e per portarli in qualche osteria romanesca. d' annunzio, 3-156: si diressero allora
: la linguaccia usata da que'cialtroni d' oggi non consiste se non in quel loro
risente... di quella contaminazione d' ellenismo e romane- simo male intesi.
avere gli spagnuoli che ancora al dì d' oggi in loro lingua il chiamano ^
per indicare i territori dell'impero romano d' oriente, in partic. la
poterono entrare nel lessico delle parlate romaniche d' italia. = voce dotta,
balducci pegolotti, i-290: romanini d' oro a carati 23 e 3 quarti
: grosso romanino 'romaninus grossus'. moneta d' argento coniata in roma dal senato
romano al tempo del senatore brancaleone d' andalò (1252-1255)...
grosso romanino il senatore brancaleone e carlo d' angiò (1265-1285), ed i
iii-412: la decadenza e il finire d' una fede, d'una religione ch'era
decadenza e il finire d'una fede, d' una religione ch'era il romanismo.
bassi, alterate e corrotte onde le volgari d' europa ne nacquero che romanismi ovvero romanzi
(neubrandeburg, brunslow), primo volumetto d' una serie, poi non proseguita (
poi non proseguita (e forse per effetto d' una recensione stroncatoria del romanista bruns)
tradizione letteraria e dalle arti figurative. d' annunzio, 4-ii-154: pure, quelle figure
e di altri barbari. = nome d' azione da romanizzare. romanizzante (pari
del cattolici smo. = nome d' azione da romanizzare. romano1, agg
alessio, xxxv-i-17: ore ino vo dico d' efi- miano, / de lu sanctu
di assisi, 184: verrà el popolo d' i romane / e torrà nostra gente
i-154: i greci ed i romani d' oggidì non sono più i
di viviano corsellini, lxxxviii-ii-762: fichi d' ogni maniera più sobrana: i..
da una penna romana, e fu quella d' aurelio cassiodoro, che scrivea in nome
per lor bere, / contente furon d' acqua. conti di antichi cavalieri, 2-70
loro colonne un capitello di più vaghezza d' ogn'altro. tasso, ii-46: coloro
, come fecero i romani dei re d' armenia e de'parti. alfieri, xiii-86
romano, cittadin, libero; pari / d' ogni roman; minor, sol delle
degli unni e ultimo difensore dell'impero d' occidente. -per estens.: chiunque
.]: 'ultimo dei romani': chi d' una nazione o d'una società ragguardevole
romani': chi d'una nazione o d' una società ragguardevole, meglio sa conservare
paolo ai romani; era una notte d' aprile, limpida, lunare.
, per contrapposizione, degno della grandezza d' animo che dovrebbe essere tipicamente loro)
virtù morali e politiche, la grandezza d' animo, il coraggio attribuiti tradizionalmente ai
poi s'era rassodato in un giudizio d' intelletto, gli diveniva sensuale mentre il
teodosio, fu suddiviso in impero romano d' occidente e in impero romano d'oriente (
romano d'occidente e in impero romano d' oriente (che cadde nel 1453 con
edificio, una strada, un'opera d' arte, una città). stampa
è scoperto nella città di poitiers. d' annunzio, v-1-35: più lungi, su
del monte kvaratch, le rovine raouste d' una città operaia romana si levano in mezzo
comprende che la ferma risoluzione dell'uomo d' esser giusto, cioè di applicar la giustizia
cominciar da'tormenti, ma servirsi prima d' argomenti verisimili e probabili; e se,
contra questi cotali grida tullio nel principio d' un suo libro che si chiama 'libro di
e di roma e delle terre e d' italia tutta. 7. neolatino
adulterata dall'innesto di nuove voci e d' una nuova sintassi, diede origine a
parole. -sm. la lingua d' oc, il provenzale. carducci,
può fare altra maggiore coniettura della declinazione d' essa, quanto è vedere come quelli popoli
sono ricevuti tutti in romana in camera d' udienza privata. -corto gonnellino scampanato,
10. candela romana: tipo di fuoco d' artificio. g. papali [«
che però trova eco nelle nostre reminiscenze d' infanzia ed evoca visioni meravigliose.
ghi più o meno a guisa d' una penna, la qual lunghezza ora
io voglio che noi lasciamo il parlare d' amore, e cominciamo un poco a parlare
-titolo di una raccolta di versi di gabriele d' an- nunzio pubblicata nel 1892, in
del proprio amore per barbara leoni. d' annunzio, 1-1-341 (tit.):
'romani': sono, oggi, i caratteri d' uso più comune per la loro forma
o ver romano, è nondimeno tale ordine d' anteporre ad ogn'altro.
esso il primo merlo bianco al viceré d' allora, signore in verità degno di essere
essere applaudito appunto alla romana colla oblazione d' un merlo bianco. -secondo l'
506: da un pezzo egli mi menava d' oggi in domani con certi sorrisi,
: per non esser romanastri gl'italiani d' oggi devano studiare e ben fare.
di roma come capitale del regno d' italia (quindi, della conquista della città
monaci ed e. stengel, d' indole affine alla « romania », che
ffl-18-371: a udire quella usurpazione sdegnosa d' una vita distinta e superiore per il poeta
tal caso avvicinato piuttosto al senso mantegnesco d' intendere il classico! 2. per
elementi che la costituiscono. è lusso d' ipocrisia, esagerata 'pruderie', avversione alle
erano in complesso rimasti validi gli ideali d' una grecità accademica alla win- ckelmann.
: s'intende per romanticismo quel complesso d' idee filosofiche e letterarie, e di fatti
e. cecchi, 2-75: si tratta d' un libro aneddotico, che per tanto
214: per romantica vuoisi intendere al dì d' oggi quella poesia che nell'argomento,
scherator di storia, / un creator d' orrende / romantiche leggende / o del
o del poema nero / di faust o d' assuero. pascoli, i-36: la
che sappia aprirsi e diffondersi e palpitare d' altro che di paura o di cose
un soggetto al pittore e che merita d' essere prescelto e trattato dall'arte;
la va popolando di scene interessanti. d' azeglio, 7-i-331: qui il paese è
buio romantico e misterioso, come quello d' una ballata stregoneccia di burger. l
, come uno dei luoghi più romantici d' italia. -emotivamente suggestivo, ma non
gozzano, ii-182: io fui l'uomo d' altri tempi, un buono / sentimentale
romantico.. / queuo che fingo d' essere e non sono! bocchelli, 2-xxii-17
, 2-xxii-17: c'è uno stato d' animo attraverso il quale tutti siamo passati
di là della fittizia e transitoria determinazione d' una scuola letteraria. cassola, 4-19
una delle signorine d'una certa salsa d' uovo oleosa. ojetti, ii-351: m'
a un banchetto del borgomastro l'ala d' un anitroccolo in salsa d'arancia:
l'ala d'un anitroccolo in salsa d' arancia: si liquefa sul palato come una
riso o di pasta smarriti in una tazza d' insipido brodo; una fettina di carne
destar l'appetito. 4. disposizione d' animo o, genericamente, quanto si
aggiunge a un sentimento o a uno stato d' animo per dargli maggiore intensità o perfezione
bencivenni, 4-64: grande segno d' amore mostrerebbe il re, e grande
rucciamenti sono appunto la salsa e la mostarda d' amore. magalotti, 28-97: il
: forse troverà il mio stile condito d' una salsa un po'forte; ma in
squisita agli ebrei del deserto. -salsa d' obbligo: elemento ricorrente. flaiano
pierre che è un po'la salsa d' obdligo nelle parti dei film francesi.
mi sentivo un po'salsamentario o nello stato d' animo del salsamentario che può mettere 'cav
, né cibi agresti, né altri cibi d' alcuno sconcio odore; ne abbi usato
facciasi salsamento con vino e con sugo d' erbe diuretiche e diesi al paziente.
476: nasce questa zarzapariglia alla riva d' un fiume che vien da'monti del perù
tenue, flussibde, nodosa, piena d' infiniti peli lunghi un palmo simili alli
dall'amarezza e salsedine col lambicco. d' annunzio, iv-1-940: ella si temprava,
tepida e chiara, olezzi di fiori e d' erbe, fragranza di salsedine. c
, / e il cavaliere un figlio d' oceànide / che rinforcasse, bianco di salsedine
da contadini trovai un fosso o botro d' acqua salata, chiamato 'salsero',
'salsero', che è l'avanzo d' alcune di esse acque termali. =
governo degli uccelli, 14: le carni d' achaoch, di gudef e di belze
/ la canneva o fomia e pina / d' ognu- cana bevanda fina. matazone da
a uno beccaio fare alquante in morselli d' un palmo e più, assai grosse
le salsicce e tra buona carne mescolava carne d' asino e di cavallo, e quelle
ogni tordo arrosto, e con usanza d' osteria, che non è mala, si
le mosche, si lagnava in bolognese d' un giudice istruttore. -con allusione
le parole pesan che'fatti e più d' apparer s'ingegnan che d'esser buone
e più d'apparer s'ingegnan che d' esser buone, dico che più non si
non si dee a me esser disdetto d' averle scritte che generalmente si disdica agli uomini
del mare. 5. riempitivo d' un libro. cattaneo, iv-2-225:
ne faranno salsiccia, perché ho detto d' essi quello che in coscienza credo sia
e salsicciai gabbamondo come nel mondo comico d' aristofane, e rappresentarla porta necessariamente alla
firenzuola, 996: fassi buona salsiccia d' ogni carne: / dicon le istorie
carne: / dicon le istorie che d' un bel torello / dedalo salsicciaio già
/ sfilar cuochi con tutta la provvista / d' un banchetto magnifico, capponi, /
per mio scettro stringo / come re d' ogni ghiotto. batacchi, 2-126: un
dal 'confitemini'/ dove il danese finse d' esser sordo / duo salsicciuoli accompagnano un
dall'erosione scarpate o sponde di corsi d' acqua. tartini, 105: i
poco stregone, poco cerfoglio, una spiga d' aglio o scialò pisto, due garofani
di maiolica o anche di cristallo o d' altro, per lo più di forma bislunga
giamboni, 8-i-180: se ne debbe guardare d' acque salse e nitrose, per ciò
.. per narilio a una terra d' egitto che ha nome tennesi, 1 cui
uno dei condotti di scarico del mulino d' arienzo, dopo il bagno salso, era
/ da quella umidità salsa e marittima. d' annunzio, iv-1-139: il convalescente rinveniva
d' annunzio, iv-2-671: aveva...
, il salso farre e le legature d' intorno alle tempie. -conservato sotto
salsi de la viziosa e lorda vita d' un archidiacono mantovano. aretino, 26-307
che né pure avevo inventato la storia d' italia. no, io non l'ho
la quale correndo si andava aggirando. d' annunzio, 3-362: làimo, poiché si
animo a quei canti una forte gioia d' imprese, non lento d'incitar con
forte gioia d'imprese, non lento d' incitar con le voci e col gesto i
canali, di corroborare lo stomaco e d' incidere e di tagliare le materie viscose
lente distillazioni scorbutiche o da umori pregni d' acrimonia salsuginosa. pasta, 2-19:
... i quali fanno ogni sorta d' esecuzione tanto civile quanto criminale contro le
di sottecco, / guardar se stesso. d' azeglio, 5-168: i novizi si
campanello, e un ometto rubizzo, sciancato d' una gamba, mezzo turco e mezzo
saltabeccando per la neve del viale. d' annunzio, iii-1-629: i musici discendono
. ojetti, i-350: ai piedi d' una spranga sul cantonale sta legata una
: quelli saltabeccavano, come scimmie ubriache d' acquavite, su le loro frasi, e
cxxi-i-34: in questo saltabeccare per via d' esclusione dal cattolicismo al socialismo, al
, anche lui ha trovato il verso d' ingraziosirsi, di mantenersi il padrone.
ingraziosirsi, di mantenersi il padrone. d' annunzio, iv-2-1044: tre cavalli neri,
stecchite, era ancora attaccata alle stanghe d' un saltafossi campagnolo. 2. piccola
3-5-36: pigliai... una corda d' ottone chiamata saltaleone, la quale divisi
.]: 'saltaleone': filo sottile d' ottone, che per lo più si usa
v.]: 'saltamacchióni': uomo alto d' aspetto ruvido e con molta forza di
: 'saltamartino': trastullo da fanciulli fatto d' un bocciuolo di saggina, alto a
bocciuolo di saggina, alto a lunghezza d' un mezzo dito, con un piccol piombo
g. g. belli, 453: d' ora innanzi tirerem dntto come un saltamartino
o di locusta. -scatto d' un saltamartino: evento casuale che sconvolge
sempre il caso con lo scatto improvviso d' un saltamartino, s'era divertito a buttarlo
: i saltamartini... sono pezzi d' artiglieria, inventati da un cittadino popolare
da voi si biasima. = nome d' azione da saltare. saltamiaddòsso, sm
tornò che non arebbe coperto un ciel d' un piccolo forno; e la cappa
: a scossoni, con sobbalzi. d' azeglio, 1-197: ii più delle volte
. v.]: 'saltanseccia': sorta d' uccelletto che sta spesso tra le stoppie
piante. -di animali. d' annunzio, 4-i-62: da ogni parte,
volgar., 6-512: laida li bragi d' ella saltante cum la vose d'essa
bragi d'ella saltante cum la vose d' essa cantando, e se ella cessarà saltar
frugoni, iv-12: cavatasi alcuni assi d' argento, gli gittò alle spulcellate saltanti,
parte ivan scotendo / i cembali sonanti. d' annunzio, i-818: giù nella strada
di qua e di là, cercava d' afferrare quel che sentiva nell'aria, brillava
gioco, si burla anche della corte d' assise, avendo dalla sua i genitori della
/ col bradir s'aita. detto d' amor e [dante], i-423:
una pecora per alcuna cagione al passare d' una strada salta, tutte l'altre saltano
in roma, io non abbia apparato d' armeggiare con esso loro e che io non
un enorme animale che volteggiasse sul luogo d' una preda. si saltava; poi a
e del loro uficio dèe servirsi. d' annunzio, 8-66: alle prime parole,
sultammattonato sconnesso della vasta cucina affumicata. d' annunzio, iv-2-202: amalia solofra, ritta
doppio i labri del petto per ispazio d' uno dito e così sia doppio dalla cintura
ricuperato. -consacrarsi a una forma d' arte; decidersi a un'azione.
anche formando una cascata (un corso d' acqua); confluire in un altro
in compagnia dell'ava, / saltar d' intorno a lei, rosei vociando.
e saltare in piedi a tutti i segni d' arme che si davano e ad ogni
ci- mone], senza altro seguito d' alcuno aspettare, sopra la nave de'
in fretta / ove nel campo la figlia d' amone / con palpitante cor ruggiero aspetta
. -saltare all'abbordaggio: prendere d' assalto una nave. stratico,
e si afferrò e che si vuol prendere d' assalto. -figur. eccitarsi,
che al primo salto per sua degnità d' onore, di podere di terra e
qua, l'abbiamo trovato., cane d' un tedesco, non ci scapperai più
schiena. -per indicare una manifestazione d' affetto. saba, 4-45: l'
uno saltava al collo dell'altra, d' improvviso. loria, 5-162: mi
nel dominio dove non c'erano altre vie d' uscita che la discoleria, la cattiveria
spaurito e feroce, tutti in piedi d' un subito, saltaron sui fucili.
della tega e se ne perdono molti. d' annunzio, rv-2-203: di tanto in
secchio la bottiglia, svolgere la carta d' argento e far saltare, quasi senza
che volevamo far saltare il vaticano. d' annunzio, v-1-1067: il comandante è risoluto
quando l'uomo vuole trovare la verità d' una cosa, fa bisogno ch'e'
accadde, come talvolta avviene che l'uomo d' uno ragionamento salta in un altro,
passata quasi tutto dante e, saltando d' una cosa in un'altra ragionando pur
conversazioni ragionar di diverse cose e saltar d' una in altra e, secondo il detto
ch'ei cominciò a parlare del modo d' impugnare il turco ed il sofì insieme.
si curasse di sentirle e avesser però voglia d' andare avanti nella storia, salti addirittura
boccaccio, viii-1-178: giasone dell'amor d' isifile in brieve tempo saltò in quel
grande dono... al poeta d' occasione che fu il primo saba succede
in opere buone e in braverie, più d' una volta gli era saltata la fantasia
15. sopravvenire di colpo (uno stato d' animo). musso, iii-340:
tollerare un'ingiuria del suo fratello, d' un amico, gli salta la collera ad
saltar una sbarra e maneggiar tutte sorte d' armi meglio che gli altri, era
animali. carducci, iii-3-7: fiume d' italia, e tu l'origin traggi /
zelo della signora léuca s'è più d' un po'raffreddato. non viene da circa
-far saltare il banco: in un gioco d' azzardo, ottenere una vincita che supera
padella, n. 16. -saltare d' arno in bacchiglione, saltare di pietro
in questa mia lettera ch'i'salti d' amno in bacchillione. non te ne maraviglia
varchi, v-61: quando alcuno entra d' un ragionamento in un altro..
'salti di palo in frasca'o veramente d' 'amo in bacchinone'. p. nelli
!... / mi venne voglia d' udir messa ancora. montale, 15-690
è affatto improbabile che, a differenza d' altre epidemie, le quali si generano e
degli aliti paludosi o de'venti nocivi o d' altri simili seminari di morbi, la
che la poesia fosse... qualcosa d' intuitivo d'immediato d'autentico di
poesia fosse... qualcosa d'intuitivo d' immediato d'autentico di globale che
. qualcosa d'intuitivo d'immediato d' autentico di globale che chissà come salta fuori
: la notte avanti a san lorenzo, d' un tratto saltò un ponente in campagna
con la collera l'indegnazione per l'abbaiare d' alcuni brac- chetti c'ogni giorno mi
bello spirito, rassomigliano alle saltarelle d' egitto che distruggon tutte le messi
[22-ii-1924], 176: gl'italiani d' ambo i sessi... sgambettano
chiamati salterelli. 5. fuoco d' artificio costituito da una cartuccia innestata su
i toreado- res lasciarono fitti nel corpo d' alcun toro, avevano de'razzi e
(214): il primo comparire d' uno di que'malcapitati ragazzi dov'era un
di gente, fu come il cadere d' un salterello acceso in una polveriera.
pratesi, 1-91: una macchina di fuochi d' arti- ncio che mandi in aria,
, percosse da'loro saltarelli alzati per via d' intacchi e cavi, or dall'uno
. magalotti, 20-102: il cavalier d' ambra, fra gli altri che io so
rittenne, co 'l titolo di conte d' harlebec, l'ufficio di saltaro di
al mare rivolta, uno giovane, d' una barca saltato... disavvedutamente
a causa di una troppo lunga permanenza d' una senescente classe dirigente divenuta una casta
moretti, ii-844: non si trattava d' una rete da pesca. non era,
folla al supplicio de'condannati, alla vista d' una zuffa, d'un duello
alla vista d'una zuffa, d' un duello, d'un incendio, d'
zuffa, d'un duello, d' un incendio, d'una tempesta, d'
d'un duello, d'un incendio, d' una tempesta, d'un balle
d'un incendio, d'una tempesta, d' un balle rino, d'
d'un balle rino, d' un saltatore, d'un giocoliere, d'
rino, d'un saltatore, d' un giocoliere, d'un giocator teme
d'un saltatore, d'un giocoliere, d' un giocator teme rario e
cavallo che fa giuochi e salti. d' annunzio, v-1-374: troppo m'attrista
di malatesta, del mio bel saltatore d' irlanda storno codimozzo, che su un ponte
irlanda storno codimozzo, che su un ponte d' arno morì sventrato dalla stanga tronca del
portamento fiero e maschile, come quello d' una saltatrice di cavalli. pratesi,
iv-177: erato, che sen va cinta d' alloro, / la più galante e
. buonafede, i-90: in onta d' una così seria approvazione i riformatori del secolo
accettarono l'invito alla festa danzante. d' annunzio, iii-2-153: -e tu, làmia
= dal lat. saltator -òris, nome d' agente da saltare (v.
e fà saltatura! = nome d' azione da saltare. saltazióne,
, dicevasi e cordace e coreo. d' annunzio, i-1079: solo rimane illuminato
balzi successivi di materiale trasportato dai corsi d' acqua o dal vento. =
dotta, lat. saltatio -ònis, nome d' azione da saltare (v. saltare
musicale o poetica. = nome d' azione da saltellare. saltellante (
una pettinatura a rocchio, a braccetto d' un omiciattolo in frack. govoni,
grazia. / essa è corcata al margine d' un rio, / e il saltellante
passo, l'andatura). d' annunzio, iv-1-329: il suo passo era
un po'saltellante e malsicuro, come d' un uomo che abbia in sé un
leggera, saltellante, la gazzella dei veicoli d' un certo lusso: in una parola
di trovare un corso rapido ed economico d' arguzia e malizia parigina.
brillanti, saltellanti, crepitanti come giuochi d' artificio. -che passa da un
di batterlo e si mettono a ballargli d' intorno scotendo le vesti odorose. palazzeschi,
eletto, / a cui la fronte d' ebeno frondeggia. algarotti, 5-81: gli
in guisa di fornace, e del mezzo d' essa vide uscire uno spaventoso demonio,
nell'acqua. dinanzi mi saltellava a fior d' acqua la palla del cannone.
-procedere fra sassi e dislivelli (un corso d' acqua). alberti,
non sia che saltellare ardisca / sull'onde d' inistòr. 4. ricevere urti
el re nome gli pose / che d' allegrezza il cuor ne gli saltella / e
4-50: quel sì gran saltellare e variar d' oggetti che fa allora la fantasia,
una parola et or con altra, d' intorno all'istoria a saltellare. forteguerri
reti / aracne, / celebre più d' ogn'altra tessitrice / al saltellar le calcole
striduli, cicale noiose. = nome d' agente da saltellare. saltellìo,
di code di parrucca, un gridìo d' ufficiali, un frastuono confuso di bestemmie
lo stesso passo a saltello sono segni d' una carica nervosa. -figur. ritmo
scana e in altri luoghi d' italia per diversi nomi, ciò è grilli
, 430: costui, avendo un pomo d' oro nella man destra, il diede
. intelligenza, 295: audivi d' un lento ben sonare, / ribebe e
o con le dita o con una spezie d' archetto. imbriani, 3-113: alla
e oro, suona il salterio. d' annunzio, v-2-125: esse non portavano se
salterio sono sanza dolcezza di musica e d' armonia, ché essi furono trasmutati d'ebreo
e d'armonia, ché essi furono trasmutati d' ebreo in greco e di greco in
e questo psaltèrio a te dedicato degnati d' accettare. prose genovesi, 19:
fiducia da que'vari ed efficaci movimenti d' affetto de'quali i salmi sparsi ovunque
, / che già studiato avea più d' un salterò; / ma poi, non
erano nel 'salterio', le ricopiavo d' in sul libro tali quali.
spiritoso salterio da lor inventato con simmetria d' espressi versetti e di concetti pellegrini.
nell'ombra, se non poco più d' un braccio nudo. = deriv
per passatempo in casa e per spaventacchio d' ucelli a la campagna. giuglaris, 305
duo lenzuo'far un sacchetto, / come d' un lucco far un saltimbarca. inventario
far un saltimbarca. inventario di alfonso jj d' este, 1162: saltimbarca de velluto
per poi balzare sul terreno in cerca d' insetti. = comp. dall'
di gr bene non ne vogliono sapere d' andar per la strada battuta..
: senza verso alcuno e senza atto d' imitar verso, i giuocatori furono chiamati
e, come avesse piume, / d' un salto armato andò di là dal
quale dalla cattedra fui in terra tutto d' un pezzo. cantoni, 372: essa
ubidito avea alla mano, / or d' improviso spiccò in aria un salto, /
arrosto; e via, via. d' annunzio, iv-2-1235: balzò a terra,
evata, chinata sopra un tettuccio. d' azeglio, 6-570: andava zoppiconi,
salti, scherme, amori, / son d' ogni alta virtù dolci intervalli, /
si vorrà dare, alto alla statura d' un uomo o più o meno al piacere
un uomo o più o meno al piacere d' ogn'uno, stando con la schiena
del mimico, fanno schifo a chiunque d' onestà civile. carducci, iii-26-153:
di una prima donna o pei salti d' una ballerina cifre incompatibili colle rendite delle
misteriosa era... la danza d' un uomo nudo davanti a un morto.
rotti i lacci a l'elmo suo, d' un salto / (mirabil colpo!
strada. -caduta che un corso d' acqua compie in corrispondenza di un dislivello
. -anche: dislivello di un corso d' acqua; caduta d'acqua per mettere
di un corso d'acqua; caduta d' acqua per mettere in moto una macchina
quando il fiume è grosso e pieno d' acqua. stampa periodica milanese, i-450
generatori messi in moto da piccoli salti d' acqua. 5. dislivello di un
la corsa asinaria per quelle strade pompeiane d' una ristrettezza da scatole di norimberga,
grammatica potei dire: « sono alunno d' umanità ». -ammissione di un allievo
tutte combattevano dentro il cor mio la passione d' amore, onde io sentissi delle insuperabili
bacchetti, i-22: era tutto salti d' umore, impeti estrosi, aiezze e
, e te ne viene amarezza, ma d' altra parte essa è il necessario 'sprung'
alto. v colonna, 2-151: d' altro, che di diamante o duro smalto
dell'oggetto senza mostrare il mezzo on- d' egli varca questo abisso. massaia, iii-145
il medesimo salto immaginando una quantità minore d' ogni assegnabile, una evanescente? rosmini,
mutamento improvviso della direzione di una corrente d' aria. stratico, 1-i-403: 'salto
nuovo la voce -inumana in quel salto d' aria - strillò « pale! pale!
variazione della concentrazione salina in una massa d' acqua. airone [3-vti-1981],
bacino marino o lacustre, sottile strato d' acqua che divide la zona su
delle due sezioni di un corso d' acqua. 19. marin.
, inarpican le scale, / onde più d' uno in giù verso la strada /
tra il verde e i fiori la trappola d' una tesi? e non per isfoggio
una tesi? e non per isfoggio d' abilità ne'salti mortali dei paradossi?
affanni a'quali è sottoposto costì più d' uno. 22. stor.
'salto'così chi doveva saltare addosso. d' annunzio, v-2-383: « io mi
/ le guardie e ne'ripari entrò d' un salto. nievo, 622: «
criniera del suo cavallo. io balzai d' un salto sul mio, e cacciandogli
i-173: la smania fatale di pervenire d' un salto a quel fine, per toccare
, per toccare il quale era bisogno d' un più lento cammino, sedusse le fantasie
quando si cade sull'argomento antichità, d' un salto egli e nelle nubi.
aveva usato dire in bottega d' un libraio, in presenza di molti
le sue stille in alto / e d' intorno al bicchier la schiuma ferva / e
suso, incominciava a parlare de opera d' arme e de gran facti de guerra.
nuova vivanda, cioè di prelazioni e d' onori temporali, onde non può essere che
: stendesi el regno mio partenopeo / d' apulia a salti e di lucania al
che al primo salto per sua degnità d' onore, di podere di terra e
/... preso / el ducato d' urbin sol con un salto. malatesti
e anche, a tratti, gli aiuti d' armi, di armati e di denaro
molti si lagnano che questo nostro corso d' allievi sia così saltuario, da far
odor pronto a diffondersi / l'aer d' intorno rarefatto empievano! -che rinvigorisce
... l'autore, essendosi avveduto d' essere stato nella bassezza dell'ignoranza la
, dice sé essere pervenuto a piè d' uno colle, cioè a piè delle virtudi
,... fu ricevuto a guisa d' un dio, maravigliandosi delle voci della
consiglio); che serve a trarsi d' impaccio. boccalini, iii-34: gli
insieme che ogni quindennio li prencipi tutti d' europa si raunas- sero in focide.
una certa aria di accademico mecenatismo, d' un vigore certamente meno salubre che
dai fossati piovani, sul suo modo d' impiegare le giornate. -che si
differenza quanta tra le viltà e brutture d' una società equivoca di 'parvenus'dell'età
codice dei podestà e sindaci del regno d' italia (1811), 801: dovendo
sotto la balza scaturisce un fonte copioso d' acqua saluberrima. meninni, i-491: d'
d'acqua saluberrima. meninni, i-491: d' antidoti salubri / al contagio non è
non è sicuro schermo / da l'arte d' e- pidauro unqua prescritto. muratori,
sp., 28 (489): d' acqua perfino c'era scarsità; d'acqua
: d'acqua perfino c'era scarsità; d' acqua, vo sceverare il
ne venne ascosa e col salubre sugo / d' ambrosia e nifeo ne [di isole
] sono alcune, chiamate saltuari, perché d' odorata panacea / mischiolla, e poscia i
salubre di tutti; ognuno ha diritto d' averlo perché cosa resta mai l'uomo
. -adatto a un determinato stato d' animo. campatila, 19-43: pur
-purificatore (il pianto). d' annunzio, i-613: nutrice, da cui
sì di grani come di bestiami e d' acqua e la salubrità dell'aere,
: nizza per lui è una grande clinica d' infermi ambulanti, che diedero bando ai
confidano nella salubrità del luogo e nei tiepori d' u- n'etema primavera.
canali, prigioni, ospedali, asili d' infanzia; la vaccinazione, ecc.
pallavicino, 1-267: chi s'ingegnerà d' accoppiare la salubrità dell'assenzio e la
alle ceste ricolme di verdura, d' aranci, di fichi d'india. marchesa
verdura, d'aranci, di fichi d' india. marchesa colombi, 1-158
imploro; / non vesto, vedimi, d' argento e d'oro, /
, vedimi, d'argento e d' oro, / non son de gli ordini
/ più non vi mancheranno / sciocche carte d' inutili cianciumi / da involger i salumi
principalmente al porco, un dì prima d' ammazzarlo, vuoisi toglier il bere,
bottegai: macellai, salumieri, venditori d' ortaglie, con l'alto grembiule di tela
all'ascella e lo spruzzo dì senape d' una parrucca ancora più svaccata- mente sanguinacela
una via di mezzo fra la logistica d' un comandante di distaccamento e la praticaccia
comandante di distaccamento e la praticaccia salumieresca d' un gerente di cooperativa di consumo.
una fetta di pane da contadini soffregata d' aglio, cosparsa di sale, su cui
nelle sinagoghe e salutamenti nelle piazze e d' essere chiamati dagli uomini maestri. p
altro a ganimede. = nome d' azione da salutare2; la voce è attestata
rattizò, e mise ambo in gara d' onori, di codazi e turbe di salutanti
di questa droga ad alterarla colla mescolanza d' analoghe ed inferiori materie, certo è altresì
: fu solita patire con periodi irregolari d' un gemitivo o trasudamento di sieri mordaci da
sulla pelle, ormai rinverginata come quella d' un monaco, quelle mani abbastanza leggere
della brianza mi sia più salutare. d' annunzio, i-459: su la campagna
impetrar che fosse degno / salutar premio d' esta gente matta? passavanti, 94:
coll'aspersione, ma con una specie d' immersione, prendendo il fanciullo colle mani
riempire un cuor sensi bile d' ammirazione per la vera grandezza, d'amore
bile d'ammirazione per la vera grandezza, d' amore pel bene, d'abborrimento pel
grandezza, d'amore pel bene, d' abborrimento pel male... i nostri
non mal nate alme dai lacci / d' un vile ozio sciorriansi; e di novelli
risultato positivo; che serve a trarsi d' impaccio, a liberarsi da un pericolo.
quella di munirla senza dimora e di rinforzarla d' opportuno presidio. foscolo, vili-130:
una nazione; che ha una ragione d' essere basata sul pubblico interesse di una
cesare, a fronte de gl'impegni d' una dichiarata lega, aveva differito e differiva
delle genti e gloria del popolo tuo d' israel. girolamo da siena, i-118
hanno in parte altro senso nel linguaggio d' oggidì, come 'calice di salutare',
, salvezza spirituale, cortesia, gentilezza d' animo infuse dallo sguardo o dalle parole
e de'ra- gunamenti delle genti e d' essere salutato e reverito come dio.
/ se mi saluta, sì me fier d' un dardo. / credo che dio
smania di dolcezza e tanto s'andò empiendo d' allegrezza, benché vana, ch'uscì
per tutto quel tempo una dimestichezza quasi d' amico, se 11'andavano senza dir
crepa o salutando appena col cappello. d' annunzio, i-457: ella, forse
cortonesi, 1-i-92: arca se'la madonna d' umilitade, / vaso d'ogne sanctitade
la madonna d'umilitade, / vaso d' ogne sanctitade: / en te venne deitade
: / en te venne deitade, / d' angel foste salutata. cronaca di isidoro
in prima, / poscia i liti d' italia. « italia! » acate
; e diteli ch'io sono in man d' un confessore mantovano, da cui non
venuta, / non t'intra- metter d' andar incheggendo / chi. ll'à recata
/ navigatore in quelle parti calde / d' india mi parla delle mie raccolte
al male e ch'ella ne mostri segno d' allegrezza dalla rocca del corpo, che
della strada percorsa da quando i costruttori d' una strana macchina chiamata 'cinematografo'poterono mostrare
tazze di mite lieo salutando al roseo sole d' aprile, dolce imagine della pura adolescenza
con un amico portoghese a salutare una sorta d' agente navale che abita nella miglior strada
meo cor sente / fu tratto sol d' una donna veduta, / la qual è
salutati i vicini monti, i quali d' alberi copiosi conobbero, e'piani atti a'
dimostranti segni di fertilità, quivi disposero d' abitare. epigrammi latini volgar.,
... mandò foriera la ridente aurora d' aprile; ed ella, abbandonando i
lamenti neh'intimo cuore le condizioni presenti d' italia e non saluti di voti e di
. mazzini, 64-274: i popoli d' europa salutano in voi l'iniziativa ch'
salutato [ottaviano] co 'l nome d' augusto quel giorno che, ritornando vincitore da
quella provincia, si fece salutar re d' ungheria l'anno 1526 da buona parte
verbo 'salutare'non è preso tanto nel significato d' atto reverenziale, quanto per eleggere:
. per 10 cielo spande / luce d' amor, che li angeli saluta / e
città, una fortezza, sparando colpi d' arma da fuoco o compiendo atti rituali stabiliti
salutaro impera nazione, come d' uno, tre, cinque. si fa
fa col cannone: marca un rispetto d' inferiore al superiore, il quale non rende
non si praticano se non se in occasione d' alcuna festa, e queste precedono il
capo scoperto. si saluta così dopo d' aver salutato col cannone, oppure quando
sparati in segno di saluto. d' annunzio, iv-2-500: entrambi sussultarono, allo
salutava la bandiera calante su la poppa d' una nave da guerra ancorata dinanzi
fussino tutta la sua frotta alla volta d' essi giunchi e che facessino segnali che
non volendo ubbidire, cominciammo a salutarli d' artiglieria, e durò due dì e
la gnà peppa allorché rincontrava fingeva sempre d' aver fretta, e salutiamo amici!
ah » rise sussurrando: « mi tieni d' occhio.. mi vuoi sveglio e
bastone, con un sasso': dargli d' un bastone, d'un sasso. p
sasso': dargli d'un bastone, d' un sasso. p. petrocchi [s
dello stài de'caracci. -salutare d' amore: v. amore, n.
ne maria, salutata dall'angelo, piena d' ogni grazia. ludario della compagnia di
, deliberò di passare sopra napoli e d' indi cacciare alfonso nuovo re salutato. carducci
da scipione maffei, 'primo onore d' italia'. 3. per
: bersagliato da frecce o da colpi d' arma da fuoco. nannini [olao
posto per vedere se vi fosse comodità d' alloggiamento; ma salutati da'veneti con numerosa
di cotali salutatori... assai. d' annunzio, iv-1-61: non
stimerò forse più onesta la bugiardissima uccellatura d' un salutator mercenario che svolazza intorno le
dotta, lat. salutator -dris, nome d' agente da salutare (v. salutare2
emanuelli, 2-135: erano esempi troppo cenciosi d' una prosa salutatoria, infantilmente ottimistica e
formule convenzionali di saluto trasmesse a nome d' altri, per lo più in veste ufficiale
-per estens. canto gioioso. d' annunzio, iv-1-819: la sua [di
angelica fu per decreto di giovanni xxii. d' annunzio, iv-2-903: a tratti,
medesimo e dopo fece una gran salutazione d' archibugieria; que'di dentro...
dotta, lat. salutatio -ònis, nome d' azione da salutare (v. salutare2
: i pisani nmasono in sardigna disperati d' ogni salute. guido da pisa, 1-240
guelfe raddoppiarono in vigore, con accrescimento d' ardire e con speranza di salute,
non v'ha alcuna via di salute? d' annunzio, v-1-83: siamo qui dieci
bisticci, 1-ii-104: assai vale la pruaenzia d' uno uomo per salute d'uno istato
la pruaenzia d'uno uomo per salute d' uno istato. savonarola, 10-207: populo
noi, per la salute morale e civile d' italia..., noi dobbiamo
pensarono che... la morte d' uno fosse la vita e la salute di
semplice campaniluccio e dallo sdondolìo del battaglio d' una meschina campana. delfico, iv-93
e della monarchia piemontese è la salute d' italia. fogazzaro, 5-171: non
pugnando col trace / fu l'alta virago d' europa salute. -chi col proprio
142: come dalle guerre e mine d' altri questa felicissima repubblica ebbe principio ed
. fontanella, i-239: nova lancia d' achille, /... con colpi
con colpi vitali / ne le guerre d' amor gli animi assali, / e traendo
difficoltà e molti pericoli, tutto pieno d' ogni disperazione, se non di quella de
e governa / t'accolga in gaudio d' eterna salute. b. tasso, i-55
oltre che in inghilterra, anche nel continente d' europa e nelle altre parti del mondo
ferrara, 70: piatoso padre, pien d' ogni salute, / guardace e salva
e bella, / ave, salute d' ogni nostra pena. s. girolamo volgar
la salute / faccia che li occhi d' esta donna miri, / sed e'non
uando giovinetto fiore / errando giva fuor d' ogni salute; e penso quando a
salute l'allegria e infino la testa. d' annunzio, iv-1-1033: ella aveva a
sanitarie. magalotti, 9-1-249: meritò d' aver per sua familiare occupazione il provvedere
salute: per indicare enfaticamente una persona d' aspetto particolarmente sano e florido.
-salute di ferro, ferrea, d' acciaio, da vendere: espressioni frequentemente
una salute di ferro, ferrea, d' acciaio. à salute da vendere. cicognani
v-1-359: regolato in tutto, godeva d' una salute di ferro. -salute
canali, prigioni, ospedali, asili d' infanzia; la vaccinazione, ecc. codice
parecchi anni in convento, suora. credevo d' avere la 'vocazione'. ma poi non
scritto, / invia salute il capitan d' egitto. siri, i-736: gli ordini
, ch'èi piena de pianto e d' onne miserie. esopo volgar., 7-141
parlare del lupo, considerato quanto portava d' amaritudine e danno, ènne spaventata forte
della giovane da pisa, / ciré'fier d' amor me'che tu di trafien.
v-468-2: al so dilecto figlol pero d' i boniparte, martin, benison de pare
eugenio napoleone di francia, vice re d' italia, principe di venezia, arcicancel-
dey, dicendo: « salute al governatore d' algeri ». fucini, 275:
tromba angelica: « salute al re d' italia! ». graf 5-788: -a
sacerdoti. 13. con valore d' inter. alla salute! salute!:
s. v.]: altra ellissi d' augurio migliore: 'in salute'(faccia
la mia salute non vò che i figliuoli d' amelio muoiano. bandello, 1-10 (
ma in una vita di penitenza e d' esempio mirabile, durata centovent'anni..
modo profano, sentendo annunziare la morte d' alcuno: 'salute a chi resta'. sottintende
chi resta'. sottintende l'altre parole d' augurio 'buon viaggio'. -salute a
a noi!.. c'è modo d' accomodare quell'affare della cauzione adesso.
cara la salute: espressione con carattere d' intimidazione e di minaccia, che per
cose dilettose] dol- cie e salutevule d' ogni guiza segondo corpo e piaciere, se
cortesissimo ufficio della vostra salutevole visi- tazion d' ieri. matraini, 115: del troppo
fabio... ebbe la prima vettoria d' annibaie, pensando non combattere, e
: a deiotaro re apparve il cospetto d' una salutevole aguglia, il quale re ogni
né da la peniten- zia, e d' adorare non siano di lungi le limosine loro
abbiano visitatore preite el quale " sia d' alcuna religione approbata, lo quale de
occhio a formarlo con sì acconce disposizioni d' anima e di corpo che, di poi
intelligenza, 8: non è cuor uman d' amor sì tardo, / che al
dell'erbe, l'erbe medesime piene d' infiniti, salutevoli non men che dilette
cloruri di calce, di magnesia e d' allumina, con lieve sedimento di silice e
di troia ed entrarono salutevolmente nel porto d' un castello. 2. con
la prei- gionia de la presente vita d' essare facti professori del'a- temale beatamga
spegner la sete, trovati infiniti modi d' accenderla, a dileticarla, non a
da pisa, 1-299: lo re evandro d' arcadia, inimico de'latini,.
della margarita, 61: la rivoluzione d' inghilterra, la catastrofe degli stuardi avevano
infirmitadi, né non cognoscono le cagioni d' essa infermità e non gli sanno dare
tolomei, 3-162: è fioritissima parte d' italia di belle città e vaghissimi castelli
9-23-11: quell'altro disse di certa generazione d' erbe selvatiche,... al
e salutiferi a chi li esercita. d' annunzio, iii-1-1067: eravamo, te ne
è nata di qua la conoscenza / d' un vin sì salutifero, che certo /
onde principio avesti, / poiché noi d' ogni ben ricchi facesti / colla tua pura
, 3-275: mentre che egli seguitava d' andare avanti, s'incontrò in assaissimi
guerrazzi, 4-133: roma! la capitale d' italia. roma di cui la sede
pupille in varie forme / salutifero oblio d' egro vegghiante. soffici, iv-60: al
/ andando voi per via, / come d' un dardo acuto / subitamente gli passaste
io de'begli occhi lucenti / e d' un dolce saluto inseme aggiunto. boccaccio,
involto, / uom si mostrò d' amabile maniera: / alle dame, ai
rinnovati i saluti, le esortazioni. d' annunzio, iv-2-188: don giovanni, in
12-ii-67: troppo larga usura m'avete pagata d' un saluto così a secco, come
e quel confortar. -messaggio, formula d' ossequio epistolare (anche in un componimento
a tutti i suoi debiti di scacchi. d' annunzio, rv-1-3: mentre tu nella
fa pure. salutissimi. -saluto d' amore: genere di lirica trobadorica d'
d'amore: genere di lirica trobadorica d' amore in forma epistolare. -espressione di
fatto tributo: / cento be'muli caricati d' oro / e d'argento trecento con
be'muli caricati d'oro / e d' argento trecento con saluto / e mille astori
, / navigatore in quelle parti calde / d' india, mi parla delle mie raccolte
farfalla / che mi porti il saluto d' oltremare / attraverso la mole della terra.
i-340: avea quella brigata stabilito / d' andare da un loro prete a desinare,
sono cupidamente da ogni occhio cerchi e d' ogni bel saluto ringraziati lam- bertolo butrigari
la libertà del linguaggio, in nome d' una gioventù ardente di belle imprese,
l'italia. 3. salva d' artiglieria o di altre armi da fuoco
sia da una nave, come manifestazione d' ossequio o d'ubbidienza ad autorità civili
nave, come manifestazione d'ossequio o d' ubbidienza ad autorità civili o militari o
quello che non pareva conveniente nelle acque d' italia le galee della religione e con
: quello usato per fare esplodere salve d' artiglieria. leoni, 184: il
, col cuore riconoscente e sereno. d' annunzio, i-9: ti mando un saluto
o sannio fiero, / senza nube d' affanni, / con tutto il foco
, della luna, della primavera. d' annunzio, i-69: correa per l'aura
, che presentano le armi in segno d' onore, al comando di presentatarm.
. 7. numism. moneta d' oro emessa nel xiii sec. da
nel xiii sec. da carlo i d' angiò, di cui fu coniato in seguito
tipo d' argento (saluto d'argento; e tali
tipo d'argento (saluto d' argento; e tali monete furono dette
denominazione fu in seguito attribuita a monete d' oro francesi e inglesi dell'inizio del
senza la summa di ventidue mila saluti d' oro, i quali s'obligarono pagare
* 2: mi dimandò di qual parte d' italia fossi io nativo. « di
perciò che costume fu sempre dei tiranni d' esser crudelissimi. salva1 (salve
circostanze, sparati simultaneamente da diversi pezzi d' artiglieria o da altre armi da fuoco
una personalità (anche nell'espressione salva d' onore), o di esultanza in
fa anco in occasione di vittorie e d' altre feste e d'allegrezza. c.
di vittorie e d'altre feste e d' allegrezza. c. patini,
passava, salutata con un'allegra salva d' archibugiate. montecuccoli, 21: al suo
'l lito, la quale fece la salva d' ono- revolezza. a. chiappini,
a. chiappini, cxiv-14-233: re giacomo d' inghilterra salì al palazzo vaticano..
risposto dalla fortezza colle debite formalità. d' annunzio, iv-2-443: un guardiano a cavallo
-salva reale: scarica di ventuno colpi d' artiglieria per onorare i sovrani o gli
alcuni cannoni che vi erano a fior d' acqua, perché, senza guardare che già
sovra quei colli dalla città, in segno d' allegrezza, e credutisi che ciò facessero
per onorare sovrani. -scarica di colpi d' armi da fuoco o d'artiglieria tributata
-scarica di colpi d'armi da fuoco o d' artiglieria tributata come segno d'omaggio e
fuoco o d'artiglieria tributata come segno d' omaggio e saluto alla salma di un
, ii-695: quando la salma [di d' annunzio] è giunta presso la cima
eseguire al suo drappello le tre salve d' uso. dizionario di marina [s.
o per dare un segnale, soprattutto d' allarme. algarotti, 1-ix-68: non
praga, 4-145: ad ogni quarto d' ora, una salva di mortaretti che faceva
di colpi sparati simultaneamente da più pezzi d' artiglieria o di fucileria, per lo più
triboli, si difenderanno con buone salve d' archibusi a posta da lontano. relazione dell'
di rompere le file delle picche, né d' affrontarsi con i nostri o d'aspettar
né d'affrontarsi con i nostri o d' aspettar una salva. a. berardo,
la cavalleria spagnuola, ebbe modo pardalliano d' investirla con l'urto della sua di
di scompigliarla. alfieri, xiv-2-81: fecero d' artiglierie e d'altro fuoco una salve
, xiv-2-81: fecero d'artiglierie e d' altro fuoco una salve così micidiale che subito
.. lunge, / negli echi d' entsàs, / la salva dei vètterli
-per estens. l'insieme di colonne d' acqua che si formano in mare in
: al comparire di martino una salva d' applausi fece echeggiare tutto il palazzo.
i-445: una salva di risate e d' interrogativi e d'esclamazioni lo investì. calvino
salva di risate e d'interrogativi e d' esclamazioni lo investì. calvino, 1-494
: caricato senza proiettile (un pezzo d' artiglieria o un'arma personale); sparato
salvare. salva4, inter. grido d' incitamento a cercare scampo nella fuga quando
viaggio, fui il venerdì 4 dal consolo d' inghilterra. filangieri, ii-73: il
a esser salvocondotto solamente per i birboni? d' annunzio, vt-682: il salvacondotto.
che darebbono securtade di 300 ducati di vivere d' omini da bene. io ho mostrato
condotto, munita del sigillo dell'ufficio d' istruzione, è notificata o consegnata al
loro è un salvacondotto che dà confidenza d' impunità. non si vergognerà il prencipe di
bartoli, 9-31-2-26: qual v'è sublimità d' ingegno, qual miracolo di sapienza,
, 'buffets'.. / le porte d' ingresso fien schiuse per me: / che
e quasi tanto come sandesire a 'l ponte d' oro di parigi: perché questa ha
se iddio ci avesse concesso salvo condotto d' esser salvi. 7. persona
attenti, ché adesso è 'l tempo d' allegrezza, e della maggiore che abbia
esso è vuoto; e cantò piu d' un mese, / per riempirlo, tutto
lettere... questa è il buco d' un salvadenaro da giganti. volponi,
altro, pitture, gioielli, oggetti d' arte e altre cose facilmente commerciabili, che
solido leggero o è dotato di camera d' aria; può anche essere fornito di
affogare, se non trova un punto d' appoggio. d'annunzio, iv-2-1354: sopra
non trova un punto d'appoggio. d' annunzio, iv-2-1354: sopra la camera
in caso di naufragio. d' alberti [s. v.]:
. oggi 'salvataggio'. = nome d' azione da salvare. salvàggio3 e
salvaguardare rii interessi superiori del governo. d' am « w « rio, v-i-i 122
autorità cittadine saranno chiamate a stabilire, d' accordo con lo stato jugoslavo, la
, essi pertanto hanno chiesto al re d' impedirlo con la forza. pratolini, 9-224
buoi, / e vone lavorar più d' un podere, / che sia visto sicur
lungamente ch'eglino non siano trovati colpevoli d' alcun tradimento contro la causa comune.
io presumo che la vostra cortesia mi favorisca d' un salva- guardia reale per qualche parola
si publicò con li tre tiri soliti d' artiglieria per richiamare li soldati ch'erano a
della pace, come loco di già abbandonato d' armi e gente, ma però dentro
convenirà ad ogni modo di servirsene riempendolo d' abitanti capaci d'armi e disciplinati,
modo di servirsene riempendolo d'abitanti capaci d' armi e disciplinati, mettendoli sotto titolo di
opinione di santità guadagnò ad alcuni tanto d' affetto che, per relazione di teodoreto,
fosse stato artigiano o mercante che l'imagine d' un tant'uomo non tenesse per salvaguardia
e il dolce guanciale su cui, libera d' ogni inquietudine, la grave età si
. llui. statuto della società del padule d' orgia, 90: statuto et
faccino a salvamente cappitare là dove doveranno d' andarvi. denina, 125: vi fu
sì come a colui che era uso d' esser ricchissimo, si mise in fra '
xiii-67: giacque a letto per lo spazio d' oltre due mesi, e chi la
servitù saluto e riverisco l'eccellenza vostra d' urbino ove mi trovo giunto a salvamento e
sanità. passeroni, iv-284: dopo d' aver vedute cento e cento / città
aver vedute cento e cento / città d' europa, ho inteso che venuto / siete
m'acconciai... co'muli d' un vetturale perché nel mio sterzo mi conducessero
dalla prieta con salvamento, a modo d' una carta. -a salvamento (
da barberino, iii-274: allato alla città d' antona correva uno fiume ch'aveva nome
di là dal fiume era una cima d' uno poggetto molto rilevato presso antona a
se'via de salvamento, / chiara stella d' oriente. dante, par.,
per il salvamento della vostra anima. d' annunzio, iii-565: ho visto il
gli rimboccò tutta intiera una gran lucernata d' olio sopra un rosso mantello.
(eccles.) salvamentum, nome d' azione da salvare (v. salvare)
alvaro, 18-33: una matita col salvapunte d' oro.. raimondi, 4-70
. ariosto, 3-50: sarà ciascuno d' essi e pronto e forte / l'altro
questo, che fu il primo fatto d' arme, pervenne alle orecchie del re;
cui erano assediati, vicini ad esser vittime d' una inondazione, corsero a salvarli.
corsero a salvarli. codice napoleonico [regno d' italia], 20: non si
salvato dalla miseria... dal mercante d' arte kahnweiler non ha molta importanza.
garzoni. chi mi salva da zanichelli? d' annunzio, iii-1-225: avresti tu avuto
. lampredi, 4-86: molte nazioni d' europa hanno acceduto alla dichiarazione dell'imperatore
ragazze, coi grembiuli sporchi di polvere d' alabastro e una cuffia per salvare almeno i
stremata tu resisti / in questo lago / d' indifferenza ch'è il tuo cuore;
lima: un topo bianco, / d' avorio; e così esisti!
tutti al- lumma 'l cericato. rinaldo d' aquino, 107: santus, santus,
l'onnipotente dio ti guardi e salvi d' ogni tempo. novellino, xxviii-847:
la tartarea corte, / tu che d' egitto a l'empio re mostrasti /
valor de la tua destra forte / e d' israel il popolo salvasti, / oggi
stella). dondi, 248: d' intorno u sol la irraggia e fa più
more, / e regge e salva più d' ogni altra stella. -dio salvi
sia de crist ol dì present / d' i des comandameli alegramente, / i
cni prega, si ridurrebbe a un pensiero d' egoismo che dio non vuole.
a gesù cristo). rinaldo d' aquino, 107: la croce salva la
fratelli si perda poscia egli stesso. d' annunzio, iv-1-298: la povera creatura
cxiv-32-29: per resistere ad una potenza d' ingegno com'è quella di vostra signoria
, / tu col fermo tuo viso d' eumenide / m'assolvevi, con voce sicura
per usarne un solo non siagli importato d' usame un men noto e del suo definibile
fatte metter a salvar fra pagodi sudetti d' oro ed argento. muratori, iii-98:
di giasone se non con la morte d' absirto. boterò, 80: rispose che
è dentro, cioè de l'anima partita d' esta vita in quella ch'è in
paura esser non dèe, né gelosia / d' infamia, ov'è chi salva ogni
v. j: 'salvare un contratto': d' un noleggiatore, arrivare in tempo al
celesti, senza supposizione di eccentrici né d' epicicli. giuglaris, 238:
natura di pelago, salvando la variazione d' alcuna parte e questo è che tacque ch'
debbono passare; e a chi accenna d' andar più in là, dicesi, assolutamente
svigna, e vanne alla rifrusta / d' un luogo da salvarsi da tal mischia
[dante], i-60-14: né d' amar voi giamai no. mmi ritorno,
a furia di baci. -trarsi d' impaccio. firenzuola, 729: attendeva
-nascondersi per evitare un incontro sgradevole. d' annunzio, iv-2-367: mi salvavo in una
bene disposto, se defenderà e salvarassi d' ogni cosa. d'annunzio, iv-1-433
se defenderà e salvarassi d'ogni cosa. d' annunzio, iv-1-433: io ero come
della stanza accanto hanno fatto quel baccano d' inferno. tu non le hai sentite,
salva l'onore; e con quel d' altri si perde. ìbidem, 305:
domestici, di vestiario, di oggetti d' arte o anche di generi alimentari,
che quel libro vostro come copiosissima salvaròbba d' ogni essempio di cose da fuggirsi ne
sentivo parlare di salvataggi di persone in pericolo d' annegare. stampa periodica milanese, i-95
ed affondò su l'elica. d' annunzio, v-1-308: odo la voce del
degli affreschi... mai prima d' allora era successo di dover ricomporre un
: breccia e marmo composto di frammenti d' altri marmi uniti da un glutine..
almeno per un anno. libro d' amministrazione delle terre dei marchesi di civitella,
questo nome è suo proprio e non d' altrui. dante, conv., iv-xxm-10
andò in paradiso domenica, addì 29 d' aprile. lodato ne sia el salvatore nostro
sia sdegnoso, / ché gran segno d' amor allor ci desti, / quando per
di quanto può essere esiguo il principio d' ogni opera più immensurabile. -come
secolo xvii e che hanno in mira d' istruire la gioventù e gli abitanti della campagna
à l'inimigo, spechio e luxe d' i virgem e de le verbene.
a una situazione insostenibile; che trae d' impaccio altri con un intervento risolutivo.
salvatore, che ella aveva colpito. d' annunzio, iii-2-334: per l'amore
salvatore, gioiosamente prensile nella scarpa sudata, d' arrivar primo alla sella e guardar oltre
borgese, 1-204: bella maniera porca d' accogliere i salvatori della civiltà occidentale.
la religione non benedice le armi salvatrici d' italia. tommaseo, 2-1v-9: a'
spontaneamente o per richiesta procede al ricupero d' un bastimento naufragato. y
tardo (cristiano) salvator -dris, nome d' agente da salvare (v. salvare
cuni, fuggendo la corte, per tema d' essere presi, vi si ri
, 2-30: andowi poi lo vas d' elezione / per recarne conforto a quella
la guidava sul cammino della salvazione. d' annunzio, iv-2- 579: la
, che colla sua luce snebbia d' improvviso tutte le storte e confuse imma
dalla rovina o dalla perdita di opere d' arte, di edifici, di città
arte, di edifici, di città d' arte, di attrezzature. garibaldi,
tale mossa la salvazione di materiali e d' alcuni feriti e traviati. r. longhi
con mano che vostre signorie trovino mezzo d' accordo, per lo quale ne segua la
117: non aveva pensato mai prima d' allora a partire, ma l'idea gli
, ma l'idea gli era balenata d' un tratto, subitanea, come l'unica
-occasione che fa cessare l'angoscia d' annunzio, v-1-293: attendo il suono dell'
, lat. tardo salvatio -ònis, nome d' azione da salvare (v. salvare
/ cantor, intatto di pensieri e d' opre. manzoni, 38: salia
maria] non vista alla magion felice / d' una pregnante annosa; / e detto
tasso, 7-6-3: salve, d' illustri palme e di trofei / provincia
e di trofei / provincia adorna e d' opre alte e leggiadre, / salve,
opre alte e leggiadre, / salve, d' invitti eroi, di semidei, /
invitti eroi, di semidei, / d' arme e d'ingegni ancor feconda madre.
di semidei, / d'arme e d' ingegni ancor feconda madre. salvini,
campo che non fu mai mosso! d' annunzio, i-158: salve, o regina
tua sovrana / onda, e la strofa d' ombra e di baleno? x
son vestiti di terra, potessero a guisa d' angeli contemplar continuamente senza ricrear li spiriti
inferno; / salvete, orrori. d' annunzio, i-159: o voi figli di
moglie, angelo vero di virtù e d' affetto, che morì per lui a forza
per lui a forza di dolori e d' umiliazioni sofferte dagli austriaci per tentare la di
per tentare la di lui salvezza. d' annunzio, v-1-531: baciai quei due uomini
sopra il terrapieno venghino di dentro a petto d' uomo, ma il muro o parapetto
per superare una condizione difficile; via d' uscita. borgese, 1-412: io
effetto al suo perverso intendimento. d' ottobre e di novembre, e meglio del
a la testa. sanudo, d' anghiari, che esso ser francesco venghi a
. durante, 2-409: usasi d' uomo pio e clemente lo sovertono in empio
di questo, parendo a me d' aver detto abbastanza, affinché?
adoprate dai cuochi principalmente per gli d' allora / con improvviso sgomento. gobetti,
dello, 8-1092: il fresco d' ombra di quella poggiata a bacìo minaccia
di partite decisive per la loro ai piani d' invrea, nelle case han cotto la focaccia
da porsalvezza. tarsi lassù: impastata d' olio, insaporita di salvia. -in
dentro i suoi fermi contorni / d' alberi e case; e sono 1 suoi
, più nero scoperti e divisati que'cimiteri d' ossa semispolpate. dolce, e se
vivande. bianco di bucato pieno d' uova e un mucchietto di ulive
40-17: sull'ultima sua cima un globo d' oro anelmira,... siano
sani e salvi e seguii in d' annunzio, xciii-276: troverai alcuna prosa obliata
fare). quant'io potrò d' oliva, se sventura / non gli accade
. salvo dalla malevolenza e dalla persecuzione. d' annunzio, = voce dotta lat.
ne'nostri bisogni gli ci raccomanderemo sicurissimi d' essere uditi. -guarito. -
matrimonio non bisogna più parlarne, come d' una faccenda non mai sognata ». carducci
come risponderà genova? è città ormai d' una importanza decisiva, vitale. e se
sante inspirazioni che alla fine a piedi d' un nostro padre lo condusse e lo fece
l'asinelio, gli semplici, gli poveri d' argumento, gli pargoletti.
li mandai per sanio sta 'cum'giovanni d' albora legnaiuolo che li consegnò a giovanni
dio vi salvi è più determinata forma d' augurio e di salute. -con riferimento
dolorosa condizione psicologica ed esistenziale. d' annunzio, iii-1-174: ah, perché non
e tutto istà salvo e sanza disagio d' acqua o d'alcuna cosa opportuna.
salvo e sanza disagio d'acqua o d' alcuna cosa opportuna. leggenda aurea volgar
mill'anni, / salva da'tarli d' èrcole la clava. stampa periodica milanese,
legno in tempesta, né 'l puote / d' altro atar, ma che leva a
mettere il tormento in salvo luogo per provvedersi d' avere copia di vivande. boccaccio,
fu chiamata madonna gemma, per consiglio d' alcuni amici e parenti, aveva fatti trarre
per iscrittura per che modo lo stato d' amore intra gli amanti si possa salvo
amato possa da sé partire le saette d' amore chiavate nel sua cuore.
discreto di me, salva la pace d' ogn'altro. domenichi, 2-91: il
non... è da credersi cosa d' ognuno il saper far bene questi due
in paese. codice napoleonico [regno d' italia], 9: se pendente la
salvo poi il disputare se non fossimo d' accordo. zione entro un certo
reputazione della loro casa, non si curano d' effettuarlo, ma eleggono un altro stato
6-ii-588: le vittorie di rodney e d' elliot non solo avevano assicurato e le
, si sono distolti da molestarci e d' ingegnarsi, come possono meglio, offenderci
da pisa, al tardi. fate d' averlle e, volendo fare risposta, dri-
, vinta una lettiera di noce profilata d' oro, molto bella, e come entrava
): questa buona gente son risoluti d' andare a metter su casa altrove,
la forma del sostantivo anco nella esclamazione d' augurio 'sai mi sia'come dire '
tranquillo, / ché v1 mio d' ogni liquor sostene inopia, / salvo di
a mantova, niuno ignore o comune d' italia, salvo che i collegati, era
inf, 9-117: così facevan quivi d' ogni parte, / salvo che 'l modo
un cuoio di capra messo in forma d' una braga, con che si corpono le
disse che, essendo quell'arti piene d' inganno, era duono che se le scordassero
tempo non l'operavano, salvo ove d' alcuna ricevuta ingiuria voleano vendicarsi. b.
. corsini, 15-1: gli animai d' ogni sesso e d'ogni etade / tacevan
15-1: gli animai d'ogni sesso e d' ogni etade / tacevan tutti o
proposta dovrebbe ricevere firme e versamenti fin d' ora salvo a convertirla in settimanale a
più freddo né vergogna e ha trovato d' andar nuda estate e inverno. alvaro
saman) può superare i 20 m d' altezza e la chioma può misurare il
valore enfatico). m. d' amico [« la stampa-tuttolibri », n-iv-1987
moravia, xi-508: in un cerchio d' ammiratori che gli battevano le mani,
, li-1-60: li sambeniti sono una sorte d' uomini che hanno un...
benito': la casacca e la nutria d' obbrobrio di cui erano vestiti i condannati
lii-5-318: caverìa in spagna molti milioni d' oro se volesse vender gli offici dell'indie
da questo consiglio, caverebbe grossissima somma d' oro. 2. per estens
gittandovi in terra, adorate la statua d' oro. liburnio, 99: scrive
acuto. cagnoli, vi-356: più d' intorno non suona opra campìa. / è
colonna ne ha scritto diffusamente e professa d' averla esso di suo ingegno inventata di
gli otto ordini de'tasti pigliano luogo d' oncie sei... n'abbiamo fatto
fianchi, come se stata fosse piazza d' arme all'assedio campale. se ne leggono
]. fagiuoli, xii-129: più d' un cigno canoro è in pregio un'
un'oca, / e più vai d' una cetra una sambuca. = voce
han l'arte, / senza pigliarne d' altra gente copia, / usavano lasagne maritate
fiore odoroso usato anche come medicinale. d' annunzio, vi-452: nel pratello, la
... e agiugni dramme iii d' olio sambucino colato e bollito.
podere i che frutta tanno il valer d' un sambuco! paganino bonafè, xxxvii-177
e distempera insieme tutte cose con albume d' ova e mettivi fiori di sambuco et altri
carbonaio c'è il fascio di canapuli d' argento leggeri come il fiato...
, dell'arti ateniesi e degli scherzi d' anacreonte. sàmine, sm.
alcuni moderni a rinnovare l'antica opinione d' eraclide pontico, di niceta siracusano e
eraclide pontico, di niceta siracusano e d' aristarco samio, che la terra si muove
samia giunone, di diana efesia e d' apolline delfico;... non di
a trascendere nei sentimenti di libertà e d' eguaglianza. sammarinése (sanmarinése)
, esso iongianese', dagli occhi d' un 'sammaurese'. sàmmeo, v.
gine era un nasoncello... d' un non già uomo ma omic- ciuolo
nelle acque intenori di olanda, e d' ordinario serve al trasporto de ^ legnami
paolo samosatèno leggiamo che nel secondo concilio d' antiochia circa l'anno di cristo 270
fu condennato... per la temerità d' aver banditi da quella chiesa, di
di color nero e leggiera a somiglianza d' un legno abbruciato. 3.
del louvre di parigi). d' annunzio, ii-757: quella ch'arma di
recipiente, per lo più di rame o d' argento e riccamente adomato, fornito di
n. samarelli [« corriere d' informazione », 25 / 26-ii- 1946
. 2. numism. moneta d' argento che venne fatta coniare dal senato
nobiltà e il popolo comune. d' annunzio, 8-18: la contessa di monfiore
di monfiore, appoggiata all'armatura orrida d' un 'samourai'con una sua bella tranquillità
assestata, la giudicarono sanabile in meno d' otto giorni soltanto. -con litote
un rimedio arcano, / che fuor d' aurisbe si ricerca in vano. nievo,
compiutamente, pienamente. mostacci o rugieri d' amici, 421: sono in erranza /
da un vizio, da una disposizione d' animo malvagia. fornaciari, 2-35:
fosse felicemente compiuto. = nome d' azione da sanare. sanamunda, sf
spesso un medico dottissimo uccidere gran numero d' uomini; uno più ignorante sanare quasi tutti
sanare. beicari, 1-47: giovanni d' ambrogio di detta infermità sarebbe morto, se
fosse che, mediante l'orazione del servo d' iddio giovanni e de'compagni, fu
c'è stato uno che era innocente d' ogni peccato... sanò gli infermi
dei re e delle prerogative che hanno d' ungersi, consecrarsi e coronarsi; della
: il povero principe ha una gran disgrazia d' una fistola tra il naso e l'
/ che 'n vecchie membra il pizzicor d' amore, / ché mal si può
grave. -alleviare o quietare le pene d' amore (lo sguardo della persona amata
/ più non la può sanar forza d' ingegno, / e indarno i miei sospiri
de le tue perle egli s'appaga / d' esser ferito e n'arde di desio
, 7-103: -queste sono le frodi d' amore. / -ei tradisce / per beare
/ l'alma mia ignuda e priva d' ogni schermo. savonarola, 8-i-357: dio
reste ad ubedirti / e subito d' amor se ne andaremo, acciò
avendo le conscienzie perturbate, erano soliti d' andare alli periti e santi per consolarsi
con la vista delle mie ultime sventure. d' annunzio, iii-i- 300: la
strosce di piscio serale / dove il doppio d' argento / ricompita accorato / il suo
i trattati?... le piaghe d' italia non possono sanarsi che lacerandoli.
iv-6-119: in bologna è una specie d' anarchia che non vedo come possa sanarsi
salubre un terreno, bonificarlo. cecco d' ascoli, 412: sana [il vento
ascoli, 412: sana [il vento d' oriente] la terra per ual fa
umiliate viste. statuto della società del padule d' orgia, 144: con ciò sia
con ciò sia cosa che 'l padule d' orgia bisogni d'essere sanificato,.
sia cosa che 'l padule d'orgia bisogni d' essere sanificato,... e
-vivificare con acqua corrente un corso d' acqua interrato. bacchelli, 1-ii-418:
13. riparare un meccanismo. d' annunzio, iv-2-1152: il tempo fluiva,
il mio giudizio alcuni luoghi orribilmente guasti d' alcuni sonetti, pur recando in nota la
, 3-73: entrato in uno bagno d' olio lavorato, il quale i medici raveano
fediti; ma tucti sanavano per la virtù d' un bagno ch'era nel decto
guarigione (una malattia, anche quella d' amore). assarino, 4-147:
è il vino, ma il sonno d' una notte la guarisce; pazzia non meno
un male dello spirito o dalle pene d' amore. monte, 1-x-72: di
or tale, / piaga per allentar d' arco non sana. niccolò da correggio,
salda. rinuccini, 90: vie più d' altra in breve / sana piaga d'
d'altra in breve / sana piaga d' amore. battista, vi-3-104: la piaga
amore. battista, vi-3-104: la piaga d' amor non sana mai. carducci,
. -placarsi, acquietarsi (una pena d' amore). fr. della valle
vera dimostranza di bono, sentome aprizo d' amore, e poi diletto diziando servir
: s'io trovo la gretola, / d' ogni can, che m'ha morso
] portò venus, velata la faccia d' oscura nube; questo mette in uno vaso
; questo mette in uno vaso splendente d' acqua e mista insieme occultamente sparge sanativi sughi
e mista insieme occultamente sparge sanativi sughi d' ambrosia e odorifera panacea. crescenzi volgar.
compassione, ed è medicinale e sanativa d' ogni nostra infermità. anonimo, xxi-344
me lo impedì un'ostinata nus- sion d' occhi, che non è ancora sanata,
e la grande salita truovi un corso d' acqua, la quale soleva essere tutta
metterai a basso nel doglio olla nova d' acqua piena, e con diligenza rinchiusa;
matricale o ruta / a un ammorbato d' amor medicare, / ché, quando io
/ ché, quando io mi pensai d' essere sanato, / 'nanzi a costei son
un'inclinazione estetica considerata deteriore. d' annunzio, v-2-374: ero sanato d'ogni
d'annunzio, v-2-374: ero sanato d' ogni turcheria... avevo disperso
e invidioso in ciò che si disdegnava d' avere compagnia. floro volgar.,
oggi in veder ch'io scelgo / d' ogni mio mal te sanator pietoso. vittorelli
sue fronzute spoglie / caroleranno al suon d' arpe e di trombe, / e il
, 1-595: tu sanator sovrano / sei d' ogni piaga; indi rimedio pronto /
, lat. tardo sanator -òris, nome d' agente da sanare (v. sanare
di tutti li santi a la fine d' uno anno. g. villani, iv-n-118
, e fece servi tutti e sanatori d' essa. -con riferimento a chi
chiedere quello che si dice un 'bill d' indennità'. non nega il ministero di
sanatoria. arlia, 2-68: 'bill d' indennità'del parlamento e de'giornalisti nostri toma
nel linguaggio parlamentario della locuzione inglese 'bill d' indennità'. fanzini [1905],
.. a difendere i troppi errori d' italiano, per la cui sanatoria i trasgressori
alfieri, in certo modo [la d' albany] chiedeva all'ombra magna una sanatoria
sanatoria: cioè che il comando fornisse d' autorità gli astronauti del mezzo adatto ad
51: alcuno de'santi padri narrava d' una gentile donna nata di schiatta sanatoria,
assistere alla sanatura. = nome d' azione da sanare. sànavro,
dotta, lat. sanatio -dnis, nome d' azione da sanare (v. sanare
fiasco schizza rubini, l'altro lampeggia d' oro. a tal tentazione i 'sanbiagini'-chiamano
manganello, 12: eia, a guisa d' un'infiata botta, / e non
dà dell'asino, vi si lapida d' ingiurie. moretti, 3-76: se in
cuore / fiorisse un sonnolento / fiorellino d' arancio, / da neomarito saggio, /
convenienze, / ti proporrei l'inezia / d' un piccolo viaggio. = dallo sp
è lo stesso che assicurare l'esecuzione d' una legge colla prevalenza della forza pubblica
delle sette isole e sancita dal re d' inghilterra, ammette difficilmente riclami dalla parte
1-246: roma non sarà più capitale d' italia! il governo vi rinuncia ed il
eguali ai pochi. ecco il bisogno d' una equa ripartizione dei mezzi per assicurare a
all'approvazione di una legge. d' annunzio, iv-2-420: sono atte [le
da pietro e da cesare per amore d' italia e del popolo. 6
perderlo. pellico, 4-222: le benedizioni d' un padre e d'una madre per
: le benedizioni d'un padre e d' una madre per un figlio riconoscente sono sempre
una influenza potente ed utile nella letteratura d' un popolo moderno. carducci, iii-7-474
giobbe... ricevette il doppio d' ogni suo bene perduto, e quando la
figlie... giobbe, sazio d' anni, quel giobbe morì.
decidere i fati con battaglie campali, ma d' insorgere tanto da impadronirsi dei mezzi del
una città per dieci giorni un governo d' insurrezione, che possa far udir la
udir la sua voce e sancire come piano d' insurrezione italiana e come guerra di partigiani
pranza; / se vuoi venir, d' arrigo non far sanza, / e priegai
a monte varchi sanatore. = nome d' agente da sancire. sancolombano (
, andassono a portarè certe sue pergole d' uve angiole e verdoline e sancolombane e altri
rispondevano, una pergola del guardiano piena d' uve grossissime sancolombane, quei giovani mandavano
su tiravano l'animale con mani piene d' uve. -con riferimento al vitigno
va dalla porta al pratello, / d' uve sancolombane e paradise / era coperta
[guevara], ii-123: la tavola d' oro, ch'era dentro in sancta
quattro compartimenti, che contiene i tubetti d' oltre duemila culture. peste, tetano,
. condizione di privilegio o, anche, d' impunità riservata agli appartenenti a una cerchia
in italia o di nuova significazione o d' un antica ma cambiata e travisata..
idee della rivoluzione francese in altre parti d' europa. galdi, lv-213: i
: dai sanculotti col codino della campagna d' italia ai corazzieri di milhaud e ai
, 9-379: i fautori e mazzieri d' uno scisma che ogni giorno diviene più
di bellissima fioritura et cum quatro litere d' oro graece subtulemente super ritramate. =
con una velocità riguardevole anche in tempo d' acque basse, rendendosi difficilissimo il barcheggio
., 3-251: tutti lor boschi sono d' àlbori di grande valuta, cioè sandoli
nereggia; il frutto è della grandezza d' un ciregio, da principio verde e
era di sandali a tarsia con fili d' oro e radici di perle, per
al re un presente di sei vasi d' acque odorifere, di sei pezzi di sandalo
certe scatolette indiane di sandalo intagliate. d' annunzio, iii-2-104: senti? tu
vogatore tanta forza e tanto equilibrio. d' annunzio, vii-26: rio san cas-
vestita, inghirlandata, ornata di monile, d' armille, d'anelli, di sandali
ornata di monile, d'armille, d' anelli, di sandali, tutta bella in
fidia stimò degna calzatura di minerva. d' annunzio, v-2-89: ecco i sandali dalla
sforzò dargli ad intendere che eravamo professori d' estrema povertà. monti, 4-3-205:
, variamente colorati e decorati. d' annunzio, iii-2-1049: porta quasi sempre i
dai loculi cavavano su scarpe: scarpe d' ogni forma, dai sandali per bambini
sandali di color rosso con la croce d' oro... l'uso di portar
. prendasi per lo primo un'oncia d' olio di spigo e un'oncia di sandracca
, sandracca), sf. solfuro d' arsenico, risigallo. cesariano, 1-120
il sale. goldoni, ix-540: d' alta statura e grave, lunghi capelli
di 'sandaracca'o 'sandracca'al solfuro rosso d' arsenico, detto risigallo. secondo desnos
ancora egli di sapore amaro, ma pien d' umore. dalla croce, vt-i:
del fuoco sparso, come di goccie d' oro. = var. alter,
del medesimo nome. item in quella parte d' arabia che è volta a mezzodì.
come in cosa trasparente, rilucono gocciole d' oro a similitudine di stelle, sempre nel
chiarezza del fuoco sparso come di goccie d' oro. serpetro, 181:
: il sandastro è di colore rosso e d' oro. gli risplendono dentro le goccie
oro. gli risplendono dentro le goccie d' oro, quasi stelle in cielo, le
suoi fregi di granati, di turchine, d' ambre, di sandastri, di talchi
secondo il rito: armille di sandastro stellato d' oro, una tunica occellata di medaglie
sandolino vogato dal giovine sandro sotto poppa d' inverno una bottiglia di rum, d'
d'inverno una bottiglia di rum, d' estate un'aranciata fresca. panzini [1905
con zirca cavali 300, infra omeni d' arme e balestrieri, e fanti 100.
100. lessico delvinventario di alfonso ii d' este, 3509: tre coperti con le
, che stabilmente si fabricano alle ripe d' alcun fiume, o sono fabricati sopra barche
: sopra tutte le gioie il possesso d' una giovane odorosa soltanto di sanezza e
e i loro partigiani in varie parti d' italia ma soprattutto nel mezzogiorno, dove
repubblica ausonia, bruto e il duca d' orléans..., il bali samminiatelli
su feltro). = nome d' azione da sanforizzare. sanfrancescherìa,
una brinata, questa saria la strada d' averle [le pere bergamotte] stagionate,
, le buoncristiane e tutte le pere d' inverno. = probabilmente da san friano
forte, in uno sprazzo di luna d' ottobre ritardata, sbiancata. sangallo,
, cre- masca, san gallo o d' altro paese. tassoni, xii-1-375: io
v.]: 'sangermana': nome volgare d' una specie di pera assai dilicata,
è un 'beilerbei'con ducati sedici mila d' entrata di timaro, il quale ha
capitano e luogotenente, così per guardia d' esso luogo, come per dare esecuzione
, di beglierbei, di sangiacchi e d' altri tali schiavi tuoi. gessi,
(capitano) con 500 uomini. d' annunzio, 1i-857: né di preda in
aver dalla natòlia settemila spachì sotto la condotta d' un sangiachbey (che vuol dire viceré
per accogliere tutte loro amistà nel sesto d' oltrarno: nel quale ordinorono tenere sanesi
: 'sangimignano': sorta di vitigno, d' uva e di vino toscano (d'un
, d'uva e di vino toscano (d' un paese di toscana).
altro, di terretta, di terra d' ombra e di nero, per far l'
venivano destinate al monacato, nei tempi d' oggi la figlia più intelligente viene spedita a
. cavaliere dell'ordine di san giovanni d' acri. libro di viaggi [crusca
e cominciamento. = da san giovanni d' acri, località e fortezza della palestina
/ sangiovese e quest'altro è albana d' oro, / fatti con l'uve,
aceto. idem, i-544: il trebbiano d' ogni sorte, il rafano, il
, sm. la coppa in cui giuseppe d' ari- matea raccolse il sangue di cristo
magalotti, 9-1-211: boudet si duole d' aver ricevuto andissimi torti in questa cura
occhi che un altro medico della scuola d' erasistrato non avea saputo risolvere in due
lacerata, italia mia, / poiché d' arte gentil cura galante / teco non vale
non è che un certo vase poco sensitivo d' una tunica sola di sostanza nervosa contesto
rosso cessa di pervenire al cervello e d' innaffiarlo, quest'organo rimane immantinente privo
dove trovar aiuto, / lo dio d' amor sì venne a me presente.
fronte di crudel percossa, / e d' innocente sangue lunga riga / lasciasti orribilmente
vede ne l'aria oscure torme / d' uomini con pugnali erti passando, / e
idolo di saturno vide mai tanto sangue d' uomini ne'suoi altari, quanto ne vede
del gran costantino da guarirsi col sangue d' innocenti fanciulli. foscolo, i-861: gli
vergini innocenti / placavan l'aspre deità d' avemo, / alle menti attende unico
impedire gli ulteriori progressi del male. d' annunzio, v-1-321: non si lascia
cavalca, 9-77: riverenza si conviene d' avere alli luoghi santi, massima- mente
sangue e di ferocità, ammazzandorisi moltitudine d' animali. castelvetro, 8-2-311: « migliaccio
, eccitò commozione varia nel popolo. d' annunzio, iv-1-141: vapori sanguigni e maligni
all'orizzonte, gittando sprazzi di sangue e d' oro sul fosco delle acque. fanzini
che son tagli di pugnale / nel sangue d' un cielo in tramonto! guglielminetti,
l'estate. / ma tomi un dito d' ombra, / ritrova il rosolaccio sangue
sue rive non cresce più un filo d' erba. -il colore roseo delle
o visibile sui globi oculari. d' annunzio, v-1-321: ha due larghi occhi
, tutte polpa e sangue. d' annunzio, vi-1176: il sangue di marasca
disposto per un gran battesimo con scorribande d' amici, eccidio di capponi, sangue
ragazze si poteva già vedere il sorgere d' una stirpe bella assai, e di del
dal sangue e dalla carne procede. d' annunzio, iv-2-39: quando il sangue
., 14-82: fu il sangue mio d' invidia sì riarso / che se veduto
sono / tra lor di sangue e d' appetito varie, / quell'appetisce il canto
contro il vostro cuore, non lo romperà d' ira e eh vergogna? lo potete
b. croce, ii-1-499: un'opera d' arte è un organismo e non ha
anche quando oppressa, fu il punto d' appoggio della vostra casa. per oltre
... e procedersi all'estrazione d' una di dette cartelle, e quello che
prole ancor cade, / che, mutata d' etade in etade, / scosso ancor
, / paludi tremule, strati / d' acque di fiumi arrestati, / mine d'
d'acque di fiumi arrestati, / mine d' un distrutto mondo, / basse nubi
una nuova / storia di sangue e d' alcova / in miriadi di pose.
virtuosamente feroci li rendevano, al cessar d' esser liberi non li faceano cessare per
favola..., che sarà piena d' imitazioni d'azzioni atroci, acerbe e
., che sarà piena d'imitazioni d' azzioni atroci, acerbe e piene di morti
rettor., 137-n: avea ella conceputo d' uccidere me e le mie sorelle.
da barberino, iii-202: s'hai d' anime cura, / qui ti convien por