sento a rodere le fondamenta dei poteri d' un giorno ch'oggi attraversano la missione
le ricchezze. moneti, 219: se d' averla [la donna] in casa
cui virtude e pietà manca, / apostati d' aratro, d'arti e zappa.
manca, / apostati d'aratro, d' arti e zappa. della casa, ii-57
., 3-41: questa bruta fecia d' i cristian d'anco chi è romasa dedre
: questa bruta fecia d'i cristian d' anco chi è romasa dedre, in fondo
a roderla., fino alla consumazione! d' annunzio, 1-79: poi riseppi ch'
rodendomi le collera da me stesso. d' eredia, io: fuggo il mio bene
a voltolar sull'aia, / quan- d' io dirò ch'ella non vuol udire /
appartato e segregato verso la propria quarta d' orizzonte, rodeva la sua voglia d'evadere
quarta d'orizzonte, rodeva la sua voglia d' evadere dai confini del giardino.
e lima. beccari, xxx-4-325: d' aver noi a schifo / forse ti roderai
noi a schifo / forse ti roderai e d' aver detto / contra noi cosa che
ol tre all'urtare tacque d' arno, avranno ancora senza dubbio resistito
denotare composti del rodio coll'ossigeno, d' indole acida, basica, neutra, ecc
mettere gli abiti fra i pruni era stata d' un macilento e febbricoso bracconiere da caccia
-anche: unità di misura della quantità d' acqua necessaria per far funzionare tale ruota
di irrigazione, corrispondente a una massa d' acqua di circa 220 litri al secondo
ed in altri paesi di tante ruste d' acqua o di tanti canali da molino.
anche con riferimento all'azione di una larva d' insetto). valerio massimo
così schifoso e così addolorato che il rodimento d' un rozzo tegolo era il conforto deltinfermo
, gli costano supplici infiniti: macerazioni d' acque, arsioni di soli, contusioni di
e 'l dolore, che crucciato e rodimento d' inte- riora, che fiaccamente di membra
, gli effetti sono questi: rodimento d' intestino, con un poco di flusso
d' ochi, orbità, dolore delle tempie,
, e non vole manicare; dolore d' orechie con rodimento. sforzino da carcano,
strettezza e troppa avarizia è gran rodimento d' animo e grave molestia. alberti, 242
'nfermo con gerapigra. = nome d' azione da rodere. rodina1,
una defe meraviglie del mondo. d' annunzio, v-2-563: del samio vaso e
rodi (un vitigno, una qualità d' uva). landino [plinio]
. è così denominato dal roseo colore d' una delle sue combinazioni coll'ossigeno. lessona
saline di un bel colore roseo, d' onde il suo nome. dizionario dei termini
un poco tu pure se t'occorse mai d' udir le parole 'malmenìo, rigirìo
malmenìo, rigirìo, rodio, rosicchio'. d' annunzio, v-3-100: 10 udivo,
,... il rodio prossimo d' un tarlo, il polso del mio vigore
del mio piccolo cuore accordarsi col rodio d' un tarlo. 2. erosione
sfruconare con un bastoncello fra certi avanzi d' una muratura antica, qua e là messi
interiore prolungato e sordo; tormentoso stato d' animo di irritazione, di risentimento o
piante della famiglia crassulacee delle regioni alpine d' europa. tramater [s
oratori. porcacchia i-98: commise il governo d' egitto a eschilo rodiotto e a peuceste
marc'antonio tutti i vasi e piatti erano d' oro gemmato con artificio mirabile. e
. 4. sm. ducato d' oro o grosso d'argento da 12
. sm. ducato d'oro o grosso d' argento da 12 denari e mezzo grosso
giovane / cuoca e pietanza / d' un rodipopolo / su di finanza.
, 810: gemme denominate da membri d' uomo e da animali e da altre cose
l'oro, / e par la mia d' umil pianta, cui sfronda / il
volgar., 7-245: io soleva usare d' una riposata pace e tale stato si
giove lo manda ad ingannar l'orgoglio / d' insane genti cui discordia e rissa /
e ideale di una nazione. d' annunzio, iii-1-356: ah, egli ha
della putredine nazionale, questo marito morganatico d' una protettrice di frodatori? egli si
il cadavere della parila, questo roditore d' ossari? -che porta alla rovina
roditore non lo smantelli. = nome d' agente da rodere. roditóri, sm
àno facta cotale roditura. = nome d' azione da rodere. rodizéno,
un pendio di rododendri, / coronato d' abeti e di nevai, / e la
: si diedero a credere alcuni fin d' allora che queste rodomontade del parlamento fossero
, 0-249: quantunque molto si vantino d' esser mura di ferro contra gli urti d'
d'esser mura di ferro contra gli urti d' un tanto ariete, poco son io
ch'era quel rodomonte che ognun sa. d' annunzio, iv-2-303: domenico di matteo
boccaccio, vii-86: allor che 'l regno d' etiopia sente / il rodopeo cristallo esser
, 2-95: tu traesti in man d' orfeo / d'ebro al margine frondoso /
tu traesti in man d'orfeo / d' ebro al margine frondoso / fin dal
, e sanguinoso / tra le nubi d' emo involto, / mostri orrendi in uman
ciel ne ride / con le bellezze d' ogne sua paroffia. buti, 3-745:
più nota è la rho d' uso tuttora, benché non comune, a
. cecchi, 6-390: vidi la supplica d' una poveretta cui il figliuolo era morto
ufficiale a ciò abilitato) la redazione d' un atto pubblico. rogante2 (pari
e voi, ser ludovico, come d' uso sarete rogato. bonavia, 181:
machiavelli, 99: ricordo come adì 22 d' ottobre 1479 io maritai la primavera mia
d' agnolo vemacci, e detto dì le diede
stipulazione di un contratto, alla assunzione d' una deliberazione da parte di un organo
notao dell'arte della lana a dì 28 d' agosto 1427. f. vettori,
: mandò in esilio [il principe d' aragona] senza esame o giudizio cinque notai
e 'n bello scrivere, / e d' imbreviar sue scritte non si'avaro.
, 2-98: basta solo che, pria d' appressarsi / alle labbra quel caro tesor
essere maschi, persone libere, maggiori d' età, rogati e per altro degni di
tonnina, / e tolsono una carta d' agnellina / e fecionne rogato ser ristoro.
solenne ricordo / e rogato per man d' un uomo degnissimo. ariosto, 1-iv-225:
ugo da le iepe a mio bisavolo d' un campo di terra che si chiama el
-óris 'che propone una legge', nome d' agente da rogare (v. rogare)
(commissione, lettera rogatoria). d' alberti [s. v.]:
s. francesco con tutte le confratemità d' indiani. p. verri, 1-i-141:
quella recitata durante tali processioni. d' annunzio, iv-2-159: ora d'improvviso tra
. d'annunzio, iv-2-159: ora d' improvviso tra il popolo una voce si
, proposta di legge formulata in forma d' interrogazione dal magistrato al popolo radunato nei
richiesta, proposta di legge', nome d' azione da rogare (v.
sf. canale derivato da un corso d' acqua, talvolta di notevole lunghezza,
di questo piano noi trovamo quella roggia d' acqua la quale cascava giù di sotto in
il condotto, raguna per roggie un laghetto d' acqua e stoppa con terreno le canne
e dal quarto lato da una roza d' acqua grossissima. siri, v-1-309:
codice dei podestà e sindaci del regno d' italia (1811), 1016: rubrica
né rogge. = voce d' area settentrionale, deriv. dal lat.
e con volumi attorti / s'avventasse d' intorno e l'alta reggia / tutta di
, / nell'acqua il sol dirupa. d' annunzio, 5-488: tra l'orizzonte
l'orizzonte / brucia col vampeggiar roggio d' un rogo. landolfì, i-48: notte
la quale è il regno della malizia. d' annunzio, v-3-321: sembra questo un
incendio quella fiamma / splende sulla città d' italia amante; / io nel vederla ripensavo
). ariosto, 4-133: vasi d' oro e d'argento senza fine, /
ariosto, 4-133: vasi d'oro e d' argento senza fine, / gemme cavate
nebbia mattinai fumare, / arano. d' annunzio, v-2-405: che vorrei offrire
..., aveva dunque il privilegio d' ospitare la vedova di quel giornalista loffredi
: un piccolo altopiano ondulato, coperto d' erba arida e roggia, con qualche pinastro
corsellini, lxxxviii-ii-762: pere vi reco d' ogni lor maniera: / spinose,
le buone cristiane, le pere roggie d' ogni fatta, le bugiarde. magazzini,
venni ch'io 'l chiamai più d' una volta, / ché innanzi m'era
tuono. lucini, 4-75: aggemminò [d' annunzio] la sua forma polita colle
mai visto rutilare insieme una tale montagna d' oro. -in partic.:
del flavo apollo / rutilare i crin d' oro intorno al collo. -spiccare
, illuminatissime tutte..., piene d' ogni cosa immaginabile al mondo: cascate
bresciani, 4-ii-159: l'aurora rutilava d' uno splendore vivissimo e rancio. graf
: tutto / era silenzio a me d' intorno, e vasto / in occidente rutilava
cielo e rutilavano vivamente, certi frulli d' ali d'uccelli reduci al nido,.
rutilavano vivamente, certi frulli d'ali d' uccelli reduci al nido,...
: ad occidente era tutto uno sfolgorio d' oro, nel cielo dove il sole
una sbarra interminabile / di fuoco e d' or, la immane strada etnea.
luminarie regali per una festa di vittorie e d' amore... « è 11
-arrossato (il volto). d' annunzio, ii-679: la rutila faccia /
è il miglior) distinto a macchie d' oro: / grazioso all'aspetto, e
è l'altro. graf 5-337: topazi d' aureo lume e latteggianti / perle e
mangiare, non ruttare, per l'amor d' iddio. - che sarta se me
simulando un singhiozzo e bevendo sette sorsi d' acqua, poi con sempre meno pudore
corallo molto conforta lo core, semente d' anece arso e odorato tolli lo sangiozo
. b. maccan, lxviii-233: più d' un fra noi di vino incanna /
, e fra 'l ruttar l'esala / d' un'osteria seduto in su la scranna
alle sue grue amiche fra zuffe baruffe d' acqua l'idrovolante deluso senza avere bombardato.
2-i-171: per questa elevazione e fortezza d' animo, indi per gli vaticini delle pubbliche
campi abrusciao. caro, 3-872: d' etna il monte vedemmo, e lunge
vane speranze sono. = nome d' agente da ruttare. ruttavèrsi, sm
dovrebbe sembrargli più gradevole che farsi prender d' infilata da uno sciame di gauchos
bevenda g'è monto encre- xosa / d' aigua spuzente e vermenosa, / chi manda
coregge e ratti, / o gente fuor d' ogni buon modo uscita, / gaglioffi
e non può, questo messer carogna / d' un ratto sprigionar l'aura maligna,
colla tosse vostra o col vostro fumo. d' annunzio, v- 1-970: al soffio
dal lat. ruptor -oris, nome d' agente da rumpére (v. rompere)
contrappose, e finalmente per comune consenso d' amendue i re, per conoscere quale
svevo, 8-176: finora egli aveva creduto d' aver fatto così per bontà, attribuendo
da ruvido, col suff. dei nomi d' agente. ruvidézza (ruidézza)
costei [arianna] per iscabello la ruvidezza d' un sasso sovra di cui, mostrandosi
, che per lo contrario poi osservate d' appresso vi si scorge la ruvidezza dei
, ii-57: vi sono delle droghe d' uso per la tintura, che rin-
(i-33): veggendo la ruvidezza d' ariabarzane, senza fine lo biasimavano. giraldi
ma gli rimprovera qualche poco di ruvidezza d' animo. fogazzaro, 12-x-245: malgrado
. -ant. spietatezza, crudeltà d' animo. erizzo, 3-41: chi
creature c'hanno il cervello pastoso che d' ogni figura, cioè farfallone, sono capevolissimi
io non m'inganno, in più d' una difficoltà o ruvidezza che ratterallo meco a
linguaggi, che le più belle parti d' europa già da'romani possedute abbracciavano,
.. per la ruvidezza a modo d' un'alpe fatta. 8.
e di bassezza, ma vuol vestirsi d' eleganza. bandi, 2-i-305: veniva necessario
tòcchi danteschi, di vigorosa ruvidità e d' imagini taglienti. -ineleganza, trasandatezza
secondo tinto più che perso, / d' una petnna ruvida e arsiccia, / crepata
verdura, di foglie simili a quelle d' arancio, un poco più gros- sette
, 606: dico ch'imita lei d' indica pietra, / in amar me non
! ei deve / senza idee gigantesche d' una falsa / educazion, tra que'
è spogliato dei suoi panni, coperto d' una ruvida tela e per lo
strette come fascie e allacciate con catenelle d' argento, cantavano il rosario nel loro
più né meno pugnente che le penne d' uno istrice. burchiello, 2-18: rustichi
sull'animo della poveretta, come lo scorrere d' una mano ruvida sur una ferita.
una mano ruvida sur una ferita. d' annunzio, iv-2-209: le accarezzò le
capelli / biondo-ruvido, simili alle bucce d' arancia / sparse in terra.
, 14-88: nella parte asciutta a fianco d' ogni vasca giacciono i coccodrilli, soli
niccolò del rosso, 1-228-3: questa gnuda d' amore eo amantai: / 'sic vos
volto e rigida di core, / ruvida d' atti e di maniere acerba. f
assetato un misero refrigerio di un sorso d' acqua. goldoni, vii-47: con chi
, 239: quasi tutte le sue conoscenze d' un tempo erano premorte o lo avevano
, dappoiché, lasciata ogni forma ruvida d' insegnare, specialmente la morale, colorivano
primo alquanto ruvido e severo, né d' alcuno lume di eloquenzia acceso. b.
1-1113: come potrò, privo e d' arte e d'arme? / che il
come potrò, privo e d'arte e d' arme? / che il rinfrancare e
3-58: qui molto giudiciosamente, trattandosi d' anime dannate, piglia la metafora più ruvida
, disegnate o dipinte, hanno un aspetto d' immobilità e mancano della necessaria leggerezza ed
di calcar degne le celesti rote / e d' abitar tra l'immortali schiere. b
di sampogna umile, / un altro d' arpe aìrarmonia men viva, / ma non
stile / eran guidati là con ruvi- d' arte, / potrebbe dar contezza a parte
ossa, con un sorso o due d' una ruvida bibita, i due ufficiali di
poesie', non metastasiane né frugoniane, d' uno stile un po'antiquato, ruvidette
sul vertice / del dorso ruvidiccio / d' un gobbetto rossiccio. -ruvidòtto.
rossiccio. -ruvidòtto. d' azeglio, 5-307: egli è pure un
4-119: sono buona a trarvi la ruzza d' addosso, sapete. pea, 7-473
mi fa trapassare. = nome d' azione da ruzzare. ruzzante (pari
, corre (una persona). d' annunzio, v-3-103: il mazzamurello razzante e
. fioretti, 2-4-273: ausonio s'incapriccì d' inventare una composizione vinolenta di greco e
: con sue sirocchie, passata l'età d' anni tre, non dorma in uno
guisa di fornace, e del mezzo d' essa vide uscire uno spaventoso demonio, il
monelli per la via o il leva leva d' uno di que'temporali che nettano l'
. corsini, 12-5: dalle man d' un suo scudier fuggito, / or tutto
stille / tolto il maestro, e d' aquilon tre spruzzi / de la spuma del
avete la fregagnuola, ruzate e parlate d' amore, il fate non perché amiate
410: molti giovinastri, non per liberalità d' opinione, ma per ruzzata da bravi
meglio o il peggio del proprio spirito d' iniziativa. sì, era chiaro, ornai
era chiaro, ornai, lo spirito d' iniziativa glie lo aveva audacemente insufflato,
busse, il fanno a fidanza, persuasi d' aversi a metter sotto il loro avversario
. non ti venga più il razzo d' accagionar me di vanitosa. g. prati
e la pazia del capo. f. d' ambra, 61: -padron, abbiamoci
forse loro il razzo delli orecchi. d' azeglio, 5-i-103: quando c'entrai
i cavalli all'appressarsi di questo giardino d' europa. pancrazi, 1- 67
io a'tempi miei e i giovani d' adesso fanno per oastardigia di natura.
(il tempo). = nome d' azione da ruzzolare. sulto dii vice
: strumento di legno a forma di pioppi d' ampie barbe da lor spezzansi / leggieramente ruzcilindro
farmi saltare dall'allegria: il possesso d' una ruzzola, d'una palla,.
: il possesso d'una ruzzola, d' una palla,... un raggio
vocabolo, non so di qual parte d' italia, che non significa erba nota,
in piemonte gate e in altre parti d' italia hanno altri nomi. boerio, 589
foglie; è peloso, piccolissimo; d' estate va pei muri e nelle case e
se stessa per isvilupparsi dalla corda. d' annunzio, v-2-883: a dieci anni
quando giocano in una strada sassosa e piena d' intoppi da far deviar in mille modi
tremoto distaccò dal terreno una cisterna piena d' acqua, la quale, dopo avere ruzzolato
marciapiedi, dietro al prossimo svolto. d' annunzio, iv-2-1197: la prima collana
di salire tanto alti, il ruzzolare d' un sasso, destavano le risate da
per il gusto della bella volata, d' attaccar bene la salita, di ruzzolare bene
bersezio, n: quivi posso dire d' aver passata tutta la mia infanzia,
. è facile che si muova il nmprovero d' esser 'troppo lui, sempre baldini'
in modo precipitoso scire a buscarmi licenza d' entrare all'università. papini, 0 sconclusionato
cecchi, 5-148: una volta un agente d' assicurazioni venne a tentarmi e lo ruzzolai
scale. r. cocchi [d' alberti]: ruzzolati giù dalle scale.
ostaggio? il collegio, dunque, preso d' assalto dai creditori come una fortezza?
turata; e fatta andare ruzzoloni più d' una volta, anzi quattro o sei,
sorda può avere in italiano quattro gradi d' intensità (e corrispondentemente di durata):
's'è lettera e elemento stridolo e d' incitamento, come si vede ne l'incitar
villani, 5-2: essendo il cardinale d' ostia legato del papa... con
preparano insetticidi e antiparassitari. d' alberti [s. v.]:
inventore della bevanda detta sabaia: fassi d' orgio e di frumento, et è bevanda
, e perché lo trovò essere uomo d' ingegno e di valore, lo fece 'sabaio'
voi tali? -già v'ho detto che d' alcune si può e d'alcune si
ho detto che d'alcune si può e d' alcune si debbe credere di sì,
schiatta, ma cresciuti senza vertù e privi d' ogni leggiadro e lodato costume,.
lodato costume,... si pensano d' esser gran sabatani quando in cerchio d'
d'esser gran sabatani quando in cerchio d' animali a loro simili si mettono la
volgar., 1-9-265: esso eziandio numero d' e- tadi, quasi come di dì
: vò far la sabbatina / scevro d' ogni tapina / cura, che fuom
alcuna cosa in giorno di sabato. d' annunzio, 4-i-176: voci e risa
nascosto, perché in palese facea professione d' esser gentile, ma in secreto era un
e posero campo a colle di val d' elsa alla badia a spugnole; e vegnendo
per le case, capitò nella stanza d' un pittore. giuliani, ii-235: come
secondo l'usanza, cioè il sabato d' ulivo. a. dei, 39:
il detto assedio infino a dì 6 d' aprile, e fu il sabato dell'ulivo
e fu il sabato dell'ulivo. cronica d' orvieto, 651: giunse a roma
assistito per la prima volta alla celebrazione d' un rito druidico nelle vergini foreste della gal-
di benevento. carducci, iii-7-349: vampe d' inferno lingueggiano lambendo le sozze imagini;
e governa ridendo il sabbato dei cardinali. d' annunzio, ni-1-826: apri, aligi
nel 1861, venne attuata l'unità d' italia e che regnò fino all'istituzione della
povera sua corona sabauda e farsi davvero 'spada d' italia'. carducci, iii-4-185: oh
un solo grido: viva / il re d' italia! faldella, i-4-164: «
insigne mandatario siculo del governo sabaudo. d' annunzio, l765: vinci, re prode
si riferisce a dioniso sabazio, divinità d' origine tracio-frigia venerata nel mondo greco fin
sabba, / sotto la fiamma / d' immensa torcia / divampa l'orgia. rubino
poi che allora ci si sentiva lecito d' accogliere le indecisioni fratellevoli con quella amorevolezza
ambiziosi e i torbi denominano ^ movimenti d' arte'. arbasino, 7-99: questa
fatto nel mondo martin lutero, precursore d' anticristo?... padre infelice di
] / fuor che al settimo dì d' acque tributo, / ond'ebbe tra gli
, 1-vi-172: anche quel vastissimo recipiente d' acque, per la quantità dei fiumi
guardando / a monte, muti. d' annunzio, 1-ii-562: 'la sabbia del tempo'
queste siepi fanno sulla duna dei recinti quadrati d' un cinque metri di lato, dentro
: alcuni suoi concittadini della passata generazione d' antico legnaggio sono dannati per sozzo peccato
di fiamme; e il poeta struggesi d' abbracciarh. -polverino che un tempo
non vivevano se non per girarle eternamente d' intorno, come un tempo il sole e
molt'abbia, / che mentre più d' esseme privo geme, / più se n'
una sabbiolina luminosa, simile al campo d' oro di certe madonne antiche. alvaro
silicea a pressione. = nome d' agente da sabbiare. sabbiatura,
metallo prezioso, ecc. = nome d' azione da sabbiare, n. 2.
da sabbione, col suff. dei nomi d' agente. sabbioncèlla, sf.
piere preziose e li monti de cuogoli d' oro e dwgento e lazuro fin per sa-
di roma e coreva per lo mezo d' una bassa valle. lucano l'apella
colla calce,... poco dopo d' essere stato tocco dall'acqua s'insassa
a uno stretto di montagna / fuor venendo d' un sabbion, / vide un moro
lungo i merli a un torrion. d' annunzio, iv-2-1315: rivedo il sabbione biondiccio
nessuno possi protegerli, come nelli sabbioni d' africa e in molti luochi immensi dell'
, 14-28: sovra tutto 'l sabbion, d' un cader lento, / piovean di
, 39: di sabbione poi son megliori d' o- gnaltro quelli [orologi] che
; l'altra, che gli calcava d' avanti, aveva un fondo di sabbioncèllo
e sabbioso che franava in un canale d' acqua limacciosa e stagnante. stuparich,
-cosparso di granelli di sabbia. d' annunzio, iv-2-161: la gran piazza sabbiosa
e gle onde gli desbatan e sabbucam sovengo d' un batesmo mortai. = etimo
celesti. s s d' alberti [s. v.]:
varie religioni dell'arabia, col mettervi d' ognuna un poco, e non solamente
e ne'campi ove poi crebbe roma. d' annunzio, ii-47: m'apparve il
. musso, iv-67: tu pancaia ricca d' odori e voi sabei co'vostri incensi
'l sabeo sentì riamai così soave refragranza d' odori. giuseppe di santa maria,
poveri che nostro signor iddio non ponno d' incenso e di sabei odori onorare, con
natura e scherza aprile / con superbia sabea d' erbe e fiori. metastasio, 1-u-221
tramanda. graf, 5-101: dai tripodi d' argento / vaporan densi i balsami sabei
: la savena è buona a far casse d' ar- chibusi terrieri, di balestre et
'sabordo': foro o cannoniera nella bordatura d' un vascello, per cui passa un
nella distruzione o più spesso nel danneggiamento d' impianti o strumenti di produzione o anche
sabotaggio'. chiunque, col solo scopo d' impedire o turbare il normale svolgimento del lavoro
dietro le linee nemiche. il popolo d' italia [6-xii-1941], 3: compagnie
per molte ore. = nome d' agente da sabotare. sabouraudite [
fr. colonna, 3-176: d' intorno gli chiarissimi canaletti cum alveo giareoso
boiardo, 1-107: la regione d' india verso il sol nascente è arida
, 1-4: empi la cassa pur d' oro, e la sacca / di grano
sacca / di grano, e torcia d' olio, e poi la morte, /
del cugino e una bella sera del mese d' aprile lo imbarcarono. cicognani, 13-585
queste sono le maree de irlanda e d' alemagna e de guales, zoe fra irlanda
neve riprese a cadere in quel baratro d' aria. cadeva turbinando, ma in mezzo
al turbine io riuscivo a distinguere sacche d' aria tranquilla, dove i fiocchi calavano
calavano con innaturale lentezza. -sacca d' aria: vuoto d'aria. 3
. -sacca d'aria: vuoto d' aria. 3. curva descritta dal
0. gregorio [« il popolo d' italia », 6-xii-1941], 2:
arbasino, 9-24: la sperequazione fra sacche d' arretratezza e punte di benessere. c
: la vita americana, che ha fama d' essere uniforme, è una vita di
una vita di labirinti, di sacche, d' astronomiche distanze morali. 10
s'andò ad unire tutto ad una medaglia d' ottone indorata. lubrano, 2-155:
non faccia sacca, ché s ^ accorgeranno d' avere usato veleno in cambio di lenitivo
usato veleno in cambio di lenitivo o d' impiastro. 13. dimin.
dio pani delle primizie e venti pani d' orzo e grano nuovo nella sua saccùccia.
ferita in stato di suppurazione). d' alberti [s. v.]:
rifruga e rovescia la saccapane in busca d' un qualche ri- masugliolo di galletta muffita
servendo un vile saccardo con uno dono d' una piccola cosa, fu meritato da lui
. -con epiteto ingiurioso. d' annunzio, iii-1-586: sassate di saccardi ghibellini
saccaricole, policole che richiederebbero la sovvenzione d' un capitale producente 34 milioni d'interesse
sovvenzione d'un capitale producente 34 milioni d' interesse. = voce dotta, comp
la saccarificazione dei polisaccaridi. = nome d' agente da saccarificare. saccarificazióne, sf
amidi e dei glucosi! = nome d' azione da saccarificare. saccarifìcio,
e che dalla sua bocca escono fiumi d' eloquenza se non dolci come miele non
derivato dalla saccarina per sostituzione dell'atomo d' idrogeno del gruppo azotato con un metallo
essa non è altro che l'anidride d' un acido detto saccarinico, che finora
a- doprano pure l'olio di rossi d' uovo col sai di piombo e mercurio
del genio / e le giuggiole saccarine d' elvezia, / succierebbe / chicchi d'
d'elvezia, / succierebbe / chicchi d' incenso, / lapperebbe miei di resine.
et il nostro zuccaro siano amenduo liquore d' una medesima pianta. 2.
di solfato ferroso, sciolto in 30 d' acqua, e misto ad una soluzione di
merce, di terra o d' altro contenuta in un sacco. targioni
di sacco. ojetti, i-436: d' annunzio parlamenta con un custode. riesce
quella sfigurata mina almeno il piccolo volto d' una statua e la gentilezza d'un gesto
volto d'una statua e la gentilezza d' un gesto. 3. medie
ascesso. pontormo, 58: vivi d' ogni cosa temperato, perché le sa-
. cocchi, 8-288: una seconda specie d' idropisia è cistica o vescicolare o saccata
parte delle donne, alle quali >arendo d' intendere assai, diventano insopportabili, vo-
noiosi, i quali non peccano già d' ignoranza, ma assotigliano il loro ingegno solamente
giovane, i-252: or per mo'd' arrotare i coltelli, / già che di
scolpito, / di mel le labbra e d' aromati il fiato. redi, 16-vi-186
spacciate dai signori per fare i saccenti. d' annunzio, iv-1-559: « d'una
. d'annunzio, iv-1-559: « d' una paralisi bulbare progressiva », rispose
un tono iracondo e saccente « l'educazione d' un figliuolo importa più dei barili e
manducare, de libere niente? ubertino d' arezzo, xvii-803- 12: come
prudenza di un capitano, la sciocchezza d' un altro; la grandezza dell'animo di
saccente / col far sempre penar più d' uno amante. 4. locuz
. nel censurarla, benché fosser suggetti d' ogni censura. a. cattaneo, i-io
gl'impastic- ciassi, tra il desiderio d' aprirmi e il timore di parergli un
che l'addurre coteste filaterie in comprova d' un suo detto sia ben altro che il
il recarne l'autorità o l'esempio d' uno scrittore. buonafede, 2-ii-163: da
aggiungono i titoli di saccentuzzo di filosofo d' eremita e che so io. tommaseo [
dilettare piu a'lettori di spirito e d' ingegno aver quello appunto che il boccaccio
! sovente sente che natura / vene d' altura pura la mia mente, / che
/ che pria saccentemente alto procura / d' om matura cura finalmente. albertano volgar
magi fatta in sulla maniera di luca d' olanda, e con questa capricciosa invenzione
questa capricciosa invenzione deluse la troppa saccenteria d' al- cuni intagliatori che pretendevano intendersi di
alla saccenteria di nicandro ed alle mostruosità d' àpollonio e di licofrone. botta,
stava con gran rispetto, temperato però d' una certa sicurezza, e dolina certa
, a chi le dava per figliuole d' anima, a chi per vergini e a
passioni che si possono patire per conto d' amore. 5. sfoggio,
pane di crusca e di castagne. d' azeglio, 5-i-318: come ti vidi
docelità, cioè la saccentezza e virtù d' ammaestrare color che non sono ben savi.
dicessi un spogliamari, saccheggialidi, cacciator d' uomini; come si dicessi un ladro
in queste collezioni e in quelle delle imposizioni d' ogni sorte è quasi sempre impiegata una
: piena pe 'l resto detta cucina d' ogni sorte di vasellamenti d'argento e d'
detta cucina d'ogni sorte di vasellamenti d' argento e d'oro e con forzieri
d'ogni sorte di vasellamenti d'argento e d' oro e con forzieri aperti, che
sacchi di zecchini, manigli e collane d' oro, di perle e gemme preziose,
secoli nostri quella di arrigo vili re d' inghilterra...: concupiscenza degli
e ville. = nome d' azione da saccheggiare. saccheggiante (
mantellare i suoi vizi e a levarsi d' attomo tutti coloro che i suoi artifici arrivavano
70 saccheggiare le località, ancorché prese d' assalto. -assol. liburnio,
liburnio, 3-91: tu miri lo d' altrui bene poblicato, gli padrimoni rubbati
che, quando fu saccheggiato l'ostello d' ancre, fossero trovati manuscritti e libri
molte case, ne saccheggiarono più. d' annunzio, iii-2- 1033: avete aspettato
1033: avete aspettato la notte, prima d' entrare, come se vemste per saccheggiar
, anelli, gioie et altre cose d' assai valuta. f. f. frugoni
de'pensieri miei / che non sognavan d' altro che di lei; / del malandrino
grammatica, di una dedica al duca d' alba. -trarre ispirazione dalla realtà.
ritornerà ritornerà sul gelo / la bontà d' una mano, / varcherà il cielo lontano
viii-55: mai, come in quel principio d' autunno,
o dal sogno, arse da un male d' assurdo, saccheggiate fin dentro rossa dalla
sbandati, che se n'andavano prima d' esser sorpresi. garibaldi, 2-61:
, benché piccolo, era riccamente provvisto d' ogni genere, massime di bevande spiritose.
genere, massime di bevande spiritose. d' annunzio, v-i-626: il montanaro montenegrino,
dispera. pafiini, 27-162: ero d' antica schiatta romana e mi posi al servizio
ribelli, soldati italiani. = nome d' agente da saccheggiare. sacchéggio, sm
compiere il saccheggio da corso, chiamarono d' accordo con lui a podestà del popolo cante
lui a podestà del popolo cante gabrieli d' agobbio. d'annunzio, iv-2-1021: guardò
del popolo cante gabrieli d'agobbio. d' annunzio, iv-2-1021: guardò dinanzi a
già licenziata in sicilia, al tempo d' aspromonte, quando garibaldi v'era stato per
vede venir co'loro saccherelli / pieni d' olive. verga, i-324: in tal
di gesso e campavano di quelle boccate d' erbacce che potevano strappare lungo il cammino
: legata al muso del cavallo. d' annunzio, v-1-319: si partono dalla
cose pertinenti alle scienze, presentossi loro d' improvviso un drappello di sicari, i quali
assalissero, due gagliardi muli con sacchetti d' arena pieni, a somiglianza et apparenza
matita nell'altra, sorveglia il carico d' un monte di sacchetti di seme di
. -piccolo sacco di cuoio pieno d' aria usato negli orologi ad acqua.
e calcando un sacchetto di cuoio pieno d' aria, nel suo calare ti potrà
/... / e un che d' una scrofa azzurra e grossa / segnato
ricco che quando partito s'era. frottole d' incerta attribuzione, xlvii-271: e così
io col sacchetto sotto il pastrano. d' annunzio, 8-135: non potè trattenere
ed empirli di sacchetti di terra portata d' altronde. mazzini, iv4- 79:
si racchiude la polvere per la carica d' un pezzo d'artiglieria. 4
polvere per la carica d'un pezzo d' artiglieria. 4. borsa usata
parte e dell'altra ch'erano degni d' essere priori mettere in sacchetti a sesto
oscura, accidentemente è mostrata dalla struttura d' alcuni sacchetti, ripieni d'essa nelle rane
dalla struttura d'alcuni sacchetti, ripieni d' essa nelle rane, nel verme da
di filacci che si tesse a mano su d' un piccolo telaio. talora viene anche
che non vivono, non intendo già d' empiere un sacchettino di libri, di
, e questo nido murano e fasciano d' una erba che ha nome sàcchiel,
palma. zucchetti, 124: doppo d' avere sacchilato, con battere tre o
ed a centinaia alla volta gittandosi genuflessi d' ambi li lati, sachillando colle mani
di dodici schiavi. = nome d' azione da sacchilare. sacchina,
per sacciaménto di verità. = nome d' azione dalle forme del tipo saccio di sa
maligno, tirato dal desiderio che gli ha d' apontarci, avesse una gran voglia di
e argomenti, e tutte quelle seccheze d' ermagora e d'apollodoro parevano il secento.
e tutte quelle seccheze d'ermagora e d' apollodoro parevano il secento. 4.
come lor vezzeggiati: / gran sacca d' orzo e gran fasci di fieno.
donzelle in poi, ve- sicche ripiene d' aria, borse vuote, sacchi pendenti,
vecchia, con un cipiglio iracondo. d' annunzio, iv-2-20: si avventò ai
senza altra utilitade seco l'oste porta, d' arena e terra polverosa s'empiano;
una vipera, furono gettati in mare. d' annunzio, iii-1-904: prima che la
quercia, le capaci / sacca ricolme d' uva succulenta. -piccolo involucro di
] entro un sacco foderato di pelle d' orso, vo proccurando l'evaporazione agli
la più parte, coperte il volto d' ampi zendaii, molte scalze e vestite di
spese / questo sacco di merda e d' eresia? a. cattaneo, ii-201:
son piene di farina ria. frottole d' incerta attribuzione, xlvii-266: chi al
degna di sì nobil ufficio, quanto è d' essere schiava dell'anima preziosa. oddi
(come natura il vuole) / soggiacciano d' ignavia i tristi sacchi. massaia,
avesse commesso il delitto, si sentì d' un subito stremato, sfinito, un
un povero sacco di pelle piagata e d' ossa tronche. ¦-sacco di cenci
patata, n. 4. -sacco d' ossa-. v. osso, n.
.. con l'aiuto di quelli d' entro. livio volgar., 1-191:
: né l'uno avrebbe allora creduto d' aver poi a comandare il sacco di volterra
poi a comandare il sacco di volterra. d' annunzio, ii-506: io vedea l'
11. figur. plagio di un'opera d' arte. soldam, 1-7: celebre
dispositivo che permette la depolverizzazione del gas d' altofomo. 22. metrol. antica
lo ha reso oggetto di curiosità. d' annunzio, iv-2-910: 1 gravi pellicani
: « carne, sacco! ». d' annunzio, iv-2-1022: sotto le porte
schiodare, sgorgare, spiattellare, cantar d' aiolfo, votare il sacco e scuotere il
1-581: 'sciorre il sacco'è dir male d' uno quanto si può. moneti,
nettezza e mrità di lingua, abbondano d' infiniti vezzi e si hanno l'e-
di una situazione, di uno stato d' animo; giungere a un eccesso insopportabile
avara babilonia ha colmo il sacco / d' ira di dio e di vizi empi e
valoroso tommaso colmo e traboccante il sacco d' ira e di sdegno. b. davanzati
la tua città, ch'è piena / d' invidia sì che già trabocca il sacco
del liccor di bacco, / dono d' aceste, allegramente a sacco.
astute possono lasciarsi ingannare. frottole d' incerta attribuzione, xlvti-264: pur di mano
, finché non s'abbia nel sacco. d' azeglio, 7-i-87: ho già avuto
tenere o veramente in un saccaccio unto d' olio o vero in un vaso dove ne
lisca, / nidio ed alloggiamento / d' un esercito strenuo di cimici.
piccolissime rate mensili, per cui più d' uno studente potè farsi quasi senza accorgersene
farsi quasi senza accorgersene il primo nucleo d' una sua biblioteca. 2.
egli onde si siede / una saccoccia e d' orinali un paio, / già contrassegni
le saccocce / aver dovete piene / d' ampolline, di bussoli e di stucchi /
di bussoli e di stucchi / tutti d' oro e d'argento, / tutti ripieni
di stucchi / tutti d'oro e d' argento, / tutti ripieni di galanterie /
ha le saccoccie piene di denaro. d' azeglio, 7-i-10: già mi sogno d'
d'azeglio, 7-i-10: già mi sogno d' aver le saccocce piene di doppie.
pochi soldi, perché in fine si tratta d' un affare che non è mio e
: « consacra al fondo nazionale il prodotto d' un tuo ritratto, d'un tuo
il prodotto d'un tuo ritratto, d' un tuo concerto, d'una tua cura
tuo ritratto, d'un tuo concerto, d' una tua cura per anno ».
una baracca, tre o quattro bottiglie d' assenzio, poche carte d'aghi ecc.
quattro bottiglie d'assenzio, poche carte d' aghi ecc. ecc. e finiscono a
trovai afflitto da un poco di mal d' occhi, e da due cause che gli
un quadro o una sacocciata di napoleoni d' oro nella insalata di un'artista da teatro
l'aria casca che una palla di piombo d' una libra. 2. per
], 24: facendo dipoi di mente d' isac arabo un capitolo del cardamomo,
: è una vela delle lance e d' altri bastimenti sottili come le filughe. la
la man pia / dell'indo mercatante. d' annunzio, iv-1-603: con la manca
di buon tempo. -dire quattro prima d' averla in saccolo: illudersi di aver
il misero / che disse quattro pria d' averla in saccolo. 4.
una valle dove erano molte genti. d' annunzio, iii-1-580: giovanni lo sciancato
li patroni per ogni cavallo de uomo d' arme aver doi cavalli leggien e un saccomanno
anni, / ch'ha la bocca d' acciar, l'unghie di vetro. /
quando le soggette regioni erano da gente d' arme, saccomanni e simili pèsti mondate,
ferri, tre insidie de'nimici e ancora d' amici. 3. in
la puttana e 'l saccomanno, / d' astuzie sì divote mal provvisto, /
più di cinquanta milioni, in moneta d' oggigiomo? -con valore attenuato e
strami per 15 dì, per 600 uomini d' arme, per 500 cavalli leggieri.
saccomani, per soperchie illicite taglie. d' annunzio, iii-1-540: lo sciancato è
certo opico,... pretendendo d' essere... almeno indipendente dal
/ messala a saccomanno, / votàtal d' ogni mobil, d'ogni bene.
, / votàtal d'ogni mobil, d' ogni bene. -mettere a saccomanno
anguillara, xxvt-2-298: m'hanno sì pien d' affanno / queste tante letture, chiose
fece ricoverare e gittowi suso un pannaccio d' un saccone che fatto aveva il dì votare
a dormir sur un saccone, a viver d' elemosina, poteva parere una punizione competente
nella casa vuota la persuadesse a chiedere d' esser portata all'ospedale. bontempelli,
: stanotte dovrete, signore, accontentarvi d' un sacconejper terra. qui si vive
beniamini impauriti, a'quali la coppa d' oro della perfezione cristiana giace nascosta in
nudo fra doi bote sgambarato a mechio d' un gran pezzo di lardo e biscotto
sia e poselo allato alla mangiatoia. d' azeglio, 5-ii-290: v'era un tettuccio
. patrimonio. sannazaro, iv-46: d' oltraggio o di vergogna oggi non curano
medioevo, alto funzionario delle corti imperiali d' oriente e d'occidente e della curia
funzionario delle corti imperiali d'oriente e d' occidente e della curia romana con la
e logoteta, ch'erano ragguardevoli ufici d' azienda, e aggiuntevi le milizie di sicilia
dapprima avanzi di bottini e di conserve d' acqua, e poi più indentro per
1168: fors'ella / nel sacello d' apolline devota / le rituali abluzioni or
in quel sacello / avean le salme d' alcun altro estinto / e deposte nel mezzo
notte udito una voce più chiara che d' uomo, la quale diceva ch'egli si
gli hai construtto un immortal sacrario / d' un bianco marmo pario. giacosa, 1-259
gadda, 9-239: erano i disegni d' un piccolo monumento funerario...
un sacello: quasi un altare in figura d' un piccolo portale ad arco, di
mano un coltello ignudo e minacciavaio d' ucciderlo se egli non facesse?
sacerdotale, cinto alle mamelle di cintura d' oro. p. cattaneo, cxx-304:
già lo ricopriva un drappo di tela d' argento sopra cui furono poste le insegne sacerdotali
cui furono poste le insegne sacerdotali. d' annunzio, iv-2-76: vagava ancora nella stanza
vagava ancora nella stanza quell'odore svanito d' incenso e di cera che hanno le vesti
fa il vescovo, o la celebrazione d' un matrimonio fatta dal sacerdote, non si
i fanciulli di qualunque condizione, prima d' ogn'altra cosa, neha maniera di comporre
figliuoli di certo sceva ebreo, capo d' una dehe famiglie sacerdotali. -sm
comparir nel sacro ammanto; / e pien d' austerità sacerdotale 7v'odo di geremia l'
par convenirsi al tem- io santo. d' annunzio, i-574: una piana / canzon
la veste un manto con un lembo d' esso in testa, o qualche altro panno
pisa, 1-91: uno barone del populo d' isdrael,... vedendo questi
far l'interpretazione a quei suoi sacerdoti d' egitto, i quali s'avilupparono un pezzo
di chirza era un vecchietto / sacerdote d' apollo venerando, / con due bisaccie
sacerdote brievemente così disse: o figliuolo d' anchise, certissima schiatta delli dii,
de sicerdoti e liviti avantati, / e d' onni ienti foro 'mmediati. idem,
, non dovendosi dare aff occupante occasione d' infierire. 3. nella chiesa cattolica
): il santo sacerdote, vergognandosi d' avergli tal richiesta fatto, passò a l'
è inviscerata nelle leggi e ne'costumi d' un popolo, l'amministrazione del culto è
buon conto, non dirà a nessuno d' avermi visto. è sacerdote; sono una
, un sacerdote vestito di una pianeta d' oro appare su la porta del santuario,
ai quali tali beni possono essere destinati d' accordo con la dottrina di cristo signore
: la repubblica cristiana ha due sorti d' uomini: l'una che vien detta i
, dirigendo al sacerdote gallina parole d' incoraggiamento. -pastore della chiesa anglicana
). algarotti, 1-ix-233: sacerdote d' apollo e tuo nomasti / tu me
/ dominatori, i devoti / d' ogni bellezza, i sacerdoti / d'ogni
/ d'ogni bellezza, i sacerdoti / d' ogni vero, gli eroi,
gli eroi, / i martiri d' ogni fede. b. croce, ii-2-308
i leggieri satiri: è la prima turba d' idio. livio volgar., 6-221
quivi è uno tempio grandissimo e uno oracolo d' apollo: e dicesi quivi sacerdotesse con
ad un fratello di questa sacerdotessa occorse d' arrivar in quelle parti e fatto prigione
figlia di cisséo, la bella / d' alme guance teano, che lodata /
alme guance teano, che lodata / d' antènore consorte i giusti teucri / di minerva
mentr'ei partiva di milano per dovere d' ufficio, io me ne partiva per voglia
anche nell'espressione sacerdotessa di venere, d' amore). sbarbaro, 1-63
vero sicarba, il quale era sacerdote d' ercule, il quale sacerdozio era,
poco più che arte politica, stromento arcano d' imperio in mano a'patrizi, che
re, temporale signore e occupatore del popolo d' i- srael, domandò il sommo sacerdozio
: i turchi... sopra d' esso [corano] ancora statuiscono tutti gli
vero che siila e i veterani delle guerre d' oriente, credendo di ravvisare la stessa
magalotti, 9-1-240: quanto mi dispiace d' aver a riconoscere una cosi grande obbligazione
della verità de'princìpi, mezzo potente d' incivilimento. carducci, iii-13-230: povero
: il problema che s'agita è problema d' educazione; gli scrittori politici hanno ad
un atto di sacerdozio, un'opera d' apostolato. de sanctis, ii-15-10: abbiamo
beneficio universale elevarsi a vestire il carattere d' un grande sacerdozio novello. = voce
'tahhasc'o 'tacasc'giacinto fiore), specie d' ama- tista, di color violetto tendente
. verb. da sacrare1. = nome d' azione da sacralizzare. sacrado,
. pasolini, 10-158: come polli d' allevamento, gli italiani hanno indi accettato
cicognani, v-1-303: in questa disposizione d' animo non solo tutto quello che riguardava
officiando da sacerdote congiunge a una fede d' amore i due, pastore e ninfa
di una tradizione; di prammatica, d' obbligo (e può avere valore iron
avere valore iron.). d' azeglio, 7-ii-363: se lì o qui
monsignor gradenigo... sacramentollo. d' azeglio, 2-206: per molti giorni,
595: tribaldetto, o tibaldello, contestabile d' una porta di faenza, per occasione
cavallo, sacramentando come un turco. d' annunzio, iv-2-266: peppe, fuor
maffei, 4-290: noi al bel giorno d' oggi non facciamo dificoltà di chiamar l'
l'inabile manovra. = nome d' azione da sacramentare1. sacraménte,
o con altra cosa nociva, cercano d' offendermi e d'indurmi per disperazione a
altra cosa nociva, cercano d'offendermi e d' indurmi per disperazione a lasciar l'uso
pareva nemmeno un sagramento, povera isabella! d' annunzio, iv-2-75: la riadagiarono supina
sacramenti, ché è in fine. d' annunzio, iv-2-159: non voleva morire
2-1-351: nell'ultima cena, dopo d' aver il redentor nostro istituito l'augustissimo
28-vii-1907], 102: si occupa d' agraria, si occupa di cavoli: oh
in sacramento, / per torgli un tabemaculo d' argento. carducci, iii-1-176: oh
dell'eucaristia (l'ostia). d' annunzio, i-386: oh mani belle,
dall'abbicci della professione al sacramento finale d' artista. 6. rito sacro;
dei lettori poetici, colla previa parola d' ordine di orientare il mondo sulla forza
/ col chiamarli anche a parte talor d' un tradimento, / né perché al sacrilegio
tetti. monti, x-2-168: oh d' arcoli crudel notte! te splendi / nel
eccles. 'mistero sacro', nome d' azione da sacrare (v. sacrare1)
brocolo per prezo di fior novanta tre d' oro per fare una chiesa con munistero di
del corazza, 270: del detto mese d' agosto feciono bandire e notificare i signori
-figur. offrire devozione e fedeltà al dio d' a- more, alla donna amata,
caldo, / fondate in spene, e d' one- state è il tetto. fantoni
quale sacrai / da lui costrutto al dio d' amor. 2. offrire solennemente
tossa ornai ridotte in cenere / in vasella d' argento e di fin'oro, /
/ le locar ne'lor tempi. d' annunzio, ii-74: tutti, città,
rege di sargingna, di corsica e d' elba lo re giacomo di ragona.
, e di quella pigliò con uno stile d' oro uno poco di quello olio mandato
scopo della congiurazione era su 'l diruppo d' enrico innalzare alla corona il figlio di
di balduccio, 39: fiorini cinquanta d' oro... volle essa avere quando
grafi 5-472: pieno il core / d' alta speranza, ciò che al volgo piace
-rifl. intelligenza, 285: d' eneasse nacquero i romani, / re-
romani, / re- mùs e romulùs d' una beghina. / notricògli un porcaio con
, / sempre ho cercato e cerco d' aggradarvi. de'sommi, 88: ecco
a cui men grave è servir voi che d' altra esser sinore. c. cafiilufii
: fido amante fu già ch'ai bel d' un volto / sacrò 'l cor,
'n carta impetro / che 'l ben d' amor mi piace, e no m'adagro
e non m'aretro, / ma pur d' atender mi corono e sagro. martello
, / abita in cielo una magion d' acciaro. 7. dedicare un'
insegni, / se bramano varcar tonde d' obblio. g. argoli, 48:
volte un cantico / come un sospir d' amore / a voi sacrar. 8
nel tuo petto l'amore che pur credeva d' aver da te meritato il tuo affezionatissimo
minerva. mascheroni, 8-4: ne'simboli d' egitto, allor che alcuna / non
mio cuor nel tempio / l'autor d' un viver sì tranquillo e queto, /
forte. leggenda di s. elisabetta d' ungheria, 11: l'officio della
, ch'ella impedisce talmente la vista d' altrui che chi la ha addosso va invisibile
13: conservansi molto gelosamente nel sacrario d' ardmaca, fra l'altre cose di maggiore
: 'idolo cristiano'non diventano uno sbruffo d' acqua fredda buttato in viso al lettore
religioso intorno al sacrario del santo? d' annunzio, iv-2-167: tre lampade, alimentate
annunzio, iv-2-167: tre lampade, alimentate d' olio d'oliva, ardevano dolcemente neltaria
iv-2-167: tre lampade, alimentate d'olio d' oliva, ardevano dolcemente neltaria umida del
la imagine del savonarola con i raggi d' intorno la testa. -ciborio.
, ma antico per instituto. intrichi d' amore [tasso], 283: la
resti o i ricordi. il popolo d' italia [5-vili-1941], 2: il
fatemi fare un po'di schizzo toccato d' acquarelli cruna veduta del sacrano de'buccheri della
, iii-3-86: lady montague ebbe agio d' insinuarsi nel sacrario domestico e mirarne d'
d'insinuarsi nel sacrario domestico e mirarne d' appresso tutte le miserie. tommaseo,
e affetti..., è opera d' amore provvido e di religiosa pietà.
, 6-79: turibolo sacrario è la figura d' un altare, overo pozzo con acceso
/ di cristo fue sacratisto, / d' ogne gioia gubematore. = deriv
, / ch'era sacrato alla suora d' apollo. boiardo, 1-180: gli epidauri
/ le sacrate a nettuno inclite selve / d' onchesto. d annunzio, i-571:
in inferno, ov'elli ebbe bisogno d' una gocciola d'acqua per rifriggerare sua lingua
ov'elli ebbe bisogno d'una gocciola d' acqua per rifriggerare sua lingua. tommaseo
e colmò roma e le atterrite genti / d' alti spaventi. s. ferrari,
. ferrari, 399: cogli occhi ebri d' imperio ecco m'aggiro, / com'
camera, passando e per la provincia d' abruzi camminando, alla tua torà..
: ella al piede / della madre d' iddio cader si vede. / adora il
t'insegnarò a intrar per le case d' altri senza licenzia! gli ingannati, xxv-1-389
/ di nuovo acquisto, e sì d' amici pieno, / ch'a la corona
quello dragone che è ne la fossa, d' allora in qua che tu ricevesti la
segno al quale gli scrittori fecero gara d' approssimarsi, non ebbe in cinquecento e
ricca gonna una sacrata dea / cinta d' un velo e d'or le chiome avvolte
dea / cinta d'un velo e d' or le chiome avvolte, / le
vati profanò un superbo / ne- pote d' ottomano. -assunto fra gli dei
: ma meglio volger mano a bater d' ara e raxonar di dua altre sacrate ch'
a la dea vesta, fu pregata d' entrare a crisanto acciò ch'ella il renda
rettor., 84-17: alcuno ha furato d' una chiesa uno cavallo o altra cosa
uno rubbasse un calice sacrato o una patena d' un luogo che non fusse sacro e
sacrilegio e confessi il fatto, cioè d' averlo rubbato, ma neghi essere sacrilegio
in mente mi ragiona, / cantando già d' ulivi e di pastori, / favor
non resti dove è dipinto il pianto d' adone fatto da venus; né non dimenticare
dotta, lat. sacratio -onis, nome d' azione da sacrare (v. sacrare1
muzio scevola]. = nome d' azione da sacrificare. sacrificante (
il fé cadere. musso, ii-91: d' i- sacco poi, voi vedete che
. duodo, lii-6-348: è infetta d' eresia e per tutto conduce seco i suoi
, / ostia che si spezzò prima d' avere / tocche le labbra del sacrificante
ancora, un poco, in cose d' arte, portando al limite una tendenza di
, quando eran per far sacrificio, d' eleggere le più cattive biade o che
diavo una testa de crava e poa corream d' intorno, digando certe parole sacrilegie.
del proprio onore o anche come testimonianza d' amore alla persona amata. c
far conto veruno deha loro vita, e d' esser pronti a sacrificarla quasi con piacere
coloro che si guadagnarono l'o- inione d' ottimi cittadini si spogliarono per la publica uti-
si tratta più di dipingere o muovere che d' istruire. mazzini, 53-299: noi
, modificandola, la efficacia della clausola d' appropriazione nel 'bill'delle decime, non hanno
sacrificati gli altri, pretendesse poi anche d' impedir loro un piccolo sfogo, un lamento
di troppo mite nel contentarsi che la vita d' un solo si sa- grificasse alla sua
rachitico / sacrificar vorreste / quell'angelo d' amor! verga, 8-358: la
di scorrette voglie, / al piacer d' una schiava sagrifica una moglie. g.
di voi altri che vivete al giorno d' oggi il quale si sia sacrificato a fare
petrarca mi riempie di fiducia religiosa e d' amore; e mentre il mio intelletto
voi non potete far meglio che procurare d' aver persone che orino per voi,
peregrinaggi. duodo, lii-6-348: è infetta d' eresia e per tutto conduce seco i
neutralità per farvi a un tratto partigiani d' un'opinione esclusiva, cacciate il guanto
di tempo, la vita). d' annunzio, iii-1-185: quale è..
quanto più consapevole e innamorato dei tesori d' una spiritualità sommessa, patita, sacrificata
tasso, sacrificato troppo leggermente all'idolo d' omero. c. carrà,
ciascuna legione è posta sotto il vocabolo d' un eroe sacrificato o d'un campo di
sotto il vocabolo d'un eroe sacrificato o d' un campo di battaglia o d'un
o d'un campo di battaglia o d' un luogo di vittoria. -ucciso
i primi sacrificatori a udii con fummo d' uncenso detto tuscio. ovidio volgar.,
, lat. tardo sacrificator -óris, nome d' a gente da sacrificare (
di creature insensibile e irrazionali, siccome d' oro e d'argento. anonimo fiorentino,
e irrazionali, siccome d'oro e d' argento. anonimo fiorentino, iii-398: quello
dotta, lat. sacrificano -ònis, nome d' azione da sacrificare (v. sacrificare
colomba, e quella tornò con un ramo d' u livo in becco:
in carcere eran messe: / e d' una al giorno, e non di più
che si usava nei sacrifizi trionfali. d' annunzio, i-1060: nel solstizio /
samo? mascardi, 1-31: i sagrifici d' iside eran solenni presso i focesi ed
ii-545: « non ti partire quinci, d' insino a tanto ch'io tomi a
fare sacrificio, empio di calcina e d' aceto. di costanzo, 1-366: il
sacrificio del vino e del pane. d' annunzio, iv-1-238: in antico doveva essere
sull'avvenire e trascinare centinaia, migliaia d' uomini al sagrifizio di sé e d'
d'uomini al sagrifizio di sé e d' ogni cosa più cara? ungaretti, xi-59
volta della loro vita. -testimonianza d' amore data con il suicidio. foscolo
]: familiare o di celia o d' ironia 'fate questo sacrifizio; venite a desinare
iv-648: ivi annunziò il generoso sagrificio d' una parte della sua autorità allo scopo d'
d'una parte della sua autorità allo scopo d' assicurar per sempre la felicità della francia
. capuana, 12-202: ella sentiva d' amarlo immensamente più ora che le costava
perire, di quello che col sacrifizio d' una parte delle sue sostanze ricattar il
sagrificio di tutta la sua esistenza. d' annunzio, 1ii-1-185: potrebbe il vostro amore
accorto che agata aveva amato la sorella d' un affetto di brutta, devoto alla felicità
[s. v.]: anco d' un'astinenza: 'quel cibo mi piace
che mi faccia male, o per debito d' usare risparmio). pascoli, 1-504
un ideale (una persona). d' azeglio, 4-iii-175: vediamo intorno a noi
: rinunciarvi.?? d' azeglio, 7-i-72: aspetto...
, 1-123: l'ozio è il fomento d' amore... amore per ordinario
la gran dea si fosse / per man d' aminta in sacrificio offerta.
/ i tuoi trepidi baci / olezzanti d' ambrosia! 2. re sacrifico
accagionato, e da piu contadini, d' adulteri e sagnlegi, erano stati provati
ferruccio per ignoranza commettesse qualche sacrilegio. d' annunzio, iii-i- 831: -ah
di meglio, lxxxviii-ii-147: o specchio d' ogni rubald'uom vizioso, / o seismo
arresto di tommaseo specialmente è la consumazione d' un sacrilegio. nievo, 812:
: questo mondo è ripieno... d' usurai, di falsari, d'
d'usurai, di falsari, d' uomini crudeli, sacrilegi. nannini [ammiano
la nobiltà del opolo romano? d' un popolo, secondo la voce generale dei
se alcuno à tolta una cosa sacrata d' uno luogo privato, se dèe
, sismatici, usurai e sacrileghi. d' annunzio, iii-2-377: leva ella il capo
capo all'imprecazione; e un fremito d' orrore corre intorno alla sacrilega. -con
ai busti di mercurio, afferma egli d' aver bensì avuto sentor della trama da un
: ipocriti venditori della santa morale e d' indulgenze sacrileghe alle libidini d'un ricco.
morale e d'indulgenze sacrileghe alle libidini d' un ricco. massaia, vi-71:
forse più ch'altri / di sacrileghi e d' empi il suol fecondo / che sì
madonna. piovene, 7-203: vfastes d' enfer', farsa tragica, granghignolesca, sacrilega
farsa tragica, granghignolesca, sacrilega, d' un linguaggio ora ebbro, ora scurrile e
l'umanità, mentre il sangue innocente d' un marito e d'un figliuolo non
il sangue innocente d'un marito e d' un figliuolo non t'inorridisce? brusoni,
qual credi. / per non macchiar d' inonorato eccesso / la patema vendetta,
de roberto, 10-257: mi par d' avere, con sacrilega mano, profanato tutto
.: sacrilega perché avete profanatala legge d' amore, la quale vuole che ogni amante
! bocchelli, 1-iii-107: le toccava d' andarsi a disdire e a confessar miseria
(lama... non cessò più d' inveire contro alla fanciulla, di persuadere
storia della nostra impresa di libertà e d' indipendenza, quelle tre giornate che per
monti, 78: quel becco fottuto d' un professore che t'ha bocciato a luglio
fatto nome comune e quasi proverbiale, d' uomo che prende aspetto di fiero e minaccia
. bechi, 2-68: la sua fibra d' acciaio e la nostalgia della negra sirena
posto agli avvocati, quel sacripante d' uomo si era fatto mandare prima a
con giove caminante, fa sacristi / d' immortali e di santi templi sacri / ministri
: mi parlò con molte esclamazioni ammirative d' un tacchino in gelatina... ah
. la città sacra: roma. d' annunzio, iii-1-461: dietro il suo capo
laudarti e ringraziarti quanto più possa / d' essere in terra il più degno animale,
uccel di dio / ne lo stremo d' europa si ritenne; /...
m. frescobaldi, 1-28: pensar puoi d' alte e sagre segge / che '
la tomba, / t'accenda ancor d' amorose faville. grazzini, 4-16: ecco
tripudio di diana e al coro. d' annunzio, i-45: o splendida figlia
/ i tuoi trepidi baci / olezzanti d' ambrosia! -monte sacro: collina
che dimorano in solitudine traile braccia sol d' una sagra contemplazione. muratori, 7-v-24
romani pontefici, per quanto poterono, d' indurre tutte le chiese di occidente ad
sagre cerimonie fra gb spari di pistobe d' archibugi e urli barbarici. galanti, 1-40
in preghiera (una processione). d' annunzio, iv-1-227: escivano da un campo
: né solo el vago crino / d' opobalsamo o nardo / o di mirra
et una infinita copia di vasi sacri d' oro e d'argento. paleotti,
infinita copia di vasi sacri d'oro e d' argento. paleotti, l-ii-197: una
. bartoli, 2-3-84: gittativi alcuni sprazzi d' acqua d'un lor vasello che portano
, 2-3-84: gittativi alcuni sprazzi d'acqua d' un lor vasello che portano e dispostone
leggono in su gran libri una filatera d' orazioni. l. adimari, 1-179:
figliuolo, ora cassiere in un negozio d' arredi sacri in piazza deha minerva.
causato da questo che facendosi il fatto d' arme, ebi separati dagli altri stanno
potesse adunque / tutelar dall'iniquo! d' annunzio, i-773: il sol già spunta
saputa la nuova che il padre giuseppe d' ascoli era per ordine della sagra congregazione
i sacri pastori e ministri della chiesa d' iddio. giuglaris, 1-5: all'istesse
con giove caminante, fa sacristi / d' immortali e di santi templi sacri /
. bellori, 2-278: per lo principe d' orange colorì una favola del 'pastor fido'
suffumigi tratti e sacri carmi, / tutto d' acciaio avean cinto il bel loco,
ramo sacro era una tal verga, attorcigliata d' intorno di frondi d'uliva e bagnata
verga, attorcigliata d'intorno di frondi d' uliva e bagnata del sangue delle vittime.
proprie sue stanze circondata da numero grande d' eretici, che, poste le mani
a me dal sacro suo segretario prima d' andare in villa non ha trovata la
sacro soggiorno, / ove nel grembo d' innocente quiete / filippo se ne sta
di krasnoie è grande e va ingombra d' infinite altre ossa; eppure alle sacre reliquie
mazzini, 3-312: il sacro nome d' italia. ghislanzoni, 1-86: i
sacre mine, / di tante spoglie d' anime divine / celebre, onesta e nobil
che viene dalle mani o dal volere d' alessandro. c. i. frugoni,
imponeva per legge sacra ad ogni cittadino d' ingerirsi nelle faccende della sua patria; e
la proprietà letteraria è sacra al pari d' ogni altra proprietà, e molto più
ancor ben mille volte / sacri lampi d' amor, fulgori snelli. c. i
serdini, 1-80: or vanne e studia d' opre virtuose / vedi filosofia e 'l
alloro, / e non ti curar d' oro. caro, 16-77: o vituperio
ne givo, ove agli ombrosi pini / d' arcadia si radunano i pastori.
in milano per la congiunta nobil opera d' alcuni propagatori del sagro fuoco. niccolini,
del lazio / sacri alla fervida cetra d' orazio. 18. che suscita
solenni adunanze pastorali, limitata aa una corona d' altissime e fronzute querce che vagamente distribuite
31: sale con l'ombra il suon d' una cascata / che grave nel silenzio
9-75: il tono è quello incomposto d' un ragazzo affannato di sacra impazienza.
un'intenzione iron.). d' annunzio, iv-1-1003: l'edificio sacro alla
del vasto anfiteatro cinto di colonne e d' archi, il mistero del golfo mistico
fino al 1806, quando francesco ii d' asburgo rinunciò al titolo imperiale, che
sacro romano impero': nome dato all'impero d' occidente, ristabilito da carlo magno nell'
): celeste è questa / corrispondenza d' amorosi sensi; /... e
casa che solevi? / -suoi amici può d' essa servire, imperciocché grandi e forti
saccari, sacra, / maggior trionfo d' altro, che via sacra / con carro
n'ha venti [di falconi] d' ogni generazione, sagri, astori, terzuoli
terzuoli, moscardi volenterosi e leggeri. d' annunzio, 3-353: sotto una delle
provvedevano di cinquecento girifalchi, e poi d' astori bianchi d'africa, di sagri
girifalchi, e poi d'astori bianchi d' africa, di sagri tartari, di
, di sagri tartari, di pellegrini d' irlanda. -con uso appositivo.
moiane]: moiane sono pezzi piccioli d' artigliaria, che si chiamano anco sagri.
. salvini, 40-435: sacrosanto immacolato parto d' una vergine, sua sposa per l'
cancelli l'error. gozzano, ii-293: d' oro si fanno brune le cupole stupende
ma sotto il cielo illune il cielo d' oro splende. / splende l'emblema come
ecco la fine che mi muove a parlare d' esso sengno, la quale chiama 'sacro
sue sarte / chi vive secolar pien d' altra cura. zorgnoti [in muratori,
poveri che nostro signore iddio non ponno d' incenso e di sabei odori onorare,
dondi, 267: la sacrosanta carità d' amore, / dico quella verace /
a aristotile colle tavole sacrosante delle leggi d' etica, stimano di farlo chetare colle
della fossa iliaca, le ultime d' annunzio, v-2-447: « tu sei il
eternità per le vere narrazioni vostre elaborate d' inquisizione, fatica di viaggio, sudore
una fu nondimeno l'intenzione di tutti d' averle in molta riverenza. gemelli careri
doveroso (un sentimento, uno stato d' animo). -anche: indiscutibilmente positivo
, lf-348: o tu, che d' odio sacrosanto avvampi, / i confini del
. aveva una sacrosanta terribile istintiva ripugnanza d' ogni trucco letterario. bacchelli, 4-41:
bocca, di nascosto, una pasticca d' orzo, e rispondeva: « eh,
25: o tu prendi del fegato d' uno uccello, che ha nome sadi,
nella pomposa e ciarlatanesca letteratura di gabriele d' annunzio. soffici, ii-290: per
l'espressione, il volto). d' annunzio, iv-1-267: vedeva anche quelle mani
quelle mani bianchicce, molli, sparse d' una peluria biondissima, che avevano qualche
peluria biondissima, che avevano qualche cosa d' inverecondo in ogni loro moto,..
credo cu essere più degli altri e d' avere un destino privilegiato? e se fosse
ginecologiche. un manichino completo di paziente d' un taglio cesareo si presenta a occhi
sadìs), sm. numism. moneta d' argento di hormuz diffusa anche in area
di ormuz sono saraffi e mezzi saraffi d' oro, i quali chiamano azar; èwi
; èwi un'altra qualità di monete d' argento, che loro chiamano sadi, de
una sincope spietata, in vece di 'saia d' irlanda'. = da saia dlrlanda,
, 1-238: una serie di paurose scene d' ignobili e sacrileghe stregonerie, le quali
dove c'è sadismo c'è soffocamento d' una passione: la principessa stroganoff che
soffrire e soffrono fisicamente per non patire d' amore. -per estens. persona crudele
, ii-1017: mi sembra arrivato il momento d' introdurre in questo mio amore infelice [
, e non v'è certo motivo d' essere allegri inquantoché il mio sadomasochismo non
arco da pallottole dèe aver le pallottole d' ugual peso e ben ritonde. trattato de'
... furon posti in cima d' una torre, e che ciascuno tirasse una
un allocco, / quando in cima d' un sorbo si pastura / e col
, intelligenza, acume. f. d' ambra, 77: starem a veder l'
imperatore fu in roma ch'avea una statova d' uomo, la quale avea un arco
arcieri avean le saette con le punte d' un osso molto acute e venenate. fasciculo
mille saette, e non offeso / d' alcuna sì che fermi il corso ardito.
scoccò senza parlare da due archetti di ferro d' artificio maraviglioso due saette avvelenate, l'
miglia più avanti, trovammo un'imboscata d' arabi, li quali, armati di
troiana portò ne lo scudo la testa d' un leone... dano re de'
una sublime impresa eroica, rappresentante vasi d' oro per terra rovesciati, e un braccio
la tradizione poetica, la freccia, d' oro per fare innamorare e di piombo
non n'hai timore, / vedrai idio d' a- more, / e vedrai molte
1-188: ancora amor balestra / saette d' oro a quel corpo divino, / con
da guerreggiar tornava, / le saette d' amor nulla curando, / all'aere felle
elette. monti, i-338: erano d' ogni cor tormento allora / i larghi di
l'invitto piede / ch'a par d' ogni prestissima saetta / con gran fatica
a chi si vive amando / fuori d' ogni speranza) / è quasi un agitar
: le ore cinesi... sono d' una tal altra misura che non si
la casa colpita dal fulmine] sorpassa d' assai. -pungiglione della zanzara.
ladra m'ha passato / el core d' amore con una saita. mantuano dannato,
, che trecce, e bene ornate d' un scuffiotto d'oro! oh, che
trecce, e bene ornate d'un scuffiotto d' oro! oh, che candido collo
, che candido collo sotto alle colanne d' oro! oh che occhi vaghi,
.. i sembran le note sue semi d' ardore, / son saette i suoi
. f. fona, 2-43: saetta d' oro è lo sguardo amoroso sì,
crocchio di ufficiali che tirano certe saette d' occhiate rasente la terra!
cuore... entrata la saetta d' amore per la bellezza d'efigenia, in
entrata la saetta d'amore per la bellezza d' efigenia, in brevissimo tempo..
trovatoselo più che ferito dalla dorata saetta d' amore. crudeli, 2-136: lietissima /
sentirò in sen le fervide / dolci d' amor saette. -stimolo, impulso
alte e misteriose! sono tante saette d' amore che passano i cuori. filicaia,
nuove lusinghe / formi la mente mia d' altra vaghezza mai? beccuti, i-iii
desìo, di figurarmi la sua pena d' aver lasciato di qua moglie e figli
che cinge al tergo / adamantino usbergo / d' almo saper celeste, / che pon
saecte sue da longa e non s'ardisce d' acostare. -incentivo o causa di
gravissime zuffe di nemici; allora cercarono d' aver più sottili saette, cioè intelletti
aver più sottili saette, cioè intelletti d' opinioni, più obbiezioni d'argomenti, più
cioè intelletti d'opinioni, più obbiezioni d' argomenti, più inviluppati nodi di parole
-commento, battuta ironica e arguta. d' annunzio, iv-1-194: si compiace forse un
le sue saette hanno sempre la punta d' oro e son lanciate con una grazia inimitabile
quegli che pose il presidio di quegli d' albania intra 'monti dov'è aguale
giù. stuparich, i-70: roi d' un tratto quei nuvoloni galoppavano; si
vibra al leon nemeo saette ardenti. d' annunzio, iv-2-62: su quel viluppo muliebre
s. v.]: a modo d' imprecazione suol dirsi: 'che ti venga
qual saetta, in memoria del valor d' èrcole,... ru nel ciel
in boemia, dove la chiamano saetta d' èrcole. bergantini, 1-293: e 'n
offre ed alleva / sassifragia a fior d' oro i suoi germogli, / come pur
il gorgolestro e la saetta acquatica / d' acuta fronda. spolverini, xxx-1-102: né
/... l'aspra saetta / d' alte punte fornita, e 'l lussuriente
mai ha incumbenza di bracare le foglie d' ontani, di svegliere le ninfee,
per mettervi drente el crociefisso ch'è d' ottone. 20. entom.
porzione di cerchio, bisogna avere notizia d' umaltra misura, cioè quanto sia dalla corda
secante, che conviene al complemento d' un arco o d'un angolo, dicesi
al complemento d'un arco o d' un angolo, dicesi 'corda seconda', 'sino
saetta'o 'saettuzza da trapano'l'utensile d' acciaio che serve per forare i muri o
punta piramidale per lavori di scultura o d' intaglio. -in partic.: tipo ai
zag. -con grandissima velocità. d' annunzio, v-2-494: passavano e ripassavano a
o i movimenti guizzanti). d' annunzio, vii-109: passano le verdi saette-lucertole
675: è gran vantaggio ne'fatti d' arme aver il vento alle spalle che vada
non cerca altra mercanzia / che ferri d' omicidio, se ben guarde, /
/ balestre grosse e loro saettarne. d' annunzio, ii-1-571: abbiam quasi finito
lance e spade e gran saettamento / d' archi turcheschi ed anche soriani, / di
saettamento, ecco la seconda confusione. d' annunzio, iii-2-188: presso di lui è
castel fatto, / sì si pensò d' avervi guemimento, / ched e'non era
7-47: die- dongli il castello fornito d' armadura e di saettamento e d'ogni
fornito d'armadura e di saettamento e d' ogni bene da vivere maravigliosamente. statuto della
afforzate le mura e piena la città d' armi, di saettamento, di viveri e
armi, di saettamento, di viveri e d' ogni altra provisione, sostenevano intrepidamente l'
. -raggio di sole. d' annunzio, iii-2-94: un'ansia repentina assale
il mio ingegno. = nome d' azione da saettare. saettante (part
e nella man tenendo / la ghirlanda d' apollo il saettante, / con aureo
). - anche con metonimia. d' annunzio, v-2-498: una saettante garrissa di
durata e il godimento del saettante sole invernale d' alta montagna. jovine, 3-97:
posto dopo lui, attorniò il campo d' apollonio: 1 quali saettarono il popolo di
, 350: lo fece legare al pedale d' uno albero e comandò alle genti sue
), per farla innamorare con frecce d' oro, o disamorare con frecce di
di lapilli. basile, i-153: d' ampia voragine tonante [del vesuvio]
: riprese presto amore uno strai d' oro, / signor, quel giorno ch'
iè dirizzava, / vicino a noi d' una porta serrato, / che amme
acqua in faccia, quasi c'impediva d' andare. -colpire violentemente un ostacolo
si saettano fra loro rabbiosamente gli zampilli d' acqua. 6. figur.
, settatrici di propria volontà, nimiche d' ubidienza e del pacifico vivere. da
agli uomin vi mostrate, / fate d' esser sempre acconce. i...
la polve i cori / più che fiamma d' amore arder ti vanti. t.
fur versi insidiosi e garruli / che d' empio scherno saettarci osarono: / versi che
quale, pronta a cogliere il ridicolo d' ogni cosa, non era men rapida
oscuri poi, che si fanno schermo d' un nome illustre per saettare chi non li
1-427: principiò a saettarlo con ogni maniera d' improperi. borsi, 1-218: oggi
poerio, 3-87: me del nome d' eretico saetta / tal che negando iddio
e sempre / di vin ebbro e d' orgoglio a che più regni? / guidi
e siete quella / che i raggi d' oro innanzi al dì saetta? g.
parapetti sono appesi panni... d' ogni tinta, contro luce, grondanti.
giovane, che però non ha meno d' una trentina di anni, mi saetta
, mi saetta di occhiate provocanti. d' annunzio, i-28: facili modiste ridono
dosolina, che s'addiede con vergogna d' esser calda ancora delle carezze maritali
quante volte liberai mio passo / d' ogni lentezza, e degli eretti monti /
! -manifestare o far capire uno stato d' animo, un sentimento, un'intenzione
che più di dolore e di pietà che d' amore. fera. martini, 4-44
non si adirasse, se lo levavano d' attomo passandoselo l'un l'altra.
ardo di saettar sul lito eoo / d' apollinea faretra inni immortali.
« buon poeta, or ci saetta / d' una dolce canzonetta ».
poscia ch'ei vidde ogni cosa pieno d' armi intorno alle epipole, scaramucciato solamente
poetica e iconografica, scagliare frecce, d' oro per far innamorare o di piombo
/ saettando, nudo, ceco, ricco d' ale. moscoli, vii-627 (82-2
varco, / altri polisce le quadrella d' oro, / voi parete un di loro
a soli due posti, e fiore d' uliva stava al volante. fenoglio,
due pinne così grandi che gli servono d' ali... per fuggire dal
quei grigi bavosi, verdi e striati d' azzurro, e ne ingollarono uno per
constatazione. -scorrere precipitosamente (un corso d' acqua). grafi 5-334: una
velocemente per mare una barchetta / vidi d' afranto nocchiere eser guidata, / e 'n
eser guidata, / e 'n poco d' or da fortuna noiata, / sì che
grasso / di roba più ch'esperto d' addietivi, / nel dimagrar diè in
le belle fiorentine / tra un vibrar d' acque calme e un nuvoloso / saettare di
un saettar di rari / dardi diritti d' un fulgor di fari / spruzzava
un fulgor di fari / spruzzava d' oro le... bianche tele.
alfieri, 8-119: nell'atto io d' esser dal mio ben diviso / di
superbo amor di donna / ch'avidità d' onor che se n'indonna. salomoni,
pariglia... seguiva uno sbattere d' imposte... e le parole
., 31-63: dinanzi da li occhi d' i pennuti / rete si spiega indarno
del campanile di quella chiesa per spazio d' una saettata di balestro. a. pucci
prese l'onda e dilungollo da terra presso d' una saettata. 3. raggio
, a saettate di luce a sibili d' allarme. 4. figur. frase
qual guerriero mi coricai cadendo ». d' annunzio, iii-2-80: strappa la donna all'
. tassoni, 276: blasco d' arranda, uom già d'età matura,
276: blasco d'arranda, uom già d' età matura, / ma saettato di
matura, / ma saettato di saetta d' oro, i...!.
amanti, udite / di qual foco d' amore / oggi avvampi quest'alma,
, / ripercotendo poscia, / lo strai d' amor ti rende in strai d'angoscia
strai d'amor ti rende in strai d' angoscia. -visibilmente solcato da cicatrici
di silenzi saettati dal più puro sole d' agosto. borgese, 1-356: il
del mattino di giugno era ancora un velluto d' ombre saettate di sole.
si chiama ferita di carità, come saettata d' impeto d'amore. selva, 3-335
di carità, come saettata d'impeto d' amore. selva, 3-335: di qual
di vera gloria. sotto il lampo d' esse saettati rimasero i liti di provenza
liti di provenza, di spagna, d' africa... a'quali diede la
suoi saettator quell'aere / aiace figlio d' oileo. pascoli, i-635: s'avanzò
i saettatori disposti sulla nostra riva. d' annunzio, i-404: una freccia..
,... riscontri d' amanti, / e loro svenimenti, /
buonarroti il giovane, 9-294: naviganti d' amor, stiavi lmato dal saettatore sagittario,
nostri desir, di nostre brame orizzonte. d' annunzio, iii-2-340: parlandoti per sogno,
derlo (una frase). campagna d' artemide saettatrice / dafne. cagna
: 1 più tremendi fasti dell'arte d' amore dei secoli trascorsi presente e da
bellini, 5-1-264: impeto... d' arco saettatore. dei nostri sensi saettati
per me giove infelice, / se d' un fulmine torto non degni or polinice.
? -che suscita un intenso sentimento d' amore (lo sguardo).
suo modesto / ella ne inchina e d' impiagar ne sdegna, 7 non mirando
più fiero / quel guardo umìl, saettator d' ardore, / e, se men
ciel discendi, / saettator fornito / d' alto fuoco infinito, /...
, / ma se spirti canori, / d' inni saettatori, / pongonlo un giorno
quasi dardo spingete inno sonante, / saettator d' oblìo, ricco d'onore.
, / saettator d'oblìo, ricco d' onore. = dal lat. tardo
dal lat. tardo sagittator -óris, nome d' agente da sagittare (v. sagittare
. biringuccio, 2-112: una saettella d' acciaio messa in uno gran trapanno.
sua lingua terribile, che pareva la saettella d' un trapano. 2.
. villani, iv-8-29: curradino col dogio d' ostana e con più altri, i
di loncastro si riscontrarono, che sopra d' una saettìa le medesime onde velocissimamente solcava
, che sta surto supra la foce d' arno, insieme con una saectìa,
bella e sua marina lieta / che d' incontro t'arride e fuor solleva / le
isolette, a cui per mezzo / d' innumeratì schifi e saettie / biancheggiano le
gnarsi, s'allogò con la ciurma d' una saettìa genoese. d'annunzio,
con la ciurma d'una saettìa genoese. d' annunzio, 3-355: galee veneziane e
si spengono ad una ad una alla fine d' ogni salmo. =? deriv
salvini, 39-ii-193: occhi ridenti, saettier d' amori / colle grazie più liete.
. nella vampa, non lo sfrascare d' un albero; appena,...
sventagliare di qualche canneto, il saettìo d' un uccello scomodato dal fracasso.
, di aspidi, di saettoni e d' altre mille pestilentissime serpi. lessona,
arrabbiati, dunque voi osate di trattar d' eresia con un prencipe?...
tu, che non paventi / saettume d' amor, tu vanne ardito, / e
e ogni cosa sconvolta, benché procurasse d' investire nelli battaglioni portughesi, fu.
duto ch'ei non s'aveva a venire d' appresso alle mani, ma a combattere
. piccolo bisturi costituito da una lama d' acciaio sottile, acuminata e tagliente;
per quello che m'era uscito volonteroso d' uscire e per quello che le saettuzze de'
, subbie, scarpelli, scuffine, d' ogni sorte et altri cotali ferri. baldinucci
a strumento di ferro con una ruota d' acciaio, che serve per lo più per
lo più per bucar pietre coll'aiuto d' altri strumenti, come cannelle, saettuzze e
carena, 1-186: 'saettuzza': ferrino d' acciaio, triangolarmente o altramente appuntato,
ch'io una volta ti diedi? d' annunzio, i-171: su da la tazza
dove è da notare il presentimento vivo d' anni più tristi e di lontani dolori
dolori. carducci, ii-1-258: lo spinto d' orazio, special- mente in certe odi
tra il carducci delle odi storiche e il d' annunzio delle gesta d'oltremare. saffiche
storiche e il d'annunzio delle gesta d' oltremare. saffiche e raffiche di versi tutti
suppl., 135: 'saffirina': silicato d' allumina e magnesia, che si
sapho'ha le parti superiori rosso scarlatte, d' un verde metallico le piume del capo
: hanno que'popoli gran com- modità d' impegolar bene le lor barche, che da
che alcune raccolte di sentenze, miste d' opinioni religiose e di decisioni legali,
1-ii-380: gli scaldi di norvegia e d' islanda in lor saghe, non raccomandate alla
boito, 144: e'vi ricorda / d' un banchetto regai?... /
fulvi germani, cantando la gotica saga / d' ermanrico, il sir fiero, che
tifone e del serpe) è la 'persona'd' un dramma con vari protagonisti. fenoglio
saga3, sf. entom. genere d' insetti ortotteri sa- gini, presente nel
. giaccheri, 3: uomini furon d' armi e ben sagaci, / e'quai
animo,... era pussino d' ingegno accorto e sagace molto, fuggiva
conoscitor de'suoi dritti, difensore acerrimo d' essi, generoso emulatore delle patrizie virtù,
manzoni, iv-9: queste poche parole d' uno scrittore così diligente e sagace possono
giudicar fatti vecchi con regole nuove. d' annunzio, iv-1-436: tutti gli uomini,
uso awerb. moniglia, 1-iii-515: d' osservar sagace / la tua salda protesta