usata nella tintura dei tessuti. -robbia d' india: nome comune della rubia cordifolia.
cavare profondamente con le vanghe del mese d' ottobre e di novembre; e 'l
seguente mese di marzo o di febbraio o d' aprile si semina spessa come 'l grano
licheni, or vengono surrogati dai prodotti d' anilina con un'infinità di scalature. bacchetti
: un boccio di rosa sopra un pomo d' avorio avrebbe figurato al confronto come robbia
. -chi). robbiano. d' annunzio, iv-1-353: il loro amore misterioso
villa ornata di maioliche robbiesche, circondata d' un verziere. linati, 16-51: vedevo
ha pelame o capelli fulvi. libro d' amministrazione delle terre dei marchesi di civitella,
cosa o l'altra. giovanni d' arezzo, lxxxvtii-ii-730: mentre nel tuo
, in antitesi allo sperimentalismo dei movimenti d' avanguardia, in particolare al frammentismo lirico
per così dire, lo strato 'prosa d' arte', 'frammentismo', 'lirismo squisito'o
se si può, qualche novella / tanto d' agnese che della pulcella. manzoni,
la ronda e quando mi accostai / d' angelica al quartiere, eran del giorno
, luoghi, città compiendo giri periodici d' ispezione. ulloa [castagneda \,
5-ii-207: la notte, oltre le ronde d' ufficiali pagati, rondano la muraglia tre
tutta la notte, con una quadriglia d' armati, le strade della gran città
... cominciò a rondare la casa d' aleria con finta di tendere reti agli
però il suo cuore era irretito nei lacci d' amore e stracciato di continuo dal sentimento
e, rondando ella ordinariamente sopra intrighi d' amore, sana questo solo: ed
, 1-108: femmine fresche, prescelte d' ogni stirpe secondo il capriccio del padrone
, e non meno in quegli spacci d' acque che ogni quattro passi incontrate a napoli
a napoli ovunque: con qualche rondella d' arancia sanguigna, d'arancia dorata e
: con qualche rondella d'arancia sanguigna, d' arancia dorata e di limone, con
frateili, 5-11: pur essendo sede d' un movimento letterario importante come quello rondésco
movimento letterario importante come quello rondésco, d' una vera vita letteraria a roma non
sanno un po'di funghi e non d' altro, si vedranno ridotti a star a
riva assoluta e s'allontanò stridendo. d' annunzio, v-2-494: passavano e ripassavano a
un richiamo delle prime, con uno stridìo d' allarme. gozzano, ii-218: il
vò una lettera al mio amore. d' annunzio, iii-2-990: come sei fresca!
, iii-2-990: come sei fresca! sai d' acquazzone, di bossolo e di mughetto
. franco, 323: ecco che fuor d' un antro, or ch'io parlo
/ veggo in un ramo verde. d' annunzio, iv-2-991: -ah, è una
! ed ella ebbe un moto infantile d' esitazione, prima di raccoglierla. poi
del tiglio arsa dal verno e trotata d' oro, orate lucenti, particole d'
d'oro, orate lucenti, particole d' argento e d'oro sguscianti nel fondo del
orate lucenti, particole d'argento e d' oro sguscianti nel fondo del periglioso mare
mangiare el cibo prende, / pelle man d' altri convien che s'imbocchi / e
ritrovano nel ventriglio due pietre: una d' un sol colore e l'altra varia
e lavati, cotti con un po'd' acqua, sale, aceto, prezzemolo,
mai posti alla ronda / rondini ora d' andata, or di rimeno. marzioli
percorso da una di quelle perfette calligrafie d' amanuensi... il mio nome
di brahms il programma annunciava la 'morte d' isotta', il 'don giovanni'di
sorta di canto formato per lo più d' una prima, seconda e terza ripresa.
prima, seconda e terza ripresa. d' annunzio, 1-i-519-tit.: rondò. moretti
nella sua storia? / colle rappe d' erba gloria, / coll'odor d'erba
d'erba gloria, / coll'odor d' erba madonna, / colle siepi alte
erba madonna, / colle siepi alte d' alloro / e i sedili nel rondò,
nel rondò, / col ronzio di fuchi d' oro / sulle aiuole rococò? pratolini
13 maggio. la partenza [del giro d' italia] dal rondò di loreto al
rondoni / impazienti a gl'inquieti fighi d' annunzio, iv-2-953: la remigante del
chi straziato vi fuggiva. / lame d' acqua scoprentisi tra varchi / di labili
rondone. la spagna, n-31: astolfo d' inghilterra, fi'd'ottone, /
n-31: astolfo d'inghilterra, fi'd' ottone, / il quale signoreggia l'inghilterra
i parapetti di un'opera fortificata in stato d' assedio, per prevenire tirruzione improvvisa del
, non vò dire, colla madre d' evandro, ma con chi trovò la lingua
fianco e dondola e si scoscia. d' annunzio, v-2-91: sono il più doloroso
dimessa / sfriggeva, ora guizzava alto d' un tratto, / come?
maio fiorito e, al ritmo d' un frastuono che pareva musica, cin
minestra. la pentola cominciava a ronfare. d' annunzio, iii-2-995: bandino salì subito
un'arma in asta di lama tagliente d' ambe le parti e lunga quanto il legno
un ronfo infinito e leggero, come d' animale che dormisse a occhi aperti. fenoglio
aggirarsi ripetutamente in un luogo. vanno d' intorno ronzando. lorenzo ae'medici, 12-547
: una misera vecchia appo = nome d' azione da ronzare. il forame / ch'
ronzare), agg. che prodove d' api selvagge un folto essame / ronzando intorno
le api] e sentirò / come forse d' eliso era ronzanti. capuana,
/ rammento, che il cupo stridore / d' un si volve, / la
/ né / uno sciame ronzante d' imenotteri. farfalla ronzar. pascoli
i fiori). sca / che d' un tratto ronza ad un vetro. deledda
manzini, 10-37: h giardino è ronzante d' ali e greve api ronzavano nell'aria luminosa
luminosa. fenoglio, 1-i-1579: una d' odori risvegliati dal sole della mattina. gadda
e stillante, una zione il ronzare d' una zanzara. -per estens.
ungaretti, xi-114: quel male fenicio spacciatore d' in- pieno di rumori, di brusio
le sàrtie / ronzar ne udivi lucide. d' annunzio, iv-2-65: le corde toccate
la seguono e rincorrono, / voci d' altre giovinette. fenoglio, 1-i-1466: suo
guardi dalle tante spie / che solevan d' intorno ti ronzare, / in sul rimbombo
di gatti / van ronzando a color d' intorno e appresso / per intender se
tentazione di farti un'altra visita. d' azeglio, 6-25: il sor checco
la crestaia, / se vedesi ronzar d' attomo un nobile, / si pavoneggia e
non sapeva immaginar né via né verso d' espugnarlo, né con la forza, né
, iii-10-438: io non so perché d' improvviso mi ronzino in testa questi versi
molti progetti gli ronzavano in capo. d' annunzio, 8-16: ronzavano nel suo
commentavano il testo, ronzavano strane nuove d' intenzioni regie, di promesse, d'
d'intenzioni regie, di promesse, d' accordi coll'estero. 14.
. elettrotecn. cicala. = nome d' agente da ronzare. ronzièro, agg
4. prov. frottole d' incerta attribuzione, xlvii-268: tenga mano
.. i quando tu ti vestisti d' una uzza / ch'era vergata d'uno
d'una uzza / ch'era vergata d' uno scaccatuzzo, / e che n'
. quando era solo e il ronzìo d' una mosca riempiva cielo e terra.
sm. ant. e letter. ronzìo d' insetti. gir. tagliazucchi,
più forte i ronzi e i suoni. d' annunzio, v-2-69: non io conduco
sue parole come i brevi / ronzi d' una solinga arpa remota. moretti, iii-517
. agostini, 5-3-75: per il calpestar d' ogni roncione / non si vedean,
criterio e discernimento. = nome d' agente da scartabellare1. scartabellière, sm
minuta, bozza (e anche documento d' archivio, atto notarile).
in varie bottiglie, che, coll'aiuto d' un ricco droghiere della città, spacciava
della stanza mortuaria era dipinto uno scheletro d' alta statura... e tra i
che una tariffa perpetua, uno scartabello d' appigionasi. -cartello infamante appeso al
circa le vertù dilettazione e giudicio, d' ogni scartabello fanno monizione, difendendo alcuni
è... da biasimare lo studio d' alcuni i quali, imitando le api
più tardi doveva esser scritto a lettere d' oro nel libro glorioso dell'arte, per
gli altri, ma io non mi ricordo d' aver mai detto a persona di volerlo
g. contini [m « la rassegna d' italia », iii, io (
intitolata « illusioni sulla genesi delle opere d' arte, documentata dagli scartafacci degli scrittori
chiappolo, rifiuto. = nome d' azione da scartare1. scartaménto2,
dei tronchi di faggio e di castagno d' uno dei grandi boschi della contrada.
a quei libertini a scartamento ridotto polvere d' acido borico. comisso, iv-
. cassieri, 38: settembre, d' accordo, è ancora lontano, anch'
negli ultimi anni. = nome d' azione da scartare3, sul modello del fr
scartando, per finirla, una quantità d' idee bone o cattive, che mi
esclude un episodio che gli farebbe comodo d' inserire, egli cerca di mettere insieme
scartatela, fategli prendere un leggero color d' oro e servitela con sopra una salsa
oro e servitela con sopra una salsa d' arancio. alvaro, 2-210: aprì la
: un bambino mi precede. prigioniero d' una mano, è uno stadio alla sua
, tante da farsi perdonare un istante d' oblio; più d'una gran principessa
perdonare un istante d'oblio; più d' una gran principessa prima di lei aveva
volta ginetta, dopo tanti scartati tentativi d' amore. calvino, 15-126: a distanza
v. scartare]: 'scartato': d' un panno più fragile e rado. non
singolarità, questi lepidi scomunicatoli, pretendendo d' insegnare altrui in latino, noi sanno
. selezionatore di stracci. = nome d' agente da scartare1-, voce registr. dal
carta vetrata. = nome d' azione da scartavetrare. scartazzare,
tassi di interesse. = nome d' azione da scartellare. scartellare,
vie principali... file d' automobili, ingorghi di circolazione. e a
apre il varco a un'ondata d' invasori, dal passo pesante:
fosse sparsa su tutta la carta stampata d' europa manterrebbero sempre l'aria di veri
snellimento delle procedure di scarto di atti d' archivio. 7. nell'
poco riuscito o rimasto incompiuto. d' este, 259: rinvenni...
pasolini, 1-59: giustificava questa mancanza d' appetito dicendo che il mangiare era cattivo,
rivalersi di chi sa che cosa, forse d' una sopraffazione. -divergenza di idee
tastavano il terreno con una speciale vivacità d' azioni e di reazioni, con certi
, con certi scarti nuovi e imprevisti d' intensità, d'andamenti, da un
certi scarti nuovi e imprevisti d'intensità, d' andamenti, da un bersaglio all'altro
e su bersagli nuovi. -sbalzo d' umore; cambio di tono della voce.
voce. moretti, ii-1064: cambiò d' umore [ojetti] con uno scarto
9-166: non saprei in qual altra carriera d' artista si noterebbero scarti come fra il
a venir qui. per lo scarto d' un'ora lei l'avrebbe trovata addirittura sul
montano, 67: quest'ultimo scarto [d' età] oggi non mi sembra più
eran sirene da muover i cieli, pretendean d' entrar molti ranocchi: già m'intendi
scartoccio, col suff. del nome d' agente. scartocchio, v. scartoccio
passa [il lucarino] sulla scagliola d' oro, e la pula stringe l'occhietto
l'eminente cupola, la quale con novità d' invenzione e nobiltà di disegno leggiadramente scartocciandosi
polpo seduto; e la parte interna d' un tentacolo sembrava il lobo roseo d'
d'un tentacolo sembrava il lobo roseo d' un orecchio, come a volte si vede
scartocciatura del granturco. = nome d' azione da scartocciare. scartòccio (
45: pigliarai uno scropulo di specie d' aromatico rosato e due scropuli e mezo
stessa. messisburgo, lxvi-1-310: ritortelli d' uova, chiamati uova fritte a scartozzo
lato alcuni giovinetti, che, con vasi d' argento pieni di calce e borse di
-scartoccino. landò, 1-41: trovai d' alcuni moderni poeti l'ombre assai meste
ottico che misura gli scarti dei tiri d' artiglieria e ne consente la correzione.
v.]: 'scarza': sorta d' erba di padule usata per far materasse col
in lungo un pezzo dicendo di scasare d' oggi in domani, ho saputo qua che
la roba e la vita nel servizio d' un principe il quale con le sue benignissime
sostant. pascoli, 483: d' ottobre, quando uno scasato / cerca podere
.), col suff. del nome d' agente; voce registr. dal dizionario
di legno che mettesi appiè degli alberi d' una nave. guglielmotti, 794: 'scassa'
676: ei dalla scassa l'albero d' abete / levò, lo congegnò dentro
-scassa delle caldaie: nei piroscafi, base d' appoggio delle caldaie, formata da robusti
estens. telaio di un velivolo. d' annunzio, v-3-464: io esperimentavo il siluro
cutrettola gialla. slataper, 1-162: d' un scatto e un trillo si buttò sul
quello?... mangia più d' una famiglia, questo scassamento ».
, questo scassamento ». = nome d' azione da scassare1. scassamuri,
di dotti: / né i cittadin d' atene andavan troppo / d'eschilo a
né i cittadin d'atene andavan troppo / d' eschilo a sangue. - ei forse
barca scassata e ruginosa. m. d' ayala, 1-253: 'scassato': scommesso
è scassato dal ruolo degli associati. d' azeglio, 7-i-297: procuro anch'io
io per non guastarmi la fortuna, d' esser buon marito, e l'articolo
qualche arme in asta. = nome d' agente da scassare1. scassatura1, sf
merci dalle casse. baldinucci [d' alberti]: per ritrovarsi presente alla scassatura
state inviate per mare. = nome d' azione da scassare2. scassatura2, sf
onore del re. = nome d' azione da scassare3. scassatutto,
, è la morte. = nome d' azione da scassare1., scassettare
fond. distaff atura. = nome d' azione da scassettare. scassinaménto, sm
riempirli di nuovi valori. = nome d' azione da scassinare. scassinare, tr
e il dogma] sebbene scrolla parecchi muri d' alcun vecchio edificio, non perviene mai
gioiazza si rilevò con un plumbeo sentore d' ignominia, con un batticuore da scassinargli [
tutto scassinato e privo di quel pomo d' ottone solito ad innestarvisi su le due punte
tagliacantoni del generai tremarella. = nome d' agente da scassinare. scasso1,
lo scasso sia fatto al fondo più d' un braccio. targioni tozzetti, 6-120:
. fenoglio, 5-i-487: cadde dolorosamente d' un metro: era una specie di scasso
, 96: con gli assassini poi più d' uno scasso / feci peggio d'un
più d'uno scasso / feci peggio d' un turco o d'un marrano. ricci
/ feci peggio d'un turco o d' un marrano. ricci, 3-63: occorre
/ col volto mesto e passo, / d' ogni piacer scasso. = comp.
lo scatapocchio allo aspetto od al tatto d' un paio di naticacce, ai chiappe
sue sette ondose teste / la liquididra d' etiopia sbocca, / il nilo dico,
, era venuto uno di quei scatarosci d' estate. gargiolli, 258: 'scatoroscio o
scio': il nostro 'rovescione'd' acqua cadente, 'acquazzone'. palazzeschi,
scatarosci. palazzeschi, i-175: perdite d' acqua a scataroscio. -a crepapelle
prodotto dalla corrente impetuosa di un corso d' acqua. faldella, 13-239: non
di un vecchio tabaccoso. = nome d' azione da scatarrare. scatarrante (
incontenibile di un sentimento, di uno stato d' animo, di un istinto represso,
5-i-418: johnny pensò alla disperata tristezza d' esser vecchi, come suo padre e bonardi
e della morte. = nome d' azione da scatenare. scatenante (
, col desiderio di novità, la licenza d' ogni triste umana passione. cantù,
fatti... avevano provocato la rovina d' una famiglia o di una industria,
, come si vede in un mucchio d' anella di ferro scatenate e disciolte.
quali sono certi cavalli sbandati turchi e d' altre nazioni. f. pona, 4-
accanimento e virulenza nel condannare un'opera d' arte, uno scritto, un'ideologia
intenzione, un ultimo e frenetico impeto d' avvilimento. manzini, 12-103: ad
gola come il rugghio e la vampa d' un fuoco vorace fuor dalla bocca d'
d'un fuoco vorace fuor dalla bocca d' un forno affocato e rovente.
que'lor libri è una scatenata moltitudine d' osservazioni, di precetti, di giudici
di lei o alla forza e al costume d' amore. 7. che produce
ogni vostro intento; perché le cose d' amore, ch'è cieco e putto,
carattere quasi simbolico. = nome d' agente da scatenare. scatenatura, sf
scatenatura, sf. ant. accesso d' ira; violenta e furiosa manifestazione di
più dell'antico. = nome d' azione da scatenare. scatenìo,
il buon giobbe in letamar sedea / e d' un scatente umor, mentre tergea /
seco si acordò. = nome d' azione da scatizzarel. scatofagìa,
che mia figlia fosse particolarmente perversa; d' altronde basti pensare al successo presso i
, e la teneva in una scatola d' argento. f. f. frugoni,
il vecchio teatro con tutta quella grazia d' iddio se n'andò a fuoco come una
, vii-38: offerendogli tabacco colla scariola d' argento ch'ebbe da donna barbara. targioni
in oggi sono ridotti a pochi i lavoranti d' alabastri in volterra,...
es sere rifinite di mano d' un solo e primo ideatore. g.
in un unico appello, quasi chiedessero d' essere liberate dalla scatola sonora.
, e sento che la scatola / d' osso non è ben forte. calvino,
13. milit. antico proiettile d' artiglieria o bomba formata da un involucro
barilli, 7-85: l'america è piena d' oro, di ottimo latte, organizzata
scatolame polveroso della città nuova, sorta d' incanto in pochi anni dopo l'esodo dei
metallo. foscolo, xvii-181: vedi bensì d' andare in piazza de'mercanti a comperarmi
umile, mansueta, con un viso d' infame impostore, con lo scatolino dell'unto
in una storia dell'alchimia, leggevo d' un tale helvétius - non il filosofo
-al quale era stato consegnato uno scatolino d' avorio contenente un pizzico, meno di
, meno di mezzo granellino di miglio, d' una polvere colore zafferano, d'apparenza
, d'una polvere colore zafferano, d' apparenza metallica. -da scatolino (
vive. piovene, 7-203: 'fastes d' enfer', farsa tragica, granghignolesca, sacrilega
, farsa tragica, granghignolesca, sacrilega, d' un linguaggio ora ebbro, ora scurrile
, sm. plur. entom. famiglia d' insetti o ditten nematoceri comprendente
scatòpso, sm. entom. genere d' insetti ditteri nemoceri della famiglia bibionidi.
. v.]: 'scatopso': genere d' insetti dell'ordine de'ditteri, della
redi, 17-137: 'scatorciare': contrario d' incatorciare. fanfani, i-164: 'scatorciare'
uscio del piano di sopra e quando dopo d' esserci arrampicati l'avevo semi aperto,
« non voglio ». = nome d' azione da scatorzare. scatorzare { scatorsare
repentinamente (un sentimento, uno stato d' animo). carducci, iii-17-380:
1-303: severino masticava da un quarto d' ora una risposta di cui il suo rispetto
l'altro vedere a scattare dal manico d' osso un pugnale di lunghezza impressionante.
. quelli scattarono su come quattro molle d' acciaio e rimasero là senza fiato. faldella
poi sferrò un « vigliacchi! ». d' annunzio, iii- 1-67: a un
nuda ha l'innocenza e la sorpresa d' un pulcino che scatti dal guscio.
; dare improvvisamente sfogo a un moto d' ira o di disappunto; sbottare.
che mulinava freddamente il prò e il contro d' ogni balenante proposito, mi avesse additato
manifestarsi all'improv- viso (uno stato d' animo, un sentimento, un pensiero,
era delicato di fibra, ma gagliardo d' animo. subito si sentì come scattar
si sentì come scattar dentro una molla d' acciaio che lo rizzò sul busto e gli
, iv-369: piglionsi i tordi quasi tutti d' inverno al principio d'esso; né
tordi quasi tutti d'inverno al principio d' esso; né scatta mai che non passino
della concordia dall'altra, in un soprassalto d' ammirazione scattò proprio dal cuore: «
, 6-99: tutta la giornata polverosa d' agosto l'avevo passata in tumulto,
un colpo o una serie di colpi d' arma da fuoco). fenoglio,
., e la luce gli rivelò d' un colpo il salottino com'era: pieno
scattando gli occhi al cielo, con aria d' innamorato o contemplatore di nuvole. fenoglio
pio v. -scattare un nero d' unghia, scattarci un pelo, un
. soldani, 1-108: un nero d' ugna non par che vi scatti.
in soldani, 1-155]: 'un nero d' ugna non par che vi scatti';
* excaptàre, 'cercare di prendere, d' afferrare', comp. dal pref. ex-
gli scattatori dlnstantanee. = nome d' agente da scattare. scattedrare, tr
che quando sorge alcuno dei vostri capace d' interpretarlo, gli chiudete la bocca e
l'ala e la mezz'ala, dotato d' un notevole spunto di velocità; così
: è [l'olivo] pianta piena d' esigenze e di mali e di languori
audacemente scattivando, e smontato: pezzi d' architrave, di mensole fiorite, di capitelli
di una persona liberandola da uno stato d' animo rabbioso o da inclinazioni cattive.
papini, v-1034: la vita del 'poverello d' ascesi', solertemente scattivata da tutto il
la pienezza della fama. = nome d' azione da scattivare. scatto,
udì lo squillo del campanello a scatto. d' annunzio, iv2- 169: si battevano
me: bello, grosso, color castagna d' india, con due lame a scatto
olio, le caricano di lunghe barre d' acciaio; poi controllano lo scatto ruotante
sottoscatto, quando si spara tarma. d' annunzio, 8-107: lo scatto [
l'intervento dhm operatore estraneo, magari d' un passante che si prestasse a premere
di salti, / di lazzi, d' attitudini, di scatti / e in fin
agguantò il calamaio, glielo scaraventò. d' annunzio, iv-1- 415: le
-aumento della velocità di un corso d' acqua. marotta, 6-115: la
, erano ancora quelli dei suoi tempi d' oro, quando lo consideravano uno dei
, di un'emozione, di uno stato d' animo, di un turbamento interiore,
di un turbamento interiore, di un moto d' ira, di violenza, d'insofferenza
moto d'ira, di violenza, d' insofferenza, di disappunto. capuana,
, 15-146: rimpiango il contadino siciliano d' una volta che aveva, non lo nego
quando proprio non ne poteva più. d' annunzio, iv-2-57: tirò a sé il
. tea, 7-382: aveva scatti d' ira che subito reprimeva. e.
certo impaccio fra loro due; accenni d' umore, scatti. si alzava e saliva
partenza. -nascita improvvisa di uno stato d' animo. buzzati, 6-30: in
romani, che vien ripetuto dal resto d' italia e trova un'eco nei paesi stranieri
ad alimentare negli uomini un ideale estetico d' ordine superiore. -accensione di foga oratoria
dichiarato soltanto nel profilo, al modo d' un galletto, e al par di quello
che fuoriesce con forza (una massa d' acqua); zampillante (una sorgente)
. plur. -e). vena d' acqua che scaturisce con forza dal terreno
/ ed ei per tutto spia se d' acqua sente / alcuna scaturigine cadente.
forcoli si vedono per lungo tratto scaturigini d' acqua fredda con molte bolle d'aria,
tratto scaturigini d'acqua fredda con molte bolle d' aria, come se appunto bollisse.
sua fiamma perenne, mi dà l'idea d' una scaturigine di fuoco naturale.
oggettiva, quella che da uno stato d' animo proietta fuori un correlativo corposo, restando
4. ispirazione profonda di un'opera d' arte. temanza, 459: gli
renda, / tal che con scaturigine d' eroi / voi siate onore a quelli,
sì nobil modo di colorire, additandogli d' ogn'intomo il tutto? » « dico
con lo spirito annesso æl perfetto modo d' operare. c. carrà, 526:
gli stranien, il consumo e travaglio d' un'intema immensa popolazione, datinone, 1iii-
fiumi di tutto fuoco. = nome d' azione da scaturire. scaturiménto,
della gleba piombara. = nome d' azione da scaturire. scaturire (
balza alpina, / e scaturir fa d' elicona fonte, / dove chi le man
circa due miglia, risorge con gran copia d' acque. f. negri, 1-316
maniera lo stromento della dicacità che dopo d' avere per sette giorni continovi sputato vermi,
vermi e le carni se gli struggevano d' addosso. segneri, iv-165: galerio e
brignole sale, 7-277: queste ultime parole d' alessandro ferono scaturir sulle guancie della graziosissima
mi parveno un'eternità, una figura d' uomo scaturire improvvisa di mezzo a'rami,
la voce scaturiva un po'rauca, d' intonazione beffarda. -venire alle labbra
, fresca e brillante, come polla d' acqua montana. 7. figur
condizione morale o materiale, uno stato d' animo, un vizio, una virtù
controversia. d annunzio, iv-1-27: d' improvviso su da quella specie di tranquillità
carmi, / come vive acque fuor d' alpino sasso, / facili scaturian dal lieto
, 1-97: la letteratura è potenza d' entusiasmo, e come tale non può scaturire
scaturire i veri punti sopra i quali merita d' essere occupata la lettura e la meditazione
11. tr. far sgorgare una vena d' acqua. biringuccio, 1-27: l'
13. far nascere uno stato d' animo. bonsanti, la contesa si
per comprendersi fino a scaturirne un sentimento d' insofferenza. 14. far
o da una sorgente (una vena d' acaua). imperiali, 4-540
l'aspra volta / di scaturito umor gelide d' acque. 2. spuntato dal
causa precisa (un pensiero, uno stato d' animo, un vizio o, anche
pasolini, 3-44: era figlio d' una scausa e d'uno zaraffa e
3-44: era figlio d'una scausa e d' uno zaraffa e teneva altri due tre
loro funzione di trattativa. = nome d' azione da scavalcare1. scavalcare1 (ant
sonar altro mattano, / el soldan d' alessandria diè per costa; / e
un dì, venuti presso parigi, odono d' una giostra. travestiti, scavalcano tutti
era stato scavalcato e posto dalle genti d' arme a piedi e poi fatto montare sopra
alcuni di questi temerariamente scavalcarono un soldato d' un di quei cavalli con usarli ancora
ripararlo. busca, 2-208: cerchisi d' investire l'artiglierie per isca- valcarle.
avrebbe scavalcata una dozzina di scope. d' annunzio, v1- 310: per andare
essa il nauta ride i furori / d' euro che gl'ispidi flutti scavalca, /
scodelle, barattoli di latta, recipienti d' ogni sorta, issati da cento mani,
in diaboliche falcate. -oltrepassare un corso d' acqua (un ponte) o una
xi-287: ponticelli che scavalcano i filetti d' acqua. tecchi, 14-137: al
del freddo, nel rarefare, scavalcato d' insieme le viti. -nei lavori
aggiustatezza di costumi, ma per via d' incanti e di malefizi. tronconi,
conventuali, se la carità o il bene d' un'anima l'avessero chiesto. barilli
i limiti. -vincere uno stato d' animo di sorpresa, di incertezza o
.: nel ritorno scavafossi un pezzo d' artiglieria e s'arrestò tutta la massa delle
'carromatto'...: grosso carro fatto d' un te- laro sodissimo di legno,
fenoglio, 1-i-1531: si sentì scavalcato d' impeto da uno di quei tedescotti con
scavalcatori nelle corti. = nome d' agente da scavalcare1. scavalco, sm
buoni effetti delle prime. = nome d' azione da scavallare1. scavallare1, tr
tini che prima sostennero l'urto dei feditoli d' arezzo e godere l'illusione di riposarsi e
ha ben compreso le masa un ambito d' azione o di ricerca. sime delle
ogni verso di traduzione, di spiegazione d' allegoria, ecceun comando oleodinamico, sposta
volse a lei assetata dimandandole spiegazioni = nome d' agente da scavallare1. e luce,
ecc.). - seguitare d' offendere il suo avversario. in
. abbandonarsi con impeto e vole d' astenersi di scavare la laguna ed i porti
schiena un / scritta, trovandola sull'orlo d' uno scavamento fatto nella moccolino ardente.
figli scavallare sulle proprie strade dai nomi d' angeli, di 133: è gran tormento
4-ii-372: si ricercano poi vasi ricchissimi d' orlando sulle onde. namento, parte
namento, parte vestite di fogliami e parte d' intagli, con suoi coperti di sopra
piace? pratolini, = nome d' azione da scavare. 9-1290: ma
che favoriscono e spalleggiano l'ortografia felice d' aver finalmente trovato qualche cosa di solido su
scavamorti ne dubitasse, potrà d' alcune chiarirsi, sol che legga
sol che legga l'aureo trattato d' aldo manuzio. bergantini [s. v
scavante superi la resistenza della terra o d' altra materia che forma l'alveo al
in un dato luogo, per il fatto d' un velluto sbiadito alle gambe, sembra
sotterrati i corpi de'morti tedeschi e d' altri ch'aveano seguitato il bavero e iscavati
egli era medico e chirurgo al servizio d' una società francese che aveva preso a scavare
i campi salvatichi utilmente agual si stirpano d' arbori e di virgulti, quando la luna
pigliarlo come spione, avea risoluto d' accarezzarlo sperando di scavar da lui quali erano
lui quali erano gli andamenti della corte d' elisabetta. i. nelli, i-264:
ginocchio sulla riva / a strappar zolle d' erba come i cani / a raspare
mascelle. -penetrare circolarmente una massa d' acqua (un mulinello). -
che in quel luogo si veggono aggiramenti d' acque che le scavano infino nel fondo
chiara, un segreto, una disposizione d' animo per comprenderne gli aspetti non immediatamente
non si scava: procurando in ciò d' imitare quel valente gioielliere ed esperto che
nardo scavò la buca dietro la casa. d' annunzio, ii-889: odesi il canto
col coltello, facendone un mucchio sopra d' un piatto. savi, 1-149:
a praga, dove gli scavano le vasche d' agata e d'opale. -per
dove gli scavano le vasche d'agata e d' opale. -per simil. incidere
proprio letto nello scorrere (un corso d' acqua) o, anche, accentuarne la
scavarono baratri la dove, nei pomeriggi d' estate, sedeva la gaia gente.
: questa idea mi scava il cervello. d' annunzio, iv-2-391: un pensiero unico
scavava il cervello; ma l'ansia d' un'aspettazione unica, veramente, mi
solitudine / la vita, ove la rode d' insanabili / morbi la rea virtù
all'italiano scava l'abisso all'impero d' austria. brancati, 4-112: questa disgrazia
portato in dono ad appolline una verga d' oro, rinchiusa in un bastone di corniolo
posato su un'asse o dentro un tronco d' albero scavato. -reso cavo dalla
/ il suon rimbombi de la voce d' eco. -che è stato sottoposto
codice dei podestà e sindaci del regno d' italia (1811), 995
parte di quegli scavi pendevano tre nappe d' oro. -per simil. solcato da
tapi, / o sien ne'tronchi d' alberi scavati / e 'n cortecce di sugheri
, per spegnerla, spruzzarla prima sopra d' acqua a dotte in più volte.
. pigafetta, 84: hanno barche d' uno solo albero, ma schize,
commissione esecutiva condussero la francia all'orlo d' un nuovo abisso assai più terribile dello
terra scavata di fresco, la figura d' un uomo che guardava una buca aperta.
pare che arrivi nel buio / una punta d' odore terroso, tartufi scavati.
un fischietto scavato in un corallo. d' annunzio, iv-1-267: roma, aveva un
, 11-54: i frumenti a perdita d' occhio aspettavano le macchine mietitrici; altrove
lessona, 1308: 'scavatori': famiglia d' insetti, che è la seconda dell'
, che comprende tutti gli imenotteri fomiti d' aculeo ed alati, i cui piedi servono
la talpa. = nome d' agente da scavare. scavatura, sf
sulle loro facce. = nome d' azione da scavare. scavazare,
oggidì li veggiamo. = nome d' azione da scavare. scaveciare,
il fagiano scavèstro gattonava, rosso e d' oro, fra i larici.
, ii-72: quella cauta signoria desiderosa d' avere capitani vecchi e non scavezzacolli, fratelli
i bravi uomini di quei paesi bramarono d' aver la sua amicizia e quasi tutti
per insino al terzo palco ovvero solaio d' una casa e d'indi per paura degli
palco ovvero solaio d'una casa e d' indi per paura degli abitatori si gittò a
azione di agenti atmosferici o di colpi d' artiglieria. - anche assol. mare
3-76: vegnan a l'un d' i du laron e con magge de ferro
di piacere, e qualche volta anco alcuni d' essi si sca- vezano il collo.
collo. del carretto, 1-174: cascò d' una finestra alta el meschino / e
quelo iomo / van a rei mercai d' entomo, / donde lo demonio è censar
iii-19-202: degli italiani che siano professori d' università fui solo io a pubblicare per istampa
dilombò: e per l'intero spazio d' un mese giacendo in letto né potendosi
il peggio si è che, in cambio d' essere liscie ed alquanto rifondate nella punta
sono tutte quante scavezzate, quasi che d' una lunghissima candela se ne siano fatte
2. figur. impetuoso (un corso d' acqua). g. bellini,
. bellini, 56: il vero grido d' amore lo manda non lontano un monello
tutto, in me, era fermento d' insurrezione, furore di atterramento, bramosia
insurrezione, furore di atterramento, bramosia d' idee e d'imprese eccelse, tumulto di
di atterramento, bramosia d'idee e d' imprese eccelse, tumulto di passioni scavezzate
canapa e del lino. = nome d' agente femm. da scavezzare1.
canapa è fa scavezzatura. una catena d' uomini fa passare i fasci leggieri fino
vi sono castelletti e revellini che circondano d' intorno, salvo un poco di scavezzatura
, meglioramenti, scavezzature. = nome d' azione da scavezzare ^. scavézzo1
e delle terre e delle torri / e d' ogni altra eminenza sua scavezzo, /
nuraghes a vederli hanno l'aria d' un torrione ritondo e scavezzo.
per mezzo di un tratto di cavo d' erba, detto 'mazzetta'. 10
'scavina': termine dell'uso di mastri d' ascia, strumento fatto a becco, di
. tose. argomento escogitato per trarsi d' impaccio o per mascherare i veri motivi di
p. petrocchi, 1-123: par d' essere in una carbonaia; e lui
, i-1-87: si scavizzolarono i pretesti d' insufficienza della cittadinanza ottenuta dal conte per
i-721: che anche mevio fosse poeta d' antonio, che anche anser andasse a
cercarvi il permesso di una sbornia o d' una bugia, allora veramente vai contro
leopoldina in uno scavo fatto all'occasione d' allacciare codeste acque, potrebbero dar luogo
una congettura sull'antico uso di esse. d' este, 268: date le opportune
ojetti, i-716: al centro d' una parete in una piccola vetrina stanno
escono iridescenti dalle tombe come se quanto resta d' anima nel corpo che si disfà,
1-51: la selva buia di scavi e d' insidie, sbarrata di vigne spinose,
bucato... e dasseli alquanto d' uno scavo in mezzo. -incavo
punte di quegli scavi pendevano tre nappe d' oro. gherardini [s. v.
, ciò mi spiego soltanto ricordando che non d' un tratto è avvenuto, ma per
ii-189: sovente, nel momento gonfio d' ilarità e di respiro benedetto, l'
biliardo o alle palle, chi si vanta d' abilità, dicendo 'ho fatto un
partita'. 3. violento scatto d' ira. = comp. dal pref
streghi a valcamoni, / per confortarsi d' esser mal pagati / da pren- cipi
anime a mezzo. = nome d' azione da scazzottare1. scazzottante (
, cxxi-ii-99: io sono, sì, d' in quando, quando mi sveglio,
era protratta dieci minuti, un quarto d' ora. 2. il prendere a
le scazzottature individuali. = nome d' azione da scazzottare1. scèa1, agg
scea: colà raccolti / sull'alto d' una torre a parlamento / sedeano i
al campo è l'uscita, ecco d' incontro / andromaca venirgli. =
, sf. numism. moneta anglosassone d' argento di circa g 1, 30,
. prosciugare uno specchio o un corso d' acqua. giannini-nieri, 33: 'sceccare'
fontane, delle paludi e de'corsi d' acqua, e in senso transitivo vuol
fontane, delle paludi e de'corsi d' acqua. = var., di
2. sm. deviazione di un corso d' acqua, per prosciugarne parzialmente il letto
potrete in cattedra a'vicini / far d' un vero scontento un'ampia fede.
su tutti fa man bassa / e d' offendermi si crede / colie sue mordaci
(1-iv-692): era questo proposto d' anni già vecchio ma di senno giovanissimo,
, / l'urla, le scede d' haynau e il frustino. -burla
forma di cera o di pasta o d' alcuna altra forma. biringuccio, 2-138:
sceda alla mostra ad esempio de'lavori d' aco di donne. biscioni [s.
aretino, 20-291: bella industria è quella d' una ruffiana che, col farsi ognun
di tela, sul quale fanno a punto d' ago, e in diversi modi,
con un accettino certe poppoline in forma d' uova (indi si chiaman ovoli)
-in relazione con un dativo d' interesse che indica a favore di chi
scelse. petrarca, 318-5: al cader d' una pianta che si svelse / come
sceglierei la parte di giornalista, di capo d' associazione, d'incitatore e di critico
giornalista, di capo d'associazione, d' incitatore e di critico insomma. soffici,
oltre passar la paludosa nebbia, / e d' aere più puro abitatrici i non fallibili
, 299: la decta lana debbia scelliare d' ogne lordura. 8. ant
n'ordisce ghirlanda a l'aureo crine. d' annunzio, i-451: o viviana may
. 9. sfilare. d' annunzio, i-492: troppo il padre ha
nello scie- glimento delle spose, prima d' ogni altra qualità, si riconoscesse in
. colui cne... nello sceglimento d' ambedue le strade non prende quella che
mi hanno dato. = nome d' azione da scegliere-, il n. 2
lamentatori denigratori sceglitori angusti come la testa d' un pollo. -designatore, elettore
loro sieno perfette, hanno di bisogno d' essere conosciute dalli pratici e buoni sceglitori
il buono in disparte. = nome d' agente da scegliere. sceglivétro, sm
... uno che abbia cura d' anime, come tra noi un piovano.
riputazione di virtù e di dottrina. d' annunzio, v-1-626: lo sceicco di
questo dice lo signore iddio: casa d' israel, bastivi tutte queste vostre sceleritadi.
scudi e venti giuli, le pezze d' oro, che vagliono ciascuna venti giuli o
cara cugina, noi non possiamo andar d' accordo, perché tu appartieni a quella vecchia
10-iii-385: in questo mezzo la cupidia d' accrescere il regno cesare ngliuol d'alessandro a
cupidia d'accrescere il regno cesare ngliuol d' alessandro a re una grande sceleràggine e
di sichèo la stessa imago, / fuor d' un sepolcro uscendo, sanguinosa, /
a raccontargli con accesa parola le miserie d' italia e le scelleraggini di alessandro borgia.
11-119: non superbite, o nazioni, d' un ciel benigno, d'un suolo
o nazioni, d'un ciel benigno, d' un suolo felice, d'un florido
benigno, d'un suolo felice, d' un florido regno: ché è a dio
la famigliare sventura, accusando la scelleraggine d' ismondo, gl'infiammarono alla vendetta.
: l'ozio... è padre d' ogni scelleraggine. = deriv. da
re si fusse levato. = nome d' azione da scellerare. scellerando (scelerando
i regni, / pigmaleon vie più d' un altro crudo / e scelerando, onde
: forse avea ser brunetto sotto apparenza d' insegnargli scienza volutolo indurre in alcuna scelleranza
caco, ladron feroce e furioso, / d' ogni misfatto e d'ogni sceleranza /
furioso, / d'ogni misfatto e d' ogni sceleranza / ardito e frodolente esecutore,
cosa violenta e piena di crudeltà e d' innnite sceleranze, è molto più atta a
macigno / per molto ancora, e d' ogni scelleranza / in lui fermenta il lievito
fanciulla di maravigliosa bellezza: onde acceso d' amore il giovane, conoscendo nulla poterne
, i-3: avea promesso alla suocera d' ammazzarle il marito, d'msignorvisi del regno
alla suocera d'ammazzarle il marito, d' msignorvisi del regno e sceleratamente pigliarla per
. malamente; scorrettamente; grossolanamente. d' azeglio, 7-i-248: ho osservato un fatto
accompagnò le sua scelleratezze con tanta virtù d' animo e di corpo che, voltosi
gnendo l'altra, spense ogni stirpe d' i figliuoli maschi del fratello. de'
si tenessino imagine o volti o simulacri d' alcuna ragione d'animali. landino, 400
o volti o simulacri d'alcuna ragione d' animali. landino, 400: non
gran scelleratezza. 3. disposizione d' animo malvagia; perversità, perversione;
iv-3-119: l'ipocrisia è una sceleratezza d' animo tacitamente inimica de la religione di
mia e la universale sceleratezza, ho d' uopo per guardami di sapere le leggi che
15-183: or come penetrare nei nascondigli d' u- n'anima scellerata, e leggervi
, che era il più scellerato e scialbo d' europa. bocchelli, 1-ii-441: l'
al principato. ariosto, 25-34: d' ogn'altro amore, o scelerato o santo
i-25-35: prometti fino alle cento monete d' oro, se v'ha chi voglia manifestare
i-i- 1: costui, nato d' uno figulo, tenne sempre, per li
indiscreto... non si cura d' offendere dio, né di ponere l'anima
laida e crudele scele- ratezza, fuori d' ogni uso umano, et il luogo stesso
movimenti di stelle o per influenza rea d' alcuno corpo di pianeta...
xxxvi- 261: non scelerato lume d' arturo, non empio et irato /
altro corpo che umano non è capace d' anima umana, né è lecito la anima
lecito la anima razionale cadere in corpo d' animale che manchi di ragione, imperò
offre prestazioni alquanto scadenti (un oggetto d' uso). denina, 3-60:
, v-474: gli darò, col rischio d' esser pagato male, / rinfreschi scellerati
pensare o immaginare. = nome d' azione da scellerare. scellerità,
per la riviera truovò una fonte sola d' acqua dolce: della quale chi bee tra
è il diritto che ogni uomo ha d' esercitare senza ostacoli e restrizioni le proprie
. codice dei podestà e sindaci del regno d' italia (1811), 257:
299: la decta lana debbia scelliare d' ogne lordura a la sua bottiga di
feci scelta di un numero di libri. d' annunzio, v-1-393: il grande liutaio
. ci offrimmo di aiutarlo nella scelta d' un'altra. -di prima scelta
scelta supponendo (perché così debbo supporre d' un uomo pratico come voi) che non
più maritar non si volle, essendosi ella d' un giovinetto bello e leggiadro a sua
/ ch'eran la scelta e 'l fior d' ogni guerriero. 4.
. milizia, v-283: gli ornamenti sono d' una sceltezza tale che bisognava esser gran
moltitudine di pitture de'più celebri maestri d' ogni scuola. -alto livello intellettuale
di rinfreschi. alfieri, 4-157: d' ogni intorno trascorrer vedevasi...
: dio alcuna volta suscita li figliuoli d' abraam delle pietre..., come
signore attempato, ma di cuor verde e d' ingegno sceltissimo, stringendomi con gagliardia il
son nato ed a una gentilissima schiera d' auton sceltissimi. -elegante, forbito
consiglio a chi comincia: traduzione non d' opere intere, ma de'tratti più
ed unica cosa che abbia in casa d' un certo valore è un buon numero
(in partic. libri o opere d' arte) di particolare interesse o valore (
peyrescio, nobilissimo e litteratissimo franzese fabbricatore d' un ricchissimo e sceltissimo museo. goldoni,
vide, / coronata di fior scelti d' aprile / la fronte, ove beltade e
non basta / gioir di scelto cibo o d' almo sonno. g. gozzi,
arbore descritto da virgilio co 'l ramo d' oro e con le sue parole medesime:
di un corso o di uno specchio d' acqua. giuseppe flavio volgar.
... neuna frode, menovamento d' avere overo di persone, overo altra
causa di donne ne sono venute morti d' uomini, invidie, tabulazioni, crepacori,
né si potea prendere di minore età che d' anni sei, né maggiore di dieci
ogni campo di scienze, di lettere e d' arti pe'mecenati e pe'greci venuti
militar disciplina. = nome d' azione da scemare. scemante (
caro, i-299: risonò tutta la campagna d' intorno, e parve che s'udisse
detto gonfaloniere, il quale doveva credere d' intendersi di disegno, pareva troppo grande
avevan proprio di faccia la vasta chioma d' una paulonia che scemava quel po'di
il regno fu scemato il pregio d' ogni moneta d'ariento la metà.
regno fu scemato il pregio d'ogni moneta d' ariento la metà. tasso, 1-84
perché non resti a contatto col tappo. d' annunzio, iii-1-982: serva, /
messer giovanni gambacorti avere perduto ogni speranza d' aiuto e per terra e per mare
tuo deramo nell'estreme stanze / teco scherzò d' un picciol segno c'hai / sopra
marino, vii-261: né ciò prenderei ardimento d' affermare, perché la maraviglia non scemasse
10. 000 non può essere scemata d' un quattrino. 16. in
metastasio, 1-ii-156: col robusto braccio / d' una gran parte sua scemando il monte
e qualche litigio passivo, che scemò d' alcune campagne il patrimonio,..
dapprima il suo principale intento fu quello d' impinguarla [la prosa], ora si
ancora data loro avesse necessità di parlare d' una maniera medesima in tutti, ella
; abbassarsi (il livello di un corso d' acqua, del mare). -
l'acqua, che quatro volte il dì d' ogni sei ore cresce e scema.
cascata dove avevo trovato un motivo eccellente d' alberi e di rupi. pea,
cervello un gran diffetto, / perché d' ognior che scemava la luna, / divenia
la grand'opra del del, le fascie d' oro, / gli erranti cerchi e
. -accorciarsi nel passaggio dal solstizio d' estate a quello d'inverno (le
passaggio dal solstizio d'estate a quello d' inverno (le giornate). landino
portato da parigi andava scemando a vista d' occhio. bacchetti, 1-i-144: il raccolto
ch'io vegliavo, ed ero risoluto d' usare in vostra difesa tutti i mezzi che
, 1-104: così aumentandosi la potenza d' erode e scemandosi la nemica, giudicò egli
: tanto più che per avanti scemeranno d' assai. 2%. scapitare.
, aveva cominciato a scemare a vista d' occhio. palazzeschi, i-430: io ingrasso
il cannone, gli cedeva luogo. d' annunzio, iv-1-867: il loro canto
loro canto da presso aveva la veemenza d' un grido ad ogni espirazione; poi
ragion di stato scemarono di numero e d' importanza. 30. ridursi di statura
tempo è scemato di memoria. -perdersi d' animo. nardi, 40: i
contra la plebe: e non scemarono d' animo. -subire una riduzione dell'
numero e gioventù, ma ancora scemano d' autorità. siri, iii-556: il conte
autorità. siri, iii-556: il conte d' ognate... doppo la caduta
privo di una parte dei componenti. d' azeglio, 4-244: la parte francese era
o abituale (una merce, un corso d' acqua, un suono o il peso
viene a sostenere in capo minor mole d' acqua di prima e però di minor
scemata loro scuola / così di moisè come d' elia. g. villani,
cent., 02-100: se que'd' oggi guardano i passati, / vedranno lor
lor grandezza andare a terra / e d' ogni parte gli uomini scemati. ser
la maggior parte della cavalleria per comodità d' alloggiare s'era allargata nelle terre vicine,
. genovesi, 6-i-416: queste pezze [d' argento] erano estremamente scemate, talché
. cetti, 1-i-9: i maestri d' economia civile dànno ora il valor del denaro
tanto scemato di cervello / e carco d' infinite e varie doglie / che non sa
prode / sbigottimento mi prese / quale d' uno scemato di memoria / quando si
dei miseri serpendo. = nome d' agente da scemare. scéme,
2-115: tu c'imbecchi con fior d' erba trastulla / o ci hai scemenza
aprendo alcuni vasi che sapeva esser colmi d' oro, quelli ritrovò scemi e restò
all'estremo / e sol si fida d' una villanella / che glie ne porta un
scarsa o ridotta portata (un corso d' acqua); basso (il livello del
, i-59: perché tal poter non vien d' altronde, / non spero mai che
, la causa che fa tanto scemo d' acqua il po di ferrara et abondante
che è in fase calante. cecco d' ascoli, 3448: perché sempre vedemo /
fu questo rauno... così scemo d' uomini che non vi fussero delle opposizioni
metastasio, i-i- 135: scema d' abitatori / è già l'italia afflitta.
giunta... l'armata a vista d' inghilterra tutta conquassata e scema d'alcuni
vista d'inghilterra tutta conquassata e scema d' alcuni vascelli per una bora- sca patita
, 11-128: tornò in città scemo d' uomini. bandi, 410: con que'
arido terreno, / scemo il can d' ogni vigore, / langue accanto al suo
/ rimaner di se stesso, / veder d' in su la soglia levar via /
bandello, ii-959: era la piaga d' amoroso strale, / che rar si
-scevro dal peccato o da uno stato d' animo disdicevole. pagliaresi,
tutto infelice. cieco, 42-42: d' ogni gaudio scemo, / ricevette, oltre
4-513: mi ritruovo in un giorno scemo d' una gran parte de'miei danari e
i... i che foron colmi d' amore e di fede, / scemi
d oggetti luccicanti, « tutte le borchie d' oro della sella, gli ho preso
, a non pensarci » -scemo d' intelletto, di cervello, di mente:
vedete sta una certa meschina ch'è d' un cervello scemo e soro quanto creatura
. gadda, 6-264: gli sorrise d' un sorrisino automatico, per quanto nero al
intensità (un sentimento, uno stato d' animo); vano (una speranza,
.. / rende le voglie pie d' effetto sceme. caro, 16-34: pur
i-10-75: s'il mio prego non sia d' effetto scemo, / se farai ciò
è quello che ha la sua corda minore d' un diametro, ed è ancora questo
, vi si getti sopra prima pieno d' acqua; e qualche volta, quando va
quando va alla scema, in cambio d' aqua vi si metta di buon vino.
fisonomia è una resultante di smarrito e d' assorto: gli occhi celesti acquosi guardano
: amando meglio di contradire all'autorità d' aristotele, avegna che dal mondo sia reputato
indi soggiunse: « non meno merita d' esser derisa la sciempiàggine di un tal gocciolone
, v-96: vi sono certi sguardi animati d' ingenuità e di malizia ne * quali
nemici nostri veri sono quelli che pieni d' orgoglio e di scempiaggine spropositano continuamente contro
ma non pertanto lascian... d' esser pazzi, non essendovi maggiore sciempiàggine
. in 'j \ = nome d' azione da scempiare2. scempiare1 (
baldinucci, 144: fscempiare \ contrario d' addoppiare: disfare raddoppiato e ridurlo a
faccia altrui, cui costituiscono giudice, d' ingrandire un idioma straniero e nello stesso
il trastullo e lo scherzo delle stanze d' ogni pittore de'suoi tempi non pure,
farvegli creder capaci di dare nella scempiataggine d' ordire una congiura sì sciocca e spropositata
di rabelais non era che la scempiatezza d' uno scimunito. = deriv.
conversar comune di firenze mi riesce al dì d' oggi d'una snervatezza, d'un
firenze mi riesce al dì d'oggi d' una snervatezza, d'un dolciato, d'
dì d'oggi d'una snervatezza, d' un dolciato, d'un floscio tanto miserabile
d'una snervatezza, d'un dolciato, d' un floscio tanto miserabile da vergognarsene un
floscio tanto miserabile da vergognarsene un popolo d' eunuchi. lanzi, v-31: il
saranno per i tempi dentro il mese d' agosto devino avere pagato e scempicato lo stimo
] di presentar fedi... d' aver fatto fare lo scémpico nelle loro comunità
più tosto per iscempità, non ardisco d' importunar sua eccellenza. a. f
7-245: s'aggira vanamente a guisa d' un cavallaccio da pistrino intorno a mille
è uno scempio, non mancherà via d' ingannarto. io ho fatto prova della
, ma focosi sdegni, feroci accenti d' ira... avevano questa volta
e sentenze al confidente soliloquio o colloquio d' un uomo tale, solo perché si
/ sì ch'ei ne fu, che d' israel fea scempio, / al primo
fea scempio, / al primo sasso d' un garzone estinto. campiglia, 1-208
148: urlando con la schiuma alla bocca d' essere stato tradito, voleva fare scempio
essempio? guidi, i-157: né d' oitor, né di pena a'tuoi seguaci
più saggi scrittori, / dotti figli d' esperia, almi pastori, / di queste
me fa sì gran scempio / come d' un suo prigion per forza vinto. giraldi
di pietade il crudo scempio / che fa d' alma virtude / rabbiosa invidia e fier
buonarroti il giovane, 9-597: io son d' amore un gioco, / e di
animo (con particolare riguardo alle pene d' amore). petrarca, 23-10:
, quando il buon dafne / sosteneva d' amor sì crudo scempio? tansillo,
impetuose e torbide onde / cagionò guasti d' ogni intorno e scempi. giordani, v-30
tempo irato ed empio / nelle mine d' un perpetuo orrore / l'alte memorie altrui
affidarne la costruzione a un distinto professore d' architettura, responsabile in città di molti altri
a drastici tagli e modifiche. d' annunzio, 9-22: avete veduto lo scempio
ramar felicità più vera / che far d' ostriche scempio infra gli amici? guerrazzi
e non voler meco mostrarti avaro / d' altri scempi più infesti e più nemici
. caimo, 122: sono d' altro canto queiraltre [repubbliche] come
l'una al collo con uno spilletto d' acciaio vermiglio, e dell'altra mi fasciò
dei colletti, un fascio di colletti d' uno ch'era militare;...
gli uomini vivieno e nudi e scempi / d' ogni fortuna. bronzino, 3-115:
il reai crine svella / e resti d' ogni ben la terra scempia. erasmo da
il pensier torse / tra quelle piagge d' ogni luce scempie. -privo di un
odar, ritrarre stile; / ma d' ambo i miei desir ch'io resti
io resti scempio / gioir, poiché d' un sol si tenne onore / il sole
di fede un consacrato tempio / e d' ogni scienza avere il proprio fondo /
essere esempio, / se al tutto d' esto amore si dispoglia, / ché tal
, 2-14: imbertonossi una monna apollonia d' un giovanastro spensierato, che si cottonava la
martina parve alla sventurata luisa più crudele d' ogni acerba risposta poco prima patita.
scempio / un ben deplorevole esempio / d' infedeltà maritale. c. e.
fra il verde degli alberi il monumento. d' annunzio, iv-i-426: quei fiori esili
, 4-96: la fiammella qua e là d' un papavero scempio. pia
scempia': vale ordinario, comune, d' infima classe, che ha una sola parte
giusti, 3-42: chi dice poi d' essere furbo non solo si falsa le
perché quand'anco sia ciò che dice d' essere avvertendone gli altri fa sì che stieno
nievo, 1-170: gli scempi son tutti d' un conio. 14. dimin.
la terza... era piena d' ogni gentilezza, con tavole infinite messe ad
stupire ognuno fu la prospettiva ovvero scena d' una commedia, tanto bella che non
): nel mezzo, come al dividersi d' una scena, appar vero
securo e queto; e v'ha d' alberi sopra / tale una scena che la
dirà che troppo è biasimevole / e fuor d' ogni costume an- • fico fingere
, per intrattenere, una donna vestita d' azzurro. ariosto, 32-80: quale al
parer fra mille lampade la scena, / d' archi e di più d'una superba
, / d'archi e di più d' una superba mole / d'oro e di
di più d'una superba mole / d' oro e di statue e di pitture
nel qual senso 'le scene'dicesi anco d' un solo teatro. stampa periodica milanese,
.. adelaide ristori reduce dai trionfi d' oltre cenisio, de'quali nessuna attrice
, / di smalto il core e d' alabastro il seno / superba vi facean,
il mar, quinci i colli e d' ogn'intorno / i fior, le piante
, i-3-157: appiè de la montagna / d' un ricco onor silvestre / vestita,
trevila città, che con iscena / d' aerei tetti la ventosa cima / tien
della figura immota, la scena aveva d' una silenziosa apoteosi. -località che spicca
italia, italia, un dì sede d' onore, / or di bordello ampio teatro
iii-2-88: scuola è la scena or d' ogni cosa ria, / dove scherza il
nel mondo si muta scena, e d' una somma fortuna si fa un'estrema disgrazia
un contrasto così risaltante di lumi e d' ombre... che noi la crediamo
non distruggerà nella nostr'anima l'infamia d' una figura intemperante, l'obbrobrio d'
d'una figura intemperante, l'obbrobrio d' un interesse meccanico, l'infemale furia
un interesse meccanico, l'infemale furia d' una vendetta trasversale, la scena fantastica di
in maschera di corvi e cornacchie. d' annunzio, xclii-90: il concerto comincia
benissimo avvicendarsi sotto il cupolino, non d' atto in atto, ma di quadro in
la fanno parere un'attrice alla scena d' amore / con un giovane ricco.
attori alle prime armi. scene comiche finali d' un tempo:... con
! crudeli, 2-75: ahimè, figlia d' amore, / sagro- santa pietade,
questa ch'io veggio orrida scena? d' este, 175: ivi fra il canova
a soffrire delle continue correzioni colla canna d' india ed a guadagnarsi il vitto col lavoro
. mazzini, 32-244: non so d' altro servitor di piazza in parigi che d'
d'altro servitor di piazza in parigi che d' un gallico israelita di lugo, membro
alla superiora una lettera vostra e accusandola d' essere incapace di sorvegliarmi. cassola,
delle scene fra padre e figlia. d' annunzio, 8-42: la scena fra
uscio una scena per impedire la corrente d' aria. dietro la scena era un letticciuolo
teatro ». « ma fino all'ora d' andare in scena 10 non sapevo di
sempre in atto di far leggi, d' intimar morti, di squadronare eserciti.
1-666: potendosi da una sola deliberazione d' un prencipe originar cotal radice che ne pullulino
nerone], udito che agerino messaggio d' agrippina era giunto, gli ordì subitamente un
tombe degli avi, il dubbio mi verrebbe d' avere assistito a finzioni di scena.
e in partic. di un avvenimento d' interesse pubblico). zena, 2-148
goldoni, xiii-917: non è disegno mio d' insanguinar la scena; / s'ella
/ e v'assicuro che vi fate d' oro. pirandello, 10-237: l'impresa
metterà in scena a boboli il 'sogno d' una notte d'estate'. -fare protagonista
scena a boboli il 'sogno d'una notte d' estate'. -fare protagonista di un'opera
disordinata di un visionario o la ciarlataneria d' un furbo mettano sulla scena dei grossolani
, / come di selva o fuor d' ombroso speco / diana in scena o citerea
quel grande d * asti, / che d' un passo sì maschio, ardito e
dubbia arena, / vedi che sia d' alto furor capace / il personaggio che produci
da un'impresa, da una posizione d' influenza, di supremazia, di potere
cinematografo utilizzava ora quanto restava dell'artista d' un tempo; i suoi cartelli larvavano
punto, fu come quando, nel mezzo d' un'opera seria, sbalza, per
nel 1932 e diretta da s. d' amico e n. de pirro; cesso
tutte insieme, sullo scenario che annera d' improvviso, come una ribalta spenta.
e. cecchi, 0-12: negli affreschi d' antonio veneziano e del gozzoli al camposanto
determinata atmosfera, condizione psicologica o stato d' animo. calvino, 13-65: parlavamo
ojetti, iit36: era furente contro d' annunzio. « è bastata una cannonata
appaiono, tra gli altri, quelle figure d' eccezione che ino scarsa attrattiva per
attendere domani per fare quella scenata. d' annunzio, 8-69: ecco la nostra
6. che si riduce progressivamente d' ampiezza (la spirale di una conchiglia
spire de la conchiglia un'eco / d' antichi pianti, un suono di lungo sospiro
: frettoloso i'scendea dalla montagna. d' annunzio, 8-160: l'ancor giovane come-
tende le sue bellissime braccia verdi al sol d' autunno con una ultima sollevazion d'amore
sol d'autunno con una ultima sollevazion d' amore nel presentimento della morte. boine
di / fonteblanda / sentì a un tratto d' assomigliare a quell'esile scuro / albero
la fatica e il riscaldamento sono minori d' assai, ma nel salire potresti pigliarti un'
giro per iscendere al porto in cerca d' una tartanella che ci tragittasse a porto maurizio
336: rise e gli scese incontro d' un passo. 2. smontare da
messosi innanzi il suo ronzino e dandogli d' uno scudiscio, il ronzino eli diede
/ e scender gente e chiedere / d' una bambina morta. pirandello, 8-137:
: scenda l'amor divino a lei d' intorno, / strugga gli affetti che
l'amor fae, / amor per zo d' alto loco no scende. boccaccio,
, se non era del tutto privo d' intelletto, non sapesse. tasso, 5-44
dal quinto / cielo di ferro scendi e d' orror cinto. chiabrera, 1-ii-159:
del senno suo te più superba / d' ogn'altra terra in fra l'ionio
tuoi vezzi, la'come la madre d' amore che, prima di scendere fra gli
conoscere all'aura de'suoi capelli profumati d' ambrosia. gozzano, ii-353: spiriti eterni
canta lo verso istrazievole sopra la moltitudine d' egitto e biasimala lei e le figliuole delle
piaceri, aveva ora l'aspetto umile d' un canale ove guazzavano le anitre verdazzurre
/ sul contrastato rustico confine, / cinta d' olivo ancor liguria il crine / corre
ma non vi trovava mai alcun oggetto d' interesse e curiosità. padula, 525
9. immergersi in un corso d' acqua, nel mare. fiamma,
. s s t. d' aragona, xliv-240: l'acqua, contra
i-23-161: o che studiasser, pria d' andare a spasso, / quanto l'argento
2-239: chi vide mai tre mantici d' un organo / ed osservò come gradatamente
/ scese sopra quel ciglio, / e d' un fiume vermiglio / quei bell'occhi
le radici- al centro scende, / e d' africo e di coro, / d'
d'africo e di coro, / d' aquilone e di noto / i colpi sprezza
: e 'l sol, che in pioggia d' or sui campi scende, / horror
, seguendo un pendio (un corso d' acqua, la lava). dante
/ lo tuo salir, se non come d' un rivo / se d'alto monte
se non come d'un rivo / se d' alto monte scende giuso ad imo.
. petrarca, 208-3: rapido fiume che d' alpestra vena... / notte
scendendo i fiumi al mar l'arene d' oro / rivolvon impetuosi. cesarotti, i-x-1-322
liquefatti massi / e di metalli e d' infocata arena / scendendo immensa iena
sasso in sasso / con la leggerezza d' una ninfa scalza. -colare dalla
pianto che scende dalla smorta fronte, / d' un, che de'sensi al fonte
nella terra, munita tutta la strada d' artiglierie che dalla fortezza alla città scendeva.
gemelli caren, 1-ii-289: chi viene d' ispahaan, prima d'entrarvi, truova
1-ii-289: chi viene d'ispahaan, prima d' entrarvi, truova in prima una strada
gozzano, ii-140: tra bande verdigialle d' innumeri ginestre / la bella strada alpestre
pur di rose e fior dipinta e d' erba; / lo inanellato crin dall'aurea
volte un collo ritondo e più candido d' alabastro e, scendendo in crescenti giri
gli scendea la chioma / nitida. d' annunzio, 8-124: da questo 'entre-deux'si
189-42: lorenzo durò grandissima fatica circa d' un mese e mai non poteo fare scendere
drento regna, / un disio sol d' eterna gloria e fama, / che le
migliore degli abati, 311: faccio vista d' amare e sembianti / e mostro in
[s. v. j: scendere d' uno, di più gradini: intendendo
mentre voialtri fenoglio state scendendo a vista d' occhio. -sostant. carducci
perigli de maliosi tenpi advenienti; et omo d' animo grande non sale in prosperevele cose
tende: / ma dura e fredda più d' una colonna, / ad averne pietà
io veggo due strade, l'una d' ascendere quasi per gradi di supposizioni sino
da bel giudizio le forze e le bellezze d' una lingua sporre e insegnar co le
lingua sporre e insegnar co le parole d' un'altra. g. gozzi,
romani. baldi, i-99: scendeste d' alta stirpe, aveste in sorte / gran
marin. disus. scendere dagli alberi, d' arriva: discendere in coperta dai gabbieri
g. parrilli, 1-ii-382: 'scender d' arriva': per indicare l'azione dei
rumore laggiù dentro la camera etnisca! d' annunzio, iii-1-222: io sono entrata
dovè finalmente scendere il letto, cuoprirsi d' una veste le spalle e salire tutta infuriata
donò il cappello ducale ed una spada d' argento dorata, quale costumano i papi mandare
fatta impazienza e da così penosa agonia d' animo fu soprapreso, che tutto affannato
disse il bravo montagnese, / signor d' ita e di buitrago / e in battaglia
luccicava su lo scendiletto, dalla parte d' ortensia. ojetti, 1-98: l'abito
non si potrian dire, poiché verso d' un medesmo termine sarebbon fatti. oliva
(81): sta in nostra signoria d' ordinare ne'cuon nostri, o vogliamo
di grado in grado. = nome d' azione da scendere. scendisale,
fage perigliosa caditura. = nome d' azione da scendere. scendorino,
, 15-210: il lutto di certe vedovone d' un quintale, e fontana trevi giù
dello sceneggiamento dellecuba'. nuovo giornale letterario d' italia, xl-645: a goldoni principalmente era
il suo pensiero storico. = nome d' azione da sceneggiare. sceneggiare, tr
20-x-1907], 382: ci eravamo messi d' accordo: io avrei sceneggiato la novella
e il puerperio delle rispettive mogli. d' annunzio, v-1-900: contro il patto di
], 2: per massimo d' alema e walter veltroni quella gita nel cam
individuale che fa spicco. = nome d' agente da sceneggiare. sceneggiatòrio, agg
maggiori, direi quasi tutti, delle arti d' immaginazione. 3. scenografia
di enfatico. = nome d' azione da sceneggiare. scenétta,
le scale mi lamentavo con me stesso d' essermi fermato a metà; ma il
i quadretti di genere di certe botteghe d' arte di piazza di spagna, se non
allocuzioni, inquadrando nel contempo riuscite scenette d' insieme. = dimin. di scena1
ramages; mobili vittoriani realistici, paralumi d' antiquariato. -con addobbi, con
affacendava con non picciolo dispendio all'apparecchio d' opre sceniche, di festi e tornei.
: chi non vorrà esser grato al d' ancona che... ci abbia rivelato
gioco scenico dell'attrice con un misto d' ammirazione. savinio, 22-20: gli stessi
per balocco tra scenico e puerile. d' annunzio, v-1-900: contro il patto di
in quattro regni. -clamoroso, d' effetto (un'affermazione). oliva
; perché non posso approvare che donna d' un solo marito sia prostituita e fatta
v. |: 'scenografia': arte d' inventare e disegnare le scene. nievo
e del 'nabucco'in voga nei nostri teatri d' opera fino a pochi anni fa
, le cannoniere, tutto fa parte d' una colossale scenografia degna di un truce melodramma
, cioè la fronte et i lati d' uno edificio. = femm. sostant
aveva scelto un appartamento all'ultimo piano d' un palazzo appena costruito di quella piazza
il vacca ed il sanquirico lasciarono fama d' illustri scenografi. ghislanzoni, 1-17: molteni
carducci, ii-13-270: ti acchiudo una lettera d' un bravo patriota romagnolo, che è
riportare fotografie delle regioni esplorate senza ingombrarsi d' un voluminoso apparecchio, giacché il scenografo
19-282: c era da rimediare tante serque d' ova da caricare un bastimento, perché
valore privativo-detrat- tivo, e dal nome d' azione da centralizzare (v.).
applicata, si richiederà un minor numero d' impiegati. = comp. dal pref
in atto ». = nome d' azione da scentrare. scentrare,
principale di inerzia. = nome d' azione da scentrare. scèntre e
dell'imperfezione dello scerbamento. = nome d' azione da scerbare. scerbare,
: sarchiatore. = nome d' agente da scerbare. scerbatura,
una scerbatura a mano. = nome d' azione da scerbare. scerbétto,
scerbetti di varie sorti, dentro scodelle grandi d' argento indorate. idem, 4-ii-871:
medie. decerebrazione. = nome d' azione da scerebrare. sceriffale1,
, in irlanda e negli stati uniti d' america, che è relativo o che è
delle alte magistrature del regno. relazione d' inghilterra, lxxx-1-63: alle simiglianze di
londra, la qual è veramente la metropoli d' inghilterra, ogni terra, denché picciola
. 2. negli stati uniti d' america, pubblico ufficiale, preposto alla
invariabilmente concludono: 'assassinio per mano d' ignoti'. montale, 3-83: un suo
oltre il detto re e il re d' algeri, che fu figliuolo di barbarossa,
scheriffo), sm. ant. moneta d' oro musulmana, dal valore di poco
1-i-352: seicentomila sceriffi (che son d' oro e vagliono un poco più dei zecchini
città e in molti regni battono monete d' argento, cioè a dire aspri e
sereno mi piace, ma con qualche frizzo d' arguzia e di malizia, a provarmi
stuol de li suoi armati, e d' essi sceme / quindici in cui potea più
frese anche per partito cesare di scernere d' ogni legione trecento fanti spediti. algarotti,
bocchelli, 1-ii-453: erano accorsi procaccianti d' ogni sorta e mestatori e gente intesa a
/ lo spirto pur vaneggia, / d' eccelse voglie e d'alto desir pregno
pur vaneggia, / d'eccelse voglie e d' alto desir pregno, / sforzandosi scoprir
più inerte verno / dell'italia spezzata e d' armi ignara / odio a'galli giurai
. palazzeschi, 5-30: egli, d' altronde, non lo reputava neppure un
in istanze bene illuminate. = nome d' azione da scemere. scernire e
scernimento della lana. = nome d' agente da scemere. sceròcco, v
= adattamento del tibetano sharpa, nome d' una popolazione mongolica di lingua tibetana (
, egli [cuculo] va al nido d' un piccolo uccello che ha nome scerpafòlea
, xxxv-i-677: « anchora il tempo d' inverno la mia bella herbeta / sì sta
. e letter. schiantato. d' annunzio, ii-1033: più corpi enfii che
ti mulo. = nome d' agente da scerpare. scerpatura,
dalle erbacce. = nome d' azione da scerpare. scerpellare (
speziale avea posto una scimia a guardia d' una bottega, e uno che voleva imbolare
non è bella, / se qualcosa d' attomo non scerpella. = frequent.
e cisposi (una persona). d' annunzio, v-3-210: più in là,
in là, dentro una meschina bottega d' oriolaio, intravedemmo un saturno barbato e
serpellino e tuttadue orlati le palpebre quasi d' una cordellina vermiglia. c. gozzi
: io feci... osservare, d' accordo con gal- luppi, la parentela
e taluno di ciò mi riprese come d' uno scerpellone. gioberti, 1-i-171: scrive
gioberti, 1-i-171: scrive libri pieni d' ignoranza, di errori, di scerpelloni,
ornamenti frapposti di uova di struzzo e d' altre scerperie. idem, 4-i- 395
braccia ed ai piedi, di maniglie d' ottone o di rame, e chi può
arrivare all'argento o a qualche scerperìa d' ambra o di vetri colorati, e
difficile a trovarsi. = nome d' azione da scervellare. scervellare,
. graf 5-635: al quieto lume / d' una lampa modello, / io,
aveva appena finito di recitare la parte d' un vecchio cadente, ospite d'un cronicario
parte d'un vecchio cadente, ospite d' un cronicario ma ancora capace di commuovere
le infermiere e i poveri scervellati compagni d' una corsia grigia, sinistra.
esser recetto; / così, giù d' una ripa discoscesa, / trovammo risonar quell'
,... per la scesa d' una gran valle, che lì a piè
stuol, già d' ogni speme casso, i...
di rancia... il conte d' analdo e quello di bari e quello di
napoleonide si propose e conseguì nella guerra d' italia;... come altramente intendi
veduto la perdita dev suoi, né osando d' aspettare la scesa de'nimici fuggissero,
-lo scorrere in discesa di un corso d' acqua. ceredi, 23: se
o senti di catarro / stilla un pertugio d' un chiodo da carro: / non
127: per la scesina squillò un campanello d' argento, e, sotto l'ambrellino
il giovane, i-370: scesi nel precipizio d' una valle / eran ventiquattr'ore,
fummo persi, / e dinanzi e d' intorno e dalle spalle / ci trovammo nel
ebrei tutto giubbilo intorno al famoso vitello d' oro in danza, in suono ed in
da una regione montuosa (un corso d' acqua). brusoni, 21:
taluni fra gl'influenti, alle proposte d' azione... ebbero risposta funesta
e non pecchi. » = nome d' azione da svettare. scettare, tr
187: avèn konperato il podere suo d' aglana, la kasa e la terra e
di determinate condizioni, situazioni o stati d' animo, di una teoria, di una
margarita, 128: se la libertà d' opinione in religione conduce allo scetticismo e
, v-2-453: lo scetticismo a proposito d' amore -come a proposito di tutto, del
spropositati e ignoranti,... vaghi d' acquistar nome, si pongono sul grave
, di una situazione di uno stato d' animo, di una teoria, di
matrimonio'è una postuma produzione dell'ingegno d' un celebratissimo dottore [a. cocchi
volto / con una vecchia maschera stampata / d' uno scettico riso. serao, 5-8
, una superstiziosa filosofia, un fanatismo d' incredulità, un'ipocrisia d'ateismo. pascoli
un fanatismo d'incredulità, un'ipocrisia d' ateismo. pascoli, i-674: tornando
il carattere di una persona, uno stato d' animo, ecc.; e può
. soffici, v-2-311: per quella calamità d' aver qualcosa al sole o, comunque
la fine del teismo -da uno stato d' animo inizialmente scettico. -dominato da incertezze
nobile edifizio / trascende il punto d' ogni geometra, / né cader
tibia ossuta od anche pingue ventre. d' annunzio, iv-2-767: « in questo
parete l'effigie del condot- tiere ammantato d' ermellino, laureato e scettrato ridevol- mente
nieghi a'tuoi scettrati, / stirpe d' arminio, il braccio e te consigli /
papa gli cinse una ispada fornita d' oro, di poi gli dette nella mano
e severo. inventario di alfonso ii d' este, 2464: lo setro ducale guarnito
dei sudditi, perché ogni altra maniera d' acquisto o è tirannia o almeno porge uno
: chiunque ripiglia lo scettro per forza d' armi straniere non sarà mai temuto da chi
laguna, raccogliere lo scettro e l'impero d' italia, roma. -stato retto
/ io son colei che porto / d' ogn'altra ninfa el sceptro e la
religione e giustizia, tenner lo scettro d' ogni perfezzione, ma come troncarono queste due
mondiale deve rimanere ancora sotto lo scettro d' albione. -preminenza, suprema importanza
fiere, corre a riposarsi nel seno d' una fanciulla. filicaia, 2-1-129: tu
più che mai bello il secolo vetusto. d' annunzio, iv-1-40: certo egli ora
scettro de'preti han perduto ogni sentimento d' onore e ci convien tremare più dell'
onda, o fatto tale; / avrai d' alcina scettro e signoria / e sarai
certo sii di giunger tosto al passo / d' entrar o in fiera o in fonte
al canto e le vittorie illustri / spieghin d' amor e marte, onde s'illustri
, onde s'illustri / al bel lume d' apollo il proprio merto: / che
forse più forte dell'anima mia, suono d' un'anima tormentata. 5. locuz
che piantò gli scettri fra le palme d' idume e stese i gradini del suo
con certe parole. = nome d' azione da sceverare. sceverante (
a piede, / faceo milani, uom d' incorrotta fede. martello, 6-i-529:
è sì dura che lo strale 7 d' amor non rompa e spezze a chi
fece de la luce nel paradiso nove ordini d' angeli. f f
pascoli, 725: tu devi, d' un mucchio alto di semi, / far
tanti mucchi e sceverare i rani / d' orzo, i chicchi di miglio, le
, i islunghi pippoli di vena. d' annunzio, v-3-475: dai rimasugli della
: prima di ammetterne il racconto è d' uopo scevrarlo da tutto ciò che può
lo sceverare le cose inutili dalle sane. d' azeglio, 1-294: non avevo ancora
le rime del montemagno trecentista da quelle d' un suo nipote dello stesso nome vissuto
analizzare eventi o moventi interiori o eventualità d' azione. -anche assol. c
non abbia né possa avere alcuno ristoro d' alcuno damno o vero spese facte dal comune
comune de la decta arte o vero d' alcuno di noi. -rompere un'
. siri, xii-277: la principessa d' oranges... parlava [della
. iacopone, lxxxiii-507: cristo fo d' amore preso / senga sceverare.
eravam dalla celeste / patria nostra. d' annunzio, v-1-807: c'erano anche le
giunta che oggi è netto e sceverato d' ogni fariseismo. 2. tenuto
forte combatterono con loro e in poco d' ora gli sconfissone. meditazione sulla vita di
la moltitudine che è beata per participazione d' uno iddio è beata. = nome
uno iddio è beata. = nome d' agente da sceverare. sceverazióne, sf
dare della società. = nome d' azione da sceverare. sceverila, sf
in là dispone / le donne armate d' archi in vari branchi. s. maffei
detto di tessuti, di fiori e d' altro. -per estens. diviso
di questa mano. / fingo allor d' ubbidirla, ma interpretando in meglio / d'
d'ubbidirla, ma interpretando in meglio / d' apolline le voci, non letal sugo
martelli, 3-140: dolce vita, d' amor sicura e scevra, / tanto
i veneti patrizi, giustissimi e scevri d' ogni passione nel giudicare, sedenti a'
foscolo, i-1024: cantando febo pieno d' inni un carme, / vaticinò ch'egli
gentili, / e il giovine lieo scevra d' acerbe / cure la vita. visconti
che li ripercuote e li ingrandisce. d' annunzio, ìv-1-502: al mio spirito
: e entrato nella sua qualità, d' ombra di se stesso. libero d'ogni
, d'ombra di se stesso. libero d' ogni ostacolo, scevro d'ogni afflizione
. libero d'ogni ostacolo, scevro d' ogni afflizione, esente d'ogni peso,
, scevro d'ogni afflizione, esente d' ogni peso, va a riposarsi comodamente
pubblico rumore che non giunge mai scevro d' adulazione e di malignità alle orecchie de'
quando che sia, purgati e scevri / d' ogni peccato, saliranno al cielo.
quella donna si trovassero di fronte alti d' una smisurata altezza ideale e scevri di
un grave e duro esiglio / scevro d' amor, che l'alme insieme aggiunge.
, mentre ad alcune costruzioni, scevre d' intendimento artistico, dona un incanto che
là del dolore e della storia, scevra d' un fine applicativo, si direbbe estranea
e secchi o almeno presso che sceveri d' ogni umore. beccaria, ii-351: la
magagne / più che il puoi scevro e d' aspre rime e nodi: / questo
chi mira con la mente scevra / d' ogni vii cura e di pensier mortale,
dalla volontà, allorché, scevera e spogliata d' ogni cupidigia ed affezione, s'unisce
che aveva sempre dimostrati vivendo, scevri d' ogm debolezza e superstizione. alfieri,
sorte c'ispira una virile simpatia scevra d' ogni falsa tenerezza. de marchi,
amore per un ragazzo morto era scevro d' invidia. loria, 5-201: risposi con
: risposi con uno slancio non scevro d' ira. -libero da ogni sovrastruttura culturale
sordido contagio / d' ogni essere men puro? c. e
. v.]: 'dottrina non scevra d' errori': dice talvolta più di quel
viani, 4-182: la compiuta opera d' arte è irragionevole interpretazione della natura,
fanatica pedanteria; il creder vero e scevro d' errore tutto che trovasi nella 'crusca',
, 7-105: un operaio anziano privo d' entusiasmo appariva il talla- rico a confronto
del vannetti, del padre lombardi e d' altri spigolatoli di frasi, senza evitare
alle pagine sul ventadom erano alcune schede d' indice di poesie di lui: se l'
una sottoscrizione (anche nelle espressioni scheda d' associazione, di sottoscrizione, di prenotazione,
[s. v.]: 'scheda d' associazione': la cedola in cui
equivale ad una specie di scheda d' autocensimento, ad una sorta d'investitura civica
d'autocensimento, ad una sorta d' investitura civica. l. conti
5. econ. scheda di domanda, d' offerta: tabella che indica le quantità
presta ad essere inserito in una scheda d' archivio. -al figur.: conservabile
o che leggono e pensano e, sicuri d' aver chiuso l'universo in quella cassaforte
la parete opposta all'ingresso due schedari d' ufficio. -ufficio pubblico o privato
e. cecchi, 6-129: le correnti d' arte e di gusto si diffondono e
servitù del lavoro. = nome d' agente da schedare. schedatura, sf
schedari della polizia. = nome d' azione da schedare. schediasmo, sm
quattrocentotre soggetti di vignette. -scheda d' archivio o bibliografica. c. e
/ empie il calice santo, on- d' esce eletto / l'alto pastor che nell'
fluorina ed è scalfitto da una punta d' acciaio, e pesa 6. si trova