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vol. II Pag.2 - Da BALCONIERA a BALDANZA (17 risultati)

uso sopra i letti signorili, nelle sale d' udienza; simboleggia la dignità del '

ricchissime sopraveste di drappi e di broccati d' oro; in ultimo el re tutto armato

e di quelle / che in america servono d' ombrello. manzoni, pr. sp

persia, sotto un baldacchino di broccato d' oro. pascarella, 709: egli appena

per dorarla spese quaranta mila scudi ». d' annunzio, iv-2-118: dietro la torma

anclf'esse, reggeranno le quattro mazze d' un piccolo baldacchino di seta celeste.

a baldacchino, mi portò un bricco d' acqua calda nascondendolo sotto il grembiule.

sì, era il letto matrimoniale coi colonnini d' ottone e per aria il baldacchino rosso

tappeto rosso, è un trono tutto d' oro sotto l'immenso baldacchino di porpora.

, / ch'ei trapunta a stelle d' oro. ojetti, i-370: le nuvole

ricco palio di baldacchini di seta e d' oro adorno intorno riccamente. idem, 7-100

grana e una cappella doppia di baldacchini d' oro e di seta fini. apocalisse volgar

di avignone] ha colmo il sacco / d' ira di dio e di. vizi!

fa tenire / manera e costumanza / d' augello, ch'arditanza -lascia stare: /

quale continuatamente meco stava, fosse baldanza d' amore a segnoreg- giare me, tuttavia

terra, e le ciglia avea rase / d' ogni baldanza, e dicea ne'sospiri

vegiamo con quanta baldanza quella sola generazione d' uomini, chiamandosi amatori della virtù, facevano

vol. II Pag.60 - Da BARBARO a BARBASSORO (25 risultati)

nulla quanto alla barbara e stolta compiacenza d' infierire contro un cadavere, perché questa

, i-37: tormento il più crudele / d' ogni crudel tormento / è il barbaro

e che adori anche i disprezzi / d' una barbara beltà. idem, ii-40

cor; ma sai di che? d' un colpo / che lieve fu, né

scoria tedesca. metastasio, 11-68: d' un indomito scita / barbari sensi!

rimasero deserte [queste due isole] d' abitatori ed incolte. prati, ii-50:

segni descritti dal veggente di patmo? d' annunzio, iv-2-55: ma quando si volse

curiosa aggruppata in distanza, la testa sorse d' un tratto nel sole come fusa

pendevano dagli orecchi, con una serenità d' idolo barbaro. serra, ii-228: i

gusto, di finezza (un'opera d' arte o di musica; un oggetto d'

d'arte o di musica; un oggetto d' ornamento, un manufatto).

chiamare. marino, 5-12: chi d' ambrosia gl'impingua il crin sottile,

la bella gola e candida attraversa. d' annunzio, iv-2-106: gli enormi pilastri di

nobili o se pure favellano in alcuna d' esse, non favellano corretta- mente,

è dato loro da un fischio che è d' un linguaggio sì barbaro che è veramente

di quella che, nel barbaro gergo d' oggi, si chiama coscienza industriale.

una odicina barbara in quattro strofe, non d' amore? se vuoi, te la

copiosissime [uve] sono il trebbiano d' ogni sorte, il rafano, il morgiano

vino gentile, scarico di colore, d' un vitigno particolare, per lo più

senso ironico). f. d' ambra, xxi-44: di sorte seppe ella

cappello, mostra ancora negli atti esteriori d' esser tutto abbottato di vento e tutto

i barbassori fecero frustare quegli insolenti. d' azeglio, 1-124: in quel sacco di

essere un gran barbassoro, per mostrare d' avere a grado la sua venuta, una

che come meretrice, anzi bagascia / d' orlando, il tradimento avea fatto ella;

il forte del regno, che lo pregava d' aspettarli un poco. non volle a

vol. II Pag.61 - Da BARBASSORO a BARBERO (20 risultati)

marino, i-192: mi feci provedere d' un barbassoro che mi riparasse il viso

lungo circa 9 cm, con apertura d' ali di 25 cm): vola al

, ii-512: poni, per regola, d' ottobre con barbate; di marzo,

perché la virtù della pianta... d' ottobre se ne va nelle barbe.

il mento illeggiadrito, qua e là, d' alcuni deliziosi peli barbatelli, una specie

radici i ben barbati arbori dello orto d' amore. pascoli, 663: egli dormìa

letto traforato / cui sosteneva un ceppo d' oleastro / barbato a terra; e

. ariosto, 28-95: in compagnia d' un monaco barbato. idem, 31-58

sta in atto di declamare dall'alto d' una pietra. leopardi, 32-265: mira

di spar- vier da templi / invasi d' ombra e di pensose sfingi, / ora

, / ora passar con mille carri d' oro / con suvvi gli archi di barbati

suvvi gli archi di barbati arcieri. d' annunzio, v-1-176: una gran testa chiomata

la malizia de'mozzi, più animali d' un cavallo turco, non serviva che di

: lustrando con la sabbia bagnata l'acciaio d' un morso o d'un barbazzale,

bagnata l'acciaio d'un morso o d' un barbazzale, parlava e cantava. e

: i quali si servon di lui come d' uomo audace, e che senza freno

lagrime, alzò il bicchiere e lo votò d' un fiato. pascoli, 817:

patria di pirati. cielo d' alcamo, 63: cercat'aio calabria,

il dì a belle schiere tutte le sorti d' uomini sovra le invellutate e superbamente guarnite

si corressero, e che il mese d' aprile si chiamasse nerone. galileo, 3-4-323

vol. II Pag.62 - Da BARBERO a BARBIERE (12 risultati)

via al passo guidati dai palafrenieri. d' annunzio, iv-1-891: i cavalli erano

e. spettacolo barbarico, spesso causa d' incidenti. spiacque alla regina margherita,

viso. vasari, i-423: il ritratto d' agnolo fatto da lui medesimo si vede

turbante nulla aveva di turchesco. contornata d' una barbetta rossastra, fiorita pomposamente,

, fiorita pomposamente, nel mezzo, d' un bel nasone bitorzoluto e vermiglio,

piccolezza e rigidezza qualche cosa di ridicolo e d' ostinato..., mi si

. govoni, 2-35: la malizia d' amore che ti ride / negli occhi

a uno a uno i pochi fili d' erba nuova, voltarono la loro barbetta verso

, / che vien dalla radice / d' un barbicato tuo desio. barbicazióne,

radice, né barbolina una piccola barba d' uomo. se si volesse porre differenza tra

barbicola1, sf. barbettina. d' annunzio, iv-2-147: fra mansueto in vece

sarebbero le sole ceppaie o barbicale, barbiere d' in sul canto di casa tua, fui

vol. II Pag.63 - Da BARBIERIA a BARBINO (14 risultati)

forestiero tenere; che tre nuovi corpi d' arti si facessero, l'uno per i

(i-421): egli era figliuolo d' un barbiero, e s'era acconcio in

, / gli avvolge un cencio più nero d' iarba, / l'ammolla con un

, / l'ammolla con un po'd' acqua gelata, / senza fargli nep-

, e protestò ch'ei non intendeva d' impacciarsi per nulla con la mia perrucca

ii-382: il mio barbiere mi assicura d' avere giorni fa avuto il medesimo male,

ora, voi mi darete quattro ducati d' oro. -cacasangue, madonna verdiana!

: quando pensi che ti sii lecito d' andar a trovar il barbiero, e riposar

per te fussero tanti calci di bue, d' asino o di mulo. garzoni

bandello, 3-32 (ii-418): ora d' una di queste sì fatte cortegiane s'

1-54 (i-622): con l'aita d' un barbieruolo mezzo medico che era molto

stimati dalla più ghiotta società, spinole d' argento, muggini sinuosi col labbro leporino

panno azzurro, che io non supponevo d' un azzurro così azzurro, nelle mostrine

qualità: di solito, delle cose d' arte (pittura, scultura, costruzione

vol. II Pag.64 - Da BARBINTANA a BARBONE (10 risultati)

chiamato barbito, e terpsicore la tibia. d' annunzio, i-154: uniti insieme i

e bàrbio, sm. ittiol. pesce d' acqua dolce caratterizzato da due barbigli:

le lasche fuori de l'acqua. d' annunzio, ii-711: io nicarete / le

andar quindi sul sicuro, fo punto. d' azeglio, 1-97: due anni sono

i due ragazzi miei compagni e coetanei d' allora, nando e sandro, barbogi più

vede rodin vecchio e barbogio, amante d' un'americana berciona e vanitosa, diventata

280: alcun si stima assai più d' un platone, / e per maestro dei

viso color di piombo con vaghi riflessi d' oro è dominato da un barbone lussureggiante e

2-188: di che cosa hai paura, d' ingannar la fame / andando a letto

barbóne6, sm. numism. moneta d' argento, coniata a lucca (nei

vol. II Pag.65 - Da BARBOSA a BARBUTO (1 risultato)

io non divegna muto / a favellar d' amore, / quasi un vago amatore /

vol. II Pag.640 - Da CANNELLONE a CANNOCCHIALE (6 risultati)

creduta antropofaga (con fronta d' anghiera, nel 1516: « canibales homines

1-9: conosco la gioia di un pomeriggio d' estate a leggere un libro d'avventure

pomeriggio d'estate a leggere un libro d' avventure cannibalesche seminudo in una chaise-longue davanti

i loro antenati qualche volta mangiavano carne d' uomini. ma anche sul cannibalismo converrebbe intendersi

pieni di caci i canestri, stipati d' agnelli i cannicci. pavese, 5-107:

e voculare, che serve come lente d' ingrandimento per osservare l'immagine fornita dall'

vol. II Pag.641 - Da CANNOCCHIO a CANNONCINO (15 risultati)

oggetti chiari, distinti e non coperti d' alcuna caligine, e li ingrandisca almeno quattrocento

cannocchiale aggiugni, / e la guernita d' oro anglica lente. foscolo, v-110:

che insino allora per migliaia e migliaia d' anni, non avevano mai saputo che fosse

; e mi offrì il suo posto d' osservazione al cannocchiale. palazzeschi, 106

moderna critica perspicace che, a guisa d' un canocchiale, ingrandisce gli uomini piccoli

. nievo, 235: -che colpo d' occhio avete, caro dottore! -gli

, o che so, a fregi d' oro, non un vero e proprio cannocchiale

: il battere con frequenti colpi d' artiglieria il nemico, o un luogo

che il re di svezia, dopo d' avere invano cannonati gli alloggiamenti imperiali,

cannonati gli alloggiamenti imperiali, voleva impadronirsi d' una collina signoreggiante il campo regio.

è più dispettoso il sentir una rastiatura d' un piatto d'argento, che una cannonata

il sentir una rastiatura d'un piatto d' argento, che una cannonata. bar

cristiano, in mezzo al fumo. d' annunzio, ii-894: e dal deserto

caddero con tonfi senz'eco in un'atmosfera d' ovatta. alvaro, 9-55: lontano

in cielo a levante, per mezzo d' un cannoncello di carta; perché non

vol. II Pag.642 - Da CANNONCINO a CANNONE (18 risultati)

'cannoncini', tubi di latta o d' altro metallo, i quali fermati contro il

i-176: 'cannoncino ', piccolo cannone d' una a tre libbre di palla,

viene trasportato da muli o da braccia d' uomini. ojetti, 11-459: sopra

avevano un giorno mutato un certo cannone d' uno acquaio, e del detto n'era

a stento, / con riverenza, cannon d' argomento. 7. pezzo di

: il vischio, o da sole o d' acqua, i cannoni, le panie

artelaria è più lunga di canone e carica d' una medesima balla e polvere che una

1-630: questa [arte] insegna d' assettargli [al cavallo] tutte le sorti

far le fusa e'cannoni a più d' una [dama], e farle arrabbiare

franzesi, fabricando pezzi molto più espediti né d' altro che di bronzo, i quali

ma da cavalli, con agilità tale d' uomini e di instrumenti deputati a questo servigio

stretto di gibilterra, per la possente virtù d' una palla di cannone, che uscì

ed attrezzi che furono preda del duca d' eboli. foscolo, xv-297: il

ai capi delle vie già tuonava intorno d' ogni parte il cannone nemico. giusti,

, provvisti di buona volontà ma nudi d' esperienza, e così arrenano dopo i

è di cannon che tuona, / o d' una mandra che barrisce ancora, /

barrisce ancora, / di buoi lucani? d' annunzio, ii- 849: italia

e del leone / quando ogni fiato era d' amor messaggio, / sì novo come

vol. II Pag.643 - Da CANNONE a CANO (11 risultati)

, incominciò uno spezzato che in men d' un'ora tutto quanto mi ruppe.

albergo, la fecion ballare al suono d' uno mezzo cannone. intelligenza, 295

, come un intenditore aspetta l'entrata d' ogni strumento nel coro dell'orchestra.

dal carso giungono le onde e i boati d' un furioso cannoneggiamento. cannoneggiare

buona metà occupato da una tavola coperta d' un tappeto verde e grande come due bigliardi

barca o lancia da portar cannoni. d' annunzio, v-1-748: a gaeta [saint

sua divisa nera listata di giallo. d' annunzio, ii-913: taranto, alfieri /

, ii-913: taranto, alfieri / d' alò, quel tuo figliuol che ti fu

navicelle, meno atte a guerreggiare, d' uomini e d'artiglierie e degli altri arnesi

atte a guerreggiare, d'uomini e d' artiglierie e degli altri arnesi fe'votare

2. letter. candido. cecco d' a scoli, 2416: se li figliuoli

vol. II Pag.644 - Da CANOA a CANONE (18 risultati)

leggera, scavata in un unico tronco d' albero, con prora e poppa uguali,

pigafetta, 84: hanno barche d' uno solo albero, ma schize [

una spezie di barche formate di tronchi d' alberi. salvini, 15-1-103: l'aratore

scavato, e mosse con un ramo d' albero. 2. sport. imbarcazione

sul fondo, con la pagaia. d' annunzio, iv-2-67: la canoa rompeva innanzi

il termine canoa è registr. dal d' anghiera (nel 1493).

alto e sovrano / simile a quel d' anfìone, e d'orfeo, / ciò

/ simile a quel d'anfìone, e d' orfeo, / ciò che di bello mei

terza e quarta parte del quarto canone d' avicenna, esposizioni utili e sottili, così

frugoni, xxiv-1027: sia dunque canone d' osservanza irrefragabile che debban riprovarsi quelle opere

travagli, lesse tutti e due i poemi d' omero con l'aspetto de'suoi princìpi

, vii-24: [gorgia] foggiò canoni d' eloquenza e di stile, e fu

manzoni, 47: pubblicando un'opera d' immaginazione che non s'uniforma ai canoni

opere architettoniche sia delle sculture. d' annunzio, v-3-438: il cànone dell'imagine

alla liberazione e al restauro del tempio d' augusto s'è lavorato più a lungo

matricola della chiesa, e alimentati colle rendite d' essa. 4. eccles.

arcidiaconi e canonici e poco men che d' ogni ordine religiosi. salvini, 39-ii-107

poi nel giusto mezzo della dottrina cattolica d' intorno alla materia della grazia. muratori

vol. II Pag.645 - Da CANONIA a CANONICO (3 risultati)

sfogati tutti quanti e s'erano messi d' accordo. pasolini, 3-213: erano

credito, direi quasi, canonicale. d' annunzio, iv-2-314: si fermò a guardare

canoniche. intanto m'assediano, ognuno sicuro d' essere il prescelto. -ant.

vol. II Pag.646 - Da CANONICO a CANONIZZARE (4 risultati)

era la badia di fiesole in mano d' uno abbate, che vi teneva imo o

, come don michele, a mo'd' esempio, il quale era grasso e

aggiunta la integrità e la bontà d' essere uomo giusto. s. degli

morte, quanto fu canonizzata la fama d' uno ricco contadino falsamente in santità in

vol. II Pag.647 - Da CANONIZZATO a CANOTTIERA (28 risultati)

i-294: perché canonizzar que'quattro secoli d' oro, fame un'idolatria, un centro

. dominici, 1-89: la determinazione d' agostino, sommo dottore, canonizzata nel

dopo un regolare procedimento (compiuto, d' ordinario, dalla sacra congregazione dei

sperimentata ed insigne virtù, che meritarono d' essere posti dalla chiesa nel catalogo de'santi

grado e così bene stabilita la santità d' altri, a'quali manca la canonizzazione

povero prete mi aprì tanto un paio d' occhi in faccia, si fe'pallido,

. già visto affacciarsi al davanzale d' una edicola votiva, o solle

, sassetti, 204: ma l'una d' esse [stelle] con quella che

onofri, 84: ovvia canorità d' uccelli bagna / di sorsi argentei

ariosto, 44-34: fra il suon d' argute trombe, e di canore /

, e di canore / pifare e d' ogni musica armonia, /...

quella fontana risuona un non so che d' estivo e di canoro e fa così dolce

secondano le voci degli uccelli che tracciano d' inretire. crudeli, 1-80: e

fragili restano / cirri di porpora e d' oro. d'annunzio, iv-1-191: parlava

cirri di porpora e d'oro. d' annunzio, iv-1-191: parlava allo stesso

musicale già iniziata, come il fremito d' una corda nella pausa, quando in

e al curvo lido infrangesi. d' annunzio, iv-2-156: a poco a

/ e sereno riposa in larghi specchi d' azzurro. 2. letter.

, 42: nelle piagge di pindo / d' erbe e di fior conteste / per

sarò muto e roco, / né d' armame oserò lo stile e i carmi?

rossini] che la clarice montemonaco desia d' apparirgli per la prima volta con telmo di

: dansi a la coppia bella i seggi d' oro, / donde quanto si fa

v'abbia altri costà che sia in grado d' intenderlo), tuttavolta dopo che i

una comoda casa della riva sinistra, sede d' una società di canottaggio che la vendeva

pasolini, 116: povera presenza / d' una dozzina d'anziani operai, /

116: povera presenza / d'una dozzina d' anziani operai, / con gli stracci

ometto calvo, in sandali, vestito d' un paio di pantaloni e d'una canottiera

vestito d'un paio di pantaloni e d' una canottiera, nonostante l'ora non

vol. II Pag.648 - Da CANOTTIERE a CANSARE (17 risultati)

e poi impudente, ignorante come un pollo d' india, biscazziere, donnaiolo. bocchelli

porti di mare, e sui laghi. d' annunzio, v-1-308: odo la voce

poteva sopportare tutto quel carico e minacciava d' affondare. alvaro, 9-493: chi

in quattro canove per sesto di peso d' once sei il pane mischiato per danari

canove e le grotte col verno: d' aiutare a concuocere nello stomaco e smaltire

e di ogni altra ragione liquori. d' annunzio, iv-2-1263: cànove di vino

egli ne fa fare molte canove d' ogne biade, come di grano, miglio

le botti piene di vino gelarono. d' annunzio, v-2-280: le, cànove dei

nostrali, del chianti, di pomino, d' artimino, di carmignano, di montepulciano

nemici, ecco che io vi fornirò d' una mano di maniere, parte che mi

. maiazone da caligano, v-499-103: d' un canevazo crudo, / però che

ritornò a'suoi stati, si gittò d' attomo l'abito signorile, e vestita

. per fame l'involto, si serva d' ima pezzuola di seta delle peggiori,

3. ant. broccato tessuto d' oro e d'argento. fagiuoli,

. ant. broccato tessuto d'oro e d' argento. fagiuoli, 1-6-178: ora

?... voglion esser drappi d' oro massiccio, che per istrapazzo si chiamano

, n-ii-375: strana usanza è certo quella d' alcune case nelle quali il canevaro o

vol. II Pag.649 - Da CANTABILE a CANTALUPO (16 risultati)

, 1-2: e in quello tempo galee d' italiani si partirono... per

/ scintillante di ferro; e più d' appresso / facendosi, e dintorno il

\ si parlava tra padrone e contadino d' una fossa per un condotto, la quale

al manco / di disagi, e d' infamia, ch'a fortunio / potrebbon soprastar

sgabel: ma ulisse / s'abbassava d' anfinomo ai ginocchi / per cansarsi da

, per non avere il tedio d' allattare i figliuoli. -causare la

,... che fa i versi d' uno stesso tenore, e cantabili per

sposi, nella seconda edizione illustrata. d' annunzio, v-3-180: cola poneva a

sica morta e inafferrabile! d' annunzio, v-2-374: corona

mentre non erano se non l'inizio d' una cantafèra da lui mal rimata

14-270: sopra l'immensa tovaglia verde d' erba, profumata di nepitella,

cantafère degli improvvisatori, una moltitudine d' imprunetani e dei luoghi finitimi ha

: ho già provvidamente fatto incetta / d' un ricco saltambanco da villano; / di

di civetta, / di due merli, d' un tordo cantaiolo, / di tre

cantaiolo, / di tre schiamazzi e d' un altro ch'alletta. pancialichi, 83

ciliegi, fendono il cielo colle frecce d' argento dei garriti. 2.

vol. II Pag.650 - Da CANTAMAGGIO a CANTARE (15 risultati)

broccato, cappe tutte fregiate di tela d' oro, cuffioni ricchissimi, collane,

la presenza del maestro come la faccia d' un serpe. boccalini, i-148: questa

che, secondo la sentenza di nicandro, d' eliano e di altri, hanno i

forti, e bellissime, tra cui quella d' antonio con augusto, allorché poi vennero

comisso, 7-220: facevo i gesti d' uno che canti e aprivo la bocca

: fu come quando, nel mezzo d' un'opera seria, s'alza, per

carducci, i-1274: nella qualità sua d' improvvisatore, genere ricercato allora come privilegio

sue compagne pregata un poco prima, d' una maniera bassa soavemente canti, ferma

voce, dipoi con strumenti di corde e d' organo, cominciò a cantare secondo l'

dolce e dilettoso stile; / qual d' un arbore all'ombra e qual d'

d'un arbore all'ombra e qual d' un monte / o giuoca o danza o

per le vigne solatìe dei colli. d' annunzio, iv-2-104: nelle barche i marinai

bartolini, 15-164: le giovani parlavano d' amore. cantavano anche. cantavano,

e la clara era un dialogo continuo d' occhiate, che faceva l'effetto di una

comporre musica strumentale molto melodica, ricca d' armoniosa vocalità. 4. per simil

vol. II Pag.651 - Da CANTARE a CANTARE (24 risultati)

, / in un verziere, all'ombra d' un bel pino /... /

deggiare che il mare, e d' alberi ben mille maniere, e il

, e vi si veggono dentro varie spezie d' anima- letti rossi, verdi azzurri

solo diletto, tutti senza mira d' altro profitto. d. bartoli,

dove quell'aria e quel suono d' entro usciva a farsi udire di fuori?

vendere. leopardi, 11-3: d' in su la vetta della torre antica,

non ti levi, o fratei mio. d' amore / cantan su la tua

su la tua fossa erma gli uccelli. d' annunzio, iv-2-414: su dall'

catini di terra, con entrovi varie altezze d' acqua, tutti al fregar loro col

intenta ad esso, / un poco d' ora l'esplorò sagace. / l'olio

/ che sia, al mio parimento / d' agri infino in messina. guido delle

o iubelo del core, che fai cantar d' amore! / quanno iubel se scalda

tanto di valore / ch'io possi d' una storia cantare. pulci, 6-10

n'andrò scegliendo alcuna [delle pazzie d' orlando] / solenne, et atta da

cor m'accese, / fabri, d' illustre ardore. bracciolini, 1-15-1: mezzo

, 5-63: anch'io volea cantar d' assalti e d'armi. algarotti, 1-377

anch'io volea cantar d'assalti e d' armi. algarotti, 1-377: la rima

né lodator comprati avea quel sommo / d' occhi cieco, e divin raggio di mente

io torno a cantare in mio latino. d' annunzio, ii-445: cantava inconsapevole,

anche carducci, così maldestro a cantare d' amore, si commoveva per consenso. gozzano

dura di ghiaccio, al lamento / d' agnello dei fanciulli, all'urlo nero /

, 8-4: pisa n'ebbe molti danni d' avere e persone e i sanesi non

della vittoria gli cantava nel cuore. d' annunzio, 1-66: le sopite speranze

draguni: / ciascuno 'l briga d' appicciare e cantar le lor canzuni; /

vol. II Pag.652 - Da CANTARE a CANTARE (19 risultati)

d' alto paraio / cantan d'amor novelle canzonette

d'alto paraio / cantan d' amor novelle canzonette. passavanti, 86

albore / e gli asini cantar versi d' amore. marino, 308: de l'

mi pare ancora di vederlo quel figuro d' intendente con tanto di bocca spalancata cantare

che lo nauseano, e tracanna più d' una coppa che pel suo stomaco poco differisce

minor buglione, / or m'è d' uopo di voi. monti, 1-1:

tempo all'orco / generose travolse alme d' eroi. foscolo, 1-207: il poeta

avrà, non foss'alto, la compiacenza d' aver tentato di soddisfare al debito,

, 449: a i dì mesti d' autunno il prete canta / 1 morti

tare ammanta / oggi di lieto e doman d' atro vel. d'annunzio, ii-396

lieto e doman d'atro vel. d' annunzio, ii-396: « guardiamo innanzi,

sue semente ei sparte, / faville d' oro dall'una all'altra mano. /

. leopardi, 7-71: a te d' umani eventi / disse la fama esperto

la città su'poggi lontanamente verdi! d' annunzio, iv-2-726: emergendo dal mare sinfonico

ode canta la vittoria dell'uomo, rischiara d' insolita luce la tenebra della catastrofe,

ove la fama canta / sì che d' intorno n'ha piena ogni orecchia,

9 (160): suggerì a gertrude d' informar con una lettera il padre della

è proprio della poesia popolare, povera d' idee, ricca d'immagini e di

poesia popolare, povera d'idee, ricca d' immagini e di suoni. la parola

vol. II Pag.653 - Da CANTARE a CANTARELLO (12 risultati)

essere stato strappato dal mio sonno. d' annunzio, ii-229: non mogli avete

, e co'medesimi appagavano l'ambizion d' ognuno, attribuendo a'morti quelle virtù che

, 653: 'cantarle'e 'cantarla'd' amore, 417: se tu sai alcun

primo può intendersi di cose piena d' umiltade, / in cui discese il nostro

e quelle genti fecero loro prendendo d' ascoltar diletto da'rugiadosi rami d'arbuscelli

prendendo d'ascoltar diletto da'rugiadosi rami d' arbuscelli cantare il vespro ciciliano.

383: giorni sono è andata un'opera d' un ch'amor lo comanda, / non

non mi gabba anche questa volta, crederei d' essere bella, temendo, / voi laudo

con cui si imita il in via d' escime. i segnacci sono spariti affatto,

non ci s'immischia di nuovo, direi d' averne a levar le vestimento. iacopone

addio, / un cantar di mannaia. d' annunzio, ii-611: come l'

il dovere e meritavano, sarebbe un cantar d' orlando. baldini, i-429: la

vol. II Pag.654 - Da CANTARELLO a CANTATORE (18 risultati)

basta ancora a risvegliarla tutto l'elisirvite d' esculapio, né quanti vescicatoi componer possano le

, quando l'ingegno per la bramosia d' alzarsi più di quello che non lo portano

1 142, 70). detto d' amore, 418: se tu sai alcun

. pulci, ii-133: quattro cantar d' allume, / tra gentile e di

, di faggio, di mez'onza, d' un'onza, di due onze fino

due onze fino a dodeci onze, d' una libra, di due libre, fino

drammatici, patetici, passionali. d' azeglio, 1-380: vagheggiano, quindi,

un canto della piazza, sullo scrimolo d' un giardinetto, c'è un gruppo

ben tenere a memoria alcune arie vecchie d' opera, minuetti, cantate, etc.

vista / compor cantate ed opere. d' annunzio, iv-2-891: era un libro di

per quest'ora: 'ove con piè d' argento'. baldini, i-296: questa

ancora cantate e cantatine per l'imperatore d' austria. = deriv. da cantare1

bisticci, 3-49: aveva questo, d' essere vólto in ogni suo atto a

ogni buon cristiano: in prima, d' esser pietosissimo inverso de'poveri, religiosissimo

erbette e i fiori / ti esalano d' intorno. b. croce, ii-8-133:

spirito, se la natura cantata dal d' annunzio si vuol mettere di fronte allo

ristoro, iii-5 (in): cantatori d' amore e suonatori d'amore. g

): cantatori d'amore e suonatori d' amore. g. villani, 6-46:

vol. II Pag.655 - Da CANTEO a CANTERELLARE (24 risultati)

la cantatrice e il canto! ». d' annunzio, iv-1-227: ascolta -ella ha

cantatori, cantatrici e sonatrici: ebbi d' ogni fatta gente in mia corte.

a. pucci, ix-409: nappi d' argento v'ha da tutte bande,

una ghirlanda, / e cantatrici e più d' un suonatore. pananti, i-17:

salso dell'egeo, / la cantatrice. d' annunzio, iv- 2-195: tutti guardavano

; / i colpi che si davan d' ogni lato, / d'orlando ciance

che si davan d'ogni lato, / d' orlando ciance usaro i cantadori; /

propriamente si dicono pietiche, e d' un altro pezzo di corrente che si mette

metter la casa a romore o arricchirmi d' uova. qualche nuova cosa m'interverrà

era cocciuto, e soltanto dopo dodici anni d' inutile assedio, si piegò a levare

cantera dei sogni svaniti i futuri allori d' orlando. nieri, 117: ne

il sapone è dimenticato nella tinozza colma d' acqua. = deriv. da

, / dentro il comune canterai d' abete. d'annunzio, iv-2-

/ dentro il comune canterai d'abete. d' annunzio, iv-2- 242: sopra

tra due piccoli specchi retti da sostegni d' argento un trionfo di fiori di cera

visibili sogliono essere impiallacciate o anche ornate d' intarsiature. d'azeglio, 1-335: c'

impiallacciate o anche ornate d'intarsiature. d' azeglio, 1-335: c'era pure

quadrettino della vergine, e un profumo d' incenso che svol- gevasi da un vasetto

alti, colle maniglie di ottone. d' annunzio, iii-1-991: voglio ancora /.

: il sole, entrando a ondate d' oro, suscitava la vita anche da certi

/ v'era * torquato nei giardini d' este '. /... /

spiccava un canterano seicentesco intarsiato di figure d' ogni colore. = deriv.

e abbondanti ne i più caldi luoghi d' italia, ove non solamente si ritrovano

vibrati verso i paesi del cuore. d' annunzio, v-1-696: chiese da bere.

vol. II Pag.656 - Da CANTERELLIO a CANTICCHIATORE (23 risultati)

senza troppo impegno, strimpellare. d' annunzio, iv-2-642: voi udite ora canterellare

oggi canterellar di flora e filli, / d' alessi o coridone / (invenzioni

viene alle nostre terre nei novelli giorni d' aprile, e annunzia primo ai campi ed

camino / (in me rivive l'anima d' un cuoco / forse...)

il sibilo del fuoco; / la canzone d' un grillo canterino / mi diceva parole

. govoni, 1 -77: sopra, d' estate, al tempo del frumento /

famiglia. pancrazi, 2-122: nel campo d' un contadino c'era un albero senza

era anita, seduta su un tronco d' albero abbattuto. nella foga del canto

coricata in gore ove il cielo folletto d' aprile si mirava con civetteria...

càntero, sm. vaso di maiolica, d' argilla, di metallo smaltato,

brancoli, 4-264: vi siete messi tutti d' accordo e avete combinato la polpetta come

le ritrosie / con un trar mistico d' avemarie, / e de la cantica nel

iniziali colorite a ogni terzina e fregiate d' oro e d'azzurro in cima dei canti

ogni terzina e fregiate d'oro e d' azzurro in cima dei canti, con

canti, con miniati nella prima carta d' ogni cantica una insegna nella quale il

gli è entrato in questa ^ frenesia d' amore, egli si spela, si pettina

: le allodole... altra mercede d' una faticosa salita e d'uno stentato

altra mercede d'una faticosa salita e d' uno stentato volo non cercano che quell'inutile

là sotto canticchiava sempre un perpetuo cinguettio d' augelletti; l'erba vi germinava fitta ed

come il tappeto nel più segreto gabinetto d' una signora. pascoli, i486:

co'mezzi poetici, senza aver d' uopo di ricorrere per ciò al sussidio

4-135: rimase solo ciolla, che fingeva d' andare pei fatti suoi canticchiando: 4

gli augelli dotti / da le scuole d' oriente. = deriv. da cantare1

vol. II Pag.657 - Da CANTICO a CANTILENA (15 risultati)

hawi il famoso cantico di maria sorella d' aron, accompagnata da diverse schiere di

cibo compartito. or quando / fu d' esca lieto e di bevande il core,

con le lor guglie e i santi. d' annunzio, iv-2- 151: quando giunse

francescano. negri, 1-514: fonte d' oblio che ti nascondi ai raggi /

il creato a lodare il signore. d' annunzio, v-1-613: poi, se vi

coltri aurate; / quando il fìgliuol d' agenore / vergin vezzosa e bella /

nelle consce grotte / invocheran la notte. d' annunzio, ii-813: vendemmierai con cantici

prati, ii-249: so che il cantico d' un grillo / è una gocciola nel

/ si leva dal tacito bosco. d' annunzio, iv-2-164: in quel momento

ed i cantieri degli stati uniti e d' inghilterra lavoravano per noi, credendo lavorare

per alcune repubbliche dell'america meridionale. d' annunzio, v-1-747: un grande fato

ferrame e chiodame contorti, dai bacini d' acqua verdazzurra palpitanti. saba, 21:

-figur. gadda, 5-168: d' attomo il « de officiis » ferveva,

vedeva la fine, stipato... d' arnesi di tutte le sorte: e

e. cecchi, 6-174: film d' eccezione non si possono mettere in cantiere,

vol. II Pag.658 - Da CANTILENANTE a CANTINA (21 risultati)

con tonfi spessi e lunghe cantilene. d' annunzio, iv-2-5: dalla parte delle cave

ca- praia là fra mezzo ai ginepri d' una bassura. barilli, 2-95:

risonanze nei vortici di polvere, / cantilene d' uomini e cigolìo di traini / con

sparute / ed hanno appena il chiaro d' una lucciola. -figur.

quasimodo, 108: verde deriva d' isole, / approdi di velieri, /

che pre'biagio iuleo, capel- lano d' apollo, facci una scampanata in parnaso,

troppo lunghe cantilene degli effeminati poeti. d' annunzio, iv-1-191: parlava allo stesso

onda musicale già iniziata, come il fremito d' una corda nella pausa, quando in

lingua schietta, vispa, che sa d' antico. de sanctis, ii-1-175: mi

scroscio delle due fontane, continuo come d' un'onda che si rompa a invisibile riva

laureato francisco petrarca poeta florentinus nel principio d' una sua tersa cantilena: « roma

strascicato e cadenza monotona. d' annunzio, iv-2-13: che rosseggiare lussurioso di

moglie con cadenza flemmatica: « carogna d' una carogna, apri la finestra ».

essa piglia quasi tutto, e ripiena d' acqua, si cuopre il corpo e si

ci rinfrescò per modo con la gelidezza d' essi, e con l'opacità d'una

gelidezza d'essi, e con l'opacità d' una sua cantina, che per quest'

povera vecchierella, che fu cavata fuora d' una cantina. tommaseo, ii-366: sogno

cantina. tommaseo, ii-366: sogno d' entrare a casa mia: mi affaccio alla

in una casa ricca: un tanfo d' olio e di formaggio che pigliava alla gola

del vestito. moretti, 17-354: brillan d' improvviso gli occhi verdi di un gatto

berrà del suo vino, torchiato le sere d' autunno in cantina. 2. figur

vol. II Pag.659 - Da CANTINELLA a CANTO (22 risultati)

a minuto, ed alquanto di camangiare. d' annunzio, iv-2-227: ora la città

cardarelli, 1-52: kayyàm, nei mattini d' estate, / basta avere una foglia

abbiamo la gola rossa / dei nostri vini d' occidente, / 0 mio vecchio

. ant. la quantità di vino o d' altro liquido conservati in una cantina.

noi, che iersera remissemo ima cantina d' acqua fresca? 6. industr

di solidarietà inconscia o attratto dal gusto d' osservare i miei compagni e malignare sui

e sottile a sezione rettangolare, generalmente d' abete, usata soprattutto per armature leggere,

tenere in ghiaccio bottiglie di vino o d' altro liquore. magalotti, 21-98:

le bocce o bottiglie della mensa, circondate d' acqua man tenuta fredda col

del re, ha corredato il volume d' una notizia sui vini, che noi

e con le altre l'accompagnamento. d' annunzio, v-1-393: l'artigliere si mette

: l'artigliere si mette a ridere d' un buon riso infantile e pizzica il cantino

e tutte l'allegrezze e li canti d' amore. dante, conv., i-v-13

che più gli appartenevano piagnevano; e d' altra parte dinanzi alla casa del morto

, che simil non fu consueto / d' udir giammai nelle mortali scuole. fioretti

.. e andavano con canti e suoni d' angeli. boiardo, 2-4-2: amor

la luce, / gìan banchettando; né d' ambrosia copia, / né delle muse

quando nel cielo tacque la campana. d' annunzio, ii-34: ebbi le vendemmie

porta semichiusa, giunse il canto lontano d' un contadino che ritornava spensierato alla campagna,

rapisce. tommaseo, i-98: tutta coperta d' un semplice manto: / la sua

/ la sua parola un dolcissimo canto. d' annunzio, ii-18: mi persuase i

: oltra di ciò la più parte d' essi [cantori] sono mici del fiasco

vol. II Pag.660 - Da CANTO a CANTO (16 risultati)

diatonico e di ritmo libero. d' annunzio, iv-1-227: ascolta -ella ha detto

monachetta dotta, come drusiana di buono d' antona, in canto figurato. garzoni

: vien anche saladin; più che d' orfeo / la pretende ne'canti figurati.

guido toglie dal canto liturgico le note d' amore. -canto piano: canto

esempio, nel cantare in coro. d' annunzio, v-1-128: l'insegnamento del canto

ieri è andata in scena un'opera d' halevy, la juive, dai giornali avrai

anguillara, 8-12: ma da marmo o d' acciar percosso alquanto, / puro rendea

solenne canto malinconico delle innumerevoli campane. d' annunzio, iv-1-290: l'adagio [

allargavasi nelltnfinito, che parve la voce d' una creatura sopraumana la quale effondesse nel ritmo

la quale effondesse nel ritmo il giubilo d' una sua conquista immortale. quando la

quella fontana risuona un non so che d' estivo e di canoro e fa così dolce

gon pe 'l morto cielo. d' annunzio, ii-620: ascolta.

apre il pergo, / lago d' acque profonde; mai il caistro, /

de sanctis, iii-80: quest'uso d' introdurre ne'chiostri le rappresentazioni e i

ariosto, 134: le ricche fila d' oro / materia potrian dar d'eterno canto

fila d'oro / materia potrian dar d' eterno canto. caro, 12-i-n:

vol. II Pag.661 - Da CANTO a CANTO (22 risultati)

il cuor mi balza in tanto. d' annunzio, ii-350: o tu che

ch'io prometto / contarvi cosa ancor d' alto diletto. ariosto, 2-76: come

troppo lieto per quel mio misero stato d' allora. pananti, i-290: e

tasso, recitò quel canto / dove parla d' ismeno e d'idraotte. giusti,

canto / dove parla d'ismeno e d' idraotte. giusti, iii-271: non sai

per lo remunerar ch'è altrettanto. d' aurora, i-184: ciascheduno avrà il

di cantare con tecnica perfetta e senso d' arte le melodie dell'opera lirica.

udita da molti anni, 15 milioni d' avanzo; e terminava il canto dicendo:

mio è nato / e hame recomparato, d' amor m'ha messo anello; /

66: folle è chi sì compreso è d' arroganza /... / che

uomo superbo, avendo dallato uno bacino d' argento, gli diede con esso nel

queste cose ragionare, / e pur cercava d' arma- dure; e intanto /

dure; e intanto / un gran cappel d' acciaio usa trovare, / che

vedi pur di fare una rastellata d' oche. ora il primo che averà

: ivi stanno simboleggiate le scienze tutte; d' un canto alcuni amorini che indirizzano

giro; e, al lume d' una lucerna che ardeva sur un tavolino,

/ qua di lupo, là d' orso una zampa; / qua archibusi fra

: s'innalzan colonne / reggenti dei cofani d' oro / stellati di gialli topazi.

volse di repente a me nel girar d' un canto e mi gridò con molto

canto e mi gridò con molto trasporto d' animo: look there, sir, look

canti dei casolari, donne spiavano. d' annunzio, iv-2-315: il cane..

il vi guidò, in un pratello d' altissimi alberi circuito, nell'un de'canti

vol. II Pag.662 - Da CANTO a CANTO (14 risultati)

]: ho fatto saldar un quadro d' acciaio con tutti e quattro li suoi canti

unisce in su'canti accompagnato dalla metà d' un pilastro che fa canto vivo di dentro

da'primi sospetti ei le munìa / d' alti ripari il suo men forte canto.

quando entrano per le sue fessure e rime d' ogni canto. sarpi, i-324:

il grande numero de soldati che continuamente d' italia in germania passava. d. battoli

non ritorni a quei duo cavallieri che d' accordo legato aveano a canto / la solitaria

/ ce n'è per tutti. d' annunzio, iv-2-184: ambedue rimanevano sul

già. carducci, 704: e d' un tratto al re da canto / un

canto a canto; ed a piè d' ogni prelibato recipe a lettere di camere

poi alla moltitudine, che si gloria d' aver filosofi dal canto suo, vorrei che

di fratta dal canto loro furono alleggeriti d' un gran peso: e tutti si scatenarono

e per di più, non andava d' accordo con la suocera. ma poi s'

-d'altro canto, dall'altro canto: d' altra parte, del resto; d'

d'altra parte, del resto; d' altronde; dall'altro verso. machiavelli

vol. II Pag.663 - Da CANTO a CANTO (18 risultati)

poesia,... si rigetta, d' altro canto, il contradittorio concetto

gusto. brancoli, 4-23: d' altro canto, se la maggior parte degli

apparecchiate / pro- ferser lor le case d' ogni canto, / finché teseo in attene

teseo in attene tornava, / che d' ora in ora in essa s'aspettava.

fianchi. -d'ogni canto: d' ogni cosa; di tutto. latini

, i-33: sì alto intendimento / avete d' ogne canto, / che voi corona

latino, / ched egli arebber grazia d' ogni canto. -da qualche canto

uno fondamento di amici partigiani, cioè d' uomini che da uno canto cavassino beneficio

/ pieni di caci i canestri, stipati d' agnelli i cannicci, / e di

a suon di tromba pe'quattro canti d' europa quello che l'onesto popolano mi

mi dicea a voce bassa e guardandosi d' attomo inquieto. nievo, 12

mal può servire / una, benché d' assai, più che due amanti,

pananti, ii-22: giunone ch'era piena d' albagia, / vedendosi così messa in

un dì trovò scaltro la via / d' uscir di prigionia; / e dando tosto

. -levarsi da canto: togliersi d' intorno; allontanare (una persona o

pirandello, 7-76: per sé domandò solo d' esser lasciata li, da canto,

.. mise da parte ogni pensiero d' andarsene; e si risolvette d'aiutare

ogni pensiero d'andarsene; e si risolvette d' aiutare ferrer, e di non abbandonarlo

vol. II Pag.664 - Da CANTO a CANTONE (8 risultati)

passeggiando bisogna girar largo alle cantonate, d' onde può venirti addosso un pericolo o

. ojetti, i-350: ai piedi d' una spranga sul cantonale sta legata una

67: vi si vede una tavola d' un grande e grosso sasso lavorato in forma

indovinate un poco: un pane d' ott'once, per un soldo ».

ubriachi e di buscarsi parolacce e rumori d' ogni genere da parte dei giovani che

in qual luogo si riponevano i vasi d' argento che si levavano dalla mensa del

, 32-68: se in due cantoni d' una di queste cammere v'avrà chi ragioni

una volta tanto non si richiedeva meno d' un mezzo passo di legna. si

vol. II Pag.665 - Da CANTONE a CANTONE (22 risultati)

i fili suoi tra i licci i d' una tela che ordiva un vecchio ragno.

scale, i risalti, ed ogni ordine d' architettura tirato per consiglio o modello di

che si ritirava a casa, nel cantone d' un vicolo, e gli tirò,

pietra, di muro sgretolato (o d' altro materiale). giamboni, 7-154

: se fosse qui un grande cantone d' oro fine; or non potrei io dire

un canton di pane con la miseria d' un dannato. 4. disus

. biringuccio [tommaseo]: commessovi d' acciaio quattro cantoni per fuggire quella incomodità

fuggire quella incomodità che rende quel massello d' acciaio e ferro in temperare, aggiustare aponto

e senza luce, pieno di cantoni d' ombra pei vergognosi. 6.

[il sonetto] fu stampato a lettere d' oro, in tutti i cantoni del

. 14. ciascuna delle quattro case d' angolo della scacchiera in cui sono disposte

la mensa altiera / sopra de un ziglio d' oro era il carbone, / che

ogni cantone, / se trova modo d' uscir di prigione. baretti, 2-173:

incontrandosi [gli spostati] sotto il portico d' un teatro dove si son fermati ad

son fermati ad osservare sbadigliando l'annuncio d' una nuova opera, sulla soglia d'un

d'una nuova opera, sulla soglia d' un caffè dove son rimasti ad aspettare

'n un cantoncin m'aveste posto / d' un romanzuccio, ci trionferei / com'un

fuoco suo stesse chiuso nel suo paese d' ippona, come in un piccolo cantoncino

larga... posta in un cantoncino d' una chiesuccia. nievo, 1-43:

ebbe ridotto a tale, che dimentico d' ogni creanza avea preso a mondare dall'erba

da dietro un arbore, o dal cantoncèllo d' una fenestra, o sta come sculpito

fenestra, o sta come sculpito al ventre d' una tazza. [sostituito da]

vol. II Pag.666 - Da CANTONE a CANTORIA (14 risultati)

. monti, i-115: fa d' uopo ch'io confessi che, se avessi

, armadio di legno che chiude il canto d' una stanza, e colla forma sua

. ed è anco della semplice altezza d' un cassettone, ma quasi sempre più

trovai una cantoniera lercia, lorda più d' una scrofa. g. gozzi,

. jahier, 222: magnifico stradone d' alemagna / sempre così uguale ordinato! /

era sempre tra i cantori un po'd' ansia a questo punto, timore che il

a punto a quest'ora / semplicetto cantor d' incólte rime / il villanel, che

: né altro fu la dilettante cetara d' orfeo, che le vaghe fiere da'lor

lor corsi ritoglieva, che la voce d' un di que'primi cantori, dietro alla

solo / al ben pubblico, a se d' intorno chiama / delle virtù pacifiche lo

agli achei destinato già pallade atena. d' annunzio, v-2-625: se tu paragoni la

se tu paragoni la più ricca stanza d' una canzone petrarchesca, perfetta nella sua fronte

-per estens: compositore di musica. d' annunzio, ii-447: inno di gloria,

occaso / nell'aria tenera / (torpori d' alba e primavera) / un timido

vol. II Pag.667 - Da CANTORINO a CANUTIGLIA (19 risultati)

l'organo, né in cantoria. d' annunzio, ii-560: te certo

suo sonno. / l'odor d' incenso è per lui. brancati, 4-94

è per lui. brancati, 4-94: d' un tratto gli parve che le

le mura della chiesa s'inalzassero a perdita d' occhio, che pesanti e neri

46: se la chiedeva un bicchier d' acqua era beato di porgerlo, e

natura è vergognosa, né s'attenta d' agire alla presenza di spettatori; bensì

di bene, e per esser figliuolo d' un creato del conte duca,

del conte duca, è informato d' ogni cosa. carducci, i-951: non

campi che vedevo fuggire, le cortine d' alberi, le case, i cantucci,

case, i cantucci, i ricordi d' altri tempi, tutto avrebbe servito a far

dall'altro canto confina egli col reame d' affrica, e ancora confina con un cantuccio

di chi più non crede, vapora d' incenso l'altarino che il bimbo ha ancora

di non esser più io, / d' essere questo soltanto: fra gli uomini /

guardassi se trovate / in qualche cantuccin d' uno stipetto, / o pur nel fondo

altro, ricotte in forno: cantucci d' alba, cantucci di prato. idem

di farina, con zucchero e albume d' uovo. d'annunzio, v-2-485:

, con zucchero e albume d'uovo. d' annunzio, v-2-485: l'officio suo

mangiare un cantuccio di pan fresco. d' annunzio, v-2-91: ben per le finestre

, ma le grinze o crespe o piè d' uccellino sono più certe. tommaseo-rigutini,

vol. II Pag.668 - Da CANUTIGLIA a CANUTO (21 risultati)

sono sparti / per lo mio capo d' ogni calor munto. masuccio, 207

idem, n-ii-340: egli era uomo d' età assai matura,... d'

d'età assai matura,... d' aspetto piacevole insieme e venerando, nel

; ma non si piega / l'alma d' ettorre. berchet, 64: scommetto

cagione! fioravante, 156: brandoria era d' età d'anni ventiquattro, ed era

, 156: brandoria era d'età d' anni ventiquattro, ed era tanto bella,

chi mai l'aveva dato per marito guido d' antona, ch'era vecchio canuto,

riva appoggiato alla grotta, / e d' acqua piena aveva una barlotta. boiardo

gagliardo / or miglior di consiglio che d' aiuto. caro, 10-298: de

alta spada, il sire / canuto d' hohenzollern pensa tra sé. verga, 4-247

in alto, tremare nel cataletto. d' annunzio, iv-2-155: con l'andar del

da suoni angelici, da echi lontani d' organo, da romori e voci non percettibili

ordinari... vecchissimi e canuti. d' annunzio, ii-537: l'ombra canuta

per longhezza di tempo, né per numero d' anni; canuti sono li sensi dell'

fatai periglio. verga, 4-180: d' allora in poi s'erano viste raramente

questi canuti in vano, se invecchiando d' anni non sono ringiovinito di senno, voi

future cose, / ivi è felice d' ambe parti il fine. 6

fior, cresciuto / nel suo grembo d' onor, ricchezza e impero, / cigne

si curva decrepita sotto il peso antico d' una cristallina mole nevosa. muscettola, i-357

dorso e ne radean le arene. d' annunzio, ii-658: dalle schiume canute ai

fontanella, i-224: ecco, piena d' orror, l'età canuta, / ch'

vol. II Pag.669 - Da CANUTOLA a CANZONE (11 risultati)

pel canuto / e lograto si avea più d' un vestito. 8.

, oh codesto, come bere un bicchier d' acqua. settembrini, 1-38: le

questo, » mormorò egli come vergognando d' una sì grossa canzonatura, « gli era

, i-93: in una scena notturna d' un mio soliloquio cunava io la mia

quella gravità ch'altri discorrerebbe del piano d' una campagna o della spedizione d'una

piano d'una campagna o della spedizione d' una colonia. foscolo, iv-319: o

ma sicura, cantava nelle purissime sere d' estate lavorando accanto alla finestra. settembrini,

maniere ordinata, cioè quattordici canzoni sì d' amor come di vertù materiate, le

le quali sanza lo presente pane aveano d' alcuna oscuritade ombra, sì che a molti

, cagioni, e costumi e natura d' amore, che serve alla cupidine,

grave, et verrano forse a giudicio d' altro che paris. boiardo, canz

vol. II Pag.670 - Da CANZONE a CANZONE (17 risultati)

, / e di': senza favor d' altra fortuna, / fra mille arti leggiadre

: dal padre giacomo lubrano (gesuita d' infinita erudizione e credito a que'tempi

io ti farei doni / più che d' oro o canzoni. alfieri, i-131:

maggio / angeli e spiriti lineava. d' annunzio, ii-440: canzon, per i

chiesastico e gesuitico, ma di spiriti e d' accenti leopardiani, sconsolati e pessimistici.

/ andando a campi, e 'n luogo d' orazioni / cantar pel goga due canzoni

co draguni: / ciascuno 'l briga d' appicciare e cantar le lor canzuni.

. d. bartoli, 33-23: e d' ogni tempo è il sentire i pastori

e candelabri; e al festivo splendore d' una piena illuminazione, fra il suono delle

, due canzoni / oltremarine giunsero. d' annunzio, iv-1-81: le parole della

a un borro, o intonava motivi d' inni e di canzoni alla moda.

la tua scorrente canzone al sole. d' annunzio, iv-2-566: ella si volse e

/ le loro canzoni / le trombe d' oro della solarità. 4.

/ (in me rivive l'anima d' un cuoco / forse...)

sibilo del fuoco; / la canzone d' un grillo canterino / mi diceva parole

che affanno, / colpa della straniera e d' un fratello, / tristi! a

a chi dio la dura sorte impose / d' andar canzone a'posteri e alla

vol. II Pag.671 - Da CANZONELLA a CANZONIERE (22 risultati)

canzona d' ognuno. p. del rosso, 94

. boccaccio, 20-96: prima che d' sto loco / mi parta, tu

alle vecchie gli stranguglioni. f. d' ambra, 4-115: una cosa,

bandello, 1-4 (i-59): più d' un anno si diede il meglior tempo

diciamo che quelle cose lì son cose d' una volta. -dare la canzonella

a la più bella, / fiore d' ogni amorosa, / bionda più ch'auro

/ bionda più ch'auro fino. rugieri d' amici, v-102-34: canzonetta mia gioiosa

intelligenza, 2: donzelli e cavalieri d' alto paraio / cantan d'amor novelle canzonette

e cavalieri d'alto paraio / cantan d' amor novelle canzonette. boccaccio, dee

idem, vii-9: sulla poppa sedea d' una barchetta /... /

con un altro modo, che elli parlarà d' uno con parole mozze, overo che

. caro, 12-i-154: ho caro d' avervi sodisfatto, ancora che non satisfaccia a

note, / per ferir la giovinetta / d' una dolce canzonetta. buonarroti il giovane

canzonette e frottole, gli strambotti o rispetti d' amore. panzini, iii-574: se

io perdo la mattina a colmare un canestro d' uva e di pesche, ch'io

beltramelli, iii-540: proseguì lungo la riga d' ombra cantando una canzonettaccia di scherno.

caffè concerto... il direttore d' orchestra aveva un naso terribile, e le

, è poca cosa, contento d' una felicità modesta di verseggiare la can

. tasso, n-iii-571: quel vasel d' oro, pieno di candide rose e di

, iii-588: questo è un canzoniere d' amore che il marito gasparo scrisse per sua

costruttiva. ho già negato valore poetico d' insieme al canzoniere che pretenda a poema,

verseggiatore; rimatore; poeta. cielo d' alcamo, 39: a questu tiru posa

vol. II Pag.672 - Da CANZONISTA a CAOS (14 risultati)

sonettisti, de'canzonisti e de'capitolisti d' italia, se le loro tanto vantate

a un millesimo con la fatica intellettuale d' un poeta di drammi musicali. giusti

e di canzonisti, i quali poetando d' una passione che non sentivano, chiacchierarono

non che il lor salario, ma se d' altra parte sei o otto denari venisser

noi, che come l'uom dice d' alcuno: -egli è caorsino, -così

città in provenza già lunghi secoli referta d' usurari ». càos (ant

quale separandola fu creato il mondo. d' essa dice ovidio, nel primo del metamorphoseos

le cose un caos tenebroso a modo d' uno abisso d'acqua oscuro, il

caos tenebroso a modo d'uno abisso d' acqua oscuro, il spirito di dio

la grossa bozza di quella informe mescolanza d' abbissi e di quella indistinta e confusa massa

raggi per l'etereo caos. / tutta d' incendio la celeste volta / s'infiamma

venne all'onor della beata mensa. d' azeglio, 1-53: ardeva in quell'

quistioni ambigue. algarotti, 2-447: d' arno in sulle rive / dal goto caos

, di scatole, di forbici e d' aghi. cardarelli, 1-68: brevi sono

vol. II Pag.673 - Da CAOSTIPO a CAPACE (13 risultati)

piombo fuso su una lastra metallica spruzzata d' acqua che, evaporando, produce le cavità

consegli, sian fatti degni e capabili d' entrar meco nella trionfante ierusalem, nella

un praticello di minutissima erbetta, cinto d' ogn'intomo da spessi e altissimi arbori

arca giace, / che la statua d' amor tien nel coverchio / piangente e 'n

nel coverchio / piangente e 'n atto d' ammorzar la face. / nulla di scarso

nulla ha di soverchio / per esser d' un cadavere capace; / ed è di

fu fatta gocciolare lentamente una copiosa quantità d' acqua da un vaso capace di mezzo litro

da un vaso capace di mezzo litro. d' annunzio, iv-2-1147: si ricordava del

avevano assistito, in sidney, dai gradi d' un immenso stadio capace di ventimila spettatori

da'capaci fianchi di donna filomena. d' annunzio, v-1-696: accese il fastelletto

tanto di scorgere che apelle, come d' ingegno libero e non servile, e capacissimo

/ dove l'anima pasce / fuoco d' amor penace, / notricasi de pace

è detto in questa lingua cose degne d' esser lette, tosto la vederessimo culta ed

vol. II Pag.674 - Da CAPACE a CAPACITÀ (16 risultati)

gran pezzo, e per ogni verso, d' abbracciare, nel nostro stato presente,

stati, e neppure tra i soli confini d' italia, ma si svolgeva come vita

fu dal sangue / che t'avvedesti d' esser donna: il pianto / dell'innocente

qualcuno: persuaderlo, convincerlo. alla capacità d' un ambiente che ospita molte centinaia

fa detto di sé e del suo maestro d' aveme fatto assai minore stima che degli

redi, 16-vii-311: mi sono ingegnato d' insinuargli tutte quelle ragioni che posson far

. parini, 753: non lasciava d' essere un oggetto notabilmente grande e magnifico

la sua infinita capacità è a guisa d' un vaglio forato, anzi d'una secchia

a guisa d'un vaglio forato, anzi d' una secchia sfondata, onde a coloro

sfondata, onde a coloro che cercano d' empirlo dell'acque de'beni temporali,

sia giudizio,... né capacità d' aggiu- gnere con lo intelletto a quello

di tutte le più umili funzioni femminili. d' annunzio, iv-1-160: per ognuna di

, molte fatiche, un alto calore d' ingegno, una vasta capacità di coordinazione.

e sogliono viver e regolarsi dagli esempi d' altri e massime delli grandi. galileo,

, conc., i-372: fa d' uopo essere ostinatamente cieco per non essere

di questo popolo, dalla loro facilità d' imparare, dalla rapidità del loro

vol. II Pag.675 - Da CAPACITABILE a CAPANNA (10 risultati)

sciaguratissimi secoli) dal loro inestinguibile desiderio d' immortalità. gioberti, ii-138: l'

con la maggiore età). -capacità d' intendere e di volere: piena padronanza

imputabile. è imputabile chi ha la capacità d' intendere e di volere.

si carica di fluido elettrico la faccia d' un vetro, ne consegue uno scemare

ne consegue uno scemare proporzionato della forza d' attrazione del vetro pel fluido, dovendo

la palla dello strumento [il termometro] d' una tal capacità e grandezza e di

esser bene informato, / restar capacitato / d' ogni fatto e ragion

fece una giostra con gli uomini d' arme da vero; i quali avevano

40-i-325: trovato appena, per pietà d' un amico, ricovero sotto una mal composta

e fatte loro aiutanti: imo spedale d' innocenti, quale il luogo e il

vol. II Pag.676 - Da CAPANNASCONDERE a CAPANNO (13 risultati)

/ le siepi in fiori, i mezzodì d' estate / pieni d'un verso inerte

, i mezzodì d'estate / pieni d' un verso inerte di cicale, / e

, e ventate / fresche di sale. d' annunzio, iv-2-ii79: la costa era

(295): gli venne in mente d' aver veduto, in uno de'campi

, 4-39: sperando tutti e tre d' ungere il dente, / e dire:

. passavanti, 37: nel contado d' universa fu uno povero uomo, il

pruni e arbuscelli aveano acconcia a modo d' una capannétta. pulci, 4-33:

1-104: firenze parea tutta un paiuol d' acqua, / pel gran bu bu di

, 2-203: sulla porta un capannello / d' onestissimi svagati, / un po'lesti

/ cianciano le comari in capannello. d' annunzio, v-2-311: scorgevo con la

parlando del fatto singolare che a memoria d' uomo non s'era registrato in quelle

ne fu presa un'altra che confessò d' aver fatte simili cose, e fu condennata

: arrivò..., vestita d' una camicia rossa e tocco da fantino,

vol. II Pag.677 - Da CAPANNOLA a CAPARRA (20 risultati)

bambina in raso bianco costellato di pagliuzze d' oro... e accese torno tomo

ramoscelli fronzuti, ovvero di scopa o d' altra stipa, o anche trùcioli, con

meritato già. nardi, 4-1-142: d' intorno a quello stile fatto un capannùccio

. l'essere caparbio, caparbietà. d' annunzio, v-2-238: non potevo proprio raggiungere

propria caparbietà si è fatto un punto d' impegno, una ragione. capàrbio

, da un potentissimo e ostinatissimo esercito d' un caparbio pontefice e d'un pertinacissimo

ostinatissimo esercito d'un caparbio pontefice e d' un pertinacissimo imperadore assediata. allegri, 130

una masnada di uomini caparbi, dopo d' avere molto altieramente rifiutato il cortese invito

instancabile, parole di sapienza, e d' amore e insieme di dignità, opposte

opposte sempre alle furie o alla ferrea ostinazione d' un giovane caparbio, diminuiscono grandemente il

si è (e tu in ciò sei d' accordo) che questa indole mia altera

, e la religiosa etichetta che veste d' una stessa divisa tutti gli esterni costumi di

incorso in errori de'quali amerò davvero d' essere corretto; anche alcuni n'ho

appresso il sacro oratore riferisca il detto d' un incredulo, senza fiele e senza

fiele e senza quelle crude invettive che d' ordinario, invece di correggere, inaspriscono

presento, e spacciatamente capata una libra d' oro del megliore, e significatogli il prezzo

il patto, diedono caparra tredicimila fiorini d' oro. buli, 1-416: arra è

quiste convenzione possero ogneuno de loro le anelle d' oro de loro dete per caparro e

che vien data per assicurare l'esecuzione d' un contratto, sia civile o sia commerciale

conta. dico bene, vossignoria? d' annunzio, ii-858: per l'ombra di

vol. II Pag.678 - Da CAPARRAMENTO a CAPECCHIO (12 risultati)

il sigillo, / contra il fior d' aragona e di navarra. borgese, 1-382

poi quando sono secchi si pagano a peso d' oro. bocchelli, 1-iii-104: per

così dà alcuna volta ai rei caparra d' inferno. sacchetti, 142-17: io non

/ fuori di sé, né sa d' esser udita / « che senza aver riguardo

spero che mi proscioglierà anco dalla colpa d' emozione, che mi si piantò addosso tutto

e frega, e dà delle capate. d' azeglio, 1-93: se cadevo e

di darsi un contegno, ma teneva d' occhio la testa dell'energumeno di cui ogni

fagiuoli, 3-1-9: finirò / d' aver bisogno al batter la capata

, / che certo andò rasente / d' intisichire e batter la capata. fucini,

notte, dànno una capatina alla 'regina d' italia'. de roberto, 3-193:

quale si doveva trovare, per ragioni d' ufficio, sempre pronto a far le sue

paga due grana il giorno ». d' annunzio, v-1-96: possiamo coricarci,

vol. II Pag.679 - Da CAPECCHIO a CAPELLO (27 risultati)

e rovesciate, la tedesca dalle spalle d' alabastro e dalle trecce di capecchio.

fiotti della scarmigliata sua capellaia una pioggia d' oro. idem, xxiv- 1056:

. bellini, 5-1-121: questi canali d' aria delle piante,... chi

mai migliore colore trovai di questo color d' ocria. leonardo, 1-262: non

goffi cervelli un sol capello posto più d' un lato che da l'altro, colui

bello, vestito di panni bianchi fregiati d' oro, con coturni rossi fregiati d'oro

fregiati d'oro, con coturni rossi fregiati d' oro, capillatura bionda e crespa,

meno diffondeva la sua bellezza ne'raggi d' oro tanto più concentrava la sua modestia

/ la lunga sua capellatura fulva. d' annunzio, iv-2-130: don ignazio cespa,

gli orecchi forati da due minuscoli cerchi d' oro. panzini, iii-169: erano

: gérard... ci presenta d' un polputo murat re, a piedi e

delle fronde di un albero. d' annunzio, iv-1-357: in mezzo ai tronchi

ai tronchi allineati come le canne sonore d' un organo e in mezzo alle lapidi,

capellature / di tamerici pallide / più d' ora in ora. 3.

su le alpi della sua patria. d' annunzio, v-3-115: di mordere anco

da'morti i loro, e farvi d' essi una mal acconcia capelliera. pancrazi,

, 16-iii-144: hanno quasi la figura d' un mezzo cilindro composto di tanti mezzi

particolari, diviene bianco). cielo d' alcamo, io: avanti li cavelli m'

quai cadeva al petto doppia lista. cecco d' a scoli, 899: crespi

vostri son più biondi / che fila d' auro o che fior d'aulentino. simintendi

/ che fila d'auro o che fior d' aulentino. simintendi [ovidio],

petrarca, 90-1: erano i capei d' oro a laura sparsi, / che 'n

: e nel giardino entrarono due giovinette d' età forse di quattordici anni l'una

anni l'una, bionde come fila d' oro, e co'capelli tutti inanellati

: zefiro dolze spirava per sala / e d' alda i biondi capegli anellati / movea

biondi capegli anellati / movea a guisa d' una angelica ala. 5. caterina

graffiossi il volto e straccia i capei d' oro, / sì che fe'pianger tutto

vol. II Pag.680 - Da CAPELLO a CAPELLO (19 risultati)

che avea facia di rose e capei d' oro, / d'oro e di rose

rose e capei d'oro, / d' oro e di rose avea la veste intorno

gli orecchi: e sempre, e d' ogni tempo, come che piovesse o nevicasse

le mani si caccia / ne'capei d' oro, e a chiocca a chiocca

molle e femi- nile come si sforzano d' aver molti, che non solamente si

« ohimè » rispose, / « volean d' un eroe dunque uomini imbelli /

trecce, trapassate da lunghi spilli d' argento. carducci, 503: quando cadono

due baffetti rossi, metallici, d' ottone, e con i capegli

, i capelli a spazzola e un paio d' occhi grigi, paz zeschi

, che una volta disciolti come un mantello d' oro smunto la coprivano fino ai

tombe fitte alla muraglia / come celle d' alveare e dentro specchi, /

finalmente le une e le altre alla sottilità d' un filo, per non dir d'

d'un filo, per non dir d' un capello. 2. locuz

piovono a tutt'andare, cecco d' ascoli, 4413: [la donna]

modo eccessivo, soverchio. f. d' ambra, 11: quantunque io abbia che

cavalca, 16-2-172: non curandosi di vergogna d' andare in capelli. b. corsini

cento franchi che la mia povera zia d' aiaccio m'aveva messi insieme al partire,

costei / comincia i figli a perseguir d' apollo / e la mano lor caccia entro

/ mai così presto non si placa. d' annunzio, ii- 810: pe'

vol. II Pag.681 - Da CAPELLO a CAPELLUTO (22 risultati)

vorrei l'uscisse, / per caricar d' oro mille camegli. dante, purg.

mille anni, / non ti potrebbe far d' un capei calvo. 5.

ch'io credea che '1 crino fosse d' un oro fino / partito sanza trezze.

con abbassare un capello ogni cent'anni d' ogni monte che non gli riduca a un

, 1-1-294: non mi allargherò un capello d' allor- dine suo. marino, 20-50

... non ristrigne una mole d' acqua pur un capello. leopardi,

originali... non ne differiscono d' un capello. collodi, 515: il

esattamente, perfettamente. f. d' ambra, 4-38: vi servirò a capello

ambra per accidenti esterni di riscaldamenti, d' agghiacciamenti e d'unzioni fatte con vari

esterni di riscaldamenti, d'agghiacciamenti e d' unzioni fatte con vari liquori, tornano tutte

in ogn'altra materia ch'abbia facoltà d' attrarre. note al malmantile, 1-160:

ii-312: nell'esteriore e in ciò che d' essi apparisce, quasi a capello si

2-133: se a caso s'adopra / d' intingere il capo, / vedete?

persona rispondevano a capello al suo nome. d' annunzio, iv-2-8: nella spiaggia lo

pianta, i rami, i fili d' erba, ecc. poliziano, st

le rive del mare frondeggi qualche albero d' oliva [il polpo] s'avvolge al

suoi capelli. 9. capelli d' angelo: tipo di pasta lunga e sottile

i capellacci / canuti, e unti d' olio e di bituro. d'annunzio,

e unti d'olio e di bituro. d' annunzio, iv-2-30: era una specie

annunzio, iv-2-30: era una specie d' orsacchiotto, forse disceso giù al piano

. cecchi, 2-217: carica le braccia d' erbe e di stoviglie, una ragazza

3. sm. numism. moneta d' argento coniata a modena nel 700 dal

vol. II Pag.682 - Da CAPELVENERE a CAPETTO (10 risultati)

il più acceso, e il più ricco d' odore. 4. fornito di

caro, 12-i-107: si veggono poi d' intorno a le fontane per tacque,

sco- lopendie, musco ed altre sorti d' erbe acquaiole. garzoni, 1-492:

esse [le pecore] si sentono gravate d' una certa infermità del fegato, quel

segrete polle / verdi di capelvenere. d' annunzio, ii-565: e se gli occhi

nel vicario suo cristo esser catto. cecco d' a scoli, 4207: sì son

mi par di vederlo su le tracce d' un ragazzo che gli è scappato di

scherzi, giuochi, capestrerie e accortezze d' amore, acciocché, amando alla lunga

al capestro per indulgenza del boia. d' annunzio, ii-389: su le tue labbra

per tutti i borghi del castello. d' annunzio, v-2-548: fierissima la mascella e

vol. II Pag.683 - Da CAPEVOLE a CAPIFOSSO (14 risultati)

nel pallone. 2. capace d' intendere, intelligente. simintendi, 2-152

da capezza e non da briglia. d' annunzio, v-1-248: ripenso a quel

somma necessità della briglia e del capezzóne. d' azeglio, 1-367: m'ero comprata

mattutina, e boccheggiano sul capezzale i grilli d' uno scialle o d'un ganzo.

capezzale i grilli d'uno scialle o d' un ganzo. pascoli, 146: un

: que's'avea fatto un capezzale / d' un fascio d'erba e si sonniferava

fatto un capezzale / d'un fascio d' erba e si sonniferava. meditazioni sopra l'

né si fidi né di parenti né d' amici né di persona. segneri, i-104

alquanto avaro: / amor che più d' ogni altra cosa vale, / fe'che

giovanni, 152: queste son quelle donne d' amor fino / c'hanno lor visi

vita di cola di rienzo [in d' annunzio, v-3-181]: mo-

chi sono io? io chi sono? d' annunzio, v-3-185: dinanzi alla

1-3: né finalmente, se il letto d' arno non si fosse innalzato sotto

colmo seno e dagli indorati capezzoli. d' annunzio, iv-2-236: due o tre agnelli

vol. II Pag.684 - Da CAPIFRECCIA a CAPIRE (16 risultati)

grandi, e capifuochi, e lavori d' assai importanza. redi [tommaseo]:

volta si vide innanzi come una capiglia d' uomini che si dessono delle coltella, e

da quelle capigliature sulle spalle nude. d' annunzio, iv-1-10: sotto di loro,

quello che forniva volentieri il solito bicchiere d' acqua fresca. = rifacimento

e letter. capigliatura. fiorita d' italia [tommaseo]: questo niso.

avea ima capigliara in capo ch'era d' oro, della quale capigliara era affatato

cercine composto di stoffa e capelli. d' annunzio, iv-2-897: lucrezia borgia..

a te per avere un ventaglio di bacchette d' oro... dopo aver cercato

... dopo aver cercato invano d' imitare quella tua « capigliara » a

vi osservai mescolati moltissimi e lunghi ammassi d' un certo bisso acquatico, composto di

. manzini, 9-61: una catenina d' oro, capillare, palpitava sul collo

con minutissime particule tutta la carne che d' intorno a esse vene si trovava,

si trovava, sanza insanguinarle, se non d' insensibile insan- guinamento delle vene capillare.

significa l'azione molto complessa ed astrusa d' onde derivano, od hanno origine e

badessa... che la rivestisse d' una tonica capillata. = voce dotta

capillifero: la radice del capello. d' annunzio, iv-2-79: sul cranio i bulbi

vol. II Pag.685 - Da CAPIRE a CAPIRE (16 risultati)

sembra una pozzanghera, / colmo è d' un vin sì forte e sì possente,

, compiutamente tutte quelle doti, così d' animo come di corpo, che potevano capire

, iii-527: oltre al quale numero d' artefici, erano tanti cittadini loro dietro,

i-83: subito [gaeta] crebbe d' uomini e di ricchezze, e non capendo

l'avere a dormire in due letti d' una medesima stanza, bastava ad angosciare

fratelli, porrai col danaro la mia coppa d' argento. carducci, i-1185: e

insinuandosi dove parrebbe non capire un corpo d' uomo. c. e. gadda,

non capere in questi giri. cecco d' ascoli, 4570: fra quel ch'è

a me non po caper nella testa che d' una lingua particulare, la quale non

o pittori e scultori] di esser maestri d' una filosofia non fallace non oziosa,

sanctis, i-59: voi siete piccolo d' animo e di mente, e nel vostro

.: essere pieno di eccitazione, d' inquietudine (per grande contentezza, per

7-27: come si vide il successor d' astolfo / sopra apparir quelle ridenti stelle

ogni cantone, / se trova modo d' uscir di prigione. leopardi, 958:

assol.: essere intelligente, avere capacità d' intendere. 5. gregorio magno volgar

sempre mi ricorderò, che nel canto d' alcina, a quei bellissimi passi che

vol. II Pag.686 - Da CAPIROMANTE a CAPITALE (12 risultati)

, e rispondono a tono. gli uomini d' ingegno e le donne di cuore.

: intendersi, essere in pieno accordo d' anime, per affinità di gusto, d'

d'anime, per affinità di gusto, d' idee. -anche: comprendere le intenzioni

pescia, trovai una lettera già stagionata d' otto giorni, di giulio, ove

ti porterà dalla spezieria una boc- cettina d' acqua, buona come la conserva, e

fede per li fatti celestiali. f. d' ambra, xxv2- 403: che scusa

scialato il frutto e il capitale, / d' un letto in capirotti allo spedale.

scarpe. alcuni hanno ancora i fili d' erba delle capitagne attaccati alle suole,

de'suoi nemici, i quali lo accusavano d' avere desiderato la verace libertà del suo

ii-371: la guerra, la guerra d' un popolo, una guerra capitale come

goffi cervelli un sol capello posto più d' un lato che da l'altro, colui

2-286: capital nemico / del pelide e d' ulisse, ei li solea / morder

vol. II Pag.687 - Da CAPITALE a CAPITALE (17 risultati)

scopo dell'applicazione, e nelle forme d' esporla, e fin anche nelle massime

capitale: la cosa più importante. d' azeglio, 1-349: per fortuna la visita

e vicende tutta la poesia della guerra d' ilio e del ritorno da ilio?

corsiva, cancelleresca e galante di villa d' este e le maiuscole lapidarie, le

sia,... non lascia d' esser molto abitata. i. neri,

, un moto perenne di danaro e d' industria sparso egualmente nelle province che nella

nella propria piccola cerchia tutto il fiore d' italia. pascoli, i-465: là

per il paese de'tongusi, poi d' irtuski; traversa il lago baila e il

milano, ch'era ormai la vera capitale d' italia, e dove contava di trovare

si trovarono i bardi dovere avere dal re d' inghilterra, tra di capitale e di

per lui, più di novecentomila fiorini d' oro. libro dell'eredità di b

'l guadagnato, e tornarono di qua leggieri d' avere. piovano arlotto, 226:

in capo all'anno trecento e venti scudi d' aggravio? c. gozzi, 4-20

non molestava, / tanto che il foglio d' annate era pieno, / e poi

un uomo si proponga... d' impiegare un grosso capitale nel dissodare un

gli risposi che desiderava solo gli interessi d' anno in anno e che il capitale lo

: ell'entrò subito a parlar dei progetti d' ampliare ancora il laboratorio e di procurarsi

vol. II Pag.688 - Da CAPITALISMO a CAPITALISTA (18 risultati)

, la quale averei ricoperta di tegoli d' argento e di coppi d'oro massiccio,

di tegoli d'argento e di coppi d' oro massiccio, se giammai non avessi

gente doppia, piena di fallacie e d' interessi. botta, 6-i-51: considerata

, più di trecentosessantacinque migliaia di fiorini d' oro. guicciardini, 68: quelli

voce capitale significa lo stato o sustanza d' uno; v. gr.: il

di mano, con poco capitale loro d' altre robe. bembo, 1-146: ella

esse tutte servono, avere dato arbitrio d' arrischiare il capitale da lei donatoci sempre

tutto tanto maggiormente obbligato, quanto conosco d' aver fatto questo guadagno de l'amicizia vostra

374: quando in tutto il ragionamento d' oggi io non guadagnassi altro che una

siete procacciato capitali ubertosi di cognizioni e d' idee, colle quali non correte rischio

idee, colle quali non correte rischio d' inciampare ne'pregiudizii del mondo civile,

a dispetto di tutto quel gran capitale d' amor proprio che mai non manca ai

breve lavoro che sarebbe stato l'obbligo d' ognuno. serra, ii-545: uomini vivi

comparisce mirabilmente el fare. f. d' ambra, 24: io fo capitale

usanza in francia di fare grandissimo capitale d' una lite che lor cominciano con un

capitale sborsato, il ragguaglio colle lire d' oggi, il capitale da restituirsi e

, che gli aveva finora permesso d' assumer qualche lavoro in appalto,

dal capitalista senza che questi in fine d' anno ricavi un lucro che corrisponda alle

vol. II Pag.689 - Da CAPITALISTICO a CAPITANESSA (26 risultati)

usa nel senso di far capitale fruttifero d' una somma raccolta. arila, 81:

l'operazione dell'accu- mulare gl'interessi d' una somma e trasformarli in capitale,

69: i giovani, quando càpita loro d' essere cru deli, lo

era acca parrata la direzione d' ogni gioco: sapeva comandare a bacchetta

. e pria di tutti / uscio d' enea la capitana avanti. b. davanzali

: noi ci partimmo di lisbona alli 8 d' aprile, con una conserva di cinque

navi che vengono di portogallo ne resta una d' esse, che sempre è la capitana

e non senza danno, la capitana d' anversa, accorsa per impedir loro il passaggio

, 8-292: su la negra capitana / d' ulisse si fermò, che vasta il

dell'armata tenea, donde distinta / d' ogni parte mandar potea la voce / fin

ogni parte mandar potea la voce / fin d' aiace e d'achille al padiglione.

la voce / fin d'aiace e d' achille al padiglione. = femm.

: mettemmo in ordine... d' avere presto i soldati, e pagati,

, 2- 265: io vi fornirò d' una mano di maniere, parte che mi

più lungamente in campo, provvederli meglio d' armamenti, di piazze da guerra,

5-19: seguitò che la sua gente d' arme capitanata e guidata per messer galeotto

quale sia più da temere, o d' uno buono esercito male capitanato, o d'

d'uno buono esercito male capitanato, o d' uno buono capitano accompagnato da cattivo esercito

mancheranno i prudenti i quali mi accuseranno d' indiscrezione, perché ardisco gittare un grido

di quanti flagelli possano percuotere il popolo. d' annunzio, iv-2-139: tra la confraternita

tra la confraternita capitanata da don fileno d' amelio e l'abate cennamele, coadiuvato

vicario, o capitano, o podestà. d' annunzio, v-1-916: chi può cianciare

annunzio, v-1-916: chi può cianciare d' un porto franco? d'una strada

può cianciare d'un porto franco? d' una strada ferrata di san pietro? d'

d'una strada ferrata di san pietro? d' un distretto libur- nico? d'un

? d'un distretto libur- nico? d' un capitanato di volosca? capitaneggiare (

vol. II Pag.690 - Da CAPITANIA a CAPITANO (12 risultati)

capitano, comando di capitano. d' annunzio, v-3-191: cola tra demenza e

vari corpi di un'armata. d' annunzio, ii-873: ed uguccione e i

cantari cavallereschi, 12: di milon d' angrante cavaliero / ne nacque orlando che fu

quali teneva sempre in verso que'luoghi d' onde gli pareva più debole il suo

aver sempre acceso il fronte dal fuoco d' un colore intrepido, così al giuocatore è

azione, che all'imperio ottomano era stata d' infinita commodità, lo spahì col grado

delle cavallerie, i capitani delle genti d' arme, i capitani de i cavai

malignità, entrate col sospetto nell'animo d' un capitano del reggimento di quel colonnello.

non le aveva dato che il tempo d' innamorarsene tanto da sospirarlo sempre e tremare

, qua in campo accompagnati da moltitudine d' angeli per combattere con li diavoli e

giustizia, capitano dei birri, capitano d' arme: il capo delle forze di polizia

capitare a tre ore di notte il capitano d' arme, un bell'uomo colla barba

vol. II Pag.691 - Da CAPITANTE a CAPITARE (16 risultati)

settembre del 1593 giovanni huigen, capitano d' una nave olandese che vi si trovò

nave non viene precisata. -capitano d' armamento: ufficiale fiduciario incaricato dalle società

temone de la raggione governando gli affetti d' alcune potenze interiori contra tonde degli émpiti

di una banda di malfattori. -capitano d' industria: industriale, uomo d'affari

-capitano d'industria: industriale, uomo d' affari assai potente, creatore di vaste

materialmente distinti uomini di pensiero e uomini d' azione, contemplatori e operatori;..

negli orecchi... erano i capitani d' industria, anch'egli sarebbe diventato un

, anch'egli sarebbe diventato un capitano d' industria. 7. sport. negli

conpagnia. capitoli della compagnia della madonna d' orsanmichele, 1-2: ordiniamo che la detta

quella compagnia [di madonna santa maria d' orto san michele] più di trecentocinquanta

] più di trecentocinquanta migliaia di fiorini d' oro. boccaccio, dee.,

rinnovasse le ritrosie del casto giuseppe o d' ermafrodito verso la putifarre o la salmace

ha porto, ove tutte le navi d' india capitano con loro mercatanzie, che

in modo che non ci è luogo d' alcuna corruzione. ariosto, 6-6:

molle, / e capitò all'ostel d' un eremita. guicciardini, 133: siate

affinch'io pur morissi con questo conforto d' averlo una volta almeno servito, e

vol. II Pag.692 - Da CAPITARE a CAPITAZIONE (11 risultati)

e n faccia un passo, può d' allora in poi camminare con sicurezza e

mai viste sugli scogli, col pretesto d' andare a pescare, e arraffavano la

e bestemmiava come un ossesso per metterli d' accordo, giurando e spergiurando che un

pescatori dei pescherecci... può capitare d' impigliare con le reti nelle alberature delle

. tasso, i-57: non resti però d' awisarmi, quanto prima potrà, che

1336 e durò insino a dì 14 d' ottobre 1338, e non si capitò però

fare sfoggio, quando capita, d' una perizia delle prescrizioni quasi curialesca.

padre mi comandò che, senza mille ducati d' oro, mai concludessi il parentado o

2-19: in fine ne furono in concordia d' avere fiorini cinquecento d'oro, come

furono in concordia d'avere fiorini cinquecento d' oro, come che i nimici si capitassono

giovane, 9-601: e volendo sfuggir d' esser pelato / uccel mal capitato.

vol. II Pag.693 - Da CAPITE a CAPITOLARE (18 risultati)

copicchi circa, o sia trentacinque soldi d' inghilterra per testa. p. verri

impone egualmente ogni abitante, in ragione d' esistenza, non in ragione di fortuna

fano] ha sparso per tutta roma d' esser segretario in capite, ed intende

; li antichi lo pigliavano per ministro d' una compagnia, cioè di ragion di

corinzio, con volute sovrapposte a foglie d' acanto. boccaccio, i-103: le

vi si vedevano, i cui capitelli e d' oro e d'argento erano, per

, i cui capitelli e d'oro e d' argento erano, per le quali la

42-77: l'alte colonne e i capitelli d' oro, / da che i gemmati

colonne ella [loggia] risplende / d' almo cristallo, a riguardar lucente, /

ed ogni altra sorte di machina, d' artificio o d'edificio, e ciascuna

altra sorte di machina, d'artificio o d' edificio, e ciascuna parte di essi

di marmo rosso sono fatti a fogliami d' acanto. milizia, ii-203: capitello

serpe alato / da un capitello. d' annunzio, iv-2-576: passava una fila di

e. gadda, 423: benemeriti capitelli d' idea floreale, ma gnucchi, al

ma gnucchi, al sommo de'pilastri d' ambito: in calce- struzzo, questi

bocca, affinché ostacoli la corrente ascendente d' aria che, formando vortici, potrebbe

in fondo il fare vacillante e contrito d' un generale che capitola. imbriani,

genti si erano levate dall'assedio, eglino d' accordo elessero per ottimo rimedio col conte

vol. II Pag.694 - Da CAPITOLARMENTE a CAPITOLO (16 risultati)

determinata provincia o regione agricola. -capitolato d' oneri: documenti formali che sogliono precedere

che prescrivono gli obblighi, le condizioni d' un contratto... non diremo che

un cespuglio, c'era dentro il capitolato d' appalto, le scadenze per il pagamento

pender, ghirlanda albana, deve. d' annunzio, v-1-603: la lupa capitolina

769: alto fulgeva col suo tetto d' oro / il capitolio: ma la notte

sonettisti, de'canzonisti e de'capitolisti d' italia, se le loro tanto vantate

a un millesimo con la fatica intellettuale d' un poeta di drammi musicali.

: gli feci copia... d' alquanti capitoli del caprezio. galileo, 1079

curasse di sentirle, e avesse però voglia d' andare avanti nella storia, salti addirittura

tommaseo, i-478: ne'tanti trattati d' educazione, che ci fanno tanto di

chiare ordinate e vivaci come i capitoli d' un bel romanzo. brancoli, 4-50:

a ser luigi ti mostrassi uno capitolo d' una sua lettera. se l'ài veduto

degli albizzi, ii-472: mandamovi la copia d' uno capitolo della accomandigia del signore di

in iscarpe. bisticci, 3-331: era d' usanza, com'egli entrava podestà o

portare i capitoli, e farlo giurare d' osservargli. giov. cavalcanti, 8

le genti sue a roma sotto pretesto d' osservare li capitoli della tregua. p.