occhi che la guardavano e quel rompiantìfone d' un prete, che ogni mezzo minuto
è uno che ha trovato il bandolo d' una matassa e ce lo porge.
: era un rompicapo dei vecchi libri d' istituzioni, se il poeta fosse fatto tale
già fattoio di mill'altri, in men d' un anno mi consumò tutta quella facoltà
una bicocca / tra scheggie e balze d' un petron ferrigno, / ed ha 'n
/ ed ha 'n cima al cucuzzol d' un mecigno / un pezzo di sfasciume d'
d'un mecigno / un pezzo di sfasciume d' una rocca. /...
nella persona vostra, riempiono il calice d' una medicina così amara che con l'odore
mille maledizzioni e parole ingiuriose lo tassarono d' avaro, di ladro e d'oppressore della
tassarono d'avaro, di ladro e d' oppressore della povertà, imprecandogli mille rompicolli
ii-262: mercore mattina appresso la maestà d' apollo alcuni prencipi acerbissimamente si dolsero che
troppo di prose, di poecorpo e d' anima, ha figliuoli i maggiori rompicolli del
modo alla vostra sigaretta di sie o d' altri tali rompicapi. mondo. lippi,
bronco, le bestemmie e i richiami d' una frotta di guardie. -precipitosamente,
siderurgia, dispositivo atto a troncare lingotti d' acciaio di grandi dimensioni, tramite incisione
. filarete, 1-i-70: ècci ancora d' una certa ragione pietre le quali si
- anche: confluenza di una massa d' acqua in un'altra. boccaccio,
il rompimento dell'onde marine con quelle d' esso fiume, che tormentavano quell'argine
a nostri tempi uno de nobili bagni d' italia, poi che, parteci
, preoccupazione (anche nelle espressioni rompimento d' animo, di capo, di cervello
che cosa vuol dire aver una moglie d' intorno che non s'acquieta mai, forse
doveva fare l'aveva fatto e rompimenti d' anima non ne voleva, invece di
ii-42: me ne tornerò in inghilterra, d' onde aspetto risposta ad un nuovo progetto
fatti in passato. ancora un paio d' anni di rompimento di testa e poi spero
cinque servitori nessuno che parli una parola d' italiano. -travaglio, tormento.
è di fede quando si rompe mostrando d' amare l'amico, che quando non
, come di rompimento di tregua e d' accordo. siri, x-938: che
polo e sentendosi intimare da enrico viii d' inghilterra la guerra e rompimento della confederazione
avere diletto o per rompimento overo discioglimento d' amore. -scioglimento di un congresso
di uno in un altro quadernario e d' uno in altro terzetto, insomma la severità
qui fu grande rompimento di lance e d' arme, e traboccavano uomini e cavalli
battaglia sanza triegua, naufragio e rompimento d' uomo non contenente. uuoa [guevara
che non perfettamente. = nome d' azione da rompere. rompimuro,
un accento più liberato e più puro d' una bestemmia padana o d'un gesto osceno
e più puro d'una bestemmia padana o d' un gesto osceno di mestapopolo rompiscatolese.
, 16-ii-57: ad automedòn comandò tosto / d' attaccare i cavai, cui dopo achille
mettitori di gelosie, di competenze, d' emulazioni e gare fra nazione e nazione
rompitore di strada). cronichetta d' incerto, 276: il comune di firenze
[s. v.]: 'rompitore d' orecchi': dicitore noioso, importuno,
è di maggiore vigore ed è rompitrice d' ogni calunnia, mercé de la somma
8. frantoio. = nome d' agente da rompere. rompitórta, sm
comune o vero debito mandavano a casa d' uno e facevan- gli fare nella parete
lavorarla [la terra] a forza d' aratolo. prima la si rompe, poi
de la possanza, e in finzion d' erede / de la stirpe romulea mischiava
forte tullio. goldoni, v-704: d' eroine abbonda il romuleo terreno. pindemonte,
da toga, da clamide antica. d' annunzio, i-43: forse i fulgidi scutati
alla città di roma in quanto capitale d' italia e sede del governo centrale.
chi spiedi e ranche e falci rusticane. d' annunzio, iv-2-167: la falange,
sul solco fa il villan la biada. d' azeglio, 4-117: maladetta la ronca
. nievo, 1-30: un gelso d' incalmo,... lasciato stare troppo
gobbe la ronca e afferra la scodella. d' annunzio, rv-2-51: egli giunse al
; ma le forze gh mancarono tutte d' improvviso e stramazzò bocconi. pirandello,
per la scala o per la pietra d' affilare la ronca o l'accetta o per
persona in ischeletro armato di ronca e d' oriuolo. = deverb. da roncare1
matazone da caligano, xxxv-i-794: d' un canevazo crudo, / però che
a la strania guixa; / cento d' un sogaione, / de dré un roncatone
quelle coltive o prative. = nome d' azione da roncare \ roncare1,
folto e denso che conveniva ad alcuni d' essi andare avanti per le macchie,
roncar le terre e a ridurle coltivate. d' azeglio, 6-575: ho roncato un
volta senza dirmelo fece roncare una riva d' incolto per metterla a grano.
18-21: le fave non hanno bisogno d' esser rancate, perch'elle vincono l'erbe
. roncasi nato di poco e più d' una volta, con diligenza. ottonelli,
come uno da lu- briano del distrecto d' orvieto, el nome del quale noi so
che non avea bisogno di tal uomo d' arme, che...; quando
sezionatore di pesce. = nome d' agente da roncare1. roncatóre2, agg
lamenta, che brontola. = nome d' agente da roncare2; voce registr. dal
roncatura alla canapa. = nome d' azione da roncarei. roncazióne (runcazióne
libera le radici. = nome d' azione da roncare1. c
busca, cioè far suo quel che è d' altri, così egregiamente e così valorosamente
fanteria] è di ronchette, arma d' asta corta e grossa, che ha il
, che ha il ferro a similitudine d' una ronca da villani, ma molto più
impaziente li rassetta / su con la punta d' una sua ronchétta. 3
e là col ronchetto su i rami. d' annunzio, vi-370: si odono i
levando me sù vèr la cima / d' un ronchione, avvisava un'altra scheggia.
aggrapassi sovra una scheggia che era sovra d' un ronchione, cioè una pietra che era
, / vidder stare a lo scheggio d' un ronchione /... / un
eleva dal suolo così bene immorsata che sembra d' un solo ronchione di macigno rugginoso.
borgo di dego: uno piantato su d' un colle ronchioso, gli altri adagiati
e prima osserveremo che esse si facciano d' alberi fertili che non sieno torte né ronchiose
pratolini, 8-125: c'è ai là d' arno un quartiere dove le facciate delle
riva del nilo uno serpente di lunghezza d' otto braccia e grosso come uno mezzano
una paglia secca ne otterrei salvamento dai roncigli d' inferno. -angheria, prepotenza
de'traci legni, / che fuor d' ogni misura i nostri avanza, / tronca
glione':... era una sorte d' arme rusticale da lanciare, che
medicina, 741: 'runcinato'dicesi d' una foglia pinnatifida che ha denti simili
pinnatifida che ha denti simili a quelli d' una sega. = voce dotta,
. tutte quelle coma simili alle spoglie d' acciaio di guerrieri caduti sul campo di battaglia
difficoltà. salvini, v-2-5-6: diciamo d' un che non trova né via né
ferissi e ne rimase monco. d' annunzio, 4-ii-48: da un lato
. ma pare che... sin d' allora coltivassero a ronchi le pendici
le caldaie, / che l'incendio d' amor più d'ogni forno / abbrunerà
, / che l'incendio d'amor più d' ogni forno / abbrunerà le pale e
roncole e le unghie dei villani. d' annunzio, iv-2-440: brandì la roncola,
cessariamente ogn'anno. = nome d' azione da roncolare. roncolito,
..., un pezzo d' uomo dalle gambe un po'roncolite per essersi
: di mezzo ai filari ancor carichi d' uva matura bianca e nera giungevano confusi
busso de'ronconi / sul pavimento. d' annunzio, ii-516: le catene spezzai
arte; non appaia / ombra alcuna d' inganno e non appaiano / gli staggi
posti alla ronda, / rondini ora d' andata, or di nmeno. falconi,
lunghissime. -nella marina, servizio d' ispezione effettuato a bordo delle navi da
per garantirne la sicurezza contro i pericoli d' incendi, ecc. -in partic. ronda
da un sottocapo, per prevenire princìpi d' incendio, infiltrazioni d'acqua, ecc
per prevenire princìpi d'incendio, infiltrazioni d' acqua, ecc. -ronda esterna: quella
: quella fatta di notte nello specchio d' acqua intorno alla nave, specialmente in
, come se fossimo tutti ammattiti. d' annunzio, vi- 504: nei
ancora la nota del peso o prezzo d' ogni sorte e quantità di pane.
quando non si videro più nei parlamenti d' europa affrontarsi e contendere i due classici
potenza di cristo. = nome d' azione da scandalizzare. scandalizzante (
che gli stessi frati non ànno coraggio d' internarsi con lui 'in foreste disabitate e soli'
mozzassono, disse: « meglio t'è d' entrare debile in vita eterna che con
, l-ii-77: n'ha fatte molte, d' uomini e di donne, tutte nude
gravissime fatiche et occupazioni di studi, d' orazioni, di discipline, digiuni,
birago, 130: per una imposizione d' un novo tributo, restarono li popoli
contegno. monti, x-2-512: un uomo d' intendimento, quale voi siete, poteva
stupita, scandalizzata di essere all'oscuro d' una cosa simile. de roberto, 1-250
, se per caso accennavo all'eventualità d' una guerra, le faccie benevole diventavano subito
: certi scandalizzatoli, facendo le viste d' essere scandalizzati, disseminano gli scandali.
di rimino. = nome d' agente da scandalizzare. scandalizzazióne, sf
di ingenua scandalizzazióne. = nome d' azione da scandalizzare. scandalizzóso,
uomo cessare, acciò che non sia scandalo d' altrui. gheri, 13-ii-275: perché
peggio; e avendo uccisi gli uomini d' iddio, lo stigò il diavolo a
pieni di rabbie, di lussurie, d' ignoranza, d'ambizione e di scandoli.
, di lussurie, d'ignoranza, d' ambizione e di scandoli. tortora,
son astretto a credere che lo sviamento d' un paese cattolico dipende per lo più
dell'infamia reso immortale da'vizi, d' abominevole raccordanza a tutte l'etadi ed a
senza scandolo grandissimo o di morte o d' altro. piccolomini, 216: dio
corte, overo bottega, in ingiuria d' alcuno altro vinattiere. beicari, xxxìv-139
tu potente, poiché in uno instante d' inimicizie, di scandali, di disordini
, acciò che possa, con potenzia d' alcuno tiranno, furare e sforzare quello delle
lui sarà vostra santificazione; e in pietra d' offen- sione sarà e scandalo a due
sione sarà e scandalo a due sue case d' israel. ibidem, x- 430
biblica pietra dello scandalo, propr. 'pietra d' inciampo'. scandalosaménte, aw
gli scritti altrui, ho fatto proponimento d' esser quell'io che prenda il carico di
tuo parlare scandaloso, oiché ti vanti d' essere stato sì empio. algarotti, 1-iv-249
barbaro: ogni cosa è compreso nel titolo d' 'inutile'. -violento o iniziato
iniziato fra persone che dovrebbero invece andare d' accordo (una lite); molto rumoroso
un'esclamazione, che sarebbe stata il segnale d' uno scandaloso diverbio. nievo, 2-136
bene nelle maneggie di terre che sentan d' umido, in luoghi aperti et alti
. castri, ii-217: tre specie d' orzo si coltivano nella toscana: orzo
tolto il grasso, galleggiante in figura d' occhi o scandelle, se caldo,
animale. -figur. piccola zona d' ombra. r. longhi, 1-i-1-333
ad esse di alitarsi a fianco due scandelle d' ombra gradata in proiezione tenuissima.
li pesci, scandali e gocciole come d' olio nell'acqua rimangono, alli quali
. cesarotti, 1-xxxviii-281: mi fu d' un piacevole trattenimento lo scorrere ciascheduno di
atti e gesti in tutte bande / furon d' anfion arti e maneggi, / in
scande. gonzaga, 30-60: ecco come d' etruria l'importuno / gallo vien poi
cammelli, 58: non canti più d' amor chi a lui respira, /
respice malorum / la moltitudin grande / d' accidia, che scande / sì contra me
dal muro / sì come l'indice d' una / meridiana che scande la carriera /
e letter. manifestazione improvvisa e clamorosa d' ira, di sdegno.
. spallanzani, i-23: desidererei volentieri d' avere quell'operetta a v. s
scàndice erba salvatica et amara con alquanto d' acuto. mangiasi cruda e cotta.
signorie vogliono dare e concedere per via d' incanto tutti quelli siti che non fossero
bella cian-cherella »! = nome d' azione da scandire. scandinaviano,
: la letteratura nordica-germamca o scandinavia o d' odino che si voglia dire...
con colorire gli uomini di grecia e d' italia delle tinte scandinaviche ed orientalesche.
scandinavismo, sm. stor. movimento d' opinione e politico per il quale i
, dalla lingua dei pirati e schiumatori d' oceani passò nel gergo londinese dello schiavismo
nordico per gli affari sociali ed economici d' interesse comune, a cui aderirono anche
abbia scanditi i versi di virgilio o d' omero e che abbia tolto quelli che erano
da studio, brandendo un gran tagliacarte d' avorio col quale scandiva le sillabe dei
l'alba scandendo i tronchi e le fronde d' oro e di rame.
). savinio, 22-298: camminiamo d' ora innanzi sopra un sonoro pavimento
voce appannata, soffocata da un velo d' emozione che suscitava una complicità avvolgente e
regolari (uno spazio). d' annunzio, v-1-766: quale soffio investe il
soffio investe il quaderno segnato dai fili d' erba e scandito dalle formiche. baldini,
con nettezza e perspicuità situazioni e stati d' animo (un poeta). cardarelli
corteo, scandisce per primo le parole d' ordine e guida il ritmo degli altri partecipanti
infiammatori professionali di assemblea. = nome d' agente da scandire. scanditóre2, sm
caso per caso. = nome d' agente da scandire, per calco dell'ingl
scisma, ora in questo capitolo tratta d' un'altra ispezie di fraudolenzia chiamata falsità di
: (bardotto e pistola ritornano subito d' onde erano venuti) « t'arrendi!
biancheggiare. magalotti, 6-255: allor d' infra gli sterpi e la verdura / io
1-iii-330: io ne son pura / più d' una colombina scanidata. scanipucciare,
: poeta deriso / son io, poeta d' italia scannato dai critici scannabili: /
me morto, / accenderebbe una lampada d' olio alla mia gloria. =
già carlo fatte, / fortificando d' argine ogni sponda / con scannafossi dentro e
di marina, 852: 'scannagallo': uomo d' aiuto per la cucina, sulle navi
di rigetti furiosi? = nome d' azione da scannare1. scannaminèstre (
vinto / e grida: « ah feccia d' uomini codardi, / sì vilmente morir
la stipa da senno, gli cacciar d' ivi come si cacciano de la tane le
cosa; perché e'rifiuta trecento ducati d' entrata ». = comp.
lanternone! -come agg. d' azeglio, 5-i-142: si può pensare se
lungo il quale ce n'andammo più d' una e più di du'volte in alcune
ei presume / con una musa sudicia d' untume / di far l'archimandrita del petrarca
rapido scambietto, facendo lucicar la lama d' un coltello. nievo, 872
polissena fu scannata da pirro sul sepolcro d' achille. berchet, 1-176: mille e
i romani, quand'essi, nel nome d' italia, si levino contro lui.
sopra le foglie di palma, asperse d' acqua e profumate, con alzare più volte
tignaccia che gli scanna. -in formule d' imprecazione e di malaugurio. g.
sermini, 432: chi te mostra d' amare, / colui è quel che
, 7-158: se non sarà possibile d' ottenere di non essere scannato tanto,
sui banchieri armeni che scannavano il sultano d' allora. bocchelli, 1-i-524: la sua
volponi, 9-204: « hanno bisogno d' aiuto », disse ettore, «
avea al sole, / chi la levò d' in sulla canna? chi? /
: parola graziosamente fatta per significare levare d' in sulla canna, quando comunemente si piglia
7: i sistemi adottati dalle compagnie d' oltreoceano appaiono... vagamente fantascientifici
come..., giunto alla tomba d' una fanciulla scannata dal ganzo, le
: poeta deriso / son io, poeta d' italia scannato dai critici scannabili.
una canna, che è priva e vuota d' ogni sostanza, non tanto fuori che
si trovò a lanslebourg, in compagnia d' altri francesi,... travestiti anch'
pare di esser cascati in uno scannatoio d' agnelli. e. cecchi, 1-120
suo corpo rotondetto e butirroso sul lettuccio d' appropriato scannatoio. arbasino, 7-450: lo
farnese la decorazione a busti della gran sala d' èrcole sottostante. c. cederna [
a una torre o nel più intimo d' una casa per riporvi tesori, per
laro e robaor de straa e scanaor d' omi con lance e con spae con scue
cantine, / sgombrator delle cucine. d' annunzio, v-2-363: m'era vero e
di cocomeri tunisini. = nome d' agente aa scannare1. scannatóre2, sm
è arrivato lo scannatóre. = nome d' agente da scannare3. scannatrice, sf
. baretti, 6-153: in quelle parti d' america... la gente se
di porco e di la schena / d' un buon cingial, il suo collo e
xvi. grazie del serenissimo duca cesare d' este, duca vi di reggio (1508
andare allo assalto. = nome d' azione da scannare1. scannauòmini, sm
s'attribuisce a lui come a medico d' urina, ma per esculpaio figliuolo di
lo stesso ghiaccio toccasse. = nome d' azione da scannellare1. scannellaménto2, sm
s'usa fare per ornamento de'lavori d' oro, argento o altro metallo.
cattaneo, cxx-292: essendo due colonne d' una medesima grossezza, se una ne serà
. carducci, iii-23-402: le foglie d' acanto e i fusti scannellati ricordano lo splendore
non sono... que'gusci spoglie d' abitanti delle nostre acque, che non
cicognani, 9-158: allora gli succedeva d' arrivare fino a una certa porta in
scanellature, saranno 24; e una d' esse parti sia partita in parti cinque,
il mezzo della quale sarà il centro d' essa scannellatura. rusconi, 66:
, cadde nella scannellatura dello sportello. d' annunzio, iv-2-1142: la colonna romana
sacco lagrimale. = nome d' azione da scannellare1. scannèllo1 (
padrone, dove sono da tremila scudi d' oro o più, e altrettanti di
da altri al vignola, non è d' una felice architettura. piccole sono quelle sue
una piana superficie due corde all'unisono d' un'istessa lunghezza, grossezza e bontà
udire; e privisine poi col mezzo d' uno scannello immobile una di esse di
corde] si stenderà sopra gli scannelli d' alcun instromento. 9. locuz.
. scannellino. inventario di alfonso ii d' este, 2830: uno scanellino di
: / io mi vò tramutare in pioggia d' oro. bembo, iii-553: più
tre grazie si atteggino / in molle scanno d' oro, / e la noia t'
scanni / i canonici a russare. d' annunzio, iii-1-68: ella si getta su
. idem, par., 4-31: d' i serafin colui che più s'india,
rimossa / di questo miser mondo pien d' affanni, / lasciato ha puzolente carne
reai scanno / la vergin vidi, d' ogni virtù exempio, / per cui
o veri amanti, il degno scanno / d' amore è quivi. -sede celeste
al bavero ultima sentenza, / privandol d' ogni onore e d'ogni scanno / e
, / privandol d'ogni onore e d' ogni scanno / e d'ogni signoraggio ed
ogni onore e d'ogni scanno / e d' ogni signoraggio ed eccellenza. boccaccio,
raggiratori, i tormentati, non dirò d' ambizione -non son da tanto -ma da
: egli si persuase... d' aver compromesso uno scanno di consigliere comunale
tra lor danni, / sendone al partir d' un mille venuti, / ch'avarco
rosmini, xxv-332: questo tenuissimo grado d' intuizione dell'essere è quello che entra come
picciola man vi basta. -ragione d' essere di una disciplina filosofica. landino
al muro, guardati da gendarmi. d' annunzio, iv-2-289: un carro..
d « essi acconcio una guastadetta piena d' acqua nanfa simile a un pero.
vien messo davanti, e sono serviti d' una vivanda sola alla volta. bacchelli
mare col mezzo degli scanni o staggi d' arena. temanza, 164: sul lato
vinta di candor la luna errante / d' ambe le coma sue scanno a le piante
, nulla altro espet- tanti si riempierono d' uomini e di donne; e ciascuna tenne
il lavoro e vive a spese altrui o d' espedienti; persona pigra, sfaccendata,
scansaménto di questo. = nome d' azione da scansare'. scansare1 (
ch'egli esca, abbia i riguardi / d' uscir fuori almen tardi, / quand'
morte. -con riferimento a un corso d' acqua. bacchelli, 1-ii-488: a
venir con essa / sol per parlarti d' un affar che forse / potrìa spiacerti e
. -far deviare (un corso d' acqua). milizia, vii-271:
scansar più che si può le guerre d' italia. gualdo priorato, 3-i-5: il
un male, tante volte si rischia d' intoppare in un male peggiore. bacchelli,
, 4 (58): ognuno scansava d' incontrar gli occhi degli altri; ognuno
non aveva più che no- v'anni d' età. adunque il poeta non poteva 'noverarlo
più che ogni altra taccia, quella d' infedeltà. nieri, 2-306: tu scanserai
., arrivatomi a paro all'uscire, d' un balzo si scansò col suo bene
] viddero, si scansarono da lei. d' annunzio, iv-2-73: la campanella squillava
.]: 'scansaròte': ferro agli angoli d' una porta per impedire che le rote
delle spese superflue. = nome d' agente da scansare1. scansazióne,
. approvata. = nome d' azione da scansare1. scansìa (
trasportare a pietroburgo colle istesse scanzie. d' azeglio, 7-ii-119: questi giorni la
oppressi le alte scansie polverose, sovraccariche d' incartamenti: litigi antichi, procedure, flagello
vocale della posa non patisce mai collision d' apostrofo, con tutto che la parola
decennio la tecnologia del restauro delle opere d' arte si avvale di mezzi d'indagine
opere d'arte si avvale di mezzi d' indagine molto sofisticati, che comprendono, tra
dotta, lat. scansio -ònis, nome d' azione da scandire (v. scandire
liberare apertamente vicenzo carglinovich capo et auttore d' innumerabili mali,... ma solo
giuoco continuo e comico di scansi, d' occhiate furtive, di saluti gelati.
potevansi affrontare nella fede ch'egli aveva d' esibire sopra il suo disarmo. manzoni
, anzi un sottinteso, e a scanso d' altri equivoci, aggiungere quella condizione al
, lat. scient. scansores, nome d' agente plur. del class,
e. cecchi, 6-150: dalla rosta d' uno scantinato il lamento del gatto.
serio e senza scantonamenti. = nome d' azione da scantonare. scantonante (part
pagamento. alfieri, i-251: quei compagnoni d' adolescenza,... vedendomi ora
stata un'attrice sulla scena a fine d' atto che, scantonata la quinta, ha
in una determinata direzione (un corso d' acqua). ungaretti, xi-278:
quelli antichi contrasti: fa gran gesti come d' assoluzione, e scantona. saba,
mare, i pezzetti di pietra serena e d' alberese si sono scantonati e rotondati.
di figura parallelogramma, non scantonate, ma d' angoli vivi e taglienti.
'l muro insieme rappresenta come un pezzo d' anticaglia rosa e scantonata. lorenzino, 139
, al di sopra della porta. d' annunzio, v-2-763: pongo nell'angolo
oriuolo a polvere, la massiccia corona d' oro. 3. ridotto di
stanno pendolonè in aria, sopra una cantonata d' edificio: indi par che pasquino,
le parti inutilizzabili. = nome d' agente da scantonare. scantonatrice,
della medesima. = nome d' azione da scantonare. scantucciare,
12-10-369: nel pontremolese si seminano grani d' ogni qualità, anche per far paste all'
benché senza eroismi. = nome d' azione da scanzonare. scapaccionare,
scapaccionatura sarebbe plausibile). = nome d' azione da scapaccionare. scapaccióne (
non si fa nulla. = nome d' azione da scapare1. scapano,
, veda: ragazzate, scapataggini. d' azeglio, 1-395: conoscevo a roma un
. capuana, 9-249: eravamo amici d' infanzia, compagni di studi e di
sepolto fra gli appennini, ad impiastricciar d' affreschi non so che cupola o parete
la canapa; stigliatura. = nome d' azione da scapecchiare. scapecciare (scabecciare
, giovani, che scapestramente in casa d' altri entrate per usar colle donne altrui,
scenza, essendogli pervenuta alle mani la copia d' una lettera scritta a venezia contra i
contra la sua persona. = nome d' azione da scapestrare. scapestrare,
. gion m'è, lasso, d' infiniti mali; / e più mi duol
da queste egre e dolenti / cure d' onor, da cui non mi scapestro.
dormiva sino a mezzo giorno, peroché d' ordinario fino a mezza notte vegliava:
fede t'amaestri / e perc'assaggi d' un'altra vivanda / e che conosca esti
e della dissolutezza e della irreligione e d' ogni trista libidine nostra. -figur
derivava piuttosto da sovrabbondanza di vita e d' audacia che da mal animo. soffici
, 828: tanto essi lo biasimavano, d' altrettanto egli esagerava la cinica scapestratezza dei
fare. b. davanzati, i-171: d' affrica a questa guerra ogni mal'andato
ne'trebbi trovano istromenti e compagni scandalosissimi d' ogni male e d'ogni licenza? e
e compagni scandalosissimi d'ogni male e d' ogni licenza? e quanto più sono scapestrati
] a forza, di pizzicarle, d' oltraggiarle e di sbatterle contra i muri
commercio!... ti parve d' esser poeta., d'essere artista.
. ti parve d'esser poeta., d' essere artista. nievo, 224:
mostrare nelle parti dinanzi del campo poco d' ordine e tracutanza e disubidenza e iscaprestata e
che commettono delitti degni di prigionia e d' altri maggiori gastighi. vita di francesco
giorno che non fosse rubato qualche pezzo d' argento ed in specie la notte,
quanto ai busti di mercurio afferma egli d' aver bensì avuto sentor della trama da
parole e le locuzioni degli altri dialetti d' italia, è cosa altresì vana e da
vostra, insieme con lo scapestrato di quella d' alcuni altri soci vostri, per alludere
masuccio, 266: la vecchia mora uscita d' aguato
altri e perché si risolvono che nessuno d' essi si possa assecurar della mordacità vostra
volta alla scapestrata con quelli che gli davano d' un rovescio su 'l mustaccio, con
moretti, vii-526: in queste musiche d' un parigino autentico la scapestratura e le
convincenti nell'opera lirica. = nome d' azione da scapestrare. scapestrerìa,
. mentre alle eccentricità e scapestrerie del d' annunzio nessuno, in quel tempo; avrebbe
4. manifestazione improvvisa e violenta d' ira (nell'espressione dare in scapestreria
molto, accrescendo il delitto, dimostrando d' essere caduto anch'egli in opinione che
si fanno quelli scapezzamenti e quei mozzamenti d' ogni mucchietto o monticello o risalto di
sillabico in 'sermonem'. = nome d' azione da scapezzare. scapezzare (
da quella banda con porre molte piante d' ontani, che sendo fortissimo antemurale o
de'rami sien troppo vizze e consumate d' umore, cotale arbore sì si dèe lasciar
, videro al lunar riflesso un tronco d' albero scapezzato che galleggiava a seconda portato
cicognani, 2-17: dove sto io d' estate a montereggi, è la casina
: grandemente si rallegrava in se stesso d' avere con la sua saldezza, appoggiata sopra
. idem, iv-1-37: decretarono poscia d' assistere il re con una recluta di io
bisogno di una scapezzatura. = nome d' azione da scapezzare. scapézzo,
pregiatissima pianta [la vite] più d' ogni altra feconda e fruttifera dal suo scapezzo
: io non poteva, a mo'd' esempio, passar vicino a un vassoio carco
lacere, collo scapigliaménto e colle lagrime d' intenerire i giudici. = nome d'
d'intenerire i giudici. = nome d' azione da scapigliare. scapigliare (
o lidia, io ti scapiglio. d' annunzio, v-2-662: ella non si addiede
ha scapigliato. -sparpagliare nell'aria gocce d' acqua, il fumo (il vento
fumo (il vento). d' annunzio, vi-721: il vento scapiglia il
commiserazione era il vedere i costoro parenti d' intorno le prigioni scapigliarsi, piangere e
detto, si roppero due pezzi grossi d' artiglieria degl'imperiali, uno chiamato la scapigliata
rotta nel viso dolorosamente piagnere, e d' altra parte calandrino scinto e ansando a
parte calandrino scinto e ansando a guisa d' uom lasso sedersi. buti, 2-356:
/ per contrizione e ultimo dolore / d' avere offeso la bontà increata. boiardo,
migliaia / di brilli, e in manto d' or, fa da regina, /
, come quando, agitandosi in corte d' assise, i capelli gli andavano sulla fronte
viole, / e tal le chiome d' oro scapigliate. machiavelli, 1-viii-274: una
scapigliata / sopra 'l disio ch'ieri / d' angoscia cadde tramortito e steso. caviceo
l'accoppio. documenti su margherita uisa d' orléans, 202: ero stato scapigliatissimo e
cattaneo, iv-4-423: con uno sforzo d' attenzione veramente miracoloso ti scrivo dalla stazione
a f. t. marinetti 'animatore d' italianità'. -per simil. aggressivo
1-18: la stampa scapigliata è il bastone d' u- lisse sul dorso di tersite.
fanfani, 3-95: guarda a mo'd' esempio queste lettere qui...
esempio del come si scrivevano le lettere d' ufizio e far vergognare vie più quelle che
mensa angusta i grandi fiori scapigliati color d' ardesia. -non ben pareggiato.
: ser giove le n'avea fatte più d' una: / ed era in vero
tanti ruzzolanti pattinaggi scapigliatoli. = nome d' agente da scapigliare. scapigliatura,
gli potesse servire per un'estrema affettazione d' ignoranza, disapplicazione e scapigliatura infinita.
due qualità, gli avanguardisti e i giovani d' ordine, per i quali il fascismo
un mondo preordinato tanto nello spregiudicato esame d' una vita 'inferiore'quanto in un'evasione
trentacinque anni, non più; pieni d' ingegno quasi sempre; più avanzati del loro
ogni sorte di scapigliatura. = nome d' azione da scapigliare. scapiglio,
fama e della gloria e delia utilità d' altrui, e l'altrui merito reputa suo
opinione di tolomeo. = nome d' azione da scapitare1. scapitanare, tr
ognun vede che bel piacere dovesse essere. d' azeglio, 1-75: mio padre s'
quale tu vegga far guadagno per via d' ingiustizia, ma piuttosto ama ed onora quelli
pose in una borsettina separata una moneta d' oro di 20 franchi. -svalutarsi (
oste... mi barattò uno scudo d' oro di massa lire undici, e
me le rese in moneta che scapitava d' un quarto. bersezio, 1-76: le
di profitto trarre poteva, anzi in vece d' andare innanzi mi pareva di scapitare,
, 141: quanti si avanzano pieni d' orgoglio o di presunzione a qualunque ufficio
era grandemente scapitata. -affievolirsi, diminuire d' intensità (una luce). galileo
carducci, ii-8-5: di ingegno credo d' intendermi e ti conosco abbastanza: quando
per qualità e pregio (un'opera d' arte). c. dati,
da presso, la gaudenzi non scapitava d' un punto dell'effetto che produceva a chi
però scapitare di grazia, di gaiezza, d' amenità. capuana, 1-iii-216: la
a scapito dell'autore, ha bisogno d' essere unica. f f
ma sono ritorni di scapito, avventure d' ozio. bernari, 3-357: «
de'luoghi e la qualità delle forze d' ambe le parti lo esponevano necessariamente a
spesso a mangiare ne'conviti e conversazioni d' amici..., acciò che de'
condizione inferiore, nulla rivalendole il titolo d' una dote speziosa, perché questa né meno
7. diminuzione dell'intensità di uno stato d' animo o di un ricordo.
, noi siamo troppo ligi all'idea d' una grecia inappuntabile, tutta oro a
metro, cioè in settenari, la strofa d' ariele. oltre lo scapito d'armonia
strofa d'ariele. oltre lo scapito d' armonia, ne risultano due sconvenienze.
più denso. -diminuzione del livello d' acqua in un canale. galileo,
pendenza, si faccia come dall'uscita d' un lago quieto o pure l'ingresso sia
3-46: l'altra gran festa era d' i tabernacoli che 'l voleva de che ogne
di terra; ma non così quelle d' alto fusto ovvero da costruzione. sbarbaro,
. bacchetti, 9-186: la tromba d' aria dell'agosto del 1932 scoperchiò metà
; le scapule si ravvicinavano sgarbatamente. d' annunzio, iv-i- 758: lo sterno
targioni tozzetti, 12-5-267: sette pezzi d' una scapula d'elefante della razza massima
12-5-267: sette pezzi d'una scapula d' elefante della razza massima. -per
delle scapule, unitamente ad un gruppo d' altre più lunghe, impiantate sulla base dell'
: con tal livrea ricusò nondimeno egli d' addobbarsi, se non gli concedevano lo scapolare
cui affisse a più riprese le labbra. d' annunzio, iii-1-823: figliuola mia,
, cxiv-20-71: dio m'assista, sicché d' improvviso non laceri lo scapulare della pazienza
tante palle che... volarono d' ogn'intomo niuna... toccasse [
crede che il tempo e la morte d' agria scapoleranno la vita a costui.
pure via da scapolarla [la serpe d' acqua] non c'era.
scapolorono. firenzuola, 244: anziché egli d' indi se ne scappofasse per alcuna secreta
da ogni parte che, quando credi d' averla afferrata, allora proprio è quando ti
cooperazione forzata; e, quando un d' essi venisse pure sorpreso da una di
campagna, e già mi sorrideva il pensiero d' averla scappolata, quando per un maledetto
; la denominazione è dovuta al portoghese d' andrada (a. 1801) e fu
(coniata nel 1801, dal portogli. d' andrada), comp. dal gr
costei, mi ficco / nella figlia d' un gran signor di napoli: / e
darsi tutto alla pubblicazione del poema. d' annunzio, 8-109: io son sicuro che
che in quel giorno avevamo fatto. d' albehi [s. v.]:
sono scapoli. zucchetti, 283: scapolo d' ogni pericolo, sebbene però molto indebolito
1 umana natura, / dal fallo d' èva per te l'uom fa scapolo'.
ojetti, ii-480: ricordo la riconoscenza d' un grande industriale lombardo, senatore del
siri, vii-1266: servien, a forza d' autorità, di rimostranze delle lor obbligazioni
, di rimostranze delle lor obbligazioni e d' esempi, gl'incalzava [gli olandesi
in galileo, 1-1-238]: egli è d' un umore fino da scaponire i frati
nei panni infetti sono nascosi i semi d' una certissima morte, con tutto ciò
di chi li regge, credono poi d' essere in possesso di averle non meno
, scappa-da-casa.. pazza., d' ottima famiglia., che va a finir
voglia di lavorare, scansafatiche. d' azeglio, 1-488: era censore un buon
servitori sbarbati e privata la famiglia d' armi, porse occa sione
certo modo sue, con nuove finezze d' industria quanto alla costruzione dello scappamento e
erano gli scappamenti. = nome d' azione da scappare1. scappante (
. giuliani, ii-132: gli affari d' italia pare vogliano finir f f
il vitto recitando ai siciliani i versi d' euripide. pavese, 7-84: andavamo per
». -in un'enfatica formula d' invito a partecipare a una riunione,
c'è donna che non sospetti il marito d' essere scappato con una rivale.
a parma e mi fermo al leon d' oro. fogazzaro, 1-21: alle 4
, che si vede scappare dallo zampillo d' una fonte, non sia sempre nuova
terra. -scorrere vorticosamente (un corso d' acqua). -anche sostant.
tutto quello scappare e sbisciare e rumoreggiare d' acque par di avvertire anche nel nostro
posteriore, donde scappava fuori l'estremità d' una treccia d'ispidi capelli. verga,
scappava fuori l'estremità d'una treccia d' ispidi capelli. verga, 8-225: la
questo gran punto: non si tratta qui d' un solo salutevol 'consiglio', si tratta
un solo salutevol 'consiglio', si tratta d' un 'precetto'. -non attenersi alle
legge, in quanto feci non potetti scappare d' incorrere in peccati et errori.
409: all'attenzione... d' esso sillingardi scappò una pergamena, tuttavia
di modena. cesarotti, 1-xvii-315: nulla d' interessante potè scappare alla sua attenta curiosità
. utilità dello studiar un libro insieme più d' uno, ché,...
scappa così veloce che le cose prima quasi d' esser vècchie sono già antiche.
meno, anche improvvisamente (uno stato d' animo, per lo più nell'espressione
, 9-2-193: [i sarebbe più d' una volta scappato di domandar loro:
iii-154: veggo un bambino alla mammella d' una madre pugnalata, e mi scappano
generalmente aggressiva e violenta, che viene d' impulso, tanto aa non poter essere
« l'abbiamo scappata bella, parola d' onore! ». saba, 1-117:
, iii-258: dietro ad esso nella spalliera d' ellera si potrìa avere qualche figura di
fare i miei doveri, ma ho temuto d' incomodarvi. manzoni, pr. sp
verso la fine di settembre il colera crebbe d' intensità... ci fu una
: quello che consegue a una fuga d' amore. nievo, 46: mia
vii-1265: meritavano almeno nel modo pieno d' eccesso qualche corezzione, poiché aveano a fare
sempre che dobbiate considerarla per una scappata d' ingegno e per un puro sogno.
primo discolora, non mica per difetto d' immagini ovvero di felici scappate, bensì
alla fine di uno spettacolo pirotecnico. d' azeglio, 7-ii-323: lo spettacolo principia e
diecimila razzi, che paiono la eruzione d' un vulcano. zena, 1-101: all'
]: 'avere una bella scappata': d' una nave che s'awia bene.
dal far una scappata ditirambica in lode d' omero. emiliani- giudici, ii-262:
ma si vaga eziandio in qualche bel campo d' elo quenza, prendendone a
di inventiva, di estro; levata d' ingegno. magalotti, 9-1-66: vi
di non fare una scappatina alla casa d' agnese, per rivedere una certa finestra.
bottari, 5-35: il volerne saper più d' un architetto vecchio d'ottant'anni e
volerne saper più d'un architetto vecchio d' ottant'anni e fare un tratto d'economia
d'ottant'anni e fare un tratto d' economia per la fabbrica, scappato dalla
mazzini, 20-176: il tribunale era deciso d' assolvere gisquet a qualunque prezzo, e
: ma ha scelto una scappatoia degna d' arlecchino. fogazzaro, 1-478: me
cucinata alla scappatora'. = nome d' agente da scappare \ scappatura,
del signor vincenzo. = nome d' azione da scappare1. scappavia {
in un miracolo o nello scioglimento felice d' un nodo ridicolo, aggroppato dal caso o
soldati alla guerra, in contatto con gente d' ogni classe e d'ogni ceto.
contatto con gente d'ogni classe e d' ogni ceto. bontempelli, i-229: sono
: nino e luly si dovettero accontentare d' incontri brevi, una stretta rapidissima e poche
'scappellare':... e vale toglier d' intorno ad un colombiere, alla cima
a voi », pronunziò con una velatura d' invidia professionale. arpino, 13-56:
: alla malanotte, trovarono un altro picchetto d' armati, ai quali don abbondio fece
fiatando davanti a loro, come in cerca d' aria più pura. de pisis,
da l'amorosa guerra odorato e fragante d' odori grati sabei. g. bassani,
ferma o qualche ormeggio. = nome d' azione da scappellare. scappellottare (ant
le ciglia a schizzo di spazzacamino, / d' un arco a sghembo qual de'catriossi
son qua per aiutarti. -battuta d' arresto in un'attività. d azeglio
dovrebbe pagarsi non per diritto o privilegio d' onore, ma di frode e non senza
e se il vocabolario spiacerà ai dotti d' italia, non farò per questo a
pedule; e dicesi più degli stivali che d' altro. 2. intr.
'fare uno scapponèo a uno', quan- d' altri l'attacca e lo rimorchia e gli
esibizioni a bassa velocità. = nome d' azione da scappottare1. scappottare1,
lanciarlo all'inseguimento della preda. d' azeglio, 6-572: per seguir un cervo
questa sua ricerca e che, levandomelo d' attomo, il conduca a buttar gli
né desiderati né conosciuti: come quello d' uno che va in viaggio e per
il manganello, 3: né dicon d' una trista feminucia, / ma dicon
chierca scappucciata, o sue / pria d' agostino ed or di pietro bue.
, dentro alla tomba, maestro scapucciatóre d' ova sode coll'argentea forchetta. =
sode coll'argentea forchetta. = nome d' agente da scappucciarer. scappuccinare,
capo in quello scappuccino / per tirarmi d' amor di bocca il morso? / o
la sua stampella... uscì d' equilibrio e cadde... e come
di vostre signorie, ché sono certo che d' uno scappuccio d'un dito quelle verrebbono
ché sono certo che d'uno scappuccio d' un dito quelle verrebbono a dimenticare ogni
tutto i nostri veglioni sono uno scappuccio d' inverno, un'eccezione 'semel in
ciamento satirico. = nome d' azione da scapricciare. scapricciare,
2-40: voi gioveni, eccitati dall'illice d' amore, d'ogni cosa volete scapricciarvi
, eccitati dall'illice d'amore, d' ogni cosa volete scapricciarvi. marino, xii-332
delle sue qualità, arrabbiata non che affamata d' amore, dovesse abbracciare per grazia suprema
voglie, siano lodevoli, siano riprovevoli. d' annunzio, v-3-102: lo spiritello della
percorso irregolare, serpeggiante (un corso d' acqua). moretti, ii-481:
abitudine dei più seri e nobili fiumi d' europa che, quando penetrano in questo
michele'fiottava libero e scapricciato a fior d' acqua, balzando e beccheggiando sul rigurgito
, voltolando, nello increstarsi di caschi d' argento..., abbia una coscienza
ritrovate per sempre. = nome d' azione da scapricciare. scapriccire,
il prati usò quasi mezzo a scapriccirsi d' ogni fantasia. 3. figur
uri organo. = nome d' azione da scapsulare. scapsulare, tr
grande il lusso è fatto / che d' ogni onore oggi una donna è priva,
: « toma indietro, scarabattola impataccata d' inchiostro! ». 3
, iv- 116: una linda figura d' uomo vestito di nero, con zazze-
è architettura, è una scarabat- toleria d' ebanista fantastico. = deriv. da
scarabàttolo1, sm. carabattola. d' annunzio, iv-2-1031: era una vecchia scatola
, con l'anima di metallo costrutta d' un pettine d'acciaio i cui denti
l'anima di metallo costrutta d'un pettine d' acciaio i cui denti vibravano al girare
acciaio i cui denti vibravano al girare d' un cilindro irto di punte. «
mostra oggetti preziosi (di cristallo, d' argento, ecc.) per lo
vide là nell'ultimo angolo uno elegante scarabattolo d' ebano, dimenticato certamente dalla fretta e
un ventaglio fra i grigioargentei / ragnateli d' un rococò / scarabattolo par che rievochi
vessillo attorniava un coro / vestiti vagamente d' angiolini / con corone di fiori e
/ con corone di fiori e tali d' oro / ch'entro vasetti e sca-
altro giorno piuma- doro ghermì nel cuore d' una rosa uno scarabeo di smeraldo.
di falsità egizie quattro sudanesi. d' annunzio, iii-1-258: come il cenobita
su fila a modo mio, / fila d' argento che squilli e scintilli! d'
d'argento che squilli e scintilli! d' annunzio, iii-1-483: va', scarabilla /
affezionati; amuleto, portafortuna. d' annunzio, iv-2-1031: « dove hai scavato
, come da noi si dicono, son d' un sapore molto diverso da quelle d'
d'un sapore molto diverso da quelle d' altr'acque e son più grandi, ma
il progressivo scarabocchiaménto. = nome d' azione da scarabocchiare. scarabocchiare (
/ che ve n'ha scritti più d' uno e di due. targioni tozzetti
, la noia che sto per darti. d' azeglio, 7-i-330: or siam di
vuota, egli notò la forma china d' un ragazzetto che scarabocchiava il compito su un
vista cosa che monti troppo il pregio d' essere scritta al paese; pure perché
sobborghi di parigi. = nome d' agente da scarabocchiare. scarabocchiatòrio,
... scritto composto senz'ordine d' idee e senza garbo. 'va a leggere
a leggere le sue scarabocchiature con aria d' attore tragico'. m. betuda [in
di un passatista. = nome d' azione da scarabocchiare. scarabocchino,
il servitore lo negasse, egli fingeva d' intendere quel che dicevano quei freghi da
dire uno scorbio, uno schizzo informe d' uomo. collodi, 408: « io
non come l'immagine o la fantasia d' un indistinto brusìo, tuttavia ero sicuro
ecco il ponte ». = voce d' origine onomat.; cfr. fr.
, sm. sputo catarroso. tranquillo d' apecchio, lxii-3-iii-267: gli buttarono sulla
lauto: tortuoso e cosparso di gusci d' arachidi, di mozziconi di sigarette appiattiti
mozziconi di sigarette appiattiti, di scaracchi d' ogni consistenza e colore.
gialla, molti grossi scarafaggi neri fuggivano d' ogni parte verso gli angoli, cercando
l'odor lo scarafaggio desta / on- d' ei verrà dentro alla tonda rete.
, 1-ii-93: quand'c d' erano sposi di fresco lui e do-
lasciarci... ci diede un cornetto d' argento per scaramanzia. montale, 9-125
pratiche superstiziose. bocchelli, 1-iii-481: d' esse [falci] rimaneva soltanto, lì
insieme pesavano dodici grani, nel ventriglio d' un piccion grosso, scemaron di peso
de pisis, 1-331: un anello settecentesco d' oro pallido, lavorato in un fine
come quella di castiglia e specialmente d' una sorte che noi chiamiamo scaramoio.
. dev'essere terribilmente romantica la cornovaglia d' inverno: pioggia e vento, squartatori
cii- vi-741: quando vidde il messo d' atabalipa..., gli andò furiosamente
e non eravamo che alle prime scaramuccie d' una tremenda battaglia. svevo, 3-778
, le quali termineranno come quei duelli d' omero, che finiscono col regalo e col
] o della cameriera, una specie d' avventura di scaramuccia, il libro destinato
: orni giorno scaramuzavano le galere d' ambe le parti. giannone, 1-iv-693:
le nitide securi, scaramucciando a guisa d' amazone. ramusio, cii-ii-212: vedevamo
capitano e guida dell'una il nome d' alessandro e a quel dell'altra il
di lei con frombe e strali; / d' oche e di cigni facea le sconfitte
le sconfitte / con la balestra, e d' altri uccelli tali. / non attendea
fate ben madonna all'orbo con ogni cautezza d' ingegno speculativo, sofferendo le sue sagacità
l'ammirazione di foscolo e la riverenza d' alfieri e degli antichi e l'attrattiva
ottimi scaramucciatoli e coraggiosi. = nome d' agente da scaramucciare. scaramùccio (
di scaranzìa, / chi di mal d' occhi e chi di mal di petto.
padano han fatto nascere la singolare efficacia d' un vocabo- lon che li chiama 'scaravassoni'
gli scossoni della politica nel ristorante penna d' oca le cui finestre vogliono questa sera contraddire
questa sera contraddire il passatismo di strizzatine d' occhiate scettiche del l'acqua
corpo. savinio, 297: lo spostamento d' aria mi sollevò da terra e mi
giornali illustrati e la poesia dei libretti d' opera. » ferd. martini, 4-241
vedi? non frega niente », scaraventò d' un fiato la ragazza.
mi destai di soprassalto, al rumore d' un paio di forbici scaraventate sul pavimento
rebora, 3-i-488: mi sentii scaraventato d' improvviso nella prova della nostra anima unanime
11, col suff. dei nomi d' agente. scarbonatura, sf.
legno non bruciato. = nome d' azione da scarbonare. scarbonchiare,
, né co'scarcaglioni. = voce d' origine onomat.: v. scaraccahio e
certi pedanti, / ch'ebber ardir d' entrar nella baruffa / in atto di spirtar
nelle pieghe della quale sta rinchiusa polvere d' archibuso che accesa e scoppiando fa del romore
costrizione di prigionia. = nome d' azione da scarcerare. scarcerare,
de'vestiri acquosi, / scalzarli a forza d' argani, murate / loro le calze
il pubblico ministero, o il pretore d' ufficio nei reati di sua competenza,
determinato comune. = nome d' azione da scarcerare. scarchizare e
addosso la lana impegolata a que'pecoroni d' alta grassa dal pettine critico del cinico
, 28- 197: negare sarebbe impossibile d' aver acciuffato e scardassato qualcun de'miei
, denigrare. varchi, 3-55: d' uno che dica male d'un altro quando
, 3-55: d'uno che dica male d' un altro quando colui non è presente
pulci, 19-43: quivi toccò più d' una batacchiata, / ché il baston
, le filatrici, le cucitrici, d' ogni sorta artieri, trattano il lino la
, n. 2. = nome d' agente da scardassare. scardassatura, sf
saputi troppo presto. = nome d' azione da scardassare. scardassière (
i-84: raccontano aristea esser morto in bottega d' uno scardassiere, e venuti gli amici
povero scardassiere..., uomo d' ingegno, d'anima e di costumi semplicissimó
.., uomo d'ingegno, d' anima e di costumi semplicissimó. g
i pettinatori e scardassieri mettersi a capo d' una congiura per l'accrescimento dei salari
, 3-351: poiché il cambiar la direzione d' un movimento, come quando si tira
cuoio, gomma o feltro munito di aghi d' acciaio ricurvi. 3. febbre
. lubrano, 2-253: là cataste d' incendi, ruote contornate di chiodi, scardassi
tiene il cuore. = nome d' agente da scardare1. scardatóre2,
padre fu uno traditore. = nome d' agente da scardare2. scardatura, sf
chi gli fosse piaciuto. = nome d' azione da scardare1. scardazza,
1951], 131: quel cardinale d' andrea che dopo il 1860 doveva giungere quasi
dello scardinamento. = nome d' azione da scardinarel. scardinare1,
e colle spalle urta le radici del monte d' abano e del monte ortona..
... senza provare un senso d' allarme, come se realmente assistessi, su
: quand'ebbe vista scardinata la porta d' una ricca dimora, coi segni della rapina
serrate ebbero ai suoi occhi come l'aria d' esser votate al sacco ed alla distruzione
tre ai cinque. = nome d' agente da scardinare1. scàrdine,
anguille, che sono aggomitolate, conciossiacosaché d' amore ardano, ovvero scardini, che adunati
'scardine'e 'scardòne': pesce vilissimo d' acqua dolce ed è la 'scardula'degli
lacerba, i-143]: con lo scardino d' una greve mascella ferrigna / l'opulento
), sf. ittiol. pesce d' acqua dolce, della famiglia ciprinidi { scardinius
l'amo, assiso al lito, / d' arezzo il pescator pescando stava / ed
. e. barisoni [« d popolo d' italia », 14-ii- 1943],
, 619: 'scardòne': pesce vilissimo d' acqua dolce ed è la 'scardula'
coltei di scardova le scaglie, / o d' altro pesce che più larghe l'abbia
pone l'autore le scaglie o vuole schiame d' uno pesce detto scardova, il quale
vero che a milano ne son portati d' un'altra spezie, li quali dimandano scardue
scàrgia, sf. bot. stiletto d' acqua { stratiodes aloides)
sassi, mattoni, torsoli, ucce d' ogni sorte, la munizione solita in somma
, i-42: s'ode la scarica d' una saracinesca. poi campane.
l'autista la chiuse. -scroscio d' applausi. brignetti, 3-190: la
nella sua prima relazione trasmessa da alessandria d' egitto il 17 settembre 1883, il
fanno il carico o parte del carico d' un bastimento. 13. tipogr
una forma per togliere ad essa la eccedenza d' inchiostro causata da un'eccessiva inchiostratura.
vogliamo mostrare che due gittano la colpa d' alcun errore sopra l'altro, diciamo
vogliamo mostrare che due gittano la colpa d' alcun errore sopra l'altro, diciamo
semplicemente significa rimuovere da sé la colpa d' alcun errore; e quello dinota che l'
questa è... la quantità d' oro e d'argento che la spagna riceve
.. la quantità d'oro e d' argento che la spagna riceve in ogni
morte fosse stata casuale per involontario scaricamento d' un archibuso che '1 cardinale teneva al
facciamo » estimano che sia degno scaricamento d' ogni grave peso. 7.
e abbilo caro, imperò è scaricamento d' oricello. 13. alleggerimento di
lo scaricamento del peso. = nome d' azione da scaricare. scaricamiràcoli, sm
e a legar l'asino alla mangiatoia. d' annunzio, iv- 1-367: i facchini
cui è riposto o contenuto. d' annunzio, i-153: oh guarda!.
suo man sante; / ne la citta d' arimattia fu giunto, / soavemente 'n
celebre fontana. ojetti, ii-238: d' un colpo l'ascensore scarica quassù una
prezioso: gli scaricò addosso tre secchi d' acqua e se lo ripose nel saccone
fa, scarica un tanto peso d' acqua in tanto tempo. galileo, 1-
vapori in una armonia selvaggia, come d' organo, una specie di vento armonioso
la fanteria spagnuola, scaricando folta grandine d' archibugiate, lo veniva ad attaccare per
tenere per sospetto: e se tenta d' accostarsi a tiro di cannone, se li
sozzi / nomi a vituperarlo: e d' essi dòtti / scaricar di rimbrotti / e
medesimo tempo scaricare addosso tutte le sorti d' ingiurie..., anderò con tutto
, ma quando rabbuia, / sopra d' ogni credenza infame e rea, / vai
perversa. ariosto, 1-iv-75: acciò d' ogni disagio che patiscono / li servitori sopra
. monti, vi-193: se facesse d' uopo una dichiarazione dell'istituto, che
con molta attenzione, e sulle sponde d' esso ponte contemplai con tenerezza una gran
calca di minuto popolo che quasi piangendo d' allegrezza stavasi a vederla scaricare. verga
: vegg'io qua carico / un facchin d' un forzier: potre'foreessere / roba
scaricare il suo paese delle truppe e d' ogni cattivo trattamento per tanto più presto
presto avanzarsi nelle dizioni patrimoniali di casa d' austria e portarvi la guerra. martello
s. caterina da siena, iii-190: d' una cosa vi prego per l'amore
. 19. svuotare un bacino d' acqua. guglielmini, 2-156: i
quali... scaricarono le armi. d' annunzio, iv-2-443: un guardiano a
i-1-69: un di essi, tagliando rami d' alberi per fabbricarsi la cella, scaricò
il popolo, non ostante quella giunta d' aggravio, mangia, bee e si studia
: 'scarica davanti', per comandare ah'equipaggio d' orientare le vele anteriori all'altro bordo
parole, in ciò bene accommodate come d' aver data alla luce così desiato pegno,
aver data alla luce così desiato pegno, d' essersi felicemente scaricata di peso dal mondo
1-vi-95: la regina di spagna si scaricò d' una figlia li 21 di novembre 1625
un grosso sputo, gli venne fatto d' affacciarsi alla finestra del suo quinto piano
. immettersi in un corso o un bacino d' acqua (un fiume); riversarsi
-figur. sfogarsi (uno stato d' animo inquieto, l'ira, una
giramenti è affermata [la molla] d' intorno a una mazza di ferro e riserrata
brusoni, 206: il conte d' arcourt al primo avviso della mossa del
40. fermarsi a soggiornare in casa d' altri (in un'espressione di cortesia
scaricarsi va nei forti fianchi / sostenitori d' ogni parte in essi / e con
scaricarsi sopra le spalle degli israeliti. d' annunzio, iv-2-431: lo sguardo della folla
nani, lxxx-4-43: non si confida intieramente d' alcuno sopra il quale possi scarricarsi di
del cappone che, sentendosi dare carico d' averlo fatto perché fussi el fratello,
di qualche negromanzia potessi scaricarmi del peso d' otto o dieci anni, trionfarci de
scaricavano tutti insieme. -perdersi d' animo, scoraggiarsi. -in partic.
uscio da via della casa di quello calcato d' accattatozzi
solennità principale, vedendovi scaricar tante some d' alloro domestico a credenza.
non mi vale sfidar, né fedir d' arco, / ne avampalla in amoroso foco
/ perdona alla man pronta, allo strai d' oro; / non ti ricorda che
lor dai pugni infranto. / perciò d' uno di lor mi cadde in mente /
: morire. alamanni, 8-12: d' alto allor sopra la fronte il fiede /
in ierusalem stata una porta chiamata cruna d' ago, sì piccola che senza scaricare
, 3-iii-185: rivolgendomi ad ogni sibilo d' aura frizzante entro a quelle frondi, pareami
frizzante entro a quelle frondi, pareami già d' avere il taglio della spada di lui
che si immette o sfocia in un corso d' acqua o in un bacino (un
, 1-36: massimiliano, scaricato della guerra d' italia, si volse contro molti prìncipi
trovano espressione e sfogo sentimenti e stati d' animo altrove repressi. manifesti del futurismo
da mezzi di trasporto. = nome d' agente da scaricare. scaricatura
codice dei podestà e sindaci del regno d' italia (1811), 114
quelli che avesse avocati. = nome d' azione da scaricare. scaricazióne (scavazióne
modo è decto fatica, quando tractiamo d' avere lo pane coiporale, in del
animo sopra li ciptadini. = nome d' azione da scaricare. scarichìo,
udiva giorno e notte uno scarichio incessante d' archidusi e d'artiglierie. = deriv
notte uno scarichio incessante d'archidusi e d' artiglierie. = deriv. da scaricare
codice dei podestà e sindaci del regno d' italia (1811), 364: se
poppa tant'alto che parevano casamenti a metà d' un terremoto. einaudi, 3-54:
codice dei podestà e sindaci del regno d' italia (1811), 561
tubo di scarico). lami [d' alberti]: fosso di scolo e di
]: fosso di scolo e di scarico d' acqua fatto per asciugare. tommaseo [
volta. pirandello, 8-814: a fior d' acqua, la bocca del tubo di
passaggio, una porta, il collocamento d' una stufa, d'un bagno, il
, il collocamento d'una stufa, d' un bagno, il cesso, il serbatoio
galileo, 1-1-357: per lo scarico d' una piena si ha da considerare il
, limitando così gli effetti del colpo d' ariete. -valvola di scarico:
azzurre gialle, versicolori come il velo d' iride, già irrompevano dai tubi di scarico
i gas di scarico oltre il bordo d' uscita dell'ala, utilizzando così la loro
formato da un immenso scarico di sassuoli d' alberese. giuliani, i-305: abita
arrestate dallo scarico della terra franata. d' annunzio, iv-2-1068: 5.
codice dei podestà e sindaci del regno d' italia (1811), 1016: se
in alcuni casi sostituita con la bolla d' accompagnamento). -verbale di scarico:
tanto dilagò, s'infiorò e coprì d' immagini da finire, col facile abuso
codice dei podestà e sindaci del regno d' italia (1811), 927
l'indulto promessi coll'editto del primo d' agosto. -assolvimento di un impegno
. allo scarico del quarto de'sussidi d' avantaggio ancora, se lo stato negli
tarmi et essere compagno e testimonio dello scarico d' un tanto disonore che dalla moglie vedeva
la pietra, ma con la sola intenzione d' indure in detto luogo una fistola per
fare i suoi padroni, / spiccò d' un salto sopra un cavalletto / e
prora e la poppa di robba e d' uomini, tanto meglio caminarà la galea.
tu... le gote / hai d' ogni piuma scarche / e 'n lor
e 'n lor vece dispieghi i bei crin d' oro. -sciolto dalle catene (
/ di sospetto, di duol, d' affanni scarco. marino, 1-6-38: quinci
marino, 1-6-38: quinci potrai, già d' ogni dubbio scarco, / il mistero
/ quando superbamente alzavi il capo / d' anni, di cure e di vergogne
cuore scarico. -sereno (lo stato d' animo). caro, 12-ii-99:
gli affanni miei, non mi richiedereste d' mprese, le quali vogliono tempo e pensieri
gli addoglia, / che poi si sveglian d' ogni dolor scarchi, / ch'appena
c. gonzaga, i-160: il tiranno d' o- riente io veggio / già perduto
e molle, / di bacco amico e d' immondizie seggio. alfieri, iii-2-78:
alfieri, iii-2-78: di regio oro e d' onor vili il veggio / pingue più
frutto di pieno appagamento (uno stato d' animo). faldella, ii-2-84:
toscana tornava verso loro. f. d' ambra, xxv-2-355: -piro! su!
: benché nudi di seta e scarchi d' oro, / ch'oggi ciascun di noi
la vecchia e andarsene a letto scarichi d' ogni responsabilità lo irritava. -sciolto
e nove, / che arai forse d' error risposta scarca. -che si
turgido letto arenoso / apra il varco / d' acque scarco. g. b.
breve / scarca restar la battriana terra / d' uomini e d'animai?
la battriana terra / d'uomini e d' animai? -vuoto, non occupato
più che non suole, / e d' ogni nebbia scarco il ciel profondo. molza
ulivo a l'arca, / e d' ogni nube scarca / liride in ciel
vino gentile, scarico di colore, d' un vitigno particolare, per lo più
per i corpi sulfurei, ferrei e d' altri minerali. 12. ant
si fanno le scarificazioni. = nome d' agente da scarificare. scarificatura, sf
demolizione di massicciate stradali. = nome d' azione da scarificare. scarificazióne, sf
quello della pittura corporale. = nome d' azione da scarificare. scarìglio,
.): che ha la consistenza d' una cartapecora secca. = probabilmente da
far fare alcuna mistura di rabbia o d' altra mistura, overo tintura nelle scarlatte
vivezza del del color di scarlatto, d' onde trae il nome. =
chiamano scarlattine, si vendono similmente a balla d' otto pezze per balla, e dèe
/ molto lucenti e clari / zento d' una zentura / che era de gran cura
cura, / calcato molto streto / d' un scarlatin bruneto. compagnia di calimala,
. bagnini, ii-101: eragli bensì permesso d' impiegar la robbia o altra mistura negli
generalmente tinto in grana. cielo d' alcamo, xxxv-i-183: di tanno 'namoràstiti,
tutti... vestiti col re d' una partita di scarlatto e verde bruno
guarnita di velluto con le borchie brunite d' oro, e si vestì ai scarlatto con
coperto di scartato, con sopra tanti vermigli d' oro, ch'era una signoria da
indosso. monti, 4-1-109: era vestito d' un camiciotto di scarlatto, e se
mano, l'avresti preso pel boia. d' annunzio, iii-1-619: il medico indossa
ginepro, rotonda, liscia, lucente d' un bel rosso, riempiuta di sugo
è degnata comandarmi ch'io la provegga d' un secretario, ma lo vuole con certe
]: 'scarleggia': nome volgare botanico d' una spezie di salvia detta con altri nomi
marinetti, 2-iii-248: la conversazione si accende d' entusiasmo scarlingandosi dagli apparecchi visti con precisione
scarlino, sm. ant. lega d' argento con titolo particolarmente elevato.
ant. rendere concavo il piano d' appoggio di un'arma da fuoco per consentirne
, co'capelli scarmigliati negli occhi. d' annunzio, iii-1-317: è giovane,
capelli fulvi e scarmigliati, il volto d' un color d'oro olivigno. moravia,
scarmigliati, il volto d'un color d' oro olivigno. moravia, ix-353:
75: roveri scarmigliate e querce alpine / d' a- scra ravviso in su le rupi
, gli costano supplizi infiniti: macerazioni d' acque, arsioni di soli, contusioni di
ninfa agrestina. = nome d' azione da scarmigliare. scarmiglio,
petrarca, xlvii-200: or io mi sono d' ossa e pelle scarmo / sì che
, lxxx-4-82: l'età sua è d' anni 21 terminati a'9 di giugno passato
/ preso ha l'ana e il vigor d' un buon marito. fu. ugolini
rimanevano lunghi giorni immobili / come fastelli d' ossa / radunati nel bosco / dalla legnaiola
testa forte larga e schiacciata non d' altra maniera che l'abbiano i gobi,
spagnuoli dal regno. = nome d' azione da scarnare. scarnare,
io nettai e scarnai bene le budella d' un porcastro giovane, e l'ho fatto
a graffare e scarnare ciò che sia d' uopo. -eliminare le parti
fo bucato, o ciacco, entro d' un secchio: / tu ridi e sbeffi
: ogni scrittor gonfio e ripieno / d' amara bile, con gelosa rabbia / i
8. rendere più essenziale un'opera d' altri, togliendo quello che pare superfluo
consumarsi, struggersi specie per le pene d' amore (ed è per lo più
canzon, bench'io non t'abbi ornata d' ostro, / e cerca il lito
schisare / per poter poscia / con men d' angoscia / scarnascialaré. =
1-281: una pianeta scamatina di broccato d' oro e d'argento, gallonata d'oro
pianeta scamatina di broccato d'oro e d' argento, gallonata d'oro.
broccato d'oro e d'argento, gallonata d' oro. -rosso scamatino: rosso
rosso di vari gradi, ma perlopiù d' un rosso scamatino acceso.
magra, di buona figura, ma d' un riso scamato, d'una fisonomia antipatica
, ma d'un riso scamato, d' una fisonomia antipatica e d'un cervello
riso scamato, d'una fisonomia antipatica e d' un cervello romanzesco. parini, 672
romanzesco. parini, 672: nel mezzo d' un risuzzo il più smunto e scamato
. tri, vli-276: li prìncipi d' italia scorgendo li francesi scamati di toscana
nievo, 1-160: sopra cervelli scamati d' ogni poesia non fece presa la paura
fece presa la paura di sturbar l'albergo d' una qualche fata. 7.
i tuoi sermoni / di muscoli, d' arterie e d'un bel panno, /
/ di muscoli, d'arterie e d' un bel panno, / che copra l'
del cuoiaio, ed è una lama d' acciaio talvolta tagliente, tal altra smussata,
interna delle pelli. = nome d' azione da scarnare. scarnatrice,
non si pesti. = nome d' azione da scarnare. scameficare,
sì forte lo feri / tuo fero core d' amore senpre scameri, / che in
chiamato per esser fatto a modo d' unghia d'animale con due punte
chiamato per esser fatto a modo d'unghia d' animale con due punte ritorte atte
. foscolo, xi-2-568: narrasi d' un chirurgo punito capitalmente, e
tentava ogni giovi netta dotata d' una bella mano a lasciarsela scarnificare e
godessero in cielo un privilegio sì alto d' essere viva copia del corpo glorificato del
a pura essenza lo lasciasse in balia d' ombre dissolte ed impalpabili. =
de roberto, yyr. non una macchia d' albero, non un filo d'erba
macchia d'albero, non un filo d' erba tranne che nel fondo delle vallate;
plastica, viva, nuova, che in d' annunzio aveva trovato il suo massimo artefice
altri recipienti. = nome d' agente da scarnificare. scarnifìcazióne,
mai la preda. = nome d' azione da scarnificare. scamigi,
... a risalti disordinati e fuor d' ogni credenza di forma. e.
le rocce calve e lisce hanno qualcosa d' innaturale: infatti, furon minutamente scarnite
contro di lui [il bernini] d' essere egli stato cagione di quella fessura che
vogliono, milranni al lavoro, per scamirle d' un
riusciva a campire in una certa atmosfera d' insieme. quasimodo, 140: se scamire
divenire scarno e affilato. d' annunzio, i-1107: nessun asceta in fondo
. cecchi, 8-47: gli ulivi cessano d' un tratto, quando la strada s'
giù fino al collo scarnito, cinto d' un nastrino azzurro. serao, 149:
sia nei metri, che furono accusati d' essere soltanto prosa spezzata in righe ineguali
del tempo: sentore di cose scarnite, d' anime conservate nel gelo (runa continua
alla cucitura. = nome d' agente da scamire. scamitura,
fate cuocere, schiumateli. = nome d' azione da scamire. scarno,
una figura / più di mummia che d' uomo. b. corsini, 9-17:
le gote, / perché sol si pascea d' erbe e di mele. g
(611): nell'atto stesso d' accertarsi ch'era lui, dovette vedere
, di citerà alto la dea / fremè d' invidia; ed in dolente immago /
1086: l'opra veggo dell'artiere d' argo, / il simulacro del pancraziaste
cerco sovra la carta, ritrovo aborti d' idee scarne, sconnesse, freddissime. carducci
, essenziali, ma densi di gridi d' un'umana disperazione irrompenti dal grigiore della
fu tutt'una. e non valsero sprazzi d' acqua sulla faccia, boccette d'aceto
sprazzi d'acqua sulla faccia, boccette d' aceto sotto le narici, per scuoterla da
questi suoi amori il nuovo stallone e d' uno in un altro travalicando, s'abbatté
e pesci dicono che ruguma e pascesi d' erba e non di pesci. landò
mar carpazio e lo disseminò tra il seno d' ostia e di campania; ebbe già
.. racchiuso nelle nasse, non tenta d' uscire per la fronte, ma s'
si pigliavano ne'gran fondi co'vasi d' avorio, accioché col morso non rodessero
cominciò a scarognare e non c'e modo d' aveme bene. e amicis, xiii-196
di pasta con l'acciugata e pesto d' aglio e peperone e basilico con cacio
diei per calge e scarpe, fiorini n d' oro soldi vi. cantico dei cantici
plebeo che la plebe, cominciò rafazzonato d' una casacchetta di velluto duro per la
non usava borzacchini, ma semplicemente scarpe d' oro. oliva, 501: mancando
/ per appoggiarmi nel fatale andare. d' annunzio, ii-1095: entra una barella carica
, ii-1095: entra una barella carica d' altre spoglie di morti, carica di scarpe
morti, carica di scarpe terrose e d' elmetti forati. ojetti, i-174: a
le scarpe a punta! -scarpe d' avvio: il primo paio messo dal bam
farti, oh! così / le scarpe d' avvio! -con sineddoche: piede calzato
iddio quel che almanacca ». -scarpa d' ogni piede: persona che si adatta per
arbitrio, onde era chiamato popolarmente scarpa d' ogni piede. 3. strato
: gente degna neanche (in fatto d' ingegno) di leccargli te scarpe.
bergamo. mi postai presso all'albergo d' italia, ove scalavano le diligenze da
senti più che un chiodo m quella d' un altro. bernari, 7-60:
1 veneziani erano tenuti più ricchi d' ogni altro. ma perché le tasse più
che ogni due braccia abbia un'oncia d' aggetto di scarpa. palladio, 1-8
piatto bebé, con occhioni roteanti e d' avorio denti in un iscioc- chissimo aere
, 1-100: si direbbero [i fiori d' altea] sorti spontanei dal pavimento per
sm. mulinello provocato da più masse d' aria che si incontrano. tommaso
dà alla scarpa di un muro o d' un argine. dannunzio, v-1-371:
a scarpata, senza nemmeno un filo d' erba, che rendesse quella vista meno
fucili a chi non aveva il porto d' arme, e hanno fatto male, perché
a questi scarpatori, a questa marmaglia d' ogni classe e d'ogni mestiere.
a questa marmaglia d'ogni classe e d' ogni mestiere. = voce di
foggia elegante, raffinata. detto d' amore [dante], 2-437: nove
portano le scarpette di cuoio sottile variate d' oro e di seta. berni, 80
, perché, / per far mostra d' un bel piè, / perché mai calzar
la moda e ha le dita sudice d' inchiostro. sbarbaro, 5-25: due ragazze
, si trova pure nel parco nazionale d' abruzzo. w. giuliano [«
stazioni sulle alpi e nel parco nazionale d' abruzzo (in riserva integrale).
-acer. scarpettóna. fagiuoli [d' alberti]: certe scarpettone / grosse,
, destando sotto le volte l'eco d' uno scarpicciaménto aereo. = nome d'
d'uno scarpicciaménto aereo. = nome d' azione da scarpicciare. scarpicciare,
adesso hanno uno dei più ricchi scarpifici d' italia. = voce dotta, comp
peratore per niente, salvo se aveste più d' una scarpiglièra o più d'uno sacco
aveste più d'una scarpiglièra o più d' uno sacco, l'uno rimane al comperatore
una 'chaise-longue', le scarpine dal tacco d' oro, vicina a un uomo ancor giovane
andavano a raggiungere. = nome d' agente da scarpinare. scarpinèlla, sf
dei riccioli neri non molto lunghi. d' annunzio, iv-1-491: girando lo sguardo intorno
lucidi e sottili, su la spalliera d' una sedia le lunghe calze di seta cinerine
calze di seta cinerine, le giarrettiere d' amoerro. stuparich, i-137: arrivò finalmente
sentiero. i piedi gli bruciavano: soccorse d' aver fatto tutto quel cammino con gli
, non credo di più, vestita d' una frusta lanetta scura. gambe nude e
scemò in questi la voglia di sbrancarsi e d' andar di scamera. guerrazzi, 1-796
contenendo gente di scarriera, e insofferente d' ogni disciplina. 2. attività
corrente da fuori. = nome d' azione da scarrocciare. scarrocciare { scarocciare
scarroccio abbondante. = nome d' agente da scarrocciare. scarròccio (ant
napoli, facendo pompa dei suoi occhiali d' oro e della faccia larga e ridanciana.
111: si notavano dei bei pezzi d' uomini, dei personali distinti, che
ed in splendide comparse nelle prime capitali d' europa. ghislanzoni, 18-15: un
di quelle spelonche. = nome d' agente di scarrozzare. scarrozzìo,
vedere ai rosignuoli. = nome d' azione da scarrucolare. scarrucolante (part
attinsi presto presto quattro o cinque mezzine d' acqua e l'una dietro all'altra le
selezionate ed ammesse per questo preciso quarto d' ora. ma anch'essi non so come
paghe. = nome d' azione da scarseggiare. scarseggiante (
243: le prime sperienze che feci furono d' investigare i diversi impronti che risultavano dal
, quanto sarà scarseggiante di bontà e d' intrinseco la moneta fuori di banco.
dama stata travagliata da una fortissima passione d' animo mentre si ritrovava attualmente con i
ridotto (gli addetti, la mano d' opera). leoni, 154:
2-xii-1945], 331: la mano d' opera scarseggia. -essere meno numeroso
-con litote: abbondare. d' annunzio, ii-896: non guarda il cielo
, perché l'amo scarseggiava di maniera d' acqua che non era capace di navigarsi,
tutti pregi dei quali scarseggiano le poesie d' oggidì. moretti, ii-484: compresi
cii-vi-74: una scarsella tessuta di fila d' oro. berni, 35: o che
in modo che si farìa addoppiando il panno d' una cappa e faccendone una scarsella,
qui ne la scarsella le bolli spedite d' un vescovado. i. pitti,
gli scritturali e ragionieri dichiarano lo storno d' una partita. 8. àrchit
volete fare come la giustizia al tempo d' oggi, che com'ella ha parlato,
sat., 3-193: sia ver che d' oro m'empia la scarsella / e
per questo piena quella vasta / ingordigia d' aver? pasquinate romane, 761: meglio
alla scarsella e gli donavano delle monete d' oro e d'argento? fagiuoli,
gli donavano delle monete d'oro e d' argento? fagiuoli, v-177: ciaschedun
vuole esser innamorato e godere il frutto d' amore bisogna che spenda e che non tenga
sua scarsella molto manco il troverrà in quella d' altrui. ariosto, vi-134: più
una colonna di pietra. = nome d' azione da scarsellare. scarsellière, sm
figura pongono di stracci / di grandezza d' un uom e dove tiene / lo scarsellin
scarsellin pendente da'suoi lacci / più d' un sonaglio querulo s'attiene. cornoldi
alla sottana esce attaccata ad un orologio d' oro una catena composta di granelli blò
blò, di granelli rossi e di granelli d' acciaio facetati a guisa di diamanti.
ma non iscarse, come se fossero d' una giovenca pingue lussureggiante. = deriv
e quella volta riempié desso di coloro e d' esercizio e di scarsezza simili alle formiche
30: è... questo principe d' animo grande e generoso e desidera di
piedi di chi lo consecrava supremo ministro d' israele, gli espose la impossibilità d'
d'israele, gli espose la impossibilità d' ubbidirlo, rappresentandogli la scarsezza degli anni,
me stessa come, vivendo tra perpetue contrarietà d' affetti, non consumi prima del tempo
che la scarsezza de'piaceri mi serva d' antidoto contra i disgusti. desideri, lxi1-2-vi-
(672): gli affari andavan d' incanto: sul principio ci fu un po'
incanto: sul principio ci fu un po'd' incaglio per la scarsezza de'lavoranti e
o agli anni della vostra vecchiaia. d' annunzio, v-2-245: io avevo inventato
ai servigi del re di persia nella guerra d' egitto. carducci, iii-10-359: il
boccaccio, e per amore e per iscarsezza d' avere, molto trascrisse di autori antichi
. ciro di pers, 243: d' insolita scarsezza / non s'incolpar le
di vita spirituale. -difetto d' ingegno o di preparazione culturale. gemelli
a'quali sono anche simili nella scarsezza d' intendimento. muratori, 6-274: chi noi
a ricevere in sé medesimi il lavoro d' una tragedia. metastasio, 1-iv-636: oggi
tutto ciò che sente di novità o d' arditezza anche la più felice, sono i
che in cicerone forma uno degli effetti d' uno stile, e in lui è soprabbondanza
di tutte le consolazioni mi vado ingegnando d' avere aviso da altri de lo stato suo
io, per lui che more, / d' una stilla di pianto avrò scarsezza.
diamanti e di rubini e quattro carrate d' oro per aver solamente tanta terra quanto
giuliani, i1-140: c'è scarsità d' ogni cosa, non si trova che polenda
potendo io, fra tanta e copia d' occupazioni e scarsità di tempo, dar più
dei danari invitati, depredavano i miseri paesi d' italia. g. bentivoglio, 4-1242
limitarsi. liburnio, 3-83: se d' oro o ver d'altro abbellimento di
, 3-83: se d'oro o ver d' altro abbellimento di fortuna mi potete conoscere
abbellimento di fortuna mi potete conoscere abile d' accomodarvi d'una sola parola vostra,
fortuna mi potete conoscere abile d'accomodarvi d' una sola parola vostra, non usate
storie, dello scarso numero de'soldati d' allora, perché prendono 'milites'semplicemente per
ma non iscarse, come se fossero d' una giovenca pingu'e lussureggiante. -non
convenendo passare per la sterilità de'boschi d' ardena, ove le strade sono malagevoli per
condur carri, e il paese scarso d' erba e di foraggio per nodrir i cavalli
pensiero per aver trovato gli alloggiamenti scarsi d' ogni bene e quasi deserti. a
/ di tante genti, a cui d' alloggio e pasco / sarìa scarsa la terra
o con scarso impiego trattenuti col mezzo d' amici, senz'altro consenso o partecipazione
ministri, io li trovo tanto scarsi d' ogni termine di onore e di stima
sua casa o corte, benché abbondi d' ogn'altra cosa, stia scarsa della
, cxiv-32-4q: son meri cattaloghi scarsi d' invenzione e scarsissimi di pensieri. forteguerri,
solitudini finalmente ricoveransi quelli che, scarsi d' ogn'altro bene, essend'innamorati,
l'essermi conosciuto scarso di talento e povero d' abilità non meno in trattar pennelli che
, 67: a me stessa sono / d' aiuto scarsa e mia virtute ed arte
cosa terrena / nasca da scarso lume d' intelletto. leopardi, iii-255: perché
/ arso di soldi, non che scarso d' oro. conti, 367: la
cesarotti, 1-xxiv-95: le vere ricchezze d' uno stato sono... le
porcacchi, i-322: stava alessandro scarso d' ogni partito, per- cioché vedeva d'
d'ogni partito, per- cioché vedeva d' ogn'intomo la balza rotta e trabocchevole.
nella persona, nelle fambe sottile. d' annunzio, i-919: come ne l'occhio
ruppe al fine / vicino a capo d' otranto, ricchezze / perdé non scarse.
mio figlio concetto, che è un figliuolo d' oro. -caratterizzato da un raccolto esiguo
alla cucina, e in una volta d' occhio detti il tracollo a 25 o 30
a una torta con tanto animosa risoluzione d' empiere il ventre, e con sì
li passi scarsi / fra gli albuscelli, d' umiltà ve- stuta, / donnescamente giva
. imperiali, 4-56: bei fior, d' odor non scarsi. bontempi, 1-2-109
di quest'albedine, uno scarso odore d' erba ruta ne esala. fenoglio, 5-i-606
dalla cultura restan fuori, con la lama d' acqua, scarsa che il limo vi
e rasa / cne par proprio sorella d' un testone? g. r. carli
elevati concetti quanto non fu dato che d' accennare alla scarsa lena del mio ingegno
qui convien che sian le menti sciolte / d' esto terrestre limo e sollevarsi / con
occulti / ìrrefrenati trepidi possenti / moti d' alme. carducci, ii-7- 172
alfieri, 7-159: sto in aria d' ogni cosa: ho due cavalli zoppi,
umore e una svogliatezza infinita e indicibile d' ogni cosa. per questo son così scarso
mentre infiniti furon coloro che scrissero rime d' amore. 21. poco intenso
accendere lo scarso entusiasmo per questo genere d' arte. bacchelli, 2-xv-78: è un
nostra, di intensa coltura estetica e d' esaurimento della fantasia: condizioni..
corso periglio, e maggiormente / se d' uscime fu scarsa la speranza.
del fino amare / e scarso molto d' ubriare / quella che mi fa pur pensare
; ed è motivo ricorrente nella lirica d' amore. leandreide, ii-21-39: ho
scarso marito, dopo non molto s'innamorò d' un gentilissimo giovine, al quale essendo
tuoi comandi », disse il portinaio d' un subito ossequioso, « ma non
secolo, scar- setto anzi che no d' invenzione, ha voluto pescar la tragedia
sostant. giovio, ii-205: pentendomi d' aver scartabellato lo scar- tabellabile indarno et
calorose tirate, è poco a dar giudizio d' un secolo. slataper, 1-94:
da scorpioni, e tiriamo una man d' anguille. stato poi un pezzo in su
documento. giovio, ii-205: pentendomi d' aver scartabellato lo scar- tabellabile indarno et
che avea scartabellato, e mi disse d' aver memoria scritta dal fu suo cognato
negozio di generi diversi gestito da un capitano d' amministrazione ancora in servizio effettivo. la
(in partic., condurre ricerche d' archivio). landò, 1-71:
fame, come utilizzarlo, ma lo teneva d' occhio pensando che, scartabella e scartabella
prima scartabellata si rivolgerebbe a la eccellenza d' omero..., desiderando la