legno o di ferro che sostiene la rotella d' una puleggia, e che porta il
violenta che può anche risolversi in fatti d' arme. s. antonino [
gradasso, ed ha la sopravvesta / tutta d' azzurro stanotte facevi tanto il
, voglia convertirla distratta nella contemplazione ridicola d' un cane scodato. g.
siavoga. frate e fratello ». d' onde assai facilmente si trae il senti =
frequente. imbriani, 6-204: nel giorno d' un anno, che = voce
... prece e d' or dentro la sbarra. d'annunzio,
e d'or dentro la sbarra. d' annunzio, iii-1-820: crescerà la
più che potè, con alterne sciate d' ala e di coda, e diminuendo più
quale si distilla in modo di gotta d' acqua nel legamento deiranca. ramusio [ippocra-
, i-15- 67: dal principio d' una natica / ne la coscia un dolor
posso nista ed allo schiatóre. d' annunzio, v-1-699: dopo cinque
assaliti dalla tormenta. ojetti, i-651: d' in cellentissima la storia de'
di agilità simili a quelli degli uccelli d' acqua in amore. = nome
acqua in amore. = nome d' agente da sciare2. sciatòrio [
sciatta, v. schiatta. libro d' amministrazione dette terre dei marchesi di civi-
. confesso di aver ripetuto anch'io più d' una volta quella querimonia.
irreparabile, una suppellettile o un'opera d' arte. saccenti, 1-1-192: se
uomini, cioè di un rematore e d' un cacciatore. 2. intr. fare
v.); cfr. anche libro d' amministrazione dette terre dei marchesi di civilucch.
piei la dieta casa, con pedali d' olivi sulla dieta terra, li quali olivi
ii-220: se le predicte bestie o veruna d' esse bestie spensierataggine, poiché questo
sto non s'entenda nel tempo della nera d' omniasanti de le bestie sciatuate per la
roberto, 403: con l'aria d' una vittima rassegnata al suo destino,
) che lo squallore e la sciatteria d' un 'ambiente'siano motivi di depressione fisica-morale-intellettuale
individualismo ci relega ormai in quell'alternanza d' infatuazioni e di sfiducie, che produce
che si chiama provincialismo colturale, peggiore d' una schietta ignoranza e incoltura.
bruttura. di porpora con le testate d' argento: non vi par egli una
una galanteria da star bene sul giro d' ogni più gentil polso d'ogni più
sul giro d'ogni più gentil polso d' ogni più scherzosetta fanciulla? oh bel mamglio
, un filetto di porpora con le testate d' argento! ma questa voi non ve
ha poca la vecchia letteratura, e non d' importazione muccosa, come ne ha troppa
di migliaia / di brilli e in manto d' or, fa da regina, /
dalla cui parola emanava la forza barbara d' una polputa poesia. -sostant.
sciatta, come quella che non teme d' esser vista da chicchessia, ricamava al
magro e pieno di fretta, fegatoso, d' occhi lucidi e infossati. malato di
e la prosa preziosa e affettata di gabriele d' annun- zio non si sa trovare il
5. improntato a grettezza, a meschinità d' animo (un'azione, un pensiero
fa sciatto sì di piccioli bambini che d' uomini grandi. 2. distruzione
grandissimo di risi, di grani e d' altre biade. = deverb. da
trascurata. -povero di fascino, d' attrattiva (una persona). non
la vendemmia si fa verso la metà d' ottobre: il vino sciavero lo tengono ne'
. nella marina toscana, secondo il d' ayala, vi corrisponde 'ribaltare, mandar sos-
che può essere oggetto di studio, d' indagine scientifica o di speculazione filosofica.
tanto, che non basta la vita d' un uomo a impadronirsi veramente d'un
la vita d'un uomo a impadronirsi veramente d' un sol punto dello scibile. savinio
che rifletta a quanto si è scritto d' intorno a'princìpi di qualunque materia di tutto10
effettuati, mi si rappresenta più scibile d' altro, come quello che veramente mi
borgese, 1-183: voleva dirgli a proposito d' eugenia: « ma, vediamo,
tavoli; e su ciascuna la scicchena d' una candela accesa. ottieri, 3-183:
, di quella rozzezza che è propria d' un tempo che vuole passare per raffinato come
riflette netto e sgargiante con un che d' allegro, insieme, e di solenne:
, sm. plur. entom. famiglia d' insetti coleotteri stafilinoidei, comprendente circa
, ché non è bono sensa bono d' umelità. e. ssì corno alto sciente
saveranno, / abiendo tutto il mal d' amor tenente. balduccio d'arezzo, xxxv-i-363
tutto il mal d'amor tenente. balduccio d' arezzo, xxxv-i-363:
quelli che accusa giurare soquesto medicamento composto d' amendue queste cose. pra il
non dèe sovertire femmina che ad amore d' altri sia congiunta debitamente. b.
in universale ogni cosa, giacché sfornita d' idee e di princìpi astratti ed universali neppure
seggio avranno luogo quei filosofi che, d' imperio privi e della perizia di commandare
... questa scuola conduce studi d' una compassata scientificità accademica, basati sul
sul calcolo delle probabilità e la quantità d' informazione dei testi poetici. s.
delle cose, ancora egli è sempre d' animo regolato e sincero. giuseppe degli aromatari
sbullettando e sfronzando diventano le grandi opere d' arte e le grandi scoperte scientifiche. vittorini
, i-453: ciò dimostra la necessità d' una scuola scientifica e d'una scuola
la necessità d'una scuola scientifica e d' una scuola preparatoria, quali esistono in parigi
la quale amistade si creò inloro per similitudine d' abito scientifico e per similitudine di costumi
è la separazione, doppo tant'anni d' insidiosa compagnia, da un figlio morigerato,
ubbidiente, virtuoso, religioso, pieno d' abiti scientifici. 5. carlo
butti, 235: la fede scientifica d' attilio valda era riuscita così per un
attività). -sistematico (un criterio d' ordinamento). carducci, ii-6-318:
sociali, che riempire la provincia scientifica d' uomini inutili. stampa periodicamilanese, i-315:
completo sopra strade diordinaria difficoltà il macerony determinò d' intraprendere un viaggio alla collina di herous
., in relazione con il compì, d' argomen ancora giovinetto ed avendo
si pose per scrivano a la banca d' un notaio di cui qualche scrittura copiava
in uso le penne degli animalivolatili e massimamente d' oche. sacchi, i-207: non aveva
, né tampoco sapeva leggere o scrivere. d' annunzio, v-1-171: scrivo sopra una
comandò che li fossero dati duemila marchi d' argento. e questo si scrisse per lo
/ scrivi quel che vedesti in lettre d' oro, / sì come i miei seguaci
a'begli occhi leggo / quant'io parlo d' amore equant'io scrivo. g. morelli
pure hascritto e scrive di quando in quando d' arte. -in relazione con una personificazione
notizia re... se non d' intaglio che è fatica grandissima. spettacolo delle
... /..., d' aequar sarebbe nulla / il modo de la
batacchi, i-249: scrisse il cantor d' orlando innamorato / che quei corni fatali e
carducci, ii-2-17: s'ella avesse bisogno d' altre copie dellacanzone d'esso doro, me
s'ella avesse bisogno d'altre copie dellacanzone d' esso doro, me lo scriva pure.
diversi luoghi e fatene scrivere in qua d' altronde molte contrafatte, tutte piene di
che sipuò volere benissimo alle persone d' un nodo di salomone. e
. v.]: scrivere un libretto d' opere, quelle che chiamano 'le parole'
nascere in toscana eapprender la più perfetta favella d' italia, se in occasione di scrivere
voi date gran prova di bello scrivere. d' annunzio, v-2-390: scrivere è per
in molta stima nel suo paese e godeva d' una certa fama di serietà e di
un dramma, « runa cantata, d' un ballo'. ojetti, i-173: mio
mi piacerebbe molto che tu t'ingegnassi d' aver due cose: cioè il dittare adaltrui
era ancora il centro de'maneggi politici d' europa. -lanciare una scomunica.
in la matricola e in la compagnia d' i becari. capitoli detta compagnia di s
a tutto l'universo ch'ogni capo d' uomo si dovesse fare scrivere e pagare una
petto amor mi scrive / con lettre d' oro di sua man, leggete, /
? fagiuoli, vii-67: colla verga d' una fragil penna, / d'inchiostro
verga d'una fragil penna, / d' inchiostro intinta in nero angusto lago, /
in nero angusto lago, / i debiti d' altrui scrive. 15.
dimostrarono i poeti nella scrizione della battaglia d' ercule e d'anteo. bembo, 10-vii-296
nella scrizione della battaglia d'ercule e d' anteo. bembo, 10-vii-296: procaccierò
dotta, lat. scriptio -ònis, nome d' azione da sentóre (v. scrivere
lombardia... e dell'altre parti d' italia. = agg. verb.
). tommaseo, 11-481: anco d' italiano venivo scrivicchian- do qualcosa, ma
scrobi, cioè fossicelle che abbino sodo d' ogni intorno. idem, 3-10: farai
non leggibile scriviménto. = nome d' azione da scrivere. scrivinpièdi,
de'grandi eroi. = nome d' agente da scrivere. scrivitura (scrivetura
soldi iii. = nome d' azione da scrivere. scrivo, v
, 4-ii-621: il titol di dottore e d' avvocato / io li hoscroccati come voi l'
minimo dei voti o, anche, valendosi d' illeciti appoggi. molineri, 2-14
e mangiare a scrocco chi mangia a spese d' altri o chi gode cose d'
d'altri o chi gode cose d' altri senza pagarle. goldoni, xi-771:
7-460: scroccare è per lui un atto d' odio, eseguito convoluttà perché mantiene desti un'
umiliazione, un livore, un desiderio d' ammazzare l'uomo che firma tanto facilmente
che scroccano da parecchio tempo la fama d' essere i più intelligenti uomini della terra
in quanto è peccatore. per cagion d' esempio: va per le strade scroccando
dice al grillo: « mi par d' averti in bocca ». 8
, vi-630: s'io mi fossi immaginato d' esserdinanzi al vostro così austero cospetto costituito,
. -assol. tirare un colpo d' arma da fuoco. n. e
che la messa di natale ». d' alberti [s. v.]:
da sepolcri, esci al sereno. d' annunzio, iv-1-674: non avendo egli
cert'ippocriti di rapina. = nome d' agente da scroccare1. scroccatura, sf
perché vivacchia di scroccatura. = nome d' azione da scroccare1.
. dossi, i-355: la voce d' arrigo scrocchiò. -emettere crepitìi (una
malagoli, 406: 'stiaccino': nome d' un uccelletto silvano di becco fine;
: par che sotto gli scrocchi un sacco d' ossa diamo in senseria, / pur che
, 408: chiunque, abusando del bisogno d' una perso che c'aveva
da gonfiar le membra sue / quanto quelle d' un gran bue. -ingannarsi.
sopra del ginocchio / aveste il colpo d' una moschettata: / non vi parv'egli
. barbieri, cv-385: s'un uomo d' eminenza va a magnaresovente a casa di quest'
scrocco, dunque non ti par ancora d' esser assai ridicolo da te medesimo, senon
poetieran tornati giullari; questi cavalieri eran cavalieri d' industria e scrocchi. c. e
vergogna fuori / vanno tut'or truffando d' ogni intorno. tassoni, 3-13:
senatori o fermi a talento. d' annunzio, v-2-181: avevo meco in
nota si rompeva in uno scrocco. d' annunzio, iv-2-877: s'udì un
malagoli, 372: 'uva scroccona': qualità d' uva che scrocca o schiocca fra i
poteva scrociar le mani e dar la sua d' esser gittate col capo a l'ingiuso /
dante, inf, 17-64: un che d' una scrofa azzurra e grossa / segnato avea
! eh ch'egli è fuorap col marchese d' orostauro. d'annunzio, iii-1-95q:
è fuorap col marchese d'orostauro. d' annunzio, iii-1-95q: che vuoi da me
a certi momenti urla dallo spasimo. d' annunzio, iv-2-286: là vive insieme
tagliare si giustano [i vasi d' oro]. = etimo incerto
fatta dopo il 1820, nella marca d' ancona. 4. sconnesso e
fu la progenitrice e la scaturigine prima d' una prosapia d'argomenti falsi, scrofolosi
e la scaturigine prima d'una prosapia d' argomenti falsi, scrofolosi e rattratti.
era fatto gli arnesi. una pertica d' ontano,... i panni incerati
poi, che queste scroie / bastanti son d' arder mille troie. = alter
sua radice è fatto cadere dallo scrollaménto d' ogni piccolo vento. cellini, 2-5 (
lui in mare. = nome d' azione da scrollare. scrollante (
alpi altere / scrolla e sommergi! d' annunzio, v-1-258: il tuono del cannone
il sole caduco, il turbine / d' aria che scrolla le case, / gli
egregia, segna ne'burattini: 'sconforto'. d' annunzio, iii-2-187: la faledra si
lo andar veloce, il vano aggirar d' occhi, il mover spesso le mani senza
incoraggiava dolcetta con un suo particolare sorriso d' uomo rassegnato e sincero. cameroni,
ha trovato: egli scrolla le spalle d' atleta con un moto di dispetto. oriani
, iscrollandola e gridandole in capo. d' annunzio, iii-2-1098: - l'assassino che
che il pensiero strascica di coda. d' annunzio, v-2-306: mi gettai nova-
, il loro rancore, la soddisfazione d' esser prigionieri. tecchi, 9-205: la
-abbandonare radicalmente un atteggiamento, un modo d' essere. bacchetti, i-462: da
vostro. -destare da uno stato d' inerzia, di torpore. carducci,
da tempestare di lor brigate scrollati. d' annunzio, iii-1-1191: no, no.
, i-128: timido prima a un mover d' aure, a lieve / scrollar di
mio cor si scrulla / a penser d' autre, que d'amour lesset, /
/ a penser d'autre, que d' amour lesset, / le faux cuers
si profondissime valli mi sono ingegnato d' andare;... né per
sbarbaro, 5-39: se, a illudermi d' es tutto ciò l'essere
si contentò, ne'momenti critici, d' una alzata di spalle e d'una scrollatina
critici, d'una alzata di spalle e d' una scrollatina del capo: « storie
di leone, mandando un metallico scrocchio d' ossa ritmicamente scrollate. -agitato dalla
forse scrollato dalla 'nvidia perché t'affretti d' impugnare il sonno? sbarbaro, 1-180:
velo, / quel che la fulgida d' oro afrodite le diede quel giorno / ch'
dell'elmo in battaglia, di casa / d' ee- tione l'addusse, donata di
di doni infiniti. = nome d' agente da scrollare. scrollatura,
a riscaldarsi di troppo. = nome d' azione da scrollare. scrollìo,
sole additava sull'altissima vetta, nata d' impeto, fra scrolli e boati di terremoto
quella parola fosse stata un fulmine. d' annunzio, iv-2-1143: si preparò rapidamente alla
come se ra- metta e lo spirito d' ammutinamento che soffiava tra i soldati fossero
brutto, / viene una scroscia d' acqua. = femm. ai
scroscianti; scrosciante tempe / d' un'onda sola che salìa cantando, /
do, mormorava il mare / immobilmente. d' annunzio, tano fiamme, acque
continuo (una cascata, un corso d' acqua turbinoso). misasi, in
verso il mare. bacchelli, 12-269: d' un tratto, dopo varie e scoscese
chiarì la vera natura del suono: d' un'acqua cadente, scrosciante.
ripetuti o un forte fruscio. d' acqua. pecchi, 15-18: uno scrosciare
acqua. pecchi, 15-18: uno scrosciare d' acqua nei rubinet e.
per il suo orecchio un non so che d' odioso. leopardi, 370:
, quando scaglia con violenza delle particelle d' aria inceppate fra alcune lamine saline.
con violenza (una massa o un corso d' acqua, la pioggia dirotta).
giù crepita scroscia / a fili interminabili d' argento. bacchelli, 2-i-649: scrosciavano
tanfo di cloro sentiva il lento strisciare d' una granata dietro al sottile tramezzo di legno
e ripassava, si udiva un getto d' acqua scrosciare. -figur. manifestarsi
mugge il vento, infuria il mare. d' annunzio, i-599: talora la bandiera
(un animale). ogni scroscio d' un torchio degli stampatori paventano non
/ le loro canzoni, / le trombe d' oro della sola f.
case paterne. calandra, 6-890: d' un tratto, una palla da cannone scavezzò
siccome / gragnuola che batta le chiome / d' un bosco. de amicis, i-m
della regina, che i sozi dissero d' averle tratto dal seno e ch'ell'eramoglie
e con grande intensità (uno stato d' animo, un sentimento).
prima sera il cielo non prometteva scrosciate d' acqua: c'erano le stelle, e
'scrosciatóre', 'gorgogliatore'. = nome d' agente da scrosciare. scròscio (
di una massa o di un corso d' acqua che provoca un grande rumore (
del torrente / dopo un'acquata. d' annunzio, ii-182: andro ci apparve su
avvolta dal repentino / scroscio della nube d' agosto. valeri, 3-217: su la
e il rumore che produce). d' annunzio, iv-1-824: gli giunse, dopo
al centro dell'angusto cessetto, sollevare d' un colpo la gonna fino alla vita
altre navi,... quan- d' elle... udirono il grande scroscio
alle officine tipografiche, e ad ogni scroscio d' un torchio degli stampatori paventano non forse
/ schiantate e grosso crepitar di fiamme. d' annunzio, iii2- 260: di tutte
. -fitta scarica di colpi d' armi da fuoco. marotta, 2-179
riva di hautecombe. dirotti / scrosci d' acqua, che vengono a diluvi, /
, un « uh! » prolungato. d' annunzio, iv-2-32: toto pareva felice
e non maipva tratto tratto uno scroscio d' applausi alla gentile trasformista. tombari,
tombari, 4-11: fra uno scroscio d' applausi veniva giù il teatro.
sensazione asfittica per la sua gola bisognosa d' aria e di scrosci di tosse.
i suoi passi. pascoli, 881: d' un pallido scroscio di piedi, /
un pallido scroscio di piedi, / d' un palpito immenso risuona la notte. linati
intagli di tutta la machina reale. d' annunzio, 4-ii-48: di fuori li
lati delle finestre semilunari. = nome d' azione da scrostare. scrostare,
ii-55: toledo è un emporio di tesori d' arte: per poco che si scrostino
o piene o quasi piene le pignatte d' un certo umore che a stilla a stilla
erodersi (un monte). corso d' acqua). targioni pozzetti, 6-15
, qua e sale ed un po'd' aceto, raffreddati, levate le piccole
mettetele attorno al pesce con un po'd' insalatina sotto ben pulita e lavata. cassieri
punto più tristo era proprio l'allea d' ingresso, col vento preserale che vi
riparo sia limitato a fermare quelle parti d' intonaco e di pittura che minacciano scrostarsi
... qual essendo dipinta sopra d' una colonna rotonda di semplici mattoni incrostati
pareti: scrostate, imbrattate, affumicate. d' annunzio, i-850: in faccia alla
unmostro ucciso, qualche cosa di enorme e d' impotente che digrigna verso il cielo senza
vecchie verniciature. = nome d' agente da scrostare. scrostatura, sf
vecchia vecchia romagna. = nome d' azione da scrostare. scrosticciare, tr
per le case, capitò nella stanza d' un pittore, dove spargendo essa acqua
crudo al filo, alla = 'nome d' azione da scrudire. seta.
3. figur. mitigare uno stato d' animo negativo. guerrazzi, n-i-52:
di sapone. = nome d' azione da scrudire. scrudire,
onofri, 11-143: scrudisci il mio tormento d' esser nulla / con trasparenze d'oro
tormento d'esser nulla / con trasparenze d' oro, ove tu parli, / unico
e s'intiepidiva sotto la forza del sole d' estate. -cuocere leggermente un cibo
un fornello, sentiva colle mani quan- d' era scrudita, poi mi dava in una
poi mi dava in una catinella un po'd' acqua perché mi lavassi.
forse non esser tutte le isole effetti naturali d' una stessa sorta, perché in certi
così pesante come grave, per testimonio d' aristarco, pesatore scrupolista, paragonollo ad
non ostante di proffessare che, trattandosi d' una guerra contro la porta in cui
scrùppolo, scrùpulo), sm. stato d' animo di disagio interiore, di rovello
all'altarino con la sua sorella. d' annunzio, iv-1-105: egli tesseva senza scrupolo
egli tesseva senza scrupolo una gran trama d' inganni, di finzioni, di menzogne,
inganni, di finzioni, di menzogne, d' insidie, per raccogliere il maggior numero
, iii-9-193: presto consumati dalle agitazioni d' una vita fittizia ed esagerata, presi poi
rigida osservanza. 2. stato d' animo di dubbio, d'incertezza, di
2. stato d'animo di dubbio, d' incertezza, di perplessità, che rende
forza non porge afta già detta opinione d' esser la terra avanzata dall'acqua in quantità
scadere del mandato, e ciò per scrupolo d' esattezza, per regolarità amministrativa. palazzeschi
romano, prima dell'introduzione della moneta d' argento romana (e durò fino al
desse presto non ebbe prima alcuno scropulo d' argento, che paulo, poi
quinto elio tuberone suo genero iscrupulo d' essere scomunicati tutti. donoe della preda
tutti. donoe della preda v pesi d' argento. g. brancati [plinio]
quanti, avendo carico di coscienza scrupoli d' oro, s'accende questa massa sottile et
forza, a digiuno, uno rosso d' ovo, nel quale sia incorporata della
. fasori, 74: nelle terzane d' autunno sydenham propone di coprir bene l'
uno scropolo della notte al medesimo numero d' ore del giorno. serpetro, 73:
di noaglies, né l'ho veduto d' aspetto, né penso di aver quest'
grandine da lei scoppia, ma pioggia d' oro che appaga i nostri intelletti, e
5-149: le istruzioni per lo stato d' allarme vanno osservate scrupolosamente. arpino,
, mi feci una sorta di punto d' onore di sottostare scrupolosamente ai divieti di
, le disquisizioni minute, le prove d' autentici documenti, cose tutte che non
/... / incontro acerte monache d' iddio, / che fan la pasqua come
fatinoli, x-24: egli e più scrupoloso d' una monaca: / ad ogni quarto
una monaca: / ad ogni quarto d' ora si comunica, / e sul giubbone
, / e sul giubbone ha più d' una scomunica, / e più d'un'
più d'una scomunica, / e più d' un'eresia sotto la tonaca. g
: alla cristiana scrupolosa venne il dubbio d' aver abusato e fatto troppo a fidanza con
pieno di cautele, di dubbi, d' incertezze; esitante, dubbioso.
indicate sotto quel titolo, la mancanza d' un giusto rischiaramento mi rende scrupoloso a
presso gli angouros, che han riputazione d' essere stati antropofaghi, generalmente conosciuti per
aretino, 25-50: - mi venia voglia d' interrogarvi del come sia possibile che voi
suo collega, gli mosse lite accusandolo d' ingiuria per avergli sconciato le pieghe della
quanto e'l'è copiosa / d' uomini dentro. ella sare'mattez-
approfondito, esauriente; compiuto a regola d' arte (e anche con eccessiva pignoleria)
ferri del mestiere, giornali storici, repertori d' erudizione, commenti filologici scrupolosissimi.
: lo spirito santo è da commendare d' avere i suoi alti misteri dato sotto coverta
la verità, con fatica e perspicacità d' ingegno tratta di sotto le scrupolose ma
braccia, / di forza, divigor, d' asprezza piene, / scrupolose di muscoli e
. 11. prov. d' alberti [s. v.]:
. esame accurato. = nome d' azione da scrutare1. scrutante (
si studiava di salutarlo con semplice festevolezza d' ospite e di sorella quand'egli rientrava,
i minimi particolari; squadrare; tenere d' occhio. d'annunzio, iv-1-970
squadrare; tenere d'occhio. d' annunzio, iv-1-970: il fanciullo stava alla
, non resistevano alla tentazione di scrutare e d' inscrutare il tempo che farà.
dell'interlocutore. bechi, 2-257: d' alvaro allora,.. trepidante, pesando
chi esamina con la lente la graffiatura d' un codice o scruta al microscopio l'intestino
un codice o scruta al microscopio l'intestino d' una zanzara, deve già sapere in
tu fissi: / ombra e mistero. d' annunzio, iv-i- 564: mentre il
sfruconare con un bastoncello fra certi avanzi d' una muratura antica, qua e là messi
vogliono costringere gli adulti a un cibo d' infanti che gli adulti respingono.
si trova della gente simile ha bisogno d' esser scrutato e medicato. un semplice
valutazione morale la propria coscienza. d' annunzio, iv-1-809: qualunque allettamento esteriore
. mazzini, 93-103: l'essenza d' ogni religione sta, per chi scruta
uomo da dio, in un metodo d' 'interpretazione'di quella rivelazione. tarchetti,
scrutativo e sempre felicemente inappagabile ingegno critico d' angelandrea zottoli. = agg. verb
e attenta valutazione o analisi. d' annunzio, v-3-263: vedo nelle cose quella
de gli argomenti, tesse in guisa d' aranne sottilissime questioni. mamiani, 6-37:
de'cuori degli uomini, non mancherebbe d' aiutare il santissimo proposito suo. reina
dotta, lat. scrutatìo -ònis, nome d' azione da scrutàri (v. scrutare1
, ma s'intende. = nome d' azione da scrutinare. scrutinante (part
all'erta o prodigo sempre d' anatemi. spetto (una persona,
estro poetico dell'ammiraglio, ma un colpo d' occhio scrutatore del gesuita, che lo
innari la festa di santa maria del mese d' agosto nel capitolo generale di tutti e
severi redarguitoli de'vizi e delli imitatori d' essi. croce, i-2-154:
dotta, lat. scrutator -òris, nome d' agente da scru ni unilaterali
tutti i segreti della natura supera la sfera d' un idiota, ma non quella del
re da scena aver ridutto / a sé d' avante il suo regai consiglio / per
, 4-200: conviene... cercar d' altronde il principio de'dritti degli eserciti
il di lui interno, che stravaganze d' umori e piaghe di torbidi pensieri ivi guerregs'
la più portentosa qualità del signore? d' annunzio, iv-2-406: scrutinando se medesimo e
nere e bianche, parole della risposta d' urbano. desideri, lxii-2-v-67: seng.
o dal giovane attivista non sia in condizioni d' intendere, fanno qualche domanda al vecchio
.. filadelfo fu cognominato, scrutinatóre d' ogni letteratura. gigli, 5-18: volete
ni di quel principe. = nome d' agente da scrutinare. scrutiniare,
festa di s. maria del mese d' agosto nel capitolo generale di tutti e
.. era di quelle beltàscrutinio con tanto d' occhi aperti, a un certo punto cadde
e tremendo scrutinio del giudice eterno? d' annunzio, iii-i- 1069: l'occhichiara
: dallo scrutinio fatto intorno i costumi d' ambidue le vostre schiatte, palpabilmente si
credo che molti sappiano che la professione d' intendersi delle cose dell'oro e dell'argento
, messe in comune l'estreme sostanze d' ogni privata famiglia e le multiplicò maggiormente
votazione. statuto della società del padule d' orgia, 150: providero ecucciare (v
, convulsa, in una cesta di posate d' argento. s. ferrari, 225
, convulsa in una cesta di posate d' argento. = deriv. da
locuz. fare scucco). cecco d' ascoli, 2306: canta cicala per ardente
scucèllo, sm. ant. moneta d' oro coniata in francia nel sec.
al bel verseggiare. = nome d' azione da scucire. scucinare,
tre mesi che non vedo l'ombra d' una percentuale e il conto dell'albergo
il collo. direte dunque adomenico che prima d' arrivare a lodi il 'sotto-pancia's'è
molto vecchio duramente; ed era vestito d' una gattiva gonnella bianca tutta rotta e
, allorché le frasi e i pensieri mancano d' unione tra loro, quando sono incoerenti
de roberto, 10-92: lo vidi d' inanzi, ieri sera, per via,
tintura in corda. = nome d' agente femm. da scucire.
da una scucitura una specie di trottola d' oro, della misura circa d'una noce
trottola d'oro, della misura circa d' una noce. 2. figur
perplessità nell'insieme. = nome d' azione da scucire. scuctiare,
, / dice che scude chete / d' umiltà facci'om contra 'l dispetto.
che scorgereuna meschina che ha solamente la ricchezza d' una botta scudaia, la qual si
sui tavoli cerchiati di birra col suono d' un canto troncato a mezzo. 2
la carne muscolosa, che dalla forma d' una spada è detta 'mucronata cartilago'e
loro. taraucci, 8: sono d' opinione che, dopo alcune file di
file di picche, due o tre d' alabarde scudate non solo farebberol'appoggio necessario alle
per gli urti, ma nel scompiglio d' affollamento d'esse potrebbero sottentrar, per daragio
urti, ma nel scompiglio d'affollamento d' esse potrebbero sottentrar, per daragio di remettersi
pafìagoni, il marziale / pilemone. d' annunzio, i-43: forse i fulgidi scutati
il braccio nudo e quindi una corona d' alloro verso qualcuno che non si vedeva.
tutta imbottita di penne di canarino. d' annunzio, v-1-241: ricordavo l'odore
chiamata scudo, il valor comparativo d' ogni proprietà. gli ulteriori aumenti di
dei podestà e sindaci del regno d' italia (1811), 1016: s'
uso / a chi doveva far mutazione / d' abito scuderesco in ca valiere
aspettando di farmi una segreta com- messione d' ambasciata al duca d'orliens fratello del re
segreta com- messione d'ambasciata al duca d' orliens fratello del re, del quale
, perché mai è venuto in una scuderia d' equitazione? e. lecchi, 3-9
di queste scuderie, col pavimento ingombro d' assi e travi cadute dal tetto, è
sport. che detiene il titolo di campione d' italia e in partic. di vincitore
appresso il sinistro omero gli armò d' un bello scudetto e forte e ben fatto
viene cucito sulla maglia degli atleti campioni d' italia e in partic., quello attribuito
4. bocchetta di una serratura. d' alberti [s. v.]:
strumento di ferro, e per lo più d' ottone, fattoa guisa di piccola coppa ed
. la gente militare di alcuni stati d' italia ha preferito la voce 'scudetto'a
il re salomone] ccc scuda piccoline d' oro provato; e avea ciascuno scudicciuolo ccc
; e avea ciascuno scudicciuolo ccc mine d' oro; e puosele il re nella casa
bellissimo e nel frontispizio di quello feceuno scudicciuolo d' un quarto di braccio, dentrovi l'arme
firenze (1440), ii-112: scudiere d' idomeneo, restò indietro dell'inclito menelao
di er- cule e impiendo uno vagello d' acqua fu rapito. guido delle colonne
ma la sua lancia e il bel scudo d' argento / e l'elmoadorno di ricco cimerò
, 1-xvi-1-286: merione, valente d' un trar d'asta. carducci, iii-4-178
merione, valente d'un trar d' asta. carducci, iii-4-178: la donna
né più accortamente servisse ad una tavola d' un signore che serviva ella. avvertimento di
che hanno a cedere tutte le nazioni d' europa. monelli, 2-459: ogni
pietro d' orfé, suo grande scudiere, a genova
scuderie in francia e in vane parti d' italia. l'illustrazione italiana [13-i-1907
scuticii osferzi / io ti darò lontan manco d' un palmo. soldani, 1-2:
vani della piattaforma. = nome d' agente femm. da scudisciare. scudisciatura
o altre impurità. = nome d' azione da scudisciare. scudiscière,
ronre, / dicendo ciaschedun al dio d' amore / che quelle zino e
/ che quelle zino e dandogli d' uno scudiscio, il ronzino gli diede un
errico, ii-3-5: vengano le saette d' apollo, non le scherzanti, ma pungenti
23-648: dal lucente carro / leggier d' un salto al suol git- tossi,
si infilzano in un fruscolo o scudiscio d' olivo, e i due capi s'attortigliano
a ordinarci come numeri sotto 10 scudiscio d' un caporale, che però finiva col mettersi
parola subitamente venneuna saetta a modo e torma d' uno scudicciuolo di fuoco ed entrolli in
, a rompere la schiena de'romani d' ogne parte securi erano serrati. iacopone,
nave e prendono a cavalcareper lo grande diserto d' andernantes. testi fiorentini, 206: 1
. n. villani, i-8-5: d' elmi e d'usberghi e di viminei scudi
villani, i-8-5: d'elmi e d' usberghi e di viminei scudi, / armati
degli scudi, i centurioni in testa d' ogni centuria ordinati. to in
s'è detto alla scorza o casa d' osso in che si rinchiude la testuggine.
osso in che si rinchiude la testuggine. d' annunzio, iv2- 132: verso quel
tralucevano talvolta al sole con un nitor d' ambra. 3. per estens
giunse sull'erto di un monticello cui d' intorno numerosa schiera di folti pini facea
folti pini facea ghirlanda, e ciascun d' essi serviva di scudo impenetrabile contro i
/ abbi a temerne, se fia d' uopo io stesso / ti farò scudo,
spontone, 1-317: lo scudo della salvezza d' uno stato è la maestà deltimperio.
mori, 1-161: gli è venuto fatto d' allargare giustamente i confini de'suoi ampli
i confini de'suoi ampli stati: d' allargargli, dico, piùsotto lo scudo della
scudo bastevole contraile predette supposizioni l'autorità d' omero, da-esso in sì fatta abbominazione
. lamenti storici, iii-193: re d' inghilterra, perché sei mancato / a
, / o sponda contro il mar, d' italia afflitta / alme città, qual
defense initiativé) elaborato negli stati uniti d' america durante la presidenza di ronald reagan
per proteggere la parte prodiera dei missili d' alta quota e dei veicoli spaziali durante la
. lastri, 1-4-71: in proposito d' innesti, è osservabile che, siccome alla
la ragione per cui questa sorta d' innesto dicesi innesto a scudo si è
: a terra caccerete chi dimostra / d' amar lo scudo azzurro e 'gigli
amar lo scudo azzurro e 'gigli d' oro. luna, ded.: queste
alto del campidoglio davanti a venticinque milioni d' uomini, eredi delle tradizioni dell'antica
me tristi e dolenti, / che son d' ogni speranza gazzettino [5-i-1985]: è
gallerie in terreni poco compatti o impregnati d' acqua: è costituita essenzialmente da un
a sorreggere le parti fisse dei cuscinetti d' albero e a ottenere quindi l'accoppiamento
: 'scudo': è un quadro con cornice d' intaglio, nel quale è segnato il
sotto alle finestre di poppa, contornato d' intagli, nella quale suole scriversi il nome
. numism. denominazione di varie monete d' oro o d'argento che in origine recavano
denominazione di varie monete d'oro o d' argento che in origine recavano su una
recenti per indicare genericamente le grandi monete d' oro e d'argento (e in
genericamente le grandi monete d'oro e d' argento (e in partic. così fu
fino alla seconda guerra mondiale, la moneta d' argento del valore di 5 lire)
edue carnieri di cuoio furono in reali 38 d' oro a lo scuao e 2 grossi
tomesi. michelangelo, 1-iv-327: gli scudi d' oro che io vi mando vaglion qua
tutte a scudi spa- gnuoli e reali d' argento. tasso, i-252: il salario
sarà uno scudo e mezzo il mese, d' oro in oro. dalla croce,
, si mette nel luoco uno scutto d' oro o l'altra cosa simile. davila
, lo cacciò nella mano all'ostessa. d' annunzio, 8-71: -non cerchi di
]: fece trecento piccoline scu- da d' oro provato ed avea catuno scudicino le trecento
ed avea catuno scudicino le trecento mine d' oro. -scudicciòlo, scudicciuòlo (
faccio 1-1-225: sappiasi che lo scudo d' oro napolitano dev'essere messo l'
el zuppon di raso bianco e la scuffia d' oro. canti carnascialeschi, 1-223:
/ scuffie, scuffiotti e rete / d' oro, di seta e lana, /
bianca imbrunita. inventario di alfonso ii d' este, 1214: scofie di cendal negro
più, le lacrime pareva uscissero dalle grinze d' una vecchia e sudicia mela.
, / e nella croppa se gitta d' un salto / a quel gigante, che
riguardo; / l'elmo gli spezza e d' acciaro una scoffia, né pone indugia
piedi dieci foderet- tone, mezza libra d' amido, uno scuffino verde. =
quel poltroncione che trotta inanzi fu palafrenieri d' un cardinale, che, vedendolo scuffiare
deh'una o dell'altra scuola. d' annunzio, vi-561: sega, gattuccio,
essere /... / il rigogolo d' oro / che { scoffinató). grattugiato
: egli discesse al basso con un scoffion d' oro in testa, con la rodella
con la rodella e con la spada. d' azeglio, 1-109: venni a poco
farmi fare qualche camise, e scuffiotti d' oro, fazoletti e tal cose, perch'
vedea non sorgere sotto a lui la consolazione d' un sol capello. serao, i-884
scoitare1. ciate fare uno morello e d' oro, massimamente che si con
ce n'è, padrona, che afin d' essere maritate bene si son date a taluno
date a taluno che ha avuto nome d' accomodato, che si son condotte a star
molto forte con le due mani dure d' anelli. c. e. gadda,
.. / e calci e pugna più d' un centinaio, / e trentasculacciate e più
sorvie- ne all'impazzata / a favorirla d' una sculacciata. verga, 7-402:
retore antipatico, ma, contro il d' annunzio, coraggioso: ricorderete le sculacciate che
al mimmo eccezionale e prodigioso per 'venere d' acqua dolce'. -umiliazione.
ella questa una brutta scu = nome d' azione da sculettare. lacciata per voi
nel consacrato de le meluzze, mi par d' altra soavità che la musica che fanno
, di mezza lana, a tegumentare d' un mistero da ydiez pesos'(cinquantacinque
a uomini ha una connotazione spreg. d' effeminatezza). i. nelli
marmo o di bronzo, anzi sia d' oro, / con la corona sopra un
... e feceli lo regolo d' oro intorno e a quello regolo la
ricamata gonna / stassi la scuita imago / d' una madonna. d'annunzio, iii-2-154
scuita imago / d'una madonna. d' annunzio, iii-2-154: l'arcangelo che v'
/ venti vasi di rame, entro e d' intorno / con magistero ben tagliati e
e sette scanni eguai di pregio e d' opra. tasso, 10-64: apprestar su
intagliato un pescator che in piedi / d' un alto scoglio i bei guizzanti armenti /
altre simili / parole sculte in marmo e d' oro impresse. marino, 1-2-50:
1-2-50: lo dio, che del signor d' anfriso / guardò gli armenti e che
tua, che 'l mondo aluma / d' immortal luce, de mia mente in
v. colonna, 2-4: per cagion d' un profondo alto penserò / scorgo il
. e dài colpa a te stelle / d' aver ella ad altrui dato la palma
mirando, impresso e scolto / un mar d' alti miracoli e diversi? groto,
ancor sotto gli auspici miei / scorgerai d' altri lumi intorno cinto, / onde lassù
mi taglia e mi porterà alla bottega d' ottimo scultore, il quale mi farà con
scultore che creda fare una bella statua d' un pezzo di marmo mate abbozzato, ma
marmo mate abbozzato, ma si bene d' uno rozzo. firenzuola, 538: la
canova,... dalla munificenza d' un veneto patrizio aiutato, riuscì scultore di
tal perfezione che fu ed è l'onore d' italia e d'europa. d'annunzio
fu ed è l'onore d'italia e d' europa. d'annunzio, v-3-223:
onore d'italia e d'europa. d' annunzio, v-3-223: nello studio d'uno
d'annunzio, v-3-223: nello studio d' uno scultore fecondo la quantità della creta
i-190: dante, lo scultore d' anime, comprende michelangelo. 3
, lat. tardo sculptor -óris, nome d' agente dascuipère (v. scolpire);
scolta', cioè stava ascoltando i discorsi d' altri per ridirgli; e con questo termine
poeta medesimo. = nome d' agente da sculture per scottare (v.
chiesto sottovoce. « guardavo i 'pianzùn d' ia rosa'», avevo risposto,
statua del mio maestro sarà un'opera d' arte che protesti energicamente contro l'invasione
san pietro per opera dello algardi. d' annunzio, ii-539: dal sagro alla tecchia
? », mi avevauna semplicità scultoria. d' annunzio, iv-2-1200: non che le
avendo io ancor mai veduto i piani d' una faccia vivente trattati con tal larghezza
tal larghezza scultoria che, nell'angustia d' una maschera, potesse ricordarmi i movimenti grandiosi
il polpaccio scultorio / e la gamba d' avorio / fino quasi al ginocchio.
scolpire o per incidere; la forma d' arte a cui dà origine.
. baldelli, 5-2-126: non era permesso d' aveme più d'uno [anello]
: non era permesso d'aveme più d' uno [anello] e non era ciò
o che fusse di ferro o veramente d' oro. tassoni, 9-7: sovra il
donatello scultore, e originalmente v'andarono d' acordo respetto alle cose di scoltura schiettamente
riuscirebbe cavarne una sopportabile scultura ». d' annunzio, iv-1-74: la scoltura rivelava una
una mano dotta, vigorosa, padrona d' uno stile proprio. ojetti, iii-
drappelli / per colmarlo di mirra e d' aromale. piovene, 15-38: la
contenere una scultura ricavata da un tronco d' albero. -in, di scultura (
. faceva un suono simile a quel d' una cetra: pare che ne disegni a
legale... il 1830 è denso d' avvenimenti:... stampa
voce dotta, lai tardo sculptùra, nome d' azione dal rispondono in vernacolo a chi li
, che significa propriamente 'calcinello, la banca d' un notaio di cui qualche scrittura copiava.
. poi che io ero fuor d' essa, m'ero affaticato in altra profes
nelle nostre ordinanze, nel far uomini d' arme i giovanetti subito che escon di paggi
fatte appena le prime scuole, all'uopo d' istruir- lo e restituirlo alla società fabbricante
. brunelleschi, lxxxviii-i-660: quella fantasia d' un senza scola / ogni falso pensier
cui si ha per mira gli effetti d' armonia anziché la grazia del canto.
ch'un torello / urti per scuola d' aspra, sanguinosa / battaglia, ove
, ove lo chiama estro novello / d' amor e rabbia di rivai gelosa,
corpo. palazzeschi, 10-144: eseguita d' alta scuola / la sua genuflessione /
odore di scuola, chi non parer proprio d' un pastore l'argomentare in tal guisa
e gale, non hanno alcun sentore d' imitazione e scuola. -come apposizione
idem, 1-38: 'campo scuola': campo d' aviazione adibito a scuola di pilotaggio.
obbligava prima di quell'età i giovanetti d' andare alle scuole nazionali due volte il giorno
serale, ma gli ci voleva più d' olio, e la smesse. de amicis
3: si potrebbe intitolare: 'storia d' un anno scolastico, scritta da un
scritta da un alunno di 3 % d' una scuola municipale d'italia'. p
alunno di 3 % d'una scuola municipale d' italia'. p. petrocchi [s
942 alunni sotto la guida di religiosi d' ambo i sessi. gobetti, 1-i-728:
casa di cincinnato tuo padre si vedeva d' ogni sorte d'armi e non de'fardelli
tuo padre si vedeva d'ogni sorte d' armi e non de'fardelli, i
e, informato come per tener fuor d' italia ogni rea religione vagliono per ogni fortezza
dei comuni dotati di pubbliche scuo- fe o d' esse mancanti. cicognani, v-1-239: diciotto
che ne la loro scotica, meritoe d' essere al numero degli altri eletto e ordenato
, rotto un muro, entrò nella bottega d' uno scarpellino, sotto la scuola dove
, anzi dovrei, contentarmi, sicuro d' aver detto abbastanza per far comprendere a
prisco, 5-84: di'ai ragazzi d' andare a letto, domani è scuola,
si lascia adescar, / a voi serva d' esempioe di scola / che un villano peccato
tratto fuor de l'ampia gola / d' inferno per mostrarli, e mosterrolli / oltre
. v.]: 'scuola': d' ogni insegnamento, esperienza e simili. veda
altri della loro nazione. scole d' amor che non s'apprende? / ivi
guadagno dato / e all'avarizia, d' ogni vizio scuola, / tanto apprezza costumi
udita mai prima nel mondo / scola d' infamie. -incitamento, istigazione.
lepassioni. metastasio, 1-i-875: scuola son d' un'alma forte / l'ire sue
conviene a sì corrotta usanza / questa d' animi eccelsi altrice e scola: / se
vi sono (nel libano) cristiani d' altre scole. -corrente di opinione
rea per le fumose corti, / nidi d' insidia e di lusinga e scole /
iii-1-11: scuola or la scena è d' ogni cosa ria, / dove scherza
a rumore. scuola inquieta, irrequieta, d' asini, di bravi giovani. la
negàro; / e così altercando, d' una scola, / avanti unita e
loro scuola / così di moisè come d' elia, / e al maestro suo
armigere scole / del veneto poter, sì d' error voto / ch'è nela sicurezza e
nela sicurezza e nel periglio / perpetua sede d' eterno consiglio. bernardo, lii-13-356:
de l'eliconia scola, / cui d' ambrosia nudrì l'idalia dea / gli spirti
, che simil non fu consueto / d' udir giammai nelle mortali scuole. d'
d'udir giammai nelle mortali scuole. d' annunzio, iii-2-174: il navarco esce seguito
: tutto il popolo è diviso per collegi d' artede amicis, i-817: vengano a
di far correre le scuole ai figliuoli d' oro e d'argento di milano (1573
le scuole ai figliuoli d'oro e d' argento di milano (1573) [rezasco
bandiere nigre senza figure, con foiame d' oro e con fioche atomo atorno de ditta
vi-2-112: non fu conceduto alli canonici d' aquileia che la scola di san giovanni
illustre quella di san rocco alla quale ambivano d' associarsi anche governanti stranieri. -sede
22. archit. ant. sala d' aspetto nelle terme romane. barbaro,
il quale era l'acqua da lavare, d' intorno il quale erano alcuni parapetti,
toscani, 49: l'avarizia è scuola d' ogni vizio. ibicon panni lini puliti
v.]: l'avarizia è scuola d' ogni vizio. la storia bandello, 1-5
ale la criniera scuoteva le briglie / d' oscuro colore di ferro. cunché.
zolavano a portata delle sue mani. d' annunzio, iv-2-57: a scuòtere
un albero di mandorlo ziza d' improvviso scosse forte lostelo. moravia, ix-189
fare tara di poivare, come si fa d' ossa e d'umido, o di
, come si fa d'ossa e d' umido, o di farle scuòtare tre volte
temuto tfinsu- diciarla fra tante sozzure. d' annunzio, iii-1-475: come il giullare
ellenocessano di batterlo e si mettono a ballargli d' intorno scotendo le vesti odorose. moravia
. -sottoporre a un martellante fuoco d' artiglieria. campiglia, 1-285: l'
. campiglia, 1-285: l'assedio d' issoira fu cosa memora sciolta
i-173: il reo, niente perduto d' animo, scoteva verso il figliuolo le catene
agl'iddìi. tasso, 7-27: spuntar d' angusta valle / vedeuom che di corriero avea
mar gioiosa impose / che alle cetre d' amor fossero scosse / le corde d'oroe
cetre d'amor fossero scosse / le corde d' oroe, finché notte oscura / non ricondusse
scuoteranno e faran nascere que'traballamenti. d' annunzio, iv-2-159: verso l'ottava ora
6-195: il vento scoteva i vetri. d' annunzio, iv-1-287: ella si levò
non bellici strumenti, / non macchine d' inferno in mano a morte / scoteran
poco / quel pantalon, ch'a modo d' adirato / si pon le mani a'
'more anglico', da slogarsi le spalle. d' annunzio, iv-2-704: « vuoi che
, 1-74: è... opinione d' alcuno che il primo grado di danno
far ritornare in sé da uno stato d' incoscienza o di torpore. porcacchi,
i-215: egli, o fosse per sicurezza d' animo o per istanchezza, dormiva molto
t'una. e non valsero spruzzi d' acqua sulla faccia, boccette d'aceto
spruzzi d'acqua sulla faccia, boccette d' aceto sotto le narici, per scuoterla da
narici, per scuoterla da quel torpore. d' annunzio, iv-2-75: il medico s'
. mazzini, 58: l'anima d' un pedante può rigettare a sua posta
maggiormente. -liberare da stati d' animo negativi o colpevoli o dall'intontimento
brillante, festosa, e non avreste d' uopo di scuotermi. g. gozzi,
s'addormenta lo zelo / senza un po'd' interesse che lo scuota. rosmini,
dal piacere intellettuale, gli uomini s'appagano d' una ragione che non intendono. mamiani
che la scuotevano dalla testa ai piedi. d' annunzio, iii-i- 167: egli
/ la bronzea voce si frangea, d' achille. -assol. produrre una
sbalzasse incontro, scotendo quei suoi capelli d' oro arruffati. sbarbaro, 1-34: andava
ma ampoi nuoce esser il petto bagnato d' amore. di leo, 163: questo
. alto volando [gli alati ministri d' amore] / scoter lor piu
scoter lor piu me. d' annunzio, i-779: la vittoria scuote /
scrollare il collo o la groppa scalpitando d' impazienza (un cavallo); muovere le
le briglie (un cavallo). d' annunzio, i-385: s'udivano i cavalli
, sul selciato, / un trotterellar d' asini scuotendo bigonce. -sbattere violentemente
, riaccendere un sentimento, uno stato d' animo. boccaccio, viii-3-206: ricerchinsi
quale ha atteso ad empiere l'arche d' oro e d'argento, si truova.
ad empiere l'arche d'oro e d' argento, si truova. aretino, v-1-182
scosso come io lo sono dal gradato impazzamento d' or- lando, ma che lo condannò
l'immaginazione e il sentimento, invece d' essere scosso, è oppresso e schiacciato.
mi sollevino, che mi scuotano. d' annunzio, iv-1-198: mio dio,
coi tuoi compagni e di catene / d' intorno avvinto, in guisa tal ch'indarno
: raspava una gallina sopra il ciglio / d' un fosso. po s'alzo,
scodinzolando, con uno sbadi- lio. d' annunzio, v-1-294: scossa la salsedine dalle
, / e, l'accese virtù d' amore spente, / ha 1 oscura tempesta
spente, / ha 1 oscura tempesta d' occidente / scossi i bei fior de'prati
serena; in vista / nume veracemente. d' annunzio, iv-2-43: mingo balzava fuori
, / che di pigra lascivia e d' ozio sorge. fausto da longiano, iv-133
come soglion i gondo- ieri mariuoli d' anfibia. -assol. storia
hai spogliata nostra vita e scossa / d' ogni ornamento. ariosto, 117: sì
già da ciascun osso, / e d' ogni mio valor così mi ha scosso /
che roma hai priva e scossa / d' onor sovrano e 'mpove- rito il mondo
/ li miei, che scossi avea d' altro paese. -derivare.
ingegni scuote sì belle scintille di dottrina d' ogni maniera. 33. esaminare,
trovò esser persa piadena o bazzil alcuno d' argento. 34. intr.
dice: « egli ha piene le calze d' uova ». cammelli, 113:
gran corsier da voi mandato, / sopra d' un palafren che ricamato / avea il
che ricamato / avea il mantel tutto segnato d' ossi. ariosto, 27-133: dopo
cheto, suspirando, / sì come d' un gran sonno allora sciolto, / tutto
con quel monton tu non t'impacci. d' annunzio, v-i-249: nel primo sgomento
dilettano bensì di scuotersi qualche volta, d' allontanarsi dalle taro case e scorrer per le
, e poi, quasi scuotendomi / d' un gran pensiero: « or non abbiate
vedremo se a roma si scuotono. d' annunzio, iii-2-187: la faledra si
terra); vacillare sotto l'onda d' urto di uno scoppio (un edifìcio)
come sarebbe col posare in terra un vasofùeno d' acqua, la quale si vedrà tremare allo
madre, stette in perpetuo terrore, temendo d' ogni scuoter di foglia.
carro adorno, / scotendo il freno d' oro, / fatto ha più d'un
d'oro, / fatto ha più d' un ritorno / allo stellante toro. g
voler suo fermo e saldo / per consiglio d' altrui questi s'è mosso: /
questi s'è mosso: / né d' amor brama il petto aver men caldo
parte di pubblico, sia come elemento d' arte, data... da
duca, sicuri di riavere tantosto dagli amici d' iddio ciò che dai nimici era loro
popoli, è tempo ormai / che d' un empio tiran si scuota il giogo.
. cantari, 100: se biagio d' entrar qui fa alcun atto, / fate
/ sen vola alfin sull'ali a te d' amore. -scuotere il peso di un
basso, come segno di dispetto, d' insofferenza, di disappunto, di disaccordo
del popolo. -scuotere le faci d' imeneo-, scuotere imeneo le faci:
tu la bella anfitrite, / tanto d' amor nemica, al fin vincesti / e
al germano di giove / le faci d' imeneo lieta scuotesti. g. gozzi,
di dosso la carretta e andarsene nel fondo d' una campagna... a
ricoperto il viso, tor d' approvazione in atto. solaro della margarita,
nano ad essere estranee prestatrici d' opera. -scuotersi i panni della
da scuponato, col suff. dei nomi d' azione. tommaseo [s.
preti ai gerosolima. = nome d' azione da scurare1. scuranza,
si specchi. -annerire. d' annunzio, v-2-858: donatella rinnova l'esame
roma], / degenerati e colmi d' ogni pecca, / hanno scurato la tua
allo sposo che picchiava all'uscio desiderando d' entrare dentro, levando la mente per
, incontanente sono scurati con nebbia sucida d' ignoranza. buti, 3-545: la
, / poi ch'a te, traditor d' inganni pieno, / m'ha dato
filarete, 1-ii-671: così tagliati è mestiere d' avere d'ogni colore cinque: l'
1-ii-671: così tagliati è mestiere d'avere d' ogni colore cinque: l'azzurro cinque
, cxxxviii-166-80: de l'oscuro profondo / d' estemie pene chiamo / misericordia, sire;
carterett, e gli argze facevano nei parlamenti d' inghilterra a tutto potere di cacciar dal
quasi nera e poi diventò penla scure d' arme francese che si credette a due tagli
duecento eclissi del sole, appuntato a ciascun d' essi il suo anno, il
la scurazione. = nome d' azione da scurare1. scurcèlla, v
morto, che era stato trom- batore d' ettore e poi s'era raccomandato a lui
una sicure et una fiala tutte fabricate d' oro. bandello, 2-46 (ii-
candido, 33: a'primi colpi d' affilata scure precipita la quercia al suolo.
molto maggiori. -anche nell'espressione scure d' arme o d'armi. guido da
-anche nell'espressione scure d'arme o d' armi. guido da pisa, 1-348
gozzi, 1-263: s'io sono / d' ignobil stirpe, il capo mio la
v-707: quel che là vedi in atto d' impor cenni al littore, / minaccevole
regio, non mai sotto la scure d' un altro dispotismo. 4.
gli levò dal collo, / poi che d' innumerabil battiture / si vide il manigoldo
allo scopo di confondere con una zona d' ombra l'imperfetta linea di intersezione fra
stela. 2. sporcizia. d' annunzio, v-2-245: io avevo inventato quello
in venezia con poca gente, siete pieno d' agio di scrivere; io, assordato
il viso giallognolo della contessa s'irraggiava d' un roseo riflesso, come il cielo
roseo riflesso, come il cielo scuriccio d' un temporale all'occhiata di traverso che
, 12-6-198: vi sono framischiate alcune falde d' ocra ranciata o scuriccia. opuscoli scelti
le viziature di vasi di terra. d' annunzio, iv-2-881: sopra lei le
pascoli, 571: era il dieci d' agosto. era su l'ora / dello
cera da per sé sempre scurisce. d' annunzio, iii-2-1020: ti si sono infoltite
espressione scurirsi in viso). d' annunzio, iii-2-995: si scurisce in viso
la diede per moglie a uno figliastro d' un suo lavoratore da san martin la
non sei ben apressoterra, e però vedi d' andar cum tempo chiaro. firenzuola,
, il quale usavano i preti nel tempo d' elia profeta per la scuritade degli occhi
6. cupezza dello sguardo. d' annunzio, iv-2-984: le sue narici palpitarono
ove le ciglia sembravano porre una scurità d' agguato. 7. figur.
ed in che grado scese: che d' angiolo di luce in tanta grazia di dio
secondo la riflessione cavalcantiana intorno alla natura d' amore, impulso irrazionale che accompagna l'
da federigo imperadore. -bassezza, viltà d' animo. giovanni da samminiato [petrarca
maniere ordinata, cioè quattordici canzoni sì d' amor come di vertù materiate, le quali
le quali sanza lo presente pane aveano d' alcuna oscuritade ombra. buti, 3-379:
. buti, 3-379: ebbe dono d' intelligenzia dallo spirito santo, sicché tutte
abitazione arebbe ingannati altri occhi che quelli d' un chie testugine grandissime, ed erano
cavalca, 20-19: molto se'd' aspetto laido, e sì la tua iscu
corridoio coperto, formato da grossi tronchi d' abete, scuriti dal tempo. dessi,
: sia la finestra delle stanze de'pittorifatta d' impannate senza tramezzi ed occupata di grado in
); che è in una zona d' ombra, al riparo della luce, o
ai terzo giorno / io mi trovai d' intorno / un grande pian giocondo, /
lei procede. / for di colore, d' essere diviso, / assiso - 'n
ritratta il capitano, / già l'orizonte d' ogni intorno è scuro. brusoni,
e di dolcezza pieni, / che fuggan d' ognintomo sdegni e guai, / e
di sì difforme aspetto / che più d' orso che d'uomo avea figura. g
aspetto / che più d'orso che d' uomo avea figura. g. chiarini,
tanto imperversata, che in un batter d' occhio succede un temporale scuro scuro da
tinto chi'vidi e 'l drappo scuro / d' ogni allegrezza e d'ogni ben mi
'l drappo scuro / d'ogni allegrezza e d' ogni ben mi spoglia. filippo degli
: lagrimosa, funesta / e piena d' atre immagini di morte / or sol tra
a misura che si accosta al centro. d' annunzio, iv-2-1228: un di quei
, non credo di più, vestita d' una frusta lanetta scura. brancati, ii-50
per le sue scurissime vigogne e alpagas d' estate. -torbido (l'acqua
ne trovano delle bianche, delle bigie scuree d' altri colori. mattioli [dioscoride],
là dove il sol cuoce: / d' un leonato scuro ella diviene; / ma
/ e, attaccandoiscorso, mangiarle un po'd' uva. g. giudici, 8-90:
da uno antico religioso maestro in teologia d' alquante quistioni forti e scure. laudano
e neri; / i'son più magro d' una mummia assai, / colmo di
compagnie riunite attendati insieme tra quelle vigne d' uva fragola, avevo passato giornate molto
, non senza ingiurie, in amori d' erba e di fosso. 6
puro. ferrino, lvi-79: non pur d' ogni suo onor spogliata è malenanza. lamenti
siamo infami. serdonati, 12-568: giovanni d' andrea nacque... in fiorenza
trasvoli notte e giorno / e canti d' ogni intorno / con lingue di diamanti
lieve innalza [giove] e lieve d' alto abbassa, / lieve il cospicuo scema
mi sentii tutto piagato il petto / d' una nuova ferita e nuova arsura,
, / e stenebrata e scura / d' amorosi pensier l'anima. salvini,
scura morte e strazio che fu fatto d' arcaro per la morte d'uno altro cristiano
che fu fatto d'arcaro per la morte d' uno altro cristiano. fioravante, 108
a vedere, che sedeva a modo d' uomo iscurissimo. busone da gubbio,
nicissità di mangiare le strignié, onde elle d' accordo i loro possa mia donna
un regno non ti camperei. / d' oro, di gemme, sallo iddio!
dal peccato; corrotto. f. d' ambra, 25: mi dice anche:
stempra quel ghiaccio adamantino e duro / d' una invecchiata usanza / che 'l cor
mandato di cattura). f. d' ambra, 4-21: fu con molta furia
: molto scura è cosa e gran pericolo d' assicurarsi dinanzi a'signori, come fé
che né parola amara né di bestemmia né d' altra cosaillicita gli uscì di bocca. g
e dà gran pene / e priva d' ogni bene / se più tu se'ne
di crisi, didizione spirituale, uno stato d' animo) o ne è acsiena,
, ebbe animo a raccozzare di molte genti d' europa un regno grande; e fu
bastasse; ma l'età scura e povera d' ogni arte buona noi fornì di scienza
notturna. -per estens.: zona d' ombra. -allo scuro: al buio
di filtrare in quanto produce una zona d' ombra. fogazzaro, 12-x-150: ecco
ecco a sinistra della via uno scuro d' alberi, un ascender lento di questa oscurità
della vita o di una situazione. d' azeglio, 7-i-418: nell'ultima mia ti
ognuno scorge quale argomento mi si porga d' aggrandire la pietà di filippo sacrificante e
letter. espressione enigmatica del volto. d' annunzio, iv-2-990: di quante larve e
più severamente che un povero contadino rozzo d' ingegno, corto d'intendere e più
povero contadino rozzo d'ingegno, corto d' intendere e più corto di sapere, che
guidiccioni, 5-71: poiché 'n un batter d' occhio è fatto scuro / il mio
a luogo a luogo un po'scuretta. d' azeglio, 7-i-5: ho ricevuta l'
poco di luce, illuminandole il viso. d' annunzio, v-1-382: ho fatto aprire
attonimento dell'alba mi apparve il greto d' arno fregato dal tramontano. 2
pitture; e sotto il suo coro ricco d' indorature havvi un bel scurolo. milizia
e tai costumi scurili, fanno segno d' essere. panigarola, yapp. -ii-21:
lì appiccammouna lite, ché ella mi tacciava d' ingratitudine, ed io lei di soverchia
cuore, servile / più del cuore d' un re, / spesso si torce in
suo riso scurrile / udendo il latrare d' un cane. moravia, xi-427: mario
dallo stigliani con versi scurrili sotto nome d' un sissa e d'un vannet- ti
versi scurrili sotto nome d'un sissa e d' un vannet- ti. pisani, 219
/ l'aura né pur mi avanza / d' inutil fama o di sognati onori,
una verità così manifesta che non ha d' uopo di dimostrazione. banti, 9-353:
po'scurrili. piovene, 7-203: 'fastes d' enfer', farsa tragica, granghignolesca,
farsa tragica, granghignolesca, sacrilega, d' un linguaggio ora ebbro, ora
queste spie ti accusano... d' ogni lascivitade e scurrilitade cne tu avessi commessa
, di scurrilità, di mormorazione, d' incompostezza di gesti e di movimenti e
di gesti e di movimenti e finalmente d' impudicizia. massaia, ix-203: nel
'frusta'una censura composta di pedanterie, d' inezie e di scurrilità, sprovveduta di
, i-265: un ammasso di meraviglie, d' assurdi, di scurrilità, di prolissità
, ii-339: trovamo messer giuliano essere d' uno piede sì impacciato che in gniuno modo
di riverirla in di lui nome, d' attestarle il prenominato impedimento a'suoi doveri
73: per farmi dolente a via più d' una / guisa, non vuol ch'
, 1-54: chi nega le richieste d' un potente almeno scuse ragionevoli adduca e sia
nnor con voi la povera mia musa. d' este, 123: procurò il canova
soavissima cierta regola è data in segnio d' onestà, in remissione d'onni peccato
data in segnio d'onestà, in remissione d' onni peccato e in presso d'ettemal
remissione d'onni peccato e in presso d' ettemal vita. non cierto da dottare è
venire al dibattimento, ma colla scusa d' aver perso la notte in viaggio tornando
su le scuse di non aver così d' improviso in apparecchio tavola degna di lui:
ti fa la scusa; / ma tu d' amor non usa / non riconosci '
trono e si facciano le scuse. d' annunzio, v-1-27: che qui,
che con la bella iguana / del trasformar d' ulisse fé la scusa. ariosto,
15-183: or come penetrare nei nascondigli d' un'anima scellerata e leggervi quant'ha di
all'applauso, egli mi fu fertile d' un bacile di confezione, non mi è
e puzzolenti, che solo in tempo d' un'estrema necessità sarebbero scusabili per abbeverare
... si è ripiena questa facoltà d' infinite formalità e superstizioni affatto irragionevoli.
dotta, lat. tardo excusamèntum, nome d' azione da excusdre (v. scusare
scusava forte dicendo e giurando sé averlo d' altra parte saputo. g. morelli
incanto al- cina gli lo lava / d' ogni antica amorosa sua ferita, /.
segneri, ii-287: né sapea come scusarlo d' iniquità, se nonsolamente incolpandolo d'ignoranza.
come scusarlo d'iniquità, se nonsolamente incolpandolo d' ignoranza. -fornire di attenuanti giuridicamente
scusarlo dell'incommodo recatole, esortolla dolcemente d' andarsene a letto per non pregiudicare con sì
usuale, e talvolta di celia e d' ironia: 'scusi la mia sincerità'(nel
basso volto, / né s'ardiscon d' entrar all'uscio drento; / stan sospirosi
definì propno allora un partito 'sperimentale'. d' annunzio, 8-71: non cerchi di
un compì, predic. f. d' ambra, 30: parlate modestamente con le
sua maiestà sì giudicarne: / averà compagnia d' angioli assai, / ine alcun non
de'falconi, 15: se alle mani d' alcuno uomo verrà alcuno ismerletto d'alcuna
mani d'alcuno uomo verrà alcuno ismerletto d' alcuna altra generazione che detto sia, scusilitutti
detto sia, scusilitutti, imperciocché non sono d' alcuna bontade. 6. giustificare
/ fuggono al fine; e un d' essi, in cotal guisa / scusando il
cui t'ha spinto un dio. d' annunzio, iv-1-372: sapevo che ella.
le teorie speciose da me esposte più d' una volta in presenza di lei. tapini
tutti e ciascun prego a scusare / d' ogni satira mia il troppo ardire,
ancor pietosa sei, / scusa l'ardir d' un temerario canto. delfico, iv-308
modo da scusar la calunnia è confessare d' avere errato. sassetti, 315: 1
impotenza o la trascuratine, no. d' annunzio, iv-1-535: si tratta d'una
. d'annunzio, iv-1-535: si tratta d' una delle solite distinzioni sottili che servono
risposta. piccolomini, 1-219: non ognisorte d' ignoranzia scusa l'uomo. segneri, 1-91
1-91: non bastava che quella parte d' opinione vetusta fosse probabile a scusare chi
me la scusavano di quel subito invagarsi d' uno sbarbatello in assisa. carducci, ii-4-178
e questo se non altro serviva a scusarlo d' arrivar sempre l'ultimo di tutti a
timore giusto scusa dall'osservazione e obedienza d' ogni legge e precetto umano, ancora che
scusano scarpe. lomazzi, 507: sopra d' un carro che scusava pergamo, /
ch'erano a capitolo, essendo accusato d' uno difetto, sì si scusava per fuggire
poeta tosco, / che disse mal d' ognun fuorché di cristo, / scusandosi col
giustificazioni per un'inadempienza contrattuale. d' este, 136: mi reco dal conca
acciò che non fosse neuno che si scusasse d' apprenderla. guicciardini, 13-iii-132: ho
dir ch'egli era fioco, / fuor d' esercizio e l'estro non sentìa.
bisaccioni, 1-31: è qui tacciato cesare d' imprudenza neltintrapprender questa guerra fuor di stagione
da un obbligo o se / d' aprir lo core a tacque de la pace
folle vaneggiar: moti son questi / d' alma improvisi, ond'io n'ho sdegno
scompor fisonomia / placidamente dissea lui: « d' amarmi / spesso in prosa diceste e in
consulte e codice napoleonico [regno d' italia], 24: quando un fi
per iscusato. -accogliere benevolmente un messaggio d' amore. boccaccio, vi-95: a
, lat. tardo excusator -òris, nome d' agente dal class, excusàre (v
non si udì dalla sua bocca dire parola d' impazienza né di scusazione. fatti di
dotta, lat. excusatio -ónis, nome d' azione da excusàre (v. scusare
, 2-3-352: quest'altro simigliante disavvedimento d' euripide in elettra pare alquanto più scusevole.
! / ché sempre avanza - chi d' essa fa scuso. laude di assisi,
pannuccio del bagno, 1-xi-52: la terra d' ogni scuzo eraben netta. = deverb
, lat. tardo excussìo -ònis, nome d' azione da excutère (v. scuotere
trasalto, / morto sarìa qual fosse d' arme scusso. mazzei, i-29: avea
gli fussi, / ché son due cavalier d' argento scussi. soldani, 1-161:
[redi]: lasciarono il viandante d' ogni sua moneta, che portava, scusso
scusse. -sprovvisto di accessori. d' annunzio, v-2-385: era veramente un legno
dal lat. tardo excussor -dris, nome d' agente da excutère (v. scuotere
ebbe asa nel suo esercito ccc milia d' uomini di giuda, i quali portavano
suamoti di braccio / desta sibili egregi. d' annunzio, v-2-460:
e due piedi e mezzo di d' alessandria con in man la scutica.
se descrivono, come li dardi nel gioco d' 'a- more'. queste sono depinte
da scutica, col suff. dei nomi d' agente. scuticiare, v.
] andavan con seguito di cavalli e d' uomini che lor portavano scudo e lancia
lo onnipotente deo. = nome d' azione da scutigiare, per scotezare.
. sbaglia nei modi coi quali crede d' onorare e dopo scutrettola su per i giornali
locullamento con i cardini sotto squadra e d' un foro, l'altezza sua di mezo
giunto di veste o toga fatta d' una stoffa tessuta a modo di piccole
). disus. staccare gli acini d' uva dal raspo. s.
ritmo nenciale, 1-142: mentriio ti miro d' altro non mi duole, / perché
agg. fuori del tempo. veratogli d' essere stato a napoli senza cercar di lui
'sdaziamento': lo sdaziare. = nome d' azione da sdaziare. sdaziare, tr
più elevato e doverle vendere in ragione d' un dazio minore. 2. rifl
in su la provvidenza, ecco la maniera d' educazione che secondo la contessa dovea bastare
in ascoltare le sue prodezze ele magnifiche lodi d' ogni cosa passata e il senile miagolare
: gli offrì aa bere come per sdebitarsi d' essere stata accompagnata a casa. piovene
obbligo morale. foscolo, xvii-455: d' allora in poi, se una ritirata avvenisse
oltre l'alpi, io mi crederò sdebitato d' ogni obbligo, e sottentrerà l'obbligo
ripulsa amorosa. poveriti e arsi d' ogni lor bene,... non
si ributta. = nome d' azione da sdegnare. sdegnanza (
ch'altro / venere di beltà, palla d' ingegno, / la sdegnerei, che
ingegno, / la sdegnerei, che d' un tal padre il nome / tutto cancella
crin porpora ed oro, / ti vai d' opre tessendo altro lavoro, / per
la maestà vostra... non isdegnò d' accogliere ildiletto e 'l patrocinio delle bell'arti
abbia a menteriliade', ma che non isdegni d' avere anche letto 'bertoldino'. foscolo,
, iv-369: pur troppo! noi sfuggiamo d' intendere i mali dei nostri amici;
pago della coscienza che sento pura. d' annunzio, ii-470: sdegnai di bere
negli animi di due che sdegna fuori d' essi moltiplicarsi. 5. muovere a
221: la virtuti ch'ill'havi / d' alcirim'e guariri / a lingua dir
lli sdigni. ariosto, 18-31: d' inimicar con rodomonte il figlio / del
come fanno oggi molti predicatori superbi, d' avere piccolo e vile popolo, anzi eziandio
la felicità in questo secolo di vizio. d' annunzio, iv-2-584: io non comprendo
vi-24: vecchia e mattacchiona sapeva rispondere d' improvviso tra pose sdegnate con scatti furbeschi
aspetto / ritiencostei maturità senile, / carca d' anni e di senno, e chiude
senno, e chiude al petto / d' onorati pensier schiera gentile, / sprezzatrice
del gioco e del diletto, / sdegnatrice d' ogni opra indegna evile. =
opra indegna evile. = nome d' agente da sdegnare. sdegnazióne,
impazienza e la isdegnazione. = nome d' azione da sdegnare. sdegniménto, sm
mandarlo a lato. = nome d' azione da sdegnire, non attestato.
sua natura, avendo più tosto sembianza d' ingiuria che d'inganno, fece che
avendo più tosto sembianza d'ingiuria che d' inganno, fece che gli uomini concitati
: lo sdegno... è impazienza d' oltraggioe desiderio di vendetta. giuglaris, 1-369
iopenso al come si giochi quaggiù sul tappeto d' una cancelleria la libertà, la dignità
la libertà, la dignità, l'onore d' un popolo. de marchi, ii-197
non ricevere alcuna impressione di sdegno, d' orgoglio da quel suo passaggio in mezzo
la ritirò la gio- venetta, / d' un simulato sdegno adorna il volto. c
che tutti li circostanti sieno fatti nemici d' amore, dèono andare a fare sacrificio allo
, / e sciolto il laccio, onde d' amor fui stretto, / de l'
nasce capiglie e isdegno di mente, vituperi d' altrui, grida e indegnamento, bestemmia
rimovere dal suo proponimento, tutta accesa d' ira e di sdegno, dielli la maledizione
: l'odio è sdegno confermato nell'animo d' alcuno, il quale non si sazia
guerra di troia, ma lo sdegno d' achille è il proprio soggetto delt'1-
1- liada'. cesarotti, 1-xxxii-180: d' umana grandezza eccedeil segno / quel cor di
tanto / sdegno fra lor, mercé d' un'ambiziosa / donna, che italia
vomitando sdegno: / « o composto d' inganni e d'insolenza », / rispose
/ « o composto d'inganni e d' insolenza », / rispose achille.
deriv. da sdegnoso. sentimento d' ira e di disprezzo. giov.
colonne sì terse per abbagliarlo: stridea d' insania farnetico, perché quelle pietre, sì
più saggio o degno / non è quanto d' intorno il mare inonda, / ronor che
il merto e vi circonda / già d' inchinarsi a voi non prende a sdegno
prov. monosini, 152: sdegno d' amante poco tempo dura. idem,
, 22: sdegno e vergogna son pien d' ardire. ibidem, 166:
sdegnosamente parlare, quella turba, riscaldatasi d' una collera acutissima e bestiale, si
e la sdegnosità del cavaliere fossero vezzi d' una gioventù innamorata e studiosa. fanfani
. lia, anco sdegnosi / eravam d' ozio turpe, e l'aura a volo
3-58: allora anco immatura / la ruina d' itaprimo amore è sempre un amore purissimo
e spinto al puritamsmo più rigoroso. d' annunzio, iv-1-373: sdegnosa di mescolanze
avverso (o che da tale stato d' animo nasce). boccaccio, iv-159
ché sono i miei lamenti / segni d' un vero amor. carducci, iii3-
imminente, e masticare risposte sdegnose. d' annunzio, iv-2-17: una volta gli offersi
ariosto, 46-140: alle squalide ripe d' acheronte /... / bestemmiando fuggì
: ei mi sorrise / sdegnoso alquanto. d' este, 92: volgendogli sdegnoso le
modestia tua pur mi fa segno / d' esser tutta pietosa: i deh!
me, mentre l'aspettava umile = nome d' azione da sdemanializzare. e tremante,
e di lavresi, i quali sono d' ottimo ardire... e non sono
le penne un'aquila sdegnosa. = nome d' azione da sdemonizzare. -
sdegnoso e, per così dire, d' un senso così squisito che la fiammella
un senso così squisito che la fiammella d' una candela, che gli asoli punto d'
d'una candela, che gli asoli punto d' attorno, sarà abile a mettere in
vezzosa e sdegnosella, / da far arder d' amore uncuor di fiera. carducci, iii-1-217
una macchina, di un utensile. d' alberti [s. v.]:
di vari artisti: rompere qualche dente d' un istrumento o ordegno come sega ruota
di bocche insipide e sdentate, / baci d' amore e di labbra guglielmotti,
sab- bato, un'altra figliuola già d' antonio del nebbia, et in casa
intiepidimento; scongelamento. = nome d' azione da sdiacciare1-, voce registr. dal
: 'sdiacciatola': tubo di latta pieno d' acqua bollente che si mette nel coppo dell'
-indecente, inadatto. f. d' ambra, xxv-2-360: la spinetta chiedevi /
al formoso busto, e lei cinta d' uliva considera. = forma aferetica di
, qui 'l vedo, che un par d' ore almeno, / prima che voi
, xxv-1-338: la s'è imbarbugliata d' un fraschetta che a pena credo che,
eterno sdilinquantesi ora su un vecchio refrain d' operetta ungherese, lo strillo erotico d'una
refrain d'operetta ungherese, lo strillo erotico d' una dattilografa in una antica canzonetta napoletana
sedutasi tutta rossa e palpitante alle ultime battute d' un deliziosissimo, tenerissimo, sdilinquentissimo walzer
quenti, su per tutti i giornali d' italia secondo i rispettivi colori politici!
vederla quasi sdilinquere, corse in cerca d' un bicchier d'acqua. idem, 10-81
, corse in cerca d'un bicchier d' acqua. idem, 10-81: aveva
di quei cui par notar nelle lasagne / d' amor felici. carducci, ii-10-125:
suocera gli pareva un eccessivo sdilinquimento. d' annunzio, iv-2-199: premeva il braccio
e di raso con lo strascico, d' una tenerezza stucchevole fino allo sdilinquimento.
sento venir manco. = nome d' azione da sdilinquire. sdilinquire (
assurdi, stonati e bislacchi di gabriele d' annunzio. fogazzaro, vi-76: il canicci
/ di zavorra, di fumo e d' alterezza / sdilinquir ti fa tutto e
di paura. -languire, struggersi d' amore. l. strozzi, 1-160
nel lirismo. = nome d' azione da sdilinquire. sdimenticanza,
, eccovi ingiunti gli 'asolani'di lui d' una buona edizione. -intr.
le noie e le paure preterite sdimenticate, d' esser uasi risuscitato. c.
pensieri o discorsi. f. d' ambra, xxv-2-317: non dir ma''giulio'
volta, bisogna che noi ci sdimentichiamo d' una massima che io odo spesso in bocca
-sderenato -vieni a fare un po'd' esercizio. a. papuzzi [« la
pasolini, 3-349: sparì via delle messi d' oro, con l'osteria, la
3. per estens. povero d' ispirazione; fiacco (un testo);
. ant. dimenticatoio. fagiuoli [d' alberti]: fa'un po'che i
montale, 12-115: ancor oggi è dato d' incontrare nellecampagne toscane... improvvisatori che
la fellonia di veritiero, / ma d' ogni cosa tua stravolgitore / ciò che ha
i-155: - quest'è trentuno; è d' un punto l'ho vinta, /
tale operazione. = nome d' azione da sdiricciarer, voce registr. dal
, con quellerocce sdirupate dalle pendici del monte d' oro. = comp. dal
in patria'. = nome d' azione da sdoganare. sdoganare,
]: roba sdoganata sull'atto in virtù d' un paraguanto. soldati, 2-277:
una simile impresa eraperò / straniera all'albagia d' un anglicano. / eran gl'inglesi
allor teste sensate, / ma più ardite d' assai che sdoganate. sdoganazióne
i ministri vollero vederlo. = nome d' azione da sdoganare. sdogare, tr
.]: 'sdogare': scommettersi le doghe d' unabotte. p. petrocchi [s.
506: da un pezzo egli mi menava d' oggi in domani con certi sorrisi,
stomaco...: un poco d' assenzio rinvigorisce gli spiriti e, sebbene amareggi
cento fanatici druidi, / cento vestali d' occhio insidioso, /... /
da sdolciato, col suff. dei nomi d' azione. sdolcinaménto, sm.
da sdolcinato, col suff. dei nomi d' azione. sdolcinare, intr.
adesso / da'sposi sdolcinati, che d' umana / leggerezza dàn nome ad ogni eccesso
tempo a corteggiarla servilmente, a pascerla d' adulazioni e di vani sospiri. ella
ciò non soffrirebbe. ella vergogne- rebbesi d' avere per amante un ozioso, uno sdolcinato
com'è noto, questi pilastri della chiesasono d' accordo nel trovare il vecchio don alessandro un
598: sopravviene con matelda un miniatore povero d' immaginazione, languido, sdolcinato.
le solitesdolcinature ». = nome d' azione da sdolcinare. sdolenzire,
campa- niluccio e dallo sdondolìo del battaglio d' una meschina campana! baldini, i-655
50): di'a colui ch'è d' ogni pietà chiave, / avante che
montale, 21-18: comunione coll'opera d' arte è comunione coll'artista creatore;
nei componenti primitivi. = nome d' azione da sdoppiare1. sdoppiante (part
-pronunciare distintamente una successione vocalica. d' annunzio, v-3-627: « cumpainz rollanz,
un suono consonantico). d' alberti [s. v. sdoppiare]
. perdere progressivamente la doratura. d' annunzio, iv-2-922: nel fulvo della barba
sdora. govoni, 69: un pastello d' una priora / morta giovine s'immalinconisce
, sdorati già da gran tempo. d' annunzio, iv-2-880: fuggì per le stanze
per le stanze contigue, sotto cieli d' oro e d'oltremare, sotto cieli dolci
contigue, sotto cieli d'oro e d' oltremare, sotto cieli dolci come le
nobiltà di facile sdoratura. = nome d' azione da sdorare.
albagi einvesti in seta: / lèvati tu d' attorno quegli stracci, / e queibozzoli sdossati
senza tanti sdottoramenti'. = nome d' azione da sdottorare2. sdottorante (
e meriteresti perfezione. d' esser sdottorato. i. nelli, iii-357
eccellenza vien proprio a sdottorare con te d' affari di stato! betteioni, iv-124:
mille telecamere però poi inciampano nei fili d' erba. 2. tr.
fatto alla prima lettura sentire un pochino d' affettazione. = nome d'azione
pochino d'affettazione. = nome d' azione da sdottrinare. sdottrinare,
almeno sbadigliava di tutto. = nome d' azione da sdraiare. sdraiare,
2-141: senz'altrimenti curarsi della imperatrice d' austria sedutagli a destra, si sdraiò nella
bue sdraiarsisulle rose, il bufolo tritar corone d' alloro. pascoli, 997: ora
/ nonqui, dove uno sdraia / passi d' argilla e per le reni vuoto /
o pensieri; abbandonarsi a uno stato d' animo, in partic. di abbattimento
bini, 33: mi sdraio all'ombra d' un gran dolore. gentile, 3-269
in una condizione negativa, umiliante. d' annunzio, v-1-1025: occorre che tutta la
perché dopo una buona mangiata e una sdraiatina d' un quarto d'ora ritornan sotto freschi
mangiata e una sdraiatina d'un quarto d' ora ritornan sotto freschi e gagliardi.
sdraiati su l'erta che guarda la solitudine d' arquà. manzoni, pr. sp
quel lettuccio che sembrava un canile. d' annunzio, i-93: il padrone / russa
, fra larghe ombre sradiate a lui d' intorno, nella immensità calda della notte.
-indolente, apatico (uno stato d' animo). giusti, i-160:
gli fece questo, « micaè l'ora d' o 'o sdraio! » « e che
chiara faccia sdrammatizzante venne ad avvisar johnny d' aspettar pierre in cortile. a.
confederazioni dei lavoratori. = nome d' azione da sdrammatizzare. sdràpano,
una mimosa, che attende da anni d' essere giustiziato. -per estens.
senza barba in viso, / si figurava d' essere il più bello, / si
1-1: la bella ìndole del fanciullo, d' ingegno vivace e di maniere rispettose,
persuaso sul serio che sifosse nascosta pel gusto d' una sdrucciaròla in mare. =