, 1-654: il vedi? il sol d' intorno / cinto ha di sangue ghirlanda
tanti spaventi, un all'armi, d' un carattere veramente sinistro. c. botto
, 33 (574): gli pareva d' aver negli orecchi que'sinistri tocchi a
da un baglior bianco e sinistro. d' annunzio, iv-1-918: giungeva in confuso a
della folla selvaggia suscitandogli la visione istantanea d' una grande vampa sinistra ove si dibattevano
o. lla più valente parte di quelli d' accordo elleggono malvagio prenze. b.
indica sprezzo (un soprannome). d' annunzio, iv-2-1102: con quel nome sinistro
gualdo priorato, 10-x-192: le sinistre intenzioni d' alcuni ancora verso il governo non erano
. botta, 5-31: 1 pretesti d' offendere non mancano mai a chi nutre pensieri
per l'impedimento de'viziosi, ma provederci d' un amico franco et invito contra le
el non conviene a te, colmo d' onore, / per piccol sdegno e per
v-3-515: 'esser di balla', per esser d' accordo, essere inteso con uno in
senso per lo più sinistro, è egli d' uso? solaro detta margarita, 69
? fogazzaro, 13-206: nello stato d' animo di lelia ella vedeva il pericolo di
per non abbandonar la lite, dovendosi d' or in ora dare la sentenza, non
machiavelli, 14-i-249: se coteste gente d' arme stanno costì male, le distribuirete
alli operai, di ducati cinque ciento d' oro di camera, per mandare a effetto
ti sia impiantato il nome di giuntatore o d' ignorante. g. m. casaregi
1 francesi avere la vittovaglia sicura (ché d' oltra adda tutta conviene che loro provenga
conviene che loro provenga), fa d' uopo mandarle incontro grossissima scorta con molto
sa con quanto mio sinistro ed aggravamento d' amici. -rovescio di fortuna al
guardo sicuro che augusto tenne nei frangenti d' algieri, tiene medesimamente nei sinistri del
le penose note / del buon iesù d' umiltà maestro, / che ne la mente
acciò che tu non patissi pur sinistro d' un passo. -prendere, togliere
benevoli erano ornati con titoli di pietà e d' amore pace e della religione, non
della religione, non mancando pero gli emuli d' interpretar in sinistro con dire che il
alla civiltà cinese. = nome d' azione da sinizzare. sinna, v
le ore ventitré, fra le acclamazioni d' infinito numero di persone che, avide
capitani che si faccia la rassegna più d' una fiata, ma che si continui a
l'animo grande / ad alcun atto d' umiltà non torse, / ora ch'ode
gli risponde. codice napoleonico [regno d' italia], 14: se alcuno dei
doleva sino nel core, per bene d' ognuno e suo, non aver con quei
/ candore, quella rosa mistica, d' un sospetto. / quella mistica rosa1 e
13: per sinattanto che la stessa copia d' acqua si scarica per qualunque sezione d'
d'acqua si scarica per qualunque sezione d' un fiume,... l'acqua
purché ciascuno da sé scarichi copia eguale d' acqua come prima. p. a.
mirabile et mysteriosa fibulatura aurea cum decoramento d' una pretiosa petra synochitide. =
si continuarono dipoi senza in- terrompimento pur d' una settimana. de luca, 47:
in un'assemblea sinodale. d' alberti [s. v.]:
. v.): 'sinodèndro': genere d' insetti della sezione prima dell'ordine de'
iii-155: scoperta la frode, i vescovi d' africa scrissero finalmente quella terribile lettera sinodica
sarebbe allora parlato delle condizioni per istamparlo. d' annunzio, iii-2-151: -in questo punto
reflussi accadono ne'noviluni e pleniluni. d' alberti [s. v.]:
quello delle non pari e disuguali. d' alberti [s. v.]:
tranne quelli necessari ad assicurare la cura d' anime nelle parrocchie; tutti hanno diritto
al santissimo imperadore costantino cose vituperose e d' infamia buti, 2-474: s. tomaso
e la seconda dello stesso nome? d' annunzio, iii-2-148: chi l'accusa?
della loro credenza, e con la facoltà d' erigere seminari e celebrare matrimoni, congredar
e però nella fruizione della unità sostanziale d' ogni essenza positiva ed attiva le quali
. cattaneo, iii-3-287: ogni mercato d' uomini abbondava di slavi o schiavoni,
venne la sinonimia di schiavi e servi. d' annunzio, 1-401: le parole sono
la poesia ce ne presenta una selva d' ogni condizion, d'ogni specie: i
presenta una selva d'ogni condizion, d' ogni specie: i sinonimi tanto necessari a
per dir così, il relatore de'fatti d' una lingua. leopardi, i-89:
agevole e grato sopra ogni dire. d' annunzio, 9-67: io penso che spesso
un atto di tragedia od un canto d' epopea. tommaseo, sinon., tit
parole sinonime. nievo, 228: d' accordo sempre che spiritoso e spirituale sono
lingua, ogni dialetto oltre i segni d' idee per così dire semplici e che hanno
: diffidenza tanto dall'entusiasmo, sinonimo d' ingenuità, quanto dall'astiosità faziosa,
, quanto dall'astiosità faziosa, sinonimo d' insicurezza, debolezza. -agg.
vi-131: intagli iligentemente per lo vóto d' esso [legno] e per la mestria
sua il figuri e assomigli ad una imagine d' uomo o d'al- cuno animale,
e assomigli ad una imagine d'uomo o d' al- cuno animale, imponendo con sinopia
. capponi, i-491: scriveva uno d' essi che mandassero delle bandiere, perch'
m. marangoni [« critica d' arte », gennaio 1054], 19
castagno, di aver veduto, sin d' allora, la sinopia rimasta sulla parete
'sinopia': lo filo e riga del mastro d' ascia. pascoli, 452:
luoghi vari fichi fanno, / e chi d' uno e chi d'un altro ha inopia
, / e chi d'uno e chi d' un altro ha inopia. = dal
colore rossigno scuro che serve per metter d' oro, ed è anche medicinale; questo
fratei mio, noi siam sul curro / d' andare a far un ballo in campo
stradone, un chiesone barocco sull'orlo d' una radura... formavano sòrico
ed evitar potesti un creditore / mercé d' un'opportuna cantonata. spelacchito,
di cristo. = nome d' azione da spelagare. spelagare (spelegare
portolani italiani, 534: se tu spelegherai d' acre a zafa tu non vederai alguna
una situazione imbarazzante o gravosa; cavarsi d' impaccio. caro, 12-i-132: messer
o trarre il cui del fango vale uscir d' intrighi, spelagare. botta, 6-i-82
dove era madonna nera mia sorella malata d' un poco di terzana, della quale
del pelago e, metaforicamente, uscito d' intrighi. spelagato2, agg.
, / dentro e da fore oppressi d' amore spelagato. s. bernardino da
filatura del bozzolo, per avere punti d' appoggio. = deriv. da
da spelaia, col suff. dei nomi d' azione. spelare1, tr.
dal basso del capo passare la punta d' uno stidione sottile infocato tra carne e pelle
fortini, 1-481: misser giovambatista, parendoli d' andare a noze, se n'andò
che gli è entrato in questa frenesia d' amore, egli si spela, si pettina
quale gli spela, sono in necessità d' esercitarsi in spogliar altri ». f.
le scarpe sdrucite, e un'aria d' allocco che consolava. moravia, iv-209:
hai, rospo, e l'alma d' iro, 7 di cui non vide
rosicante, pelle tesa come un guscio d' uovo? -strappato via (le
x-5- 21: la fogna / d' un ventre sporto un piede e mezzo in
, e gli grattò la nuca spelata. d' annunzio, i-104: su le tegole
di leggerezza e apparenzia, ma non d' anni muta l'età sua. mattioli [
. cascame di cotone. = nome d' azione da spelare1. spelatura2 (spelaùra
e ai barbe. = nome d' azione da spelare2. spelatura3,
, 2-i-274: ti pensi, bella, d' aver preso il tordo: / e se
prima della lavatura. = nome d' azione da spelazzare. spelazzino,
[s. v.]: speleo d' ossa di carnivori e d'ossa umane.
]: speleo d'ossa di carnivori e d' ossa umane. 2. archeol.
riguarda l'esplorazione in immersione ai corsi d' acqua sotterranei. alp [gennaio 1987
esplora con attrezzatura da subacqueo un corso d' acqua sotterraneo. la rivista del cai
spellamento della carta. = nome d' azione da spellare. spellaménto2,
e con grande allegranza. = nome d' azione da una forma metaplasmatica di spellerez.
, dentro, callose. le mani d' altri sono rosate come se un acido le
non che scardassava i pecoroni del vello d' oro, che, della sapienza persecutori,
spellata, tutta cartellini di transatlantici e d' alberghi. cicognani, 1-128: quando la
di carta (un muro). d' annunzio, iv-2-1255: un gruppo di operai
, non è se non una minaccia d' occhi selvatici e di bocche ferine.
della macinazione. = nome d' agente femm. da spellare. spellatura
s. v.]: la spellatura d' un agnello, d'una lepre. in
]: la spellatura d'un agnello, d' una lepre. in ricompensa della spellatura
ciuco. n. ginzburg, i-278: d' estate sulla testa lucida e calva del
su una pagnotta. = nome d' azione da spellare. spellecchiare (
fin che 'l ragonese ne li = nome d' azione da spellicciare. spolse. sansovino
nereggianti e contare'. d' amaro sapore. 0. targioni pozzetti,
0. targioni pozzetti, iii-176: 'piè d' uccellino, erspellicciare (ant. spelliciare
armi e vittuvaglia, / e d' azeglio, 1-487: non voglio ommettere alcuni
ignazio de costanzo da malta chio d' ottant'anni, fantastico come un cane ch'
ha ricevuto m'avisa della discoverta d' una spelónga curiosa, come ne scri
lui, e lo vedrete. caro, d' are / ospitali e di còlti e ai
], cui fioriva all'orlo / carica d' uve la pampi- si scosse.
spelonca doppia, la quale è nel campo d' efron. sacchetti, v-100: spelonca
doppia co 'l terreno che ad essa era d' intorno, quattro cento sicli, vicino
. bartoli, 2-1-131: palagi superbissimi o d' invenzione secondo il più vago stile che
averno e seco / trasse le fune d' uman sangue immonde, / e pira e
si palesava il rossore cavernoso, come d' una spelonca d'inferno. -abisso
rossore cavernoso, come d'una spelonca d' inferno. -abisso marino.
in rovina anche politica. cecco d' ascoli, 1527: se non prega la
che le ceneri si riponevano nel sepolcro d' agusto, pareva roma ora per lo silenzio
di quel ch'era la roma dei tempi d' alarico e di bisanzio, terra da
di bisanzio, terra da capre, spelonca d' avanzi di gente spaurita e impallidita nella
. arrighetto, 247: ogni peso d' ebbrezza fuggi, ogni spelunca d'avarizia
peso d'ebbrezza fuggi, ogni spelunca d' avarizia ispregia. 8. parte
, produce le spighe piane con i grani d' amendue i lati, dalla cui cima
frumento, / or di spelta, or d' altra biada, / per non breve
fratelli di cinque mogia di grano e d' otto mogia di spella a lo staio
topi] non possano uscire e facciasi mezzo d' acqua, la cui superficie si cuopre
de cibi. roseo, 8-75: d' orzo, ai spelta, miglio e gran
carpi. monti, 5-255: due d' orzo e di spelda / ben pasciuti cavalli
il bianco orzo e la spelta. d' annunzio, iii-2-229: cantar solevi,
uso poetico). rinaldo d' aquino, 107: lo 'mperadore con pace
tua spada a me congiunta, / d' ogni timor m'affidi e mi console:
, onnipotente. manzoni, 310: rapito d' ignoto contento, / con l'agile
de nullo ben gaudere e non doler d' avversitate. chiaro davanzati, 35-6:
da tanta madre avuto dono, / e d' un tanto maestro, enea mirando,
di gioia. tommaseo, 11-262: meglio d' un pio soffrir le gioie arcane,
eterna e uno certo aspettamento. cecco d' ascoli, 151: nostra fede vuole che
. leopardi, 8-61: segno arrecò d' instaurata spene / la candida colomba.
oltra misura, / sì che il disio d' amor nel core prieme, / in
verissimo cesare suo figliuolo di sette anni d' una nascenza dopo l'orecchia, et
, 345: o della speme / nuova d' italia, e di tre nuove grazie
doia, amore mi'spene, / d' amore sunto, ch'amor m'à ligato
vita di felici errori: / nova speme d' italia. = dal lat.
), col suff. dei nomi d' azione. spendaccióne, agg.
massai, veggono questi tuoi prodigi abondare d' ogni sollazzo. ariosto, i-iv-
in luogo del mondo si prezzavano / d' ogni sorte piaceri... / e
novellino, xxviii-815: lo giovane re d' inghilterra spendea e donava tutto. chiaro
fanno i ricchi nelle città, invece d' infingardire gli artefici, gli eccita vie più
6-3 (1-iv-544): fatti dorare popolini d' arien- to, che allora si spendevano
peso e che sia diuona materia, cioè d' oro puro e fine. giuliano de'medici
si cominciarono a battere e liberare scudi d' oro di peso trappesi tre ed acini
il globo ampio terracqueo / in men d' un mese. 4. ant
più degno / o di mano o d' ingegno, in qualche bella lode, /
per ordine e contare le sante luogora d' oltramare sanza fallimento come io le visitai
certo / spender non si dovrìa mai più d' un mese / dietro a una donna
spendere la vita soltanto per la indipendenza d' italia. borsi, 190: non oso
spendo più parole? o perché tento d' impetrar con le ragioni quello che debbo procurar
spenda tanti versi in narrare l'ira d' achille, la quale fu una picciola
, e gli fece coraggio con assicurarlo d' essere ancor viva. ma spende per
eccellenti e toccantissimi versi per far menzione d' un marcellotto nipotino d'augusto. cesari,
per far menzione d'un marcellotto nipotino d' augusto. cesari, i-348: un
e la critica spende facilmente il paragone d' un libro attuale con dante o con
una circostanza o per un fine anche d' inganno; accreditare come autorevole (anche
come vuoi mi spendi. f. d' ambra, 47: spendetemi / per quel
., 3-8: lo diavol chi è d' ogni malicia con tuto 'l so perforgo
le parole del re antonio furono piene d' umanità e di rispetto, perché disse che
in lacrime? -far versare il sangue d' altri. cattaneo, iv-3-336: come
miseri amanti / che, per aver d' amor un dolce sguardo, / spendon mille
]. molza, 1-377: tu pur d' ora in ora, non so come
della mission cinese, a'quali era d' inesplicabil conforto il vedere a'fatti quanto
, e ne spenderei delle nuove. d' annunzio, iv-1-663: tu non hai colpa
forze della loro mente, e sono degni d' obbedienza e d'onore. montale,
mente, e sono degni d'obbedienza e d' onore. montale, 15-659: è
... che l'uomo spenda miracoli d' intelligenza / per fare che sia del
il gentiluomo e cavaliero si dà ad intender d' esser principe, onde nel vestirsi,
alcuno. cannoniero, 226: un servidore d' un nipote di papa spesse volte spende
, riversare un sentimento, una disposizione d' animo su qualcuno; rivolgere preghiere,
per gli altri quella compassione ch'era d' uopo per loro stessi. mascheroni, 8-30
de roberto, 4-124: 1 tesori d' amore che avevo accumulato cupidamente, in
-esaurire le possibilità rappresentative dei diversi stati d' animo (un artista). lomazzi
il prossimo, senza mai un guizzo d' entusiasmo di tuo e pronto sempre a
più facile, morire / al primo batter d' ale, al primo incontro / col
1-7-49: quelli, che scrivono, son d' ordinario occupati in più alti pensieri,
queste monete che tu meco spendi / son d' argento e di piombo 384:
: guadagnare e denari che si prevede d' incassare, ma che ancora non non ispendere
a. pucci, ii-301: caccia d' asciano fu quelli che per esser giorni
chiostro, all'osteria / gridando a guisa d' uom che fussi insano. caccio
, e, accostatosi ad una brigata d' altri giovani sanesi, la cidio
. registrata, crederei, tra le rime d' allora alludenti a una brigata n.
diserto. fratelli immiseriti le sue ricchezze. d' annunzio, v-3-216: da -spendere meno
non è mio, ché è gran d' animo, / ch'io l'arni?
la spenderia. inventario di alfonso ii d' este, 3571: stanza della dispensa e
s. v.]: la spendibilità d' una cambiale dipende dalla bontà delle firme
procaccia da noi. = nome d' azione da spendere1. spendino,
xxvi-2-113: siccome il martel proprio è d' un guasto, / l'occhiai del naso
massime in inghilterra, ove ogni cosa è d' altissimo costo. nievo, 1-68:
guittone, i-19-9: tocca superbio sovra d' umiltà, che paragone è suo,
del re francesco non potendo sopportare pazientemente d' essere spogliato così vergognosamente del ducato di
un modo piuttosto che in un altro, d' una lira, in una mer
di debitore non puntuale; so bene d' altre taccie ch'io non merito e che
a corte di roma per ispendi- tore d' un certo prelato, lo quale, perché
una colla sua. = nome d' agente da spendere1. spèndola, sf
dagli altri augelli, / come il scudier d' astolfo, spennacchiata. castelvetro, 3-113
. tansillo, 1-347: quando ardon d' amor tutti animali, / fan duo
/ del superbo garzon quan d' egli ha scorto /... de'
a vostra signoria con una mia, benché d' altro tenore, acciò che lo scortichi
idea della bellezza, e con l'aiuto d' un amoretto, che, avendo l'
1-316: è celebre la cornacchia o d' esopo o di fedro, mentovata poscia da
noi? / -non c'è abbondanza d' altro. / ma l'altre che faran
rtutto spennacchiato, / e sé fuor d' intelletto e pazzo chiama. 8.
di corone di lauro. = nome d' agente da spennacchiare1. spennacchiatura (ant
per le spenacchiature olandesi. = nome d' azione da spennacchiare1. spennacchièra, sf
gli vide il re si ben guarniti / d' armi lucenti, e gli spennacchi in
'allodola'e 'lo- dola': una sorte d' uccelletto poco maggiore di una passera, di
ad ammirare... i grandi stemmi d' argento con il bove e la corona
per le uova fatte. = nome d' azione da spennarex. spennare1 (
14-135: non del mondo il coltei, d' amor il dardo / l'alterezza mia
parole e di sembianti, e, mostrando d' amare, a sé traeva ciò che
. francesco da barberino, i-223: d' ingrati or vien sermone / che non
forte ispenna / ciascun di fama e d' onor e di laude. 4
vermi creati nel ventre dell'uccello e d' alquanti modi di spennare dell'uccello rapace.
paon ne vidi un bianco / con cresta d' oro e con morbida penna, /
: 'spennata': indica la caduta di penne d' un uccello a cui il cacciatore à
ufficiali. soffici, iv-27: vestita d' un antico spenser di colore scuro,
. ant. e letter. stato d' animo o condizione mentale propria di chi è
raccogliendo che l'imputava di spensieràgine, d' inesperienza di governare e che non faceva
ignoranza e spenseramento vile. = nome d' azione da spensierare. spensierare,
, e queste partite divengano tante note d' incapacità o di spensierataggine. bandi,
macchina spennatrice). = nome d' agente da spennare1. spennatura, sf
o perdita di denaro. = nome d' azione da spennare1. spennazzare,
2-ii-1074: doh, udiste mai dire d' una cornacchia che si vestì una volta d'
d'una cornacchia che si vestì una volta d' ogni penna?... ogni
.. ogni ucello se le posero d' intorno, e ognuno si tolse la sua
su cui veniva passata tratto tratto una spennellata d' inchiostro. 2. per
, v-6-10: una specie di magazzino spennellato d' ocra giallastra, con una larga vetrata
, il toro giganteggia con la maestà d' un mostro mitologico. 2.
croce di due palmi, insieme a tracce d' altre spennellature rosse, gialle, arance
ma- saccesche. = nome d' azione da spennellare. spennellare,
spennellare la sfoglia inferiore con un po'd' acqua perché gli agnolotti rimangano ben chiusi.
, i-1177: si dirige piano all'uscio d' entrata, con una piuma di gallina
uso topico mediante un pennello. d' annunzio, iv-2-1284: rimanevano a lungo nell'
er pollice l'aveva infilato ner buco d' una tavoletta e coll'artre dita de
di puritani- smo. = nome d' azione da spennellare. spennelleggiare,
e. cecchi, 10-172: 1 fatti d' arme di velletri e bisceglie, sonospennelleggiati con
è nei bozzetti di un sanesi, d' un pollastrini. = frequent. di
. govoni, 84: le campane d' un convento vicino / spennellan l'aria
un convento vicino / spennellan l'aria d' una loro festa. -illuminare un
, che sentiva esser ripreso dalla corte d' aver proceduto spensieratamente, studiava e faceva
spensieratamente per ubbidienza, o per golaggine d' una vita commoda e tranquilla. capuana,
che aveva più voglia di godere che d' altro, vivendo spensieratamente, tanto fece che
. spensieratézza, sf. stato d' animo o condizione mentale propria di chi
accorai il suo quartod'ora di spensieratezza e d' allegria in questo mondo. d'annunzio,
spensieratezza e d'allegria in questo mondo. d' annunzio, iv-1-849: ella era fatta
iv-1-849: ella era fatta per questa esistenza d' ozio, di libertà, di godimento
/ le buone sentinelle avean costume / d' addormentarsi quiete e spensierate, / o di
affanni (un sentimento, uno stato d' animo, tipico in partic. dell'
/ che purgazion s'intenda = nome d' azione da spengere per spegnere.
fa il nimico, / ma per fiamma d' amor che mai si spenta.
putirà di maniera che il puzzo si farà d' ogni intorno meravigliosamente sentire. marino,
cose vive; dei fiammiferi spenti. d' annunzio, v-1-310: a bordo sono
le camere più sfogate del suo convento. d' annunzio, iv-1-10: un bovaro di
martini, 1-iii-302: sboccati nella pianura d' arafali... stanno avanti a noi
, col motore spento. -irrorato d' acqua, irrigato (la terra).
porcacchi, i-79: i tiri si perdevano d' animo, quando in un tratto le
veaeasi a pena, / apparir tante lampade d' intorno / che ne fu l'aria
stella ch'a buon salvo porto / d' ogni tempesta conaucea il tuo legno, /
caro, 6-455: a questa riva d' ogn'intomo ognora / d'ogni età,
questa riva d'ogn'intomo ognora / d' ogni età, d'ogni sesso e
ogn'intomo ognora / d'ogni età, d' ogni sesso e d'ogni grado /
ogni età, d'ogni sesso e d' ogni grado / a schiere si traean l'
con una luna gialla ironica nello spaccato d' un pianeta spento. alvaro, 2-14:
una luna senza luce, una piastra d' acciaio che luccica. come si vede che
viver tant'anni / e quella treccia d' or veggia d'argento / e il vermiglio
/ e quella treccia d'or veggia d' argento / e il vermiglio color del
, 14-88: nella parte asciutta a fianco d' ogni vasca giacciono i coccodrilli, soli
: quel santo corpo niccodemo inunge / d' aromatiche spezie e dell'unguento; / ioseppe
salire, mezzo spente dal pavimento. d' annunzio, iv-1-130: il rùtolo attaccava
spento, simile a quello degli abbattiteli d' alberi che esercitan l'accetta. cinelli
spento dolore o gioia che non fu. d' annunzio, iv-i- 142: dentro di
; inerte (l'atmosfera). d' annunzio, iv-2-48: nel cortile era spenta
arno e de le spente / città d' etruria da le sedi or liete / di
or liete / di primavera, al vento d' oriente, / navi di pisa,
della puerizia e adolescenza sua pigro e d' animo quasi spento vilissimamente esercitò. niccolini
membra, si potevano ancora vedere i segni d' un'antica robustezza, domata e quasi
gente m'oda, / e mostri me d' ogni vertute spento, / aàmmi savere
luce. petrarca, 35-7: negli atti d' alegrezza spenti / di fuor si legge
/ qual mal de testa o d' occhio o è sciancato, / e qual
è scilinguato, / e qual è d' altra sanitade spento. altoviti, lxxxviii-i-160:
! il mondo non è mica spento d' uomini, ve'. michelstaedter, 348:
, / ch'allor allora uscito era d' un orcio. 11.
quelli del belculaccio furono antichi e furono d' uno ceppo 'ab antico'. dante,
rimane l'animo ardentissimo... d' avere nella mia famiglia el luogo e il
parmi ch'usino / certi che piucché d' uomo hanno dell'asino. imbriani, 4-8
., i-v-9: vedemo ne le cittadi d' italia, se bene volemo agguardare,
un verso de la spenta lingua / d' un popolo che sparve. -abbandonato
sono le fazioni, non ancora al dì d' oggi al tutto spente, degli aragonesi
appare, essendo già tante e tante centinaia d' anni avanti spenti i libri pubblici dell'
presi la mia forma, e con virtù d' argani e di buoni canapi diligentemente la
vilucchioni arrampicati e avvoltati a'nuovi rampolli d' un gelso, gli avevan tutti ricoperti
tesauro, 2-193: 1 movimenti d' alto a basso, come scoscendere,
lingua. bernari, 4-114: gran copia d' acqua si posava... sul
su'libri spenzolati, / sicché meritan d' esser dottorati. -cacciato da un
: si mostri rimondato il cotennone / d' ogni capello e solo stia dal mento /
necessità sorprende ognuno avvezzo al porco domestico d' altrove, mal proveduto di setole,
spiraglio nelle prigioni per cui ricevere fiato d' aria né spera di sole. manzoni,
e de l'agua chiarore / e lume d' ogni spera / quella che m'ha
circundatore della terra, e quella parte d' essa che fia fori della sua spera
ha reso di sì gran balìa / d' una brunetta, che 'l suo nome è
per alcun luogo passi, non si inframetta d' al- cun salutare, ma cortese e
guardò più fiso che non solesse. d' annunzio, i-976: ridon le grandi
spere affascinate / da la regnante imagine, d' in tomo. montale, 5-16:
a stella'è un lume di latta o d' ottone da appiccarsi al muro ne'corridoi
graf 5-277: sovra la cristallina / spera d' acqua lucente / un salice piangente /
salice piangente / le verdi chiome inclina. d' annunzio, i-248: gioiva ne la
primo tratto di discesa è la verde spera d' un laghetto gelato. 6.
6. immagine riflessa. rinaldo d' aquino, 100: narciso in sua spera
seguire, modello di virtù. rinaldo d' aquino, 118: sempre di lor dè
i giovani] loro inanzi tutti vestiti d' una divisa di turchino, con una spera
: le ore cinesi... son d' una tutt'altra misura, che non
, i-440: fece lo candeliere a martello d' oro mondissimo, della canna del quale
che m'era corso / m'avea gittato d' ogne bona spera. intelligenza, 119
2. aspettativa fiduciosa di una corresponsione d' amore. pier della vigna, xxxv-i-122
maraviglia non m'era, / perché d' amor la spera / non riscaldava ancor
donna amata in quanto oggetto della speranza d' amore. giacomino pugliese, 185:
de'tolomei, 62: se tutta totriaca d' oltremmare, / e quant'ha in
spera scaldare, / ch'e'non prendesse d' india 'l cammino. 5.
nemiche, le spiaceva di vederle liete d' una letizia che non era sperabile per
di ottener da voi una brev'ora d' attenzione e di serietà, giacché al
aspettativa, attesa fiduciosa. balduccio d' arezzo, xxxv-1-363: aggio la diritta speragióne
, / il temporal v'invita orna'd' amore. / ed eo che lungo tempo
eterni e perpetui. = nome d' azione da sperare1. speragióne2, sf
vostro core naturale. = nome d' azione da sperare1. sperante (
speranqa, speransa), sf. stato d' animo, per lo più sorto in
per lo più sorto in una situazione d' incertezza, svantaggio o pericolo, di
ch'è viver di speranza c'ho d' avere, / e da quel tempo avess'
con tesserato in cappadocia con grandissima speranza d' abbassare l'altezza di turo e la
/ ch'avea mostrato in arme a più d' un segno, /...
lunga oppugnazione con sì pochi soldati. d' annunzio, i-751: la speranza e
dio. rosmini, xxl-283: la ragione d' accordo col cristianesimo, dopo d'aver
ragione d'accordo col cristianesimo, dopo d' aver comandato di riconoscere iddio tal qual
mio cuore sera fòr di speransa / d' aver giamai solasso né ventura. guinizelli,
ch'è già lunga speranza / in voi d' amor ch'eo v'aggio. g.
colui che una femina amerà con isperanza d' essere solo amato da lei lunga stagione.
è mobile. canteo, 42: benché d' ogni speranza amor mi priva / di
sapendo alcuna cosa del primo, seguirà d' amar la sua donna, in tal
a se stessa confessava apertamente la certezza d' amarlo e la speranza d'esseme amata.
la certezza d'amarlo e la speranza d' esseme amata. 4. in
maggior, in cui risorto / pareami d' esser, dove ogni speranza / avea riposta
speranza dei nuovi critici e degli amatori d' arte modernissima è per noi una di quelle
. luna, oraz:. o d' ogni ben splendore, / intend'il peccatore
, speranza, / porto e salut'e d' ogni ben sustanza. / non risguardar
matematica di un giocatore in un gioco d' azzardo: nel calcolo delle probabilità e nella
la donna l'incominciò di dire parole d' amore e che morìa per lui. caro
cantare nella sua virilità il poeta laureato d' italia, ma non nel 1327 il fuoruscito
avea menico, non di vannozza ma d' un'altra moglie, avuto un figlio,
virtù apparisse più manifesta, perché fuor d' ogni speranza tutti i dugensettantasei passeggeri furono
con altrui, e senza gran possession d' avere ridurla in isperanza di miglior fortuna.
i miei piu giovenili errori, / qui d' inchiostri febei vergo le carte.
che re carlo uscisse a far fatto d' armi. -tenere qualcuno in speranza
alleggierà chi l'ama, / e ristorar d' ogni passato danno / con quel piacer
vitellio il principato, venne in speranza d' avere a ottenere lo 14. prov
il ben ch'è certo / con speranza d' un incerto. idem, 362:
.. chi esce di speranza, esce d' impiccio. ibidem, 305: finché
: simulando un profondo sonno russante eludo d' un balzo la sua speranziella di mordermi il
nostre speranzine e le paurine del govemucolo d' allora erano senza dubbio quei signori accademici
.. e cento altre mia speranzuole d' amici presi e modelli fatti in roma:
. aretino, xxvi-3-46: il parermi d' avervi tradito / mi sbrana, mi
, 1-i-40: non dèe apportar ombra d' impurità all'innocenza di ciro la cortese
essa o tolgono ai vincitori il bisogno d' invocar nuovi alleati, o tolgono ai soccombenti
tolgono ai soccombenti il modo di speranzargli d' alcun profitto.
dottore, lucia disse che bisognava veder d' aiutarsi in tutte le maniere. d'annunzio
veder d'aiutarsi in tutte le maniere. d' annunzio, 8-76: non ho nessun
/ mantegnalo, sperando guiderdono. detto d' amore [dante], 1-68: per
e tramandando ai loro posteri la memoria d' essere stati speranzati e poi traditi in
che si va speranzando il poveruomo / d' esser fatto canonico del duomo?
miei e i miei detti furono circondati d' esploratori zelanti, e di giacobini speranzati
farmi credere partigiano del viceré, e d' altri che mi volevano partigiano francese. periodici
un'azione o nel futuro. d' annunzio, v-1-539: disperatamente, e speranzosamente
nobilissimo regno, dove assai mi piace d' abitare non potendo abitare in roma, com'
spera di far intendere tutta la ragione d' una cosa. 2. attendersi
non merta salute / non speri mai d' aver sua compagnia. idem, purg.
. g. bentivoglio, 5-ii-376: d' umena egli mostra di sperar bene ancora,
oggi radicalmente diversi: lavorano tutti in vista d' un successo sperato e non d'un
vista d'un successo sperato e non d' un dovere sentito. fogazzaro, 1-592:
stupore dolce e quasi incredulo dell'appuntamento d' amore sospirato e sperato il quale si
essendo certa, o anima diletta, d' essere locata in tal sicuro cielo, dove
che dia prevedere. = nome d' agente da sperare1. speratura,
si rilevano in controluce. = nome d' azione da sperare2. sperauòvo, sm
antonio di guido, lxxxviii-i-185: fuor d' ogni segno è falsa opinione, /
sanza ragione, / del ciel contrari e d' ogni sacra stella, / che sperazion
l'opre lor ingiuste. = nome d' azione da sperare1. sperchèo,
. v.]: 'spercheo': genere d' insetti della sezione prima dell'ordine de'
distese ai formiche / che 'l pié d' un viator sperde 'n un passo. arici
un passo. arici, i-172: fiera d' un nume opra sperdea / là tra
, 3-33: in sé crebbe il germe d' amore / e tra scali e depositi
ridotti al verde, ci toccherà viver d' accatto. -sprecare una semenza.
, tocco appena, sperde ogni rimembranza d' affanno. guerrazzi, 16-320: mi
sorelle pure! -alleviare uno stato d' animo angoscioso. carducci, iii-3-170:
falò..., meditiamo fin d' ora come sanare le piaghe dell'afflitta
boine, iv-124: tutta questa minuteria d' imagini come vengono, quasi la bellezza
facoltà, ecc.). rinaldo d' aquino, 115: moro pur disiando,
. pascoli, 93: un lieve odor d' incenso / sperdesi tra le mente e
ricchezza, di potenza o di quella fama d' un giorno che dante paragonava a un
giorno che dante paragonava a un 'color d' erba che va e viene', è
amata; abbandonarsi completamente al sentimento d' amore. inghilfredi, 380: eo
o perdita di carte, di oggetti d' arte. carducci, iii-28-41: quelle
, 197: c'era una via d' uscita, superficiale e fragile, dalla delusione
parti seguivano alla giornata. = nome d' azione da sperdere. sperditìccio,
, agg. letter. sbandato. d' annunzio, vi-894: soldati sperditicci arrivano,
: le locuste avevano re un angelo d' abisso, il cui nome in ebraico
cittade / circonvallan. = nome d' agente da sperdere. sperdizióne,
sperde. cesarotti, 1-ii-204: = nome d' azione da sperdere.
le ombre, ammucchiate sotto i portici d' una masseria sperduta. comisso, vi-247:
sentivo in quel momento come uno sperduto, d' improvviso assaltato da una muta di cani
, 5-38: vedi brillare le loro pinne d' argento, aperte come ali. guizzan
... la sperequazione fra sacche d' arretratezza e punte di benessere?
di benessere? = nome d' azione da sperequare. dirle la
. v. lancellotti, 90: zuppe d' ova sperdute nel latte. 9
/ la catena -me 'nterrena / d' esto mondo, -s'i''l secondo:
, protagonista del romanzo 'il piacere'di d' annunzio, pubblicato nel 1889.
esigenze imponevano spese militari enormi nelle condizioni d' un paese angariato dalla povertà, dal
legge sperequatrice. = nome d' agente da sperequare. sperequazióne, sf
abonna, / lo cielo se sperfonna d' esseme salutata. = comp. dal
del giudicamelo / e spergere e sbassar d' ogn'om grandeze / e pianger terra,
li smeraldi onde s'incupa il faggio / d' oro e di perle ampie ed instabili
/ che, quale a 'l sospirar d' aura di maggio / de le stridule biade
e certi isviatori / di loro propri e d' altri; / siate prudenti e scaltri
acciò vi possiate spergere / e diventar d' assai. = voce dotta, lat
gui- datrice. = nome d' agente da spergere1. spergiura (
loro spergiuramenti. = nome d' azione da spergiurare. spergiurare (
di questi spergiuratori temerebbe più il moccolo d' una lucerna mattutina che la fiamma di
ordine a dio. = nome d' agente da spergiurare. spergiurazióne,
alle spergiurazioni. = nome d' azione da spergiurare. spergiuro1 (
primo ad essere spergiuro e fedifrago. d' annunzio, iii-2-160: simone fioca, prendi
di spergiuri, alle loro costituzioni. d' annunzio, iii-2-242: chi / ebbe mani
mani più monde / di spergiuro e d' insidia? c. e. gadda,
ii aeste, 2183: un secchiello d' acqua santa col suo spèrgolo.
a. cocchi, i-145: quella specie d' alsine, che chiamano spergula marina,
umore albugineo non à spericità e tondezza d' un medesimo centro colla cornea, se non
2. sgomentarsi, spaventarsi, perdersi d' animo. g. villani, iv-2-6:
tagliata dibassata per modo che 'l del fiume d' arno e corso
assolutamente iddio che, vedenlo stomaco pure d' una vivanda prende fastidio, e delle varia
in disordine e in confusione; non zioni d' esse ricreazione e piacere. così
il deismo... esso va già d' accordo che iddio ci è, né,
giovanili quel tal, vecchio e maturo d' anni che non li ritiene l'istesso giovanetto
. pratolini, i-120: bob sia usato d' armi acciò ch'egli, ammaestrato per lunga
, aveva dico imparato che le relazioni d' una parte sola non mettono mai chi
, 8-ii-70: nelle scienze e in ciascuna d' esse ci è il buono, ma
per così dire, guardato dall'alto. d' onde vien loro questa inumana indifferenza?
che costituisce l'applicazione di teorie artistiche d' avanguardia, slegate dalla tradizione o polemiche
. arbasino, 10-404: nei 'fruits d' of le conversazioni sembrano così forsennatamente 'a
l'applicazione di forme recitative o sceniche d' avanguardia e spesso con il diretto coinvolgimento
edificio teatrale in cui si tengono spettacoli d' avanguardia. u ojetti [« l'
locuz. -a titolo sperimentale, in via d' ipotesi. gobetti, i-3: l'
sono soggetti proprio i delicati del giorno d' oggi, di immoralismo...,
al di là delle alpi, ai poeti d' avanguardia tirolesi, ai giovani sperimentalisti giapponesi
se ne può ricavare è pure quello d' un'incontenibile sperimentalità, d ^ una totale
per via deduttiva e che ha valóre d' ipotesi operativa fino a quando non viene smentito
pone fuori di esso, in un punto d' archimede operatorio). = comp.
per mostrare la virtù. = nome d' azione da sperimentare. sperimentare (ant
], 88: l'armata americana sperimentava d' altra parte la terribile arma segreta delle
di sperimentare. -impers. d' annunzio, v-2-49: fu già sperimentato come
la sua acqua per ispazio di caduta d' un braccio o quel più o meno che
perché, avendolo sperimentato in ogni occasione d' ingenua e sincera natura, in lui
aveva voluto averlo anche socio nell'affitto d' una zolfara alvaro, 2-62: quando benedetto
quando benedetto tornava a casa nei mesi d' estate infagottato nel suo vestitino nero da prete
uccidere e rubare i vicini o per avarizia d' avere o perché 'l vicino non sormonti
. garimberto, 1-245: la virtù d' uno essercito sperimentato e d'un capitano
: la virtù d'uno essercito sperimentato e d' un capitano riputato e stimato essendo formidabile
quando l'arte sua è alloggiata nella testa d' un medico dotto, grave, prudente
vasari, 4-i-91: spero con l'aiuto d' iddio fare come s'io fussi sperimentatissimo
sperimentata nel mondo, aveva già, più d' una volta, cercato di richiamare alla
questa forma: cioè tolgasi 2 ballotte d' equal peso e figura e si faccino
finiti, al carducci del 'sogno d' estate'. 4. che ha
alle sacerdotali boci. = nome d' agente da sperimentare. sperimentazióne,
dei pazienti umani, con la sicurezza d' impiego che si ha oggi.
letterario, spesso nell'ambito di movimenti d' avanguardia. bacchetti, 2-xix-13: riflessa
, che arrivò al punto... d' inventare gerghi letterari artificiosi. calvino,
tribulazioni, ma migliorerebbe. = nome d' azione da sperimentare-, cfr. fr.
isabella rossi, ragazza già matura d' anni e di sperimenti letterari,..
su qualcuno, per vagliarne la disposizione d' animo, le intenzioni, le capacità.
torre sperimento o in parole, pregandolo d' alcuna cosa ingiusta, o in fatto,
la pelle si vedeva gonfiata in forma d' otre sospesa in cilene. 10.
l'occhio... gli si caricava d' un sereno e d'un azzurro di
. gli si caricava d'un sereno e d' un azzurro di cielo serenante e azzurreggiante
un tempo, tristezza, sempre, d' un irrimediabile e disperato sperimento e presagio di
preterito, 7 che mentre cercon d' altri fare inferito, / per sé di-
. luca pulci, ii-33: natura d' ogni cosa è il ver maestro; /
orzo, di riso). tranquillo d' apecchio, lxii-2-ii-184: il fruttato di riso
de dui iorni. = nome d' azione da sperlongare. sperlonganza,
lo sperma di tutti gli animali sia pieno d' infiniti minutissimi vermicciuoli, visibili solamente agli
visibili solamente agli occhi armati di microscopio d' intera perfezione. giannone, i-306: nello
. moravia, 15-26: perché parlare d' amore quando si tratta in realtà di un
una sostanza bianchiccia e fioccosa, preparata d' un olio che si trova nella testa d'
d'un olio che si trova nella testa d' un pesce che tiene della balena,
della balena, detto dai latini orca. d' alberti [s. v. sperma
di spermaceti si scioglie in un bicchiere d' acqua bollente. tabucchi, 4-59: in
in vinegia fra que'letterati un popolo d' avversari ostinati fautori de'vermi spermatici non
di spiriti. documenti su margherita luisa d' orl'eans, 175: da buon luogo
v.]: 'spermatina': materia originaria d' indole particolare o principio immediato del regno
si lascian essi cadere nello 'scrotum'. d' alberti [s. v.]:
opera scritta che tratta tali argomenti. d' alberti [s. v.]:
, per centinaia di volte, sul ritmo d' una canzonetta un po'bestiale.
, 269-1: scalga, spernata a modo d' un ribaldo, / tra molti diavoli
non condizione umana, anzi bestiale, / d' ogni amor priva e d'ogni luce
, / d'ogni amor priva e d' ogni luce in bando! / tu sperni
. -anche di animali. cecco d' ascoli, 3851: perché nelle cisterne /
cane, per dolore spemendo il cibo, d' inedia e spontanea fame finì sua vita
-per estens. danneggiare. cecco d' ascoli, 433: levasi da le sette
fuori della loro loquacitade? = nome d' agente da spernere. spernùzzola,
faccia clero -me, che son pensoso / d' amor. abbracciavacca, xxxv-i-347: chi
che siete spero / palese altero - d' onni tenebroso. = forma masc
quelle calabresi e siciliane. d' alberti [s. v.]:
lancia. -assol. cronaca d' orvieto, 661: i cavalieri di fuora
; / ma la missiva tua piena d' amore / a la risposta ardente mi sperona
codice dei podestà e sindaci del regno d' italia (1811), 506: a
marino, xii-554; hanno per costume d' andar sempre stivalati e speronati. foscolo
corti cornetti detti speroni. = nome d' azione da speronare. speróne1 (ant
uomini da cavallo, tutti cavalieri a speroni d' aoro, per- zone de gran fatto
. soranzo, lii-13-235: un paro staffe d' oro massiccio..., un
, un paro speroni all'araba, d' argento. cornoldi caminer, 14:
14: tiene ai talom due speroni d' argento o d'altro metallo inargentato.
tiene ai talom due speroni d'argento o d' altro metallo inargentato. nievo, 8
porte e finestre ancora chiuse, compagni d' arme per le vie, rumore di
rumore di sciabole e di speroni. d' annunzio, i-875: a 'l cavallo pianto
a fondo con il fianco squarciato. d' annunzio, i-mo: « navi! navi
sperone roccioso di montevergine, alla testata d' un precipitoso burrone. fenoglio, 5-ii-487
un contorto fico apparve la dianca ombra d' un pirata, alzò la scimitarra e
alla mia destra. 4. grappolo d' uva reciso con una parte di tralcio.
fermi; e somari trotterellavano con speroni d' uva e con brente. tomizza, 3-114
con in testa un cesto di speroni d' uva scelta. 5. agric
per non cader a terra, ha bisogno d' uno sperone. busca, 119:
tomavento, il quale a guisa d' un continuato scoglio pone termine a qualsiasi
di movimento e senza la stampa morirebbe d' inedia e finirebbe da se medesima.
lunghette attorno attorno al fusto a modo d' una rotella di sperone, speronella.
giaggioli o giacinti o spe- ronelle. d' annunzio, v-2-1340: le speronelle si sfogliano
dissipazione di beni, di denaro. d' alberti [s. v.]:
lagrime, lo sperperamento. = nome d' azione da sperperare. sperperare,
ii-2-427: novanta di codesti formidabili uomini d' arme, vestiti d'acciaio le persone
di codesti formidabili uomini d'arme, vestiti d' acciaio le persone e i cavalli,
misura; dilapidare, scialacquare. d' alberti [s. v.]:
gettare, sperperare, distruggere codesti cari ricordi d' un tempo migliore? n. ginzburg
sempre si scorpora: / e perché vesta d' or, di bisso e porpora,
fare impossibile un degno e ragionevole tentamento d' aperta sollevazione. 3.
, beni; scialacquatore. d' alberti [s. v.]:
13: la letteratura italiana, sperperatrice d' ingegno per eccellenza, prodiga e fatalista,
scombuiansi, ei divora. = nome d' agente da sperperare. sperperìo,
sperperio del vocabolario e la freschezza intermittente d' un uomo capace di oblio, il
un uomo capace di oblio, il d' annunzio greculo, decoratore, apparatore,
. -manifestazione eccessivamente ostentata di stati d' animo. rovani, 5-287: dopo
, di pianti, di preghiere, d' imprecazioni..., il sangue le
buonarroti il giovane, 9-270: zeppe d' ogni lato / amicizie, favori,
che spiegar possa in terra / lo sciupinìo d' ogni più dura guerra? giusti,
11-ii-38: il capitano poiino non mancò d' intimare la resa ai nizzardi minacciando sperpetue
-disperso in più luoghi; lontano dai luoghi d' origine e dalle persone care.
sperso passommi radendo su 'l capo. d' annunzio, iii-2-111: ecco, / scodinzolando
cagna spersa, / viene alla mano d' un avveniticcio! montale, i-74:
tenebrosa, inesplicata, tra l'angoscia d' oggi e un dolore remoto già sperso nelle
vacuo (lo sguardo). d' annunzio, iv-2-60: gli si stringeva sul
33-153: ahi genovesi, uomini diversi / d' ogne costume e pien d'ogne magagna
diversi / d'ogne costume e pien d' ogne magagna, / perché non siete voi
felicità del viaggio, narcotico come un fumo d' oppio, simile a quella di cui
pretendiamo che si spersonalizzi sino al punto d' adottare un criterio uguale per tutti e per
: se si estende man mano il campo d' osservazione, si constata che l'intera
di spersonalizzazione oggettiva. = nome d' azione da spersonalizzare. spersonato,
aspersorio. inventario di alfonso ii d' este, 3545: uno spersore.
: uno spersore. = nome d' agente da una forma aferetica di aspergere (
mandava per agostino, perché si pigliava piacere d' udirlo parlare, perché parlava tanto spertamente
. profondersi in enfatiche espressioni o atti d' ammirazione. = comp. dal pref
, iv-1-74: seguita poi quel famoso duello d' aiace e di ettore, che,
cardo o con quello di tancredi e d' argante, rappresenta appunto due rozzi ed
, stretta la magra persona in uno scialle d' india,... chiusa
, cioè lungo e schietto a similitudine d' una pertica. fogaz zaro
massaia, iv-54: vi sarebbe stato motivo d' in- superbirmi al sentire quelle sperticate lodi
devo per questo vergognare; / fu colpa d' un giudizio sperticato / che, nel
parini, 734: voi siete fornito d' una sperticata memoria, voi. nievo
vantate leggi e delle tanto sperticate ricchezze d' inghilterra. cesari, 7-236: come
. nievo, 1-172: simone potea vantarsi d' essere stato il migliore degli strologhi,
, ma non molto sperto in fatti d' arme. boccaccio, i-511: un uomo
n. cieco, lxxxviii-ii-190: volse che d' un famoso e d'un valente /
lxxxviii-ii-190: volse che d'un famoso e d' un valente / padre fusse figliuol che
savonarola, iv-353: questo candelliere era d' oro duttile... le sperule significano
per grazia spervertita, dispregiavano li detti d' aderbale e la virtù di giugurta magnificavano con
pensieri in veritate / chi crede fare d' altrui borsa spese, / c'omo vivente
a spese ed a tributi ne'bisogni d' esso, non cercando da lui altro
a ciascuno de'detti gonfalonieri fiorini diece d' oro senesi netti di cabrila per la
che possono dirsi impensate. -spese d' ordine-, quelle sostenute per la riscossione
imposte. cavour, vi-32: spese d' ordine, cioè quelle che trovano un
arbitrio ministeriale e che è la conseguenza d' una legge. -spese ordinarie, quelle
vano e lungo affanno / va in malora d' anno in anno. foscolo, vii-114
/... / con gran bottoni d' infinita spensa, / carchi di perle
priorato, 3-i-2: desiderando poi il papa d' uscir dalle spese della guerra, inviò
. cantini, 1-30-295: alla fine d' ogni anno presenterà... la nota
vive, legname, ferraglia, mano d' opera e macine; che quanto all'opera
un defunto. codice napoleonico [regno d' italia], 22: 1pesi di questo
ricevè dal marchese di mantova trecento ducati d' oro e le spese di bocca a lui
le spese o servire a mensa. d' annunzio, vi-34: scendiamo a terra per
volontà di tutti che con poca spesa d' idee si vedevano le gran belle opere.
più di quanto le accade di saper d' essere, la sua vita, i suoi
del giudice (in partic. al perito d' ufficio) e al fisco (per
richiamo di danni o spese o interessi o d' alcuno ristoro per la detta sorte onde
nelle spese. codice napoleonico [regno d' italia], 1: lo straniero che
quando non possieda nel regno beni stabili d' un valore sufficiente ad assicurarne il pagamento.
: sebastiano visconti, gerente della « gazzetta d' italia », era dichiarato colpevole di
. trib. spese di produzione del reddito d' impresa: 1 costi sostenuti dall'imprenditore
, delle spese di produzione del reddito d' impresa e degli oneri di cui alrart io
. 14. disus. quantità d' acqua erogata da una conduttura nell'unità
conduttura nell'unità di tempo. d' alberti [s. v.]:
[s. v.]: 'spesa d' un serbatoio': la quantità d'acqua
'spesa d'un serbatoio': la quantità d' acqua ch'esso può dare in un dato
/ e sono oltre [le colonne d' èrcole] passati, / sì che sono
allora [il re] lodò il greco d' oltremi- rabile senno e istabilìo che un
/ a raltrui spese, / perché d' altrui contese / si guadagna. baldi,
san mosè e ammirata tuttavia per la profusione d' ornamenti e di marmi. brunetti,
, lii4- 194: 1 prìncipi d' italia, fatti accorti alle spese d'altri
prìncipi d'italia, fatti accorti alle spese d' altri, potranno essere più solleciti in
iosafat re di giuda con ocozia re d' israelle per mandare a communi spese un'armata
opera e ad uso comuni da più rami d' una famiglia, da consorti, da
muratori, 10-i-26: abbiamo [motivi] d' essere tutti innamorati di queu'infinitamente buon
, credendosi poter fare, col servizio d' un solo, cacciar via l'una,
spesa grandissima per sostentar in aria canali d' acque innumerabili, onde le ricchezze de'bresciani
ai servizi domestici effettivamente resi. d' alberti [s. v.]:
-farsi le spese-, non essere a carico d' altri. g. m. cecchi
si cava per questa via tanta poca quantità d' acqua che non merita la spesa a
, 1-iv-783: levata gli hai la spesa d' ir a napoli. / va'pur
spese... mettessi in ispese d' amabilità per il loro bel viso e per
, i-350: non risparmiò del certo spese d' ogni sorta per poter ottenere quella giustizia
e documenti di artefici e di cose d' arte, ii-415: resta ora, quando
, una di romagnuolo e l'altra d' un dimezzato, ch'ha fatto per questa
riprenderle dei predicatori e dei confessori e d' altri, siansi moderate assai assai.
, che vanno a tomo per parere d' essere carne ed unghia del testamento vecchio,
cibo). aretino, 20-214: d' ogni mangiare che si fa, i suoi
5-ii-470: stava meditando che un paio d' ore e con un pizzico di fortuna
di sopra ha detto che le città d' italia non possono spesarsi della roba del
a colei si facevano erano delle carni vive d' una mandra di femminacce, spesate
qua indriedo lu aveva fate oltra mare d' altre cavo con doi fioli, siando conzonto
certi non causidici, ma sciocchi urlatori e d' ignoranza colmi, e'quali comperono case
che il settantesim'anno, f secura ornai d' ogni terreno affanno, / tu varchi
: succede che, frugando tra i documenti d' una vita trascorsa, si viene a
, aveva una riserva, mai spesa, d' amore. -messo avanti (il
meno sino al fine di tre milioni d' oro. de luca, 184: s'
varchi, 18-1-153: così spessamente si vantano d' essere tra illustrissimi, serenissimi, cristianissimi
di gentiluomo, ai suoi sentimenti immacolati d' amico. 2. in modo fitto
al palagio posti, si faccia a modo d' una casa che abbia il tetto
quello che si dice. = nome d' azione da spessare1. spessante (
-condensare un vapore. cecco d' ascoli, 477: gira lo sole il
di sole, ma o per mancanza d' acqua da sollevare, o per soverchia forza
127: san piero in campo all'isola d' elba, ove cristalli arancio di spessartina
dell'aureola]... l'acqua d' alchechengi e del solatro umido, et
, ovvero sape, sono i sughi d' alcuni frutti spessati da per loro al sole
rimbombo. genovesi, 5-194: un po'd' aria rinchiusa e spessata. 2
dotta, lat. spissatìo -ónis, nome d' azione da spissàre (v.
piaccia iddio: sia diritto per dirittura d' intenzione e per discacciamento di perverse cogitazioni
, e non si conosceva per niuno d' onde né perché tale accidente venisse,
spesseggiamento di questa figura. = nome d' azione da spesseggiare. spesseggiante (
e li vienti miscati co. lloro. d' azeglio, 5-163: i primi goccioloni
azeglio, 5-163: i primi goccioloni d' acqua cominciarono a percuoter di traverso l'invetriate
-per estens. infittirsi (colpi d' arma da fuoco, percosse).
spesseggiasse con tali osservazioni ci riuscì mai d' osservar in essa un minimo venamento di gelo
5. bargagli, 4-324: parve d' udire a cangenova una voce che spesseggiando
il tremolìo de l'arid'ala. d' annunzio, v-2-773: le rondini a saetta
lancio di proiettili; intensificare i tiri d' artiglieria. fazio, v-24-53: l'
qualunque luogo fuggirete dove non sia andamento d' uomo, si conviene che siate spesseggiati
, un tirare di catenacci, lo scricchiolare d' un carro, davano avviso che era
dire; cotal mercato spesseggiato desidera d' avere. -ripetuto più volte,
serrato, fitto, continuo (colpi d' arma, urti); insistente (un
pericolosi di questi. = nome d' azione da spesseggiare. spessézza (
spessezza delle lenti. « un po'd' aria buona mi farà bene ». bianciardi
paria assai e per la spessezza ha d' un opaco e d'un orrore che tiene
la spessezza ha d'un opaco e d' un orrore che tiene insieme del ritirato e
tutto il mondo son molte e varie sorti d' animali, di diverse nature,.
spessezza di que'salti, ma corse d' ogni lato a vederli, siccome giuochi
vederli, siccome giuochi dilettevoli o prove d' animo forti. -ripetizione o uso
la spessezza de'latinismi che al popolo d' italia giungono affatto strani. -frequenza
[il rosaio] sugo di foglie d' olivo o di sambuco, non se gli
oppure ribellandosi? = nome d' azione da spessire. spessìmetro,
. strumento formato da una serie di lamine d' acciaio di spessore determinato, usato per
avessi amido, spessisi il brodo colle tuorla d' uova. 2. figur.
consistente (un liquido, uno strato d' unto, ecc.). ricettario
le acque di un fiume). d' annunzio, iv-2-1255: la senna stagnante e
: quoci ogni cosa i. libre iiii d' acqua tanto torni libre ii e cola
2-189: il panno, perché è d' equale densità e spessitùdine sì nel suo riverscio
cose, ma che le prenda al vischio d' una materia più o meno ispessa.
pegola spessa, / che 'nviscava la ripa d' ogne parte. testi fiorentini, 189
biondo nutrito di latte e di sugo d' arancia, e da me, dal mio
compresso (il vento). cecco d' ascoli, 635: li monti, li
rena arida e spessa, / non d' altra foggia fatta che colei / che fu
. ojetti, ii-222: immagino che fin d' allora nolhac avesse la barba a punta
tolto in quel momento dalla scatola. era d' un velo spesso, stretto alla vita
di soavi allori, / di palme e d' amenissime mortelle, / cedri et aranci
; onde a fatica potevano andare innanzi. d' annunzio, i-271: la verdura /
, come se per avventura / una statua d' oro tra la spessa / erba fosse
/ allorché tutto addormentato è il mondo. d' annunzio, i-780: cadea su'piani
, oltre la strada i denti di squalo d' una fabbrica attanagliavano il cielo.
precetto, una norma). cecco d' ascoli, 86: o tu che mostri
la vera amicizia, ponendo più maniere d' amicizie e in fine la vera;
del discorso hanno detto alcuni esser tessuta d' altro stile e di più spesse erudizioni che
i robbamenti espressi / compriamo a peso d' oro, e i soldi rari / portiamo
fregi e di perle e di bottoni d' argento dorato ispessi a quattro e sei
colonne. calandra, iii-227: vestiva d' una roba vermiglia, lavorata ad aquile
roba vermiglia, lavorata ad aquile ispessissime d' oro, e a vederlo da lontano
il callo nelle miserie, pare che più d' altra cosa oramai non temano. ciro
successione, a raffica (proiettili, colpi d' arma da fuoco). ugurgieri,
moto ondoso o la caduta di gocce d' acqua). dante, par.
acque erano pure per certissimo prodigio ancora d' altri mali futuri e maggiori che ci
. dotti, 1-67: lo spesso cader d' onde iterate / rende il rigor fin
avesse forze bastevoli per reggere alla fierezza d' un colpo tanto atroce. d. bartoli
pianto e spessi singhiozzi stettero per ispazio d' una quarta ora. s. gregorio
spirito e veloce e spesso per il desiderio d' aumentarsi. metastasio, 597: tramanda
neve una carola trita, al suono d' un batter di denti che egli faceva
dante, infi, 4-66: non lasciavam d' andar perch'ei dicessi, / ma
e longa e spessa, / piena d' ogna mal e d'ognunca grama? a
spessa, / piena d'ogna mal e d' ognunca grama? a. 20
. marsili, 9: il corpo d' italia [il petrarca] appella bello per
, udito l'ambasciata, con gli uomini d' arme a cavallo e co'carri entrato
le rive tapezzate di verdura e vestite d' alberi, inaffiate da limpidi ruscelli e da
così spesso di spiriti come le selve sono d' alberi. g. gradenigo, lxxviii-ii-545
casi. giacomo aa lentini o rinaldo d' aquino, 401: spesse volte vidi
imposero ad essi nomi derivati da nomi d' uomini. -in rapida successione.
pistale e distemperale con acqua e un poco d' acqua rosa, sì che abbi del
move intenza, / ispesso lo convene / d' affanno far diporto. iacopone, 90-128
si comprende / quanto in femmina foco d' amor dura / se l'occhio
fare un abito nel vizio. intrichi d' amore [tasso], io: vi
. bisaccioni, 1-68: la spada d' astrea allo spesso cede il campo a
. leti, 1-59: un certo bacciliere d' ur- bino... faceva professione
: finse madonna lucrezia e diede voce d' esser gravida e, per meglio accompagnar
incrollabile che bene spesso tien voce anco d' ingegno. -di spesso: sovente
vinti / ma calvi grigi ritinti superstiti amici d' adesso. -il più spesso:
dipartemi spess'ore / questa gentile e d' alta intelligenza. = comp. da
spessore, con il suff. dei nomi d' azione. spessóre, sm.
grossezza, ed è di mal uso. d' annunzio, iii-i- 1107: io determino
io determino l'angolo di uno sbocco e d' una sezione di minima resistenza, la
sezione di minima resistenza, la pressione d' una condotta o lo spessore d'un
pressione d'una condotta o lo spessore d' un serbatoio. moravia, ix-100: a
vizio, sapienza e ignoranza son qualità d' un'argilla diversa, come la durezza o
vostra giornata queste fette temporali dello spessore d' un secondo? 3. foltezza
il linguaggio ha di essere linguaggio, d' avere un proprio spessore, una propria realtà
personaggio per adempiere alla funzione di protagonista d' un'opera deva necessariamente avere tanto spessore
calvino, 13-63: essi sono soprattutto testi d' uno straordinario spessore, in cui non
un pra- tello arrivo, / u'd' acqua chiara discorreva un rivo. roseo,
panamà: e stettero ascosi nella spessura d' un bosco, fino a che gli fu
: zo e gram scalma e calura / d' assai gente, e de spesura /
cui t'aspetto / con lo sguardo d' un vecchio. speténco (spitinco)
sarìa altro. = nome d' azione da spetezzare. spetezzante (
maledetto porco ». = nome d' agente da spetezzare. spetraménto (
mai prima trovati. = nome d' azione da spetrare. spetrarcare,
il tratti e mova, / vive d' amor faville il ferro spetra, / e
istesso intenerito e molle / in fucina d' amor s'incende e bolle.
in partic. per creare un'opera d' arte. baldi, 221: giacesi
far del giorno / io vidi a piè d' un orno / tirsi, il nobile
tosto spetra, ischiaccia il core / d' esta sdegnosa, selvaggia e altera, /
, il dono / gran ministro è d' amore, anzi tiranno. / egli è
costumi, gli rende all'umanità ragionevoli. d' annunzio, v-2- 603: mi
, v-2- 603: mi piace d' imaginare che quivi fossero convenuti quanti la
mazza, i-29: non forbito lavor d' ornati detti, /... /
... / né contender sottil d' ardui concetti, /... /
tomba! -sembrar perdere consistenza. d' annunzio, ii-746: ogni cosa più gran
ch'io la min, / fa'me d' uom vivo una gelata pietra. f
guisa ch'io mi spetro e cedo. d' annunzio, iii-2-363: figlio, ti
, nella calca delle esistenze, nulla più d' una delle tante di cui l'
frammenti di pietra. = nome d' agente da spetrare. spetrellare (
non paiavi ardito, io mi proverò d' interpretare e dimostrare come voi...
, 1-83: questi è filli, d' amor mio duce igniculo, / che,
terreo è sì spectàbile, / cupido son d' ornarne il mio cubiculo. 4
triunfale arco, di laurea corona o d' altra spettabile cosa, secondo i meriti,
e rugginosi e poco spettabili e disomati d' ogni altro fregio. galileo, 3-3-131:
. cattaneo, vi-3-62: nella publicazione d' un 'codice ginnasiale', la civiltà moderna
ariosto] contrarissimo a quelle cerimonie nemiche d' ogni semplicità, a quel tenore di vita
o da quello puramente spettacolare della inglese d' adozione marie tassaud. del giudice,
uno spazio urbano). = nome d' azione da spettacolarizzare. spettacolarménte, avv
, la musica. carezzevole, cattivante, d' una orecchiabi- lità oltraggiosamente ruffiana, spettacolarmente
egli più de l'usato si procaccia / d' accarezzarmi e la sua fraude aiuta.
accostumarsi a mirare con altura e importurbabilità d' animo qualunque spettacolo atroce o vista ai
porto e scala principale di arabia e d' etiopia, terra di ragionevole grandezza, essendo
toccano quas'insieme, onde a rimirarli d' in mare né più vago né più
opra, / non fia che mai notte d' oblio lo copra. delfico, ii-214
. carducci, iii-15-282: cotesto paesaggio d' inverno moravo, a napoli, dove la
che eravamo entrati nella zona torrida. d' annunzio, iv-1-4: perfino lo spettacolo
continuazione del nono e del decimo libro d' esso 'spettacolo', ne'quali si tratta
abbagliarti, augel palustre, / osasti d' affisar lume infinito? -di spettacolo
[della tragedia] deriva dallo spettacolo d' un re magnanimo e sino allora invincibile che
nel mondo, lo spettacolo della felicità d' annunzio, i-502: gioisce a lo
quella lucifera gloria dell'altezza angelica e meriterà d' entrare a quello spettacolo de'divini lumi
al triunfo, turbata e con difncultà d' animo sofferendo di dover divenire spettàculo de'romani
d' una certa pelle, piena di mortifero veleno
di leone x] fu uno spettacolo d' un magnificenza la più pomposa che si
: chiese, palazzi insigni, opere d' arte, non ce n'erano più da
tanta tommaso nell'andarle a cercare. d' annunzio, iv-1-141: un viluppo di nu
da'vapori... pareva un episodio d' una qualche titanomachia primitiva, uno spettacolo
... che pensassero allo spettacolo d' apertura senza imbrogliarsi con quello che dèe appresso
caro, 5-208: per questo le composizioni d' alcidamante paiono fredde: perché si serve
. -con uso enfatico; opera d' arte che provoca grande godimento.
o di esibizioni plateali. m. d' eramo [« il manifesto », 5-ii-1986
, grandissima parte sopra il teatro e d' intorno, siccome usati erano si posero
usati erano si posero e in modo d' uno spettacolo nel parlamento si stavano.
92-15: roma diede spettacolo unico ai secoli d' una città conquistatrice del mondo.
. l'abito strano e grondante non meno d' acqua che di sangue fé inorridir la
boiardo, 1-142: gettano il busto giù d' uno sasso dirupato sopra al quale è
e il capo pongano in spettaculo sopra d' uno palo piantato. panigarola, 1-106:
spettacolo a sé. o alla fine d' una cerimonia pubblica, in qualche ricorrenza
tra questi [ricordi] figura la narrazione d' un soggiorno che la scrittrice fece a
de'primitivi campi della natura; questa specie d' aspettativa che tu butti nel di lui
-che ha carattere di spettacolo pubblico. d' annunzio, v-1-145: il provveditore ai diporti
che istrioni su la scena, rilucenti d' ogni parte e spettacolosi. tommaseo, 13-iv-385
per dimostrare equità francia prende le parti d' un cittadino di roma accusato da un
accusato da un francese e condanna il visconte d' arlin- court che disse troppo male di
erano frutta da marmellata, miele denso d' odori..., pomidoro dalla polpa
dilettamenti del corpo. = nome d' azione da spettare2. spettante (
neuno di questa arte ardischi o presummi d' andare o mandare a comperare alcuna vittuaglia
codice dei podestà e sindaci del regno d' italia (1811), 644: se
, xiii-1-46: se il parlamento ha diritto d' ingerirsi nelle faccende dell'estere, che
, la quale fusse furtivamente soctracta o furata d' al- cuno, che quelle cotale cose
rosmini, 5-1-195: noi uomini siamo vestiti d' infinite particolarità che non ispettano all'umana
alfonso i in poi ereditaria in casa d' este, massime per quel che spetta all'
cui abbiamo in questo libro trattato, d' incominciar a parlare di quanto spetta alla
! che uomini sapienti non sieno fra sé d' accordo in quello che spetta a natura
a lui il suggerirmi di ricorreggere e d' allargare? doveva lasciarlo pensare a me.
i miei ringraziamenti a chi spettano. d' annunzio, v-1-1038: all'azione che
spettano; gli ultimi ch'io esigerò d' ora in poi dall'università. carducci
francia, assai temuto in guerra: / d' orlando e di rinaldo era cugino,
: / di stufa, di cantina e d' osteria. -all'imp
le coste spettanti la sardegna in cerca d' un porto. 7. osservare
caos ed un rimescolamento di noia, d' intrighi, di lungherie,...
quelli che si recano là, nel moto d' un piede in billico, desinando o
voce di campana fessa: 'erano i capei d' oro a l'aura sparsi'e 'sì
spettatori trovino ne'loro palchetti il comodo d' amoreggiare, può anche essere vero, ma
contempla qualcosa, in partic. un'opera d' arte, per lo più con rapita
dotta, lat. spectator -óris, nome d' agente da spedare (v.
e un certo splendore di quello colore d' oro, il quale è nel vino sempre
dotta, lat. spectatìo -ónis, nome d' azione da spedare (v.
corrispondere alla spettazióne non solo delle qualità d' esse, ma né anco della quantità
. 2. attesa o periodo d' attesa. assarino, 112: in
non è tutta lì. = nome d' azione da spettegolare. spettegolante (
agli italiani di sentirsi dire le ragioni d' ognuno... senza spettegoleggiare sulle personalità
. tecchi, 5-23: intorno e d' appresso mareggiava lo schiamazzo dei maschi,
: sono spettinato, barbuto, vestito d' una maglia rozza e di una giubba logora
si sgualcivano completamente. = nome d' azione da spettinare. spettiva,
sentimento, un pensiero, uno stato d' animo a lungo represso o debitamente trattenuto;
. -privo di corazza. d' annunzio, v-2-826: dementato dall'ira il
o una formula, fra la lunghezza d' onda di una radiazione e una grandezza
energia radiante nelle diverse regioni di lunghezza d' onda di uno spettro. - fantasma
ii-i-i: a questo proposito mi sovviene d' aver sentito raccontare da un amico cne andando
campagna spettrale, piena di alti alberi e d' ombre. calvino, 15-70: alcuni
lo studio delle frequenze e delle lunghezze d' onda di un segnale periodico; analisi
con una luna gialla ironica nello spaccato d' un pianeta spento. spettralità di burroni
con innumerevoli cani desertici fulminati da polpette d' arsenico e spettralizzati sui marciapiedi nel sole tenebroso
impressioni vivamente sentite. = nome d' azione da spettralizzare. spettralménte,
aspetto vago, che suscita una sensazione d' irrealtà e di straniamento. camerana,
giorno, iare c'abbiano fatta menzione d' una cosa, c'ha qualche simi-
, ombre peripatetiche incappate di nero e d' ombra. silone, 4-141: egli stentò
che per particolari condizioni ambientali e stati d' animo del contemplante, assume un aspetto
!, vien trattenuto con amene visioni d' un futuro bene e molestato da orribili
futuro bene e molestato da orribili spettri d' un eterno male. parini, 374:
orrendi. carducci, iii-2-419: ahi d' arad e di mantova / si scoverchiano
ti d' alto potere evocativo, tanto da suscitare l'
barilli, 8-125: in quel timbro d' argento entra e passa lento come in
in una fase di eclissi lo spettro d' un secolo passato. gozzano, i-401
. camerana, 31: l'acqua pareva d' ombra, e riflettea / gli spetri
presentano se non delle righe oscure o d' assorbimento, come il sole. soffici,
assorbimento in relazione con le varie lunghezze d' onda. -spettro continuo-, striscia luminosa
infrarosso, costituito da radiazioni di lunghezza d' onda superiore a quella della luce rossa
: poi polarografia per misurare il consumo d' ossigeno, spettrofotometria per determinare l'attività
policromatiche in corrispondenza di una lunghezza d' onda determinata. -anche: strumento per il
f. eredia [« il giornale d' italia », 27-iv-1944], 3:
di misurazione delle intensità e delle lunghezze d' onda delle righe di uno spettro,
graduata) atto a misurare la lunghezza d' onda delle righe presenti nello spettro osservato
misurazioni di determinati intervalli ristretti di lunghezza d' onda. = comp. da
fenomeni di polarizzazione rotatoria dipendenti dalla lunghezza d' onda. = comp. da
un corpo in un intervallo di lunghezze d' onda ristretto. = comp.
energia radiante in un intervallo di lunghezze d' onda ristretto; radiometro spettrale.
un decennio la tecnologia del restauro delle opere d' arte si avvale di mezzi d'indagine
opere d'arte si avvale di mezzi d' indagine molto sofisticati, che comprendono tra
politica attraverso la spettroscopia di una forma d' arte. = deriv. da spettroscopio
. f. eredia [« il giornale d' italia », 27-iv- 1944],
e specie. ramusio, i-37: d' intorno sono botteghe dove si vendono certi vermicelli
tartufo in fette, prugnoli, gialli d' uova e spezie. d'annunzio, i-993
prugnoli, gialli d'uova e spezie. d' annunzio, i-993: lasciano un lungo
vespro montato a cavallo, sembiante faccendo d' andare a suo diporto, pervenne là
, il quale, datosi a credere d' esser diventato un grano di senapria, si
avvenne i parentadi se ad essi dovea d' essermi in sì franco compagnone imbattuto.
ch'e'potesse / condursi nella terra d' oltremare. g. villani, iv-13-27:
per li turchi da trecentomila di fiorni d' oro a'viniziani e da trecentocinquantamila a'genovesi
spezierie orientali, cominciarono a trarre ducati d' oro. serao, i-106: l'odore
quelle botti che de'vasi dipinti da rafeal d' urbino nella spezieria. cipriani, ii-1-233
i mille sintomi [ai ribellione] che d' ogni lato appariscono fannovi argomentare una malattia
legger le gazzette / alla pan- caccia d' una spezieria. goldoni, vii-1090: io
foscolo, xv-286: dàmmi esatte novelle d' unaccademia italiana'sedente in livorno alla quale
: avrei anche aggiunto le ricche botteghe d' ogni sorta di merci, le pasticcerie,
il mio ventre era fatto spezieria / e d' acque amare e dolci una cisterna.
mano, e poi li fece empiere tutti d' uno finissimo ispezie e istivarli in una
sul descretto / andava a roma pella via d' ancona. = cfr. spezia
preziosi agli occhi del fisico indagatore. d' annunzio, v-1-304: ora sono come
san- za triegua, naufragio e spezzamento d' uomo non contenente, serva dell'uomo
tutto insieme. sale, teneva d' ogni cosa, ma tutto cattivo.
sacchi particella e spezzamento, dirò così, d' un'altra quantunque pic cola
, per la difficoltà di barattar monete d' oro e d'argento per far certe minute
difficoltà di barattar monete d'oro e d' argento per far certe minute spese o per
di parola, ponendone una parte al fin d' un verso e l'altra al principio
di fortificazione che per ragione di sito o d' altro venga interrotta in alcuna delle sue
il fianco ritirato. = nome d' azione da spezzare. spezzanocciòle, sm
gente di cesare: quelli li richiedeva d' ogne parte, uccidendo a destro et a
costui, che fortissimo era, in poca d' ora ebbe tutti spezzati. savonarola,
1-xvi-1-77: né già la poderosa lancia d' enea sperto di guerra spezzò lo scudo
lo scudo, ché la rattenne la piastra d' oro dono del dio. verga,
navi. pascoli, 633: il cuor d' achille mareggiava, come / il mare
egli primo si mise a mangiare. d' annunzio, iii-1-812: nuora, nuora,
le porte e ci sforzino le guardie d' una città tanto principale e tanto piena
commessa battaglia, ebbero vittoria quelli d' atena e la maggior parte di quelli di
fanno scrosciare spezzando i piccoli alberi. d' annunzio, iv-1-426: un altro giorno,
spezza 'l vinco dell'amor terreno, / d' ogni gravezza mondana soluto. petrarca,
, cessai di piangere, / vivo d' un'altra in braccio. foscolo, 1-299
crebbe il desio / di spezzar pria d' ogni altro i saldi chiostri, / e
. pattavicino, 1-133: il padrone d' una miniera spezza con travaglio e spesa
-figur. eliminare una situazione d' incertezza o di angoscia; vincere il
angoscia; vincere il male. intrichi d' amore [tasso], 243: voi
calle adagia e spezza i geli / d' averno, inverno de la colpa infetta.
taumante al del s'aggira / e d' un bell'arco tutta l'aria spezza.
, o capitano, / chi ti chiama d' ausonia alle mine? / pensi tu
risoluto di assaltar roma, spezzati i ragionamenti d' accordo del viceré, marcia per toscana
a dietro / e lieve mi rendea d' amor lo peso, / spezzato ài come
calvino, 1-210: il suo mite sogno d' un pollaio pigolante era spezzato sul nascere
ni lealtà per nesun tenpo, / ma d' ogna cosa fa felonia; / el
anima. -assol. intrichi d' amore [tasso], 168: -magagna
di francia era entrato in milano armato d' arma bianca e con tanta gente che
, messosi il capo innanzi a guisa d' un montone, con quel corso che
», fece il fenoglio, col suono d' una canna che gli si spezzasse in
sotto i miei piedi o lo spezzarsi d' un ramo, perché subito accorra tutto
perché non fui là, quando, d' orrore / ingombro il mondo, il gran
. dividersi in più zampilli (un getto d' ac- qua). marotta,
, / ostia che si spezzò prima d' avere / tocche le labbra del sacrificante.
: allo spezzarsi della mia catena / d' immenso gaudio l'alma mia fu priva.
i-28: la bella filastrocca / si spezza d' improvviso. parise, 5-185: a
a'miei sospir dar loco, / d' ogni opportun disio il valor cadea / subito
, 16-21: per tanti rivi s'empie d' allegrezza / la mente mia, che
corde a vanto di coloro che meritano d' esser diffamati col corno e publicati per
y. prov. frottole d' incerta attribuzione, xlvii-266: chi impresa fa
capo. monosini, 109: il martel d' ariento spezza le porte di ferro.
toscani, 251: 1 danari d' argento spezzan le porte di ferro. ibidem
arma di riserva. d' annunzio, v-i-ioii: non era un di
greci... stimavano l'onore d' una vittoria nella lotta o nel corso quanto
causa comune, diede loro le parti d' uno scudo d'oro spezzato da portare a
diede loro le parti d'uno scudo d' oro spezzato da portare a monsignore di
..., fatto un fascio d' asse spezzate e di schegge, se lo
innanzi di porla in terra meglio riesce d' un'altra che intera ed illesa fu
passaggio, s'incontravano alberelli della grossezza d' un braccio, spezzati all'altezza di
, ripieni di maschere, di chimere, d' ingegnosi ricettacoli di polvere e di nidi
curta da chi a le natiche, / d' una gemella sola senza maniche / tutta
: dal nembifero mosse alto apennino / d' atri vapor nitrosi un turbin carco / su
l'opposto fendendo aere più scarco, / d' oscure lo coprì nubi spezzate. cesarotti
/ le tetre corna, decima fatica / d' èrcole invitto. 13. interrotto
soggiunsi io, ancor che parti sieno d' altra maggior azione, sono elleno però anco
1-697: confortò ad provedersi di gente d' arme e di gente spezzate. grossi
rozza] un spezzato che in men d' un'ora tutto quanto mi ruppe. settembrini
sia nei metri, che furono accusati d' essere soltanto prosa spezzata in righe ineguali,
suo dialetto pieno e morbido, intriso d' abruzzese canoro e spezzato.
i quali con pregiudicata opinione han creduto d' avere in questa età rinnovato il secolo
rebora, 26: pupille / rosse d' un cuore spezzato. -privo di prospettive
, xi-95: quel 'cabab', spezzato d' agnello che gira allo spiedo. a
, ii-1-129: ehi, calami qualche spezzato d' alberi! due cipressetti qua davanti a
carichi di prede. grossi, 11-88: d' itali e di franchi una brigata /
di mura e di pollai votatori. d' annunzio, il-mo: « navi! navi
o spaccapietre o pietriscante. = nome d' agente da spezzare. spezzatrice, sf
tondatrice per rosette. = nome d' agente femm. da spezzare. spezzatura
romano si ha in grossi pezzi e d' un verde celadon; ed è molto difficile
spiaggia del mare, ricorrono le spezzature d' un acquedotto. 3. breve
] nel suo romitorio e si refrigera d' un po'di fiamma, prima di ricoricarsi
del poeta, non certo sulle tavole d' un palcoscenico. -mancamento delle forze
: a. pucci nelli, ci parla d' un'opera creata in un momento di
se desse lezione a qualche virtuosa, d' incaricarla a pronunciar male e, per tale
, infrascano, disfigurano ogni cosa. d' annunzio, iv-2-917: la voce d'
d'annunzio, iv-2-917: la voce d' isabella inghirami, ricca di toni di dissonanze
ora soprana. = nome d' azione da spezzare. spezzazòcchi,
popolare'è... il portato d' uno spezzettamento del tema essenziale della 'casa
quel suo sgombrare dalle composizioni tante superfluità d' oggettini, quell'accentrare in un punto
quell'accentrare in un punto il rapporto d' interesse delle figure, insomma, quel
quanto gli era possibile. = nome d' azione da spezzettare. spezzettare,
pollo cotto e spezzettato. un quarto d' agnello spezzettato. a. boni, 239
e settori dalle lotte. = nome d' azione da spezzettare. spezziarìa e
in muratori, cxiv-2-162]: per via d' amici a roma sono stati da me
l'occupazione militare. = nome d' azione da spezzonare. spezzonare,
spezzo- nato posizioni nemiche. il giornale d' italia [27-iv-1944], 2: ieri
e. gadda, 21-178: tali pezze d' appoggio sono per lo più dimolto utili
incendi (spezzone incendiario). d' annunzio, vii-381: quella chiara stella a
isdrael suoi imbasciadori al re del popolo d' ammon per consolarlo della morte del padre
ha inteso come il povero giovane per persuasioni d' un vile, plebeo et ignorante suo
crudel vendetta, e perciò mantenne spie qui d' intorno osservatrici degli andamenti di serpilla e
di gatti / van ronzando a color d' intorno e appresso, / per intender se
fare un'arte e da poi dalla spia d' essercitarla male viene accusato. -come
. moneti, 30: ebrei con spie d' intorno avete caro, / li sbirri
il palazzo vostro è fatto ospizio / d' ogni più tristo e più nefando vizio.
, 1-286: augusto / ha più d' uopo di spie che di sapienti; /