giorno spolpa se stessa e si contenta d' impoverire per mantenir grande vìnegia che le
forza condurre per non espormi al rischio d' esser condotto, se preso, agli
in un modo da non dirsi. d' annunzio, iii-2-11: un buon canonicario di
di ingenti somme di denaro col gioco d' azzardo. pasquinate romane, 502:
, mi mette nello stato di sgomento d' un povero scolaretto. -usare e
: si cuoca in un vasello pien d' olio comune, intanto che la carne
] domattina all'alba tu abbi piena d' acqua quella caldaia grande e falla bollire
: io dico che di questa e d' altre colpe / vedrassi di là su venir
e 'colpi / ch'io sentiva d' amon or son sì avversi / che per
e distempre / dal proprio obiecto in forma d' uom che muora. malecarni, lxxxviii-ii-28
, iii-366: a colui, servente d' una pietosa divenuto, la fortuna niega il
mi spolpo / di pie- tade e d' amor dinanzi a questo / mio cristo in
2-36: non è questa gran colpa / d' un popol che si spolpa / per
farei del resto, empiendo tutt'il campo d' ossa nude, snervate e spolpate.
/ torbido sangue e mormorando bolle / d' ossa spolpate il lido. lupis, 298
servono della parte superiore de'crani spolpati d' uomini morti. manzoni, fermo e
guance spolpate, / senz'alcun tedio / d' altro rimedio / basta che per guarir
grano di polvere, né un seme d' erba. 5. reso improduttivo
gaudenti dal fazioso contatto degli spolpati. d' annunzio, v-3-165: prendeva toro a chi
, 6-iv-8: snervata l'italia e spolpato d' ogni suo vigore l'imperio, restammo
ciascun rinnova. salvini, v-3-1-5: dicesi d' un briaco 'cotto spolpato'e d'un
dicesi d'un briaco 'cotto spolpato'e d' un innamorato fieramente si dice 'innamorato cotto'
: noi diciamo innamorato cotto, quasi ebbro d' amore; e si dice cotto spolpato
dalla carne dissossata. = nome d' agente da spolpare. spolpettare1, tr
un ragionevole utero, che si sconturba d' un ammicco, d'un accenno,
, che si sconturba d'un ammicco, d' un accenno, d'uno spolpettare di
un ammicco, d'un accenno, d' uno spolpettare di polpastrelli di che, a
spolpettare di polpastrelli di che, a dispetto d' ogni nuo- vo lume del regno e
ogni nuo- vo lume del regno e d' ogni diploma in carta grande, si attoscano
carlo magno fu rifatta / e tratto marte d' arno e posto al vento. /
spoltéggio, spoltéggi). essere fradicio d' acqua (un terreno). vocabolario
: accostumano i turchi fare una spoltiglia d' acqua salata entro della senapa, cacciandovene tanta
bellini, 5-2-306: tale unguento fatto d' acqua e di sottilissimo smeriglio e di
tutta quanta la pasta dello smeriglio è d' una uniforme durezza, ma ve ne
minuto e lo metto in un vaso pieno d' acqua quale faccio intorbidare ed aspetto lo
e fanno pel campo. -fradicio d' acqua (un terreno). s
spoltore, in provincia di teramo. d' annunzio, iv-2-263: quel buon vermiglio succo
il primo lucido opaco. = voce d' area apuana, deriv. da spoltiglia2.
nel robusto si spoltre aere del monte. d' annunzio, i-1061: in queste grandi
solo un'anima grossolana non è capace d' avvertire il disgusto che deve provare un
'spolveragione': lo spolverare. = nome d' azione da spolverare1. spolveraménto, sm
caffè di montecarlo. = nome d' azione da spolverare1. spolveramura,
le quali sia un vaso pieno d' acqua..., vedesi in esso
spolveri il gobbo e gli flagelli. d' azeglio, 5-109: nemmeno i compagni
ai fanfulla non pregavano se non pel timore d' un gran partigianone ch'egli aveva in
l'atto di voler spolverare le spalle d' uno di loro che swa immaginato di
sul teatro per spolverare tutte quelle sgualdrine d' oggi che non sanno neanche fare un
madia, / vede sodo 'l terren coprirsi d' erba, / avviso egli è che
, codesto professore spagnuolo aveva spolverato più d' un libro, mentre con sì pronta franchezza
muoiano sono... undici filze d' atti e tre di lettere. p.
un po'troppo. -descrivere un'opera d' arte, senza darne un giudizio.
che deve farsi piccina innanzi alle opere d' arte e restringersi all'ufficio di chi spolvera
farina] esposte alla vendita e a furia d' urti e di percosse le spolverarono.
di cavarne l'oro: una striscia d' oro lampante si vede ancora, terra che
cielo è di perla, il sole spolvera d' oro le pietre logore.
essere stata per dieci giorni nel fondo d' una cisterna e per altrettanti in una conserva
si calcina e spolvera, è progenie d' alberese, di marmo, di tartaro
benché si dica anche delle galline e d' altn uccelli. 8. figur
in sottabito desse una spolveratina al mobilio d' un immaginario salotto. = deriv
iniscandagliabili allo sguardo. -irrorato d' acqua, di rugiada. viani,
di chiocciolini, la terra, tutta spolverata d' acqua, stacciata, rossi i campi
bassorilievo inquadrato e spolverato di zafferano. d' annunzio, iv-2-1195: il pòllice pareva
la nuvola dilacerata che mi lasciò scorgere d' un tratto il più angelico tra i visi
e molto sottile il pennello, sul bleu d' usine c'erano adesso tre comici bianche
. figur. che esprime un particolare stato d' animo (lo sguardo).
, spolverizzatore. = nome d' agente da spolverare1. spolveratrice, sf
edificio o di un monumento. d' alberti [s. v.]:
archivi e di biblioteche. = nome d' azione da spolverare1. spolveratura2, sf
pastare la carne tritata sulla farina intrisa d' uova ìe braccia rosse e sode di
brigd picchiettate di lentiggini dorate si coprono d' una spolveratura bianca con appiccicati frammenti di
matita; spolveratura. = nome d' azione da spolverare2. spolvereggiare (
poi distendele sopra una tavola e sbroffale d' aceto forte, e dopoi spolveregiale con
9-19: portava allora sotto la spolverina d' indiana fiorata una camiciola turchina, pantaloni
in casa per loro comodo e libertà. d' azeglio, 1-99: si abitava in
spolverina2, sf. tose. velo d' acqua sollevato dal mare per l'azione
). inventario di alfonso ii d' este, 2149: uno spolverino con cordone
uno spolverino con cordone negro e gucchie d' argento. panzini, iii-673: un grosso
. v. j: 'spolverino': sorta d' arnese per pulire il grano dalla polvere
2. per simil. velo d' acqua sollevato dal mare per l'azione
quiete, modestia e silenzio fecero un'ora d' orazione mentale. targioni pozzetti, 12-0-101
loro spolverino vi depositano il salmastro. d' alberti [s. v. j:
nebbia assai umida formata di minutissime goccioline d' acqua staccate per la violenza del libeccio
. 3. piccolo sciame d' insetti. pascoli, 486: qualche
infarinatura di cultura. papini 27-569: d' ogni scienza ambiva un'infarinatura ma non
piedi spirituali, mentre è una occupazione d' animo intorno a molte cose.
molte cose. = nome d' azione da spolverizzare! *.
3. reperire qualcosa di nuovo, d' insolito. grasso, 5: chi
e con olio e mele e albume d' uovo mescola insieme. ricettario fiorentino,
stiletto di scopa o di legno forte o d' osso. leonardo. 2-215: col
col coltello, facendone un mucchio sopra d' un piatto; poi spolverizzandogli sopra quantità
testimone dell'accusatore spolverizza una certa scorza d' albero che ha una virtù emetica;
emetica; la mescola in una data quantità d' acqua e la dà a bere a
franco, 4-122: prende [endimion] d' amor l'ascoso e bel fucile /
man fatto ed appeso / di squillette d' argento un serto al collo. pascoli,
da una contadina delle nostre campagne. d' annunzio, iv-2-43: « qua, vespa
: gran copia di fiori / nei vasi d' oro e d'argento, / cristalli
di fiori / nei vasi d'oro e d' argento, / cristalli squillanti e lucenti
). baldini, i-648: cime d' alti monti si levano d'ognintorno..
i-648: cime d'alti monti si levano d' ognintorno... tra grigie e
la gelosia aveva dettata al rivale. d' annunzio, i-892: cantava / il mare
angoscia che m'uccide invan ripeti. d' annunzio, i-827: le strofe distiche,
l. bellini, 1-152: d' un suon così squillantemente bello / ch'
stupore fu grande... vedendo signori d' età e gravi d'aspetto, dame
. vedendo signori d'età e gravi d' aspetto, dame matronali,...
entrano i paggi, -portan le mappe d' oro. d'annunzio, iii-1-523: ti
, -portan le mappe d'oro. d' annunzio, iii-1-523: ti sovviene? squillavano
mattina. pirandello, 8-623: trombe d' automobili squilleranno, streperanno tra la confusione
vicine, / che ronzano lontane? d' annunzio, iv-1-119: la campana squillò;
, un sacerdote vestito di una pianeta d' oro appare su la porta del santuario.
prodotto meccanicamente o elettricamente (un campanello d' uscio, un dispositivo d'allarme, una
un campanello d'uscio, un dispositivo d' allarme, una sveglia, un apparecchio
una parola grossa, neppure il desiderio d' una (scusate lo sternuto) '
pascoli, 172: suona un nitrito tremulo d' uccello, / come starnuto. sbarbaro
1-51: la selva buia di scavi e d' insidie, sbarrata di vigne spinose,
italia ad ogni sternuto del papa o d' un principe. barilli, 9-191: le
avversari per fare la presa. d' alberti [s. v.]:
che solo si compete al principe? d' alberti [s. v.]:
: fu dal re provisto il duca visnievieski d' un starostato. = deriv.
partecipare alle spese belliche. d' alberti [s. v.]:
dotto. = nome d' azione da stasare. stasare {
con un motore. = nome d' agente da stasare. sfasatura {
una tubatura. = nome d' azione da stasare. sfàscio,
presenza di calcoli in un organo. d' alberti [s. v.]:
'stasi': insuperabile ristagno del sangue o d' altro umore ne'minimi vasi del corpo animale
animale. pratesi, 1-156: trattavasi d' una febbre di carattere reumatico elevata a
con una 'stasi di calcoli biliari'. d' annunzio, iv-1-646: nello sforzo del vomito
carrà, 266: è ridicolo di parlare d' inabilità tecnica dise- gnativa: non so
che qui si è presentato nelle vesti d' un paralitico. 4. figur.
cui gesti trovano espressione i vari stati d' animo, come la gioia, il dolore
del piede anapesto e del trocheo. d' annunzio, iv-2-725: tutto quello che si
a 750 c. = nome d' azione da stassanizzare. stassare, tr
ogni istituto, a principiar dalle scuole d' ogni grado,... è statale
è statale o statizzato o in procinto d' esserlo. -aziende statali: v.
famelica degli statalizzatoli. = nome d' agente da statalizzare. statalizzazióne,
. di urbino. = nome d' azione da statalizzare. statalnazionale,
bando... mandava i detentori d' armi e di polveri al giudizio statario.
e si contrapponeva alla commedia motoria o d' intreccio). giraldi cinzio, ii-53
siena attribuito alla provincia inferiore il vicariato d' arcidos- so, benché ei sia in
che di stat'à gelore. cielo d' alcamo, 109: rosa fresca aulentissima,
un cuore, cuore che l'ama! d' annunzio, i-52: intorno a noi
governo, / sì lieve di saver, d' error sì carca, / ch'i'
croce e 'l bianco augello e i gigli d' auro. 2. per estens
di state-, essere volubile, incostante d' umore. beccuti, i-143: gente
-fare nevicare di state e mietere d' inverno-, sovvertirecolare del cubo lotta con la
natura facendo nevigare di state e mietere d' inverno. -sentire qua giù la
salma, / ma reai peso ancor d' alto governo. 4. dimin
lo statereccio, detto stio, nel fin d' aprile sin a mezzo maggio. targioni
di prendere aria e ricuocersi. d' alberti [s. v. statare]
di due dracme; fu inizialmente coniata d' oro o di elettro (come il criseide
da omonimi re macedoni), in seguito d' argento; diffusa soprattutto fra il vi
, con tale nome si indicò il tetradramma d' argento e, in età cristiana,
gli abitanti di quella terra duoi stateri d' oro per ciascuno. montanari, ii-330:
: dall'aver giustiniano ridotto gli stateri d' oro a 180 oboli, che prima
in questo modo a'sudditi ogni moneta d' oro una sesta parte. g.
le monete], riducendo gli stateri d' oro, che erano al prezzo di foli
/ vide due rilucenti hyllo stateri / d' oro, neltombra. 2.
struttura. -nel linguaggio della critica d' arte, fissità di una figura
2. nel linguaggio della critica d' arte, immobilità o fissità di una
e staticità sono la stessa loro ragion d' essere. montale, 18-323: venutagli meno
'elettricità statica': l'elettricità allo stato d' equilibrio, particolarmente sulla superficie dei corpi
ed assicurativo, gomme in buono stato d' uso, ecc. -che è
4. nel linguaggio della critica d' arte: che dà un'impressione di
cara cugina, noi non possiamo andar d' accordo, perché tu appartieni a quella vecchia
, cent., 6: sessantamila fiorin d' oro fu il patto, / ch'a
e ridotto in più stretti confini da leghe d' industriali o da statificazioni di servizi.
. del lat faclre e dei nomi d' azione. statinaro, sm.
region. che soggiorna nelle nostre regioni d' estate (un uccello migratore).
2, che matura e si coglie d' estate (un frutto). tommaseo
dalle solite stitichezze censorie dei nostri statini d' italia. 2. documento che
. v.]: 'statino': verbale d' esame (all'università di roma)
un paese in tutte le sue parti d' amministrazione sì pubblica che privata'. mazzini,
dell'esilio e quanti tra loro siano gente d' azione? dizionario politico, 691:
aversi, il giorno in che importasse d' agire, una somma. moretti, ii-1083
hanno pratica dello stato. teatro d' huomini letterati: si fece conoscere di segnalata
e. cecchi, 7-83: capacissimo d' affrontare qualche decrepita negra per domandarle,
bacchetti, 2-xix-963: il fenomeno, d' ampiezza in parte clandestina che perciò sfugge
ogni istituto, a principar dalle scuole d' ogni grado... e finendo non
politica statizzatrice di stalin. = nome d' agente da statizzare. statizzazióne,
portato la fame. = nome d' azione da statizzare. statmo,
quale non ha stato nullo. cecco d' ascoli, 713: chi tutto muove sempre
fosse tagliato, / come del giuoco d' uvil n'averrìa / ché 'l capo da
figura e lo corpo retondo era uguale d' ogne parte, e emperciò non avea stato
-come / diaffan da lume, - d' una scuritate / la qual da marte -
nel quale le navi in grande quantitade navilio d' ogni tempo con sicuro stato si difendono
le navi da carico, per cagione d' una grande tranquillità sopravenuta, non poterono
molto agevolmente. è falsa perché mostra d' aver corpo e non è nulla;
siccome in un escesso di mente e d' animo. 3. essenza di
docilitate, / a cui l'officio d' insegnar è dato / e guardate suo stato
saver lo certo stato, / tanto andai d' ogne lato, / ch'io vidi apertamente
rispondere nulla. codice napoleonico [regno d' italia], 16: la moglie in
codice dei podestà e sindaci del regno d' italia (1811), 327: il
ii-357: ostessa dei tre merli, pietà d' una sorella! / pensate in quale
atteggiamento psichico (anche nell'espressione stato d' animo). bandello, 1-19 (
li nudriscono o li ammorzano. d' annunzio, iv-1-17: in ogni combinazione di
anziché dottrina discutibile, era uno 'stato d' animo', misto d'ignoranza e di baldanza
era uno 'stato d'animo', misto d' ignoranza e di baldanza: una rivolta
a negare il sistema per affermare lo stato d' animo. -sensazione diffusa, talora anche
del sta'del miser om. rugieri d' amici, 61 s'eo voglio tacere lo
, era caduta sul suo panierino pieno d' uova e n'aveva fatto un lago,
e patetica è la descrizione dello scompiglio d' atene dopo la rotta, con cui rende
rende maggiormente odioso leocrate ch'ebbe cuore d' abbandonarla in tale stato. -condizione
ogni cosa fare la qual sia stato d' essi signori nove e di giurisdictione e di
ritornare in quello stato / di quan- d' avea l'onor di conservarvi, / di
grado ai bontà, di prudenza o d' altra virtù quale occorreva nello stato sociale,
, ii-120: non debbe una femmina d' onore / ornamenti portar da taide e
stato inferiore. codice napoleonico [regno d' italia], 13: il marito è
si può veder maggiore che vedere uno d' infima miseria a stato reale elevare.
suo genero gli diede in signoria molta parte d' italia. -con uso iron.
troppo stato e attraversarsi a ogni bontà d' ordine civile. -favore o grazia di
mi trovò uno stato, facendomi lacchè d' un cavaliere di malta, che andava
cercato ancor io, quantunque invano, / d' acquistar qui tra noi stato e tesoro
l. strozzi, 1-209: il padre d' antonello,... / pur
arricchiti il ducei, chincagliere, che d' ignudo ha fatto uno stato di sopra a
: dice santo augustino che la chiarezza d' iddio è tanta ch'egli non può essere
peccatore aver conosciuto il suo stato e disiderar d' uscir di quello. marsilio da padova
[adamo] altressì creato nello stato d' innocienza e di giustizia originale e di grazia
e per tutto salerno di ladronecci e d' altre vilissime cattività era infamato.
, / e lì fén testa. cronica d' orvieto, 647: alla fine leonardo
-giocare di testa: agire d' astuzia, con grande acume. casoni
... si fosse messo alla testa d' una crociata contro l'austria e contro
28-235: invecchiato come sono di corpo e d' anima, non posso levarmi di testa
[1788] [tommaseo]: d' un grande ignorante o balordo si suol dire
ho gusto. tanta smania / avea d' una italiana. ungaretti, xi-30: cesare
e molesta / al padre, più d' ogn'altro empio e severo: / né
essere: e teste come la testa d' un conte duca, ce n'è una
voi di altro che il vino, d' olio, grano e cose simili, è
; non ci fasciamo la testa prima d' averla rotta. proverbi toscani, 258:
brusselle, levate via le foglie più dure d' intorno ed il tronco, lavateli bene
: sa così dolcemente abassare l'alterigia d' alcune testaccie superbe. goldoni, xii-154:
/ e metti or ora un paiol d' acqua al fuoco, / e allor che
viene molto utilmente impiegato in nobili opere d' architettura. ed a settentrione della ridetta
segni di carbon fossile, o sia d' antrace. 3. membrana testacea
dell'uovo, si trova la camera d' aria. = voce dotta, lat
: molti ricchi testamenta- no, comandando d' esser portati di notte senza fasto alcuno
, che si sarebbe speso nel mortorio d' un par loro, si dia per limosina
maffei, 4-27: nel monumento nostro d' epitetta abbiam nel fine, che la comunità
benefico autore. codice napoleonico [regno d' italia], 22: se il tutore
sepolto. ottimo, i-516: in forma d' un zio del detto messer simone,
morì, molti denari e grande quantità d' algenti lavorati alla sua casa e a'
adietro alcuno ufficio di cristiana pietà e d' umana benevolenza verso i suoi. sarpi
: / siant ol povel de deo fora d' egip- to, / el fo un
revigorita e consenziente, come dopo carezza d' amoroso. testarapato, agg. che
nella quale si va in un quarto d' ora da parigi a londra, la sua
sua testardaggine appare meritevole di un ritiro d' affetto, di un (momentaneo)
» gli tuona il mazzarello, professore d' intenzioni. « no! sono qui!
serve solo a delimitare, per via d' esclusione, il campo di ciò che lui
gran che. ma lei non si perde d' animo. è testarda, ada.
, 10-iv-244: questi tre mila libbre d' oro in denari battuti per testamento lasciate avea
che si alza in fretta alla testa d' un lavoro non finito per impedire al
lungo circa mezzo palmo, fatto a foggia d' una bietta, sfesso da una delle
rettangolare. documenti su margherita luisa d' orleans, 192: nel mezzo il
terreno lungo la riva di un corso d' acqua, una strada, ecc.
, il più importante per lei figlia d' arte era il foglietto dell'« arte drammatica
televisivo o radiofonico a carattere giornalistico o d' informazione. - anche: la redazione
che comprende un titolo o altro, d' un prospetto qualunque. arneudo [s
) ben erta, e in un quarticino d' ora i necci arrivano al punto della
: chiunque fra i cittadini attivi pagasse d' imposizione testatica il doppio di quello che richie-
che orna il lato superiore della pagina d' inizio di un libro, in un'edizione
guittone, ii-xxiii-i: sapiente e onesto, d' onor testato degno, b.,
i via chiamata borgo dal ii fomaino d' andrea di mess. benghi dal terzo
, cominciato nell anno 1489, co'danari d' un lascito privato, continuato poi con
, continuato poi con quelli del pubblico e d' altri testatori e donatori, fu come
quel temibile insuccesso, una sarebbe stata d' aver violata e forzata la volontà del
dotta, lat. testator -dris, nome d' agente da testavi (v.
godono pascolo contribuire un tanto per ogni testa d' animale pecorino, siano essi pastori de'
6-268: a un chiosco comperai una quantità d' opu-2. imposta sul bestiame commisurata al numero
dotta, lat. testatio -dnis, nome d' azione da testati (v.
di amministrazione fiat, 370: la corte d' appello di torino, in causa nota
no 'l digo per eniuria. cecco d' ascoli, 3671: ed io a te
, l'uno e l'altro è padrone d' una medesima cosa. buonarroti il giovane
là intorno, e fremendo guatava / d' atreo le soglie. fogazzaro, 1-627:
che la pubblicazione del testé accennato 'saggio d' un nuovo sistema di fisica fisicamente trattata'
nelle classi borghesi e nelle masse cne vivono d' arte o d'industria.
e nelle masse cne vivono d'arte o d' industria. 2. per
luogo suo, e hassi piene le brache d' uova. s. bernardino da siena
so che pur ora mi sia forza d' udirle. cesari, i-174: il signor
per la strategia della buona causa. d' annunzio, iii-2-1046: non si confida
la resurressione generale sarebbe il grande danno d' essere spartiti da loro. alberti, 1-160
la faccia tua testeso / un lampeggiar d' un riso dimostrommi? » boccaccio, dee
piace / però che più, al tempo d' ora, è preso. girone il
terracotta. inventario di alfonso ii d' este, 2765: testezzoli d'acciale.
alfonso ii d'este, 2765: testezzoli d' acciale. = voce di area
, allungando la testicciòla color di chiara d' uovo fuor del bavero di batista ricamata che
notti, insieme con carni e ali d' infamate streghe, e de'testicoli del lupo
, e preso col vino, dà talento d' usar con femmina e dà a ciò
testiere, si parte al suono della tromba d' un vetturale in berretto d'astracàn e
della tromba d'un vetturale in berretto d' astracàn e in tunica circassa, nera filettata
astracàn e in tunica circassa, nera filettata d' argento. tozzi, vi-676: ricuci
una testa di legno, a viso d' uomo o di donna, a uso di
vuol dire, ricchezza di frasi e d' aggettivi quanto basti ad equilibrare bene tutte
basti ad equilibrare bene tutte le parti d' un periodo. e lui dunque, a
maestà] di arme bianche, tutte spigolate d' oro, la testiera del cavallo similmente
con barde molto grandi ed una testiera d' acciaio, col collo tutto coperto di minutissima
ferrata et attacandogli dalle spalle al ventre d' amendue i lati una coperta di ferro
brunito argento. inventario di alfonso ii d' este, 928: redene e testiera
928: redene e testiera di pano d' oro e velluto morello. brusoni, 1-105
un elmetto con un collo di grifone d' ariento e testiera e fogliette d'ariento.
grifone d'ariento e testiera e fogliette d' ariento. cravaliz [gómara], ii-
le vesti e gli ornamenti di seta e d' oro, e più ancora le pietre
per lo vincitore uno giovenco con una testiera d' oro, e una ispada e uno
scolo. statuto detta società del padule d' orgia, 125: sieno tenuti e
parole ed animo immobile un giovane figliuolo d' ottima testi- ficanza avere perduto. valerio
testificare che la riproduzione della vignetta serve d' illustrazione anche letteraria alla nuova edizione delle
co'l brando, presentò al tempio d' apolline. giannone, i-13: 1
con evidenza un sentimento, uno stato d' animo, una qualità morale, una
testificando la loro reitade per la compagnia d' uomo in romagna, il quale già si
lo scetticismo invalso, il lungo letargo d' italia, dopo che ebbe perduta la sua
dicto petro, e cum lui sono quasi d' acor- do. giorgio dati, 1-139
et esempli delle sante scritture per prolago d' essi ordinamenti, testificativi del singulare privilegio,
salutare, voce degna fra tutte le altre d' esser ben impressa nella memoria, nell'
testificatori di vita scellerata. = nome d' agente da testificare. testificazióne,
serenità vostra ch'egli eccede ogni termine d' immaginabil credenza nella modestia. pattavicino,
, lat. testificati ^ -ónis, nome d' azione da testificati (v. testificare
intessuto, lavorato al telaio. d' annunzio, ii-38: lui vedemmo / su
e convenevole dire e menare il testimonàggio d' aristotole per la singolarità di questo prenze
della sua 'puletica', menando il testimonàggio d' un poeta 'theodolet', che. ddicie così
che possono indurmi in questa sentenza. d' annunzio, iii-1-971: figlia, abbi pietà
nella sua semplicità ella si rendeva conto d' essere l'unico testimone d'un avvenimento
si rendeva conto d'essere l'unico testimone d' un avvenimento miracoloso e di udire parole
vesconte. statuto della società del padule d' orgia, 99: statuto et ordinato è
matrimonio] in presenza del paroco proprio d' uno de'due contraenti, non scorgendovi
colonne spezzate, nobili / già testimoni d' altre fortune, / la sera avvolgon reduci
, per essere posta propinqua al fluente d' arno, e ne adducono testimone plinio.
di un sentimento, di uno stato d' animo, di una condizione particolare.
deh, bella donna, che a'raggi d' amore / ti scaldi, s'i'
, / incerti testimoni ed importuni / d' amistà fra maggiori. delfico, ii-453:
un suo dito ermetico / tiene un anello d' argento, testardo / testimone d'una
anello d'argento, testardo / testimone d' una felicità / seppellita da chissà mai quanto
cangiar la sua 'ntendanza / chi sente forza d' amoroso sprone; / e di ciò
i difetti di coloro, li quali d' essa [benignità di dio] ne deono
una condizione fisica o di uno stato d' animo rivelata da un gesto, da un
frequenti testimonianze ch'ella fa di amarmi e d' apprezzarmipiù che io non merito, piglio volentieri
seguen lui, com'ell'è denudata / d' onor, di jrode e d'
d'onor, di jrode e d' alegrezza totta. fra giordano, 1-151:
stava dunque aguzzando il cervello per vedere d' inventare un motivo apparentemente reale e testimoniabile,
, al cartolaio... e fate d' avere lettera testimoniale di me. testamento
: chi nega tante visioni e testimonianze d' uomini da bene e savi, non si
pure dagli anni miei primi ebbi vaghezza d' impararla. c. levi, 3-179:
conv., iv-xv-8: ecco la testimonianza d' ovidio nel primo del suo 'metamorfoseos',
giorgio dati, 1-28: la potenza d' urgulania, era tanto grande e straordinaria nella
brusoni, 1-252: rimase per la persona d' ar- nalte oltre modo sospeso il governatore
alla verità? codice napoleonico [regno d' italia], 2: non può essere
prossimo suo, sono tenuti a restituzione d' ogni danno cne i loro prossimi incorrono
, secondo una statistica pubblicata dal 'cartel d' action morale', erano descritti: 310
antioco... veduto vas- sellamenta d' oro e d'ariento intra l'altra preda
. veduto vas- sellamenta d'oro e d' ariento intra l'altra preda del re.
-intr. in relazione con un compì, d' argomento. dante, vita nuova,
(117): quando ella fosse presso d' alcuno, tanta onestade giungea nel cuore
che quello cielo era qua giù cagione d' amore, dissero amore essere figlio di
e i versi e gli altri segni d' onore publici e privati. loredano, 25
un disseccamento favoloso, e un punto d' acqua è il residuo d'un immenso
e un punto d'acqua è il residuo d' un immenso lago. moravia, xiii-81
-intr. in relazione con un compì, d' argomento. castelvetro, 8-1-54: per
l'ordine delle sue follie per amore d' eusebio, che le vennero confermate dal testimonio
crebbe, / che, sanza prova d' alcun testimonio, / ad ogne promession si
. corrono ad ogni impromessa che fanno d' indulgenzia benché non abbino né privilegi né
costituito da oggetti, testi, opere d' arte, ecc.) del costume e
e lungo dorso, / però teme d' improviso il morso / e vede il rostro
, 4-318: ove narra il nostro scrittore d' esser stato dal re donato alla basilica
di s. zenone un evangelario coperto d' oro e di gemme, si riconosce il
, 1-22: si conchiude col testimonio d' aristotele che la scienza consiste nel conoscere
fosse ricercata la vendetta e 'l sagrificio d' umana vittima, si conferma co'l
vittima, si conferma co'l testimonio d' euripide ne tecuba'. loredano, 1-40:
, segno palese di un particolare stato d' animo, di determinate capacità o virtù
fede e devozione religiosa. cecco d' ascoli, 1328: la riverenza che si
, lx-3-140: pareano quelle lagrime testimoni veraci d' un eccessivo cordoglio. goldoni, v-640
: servirà la presente per un testimonio d' ossequio, che debbo alle virtù di vostra
di gratitudine le assegnò un buono accrescimento d' entrata per lei e suoi eredi. alvise
le parti ho ricevuto testimoni ben distinti d' onore, stima, e confidenza,.
(1-iv-729): non sono i giovani d' una [donna] contenti, ma
n. 17. -testimonio oculare, d' occhio, oculato, de visu, di
-disus. testimonio di udito o d' udita: quello che depone su fatti
più un testimonio di veduta che cento d' udita. de luca, 1-14-5-9: gli
? delfico, i-356: il cardinal d' albano dunque è un testimonio classico, superiore
da testimonio. codice napoleonico [regno d' italia], 4: s'indicheranno nell'
le avrei mai fatto questo discorso. d' annunzio, iii-2-167: l'iddio grande e
donne dovevano al certo guardarli con tanto d' occhi spalancati. pascoli, 99:
. vassalli, 13-96: domenica, pranzo d' addio: lasagne (ottime),
a un poco a far a modo d' altri quella testina. 4.
, che quelle parole del testo latino d' aristotele nel settimo de 'l'etica''et ipsum
giungerà prima quello a intendere l'ira d' achille, nel testo greco, attraverso il
testo della santa scrittura cognoscere, molte centinaia d' anni prima lavato dal diluvio universale,
, 8-25: egli credeva nei libretti d' opera e nei programmi del ballo, come
servì di testo per le prime catedre d' anatomia. spallanzani, ii-49: io convengo
non credo da passar qui la lezione d' un testo, che mi sembra troppo migliore
. il carattere di corpo 18. d' alberti [s. v.]:
, parangoncino, parangone. -testo d' aldo-, carattere aldino. menzini,
, / ponetevi per lemma in testo d' alao: / 'bella che piscia', e
anche, al giudizio divino. frottole d' incerta attribuzione, xlvii-280: prendiam pur ben
. mazzini, 22-216: la storia d' europa dopo il 1830 è una triste
lare o praticare veduti, composero un segno d' un testo di basilico cne su la
vasi di viole, di garofani e d' altri fiori. genovesi, 4-267: perché
le mense, un testo di fiori e d' erbette odorose sul verone? pascoli,
per cuocere torte. inventario di alfonso lì d' este, 2662: testo (faccialo
, / son in cucina più lesto d' un gatto. / qua una pignatta,
fummo che esce dal testo, quan- d' elle son cotte [le rondini].
ordito era di perle, e testo d' oro / il crudel laccio, e di
campo con le sopraveste / di tela d' òr sotto raso morello, / quasi in
, 7-7-59: purpurea seta testa a gigli d' oro / le belle membra a quella
la trama dei drappi. libro d' una compagnia mercantile lucchese, 106: dè
in questa muta l'astoriero pro- vederà d' una conca overo testola piena d'acqua e
vederà d'una conca overo testola piena d' acqua e ogni tre giorni al più
in modo che la cenere egualmente l'abbracci d' intorno. 2. opera
lì per lì, 2. moneta portoghese d' argento coniata a partire dal testona,
a comprare una fe do d' argento veneziano che andavano secondo dell'acqua.
secondo dell'acqua. e stonata d' ostriche. sono questi molto simili
sono questi molto simili a certi scudi d' argento, che ivi ven
4. moneta da 20 lire del regno d' italia, scudo. scorgere per uno
assonnato! e. cecchi, 8-24: d' uno in ispecie, fra tansa.
più il 15 per cento dei diritti d' asta, più il 9 per cento di
.. a martino testore. libro d' una compagnia mercantile lucchese, 106:
mani una gra tella ordiscono / cum stame d' un color metta: « sentite
; ha capito una gran verità, tesse d' aurei stami e di ritorte / fila d'
d'aurei stami e di ritorte / fila d' argento e forma or tronche a propagare
. e. gadda, 6-327: quasi d' un tal rischio ne potessero fupetrarca,
ch'era smarrito ri di più d' un morticino de tre mesi, col codonzolo
testóne2, sm. numism. moneta d' argento, del vasuonante metro astrette,
diletto lore di un quarto di ducato d' oro, coniata in vari stati arrecano.
, e per esse le venissero d' intrighi risulgeva il prenominato iven.
dotta, lat. textor -òris, nome d' agente da texère (v.
che non si tratterebbe in ogni caso d' una ristampa testuale. 3.
, 1063: le coma e scorze d' ova e denti similissimi alle pietre, e
formata di legno e quella del teschio d' una testudine. cattaneo, iii-3-151: l'
crocodili e idre e dragoni e pesci d' ogni forma. -passo di testudine
testudine. 2. antica macchina d' assedio, testuggine. livio volgar.
, / oppongon saldi occipizi di smalto. d' annunzio, iii-2-187: presso di lui
palladio, 2-7: oltra le sopradette maniere d' atrii un'altra appresso gli antichi fu
dinati (con riferimento sia alle specie d' acqua dolce, metastasio, 1-iii-75: non
stura di scudi atta agli assalti murali d' una città. hermanni) diffuso
aquila la testuggine, e'desiderava di pasciersi d' essa e perco- tevala col becco e
negro e di bianco, sembra la scorza d' una testuggine. bontempi, 1-1-48:
/ solo per rivedere all'imo lucido / d' un fondo e quieto baratro di mare
! che testuggine, / che si crede d' aver moglie sì giovane! carducci,
li scudi 3. antica macchina d' assedio usata in partic. dagli antichi
. 15-99: ecco una fortezza presa d' assalto con le 'testuggini', e più in
peschiera di soplù vi stavano un mondo d' animali attorno per cibarsi di quel pesce (
testura, / e vario color, trapunto d' oro, / astro parea di sfavillante
bisaccioni, 3-128: anche i ritagli d' un drappo servono a dimostrare la nobiltà della
s'apre e smove / ai pietre o d' assi la testura frale. galileo,
a fini e effetti contrari alla intenzion d' omero. mamiani, i-159: quanto
, 8-1-241: omero,... d' una azzione sola d'achille,.
... d'una azzione sola d' achille,... cioè d'uno
d'achille,... cioè d' uno sdegno, seppe ordinare una testura di
voce dotta, lat. textura, nome d' azione da texére (v. tessere)
testurizzazione delle fibre tessili. = nome d' agente femm. da testurizzare.
la falsa torsione. = nome d' azione da testurizzare, sul modello del fr
persona debba trarre né uccello né bestia d' alcuna tesura altrui. = deriv.
del tetano. cicognani, v-2-125: d' improvviso, in corrispondenza alla bocca dello
un malessere vago ma quanto mai pregno d' oscura e sorda minaccia: senso che diveniva
crudele per cui il male sembrava sparire d' inverno, ricomparendo peggiore d'anno in
male sembrava sparire d'inverno, ricomparendo peggiore d' anno in anno in primavera, fino
palpitare nelle tempie / come il passo d' un fuggente / il tetanico mio polso.
quattro compartimenti, cne contiene i tubetti d' oltre duemila culture. peste, tetano,
tetano, figurati se non si guarisce d' una infiammazione ai polmoni. -tetano
ottenne un altro modo compagno l'intervallo d' una dia tessaron più grave, e
può dar voglia a una signora amabile d' imparare la sua lingua e più fortunato
angoscioso (un sentimento, uno stato d' animo). g. visconti,
vedevasi ulisse / come più là che'segni d' ercol gisse. lorenzo de'medici,
da l'egeo grande a giove. d' annunzio, 1-i-35: 1 cieli ridono
/ pieno il bel corno di coralli e d' auro, / onde teti non ha
ai 'proletari'di roma, composta bensì d' uomini liberi, ma dalla povertà costretti a
più colla tetica. labriola, 1-iii-909: d' ora innanzi scrivendo, se scriverò,
, caffettiera, thetiera, cucchia- rini d' argento con chicchere e cioccolata, pel valore
. -i). numism. moneta d' argento del valore e di peso di
dugento trenta segni militari, e tremila pondi d' ariento segnato, cioè tetradragmi attici cento
'tetradracmo': moneta del valore di quattrodracme. d' annunzio, ii-316: quadriga negli atti più
suppone dati i momenti dei sei spigoli d' un tetraedro. g. manganelli, i-101
siano formati,... dal concorso d' innumerabili minutissimi in- gemmamenti selenitici tetraedri,
atteggiamento, comportamento che manifesta tale stato d' animo; pensiero che ne deriva.
ii-520: ha non so che dell'austerità d' ira sacerdote e della tetraggine d'un
austerità d'ira sacerdote e della tetraggine d' un mago. 2. oscurità
scurezza cromatica considerata eccessiva di un'opera d' arte. -anche: soverchia insistenza su particolari
. perimetro quadrato di una città. d' annunzio, vii-189: torino, la città
sostant.: parallelepipedo, cubo. d' annunzio, iii-2-68: nel mezzo del lastrico
, 221: nel cidario avea una piastra d' oro, / che tetragramatónne v'iera
'io'possan derivare abbreviatamente dal nome tetragrammato d' iddio presso gli ebrei.
dall'etilene per sostituzione di quattro atomi d' idrogeno con altrettanti di iodio; si
gruppo ammonico per sostituzione dei quattro atomi d' idrogeno con quattro gruppi alcheolici.
nella sua completezza nel 1876). d' annunzio, 1-577: il piano della tetralogia
bertola, 158: una serie d' ispidi gioghi ombreggia tetramente le acque da
quello borbonico. -con cupezza d' animo. vittorini [greene],
e questi sono o uniformi, o d' un caso solo, o di due,
quadrifronte, posto in genere nel punto d' incrocio di due vie intersecantesi ad angolo retto
[plinio], 10-22: di specie d' oche sono i chenalo- peci, chenaroti
.: ciascuno di tali vertebrati. d' alberti [s. v.]:
). carducci, iii-8-99: egualmente d' antica e popolar foggia le strofi:
], cadono quasi tutti i fiori d' ogni contento, e in luogo dei vivaci
persona, il carattere, uno stato d' animo occasionale). -umor tetrico: melanconia
e poscia medita / guerriero celebre / guerre d' amor. -cavilloso, astruso (un
. tasso, 7-157: su l'entrare d' un uscio i passi erranti / a
erranti / a caso mette, né d' entrar s'avede, / ma sente poi
bosco è cosi tetro / che in vece d' ire avanti, può rimenarci indietro.
b. corsini, 3-17: fors'ebro d' uman sangue erasi dato / allora il
: non voglion sentir fiato che spiri / d' impudico vapor, né d'odor tetro
spiri / d'impudico vapor, né d' odor tetro / d'agli, porri,
vapor, né d'odor tetro / d' agli, porri, scalogni, o d'
d'agli, porri, scalogni, o d' altro agrume. caro, 16-80:
padre di luce e fai tarderò? d' annunzio, i-780: cadea su'piani una
indefinito (una condizione, uno stato d' animo, un pensiero, ecc.)
. brancati, 3-57: gli toccherebbe d' illuminare una folla di vestiti tetri come
del lucido anzi abbarbagliante. -stato d' animo cupo, triste. alfieri,
, ristora gli occhi miei dal tetro / d' orrida larva in cne racchiusa t'eri
più recente, è composta di tetrossido d' azoto liquido e di una materia combustibile,
comburente e carburante liquido, rispettivamente tetrossido d' azoto e mono- metilidrazina. =
, così tosto, come alcuno lume d' animo in esso appare, si dèe volgere
gravidanza, non vi mancò anco quello d' ingrossare le tette. libro di esperimenti
tra quelle pareti compassate e in presenza d' una signora. arbasino, 23-1239:
ed uscire dalle scommettiture del tetto. d' annunzio, v-2-493: con terrore dei topi
e seccoso ghe re insir e nasse for d' una prea viva bevevanle et usavan le
, di sentirsi impotente nei movimenti, d' essere costretto a tettare. 2
. pirelli, 266: parla soprattutto d' infanzia, di come i bambini saranno
tettìge), sm. archeol. ornamento d' oro raffigurante una cicala usata anticamente dai
lessona, 1466: 'tettigònia': genere d' insetti emitteri omotte- ri della famiglia delle
'tegt- tigonia':... genere d' insetti dell'ordine degli emitteri e della famiglia
fettine di latticine di vitello cotte o d' occhi di vitello, di tettina di vitella
una costruzione, di un edificio. d' alberti [s. v.]:
fino al ginocchio e armati di sproni d' argento, brache corte di velluto nero e
retto a tettino con aria d' importanza dopo aver scappellatotutti i genitori.
frugoni, vi-462: si chiamano con aggiunto d' epiteto temporaneo i gatti tettivagi, cioè
la parete e 'l tetto sono parti d' una casa, sì che la fanno essere
, st., 1-96: il tetto d' oro, in cui l'estremo giro /
mano il suo balestrane e la fiaccola. d' annunzio, i-105: batte su'tetti
perché in certo modo imitano il cuoio d' una testugine. carena, i-188: tetto
: no, non si pianga un uom d' ingegno eletto / che, per costumi
, per indicare la patria, la terra d' origine. loredano, 5-75:
vogliono significare che si sia detto male d' alcuno, sogliono dire: ye's'è
stenti? un'ostinazione, un uso maladetto d' aver posto il tetto a una sua
di grossi travi traversi, ciascun ornato d' una cornice che sporge 3 piedi da
calcestruzzo per idroplani, motoscafi e cannoni d' esercitazione. moravia, 25-251: la tettoia
un altissimo colletto / s'avanza la tettoia d' un berretto. 2.
alle tettoie e ai balconi e un principio d' incendio domato. 3.
abbronzati da night-club col cristo in croce d' oro che gli balla tra i peli ricci
. da tettonico, col suff dei nomi d' azione dei verbi frequent tettònico
la disposizione delle figure in un'opera d' arte. soffici, v-5-326: squadrò
co], col suff. dei nomi d' azione dei verbi frequent tettonofìsica (
voce dotta, lat tector -óris, nome d' agente da tegere (v. tegere)
/ accorrenti, irrompenti, risplendenti / d' armi e di faci i teucri.
né valse di suprema arte malia / né d' italica gloria1 sacri nomi. arbasino, 9-218
, del prodigio e della magia. d' annunzio, iv-1-890: le viti alzate si
.. sembravano l'ultimo frammento visibile d' un mondo allegorico ideato da un teurgo =
: ha tradotto in lingua teutonica l'opere d' architettura di sebastiano serlio bolognese. foscolo
balordaggine medioevale, di preparazione meticolosa e d' ogni pedanteria professorale. slataper [«
nostra prece a. tteve sia. cielo d' alcamo, 171: tanto no amai
delle guerre civili messicane e della guerra d' indipendenza texicana. = deriv.
voce dotta, lat. textura, nome d' azione da texére (v. tessere)
scaglie di pietra: preparare i piani d' un delitto, per tutta la notte in
piccole dimensioni. inventario di alfonso ii d' este, 3677: una tiezza coperta de
dio greco della morte. d' annunzio, 1-ii-127: e io vidi /
forma croste cristalline nelle località chiamate saline d' espartinas a cinque leghe da madrid.
1-ii-711: io non ritorno / a parlarti d' amor. manzoni, 71: ora
aspramonte / egli già fece al figlio d' agolante? ». francesco da canni
lene, th- yade_ celebrabondi sequivano. d' annunzio, ii-14: ah, tutti i
di idrogeno solforato in una soluzione acquosa d' aldeidato di ammoniaca. è cristallizzabile, ha
nella carne di maiale, nel tuorlo d' uovo, utilizzata nella cura di nevralgie e
, di storia col signor wegelin, e d' apolionio tianèo col signor di castillon,
v'andò, e ritrovò sotto certi rami d' alberi, steso un tapeto o manta
la quale stavano certi tiani piccioli pieni d' uccelli tagliati e cotti nel suo brodo gialletto
e queste vesti / son de le donne d' ilio opre e fatiche. delfino,
che sembrano tante tiare di fantastiche regine d' oriente. 2. eccles. alto
eppure non armato che di tirso. d' annunzio, ii-14: ah, tutti i
. r. bruno [« critica d' arte », novembre-dicembre 19721, 54:
dell'ar. tibr, propr. 'polvere d' oro'; cfr. fr. tiber e
non lasciando quel giovinastro nessun'altra traccia d' ingegno o bontà, ma segni della
segni della solita scostumatezza femminiera di casa d' austria e indizi di natura assoluta e
peregrin dirà: « son la ruina / d' un'onta senza nome ». d'
d'un'onta senza nome ». d' annunzio, 8-11: nella sala rettangolare convenivano
nievo, 1-vi-452: io sono senza 'gilet'd' inverno- compera due braccia di lana caffè
più o meno greche). d' annunzio, i-3: ghignano per la via
; e quindi si ricava il costume d' usare i sonatori da tibie nella pompa
suonare l'opportunità del combattere. d' annunzio, vi-585: lo precedono i buccinatoci
altro componimento tutto pieno di eleganze e d' affetti tibul- liani: per ora non
dice che egli vidde cavare dal ventre d' un di questi pesci 35 tiburoncelli, ritrovandosi
; / s'apre vago giardin. d' annunzio, v-1-345: la fontana / rimuove
che gli antichi segavano il tiburtino. d' annunzio, i-374: così chiama l'amata
a trascinarsi dietro come una grande sacca d' ombra. arbasino, 19-269: il gusto
fortuna. 2. con valore d' inter., per indicare un lavoro lungo
/ la teglia che brontola chiusa. d' annunzio, v-2-26: di tratto in
. tronconi, 3-60: dicono che d' amore non si muore, ma pare che
. marchi, 1-ii-729: 'tichio': genere d' insetti dell'ordine dei 'coleotteri', della
'ticket'(inglese): biglietto (d' ingresso, di lotteria, di strada ferrata
organismi di varia origine (un ticoplancton d' acqua dolce). = voce
uniforme rammentava il passare del tempo. d' annunzio, i-30: l'orologio segue
del mio piccolo cuore accordarsi col rodio d' un tarlo, col tic-tac del grande orologio
, toch, tich, toch. intrichi d' amore itasso], 142: io
delle malattie [redi]: si lamentano d' un tielismo salato e amaro. libro
messisburgo, 109: piglia un piatto d' argento overo una tiel- letta.
coperta, il tiemo, le camere. d' annunzio, iv-2-1321: un ragazzo fischia
iv-2-1321: un ragazzo fischia sul tiemo d' un burchio ormeggiato. —
di cuoio. inventario di alfonso ii d' liste, 3045: due tiemi di curarne
a vedere, e di lunghezza / d' un braccio, e di color filigginosa;
de'dei, / e figlio, d' ampie spalle, tieni-scettro. = voce
la divinità stessa. salvini) d' alberti): andando al molto venerabil luco
libera, fatti salvi i due passo d' uomo per l'illumimzaione e rateazione.
pioggia filacida / i novi fior careggia d' annunzio, i-173: oh dolce sosta
membra / corre il tepido sangue. d' annunzio, iv-1-55: bagnava le dita nell'
: bagnava le dita nell'acqua tepida d' un vaso di cristallo azzurro. arbasino,
l'acqua|. si nuota fra le colonne d' una villa romana sommersa. si vedono
) / se alcuna fonte qua sorge d' intorno. bruni, 62: quivi scese
il core allegra al pio villan, che d' esso / trova odorato il tiepido abituro
/ adempiendo per ordine la somma. d' azeglio, 7-i-378: venerdì puoi fare accendere
tepido; se non accade altro spero d' esser sabato a milano. sbarbaro, 6-115
il rimanente de la notte dormire. d' annunzio, iv-1-501: strane voglie mi venivano
/ star del bell'umido labbro vicino. d' annunzio, iv-2-228: le tese la
nessuno pari a lui: ed è nemico d' ogni sorte di studio e di diligenza
- con ortiche nelle mani a guisa d' innamorato tiepido. fagiuoli, x-36: fuorché
frattanto, or fa tre anni, / d' andro veniva ad abitar qua presso /
e fiorita / donna, cui costringea d' espatriarsi / sottile entrata e tiepidi parenti.
vengono accusati [gli olandesi) del vizio d' essere tiepidi, e di non siroer
e negligente sostiene tribolazione, e patisce d' ogni parte strettezza: perciocché egli è privato
vegetazione palustre, irta di 'fife'o mazze d' acqua, stormente di canneti. airone
l'insediamento di una tipica vegetazione (d' acqua dolce, soprattutto canne e tife
, perché, capite? ha bisogno d' aria, di molta aria, che ad
idem, 4-1 io: il fico d' india... vi produce invece spesso
qual uom che sogna e accanto / d' un gran romore un titolo il percuote
tutto si dà per quattro titola / d' un vii castrone e d'una sozza bufola
titola / d'un vii castrone e d' una sozza bufola. = voce
lo portò tanto in alto che egli uscì d' ogni umana vista. cesari, 1-2-175
fiera / che l'astro su la spalla d' orione. comisso, vi-51: ma
a. tabucchi, 11-88: il battere d' ali di una farfalla a new york
. gigante dall'aspetto mostruoso. d' annunzio, 8-11: un immane drago cornuto
torceva serpentinamente, ricamato a gran rilievo d' oro. lucini, 12-51: 1 mostri
del tartaro, con busto e braccia d' uomo e cento teste di serpente.
delle tisi e delle epidemie tifose. d' annunzio, iv-2-78: solo, un'immensa
, che morivano dopo una settimana. d' annunzio, iv-2-76: l'unta del signore
, il fico, la viticcia, d' aere e fuoco hanno la virtù e d'
d'aere e fuoco hanno la virtù e d' acqua a sufficienza e della terra poco
donna lippa ne ripose un bracchio, / d' un grosso martignon le calde tiglia.
camomilla, fiori di tassobarbasso (fior d' iuvion) '. si prepara allo
a tavole per stampare, a cose d' intaglio minuto e per figure. redi
le parti più dure del legname o d' altre materie. 4. massa
streità le lavano, adatando certe tavole d' albaro, d'olmo o de noce
lavano, adatando certe tavole d'albaro, d' olmo o de noce bianca o d'
d'olmo o de noce bianca o d' altro legno tiglioso. mattioli [dioscoride]
acre, furono elvezio e il baron d' holbach. c. raimondi, 6-145:
de calce viva e mectila en un bacile d' acqua, tanto che la preta ne
emilio dello spedale degl'innocenti di prato d' anni 13 di temperamento cachettico fino dall'
dal servo de'servi / fu trasmutato d' arno in bacchigliene, / dove lasciò li
capisco che il dispiacere e i fastidi d' un giorno come questo siano una rogna
t'ho fatto? ''tigneria': astratto d' esser tigna. = deriv. da
/ dei supplicar quei mesti e poveracci / d' esser almen conversi in tanti tigni.
2, -22: le nostre coperte d' inverno, nelle quali io dormivo avvolto
vivessero. -chi vive parassitariamente a spese d' altri. frachetta, 1-68: costantino
. crocchia, mazzocchio di capelli. d' alberti [s. v.]:
madre, schivata da sua sorella peggio d' una tignosa, cosa poteva ancora sperare
ripensare sì come ho dettoch'ella in guisa d' una capra tignosa, per dir così,
con voi di altro che il vino, d' olio, grano e cose simili,
toscana si sono dimenticati di me come d' un cane rabbioso o d'un gatto
me come d'un cane rabbioso o d' un gatto tignoso. calvino, 1-43:
costumi, quasi vi direi che credo d' indovinarla, se per pochi quattrini tignosi ch'
): almeno ti fo io cotanto d' onore, che io non mi pongo né
tanto che vinceremmo qualunque schifosità che le fosse d' at- tomo, pur di gustarla,
): altopiano (1800-2200 m) coronato d' innu- mervoli cime di monti e di
buoi tigrati e di cammelle ai pozzi. d' annunzio, i-275: aperse le froge
, tro- vansi degli indizi di strato d' un bellissimo marmo tigrato, composto di
più in qua, poi violaceo e tigrato d' oro, il mare si calmava al
da tigrato, col suff. dei nomi d' azione. tigre (tigra)
i rabioso tigro che dimora nela foresta d' organia? giamboni, 8-i-264: tigro è
è uno animale che nasce nelle parti d' organia ed è taccato di varie tacche.
ed è taccato di varie tacche. cecco d' ascoli, 2894: veloce corre sì
un sasso / incominciò così parlando basso. d' annunzio, i-830: curvo a '1
lo schiavo etiope il lunato / arco d' argento. pirandello, 8-655: più
. pirandello, 8-655: più geloso d' un tigre, il padre, le aveva
anni in qua ha dato l'impressione d' essere una tigre di carta...
d' istruzione, la formula si pronuncia esattamente.
g 'simile a', che indica affinità d' aspetto, somiglianza. tigrolisi, sf
. n. santarelli [« corriere d' informazione », 15 / 16-xi-1948],
uni affermano con giuramento ch'esso era d' innocenza angelica, e che la società lo
benissimo anch'essi, e con ciffre d' algebra... dimostrarono ch'era
ch'era un tigreconìglio; però merita d' essere disprezzato e in catene.
: conviene che è un furfante foderato d' imbecille o viceversa. meno male.
rischio, a l'ombra assiso / d' arcadia il rozzo dio ch'ivi soggiorna.
rozzo dio ch'ivi soggiorna. / tutto d' ebuli e mori ha tinto il viso
altra truppa migliore dello stato è mantenuta d' alcune porzioni di terreno, col nome di
è un 'beilerbei'con ducati sedici mila d' entrata di timaro, il quale ha sotto
rimbombo di frasi timballesche alle orecchie d' una assemblea tumultuosa? = deriv
. monti, x-4-663: quindi al suon d' oricalchi e di timballi / alle voci
. leonardi, 1-42: odo suon d' armi / e di carri e di voci
insulta i silenzi del sacro aventin. d' annunzio, i-478: in tomo i dormitori-
portò in cucina una batteria di arnesi d' ogni sorta pel timballo, pel fritto
un consumato, un pasticcio di fegato d' oca, una fetta di timpale, del
timbra. pascoli, 423: fiori d' ulivella, timbra e serpillo che lontano odora
niente da fare. = nome d' agente da timbrare. timbratrice, sf
antichi cavalli saraceni. = nome d' azione da timbrare. timbrèo1,
intorno al padre loro, mirar le membra d' i giganti sparte. pasquinate romane,
. carducci, ii-19-112: farai ricerca d' un pacco di stampe venute dalla signora mario
, né i musicisti, come quelli d' oggi nascevano già con i timbri orchestrali in
alla luce, e per certe note d' ombra violacea, ma per gli effetti di
scrive, sopra un liofante indiano avea primo d' ogni altro menato un trionfo delle spoglie
l'errore vi appariranno quasi naufraghe. d' annunzio, vii-260: al comando sono
, nientedimeno, il comandante del corpo d' armata. mi ricorda, timidamente,
de'disegni del nemico, determinossi non d' aspettarlo timidamente, ma d'andargli incontro arditamente
determinossi non d'aspettarlo timidamente, ma d' andargli incontro arditamente egli stesso e in
ah no, scusar tu dèi / d' inesperto garzon la timidezza. pascoli, i-598
e modo di raccogliersi e ricomporsi. d' annunzio, iii-1-259: lucio settala sorride con
ciò che sente di novità o d' arditezza anche la più felice, sono i
per mancanza di coraggio o per viltà d' animo. dante, conv.,
si fanno contrappeso e remora nei partiti d' ordine, col desiderio immortale d'eternità da
partiti d'ordine, col desiderio immortale d' eternità da cui parte e a cui
e timida, i gesti impacciati più d' un uomo di lucerna che di guerra.
appena ardisce mostrarsi, appena ci accorgiamo d' averla. metastasio, i-iv-636: il
adasce / gentil e pien d' amorozo disire; / ponesi fermo e non
fermo e non geva la madre d' achille timida del figliuolo ella diceva, per
ritirata settecento. pascoli, 34: splendano d' aurea luce i lampadari, / nel
imetto, / sorrida in cerchio tuttavia d' uscire, si ritrovava senza consiglio alcuno e
per ora sottrarmene all'aspetto, / timido d' udir cosa che m ^ og, secondo
gran valore dimostrato dal principe d' ascoli, e per le timide
i vi si videro più d' una volta le madri uccidere i propri figli
o vogliamo dire epi- pondo / d' ogni tempesta e timido tremuote, / tal
ed un signore al timone avvicinossi. d' annunzio, 1-877: ed io folle
si regola operando sulla pedaliera. d' annunzio, iv-2-934: vide ai colpi del
beccheggiare. marinetti, 1-117: timone d' altezza o timone di profondità. timone che
. salvini, 13-145: di lauro e d' olmo ottimi sono i manichi; /
esercitato a maneggiar cavalli, facesse acquisto d' un naviglio bellissimo... o
schivarla ad ogni costo e scegliere la timonella d' un vetturino sconosciuto guidando il facchino ignaro
altezza e direzione di volo. d' annunzio, iv-2-927: nella coda [della
, 21: l'ingegnere pirelli avrà d' ora in avanti meno poteri elei nuovo vicepresidente
. pascoli, ii-1735: o timonier d' italia esterno, dante! / sei tu
volo assolvono alla funzione di timone. d' alberti [s. v.]:
e timorato, e aspettava la redenzione d' israel. g. m. lecchi,
: sopra l'una e l'alta specie d' errori suol farsi uguale schiamazzo dai timorati
conv., i-ii-15: movemi timore d' infamia, e movemi desiderio di dottrina dove
o una perturbazione che procede da timaginazione d' un futuro male. piccolomini, 1-85
i-202: qui s'interpone lo scherzo d' una gatta, che a piedi la vergine
terro- res', cioè quegli improvvisi smarrimenti d' animo, che per disposizione occorrono negli
espressione del viso che rivela tale stato d' animo. f. gonzaga, lxv-224
tingesse il volto, / temendo che d' altrui non le sii tolto, / lascia
di timore, quando si presentano alla porta d' una stanza di compagnia. pecchi,
primamenti è compunita de timor e poa d' amor. costo, 1-439: ne'soldati
, né osservanza di legge, né rispetto d' onore, né timore di dio.
ogni lega estranea alla sua natura, libero d' ogni timore servile, d'ogni dubbio
, libero d'ogni timore servile, d' ogni dubbio e d'ogni titubanza.
timore servile, d'ogni dubbio e d' ogni titubanza. -timore filiale:
iii-1-30: il terzo timore è un composto d' amendue questi; ed è di chi
suoi maltrattati, fece sparare alcuni pezzi d' artiglieria e ammazzatone alcuni de'contrari,
adunque, che in questa terza particola d' alcuna condizione di cotal creatura parlare intendo,
di niuna cosa più timorosa, che d' esserle grave ed importuno, vicino e
volavano su'rami più sicuri / timorosi d' insidie, o di rapina. tornasi
era sì temoroso che nonne ardiva di richiederla d' amore. boccaccio, viii-2-143: amore
preoccupazione (un pensiero, uno stato d' animo, un sentimento). boccaccio
tornata ciascuno stea timoroso, guardandosi d' ogni cosa che sia peccato, o che
sottili, il che è primo segno d' essere grave. = voce dotta,
timpanigiando al modo suo distesero le coma d' infinita cavalleria nell'aperta campagna. =
che viene incastrato nel timpano. d' alberti [s. v.]:
giovanni delle celle, xxi-209: pascesi d' amore celestiale timpanistria, e se si pasce
amore celestiale timpanistria, e se si pasce d' amore, si pasce di dio.
, 6-i-5: leggo chiaramente narrata la storia d' unadecoratori, le quali reggevano un timpano,
, uscirono femine di tutte le cittadi d' israel, cantando e ballando incontro a saul
/ l'altro basso, e profondo. d' annunzio, iv-2-627: l'aula profonda
barbari metalli / e voci di cameli e d' elefanti. -in una metafora erotica
atteggiamenti lascivi al suono di timpanetti e d' una specie di chittare e piastre di metallo
careggi, ed a fiesole un altro palazzo d' ingegnosa idea, piantato nella scoscesa d'
d'ingegnosa idea, piantato nella scoscesa d' un poggio, praticando nev cavi di
tènca, tènga), sf. pesce d' acqua dolce, della famiglia ciprinidi,
e coll'altro ignudo e bianco al pari d' avorio disegnava giocarellando circoli e mezze curve
intorno alle tinchiuole che guizzavano a sommo d' acqua. -tincolina, tinchiolina (
massimo pollux / tindàrido e, pregna d' essa, l'aurora venusta. d'
d'essa, l'aurora venusta. d' annunzio, iv-2-412: una sera di settembre
qual sogno potrebbero esaltare nel gran cuore d' un re questi incendii del cielo latino
vaso capace di quattro o cinque barili d' acqua. monti, 5-78: all'
i-i-223: dalle parti da canto verranno luoghi d' otto braccia l'uno, e queste
diviso in caselline al modo stesso / d' un registro: ecco l'andito d'ingresso
/ d'un registro: ecco l'andito d' ingresso, / il tinello, la
e no una ventina poveri / ingialliti fogli d' album affissi a caso qua e là
mastro di casa perché comperò un paio d' uova più dell'ordinario ed altro non studiano
donne alle quali non tocca in sorte d' essere favorite dal re, vivono con altre
ugieri apugliese, xxxv-i-892: so trare d' arco e di balestro, / tignere
tignere, a la bottega de'rettori o d' alcuno di loro, e mostrarla a
si tregge da queste isole gran somma d' una erba che si chiama oriceilo, con
ecco / tinse di sinopia il filo. d' annunzio, ii-767: recava l'austro
al sole, delle buccie ai castagne, d' imparare a che servano: a tingere
destro / tinge il bel candido / d' un vel cilestro / in ramicelli /
del duolo che la notte bruna / d' una pallida tingi e dubbia aurora: /
, e senza nubi, / tingere d' estro e d'or tonde marine. foscolo
nubi, / tingere d'estro e d' or tonde marine. foscolo, 1-290:
luna era già sorta dal monte di rocca d' arce e le girandole degli spari
argentei, / perché diventin aurei. d' azeglio, 7-iii-226: da roma mi scrive
non farsi rosso / seco ogni pezzo d' arme ch'avea indosso. tasso, 8-17
i lumi e 'l volto / di color d' ardimento infiamma e tinge. marini,
non testinse / si desta dal letargo. d' annunzio, iv-1-112: un lieve rossore
, i-23-44: il sugo preme / d' una mora dorinda, e il viso tinge
e gloriose spoglie / e tinge il ferro d' innocente sangue. donini, lìi-14-177:
lìi-14-177: ha data occasione a molti d' aggiungergli il titolo di crudelissimo e impiissimo
tinga (e qui non accade) d' artifizi oratori. 9. influenzare
/ ed al ben ed al mal d' altrui tostane, / dissi a simon che
avviene che le parole affermative e sicure d' una persona autorevole, in qualsivoglia genere,
/ conservatrice del creato mondo / veste d' onore, e di dolcezza tinge / i
5-72: non, com'io soglio, d' amorosi inchiostri / tinga le carte,
. michiele, 3-i-274: tingi dunque d' inchiostro i fogli tomai 7 e de'
da medico: tinger l'orlo del vaso d' un qualche succo piacevole, perché altri
de la croxe de cristo quell'esser ghe d' atomo e bea quella chi. l
da farsi bella, tutta s'era tinta d' inchiostro. forteguerri, rv-389: in
petto, e lo rispinge, / e d' onesto rossor tutta si tinge. caro,
tinge. caro, 16-88: d' un freddo pallor tutto si tinse. marini
; e mi fe'tingere le guancie d' un vergognoso rossore. onufrio, 37:
, 37: rosa aveva la pelle d' un colore quasi diafano; ella non era
volto, ma spesso le sue gote tingevansi d' un lieve incarnato, simile a un
i-105: le sue guance si tinsero d' incarnato, il suo occhio perse la sua
-acquistare un riflesso di colore. d' annunzio, iv-1-800: le chiocciole nel suo
aurora. leopardi, 717: d' un rosso lume / tingeasi l'orizzonte.
un rosso lume / tingeasi l'orizzonte. d' annunzio, v-2-35: anche le colline
/ fantasia pompeggia / fra un corteggio d' idee, che nei colori / si tingon
tinger di sangue i mari, e d' ogn'intomo / la terra seminar d'ossa
e d'ogn'intomo / la terra seminar d' ossa insepolte. g. gozzi,
) tingeranno in rosso il bacchigliene. d' annunzio, i-144: de 'l vermiglio suo
colpa o errore. f. d' ambra, 64: or voglio ancor all'
vomitava sangue e brani crudi di carne d' uomini da lui mangiati. foscolo,
del guado, che non pongano vagello d' alcuno uomo lo quale sia di fuore
non si possa comettere. = nome d' agente da tingere1. tingitura (
, 252: anche diedi per tingnitura d' una guamaka di monna lina molgle di si-
molgle di si- mone, dies iiii d' otobre, s. viiii, che.
le terre di siena e la terra d' ombra giovano moltissimo alla pittura ad olio,
, e guazzo. = nome d' azione da tingere1. tingolétto,
sotto i rigidi chepì, col 'fiore'd' oro arabesco sulle maniche, armati di
: col tempo il suon del corno d' orlando, che echeggia lontano, si mescolerà
lontano, si mescolerà con questo tinnito d' arpa armoricana, e nascerà l'epopea cavalleresca
fiele di pecora vale al tinnito et sufilo d' orecchie. lucrano, 2-34: havvi
sente un tinnito over sono in modo d' uno mollino nela orechia. =
chi svolge dal cielo i gomitoli / d' oro? montale [hudson], 22
ch'essi fuggono la vista e la voce d' esso. sodenni, iv-316: del
, ed egli fece empiere le tinora d' acqua. libri di commercio dei peruzzi,
, 334: costò loro i lengname d' uno bosco di castangni per fame botti,
i tini. pascoli, 46: d' arguti galletti ha piena l'aia; 7
tini, e lasciavano dietro di sé odori d' uve e eli mosto. bernari,
: i mulattieri portavano le corbe piene d' uva ai tini. a. tabucchi,
piccolo, / lo affogherò in una tinozza d' acqua. -con partic. riferimento
quel grado di calore che si desidera. d' annunzio, iv-1-824: gli giunse dopo
, anna trenker esce con una tinozza d' acqua e un grosso pezzo di sapone
lavammo il vasellame in una tinozza piena d' acqua, presso il pozzo e poifacemmo una
biringuccio, 2-150: fra ogni dua d' essi vasi si mette un ti-
: la repubblica donò nel 1483 le miniere d' allume dello stato all'arte della lana
rubato. govoni, 245: l'ombra d' amore è ancora là. / date pure
e questa notte hanno dormito con me. d' azeglio, 7-i-399: si domina.
ieri illuminata dal sole poco alto era d' una tinta meravigliosa. aleardi, 1-273:
la tinta de le sue pupille. d' annunzio, iv-i-ii: la campagna accidentata
ella era divenuta una vera bellezza. d' azeglio, 4-87: avea quel sopracciglio
le razze più vicine al caucaso. d' annunzio, v-1-95: è un vecchio
quella tinta che s'acquista passando un paio d' ore al giorno in abito succinto sul
intendo per 'tinte locali'quella tale modificazione d' immagini, di pensieri, di sentimenti,
di che anch'ella vive di reminiscenze e d' immagini. p. leopar
» insistè la signora con una lieve tinta d' impazienza. pea, 3-185: le
ogni tinta, di tutte le tinte-, d' ogni sorta (per lo più con
imbiancatore, tinteggiatore. = nome d' agente da tinteggiare. tinteggiatura,
sviluppo mentale del principe. = nome d' azione da tinteggiare. tintéggio,
il primo segno, per me, d' una voglia di ridere. pasolini, 3-379
affatto fuori di posto. = nome d' azione da tintillare. tintillano (
uno, non di tin- tillani né d' altri panni gentili ma di lana grossa fatti
]: 'non di tintillani non d' altri panni gentili', che i più nuovi
de quei vasi spermatici. = nome d' azione da tintillare. tintillo1,
magici tintinna- menti il tempo avvenire. d' annunzio, i-930: ella piega il camoscio
il camoscio: i braccialetti, / d' oro, di smalto, d'argento brunito
, / d'oro, di smalto, d' argento brunito / scendono con sottil tintinnaménto
contra di te. = nome d' azione da tintinnare. tintinnante (
. squillante (una risata). d' annunzio, i-256: oh freschissime risa tintinnanti
], sul letto / si gettò d' una svelta maniera: / e ben questo
, 11-143: riero aveva un braccialetto d' oro grosso e pieno di bagliori che dino
ogni tanto, e poi qualche voce d' uomo. leopardi, 24-23: dalla via
il quale urtava contro il bicchiere. d' annunzio, i-03: là, / là
, quando mi ha fermato un lontano tintinnio d' arpa. 2. fastidioso ronzio
, l'aria dell'ambiente è sovraccaricata d' ossigeno. sostando nell'intercapedine fra i
, cioè risonare. marino, 1-7-8: d' argento è l'uscio e certe conche
tintinnire spesso, scuotendo la mano. d' annunzio, iv-1-505: passava pietro, il
suoni / faceano intorno l'aria tintinire / d' armonia dolce e di concenti buoni.
, li effetti sono questi: rodimento d' intestino, con un poco di usso
la membrana del meato auditorio esterno. d' annunzio, iv-2-75: ella non udiva se
rubino, 151: con liquido fintino d' ori / trillava la gioia sua schietta /
franco, 342: di seta e d' oro e varie lane tinte, / nei
] render tinta dopo le feste. d' annunzio, iii-2-97: discinta la prima
pe'fianchi scoprendo la seconda ch'è d' un indicibile color nero azzurrato, tinta con
ho veduto io molti disegni che faceva leonardo d' invenzioni sopra carte tinte et anco bianche
la spinta / con tre o quattro sorsi d' acqua tinta. goldoni, ii-679:
. uhhh!!! ». d' annunzio, iii-2-175: la moltitudine stampa su
di un'emozione, di uno stato d' animo, di una condizione fisica (il
i'vidi e 'l drappo scuro / d' ogni allegrezza e d'ogni ben mi spoglia
drappo scuro / d'ogni allegrezza e d' ogni ben mi spoglia. crescenzi volgar
avea le ricche gonne, / l'un d' un rosso mal tinto, e l'
da un sentimento, da uno stato d' animo (una persona, l'animo
alias il nostro signor armirante tinto d' amore. bandello, ii-935:
de le donne contra lei, / tinte d' invidia da si gran va
può esser tal volta tinto d' interesse. montale, 1-125: da queste
in uando di una leggera sfumatura d' istrionismo, qualche cosa i buono
. -che manifesta un determinato stato d' animo, un'emozione, un'
tinte, tintissime della pece moderna. d' annunzio, iii-2-119: gli ortolani melmosi di
tutto ciò che non è delitto, tinti d' ogni vizio che macchia l'uomo vicino
: la carnagione stessa. intrichi d' amore [tasso], 248: deh
di angoscia, di tristezza. intrichi d' amore [tasso], 142: tenete
frecce tinte nel sangue dell'idra. d' annunzio, ii-564: con la man tinta
/ con marte insieme venere rimiri, / d' illustri pepli esser farà tintori / e
l'intima teoria chimica della colorazione. d' annunzio, iv-2-1310: stavano appesi a
nel momento che la tingono i tintori d' asia. c. e. gadda,
lat. tardo tinctor, -òris, nome d' agente da tingere (v. tingere1
de la cità... avere mulina d' ulive overo tegne- toia. citolini,
francavilla sono le tintorie di cotone. d' annunzio, v-2-252: tutte le tintorie pratesi
un'altro prete con un bacino pieno d' una tintura bianca. d. bartoli,
8-i-202: è in mare un'altra cochilla d' un'altra maniera, che si chiamano
debbano escluder quegli occhi che, infermi d' itterizia, non hanno la sincerità con cui
, liscio, brillante, semitrasparente e d' una tintura ver- dezzurra. monelli,
della voce che rivela un determinato stato d' animo. aretino, iv-4-130: il
poco m'ero accorto dell'impianto lassù d' un ufficio semaforico » proseguiva l'esperto
l'esperto osservatore, non senza una tintura d' epigramma nell'intonazione. 7
i prodi. 10. disposizione d' animo, inclinazione radicata in seguito ad
bene eterno lo stato umile, privo d' ogni scintilla d'umana riputazione, purché
lo stato umile, privo d'ogni scintilla d' umana riputazione, purché rimangano esenti dalla
proviene dall'umor faceto e dalla condizione speciale d' animo del bifolco narratore? b.
. magalotti, 9-1-191: l'acqua d' ambra non era di quella fatta con la
farmacista, tra una spedizione di pillole d' antimonio ed una soluzione di tintura tebaica,
del vino, animata con la tintura d' oro et altri preziosi ingredienti, per la
= dal lat. tinctura, nome d' azione da tingere (v. tingere1)
può interamente accordare con un violino. d' annunzio, iii-1-09: ella cantava una
mano a un piatto colmo di stufato d' agnello e se ne recò un pezzo alla
aggressivo, molto puritano e capace di scoppi d' allegria esagerata, però quasi incapace di
francesi il predio caratteristico dei migliori film d' oggi consiste nell'arricchire le situazioni drammatiche
ossessionanti per tipicità e perfezione di fotografia e d' inquadratura. alvaro, 8-107: non
alla conformazione tipografica e metrica di 'carta d' europa'di b. rondi, per
oggetto di analisi. = nome d' azione da tipicizzare. tìpico1, agg
il tipico luccichio che i suoi occhiali d' oro mandavano ogni tanto attraverso il fumo e
bonagiunta ricorda: 'donne che avete intelletto d' amore'. marinetti, 214: è innegabile
e, talora, per gli spettacoli d' intrattenimento che vi vengono organizzati.
di cibo, erano altrettanti caratteri 'tipici'd' una 'tabe meseraica'avanzatissima, contro la
tipo linguistico normale. = nome d' azione da tipificare. tipificazióne2,
: « sono stato soldato nei battaglioni d' africa (non stento a crederlo: quel
tipo1. tipitappo, sm. fuoco d' artificio che esplodendoproduce brevi e secchi scoppiettìi
tipizzazione tissutale. = nome d' azione da tipizzare, sul modello del fr
, 2-138: basta che un tipo solo d' una scoperta, una copia sola d'
d'una scoperta, una copia sola d' un libro si salvi... e
vista a distanza richiamasse subito il tipo d' origine. -rappresentazione ideale a cui
: bada che un ramo sia / d' allor, ch'è il tipo della sapienza
il tipo della sapienza; / non d' altro che sia ramo di pazzia.
egoismo o consumano ogni vigore in accessi d' una sterile misantropia: errano fra il
tipografia vaticana, pensato con tanta nobiltà d' animo da nostro signore. monti,
carducci, ii-4-435: i tre fascicoloni d' atti e memorie è quel che finora
della arte tipografica per la rapidissima diffusione d' ogni umano sapere antico e moderno,
gioia, 2-ii-200: il nono sintomo d' istruzione può essere il rezzo a che
im- ressioni di piante, e d' altri corpi organizzati negli strati lapi-
/ tippe tappe, un susurro fuor d' uso.. / voi gridaste.,
3-352: ne portammo un esemplare all'ufficio d' igiene, e ci risero in faccia
, nelli quali portano diversi anel- letti d' oro, uno dietro all'altro in tire
mezzo, nel quale portano un anello d' oro appiccato, nel modo che portano di
. invar. disus. portaborse. d' azeglio, 2-475: francamente, non si
: siccome voleva battersi davvero, domandò d' entrare nei tiragliatori algerini. gazzetta di
ca- stelfidardo. = nome d' agente da tiragliare-, cfr. fr.
spessore costante costituito essenzialmente da due lame d' acciaio, regolate da una vite,
, affinché tiri le linee sottilissime. d' annunzio, iii-1-1104: virginio lascia il tiralinee
grafico più che plastico con quei bugnati freschi d' inchiostro di china del tiralinee.
: 'tiramantici': colui che alza i mantici d' un organo, acciocché il sonatore lo
degli stati arabi. = nome d' azione da tirare1. tiramina,
di regnar. persia non soffre / d' una destra tiranna / il giogo tollerar.
diera e la tirannèlla di casa. d' annunzio, i-1069: o lunella, o
.]: 'tirannanzi': eufemistico. mezzano d' amori. = comp.
speri toglier sinigaglia / a quel arcicoglion duca d' urbi- no? 3.
villano tiranneggiaménto dell'iracondia. = nome d' azione da tiranneggiare. tiranneggiante (part
ma voleva ancora, con la mina d' altri, possere dare le leggi ad tucti
. carducci, iii-21-311: giovanni visconti d' oleggio... tiranneggiava bologna.
oppure, tiranneggiata da una potenza straniera. d' annunzio, v-3-638: l'inghilterra si
che gli ugonotti, sotto la protezione d' alcuni ufficiali del re, volessero tiranneggiar quella
il suo comportamento, il suo stato d' animo (un'idea, un pensiero,
: questo appetito sregolato, quest'autor d' ogni male, non ha (bontà del
, lo tiranneggiò di una francia meditante d' accordo col papa l'invasione dell'italia
, e qual è il maggior segno d' ingiustizia, che amare più l'amata che
tutto quanto poteva dare la piccola fonte d' amore, e crogiolarvisi e tiranneggiare, essendone
nazionale rappresentanza. = nome d' agente da tiranneggiare. tirannerìa (
capitani dalla dappocaggine de'magistrati, dal silenzio d' inermi leggi, da'neghittosi odi de'
si ragionava, era di religione e d' anima; ma del tirannesco governo de'mandarini
»; malvagia parola, e indice d' animo tirannesco. 3. figur.
. boiardo, 1-13: licurgo, figliuolo d' ari- stolando, mosse lui la terzia
cttolini, 448: sotto la signoria d' un solo sarà la signoria d'un solo
signoria d'un solo sarà la signoria d' un solo, lo stato regio, la
: la tirannia è imperio illegitimo violente d' un solo, oltre ai costumi e
contro le usurpazioni russe, e il diritto d' intervento a sostegno della tirannia austriaca in
istorie de'greci, issione oltre modo disideroso d' occupare e possedere alcun regno, in
regno, in tanto che egli si sforzò d' ot- tenerlo per tirannia. piovano arlotto
che per tre lustri intieri potè credere d' essere nata una talpa senza conoscimento delle bellezze
metastasio, 1-v-77: è una specie d' ingratitudine verso la benefica previdenza che vi ha
che di bruto e dei tirannicidi e d' antonio, di roma. -stor
militaristici, tirannici, di germania e d' austria, tentavano l'ultimo colpo per
: o isola del sole / o isola d' eroi madre, sicilia, / fausta
di fiandra i pesi trovati dal duca d' alba con le gravezze introdotte. angiolini,
: i semi della civiltà intellettuale passarono d' asia in europa: ma isteriliti in
luoghi da leggi tiranniche, o dalle gelosie d' una 'costa', trabalzati in altri da
s'io vi credessi re volgare, d' anima inetta o tirannica, non v'indirizzerei
indirizzerei la parola dell'uomo libero. d' annunzio, v-1-632: ecco il tirannico
gonfiati dalle prosperità, divenir insolenti e d' animo tirannico. galileo, 3-1-124:
la risposta non è temeraria in bocca d' una figliuola, quando ella sia più
, quando ella sia più ragionevole assai d' un comando tirannico in sulle la- bra
un comando tirannico in sulle la- bra d' un padre. pellico, 2-59: questi
purché 1 oro ingoi: / e d' innocenti ignudi fa giustizia. cesarotti,
/ di tirannico uccel, di fera e d' uomo. = voce dotta, lat
a un tratto sotto la tirannide ferocissima d' un despota militare loro concittadino insignito dal
traligna in violenza, appellasi tirannide. d' annunzio, iv-2-406: cittadino d'atene,
. d'annunzio, iv-2-406: cittadino d' atene, e sotto la tirannide dei
del capitale concentrato in un picolo numero d' individui. g. ferrari, 265:
profanate, narra queste cose ai cristiani d' europa. botta, 5-98: il piemonte
i naturali suoi sentimenti di pace e d' amicizia verso la francia. mazzini, 51-165
la mala pianta della straniera tirannide finirà d' allignare nel nostro suolo! 2
dimoni, e poi li domandaro qual d' esse li fosse più graziosa, rispuose:
, il suo comportamento, il suo stato d' animo, le opinioni, i pensieri
, purg., 6-125: le città d' italia tutte piene / son di tiranni
, perciò che costume fu sempre dei tiranni d' esser crudelissimi. bruno, 3-653:
nella mia tristezza non è più scintilla d' ira, e questa vita non mi par
questa vita non mi par più degna d' esser contesa. bacchetti, 1-ii-548: storici
, i-xxxiv- 221: falso e che d' armenia soave incanto / tocchi il freddo