uso sopra i letti signorili, nelle sale d' udienza; simboleggia la dignità del '
ricchissime sopraveste di drappi e di broccati d' oro; in ultimo el re tutto armato
e di quelle / che in america servono d' ombrello. manzoni, pr. sp
persia, sotto un baldacchino di broccato d' oro. pascarella, 709: egli appena
per dorarla spese quaranta mila scudi ». d' annunzio, iv-2-118: dietro la torma
anclf'esse, reggeranno le quattro mazze d' un piccolo baldacchino di seta celeste.
a baldacchino, mi portò un bricco d' acqua calda nascondendolo sotto il grembiule.
sì, era il letto matrimoniale coi colonnini d' ottone e per aria il baldacchino rosso
tappeto rosso, è un trono tutto d' oro sotto l'immenso baldacchino di porpora.
, / ch'ei trapunta a stelle d' oro. ojetti, i-370: le nuvole
ricco palio di baldacchini di seta e d' oro adorno intorno riccamente. idem, 7-100
grana e una cappella doppia di baldacchini d' oro e di seta fini. apocalisse volgar
di avignone] ha colmo il sacco / d' ira di dio e di. vizi!
fa tenire / manera e costumanza / d' augello, ch'arditanza -lascia stare: /
quale continuatamente meco stava, fosse baldanza d' amore a segnoreg- giare me, tuttavia
terra, e le ciglia avea rase / d' ogni baldanza, e dicea ne'sospiri
vegiamo con quanta baldanza quella sola generazione d' uomini, chiamandosi amatori della virtù, facevano
nulla quanto alla barbara e stolta compiacenza d' infierire contro un cadavere, perché questa
, i-37: tormento il più crudele / d' ogni crudel tormento / è il barbaro
e che adori anche i disprezzi / d' una barbara beltà. idem, ii-40
cor; ma sai di che? d' un colpo / che lieve fu, né
scoria tedesca. metastasio, 11-68: d' un indomito scita / barbari sensi!
rimasero deserte [queste due isole] d' abitatori ed incolte. prati, ii-50:
segni descritti dal veggente di patmo? d' annunzio, iv-2-55: ma quando si volse
curiosa aggruppata in distanza, la testa sorse d' un tratto nel sole come fusa
pendevano dagli orecchi, con una serenità d' idolo barbaro. serra, ii-228: i
gusto, di finezza (un'opera d' arte o di musica; un oggetto d'
d'arte o di musica; un oggetto d' ornamento, un manufatto).
chiamare. marino, 5-12: chi d' ambrosia gl'impingua il crin sottile,
la bella gola e candida attraversa. d' annunzio, iv-2-106: gli enormi pilastri di
nobili o se pure favellano in alcuna d' esse, non favellano corretta- mente,
è dato loro da un fischio che è d' un linguaggio sì barbaro che è veramente
di quella che, nel barbaro gergo d' oggi, si chiama coscienza industriale.
una odicina barbara in quattro strofe, non d' amore? se vuoi, te la
copiosissime [uve] sono il trebbiano d' ogni sorte, il rafano, il morgiano
vino gentile, scarico di colore, d' un vitigno particolare, per lo più
senso ironico). f. d' ambra, xxi-44: di sorte seppe ella
cappello, mostra ancora negli atti esteriori d' esser tutto abbottato di vento e tutto
i barbassori fecero frustare quegli insolenti. d' azeglio, 1-124: in quel sacco di
essere un gran barbassoro, per mostrare d' avere a grado la sua venuta, una
che come meretrice, anzi bagascia / d' orlando, il tradimento avea fatto ella;
il forte del regno, che lo pregava d' aspettarli un poco. non volle a
marino, i-192: mi feci provedere d' un barbassoro che mi riparasse il viso
lungo circa 9 cm, con apertura d' ali di 25 cm): vola al
, ii-512: poni, per regola, d' ottobre con barbate; di marzo,
perché la virtù della pianta... d' ottobre se ne va nelle barbe.
il mento illeggiadrito, qua e là, d' alcuni deliziosi peli barbatelli, una specie
radici i ben barbati arbori dello orto d' amore. pascoli, 663: egli dormìa
letto traforato / cui sosteneva un ceppo d' oleastro / barbato a terra; e
. ariosto, 28-95: in compagnia d' un monaco barbato. idem, 31-58
sta in atto di declamare dall'alto d' una pietra. leopardi, 32-265: mira
di spar- vier da templi / invasi d' ombra e di pensose sfingi, / ora
, / ora passar con mille carri d' oro / con suvvi gli archi di barbati
suvvi gli archi di barbati arcieri. d' annunzio, v-1-176: una gran testa chiomata
la malizia de'mozzi, più animali d' un cavallo turco, non serviva che di
: lustrando con la sabbia bagnata l'acciaio d' un morso o d'un barbazzale,
bagnata l'acciaio d'un morso o d' un barbazzale, parlava e cantava. e
: i quali si servon di lui come d' uomo audace, e che senza freno
lagrime, alzò il bicchiere e lo votò d' un fiato. pascoli, 817:
patria di pirati. cielo d' alcamo, 63: cercat'aio calabria,
il dì a belle schiere tutte le sorti d' uomini sovra le invellutate e superbamente guarnite
si corressero, e che il mese d' aprile si chiamasse nerone. galileo, 3-4-323
via al passo guidati dai palafrenieri. d' annunzio, iv-1-891: i cavalli erano
e. spettacolo barbarico, spesso causa d' incidenti. spiacque alla regina margherita,
viso. vasari, i-423: il ritratto d' agnolo fatto da lui medesimo si vede
turbante nulla aveva di turchesco. contornata d' una barbetta rossastra, fiorita pomposamente,
, fiorita pomposamente, nel mezzo, d' un bel nasone bitorzoluto e vermiglio,
piccolezza e rigidezza qualche cosa di ridicolo e d' ostinato..., mi si
. govoni, 2-35: la malizia d' amore che ti ride / negli occhi
a uno a uno i pochi fili d' erba nuova, voltarono la loro barbetta verso
, / che vien dalla radice / d' un barbicato tuo desio. barbicazióne,
radice, né barbolina una piccola barba d' uomo. se si volesse porre differenza tra
barbicola1, sf. barbettina. d' annunzio, iv-2-147: fra mansueto in vece
sarebbero le sole ceppaie o barbicale, barbiere d' in sul canto di casa tua, fui
forestiero tenere; che tre nuovi corpi d' arti si facessero, l'uno per i
(i-421): egli era figliuolo d' un barbiero, e s'era acconcio in
, / gli avvolge un cencio più nero d' iarba, / l'ammolla con un
, / l'ammolla con un po'd' acqua gelata, / senza fargli nep-
, e protestò ch'ei non intendeva d' impacciarsi per nulla con la mia perrucca
ii-382: il mio barbiere mi assicura d' avere giorni fa avuto il medesimo male,
ora, voi mi darete quattro ducati d' oro. -cacasangue, madonna verdiana!
: quando pensi che ti sii lecito d' andar a trovar il barbiero, e riposar
per te fussero tanti calci di bue, d' asino o di mulo. garzoni
bandello, 3-32 (ii-418): ora d' una di queste sì fatte cortegiane s'
1-54 (i-622): con l'aita d' un barbieruolo mezzo medico che era molto
stimati dalla più ghiotta società, spinole d' argento, muggini sinuosi col labbro leporino
panno azzurro, che io non supponevo d' un azzurro così azzurro, nelle mostrine
qualità: di solito, delle cose d' arte (pittura, scultura, costruzione
chiamato barbito, e terpsicore la tibia. d' annunzio, i-154: uniti insieme i
e bàrbio, sm. ittiol. pesce d' acqua dolce caratterizzato da due barbigli:
le lasche fuori de l'acqua. d' annunzio, ii-711: io nicarete / le
andar quindi sul sicuro, fo punto. d' azeglio, 1-97: due anni sono
i due ragazzi miei compagni e coetanei d' allora, nando e sandro, barbogi più
vede rodin vecchio e barbogio, amante d' un'americana berciona e vanitosa, diventata
280: alcun si stima assai più d' un platone, / e per maestro dei
viso color di piombo con vaghi riflessi d' oro è dominato da un barbone lussureggiante e
2-188: di che cosa hai paura, d' ingannar la fame / andando a letto
barbóne6, sm. numism. moneta d' argento, coniata a lucca (nei
io non divegna muto / a favellar d' amore, / quasi un vago amatore /
creduta antropofaga (con fronta d' anghiera, nel 1516: « canibales homines
1-9: conosco la gioia di un pomeriggio d' estate a leggere un libro d'avventure
pomeriggio d'estate a leggere un libro d' avventure cannibalesche seminudo in una chaise-longue davanti
i loro antenati qualche volta mangiavano carne d' uomini. ma anche sul cannibalismo converrebbe intendersi
pieni di caci i canestri, stipati d' agnelli i cannicci. pavese, 5-107:
e voculare, che serve come lente d' ingrandimento per osservare l'immagine fornita dall'
oggetti chiari, distinti e non coperti d' alcuna caligine, e li ingrandisca almeno quattrocento
cannocchiale aggiugni, / e la guernita d' oro anglica lente. foscolo, v-110:
che insino allora per migliaia e migliaia d' anni, non avevano mai saputo che fosse
; e mi offrì il suo posto d' osservazione al cannocchiale. palazzeschi, 106
moderna critica perspicace che, a guisa d' un canocchiale, ingrandisce gli uomini piccoli
. nievo, 235: -che colpo d' occhio avete, caro dottore! -gli
, o che so, a fregi d' oro, non un vero e proprio cannocchiale
: il battere con frequenti colpi d' artiglieria il nemico, o un luogo
che il re di svezia, dopo d' avere invano cannonati gli alloggiamenti imperiali,
cannonati gli alloggiamenti imperiali, voleva impadronirsi d' una collina signoreggiante il campo regio.
è più dispettoso il sentir una rastiatura d' un piatto d'argento, che una cannonata
il sentir una rastiatura d'un piatto d' argento, che una cannonata. bar
cristiano, in mezzo al fumo. d' annunzio, ii-894: e dal deserto
caddero con tonfi senz'eco in un'atmosfera d' ovatta. alvaro, 9-55: lontano
in cielo a levante, per mezzo d' un cannoncello di carta; perché non
'cannoncini', tubi di latta o d' altro metallo, i quali fermati contro il
i-176: 'cannoncino ', piccolo cannone d' una a tre libbre di palla,
viene trasportato da muli o da braccia d' uomini. ojetti, 11-459: sopra
avevano un giorno mutato un certo cannone d' uno acquaio, e del detto n'era
a stento, / con riverenza, cannon d' argomento. 7. pezzo di
: il vischio, o da sole o d' acqua, i cannoni, le panie
artelaria è più lunga di canone e carica d' una medesima balla e polvere che una
1-630: questa [arte] insegna d' assettargli [al cavallo] tutte le sorti
far le fusa e'cannoni a più d' una [dama], e farle arrabbiare
franzesi, fabricando pezzi molto più espediti né d' altro che di bronzo, i quali
ma da cavalli, con agilità tale d' uomini e di instrumenti deputati a questo servigio
stretto di gibilterra, per la possente virtù d' una palla di cannone, che uscì
ed attrezzi che furono preda del duca d' eboli. foscolo, xv-297: il
ai capi delle vie già tuonava intorno d' ogni parte il cannone nemico. giusti,
, provvisti di buona volontà ma nudi d' esperienza, e così arrenano dopo i
è di cannon che tuona, / o d' una mandra che barrisce ancora, /
barrisce ancora, / di buoi lucani? d' annunzio, ii- 849: italia
e del leone / quando ogni fiato era d' amor messaggio, / sì novo come
, incominciò uno spezzato che in men d' un'ora tutto quanto mi ruppe.
albergo, la fecion ballare al suono d' uno mezzo cannone. intelligenza, 295
, come un intenditore aspetta l'entrata d' ogni strumento nel coro dell'orchestra.
dal carso giungono le onde e i boati d' un furioso cannoneggiamento. cannoneggiare
buona metà occupato da una tavola coperta d' un tappeto verde e grande come due bigliardi
barca o lancia da portar cannoni. d' annunzio, v-1-748: a gaeta [saint
sua divisa nera listata di giallo. d' annunzio, ii-913: taranto, alfieri /
, ii-913: taranto, alfieri / d' alò, quel tuo figliuol che ti fu
navicelle, meno atte a guerreggiare, d' uomini e d'artiglierie e degli altri arnesi
atte a guerreggiare, d'uomini e d' artiglierie e degli altri arnesi fe'votare
2. letter. candido. cecco d' a scoli, 2416: se li figliuoli
leggera, scavata in un unico tronco d' albero, con prora e poppa uguali,
pigafetta, 84: hanno barche d' uno solo albero, ma schize [
una spezie di barche formate di tronchi d' alberi. salvini, 15-1-103: l'aratore
scavato, e mosse con un ramo d' albero. 2. sport. imbarcazione
sul fondo, con la pagaia. d' annunzio, iv-2-67: la canoa rompeva innanzi
il termine canoa è registr. dal d' anghiera (nel 1493).
alto e sovrano / simile a quel d' anfìone, e d'orfeo, / ciò
/ simile a quel d'anfìone, e d' orfeo, / ciò che di bello mei
terza e quarta parte del quarto canone d' avicenna, esposizioni utili e sottili, così
frugoni, xxiv-1027: sia dunque canone d' osservanza irrefragabile che debban riprovarsi quelle opere
travagli, lesse tutti e due i poemi d' omero con l'aspetto de'suoi princìpi
, vii-24: [gorgia] foggiò canoni d' eloquenza e di stile, e fu
manzoni, 47: pubblicando un'opera d' immaginazione che non s'uniforma ai canoni
opere architettoniche sia delle sculture. d' annunzio, v-3-438: il cànone dell'imagine
alla liberazione e al restauro del tempio d' augusto s'è lavorato più a lungo
matricola della chiesa, e alimentati colle rendite d' essa. 4. eccles.
arcidiaconi e canonici e poco men che d' ogni ordine religiosi. salvini, 39-ii-107
poi nel giusto mezzo della dottrina cattolica d' intorno alla materia della grazia. muratori
sfogati tutti quanti e s'erano messi d' accordo. pasolini, 3-213: erano
credito, direi quasi, canonicale. d' annunzio, iv-2-314: si fermò a guardare
canoniche. intanto m'assediano, ognuno sicuro d' essere il prescelto. -ant.
era la badia di fiesole in mano d' uno abbate, che vi teneva imo o
, come don michele, a mo'd' esempio, il quale era grasso e
aggiunta la integrità e la bontà d' essere uomo giusto. s. degli
morte, quanto fu canonizzata la fama d' uno ricco contadino falsamente in santità in
i-294: perché canonizzar que'quattro secoli d' oro, fame un'idolatria, un centro
. dominici, 1-89: la determinazione d' agostino, sommo dottore, canonizzata nel
dopo un regolare procedimento (compiuto, d' ordinario, dalla sacra congregazione dei
sperimentata ed insigne virtù, che meritarono d' essere posti dalla chiesa nel catalogo de'santi
grado e così bene stabilita la santità d' altri, a'quali manca la canonizzazione
povero prete mi aprì tanto un paio d' occhi in faccia, si fe'pallido,
. già visto affacciarsi al davanzale d' una edicola votiva, o solle
, sassetti, 204: ma l'una d' esse [stelle] con quella che
onofri, 84: ovvia canorità d' uccelli bagna / di sorsi argentei
ariosto, 44-34: fra il suon d' argute trombe, e di canore /
, e di canore / pifare e d' ogni musica armonia, /...
quella fontana risuona un non so che d' estivo e di canoro e fa così dolce
secondano le voci degli uccelli che tracciano d' inretire. crudeli, 1-80: e
fragili restano / cirri di porpora e d' oro. d'annunzio, iv-1-191: parlava
cirri di porpora e d'oro. d' annunzio, iv-1-191: parlava allo stesso
musicale già iniziata, come il fremito d' una corda nella pausa, quando in
e al curvo lido infrangesi. d' annunzio, iv-2-156: a poco a
/ e sereno riposa in larghi specchi d' azzurro. 2. letter.
, 42: nelle piagge di pindo / d' erbe e di fior conteste / per
sarò muto e roco, / né d' armame oserò lo stile e i carmi?
rossini] che la clarice montemonaco desia d' apparirgli per la prima volta con telmo di
: dansi a la coppia bella i seggi d' oro, / donde quanto si fa
v'abbia altri costà che sia in grado d' intenderlo), tuttavolta dopo che i
una comoda casa della riva sinistra, sede d' una società di canottaggio che la vendeva
pasolini, 116: povera presenza / d' una dozzina d'anziani operai, /
116: povera presenza / d'una dozzina d' anziani operai, / con gli stracci
ometto calvo, in sandali, vestito d' un paio di pantaloni e d'una canottiera
vestito d'un paio di pantaloni e d' una canottiera, nonostante l'ora non
e poi impudente, ignorante come un pollo d' india, biscazziere, donnaiolo. bocchelli
porti di mare, e sui laghi. d' annunzio, v-1-308: odo la voce
poteva sopportare tutto quel carico e minacciava d' affondare. alvaro, 9-493: chi
in quattro canove per sesto di peso d' once sei il pane mischiato per danari
canove e le grotte col verno: d' aiutare a concuocere nello stomaco e smaltire
e di ogni altra ragione liquori. d' annunzio, iv-2-1263: cànove di vino
egli ne fa fare molte canove d' ogne biade, come di grano, miglio
le botti piene di vino gelarono. d' annunzio, v-2-280: le, cànove dei
nostrali, del chianti, di pomino, d' artimino, di carmignano, di montepulciano
nemici, ecco che io vi fornirò d' una mano di maniere, parte che mi
. maiazone da caligano, v-499-103: d' un canevazo crudo, / però che
ritornò a'suoi stati, si gittò d' attomo l'abito signorile, e vestita
. per fame l'involto, si serva d' ima pezzuola di seta delle peggiori,
3. ant. broccato tessuto d' oro e d'argento. fagiuoli,
. ant. broccato tessuto d'oro e d' argento. fagiuoli, 1-6-178: ora
?... voglion esser drappi d' oro massiccio, che per istrapazzo si chiamano
, n-ii-375: strana usanza è certo quella d' alcune case nelle quali il canevaro o
, 1-2: e in quello tempo galee d' italiani si partirono... per
/ scintillante di ferro; e più d' appresso / facendosi, e dintorno il
\ si parlava tra padrone e contadino d' una fossa per un condotto, la quale
al manco / di disagi, e d' infamia, ch'a fortunio / potrebbon soprastar
sgabel: ma ulisse / s'abbassava d' anfinomo ai ginocchi / per cansarsi da
, per non avere il tedio d' allattare i figliuoli. -causare la
,... che fa i versi d' uno stesso tenore, e cantabili per
sposi, nella seconda edizione illustrata. d' annunzio, v-3-180: cola poneva a
sica morta e inafferrabile! d' annunzio, v-2-374: corona
mentre non erano se non l'inizio d' una cantafèra da lui mal rimata
14-270: sopra l'immensa tovaglia verde d' erba, profumata di nepitella,
cantafère degli improvvisatori, una moltitudine d' imprunetani e dei luoghi finitimi ha
: ho già provvidamente fatto incetta / d' un ricco saltambanco da villano; / di
di civetta, / di due merli, d' un tordo cantaiolo, / di tre
cantaiolo, / di tre schiamazzi e d' un altro ch'alletta. pancialichi, 83
ciliegi, fendono il cielo colle frecce d' argento dei garriti. 2.
broccato, cappe tutte fregiate di tela d' oro, cuffioni ricchissimi, collane,
la presenza del maestro come la faccia d' un serpe. boccalini, i-148: questa
che, secondo la sentenza di nicandro, d' eliano e di altri, hanno i
forti, e bellissime, tra cui quella d' antonio con augusto, allorché poi vennero
comisso, 7-220: facevo i gesti d' uno che canti e aprivo la bocca
: fu come quando, nel mezzo d' un'opera seria, s'alza, per
carducci, i-1274: nella qualità sua d' improvvisatore, genere ricercato allora come privilegio
sue compagne pregata un poco prima, d' una maniera bassa soavemente canti, ferma
voce, dipoi con strumenti di corde e d' organo, cominciò a cantare secondo l'
dolce e dilettoso stile; / qual d' un arbore all'ombra e qual d'
d'un arbore all'ombra e qual d' un monte / o giuoca o danza o
per le vigne solatìe dei colli. d' annunzio, iv-2-104: nelle barche i marinai
bartolini, 15-164: le giovani parlavano d' amore. cantavano anche. cantavano,
e la clara era un dialogo continuo d' occhiate, che faceva l'effetto di una
comporre musica strumentale molto melodica, ricca d' armoniosa vocalità. 4. per simil
, / in un verziere, all'ombra d' un bel pino /... /
deggiare che il mare, e d' alberi ben mille maniere, e il
, e vi si veggono dentro varie spezie d' anima- letti rossi, verdi azzurri
solo diletto, tutti senza mira d' altro profitto. d. bartoli,
dove quell'aria e quel suono d' entro usciva a farsi udire di fuori?
vendere. leopardi, 11-3: d' in su la vetta della torre antica,
non ti levi, o fratei mio. d' amore / cantan su la tua
su la tua fossa erma gli uccelli. d' annunzio, iv-2-414: su dall'
catini di terra, con entrovi varie altezze d' acqua, tutti al fregar loro col
intenta ad esso, / un poco d' ora l'esplorò sagace. / l'olio
/ che sia, al mio parimento / d' agri infino in messina. guido delle
o iubelo del core, che fai cantar d' amore! / quanno iubel se scalda
tanto di valore / ch'io possi d' una storia cantare. pulci, 6-10
n'andrò scegliendo alcuna [delle pazzie d' orlando] / solenne, et atta da
cor m'accese, / fabri, d' illustre ardore. bracciolini, 1-15-1: mezzo
, 5-63: anch'io volea cantar d' assalti e d'armi. algarotti, 1-377
anch'io volea cantar d'assalti e d' armi. algarotti, 1-377: la rima
né lodator comprati avea quel sommo / d' occhi cieco, e divin raggio di mente
io torno a cantare in mio latino. d' annunzio, ii-445: cantava inconsapevole,
anche carducci, così maldestro a cantare d' amore, si commoveva per consenso. gozzano
dura di ghiaccio, al lamento / d' agnello dei fanciulli, all'urlo nero /
, 8-4: pisa n'ebbe molti danni d' avere e persone e i sanesi non
della vittoria gli cantava nel cuore. d' annunzio, 1-66: le sopite speranze
draguni: / ciascuno 'l briga d' appicciare e cantar le lor canzuni; /
d' alto paraio / cantan d'amor novelle canzonette
d'alto paraio / cantan d' amor novelle canzonette. passavanti, 86
albore / e gli asini cantar versi d' amore. marino, 308: de l'
mi pare ancora di vederlo quel figuro d' intendente con tanto di bocca spalancata cantare
che lo nauseano, e tracanna più d' una coppa che pel suo stomaco poco differisce
minor buglione, / or m'è d' uopo di voi. monti, 1-1:
tempo all'orco / generose travolse alme d' eroi. foscolo, 1-207: il poeta
avrà, non foss'alto, la compiacenza d' aver tentato di soddisfare al debito,
, 449: a i dì mesti d' autunno il prete canta / 1 morti
tare ammanta / oggi di lieto e doman d' atro vel. d'annunzio, ii-396
lieto e doman d'atro vel. d' annunzio, ii-396: « guardiamo innanzi,
sue semente ei sparte, / faville d' oro dall'una all'altra mano. /
. leopardi, 7-71: a te d' umani eventi / disse la fama esperto
la città su'poggi lontanamente verdi! d' annunzio, iv-2-726: emergendo dal mare sinfonico
ode canta la vittoria dell'uomo, rischiara d' insolita luce la tenebra della catastrofe,
ove la fama canta / sì che d' intorno n'ha piena ogni orecchia,
9 (160): suggerì a gertrude d' informar con una lettera il padre della
è proprio della poesia popolare, povera d' idee, ricca d'immagini e di
poesia popolare, povera d'idee, ricca d' immagini e di suoni. la parola
essere stato strappato dal mio sonno. d' annunzio, ii-229: non mogli avete
, e co'medesimi appagavano l'ambizion d' ognuno, attribuendo a'morti quelle virtù che
, 653: 'cantarle'e 'cantarla'd' amore, 417: se tu sai alcun
primo può intendersi di cose piena d' umiltade, / in cui discese il nostro
e quelle genti fecero loro prendendo d' ascoltar diletto da'rugiadosi rami d'arbuscelli
prendendo d'ascoltar diletto da'rugiadosi rami d' arbuscelli cantare il vespro ciciliano.
383: giorni sono è andata un'opera d' un ch'amor lo comanda, / non
non mi gabba anche questa volta, crederei d' essere bella, temendo, / voi laudo
con cui si imita il in via d' escime. i segnacci sono spariti affatto,
non ci s'immischia di nuovo, direi d' averne a levar le vestimento. iacopone
addio, / un cantar di mannaia. d' annunzio, ii-611: come l'
il dovere e meritavano, sarebbe un cantar d' orlando. baldini, i-429: la
basta ancora a risvegliarla tutto l'elisirvite d' esculapio, né quanti vescicatoi componer possano le
, quando l'ingegno per la bramosia d' alzarsi più di quello che non lo portano
1 142, 70). detto d' amore, 418: se tu sai alcun
. pulci, ii-133: quattro cantar d' allume, / tra gentile e di
, di faggio, di mez'onza, d' un'onza, di due onze fino
due onze fino a dodeci onze, d' una libra, di due libre, fino
drammatici, patetici, passionali. d' azeglio, 1-380: vagheggiano, quindi,
un canto della piazza, sullo scrimolo d' un giardinetto, c'è un gruppo
ben tenere a memoria alcune arie vecchie d' opera, minuetti, cantate, etc.
vista / compor cantate ed opere. d' annunzio, iv-2-891: era un libro di
per quest'ora: 'ove con piè d' argento'. baldini, i-296: questa
ancora cantate e cantatine per l'imperatore d' austria. = deriv. da cantare1
bisticci, 3-49: aveva questo, d' essere vólto in ogni suo atto a
ogni buon cristiano: in prima, d' esser pietosissimo inverso de'poveri, religiosissimo
erbette e i fiori / ti esalano d' intorno. b. croce, ii-8-133:
spirito, se la natura cantata dal d' annunzio si vuol mettere di fronte allo
ristoro, iii-5 (in): cantatori d' amore e suonatori d'amore. g
): cantatori d'amore e suonatori d' amore. g. villani, 6-46:
la cantatrice e il canto! ». d' annunzio, iv-1-227: ascolta -ella ha
cantatori, cantatrici e sonatrici: ebbi d' ogni fatta gente in mia corte.
a. pucci, ix-409: nappi d' argento v'ha da tutte bande,
una ghirlanda, / e cantatrici e più d' un suonatore. pananti, i-17:
salso dell'egeo, / la cantatrice. d' annunzio, iv- 2-195: tutti guardavano
; / i colpi che si davan d' ogni lato, / d'orlando ciance
che si davan d'ogni lato, / d' orlando ciance usaro i cantadori; /
propriamente si dicono pietiche, e d' un altro pezzo di corrente che si mette
metter la casa a romore o arricchirmi d' uova. qualche nuova cosa m'interverrà
era cocciuto, e soltanto dopo dodici anni d' inutile assedio, si piegò a levare
cantera dei sogni svaniti i futuri allori d' orlando. nieri, 117: ne
il sapone è dimenticato nella tinozza colma d' acqua. = deriv. da
, / dentro il comune canterai d' abete. d'annunzio, iv-2-
/ dentro il comune canterai d'abete. d' annunzio, iv-2- 242: sopra
tra due piccoli specchi retti da sostegni d' argento un trionfo di fiori di cera
visibili sogliono essere impiallacciate o anche ornate d' intarsiature. d'azeglio, 1-335: c'
impiallacciate o anche ornate d'intarsiature. d' azeglio, 1-335: c'era pure
quadrettino della vergine, e un profumo d' incenso che svol- gevasi da un vasetto
alti, colle maniglie di ottone. d' annunzio, iii-1-991: voglio ancora /.
: il sole, entrando a ondate d' oro, suscitava la vita anche da certi
/ v'era * torquato nei giardini d' este '. /... /
spiccava un canterano seicentesco intarsiato di figure d' ogni colore. = deriv.
e abbondanti ne i più caldi luoghi d' italia, ove non solamente si ritrovano
vibrati verso i paesi del cuore. d' annunzio, v-1-696: chiese da bere.
senza troppo impegno, strimpellare. d' annunzio, iv-2-642: voi udite ora canterellare
oggi canterellar di flora e filli, / d' alessi o coridone / (invenzioni
viene alle nostre terre nei novelli giorni d' aprile, e annunzia primo ai campi ed
camino / (in me rivive l'anima d' un cuoco / forse...)
il sibilo del fuoco; / la canzone d' un grillo canterino / mi diceva parole
. govoni, 1 -77: sopra, d' estate, al tempo del frumento /
famiglia. pancrazi, 2-122: nel campo d' un contadino c'era un albero senza
era anita, seduta su un tronco d' albero abbattuto. nella foga del canto
coricata in gore ove il cielo folletto d' aprile si mirava con civetteria...
càntero, sm. vaso di maiolica, d' argilla, di metallo smaltato,
brancoli, 4-264: vi siete messi tutti d' accordo e avete combinato la polpetta come
le ritrosie / con un trar mistico d' avemarie, / e de la cantica nel
iniziali colorite a ogni terzina e fregiate d' oro e d'azzurro in cima dei canti
ogni terzina e fregiate d'oro e d' azzurro in cima dei canti, con
canti, con miniati nella prima carta d' ogni cantica una insegna nella quale il
gli è entrato in questa ^ frenesia d' amore, egli si spela, si pettina
: le allodole... altra mercede d' una faticosa salita e d'uno stentato
altra mercede d'una faticosa salita e d' uno stentato volo non cercano che quell'inutile
là sotto canticchiava sempre un perpetuo cinguettio d' augelletti; l'erba vi germinava fitta ed
come il tappeto nel più segreto gabinetto d' una signora. pascoli, i486:
co'mezzi poetici, senza aver d' uopo di ricorrere per ciò al sussidio
4-135: rimase solo ciolla, che fingeva d' andare pei fatti suoi canticchiando: 4
gli augelli dotti / da le scuole d' oriente. = deriv. da cantare1
hawi il famoso cantico di maria sorella d' aron, accompagnata da diverse schiere di
cibo compartito. or quando / fu d' esca lieto e di bevande il core,
con le lor guglie e i santi. d' annunzio, iv-2- 151: quando giunse
francescano. negri, 1-514: fonte d' oblio che ti nascondi ai raggi /
il creato a lodare il signore. d' annunzio, v-1-613: poi, se vi
coltri aurate; / quando il fìgliuol d' agenore / vergin vezzosa e bella /
nelle consce grotte / invocheran la notte. d' annunzio, ii-813: vendemmierai con cantici
prati, ii-249: so che il cantico d' un grillo / è una gocciola nel
/ si leva dal tacito bosco. d' annunzio, iv-2-164: in quel momento
ed i cantieri degli stati uniti e d' inghilterra lavoravano per noi, credendo lavorare
per alcune repubbliche dell'america meridionale. d' annunzio, v-1-747: un grande fato
ferrame e chiodame contorti, dai bacini d' acqua verdazzurra palpitanti. saba, 21:
-figur. gadda, 5-168: d' attomo il « de officiis » ferveva,
vedeva la fine, stipato... d' arnesi di tutte le sorte: e
e. cecchi, 6-174: film d' eccezione non si possono mettere in cantiere,
con tonfi spessi e lunghe cantilene. d' annunzio, iv-2-5: dalla parte delle cave
ca- praia là fra mezzo ai ginepri d' una bassura. barilli, 2-95:
risonanze nei vortici di polvere, / cantilene d' uomini e cigolìo di traini / con
sparute / ed hanno appena il chiaro d' una lucciola. -figur.
quasimodo, 108: verde deriva d' isole, / approdi di velieri, /
che pre'biagio iuleo, capel- lano d' apollo, facci una scampanata in parnaso,
troppo lunghe cantilene degli effeminati poeti. d' annunzio, iv-1-191: parlava allo stesso
onda musicale già iniziata, come il fremito d' una corda nella pausa, quando in
lingua schietta, vispa, che sa d' antico. de sanctis, ii-1-175: mi
scroscio delle due fontane, continuo come d' un'onda che si rompa a invisibile riva
laureato francisco petrarca poeta florentinus nel principio d' una sua tersa cantilena: « roma
strascicato e cadenza monotona. d' annunzio, iv-2-13: che rosseggiare lussurioso di
moglie con cadenza flemmatica: « carogna d' una carogna, apri la finestra ».
essa piglia quasi tutto, e ripiena d' acqua, si cuopre il corpo e si
ci rinfrescò per modo con la gelidezza d' essi, e con l'opacità d'una
gelidezza d'essi, e con l'opacità d' una sua cantina, che per quest'
povera vecchierella, che fu cavata fuora d' una cantina. tommaseo, ii-366: sogno
cantina. tommaseo, ii-366: sogno d' entrare a casa mia: mi affaccio alla
in una casa ricca: un tanfo d' olio e di formaggio che pigliava alla gola
del vestito. moretti, 17-354: brillan d' improvviso gli occhi verdi di un gatto
berrà del suo vino, torchiato le sere d' autunno in cantina. 2. figur
a minuto, ed alquanto di camangiare. d' annunzio, iv-2-227: ora la città
cardarelli, 1-52: kayyàm, nei mattini d' estate, / basta avere una foglia
abbiamo la gola rossa / dei nostri vini d' occidente, / 0 mio vecchio
. ant. la quantità di vino o d' altro liquido conservati in una cantina.
noi, che iersera remissemo ima cantina d' acqua fresca? 6. industr
di solidarietà inconscia o attratto dal gusto d' osservare i miei compagni e malignare sui
e sottile a sezione rettangolare, generalmente d' abete, usata soprattutto per armature leggere,
tenere in ghiaccio bottiglie di vino o d' altro liquore. magalotti, 21-98:
le bocce o bottiglie della mensa, circondate d' acqua man tenuta fredda col
del re, ha corredato il volume d' una notizia sui vini, che noi
e con le altre l'accompagnamento. d' annunzio, v-1-393: l'artigliere si mette
: l'artigliere si mette a ridere d' un buon riso infantile e pizzica il cantino
e tutte l'allegrezze e li canti d' amore. dante, conv., i-v-13
che più gli appartenevano piagnevano; e d' altra parte dinanzi alla casa del morto
, che simil non fu consueto / d' udir giammai nelle mortali scuole. fioretti
.. e andavano con canti e suoni d' angeli. boiardo, 2-4-2: amor
la luce, / gìan banchettando; né d' ambrosia copia, / né delle muse
quando nel cielo tacque la campana. d' annunzio, ii-34: ebbi le vendemmie
porta semichiusa, giunse il canto lontano d' un contadino che ritornava spensierato alla campagna,
rapisce. tommaseo, i-98: tutta coperta d' un semplice manto: / la sua
/ la sua parola un dolcissimo canto. d' annunzio, ii-18: mi persuase i
: oltra di ciò la più parte d' essi [cantori] sono mici del fiasco
diatonico e di ritmo libero. d' annunzio, iv-1-227: ascolta -ella ha detto
monachetta dotta, come drusiana di buono d' antona, in canto figurato. garzoni
: vien anche saladin; più che d' orfeo / la pretende ne'canti figurati.
guido toglie dal canto liturgico le note d' amore. -canto piano: canto
esempio, nel cantare in coro. d' annunzio, v-1-128: l'insegnamento del canto
ieri è andata in scena un'opera d' halevy, la juive, dai giornali avrai
anguillara, 8-12: ma da marmo o d' acciar percosso alquanto, / puro rendea
solenne canto malinconico delle innumerevoli campane. d' annunzio, iv-1-290: l'adagio [
allargavasi nelltnfinito, che parve la voce d' una creatura sopraumana la quale effondesse nel ritmo
la quale effondesse nel ritmo il giubilo d' una sua conquista immortale. quando la
quella fontana risuona un non so che d' estivo e di canoro e fa così dolce
gon pe 'l morto cielo. d' annunzio, ii-620: ascolta.
apre il pergo, / lago d' acque profonde; mai il caistro, /
de sanctis, iii-80: quest'uso d' introdurre ne'chiostri le rappresentazioni e i
ariosto, 134: le ricche fila d' oro / materia potrian dar d'eterno canto
fila d'oro / materia potrian dar d' eterno canto. caro, 12-i-n:
il cuor mi balza in tanto. d' annunzio, ii-350: o tu che
ch'io prometto / contarvi cosa ancor d' alto diletto. ariosto, 2-76: come
troppo lieto per quel mio misero stato d' allora. pananti, i-290: e
tasso, recitò quel canto / dove parla d' ismeno e d'idraotte. giusti,
canto / dove parla d'ismeno e d' idraotte. giusti, iii-271: non sai
per lo remunerar ch'è altrettanto. d' aurora, i-184: ciascheduno avrà il
di cantare con tecnica perfetta e senso d' arte le melodie dell'opera lirica.
udita da molti anni, 15 milioni d' avanzo; e terminava il canto dicendo:
mio è nato / e hame recomparato, d' amor m'ha messo anello; /
66: folle è chi sì compreso è d' arroganza /... / che
uomo superbo, avendo dallato uno bacino d' argento, gli diede con esso nel
queste cose ragionare, / e pur cercava d' arma- dure; e intanto /
dure; e intanto / un gran cappel d' acciaio usa trovare, / che
vedi pur di fare una rastellata d' oche. ora il primo che averà
: ivi stanno simboleggiate le scienze tutte; d' un canto alcuni amorini che indirizzano
giro; e, al lume d' una lucerna che ardeva sur un tavolino,
/ qua di lupo, là d' orso una zampa; / qua archibusi fra
: s'innalzan colonne / reggenti dei cofani d' oro / stellati di gialli topazi.
volse di repente a me nel girar d' un canto e mi gridò con molto
canto e mi gridò con molto trasporto d' animo: look there, sir, look
canti dei casolari, donne spiavano. d' annunzio, iv-2-315: il cane..
il vi guidò, in un pratello d' altissimi alberi circuito, nell'un de'canti
]: ho fatto saldar un quadro d' acciaio con tutti e quattro li suoi canti
unisce in su'canti accompagnato dalla metà d' un pilastro che fa canto vivo di dentro
da'primi sospetti ei le munìa / d' alti ripari il suo men forte canto.
quando entrano per le sue fessure e rime d' ogni canto. sarpi, i-324:
il grande numero de soldati che continuamente d' italia in germania passava. d. battoli
non ritorni a quei duo cavallieri che d' accordo legato aveano a canto / la solitaria
/ ce n'è per tutti. d' annunzio, iv-2-184: ambedue rimanevano sul
già. carducci, 704: e d' un tratto al re da canto / un
canto a canto; ed a piè d' ogni prelibato recipe a lettere di camere
poi alla moltitudine, che si gloria d' aver filosofi dal canto suo, vorrei che
di fratta dal canto loro furono alleggeriti d' un gran peso: e tutti si scatenarono
e per di più, non andava d' accordo con la suocera. ma poi s'
-d'altro canto, dall'altro canto: d' altra parte, del resto; d'
d'altra parte, del resto; d' altronde; dall'altro verso. machiavelli
poesia,... si rigetta, d' altro canto, il contradittorio concetto
gusto. brancoli, 4-23: d' altro canto, se la maggior parte degli
apparecchiate / pro- ferser lor le case d' ogni canto, / finché teseo in attene
teseo in attene tornava, / che d' ora in ora in essa s'aspettava.
fianchi. -d'ogni canto: d' ogni cosa; di tutto. latini
, i-33: sì alto intendimento / avete d' ogne canto, / che voi corona
latino, / ched egli arebber grazia d' ogni canto. -da qualche canto
uno fondamento di amici partigiani, cioè d' uomini che da uno canto cavassino beneficio
/ pieni di caci i canestri, stipati d' agnelli i cannicci, / e di
a suon di tromba pe'quattro canti d' europa quello che l'onesto popolano mi
mi dicea a voce bassa e guardandosi d' attomo inquieto. nievo, 12
mal può servire / una, benché d' assai, più che due amanti,
pananti, ii-22: giunone ch'era piena d' albagia, / vedendosi così messa in
un dì trovò scaltro la via / d' uscir di prigionia; / e dando tosto
. -levarsi da canto: togliersi d' intorno; allontanare (una persona o
pirandello, 7-76: per sé domandò solo d' esser lasciata li, da canto,
.. mise da parte ogni pensiero d' andarsene; e si risolvette d'aiutare
ogni pensiero d'andarsene; e si risolvette d' aiutare ferrer, e di non abbandonarlo
passeggiando bisogna girar largo alle cantonate, d' onde può venirti addosso un pericolo o
. ojetti, i-350: ai piedi d' una spranga sul cantonale sta legata una
67: vi si vede una tavola d' un grande e grosso sasso lavorato in forma
indovinate un poco: un pane d' ott'once, per un soldo ».
ubriachi e di buscarsi parolacce e rumori d' ogni genere da parte dei giovani che
in qual luogo si riponevano i vasi d' argento che si levavano dalla mensa del
, 32-68: se in due cantoni d' una di queste cammere v'avrà chi ragioni
una volta tanto non si richiedeva meno d' un mezzo passo di legna. si
i fili suoi tra i licci i d' una tela che ordiva un vecchio ragno.
scale, i risalti, ed ogni ordine d' architettura tirato per consiglio o modello di
che si ritirava a casa, nel cantone d' un vicolo, e gli tirò,
pietra, di muro sgretolato (o d' altro materiale). giamboni, 7-154
: se fosse qui un grande cantone d' oro fine; or non potrei io dire
un canton di pane con la miseria d' un dannato. 4. disus
. biringuccio [tommaseo]: commessovi d' acciaio quattro cantoni per fuggire quella incomodità
fuggire quella incomodità che rende quel massello d' acciaio e ferro in temperare, aggiustare aponto
e senza luce, pieno di cantoni d' ombra pei vergognosi. 6.
[il sonetto] fu stampato a lettere d' oro, in tutti i cantoni del
. 14. ciascuna delle quattro case d' angolo della scacchiera in cui sono disposte
la mensa altiera / sopra de un ziglio d' oro era il carbone, / che
ogni cantone, / se trova modo d' uscir di prigione. baretti, 2-173:
incontrandosi [gli spostati] sotto il portico d' un teatro dove si son fermati ad
son fermati ad osservare sbadigliando l'annuncio d' una nuova opera, sulla soglia d'un
d'una nuova opera, sulla soglia d' un caffè dove son rimasti ad aspettare
'n un cantoncin m'aveste posto / d' un romanzuccio, ci trionferei / com'un
fuoco suo stesse chiuso nel suo paese d' ippona, come in un piccolo cantoncino
larga... posta in un cantoncino d' una chiesuccia. nievo, 1-43:
ebbe ridotto a tale, che dimentico d' ogni creanza avea preso a mondare dall'erba
da dietro un arbore, o dal cantoncèllo d' una fenestra, o sta come sculpito
fenestra, o sta come sculpito al ventre d' una tazza. [sostituito da]
. monti, i-115: fa d' uopo ch'io confessi che, se avessi
, armadio di legno che chiude il canto d' una stanza, e colla forma sua
. ed è anco della semplice altezza d' un cassettone, ma quasi sempre più
trovai una cantoniera lercia, lorda più d' una scrofa. g. gozzi,
. jahier, 222: magnifico stradone d' alemagna / sempre così uguale ordinato! /
era sempre tra i cantori un po'd' ansia a questo punto, timore che il
a punto a quest'ora / semplicetto cantor d' incólte rime / il villanel, che
: né altro fu la dilettante cetara d' orfeo, che le vaghe fiere da'lor
lor corsi ritoglieva, che la voce d' un di que'primi cantori, dietro alla
solo / al ben pubblico, a se d' intorno chiama / delle virtù pacifiche lo
agli achei destinato già pallade atena. d' annunzio, v-2-625: se tu paragoni la
se tu paragoni la più ricca stanza d' una canzone petrarchesca, perfetta nella sua fronte
-per estens: compositore di musica. d' annunzio, ii-447: inno di gloria,
occaso / nell'aria tenera / (torpori d' alba e primavera) / un timido
l'organo, né in cantoria. d' annunzio, ii-560: te certo
suo sonno. / l'odor d' incenso è per lui. brancati, 4-94
è per lui. brancati, 4-94: d' un tratto gli parve che le
le mura della chiesa s'inalzassero a perdita d' occhio, che pesanti e neri
46: se la chiedeva un bicchier d' acqua era beato di porgerlo, e
natura è vergognosa, né s'attenta d' agire alla presenza di spettatori; bensì
di bene, e per esser figliuolo d' un creato del conte duca,
del conte duca, è informato d' ogni cosa. carducci, i-951: non
campi che vedevo fuggire, le cortine d' alberi, le case, i cantucci,
case, i cantucci, i ricordi d' altri tempi, tutto avrebbe servito a far
dall'altro canto confina egli col reame d' affrica, e ancora confina con un cantuccio
di chi più non crede, vapora d' incenso l'altarino che il bimbo ha ancora
di non esser più io, / d' essere questo soltanto: fra gli uomini /
guardassi se trovate / in qualche cantuccin d' uno stipetto, / o pur nel fondo
altro, ricotte in forno: cantucci d' alba, cantucci di prato. idem
di farina, con zucchero e albume d' uovo. d'annunzio, v-2-485:
, con zucchero e albume d'uovo. d' annunzio, v-2-485: l'officio suo
mangiare un cantuccio di pan fresco. d' annunzio, v-2-91: ben per le finestre
, ma le grinze o crespe o piè d' uccellino sono più certe. tommaseo-rigutini,
sono sparti / per lo mio capo d' ogni calor munto. masuccio, 207
idem, n-ii-340: egli era uomo d' età assai matura,... d'
d'età assai matura,... d' aspetto piacevole insieme e venerando, nel
; ma non si piega / l'alma d' ettorre. berchet, 64: scommetto
cagione! fioravante, 156: brandoria era d' età d'anni ventiquattro, ed era
, 156: brandoria era d'età d' anni ventiquattro, ed era tanto bella,
chi mai l'aveva dato per marito guido d' antona, ch'era vecchio canuto,
riva appoggiato alla grotta, / e d' acqua piena aveva una barlotta. boiardo
gagliardo / or miglior di consiglio che d' aiuto. caro, 10-298: de
alta spada, il sire / canuto d' hohenzollern pensa tra sé. verga, 4-247
in alto, tremare nel cataletto. d' annunzio, iv-2-155: con l'andar del
da suoni angelici, da echi lontani d' organo, da romori e voci non percettibili
ordinari... vecchissimi e canuti. d' annunzio, ii-537: l'ombra canuta
per longhezza di tempo, né per numero d' anni; canuti sono li sensi dell'
fatai periglio. verga, 4-180: d' allora in poi s'erano viste raramente
questi canuti in vano, se invecchiando d' anni non sono ringiovinito di senno, voi
future cose, / ivi è felice d' ambe parti il fine. 6
fior, cresciuto / nel suo grembo d' onor, ricchezza e impero, / cigne
si curva decrepita sotto il peso antico d' una cristallina mole nevosa. muscettola, i-357
dorso e ne radean le arene. d' annunzio, ii-658: dalle schiume canute ai
fontanella, i-224: ecco, piena d' orror, l'età canuta, / ch'
pel canuto / e lograto si avea più d' un vestito. 8.
, oh codesto, come bere un bicchier d' acqua. settembrini, 1-38: le
questo, » mormorò egli come vergognando d' una sì grossa canzonatura, « gli era
, i-93: in una scena notturna d' un mio soliloquio cunava io la mia
quella gravità ch'altri discorrerebbe del piano d' una campagna o della spedizione d'una
piano d'una campagna o della spedizione d' una colonia. foscolo, iv-319: o
ma sicura, cantava nelle purissime sere d' estate lavorando accanto alla finestra. settembrini,
maniere ordinata, cioè quattordici canzoni sì d' amor come di vertù materiate, le
le quali sanza lo presente pane aveano d' alcuna oscuritade ombra, sì che a molti
, cagioni, e costumi e natura d' amore, che serve alla cupidine,
grave, et verrano forse a giudicio d' altro che paris. boiardo, canz
, / e di': senza favor d' altra fortuna, / fra mille arti leggiadre
: dal padre giacomo lubrano (gesuita d' infinita erudizione e credito a que'tempi
io ti farei doni / più che d' oro o canzoni. alfieri, i-131:
maggio / angeli e spiriti lineava. d' annunzio, ii-440: canzon, per i
chiesastico e gesuitico, ma di spiriti e d' accenti leopardiani, sconsolati e pessimistici.
/ andando a campi, e 'n luogo d' orazioni / cantar pel goga due canzoni
co draguni: / ciascuno 'l briga d' appicciare e cantar le lor canzuni.
. d. bartoli, 33-23: e d' ogni tempo è il sentire i pastori
e candelabri; e al festivo splendore d' una piena illuminazione, fra il suono delle
, due canzoni / oltremarine giunsero. d' annunzio, iv-1-81: le parole della
a un borro, o intonava motivi d' inni e di canzoni alla moda.
la tua scorrente canzone al sole. d' annunzio, iv-2-566: ella si volse e
/ le loro canzoni / le trombe d' oro della solarità. 4.
/ (in me rivive l'anima d' un cuoco / forse...)
sibilo del fuoco; / la canzone d' un grillo canterino / mi diceva parole
che affanno, / colpa della straniera e d' un fratello, / tristi! a
a chi dio la dura sorte impose / d' andar canzone a'posteri e alla
canzona d' ognuno. p. del rosso, 94
. boccaccio, 20-96: prima che d' sto loco / mi parta, tu
alle vecchie gli stranguglioni. f. d' ambra, 4-115: una cosa,
bandello, 1-4 (i-59): più d' un anno si diede il meglior tempo
diciamo che quelle cose lì son cose d' una volta. -dare la canzonella
a la più bella, / fiore d' ogni amorosa, / bionda più ch'auro
/ bionda più ch'auro fino. rugieri d' amici, v-102-34: canzonetta mia gioiosa
intelligenza, 2: donzelli e cavalieri d' alto paraio / cantan d'amor novelle canzonette
e cavalieri d'alto paraio / cantan d' amor novelle canzonette. boccaccio, dee
idem, vii-9: sulla poppa sedea d' una barchetta /... /
con un altro modo, che elli parlarà d' uno con parole mozze, overo che
. caro, 12-i-154: ho caro d' avervi sodisfatto, ancora che non satisfaccia a
note, / per ferir la giovinetta / d' una dolce canzonetta. buonarroti il giovane
canzonette e frottole, gli strambotti o rispetti d' amore. panzini, iii-574: se
io perdo la mattina a colmare un canestro d' uva e di pesche, ch'io
beltramelli, iii-540: proseguì lungo la riga d' ombra cantando una canzonettaccia di scherno.
caffè concerto... il direttore d' orchestra aveva un naso terribile, e le
, è poca cosa, contento d' una felicità modesta di verseggiare la can
. tasso, n-iii-571: quel vasel d' oro, pieno di candide rose e di
, iii-588: questo è un canzoniere d' amore che il marito gasparo scrisse per sua
costruttiva. ho già negato valore poetico d' insieme al canzoniere che pretenda a poema,
verseggiatore; rimatore; poeta. cielo d' alcamo, 39: a questu tiru posa
sonettisti, de'canzonisti e de'capitolisti d' italia, se le loro tanto vantate
a un millesimo con la fatica intellettuale d' un poeta di drammi musicali. giusti
e di canzonisti, i quali poetando d' una passione che non sentivano, chiacchierarono
non che il lor salario, ma se d' altra parte sei o otto denari venisser
noi, che come l'uom dice d' alcuno: -egli è caorsino, -così
città in provenza già lunghi secoli referta d' usurari ». càos (ant
quale separandola fu creato il mondo. d' essa dice ovidio, nel primo del metamorphoseos
le cose un caos tenebroso a modo d' uno abisso d'acqua oscuro, il
caos tenebroso a modo d'uno abisso d' acqua oscuro, il spirito di dio
la grossa bozza di quella informe mescolanza d' abbissi e di quella indistinta e confusa massa
raggi per l'etereo caos. / tutta d' incendio la celeste volta / s'infiamma
venne all'onor della beata mensa. d' azeglio, 1-53: ardeva in quell'
quistioni ambigue. algarotti, 2-447: d' arno in sulle rive / dal goto caos
, di scatole, di forbici e d' aghi. cardarelli, 1-68: brevi sono
piombo fuso su una lastra metallica spruzzata d' acqua che, evaporando, produce le cavità
consegli, sian fatti degni e capabili d' entrar meco nella trionfante ierusalem, nella
un praticello di minutissima erbetta, cinto d' ogn'intomo da spessi e altissimi arbori
arca giace, / che la statua d' amor tien nel coverchio / piangente e 'n
nel coverchio / piangente e 'n atto d' ammorzar la face. / nulla di scarso
nulla ha di soverchio / per esser d' un cadavere capace; / ed è di
fu fatta gocciolare lentamente una copiosa quantità d' acqua da un vaso capace di mezzo litro
da un vaso capace di mezzo litro. d' annunzio, iv-2-1147: si ricordava del
avevano assistito, in sidney, dai gradi d' un immenso stadio capace di ventimila spettatori
da'capaci fianchi di donna filomena. d' annunzio, v-1-696: accese il fastelletto
tanto di scorgere che apelle, come d' ingegno libero e non servile, e capacissimo
/ dove l'anima pasce / fuoco d' amor penace, / notricasi de pace
è detto in questa lingua cose degne d' esser lette, tosto la vederessimo culta ed
gran pezzo, e per ogni verso, d' abbracciare, nel nostro stato presente,
stati, e neppure tra i soli confini d' italia, ma si svolgeva come vita
fu dal sangue / che t'avvedesti d' esser donna: il pianto / dell'innocente
qualcuno: persuaderlo, convincerlo. alla capacità d' un ambiente che ospita molte centinaia
fa detto di sé e del suo maestro d' aveme fatto assai minore stima che degli
redi, 16-vii-311: mi sono ingegnato d' insinuargli tutte quelle ragioni che posson far
. parini, 753: non lasciava d' essere un oggetto notabilmente grande e magnifico
la sua infinita capacità è a guisa d' un vaglio forato, anzi d'una secchia
a guisa d'un vaglio forato, anzi d' una secchia sfondata, onde a coloro
sfondata, onde a coloro che cercano d' empirlo dell'acque de'beni temporali,
sia giudizio,... né capacità d' aggiu- gnere con lo intelletto a quello
di tutte le più umili funzioni femminili. d' annunzio, iv-1-160: per ognuna di
, molte fatiche, un alto calore d' ingegno, una vasta capacità di coordinazione.
e sogliono viver e regolarsi dagli esempi d' altri e massime delli grandi. galileo,
, conc., i-372: fa d' uopo essere ostinatamente cieco per non essere
di questo popolo, dalla loro facilità d' imparare, dalla rapidità del loro
sciaguratissimi secoli) dal loro inestinguibile desiderio d' immortalità. gioberti, ii-138: l'
con la maggiore età). -capacità d' intendere e di volere: piena padronanza
imputabile. è imputabile chi ha la capacità d' intendere e di volere.
si carica di fluido elettrico la faccia d' un vetro, ne consegue uno scemare
ne consegue uno scemare proporzionato della forza d' attrazione del vetro pel fluido, dovendo
la palla dello strumento [il termometro] d' una tal capacità e grandezza e di
esser bene informato, / restar capacitato / d' ogni fatto e ragion
fece una giostra con gli uomini d' arme da vero; i quali avevano
40-i-325: trovato appena, per pietà d' un amico, ricovero sotto una mal composta
e fatte loro aiutanti: imo spedale d' innocenti, quale il luogo e il
/ le siepi in fiori, i mezzodì d' estate / pieni d'un verso inerte
, i mezzodì d'estate / pieni d' un verso inerte di cicale, / e
, e ventate / fresche di sale. d' annunzio, iv-2-ii79: la costa era
(295): gli venne in mente d' aver veduto, in uno de'campi
, 4-39: sperando tutti e tre d' ungere il dente, / e dire:
. passavanti, 37: nel contado d' universa fu uno povero uomo, il
pruni e arbuscelli aveano acconcia a modo d' una capannétta. pulci, 4-33:
1-104: firenze parea tutta un paiuol d' acqua, / pel gran bu bu di
, 2-203: sulla porta un capannello / d' onestissimi svagati, / un po'lesti
/ cianciano le comari in capannello. d' annunzio, v-2-311: scorgevo con la
parlando del fatto singolare che a memoria d' uomo non s'era registrato in quelle
ne fu presa un'altra che confessò d' aver fatte simili cose, e fu condennata
: arrivò..., vestita d' una camicia rossa e tocco da fantino,
bambina in raso bianco costellato di pagliuzze d' oro... e accese torno tomo
ramoscelli fronzuti, ovvero di scopa o d' altra stipa, o anche trùcioli, con
meritato già. nardi, 4-1-142: d' intorno a quello stile fatto un capannùccio
. l'essere caparbio, caparbietà. d' annunzio, v-2-238: non potevo proprio raggiungere
propria caparbietà si è fatto un punto d' impegno, una ragione. capàrbio
, da un potentissimo e ostinatissimo esercito d' un caparbio pontefice e d'un pertinacissimo
ostinatissimo esercito d'un caparbio pontefice e d' un pertinacissimo imperadore assediata. allegri, 130
una masnada di uomini caparbi, dopo d' avere molto altieramente rifiutato il cortese invito
instancabile, parole di sapienza, e d' amore e insieme di dignità, opposte
opposte sempre alle furie o alla ferrea ostinazione d' un giovane caparbio, diminuiscono grandemente il
si è (e tu in ciò sei d' accordo) che questa indole mia altera
, e la religiosa etichetta che veste d' una stessa divisa tutti gli esterni costumi di
incorso in errori de'quali amerò davvero d' essere corretto; anche alcuni n'ho
appresso il sacro oratore riferisca il detto d' un incredulo, senza fiele e senza
fiele e senza quelle crude invettive che d' ordinario, invece di correggere, inaspriscono
presento, e spacciatamente capata una libra d' oro del megliore, e significatogli il prezzo
il patto, diedono caparra tredicimila fiorini d' oro. buli, 1-416: arra è
quiste convenzione possero ogneuno de loro le anelle d' oro de loro dete per caparro e
che vien data per assicurare l'esecuzione d' un contratto, sia civile o sia commerciale
conta. dico bene, vossignoria? d' annunzio, ii-858: per l'ombra di
il sigillo, / contra il fior d' aragona e di navarra. borgese, 1-382
poi quando sono secchi si pagano a peso d' oro. bocchelli, 1-iii-104: per
così dà alcuna volta ai rei caparra d' inferno. sacchetti, 142-17: io non
/ fuori di sé, né sa d' esser udita / « che senza aver riguardo
spero che mi proscioglierà anco dalla colpa d' emozione, che mi si piantò addosso tutto
e frega, e dà delle capate. d' azeglio, 1-93: se cadevo e
di darsi un contegno, ma teneva d' occhio la testa dell'energumeno di cui ogni
fagiuoli, 3-1-9: finirò / d' aver bisogno al batter la capata
, / che certo andò rasente / d' intisichire e batter la capata. fucini,
notte, dànno una capatina alla 'regina d' italia'. de roberto, 3-193:
quale si doveva trovare, per ragioni d' ufficio, sempre pronto a far le sue
paga due grana il giorno ». d' annunzio, v-1-96: possiamo coricarci,
e rovesciate, la tedesca dalle spalle d' alabastro e dalle trecce di capecchio.
fiotti della scarmigliata sua capellaia una pioggia d' oro. idem, xxiv- 1056:
. bellini, 5-1-121: questi canali d' aria delle piante,... chi
mai migliore colore trovai di questo color d' ocria. leonardo, 1-262: non
goffi cervelli un sol capello posto più d' un lato che da l'altro, colui
bello, vestito di panni bianchi fregiati d' oro, con coturni rossi fregiati d'oro
fregiati d'oro, con coturni rossi fregiati d' oro, capillatura bionda e crespa,
meno diffondeva la sua bellezza ne'raggi d' oro tanto più concentrava la sua modestia
/ la lunga sua capellatura fulva. d' annunzio, iv-2-130: don ignazio cespa,
gli orecchi forati da due minuscoli cerchi d' oro. panzini, iii-169: erano
: gérard... ci presenta d' un polputo murat re, a piedi e
delle fronde di un albero. d' annunzio, iv-1-357: in mezzo ai tronchi
ai tronchi allineati come le canne sonore d' un organo e in mezzo alle lapidi,
capellature / di tamerici pallide / più d' ora in ora. 3.
su le alpi della sua patria. d' annunzio, v-3-115: di mordere anco
da'morti i loro, e farvi d' essi una mal acconcia capelliera. pancrazi,
, 16-iii-144: hanno quasi la figura d' un mezzo cilindro composto di tanti mezzi
particolari, diviene bianco). cielo d' alcamo, io: avanti li cavelli m'
quai cadeva al petto doppia lista. cecco d' a scoli, 899: crespi
vostri son più biondi / che fila d' auro o che fior d'aulentino. simintendi
/ che fila d'auro o che fior d' aulentino. simintendi [ovidio],
petrarca, 90-1: erano i capei d' oro a laura sparsi, / che 'n
: e nel giardino entrarono due giovinette d' età forse di quattordici anni l'una
anni l'una, bionde come fila d' oro, e co'capelli tutti inanellati
: zefiro dolze spirava per sala / e d' alda i biondi capegli anellati / movea
biondi capegli anellati / movea a guisa d' una angelica ala. 5. caterina
graffiossi il volto e straccia i capei d' oro, / sì che fe'pianger tutto
che avea facia di rose e capei d' oro, / d'oro e di rose
rose e capei d'oro, / d' oro e di rose avea la veste intorno
gli orecchi: e sempre, e d' ogni tempo, come che piovesse o nevicasse
le mani si caccia / ne'capei d' oro, e a chiocca a chiocca
molle e femi- nile come si sforzano d' aver molti, che non solamente si
« ohimè » rispose, / « volean d' un eroe dunque uomini imbelli /
trecce, trapassate da lunghi spilli d' argento. carducci, 503: quando cadono
due baffetti rossi, metallici, d' ottone, e con i capegli
, i capelli a spazzola e un paio d' occhi grigi, paz zeschi
, che una volta disciolti come un mantello d' oro smunto la coprivano fino ai
tombe fitte alla muraglia / come celle d' alveare e dentro specchi, /
finalmente le une e le altre alla sottilità d' un filo, per non dir d'
d'un filo, per non dir d' un capello. 2. locuz
piovono a tutt'andare, cecco d' ascoli, 4413: [la donna]
modo eccessivo, soverchio. f. d' ambra, 11: quantunque io abbia che
cavalca, 16-2-172: non curandosi di vergogna d' andare in capelli. b. corsini
cento franchi che la mia povera zia d' aiaccio m'aveva messi insieme al partire,
costei / comincia i figli a perseguir d' apollo / e la mano lor caccia entro
/ mai così presto non si placa. d' annunzio, ii- 810: pe'
vorrei l'uscisse, / per caricar d' oro mille camegli. dante, purg.
mille anni, / non ti potrebbe far d' un capei calvo. 5.
ch'io credea che '1 crino fosse d' un oro fino / partito sanza trezze.
con abbassare un capello ogni cent'anni d' ogni monte che non gli riduca a un
, 1-1-294: non mi allargherò un capello d' allor- dine suo. marino, 20-50
... non ristrigne una mole d' acqua pur un capello. leopardi,
originali... non ne differiscono d' un capello. collodi, 515: il
esattamente, perfettamente. f. d' ambra, 4-38: vi servirò a capello
ambra per accidenti esterni di riscaldamenti, d' agghiacciamenti e d'unzioni fatte con vari
esterni di riscaldamenti, d'agghiacciamenti e d' unzioni fatte con vari liquori, tornano tutte
in ogn'altra materia ch'abbia facoltà d' attrarre. note al malmantile, 1-160:
ii-312: nell'esteriore e in ciò che d' essi apparisce, quasi a capello si
2-133: se a caso s'adopra / d' intingere il capo, / vedete?
persona rispondevano a capello al suo nome. d' annunzio, iv-2-8: nella spiaggia lo
pianta, i rami, i fili d' erba, ecc. poliziano, st
le rive del mare frondeggi qualche albero d' oliva [il polpo] s'avvolge al
suoi capelli. 9. capelli d' angelo: tipo di pasta lunga e sottile
i capellacci / canuti, e unti d' olio e di bituro. d'annunzio,
e unti d'olio e di bituro. d' annunzio, iv-2-30: era una specie
annunzio, iv-2-30: era una specie d' orsacchiotto, forse disceso giù al piano
. cecchi, 2-217: carica le braccia d' erbe e di stoviglie, una ragazza
3. sm. numism. moneta d' argento coniata a modena nel 700 dal
il più acceso, e il più ricco d' odore. 4. fornito di
caro, 12-i-107: si veggono poi d' intorno a le fontane per tacque,
sco- lopendie, musco ed altre sorti d' erbe acquaiole. garzoni, 1-492:
esse [le pecore] si sentono gravate d' una certa infermità del fegato, quel
segrete polle / verdi di capelvenere. d' annunzio, ii-565: e se gli occhi
nel vicario suo cristo esser catto. cecco d' a scoli, 4207: sì son
mi par di vederlo su le tracce d' un ragazzo che gli è scappato di
scherzi, giuochi, capestrerie e accortezze d' amore, acciocché, amando alla lunga
al capestro per indulgenza del boia. d' annunzio, ii-389: su le tue labbra
per tutti i borghi del castello. d' annunzio, v-2-548: fierissima la mascella e
nel pallone. 2. capace d' intendere, intelligente. simintendi, 2-152
da capezza e non da briglia. d' annunzio, v-1-248: ripenso a quel
somma necessità della briglia e del capezzóne. d' azeglio, 1-367: m'ero comprata
mattutina, e boccheggiano sul capezzale i grilli d' uno scialle o d'un ganzo.
capezzale i grilli d'uno scialle o d' un ganzo. pascoli, 146: un
: que's'avea fatto un capezzale / d' un fascio d'erba e si sonniferava
fatto un capezzale / d'un fascio d' erba e si sonniferava. meditazioni sopra l'
né si fidi né di parenti né d' amici né di persona. segneri, i-104
alquanto avaro: / amor che più d' ogni altra cosa vale, / fe'che
giovanni, 152: queste son quelle donne d' amor fino / c'hanno lor visi
vita di cola di rienzo [in d' annunzio, v-3-181]: mo-
chi sono io? io chi sono? d' annunzio, v-3-185: dinanzi alla
1-3: né finalmente, se il letto d' arno non si fosse innalzato sotto
colmo seno e dagli indorati capezzoli. d' annunzio, iv-2-236: due o tre agnelli
grandi, e capifuochi, e lavori d' assai importanza. redi [tommaseo]:
volta si vide innanzi come una capiglia d' uomini che si dessono delle coltella, e
da quelle capigliature sulle spalle nude. d' annunzio, iv-1-10: sotto di loro,
quello che forniva volentieri il solito bicchiere d' acqua fresca. = rifacimento
e letter. capigliatura. fiorita d' italia [tommaseo]: questo niso.
avea ima capigliara in capo ch'era d' oro, della quale capigliara era affatato
cercine composto di stoffa e capelli. d' annunzio, iv-2-897: lucrezia borgia..
a te per avere un ventaglio di bacchette d' oro... dopo aver cercato
... dopo aver cercato invano d' imitare quella tua « capigliara » a
vi osservai mescolati moltissimi e lunghi ammassi d' un certo bisso acquatico, composto di
. manzini, 9-61: una catenina d' oro, capillare, palpitava sul collo
con minutissime particule tutta la carne che d' intorno a esse vene si trovava,
si trovava, sanza insanguinarle, se non d' insensibile insan- guinamento delle vene capillare.
significa l'azione molto complessa ed astrusa d' onde derivano, od hanno origine e
badessa... che la rivestisse d' una tonica capillata. = voce dotta
capillifero: la radice del capello. d' annunzio, iv-2-79: sul cranio i bulbi
sembra una pozzanghera, / colmo è d' un vin sì forte e sì possente,
, compiutamente tutte quelle doti, così d' animo come di corpo, che potevano capire
, iii-527: oltre al quale numero d' artefici, erano tanti cittadini loro dietro,
i-83: subito [gaeta] crebbe d' uomini e di ricchezze, e non capendo
l'avere a dormire in due letti d' una medesima stanza, bastava ad angosciare
fratelli, porrai col danaro la mia coppa d' argento. carducci, i-1185: e
insinuandosi dove parrebbe non capire un corpo d' uomo. c. e. gadda,
non capere in questi giri. cecco d' ascoli, 4570: fra quel ch'è
a me non po caper nella testa che d' una lingua particulare, la quale non
o pittori e scultori] di esser maestri d' una filosofia non fallace non oziosa,
sanctis, i-59: voi siete piccolo d' animo e di mente, e nel vostro
.: essere pieno di eccitazione, d' inquietudine (per grande contentezza, per
7-27: come si vide il successor d' astolfo / sopra apparir quelle ridenti stelle
ogni cantone, / se trova modo d' uscir di prigione. leopardi, 958:
assol.: essere intelligente, avere capacità d' intendere. 5. gregorio magno volgar
sempre mi ricorderò, che nel canto d' alcina, a quei bellissimi passi che
, e rispondono a tono. gli uomini d' ingegno e le donne di cuore.
: intendersi, essere in pieno accordo d' anime, per affinità di gusto, d'
d'anime, per affinità di gusto, d' idee. -anche: comprendere le intenzioni
pescia, trovai una lettera già stagionata d' otto giorni, di giulio, ove
ti porterà dalla spezieria una boc- cettina d' acqua, buona come la conserva, e
fede per li fatti celestiali. f. d' ambra, xxv2- 403: che scusa
scialato il frutto e il capitale, / d' un letto in capirotti allo spedale.
scarpe. alcuni hanno ancora i fili d' erba delle capitagne attaccati alle suole,
de'suoi nemici, i quali lo accusavano d' avere desiderato la verace libertà del suo
ii-371: la guerra, la guerra d' un popolo, una guerra capitale come
goffi cervelli un sol capello posto più d' un lato che da l'altro, colui
2-286: capital nemico / del pelide e d' ulisse, ei li solea / morder
scopo dell'applicazione, e nelle forme d' esporla, e fin anche nelle massime
capitale: la cosa più importante. d' azeglio, 1-349: per fortuna la visita
e vicende tutta la poesia della guerra d' ilio e del ritorno da ilio?
corsiva, cancelleresca e galante di villa d' este e le maiuscole lapidarie, le
sia,... non lascia d' esser molto abitata. i. neri,
, un moto perenne di danaro e d' industria sparso egualmente nelle province che nella
nella propria piccola cerchia tutto il fiore d' italia. pascoli, i-465: là
per il paese de'tongusi, poi d' irtuski; traversa il lago baila e il
milano, ch'era ormai la vera capitale d' italia, e dove contava di trovare
si trovarono i bardi dovere avere dal re d' inghilterra, tra di capitale e di
per lui, più di novecentomila fiorini d' oro. libro dell'eredità di b
'l guadagnato, e tornarono di qua leggieri d' avere. piovano arlotto, 226:
in capo all'anno trecento e venti scudi d' aggravio? c. gozzi, 4-20
non molestava, / tanto che il foglio d' annate era pieno, / e poi
un uomo si proponga... d' impiegare un grosso capitale nel dissodare un
gli risposi che desiderava solo gli interessi d' anno in anno e che il capitale lo
: ell'entrò subito a parlar dei progetti d' ampliare ancora il laboratorio e di procurarsi
, la quale averei ricoperta di tegoli d' argento e di coppi d'oro massiccio,
di tegoli d'argento e di coppi d' oro massiccio, se giammai non avessi
gente doppia, piena di fallacie e d' interessi. botta, 6-i-51: considerata
, più di trecentosessantacinque migliaia di fiorini d' oro. guicciardini, 68: quelli
voce capitale significa lo stato o sustanza d' uno; v. gr.: il
di mano, con poco capitale loro d' altre robe. bembo, 1-146: ella
esse tutte servono, avere dato arbitrio d' arrischiare il capitale da lei donatoci sempre
tutto tanto maggiormente obbligato, quanto conosco d' aver fatto questo guadagno de l'amicizia vostra
374: quando in tutto il ragionamento d' oggi io non guadagnassi altro che una
siete procacciato capitali ubertosi di cognizioni e d' idee, colle quali non correte rischio
idee, colle quali non correte rischio d' inciampare ne'pregiudizii del mondo civile,
a dispetto di tutto quel gran capitale d' amor proprio che mai non manca ai
breve lavoro che sarebbe stato l'obbligo d' ognuno. serra, ii-545: uomini vivi
comparisce mirabilmente el fare. f. d' ambra, 24: io fo capitale
usanza in francia di fare grandissimo capitale d' una lite che lor cominciano con un
capitale sborsato, il ragguaglio colle lire d' oggi, il capitale da restituirsi e
, che gli aveva finora permesso d' assumer qualche lavoro in appalto,
dal capitalista senza che questi in fine d' anno ricavi un lucro che corrisponda alle
usa nel senso di far capitale fruttifero d' una somma raccolta. arila, 81:
l'operazione dell'accu- mulare gl'interessi d' una somma e trasformarli in capitale,
69: i giovani, quando càpita loro d' essere cru deli, lo
era acca parrata la direzione d' ogni gioco: sapeva comandare a bacchetta
. e pria di tutti / uscio d' enea la capitana avanti. b. davanzali
: noi ci partimmo di lisbona alli 8 d' aprile, con una conserva di cinque
navi che vengono di portogallo ne resta una d' esse, che sempre è la capitana
e non senza danno, la capitana d' anversa, accorsa per impedir loro il passaggio
, 8-292: su la negra capitana / d' ulisse si fermò, che vasta il
dell'armata tenea, donde distinta / d' ogni parte mandar potea la voce / fin
ogni parte mandar potea la voce / fin d' aiace e d'achille al padiglione.
la voce / fin d'aiace e d' achille al padiglione. = femm.
: mettemmo in ordine... d' avere presto i soldati, e pagati,
, 2- 265: io vi fornirò d' una mano di maniere, parte che mi
più lungamente in campo, provvederli meglio d' armamenti, di piazze da guerra,
5-19: seguitò che la sua gente d' arme capitanata e guidata per messer galeotto
quale sia più da temere, o d' uno buono esercito male capitanato, o d'
d'uno buono esercito male capitanato, o d' uno buono capitano accompagnato da cattivo esercito
mancheranno i prudenti i quali mi accuseranno d' indiscrezione, perché ardisco gittare un grido
di quanti flagelli possano percuotere il popolo. d' annunzio, iv-2-139: tra la confraternita
tra la confraternita capitanata da don fileno d' amelio e l'abate cennamele, coadiuvato
vicario, o capitano, o podestà. d' annunzio, v-1-916: chi può cianciare
annunzio, v-1-916: chi può cianciare d' un porto franco? d'una strada
può cianciare d'un porto franco? d' una strada ferrata di san pietro? d'
d'una strada ferrata di san pietro? d' un distretto libur- nico? d'un
? d'un distretto libur- nico? d' un capitanato di volosca? capitaneggiare (
capitano, comando di capitano. d' annunzio, v-3-191: cola tra demenza e
vari corpi di un'armata. d' annunzio, ii-873: ed uguccione e i
cantari cavallereschi, 12: di milon d' angrante cavaliero / ne nacque orlando che fu
quali teneva sempre in verso que'luoghi d' onde gli pareva più debole il suo
aver sempre acceso il fronte dal fuoco d' un colore intrepido, così al giuocatore è
azione, che all'imperio ottomano era stata d' infinita commodità, lo spahì col grado
delle cavallerie, i capitani delle genti d' arme, i capitani de i cavai
malignità, entrate col sospetto nell'animo d' un capitano del reggimento di quel colonnello.
non le aveva dato che il tempo d' innamorarsene tanto da sospirarlo sempre e tremare
, qua in campo accompagnati da moltitudine d' angeli per combattere con li diavoli e
giustizia, capitano dei birri, capitano d' arme: il capo delle forze di polizia
capitare a tre ore di notte il capitano d' arme, un bell'uomo colla barba
settembre del 1593 giovanni huigen, capitano d' una nave olandese che vi si trovò
nave non viene precisata. -capitano d' armamento: ufficiale fiduciario incaricato dalle società
temone de la raggione governando gli affetti d' alcune potenze interiori contra tonde degli émpiti
di una banda di malfattori. -capitano d' industria: industriale, uomo d'affari
-capitano d'industria: industriale, uomo d' affari assai potente, creatore di vaste
materialmente distinti uomini di pensiero e uomini d' azione, contemplatori e operatori;..
negli orecchi... erano i capitani d' industria, anch'egli sarebbe diventato un
, anch'egli sarebbe diventato un capitano d' industria. 7. sport. negli
conpagnia. capitoli della compagnia della madonna d' orsanmichele, 1-2: ordiniamo che la detta
quella compagnia [di madonna santa maria d' orto san michele] più di trecentocinquanta
] più di trecentocinquanta migliaia di fiorini d' oro. boccaccio, dee.,
rinnovasse le ritrosie del casto giuseppe o d' ermafrodito verso la putifarre o la salmace
ha porto, ove tutte le navi d' india capitano con loro mercatanzie, che
in modo che non ci è luogo d' alcuna corruzione. ariosto, 6-6:
molle, / e capitò all'ostel d' un eremita. guicciardini, 133: siate
affinch'io pur morissi con questo conforto d' averlo una volta almeno servito, e
e n faccia un passo, può d' allora in poi camminare con sicurezza e
mai viste sugli scogli, col pretesto d' andare a pescare, e arraffavano la
e bestemmiava come un ossesso per metterli d' accordo, giurando e spergiurando che un
pescatori dei pescherecci... può capitare d' impigliare con le reti nelle alberature delle
. tasso, i-57: non resti però d' awisarmi, quanto prima potrà, che
1336 e durò insino a dì 14 d' ottobre 1338, e non si capitò però
fare sfoggio, quando capita, d' una perizia delle prescrizioni quasi curialesca.
padre mi comandò che, senza mille ducati d' oro, mai concludessi il parentado o
2-19: in fine ne furono in concordia d' avere fiorini cinquecento d'oro, come
furono in concordia d'avere fiorini cinquecento d' oro, come che i nimici si capitassono
giovane, 9-601: e volendo sfuggir d' esser pelato / uccel mal capitato.
copicchi circa, o sia trentacinque soldi d' inghilterra per testa. p. verri
impone egualmente ogni abitante, in ragione d' esistenza, non in ragione di fortuna
fano] ha sparso per tutta roma d' esser segretario in capite, ed intende
; li antichi lo pigliavano per ministro d' una compagnia, cioè di ragion di
corinzio, con volute sovrapposte a foglie d' acanto. boccaccio, i-103: le
vi si vedevano, i cui capitelli e d' oro e d'argento erano, per
, i cui capitelli e d'oro e d' argento erano, per le quali la
42-77: l'alte colonne e i capitelli d' oro, / da che i gemmati
colonne ella [loggia] risplende / d' almo cristallo, a riguardar lucente, /
ed ogni altra sorte di machina, d' artificio o d'edificio, e ciascuna
altra sorte di machina, d'artificio o d' edificio, e ciascuna parte di essi
di marmo rosso sono fatti a fogliami d' acanto. milizia, ii-203: capitello
serpe alato / da un capitello. d' annunzio, iv-2-576: passava una fila di
e. gadda, 423: benemeriti capitelli d' idea floreale, ma gnucchi, al
ma gnucchi, al sommo de'pilastri d' ambito: in calce- struzzo, questi
bocca, affinché ostacoli la corrente ascendente d' aria che, formando vortici, potrebbe
in fondo il fare vacillante e contrito d' un generale che capitola. imbriani,
genti si erano levate dall'assedio, eglino d' accordo elessero per ottimo rimedio col conte
determinata provincia o regione agricola. -capitolato d' oneri: documenti formali che sogliono precedere
che prescrivono gli obblighi, le condizioni d' un contratto... non diremo che
un cespuglio, c'era dentro il capitolato d' appalto, le scadenze per il pagamento
pender, ghirlanda albana, deve. d' annunzio, v-1-603: la lupa capitolina
769: alto fulgeva col suo tetto d' oro / il capitolio: ma la notte
sonettisti, de'canzonisti e de'capitolisti d' italia, se le loro tanto vantate
a un millesimo con la fatica intellettuale d' un poeta di drammi musicali.
: gli feci copia... d' alquanti capitoli del caprezio. galileo, 1079
curasse di sentirle, e avesse però voglia d' andare avanti nella storia, salti addirittura
tommaseo, i-478: ne'tanti trattati d' educazione, che ci fanno tanto di
chiare ordinate e vivaci come i capitoli d' un bel romanzo. brancoli, 4-50:
a ser luigi ti mostrassi uno capitolo d' una sua lettera. se l'ài veduto
degli albizzi, ii-472: mandamovi la copia d' uno capitolo della accomandigia del signore di
in iscarpe. bisticci, 3-331: era d' usanza, com'egli entrava podestà o
portare i capitoli, e farlo giurare d' osservargli. giov. cavalcanti, 8
le genti sue a roma sotto pretesto d' osservare li capitoli della tregua. p.