spenti,... nell'avvolgimento d' un romantismo piratesco. = adattamento del
: si romantizzò in iscrizioni la storia d' una giovine impazzata d'amore per il sole
iscrizioni la storia d'una giovine impazzata d' amore per il sole. -avvolgere
un po'come quando, dai libri del d' azeglio e del guerrazzi, si passa
volendo narrare in versi avvenimenti recentissimi è d' uopo adoperarvi la lirica, o canti
fosco e vecchio / manier famoso in più d' una romanza, / dalla parete di
romanze riposatissime e per quintetti e sestetti d' interminabilmente arti- fiziata dottrina. mazzini,
. mazzini, 28-174: non mi ricordo d' aver mai fatto romanze per musica.
di lezioni di canto dai piu celebri maestri d' italia. nievo, 1-vi-234: ecco
innamorava, cavatine e romanze da salotto. d' annunzio, i-812: ne la prossima
aveva scritto una volta sola in pnncipio d' ottobre per inviarle una romanza da camera.
forma somiglia al rondò, ma ha d' ordinario un carattere romanzesco e s'esegue con
danze. tenca, 1-110: le romanze d' amore cantate sotto i terrazzi.
siva. = nome d' azione da romanzare. romanzare1,
gli toglieva la sera... d' ingobbirsi sotto la finestra pianterreno, donde
, a cura del vitali, dice più d' ogni biografia romanzata. gramsci, 12-213
romanzatoli de''reali di francia'attinsero certo d' oltre monte la materia e parte anche delle
, e si vedesse appesa / la salma d' un gentil romanzatore / a un salice
sono i tempi di carlo magno e d' artù e quelli ch'o di poco successero
, 2-316: non meritano il nome d' istoria quelle narrazioni che non trattano negozi
l'accelerò col digiuno. = nome d' agente da romanzare. romanzatura,
più volitanti chirotteri. = nome d' azione da romanzare. romanzeggiare, intr
agg. romanzato. magalotti [d' alberti]: né a nessuno ha mai
nobili, sono tutte romanzerie e abusi d' immaginazione e inesperienza di vita, mi andava
ogni ombra di romanzeria, non credo d' aver sentito affetto né moto altro che
genere). carducci, iii-21-308: d' uno di questi tumulti, il più romanzescamente
disse già discorrendo di questa famiglia. d' annunzio, 8-42: la seconda figlia è
. benvoglienti, cxiv-6-109: questa sorte d' istoria molto serve a indagare la verità
stato ro- manzescato e infine quello che d' antico v'è rimasto. = denom
di avventure ardite e di tenere elegie d' amore, era il terzo ciclo. moravia
romanzesca e folle / avventura; e d' un titolo ideale / che ti potrebbe
galante d' un gentiluomo suo conoscente e tratto tratto
giorni dopo vien fuori la lettera sua d' adesione al programma di legnago, cioè
romanzi e storie, prose e versi d' ogni maniera tutta e sol romanzesca, senza
e tassata da chi non aveva notizie d' altri paesi per fame il confronto.
salute sta ottimamente..., ma d' esperienza e di testa? mi ha
un nuovo genere creato da'moderai, capace d' interessare il cuore e sublimare lo spirito
è cosa nuova a chi rammenta come d' inghilterra appunto ci venissero fin da'primordi
hanno origine nell'epos gallico in 'langue d' oil'. -autore di poemi cavallereschi
un misto di culto e selvaggio, d' ameno e d'orrido, di ridente e
culto e selvaggio, d'ameno e d' orrido, di ridente e sublime forma
, destava nella fantasia quel divino ondeggiamento d' idee confuse e brillanti di un indefinibile romanzesco
, 8-107: olimpia è un enorme frammento d' anticaglia, dentro la cornice, l'
dentro la cornice, l'atmosfera romantica d' una specie di parco inselvatichito. l'
m'era compagno u figlio giovinetto / d' un di quei capi un po'pericolosi,
/ di quel tal sandro, autor d' un romanzetto / ove si tratta di
di matematica, di storia dell'irlanda e d' israele. soffici, ii-263: il
, nei nostri migliori giornali, onorare d' almeno un accenno il romanzetto o la
e abbonito. 2. storia d' amore per lo più giovanile o di breve
per un osservatore. pirandello, 7-1174: d' avere avuto anca esse in gioventù il
che egli poi raffigura, creature fatte d' eterno ma pur coi segni tutti dell'umano
9-571: 1 romanzieri sono uomini carichi d' immaginazione e privi di fantasia, condannati
si chiamava romano, ed ogni dialetto d' ogni provincia si chiamava romanzo o lingua romanza
inanti a una fiera pedocchia / che venne d' istria a far versi romanzi. ascoli
poemi romanzi son quelli che contengono favola d' uomini valorosi, in arme fatta a capriccio
di ampia estensione, caratterizzato da libertà d' invenzione e di intreccio. -per estens
n. 3); il romanzo d' avventura o d'avventure; il romanzo di
); il romanzo d'avventura o d' avventure; il romanzo di cappa e
n. 2); il romanzo d' appendice (v. appendice, n.
dante, purg., 26-118: versi d' amore e prose di romanzi / soverchiò
quelli del oredano, del biondi e d' altri simili: l''artamene overo il
periodo di maggior diffusione del romanzo geografico d' avventure, la letteratura cattolica in proposito è
molto antica, fatta per gli discendenti d' italia e, secondo che si leggono i
ramanzi, indi fu il buono buovo d' antonia. a. pucci, cent.
trasferirla, in virtù di metafora e pretesto d' allegoria, a significar tutto quello che
eraclito volle, a me rassembra / sogno d' infermi o fola di romanzi. muratori
giudizio alcuno, benché io tema forte d' un romanzo. probabilmente sono finzioni ancor
comunque sia, goderebbe il pubblico ancora d' un tale romanzo. goldoni, ii-5
romanzi, favole ed altre simili invenzioni d' ingegno. cattaneo, ii-2-238: altri
: fu un romanzo il mio vivere d' errori.. / un romanzo perduto /
, tumulti di campane riempiono le piazze d' un'armonia varia, trasparente e profonda
sa leggere. 4. storia d' amore o relazione amorosa, per lo
lei. né di lei, né d' altri del resto: io sono maritata e
li hai chiesti ieri? ». d' annunzio, 8-79: miss claribel, sorretta
1-1-222: no me posso arregoardar / d' alcun romanzo vertade, / donde oise unca
lo scadimento di quel colonnello e scudiero d' una regina, che sta così mal difendendosi
flaiano, i-109: nascono i romanzacci d' appendice farciti di vittime, ai ricatti,
e se il vocabolario spiacerà ai dotti d' italia, non farò per questo a
e * baroni / della scomunica e d' ogni intraddetto. = deriv. con
e risorgere tutti i nostri martiri. d' annunzio, iii-1-938: -annabella, annabella,
frullo delle ali di un uccello; ronzio d' insetti. biscioni [s. v
dopo averlo inteso discorrere per un quarto d' ora, restava a tutti una romba nell'
amalia, ti parlo da tre quarti d' ora, e non so come abbia potuto
modo e al fine. = nome d' azione da rombagliare. rombagliare,
guglielmotti, 757: 'rombagliatore': quel mastro d' ascia che specialmente attende ai rombagli.
specialmente attende ai rombagli. = nome d' agente da rombagliare. rombàglio, sm
ascolto, e credo lunge a un batter d' ala? borgese, 1-293: essa
ti rimpianga, ahi misero, / preda d' irato mar! -scrosciare (
basso / un'ala di bianca colomba? d' annunzio, 11i-2-56: udite le fiumane
acque, io suscitava / la buona fiamma d' eriche e sarmenti. -emettere
valle in valle finché si spense. d' annunzio, iii-2-285: di sùbito fui come
sùbito fui come il crepuscolo / pieno d' astri di nuvole di fiamme, / e
la caccia e rombavan le rupi / d' inni di trombe. savinio, 10-209
breme, 78: né mancava chi sperasse d' instizzirla a parlare, onde vi fosse
alla morte, anche come personificazione. d' annunzio, i-1021: ha dato il cipresso
rombando per l'aria come il sasso d' una fionda. panzini, ii-87: rombavano
falconi, i-4: con ogni poco d' umidità ringonfiano e top- pano la falla
graffiandosi e stridendo, / il del empiè d' un rombazzo stupendo. passeroni, 3-195
ed un rombazzo / v'odo ancor oggi d' ali. cesareo, 291:
su la chioma aspra, un rombazzo / d' ali e di strida, un turbinio
tuoni. -scroscio di un corso d' acqua. praga, 4-227: la
, il vecchio, / che crederà d' esser stato causa / di cavarla di casa
del mare e della solitudine e mancanza d' uomini, come mai io uomiciattolo di niun
., e può immaginarsi il rombazzo d' allarmi, polemiche e rettifiche che, al
. tensione drammatica espressa in un'opera d' arte con eccessiva enfasi. r.
ben vani / di gente in gente e d' uno in altro sangue. idem,
non dèe distinguere se quel che dimanda d' essere amato sia nato di nobile o di
s. m. si serve più che d' ogni altra persona in tutti li maneggi
vieni, e vedrai / se la lancia d' achille avrà rispetto / al tuo sangue
lo assoggettarono alla sorveglianza e a'voleri d' una aristocrazia ereditaria la quale derivava i
padroni di casa, nobili provinciali. d' annunzio, vi-429: non so dirvi
l'antico sangue e l'opere leggiadre / d' i miei maggior mi fèr sì arrogante
casi! sercambi, 2-ii-179: nella terra d' ascoli al tempo di papa johanni quarto
di parole nomato fra'bonzera, omo d' ogni cattiva vita; e secondo l'
sangue') è stato superato; e d' allora la civiltà si sviluppa in senso
un gruppo di puledri ungheresi, parola d' onore, fuori d'ordinanza...
puledri ungheresi, parola d'onore, fuori d' ordinanza... son tipi costanti
la gioia ch'io prevedeva della vista d' un uomo del vostro sangue e di donna
il torto e la ragione, vinceva d' assai la crudeltà di caligula...
si debba andar cercando fuori della casa d' austria, verisimile essendo che, uscendo
persone del sangue non interrompessero le fortune d' astalli. c. gozzi, 4-116:
appresso al re valesse più il parere d' altri che 'l suo, andava tuttavia biasimando
giovine che per sangue e per eccellenza d' animo non era certo men nobile di
quella gente 'che incoccia maledettamente / d' esser di carne come tutti siamo /
ma di grande valore: un cerchio d' oro con un grosso rubino rosso cupo
bivalve, esso si vede tutto stillante d' un glutine vinoso, il quale tinge il
abito e sopra pensiero: 'sangue d' un turco', 'sangue d'un cane'o
'sangue d'un turco', 'sangue d' un cane'o altro che venga alla
, 5-86: due scudi una collana d' oro massiccio!.. sangue del boia
[s. v.]: 'sangue d' un cane! sangue d'un turco!
]: 'sangue d'un cane! sangue d' un turco! sangue d'una canna
! sangue d'un turco! sangue d' una canna! sangue di dio! '
se abbiano a combattere sino alla morte d' uno di essi. -al sangue
formica portava tutto dalla sua massaia, d' accordo col povero buon padre isaia.
commesso, a sangue caldo, nella persona d' un proprio contadino, desiderava di avere
sorte. caro, 12-i-203: gridano d' essere abbandonati e che monsignor non gli
-avere sangue con qualcuno: andarci d' accordo. tommaseo [s. v
se la dire seco, non andare d' accordo. 'averci sangue con qualcuno';
: a bruttarsi le mani del sangue d' un suo fante. castelvetro, 8-1-405:
come quello era di non averlo dimenticato e d' averlo presente, senza sforzo della memoria
confidenza tra loro, parve che nuovi aggregati d' amarezza l'andassero vie più infiammando.
. salvmi, vii-2-4: noi dichiamo d' una persona avvistata, di bel colore:
e latte, le guance di pesca d' un rosa violento. -essere,
taglieggiato nella borsa, facendomi a peso d' oro arbitrariamente ricomprare ogni mutazion di parola
-suscitare dolore e angoscia (una forma d' arte). faldella, 13-114:
12-222: quando ciò vide il buon figliuol d' anchise / ben se gli fece fi
se poi ci guastavamo il sangue a metter d' accordo l'onnipotenza divina con gli accidenti
10 si veda spuntare da una via d' un paese lontano, ogni rancore scompare
de'barberini fu un nuovo irritamento che finì d' inacerbire 11 sangue del duca verso di
come dichiarazione del re, che finiva d' inacerbire i sangui. -incerconire i
non ebbe allora alcuna necessità né occasione d' insanguinarsi le mani nel sangue d'al-
né occasione d'insanguinarsi le mani nel sangue d' al- cuno de'suoi per poter vivere
giuliani, i-439: mi rammento io d' un avaraccio che andò a finir male
. caro figlio; / e d' ogni seme fiere e serpe nascili, /
gozzi, lordi le mani nel sangue d' un tuo pari. i-19-106: perché prolungar
, pellegrino in barbari contorni, / dove d' umano tare omicida. sangue pascersi ognun
: pensavano poi andare sopra la terra d' azua e porla a sangue e insegnorirsene.
dimoe vicaria, che tu abi podestà d' imprigionare, in avere e in strare
dio, scosso tutti i sepolcri d' italia, e rimescolatoci, a noi giovani
mi sale di nuovo alla testa e d' improvviso la vergogna mi attraversa l'animo.
sangue loro, non più per lo regno d' asia, ma per lo re
la vigilia della passione). d' annunzio, v-1-797 tit.: il sudore
di me, se puote, o d' altri acquisto, / giusto è ch'io
, lii-14-176: ha data occasione a molti d' aggiun- gergli il titolo di crudelissimo e
. / sappi che il viver tuo d' araspe è dono; / che il tuo
. testa cilenio, xxxix-ii-45: sangue d' un saxo mai cavar se vole.
e uno drappo di lino molle in olivo d' u- liva. balduccì pegolotti, i-114
terra vi si vendono cordovani, concio d' ogni ragione,... sangue
.. si chiama ancora una gomma d' un albero d ^ africa di colore naturalissimo
una lagrima gommosa e liquida che distilla d' uno albero. magalotti, 21-13
non ti. levi coll'ugne quel po'd' effigie di cristiano che tu hai.
eh'a guisa di assetate sanguettole procuravano d' immergersi nelle più abbondanti vene. moneti
. rucellai, 2-263: il bardolino mostra d' aver veduto manifestamente per vene lattee toraciche
del medesimo fegato. = nome d' agente da sanguificaré. sanguificazióne, sf
le sue conclusioni. = nome d' azione da sanguificaré. sanguigna1 { sanguina
. bossi, 67: 'bolarmeno o bolo d' armenia'...: è un'
'sanguigna': pietra fossile di color rosso d' un grand'uso per i disegni perché si
che mi trovo in letto, martire d' una fiera flussione di capo...
cagioni, il medesimo ed eguale momento d' impeto e d'agitazione. martello, 6-ii-
medesimo ed eguale momento d'impeto e d' agitazione. martello, 6-ii- s
e di fregi sanguigni è ricamato. d' annunzio, v-2-163: non ho mai temuto
pene intorno all'uretra è fatto d' innumerevoli lamine e cellule della universale
si torceva, urlando, spasimando. d' annunzio, iv-2-166: egli ebbe su le
fa tra i loro denti bolle sanguigne d' aria. -figur. che nasce da
/ acceso sguardo con le dolci tempre / d' amor rende men fiero. pinaemonte,
/ or di guerra sanguigna, or d' alma pace. b. corsini, 55
dannati. -con riferimento alle stragi d' amore. di leo, 165:
, sanguigno tributo sol debito da'figliuoli d' ira. g. gozzi, i-17-85:
, xv-256: come potrà [egisto] d' un'omicida sposa / giacersi a lato
. imperiali, 4-435: più che d' alcmena il favoloso figlio / veracemente poderoso
alle iene venia col crin spruzzato / d' olio di nardo... /.
deva una luce breve di braciere. d' annunzio, iii-1-1067: eravamo, te
stagione la casa offre il suo fiore: d' estate, il fuoco d'artifizio d'
fiore: d'estate, il fuoco d' artifizio d'un rosaio sanguigno. fracchia,
d'estate, il fuoco d'artifizio d' un rosaio sanguigno. fracchia, 938:
cennini, 3-81: quando vuoi fare d' altre capellature e d'altre barbe,
quando vuoi fare d'altre capellature e d' altre barbe, o sanguigne o rossette o
veste suoi ricchi orpelli, / so d' alberelli che così s'impregnano / del vento
pettine congiunti; ha faccia et orecchi d' uomo, occhi verdi e di colore sanguigno
, 283: 'piropo': specie di granata d' un color rosso sanguigno vivissimo. nigra
, come questa che mi spoglia / d' arbitrio. boccaccio, i-284: a'prosperevoli
neri, pallidi e sanguigni / e d' altri assai color strani e maligni.
, e v'era istoriata a filo d' oro su velluto sanguigno la passione del
di viviano corsellini, lxxxviii-ii-762: fichi d' ogni maniera più sobrana: i..
:... con qualche rondella d' arancia sanguigna, d'arancia dorata e
con qualche rondella d'arancia sanguigna, d' arancia dorata e di limone, con
giulianelli, 1-35: intraprese l'intaglio d' un cristo calato di croce sopra un
palustre:... con esigue venuzze d' un cinabro vermiglione come striature de corallo
-matita sanguigna: sanguigna. d' annunzio, iv-1-200: certi disegni, dal
piacevol gioco... di questa specie d' amore. g. m. cecchi,
, per nome antonio,... d' abito di corpo mediocre, di temperamento
parlare o di scrivere, un bicchier d' acqua. buzzati, i-84: -
più disposti dalla natura alla ferocità, ma d' intelletto meno sottile e speculativo. d'
d'intelletto meno sottile e speculativo. d' annunzio, iv-1-736: pingue, sanguigno
più tosto e più sovente lo collerico d' ira e di discordia, il sanguigno di
: ogni colore o di natura o d' arte / vincean le belle guance /
la città sanguigna, carnale e piena d' ogni vizio, mancando virtù a tutti,
iii-2-292: lo biasima [manzoni] d' aver troppo troncato a mezzo, soppressi
testi fiorentini, 252: diedi per tingnitura d' una guamaka di monna lina molgle di
monna lina molgle di simone, dies mi d' o- tobre, soldi vira, che
-inchiostro o pastello rosso. d' annunzio [« l'illustrazione italiana »,
umore e fantasia che t'abbia / d' antichità di sanguinacci e stato, / sappi
là fu la volta di una casa d' affitto, tinta di sanguinaccio. idem,
6. region. ocra rossa dell'isola d' elba. 7. agg. rosso
ascella, e lo spruzzo di senape d' una parrucca ancora più svaccatamente sanguinacela di
situazione, un sentimento, uno stato d' animo). salvini, 41-109
di cniocciolini, la terra, tutta spolverata d' acqua, stacciata, rossi i campi
rossi i campi zappati, sanguinanti le prode d' erba lupinara, le prata celeste mare
tornare nel vento / l'antico delirio d' astarte / nel dì d'adonài germogliante /
antico delirio d'astarte / nel dì d' adonài germogliante / quando i quadrivii e
, 1-14-16: regia donzella, / che d' ogni sommo re vinci la gloria,
ch'incominciate / a seguitar le vestigie d' amore / che già tante camigie ha
. ha radice grossa e strisciante, d' onde esce una foglia unica radicale, quasi
, offesi, irati, vincitori e nimici d' ogni religione. d. bartoli,
la padrona di casa... è d' animo giacobino... l'irrita.
, da tanti figliuoli rimasti orfani? d' annunzio, iii-2-152: - sergio è
: si va tessendo una nuova società d' uomini operosi, sagaci, onorati: non
sacrifici umani (una divinità). d' annunzio, iii-1-1068: 'si sveglia l'erinni'
virtuosamente feroci li rendevano, al cessar d' esser liberi non li faceano cessare per
, sanguinario mi parla solo di vendetta. d' annunzio, iv-1-119: il nostro cuore
.. ci rima- remmo col nome d' oppressori, di sanguinari, odiati da'
ma con energia, allo spirito funesto d' un'anarchia turbolenta, sempre tirannica e sempre
sanguinaria... quando un membro d' una quintina accusò un suo compagno, la
senza saperlo nella dualità dei poteri. d' annunzio, iv-2-167: su tutte le
il ventre e si scontorce, è segnale d' aver mangiato l'erba sanguinaria.
effusione di sangue, sanguinamelo. d' annunzio, v-2-796: il rosso del vessillo
: di due cuori. = nome d' azione da sanguinare. sanguine1,
orto, che gira braccia 400, d' allori, fichi, susini, vite e
, 27: i tordi cominciano a venir d' ottobre, ma quando sia maggior freddo
apparve duttile come verga di sanguinella. d' annunzio, vl-452: nel pratello la sanguinella
ghirardacci, 3-295: aveva 12 bacchette d' oliva di color di sanguinelle. vico
col dente / sì ge trase l'ala d' entro el ventre. s. gregorio
pel sanguinente / crin, pria che d' una lagrima tu possa / contaminar quella
nento spirito metando ogne ingegno, usando d' ogne in- gano, dachij tanti tormenti
magior parte, sì è graziosi, d' onore e de biene. sermini, 33
,... essendo unta con sugo d' erba dell'istesso nome e posta in
istesso nome e posta in un vaso pieno d' acqua, fa parere il sole sanguineo
s'ode sol di titiro la fistula. d' annunzio, i-148: con i giocondi
occhio alla caudale scorre una fascia gialla d' oro lucente, ed una fascia nebulosa
, certo sai che. nnon io d' una vena di sanguinità con pietà discenda?
, con sottovi la scritta: 'coeur d' aristocrate'. marinetti, 2-i-860: ammucchiavano
de maria, 53: quelle spoglie / d' agnelli, ancor sanguinolente, / tremavano
simil. scortecciato al vivo (un tronco d' albero). vittorini, 1-24:
l'anno scorso, si sono ricoperti d' un muschio bluastro. ma non ce
e mangiare si gitta loro una superfluità d' umori sanguinolenti negli occhi. catzelu [
.. sul lastrico sanguinolento il cadavere d' un livornese. buzzati, 1-178:
preparare un piatto, come contorno d' una gran fetta d'arrosto sanguinolento.
piatto, come contorno d'una gran fetta d' arrosto sanguinolento. piovene, 7-196:
troppo vera fama in che egli correva d' uomo sanguinolente,... niuno.
rissosi i sangui- nolenti i bestiali signori d' italia ammansati intorno a lui. slatafier
e una ormai invecchiata guerra mi dispensano d' aggravar l'eccellenze vostre con soverchio tedio
barbarossa, respinto sanguinosamente dai novelli spaldi d' alessandria. piovene, 6-303: due
ma per puntiglio, per avere rischiato d' esser portato in tribunale ritenendosi sanguinosamente offeso
tribunale ritenendosi sanguinosamente offeso dal fatto innocentissimo d' essere andato ad offrirglielo.
, or odi di che vestimenta: d' una brutta e vile pellicella, tutta sanguinosa
forteguerri, 5-30: di balsami e d' erbe prodigiose / prendo un involto, in
a guisa di un puledro scappato. d' annunzio, v-2-393: riescii finalmente a
era una buca piena di brandelli sanguinosi e d' acqua. -in formule analoghe al
1-258: credo che mi avrebbero morto d' mdigestione con que'loro sanguinosi roast-beef.
, anche in un eccesso di furore, d' insania). garzoni, 7-387:
pupilla sanguinosa motto, per alcuna corruzione d' infertade le cose paiono quasi tutte rubicunde
in su la piaga, e tal diè d' armi un crollo / che, ancor
delle sanguinose / armi lo spogli. d' annunzio, iii-2-234: l'animo / con
ventre, non con l'onta / d' aver morduto il fango sanguinoso, / riverso
-arrossato di sangue (un corso d' acqua). ovidio volgar.,
carducci, iii-14-88: bevve dell'acqua d' un ruscello tutta sanguinosa. 3
, quivi fu sanato, quivi mento d' udire: « oggi sarai meco in paradiso
era vittima di quella stessa tirannica mano d' augusto che, sanguinosa ancora e fumante
] sanguinose; / con quel grande occhio d' intorno guardava. 5.
spettacolo dei tornei, dice ad ugo d' este: lascia questo gioco puerile e
si- milia, in questo sanguinoso volger d' anno italico. -che è stato
con flebile metro piango la morte sanguinosa d' un zio materno. -che mostra
che aveva la fulgida e limpida gloria d' aiutare tutti i popoli, ed ora
de roberto, 16-22: al cadere d' un giorno, l'orizzonte appariva tutto sanguinoso
non so che di dolce e d' amaro che internamente provai nel ritoccare le
parola un'aspirazione morale, il bisogno d' un rinnovamento profondo, sanguinoso magari,
cui non è pianta creusa arsa, d' ipirea, e la madre (cioè medea
masso lurido / e il sanguistilla scoglio d' acheronte / custodisconti già. = voce
campiglia, 1-119: professava [il condéj d' avere ripreso tanni non contra il re
si spengono... con foglie d' ellera peste e mischiate con olio, e
/ de'lor seni, succhiar gran vene d' oro. parini, 679: due
de'miei maggiori nemici, fra queste sanguisughe d' a- strea, erano un certo affannone
mandato opportuno, e vi avrò tobbligazione d' avermi liberato da una sanguisuga troppo dannosa
regione, li chiamano locuste e sanguisughe d' inghilterra. leopardi, i-534: i francesi
e fuggimenti di demoni. = nome d' azione da sanicare. sanicare,
a cui non bastavano oggi le forze d' italia si è il sameare tutto l'agro
e inselvatichite. -rendere salubre un corso d' acqua. bibbia volgar. [tommaseo
bonaventura volgar., 153: o figliuoli d' èva, ché non ponete li vostri
avvelenati dinanzi a quelli della madre d' iddio, se voi volete perfettamente essere sanicati
le potessi far passar la soglia / d' esto palazzo, sare'sanicato. ovidio volgar
radici sono così dalla natura artificiosamente fatte d' uno incatenamento di nodi che non causano
corsellini, lxxxviii-ii-762: pere vi reco d' ogni lor maniera: i..
sparse nella pasta sanidinica di minimi cristalli d' amfigeno o leucite. sanidinite, sf
immenso, che macello è sempre / d' umana carne, onde ancor sempre intriso /
tifone] abbruciato, / agli scogli d' intorno cento teste / egli sbatteva, da
stilla verde sanie. idem, 13-44: d' annunzio... sarà per tornare
scorrere dovrebbe / qui dentro il vivaio d' obliqui, / ma livida sanie di
migliorata dei climi. = nome d' azione da sanificare. sanificante (
bonificare. statuto della società del padule d' orgia, 144: con ciò sia
con ciò sia cosa che 'l padule d' orgia bisogni d * essere sanificato, e
dall'oratoria forbita. = nome d' agente da sanificare. sanificazione,
la carica microbica. = nome d' azione da sanificare. sànio, sm
canteri, ne'zi-peppe, ne'vasi d' ogni materia e forma, colmi di
madre di santà è astinenzia, madre d' infermità è abbon- danzia. francesco da
la sanità non è altro che un'armonia d' umori ben temperati per conservar la vita
iii-188: il torelli avea goduto sempre d' una sanità molto ferma. leopardi,
e che ti auguriamo sanità e serenità. d' annunzio, iv-1-839: il cuore gli
iv-1-839: il cuore gli si gonfiò d' un'aspirazione confusa alla forza fisica,
, 1-8 (33): ciascun mostra d' aver seco tormento, / o mal
, / o mal di testa, d' occhi, od è sciancato, / qual
sordo o scilinguato, / o quale è d' altra sanitate spento. s. bernardino
testamentarie, per indicare la piena capacità d' intendere e di volere. testi veneziani
cum queto e sincero anemo no occupado d' alguna turbacion, in mia sanitade..
. capuana, 15-124: l'opera d' arte viene quando dèe venire, cioè
suo nascimento di luogo ove sieno vene d' alcuno metallo. crescenzi volgar., 11-1
: gli esercizi della villa richieggono fortezza d' abitatori, industria e acconciamento d'operatori
fortezza d'abitatori, industria e acconciamento d' operatori, ed imperò la sanità del luogo
nostra republica in sito tale che per difetto d' aere ne volti in brevità di tempo
l'ariosità dell'abitazione, mi par d' essere capitato bene. 4.
compiti di consulenza e in alcuni casi d' iniziativa e d ^ ìv istituto superiore di
la sezione di sanità della seconda divisione d' assalto. fenoglio, 1-i-1659: noi [
. codice dei podestà e sindaci del regno d' italia (1811), 281:
e pulitezza, castigando, a cagion d' esempio, chi recasse frutti non maturi,
gli olandesi con le più large dimostrazioni d' affetto, le famiglie quasi sempre tra di
avere fame e sete di giustizia, cioè d' ogni opera virtuosa. fiori di filosafi
dirittamente chiamare 'utilità', poiché è sanità d' anima acquistata per medicina assai amara.
sembri arrischiato delineare in lui una zona d' assoluta incorruttibilità, di sanità (come si
: erari uno letto molto bene corredato d' ogni maniera che fosse al mondo, ché
la sanità e libertà / vaglion più d' una città... la maggior ricchezza
. tarchetti, 6-i-153: « è d' uopo prima... che il signor
scritto: 'certificati sanitari', gli accennò d' entrarvi. -cordone sanitario: v
della carica microbica totale. = nome d' azione da sanitizzare. sanitóso,
: abbino quella istessa autorità tutti tre d' accordo che hanno delle sentenzie facte per i
: altro non è che una lettera d' un genitore sanmarinista al su figliuolo allo studio
una pigione. 3. moneta d' oro della repubblica di lucca, coniata
: si diede questo nome alla moneta d' oro della repubblica di lucca...
. san maurizio, sm. moneta d' argento del valore di 16, 9
sanniti tentato di corrompere, grandissima quantità d' oro per carità de la patria rifiutare,
; ad altre chiome / facciano infule d' or superbi inviti. d annunzio,
g. manganelli, 5-78: la condizione d' italiano espatriato attiva il complesso dell'orfano
lanzi, 1-4-13: le antiche lingue d' italia, delle quali ora per la
2. arald. scudo sannitico: scudo d' arme comune nell'araldica francese dal xvi
. chiari, 6-120: di più d' uno ho io letto che nel più
volpar., i-70: tutti omini desiderano d' avere sana la testa, pero che
facce sane, ma deluse e piene d' una lentezza quasi vegetale. -in
e con più affetto 'mi stia sano'modo d' augurio, segnata- mente in fine di
in fine di lettera... modi d' augurio e a presenti e per lettera
altissimi ingegni, di valorosi cuori, d' arti e d'invenzioni maravigliose; ne
di valorosi cuori, d'arti e d' invenzioni maravigliose; ne vediamo poi un
sano dire si può quando per malizia d' animo o di corpo impedito non è ne
menti non ben sane, / o d' amor le vittorie a ragionare. gherardi,
importa al conservar l'amico. f. d' ambra, 40: il che par
tre-quattrocentesco, 83: a dì x d' agosto torà di ranucciolo, per la
, i-297: se per questi modi d' amore non si può rivocare per la
intitola il suo libretto 'avventure letterarie d' un giorno? '. -per due sane
: ora te spoglia del monno / e d' onne fatto mondano: / tu ne
chi ha il cuor sano prorompe in parola d' amore e chi ha l'interiora guaste
utopisti, dei ciarlieri, degli entusiasti d' ogni novità pericolosa ed improvida. mazzini
7-26: tra i propositi di possesso e d' avventura, spuntava ogni tanto anche in
con l'acqua e col sale. libro d' amministrazione dette terre dei marchesi di civitella
e cercando per astronomia tutti i confini d' europa, per lo più sano e
.. il fagiano carne più gustosa d' ogni altra, sarà ancora più sana.
vece si servono i paesani deh'acque d' una fonte. -genuino, di
bassani, 6-40: « al giorno d' oggi avete la partita, il cinema,
grette muse litigatrici, ove io ho sudato d' avanzo, mi consagri a questa più
bando avea data parola: / on- d' ogn'altro ne fu mandato sano. note
della città, e in particolare del pezzo d' argento del valore di 24 bolognini emesso
. nomi, 1-78: venne dopo d' un anno, un mese, un giorno
garzoncel boemme: / il collo avea d' un sarrocchino avvolto, / come venisse di
di tale residuo. -olio di sansa d' oliva rettificato e olio di sansa di
letame o nella vinaccia o nella sansa d' ulive riscaldata. vettori, 162-not.:
e non s'avesse il torto / d' attizzare il vespaio, anch'io l'usanza
una regola inflessibile, essa non ha bisogno d' imparare le lingue sacre: il sanscrito
... era bionda e verde piena d' uva... venivano incontro i
sanseverino. landò, 1-5: disidererò io d' essere ricco per avere le volte de
esortazioni di generica religiosità a un ente d' immaginazione, il popolo. 2
vestito alla stessa foggia di loro, d' una tunica blu, aperta a cuore
stretta stritolarla, farla bollire in caldaie d' acqua o spargerla con acqua bollente e
la sansa ed il sansino dall'olio d' uliva. p. cuppari, 1-ii-394:
lat. samson), uno dei giudici d' israele, protagonista di straordinarie imprese (
contro i filistei, nemici del popolo d' israele, e dotato di una forza eccezionale
persia: ma in ogni altro luogo d' italia maiorana. = dal lat.
munizioni. - anche: polveriera. d' annunzio, v-2-183: mi diressi verso un
s. v.]: la santa-barbara d' un bastimento mercantile è il gavone di
confonderlo, con argomenti da sagrestani e fare d' un critico o d'un poeta illustre
sagrestani e fare d'un critico o d' un poeta illustre un santacchióne.
. 2. numism. moneta d' argento emessa dalla repubblica di lucca dal
mi dicono che anno bastonato più d' un santafede. = comp.
che tu giuocasti una tovaglia a cricca / d' un certo altare; attienti ben cappella
zantina, per lo più d' oro o d'argento, coniata verso
zantina, per lo più d'oro o d' argento, coniata verso l'anno mille
le due zolle / e vegna a man d' uno forese folle / che la stropicci
vidi lo luogo, ne le coste d' un monte che si chiama falterona, in
di tutta la contrada, zappando, più d' uno staio di santalene d'argento finissimo
, più d'uno staio di santalene d' argento finissimo vi trovò, che forse
. medaglia di rame, spesso con orlo d' argento, che si porta come segno
ad una medaglia di rame della grandezza d' una lira austriaca detta svanzica, per lo
detta svanzica, per lo più contornata d' argento, che si tiene per divozione da
quietarsi simili malori con mangiare pocchi bocconi d' insalata composta di erba santamaria, di
rosso. 3. varietà d' uva bianca con acini piccoli e allungati
dolcezza e dell'odore. -varietà d' uva bianca con acini grossi. dizionario
5-6- 355: il qual sudario, d' onde si sia avuto, oggi santissi-
era invece santamente bello spirito losatì! d' annunzio, v-1-230: è d'avorio senza
losatì! d'annunzio, v-1-230: è d' avorio senza vene, santamente scolpito.
disputava mai con nessuno con cui non fosse d' accordo nelle massime. faldella, i-2-173
vero sìcarba, il quale era sacerdote d' ercule, il quale sacerdozio era,
uom per uesta bruna / valle d' esiglio amaro, / è santamente caro
santìssimamente collocato il cuor suo. intrichi d' amore [tasso], 253: o
: la pia sorella di moncilo meritava d' avere un figliuolo che tanto santamente intendesse
dissi: qui ci vogliono i denti d' un lupo! fammi una coppia d'ova
d'un lupo! fammi una coppia d' ova affrittellate » « la grascia non
a finestra: non si ode che d' alcuno innamorata sia: è una santarella.
che fa santi di gesso e cartapesta; d' origine pugliese. = voce pugliese,
* santè': nella nostra cucina, specie d' albergo, ricorre sovente questa locuzione 'zuppa
ariosto, 19-50: ma diede speme lor d' aria serena / la disiata luce di
19-59: appresso alla... città d' ancona era una chiesa di s.
alcuno de'famigliari della detta opera overo d' altronde, il quale sia santese per uno
come una di queste santesi, che così d' amore schife si mostrano, fusse dallo
schife si mostrano, fusse dallo 'ngegno d' un suo amante prima a sentir d'
d'un suo amante prima a sentir d' amore il fratto condotta che i fiori avesse
casa di reame. = nome d' azione da santificare. santificante (
divina onzione sì te santificòne, / d' onne contazione remanisti illibata. bonvesin de la
dar loro la forza di rigenerarci. d' annunzio, iii-2-210: -riscatta il corpo
che apre la vulva tra gli figliuoli d' israel. ibidem, ii-267: tutte
. borsi, 92: posso dire d' avere assai bene santificato la festa,
, che possa santificarlo, eternarlo. d' annunzio, iv-2-153: ella sentiva ora
sentiva ora nell'animo un'immensa venerazione d' amore per tutte le cose, per
: l'uno che stimi l'onor d' incenso e d'altare, che son propri
che stimi l'onor d'incenso e d' altare, che son propri del vero
che ce n'è renduta o promessa. d' annunzio, iv-2- 155: anna,
, del tasso, dell'ariosto e d' altri scrittori santificati da essa accademia, ma
dei sacri elisi campi, / né anima d' onor, santificata / tra i sommi
con animo santificato di figliale obbedienza. d' annunzio, iv-1-604: ambedue stringemmo quelle
, i-214: inebbriati delle oneste dolcezze d' un amore santificato dal matrimonio, non si
, lat. tardo sanctificator -dris, nome d' agente da sanctificàre (v. santificare
volgar., ii-54: facciano i figliuoli d' israel la pa- squa nel tempo suo
-riconoscimento dell'eccellenza di un'opera d' arte. c. carrà, 663
giudizio per la 'santificazione'di un'opera d' arte. = voce dotta, lat
del mio buon padre mi salvassero più d' una volta. giusti, i-454: temo
, vi-1-398: se v'è una parte d' italia ove queste turpi scene sono dette
legge, son benedette dalla teologia, fin d' ora in tutta la rimanente italia questa
gabbadei, / ch'a quel d' altri pon cinque e levi sei ».
dono certi torcicolli che stanno tutto il giorno d' avanti a una immagine d'un
giorno d'avanti a una immagine d' un santo, perché si creda che essi
divenne famoso pittore col nome di ferraio d' anversa. pratesi, 5-455: tutte
/ oggi ritrovo: il volto addolorato / d' una madonna del sassoferrato / tutta chiusa
.. l'ambiente era per le poesie d' occasione e di circostanza.
pascoli, 1-800: mandami il san lorenzo d' un metro... e gli
sua vecchia sala da pranzo [di d' annunzio] dove la mensa era ingombra
ove vanno inseriti? fagiuoli [d' alberti]: presi a caso la bibbia
perché non c'è cosa più pesante d' una libera pensatrice. fanzini [1905]
un'organizzazione camorristica. g. d' avanzo [« la repubblica », 16-v-1986
, 16-v-1986], 16: pasquale d' amico, pentito con alle spalle un criminale
uomini sono chiamati tebot e sanno più d' arti di diavoli che tutta l'altra gente
laude cortonesi, 1-1-91: arca se'd' umilitade, / vaso d'ogne sanctitade:
arca se'd'umilitade, / vaso d' ogne sanctitade: / en te venne dei-
en te venne dei- tade, / d' angel foste salutata. -santo d'
d'angel foste salutata. -santo d' ogni santità: come attributo di cristo.
sangue il viso ti bagnaro, / santo d' ogni santità. -in odore di
. sarpi, viii-8: questa unica azione d' un tanto e tal re doveva bastare
: i romani e tutti i popoli nudriti d' ignoranza abusarono della santità di soprannaturali rapporti
la quale passeggiando ragionai per tre quarti d' ora con benignissima udienza. carducci, ii-11-229
o stanno per avere l'altissimo onore d' inginocchiarsi davanti alla santità del pontefice.
santità che alla pace. -buona disposizione d' animo, umore lieto. b.
una capanna, come quelle dei pescatori d' acqua dolce, e viverci in santità
-rispetto scrupoloso delle festività religiose. d' azeglio, 2-42: grazie alla santità piemontese
foscolo, vtii-287: qui né frutto d' olivo, né vite matura mai, né
2-134: par che ci voglia una forza d' animo non comune per capire che la
care, abbordare un monte, salirlo d' un fiato per ritrovarmi quasi per incanto nella
nelle città più illustri e più famose d' italia, sotto copritura di religione e
passi, / e tintinnire il campanello d' oro. /... / era
medici, ii-77: o vergin santa, d' ogni pompa e fasto / nemica e
, 1-91: i dì comandati dalla chiesa d' udir messa, come sono le domeniche
bestemmiando i santi e la madonna. d' annunzio, iv-2-74: nell'interno,
le pareti, pendevano grandi medaglie sacre d' ottone, imagini di santi. landolfi,
: quando talor l'aria s'ammanta / d' oscure nubi a dame agra tempesta,
: « già, parevano i fuochi d' una festa di santo patrono ».
/ le mille guglie bianche e i santi d' oro, / osannando irraggiata: intorno
san benedetto e san germano 'l destinoè d' esser sovrano / de tutto regno cristiano.
fue più lontana de la sua patria che d' alcuno altro apostolo. idem, par
: « io voglio voi fare piscatori d' uomini ». ghirardacci, 3-179: il
di san francesco, non è necessario d' averlo intorno alla pancia. e. cecchi
la pietra livida di fori / d' un largo tutti e ciascun era tondo.
di calatrava e l'altro è quello d' alcantara. ammirato, 103: era
professione di difender le vedove e pupilli, d' entromet- tersi a far paci tra nemici
zona di san severo) con uve montepulciano d' abruzzo e sangiovese il rosso e il
quello stabilito da dio con il popolo d' israele. elegia giudeo-italiana, xxxv-i-38:
giudeo-italiana, xxxv-i-38: altri ne vinnero d' onne canto, / tutti genga non dere
adora attentamente, acciò che noi meritiamo d' avere l'allegrezze della santa resurressione.
che egli è fermamente di corpo e d' anima razionale. iacopone, 46-33: sprezanno
s. vj: santa fede! sorta d' interiezione che denota meraviglia.
31: o tutti amanti che desiderate / d' esser con cristo, or vi conformate
per costui contra barbari difesa / più d' una volta na la santa chiesa. f
rapinatore di beni ecclesiastici, il governo d' un re scomunicato per aver messe le
mondo l'avrien lor frasche come ciottolo forza d' acqua, liso come pila santa per
, liso come pila santa per andar d' anni mani di pinzochere. -che
battesimo santo glorioso /... d' onne male fa l'omo guarire. s
. caro, 3-5: poi che fu d' asia il glorioso regno / e 'l
e co'suoi teucri in prima / d' èrcole visitando i santi altari, / il
di ovidio, in quanto benefico consigliere d' amore. ovidio volgar., 6-391
quale 10 medesimo già recai dalle sante terre d' oltremare. ariosto, 14-45: il
guerra, n. i. rinaldo d' aquino, 109: le navi sono coliate
, cui convennero quasi tutti i sovrani d' europa. fu detta 'santa', dal sentimento
riposo. foscolo, xii-639: i dogi d' allora in poi sposarono una volta all'
riso a'dì nostri, era santo e d' importantissime conseguenze a quell'età. g
alessio, xxxv-i-17: ore mo vo dico d' efi- miano, / de lu sanctu
virtù eccellente / mostra giovanni al duca d' inghilterra: i... i
di non conoscere qual fosse il potere d' un cappuccino tenuto in concetto di santo.
l'ettemo spiro / la santa voglia d' esto archimandrita. domenico da montecchiello,
grazie. poerio, 3-348: fra nubi d' incenso, il santo prego / tacito
uomo giusto né santo le disiderò anche d' avere. dante, conv., iv-xxiv-15
ultimi nepoti; / e sul colle d' antela, ove morendo / si sottrasse da
santa, ma io non ò punta voglia d' essere una santa. moravia, vii-251
sia santo si compiace che gli appongano d' aveme fatte molte e anche grosse da giovane
la sua santa e esemplare vita meritò d' esser creato sacerdote d'iddio.
esemplare vita meritò d'esser creato sacerdote d' iddio. -puro di ogni pensiero peccaminoso
tra noi da molti anni comunione santissima d' affetti, di speranze, d'aspirazioni.
comunione santissima d'affetti, di speranze, d' aspirazioni. -che esprime sentimenti
il santo riso inandì co'fiori / d' un antico mattin di primavera.
scarso interesse: « non ricordo nemmeno d' aver mai avuto un vestito color marrone
, che è solo nel mondo. d' annunzio, iv-1-52: « ogni opera di
il santo soffio dell'entusiasmo intorno a nomi d' individui, perché furono o sono potenti
vogliono smerciare la salamoia dei loro bariglioni d' acciughe fradicie per vino del chianti o
'disse parole sante': può intendersi anco d' umana approvazione, di discorso savio e verace
sante, e sulle quali siam tutti d' accordo. ojetti, iii-88: dice cose
lesta lesta gli friggeva essa una coppia d' uova, e non vedea la sant'ora
.]: 'santo dei pareri e modi d' agire diversi. santi':...
lippi, 2-52: gli passò fuggendo allor d' avanti / per tra pone
viarlo, sol con isperanza / d' avere a far di lui più boccon
elmo, sancto nicolò e sancta chiara. d' alberti providente; e nel tutto insieme di
pegno. -nel gergo militare, parola d' ordine. -dare, passare il santo
nota da parte del comandante la parola d' ordine ai militari a cui è affidato
. v.]: 'santo': nome d' un santo che ogni sera segretissimamente il
prato, ma sarà ben digiunato. d' annunzio, iv-1-801: fa più miracoli una
tal volta nell'incensar troppo la reliquia d' un santicèllo si fa torto a quella di
a sentire una messa in chiesa dopo d' aveme sentita una in casa. bresciani,
baldini, 12-173: data la differenza d' età e dati il carattere un po'precipitoso
. carducci, iii-28-206: o bonzi d' una poesia magnificamente egoista, o ignorantelli
egoista, o ignorantelli e minori osservanti d' una letteratura scetticamente santocchia, o sgualdrine
ah! santoddio! a volte mi par d' essere un tal farabutto e per il
posso provocar certi affetti; una specie d' imbroglione, di baro, di ladro non
: da un campo vicino, in primo d' estate, osarono nel mio giardino diverse
: tutta la gran fatica dei santoni d' una volta era d'estraniarsi dalle cose
fatica dei santoni d'una volta era d' estraniarsi dalle cose di quaggiù, al
fuochi, fumo fra una selva di fichi d' india. una figura misteriosa con lunga
5-25: si tirò fuori perfino il santone d' an- nunzio, che i novecentisti avevano
5-i-118: che sarebbe, se la reliquia d' un gran santone come san paolo si
acqua di zedoaria ammazza i vermi. d' annunzio, iv-2-1352: va lungo la
a lungo. nieri, 3-179: d' una cosa che non finisce mai suol dirsi
santuarie infino alle lampane che v'erano d' ariento, che valea grande tesoro.
lega da cocinotzu..., gremita d' idoli, onorata di annui sacrifici,
se li presentava in loro vece e d' intraprendere queste pellegrinazioni e spedizioni in terra
. pascoli, 30: come un'arca d' aromi oltremarini, / il santuario,
tra i lunghi intercolunnii de'pini. d' annunzio, v-2-329: i santuari sono mete
il santuario delle divinità egizie; il tempio d' a- pollo, con la statua del
di monte berico, ma io ero d' umore nervoso. nella piazza sostavano grappi
, ii-149: eravi ancora una bacina d' acqua per lavarsi i sacerdoti. e
tronconi, 2-47: un'ora sola d' amore nel santuario della propria casa compera
propria casa compera tutte le vane soddisfazioni d' una vita intera consumata sul teatro.
, colpa della loro amabile organizzazione e d' una fibra più molle, troverebbero per
esser giunte ne'santuari di newton e d' apollo. 8. luogo nascosto
pilastri una image avea asisa; / d' argento fin sembiava, si lucea: /
aveano avuto gli onorevoli magistrati si vestirono d' una nobilissima veste la quale solevano portare
mezzo delle case loro per morire nelle insegne d' onore e di virtù e di pristina
giacosa, i-230: quella santuc- cia d' una vostra nipote ha dato al rifiuto della
v. santoccio]: 'santuzza': schiva d' amore. 2. santo di minima
5-i-118: che sarebbe, se la reliquia d' un gran santone come san paolo si
/ o almeno insufficienti. -persona d' animo mite e tollerante. c.
sanzionare il delitto ed anche dargli un premio d' incoraggiamento. -confermare una qualità
benefico di sua maestà, non contento d' avermi assicurato della sua approvazione espressa con
affermando che quello fu l'unico esempio d' inumanità e che nel resto roma si
sm. sanzionista. = nome d' agente da sanzionare. sanzionatòrio,
era sempre pronto il confino di urbisaglia) d' ora in poi nessun iscritto all'eleonora
ora in poi nessun iscritto all'eleonora d' este avrebbe potuto essere distratto dal suo
luoghi, mentre essi non ponno essere giudicati d' altri che da maggior potestà ecclesiastica,
all'onore della nazione o del re d' inghilterra. manzoni, iv-364: si vorrebbe
gran conto della preposizione 'di'e d' altre tali inezie: inezie per l'universalita
, per esempio, le donne, sposate d' autorità, sceglievano un amante, riconosciuto
ii-187: la libertà è il trionfo d' un principio passato dalle dottrine de'saggi all'
approvazione, alla sanzione di tutti. d' annunzio, v-1-1132: prima di porre
a criticare il progetto con straordinaria lucidità d' idee e parola acuta, incisiva: il
. foscolo, xvii-215: or ricordami d' averti detto che, secondo l'opinione
denno dalla madre natura avere sortiti caratteri forti d' anima. nievo, 791: padre
tutta la vita che vi chieggo fin d' ora perdono della mala stima che vi ho
dotta, lat. sanctio -dnis, nome d' azione da sancire (v. sancire
flusso e a sanzo, mostrano / allora d' esser più occupati. citolini, 484
'i sughi'. -varietà d' uva. castri, ii-189: le
la sapa, / che 'l sentir dir d' altrui tanto ti noce! perticari,
.. fece anche perdere nel porto d' amacao un navilio che era venuto del regno
nome? ammirato, 581: iacopo d' appiano, sapendo il dì che le
-conoscere i sentimenti, lo stato d' animo di qualcuno; essere al corrente
/ e mandilo in sona. cielo d' alcamo, 136: sazzo che m'ami
io liberassi lui delle mani di quelli d' egitto. nardi, ii-113: il
la revolucione e danna el grado oroscopante d' essa. alfieri, 1-361: rea qual
ii-135: s'era egli forse prima d' allora saputo capace d'amare. loria
era egli forse prima d'allora saputo capace d' amare. loria, 5-92: io
al caffè concerto], ma sa vagamente d' un genere di divertimento nuovo nuovo,
suo amore, / venuto era dal capo d' oriente, / ché seppe in india
all'oscuro di quanto si tratta. d' annunzio, v-1-197: mi racconta di
grosso quanto converrebbe pagare uno sca- rabattolo d' ebano liscio con tre palchetti e col suo
giorno un motivo di decorazione a tralci d' aranci, improvvisamente si seppe ch'era
fé sapere che buonconte di monal- deschi d' orvieto, fratello di mei consorti, faciva
: saputomi inquisito per delitto di lesion d' onore mediante quello stampato, egli mi suggerì
onore mediante quello stampato, egli mi suggerì d' ap- pellarmi contro il relativo decreto del
, saper per lettere, rispondere. d' annunzio, iy-2-208: don giovanni ascoltava,
ojetti, i-33: a pordenone seppe [d' annunzio] della morte di alfredo barbieri
, fedelmente ho messo in iscritto. d' annunzio, v-2-399: nel convitto della
dell'uno si risero perché non seppe d' ebreo, dell'altro perché non s'
lo signore iddio. chiabrera, 1-ii-303: d' ogni nube, che in ciel fosse
con la penna che sa le tempeste. d' annunzio, i-735: le antenne eccelse
i numi / non sanno occaso. d' annunzio, v-1-154: tutto armato di piastra
paese, ci guidava per gli sconosciuti luoghi d' india. pascoli, 653: quelli
, i pascoli e le vettovaglie. d' annunzio, iv-1-851: è laggiù in quella
che addiverrà nella nostra religione. intrichi d' amore [tasso], 74: -oh
. padula, 336: l'anca d' un massaro vale più d'una barca con
l'anca d'un massaro vale più d' una barca con trecento remi; ed
all'anca un'idea di nobiltà. d' annunzio, i-311: tutte della mia
a quest'ora senza esagerare due milioni d' inglesi i quali o muoiono di fame
vivono oggi metà di lavoro e metà d' elemosine, senza sapere come vivranno il giorno
: non sa'tu che mia usanza è d' andare la notte cu'io voglio perfettamente
purg., 30-75: come degnasti d' accedere al monte? / non sapei tu
super natura feminarum, xxxv-i-526: d' una causa, salatelo, molto me
son, perché tu sappia, / vieppiù d' o- gn'altro dio possente e chiaro
fare tutte nettamente e senza alcuna ruggine d' animo. sercambi, 2-ii-160: come
attenzione... quando in forma quasi d' avviso diciamo 'buona persona, sai'intendiamo
perché quello sta seduto in un posto d' angolo. pavese, 5-68: sai com'
vergogna e non so qual secreto rimorso d' ingratitudine involontaria. barilli, ii-176: un
potrebbe essere l'avvio a qualche cosa d' inconcludente. moravia, 15-84: non ho
si lusingava dopo la morte di trachini d' esser fatto proccurator generale, per quanto
che non si vuole spiegare in presenza d' altri o non se ne ha il tempo
forse che dovesse avere i capelli proprio d' oro, e le gote proprio di
di cesare, i-103: non sanno niente d' arme, sì come quelli che no
mestiere. tommaseo, 13-iii-265: una d' esse [monache] soltanto sapeva d'
d'esse [monache] soltanto sapeva d' arte vetriaria e faceva perle di vetro.
veduto la fanciulla esser sì vaga / d' aspetto e che sapea ben di liuto,
sanza guerra, che era la bottega d' onde cavavano ricchezze, onori e riputazione.
che non ho saputo trovare un quarto d' ora di libertà. loria, 5-183:
. pavese, 2-281: qualche volta d' inverno venivano insieme a vedermi la domenica,
quando ei si spinse contro roma. d' annunzio, v-1-263: l'amore di
sovvi dire che, quan d' ella va da tomo, ella si fa
olezzo di tralci e di pampini. d' annunzio, iii-1-626: nova in calen di
affaticati, non avranno sete e nutricherannosi d' erbe della selva che di mele sanno
che non sappia né di fango né d' altro malo odore. bruno, 3-636
ch'egli sedeva tutto allegro in compagnia d' amici a un solenne convito, chiesto bere
3-116: metevan le a-l-naxo e no saxevan d' arso ne rende- van fetor ma saxevan
levato un vento, ma che sapeva d' erba marcia e di rane. -con
o di can morto / o di nidio d' avvoltoio, i sol col puzzo ingrassa
figur., in espressioni del tipo sapere d' aspro, di buono, per indicare
vero, quella de'micidiali sa d' aspro, non da considerare da pochi,
/ no le par grave né sape d' oltragio, / tant'è di vano affare
pena; ma l'obbligarlo in tutto saprebbe d' intollerabile. s. maffei,
, 1-ii-514: gli squarci dei versi d' ibn-mekki san troppo di predica: ritraggono dalla
abbiamo pantheon. cotesto vocabolo sa troppo d' impero e di chiesa e di accademia francese
di genuinità. f f d' annunzio, iii-2-990: come sei fresca!
, iii-2-990: come sei fresca! sai d' acquazzone, di bossolo e di mughetto
altro da recare, porteranno due capi d' aglio ed una cipolla, che talora
raffermo ed il formaggio mi sapranno meglio d' ogni manicaretto. 30. figur.
rio, meglio. cielo d' alcamo, 170: como ti seppe bona
per voi mal sostenere, / che compimento d' altra gioia avere. anonimo,
contraddistingue coloro che vivono secondo le leggi d' amore. arrigo testa o giacomo da
sa un'acca. baretti, ii-259: d' acque termali e d'anatomia non ne
, ii-259: d'acque termali e d' anatomia non ne so un acca maledetto.
fatto risolvere a non voler più sapere d' amori. moretti, iii-277: regolata
: a tutti sapeva un'ora mille anni d' aver donna in suo potere. fanfani
renzi doveva uscire, e ogni minuto d' attesa, lì fermi, mi sapeva un'
, riuscire a cavarsela. f. d' ambra, 4-65: egli ha cera d'
d'ambra, 4-65: egli ha cera d' uom pratico / e d'un che
egli ha cera d'uom pratico / e d' un che se le sappia bene.
a casa sua che un savio a casa d' altri. ibidem, 76: sa
ibidem, 132: felice non è chi d' esser non sa. ibidem, 159
ibidem, 323: il mortaio sa sempre d' aglio. ibidem, 325: tanto
mangiare uno spicchio, quanto un capo d' aglio. ibidem, 328: chi cerca
di sapere quel che bolle nella pentola d' altri, ha leccate le sue. ibidem
mezzo a così buie e dense / tenebre d' ignoranza erger potesti / d'alto saver
/ tenebre d'ignoranza erger potesti / d' alto saver sì luminosa lampa, / di
xxiii-152: in parigi vi ha contrasto d' ogni estremo. il sapere è misto
sapere, qualunque siasi, ha sempre d' uopo di ricordanze e di tradizioni, sia
e tragitta di generazione in generazione. d' annunzio, iv- 2-133: zacchiele amava
niente ragione, ma li videro fieni d' anni e di placato sapere, con la
, e 'l sapere / nel petto avessi d' ogni poetante, / espriemer non potrei
6. nell'ambito della letteratura medievale d' ispirazione cortese, insieme di qualità spirituali
contraddistingue coloro che vivono secondo le leggi d' amore (ed è calco del provenz
altra parte ò mia intendanza. rinaldo d' aquino, 100: belleze ed adomeze
merzede, / donn'amorosa, più d' altra gentile, / compiuta di savere
del bene, 15: o salute d' ogni occhio che ti mira, / conforto
ogni occhio che ti mira, / conforto d' ogni mente isbigot- tita, /.
odendo corno suo padre era morto, pensò d' averla per sua essposa e donna.
e donna. 7. capacità d' intendere, di ragionare; pieno possesso
turbato verno, / di questa nave d' ogni saver scarca? alamanni, 7-ii-47:
'l petto e 'l volto / priva d' ogni saver si batte e straccia.
nel perseguire un fine; alta capacità d' azione; ingegnosa abilità, industria.
un po'selvaggia, di chi non ama d' esser seccato, pure a volerli,
del saper vivere, come dell'arte d' improvvisare, ed ha mal corrisposto alle
mal corrisposto alle molte e pubbliche dimostrazioni d' amicizia da me dategli durante il suo
2. consapevole di uno stato d' animo, dei propri pensieri, delle
è migliore tesser sapevole a se medesimo d' aver vinto una tale vittoria.
olio casalingo, di quello che sa d' oliva e che non piace a quelli
mare, la quiete trasognata eppur vibrante d' una sensibilità d'irreale. papini, 27-985
quiete trasognata eppur vibrante d'una sensibilità d' irreale. papini, 27-985: gli
un odore rosso e caldo, sapido d' alga e di granchio, che neltaria fredda
e originalità unite a vivacità e prontezza d' espressione, talvolta anche con intento garbatamente
. -eccitante, appagante (uno stato d' animo). bacchelli, 13-479:
un certo nif- folino, come mostrando d' aver a schifo quel lezzo caprino e
il sapientissimo socrate non volea chiamarsi cittadino d' atene per non astringersi a sì poca
], 4-1-4: salomone, sapientissimo re d' israello, edificò in sette anni un
il favore di tutti quelli che credono d' esser più sapienti perché hanno quattro formule
iii-155: gli scongiuri delle femmine sapienti d' incantesimi. buzzati, 6-53: lei
: atre bestie portano addosso le tracce d' un ritocco, duna raschiatura. probabilmente erano
degli studi, la quale ne faccia d' un carico opprimente un nutrimento sano e
ed elegante che ci mettevate voi. d' annunzio, iv-1-268: avendo anche compreso il
la spiritualità, irraggiando una capziosa luce d' ideale. idem, iv-2-1255: la
un gioco sapiente di luci invisibili rendeva d' un trepido pallore lunare.
ii-199: i mezzi letteratini, i sapientucci d' ogni risma par che vadano a nozze
che mi ritenne più di tutto il timore d' entrare in chiacchiere co'sapientucci e co'
albertano volgar., ii-116: procura d' avere e d'usare l'utilità loro
., ii-116: procura d'avere e d' usare l'utilità loro [delle cose
e che non vi sentite l'animo d' apparezzare. lucini, 4-173: venga
oliva, il sapientone, che quan- d' era in sui verd'anni aveva piacere di
con un poco di gramatica, overo d' infarinatura delle cose del mondo, credono di
. peregrini, 3-207: al nome d' epicuro non fu d'offesa la dottrina
3-207: al nome d'epicuro non fu d' offesa la dottrina da lui secondo la
, quello i cirenaici e la schiera d' epicuro;... non molto
grammatici e rettorici in fretta a la corte d' ales- sandria. landino, 21:
in poi con diligenza grandissima procurò sempre d' avere libri e quelli studiava ciascuno giorno
fossero così savi (come si dice) d' intorno alle cose divine.
, xxxv-i-n: boltier'audire nubelle / d' esse toe dulci fabelle, / onde sapiènzia
ch'altri decida qual fosse la sapienza d' allora. -come personificazione. ghirardacci
questo cum serà, / può'ke d' om non ai'sabenga? » / «
spirito santo in te verrà ». d' annunzio, iv-1-1033: ella aveva ora tutte
. bacchelli, 2-xv-614: l'episodio d' astolfo nella luna, in cui l'
nostro signore iesù cristo. = nome d' azione da sapere. sapina (sappina
alberi detti sapini, che sono una specie d' abeti, nascono talvolta sulle cime più
1-62: ardono il burro in vece d' oglio nelle lucerne: ma per lo più
saggio. -anche sostanti rinaldo d' aquino, 99: io non son sì
sapitóre del tradimento. = nome d' agente da sapere. sapiuto,
. il frutto, detto 'sapotìglia'o 'nespola d' america1, è una mela rotonda od
, 5-2-120: dall'aggiunta... d' un sugo acqueo oleoso e salino,
tozzetti, 10-13: sciroppi e decotti d' erbe, saponacei e rinfrescativi, variati
una sostanza animale saponacea e gelatinosa e d' una specie di terra. lastri,
, per se stessa moderna, si va d' ogirora nella specie de'saponi raffinando.
saponaria. garzoni, 1-143: i sughi d' erbe, di saponaria, peonia,
...: perenne. fiorisce d' estate lungo le fosse. pestata ed agitata
la radice di una specie detta saponaria d' egitto o del levante; si crede
16-iii-239: in questi moti s'imbrodolano d' una spuma o bava simile ad una
estreme / de'panni entrambi, e poi d' accordo al resto farem al fin la
cappelli di paglia dell'estate / svolazzi d' uccelli, / saponate eli nuvole e d'
d'uccelli, / saponate eli nuvole e d' arcobaleno. -a saponata (con
l'olio di palma, l'olio d' oliva, ecc.); commercialmente si
piovuto molto, c'è qualche ristagno d' acqua, intorno al quale si affollano le
senza far bucato, perché roma formicola d' ingegni e la curia specialmente esige queste
buon musone. -lavare il capo d' altro che di sapone a qualcuno:
senza altrimenti agli uomini lavare il capo d' altro che di sapone, me ne passerò
giorno de'16 di gennaio, lavando d' altro che di sapone la testa al nunzio
testa al nunzio, che, sfumando d' ira, se ne ritornò a lucerna.
di correggio. = nome d' agente da saponificare. saponificazióne,
farvi passare sopra una corrente di vapor d' acqua. la glicerina si scompone in
saponificazione dei cadaveri. = nome d' azione da saponificare. saponifìcio, sm
: lo porco salvatico avanza l'uomo d' udire e 'l lupo cerviere del vedere e
questo mondo di vedere né l'orecchio d' udire né la lingua di saporare. landino
francesco] acqua viva / de la fontana d' amore. bencivenni, 4-8: sapienza
bernardino da siena, 2-i-91: ella domandò d' una cosa e l'angiolo rispose un'
io / in bilico più volte / d' awicinarmi loro, e saporando / il valor
ad un altro. = nome d' azione da saporare. sapóre
l'uomo alcuna defacoltà, la quale d' esso li toglie pagamento. iacopone,
chiaro davanzati, i-26: sapore vene d' amara semenza, / caldo fredur'ha
tutto il sapore e tutta l'anima d' esso resti giù per la canna del
memoria che lascia al palato il sapore d' un liquore cotanto piacevole. misasi
n'uscì per divino miracolo un fiume d' acqua di soavissimo sapore, del quale gli
e odore aromatico. campailla, 16-11: d' immensa vampa il fumigante ardore / ingrato
più volentieri, che con baroni vidande d' onni savore? iacopone, 59-18:
particolari impressioni, ricordi o associazioni d' idee in chi lo degusta. sinisgalli
fornace el non pigliasse qualche stranio savore. d' annunzio, 3-32: le siepi erano
/ e far danze / in circoli d' ebbrezza / e bere aria di sapor di
: tutti 1 cibi, che mangiamo d' altri paesi, mangiamo con sapore; ma
. cattaneo, ii-79: quel giovanetto baldanzoso d' esau vedete con qual sapore mangia?
. lifpi, 5-38: un par d' occhiacci, orlati di savore, / così
vogliente / che con vo'solo conversar d' amore, / prendere savore -ch'a voi
, 5: e'non si può d' amor proprio parlare, / a chi non
: ci è una che m'imbecca / d' un sapor che chi ne becca /
dirtela, semplicetta mia, i giovani d' oggidì non hanno né amor né sapore.
ah, se avevo questa notizia, prima d' andare a spartirlo nel suo duello,
/ com'ella parve a me, perché d' amaro / sente il sapor della pietade
al dolore dell'animo, dicendo noi d' esser pieni d * amaritudine in vece
d * amaritudine in vece di dire d' esser pieni di dolore: e nondimeno non
dubio che da prima fu del sapore d' amaro trasportato al dolore, per la
di angelica. -particolare impressione o associazione d' idee che destano nella mente la vita
anche la manifestazione esteriore di tale stato d' animo). pavese, 10-72:
il capo / come intorno accadesse un prodigio d' aria / e il prodigio sei tu
sole e gli og- etti sieno d' un altro colore, le nubi d'un'
sieno d'un altro colore, le nubi d' un'altra forma, aria d'
d'un'altra forma, aria d' un altro sapore. pirandello, 8-652:
e l'interno immerso in un sapore d' incantesimo, con tutti i facchini '
frase davano a quanto diceva il sapore d' una provocazione. cassola, 2-272: gli
dalla voce nel manifestare un determinato stato d' animo. a. cattaneo, ii-49
», rispose leopardo con un lieve sapore d' ironia ch'egli non potè reprimere.
, 13-i-706: nacqui a numero egual d' amare pene / misero; e '
donde scorgesi la città. -motivo d' interesse, attrattiva, stimolo. dante
ad ogni libro di qualsisia argomento. d' annunzio, iv-1-381: m'indugiavo a
: il malato ha perduto il sapore d' ogni cosa. brancati, ii-57: fu
subito ripescata, e dopo due giorni d' incoscienza, una vita priva di sapori
: quanto al francese, sebbene fin d' allora io rivolgessi [nelle traduzioni] in
sapore quasi pascoliano. savinio, 22-243: d' ora innanzi, e usque ad finem
/ ed al ben ed al mal d' altrui tostane, / dissi a simon
avrà meno sapore, nonne essendo condita d' alcuna dolcezza di rettorica. f
dolcezza di rettorica. f. d' ambra, 40: non v'arrechi /
de pisis, 1-331: un anello settecentesco d' oro pallido, lavorato in un fine
di consuetudine e per esse il sapor d' una lingua si distingue da quel dell'
cadenza dyun dialetto intorno a roma, d' un rude italiano da vecchio libro,
: non è senza sapore questa citazione d' augusto cesare a proposito d'ali pascià.
questa citazione d'augusto cesare a proposito d' ali pascià. 11. buon
1-8: son certo che siete colorato / d' ambra e di moscato; lo sapore
di moscato; lo sapore / è d' ogn'altro megliore: / onde s'alegra
-rendere qualcosa piacevole, suggestivo. d' annunzio, iv-1-297: si compiacque..
nascie di dolze semenza, / ch'è d' amaro savore. -dormire con
da siena, 1084: ti bisogna d' avere uno cuchiaiuolo d'amore di questo
: ti bisogna d'avere uno cuchiaiuolo d' amore di questo savoretto: bisogna prima che
. baldini, i-786: a più d' un secolo di distanza, un certo indefinibile
f. frugoni, 4-347: io so d' un tale a cui, portata la
fosse salvata la salmesia della dispensa fornita d' ogni luculliana provisione; rispostogli di sì
oltre la scorza, poiché l'intimo midollo d' essa carità è ascoso agli occhi né
ritrovare, la quale era una donna d' assai, cavalleresca, animosa e servente né
angeli mèle e manna / piena d' ongne savorìa. = deriv.
se le farà un legamento con gialli d' uova e sugo d'agresta.
legamento con gialli d'uova e sugo d' agresta. = deriv. da
consumo, tiravano quattro o cinque bigonce d' acqua tolta dalla pila del pozzale,
letter. sapore, sapidità. d' annunzio, 3-100: in quell'ozio,
alle sette in punto, si stupì d' aver dormito saporitamente tutta la notte.
. muratori, cxiv-4-41: l'assicuro d' aver saporitamente riso e non poco in
lo chiamano uraca, fighi più longhi d' un palmo e altri più piedi, più
dolce burro saporito, / che solletica fuor d' uso / il palato più squisito.
bacchetti, 18-ii-133: non mancò l'arrosto d' agnello saporito d'aglio e rosmarino.
non mancò l'arrosto d'agnello saporito d' aglio e rosmarino. bardolini, 16-242:
colore). algarotti, 1-iii-220: d' altra parte, grande vi si vede la
una piena gioia interiore o uno stato d' animo di viva allegria (il riso)
spiegò di repente un volo dal pugno d' alba e calossi a posarsi garrendo sulla mia
fisica; attraente, piacevole e bello d' aspetto, tanto da suscitare il desiderio
di baci; e quella che, d' ogni altra / baciatrice più scaltra, /
fatto sentire, e chi l'amarissima dolcezza d' amore ha gustato, e il suo
buona. giuglaris, 1-7: quel poco d' amaro che porta seco lo studio non
ad una vostra del mese passato. d' azeglio, 1-313: non nego che qualche
1-37: non volendo dio essere amato d' insipido amore, né per amore ghirlandato
insipido amore, né per amore ghirlandato d' inutili foglie, ma vuole con saporito zelo
ad alessandro quanto meno era da verun d' essi tale aspettata. vita di francesco ruspoli
lo vedevo che sus sultava d' allegria nel suo vecchio seggiolone.
era tanto del suo carattere di gentiluomo d' un altro tempo. bigiaretti, 11-32:
a un uomo, a quel furto d' onore, a quei sotterfugi, ch'
e saporitissima non meno di tinte che d' immaginazioni. 7. saggio,
, saputi, prudenti, e come d' ogni altro bene, gran carestia è
viene alla barra, / un par d' occhiali sul gran naso porta, / ha
segneri, ii-77: stemperò le ceneri d' esso in un nappo d'oro, e
stemperò le ceneri d'esso in un nappo d' oro, e così tutte saporosamente bevendole
stordita che ognuno di noi ha creduto d' aver lasciato sui banchi della scuola.
frutta, e particolarmente con una qualità d' uva che era dolce come la manna
magro cibo gli tornava abbastanza saporoso. d' annunzio, iv-1-1023: ella aveva voluto
, lxxxviii-ii-704: le valli, carche d' erbe saporose, / spiran dintorno odore irrefragabile
/ con dolce mormorio de lubriche acque. d' annunzio, 3-55: l'olio novello
, ella aveva bevuto le prime sorsate d' aria ventilata dal saporoso respiro!
si riavvicinavano nella chiarezza dell'aria saporosa d' acqua piovana. g. gangi,
de grazia ambundosa, / fontana viva d' acqua saporosa. laudario della compagnia di
i miei sonni saporosi dei lunghi pomeriggi d' estate. bernari, 3-314: la gente
letterari discorsi. filicaia, 2-1-152: d' amore in segno / condiano il comun
fucini, 4-278: il novellista saporoso [d' annunzio]... ricalcò maupassant
e la ninfomania e la satinasi meridionale d' abruzzi. 4. affascinante,
lo spot approfitta un poco della fama d' altri, come scrive lui),
: 'saprolègnia': genere di produzioni organiche d' incerta sede, al presente posta fra le
. v.]: 'sapromiia': genere d' insetti della tribù delle muscidee nell'ordine
città e la rocca, mi privi d' ogni bene, sì come io questa pietra
al tu per tu negherebbero una goccia d' aceto a un assetato. -al cospetto
la trama fosse stata di saputa e d' ordine di ercole. -per saputa
. croce, iii-22-214: l'impresa d' africa era andata come era andata senza la
sta, / né fra 'dotti pretende d' aver loco, / che certi dottorucci
di sapienza e poscia di pane e d' onori, accrescono il numero dei saputelli
tempo sarebbe rara, diventa prodigiosa al dì d' oggi che il mondo è pieno di
costoro, credendo all'invenzione e stimando d' aver trovata buona ventura, l'accompagnarono
s. c., n-1-5: segno d' uomo saputo è potere insegnare. fatti
saputo di lettera, quando elli si trasmisse d' essere ditta tore. novelle
presi... partito di fare scelta d' alcuni de'più saputi del paese,
giovincelli condannata quasi al pari di 'bovo d' antona'. alfieri, iii-1-272: come
di critica musicale, di estetica, d' arte. papini, 27-639: io non
accusatori. i quali, avvegnaché per sottiglianza d' ingegno o per usanza ovvero per esperienza
, iii-223: ne elezano altri centoquatordeci d' ogni facultate, e dritti, sapputi e
levò alto il capo un gran professore d' ogni maniera di lettere e saputissimo nell'
vuole primamente passare a'nemici sanza saputo d' alcuno. 12. dimin.
alla nostra musica una indiavolata sarabanda. d' annunzio, iv-2-1032: mi ricordo che
mano a mano fino al ritmo trocaico d' una estampida. -la musica che
di legno le gambe avea e non d' osso, / parve gagliardo piucché briglia
osso, / parve gagliardo piucché briglia d' oro / allor quando portava orlando adosso
adosso. / ma cresciutogli il peso d' ambo loro, / comincia a respirar
desti e levati, facevano una sarabanda d' inferno, correndo scattando starnazzando, come
usate per fare corde e per lavori d' intreccio. santi, ii-176:
, cioè una lista di ferro o d' ottone fermatavi con viti. cotesto artifizio rende
e la impedisce così di brandire e d' incurvarsi nell'adoprarla. fanfani, i-159:
? », quegli nep- pur mostrava d' intendermi. nieri, 3-178: 'salacco':
-rr- (ampiamente diffusa in varie zone d' italia) dovuta secondo alcuni a raccosta-
. stor. bisante saracenato: bisante d' oro usato nel medioevo dai mercanti europei
tari 19 e grani 14 di gigliati d' argento. citolini, 403: i danari
indigeni, i cristiani impiegarono il bisante d' oro... così fecero i boe-
.. così fecero i boe- mondo d' antiochia i e ii e baldovino ii di
da indi in suso, sono a temporali d' ora molto richieste per gli signori e
, sì dico che dov'è perla d' uno carato d'una viene, per la
che dov'è perla d'uno carato d' una viene, per la ragione
aggiunger altre cose, come per cagion d' esempio fra le traumatiche la veronica,
dice che la semenza ci fosse portata d' africa dai saracini, in tempo delle loro
, e fue cacciata di tutta la terra d' oltremare; e tutta la gente che
idem, inf, 27-87: lo principe d' i novi farisei, / avendo guerra
, sol per propria commoditade ed occasion d' inganno, sia lecito donar la fede
: il saladino, salah-ed-din, sultano d' egitto dal 1174 al 1193. petrarca
sono i 'talisman', sono poi in custodia d' alcuni eunuchi saraceni e bianchi. moretti
tali popoli o nel loro stile. d' annunzio, i-924: dietro la cupoletta saracina
vicino la palma. e un anticipo d' africa assaporo in questo lucore di gesso
il nome arabico che dà al fiore d' arancio la sicilia saracena. gobetti, ii-166
pirandello, 8-273: un ceppo antico d' olivo saraceno. g. gangi
dove le speranze e i desideri / d' amor non fanno mai lor colpo in
anche sf. saracena). ducato arabo d' oro che circolò in europa nel medioevo
chiamate saracene in europa le monete mussulmane d' oro come i dirhem e anche le così
, 20 (339): al rumore d' una cavalcatura che s'awicinava, comparve
sopruso. varchi, 3-100: d' uno che sia in voce del popolo e
! se cotesta sua più tosto tinta d' erbe che cottura di sole se ne
gli ortolani ci possano entrare per mezzo d' un buco, il quale poi con una
. barilli, 5-82: gli europei d' ogni categoria sono andati in campagna.
: mercurio l'insegnò certi secreti / d' aprir saracinesche e serrature. tommaseo [s
saracinesca così forte che ci vuol forza d' argani piegarne la molla e a venire
la molla e a venire a capo d' aprirla. borsi, 29: noi opponiamo
di un canale o di un corso d' acqua che si può alzare o abbassare per
vesta a la saracinesca / contesta è tutta d' opre ricche e magne, / d'
d'opre ricche e magne, / d' argento e d'oro pur tirato fino.
e magne, / d'argento e d' oro pur tirato fino. sansovino,
, fu largo, savio, operò d' arme. libro di sydrac, 7:
e dàli a bevere beveroni con farina d' orzo. -uva saracinesca: uva
nella sommità grande quanto una acca d' oliva. bergantini, 479: profferta di
i sofferenti sotto i morsi del cane d' acciaio. migliorini [s.
, sm. numism. antica moneta d' oro che nel xv e xvi sec.
sec. era in corso ad alessandria d' egitto e in altri paesi arabi.
de zibid, che ava loro d' entrata dugentomila saraffi. fiorentino con vasco
che più vi si spendono sono saraffi d' oro fino, moneta del sol- dano
di ormuz sono saraffi e mezzi saraffi d' oro. = dall'ar.
= dall'ar. pers. sanfì-asrafi 'moneta d' oro'; cfr. portogli. xarafim
saragattismo dissidente dal pietro- nennismo per ragioni d' incompatibilità fra il rublo e il dollaro
in sogno abbia giurato; pure mi pare d' essere obbligato a questo saraménto. fiori
dell'impruneta, 1-19: ciascuno s'astenga d' ogni vietato saraménto, ricordandosi che il
volgar., 3-81: tu hai promesso d' essere buon uomo, la qual cosa
, la qual cosa fortemente t'obbliga d' avere buona mente, perocché ne se'
3-1006: giurò guglielmo sempre essere campione d' aluigi contro chi volesse fare contro a lui
voto di fedeltà feudale durante la cerimonia d' investitura. testi fiorentini, 92:
promessa; ed io gliele giurai per saraménto d' attenere e d'osservare la detta promessione
gliele giurai per saraménto d'attenere e d' osservare la detta promessione. ser giovanni,
la spada e talor anche lo spron d' oro..., e giuravasi con
grano e 40 del paschiciuolo di 35 d' oro. el piano si faceva a terratico
essa con ironia, quasi si trattasse d' uno scherzo. gobetti, 1-i-646: la
di vita era spenta; ogni ragione d' essere era divenuta sarcasmo o non senso
sentimento di offesa, di tentazione e d' orgoglio mosse il sangue di bakùnin,
sarcastico ai manzoniani; e tocca più d' una volta giusto e forte. calvino
sarchia- gione. = nome d' azione da sarchiare. sarchiaménto,
troppo assodata. = nome d' azione da sarchiare. sarchiare (
larghezza / che tenendo il villan fuor d' essa il piede / tocchi il mezzo
poco cresciuti si sarchiano [i navoni] d' agosto, nei luoghi freddi, rincalzandogli
canta a squarciagola / una canzone malinconica d' amore. 3. estirpare le erbe
cavallo; e procura molta economia di mano d' opera. tommaseo [s. v
stagione molto propizie. = nome d' agente da sarchiare. sarchiatrice,
in cui si sarchia. = nome d' azione da sarchiare. sàrchico, agg
b. croce, ii-12-132: d' altra parte, non par che sarebbe
, ogni lavoratore fornito « runa zappa o d' un sarchio leggiero lo fa penetrare nel
mancavano le barde, opposto un cumulo d' ogni generazione di sargine, il circondavano
al sentiero, / tremante il cor, d' eternità m'invio, / con sarcina
/ mi attende a'conti il tribunal d' un dio. -il corredo dei
, che tanta non piove / acqua d' inverno, quanta esce da susa.
minuti e di fare sensali di robbe d' altrui? tansillo, xxx3- 190:
e sugosa, come, a cagion d' esempio, nella ciliegia, nella susina,
uno drappo di lino molle in olio d' uliva. pietro ispano volgar., 3-08
436: la sarcocolla è un liquore d' albero di persia, simile alla manna
marmo (ma, talvolta, anche d' argilla, di legno, di alabastro
gran sarcofago. / camillo crudo più d' un antropofago / l'uccise. o caso
. graf 4-8: v'era, pien d' acqua e di figure adorno, /
al sarcofago ai gregorio decimo- quarto. d' annunzio, iv-2-547: 'martyris ossa jacent.
comucopi tempera di gracili fioriture la severità d' uno stile che appena comincia a esser tocco
. piovene, 7-347: feci il giro d' ob- bligo, la città romana,
: el suo polvere impiastralo cum farina d' orzo sopra li ossi roti cunferma queli e
medesimo un tumore della figura e grandezza d' un rene, uale, tagliato
o dodici ascessetti grandi quanto un granello d' uva e pieni di materia trasparente mucillaginosa.
. v.]: 'sarcotto': genere d' aracnidee, stabilito da latreille a scapito