pernici, fagiani e bec- caccie. d' annunzio iv-1-984: si diresse verso certe zattere
zattere di canne insieme congiunte in forma d' un sistro, che giacevano su la
trova da cima a fondo un cencio d' articoletto o di notizia. pascoli, 1-321
l'ultima stagionatura. = nome d' azione da stagionare. stasgione,
-in una raffigurazione iconografica. d' annunzio, 8-21: ornavano l'alto delle
porte le stagioni, dipinte a chiaroscuro d' un color tenero di lilla. gozzano,
verde m'apparve, con duo coma d' oro, /... / levando
novella stagion che 'l mondo aviva. d' annunzio, i-459: su la campagna salutare
/ e un gran disio di vivere e d' amare / in me tornava con la
jahier, 2-55: questi son capi d' aglio: primizia della terra sgelata: /
tali periodi dell'anno (un capo d' abbigliamento). ugolini, 296
francese), cioè da primavera o d' autunno. io direi abito da stagione
, anche di lunga durata. rinaldo d' aquino, ni: gioco o riso mi
, / membrando tutta stagione / che d' amor vi fui servente. giamboni, 10-82
doi eserciti fossero a fronte, partirebbono d' accordo senza sfodrar spada. metastasio,
a me stesso, anzi mi glorio / d' esser servato a la sta
: non sia niuno grande che si studi d' offendere al piccolino, con ciò sia
della stagione tanti legni armati, fomiti d' ogni cosa necessaria, di quanti ha bisogno
'feudataria, poiché ha ottenuto il privilegio d' annoiarci per tutta la stagione. lessona,
: dopo il possidente, in riga d' invidiabilita viene l'artista, il cantante
, alle stagioni: talvolta. ubertino d' arezzo, xvii-807-12: se mi biasmi a
. novellino, xxviii-861: uno fedele d' un signore, che tenea sua terra
le contrade, vide in su la cima d' un fico un bello fico maturo.
. ibidem, 176: l'avvocato d' ogni stagione miete e d'ogni tempo vendemmia
l'avvocato d'ogni stagione miete e d' ogni tempo vendemmia. ibidem, 199
, si trovano in ogni luogo e d' ogni stagione. = dal lai
. salvini, 13-286: beata, d' assai seme, stagionevole, / voga,
dotto stagirita / che 'l fior contien d' ogni scrittura eletta, / di cui teofrasto
superflui. trinci, 1-268: lavori d' ottobre...: si staliano e
piede, la salsa onda frastaglia. d' annunzio, iv-2-1069: le balze strapiombavano
l'entità, per porre fine = nome d' azione da stagliare1. pondo / ch'
: hanno dato... fiorini 14 d' oro per staglio fatto tra lui e
ant. e region. affitto o canone d' affitto. delfico, iii-293: non
iii-293: non tutti quelli ai quali fa d' uopo di tali animali sussidiari hanno la
adoperanlo ancora in più cose gli stagnali. d' àlberti [s. v.
cassa era già deposto un lenzuolo zuppo d' acqua sublimata, nel quale la salma sarebbe
. non possino... comprare ferramenti d' alcuna sorte. = deriv
si fanno i pantani, cioè stagnamenti d' acque. -zona paludosa formata dalle
scientifico e tecnico. = nome d' azione da stagnare1. stagnante (
paludose. foscolo, xviii-263: pianure fracide d' acqua stagnante che producono fieno perenne e
e sabbioso che franava in un canale d' acqua limacciosa e stagnante. pascoli,
, iv-306: gli alchimisti... d' altro più non discorrono che d'introdur
. d'altro più non discorrono che d' introdur il rossore nel lor sole, che
dell'adda correnti fresche come uno sterminio d' uccelli. morante, i-108: per più
uccelli. morante, i-108: per più d' un'ora stette rannicchiata e zitta sulla
nievo, 786: mettermi a capo d' una riscossa, ridestare una qualche operosità in
/ che tanta piaga or copre. d' annunzio, iv-2-530: inutile sperare che si
iv-2-530: inutile sperare che si levi d' improvviso un qualche bollore eroico nel sangue stagnante
, iii-15-22: prevalendo con la caduta d' ogni libertà in toscana la potenza di
.. il clima storico e morale d' italia andava rapidamente alterandosi e mutando. gadda
. muratori, 8-ii-212: abbiamo noi d' aspettare che solo dalle indie ci vengano i
disse quando mi ebbe stagnato la ferita. d' annunzio, iii-1-513: portatelo a maestro
un acquitrino; impaludarsi (un corso d' acqua, le acque del mare,
stagnava un'acqua negra come pece, / d' odor fetente e di sapor amaro,
gridava all'acqua che stagnava inerte. d' annunzio, i-417: quivi stagna tra
, stagnano in brevi valli verdissime dell'erba d' aprile. -con uso improprio
sangue e s'aggelò la piaga, / d' acerbe doglie saettar sentissi. faldella,
altre correva e in altre stagnava. d' annunzio, i-123: tu stagna, o
evacuazione fisiologica). f. d' ambra, xxi-ii-q5: o che l'un
e vi stagna il tanfo di vecchio e d' appassito dei decrepiti mobili d'ogni foggia
vecchio e d'appassito dei decrepiti mobili d' ogni foggia. pratolini, 8-233: si
, pacate, sotto l'oriente sfolgorante d' oro. bacchelli, 9-443: luce naturale
dei vecchi intenti alla lettura stagnavano i bicchieri d' acqua, l'aria gli riusciva irrespirabile
). barilli, i-263: fermo d' un tratto il costato come un mantice
d. veniero, 34: così fuor d' ogni usanza 7 veder vostra sem
e là, sì che l'uno bèe d' uno e l'altro bèe d'un
bèe d'uno e l'altro bèe d' un altro: e ciò è in diverso
debba tenere bottiga aperta ne li dì d' alcuna de le festi scritte di sotto,
le commessure in modo da impedire infiltrazioni d' acqua o fuoriuscita di liquido, recipienti,
, tenendoli immersi nell'acqua o ripieni d' acqua per alcuni giorni, cosicché le doghe
arrecato, e poscia comandòe che fosse pieno d' acqua e miseli entro una polvere la
presa da'giucatori, è passarsi leggiermente d' alcuna cosa e non rispondere a chi ti
chi t'ha o punto o dimandato d' alcuna cosa, il che si dice ancora
. e region. recipiente di lamierino d' acciaio stagnato o di rame stagnato di
1 naranzi. inventario di alfonso ii d' este, 2581: stagnade da cappone.
da fare sacrificio, empio di calcina e d' aceto. ventura rosetti, 1-74:
stagna- fella. inventario di alfonso ii d' este, 2470: una stagnadella d'argento
ii d'este, 2470: una stagnadella d' argento con due altre picciole dentro.
roccia artificiale e con quello specchio verde d' acqua stagnata. 2. per
uscio suo recare una secchia nuova e stagnata d' acqua fresca. anonimo romano, 1-130
splendor vincèa l'argento, / alquanto d' onda infuse. bizoni 171: a pranzo
stagnato latte, butiro, con quattro goccie d' acqua rosa e zuccaro, fattesi bollire
ed 1 calderai. = nome d' agente da stagnare2-, la voce è documentata
stagnatura in continua. = nome d' azione da stagnare2. stagnazióne,
, 10-388: la morte dell'imperatore d' austria ha naturalmente sospesi per poco tempo gli
né in inghilterra. = nome d' azione da stagnare1: per il signif.
la cui specie principale è la gallinella d' acqua (gallinula chlorops).
di questo genere la 'sciabica'o 'gallinella d' acqua. 'abitare'.
stagnicoltura, sf. allevamento di pesci d' acqua dolce in stagni o piccoli bacini
di stagni- ni, non v'intendete d' altre forme che di pretelle, né d'
d'altre forme che di pretelle, né d' altre materie che delle vostre.
profondo canale. statuto della società del padule d' orgia, 144: con ciò sia
: con ciò sia cosa che 'l padule d' orgia bisogni d'essere sanificato, e
sia cosa che 'l padule d'orgia bisogni d' essere sanificato, e facciansi nel detto
, 2-304: stagni son lochi over ricetti d' acque sedative o piovane. ariosto,
a qualche stagno ombrato di ninfee. d' annunzio, v-1-286: presso lo stagno,
presso lo stagno, tutto smeral- dato d' anitre selvatiche, era un grande frutteto,
. ungaretti, xi-125: un fastidio d' impercettibili zanzare: forse per la vicinanza
. ugurgieri, 192: o generato d' anchise, certissima schiatta delli dei, tu
inferni. ariosto, 13-36: ne d' acciecarlo contentar si volse / il colpo
326: hai tu mai applicato per rimedio d' un tanto male, non dirò lo
venditti, 1-59: l'episcopale stagno d' anilina / gocciolato nel fido calamaio /
nel fido calamaio / tascabile dal bricco d' un mereiaio /... /.
/ lo spazio / ora son ubriaco / d' universo. landolfi, 9-23: davvero
animoso, e non degnar dal cielo / d' un guardo pur quei nubi- losi stagni
ba ^ n'acqua dequel dolge stagno / d' amor, so'serto, a pena beet'
volto io m'avvicino / e né pur d' una lagrima lo bagno.
stagno: creare bacini lungo un corso d' acqua con dighe o sbarramenti. l
della colmata, erano piene di stagnoli d' acqua morta e putrefatta, che non
di cielo cresciuto, né per piena d' altro fiume aiutato passò l'usato modo
infino al centro, fannovi uno stagnione d' acqua detto cocito. i. da sanseverino
ar- giento e ottone auro. cecco d' ascoli, 3593: immagin di stagno
da san gimignano, xxxv-ii-417: coppe d' argento, bottacci di stagno. testi
staino. filarete, 1-ii-667: così d' ogni metallo fa suo colore: il
catinuzzo / poi m'accostavi al mento. d' annunzio, v-1-215: stanno curvi,
lettere e documenti di artefici e di cose d' arte, ii- 413: dipinsi
inestimabile, pece, panni e stagni d' inghilterra. l. f. marsili,
grossi tonni lucidi e torniti come proiettili d' acciaio... e le sardine di
] bene stagno che non desea puncto d' aqua. sannazaro, iv-69: poi che
, 2-304: stagni son lochi over ricetti d' acque sedative o piovane che per essere
subordinamento a dio. = nome d' azione da subordinare. subordinante (
condizioni date, esercitano un tale potere d' attrazione che finiscono, in ultima analisi
. g. berto, 5-345: inoltro d' urgenza la domanda di volontario specificando la
dell'unicità di questo fra tutti i monumenti d' ogni tempo e paese, osserva che
perché opera di scultura non meno che d' architettonica. 2. rimettendosi al
rappresenta il genere umano, poi le sciagure d' italia, poi come conseguenza di quelle
di là da'monti con l'aiuto d' altri ministri a lui subordinati. birago,
distinzione alcuna; eccetto che a rispetto d' alcuni superiori provinciali o vicari di congregazioni,
... di comprendere che un nobile d' una repubblica eletto provveditor generale d'una
nobile d'una repubblica eletto provveditor generale d' una armata e capo di due estese
in un aspetto affatto diverso da quello d' un patrizio togato, per far tremare
co'pastori suoi subordinati che scoprisse rei d' avarizia o di negligenza e d'altre tacce
rei d'avarizia o di negligenza e d' altre tacce specialmente opposte allo spirito del
'morrò', la virgola abolita esprime fretta d' appassionata concitazione. bianciardi, 4-203:
.. era un'altra ardua impresa quella d' assicurare il servizio e la subordinazione.
la nostra agricoltura arretrata, ma anche distruzione d' una completezza e armonia, livellamento,
esplicativi, secondo la relazione in giudizi d' identità, di sopraordinazione, subordinazione e coordinazione
lat. mediev. subordinarlo -onis, nome d' azione da subordinare (v. subordinare
invidia e malavolenza introdusse in senato li legati d' am- bracia, quelli avendo subornati primieramente
il mio difensore col fondamento delle asserzioni d' un suo e mio nemico? bonsanti
occhi della cliente -giovanni borghini ammetteva imparzialmente d' essersi mostrato eccellente. codice penale del 1889
, che non possono guadagnarsi l'assenso d' un uomo saggio, se questi prima non
e persuasi, stavano apparecchiati a posta d' i patrizi. c. campana, iii-267
fosse sacrificato alla calunnia e ai furori d' un'insensa- ta e subornata plebaglia.
di mala mente, subornate e macchiate d' eresie. 3. confuso,
dotta, lat tardo subomator -óris, nome d' agente da subornare (v. subornare
incorrono negli effetti appunto del concubinato o d' altra illegittima cognazione. = voce
lat. mediev. subornatio -ónis, nome d' azione da subornare (v. subornare
operetta, nel varietà e in spettacoli d' intrattenimento televisivi, per lo più affiancando
2. disus. nel teatro d' opera, soprano leggero che per lo
ro tondo. d' alberti [s. v. antera]
cecchi, 9-280: con gli occhi pieni d' una bieca adorazione, rimasta indivisa in seguito
distribuzioni coloniali. con un diavolo pallido d' invidia, subsannante, il cittadino ma-
o le ombre della notte, che ridono d' un atroce pensiero. 2.
capacissima ». = nome d' azione da subsannare. subsatèllite, sm
area geologica dovuto in partic. a fenomeni d' iso- stasia. 2.
guglielmini, 2-96: il quadrato d' 1 / 4 d'ondia è subsestidecu-
2-96: il quadrato d'1 / 4 d' ondia è subsestidecu- plo del quadrato d'
d'ondia è subsestidecu- plo del quadrato d' un'oncia. = comp. dal
meteor. lenta discesa di un'estesa massa d' aria che, in assenza di movimenti
, non straordinariamente armati, di raggio d' azione limitato. = comp. dal
voce dotta, lat subsortitìo -ónis, nome d' azione da subsortìri, comp. da
substò). permanere in uno stato d' animo, in una condizione. ottimo
, in partic., del meridione d' italia (un comportamento). flaiano
, nelle prime ore di un pomeriggio d' estate, fu giovanni comisso a condurmi
re- ubblica, né dopo le divisioni d' italia fin dove il piceno su- urbicario
dati, xxvii-6-79: quel glorioso suburbano d' atene, che, prendendo il nome
vii-209: già in cairo si parlava d' impiantare un collegio nel suburbio abbadia per
, mercato carnale tra schiavi e schiave d' ogni terra d'oriente. 4
tra schiavi e schiave d'ogni terra d' oriente. 4. la parte
voce dotta, lat siwvectto -ònis, nome d' azione da subvehère, comp. da
gradarione. = nome d' azione dal lat subvehére (v. subvécto
le. -tubi subverticali: tubi d' acqua fissati in posizione leggermente inclinata nelle
. il trasportatore che, in forza d' un contratto di subtrasporto, assume la veste
i succedanei mettendo un semplice in cambio d' uno altro, come sogliono usare alcuni medici
spreg. non genuino; artificiale. d' annunzio, v-2-205: pronto a gustar la
: ma dove [borgese] è bocca d' oro, è quando fa del d'
d'oro, è quando fa del d' annunzio il succedaneo autore a quelli del tempietto
in sul prato, ebbe a multarci neppure d' una lira. 3
numitore. questa successione delli detti succedenti d' enea, li quali dimorarono e furono
, li quali dimorarono e furono re d' albane per uno modo e per altro,
. foscolo, iii-1-353: dai fori d' alvear petroso / le schiatte delle vaghe
(quale è 'pellegrino') la scorciatura d' essa antecedente parola non è forzata,
era succeduto in questo tempo il pontificato d' innocenzo xi. n. ginzburg, ii-1141
nello di bonaccorso di michele, fiorini 5'd' oro, e l'uno re
fosse giuseppo, studiossi (foppriemere e d' affligere i nostri antichi e la nostra
dei borboni, e gli succedeve luigi filippo d' orléans. -con riferimento al pontificato o
6-114: questa picciola stella si correda / d' i buoni spirti che son stati attivi
e la ragion è che la vita d' un tal popolo è cattiva. gigli,
firenze, non è meno falsificata. d' annunzio, iv-1-700: successe un intervallo
pena. castelvetro, 8-1-321: il furore d' èrcole f f succede
seminando / cotanto gelosia / nel petto d' ambedue, / che nel loco d'amor
petto d'ambedue, / che nel loco d' amor agevolmente / sia per succeder l'
succedere al nostro amore, cessiamo piuttosto d' amarci sino da questo momento. de
giorno. tinucci, 2-47: somma biltà d' alti costumi ornata, / abito di
di gentilezza, di pietà, e d' erudizione. s. carlo da sezze,
, lxxx-4-738: è per tanto oppinione d' uomini assai savi che, per oviare questo
543: a gli spagnuoli altresì successe d' impadronirsi d'alcune fortificazioni. monti,
a gli spagnuoli altresì successe d'impadronirsi d' alcune fortificazioni. monti, 13-207:
la stessa cognizione della grandezza, e maestà d' iddio. de amicis, i-558:
tramontano ch'urla, / il succedersi d' anni, il fuggir via di tempo.
anni, il fuggir via di tempo. d' annunzio, iv-1-952: nulla era durevole
: vero è, che principalmente a fine d' impetrar buon succedimento alfambasceria, sì che
aria di schiamazzi. = nome d' azione da succedere. succeditóre,
succeditrice del sole. = nome d' agente da succedere. succedituro, agg
si strinsero insieme il papa, alfonso d' argona, succeduto a ferrando, e piero
, ix-1-180: s'abitava, quan- d' io mi partii, la contesa se fosse
boreale succeduto al sirocco non permise loro d' approdare in porto. dottori, 3-82:
292: questa vittoria succeduta a'quattordici d' aprile, fece, recatane la novella in
, cioè, che non ha mestiero d' essere acceso. -figur. eccitarsi con
uno pane socce- nericcio e un vaso d' acqua. pamgarola, 1-51: un suo
dotta, lat. succensìo -ónis, nome d' azione da succendére (v. succendere
i tentacoli [delle meduse] sono d' un bianco succeruleo trasparente. = dal
, 27 (459): già più d' una volta c'è occorso di far menzione
di passare sopra napoli, e d' indi cacciare alfonso nuovo re salutato. tortora
sta al contrario, e che l'uso d' oggi è venuto per succession dagli antichi
volle turbare il buono e pacifico stato d' italia, e diede principio a que'movimenti
numitore. questa successione delli detti succedenti d' enea, li quali dimorarono e furono
, li quali dimorarono e furono re d' albane per uno modo e per altro,
machiavelli, 1-i-153: uno prudente ordinatore d' una republica, e che abbia questo
: la legge potrebbe ordinare una nuova divisione d' ogni proprietà vacua, potrebbe ordinare che
di successioni. codice napoleonico [regno d' italia], 350: l'adottato non
tutte insieme un bel po'di cartelle d' imposte di successione arretrate. -anche
piccolomini, ii-49: si come veggiamo che d' una stessa materia prima, se non
corrotto: tuttavia altri, et altri cavalli d' una spezie e natura stessa si possan
ne'metalli, e però non ha bisogno d' una successione di testimoni. b.
l'arte di rappresentare sì fatte successioni d' effetti sotto nome e titolo di comedia.
chiari, 1-iii-6: una prospera successione d' assai lucrosi negozi arricchito aveva mio fratello
m'interessò e mi commosse con una successione d' idee, e d'affetti diversi,
con una successione d'idee, e d' affetti diversi, ma eguali nella viva impressione
crudelmente la prima età a viver digiuna d' idee chiare e sode, e da opprimer
non rimaneva che un velo insanguinato. d' annunzio, iv-1-191: parlava allo stesso modo
successione nei secoli che si conosca, d' organismi statali. piovene, 14-144: si
una rapida successione di tinte soavissime, d' oro pallido, di rosa e di lilla
, di rosa e di lilla. d' annunzio, iii-1-124: non so dire,
uno accanto all'altro, su un letto d' oro, con i visi coperti di
, con i visi coperti di maschere d' oro. buzzati, i-426: in fondo
polonia (nel 1733) e dell'imperatore d' austria (nel 1740); nel
corone e di dinastie, e spogliate d' ogni carattere di ferocia, né i princìpi
1 prìncipi non amavano più il bel latino d' oro; e a nessuno di essi
voce dotta, lat successìo -dnis, nome d' azione da succedere (v.
casa, diede l'ordine fosse provisto d' una stanza, dove al presente dimoro,
delle epoche diverse della letteratura italiana. d' annunzio, iii-2-135: le sette danzatrici
tempi, cioè di marzo o vero d' aprile, el decto comune in perpetuo si
9-382: quel pur breve duolo / d' agra repulsa del consiglio offerto, / ha
il genere più efficace e più popolare d' insegnamento. 3. che viene
all'ultimo dialogo, non vedendo l'ora d' uscir da questo intrico alla peggio,
, ed eserciti tutto insieme la virtù d' allegrare, o di contristare.
attimo in cui per morire metteva conto d' essere nato1. -che è posto
, mi pare l'abbiano fatta più d' una volta. ma dei successivi le monnier
solaro della margarita, 302: gli errori d' una generazione saranno scontati dalle successive;
buonarroti il giovane, 9-704: poscia d' una alta siepe / sbelta una canna
], penelopè tanto serena, / che d' odio fé, non di successo onusta
'dante vivo'. pratolini, 10-85: d' estate alzò il palco di un'orchestrina,
quel regno, il qual passò più d' una volta da l'una stirpe ne l'
solo largo di buone intenzioni e anche d' opere. carducci, iii-3-306: tu intima
siri, viii-945: i francesi procurarono d' instillare nel loro animo, che il
animo, che il mal successo assedio d' augusta non fosse in sé e nelle
pontefici..., trovarono buon consiglio d' erigere dall'altrui mine, una buona
de'beni temporali è segno e argomento d' eterna dannazione. castiglione, iii-77:
le commedie esser succose, / e d' accidenti inaspettati, e spessi, / che
tuto. daniello, 1-46: in persona d' enea il successo della guerra troiana,
un premio così esuberante è troppo degno d' invidia. leopardi, iii-237: perché
casa, 5-iii-157: sforzati... d' aver più pazienza che tu puoi e
... siccome ho più caro io d' averlo fatto in parte, benché con
malignità principalmente del suo successore nella guerra d' asia. manzoni, storia della colonna
lor successori fossero tenuti render buon conto d' anno in anno. della casa, iv-
, /... / o successor d' incanti d'eriton, / maladicati l'
.. / o successor d'incanti d' eriton, / maladicati l'alto iddio,
sion, / che benedisse i figli d' israel! garimberto, 1-34: con questi
dotta, lat. successor -òris, nome d' agente da succedere (v.
. spallanzani, v-215: poi mi scrivete d' al tra parte che il
sopra un solo tamburo. = nome d' azione da succhiare1. succhiamiliardi,
sono temine che si trasmutano in forma d' animali e succhiano lo sangue ai fanciulli
. salvini, 10-3-144: a maniera d' ape succhiare i più nobili sughi e
inverno, ché per vivere bisogna mangiar d' ora in ora. pascoli, i-650:
un oggetto nel risucchio (una corrente d' aria). bacchelli, i-414:
'succhiare la ruota', tenere, giocando d' astuzia, la ruota anteriore della propria
dal bosco, 181: cessando le mercanzie d' ufficio, ces- sariano parimente i succhiasangue
grandi, 317: dispergendosi quel poco d' acqua succhiata dalterreno ghiaioso della gora, e
5. risucchiato da una corrente d' aria. pea, 7-288: quel
kokko, lappone, sdentato, succhiatore d' alcool denaturato, ex cercatore d'oro nelle
succhiatore d'alcool denaturato, ex cercatore d' oro nelle sabbie del fiume.
in palazzo vecchio. = nome d' agente da succhiare1. succhiatura,
il mele dell'eloquenza. = nome d' azione da succhiare1. succhiellàio (
compiacimento dell'io. = nome d' azione da succhiellare1. succhiellante (
osso della mascella. sono i segni d' umore aggressivo e succhiellante. succhiellare1
e poi l'è bigia / e pensando d' aver vinto le poste / trova che
luogo. = nome d' agente da succhiellare1. succhiellétto,
andò tanto succhiellinando che lo scannò. d' azeglio, 5-ii-208: riusciva oramai impossibile
, 3 succhiellini, 3 paia di serte d' otone e di ferro, 1 martellino
da un elemento cilindrico (per lo più d' acciaio) terminante in una punta elicoidale
, 347: fanno le guaine a succhielli d' ulivo selvaggio, bosso, ischio,
a un ritornello / or chiaro come d' anelante piva, / or aspro come l'
che dicesigallicano, abbiamo adattato a questa foggia d' innesto; egli scava, e non
e paletti e lime sorde / e succhi d' ogni fatta e fimaldelli / e scale
succhio mi sprema di così nuovo assenzo d' amore se non quest'uno, il
cervello di lepre, succhio di radici d' amfodilli, foglie di savina, bacche
: non c'è romano che al fine d' un pranzo non isgrassi e non aromatizzi
la radice ha ella lunga, più d' una spanna, e grossa come il police
, / là dove soglion, fan d' i denti succhio. guiniforto, 618:
rami, e allora l'albore sia coperta d' altre fronde. gucci, 309: in
351: ora partisci, benché sia d' apnle; / san marco, appunto;
tanto arditamente, che bisogna bene intoppo d' un gran temporale a farlo ritirare.
ov'egli v'incontri qualche bel passo d' omero, che s'agguagli a coteste sarde
o condizione di chi vive a spese d' altri e in partic. di chi assorbe
: la radice ha ella lunga più d' una spanna e grossa come il police della
miglia di lontano, / quel secol d' oro santo e glorioso. 6.
, braccia 1 / 2 alto, coperto d' un drappo, succi il feretro,
feretro, cor una coverta di broccato d' oro, succi il corpo vestito '
senegai, i quali sono della grossezza d' un merlo, di color nero e
soccorri con olio rosato e con lavande d' aqua calda. -suzione del succo
implacabile abbraccio e succiamento. = nome d' azione da succiare. succiaminèstre (
ojetli, i-327: sogno che insetti d' ogni specie s'affollano sul mio guanciale
fu un susurro pieno di minaccie e d' improperi contro quel bigotto impostore, baciapile e
., 9-98: si toglie parti nove d' acqua e parti dieci di mele e
bocca tessa, / che lo spiraglio par d' una badessa. d. bartoli,
te quali si tramutano in varie forme d' animali e di poi succino el sangue
che dalla terra succiano, copiosi d' umore sotto la corteccia vengono insetati più accomodatamente
ix-286: molto profitto succiavano i mercanti d' olanda dall'essere libera per loro la navigazione
. godersi una situazione piacevole, un'opera d' arte. buonarroti il giovane, 9-364
, 3-121: egli, entrato in casa d' una vicina, te tolse unospillettone d'argento
casa d'una vicina, te tolse unospillettone d' argento, e n'ebbe quaranta soldi,
e in zimarra il magistrato, / e d' ogni intorno l'aria ne rimbomba,
spiritino o di alcuno propinquo di sangue o d' amico infermo. muratori, 9-225:
d. bartoli, 11-82: quanto d' aria a ogni succiata si veniva estraendo
'succido': la faccia inferiore del d' ogni ruga d'ombra, stavano schiacciate come
faccia inferiore del d'ogni ruga d' ombra, stavano schiacciate come cimici fra le
ridurre. martello, 6-i-222: vedrassi d' alto allor scaturire / di nostre = deriv
per la co = nome d' agente da succiare. niug.
a mezzo stinco, s'arrischiava ancor essa d' entrarvi. n. vil
da se rimove / e si succinge. d' annunzio, 3-350: si parini,
ragionomo pur succintamente / della battaglia e d' ogni loro effetto. cellini, 1-26
succintamente: cercava di risparmiarmi nuovi motivi d' angoscia. 2.
questa, una veste leggiera di tacca d' oro verde, che succinta mostrava mezza sottana
sopra la verde, una armatura di tela d' argento fatta a scaglie, a uso
la verga reale in mano e succinto d' una picciola veste sedeva. vasari,
, coronata di rose, con ali spiegate d' uccello, capelli leggerissimi e svolazzanti ed
: mi pareva che nel buio fitto d' una notte, la mi fuggisse dinanzi in
ricordare il corpicino succinto d' una fanciulla o il calice d'un mughetto
d'una fanciulla o il calice d' un mughetto. monelli, 2-101: una
dolci accenti, / sotto li rami d' un succinto pino, / che il sol
] parlava succinto, con certa intonazione d' imperio, volentieri lardellando il discorso con
altro e dietro il braccio destro / d' una catena che 'l tenea avvinto / dal
da un pensiero, da uno stato d' animo; sopraffatto, gravemente turbato da
rimarrà in pianto amaro / e tu ognor d' affanni e guai succinta.
il corsaletto... guarnito di frange d' oro, con un succinto di raso
venire... pussa e vergogna d' ogn'atto e cenno spiacevile e dizonesto.
dia fu detto. = nome d' azione da succingere. sùccio1, sm
ognun s'allargava davanti. - tutto d' un fiato. - per estens.:
ancor metafora, come fu detta inverso d' uno ch'era stato succiato: vo pensavate
appiccono e crescono quando le cortecce son d' una medesima natura: e quando fioriscono a
rima pensate, mettono quelli in succio d' averle a conseguire. -in senso
prodotto dal risucchio vorticoso di una massa d' acqua o di fango. linati,
o girar trottola, / o farsi lieto d' una bella frottola, / di far
-caso che i poveracci e di natur e d' intelletto isbaiassino contra lo essere invenzion ridicola
bartolucci, 2-4-60: -se volete ragionar d' amore non riccor- date il tosco.
dotta, lat tardo succisio -ónis, nome d' azione dal class, succidire (v
, come si stende una succisa pianta. d' annunzio, iv-2-483: nello splendore dell'
, si mescolano al chilo nelle vene d' asellius, vanno nella vena porta,
blo e de tolge de persegiez e d' encenso... e volgionse pistar ensieme
, 20-39: vivea pur di succhi d' erbe e di pochi fichi. boiardo,
.. / si dispose operar con succo d' erbe, eira più matura vita lo
il mio fratello amato, / in succhi d' erbe di virtù divine / l'intinse
telo. ojetti, i-580: ucco d' aglio, trementina di venezia, petrolio,
gelo condannato fui? / non varrà succo d' erbe o l'arte maga?
la lampuga vole esser fritta col suco d' aranci di sopra. boiardo, 1-55:
moderata. -succo dell'uva, d' uva: vino (con connotazione scherz
con connotazione scherz.). d' annunzio, iv-2-147: erano costoro i due
luforbio... è pianta piena d' acutissimo succo, dal cui grandissimo fervore spauriti
parte della terra non vi sono succhi d' ogni sorta, non vivono in ogni
cui nascono le pietre non è solamente d' una sorte, ma di molte: cioè
, in quella guisa / che si fa d' una spugna. il succo espresso /
ordinato, pensato, e giudizioso come d' un uomo che ha letto bene,
facessero rinvivere. 11. piti succo d' erbe, genere pittorico che imitava l'
foscolo, xvi-337: chi si diletta d' ossame, roda quell'articolo ma non
membra. marinetti, 159: mammelline d' ambra frutti tropicali d'una piccola giavanese
, 159: mammelline d'ambra frutti tropicali d' una piccola giavanese bel culino ambrato perfettamente
bene, 2-372: la terza maniera d' innesto, essendo delicatissima, non è acconcia
, non è acconcia per ogni schiatta d' alberi e comunemente l'ammettono quelli che
intenso (una pianta). = nome d' azione da succrescere. boterò, 6-291
: se a voi giovani non paresse degna d' esser amata fra '1 numero delle fanciulle
diario delle maraviglie, che ne'discendenti d' adamo è andato successivamente facendo lo spirito
altrettanto di legno quassio, 4 centigrammi d' aloe succotrino, scuotendo la bottiglia di tanto
si parla dell'arte (marxianamente) come d' una sovrastruttura. succubismo,
ii-121: dal suicidio io passo a'delitti d' incantesimo, magia, sortilegio, stregoneria
succubi delle convenzioni, impastoiati nelle norme d' una società schiava dei propri pregiudizi.
; meglio 'succoso, sugoso'. d' annunzio, i-578: prema co 'l piè
quercia, le capaci / sacca ricolme d' uva succulenta. gozzano, ii-225: sperava
e le anguille succolente di caorle. d' annunzio, 4-ii-66: 1 tartufi fragranti e
: un caffè succulento: un vero elisir d' america latina. dietro al fumo di
tutto il continente puritano, che s'appaga d' un caffè languido, scialbato di latte
poco a poco si manifesta sotto la forma d' una tessitura fibrosa, erbacea e succulenta
siccità, caldezza, sottilezza, e piccolezza d' italiani, spagnuoli e pannoni e
seconda mamma, una madre succursale fin d' allora notevolmente preziosa. 5
lontano dalla chiesa parrocchiale principale. d' alberto [s. v.]:
: chiesa la quale serve in vece d' una parrocchia, che è troppo discosta.
= voce dotta, lat succussatura, nome d' azione da succussare (v.
dotta, lat. succussìo -dnis, nome d' azione da succutlre (v.
bencivenni, 7-28: sarcocolla è gomma d' arboro ch'è come arbucilino, et
a l'ar- boro, e coglesi d' essa gomma, e d'essa quale è
, e coglesi d'essa gomma, e d' essa quale è bianca, quale sucutrina
, i-187: acqua che dà il colore d' oro al ferro ed all'acciaio.
, sf. sciroppo a base di succo d' uva concentrato. a.
industriale di uno sciroppo fatto di succo d' uva concentrato. = comp. da
giacomino da verona, xxxv-i-631: d' oro e d'ar'fento -è le
da verona, xxxv-i-631: d'oro e d' ar'fento -è le foie e li
e della conciaria per le giovali dolcezze d' ingegno perpetuamente faceto e con arguzie,
.. e agli uomini una specie d' uccello... simili giuochi per dire
, 11-132: solo al cominciare delle brezze d' autunno si fasciava il collo d'un
brezze d'autunno si fasciava il collo d' un gran fazzoletto sucido. gozzano, i-398
once ii, cera oncia meza, grasso d' anitra et di gaiina ana dramme v
, incontanente sono scurati con nebbia sucida d' ignoranza, di pemi- ziosi affetti son
. davanzali, i-173: tratto lo infelice d' esi- elio, e sucido, spunto
, più sucido, e più schifo d' un ebreo. monti, i-5-146: e
c. gozzi, 1-358: la forma d' uomo in spaventevol drago / sarà cambiata
pulitezza, castigando, a ca- gion d' esempio, chi recasse frutti non maturi,
e di girasole e con il grasso d' orso stantio, e mescolare le dita nei
non osa comparire ove rilucono le splendidezze d' alfonso. d. bartoli, 1-1-17:
s. ignazio] parere un malnato, d' anima sucida, e di cuor vile
, esce uno... gran fetore d' uno rigoglioso salva- tichino, sucidino,
: non vi fosse poi alcuna ventilazione d' aria, e vi si dovesse respirare
e fa che tu costui ricinghe / d' un giunco schietto e che li lavi 'l
in umiltà ma eziandio dèe essere lavato d' ogni vizio, il quale elli appella
l'astore, 70: e puoscias prenes d' aiga tebesa en un pauc de sucre
sucole. soderini, i-56: ai trenta d' aprile insieme col nascere del sole nascono
fosse questa restata sulle sue viscere più ripiena d' aria. carducci, iii-22-97: le
,... i dieci milioni d' italiani del sud non erano emancipati. b
degli stati meridionali, degli stati uniti d' america. carducci, ii-13-172: ha
console americano pose sulla bara la corona d' alloro parlante: « l'america del sud
rimasto sotto l'effettivo controllo del regno d' italia (sotto la supervisione politico-militare delle
, nel libro omonimo) di quella parte d' italia in cui vigeva la continuità dell'
. dall'ingl. ant. suth, d' origine germ. suda, sm
sudare un poco, leggermente. d' alberti [s. v.]:
di ritratti miracolosi]. = nome d' azione da sudare. sudamericanismo, sm
ungaretti, xi-95: il viso pulito d' una città sud-americana. arbasino, 23-750
che sudar dietro al piccioletto verso! d' annunzio, i-786: su le vegliate carte
è in umore, che fa l'olio d' abezzo. bencivenga, 62: le
sudano i mastici, che nel colore d' argento contengono il prezzo d'ogni oro.
che nel colore d'argento contengono il prezzo d' ogni oro. - produrre
boccaccio, iii-n-50: ogni vestimento / sudava d' oro nellafiamma fiera. monosillabismo,
traluca / lo stigma del terror. d' annunzio, iv-2-290: tutto sudante e fiammante
/ ch'ognor senza dormir i pomi d' oro / guardando stava, fu morto
in modo che più non mi reggo. d' annunzio, i-240: arde e suda
carne... bagnatela con 15 litri d' aqua. - filtrare,
325: l'acqua entro una palla d' argento ben chiusa, essendo battuta e compressa
dentro, o tu vi trovi goccie d' acqua, non dottare, ché quivi avrai
gran fiume, non si vede sudar pure d' una gocciola d'acqua. dottori,
non si vede sudar pure d'una gocciola d' acqua. dottori, 216: del
: la venere di phi- dia è d' avorio, che non ha macchia, perché
dirottissimamente. arici, i-319: or d' onde avvien, se il verno / assidera
per sentenza irrevocabile a tutti i figliuoli d' adamo: « e tu suderai il tuo
l'alganzera, /... / d' aspro parlare, e di persona austera
volgar., 3-59: apresso la magdalena d' i so bei cavili chi eran crespi
eran crespi e luxenti a moho de file d' oro in scambio d'un sudario.
moho de file d'oro in scambio d' un sudario. leggenda aurea volgar.,
li occhi. cantù, 507: più d' un sudario di seta coperse gli occhi
vanno col capo coperto di sudari tessuti d' oro. -per simil. chioma
/ più non posa nel sudario. d' annunzio, v-1-412: sono disteso sul letto
5-99: costeggiamo una collinetta bassa oblunga d' un colore spettrale -verde, grigia,
-verde, grigia, pallidissima -, d' una sostanza impalpabile, drappeggiata a pieghe
un sudario di calura. -aria satura d' umidità. gatto, 6-158: il
. /... intesse un sudario d' oblio / divino per gli uomini stanchi
stanchi. montale, 15-944: il vello d' oro è il qualsiasi sudario che quando
in uno spesso sudario di leggenda e d' incredibilità,... era barbabramìn
ma il primo è più toscano. d' annunzio, ii-189: pàlpalo con le tue
un'atmosfera sudaticcia e facinorosa da rivoluzione d' america centrale. bigiaretti, 11-42: penso
quel caldo... che è carico d' odore di vaccina e di campagna,
: l'umido di quelle muraglie sudate d' umori freddi. -impregnato di sudore
., 1-93: sovra i crini / d' oro e di gemme un gran palazzo
suda per poco. = nome d' agente da sudare. sudatòrio (sudatolo
dotta, lat. sudatìo -ónis, nome d' azione da sudare (v.
che per dee li feise dar un poco d' orio. marsilio da padova volgar.
in via subordinata; sottodistinguere. d' albert [s. v.]:
, lat. tardo subdistinctio -ònis, nome d' azione da subdistinguire (v. suddistinguere
-atteggiamento di profonda e totale devozione. d' este, 143: si recò il canova
moretti, ii-967: io non so se d' annunzio abbia mai pensato a non so
vescovo conferisca gli ordini al suddito naturale d' un'altro vescovo. 2.
e trovando un suo suddito che tornava d' acconciare sue vigne e suoi terreni, lo
, ii-28: il detto galeotto non tolle d' altre persone che sieno suddite a fede
e. cecchi, 9-191: la critica d' attribuzione, con le sue metitori,
cognizioni, bisogna aver colose suddivisioni di gruppi d' opere. l'arte di ridurle a'
f. marsili, 1-i-54: la denominazione d' ogni territorio o sero a modo loro
volgar., 2-23: questo modo [d' innestare] e 'l seconsuddivisione. marinetti
, lat. tardo subdivislo -onis, nome d' azione da -scindersi (un movimento
, 2-xix- 546: un'opera d' arte spicciante e germogliante dal vero, e
e opera del dimonio. = nome d' azione da sudducere. sudducitóre (
giovani a male fare. = nome d' agente de sudducere. sudduplato (
un'idea della sudiceria di un caffè o d' un teatro veneziano, dove non udite
loro che manipolano delle cose sporche. d' annunzio, 1-612: il vecchio caporale rammollito
: scrisse parecchi racconti dove le sudicerie d' amore erano mescolate co'sarcasmi contro la religione
lucini, 13-125: qui, [d' annunzio] sfoggia le sudicerie da salotti
sudicio, ed all'intomo son tinte d' un mavì scolorito. targio
con qualche faldolina... d' amianto corto, di color sudicio, si
. pratesi, 5-195: quel suo scialle d' un 2. per estens.
f. bertini, 1-204: uno scolare d' ippomaco, maestro de'-scialbo, sbiadito
= denom. da sudicio. pessima. d' àzeglio, 7-i-121: e cosa tanto sudicia
anch'ei presume / con una musa sudicia d' un felice avea saputo.
meno sudici e vili di quelli che dicevano d' ignorarti o di averti chio sparuto
forza di smidol- sumato alle brigate / d' un par di brache sudice d'un frate
brigate / d'un par di brache sudice d' un frate. pio-larti con tutte le sudice
brutta copia. -scritto a 7-203: spettacolo d' anime ignude, gracili e sudicette.
sì rilevante e dilicato negozio alle mani d' una sudiciotta che se ne fa gioco.
nella mia etade acerba, / quan- d' io vedeva questi sudicioni [gli stoici]
, 9-551: eran [i bicchieri] d' un bolo / circondati indelebile e tenace
quelle meretrici ho io osservate, dotate d' assai bellezza, ma bellezza sepolta negli
deterioramento lasciato dal tempo su un'opera d' arte. -in partic.: incrostazione.
sudiciume di voci nasali e gutturali o d' impertinenze a regola di galateo.
da sudore, col suff. dei nomi d' azione. sudóre (sodóre, sudo
, 20-624: desio di gloria il cuor d' achille infiamma, / e l'invitte
, scalmanata in un bagno di sudore. d' annunzio, iii-2-358: bevi al nero
seranno nel vaso stile, sudore o goccie d' acqua, si potrà giudicare esservi sotto
mirra] un sudore preziosissimo a guisa d' una gomma, la quale si chiama la
sotto si dirà. = nome d' azione da suefare. suenunciato,
di maestro domenico viniziano cavarono di mano d' antonello quello che aveva con sue tante
anni di sudore e di sangue? d' azeglio, 7-iii-1: lascio le cose mie
le vostre opere]... sudor d' un letterato che scriva. marino,
che scriva. marino, 1-10-156: quanti d' illustri e celebrati autori / si smarriscon
la magdalena al parlare conobbe il salvatore, d' allegregga era tale con simile dolzore,
con sudorose fatiche si è fatta possessore d' ogni virtù morale, e politica.
da sudorifico, col suff. dei nomi d' azione. sudorìfico, agg. (
. può essere dileguato col copioso uso d' alcuni decotti sudorifici. la natura [
de luca, 1-1-73: la facoltà d' infeudare, o suffeudare, la quale,
tutto il feudo. = nome d' azione da suffeudare. suffeudo,
era bisogno. codice napoleonico [regno d' italia], 9: il figlio che
conv., iv-ix-15: constituire l'uomo d' etade sofficiente a ministrare. giustino volgar
minimo per il superamento di una prova d' esame e la promozione a un passaggio di
-valutato appena positivamente (una prova d' esame). carducci, iii-27-248:
qual essendo una volta informata in forma d' aere per suffiziente alterazione, lassando quella
per suffiziente alterazione, lassando quella forma d' aere, piglia la forma de l'
valli di sturia, di susa e d' aosta. mazzini, 60-121: una colletta
lavigna, uomo di sufficiente sapere, d' antica pratica. -che giustifica determinati
me della schiettezza, mentre mi sembra d' aver dato prove sufficienti del contrario.
che ne la loro scotica, meritòe d' essere al numero degli altri eletto e ordenato
, 1-vi-309: ricercandomi el signore prospero d' uno uomo sufficiente aa maneggiare le cose
era un servitore sufficiente, ma spero d' averlo riparato in meglio con uno che ho
è sufficiente a venire sanza l'aiutorio d' alcuno. gherardi, i-ii- 391
i-69: siano sufficienti per loro medesimi d' armarsi e di sostenere le spese. pascoli
). leggenda di s. elisabetta d' ungheria, 35: incontanente la fune,
quai fatano bene e suficientemente i facti d' i becari de la dieta compagnia. savonarola
-con grande perizia, a regola d' arte. dino da firenze [tommaseo
l'onniscienza e il sublime de'medesimi. d' annunzio, v-1-511: forse mi gioverà
e la gelida sufficienza del politicante. d' arzo, 408: knut hamsun, maurois
, 1-v1-399: ricercandomi el signore prospero d' uno uomo sufficiente da maneggiare le cose sue
femminili. prego sia esaudita; è d' un'argentea sufficienza. -pienezza interiore
se non questa beatitudine, stato sommo d' ogni sufficienzia e pienitudine. maestro alberto
pascoli, iv-2-11: aver qualche impiego sufficievole d' ac- cattarmi quando che sia il pane
un suffisso. = nome d' azione da suffissare. suffisma,
legati da besciamella, tuorli e albumi d' uovo montati a neve che rendono soffice
(in vitruvio e seneca), nome d' azione da suffodére 'scavare di sotto,
. muratori, 14-49: mi credo d' aver provato che il lor vescovo sia
nominare a quelli il vescovo di tripoli d' affrica. f. molinari, 1-69:
provincia, cioè che una sia suffraganea d' un metropolitano e l'altra d'un'altro
sia suffraganea d'un metropolitano e l'altra d' un'altro. redi, 16-vii-310:
dotta, lat. suffragator -óris, nome d' agente da suffragati (v. suffragare
dotta, lat. suffragano -ònis, nome d' azione da suffragali (v. suffragare
cranio biondiccio del professore; il protestatario d' una suffragetta dei tempi eroici.
. principalmente la qualità di cittadino. d' azeglio, 4-ii-138: ho detto della libertà
consiglio della lega s. ta giovanna d' arco per il suffragio femminile. l.
io posso senza nota di falsa modestia o d' orgoglio dare un suffragio sommario nella mia
de la sepoltura e de le suffragie d' i morti. tortora, i-io: negava
conseguenza a ripigliarsi la antiche superstizioni. d' annunzio, iii-1-1044: non riposa,
suffragio a narsete per iscacciare li goti d' italia...? -rimedio
.. rimedio dell'anima e suffragio d' ogni miseria. ottimo, iii-251: 1
: l'alma tra i mesti sibili / d' euro tetri e feroci / senza calma
tempo di caldo. = nome d' azione da suffumicare.
le suffumigazioni. = nome d' azione da suffumicare. suffumigiare {
saporite delle vittime e profumato con suffumigi d' erbi odorifere, non ne usciva che
bencivenni, 7-101: fa'formelle con tuorlo d' uovo e suffumi rendente odore
col sacri carmi, / tutto d' acciaio avean cinto il bel loco, /
, 14-42: né in virtù fatte son d' angioli capo a quelli che di
tenaglie e si profuma. = nome d' agente da suffumicare. suffumicazióne {
nella camera ove l'uomo sta suffumicazioni d' incenso, di mirra, di legno
2. suffumigio inalatorio. sufumigi d' incantadrice malia, perdesse il lume polare,
profumi non è egli compensato, e d' avanzo? -foschia, caligine.
nel cattivo tempo -il disegno a inchiostro d' un paesaggio smunto - su della carte sugante
sì gli suava e po gli onge d' un unguento nobel molto prezioso. l.
. -assol. libro d' una compagnia mercantile lucchese, 121: ciascuno
fez si può fare anello o altro lavoro d' argento o d'oro se prima
o altro lavoro d'argento o d' oro se prima il metallo non è suggellato
ridurre il metallo ad una fineza, tagliarle d' un peso e suggellarle. g.
in coiaria..., a pena d' esser suggellata e frustata. giorgio dati
pietra e suggellarla diligentemente con calcina. d' annunzio, v-1-182: nella cassa di piombo
suggellato dalle due repubbliche di venezia e d' olanda con un trattato di confederazione tra
vite. cesarotti, 1-xxxiv-23: glorificandosi d' aver suggellatacol suo sangue quella credenza che avea
e libertà chiedea, / lei lo zel d' ugo martire precorse / e poi co
bacchetti, 2-xxiii- 50: agostino sugellò d' eroica carità l'eroismo del suo pensiero.
ii-322: alessandro... d' infami suggella le sediziose legioni dah'imperio ivi
filosofo e tanto amico e finissimo conoscitore d' ogni bellezza suggellerebbe ottimamente l'attual mio
: si parlava di gemme profuse ad altezza d' uonienti, perché facendosi queste a partito
(una forma di pane). d' annunzio, iii-2-1120: segreto ch'egli volle
matteo correggiaio, 27: tre servi d' una donna vanno ad ella,
-marchiato in viso con un marchio d' infamia o re ed accostarsi per tutto
(un recipiente, un sepoll'obietto d' amore. cro); riempito (le
sgorgare acqua (una fontana). d' annunzio, v-1-203: la bocca [del
buono ho avuto questa mane. gellati inspirano d' ordinario una troppo giusta diffidenza.
n'hai, vergin, la fronte. d' annunzio, iv-2-600: vaso di purità [
e pesi. = nome d' agente da suggellare. suggellatura (
suggellature di schiavitù. = nome d' azione da suggellare. suggellétto,
e suggello l'arme di francia e d' inghilterra dimezzata. 5. gregorio magno volgar
cumpi e parem monte belli. libro d' una compagnia mercantile lucchese, 121
ritennono [i romani] alcuna cosa d' oro, se non quello che eglino avevano
di uno sugièllo e per io tarpesi d' ariento messivi di suo. viaggio di i
: è [l'anello] un suggel d' una testa di cesare / intagliata in
ai frati del suggello di palazzo giurasse d' osservare.... tutte e ciascuna
chi s'avvede che i vivi suggelli / d' ogni bellezza più fanno più suso,
non porti quattro suggelli di ceralacca. d' annunzio, 8-120: una lettera, semplice
fuggitiva, il suggello per ruffiana. d' annunzio, iv-1-93: raccapriccio d'un uomo
. d'annunzio, iv-1-93: raccapriccio d' un uomo bendato che sia sotto la
uomo bendato che sia sotto la minaccia d' un suggello di fuoco. 4
lo suggello della gabella sopra la legatura d' esso saco. 6. timbro
cinque lire (in contrapposizione al fiorino d' oro largo in oro, del valore
ragione di lire cinque e il 'fiorin d' oro largo in oro', che valeva io
documenti riportati nell'opera « il fiorino d' oro antico illustrato » (1393)
graf 5-558: fontana di grazie, suggello d' amore, / gloria a te nel
nella chiesa di san francesco il serafico d' assisi figurato dal lorenzetti nell'atto di ricevere
tutti, avesse allor carlo potuto. d' annunzio, iii-1-977: come / se dopo
, e stamparvi su il proprio suggello. d' annunzio, iv-2-507: stelio sorrise nel
soggetto a se stesso è la catarsi d' ogni poesia e d'ogni arte.
stesso è la catarsi d'ogni poesia e d' ogni arte. -forte impressione prodotta
che una imagine si scancella col suggello d' un'altra imagine. salvini, 39-iii-178:
nel 1873, le visite del re d' italia all'imperatore d'austria a vienna
le visite del re d'italia all'imperatore d' austria a vienna e all'imperatore di
ladroneccio e di maestà; suggello allora d' ogni accusa. guazzo, 1-125: per
latte. negri, 1-811: il nato d' oggi, nuova carne, / nuovo
baldi, i-67: ferì serpe crudel d' una lattante / cerva le poppe, e
sentimento attivo, e le sensazioni piacevoli d' aveme in corpo il latte, si continuano
latte, si continuano qualche tempo. d' annunzio, iv-1-618: anna, seduta sul
arse dalla sete che suggano l'acqua d' una sorgente impreveduta. gozzano, i-718:
con quanta grazia alternasse le parole ai chicchi d' uva, al miele che suggeva da
non giunse a suggere / le fraghe d' un bel labbro, / né d'amor
fraghe d'un bel labbro, / né d' amor chiese un don.
bri che tremando fugge? d' annunzio, iv-1-62: egli avrebbe voluto
giovane, ch'arida suggere / suol d' amor tossico, simile al nettare.
il timo, e questa il croco. d' annunzio, i-136: una ronzante /
237: l'ellera... tanto d' umore sugge dall'albero il quale la nu-
. -sostant. risucchio di un turbine d' aria. landolfi, 19-103: fulmini
amorosa o anche la persona che è oggetto d' amore o di desiderio sessuale).
trista et aspra pena /... d' ogni sua vena il sangue sugge.
tempo, e sugge / il bel color d' ogni viso rosato. 15
dagli occhi alla tua cantoniera / lo spiritei d' invidia laido e storto. tommaseo,
, 15-90: suggere li melliflui gaudii. d' eredia, io: chiamo..
e uno su mischia. = nome d' azione da suggerire. suggerire (soggerire
-proporre la realizzazione di un progetto. d' este, 132: il canova..
del mantello il viso ad agamennone nel sacrifizio d' ifi- genia. foscolo, viii-194:
mille modi di concordia fra 'cittadini d' una nazione. ghislanzoni, 16-73:
l'egoismo della sua carne gli suggerisce d' impedire il suicidio di giuliana.
, 1-i-153: la rima è talora suggeritrice d' idee. -ant. che induce un
le azioni dei corridori. = nome d' agente da suggerire. suggestibilità, sf
la funzione del suggestionatore? = nome d' agente da suggestionare. suggestióne1 (ant
della réclame più fragorosa e assordante. d' annunzio, iv-1-879: egli possedeva tutte le
simboli e delle allegorie, la virtù d' astrarre, l'estrema sensibilità alla suggestione
2-70: anche l'ermetismo delle 'pazienze'd' avorio e gli indecifrabili arabeschi delle trine
abbiano commesso un atto solo per la suggestione d' una o d'altra passione.
solo per la suggestione d'una o d' altra passione. 4. ispirazione
è il peccato, che al soffio d' un infernale sogestione destandosi, ha incenerito
si regolasse poi su le occulte suggestioni d' un servitorello. foscolo, viii-297: il
con persuasioni e con suggestioni indotte e tentato d' indurre molte persone a sottoscrivere quegli indirizzi
dal maresciallo che ha redatto il verbale d' indagini, che essa sia stata ritirata
, lat. tardo suggestìo -dnis, nome d' azione da suggerire (v. suggerire
da questo, che tali oggetti partecipano d' una duplice natura: sono testimonianze di
testimonianze di vita vissuta, o sono opere d' arte. s. sighele [«
nel miglior modo possibile, si valse d' un interrogatorio suggestivo. monti, iii-53:
/ in mezzo al quale era una sedia d' oro. algarotti, 1-vii-248: due
eureta, riposare sotto unvago suggèsto di panno d' oro, vestita di un drappo che si
, ii-xxviii-24: queste cose, i sugiestori d' in- nubidienza cioè a. ssapere
dotta, lat. suggestor, òris nome d' agente da suggerire (v.
incaviglia a profusione varie parti della membratura d' una nave e in parte pure il bordato
/ avida suggitrice. = nome d' agente da suggere. suggrùndio, sm
secreta arte del bene sbucciare le sughere. d' annunzio, iv-2-1214: pascolare sotto una
mettere il vino nel ghiaccio tutta coperta d' ottone. = femm. di sughero1
derivati. sughero? è di carne e d' ossa anche lei, ed è giovane,
acqua. galileo, 4-2-59: una tavola d' ebano... non basteranno = voce
. panzini la e a fior d' acqua. d'annunzio, iv-1-1029: ricordi
la e a fior d'acqua. d' annunzio, iv-1-1029: ricordi la smorfia di
3-279: servon [le amie] se d' asse le fabrichereno, / sugliardo
sporco, su ma ottime d' un ceppo che sia vóto, / o
quei che noi chiamiamo fichi so. d' india. olina, 63: le piante
partic. come ingiuria). gambino d' arezzo, 28: deh! guarda quel
cio, / mestrega adulator, pien d' ogni froda! a. botto, xc-563
sogliardi che con gentiluomini e con persone d' onore. = dal fr. ant
qualunque generazione di bestie e pesci salati d' ogni generazione e sugnia e battiticcia e
, la vorrei fare spalmare di sugna d' ortolani impastata con ambra grigia.
dolgono le mascelle, si dèe fomentarle d' aceto caldo e fregarle con vecchia sugna.
di zucca fritti con la sugna. d' annunzio, iii-1-950: bene ti s'è
adugna, / ben li vedrem cangiar d' opinione, / e molli divenir più della
e molli divenir più della sugna. d' annunzio, v-3-161: giacque nella vigna supino
n. 16. -ungere qualcuno d' altro che di sugna: picchiarlo violentemente
... / ed unse orlando d' altro che di sugna. -unto
: sono valenti [i villani] e d' assai:... mostrando i
cvi-619: il vin dolce è sugo d' uva ben maturata e tira da lei
le fette di cetriolo, il sugo d' arancio. frutterò e lucentini, 11-
] che i mali annega / ha forza d' eternar quasi i viventi, / ché
poco sugo, ma è un liquore d' una squisitezza, da perderci l'ugola
ecc. (spesso nell'espressione sugo d' erbe). testi fiorentini, 199
testi fiorentini, 199: ugnere il petto d' ollio rosato, di mussi- lagosilli,
, iv-198: quello luogo fece con sughi d' erbe e con suoi incanti infetto e
. trissino, 2-3-5: dapoi con sughi d' erbe con unguenti / sì fattamente gli
ungono tutto il coipo con certi sughi d' erbe amare. targioni tozzetti, 12-6-323
, per quanto m'è paruto, composte d' erbe, radici, sughi e decozioni
occultamente [venere] sparge sanativi sughi d' ambrosia e odorifera panacea. edo, 9
guarirla da tutti i suoi malanni. d' annunzio, iii-2-98: con la maledetta mano
di sughi. -rimedio alle pene d' amore. s. bargagli, 4-204
bargagli, 4-204: al guarire delle piaghe d' amore non vi hagione si compiacciono nei suoi
pontormo, 39: sabato un pesce d' uovo con sugo di bietole, zucchero
verde il prato erboso / nelle mamme d' una bella / vaccherella. -in
per la tintura, deve svellersi, d' ordinario, allorché il legno non è in
montanari, i-496: egli è fuori d' ogni controversia che l'erbe e le
, 3-74: 1 versi per cambiamento d' alcune parole si tingono e si colorano
si tingono e si colorano quasi come d' altro sugo. -sintesi dei princìpi
ii-144: tutto il sugo della storia d' italia sta qui. -insieme di
per sudore, anzi che mi nutrisca d' ottimo sugo. c. dati, 11-78
quello, a chi le dava per figliuole d' anima, a chi per vergini e
proficuo. baldini, i-293: trattarsi d' uno scrittore al quale le letture fatte
. fagiuoli, 4-155: un po'd' unzione di sugo di bosco. bandi,
con una scudella di sugoli di farina d' orzo si mantengono tutto il giorno freschi.
sugosità di plinio, hanno per vezzo d' infilzare di lunghe dicerie di tutte le
verde, sugosa e non prosciugata. d' annunzio, ii-747: l'uva sugosadelle cinque
. -anche: molto umido, impregnato d' acqua. anonimo [agricola],
ma, ne'pian copiosi, / d' erbe infinite do lor tante e tali /
di rado si nutrono di carni e d' altri cibi sugosi. -ricco (
, i-180: le ossa paiono ricoperte d' una cute sugosa. cardarelli,
pittorica, un dipinto). d' annunzio, v-1-95: pare colato dal più
legata al collo e i capelli verdi d' alghe. -pilota suicida: kamikaze.
(una condizione mentale). d' annunzio, 9-29: dopo 'il piacere'scrissi
una persona, un carattere. mutare d' indirizzo equivale a suicidarsi. pascoli, 1-457
forza apparentemente imponderabile che non lascia via d' uscita. 4. assassinare qualcuno simulandone
e che, io mi sarei renduto reo d' un vero suicidio. mazzini, 25-178
le carni coraggiose raccogliendo con cura il succo d' in- trepidità e i fermenti di audacia
ero finalmente arrivato a tracciare lo schema d' un trattato 'sui generis', che intendevo
sportello, s'awide ch'era provveduto d' una serratura, cosa incredibile per un comodino
-turpe, disonesto, riprovevole. d' annunzio, v-1-1054: nella lugubre roma dove
altri sentimenti è appunto ciò che v'ha d' incomunicabile, ond'esso riceve il nome
occhi fiorì / come ne li occhi d' una sulamita. = per anton
del sec. xvi. 'lettera d' andronopoli, 178: volle che vi fussino
'e dar, suff. dei nomi d' agente. sùlcio, agg. ant
mammelle;... et altri d' africa, detti libici; sono ancora di
lauro, 2-129: gli è vero generalmente d' ogni metallo che per la sostanzia solforea
assar l'ondoso faro, / per mirar d' etna il gran sulfureo fuoco. asso
. acque sulfuree. foreste di abeti. d' annunzio, iv-2-352: un lezzo acuto
annunzio, iv-2-352: un lezzo acuto d' acque sulfuree, e poi da per tutto
nero, ragioso e sol- fureo. d' annunzio, iv-2-162: nel chiarore discendente dal
e violetti si mescolavano con un tremolìo d' iridescenza. ungaretti, ii-85: era una
a mazzetto, e i grossi occhi d' un giallo lievemente sulfureo convergono sul naso
egli a bocca eternamente spalancata o piena d' aria, emettendo, a sfogo continuo del
sfogo continuo del carattere sulfureo, uragani d' improperi mai uditi. 6.
: 1 nostri organi sono suscettibili d' un movimento più o meno sulfureo secondo la
rosetti, 1-13: pigliate mezzo quarto d' argento vivo e altretanto sulima- do,
., 6-806: finito è il testo d' ovidio publio nasone solmonese 'de arte amandi'
proprietà, spezialmente conveniente a lei. d' annunzio, v-2-013: mi sovviene del
. fu la valuta di quindici milioni d' oro, per quello che dicono quelli
che alla sultana sua moglie restasse mezzo milione d' entrata. brusoni, 4-i-279: di
una sultana, specie di 'gilet'invece d' una pettorina. 6. gastron
baretti, 2-39: le comanda sultanescamente d' andarsene in camera sua.
grandiosità; costruito, allestito sontuosamente. d' annunzio, v-1-690: che m'importa del
, sf. letter. sultanato. d' annunzio, 3-367: i selgiucidi gli spedirono
sottanino), sm. numism. moneta d' oro di varie bontà e peso coniata
enciclopedia hoepli, 3141: 'sultanina': specie d' uva passa. svevo, 3-684:
sul castagnaccio dei pinoli, un po'd' uvetta sultanina o di zibibbo.
m. membré, 58: ducati d' oro corno sultani. sansovino, 6-72:
essi [i turchi] battono certi ducati d' oro che si domandano sultani.
essenza e forza vitale. cecco d' ascoli, 273: intelligenzie, stelle,
alla 'summa theologiae'di s. tommaso d' aquino). - cfr. anche somma
una giovane bella in tutte le terre d' israel e trovarono abisag sunamite e menaronla al
morale ed a cui le persone d' onore si gloriavano d'attenersi.
a cui le persone d'onore si gloriavano d' attenersi. = dall'ar.
doia, amore mi'spene, / d' amore sunto, ch'amor m'à ligato
. b. croce, v-1-54: patti d' indole religiosa, cioè di particolari modi
particolari modi di culto, e altri d' indole suntuaria, erano stretti tra i
sunzione e comunione. = nome d' azione da sumere. suo (
ella fosse messa in certe case bellissime d' un suo giardino. antonio di boezio
al paese, alla terra, al luogo d' origine di una persona. latini
: colui che. ssi mette l'arme d' eloquenzia è utile a. ssé et
parti. chiaro davanzati, xxxiii-58: d' odio ha nome, pien di tutto
ingoiando le città. codice napoleonico [regno d' italia], 2: il matrimonio
di menare dolorosa vita per la morte d' una persona. guittone, i-8-40: se
suo riposo. codice napoleonico [regno d' italia], 2: allorquando il condannato
iaccrpone, 15-37: potemmo fare acquisto - d' aver lo senno sio [di gesù
deu li foi adirato, / e d' emperiu loro foi caczato, / ka lo
accompagno le sua scelleratezze con tanta virtù d' animo e di corpo, cne..
, / parlò a lungo del suo d' oltre confine. -profferito, detto
molto più ci fa dubitare de'viaggi d' omero in esso egitto un suo luogo dove
lecito al poeta a prendere un canto d' un'altra tragedia e riporlo nella sua.
dicendo i suoi mali dopo il dipartimento d' eneas, acquistò la benivolenza per la sua
-inflitto da qualcuno ad altri. rinaldo d' aquino, no: la tegno grande scanoscenza
bassani, 4-138: se aveva bisogno d' un bacio per credere che io fossi sempre
di accogliere veracissime dichiarazioni di stima e d' affetto dal suo obbligatissimo e devotissimo. c
, i-27]: resto dunque in attesa d' un cenno di riscontro. mi creda
sua carlotta (dall'album: dedica d' una fotografia). pavese, 7-146:
fece smontare a piè tutte le sue genti d' armi. ramberto malatesta, 290:
, davano loro il pane sulla punta d' una spada. g. gozzi, 1-62
del suo... o di quello d' altri. ariosto, 38-52: poco saggio
g. correr, lii-4-221: non può d' esser reputato importuno colui che giustamente loro
[suocera] che temeva di lamentarsi d' aver proprio tutti dalla sua. manzini,
, 1-52: la gente era ristucca [d' una novità] e non voleano più
ha del suo, ha carestia di quel d' altri. cesari, iii-610: il
ha del suo patisce carestia di quel d' altri. = dal lat.
vidua, giovene e assai bella, socera d' uno nostro strafico. g. bentivoglio
come due mule selvagge alla stessa mangiatoia. d' annunzio, i-706: canta la nuora
uno svizzero, che è il suocero d' uno dei principali azionisti delle fabbriche di annecy
berni, 154: paion gli dei d' egitto, / che son degli altri dei
5-12: gli ebrei, 'che son d' ogni nazion soceri e nonni', chiamaron
unico paio di mezzi stivali a doppiasuola. d' annunzio, v-2-89: ecco i sandali dalla
di aderenza, che imbullonate a una catena d' acciaio formano il cingolo di una trattrice
del cavallo] limitata dal fettone. d' annunzio, v-1-331: in ogni tronco vuoto
suolo, il quale era tutto un prato d' erba minutissima. tansillo, 1-85:
misti, che dalla sottigliezza e forma mostrano d' essere di stanze... ovvero
o di un qualsiasi specchio o corso d' acqua. dante, inf, 26-129
darsi terra senza abitanti, non comunità d' uomini senza terra. manzoni, iv-262:
lavora in piemonte è produzione del suolo. d' annunzio, i-147: il fior che
.. / di quei che vivon d' imbolìo di suola. ramusio [cortés]
i veicoli contemporaneamente in marcia nel centro d' una città in cui la superficie totale
219: ne'beni mobili basti il tempo d' anni tre e ne'stabili per venta
che si dicono di suolo, basti d' anni dieci tra presenti e venti tra assenti
, 7-i-9: nati nel felicissimo suolo d' italia, da tale eccesso di amore
, 227]: tripoli bel suol d' amore / -ti giunga dolce questa mia canzon
sono padroni / come in qualsiasi suolo d' europa. -suolo patrio, natale
, 48-38: il carpo della man d' andromeda, / e la sinistra gamba
. ser gorello, 848: quel d' altro neri ancor provò le sola.
sapesse approfittare di giunta pisano, margaritone d' arezzo. -basso suolo, condizione socioeconomica
nei quali lo spostamento delle particelle d' aria investite dall'on da
sono non pò da sì pressa visinità d' orecchio essere uldito, che l'occhio
h), si riscontra una diversa onda d' urto, discontinua e variabile per l'
al suon delle parole, / lampeggiò d' un sì dolce e vago riso. machiavelli
xi-199: il suo dialetto cosi profondo d' etimologie, suoni e flessioni.
7: parve loro che con parole d' alto suono essa fosse da umiliare. siri
sapientissimo, abbia mai saputo modulare. d' annunzio, iii-i- 193: che
. zanotti, 1-6-363: tengon conto d' un certo lor suono anche i prosatori.
foreste orride e taciturne, e suono d' acque cadenti imitavano la solitudine di sapey.
brusoni, 4-i-83: i turchi soprafatti d' improviso nel sonno dal suono [dei
brano musicale. anonimo, i-41: d' una aiegra ragione / comincio lo mio canto
e n'esce un suono / che d' ogn'intomo orribile s'intende. fagiuoli,
/ mai col suono della cetra. d' annunzio, i-50: in groppa a 'l
lingua. b. corsini, 1-35: d' ulisse suo figliuolo un volgar suono /
idem, inf, 15-105: saper d' alcuno è buono; / de li altri
dal 'pianissimo', a mano a mano aumentando d' intensità, giunge al 'fortissimo'per tornare
einaudi, 344: invitiamo la banca d' italia a portarsi in piazza ed a suon
facesse fare bene ad agio, dando suono d' esser mercadanti di molte mercanzie.
volta quando son tocchi dalla sua correzione [d' iddio] niente pertanto rendono suono di
e le rividi le mie bianche suore. d' annunzio, iii-i- 383: gli
quando a quando appare la benda bianca d' una suora. palazzeschi, 8-23:
suore donna a. monaca del monisterio d' ognisanti, frate b....
il fardello della vita / doveva fare. d' annunzio, xciii- 201: ho
crisostomo volgar., 3-88: la regola d' i frai de san francesco, d'i
regola d'i frai de san francesco, d' i frai menor, le sor de
della suora. becelli, 1-169: solo d' una speranza mi nutrico, / che
, xv-103: figlia di leda, d' elena suora, purtroppo nelle vene mi scorre
a suora maggior « margherita! » d' annunzio, iii-1-480: le nozze della suora
fetonte. -come epiteto che denota profondità d' affetto per una donna a cui si
, 3-482: due di bellezza e d' arte itale suore / con verona, vicenza
di un'analoga trasfigurazione letteraria. d' annunzio, i-429: o donna ch'anzi
cui laura è suora ne le rime d' oro. -componimento letterario dello stesso
alla consonanza di sentimenti, di stati d' animo, alla somiglianza di situazioni,
. moretti, vii-790: mi par d' aveme già viste di queste suorine per
di mare di cui tutti abbiam d' uopo per non fabbricarci delle pene e per
riva. superare le superabili. d' annunzio, iv-1-964: ella soffriva pur
interporsi fra lei e = nome d' azione da superabbondare. l'amante
ottimo, iii-291: non era degna d' essere soccorsa tale milizia, ma la
lo leggerà poi anco il di vi d' agosto. ieri che fu l'xi giorno
, 147: fecero dell'opere per superabbondanza d' amore. 2. agiatezza
specia tale non conoscieva l'orno lo pregio d' essa. soderini, ii-73: venivano
, vero, in ogni suo aspetto, d' una verità superabile sol dallo spirito.
: all'ora esatta chiedeva lui il torlo d' uovo e pareva lo ingollasse con tutto
2. trascendimento di uno stato d' animo negativo o di una condizione psicologica
della realtà tutta. = nome d' azione da superare. superammasso, sm
lanzi fossero stati superati dai soldati americani. d' annunzio, 1-ii-703: troppo a lungo
ai suoi simili per via dell'opere d' ingegno, spesso anche lo martìra sotto
deve adunque il pittore procacciar non solo d' imitar, ma di superar la natura f
e intensità un altro sentimento, stato d' animo o, anche, un vizio.
xii-o8: superava con egual fermezza / d' ogni altra passion l'assalto fiero.
, un vizio; dominare uno stato d' animo; vincere un'inclinazione, un atteggiamento
da taluno eziandio per vizioso affetto o d' ostinazione o di superbia. bandini, 2-i-228
, 354: le fanterie del 70 corpo d' armata con travolgente avanzata superarono la fitta
, per lunga etade / inviolati ancora, d' annunzio, iii-2-194: tre volte ho
io non pretendo altro merito, che d' aver radunata l'accademia mentre il concetto di
così carlo la man gli toccava. d' annunzio, iv-2-723: uno dei cadaveri,
quarto piano, almeno nel coliseo, superava d' assai ciascuno degli altri tre. d'
d'assai ciascuno degli altri tre. d' annunzio, iv-1-797: limitava lo spiazzo
fanno da spalliera a biella; il monte d' oropa, monte bò e il mombarone
i millemetri, le creano una nicchia d' invidiabile frescura, fertilità e imponenza. cronache
superavano lo stesso strepito delle cannonate. d' annunzio, iv-2-734: le benedizioni superavano il
argini, le sponde di un corso d' acqua, inondare un terreno (le acque
della riva di s. benedetto. d' annunzio, i-135: siccome un nume
momenti più neri, poteva idearmi. d' annunzio, iv-1-84: una qualche felicità so-
, lxxx-4-290: la presa di naijaisel e d' altre piazze superate in quest'anno,
1-25: non erano i germani né d' animo né d'ardire inferiori a'romani,
erano i germani né d'animo né d' ardire inferiori a'romani, ma in
dominato da un istinto o da uno stato d' animo. bandello, 1-37 (i-449
. soverchiato da un altro sentimento o stato d' animo più intenso e profondo.
48: ardito e forte / riede superator d' ogni periglio. -che induce
assorbitore e superatóre. = nome d' agente da superare. superàttico, sm
superavanzare, intr. ant. risultare d' avanzo o in eccedenza, sopravanzare.
stato di grazia, senza la superazione d' infinite difficultà. 4. superbia
]: non cadde dunque in vizio d' arroganza, perocché contro l'assalto dentro di
dotta, lat. superalo -ònis, nome d' azione da superare (v.
dì a belle schiere tutte le sorti d' uomini sovra le invellutate e superbamente guarnite
capo e 'l piè superbamente adorno / d' aurato sprone e di purpurea cresta.
... superbamente apparata e risonante d' allegrezza. -con raffinata esecuzione e
superbamente, era svelto, spigliato. d' annunzio, iv-2-40: il seno chiuso
: aprés ve voi contar de sobèrbia e d' ira. uguccione da lodi, v-140-62
: signor, ti piaccia / armarmi d' umiltà contra superba. pulci, 6-38:
oscura del padre di famiglia nel fin fondo d' una qualche provincia. ungaretti, ii-97
[le donne], bastava mettersi d' accordo e non cercarle più, per togliere
: l'umilitate la superbia vide, / d' un alto monte sì l'ha tralipata
fuga al centro precipizia / del baratro internai d' ira e di sdegno. ariosto,
tartaro. cesari, iii-489: il peccato d' adamo fu di superbia, trapassando il
segno della natura sua in questo. d' annunzio, v-2-310: offerirai la tua superbia
avarizia, di superbia, di ferocità e d' infidelità. bernardo, lii- 13-401:
baldi, 544: da questi versi d' omero... si può comprendere
: quando fai purgatura di bambace e d' aceto, non gli dare continuamente, se
. per simil. impetuosità di un corso d' acqua. bellincioni, ii-209: al
superbiétta. goldoni, vi-851: negar d' incomodarvi è un po'di superbietta.
incomodarvi è un po'di superbietta. d' azeglio, 7-iii-297: ho avuto accoglienze,
. pratesi, 5-229: un'espressione d' autorità permalosa, e quasi di superbiuòla
se la portò ben nove mesi qui. d' azeglio, 6-551: che superbiaccia hanno
per collera, quando però sia mista d' arroganza e di disprezzo, così che abbia
, della superbiparziente 25, la qual consta d' un maggior semituono e a'un comma
via col viso altero, / figliuoli d' èva. giovanni da samminiato [petrarca
c'è stato tirato per i capelli. d' annunzio, iv-1-1008: con un gesto
tasso, 2-39: a i lavori d' aracne, a l'ago, a i
superbo, / che fu la somma d' ogne creatura, / per non aspettar lume
la superbia a loco ed ora. d' annunzio, i-16: perché siete superba
com'ella parve a me; perché d' amaro / sente il sapor de la
entria durazzo, / per la vittoria d' africa superbo. aretino, v-1-245:
si chinò. tommaseo, 11-69: d' allighier la superba alma, calcando / quanto
sentimento, una passione, uno stato d' animo). chiabrera, 1-iii-250:
. chiabrera, 1-iii-250: né valse d' alcun scettro ira superba / isbigottirlo.
la malinconia] faceasi maligno e superbo. d' annunzio, iv-2- 39: aveva
in terra erano tappeti di seta e d' oro, superbissimi quanto dir si possa.
accostò alla scrivania, alla superba scrivania d' ebano intarsiato d'avorio, comperata due giorni
, alla superba scrivania d'ebano intarsiato d' avorio, comperata due giorni prima all'esposizione
franco, 5-49: v'erano selve d' amore, e una molto vaga e superba
la rende una delle più belle pezze d' italia. biffi, xviii-3-397: e chi
ha colori vivaci e brillanti. d' annunzio, iv-2-35: striscie di geranii,
silenzio un vecchio alloro / che più d' ogn'altro era superbo e lieto. c
. -che ha una grande portata d' acqua; che ha un corso rapido
lucente e vago / copre l'arena d' or superbo il tago. metastasio, 1-i-587
che fiamma irriti / più non ha d' uopo, e a suo voler le accresce
mattio franzesi, xxvi-2-69: io parlo sol d' ingrati e superboni. -peggior
repugnanze al vero, anzi mostruosa torma d' eretiche opinioni, di menzogne, di detrazzioni
opinioni, di menzogne, di detrazzioni, d' igno- miniosi simulazioni, di sceniche e
impensate, un supercapitalista statunitense come socio d' affari è pur sempre un elemento
se non è mitigata sotto il supercilio austero d' un educator ri? oroso, degenera
segnalare senza insistenza né supercilio i pregi artistici d' un libro. 3.
r. manzini [« l'avvenire d' italia », 4-ix-1943], 1:
del mai visto, la potenza immaginativa d' un superdemone, l'assistenza d'uno
potenza immaginativa d'un superdemone, l'assistenza d' uno spaventoso genio. =
, n-iii-852: aristotele... ragiona d' un'altra [amicizia] ch'egli
cattolica. = nome d' azione da superedificare. superègo,
potestà], senza aver simultaneamente cessato d' essere suprema potestà. supereminènza (supereminènzia
divozioni più necessarie, più utili e d' obbligo; poscia a quelle, che
: è tempo ch'io mi contenti d' essere giusto senza fare tante opere di supererogazione
, lat. tardo supererogatìo -dnis, nome d' azione da supererogàre (v. supererogàre
sensi e gli intelletti e le operazioni d' essi e ogni ispeculazione e industria,
se'conosciuto [tu, dio] d' essere. = comp. di superessenziale
e prudente / serena magistà, re d' aragona. / le donne di foian par
sorella 'pantea'del 'sogno di un tramonto d' autunno'ambo disgustosamente detestabili. migliorini,
troie, nelle lepri si dà concezione d' un feto quando ve n'ha diggià svolto
, lat. tardo superfetatìo -ònis, nome d' azione dal class, superfetare (
turchi. rostagno, 315: apertura d' altra galeria superficiale e altri ripari di palissate
a frivolezza e vanità, a mancanza d' impegno e di responsabilità (un atteggiamento
ad innalzarvi moralmente, sottraendovi alle vanità d' una vita artificiale, superficiale. michelstaedter,
che presto presto crede imparar le lingue d' ogni paese e vi stampa in quelle
un sentimento, anche religioso; uno stato d' animo). muratori, 10-ii-64:
fare coi valori estetici che un'opera d' arte richiede come condizione 'sine qua non'
dilicate osservazioni lasciò intravedere come alla superficialità d' augusto si attemperassero i poeti divenuti suoi
di moda, né mancano gli esempi d' illustri scrittori. 2. limitatezza,
e superficializzaménto del pensiero. = nome d' azione da superficializzare. superficializzare,
2. rifl. acquisire una disposizione d' animo e un atteggiamento fatuo, frivolo
, 5-112: avevo bisogno di superficializzarmi, d' in- canagliarmi, per ingannare l'attesa
appaco fia circundato e su- perfizialmente vestito d' ombre e di lumi. crescenzio, 2-2-219
possono sembrare di un valore episodico, d' un interesse polemico e trascurabile, e sono
attività); senza autentica convinzione. d' este, 12: chi vuol essere qualche
: ero stordito e in tale stato d' animo, da ascoltarlo solo superficialmente, anzi
ascoltarlo solo superficialmente, anzi da fingere d' ascoltarlo. = comp. di superficiale
spazio pianeggiante, piatto. cecco d' ascoli, 2: oltre non segue più
, vide sé essere fatto a similitudine d' una ruginente sera, e la sua superfizie
col giro suo abbraccia, e contiene d' ogni intorno l'acqua che vi sta dentro
. -superficie aderente, di contatto, d' usura: sulla quale si esercita l'
i-76: le frittate non siano più d' un'ovo, in materia che un matematico
codice dei podestà e sindaci del regno d' italia (1811), 308: subito
], lasciavano ricadere giù una scia d' acqua nebulizzata che scivolava via dalla fusoliera
.. aveva il torto... d' essere troppo sicura di sé, con
. bucini, 4-46: i versi d' annunziani uccellavano... colla loro
elementi cellulari che sono simili alle cellule d' un nido d'api e formano la sua
sono simili alle cellule d'un nido d' api e formano la sua superficie radiante.
foreste. 12. archit. superfìcie d' equilibrio-, quella ideale che, nel
, z) = o. -superfìcie d' onda: con riferimento a una propagazione
: della... ripienezza patisce più d' ogni altro il ciliegio, quando egli
di propositol'avrebbe egli esclusa da simil sorta d' accoppiamento. -troppo ampiamente, prolissamente
inconveniente che si tratta il più possibile d' attenuare. n. ginzburg, ii-655:
si va per ammirare fontane e giochi d' acqua, fiori, caprioli e pavoni,
. ferd. martini, 1-ii-535: è d' avviso che l'ufficio di capo di
milraltri barbarismi, si dànno ad intendere d' esser poeti. a. franci,
malattie, 1-27: tossa è movimento d' animata vertude e naturale, secondo il corso
e mangiare si gitta loro una superfluità d' umon sanguinolenti negli occhi. s. degliarienti
infelici quelle regioni le quali per mancamento d' uva e ai fichi sono prive di sì
le sue foglie e le sue teste d' angioli. pur non le si vorrebbe toglier
voce dotta, lat superfusìo -ònis, nome d' azione da superfundire (v. superfóndere
sentenze supergarantiste della cassazione e delle corti d' appello veniamo a sapere che cosa nostra