diciottesimo [toro] che in poco d' ora lo spacciarono. garibaldi, 3-206
che si rincor = nome d' azione da sciabolare. rono.
s. maffei, 4-64: narra d' un re di persia, come per alle-
ondate: furiose, come in cerca d' una riva. fenoglio, della sciabola
: quella inferta con un emanuele iii re d' italia, con allusione alla bassa -provocare un
contrappone alla tua impazienza. [unito d' un buon tagliacarte t'accingi a penetrare i
a sciabolate / di fiamme verdi e d' oro / come quelli dei gatti.
chi trincia giudizi, perlo più a scapito d' altri, e offende più la verità e
vedemmo del fiume se non un'oscurità d' acqua vorticosa sciabolata da qualche riflesso che
genere di letteratura sciabolatrice. = nome d' agente da sciabolare. sciabolatura,
che porta una medicina purgante nell'atto d' usame. d'annunzio, ii-247:
una medicina purgante nell'atto d'usame. d' annunzio, ii-247: l'urto del
cerchiati. -impregnare l'argilla d' acqua. carena, 1-236: 'sciabordare'
, per risciacquarli o detergerli. d' alberti [s. v.]:
loggia alla platea, di bucce, d' ossi e degli altri avanzi dei cibi.
in comune di corato. = nome d' azione da sclassificare. sclavicolare, intr
sf. anat. sclerotica. d' annunzio, v-12-256: il dottore m'inietta
. v.]: 'sclerottalmia': specie d' ottalmia in cui, nell'embrione degli
anche se molto spesso sono presenti pinete d' impianto artificiale. = voce dotta,
rimbalzo su di esso di una sferetta d' acciaio lasciata cadere da una certa altezza.
13-151: l'opposizione letteratura-filosofia non esige d' esser risolta; al contrario, solo se
chiama cornea, in colore del corno d' una lanterna, e nella parte de drieto
circuisce. fasci azzurra. d' annunzio, 4-i-151: le palpebre pesanti coprivano
pratolini, 10-428: scomparse le scaglie d' oro, erano due pupille nere ed
a chiuder gli occhi sui difetti organici d' una moglie sclorotica, ove questa gli porti
fisse e immutabili. = nome d' azione da sclerotizzare. sclerotomìa (
scoberilli, i quali risplendono di color d' oro, overo glauco, e questi sono
di una nuova carrozza colla scocca color d' arancio, e le ruote color di rosa
dita police et indice. = nome d' azione da scoccare. scoccante (pari
2-86: giove e apollo gareggiavano nel trar d' arco. apollo sia da un'
. roseo, v-128: s'inginochiavan d' un ginochio in terra qualunche volta i
scocchi, / che non è degno d' un cor villano, o bella / saettatrice
: nello scoccar frecce, nel trar d' aste, nel cavalcare, nella lotta,
palme luci ammiri punto di più d' un ferro e semimorto, / mentre tutto
agonizzante, / non mi posso scordar d' esserti amante. g. gozzi, i-5-120
-ferire qualcuno con una notizia spiacevole. d' annunzio, iv-1-403: dovendo partire al dimani
qual colpo è da sprezzare e qual d' averne / fede, ch'ai destinato segno
/ e scoccò la balestra, e d' un bolzone / il colse a punto al
buonarroti il giovane, 9-833: strali d' agre rampogne / scoccavangli i ragazzi.
scocchi. marino, 1-1-119: borea d' aspra tenzon tromba guerriera / sfida il
, i vetri erano corsi da lampi d' oro, l'acqua volava sulle fontane,
canto. marino, 1-7-230: costei d' avorio fin curvo stromento / recossi in
/ scoccò dolce canzon da l'arco d' oro. ciro di pers, 3-273:
temprar fu mio consiglio / al rezo aganippeo d' amor gli ardori, / e scoccando
roseabocca / sentenze e baci dissertando scocca. d' annunzio, iii-1-65: ella si piegò
al molle invito fatte / di rugiada d' amor gravide e piene / ha due porpore
, ii-87: « che razza è colui d' innamorato? » / replica marte,
1-226: berta, non sazia per chiavar d' amanti, / ha l'occhio acceso
: altri scocca il magnetismo nell'acqua d' una bottiglia, altri registra i fenomeni con
or c'è la macchina che scocca / d' un frullo solo centomila fusi.
tanto bene e tanto a tempo colle dita d' ambele mani, scoccando il dito pollice col
allora malper te se l'arco scocca. d' annunzio, iii-1-464: questa è colei
); essere sparato (un colpo d' arma da fuoco). tassoni,
, iii-509: né teme di saetta o d' altro inganno, / se non quand'
che quel guardo al cor non tocchi. d' annunzio, iii1- 565: il saettatore
. buonarroti il giovane, i-io: d' uman seno è troppo frale scorza /
scocca, / subito venne agli orecchi d' antea. ariosto, 42-98: spesso la
gli spettatori; ma scocca invano. d' annunzio, ii-1066: guarda severità della sua
parve cader, non iscoccare il bacio. d' annunzio, i-193: 1 baci scoccano
rona sono scoccate le due dopo mezzanotte. d' annunzio, delle cose, andava tirando in
funebre. ella morrà. pea, fetto d' aspettar fra quel mentre dove tanta procella scoc7-
siri, vlii-839: anche dal conte d' ognate, ambasciado- quieto; io
cupole porta riverenza, / se verso d' un alloro egli si scocca, /
canori metalli, e sii zampilli / d' amore che ti scocchino dal petto.
giusta ira non scocca: / se d' averno n'assale il mostro rio / tu
maschi dei vicoli sfre che d' altra parte uscisse fuor del cerchio, /
da casale, l'altro fra matteo d' acquasparta. = femm. sostant
... sentendosi sulla schiena più d' uno sguardo paurosamente scoccatogli dalle retro- finestre
i suoi versi / dalla tumida gola d' un ex prete. -scaturito
anguilla] accende il guizzo in pozze d' acquamorta, / nei fossi che declinano /
di lei [la tela] quel ricamo d' arco scoc- di 'coccia', ed
di 'coccia', ed i due verbi d' 'incocciare'e 'scocciare'. catore
e scoccator di frecce. = nome d' agente da scoccare. scoccétta, v
riesco a scocciarle »; « diavolo d' una donna », fece il sarto,
più. gozzano, ii-329: stanco d' essere il fantoccio / d'un ispido
ii-329: stanco d'essere il fantoccio / d' un ispido frasario / grida verdi:
stratico, 1-i-414: 'scocciare'è contrario d' incocciare. significa sciogliere un bozzello,
una nuvola, che rassomiglia al guscio d' un uovo scocciato. -per estens
qualcuno che aspettasse, molto 'scocciato', d' esser ricevuto dal mercante. papini, 39-10
riconosceva la sua qualità di scocciatore. d' annunzio, xciii- 276: ti
contro l'aeroplano scocciatore. = nome d' agente da scocciare1. scocciatura, sf
lo sai ». = nome d' azione da scocciare1. scocciétta (
rumore provocato dalla rottura di un guscio d' uovo. salvadori, 276: era
... uno scocciolìo di gusci d' uovo che avevano ceduto i tuorli alla
un senso misterioso e solenne, come d' un avvertimento che venisse da persona non
vittime ai governi; null'altro. d' annunzio, v-1-921: il gran marinaio
e lo scocco della palla fanno l'effetto d' un lungo scoppiettare di scintille che stracciano
. -baleno di una scintilla. d' annunzio, iv-2-1151: sospingeva la macchina col
che la sorte era congiunta allo scocco d' una scintilla, al distacco d'un filo
scocco d'una scintilla, al distacco d' un filo. 4. ant
di tutti era il teso disiro. d' annunzio, iv-1-120: 1 suoi muscoli sotto
in fuga i gufi e i guerriericollo scoccodìo d' una risata dolciamara. = deriv
raccorli al lor tempo; di fichi d' india, vale venuti dopo che sia stata
: 'scuzzulàtu': scoccolato; detto di fichi d' india vale prodotti dopo esser stata spogliata
sf. asportazione dei fiori del fico d' india coltivato, che si esegue in maggio
scarseggiano sul mercato. = nome d' azione da scoccolare \ scoccolènto (scocolènto
fa ciò per vilipendere o pigliarsigiuoco, ridendosi d' alcuno, s'usa dire beffare e sbeffare
, perché ti facciano più uova. d' alberti [s. v.]:
, voglia convertirla distratta nel- fa contemplazione ridicola d' un cane scodato. passeroni, 1-108
: el dama con una scodella d' ariento in mano. boccaccio, dee.
, scodatura). = nome d' azione da scodare1. scodazzante, agg
tavola una scodella ricolma di minestra. d' annunzio, iv-1-948: ciascuno toglieva dalla
monti, i-5-83: ecco vede nel fondo d' una cella / un fra- ton mezzo
di cicerchie, e quando tre capi d' aglio. manzoni, pr. sp.
il giudice era magro e sgroppato. d' azeglio, 1-366: paganini poi, secco
sbarbaro, 1-143: « costui, se d' inverno si costruisse la casa, marzo
cioè lo sgrossamento. = nome d' azione da sgrossare. sgrossare,
una figura tutta piena di scabrosità. d' este, 43: qui giunto e arrivati
il suo mandato ristretto alle sole faccende d' italia nelle sue istruzzioni, e nondimeno trovasi
massiccio, sgrossato tanto da dargli forma d' uomo, procedeva a bordate come si
sm. sbozzatore. = nome d' agente da sgrossare. sgrossatóre2,
tenesse fieno, paglia o fascine daporgere pericolo d' incendio, e facevano tenere potate le
grano di marmo. = nome d' azione da sgrossare. sgrossino, sm
a dimora; sgrottatura. = nome d' azione da sgrottare. sgrottare,
smosso, lo trasse [il marmo] d' arno e lo pose in terra.
filosofia ridurrà a statua. = nome d' azione da sgrovigliare. d'ogni
nome d'azione da sgrovigliare. d' ogni mina di terra. documenti riguardanti la
... inzuppatoper la gran quantità d' acqua, la sua terra non può staccarsi
trapianto di un albero. = nome d' azione da sgrottare. sgrovigliaménto, sm
sgrugnato un insolente e rotto il capo d' un gradasso prepotente. -con
vigorosi sgrullamenti. = nome d' azione da sgrullare. sgrullare (sgrollare
ad essere spuntati, siamo noi a sgrullare d' insensibilità le spalle. -slogare
al lume della ribalta e da bocca d' attore, il pubblico si sgrulla di piacere
per esprimere noncuranza). d' azeglio, 1-548: antonio persuaso, dette
focolare cadendo a sgrullate, nel metro d' un raschiare sordo, che rodeva il
[s. v.]: 'sgrollone'd' acqua, per acquazzone, diluvio,
si bada a sgrumarle, in poco d' anni son belle e ite. viani,
'sgrumatura': lo sgrumare. = nome d' azione da sgrumare. sgruppare1, intr
7-82: se per negligenza vostra o d' altri vi trovaste avere un mescolume di bachi
buono mantenimentotanta intensità di doglia e tali implorazioni d' aiuto e di dello studio non
politi, 1-620: sguagliare, contrario d' agguagliare: disagguagliare. 2.
eleno, suo fratello, così furono d' una forma e di pari simiglianza che nullo
e differenza tra lui e don giovanni d' austria se occorresse negozio insieme; l'
): vai due par di guanti d' ambra. vale. detto fatto: s'
e giovialissima senza sguaiataggine, miracolo tutto d' amore, credo, perché quella graziosa
moscone, quella acuta del borriello, sguaiata d' una sguaiataggine popolare acuta e sgangherata,
una verità così manifesta che non ha d' uopo di dimostrazione. carducci, iii-14-
, 2-164: leo rodeva il freno d' un tutore avaro e gretto, che adorava
in holborn. arpino, 16-49: sapeva d' essere scrutatadalle sorelle rubino con diffidenza e forse
dal galateo, si stringano i legami d' una primissima conoscenza, e doven-
cantù, 3-264: un'altra rivelazione d' animo volgare è labestemmia; il tirare sagrati
quelli che sono legati fra di sé d' un affetto cordiale e che si hanno di
seimesi fa, la si sia fatta tutta d' un colpo così gentile e mo- destina
, morto di fame, sguaiatissimo, faccia d' impiccato, eipocritaccio don basilio! »
della lantision, anche l'essere sospettata d' una tresca segreta, la facevano spesso pensare
.. far rispondere il grande napoleone d' una maniera meno sguaiata. carducci, ii-1-53
più degno in vero di un popolo d' eunuchi che non de'robusti e dignitosi italiani
sguaiate. bacchelli, 5-195: una voce d' uomo accennò una canzone sguaiata di quegli
] veramente, / me- ritan tutti d' esser bastonati. fagiuoli, iv-6: uno
me giovinetto e lasciavano apparire a colpo d' occhio la diversa tempera del loro amore
, i-125: dànno alla creatura epiteti d' avvilimento, come 'piscialetto', 'una sguaiatuc-
boccioni si rinfranca. = nome d' azione da sguainare1. sguainare1,
la scimitarra, la ferisce e, credendo d' averla uccisa, la strascica alla riva
pigliò una un compratore di belle pietre d' anella che... a ogni
un ascendente / che pioveal collo e privato d' un braccio. note al malmantile, 11-53
pasquinate romane, 505: acciò dimostri d' esser neutrale / ci sguainato adosso un
lontano, brandendo la sciaboletta sguainata. d' annunzio, iii-1-655: s'ode il gridoterribile
faccia imbellettata e grinzosa. e mi dispiace d' avere sgualcito questo sì fresco tema della
... cercai soltanto di rimuovere d' intorno da essi la neve e il ghiaccio
corpo); rugoso, grinzoso. d' annunzio, v-2-210: la mano esangue e
conservato con cura. = nome d' azione da sgualcire. sgualdrina, sf
portare, in cui notato / era d' ogni sgualdrina / nome, cognome e patria
ottocento è sgualdrina, ha mille ragioni d' averlo detto. 4. dimin
/ giù da la sguancia di squillette d' oro. / alto la staffa e
sacchetti, 200-92: ella è così d' avere diletto a vedere le nuove cappelline
di sydrac, 195: la persona sarà d' altra qualità, secondo l'ora ch'
sguardaménto de'segni. = nome d' azione da sguardare. sguardante (
toma in dolzore / lo mal ch'agio d' amore. guinizelli, lxv-29-10: sovrionne
cheme sguardò sì dolcemente / e me parlò d' amore tuta umile. g. cavalcanti
maltalento, cominciò ad arrossare e infiammo d' ira e isguardò il marito di traverso
in estasi, la sguardava, pauroso d' esser veduto sguardarla. fenoglio, 3-168
insieme co'cittadini al teatro in guisa d' andare a solazo, isguardando i luogo
quando molti ti pregano per la salute d' alcuno, che tu sguardi più le lodevoli
guardare in una determinata direzione. rinaldo d' aquino, 100: finamente / come narciso
bion- done sguardarono a quelle polpe molli d' un argento-chiaro madreperla de li calamari.
ha formata. cesari, 6-232: d' un'altra cosa importa all'uomo assaissimo,
divenne agli occhi primamente / ch'erano d' ogne donne sguardatóre. -con riferimento
sguardator della verità = nome d' agente da sguardare. sguardatura,
guardare; sguardo che denota uno stato d' animo, un sentimento.
di voce melata. = nome d' azione da sguardare. sguardèro,
o qualcuno, spesso esprimendo uno stato d' animo o un sentimento (ed è
co sguardo soavi, / più bella d' altra che sia in vostra terra, /
v-96: vi sono certi sguardi animati d' ingenuità e di malizia... che
., 6 (98): ognun d' essi, fissando, con uno sguardo
, fissando, con uno sguardo bieco d' amor rabbioso, la vivanda comune, pareva
vivanda comune, pareva pensare alla porzione d' appetito che le doveva sopravvi
/ farfalla in una ragna / di fremiti d' olivi, di sguardi di girasoli.
che rivela un sentimento, uno stato d' animo o determinate qualità morali; modo
di sopra e di sotto vestito di drappo d' oro e persona che corre per
della carità e non vuole esenti d' argento, con le mani nella scarsella,
grave. t contanni, lii-15-282: è d' eta d'anni do sé
t contanni, lii-15-282: è d'eta d' anni do sé l'immagine
che, intento a rinnovar nel mondo / d' ogni prioscuro, di persona debole e
pieno di tenerezza e di bontà. d' annunzio, iii-2-203: gli gracile
: acuto sguardo / non basta a chi d' alsguardo a poco a poco raffigura /
l'innovazione al carica. di sopra d' ogni minuto conflitto di forma e d'ogni
sopra d'ogni minuto conflitto di forma e d' ogni teoria regola di altopascio, 76:
per molto gozzano, ii-225: in van d' in tomo sghignazzate amare / equa questa
savelli, e che con ogni io odo d' incoscienti. io non li degno 7
incoscienti. io non li degno 7 d' un solo sguardo. energia l'
v.]: 'sguarnire un abito': d' ordinario per riguarnirlo di nuovo.
spendidissima, perché e di pollami e d' uccellami e di carni domestiche e selvagined'ogni
denaro (la cassa). d' azeglio, 7-i-263: avrò a torino per
/ non già in letta, ma d' esse sguarniti. roseo, v-191: qualunche
, v-191: qualunche si troverà sguarnito d' armi con le quali è messo al rolo
sguarnito di tutto, abbia piuttosto l'aria d' un cavallo abbandonato. -non
aridi o viscidi... sguerniti d' ogni taglio dell'antico avorio, parevano oggimai
oggimai la soglia, la libera anticamera d' ogni amorosa magia. bonsanti, 4-369
alquanto sguernito, seguitarono a interrogarlo anche d' altre materie. -inesperto, sprovveduto.
rimetterla in opera. = nome d' agente femm. da sguarnire.
, sguàtero, sguàttaro), sm. d' annunzio, 4-ii-85: 1 marinari di bronzo
. barezzi, 1-339: un poltroncione d' un sguattero di cucina, il quale
e mi gittò addosso un gran paiuolo d' acqua bollente. rocco, 1-71:
da una mia comare, che è amica d' un parente d'uno sguattero d'uno
comare, che è amica d'un parente d' uno sguattero d'uno di que'signori
amica d'un parente d'uno sguattero d' uno di que'signori. de roberto,
, 7-96: l'ultima delle sguattere d' una trattoria pistoiese parla un meglio italiano
c'è in italia un certo numero d' individui - ingegneri meccanici, professori di tedesco
appena resisteva all'urto dei cavalloni. d' annunzio, iv-2-9: lei e dalfino s'
. -galleggiare in un recipiente pieno d' acqua. cassieri, 158: sopra
giù a secchie. renzo, in vece d' in- quietarsene, ci sguazzava dentro,
. per estens. incresparsi (uno specchio d' acqua). brancati, ii-319:
la mia gamba fosse diventata un pezzo d' anatomia. 6. darsi ai
. sanudo, xiii-33: le zente d' arme voria si tolesse, perché non
debbano sguazzare qua in casa. intrichi d' amore [tasso], 116: stan-
vino entro cui tuffarsi e sguazzaresiccome ne'fiumi d' africa natii al tuo ippopotamo.
uno degli infimi, e certi o pezzi d' asino o furfanti sguazzino, è cosa
calmo, 2-206: con l'aiuto d' i cieli ariva a [l'ammiraglio)
due lati esterni delle gondole. quel pollo d' india, intigni in quel sguazzingongolo, staz-
assai. e mangiare a sguazzo. d' oro e verde, pur di bruma,
di sguazzìo, sm. letter. spargimento d' acqua. marina [s. v
.]: 'sguazzarono pezzi di drappo o d' altra stofn. ginzburg, i-316:
campi a la verdura. -intriso d' acqua (il terreno). slataper
nella nostra compagnia. = nome d' agente da sguazzare. sguazzétto (
andar per via de strigane, / d' incanti, d'erbe o balsami ecelenti /
de strigane, / d'incanti, d' erbe o balsami ecelenti / per far rizovenir
224: come biscia torpida / nel motriglio d' unfosso, a voi nel cuore / ozia
anni che a pena pioverà qualche sguazzo d' acqua. a. chiappini, cxiv-14-171:
essere tutti bagnati da un grande sguazzo d' acqua senza potersi rifugiare in alcun luogo.
. attraversamento a guado di un corso d' acqua (a piedi, a cavallo,
nel quale si può attraversare un corso d' acqua. catzelu [guevara],
di queste sguerciature. = nome d' azione da sguerciare-, voce registr. anche
e stropicciar delle palme di quello sguerciò d' izar. g. bufalino, 9-143:
vi sciorinate; / se poi questo fruscio d' impertinenza / in voi nasce dal giuoco
restituite alla naturale posizione, avrebbero cessato d' avere la prevalenza sugli altri lineamenti,
la prevalenza sugli altri lineamenti, anzi d' essere come una sguerguenza permessasi dal creatore
dal creatore di essi in un momento d' estro o di salto d'umore.
un momento d'estro o di salto d' umore. = dallo spagn. vergiienza
e vien bollendo che non è bertuccia. d' annunzio, v-3- i6j: spariglia beccaio
monsignore strozzi di raro ne'semplici contorni d' una pietra fatta come tutte le altre.
. de amicis, xiii-251: diceva d' aver visto un ubriaco che 'sguinciava'per
vuole da me? le figure d' essa tavola. di che si
stito di azzurro ultramarino con ragi sguinzi d' oro fino relevato. adr. politi
sguinzagliamento della cagna. = nome d' azione da sguinzagliare. sguinzagliare, tr
il potere sollecitò gli aiuti di gente d' ogni risma, non seppe, dopo
maniche, vi scivola, vi = nome d' azione da sguisciare. scivola, vi sguiscia
e veramente osserva i conforti di cacciaguida. d' annunzio, iv-2-1162: nel terzo giorno ricomparve
de'duo can da giugne- lettere d' amore, a certi gioielli d'ambivalenza che
lettere d'amore, a certi gioielli d' ambivalenza che sono le re.
e sua libertà. linati, 9-219: d' un tratto mi passò davanti un cani
, sm. ant. persona che vive d' espedienti, fungo, / un
i'viddi assai gazzieri / d' abito e di parlar diversi e strani,
non volevano morir tisici a studiar tanto. d' annunzio, vivi e sguizzanti ne lasciano
i-203: quasi sguinzagliati corsero a mancariche d' anima. ojetti, i-353: ogni volta
12-i-199: l'amico mi ha trattenuto più d' otto -che agisce in piena libertà
fuori; andare o correre via. d' annunzio, iv-2-1288: il nome del mio
dì. piran = nome d' agente da sguinzagliare. pernici e il
v.). sotto la stretta d' un freddo che fa sguisciar la piccozza dendolo
-slittare sbandando (un'automobile). d' annunzio, v-1-229: un cane randagio si
filistee, / onde infestar italia d' ogni intorno / di usure marcie a'quali
/ dove poi tornar via al suon d' un corno, / sotto una insegna che
, un raggio di sole). d' annunzio, i-833: d'intorno gialle vive
). d'annunzio, i-833: d' intorno gialle vive ti sguizzano / bisce
mente, abbandonata al suo ballerino. d' annunzio, iv-2-7: « no »
de l'arme non ha spoglia, / d' albenì e dalla tremoglia / di sua
raffermati con l'àncora della prudenza moderatrice d' ogni cosa. 3.
come augel fino al ciel vola. d' annunzio, v-2-181: nell'impazienza la lama
7. locuz. sguizzarsela: cavarsi d' impaccio, in partic. in una
sguizzolar fra le reti e brulicare a fior d' acqua a d. bartoli, 2-3-339
, la madre. -ondeggiamento. d' annunzio, iv-2-29: agli sguizzi dell'impiccato
un termine dialettale che ci par degno d' essere assunto per una sua efficacia che
varie prese e sgusciare di esse. d' annunzio, v-1-763: incominciarono a lottare
e, quel ch'è più, millantatori d' empietà. troverete di questi medesimi in
il ministrino / che nel ventre sgusciò d' una balena. / considerate questo burattino
.. il del per tetto / e d' aria le finestre insieme e gli usci
attraverso un'apertura (un odore) d' arzo, 277: l'uscio s'aprì
piedi. -di animali. d' arzo, 197: uno scoiattolo attraversò di
, 4-ii-400: i... fichi d' india portano il frutto che, sgusciato
sguscio, n. 3). d' alberti [s. v.]:
separati dai fiori. = nome d' agente da sgusciare. sgusciatura, sf
altro si trattasse di cavare somme grandi d' olio di faggiuole per negozio mercantile,
pavimenti dove giacquero le ossa di francesco d' assisi, facevano oscillare il pensiero dalla
dell'inferno. = nome d' azione da sgusciare. sgùscio, sm
col mento, petto e ugne pien d' impiastri. 2. modanatura con
, 6-x-39: que'squisiti lavori erano d' intagli a sguscio,... a
meton.: l'incavo ottenuto. d' alberti [s. v.]:
tantino il 'vidame', che la caratterizzò o d' indifferenza 0 di bravata. c.
. marzocchi, i-45: quella del parterre d' oronon è brutta; quella del parterre d'
d'oronon è brutta; quella del parterre d' argento non mi sgusta; quella del
sua traduzione dell'ode shelleyana al 'vento d' occidente'. montale, 12-471: eliot
del legno segnalandone, attraverso brusche diminuzioni d' intensità, le alterazioni.
vive nella cina meridionale presso i corsi d' acqua. = voce dotta, lat
al mio bel foco / qual nuvol d' api al più gentil de'fiori: /
annose, / l'orecchio si turò pien d' onta anch'esso. foscolo, iv-335
gli uomini si guadagnano per ubbidirmi. d' annunzio, iv-2-35: ai vecchi tempi in
dir ch'egli era fioco, / fuor d' esercizio e l'estro non sentìa.
scitor de le peccata / vede qual loco d' inferno è da essa; / cignesi
. dante, par., 4-28: d' i serafin colui che più s'india
. ariosto, 1-6: tosto si pentì d' esservi giunto. tasso, 2-12:
: l'aria si veniva oscurando. d' annunzio, ii-662: tutto il cielo precipita
. vico, 4-i-327: a questo genere d' istorie civili è darichiamarsi la favola d'io
genere d'istorie civili è darichiamarsi la favola d' io. manzoni, pr. sp.
queste difficultà aggiunsero alle sei silto essere d' insegnarci come si vadi al cielo, e
se non quando siasi provato che gli operaimetallurgici d' italia condividono tutti... le idee
, i-104: si sta come / d' autunno / sugli alberi / le foglie.
di gente / ch'à la tristezza d' na stampa antica. -precede un altro
che dovreb- ero corrispondere a uno stato d' animo particolare siano collocati nelle frasi
di mezza statura, bardato e coperto d' armi. -per estens. corda
ut queant laxis resonare fibris, dal qualeguido d' arezzo (997 c. - 1050 c
intra due cibi, distanti e moventi / d' un modo, prima si morria di
, 1-24: che gioverà l'aver d' europa accolto / sì grande sforzo, e
vantata letteratura italiana di quella età. d' annunzio, i-392: astìoco, in tòr
e principal massima di chi dirigge il commercio d' una nazione quella dev'essere di renderla
all'uomo, che non si puote intendere d' altro, né di bestia, né
altro, né di bestia, né d' uccello, né di pescie. novellino,
, 3-3 (i-iv-257): le promise d' operar sì e pertal modo che più da
/ che quel lontano canto era d' amore: / ma sì lontana che quel
ardere, e buono da rogna e d' altre cose. s. girolamo volgar.
punto creata / quando natura creò dio d' amore, / tant'e compiutamente bene
io dissi: « sì, pecca mortalmente d' al-tommaseo [s. v.]:
sì perdona egli volentieri a chi si pente d' averlo bestemmiato. foscolo, xvii-437:
divoto: credo che avrei preferito gli abbaiamenti d' un cane, e sì che le
anche rassegnazione, malinconia o uno stato d' animo assorto e pensieroso (e talvolta,
di quest'anima è solo desio. d' annunzio, iii-1-271: sì, sì,
piovuto molto, c'è qualche ristagno d' acqua, intorno al quale si affollano
sì, sì, vi ascolto ». d' annunzio, iv-i-che... sia da
sapienza del bene e del male, ma d' ogni altro cicognani, v-i-61: quando,
parte per faenza dove à accettato il posto d' in 14: papa urbano
di sì, per distinguerla dalla lingua d' oc o provenzale e dalla lingua d'
d'oc o provenzale e dalla lingua d' oil o francese settentrionale). -per estens
sì, il sì: assentire, essere d' accordo, accettare, rispondere in modo
rispostole sì, me ne doticarlo fa d' uopo il sacrifizio di un'altra vita;
pronunciare il sì, assumono i bruti d' altrove. -dire sì al sì
, inf, 19-128: né si stancò d' avermi a sé distretto, /
ch'essa fameglia zuri ne le mane sue d' essere ne l'adveni- re, fin
di sibarite rose? nuovo giornale letterario d' italia, xl-647: la satira pun4.
re sofia, tu devi spogliarti d' un po'di sibarismo, e che saràdegnissimo
, dormendo quel capraro in una ripa d' un fiume, l'urtò e percosse così
sibariti, voi dinervati di corpo e d' animo per oziose mollezze, voi febbricitanti
, sibarita del letto rifatto a regola d' arte dalle maestre mani di bonifazia,
in vettura, vi portanoessi una cesta ripiena d' ogni sibariterìa, e v'ammonisconoche nello scompartimento
, venera- tissimo mio signor conte. d' azeglio, 1-268: noi due in casa
destra e a manca dei gusti sibaritici d' eustachio. -molto curato nella preparazione
una minestra in scatola con l'aggiunta d' un uovo sbattuto e in più quel sibaritico
... è ridotta a una piazza d' armi. fenoglio, 5-i- 1005:
lanzi, 1-3-507: fra le medaglie d' argento coniate in italia dànno il primo
per auto-incontentabilità di artista e per sibaritismo d' uomo di società, il più oggettivo
proprio del paese. per antonomasia d' ogni clima freddo. mi par d'essere
antonomasia d'ogni clima freddo. mi par d' essere in siberia. anche coll'articolo
orlando e a volte come san francesco d' assisi. p. levi, 6-206:
notturne, / finché giungemmo al mormorio d' un no. rivo, / ch'
cattaneo, ii-2-220: le enormi chiamate d' oro, che cagionò il sovvertimento delle
pindemonte, iv-113: capitolo xxi. 'parer d' abaritte intorno alla nazion siberita \
sferzate di lingua. = nome d' azione da sibilare. sibilante (
frena e sella e monta su fischiando. d' annunzio, i-780: cadea su'piani
funamboli, la nota sibilante del piffero d' un educatore di topi. d'annunzio,
del piffero d'un educatore di topi. d' annunzio, iv-2-217: tutte le fiamme
che sbocciavano e si spaccavano in grandi rose d' oro, riempiendo d'un pulviscolo radioso
in grandi rose d'oro, riempiendo d' un pulviscolo radioso lo scheletro aereo delle
indie l'inclito gelso, / che d' argento e d'oro empie mille mani,
gelso, / che d'argento e d' oro empie mille mani, / guarda,
que'signori per uscir dalla sala. d' annunzio, iii-2-290: con uno scoppio di
scaccia di sùbito rompendo il suo cerchio d' angoscia. stuparich, i-82: edda marty
più miti, in cui sfavillano belle pagliuzze d' oro, e
pisis, 1-436: il contenuto dei giornali d' abisso si partìa /... /
, specialmente sibilante e affettata. fenoglio, d' ora in ora il sibilar n'attendo.
: 's'è lettera et elemento stridolo e'd' incitamento, come si vede ne l'
la pronuncia delle consonanti fricative. d' annunzio, iv-2-836: ornitio chiomazzurro parla greco
20-20: ruggiva lo leone, dando vista d' andar- gli addosso; lo toro,
i serpi, ma senza veleno. d' annunzio, i-19: tra l'erbaccia densa
aria alle sue dolci parole / sibila d' ali, e l'irta siepe fiora.
fatto, ma una si strana confusione d' idee, che pareva gli dovesse togliere il
taciturna oscurità tranquilla / negli agitati spiriti d' achille / a poco a poco suo malgradoinfonde
, io suscitava / la buona fiamma d' eriche e sarmenti. -nel linguaggio
e mista / col sibilar, pioggia d' ardente fiamma / cadendo giù, piagnente suono
marso fa sibilar il suo sarmento. d' annunzio, iv-1-927: il vetturale s'
, una sostanza chimica, un fuoco d' artificio). anguillara, 2-277:
che i toreadores lasciarono fitti nel corpo d' alcun toro, avevano de'razzi e de'
fischio (un getto di liquido o d' aria). g. b.
della voce (una minaccia). d' annunzio, iii-2-130: ella tiene stretta nel
vi sibila in gola e che percuote / d' un colpo solo il mio volto ed
sibilar che feanmi i proci / con far d' essi in tiranni a lor simili /
, sibilando. pavese, 2-13: d' improvviso si fermò davanti a un roveto e
. fenoglio, 5-i-1436: jonnny sibilò d' insofferenza.. parlare a bassa voce
rabbia su 'l loro turbato possesso legale. d' annunzio, i-919: il rettile della
la voce gli sibilava un po'per via d' un dente allentato. -essere proferito con
vedeami perduto e fatto scherno / d' ogni tempo avvenir. lucini, 4-281:
servir tale che mercé non li apre. d' annunzio, v-2-209: il custode mi
sibilò lei, imbestialita, greve peggio d' un facchino del mattatoio. -intimare
del corpo danneggiato. = nome d' agente da sibilare. sibilazióne,
della consonante s. = nome d' azione da sibilare. sibiliménto,
parla del sibilio che dal lungo collo d' alcuni animali risuona. 2. il
femonoè, quella sibilla / cheridicea li risponsi d' appollo. boccaccio, v-217: sono di
gloria di grecia e la gran pestilenza d' italia. salvini, 39-v-10: rapporta senecail
, 39-v-10: rapporta senecail vecchio un motto d' un antico declamatore, che, quando
virgilio, dove molti de'santi padri d' allora, e anche dopo, trovarono vaticinato
escono le sibille dai segreti / antri d' urano. in riva dei canali / di
nel marmo il fabro scrisse, / d' indovini, stregoni e negromanti, / maghe
cristiani fecero sfoghi di beltà turca. d' annunzio, iv-2- 815: le
espressione fare la sibilléssa). d' alberti [s. v.]:
a tutti, il tutto vede'. d' annunzio, iv-2-627: allora il nome che
lui alla orchestra le sue sillabe in guisa d' un tema nuovo che raccolsero gli archi
ambiguo, oscuramente allusivo, enigmatico. d' annunzio, iii-1-126: e cassandra! come
tu l'hai amata, dello stesso amore d' apollo! ella ti piaceva muta e
sotto la sua lingua sibillina. più d' una notte le sue grida profetiche mi
lettere balzane e sibilline, vere lettere d' un innamorato ad un amico. c.
fatto, sulla condizione, di circondarla d' indovinelli sacri, di farle traversare cento
del volto, ecc.). d' annunzio, i-212: presso le sirti infami
, e, secondo la risposta brevissima d' una sola parola gettata in mezzo..
sibillóne? il goldoni che si vanta d' essersi fatto in quello grande onore a
, credo, fu adoperato tanto sforzo d' ingegno e tanto sfoggio di dottrina per dimostrare
istrice minutissimo, che irriti / sveglie d' impazienza a l'ore oscure: /
ozi eruditi. /... / d' importuni susurri atomo vivo, / formi
/ aguzzo, gli occhi avvolti come d' una / rossastra fotosfera, al dosso il
quasimodo, 44: sorgeva un leggero sibilo d' aria. jovine, 2-66: fuori intanto
dare ordini, per esprimere uno stato d' animo o per modulare un motivo musicale
, / sì ch'ai sibilo sol d' uno di noi / sian tutti pronti a
4-156: in questi gorghi orribili / d' un mar di fiamme atroci / l'
l'alma tra i mesti sibili / d' euri tetri e feroci / senza calma
l'orbe intesa: / sibilo è d' aura e sul mattin discesa / liquida gemmadi
natura e dell'uomo, fu sibilo d' aura leggiera nel fragore della tempesta.
ombrelle un sibilo armonioso di pioggia. d' annunzio, i-707: il nugolo bigio
lingua, onde, se ne mancherà uno d' essi, prima che la voce esca
chiunque a lui pare e piace. d' annunzio, ii-235: il rude / cacciator
accompagnato da una tempesta di sibili. d' annunzio, iv-2-256: la gente,
, con intencontro le rughe e supercilio d' ipocriti, il dente e naso de
a saettate di luce, a sibili d' allarme. jahier, 15: il
jahier, 15: il sibilo accelerato d' agonia a vuoto della sega che rantola
e il terremoto che successivamente producevano. d' annunzio, iii-2-76:
bipenne, / urto di rostro e salto d' arrembaggio, / rombo di fionda e
nelle feste pirotecniche, il fiato vigoroso d' una granata, al suo svellersi da
pascoli, 70: la traccia / d' un fievole sibilo d'ale. idem,
la traccia / d'un fievole sibilo d' ale. idem, 502: il roseo
/ (in me rivive l'anima d' un cuoco / forse..) godevo
signore; e dopo il fuoco il sibilo d' uno vento sottile. bruno, 3-1105
acqui furtive, samuele lo nomò sibilo d' aura sottile. li quali tre significano
occidentale e nelpamerica tropicale. la sibtòrpia d' europa ha piccoli fiori gialli, cresce lungo
o di trascrizione). d' alberti [s. v.]:
varie cose pertinenti alle scienze, presentossi loro d' im von l'api da
, cioè il 'pelagio', poema d' un nuovo cigno d'oreto, quale ha
'pelagio', poema d'un nuovo cigno d' oreto, quale ha spiegato i vanni
. ciro di pers, 3-239: d' orme penose imprimo / il bel lido sicano
bacio / di mergellina i cedri. d' annunzio, i-778: il grido fiero di
/ indisser guerra con clangore orrendo / d' africa a'figli. -monti sicani
era e al vicino, / chel'uccisor d' un bue era punito, / come se
faceva per i biricchini del suo paese, d' aggiungere, di cangiare, di deturpare
quando l'innocente non ha un rivoletto d' argento o d'oro per dissetarli. carducci
non ha un rivoletto d'argento o d' oro per dissetarli. carducci, iii-4-215:
. ed altre molte bestie in sembianza d' uomini, che divoravano l'umanità, ma
innanzi al signore in ispirato e in vertude d' elia. magri, 1-409: 'sicera
né conosciuto altro amore fuor di quello d' iddio. = voce dotta, lat
xxviii-839: ora avenne che uno cavaliere d' acri avea uno suo nobile destriere,
cielo stellato era mosso verso la parte d' oriente de le dodici parti l'una d'
d'oriente de le dodici parti l'una d' un grado, sì che quasi dal
, sicché toccava l'acqua col piede. d' annunzio, iv-2-1192: un vasetto di
sospeso a un tronco scorticato aveva ricevuto d' un tratto tanta ragia, al primo
, che ne traboccava in lunghi filamenti d' apparenza quasi zuccherina, sicché metteva voglia
a petrarca, xlvii-219: privo son d' ogni conforto / e non trovo riposoa tanti
pieno di ciccia, / cinto il crine d' alloro e fegatelli, / con nobile
la radicale riduzione della portata dei corsi d' acqua (e anche il periodo di tempo
venirmi innanzi! credi tu poterti vantare d' essere arricchito per le mia mani? »
carissimo, tutta lavostra sollecitudine, sicché dimostriate d' essere pastore buono e non vero ortolano
pigliarsi da qualche chiesa un'immagine divota d' oro o d'argento, e conducendola
qualche chiesa un'immagine divota d'oro o d' argento, e conducendola al più vicino
lungua siccità invernale l'aveva assai sminuito. d' annunzio, v-3-801: giornata arida.
filosafi, 220: vento è turbamento d' aire, movimento d'acque, seccità di
vento è turbamento d'aire, movimento d' acque, seccità di terra. sacchetti
gli uomini e i cavalli privi pur d' una gocciola d'acqua, e dove
e i cavalli privi pur d'una gocciola d' acqua, e dove ho avuto poi
intorno folgorante, senza cicale, fatta d' attesa e di silenzio a picco.
i prati... non sentono siccità d' importanza pur che sieno adacquati due volte
è quella che cagioni la cor- rozzion d' essi acqua, ma la caldezza e la
) in cui prevalgono magrezza, acutezza d' intelligenza, facilità all'ira, prontezza
delle volte per la molta siccità patiscono d' occhi. magalotti, 9-1-264: le dita
con uno bacchetti, ii-238: all'alba d' un'estate tragicamente sicsforzato imperio dell'animo
vizi in mezzo a'quali siede la bellezza d' amen- due gli stili...
bacchetti, 17-142: sull'approvvigionamento d' acqua potabile delle truppe operanti in africa
: conoscendo già il colle della acropoli d' argo come la più corrosa e bruciata e
disvia. chiaro davanzati, 1-9: d' amore avene sì come del sole: /
sdegnato ne'suoi versi il concetto cristiano d' un solo dio, siccome troppo gretto
/... / così avene d' amare. dante, par., 1-49
t pur con mio scorno, e d' aspettar mercede, / temo ch'empia fortuna
per le tenaci viscere del monte. d' annunzio, i-135: siccome un fiume
veste / il mortale di adamo, e d' essa in seno / fan forza al
2-49: il nome collettivo, come d' esercito, popolo, compagnia etc.,
della città ad alessandro con pieno mandato d' ubbidire a lui siccome a lor signore.
iacopone, 88-94: lo primo ramo d' esto encomenzare, / lo qual al
è caluto di costui che tanto mostravate d' amarlo, così vi carebbe vie meno
risentirsi delpimmoralità che li ha preceduti. d' annunzio, 8-135: egli avrebbe voluto
alle nove della mattina, decise infine d' andarsene. e. cecchi, 7-66:
membra, lassa, / sì comgià fui d' amore, / pensando alore / ben dovria
un certo buon ebreo d' alessandria, chiamato apollo, uomo assai
, / che la lingua non parlano / d' un semplice astore, / ma le
superbi, si riposavano ogni tanto all'ombra d' un belquercione per sacrificare alle sicelidi muse.
, col fatto stesso che non cessa d' esser coltivata in ogni parte del mondo
quasi tutti i filtri e le polverine d' amore d'ambo i segni, cioè positivo
i filtri e le polverine d'amore d' ambo i segni, cioè positivo e negativo
il cento e che scriveva non d' amore. = denom. da
« effemeridi » pel 2° anno miglioreranno d' assai doventando sicilianissime; avranno, se
1-iii-671: così è da trovare l'origine d' una misura nuova o antichissima dell'equatore
: dipoi a quest'oro inargentato s'aggiugnetanto d' argento, ott'oncie del quale abbia solamente
satiriche favole, dicevasi la sicinnide. d' annunzio, iv-1-330: i disegni del
. erano spaventevoli; parevano il sogno d' un becchino torturato dalla satiriasi..
tumultuoso plauso et iubili,... d' intorno il tempio tre fiate in chorea
i telmesici. marchetti, 5-180: splende d' unguenti 'l crin, ridono in
difetto, del prezzo di tanti sicli d' argento, a siclo di santuario, che
di una specie di moneta, ma anche d' un peso particolare. g. r
chiesta...; cccc sicli d' ariento serbato e di moneta publica diede a
mantello sanguigno molto bruno e dugento sicli d' argento e una riga d'oro di
dugento sicli d'argento e una riga d' oro di l sicli. baldelli, 5-2-82
, 5-2-82: il siclo è una moneta d' arfento degli ebrei, che dai greci
non aveva sicli per andare a desinare. d' annunzio, v-2-130: nel cortile a'
1-xxix-238: dall'altro canto l'istruzione d' un cittadino attizzò la malignità dei sicofanti
ma di coppe velenose, pur presumono d' esser regi di fiori, ancorché non siano
far dal suo tripode ricettacce, dopo d' averle guardate. = femm.
iii-370: fece che era tanta abbondanza d' argento in jerusalem, quanta di pietre
e ai acacie in riva al torrente. d' annunzio, v-2-86: seco ha recato
. papini, i-23: al pedale d' un regio sicomoro, / nella trina di
moro / i suoi begli occhi color d' uva fatta. montale, 15-239: cuore
uva fatta. montale, 15-239: cuore d' altri non è simile al tuo,
: vedemmo... originari abitatori d' italia li aborigeni: dietro ad essi,
i suoi latrati se gli facesse risposta. d' annunzio, ché quando la muove in sicumera
, che, unitamente con due altre d' ungari e sassoni, compongono tutta quella
. grazzini, 61: un uom d' autorità, che presso gli era, /
darmi il cane di tutto il filologume d' allora mi scossero. papini, x-2-373:
nell'astuccio a cintola avean la palettina d' oro da trinciare il gelato, poiché per
non voleano porre in bocca le palette d' argento del caffettiere. gioberti, 1-iv-382:
., quando sono scoperti, servono d' indizi tanto più illustri per veleggiar sicuramente
, scovarono e si presero una quantità d' automobili. -in sicura (con
tutti o alla maggior f. d' ambra, 15: ella ha certi suoi
: l'arme, che sin a qui d' uopo vi foro, / potete ornai
di offendere. anonimo, i-477: d' un'altra cosa ti faccio menerò: /
/ per inchieder, né per trattar d' amore. novellino, xxviii-800: non
, iii-290: di quello che midimandaste dicendo d' allogare il vostro garzone, vi rispondo
dover essere una città, bergamo sicuramente. d' annunzio, iv-2-607: sicuramente..
sicuramente è nella città di pietra e d' acqua, come nello spirito di un artefice
più operante, più acre, che quel d' un vivo crociuolo. muratori, cxiv-32-108
, 1-i-56: viniziani, se si rinaldo d' aquino, 98: cortese portamento / mi
/ mi dà sicuramente. = nome d' azione da sicurare. sicuranza (
amore, / com'àlbore che d' ellera è sorpriso. stefano protonotaro, 138
ribello e per più sicuranza de la vita d' una mia figlia, lucrezia, che
pensarvi innanzi avevan più di sicuranza e d' ardire che non ebbero le scritte prima.
, / s'eo non òsiguranza / che d' altra donna non agiate cura. chiaro davanzali
a tanto che andasse in sicilia e d' indi i danari traesse per lo riscatto.
la vostra dolce bocca ed amorosa / d' uno baciar mi desse sicuranza: / poi
appoggio e difesa. rinaldo d' aquino, 116: l'un cor mi
la sicilia che furono estimate molto più d' altri tanti. machiavelli, 14-i-493:
sicurar lucrezia che non fingiate. intrichi d' amore [tasso], 153: venga
/ donastemi per amanza / una treccia d' auro polita / ed io la porto a
e si- ce pertugiare [due statue d' oro] per vedere se fosseno votecuratone ancora
in sacco né in seno, / d' astinenzia fece freno / per andar più
, perché avevano lungamente cinto il paese d' una muraglia. 2. ben difeso
oggetto della nostra felicità. = nome d' agente da sicurare. sicurazióne (sigurazióne
terra di roma. = nome d' azione da sicurare. sicure,
che sia attaccata di sorpresa in situazioni d' inferiorità quali l'alloggiamento o il riposo
sostenere il primo con la corda in caso d' incidente (e con l'espressione fare
7. -punta di sicurezza: punta d' avanguardia (cfr. punta1, n
ladri, è... poi cagione d' una gran sicurezza. delfico, i-211
della morale e produrre in conseguenza princìpi d' azione malefici e viziosi. alfieri, iii-1-88
c'è regione o città o villaggio d' italia dove la sicurezza pubblica sia così
, così giocando con le parole, procurano d' insinuare negli animi e introdurre nei fatti
le autorità di sicurezza lo avevano tenuto d' occhio e lo avevano fatto oggetto di ammonimenti
. 11. -guardia di sicurezza, d' interna sicurezza: agente di polizia.
guardie di sicurezza travestite, con provviste d' armi e ritorte. -corpo di
e fu ascritto come ufficiale alla guardia d' interna sicurezza. -legge di pubblica sicurezza
codice napoleonico [regno d' italia], i: le leggi di
5 permanenti: russia, stati uniti d' america, cina, gran bretagna e
granbretagna e irlanda settentrionale e gli stati uniti d' america saranno membri permanenti del consiglio di
ha quasi per ostaggi lasciati i d' ingiusto acquisto, poca sicurezza e men fama
8. assenza di timore e d' inquietudine; tranquilmuratori, 7-v-91: sembra
che i gentili usassero ne'lorlità, serenità d' animo; fiducia in sé e nel mondo
che in altro tempo da patire. d' azeglio, 7-i-309: credo che il mio
di sapermi a sua portata di bisogno. d' annunzio, iv-1-370: ho premeditato l'
2-52 (ii-187): ferrando si riempì d' estremo stupore al nome di lorenzo medici
nelle mani d' alena. mazzini, 48-64: non ho
il canale con sue cateratte a'ponti d' arezzo per sicurezza che non si scarichi
dei casi suoi giulietta si deliberò fidarsi d' una sua vecchia che seco in camera dormiva
il cane, che mi serve di sicurezza d' esser vicina l'abitazione. magalotti,
-assenza di contrattempi, di battute d' arresto. m. maccari, 133
un costruttore di macchine abbisognerà poca finezza d' intuizione e molta sicurezza di fisica e
e non da scherzo, la qual sicurezza d' animo si accrescerà in lor sempre e
da queste parole nacque nel paulucci fin d' allora una sicurezza negligente de'pericoli.
che si sono formata dello scrivere. d' annunzio, iv-1-67: elena non potè
. -fermezza, pacatezza. d' annunzio, iii-2-1035: parla con una sorta
con una sicurezza grave, con qualcosa d' un artefice che abbia il suo modo risoluto
a'suoi piedi, e ciò egli solito d' affermare con tanta sicurezza che ne farebbe
carrà, 478: alcuni esteti e critici d' arte moderna l'hanno affermato con tanta
: ché la romagna l'aspettò più d' uno mese; in roma, ancora che
tu sei sicuro. alfieri, 9-34: d' ogni grande il palazzo è sagrestia:
non ebbe allora alcuna necessità né occasione d' insanguinarsi le mani nel sangue d'al-
né occasione d'insanguinarsi le mani nel sangue d' al- cuno de'suoi per poter vivere
può dormire fra ladri un asino carico d' oro che star sicuro un re che
: quante sono, giocondissimo imperadore, lecittà d' italia che oggidì sicure vivono sotto la felice
ormai con cor giucondo / inver * d' amor fallire, / tanto saria il fallare
esser bisogno maggiore del bisogno che ciascuno ha d' es- ser sicuro del suo; e
vostra, ché, avendola, sono d' ogni disaggio securo. m. cavalli,
ver che il sessantesim'anno / secura ornai d' ogni terreno affanno, / tu varchi,
impeto di furore ove mi fosse intervenuto d' incontrarlo. -di animali.
promessa li fusse fatta da loro d' ubbidirlo e d'onorario. avesse
li fusse fatta da loro d'ubbidirlo e d' onorario. avesse e rotte.
già passati inganni / e trae piacer d' onde già trasse affanni. parini, 307
già tebaldo fusse un dei mellior cavalier d' arme e 'l più sci- guro e
la ripa sesta, / mestier li fu d' aver sicura fronte. -compiuto
de'maligni, o pure abbia pur d' uopo di questo globo e della specie di
stabiliti questi princìpi il nostro autorefitta un colpo d' occhio sicuro e rapido sull'indole, gli
6: sovente il dorso / d' un feroce corsier premea sicuro. t.
thomas è un sicuro maestro nell'arte d' imprimere nei lettori qualunque affetto si voglia
gagliardo e sicuro girare di membra. d' annunzio, 8-157: così dicendo, metteva
3-62: va per via romita / d' ogni facil salita / securo spregiator.
trovata 7 partemi da temire / d' avermila sicura. scitar nel petto
6-50: tu col fermo tuo viso d' eumenide / m'assolvevi, con voce
, deciso (la mano). d' annunzio, i-457: ella, forse paventando
. g. stampa, 105: così d' ambrosia vivo e di veleno, /
, saremo sicuri della strada ». d' annunzio, iii-1-286: oh, sii pur
secura di tua innocenza, con la purezza d' un tuo sguardo sacravi la voluttà degli
che i primi due numeri. d' esser de lui ennamorata. chiaro davanzati,
i di cielo e senne sicuro d' averli! dante, purg., 13-85
sicuri e fastosi, non apprezzano il mal d' al disio vostro solo ha
, e subito ordinò di fare gente d' arme. savonarola, iii-90: egli è
., 27-8: oh vita integra d' amore e di pace! / oh sanza
i-49: quell'antica e gloriosa fede / d' ogni tuo servo aggiunta a tua virtute
.., resisterà ad ogni grande impeto d' artiglierie e i libri e i
sono rimproveri di cupidigia sfrenata. / timorosi d' insidie o di rapina. f. m
che si 9-12: tu sei d' italia uno speziale augello: / non ch'
non ch'oltre niegano sono liete d' esser pregate, e avegna che tu sie
eloquenzia in tanto odio etinvidia che gli uomini d' altissimo ingegno, quasi per scampare di
a grasse e sicure contrade li accompagnò. d' annunzio, i-20: l'immensa solitudine
essere vincente (una puntata al gioco d' azzardo). landolfi, 8-120:
guarini, 136: non è furto d' amor tanto sicuro / né di tanta finezza
quel che s'asconde / sotto il vel d' onestate. pallavicino, 1-402: il
redi, 16-iv- 9: servivano d' antidoto sicurissimo, poste sul morso delle
: ch'eia ebia lo prò che esse d' ese me- tandole in un logo seguro
ad un padre di famiglia non è lecito d' antiporre una facoltà incerta ad un sicuro
altrui propose. -attendibile (una fonte d' informazione). c. campana,
che pur finalmentepossiamo tener per sicura la pace d' italia. -che gode dell'unanime apprezzamento
: sicuro che ci vengono. oh tema d' isdrucciolare e le capre più alla sicura scendendopovero
ne, come quelle che più son use d' andar per le balze. che bisogna
la porta alla -va bene, d' accordo. sicura. landolfi, 2-134
riprese al- senza margine di dubbio o d' incertezza. lora il vecchio, bonario
gabbar con quiete alla sicura, / cercano d' acciecar gli al stiani ai
, i-406: se dante avesse d' era già esente dal giuoco per l'età
si spassava con gli voluto dire d' uno che si volta a vedere dopo esser
vicina. boiardo, 2-14-6: ranaldo fuor d' arcione il tolse in cominciate. ce
, garante. presso la signora duchessa d' urbino che vi possa promet
sicu mi mai per mancanza d' un sicuro. ro non vi
,!... / gli sparì d' occhio e fece un tempo scuro.
andando di sicuro, trovò la casa piena d' acqua, e prima che di ciò
di quel che mi tocca, / ché d' altro altri vi pensi. ma ti
bocca io mi riserbo / è trattar d' una parte ch'è in viterbo. dolce
non parer fra gli altri un cervel d' oca. gramsci, 11-107: i padroni
2. tranquillità interiore, serenità d' animo; assenza di timore, d'
d'animo; assenza di timore, d' inquietudine, di sospetto. -sicuro dalle
inghilfredi, 388: partomi da sollazo e d' ogne gioco / a tommaseo [s
, ma molto maggiore la meritò iurismondo d' avere osservato la fede e sicurtà de
egli è il regolo della città. d' annunzio, iii-1-612: magnifica madonna, /
/ dei mercatanti. giova / approfittarsi d' ogni occasione. / e m'è incontrato
chiaro davanzati, 24-7: io medesmo d' una gra. rancura / credo campar
e di sbarre. frottole d' incerta attribuzione, xlvii-263: non vada per
, xlvii-263: non vada per d' amore, con una sicurtà sì grande e
m'hai sicurtà renduta e tratto / d' alto periglio che 'ncontra mi stette, /
lezioni per altro tempo dette e obumbrandomi d' uno grande fuoco scigurtade, secortà
segurtade, segurtae, seguiacere, / d' allegrezza è gran cosa che uom non moia
ahi lassa! a perfido sospetto. d' annunzio, iv-2-295: tutti oramai s'erano
, in modo che sia la sicurtà d' ognuno.
: come padre universal s'ingegna / d' avvezzarci a'pericoli e disagi, /
gridare per la pace con i portoghesi, d' onde procede la sicurtà del commerzio.
da attentati; garanzia di protezione, d' incolumità (e il relativo impegno delle
, dico de averno alle spalle gente d' arme e fanti per. l- loro
, lii-5-454: tutti questi utili hanno d' interesse venti per cento delle spese che
altezza di suamaestade, / se ben avesse d' esseme vincente / ferma speranza / e
fatti questi presenti di fanciulli in segno d' amorevolezza e sicurtà. nannini, 1-105:
ne do sicurtà la mia fede. d' annunzio, iii-1-860: pastore aligi, la
modo che l'inimico non abbia podestà d' offenderti. m. adriani, v-39
questi di sicurtà vuole in ostaggi / d' ogni suo castellano i maschi figli / per
castellano i maschi figli / per evitare d' infedeltà gli oltraggi / e di ribellione i
uomo liberamente esercita e sotto la securtà d' invariabili leggi quei più preziosi diritti che
, 10-60: sicurtà è una virtù d' animo di credere fermamente ben capitare se
. cesari, 1-2-235: lettigli i capi d' accusa che gli erano apposti, con
, e parimente virgilio nell'eneida'. d' annunzio, 8-25: « non volete obbedire
per più miascigurtà per prego de quatordici fiorini d' oro. g. chellini,
più volte fiorini due larghi e grossi venti d' ariento... permia sicurtà m'avea
tagliaferro molt'anni sono di 100 scudi d' oro, che prese da un ebreo
pitti, 1-78: venono le mie lane d' inghilterra in su due navi, che
importi previsti a favore del15. fermezza d' animo, coraggio, audacia. l'assicurato
tante nobiltà si trovan rari, / d' un amor ver, d'una vera amicizia
rari, / d'un amor ver, d' una vera amicizia, / che senza
alla discrezione di un instabilissimo vento, d' un infedelissimo mare, d'un fragilissimo
vento, d'un infedelissimo mare, d' un fragilissimo legno? genovesi, 4-70:
l'hanno impegnata. e due compagni d' ufficio de'frutti, delle qualiio pensava di
farmi pagare in ro gno d' italia (1811), 1071: non
, ii-67: mi viene in mente d' un'altro avvertimento non di minor considerazione:
di francia la caderna ch'e'credea d' aè vinto, là s'è convertica 'n
guadagnoli, vii-749: a me par d' esser sempre al sicutèra, / anzi mi
331: forse veniva tra un sussurro d' ale / d'angeli per l'azzurro
forse veniva tra un sussurro d'ale / d' angeli per l'azzurro cielo, e
azzurro cielo, e un coro / d' anime nel silenzio siderale. d'annunzio,
coro / d'anime nel silenzio siderale. d' annunzio, iv-2-730: le figure eschilee
scintillante come la luce delle stelle. d' annunzio, i-469: una rete d'argento
d'annunzio, i-469: una rete d' argento siderale / i suoi capelli accoglie
o le due epoche di fede e d' incredulità del machiavelli, o le spirali
realtà -abissalmente profondo. d' annunzio, v-1-385: mi si scava nella
un abisso oceanico, non so che gorgo d' oceano siderale dove m'appariscono contorni della
. 6. sovrumano. d' annunzio, iv-1-959: che un sideral raggio
voce dotta, lat sideratìo -dnis, nome d' azione da sideràri (v. siderante
, / e apparvero per mira opra d' incanto / irradiate dal di- vin sorriso
avvolto in nuove dispute coi gesuiti. d' annunzio, iv-1-138: la via lattea svolgevasi
il vento / può stringere il tiglio d' argento. 5. profondo,
perquesto vocabolo l'azione reciproca dei metalli o d' altri corpi inorganici sull'uomo, particolarmente
di ferro, con più o meno d' allumina, magnesia, silice, calce:
uniti, ma non manca in molte miniere d' europa: tra noi si trova nella
felder, di stampare col mezzo di lastre d' acciaio incise all'acqua forte.
, a spire contigue, disco convesso d' ambo i lati, colla circonferenza orlata di
'sideromanzìa': divinazione che facevasi col mezzo d' un ferro rovente, gettando su d'
d'un ferro rovente, gettando su d' esso delle pagliuole, ed osservando le varie
, non si meraviglierà affatto del metodo d' indagine adottato dall'astronomia sideronebulare: necessariamente
minerale composto da silicato di ferro e d' alluminio idrato, con cristalli romboedrici nettamente
wernekinck come un siliciato di ferro e d' allamine idrato, che si cristallizza in rombi
nella fabbricazione dell'ossido di ferro o rosso d' insideropirite, sf. miner. pirite
un grande strido, / ispaventata e ripiena d' orrore, / di pneumoconiosi determinata
(app): 'siderotècnia': titolo d' un'opera eccellente ed importantissima di hassenfratz,
ragioni che è inutile indagare, messi d' accordo con 1 siderurgici. gramsci,
migliori quelle [olive] della marca d' ancona e le sidicine. 2
naturale, dispersamente collocati, cum il sidio d' oro ischiantati largamente. =
ho patito il sido grande del freddo d' india senza mai stancarmi. buonarroti il
ad un fanale munito di una corrente d' aria, di sua invenzione, che può
meraviglia pose / mille di seta e d' or fila intrecciate / ite per custodir
sidoneo nocchier torce l'antenna, / non d' ulisse la torma faticosa. cesarotti,
torma faticosa. cesarotti, 1-vii-232: d' ettore intanto la dolente madre /.
redi, 16-i-8: beva il sidro d' inghilterra / chi vuol gir presto sotterra.
nessuno di quegli abitanti aveva avuto ardire d' andar da lei liberamente a bere un
quell'isola un cumulo di frammenti sconnessi d' una sienite verdastra e cupa. monelli,
che folte e spesse siepaglie di pruni e d' erbe sopra natevi, che l'hanno
e 'n mezzo delle sepri 7 a piè d' un faggio el posi. s. cattaneo
non godrei / la gloria desiata / d' adomarti il bel sen. leopardi, 12-2
: 'scepe'e 'sciepe'per siepe, è d' uso nel lucchese. dicesi pure nella
/ verde muraglia della mia città. d' annunzio, ii-828: vedi nella siepe /
delle picche, e 'l un fosso pieno d' acqua... la siepe anteposta al
lontana la muraglia del- l'àppennino è d' un turchino d'indaco e sopra le pende
del- l'àppennino è d'un turchino d' indaco e sopra le pende una lunga
cavalca, 20-421: la moltitudine degli angioli d' intornofacevan siepe; pognamoché non si potessono vedere
siepe adosso al duca, e per forza d' arme gliel ri- tolsono. savonarola,
essa è per sé medicina buona mancante d' ogni nocumen coli sono costituiti
. gherardi, cxiv-20-504: il parere strambo d' un ignorante giova talvolta in certi casi
in certi casi più del sentimento prudente d' un dotto.... a buon
buon conto nan rotto la siepe. d' una pulce s'è fatto un elefante da
unico suo trastullo... si era d' abbellire il giardinetto... radendone
il sole, calando a tramonto, aureola d' oro le vette di quelle siepicciole di
quattro vie in croce e fra ciascuna d' esse un quadroncello di terra colle sue
da siero e dal suff. dei nomi d' azione dei comp. lat. di
di fiore di farina, di bianco d' ovo secundo la quantità che voi fare,
trovano dentro avere un vuoto irregolare pieno d' un siero trasparente, qualche volta peròtorbido o
peròtorbido o colorito o nero o muccoso. d' annunzio, iv-2-126: sopra gli occhi
pio siero che stagna / nel cor d' un paolotto ignoto al dì, / dai
paolotto ignoto al dì, / dai reni d' un ladronde talemagna / sangue cavalleresco un giorno
. pirandello, 7-1186: bisogna telegrafare d' urgenza perché dalla città vicina accorra a
, 7-24: un figlioletto gli ebbea morire d' otto anni. epidemia difterica, tardato arrivo
immoderatamente. ramazzini, 60: si pensa d' at- taccargli i vessicanti alle braccia per
, 9-374: sulla sua faccia sierosa, d' un pallore mutar ora, ché bene
stava scritto ad evidenti caratteri il motto d' ogni adolescenza inuggita: « voglia di lavorare
serafino beffanti, è il più antico d' italia. gazzetta di venezia [8-i-1943]
due stavamo facendo l'esercizio alla prussiana. d' azeglio, 8-94: la siesta,
a fare un po'di siesta. d' annunzio, 8-25: a castellammare, ella
, i-130: era una cena / d' altri tempi, col gatto e la falena
levare, fatti subito dare uno cuchiaro d' argento e con quello andraila dividendo sopra
levarla, piglia subito una siet- ta d' argento, cioè uno tondo picciolo,.
/ di foco e fumo tien, chi d' acque e terra. / s'arrivassero
? sbarbaro, 1-114: siffatto genere d' uomini ispidi e ingrati iocredeva dal mondo bandito
avesse a caso mostrato esser ella più d' ogni altra valevole a togliere le ostinate reliquie
gli scoprirono sotterra i fiumi e i laghi d' argento vivo alla guarigione de'morbi sifilitici
per mezzo del virus sifilitico, cioè stato d' immunità, a cui si pervenne per
organismo colla sifilide. = nome d' azione da sifilizzare. sifilocòmio (
del 'virus'di cui taluni s'immaginano d' esser sempre infetti. lessona, 1347
ai fini dell'incanalazione sotterranea di corsi d' acqua che scorrono nei centri urbani.
scorrono nei centri urbani. = nome d' azione da sifonare. sifonare, tr
, chiamato greco. = nome d' agente da sifonare. sifonàtteri, sm
degl'insetti atteri, muniti alla bocca d' un sifone o succhiatoio. = voce
del quale pesca in un recipiente colmo d' inchiostro, mentre l'altra poggia su
il cardano... per condurre canali d' irrigazioni si contenta d'un'oncia ogni
per condurre canali d'irrigazioni si contenta d' un'oncia ogni 600 piedi di lunghezza,
. -con meton.: getto d' acqua che erompe in modo improvviso e
lì proprio aveva visto erompere il sifone d' acqua fuliginosa. 3. nelle
fatto che il gomito inferiore rimane pieno d' acqua anche dopo la cessazione del flusso
mantenere pressoché costante il livello di bacini d' acqua, scaricando rapidamente la portata che
sprizzano sulle mammelle, sulle calze bottiglie d' acqua gelata e sifoni di selz,
trinci, 1-131: produce [il ramo d' olivo] raggruppiti i primi rampolli,
per essere trovato dei bassi tempi. d' annunzio, iii-1-537: si vede nell'andito
. 11. disus. tromba d' aria, tifone. anonimo [agricola
maffei, 10-iii-177: fatto entrare in secchia d' acqua... un sottil sifoncino
targioni tozzetti, 12-10-79: nei 'corni d' ammone'egli [il loto] non ha
vermi e non di rado se ne trovano d' assai elegantemente girati in ispirale e fasciati
estrae serve a fabbricar tubi e condotti d' ogni maniera. lessona, 1348: 'sifonia'
più fumare le sue eterne sigarette. d' annunzio, iv-1-23 7: si sollevò un
,... i vari tipi d' impiccio, dicendo ad isabella, dopo il
: zo. « mia cara, d' oggi innanzi credo che sarebbe meglio servi =
nobil labbro un cavaliere / a quello d' un facchino o d'una spia; /
cavaliere / a quello d'un facchino o d' una spia; / filosofia ci vuol
. faldella, 15-76: massimo d' azeglio... non voleva lasciarci
fuma quanto vuole / il prezioso sigaro d' avana. d'annunzio, iv-1-52: leonetto
/ il prezioso sigaro d'avana. d' annunzio, iv-1-52: leonetto lanza ottenne
per non so quanto, un sigaro d' avana ch'ella aveva tenuto sotto mascella
i detti panni si vendono a modo d' incanto e quei che hanno cura di ciò
col proprio marchio di riconoscimento. d' annunzio, i-1085: del samio vaso e
stanze, con far sigillare le porte d' essa o di esse camere per
, con rigoroso bando di non potersi d' alcuno fabricare fin dopo la mes- sura
rotta del sparavieri; ma si ha d' avertire che la ongia vada sigilata.
quelli amarissimi studi destinati sotto la tirannide d' una indegna... sporca- ria
gesto eroico o significativo della propria altezza d' animo o con il più decoroso compimento
. -porre fine a una situazione d' incertezza o di controversia. s
ben chiuda e sigilli, come fassi / d' acquavite a turar boccia o fiaschetto.
verso là dove il vetro si sigilla / d' msuperabil chiuso, indarno temi / che
del re castore e polluce e era d' incredibile bellezza, la quale quando la
saviamente, raunanodiverse intenzioni di diverse medicine e d' essi fanno uno che ha virtù sigillativa
: questi si èno li statuti e ordenamenti d' i becari de la cità de ferara
respiri né possa trapelar per esso fiato d' aria. vincenzo maria ai s.
quel rivolo, labile, lene, / d' ignota sorgente, che sembra / che
camera che non rivelassi cosa alcuna. d' annunzio, iii-1-907: candia della leonessa,
asse entri così ben sigillata nel vaso d' avorio e confinati sulla sommità di impossibili e
. / le dette un bicchier pieno / d' olio caldo con sena stemperata /
caldo con sena stemperata / e d' utriaca e terra sigillata / una presa potente
oggetti vari, ecc. = nome d' agente da sigillare. sigillatòrio, agg
altri lividori. = nome d' azione da sigillare. sigillazióne (sigilazióne
li donai, e uno sigillo e centura d' argento, mi dette spironi, stivali
salineri di chioza mandano qui do sizili d' arzento, con l'arma del dose
, e monsignor morvil- = nome d' azione da sigillare. lier,
. -grande sigillo: nel regno d' inghilterra del xiv-xv secolo, matrice adottata
si èno li statuti e ordena- menti d' i becari de la cità de ferrara sciiti
adorna. monti, iii-418: vi sia d' avviso che la vostra lettera è stata
, siccome appariva dal rotto sigillo. d' annunzio, 8-102: la marchesa ruppe il
bocca del cannello col sigillo detto volgarmente d' ermete, cioè colla fiamma. g.
della verga e si rendono trattabili alla vista d' un pomo vermiglio. carena, 2-59
stati messi nella mattinata, a istanza d' un creditore. pea, 3-247: la
caso di successione ereditaria; l'operazione d' esecuzione di un tale provvedimento (mentre
portare nella sua carne i cinque sigilli d' una desiderata crocifissione. -impresso dal
cioè, a quel tanto di fortunoso, d' imprevedi -impronta spirituale impressa da
faccia, ove il destin mio pose / d' ogni gloria il sigillo, e farà
mie, che è a me il sigillo d' ogni mia sicurezza. a.
. / -e questo il sigillo è d' ogni precetto. -bevanda o alimento con
lxxviii-iii-59: sceva augurio, / che d' onesta amicizia ebbe sigillo. muratori, 7-iii-
uscito o ivi conservato seco porti il sigillo d' una incontrastabile legittimità. carducci, ii-n-25
e grandissimo dio, origine e causa d' ogni virtù, imprime il sigillo delle idee
giallo e con un sigillóne appeso a uncordon d' oro di smisurata grandezza dentro una scatola
oro di smisurata grandezza dentro una scatola d' argento dorata. = voce dotta,
si è pur giovato di sigle. d' annunzio, iv-1-239: in più parti la
... con questa sì comoda maniera d' interpretare le sigle a tenor de'propri
tavola pitagorica, il proprio abeceda- rio d' immagini, il cifrario, con i quali
tradizione, far passare per la cruna d' un ago una filosofia. savinio, 12-
raucedine che suggella l'autenticità dal prestatore d' opera. 7. bot.
meno formale siglatura. = nome d' azione da siglare. siglografìa,
fisica nucleare e subnucleare, la sezione d' urto. 7. statist. minuscolo
da solchi alterni profondi disposti in forma d' un sigma. comprende una sola specie
priego, avrebbe indutta dubitazione nel lettore d' essa ^ commedia'se tanta beatitudine e
), col suff. dei nomi d' azione. signìfero, sm.
non pochi del milite bolognese; prima soldato d' una coorte; poi beneficiario..
apertura'. inesattezza, i vizi d' ogni maniera, che inducono a quelle sigmoidotomìa
grandissimo, in quanto è l'omero d' un mondo che fu. -portatore
-portatore di un messaggio. d' annunzio, v-1-721: a me signifero [
se medesmo e 'l falso pare signifìcaménto d' ingiura. è. fioretti, 2-2-124
l'altro modo. = nome d' azione da significare. significante (
dir di nomi e di verbi o d' altre parole, non impedisce e non
voci che ci abbiam poste senza autorità d' autore antico, abbiamo procurato che sieno tutte
artistico (un'opera, una forma d' arte); riuscito artisticamente. galileo
viene... da barthes il suggerimento d' applicare alla letteratura le norme strutturalistiche già
è questo fatto checi fa supporre l'esistenza d' una 'supercomunicazione artistica'... e
artistica'... e l'esistenza d' una possibilità di significanza transconcettuale che potrebbe
giustizia, di carità. d' annunzio, 5-484: l'ho qui,
che suscita una profonda suggestione. d' annunzio, iv-1-970: dava egli a quella
della risacca, simile al romor linguale d' un gregge che si disseti.
., 42-10: sappie che diffinizione d' una cosa è dicere ciò che quella cosa
: le cose si ribellano al destino d' essere significate dalle parole, rifiutano quel
testi fiorentini, 107: arrigo re d' inghilterra mandò an- basciadori al decto papa
parma con modeste ma gravi parole significò d' essere venuto per co- mandamento del re
ministro ha giàquasi risposto favorevolmente alla domanda fatta d' un impiego per me. g.
uno legno che si legge nel libro d' ester. dante, 1-8: disio verace
ricordare, tutte con sottilissimi intagli adorne d' oro e di pietre vi vedresti, e
pontefice, col manto senza squille e senzagranati d' oro significanti i tuoni e i baleni,
marino, 1-13-alleg:. la noce d' oro, ch'aperta somministra altrui lautissime
trista - et aspra pena / la qual d' ogni sua vena -il sangue sugge,
. baretti, 3-46: sur uno d' essi catafalchi stanno le dame, come
le parole che egli a magscrittore italiano d' oggi la cui opera si configura come unagior
di san giovanni battista con lettere intagliate d' intorno, significative di quale ufficio sia detto
. - anche con uso neutro. d' annunzio, vii-369: abbiamo stabilito un ponte
verità; inaltri termini, è simbolica. d' annunzio, v-2-43: 'tutte le cose
v-2-43: 'tutte le cose sono piene d' iddii', diceva l'elleno. egli voleva
punto di riferimento fonda- mentale. d' annunzio, v-3-361: la 'figlia di iorio'
, cioè tutti i caratteri non significativi d' esso numero. -cifra significativa della misura
di un'espressio di qui d' intorno tanto dimorare che in questo luogo,
agli scrittorid'una lingua di valersi delle voci d' un'altra? non sapete che non
sapete che non solamente è lor concesso d' usar quelle che son forestiere..
son forestiere..., ma d' ammettere anco di quelle che non si sono
dal medesimo apostolo ella è chiamata servaggio d' idoli. foscolo, ix-1-253: la filologia
non se ne cavano i piedi. d' annunzio, iv-1-413: la dedica di filippo
-contenuto o messaggio di un'opera d' arte; insieme delle idee e dei
traverso le induzioni più sottili sul significato d' un'opera d'arte, quel riconoscerle
più sottili sul significato d'un'opera d' arte, quel riconoscerle una filosofia che
mie man con- el frutto. d' annunzio, iv-1-376: non so perché,
anelli profani, ridotti a mero significato d' ornamento e di ricchezza, trasporta nell'
dei diritti per via di trasmissione. d' annunzio, v-1-859: l'atto coraggioso e
, 1-86: non sono / che favilla d' un tirso. bene loso: bruciare,
una mummia: ha riti senza significato. d' annunzio, iii1- 1186: quel che
, segno mobile e opposto del segno d' aries, signifìcatóre di firenze, e in
: quando egli avviene che, nella natività d' al- cuno, marte si trovi esser
la parte di fortuna. = nome d' agente da significare. significazióne (
significazioni onde riescono nuove ed efficaci. d' annunzio, v-2-442: aveva così spontaneo il
poesia, dopo molti anni, si ricordava d' una mia parola detta in quella sera
più allegoriche e di vario metro. d' annunzio, iv-2-428: il suo spirito inclinato
i dodici segnali, erano molte significazioni d' animali. fra giordano, 7-117:
venendogli portati avanti in significazione del regno d' inghilterra. a. cattaneo, iii-141
primo giorno dell'anno significazioni all'ambasciadore d' essersi veduto il giorno avanti col visir.
vizio pena et alla virtude giusto merito d' estimagione per una medesima simiglianza. tasso
nome dato per significa zione d' onore. a. cattaneo, iii-228:
. ottimo, i-297: uno ripercotimento d' armi non è propriamente suono, ma
dotta, lat. significano -onis, nome d' azione da significare (v. significare
dieci dodici anni che s'attacca alle gambe d' un signò, lo fa inciampare,
giovani e poveri cavalieri dell'ideale. d' annunzio, 8-16: quando compariva egli nelle
signorina? » puntigliosa distinzione, rivelatrice d' una società sóppiattona. -in
di umile stato, mi ha sapore d' affettazione e di ironia involontaria. in francese
, 8-97: « signora oscelta aristocrazia. d' annunzio, 8-123: abbiamo anzi al
devono presiedere alla vestizione intima ed ascosa d' una vera signora. bontempelli, ii-1107
delle più giovani; ma è della costola d' adamo; e i suoi del tempo
dal bosco, 212: delle fiondi d' adamo... sogliono spesso valersi i
sacciuti, che son l'arsenale / d' ogni virtù, che fan di tutte un
, / son pari a quei che d' abiti strapazzo / fanno sfoggiando; onde del
roma, non contenti di bere in vasi d' oro e d'argento e in tazze
di bere in vasi d'oro e d' argento e in tazze di porcellana,.
, xviii-126: gli avvisi al generale d' eckhardt vennero da'signoracci non militari esercenti
, poco o nientesi cura dell'educazione o d' altra buona qualità. e così viene
, 20-15: volavano gua e là fogli d' ogni colore: manicure, massaggi,
anima mia tuffarsi in un quieto pelago d' imbecillità. 9. sport.
buono! di furto, di signora, d' un desinare, d'una cena,
, di signora, d'un desinare, d' una cena, d'un galdeamus.
un desinare, d'una cena, d' un galdeamus. ammirato, i-198: donna
, che so'certa che d' altro che di tuo onore no ti richiederà
i-74: in quel tempo l'armata d' essi era in gran parte signora del
dell'adriatico'(venezia). fratelli d' italia [29-iv-1945], 2: lagiornata
questa signora ha trattato l'amor patrio d' illusione. b. croce, iv-12-377:
potere esercitato da amore. rinaldo d' aquino, 102: l'amoroso usagio /
che sia per donna meritato / chiù d' uno a ritenire, / ched altrui
mal fa segnoragio. galliziani o rinaldo d' aquino, 438: eo mi voi'provare
el core e come sprome a più d' un segno /... / a
da signora, col suff. dei nomi d' agente femm. signorazza, v.
david re, essendo re per la bontà d' iddio, molto tammiro, e
destrer de gran valore: nove radici d' esto legno / vi giuro che già mai
aulenfede / al mio segnor che fu d' onor sì degno. testi fiorentini, te
or va', ch'un sol volere è d' ambedue: tua bocca dicesti d'andare
è d'ambedue: tua bocca dicesti d' andare a montorio! cronaca di isidoro /
piacer donava, / vie più che d' oro e di purpuree vesti, /
levato in armi che, rovinata la tirannide d' un solo, non s'induce ad
cronica pisana, 1012: feciono il duca'd' atene signore di firenze a coltello.
franzesi, e quali chiamava barbari, d' italia era cosa santa, ma che lasciarci
, ma che lasciarci gli spagniuo11 signori d' italia non era il caso suo. ammirato
in quei legislatori li quali siano sudditi d' un altro principe,... in
non apparisce... segno alcuno d' imperio o di altro soprano signore.
stracchi li portoghesi, e per esser più d' un'ora doppo mezzo giorno il sole
grazie al signore, il quale erasi compiaciuto d' innalzar l'uomo cotanto che, quando
, se facciam del male? » d' annunzio, v-2-129: benedici, anima mia
lii-13-220: venuto il giorno delli 6 d' agosto, solenne per la trasfigurazione del
che già fu sì buia / risplende d' un astro divino: / è nato il
1939, invece che almeno un migliaio d' anni avanti nostro signore. -signore
in mare e in terra e acrescimento d' avere e di persone con salute de
, il quale trassi te della terra d' egitto. -con uso iron.
una nuova creazione di cavalieri del toson d' oro in luogo di molti ch'eran
fin a qual altro il suo sentimento d' inferiorità sociale si mutasse in effettiva ammirazione
signore. gozzano, i-971: la panca d' aspetto... eravicina ad uno dei
, /... / me precettor d' amabil rito ascolta. -persona ricca
valente era, con piacere e consiglio d' alquanti pochi paesani vivi rimasi, per
che sopra gli altri hanno vigore d' intelletto sono degli al più
, 2-7 (1-iv-175): il famigliar d' osbech, il cui nome eraantioco, a
. orsi, cxiv-32-20: ho timore d' esser riuscito temerario al sig. maggi mio
malamente il mio sentimento intorno al nome d' ifigenia. foscolo, xi-2-584: il signor
di fatti, richiama agli esempi de'tragici d' ogni età e d'ogni popolo,
esempi de'tragici d'ogni età e d' ogni popolo, e grandi, mediocri e
soggiogatore del cuore dell'amante. rugieri d' amici, 62: ricco mi tegno sovr'
la donzella si corica laprio stato di servitù d' amore e di soggezione (ed è prima
esso, / e 'l discemea una figura d' uno segnore di pauroso aspetto a suo
mio, ch'ad una simil croce / d' amor siàn posti..., la
neve, /... / ma d' uno spiritei volante e leve / e
miei lumi contenti / pareano al lampeggiar d' occhi ridenti; / e, se
uomo amato (anche in una dichiarazione d' umiltà e di devozione o con valore scherz
e di quinci farmi discendere, acconcia d' abandonare del tutto il disleal giovane e
morto piangete; / so che vi par d' aver tutto erduto, / perduto
signore, / per voi mi piacque d' essere buona, / a voi promisi
, se la reina de francia o d' engletterra guardare dea non laidire el suo signore
signore il diritto di contenersi così. d' annunzio, 8-48: signori e signore
eh via, faccia il favore / d' andarsene e far presto. zannoni,
deveva esere segnor de li soi copo iv d' appiano, signore di piombino, ed il
signore, fusse stato... d' altro governo. -supremo comandante militare
320: se alcuno saracino si rammaricherà d' alcuno pisano..., il consolo
capi ia città principale è d' olmutz, la quale ha vescovo, signore
in temporale e spirituale, ricco d' entrata di 20. 000 talleri.
, iii-7-114: nelle città di palestina o d' egitto, g. gozzi,