomi nella mente quel
re... sopra gli altri sospicò d' eu- mene. -sostant.
lo seppellirono, senza che alcuno sospicasse d' inganno. genovesi, 6-i-492: che per
3-290: alcuni troppo curiosi de'fatti d' altri, sospicando male dell'amor nostro,
che né di questa / diedi sospizion né d' altra cosa. frachetta, 185
sua bruttezza e per l'odio et abbonimento d' esso. d. bartoli, 16-1-124
.. vivono sempre nell'incomoda sospizione d' incontrare chi ha contro di essi partite
dotta, lat. suspicìo -ònis, nome d' azione da suspicère (v. suspicere
atteggiamento); che esprime tale stato d' animo (un discorso). guido
laddove nella prima legge si dà facoltà d' accusare chi fa ingiurie in giorni di festa
crediti, o prende che che sia d' altri, o in qualche modo usa forza
matrimonio sosseguente. codice napoleonico [regno d' italia], 331: 1 figli nati
178: cinque premi di 1000 pesos d' oro per i cinque [progetti] susseguenti
loco ragione è cine si tratti subsequentemente d' esso moto. compagnia della lesina,
nel principio, e susseguentemente nel resto d' ambidue i quadernari, avrei volontieri veduto
volontieri veduto un poco più di spirito e d' innalzamento poetico. 2.
. mamiani, 42: la esistenza d' un contingente fuori del tempo è necessaria
: molte cose sogliono concorrere in favore d' un'azione, parti delle quali la possono
men terribile peste. codice napoleonico [regno d' italia], 19: qualunque
-subentrato a un altro sentimento o stato d' animo. d'annunzio, 3-70:
altro sentimento o stato d'animo. d' annunzio, 3-70: quel fremito di sensualità
squarciare la cuticola del grano, comparisce d' un bel giallo chiaro, il quale presto
1-278: se i miglior attori ed attrici d' italia fossero riuniti in una sola compagnia
editori solidi da poter affrontare la stampa d' un'opera, come non siano pagati,
codice dei podestà e sindaci del regno d' italia (1811), 461: individui
conoscitivo, tecnico, operativoper un campo affine d' indagine o di attività. rajberti,
. codice dei podestà e sindaci del regno d' italia (1811), 979:
695: ce ne dovrem servire come d' un criterio, sussidiario ma importantissimo,
; derivato, minore (un corso d' acqua). moravia, 23-70:
un'esperienza personale (per lo dosso d' italia); produce a sua volta un'
lauro, 73: quando la vite d' un anno e mezzo è stata vendemmiata,
codice dei podestà e sindaci del regno d' italia (1811), 437:
un altro sovrano in cambio dell'obbligo d' intervento a sostegno militare in caso di
quella tomba, chi per mano / d' alcun sussidiator, chi 'n braccio ad esso
collocati in acconcio luogo. = nome d' agente da sussidiare. sussidiazióne,
, la sussidiazióne incrociata. = nome d' azione da sussidiare.
cause di flogosi di ogni genere e d' ogni gravezza. -mezzo per il
di fare mercanzia, ma di tramutare quella d' uno in altro luogo. campailla,
quei, che al corpo suo fan d' uopo allora / nudritivi sussidi, ella [
sovvenire alle anime loro con opportuni sussidi d' orazioni e suffragi. cesari, 6-306:
: le leggi bisognose di sussidi e d' interpretazioni indican abbastanza i loro difetti.
questa mia patria..., sprovveduta d' ogni sussidio letterario, rende infruttuosa qualunque
manzoni, v-2-393: quest'idea singolare d' assegnar per sussidio, per supplimento,
da provedere il pubblico o per via d' un sussidio giornaliere, o con somministrar
dir. amm. sovvenzione pubblica ad attività d' interesse collettivo, consistente in contributi a
un esame di concorso per il sussidio d' un anno al perfezionamento nella filologia e filosofia
, bastavano però alla sua [di d' alembert] moderazione. d'este, 88
[di d'alembert] moderazione. d' este, 88: il pittore domenico pellegrini
. garibaldi, 1-184: fra i compagni d' orazio ve n'erano di ricchi -di
a un religioso. lorenzo d' angoulème, lxii-2-i-44: li dotti regi padri
codice dei podestà e sindaci del regno d' italia (1811), 218: ha
napoli e milano, con subsidi caritativi d' altri potentati già posti al libro delle
importa la dote. -in caso d' inapplicabilità della norma principale. cantini,
della congregazione tuttavia sussistente de'parro- chi d' essa città di ferrara. botta, 4-1121
è sussistente, come pruova santo tommaso d' aquino. savonarola, 5-i-70: cognosco che
parvermi tre giri / di tre colori e d' una contenenza. daniello, 725:
vita. ortes, 1-77: la sussistenza d' un principato dipenda dalla misura delle forze
botta, 5-235: quell'unione insomma d' amore e di tranquillità che fa la sussistenza
opere mie sul teatro fu volontario dono d' un pubblico illuminato e cortese. 6
bacchelli, 14-235: durante la campagna d' abissinia, vendeva al nemico le provvigioni
muratori, 7-v-338: nel territorio della città d' aquila... sussiste tuttavia un
s. maffei, 5-3-45: parte d' arco antico ottimamente architettato sussiste in verona
turbamento emotivo violento e improvviso. d' annunzio, iv-2-1204: vedendo l'amica mia
o scatti (un movimento). d' annunzio, 8-37: la contessa, ridendo
sussultando; dalle labbra escon suoni indistinti. d' annunzio, iv-2-76: ma una tosse
testiera del letto. = nome d' azione da sussultare. sussulto (
muscoli sono assaliti da contrazioni convulsive. d' annunzio, 4-i-148: nelle braccia pallide si
, che ho nell'animo per te. d' annunzio, iv-1-229: il mio cuore
generico: scossa di terremoto. d' annunzio, iv-2-159: verso l'ottava ora
sulle piote, comeun barcone che al sussulto d' un'onda tira sugli ormeggi. -balzo
. -balzo, salto di un corso d' acqua. pascoli, 106: il
della voce in un'esecuzione canora. d' annunzio, i-65: segue il canto:
repentina e intensa manifestazione di uno stato d' animo, di un sentimento, di un'
: fremito di gioia, di piacere, d' amore. tenca, 1-196: sentiva
cuore di fanciulla il più lieve sussulto d' amore. quasimodo, 23: il mio
/ forse è il tuo, uguale d' ira e di spavento. landolfi, 13-55
malamente sono stati sussunti [i piaceri d' immaginazione] nella classe dei giuochi, perché
redento e divenuto 'in'per il fatto d' esser stato sussunto da un artista o
tempo di lavoro. = nome d' azione da sussumere, sul modello del ted
.. degli sfaccendati. = nome d' azione da sussurrare. sussurrante (pari
mormorio lieve e continuo (un corso d' acqua); che provoca un sibilo leggero
: i rami sussurravano lieve lieve. d' annunzio, i-767: scossa da 'l
che ho nell'animo per te. d' annunzio, iii-1-628: si avvicina lestamente alla
non m'avete mai detto niente ». d' annunzio, iv-1-480: « èsul salice
in grembo a l'alte notti. d' annunzio, i-48: per le floride rive
'sburrato': add. da susurràre. d' annunzio, iv-2-73: la campanella squillava limpidamente
di lei correa fama e già remore / d' una sussurratrice e d'una maga.
già remore / d'una sussurratrice e d' una maga. 2. che produce
, lat. tardo susurrator -òris, nome d' agente dal class, susurràre (v
la persona dixe secretamenti a toregia mal d' altri. r. caracciolo, 150:
, la quale è suttrazione de la fama d' altrui, fatta con le parole occulte
dotta, lat tardo susurratìo -ónis, nome d' azione dal class, susurràre (v
(642): renzo, in vece d' inquietarsene, ci sguazzava dentro, se
per li verdi tramiti de'monti. d' annunzio, i-21: seduto qui tra 'l
/ pudor di querule spose novelle. d' annunzio, iii-2-187: come la moltitudine
vi-3-253: con susurri potenti, / e d' erbe oprando ogni secreta forza, /
che fu sollevato in firenze contra baccio d' agnolo per un'opera, la quale
per un'opera, la quale meritava d' esser alzata alle stesse con molte lodi.
gran notizia del giorno è la liberazione d' o'connell, e il sussurro che si
quel susurro / canta il nocchiero. d' annunzio, ii-94: e le cicale col
: ferveano al sole / con un sussurro d' api. pecchi, viii-66: il
susta è incrostata di qualche perlicciuola e d' un mediocre rubino. prati, i-153
], color di violetta; / d' inglese acciar le fimbrie, / la susta
. ceresa, 1-299: se picciol d' ora verso in tanta susta, / non
pagan metteva in susta, / e d' altra parte quella donna forte / i due
delle vele all'antenna o al pennone. d' annunzio, 1-ii-313: silenzioso ride:
, xcviii-172: alfin trovata la casa d' estino / si restarono i denti susterelli.
quale sta eretto lo stilo o gnomone d' un orologio da sole. =
voce dotta, lat sutor -dris, nome d' agente da suère 'cucire'. sutorio
di sutu- razione. = nome d' azione da suturare. suvanzare,
suvanzare, intr. tose. rimanere d' avanzo rispetto al bisogno; sopravanzare.
fazio, iv-6-74: a piè d' un arbor puose il solco, / il
, ii-1508: intorno e suvvi uccelli d' ogni colore... carezzavano il cielo
, v-2-4-18: 'pan lavato', asperso d' acqua e d'un po'd'aceto,
'pan lavato', asperso d'acqua e d' un po'd'aceto, con zucchero;
asperso d'acqua e d'un po'd' aceto, con zucchero; sicché nel
guelfa e'fu suzzacchera. f. d' ambra, xxv-2-423: t vo'questa suzzachera
la suzzacchera. varchi, 3-55: d' uno che dica male d'un'altro,
3-55: d'uno che dica male d' un'altro, quando colui non è presente
.. signora nella sutura sagittale. d' azeglio, 7-iii-433: tre furono impiccati con
di organi cavi. = nome d' agente femm. da suturare.
romanzesca della 'recherche'si specifica nella storia d' una vocazione letteraria. pasolini, 8-114
gli era salita alla gola prima di quella d' arno. 4. figur.
umido; ed è più suzzo che d' alcun tempo, però non tarla e non
si consigliarono di mandarlo ad insegnar lettere d' umanità in firenze; il qual ministero,
arbasino, 7-137: lo spruzzo di senape d' una parrucca anco ra più
taccolo da carnevale. = nome d' azione da svaccare. zeno,
abbandono, in posizione scomposta. = nome d' azione da svagare1. u.
padre zuccni mai non avea potuto accusarsi d' una distrazione o svagamento di fantasia mentre
, io (188): avvedendosi poi d' aver troppo lasciata correr la lingua dietro
del cervello, cercò di correggere e d' interpretare in meglio quelle sue ciarle.
suo piacere s'egli sa le maniere d' insinuarsi con le scale de'gradi e colle
berchet, cono., i-62: svagandosi d' argomento in argomento così alla buona,
popolo con feste, giuochi, e diletti d' ogni maniera. nievo, i-vi-
-lieve, spensierato (uno stato d' animo); che manifesta spensieratezza (
cassola, 2-335: ma questo suo stato d' animo lieto e svagato cominciò a mutare
, 618: gli occhi fissi nella lucernetta d' una madonna di loreto addossata al muro
piacevole svagatura di spasseggiante. = nome d' azione da svagare1. svagellaménto,
perdita di conoscenza. = nome d' azione da svagellare. svagellare,
, 9: la liberalità, dico, d' alcuno magnanimo principe... farà
ti-665: ho letto, sì, più d' un libro di svago, capitatomi fra
scervellati ai quali dobbiamo la stupefacente inversione d' un manzoni classico e d'un leopardi romantico
stupefacente inversione d'un manzoni classico e d' un leopardi romantico. -componimento poetico
perniciosi svagolamenti. = nome d' azione da svagolare. svagolare, intr
. fortini, iii-12: guardando quello apparato d' ogni intorno, or quinci or quindi
svaliata e leggiadra, quando ti diletti d' essere guatata, e giovati d'essere pregiata
diletti d'essere guatata, e giovati d' essere pregiata e tenuta bella. adr
stati commessi dai soldati loro nelle persone d' alcuni svizzeri. 3. disarmo
svaligiamento de soldati. = nome d' azione da svaligiare. svaligiare (
oltre a quello per- demo nel facto d' arme, fumo la maggior parte svaligiate in
e spoglino i morti di gioie e d' armi di valuta. mini, lxi-
recitato con successo su tutti i teatri d' italia, venga fuori uno che..
l'orecchia mi fischia e m'è diviso d' udir- mi svalligiar cancari a balle.
magno], 23: la gente d' ibemia,... suole con lagrime
: si mossero a branchi, in cerca d' altre gerle: quante incontrate, tante
pparire di minor valore, di sta d' una 'cosettina'già svalorizzata. povero salandra
notturno di ville disabitate. = nome d' agente da svaligiare. pdtozin crsvaortanarbaadesso
grandissimi clamori contra la rapacità del maresciallo d' estree... per lo svaligio del
per 'reificazione'un insieme esistenziale che comme d' azione da svalorizzare. lutaménto, sm
cristo giudice nella cappella di micnelan- me d' azione da svalutare. rebora, 3-i-221
nel mondo. terno, bianpotere d' acquisto a causa dell'inflazione. ciardi
= nome d' agente da svalutare. svalutazióne,
del romanico italiano. = nome d' azione da svalutare. svalutazionista, agg
corpo (il calore eccessivo). d' annunzio, iv-2-4: a poco a poco
., svamparono appunto come l'allegrezza d' aurelia. bacchetti, 12-278: il tuo
4. figur. manifestare apertamente uno stato d' animo, i sentimenti, le inclinazioni
52: il suo entusiasmo fittizio si svampa d' un tratto. fogazzaro, 5-35
lo spagnuolo [cervantes], faceva penitenza d' una eroica fantasia, che svampava in
ha perduto interesse, che non è più d' attualità (un argomento, un discorso
c'era tempo di godere gli effetti d' una nebbietta svampata su quelle care tegole del
svampiva un'aria lieve come un soffio d' arcolaio. 2. attenuarsi,
era più per sua madre che lo svanimento d' un'om- bra. tondelli, 3-213
nuovo stato, nuovo condizioni: alterazione d' ogni negozio, svanimento d'ogni disegno
: alterazione d'ogni negozio, svanimento d' ogni disegno. m. adriani, vi-25
similmente si deve attribuire allo svanimento non d' aria, ma di acqua.
frachetta, 3-202: ne seguirà mutamento d' ordine e isvanimento nella generazione de venti
nella generazione de venti. = nome d' azione da svanire. svanire,
lascino aperte, perde egli in meno d' un giorno tutto lo spirito suo e ne
, i nipoti e i cugini. d' improvviso tutti svanirono, non si fecero
/ si veggion sol de le fiammelle d' oro. fr. morelli, 374:
. capuana, 15-199: i lavori d' arte di questo genere... alla
patrizi, 3-73: a più lungo trattamento d' esso mi riserbo nel libro, tosto
patria, giustizia, svaniranno come allucinazioni d' una lunga notte. n. ginzburg
. bentivoglio, 4-713: svanita questa forza d' alasone piùpresto che non s'era creduto,
, una qualità fisica, una disposizione d' animo, un sentimento, un valore
queste parole fecero svanire il piccolo sdegno d' agnese. carducci, ii-10-154: quando
,... quegli fa un gioco d' arcadia. n. ginzburg, ii-882
trovandosi da noi trascorsivamente in un angolo d' istoria, appena veduti ci svaniscono dalla
. leti, 6-ii-84: ebbe a svanir d' allegrezza l'alanzone,...
alanzone,... per vedersi onorato d' una ambasciata nella persona d'un ministro
vedersi onorato d'una ambasciata nella persona d' un ministro così favorito. 12
medesimo, prendendo forma di servo ed abito d' uomo.
qualche olio essenziale o ètere già svanito. d' annunzio, iv-1-683: un pio profumo
annunzio, iv-1-683: un pio profumo d' incenso svanito e di violette si mescolava
moravia, xi-153: « è carta d' armenia », disse con quella sua
si attristava di essersi affaticato in vano. d' annunzio, iv-2-765: le stanze erano
annullato (la bellezza, uno stato d' animo, un sentimento). casoni
bacchelli, 9-359: serbavo [del lago d' idro] uno svanito ricordo. p
dagli eventi (una città, un'opera d' arte; e ha valore enfatico)
, svanita, che si fa?. d' annunzio, iii-1-838: svanito tu sembri
teatro i vasellami riempiono. = nome d' agente da svanire. svanizióne, sf
la suddetta svanizióne. = nome d' azione da svanire. svano,
conflitto. fenoglio, 5-i-1765: d' inverno i partigiani sono svantaggiati. tabucchi
. tasso, 9-96: non vuol guelfo d' alpestre erto camino / con tanto suo
capitano colui che non saprà nel giorno d' un fatto d'armi prender i suoi
che non saprà nel giorno d'un fatto d' armi prender i suoi vantaggi, schivare
. metastasio, 1-v-9: mi sovviene d' aveme udito parlare assai svantaggiosamente da accreditatissimi
il giudizio che possa aver fatto svantaggioso d' esso manoscritto per non screditarlo avanti che
svànzica, sf. numis. lira austriaca d' argento del valore di 20 soldi,
. bellini, 5-2-118: lo svaporamento d' un grano di acqua non si fa in
non si fa in tempo più breve che d' intere ore ventiquattro. arti e mestieri
riguardi debiti al pubblico. = nome d' azione da svaporare1. svaporante (part
: la nebbia svaporava lenta nel diaframma d' un raggio. 3. sprigionare vapore
: la detta barca incendiaria col mezo d' una fregata più di cento passa al disopra
una fregata più di cento passa al disopra d' esso ponte, ove svaporò senz'effetto
un impulso, ecc.); diminuire d' intensità, affievolirsi, attenuarsi.
da poco tempo e non si parlava d' altro. una brutta morte povero papa.
, 608: incominciarono adunque in quest'anno d' acqua succhiata dal terreno ghiaioso della gora e
. soffici, v-5-678: grandi zone d' ombra svariano lo splendore dello scenario.
, iii-9- 320: tale abuso d' età guasta diè mala voce a'madrigali,
essenza). battista, vi-3-250: d' incenso svaporato / gli bastò poco fumo.
foscolo, xv-471: vedi lo spirito d' ogni mia parola che pare svaporato dall'
teste leggere di svaporati, teste chiuse d' ignoranti. 12. che rivela
trenta in tribunale, quando in toga d' avvocato chiede al doge. svaporatolo
svaporazioni elevate dall'utero. = nome d' azione da svaporare1. svaporeggiaménto, sm
con disonesto svaporeggiaménto. = nome d' azione da svaporare1, col suff. frequent
virtù dopo lo svariamento. = nome d' azione da svariare. svariante (pari
. /... / capelli svarianti d' anilina / quella madre. soldati,
sono / tra lor di sangue e d' appetito varie, / quell'appetisce il canto
scuole e pittori. -mutare repentinamente d' umore (o anche nell'aspetto,
nell'aspetto, manifestando un determinato stato d' animo). guinizelli, xxxv-ii-471:
isvariare / di ghiaccio in foco e d' ardente geloso. b. taccone, cvi-312
: ma su alto o come belli / d' ubertà ridono i clivi / ma su
quel gruppo nero sul purpureo cielo. d' annunzio, iii-2-72: traspariscono le bianche braccia
bianche braccia a traverso le maniche fatte d' un tessuto reticolare che svaria come il
qualche spicchio di luce, una scaglia d' albero, uno svariare d * ombre.
lo svario, non dico di un quarto d' ora ma di un minuto, secondo
di canzoni e di musiche sì sue che d' altri dovè riatissimo). che
e la svariata tua vita ti son d' ogn'altro corpo, / fuor di natura
altro corpo, / fuor di natura son d' ogni animale. g. ha lasciato certe
narrativo non so è dante in opera d' ingegno singolarmente;... comporre redi-
: un azzurro trasparente e svariato aa striscie d' ar l'abito religioso)
menti da'secolari e concordarsi con loro d' una medesima vita. vigneti color
rivol scente e svariato scudo d' achille lo splendore si diffondea sino
presencavalca, 20-589: vide uscire subitamente d' un cantone un dragone crudelissimo e orribile
l'amicizia, l'affetto, il sentimento d' amore. p. bianucci [« ladi
di varietà, di rispose per mezzo d' interprete con poche parole, e collo scam
p. angiolieri, xvii-673-8: quale dio d' amor od apella / par- ràno grosse
decamerone. bonghi, 1-171: l'indole d' una lingua è vezzossi di fare
sanno operare prodezza. = nome d' azione da svariare. svàrio1,
delle colonne volgar. [tommaseo]: d' una forma e di pari somiglianza,
2. discordia, contrasto. cronica d' orvieto, 670: ci era poco di
in assai poco, perché non era più d' otto palmi. -variazione di dati
d. battoli, 2-3-10: fallo d' astronomia cinese, e scorrezion delle tavole
, e quella gentilissima non dare segno d' aver avvertito lo svario. -notizia inesatta
il desio del ritorno in città. d' annunzio, v-2-679: seguivo nella mia
lo svario coprire / di lor case d' intorno / dal mezo al capricorno. simone
però ch'elli avea comperati dieci vasi d' argento. né più né meno il privò
. alighieri, 204: et sì come d' un uovo, / per exemplo ti
savinio, 27-306: vecchia, la nonna d' isabella aveva conservato una vivacità giovanile,
ben altro svarione che quello della grossezza d' un dito. passeroni, iv-314: dàlli
i bravi onorevoli... approfittando d' uno svarione di regolamento parlamentare, si sono
. fuoruscire dagli argini (un corso d' acqua). loria, 5-163:
o risalgono all'estremità. d' annunzio, 4-13: sedeva a far la
, ecc!). = nome d' agente da svasare3. svasatura1,
svasare una pianta. = nome d' azione da svasare1. svasatura2,
linea di galleggiamento. -anche: angolo d' apertura nelle teste e nelle punte dei chiodi
chiodi fresati. = nome d' azione da svasar£. §vascellato (massellato
e ampliamento delle sponde di un corso d' acqua. la stampa [18-i-1986]
. dicesi molto comune nelle contrade orientali d' europa. io non ne ho trovato
. lessona, 1426: 'svasso': genere d' uccelli palmipedi della famiglia dei tuffoli.
, detta altrimenti 'svastilca', motivo d' ornato che s'incontra nel mondo intero
-rinnovamento dei mezzi di comunicazione e d' intrattenimento. eco, 4-313: agire
influenzato la radio stessa. = nome d' azione da svecchiare. svecchiante (
bonghi, 1-167: mettiamo che nella traduzione d' erodoto [courier] avesse adoperato delle
'strapaesanismi'fascistoidi. = nome d' agente da svecchiare. svecchiatura, sf
bosco, della selva. = nome d' azione da svecchiare. svecciare,
. restoro, ii-47: pare [d' inverno] che la terra sia svedovata.
: buonissima sorte di sveglia è il sapere d' essere in pericolo. passeroni, 7-57
in letto poltre. -con valore d' inter. sveglia}.: per scuotere energicamente
sveglia una monaca passava con un secchio d' acqua ghiaccia e ci spruzzava la testa per
di molti pericoli. = nome d' azione da svegliarei. svegliare1 (ant
preparasse per la gita di monza. d' annunzio, 11-651: svegliati, ermione,
ermione, / sorgi dal tuo letto d' ulva, o donna dei liti. vittorini
. 3. suscitare uno stato d' animo, un sentimento, una passione
istinti sessuali. ricciardi, 77: d' un buon porco una salata natica / che
, venendo prodotto dal corpo sonoro e d' ogni intorno egualmente propagandosi, porti a
degli occhi nella nostra fantasia le immagini d' alcuni oggetti e l'unirle in tal
di sua virtù svegliando alta memoria. d' annunzio, iv-1-140: gli svegliava nella memoria
luzi, 11-150: quel flusso / d' acqua e d'aria /...
11-150: quel flusso / d'acqua e d' aria /... /..
proverbia super natura feminarum, xxxv-i-526: d' una causa, salatelo, molto me
nelle fragranze di quella luce immacolata. d' annunzio, iv-2-25: i campi sotto
/ che par che gli occhi tua d' un vel ricuopra, / onde veder la
io, ognun sei può figurare. d' annunzio, 1-66: mi sento svegliare ne
178: lo svegliarino è una sorta d' orologio detto dagli antichi 'horologium excitatorium'
apposta fatto per isvegliare e suscitare. d' azeglio, 7-ii-93: gli manderò di qui
svegliatézza, sf. disus. vivacità d' ingegno, prontezza d'apprendimento.
disus. vivacità d'ingegno, prontezza d' apprendimento. a. cattaneo,
richiede gran padronanza di sé e svegliatezza d' ingegno pronto. cesarotti, 1-xxxviii-3: unisce
quanto posson sofferire, che si cava d' una semente che chiaman caveè, la
. 2. figur. rapido d' ingegno e svelto nell'apprendere; solerte
098: ributtò... ogni proieto d' aggiustamento accompagnando la risposta con tratti altieri
la palla. inventario di alfonso ii d' este, 2796: una mostrina tonda
, in ognuna di esse, più d' un formicaio di gente plebea che, spinta
femm. -tricé). che sveglia, d' amore intonata al mattino di fronte alla casa
in orazione da iddio sa quanto prima d' allora. a. cattaneo, i-333:
e svegliatore delle ben regolate famiglie. d' annunzio, v-1-293: a un tratto odo
senza offesa delle orecchie. = nome d' agente da svegliare. svègliere,
mia manifesta forza e famoso onore ora d' un no sveghievole sonno sono adormentate.
, a dire il vero, mostrava d' esser molto sveglio, mostrava però d'essere
mostrava d'esser molto sveglio, mostrava però d' essere anche più malizioso. carducci,
spregiudicata, nient'affatto prigioniera dei costumi d' una volta, sta al gioco.
trombe trombette maschere e sveglioni / e d' altra guisa più di mille suoni. pulci
i quali prendono maggior diletto del suono d' una cornamusa o d'uno sveglione, che
diletto del suono d'una cornamusa o d' uno sveglione, che di quello d'
d'uno sveglione, che di quello d' un liuto o d'un gravicembolo. g
che di quello d'un liuto o d' un gravicembolo. g. m. cecchi
beni com- munali. = nome d' azione da svegrare. svegrare,
terre i necessari concimi. = nome d' azione da svegrare. svégro,
per allettare gli effetti. = nome d' azione da svelare1.
. pallavicino, 1-503: il travaglio d' esaminar diligentemente in lor cuore la preterita
il vero motivo della vostra risoluzione. d' annunzio, iii-1-148: certo, qualche
, iii-1-148: certo, qualche cosa d' inesplicabile è in lui... ma
, manifestare un sentimento, uno stato d' animo, in partic. rendere manifesta una
1-168: la voce gli vibrava, come d' un uomo che sveli il suo cuor
nudità, tutto il suo cuore. d' annunzio, iv-2-58: non un moto,
palesarsi (un sentimento, uno stato d' animo). dante, purg.
si dilegua più che colla vita. d' annunzio, i-615: arte, o tremenda
lato della lurida gola del monte. d' annunzio, vii-276: gli alberi si diradano
, fra le coccarde e i sali. d' annunzio, iii-1-375: ella è là
sincera, svelata da la fraude e d' ogni adulazione. biondi, 1-ii-97: se
primo vero, in pregio tiensi? d' annunzio, iv-2-604: i devoti assistevano con
artifiziosa, ad ognuno è noto. d' annunzio, iv-1-209: perché ha voluto strappare
crudeltà dei sovrani assoluti. = nome d' agente da svelare1. svelatura,
. cicognani, 13-45: un ristabilimento d' equilibrio, uno svernamento dello spirito che
di prendere sonno. = nome d' azione da svelenare. svelenante (
tuoi fumane angosce, / ungi queste armi d' alcuna erba o note / mormora sopra
suo silenzio e svelenirmi, quasi, d' ogni diffidenza e dispetto. -attenuare,
, il comando affrettò quel ch'era d' altronde giusto e regolare. la re-pubblica
non sono svelenita affatto, e non intendo d' esserlo. 2. che ha
radici i ben barbati arbori dello orto d' amore ». berni, 11-7 (i-281
, un calpestio, lo scroscio come d' un'onda innumerevole che accorresse stroncando cespugli,
. petrarca, 318-1: al cader d' una pianta che si svelse / come
i bisonti, animali grandi quasi il doppio d' un toro; questi hanno il pelo
lo trovòe, / di sve- glier d' una ripa fuori un masso. parini,
sasso, e chino / ei già pendea d' un scoglio / sull'on- deggiar vicino
freccia (anche con riferimento agli strali d' amore). erasmo da valvasone,
strai gli svelse / daltòmero trafitto. d' annunzio, v-3-634: una palla nella
e di voci / empiei la selva d' ida. s. carlo borromeo, 1-160
carlo borromeo, 1-160: quando il popolo d' israel dopo la lunga sua servitù ritornò
partic. l'amore), uno stato d' animo, una speranza, ecc.
, 838: qual sdegno in un voltar d' occhio ha potuto / sverti dal cor
6-ii-731: qualche resto d' affetto, che in me serpe amoroso,
vostro, svellendo e disbardicandone ogni radice d' amore proprio e tenerezza di voi. alberti
gesti o sguardi o parola fallace / d' altra non creder dal tuo amor mi svella
se fior vari miro, / priva d' ogni speranza trema l'alma: / ché
più agevole. = nome d' azione da svellere. sveltaménte,
né più lestamente aveva mai salito le scale d' un cliente in pericolo di vita.
gabinetto. 2. rapidità e destrezza d' esecuzione. cavour, v-212: per
comporre le differenze bastava un poco più d' abilità, un poco più di sveltezza:
in beltà e sveltezza uguali a quelli d' arabia, se se ne avesse la stessa
troppo è codesto d' un uomo ch'è morto lontano. /
. fare una sveltezza: sbrigarsi. d' azeglio, 7-i-99: si tratterebbe dunque di
struttura archi- tettonica. = nome d' azione da sveltire. sveltina, sf
in sveltine, che senza dargli tempo d' aprir bocca lo attaccò al muro
, snelle e slanciate. baldinucci [d' albertij: fece risplendere la propria virtù.
d' annunzio, v-2-346: tutto il duomo.
accenna; e con che possa / scuote d' olimpo e d'os- sa / gli
con che possa / scuote d'olimpo e d' os- sa / gli svelti monti,
-che scorre rapido, vorticoso (un corso d' acqua); che fuoriesce impetuosamente (
; che fuoriesce impetuosamente (un getto d' acqua). e. cecchi,
. e. cecchi, 2-172: d' udine rammento 1 fiumi svelti e mansueti
quella che entravano, attraversava il salotto d' ingresso. 3. conciso,
giorno entra in rapporti con la fabbrica d' armi anglo-svedese nordenfelt, che cerca un
aretino, 26-356: la gonnella cinta d' un vincastro, campeggiava sì bene in
43: sorgeva presso / il vecchio busto d' un imperatore, / col tronco svelto
/ col tronco svelto come di cipresso. d' annunzio, iv- 1-85: due efebi
loro colonne un capitello di più vaghezza d' ogn'altro, facendo anco con ottimo
, quale tozzo come il faggio. d' annunzio, iv-1-186: 1 tronchi degli
io mi congratulo con me e con lei d' aver conosciuto un poeta che con tanto
attento, maniaco della precisione, impaziente d' ogni approssimata sveltura. = deriv.
l'essere svenato. = nome d' azione da svenare; voce registr. dal
. frugoni, vii-466: non vedete che d' ordinario tutti gl'ambiziosi son lupi,
svenar ti voglio su la pompa eletta / d' are devote. 3.
elemento / per metafora sol fatto è d' argento. segneri, ii-311: non
. frugoni, 1-402: chi prima d' argento assetato svenava il pupillo, scorticava
, ben mio, perdona / all'error d' un'alma amante: / fra quest'
superficie metallica mediante lo svenatoio. d' alberti [s. v.]:
alla congiura di pisone con la speranza d' esser fatto imperatore. montale, 15-541
dipartirsi in più rivoli (un corso d' acqua). achillim, 1-53:
piaggia sabea tosto sen viene / nuvol d' aure serene, e 'n lui s'accoglie
di sangue era l'oscura / terra, d' eroi svenati e ai veloci / destrier
: oh cospetto il seneca svenato! d' annunzio, iv-1-1035: questo è il tuo
ii-213: rappresentato aveva giuditta col teschio d' olofeme in una mano, e nell'altra
duolo svenata, / ch'al'amante d' aoido / ha tornato il fiasella / col
fallisce nella scaccia chiusa, o svenato d' ogni maniera che sia; che avendo
profili e senza, ed in tutto d' un pezzo. svenato2, agg
più granita una superficie metallica. d' alberti [s. v.]:
pini per fame fuoruscire la resina. d' annunzio, v-3-253: ho talvolta il sentimento
mantenerle sempre aperte'. = nome d' agente da svenare, il d. e
di fuor dall'occhio. = nome d' azione da svenare. svéndere,
. testori, 1-155: l'odore d' olio e benzina che si diffondeva dalle poche
uno sull'altro come per la svendita d' un fallimento. = deriv.
a smanceria. chevole e più odioso d' un corteggiano affettato. svenevolàggine,
, son contentissima, purché vi leviate d' attomo quella svenevole di pamela. guadagnali,
languido e nello svenevole, e sa d' un dir vano e bolso. arici,
, 9-353: queltaltro: e quel che d' oro il collo cigne la gola aver
oro il collo cigne la gola aver d' una svenevol grue. -che rivela
bottega e mi fece le più isvenevole carezze d' asino, dicendomi tutto quel che gli
le due terzine di quel mio sonetto d' amore... mi son riuscite
per quello svenevole modaccio / in vece d' obbligarvi e entrarvi in grazia: / non
fa'di queste svenevolezze. i'ne so d' una che si proa a morderei le
mal che per lor caxon lasse la svengia d' ogni vostra ingiuria. = deverb
impio ch'el no volse far grazia d' un picin debito, go è ch'el
svengiadóre de deo. = nome d' agente da svengiare. svènia,
: ella si strugge, e un svenimento d' animo / tè venuto. bandello,
patire di mal caduco e certi svenimenti improvisi d' animo. muratori, cxiv-44-193: il
. leopardi, i-23: una similitudine d' omero semplicissima senza spasimi e senza svenimenti
senza spasimi e senza svenimenti e un'ode d' anacreonte vi destano una folla di fantasie
cento mila versi sentimentali. = nome d' azione da svenire1. svenire1, intr
, / tant'era alto per vertù d' amore. livio volgar., 5-175:
come affermano molti insigni antichi naturalisti, d' estate riscaldato bagnandosi si svenne. parini,
di svenirsi ogni momento, colla boccetta d' acqua d'odore sotto il naso. d'
ogni momento, colla boccetta d'acqua d' odore sotto il naso. d'annunzio,
d'acqua d'odore sotto il naso. d' annunzio, iv-2- 1239: poi si
ultimo fiato. corazzini, 4-174: frementi d' amor nel nostro nido / in un
i contorni di un oggetto). d' annunzio, vi-371: le colline svengono,
6-19: eccoti tanti guai e mali d' animo e di corpo sulla terra per
ha imitato: 'luci beate e liete'. d' annunzio, i-83: le canzoncine stiticuzze
sentire, / v'è chi prega d' assordire. -sentirsi svenire: provare
p. mazzolari [« l'avvenire d' italia », 4-ix-1943], 2:
umiliata e vilipesa. = nome d' azione da sventagliare. sventagliante (
una parte del suo corpo con un flusso d' aria prodotto agitando un ventaglio, o
da quello a destra servita in bocca d' una caramella o d'un cioccolatino. montale
servita in bocca d'una caramella o d' un cioccolatino. montale, 3-122:
, 10-55: nel sole brillano i fili d' acqua sventagliati dalle docce.
il tempo necessario a compiere un gesto d' incredulità e d'impazienza. sventagliò.
necessario a compiere un gesto d'incredulità e d' impazienza. sventagliò... quasi
5-91: nella vampa, non lo sfrascare d' un albero; appena... lo
sventagliare di qualche canneto, il saettìo d' un uccello scomodato dal fracasso. alvaro
diritti verso l'isonzo quando la sventagliata d' un proiettore ce lo rivela, e ci
undici cittadini. 4. spruzzata d' acqua che ricade a raggiera; scroscio
ne esce di rabbia, con una sventagliata d' acqua che bagna i due compagni dalla
sventaglio, sm. rapido battito d' ali di un uccello in volo.
sì buone mani. = nome d' azione da sventarex. sventare1, tr
padre tuo, / per tòrgli ogni cagion d' andare in collera; / e se
con una agucchia si sventò una vena. d' alberti [s. v.]
che questo detto mio sia possibile. d' alberti [s. v.]:
: il finocchio fa sventare. d' alloggiarsi, ma furono prevenuti da'nostri,
ah! non doveano i ricevuti doni / d' agrippa, 2. che è stato fatto
una bevanda calda) con un flusso d' aria prodotto per sventolamento. conti,
, ii-45: bisogna che il legno d' india sia stato bollito separatamente, e
di buon uso, allorché il legno d' india si assicura e si rende buono per
emiliani-giudici, 1-339: poteva non essere d' indole riprovevole,... avrebbe
sventatamente, cavar di tasca qualche cosa d' insanguinato. moravia, i-166: tullio
mancanza di ponderazione, sconsideratezza. d' 'azeglio, 1-61: avrei potuto informarmene
sventata; è solo il primo stadio d' una vasta rivoluzione. v. consolo,
. maffei, 10-ii-276: altri esempi porta d' ugual peso di già sventati.
: ruccellai è un capo sventato, pieno d' ambizione e vanità siri, 1-vii-691:
di cervello sventato l'accomodamento del duca d' orléans che più premeva. goldoni,
v-1141: voi stareste bene un paio d' anni in educazione della signora costanza,
lo sventato non sa imaginarsi i piaceri d' una vita raccolta e studiosa. bechi,
firenze, qual ama li modesti, privi d' ogni capriccio sventato. lupis, 39
ondeggiare un oggetto investendolo con un soffio d' aria. beccuti, i-276:
i-276: psiche mentre pallidetta e grave / d' altra aura in su lo scoglio stava
sulla pelle. 5. colpo d' artiglieria con effetti devastanti. monelli,
sventolette e di neni ubbriachi che pareva d' essere in piazza. = deverb.
faccia erede di tal paramosche, / qual d' ogni banda fa sventolamento. d'annunzio
qual d'ogni banda fa sventolamento. d' annunzio, 4-ii-56: io e giacinta vedemmo
sventolamento di princìpi inutili. = nome d' azione da sventolare. sventolante (
: dorme [amore] con la chioma d' oro, con le tempie latte,
illuminava / lo sventolante tricolor vessillo. d' annunzio, i-765: per la sacra
il capitano calvi - fischiavan le palle d' intorno - /... /.
. (il vento, un soffio d' aria). ariosto, 10-96:
creduto avrìa che fosse statua finta / o d' alabastro o d'altri marmi illustri /
statua finta / o d'alabastro o d' altri marmi illustri / ruggiero,..
esporlo al vento o a una corrente d' aria, perché non ammuffisca o perché
vimini, castagno o corniolo o altro, d' onde scoli per alquanto i cattivi umori
per far cascare se vi fosse cosa d' impaccio alcuno. a. cattaneo,
o un materiale infiammato con un flusso d' aria, prodotto per lo più dal
., o anche da un battito d' ali, per rinfrescare, per asciugare una
coloro i quali, pur dicendosi intenditori d' arte moderna, si ostinavano a sventolare
. 12. ant. rifornire d' aria un organo. bencivenni, 7-1
porci di cristo ma che si pascevano d' altro che di ghiande ed avevano troppo belle
, diritto', sventolò su due terzi d' europa. vittorini, 5-236: da
degli avi, il dubbio mi verrebbe d' avere assistito a finzioni di scena.
torace e col braccio, nel galante addio d' una mano sventolata. 2. investito
. 2. investito da una corrente d' aria; gonfiato, battuto, fatto
di tito il nome. = nome d' agente da sventolare. sventolatura,
vedersi un barbiero a cavallo con mazza d' argento e gorzanino di ferro, gridando:
, cavalcate! » = nome d' azione da sventolare. sventoleggiante,
che avanza tutti gli altri ornamenti del capo d' una donna. = deriv. da
una persona, investirla con una corrente d' aria prodotta con l'agitare un ventaglio
in genere, provocato da una corrente d' aria. tommaseo [s.
delle bandiere e nel gridìo dei motti d' ordine, le varie fisionomie degli uomini,
, 1-120: così va la certezza d' un momento / con uno sventolio di
delle intenzioni degli dei: lo sventolìo d' una veste, un'ombra che si
addominale floscia e distesa. = nome d' azione da sventrare. sventrante (part
muggine, né strapparli le branchie. d' annunzio, v-1-696: per alleviare il male
milizia, iii-294: tutta l'anatomia d' egitto consisteva a sventrare per far mummie
-squarciare una nave con un colpo d' artiglieria. buzzati, i-587: un
amico simon parigino sventratosi in un rovesciamento d' automobili. nando ad ogni crollo
, 2-29: sei o sette cadaveri d' uomini di fresco sacrificati, sventrati e