santa è fatta di massi spaccati, d' alberi centenni e di uccelli. tutto il
sciupaménto e quasi profanazione. = nome d' azione da sciupare. sciupanòtti,
dei piedi (le scarpe). d' annunzio, iv-1-695: il vento ti ha
. non sarete forzati a leggere un'infinità d' opere insulse e che sciupano la mente
capuana, 15-243: in questo modo il d' annunzio ha sciupato la propria creatura che
. baldini, 9-187: come critico d' arte sciuperà inchiostro.. per metter
così detta nuova sciuf> ano quel po'd' ingegno a scoprire piaghe e a rimescolaree immondezze
, i-430: alta bionda, vestita d' un camice roseo dalle larghe maniche orlate
un camice roseo dalle larghe maniche orlate d' un pizzo gialletto che s'era sciupato e
'gingillino'del giusti. 'gran sciupateste d' università', e si suole dire special-
e sciupate, parevano ancor fresche e d' un rosso vivo appetto alla pallidezza cadaverica
caddi giù malamente per la scala buia d' un palazzo antico; soffrii quasi un anno
'l'adorabile sconosciuta'si svolge tra camere d' albergo, spiagge alla moda e castelli
frontespizio, 344]: 'aimée'è romanzo d' amore (ma attenti alla formula sciupatissima
discemo, / ha non so che d' eterno. giusti, ii-458: tu sei
di farsi chiamare calzolai. = nome d' agente da sciupare. sciupatura, sf
caratteri di mistero. = nome d' azione da sciupare. sciupicchiato, agg
con uso scherz. di carta e d' inchiostro in scritti di poco valore;
è uno sciupio di tempo e d' inchiostro. ferd. martini, 5-38:
carducci, iii-26-201: perché tanto sciupìo d' 'esprit', che in fine discende alla
un delitto e a spiccioli / paghi unosciupo d' anime! » gridò il poeta.
non abbisognerei di tanto sciupo di tempo e d' inchiostro. caroselli, liii-130: 1
di chi si rivolge a un branco d' inetti e di sciuponi. -figur.
sarà condito [il premio] con qualchesalsina d' avanguardia... per istruire i parvenus
il freddo, ha provisto anche di quantità d' animali di pelli... e
animaletti somiglianti lo scoiattolo, e provveduti d' una membrana laterale al corpo che loro serve
, 67: prima vorrei essere un scabellaccio d' un scrittore che aver pure un clientolo
bar di via veneto, si mettono d' un tratto a non voler che pane casareccio
, finto di nero marmo e lavorato d' arabeschi toccati d'oro, sopra di cui
nero marmo e lavorato d'arabeschi toccati d' oro, sopra di cui posava un grancandeliere
oro, sopra di cui posava un grancandeliere d' argento sodo con accesa facella. magalotti,
rinserrata / s'era tra l'uscio d' uno sgabuzzino, / gridava come un'
la particella pronom. scoraggiarsi, perdersi d' animo. liburnio, 2-56: voglio
salvini, 41-387: al gran critico dionisio d' alicamasso... sembrò platone essere
sostant. viani, 19-7: pensi d' andare in paradiso? te?! con
sgallava come ceralacca bollente e fiatava folate d' alito caldo. = comp.
sono coperti di sgallature. = nome d' azione da sgallare1. tramater [
affettata e svenevole civetteria. d' alberti [s. v.]:
. montare in superbia, inorgoglirsi. d' azeglio: 7-ii-353: per fortuna ha un
manifestazione pubblica e vivace di una corrente d' opinione. faldella, i-5-170: permetta
lady macbeth). = nome d' azione da sgallinaré2. sgallinaré1,
o, per dir meglio, dalla gola d' andar sgallinando i pollai de'poveri contadini
che ieri sgallinai per voi ducati trenta d' oro. -accaparrarsi una nomea.
, 1-144: poiché tu se'la cima d' ogni bella, / tu ne sgalluzzi
l'occhio chiaro accigliato e il dente d' oro nella bocca mezza aperta mentre dava una
nudo fra doi bote sgambarato a mechio d' un gran pezzo di lardo e biscotto
302: clorinda di tigrino ci aveva detto d' averli visti sgambare verso la callaia vecchia
diritti verso l'isonzo quando la sventagliata d' un proiettore ce lo rivela, e ci
l9l4). d' annunzio, 1-34: oh, ma chi
di una gara. = nome d' azione da sgambare1. sgambatura2,
elasticizzato alla sgambatura. = nome d' azione da sgambare2. sgambeggiare, intr
« l'illustra = nome d' azione da sgambettare1. sgambettante (part
giunco... ora mi sembravano cupolette d' alberi fioriti che si scrollassero al vento
. bacchelli, 16-81: coi denari d' una madre sospettata e disistimata quale una
a sgambettar sulla carta non più aspra d' intoppi servili, non bollata, non
ché anch'io so il fatto mio. d' azeglio, 7-iii-43: sarà presunzione,
opponendo la propria gamba alla sua gamba d' appoggio per farlo cadere. -anche con
: ta-pum. e pesavento s'abbatte, d' un colpo, sul sentiero. e
far cadere l'avversario entrando sulla gamba d' appoggio. salvini, vii-4-1:
l'uno all'altro e non andavano mai d' accordo. -scrollarsi di dosso uno
. -scrollarsi di dosso uno stato d' animo. rebora, 2-155: oggi
l'uscio si spalancò. = nome d' azione da sganasciare. sganasciarne (
sganasciare dalle risa tutti gli arcadi. d' azeglio, 5-ii-192: s'udiva gridare
affamati rozza: uno di que'sganasciati landò d' affitto con l'attacco -per estens. liberare
. cigolio del legno. velluto, fu d' avere tempo, spazio e libertà.
la bocca: il fico., era d' oro! fucini, 192: era
ridere (il minore gli conta quanti denti d' oro vero) quanlente. moravia,
: « questa è politica », sorrise d' addio: « questa enordelfini, 3-60
fra mezz'ora se riesco a sganciarmi, d' accordo? di buon cuore o,
tutti comunicati in un mo = nome d' azione da sganciare. soldati,
maestà, sentando di dentro tetto. d' annunzio, iv-2-945: come sentì su la
accompagnava con l'idea per l'amor d' idio, date un quatrino / al misero
sganciano dal nemico senza guardare ai chilometri d' arretramento, appena vedono che la posizione
sbottonato (un indumento). d' annunzio, iii-2-96: sganciata la tunica d'
d'annunzio, iii-2-96: sganciata la tunica d' ambo le parti cade come la scorza
ambo le parti cade come la scorza d' un frutto scoprendo la polpa delle due
di abbattimento. = nome d' agente da sganciare. sgàncio,
. gadda, 6-326: una ciabatta d' una macchina, da aver vergogna andarci.
nero sfiatato... s'accontentò d' alzarsi, di guardarsi attorno e di spo
lordo sgangheramento senile. = nome d' azione da sgangherare. sgangherare (
, che vuol dire quello che mostravate d' esser quando così baldanzosamente correvate le case
fa a miccino, / sol capace d' un unghia di grillo. parini, mat
sembra una pozzanghera, / colmo è d' un vin sì forte e sì possente /
: idomeneo la lancia nella bocca / d' erimanto cacciò. la ferrea cima, /
corte un caosed un rimescolamento di noia, d' intrighi, di lungherie,...
che si recano là, nel moto d' un piede in billico, desinando o cenando
era inaridito nello studio, e le penne d' oca si erano sgangherate.
, dicevano sgangherandosi, « che càmola d' una bicicletta! ». 9.
urlo sgangherato e egli gentil uomo d' onore, venghi or ora a tirare cento
molza, xxvi-2-23: qualche ficaccia forse d' una span c. gozzi
precipitò di là. 1-56: io triemo d' esser osservato da quella sgangherata di voi non
a cantare davanti 2. manifestazione d' incoerenza, contraddizione. vignali, 1-2-7
ore in una buca mi avete confinato. d' uno strumento si spande da un angolo per
mosche ronzavano. porta de la casa d' ambrogio sgangherata e battuta per caro, 12-ii-315
. le finestre sgangherate e senza vetri. d' annunzio, p. netti, i-i
naturale e più piano. sì, d' uso, ecc.). tanto sgangherata
, incoerente (un autore). d' amorevol occhio. carducci, iii-25-382: vedete
persona). dili che paiono schiene d' asini pelati, con una rota sola e
, raffazzonato (un pe. d' annunzio, 4-ii-73: li scaffali sono quasi
scrive s'accorgerà che le poesie d' omero sono più veridi letto
che assai. baldinucci [d' alberti]: cose torbide, fantastiche
secondo il mio avviso che acquistarsi nome d' una sciocca crudeltà senza speranza di raddrizzare
. -dissennato. baldovini [d' alberti]: mi puoi credere tu tanto
sgangherellato... andava in cerca d' arselle, di quelle chiamate 'poverazze'perché
qualcosa. - in partic.: spasimare d' amore. beolco, 535:
s'te me arbandoni, a'morirò d' amore. a'muoro, a'te dighe
forsi raumiliato insacca. = nome d' azione da sgannare. sgannare,
io mi restai tutto contento, parendomi d' averlo sgannato. g. p. maffei
verità per isgannarvi ed acciocché, per mancamento d' un libero amico, voi non tomboliate
: di quello che noi non siamo d' accordo domandiamne loro e per questa via o
= dal fr. égarement, nome d' azione da égarer 'deviare, fuorviare'.
una pezza di panno, venti libbre d' allume e tre once di tartaro; indi
, sopra un bagno di dodici bicchieri d' acqua forte. di poi, se ami
battaglia sgarò i musulmani, inseguilli più d' un miglio e tor- nossi a traina
su in paradiso, sarà un re d' immensa grandezza... e sarà mio
, 533: perdonatemi la mala creanza d' avervi impiantati così sgarbatamente, ma non
burbero fece una spallata, per levarsi d' addosso la manaccia del barone zacco,
e trasformano a talento loro e sgarbatamente d' una in un'altra le cose.
ragazzo che non avea tante parole, ma d' una sgarbatezza niuno lo poteva appuntare.
. piovene, 14-17: l'innamorato d' alembert, che da otto anni viveva senza
svenente, più stucchevole e più odioso d' un corteggiano affettato. batacchi, i-97
sorella, a lungo, una specie d' insofferenza smaniosa la faceva sgarbata verso di
il silenzio era una parola astiosa o d' insofferenza sgarbata. -privo di delicatezza
nel cervello da senno, s'immaginò undì d' esser fatto una pepona da chioggia, e
. nannini, 1-168: l'ignoranza d' un pittore fa la figura sgarbata e goffa
la figura sgarbata e goffa, così ne'd' intorni come ne'colori. selva,
sgarbate, non soverchiamente lisciate né prive d' ornamento o sozze. ciò
: risposi... chenon m'avvedeva d' aver usato de'sgarbi a nessuno. manzoni
mille riguardi, ogni arrendevolezza, dimostrazioni d' affetto senza fine: per l'amante,
degli sgarbi forse anche a delle brutalità d' annunzio, iii-2-1063: a tutti i tuoi
intens., e da un nome d' azione di garbare (v.) nel
. (sgargàglio, sgar-sgargiante, a liste d' argento, aperto sul petto e sulla cami
aretino, xxvi-3-15: voi sgargagliate le paci d' amore / e vomitate le guerre di
canal della gola reciso. = nome d' azione da sgarganare. sgarganellare,
investito da una folata di vita: frulli d' ala, gor gheggi,
ojetti, i-232: ha una collana d' oro e un busto celeste sgarramenti.
cantù, 3-342: gli abiti d' un ammogliato non devono nicazione dell'
sapea conoscere la più essere quelli d' un giovane sgargiante. palazzeschi, 5-52:
dipinto, non pur di lionne, ma d' irolli. papini, x-1-1024: somigliavano
: il panciotto sgargiava di colore e d' ori pendenti dai taschini. gadda conti
moglie sampiero, secondo dicemmo, la vannina d' oma- sgarire1, tr. (
, / che par parata di broccato d' oro: / io mi voilsi sgarire e
cima dello sgarraménto. = nome d' azione da sgarrare1. sgarrare1 (
, 1-60: « voi che vi vantate d' essere stata infallibile nelle predizioni..
dei mercanti] memoria, che non sgarra d' una libra né d'un soldo.
che non sgarra d'una libra né d' un soldo. p. levi, 3-128
cantoni, 815: se tu sgarri d' un giorno solo, ti puoi pulire
più che discreti, mai aveva sgarrato d' un secondo o creato panico per qualche esitazione
sgarrate non si dovranno accagionare al manco d' abilità in lui, ma al cattivo stato
meravigliosamente le piaghe. = nome d' azione da sgarrare2. sgarrettaménto, sm
tipica della società barbaricina. = nome d' azione da sgarrettare1. sgarrettare1 (
. region. succisione. = nome d' azione da sgarrettare1. sgarriménto, sm
fatti a'troppo lascivi. = nome d' azione da sgarrire per sgarire1. sgarrire
b. ricciardi, 60: santo chi d' interesse mi si spoglia / e su
-offesa, oltraggio. inventario di alfonso ii d' este, 1071: penne di sgarza in
), sf. gerg. violento colpo d' acceleratore. tabucchi, 1-79
/ acciò qualche sconcerto non succeda. d' azeglio, 7-i-61: si fa la vita
qualcuno sgattaiolarsela dal cancello dell'orto. d' annunzio, iii-2-1049: pare che
sgattaiolare / fra le dita gli scudi d' argento. -spuntare, fuoriuscire inavvertitamente.
o fastidiosa. gi; uscir d' impaccio con arte. giusti, ii-383:
bicchiere. -uscire da uno stato d' animo; rifuggire da una certa condizione
, amasio, cortigiano. = nome d' agente da sgavazzare. sgaveggiare, tr
talora / io ti sgavéggio con l'occhio d' amore? = comp. dal
dallo sgelamento del danubio. = nome d' azione da sgelare. sgelare, intr
una autentica in una bella giornata d' inverno si vede a volte che sgela a
3. figur. uscire da uno stato d' animo di indifferenza, di tristezza,
improvvisamente in singhiozzi. si era liberato d' un tratto come sgelandosi del pensiero e
quel corpo agghiacciato dentro un gran vaso d' acqua fredda, potesse seguirne qualche buon
, senza più offerta di pane e nemmeno d' acqua calda per sgelare d'un scroscio
e nemmeno d'acqua calda per sgelare d' un scroscio lo stomaco. 8
ultimi tempi mamma angiolina non si trovava d' accordo con il figlio, intrappolato in tutti
quale non potea essere prima del mese d' agosto, lo raggiungerebbe al porto di
. 2-55: questi son capi d' aglio: primizia della terra sgelata:
sciolto (la neve). = nome d' azione da sgessare. fenoglio, 5-i-475
sgelatura, sf. rifioritura di una forma d' arte. c. carrà,
per età solare. = nome d' azione da sgelare. sgèlo, sm
rizzoli in uno sgelo di marzo o d' aprile è bello e vero. pascoli,
coll'abito incavato in vita e rinforzato d' ovatta sulle spalle, coi calzoni sghembati
. bigiaretti, 11-7: tre quarti d' ora per percorrere pochi chilometri: risalire
boine, ii-61: c'era, d' innanzi, lo sghembo tumulto deitetti rossi.
/ sghembitessevano e ritessevano intorno le gronde. d' annunzio, i-39: i vipistrelli spersi
sgradito (la manifestazione di uno stato d' animo). cicerchia, xliii-388:
sofo, frizzi da stordito, / progetti d' ogni etàfatti coi piedi, / peggio eseguiti
. -bislacco, stravagante. d' annunzio, iv-2-963: « non trovo più
/ le città vidi, che m'eran d' intorno, / di sotto, sì com'
sua presenza, / per non voltar prima d' uscir le spalle. de amicis,
/ essa di sghembo gli sfugge. d' annunzio, vii-321: i monti illuminati
dico, apparisce, non sarà egli degno d' una morte no, ma di cento
tagliato a sghembo, / colle frasche d' un albero inzuppato / bagnarsi a chi
piccolomini, 8-177: queste giovine del dì d' oggi vogliansghermire (sgremire), tr.
avviticchiata a me. = nome d' agente da sghermire. sgheronare,
sgheronare, sgheronatura. = nome d' azione da sgheronare. sghèrra, sf
fare le suddette due statue e sperando d' avere l'altre tredici, dubitava fortemente
tentò perciò di farlo con una sgherrata d' un suo figlio mangiaferro spaurare, ed
ant. schèrro, §gèrró). uomo d' armi al servizio di un potente per
e da essi ferito con più colpi d' acutissime spade e lasciato a terra per morto
; soldato che milita in un esercito d' occupazione o al servizio di una potenza
. per simil. emissario, cieco esecutore d' ordini; accolito, adibito al compimento
: quella che l'avea suscitato [carlo d' an- gio] cominciò a reprimerlo:
, 1-61: la tean nido / d' armati sgherri, cui trattar soltanto / era
? qualche principe? prima fu servo d' un oste, poi mulattiero, poibirro,
5. agg. formato da uomini d' arme al servizio di un potente.
astro ferruginoso, che attizza con la face d' enio per l'universo il fuoco ardente
bisogna che alla tirannide sgherra o clericale d' una volta non succeda la tirannide ignobile
altra nobil zitella / con infronte un par d' occhi sì sgherri. / ella ha inoltre
con istupore videro dodici sgherroni, armati d' ogni sorte di ferro,...
non teneva già da sé divisa / pur d' un sol passo una sua dama sgherra
costume o la foggia propria degli uomini d' arme, degli scherani (con partic.
l'ora dello sghiacciamento, il giorno felice d' una inconfutabile rivelazione. = nome
una inconfutabile rivelazione. = nome d' azione da sghiacciare. sghiacciare,
mani sincrone si sghiaccia / la memoria d' un essere indiviso / che ardendo i nostri
(un dispositivo). = nome d' agente da sghiacciare. sghiaiare,
artificiale o l'alveo di un corso d' acqua dalla ghiaia che vi si deposita
sghiaiatóio, sm. sghiaiatore. d' annunzio, vi-912: gli archi rotti dello
contenute in sospensione. = nome d' agente da sghiaiare. sghiappato,
alla latina, un caccnino spappolato. d' annunzio, v-2-259: nel riveder la
, maligno o maliziosamente, con espressione d' intesa; sghignazzare. sacchetti,
gli farò: che una volta glidiedi bere d' un buono raspeo che io avea fatto;
49: il giovane, avido d' istruirsi, ascoltava ridendo, lanciando tratto
1-51: la selva buia di scavi e d' insidie, sbarrata di vigne spinose,
papini, 39-111: daremo tali lezioni d' egoismo al mondo intero che quando avremo il
ventate di sghignazzamenti. = nome d' azione da sghignazzare. sghignazzante (
, mercato carnale tra schiavi e schiave d' ogni terra d'oriente, galleria infinita di
tra schiavi e schiave d'ogni terra d' oriente, galleria infinita di femmine sdraiate
nell'intimo dell'abbondante e rigogliosae razzente copia d' invenzione sorridente e ridente e sghignazzante,
cìcicof, già si sente sorgere un che d' amaro, così come vi si insinua
rosmini, 5-1-9: verosimilmente dopo avermi fatto d' accordo qualche sghignazzante rabuffo, verrebbero fra
facendo un rumoreche mai il maggiore, mostravano d' aver fatto qualche gran fazione. cellini
idolatro, trattosi avanti e facendo sembiante d' appressarglisi all'orecchio per favellargli segreto,
, e tutti correvano fuori sghignazzando. d' annunzio, iv-2-20: c'eran dei monelli
sghignazzarmi del mondo e burlare gli scatolini d' amore. 4. manifestarsi in modo
in modo amaramente irridente (uno stato d' animo). nievo, 9-216:
sai le navi / ebre di vino e d' immi nente furia? /
della burrasca, e la loro linea d' immersione, bianca di schiuma, sghignazzava
: « tutto questo per un poco d' acqua! non importa, dopo sarà mussulmano
del picchio sghignazzatóre. = nome d' agente da sghignazzare. sghignazzìo (
., con ciò cosa che doppia e d' altro suon più gagliardo conviene che sia
che passava la nottata sul piazzale. d' annunzio, iv-2-255: la gente su le
impancare / non invitati, e pieni d' ardimento / le spalle in gravità tosto
negligente (un abito, un capo d' abbigliamento). verga, 7-365:
a sghimbescio, la barborin pasotti. d' annunzio, 1-183: quei felici mortali
e. gadda, 18-260: sghiribizzo d' un irrequieto monello o d'un pubblico
18-260: sghiribizzo d'un irrequieto monello o d' un pubblico di opiniàtres singoli.
e resa polverosa, sudicia e piena d' imbratti. = comp. dal
l'accorte e le leggiadre / bellezze d' essa fede, la qual sola / per
folengo, i-i7: ah maladetta rabbia d' avarizia, / ch'ogn'ordine sovverte
fiumi e monti. = nome d' azione da sgiungere. sgiurare, intr
mazzini, 55-169: volete l'unità d' italia sotto un solo monarca, o
e dolorosa grandezza. = nome d' azione da sgiustare. sgiustare, tr
... si spingesse all'espugnazione d' haydelberg... per rinovare con questa
ostilità le difidenze tra cesare e la corona d' inghilterra. = comp. dal pref
quella sustanza. = nome d' azione da sglomerare. sglomerare,
sgnacco dentro! 'saba, = nome d' azione da sgobbare. 5-321: non
una scarna e guercia -sostant. figura d' ispiratata, che in mezzo a lucertoni impagliati
e indebolir l'ingegno, / per circondar d' un gola (un gatto).
gola (un gatto). po'd' allor le chiome? martello, 6-i-336
veder per le stanze. = nome d' agente da sgnaulare. 6. rendere gobbo
ei cantò. va, ora d' un gufo, ora d'un gatto /
va, ora d'un gufo, ora d' un gatto / un sordo sgnaulio su =
giorni altro fiato. = nome d' azione da sgobbare. sgobbiare,
ti resta, che ti resta / d' uno sgobbo inconcludente / in quel nòcciolo di
mente? pratesi, 1-97: il titolo d' avvocato l'ambiva, ma lui stimava
poi, di guadagnarselo senza sgobbo. d' annunzio, v-2-205: quand'ero scolaro a
di ricapitolazione del passato o un programma d' eroiche sgobbonate per l'avvenire. =
gran sgobbone, era salito al grado d' imperatore. de amicis, i-846:
un viso di vecchio notaio, figliuolo d' una bustaia veneta: uno sgobbone indefesso
, che aveva grandi pretensioni di latinista. d' annunzio, v-2-262: 1 miei quaderni
, 301: non è che uno spoglio d' enciclopedie edi dizionari storici che farebbe onore di
la pioggia (con riferimento a quella d' oro con la quale giove fecondò danae)
/ che non sgoccioli più la pioggia d' auro / per far di me,
. govoni, 225: il cancello d' una beccheria / triste, sfarzosamente illuminata
reale, oltre chev'è poi il fonte d' aganippe, che vi sgocciola con una vena
e bollito un momento con egual quantità d' acqua, lasciatele così 24 ore,
lasciatele così 24 ore, sgocciolatele su d' uno staccio. 12. bere,
canto / fecion pietoso il gran re d' antioccia, / che sgocciolava gli orciolin
controvoglia in questa / sgoccigliante domenica / d' aprile che assonna tutto il golfo.
presa, e più verde sono / d' erba, e poco già dal morir lontana
carezzavano con affetto. = nome d' azione da sgocciolare. sgocciolampólle,
sul pozzo del cortile, / torre frescarotonda d' acqua, / restò lo sgocciolante secchio /
sgocciolante secchio / col mellone di stoppa d' oro / del sole. slataper, 1-45
, / non venga la disgrazia / d' averne a mendicar dopo una gocciola,
bottaccio mio non fia segnato 7 col marco d' uom da ben, s'ora egli
5. che perde gradatamente di forza, d' intensità. arpino, 9-174: mi
mi dettero subito nell'occhio le frittelle d' unto e le sgocciolature di vino e di
fare il concettino. = nome d' azione da sgocciolare. sgocciolio,
/ che un luminoso sgocciolio sonoro. d' annunzio, vii-161: nella notte lo
lì con rultimo sgoccolo nel bicchiere. d' annunzio, 4-i-169: aveva poi fatto
», o quale altro de'nomi d' oggetti di spogliatoio melodrammatico che usavano ancora
, una condizione meteorologica). d' annunzio, vi-1080: il buon tempo è
piovene, 36: luisa cossa sapeva d' essere agli sgoccioli del suo soggiorno tra noi
senza risorse; trovarsi in una condizione d' indigenza. pananti, i-213: perché
manifestando apertamente una passione, uno stato d' animo. fanfani, uso tose
ad alta voce. = nome d' azione da sgolare. sgolare,
caso proprio / rombre, le nuvole / d' un 6. zootecn. che
il cieco « deve sgolarsi un quarto d' ora con lamentazioni chespaccherebbero il cuore ad una
con lo sgolarmi nei comandi in piazza d' armi,... mi ero rovinato
, in una sola e suprema opera d' arte ». -di animali. -anche
/ un povero poeta teatrale / camperà d' aria come le cicale. 2
strozze / sgolando uno stracciante vunissono'd' ottoni / nelle borghesi orecchie dei dormienti
. croce, 173: dopo un quarto d' ora di sgolata / [il cliente
, 13-99: non a tutti i letterati d' italia fa soperchio l'albagia di questo
di rieto lo canale de le rene e d' inanti lo petto e lo fesso del
livreati buffonescamente quasi come i nuovi cortigiani d' italia, dame sgolate, a gonne
nella sgolatura dello scapolare. = nome d' azione da sgolare. sgoliare,
. - anche sostant. cecco d' ascoli, 801: quando tu vedi questi
della guida alle librerie antiquarie e aoccasione d' italia] claudio g. messina, ricercatore
li nostri cavalli e partedelle fanterie di là d' arno, e correre insino sulle porte di
gismondo che seguivano gli amanti: risvegliamento d' ingegno, sgombraménto di sciocchezza, accrescimento
veri studi storici importanti. = nome d' azione da sgombrare.
, 33: anche l'automobile club d' italia ha messo allo studio l'istituzione di
-sostarli fenoglio, 5-i-628: tenne d' occhio i suoi uomini perché, inveleniti
, xv-152: io che poc'anzi / d' argo potea sgombrar le infauste mura /
, cii-vi-395: vedemmo venir cinque canoe d' indiani, i quali le sgombrarono tutte e
roberto, 3-278: in un batter d' occhio il corridoio fu sgomberato dai curiosi
lassù, gente ritrosa, / vincerne d' intelletto / peccato è nostro, e non
milanese,... fé chedon martino d' aragona ricuperasse fontaneto. 4.
/ ciò che a impedimento e che d' inciampo / può credersi all'impresa,
2-269: vuoisi altresì sgombrar la cantina d' ogni immondizia e profumarla di buoni odori
mirarsi maravigliosa, di poggia ad orza, d' artimonte etrinchetto, di spalmar la carina,
in firenze colui che sgombera le strade d' ogni letame. bacchetti, 12-301: è
lo monda. -liberare un corso d' acqua da ciò che lo ostruisce.
crudele et inimica / mai non avea d' alcuna pianta sgombra. tanara, 408
fracchia, 404: sgombrato il divano d' un mucchio di libri, cingendole la
g. villani, iv-9-71: il danno d' arnesi, tesauri e mercatanzie fu infinito
san gerì, ed avea sembianza non d' inseguire, ma di sgombrarsi il passo
sgomberava; ottenne splendida corona. d' animo per lo più egrave mutare una penoso
, paride mio, / sapendo che d' amor la genitrice / di tutto il suo
/ come, nunzia di riso, / d' inusitato lume il del colora? casti
procurare di sincerare et isgombrare ogni sospizione d' alcuno mancamento, non trovarà adito nella
-determinare la fine di uno stato d' animo, per lo più negativo e
/ quel raggio che la sgombra / d' ogni martiro che lontano acquista, 7.
in pietra viva, / in guisa d' uom che pensi e pianga e scriva.
, un'umile dignità ferma e coraggiosa d' accento e di parola, che..
parola, che... dal petto d' orbino sgombrava ogni rancore e gelosia.
vi-292: chi crederìa che il consiglio d' ipocrito, uomo indovino e santo, mi
s'accinge / a quest'impresa, d' ogni affetto sgombri / e d'ogni passion
, d'ogni affetto sgombri / e d' ogni passion l'animo e 'l guardo.
3-3: poi che il canto sgombra d' ogni velo il cuor che si duole,
poco dio più chiaro vede, / posto d' unpio raccoglimento a l'ombra.
dire / non men di senno sia che d' amor pieno, / e ch'ai bisognotal
santa maria in uno pilastro della loggia d' orto sammichele,... sanando infermi
quel suo sgombrare dalle composizione tante superfluità d' oggettini, quell'accentuare in un punto il
quell'accentuare in un punto il rapporto d' interesse delle figure. -lasciare da
di proposito, di puerili spropositi, d' asserzioni impudenti ed ogni maniera di scempiezze
che sgombra / sue nubi a fili d' oro. sinisgalli, 8-34: qui sbocca
1-iv-389: - co cecco d' ascoli, 109: l'alma bella del
mori, ché morte è il fin d' ogni altra doglia ». della porta,
o ragione, il superiore / d' un ignoto terror l'oblio l'ingombra:
e perito a conoscere gli uomini cor sì d' ogni timor si sgombra / ch'intrar non
: s'egli uscirà di casa berato d' una casa ch'io tornando pigliai ed avendovi
tempo sgombrato, una quadrella. d' annunzio, v-2-31: la valle si colma
di latrati risonar. mi straniere sgombrassero d' italia a un tempo stesso. bot
sgomberano. fenoglio, 5-ii-5: ai primi d' ottobre, il presi31. liberarsi da
lorenzi, 3-149: l'innocente colono e d' anni grave pel ritorno del caro prence.
dalla vigilante accuratezza del serenissimo di lorena d' un valido e coraggioso presidio, restò
e sgombratore': chi aprezzo sgombera le robe d' una casa per portarle in un'altra.
, iii-5-101: sul mio tavolino sgombrato d' ogni carta e libro che v'era e
, i-146: grazie, o figliuol d' apollo, / ch'odii le afflitte piume
per gran mangione. = nome d' agente da sgombrare e sgomberare.
ma non credo. = nome d' azione da sgombrare e sgomberare.
tarlati... e il vescovo d' arezzo degli ubertini, e'pazzi di valdamo
/ l'aste e gli intoppi che d' incontro aveva; / e sale il muro
e securo a chi diretro ascende. d' annunzio, iii-2-233: su la muraglia sgombra
il 25 luglio erano in milano sgombra d' austriaci. 2. spopolato, povero
cuore le strade fangose, fatte torrenti d' uomini in rotta imbestialiti dalla vergogna o
dalla folla (uno spazio). d' annunzio, iii-2-166: il navarco si pone
di popolo? 3. privo d' occupanti (un'abitazione, un locale)
stradale. -libero (una camera d' albergo). pirandello, 8-721:
(anche per eccessiva ingenuità e semplicità d' animo); privo di pregiudizi,
altro ingombra, / e folto indora d' elicrisi nembo / l'edera bianca e sparge
tolta a le verd'erbe in grembo / d' ogni grave pensier te n'andrai sgombra
1-4-148: solamente a levar l'errore d' alcuni, a'quali uno non può
non ha l'animo sgombro e sciolto d' ogni passione, diremo all'incontrario poter l'
/ stanza di pianto eterno / del senso d' esta vita l'alme sgombre.
gonzaga, 14-52: impaziente in tanto e d' alto orgoglio / carco armedonte e sgombro di
/ non mi destava in sen pensier d' amore; /... / chi
bene che debba fra tutte essere sgombra d' ogni eccesso e d'ogni difetto. manzoni
tutte essere sgombra d'ogni eccesso e d' ogni difetto. manzoni, fermo e
di retorica. -privo di vizi, d' irregolarità (un procedimento giuridico).
-non ostruito da detriti (un corso d' acqua). romagnosi, 4-781:
lungo trentadue de'miei passi e sgombro sì d' ogni intoppo che uno può andare di
corse al rumore e, vedute leorte sgombre d' armati e da esse ogn'ora più dilungarsi
13. che manca di vegetazione, spoglio d' alberi (il terreno).
qualche tempo, ma poi si copre tutto d' erbacce. d'azeglio, 4-229:
ma poi si copre tutto d'erbacce. d' azeglio, 4-229: il terreno di
, rassodato dal tempo, è sgombro d' arbusti e d'erbe. d'annunzio,
dal tempo, è sgombro d'arbusti e d' erbe. d'annunzio, v-1-591:
è sgombro d'arbusti e d'erbe. d' annunzio, v-1-591: se sei il
imbarcazioni (il mare, uno specchio d' acqua). manzoni, fermo e
luigi mi pagheranno la pigione di casa d' onde mi avete fatto cacciare via, e
cur- zolari, aveva giurato fedeltà a d' annunzio,... ma poco dopo
ii-144: eliodoro... per comandamento d' antiocovuole spogliare il tempio di tutti i depositi
t'aombro / forte, leggieri e d' animo sì magno, / che de'nemici
menelao con molto sgomentamento. = nome d' azione da sgomentare. sgomentante (
. cicognani, vi-201: i giovani d' oggi non ànno un'idea delle difficoltà
, e però disprezzato eziandio nella scuola d' epicuro, non che di cristo. zaguri
fugge e 'l dio c'ha dietro d' acqua asperge, / chi va tra i
né sbaldanzito, con una fatti d' alessandro magno volgar., 66: quando
ammunire e stare e confortare di d' estate, sere di vacanze, noi piccoli
b. tasso, ii-289: quanto più d' alzarmi mi procaccio, / laspeme frale e
maggior lontananza dalla toscana mi sgomenta. d' annunzio, iii-2-1012: mi sgomenti.
in età da potere vivere qualche decina d' anni, mi sgomentò senza che e'
trepidare i latini e sgomentarsi / tutte d' ambi gli eserciti le schiere. tansillo
5. scoraggiarsi, sconfortarsi, perdersi d' animo di fronte alle difficoltà di un'
. ser giovanni, 3-292: chi d' amor sente ed ha 'l cor peregrino
certo speri / il discreto villan poter d' altrui / quell'imparar che da se stesso
d' alqune cose alquna volta comandare, siccome a'
, 18-prol:. allo arrivo solo / d' uno far così subito silenzio? mascardi
tuoi, / vagheggiandogli, appresi. d' annunzio, iv-2-73: nella stanza si
e1 fu già un pastore / figliuol d' apollo, chiamato aristeo. martello,
interamente: no parlato finora liberamente fuori d' italia e non posso condannarmi al silenzio in
secoli di servaggio comune e perquasi trenta anni d' apostolato assiduo coronato sovente dal martirio de'
all'analogia. codice napoleonico [regno d' italia], 1: se un giudice
la madre s'accascia; con un moto d' orrore crescente si fa difesa con le
1. -zona di silenzio: zona d' ombra, quella in cui è alquanto
poscia unite insieme formarono questo strumento. d' annunzio, iv-2-488: era l'antica melodia
industre aveva composta in forma dell'ala d' una colomba con le canne ineguali recise
cera dei torchietti votivi e con il lino d' una tovaglia d'altare logora. gozzano
e con il lino d'una tovaglia d' altare logora. gozzano, i-230: uscite
paggi streb- biatelli, con due siringhe d' argento alla mano, spruzzanti l'aria
argento alla mano, spruzzanti l'aria d' acque olorose. magalotti, 20-34: noi
di quella più fine intorbidar l'aria d' una stanza con isfumar nebbie invisibili d'
d'una stanza con isfumar nebbie invisibili d' acque odorose. stampa periodica milanese, i-465
una sciringa bucherata alla estremità a modo d' annaffiatoio. 3. cilindro fornito di
verdi e rosso-bruni. -spugnola d' autunno (helvella crispa). 0
lavare cavità, per detergere ferite. d' annunzio, v-2-685: con un sobbalzo brusco
macchina. 7. liturg. cannuccia d' oro usata dal papa nelle messe solenni
mozzo che mettesi nel buco della ruota d' un carro ovvero canaletto o cavità tagliata
, con la minuta e leggiadra siringhétta d' argento, nelle magre braccia dell'ammalata
. 2. region. fior d' angelo, filadelfo (philadelphus coronaria).
ammazzolati esalano un forte odore di fior d' arancio. questa specie cresce sulle alpi
, non trovaronsi in vescica che poche gocce d' orma. 2. iniettare un
che varrebbe a produr suono una massa d' aria rinchiusa in un mantice, se questo
non la costrignesse a siringarsi per le canne d' un organo o a'un flauto?
paste o dolci. = nome d' agente da siringare. siringatura, sf
'siringatura': il siringare. = nome d' azione da siringare. siringe1, sf
) e da carne sua come d' un fanciullo. catzelu [guevara],
barbarico galeno e da paolo 'siringotomo'. d' alberti [s. v.]:
. pomice. donna di roma, siròcchia d' uno nobilissimo barone cittadino di roma.
. bisticci, 1-ii-91: il conte d' ormignaca come iscelerato s'aveva tenuta una sua
/ donne, e venite al fonte d' aganippe: / le canore v'attendono
troiani, /... / figlio d' eumede ban- ditor famoso, / deforme
cicogna, cicogna gracchiante ella stessa. d' annunzio, iii-1-1137: lo so, lo
, zitella questa; tagliata a mo'd' uomo. -in relazione con un
ranza, son serocchie e nate d' una virtù, che si chiama religio
secondo lo spirito di s. francesco d' assisi. fioretti, 2-22 (
le sirocchie allodole et altre infinite spezie d' augelli, convenuti sulli arbori vicini,
satira è gemella siròcchia della legge, nata d' uno stesso ventre. -virtù,
sarà una, o tre barili, d' altra botte suo'sirocchia; ma non è
tentar tonde e le sirti / salparono. d' an siro-malabarese, più antico
non è uom che 'l dicema, / d' uno amoroso gaudioognora ardendo. =
quale non era se non 3 piedi d' acqua. caro, 16-29: quanti,
ha volto il volto, / privo d' ogni governo e scevro il lume / de
/ così temendo mi rivolgo indietro / d' ardir privo e d'orgoglio. tesauro,
mi rivolgo indietro / d'ardir privo e d' orgoglio. tesauro, 2-137: l'
'alla tarma'. questa piccola sirte in mar d' inchiostri, / remora sozza d'essere
mar d'inchiostri, / remora sozza d' essere mal vivo, / fa naufragar con
l'oriente o le sirti o le colonne d' èrcole sapevano che lì occorreva rinforzare il
catone] fecie la via per li sirti d' africa, 50 è le secche di
del trovatore, spargeva per l'italia versi d' amore e bersagliava d'ardite 'sirventi'i
l'italia versi d'amore e bersagliava d' ardite 'sirventi'i prìncipi neghittosi. g.
schema ababcc - dedeff. rinaldo d' aquino, 113: ned a null'omo
/ palpitanti di coble e sirventesi. d' annunzio, i-381: sedean le donne
fortunago un serventese di scherno in lingua d' oc. -serventese incatenato: terzina.
v g. rossi [« corriere d' informazione », 13 / 14-vi-1949],
sono i sisari lunghi una buona spanna, d' assai corrispondente grossezza, co 'l fìstuco
v'abbia la radice / che vien d' assirio seme. = da un lat
, 7-23: si fa linimento de uno d' essi col sugo dello sisimbrio e con
bevuto in vino è buono a distillazione d' orma et alle pietre della vescica, ferma
offre ed alleva / sassifragia a fior d' oro i suoi germogli!...
dell'altipiano bastava essa sola a sconsigliar d' intraprendere veri grattacieli. alvaro, 11-164:
calvino, 7-64: il serpentino aprirsi d' una voragine sismica. -area, regione
; quella di mezza pare che sia d' amendue questi colori mista... tanto
-diffondersi in minuscole gocce (un getto d' ac- qua). jahier,
, ripieni di presciutto sfilato, bocconi d' animelle, fegatelli e medolla, spolverizati di
in gesso, verniciato di verde, spolverizzato d' oro, della (vi scappellate)
uscire molto spolverizato, s'aquista proprietà d' essere più trapassante e passa per parte
. per incollare i vetri, invece d' impiombarli, è efficacissimo un mastice composto di
ratore, spolverizzatore. = nome d' agente da spolverizzare1. spolverizzatóre2,
n. 2). = nome d' agente da spolverizzare2. spolverizzatura, sf
spolverizzatura di parmigiano grattato. = nome d' azione da spolverizzare. spolverizzazióne, sf
ci. = nome d' azione da spolverizzare2. spolverizzo, v
-macinatura fine di un cereale. d' alberti [s. v.]:
-semola di farina. d' alberti [s. v.]:
bocchetta; / spolvero, svola. d' annunzio, iii-2-183: l'isole hanno
, 7-78: lo scenario marino scomparve presto d' at- tomo non vedevamo che petraie,
uno spolvero di brina. -spruzzo d' acqua. cassola, 6-83: alfredo
spruzzi. in certi momenti lo spolvero d' acqua s'abbatteva anche lì dov'era
[s. v.]: 'spolvero d' erudizione': facile, tolta dai cataloghi
un fondo di falsità o di volontà d' inganno. de marchi, i-808:
, come quella che è manco bisognosa d' industria e più conforme all'imbecillità loro,
un giorno un motivo di decorazione a tralci d' aranci, improvvisamente si seppe ch'era
spompatura'dell'operaio. = nome d' azione da spompare. spompettare, tr
, uno stagno, un qualsiasi specchio d' acqua, o che è immediatamente adiacente
che è immediatamente adiacente a un corso d' acqua. -in par- tic.
limitano lateralmente lo sviluppo di un corso d' acqua, di un canale, di un
per le torbide onde / un fracasso d' un suon, pien di spavento, /
-per estens. alveo di un corso d' acqua. tasso, 9-46: scendendo
e strisce di terra. nella terra son d' ambe le sponde edifici bellissimi e per
60: questo saria ben altro che d' alloro / ornar la fronte e all'eliconia
sponde. montale, 1-63: nell'età d' oro florida sulle sponde felici / anche
orizzonte sull'estrema sponda, / che d' eterne caligini s'imbruna, / torbido
viso gonfio, le trecce allentate. d' annunzio, iv-2-75: uno scop> io
: stavan taciti, attenti e disiosi / d' udir già tutti, quando il padre
aretino, 20-260: che crepaggine è quella d' una femina occupata nel piacere che si
/ veniano a ber le rondini. d' annunzio, iv-2-789: ella posò il
sinistra. buonarroti il giovane, 9-266: d' un sì fatto frascato si riveste,
fiorentini, 374: anne dato ii fiorini d' oro per le sponde e per muratura
e forre, mi trovai alla sponda d' un muro. -parete di un recipiente
un vaso di carta straccia ed empierlo d' argento vivo, si straccerà e che in
come le acquaie piane, le lastre d' arduosa e simiglianti, che non hanno
fatto con tre tavoloni di rovere o d' altro simil legno; due servono di sponde
fangli sponda / contra il furor che d' ogni parte inonda. siri, iv-1-43:
, iv-1-43: l'armata del conte d' essex fu comandata d'avanzarsi verso varwich per
armata del conte d'essex fu comandata d' avanzarsi verso varwich per fare sponda al
appoggio sì potente a'mal contenti prencipi d' imperio, che senza la sponda di
al diluvio ch'innonda / l'alma d' error col nobil pino fatto / in guisa
-trovarsi sulla stessa sponda: essere completamente d' accordo con qualcuno condividendone le idee, latamente
popoli greci, quando implorarono l'aiuto d' apollo contro il pitone, profferirono il primo
i medesimi che i piani, ma scorciati d' una sillaba nel fine.
tranquillo mare spondeg- giato dall'etiopee rive d' un lucidissimo ebano, inviava a navigar
, due lunghe ha lo spondeo. d' annunzio, i-182: più lento di molli
pitagora, vedendo un furioso in atto d' incendiare la casa della sua bella infedele,
. v.]: 'spondilo': genere d' insetti della sezione = voce dotta
del sacro e anche di una punta d' ernia inguinale. = comp. da
del sacro e anche di una punta d' ernia inguinale. s. pavan [«
vertebre dorsali di animali fossili. d' alberti [s. v.]:
della classe spongiari che comprende le spugne d' acqua dolce. tramater [s.
spongiarii, che comprende tutte le spugne d' acqua dolce. il loro parenchima è
poriferi de- mospongiari, comprendente diverse specie d' acqua dolce di piccola dimensione e di
pianta erbacea che cresce da terreno imbevuto d' acqua. = voce dotta, comp
anteposte. e in quella mischia / d' ostro e d'òr riguardevole e di
e in quella mischia / d'ostro e d' òr riguardevole e di penne, /
medie. deposi amarissima acqua d' infiniti travagli noiosissimi. loredano, 1-105
s'appella, / se per voi d' ultimar questi sponsali / le vien concesso,
dotta, lat. sponsìo -ònis, nome d' azione da spondére 'promettere'(v
dotta, lat. sponsor -oris, nome d' agente da spondére 'promettere'(v
rivista di poesia. = nome d' agente da sponsorizzare. sponsorizzazióne,
: le par = nome d' azione da sponsorizzare. ti della terra,
7-i-206: sono i servi o servitori d' oggidì gente libera che spontaneamente presta servigio
che se ne vada meglio ch'egli figuri d' andarsene spontaneamente. dessi, 7-181:
stesse che presiedono al nostro intendimento. d' annunzio, 1v-1-961: come un'allegoria
teofrasto in queste prime differenze, che alcuni d' essi nascono spontaneamente, altri per
è miracolosa e sarà incredibile a'posteri. d' annunzio, iv-1-936: giorgio rideva conquistato
al re essersi levato, come diceva, d' attomo gli valori, è il rapporto
; che è rimasto in disparte, pago d' una vittoria ottenuta nel consenso frutto di
cose che per la prima volta percepiscono. d' annunzio, iv-2- tude della magnanimitade e
: sicuramente è nella città di pietra e d' acqua, come nello cose malagevole.
, iv-2-510: io lo imaginavo a simiglianza d' uno dei è spontaneo e non spontaneo
pred. e con valore avverb. d' eroi / paion sì belli e mai non
che in ispaventevol guisa riso ch'in segno d' allegrezza usiamo, il quale spontaneo e quasi
esser liberato dai vincoli della vita. d' annunzio, iv-1-890: spontacietà).
peccare senza fin. medesimo con una specie d' attività spontanea diversa tavola ritonda,
: sire, niuna erranza né disavventura ci d' ogn'altra. tommaseo [s. v
accidentale in diversi dissimile, nell'essenziale d' esser canto diatonico in quasi tutti è conforme
spontanea, come in italia, sebbene d' ispirazione diversa. c. e.
né affettazione (una persona). d' annunzio, iv-1-666: nei primi tempi del
? burchiello, lxxxviii-ii-452: non pregato d' alcun, rosei, ma sponte, /
ma sponte, / per darti ber d' un vin brusco ti mesco. g.
egli perché non vorrebbe correre il rischio d' offenderti. lo ha detto a me
io mi dilibro; / di questo e d' ogni cosa sono sponte. f.
gli esecutori dell'opera spontiniana, dal direttore d' orchestra all'ultima comparsa. montale
forse muscolare e cardiaco. = nome d' azione da spopolare1. spopolare1, tr
. invase e spopolò una buona parte d' italia. bacchelli, 9-80: saraceni e
le genti s'affrettaro... d' annose piante a spopolar la selva.
spopola e che spalca / è rasino d' un pubblico insolente / che mai lo pasce
, sapendo dove depongono i loro mucchietti d' uova e stritolandole, ma
campagne, si spopolano le città. d' azeglio, 7-i-261: tornato a parigi,
nuovo e bel nome su quella lista d' artisti laziali che, da antoniazzo al pinelli
salvatica e spopolata... la vista d' una città fortificata all'uso moderno è
. sono estremamente feraci di qualunque sorta d' animali. de amicis, ii-42:
, e molti pigliano l'ottimo partito d' ingannare le lunghe sere di gennaio standosi
le reti, / per me privo d' augelli il bosco appare; / e se
mercé del celibato. = nome d' agente da spopolare \ spopolazióne (ant
. vasco, xviii-3-855: la intiera spopolazione d' alberi che toglie ogni riparo ai venti
sud e sud-ovest. = nome d' azione da spopolare1. spoppare1 (ant
fin di spoppare i bambini, si stropicciano d' assenzio le mammelle. giuliani, ii-228
, / scordando il tempo perso, / d' avere in 'ilio tempore'/ spoppato l'
spoppato, e'mi togliea e poneami d' in su il palco della sala di sopra
madre / che spoppato egli era appena. d' annunzio, 1-137: tu dieci tauri
, pare a me, ed è tempo d' emanciparsi. -spoppato di fresco:
) questo boccino. = nome d' azione da spoppare1. spopulare e
cresce come perituro micelio fino al maturare d' altre spore. 2. biol.
di messario, indispettita e severa. sporcatogli d' oltremonte. = comp. dall'
colora e profuma col fardo e il musco d' una moda che la giustifica e la
: l'ordine dato a duclione fu d' esterminare i normanni, e voi sporcamente
178: nel regno di napoli questa sorte d' ingiuria che si faccia col buttare delle
porta o la casa di qualcuno o d' attaccarle al muro o alla porta e di
], iii-3-23: né perché s'ungono d' olio, si rimangono di non isporcarsi
la terra o il cielo di zone d' ombra o di nuvole. calandra,
attende di essere sporcata da un po'd' inchiostro. -sporcare con l'inchiostro
vico, 4-i-919: col lungo volger d' anni e molto compier de'costumi,
costumi, sporcate, quanto nella favola d' apollo vedemmo, le greche religioni,
tali forse da sporcare le orecchie castissime d' una monaca. 7. intr.
sporcatesi nel salire alla potenza, discendente d' una larga serie di prìncipi buoni,.
occhi ». -sporcarsi le dita d' inchiostro-, scrivere, comporre opere letterarie
alla puerile abitudine di sporcarsi le dita d' inchiostro co 'l pretesto d'illuminare o
sporcarsi le dita d'inchiostro co 'l pretesto d' illuminare o divertire il mondo, scriva
5-i-1766: ho sentito dire negli uffici che d' ora in poi tutti usciranno in rastrellamento
quegli antichi, se anche al dì d' oggi sitrova una razza di certi filosofi salvatichi
-chiazzato di un colore. d' annunzio v-1-321: la grande buccina di metallo
7-46: la sua maschera era fatta d' una pelle di coniglio sporcata di rosso,
egli è il messia. = nome d' agente da sporcare. sporchéccio,
che mangiano ogni sporcheria si farebbero schifi d' esse. vasari, ii-685: a me
stanze e sotto il letto membra e pezzi d' uomini che ammorbavano la casa. b
di sporcizia, di sudiciume; mancanza d' igiene. ramusio, cii-v-319: qui
quante sorte di veleni, di congiura e d' incantesimi, quante sporcherie ci si insegnano
aretino, vi-496: che di'tu d' alcuni che non solamente dicono ogni sporcaria
. bruno, 3-625: son meritevoli d' essere perseguitati dal cielo e dalla terra
è mestieri ch'io declami contro la sporchezza d' un sì rado cangiare de'panni lini
. delminio, 2-148: le stalle d' augia significano la sporchezza del corpo et
se non a piedi scalzi e ben limpi d' ogni sporchezza. -materiale di
detti canali tutti i condotti delle latrine d' una città così popolata e altre sporchezze
morsi de scorpioni o serpi. tranquillo d' apecchio, lxii-2-iii- 267: gli
chiunque vuole stomacarsi della sua donna procacci d' andare a vedere la mattina i vasetti e
a trovarsi nel fondo e nella feccia d' ogni viltà non che bassezza del verso
. voi ministrate loro, in vece d' erbe salutifere, pascoli di ci
cuta, di nappello e d' aconito. voi le abbeverate d'acqua torbida
nappello e d'aconito. voi le abbeverate d' acqua torbida, anzi di fango pestilenziale
freno / sì come quel ch'è d' ogni virtù privo. piccolomini, 10-90:
dai conforti sudiciare. d' alberti [s. v.]:
sporciglióne, sm. region. gallinella d' acqua, porciglione (rallus acquaticus)
sue robbe monde e lontane dal pericolo d' ogni sporcizia, giovandole molto alla sanità che
giovandole molto alla sanità che si cacci d' intorno il succidume del corpo. canoniero,
l'impronta untuosa e quasi tepida ancora d' un corpo. moravia, ix-121: rosetta
canto al suo letto viene, e tacque d' una troscia tutta a'porci inbrodolata!
. stigliani, 2-213: o de'servi d' amore / mercenaria sentina, / che
2-13: aveva la faccia sporca di polvere d' alabastro. -come epiteto ingiurioso
che... tiene obligazione un cavalliero d' essere così corretto nel parlare, come
che vuol dirquesto dito, / così sporco d' inchiostro? - sporco?., oh
10-327: vi scrivo in una carta sporca d' inchiostro, ma non n'ho altra
). dossi, iii-3: prepotenza d' istinto e irresistibile invito di circostanze detèrminano
per le scale, buttandogli dietro una catinella d' acqua sporca. ungaretti, xi-294:
rincorreva un pesce persico nell'acqua sporca d' un catino di vetro. -spreg.
e vendendo l'acqua sporca a peso d' oro. -rozzo, grossolano (
oliva, 673: lorna è sentina d' impiagati, di lebbrosi e d'infetti,
è sentina d'impiagati, di lebbrosi e d' infetti, posciaché da ogni lato di
. baretti, 1-373: ridolfo mostra d' essere un pochino sporco e un pochino osceno
volte o disonesti oltremodo o sporchi fuor d' ogni credere. baretti, 1-192:
del connubio la pudica corda / col nodo d' onestà non ristrengesse / el turpe ardor
: il detto misser giovanni si scoprì seco d' amore sporco e non virtuoso. p
femmine attribuiscono i saggi quel figurarsi elle d' essere portate dormendo alla noce di benevento
suo dialetto pieno e morbido, intriso d' abruzzese canoro e spezzato. soldati, 6-256
once 2 un terzo sporche di tara. d' azeglio, 7-i-88: quanto al vino
pratesi, 5-295: quel cavalluccio guardava bene d' assicurare sporcume, sm. maldestra
tieri ghetto della periferia. un lieve sforzo d' immaginazione poteva lasciarne travedere lo di quartieri
anni. fenoglio, 5-ii-498: indossava d' ogni stagione una giacca di velluto che aveva
cne è di pertinenza del santuario. d' annunzio, iv-1-468: no roccaccie inconnocchiate
biundi, 285: occhi... d' ova: sporgenti. cantoni, 336:
amicis, ii-260: avevano lo sguardo d' aquila di monte tauro e la forza del
coltello, le mani nocchiute come quelle d' un uomo, i denti sporgenti e lunghi
lunghi come quelli di un cavallo. d' annunzio, iv-1-19: era un uomo di
: era un uomo di quarantanni, d' una biondezza cinerea,... con
accendesse un poco le sporgenze del viso. d' annunzio, v-1-276: le sporgenze dei
augusto rappresentante i quali soli nel regno d' italia sogliono ringraziare il popolo sporgendo il
palchetto. dio me ne guardi! d' annunzio, iv-2-41: il canto si avvicinava
già cede il tempo e coronata sporge / d' aurei tetti ogni monte al ciel la
, i relatori sporgano non pomi succosi d' argomenti robusti, ma vane fiondi d'
d'argomenti robusti, ma vane fiondi d' inutili lungherie e d'allegazioni ostentate. rosmini
ma vane fiondi d'inutili lungherie e d' allegazioni ostentate. rosmini, lxxix-i-50:
, e poi rientravano in fretta. d' annunzio, v-2-182: la mia pezzuola era
, si sporge fuori una gran porzione d' una rotondità di muro. galileo 4-3-164:
in quel sito sporgevasi in fuori certa punta d' un dicco maestro ch'era munita d'
d'un dicco maestro ch'era munita d' un trincerone per sua difesa. legislazione
tutto scassinato e privo di quel pomo d' ottone solito ad innestarvi su le due punte
e finestra, sporge un lampione. d' annunzio, i-953: da t terrazzo
vedeva la grossa canna della mitragliera sporgere d' un palmo dall'ogiva della terra.
sottili, arruffate come i viperei capelli d' una medusa, sporgevano dalle siepi spinose
pennacchi smorti, caliginosi, quasi fiori d' un funerale. borgese, 1-288: per
tragetto ne la grecia e ne'regni d' asia. algarotti, 1-vi-120: dal
dello stesso nome ov'era il sepolcro d' aiace telamonio un tempietto a quell'eroe
sopra un suo poggetto che sporgeva sopra d' un orto, entrati là dentro,
, 5-2-106: il talo è una sorte d' osso che nelle congiunture dei piedi dietro
marino, 1-16-78: fu cupidoro, principe d' epiro, / il primo a comparir
comparir de'pretendenti. / erano gli occhi d' un gentil zaffiro / sovra cui si
espressione! te la rappresenta come faccia non d' uomo vivo, ma fatta a ricamo
te, viso di perla, / occhi d' ambra dorata, / splendere, luce
è quello sporgimento che fa un membro d' architettura, cioè lo sportare in fuori
sufficiente a giustificare lo sporgimento del piattello d' ottone. 4. offerta di cibi
, 1-i-252: siccome la ruota di poppa d' ordinario fa un angolo ottuso con la
sporgimento'o 'sgarramento'. = nome d' azione da sporgere. sporgitura,
di chiodi. = nome d' azione da sporgere. spòrico,
produzione di spore. = nome d' azione da sporificare. sporìfico,
udì il padre gaspare predicare degli oblighi d' una retta amministrazione di chi per ufficio
chiabrera, 1-ii-271: commossi dall'ardor d' intrepid'ire, / sponendo a morte l'
tempeste del mare aveva ben il petto d' acciaio. sassetti, 2-65: gli uomini
uomini ricchi e potenti di parentado e d' amicizie, ne'pericoli spongono mal volentieri
la communan- za de'cittadini, è d' obligo quando è necessario. -sporre
comunicare un'ambasciata; riferire per conto d' altri un'informazione, un resoconto, un
4-2 (95): con singhiozzi d' animo spose la struzione della cittade.
la spone, in ciò che domandano mostrano d' appetire scienza. bembo, iii-13 7
che beatrice,... senza aspettare d' esseme ricercata da lui, gli spose
.: vari modi si truovano in uso d' osservare e di seguire (scrivendo)
iii-22- pri sentimenti, il proprio stato d' animo. 270: nel 1910 col 'forse
'forse che si forse che no', cantava d' annunniccolò del rosso, 1-142-7: ditemi
al libro che voi m'avete comandato d' esaminare, cioè de'pregiudizi delle umane
specifico, / viola, che se d' esser ti sponi / come fu liei,
/ è lo sport in cui tutti sono d' accordo. soldati, 2-39: alla
vecchi dall'amaro / e deliziato sport d' abbandonarmi. 3. con valore
scribi e farisei... feciono deliberazioni d' ammazzarlo [saulo] e posono le
poco. marino, xvii-99: questo cesto d' echini e questa sporta / di pesci
una sporta / piena di paste e d' altra merce eletta. manzoni, pr.
sognando / mi fan considerar che, d' altra sorte, / non si pò trar
. barezzi, 1-256: come licenziato gusman d' alfarace dal cuoco suo padrone tornò ad
innanzi o indietro. = nome d' azione da sportare1. sportante (
rossi, 2-15: aveva il piede d' essa lumiera... sei mensolette sportanti
sieno risighi- nette di pietra o tavole d' arcipresso o castagno che sportino in fuori
] in certi macchioni di cespugli o d' arbusti silvestri o in iscogli che sportano e
in fuori, si doleva e rammaricava d' essere stato egli cagione di così fatta rovina
967: io spero che, sendo d' ingegno eroico ed amorevole, almanco per
in fuori, sotto il quale sporto diliberò d' andarsi a stare infino al giorno.
erano quattro cubiti. = nome d' azione da sportare1. sporteggiare,
: trovò una isportella piena di fichi e d' uve fresche. s. atanasio volgar
col pane e col vin fece ritorno. d' annunzio, iii-2-1146: novella, seduta
l'orazione e attese a fornir d' empiere una sua sportellina. cellini, 2-16
verbi frequent. e dei nomi d' azione. sportellóni, aw.
e. lecchi, 3-55: sportelli d' altare che paiono dipinti da bambini. soldati
e per li fianchi siano ad arbitrio o d' ottone, rame o ferro.
s'adagi sopra il morbido cuscino. d' azeglio, 7-i-24: ho trovato il vostro
quadro attaccato nella mia camera più lustro d' uno sportello di carrozza di gala.
sfilavano attraverso gli sportelli della lettiga. d' annunzio, iv-1-64: la carrozza era
richiudere lo sportello della macchina, mi parve d' entrare in una tomba. g.
solco se non per sistemarvi una barriera d' assi verticali, uno sportello scorrevole che il
ma quand'uom v'entra poi, d' alto si spicca / e 'n guisa di
aperti gii sportelli ad ogni costo e, d' estate, anche i vetri. moravia
i monti alti fino al cielo. d' annunzio, 3-152: la carrozza chiusa scorreva
lavorata co l'arme mia e lettore d' intorno come si fa e con uno sportello
pubblico di dietro lo sportello l'indifferenza d' un paradigma. arbasino, 23-842:
tùtta quella sua acconciatura invernale, aprendo d' ogni lato sportelli al fresco della sera,
che chiude il fiume e che neh'arrivo d' al- cuna barca s'alza per via
al- cuna barca s'alza per via d' un gran manico voltato a vite.
e altero, / come in segno d' impero, / ma come amico incognito,
, 1-37: bieco de'crepi, duca d' orbatello, / mena il suo terzo
.. 'sed solum'la chiave dello sportiglio d' essa porta. = deriv. da
vaga trasforma in una festa di grazia, d' eleganza, in una vera e prosportina
voce s'intende si ippico d' un noto giornale sportivo, quello che faceva
numero diventavano 'nazionalisti', 'imperia « trionfo d' amore » non hanno forse arricchito la cultura
regina. non credo di più, vestita d' una frusta lanetta scura. gambe
in abito sportivo, con la barbetta d' olio. brizzolata. = deriv
di istinto spor = nome d' azione da sportivizzare. tivo,
rifornirla di grana ci pensassero i signori d' età della ditta ennelina. =
ritrovarsi una stàtua di lino, fatta d' un piccol sasso sporto in fuori,
non che uno che 'l menava cadde d' uno sporto. boccaccio, dee.,
in fuori, sotto il quale sporto diliberò d' andarsi a stare infino al giorno.
. ariosto, 32-107: la figliuola d' amon, mossa a pietade / che questa
case l'anno fiorini v. mdl d' oro. libri di commercio dei peruzzi,
longhi, 1-i-1-335: negli altri sporti d' organo dipinti nel 1524 per la cattedrale
organo dipinti nel 1524 per la cattedrale d' asola, il romanino non s'indusse per
, 42: mi toccò la spòrtula d' un giorno di camerino a pane ed acqua
quando dei giuochi sotto il vel nascose / d' ilia il figlio l'inganno, e
/ il tempo- ral v'invita orna'd' amore. d. frescobaldi, i-64:
ch'altro non chiede che '1 disio d' amore; / non può esser così donna
, biondi-bmne spose, / danzate a me d' intorno. 3. la chiesa
nota, / che 'l ben disposto spirto d' amor turge. idem, par.,
di cleto, / per essere ad acquisto d' oro usata. griffoni, xxxvii-90:
esaltazione della chiesa e per la libertà d' italia,... appartenere più
, 2-i-395: voi non vi contentate d' aver la chiesa per isposa del pontefice romano
sposa di cristo, 'per esser ad acquisto d' oro usata', fu indi in qua
: gran gloria si reputa l'anima sposa d' assimigliarsi al suo sposo cristo. vita
iv-20-154: non amor di cupido e d' util cosa, / ma quel che 'l
petrarca, 366-47: vergine santa, d' ogni grazia piena, /..
34: sì tosto come l'anello d' oro si spoza, cogli occhi spirituali ti
/ cogliendo fiori consagrati a dio. d' annunzio, 8-33: quando suonava,
figur. condizione, atteggiamento, disposizione d' animo che costituisce una scelta irrevocabile di
mente dello spirito, il quale per amor d' essa rifiuta ricchezze. -oggetto precipuo
casa, sa quanto dura il pianto d' una femmina. ibidem, 100: donna
bruna, soda, avvenente, gradevole, d' una trentina d'anni.
avvenente, gradevole, d'una trentina d' anni. -vezzegg. sposèlla.
naturalmente né civilmente s'obbliga; maggiore d' infante non è tenuto se non solamente
sponsalizia largità. salvini, 24-354: madre d' amo- ri, grazia, in letto
, / palese, occulta. / d' amene trecce e di gentili padri, /
/ l'anello sponsalizio, / segno d' amor, di fé. govoni, 8-67
s'aperse il passo al cardinal polo d' andar all'imperado- re. fagiuoli,
, il saranno pur quelle della seconda. d' annunzio, iii-1- 497: s'
di tanto mal di nuova origine / d' esterna moglie esterne sponsalizie. n. agostini
i concerti per lo sposalizio. d' annunzio, iv-2-289: ovunque si celebrasse
questo carnale sposaménto. = nome d' azione da sposare. sposare (ant
in mo- glie. cielo d' alcamo, 172: se dare mi degnano
che dianzi aveva. -la parentela d' acquisto che si instaura fra un coniuge
preparata la 'vera', o sia anello d' oro per lo sposalizio del mare. lengueglia
g. villani, iv-4-5: otto re d' alamagna... trasse di pre-
: v'andò, con la lieta furia d' un uomo di vent'anni, che
. muratori, 7-v-209: il cavallo d' esso prelato, appena n'era eglismontato,
signore. foscolo, xii-639: i dogi d' allora in poi sposarono una volta all'
riso a'dì nostri, era santo e d' importantissime conseguenze a quell'età.
profezia / poner già fece una statua d' oro / colui che mi nomo e sposò
fiume). filicaia, 2-2-94: d' acque ricco il giordan vergini e chiare /
mezzo il corso le bellissime onde / sposa d' un lago e sì le sue confonde
sto che festeggi le mie nozze d' argento con lei. 5.
i mie carmi. marino, 1-7-10: d' erbunea testudine eloquente / batter leggiadra man
troppo la loro passione per non frastornarlo d' una cosa ch'essi medesimi bramavano.
7. unire forme espressive o fonti d' ispirazione diverse; sovrapporre concetti, princìpi
di due voleri un solo, / pien d' umiltate al voler suo mi sposo.
espressione artistica (due diverse fonti d' ispirazione). de sanctis,
egli sia, la fanciulla giura d' amarlo per tutta la vita. nievo,
sarei risparmiato finalmente la taccia di sleale e d' impostore che mi addossò la morosina
mi addossò la morosina con tutta la generosità d' ingiurie che sogliono avere le fanciulle
, xvii-140: lo svizzero marito della sorella d' odoar- do andò in visibilio quando seppe
visibilio quando seppe da me che il padre d' emilia era morto: e non so
morto: e non so cosa mi bisticciò d' un credito ch'egli come sposatore della
la ditta del padre dell'emilia. d' azeglio, 7-i-77: la vita da sposatore
questi accenti. = nome d' agente da sposare. sposasióne (
la soa spoxacion. = nome d' azione da sposare. sposeréccio (
baretti 3-208: m'aspetto bene che più d' uno e più di quattro saranno o
tesauro, 2-14: ancelle e servi d' ogni intorno, con ricchissimi vasi,
dovuto tirare i suoi due metri quadrati d' immunità, il suo san marinetto, il
. boccaccio, iv-84: alla voce d' alcuno cantante guidate e ora al suono
insieme spense, / che la ninfa d' helgon voleano a forza / tórre e
chiaro sole estivo, a quella serenità d' alberi e di terre maturanti.
diverse); fondersi in un'opera d' arte (motivi, temi, fonti d'
d'arte (motivi, temi, fonti d' ispirazione) 0 nella vicenda storica.
, 10-x-144: li costumi franchi e liberi d' un francese non si sarebbero mai sposati
mai sposati con i doppi e scaltri d' uno spagnuolo. f. m. bonini
chimerici. ungaretti, xi-273: nell'opera d' en- sor la finezza si sposa coll'
la mia onestà, né si parlava d' altro per la contrada. passate le sposarie
padova, ebbi ad assistere al matrimonio d' un amico, giacché il signor cro-
. bacchetti, 1-iii-471: le notti d' inverno ingeneravano gran copia di figliuoli,
mi notrica 'l core / d' una giovane donna ch'e'disia, /
piovene, 14-13: le donne, sposate d' autorità, sceglievano un amante, riconosciuto
: una aperta bellissima campagna, ricca d' oliveti e di viti sposate o tenute a
accenti, / sposato al tocco delle corde d' oro. 8. compenetrato,
buon numero ogni anno nei giardini zoologici d' europa. 4. ant.
: / gente che sa la chiosa d' ogni testo. tommaseo, 15-324: è
[nella 'vita nuova'] da minuziosità d' un grammatico spositore. 2. interprete
di tiziano giovanissimo. = nome d' azione da esporre (v.),
per l'essempio seguente che si darà d' omero. d. bartoli, 2-3-136:
2-53: aventuroso / ben veramente fu d' olindo il fato, / ch'atto
che 'n generoso / petto al fine ha d' amore amor destato. / val dal
/ fatto di reo, non pur d' amante amato. crudeli, 2-243: lo
« lo sposo! lo sposo! » d' annunzio, i-589: o mie rime
vituperare il romano imperio coloro che fingono d' essere figliuoli della chiesa; conciossiaché vegghino
dell'umana figura, non intendo però d' aver detto che a'loro concetti non si
questa cura. codice napoleonico [regno d' italia], 11: quando vi
fede maritale, e sposi / divengano, d' amanti. tasso, 1-56: gildippe
, xvi-287: si tratta della concordia d' una famiglia e della fiducia reciproca degli
im- peradore una ben armata nave e d' uomini che ad ogni servigio e fatti
e dotto, / quando scoperto sia d' esser vizioso, / e la ragion al
i-32: noi bolognesi chiamiamo, questa sorta d' insetti 'perle', i fiorentini 'cevettoni'
ridotto in uno stato di spossamento e d' infermità, ch'io da più giorni vedo
a nutrire le piante. = nome d' azione da spossare. spossante (
le membra non addolorate ma rotte. d' annunzio, iv-2-49: si sentiva calare per
i desideri. bacchetti, 14-353: cercano d' ingannar la fame riempiendosi d'acqua che
: cercano d'ingannar la fame riempiendosi d' acqua che li spossa. fenoglio,
amari, 1-1-400: spiega [pietro d' aragona] ad essi il disegno di
spossate affetto nei movimenti di ritirata. d' annunzio, v-i- 972: fisa
fondo del camaro le ricorda la promessa d' amore e d'onore, un patto
camaro le ricorda la promessa d'amore e d' onore, un patto d'amore e
amore e d'onore, un patto d' amore e d'onore, un pegno giurato
onore, un patto d'amore e d' onore, un pegno giurato e inviolabile.
spossatezza la prostrava in un torpore pieno d' incubi. stuparich, i-273: scorgo
spossatezza. 2. debolezza, fiacchezza d' animo; torpore intellettuale o morale;
partito e pure allora conoscendo la sua follia d' aver moglie giovane tolta, essendo spossato
che in molti serbavano ancora i segni d' un'antica agiatezza. leopardi, 189:
tu rimarrai nella tua stanza. d' annunzio, 8-121: camilla uscì, seguito
quasi spossato dalla contemplazione, dallo sforzo d' adorazione muto e intenso, s'alzava
ridurlo a pura essenza lo lasciasse in balia d' ombre dissolte ed impalpabili.
della non buona esecuzione di leggi spossate d' ogni autorità. 5. depauperato
tolto. / non già ch'ei tenti d' emular la forza / del cener caldo
caldo spossatore del luglio. = nome d' agente da spossare. spossedére, tr
non mendicata. quelli che la posseggono d' ordinario sono sposseduti del loro, ad essi
reso incerto e debole (uno stato d' animo). bacchelli, 16-80:
fantasiosa, struggente e sposseduta, ch'empie d' un affanno dolce. spossessaménto
il contesto dell'esistenza. = nome d' azione da spossessare. spossessare,
si trovano da qualche tempo in pericolo d' essere spossessati dell'antico titolo di ministri
punto di tempo, correrei a spossessarmi d' una donna per far acquisto d'un re
spossessarmi d'una donna per far acquisto d' un re. 6. esimersi
delle loro facoltà ed esposti all'insolenza d' infami spie e di sbirri. g.
il vecchio nobile spossessato: un misto d' affetto e d'avversione, un rodimento geloso
spossessato: un misto d'affetto e d' avversione, un rodimento geloso senza dispetto.
canone in quella luce. -spostamento d' aria: violento e repentino movimento di
violento e repentino movimento di una massa d' aria dovuta in partic. a un'esplosione
. savinio, 297: lo spostamento d' aria mi sollevò da terra e mi
saracinesche gon ate dallo spostamento d' aria di una bomba esplosa nelle vicinanze!
ed abbattuto dal puro e semplice spostamento d' aria. 4. cambiamento di
stabilità, cui quell'eventualità di spostamenti d' orario, secondo le stagioni o le
un tocco di maggiore autorità e quasi d' avventurosa fatica. c. c. n
in dovere di far corrispondere una crisi d' idee a un semplice spostamento sociologico e
politici, dei rapporti di potere e d' influenza. cavour, i-192: credo
in tutti i suoi precedenti, quello cioè d' attribuire al competitore del candidato eletto il
spostamento dell'ideale umano da qualche cosa d' insito alla vita stessa in un mondo ultra
decomposizione, oppure riusciranno a determinare stati d' animo atti a tramutarsi in opere di vera
di adduzione in un recipiente aperto pieno d' aria (da cui il gas espelle
frequenza in seguito a variazioni di lunghezza d' onda per un effetto doppler. 12
del primo (anche nell'espressione spostamento d' accento). c. l.
o dei fili interposti. = nome d' azione da spostare. spostante (
vino e le civaie: orci più alti d' un uomo, e tutti a rilievi
curiosità -provocare lo spostamento di masse d' aria (un movimento, uno scoppio
viene a recare su me solo la colpa d' un movimento antimanzoniano, che io neanche
la strada per borgomanero ed il lago d' urta. ferd. martini, 5-129:
figur.: rivolgersi a un altro oggetto d' interesse o di polemica. d'
d'interesse o di polemica. d' annunzio, v-1-747: le batterie tiravano a
san giovanni. -spostare le colonne d' èrcole, estendere i confini del mondo
passarono davanti agli imbarcaderi e al getto d' acqua, alto fino al massimo della pressione
tocchino in un punto (una pezza d' onore). spostatura, sf.
un lemma. -in partic.: d' èrcole che, di anno in anno,
musei e gallerie per illuminare gli oggetti d' arte esposti. l. satta
: ma trovi anche spot per illuminazione d' accento, lampade da tavolo, palafoniere specifiche
usciata o una gomitata. = nome d' azione da spostare. spósto (part
che, sposta con maestà e grandezza d' immagini e di stili, non può
, i-512: amato son io forte / d' amor sanza podire. / farà sua
le coste africane. = nome d' azione da spoverire1. spoverire1,
pelo bianco con coma rilevate e corte d' anni 9, l'altro di pelo nericcio
pelo nericcio, coma spraccate, grande d' anni quindici'. spracche (spracch
/ e 'l suo vestire, è poi d' un piccol lo spoglio lessicale,
argini e disporlo in monticelli. d' alberti [s. v.]:
composto, ornata di sopra alla 'nceratura d' una forbita e ben commessa spranga di
dino... contro le spranghe d' acciaio del binario, mentre il mio passo
colà, di spranghe e di stangoni / d' ogni parte trovar chiuse le porte;
/ ch'è di sambuchi e ha d' otton la sbranca. chiari, 2-ii-70:
; e s'aprì con chiaro clangor d' oro. d'annunzio, iii-1-821: subitamente
aprì con chiaro clangor d'oro. d' annunzio, iii-1-821: subitamente ornella si precipiterà
fisse disposte trasversalmente alla nave. d' annunzio, iii-2-177: 1 cànapi tesi
piombo per conservarle dalla ruggine, di lunghezza d' un palmo e più e fatte a
più amanti del parlar grasso di que'd' oggi giorno più inciviliti. 6
era come un viottoletto con un dito d' acqua in mezzo all'appezzamento di canali
ant verghetta di metallo, in partic. d' argento, usata per ornare una cintura
scagliale né cintura di più di xn spranghe d' argento. lancia, i-750: la
spalle, correie in centa con spranche d' ariento 'naorato. -con riferimento agli ornamenti
, 1-68: intorno intorno fa'uno labbro d' oro a modo di spranga per modo
'spranga in bocca', familiare a modo d' esclamazione, 'zitti'; più enfatico che 'acqua
migliori. -assol. d' annunzio, iii-1-826: apri, aligi,
, 5-158: ahimè! qual gelo / d' ignoranza ti spranga al ver le ciglia
prima mattina con un rombo assordante. velo d' emblema i miei più sprangati pensieri, e
: il tarmito seguiva = nome d' agente da sprangare1. che assol
al banco. sprangare. versilia. d' annunzio, iv-2-874: la mandra scalpitatommaseo
- dare pedate. = nome d' azione da sprangare1. pratica nella scherma
, emendarsi da un vizio. rinforzato d' ovatta sulle spalle. gate non
gate non già per fultima polla d' acqua del magreb, ma per due m
bidòl le sono religiosamente sprangate le porte d' ogni bottega. guerrazmi renda e non
sprazzanti, rallegrava l'aria pulita. d' annunzio, iii-1-538: se gli usci non
. provai, mi tare con un po'd' ebbrezza stasera e con la spranghétta in capo
sani, 5-324: cancello, porta d' ingresso e finestre chiusi, magari una spranghétta
e i viali di pini vuoti a perdita d' occhio. pa mate accenti
in spruzzi e in schizzi (una massa d' ac- do; l'altre pratiche /
/ s'io cavano di gran masse d' acque, le quali cascavan di balzo in
, 3. ciuffo di piante, cespo d' erbe. tra lo sprazzare d'una
cespo d'erbe. tra lo sprazzare d' una miriade di lucciole per quel viale.
, 30-140: ciuffi di ginestre e sprazzi d' agavi si affacciano dalle rupi.
, 2-513: larghi lampi di porpora e d' oro / sprazzan 4. manifestazione sporadica o
) -3: como, no 'l colpo d' amor, sprazzata di lividure e
si piglia anche da'professori dimezzano / e d' ogni nimistà levò gli sprazzi. caro,
guadagno pietoso e non ha in sé sprazzo d' invidia o di mal pillo
naturale bontà e di quella che vi compiacete d' avere per me, l'odor ch'
si distende su per desidera per mio mezzo d' aver l'onore di presentarsi a voi
tre volte rivolti in vèr le stelle / d' umidi lesca, da quei suoi barbagli di
ciel vedemmo rugiadoso e molebbe l'illusione d' essere ringiovanito e d'averla finalmente in
molebbe l'illusione d'essere ringiovanito e d' averla finalmente in le. b.
battista l'aveva detto d ^ acqua d' un lor vasello che portano,..
io che pago ». una filatera d' orazioni. algarotti, 6-36: il sole
delle onde che si frangevano sui muri. d' annunzio, iv-2-63: via col poledro
acqua fredda... il primo sprazzo d' ac carducci, ii-4-18:
rora che si tinge al mio dolore. d' annunzio, iv-1-141: vapori occhi, la
a qual epoca risalgono i sangue e d' oro sul fosco delle acque. nostri ricordi
, ba- sprazzi del sol ridea. d' annunzio, i-179: da l'argentina volta
e manieri, / de'cavicciulli, e d' altre case sprazzi. de'nugoli /
a certi punti mi parve che mi d' annunzio, iv-2-83: ella, forse per
il vecchio] ormai color ricana con sprazzi d' uno stile come quello nel quale goya rid'
, per dare a lui dolce sollazzo. d' annunzio, iv-2-6: tulespre udì i
sua ricerca, colse fortuitamente la faccia d' un partigiano che gli si rivolgeva dal
/ lungo la ripa, ed il tramonto d' oro / dalle vetrate vaporare a sprazzi
sotto la messe stessa. = nome d' azione da sprecare. sprecano, v
anni, con ogni sorte di estorsione e d' ingiustizia, sessantasette milioni di scudi,
ha borguzzo / che nel spregar quel d' altri non le imite. foscolo, iv-426
, in sciocchezze. -assol. d' azeglio, 7-i-16: i 45 scudi di
tradimento alle mie doti naturali tenermi priva d' istruzione. che delitto, diceva [mia
; la letteratura chiede indarno la parola d' ordine che la guidi pel nuovo sentiero
cagnare / vita con gloriare -per morte d' amareza; / prende da me dolceza
m'ha fatto sprecatóre. = nome d' agente da sprecare. sprecatura,
gente per portarle. = nome d' azione da sprecare. sprècca,
ni. / e infra le terre d' alemagna secche, / atte a far torme
, 16-312: e i molioni due, d' attore figli, / avea sprecipitati,
a lui addebitate in quei dì. d' annunzio, v-2-481: sul far del giorno
, e ne faceva rimostranze. spreco d' energia stuparich, 3-130: « quanto
nello stesso tempo che il lettore [di d' annunzio] si lascia vincere dalla capziosa
236: non sempre lo spreco è segno d' abbondanza. = deverb. da sprecare
avea creduto né oggi pure credeva, d' incretinirlo; poi, dalla stessa viltà svergognato
cina alle maggiori solennità, or siano d' allegrezza or di dolore, e non mica
ella, sana mia temerità il pretendere d' encomiarla e sarebbe spregievole la mia lode
dànno le tavole umbre o altra iscrizione d' italia antica, dove ne sia facile la
entusiasmi, nelle contraddizioni e nelle riprese d' una vocazione che procedeva a tastoni.
si è valuto a sì grand'acquisto non d' altro che della lingua di dodici pescatori
: non è spregevole l'aggiunta delle lunette d' ambe le parti. -squallido
che cosa ha rinunciato un mentecatto invasato d' oscura e spregiabile follia di bistorta vanità
d' avere pericoli darà spregiamento di loro. benevenuto
ogni altro triunfo. = nome d' azione da spregiare. spregiante (
un soave cibo perché non sia in vaso d' oro, pure che netto sia.
15-67: « solito giro? » finse d' interessarsi l'oste. « e chi
: vive spregiatamente... chi merita d' essere pregiato, ma gli uomini non
s'egli andava fuor di casa cercando d' un successore, dubitava che la memoria
un successore, dubitava che la memoria d' augusto e che 'l nome de'cesari non
b. davanzati, i-149: lo querelarono d' offesa deità d'agusto e spregiata maestà
i-149: lo querelarono d'offesa deità d' agusto e spregiata maestà ai tiberio. g
natura, / di margarite ornata e d' or vestita, / bella, amorosa più
or vestita, / bella, amorosa più d' altra creatura, / spregiata vidi e
angoli / e rinzeppata, / vedresti d' uomini / scorrette moli. spregiatore (
(iii-191): gridando indamente il re d' algiere, / a'suoi rivolto,
è arrogante; bensì spregiatore altissimo continuo d' ogni generazione di vigliacchi. b.
, ii-609: in seneca dante trovava rei d' ira, anche, non solo i
imparò scrivere sì fattamente. = nome d' agente da spregiare. sprègio1 (
, 2-ii-256: l'intensità del sentimento d' intolleranza presenta molti gradi, e certamente dal